world business forum
María Belón
Si avvicina l’edizione 2015: IamStoryMaker
3 e 4 novembre la due 10 Ilgiorni organizzata da WOBI
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ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
Il medico spagnolo sopravvissuto allo tsunami
al MiCo di Milano: un percorso narrativo sui contenuti e i personaggi dell’evento, a cura della redazione di 360com
i fatti del giorno
marketplace/1
MARKETPLACE/2
COMPANY
Record negli investimenti, ma non ancora al passo con l’Ue
Biglietti in palio grazie al concorso promosso da Sony Mobile
Ha debuttato sul web ieri “Conseguenze”, una video-campagna
La strategia raccontata dal direttore advertising Claudia Erba
Startup innovative italiane in crescita, però fra alti e bassi
C’è tutta la magia dell’Uefa Champions League con Sony
Campagna firmata da Mosaicoon per Nathura all’esordio
L’uso consapevole della tecnologia anima i corti di Wind
scenario
E’ così vicina la fine del cronista?
26 link
coverstory
GoPro, co-star di “The Martian”
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I Millenials italiani e il cinema: cosa guardano, quando e dove
La fotografia del fenomeno offerta dal Rapporto Giovani, indagine condotta dall’Istituto Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano
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OOH NEXT GENERATION
THE CUBE DARSENA on themadbox.com
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i fatti del giorno
Mercato
Le startup innovative italiane tra alti e bassi: investimenti record, ma non sono ancora sufficienti per stare al passo con i Paesi UE Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano e Italia StartUp, in collaborazione con SMAU, hanno presentato ieri i dati dell’Osservatorio Startup Hi-tech: 133 milioni di euro di stanziamenti totali per una crescita di 11 punti percentuali sul 2014, superando il picco di due anni fa di 129 milioni; e infine, i ricavi crescono del 26%, raggiungendo i 184 milioni di Ottavia Quartieri
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li Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano e Italia StartUp, in collaborazione con SMAU, hanno presentato ieri i dati dell’Osservatorio Startup Hi-tech. Si tratta di un’iniziativa permanente, giunta alla sua terza edizione, che intende presentare sia al sistema politico economico nazionale sia ai partner internazionali un quadro generale aggiornato degli investimenti realizzati dai principali attori dell’ecosistema startup nel nostro paese. Secondo quanto emerso dagli studi, per il biennio 2014-2015 abbiamo da un lato una curva in crescita, dall’altro una forte tendenza al ribasso, rispettivamente per investimenti non istituzionali e per quelli, invece, istituzionali.
I numeri della ricerca Ma entriamo ora nel vivo dei dati. Dopo aver effettuato interviste dirette a tutti i finanziatori di startup, gli investimenti da parte di investitori non istituzionali - Venture Incubator, Family Office, Club Deal e Business Angels – hanno fatto registrare un +32%, passando da 57 a 75 milioni di euro. Gli investimenti dei soggetti istituzionali, invece, si attestano al -8%. Il 2014 e il 2015 possono essere considerati un periodo di transi-
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zione per gli investitori istituzionali, visto che nel 2013 alcuni fondi hanno terminato il loro ciclo di vita. Tuttavia, nuovi accordi sono in fase di chiusura e stanno raccogliendo capitali per investimenti futuri. È quindi attesa una “rinascita” degli investimenti da parte di fondi istituzionali nel breve medio termine. Il totale degli investimenti in startup hi-tech stimato per l’anno in corso è pari a circa 133 milioni di euro, facendo registrare un +11% rispetto al 2014 e superiore, in valore assoluto, ai 129 milioni fatti registrare nel 2013. Rimane sostanzialmente invariata la distribuzione territoriale degli investimenti istituzionali: nonostante il sostanziale calo di fondi a disposizione - dagli 82 milioni di euro di due anni fa ai 63 del 2014 - le startup localizzate al Nord raccolgono più della metà del totale (54%), seguite da quelle
del Centro (30%) e poi da quelle provenienti da Sud e isole (16%). Nonostante le ICT risultino ancora numericamen-
te oltre i due terzi di quelle fondate nel 2014 (68%, sul campione delle 79 startup finanziate da investitori istituzionali), si conferma il dato di trend positivo relativo alle startup che rientrano nelle “life sciences” (dal 9% del 2013 al 23% dell’anno successivo). Per quanto riguarda l’entità dei finanziamenti istituzionali stanziati per le startup, lo scorso anno ha restituito un campione dove gli scaglioni più ridotti di fondi elargiti, cioè tra 0 e 500.000 euro e tra 500.000 e il milione di euro sono insieme l’87% del totale (anche se tra i due intervalli a crescere maggiormente in proporzione sono i finanziamenti di taglio superiore
Marco Bicocchi Pichi, Presidente Italia Startup
ai 500.000 euro, che passano dal 13 al 24%), solamente il 4% ha goduto di investimenti superiori ai 3 milioni.
La Parola a… Antonio Ghezzi, Direttore dell’Osservatorio Startup Hi-tech del Politecnico di Milano: «Gli investitori non istituzionali in Italia stanno rivestendo un ruolo sempre più preponderant. Contribuiscono, infatti, a far registrare un nuovo picco al totale degli investimenti in Italia, che raggiungono così quota 133 milioni di euro e superando il picco del 2013 pari a 129 milioni. Tuttavia, la dimensione relativa degli investimenti italiani è ancora limitata quando comparata a quella di altri paesi europei, e il distacco si sta espandendo come previsto: nel 2014, gli investimenti interni in incubatori aziendali in Germania e Francia sono stati circa dieci volte superiori al valore di quelli riservati alle startup in Italia, mentre in Spagna sono stati circa il doppio». Marco Bicocchi Pichi, Presidente Italia Startup: «Gli investimenti in Italia non sono ancora in linea con il PIL e con la dimensione della nostra economia nello scenario globale. Se il dato francese è in linea con lo sviluppo dell’economia del Paese, colpisce il dato spagnolo, che riporta investimenti doppi rispetto a quelli italiani, pur nel contesto di un’economia non basata sull’innovazione ma su altri settori merceologici. Riteniamo fondamentale che il Governo agisca sugli incentivi fiscali per l’ingresso dei privati, cogliendo la dinamica positiva mostrata dai dati di quest’anno. Pur apprezzando le misure introdotte nel passato, queste non sono ancora sufficienti a dare la spinta necessaria. Oltre a incentivare gli investimenti nei macchinari è importante defiscalizzare anche l’investimento e l’acquisizione di startup». ANNO VI | #169| GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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i fatti del giorno
Tech
Website
Alla luce di un sempre più frequente bisogno di energia per alimentare tutti i nostri dispositivi tecnologici, dallo smartphone al tablet, con Re-chargino è stata creata un’ottima opportunità di business per migliorare la qualità della vita quotidiana. Packaging, sito internet e lancio di un’app dedicata fanno parte del progetto messo in piedi dall’agenzia creativa di Acqua Group
Il sito di Banca Monte Paschi di Siena ha già fatto registrare un miglioramento di tutti gli indici di analisi rispetto a prima
Key Adv mette in carica Re-chargino di Ottavia Quartieri Un packaging originale, un sito internet completamente rinnovato e l’introduzione di un’applicazione per il dispositivo Re-chargino, rappresentano per Key Adv, l’agenzia creativa di Acqua Group, una vera e propria opportunità di rinnovamento, avendo l’occasione di mettere in evidenza le proprie expertise a livello nazionale. Ad affidargli l’incarico è stata l’azienda bolognese leader
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nella progettazione tecnica e nel design, Nos Design Communication, e l’oggetto del progetto è proprio il restyling di Re-chargino, il dispositivo tecnologico che alimenta l’energia per tutti i device, come smartphone, tablet e pc, che oggi più che mai necessitano di fonti energetiche. Uno strumento innovativo, che non ha necessità di manutenzione e le cui singole batterie sono acquistabili separatamente anche via web. Un’ottima opportunità di business nata da
un’esigenza reale, un servizio esclusivo pensato e creato per migliorare la qualità della quotidianità di tutti noi. L’intervento creativo di Key Adv relativamente al packaging - che include la confezione esterna, un flyer di prodotto, un espositore da banco e un adesivo da esporre in vetrina per segnalare che l’esercizio commerciale si avvale del servizio - si ispira al mondo del design, si presenta con i codici colore propri del lusso e lascia trasparire il gusto tutto made in Italy per il bello. Il sito responsive, in italiano e inglese, realizzato su piattaforma WordPress e Woocommerce in linguaggio PHP, è esteticamente coerente con il packaging del prodotto e ha l’obiettivo di favorire la ricerca del locale che offre Rechargino più vicino all’utente in base alla geolocalizzazione, serve per la gestione del profilo (registrazione standard o premium), l’acquisto del prodotto e il riacquisto delle singole batterie. L’app, infine, anch’essa disponibile in italiano e inglese, per dispositivi mobile iOS e Android, ha la funzione di geolocalizzare e trovare il punto Re-chargino più vicino all’utente. Come il sito, fornisce l’elenco di tutti i locali suddivisi per categoria merceologica e necessità del cliente, con foto e informazioni.
