visioni / roberto sommella
Ma davvero sappiamo quanto valgono le notizie?
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ANNO VI | #139 | GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
Noi occidentali siamo arrivati a vivere l’età del benessere lo dobbiamo alla conoscenza. E questo lo sa bene chi muove le fila della finanza o governa un Paese. Si dice che senza l’uso dei piccioni viaggiatori...
i fatti del giorno
marketplace
company
media
Un vademecum per le aziende che si avvicinano alla tecnologia
In edicola da domani il mensile del quotidiano Il Sole 24 Ore
E’ tempo di innovazione per il Global Hotel Solutions Provider
La campagna di lancio è on air su tv e stampa, su web e in radio
Tradelab: cinque soluzioni ideali per andare verso l’Rtb
How to spend it prova a fare forma al cambiamento di oggi
Esplode il turismo mobile e HRS lancia la sua nuova app
La nuova digital edition avviata dal Corriere della Sera
scenario
E’ Banca Sella a fare da apripista
26 link
coverstory
Messenger lancia la sfida a Google?
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La ripresa è lenta. Ma pur sempre di ripresa si tratta
La situazione del Paese che emerge dal “Rapporto Coop 2015”, redatto dall’Ancc insieme a Ref. Ricerche e a un pool di importanti istituti di ricerca
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reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv
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i fatti del giorno
Aziende
Tradelab: ecco le 5 soluzioni ideali per orientarsi nel mondo dell’rtb
La piattaforma tecnologica, specializzata in tecnologie programmatiche e targetizzazione delle audience, vista la fortissima mole di innovazioni portate dal Real Time Bidding nel mercato advertising mondiale, fornisce alle aziende che intendono approcciarsi a tale tecnologia un supporto, specifico ma al contempo di semplice comprensione. E lo fa stilando una pratica lista in cinque punti chiave di Massimo Masi
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radelab, la piattaforma tecnologica specializzata in tecnologie programmatiche e targetizzazione delle audience nonché in campagne pubblicitarie display, mobile e video in real time bidding, è sempre più convinta che il mercato pubblicitario sia focalizzato sulle innovazioni del programmatic e che, quindi, la rivoluzione programmatica in atto da qualche tempo stia vivendo, oggi, il suo momento migliore. E proprio per questo motivo la maggior parte delle aziende non può più pensare di fare a meno di servirsi di tale tecnologia programmatica e anche quelle che fino a questo momento hanno tentennato o magari hanno avanzato dubbi a riguardo saranno presto costrette a rivedere le proprie priorità in materia di advertising. A questo proposito Tradelab, trading desk indipendente, ha colto l’occasione per spiegare agli inserzionisti come organizzare una buona strategia digitale in real time bidding, stilando una lista di cinque soluzioni ideali. Ogni azienda quindi, pur con i propri tempi, potrà trovare un valido aiuto nelle indicazioni della società. Ma ecco le cinque indicazioni da seguire sulla strada dell’efficacia: = Non sottovalutare il mobile: l’enorme potenziale di questo device sta nel fatto che è in
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grado di raggiungere un reach ampio e che, per il momento, non è ancora pienamente sfruttato. Nel quadro del periodo tra il 2015 e il 2016, solamente il 20% delle pianificazioni sarà effettuato su mobile, mentre sono più di 30 milioni gli italiani che accedono a internet da un device mobile.
= Pensare per utente non per device: il percorso dell’utente è sempre più complesso (mobile, tablet, pc, tv connessa). Oggi più che mai il tracking e il targeting cross-device sono indispensabili, selezionate i pro-
= Stop al retargeting di massa: il 12,8% degli italiani usa gli adblocker per sfuggire al martellamento pubblicitario. Tradelab consiglia agli inserzionisti di non abusare del retargeting, adattando invece un capping preciso alle creatività, privilegiando siti premium e formati non intrusivi. = Analizzare il target digitale: conoscere la propria audience è uno dei passi più importanti per una buona strategia in real time bidding perché consente di mirare unicamente agli utenti potenzialmente interessati. = Bisogna privilegiare l’innovazione: nel digitale, le tecnologie sono sviluppate senza sosta per rendere le campagne più intelligenti e performanti. I brand, allora, non devono avere alcuna paura di sperimentare, ma puntare a diventare dei beta tester può essere la mossa giusta per essere sempre un passo davanti ai competitor.
vider del mercato per entrare in una logica di targeting d’audience e non più di device (multi-device vs cross-device). Sono queste, dunque, le cinque soluzioni proposte da Tradelab per orientarsi nel mondo del programmatic. E se a dirlo è una società altamente qualificata - primo buyer real time bidding in Francia e quarta in senso assoluto a livello europeo - allora c’è da fidarsi. ANNO VI | #139| GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
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i fatti del giorno
Mercato
Programmatic
La società guidata da Paolo Ainio ieri ha annunciato di essere diventata proprietaria di un ramo dell’azienda italiana Buyonz Group, in particolare dei due siti del gruppo, Mybrandz.it e Mykidz.it che confluiranno, rispettivamente, in SaldiPrivati e in Mami
Si tratta di un servizio che utilizza tale tecnologia per consentire ai publisher di promuovere direttamente le proprie offerte, fornendo un sistema di acquisto intelligente ed evitando di dover analizzare inutilmente lunghi elenchi di URL
di Ottavia Quartieri
di Sebastiano Zeri
è un periodo d’oro per banzai: StickyDirect: questa l’ultima acquisiti due website, mentre i frontiera del programmatic ricavi sono in costante crescita video a cura di StickyADS.tv
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8,3 milioni di euro. È questa la cifra esatta con cui Banzai fa registrare un netto miglioramento nell’area ecommerce, portando il totale a 88,3 milioni, dato in netta crescita rispetto ai 70 fatti registrare nell’omologo periodo del 2014. A questo proposito la società, guidata da Paolo Ainio, rafforzando il settore ecommerce, ha dato notizia di aver portato a termine l’acquisizione di un ramo d’azienda di Buyonz Group, gruppo ecommerce italiano fondato nel 2011, da parte della controllata Bnk4-Saldiprivati, cui fanno capo i club privati di vendite online SaldiPrivati, Mami e Vico42. In base all’operazione il sito Mybrandz.it, specializzato nelle vendite di abbigliamento, calzature, accessori, gioielli e cosmetici, insieme al sito Mykidz.it, club di vendite private dedicate al mondo dei bambini e
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dei ragazzi che offre abbigliamento, prodotti per la prima infanzia e giocattoli, andranno a confluire rispettivamente in SaldiPrivati, società italiana leader nel settore delle vendite private online, e in Mami, il nuovo eshop interapaolo mente dedicato alle mamme ainio nato proprio dall’esperienza di SaldiPrivati. La nota diramata da Banzai sottolinea, inoltre, come SaldiPrivati benefici di questa acquisizione soprattutto in termini di leadership e riconoscibilità. Bruno Decker, amministratore delegato di Bnk4-SaldiPrivati, ha evidenziato come l’operazione sia «Coerente con la nostra volontà di raggiungere target specifici grazie a un’offerta sempre più mirata e personalizzata. In particolare, quest’operazione ci permetterà di potenziare e avvicinarci al target delle mamme, un bruno decker pubblico che negli ultimi anni si è dimostrato sempre più connesso e attento alle opportunità di acquisto che la rete offre», ha poi concluso.
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tickyADS.tv rivoluziona il mondo del programmatic video con il lancio di StickyDirect, un servizio che utilizza proprio il programmatic per consentire ai publisher di promuovere direttamente le proprie offerte e pacchetti, fornendo un sistema di acquisto intelligente, oltre a un’interfaccia intuitiva che permette ai buyer di trovare facilmente i prodotti in offerta, evitando così di dover analizzare inutilmente lunghi elenchi di URL. StickyDirect può essere paragonato a un grande shopping center, dove i publisher espongono i loro prodotti mentre i buyer possono verificarne la disponibilità. Questa soluzione garantisce ai publisher il controllo totale della propria offerta video, consentendo di trasformare il tradizionale media kit in programmatic, mostrando più efficacemente il proprio valore e contestualizzazione ai potenziali clienti e promuovendo aggiornamenti delle loro offerte in tempo reale prima che siano vendute tramite DSP. Altro aspetto importante di Stickydirect è la possibilità che offre ai publisher e ai buyer di parlare lo stesso linguaggio, disintermediando il mercato e favorendo le negoziazioni dirette, modificando il panorama globale del video programmatic e dando la massima importanza alla trasparenza e
al valore dei media. StickyAds.tv ha quindi sviluppato lo strumento per dare una risposta definitiva alla crescente importanza del programmatic direct, che rappresenterà nel 2016 il 42% della spesa in programmatic advertising negli Stati Uniti. «Il direct programmatic offre il meglio dei due universi, l’efficienza del programmatic advertising combinato con il più tradizionale approccio di commercializzazione basato sulle relazioni tra il publisher e l’investitore», ha commentato Hervè Brunet, ceo & co-founder di Stickyads.tv.
hervè
brunet ANNO VI | #139| GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
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i fatti del giorno
Formazione
Prenderà il via il 24 settembre l’Assorel Academy Il programma di Alta Formazione, realizzato da Assorel per professionisti di comunicazione, aprirà i battenti con un seminario dedicato al “Corporate storytelling e transmedialità”, guidato dal prof e script editor Gino Ventriglia Prenderà il via il prossimo 24 settembre l’edizione 2015/2016 di Assorel Academy, il programma di Alta Formazione organizzato da Assorel per professionisti di comunicazione ed esperti di technicalities digitali integrate di impresa. I primi due seminari, organizzati in collaborazione con la Scuola Holden, tratteranno il tema del “Corporate storytelling e transmedialità”, in data d’apertura con la relazione di Gino Ventriglia, docente di teorie della drammaturgia e linguaggio cinematografico, script editor e script consultant, cui seguirà - il 29 settembre - il seminario su “La trasformazione delle parole” - Workshop Writing Care – Tecniche di scrittura a confronto, con la docenza di Tito Faraci, uno dei più importanti sceneggiatori italiani di fumetti e uno dei primi scrittori italiani a lavorare anche per personaggi di fumetti americani. Le due giornate aprono il calendario dei seminari organizzati da Assorel per questa edizione e sono inseriti in un ricco programma formativo che vuole fornire risposte concrete e trasmettere esperienze pratiche ai professionisti delle Pr per supportarli ad affrontare le sfide di un comparto che si conferma in continua trasformazione ed evoluzione.
