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visioni / oscar lambrughi

Come supportare le imprese sanitarie nell’ambito digitale

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ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015

Negli ultimi anni il numero delle startup finalizzate allo sviluppo delle nuove tecnologie healthcare è aumentato considerevolmente. StartUp Health è un’organizzazione nata nel 2011...

i fatti del giorno

marketplace

company

media

“We need a new foundation for Tv” il core delle strategie future

Native advertising al centro del nuovo sito lanciato da ZooCom

Lo si deve a come è concepita la pattaforma pubblicitaria di Fb

Il palinsesto dell’emittente varato da Giorgio Napoletano

L’attesa è finita. Ecco tutte le novità Apple, punto per punto

SOS Studenti, Social Reality e Kijiji.it per gli universitari

Instagram ha aperto all’adv per le aziende di tutto il mondo

La domenica cambia per Radio 24, che schiera la “Nazionale”

scenario

Il futuro che abita in via Copernico

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coverstory

La metamorfosi delle priorità

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Crescono le performance digitali dei brand del lusso

Lo sottolinea l’analisi approfondita di ContactLab in collaborazione con Exane BP Paribas, effettuata su un panel di trenta marchi premium

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i fatti del giorno

Eventi

apple, L’attesa è finita. Le novità punto a punto

Sono stati presentati mercoledì i nuovi prodotti della società di Cupertino: mentre tutti si aspettavano novità importanti dall’iPhone 6 o dall’Apple Watch, in realtà le vere star del palco californiano sono stati il nuovo iPad Pro extralarge e la Apple Tv, che hanno chiarito una volta per tutte quali siano le strategie del colosso guidato dal Ceo Tim Cook: “We need a new foundation for Tv”

di Ottavia Quartieri

L’

attesa è finita. La location è quella classica, la sala Bill Graham in quel di San Francisco, ed è gremita come di consueto, anche se c’è un’assenza che pesa più delle rumorose presenze degli oltre mille accreditati che hanno partecipato alla presentazione. L’assenza del padre “spirituale” di Apple, Steve Jobs, che nonostante il passare degli anni continua a segnare uno iato importante tra un’era pre e post Jobs, con cui Tim Cook deve continuare a confrontarsi. Ieri sono stati presentati - ma non ancora lanciati sul mercato - diversi aggiornamenti dei device proprietari della Mela, come Apple Watch, iPhone, iPad e la sua televisione smart, la

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vera scommessa per il futuro. Andiamo ora a scoprire cosa riguardano e in che cosa consistono quelli che Tim Cook ha definito “mostruosi annunci”. “Biggest news in iPad, since iPad”, è così che il ceo ha battezzato l’innovativo tablet 12.9-inch iPad Pro: lo schermo, con 5,6 milioni di pixel, ha dimensioni più che raddoppiate rispetto al primo lanciato sul mercato nel 2010, mentre il peso – 1,57 libbre - è lo stesso del predecessore iPad Air 2. Il coordinatore del progetto, Phil Schiller, ha spiegato che l’ispirazione per le nuove dimensioni proviene dall’utilizzo delle dimensioni del precedente iPad come una sorta di sezione aurea per il nuovo device, in cui la misura dell’altezza è diventata quella della lunghezza. Inoltre, ciò che ha colpito di più i fan, è stata la notizia riguardante le nuove performance: ben 10 ore di autonomia della batteria. Oltre alle caratteristiche tecniche dell’iPad Pro, che sarà disponibile da novembre a partire da 799 dollari, è parsa inaspettata la collaborazione con la rivale storica Microsoft: sono stati chiamati sul palco alcuni dirigenti Microsoft e Adobe

per dimostrare come il tablet reagisca positivamente anche a task che solitamente si eseguono su pc, come modificare documenti Word o ritoccare foto con Photoshop. Novità assoluta, invece, è la Apple Pencil stylus, penna sensibile alla pressione del tocco dell’utente che permette di orientarsi tra le app. Inoltre è stata presentata anche la Apple’s Smart Keyboard, la tastiera intelligente che si connette magneticamente al tablet, realizzata specificamente per questa versione. Next generation Apple Tv e gli iPhone 6S e 6S Plus, sono state le attese star emerse dal buio palco californiano. E non hanno deluso le aspettative. Esordendo con una frase che avrà fatto gelare il sangue ai colossi della televisione tradizionale “We need a new foundation for Tv” -, ha affermato Tim Cook, spiegando come il set-top box di Apple sia stato completamente riprogettato con un nuovo sistema operativo, TVOS, e come il telecomando Siri sarà in grado di cercare tra le varie applicazioni il programma adatto all’utente con un semplice comando vocale, grazie al quale prenderà il via una dettagliata ricerca. Ultima, ma solo in ordine di presentazione, è la nuova versione dell’iPhone che a detta di molti – superficialmente – potrebbe sembrare eccessivamente simile alle precedenti, mentre in realtà presenta diverse novità. Tanto che lo stesso Cook ha ammesso: “May look similar, but we have changed everything”.

Una gamma di quattro colori, rosa pallido compreso, nuovi accessori, come le cover, e una fotocamera da record con 12 megapixel, sensore ampliato e la possibilità di girare video in 4K, direttamente modificabili in iMovie. Ma soprattutto salta agli occhi una versione rinnovata del display nella sensibilità del touch, il cosiddetto 3D touch, che è in grado di riconoscere il livello di pressione esercitato dal tocco dell’utente che consente, così, ulteriori funzionalità per interagire tra le varie app. Come se fosse un vero e proprio tasto destro sull’iPhone.

ANNO VI | #140| VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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I FATTI DEL GIORNO

AZIENDE

SOCIAL

La Tech Company, guidata dal Ceo e Founder Ugo Parodi Giusino, è stata l’unica azienda italiana selezionata nell’ambito di un progetto Ue per ottenere il titolo “Unicorn”. Per l’occasione è stato dato il via a un articolato processo di rebranding

È stato presentato ieri il nuovo programma di formazione online e interattivo dedicato alle agenzie, il cui obiettivo è quello di ideare, implementare e ottimizzare le campagne sulla piattaforma. Al termine anche un attestato digitale

MOSAICOON, SI PARTE ALLA CONQUISTA DELLA SILICON VALLEY di Ottavia Quartieri UGO PARODI GIUSINO

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La Silicon Valley, il paradiso terrestre in cui si concentrano migliaia di aziende specializzate in high tech, è una tappa importante per tutte le startup che lavorano nel mondo della tecnologia. Per molti approdare nella West Coast americana rappresenta una sfida che potrebbe dare una svolta alla propria esperienza imprenditoriale. E proprio Mosaicoon avrà la possibilità di visitare questi territori. La Tech Company siciliana, leader nella produzione e distribuzione di video per il web, è l’unica azienda italiana che, dal

21 al 25 settembre 2015, volerà nella Silicon Valley nell’ambito di SEC2SV Startup Europe Comes to Silicon Valley. Mosaicoon rappresenterà il nostro Paese ed è stata scelta dall’Unione Europea, organizzatore del progetto, per il suo alto tasso di innovazione e per la capacità di crescita che il suo Ceo e Founder, Ugo Parodi Giusino, ha saputo imprimerle. Cinque giorni di pitch, workshop e appuntamenti in cui le migliori scaleup e policy maker europei incontreranno i colossi digitali della zona, tra i quali Google, e i più grandi investitori del mondo tech e venture capital. Le 15 scaleup selezionate, che muovono complessivamente un giro d’affari di circa 60 milioni di euro, hanno l’obiettivo di conquistare il titolo di “Unicorn”, cioè essere riconosciute come società con una valutazione pari o superiore al miliardo di dollari. L’azienda completa così un percorso di ascesa che l’ha vista raggiungere la leadership nel mercato video per il web e, per l’occasione, dà il via a un processo di rebranding che prevede un nuovo logo e una nuova visual identity, fortemente tech oriented.

Twitter Flight School, uno strumento per le proprie strategie di marketing

Twitter presenta Twitter Flight School, un programma di formazione online e interattivo dedicato alle agenzie, che è stato progettato appositamente per permettergli di sfruttare tutta la potenza della piattaforma. L’obiettivo principale, rivelato dal social nel corso dell’evento tenutosi ieri a Milano, è quello di

ideare, implementare e ottimizzare le campagne marketing su Twitter. Ormai tutte le aziende hanno compreso l’importanza capitale che rivestono i social network in una logica di branding e di sponsorizzazione dei propri prodotti e per questo motivo Twitter ha deciso di rispondere a tutti gli interrogativi di coloro che si affacciano al social. Con Twitter Flight School si impara direttamente facendo pratica perché ti vengono proposte simulazioni pratiche che provengono da casi reali e inoltre ogni profilo professionale potrà beneficiare di un’esperienza di formazione personalizzata, pensata per adattarsi alla quotidianità lavorativa. Oltre ai percorsi specifici per ciascun profilo professionale, la piattaforma offrirà dei corsi avanzati e una libreria di contenuti che consentiranno ai partecipanti di sviluppare ulteriormente le competenze. Dopo aver seguito questo corso di formazione, infine, ogni partecipante riceverà un badge digitale, evidenziando così le proprie competenze. ANNO VI | #140| VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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i fatti del giorno Incarichi

Aziende

M&C Saatchi PR amplia il suo portfolio con SD Hotels Group

La nuova agenzia internazionale di pubbliche relazioni approda a Milano e già annuncia la prima acquisizione del gruppo pugliese: M&C Saatchi PR si occuperà delle relazioni pubbliche, dell’ufficio stampa per l’Italia e per i mercati internazionali così come della gestione dei social

Brand

Tubular, la nuova sneaker di Adidas pronta per il web Carat pianifica sia online che sui social network, anche Instagram “Tubular is a vision of the future created from abstracted, collective memories of Adidas archives”: è questa la filosofia della nuova campagna adidas Originals, on air ieri. Al centro del piano di comunicazione figura la nuova sneaker Tubular. La pianificazione media è stata curata dell’agenzia Carat e include display advertising e premium video seeding, sia su desktop che mobile, nei siti e nei blog lifestyle più affini al target che il marchio tedesco vuole andare a “colpire”. Anche il mondo dei social sarà coinvolto attraverso una campagna advertising specifica su Facebook e su Instagram, facendo di adidas Originals uno dei primi brand a intraprendere la strada della pubblicità sulla piattaforma di photosharing, che ha appena superato gli 8 milioni di utenti el nostro Paese. A Milano, infine, dal 7 settembre per un mese, sarà on air anche una campagna out of home, sempre con le nuove sneaker protagoniste.

