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visioni / fabio fazio

“Rischiatutto” ritorna in video, reality involontario

37 COM

ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015

Faremo “Rischiatutto” con uno che lo guardava (io), uno che lo faceva, Ludovico Peregrini, il signor No, e chi non era nato, i miei autori trentenni. Partendo da questi presupposti si può ricostruire...

i fatti del giorno

marketplace

company

media

Il brand campano ha inaugurato il nuovo piano di comunicazione

Lo sviluppo dell’operazione è stato curato dalla sede romana

Fondata nel 2007, la struttura punta a raddoppiare il fatturato

Una ricerca svela le difficoltà a condurre campagne efficaci

Ecco l’“American way of life” targato Original Marines

Bolton Manitoba lancia WC Net Flower con FMA

Idee nuove per la musica, la svolta di Areaconcerti

Lo studio: marketing multicanale, come superare gli ostacoli

scenario

Una società “sorprendente”

Multichannel Marketing 2015: A Snapshot Key approaches, challenges and investment

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ADOPTION AND INVESTMENT

84%

of marketers said multichannel marketing is a key focus of their current marketing strategy

WHY? To stay in line with current marketing trends

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Nel giorno medio si è passati dai 34,736 milioni del primo semestre 2014 ai 34,927 del 2015. Lo dicono i dati diffusi da Radio Monitor di Gfk/Eurisko

Experienced successful results/ROI from multichannel campaigns

32%

Pressure from board to adopt multichannel marketing

30%

To get ahead of competitors with innovative, forward thinking campaigns

link

La “Uberized economy” è qui

Is multichannel marketing endorsed by senior leadership?

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86%

12%

Yes

No

* 2% don’t know

No. of multichannel campaigns executed in last 12 months:

46%

50 40 % respondents

Seppure di poco, gli ascolti della radio sono in aumento

25%

20%

20

0

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31%

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10

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1%

None

1-3

4-6

7 or more

Don’t know

How much marketing spend is allocated to multichannel? 35

33%

30

26%

25 % respondents

coverstory

13%

20 15 10 5

14%

12% 7%

4%

0 Less than 10%:

1%

11-20% 21-30% 31-40% 41-50% 51-60% 61-70% % budget

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reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv


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i fatti del giorno

comunicazione

We Are, We Wear Freedom. E’ questo l’American way of life targato Original Marines

Il noto brand campano ha inaugurato il piano di comunicazione per la stagione Fall Winter 2015/16. Da agosto è prevista una pianificazione outdoor, stampa e web, in attesa degli spot tv, in arrivo a settembre. E dove i target Man e Woman sono al centro dell’attenzione di Ottavia Quartieri

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riginal Marines, il noto brand italiano nato agli inizi degli anni Ottanta che produce e commercializza linee d’abbigliamento dallo stile casual e sportivo, ha annunciato il lancio di un nuovo piano di comunicazione per la stagione Fall Winter 2015/1016, ideata e firmata da Leo Burnett Italia. Alla base della nuova campagna pubblicitaria Original Marines c’è il claim “We Are, We Wear Freedom” che mette in risalto concetti come libertà – dagli schemi e dai diktat -, speranza nel futuro, e ancora libertà nel senso di interpretare le proprie scelte e il proprio stile con assoluta originalità. Tali concetti non sono solo parte del nuovo corso comunicativo, ma più ampiamente rispecchiano anche i valori cardine del brand campano dal forte DNA americano. Nella nuova campagna pubblicitaria un’atmosfera ironica, un’ambientazione metropolitana, uno scenario newyorkese. La Statua della Libertà, presente in ogni situazione, rappresenta quasi un cameo. Una collezione eclettica e dalla forte personalità dedicata ai bambini, ai teenagers con una particolare at-

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tenzione alle proposte pensate per l’uomo e per la donna. È questo l’American way of life, riletto da Original Marines, che rappresenta il fil rouge della campagna multisoggetto Fall Winter 2015/16 e che ritorna costantemente in ogni campagna Original a sottolineare la sua forte identità a stelle e strisce. Frammenti di vita quotidiana, veri e reali, raccontati attraverso l’energia, il sorriso e la complicità da mamme e figli, coppie, giovani amici e bambini, protagonisti degli scatti del noto fotografo Sven Jacobsen. Man, Woman, Teen e Kids sono i target che il brand ha scelto di valorizzare attraverso un autentico racconto per immagini dove gli abiti non rappresentano l’epilogo ma l’inizio di una storia ispiratrice che traccia i contorni del sogno americano. Racconti visivi che, celebrando un alto contenuto di libertà, sottolineano la precisa strategia aziendale che porta in primo piano le proposte adult uomo e donna: attuali, contemporanee e ricche di contenuto stilistico. Gli outfit uomo e donna poi, andranno ad affiancare le proposte teen e kids per diventare il punto di rifermento dello street style di tendenza. L’intero piano di comunicazione pubblicitaria, gestito da Leo Burnett, sarà on air a partire

da agosto ed è stata prevista una pianificazione outdoor, stampa e web. Il nuovo corso del brand, poi, sarà integrato con la nuova edizione del catalogo consumer, disponibile da agosto in tutti i punti vendita, e con un ritorno in grande stile di Original Marines in Tv. Da settembre verranno svelati infatti gli spot – rigorosamente Be Original – all’insegna del claim We Are, We Wear Freedom. «La nuova campagna Fall Winter 2015/16 rappresenta un modo nuovo per raccontare ai nostri clienti il sogno americano, ricco di energia e valori positivi, attraverso lo sguardo e lo stile indiscutibilmente italiano di Original Marines. La continuazione di un percorso che ancora una volta rivela il carattere distintivo e unico del nostro brand che da oggi si rivolge non solo ai teen e ai kids, ma anche a un uomo e una donna contemporanei» ha affermato Domenico Romano, Direttore Marketing di Original Marines. ANNO VI | #125| GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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i fatti del giorno

Il rapper Emis Killa

Trend

Emis Killa e Del Piero, due testimonial d’eccezione Secondo i dati emersi dalla ricerca Social Celebrities di Blogmeter, a maggio il testimonial online più amato nel settore beverage è il rapper milanese scelto da Beck’s, mentre l’ex capitano della Juventus stacca tutti per capacità di coinvolgimento sui profili social di Ottavia Quartieri

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on solo Expo per Blogmeter. L’azienda leader nella social media intelligence, infatti, nel mese di maggio ha realizzato un focus settoriale per quanto riguarda i testimonial online

nel settore beverage. La scelta più azzeccata si è rivelata quella di Beck’s che per promuovere il prodotto si è affidata al rapper Emis Killa, che ha fatto registrare il sentiment più positivo in assoluto. I commenti che lo riguardano sono per la stra-

Alessandro Del Piero

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grande maggioranza positivi e il pubblico ha dimostrato di apprezzarne il fascino, la leadership e la bravura. Scelta molto meno felice, al contrario, è stata la decisione di Owen Wilson che si è prestato a diventare il volto di Crodino. Per molti internauti tale decisione non si addice ad una star di Hollywood come l’attore. Ma il leader in assoluto per capacità di coinvolgimento sui suoi profili social (Facebook e Twitter) risulta Alessandro Del Piero, storico volto di Uliveto, che stacca nettamente tutti gli altri testimonial del settore, e segue ancora Emis Killa. Per quanto riguarda l’accoppiata brand/ testimonial più citata in rete, spicca il binomio tra Peroni e Chef Rubio, seguito dalle coppie Baileys/Chiara Biasi e Crodino/Owen Wilson. Questi sono solo i principali risultati emersi dalla ricerca Social Celebrities di Blogmeter, che ha analizzato a maggio il posizionamento in rete di 14 dei principali testimonial recenti di industrie di bevande, tra i quali Bruno Barbieri, Chiara Biasi, Enrico Brignano e Gerry Scotti. Al di fuori del settore beverage, la celebrità che risulta più coinvolgente su Facebook in relazione alla propria fan base è il difensore della Juventus Leonardo Bonucci. Alle sue spalle si collocano lo showman Francesco Facchinetti e Belen Rodriguez, la testimonial di Jadea.

health

di David Lucchi

Le dieci cose di cui una donna farebbe a meno? Florberry e Reprise Media ce lo spiegano

Il brand del gruppo Bracco torna a comunicare con un filmato realizzato in collaborazione con Combo Cut

da Luca Carrozza e realizzata in collaborazione con la casa di produzione ComboCut, sarà visibile sulla pagina Facebook di Florberry, sul sito e sul canale Youtube del brand. Il video si Ci sono dieci cose di cui una inserisce all’interno di una più donna farebbe volentieri a ampia attività di comunicaziomeno. Quali? Lo spiega il nuovo ne, il cui obbiettivo è quello di video di Florberry. Dopo il sucaccrescere la brand awareness cesso della campagna web “Il del brand ed entrare in contatmirtillo ti protegge”, che vedeva to con un target di donne potencome protagonista il simpatizialmente interessate all’argoco Mr. Berry, il brand del grupmento cistite con cui instaurare po Bracco torna infatti in comuconversazioni di valore. A tale nicazione con un nuovo video in scopo, Reprise Media ha disecui la protagonista, Brenda Lognato una strategia digital che digiani, presenta in modo ironisa integrare contenuti di livello co e divertente una serie informativo e contenuti d’indi situazioni che moltrattenimento, allo scote donne affrontano po di individuare brand quotidianamente, ma advocate che parlino di di cui farebbero volenFlorberry e di cistite, raftieri a meno: ultima tra forzando l’associazione tutte, ma non per importra la salute del sistema tanza, la cistite. urinario femminiLa nuova creale e l’assunziotività, ideata da ne regolare di Reprise Media, Florberry, inl’agenzia digitegratore alital del grupmentare a Luca po IPG Mediabase di mirtilCarrozza brands guidata lo rosso. ANNO VI | #125| GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015



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i fatti del giorno Mercato

di Marianna Marcovich

Le performance di Radio Rai tutte con il segno “più”

Secondo i dati forniti da Radio Monitor GFK/Eurisko, nel corso del primo semestre 2015, la radio pubblica italiana ha registrato delle performance di ascolto in crescita

