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Bilanci, numeri, alleanze e obiettivi del brand Ferrarelle
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ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
Oggi Ferrarelle spa conta circa 350 dipendenti e tre centri strategici: Milano; Riardo (Caserta) che custodisce le fonti di Ferrarelle, Santagata e Natia; Darfo Boario Terme (Brescia) dove...
i fatti del giorno
marketplace
company
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Sarà Big G il vero protagonista dell’attesa tre giorni milanese
Un concorso deidicato a tutti i fan di “Hotel Transilvania 2”
La piattaforma italiana di smart recruiting mira all’espansione
Ha senso generare un prodotto legato a una squadra di calcio?
Google all’IF! Festival ripensa alla creatività del prossimo futuro
Secondo eDreams e Develey “C’è più gusto ad essere vampiro”
United Venture ha investito 500 mila euro in Meritocrary
Real Madrid Tv: tra share all’1% e un futuro molto incerto
scenario
La vecchia tv non esiste (quasi) più
20 link
coverstory
Innovation beauty grazie alla Search
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Un grande divario digitale fra generazioni scuote la famiglia Un nuovo report pubblicato da Eu Kids Online analizza l’influenza di status socio-economico ed educazione sulla mediazione genitoriale
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i fatti del giorno
Eventi
Google all’IF! Festival ripensa la creatività pubblicitaria del futuro
Aprirà i battenti tra meno di una settimana, al Teatro Franco Parenti di Milano, la seconda edizione della kermesse dedicata al valore della creatività nell’ambito dell’advertising. Il vero protagonista di questa tre giorni di dibattiti, seminari e workshop è il colosso di Mountain View che ha organizzato una serie di appuntanti accomunati da un unico fil rouge: quale sarà il futuro della creatività nel futuro prossimo di Massimo Masi
paola marazzini
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rende il via tra meno di una settimana al Teatro Franco Parenti di Milano, la seconda edizione di IF! Italians Festival, l’evento interamente dedicato al mondo dei creativi, organizzato e promosso da ADCI (Art Directors Club Italiano) e ASSOCOM (Associazione delle Aziende di Comunicazione), in partnership con Google. Il gigante di Mountain View ha organizzato una serie di appuntamenti e incontri all’interno della kermesse milanese, tutti uniti da un unico fil rouge: il valore della creatività nell’industry dell’advertising, tra oggi e domani. Il programma dell’evento con Google Una tre giorni caratterizzata da talk, seminari e workshop formativi dedicati ad aziende, professionisti della pubblicità, giovani talenti e professionisti del mondo della comunicazione. Main partner dell’evento sarà Google: il colosso americano del web sarà protagonista in diversi momenti di approfondimento, a cominciare dalla “Welcome Ceremony”, che si terrà in Sala Grande dalle 18.30 di giovedì 5 novembre con Paola Marazzini, Agency Director di Google in Italia, insieme a rappresentanti di ADCI e ASSOCOM. A seguire, dalle 20 sempre in Sala Grande, il Chief Creative Officer di The ZOO Lars Bastholm, il
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think tank creativo di Google che collabora con brand e agenzie, terrà un intervento dal titolo “I CAN’T WAIT! 7 things that excite me about the future of advertising” dove esplorerà i trend del futuro della pubblicità e nuove modalità di utilizzo della tecnologia in ambito adv anche attraverso alcuni case study di successo. Nella seconda giornata di venerdì 6 sempre Paola
Marazzini modererà una tavola rotonda con Jon Lefley di Sastchi&Saatchi US e UK, Andreas Toscano Mielenhausen, di The ZOO e Francesco Cordani, Head of Marketing and Communication di Samsung Italia, chiedendogli il loro punto di vista su come la rivoluzione dei big data influenzerà il processo creativo nelle agenzie del futuro. In questa stessa giornata, ci sarà un mo-
