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visioni / Antonio Preto

Per avere risultati nel digitale bisogna scegliere una donna

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ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015

Mi sono imbattuto in un interessantissimo studio della Commissione Europea del 2013, dal titolo “Women Active In Ict Sector”, da cui emerge un dato straordinario, sinora poco considerato: le aziende del digitale.

i fatti del giorno

marketplace

company

media

I visitatori esteri provengono per lo più da Usa, Germania e Francia

Approvato un aumento di capitale dall’assemblea straordinaria

Il gruppo è diventato uno dei principali player europei del settore

L’agenzia ha ideato la campagna su tv e web di Premiunm Online

Kayak conferma il trend generato da Expo: un successo

Adesso è ufficiale: Softec entra a far parte di Fullsix

Arti Grafiche Boccia si è ormai imposta sui mercati internazionali

Havas Worldwide Milan promuove Mediaset Premium

scenario

Videogiochi, volano di crescita

23 link

coverstory

Amazon “stoppa” la Apple Tv

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Nasce Coop 3.0, cooperativa più grande di tutta l’Europa

E’ stata ufficializzata un’operazione clamorosa, che ha portato alla fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense

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i fatti del giorno

Analisi

Anche i dati di Kayak confermano il trend positivo generato da Expo

Secondo gli studi condotti dal motore di ricerca dedicato ai viaggi sono emersi tre fattori chiave: la maggior parte dei visitatori provengono da Usa, Germania, Francia e Italia; normalmente si atterra a Malpensa, soggiornando in città per due notti; la settimana migliore per scoprire l’evento è l’ultima del mese, grazie a voli internazionali

Dunque, anche secondo quanto emerso dai dati raccolti da KAYAK, viene ampiamente confermato il trend positivo generato dall’evento, non solo per l’Expo in sé ma anche per quanto riguarda le visite in città. «La città meneghina ha registrato incrementi percentuali degni di nota in termini di ricerca di voli, strutture alberghiere e noleggio auto. Questo evento internazionale ha certamente rilanciato l’economia italiana e in particolare Milano, rendendo la città un posto molto ricercato», ha affermato Gurhan Karaagac, Regional Director KAYAK Italia, Turchia e Grecia.

di Ottavia Quartieri

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anca meno di un mese alla conclusione dell’Esposizione Universale milanese e già iniziano a susseguirsi numerose analisi e ricerche per cercare di identificare e interpretare i trend che hanno caratterizzato questi cinque mesi dedicati alla grande manifestazione. Secondo quanto riportato da alcune fonti, Expo continua a registrare dati di affluenza da record: a settembre, infatti, sono stati 16 milioni le persone provenienti da tutto il mondo ad aver visitato l’Esposizione Universale. A questo proposito, anche il motore di ricerca KAYAK.it ha voluto dare una lettura di questo trend analizzando i propri dati per fare il punto sull’effettivo interesse generato dall’evento in termini di flussi turistici nella città meneghina. Se si prendono in analisi i voli con destinazione Milano per il periodo Expo e si comparano con quelle dell’anno scorso, si evince una crescita del 55%, mentre quelle relative agli hotel sono aumentate ben dell’83%. Inoltre, è emerso che molti viaggiatori hanno scelto di raggiungere l’evento in auto, facendo registrare un aumento del 64% delle ricerche di noleggio auto, rispetto allo scorso. PROVENIENZA DEI VISITATORI Analizzando i dati relativi alle ricerche di voli sui siti KAYAK in tutto il mondo, è stato possibile stilare la classifica dei 5 paesi che in questi mesi hanno mostrato maggiore interesse verso il capoluogo lombardo: primi indiscussi i viaggiatori che hanno attraversato l’Atlantico dagli Stati Uniti, seguiti dalla Germania, dall’Italia e dalla Spagna e, infine, chiude la top 5 la Francia. Per raggiungere l’Esposizione Universale i viaggiatori europei hanno speso mediamente dai 117 ai 131 euro, mentre quelli americani, per la loro lunga tratta, circa 929 euro.

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IDENTIKIT DEL TURISTA Il visitatore tipo dell’Esposizione Universale ha soggiornato a Milano mediamente per 2 giorni e le strutture favorite sono state hotel a 4 stelle (56%), con una spesa di circa 138 euro a notte. L’aeroporto più gettonato è stato sicuramente quello di Milano Malpensa (50%): Linate e Orio al Serio sono stati scelti rispettivamente dal 25% dei turisti.

ULTIMA CHANCE PER VISITARE EXPO: I CONSIGLI DI KAYAK Per chi non avesse avuto ancora occasione di visitare Expo, KAYAK.it consiglia - in termini di spesa media dei voli - l’ultima settimana di ottobre, che risulta essere quella più conveniente per arrivare a Milano da tutte le destinazioni europee, con una spesa media di circa 93 euro.

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i fatti del giorno

Partnership

Mercato

“Regal Academy”, due eccellenze del Made in Italy uniscono le forze

Samsonite acquisisce Chic Accent e si rafforza nel retail Vista la precedente acquisizione anche del gruppo Rolling Lugguage l’azienda punta ad aprire altri negozi plurimarca

La content company fondata più di trent’anni fa da Iginio Straffi e il brand leader nel settore di calzature di lusso hanno firmato un accordo di co-marketing per la nuova serie animata che arriverà nel nostro Paese su Rai Gulp il prossimo anno di Ottavia Quartieri A partire dal prossimo anno su Rai Gulp è prevista la messa in onda di una nuova serie animata, “Regal Academy”, che è l’ultima creazione animata, ispirata alle favole più famose di sempre, nata dal genio di Iginio Straffi, fondatore di quella che oggi è una delle realtà leader in Europa nella produzione animata per bambini: Rainbow. In occasione di questo lancio, la content company ha firmato un accordo di partnership di co-marketing per la nuova serie con Loriblu, brand leader nel settore delle calzature di lusso made in Italy. La partnership vedrà due eccellenze del Made in Italy - due realtà marchigiane unite da valori come creatività, innovazione e un forte legame con il territorio - collaborare a partire da questo mese per dare vita ad una serie di iniziative dedicate a una delle property più attesa del 2016, Regal Academy. La collaborazione prenderà il via al MIPCOM 2015, in programma a Cannes da oggi fino all’8 ottobre, con la realizzazione di una splendida statua realizzata in esclusiva per Rose Cinderella; una meravigliosa scarpa open toe di 2 metri di altezza che sarà esposta per la prima volta lungo la Croisette di Cannes e che sarà poi la protagonista dei numerosi eventi a livello trade previsti per il 2016. E’ stato personalmente il fondatore e stilista della Loriblu Graziano Cuccù a disegnarla ed idearla, seguendone passo passo la realizzazione. Rainbow e Loriblu lavoreranno insieme per tutto il 2016 con molteplici attività ed eventi, che verranno organizzati congiuntamente in occasione delle fiere e durante importanti momenti come la settimana della moda. «Siamo felici di avere a bordo un partner di altissimo livello come Loriblu, che condivide con Rainbow l’eccellenza del made in

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Italy, il saldo legame con il territorio, la creatività e la passione per l’innovazione», ha affermato il fondatore e attuale ceo di Rainbow, Straffi.

