visioni / gianni rossi
Il servizio pubblico deve innovare. E sperimentare
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ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
Come difendere e sviluppare un Servizio Pubblico RadioTv Universale? In giro si leggono proposte più o meno “romantiche”, che si rifanno ai “bei tempi” della riforma del 1974, alla tv di Zavoli...
i fatti dl giorno
marketplace
company
media
Ecco i risultati dell’Osservatorio mensile realizzato da Blogmeter
Ospite al Piaggio Fast Forward di Milano, al nuovo spazio Mall
L’agenzia ha reso noti i risultati della campagna sull’evento
Obiettivo: riportare giornalismo d’inchiesta e reportage in auge
Top Brands cala la lente sul segmento formazione & cultura
Dal Mit di Boston la lezione unica di Nicholas Negroponte
Salone Nautico 2015 di Genova: Meloria comunica i dati social
Ha aperto Vice News Italia, alla direzione c’è Valerio Bassan
scenario
Spendere meno? In Italia è “cool”
24 link
coverstory
Programmatic Iab Seminar 2015
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Le fiere, passaporto ideale per l’export dell’Italia “doc” Ieri a Roma un interessante momento di confronto sul mezzo fieristico organizzato da Aefi, l’associazione più importante del settore
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OOH NEXT GENERATION
THE CUBE DARSENA on themadbox.com
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i fatti del giorno
Nuova puntata dell’osservatorio mensile che rivela le migliori aziende su Facebook e Twitter
Top Brands: focus su Formazione & Cultura
Nel report di Blogmeter dedicato alla presenza sui social del segmento Education & Culture spiccano il Museo Guggenheim di Venezia e Skuola.net su Facebook, mentre su Twitter svetta CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale di Matteo Dedè
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ettembre è il mese dei grandi rientri: gli studenti ritornano a scuola o all’università, riprendono le attività dei centri culturali e inizia una nuova stagione di mostre nei musei. E’ per questa ragione che la Top Brands di Blogmeter, l’osservatorio mensile che rivela le migliori aziende su Facebook e Twitter, ha deciso di focalizzare l’attenzione sul mondo della formazione e della cultura. Un settore molto variegato nel quale emergono diverse tipologie di brand, dai musei alle università, passando per i centri educativi e culturali.
Leader di Facebook: il Guggenheim di Venezia e Skuola.net
fica, ma anche il Politecnico di Milano che la segue a ruota. Si distinguono inoltre la LUMSA e l’Università di Torino, rispettivamente terza e quarta nella classifica per nuovi fan. Tuttavia, a dominare proprio quest’ultima classifica è il profilo di Skuola.net che in occasione dell’inizio della scuola ha condiviso consigli, idee e video divertenti per rendere meno difficile il #ritornoascuola.
Twitter: un trionfo per CICAP Su Twitter, la prima evidenza che emerge nelle classifiche è proprio l’assenza delle università, che quindi dimostrano di preferire Facebook per comunicare con la propria community. A trionfare sia per engagement che per new follower è CICAP, il Comi-
tato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, che ha raggiunto il picco di interazioni il 25 settembre in occasione del live tweeting effettuato durante il Convegno CICAP, giorno in cui sono stati condivisi ben 337 tweet. A seguire per total engagement, troviamo Circolo Lettori, che realizza numerosissime attività culturali promosse proprio attraverso Twitter. Anche sul social dei 140 caratteri si distinguono i profili di Treccani e Skuola.net (terzo e quinto per engagement). Spicca infine TwLetteratura, la ONP dedicata al social reading che si posiziona quarta per engagement e quinta per nuovi follower. Nella classifica per nuovi follower, in seconda posizione dopo CICAP, si piazza il profilo del Maxxi di Roma, che è molto attivo su Twitter: a generare grande interesse è l’iniziativa #Askacurator, attraverso cui i curatori del museo si mettono a disposizione degli utenti di Twitter rispondendo alle loro domande. Conquista una terza posizione Critica Letteraria, un blog letterario collettivo che appassiona gli internauti anche su Twitter con mini recensioni e frasi tratte da libri.
Il focus parte da Facebook dove a dominare la classifica di engagement troviamo la pagina di The Peggy Guggenheim Collection che conquista anche un quarto posto per numero di nuovi fan acquisiti: a dare così tanta popolarità al museo di Venezia è stata la notizia del successo estivo della mostra di Pollock, diffusa il 1 settembre. Rimanendo in tema arte, conquista una posizione nelle nostra classifiche settoriali La Biennale di Venezia con la #BiennaleArte2015, che si piazza seconda per numero di nuovi fan, mentre tornando al page engagement troviamo Treccani.it al secondo posto grazie alla diffusione di aforismi, citazioni e dei suoi #AccaddeOggi. Segue in terza posizione Psicologia Psicoterapia Italia, il profilo della prima e-learning community italiana per la Formazione Continua in Psicologia. E’ interessante notare che le Università dedicano un grande attenzione a Facebook. Sono infatti molto attive e attente nel comunicare con i propri utenti attraverso questo Social Network: innanzitutto l’Università Bocconi che è il quarto profilo più coinvolgente della classi-
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i fatti del giorno
aziende
Partnership
smartclip è Il player di riferimento nel mercato del video advertising Con più di 2,5 milioni di utenti mobile giornalieri, certificati dalla pubblicazione dei dati Mobile e Total Audience di Audiweb nel mese di agosto, la piattaforma conquista il primo posto tra le custom property in Italia per l’audience mobile giornaliera. L’intero network di smartclip Italia raggiunge, a oggi, i 10,4 milioni di utenti unici mensili, con una reach di circa il 51% della popolazione italiana Internet Mobile di Ottavia Quartieri Primo posto tra le custom property in Italia per l’audience mobile giornaliera. È questo il risultato, secondo quanto emerso dalle rilevazioni Mobile e Total Audience di Audiweb di agosto, fatto registrare da smartclip. Il nuovo report ha messo in evidenza l’andamento decisamente positivo per smartclip sul mercato italiano che registra più di 2.5 milioni di utenti giornalieri da mobile e che permettono alla società di conquistare il primo posto nella classifica delle custom property per quanto riguarda l’adverstising su dispositivi mobili. «Questa prima posizione tra le custom property dell’audience mobile conferma l’impegno di smartclip nella distribuzio-
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Luca Di Cesare
ne di video premium di alta qualità ed è un riconoscimento del nostro lavoro e del nostro sviluppo tecno-
logico che stiamo espandendo anche sull’Addressable TV», ha commentato Luca Di Cesare, Managing Director di smartclip italia. La piattaforma internazionale specializzata in Addressable TV e proprie-
taria della SSP Video Multipiattaforma “SmartX Platform” è, a oggi, il player di riferimento per il video advertising, in grado di distribuire campagne video su tutti i dispositivi mobili garantendo la stessa qualità e user experience del web. Grazie ad una costante espansione oggi il network italiano di smartclip conta 48 editori e 114 app mobile ed m-site che sono in grado di raggiungere oltre 10 milioni di utenti unici mensili deduplicati con una reach del 51% della popolazione italiana internet mobile*. Con smartclip è quindi possibile pianificare campagne mirate a raggiungere target specifici e profilati che combinano dati socio-demo dettagliati (istruzione, condizione professionale, occupazione, settore di attività, componenti del nucleo familiari, fascia di reddito) con dati altrettanto sofisticati di geo-targetting.
Le performance in targeting di Ciaopeople migliorano con nugg.ad La combinazione vede unire, all’ampiezza d’offerta, un approccio Smart Data che definisce i target groups per le attività di branding
Giorgio Mennella «Con la partnership con nugg.ad, Ciaopeople Media Group con il suo prodotto di punta Fanpage.it rafforza il suo posizionamento nel trend ormai consolidato della qualificazione del dato. I servizi di nugg. ad si aggiungono e ampliano il nostro preesistente servizio di qualificazione del dato che già oggi può contare su oltre 2 milioni di utenti. Possiamo quindi estendere una targetizzazione socio demo e per interesse a tutta la nostra inventory». Con queste parole il direttore di Ciaopeople Media Group, Giorgio Mennella, ha annunciato la nuova collaborazione tra il gruppo editoriale leader in italia nel campo digitale, e nugg.ad che lavoreranno insieme per offrire migliori opportunità di targeting agli inserzionisti sul mercato italiano. Presente online con portali nel campo dello spettacolo, multimedia e video per le giovani generazioni, Ciaopeople
Enrico Ciampini Media Group offre un ambiente attraente per raggiungere efficacemente specifici gruppi target. Grazie alla sua soluzione Smart Data per la gestione dei dati e alla tecnologia machine learning, nugg.ad offre a Ciaopeople Media Group informazioni approfondite sulle caratteristiche socio-demografiche, prodotti di interesse, le affinità, il comportamento e gli atteggiamenti dei consumatori. . Enrico Ciampini, Country Director Italy di nugg. ad, ha poi aggiunto che « Ciaopeople è un esempio innovativo su come progettare e realizzare una strategia editoriale di successo, coinvolgente e divertente per un pubblico enorme grazie a contenuti digitali brillanti ed attuali».Dunque, l’obiettivo finale è fornire agli advertisers un’inventory di sempre maggiore qualità, oltre ovviamente alla vastità di utenti unici che contraddistingue la nostra testata. ANNO VI | #163| MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
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i fatti del giorno
Contest
E ora con Valica #particonunafoto
Si tratta di un progetto di social placement, dal titolo “Sognando la Thailandia”, i cui partecipanti visiteranno il Paese cimentandosi anche in tre tipiche discipline sportive Nell’ambito del progetto “Vita da Turista”, nato con l’obiettivo di raccontare destinazioni turistiche in modo non convenzionale attraverso le parole di insoliti ambasciatori di viaggio e utilizzando strumenti di social placement, sono state ufficialmente aperte le candidature online per partecipare alla terza edizione di “Sognando la Thailandia”. Quest’anno l’iniziativa organizzata da Valica e realizzata in collaborazione con l’Ente Nazionale per il Turismo Thailandese, PaesiOnLine.it, Europ Assistance e Skyscanner si presenta in una veste completamente rinnovata: si punta sul binomio sportturismo ed è previsto il coinvolgimento di tre protagonisti, appartenenti a diverse categorie: “agente di viaggio”, “viaggiatore per passione” e la new entry “travel blogger”. Ai partecipanti verrà fatto sottoscrivere un contratto di lavoro di collaborazione occasionale, diventando così veri e propri testimonial dell’iniziativa. A differenza delle precedenti edizioni, gli “ambasciatori di viaggio” non gireranno l’isola, ma trascorreranno 18 giorni a Pattaya, circa 145 km a sud della capitale Bangkok, cimentandosi in tre discipline sportive: boxe thailandese o muay thai, golf e running.
