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eventi

Mosaicoon e Phd indagano a fondo la sharing economy

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AnnO vi | #150 | veneRDÌ 25 SetteMBRe 2015

Si è svolta ieri a Mondello, in Sicilia, la prima giornata del prestigioso appuntamento “Evolutionary Wave”, che ha puntato i riflettori sull’andamento, le tendenze, i valori, i numeri dell’economia condivisa

i fatti del giorno

marketplace

company

media

L’attesa manifestazione sarà dal 5 al 7 ottobre, sempre ospitata da Milano

Si chiama #Maseratibeat il nuovo format ideato dall’agenzia O-One

Musica di qualità per celebrare una raccolta di fondi in favore dell’Unicef

Le anteprime da “IL”, magazine in edicola da oggi con Il Sole 24 Ore

Riparte IF! Italians Festival, ricco di ospiti internazionali

Originale branded entertainment per la Casa del Tridente

MSC aiuta i bambini in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo

Idee e Lifestyle, insieme in salsa contemporanea

scenario

L’email? Non tramonta mai…

26 link

coverstory

L’era delle Social Network News

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L’anatomia di Internet nella lettura di Akamai

Il leader mondiale nell’offerta di servizi di “Content Delivery Network” ha reso noti i nuovi risultati della propria analisi sullo “stato del web”

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eventi nella foto una suggestiva immagine di mondello, dove si sta svolgendo “evolutionary wave”. anche oggi sarà un’altra giornata di approfondimento e di particolare interesse, che 360com sta seguendo grazie a un suo inviato alla manifestazione. nelle foto a fianco, da sinistra, vittorio bucci e marco imparato

Nella suggestiva cornice di Mondello un viaggio alla scoperta di cosa accade nella sharing economy

“Evolutionary wave”: Mosaicoon e Phd Italia puntano i riflettori sull’economia condivisa

Nel primo dei due giorni dell’evento palermitano, 360com ha voluto intervistare Marco Imparato, chief product officer di Mosaicoon, e Vittorio Bucci, managing director di Phd Italia, per comprendere meglio come le società si sentano parte della rivoluzione industriale dei nostri tempi dal nostro inviato Giulia Zuffi

Nel pomeriggio di ieri ha avuto inizio l’attesio evento siciliano “Evolutionary Wave” nella cornice suggestiva di Mondello, a Palermo, dove ispirazionali ospiti di profilo internazionale, start upper all’avanguardia

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e manager di autentici giganti del mercato hanno condiviso le proprie esperienze per approfondire il tema della cosiddetta sharing economy e cercare di cavalcare, e magari anticipare, quest’onda evolutiva. L’evento, voluto da Mosaicoon e Phd Italia, nasce dal-

la comunione d’intenti dei due partner nel voler indagare lo “sharing approach”, consapevoli di poter essere motore propulsivo dello stesso riconoscendo la tecnologia come driver del cambiamento. La stessa mission è condivisa anche da Microsoft e Banzai Ad-

vertising, che hanno sposato da subito il progetto e che condividono in queste giornate la propria expertise. La sharing economy, una definizione ormai ricorrente, talmente di moda al punto da offuscare il significato rivoluzionario che custodisce. Ma qui a Palermo sono

tutti consapevoli della sua enorme potenza. In effetti, l’“economia condivisa” sta esercitando inesorabilmente un impatto rivoluzionario su tutte le industry con cui viene a contatto. Va a scardinare equilibri e meccanismi consolidati sotto la spinta propulsiva della tec-

nologia e il fatto che si tratti della rivoluzione industriale della nostra epoca non è più una voce da corridoio. 360com ha voluto intervistare Marco Imperato, chief product officer di Mosaicoon, e Vittorio Bucci, managing director di Phd Italia, proprio per cercare di comprendere meglio come le società si sentano parte di questa rivoluzione digitale. Come intende Mosaicoon essere attore della “sharing economy”? MI Mosaicoon ha sposato fin dalle sue origini il modello partecipativo collaborativo, basti guardare alle piattaforme proprietarie (Plavid, Tracking e Crevity) in cui sono messi a fattor comune professionisti e tecnologie. Vediamo la “collaborative economy” come una nuova forma di “intelligenza collettiva” che sta reinterpretando i modelli di consumo senza che nessuno vi si possa opporre. E non perché dietro i business che sfrut-

tano la sharing economy ci siano idee geniali, ma perchè danno un prodotto migliore, più velocemente, più trasparente. E spesso anche meno caro. Accorciano la filiera tra produttore e consumatore. E’ ciò che Mosaicoon ha intenzione di fare con il recente, nuovo posizionamento: unire tutte le piattaforme proprietarie, dando un unico servizio ai brand, dalla creazione al tracciamento dei video ads, eliminando i costi nel mezzo della filiera, garantendo sempre qualità altissima. Come si è evoluta la società, il cui ricordo della start up creatrice di viral video sembra ormai lontano? MI Per i primi due anni di vita di start up, Mosaicoon si è concentrata sulla produzione di video virali e sulla piattaforma ideata per la loro divulgazione “Plavid”. Si è arricchita di altre due piattaforme, con la funzione di creare (Crevity)

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eventi

La rivoluzione è in atto, ognuno deve trovare il proprio posto in questa foto, scattata ieri a palermo, un momento dei lavori di “evolutionary wave”, l’evento che sta radunando a mondello un nutrito gruppo di professionisti, manager, studiosi, esperti e giornalisti per discutere di sharing economy

e tracciare (Tracking), diventando una digital company in grado di affiancare i brand nella comunicazione multimediale. Oggi queste “platform” si stanno fondendo in un’unica interfaccia che possa supportare i clienti in modo agile, creativo ed efficace, identificando Mosaicoon come partner tecnologico. Il bando europeo “Oraizon 2020”, vinto da pochissimo, ci permetterà di accedere al finanziamento per lo sviluppo di

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questa piattaforma integrata che ci permetterà di fare la nostra parte all’interno di questa “economia collaborativa” che sta rivoluzionando la industry. Cosa intende parlando di sharing entertainment? MI In Mosaicoon crediamo che il modello di business della sharing economy possa essere applicato al mondo dell’enterteinment. Dalle ricerche che portiamo avanti costantemente emerge un

l’evento che si sta svolgendo in sicilia, voluto da Mosaicoon e Phd Italia, nasce dalla comunione d’intenti dei due partner nel voler indagare lo “sharing approach” di fronte al cambiamento profondo che riguarda la industry

dato principe: il video sarà lo strumento di comunicazione più efficace, ovviamente per il cambiamento radicale della audience. Dagli ultimi studi, negli Stati Uniti il consumo medio giornaliero di un adulto è di 5 ore e 30 minuti. E mentre il tempo davanti alla televisione diminuisce i dispositivi digitali impegnano già 1 ora e 30 del nostro sguardo. Anche gli investimenti della industry pubblicitaria, ovviamente, si stanno spostando;

si stima che nel 2017 ben 37 miliardi di dollari saranno destinati all’advertising video. Tutto questo perché la decisione d’acquisto dei consumatori è, per 600 miliardi l’anno, responsabilità della “generazione Z”. Non è vero, come si sente spesso dire, che la soglia d’attenzione di questi ragazzi, nati dopo il 1995, sia di 8 secondi. Sarebbe inferiore a quella di un pesce rosso. Questo ambìto target può riporre la propria attenzione per ore su contenuti video, quegli 8 secondi denotano il tempo in cui questo utente filtra un contenuto. E’ in realtà una forma di difesa dalla moltitudine di contenuti a cui è sottoposto. La soluzione vincente di Mosaicoon sta nella realizzazione di video che catturino l’attenzione di questi utenti entro questo lasso di tempo. Ovviamente divertendo. Perchè una agenzia globale come Phd ha scelto un partner “locale” come Mosaicoon per parlare di sharing economy? VB Mosaicoon è un’azienda italiana che rappresenta l’esempio virtuoso che vorremmo vedere realizzato da molti altri business nel nostro paese. Una società giovane, creativa e flessibile al cambiamento che sta raggiungendo importanti obiettivi grazie alla propria tenacia. Phd vuole esse-

re ambasciatrice di esempi come questo, consapevole che i classici modelli di business funzioneranno sempre meno, e si sta impegnando per essere sulla “cresta” di quest’ondata evolutiva. Da qui l’idea di fondere l’evento “Phd Evolution” con il “Marea Meeting” tenuto da Mosaicoon lo scorso anno, la cui crasi, che dà il nome all’iniziativa odierna, identifica la nostra comunione d’intenti. Parliamo di economia collaborativa e modelli di business “disruptive”, come la stessa scelta di organizzare un evento di questo tipo in riva al mare, in un luogo tanto lontano dal cuore della digital industry italiana. Come intende partecipare Phd Italia all’evoluzione della sharing economy? VB Phd è convinta che la rivoluzione in atto sia a senso unico, per tanto vuole porsi come parte attiva di questo cambiamento, la cui rotta non può essere invertita; e lo sta facendo cercando di capire cosa voglia dire per il consumatore, quali occasioni o nuovi business possa creare, sensibilizzare e condividere gli strumenti adatti a sfruttarla. Phd Italia ha oggi una divisione di ricerca focalizzata sulla sharing economy, l’ulteriore studio sarà presentato durante il prossimo “Sharitaly”, una piattaforma dedicata a map-

pare tutte le realtà “collaborative” d’Italia che, grazie a una inedita collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, includerà anche il mondo del crowdfounding. Attività pioneristiche su cui crediamo sia importante riflettere poiché i fenomeni di sharing economy sono molteplici e non tutti uguali. In questa molteplicità il confine tra l’istanza sociale e quella dedicata al profitto è molto sottile, a volte è preponderante l’una sull’altra, a volte vi è equilibrio, ma l’importante, per Phd oggi, è che si prenda coscienza del cambiamento che il mondo sta vivendo, che ognuno trovi il proprio posto al suo interno. Penso che per finalizzare questo processo sia necessaria una regolamentazione a sostegno di questo fenomeno, sia per proteggere gli utenti o i business ancora embrionali sia per “limitare” disruptive business che, supportati da grossi fondi d’investimento, possono distruggere l’intera concorrenza. Phd, oltre a essere un’agenzia media “tradizionale” ha l’ambizione di essere sempre più una società di consulenza per le aziende nelle strategie media e di comunicazione, dando rapidamente ai clienti soluzioni di valore e realmente applicabili. Per questo è impegnata costantemente nella ricerca e nel confronto con il mercato.