mento interamente dedicato a YouTube dal titolo “EXPERIENCING YOUTUBE”. Jake Roper, il popolare creator di YouTube che con il canale Vsauce 3 ha superato le 200 milioni di visualizzazioni nel mondo, si concentrerà sull’utilizzo della popolare piattaforma di video sharing come strumento per creare un’esperienza unica e coinvolgere utenti e brand in maniera spontanea. Nella giornata di sabato, invece, dalle 18.00 Karim Bartoletti intervisterà Jake Roper per svelare al pubblico i retroscena di un giovane talento. Gli appuntamenti targati Google, insieme a DoubleClick, proseguono in Sala Google con diversi workshop con esperti dell’azienda, nel corso di tutta la giornata, dedicati al mondo delle piattaforme. Si parte alle ore 10.30 con lo speech “Programmatico: la nuova frontiera della creatività” guidato da Ludovica Barontini e Marianna Ghirlanda; nel pomeriggio alle 14.30 Laura Frassi e Paolo Pigozzo si confronteranno sul tema “Tech Wonderland: quando la creatività incontra la tecnologia nell’advertising” per poi concludere dalle ore 18.30 alle 19.15 con “Le 10 regole d’oro per avere successo su YouTube” curato da Marianna Ghirlanda. Ma non è tutto, l’impegno di Big G non finisce qui. Anche quest’anno Google è accanto all’Art Directors Club Italiano per un’iniziativa dedicata ai giovani creativi under 28: si tratta del “7 Day Brief Competition”, un contest in cui i partecipanti hanno una settimana di tempo per creare un video talmente coinvolgente da risultare ‘Unskippable’ per gli utenti. A partire da oggi sul blog dell’ADCI sarà pubblicato il brief con il regolamento, i partecipanti avranno cosi una settimana di tempo per consegnare i lavori entro il 5 novembre 2015. I vincitori riceveranno in premio un tablet Nexus 9, offerto da Google, e rappresenteranno l’Italia nel prossimo workshop organizzato da Creative Express e ADCE. Partecipare al contest è semplice, inviando una mail a info@adci.it e a sheeponboard@gmail.com con nome e cognome, anno di nascita e agenzia di appartenenza, mentre la premiazione avverrà sul palco di IF! Italians Festival durante la serata finale. ANNO VI | #175| VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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i fatti del giorno
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Campagne
La società leader nella digital media analytics, grazie al dispositivo proprietario di pre-bid, consente ai compratori di identificare le inventory programmatiche di qualità e inviare offerte solo per l’acquisto di inventory che soddisfino i requisiti della propria campagna. La soluzione si basa su parametri chiave: viewability, traffico non valido, brand safety, categorie contestuali, contenuti di pagina e ranking del sito
L’azienda leader di mercato e principale polo distributivo nel turismo in Italia nella fornitura di servizi e soluzioni innovative per viaggi, grazie all’apporto dida del direttore artistico Enrico Mottola, ha realizzato una nuova campagna istituzionale
il “Bid Ratings” di comScore è disponibile in otto DSP di settore di Ottavia Quartieri ComScore, società leader nella digital media analytics, ha annunciato che la soluzione Bid Ratings è da oggi disponibile anche all’interno di otto piattaforme lato domanda (DSP), tra cui AppNexus, Centro, Netmining, RhythmOne, TubeMogul e Turn. Il Bid Ratings consente ai compratori di identificare le inventory programmatiche di qualità e inviare offerte solo per
Anne Hunter
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l’acquisto di inventory che soddisfino i requisiti della propria campagna. La soluzione è disponibile in numerosi mercati globali, come Canada, Francia, Germania, Italia, Messico, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Grazie a questo strumento inoltre, i compratori potranno gestire gli acquisti di inventory sulla base di parametri chiave definiti dalla company, quali viewability, traffico non valido, brand safety, categorie contestuali, contenuti di pagina
e ranking del sito. “Per sfruttare pienamente il potenziale del trading programmatico, il mercato necessita di metriche affidabili e indipendenti,” ha commentato Anne Hunter, Senior Vice President di comScore. “I compratori desiderano conoscere con esattezza la qualità delle inventory acquistate per accertarsi che il proprio investimento non vada sprecato. La collaborazione iniziale con queste DSP leader di settore per il lancio di Bid Ratings ci consente di mettere a disposizione un set di metriche indipendenti là dove i compratori ne hanno maggiormente bisogno, aprendo la strada verso un ecosistema programmatic più trasparente e affidabile”. “Attraverso l’integrazione di Bid Ratings di comScore nella nostra piattaforma programmatica unificata, RhythmMax, stiamo migliorando le capacità dei nostri clienti di raggiungere audience verificate e di qualità su tutti i device e tutti gli schermi”, la testimonianza assolutamente positiva di Dwight Ringdahl, SVP Technology di RhythmOne. Anche Julius Ramirez di Turn ha commentato con entusiasmo la nuova soluzione Bid Ratings: “Accedere a Bid Ratings di comScore fornisce ai clienti di Turn un maggior controllo sulle proprie campagne”.