Brand

in casa Bakeca.it c’è aria di rinnovi Lo storico portale italiano di annunci online si conferma tra i brand più longevi del settore e si colloca in una posizione di rilievo nel mercato globale dell’ecommerce, tanto da veder aumentare del 125% il fatturato nel corso degli ultimi quattro anni Secondo i dati forniti martedì da Radio Monitor GFK/Eurisko, il primo semestre 2015 porta in alto gli ascolti di Radio Rai, facendo registrare delle performance di ascolto in crescita anno su anno e superiori alla media. A fare la parte del leone è Radio1 che continua a crescere su-

di Sebastiano Zeri

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akeca.it, lo storico portale italiano di annunci online nato a Torino nel 2005, festeggia i dieci anni di attività e si conferma tra i brand più longevi del settore, riuscendo ad affermarsi in un contesto oramai dominato dai grandi portali internazionali. Attualmente su Bakeca.it vengono inseriti 50.000 annunci e si raggiunge una media di 400.000 utenti unici ogni giorno. Il target proviene da tutta Italia ed è tendenzialmente giovane (il 40% ha tra i 25 e i 34 anni e il 20% tra i 34 e i 45). La società, inoltre, si colloca in una posizione di rilievo nel mercato globale dell’ecommerce, tanto da veder aumentare del 125% il suo fatturato negli ultimi quattro anni, passando dai 2 milioni di euro

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perando i 4.200.000 ascoltatori al giorno e registra aumenti sia nel quarto d’ora che nel giorno medio dell’oltre 6%. Supera la soglia dei 3.000.000 di ascoltatori nel giorno medio, con un ascolto in crescita del +4%, anche il secondo canale radiofonico Rai grazie a un palinsesto vivace e dinamico lanciato lo scorso autunno. Anche Radio3 partecipa alla “festa” e mette il segno + davanti a tutti gli indici analizzati: +1% di ascolti nel giorno medio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, +10% rispetto al secondo semestre e ancora un +9% e un +12% sul quarto d’ora medio, a testimonianza della forte fidelizzazione che caratterizza i suoi ascoltatori. «Questi dati confortati anche da una raccolta pubblicitaria in crescita a doppia cifra su giugno, rappresentano per noi una grande attestazione di fiducia da parte di pubblico e investitori che vogliamo continuare a soddisfare anche nel corso del secondo semestre», commenta Fabrizio Piscopo, ad di Rai pubblicità.

editoria

di Ottavia Quartieri

I “Grandi classici dell’umorismo” con Il Sole 24 Ore

del 2011 ai 4,5 milioni di euro dello scorso anno. In occasione di questa importante ricorrenza, il sito ha deciso di lanciare una nuova release della versione desktop: processi di inserimento e di pubblicazione più snelli, miglioramento degli spazi di navigazione e una più effi-

cace ricerca per key word sono tra le novità più rilevanti. «Con il nuovo prodotto - dichiara l’attuale Ceo dell’azienda Alessandro Chiaffredo - facciamo decisamente un bel passo avanti dal punto di vista dell’usabilità del sito e della fruizione dei contenuti che il portale veicola».

Per accompagnare i lettori durante i mesi estivi con una lettura capace di descrivere il mondo circostante strappando un sorriso ma anche stimolando alla riflessione, Il Sole 24 Ore propone ai lettori da domani la collana “I grandi classici dell’umorismo”, 14 volumi che hanno la caratteristica di descrivere la realtà enfatizzandone alcuni aspetti: parodie che hanno lo scopo di divertire il lettore, ma anche di mettere in luce i particolari più bizzarri della vita quotidiana. Ogni venerdì per tutta l’estate Il Sole 24 Ore propone sto-

rie divertenti che consentiranno al lettore di apprezzare i valori non solo letterari, ma anche filosofici, sociali e pedagogici che, in forma apparentemente ludica e scherzosa, sanno penetrare gli aspetti più profondi della realtà che ci circonda. Si parte domani con “Tre uomini in barca” di J.K. Jerome, uno dei classici più letti della letteratura inglese, poi si prosegue

con “Manuale di conversazione”, “La legge di Murphy” e “Qualche cosa di nuovo”. Per il mese di agosto, poi, sono previste le uscite di “Il destino si chiama Clotilde”, “Quelli delle mezze maniche” e “Le frontiere dell’allegria”. La campagna di comunicazione a sostegno dell’iniziatva, pianificata sui mezzi del Gruppo 24 Ore, è stata curata da McCann Italia. ANNO VI | #125| GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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i fatti del giorno portali Alla scoperta della Giulia e della 4C Spider

tech Strategie di networking

Il magazine online di NanoPress dedicato al lusso per tutto il mese di luglio racconta l’eccellenza Made in Italy del marchio automobilistico italiano con reportage e attività social

L’aggregatore di strumenti e software è nato dalla collaborazione tra PantaRhei e l’agenzia di comunicazione Threesixty

Milano nasce MYLUXURY.IT sta in prima linea per Ail primo HUG di raccontare il meglio di alfa romeo Hubspot italiano agenzie Tre i concept proposti

Ruthinium Group ha scelto Cooee e lancia Acry Smart

La sigla di comunicazione di Mauro Miglioranzi punta sui plus del prodotto: intelligenza, semplicità e versatilità Ruthinium Group, leader internazionale nella produzione di materiali per la protesi dentaria rimovibile e scheletrica con sede a Perth in Australia, ha scelto Cooee per gestire la comunicazione della sua ultima novità di prodotto per Dental Manufacturing S.p.A. All’agenzia pubblicitaria veronese diretta da Mauro Miglioranzi è stato affidato il compito di progettare il nuovo brand e la comunicazione dell’ultimo prodotto firmato Ruthinium: Acry Smart. Si tratta di un dente artificiale impiegabile in tutti i tipi di protesi e con caratteristiche innovative. La campagna di comunicazione di Cooee punterà sul principale plus di Acry Smart: intelligente, semplice, duraturo, versatile. Per il momento sono tre i concept proposti da Cooee fra i quali poi Ruthinium dovrà scegliere per l’advertising textual e visual del suo nuovo materiale quale riterrà più adatto.

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di Ottavia Quartieri

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yLuxury, il digital magazine di NanoPress dedicato al lusso, è stato scelto dalla nota casa produttrice di vetture sportive Alfa Romeo, nonché sponsor di Expo 2015, per seguire e raccontare le ultime iniziative e gli eventi del brand. Per tutto il mese di luglio, infatti, il portale racconterà in prima linea l’eleganza e l’eccellenza Made in Italy di Alfa Romeo in occasione della presentazione della nuova Giulia. Alfa Romeo ha invitato una

redattrice di MyLuxury a vivere due giorni di esperienza con il brand, partecipando a eventi organizzati presso The Brian & Barry Building in San Babila che per l’occasione è diventato luogo di esposizione per far rivivere la storia di Alfa Romeo e per far ammirare il modello 4C Spider. Il brand ha poi messo a disposizione questa vettura per un test drive e la redattrice del magazine ha avuto l’opportunità di guidare l’auto dalla redazione fino a “La Macchina del Tempo - Museo Storico Alfa Romeo” di Arese, appena riaperto al pub-

blico. attraverso le avventure di MyLuxury, prontamente documentata con foto e reportage sui social network, i lettori potranno così intraprendere un viaggio virtuale in esclusiva nel mondo del lusso di Alfa Romeo a bordo dell’Alfa Romeo 4C Spider, con il suo concentrato di tecnologia innovativa, il design unico e inconfondibile e la spiccata sportività, un mix in perfetta sintonia con il digital magazine di NanoPress, che si conferma partner ideale per i brand, grazie a contenuti realizzati su misura per product placement.

partnership Carlo Cracco ospite d’eccezione per la presentazione

San Carlo e Alitalia per l’eccellenza italiana Grazie all’accordo, il marchio diviene il fornitore ufficiale su tutti i voli nazionali e internazionali della compagnia con Crostini Dorati e Rodeo

Con un evento esclusivo al padiglione Alitalia - Etihad Airways viene ufficialmente presentato l’accordo tra San Carlo, storico brand milanese numero uno in Italia nel settore chips &

snacks, e la compagnia di bandiera italiana per raccontare al mondo l’eccellenza italiana. Grazie all’ accordo, San Carlo è Fornitore Ufficiale Alitalia su tutti i voli nazionali ed interna-

zionali della Compagnia aerea con i Crostini Dorati e i Rodeo. I prodotti saranno offerti, con un packaging personalizzato, a bordo degli aerei di Alitalia nel momento dedicato allo snack.

HubSpot è un aggregatore di strumenti e software che aiuta le aziende a generare flussi di visite qualificate verso il proprio sito, trasformando i visitatori in nuovi clienti. Tali piattaforme sono attivite a livello internazionale da qualche tempo e ora anche la città di Milano potrà avere un proprio personale. In particolare, nelle città meneghina che proprio in questi mesi sta ospitando un evento di portata globale come l’Expo ha preso vita il primo HUG (HubSpot User Group) italiano. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra PantaRhei, partner certificato di HubSpot la più importante piattaforma mondiale di inbound marketing automation - e l’agenzia di comunicazione Threesixty di Gabriella Braidotti. Tra le attività dell’HUG milanese di HubSpot incontri formativi sull’utilizzo della piattaforma e delle più effiaci strategie di coinvolgimento dei pubblici in attesa del grande forum Inbound che dall’8 all’11 Settembre riunirà a Boston i massimi esperti mondiali di marketing automation. ANNO VI | #125| GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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MARKET PLACE

Il progetto, dopo la prima esperienza fino al 16 luglio, tornerà in ottobre all’interno di expo

Comunicazionisociali mette la firma sui laboratori Unicef nel Padiglione Italia

I laboratori sono stati ideati dall’agenzia del gruppo Komma con l’obiettivo principale di sensibilizzare grandi e piccoli sulla corretta e sana alimentazione e di ricordare che è possibile in qualsiasi momento aiutare l’organizzazione internazionale nella sua lotta quotidiana contro la mortalità infantile. Le attività sono state studiate per diverse fasce d’età di Marianna Marcovich

Fino al 16 luglio e poi dal 9 al 24 ottobre 2015, Unicef sarà presente a Palazzo Italia di Expo Milano 2015 con una serie di laboratori per i bambini studiati e sviluppati dall’agenzia Comunicazionisociali, del gruppo Komma. I laboratori sono stati ideati dall’agenzia con l’obiettivo principale di sensibilizzare grandi e piccoli sulla corretta e sana alimentazione e di ricordare che è possibile in qual-

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siasi momento aiutare l’Unicef nella sua lotta quotidiana contro la mortalità infantile. Le attività di laboratorio sono state studiate per bambini di diverse fasce di età: per i più grandi è stato previsto un invito speciale, quello di diventare un piccolo operatore dell’Unicef sul campo e individuare i migliori interventi per salvare la vita di bambini affetti dalla malnutrizione nei paesi poveri del mondo; per i più piccoli è stata scelta la Pigotta, la famosa bambola

di pezza dell’Unicef, per far scoprire cosa serve a un bambino per crescere sano e forte e per far conoscere come l’organizzazione cura i bambini malnutriti. Comunicazionisociali si è occupata dell’intero progetto di comunicazione, dalla identificazione del concept alla realizzazione di tutti i materiali per i laboratori; ha ideato e curato il progetto di allestimento degli spazi dedicati e ha gestito la parte organizzativa e logistica dell’iniziativa. Direttore Creativo: Bob Marcheschi. Art Director: Marta Crenna. ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015

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Il regno animale incorona il tuo investimento

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In prima serata su Italia Uno si rinnova l’appuntamento con “Wild”, il programma condotto da Fiammetta Cicogna e Carlton Myers. Una grande occasione per pianificare e raggiungere il numeroso pubblico degli amanti della natura più selvaggia.