Mps rinasce online. E i primi risultati sembrano convincenti
Dal nuovo sito www.mps.it
Www.mps.it, il sito di Banca Monte Paschi di Siena che raccoglie sia l’anima commerciale che la parte istituzionale dell’ istituto senese, è stato oggetto di un profondo restyling, progettato a partire dai comportamenti degli utenti per assecondare le loro abitudini e facilitargli la navigazione. Orientato alla nuova user experience, che negli ultimi anni è profondamente cambiata con l’avvento di smartphone e tablet, il nuovo portale di Mps è stato completamente rivisitato in accordo con i più recenti studi d’interazione uomo-macchina. E i risultati, a un mese esatto dal lancio, non hanno esitato a farsi vedere, facendo già registrare un miglioramento di tutti gli indici di analisi web: dall’aumento di traffico generato da utenti mobile, tempo di permanenza medio e numero di pagine visitate alla sensibile diminuzione del
bounce-rate. Attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari e landing page dinamiche, il nuovo sito è in grado di trasformarsi secondo i desideri e le abitudini del cliente e il device utilizzato per connettersi, ma anche in base ai prodotti o alle comunicazioni che di volta in volta la Banca più antica d’Italia vorrà evidenziare, presentandoli nella home page. Il sito rispecchia i valori della Banca che da sempre fa della vicinanza ai propri clienti e al territorio in cui opera la propria filosofia. In quest’ottica, sono state potenziate le funzionalità di geolocalizzazione e assistenza, per identificare rapidamente la filiale più vicina e i numeri di contatto, mentre l’accesso alla sezione Internet Banking e alle funzioni interattive di servizio, le più utilizzate dagli utenti, sono ora ben in evidenza in un’area clienti totalmente rinnovata. ANNO VI | #169| GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv
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i fatti del giorno Instant advertising
PROGETTI
Il digital service provider europeo, che da quarant’anni affianca le aziende nella scelta delle soluzioni innovative più utili a potenziare il loro business, ha reso un omaggio alla celebre trilogia di Robert Zemecksis con una campagna di instant adv firmata da Sterling Cooper, sia sulla stampa quotidiana che nei canali digitali
Il leader europeo nella distribuzione di cartucce e toner per le stampanti, rilancia le promozioni su Facebook
“amico” spunta #thefutureisON, econocom Essere di Prink conviene. omaggia il Back To The Future Day Basta un click sponsorship
Il palco virtuale di “X Factor” targato Wind. Il via è oggi Si tratta di una partnership ambiziosa e strutturata, in continuità con la filosofia della compagnia vicina alla musica live
Questa sera, alle 21.10 live sul canale Sky Uno HD, parte la nona edizione di X Factor, il talent musicale che ha portato alla ribalta del panorama musicale nazionale. La compagnia telefonica Wind, che da sempre crede nella musica e questo lo testimoniano anche precedenti sponsorizzazioni di eventi musicali, ha deciso di diventare il main sponsor dell’edizione 2015 di X Factor: Wind proporrà ai fan del talent numerosi progetti, contenuti inediti ed esclusivi e tantissime altre attività online. Si parte con “Wind Save” dando la possibilità agli utenti di salvare dal ballottaggio due concorrenti in una puntata del Live show; si prosegue con “Wind Poll”, una sorta di sondaggio live sul mondo del talent; e, infine, si giunge a “Wind Bis”, un’altra votazione per decidere quale tra i brani cantati sul palco dai ragazzi sarà meritevole di un ‘bis’. Oltre a tutte queste opportunità di incidere direttamente nella puntata e soprattutto nel destino delle future star della musica italiana, Wind renderà disponibile a tutti anche il backstage del programma, sotto la guida di Aurora Ramazzotti.
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di Cecilia Bianchi Econocom, digital service provider europeo che da quarant’anni affianca le aziende nella scelta delle soluzioni innovative più utili a potenziare il loro business, ha reso omaggio alla celebre trilogia di Robert Zemecksis “Back To The Future” con una campagna di instant adv firmata da Sterling Cooper, sulla stampa quotidiana e nei canali digitali. La tecnolo-
gia è senza dubbio una delle presenze più importanti del film, è il mezzo che consente ai protagonisti di creare un ponte tra il presente e il futuro. E proprio in quest’ottica, Econocom ha trovato un punto di contatto con il racconto del film: il concept strategico #thefutureisON è la rappresentazione della connessione che l’azienda – grazie alle digital experience che realizza – riesce a creare tra la nostra idea di futuro e la
realtà quotidiana. Il Back To The Future Day è una grande occasione sia per i fan della saga sia per Econocom che, secondo le parole della marketing manager italiana Barbara Loru, la ritiene un’occasione importante per «Fare una riflessione sul il nostro posizionamento e sul nostro ruolo nel mercato: se nella rappresentazione cinematografica la tecnologia è il mezzo per portare le persone verso il futuro, nel nostro lavoro quotidiano è il mezzo per portare il futuro verso le persone». Anche il country manager di Econocom Italia, Enrico Tantussi, spiega che «L’iniziativa conferma il nostro approccio out-of-the-box, che ci sta rendendo un player protagonista della Digital Revolution. Il 2015 ha segnato un passo importante nel nostro percorso di posizionamento strategico, e stiamo lavorando perché il 2016 sia un anno ancora più ON».
Prink, leader europeo nella distribuzione di cartucce e toner per stampanti, rilancia le promozioni sul social network più popolato del mondo – Facebook – e regala a tutti i suoi nuovi fan la stampa, tramite la piattaforma Photosi, di 100 foto a colori in formato 10x15. Attiva fino al 31 ottobre, la promozione permetterà a tutti gli utenti di ricevere un codice sconto da utilizzare per lo sviluppo delle foto a colori, ritirabili comodamente nel negozio più vicino a casa e con una piccola spesa di gestione dell’ordine di 1.99 euro. L’offerta, che si rinnova dopo un periodo di stop, è promossa tramite l’inserimento di inserzioni pubblicitarie sul social con un banner dedicato sul sito web di Prink (www. prink.it) e tramite l’invio di una comunicazione ai clienti fidelizzati Prinkard e Photoprink. La campagna mira a reindirizzare l’utente a una tab di Facebook, che a sua volta darà istruzioni su come ricevere in omaggio le foto solo dopo aver cliccato il Mi Piace sulla pagina Prink Italia. Dopo aver messo il Like a Prink Italia, si accederà alla sezione “PrinkMiofotografo” e dopo di chè basterà seguire le indicazioni fornite sul proprio computer per scaricare il software necessario per stampare le immagini preferite. ANNO VI | #169| GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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i fatti del giorno
Solo su Eurosport
social Nuove strategie su Fb
Con Tavernello la tradizione sta al passo con i tempi Il brand decide di puntare su Facebook sia per coinvolgere più consumatori sia per soddisfare un nuovo target
Tavernello, da sempre tra i top spender in advertising, ha deciso di stare al passo con i tempi puntando su un social network come Facebook per coinvolgere nuovi consumatori. La pagina Facebook Tavernello Italia, inaugurata all’inizio del mese, è volta a far conoscere al grande pubblico i vini in bottiglia come il Bianco e il Rosato Frizzante, il Pignoletto Doc, lo Chardonnay e il Syrah-Cabernet. L’arrivo sui social network rappresenta un passo importante per la comunicazione del marchio, da oltre 30 anni sul mercato, che sceglie di interagire sempre di più con le persone, consumatori e non, in un percorso di consumer experience legato ai nuovi prodotti offerti. Per la gestione della pagina Tavernello Italia, si è affidata a Kettydo+, agenzia specializzata nella creazione di piattaforme digitali di esperienza, basate su contenuti creativi e ricchi di significato, promosse dai brand e fatte per le persone.
