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visioni / eugenio aringhieri

Il biotech: una grande opportunità per l’Italia

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ANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014

Il biotech per l’economia italiana è una grande opportunitĂ , sia industriale sia strategica. I paesi occidentali non possono piĂš competere nei settori a basso contenuto tecnologico‌

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Aldo Agostinelli illustra l’“anima digitale� di Sky

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Ascolti tv: fatica Canale 5, Rai 1 ok

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Iab Seminar: adv online nel mirino

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Facebook: cento mln per Ronaldo

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L’investor day voluto da MailUp

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U2, e alla fine arrivano le scuse

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Oggi vogliamo divertirci di più

Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono: siano essi notizie, informazioni, intrattenimento. Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, fonte editori


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COVER STORY

Dialogo sul futuro e l’ innovazione con il digital marketing and sales director, Aldo Agostinelli

Sky Italia, azienda digital a 360 gradi

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COVER STORY

Il manager, intervistato da 360com, racconta la visione, la strategia e tutte le novità che stanno dietro alla digitalizzazione del gruppo nel corso dell’ultimo anno e mezzo di

Giulia Zuffi

360Com ha incontrato Aldo Agostinelli, Digital Marketing and Sales director di Sky Italia, oltre che tesoriere di Iab Italia. Con la sua nomina, nell’ultimo anno e mezzo, Sky ha attuato un’evoluzione a 360 gradi in campo digitale. Rendere un’azienda viva nel mercato del terzo millennio, in Italia non è un’impresa semplice, né comune. Ci è sembrato,

aldo agostinelli

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quindi, interessante approfondire la vision del manager che ha lavorato per il raggiungimento di questi significativi risultati. Come mai in tante aziende italiane l’innovazione digitale sembra così ostica? Che bisogna fare per pianificare l’innovazione digitale di un’azienda? «Penso che sia necessaria

molta esperienza che va inserita all’interno di un percorso d’innovazione tecnologica continua, per portarla a termine. In Italia bisognerebbe investire maggiormente sulla formazione di questo settore poiché non credo sia sufficiente adattare dei professionisti di altri comparti con conoscenze teoriche del digitale. Per innovare e digitalizzare un’azienda sono necessarie duplici competenze. In primis una visione strategica a lungo termine, tenendo conto che il digitale si evolve a una velocità pari a dieci volte quella di qualsiasi altra industry. Bisogna calibrare investimenti che permettano di guidare l’azienda almeno nel biennio successivo. Dall’altra parte il ruolo è estremamente operativo poiché c’è un “day by day” che solitamente il business tradizionale non ha. Il monitoraggio dei dati digitali, infatti, deve avvenire ora per ora, i big data costituiscono uno strumento fondamentale del mercato; ecco perché abbiamo ritenuto importante creare un apposito team ch si occupasse della gestione degli analytics».

Come ha iniziato il processo di trasformazione digitale di quest’azienda? «Abbiamo iniziato dalle innovazioni basilari, mantenendo una visione a 360 gradi. Ma prima di tutto, nei primi quattro mesi, è stato importante sensibilizzare l’azienda sul valore del dato digitale. In Italia il 90% delle aziende esibisce questo dato, mantenendo nascosti tutti gli altri, senza comprenderne il peso. I dati digitali devono essere considerati dati sensibili, di patrimonio aziendale tanto quanto il margine di contribuzione di un

prodotto o il numero delle transazioni. Ecco perché la banca dati di Sky non è in outsourcing ma di proprietà. E’ stato fondamentale creare questa sensibilità come prima cosa, per formare la coscienza di ciò che sta alla base del nostro lavoro e diffondere una maggiore consapevolezza aziendale». Come vede e come gestisce i diversi comparti del digitale? «Non ho mai adottato approcci diversi tra uno e l’altro. Credo in una visione olistica del digitale, in cui l’utente deve poter essere

servito all’interno di tutti i touch point. Da quelli del sito, alla gestione dell’ecommerce, nella consistency della gestione, nella comunicazione che viene influenzata e che a sua volta influenza i new media, alle applicazioni realizzate in maniera osmotica con le iniziative. La visione deve essere quella di un ecosistema digitale. Ci deve essere biodiversità, ma questa deve esistere all’interno di un ecosistema regolarizzato. La strategia digitale che abbiamo deciso di seguire prevede di ragionare sempre “mobile first”. Approccio che stia-

mo attuando sul sito sky.it ad esempio, provvedendo a rinnovarlo gradualmente, poiché conta più di mille pagine, pensando ogni pagina prima sul tablet e poi su desktop». In che modo Sky cerca di coinvolgere gli spettatori, ormai distratti, della tv? «La televisione sta vivendo un’incredibile fase di rivoluzione, dopo la musica è la volta di questo media. In Italia il fenomeno del second screen è in crescita continua e rappresenta indiscutibilmente una fase di “distraction time”

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COVER STORY re una “breakthrough” unica in Europa».