Unicità, Tradizione, Emozione e Talento. Uvet è tutto questo
Uvet, polo distributivo del turismo con un giro d’affari di 2,2 miliardi di euro, ha recentemente annunciato la sua nuova campagna istituzionale, lanciata in contemporanea con l’annuncio della riorganizzazione dell’area leisure della stessa company. A firmarla è l’art director Enrico Mottola, che ha reinterpretato l’acronimo di Uvet declinandolo secondo alcuni messaggi chiave identificativi dell’azienda: Unicità, Vocazione, Emozione e Talento. Unicità perché Uvet è un operatore ‘unico’ nel leisure e nel mobility management che fonde insieme diverse attività e che ha la sua forza nel considerare il cliente sempre un nuovo cliente. Vocazione perché la passione verso il turismo e la mobility è ben marcata nel DNA del gruppo guidato da Luca Patanè. Stiamo parlando di un’azienda familiare sul mercato da 65 anni che ha superato con successo i passaggi generazionali, consolidando e allargando nel tempo il proprio business, restando al
passo con i tempi ma senza perdere i tratti tradizionali che l’hanno resa grande. E come emozione perché per avere successo occorre trasmettere ‘emozioni’ ai potenziali clienti, proponendo soluzioni uniche e sorprendenti. Infine, c’è il Talento perché è la qualità di chi sa fare fronte a tutte le situazioni e superare brillantemente difficoltà e ostacoli, come Uvet ha fatto negli ultimi anni affrontando tutti i cambiamenti che il mercato ha richiesto e continuerà a richiedere nei prossimi anni. Questi, dunque, i quattro concetti che identificano l’azienda di Luca Patanè e che l’ideatore della campagna ha riassunto offrendoli al pubblico con un taglio creativo e originale. Dal punto di vista commerciale, si prevede che il giro d’affari che Uvet genererà per quest’anno, in questo segmento di business, dovrebbe attestarsi attorno agli 1,3 miliardi di euro (+5%), grazie al contributo di Uvet Network e Last Minute Tour, le reti di agenzie di viaggio partner e di proprietà. Un ottimo risultato, in linea con i trend di crescita degli ultimi anni. ANNO VI | #175| VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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i fatti del giorno
Marco Loguercio
e-commerce conference
FIND presenta la ricerca “Search in Italy” in Svizzera L’evento è in programma il prossimo 15 novembre, ospiterà anche lo stand dell’agenzia di Search Marketing Alla Swiss E-commerce conference, in programma il 25 novembre a Baden, vicino Zurigo, sarà presente anche FIND, l’agenzia di Search Marketing di Marco Loguercio, che porterà i suoi contributi di successo all’importante manifestazione sul commercio elettronico, che lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 600 addetti ai lavori da tutto il mondo. All’interno della fiera, FIND sarà presente con un proprio stand, all’interno del quale presenterà i dati dell’edizione 2015 di Search in Italy, l’analisi condotta con Duepuntozero Research sui comportamenti di ricerca degli italiani, con un focus particolare su retail e fashion. “Per un’agenzia come FIND, performance driven, sono proprio i progetti di commercio elettronico quelli in cui siamo in grado di rendere al massimo”, afferma Loguercio. “Inoltre, l’esperienza accumulata negli ultimi anni in questo ambito si sposa molto bene col focus dell’evento”.
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Website
Campagne
E’ pronto il sito istituzionale dell’organismo accreditato per la certificazione dei sistemi di gestione aziendale per la qualità, l’ambiente e la sicurezza e certificazione di prodotto
Da domenica, e per le prossime 4 settimane, lo storico brand sarà on air sui canali Rai con il nuovo spot
Certiquality, il rilancio online è firmato FullDigi di Vera Modesto Certiquality, l’organismo accreditato per la certificazione dei sistemi di gestione aziendale per la qualità, l’ambiente, la sicurezza e nella certificazione di prodotto, ha recentemente rinnovato la propria brand identity, puntando sulla razionalizzazione dei contenuti e sull’aggiornamento delle piattaforme tecnologiche. A questo proposito, si è sentita forte l’esigenza di dotarsi di uno strumento in grado di evolversi nel tempo per garantire la possibilità di recepire le evoluzioni dell’offerta e delle strategie di comunicazione e marketing e, dunque, quale occasione migliore per rinnovare anche la propria immagine sul web con un nuovo sito? Grazie alla collaborazione con FullDigi, agenzia del gruppo Fullsix, da oggi all’indirizzo www. certiquality.it è disponibile il nuovo website istituzionale dell’organismo, che è stato completamente rivoluzionato nella grafica, nei contenuti e nelle logiche di navigazione. Ciò ha permesso di offrire all’utente, fin dall’homepage, tutte le informazioni sui servizi di certificazione delle organizzazioni e delle persone, i servizi di ispezione, nonché i corsi di formazione in aula e a distanza. Anche la navigazione è diventata più semplice, immediata e intuitiva, garantendo maggiore facilità nella ricerca del servizio suddivisa per settori, tematiche o tipologie dei servizi. “Siamo molto orgogliosi del nuovo portale che riflette anche nel mondo digitale l’attenzione e la cura che ci contraddistinguono”, ha affermato Armando Romaniello, Direttore Marketing di Certiquality, ribadendo così la soddisfazione per il lavoro svolto da FullDigi.