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palinsesti Duemila ore di programmazione, 800 sono live
raccolte Calciatori Adrenalyn XL
Il canale paneuropeo offrirà una copertura senza pari per tutte le discipline sportive invernali. Si parte già oggi con il Pattinaggio di Figura per arrivare ad aprile inoltrato
E’ stata presentata, ieri, nella sede della Lega, la raccolta di figurine dedicata ai protagonisti del Campionato 2015-2016
è tornata eurosport si conferma il leader Panini in edicola con la indiscusso degli sport invernali Lega Serie A TIM di Ottavia Quartieri
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urosport conferma anche per questa stagione il suo indiscusso status di “casa degli sport invernali”. Il canale paneuropeo offrirà una copertura di oltre 2000 ore di programmazione, di cui 800 live, con 12 discipline trasmesse: sci alpino, biathlon, sci di fondo, curling, pattinaggio di figura, slittino, combinata nordica, salto con gli sci, pattinaggio di velocità e short track andranno in onda su Eurosport ed Eurosport 2, mentre sci freestyle e snowboard verranno proposte da Eurosport 2. Non solo
il canale, ma anche tutte le rodate voci sono pronte: Secchi, Tradati, Bonzi e Morandini per lo sci alpino; Gadin e Valbusa per lo sci di fondo; Ambesi e Dolfini per il pattinaggio di figura; e Puppo per il biathlon. Reboa sarà al commento della stagione di slittino e Ambesi commenterà anche il salto con gli sci e la combinata nordica. Anche il pluricampione mondiale e olimpico tedesco nel salto con gli sci ,Martin Schmitt sarà il consulente principe del canale paneuropeo durante il Torneo dei Quattro Trampolini, in scena dal 28 dicembre fino al 6 gennaio 2016. Su Eurosport Player,
il servizio web TV di Eurosport, gli appassionati non perderanno nemmeno un minuto di azione grazie al simulcast live di Eurosport ed Eurosport 2, e ai canali aggiuntivi online dedicati agli sport invernali che trasmettono in diretta tutti gli eventi delle sei Coppe del Mondo FIS. E allora non ci resta che aspettare ancora qualche giorno per poterci godere, direttamente dal divano di casa e rigorosamente sintonizzati su Eurosport, tutto lo spettacolo degli sport invernali. Si parte oggi con il Pattinaggio di Figura, seguito a stretto giro dalla Coppa del Mondo di Sci Alpino.
contest Sarà online fino al 6 dicembre con diversi premi in palio
“Chi sarà il supereroe” di casa Babybel?
Il concorso ha preso il via nei giorni scorsi e partecipare è facile: basta scaricare l’app Cheeseland e caricare una foto sul portale
Dall’home page
Ha preso il via nei giorni scorsi “Chi sarà il Supereroe”, il concorso firmato Babybel che offre la possibilità a tutte le famiglie di giocare con il SuperCheese e scoprire Cheeseland, l’app più buona che c’è. Parteci-
pare al concorso è facile: basta scaricare Cheeseland, scattare una foto che ritrae il bambino con almeno un genitore e naturalmente il SuperCheese, grazie alla funzione di realtà aumentata integrata nell’app, e infine ca-
ricarla su concorso babybel.it. Il primo classificato e vincitore assoluto del concorso accederà alla vincita di una fornitura del valore di 5.000 Euro di materiale didattico per la scuola di appartenenza del bambino.
Dopo la presentazione alla stampa di ieri nella sede milanese della Lega, è uscito in edicola “Calciatori Adrenalyn XL 2015-2016”, la raccolta di card targata Panini dedicata ai grandi protagonisti della nuova stagione calcistica della Serie A TIM. Oltre a essere un collezionabile, questa raccolta è anche un appassionante gioco che si ispira alle partite di calcio e che consente a chiunque di cimentarsi con la propria formazione preferita. Le partite possono essere disputate sia sul campo di gioco, contenuto nello Starter Pack o abbinato alla Guida Ufficiale, oppure online sul sito www.paniniadrenalyn.com. Diverse le novità per l’edizione di quest’anno: oltre alle canoniche 13 figurine per ogni club, si aggiungono la card dedicata al Mister e quella con il logo della squadra. Numerose anche le card speciali: i due capocannonieri - Toni e Icardi -, la card del portiere meno battuto - Buffon -, oltre che quelle dedicate alle nuove sezioni “Moto Perpetuo”, “Duo Meraviglia” e “Giocatore Chiave”. ANNO VI | #169| GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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EVE NTI 3 - 4 Novembre 2015 MiCo Milano Congressi
In questo numero prosegue la rubrica sul World Business Forum Milano, il maggior evento privato di management d’Europa, giunto alla XII edizione che si terrà il 3-4 novembre al MiCo Milano Congressi. Ogni settimana si scoprono gli straordinari protagonisti dell’evento, che quest’anno è dedicato agli “story maker”, persone che non raccontano storie, ma le creano, costruendo il futuro per sé e per gli altri. Grazie alla partnership con WOBI realizzeremo la prima pubblicazione digitale a puntate dedicata all’evento e ai suoi protagonisti. Per informazioni: marketing@ediforum.it
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EVE NTI
una storia di sopravvivenza e speranza María Belón è un medico spagnolo, nota per essere scampata allo tsunami abbattutosi nel 2004 sull’Oceano Indiano mentre si trovava in vacanza con la famiglia. La sua incredibile odissea è stata raccontata nell’acclamato film del 2012 The Impossible, per il quale María ha collaborato con lo sceneggiatore Sergio Sanchez e con l’attrice protagonista Naomi Watts per conferire maggiore autenticità alla produzione. Oggi viaggia in tutto il mondo in rappresentanza dei superstiti dello tsunami.
Alessandro Baricco Scrittore, regista e interprete teatrale
Insegnamenti universali da trarre da una tragedia personale: fede, speranza e sacrificio Prepararsi all’inimmaginabile: essere pronti per la prossima onda anomala Espandere le nostre percezioni del possibile: come trovare la forza di tenere duro quando tutto sembra perduto Compassione e altruismo: in che modo le avversità possono tirare fuori il meglio dalla nostra natura Affrontare la paura: l’importanza di ricordare il passato senza rinunciare a guardare al futuro
María Belón Il medico spagnolo sopravvissuto allo tsunami
di cosa parliamo quando parliamo di storytelling Alessandro Baricco è uno dei più noti esponenti della narrativa italiana contemporanea. Torinese, laureato in Filosofia, è autore di bestseller tra cui Castelli di rabbia e Oceano mare. Baricco è anche conduttore televisivo, autore, regista, interprete teatrale e sceneggiatore cinematografico. Dal 1994 presiede Scuola Holden, la scuola di Storytelling&PerformingArts da lui fondata a Torino. Tutti ne parlano ma pochi sanno cosa è veramente lo Storytelling Da Omero a Obama: lo Storytelling viene da molto lontano Non c’è nulla nella vita reale che non abbia a che fare con lo Storytelling (ma non c’è niente di veramente reale se non si è in grado di raccontarlo) Da “story maker” a storyteller: come e perché le aziende devono saper raccontare se stesse Abitare in maniera corretta lo scenario dello Storytelling significa essere coerenti nelle scelte delle molteplici tecniche da adottare
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Come si crea la pubblicità intelligente.
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Rocket Fuel in 4 passaggi.