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di Vera Modesto M&C Saatchi PR, la nuova agenzia internazionale di pubbliche relazioni approdata a Milano, annuncia l’ampliamento del proprio portfolio clienti con l’acquisizione di SD Hotels Group, portavoce nel mondo dell’ospitalità pugliese. L’agenzia si occuperà delle relazioni pubbliche, dell’ufficio stampa per l’Italia e per i mercati inter-

Una residenza di SD Hotels a Borgo Egnazia

nazionali e della gestione dei social networks di Borgo Egnazia, San Domenico Golf, Masseria Cimino e Masseria San Domenico, di Savelletri di Fasano (Brindisi). M&C Saatchi PR continuerà il percorso di comunicazione che SD Hotels Group aveva già intrapreso in passato con l’agenzia M&C Saatchi e si focalizzerà sempre più sul concept “Nowhere Else Experiences”, per trasmettere l’autenticità

dei luoghi e l’unicità delle esperienze che è possibile vivere durante il soggiorno. M&C Saatchi PR supporterà, inoltre, la comunicazione di un’altra struttura del gruppo: San Domenico House di Londra, nel cuore dall’affascinante e vivace Chelsea, le cui sistemazioni vantano uno splendido design realizzato con pezzi d’antiquariato, quadri e mobili classici provenienti da ogni parte del mondo.

L’Indocina è la nuova frontiera. Riverorchid cadrà nelle mani di Havas L’agenzia con sede in Indocina e operativa in paesi quali Cambogia, Laos, Myanmar, Thailandia e Vietnam, è formata da un team che fornisce soluzioni integrate ad hoc in aree come advertising, media, PR, research e digital. L’operazione dovrebbe concludersi entro il 2015

Il colosso Havas si preparando all’imminente acquisizione di Riverorchid, agenzia pluripremiata con sede in Indocina e operativa in paesi quali Cambogia, Laos, Myanmar, Thailandia e Vietnam. Riverorchid è composta da un team di circa 250 persone che offrono soluzioni integrate in advertising, media, PR, research e digital. L’operazione di mercato, che vede protagoniste due colossi internazionali del mondo dei media, dovrebbe essere ultimata – verosimilmente – entro la fine dell’anno in corso, secondo quanto emerge dai dati raccolti. L’articolato progetto imprenditoriale consentirà ad Havas di diventare l’unico network globale a operare in tutti e cinque i Paesi dell’Indocina, rafforzando così sensibilmente la sua presenza fisica in tutto il Sud Est asiatico, settore strategico per la crescita e lo sviluppo in tutti i settori. ANNO VI | #140| VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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i fatti del giorno

Enrico Quaroni

trend Emersi tre dati significativi

Criteo: nel settore luxury la tendenza è mobile cross device L’azienda descrive la rivoluzione dell’ecommerce: anche in Italia il 30% degli acquisti è da mobile Criteo, azienda tecnologica specializzata in performance marketing, ha pubblicato la prima versione del Fashion Flash Report, che ha analizzato i trend delle vendite online del settore fashion e luxury su base annuale. I trend e le previsioni del report si basano sulle analisi realizzate da Criteo esaminando 1.4 miliardi di transazioni online per un totale di 160 miliardi di dollari di vendite annue a livello globale. In particolare, in questo caso è stato analizzato un sottoinsieme di dati relativi a 278 milioni di transazioni effettuate verso 832 retailer del settore fashion e luxury in 12 paesi a livello globale. Dal report emergono questi dati. Il 30% degli acquisti online nel settore fashion avviene tramite dispositivi mobili. Anche in Italia, gli smartphone primeggiano rispetto ai tablet come dispositivi privilegiati per l’acquisto di abbigliamento online: il 59% degli utenti preferisce utilizzare il cellulare rispetto al 41% di coloro che utilizzano il tablet. Infine, iOS è il sistema operativo più utilizzato dai fashion victim italiani.

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aziende Le 3 del pomeriggio non è la stessa ora per tutti

ambiente Know how climatici

Oggi più che mai il fattore più importante per la pubblicità nell’era dell’online è il tempo, e più precisamente il momento. Ecco le soluzioni del nuovo tools nelle parole di Enrico Quaroni

Il gruppo è attivamente coinvolto in una iniziativa mondiale per ridurre le emissioni di CO2 e darà un contributo

Moment Scoring: “Il valore del momento” secondo Rocket Fuel di Ottavia Quartieri

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l modo in cui le persone utilizzano i media e la loro maniera di trascorrere il tempo è cambiata profondamente negli ultimi anni e rivolgersi alle persone giuste in base al loro profilo non basta più agli inserzionisti. Ora conta anche il momento. Il successo di un marketer dipenderà dalla sua capacità di comprendere in quale momento un individuo specifico ha maggiore probabilità di eseguire un’azione definita per ottenere il miglior ROI possibile. Per fare questo bisogna analizzare mol-

ti più parametri relativi a come i diversi individui rispondono in diverse situazioni e decidere quali annunci mostrare, su quale dispositivo e in quale momento. Le 3 di pomeriggio di martedì e la stessa ora della domenica non sono uguali, l’individuo avrà esigenze diverse e quindi in base alle differenti situazioni bisognerebbe capire quali annunci mostrare, su quale dispositivo e in quale momento. «In Rocket Fuel ci riferiamo a questo come Moment Scoring e abbiamo progettato una formula basata sull’Intelligenza Artificiale per ottimizzare il processo di offer-

ta, definendo esattamente il valore da attribuire a ogni individuo in ogni momento della giornata», commenta Enrico Quaroni, Country Manager di Rocket Fuel Italia. «L’intelligenza artificiale su scala Big Data ci permette di calcolare in tempo reale il valore di ogni momento per un annuncio». «Il Moment Scoring apprende continuamente dai dati anonimi generati sugli individui, per determinare quanto è probabile che rispondano ad un annuncio in base agli attributi di profilo che si sono rivelati di maggior successo in una campagna», conclude Quaroni.

trend Sono già 8,3 milioni, in totale, gli utenti iscritti nel nostro Paese

Instagram spopola anche tra le aziende dida

La stima degli utenti del social network fotografico in Italia è stata riportata da Vincenzo Cosenza di Blogmeter nel suo blog

Sono 8,3 milioni gli utenti iscritti a Instagram solo nel nostro Paese, a fronte di oltre milioni su tutto il pianeta. A rivelare tale dato - o per meglio tale stima - è Vincenzo Cosenza di Blogmeter e lo fa direttamente con un post

dal suo blog. Acquistato qualche tempo fa da Mark Zuckerberg che lo ha, per così dire, inglobato nel sistema Facebook, il social network fotografico rappresenta una grande opportunità di comunicazione per le aziende che

hanno a disposizione tre formati per pubblicizzarsi: video ads di 30 secondi, image ads e carousel ads. Instagram, dunque, dopo aver spopolato tra gli adolescenti sta avendo grande appeal anche a livello commerciale.

Carrefour, come la sostenibilità potrà salvare il pianeta

Il gruppo Carrefour è attivamente coinvolto nell’iniziativa globale per ridurre le emissioni di CO2, con l’obiettivo di contribuire a mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi centigradi. Il Gruppo ha fissato l’obiettivo di ridurre, tra oggi e il 2025, le emissioni di CO2 nei suoi negozi del 40% rispetto ai livelli del 2010. Ad oggi il Gruppo Carrefour è riuscito a ridurre in Europa le emissioni del 30%. In Italia, già dal 2005, Carrefour ha messo a punto un progetto di efficienza energetica strutturato e integrato nei piani strategici aziendali, che ha già permesso di ridurre del 30% il fabbisogno energetico al metro quadrato dei punti vendita. Un risultato decisamente importante, che equivale a 80.000 tonnellate di CO2 in meno immesse nell’atmosfera. Carrefour è inoltre proattivamente coinvolto in iniziative per combattere lo spreco del cibo e il Gruppo ha donato l’equivalente di 88 milioni di pasti a enti di beneficenza e di aiuti alimentari in tutto il mondo. ANNO VI | #140| VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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MARKET PLACE

I dati sull’esposizione al mezzo raccolti da IHS Technology

Ben quattro ore e venti minuti davanti alla tv

E’ la quota per la popolazione italiana. Un dato in costante crescita, anche se non è di molto superiore alla media di altri paesi europei di Cecilia Bianchi

Ammonta a 4 ore e 20 minuti il tempo medio che gli italiani hanno trascorso ogni giorno davanti alla tv nel 2014, in aumento di 4 minuti e 42 secondi al giorno pro capite dal 2008. Un dato in continua crescita, anche se di fatto non è di molto superiore alla media di altri paesi Ue. In attesa dell’arrivo di Netflix, pesa, d’altro canto, nel nostro paese lo scarso livello di fruizione della tv online, anche per carenza di banda larga. Secondo lo studio condotto dalla società britannica IHS Technology sulle abitudini televisive negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna, il nostro paese è quello in cui si guarda più televisione in Europa. A livello globale siamo secondi soltanto agli Usa.