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digital solutions
Comunicazione
L’azienda focalizzata sulle soluzioni per l’analisi dei big data e sulle applicazioni per il marketing ha recentemente annunciato l’introduzione di questa importante novità, in termini di funzionalità nel data warehousing. Molteplici i vantaggi riservati ai clienti
La quarta edizione della campagna di comunicazione e responsabilità sociale dà voce sia ai pazienti che ai caregiver
il “Teradata Database” è stato reso disponibile su Amazon Web Services di Massimo Luiss Teradata Database, la soluzione leader di mercato per data warehousing e analisi dei dati per la distribuzione in cloud su AWS per supportare carichi di lavoro di produzione è stata resa disponi-
Tony Cosentino
bile, proprio in questi giorni, dall’azienda proprietaria – Teradata appunto. La versione iniziale del Teradata Database su AWS sarà offerta su una varietà di singoli server virtuali multi-terabyte, noti come unità Amazon Elastic Cloud Compute (EC2), nelle regioni supportate da AWS tramite un elenco nel Marketplace AWS. Con l’introduzione di questa soluzione, i vantaggi per i clienti sono diversi: da una più ampia accessibilità alla soluzione leader di mercato per data warehousing e analisi dei dati, a una maggiore vicinanza del database alle origini dei dati e ai software partner su cloud. «Oggi Teradata introduce una grande innovazione grazie all’accoppiamento di funzionalità di data warehousing con la convenienza del cloud pubblico. - Ha detto Tony Cosentino, Vice President and Research Director di Ventana Research, una delle società di riferimento nel settore ricerche e consulenza. La tecnologia all’avanguardia non è più dominio della parte più esclusiva della comunità aziendale. Presto virtualmente qualsiasi organizzazione sul pianeta potrà attingere - e affidarsi - alla potenza di Teradata». «Questo è un annuncio importante per Teradata perché presenta una nuova fondamentalmente opzione di distribuzione per quello che da molto tempo è il motore più rispettato del settore per l’analisi di produzione», ha poi concluso Chris Twogood, Vice President of Product and Services Marketing di Teradata.
“Viverla tutta”: è lo storytelling targato Pfizer
Parte l’edizione 2015 della Campagna “Viverla Tutta” promossa da Pfizer che, dal 14 ottobre e fino a fine novembre, porterà sulle reti Mediaset e sulle testate on e offline del Gruppo Mondadori, quattro testimonianze al femminile, ambasciatrici di coraggio, speranza e determinazione che hanno deciso di raccontare al grande pubblico la propria lotta contro la malattia. Si tratta di una campagna di comunicazione e responsabilità sociale nata nel 2011, voluta da Pfizer Italia per dare voce a pazienti e caregiver e alle loro Storie di Malattia, la cui produzione è stata curata da R.T.I. su coordinamento di Creativity Media Factor, entrambe del gruppo Mediaset. La Campagna, ideata come di consueto da Havas PR, prevede una pianificazione crossmediale su tv, digital e stampa gestita da un team integrato Publitalia’80 e Mediamond e l’intero video storytelling sarà, inoltre, supportato da una campagna sui mezzi stampa e online di Mondadori e Mediamond, da domani a fine novembre, che include Starbene/ Starbene.it, Donna Moderna/Donnamoderna.com, Grazia.it e TGCom. ANNO VI | #163| MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
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i fatti del giorno agenzie Obiettivo invariato: fornire “hero products”
RMC, radio 105 e virgin radio
Nell’agenzia di comunicazione milanese «Nell’ultimo anno abbiamo investito tempo ed energia in analisi, formazione, nuove risorse e nuova organizzazione interna», ha affermato Diego Biasi
Lo spot va in onda, in contemporanea, a partire dal 12 ottobre con uno spot da 30” dedicato alla sicurezza stradale
spot di GT Radial 25 anni celebrati all’insegna del Lo fa un pit stop sulle rinnovamento, dal nome al logo tre radio di Finelco
comunicazione
La svolta 3.0 di Coop: una fusione e nuova campagna Filmmini, la unit di FilmmasterProductions, ha realizzato l’esclusivo video corporate on air a settembre Filmmaster Productions ha realizzato il video corporate che è stato visualizzato dal primo al 24 settembre 2015 nelle 77 assemblee territoriali, alla presenza dei quasi 15 mila soci di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense che hanno approvato la fusione delle tre grandi cooperative e lo Statuto che disciplina la nuova grande cooperativa, Coop Alleanza 3.0. Il video prodotto da Filmmaster Productions e realizzato esclusivamente per questa importante operazione, porta la firma di Valerio Ruffo, che è riuscito a tradurre i principi tipici di queste terre in un corporate film che prende parte a un’importante operazione di comunicazione che segna un passaggio cruciale nel percorso e nell’impegno della cooperativa. Il lavoro è stato interamente ideato e realizzato da Filmmini la unit che opera all’interno di Filmmaster Productions, che si sta distinguendo e affermando positivamente all’interno dell’attuale panorama pubblicitario.
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di Ottavia Quartieri
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uovo nome, nuovo logo, nuovo sito internet in linea con il recente posizionamento sono le novità con cui Business Press, l’agenzia di comunicazione nata a Milano nel 1990, festeggia i suoi primi 25 anni di attività sul mercato italiano e si prepara alle sfide dei prossimi 25. Si parte dal nome: Business Press che diventa BPRESS, un naming più compatto e facile da ricordare che contiene ed evidenzia la sigla PR per rappresentare il DNA dell’agenzia. Il
logo riprende la logica visiva della versione precedente, semplificandola e rendendola più assertiva. L’immagine coordinata è completamente ridisegnata, così come la nuovissima sala lounge, un luogo organizzato in comodi salotti “open” per lavorare, rilassarsi, accogliere i clienti, ospitare eventi, nella sede di via Carducci 17 nel centro di Milano. Rinnovato completamente è anche il sito web www.bpress.it: mobile first, responsive, piacevole da guardare, con largo spazio al racconto del lavoro quotidiano. Un nuovo design anche per i canali social di
BPRESS. Diego Biasi, fondatore e presidente di BPRESS, ha affermato: «Abbiamo puntato su tre direttrici: promuovere il ruologuida dell’agenzia nell’integrazione di tutte le leve di marketing e comunicazione a disposizione dei clienti; enfatizzare la componente creativa nella consulenza strategica; offrire un’analisi sempre più sofisticata dei target raggiungibili e una misurazione più precisa dei risultati ottenuti». «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di trasformare i prodotti dei nostri clienti in ‘hero products», ha proseguito Biasi.
partnership La collaborazione si rinnova per il terzo anno consecutivo
Lufthansa è di nuovo sponsor di Sala Bio
L’iniziativa si inserisce nella strategia di attenzione alla qualità della compagnia che intende offrire il meglio del cinema ai propri clienti
Lufthansa conferma per il terzo anno la partnership con Sala Bio di Milano (Cinema Colosseo) e di Bologna (Cinema Odeon) per promuovere la programmazione cinematogra-
fica eterogenea e di qualità. grazie a questa collaborazione, infatti, si ha la possibilità di assistere - a tariffe agevolate – prenotabili su www.biografilm.it/ lufthansa - alle pro-
iezioni organizzate da Biografilm in Sala Bio. L’iniziativa si inserisce nella strategia di attenzione alla qualità della compagnia che intende offrire il meglio ai propri clienti.
GT Radial rinnova la scelta delle emittenti del gruppo Finelco per veicolare la sua campagna di comunicazione per la stagione autunno/inverno. Lo spot da 30 secondi è dedicato al tema della sicurezza su strada, soprattutto in vista dell’arrivo della stagione fredda e delle ordinanze dei vari comuni italiani che prevedono l’obbligo di pneumatici invernali o di catene a bordo. Lo spot va in onda a partire dal 12 ottobre in contemporanea su RMC, Radio 105 e Virgin Radio, proprio nel periodo tipico del cambio stagionale dei pneumatici – tra battute e un “botta e risposta” divertenti di una giovane coppia alle prese con il cambio degli armadi – e ricorda agli ascoltatori l’importanza della scelta di montare pneumatici invernali per non farsi trovare impreparati e per affrontare l’inverno viaggiando in sicurezza in qualsiasi condizione del manto stradale. Lo speaker consiglia di affidarsi alla competenza del proprio gommista di fiducia e ai rivenditori specializzati raccomandando quelli a marchio GT Radial. ANNO VI | #163| MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
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MARKET PLACE
Un’associazione no profit che promuove la conoscenza pubblica dei diritti umani
Reset Diritti Umani al primo banco di prova La nuova realtà è già al lavoro per organizzare un Festival denso di incontri che si svolgerà a Milano dal 3 all’8 maggio 2016 di
Luca Anelli
E’ nata Reset Diritti Umani, l’associazione no profit che ha lo scopo di promuovere la conoscenza dei diritti umani attraverso una serie di incontri pubblici e un Festival che si terrà a Milano dal 3 all’8 maggio. Il Festival sarà rivolto in particolare alle scuole medie superiori e vedrà la partecipazione del Cidi, Coordinamento Insegnanti Democratici. Presidente dell’Associazione è il noto avvocato Paolo Bernasconi, del foro di Lugano, mentre Giancarlo Bosetti, direttore di ‘Reset Dialogues’, è il segretario generale. Nel direttivo rispunta il nome
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di Francesco Micheli, che proprio il 23 settembre ha comunicato le sue dimissioni dalla presidenza del comitato del coordinamento del Festival MiTo, assieme a quello di Piergaetano Marchetti, famoso notaio milanese, ex presidente del gruppo Rcs, ora presidente della Fondazione Corriere della Sera. Alla guida del progetto c’è anche un comitato di saggi di cui fanno parte, tra gli altri, Giuliano Amato, Marcello Flores, Nilufer Gole, Alberto Melloni, Olivier Roy, Michele Salvati, Salvatore Veca, Michael Walzer, Don Ciotti. Alla direzione del Festival è stato designato Danilo De Biasio, ex direttore di Ra-
Danilo De Blasio
dio Popolare e docente di giornalismo radiofonico presso la scuola di giornalismo W. Tobagi di Milano. Il Festival, ospitato dalla Triennale di Milano con la collaborazione dell’Univeristà Statale e dell’Università Bicocca’, sarà incentrato principalmente sul cinema commerciale, con la presentazione di film in anteprima, oltre ad una serie di docufilm, scelti con la collaborazione di Vanessa Tonnini, direttrice del festival del cinema francese in Italia. Ogni rappresentazione sarà accompagnata da un dibattito, corredato da materiali audiovisivi. Agli studenti delle scuole verrà chiesto di realizzare dei video sui temi trattati dagli incontri e, contestualmente con il Festival, verranno premiati i lavori migliori.