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i fatti del giorno

Eventi

Riparte IF! Italians Festival. quest’anno è atteso un eccezionale parterre di ospiti internazionali

La kermesse, organizzata e promossa da ADCI e AssoCom in partnership con Google, è in programma dal 5 al 7 novembre presso il Teatro Parenti di Milano. Aprirà ufficialmente questa seconda edizione l’artista concettuale, e pluripremiato direttore creativo sudafricano, Conn Bertish, al quale succederanno gli interventi di Lars Bastholm, Giovanni Perosino, Malika Ayane e la performance live esclusiva dei C’mon Tigre

Testimonainze di altissimo livello nelle foto a sinistra, a partire dall’alto: lars bastholm, global chief cretive officer di google/the zoo; conn bertish, executive creative director dell’agenzia quirk; la cantautrice malika ayane; infine, nella foto sotto, giovanni perosino, head of marketing communications di audi

di Ottavia Quartieri

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ta per partire l’IF! Italians Festival. Sono state, infatti, annunciate le date della seconda edizione della kermesse interamente dedicata alla creatività, organizzata e promossa da ADCI e AssoCom, in partnership con Google: si parte giovedì 5 novembre per una tre giorni interamente dedicata al mondo della creatività che si concluderà sabato 7 novembre. La manifestazione è in programma, così come lo scorso anno, al Teatro Franco Parenti di Milano e per questa seconda edizione il tema scelto dagli organizzatori è “Nutrire il cervello”. Un eccezionale parterre di ospiti internazionali interverrà in Via

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Pier Lombardo 14 nel capoluogo meneghino e nella giornata inaugurale del 5 novembre, a partire dalle 18:30, aprirà ufficialmente le danze, in anteprima assoluta italiana, Conn Bertish, artista concettuale e pluripremiato direttore creativo sudafricano sopravvissuto a una forma rara di cancro al cervello diagnosticata nel 2006 e definitivamente sconfitta nel 2013. Nato a Cape Town, in Sud Africa, nel 1972, Conn Bertish ha alle spalle una carriera di oltre quindici anni nel settore pubblicitario. Durante tutto il periodo della lotta contro il cancro è stato Executive Creative Director di JWT Cape Town e membro del JWT Global Creative Council, mentre dal 2013 è Executive Creative Director dell’agenzia Quirk, esperienza intervalla-

ta durante il 2010 da una felice parentesi al Cannes Lions Festival in qualità di giurato nella categoria Direct. Nell’aprile di quest’anno, invece, ha lanciato il progetto no-profit Cancer Dojo, una piattaforma digitale con app mobile in grado di fornire strumenti, contenuti e informazioni utili per aiutare le persone malate di cancro ad aumentare il loro tasso di sopravvivenza. Il video del progetto è disponibile a questo sito: https://youtu.be/LwgVUlJhx7Y. Per poter assistere alla straordinaria testimonianza di Bertish che, ripetiamo, parlerà in esclusiva nazionale proprio all’interno dell’IF

Festival, a partire da quest’anno è necessario premunirsi di un pass del costo di 15 euro valido per tutti e tre i giorni, con il quale sarà possibile accedere al foyer, alla Sala Grande e alla Sala A del teatro dove si svolgeranno i talk e gli incontri con i principali ospiti italiani e internazionali. A seguire, l’ouverture del Festival vedrà alternarsi all’interno della Sala Grande del Teatro Franco Parenti altri personaggi di spicco legati al mondo della comunicazione e della creatività. Si parte con Lars Bastholm, Global Chief Creative Officer di Google/The Zoo e uno dei massimi esperti di creatività digitale, per poi passare a Giovanni Perosino, Head of Marketing Communications di Audi AG, fino a Malika Ayane, una delle cantautrici attualmente più apprezzate del panorama musicale italiano sia dalla critica sia dal grande pubblico. Eclettica e raffinata, l’artista milanese di nascita sarà protagonista a IF! Italians Festival con un inedito talk dedicato alla creatività. Dunque, tra poco più di un mese sarà possibile assistere a dibattiti e confronti che pongono proprio al centro dell’attenzione generale il concetto di “creatività”, quella capacità intellettuale né logica né razionale per la quale noi italiani siamo famosi nel mondo e che ci ha reso protagonisti di grandi scoperte e imprese. Content Partners della manifewstazione sono: ABC Production, Clear Channel, DigitasLBi, FilmMaster Productions, Fox International Channels Italy, Heineken, Indiana Production, Moleskine e The BigMama. Cultural Partners: Teatro Franco Parenti, Berlin School of Creative Leadership e Festival OFFF Barcelona. Entertainment Partner: Elita. Technical Partners: Sopa Design, We Are Social. ANNO VI | #150| VENERDÌ 25 SETTEMBRE 2015



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i fatti del giorno

Incarichi

Trend

Simone Pepino, sales director smartclip, è la chiave per rafforzare la leadership Il nuovo ingresso nella società avrà la responsabilità della strategia di vendita e della definizione della proposta, lato clienti e agenzie, nonché del coordinamento del team commerciale italiano di Massimo Luiss Simone Pepino è stato nominato sales director da smartclip, azienda leader nel mercato del video advertising. In questa nuova posizione - si legge in una nota diramata dalla società - Pepino avrà la responsabilità della strategia di vendita e della definizione della proposta commerciale, lato clienti e agenzie, nonché del coordinamento del team di vendita dell’azienda per il mercato italiano. Negli ultimi tre anni Simone Pepino è stato a capo del reparto clienti di smartclip con la responsabilità diretta del portafoglio clienti direzionali e coordinamento dell’area mobile e smart tv.

In precedenza, invece, Simone ha avuto altre esperienze professionali al di fuori dell’azienda lavorando in Ediscom dove ha ricoperto diverse posizioni di leadership nell’area commerciale di media agency come Tiscali Advertising - oggi Veesible - e di altre società di information technology. «La profonda conoscenza dell’advertising digitale e il suo solido background tecnico rendono Simone Pepino la scelta perfetta per coprire questo ruolo. Facendo leva sulla sua esperienza e le sue competenze maturate soprattutto nel settore dell’information technology, smartclip consoliderà ulteriormente efficacia, innovazione e targetizzazione dei servizi offerti rafforzando il ruolo di

Simone Pepino

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business partner per brand e agenzie che investono nel video advertising», ha commentato Luca di Cesare, managing director di smartclip nel nostro Paese. «Accolgo con grande entusiasmo questa nuovo ruolo che rappresenta un importante segnale di fiducia nelle mie capacità e conoscenze tecnologiche del mercato dell’online advertising. Continuerò a garantire il mio impegno per consolidare le strategie commerciali di smartclip e per renderle sempre più efficaci per il raggiungimento degli obiettivi dei nostri partner», ha poi aggiunto il neo sales director Simone Pepino.

Expo si conferma volano per l’economia di Milano Registrate transazioni transfrontaliere su carte Visa, nella città, per una spesa totale pari a 189,6 milioni di euro

di Vera Modesto Luglio e agosto 2015 hanno fatto registrare transazioni transfrontaliere su carte Visa a Milano per uno speso totale pari a 189,6 milioni di euro, con una crescita in termini percentuali del 29,3% anno su anno. Il settore che viene premiato maggiormente in termini di spesa nel periodo tra luglio e agosto 2015 si conferma quello della moda e dell’abbigliamento, con volumi totali pari a 76,2 milioni di euro, con un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il secondo settore che viene premiato dagli acquisti dei visitatori esteri a Milano è quello alberghiero/ricettivo, con uno speso pari a 47,9 milioni di euro e una crescita di ben 62,4 punti percentuali. Seguono poi, in ordine di volumi di spesa, il settore dei negozi al dettaglio, quello della ristorazione e dei grandi magazzini. Tra i cinque pae-

si top spender in pole position, invece, troviamo la Cina con una spesa di 21,4 milioni di euro, mentre i visitatori provenienti dalla Francia segnano la maggiore crescita in punti percentuali con un +117% rispetto allo stesso periodo del 2014. Nel periodo in esame, per quanto riguarda il nostro Paese i volumi di spesa si attestano su 3,1 miliardi con una crescita del 13,7% sempre rispetto al 2014. I risultati rilevati da Visa Europe nel periodo luglio-agosto 2015 sia nella città di Milano che in tutto il Paese mostrano variazioni percentuali rispetto al 2014 largamente positive e confermano un trend incoraggiante verso l’alto rispetto ai primi due mesi di apertura di Expo 2015. Sono tutti segnali che possono essere ricondotti a un “effetto Expo”. Nel mese di novembre 2015 Visa Europe rileverà l’ultima wave di spesa dei consumatori stranieri durante l’evento e traccerà un consuntivo in termini di transato transfrontaliero che fornirà ulteriore supporto ai dati totali della grande manifestazione internazionale tenutasi a Milano. Sono questi i dati principali, e quelli che ci interessano più da vicino, raccolti da Visa Europe a Milano e in Italia dall’1 luglio al 31 agosto 2015, che costituiscono la seconda analisi di Visa Europe sulla spesa effettuata dai visitatori stranieri durante Expo 2015. AnnO vi | #150| veneRDÌ 25 SetteMBRe 2015