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televisione
Comunicazione
Lo storico programma dedicato al campionato di Serie A rivoluziona il format, che si divide in tre segmenti, e allunga la programmazione live. Obiettivo: parlare di calcio in modo “alto”
Per promuovere il più grande store della Capitale, la catena di negozi ha optato per un’impattante Station Domination
cambia la domenica pomeriggio di Rai2 con un Novantesimo minuto rinnovato di Ottavia Quartieri Novantesimo minuto, lo storico programma della domenica pomeriggio dedicato al campionato di Serie A, cambia look: si allunga e si divide in tre. Questo il nuovo format per l’edizione 2015-2016 del programma, che sarà in onda da domenica prossima dalle 17.10 alle 19.30 su Rai2. Le novità non si fermano al format ma coinvolgono anche nella sigla, con una nuova grafica, e la conduzione: a Marco Mazzocchi verrà affiancata Paola Ferrari. «Abbiamo provato a far sì che questa trasmis-
Il cast del nuovo Novantesimo Minuto
sione - ha spiegato Carlo Paris, direttore di Rai Sport - abbia dei mattatori. Secondo me ci siamo riusciti perché la coppia composta da Paola e Marco è collaudata». Il nuovo Novantesimo potrà contare su una squadra formata da esperti come l’ex ct azzurro Cesare Prandelli, l’attuale allenatore della Nazionale albanese Gianni De Biasi e lo scrittore Gianpaolo Ormezzano. «Sarà ha continuato Paris - un Novantesimo extra large dove si incrociano le interviste ai protagonisti dagli stadi alle immagini che potremmo mandare in esclusiva da questa stagione». Il programma
curato da Enrico Testa sarà articolato in diversi segmenti: in Novantesimo Zona Mista sarà possibile ascoltare le voci dei protagonisti del campionato, mentre dalle 18 si potranno vedere tutti i gol della giornata con i commenti e gli approfondimenti degli ospiti in studio. Alle 19, infine, con Novantesimo Minuto Tempi Supplementari spazio ai approfondimenti e alle curiosità. «Vogliamo parlare di calcio in modo alto - ha spiegato Mazzocchi - senza alimentare polemiche, spiegandolo e raccontandolo. La scelta di eliminare la moviola va in questa direzione.
IGPDecaux, una brand experience articolata e imponente per dare risalto a Eataly Roma
Eataly sceglie IGPDecaux per presentare il più grande dei suoi store, in piazzale XII Ottobre 1942 a Roma. Come? Indicando ai passeggeri della Linea B della metropolitana che il grande negozio di Oscar Farinetti, è proprio a due passi da loro. Per presentare questo nuovo progetto di comunicazione esterna è stata scelta la stazione di Piramide, la più vicina al punto vendita e area di maggior flusso pubblico. La comunicazione proseguirà fino al 31 dicembre 2015, rinnovando i soggetti ogni mese. La decorazione della stazione permette una totale immersione nel brand e fa della comunicazione uno strumento utile per aiutare le persone a raggiungere fisicamente il punto vendita. Vere e proprie mappe e foto di piatti ad alto impatto visivo sulle colonne degli atrii della stazione, tornelli, scale e binari interamente personalizzati, indirizzeranno il pubblico in transito verso Eataly Roma. L’allestimento, poi, si estende e continua anche lungo i due corridoi che dalla stazione Piramide portano i passeggeri alla Stazione FS. ANNO VI | #139| GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
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i fatti del giorno social Pagine più visibili per obiettivi più dettagliati
mercato Per il controllo dei media
La società guidata da Mark Zuckerberg dopo un primo aggiornamento per ottimizzare la rapidità di connessione, già effettutato, ha in programma di introdurre altre funzionalità
L’intervento finanziario, a opera della 21st Century Fox per ben 725 milioni di dollari, è strategico per l’intero settore
facebook, nuove pagine aggiornate per mobile e migliorate per aziende partnership Sport e nutrizione
Herbalife sostiene la Lega B di calcio tutta la stagione La multinazione Usa dell’integrazione alimentare investe ancora nello sport: sarà lo Sport Drink ufficiale tra i cadetti
22 squadre, 30 preparatori atletici, 22 allenatori e 50 medici, 3.250.000 spettatori negli stadi a stagione: sono questi i numeri che raccontano l’importanza della partnership che, da oggi, legherà la Lega B di calcio alla multinazionale della nutrizione, con lo Sport Drink ufficiale del Campionato, targato Herbalife. Un impegno lungo una stagione intera che vedrà Herbalife al fianco dei calciatori durante ogni partita con la fornitura dei prodotti H24, ma che saranno ben in vista anche al pubblico sia da casa che allo stadio. Nel primo caso grazie all’apparizione del logo Herbalife sui led a bordo campo, nel secndo invece grazie alle borracce che saranno visibili accanto ad ogni panchinae negli spogliatoi per le riprese del pre-partita Sky. Un accordo importante che coinvolge una delle aziende leader nel settore dell’integrazione con alle spalle una consolidata esperienza di successo al fianco di atleti e squadre di diverse discipline in tutto il mondo.
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di Ottavia Quartieri
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n un mondo in cui ci sono più connessioni mobile che esseri viventi, le persone trascorrono una quantità di tempo sempre maggiore sui device mobili, e si aspettano - ragionevolmente - che i loro tablet e smartphone offrano loro la possibilità di fare sempre più. Questi trend portano le aziende a trarre importanti conclusioni, tra cui riconoscere che non è mai stato tanto importante rendere il proprio business facilmente accessibile da mobile. Più di un miliardo di persone visi-
tano le pagine ogni mese per ottenere maggiori informazioni sulle aziende; per questo Facebook sta introducendo nuovi aggiornamenti per aiutare le aziende a creare una propria presenza mobile e comunicare in modo più semplice con i loro clienti. A fronte di un aggiornamento già effettuato per migliorare la rapidità della connessione, oggi la società guidata da Mark Zuckerberg ha in programma di introdurre ulteriori funzionalità, rivolte alle oltre 45 milioni di aziende attive sul social, con l’obiettivo di aiutare quest’ultime nella comunicazione con i
clienti e supportare i singoli obiettivi, a prescindere che si tratti di un’azienda di impianti idraulici, un negozio di fiori, un ente non-profit oppure di un brand. Tra le soluzioni che sono in fase di test c’è, per esempio, il miglioramente delle call to action che saranno maggiormente visibili e di conseguenza permetteranno alle aziende di raggiungere i propri obiettivi in modo più semplice. Fb sta inoltre testando nuove funzioni tra cui “Chiama Ora”, “Invia un messaggio” e “Contattaci”, semplificando la comunicazione diretta tra persone e aziende.
aziende A Colonia arriva tutta l’expertise tecnologica della piattaforma
L’ecommerce di Kelkoo protagonista al Dmexco
Nell’ultimo anno il marchio ha generato 280 milioni di click e 4,4 miliardi di euro di vendite post click per i propri merchant
Kelkoo, una delle più grandi piattaforme di online advertising per l’ecommerce a livello globale, annuncia la partecipazione all’edizione 2015 di Dmexco. Nel 2014 l’azienda ha introdotto, in tutte le nazio-
ni in cui opera, un nuovo motore di retargeting che, integrato a innovativi sistemi di machine learning, ha permesso lo sviluppo di un algoritmo in grado di interpretare, in modo sempre più puntuale, i dati delle in-
tenzioni di acquisto degli utenti. A oggi di Kelkoo una realtà che lavora con 6000 negozi online in 19 paesi nel mondo genera 280 milioni di click e 4.4 miliardi di euro di vendite post-click per i propri merchant.