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dan cryan

A questo risultato va aggiunto anche il tempo speso a usufruire di contenuti video online, il che porterebbe la nostra “teledipendenza” esattamente a 4 ore e 37 minuti al giorno. Per Dan Cryan, senior director media e contenuti a IHS Technology, «la continua crescita di fruizione televisiva può essere attribuita alla difficile situazione economicofinanziaria in Italia, dove un alto tasso di disoccupazione potrebbe essere correlato a un aumento del consumo di tv medio gior-

naliero». In altre parole, il “non lavorare” ma il “rimanere a casa” porterebbe l’italiano medio a sedersi sul divano e vedere più tv. Un ragionamento che non sembra fare una piega, anche se poi, analizzando i dati sul consumo di televisione negli Stati Uniti, quest’analisi è meno credibile. Gli Usa hanno la media più alta nel mondo per consumo giornaliero di tv. Con circa 351 minuti al giorno (poco meno di 6 ore), gli americani si aggiudicano di gran lunga il primo posto. Questo significa sia che negli Stati Uniti è radicata la cultura della televisione tradizionale, ma anche che sta dilagando un consumo di contenuti video online (ad esempio Netflix o Amazon Prime) che stanno, sì, mantenendo il consumo video estremamente alto, ma lo stanno un po’ allontanando da quello che è il consumo tradizionale americano. Per quanto riguarda gli altri paesi Europei, Germania e Francia oscillano tra i 210 e 216 minuti giornalieri di tv, comunque al di sotto delle 4 ore al giorno. Si tratta di dati che non sono cambiati di molto rispetto al 2013, il che vale anche per la Spagna, che è ferma a 242 minuti al giorno di consumo televisivo medio pro capite. E’ invece la Gran Bretagna che inverte positivamente il trend, diminuendo il consumo di tv nel 2014 rispetto all’anno precedente. In aumento però, è il consumo di contenuti video online, dal momento che gli inglesi sono stati fra i primi ad usufruire delle nuove piattaforme online come Netflix. ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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PIANIFICA CON LA SQUADRA GIUSTA

Continua l’appassionante saga della squadra di poliziotti più amata d’Italia. I 10 episodi di Squadra Antimafia 7 porteranno il celebre vicequestore Calcaterra, interpretato da Marco Bocci, e i suoi uomini a scoperchiare il potere economico e finanziario italiano, fra traffici di denaro e sviluppi imprevedibili. Pianifica e troverai il tuo target proprio lì, incollato allo schermo.

tutti i mercoledì in prima serata


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MARKET PLACE

Cresce la collaborazione fra Mountain View e il Governo italiano con l’iniziativa ‘’crescereindigitale.it’

Google si rivolge a 700 mila giovani

Sono quelli già iscritti al programma ‘’Garanzia Giovani’’ del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. potranno accedere a corsi sulle competenze digitali svolti da figure di spicco come Vint Cerf

di Davide De Vecchi

Dopo la piattaforma per il ‘’Made in Italy’’ in partnership con il Ministero dell’Agricoltura e il patrocinio del Ministero dello Sviluppo, cresce la collaborazione di Google con il Governo italiano. E’ la volta dell’iniziativa “crescereindigitale.it” che offre ai 700.000 giovani, già iscritti al programma “Garanzia Giovani’’ del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la possibilità di accedere a corsi sulle competenze digitali svolti da figure di spicco come Vint Cerf, Chief Internet Evangelist di Google, nonché accademici e professionisti del settore. Inoltre, la Fondazione Google contribuisce all’affiancamento del training online con laboratori sul territorio, promossi da Unioncamere, con 200 mila

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euro versati all’istituto di ricerche Tagliacarne, che fa capo alle Camere di Commercio. Il progetto, come ha spiegato il Ministro Giuliano Poletti, punta da un lato ad aumentare la possibilità di occupazione agli iscritti alla piattaforma promossa dalla Ue, “Garanzia Giovani’’, offrendo l’acquisizione, a costo zero, di competenze molto richieste sul mercato del lavoro. Dall’altro, è un’opportunità per favorire la conoscenza del digitale

giuliano poletti

presso le Pmi, fra le quali ben il 40 per cento non sa ancora come utilizzarlo. «Innalzare le competenze digitali nei ragazzi - ha sottolineato il Presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello - per trasferirle poi alle imprese». A conclusione del percorso formativo base, chi supererà il test sarà selezionato per accedere ai laboratori sul territorio e agli incontri con le imprese per attivare 3.000 tirocini formativi, retribuiti con 500 euro al mese per la durata di sei mesi. Ad oggi hanno aderito 500 imprese soprattutto del Veneto, Toscana, Lombardia, Abruzzo e Campania. In caso di successiva assunzione del tirocinante le aziende potranno beneficiare di incentivi fino a 6.000 euro finanziati dal progetto “Garanzia Giovani’’. Infine, tenuto conto dell’allarme della Commissione Europea, secondo la quale entro il 2020 ben 900.000 posti di lavoro rischiano di restare vacanti per carenza di competenze digitali, nonché del ritardo dell’Italia proprio nell’ambito digitale, secondo Diego Ciulli, Public Policy Manager di Google Italia, «trasformare i giovani in digitalizzatori dell’economia italiana può essere una via per promuovere sia la innovazione del sistema produttivo, sia per creare nuove opportunità di lavoro». ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015

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MARKET PLACE marketing interattivo Arriva San Carlo

- Highlander: ed ecco che il lancio assume caratteri epici con A-Tono

il nuovo sito lanciato da zoocom mette a disposizione le soluzioni più innovative di native advertising

SOS Studenti, Social Reality e Kijiji.it si rivolgono al mondo degli universitari

Una strategia con soluzioni di Custom Content Interattivi, Brand Stories, Native Promotion Teaser e Social Discovery di Daniele Bologna

Kijiji.it comunica agli studenti universitari fuori sede con un’attività di native advertising su SOS Studenti, il nuovo sito lanciato da ZooCom e rivolto ai giovani 1825enni e agli studenti universitari. Per aumentare la brand awareness del brand presso il target, e in particolare verso gli studenti fuori sede, il team creativo di ZooCom insieme a quello di Social Reality hanno creato un progetto interamente basato sui contenuti. Sono stati realizzati due Custom Content,

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concepiti per attrarre l’attenzione e ingaggiare il target usando il registro dell’ironia, al fine di sensibilizzare gli universitari sul tema della qualità degli annunci online e dell’importanza di un partner solido per la ricerca dell’alloggio. Un tono di voce vicino al target, per il Custom Content con format listicle “Le 10 case da incubo in cui non vorresti mai capitare” che punta a catturare l’interesse del lettore proponendo una tematica molto vicina alle reali esperienze e ai concreti bisogni degli studenti universitari. Per sviluppare il

tema della qualità delle inserzioni online è invece stato realizzato un Custom Content interattivo, il “Generatore di Annunci Improbabili”, grazie al quale è possibile per gli utenti produrre annunci di alloggi al limite del possibile; un’inserzione surreale che strappa un sorriso e crea la voglia di sperimentare le successive. Entrambe le soluzioni permettono all’utente di sdrammatizzare un’esperienza vissuta come frustrante dagli studenti e posizionano Kijiji.it come referente principale per semplificare la ricerca di un alloggio. Un pas-

satempo online che, oltre a creare un legame di vicinanza con il target, fa divertire e riflettere sulla qualità degli annunci presenti dimostrando la necessità di avere un sito autorevole per cercare o pubblicare un’inserzione. Grazie al format di native advertising “Brand Stories” SOS Studenti ha dato modo a Kijiji.it di entrare in contatto direttamente con gli utenti presentandosi come autore del contenuto e creando una relazione di forte prossimità. I due Custom Content sono stati lanciati dalla Fan Page del sito SOS Studenti,

che conta ad oggi 190.000 fan e promossi sul sito SOS Studenti attraverso i Native Promotion Teaser ovvero dei native ad placements distribuiti nel flusso del contenuti editoriali e, in recirculation, tra gli articoli correlati. A ulteriore sostegno dell’iniziativa messa in campo anche l’amplificazione su social tramite il programma di Social Content Discovery sul Network di FanPage ZooCom. A ideare e gestire la campagna è Social Reality Inc., azienda leader nello sviluppo di tecnologie e piattaforme per l’automatizzazione della pubblicità online. Questa iniziativa di native advertising rientra in un piano media più ampio di social e mobile advertising, basato sull’utilizzo della piattaforma proprietaria SRAX e della tecnologia di SRAX Delta per aumentare awareness ed engagement per il sito www.kijiji.it e la nuova mobile app.

San Carlo Gruppo Alimentare, numero uno in Italia nel settore chips & snack, affida ad A-Tono, azienda/ agenzia leader nel marketing interattivo multicanale, la gestione della comunicazione delle nuove patatine Highlander, dedicate al pubblico dei 18-24enni. I millennial trovano forza e sostegno all’interno dei loro piccoli “clan”. Highlander, con i suoi quattro gusti e i suoi quattro protagonisti, si fa portavoce del bisogno di unione e condivisione, con lo spirito sfrontato caratteristico delle Highlands. Per questo sono stati identificati i canali social, con Facebook e Instagram in prima linea, come gli strumenti più efficaci per incontrare il target di riferimento, colpirne l’attenzione e conquistarlo. Per stimolare il passaparola, creare e far crescere la fanbase, il lancio ha avuto come fulcro l’attività di digital pr svolta con blogger di ambiti lifestyle, fashion e food, che sono stati i destinatari di un ricco buzz kit, che ha permesso di raggiungere fin dai primi giorni il target più predisposto per le successive iniziative e alla condivisione e diffusione dei contenuti. Il sito e la pagina Facebook sono stati, quindi, il punto di partenza per la successiva iniziativa: il concorso denominato “Yes we Clan”. Ogni utente viene invitato a coinvolgere altri tre amici per costruire il suo clan e vincere fantastici premi attraverso la produzione di epici video personalizzati. In palio ricchi premi giornalieri e settimanali tra cui forniture di patatine Highlander e buoni spesa dal valore di 500 euro, oltre a un viaggio nelle Highlands per quattro persone dal valore di 10.000 euro come premio finale per il clan con il video più originale.

ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015



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COVER STORY

Per i brand del comparto una crescita del 4 per cento nelle performance

Nel digitale il lusso piace Un dato incoraggiante, ma bisogna fare meglio: servono più coerenza e una maggiore dose di incisività. Lo sottolinea l’analisi approfondita di ContactLab in collaborazione con Exane BNP Paribas 16

di

Daniele Bologna

Continuano a crescere, intoro al 4%, le performance digitali dei trenta brand del lusso analizzati da ContactLab, leader nell’offerta di servizi e soluzioni di digital engagement, ed Exane BNP Paribas nella terza edizione

della “Digital Competitive Map - Citius, Altius, Fortius”: si fanno progressi sia per fornire un’esperienza digitale sempre più soddisfacente al consumatore (+4%), e nello stesso tempo si continua a puntare sull’ecommerce come leva strategica per il business, esplodendone i con-

fini a livello geografico, efficientando i processi, arricchendo e personalizzando l’esperienza di acquisto online del consumatore (una crescita del +3% sull’asse dell’ecommerce strategic reach). Il report è scaricabile su www.contactlab.com/it/ risorsa-in-evidenza/digi-

tal-competitive-map-citius-altius-fortius. I maggiori sforzi in questi ultimi mesi (la precedente rilevazione risale a gennaio 2015) si sono concentrati sul miglioramento dell’esperienza di navigazione (+7%), che viene resa sempre più fruibile, piacevole e imme-

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DIGITAL COMPETITIVE MAP: July 2015 • Citius, Altius, Fortius

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Balenciaga, Fendi and Dior lead on customer engagement by targeting their marketing although most Brands are still far from having best practices

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Customer Engagement Experience

Source: ContactLab Analysis • bit.ly/DigitalCMap15

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July 2015 • Citius, Altius, Fortius Bottega Ven eta

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Source: ContactLab Analysis • bit.ly/DigitalCMap15

diata; alcuni brand, inoltre, sono particolarmente attivi nell’offrire servizi personalizzati ed esclusivi

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alla clientela e a garantire un’esperienza cross-canale (dall’online al negozio e viceversa) fluida, ma co-

Cresciute, dunque, le performance nel primo semestre 2015, ma in modo disomogeneo. C’è chi punta a migliorare la brand experience digitale, chi fa scelte strategiche volte a raggiungere sempre più consumatori in tutto il mondo: la crescita è disomogenea, per certi aspetti ancora acerba, e denota “individualismo” nelle scelte strategiche di ogni brand o gruppo analizzato.

stituiscono delle eccezioni poiché in generale questi due aspetti sono quelli su cui i trenta brand ana-

lizzati da ContactLab faticano ancora ad esprimere il loro potenziale. La Digital Competitive Map, che in questa edizione ha introdotto nuovi parametri quantitativi per un totale di 85, ci indica a colpo d’occhio quali brand hanno fatto i maggiori progressi: sono Ralph Lauren, Loro Piana e Givenchy, che hanno saputo evolversi tanto sull’asse dell’“ecommerce strategic reach” quanto su quello della “digital customer experience”. Burberry continua a mantenere saldo il suo primato nell’asse dell’“ecommerce strategic reach”, che più ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


are you ready for

social

interaction?


COVER STORY When it comes to e-mail interactions, Burberry, Cartier

Customer Engagement Strategy:

and Louis Vuitton lead with 11 strategic languages

Email Reach, Email Languages

DIGITAL COMPETITIVE MAP: July 2015 • Citius, Altius, Fortius

used languages (total)

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Givenchy

Dolce & Gabbana

Source: ContactLab Analysis • bit.ly/DigitalCMap15

Country covered in English

Burberry is at the top of the proficiency league in terms of strategic reach. Gucci and LV excel in the quality of the Digital Customer Experience provided.

New Digital Competitive Map

DIGITAL COMPETITIVE MAP: July 2015 • Citius, Altius, Fortius

70

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Max Score 60

Burberry

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Brunello Cucinelli Armani

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Valentino

Strategic Reach

Arena digitale «L’arena digitale, e con essa la crescita delle performance dei brand del lusso, non è più soltanto una frontiera, ma un vero traguardo aziendale da raggiungere scegliendo una propria strategia, spesso molto differente tra i vari competitor, che può portare allo specializzarsi in una o più aree di intervento tralasciandone però altre - dichiara Marco Pozzi, Senior Advisor di ContactLab e ideatore della Digital Competitive Map -. Ad oggi ne emerge, e i risultati del monitoraggio di questa Digital Competitive Map ne sono la prova, una crescita disomogenea, su alcuni versanti digitali ancora acerba, che spesso denota individualismo e incoerenza complessiva nelle scelte strategiche dei brand analizzati. La crescita delle performance digitali c’è ed è un dato di fatto da quando possiamo confrontare i nostri dati con le prime

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E

Cartier Louis Vuitton

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rappresenta le decisioni dell’alta direzione: il suo ecommerce copre moltissimi Paesi, usa undici lingue di importanza strategica (sia sul web sia per fare email marketing) e offre online tutta la sua gamma di prodotti. Armani, Cucinelli e Ralph Lauren lo seguono a una certa distanza. Burberry rimane però indietro quanto a capacità di offrire un’esperienza digitale propria dei marchi del lusso, fattore in cui eccellono, invece, Gucci e Louis Vuitton, contendendosi il primato.

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Gucci

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Digital Customer Experience Proficiency

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Good performances in Customer Experience

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Good performances in Strategic Reach

Source: ContactLab Analysis • bit.ly/DigitalCMap15

ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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COM

COVER STORY

rivelazioni; sono risultati incoraggianti, ma i brand ora devono fare meglio e accelerare, impegnarsi con scelte coerenti a tutto campo sia sulle variabili strategiche che operative, il che necessariamente richiede la guida dell’Alta Direzione con il supporto costruttivo delle principali funzioni aziendali, in primis Retail per sfruttare appieno il potenziale della cross-canalità online/offline e Marketing per aumentare l’efficacia del Customer Engagement». Gucci e Vuitton non sono gli unici ad aver puntato sul coinvolgimento dei consumatori: anche brand come Cartier, Tiffany, Balenciaga e Tod’s si prendono cura dell’esperienza digitale del cliente sia attraverso il sito web sia interagendo con il consumatore via email. Sempre più brand, infatti, oggi cercano di conquistare il cuore del consumatore offrendo online numerosi servizi personalizzati, come l’assistenza telefonica o via email, unite alla possibilità di fissare un appuntamento in boutique per provare il prodotto. Molti brand offrono poi la possibilità di personalizzare l’oggetto acquistato, non solo cucendo o incidendo le proprie cifre, ma anche permettendo di scegliere la qualità o il colore di tes-

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leadership consolidata guadagnata sul campo: oltre quota mille clienti Dal 1998 ContactLab è uno dei market leader nel campo del digital direct marketing con una propria piattaforma software SaaS per la gestione e l’invio di campagne email, sms e push notification. Negli corso degli anni ha saputo acquisire oltre mille clienti. L’azienda guidata da Massimo Fubini ha ampliato e consolidato nel tempo un’offerta unica, integrando alla piattaforma tecnologica per l’outbound messaging servizi a valore aggiunto per massimizzare il customer engagement attraverso il digital direct marketing, con l’obiettivo di generare risultati di business misurabili. Integrando expertise di progettazione, pianificazione, esecuzione ed analisi, l’approccio strategico di ContactLab vede il digital digital direct marketing come canale di contatto digitale finalizzato al coinvolgimento attivo dei clienti, attraverso comunicazioni puntuali, pertinenti e personalizzate, in una prospettiva multi e omni-channel. ContactLab ha inoltre ideato e sviluppato NewsletterMonitor, una innovativa e mo,to apprezzata piattaforma di benchmarking in grado di offrire un punto di vista privilegiato sulle differenti strategie di email marketing dei propri competitor.

in questa foto massimo fubini, fondatore e ceo di contactlab, pioniere del digitale, dal 2011 primo email service provider iitaliano e oggi leader di mercato internazionale nel campo del digital direct marketing

suti e pellame. È il caso, ad esempio, di Fendi, Ferragamo, Zegna e Armani. Profilare l’utenza Restando in tema di personalizzazione e coinvolgimento ContactLab ed Exane hanno analizzato anche la capacità dei brand di profilare la propria utenza e ottimizzare le loro campagne marketing realizzate via email. Così, ad esempio, Balenciaga, Dior e Fendi primeggiano, mostrando una cura particolare nel rendere anche l’esperienza di ricezione di una newsletter qualcosa di unico: adattamento dell’email per mobile, segmentazione uomo/donna, coerenza tra i prodotti proposti e la pagina di atterraggio sul sito, email emozionali grazie all’uso di video o gif animate e così via. In

generale però, soprattutto per quegli aspetti legati ad una strategia complessa di digital direct marketing, la maggior parte dei brand è ben lontana dall’aver adottato le migliori pratiche a conoscenza degli esperti. Alcuni brand lavorano sempre meglio non solo sugli aspetti legati all’esperienza di acquisto online ma anche migliorando gli aspetti logistici. Ne sono un esempio Gucci, Balenciaga, Bottega Veneta, Brunello Cucinelli, Prada, Saint-Laurent, Givenchy e Prada. A pagare maggiormente il prezzo del progresso degli altri servizi è l’offerta legata all’interoperabilità tra online e offline, come si evince dalle rilevazioni effettuate per costruire la Digital Competitive Map. Gestione complessa

A causa della complessità di gestione, i cross channel services sono i più penalizzati: serve trasparenza e una grande capacità di gestione del magazzino per poterli offrire. Sono ancora pochissimi, ad esempio, quei brand che consentono il ritiro in negozio dopo l’acquisto online; ancor meno quelli che dal negozio predispongono sistemi per effettuare l’acquisto online, per sopperire magari alla mancanza di un colore o di una taglia di un prodotto desiderato dal cliente. Solo sette brand su trenta danno la possibilità di visualizzare sul sito la disponibilità del prodotto in negozio. Va meglio per i servizi di cambio e reso che, seppure con varie limitazioni o vincoli, vengono offerti da poco più della metà dei brand analizzati.

ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


COM

COM PANY

Un lungo lavoro preparatorio per il social network, che ora ha pronta una soluzione di particolare innovazione

Instagram ha aperto all’advertising per le piccole e grandi aziende di tutto il mondo

funzionalità con risultati molto incoraggianti e si sta assistendo ad un significativo incremento di richieste da parte degli inserzionisti, in particolare in settori quali e-commerce, turismo, intrattenimento e commercio al dettaglio.

Grazie alla tecnologia e alle infrastrutture della piattaforma pubblicitaria di Facebook, è ora semplice per gli inserzionisti veicolare i propri messaggi nella maniera più efficace di Vera Modesto

luca colombo

Negli ultimi mesi in casa Instagram si è valorato a fondo per rendere le ads disponibili ad un numero maggiore di aziende e, a partire dal mese di settembre, sempre più imprese di dimensioni diverse possono effettuare campagne pubblicitarie su Instagram. Le ads sono adesso disponibili in trenta nuovi mercati, tra cui Italia, Corea del Sud, Spagna, India e Messico, mentre dal 30 settembre saranno fruibili in tutto il resto del mondo. Luca Colombo, Country Manager

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di Facebook Italia, commenta così l’innovazione: «Siamo entusiasti di questo ulteriore passo avanti fatto dalla piattaforma, che permetterà alla nostra comunità di connettersi meglio e in modo più diretto con i brand che amano. Le nuove funzionalità che introduciamo permetteranno ad aziende, grandi e piccole, di raggiungere i propri obiet-

tivi di business, offrendo contenuti di forte ispirazione e di altissima qualità visiva». Grazie alla tecnologia e alle infrastrutture della piattaforma pubblicitaria di Facebook, è ora semplice per gli inserzionisti veicolare i propri messaggi nella maniera più efficace, raggiungendo le persone in base ai loro interessi - che si tratti di moda, sport, auto-

mobili o cibo. Inoltre, sono ora disponibili nuovi formati pubblicitari per permettere alle aziende di raggiungere i loro obiettivi di business e agli utenti di conoscere al meglio ciò che più interessa loro, o anche acquistare un prodotto direttamente attraverso Instagram. Nel corso dell’estate, aziende di ogni tipo e dimensione hanno testato le nuove

Aiutare a raggiungere gli obiettivi di business Le persone vanno su Instagram per trovare ispirazione e in questo contesto le ads permettono di raggiungere e stimolare i consumatori. E le stesse ads su Instagram hanno dimostrato di portare importanti risultati a livello di branding: il 97% delle campagne su Instagram ha generato un aumento significativo dell’adv recall (il ricordo di prodotti e brand a seguito di un’ esposizione ad una comunicazione pubblicitaria su Instagram). Ora, con l’aggiunta di nuovi formati pubblicitari, è possibile aiutare le aziende a raggiungere ulteriori obiettivi di marketing: dai click sui loro siti alle installazioni di app per mobile. Ad esempio, Gilt Groupe, grazie a una campagna su Instagram per raggiungere nuovi consumatori, ha incrementato dell’85% le installazioni della sua app.

Gli annunci pubblicitari per il sito di prodotti di design e arredamento Made.com ha portato a un aumento del 10% del valore degli ordini online rispetto al loro benchmark. La campagna realizzata dallo sviluppatore di giochi Kabam, ha portato a un aumento del numero di giocatori oltre che a un incremento del tempo speso sulla piattaforma e a un aumento degli acquisti online. Infine, The North Face ha utilizzato immagini iconiche per aumentare l’awareness della sua campagna “Believe the Impossible”, con risultati che hanno dimostrato alto engagement degli utenti. Adesso si può fare di più Migliaia di aziende di tutto il mondo già utilizzano Instagram come loro vetrina. Adesso l’obiettivo è rendere più semplice ed efficace l’utilizzo della piattaforma con soluzioni che vanno dal brand al direct-response. E vengono annunciate anche delle nuove funzionalità. La prima riguarda foto e video in formato panoramico (rettangolare), per permettere nuove soluzioni creative e uno stile visivo più cinematografico negli annunci pubblicitari; poi, ecco video ads della durata fino a 30 secondi, per raccontare storie più ricche e complete; e ancora Marquee, un nuovo prodotto premium che aiuterà i marchi ad incrementare la propria awareness, raggiungendo un target più ampio in poco tem-

po, ideale per eventi quali la premiere di un film o il lancio di un nuovo prodotto. Infine, strumenti di delivery e ottimizzazione per gestire al meglio le campagne su Facebook e su Instagram L’obiettivo finale L’obiettivo finale è consentire alle aziende di ogni dimensione di raggiungere attraverso Instagram un maggiore numero di persone con annunci rilevanti e, allo stesso tempo, continuare a migliorare i meccanismi di feedback per permettere alle persone un maggiore controllo sugli annunci che vedono.

Le prime aziende che hanno sperimentato i formati ads sul mercato italiano sono Audi Italia, Carrera, Chupa Chups, Ford Italia, illycaffè, Mercedes-Benz Italia, Samsung Italia, Toyota Italia, Warner Bros. Entertainment Italia, yoox.com. Marco Seregni, Commercial Director, Perfetti Van Melle ha dichiarato: «Tramite la fotografia si raccontano vere e proprie storie, si fissano momenti di vita quotidiana e suggestioni. Le immagini creano desiderio e stimolano la curiosità della gente. Siamo entusiasti quindi di avere una nuova e grandiosa opportunità per raggiungere le persone; Instagram che è luogo di ispirazione e creatività per eccellenza ci consente di farlo in modo nuovo ed originale, utilizzando il linguaggio universale delle immagini».

ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


Come si crea la pubblicità intelligente.

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REAL TIME BIDDING

Rocket Fuel in 4 passaggi.

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REAL RESULTS


COM

ME DIA

Grande successo per “Fear The Walking Dead”, in dieci milioni davanti alla tv

serie. Tuttavia, quanto visto nelle prime tre puntate appare per lo meno incoraggiante.

Lo spin-off di “The Walking Dead” ora conquista gli Usa

L’attesa per la serie televisiva era veramente tanta, ma nessuno si sarebbe mai aspettato un esordio da record di

Sarà che in America la tv d’estate non va mai in vacanza, sarà che “The Walking Dead” ha creato un immaginario così forte che è impossibile non parlare dei suoi morti viventi, sarà che l’attesa era veramente tanta, ma nessuno si sarebbe mai aspettato un esordio da record per il suo spin-off. Basti pensare che i 64 minuti del pilot di “Fear The Walking Dead” hanno conquistato 10,1 milioni di spettatori su AMC, raddoppiando i 5,3 milioni che avevano seguito la premiere della serie madre nel 2010. I paragoni inevitabili tra i due show hanno dominato i commenti dei fan: dalle location alle ambientazioni, dalle storyline ai personaggi, passando per i tanto amati zombie. Dal confronto emergono una serie di affinità e anche sottili differenze fra le due seguitissime serie.

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da quanto visto, scappa da quel posto a gambe levate ma viene investito da una macchina. Particolare è inoltre la scelta della chiesa abbandonata, uno dei luoghi privilegiati anche in “The Walking Dead”, come si è potuto vedere nel corso della sua quinta stagione.

Marianna Marcovich

L’epidemia ha inizio “Fear the Walking Dead” focalizza l’attenzione su una famiglia molto problematica (madre divorziata, figlio tossicodipendente, compagno della donna poco accettato dai figli di lei) a Los Angeles. Il virus sta iniziando a propagarsi, ci sono i primi inequivocabili segnali e la confusione regna sovrana. Non vengono date spiegazioni così come nella serie ma-

dre, ma è interessante notare le reazioni della gente nella fase zero dell’epidemia. La gestione della tensione, soprattutto nella seconda puntata, è ottima. Ospedale e chiesa Ricordate l’inizio di “The Walking Dead”? C’è Rick che si risveglia dal coma in un ospedale e trova un mondo pieno di zombie ad attenderlo. In “Fear the Walking Dead”, inve-

ce, è Nick, un ragazzo che fa abuso di droghe, a finire tra dottori e infermieri. Fin qui tutto normale, ma la cosa interessante è perché è finito lì dentro. Non consapevole se era la realtà o erano le sue allucinazioni a trarlo in inganno, ha osservato alcuni suoi amici mangiarsi a vicenda dentro una chiesa abbandonata, diventata un rifugio per tossicodipendenti. Spaventato a morte

E gli zombie? Come detto, siamo nella fase zero. Nel mondo di “Fear the Walking Dead” ci sono più uomini che morti viventi, è vero, ma l’impressione è che la proporzione cambierà da lì a poco. Di zombie se ne vede qualcuno, soprattutto alla fine del pilot, e capiterà sempre più spesso di vederne. Viste le tempistiche diverse con la serie madre, in cui ci troviamo nel bel mezzo dell’epidemia, non è una cosa che stupisce. Cliff Curtis, uno dei protagonisti di “Fear the Walking Dead”, ha avvisato i telespettatori su