giancarloo bosetti ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
EDITO
RIA
NE MAGA W ZINE
DIREZIONE CREATIVA COORDINAMENTO IMMAGINE MEDIASET
UNA PIANIFICAZIONE DI SANGUE BLU
La Cinque ha l’onore di ospitare la quinta stagione di una delle serie TV più amate e seguite di sempre: “Downton Abbey”. L’intreccio di vicende e personaggi dell’aristocrazia inglese è ormai un classico che vanta ad ogni puntata innumerevoli appassionati spettatori, pronti a farsi raggiungere dalla tua pianificazione opportunamente posizionata.
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MARKET PLACE
Assegnato all’agenzia di marketing interattivo il Premio Giovani Imprese-Believing in the Future
Sempre più innovativa la proposta di CrowdM L’iniziativa ideata da Fondazione Altagamma e realizzata con L’Uomo Vogue, Borsa Italiana e Maserati, rappresenta il primo programma italiano di mentorship di Massimo Masi
CrowdM, agenzia specializzata in marketing interattivo “community oriented” e in strategie digitali, si conferma tra le più innovative nel panorama italiano: lo ha decretato la giuria nazionale che per il quarto anno consecutivo ha assegnato il Premio Giovani Imprese-Believing in the Future alle migliori realtà aziendali con l’intento di sostenere lo sviluppo di brand di talento e supportare i processi di start-up. L’iniziativa ideata da Fondazione Altagamma e realizzata con L’Uomo Vogue, Borsa Italiana e Maserati rappresenta il primo programma italiano di mentorship. CrowdM si è aggiudicata il riconoscimento nella sezione Digital con il progetto Dealer Evolution, un’innovativa piattaforma di servizi marketing “chiavi in mano” per i concessionari auto, moto e nautica del futuro. L’idea è nata con l’ingresso in CrowdM di Massimo Borio (esperto di marketing e per 15 anni direttore marketing e comunicazione in Citroën Italia) per organizzare e gestire al meglio le attività di marketing e comunicazione della concessionaria, con soluzioni adatte ad ogni dimensione di business, grazie a mo-
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duli di servizi personalizzabili. È un approccio innovativo, che combina tecnologia, esperienza, professionalità e serietà. Dealer Evolution propone una piccola rivoluzione in un mondo che ancora fatica a recepire i cambiamenti del marketing, passando da una funzione di comunicazione primaria a un luogo dove i consumatori si contattano, arrivano da diverse entrate e ognuno vive la propria esperienza di acquisto con i tempi e percorsi personalizzati. Prima di procedere allo sviluppo della piattaforma, è stata fatta una ricerca di mercato molto approfondita che ha analizzato
19 brand e oltre 2000 concessionari auto in tutta Italia, su un numero complessivo di circa 4.500 aziende. I dati hanno evidenziato come il 71% delle concessionarie analizzate non dispongano di un sito ottimizzato per il “mobile” a fronte di una distribuzione degli smartphone pari all’82% come principale mezzo per navigare in rete. Il 60% dei concessionari non dispone di informazioni aggiornate sul proprio sito web. Infine l’85% dei concessionari intervistati è consapevole di questi problemi ed è alla ricerca di una soluzione sostenibile. ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
IL GRANDE CINEMA VI STA ASPETTANDO... NON PERDETE L’APPUNTAMENTO CON I FILM IN USCITA NELLE PROSSIME SETTIMANE!
LIFE
REVERSAL
BLACK MASS
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POLI OPPOSTI
DALL’8 OTTOBRE AL CINEMA
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SUBURRA
LO STAGISTA INASPETTATO
WOMAN IN GOLD
THE MAZE RUNNER: LA FUGA
THE LOBSTER
DAL 14 OTTOBRE AL CINEMA
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MEDIA La pubblicità al cinema.
YOUNG
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MARKET PLACE
Una lezione imperdibile al Piaggio Fast Forward di Milano
La visione 2015 di Nicholas Negroponte
Il fondatore del Media Lab del Mit di Boston, non ha deluso le aspettative: «Gli esseri umani supereranno la natura. Sconfiggeranno la disabilità e le malattie. Se c’è una direzione verso cui si svilupperà la tecnologia è la vita: biotech» di Marianna Marcovich
Quando l’uomo che già vent’anni fa aveva capito come si sarebbe passati dai calcolatori elettronici ai nuovi strumenti per comunicare ha preso la parola, in sala è sceso il silenzio. Erano tutti lì, al Mall, il nuovo spazio in zona Porta Nuova, a Milano, dove si è tenuto l’evento Piaggio Fast Forward, per ascoltarlo. E Nicolas Negroponte, il fondatore del Media Lab del Mit di Boston, non ha deluso le aspettative: «Gli esseri umani supereranno la natura. Sconfiggeranno la disabilità e le malattie. Se c’è una direzione verso cui si svilupperà la tecnologia è la
vita: biotech». Si è presentato così, in giacca, camicia a righe, scarpe nere Prada e occhialini tondi, tartarugati. Lui, l’ex architetto, la prima obiezione se l’è fatta da solo: «Io un visionario? Non faccio predizioni, estrapolo solo dalla realtà quel che vedo e lo collego a quel che so». Così, ha spiegato di essere venuto a conoscenza di studi interessanti legati a un futuro incredibile: «Tra non molti anni basterà una pillola per imparare l’inglese». E ha suggerito, poi, di provare a cambiare il sistema dell’educazione, un po’ provocatorio, come sempre, ma anche tanto realistico: «Basta test e competizione. Le verifiche uccidono i
bambini. E la competizione è nemica dell’educazione. La conoscenza è collaborazione. Anche la competizione tra paesi sullo sviluppo è un concetto malato». Per Negroponte, comunque, l’educazione rimane fondamentale per costruire una società civile consapevole, «L’unica cosa da cui veramente dipendiamo». Il diritto da chiedere è «l’accesso, più che la connessione. Che invece è un servizio». E ha fatto l’esempio del marciapiede: «Quando uscite per strada non lo pagate, però c’è ed è pulito. Il sistema lo garantisce. Internet invece si paga. Il futuro è renderlo parte della società civile». Ultima stoccata di Negroponte alle business school: «Sono morte, il futuro sono le art school. Le persone che contano oggi hanno bisogno di visionari, di designer, di filosofi, di pensatori, di architetti per costruire il domani». Sempre con un certo disinteresse: «In famiglia siamo quattro fratelli, abbiamo preso strade diverse, ma nessuno di noi si è messo negli affari. Il successo può venire anche seguendo i propri interessi… culturali».