Murdoch si assicura il 73% del capitale di Nat Geo Society
La 21st Century Fox del magnate australiano Rupert Murdoch corre in soccorso al ramo editoriale di The National Geographic Society e, grazie a un imponente intervento finanziario di 725 milioni di dollari, se ne assicura il controllo. A seguito dell’operazione, infatti, l’area editoriale di The National Geographic Society sarà scorporata dall’attività no profit dell’ente, che proseguirà per suo conto, e confluirà in una nuova realtà, la National Geographic Partners. Alla 21st Century Fox andrà il 73% del capitale, mentre il rimanente 27% rimarrà a The National Geographic Society. In questo modo la 21st Century Fox, che già da tempo editava nel mondo i canali televisivi a marchio National Geographic, avrà da questo momento in poi il controllo anche degli altri media, come il celebre National Geographic Magazine, i National Geographic Studios, le piattaforme digitali, i libri, le mappe e l’ecommerce. Si tratta di un’importante operazione di mercato sia dal punto di vista commerciale che editoriale. ANNO VI | #139| GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
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MARKET PLACE
dedicata a #TIMguardaavanti la coreografia proposta domenica dagli spalti prima della gara di MotoGP
Tim è il title sponsor del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini 2015
Grazie alla collaborazione tra Telecom Italia San Marino, Ducati, Dorna e la Segreteria di Stato Turismo e Sport, il centro storico dello Stato si trasformerà in una vero e proprio motodromo di Nicolò Franceschi
Tim, title sponsor del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini 2015, dà appuntamento agli appassionati delle due ruote e della Ducati a Misano. Molte le iniziative realizzate che prenderanno il via già oggi a San Marino, dove - grazie alla collaborazione tra Telecom Italia San Marino, la stessa Tim, Ducati, Dorna e la Segreteria di Stato Turismo e Sport - il centro storico dello Stato si trasformerà in una vero e proprio motodromo. I piloti ufficiali del Ducati Team in MotoGP, Andrea Dovizioso e Andrea Iannone, in sella alle loro Ducati Desmosedici GP15, in mattinata sfrecce-
ranno, infatti, per le vie di San Marino. Domani, all’interno del paddock del circuito, verranno presentati i dati relativi al primo anno di #TIMguardaavanti, l’iniziativa promossa da Tim e Ducati per prevenire gli incidenti stradali provocati dall’uso improprio del telefonino alla guida che nel tour delle scuole italiane ha coinvolto oltre 3.500 studenti. Sarà proprio dedicata a #TIMguardaavanti e alla sicurezza alla guida la coreografia proposta domenica dagli spalti della Tribuna Ducati, poco prima della gara di MotoGP. Per i tre giorni del Gran Premio alle spalle della tribuna, inoltre, i visitatori potranno sperimentare tecnologie all’avanguardia
per Valentino rossi una sida importante sul circuito di misano nella contesa mondiale con il compagno di squadra jorge lorenzo
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in grado di misurare la percezione del rischio e la capacità di concentrazione alla guida: dai visori immersivi per la realtà virtuale a 360 gradi ai totem dotati della tecnologia eye-tracking, capaci di monitorare il movimento degli occhi di fronte a una strada in scorrimento e di misurare la capacità a mantenere lo sguardo fisso e attento. Anche quest’anno Tim dedica a Marco Simoncelli il trofeo che verrà consegnato ai vincitori delle tre categorie in gara. Il numero 58 del Sic, infatti, sarà centrale sul corpo della coppa, la cui sezione disegna la sagoma del circuito. Per l’edizione 2015 del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini 2015 le grid girls indosseranno abiti realizzati in collaborazione con Mittelmoda, uno dei fashion contest più noti e accreditati a livello mondiale. Sarà infatti la creazione messa a punto dalla giovane stilista Francesca Paolin a rappresentare in pista e sul podio l’eleganza del Made in Italy. Tim, oltre a essere title sponsor del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini e del Gran Premio d’Italia di Moto GP, è partner di Dorna e sponsor ufficiale di Ducati, collaborazione attiva già dal 2004. ANNO VI | #139 | GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
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MARKET PLACE
Da sinistra, stefano escosse, direttore commerile di avis budget italia e andrea andorno, direttore commeriale di meridiana
partnership avviata con il programma 3 Avios per ogni euro speso
Avis e Meridiana siglano partnership di prestigio: premi per chi è più fedele Operazione congiunta imperniata sulla moneta Avios e comune a vettori quali British Airways e Iberia. Si consente ai migliori clienti della compagnia di essere premiati per la scelta di noleggiare una vettura della flotta del leader internazionale di Cecilia Bianchi
Meridiana e Avis Autonoleggio rafforzano la loro partnership con il programma “3 Avios per ogni euro speso”, riservato ai clienti iscritti a Meridiana Club che scelgono di noleggiare con Avis. Il programma fedeltà di Meridiana, basato sulla moneta Avios e comune a vettori quali British Aiways e Iberia, si arricchisce, quindi, di un ulteriore prestigioso partner internazionale e consente ai migliori
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clienti della compagnia di essere premiati per la scelta di noleggiare un’auto della flotta Avis. Ogni euro speso per il noleggio auto con Avis dà diritto a tre punti Avios Meridiana, anche senza un volo abbinato al noleggio. Si va da un minimo di 500 punti a un massimo di 700, a seconda dei giorni di noleggio. I possessori di carta Meridiana Club, che risulteranno conducenti dell’auto noleggiata, dovranno semplicemente comunicare il numero della carta all’atto della preno-
tazione ed esibirla al momento del ritiro dell’auto. Per usufruire del programma “3 Avios per ogni euro speso” è necessario effettuare una prenotazione di noleggio auto attraverso i siti www.avisautonoleggio.it oppure www.meridiana.it o in alternativa chiamando il call center Avis (199100133, numero soggetto a tariffazione specifica) o il call center Meridiana (892928, altro numero soggetto a tariffazione specifica). Sono esclusi dall’accumulo punti i noleggi effettuati con tariffe Avis convenzionate (aziendali) o con codice di sconto (AWD). «La rafforzata collaborazione con una compagnia affermata come Meridiana è molto importante perché crediamo fortemente nella costruzione e nell’ampliamento di partnership con prestigiosi operatori del settore trasporti e turismo; un’attività che negli anni ha riservato molte soddisfazioni a noi e alle realtà con le quali collaboriamo - ha commentato Stefano Escosse, Direttore Commerciale di Avis Budget Italia -. Da oggi i soci Meridiana Club hanno un interessante motivo in più per scegliere Avis». Andrea Andorno, Direttore Commerciale di Meridiana, dichiara: «Grazie a questo accordo, siamo certi che i nostri clienti più fedeli non solo apprezzeranno la qualità dei servizi Avis, ma saranno soddisfatti di essere anche premiati con i punti Avios, che dopo oltre un anno dall’avvio del programma, stanno raggiungendo un’ottima performance, con un incremento costante di premi assegnati” ANNO VI | #139 | GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
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MARKET PLACE OGNI MESE, UNA NUOVA COLLEZIONE DI DESIDERI How To Spend It: moda, design, motori, food, beauty, viaggi e arte.
HOW TO SPEND IT. DALL’11 SETTEMBRE IN EDICOLA CON IL SOLE 24 ORE.
Lo stilista karl lagerfeld
Tra passato e futuro, tutto è trasformazione per la testata del Gruppo Il Sole 24 Ore, nei nuovi trend dell’autunno
How to spend it dà forma al cambiamento
Il mensile di Luxury e Lifestyle del quotidiano di Confindustria in edicola da domani. Moda, arte, musica: lo stilista Karl Lagerfeld, la collezionista Maja Hoffmann e il musicista Renzo Arbore svelano i loro segreti ai lettori di Daniele Bologna
Dare forma al cambiamento, innovare mantenendo le radici nel passato e nelle tradizioni, con uno sguardo sempre rivolto alla sperimentazione e ai nuovi trend. Ecco la formula vincente per anticipare le tendenze e avere successo nel mondo delle arti e della moda, ovvero quei settori che vivono di creatività e di capacità di improvvisazione e innovazione, oltre che di ricerca e sviluppo. E i nuovi trend dell’au-
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tunno sono al centro delle interviste esclusive rilasciate nel nuovo numero di How to Spend It, il mensile di Luxury e Lifestyle del Sole 24 Ore in edicola da domani. Moda, arte, musica: lo stilista Karl Lagerfeld, la collezionista Maja Hoffmann e il musicista Renzo Arbore svelano i loro segreti ai lettori del magazine, per cogliere il “nuovo” e “il meglio” della stagione in arrivo. Karl Lagerfeld, stilista poliedrico, complesso ed enigmatico, ha deciso di svelare in esclusiva a Giu-
lia Crivelli, fashion editor di Moda 24 - Il Sole 24 Ore, i nomi e gli indirizzi dei luoghi che frequenta abitualmente. Abbigliamento, gallerie d’arte, librerie di lusso e caffè parigini non convenzionali, come d’altronde è il suo stile, opulento e sofisticato. Lagerfeld rivela nell’intervista il suo concetto di lusso: “Il lusso è libertà di spirito, indipendenza. In breve, il politicamente scorretto. E forse il mio più grande lusso è non dovermi giustificare con nessuno”. La famosa col-
lezionista Maja Hoffmann, nella sua intervista con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, spiega cosa cerca in un’opera d’arte oggi: “L’opera d’arte deve essere una testimonianza del suo tempo e avere un contenuto educativo, o almeno presentare uno spunto di riflessione che ci faccia guardare al futuro”. Per Maja Hoffman la ricerca artistica è legata ai diritti umani: la collezionista rivela ad How to Spend It che sorgerà a breve il campus multiculturale e multifun-
zionale Parc des Ateliers ad Arles, dedicato alla creazione contemporanea, con una forte connessione al territorio e all’ambiente. Sempre per quanto riguarda i nuovi trend di arte contemporanea su cui puntare per l’autunno, gli ultimi 24 mesi hanno mostrato chiaramente che la Process Art, ovvero il concetto di processo in divenire che l’artista intraprende per creare l’oggetto artistico, ha acquisito importanza nel mercato dell’arte, spinta - forse - sia da idee davvero originali sia da collezionisti astuti. Cifre da brivido all’asta per le opere di Ryan Estep, Wyatt Kahn e Oscar Murillo. Lo spiega Pernilla Holmes nel numero di settembre, consigliando i talenti (e gli investimenti) su cui puntare. Rimanendo nel mercato dell’arte e per gli appassionati di collezionismo vintage, il nuovo trend da tenere d’occhio (perché ad alto tasso di rivalutazione) è quello delle radio a transistor. Piccole, leggere, dai colori vivaci erano diventate un simbolo di modernità negli anni Cinquanta. Oggi sono un oggetto ricercato dai collezionisti, che per averne una autentica e in ottimo stato arrivano a pagare cifre a tre o quattro zeri. A supportare l’uscita del numero di settembre della testata viene pianificata sui mezzi del Gruppo 24 Ore una campagna stampa e digital realizzata da FCB.