ComingSoon: “Se il pubblico vuole più azione, più zombie, più armi, più scene violente, può tranquillamente trovare tutto questo nell’altra serie”. Dramma familiare Se non fossero già a conoscenza di quanto accaduto in “The Walking Dead” forse tanti telespettatori avrebbero smesso di vedere il pilot del suo spin-off ben prima della conclusione. La prima puntata era difatti molto lenta, non capitava granché, la tensione sembrava un concetto sconosciuto, il propagarsi dell’epidemia rimaneva sullo sfondo per una buona mezz’ora; e si è dato, forse, un eccessivo peso alle dinamiche familiari dei protagonisti. Scelta ragionevole, coraggiosa per certi versi, ma anche un po’ discutibile. Se avranno avuto ragione gli autori lo capiremo alla fine del primo ciclo di puntate della

Il cast e gli autori “Fear the Walking Dead”, così come la serie madre, avrà una prima stagione composta da sei episodi. I produttori dei due show sono gli stessi, con Robert Kirkman sempre attento allo sviluppo creativo in qualità di showrunner, in collaborazione stavolta con Dave Erickson, già apprezzato come sceneggiatore in “Sons of Anarchy” e “Low Winter Sun”. Tra i protagonisti spazio a Cliff Curtis, Kim Dickens, Alycia Jasmin Debnam-Carey e Frank Dillane. Quest’ultimo lo si rcorda nei panni di Tom Riddle nella saga di “Harry Potter”. Ma dove vedere “Fear The Walking Dead” in Italia? Bella domanda, a cui nessuno al momento sa rispondere. Se su “The Walking Dead” Fox su Sky ha investito parecchio con la messa in onda a 24 ore dalla diretta americana, diverso il discorso è per il suo spin-off. I diritti di “Fear the Walking Dead” sono stati acquistati da Horror Channel, canale della piattaforma Sky che però ha cessato le sue attività l’1 luglio. Come si suol dire, in un mondo dominato da zombie, chi vivrà vedrà.

ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015



COM

ME DIA

Il direttore dell’emittente di Confidustria, Roberto Napoletano, propone una giornata completamente rinnovata

menti e qualche lacrima di commozione, tutto sulla vita dei nostri cani.

Quella di Radio 24 è… tutta un’altra domenica Per la radio del Gruppo Il Sole 24 Ore in atto un profondo rinnovamento nel palinsesto domenicale

di

Dopo due anni alla direzione di Radio 24, realizzato il lavoro di arricchimento del palinsesto dal lunedì al venerdì, il direttore Roberto Napoletano ora propone una domenica tutta rinnovata. «“Con Radio 24 è tutta un’altra domenica” non è solo uno slogan - spiega lo stesso direttore di Radio 24 e direttore editoriale del Gruppo 24 Ore, Roberto Napoletano -. L’ambizione è quella di ripetere con la radio ciò che più di trent’anni fa Il Sole 24 Ore ha fatto con la Domenica del Sole: proporre un modo alternativo e alto di vivere il tempo libero. Per questo c’è una nuova “Nazionale” fatta di grandi conferme e di nuovi acquisti che scende in campo per regalare ai radioascoltatori una domenica che aiuti a pensare, a riflettere senza annoiarsi e a divertirsi con le voci più belle del cinema, la musica d’autore, la grande attualità e il racconto della storia, i con-

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la, Rosita Celentano e Pierluigi Pardo che animeranno, dal 13 settembre, la nuova domenica di Radio 24. Una domenica diversa con una programmazione piacevole da ascoltare e intelligente nei contenuti, una programmazione che accompagna ed emoziona.

Nicolò Franceschi

Volti e voci della nuova squadra

In questa foto giorgio napoletano, direttore in carica dell’emittene; sotto, da sinistra, maria latella, pierluigi pardo e gegè telesforo

sigli per affrontare le sfide quotidiane delle donne che lavorano e uno speciale processo al calcio che non può mancare nella domenica de-

gli italiani». Sono Giovanni Minoli, Gianluca Nicoletti, Enrico Ruggeri, Gegè Telesforo e Alessio Maurizi, Pino Insegno, Maria Latel-

Fuori dai luoghi comuni Fuori dal già sentito e dai luoghi comuni, fuori dall’informazione paludata e dai discorsi vuoti, per un viaggio tra racconto, fantasia, suoni e narrazione. Senza escludere lo sport, il grande cinema e la musica. Il nuovo pomeriggio di Radio 24 è tutto in diretta: alle 14:30 si parte per un viaggio con l’immaginazione attraverso tutti i mondi che si possono costruire ascoltando una voce. E’ un viaggio tra le voci più belle del cinema mondiale e della televisione italiana, nel quale ci conduce Pino Insegno con “Voice Anatomy”. Un viaggio nei mondi della voce: dal cinema alla vita quotidiana attraverso tut-

ti gli scenari che si possono costruire con lo strumento di comunicazione più diffuso e utile al mondo. Subito dopo, alle 17:00, è il momento di commentare le partite del giorno con Giovanni Capuano, Carlo Genta e Pierluigi Pardo in “Tutti Convocati week end”. Un processo alle partite dove il calcio giocato e i suoi protagonisti vengono messi a nudo con l’ironia e la competenza di Radio 24, uno spazio aperto alle opinioni degli ascoltatori e un confronto che non fa sconti a nessuno. Un appuntamento da non perdere per vivere la domenica calcistica e capire davvero un po’ di più il mondo del pallone. Novità del pomeriggio Tra le novità del pomeriggio, alle 14.00 un’altra “chicca”: con Filippo Astone in “Fabbrica 2.4”.Un viaggio nell’industria che cambia, l’appuntamento di Radio 24 con l’economia reale dove il protagonista è l’industria, la fabbricazione di oggetti che si toccano, dai microchip

ai derivati dell’acciaio, dalle viti alle vernici. Cercando di capire come sarà il suo futuro. Anche al mattino della domenica Radio 24 propone molte novità: si inizia alle 10:00 con Maria Latella in “Nessuna è perfetta”, viaggio dentro i luoghi non comuni dell’universo femminile, il primo programma radiofonico italiano dedicato alle donne che lavorano. Scansando i luoghi comuni ecco arrivare in soccorso i trucchi e i consigli delle donne di successo, tra un’intervista e un commento sull’attualità, per sapere cosa fare e cosa non dire. E per non prenderci troppo sul serio anche qualche sorriso, perché in fondo è domenica mattina! Alle 12:00, dopo il grande successo riscosso nel palinsesto estivo, arriva nel palinsesto autunnale l’imperdibile appuntamento con i nostri amici a quattro zampe: Rosita Celentano e Angelo Vaira in “Chiedimi se sono felice”. Il mondo dalla prospettiva del cane, che ci sveleranno, fra gag, risate, approfondi-

Dalla storia alle storie Ma non fiisce qui, perché le scelte di Napoletano mettono in fila una serie di novità davvero cosipicua. La “Nazionale” di Radio 24 vede, infatti, schierati la domenica anche gli appuntamenti consolidati di “Mix 24 - La storia”, il programma di Giovanni Minoli che va in onda dalle 20:00 e che intende ripercorre i grandi fatti della storia italiana e internazionale con audio originali e testimoni diretti. Poi, ecco i racconti reali e immaginari di vite in transito in “Il Treno va” di Gianluca Nicoletti, alle 11:00; e ancora: le storie sconosciute di vite straordinarie di Enrico Ruggeri ne “Il Falco e il Gabbiano”, alle 14:00, il jazz di Gegè Telesforo in “Sound Check” alle 19:00, “La zanzara Extra” alle 23:30 di Giuseppe Cruciani e David Parenzo. E alle 8:00 “Si può fare. Cronache da un paese migliore” di Alessio Maurizi e Carlo Gabardini. Completano il palinsesto domenicale i programmi curati dalla redazione di Radio 24. Spiccano “2024”, “Olympia”, “Voci d’Impresa”, “Essere e Avere” e “La prima volta”, oltre agli approfondimenti sulla musica classica e sui libri con “Musica Maestro” e “Un libro tira l’altro”.

ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


IL GRANDE CINEMA VI STA ASPETTANDO... NON PERDETE L’APPUNTAMENTO CON I FILM IN USCITA NELLE PROSSIME SETTIMANE!

SANGUE DEL MIO SANGUE

FANTASTIC 4

NO ESCAPE: COLPO DI STATO

DOVE ERAVAMO RIMASTI

INSIDE OUT 3D

DAL 9 SETTEMBRE AL CINEMA

DAL 10 SETTEMBRE AL CINEMA

DAL 10 SETTEMBRE AL CINEMA

DAL 10 SETTEMBRE AL CINEMA

DAL 16 SETTEMBRE AL CINEMA

GUARDA IL TRAILER

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TUTTE LO VOGLIONO

UN DISASTRO DI RAGAZZA

WE ARE YOUR FRIENDS

VIA DALLA PAZZA FOLLA

L’ATTESA

DAL 17 SETTEMBRE AL CINEMA

DAL 17 SETTEMBRE AL CINEMA

DAL 17 SETTEMBRE AL CINEMA

DAL 17 SETTEMBRE AL CINEMA

DAL 17 SETTEMBRE AL CINEMA

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Workplace innovativo

Protagonisti del ciclo prestigiose realtà internazionali d’ispirazione per aziende e startup

Microsoft, FedEx, Nasa e Amadeus: un mese di appuntamenti imperdibili A Copernico, il workspace innovativo di Milano, si parlerà di internet of things, global economy, missioni esplorative nello spazio, di turismo e di social media di Matteo Dedè

Copernico, l’ecosistema milanese dell’innovazione di via Copernico 38, a settembre apre le porte per un fitto calendario di eventi dedicati a ispirare, formare, crescere. Importanti corporation - da Microsoft ad Amadeus, dalla Nasa a FedEx - e speaker internazionali saranno i protagonisti di momenti di incontro e approfondimento su temi di forte attualità. Si parlerà di Internet of Things, Global Economy, Branding from Below e Organi-