i quattro giudici di “x factor”, anche quest’anno molto seguito e apprezzato

dallo schermo principale. L’Italia è il secondo paese in Europa per penetrazione di smartphone, con conseguente altissima distrazione sui programmi tv. Sky cerca di sfruttare anche questo momento di distrazione ingaggiando gli spettatori sul second screen, quindi sfruttando il mobile per creare maggior attenzione sul media tradizionale. Un esempio è l’app “your factor”, appena lanciata all’interno dell’applicazione di “X factor” in concomitanza con l’inizio dell’ottava edizione del programma televisivo. Quest’applicazione è un gioco interattivo

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che invita a scegliere e cantare un brano dalla playlist, dopo di ché riconosce se l’utente è intonato e se canta a tempo, e dà un feed back attraverso le risposte dei giudici, oltre a permettere la condivisione diretta su ogni social network. Le Applicazioni sono il mezzo che sfruttiamo per rafforzare l’identità di brand attraverso le attività di engagement e l’uso dello storytelling. Lo spunto per quest’idea semplice ma altamente ingaggiante ci è stato dato dalla rete, abbiamo trovato infatti un algoritmoa disposizione su Wikipedia, che ci ha permesso di realizza-

Qual è l’approccio di Sky nei confronti della grande ricchezza del digitale, ovvero i “big data”? «Esistono due diverse scuole di pensiero. In un caso il digitale rappresenta dei numeri, che si faccia e-commerce, subscription o comunicazione si ottiene un’enorme quantità di numeri che vengono esplosi e analizzati attraverso i diversi tool di analytics e multivariable test, per descrivere valori come la reach o la convertion e utilizzare i dati per l’ottimizzazione dei “Click through”. Non si può tuttavia ridurre il digitale solo a un numero perché non può essere gestito meramente come tale, ma bisogna mantenere al suo interno la creatività. Ecco perché Sky cerca, da una parte, di compiere un’analisi attenta e continua dal punto di vista numerico, dall’altra, di rispettare l’identità del brand esaltandola con la creatività e utilizzando lo storytelling. Il contributo che la qualità dei contenuti porta non deve essere sottovalutato. Negli Stati Uniti la viralità è già considerata come un valore economico, lo share che si può ottenere, infatti, porta comunicazione aggiuntiva e puntuale all’azienda». Qual è la strategia di comunicazione che attuerà Sky? «Nell’ambito del digitale sarà cruciale portare a compimenANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014



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COVER STORY

to la videostrategy. Sky è l’azienda italiana che è riuscita a raggiungere il grado d’innovazione più spinta integrando tecnologia e creatività. Questo connubio si esprime nel miglior modo, permettendoci di comunicare meglio, appunto con il formato video. Ci siamo interrogati sulla soluzione migliore per produrre video promozionali per le nostre novità, perché uno spot adatto alla rete, di 30 secondi circa, non può raccontare all’utente tutti i vantaggi di un prodotto. La soluzione che abbiamo trovato nasce da impulsi creativi e tecnologici: girare cioè uno spot da un minuto, che abbiamo spezzato in più parti e proposto ai nostri utenti in modo personalizzato. Usando la tecnologia dei nostri data base identifichiamo l’utente mostrandogli sempre una par-

te diversa dello spot. Con questo sistema la “click to rate” è quadruplicata. Queste operazioni non portano alla conversione diretta ma a educare l’audience, comportando ricadute molto positive nel medio-lungo periodo». Lei è tesoriere di Iab: pensa che ci siano degli aspetti da migliorare? Se sì, in che modo? «Iab è un’associazione importante per la crescita di questo mercato, i suoi eventi puntano a dare sempre maggiore stimolo, oltre che aggiornamento, ai player del settore. Per questo motivo coinvolgiamo esperti internazionali, testimonianze e casi che ci auspichiamo possano ispirare i partecipanti. Ho ritenuto importante focalizzare l’attenzione del prossimo appuntamento, Iab Se-

minar, suo tema del video. Penso che sia fondamentale valorizzare gli associati perché si sentano parte del progetto, ecco perché questo seminario dà loro dei benefit, mentre richiede una piccola fee ai partecipanti. L’obiettivo è ampliare il confronto, aumentare la consapevolezza delle aziende nel settore e affiancarle nelle scelte più innovative, non ridurre l’associazione a una comunità chiusa che parla a se stessa. Motivo per cui stiamo lavorando per avere il 30% di associati Iab appartenenti ad aziende non prettamente del settore digital. Realizzare dei seminari verticali per l’industria, a cui invitare aziende che intendono investire nel digitale o che già lo fanno, potrebbe essere lo spunto giusto per l’innovazione e la crescita, oltre a far sentire i partner parte di un progetto più ampio».

negli studi di skytg24, che rimane un elemento fondamentale nella strategia propositiva di sky sul fronte dei contenuti

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Uno sguardo ai dati di ascolto messi insieme dalla televisione

Settembre in tv: fatica Canale 5, tutto ok Rai Uno e Rai Due

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L’“ammiraglia” delle reti Mediaset non ha certo vissuto un mese eccezionale. E sul 2013 perde più di due punti nella prima serata di