Samsonite Italia annuncia l’acquisizione dalla famiglia Bernardi della catena di negozi Chic Accent, una delle realtà multibrand di accessori e valigeria più dinamiche nel nostro Paese. L’acquisizione rientra nell’ambito dell’attuale strategia del gruppo che si è posta come principale obiettivo quello di sviluppare una piattaforma retail multibrand. Si tratta di una strategia che ha visto come primo passo, a inizio anno, l’acquisizione di Rolling Lugguage, una catena di negozi presente nei principali aeroporti europei. Con questa operazione, Samsonite Italia si prepara ad aggiungere al proprio canale retail, che oggi conta sedici negozi, altri 31 punti vendita situati nei principali centri commerciali delle principali regioni italiane. «Si tratta di un’acquisizione strategica per il mercato italiano e allo stesso tempo è il coronamento di

una partnership ventennale con la famiglia Bernardi», ha affermato Fabio Rugarli, presidente di Samsonite Europa e amministratore delegato per l’Italia. «L’obiettivo è quello di rafforzare la presenza nel settore del retail plurimarca, che è da sempre uno dei punti di forza del nostro gruppo in tutta Europa. È nostra intenzione sviluppare ulteriormente la catena con l’apertura di alcuni negozi nei prossimi anni, nei centri commerciali e nelle principali vie dello shopping delle maggiori città italiane, preservando gli accordi distributivi in essere con i nostri rivenditori autorizzati», ha poi concluso Rugarli. «La realtà Chic Accent, consolidata e ben radicata nel nostro mercato, costituisce un’eccellente piattaforma distributiva per presentare i nostri marchi e le nostre collezioni», ha aggiunto Ramesh Tainwala, ceo di Samsonite. ANNO VI | #156| LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


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i fatti del giorno manager

Bilanci

Questo è quanto è stato annunciato ufficialmente, venerdì scorso, dall’agenzia italiana del neonato MullenLowe Group, parte di Interpublic Group of Companies. Ricchiuti arriva in Lowe Pirella dopo due esperienze precedenti sempre all’interno del Gruppo

Il portale è tra le realtà del digitale italiano più in forma, avendo chiuso a +51% il primo semestre dell’anno

Lowe Pirella ha scelto il nuovo presidente e ceo: è diego ricchiuti Aziende

Intergen: restyling per una consumer experience migliore Un sito moderno, immediato, funzionale a tutte le esigenze e fruibile da qualsiasi dispositivo Un sito completamente aggiornato, ricco di contenuti, funzionale e fruibile da ogni dispositivo. È questa la strategia editoriale e commerciale con cui Intergen, divisione energia di IML Group specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di cogenerazione alimentati a gas metano e biogas, di gruppi elettrogeni e UPS rotanti, ha deciso di rinnovare la propria presenza sul web. Il nuovo sito rappresenta uno strumento fondamentale nel dialogo con i clienti, acquisiti e potenziali, che ha l’obiettivo di comunicare l’essenza dinamica di Intergen e offrire una panoramica delle sue soluzioni all’avanguardia. Moderno e completamente trasformato nell’aspetto grafico, integrato nei contenuti, nell’iconografia e nelle sue potenzialità informative, il sito www. intergen.it è caratterizzato da un layout fluido, con colori tenui che riprendono l’identità del logo aziendale. Disponibile sia in italiano che in inglese, le immagini del nuovo sito aiutano a comunicare l’offerta in modo semplice, immediato ed efficace.

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di Sebastiano Zeri Lowe Pirella ha ufficialmente annunciato di aver nominato, con effetto immediato, Diego Ricchiuti presidente e ceo dell’azienda, agenzia italiana del neonato MullenLowe Group parte dell’Interpublic Group of Companies (IPG), e il neo eletto riporterà direttamente a Jeremy Hine, presidente di MullenLowe Group Emea. Ricchiuti arriva in Lowe Pirella da due esperienze all’interno dell’Interpublic Group of Companies (IPG) dove

Diego Ricchiuti

ha ricoperto il ruolo di executive vice president di FCB Milan prima e di managing director di Golin Italia poi, entrambe esperienze nelle quali ha contribuito all’ottenimento di numerosi successi lavorando, tra gli altri, con clienti di prestigio quali: Allianz, BNP Paribas, Lufthansa, Costa Crociere, Gruppo FILA, Bacardi, Meridiana, Metro Group, e Il Sole 24 Ore. «Sono orgoglioso e lieto di continuare la mia carriera lavorativa all’interno dell’Interpublic Group of Companies (IPG) e di entrare a

far parte della famiglia di Lowe Pirella e del neonato MullenLowe Group. - ha dichiarato il neo presidente e ceo di Lowe Italia. Credo che avere il privilegio di guidare un’agenzia così blasonata e creativa mi permetterà di contribuire all’affermazione in Italia del neonato MullenLowe Group», ha poi concluso. Prima dell’esperienza all’interno delle due agenzie, è stato managing partner nel Gruppo TBWA Italia lavorando con clienti locali, ma anche importanti clienti internazionali.

SuperMoney, crescita davvero inarrestabile

SuperMoney, l’unico portale in Italia certificato da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) per la trasparenza e la correttezza del servizio offerto per le tariffe di telefonia e internet, ha presentato nella giornata di ieri i risultati economici relativi al primo semestre dell’anno confermandosi, a 9 mesi di distanza dalla vittoria del premio Deloitte Emea Technology Fast 500 - assegnato alle aziende in più rapido sviluppo, solo 6 le compagini italiane tra le 500 aziende selezionate -, come una delle realtà digitali italiane a più elevato tasso di crescita. Un +51% in termini di fatturato è la crescita percentuale della company rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre l’Ebidta fa registrare un +52% nel primo semestre 2015 rispetto all’omologo del 2014 L’incremento del fatturato è stato pari al 79% negli ultimi tre anni. SuperMoney ha avviato le attività nel 2010 in seguito alla vincita di un bando di concorso per l’innovazione tecnologica, ottenuta grazie a competenze e tecnologia proprietaria. ANNO VI | #156| LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


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i fatti del giorno

Un frame dello spot

comunicazione L’Italia è UNA

Le passioni italiane raccontate nello spot di UNA Hotels La campagna pubblicitaria prevede tre video da 15 secondi ciascuno ed è declinata sia su stampa che in tv UNA Hotels & Resorts dà il via alla campagna “L’Italia è UNA”, un’altra tappa del viaggio nelle passioni italiane iniziato con “Feel the Italian Passion”, che si configura come la naturale evoluzione della precedente ed è declinata su sia su tv che carta stampata. I tre spot, della durata di 15 secondi, raccolgono immagini della bellezza del nostro Paese, rappresentate attraverso arte, enogastronomia, cultura e design. Le immagini sono accompagnate dal messaggio “L’ITALIA È UNA - Colori, profumi e sapori sempre diversi. Un’accoglienza unica, da scoprire nei nostri 31 hotel e resort in Italia” perché UNA Hotels & Resorts, nel suo ruolo di ambasciatrice dell’ospitalità, si identifica e si fa portatrice dei valori del lifestile italiano e della destinazione Paese ma, al contempo, contribuisce con la propria eccellenza a valorizzare il brand Italia nel mondo. Da sabato la campagna è on air sui canali Sky e sugli schermi delle Grandi Stazioni italiane, mentre per tutto il mese di ottobre sarà su carta stampata e uscirà sui principali quotidiani nazionali.