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i fatti del giorno

Editoria

Mercato

Sport & Style debutta online sui siti di Corriere dello Sport e Tuttosport L’appuntamento mensile dedicato a moda e tendenze dei due quotidiani sportivi, a partire da oggi, moltiplica i suoi appuntamenti diventando una rubrica giornaliera all’interno dei portali, nella quale verranno approfonditi temi che uniscono il mondo sportivo e della moda. Le rubriche, inoltre, saranno seguite commercialmente da SportNetwork, che cura tutte le pubblicazioni e i siti del Gruppo Amodei

re dello Sport e Tuttosport. Ma, come sottolineato precedenteSport & Style, l’appuntamenmente, tale appuntamento dito mensile dedicato a moda e venterà giornaliero grazie alla tendenze dei quotidiani Corrietrasposizione online, all’interno Manie da Da oggi La tecnologia sneakerhead siamo on-line da indossare re dello Sport e Tuttosport da della quale verranno date notioggi è disponibile anche onlizie su tutto quello che unisce il ne con appuntamenti giornaliemondo dello sport a quello della FINITA LA MODA RIMANE LA PASSIONE, QUELLA CHE FA CORRERE ANCHE ri sui due siti dei quotidiani spomoda. Appuntamenti, anticipaDI NOTTE AL LIMITE DELLA LEGALITÀ rivi. Sempre più spesso i giornali zioni, mostre, sfilate ma anche stanno dedicando molta più atconsigli tecnici e anticipazioni su tenzione al mondo della moda accessori sportivi delle diverse e del tempo libero e, per questo discipline, dalle scarpe da runmotivo, a partire da domenica ner a quelle da calcio, dalle ur27 settembre verranno inauguban bike agli sci più performanti. rate le rubriche di Sport & Style Come per il dorso mensile cartaall’interno dei siti www.corriereceo, anche la parte web di Sport dellosport.it e www.tuttosport. & Style si pone l’obiettivo di alFerrante L'autunno com. Sport & Style da sempre largare l’orizzonte dallo sport in passerella «Seguiamo vuole essere un complemenal costume, senza tralasciare il Le tendenze moda il solco della della prossima stagione tra sartoriale e hi-tech to al quotidiano, perché oggi lo mondo del wellness, articolato tradizione» Una maglieria che si sport non si ferma alla sola imfra bellezza e salute, e l’analisi distingue per raffinatezza, cura e innovazione presa sul campo o in pista, ma degli accessori, che sempre più è uno stile di vita globale. Lo sono assurti a simboli di costusport influenza la moda, i viaggi, me e, non a caso, scelgono semle tendenze, e molto altro delpre più spesso i campioni come la nostra vita. Il dorso S&S è ditestimonial. Le rubriche Sport & La prima pagina del mensile Sport&Style online da oggi venuto, quindi, uno strumento evoluto Style dei quotidiani saranno seguid’informazione per trasmettere gli im- do del lifestyle e allegato ogni mese ai te commercialmente dalla SportNetpulsi dello sportswear nella vita di ogni due quotidiani sportivi, ha una finestra work che cura tutte le pubblicazioni e i giorno. Interamente dedicato al mon- settimanale ogni domenica su Corrie- siti del Gruppo Amodei.

di Ottavia Quartieri

ALLEGATO GRATUITO AL

TUTTI I GIORNI

WATCHES

Un film, una mostra, una passione: quella per le scarpe da basket, per alcuni una vera e propria ossessione

Sport & Style diventa una rubrica del sito del quotidiano. ci trovi su ww.corrieredellosport.it

Non semplici orologi, i nuovi smartwatch ti personalizzano gli allenamenti e fanno il tifo per te P 10

IN FISSA PER LA BICI di Maurizio Ridolfo

Le metropoli occidentali traboccano di biciclette. Sempre più belle e naked, a scatto fisso o single speed, bootleg, fat, pieghevoli ed ebike. Veloci, silenziose, leggere e personalizzate. Tanto che quella del cycling è diventata una filosofia di vita, guadagnandosi sul campo il rispetto persino degli automobilisti. Così Londra, Milano, Roma, Parigi, San Francisco e New York sono letteralmente invase da ciclisti urbani, un fenomeno cominciato ormai qualche anno fa, che fortunatamente non accenna a diminuire. E le statistiche dimostrano che una volta saliti in sella non si scende più. E se già la bici in sé è un accessorio che può essere sfoggiato e personalizzato, anche l’abbigliamento e lo stile dei ciclisti urbani non passa inosservato e spesso è motivo di fascinazione anche per chi non pedala. Con una ricerca stilistica che viene incarnata da diverse tipologie di ciclisti. PAGINA 3

PROTAGONISTI

FASHION

INTERVISTA ESCLUSIVA

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Questo cospicuo round di finanziamenti proviene dal fondo internazionale Highland Capital Partners Europe

27 SETTEMBRE 2015

TENDENZE

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Dove Conviene, in arrivo un nuovo founding da 10 milioni

di Massimo Luiss Dove Conviene, la piattaforma digitale su cui sette milioni di italiani si informano su promozioni e prodotti negozi vicino a casa, chiude un nuovo funding di 10 milioni di euro con il fondo internazionale Highland Capital Partners Europe, primario fondo europeo con investimenti in altri leader internazionali tra cui Privalia e PhotoBox. La società, già partecipata da Principia SGR, attraverso il Fondo Principia II, 360 Capital Partners e Merifin Capital ha raccolto complessivamente negli ultimi tre anni oltre 20 milioni di euro. Nell’ultimo anno, l’azienda ha visto salire a oltre 200 i top brand che investono sulla piattaforma, la cui audience è in costante crescita. In Italia, in-

fatti, gli utenti guidati in negozio da DoveConviene sono arrivati a 7 milioni (+40%), portando la app al secondo posto tra i brand italiani per audience mensile (esclusi gli operatori telefonici). All’estero, invece, l’audience è triplicata in 12 mesi, con 6 milioni di utenti distribuiti tra Messico, Brasile, Spagna, Usa e Indonesia, paesi nei quali la società opera con diversi brand raccolti sotto il marchio ShopFully Group. Il nuovo round di investimento fornisce una spinta ulteriore al piano di crescita in corso in Italia e all’estero portato avanti dall’azienda italiana, che punta ad ampliare l’organico fino a 200 unità e a essere presente in 10 paesi entro fine 2016. Al board della società si aggiunge Anthony Zappalà, partner di Highland Capital Partners Europe. AnnO vi | #150| veneRDÌ 25 SetteMBRe 2015


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i fatti del giorno restyling Moderno, completo, transmediale e responsive

campagne Fino al 18 ottobre

Sviluppato con tecnologie all’avanguardia responsive/adaptive, il portale è stato pensato per garantire la sincronizzazione e per semplificare la navigazione all’utente da qualsiasi device

Lo spot, realizzato con la tecnica d’animazione, si fonda sullo slash del logo e sarà pianificato sia sui social che online

nuovo spot di le abitudini degli italiani cambiano e IlQuixa è firmato simply si adegua rinnovando il sito da The Big Now spot Nuovo capolavoro romano

Le Case dell’Acqua sono un progetto di ItaliaBrandGroup

La campagna integrata di Acea prevede una comunicazione su stampa, digitale, affissione ed eventi su tutto il territorio “Da oggi Roma ha un nuovo Capolavoro”. È questo il claim della nuova campagna che ItaliaBrandGroup, in particolare la sede romana, ha firmato per le “Case dell’Acqua” di Acea, azienda leader in Italia nella gestione dei servizi idrici ed energetici. Attraverso queste nuove strutture l’azienda distribuisce gratuitamente acqua refrigerata, liscia e gassata, in diverse zone di Roma e provincia. Le Case dell’Acqua, inoltre, offriranno anche servizi aggiuntivi, come la possibilità di ricaricare i telefoni cellulari o di fruire di contenuti multimediali, diventando così un utile punto di riferimento per cittadini e turisti anche in vista del Giubileo. Il concept della campagna gioca proprio su questo aspetto innovativo e avanguardistico delle Case dell’Acqua, nuovo “capolavoro” che, accanto a monumenti di portata storica, caratterizza da ora la città. La creatività visualizza un Colosseo “effervescente” a disposizione dei romani che apre il campo a future declinazioni creative e a installazioni artistiche.

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di Ottavia Quartieri

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ww.simplymarket.it. E’ questo il link del nuovo website targato Simply, l’insegna internazionale che contraddistingue i supermercati del Groupe Auchan. L’analisi del traffico e del comportamento degli utenti negli ultimi anni rileva un naturale cambiamento delle abitudini di navigazione dei siti internet: aumento della fruizione tramite dispositivi mobile e tablet e diminuzione tramite desktop. Sulla base di ciò, il nuovo sito è stato sviluppato con tecno-

logie all’avanguardia responsive/ adaptive ed è un mezzo di comunicazione trasversale, pensato sia per garantire la sincronizzazione delle informazioni dinamiche da tutti i dispositivi, sia per semplificare la navigazione dell’utente da qualunque dispositivo si connetta. Tra le novità, l’integrazione con i canali social (ViviSimply e Simply per Telethon), con la Facebook app e l’home page responsive composta da moduli dinamici con gestione delle posizioni per priorità, slider centrale e menù laterale che segue nella navigazione. Il restyling ha

coinvolto anche nello stile, nella grafica e nei contenuti il sito di Simply: possibilità di sfogliare i volantini in corso e di attingere direttamente dalla piattaforma marketing aziendale Simply per conoscere l’offerta promozionale completa per singolo punto vendita. Oltre alle attività di carattere commerciale, ampio spazio viene dato anche alle iniziative sociali e agli interventi in ambito ambientale messi in atto dall’insegna, pubblicati annualmente nel Bilancio di Sostenibilià (consultabile e scaricabile anche dal nuovo sito).

sponsorship Il divano della collezione Divani&Divani by Natuzzi

Svago, il vero protagonista del “GF 2015”

Riconosciuto come il divano versatile e del relax, vuole passare dalla casa più spiata d’Italia alle singole abitazioni degli italiani

Divani&Divani by Natuzzi è protagonista al Grande Fratello 14, la cui casa sarà arredata con divani, poltrone ed accessori della collezione del brand. Si parte con la puntata di questa sera su Cana-

le 5 nella quale Svago, il divano componibile e versatile, sarà al centro delle avventure dei concorrenti della trasmissione e luogo di incontro, chiacchiere, confidenze e confronto. L’intento è quello di

portarlo dalla Casa del Grande Fratello alle case degli Italiani e, per l’occasione, Svago da oggi sarà offerto al pubblico con il 25% di sconto in tutti gli store Divani&Divani by Natuzzi presenti in Italia.