Tutti i mercoledì in prima serata


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MARKET PLACE

Un progetto a 360 gradi, che prevede un sito internet con annessa attività social coordinata

Bolton Manitoba lancia WC Net Flower sul web con Gruppo FMA

Lo sviluppo dell’operazione è stato curato dalla sede romana del gruppo, guidata da Luca Bassetto; nello specifico, dalla divisione digital BiThink. già on air il sito wcnetflower.it di Luca Anelli

Bolton Manitoba ha affidato a Gruppo FMA l’ingresso del brand WC Net nel mondo digital, con un progetto a 360 gradi che prevede un sito internet dedicato e un’attività social coordinata. Lo sviluppo del progetto è stato curato da FMA Roma, la sede romana del gruppo, guidata da Luca Bassetto; nello specifico, dalla divisione digital BiThink. Il sito www.wcnetflower.it è on air per sette mesi - da maggio a novembre 2015 - e sposa il concept Fiori e Primavera, attraverso il claim di comunicazione “Il fiore che non ti aspetti”, ispirato, appunto, alla nuova tavoletta WC Net Flower unica nel suo genere, a forma di fiore e senza gabbietta. Il sito è ricco di conte-

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nuti: oltre ad avere accesso a informazioni dettagliate sul nuovo prodotto WC Net Flower, l’utente può iscriversi e partecipare così a un photocontest a tema, caricando le proprie foto, condividendole sui social network e facendosi votare. Ogni settimana, in palio una gift card Mondadori del valore di 30 euro, spendibile negli store e online. A fine luglio, una giuria sceglierà i tre vincitori tra i dieci partecipanti più votati: in palio Cofanetti Boscolo Luxury Hotels e un viaggio all inclusive per due persone che potranno scegliere la destinazione dei loro sogni. Il sito ospita, inoltre, una webserie di vignette illustrate con protagonisti Lady e Gentleman, i due simpatici personaggi dello spot tv di BioIgiene Gel, prodotto complementa-

re a WC Net Flower. La coppia vive normali situazioni quotidiane, affrontandole sempre con simpatia ed un pizzico di ironia. Le vignette sono visualizzabili e personalizzabili direttamente sul sito: gli utenti iscritti possono, infatti, editare i fumetti dei personaggi, creando nuove e simpatiche storie. Tutte le vignette originali e personalizzate - sono poi viralizzabili sui social network e in particolare sulla pagina Facebook ufficiale di WC Net, sempre creata e gestita da FMA Roma attraverso generazione dei contenuti, content management, ideazione e gestione del social calendar e community management. I credits: art director Daniela Di Donna, account supervisor Nicoletta Tonani, web e social Gianluca Giacalone. ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


IL GRANDE CINEMA VI STA ASPETTANDO... NON PERDETE L’APPUNTAMENTO CON I FILM IN USCITA NELLE PROSSIME SETTIMANE!

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DAL 15 LUGLIO AL CINEMA

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THE REACH

ENTOURAGE

IL FIDANZATO DI MIA SORELLA

IL LUOGO DELLE OMBRE

IL RAGAZZO DELLA PORTA ACCANTO

DAL 15 LUGLIO AL CINEMA

DAL 15 LUGLIO AL CINEMA

DAL 22 LUGLIO AL CINEMA

DAL 23 LUGLIO AL CINEMA

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MARKET PLACE

Nuova campagna di digital advertising a supporto del concorso “Legends of Rock”

Trionfa nella musica l’animo anticonformista di Bavaria

Tramite l’acquisto di due prodotti 8.6, l’azienda mette in palio un viaggio negli Stati Uniti alla scoperta delle capitali del rock e, ogni mese, un paio di cuffie Bose di Davide De Vecchi

Per 8.6 Special Beers, la gamma di birre doppio malto di Bavaria, scatta una nuova campagna di digital advertising a supporto del concorso “Legends of Rock”, che, tramite l’acquisto di due prodotti 8.6, mette in palio un viaggio negli Stati Uniti alla scoperta delle capitali del rock e, ogni mese, un paio di cuffie Bose. La campagna, creata dall’agenzia digital VML e realizzata in collaborazione con il centro media Initiative, ha debuttato il, 7 luglio, su Spotify, e proseguirà fino al 2 ago-

sto sui principali siti web di news e sport, attraverso formati fortemente impattanti (skin, leaderboard, takeover, box, half page e interstitial). La nuova campagna digital 8.6 pro-

muove il concorso a premi “Legends of Rock”, ideato dall’agenzia FMA, valido dal 1˚ giugno al 31 dicembre 2015, che mette in palio un esclusivo paio di cuffie Bose Quiet Comfort

25 Acoustic Noise Cancelling ogni mese e, ad estrazione finale, un viaggio per due persone della durata di 14 giorni alla scoperta delle capitali del rock negli Usa (da New York a Seattle, passando per Los Angeles e San Francisco). Al concorso a premi si affianca una coinvolgente iniziativa online: sul sito www.86legendsofrock. com, previa iscrizione, sarà possibile stilare una classifica delle cinque canzoni della storia della musica considerate “più rock”. Tra le classifiche più votate direttamente dagli utenti che accedono al sito, verrà decretato un vincitore che si aggiudicherà un paio di cuffie Bose. Tutta la campagna di display advertising, caratterizzata dallo stile rock che incarna perfettamente l’animo anticonformista della gamma 8.6, rimanda al sito web del concorso: www.86legendsofrock.com

Bavaria ha sede a Lieshout, una cittadina a sud dell’Olanda, e, oltre ad essere il secondo maggiore produttore di birra olandese, è la birreria indipendente più grande d’Europa. Guidata da più di 300 anni dalla famiglia Swinkels, l’azienda attualmente annovera uno staff di circa 1.000 persone e produce con la stessa ricetta da 7 generazioni. La purezza degli ingredienti è alla base della qualità della birra Bavaria, ed è per questo che viene utilizzata solo pura acqua di fonte di proprietà e malto di propria produzione. Grazie all’efficienza del processo produttivo e al riciclo del materiale di scarto, Bavaria è anche entrata a pieno titolo nella classifica delle prime quattro “green company” del Nord Europa, oltre ad essere il primo produttore di birra al mondo ad aver implementato lo standard ISO 26000. Con oltre 6 milioni di ettolitri di birra prodotti durante l’anno, il brand esporta quasi il 70% della produzione in 122 Paesi e ha conquistato una grande fetta di mercato in Russia, Italia e Francia. In Medio Oriente e in alcuni Paesi europei, Bavaria è popolare per la sua birra analcolica, oltre ad essere nota in Europa, soprattutto in Francia, per le birre speciali 8.6. Bavaria è un brand di successo e ha conquistato negli ultimi anni un’importante quota sul mercato italiano. Oggi Bavaria conta quattro sedi distaccate: Italia, Francia, Spagna e Regno Unito.

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la cerimonia di premiazione si terrà nel contesto dell’evento Slush, a Helsinki

Al via la terza edizione del Premio Europeo per l’imprenditoria digitale

Tocca alla capitale finlandese ospitare la kermesse conclusiva nel quadro di Europioneers, un’iniziativa della Commissione Europea che ospiterà per il terzo anno consecutivo il concorso. iscrizioni aperte fino al 31 agosto di

Daniele Bologna

Europioneers, un’iniziativa della Commissione Europea, ospiterà per il terzo anno consecutivo il concorso per l’imprenditoria digitale in Europa. Quest’anno la cerimonia di premiazione avrà luogo in Finlandia, nel contesto dell’evento Slush, il 12 novembre, a Helsinki. Lo scopo di Europioneers è celebrare il successo degli imprenditori digitali nell’Unione Europea e fornire loro una piattaforma dove entrare in contatto con gli investitori, ma anche con altri professionisti del settore. Le iscrizioni sono aperte per due mesi, fino al 31 agosto. Lo scorso anno si affermarono autentici talenti emergenti e brillanti della scena tech: Peter Arvai, amministratore delegato e co-fondatore di Prezi, Guillermo Garcia, fondatore di Alumn-e, Javier de la Torre, Ceo e co-fondatore di Carto DB e Silvia Klein, fondatrice e direttore di Paii. Quest’anno il concorso si divide in tre categorie:

1. Imprenditore digitale dell’anno Dedicato agli imprenditori che creano nuovi servizi digitali e prodotti che utilizzano il web e il mobile come componenti indispensabili 2. Giovane imprenditore digitale dell’anno - Premio giovani Dedicato agli imprenditori digitali rigorosamente under 30 3. Imprenditrice digitale dell’anno Per concorrere almeno il 50% dei fondatori dell’azienda deve essere rappresentato da donne. Le aziende possono votare sé stesse o altri concorrenti. La selezione viene effettuata su una base composta da voti esterni e voti della giuria. I membri della giuria del 2015 contano alcuni noti web influencer come Carlos Espinal di Seedcamp, Carlos Silva di Seedr & Beta-I, Jan Reichelt di Mendeley, Simone Brummelhuis di The Next Women e Robin Wauters di Tech.eu.