De Rica va alla scoperta del Pomodoro Vallivo Marco Bianchi
Da domenica, e per le prossime 4 settimane, De Rica, lo storico brand italiano entrato a far parte del portafoglio di Generale Conserve nel dicembre 2013, sarà on air sui canali Rai con la nuova campagna pubblicitaria dedicata a Pura Passata di pomodoro Vallivo, il nuovo prodotto del marchio. Grazie a un testimonial d’eccezione come Marco Bianchi, che rappresenta a pieno i valori di De Rica come qualità, l’origine delle materie prime, i processi di lavorazione e il gusto. Negli spot, girati davvero nei campi in cui il pomodoro Vallivo viene seminato, coltivato, raccolto e infine trasformato in Pura Passata, Marco Bianchi illustra i punti di forza del pomodoro Vallivo, per garantire una filiera integrata a basso impatto ambientale e un prodotto unico dal gusto, colore e profumo inconfondibile. Declinati nei formati 20”, 15” e 10”,gli spot prevedono la presenza di tre soggetti, tutti ideati dall’agenzia Casiraghi Greco &. ANNO VI | #175| VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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i fatti del giorno programmi Prima tv, da lunedì alle 13, su Cartoonito
TECH/2 Gestire info e big data
Un’esuberante bambina di 5 anni, Kate, e il suo peluche preferito, il coniglio Mi-Mi, sono stati per molti mesi nella top 10 dei programmi più visti dal target kids ed è già prevista una seconda serie
Il titolo di Premier Technology Partner è riservato esclusivamente alle aziende che dimostrano competenze di ottimo livello
System è kate & Mim-mim sbarca nel nostro Expert un nuovo partner paese, dopo l’enorme successo in uk Google for Work tech/1 Su tutti i canali digitali
Le novità autunnali nel Digital Mktg Center di Teradata iBeacon, integrazione Instagram, mobile push, le social audience e un advanced behavioural targeting, le 5 funzionalità Teradata Marketing Applications ha annunciato la disponibilità di cinque nuove funzionalità per Digital Marketing Center. Questa soluzione consente ai marketer di pianificare, costruire e ottimizzare la propria comunicazione sui principali canali digitali: email, mobile, social, sms, web, app. Un’unica soluzione in cloud per affrontare tutte le sfide digitali per interagire col cliente finale sul canale più appropriato, consegnando contenuti personalizzati sulla base dei dati conosciuti di ogni individuo. Social Audience, Advanced Behavioral Targeting, Micro-Location Marketing (iBeacon), Integrazione Instagram e Expanded Mobile Push: sono queste le cinque nuove funzionalità della piattaforma. Durante la recente conferenza aziendale in California, Bob Fair, Co-President di Teradata e global head di Teradata Marketing Applications ha affermato: “Contribuiamo a snellire il compito dei marketer fornendo dati basati su analytics e strategie che facilitano l’instaurarsi di connessioni one-to-one con i clienti. E noi siamo il partner strategico proprio per i marketer di oggi”.
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di Ottavia Quartieri
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ate & Mim–Mim, la serie animata che ha riscosso un grande successo in Gran Bretagna e che racconta la storia della speciale amicizia tra un’esuberante bambina di 5 anni di nome, Kate, e il suo peluche preferito, il coniglio Mim–Mim, è pronta a debuttare lunedì, in esclusiva, prima tv su Cartoonito. L’appuntamento è fissato per le 13 dal lunedì al venerdì. Ma in che cosa consiste questo nuova serie di cartoon? E chi sono i protagonisti di questo mondo fantastico?Ogni vol-
ta che Kate, con la sua curiosità, apre le porte dell’immaginazione, Mim-Mim si anima e si trasforma in un vero e proprio compagno di viaggi nel mondo fantastico di Mimiloo. Ad aspettarli, quattro divertenti amici: Gobble, giardiniere con un smisurato amore per la natura; Tach, scienziato e inventore; Lily, esperta di piante e creature particolari di Mimiloo, seguita dal fratellino più piccolo, Boomer, una peste che adora inventare parole nuove. Quella tra i due protagonisti è un’amicizia vera, sincera, Kate e Mim-Mim si accettano e si vogliono bene per quello che
sono, contano sul reciproco aiuto ed incoraggiamento per superare i propri limiti. In ogni episodio, Kate, Mim-Mim e i loro amici scoprono nuovi luoghi e partono per fantastiche avventure, nella speranza di risolvere un problema che Kate ha incontrato nel mondo reale. Creata dalla coppia Scott e Julie Stewart che per il personaggio principale si sono ispirati alla loro bambina Kate, la serie è stata per molti mesi nella top 10 dei programmi più visti dal target kids nel Regno Unito e, viste le performance della prima stagione, è già in pre-produzione la seconda.