Davide De Vecchi

Da un rapido esame delle tendenze d’ascolto si evince immediatamente che il grande malato televisivo di settembre è Canale 5. L’“ammiraglia” delle reti Mediaset zoppica parecchio. E nel confronto con gli ascolti del settembre 2013 perde oltre due punti in prima serata, scendendo al 14,4% di share; e oltre due punti e mezzo li cede in seconda serata, con share all’11,6%. Si sa che il prime time è strategico per una rete commerciale e la gran parte del fatturato pubblicitario arriva proprio da questa fascia oraria. Il calo nel momento clou delle serate televisive è però parzialmente bilanciato dai risultati del preserale, dove la rete guadagna oltre due punti sul settembre 2013, e dalle audience del pomeriggio, che vedono la rete principale di Mediaset sopravanzare nettamente i rivali di Rai

angelo teodoli dirige rai due

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Uno: 16,5% contro il 12%. In viale Mazzini, invece, le acque sono abbastanza tranquille. Non ci fosse Rai Tre in caduta libera si potrebbe parlare, addirittura, di grande stagione: Rai Uno, infatti, sale di un punto sia in prime time (quasi 20% di share, staccando di 5,5 punti il rivale Canale 5) sia in seconda serata (15,4%); Rai Due sembra uscita da una lunga convalescenza e, forte soprattutto dei buoni risultati di “Pechino Express”, marcia bene con un 6,8% nelle 24 ore e un 7,7% in prima serata, in crescita di quasi un punto sullo stesso mese del 2013. Settembre è stato un po’ deludente non solo per Rai Tre, ma anche per La7: la tv controllata da Urbano Cairo, infatti, è scesa di mezzo punto nelle 24 ore - a quota 2,7% -, e di 0,7 punti in prima serata. La media è stata del 3% di share. Si è tornati vicini ai livelli del 2012 e il contesto politico 2014 non stimola grande interesse verso i talk show. Ma in ottobre, la tv di Cairo ha comunque già ripreso a salire. Quel che è certo, è che le grandi reti generaliste devono convivere con una concorrenza sempre più agguerrita da parte delle tv native digitali: in settembre, come indica l’analisi condotta da Vivaki, il totale share delle satellitari e dei canali nati con il digitale terrestre è stato del 42%, rispetto al 40,8% del settembre 2013.

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Le “Amiche in Cucina” promuovono Sigma

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Vera Modesto

Sigma, il gruppo italiano protagonista della distribuzione organizzata, ha lanciato in questi giorni la collezione “Amiche in Cucina”, un’operazione promozionale gestita dall’agenzia Dinamica, che vede protagoniste due “grandi firme” della cucina: Benedetta Parodi e Guzzini. Si tratta di una raccolta bollini che coinvolge oltre mille punti vendita, che fanno riferimento a sei centri distributivi. La meccanica è molto semplice: ogni 10 euro di spesa (scontrino unico, multipli inclusi) viene consegnato un bollino, oltre a quelli che si ANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014

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MARKET PLACE

ottengono acquistando i prodotti opportunamente segnalati a scaffale. Con un minimo di dieci bollini fino a un massimo di trentacinque si ricevono, con l’aggiunta di un piccolo contributo, le pentole e coperchi della linea Guzzini Cooking realizzate da Tvs. Va sottolineato che la nuova operazione Sigma vede il brand Guzzini entrare per la prima volta in assoluto in un programma promozionale di breve durata. Per Sigma si tratta di una partnership prestigiosa con una realtà Made in Italy che negli ultimi sessant’anni ha saputo impreziosire con un mix di qualità, praticità e design inconfondibile, molti oggetti di uso comune. Testimonial d’eccezione, inoltre, Benedetta Parodi, protagonista a tutto campo della campagna di comunicazione che Sigma ha messo a punto per sostenere la collection: dai materiali di comunicazione esterna a quelli per il punto di vendita - totem, rotair, locandine, separatori di cassa - oltre a un’ampia visibilità sulla rivista Prèmiaty, sia in fase teaser che nel corso dell’operazione, e alla sua voce negli spot radio. Ancora una volta, inoltre, ruolo centrale per web e social. Benedetta propone, infatti, sul portale Premiaty tre videoricette realizzate con i prodotti a marchio dell’omino e ogni settimana è a disposizione dei consumatori in una chat per dispensare consigli di cucina. Spazio anche per un gioco online che, attraverso un meccanismo di quiz-game mette in palio 5 set completi di pentole Guzzini Cooking e 100 copie dell’agenda 2015 firmata Benedetta Parodi.