E’ on air da oggi il nuovo filmato istituzionale dell’assicurazione online del Gruppo AXA che l’agenzia creativa The Big Now ha ideato e realizzato a seguito di una gara strategico-creativa indetta prima dell’estate. Interamente realizzata con la tecnica d’animazione e utilizzando esclusivamente i colori distintivi del brand, la campagna utilizza lo slash del logo Quixa come icona creativa per raccontare in maniera semplice e diretta i valori e il posizionamento del brand. Pianificato da ieri fino al 18 ottobre su Facebook, YouTube e i principali quotidiani e portali online, lo spot comunica con un linguaggio semplice e diretto, in linea con il posizionamento del brand, i valori di Quixa: un’assicurazione al servizio del cliente in ogni momento e capace di eliminare ogni complicazione alla radice, come efficacemente sintetizzato nel payoff “Mentre tu vivi, noi ti assicuriamo”. L’agenzia The Big Now ha curato anche la personalizzazione dello stand Quixa, sponsor della Deejay Ten 2015 in programma a Milano l’11 ottobre. AnnO vi | #150| veneRDÌ 25 SetteMBRe 2015


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MARKET PLACE

La “Fantasfida” è tutta italiana

Digital Bros ha presentato il suo primo skill game online dedicato allo sport, certificato AAMS

Il segmento dei Daily Fantasy Sports è una tipologia di giochi di abilità particolarmente diffusa negli Stati Uniti e con un elevato potenziale di sviluppo anche in altri mercati

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Vera Modesto

Digital Bros, global company che opera nello sviluppo, edizione e distribuzione di contenuti di Digital Entertainment, presenta “Fantasfida”, il primo Skill Game online dedicato allo sport, certificato e collaudato in base alla normativa AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Sta-

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to). Il Gruppo fa così il suo ingresso nel mercato dei Daily Fantasy Sports, tipologia di skill game (o giochi di abilità) molto diffusa negli Stati Uniti, con 32 milioni di giocatori e un giro d’affari del valore di 15 miliardi di dollari. La decisione di investire e di creare una divisione interna in questo segmento specifico del Digital Entertainment rispec-

chia l’intenzione del Gruppo di espandersi strategicamente in un mercato ad alto potenziale di sviluppo, diversificando le attività e investendo in innovazione. “Fantasfida”, dunque, è il primo gioco italiano dedicato alle sfide quotidiane e settimanali di Daily Fantasy Sports, con un palinsesto di tornei in cui si sfidano avversari reali attraverso la AnnO vi | #150 | veneRDÌ 25 SetteMBRe 2015


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MARKET PLACE

creazione di squadre virtuali. Mettere alla prova le proprie abilità con “Fantasfida”, è molto semplice. Basta aprire un conto di gioco e, una volta registrati, si accede alla lobby di gioco dove è possibile iscriversi al torneo scelto. Una volta identificato il torneo a cui partecipare, l’utente crea, con il budget virtuale assegnatogli, la propria squadra, composta da 7 calciatori reali, che si contrappone a quella di uno o più giocatori. Vince il torneo la squadra virtuale che ottiene il punteggio più alto tra quelle che hanno raccolto la sfida proposta dal torneo, e il giocatore che ha selezionato la squadra vincitrice ottiene immediatamente l’accredito del montepremi sul proprio conto di gioco. I tornei si dividono in quelli a pagamento, con un buy-in (diritto di ingresso) che parte da un minimo di 0,50 euro fino ad un massimo di 250 euro, e quelli gratuiti (freeroll) con vincita in bonus, che vedono numerosissimi tornei disponibili. In “Fantasfida”, come in tutti i Daily Fantasy

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Sports, le sfide sono immediate, quotidiane e settimanali; e ogni singolo torneo prevede la possibilità di creare ogni volta una o più squadre virtuali diverse. Novità e caratteristica di “Fantasfida” è quella di garantire la trasparenza e l’oggettività della valutazione delle performance dei singoli calciatori, grazie all’utilizzo di dati e statistiche fornite da OPTA Sports, società leader internazionale di statistiche con esperienza decennale che tiene conto di tutti gli elementi della partita. La squadra virtuale è, quindi, composta da 7 calciatori reali, e nei tornei in modalità Standard i giocatori che vanno a comporre la formazione sono 1 portiere, 2 difensori, 2 centrocampisti e 2 attaccanti. La modalità Pick’em permette, invece, di avere anche formazioni composte da soli difensori,

centrocampisti o attaccanti, a seconda delle caratteristiche del torneo. La formazione può, inoltre, essere modificata fino a 15 minuti prima dell’inizio del torneo al quale si è iscritti. “Fantasfida” è visibile e navigabile su tutti i dispositivi mobile, smartphone e tablet con sistema operativo iOS, Android e Windows e sarà presto disponibile anche in versione app. Le sfide, disponibili al momento solo per il calcio (in particolare per i calciatori professionisti di Serie A e Serie B, di cui si ha licenza ufficiale), si allargheranno anche ad altre discipline sportive. “Fantasfida” è certificato e collaudato da Game Network, azienda del Gruppo, con concessione per il gioco a distanza ADM n° 15128, in base alla normativa AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato).

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MARKET PLACE

#MaseratiBeat, nuovo format ideato da O-One, agenzia digital parte di Industree Communication Hub

Branded entertainment per la Casa del Tridente

Lo spazio Maserati, nel cuore di Milano, ha ospitato la nota dj Kris Reichert per un evento esclusivo, tra glamour e buona musica. medesima location per il prossimo appuntamento firmato #MaseratiBeat, in programma per giovedi 1 ottobre con la nota dj Maxine Agusto di Pietro Castagna

Un evento esclusivo tra glamour e buona musica: questi gli ingredienti di successo del primo #MaseratiBeat, nuovo format di branded entertainment ideato da O-One, agenzia digital parte di Industree Communication Hub (www.industree.it), che si è tenuto nei giorni scorsi presso CasaMaserati. Il nuovo spazio della Casa del Tridente, sito nel cuore di Milano, in Piazza San Fedele, è stato la sofisticata e inedita cornice del dj set di Kris Reichert. Un’occasione speciale per immergersi nel mondo Maserati: un’esperienza reale e allo stesso tempo digitale, da vivere e condividere via Facebook e Instagram. O-One, che ha firmato naming e creatività del format, ha curato anche la comunicazione sui profili social della Casa del Tridente. Dal 2011 l’agenzia gestisce la social media strategy dei presidi targati Maserati Italia: la pagina di Facebook ha superato la soglia dei 100 mila fan, mentre il profilo Instagram @Maserati_ Italia conta quasi 30 mila follower ed è stato indicato da BlogMeter come il migliore in Italia

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per follower ed engagement. Da quest’anno, O-One si occupa anche del coordinamento delle attività sui presidi social media dei

mercati Eastern Europe. Il prossimo appuntamento con il #MaseratiBeat è giovedi 1 ottobre, con il dj set di Maxine Agusto.

kris reichert

maxine agusto

casa maserati, a milano AnnO vi | #150 | veneRDÌ 25 SetteMBRe 2015


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Presentato il rapporto sullo Stato di Internet relativo al secondo trimestre dell’anno in corso

L’anatomia di Internet nella lettura di Akamai Il leader mondiale nell’offerta di servizi di “content delivery network” ha reso noti i risultati emersi dall’analisi su “Lo stato di Internet”, basandosi sui dati raccolti attraverso la Akamai Intelligent Platform

di

Daniele Bologna

Lo studio di Akamai Technologies, leader mondia-

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le nell’offerta di servizi di Content Delivery Network, fornisce statistiche globali relative alla ve-

locità delle connessioni e all’adozione della banda larga, su interruzioni di internet rilevanti, sullo

stato di IPv4 e sull’adozione di IPv6.«Continuiamo ad osservare una crescita delle velocità di connes-

sione, anno su anno - dice David Belson, responsabile del rapporto -. L’incremento nella velocità di

connessione è fondamentale, dato che sempre più contenuti, non ultimi i video di qualità sempre più alta, vengono distribuiti via internet. Il progresso e l’innovazione in queste aree, come evidenziato dal rapporto, giocheranno un ruolo fondamentale per rispondere alla domanda di accesso sempre e in ogni luogo da parte degli utenti». Dai principali rilevamenti, alle specifiche sull’Italia; velocità media di connessione e di picco: continua il trend positivo in Europa Nel secondo trimestre 2015 la velocità media globale di connessione è aumentata del 3,5% a 5,1 Mbps. La variazione sul trimestre precedente è stata positiva per i primi dieci Paesi con l’eccezione della Corea del Sud, scesa del 2,1% a 23,1 Mbps. Il trimestre ha visto sette Paesi europei nella lista dei primi dieci: Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Norvegia, Lettonia, Finlandia e Repubblica Ceca, rispettivamente nelle posizioni dalla quarta alla decima. Tutti i Paesi europei considerati hanno anche in questo periodo superato la soglia convenzionale dei 4 Mbps di velocità di

connessione media, mentre 17 hanno superato la soglia dei 10 Mbps (Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Norvegia, Finlandia, Repubblica Ceca, Danimarca, Romania, Belgio, Regno Unito, Irlanda, Austria, Germania, Portogallo, Slovacchia, Ungheria e Polonia). La Svezia ha riconquistato la prima posizione con 16,1 Mbps, in crescita del 1,6% sul trimestre precedente. Anche le variazioni anno su anno sono state positive per l’Europa, evidenziando un continuo miglioramento della connettività internet nei Paesi considerati dal rapporto. La Norvegia ha mostrato il progresso maggiore (+38%) e altri sei paesi hanno mostrato incrementi superiori al 20%: Slovacchia +34%, Portogallo +31%, Finlandia +27%, Polonia +25%, Spagna +22%, Germania +21%. Seppur il dato continui a crescere, l’Italia non è ai primi posti (piazzandosi alla 54ª posizione a livello mondiale e 23ª tra i paesi Emea) relativamente alla velocità media di connessioneche nel trimestre in esame, il Q2 2015, si attesta a 6,4 Mbps. Un aumento del 4,1% rispetto al trimestre precedente (Q1 2015) e del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q2 2014).