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REAL RESULTS
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MARKET PLACE
E’ partito “live the real game with sony”
La magia della Uefa Champions League con Sony
E’ partito il nuovo concorso promosso da Sony Mobile, che permette di vincere i biglietti per assistere ai match calcistici della prestigiosa competizione internazionale di
Pietro Castagna
E’ partito lo scorso 19 ottobre il nuovo concorso promosso da Sony Mobile che permetterà di vincere i biglietti per assistere ai match calcistici di Uefa Champions League. “Live the Real Game with Sony”: questo il titolo del concorso che assicurerà, a tutti coloro che acquisteranno un Xperia Z5, Xperia Z5 Compact o Xperia Z5 Premium, la possibilità di partecipare all’estrazione di
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due biglietti con vip hospitality, comprensivi di viaggio e pernottamento, per assistere a una partita di Uefa Champions League. La procedura è molto semplice. Per tutti coloro che compreranno uno smartphone Xperia della serie Z5 basterà: accedere al mini-sito dedicato all’indirizzo www.uclsony.it. Andare sulla sezione “Partecipa” e inserire i dati personali, il codice IMEI e i riferimenti dello scontrino fiscale o della fattura a riprova dell’ac-
quisto. Poi selezionare “Invia” e… incrociare le dita! Il concorso, che sarà attivo fino al prossimo 29 novembre, si alternerà in due fasi e prevede due estrazioni, una entro l’11 novembre e l’altra entro il 2 dicembre. In palio due biglietti per assistere ai match tra Juventus e Manchester City del 25 novembre e Roma-Bate Borisov del 9 dicembre. Ma la magia della Uefa Champions League non finisce qui. Sony Mobile, oltre a offrire i biglietti per le partite, regalerà al vincitore del concorso una vera e propria esperienza più che immersiva nel magico mondo del campionato più importante d’Europa. Oltre al viaggio e al pernottamento nelle città di Torino e Roma, Sony Mobile mette in palio anche una Sole & Exclusive Experience che consentirà al fortunato utente di assistere all’arrivo allo stadio degli autobus delle squadre impegnate nel match, al riscaldamento prepartita da bordo campo e alla conferenza stampa a conclusione della partita. Per partecipare basterà acquistare uno dei prodotti della serie Xperia Z5 presso qualsiasi rivenditore o con operatore telefonico, su tutto il territorio nazionale oppure online. Il concorso è stato realizzato in partnership con i quotidiani Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport. «La partnership con Uefa Champions League testimonia l’impegno continuativo di Sony nei confronti della più prestigiosa competizione calcistica d’Europa», dichiara Augusto Zumbo, Country Manager Southern Eastern Mediterranean. ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
Ride bene chi pianifica bene
DIREZIONE CREATIVA COORDINAMENTO IMMAGINE MEDIASET
Su Italia Uno prosegue l’appuntamento col buonumore targato “Colorado”. In questa edizione, il format sfornatalenti comici più seguito può contare su due conduttori di livello indiscusso: gli affiatatissimi Luca e Paolo. Se il tuo pubblico annovera gli amanti delle risate e del buonumore, questo è il programma giusto per pianificare.
Tutti i mercoledì in prima serata
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MARKET PLACE
La sede americana nasce grazie allo storico legame consolidato con il brand Alfa Romeo
Wedoo sbarca negli Stati Uniti L’agenzia ha aperto una sede a Birmingham, situata nell’hinterland di Detroit e nelle immediate vicinanze della sede storica di Chrysler di Marianna Marcovich
L’agenzia torinese specializzata in comunicazione digitale WEDOO sbarca negli Stati Uniti aprendo una sede a Birmingham, situata nell’hinterland di Detroit e nelle prossimità della sede storica di Chrysler. La sede americana di WEDOO nasce grazie allo storico legame consolidato con il brand Alfa Romeo e anche in virtù dell’incarico ricevuto ad inizio 2015 da Alfa Romeo Usa per il nuovo sito NAFTA. Gli uffici statunitensi contano oggi su uno staff qualificato di project manager e account a diretto contatto con il cliente, attualmente tutti italiani: l’idea dell’agenzia è però quella di integrare presto nel team personale ameri-
La sede di wedoo
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cano, per avere una maggiore capacità di comprensione non solo delle dinamiche di mercato, ma anche degli ambito socio-culturali in cui si troverà a operare. Nella visione del management di WEDOO, infatti, l’incremento del volume d’affari oltreoceano dovrebbe, nel medio termine, portare a nuove assunzioni, generando nuovi posti di lavoro sia in Usa, per consolidare l’attività della sede, sia in Italia, dove continuerà a “battere” il cuore produttivo dell’azienda. La sede americana di WEDOO è un’ulteriore dimostrazione della crescita sostenuta dall’agenzia torinese, che nel corso del 2015 ha visto crescere del 20% la forza lavoro, passando da circa 50 dipendenti a oltre 60. Crescita a due cifre anche per il fatturato, che con-
ferma ulteriormente le scelte condotte dal management per il consolidamento del core business e per l’apertura verso altri mercati. Nel biennio 2014/2015 il 30% del fatturato complessivo è stato rappresentato dal new business. È molto estesa la rete di clienti di WEDOO: nell’elenco figurano realtà come Mondo e Self, oltre ad aziende legate al settore dell’agroalimentare, della finanza, della moda, del turismo, dell’arredamento e della pubblica amministrazione. «WEDOO sta attraversando un momento molto importante - commenta Michele Marchitto, Amministratore Delegato dell’azienda -. Abbiamo, infatti, consolidato la presenza sul territorio nazionale, arrivando a superare i 60 collaboratori, e ci stiamo ora affacciando al mercato internazionale. In questo processo, certamente, il rapporto con FCA ha svolto e sta svolgendo un ruolo importante e l’apertura della sede a Detroit ne è la testimonianza. Stiamo portando avanti, inoltre, numerosi progetti che esulano dal settore automotive, nei quali la competenza che abbiamo maturato nell’ambito della comunicazione digitale sta dando a noi e ai nostri clienti grandi soddisfazioni. Il bilancio di quest’anno non può dunque che essere positivo e anche il conseguimento di premi importanti nel settore della pubblicità ne è la riprova». ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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Una strategia efficace grazie ai “corti” diffusi sul web
Wind e l’uso consapevole della tecnologia “Una grande giornata” prosegue il trend di “Papà,” trasmettendo emozioni di vita vera. «Un modo per essere sempre “più vicini” alle persone», afferma il direttore Advertising di Wind, claudia erba di Daniele Bologna
Da “Papà,” a “Una grande giornata”, le emozioni targate Wind lasciano sempre il segno. Dopo il grande successo sul web, nel 2014, del cortometraggio istituzionale dell’azienda di tlc, quest’anno è stata la volta di questo nuovo film che, a poco più di un mese dal lancio in rete, totalizza su Facebook oltre 8 milioni e mezzo di visualizzazioni mentre sul canale Youtube di Wind, “Una grande giornata” ha già superato 1 milione e 250 mila visualizzazioni. Ne abbiamo parlato con Claudia Erba, Direttore Advertising di Wind: «La strategia fortemente voluta dal nostro amministratore delegato Maximo Ibar-
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claudia erba
ra di essere “più vicini” al nostro pubblico, non solo come slogan ma nei fatti, ci ha portato dall’anno scorso a intraprendere una “carriera cinematografica”. Parliamo di veri e propri cortometraggi lanciati sul web, un canale relativamente nuovo per noi che della pubblicità in tv facciamo
la nostra essenza, riservati a un pubblico meno generalista ma evoluto tecnologicamente. A questa fascia volevamo trasmettere qualcosa che parlasse sì dei nostri valori - chiarezza, trasparenza e semplicità -, ma anche di un uso più consapevole che si può fare della tecnologia, come infatti afferma il payoff di questa nostra campagna istituzionale, “Per comunicare davvero a volte la tecnologia non è tutto”. Come azienda di tlc, Wind vuole far arrivare un messaggio che “spiazzi” e coinvolga al tempo stesso e riesca a far considerare le tecnologie per quello che sono, un fattore importantissimo e positivo della nostra vita. Ma che non sono tutto». Wind con que-
sti “corti” vuole approfondire la tematica, la vicinanza e il rapporto che si instaura sempre più tra uomo e tecnologia. E con “Una grande giornata” il gruppo ha scelto di raccontare ancora una storia che parla di comunicazione e di vicinanza tra le persone, uno dei valori chiave su cui si fonda il brand e la sua relazione con i clienti. Protagonista è un ragazzo di dodici anni che deve scegliere se trascorrere un pomeriggio con i videogame, davanti allo schermo di un device, o uscire e giocare con i suoi amici del cuore. Un ragazzo come tanti, oggi, che popolano il web e i
social network, padroni del virtuale e sempre meno del reale. «Trasmettere emozioni, per noi di Wind, è molto importante e parlare di uso consapevole della tecnologia non va a nostro discapito, anzi. Possiamo dire, infatti, che durante la messa online di questi filmati, sia lo scorso anno sia in questo 2015, i contatti hanno raggiunto vette impensabili e anche il riscontro in termini commerciali è positivo. Wind ha scelto di mettere le persone al centro della sua comunicazione, quella istituzionale e di prodotto. Vogliamo coccolare i nostri clienti, mettendo in scena
valori e messaggi che vanno al di là dell’offerta commerciale. Perché è chiaro che nella vita ci sono avventure ed emozioni che non possono essere vissute attraverso la tecnologia. E’ la vita vera, quella reale, che offre e offrirà sempre esperienze più complete e piene. Come ha detto il nostro amministratore delegato “con questo film l’invito che rivolgiamo agli spettatori è quello di usare la tecnologia con intelligenza e buon senso, per essere più vicini alle emozioni vere”. Si dice che non c’è due senza tre, quindi nel 2016 dobbiamo attenderci un terzo cortometraggio
istituzionale destinato al web? «Potremmo dire che l’entusiasmo ci ha “preso la mano” e ogni volta che vediamo realizzato il prodotto siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto, ma al momento non chiedetemi nulla del prossimo film. Con il regista Giuseppe Capotondi, che ha firmato tutti e due i “corti”, è nato un grande feeling, per la sua capacità di confezionare film che trasmettono emozioni ed energia, come una poesia che accarezza l’anima di chi guarda, lanciando riflessioni sui valori della vita reale troppo spesso dimenticati o magari trascurati».
ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
COM
COVER STORY
Le pellicole che in genere i giovani preferiscono sono americane (61,5%), mentre le italiane piacciono di meno
Millennials italiani e il cinema: cosa guardano, quando e dove
Una fotografia la offre il Rapporto Giovani, indagine a cura dell’Istituto Toniolo, condotta in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo. Il tutto su commissione dell’Ente Fondazione dello Spettacolo. Sono stati intervistati 1.600 giovani nati dal 1982 al 1994, tema trattato il consumo di film e audiovisivo
di
Massimo Masi
Che rapporto hanno i ragazzi con il cinema? C’è stato un tempo in cui era la prima fonte di ispirazione per i giovani, poi c’è stata l’irruzione della tv, quindi del web, diventato esso stesso luogo di frui-
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zione dei film. Qual è dunque l’approccio dei Millennials a questo mondo? Una fotografia la offre il Rapporto Giovani, indagine a cura dell’Istituto Toniolo, in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo. Il tutto
su commissione dell’Ente Fondazione dello Spettacolo. Sono stati intervistati 1.600 giovani nati dal 1982 al 1994, tema trattato il consumo di film e cinema (con attenzione al più ampio contesto del consumo dell’audiovisivo in tutte le sue forme). I dati
sono presentati di recente nell’ambito della Festa del Cinema di Roma. Ma cosa racconta, allora, questo studio? No ai film italiani, sì a quelli americani Le pellicole che in genere i giovani preferiscono ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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COVER STORY
sono americane (61,5%), mentre gli italiani piacciono di meno e ottengono il 33,6% dei favori. Tra i film europei (2,8%) gradiscono in maniera particolare quelli francesi. In tredici hanno risposto il film africano. E al cinema vanno per vedere soprattutto, nell’ordine, la commedia (25,7%), il genere thriller/ suspence (18.2%), l’avventura (11,9%) e il fantasy (10,2%). Documentari e cartoon sono quelli che meno incontrano il favore dei giovani, fermandosi allo 0,7% e all’1,9%. Con differenze significative tra uomini e donne: thriller/ suspence (21,8% i maschi; 15,3% le femmine), commedia (20,6% e 30,8%), fantasy (12,1 e 8,1%), avventura (17,5 e 6%), sentimentale (0,4 e 9,1%). Non suscitano interesse film storici o quelli tratti da storie vere. Trama al primo posto In un film è la trama l’elemento che colpisce maggiormente i giovani. Fa la differenza per il 59,3%, mentre a farla, per il 17,1%, sono gli attori protagonisti. Con alcune specificità di genere: la trama fa la differenza più per le femmine (64,7%) che per i maschi (53,9%), mentre gli effetti speciali più per i maschi (11,3%) che per le femmine (3,5%).
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Al cinema i giovani preferiscono andare durante il weekend, nel primo spettacolo serale (28,9%), mentre il 26,5% preferisce andare in settimana, sempre al primo spettacolo serale. Il 14,4%, infine, gradisce andare durante il weekend, nel secondo spettacolo serale. Durante l’anno, per il 34,6% dei giovani, ci sono dei periodi in cui si preferisce andare al cinema. Complessivamente, il 22,8% va più spesso durante le feste comandate (Natale, Pasqua), il 6,4% durante le vacanze estive. Tra le risposte “Altro”, ovvero il 7,4% del campione, l’indicazione prevalente è stata la seguente: «in autunno-inverno o quando piove». Ma per i giovani andare al cinema è fondamentalmente un’occasione per passare tempo con gli amici e con il partner (48,5%) e un’occasione di divertimento (18,2%). In una settimana, il 52,6% dei Millennials intervistati guarda più di un film, (ma comunque non tutti i giorni). Il 16% guarda, in media, un film al giorno. Di contro, il 7,7% non ne guarda nessuno o comunque meno di un film a settimana. In media, guardano un film al giorno soprattutto al Sud (il 21,4%), contro l’11,5% al Nord e il 14% al Centro. In un mese, il 32,1% dei giovani inter-
vistati si reca più di una volta in una sala cinematografica per vedere un film. Il 67,9% meno di una volta. Tra coloro che vanno più di una volta al mese, il 51,8% ci va due volte, il 19,8% tre volte e il 13,7% addirittura quattro volte. Ad andare più di una volta al mese al cinema sono soprattutto i maschi (35,2%) contro il 28,7% delle femmine. Sono in misura maggiore i più giovani (35,6% under25; 29,2% over25) e i residenti al Sud (il 36,7% al Sud, il 27,1% al Nord) e studenti-lavoratori (50%) versus il 18,6% dei Neet, il 35% di chi studia e il 35% di chi lavora. Il problema del prezzo I Millennials intervistati hanno dichiarato che andrebbero di più al cinema se il prezzo fosse più accessibile (68,3%). Rispetto all’affermazione “Alcuni sostengono che i giovani come te vanno poco al cinema”, gli intervistati hanno espresso il loro grado di accordo rispetto a una serie di possibili motivazioni individuate per provare a spiegare questo trend. Il 44,1% è molto d’accordo nel ritenere che la motivazione possa essere “perché è troppo caro”, il 20,5% “perché preferiscono scaricare illegalmente i film da internet”. Infine, il 17%
è molto d’accordo nel ritenere che la visione domestica sia più confortevole. Rispetto alla motivazione che ha registrato maggiori consensi tra gli intervistati, ovvero l’elevato costo del biglietto, si evidenzia come il problema sia più sentito al Nord (51%) rispetto al Sud (38,2%), dalle femmine (44,5%, contro il 43,6 dei maschi), dagli over25 (44,7% versus 43,2% under 25 anni) e dai Neet (46,1% contro il 42,7% di chi studia e il 43,7% di chi lavora). Sono, inoltre, “abbastanza-molto d’accordo” che in futuro andare al cinema sarà un fenomeno diffuso, ma centrato su grandi produzioni spettacolari e un sistema di sole grandi sale ipertecnologiche. Modalità di visione Utilizzo in famiglia: il dispositivo tecnologico più utilizzato in famiglia è lo smartphone (79,4%), seguito dalla tv (77,8%). I giovani preferiscono usare il pc portatile (70,5%) al pc desktop (42,9%). Il tablet viene utilizzato dal 43,4% del campione. È interessante osservare, inoltre, che tutta una serie di tecnologie presenti ancora in molte famiglie risultano “poco-meno attrattive” per i giovani, rispetto alle tecnologie più recenti: console videogames (31,9%), ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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COVER STORY
videocamera (20,9%), lettore dvd o blu ray (33,7%) sembrano già entrate nella zona di scarso interesse. E rispetto alla frequenza di utilizzo dei mezzi per vedere i film, i giovani li guardano spesso sul-
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la tv generalista (43,2%), mediante digitale terrestre free (40,5%), in internet, streaming free (36%). Il 26,2%, per vedere i film, usa spesso la sala cinema, il 7,2% non vi si reca mai e il restante 66,6% “rara-
mente-a volte”. La componente “gratuità” del mezzo sembra rilevante nella scelta: poco usati, infatti, sono internet, on demand a pagamento (solo il 9,3% lo usa spesso), così come pay tv/pay per view
su digitale terreste (8,7%, spesso). Al Sud si registra il maggior utilizzo delle sale cinema (31,7%) versus il 22,3% del Nord. In generale, al Sud i giovani utilizzano spesso tutti i mezzi indicati. Rispetto all’età: la sala cinema è utilizzata per vedere film più dagli under25 (28,2%) che dagli over25 (24,5%). Tra gli intervistati, coloro che utilizzano spesso la sala cinema sono in prevalenza studenti-lavoratori (42,3%) rispetto agli studenti (12,2%). Tra i Neet, solo il 12,2%. L’acquisto dei biglietti avviene per la maggioranza dei giovani (83,4%) direttamente in sala, mentre il 9,4% prenota online e ritira in sala e il 6,2% acquista direttamente online. Ad acquistarli in sala sono soprattutto le femmine (87%) versus il 79,8% dei maschi. Al Sud l’87,3% acquista il biglietto direttamente in sala, il 78,6% al Nord, che supera il Sud per quanto concerne sia l’acquisto online che la prenotazione online con ritiro in sala. Gli over25, anche se di poco, superano gli under25 rispetto all’acquisto e prenotazione online del biglietto. Infine, è in prevalenza chi lavora e chi studia-lavora a prediligere la strada dell’online per l’acquisto-prenotazione del biglietto.
ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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COVER STORY chiedono informazioni sulla programmazione e sulla qualità di un film agli amici, interpellandoli direttamente “face to face”. Dopo la visione di un film al cinema, il 79,8% degli intervistati ne parla con amici e conoscenti, il 49,9% con il partner e il 49,8% in famiglia. Solo il 18,8% ne parla sui social network e il 3,8% sul blog, forum e siti dedicati al cinema.
Informazioni da internet I giovani intervistati, quando decidono di andare al cinema, si informano prevalentemente online circa la programmazio-
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ne: il 58,6% online sui siti delle sale, il 23% online, su piattaforme, database e siti di cinema. Se vale la pena vedere un film i Millennials si informano, ancora una volta, prevalentemen-
te online: direttamente sui siti delle sale (19,8%), tramite i blog e altri siti/community dedicati al cinema (23,4%), cercando il sito e il trailer ufficiali del film (23,1%). Difficilmente si
Meglio il multisala A parità di programmazione, potendo scegliere, i giovani preferiscono vedere un film in un multiplex, ma ricco di servizi (70,7%) piuttosto che in una piccola sala ma familiare (29,3%). Il cinema più vicino a dove abitano i ragazzi è in assoluto il multisala (74,5%), a seguire il mono-sala privato (15,2%), il mono-sala comunale (5,4%) e il mono-sala della parrocchia (4,6%). Tuttavia, il Sud si differenzia rispetto al resto del territorio: soltanto il 67,9% dei giovani del Sud ha come cinema più vicino a casa propria il multisala rispetto all’80,7% di coloro che abitano al centro, e il 78% di coloro che abitano al Nord, mentre il 21,8% ha un mono-sala privata di contro al 10% degli intervistati del Nord e 12,1% dei giovani del Centro. ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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esordio per “Conseguenze”, video campagna di comunicazione integrata sul web per il prodotto Psyllogel Fibra
La campagna a firma Mosaicoon per Nathura ha debuttato online Un pensiero tutto al femminile, dedicato alle donne che da oggi possono affrontare la quotidianità con il piglio e l’energia di sempre
di Davide De Vecchi
Un pensiero tutto al femminile, dedicato alle donne che da oggi possono finalmente affrontare la loro quotidianità con il piglio e l’energia di sempre, senza lasciarsi condizionare dal cattivo funzionamento del loro intestino. Mosaicoon presenta “Conseguenze”, la video campagna di comunicazione integrata sul web per Nathura, volta a promuovere il prodotto Psyllogel Fibra, integratore alimentare a base di fibra di Psyllium pura al 99% che aiuta a far ripartire la regolarità intestinale. Avere una corretta funzionalità fisiologica è fondamentale per vivere serenamente e una sua alterazione può cambiare la vita di una donna: questo il concept del video,
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da ieri disponibile alla Url http://bit.ly/1LZWBWs. Grazie alla strategia di comunicazione messa a punto da Mosaicoon, l’utente potrà, inoltre, completare
la propria esperienza nel sito psyllogelfibra.nathura. com, in cui potrà interagire con il video, scoprendo le conseguenze positive e negative dovute all’assun-
zione o meno del prodotto sulla giornata della protagonista. Nel video una voce fuori campo descrive le disavventure quotidiane di una donna che, alle
Sponsoring Ricola a fianco del Festival
della Scienza di Genova numero 13
prese con un continuo disagio fisico, non ne combina una giusta: fa disastri al lavoro e tra i fornelli, rompe con le amiche di sempre per banali screzi, è irascibile e intrattabile, e tutto a causa di un unico nemico, la sua pigrizia intestinale. Come in un vero e proprio incubo surreale la protagonista si trova ad affrontare, quindi, le conseguenze negative che derivano dal mancato uso del prodotto Psyllogel Fibra, in una carrellata di situazioni paradossali raccontate con un tone of voice ironico e un dinamico alternarsi di slow-motion e zoomin. Mosaicoon cura per Psyllogel Fibra di Nathura l’intera campagna integrata, dalla realizzazione creativa alla produzione, fino a una distribuzione capillareattraverso un’attività di Video Seeding, Social Sharing, Sponsored Post e teaser su Facebook e Youtube. La campagna include, inoltre, una Call To Action con redirect alla pagina del sito, in cui è presente un form specifico per richiedere una prova gratuita del prodotto.
Il Festival della Scienza di Genova, giunto alla tredicesima edizione, continua a raccogliere consensi da parte del pubblico per la sua forma snella e divertente di raccontare la scienza. Da oggie all’1 novembre 2015 il Porto Antico di Genova si veste per accogliere ricercatori, appassionati, scuole e famiglie per undici giorni di mostre, laboratori, spettacoli, conferenze, incontri ed eventi speciali. Il tema di quest’anno è l’equilibrio, un concetto che trova infinite applicazioni in campo scientifico ma anche nell’arte, nella musica, nella nostra mente e nel nostro corpo. Il Festival della Scienza rappresenta un’occasione per toccare con mano la scienza in modo efficace e divertente per stimolare l’interesse di qualsiasi fascia d’età o livello di conoscenza. Una festa, un melting pot, un grande contenitore dove tutti possono parlare di scienza e avvicinarsi alle discipline scientifiche. Ricola parteciperà al Festival con un grande stand all’interno della Piazza delle Feste, luogo fulcro di tutti gli eventi. I divulgatori presenti allo stand Ricola racconteranno dell’antica leggenda di Esculapio, mitologico dio della medicina, che imparò l’arte del curare dopo aver visto una pecora, ormai ridotta in fin di vita, sforzarsi di mangiare un’erba selvatica, e, grazie a questo, riprendere forza e vigore. Dalla mitologia ai giorni moderni l’uomo ha sempre fatto ricorso alle erbe officinali per usi differenti grazie alle loro caratteristiche benefiche. I laboratori dedicati a Ricola faranno scoprire i benefici di ogni erba, partendo dalle caratteristiche botaniche per arrivare ai vari impieghi quotidiani, nelle caramelle e tisane Ricola.
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anche nel campo della professione Giornalistica l’uomo rischia di essere sostituito da una macchina?