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INSIEME, POTREMO D I A G N O ST I C A R E

UN TUMORE un passaggio importante nella strategia comunicativa

De’ Longhi comunica il suo benefit distintivo

Per la prima volta non è protagonista una delle macchine superautomatiche, ma ciò che sono in grado di realizzare di

Marianna Marcovich

Il gruppo De’ Longhi continua nel processo di comunicazione sul mercato internazionale con il nuovo spot per il sistema LatteCrema System, innovativa tecnologia introdotta nelle macchine superautomatiche per caffè del brand di Treviso. Lo spot segna un passaggio importante nella strategia comunicativa del gruppo: per la prima volta, a essere protagonista non è una delle macchine, ma il benefit distintivo che sono in grado di realizzare grazie al brevetto esclusivo LatteCrema System. Il cuore del messaggio dello spot tv in onda su Sky, realizzato da Max Information con la regia di Dario Piana, risiede tutto nell’assoluta superiorità di un perfetto cappuccino italiano, nella densità e intensità della schiuma, nel sublime momento di sospen-

sione e piacere che è in grado di generare. Un cielo di soffici nuvole spumose si trasforma, con un passaggio magico, nella schiuma di un cappuccino: comincia così lo spot on air dal 12 ottobre in Germania, e a seguire in altri paesi europei: un’iniziale atmosfera sognante conduce alla parte centrale del film, dove vengono illustrate tanto le caratteristiche delle bevande a base latte quanto le emozioni che sono capaci di provocare. Il focus cade sul “me moment”, che significa self-indulgence e desiderio di ritrovare quel fantastico attimo di godimento che solo un cappuccino fatto col LatteCrema System può concedere. Il finale chiude, con dinamica circolare, sul cielo dell’inizio, evocativo ed emozionante, così da indurre nello spettatore l’immediata associazione tra il prodotto e l’effetto di piacevole sospensione. ANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014

QUANDO È ANCORA P I Ù P I C C O LO D E L P U N TO A L L A F I N E D I Q U ESTA F R A S E DONA AL

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A I U TA C I A R E N D E R E S E M P R E P I Ù P R EC O C E L A D I A G N O S I , S E M P R E P I Ù S I C U R A L A G UA R I G I O N E . La cosa essenziale di fronte a un tumore è che la diagnosi sia rapida; quanto meno sviluppato è, tanto più è possibile debellarlo. Per questo ti chiediamo di aiutarci ad acquistare un macchinario che individua i tumori prima che raggiungano i 3 millimetri di estensione. Tumori piccolissimi, che troveremo grazie a un tuo piccolo sforzo, che diventerà il dono più grande per migliaia di malati. www.fondazioneieo.it Dal 6 ottobre all’1 novembre. Dona 1€ con SMS da cellulare personale. Dona 2 o 5€ con chiamata da rete fissa.


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SC N RIO

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l’Appuntamento è dalle 9:00 alle 13:00, presso la sede milanese del Gruppo Il Sole 24 Ore, in viale monterosa

Oggi Iab Seminar: le strategie di video adv sotto osservazione Un incontro ricco di contenuti e di speaker nazionali e internazionali: per stimolare un confronto attuale tra i player

carlo noseda

tarsem singh di

Sebastiano Zeri

Oggi Iab Seminar torna a Milano con un appuntamento dedicato alla Video Advertising Strategy. Un incontro particolarmente attuale, ricco di contenuti e speaker nazionali e internazionali, per stimolare un

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lorenzo montagna

confronto tra i più importanti player di mercato sulle strategie video da adottare, cavalcando l’onda di un segmento che in Italia ha ancora ampi margini di crescita.Ospiti d’eccezione dell’incontro sono Tarsem Singh e Karim Bartoletti. Il primo, regista visionario,

indiano d’origine e americano d’adozione, è conosciuto in tutto il mondo per aver firmato alcune delle campagne adv più famose di realtà come Nike, Levi’s, Coca Cola e Mulino Bianco, e per essersi poi dedicato alla regia di pellicole di successo come “The Cell” e “The Fall”,

e dei più recenti “Immortals” e “Biancaneve”; racconterà la sua esperienza per sottolineare il fondamentale ruolo dello storytelling, elemento centrale nella comunicazione digitale. Interverrà insieme a lui Karim Bartoletti, socio ed Executive Producer di Filmmaster Pro-

ductions, che vanta una importante esperienza internazionale e che in Italia ha realizzato alcune campagne memorabili per Algida, Durex, Hotpoint, Fiat e Coca Cola. Moderatore di questa sessione dedicata alla creatività nell’ambito della comunicazione digitale sarà Aldo Agostinelli, consigliere Iab Italia, che ha commentato: «L’incontro ha l’obiettivo di offrire un’overview esaustiva su strumenti e strategie per operare efficacemente in questo segmento che presenta interessanti potenzialità e per orientare al meglio le scelte di investimento delle aziende in uno scenario che vede internet sempre più protagonista della comunicazione. La creatività è sicuramente una chiave fondamentale per la riuscita delle campagne video, nell’ottica di coinvolgere e interessare gli utenti. Per questo abbiamo invitato Tarsem Singh, un “mago” della comunicazione visiva, regista di fama mondiale in ambito pubblicitario oltre che cinematografico, che offrirà, insieme a Karim Bartoletti, un nuovo e interessante punto di vista ai partecipanti». Sarà Carlo Noseda, Presidente Iab Italia, a dare il via alla mattinata di lavori, a cui seguirà l’intervento di Riccardo Mangiaracina, co-responsabile della Ricerca Osservatorio New Media e New Internet del Politecnico di Milano, che presenterà i primi risultati del segmento video per il 2014 e gli highlights strategici. Mangiaracina si sof-