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campagne Lanciati anche il nuovo sito e servizi digitali

social L’app guarda ai giovani

Per celebrare l’anniversario, l’azienda ha voluto realizzare una narrazione con un video dal forte impatto emozionale: richiama i valori che ne caratterizzano il lavoro quotidiano

Arriva a fine ottobre un nuovo formato advertising. Il fatturato di quest’anno è stimato intorno ai 100 milioni di dollari

“communication is life”: integra solutions celebra i quindici anni di Ottavia Quartieri

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omunicare è vita: in queste poche, significative parole si riassume la filosofia di Integra Solutions, l’agenzia di comunicazione forlivese guidata da Francesco Ferro, che proprio oggi festeggia i suoi primi 15 anni di vita. Dalla consulenza strategica alla creatività, dalle pubbliche relazioni all’organizzazione di eventi, fino ai più recenti servizi digitali, l’agenzia di Francesco Ferro rappresenta oggi una realtà in grado di comunicare e promuo-

vere le eccellenze del nostro Paese in ambito imprenditoriale, commerciale e nel settore dei servizi, come testimoniano anche le tante iniziative di promozione turistica e marketing territoriale svolte negli anni attraverso la business unit dedicata, conCentro. Per celebrare questo quindicesimo anniversario, l’azienda ha creato una narrazione con un video dal forte impatto emozionale e che richiama i valori che ne caratterizzano il lavoro quotidiano. Perché, appunto, “Communication is life”, come recita il claim

della campagna lanciata proprio in questi giorni. “Communication is life” diventa così parte integrante dell’identità dell’azienda, rinnovata nel marchio, ed è al centro anche del nuovo sito internet, online da oggi all’indirizzo www.integrasolutions.it: uno strumento totalmente rinnovato nel quale ampio risalto viene dato alle referenze e dove sono riportate, grazie agli oltre 150 clienti dell’agenzia raccontati attraverso le case histories, le forme in cui la comunicazione è stata interpretata da Integra Solutions in questi 15 anni.

mercato Non solo distribuzione instore, ma a breve anche online

Investimenti cinesi nella moda italiana

E’ stato varato un piano di ingenti finanziamenti da parte del gruppo cinese IFF per portare oltre 200 marchi italiani in Cina

Il Gruppo cinese IFF ha varato un piano di ingenti investimenti sul mercato italiano dell’abbigliamento e della moda e sta selezionando 200 marchi italiani, con una formula innovativa che ri-

duce a zero il fattore di rischio per le aziende italiane, esentate anche da ogni pratica burocratica e logistica. IFF porterà in esposizione i prodotti della moda italiana inizialmente in 8 nuovi Fashion Center

per poi estendersi nel resto del territorio della Repubblica Popolare Cinese. Oltre che semolici centri di vendita diretta, i centri di IFF funzioneranno anche come centrali di acquisto online.

Snapchat, arriva la pubblicità dei brand nei selfie

Snapchat tira fuori l’artiglieria pesante. L’app di messaggistica “usa e getta” è pronta a far entrare i brand direttamente tra i selfie dei suoi utenti, con l’introduzione di un nuovo formato pubblicitario. L’indiscrezione è stata rilanciata dal Financial Times e ripresa poi dai media di tutto il mondo. Questa nuova unità pubblicitaria permette di monetizzare le audience più giovani in perenne fuga dagli schermi tradizionali. Il debutto del nuovo formato “Sponsored lenses” dovrebbe arrivare per Halloween. Snapchat è una delle aziende non quotate con la maggiore valutazione, pari a 15 miliardi di dollari. Per quest’anno, secondo varie fonti, dovrebbe superare i 100 milioni di dollari di revenue. In Italia il servizio non ha la stessa diffusione che ha in altri paesi, ma la capacità dell’app di raggiungere le nuove generazioni è sicuramente il suo punto di forza. Nel mondo gli utenti che si collegano a Snapchat ogni giorno sono 100 milioni. ANNO VI | #156| LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


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MARKET PLACE

L’azienda, portavoce dell’innovazione made in italy, ha prevalso contro player internazionali

Per “Puglia Active Network”, Enel sceglie la tecnologia firmata Tiesse La società nata a Ivrea nel 1998 ha vinto come prima aggiudicataria la gara lanciata per l’approvvigionamento dei router destinati all’automazione della rete a media tensione della Regione Puglia. affermardosi come attore di primo piano nell’ambito smart grid di Matteo Dedè

Tiesse, la società di Ivrea che progetta e realizza router per rete fissa e mobile interamente Made in Italy, si è aggiudicata la gara Enel per il progetto “Puglia Active Network”, superando la concorrenza dei maggiori player internazionali del settore. La selezione è avvenuta sulla base della verifica preventiva della rispondenza delle componenti tecnologiche agli stringenti criteri di qualità e sicurezza richiesti da Enel Distribuzione per l’automazione della rete pugliese. L’immissione in rete da parte di decine di migliaia di produttori autonomi di energia, fotovoltaica o eolica, ha rivoluzionato il funzionamento e le modalità di gestione della

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Mario Ciofalo, presidente di Tiesse

rete di tutti i grandi operatori nel mondo. A differenza del passato, infatti, oggi sono necessari interventi continui ed immediati per far fronte ai requisiti di maggior stabilità, continuità del servizio, efficienza energetica e qualità della fornitura di

energia elettrica. In questo contesto, Tiesse ha vinto come prima aggiudicataria la gara che Enel Distribuzione ha lanciato per l’approvvigionamento dei router destinati all’automazione della rete a media tensione della Regione Puglia. ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015

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MARKET PLACE

Grazie a questa operazione, la nuova realtà raggiunge un organico di circa duecento professionisti

Ora è ufficiale: Softec entra a far parte del gruppo Fullsix

Con la sottoscrizione dell’aumento di capitale di Softec, approvato in assemblea straordinaria, Fullsix SpA deterrà il 70% della società e promuoverà un’Offerta Pubblica d’Acquisto sulle azioni ordinarie

di Daniele Bologna

L’operazione è terminata ufficialmente alla fine della scorsa settimana e Softec Spa è entrata a far parte del gruppo Fullsix SpA, società quotata al MTA di Borsa italiana. Mentre la stessa Softec è quotata all’AIM di Borsa Italiana e presente sul mercato da oltre quindici anni. Con la sottoscri-

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zione dell’aumento di capitale di Softec, approvato in assemblea straordinaria, Fullsix SpA deterrà il 70% di Softec e promuoverà un’Offerta Pubblica d’Acquisto sulle azioni ordinarie Softec SpA. Azienda di riferimento per il digital marketing, in grado di coniugare i migliori servizi di native advertising, inbound marketing, social media strategy

e marketing automation, Softec diventa capofila della Business Unit del Gruppo Fullsix dedicata ai servizi di marketing e comunicazione digitale, integrando a sua volta FullDigi e FullPlan, le due società già focalizzate sul business digitale. Grazie a questa operazione, la nuova realtà raggiunge un organico di circa 200 professionisti. ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


DIREZIONE CREATIVA COORDINAMENTO IMMAGINE MEDIASET

PREPARATI A FARTI VEDERE DA TUTTI

Continua in prima serata su Canale Cinque “Grande Fratello”, il più famoso di tutti i reality. Alessia Marcuzzi con gli opinionisti Claudio Amendola e Cristiano Malgioglio apre le porte della casa per l’edizione numero 14. Non perdere l’occasione di pianificare durante il programma Endemol diventato un vero fenomeno mediatico.

tutti i giovedì in prima serata


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MARKET PLACE

Trasformare un visitatore in cliente può rivelarsi un compito difficile

Quando l’ecommerce è realizzato su misura

La proposta di Intergic, la società che si occupa di selezionare le migliori tecnologie e i migliori servizi per il commercio elettronico in tutto il mondo, già leader in altri paesi di Daniele Bologna

Trasformare un visitatore in cliente può rivelarsi un compito difficile nell’ecommerce, soprattutto se non si sono realizzate interazioni dirette in precedenza. Gli utenti si aspettano interazioni uniche e un’esperienza strettamente assimilabile a una visita dentro un negozio fisico. Oltre all’email marketing e al passaparola, esistono strumenti di lead generation automatizzati che servono ad aumentare i tassi di conversione, ad esempio mostrando a diverse categorie di utenti diversi prodotti. Uno fra tutti è appena sbarcato in Italia grazie ad Intergic, la società che si occupa di selezionare le migliori tecnologie e servizi per l’ecommerce in tutto il mondo, già leader di mercato in altri paesi, portandoli in Italia. E’ la stessa società che ha fatto esordire sul mercato italiano il software per la navigazione FACT-Finder e il sistema di pagamento Sofort Banking. Si tratta, in questo caso, di Marketizator, una società rumena di giovani esperti del settore marketing online che ha creato una