Le date da annotarsi

• 31 agosto: chiusura delle iscrizioni, seguita dalle valutazioni della giuria. • 15 settembre: comunicazione della shortlist, seguita dai voti del pubblico • 30 settembre: chiusura delle votazioni del pubblico • 12 novembre: cerimonia delle premiazioni durante l’evento Slush, a Hels L’organizzazione dell’evento è curata da Deloitte, Lewis Pr e dal Forum dei Giovani Innovatori Europei. Maggiori informazioni sul concorso e sui requisiti di partecipazione sono disponibili sul sito, su Facebook e su Twitter. ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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COVER STORY

E’ quanto si evince dai dati diffusi da Radio Monitor GFK/Eurisko

Seppur di poco, gli ascolti della radio aumentano

Nel giorno medio si è passati dai 34,736 milioni dei primi sei mesi del 2014 ai 34,927 milioni attuali, con una crescita dello 0,5%. Rtl 102.5 si conferma ancora una volta, nel primo semestre del 2015, al primo posto nella classifica dell’ascolto della radiofonia in Italia, con 6.737.000 ascoltatori nel giorno medio di Daniele Bologna

Nel primo semestre dell’anno sono aumentati in Italia, seppur di poco, gli ascoltatori della radio. E’ quanto si evince dai dati diffusi da Radio Monitor GFK/Eurisko: nel giorno medio si è infatti passati dai 34,736 milioni dei primi sei mesi del 2014 ai 34,927 milioni, con una crescita dello 0,5%. Rtl 102.5 si conferma ancora una volta nel primo semestre del 2015 al primo posto nella classifica di ascolto della radio in Italia con 6.737.000 ascoltatori nel giorno medio. L’emittente presieduta da Lorenzo Suraci lascia sul campo l’1% di audience rispetto allo stesso periodo ma rimane comunque da-

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Eduardo montefusco vanti alla seconda in classifica con uno scarto di quasi 2 milioni di ascoltatori. E Rtl 102.5 si conferma leader anche nei dati sul quarto d’ora. «Siamo molto soddisfatti dai dati che ci confermano leader assoluti del mercato - ha commentato a caldo il presidente di Rtl 102.5, Lorenzo Suraci -. Continueremo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, per migliorare la nostra offerta declinata su tutte le piattaforme multimediali». Subito dietro a Rtl compare Rds: «La rincorsa al secondo gradino del podio si è finalmente completata e i 5 milioni di ascoltatori nel giorno medio non sono poi così lontani - ha dichiarato dagli Stati Uniti il presidente di Rds, Eduardo Montefusco -, un dato che ci aspettavamo e che riscontriamo giornalmente con la partecipazione sempre

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maggiore degli ascoltatori alle nostre iniziative che li fanno essere protagonisti. Aggiungo che la crescita esponenziale di notorietà di Rds, soprattutto nel Nord Italia, è generata anche dal successo della seconda edizione di Rds Academy e dalla partecipazione come media partner alla carovana del Giro d’Italia. Questo dato, confortato anche dal segno più nella raccolta pubblicitaria di questo semestre - ha continuato Montefusco -, dimostra che Rds ha saputo leggere le aspettative degli ascoltatori e degli investitori, promuovendo iniziative crossmediali in grado di coinvolgere ogni target di riferimento. Quanto emerso oggi conferma due elementi che i nostri ascoltatori percepiscono, ovvero la passione e l’entusiasmo di chi lavora in Rds. E insieme anche il

fatto che l’azienda riesce a governare un cambio generazionale che vede i miei tre figli sempre più protagonisti nelle scelte progettuali». Il primo Gruppo Esprime soddisfazione anche il vertice di Gruppo Finelco, che si conferma il primo gruppo radiofonico di broadcaster nazionali con una share del 14,5% tra gli ascoltatori nel quarto d’ora medio tra le 6 e le 24, l’unità di misura più importante per il mercato pubblicitario; una share in crescita di un punto netto rispetto al corrispondente semestre del 2014, quando il dato si attestava al 13,5%. Nessuno dei gruppi follower riesce a tenere la crescita di Finelco, pertanto seguono a una distanza sempre maggiore il gruppo Rai, con l’11,7% contro l’11,4% di un anno prima, e il gruppo Espresso/Repubblica, che arriva all’11,4% contro l’11,1% di un anno prima. E que-

sto eccellente risultato di Gruppo Finelco è reso ancora più significativo dal fatto che tutte e tre le radio che lo compongono risultano in crescita nel quarto d’ora medio 6-24: Radio 105 del 10,7%, Virgin Radio del 9,9% e Radio Monte Carlo del 2,2%, contro una crescita del totale ascolto radiofonico dell’1,6%. Dunque, tutte e tre le radio del Gruppo Finelco hanno aumentato sia i propri ascolti sia le proprie share. In particolare, Radio 105, con un incremento da 540.000

a 598.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio (+58.000) si conferma al secondo posto alle spalle di Rtl 102.5, con un distacco sensibilmente diminuito, passato, in un anno, da 70.000 a 30.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio e, in share, dall’1,14% allo 0,48%; mentre il distacco dalla terza classificata, Radio Deejay, aumenta ancora: da 139.000 a 168.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio e, in share, dal 2,27% al 2,7%. Infine, appare molto signifi-

cativo il nuovo record di Radio 105 sull’indicatore del TSL (Time Spent Listening) che misura il gradimento dei programmi degli ascoltatori attraverso il tempo medio da loro speso ad ascoltare la propria radio: Radio 105 balza da 132 a 141 minuti medi di ascolto, lasciando la seconda (Rai RadioTre) a trenta minuti di distanza e Rtl a 40 minuti di distanza. Virgin Radio si posiziona tra Radio Deejay e Rds, Radio Monte Carlo recupera due posizioni, ponendosi tra Rai

RadioDue e Rai RadioUno, completando l’ottimo posizionamento complessivo di tutte e tre le Radio Finelco. Per quanto attiene Radio Monte Carlo, appare significativo l’incremento anche congiunturale rispetto ai dati relativi al secondo semestre 2014: crescono l’ascolto nel giorno medio, l’ascolto nel quarto d’ora medio e il Time Spent Listening. Passione e attenzione Tocca anche a Mario Volanti, editore e pre-

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COVER STORY sidente di Radio Italia, commentare l’esito del monitoraggio di Gfk: «Il dato che ci fornisce l’indagine attesta una crescita per Radio Italia rispetto al secondo semestre 2014, che ci vedeva con 4.499.000 ascoltatori. Ci proponiamo di continuare il nostro lavoro con passione e attenzione per migliorare sempre più il prodotto che quotidianamente proponiamo agli ascoltatori che amano, come noi, la musica italiana». Radio Italia, nata nel 1982 e prima e unica radio di sola musica italiana, è oggi un vero e proprio sistema multimediale costruito intor-

Feedback ok da parte della rai

In casa Rai viene espressa dai responsabili dell’emittenza pubblica una certa soddisfazione per i risultati che sono emersi dall’indagine

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lorenzo suraci no alla leadership musicale della radio. In questi anni ha saputo scalare il ranking delle emittenti nazionali, adattarsi con successo alle nuove sfide del mercato e alle richieste dei propri ascoltatori senza mai abbandonare la propria filosofia che mette da sempre la musica al centro. Con Radio Italia Tv (visibile al canale 70 Dtt; su Sky, canale 725; TvSat al canale 35) è da sempre punto di riferimento per gli amanti della musica italiana e per i suoi protagonisti. Vanta un comparto digitale all’avanguardia che comprende il sito radioitalia.it, la pagina ufficiale su Facebook, prima in Italia tra le radio per numero di likers e interazioni, le pagine ufficiali su Twitter, Instagram (dove è leader in Italia tra le radio), Google+, YouSound

e le app gratuite per iPhone, iPad, Android, Kindle Fire, Windows Phone e Windows8. Tempestivi e credibili Trasferendoci in casa Rai, viene espressa dai responsabili dell’emittenza pubblica una certa soddisfazione per quanto ha espresso l’indagine: «Gli ascoltatori chiedono oggi un’informazione tempestiva, credibile, senza censure, aperta a tutte le voci della società. Vogliono seguire in presa diretta tutti i grandi avvenimenti di cronaca, politica, economia, partecipare emotivamente, poter dire la loro mentre i fatti stanno accadendo e tutto questo possono trovarlo solo su RadioUno». Così il direttore dell’“ammiraglia” della radiofonia Rai, Flavio Mucciante, spiega gli ottimi risulANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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Molto buone le performance per radio 24 Radio 24 ha registrato una crescita degli ascolti pari al +4,4%, dal lunedì al venerdi, nel corso del secondo trimestre 2015

mario volanti 20

tati della rete, che Radio Monitor conferma al sesto posto della classifica dei network nazionali, ma in costante trend di crescita, anche nell’indagine relativa al primo semestre 2015: 4 milioni e 203 mila ascoltatori nel giorno medio, un aumento del 6,3% rispetto a luglio-dicembre 2014, pari a 248 mila ascoltatori, che diventano oltre 400 mila in più dall’avvio del nuovo palinsesto, nell’aprile dello scorso anno. L’aumento è di oltre sei punti anche rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il più alto in termi-

ni percentuali tra le radio nazionali. Crescita superiore al 6% anche per il quarto d’ora medio, riferimento degli inserzionisti per la pianificazione delle campagne pubblicitarie (più 4,4% rispetto al secondo semestre 2014). RadioUno riduce le distanze rispetto ai network che la precedono in classifica e allunga il passo, in modo sensibile, rispetto ai competitor sul terreno delle news. «L’informazione è un prodotto vincente e i suoi contenuti sono quelli che più si prestano a essere condivisi» dice Mucciante,

flavio mucciante

precisando che la modernizzazione di RadioUno è solo all’inizio: «Abbiamo trasformato sound, formati dei Gr, programmazione di rete; e sottoposto all’azienda numerosi progetti per il web in via di definizione, nel segno di una radio che vuole essere protagonista della rivoluzione digitale in atto». Gli highlights dei tg internazionali, postati su Twitter, i video assist della redazione sportiva, i foto racconti degli inviati su Instagram sono solo alcuni degli extra che affiancano ogni giorno il cosiddetto palinsesto “lineare”. «Le nostre scelte musicali - prosegue Mucciante - sono controcorrente rispetto a quelle di tutte le altre radio- afferma il direttore di RadioUno -, fuori da quelle logiche commerciali che oggi, più che nel passato, sembrano condizionare il mercato». RadioUno utilizza Twitter, Facebook e Instagram, ma è essa stessa un social network,

roberto napoletano come precisa Mucciante: «Gli ascoltatori diventano, di fatto, redattori aggiunti, segnalando di continuo gli argomenti da affrontare, intervenendo nei dibattiti, arricchendo le trasmissioni di storie e testimonianze». Poi, un commento sulla metodologia dell’indagine di ascolto: «E’ necessario - secondo il direttore di RadioUno - che venga aggiornata di continuo in linea con le nuove modalità di fruizione del mezzo. L’ascolto multipiattaforma ha aperto degli scenari inediti. Basti pensare a streaming e podcast, all’incidenza sulle rilevazioni di canali televisivi dedicati sul digitale terrestre, alle collaborazioni in onda tra reti

concorrenti o ad affermati brand, che potrebbero presto trasformarsi in reti televisive generaliste, non avendo più nulla a che fare con il palinsesto “on air” della radio». Il sabato dell’ascolto Radio 24, intanto, cresce del 4,4% negli ascolti dal lunedì al venerdì del secondo trimestre 2015, rispetto al secondo trimestre 2014, arrivando a toccare quota 2.175.000 ascoltatori. Cresce dell’8,9% al sabato grazie alle novità introdotte nel palinsesto a partire dallo scorso febbraio. Nell’intera settimana del secondo trimestre 2015, la crescita degli ascoltatori della radio diretta da Roberto Napoletano è pari a +2,6%. Gli

ascolti confermano, quindi, un apprezzamento crescente del palinsesto dell’emittente news&talk del Gruppo 24 Ore, rinnovato a inizio anno. Confermate le performance di share e di graduatoria nei primi sei mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che collocano l’emittente news&talk del Gruppo 24 Ore stabilmente al nono posto della classifica dei network nazionali più ascoltati con 1.962.000 radioascoltatori. Un risultato premiato anche dalla raccolta pubblicitaria che continua a registrare una crescita a doppia cifra, migliorando ulteriormente l’andamento già registrato nel primo trimestre 2015, notevolmente superiore alla media del mercato. «Grande soddisfazione per l’andamento crescente dell’ascolto del Giornale Radio e dei grandi contenitori d’attualità dopo gli interventi attuati nel palinsesto commenta il direttore di Radio 24, Roberto Napoletano -. La qualità nella settimana “core” di Radio 24 dal lunedì al venerdì finalmente contagia positivamente anche il sabato e ha un ulteriore, formidabile riscontro negli ottimi risultati che continua a riscuotere anche la raccolta pubblicitaria». ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


a m r o f a t t ia p a n u i PiÚ d ing t e k r a lM i a m E i d ting, il marke a m e i d a etti di ttaform are prog una pia p p lo u o s il v è s n i s no grado d RM, CMS MagNew lenti in te con C u a s r n g o e t c i in i rce. eam d comme soluzion E e i g ma un t d e in t m e r rk fo e piatta irect ma digital d