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Nel secondo trimestre 2015 la velocità media globale di connessione di picco è cresciuta del 12% toccando i 32,5 Mbps. In Europa, nove Paesi hanno evidenziato un declino variabile tra lo 0,2% in Slovacchia e il 3,7% in Norvegia, compensato da un aumento negli altri Paesi, dallo 0,5% della Finlandia al 7,1% del Belgio. In nove dei paesi esaminati la velocità media di picco è stata superiore a 50 Mbps, con la Romania a guidare per la prima volta il gruppo grazie ai suoi 72,1 Mbps. Le variazioni rispetto allo stesso trimestre del 2014 sono risultate positive in tutti i Paesi. La crescita maggiore spetta alla Norvegia, con un +34%, mentre negli altri Paesi la crescita è stata compresa tra il 4,1% in Austria e il 31% in Finlandia. Il picco di velocità media di connessione in Italia raggiunto nel trimestre in esame è stato pari al 30,2% e siamo penultimi a livello Emea (in discesa dal 68° al 69° posto a livello mondiale), anche se si riscontra una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q2 2014). Connettività broadband: la Svezia al primo posto in Europa Lo scorso trimestre il rap-

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l’ossatura del rapporto sullo stato di Internet Ogni trimestre, Akamai pubblica il “Rapporto sullo Stato di Internet”. Uno studio accurato, basato sulle informazioni raccolte dalla Akamai Intelligent Platform: il rapporto include dati quali traffico degli attacchi, adozione broadband, connettività mobile e altri aspetti importanti di Internet e il suo utilizzo, analizzando inoltre le principali tendenze nel corso del tempo. Per ulteriori informazioni sui dati e come questi sono analizzati si può consultare http://akamai.me/sotimetrics, mentre per accedere ai rapporti precedenti: http://www.stateoftheinternet.com/soti-reports. Per scaricare i grafici: http://wwwns.akamai.com/soti/soti_q215_figures.zip.

30%

il dato riguarda il picco di velocità media di connessione raggiunto in italia nel periodo in esame

porto ha introdotto per la prima volta la misurazione della percentuale di indirizzi IP connessi alla rete Akamai con una velocità media superiore a 25 Mbps, il nuovo benchmark per la connettività broadband adottato dalla Federal Communication Commission nel gennaio 2015. Globalmente il 4,9% degli indirizzi IP unici si è connesso alla rete Akamai a velocità superiori a 25 Mbps, con un incremento del 7,5% sul trimestre precedente. Nonostante il declino (-5%, a toccare il

4,9%

e’ la quota di indirizzi ip unici connessi alla rete akamai a velocità superiori a 25 Mbps (+7,5 per cento)

29%), la Corea del Sud è ancora il primo Paese al mondo nella penetrazione dei 25 Mbps. Nel secondo trimestre sette Paesi europei hanno fatto il loro ingresso in questa speciale graduatoria. La Svezia, al quarto posto con una penetrazione del 15%, guida la pattuglia europea, seguita da Lettonia, Svizzera, Lituania, Norvegia, Finlandia e Olanda nelle posizioni fino alla decima. L’incremento anno su anno varia dallo 0,8% per la Lettonia al 133% per la Lituania, unico paese nel-

64%% 27%

Si tratta della percentuale globale di indirizzi ip unici connessi ad akamai a velocità di almeno 4 Mbps

il dato si riferisce alla quota di indirizzi ip unici connessi alla rete akamai a velocità superiori a 10 mbps

la lista dei primi dieci a mostrare una penetrazione più che doppia rispetto al precedente anno. La percentuale globale di indirizzi IP unici connessi alla rete Akamai a velocità di almeno 4 Mbps è salita nel secondo trimestre al 64% (+1,1%). Nel periodo tutti i paesi europei hanno mostrato alti livelli di penetrazione delle connessioni a 4 Mbps con almeno sette indirizzi IP unici su dieci connessi ad Akamai ad almeno 4 Mbps e con otto Paesi con tassi di penetrazione del 90% o

superiori: Paesi Bassi 95%, Romania 94%, Danimarca 93%, Svizzera 93%, Svezia 92%, Belgio 91%, Austria e Finlandia 90%. Buone notizie per il nostro paese in termini di adozione della banda larga (>4 Mbps): in Italia, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q2 2014), le connessioni a banda larga sono aumentate del 13%, raggiungendo il 70%. Rispetto al trimestre precedente, però, si registra un aumento solo dell’1,5%. Nel secondo trimestre del 2015, il 27% degli indi-

rizzi IP unici erano connessi ad Akamai a velocità medie superiori a 10 Mbps, con un incremento del 2,1% rispetto al trimestre precedente. In Europa, ai primi posti si trovano Svizzera e Paesi Bassi con un tasso di adozione del 60%, mentre per Romania, Svezia e Belgio tale velocità era raggiunta da almeno la metà degli indirizzi IP unici. I valori rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente sono aumentati in tutti i Paesi, con percentuali che vanno dal 9,3% dell’Irlanda al 60% del Portogallo. Anche per il secondo trimestre del 2015, Italia, Turchia e Sud Africa rimangono gli unici Paesi Emea a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. In particolare, nonostante un lieve

miglioramento, il nostro paese si assesta sull’8,7%, +35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q2 2014), con un +19% rispetto al trimestre precedente. Il 14% degli indirizzi IP unici si è connesso alla rete Akamai a velocita superiori a 15 Mbps, in crescita del 2,5% rispetto al trimestre precedente. In Europa, Svizzera e Svezia sono al primo posto con una penetrazione del 34% seguite dai Paesi Bassi con il 32%. Il tasso di penetrazione più basso spetta all’Italia, dove appena il 3% degli indirizzi IP unici era connesso alla rete Akamai a velocità di almeno 15 Mbps. Le variazioni positive, trimestre su trimestre, vanno dal +0,7% della Polonia al +28% del Portogallo, con sette Paesi in cui l’in-

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cremento è stato almeno del 10%; le variazioni negative, invece, vanno dal -0,8% dell’Irlanda al -4,2% della Romania. Su base annua, l’incremento minore spetta all’Austria (0,6%) e il maggiore al Portogallo con il 92%.Ancora al 44° posto a livello mondiale, l’Italia registra solo il 3% delle connessioni uguali o superiori ai 15 Mbps, nonostante un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2014 (Q2) e del 20% rispetto al primo trimestre 2015. Come nel precedente, anche nel secondo trimestre ci sono stati diversi annunci che sottolineano la continua crescita della connettività veloce in Europa. In Irlanda, Eircom ha annunciato un piano di investimenti in infrastrutture per 2,5 miliardi di euro per l’implementazione di servizi a velocità gigabit in tutto il Paese, aree rurali incluse. In Gran Bretagna il governo ha dichiarato che il suo programma Broadband Delivery UK ha consentito ad altri 2,5 milioni di edifici di raggiungere connessioni di almeno 24 Mbps. In giugno, inoltre, Virgin Media ha annunciato l’espansione dei suoi servizi a banda larga a 152 Mbps a 150 mila nuove abitazioni a Manchester; tale ampliamen-

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to rientra nel programma Project Lightening di Virgin Media, mirato a portare la connessione a banda larga via cavo a 4 milioni di abitazioni nell’arco dei prossimi cinque anni. Le nazioni europee sono sempre prime nell’adozione di IPv6 Con una inversione del trend osservato nel primo trimestre, il numero di indirizzi IPv4 globalmente connessi ad Akamai è diminuito di circa 8,6 milioni. Sei dei primi dieci Paesi hanno mostrato un declino nel numero degli indirizzi IPv4 unici rispetto ai tre del trimestre precedente. Dei tre Paesi presenti nella lista dei primi dieci paesi a livello mondiale, la Francia ha mostrato una riduzione del 2,6% nel numero di indirizzi IPv4 unici, mentre per la Gran Bretagna e la Germania c’è stato un aumento, rispettivamente, dell’1,4% e dello 0,6%. Nel secondo trimestre del 2015, quasi 804 milioni di indirizzi IPv4 si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 242 località. Per la prima volta dopo qualche trimestre, l’Italia esce dalla top ten globale - scalzata dall’India -, passando da poco più di 18 milioni (18.153.681) di indirizzi connessi registrati nel primo trimestre 2015 a meno

david belson

Akamai, i dati salienti in breve

Leader mondiale nell’offerta di servizi di Content Delivery Network (CDN), Akamai rende internet veloce, affidabile e sicuro per i propri clienti. Le soluzioni avanzate sviluppate dal gruppo Akamai per la web e mobile performance, la sicurezza su cloud e per il media delivery stanno rivoluzionando il modo in cui le aziende ottimizzano la fruizione di contenuti online su qualsiasi dispositivo e da qualsiasi luogo. Per scoprire di più su come le soluzioni e il team di esperti di Akamai aiutano le aziende ad “accelerare” il proprio business, si può visitare il sito www.akamai.com oppure http://blogs.akamai.com e seguire @Akamaiitalia direttamente su Twitter.