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piattaforma di ottimizzazione del tasso di conversione 3 in 1, la prima pensata appositamente per l’ecommerce. Marketizator copre tre aree chiave, a partire da quella delle indagini di mercato, per ottenere indicazioni preziose su come convertire in acquirenti i visitatori, dividendoli in categorie e segmenti. L’A/B testing, poi, è la possibilità di modificare testo, immagini o colori senza competenze tecniche, preziosa funzione per consentire ai marketing manager di cambiare direttamente, appunto, queste funzioni senza ricorrere al supporto del dipartimento It. E ancora, le interazioni in tempo reale che trattengono i visitatori con messaggi persuasivi lanciati in momenti chiave - il sistema percepisce quando i visitatori si apprestano ad abbandonare il sito -, al fine di convertirli in acquirenti. Basandosi sulla cono-

scenza dei primi 3.000 account, si utilizza la potenza della personalizzazione web senza la necessità di sforzi tecnici o di design. Ci sono infinite variabili personalizzate in Marketizator - quelle che, raccolti i dati del visitatore, consentono di visualizzare messaggi personalizzati basati su quel particolare segmento di traffico utenti -, fra cui la città da dove provengono, il tipo di device utilizzato per accedere al sito, il numero di visite e persino il clima nella regione nel momento in cui sta visitando il sito. Un utente i cui dati vengono utilizzati per creare un’offerta su misura per lui non solo acquisterà, ma tornerà a comperare su quel sito. Tramite la personalizzazione dell’esperienza di acquisto online ai clienti sembrerà di entrare nel “negozio di fiducia” a portata di clic. Più conversione e meno abbandono del carrello… ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


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Numeri enormi: 2,7 milioni di soci, 22 mila dipendenti, fatturato di quasi 5 miliardi di euro, patrimonio di 2,2 miliardi, 419 punti vendita in 12 regioni

Nasce Coop 3.0, la più grande cooperativa italiana ed europea Un’operazione clamorosa, che ha portato alla fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense. Una presenza capillare sul territorio nazionale, con 419 punti vendita, di cui 56 ipermercati, diffusi da Nord a Sud. Si compie uno storico passo in avanti nella cooperazione in Italia di Daniele Bologna

Dal 1° al 24 settembre 2015, in 77 assemblee territoriali, quasi 15 mila soci di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense hanno approvato a larghissima maggioranza (il 99%) la fusione delle tre grandi cooperative del Distretto Adriatico e lo Statuto che disciplina la nuova cooperativa. L’ultimo passaggio formale di un percorso iniziato a mar-

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zo, e fortemente sostenuto dai consigli di amministrazione che avevano approvato la fusione del giugno del 2015, si è tenuto sabato scorso, quando l’assemblea dei delegati ha ratificato la volontà già espressa dei soci. In questo modo, si compie uno storico passo in avanti nella cooperazione in Italia: la fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense dà vita a Coop Alleanza 3.0, che sarà operativa dal 1° gennaio 2016 e che con 2,7 milioni di soci, quasi 5 miliardi di fatturato, oltre 22 mila dipendenti, è la più grande cooperativa del nostro Paese e, per numero di soci, dell’intero continente. In queste cifre sono incluse unicamente le società controllate operanti nel core business, con esclusione di controllate e partecipate attive in altri settori (finanziario e assicurativo, turismo, comunicazione, librerie e immobiliare). Coop Alleanza 3.0 porta già nel nome le sue missioni: da un lato, un saldo radicamento nei valori portanti della cooperazione (il nome “Alleanza” evoca le prime, storiche esperienze di mutualismo in Italia), dall’altra, una volontà precisa e forte di innovare. Entrambe queste missioni hanno al centro il soggetto principale di tutto il mondo cooperativo: il so-

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La vicinanza ai soci

rimane imperativo categorico e fondante

la nuova cooperativa proseguirà nell’impegno in iniziative sociali e culturali a beneficio delle comunità all’interno di cui è presente e nella valorizzazione dei prodotti e dei produttori locali

cio. Coop Alleanza 3.0, infatti, nasce con la volontà precisa di essere più vicina ai propri soci, ripartendo dalle ragioni stesse che hanno fondato la cooperazione di consumo in Italia, oltre 150 anni fa: offrire la miglior qualità al miglior prezzo possibile e con i più alti standard di sicurezza. La vicinanza ai soci sarà garantita dalla presenza capillare sul territorio nazionale: 419 punti vendita, di cui 56 ipermercati, diffusi da Nord a Sud (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia,

Coop Alleanza 3.0 porta già nel nome le sue missioni: un saldo radicamento nei valori portanti della cooperazione insieme a una volontà precisa e forte di innovare. e al centro il vero protagonista di tutto questo grande mondo: il socio

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e, tramite società, Trentino, Lazio, Campania e Sicilia), per un totale di dodici regioni. Coerentemente con i principi della cooperazione, i punti vendita di Coop Alleanza 3.0, nei formati più idonei e anche con soluzioni innovative, continueranno a essere presenti anche in centri urbani minori, con lo scopo di raggiungere direttamente anche i soci che non risiedono nelle grandi città; la nuova cooperativa proseguirà

nell’impegno in iniziative sociali e culturali a beneficio delle comunità all’interno di cui è presente e nella valorizzazione dei prodotti e dei produttori locali. Per portare l’offerta di Coop verso il maggior numero di consumatori, e nel rispetto dell’ideale di innovazione che anima Coop Alleanza 3.0, il canale web integrerà quello fisico (che resta centrale) e l’offerta sarà ulteriormente ampliata, per rispondere ai nuovi bisogni dei soci: energia, assistenza integrativa sanitaria e pre-

videnziale, servizi assicurativi e finanziari. Il tutto in modo coerente con la missione cooperativa, e rafforzato dalle economie di scopo e di scala che verranno ottenute. La vicinanza con il socio sarà non soltanto fisica ma soprattutto valoriale: l’impegno di Coop Alleanza 3.0 sarà soddisfare i bisogni nei modi più efficaci, e rinnovare e rinsaldare il rapporto mutualistico che lega Coop coi propri soci attraverso uno strumento innovativo: il “Regolamento dello scambio mu-

tualistico”. Un documento che si basa sui principi fondanti della cooperazione (tra cui mutualità, autonomia e indipendenza, cooperazione tra cooperative, interesse verso la comunità) e mette per iscritto - in modo che siano condivisi diritti e doveri dei soci. La centralità del socio e il forte desiderio di stimolarne la partecipazione rappresentati nel Regolamento sono testimoniati dal rinnovamento previsto per l’istituto del Ristorno, ovvero la ridistribuzione ai soci dell’utile realizzato dalla cooperativa, che verrà misurato non soltanto in base a valori quantitativi, ma anche alla qualità dello scambio mutualistico, legato anche alla tipologia dei beni e ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