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COM PANY La struttura è stata fondata nel 2007 e oggi punta al raddoppio del proprio fatturato e alla definizione di progetti unici legati al mondo musicale. Il riassunto delle puntate precedenti e i prossimi passi dalle parole del fondatore nonchè amministratore delegato, Luca Seminerio tà imperante. Parola d’ordine: idee. Un progetto: ammantare l’evento pop di qualcosa di speciale, inusuale, differente, divertente, magari anche sorprendente. Luca Seminerio, fondatore e amministratore delegato è uno che non ama fermarsi, parla, spiega, si entusiasma, si stupisce. E il suo calendario segna il 2017.

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ammantare l’evento pop con un velo inusuale, divertente, magari sorprendente

Idee nuove per la musica, la svolta di Areaconcerti di Davide Sechi

All’alba del 21esimo secolo la vendita di supporti musicali, leggi cd, subisce un arresto neanche progressivo proprio immediato. Il mondo scopre il file sharing e i mitici proventi milionari svaniscono. Tra

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azioni punitive, ritorsioni e parecchia confusione, scatta, lenta, la controffensiva. Dopo tre lustri, nel barcamenarsi agitato delle multinazionali con l’acqua alla gola, può capitare di accorgersi che piccolo è bello. E quel piccolo rischia pure di diventare grande. L’in-

tuizione giusta, la classica lampadina che si accende in una notte buia e tempestosa: era il 2007 e Luca Seminerio decise di aprire l’ombrello di Areaconcerti; una struttura agile, inedita, cangiante a seconda degli eventi, svincolata dalle trame stantie dell’ufficiali-

Perché Areaconcerti? «Perché il settore musicale è un ambiente imparruccato. Qual è la differenza? Noi non ci muoviamo nel territorio dei loghi e degli striscioni, puntiamo a creare contenuti il più possibile unici, originali, innovativi. Da qui nascono iniziative inusuali, come

i concerti privati, ovvero qualcosa che culturalmente non ha molto a che fare con il nostro Paese. Proviamo a far uscire la musica dalla pubblicità. Non siamo più interessati al classico approccio fatto di numeri e tabelle, perché se lo facessimo non ci distingueremmo dalle concessionarie generaliste che parlano di targe e non di passioni. E allora, proviamo a proporre emozioni. E, parrà presuntuoso affermarlo, in tutta Europa non esiste una struttura simile alla nostra, che riesca a operare in un simile modo. Areaconcerti non lascia davvero nulla di intentato: siamo praticamente monopolisti sul fronte degli schermi presenti durante

i tour; siamo legati a Live Nation; siamo partner di GroupM per l’area dell’intrattenimento». Procedete molto spediti, con la sensazione che nessuno possa ostacolare il vostro percorso. E’ tutto vero? «Certo, ma non è sempre tutto rose e fiori. Anzi, l’ultima svolta, la più importante, è avvenuta dopo un calo di fatturato che ha interessato il nostro

2014. Avevamo chiuso l’anno precedente a circa 1.800.000 euro, per ritrovarci con 300.000 euro in meno lo scorso settembre (l’obiettivo annuo era fissato a 2 milioni). In simili casi che fai? Dismetti e quindi ti metti sulla difensiva; oppure contrattacchi e provi a ragionare su chi sei e su cosa vuoi, una visione, per così dire, “renziana”. Abbiamo deciso di rilanciare, di aggiungere ulteriori tasselli al progetto. Il risultato è una crescita del fatturato del 100%. E così, dopo il calo a 1,5 milioni, il prossimo obiettivo, dietro l’angolo, è fissato sui 3 milioni. Areaconcerti è in ballo dal 2007, è partita con due persone e oggi si trova un personale di venti unità in continua evoluzione. Pubblica una rivista ufficiale, Onstage, ha iniziato con un fatturato di 100.000 euro ed è arrivata alle soglie dei tre milioni nel ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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Creatività & iniziativa Nella foto qui sopra luca seminerio, fondatore e amministratore delegato di areaconcerti, che in questa intervista sottolinea come la struttura ponga alla propria base la ricerca di novità creative e inusuali

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2015, niente male no?». Areaconcerti emerge perché è capace di offrire qualcosa in più agli investitori. Che cosa ne pensa? «Areaconcerti non vende niente, fa attività di consulenza per i clienti. Ci vengono dati degli obiettivi, o di vendita o di brand equity. Noi portiamo le idee, presentiamo una soluzione e, se accettata, ci lavoriamo su in modo totale. E operiamo in maniera molto severa con noi stessi, mediante report precisi, settimana-

li. Siamo talmente dentro i processi lavorativi, proprio a livello emotivo, che quando terminano, nonostante stress e fatica, monta il dispiacere. Riusciamo a districarci in mezzo a una decina di progetti contemporanei, non uno di più. Offriamo un lavoro di livello sartoriale». L’attualità non attende e neanche Areaconcerti: così, dopo la partnership con Tim e Live Nation che ha portato alla nascita Tim Young Live, ovvero la piattaforma dalle sembianze di un club che rende disponibili i biglietti dei concerti quando ormai, disperati, si vaga alla ricerca di un bagarino (e quindi, possibilità di avere biglietti riservati, una buona percentuale rispetto alla capienza totale dell’area che ospita l’evento; pre-sale, il che significa che su due concerti i ticket vengono messi a disposizione cinque giorni prima; problema sold-out risolto per quattro concerti all’anno per i quali ci saranno ulteriori biglietti disponibili, oltre a concorsi e iniziative correlate) ecco esplodere la Festa della Musica, evento che ha caratterizzato domenica 21 giugno. «Per la Festa della Musica, celebrata a livello internazionale, Areaconcerti con Make Music e il patroci-

nio del Comune di Milano ha allestito 150 postazioni per esibizioni live in giro per la città, dalle 18:00 alle 24:00, tutto sponsorizzato da Molinari. Una star della nostra scena hip pop si è presentato a sorpresa in una di queste postazioni (Onstage Street Secret Show). A chiudere la serata, un party finale al Museo della Scienza, con un deejay di fama mondiale come Watermät, i bar tutti targati Molinari, dalle 22:30 alle 2:00. Si è trattato di una manifestazione che ha messo in risalto il forte impegno tra noi e la città. Poi è stata la volta di Pepsi Max, novità del celebre marchio di beverage americano, che andiamo a distribuire all’uscita dei più importanti festival italiani con attività di prova prodotto, visibilità nella location e vendita in esclusiva nei punti bar. Una cosa molto particolare che vi contraddistingue è l’opportunità che regalate al fan di assistere a un concerto privato del proprio idolo... «Il primo a tuffarsi nell’esperienza è stato Marco Mengoni e la sua esibizione, resa possibile anche grazie a Twix nelle vesti di sponsor e Liquidthread come partner, è sta-

ta un successo, dai risvolti artistico emozionali inaspettati. A fine luglio sarà la volta di Emis Killa per il marchio Tim Young Live. Lo scorso 27 giugno, a riguardo, è partita una campagna pianificata sui siti musicali, per i quali raccogliamo la pubblicità, come Rockit e Ondarock, con Maxus che acquisterà spazi anche su siti esterni al nostro network. Il vincitore, al solito, potrà portare con se altri quattro amici: saranno tutti prelevati da una Limousine, offriremo loro albergo lussuoso e viaggio di andata e ritorno, ed il concerto privato del loro idolo. Chi non vorrebbe vivere una emozione del genere? A settembre la sorpresa sul fronte dei concerti privati per il cliente Tim Young and Music sarà clamorosa, ma è ancora presto per parlarne». Intanto, state accompagnando i

tour negli stadi di Vasco Rossi e Tiziano Ferro... «Eventi legati alla possibilità di aggiudicarsi due Golden Seat, due posti speciali, con i quali i fortunati di turno saranno coccolati e festeggiati nelle aree vip, oltre poter salire su palco dell’artista per scattarsi una foto. L’unione tra Areaconcerti e idoli di tale portata genera ulteriori iniziative, che confermano la nostra spinta verso l’originalità. Con Tiziano, per fare un esempio, abbiamo prodotto un orologio a tiratura limitata, bianco e nero, numerato, che sta andando a ruba». C’è un anniversario che si avvicina: a quasi dieci anni dalla fondazione, state ragionando su qualche evento celebrativo? «Lo scorso marzo abbia-

mo affittato il Fabrique per festeggiare gli Onstage Awards che avevano raggiunto 520.000 voti online. Stiamo pensando al format di Onstage Award 2016, qualcosa di ambizioso, in accordo con Rds e con Live Nation; dovrebbe essere pronto per il mese di dicembre, magari con l’apporto della televisione». Si è parlato di una chiusura dell’anno che porterebbe un progresso addirittura del 100%, equivalente a 3 milioni di fatturato. E poi? Quale sarà il nuovo obiettivo? «I cinque milioni e, a quel punto, potremmo anche pensare di fare una capatina all’estero, intorno al 2017. Serviranno umiltà, investimenti e la consapevolezza che, inizialmente, si dovrà mettere da parte l’idea di utile». ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015



ME DIA

84%

To stay in line with current marketing trends Experienced successful results/ROI from multichannel campaigns Pressure from board to adopt multichannel marketing

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* 2% don’t know

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How much marketing spend is allocated to multichannel?