fermerà anche sulle prospettive e le opportunità per il 2015. Si alterneranno, quindi, gli interventi delle aziende, protagoniste del mercato, che presenteranno case history e approfondimenti sui temi più rilevanti del segmento video. Lorenzo Montagna, Country Commercial Director di Yahoo Italia, presenterà i risultati locali dello studio internazionale Shortcast 2, tracciando il profilo e le abitudini degli utenti che fruiscono di contenuti video digitali, e offrendo indicazioni e spunti in termini qualitativi e quantitativi sulle opportunità derivanti dall’analisi delle scelte dei consumatori. Focalizzato sui trend di consumo sarà l’intervento di Olivier Van Duuren, Global Solutions Strategy, GM, Microsoft Advertising & Online, che entrerà anche nello specifico del segmento Multiscreen, per mostrare come utilizzare al meglio tutti gli strumenti tecnologici disponibili per rispondere alle nuove esigenze degli utenti, che hanno ormai accesso all’esperienza online senza limiti temporali, territoriali e di device. Mar-

co Imperato, Head of Digital Media di Mosaicoon, illustrerà gli strumenti per la buona riuscita di una campagna online, evidenziando soprattutto i fattori legati all’ideazione dei contenuti, alla performance e all’engagement. In particolare, si soffermerà su WAVE, Wighting Algoritm for Video Engagement, il modello unico che consente di valutare una campagna in tutti i suoi elementi, prevedendone i risultati. Chiude la prima parte della mattinata Giuseppe Bronzino, MD at Teads, che condividerà la strategia della Viewability, ovvero come fronteggiare il fenomeno dell’advertising invisibile - la parte di pubblicità non visualizzata dagli utenti – grazie all’outstream, che mira a posizionare gli annunci al di fuori del flusso dello streaming tradizionale, nell’ottica di non interferire con l’esperienza video utente. La seconda parte si aprirà con l’intervento di Tarsem Singh e Bartoletti, per proseguire con Marco Caradonna, Ceo e Founder di Simple Agency, che parlerà di “True CPG & Video Conversion Story”.

karim bartoletti ANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014



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ME DIA

Il calciatore portoghese, diventato utente del social nel 2009, è il personaggio sportivo più popolare sul network

Cristiano Ronaldo svetta a quota cento milioni di “like” su Facebook Ecco come una celebrità sportiva sa “governare” con efficacia un medium ormai sempre più influente. Per celebrare la tappa il giocatore in forza alla formazione del Real Madrid ha condiviso un divertente video

Cristiano ronaldo, fuoriclasse del football vocato alla condivisione di

Luca Anelli

Lui è Cristiano Ronaldo. E da qualche giorno è il personaggio sportivo più popolare su Facebook. Ha appena raggiunto i 100 milioni di “like” sulla propria pagina e per celebrare questa tappa il calciatore portoghese in forza alla formazione

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spagnola del Real Madrid ha condiviso un divertente video proprio sulla sua pagina per ringraziare tutti i fan. E ha voluto anche parlare con loro: “Sono estremamente onorato di aver raggiunto questo traguardo. È incredibile potersi connettere con questo numero di fan in tutto il mondo. Il loro

straordinario sostegno mi ispira e io li ringrazio”. Dal momento de suo ingresso su Facebook, nel 2009, Ronaldo ha utilizzato la piattaforma per condividere con i fan alcuni dei suoi più grandi successi e dei momenti professionali e personali più significativi della sua vita. Attraverso la sua pa-

gina Facebook, i fan possono seguire la vita di ogni giorno di uno dei calciatori più famosi del mondo. Ma ecco alcuni esempi dei momenti che Ronaldo ha scelto di condividere con i suoi fan su Facebook: questa estate ha postato una tenera foto celebrativa del Children’s Day con suo figlio.

Lo scatto è diventato quello con più “like” di sempre sulla pagina del calciatore, avendone ricevuti circa 3,4 milioni. Poi, c’è da dire che negli anni Ronaldo ha spesso condiviso le sue reazioni a premi e vittorie, inclusa la vittoria del Pallone d’Oro nel gennaio di quest’anno e il titolo di Uefa Best Player lo scorso agosto. Durante il suo soggiorno in Brasile per la Coppa del Mondo, che si è giocata tra giugno e luglio, ha aggiornato i fan sui suoi spostamenti e commentato le partite della propria squadra utilizzando Facebook. Tra i suoi post più popolari in questa occasione spiccano la foto a fianco di un cocomero intagliato con il suo volto e il selfie con la squadra portoghese. Ha inoltre condiviso alcuni momenti speciali trascorsi con la fidanzata Irina Shayk, come ad esempio una loro cena e una vacanza di coppia la scorsa estate. Per mostrare quanto grande sia la community di fan di Ronaldo su Facebook, si può ricordare che i 100 milioni di fan di Ronaldo potrebbero: riempire 1.170 stadi come il Santiago Bernabéu, dove gioca il Real Madrid; creare più di 9 milioni di squadre di calcio con cui sfidarsi in più di 4,5 milione di partite; avvolgere quattro volte il pianeta Terra tenendosi per mano. E riempire dieci volte il Portogallo. ANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014