di 17 milioni e mezzo (17.412.163) nel trimestre in esame. Nella top ten, gli altri paesi a registrare un declino sono gli Stati Uniti, la Cina e il Brasile. I paesi europei continuano a dominare la graduatoria delle prime dieci nazioni con la più alta percentuale di richieste ad Akamai su IPv6. Analogamente al trimestre precedente il Belgio ha mantenuto la prima posizione col 38% delle richieste. Al secondo posto la Svizzera che, con il 23% delle richieste, ha mostrato l’incremento maggiore, con un balzo del 168% rispetto al trimestre precedente. Come nel trimestre precedente gli unici due Paesi non europei presenti nei primi dieci posti sono Stati Uniti e Perù. La belga Telenet (53%) ha raggiunto Verizon Wireless (71%) e Brutele (67%) tra gli operatori con oltre metà delle richieste fatte ad Akamai su IPv6. Per Verizon e Brutele le percentuali sono invariate rispetto al trimestre precedente. Interruzioni ai servizi Il rapporto di questo mese comprende anche analisi dedicate alle interruzioni del servizio in Gabon, Cameron, Iraq e, in particolare, su quelle che hanno colpito il Nepal in occasione del recente terremoto avvenuto lo scorso

25 aprile. Immediatamente dopo il disastro, Akamai ha potuto osservare una caduta del traffico verso quel Paese dell’11% rispetto ai livelli precedenti, lentamente recuperato nei giorni successivi. Una forte scossa avvenuta il successivo 12 maggio ha provocato ulteriori problemi in seguito ai quali il traffico è tornato ai livelli normali nel giro di alcune ore. Un cenno, infine, sulla connettività mobile: il traffico dati mobile è aumentato del 55% anno su anno, Il numero di abbonati ai servizi dati mobili è cresciuto rapidamente, determinando un aumento del traffico dati insieme a un aumento continuo del volume medio di dati scambiati per abbonato. In base ai dati di traffico raccolti da Ericsson, il volume di traffico dati mobile sarebbe cresciuto del 15% tra il primo e il secondo trimestre di quest’anno e del 55% rispetto al secondo trimestre dell’anno passato. Inoltre, i dati relativi alla velocità di connessione mobile e quelli sull’utilizzo dei differenti browser non sono stati inclusi nel report a causa dei cambiamenti progressivi apportati per rifinire ulteriormente gli algoritmi Akamai utilizzati per l’identificazione delle reti mobili.

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COM PANY Domenica prossima, alle 15:30, presso l’Auditorium di Expo Milano 2015, MSC Crociere - che è Official Cruise Carrier di Expo Milano 2015 - e Unicef celebreranno in musica il raggiungimento dei primi 4 milioni di euro donati finora dalla compagnia di navigazione all’organizzazione umanitaria. Il pomeriggio di festa, magia e musica dedicato ai bambini e alle loro famiglie sarà allietato dal Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna, diretto da Sabrina Simoni, in con-

certo con i brani più famosi dello “Zecchino d’Oro”, e da una performance speciale di Cristina D’Avena, la famosa interprete della maggior parte delle sigle televisive dei cartoni animati trasmessi da oltre trent’anni. Lo spettacolo si chiuderà con la consegna di un assegno di 4 milioni di euro a Unicef da parte di MSC Crociere, che va a consolidare la partnership a scopo umanitario avviata nel 2009 con il progetto “Get on board for Children”. Da gennaio 2014, la cooperazione è stata rinno-

vata per sostenere gli sforzi che Unicef sta compiendo per combattere la fame e la malnutrizione dei bimbi nei Paesi in via di sviluppo e in situazioni di emergenza grazie all’acquisto e alla distribuzione di alimenti terapeutici pronti all’uso. Durante lo spettacolo, MSC Crociere presenterà in anteprima anche il cartone animato “Doremì”, dedicato alla mascotte di MSC. MSC Crociere è la prima compagnia di navi da crociera al mondo a produrre un cartone animato dedicati ai bambini.

Tutto ruota intorno ai più piccoli

Un pomeriggio di musica per celebrare la raccolta di fondi della compagnia di navigazione per l’Unicef

Nei Paesi in via di sviluppo MCS al fianco dei bambini

nella foto in alto, a sinistra, il piccolo coro dell’antoniano di bologna quando era ancora diretto da mariele ventre, cui oggi è intitolato; in questa foto la cantante cristina d’avena e, infine, un’unità msc

Alla manifestazione parteciperanno il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna e Cristina D’Avena, interprete di numerose e iconiche sigle di cartoni animati da oltre trent’anni di Cecilia Bianchi

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Anteprime dal mensile “IL”, in edicola con Il Sole 24 Ore per un mese a partire da oggi

Idee e Lifestyle insieme in salsa contemporanea

nel numero del periodico spiccano i servizi “E’ tutta colpa del neo liberismo oppure no?”, una riflessione sull’ultimo saggio anticapitalista, e “La tv senza la tv”, con uno sguardo interessato alle principali serie americane da non perdere assolutamente di

Vera Modesto

Jeremy Corbyn in Inghilterra, Bernie Sanders negli Stati Uniti, Podemos in Spagna, Syriza in Grecia: sono in tanti quelli che rileggono Karl Marx in inglese e sognano un nuovo ordine economico mondiale. La teoria su cui si basano è sempre “E’ tutta colpa del neoliberismo”.Tra i più recenti saggi a sostegno di queste posizioni c’è quello di Paul Mason, “PostCapitalism: A Guide to Our Future”, su cui riflette Alberto Mingardi nel numero di IL, il mensile di Idee e Lifestyle de Il Sole 24 Ore, in edicola da oggi. Considerato da molti uno dei successi dell’autunno, il libro di Mason definisce il capitalismo come un cancro che stritola il nostro pianeta. Se-

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IL. Le idee tornano di moda Storia di copertina

Prima pagina

Racconto

Consigli alla Rai

Il ritorno degli anticapitalisti

Sono... Giorni strani

Nell’epoca della tv guardata senza avere una tv – e che culmina con l’arrivo di Netflix in Italia – ecco qualche spunto dalle novità della stagione americana.

In PostCapitalism, Paul Mason sostiene che qualsiasi cosa succeda è tutta colpa del neoliberismo. Jeremy Corbyn, Bernie Sanders, Podemos e Syriza gli fanno eco.

Lo scrittore premio Strega Edoardo Nesi debutta su IL con un racconto inedito: come sopravvivere al caldo estivo pensando ai suicidi degli scrittori.

IL è in edicola da venerdì 25 settembre con Il Sole 24 ORE

Idee e Lifestyle del Sole 24 ORE

Nelle foto qui sopra, da sinistra, un soggetto della campagna e, poi, dalla’lto gli scrittori edoardo nesi, nadia terranova e paul mason

condo Mingardi, il saggio dovrebbe intitolarsi “PostMarxism”, visto che riesuma strumenti vetusti per (non) fornire una Grande Spiegazione Dei

Destini Del Mondo. Poi, nel nuovo numero, inoltre, IL offre alcuni “consigli alla Rai”. Viviamo nell’epoca della tv guardata senza avere una tv

ma solo schermi e a ottobre sbarca finalmente anche in Italia il servizio in streaming di Netflix, che negli Stati Uniti ha rivoluzionato il modo di

vedere la televisione. Ed ecco che IL ha visitato il suo quartier generale di Los Gatos, in California, per capire cosa ci aspetta. Dunque, per la nostra tv pubblica arrivano alcuni spunti dalle novità della stagione americana, appositamente selezionate da IL: da “The Late Show with Stephen Colbert” a “The Catch”, l’ultima serie di Shonda Rhimes, dagli attesi ritorni di “Twin Peaks” e “X-Files” alla nuova stagione di “The Affair”. Sempre a proposito di pubblico e finzione narrativa, la scrittrice Nadia Terranova, nel suo pezzo “Io non mi immedesimo”, sfata il mito dell’empatia (letteraria): se leggere libri, soprattutto i classici, e metterci nei panni dei personaggi dei romanzi dovrebbe renderci esseri umani migliori, come mai siamo ancora delle brutte persone? Infine, lo scrittore premio Strega Edoardo Nesi debutta su IL con un racconto inedito, “Giorni strani”: come sopravvivere al caldo estivo pensando ai suicidi degli scrittori. La campagna pubblicitaria a sostegno del numero è stata realizzata internamente e pianificata sui mezzi del Gruppo 24 Ore.