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Lewis Advertising Pr è un’agenzia globaEmail * 2% don’t know WHY? le di comunicazione. Oltre alle To stay in line with current tradizionali media relation, marketing trends 12% 13% No. of multichannel campaigns Lewis è specializzata nelle at13% Experienced successful executed in last 12 months: results/ROI from multichannel 32% tività diMobile social media, markeEvents campaigns 50 46% 25% ting digitale e servizi creativi. Pressure from board to adopt multichannel marketing Lewis 40 11% lavora insieme ai propri 30% clienti per implementare proTo get ahead of competitors 31% with innovative, forward grammi di comunicazione inVideo 30 thinking campaigns * Other (6%) su scala internazionale. tegrata 20% Isecilia multichannel ro integrate. Occorrono coesiorispondenti ha dichiarato che ra di aver realizzato 20 sette o più Tra le aziende che hanno sceldi C Bianchi marketing endorsed by senior leadership? important ne e collaborazione tra iMost reparti solo “a volte” queste misuraziocampagne di questo tipo nell’ulto dichannels lavorare con Lewis ci sono for multichannel campaigns: 10 per assicurare che il messaggio ni sono utili per migliorare le timo anno. Nonostante ciò, solo leader di mercato e start-up in L’agenzia di comunicazione glo2% campagne successive. La strut30% dei professionisti ha ambale Lewis Pr, presenta i risul1% della campagna venga trasmes- diversi settori tra cui automoti86% 12% ilmesso 0 so in modo coerente attravertura dei team di marketing e di aver raggiunto buoni pubblica ammitati di una ricerca che ha coin22% ve, consumer, None 1-3 4-6 7 or more Don’t know 18% so tutti i canali”, ha dichiarato comunicazione rappresenta un risultati e ottenuto un Roi, sinistrazione, sanità, assicuraziovolto le aree Emea, Apac e Usa Social media Advertising much marketing spend Yes un quadro comStephen Corsi, senior vice preostacolo verso il succestuazione che spiega l’attuale re- Howaltro ni, studi legali, enti non-profit, e che dipinge No is allocated to multichannel? * 2% don’t know sident, Global, Lewis Pulse. “I so di una campagna. Meno delticenza nei confronti di investitecnologia e telecomunicazioplessivo delle strategie attua35 14% 15% 33% intervistati totali professionisti del marketing la metà degli menti a lungo termine. Inoltre, ni. Lewis conta oltre 28 uffici li di marketing multicanale. Lo No.che of multichannel campaigns inoltre devono dedicare ilWeb tem(40%) e solo un quarto (25%) secondo la ricerca, 30 spesso non in Emea, Usa e Asia Pacifico, è studio, ha coinvolto più di Mobile executed in last 12 months: 26% po e le risorse necessari nella di quelli provenienti dall’Apac vengono effettuate 25misuraziopresente in Italia dal 2003 ed è 370 esperti del settore, ha di50 46% misurazione dei risultati delsono certi del fatto che l’organi adeguate a valutare i risultaspecializzata in Relazioni Pubmostrato che l’organizzazione 11% 20 11% le campagne multicanale, così nizzazione attuale dei gruppi ti della campagna, considerate bliche per società operanti in in silos aziendali e la mancanza 40 14% 15 Email Events da dimostrare effetti sul Roi e di lavoro sia in grado di gestiutili dal 35% dei professionisti ambito Ict, Internet, elettronidi investimenti rappresentano i 12% 31% solo ai fini della compilazione 10 fornire una valida motivazione re al meglio le campagne inteca di consumo, food, fitness, maggiori ostacoli all’attuazione 30 7% per ottenere investimenti maggrate. “L’eliminazione dei silos dei report. Il 27% ha5 dichiarafashion & design. Il team, comdi piani di marketing multica9% 4% 20% nei team di marketing e comu-1% giori in futuro”. to che i risultati post-campagna posto da professionisti di connale. Dallo studio emerge am20 0 Video nicazione è fondamentale per vengono considerati solamensolidata esperienza in ambito pia diffusione del marketing Less 11-20% 21-30% 31-40% 41-50% 51-60% 61-70% * Other than 10 quelle aziende che intendono te per calcolare il ritorno supr,(1%) cura le relazioni pubbliche multicanale, con un terzo dei Dal tradizionale 10%: % budget sviluppare campagne davvegli investimenti. Un quarto dei per aziende italiane e internarispondenti (31%) che dichiaai social media 2% 1% 0 zionali leader in vari settori.

No. of multichannel campaigns executed in last 12 months: 50

Yes

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of marketers said multichannel marketing is a key focus of their current marketing strategy

WHY?

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Web

Un approfondito lavoro d’indagine svolto dall’agenzia di comunicazione globale Lewis Pr che ha coinvolto le aree Emea, Apac e Usa e che dipinge un quadro complessivo delle strategie attuali

ADOPTION AND INVESTMENT

32%

Social media

Marketing multicanale: questi gli ostacoli sulla strada per il successo

Key approaches, challenges and investment

13%

12%

Una ricerca svela le complessità da affrontare per condurre le campagne in modo molto efficace

Multichannel Marketing 2015: A Snapshot

84%

86%

of marketers said multichannel marketing is a key focus of their current marketing strategy

% respondents

COM

7%

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0 Less than 10%:

9% 11%

14%

12%

Most important channels Biggest challenges of formultichannel multichannelmarketing: campaigns:

will increase marketing spend on multichannel campaigns next year

1%

will NOT increase marketing spend on multichannel campaigns next year

* 7% don’t know

11-20% 21-30% 31-40% 41-50% 51-60% 61-70%

Lack of time and resources to develop and execute multichannel campaigns

1% 23%

21%

23% 21%

Lack of buy in at board level for investment Lack of investment in tools required to facilitate multichannel campaign management Lack of understanding on how to develop and execute multichannel campaigns Difficult to roll out multichannel campaigns

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Other

CHANGE THE CHANNEL

ANNO and VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015 Does your marketing communication



SC N RIO

COM

GfK ha tenuto il seminario annuale focalizzato sulle tendenze che caratterizzano la società contemporanea

Società sorprendente

Si va oltre i cosiddetti “economics”, puntando verso nuove forme di scambio. Tra l’evoluzione della domanda e la rivoluzione dell’offerta, la fiducia diventa elemento fondamentale per costruire nuovi patti con un consumatore che non è più tale ma diventa persona da intercettare a 360 gradi. Cambia, nel contempo, anche il concetto di marca, quale segno che ormai si ridefinisce giorno dopo giorno

di

Vera Modesto

L’istituto GfK ha tenuto il proprio seminario annuale focalizzato sulle tendenze “sorprendenti” che stanno caratterizzando la società contemporanea. Si va oltre i cosiddetti “economics”, verso nuove forme di

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scambio. E si notano particolari evidenze: = Fine delle relazioni verticali e nuovi equilibri; = Erosione delle rendite di posizione sociali, legali, storiche …; = Transizione da “atti di fede” ad “atti di fiducia”;

= Messa in discussione dei paradigmi classici del marketing e della ricerca; ridefinizione della comunicazione verso il fenomeno del one-to-one di massa. Tra evoluzione della domanda e rivoluzione dell’offerta, la fiducia diventa fondamentale per costruire i

Miti e realtà dell’analisi dei consumi: ripensare i target Occorre ridefinire i target in forme più situate e meno pre-definite, individuando i nuovi percorsi di consumo, i nuovi stimoli e suggestioni, nonché le nuove forme di coinvolgimento e gratificazione. Non esistono target immutabili nel tempo. Esistono solo Persone che massimizzano opportunità che le aziende offrono. Si tratta di target nuovi che possono non coincidere con le convinzioni, gli stereotipi e le attese.

ma di profilazione integrato dei dati migliora l’efficacia dell’identificazione dei target, quindi del ROI, da intendere come ritorno e prefigurazione degli investimenti in marketing e comunicazione. In questo senso vengono riportati casi relativi a due prodotti di largo consumo che mettono in evidenza come le variabili socio-culturali, e non le classiche ‘anagrafiche’, siano in grado di delineare profili decisamente differenti per quanto riguarda la capacità di premiare gli investimenti in comunicazione.

Semplici ed efficaci in poche mosse L’uso di valori e variabili ‘medie’ nasconde la pluralità e la ricchezza dei target. L’uso di un siste-

Per un marketing che sia senza età In questa prospettiva il seminario pone sotto la lente di ingrandimento due segmenti: i Senior e i Mil-

lenials. Si tratta di due segmenti che dis-confermano gli stereotipi con cui sono considerati, quantomeno nelle attuali logiche di mercato. I Senior, che possiamo considerare active-agers, spiccano sempre di più per atteggiamenti di esplorazione, di volontà di fare, di socializzare e di impegnarsi in attività tra le più varie che possono andare dall’impegno sociale al divertimento e al viaggio più intraprendente, in logiche di enjoyment e valorizzazione etica della propria esistenza. Si tratta di un segmento dove è corretto affermare che la variabile età diventa l’ultima delle caratteristiche che aiutano a definire il profilo mentre assumono sempre più rilevanza i tratti psico-grafici, la cultura e una buo-

nuovi patti con il consumatore che non è più tale ma diventa persona da intercettare a 360 gradi. Cambia perciò anche il concetto di marca, quale segno che si ridefinisce giorno per giorno nella complessità dei nuovi scambi reali e simbolici. ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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na disponibilità di reddito. I giovani, d’altra parte, rivelano un profilo per certi aspetti inedito, con una sorta di delusione anticipata verso i grandi valori, in primis verso il ‘valore amore’ che appare essere tutto da rifondare per questa generazione. Diciamo che il tema del romanticismo è una variabile non necessariamente legata all’essere giovani o forse nei giovani sta nascendo un’altra idea di relazione che riusciremo a capire anche quando avremo studiato più a fondo l’uso che questo target fa dei nuovi mezzi, favorito dal mondo digitale. Le nuove relazioni, i racconti, i patti con la marca Il mondo digitale sta creando sempre nuove opportunità di relazione e connessione tra le persone, non necessariamente soltanto fra i giovani ma tra le persone mature e anche anziane. Il mondo digitale sta aumentando il dominio della realtà che sta diventando sempre più ‘aumentata’. In questo senso diamo per superata la triade informazione-cultura-spettacolo come retaggio del secolo scorso, mentre oggi compare la nuova figura dell’‘Homo Connected’. Esistono esempi eclatanti dei nuovi modi apprezzati di mettersi in relazio-