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servizi acquistati e alla partecipazione alla vita della cooperativa. Anche la governance di Coop Alleanza 3.0 rispecchia la centralità del socio, e ha l’obiettivo di stimolare partecipazione e trasparenza. Sarà costituita una Consulta della rappresentanza sociale che darà voce agli organismi territoriali (zone e aree sociali vaste) e avrà poteri consultivi nei confronti del consiglio di amministrazione. Quest’ultimo sarà composto da 31 membri (snellito rispetto alla somma dei membri dei CdA delle tre cooperative) e la sua formazione rispetterà la presenza territoriale della base sociale: Coop Alleanza 3.0 è dei soci, e guidata dai soci. La struttura di governo prevede tre amministratori delegati, ognuno con una delega specifica, che opereranno in piena sinergia: Adriano Turrini avrà la delega ai servizi centrali e alle politiche sociali e sarà anche il presidente; Massimo Ferrari avrà la delega alla gestione caratteristica; Paolo Cattabiani avrà la delega a finanza e sviluppo. Per garantire rinnovamento, il presidente potrà restare in carica non più di tre mandati triennali consecutivi. Equilibrio e trasparenza saranno garantiti da organismi individuati dal nuovo Statuto, come la Commissione Etica, il Collegio

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Sindacale e la Commissione Elettorale. Le attività finanziarie che fanno capo a Coop Alleanza 3.0 saranno funzionali al conseguimento degli scopi mutualistici: l’obiettivo della particolare forma di impresa che è quella cooperativa non è il

profitto, ma il sostegno dei soci e l’offerta della miglior qualità al miglior prezzo possibile con i più alti standard di sicurezza. L’istituto del Prestito sociale, riservato unicamente ai soci, viene disciplinato da un nuovo “Regolamento del Prestito

sociale”, che recepisce quello di Legacoop nazionale e prevede in particolare un vincolo di liquidità del Prestito non inferiore al 30% e un vincolo nell’immobilizzarlo in attrezzature, impianti e partecipazioni non superiore al 30%, al fine di

renderlo disponibile per i soci in tempi brevi. Nel Regolamento è anche previsto un corposo sistema di controlli e garanzie, e l’introduzione di nuovi organi di vigilanza indipendenti che integrano quelli già previsti: Organismo di vigilan-

za e Autorità indipendente, che vanno a rinforzare le funzioni di controllo già affidate a Collegio sindacale, Società di revisione e Consiglio di Amministrazione. Il Prestito sociale offre, quindi, ancora più garanzie ai soci, grazie alla

solidità della nuova cooperativa (oltre 2,22 miliardi di euro che costituiscono il patrimonio), e la sua raccolta consente a Coop Alleanza 3.0 di raggiungere con un grado ancora maggiore di efficacia gli scopi mutualistici per cui è nata.

Un terzetto di

amministratori delegati

nella foto qui a fianco, due dei tre amministratori delegati della nuova coop 3.0: da sinistra, Paolo Cattabiani e adriano Turrini, che sarà anche il presidente. Per garantire rinnovamento, il presidente potrà restare in carica non più di tre mandati triennali consecutivi. e a loro si deve aggiungere un terzo a.d., massimo ferrari

ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015



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La ricetta vincente che ha permesso ad Arti Grafiche Boccia di imporsi sui mercati internazionali

La crisi dell’editoria? Si affronta innovando processi e prodotti Il gruppo è diventato uno dei principali player europei del settore. E’ grazie a questi risultati che Intesa Sanpaolo ha selezionato Arti Grafiche Boccia tra le aziende che partecipano a Expo 2015, nello spazio espositivo The Waterstone di Vera Modesto

La crisi dell’editoria? Si affronta innovando processi e prodotti. E’ questa la ricetta vincente che ha permesso ad Arti Grafiche Boccia di imporsi sui mercati internazionali e diventare uno dei principali player europei del settore. E’ grazie a questi risultati che Intesa Sanpaolo ha selezionato proprio Arti Grafiche Boccia tra le aziende che partecipano ad Expo 2015, all’interno dello spazio espositivo The Waterstone. La presenza all’esposizione universale s’inquadra nel processo di crescita e diversificazione dell’impresa salernitana, che da tempo ha ampliato i suoi prodotti, oltre l’editoria, al segmento della stampa per l’agroalimentare, dalle etichette ai cluster diventando uno dei principali player del setto-

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re. Punto di forza dell’azienda, che negli ultimi cinque anni ha investito oltre 54 milioni in macchinari e tecnologie è, infatti, la costante ricerca dell’innovazione organizzativa, di processo e di prodotto. Recentissimo è l’investimento relativo alla rotativa Cerutti S96, che ha permesso ad Arti Grafiche Boccia di consolidare il parco macchine e di generare notevoli economie di scala, garantendo nel contempo la possibilità di trasferire l’esperienza dell’area quotidiani alla grande distribuzione organizzata. Di notte, infatti, gli impianti sono usati per la stampa di quotidiani locali, nazionali e internazionali, mentre di giorno l’impianto è utilizzato per gli stampati della Gdo, con tempi di realizzazione dei relativi prodotti assimilabili a quelli dei quotidia-

Parco macchine

consolidato

Recentissimo l’investimento relativo alla rotativa cerutti s96, che ha permesso ad arti grafiche boccia di consolidare le sue macchine e di generare notevoli economie di scala

vincenzo boccia

ni e modularità di foliazioni, fino a novantasei pagine tutte a colori con possibili-

tà di cambi, anche di singole pagine, sin da 1.000 copie particolarmente vantag-

giosi. L’acquisto s’inquadra in una strategia aziendale di crescita e diversificazione produttiva con l’ingresso anche nel segmento della cartotecnica, attraverso l’acquisizione di due macchine fustellatrici Bobst, e l’entrata nel segmento dei cluster e degli astucci, con un incremento del fatturato, per la divisione di competenza, di oltre il 60 per cento nel giro di un anno (gennaio 2014 gennaio 2015). Un ulteriore investimento ha riguarda-

to l’impianto Heildelberg XL-105 6 colori, operativa da giugno 2015. Si tratta di una macchina “a foglio” che consentirà all’azienda di implementare la presenza nel segmento dell’agroalimentare e della periodica specializzata. Il piano strategico prevede il consolidamento nel mercato domestico europeo e nazionale (Parigi, Milano, Roma) e il potenziamento della rete commerciale in Europa, nel Medio Oriente e negli Emirati Arabi. La progettazione e realizzazione di prodotti e servizi innovativi sarà perseguita nel prossimo futuro con una serie di azioni articolate: dall’adozione di una start up, alla definizione di intese con docenti e dipartimenti universitari finalizzate anche a consolidare l’alleanza con le start up, fino a nuove iniziative di raccordo tra arte

e industria, sul modello di quelle già realizzate da Arti Grafiche Boccia negli ultimi anni. «La chiave per rispondere alla crisi non è resistere ma agire - sottolinea l’amministratore delegato dell’azienda, Vincenzo Boccia, e Presidente del Comitato Credito e Finanza di Confindustria e past president delle Pmi -. Fare impresa significa trasformare i vincoli in opportunità. E’ accaduto a suo tempo con l’avvento di Internet, quando anziché deprimerci per i rischi di contrazione del mercato della carta stampata, abbiamo ampliato la nostra visione. I dati dei clienti ora arrivano in fretta, dal mercato macroregionale di vent’anni fa siamo passati a quello europeo. E Salerno, con la sua posizione al centro tra l’Europa e il Mediterraneo, costituisce una grande piattaforma strategica».

Quaranta milioni di fatturato

Arti Grafiche Boccia Spa, oltre 40 milioni di fatturato nel 2014, è una delle industrie leader nel settore a livello continentale. Si caratterizza per la presenza di alcuni dei più innovativi impianti, in alcuni casi prime installazioni in assoluto in Europa. Arti Grafiche Boccia stampa quotidiani, riviste specializzate, cataloghi, prodotti per la grande distribuzione organizzata, etichette e cluster per i comparti dell’agroalimentare, del beverage e del pet food. L’azienda, fondata negli anni sessanta, è stata sempre all’avanguardia per intuizioni e scelte imprenditoriali. Attualmente, la società occupa circa centocinquanta addetti. ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


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interaction?