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zation Design. Apre le danze il ciclo di appuntamenti di Microsoft dedicati a imprese e startup. Si tratta di tre workshop dedicati a Cross Platform Mobile: il primo lo scorso 9 settembre, quando si è parlato di Cloud, ora il 17 settembre alle 9:00 e il 22 settembre alla stessa ora, con focus su Internet of Things. Il tutto presso lo spazio Microsoft in Copernico. Il 18 settembre, alle 11:00, è la volta di “L’incontro tra network fisici e virtuali”, speech di Rajesh Subramaniam, Vice Presidente di FedEx, che

si concentrerà sul “FedEx Access Effect”, ovvero sull’influenza dei network e del commercio globale nella crescita e nello sviluppo delle imprese. Il 21 settembre alle ore 19:00 Kathy Laurini, Senior Advisor, Exploration and Space Operations della Nasa, con “The future of Human Space Exploration” anticiperà le sfide che saranno affrontate nei prossimi cinquant’anni: dai progetti di ricerca per migliorare la qualità della vita degli astronauti in missione su Marte allo sviluppo di missioni di scoperta del

sistema solare. “Turismo e social media” è il tema dell’incontro con Amadeus Innovation Time che si tiene il 23 settembre alle 19.00. Il mercato turistico “conversa” sempre di più attraverso il web: nei blog e nelle piattaforme di social media vengono condivise esperienze di viaggio riportando, quanto mai prima, il tema della reputazione al centro. Oltre a Tommaso Vincenzetti, Marketing & Business Development Director Amadeus Italia, interverrà Roberta Milano, consulente, docente universitaria all’Uni-

versità Cattolica di Milano, esperta di turismo digitale. Coppa + Landini, l’innovation agency specializzata in branding, si concentra invece su “Branding from Below” con l’appuntamento Explore Talk dedicato a innovazione lean e dinamiche del social business. Durante la serata saranno presentati i cinque pilastri del modello di Branding from Below, risultanti dall’analisi delle procedure comuni nelle imprese e startup di successo. L’incontro si tiene il 29 settembre alle 19:00. Gli incontri sono

Copernico è il workspace innovativo di Milano che abilita le connessioni e il networking per supportare l’innovazione. La rivoluzione di Copernico inizia dallo spazio di lavoro: 15.000 metri quadri di ambienti pensati per ospitare le diverse esigenze e attività. Uffici flessibili turn key e coworking per lavorare da soli o in team; Lounge e Club per concentrarsi e lavorare out of the box; sale meeting e teatro per organizzare e partecipare a eventi e iniziative di formazione. E per i momenti di svago, per coltivare le relazioni il Cafè, la palestra, il parco di 2.000 metri. In Copernico trovano la loro sede start-up, aziende, liberi professionisti che vogliono vivere in un contesto che supporta la crescita del loro business. Il progetto di design degli spazi è realizzato da Studio DC10.

tommaso vincenzetti

kathy laurini

aperti alla partecipazione, previa iscrizione sul sito di Copernico a questo link: http://www. copernicomilano.it/eventi. Per finire, si parlerà di Organization Design con le Masterclasses di European Organisation Design Forum che, per la prima volta in Italia, organizza con Copernico quattro percorsi dedicati ai temi fondamentali di questa disciplina. Il 30 settembre e il 1° ottobre - dalle 9:00 alle 18:00 - focus su come lo studio di strutture e processi aziendali che favoriscono innovazione e creativi-

tà supporta le imprese flessibili, dinamiche, pronte ai cambiamenti e alla crescita. Per partecipare alle Masterclass il costo è di 150 euro per un giorno e 200 euro per due giorni. E per chi fosse interessato ad approfondire ma non potrà partecipare alle Masterclass, Copernico, in collaborazione con l’European Organisation Design Forum, ha anche realizzato l’ebook “Reimagining Organisations, Reimagining Design” scaricabile a questo link.http://www.copernicomilano.it/eventi.

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LINK ecommerce

radiofonia

Il commercio online ha fatto passi da gigante dal 1995, quando nacque eBay. La piattaforma ha cambiato lo scenario di acquisti e vendite. In Italia, con eBay, 88 venditori sono diventati milionari.

Dopo le trattative in esclusiva con Mondadori per rilevare R101 che scadono il 20 settembre prossimo, Mediaset sarebbe pronta a un nuovo colpo nel settore radiofonico. L’occasione è fornita dal riassetto della partecipazione di Rcs Mediagroup nel gruppo Finelco (Radio Montecarlo, 105 e Virgin): la famiglia Hazan, azionista di maggioranza, ha esercitato il diritto di prelazione sulla quota di minoranza (45,5%) nell’ambito di un progetto di creazione di un nuovo polo radiofonico con Mediaset in cui potrebbero entrare le quattro emittenti.

Italiani milionari, con eBay sono 88

Mondadori crea un nuovo polo?

ANSA.IT

social network

Taylor Swift è al top su Instagram Nuovo record per Taylor Swift, la cantante americana: oltre a collezionare successi nelle classifiche e nei concerti, è diventata anche l’utente più seguito al mondo su Instagram. Con circa 45 milioni e 600 mila seguaci, ha superato anche Kim Kardashian, appena dietro con 45 milioni e 500 mila. Segue Beyoncé con 45 milioni. Sfruttando al massimo la potenzialità social della tecnologia, la nuova reginetta usa il suo profilo Instagram per comunicare con il pubblico, facendolo partecipare non solo alla vita professionale ma anche a quella privata.

MSN.COM

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REPUBBLICA.IT

scenari

Algoritmi in crisi, tornano gli umani

CORRIERE.IT

Un altro passaggio storico nell’industria mondiale: il fallimento degli algoritmi. Ovvero: il ritorno degli umani. Sembra incredibile: eppure ce lo dicono i tecnocrati 2.0 della Silicon Valley.

ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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Le opinioni degli addetti ai lavori raccolte da Marketing Week

I dati comportamentali faranno scomparire le demografiche? L’era digitale e i big data hanno permesso ai marketer di avere accesso a una grande quantità di informazioni sui comportamenti dei consumatori, permettendo azioni di targeting e segmentazione mutabili in tempo reale. Ma i dati demografici dominano ancora il media buying tradizionale di Valentina Lunardi

La morte - o meno - del targeting demografico è un argomento che, ad oggi, mostra una carenza di materiale di lettura. Infatti, il magazine britannico Marketing Week ha definito “il consumismo post-demografico” come una delle tendenze del 2015. In aggiunta, Mark Ritson, editorialista dello stesso magazine, ha recentemente argomentato come la customer information, derivata dal monitoramento di passate attività di search, navigazione su siti o interazione su Facebook, abbia ridimensionato l’importanza di genere ed età dei consumatori. Ma Ritson ha anche sottolineato che il vecchio stile di segmentazione demografica è tutt’altro che estinto, dal momento che è ancora necessario per definire un target al momento dell’acquisto di media tradizionali come la televisione. Il dibattito, dunque, appare come ancora molto vivo, come sottolineano le osservazioni raccolte da Marketing Week nel mondo dei marketer.

L’evoluzione del dato demografico L’argomento fondamentale contro il marketing demografico è che mentre nel mondo dei media pre-digitale era l’unico modo per raggiungere un’audience segmentata, l’era digitale e i big data hanno rivoluzionato il lavoro dei marketer. Armati di informazioni comportamentali precise sui singoli utenti, non c’è da stupirsi che molti

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marketer si interroghino sull’importanza delle tecniche di targeting di ampia portata, dal momento che la segmentazione comportamentale è in grado di adattarsi ai mutevoli interessi degli individuo, mentre la segmentazione demografica non può. Tuttavia, Chris Duncan, cmo di News Uk, pensa che vi siano precise ragioni per cui le analisi demografiche non scompariranno: “Non credo che vorrei vendere montascale senza avere un qualche dato di tipo demografico. Ci sono mercati in cui logiche di età e reddito, per esempio, sono fondamentali. Ed esistono ampie aree di prodotti in cui metriche generaliste sono ancora rilevanti”. Tali considerazioni includono i canali marketing più tradizionali, quali tv, radio e stampa, dove i big data sono meno diffusi. Infatti, invece di estinzione, molti marketer preferiscono utilizzare il termine evoluzione. “Siamo molto lontani da quando la segmentazione demografica diventerà superflua”, afferma Hannah Fisher, responsabile marketing di MoreThan, compagnia assicurativa. “È parte integrante dei nostri sistemi e processi in tutti i settori ed è un modo uniforme di acquisto di televisione, stampa e radio. Tuttavia, l’industria è in continua evoluzione e stiamo trovando nuovi modi per mettere a frutto il tradizionale approccio demografico”. Tom Lowes, responsabile del marketing on-line di Sykes Cottages, concorda sul cambiamento di approccio verificatosi in alcune aree del settore marketing: “Piuttosto che vedere la segmentazio-

Una priorità che

continua a esistere

Un marketer capace di definire esattamente quale sia il proprio target demografico non potrà che essere in grado di effettuare con congruenza la propria spesa di marketing

ne demografica come obsoleta, preferisco pensare a come non sia più il Santo Graal del marketing. La demografia è un pezzo importante del marketing e il ritratto del cliente, ma appunto è solo un pezzo dell’informazione”.