eventi/1 I grandi concerti di Expo
sono firmati da F&P e Rtl 102.5
Expo 2015, F&P Group e Rtl 102.5 presentano un calendario di concerti imperdibili che si terranno all’Open Air Theatre San Carlo, lo spazio dedicato ai grandi eventi all’interno di Expo Milano 2015. Tutti i concerti sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento posti, per i possessori del biglietto di ingresso all’esposizione universale (giornaliero o serale). Il primo appuntamento sarà già domani sera con i The Kolors (apertura cancelli area concerti 18:30, inizio concerto 20:30), la band trionfatrice della 14ª edizione del talent show televisivo “Amici” che ha conquistato il pubblico e la critica guadagnandosi il triplo disco di platino (Fimi/Gfk) con l’album “Out” (Baraonda Edizioni Musicali). Domenica 13 settembre, a dieci mesi dal suo tour “L’anima vola in the clubs” e dopo il grande successo come direttore artistico della squadra Blu di “Amici”, Elisa tornerà eccezionalmente live a Milano. Apertura cancelli area concerti alle 18:30, inizio concerto ore 21:00).
eventi/2 Jack Daniel’s riscalda il
cuore, la terza volta a Parklive
Jack Daniel’s rinnova per il terzo anno consecutivo la partnership con Parklive, l’appuntamento musicale del Milano Film Festival - di scena da domani a domenica 20 settembre - che animerà Parco Sempione con undici serate di musica live, dj set e visual. Ogni sera, a partire dalle ore 19:00, Parklive riscalderà il cuore di Milano con un vero e proprio festival musicale a ingresso gratuito. Dopo il successo delle precedenti edizioni, il programma di Parklive 2015 si arricchisce di nuovi generi musicali e sonorità inedite, selezionati dal collettivo I Distratti e da Fabrique du Cinema. Tra gli artisti e i dj che saliranno sul palco ci sono anche Dardust, Giuliano Dottori, Cesare Malfatti, Joe Victor, Alessandro Leuci e Luca De Gennaro. Appuntamento speciale, martedì 15 settembre alle ore 23:00, con lo spettacolo de Il Terzo Segreto Di Satira. Jack Daniel’s sarà presente in Parco Sempione con il suo corner bar: sarà l’occasione per assaporare uno dei cocktail di Jack, il Lynchburg Lemonade, fresco e perfetto per le feste di fine estate come i live musicali di Parklive. ANNO VI | #139 | GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
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ecco lo scenario che emerge dal “Rapporto Coop 2015”, redatto dall’Ufficio Studi dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori con la collaborazione scientifica di Ref. Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen e i contributi originali di GFK, Demos, Doxa e dell’Ufficio Studi Mediobanca
Ripresa lenta e anomala. Ma pur sempre ripresa Fotografata la situazione dell’Italia e degli italiani, le macro e micro differenze fra i diversi territori del nostro Paese e il confronto con quanto accade nelle altre grandi nazioni europee. Analizzate le traiettorie del rilancio economico e i lasciti della crisi, i mutamenti delle famiglie e i cambiamenti nei comportamenti di spesa
Quel che resta
del bel paese
L’immagine del paese che scaturisce dall’analisi è quella di un mondo che appare fortemente bipolare
Una ripresa lenta e anomala, ma pur sempre ripresa. E un Paese che torna se non altro a camminare. Per correre ci vorrà ancora tempo e il protrarsi di condizioni favorevoli. La recessione è finita, è costata lacrime e sangue alle famiglie italiane che hanno lasciato sul piatto dal 2007 a oggi 122 miliardi di euro (47 miliardi di minori risparmi e ben 75 miliardi di minori consumi). Se è vero che è l’economia spagnola a dare segni di maggiore vivacità nel 2015 e la Germania è ancora più forte post crisi, l’Italia, almeno sui conti pubblici, non è più la Cenerentola d’Europa, a fronte, inevitabilmente, di una fiscalità che non ha eguali se non in Francia. Rimangono nubi all’orizzonte come un possibile ritoc-
co alle aliquote Iva, già tra le più alte d’Europa, con effetto ovviamente penalizzante su consumi appena ripartiti e il persistere dell’elevato tasso di disoccupazione, soprattutto fra i giovani e soprattutto al Sud. Ma più che la variazione seppur minima di segno positivo del Pil con cui si è aperto il 2015 (la crescita della nostra economia attesa per fine anno è di un +0,7%) è il sentiment degli italiani a essere cambiato. La felicità è di casa nel Nord Europa ma gli italiani, al pari di tedeschi e francesi e prima degli spagnoli, mostrano buoni livelli di soddisfazione per la propria qualità della vita; e il 52% delle persone (era il 41% appena un anno fa) considera invariata o addirittura migliorata la propria situazione.
di Daniele Bologna
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Sette ani di crisi Sette anni di crisi hanno però lasciato cicatrici profonde nel tessuto sociale del nostro Paese; è un’Italia bipolare e un po’ schizofrenica, caratterizzata da una forte entropia; in primo luogo è sempre più lunga, con il Sud sempre più sud (tra la spesa media mensile a Trento e quella in Calabria corrono più di 1.000 euro di differenza), la forbice generazionale si è allargata (gli under 35 spendono 100 euro al mese meno degli over 65) e il lavoro continua a essere la grande discriminante e la grande chimera. La povertà si è fermata, sei famiglie su 100 rimangono davvero vulnerabili, ma ancora un terzo della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale; metà delle famiglie italiane vive con meno di 2.000 euro al mese e l’epicentro è ovviamente nel Mezzogiorno. Per converso, il 20% delle famiglie
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detiene il 38% del reddito complessivo del Paese. A essersi fermato, anzi capovolto, è quel formidabile meccanismo di ascensore sociale che ha fatto la fortuna delle precedenti generazioni. Più che salire le energie sono rivolte a evitare un’ulteriore caduta e di converso stiamo assistendo alla rinascita della classe operaia se è vero che oltre la metà degli italiani (il 52%, era il 40% nel 2008) si colloca nei ceti popolari, il 42% si definisce ancora classe media (era il 53% nel 2008) e oggi solo il 4% sente di appartenere alla classe dirigente. Il che, come è ovvio, non è privo di ripercussioni anche sul settore della grande distribuzione, dove continua la lenta ma inarrestabile crescita del discount e la scelta di prodotti a prezzo più basso (cumulando un dato con l’altro si può dire che il 15% degli italiani è diventato “low cost”).
Palestrati e iperconessi Metamorfosi anche per i connotati dell’italiano medio. Famiglie sempre più piccole, meno matrimoni e più convivenza, meno figli (il minimo storico toccato nel 2014 con appena 509.000 nascite). Siamo i più palestrati e i più connessi d’Europa (12.000 palestre il record in Italia e più di 6 ore al giorno su internet tra pc e smartphone), se non atei certo più laici e indifferenti, i più evasori e paradossalmente tra i più altruisti (a fronte di una stima di 200 milioni di euro di evasione annua, sono 7 milioni gli italiani che prestano il proprio tempo gratuitamente in attività di volontariato). Con gli euro che ci siamo ritrovati nelle tasche (quei pochi che gli italiani non hanno voluto risparmiare continuando a perpetrare l’immagine - questa sì tradizionale - di un popolo di formiche più che di cicale:
nel 2015 il tasso di risparmio è salito dall’8,6% al 9,2%), gli italiani sono tornati ai consumi “evergreen”. Hanno ripreso a comprare case (complice una stabilizzazione dei prezzi e una ripresa dei mutui), hanno sostituito il parco dei loro elettrodomestici (la lavatrice, mito degli anni Sessanta, ma anche l’asciugatrice, +50% soltanto nell’ultimo anno); ripartite anche le immatricolazioni delle auto (+15% nel 2015 le vendite), anche se la mobilità è sempre più dolce: il raggio d’azione preferito è di appena 5
chilometri dalla propria residenza e la bicicletta un “must” insostituibile (la bicicletta supera per grado di soddisfazione moto, auto, metro, treni e autobus). Abitudini di spesa Se poi si osservano le abitudini di spesa del consumatore post-crisi si scopre il ritorno dell’acquisto a rate che un tempo si riservava alle “grandi spese” e che ora interessa anche comparti nuovi come le cure mediche o l’assicurazione dell’auto. E una rivitalizzazione dei consumi che ricorre anche al feno-
meno del mercato di seconda mano (18 miliardi di euro il valore di questo mercato), complice non solo la crisi ma anche il radicale cambiamento degli stili di vita. Ancora consumatori sì, ma non più consumisti. Con la rete a farla da padrone. E’ lì il mercato più promettente di oggi e del futuro (il fatturato dell’ecommerce nel 2014 ha superato i 14 miliardi di euro ed è destinato, secondo le proiezioni, a chiudere l’anno intorno ai 17,5 miliardi) e sta diventando un canale appetibile anche per il food. Siamo lontani an-
cora dal 10% degli acquisti food in rete del Regno Unito ma qui da noi, dove la quota degli acquisti alimentari sul totale ecommerce è pari all’1%, è più la debolezza dell’offerta che non la domanda a fare la differenza se è vero che oltre il 70% degli italiani lo pensa come un canale alternativo al pari degli altri tradizionali e già oggi 4 milioni acquistano cibo online (erano 3,5 nel 2014). Ad affascinare gli italiani sono poi le nuove frontiere della tecnologia digitale, il web 3.0: il robot domestico è già realtà per il 17% dei
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nostri connazionali (primi in Europa), il 34% dichiara di essere pronto a viaggiare in tutta tranquillità su un auto a guida autonoma e a riprova della moda digitale nei primi sei mesi dell’anno in Italia sono stati venduti 72.000 dispositivi “wearable”, una cifra più che dignitosa. Cibo della rinuncia Se guardiamo, poi, nel piatto ci accorgiamo che mangiamo sì la stessa quantità di cibo degli anni Settanta (2,8 chilogrammi al giorno) ma si è profondamente modificata la dieta alimentare e più estesamente le tipologie di consumo. Impazziti per il bio da un lato (+ 20% all’anno, il mercato ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro, il 2,5% dell’inte-
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ro comparto alimentare sei volte di più in confronto agli anni 2000), cresce anche il “cibo della rinuncia”: il 10% degli italiani è vegetariano (un primato in Europa, seguiti dai tedeschi), il 2% dichiara di essere vegano, ma ci sono anche i fruttariani, i crudisti, i reducetariani e via di questo passo. Se si dovesse trovare una parola d’ordine per ritrarre i nuovi italiani sarebbe wellness, star bene ma in senso meno edonistico del passato: siamo i più magri d’Europa e tra i più longevi, ci concediamo meno vizi di un tempo (meno alcool - bevono meno di noi solo i portoghesi -, meno fumo “legale”: più smoke free di noi solo finlandesi e svedesi; cresce, però, il consumo