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COM PANY

Si è tenuto a Milano l’investor day organizzato dal gruppo MailUp: ottimi numeri

Continuare a crescere. Con l’Asia dietro l’angolo Durante l’evento, il ceo Nazzareno Gorni ha presentato i dati finanziari del primo semestre; in evidenza un valore della produzione aumentato del 25%, a quota 3,66 miliardi di euro. L’Ebitda in ascesa del 67% l’Ebit a 147 milioni, che significa +141%

sguardo esplorativo anche all’Asia. A seguire si aperta una tavola rotonda moderata da Luca Pierazzi (co-fondatore e Managing Partner Advance Advisor) e dedicata al mondo imprenditoriale sul tema: “Quale modello di sviluppo per le PMI di eccellenza Made in Italy?”. I relatori: Claudio Berretti (Direttore Generale TIP), Carlo Giordano (co-fondatore e ceo di Immobiliare.it), Paolo Cereda (co-fondatore e Cmo di 7Pixel), Peter Gomez (co-

fondatore de Il Fatto Quotidiano e direttore de ilfattoquotidiano.it). L’intervento finale è stato di Stefano Boeri, architetto, ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano, fondatore insieme a Pierpaolo Tamburelli della piattaforma digitale The Tomorrow, che propone conversazioni via email tra un gruppo selezionato di intellettuali europei ed extraeuropei di diverse discipline, spazio aperto al contributo di tutti i cittadini europei.

Ogni anno 25 miliardi di messaggi inviati MailUp è una società tecnologica che ha sviluppato nella foto, i cinque soci di mail up; da sinistra: Luca Azzali, Matteo Monfredini, Matteo Bettoni, il ceo Nazzareno Gorni, e Alberto Miscia

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Marianna Marcovich

Si è tenuto a Milano nella suggestiva location dell’Osteria del Treno il primo Investor Day di MailUp S.p.A., società sbarcata su AIM Italia lo scorso 29 luglio. Durante l’evento, Nazzareno Gorni, ceo di MailUp, e Nico Sica hanno presentato i dati finanziari

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del primo semestre; in evidenza un valore della produzione cresciuto del 25% anno su anno, a 3,662 milioni di euro, con un Ebitda in ascesa del 67% a 0,445 milioni e un Ebit a quota 147 milioni (+141%). Numeri che il Nomad Integrae SIM ha giudicato “in linea con le nostre stime e in grado di supportare le stesse per

il 2014”. Erano presenti anche gli altri quattro soci del gruppo: Matteo Monfredini (Presidente e Cfo), Luca Azzali (Vice Presidente e Coo), Matteo Bettoni (Cto) e Alberto Miscia (Head of Deliverability). I vertici del gruppo hanno illustrato la futura tappa del piano industriale: continuare la crescita internazionale con uno

una piattaforma digitale di cloud computing (Software as a Service - SAAS) scelta da Pmi e grandi imprese per creare, inviare e monitorare newsletter, email e sms. Con oltre 25 miliardi di messaggi inviati ogni anno e oltre 6.400 clienti (diretti e indiretti), MailUp è leader in Italia nel settore ESP sia per numero di email inviate sia per numero di clienti. Oltre 600 rivenditori, di cui molti all’estero, hanno scelto di condividere insieme a MailUp una cultura dell’email marketing professionale e responsabile, alimentata da competenza, scambio e ricerca costante. MailUp non vende e non affitta indirizzi email. Fondata più di dieci anni fa a Cremona, MailUp ha uno staff di 80 dipendenti e sedi anche a Milano e, negli Stati Uniti, a San Francisco, tramite la controllata MailUp Inc.

sabrina ferilli

l’attrice entra da protagonista nella squadra di agon

Il “contratto” di Sabrina

la ferilli condurrà un programma in prima serata di

Matteo Dedè

Sabrina Ferilli entra ufficialmente nella squadra di Agon Channel, la nuova tv fondata da Francesco Becchetti che debutterà entro l’autunno sul numero 33 del digitale terrestre. Alla famosa attrice, che non ha mai guidato un suo programma tv, verrà affidata la conduzione del “Contratto”, il talk show di punta del canale in onda in prima serata. Ospite in ogni puntata sarà un personaggio di rilievo del mondo dello spettacolo, della politica, dello sport, del giornalismo e dell’imprenditoria per un approfondimento che tocca la sua sfera pubblica e privata e si conclude con la firma da parte del protagonista di un “contratto” con il pubblico che si impegna ad assolvere in tutti i suoi punti. Una nuova formula di talk show “per-

sonale” e intimo che nella versione per la tv albanese - dal titolo “Kontrata” - ha riscosso un grande apprezzamento da parte del pubblico e ha visto, tra gli ospiti, anche l’ex presidente della Repubblica Albanese, Bamir Topi, e tanti altri nomi di pari importanza. Una inedita esperienza televisiva per Sabrina Ferilli dopo il successo cinematografico internazionale riscosso per la sua interpretazione nel film premio oscar diretto da Paolo Sorrentino “La grande bellezza”. Agon Channel è un’emittente televisiva nata a Tirana (Albania), ma con un’anima spiccatamente italiana. Fondata dall’imprenditore Francesco Becchetti, Agon Channel si è affermata sul territorio albanese con una rapida scalata che ha toccato più aspetti: qualitativo, organizzativo, produttivo, strategico.

ANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014


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INTERVENGONO: POLITECNICO DI MILANO, EXPONENTIAL, FACEBOOK, MICROSOFT, MOSAICOON, SIMPLE AGENCY, TEADS, YAHOO

GUEST STARS: TARSEM SINGH E KARIM BARTOLETTI

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COM

LINK motori di ricerca

scenari

Certo, non che l’argomento non sia già stato ampiamente trattato da milioni di seo sopecialist, ma stavolta il relatore è di quelli d’eccezione: il presidente esecutivo di Google in persona, mister Eric Schmidt...

«Una delle sfide più “spaventose” in un momento di “iperattività” digitale è il ritmo del cambiamento tecnologico, e c’è da essere “paranoici” nel fronteggiarlo». Sembra difficile da credere, ma anche il proprietario del più grande conglomerato mondiale della comunicazione non dorme sonni tranquilli di fronte alla velocità dei cambiamenti in atto. Una lunga intervista in cui il ceo della holding Wpp ha parlato del futuro, dei suoi rapporti con Google e, ovviamente, della maggiore delle sue paure, quel “pericolo Cinese” per cui «se Amazon e Google sono i due gorilla, il vero elefante nella stanza è Alibaba».

Ecco a voi come funziona Google

SLIDESHARE.NET

Le “paure” di Sir Martin Sorrell

silicon Valley

Il nuovo bonus è la crioconservazione

WIRED.IT

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La “guerra dei bonus” in corso da anni nella Silicon Valley per acquisire (e mantenere) le migliori risorse ha raggiunto un nuovo livello: Facebook ha recentemente annunciato di aver dato il via all’attività di supporto per il congelamento degli ovuli e Apple offrirà lo stesso servizio da gennaio. Una specie di “rimborso” per l’impegno della dipendente rispetto all’azienda negli anni di maggiore fertilità che per Facebook può arrivare a 20.000 dollari. La proposta, dal consueto sapore iperpragmatico all’americana, sembra essere stata accolta finora piuttosto positivamente dall’opinioine pubblica stanunitense.

THEDRUM.COM

discussioni

Ma il social media mktg funziona?

MINIMARKETING.IT

La domanda, per la verità ce la siamo posti in tanti, sopratutto da quando la visibilità organica su facebook è prossima allo zero. Ecco, allora, un interessante tentativo di discussione tra due autorevoli operatori del settore. ANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014



COM

LINK scenari

comm apps

Secondo le ultime stime di Iab Uk il valore dell’online advertising nei primi sei mesi del 2014 è di 3,5 miliardi di sterline (+16%). Di queste, un terzo è venduto attraverso il programmatic. Una quota che crescerà ancora. E molto.

Ricordate la sensazione quando, per la prima volta, abbiamo “seguito” la nostra star preferita su un social network? Sembrava quasi di avere un rapporto diretto. Oggi, però, con i social divenuti ormai media di massa, quella sensazione di unicità è scomparsa. Il problema, per altro, ce l’hanno anche le stesse star, che pure volendo, non possono facilmente instaurare un rapporto oneto one con i propri fans. O, meglio, non potevano, perché oggi è comparso Phonio, ovvero un “social” che dà loro la possibilità di chiamare in forma anonima tutti i follower che vi si iscrivono, sperando di essere “scelti”.

Uk, il futuro è programmatic

EXCHANGEWIRE.COM

Arriva la “linea rossa” per le star

social media

Su Facebook ci sono gli stickers

MARKETINGLAND.COM

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In principio erano le “faccine”, ovvero le emoticon, combinazioni di caratteri utilizzate nei canali di comunicazione testuale come chat o sms per esprimere componenti comunicative emozionali. Poi queste sono diventate Emoji e sono tuttora una costante dei social media, sopratutto tra i più giovani. E deve essere sicuramente a loro che ha pensato Facebook “esportando” gli stickers anche fuori dal messenger. Ai giovani, ma come sempre per la creatura di Mark Zuckerberg, anche al business. Gli stickers, infatti, sono brandizzabili. Chi se la sente, può usarle per la comunicazione professoniale. Chi se la sente, appunto...

TECHCRUNCH.COM

epic fail

U2, e alla fine arrivano le scuse

CORRIERE.IT

Ci ha provato, Bono, prima a far finta di nulla, poi parlando di regalo che si poteva sempre rifiutare. Alla fine, il frontman degli U2 ha deciso di prendersi tutta la responsabilità per uno fra i peggiori epic fail nella storia di Apple. ANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014


L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.