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ne e di soddisfare i nuovi bisogni di ‘realtà aumentata’, pensiamo ad esempio ad alcuni ‘successi’ nei padiglioni di Expo 2015, o all’adesione dei temporay store sino ai Mercati Metropolitani. Questa nuova modalità, fatta di immagini e sensazioni che arrivano fino all’esperienza, chiede alle Marche un nuovo patto di presenza e di comunicazione. Il Consumatore è un individuo del secolo scorso. Oggi il Consumatore è una Persona che chiede alle Marche o alle imprese di offrire sempre più sapere distinti-

vo permettendogli di allargare il suo universo cognitivo. Si chiede alla Marca un nuovo patto di fiducia, con la speranza davvero che la realtà aumenti grazie agli arricchimenti di Marca, senza peraltro tradire e fare del male all’organismo vivente che chiamiamo Gaia. Tutto questo porta anche a considerare la Marca in una nuova logica identitaria: non più Marca ma Icona come segno evocativo di esperienze desiderabili. Rebuilding Trust: sostenibilità e

tecnologia come condizioni di base del nuovo patto Le parole del futuro sono Sostenibilità e Tecnologia. La Sostenibilità come orizzonte che riesce a restituire senso all’Innovazione. Non come privazione, rinuncia o decrescita ma come sobrietà, necessaria e capace di accrescere la qualità della vita. In questa prospettiva occorrerà utilizzare la Tecnologia per ottenere: * Più sicurezza; * Più risparmio di tempo e di energia;

* Più opportunità di informazione; * Più connessione. Il contatto all’interno di un nuovo mercato, tra complessità e opportunità Il cambiamento nell’approccio ai media è il “change-over” davvero significativo che occorrerà sempre di più monitorare e poi utilizzare come una vera chiave interpretativa dell’evoluzione socio-culturale e delle nuove opportunità di investimento per le imprese.

silvio siliprandi, amministratore delegato del gruppo gfk/Eurisko ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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LINK L’intervista

numeri

«Social Media? Sono parte della nostra vita». Interessante intervista a Andrea Albanese, organizzatore del Social Media Marketing Day, esperto social media manager e digital advisor.

Ebbene sì, le vendite sono in frenata. Ma sono pur sempre 2,5 miliardi i device elettronici consegnati nel 2015. All’incirca uno ogni tre abitanti della Terra. La previsione è di Gartner che ogni anno mette insieme le stime di crescita di pc, tablet, ultramobiles e telefonini. Rispetto al 2014, il progresso è dell’1,5%, ma i produttori di tecnologia non hanno nulla da festeggiare perché le previsioni erano di un +2,8. Tradotto: la spesa è stimata a quota 606 miliardi di dollari nel 2015. E per la prima volta dal 2010 a oggi la industry segna un declino del 5,7%.

“I social? Fan parte della nostra vita”

Device elettronici sono in flessione

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strategie

Twitter vi augura buon compleanno Twitter, come Facebook, mostrerà il compleanno dei suoi iscritti e consentirà loro di condividere ricorrenza e auguri accompagnati dall’hashtag #HBD (“Happy Birthday”). Ogni utente avrà facoltà o meno di rendere pubblica la data di nascita dalle impostazioni del profilo, anche solo ai propri follower. L’informazione, oltre che a riempire la pagina del proprio profilo di palloncini nel giorno della festa, rientra ovviamente nelle strategie di marketing: è anche un ulteriore tassello a disposizione degli inserzionisti per meglio calibrare la pubblicità.

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apple watch

Negli Usa vendite in netto regresso

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Le vendite di Apple Watch negli Usa, nelle ultime settimane, sono calate del 90% rispetto al periodo del lancio. Lo dice uno studio condotto da Slice, autorevole società di ricerche di mercato.

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Dallo “sharing” all’azienda liquida: prospettive presenti e future per l’evoluzione del business

Uberized economy: l’era del “Dove voglio, come voglio, subito e con un solo click”

L’applicazione di trasporto più famosa e di successo del mondo ha dato vita a un modello economico inedito che, abilitato dalla tecnologia, promette di rispondere in tempo reale a qualunque richiesta degli utenti-consumatori. Ma il fenomeno è molto più complesso, vasto e disruptive di quello che si possa pensare, come ha raccontato Market Revolution

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di Valentina Lunardi

È forse la percezione più condivisa di questa nostra epoca contemporanea: i fenomeni e le tendenze, dall’economia al marketing fino ad arrivare alla quotidianità di grandi e piccole aziende, si avvicendano con un ritmo accelerato, inquieto, conquistando e abbandonando definizioni che possano circoscrivere con le parole la fluidità di un ecosistema socioeconomico che appare ormai privo di confini riconoscibili. “Uberized” è uno di quei neologismi che nasce dalla necessità contingente e molto umana di descrivere, etichettare un fenomeno in fieri, per meglio comprenderlo e classificarlo. Ma la sua stessa natura di parola neonata, ne fa un aggettivo dal significato plurale: a volte positivamente declinato per indicare l’innovazione nei modelli di business, nella capacità di risposta ai bisogni dei consumatori e nella nascita di una nuova specie di lavoratori flessibili e indipendenti; altre volte è utilizzato per dipingere l’affermarsi di un mondo complesso, in cui le giovani startup di ieri sono diventate oggi big corporation, in cui tematiche come il trattamento dei lavoratori e il rapporto con le normative esistenti sono a dir poco difficili

e disruptive. E titolo dell’ottavo appuntamento del ciclo di incontri “Inspiring Route”, organizzato martedì a Milano dall’inspiration company Market Revolution, è stato proprio “Uberized Economy”. Un’occasione preziosa, a cui 360com ha partecipato, per scoprire quale viaggio stia intraprendendo il paradigma dell’on-demand all’interno di quel nuovo modello di business che ambisce a soddisfare i bisogni dei consumatori fornendo prodotti o servizi in tempo reale. Perché se c’è un secondo elemento chiaramente riconoscibile che caratterizza la nostra contemporaneità, è proprio quello sintetizzabile dal basilare leitmotiv “Dove voglio, come voglio, subito e in un click”.

Felicità istantanea e investimenti miliardari C’era una volta, o forse e meglio dire c’è oggi, Liz. Giornalista, Liz lavora dalla sua casa a San Francisco e durante le ore lavorative, quando giunge l’ora di pranzo, utilizza la sua app preferita, SpoonRocket, per far arrivare direttamente alla sua porta e in un tempo limitato il suo pranzo. A portarle in circa 7 minuti quanto ordinato è Sean, giovane neolaureato in fotografia che ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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LINK big del settore trasporti, Uber in primis, ma la prospettiva secondo Kutku, è quella di un comparto che è solo alle fasi iniziali della sua possibile crescita.

Uber, ovvero la cultura locale di un marketplace globale

lavora come autista per diverse app come Spring e Instacart. È con questi due personaggi che Cinzia Malerba, Associate di Futurberry, dipinge quale sia il panorama delle persone che si muovono all’interno del sistema dell’economia dell’on-demand. Liz rappresenta il nuovo utenteconsumatore, la cui vita è caratterizzata dalla necessità di agire velocemente e dalla percezione che il tempo abbia un valore specifico più alto del denaro. «Il tema che emerge è quello della felicità istantanea, perché siamo abituati ad avere servizi e interazioni im-

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mediati: i consumatori vogliono solo la parte interessante e gratificante della propria esistenza», ha affermato Malerba. Ma per permettere tutto questo serve uno Sean, esempio tipico del lavoratore della Uberized Economy: uomo, come il 73% di questi inediti freelance, Sean esige dal proprio lavoro estrema flessibilità e controllo diretto su ogni suo aspetto, e svolge un ruolo fondamentale nella Uberized Economy, come spiega Malerba: «Quell’attività economica, ispirata dal modello di Uber, che permette che domanda e offerta si incontrino in modo

immediato, è resa possibile proprio dalle persone, tramiti imprescindibili». Ma perché si parla di economia e non di servizi “uberizzati”? Come ha raccontato l’analyst di Futurberry Selcen Kutku, l’aspetto interessante di tale fenomeno è che ogni necessità, dall’esigenza di consultare un medico ai pagamenti, può essere soddisfatta attraverso un meccanismo “Uber-style”. E l’espansione del fenomeno ne mostra le possibilità in termini economici: negli ultimi cinque anni sono state create 300 aziende, in particolare concentrate nel settore di trasporti e con-

segne, ma che si stanno avvicinando anche al mondo B2B, con app come HourlyNerd, esempio della nuova frontiera della consulenza indipendente e on-demand. E mentre cresce il numero delle realtà create su questo modello, si moltiplicano gli investimenti. Se nel 2010 erano una ventina gli investori pronti a scommettere sulle nuove startup, oggi si contano circa 200 venture capitalist che hanno immesso nel comparto un totale di 9 miliardi di dollari (pari al fatturato annuale di un brand come Nutella). Grandi beneficiari di tali investimenti sono i

Ma come è successo che a guidare la rivoluzione dell’ondemand economy sia una società nata dall’idea di rispondere alla necessità di trasporto connettendo onthe-go persone e autisti? A raccontarlo è intervenuto Andrea Giaretta, Operations & Logistic Manager di Uber Italia. «Il nostro obiettivo è arrivare a una massima semplicità nel modo in cui un servizio può essere richiesto, unendo a ciò il fatto che il servizio offerto deve essere top gamma e inserito in un contesto ad alto tasso di affidabilità e fiducia». Completano gli ingredienti essenziali della ricetta di successo di Uber, lo spazio lasciato agli utenti per interagire e fornire feedback, ovviamente in modalità real time. Ma, naturalmente, per arrivare ad essere presenti in oltre 300 città del mondo, la raccolta di investimenti è una componente fondamentale dello sviluppo della compagnia, che è stata capace di accordarsi la fiducia di grandi investitori come Goldman Sa-

chs, Menlo Benchmark e Google Venture, solo per citarne alcuni. All’ultima raccolta avvenuta qualche mese fa, Uber si è aggiudicata 2,2 miliardi di dollari (per un totale di investimenti che arriva ad oggi a 8 miliardi di dollari), capitale che ha permesso la penetrazione nei nuovi enormi mercati di Cina e India. Ma, oltre le caratteristiche tecniche, la capacità di creare un modello di marketplace inedito e ancora in evoluzione e i miliardi di dollari, qual è il segreto del successo globale della società? «Uber non vuole imporre una propria visione unica per ogni luogo in cui arriva, ma piuttosto valorizzare ogni sin-

gola città in cui è presente. In ogni Paese si cerca di dare un taglio nazionale e peculiare al servizio: dalla Cina, in cui abbiamo inserito il colore rosso per rimandare al Partito Comunista Cinese, ad Amsterdam, dove è possibile viaggiare sulle Uber Boat». Il fattore X, secondo Giaretta, non starebbe quindi solamente nel core business della società, ma nella sua capacità di essere vicina, familiare agli utenti, di aumentare cioè le proprie caratteristiche come brand locale per moltiplicare l’effetto di awareness e fidelizzazione. Questo concetto di estrema localizzazione e vicinanza all’utente sem-

Who’s who

Market Revolution è, per sua definizione, una Inspiration Company. La sua missione è individuare e comprendere l’impatto che avranno i nuovi trend dei consumatori e i nuovi fenomeni di business. Lavora con aziende e brand che vogliono essere visionari, creativi, coraggiosi. Futureberry è la società di consulenza strategica per l’innovazione e il cambiamento. Realizzano progetti di consulenza strategica e organizzativa basati sulla centralità del cambiamento. Elaborano soluzioni originali che favoriscano, attraverso le persone, l’implementazione dell’innovazione nelle imprese e osservano il mutamento dei paradigmi tradizionali per aiutare le aziende e le persone a interpretarne gli effetti.