La fine del cronista
isaac asimov
paul allen
La nuova frontiera robotica investe anche il mondo giornalistico, portandosi dietro conseguenze che spaventano molti professionisti. La compagnia Automated Insights ha lanciato Wordsmith Beta, una versione aperta al pubblico del software che genera automaticamente contenuti scritti. E personalizzabili
di Daniele Bologna
L’uomo rischia di essere sostituito da una macchina? Fino ad oggi, questo timore è stato relegato a film e romanzi di fantascienza. Isaac Asimov nel suo capolavoro “Io, Robot” previde che gli automi si sarebbero occupati non solo di compiti legati
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alla produzione industriale, come ormai accade già da tempo, ma anche di affiancare gli uomini nella loro vita familiare, sociale e anche politica. Da allora l’intelligenza artificiale ha fatto molti passi avanti: recentemente Paul Allen, il co-fondatore di Microsoft insieme a Bill Gates, ha investito una
ingente somma di denaro per creare il robot-cervello perfetto, in grado di passare persino l’esame di maturità. Ora, la nuova frontiera robotica, investe anche il mondo giornalistico, portandosi dietro conseguenze che spaventano molti cronisti. La compagnia Automated Insights ha lancia-
to Wordsmith Beta, una versione aperta al pubblico del software che genera automaticamente contenuti scritti, e personalizzabili, a partire dai dati. La tecnologia non è una novità, infatti è utilizzata da tempo da testate giornalistiche come Associated Press (dalla metà del 2014) e da Ya-
hoo per autogenerare report finanziari e articoli di sport, ma le applicazioni di questa nuova tecnologia sono potenzialmente infinite. Attraverso l’analisi dei dati, che devono essere caricati dall’utente sul sito, il software sviluppa un resoconto dettagliato o un articolo completo. In un secondo momento si possono personalizzare i contenuti, in modo da rendere unico il testo. È sufficiente richiedere l’accesso alla piattaforma per sperimentarne l’autogenerazione. Per ora si tratta solo di un test: la versione definitiva del sito, infatti, verrà lanciata a gennaio e sarà completamente libera (senza richiesta di accesso). Per comprendere il successo del software è sufficiente fare l’esempio di come è sta-
to utilizzato da Associated Press. Wordsmith ha generato per l’agenzia americana più di 3.000 report finanziari in un solo trimestre. Negli ultimi due anni, Wordsmith ha prodotto più contenuti di qualsiasi altra azienda al mondo: solo lo scorso anno ha creato oltre un miliardo di pezzi con una squadra di meno di 50 dipendenti. Secondo uno studio di Christer Clerwall, della svedese Karlstad University, che ha sottoposto ad alcune persone sia articoli scritti da robot che da giornalisti in carne e ossa, «non c’è significativa differenza tra un contenuto prodotto da un software e uno scritto da un umano». Le critiche mosse allo studio, però, sono quelle di aver selezionato un numero di notizie e un campione di
intervistati troppo ristretto per essere davvero significativo. È la fine del lavoro giornalistico? No, perché, a differenza di chi scrive, il robot non pensa, o perlomeno non lo fa “fuori dagli schemi”. Per produrre contenuti di qualità il software richiede un alto grado di personalizzazione che non può prescindere dall’apporto umano. Per questo motivo è considerato più adatto a essere utilizzato per report finanziari, sul traffico, sul meteo e in generale per lavori di data journalism. Di certo non è valido per la redazione di articoli di fantasia. La tecnologia, infatti, si basa su numeri, tempi e dati e non può sostituire la parte creativa che caratterizza molto spesso il lavoro giornalistico. Pericolo scampato?
ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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LINK mercato
expo 2015
Ai 63 milioni di abbonati in 50 paesi si aggiungono anche gli spettatori italiani. Dopo i tanti annunci ecco Netflix, la piattaforma tv via internet che in pochi anni si è fatta largo in tutto il mondo.
L’Albero della Vita mette le radici e rifiorisce con Padiglione Italia e Padiglione Zero a primavera. Ad annunciarlo il commissario unico Giuseppe Sala in occasione della giornata dedicata all’icona dell’Esposizione ideata da Marco Balich. «In Expo ci sono cose di valore, come Palazzo Italia, l’Albero della Vita e il Padiglione Zero, che sono simboli e realtà tra le più apprezzate. Quello su cui ci stiamo orientando adesso, nella necessità di aprire il cantiere e metterlo in sicurezza, è congelare questi valori, facendo in fretta i lavori per il mese di maggio».
Il D-Day Netflix, siamo al debutto
L’Albero della vita resterà dove è ora
ANSA.IT
QUotazioni
Ferrari prima vola e poi va in frenata Giornata storica per Ferrari a Wall Street, dove l’azienda del Cavallino Rampante ha avviato le contrattazioni sotto la sigla “RACE”, in leggera differita - come di consueto per le matricole rispetto al resto dell’indice. Per l’occasione, a suonare la campanella che dà l’avvio alla seduta della Borsa di New York i vertici del gruppo Fiat Chrysler, dal presidente John Elkann all’amministratore delegato Sergio Marchionne. Il titolo Ferrari è stato prezzato a 52 dollari alla vigilia delle contrattazioni, per una valorizzazione di poco sotto i 10 miliardi.
REPUBBLICA.IT
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CORRIERE.IT
leggi
Riforma Rai, per Montecitorio è ok
ILSOLE24ORE.COM
Via libera dell’Aula della Camera, in seconda lettura, alla riforma della Rai, che ora torna al Senato per il varo definitivo. I sì sono stati 259, i no 143 (di Sel, M5S e Fi), gli astenuti solo 4.
ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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Regista del film è Ridley Scott, la cui carriera a Hollywood è cominciata proprio dall’advertising
Come e perché la videocamera GoPro è diventata la co-star di “The Martian”
in un mercato in cui per i brand essere degli ottimi storyteller è fondamentale, la società continua a puntare sull’entertainment dei consumatori per rafforzare la propria posizione di leader di mercato. Con la complicità artistica di chi ha firmato un cult movie come “Alien”
La soluzione narrativa
“The martian” dispiega gran parte del suo sviluppo narrativo nella forma di un videodiario tenuto dall’astronauta mark watney, rimasto solo su marte e interpretato dall’attore matt damon di Valentina Lunardi
La collaborazione tra i mondi del marketing e del cinema è vecchia quasi quanto la storia della settima arte: alcuni tra i primi esempi di product placement risalgono
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incredibilmente agli anni leggendari del cinema muto, come dimostra il film “The Garage”, una commedia classica del 1920 con Buster Keaton e “Fatty” Arbuckle, dove il riconoscibile logo rosso della Red Crown Gasoline fa la sua comparsa in diverse scene. Forse più nota è la ma-
novra pubblicitaria intrapresa su vasta scala a Hollywood delle grandi compagnie del tabacco, dove l’ultimo capitolo, dopo la “tregua” siglata negli anni ’90, sembra poter essere riconosciuto nell’ambiguo utilizzo di nomi di brand all’interno della pluripremiata serie “Mad Man” (dove prodotti realmente pubblicizzati si fondono con i noti nomi degli account su cui lavora l’agenzia di Don Draper, da Lucky Strike a Heineken). Il posizionamento di prodotti all’interno dei film non è, quindi, un elemento di novità né per l’industria del cinema né per i suoi spettatori, anche se non sono mancati esempi in anni recenti in cui la molteplice presenza di prodotti sul set abbia dato vita a commenti critici; basti ricordare l’influenza creata sulla valutazione della pellicola del 2004 “Io, Robot” dal product placement molto poco mascherato di marchi come le Chuck Tailor All-Stars di Convers, Audi e FedEx. Ma se pianificato con la giusta dose di creatività, il posizionamento di brand all’interno di opere cinematografiche può rivelarsi non solamente un’arma interessante al servizio dei marketer, ma anche un format innovativo. È questo il caso di GoPro, il cui marketing è famoso per essere più vicino a canali di vero e proprio entertainment piuttosto che a forme pubblicitarie tradizionali; che si è presentata come vera e propria co-star, insieme a Matt Damon, dell’ultimo film del regista Ridley Scott, “The Martian”.
Cinema d’arte e cinema commerciale secondo Ridley Scott Scott durante la sua carriera si è dimostrato un regista a suo agio non solo con il lato artistico di Hollywood, ma anche con quello commerciale, area dove ha mosso i suoi primi passi. Ben prima, infatti, che dirigesse il film di culto “Alien”, Scott e suo fratello Tony nel 1968 avevano dato vita alla RSA Films (sigla di Ridley Scott Associates), creando prodotti pubblicitari per brand di consumo e vari clienti. Una compagnia che vanta pubblicità di alta qualità come “Bike”, del 1973, realizzata per il marchio di pane confezionato Hovis e votata, in un sondaggio del 2006, come il commercial preferito di tutti i tempi in Gran Bretagna. Decenni dopo la RSA Films è ancora attiva e produce advertising per brand come Levi’s, Apple, Gucci, Jaguar e Prada. E, cosa ancor più rilevante, mentre molti registi di grandi produzioni hol-
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lywoodiane cercano di mantenere divise attività artistica e commerciale, nel sito web della compagnia Scott ha scelto la strada dell’integrazione di questi due lati del suo lavoro, evidenziandone l’obiettivo comune di essere espressione della sua passione per l’entertainment. Ma con GoPro più che di parlare di solo divertimento e coinvolgimento dello spettatore, si entra in un campo ancora ulteriore, che è quello delle tecniche filmiche e delle soluzioni tecnologiche. “The Martian”, che a meno di un mese dalla sua uscita prima statunitense e poi europea si è dimostrato un successo ai botteghini, dispiega gran parte del suo sviluppo narrativo nella forma di un videodiario tenuto dall’astronauta Mark Watney, rimasto solo su Marte, che nelle sembianze di Matt Damon racconta guardando direttamente in camera le sue strategie di sopravvivenza e le sue riflessioni sul pianeta rosso. Questa scelta espressiva è nata come risposta alla sfida imposta dalla forma dell’omonimo romanzo del 2011 dello scrittore Andy Weir, che è in gran parte scritto in prima persona. “La nostra soluzione è ricaduta su GoPro perché è ovunque il personaggio sia. Può registrare qualsiasi cosa, è come la scatola nera di un aeroplano – ha raccontato Scott in un’intervista con Entertainment Weekly – Così, se hai a disposizione una GoPro e nessun altro con cui parlare, improvvisamente la camera diventa come un compagno”. Espressione dei tempi, il device tecnologico gioca un po’ il ruolo della famosa palla “Wilson” di “Cast Away”, unica compagnia del naufrago Chuck Noland (interpretato da Tom Hanks).