eventi Progettazione e promozione affidate come sempre a Cooee
Enorme il successo per Arty di Ferrari BK
Lo scorso 17 ottobre è stata presentata, di fronte a una platea di 300 professionisti del settore, la rivoluzionaria tecnologia creativa
Arty, la rivoluzionaria tecnologia creativa lanciata da Ferrari BK, leader nella progettazione e produzione di pavimentazioni per esterni e murature, lo scorso 17 ottobre è stata protagonista all’open day dedicata proprio a lei stessa. Svolto-
si presso la sede produttiva aziendale a Lugo di Grezzana, in provincia di Verona, hanno partecipato oltre 300 prfessionisti tra architetti e professionisti del settor. A inaugurare l’evento è stato il Ceo Ivano Ferrari e, a seguire, la presentazione
delle novità 2015 illustrate dal responsabile tecnico Alessandro Benedetti. Cooee, come sempre, ha affiancato Ferrari BK in tutte le fasi di progettazione, realizzazione e promozione dell’evento, dal video al sito e ai gadget.
Expert System, leader nello sviluppo di software semantici per la gestione strategica delle informazioni e dei big data, annuncia di essere “Premier Technology Partner” nell’ambito del programma di Google dedicato alle soluzioni per le aziende con particolare riferimento alle attività di ricerca: Google for Work Search. Questo riconoscimento è riservato esclusivamente alle aziende in grado di dimostrare competenze e prestazioni tecnologiche di massimo livello basate sul successo di implementazioni innovative. Il passo in avanti nel processo di consolidamento della partnership con Google si basa sull’integrazione della tecnologia semantica Cogito nella Google Search Appliance, l’app dedicata alle attività di ricerca in ambito aziendale. Le potenzialità di Cogito per il cognitive computing e la gestione delle informazioni non strutturate migliorano ulteriormente le funzionalità di GSA: dal tagging e arricchimento semantico dei documenti allo sviluppo di tassonomie e ontologie e all’ottimizzazione dei risultati delle ricerche grazie alla reale comprensione dei dati di lavoro. ANNO VI | #175| VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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MARKET PLACE
La scelta è stata effettuata in base ai dati che vedono un netto aumento dell’uso dello smartphone
L’app di Casa.it, da oggi, risponde ai comandi vocali
È pronta a debuttare sul mercato nazionale la nuova applicazione del sito di annunci immobiliari ed è disponibile per tutti i tipi di smartphone che si basano sul sistema Microsoft Windows Phone, integrato con Cortana, il pratico ed efficiente software di assistenza e riconoscimento vocale di Nicolò Franceschi
È pronta a debuttare sul mercato nazionale la nuova applicazione di Casa.it, disponibile per tutti i tipi di smartphone che si basano sul sistema Microsoft Windows Phone, integrato con Cortana, il pratico ed efficiente software di assistenza e riconoscimento vocale che permette di interagire con la voce, per eseguire operazioni e abilitare o disabilitare funzionalità del telefono oltre che per ottenere informazioni sul web. Questa nuova versione dell’applicazione di Casa.it, scaricabile da Windows Store, grazie all’integrazione del sistema vocale Cortana, consente a tutti gli utenti, a partire da ora, di effettuare ri-
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cerche molto più rapidamente, con semplici comandi vocali e senza avviare prima l’applicazione, tutti gli annunci degli immobili in vendita o in affitto sul portale di Casa. it. “Con il rilascio di questa nuova versione dell’applicazione di Casa. it si rafforza la strategia di sviluppo studiata per smartphone e per altri dispositivi mobili con l’obiettivo di garantire una migliore user experience agli utenti, così come anche soluzioni all’avanguardia che consentano loro di connettersi ai nostri servizi”, ha dichiarato Mario Capocaccia, Head of Product & Delivery del sito. Questa importante e pratica novità tecnologica si inserisce in un contesto che vede un sempre maggiore utilizzo, nel nostro
Pease, di device mobili per la navigazione, per la ricerca di annunci e per lo shopping. Sono in media 15 milioni, infatti, i cosiddetti mobile surfer giornalieri, ovvero tutti quegli italiani connessi a internet ogni giorno dal proprio smartphone. I nostri connazionali passano, come dimostrano le più recenti indagini in materia, sempre più tempo a navigare sul proprio device elettronico: stiamo parlando di circa 90 minuti al giorno, a fronte dei “soli” 70 minuti spesi davanti al monitor di un pc. La dominanza dello smartphone sul personal computer che è venuta a verificarsi in questi ultimi anni è ancora maggiore se si considerano le fasce d’età più giovani. In particolare, i ragazzi tra i 18 e i 24 anni di età trascorrono oltre 2 ore al giorno incollati al proprio smartphone e, soprattutto, il 60% di questi utilizza nel giorno medio esclusivamente tale device, contro una media complessiva del 38%. “Per noi è fondamentale continuare a investire per innovare l’offerta di Casa.it in un contesto sempre più competitivo ed evoluto, nel quale le aziende riconoscono l’importanza degli investimenti nel mercato mobile”, ha poi concluso Capocaccia. ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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STAgIONE V STAgIONI I e II
BELIEVE
STAgIONE I
RIZZOLI & ISLES STAgIONE V
THE VAMPIRE DIARES
STAgIONE VI Fotografo Universal © 2013 Universal Network Television. All Rights Reserved.