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Testimonial della novità pensata per i clienti più dinamici e digitali i The Kolors, band rivelazione dell’anno e icona di stile di vita moderno

La creatività di Havas Worldwide Milan presenta la versione smart e online di Mediaset Premium Da ieri è partita la campagna tv e web di Premium Online, la nuova offerta che permette di avere tutto il mondo live e on demand della pay tv direttamente sul proprio pc, tablet e smartphone, grazie solamente a una connessione internet, senza bisogno di usare un decoder

concerti, viaggi ed eventi, ci raccontano com’è facile oggi fare praticamente qualsiasi cosa online. E anche com’è facile seguire in ogni momento la propria squadra di calcio, non perdersi le serie tv preferite e godersi il grande cinema ovunque. Tutto il mondo Premium è da oggi a portata di mano: in una sola parola, è online! Hanno lavorato alla campagna, sotto la direzione creativa esecuti-

di

Vera Modesto

Ha preso il via ieri la nuova campagna di Mediaset Premium, firmata da Havas Worldwide Milan, che presenta Premium Online. L’ultima novità in casa Me-

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diaset consente di godersi tutto il mondo Premium, live e on demand, direttamente sul proprio pc, tablet e smartphone, grazie solamente a una connessione internet, senza bisogno di un decoder. Premium

Online permette ai giovani dinamici e digitali di avere sempre con sé tutta la propria programmazione preferita di film e serie televisive, ma anche il calcio in diretta con la Champions League in esclusiva, ovun-

que e in qualsiasi momento (400 tipi di device abilitati alla visione di oltre 6000 contenuti, in più 20 canali live, anche in HD, con doppio audio e sottotitoli). A rappresentare questo versione “smart” di Media-

set Premium, accessibile in modo facile e divertente, sono i The Kolors, la band rivelazione di quest’anno, icona dello stile di vita moderno e metropolitano. Stash e la sua band, ritratti in diverse situazioni, tra

va di Giovanni Porro, i direttori creativi Luigi Fattore, copywriter, e Antonio Campolo, art director di Havas Worldwide Milan. La regia è stata curata da Paolo Monico e la produzione è a cura di Movie Magic. La colonna sonora del film è “Why dont’ you love me?”, ultimo singolo dei The Kolors. La campagna è pianificata con il film da 30’’ sulle reti Mediaset e sul web, con banner e skinpage.

nella foto qui sopra, giovanni porro, direttore creativo esecutivo di havas wdw milan ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


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L’industria dei videogiochi protagonista di un convegno alla Camera dei Deputati. toccato il tema della tutela dei minori

Il videogioco, espressione della cultura contemporanea e della sperimentazione

Secondo l’associazione di categoria AESVI, questo settore è un elemento strategico per lo sviluppo del Made in Italy su parecchi fronti, potendo contribuire in diversi ambiti a supportare la crescita economica

di Sebastiano Zeri

AESVI - l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia - è stata protagonista dell’evento “A proposito di videogiochi. Riflessioni, proposte e osservazioni sul mondo dei vi-

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deogame in Italia”, promosso dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati come momento di confronto tra istituzioni, esperti e operatori del settore. L’associazione ha sottolineato come il videogioco sia espressione della cultura contemporanea e luogo di creazione di nuove forme di narrazione, di sperimentazione

tecnologica e di interazione sociale a cavallo tra creatività, innovazione, arte e comunicazione di massa. Tra i punti affrontati nella giornata di lavori, anche il tema della tutela dei minori. AESVI ha ribadito il proprio impegno in questo campo, l’industria dei videogiochi è infatti in prima linea fin dagli inizi degli anni 2000 con il sistema di

classificazione PEGI e con gli strumenti di controllo parentale. La convinzione dell’associazione è che questo tema debba essere affrontato non sul fronte dei divieti, ma su quello della conoscenza. Viviamo in un mondo che è al tempo stesso reale e digitale dove entrambe le dimensioni si intersecano continuamente. Con questa realtà che dobbiamo misurarci prima di tutto sul fronte dell’educazione, imparando a nutrire le giovani generazioni con una “dieta digitale” equilibrata. AESVI ha voluto anche porre l’accento sul tema dell’agenda digitale, sottolineando come l’industria dei videogiochi possa contribuire in diversi ambiti a supportare la crescita economica del Paese: la scuola, attraverso l’utilizzo dei videogio-

chi nei contesti educativi; lo sviluppo di videogiochi applicati a finalità diverse dall’intrattenimento, come nel settore della salute, della cultura o del turismo; il Made in Italy, dove l’Italia ha un ruolo tutto da conquistare come paese produttore di videogiochi nel panorama internazionale, in particolare, AESVI sta portando avanti delle proposte per il rafforzamento delle politiche di internazionalizzazione del settore anche attraverso l’introduzione del tax credit per la produzione di videogiochi in Italia. «Siamo grati alla Commissione Cultura della Camera per aver promosso il convegno, segno di attenzione verso un’industria sempre più rilevante nel settore dell’entertainment e della tecnologia. Crediamo che il settore dei

andrea persegati

videogiochi possa dare un contributo rilevante per lo sviluppo del Paese - ha dichiarato Andrea Persegati, presidente di AESVI -. «Ci auguriamo, quindi, che la discussione di oggi possa essere preludio di un dialogo continuo con il Parlamento e con le istituzioni tutte, affinché, anche in Italia, si possa davvero approfondire la conoscenza del mondo dei videogiochi e delle numerose opportunità che esso può offrire».

Per saperne di più su AESVI AESVI è l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi che rappresenta i produttori di console, gli editori e gli sviluppatori di videogiochi operanti sul mercato del nostro Paese. L’associazione nasce nel 2001 per rappresentare, promuovere e tutelare gli interessi collettivi di un settore dinamico e in forte evoluzione. A livello internazionale, AESVI aderisce, dal 2002, all’associazione di categoria europea, la ISFE (Interactive Software Federation of Europe), con sede a Bruxelles; e dal 2005 è membro del Board of Directors della medesima. Dal 2010, poi, è anche socio aggregato di Confindustria Cultura Italia, Federazione Italiana dell’Industria Culturale. ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015



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LINK il personaggio

application

Sanmay Ved si è ritrovato proprietario di Google. com. Una vicenda incredibile, durata solamente un minuto. Ma in quei sessanta secondi, Ved è stato il padrone del sito più visitato al mondo.

Si ha la possibilità di valutare le persone - ex fidanzati, colleghi, amici o vicini di casa - con un punteggio che va da una a cinque stelle, come già si può fare con alberghi, ristoranti e prodotti. E’ l’idea che sta alla base di Peeple, app che sarà lanciata alla fine di novembre. Fondata da due imprenditrici californiane, Julia Cordray e Nicole Mc Cullough, la società ha già raccolto investimenti per oltre 7,6 milioni di dollari. Per iscriversi è necessario avere ventun anni di età, un account Facebook e bisogna utilizzare il proprio nome vero.

Padrone di Google per un solo minuto

Dare un voto alle persone: è Peeple

CORRIERE.IT

cultura & digitale

Scrittori in classe insieme a Conad E’ in corso la seconda edizione dell’iniziativa Scrittori di classe, a cui Conad ha dato vita quale parte integrante di Insieme per la scuola, il progetto nato per dotare le classi elementari e medie di attrezzature informatiche e supporti multimediali con un investimento che, nelle prime quattro edizioni, ha superato i 13 milioni di euro e 70 mila premi consegnati. Ad accomunarli è lo stimolo al consumo di cultura: da una parte quella digitale, ormai totalmente imperante nel nostro tempo; dall’altra, la lettura e la scrittura in buon italiano.