in arrivo nuovi formati video Esperienza immersiva: è targata Facebook I vertici di Facebook hanno indicato con chiarezza l’obiettivo: permettere alle persone di connettersi, ogni giorno, con gli amici e tutto ciò a cui tengono. “Nel corso del tempo - spiegano fal social network -. abbiamo potuto constatare come le persone amino sempre più interagire con contenuti immersivi all’interno dei loro News Feed; questa è una delle ragioni per cui il formato video ha riscontrato grande successo su Facebook”. E il social annuncia, allora, il suo prossimo passo in questo campo, con i video a 360 gradi. Per crearli viene utilizzato uno speciale set di videocamere, per registrare simultaneamente la scena; questo significa che, quando il video viene riprodotto su Facebook, l’utente potrà scegliere da quale angolatura guardarlo. Da desktop, l’utente potrà farlo semplicemente muovendosi con il cursore intorno al video, mentre da mobile potrà fare la stessa cosa ma con le dita o semplicemente ruotando il dispositivo. Sostenendo lo smartphone, il video a 360 gradi seguirà tutti i movimenti, offrendo la possibilità di vivere esperienze provenienti da tutto il mondo, come mai prima. Immaginiamo, quindi, di guardare un video a 360 gradi di una vacanza di un nostro amico trascorsa in un piccolo villaggio francese oppure a un festival brasiliano: sarà possibile guardarsi intorno e vivere l’esperienza come se fossimo stati presenti. Sarà inoltre possibile scoprire nuovi contenuti su Facebook postati da media, organizzazioni e singoli creatori di contenuti, oltre a quelli di familiari e amici. Star Wars, Discovery, GoPro, LeBron James & Uninterrupted, NBC Saturday Night Live e VICE sono i publisher che per primi hanno deciso di condividere video a 360 gradi. Sono video che aiutano a mostrare le possibilità offerte da questo tipo di media; ad esempio, Disney e Lucasfilm debutteranno con un’esclusiva esperienza a 360 gradi per il loro prossimo “Star Wars: The Force Awakens”, portando i fan all’interno dell’adorato universo Star Wars. Ma ci sono già anche altri creatori video e storyteller all’avanguardia nello sperimentare questo nuovo medium e, nel corso delle prossime settimane, anche loro potranno caricare i propri video a 360 gradi su Facebook. AnnO vi | #150 | veneRDÌ 25 SetteMBRe 2015


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Dopo un periodo di declino è nuovamente considerata tra le principali componenti del marketing-mix

florian Verner

L’e-mail ritorna a essere tra gli strumenti marketing preferiti Una rinascita che si deve a diversi fattori in grado di aumentarne decisamente l’efficacia e, in particolare, alle potenzialità dei servizi di retargeting. Come quelli offerti da Remintrex di Daniele Bologna

Sebbene ogni giorno nel mondo vengano inviate circa 110 miliardi di e-mail in ambito business (fonte: Statista), negli ultimi anni questo strumento è stato spesso assente dal marketing mix. La sempre maggior diffusione dello spam, infatti, ha danneggiato fortemente la reputazione della comunicazione tramite e-mail, a vantaggio di strumenti quali, ad esempio, AdWords, i social media e così via. Oggi, però, la situazione è decisamente cambiata, grazie, da una parte, al forte contenimento dello spam che è diminuito del 50% per la prima volta dal 2003 (fonte: Symantec Intelligence Report June) e, dall’altra, a diversi elementi che hanno aumentato sensibilmente l’efficacia dell’e-mail come strumento di marketing. Come prima cosa, bisogna considerare, infatti, che l’indirizzo e-mail è spesso necessario anche per la registrazione ai siti più frequentati, come ad esempio Facebook, Amazon e per gli app-store,

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e che il traffico generato dalle mail provoca oggi sei miliardi di clic al giorno, un numero ben superiore a quello

registrato da Google. Recentemente poi, grazie alle potenzialità offerte dai cookies e dal geotargeting, è possi-

bile avere molte informazioni sugli utenti, consentendo di inviare messaggi mirati e al momento giusto. Come ha

dimostrato anche un’indagine svolta sul campo da Remintrex, i messaggi di e-mail retargeting, che tengono conto del comportamento degli utenti, sono accolti molto più positivamente rispetto ai mailing massivi, riscuotendo molto più successo, tanto che, in ambito e-commerce, con il retargeting e-mail si è ottenuta una percentuale di clic (CTR) del 5,5% con-

tro lo 0,4% riscontrato con il tradizionale mailing. Oltre a ciò, anche il sempre più diffuso stile di vita “always-on” ha contribuito a favorire il ritorno dell’email nel marketing mix. Se si tiene conto, infatti, che il 45% delle aperture di mail avviene oggi su dispositivi mobili (fonte: emailmonday), si comprende come l’email ci accompagni lungo tutta la giornata, sia che lavo-

Leader in Europa per i servizi di retargeting via e-mail Remintrex è leader in Europa per i servizi di retargeting via e-mail, telefono e posta. Le diverse opportunità di retargeting che offre ai siti dedicati al commercio elettronico, ma anche alle aziende di online marketing, rappresentano un perfetto complemento al Crm di carattere convenzionale. I potenziali clienti che visitano un sito, ma poi decidono di abbandonarlo senza acquistare oppure registrarsi, possono ora essere identificati con una certa sicurezza e magari successivamente raggiunti con campagne creative via telefono, email o posta tradizionale. Grazie a Remintrex le aziende sono oggi in grado di raggiungere visitatori, fino a quel momento sconosciuti, durante i loro processi di acquisto e provare a incoraggiarli a diventare clienti. Unica realtà in grado di offrire questa tipologia di servizi in oltre trenta paesi nel mondo, Remintrex mette a disposizione gratuitamente la creazione e l’impostazione delle campagne di retargeting, prevedendo solamente costi calcolati in base alla performance. Remintrex è un prodotto di SmartUp Venture GmbH, struttura fondata nell’autunno del 2013 e diretta da Florian Werner e Rafael Razim.

riamo su un pc, sia che siamo su smartphone, tablet o smartwatch. L’e-mail marketing, poi, sta guadagnando nuovo seguito anche perché consente di raggiungere nuovi clienti. Solo il 3% dei visitatori di un sito sono, infatti, normalmente già noti, mentre il rimanente 97% è sconosciuto, poiché non ha mai acquistato nulla, né deciso di registrarsi. Grazie ai servizi di e-mail retargeting offerti da Remintrex e con la collaborazione di partner quali market place, publisher ecc, è, invece, possibile contattare anche coloro che hanno visitato il sito senza poi comprare o registrarsi, raggiungendo così, con messaggi personalizzati, fino al 20% in più di potenziali clienti. «L’e-mail rappresenta uno strumento di marketing davvero efficace perché consente di raggiungere nuovi possibili clienti con messaggi personalizzati e al momento giusto. Grazie al retargeting, infatti, i messaggi possono essere inviati tenendo conto, ad esempio, dei prodotti visitati o inseriti nel carrello ma non acquistati, per i quali si può inviare un reminder o uno sconto - ha dichiarato Florian Werner, Ceo di Remintrex, che ha concluso -: Siccome le campagne di retargeting presentano un modello di prezzi basato sulla performance e quindi hanno un costo solo in caso di successo, si può affermare con tranquillità che offrono un Roi davvero imbattibile».

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ormai non si può che prendere atto del fenomeno: Siamo immersi nell’era delle social network news

Cosa può insegnare la politica ai marketer su condivisione di contenuti e Millenials un’analisi di vari studi effettuati negli Usa spiega che i giovani parlano un linguaggio politico differente e si informano e condividono contenuti attraverso i social network. Per gli inserzionisti si presenta l’opportunità per sfruttare a fondo influenza e content sharing

di Valentina Lunardi

Seppure nella storia recente politica e pubblicità abbiano dimostrato di poter collaborare, se non addirittura fondersi per sviluppare una nuova forma di comunicazione e profilo politico, dove la persuasione retorica ha a vol-

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te ceduto il passo a una comunicazione promozionale indirizzata a un nuovo ibrido di elettore/consumatore, questi due elementi si sono anche rivelati a volte non essere i migliori alleati. Ma con l’affermarsi di una sempre maggiore personalizzazione del panorama media, le pubblicazioni digitali che offrono definiti punti di vista politici

possono offrire ai brand nuove opportunità di connessione con l’ambita e spesso imprevedibile audience dei Millennials, opportunità che non sono sfuggite all’occhio degli inserzionisti più attenti.

Le nuove vie del consumo di notizie Per iniziare l’analisi sul cambiamento avvenuto nel consumo media basta considerare come la fiducia e l’autorevolezza rappresentate dai contenuti informativi si sia spostata dai notiziari della sera, trasmessi in televisione, verso programmi comici. Numerosi dati su quale sia il panorama del consumo di notizie sono disponibili in particolare per gli Stati Uniti, dove, come di consueto, il fenomeno ha visto i suoi sviluppi più precoci e intensi. Solamente nel 2008 i tradizionali produttori televisivi erano rimasti scioccati nello scoprire che moltissimi ventenni consideravano il programma “The Daily Show” trasmesso da Comedy Central la loro più fidata fonte di notizie. Ma questa tendenza esprimeva un comportamento ancora ancorato all’inizio degli anni duemila, e quindi ancora poco digital. Nel 2013 “The Daily Show” ha raggiunto circa 2 milioni di spettatori serali e solamente il 39% di questa audience (780.000) era nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 29 anni; un numero che rappresenta l’1,5% dei 53 milioni di americani appartenenti a quel gruppo generazionale (dati pubblicati dal Pew Research Center nel settembre 2014). La domanda conseguente quindi è: da quale canale recuperano notizie e informazioni i giovani statunitensi? La risposta è molto spesso Facebook. Secondo una ricerca condotta da Media Insight Project su iniziativa dell’American Press Institute e l’Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research tra il 2014 e il 2015, il 69% dei Millennials recepisce notizie dal social network almeno una volta al giorno. E, fatto ancor più interessante, la natura fluida della condivisione di contenuti su Facebook, fa si che i giovani utenti siano esposti a una vasta gamma di opinioni e punti di vista. Mentre le generazioni precedenti tradizionalmente costruivano delle linee di demarcazione piuttosto nette rispetto alle proprie fondi di informazioni, leggendo pubblicazioni e guardando programmi televisivi che si allinneassero con le proprie posizioni politiche, i Millennials sono esposti ogni giorno alla natura diversificata del proprio orizzonte social, fruendo di una varietà di opinioni politiche. AnnO vi | #150 | veneRDÌ 25 SetteMBRe 2015