nicholas negroponte
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COVER STORY
Le fiere italiane tra settori e territori: dati, attività, iniziative
Il passaporto vincente per l’export nel mondo Un incontro di elevato profilo, ieri a Roma, organizzato dall’associazione AEFI, per presentare i dati e le attività del settore fieristico italiano alla comunità internazionale. Proprio l’internazionalizzazione e la valorizzazione dell’intero comparto sono alcuni dei temi principali del lavoro della realtà associativa
di Daniele Bologna
“Le Fiere Italiane tra Settori e Territori”, è il titolo dell’incontro che si è svolto ieri, a Roma, presso la sede dell’Associazione Stampa Estera e organizzato da AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, per presentare alla comunità internazionale delle ambasciate e delle rappresentanze diplomatiche di tutto il mondo e agli operatori, i dati e le attività del comparto fieristico italiano e le iniziative previste per il prossimo anno. L’incontro si è aperto con il saluto di Enrico Zanetti, Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, che ha evidenziato come il comparto fieristico vada sostenuto anche sul fronte legislativo e fiscale dato il ruolo importantissimo che svolge per la promozione e la crescita delle imprese del nostro Paese sui mercati globali. Zanetti si è soffermato sul lavoro del suo Ministero con l’Agenzia
delle Entrate per «Individuare soluzioni per meglio definire la tassazione immobiliare dei padiglioni fieristici» e ha specificato che «il sistema fieristico sconta, in termini di Imu, il danno di una necessaria volumetria importante». Zanetti ha poi sottolineato: «Siamo convinti che si potrà arrivare a risultati positivi». Ettore Riello, Presidente di AEFI, ha ricordato come proprio dalle fiere si origini il 50% dell’export delle nostre aziende. «Per il 75% delle Pmi italiane - ha detto Riello - lo strumento “fiera” rappresenta l’unico mezzo di promozione oltreconfine. E le fiere, anche nei momenti di crisi dei mercati più difficili, non hanno mai abbandonato le imprese, anzi le hanno sostenute, continuando a cercare nuovi format per incrementarne l’attività. Grazie a progetti e iniziative nuove, e all’ampliamento dei servizi offerti, le manifestazioni fieristiche si
sono evolute e sono sempre meno spazi fisici in cui esporre e sempre più partner e consulenti per il business delle aziende, in grado di accompagnarle nella definizione di strategie tailor made». L’internazionalizzazione e la valorizzazione dell’intero comparto sono alcuni dei temi principali dell’attività di AEFI. Per anni l’associazione ha portato avanti una campagna per il necessario supporto al settore e per un corretto riconoscimento del ruolo delle fiere, riconoscimento che quest’anno è arrivato grazie anche alla sensibilità del ViceMinistro Carlo Calenda, che ha inserito le fiere nel Piano di promozione straordinaria per il Made in Italy, rimarcandone il ruolo di leva strategica per la crescita del Paese. Un risultato che rappresenta un importante punto di arrivo del lavoro svolto dalla nostra Associazione a supporto del settore, oltreché un punto di ripar-
Eccellenze
da comunicare
a fianco, da sinistra in senso orario, carlo calenda, giovanni mantovani, pietro piccinetti, duccio campagnoli ettore riello, enrico zanetti e licia ronzulli
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COVER STORY
tenza per il sistema, perché a tutte le manifestazioni viene riconosciuto il ruolo di leva per la crescita del Paese e per tutti si crea un’opportunità per generare ricchezza», ha proseguito Riello. Altro aspetto particolarmente attuale su cui si è soffermato il Presidente Riello è stato quello della necessità di una corretta tassazione in riferimento all’applicazione dell’Imu ai padiglioni fieristici. Del resto, i numeri del settore parlano da soli: nei quartieri espositivi italiani (che occupano una superfice complessiva di 4 milioni e 200 mila metri quadrati) nel 2015 sono state programmate 959 manifestazioni, 190 delle quali a carattere internazionale (queste ultime dedicate per il 18% al settore tessile; per il 13% a sport, hobby, intrattenimento e arte; per il 10% al food & beverage e ospitalità e per il 10% alla meccanica). Complessivamente, le 959 fiere hanno movimentato 22 milioni di visitatori; 13 milioni di loro - di cui il 10% provenienti dall’estero - sono stati attirati dalle manifestazioni internazionali. Complessivamente, il giro d’affari generato durante le fiere, è stato di 60 miliardi di euro. Le fiere italiane, inoltre, nel corso del 2015 hanno organizzato ben 89 manifestazioni all’estero e ciò evidenzia il ruolo attivo a sostegno delle nostre esportazioni. «Sempre per supportare il processo di internazionalizzazione del comparto,
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come AEFI abbiamo avviato una serie attività con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri per valorizzare tutte le opportunità che la rete delle ambasciate può mettere a disposizione. Abbiamo inoltre siglato recentemente due Memorandum of Understanding, con l’Iran-International Exhibitions Company e con TECA-Taiwan Exhibition and Convention Association, che mirano a contribuire alla crescita economica mettendo a fattor comune, da un lato, l’esperienza specifica dei nostri associati nell’organiz-
zazione di eventi dedicati a comparti specifici e, dall’altro, il crescente interesse e le opportunità di business offerte dal tessuto economico dei due Paesi. Nel corso del 2016 continueremo senz’altro a lavorare allo sviluppo del progetto di internazionalizzazione, intensificando ancora di più le attività di promozione commerciale in mercati interessanti per il nostro export, soprattutto per i comparti in cui l’Italia ha una grande competenza e che le nostre fiere sanno valorizzare al meglio» ha concluso Riello.
Fare sistema Nel corso dell’incontro si è parlato anche di “Fare sistema in Italia per affermarsi nel mondo”, tema affrontato da diversi relatori con angolazioni diverse. Duccio Campagnoli, Vice Presidente di AEFI e Presidente di BolognaFiere, si è soffermato in particolare sull’assetto societario delle fiere e lo sviluppo del settore, con riferimento particolare al ruolo delle Camere di Commercio e delle Regioni, destinato a cambiare considerata la nuova normativa. Sulle esigenze delle realtà più piccole, di cui si
occupa la Commissione Fiere in Rete; Loredana Sarti, Segretario Generale di AEFI, ha ricordato come l’associazione abbia dato vita a un progetto specifico per soddisfare la domanda valorizzando gli asset delle realtà minori, promuovendo i territori e dando valore alle numerose eccellenze competitive che caratterizzano il tessuto economico italiano in un’ottica di integrazione e di sistema. Per essere competitivi in un mercato globale serve un approccio culturale diverso: internazionalizzazione significa allargare gli oriz-
zonti, quindi, per far crescere il business è indispensabile creare cultura. Su questo tema Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere, ha evidenziato come solo attraverso un approccio culturale diverso, spiegando e raccontando i prodotti per approfondirne la conoscenza, si può innestare una leva strategica per l’intero Sistema Paese. Licia Ronzulli, Vice Presidente di Fiera Milano, si è soffermata invece sul ruolo e l’utilizzo delle tecnologie per lo sviluppo dell’intero sistema fieristico. Il digitale, infatti, permette di implementare, oltre a soluzioni di comunicazione, anche dei servizi per gli espositori delle manifestazioni e per gli operatori fieristici e la tecnologia consente di sviluppare idee e strumenti per comunicare al mercato nel modo più efficace e moltiplicare le relazioni d’affari. Parlando di collaborazione sui nuovi mercati come possibilità di crescita per il settore, Pietro Piccinetti, Coordinatore della Commissione Internazionalizzazione di AEFI e Amministratore Delegato di Pordenone Fiere, ha ribadito come il sistema fieristico italiano sia uno dei più importanti a livello internazionale, al secondo posto in Europa, dopo la Germania per dimensione e capacità di attrazione, e quarto a livello mondiale e le fiere, oggi, hanno sempre più il ruolo di partner e consulenti per il business delle aziende, in grado
di accompagnarle nella definizione di strategie e di supportarle concretamente nel presidio di mercati internazionali strategici. Per questo è fondamentale riuscire a sviluppare partnership e collaborazioni con i mercati emergenti, sempre più interessanti in uno scenario internazionale in continuo mutamento. E a proposito di internazionalizzazione e di fare sistema, Francesco Alfonsi, Dirigente Ufficio Accordi e Convenzioni di ICE Agenzia, ha ricordato l’accordo siglato con AEFI per l’erogazione di una serie di servizi a tariffe agevolate nonché la possibilità per tutti gli associati, mediante la stipula di specifici accordi operativi con i singoli enti, di conferire all’ICE l’incarico di rappresentare gli enti fieristici all’estero, in uno o più Paesi. I lavori si sono conclusi con l’intervento di Benedetto Della Vedova, Segretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale. «Il sistema fieristico italiano, tra i primi al mondo, è uno strumento importante delle politiche di internazionalizzazione - ha commentato Della Vedova -. Rafforzare la proiezione estera delle nostre fiere è un obiettivo centrale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della rete di ambasciate e consolati, per incrementare le quote del nostro export, conquistare nuovi mercati ed attrarre investimenti».
ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
Come si crea la pubblicità intelligente.
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REAL RESULTS
COM
COM PANY
L’agenzia creativa indipendente ha annuncia i risultati della campagna sui social network a supporto dell’evento
Salone Nautico di Genova 2015: Meloria comunica i dati social L’evento genovese ha chiuso all’insegna della socialità e, grazie all’attività live social, le pagine Twitter e Facebook hanno fatto segnare numeri da record
Per saperne di più su Meloria
Meloria è una un’agenzia creativa indipendente, fluida e in continua evoluzione. Con sede a Milano e a Genova conta su un team di oltre 40 professionisti ed è strutturata in tre unit: Advertising, Digital e Social/Content. Mutua il suo nome dalla storica battaglia del 1282 dove creatività, strategia e coordinazione furono le armi vincenti che permisero di sconfiggere una flotta in netta superiorità numerica. Da qui la vision dell’azienda: una realtà altamente imprenditoriale che fornisce risposte puntuali e un team dedicato rappresentato da un unico interlocutore. Semplicità, trasparenza e creatività sono le parole chiave che descrivono Meloria e che l’hanno distinta sin dalla sua creazione nel 2004. Idee di comunicazione sartoriali cucite sulle singole esigenze di clienti e prospect. Per saperne di più visita il sito www. meloria.com o seguici su Facebook e Vimeo
di Nicolò Franceschi
A chiusura della 55ª edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova, Meloria, agenzia creativa indipendente, ha annunciato i risultati social della campagna a supporto dell’evento. Il Salone Nautico 2015, la seconda edizione organizzata da I Saloni Nautici SpA, è stato un deciso successo. 760 espositori e 115.180 visitatori (+5,4% rispetto allo scorso anno). Tutto questo grazie anche alla campagna #conquistiamoilsalone ideate e sviluppata da Meloria. Il progetto, iniziato lo scorso giugno, mirava a coinvolgere le community degli appassionati del mare e ha portato ad importanti risultati in termini di presenze ma anche interazioni social. A questa si sono aggiunte altre
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attività digital e ATL sempre gestite dall’agenzia. L’intero progetto ha visto il suo culmine grazie all’attivazione di un’attività di social live condotta in loco nei giorni della kermesse genovese. Un social media manager attivo 24 ore su 24 per riportare in tempo reale le principali news e curiosità del Salone, girando per i vari cantieri e riportando aggiornamenti sugli eventi il tutto supportato da foto e video live che hanno contribuito ad incrementare notevolmente la reach complessiva della mani-
festazione. La campagna #conquistiamoilsalone, attiva sul sito e i canali social del Salone Nautico, ha portato a raggiungere quasi 6 milioni di utenti, generando 2,4 milioni di views ai video dei campioni e testimonial coinvolti – tutti protagonisti del mondo del mare, da Mauro Pelaschier a Umberto Pellizzari e Airton Cozzolino solo per citarne alcuni – oltre a 8.500 Like, 410 commenti e 1.360 condivisioni su Facebook. Nello specifico, negli ultimi 4 mesi l’intero progetto con-
dotto da Meloria ha portato ad un deciso incremento del traffico sul sito www.salonenautico.com con 200.000 visite al sito e 145.000 visitatori unici e più di 600.000 pagine viste. Da sottolineare il forte incremento de-
mauro pelaschier
gli accessi alla sezione per l’acquisto dei biglietti online (25.000 page views). Dati importanti sul fronte Facebook. La pagina ufficiale del 55° Salone Nautico di Genova supera i 50.000 Like registrando un incremento del 103% rispetto alla partenza della campagna. Oltre 7,5 milioni gli utenti raggiunti di cui 500.000 solo nella settimana della manifestazione. La pagina si è contraddistinta per una forte vivacità e dinamismo stando al numero di post, commenti e condivisioni generate (in media
250, 15 e 45 per post rispettivamente!). Anche Twitter ha riscontrato traguardi interessanti: 1.452 i follower (+50% in un mese), 7.500 visite al profilo Twitter del Salone (+1.200% in un mese) e 600 mention. Infine Instagram, profilo aperto in occasione dell’inizio del Salone che ha contato circa 300 follower in soli 5 giorni. “Viviamo nell’era digitale e oggi non si può più prescindere da mezzi di comunicazione quali le piattaforme social, ormai strategici per qualsiasi attività di business che mira
a coinvolgere il grande pubblico” dichiara Alessandro Modestino CEO e Founder di Meloria. “Siamo estremamente orgogliosi dei risultati ottenuti in termini di reach, condivisione e buzz generato sia su Facebook che Twitter grazie, in particolare, all’attività live ma anche in termini di incremento delle visite e traffico sul sito. Questi risultati non avrebbero raggiunto un livello così soddisfacente senza l’intenso e proficuo lavoro di team Cliente-Agenzia che dura da tre anni” conclude Modestino.
ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
COM
ME DIA
Ha aperto i battenti Vice News Italia. Gli obiettivi del direttore Valerio Bassan
shane smith
«Vogliamo riportare in Italia il giornalismo d’inchiesta e i reportage» Il progetto che aveva cominciato a camminare grazie alle sovvenzioni dello stato canadese, oggi vale quattro miliardi di dollari e conta ben 35 redazioni dislocate in tutto il mondo, tra cui quella di Vice Italia, aperta nel 2004, e che ha lanciato il sito italiano di Vice.com nel 2012 di Daniele Bologna
“La nostra idea era fare cose stupide in modo intelligente. E cose intelligenti in modo stupido”. Così i tre fondatori di Vice - Suroosh Alvi, Shane Smith e Gavin McInnes raccontavano qualche anno fa al periodico New Yorker come era nato il magazine che stava vivendo l’inizio del suo periodo d’oro. Perio-
do che non è ancora finito e che, anzi, sembra inarrestabile. Chissà se ventuno anni fa Gavin McInnes sapeva davvero cosa stava facendo quando decise di aprire una rivista dedicata alla cultura underground: era il 1994 e in Canada vedeva la luce il primo numero di Voice of Montréal, un giornale gratuito come tanti ma, soprattutto, l’embrione da cui sareb-
suroosh alvi
be nato, due anni dopo, Vice, una delle testate più famose e apprezzate in tutto il mondo, soprattutto dal pubblico più giovane. Ma Vice non è solo questo: negli anni quella piccola rivista si è fatta grande, smettendo di occuparsi solo di subcultura giovanile e inventandosi un modo unico per raccontare quello che succede nel mondo agli under 40. Così, quel proget-
«non vogliamo far perdere tempo a chi ci legge, non ci interessa interpretare i fatti, ma solo chiamare le cosecon il proprio nome», parola di vice news
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valerio bassan
gavin McInnes
to che aveva cominciato a camminare grazie alle sovvenzioni dello stato canadese, oggi vale quattro miliardi di dollari e conta ben 35 redazioni dislocate in tutto il mondo, tra cui quella di Vice Italia, aperta nel 2004, e che ha lanciato il sito italiano di Vice.com nel 2012. L’ultima arrivata è Vice News Italia, che ha aperto i battenti lunedì scorso: «Con questa nuova edizione vogliamo riportare in Italia il giornalismo d’inchiesta e i reportage - spiega
il direttore Valerio Bassan -, parlando chiaro ai nostri lettori ma offrendo anche qualcosa che sia bello da leggere». Già, perché è il linguaggio di Vice il quid che lo ha reso celebre ovunque: «Non vogliamo far perdere tempo a chi ci legge, non ci interessa interpretare i fatti ma solo chiamare le cose col proprio nome». Per farlo, Vice News Italia parte con una squadra di giovani giornalisti, tutti di età compresa tra i 24 e i 29 anni: «Siamo andati a cerca-
re talenti in giro per l’Italia - racconta Bassan - perché ce ne sono ma il problema è che non sempre vengono valorizzati». Autori giovani per parlare a un pubblico giovane, perché non è vero che le nuove generazioni non sono interessate all’informazione. Il punto è che non sempre trovano quello che cercano: «Il mercato c’è, anche qui in Italia, anche se abbiamo l’onere di dare inizio a un’operazione culturale, per portare un tipo di giornali-
smo di taglio anglosassone anche nel nostro Paese». Poche parole e tanti contenuti, a partire dai temi caldi per l’Italia: «Ci concentreremo sulla criminalità organizzata, la diplomazia internazionale, l’ambiente e i diritti LGBT, ma lavoreremo anche con le altre redazioni europee di Vice (Londra, Parigi e Barcellona, ndr) per raccontare storie che travalicano i confini nazionali». La nuova testata, però, ha in carico anche una grossa responsabilità: è la prima realtà editoriale che dall’Italia ha l’opportunità di raccontare il nostro Paese all’estero. Sì, perché la politica del network di Vice Media è che tutti gli articoli e i video possono essere tradotti e pubblicati in ognuno degli Stati dove è presente una redazione locale. Per la prima volta, quindi, dagli Stati Uniti al Giappone, i fatti italiani potranno essere raccontati da giornalisti italiani, riempiendo un vuoto che fino ad ora era stato colmato solo da qualche cervello in fuga: «Il pubblico italiano - spiega Bassan - è sempre affascinato da quello che le testate straniere scrivono di noi. Basti pensare al clamore di certe copertine del Financial Times. È come se ci fosse una crisi di autorappresentazione e allo stesso tempo una scarsa fiducia nel giornalismo italiano. Ecco, in questo senso noi vogliamo fare la differenza».
ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
SC N RIO
COM
22% VIAGGI 20% LEISURE (eventi e cene)
Per gli italiani spendere meno è diventato “cool”
di
Vera Modesto
È tempo di crisi, bisogna risparmiare e si compra online per spendere meno. Se questa affermazione poteva essere vera un tempo, sicuramente non lo è più oggi. È quanto emerge in modo netto da una ricerca condotta da Doxa per conto di Groupon su 876 italiani che acquistano online. Un nuovo approccio all’ecommerce: risparmiare senza rinunciare alla qualità Per i nostri connazionali l’approccio e la mo-
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82%
14% CURA DI SÈ
Comperare online oggi significa soprattutto coniugare risparmio e qualità
Secondo un’indagine realizzata da Doxa per Groupon, gli acquisti via web consentono un risparmi medi del 35%, ma l’aspetto economico non è né la prima, né la sola leva al commercio elettronico
PERCHÉ RISPARMIANO SUI SINGOLI ACQUISTI
Shopping online
QUALITÀ E RISPARMIO CONVIVONO
99%
ACQUISTARE ONLINE
84%
=
ACQUISTARE ONLINE
RISPARMIO & QUALITÀ
=
FARE ESPERIENZE DI QUALITÀ SODDISFAZIONE QUALITÀ ACQUISTI ONLINE
76%
COMPRA PER SÉ
55% DEL BUDGET DESTINATO A
1°
91% RISPARMIO TEMPO
QUALITÀ SIGNIFICA:
92%
89%
80% COMPRO CENE E VIAGGI DI QUALITÀ
-35%
RISPARMIO MEDIO 35%
PER 8 SHOPPERS SU 10 COMPRARE SU PIATTAFORME MARKETPLACE È GARANZIA DI QUALITÀ
FIDUCIA NEL RIVENDITORE
87%
RECENSIONI DEGLI ALTRI
Approccio allo shopping online
rienze di alta qualità, vive- dotto più alla moda, magaCOOL E CONVENIENTE re28% appieno. Ne è convinto ri appena lanciato, 39% prima COMODO l’82% degli shopper onli- che in negozio (eE SERENO senza PREZZO PIENO ne. Questo nuovo approc- fare file), o comprare coDEVONO SI TROVA TUTTO, SICURIper cio portaBENE,inoltre a consi- modamente i SENTIRSI biglietti SI COMPRA COME IN NEGOZIO SI RISPARMIA derare lo shopping online l’evento dell’anno conquicome un trend cool (67%). standosi i posti migliori, QUALITÀ = Cercare, scegliere, com- davanti al palco. E non diprare via internet consen- mentichiamoci che viviate di essere “in prima fila”: mo nell’era dei social net17% 16% per l’84% significa arriva- RISPARMIO work: l’81% desidererebbe SÌ, MA CON SMART CAUTELA re prima, acquistare il pro- ACQUISTANO siti per gli acquisti on*Uomini - 35/44 anni Centro Italia
SI SENTONO ANCORA POCO SICURI DI FARE SHOPPING ONLINE
NON SPENDONO MENO
MA SPENDONO MEGLIO
ESPERIENZE
22% VIAGGI 20% LEISURE (eventi e cene)
ACQUISTANO DI PIÙ
PERCHÉ RISPARMIANO SUI SINGOLI ACQUISTI
14% CURA DI SÈ
82%
* Uomo/donna - 25/34 anni Sud Italia e Isole
SPESSO E MOLTO PERCHÈ SPENDONO MENO E RISPARMIANO TEMPO
* Uomini - 45/54 anni Nord Italia
Secondo un’indagine Doxa per Groupon, lo shopping online consente un risparmio medio del 35%, ma l’aspetto economico non è né la prima, né la sola leva all’acqui78% POSITIVA È LA MIGLIOR MOTIVAZIONE AD UNonline ACQUISTOsisto via internet per gli italiani: per ben RECENSIONE il 99% degli acquirenti comprare VORREBBE ECOMMERCE PIÙ SOCIAL gnifica unire risparmio e qualità, mentre per il81% 67% lo shopping online è “cool”, dunPER CONDIVIDERE ESPERIENZA D’ACQUISTO que risparmiare non è spendere meno, ma spendere meglio. Inoltre, per l’82%, con quanto risparmi su un acquisto online puoi accedere a più esperienze e vivere al top e otto shopper su dieci si fidano a comprare su piattaforme marketplace, in quanto Couponing garanzia di qualità. L’indagine rivela inoltre che il 67% degli acquirenti online compra su siti di couponing, perché si trovano più offerte (72%) e perché consentono di 72% fare esperienze mai provate prima (30%).67% Grande successo TROVA su Groupon per i deal COMPRA PIÙ OFFERTE che consentono di vivere esperienze top aSUcosti SITI contenuti, come i ristoranti stellaDI COUPONING ti, gli hotel 5 stelle, gli spettacoli di maggior richiamo. Ed27% è con l’obiettivo di far traTROVA TUTTO scorrere agli italiani momenti unici e far conoscere le migliori attività commerciali CIÒ CHE CERCA della propria città che nasce la campagna “Local Star” di Groupon. COUPON
risparmio e qualità (99%). micocomprare non è il driver prinPerché online? cipale all’acquisto. Com- Significa inoltre risparmia-
ACQUISTO QUANDO VOGLIO
95%
TROVO QUELLO CHE VOGLIO
L’indagine in sintesi: otto su dieci si fidano
COMPRA 1 VOLTA AL MESE
tivazione allo shopping online sono molto cambiati. Oggi il risparmio econo-
ACQUISTO QUANDO VOGLIO SENZA FILA
* Donne - 55/64 anni Nord-Ovest Italia
70%
€
“bene di lusso” per molti, e potersi gestire orari e luoghi acquistando ovunque a qualsiasi ora (95%). Il risparmio economico ovviamente c’è, e si attesta secondo gli shopper online su una media del 35%. Ma il risparmio non è vissuto oggi come “rinunciatario”. Non è spendere meno, quanto spendere meglio: risparmiare su un singolo acquisto significa permettersi di accedere ad espe-
Perché comprare online?