BURN NOTICE
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STAgIONE II
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HANNIBAL
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400 NUOVI MOTIVI PER PIANIFICARE Il palinsesto autunnale delle reti tematiche La Cinque, Mediaset Italia Due e Topcrime è fatto su misura per gli investitori. L’offerta di serie TV è così ampia che da settembre verranno trasmessi in totale 400 episodi in PRIMA TV FREE. Pensa a che seguito di pubblico, pensa a che occasione per la tua pianificazione.
BONES STAgIONE IX
STAgIONI I e II
ORPHAN BLACK THE ORIgINALS
MURDER IN THE FIRST LAW & ORDER: S.V. U.
STAgIONE I
MAJOR CRIMES STAgIONE III
STAgIONI I e II
STAgIONE XV
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MARKET PLACE
L’investimento per presidiare il territorio raggiunge ogni giorno circa l’80% delle famiglie
Un nuovo e innovativo modello di ufficio postale, agile e mobile Nexive è Il primo operatore postale privato in Italia che permette a tutti, cittadini e istituzioni, di spedire e ricevere facilmente lettere, raccomandate e pacchi e di pagare bollettini in mobilità. La società è inoltre pronta a collaborare con le Amministrazioni disponibili a far partire un progetto pilota, supportandole con un’adeguata campagna di comunicazione di Francesca Mussi
Nexive, il primo operatore postale privato in Italia, in occasione della XXXII Assemblea annuale dell’ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani - in corso in questi giorni a Torino, presenta Street Post, un nuovo servizio sperimentale di “ufficio postale itinerante”, pensato per rispondere alle esigenze della cittadinanza e della municipalità e per semplificare la vita sia dei cittadini che delle istituzioni. La realtà milanese, infatti, attraverso l’uso di Street Post, vuole collaborare con le amministrazioni comunali per garantire a tutti gli italiani un’efficace servizio postale, consentendogli di spedire e ricevere in tutta facilità raccomandate, lettere, pacchi e di pagare bollettini in mobilità. Dice Luca Palermo, Amministratore Delegato di Nexive: «Da tempo lavoriamo al fianco della pubblica amministrazione italiana, offrendo le nostre competenze in ambito postale. Sono già oltre 600 gli enti pubblici per conto dei quali recapitiamo ogni anno oltre 15 milioni di lettere e raccomandate in ogni angolo del
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Paese, in modo efficiente e con costi ottimizzati». Nexive inizia il proprio “cursus honorum” a Milano, nel 1998, all’epoca sotto il nome di TNT Post, realtà nata da acquisizioni di agenzie private di recapito e altre società di produzione e servizi del settore, tra cui lo storico marchio milanese Rinaldi L’Espresso. Solo nel 2014 la società diventa Nexive, un cambio di nome che, oggi, esprime la vision aziendale: essere la piattaforma per eccellenza nel recapito della posta e dell’ecommerce, rendendola operatore leader nel panorama nazionale postale privato. Obiettivo primario di questa iniziativa, dunque, è quello di riuscire a presidiare capillarmente l’intero territorio, prestando grande attenzione a raggiungere zone poco servite, perché prive del tradizionale servizio posta-
le, o laddove si stiano creando situazioni di disservizio dovute ai piani di riorganizzazione del servizio postale classico. A rimarcare ancora una volta l’impegno e la professionalità della società è Palermo, che dichiara: «In questo scenario Nexive continua a investire per presidiare il territorio in modo capillare; raggiunge ogni giorno circa l’80% delle famiglie italiane attraverso oltre 500 milioni di buste movimentate all’anno, con oltre 5.500 addetti e 1.000 filiali dirette, indirette e retailpoint. E ci impegneremo anche per collaborare con gli enti che sceglieranno di puntare su Street Post come modello alternativo per raggiungere la cittadinanza”» Nexive è pronta, dunque, a cooperare con le amministrazioni disponibili a far partire un progetto pilota, supportandole con un’adeguata campagna informativa per sensibilizzare la popolazione e guidarla nell’uso del servizio.
ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
IL GRANDE CINEMA VI STA ASPETTANDO... NON PERDETE L’APPUNTAMENTO CON I FILM IN USCITA NELLE PROSSIME SETTIMANE!
HITMAN: AGENT 47
BELLI DI PAPÀ
GHOSTHUNTERS: GLI ACCHIAPPAFANTASMI
TUTTI PAZZI IN CASA MIA
TUTTO PUÒ ACCADERE A BROADWAY
DAL 29 OTTOBRE AL CINEMA
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GUARDA IL TRAILER
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SNOOPY & FRIENDS: IL FILM DEI PEANUTS 3D
SPECTRE
ALASKA
ROCK THE KASBAH
MALALA
DAL 5 NOVEMBRE AL CINEMA
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MEDIA La pubblicità al cinema.
YOUNG
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MARKET PLACE
In palio centinaia di kit bag e l’estrazione di un viaggio in transilvania,terra di Dracula
Ne sono certi eDreams e Develey: “C’è più gusto ad essere vampiro”
Halloween ormaI è alle porte e in occasione dell’uscita al cinema di “Hotel Transylvania 2” le due compagnie, in collaborazione con Warner Bros. Entertainment Italia, lanciano uno speciale concorso dedicato ai fan della pellicola, che si concluderà il prossimo 22 dicembre
di Matteo Dedè
Halloween, la festa in maschera sempre più amata da grandi e piccini, è ormai alle porte. Tra scherzi, dolcetti e feste a tema, così, il Conte Dracula, sua figlia Mavis e i loro mostruosi amici sono tornati al cinema. eDreams, agenzia di viaggi online leader in Europa, e Develey, terzo player nel mercato delle salse e condimenti in Italia, in collaborazione con Warner Bros. Entertainment Italia, in occasione dell’uscita nelle sale del film “Hotel Transylvania 2” hanno
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lanciato uno speciale concorso dedicato: “C’è più gusto ad essere vampiro”. In palio ogni giorno, fino al 22 dicembre 2015, un kit bag di Mavis, una delle protagonista del film d’animazione, contenente diario/agenda, kit scuola e il dvd del primo film. Ad estrazione finale un viaggio per tutta la famiglia in Transilvania “firmato” eDreams. Tutti coloro che acquisteranno un Tomato Ketchup McDonald’s o una Mayonnaise McDonald’s aderenti alla promozione, conservando lo scontrino e collegandosi al sito www.develey.it, potran-
no scoprire subito se hanno vinto uno dei premi messi in palio ogni giorno. Tutti i partecipanti all’iniziativa, inoltre, avranno l’opportunità di prendere parte all’estrazione finale del primo premio messo a disposizione da eDreams: volo A/R per tutta la famiglia da Milano/Roma per Bucarest e soggiorno di 7 notti con prima colazione a Bucarest e a Brasov o Bran in hotel 4 stelle + noleggio auto per tutto il periodo del soggiorno. Per maggiori informazioni è possibile consultare il link: http://concorsi.develey.it/regolamento.pdf. ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
Come si crea la pubblicità intelligente.
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REAL TIME BIDDING
Rocket Fuel in 4 passaggi.