di cannabis il cui mercato oscilla fra l’1,5 e i 3 milioni di chili all’anno); siamo però sempre più mobili e confusi. A guardare i carrelli spicca la propensione per i consumi etnici (+18% nel 2015); l’internazionalizzazione del gusto - Expo o non Expo - ha fatto centro nel nostro Paese, complici sicuramente i crescenti flussi migratori. E nella top ten dei cibi più venduti, a rimarcare il diffuso interesse per il proprio benessere, è exploit di soia, prodotti senza glutine, integratori dietetici. Gli stili alimentari, però, diventano sempre più liquidi, gli italiani sono un popolo di consumatori infedeli (se è vero che in un anno le famiglie italiane frequentano in media 21 punti vendiANNO VI | #139 | GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
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ta alimentari, di cui solo 6 supermercati e iper) e sharing economy da un lato ecommerce dall’altro stanno cambiando la faccia al Paese. Più consumatori di servizi che di beni, al possesso si sostituisce l’uso. La distribuzione moderna corre seri rischi se non aggancia il treno della forte e irreversibile innovazione: lo sconvolgimento digitale è dietro l’angolo. Previsioni e proposte «Gli italiani sono affamati di digitale e di innovazione, i dati del Rapporto 2015
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sono in questo senso una riprova. Prima dell’ecommerce alimentare oltre il 60% degli italiani vuole un supermercato più digital e interattivo che si adatti alle esigenze di ciascuno di noi. Coop ha già dato una risposta accettando con coraggio la sfida di Expo, unica catena della grande distribuzione italiana, e consideriamo già da ora vinta questa scommessa. I dati ad oggi: 13,5 milioni i biglietti venduti, milioni di visitatori nel Supermercato del Futuro, un fatturato del supermercato superiore alle aspettati-
ve - sostiene Marco Pedroni, presidente Coop Itali -. D’altronde, Expo è anche una vetrina mondiale e Coop è un’insegna italiana che sente sempre più la necessità di ampliare il proprio contesto di riferimento. A poco più di un anno dall’ingresso, siamo molto soddisfatti dei risultati della Centrale Cooperativa Europea Coopernic che come Coop abbiamo l’onore di presiedere. Poco prima dell’estate questa alleanza internazionale si è ampliata con l’ingresso dei tedeschi di Rewe; i volumi dei quattro partner supe-
rano i 130 miliardi di euro e le sinergie future che ci aspettiamo sono importanti. Continueremo a lavorare sia sul versante dell’innovazione che in un contesto sempre più internazionale. Per quanto riguarda la dinamica interna i primi segnali di recupero delle vendite non possono che essere accolti positivamente, ma è il quadro complessivo a essere completamente mutato e la cautela è d’obbligo. La recessione ci ha lasciato un nuovo consumatore con cui relazionarsi che ha nuovi comportamenti e fa nuo-
ve richieste. A fronte di tutti questi cambiamenti abbiamo anche avviato quest’anno un riposizionamento strategico con un forte investimento sui prezzi di vendita (“costa meno, non è una promozione”). Gli effetti si vedono chiaramente nei dati sull’inflazione alimentare del 2015, dove Coop registra un significativo -1,5% mentre il mercato vede un’inflazione del +0,9%. Questo sforzo sulla convenienza penalizza nel breve i fatturati, ma i volumi di vendita di Coop sono migliori di oltre un punto rispetto al merca-
a fianco, marco pedroni. nell’immagine sopra, a sinistra, un momento della presentazione dell’atteso rapporto elaborato da coop
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stefano bassi
to. Nel 2016 proseguiremo su questa strategia di convenienza e di modifica della politica promozionale e potenzieremo le azioni distintive sui temi della sicurezza alimentare, della trasparenza informativa, della legalità nelle filiere agro-alimentari e della tutela ambientale». Per non dimenticare «L’andamento favorevole della congiuntura e la timida ripresa dei consumi non ci deve far dimenticare che i fondamentali dell’ Italia, dagli investimenti all’occupazione, dai consumi interni al divario Nord Sud, sono ancora in sofferenza. Soprattutto bisogna essere consapevoli che non ritorneremo più come stili di
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vita né come consumi al periodo precedente alla crisi - aggiunge Stefano Bassi, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop) -. Noi che siamo cooperative di consumatori e non società di capitali abbiamo lavorato per sostenere il reddito attraverso politiche di convenienza e abbiamo rafforzato i legami con il territorio attraverso contatti diretti con i produttori. Quanto alle iniziative future siamo impegnati in percorsi di innovazione e ristrutturazione della rete di vendita e dei formati, in nuove aggregazioni di cooperative, per cogliere le nuove tendenze del consumatore. All’Expo abbiamo
parlato di grandi emergenze alimentari e di educazione al consumo e per questo abbiamo sottoscritto la Carta di Milano continuando così a mantenere vivi questi elementi di distintività. Al Governo chiediamo di raggiungere gli obiettivi annunciati per evitare l’ aumento dell’Iva così come ci preme che il Senato approvi, dopo la Camera, la legge sulle aperture festive e che giunga a esito positivo la legge contro lo spreco alimentare. Più in generale riteniamo sia necessario varare una politica di sostegno alle famiglie e al ceto medio, il più schiacciato dai sette anni di crisi. Liberare risorse a vantaggio delle famiglie è per noi una priorità».
Puntare
sulla sorte
contraltare dei dissesti economici che hanno colpito le famiglie italiane è la crescita del settore del gioco e delle scommesse
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di Vera Modesto
Crescono le prenotazioni da dispositivi mobile a livello mondiale. Secondo gli ultimi dati analizzati da HRS, il global hotel solutions provider leader in Europa per i viaggi d’affari, si registra una forte e continua crescita delle prenotazioni effettuate tramite smartphone e tablet. Rispetto al primo semestre del 2014, le prenotazioni da mobile sono aumentate di quasi un quarto (+24%) nel secondo semestre. La percentuale delle prenotazioni mobile nel fatturato totale ha anche mostrato una crescita significativa rispetto all’anno precedente: un pernottamento su cinque è prenotato tramite uno smartphone o tablet. Proprio per que-
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un pernottamento su cinque è prenotato tramite mobile, via smartphone o tablet
Esplode il turismo mobile e HRS lancia la nuova app
Innovazione di spicco per il global hotel solutions provider leader in Europa per i viaggi d’affari, che offre a oltre 40 mila clienti corporate in tutto il mondo una suite completa di strumenti gratuiti, in grado di coprire tutte le fasi del viaggio d’affari sto HRS ha deciso di rendere più facili le prenotazioni da dispositivi mobile grazie all’introduzione di funzionalità specifiche per i clienti aziendali. L’HRS Corporate App, in aggiunta alla ricerca tramite mappa, offre la possibilità di ricercare l’hotel in base alle sedi aziendali preimpostate; inoltre, il viaggiatore aziendale può visualizzare le tariffe aziendali negoziate e le loro disponibilità pres-
so l’hotel selezionato. Per il pagamento, sono disponibili tutte le opzioni specifiche per l’azienda, compresi i metodi di pagamento e di fatturazione predefiniti per ogni dipartimento dell’azienda. Inoltre, le prenotazioni alberghiere possono essere inserite direttamente nel calendario del dispositivo mobile. Numerosi i vantaggi per i travel manager: le prenotazioni da dispositivi mobile ven-
gono tutte registrate a favore di un monitoraggio e valutazione completa delle trasferte. Gli indirizzi di fatturazione preimpostati aumentano l’usabilità e riducono l’onere amministrativo, il che ha un effetto positivo sulla soddisfazione del viaggiatore d’affari, incrementando l’adoption del programma alberghiero. Inoltre, la Mobile Special Tariff permette di ridurre ulteriormente i costi
diretti. Gli hotel, a loro volta, possono utilizzare questa tariffa come canale aggiuntivo per distribuire le loro camere disponibili. L’applicazione per i clienti aziendali è disponibile nelle versioni iOS e Android. Dopo aver scaricato l’app di ricerca hotel HRS nei rispettivi app store, i viaggiatori possono accedere al portale di prenotazione aziendale per confermare le corrette impostazioni aziendali che si ritroveranno sull’applicazione mobile. «I canali mobili sono di grande aiuto, soprattutto in viaggio d’affari, dal momento che accade frequentemente che il programma del viaggio stesso subisca dei cambiamenti all’ultimo momento - spiega Tobias Ragge, Ceo di HRS -. Con la HRS Corporate App, con informazioni preimpostate e specifiche tariffe aziendali rilevanti per il viaggiatore d’affari, rendiamo la prenotazione da mobile ancora più semplice». Grazie alla Business Tariff e alla Flex Tariff, i viaggiatori d’affari ottengono flessibilità, dato che le prenotazioni possono essere annullate gratuitamente fino alle ore 18 del giorno di arrivo. La crescita delle prenotazioni da mobile deriva soprattutto da condizioni particolari, come la Mobile Special Tariff, che offre agli utenti considerevoli rispar-
mi via smartphone e tablet. Queste condizioni speciali sono prenotabili esclusivamente tramite l’app di HRS; lo scorso anno, queste prenotazioni sono raddoppiate in termini di volume. Il diverso utilizzo di smartphone e tablet è evidenziato nella distribuzione dei giorni di prenotazione: mentre gli utenti di smartphone, di solito, prenotano il lunedì, gli utenti di tablet lo fanno la domenica. Inoltre, le prenotazioni da smartphone sono per periodi più brevi rispetto alle prenotazioni effettuate via tablet: di solito, la prenotazione da smartphone è per il giorno stesso e per una sola notte, mentre gli utenti tablet prenotano
il loro soggiorno con più di 40 giorni di anticipo. Gli utenti Apple Watch sono stati in grado sin da subito di utilizzare molte funzionalità dell’app di HRS come, ad esempio, la visualizzazione a colpo d’occhio di tutte le principali informazioni dell’hotel da prenotare. Inoltre, quando sono connessi come clienti My HRS sul proprio iPhone possono visualizzare un elenco di tutte le prenotazioni attive e future. Lo smartwatch mostra anche l’indirizzo dell’hotel prenotato in forma testuale o tramite mappa. Gli utenti Apple Watch possono anche trovare rapidamente le informazioni del check-in e della reception dell’hotel.
tobias ragge
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Come si crea la pubblicità intelligente.