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LINK Rare accetta solo scrittori under 30 la piattaforma rare. us si autodefinisce “america’s news feed” e totalizza oltre 40 milioni di visitatori al mese, con il segmento di crescita più significativa rappresentato dalla fascia d’età 24-34enni

La News Feed della politica Mentre la gran parte dei giovani americani si identifica come “liberal”, il 62% secondo lo studio effettuato dalla Reason Foundation nella primavera del 2014, la realtà è che il linguaggio politico dei Millennials è profondamente complesso e distante da quello utilizzato da Baby Boomers e Generation X (l’analisi suggerisce, ad esempio, che la definizione “liberale” è riferita più a istanze sociali che economiche). Sempre secondo la Reason Foundation, il 34% degli intervistati si dichiara “indipendente”, ma il 53% afferma di voler votare per un candidato liberale su istante come i matrimoni gay e la legalizzazione della marijuana, ma finanziariamente conservativo. Come possono allora i brand raggiungere un’audience così frammentaria in un ambiente media sempre più destrutturato? Realizzando partnership con pubblicazioni digitali che i giovani americani apprezzano e di cui condividono i contenuti. Un chiaro esempio di questa linea è rappresentato da Rare.us. La piattaforma, che si autodefinisce, “America’s News Feed”, totalizza oltre 40 milioni di visite al mese, con il segmento di crescita più veloce rappre-

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sentato dalla fascia d’età 25-34. Questi dati demografici hanno un parallelo nella composizione del team editoriale di Rare, rappresentato da un piccolo gruppo di editor e scrittori sotto i 30 anni il cui obiettivo è rappresentare nei propri contenuti la voce politica dei Millennials, grazie iniziative come gli “Under-40 Polls” e la più recente “Rare Roundtable 2016”. E la sua linea politica generale riflette quanto emerso dai sondaggi di Reason: conservatori dal punto di vista fiscale, sostenitori di governi più ristretti e di un’attitudine profonda al rispetto delle scelte di vita personali degli individui. Lanciata due anni fa con soli quattro dipendenti, Rare ha avviato la propria attività come realtà indipendente sotto l’editore tradizionale Cox Media Group. Fin dal principio caratterizzata da una natura social, Rare ha oggi il 70% dei propri lettori su mobile e con un sapiente mix di contenuti politici e di pop culture, raggiunge liberali e conservatori alla stessa maniera, attirando inserzionisti come BMW, Traget, L’Oréal e Walgreens. E con l’espansione del brand in verticali come i fan forum Fanbuzz e Faves e il sito musicale Rare Country, l’editore ha mantenuto una strategia di crescita a micro-target, svi-

luppando contenuti ad hoc basati su dati demografici, geografici e interessi di lifestyle.

Gli inserzionisti e il potere del peer-to-peer Su Rare.us, i social apportano un’impressionante 90% di visite sul sito, fatto che significa che i lettori mettono like, condividono e portano altri lettori dalle loro news feed al sito stesso. E la News Feed di Facebook offre fino al 1.300% più peso alle azioni di condivisione quando decide ciò che deve apparire nella pagina principale degli utenti, portando a presumere che i comportamenti sul social potranno avere un’importante influenza sugli esiti della campagna presidenziale del 2016. Tradizionalmente gli inserzionisti hanno evitato di concentrare la loro spesa su canali politici; ma nel mercato di oggi, gli inserzionisti hanno bisogno di andare dove si trovano gli utenti e le condivisioni. Con i giovani che si allontanano dalla TV lineare e sempre più notizie che finiscono online, le compagnie di media news che sono esperte nel coinvolgere i lettori stanno guadagnando pubblico e influenza. E quelle che concentrano i propri sforzi nell’informare i giovani elettori otterranno un seguito di Millennials che condivideranno tali contenuti con i loro coetanei. Gli editori più smart hanno imparato a fare affidamento sul pubblico per contribuire a diffondere il proprio messaggio e sembra arrivato il momento anche per gli inserzionisti di sfruttare il potere di influenza del peer-to-peer.

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SPAZIO A...

visioni

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Matteo Dedè

la dicotomia digitale risolta

Piero Dominici Professore aggregato di Comunicazione pubblica presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia e Visiting Professor presso l’Universidad Complutense di Madrid, Facultad de Ciencias de la Información. Componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di ricerca in Teorie e ricerche sulla politica presso l’Università degli studi di Perugia, fa parte del Consiglio Didattico scientifico del Master MOTIP (Università di Roma “La Sapienza”), ha insegnato presso diversi Dottorati e Master universitari. Fa parte dell’Albo dei Revisori MIUR ed è membro di associazioni scientifiche e professionali (ECREA, IPSA, ISA, AIS, Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Istituzionale, ComPol). Ha, partecipato a progetti di interesse e rilevanza nazionale e internazionale. Si occupa di comunicazione organizzativa, di organizzazioni complesse, di società della conoscenza e di etica. Già docente, presso diverse università, di Comunicazione d’impresa, Marketing, Etica della comunicazione, Semiotica e filosofia del linguaggio

da “teste ben fatte” Una società i cui membri sono sempre più connessi fra loro grazie alla tecnologia, è anche, per forza di cose, più inclusiva? La risposta non è necessariamente affermativa. La colpa di quello che è un fraintendimento molto comune - “più digitale uguale più partecipazione” - è della confusione che spesso si fa fra i concetti di comunicazione e connessione. In altre parole, come l’autore sottolinea, non è detto che a un aumento delle capacità comunicative, corrisponda un incremento delle opportunità relazionali. Il che ha conseguenze che vanno bel al di là di quanto suggerisce, su un livello molto terra terra, il semplice buon senso: che a una quantità ingente di “amici” su Facebook non corrisponde necessariamente una vita sociale piena. Traslata su un piano più elevato, la dicotomia non risolta fra comunicazione e connessione ha effetti negativi sul rapporto, per esempio, fra cittadini e pubblica amministrazione, o fra diversi gruppi sociali. Senza un’adeguata opera di alfabetizzazione digitale, e un’integrazione armoniosa dell’utilizzo dei nuovi strumenti con la capacità di analisi strutturata dei problemi (capacità che precede e va oltre la semplice fruizione da consumatore di dispositivi digitali), la sovrabbondanza di informazioni oggi disponibile, invece di rendere più simmetrici e meno sbilanciati i rapporti di potere fra i diversi soggetti, rischia di aumentare ancor più il divario. Una parte sempre crescente della popolazione mondiale è in rete, il problema è capire quanto questo influisca ef-

fettivamente sulla capacità di produrre ed elaborare conoscenza. Un classico esempio, è quello della scuola digitale. A una prima adesione entusiasta e acritica all’applicazione di metodologie digitali all’apprendimento, è seguita ed è ancora in corso una riflessione più matura, e scettica, verso la visione della tecnologia come panacea o bacchetta magica per supplire ad altre deficienze degli studenti. Anche lo stesso concetto di nativi digitali, che a lungo è stato adoperato come etichetta per le nuove generazioni, viene sempre meno utilizzato ed è stato almeno parzialmente smontato da riflessioni autorevoli come quella di Roberto Casati, direttore di ricerca del CNRS all’Institut Nicod a Parigi, in “Contro il colonialismo digitale”. In vari Paesi, fra cui l’Italia, è in crescita il fenomeno dell’analfabetismo funzionale, ossia “l’incapacità di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società ”. Colpa del digitale? No, va rifiutata in maniera consapevole la trita dicotomia fra apocalittici e integrati. La questione non è quella di essere pro o contro il digitale, ma di non “cedere alla tentazione del determinismo tecnologico”, che spiega e giustifica tutto. Il computer, i tablet e gli smartphone sono strumenti fantastici, a patto di non delegare soltanto ad essi la formazione e l’acculturazione degli individui. Quello che conta, insomma non è solo il semplice accesso alle informazioni, ma la creazione di “teste ben fatte”, capaci di analisi critica e autocritica.

the shape of things to come 2 ottobre - the mall, via g. galilei @ milano

Nell’ottica di favorire momenti di crescita e approfondimento per il settore della comunicazione e del marketing, Iab Italia e Piaggio Fast Forward organizzano un evento esclusivo e unico nel suo genere, “The Shape of Things to Come”, che si terrà venerdì 2 ottobre alle 10:00, presso lo spazio The Mall in Via Galileo Galilei angolo Viale della Liberazione a Milano. Obiettivo dell’incontro è quello di far dialogare manager, imprenditori, giornalisti e studenti con alcuni dei grandi protagonisti internazionali del mondo dell’innovazione. L’evento vede, infatti, la straordinaria partecipazione di alcune delle menti più brillanti e visionarie della cultura, del design, della tecnologia e dell’imprenditoria che, attraverso la condivisione di temi, esperienze e visioni innovative, cercheranno di immaginare insieme che forma avrà il futuro, generando idee all’intersezione tra pensiero, tecnologia ed industria. Idee che viaggiano oltre le persone. Idee che aiuteranno le persone a viaggiare oltre. Tra gli ospiti che interverranno: Roberto Colaninno (Piaggio Group Chairman and Chief Executive Officer), Nicholas Negroponte (Co-founder of MIT Media Lab, Professor of Media Technology at MIT), Jeffrey Schnapp (Co-director Berkman Center for Internet & Society, Professor at Harvard University), Greg Lynn (Innovative designer, founder of Greg Lynn FORM, Professor at Yale University), Doug Brent (Vice President of Technology Innovation at Trimble), Beth Altringer (Psychologist, designer, faculty at Harvard’s Engineering & Design schools), Sasha Hoffman (Co-founder of Fuzzy Compass, Active member of the Boston entrepreneurship ecosystem). Come Master of Cerimony sarà presente Marco Montemagno. AnnO vi | #150 | veneRDÌ 25 SetteMBRe 2015


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