prare online significa unire TROVO QUELLO CHE VOGLIO
re tempo (91%), ormai un
80%
-35%
WWW...
30% TROVA SERVIZI ED ESPERIENZE MAI PROVATI PRIMA ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015 43% LI RITIENE PIÙ CONVENIENTI
SC N RIO
COM
FIDUCIA NEL RIVENDITORE
87%
RECENSIONI DEGLI ALTRI
line sempre più social, per poter condividere e commentare l’ultima esperienza acquistata. Shopping online: quanto e cosa Il 70% degli acquirenti online effettua almeno un acquisto al mese via internet (il 16% effettua anche più acquisti a settimana). La maggior parte del budget (55%) è destinato all’acquisto di esperienze. In dettaglio, il 22% in viaggi, il 19% in momenti leisure (eventi e cene), il 14% in attività di relax e cura di sé. Per l’80% degli acquirenti l’ecommerce è sempre di più accedere ad esperienze di qualità. Ed è proprio l’acquisto di soggiorni, eventi, mostre, cene, corsi, più che di prodotti, che consente più facilmente di risparmiare senza rinunciare alla qualità (84%). Lo dimostra anche il dato di soddisfazione dichiarato: l’83% degli shopper online ha espresso soddisfazione, in termini di qualità, per un’esperienza acquistata in offerta. Più offerte ed esperienze uniche: i plus del couponing Ecommerce è anche acquistare sui siti di couponing. Secondo la ricerca il 67% degli acquirenti li scelgono come piattaforma per lo shopping online; perché trovano più offerte (72%),
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SENTIRSI SICURI COME IN NEGOZIO
SI COMPRA BENE, SI RISPARMIA
Approccio allo shopping online 28%
39%
COOL E CONVENIENTE
COMODO E SERENO
PREZZO PIENO DEVONO SENTIRSI SICURI COME IN NEGOZIO
SI TROVA TUTTO, SI COMPRA BENE, SI RISPARMIA
QUALITÀ
*Uomini - 35/44 anni Centro Italia
=
* Uomo/donna - 25/34 anni Sud Italia e Isole
17%
SÌ, MA CON CAUTELA * Donne - 55/64 anni Nord-Ovest Italia
SI SENTONO ANCORA POCO SICURI DI FARE SHOPPING ONLINE
RISPARMIO SMART ACQUISTANO SPESSO E MOLTO PERCHÈ SPENDONO MENO E RISPARMIANO TEMPO
* Uomini - 45/54 anni Nord Italia
67%
WWW...
72% 27%
* Uomo/donna - 25/34 anni Sud Italia e Isole
17%
16%
In questi giorni Groupon ha lanciato Local Stars, una campagna per dare visibilità alle migliori attività commerciali del territorio e per aiutare gli italiani a scopriSÌ, MA SMART re il meglio che ogni città haCON da offrire.RISPARMIO La campagna consente infatti di riscopriCAUTELAi miglioriACQUISTANO re la propria città, conoscere esercenti locali e accedere ad esperienze SPESSO E MOLTO uniche. Le offerte selezionate per la campagna, pubblicate in una pagina dedicata * Donne - 55/64 anni PERCHÈ SPENDONO MENOin base alla qualità Nord-Ovest Italia (www.groupon.it/occasion/local-stars-italia), sono state scelte E RISPARMIANO TEMPO del servizio dimostrata dall’esercente e ai feedback positivi dei clienti.
reSIunSENTONO sito e averci già com- sioni. Se in alcuni setto- re le abitudini di acquisto. prato è ciòPOCO cheSICURI garantisce ri, come nell’alberghiero o Ben l’86% degli acquirenti ANCORA * Uomini - 45/54 anni Nord Italia sono già online tiene in alta considemaggiormente la qualità nella ristorazione, DI FARE SHOPPING ONLINE di ciò che si compra, oltre uno strumento chiave, la ri- razione l’opinione espressa che il consiglio/esperien- cerca Doxa rivela che anche da altri utenti ed il 78% ril’esperienza posiin settoriÈ quali le palestre, i tiene za già avuta da RECENSIONE altri con- POSITIVA LA MIGLIOR MOTIVAZIONE ADche UN ACQUISTO sumatori (87%). Assumo- centri estetici, i corsi, le re- tiva vissuta da altre persoVORREBBE neSOCIAL sia la miglior recensione no infatti un ruolo sempre censioni stanno ECOMMERCE acquisen- PIÙ PER CONDIVIDERE ESPERIENZA servizio. più fondamentale le recen- do “potere” nell’indirizza- di unD’ACQUISTO
81%
Couponing 67%
COUPON
78% RECENSIONE POSITIVA È LA MIGLIOR MOTIVAZIONE AD UN ACQUISTO ECOMMERCE PIÙ SOCIAL 81% VORREBBE PER CONDIVIDERE ESPERIENZA D’ACQUISTO
Couponing
QUALITÀ
78%
16%
perché trovano tutto ciò fronte, offline e online si afche cercano (27%), perché fiancano. L’80% degli acli ritiengono più convenien- quirenti su internet si sente ti (43%) e perché accedono sicuro come nel proprio neCOUPON a servizi ed esperienze mai gozio di fiducia. Questo anfatto che molti provati prima (30%).COMPRA Fon- che grazie alTROVA PIÙ OFFERTE acquisti si fanno attraverso damentale quando siSU comSITI pra, ovunque, è la fiducia. piattaforme marketplace, DI COUPONING Ed ormai, anche su questo come Groupon, che di per TROVA TUTTO CIÒ CHE CERCA
= Local Stars di Groupon: La campagna qualità garantita da chi ha provato l’esperienza
*Uomini - 35/44 anni Centro Italia
sé rappresentano garanzia e assicurano gli utenti sulla qualità dei prodotti e servizi offerti (92%). E la sicurezza di comprare senza rinunciare alla qualità deriva anche dall’esperienza già fatta. Per il 93% dei rispondenti, il fatto di conosce-
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ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
COM
LINK facebook
apple
Facebook fa un passo verso il commercio elettronico. Il social network ha presentato strumenti per “collegare persone, brand e prodotti”, con una sezione “Shopping’’ in fase di test negli Usa.
Il carismatico fondatore di Apple è protagonista dell’ennesima pellicola che racconta la sua vita. “Steve Jobs”, diretta da Danny Boyle e basata sulla biografia scritta da Walter Isaacson, in Italia uscirà nel 2016 e contribuirà ad alimentare la leggenda sulla nascita e sulla storia della casa della Mela. Parte integrante della stessa anche i primi dieci collaboratori (il cui ordine non dipende strettamente dalla data di arrivo in azienda ma dal numero assegnato loro), la maggior parte dei quali sconosciuti ai più. Ma chi erano e cosa fanno oggi?
Ancora un passo verso l’ecommerce
Ma dove son finiti oggi i primi dieci?
ANSA.IT
magazine
Playboy senza più donne nude Playboy senza donne nude. Non è un ossimoro, ma il progetto dell’amministratore delegato della rivista, Scott Flanders. In un’intervista rilasciata al quotidiano The New York Times, Flanders ha spiegato che la decisione di non pubblicare più fotografie di nudi dal marzo del prossimo anno è stata presa in accordo con il fondatore Hugh Hefner, che oggi ha 89 anni. «Oggi con un click puoi trovare tutto il sesso che vuoi», ha affermato Flanders, impuntando alla diffusione della pornografia su internet un calo dell’appetibilità dei servizi.
NYTIMES.COM
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CORRIERE.IT
musica
Il brano da mezzo milione di stream
LASTAMPA.IT
Si intitola “Thinking Out Loud”, la esegue Ed Sheeran, oggi popolarissimo, ed è il primo brano ad aver superare la incredibile soglia del mezzo miliardo di ascolti stream su Spotify.
ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
a m r o f a t t ia p a n u i PiÚ d ing t e k r a lM i a m E i d ting, il marke a m e i d a etti di ttaform are prog una pia p p lo u o s il v è s n i s no grado d RM, CMS MagNew lenti in te con C u a s r n g o e t c i in i rce. eam d comme soluzion E e i g ma un t d e in t m e r rk fo e piatta irect ma digital d
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Lo Iab Seminar 2015 ha analizzato la tecnologia programmatica come nuova leva dell’adv
“The New Programmatic and Data Fusion”, dati e tecnologie al servizio della pubblicità italiana
Tra le numerose case history, riflessioni dei protagonisti del mercato e una sinergia con ospiti internazionali, il Bureau italiano ha sviscerato le diverse potenzialità del segmento
Un evento che è già di livello europeo
nella foto: marco montemagno, che con la solita verve ha coordinato i lavori di iab seminar, che si è svolto ieri a milano. nel riquadro, il direttore generale dell’associazione iab italia, daniele sesini
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Valentina Lunardi
Oltre 1,200 le persone presenti, 30 speaker italiani e internazionali, 14 sponsor hanno dato vita a una rassegna di best case, approfondimenti e analisi di dati di mercato che mostrano come il trend programmatico sia sempre più una realtà entro i confini del nostro mercato. Il volto digitale e automatizzato dell’advertising sembra essere sempre più pronto a dimostrare tutte le proprie potenzialità anche in Italia. È stato questo il messaggio profondo del consueto appuntamento milanese con Iab Seminar, tenutosi ieri negli spazi del MiCo, che ha mostrato una vivace partecipazione di addetti ai lavori e esperti del settore. Nuovamente in veste di moderatore per gli appuntamenti di Iab, Marco Montemagno, fondatore di SuperSummit, ha coordinato l’avvicendarsi sul grande palco del Seminar, che ha aperto i lavori con gli interventi di Michele Marzan, vice presidente Iab Italia, e Daniele Sesini, direttore generale del Bureau italiano. «Il primo appuntamento dedicato al programmatic nel nostro paese risale al 2012, quando 200 addetti ai lavori avevano partecipato a un workshop sull’argomento - ha ricordato Marzan -, oggi ci troviamo qui per un evento di livello europeo, un seminar fondamentale per il mercato». Medesima positività è stata mostrata da Sesini: «Siamo davvero orgogliosi del risultato di questo Seminar, sia dal punto di vista dei numeri, eccezionali, ma soprattutto per quanto riguarda la rilevanza, il valore e l’alto livello dei contenuti trattati. Abbiamo ospiti prestigiosi e case history di grande valore, che ci hanno permesso di entrare nel cuore del programmatic». Un interesse in crescita verso il tema protagonista dell’evento che trova una propria eco nei primi dati di mercato (una presentazione più completa avverrà in occasione del prossimo Iab Forum di dicembre) presentati da Daniel Knapp, senior director Advertising Research IHS. Il programmatic, infatti, è arrivato a conquistare in Italia il 12,3% degli investiANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
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menti nel solo video, pari a un valore di 38 milioni in net revenue; questo nonostante il fatto, come ha sottolineato Knapp, che il mercato italiano sia stato il più lento tra i cinque big market europei a sviluppare il segmento video, a causa del ruolo da protagonista giocato dalla televisione e dall’ambiguità delle regolamentazioni. In ogni caso, le proiezioni di IHS vedono l’Italia in crescita sul programmatic video, con un 46,6% di advertising revenue generate dal video programmatico entro il 2020, percentuale che ci porterebbe tra Francia e Germania, delineando una nuova maturità del nostro mercato. Il Seminar è stata anche l’occasione per sfruttare, a tutto vantaggio degli addetti ai lavori presenti alla conferenza, la rete internazionale di Iab, ospitando gli interventi di respiro più internazionale di Melissa Gallo, Director of Product, Programmatic, Automation and Data Iab Technology Lab - Iab US, e Ionel Naftanaila, Training and Programmatic Manager Iab Europe, che hanno raccontato lo stato dell’arte del programmatic in mercati più maturi, mettendo in luce vantaggi ed elementi di criticità. In particolare, Melissa Gallo, presentata da Dario Caiazzo, Managing Director di RadiumOne Italia, ha raccontato dello sviluppo di un particolare trend negli Usa: quello dell’abbandono delle Open Auction come canale principale di transazione, per passare a una maggiore presenza dei Private Marketplace, che garantiscono migliori guadagni, controllo sull’inventory, garanzie di riservatezza e qualità. Gallo ha, inoltre,
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portato l’esperienza del Technology Lab di Iab, realtà globale che opera come un’associazione no profit dedicata a gestire e testare norme tecniche e linee guida operative, oltre che promuovere l’ideazione di standard a livello globale.
La pericolosa relazione tra pre-roll, video e utenti nella visione di Teads Todd Tran, SVP Global Mobile & Programmatic di Teads, non ha dubbi su quale sia il problema principale esistente tra video e utenti: la nota dolente è il preroll. «Nessuno vuole trovarsi davanti a un annuncio in pre-roll, gli utenti desiderano passare direttamente al contenuto - ha osservato Tran -. Secondo una recente survey, ben il 75% delle persone pensa che il pre-roll rovini completamente l’esperienza video. La prima domanda che deve farsi un advertiser è: “Sto rispettando il consumatore?”». La soluzione di video
Lo stato dell’arte di un segmento in crescita enorme
nelle foto di questa pagina, alcuni protagonisti dell’intensa giornata dedicata al programmatic nell’ambito di iab seminar, evento organizzato da iab italia, ieri a milano
advertising di Teads è, infatti, nota per la sua riduzione dell’invasività degli annunci video, che vengono posti all’interno dello spazio di navigazione, in modalità muta e in play solo se posizionati al centro della visuale. «Il consumatore oggi ha il controllo e copiare un format televisivo non ha alcun senso - ha sottolineato Tran -. Altra questione è poi quella della mancanza cruciale di video di qualità: la maggior parte dei contenuti sono user generated, mentre il nostro obiettivo è quello di immettere video premium in un contesto premium, non forzando la visione». E prediligendo un approccio programmatico da private marketplace, per garantire maggiore qualità e sicurezza. Tornando circolarmente alla domanda di partenza, il senior vice president ha, infine, concluso con un’osservazione critica: «Come l’industria sta trattando gli user? Non credo che stiamo facendo un ottimo lavoro, ed è per ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
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questo che abbiamo un problema serio come quello rappresentato dall’ad blocking».
Il viaggio digitale di Sky Italia con Simple Agency Quello di Sky Italia è un ruolo da protagonista nell’ecosistema digitale italiano: primo investitore nel settore, come ha raccontato Aldo Agostinelli, Digital Marketing & Sales Director, la compagnia ha intrapreso negli ultimi due anni un percorso strategico innovativo, improntato a «misurare e avere controllo del dato» e a dare vita a un’offerta realmente “tai-
lor made”, a misura di consumatore. «Si è trattato di un passaggio evolutivo, un percorso biennale che ha dato tempo di creare consenso all’interno dell’azienda - ha spiegato Agostinelli -. Il nostro investimento pubblicitario in programmatic è pari al 95%, un deciso incremento rispetto al 20% di due anni fa. E il nostro obiettivo finale è ingaggiare il cliente costruendo una comunicazione di qualità». Il progetto attraverso cui la Dmp di Sky è stata arricchita grazie a informazioni di profilazione è stata presentata nel dettaglio da Umberto Bottesini, co-ceo e founder di Simple
Respiro internazionale nella foto, la platea che ieri, presso il mico di milano, ha seguito con grande attenzione e partecipazione i lavori di iab seminar, dedicato nell’occasione all’emergente tematica del programmatic
Agency, che ha concluso mostrando i benefit ottenuti da Sky Italia sia nel campo della comunicazione sia di sales acquisition.
Tecnologia, dati e innovazione: collaborazione vincente di Bmw e Dentsu Aegis «Bmw si è sempre caratterizzata per un atteggiamento profondamente innovativo nei confronti dei servizi alla mobilità. Negli ultimi anni abbiamo investito per offrire prodotti nuovi, entrando in nuovi segmenti di mercato con una filosofia tutta nostra ha raccontato Salvatore Nanni, Marketing Director di Bmw Italia -. Lo scenario in cui tutto questo si è realizzato è molto complesso e necessita un avvicinamento profondo all’audience. Per questo abbiamo chiesto a Dentsu un comunicazione improntata alla definizione di target e un approccio media gestito come un ecosistema interconnesso, anche tra off e online». E la risposta di Dentsu Aegis alla sfida lanciata da Bmw non si è fatta attendere: come spiegato da Mariano di Benedetto, chief digital officer dell’agenzia, il progetto era partito nel 2013, quando l’ottimizzazione della delivery era ancora un’operazione molto complessa; ma Dentsu ha sperimentato un approccio cross-data per migliorare la comprensione dell’utente. «Abbiamo capito subito che il programmatic non poteva solo essere l’evoluzione dei meccanismi di buying».