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bra essere stata l’ispirazione per la creazione di Foodinho, startup “wannabe Uber” e prima piattaforma GPS di food delivery a Milano, operata attraverso “messaggeri” armati di biciclette. Ma come pensa Matteo Pichi, fondatore e ceo di Foodinho, di poter affrontare la concorrenza di realtà già affermate nella delivery come FoodPanda

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e Just Eat? Sfruttando l’applicazione del Radio Data System alla consegna: in modo simile al concetto on-the-go delle auto parte del servizio di Uber, i “messaggeri”, grazie al fatto che utente e ristorante non dovrebbero essere distanti più di due chilometri, possono massimizzare il numero di consegne e garantire tempi, dal momento del

click di prenotazione all’arrivo dell’ordine veramente da on-demand economy.

Epilogo: la rivoluzione “uberized” del business In questo viaggio al centro dell’Uberized Economy, dopo aver affrontato il tema del comportamento dei consumatori-utenti, preso visione della vastità e delle prospet-

tive di crescita dell’economia dell’on-demand e aver sentito la voce diretta dei suoi protagonisti, quello che manca è una visione d’insieme su quanto stia accadendo nel mondo del business. A fornirla è stato Stefano Daelli, Content Director di Market Revolution. «Abbiamo capito che il consumatore vuole tutto e lo vuole ora, ma la domanda

sottostante a tutto questo è se stiamo veramente parlando di bisogni nuovi. La risposta è no: c’è sempre stato qualcuno, come sostiene il ceo di Zaarly Bo Fishback, disposto a pagare 100 dollari pur di avere un bicchiere di latte fresco immediatamente, e ci sarebbe sempre stato qualcuno disposto a portarglielo. Il differenziale ora è la tecnologia e

il conseguente cambiamento del nostro comportamento come consumatori». Ma fornire on-demand prodotti e servizi complessi può scontrarsi con problemi di scalabilità e limiti pratici che possono portare al fallimento e all’inefficienza anche di compagnie di nuova generazione. Famoso è il caso di Webvan: nata nel 1996 come servizio

di grocery delivery “entro 30 minuti”, la società aveva investito nella costruzione di infrastrutture enormi per permettere la gestione di 10 mila ordini al giorno; ordini che numericamente non sono mai arrivati e hanno portato la compagnia alla bancarotta nel 2001. Il flop di Webvan, secondo Daelli, è indicativo di un fattore essenziale del nuovo modello aziendale promosso da Uber: la condivisione degli asset, che ha portato con se l’abilitazione per il mondo del business di una serie di nuovi strumenti, cioè l’aggregazione delle piattaforme, l’accesso ad assett altrimenti inutilizzati, l’implementazione di sistemi collaborativi e la disponibilità di una forza lavoro potenzialmente infinita. «Tutto questo ha creato un nuovo framework per “fare azienda”: la nascita dell’azienda liquida, una realtà di business che non possiede ciò che dovrebbe essere necessario per esistere, ma che adatta agilmente l’utilizzo di assett condivisi per rispondere alle necessità dell’on-demand». Cioè a ciò che il lato domanda desidera, in un contesto dove il consumatore è il nuovo, potente protagonista della catena di distribuzione, che deve essere veramente attivabile con un solo click, in una consumer experience semplice, immediata ed efficiente. ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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360com è una pubblicazione di Growing C&M Sede LegaLe piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede oPerativa via Gustavo Fara 25, 20124 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media srl è iscritta al R.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Davide De Vecchi, Giacomo Broggi, Sebastiano Zeri, Vera Modesto Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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SPAZIO A...

visioni

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Matteo Dedè

“rischiatutto” torna in video,

Fabio Fazio è nato a Savona, in liguria, il 30 novembre del 1964. conduttore televisivo oggi tra i più noti e seguiti, ha Iniziato la carriera negli anni ottanta prendendo parte, in qualità di imitatore, ai programmi di Rai 1 “Pronto Raffaella?” e “Loretta Goggi” in quiz. Successivamente ha condotto alcune trasmissioni dedicate ai minori, tra cui spiccano “L’Orecchiocchio” su Rai 3 e “Forza Italia” su Odeon TV. Dopo una breve parentesi a Telemontecarlo, nei primi anni novanta, dopo una partecipazione a “Mi manda Lubrano”, dal 1993 fino al 2001 ha condotto il rotocalco calcistico “Quelli che il calcio” prima su Rai 3 e in seguito su Rai 2, programma che l’ha consacrato al grande pubblico. Il successo della trasmissione lo porta a condurre il “Festival di Sanremo” nel 1999 e nel 2000, edizioni nelle quali raggiunse memorabili indici d’ascolto. Sempre su Rai 2, nel 1997, riscuote parecchi consensi con il programma “Anima mia”. A partire dal 2003 conduce su Rai 3 il talkshow “Che tempo che fa”, trasmissione di grande successo nella quale, a partire dal 2005, ha esordito anche Luciana Littizzetto, da allora sua storica spalla televisiva

reality involontario

Faremo “Rischiatutto” con uno che lo guardava (io), uno che lo faceva, Ludovico Peregrini, il signor No, e chi non era nato, i miei autori trentenni. Partendo da questi presupposti si può ricostruire la magia, dal punto di vista di chi ha inventato il quiz, di chi l’ha mitizzato e di quelli che non c’erano ma ne hanno sentito parlare. Essendo un prototipo va riproposto com’è, tutte le componenti sono state riutilizzate dai giochi successivi, cabine, buste, elementi che noi dobbiamo esasperare. Stiamo cercando di rifare lo studio con la scenografia originale, il fascino è lo stesso di quando ritrovi una scatola in soffitta. “Rischiatutto non invecchia”, è più forte di qualunque succedaneo”. Ha una componente forte involontaria - di reality. Parte dalla stessa ipotesi di partenza dell’“Isola dei famosi”: giochi a fare il naufrago e devi procurarti il cibo. Per il quiz è la stesso, hai tutto a disposizione ma devi dimenticare internet. La prima reazione è che il pubblico da casa giochi contro il concorrente col tablet e veda la risposta, la seconda è che lo spenga e scelga di misurarsi con lui alla pari. A quel punto non conta il nozionismo ma la passione. Riproporre “Rischiatutto” è un sogno e sono felicissimo. Non penso neanche lontanamente di fare una competizione col modello di Mike perché è irraggiungibile, non si può fare un confronto. È la differenza che c’è tra uno che ha scritto il libro e uno che lo legge. Poi, la complicità di Daniela Bongiorno è importante, ci saranno sorprese all’interno del gioco per ricordare Mike. Il fatto che Daniela abbia dato l’ok per me ha un valore di rico-

noscenza e affetto, stiamo lavorando duramente. E ancora, la scelta dei concorrenti non si può sbagliare, chi vince torna la settimana successiva. Quarant’anni fa i campioni del telequiz erano star. Stiamo parlando di un gioco che faceva 25 milioni di ascolto e anche di più. Era la prima volta che la gente comune aveva accesso alla televisione, uno degli aspetti pop più interessanti di Mike. Oggi quando scaldo il pubblico a “Che tempo che fa”, chiedo: chi di voi non era mai stato in uno studio televisivo? Si alzano pochissime braccia. Ormai la tv è un luogo comune, quel tipo di sorpresa non ci può più essere. Oggi è giusto dire: “Giochiamo al Rischiatutto”, un po’ come il mio “Sanremo” del ‘99, quando giocavamo a fare il Festival. Il nostro quiz somiglierà più a un gioco di società. E anche alla “valletta” ci stiamo pensando, intanto abbiamo riscritto il regolamento. “Rischiatutto”, all’inizio, si doveva chiamare “Repentaglio”, ho il dattiloscritto originale, perché Mike faceva la fatidica domanda: “È disponibile a mettere a repentaglio la sua vincita?”. Ma “Rischiatutto” è più diretto. Infine, per quanto riguarda il bilancio sulla stagione tv che si è chiusa, è positivo. L’esperimento più bello è stato la serata del 25 aprile, uno dei rari momenti in cui si confondono la parte emotiva e professionale. In generale, comunque, non si rischia. Con il digitale terrestre l’offerta è enorme, la tv generalista, cinque anni fa, aveva un bacino dell’80% adesso del 60, l’anno prossimo sarà al 50. Nel momento in cui Rai e Mediaset annunciano trionfalmente nuovi canali decretano la fine della tv generalista.

conoscere il fundraising 16 luglio - via calocero 2 @ milano

il seminario affronta un tema di forte interesse, anche e soprattutto per coloro che si occupano di comunicazione

È in programma per giovedì 16 luglio il seminario dal titolo “Fundraising: conoscerlo bene per comunicarlo meglio”, che affronterà un tema di forte interesse anche e soprattutto per tutti coloro che si occupano di comunicazione. L’obiettivo del seminario è infatti quello di fornire al comunicatore gli elementi per comprendere al meglio i bisogni di un’organizzazione nello sviluppo di una campagna di raccolti fondi integrata. Quali le complessità, le attese, le dinamiche e i ritorni di una campagna di fundraising. «Il fundraising - dice Maria Grazia Persico, consigliere Unicom con delega al fundraising - è oggetto di errate interpretazioni e annesse errate aspettative. Queste sono spesso dettate da una scarsa o semplicistica conoscenza della materia che porta a interpretarla come mera raccolta fondi realizzata tramite campagne di comunicazione dedicate e non come un mestiere vero e proprio che una figura professionale può svolgere, in affiancamento alla natura di comunicatore». Relatore del seminario Elena Zanella, fundraiser, consulente, formatore e blogger. «Fare fundraising, e farlo bene, non è traducibile semplicisticamente con “ricerca di fondi dice Zanella-. E’ molto più articolato di così e lungamente più affascinante. Significa comprendere le dinamiche che muovono il Terzo settore da dentro, saperle interpretare correttamente e agire affinché cause sociali e progetti di missione si traducano in attività sostenibili. » ANNO VI | #125 | GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2015


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