Un product placement capace di fare di GoPro un brand cult Non permettendo che l’aurea di grande regista di Hollywood portasse a nascondere questa partnership com-
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merciale e cinematografica, GoPro ha cercato di catturare il prestigio della collaborazione, creando un video ispirato al film e un case study visibile online, “Ridley Scott takes GoPro to Mars”. Il contenuto web creato dal marchio sottolinea come “L’utilizzo fatto da Scott della GoPro nella produzione del film rappresenta la sua più grandiosa integrazione cinematografica a Hollywood”; ma anche che, oltre la fantascienza di “The Martian”, i prodotti GoPro sono effettivamente utilizzati dalla NASA. Se è chiaro che il produt placement effettuato dalla compagnia è un’operazione certamente positiva a livello di immagine, meno chiaro è il fatto se la collaborazione con Scott porterà anche a un incremento delle vendite. Sportivi e avventurieri che hanno bisogno
Una sorta di
scatola nera
Il regista ridley scott (nella foto qui sopra) ha detto che la trovata di adottare gopro è efficace perchè ovunque il personaggio si muova, può registrare qualsiasi cosa ed è un pò come la scatola nera di un aeroplano
di una macchina fotografica probabilmente possiedono già una GoPro, mentre i fan più sedentari del film quasi certamente continueranno a vivere senza. A questo punto si può comprendere che l’operazione realizzata da GoPro non è un classico esempio di product placement: non serve a introdurre un nuovo prodotto o merchandise, ma a rafforzare la posizione di un brand leader nel suo settore, similmente a ciò che fa Apple con i suoi prodotti. “The Martian” ha, insomma, il compito di contribuire a fare di GoPro uno di quei brand i cui prodotti, anche se esposti e resi visibili entro un’ottica commerciale, sono percepiti come oggetti culturalmente e tecnologicamente rilevanti, logica scelta per un dato attore, film, ma anche video musicale o performance sportiva. Non a caso, prima che il pubblico riflettesse sulla presenza continua della camera GoPro, gli utenti si erano mostrati molto più stupiti che le scarpe indossate dall’astronauta Matt Damon su Marte fossero inconfondibilmente delle Nike.
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Paolo Baratta presidente della biennale di venezia. ha annunciato presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di Roma, la prima concreta collaborazione tra La Biennale di Venezia e Google. da ieri, nell’ultimo mese di apertura della Biennale Arte, la Mostra Internazionale e le mostre in 70 Padiglioni Nazionali si potranno vedere cliccando 4.000 opere e immagini, navigando in rete in aree espositive interne ed esterne dei Giardini e dell’Arsenale, con l’ausilio di diverse immagini Street View. Chi vuole vedere la Mostra senza possibilità di recarsi a Venezia, ora può farlo online e la fruizione e archiviazione sarà consentita anche dopo la conclusione ufficiale, fissata il 22 novembre 2015.e Tutto gratuitamente. Il progetto è stato voluto e realizzato grazie alla collaborazione tra l’istituzione veneziana e il Google Cultural Institute, che ha messo a disposizione la piattaforma per raccogliere una selezione di opere e padiglioni della Biennale Arte 2015 curata da Okwui Enwezor e renderle visitabili online
visioni
di
Matteo Dedè
L’accordo con google: lunga
vita per la biennale Poter vedere online la Biennale farà aumentare il desiderio di visitarla fisicamente, favorendo anche la voglia di approfondimento e lo sviluppo di relazioni umane vere. La collaborazione tra La Biennale di Venezia e Google Cultural Institute conferma quanto la tecnologia sia una grande alleata della valorizzazione del patrimonio culturale. Si delinea così l’importanza delle innovazioni tecnologiche per amplificare i messaggi culturali, creare nuove modalità di fruizione, abbattere le distanze e favorire il dialogo. Questo accordo che abbiamo realizzato con Google è un primo esperimento importante, e credo che possa avere sviluppi futuri per alcuni aspetti ancora imprevedibili. La scommessa che vogliamo compiere è quella non certo di sostituire alla visione diretta quella virtuale ma, al contrario, far si che quest’ultima invogli maggiormente alla conoscenza diretta. La Biennale è un’istituzione che deve favorire l’accesso all’arte e
Google fa esplodere l’accesso a livelli mondiali. E lo fa gratuitamente: quello che potrebbe sembrare un accordo tra acqua santa e diavolo è in realtà a un’apertura alle tecnologie contemporanee che permettono anche l’avanzamento della diffusione della conoscenza dell’arte. Google Cultural Institute si occupa di sviluppare tecnologia con l’obiettivo di promuovere e preservare la cultura online, con più di 800 partner da oltre 60 Paesi e oltre 1.600 mostre digitali ed è fortemente convinta che internet sia uno strumento fondamentale per la democratizzazione della cultura e dell’arte, una forza dirompente che aiuta le istituzioni culturali ad aumentare il proprio potenziale, rendendo i loro progetti accessibili a un maggior numero di persone e nel tempo. L’aspetto più importante, allora, è che, per la prima volta, si potrà continuare a visitare la Biennale Arte, anche dopo la sua conclusione, collegandosi al sito dedicato.
Si conferma il trend di crescita dei Big Data Analytics. Un fenomeno che lo scorso anno si poteva definire “un mercato in cerca di autore”, trainato più dall’entusiasmo e dalle promesse dei vendor, e che oggi, invece, è maggiormente compreso, con la presenza di iniziative rilevanti in differenti settori merceologici, spesso caratterizzate, però, da una strategia tattica e di breve periodo. L’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence vuole indagare l’evoluzione del fenomeno Big Data e identificare il valore strategico che le metodologie di analisi ed elaborazioni dei dati a supporto dei processi decisionali svolgono nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione. Il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2015 costituirà l’occasione per rispondere a molte domande: qual è il mercato Big Data Analytics & Business Intelligence in Italia? Come generare valore con i Big Data? Quali sono le nuove opportunità di relazione con i clienti grazie ai Big Data Analytics?. L’elenco dei quesiti che verranno affrontati durante il meeting milanese è davvero lungo: quali sono le nuove professionalità per la gestione dei Big Data? Come sta evolvendo il patrimonio informativo delle aziende? Quali sono gli approcci che le aziende adottano per la gestione dei Big Data? Quali sono gli elementi che frenano l’adozione di sistemi di Big Data Analytics & Business Intelligence e l’utilizzo dei Big Data? E ancora: quali sono gli attori che giocano un ruolo nel mercato dei sistemi di Big Data Analytics & Business Intelligence? Infine, quali sono le opportunità di una gestione efficace dei Big Data provenienti da fonti Social? La partecipazione al Convegno è gratuita e l’organizzazione segnala che seguirà nel corso dei prossimi giorni la diffusione delll’agenda dettagliata dell’evento. Nel frattempo, l’Osservatorio Big Data Analytics and Business Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano sta svolgendo in questi giorni una rilevazione dedicata agli utenti di business sul tema. L’edizione 2015 dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence è realizzata con il supporto di EMC2, HP, iProspect, Quantyca, RTI Interactive Media; Cerved, Cineca, Gruppo Consoft, Hopenly, Poste Italiane, SolidQ. ANNO VI | #169 | GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015
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