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Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012


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festival int. del film

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16/25 ottobre - auditorium parco della musica @ roma

360com è una pubblicazione di Growing C&M sede leGale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. Growing Consulting & media srl è iscritta al r.O.C. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza Giuseppe Grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlGs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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l’evento diretto da Marco Muller ospita ventiquattro prime mondiali. e c’è anche il mercato internazionale Eugenio Aringhieri è il CEO del Gruppo Dompé, azienda biofarmaceutica italiana. Dal 2007 promuove la riorganizzazione funzionale del Gruppo e dà slancio a un nuovo progetto industriale dell’azienda con l’obiettivo di farla diventare una science based company riconosciuta a livello internazionale. consolida la partnership con Amgen, attraverso la creazione di Amgen Dompé, joint paritetica di cui è attualmente Presidente. rafforza l’impegno in ricerca del Gruppo e promuove una strategia di investimenti mirati in aziende capaci di esprimere particolare dinamicità sul fronte dell’innovazione terapeutica. Nel 2010 è nominato Vice-Presidente nel cda e di Philogen, azienda biotech italosvizzera impegnata nello sviluppo di prodotti biofarmaceutici, di cui Dompé è azionista di riferimento. Nel 2011 entra a far parte del cda dell’Advanced Accelerator Applications, leader nel campo della medicina molecolare. Sempre nel 2011 diventa Presidente e Amministratore Delegato di Anabasis, azienda biotech italiana. Dal 2012 è Presidente del Gruppo Biotech di Farmindustria

visioni

di

Matteo Dedè

biotech: per l’economia è una

grande opportunità Il biotech per l’economia italiana è una grande opportunità, sia industriale sia strategica. I paesi occidentali non possono più competere nei settori a basso contenuto tecnologico. Viceversa, la competitività è maggiore nei mercati hi-tech, dove l’Italia può giocare la sua partita. L’abbiamo capito subito e stiamo andando bene: le nostre imprese biotech puntano sulla ricerca scientifica e sulla specializzazione delle risorse umane, con un aumento degli investimenti del 2,4% rispetto all’anno scorso. I trattamenti di origine biotech sono spesso l’unica possibilità di cura per le malattie rare, ma sono soprattutto una risposta in aree della medicina che hanno ancora un’alta richiesta di salute, come l’oncologia, la neurologia e l’infettivologia. In Italia sono già 110 i farmaci biotech in commercio, ma c’è un forte trend di crescita perché altri 403 farmaci sono in via di sviluppo,

e il 62% di questi è già in fase avanzata di sperimentazione sull’uomo. E se oggi circa la metà dei farmaci in sviluppo è biotech, nel 2025 sarà il 75%. Chiaramente c’è ancora molto da fare. In Italia abbiamo un ritardo di immissione dei nuovi prodotti sul mercato di 300 giorni rispetto a Germania e Regno Unito. Se consideriamo che i rimedi sono prodotti per patologie gravi o per pazienti oncologici, spesso un anno di tempo nemmeno l’abbiamo. E se mi chiedono se esiste in Italia una cultura favorevole al biotech, cito un esempio: Francesca Damadei, che a luglio, a soli 19 anni, ha rappresentato l’Italia al London International Youth Science Forum per promuovere il ruolo del biotech. Per i giovani le materie scientifiche sono importanti: secondo l’Istat la perdita di occupazione è stata minore per i laureati in materie scientifiche rispetto a ingegneria e medicina.

anche richard gere sul red carpet dell’evento romano che si apre oggi

Proiezioni, dibattiti, anteprime e incontri, star italiane e internazionali. Fino al 25 ottobre l’Auditorium Parco della Musica diventa la casa del cinema con la nona edizione del Festival Internazionale del Film. In programma cinquantuno lungometraggi nelle sezioni ufficiali, ventiquattro prime mondiali, sei internazionali, undici europee e dieci nazionali. Quattro le categorie tematiche nelle quali si divide il Festival diretto da Marco Muller, una sezione autonoma e parallela, “Alice nella città”, e un “Villaggio del cinema” a disposizione dei visitatori; mentre in Via Veneto, all’Hotel Bernini Bristol, si concentra il mercato internazionale del film. Annunciate le star in arrivo e, visti i nomi, nessun dubbio sul trend di questa edizione, sul fronte degli ospiti: il Festival è maschio. Accanto all’Auditorium sorge, dunque, il “Villaggio del cinema”, con padiglioni e stand a disposizione dei visitatori. Il mercato internazionale del film è articolato in The Business Street - il mercato fisso di produttori e distributori di tutto il mondo - e New Cinema Network, che presenta ai maggiori esponenti dell’industria cinematografica internazionale una rosa di ventisette progetti. E ancora, incontri, eventi, masterclass e workshop, come quello sui formati extrashort del web (gif, video instagram e vine), una settimana dedicata alle web series, anteprime e documentari e cinema di sperimentazione al Maxxi; poi, una serie di convegni alla Casa del cinema a Villa Borghese. ANNO V | #119| GIOVEDI’ 16 OTTOBRE 2014


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