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REAL RESULTS
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Banca Sella è la prima banca che offrirà il servizio ai propri clienti in Italia
MasterCard lancia Local Market Intelligence: i big data e le analisi di mercato al servizio delle Pmi La piattaforma interattiva permette agli esercenti di cogliere insight e dati di mercato per definire nuove strategie di successo
di
Sebastiano Zeri
In occasione del World Retail Congress 2015, MasterCard annuncia il lancio in Italia di Local Market Intelligence, piattaforma web che permetterà ai partner bancari, in particolare coloro che si occupano di acquiring, di arricchire la loro offerta per le Pmi con un servizio a valore aggiunto, basato sulle analisi delle transazioni effettuate con carte per punto vendita in una determinata area geografica. La soluzione è stata sviluppata da MasterCard Advisors, la divisione di MasterCard specializzata nella consulenza e nel design di strumenti basati sull’analisi dei trend e sui big data, per aiutare i clienti a ottimizzare, razionalizzare e fare crescere il loro business. Local Market Intelligence è uno strumento di analisi di insight di settore riguar-
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danti i trend del mondo small business che, grazie all’analisi dei dati transazionali processati in forma anonima e aggregata, permette la trasformazione dei big data in informazioni utili alle imprese. Analisi di mercato per migliorare LMI permette agli imprenditori delle Pmi una migliore comprensione delle proprie performance di business. Gli analytics uti-
lizzati dalla piattaforma, infatti, analizzano le transazioni effettuate con le carte di credito in aree cittadine che rappresentano un benchmark temporale, geografico e per categoria merceologica, fornendo alle Pmi informazioni fondamentali per comprendere al meglio il mercato e migliorare le loro strategie di business. Grazie a LMI, gli esercenti saranno in grado di capire in modo semplice, veloce e aggior-
nato se il loro è un business di successo, se i clienti sono fidelizzati e come attrarne di più. La piattaforma permette loro, infatti, di analizzare le performance, il comportamento dei clienti e la concorrenza nella stessa categoria merceologica e area geografica, con dati relativi allo scontrino medio, la frequenza di visita media mensile e lo speso mensile. La piattaforma online è interattiva: gli imprenditori potranno accedere alle informazioni di mercato e ai dati di vendita con le carte di credito MasterCard in modo semplice ed intuitivo, e le informazioni a cui avranno accesso sono pensate specificatamente per le loro esigenze. In una seconda fase di implementazione del progetto, le Pmi avranno a disposizione dati ancor più specifici, che permetteranno di indagare la spesa sulla base dei giorni della settimana o sulle ore del giorno. «Abbiamo sviluppato LMI per offrire un valido strumento a sup-
porto delle decisioni aziendali delle piccole e medie imprese in ambito retail. Siamo lieti di fornire agli esercenti uno strumento nuovo e unico, in grado di fornire loro insights precisi sul mercato e informazioni inedite sulla concorrenza, fino ad oggi non disponibili per le imprese di piccole e medie dimensioni. Il nuovo strumento aiuta gli small business a guidare le proprie strategie di marketing e le tattiche commerciali, ad esempio con variazioni di prezzo e offerte speciali mirate, e gli consente di migliorare l’efficienza operativa», commenta Fabrizio Burlando, Head of Europe di MasterCard Advisors. LMI all’avvio con Banca Sella Il progetto LMI in Italia avrà come partner Banca Sella, il primo acquirer che ha iniziato a mettere a punto il servizio per offrirlo ai propri clienti italiani. Dopo una fase di testing, attualmente in corso, infatti, entro la fine dell’anno Banca Sella metterà il nuovo servizio a disposizione delle Pmi. «La partnership con MasterCard rappresenta per Banca Sella un ulteriore tassello di Hype for Business, la nuova offerta digitale che sarà dedicata ai merchant fisici, con l’obiettivo di aiutarli a
Division President di MasterCard Italia e Grecia.
In questa foto fabrizio burlando, head of europe, MAstercArd advisor, secondo cui lmi è un valido strumento per supportare le decisioni aziendali prese nelle pmi
evolvere verso il modello di impresa multicanale, favorendo, al contempo, grazie all’uso della tecnologia, la convergenza tra negozio fisico e digitale e l’incremento dei volumi d’affari», ha spiegato Enrico Susta, Head of Banca Sella Payments Department. «Siamo entusiasti di lanciare in Italia Local Market Intelligence. Questa piattaforma rappresenta un potente strumento per guidare gli esercenti nella definizione di strategie di marketing grazie alla sapiente interpretazione dei big data» commenta Paolo Battiston,
Pmi di fronte all’innovazione Un’indagine conoscitiva di MasterCard sul alcune delle Pmi coinvolte nel progetto, ha mostrato l’importanza dell’innovazione per le piccole e medie imprese e il ruolo della tecnologia nelle strategie di business. Alcune interviste sulle imprese coinvolte hanno mostrato che le Pmi considerano l’innovazione un processo fondamentale, ma faticano spesso a trovare i giusti processi organizzativi. Infatti, nessuna delle innovazioni messe in atto dalle Pmi intervistate ha creato nuove necessità del mercato, e ben il 50% dei rispondenti ha indicato lavoratori particolarmente attivi e capaci come la risorsa che ha dato il via al processo di innovazione: la maggior parte di loro non ha alcun reparto di Ricerca e Sviluppo. Il 70% delle innovazioni sviluppate dalle Pmi intervistate è stato focalizzato sul prodotto, e in maggior parte guidato dal mercato. Infine, il 70% dei rispondenti non ha normalmente accesso alle informazioni che vengonofornite da LMI e ritiene che potrebbero essere utili per iniziative come promozioni, mix di prodotto, offerte speciali.
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a m r o f a t t ia p a n u i PiÚ d ing t e k r a lM i a m E i d ting, il marke a m e i d a etti di ttaform are prog una pia p p lo u o s il v è s n i s no grado d RM, CMS MagNew lenti in te con C u a s r n g o e t c i in i rce. eam d comme soluzion E e i g ma un t d e in t m e r rk fo e piatta irect ma digital d
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previsti anche contenuti e servizi editoriali pensati per tablet e smartphone
Una nuova digital edition per il Corriere della Sera La campagna di lancio, di Raineri Design, è on air in televisione, su stampa, web e radio di Matteo Dedè
Il Corriere della Sera arricchisce e potenzia la sua edizione digitale. Lo sfoglio completo e navigabile di tutte le testate del sistema Corriere si arricchisce anche di nuovi contenuti e servizi editoriali pensati per tablet e smartphone. La nuova app, unica per tutti i device e per tutti i sistemi operativi, darà sem-
pre la possibilità di leggere il giornale e una redazione dedicata segnalerà i contenuti per i quali è disponibile un aggiornamento
man mano che le notizie si evolvono nel corso della giornata: basterà sfiorare un bollino in sovrimpressione per accedere alle ultime novità relative al pezzo che si stava leggendo. Ad arricchire il contenuto saranno anche video, fotogallery, schede in grado di riassumere vicende complesse, e una “enciclopedia”, denominata “Corrierepedia”, che permette
di chiarire termini e sigle dal significato meno immediato utilizzati nel quotidiano. La Digital Edition del Corriere della Sera permette di sfogliare l’ultima edizione del nuovo giornale già dalle 3 del mattino; salvare e archiviare singoli articoli, intere pagine ed edizioni complete; ricevere, in modalità facoltativa, notifiche sul dispositivo ogni volta che viene reso disponibile un nuovo contenuto. La app comprende lo sfoglio di tutte le testate del sistema Corriere: i magazine Sette, Io Donna, Style e Living; CorrierEconomia, ViviMilano, Corriere Innovazione, Corriere Motori, TrovoCasa; il dome-
nicale la Lettura e tutti gli Speciali di Corriere della Sera; tutte le edizioni locali del Corriere della Sera e i loro supplementi. Il lancio della nuova Digital Edition del Corriere della Sera vede la partecipazione in qualità di sponsor di CheBanca!, mentre la campagna di comunicazione (annunci stampa e due spot) è stata affidata a Raineri Design. La proposta di lancio per scoprire la nuova app prevede un periodo di prova gratuito di due settimane attivabile da oggi unicamente da corriere.it/ digitaledition. Nella fase di lancio tutti i nuovi contenuti editoriali saranno fruibili gratuitamente.