REPUBBLICA.IT

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PUNTO-INFORMATICO.IT

apple

Dopo l’orologio arriva l’anello

LASTAMPA.IT

Dopo il polso, Apple punta alle dita. Anzi, al dito, visto che stando a quanto rivelato da un brevetto appena pubblicato negli Stati Uniti, l’azienda sarebbe al lavoro su un anello intelligente.

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Lo schermo televisivo (smart) e i video in streaming terreno di gioco delle vendite online

Apple TV sospesa tra l’ostruzionismo di amazon e l’interesse dei grandi brand

La settimana scorsa il gigante dello shopping online ha annunciato l’intenzione di escludere dalla piattaforma la vendita di device per lo streaming di Apple e Google. Mentre si prepara sulla smart tv della “Mela” il debutto dell’applicazione di Airbnb

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di Valentina Lunardi

Amazon.com Inc. smetterà di vendere dispositivi di media-streaming di Google e Apple, con la motivazione della loro scarsa compatibilità con il suo servizio di video Prime, ultimo esempio di come la società utilizzi la propria influenza per promuovere prodotti che si adattano perfettaemnte alla propria strategia di vendita al dettaglio. Il rivenditore online con sede a Seattle ha inviato la scorsa settimana una e-mail ai propri venditori annunciando l’interruzione delle vendite di Apple TV e Google Chromecast, dal momento che tali dispositivi non “interagiscono bene” con Prime Video. L’inventario dei prodotti offerti sarà rimosso completamente a partire dal 29 ottobre. Roku, Xbox di Microsoft e Playstation di Sony, che lavorano con il servizio video di Amazon, non saranno coinvolti dalla decisione della compagnia, il cui prodotto bestseller è il connettore Fire TV, che si connette a una porta HDMI per collegare a un qualunque televisore servizi di streaming come Netflix e lo stesso Prime Video. La mossa, che arriva poco prima

della stagione dello shopping natalizio di fine anno, dimostra come Amazon sia disposta a sacrificare la vendita di prodotti di brand popolari - Apple e Google possiedono i dispositivi di streaming multimediale più venduti - per rafforzare il proprio servizio di video-streaming. Amazon, infatti, ha investito molto nei contenuti online, producendo anche show originali come la multi-premiata commedia transgender “Trasparent”, un modo per attirare nuovi abbonati Prime, che pagano 99 dollari all’anno per ottenere spedizioni prioritarie e l’accesso a video e altri servizi. La strategia di Amazon, probabilmente, nuocerà maggiormente a Google più che a Apple, che possiede a differenza della rivale i propri punti vendita e l’accesso diretto ai clienti; e questa strategia potrebbe rivelarsi controproducente per la stessa Amazon, che potrebbe vedere i consumatori rivolgersi a concorrenti come Best Buy Co per l’acquisto dei popolari dipositivi di Big G e Apple. I device di Amazon, Apple, Google e Roku costituiscono l’86% di tutti i prodotti media di streaming acquistati dalle famiANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


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LINK Ma per brand come Airbnb, Apple TV potrebbe essere la nuova frontiera dell’ecommerce

glie statunitensi con accesso alla banda larga nel 2014, secondo un rapporto pubblicato in agosto da Parks Associates; la società di analisi stima, inoltre, che nel 2019 saranno venduti a livello globale circa 86 milioni di device streaming. Nel 2014 Amazon ha conquistato il terzo posto per vendite, soppiantando Apple, mentre Roku è il leader del mercato statunitense con il 34%, seguito da Google che ha un market share del 23%. “Nel corso degli ultimi tre anni, Prime Video è diventata una parte essenziale di Pri-

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me”, ha affermato Amazon nell’email inviata ai venditori. “È fondamentale che i player di video streaming che vendiamo attraverso la nostra piattaforma interagiscano perfettamente con Prime Video, per evitare confusione tra i consumatori”. Tale spiegazione ha sollevato molti dubbi tra gli analisti, anche se gli esperti escludono che la limitazione della vendita di device prodotti da Google e Apple possa portare a una violazione delle normative antitrust, data la possibilità per gli utenti di acquistare tali prodotti attraverso canali differenti. Ma la

mossa potrebbe lanciare un messaggio negativo ai consumatori: i clienti di Amazon Prime, infatti, rappresentano solo il 20% del totale degli utilizzatori di Amazon e la domanda che sorge spontanea è perché creare delle difficoltà all’80% degli utenti che desiderano acquistare prodotti Apple o Google. E sembra che gli analisti siano per la gran parte concordi sul fatto che la strategia ostruzionista di Amazon possa rivelarsi una mossa controproducente e largamente impopolare da entrambi i lati dello shopping online.

Fino ad oggi il tipo di app che era possibile avere nella propria Apple TV riguardavano principalmente l’accesso a contenuti video, come la possibilità di accedere ai propri show preferiti attraverso Netflix o Hulu. Ma sta per arrivare il tempo, sulla smart tv firmata Apple, delle applicazioni dei brand. In un blog post pubblicato il 9 settembre, Airbnb ha annunciato di essere pronta al lancio della propria app proprietaria progettata per la nuova Apple TV, che dovrebbe essere disponibile entro la fine di questo mese. L’applicazione - destinata a ispirare gli utenti con nuove idee di viaggio e, possibilmente, aumentare le prenotazioni attraverso il servizio - non è costituita da una lista infinita di offerte di alloggi o dettagli logistici, ma è invece “ottimizzata per foto immersive” che giocano sul concetto di divertimento e scoperta. “Abbiamo avvertito che questa era una grande opportunità: guardare la televisione è un’azione comune a tutti e il nostro obiettivo era rendere quest’abitudine più esperienziale”, ha spiegato in occasione dell’annuncio dell’app Scott Raymond, direttore tecnico di Airbnb, aggiungendo: “Credo che Apple TV possa apportare importanti trasformazioni e che potremmo essere sull’orlo di un

cambiamento enorme in termini di come le persone utilizzano la tv”. L’applicazione non è solo visiva, ma anche interattiva: consentirà, infatti, ai consumatori di navigare tra le varie case utilizzando il nuovo tocco a distanza di Apple, salvare i preferiti per le loro liste di famiglia e sincronizzarli con i loro iPhone e iPad. L’applicazione per Apple TV è un’opportunità per Airbnb di costruire se stesso come un marchio esperienziale, mimetizzando l’elemento transazionale della propria attività, ha osservato in una recente intervista il ceo di Vivaldi Partners, Erich Joachimsthaler. “Tutto quello che Apple TV offre è perfetto per Airbnb: contenuti, interattività e one-button ecommerce, il tutto in un contesto controllato”, ha spiegato Joachimsthaler. “Ed è in tale maniera che i marchi saranno costruiti nel futuro: non con la comunicazione, ma attraverso esperienze significative costruite sui dati, la tecnologia e l’analisi”. Ma per gli addetti ai lavori la funzionalità più interessante della nuova Apple TV è che accorcia il percorso d’acquisto, una caratteristica particolarmente utile per i brand. In più, grazie al nuovo App Store integrato, gli sviluppatori Apple o di terze parti possono espandere l’ecosistema delle

applicazioni, integrando i vari dispositivi tra di loro. Per esempio, gli utenti possono attivare coupon mobile quando entrano in un punto vendita, dopo aver navigato nel catalogo dei prodotti a casa all’interno dell’app di Apple TV. Il retailer online Gilt ha offerto una dimostrazione di questa opportunità di collegamento tra esperienza offline e online il 9 settembre sul palco della presentazione di Apple, mostrando anche come i consumatori saranno in grado di utilizzare la sua app per scorrere i vari prodotti e fare acquisti su Apple TV, direttamente dai loro divani e con un solo click. Numerosi esponenti del mondo delle agenzia digital si sono mostrati positivi rispetto alle opportunità offerte da Apple, affermando che i marchi dovrebbero avvalersi del supporto della smart tv per offrire video interattivi e sperimentare con i cosiddetti “video shoppable”, che incorporano informazioni cliccabili ed essenzialmente offrono la possibilità di convertire i contenuti video in canali di vendita diretta. Sebbene Airbnb non abbia programmato soluzioni di questo tipo, brand come Hugo Boss, Burberry, Topshop e Gap stanno sperimentando con i video shoppable su altre piattaforme con un certo successo.