I comportamenti cambiano, la demografia no Il brand di calzature Dr. Martens ha avviato una collaborazione con Sailthru per creare profili più accurati dei propri clienti, piuttosto che ammassare grandi quantità di persone in cluster basati sullo stato di famiglia o sul reddito. “Sono molto più interessata alla segmentazione comportamentale”, afferma il direttore globale del marketing digitale della compagnia Brogan Savage. “Le segmentazioni comportamentali sono dinamiche, mentre i segmenti demografici lo sono molto meno”. Savage spiega, infatti, come l’essere bianca, londinese e donna è un fatto “che non cambierà nel prossimo futuro”. Quello che può cambiare, e molto velocemente, è come può realizzare i propri acquisti, navigare su internet e socializzare online. “L’impatto sul marketing è che i brand devono lavorare per essere più fluidi nel loro modo di comunicare. Non solo nella scelta dei canali da utilizzare, ma anche nel modo in cui presentano se stessi”. A questo proposito Tom Lowes di Sykes Cottage osserva: “Una persona non può cambiare istantaneamente i propri dati di genere, età, ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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LINK La nuova visione del digitale

per un uomo di marketing, oggi come oggi, lavorare in ambito digitale significa avere la necessità di mantenere la segmentazione in evoluzione continua

razza o reddito. Ma è libera di cambiare ciò che desidera quando preferisce, mutare il proprio comportamento quanto e quando desidera e programmare di fare qualcosa quando vuole. Se abbiamo accesso a questo genere di dati online individuali, chiunque può rientrare nelle nostre demografiche”. E questo è sia una benedizione che una maledizione per i marketer di oggi. Continua Lowes: “Non dobbiamo sentirci vincolati dai nostri dati demografici, ma spesso molti di noi lo sono. Un marketer che è in grado di definire con precisione quale sia il proprio target demografico sarà in grado di guidare efficacemente la propria spesa di marketing. Tuttavia, un marketer che comprende le demografie attuali e permette che siano plasmate da nuovi segnali e dati garantirà la continuità e la crescita della propria compagnia”. In effetti, la demografia tradizionale non cambia abbastanza frequentemente per fornire a un brand un vantaggio reale su un altro, ma individuare il cambiamento di comportamento all’interno di un gruppo demografico può significare la differenza tra successo e fallimento. Un esempio è stato l’aumento dei discount (trend in crescita in tutta Europa e particolarmente significativo in Gran Bretagna), come Aldi e Lidl, che hanno rispo-

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sto a precisi segnali del mercato. All’inizio di quest’anno una ricerca effettuata dalla forma di consulenza marketing Him ha stabilito che il 31% degli acquirenti di Aldi e Lidl appartenevano a gruppi demografici alto-spendenti, contro il 27% dei clienti con reddito basso. Il fatto che la classificazione sociale tradizionale non fornisca un’indicazione affidabile su quali consumatori siano interessati a prodotti scontati rafforza il fatto che i dati demografici non possono rappresentare l’unico mezzo di targeting. Naturalmente con i big data i marketer possono avvicinare molto di più lo sguardo verso i propri consumatori: enormi quantità di informazioni possono essere acquisite e utilizzate per indirizzare i messaggi giusti ai clienti giusti, al momento giusto.

menti specifici. Ma se stai utilizzando principalmente canali televisivi, puoi segmentare come preferisci, ma acquisterai visualizzazioni col metodo demografico dei media tradizionali”. Questo cambierà, ma ci vorrà del tempo. Nel 2015, per la pubblicità digitale è prevista una crescita del 12%, rendendo il Regno Unito il primo paese in cui una sterlina in ogni 2 sarà spesa per i media digitali; tuttavia, ciò significa che il 50% è utilizzato per i canali più tradizionali - televisione, radio e stampa - che vengono venduti a società di marketing basate su dati demografici. Emilio Sanz, chief technology officer di SalesGossip, osserva come gli acquirenti stiano sempre più utilizzando un mix di media online e offline per consumare contenuti. “La maggior parte dei pacchetti televisivi forniscono l’accesso alla versione online dei canali e molte persone ascoltano le proprie stazioni radio preferite attraverso app digitali o leggono la propria rivista preferita online”, spiega Sanz. “È ancora nelle fasi iniziali, ma nel corso dei prossimi cinque anni, l’uso della segmentazione comportamentale per segmentare i media offline sarà più diffusa, soprattutto grazie alla spinta del marketing alla ricerca di nuovi modi per segmentare il proprio pubblico e aumentare l’efficienza.

Segmentazione continua, anche offline “I marketer hanno molto più accesso di quanto abbiano mai avuto a insight dettagliati, informazioni e dati”, aggiunge Duncan di News Uk. “Quando lavori nel contesto digitale hai l’abilità unica di mantenere la segmentazione in evoluzione continua, perché puoi utilizzare i dati a disposizione all’interno dei canali online per assicurarti che stai indirizzando messaggi rilevanti a segANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Davide De Vecchi, Giacomo Broggi, Sebastiano Zeri, Vera Modesto Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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scattano le due giornate nella suggestiva location della reggia monzese. con la seat ibiza protagonista Oscar Lambrughi agli inizi degli anni ’80 si occupa di microprocessori, dei loro primi utilizzi nella programmazione nei campi elettromedicale, radiologia e imaging. collabora con Fuji Medical System, Dupont Medical, e Ilford. negli anni novanta gestisce progetti innovativi, quali la prima biblioteca digitale musicale, in rete, in Italia per la Fondazione Enrico Mattei (ENI), il primo portale di e.recruiting in Europa per Adecco, il sistema di certificazione in rete SIS per CANON. nel 2000 diventa CEO di Educom.it. garantisce supervisione a tutti i corsi di Office in modalità multimediale interattiva per IBM. dirige progetti di education per Adecco e Cisco, creando ambienti interattivi di simulazione coinvolgenti, utilizzando grafica 3D e ologrammi. segue il progetto scuola. com per DeAgostini, crea le prime piattaforme made in Italy di Testing OnLine (TestMagic) e di Web Survey (TargetReport). si interessa sempre di più di Web Marketing, inizialmente sul search, per poi affrontare ancora email marketing e, infine, Social Marketing. cura il blog digitalpharma

visioni

di

Matteo Dedè

supporto alle imprese sanitarie

nell’ambito digitale Negli ultimi anni il numero delle startup finalizzate allo sviluppo delle nuove tecnologie healthcare è aumentato considerevolmente. StartUp Health è un’organizzazione nata nel 2011 proprio per supportare le imprese sanitarie di ambito digital e aiutarle nel loro percorso di crescita. Situata a New York City, essa ha organizzato numerosi incontri tra imprenditori e potenziali investitori per discutere delle sfide e delle opportunità che si profilano all’ orizzonte. Proprio recentemente, StartUp Health ha potuto beneficiare di nuovi investimenti dall’esterno, tra cui uno particolarmente sostanzioso da parte di Aurora Health Care, una delle principali reti ospedaliere non profit degli Stati Uniti, che ammonta a 5 milioni di dollari. Il chief executive officer di Aurora, Nick Turkal, ha dichiarato che la collaborazione con StartUp è “significativa perché insieme possiamo identificare rapidamente le soluzioni di prossima generazione per le persone che curiamo. Viviamo in un’epoca dove ogni aspetto del-

le nostre vite sta venendo reinventato dalla tecnologia; è il momento di capire come queste innovazioni possano essere applicate per migliorare la salute e il benessere dei nostri pazienti. Con StartUp Health potremo farlo più velocemente e più efficacemente”. Ugualmente entusiasta Unity Stoakes, cofondatore e attuale presidente di StartUp Health, secondo cui “ogni aspetto dell’assistenza sanitaria sta venendo reinventato e non c’è modo migliore di velocizzare il processo che collaborare per fornire sia agli imprenditori che agli innovatori un supporto costante, competenze e risorse per far crescere il loro business. Aurora è l’ente perfetto per fare ciò”. In particolare, ad Aurora sarà garantito un accesso anticipato alle innovazioni proposte dalle imprese che si trovano sotto l’ala protettrice di StartUp Health, la quale utilizzerà i nuovi fondi per accelerare il loro sviluppo. Attualmente sono già più di cento le compagnie presenti nel portfolio di StartUp Health.

L’appuntamento di oggi e domani per gli MTV Digital Days 2015 vede come protagonista la Nuova SEAT Ibiza che, attraverso un progetto di branded entertainment pensato e gestito dal team MediaCom MBA con SEAT e MTV, sarà presente con contenuti differenziati su molteplici touchpoint. Il pubblico dell’Innovation Village degli MTV Digital Days 2015, situato presso la Tenda nei Giardini della Reggia di Monza, potrà vedere la Nuova SEAT Ibiza che, attraverso il sistema SEAT Full Link, permette la massima connessione tra smartphone e computer di bordo dell’auto, dando agli automobilisti la possibilità di essere sempre connessi. All’interno della location due hostess gireranno con un Twitter Mirror per rendere il pubblico protagonista del profilo Twitter di SEAT. A completare la presenza sul territorio due ulteriori servizi: courtesy car - con un servizio di spola tra stazione di Monza e Villa Reale (e viceversa) - e rete wi-fi gratuita in tutto il parco. SEAT sarà inoltre presente con un panel dedicato al tema “Sempre connessi: come utilizziamo la tecnologia”, domani dalle 16:00 alle 17:00, presso il Salone delle Feste. Relatori del panel: Antonio Bosio di Samsung e i The Kolors; a moderare, il giornalista Paolo Giordano. Uno dei punti cardini del progetto sarà un video innovativo proiettato durante le esibizioni delle due Electro Nights e il cui plot narrativo sarà un mix tra evento e brand, con immagini e colori che si adatteranno alle differenti basi musicali proposte dai dj. Il fil rouge delle attività sarà l’hashtag #NewIbiza4MTV, appositamente creato da H-Art, che lo utilizzerà come firma di tutti i contenuti creati per l’evento che vivranno sugli account social di SEAT (incluso Periscope). Infine, un’advertising videopill da 60 secondi andrà in onda sui canali MTV nelle settimane successive l’evento. Protagonisti, insieme a Nuova SEAT Ibiza, i Marnik (nella line-up degli MTV Digital Days 2015) che nell’advertorial racconteranno l’auto con un taglio on the (urban) road. ANNO VI | #140 | VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2015


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