nei calcoli degli esperti circa mezzo milione di spettatori in meno per le reti del broadcaster di cologno monzese
Il primo giorno fuori da Sky: per Mediaset tre punti in meno di share
I problemi di ascolto riguarderebbero soprattutto l’ammiraglia Canale 5, mentre Italia 1 addirittura guadagna e Rete 4 rimarrebbe stabile di Davide De Vecchi
Il primo giorno di Mediaset senza Sky è stato abbastanza duro sul fronte degli ascolti. Soprattutto in prima serata (quella che conta di più), soprattutto sulla rete “ammiraglia” Canale 5. Per limitare i danni del criptaggio del segnale a danno degli abbonati a Sky, Canale 5 ha gioca
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toin prima serata il jolly di Checco Zalone, programmando il film campione di incassi “Casco dalle nubi”. Ma le cose non vanno bene perché Canale 5, nella fascia oraria più pregiata, rispetto al martedì della settimana precedente perde spettatori. I dati Auditel parlano di 3 milioni e 802 mila “teste” (martedì scorso) contro i 4 mi-
lioni 341 di martedì primo settembre. Il colpo a Canale 5 si vede, oltre che come teste, anche come share (la spartizione del pubblico tra le diverse reti). In questo caso, il canale principe di Mediaset passa dal 19,97 al 15,74%. Va meglio Rete 4, forse perché ha un target più anziano. Il canale guadagna circa 50 mila spettatori da un martedì
all’altro. E regge benissimo l’urto Italia 1, che cresce di oltre 300 mila persone nonostante il criptaggio. Ma alla fine i conti di Mediaset non tornano comunque perché in prima serata, da un martedì all’altro, le sue tre reti insieme passano dal 29,99 per cento al 26,27 (come share). Questo tra le ore 21 e le 22:59, fase centrale di visione per gli
spettatori italiani. Intanto, sono andati bene i due canali che sostituiscono Canale 5 e Italia 1 sui tasti 105 e 106 del telecomando satellitare. In particolare la rete Fox, che è al tasto 106, è passata da 32 mila a 187 mila spettatori, mentre Sky Uno da 18 mila a 37 mila (martedì scorso i due canali erano sui numeri 108 e 112 del telecomando).
l’obiettivo è valorizzare i prodotti di native adv
Nuova partnership per la raccolta pubblicitaria tra WebAds e Linkiesta.it Il giornale digitale indipendente, nato nel 2010, oggi si posiziona nel panorama dell’informazione online come testata trasversale rispetto agli schieramenti politici di Daniele Bologna
Nuova partnership per la raccolta pubblicitaria tra WebAds e Linkiesta.it, giornale digitale indipendente. Nata nel 2010, Linkiesta.it si posiziona nel panorama dell’informazione indipendente come testata trasversale rispetto agli schieramenti politici. Human Highway, istituto che sviluppa analisi e indagini di mercato utilizzando la rete come ambiente di ricerca, ha valutato Linkiesta.it come uno dei tre più autorevoli e influenti giornali online d’Italia. Obiettivo de Linkiesta. it è interpretare la realtà grazie all’approfondimento e l’analisi del contesto politico, economico, finanziario e sociale e attraverso l’utilizzo di un linguaggio chiaro e diretto. La partnership tra Linkiesta.it e WebAds mira a valorizzare, accanto alla raccolta display, originali formati di native adv quali data journalism, immersive journalism e information graphics, grazie al supporto della redazione giornalistica, coerentemente con i valori del brand inserzionista e della testata. I contenuti de Linkiesta.it sono molto seguiti e commentati in mobilità e sui canali social, e queste formule narrative ben si prestano al nuovo modo di fruire le informazioni da parte degli utenti. «Diamo il benvenuto a Linkiesta.it, nome autorevole nel panorama del giornalismo italiano, grazie al quale valorizzeremo i prodotti native, forti di un’audience in crescita verticale» commenta Constantijn Vereecken, Managing Director di WebAds. «Abbiamo deciso di affidarci a WebAds perché abbiamo trovato persone con uno spirito e idee innovative. Siamo convinti possano aiutarci a portare avanti un modello di business che vada oltre la pubblicità tabellare, puntando tutto sui contenuti di qualità e sull’autorevolezza che la nostra testata ha saputo conquistare nel corso degli anni», commenta Francesco Cancellato, Direttore Responsabile Linkiesta. ANNO VI | #139 | GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015
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la compagnia è oggi di fronte a un dilemma complesso in termini di innovazione
la sfida all’impero della search di google arriva da messenger? Può un assistente personale, dotato di Intelligenza Artificiale e posto all’interno di un’applicazione mobile di messaggistica di proprietà di facebook essere la più grande minaccia per il business di big G? L’analisi e i possibili scenari futuri secondo Dan Kaplan, columnist di TechCrunch
a curadi
Valentina Lunardi Quando Facebook ha annunciato M, un assistente personale basato sull’Intelligenza Artificiale incorporato all’interno di Messenger, la compagnia ha lanciato ben più di un sassolino all’interno del placido lago di Google. Se Facebook riuscirà nell’impresa di far crescere M in maniera scalare all’interno della sua intera audience (e, per estensione di quella di WhatsApp), questo nuovo prodotto rappresenterà un attacco diretto alla Search e a AdWords, linfa vitale del business di Google. Per capire come un assistente personale che “vive” all’interno di un’applicazione di messaggistica mobile possa rappresentare una minaccia dirompente, è necessario gettare uno sguardo approfondito al motivo per cui Google si trova nella situazione attuale.
Google e il dilemma dell’innovatore Il colosso tecnologico con Alphabet ha costruito recentemente un nuovo colossale business attorno ad AdWords e,
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come per la maggior parte della sua storia, sta generando miliardi e miliardi di dollari di profitto. Fondamentalmente, il core business di Google è così redditizio che alimenta da solo le ambiziose e impressionanti incursioni della compagnia in cose come la realtà aumentata, le infrastrutture di rete e le automobili self-driving. La grandiosa macchina da profitti che è AdWords è costruita sulla cima di un prodotto di ricerca unico, che funziona così bene e così velocemente che la maggior parte della popolazione mondiale connessa a internet si basa su di esso ogni giorno per ottenere informazioni, prodotti e servizi. Ma è qui che sta il problema: da qualche parte, nei recessi della sua mente collettiva aziendale, Google sa che la ricerca basata su keyword, fondamento oggi della forza del suo impero, non è il futuro. Infatti, come l’ex Googler e attuale ceo di Yahoo, Marissa Mayer, affermò a John Battelle durante la stesura del suo libro dedicato a big G, “la search rappresenta una
soluzione solo al 5%”. Dato che Larry Page e Segey Brin sono dei visionari, sanno perfettamente che la soluzione di nuova generazione al problema della search difficilmente avrà la forma di un elenco cliccabile di link, mentre sarà più simile a una primitiva versione del computer di Star Trek o una forma di Intelligenza Artificiale sullo stile del film “Her”. Ma gli enormi transatlantici dotati di miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato non sono semplici da girare verso nuove rotte. Nel frattempo, la fuoriuscita di ingegneri dal team di Google Now, che dopo lotte interne e cambiamenti aziendali ha assistito a una discesa della sua importanza, non fa presagire nulla di buono sulla posizione di Google nello sviluppo della search del futuro, dato che Now rappresentava il comparto più vicino a quello che sarà la soluzione di ricerca della prossima generazione: un assistente digitale intelligente che possa eseguire task complete. Come il Google contemporaneo, il pros-
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simo motore di ricerca sarà in grado di estrarre dalle vaste distese di dati del web le informazioni rilevanti e fornirle in pochi millisecondi. Ma, differentemente da ciò che tutti utilizziamo oggi, il suo aspetto sarà quello di un assistente personale digitale in grado di comprendere e prevedere le nostre esigenze, per poi rispondervi senza che sia necessario per noi passare da una qualsiasi pagina web o interagire attraverso molteplici applicazioni. E quando la search engine non potrà completare una richiesta al primo
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passaggio, semplicemente ci richiederà ulteriori quesiti, per rispondere in maniera precisa alla nostre richieste.
Facebook M, ovvero il futuro della ricerca È risaputo che Facebook sta investendo fortemente sulle tecnologie di apprendimento e in varie forme di Intelligenza Artificiale, ma fino al mese scorso non era chiaro a cosa avrebbe portato tutto questo. Ora, invece, i piani della compagnia sono molto più chiari: Facebook sta testando un assistente personale dotato di I.A. posto all’interno di Messen-
ger. Questo assistente può prenotare appuntamenti, ordinare prodotti, effettuare prenotazioni e molto altro; certo, senza tecnologie di search e mapping e l’accesso alla posta e al calendario, Facebook M non sarà in grado di fare tutte le cose elencate sopra, ma M è ufficialmente un concorrente. E per comprendere il motivo per cui M e tutti i prodotti simili rappresentano una minaccia per Google, è necessario analizzare perché AdWords è divenuto un asset così prezioso: su internet, la ricerca è stata a lungo il ponte più diretto tra l’intenzione di qualcu-
no e la transazione in cui si realizza tale intenzione. L’operazione può essere qualcosa di gratuito, come la lettura di un articolo o di un post, dove l’attenzione è la valuta corrente che viene scambiata; oppure potrebbe essere una via di mezzo tra un’azione a pagamento e gratuita, come il download di un pezzo di contenuto in cambio di informazioni di contatto. Infine, può trattarsi di un’interazione completamente a pagamento, come l’acquisto di un bene o servizio direttamente via web. Dato che Google controlla il punto centrale del ponte esistente tra l’intenzione
dell’utente e la transazione finale, può richiedere un tributo molto alto alle aziende che vogliono trovarsi sul percorso della ricerca. Ma se un assistente personale completa le transazioni al posto degli utenti, questo intero meccanismo incontra un inevitabile collasso: senza una pagina di link tra il vostro intento e la transazione, non c’è più motivo d’esistenza per AdWords. Non sappiamo con quale mandato Larry Page ha consegnato le chiavi di Google a Sundar Pichai, ma sembra difficile immaginare che l’obiettivo fosse quello di diversificare AdWords. E
dato che il team di Google Now continua a destrutturarsi, non è facile prevedere come Pichai potrà risolvere la questione della search formato Google da solo. Con Alphabet la compagnia ha avviato una gigantesca, forse rischiosa ristrutturazione, che probabilmente rappresenta la migliore possibilità per Larry e Sergey per andare oltre AdWords e affrontare le prossime sfide della ricerca, dove non mancano i contendenti in campo (da Siri, l’assistente di Apple, a Cortana, la sua collega di Microsoft, senza tralasciare il lavoro delle numerose startup pronte a met-
tersi sotto i riflettori della tecnologia mondiale). Non c’è dubbio che i fondatori di Google hanno una visione espansiva. Stanno andando dopo tante scommesse enormi, e molti di loro hanno il potenziale per portare notevoli nuove tecnologie nel mondo. Ma non è ancora chiaro se Larry Page e Sergey Brin sarebbero disposti a investire in uno spin-off di Alphabet, pronto a distruggere il core business attuale di Google: i rischi sono enormi e i possibili guadagni ancora incerti. E questo è in parole semplici il dilemma dell’innovatore in cui si trova oggi Google.