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docente universitario, è commissario di agcom

Matteo Dedè

per avere risultati nel digitale,

scegliete una donna

Mi sono imbattuto in un interessantissimo studio della Commissione Europea del 2013, dal titolo “Women Active In Ict Sector”, da cui emerge un dato straordinario, sinora poco considerato: le aziende del digitale con più donne ai posti di comando sono più redditizie del 35% e assicurano ai propri azionisti il 34% in più degli utili rispetto ad imprese omologhe. Un dato sconvolgente, il manifesto della superiorità femminile. Altro che parità di genere! Questa è superiorità di genere, e non ideologica raccontata dai fatti come piace agli uomini d’impresa. Le donne al comando sono dunque un fattore di eccezionale competitività per le imprese del digitale. Le fanno essere vincenti sui mercati. Avere donne ai vertici non è solo un fatto di giustizia sociale, di gender balance e altri luoghi un po’ comuni da riserva indiana come le quote per superarle. Basta con la riserva indiana! Le donne sono fattore di successo. Più ce n’è meglio è. Nel settore digitale avere donne al comando dunque conviene eccome. Ma quali sono gli apporti concreti, il valore aggiunto delle donne? Molti studi ci dicono che le donne ai vertici arricchiscono i processi decisionali perché portano punti di vista diversi, modi alternativi per elaborare soluzioni aziendali. Poi, le donne sono prudenti e conservatrici nelle decisioni gestionali e finanziarie. Inoltre, raccolgono meno denaro sui mercati (fund raising), ma poi lo gestiscono in maniera più efficiente. Una presenza femminile nel digitale che fosse pari a quella maschile, determinerebbe un incremento del Pil di circa 9 miliardi di euro l’anno in Europa! Nonostante questi dati sul successo economico generato dalle donne nelle aziende il problema del gender unbalance anche nel settore digitale esiste eccome. In Europa le donne rappresentano il 52% della popolazione, ma solo il 30% degli startupper è donna; appena 29 laureate su 1.000 conseguono un diploma universitario di primo livello nell’Ict (contro 95 uomini su 1.000) e solo 4 su 1.000 lavorano effettivamente nel digitale; rispetto agli uomini, le donne tendono ad abbandonare il settore a metà carriera e sono sottorappresentate nelle posizioni manageriali e di responsabilità (anche più che in altri settori). Solo il 19,2% degli addetti del settore delle Ict ha un capo donna, contro il 45,2% in altri settori. E pure nella classifica Eurotech 50 stilata dal Financial Times lo scorso giugno, tra i primi 50 imprenditori attivi nel settore Hi-Tech figurano solo 6 donne! Ivana

Pais, docente di Sociologia economica nella facoltà di Economia dell’Università Cattolica, afferma in un suo studio che: “Sotto il profilo del genere, si registrano ancora due tipi di discriminazione: una orizzontale, ossia le donne sono impiegate quasi esclusivamente sui contenuti, settore di secondo piano, e meno sulla tecnologia, di quasi assoluto appannaggio degli uomini; una verticale, ossia forte presenza femminile solo alla base delle aziende, il che significa che le donne non fanno carriera. In realtà, la famiglia rappresenta una chiave d’entrata fondamentale: se i genitori insieme potranno spartirsi le incombenze familiari in equità, ci saranno maggiori opportunità per le donne. In Agcom, con l’ultima riorganizzazione di febbraio 2015, ben 6 donne rivestono ruoli di top management: una è Vice segretario generale, e poi sono donne il capo del Servizio Giuridico, il Direttore del personale, il Direttore del servizio bilancio e contabilità, il Direttore della Direzione contenuti audiovisivi; il capo della Direzione sviluppo dei servizi digitali e della Rete. Donne che stanno ai vertici di settori importanti anche tecnologici, di policy e di staff. Di management e di alta consulenza. Tutti settori chiave, in cui ci stanno donne che oltre ad essere manager sono mogli, compagne o madri. Allora, che dobbiamo fare per far comprendere che più donne ci sono più il successo delle imprese è garantito? È necessaria un’inversione di tendenza, suggerisce lo studio della Commissione. Occorre creare le condizioni perché le donne abbiano pari opportunità. Ma le quote rosa non rappresentano la soluzione di medio termine; forse sono necessarie solo per rimuovere “i fallimenti di mercato”. Un po’ come avviene oggi con gli interventi di sostegno pubblico per lo sviluppo della banda larga nelle aree disagiate. Sul cosa fare lo studio della Commissione indica quattro interessanti linee di intervento: rendere il settore digitale più attraente agli occhi delle donne e dell’intera società, evidenziandone gli aspetti più appassionanti; dare più spazio alle donne, ad esempio promuovendo, in collaborazione con le imprese, programmi educativi in grado di incentivare percorsi professionali chiari e lineari nell’Ict; favorire l’imprenditoria femminile nel comparto digitale, agevolando l’accesso al capitale di avviamento e di rischio; migliorare le condizioni di lavoro nel settore, mettendo in risalto le migliori prestazioni ottenute dalle imprese che assumono le donne.

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consumer & retail summit 6 ottobre - via monte rosa 91 @ milano

si svolge presso la sede del gruppo 24 ore l’evento dedicato al mondo della distribuzione e dei consumi

Il prossimo 6 ottobre, a Milano, presso la sede del Gruppo 24 Ore, in via Monte Rosa, si terrà la nona edizione del Consumer and Retail Summit, l’evento di riferimento per il mondo della distribuzione e dei consumi. Intervengono numerosi esponenti di prestigio del mondo della Gdo: Marco Pedroni, Presidente Coop Italia; Gabriele Di Teodoro, Direttore Prossimità Carrefour; Francesco Pugliese, Presidente ADM e Amministratore Delegato Conad; e Valerio Di Bussolo, Corporate Pr Manager IKEA. Presenti anche i rappresentanti di importanti gruppi alimentari tra cui Alberto de Stasio, Direttore Generale Cameo, Flavio Ferretti Direttore B.U. Italia Lavazza e Giovanni Zucchi, Amministratore Delegato di Oleificio Zucchi. Previsto, inoltre, il contributo di manager di importanti canali di vendita online, come François Nuyts, Presidente e Amministratore Delegato di Amazon Spagna e Amazon Italia, e Claudio Raimondi, General Manager di eBay Italia: si tracceranno le prospettive del futuro della distribuzione e dei consumi. Alle ore 9:00 è prevista l’apertura dei lavori, con Cristina Lazzati, Direttore Responsabile delle riviste Mark Up e GdoWeek, e Alberto Orioli, Vicedirettore del quotidiano Il Sole 24 Ore. A seguire, Lello Naso, Caporedattore Impresa & Territori Il Sole 24 Ore, intervista Luigi Bordoni, Presidente Centromarca, e Giovanni Cobolli Gigli, Presidente Federdistribuzione. Poi una lunga giornata ricca di spunti, interventi e confronti. ANNO VI | #156 | LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2015


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