Magnificare il momento pubblicitario: Rocket Fuel e Google Da quando Enrico Quaroni, oggi country manager di Rocket Fuel, è entrato nella compagnia di programmatic marketing e media buying «la complessità dei big data è aumentata esponenzialmente. I dati, si sa, sono difficili da capitalizzare, ma la nostra soluzione ha la capacità di elaborare tantissimi dati in maniera efficiente e efficace. Chiunque abbia a disposizione tante piattaforme, uno strumento come il nostro permette di capire come utilizzare questa miniera d’oro per creare valore». In che modo? Per Quaroni il successo dell’advertising programmatico passa dal momento in cui viene offerto un annuncio: «Magnifi-
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care il momento del ricevimento del contenuto pubblicitario tramite il moment scoring significa fornire all’utente nel giusto tempo qualcosa che sia per lui rilevante». Una filosofia, quella dell’individuazione del giusto momento per l’advertising, che è stata anche al cuore dell’intervento di Adit Abhyankar, head of Google Analytics and Audience Centre Sales, MBS Emea. «Non andiamo online, ma siamo sempre online. Le aspettative delle persone sono mutate: vogliamo che i device siano lì per noi, sempre pronti in ogni momento - ha spiegato Abhyankar -, ma non vogliamo essere interrotti durante la navigazione. Però, esistono attimi in cui gli utenti sono alla ricerca di qualcosa, un prodotto o un servizio, e proprio in quel breve spazio di tempo i marketer devono saper agire tempestivamente e in real time». Per fare ciò, gli advertiser devono saper sfruttare il programmatic per rispondere a quattro caratteristiche del panorama digitale: = differenziazione e frammentazione dell’audience; = importanza crescente della creatività: l’utente desidera qualcosa di grande; = executing. La complessità del far avvenire le cose in un ecosistema frammentario e confuso, in cui la semplicità è la chiave per avere successo; = incontrare l’utente dove trascorre la maggior parte del suo tempo: sui device mobili.
PubMatic e Mediamond affrontano la sfida del rispetto dell’utente “L’advertising non è uno spot da 30’’, un annuncio display o un termine di ricerca. L’advertising avviene quando una media company offre la propria relazione con i consumatori a terze parti”. È con questa citazione di Bob Pittman che Paola Colombo, Head of Technology and Business Development di Mediamond, ha illustrato l’approccio della concessionaria per la pubblicità sulle properties editoriali di Mondadori e sulle properties digitali di Mediaset: «Il valore che noi portiamo è la relazione che intratteniamo con i consumatori; questa relazione permette di creare un canale unico per i marketer, ma sono gli utenti che devono essere sempre al centro del processo». Colombo è poi entrata nei dettagli dell’of-
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ferta duale della concessionaria e del suo approccio al programamtic. «Da una parte, l’obiettivo è di generare brand awareness attraverso l’associazione con canali che sappiano rinforzare il messaggio di prodotto; noi lavoriamo in un marketplace privato, con un prezzo fissato e un network privato e controllato. Dall’altra vi sono obiettivi di performance, per fare in modo che l’utente reagisca; lavoriamo anche sull’intenzione dell’utente nel contesto open market e, in tal caso, ci avvaliamo di aste aperte». In questa ristrutturazione creativa dell’offerta pub-
A Iab seminar
networking di alto profilo
Non sono stati soltanto i lavori della conferenza ad animare la giornata di ieri a milano. come si vede da questa foto i tantissimi partecipanti hanno sfruttato l’occasione per incontrarsi, scambiare opinioni e commenti, intessere relazioni
blicitaria Andrea Campana, country manager Italia della software company leader nello sviluppo di soluzioni per il programmatic advertising, ha riconosciuto il valore unico degli utenti/spettatori: «La tecnologia deve trovare il modo di rispondere alla necessità degli editori di proteggere i propri utenti, dato che essi stessi perdono una parte di controllo affidandosi a compagnie tech. Credo sia essenziale trovare il giusto equilibrio tra rischio e controllo, creando competenze ad hoc per il segmento programmatico e digitale». ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
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Gianni Rossi Giornalista RadioTelevisivo, esperto di economia politica, Medio Oriente, relazioni istituzionali e internazionali. tra i fondatori di Articolo 21
Matteo Dedè
una rai libera di innovare
e di sperimentare
Come difendere e sviluppare un Servizio Pubblico RadioTv Universale? In giro si leggono proposte più o meno “romantiche”, che si rifanno ai “bei tempi” della riforma del 1974, alla tv di Zavoli, Barbato, Guglielmi, Curzi, dimenticandosi che quella Rai era frutto di una stagione politicosociale-culturale irripetibile, figlia del suo tempo. L’aver ripetutamente riproposto negli ultimi vent’anni quel modello non ha portato a nulla, se non all’imbarbarimento della lottizzazione attraverso non più le segreterie dei partiti, ma con l’affermarsi di lobbies, salotti e centri di potere più o meno occulti, nazionali e internazionali. La Rai è diventata ostaggio dei governi, terra di conquista di quattro o cinque società private che “chiavi in mano” detengono la programmazione e la produzione di qualsiasi forma di prodotto editoriale: intrattenimento, informazione tipo talk show, tv movie, serial e film, fino ai documentari scientifici e culturali sui canali digitali. Di fatto la Rai, escluso il settore giornalistico dei Tg e Gr, è stata privatizzata con il sistema dell’appalto, garantito da alcuni settori di partiti, al governo e/o all’opposizione, e da alcune lobbies affaristiche. Con il beneplacito della Commissione di Vigilanza Parlamentare, che molto discetta e poco controlla o sancisce. Per rifarsi una coscienza politica ad uso dell’opinione pubblica, i diversi partiti propagandano la salvaguardia del servizio pubblico, ma nelle segrete stanze elaborano progetti di spartizione dei consiglieri, dei direttori a tutti i livelli e della prosecuzione dello “status quo” produttivo degenerativo, che invece lo sta affossando. Non basta, per tirarsi fuori da questo andazzo, riandare con la memoria ai bei tempi antichi della “supremazia” Rai. Chi negli ultimi venti anni aveva il potere politico per cambiare la deriva della strisciante privatizzazione “d’appalto”, nulla o pochissimo ha fatto per fermarla: né leggi, né decreti, né si è tirato fuori dal sistema spartitorio. Qualcuno dovrà alla fine, oltre a rivendicare meriti culturali non propri, almeno fare pubblica autocritica, se vuole ancora essere accreditato di una chance politica. Ma si sa che “la vittoria è di tutti e la sconfitta è di uno solo”: tutto il male della Rai sembra essere sempre ad-
dossato alla componente giornalistica, l’unico però che a livello professionale e sindacale in questi decenni ha cercato di porre la questione della salvaguardia del servizio pubblico, la fine della spartizione partitica, la separazione della governance dalle mani dell’esecutivo, la difesa degli spazi di autonomia e di produzione contro l’invadenza della lobby degli appalti. Come uscire allora da questa situazione? Come dar vita ad un nuovo Servizio Pubblico Universale, che tenga conto delle nuove piattaforme internet, che sia davvero fautore di un’alfabetizzazione digitale e propugnatore di cultura all’altezza dei tempi della banda ultralarga? Che sia capace anche di intercettare “i sogni e i bisogni” delle nuove generazioni, che sappia raccontare il paese reale e che sappia anche intrattenere senza scadere in programmi ormai omologati e insulsi? La soluzione più adeguata a questi tempi di rivoluzione digitale, di supremazia internettiana, sarebbe quella di trasformare la Rai in una public company, privatizzandola con il più grande operatore di contenuti internet del mondo, come Google ad esempio, e aprendo una parte del capitale all’azionariato diffuso (fondi di investimento, pensionistici, più una parte riservata ai dipendenti e a fondi raggruppanti abbonati). Con l’istituzione di una Fondazione, separata dalla società di gestione vera e propria, che controlla “gli indirizzi etico-culturali”, abolendo l’antistorica Commissione di Vigilanza, significherebbe sottrarla al dominio soffocante degli appetiti politici di governi e minoranze. Significherebbe, inoltre, apportare capitali freschi, utilizzare innovazioni tecnologiche e di prodotto per contrastare il dominio oligopolistico di network commerciali. Assolverebbe così al compito istituzionale di “alfabetizzazione digitale” e di “volano della cultura” nell’era del web e dei social network, dell’e-commerce e dell’informazione globale, non solo nazionale e regionale. E’ la tendenza che ormai sta prendendo il sopravvento, specie nel settore della multimedialità, negli Usa. Una RAI libera dalle catene della politica e rilanciata sul mercato multimediale attraverso capitali freschi e con la piena libertà di sperimentare e innovare.
SPAZIO A...
forum delle eccellenze
21/22 novembre - ata hotel expo fiera @ milano sul palco sette menti brillanti che hanno segnato una svolta epocale e modellato i paradigmi di oggi e domani Si sta giocando la più grande partita di sempre: regole e convenzioni consolidate vengono sostituite da inediti modelli che diventano a loro volta rapidamente obsoleti. Nuove modalità di comunicazione, inusuali modelli di business e stili di vita fuori dagli schemi diventano ordinari. Cavalcare l’onda o farsi travolgere. Per crescere e svilupparsi, organizzazioni e individui devono pensare diversamente, agire diversamente, conoscere a fondo la mente umana e i suoi meccanismi. E imparare in fretta. Al Forum delle Eccellenze 2015, sul palco i sette protagonisti che hanno lasciato il segno nella scena mondiale del business attraverso nuove metodologie di pensiero, nuovi sistemi di gestione, nuovi approcci alla psicologia umana. Per chi agisce oggi con la visione del domani, per chi tiene fisso lo sguardo all’eccellenza, per gli infaticabili esploratori di innovazione, per chi cerca ispirazione per essere fonte d’ispirazione. Il Forum delle Eccellenze è l’appuntamento imperdibile con i massimi esperti mondiali del cambiamento. Tra i relatori spicca Renee Mauborgne, la donna più influente al mondo in ambito aziendale, co-autrice del best-seller mondiale “Blue Ocean Strategy”. Insegna Strategia all’Insead, una delle più rinomate business school al mondo. È insignita dalla Thinkers 50 del titolo di donna più influente al mondo in ambito aziendale, al secondo posto tra tutti. Poi, ci sarà Tony Buzan, massimo esperto mondiale di tecniche di apprendimento veloce, creatività e innovazione; inventore del metodo delle mappe mentali. È consulente per i metodi di apprendimento, produttività ed efficienza per numerose multinazionali. E ancora, Jeffrey Liker, il più grande esperto internazionale di efficienza aziendale, lean thinking e lean leadership. È autore di “The Toyota Way” e di altri bestseller internazionali sul lean thinking, tradotti in 26 lingue con milioni di copie vendute in tutto il mondo. Della partita anche Jeffrey Zeig, il più importante ipno-terapeuta e psicoterapeuta americano, fondatore e presidente della Milton Erickson Foundation. ANNO VI | #163 | MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015
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