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LINK apple
eventi
Ieri dal Bill Graham Civic Auditorium di San Francisco l’azienda di Cupertino ha lanciato l’ultima versione del suo tablet, la nuova televisione, parecchio rivoluzionata, e il tablet da 12,9 pollici. C’è pure il pennino.
Torna l’appuntamento con lo shopping nel capoluogo toscano. Il 17 settembre il centro storico di Firenze si illumina con party ed eventi speciali. È la magia della Vogue Fashion’s Night Out, la manifestazione promossa dal magazine Vogue e dedicata allo shopping che, dopo il grande successo ottenuto nelle prime due edizioni, trasformerà anche quest’anno la culla del Rinascimento italiano nella capitale dello shopping. Grazie anche alla collaborazione avviata con la Confcommercio di Firenze, le vie del centro saranno animate da party esclusivi e da vari momenti musicali; e sarà possibile fare shopping fino alle undici di sera.
La ri(e)voluzione post Steve Jobs
REPUBBLICA.IT
Vogue Fashion’s Night Out torna
consumi
Balzo notevole, il migliore dal 2010 Balzo dei consumi degli italiani a luglio. L’indicatore di Confcommercio registra infatti un aumento dello 0,4% sul mese precedente e soprattutto del 2,1% tendenziale, il valore più alto dal 2010. Confcommercio, inoltre, conferma le proprie previsioni per una crescita del Pil dell’1,1% nel 2015 e 1,4% nel 2016. Il Centro Studi di Confcommercio ha analizzato i dati degli ultimi mesi e osservato il miglioramento della domanda, sostenuta da un nuovo ciclo di acquisti di beni durevoli. Ripresa e fiducia cominciano a consolidarsi, seppure in un clima di prudenza soprattutto da parte delle imprese e in particolare del comparto manifatturiero.
ILSOLE24ORE.COM
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ILMESSAGGERO.IT
personaggi
Obama divora il salmone… in tv
CORRIERE.IT
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in compagnia del conduttore televisivo Bear Gryllys, pasteggia con un salmone abbandonato da un orso durante le riprese del programma “Running Wild”.
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visioni
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di
ma davvero lo sappiamo quanto
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Matteo Dedè
Roberto Sommella
valgono le notizie?
Giornalista economico, laureato in Scienze Politiche con una tesi su Schumpeter, è stato capo servizio della redazione Economica dell’Ansa dove ha lavorato per dodici anni. Esperto di finanza pubblica e di politiche europee, da condirettore di Milano Finanza ha condotto la battaglia per il taglio del debito pubblico italiano e seguito tutte le vicende della crisi finanziaria. Attualmente è direttore delle Relazioni Esterne dell’Antitrust e scrive le sue opininioni su Corriere della Sera, Messaggero, MF e europaquotidiano. it. Autore del libro “L’euro è di tutti”, ha scritto anche “Un nuovo lettore un nuovo quotidiano”, nel 2014, e “I veleni di Op”, nel 1995
Se noi occidentali siamo arrivati a vivere l’età del benessere lo dobbiamo alla conoscenza. E questo lo sa bene chi muove le fila della finanza o governa un Paese. Si dice che senza l’uso dei piccioni viaggiatori che gli permisero di sapere prima degli altri della sconfitta di Napoleone a Waterloo, i Rothschild non sarebbero diventati dei banchieri così ricchi. E se un piccolo cronista non si fosse insospettito per una banale effrazione in un grande albergo della capitale, Richard Nixon non si sarebbe mai dimesso dopo una lunghissima e solitaria campagna di stampa del Washington Post. L’informazione è da sempre il cardine delle nostre vite e ha un ruolo cruciale anche nelle compravendite finanziarie, ma con internet tutto è cambiato. Parafrasando Shakespeare, si potrebbe dire che la rete vive della sostanza di cui sono fatti i giornali come gli uomini sono intrisi della materia dei sogni: se si considera la capitalizzazione di Borsa di giugno 2015 e il numero di clienti, i dati personali valgono in media 405 dollari ciascuno per Google e 194 dollari per Facebook. È un calcolo fatto da Milano Finanza e altri se ne potrebbero fare. Così in fondo si spiegano l’acquisizione di WhatsApp e i piani telefonici
di Facebook, i progetti bancari di Apple, la scelta di Google di diventare operatore tlc. Sono tutte operazioni che certificano come le conversazioni tra privati e le loro identità abbiano ormai un alto valore commerciale, superiore al petrolio e al gas, perché anticicliche. Peggio vanno infatti le cose e maggiore è il prezzo di queste nuove commodities nel pianeta dei telefoni, dove l’80% dei terrestri in età adulta entro cinque anni avrà un super pc in tasca. Non deve quindi stupire che gli over the top si spingano sempre più nel territorio dell’informazione: interessano i lettori, il loro Dna, più che le notizie. Così come ai produttori di automi interessa abbattere i costi di produzione e non solo alleviare la fatica degli uomini. Anche in Italia, Paese arretrato per la penetrazione di internet ma all’avanguardia nell’utilizzo dei devices, operatori quali Twitter vengono già oggi consultati dagli utenti per informarsi molto più di portali storicamente preposti a questa funzione. Le notizie lasciano per sempre la carta stampata per entrare nel circuito digitale, diventano informazioni che hanno un prezzo. Ma i profitti non vengono più incassati dagli editori tradizionali. Le copie diminuiscono, gli incassi flettono, la pub-
blicità cala nonostante l’advertising online, i social network si sostituiscono alle tradizionali fonti. Negli ultimi cique anni in Italia si è registrata una progressiva riduzione del fatturato nel settore dell’informazione: i media classici (quotidiani, tv, radio) hanno complessivamente perso quasi 2 miliardi di euro, con una riduzione pari al 16% nel periodo 2010-2014. È un effetto della digitalizzazione. Nella patria di Dante circa 34,8 milioni di soggetti hanno la possibilità di accedere a internet da almeno un device o una location. E naviga da smartphone e tablet il 34,8% degli individui, prevalentemente giovani (oltre il 92% ha tra gli 11 e i 34 anni). Se si vuole raggiungere questi potenziali lettori, servono tre direttrici: revisione del modello di business, creazione di realtà editoriali leggere, predisposizione di un nuovo prodotto editoriale solo per smartphone e tablet. Serve un’offerta dai connotati dirompenti, perché le notizie e i dati personali, come i sogni shakespeariani, sono ormai il concime naturale di tutto ciò che si trova in rete. Ma il concime, come la terra, si paga. Gli italiani hanno inventato il telefono, la pila, il pc. Non gli dovrebbe mancare il coraggio di provarci di nuovo.
SPAZIO A...
data economy in urban life
14 settembre - expo padiglione samsung @ milano l’appuntamento è fissato a partire dalle ore 10:30, in Expo 2015. organizzazione curata da eit digital e media duemila La qualità della vita di ciascuno di noi, cittadini connessi e digitalizzati del Terzo Millennio, passa anche dall’utilizzo di app che facilitino la nostra mobilità e la nostra padronanza nella ricerca di luoghi. Sono, spesso, app sofisticate e apripista di ulteriori evoluzioni per costruire i pilastri di una città friendly e sostenibile, ma rappresentano la punta dell’iceberg. Dietro a queste app, in una smart city esiste un piano di apertura dei dati, piattaforme per il loro utilizzo e un vero e proprio progetto di evoluzione dell’economia in uno scenario digitale. Le caratteristiche di alcune delle app più innovative, e del loro “backstage”, saranno illustrate nel corso dell’evento “The data Economy in Urban Life and Mobility”, organizzato in partnership da EIT Digital, organizzazione europea che promuove e diffonde l’innovazione nelle tecnologie digitali e ha sostenuto la creazione di tali app, e dalla rivista Media Duemila, che avrà luogo il prossimo lunedì 14 settembre, a partire dalle ore 10:30 a Milano, in Expo 2015, presso il Padiglione Samsung/TIM (numero 127, nei pressi del Parco delle Biodiversità). Questa l’agenda: introduzione di Roberto Saracco, Node Director per l’Italia di EIT Digital, con sede a Trento, che collocherà il tema nel contesto più ampio della economia dei dati; relazione cornice di Gilles Betis, direttore delle attività di EIT Digital nel settore Urban Life e Mobility; presentazione delle start up e iniziative digitali inserite nell’Urban Life e Mobility Action Line di EIT Digital. Ci sarà spazio per FlashPoll, app che fa interagire istituzioni e cittadini grazie a veloci sondaggi, illustrata da Christoph Henseler; Protoworld, simulatrice di ipotesi di mobilità per permettere ai decisori pubblici di trovare le migliori soluzioni di mobilità urbana; Fluxedo, che consente alle amministrazioni pubbliche di attingere dalle piattaforme social i dati utili a fini statistici e monitorare l’andamento di specifici eventi; Plugsurfing, app rivolta ai possessori di auto elettriche per consentire di individuare i più vicini impianti di ricarica, illustrata dal Ceo Adam Woolway; 3cixty, piattaforma già operativa su Milano, che mette a disposizione di turisti e cittadini un ampio raggio di informazioni sulla città e su Expo. ANNO VI | #139 | GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2015