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REAL RESULTS
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COVER STORY di Vera Modesto
Un nuovo report pubblicato da EU Kids Online analizza l’influenza di status socio-economico ed educazione sulla mediazione genitoriale
Spunta un divario digitale fra generazioni e scuote la famiglia
Si registra un “digital divide” per i genitori con livello d’istruzione e status socio-economico inferiori. Rispetto ai figli sono molto più impacciati nell’accesso ai nuovi media, compresi tablet e smartphone. E questo può creare seri problemi nelle loro dinamiche relazionali 17
I genitori con un livello di istruzione più basso hanno più probabilità di sperimentare un divario digitale generazionale e di sentirsi meno competenti dei propri figli nell’uso dei media digitali. I loro figli, tuttavia, hanno accesso a una varietà di questi strumenti, inclusi tablet e smartphone. Sono questi i principali risultati dell’ultimo report pubblicato da EU Kids Online in collaborazione con il progetto “Young children and digital technology” del Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, che ha coinvolto 70 famiglie in 7 paesi europei. Sono molteplici le pratiche con cui i genitori cercano di regolamentare la relazione dei propri figli con i media: dalle regole, alla condivisone di certe attività online, alla selezione di contenuti positivi. Ora che i bambini vanno online sempre prima, i genitori si trovano a dover mediare l’uso dei media digitali da parte dei più piccoli, adattando le strategie che utilizzano con i più grandi e sperimentandone di nuove. Status socio-economico più basso non equivale a meno devices Lo status socio-economico e il livello di istruzione sono una fonte di
diseguaglianza. In particolare, nelle famiglie a basso reddito e basso livello di istruzione - soprattutto se immigrate - si osserva un divario digitale generazionale. Ciò non significa, tuttavia, che le famiglie a basso reddito siano meno dotate di media digitali. Occorre quindi sostenere i genitori che hanno meno familiarità con le nuove tecnologie attraverso specifici interventi formativi. L’analisi rivela anche come in queste famiglie prevalga l’adozione di strategie di mediazione restrittiva, anche perché la mancanza di tempo limita la possibilità di forme di fruizione condivisa dei media. Si osserva quindi una forte ambivalenza nei confronti delle nuove tecnologie, viste sia come un pericoloso sostituto dei tradizionali giocattoli, sia un importante alleato per il futuro dei propri figli. Al contrario, nelle famiglie con reddito e istruzione più elevati, i genitori cercano di limitare il tempo trascorso davanti allo schermo del tablet o dello smartphone, preoccupandosi di proporre attività offline ugualmente gradite ai bambini e adottando una maggiore varietà di strategie di mediazione, incluse regole precise ma flessibili. Per molti di questi genitori le nuo-
ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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COVER STORY Tutte le dinamiche all’ordine del giorno nelle famiglie a basso reddito, in cui i genitori usano internet, smartphone e tablet, le differenze rispetto ai genitori di status socioeconomico e culturale più elevato si riducono
ve tecnologie sono parte integrante dell’attività professionale. Se da un lato questo rende le nuove tecnologie una presenza scontata agli occhi dei ragazzi, dall’altro rischia di minare i loro tentativi di promuovere valide alternative all’uso dei media digitali dal momento che i genitori stessi sono sempre online. «Nelle famiglie a basso reddito in cui i genitori usano internet, smartphone e tablet le differenze rispetto ai genitori di status socio-economico e istruzione alti si riducono, perché i genitori hanno più sicurezza nelle proprie capacità di accom-
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pagnare i bambini all’uso dei media digitali. Ci sono meno divieti e più condivisione e insegnamenti spiega Giovanna Mascheroni, una delle autrici del report - Tutti i genitori auspicano maggiori indicazioni su come mediare la relazione dei più piccoli con i media digitali. Lo studio evidenzia la necessità di fornire indicazioni e iniziative di formazione/ sensibilizzazione ai genitori, in particolare a quelli che si sentono meno sicuri nell’uso delle nuove tecnologie, volte a: migliorare la conoscenza delle opportunità dei media digitali, anche per i più piccoli; far co-
noscere software e app che rendono più sicuro l’uso di smartphone e tablet, e dare indicazioni rispetto all’uso di password e di filtri in famiglia; sostenere l’acquisizione di competenze digitali di base; suggerire strategie comunicative per discutere insieme ai propri figli l’uso dei media digitali e promuovere usi condivisi. Dove vorrebbero trovare queste informazioni? Principalmente a scuola. Le scuole materne e primarie restano quindi un luogo importante per supportare i genitori e aiutarli nel difficile compito di gestire l’uso domestico dei media digitali. ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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Di anno in anno smartphone e tablet sono il supporto più amato dall’audience mondiale
Conferma di Ericsson: la vecchia televisione non esiste (quasi) più Dal 2011 il tempo passato davanti a contenuti on demand è raddoppiato, ai Millennials, i palinsesti tradizionali non interessano e, solo in Italia, dal 2012 le persone che guardano abitualmente video online sono aumentate del 125%. la praticità, insomma, vince su tutto
di
Vera Modesto
Streaming contro televisione tradizionale: l’assedio continua e per la cara vecchia tv le cose si mettono male. Rispetto allo scorso anno, sempre più persone si lasciano sedurre dalla comodità dei video on demand, e le nuove generazioni abbandonano il piccolo schermo a favore dello smartphone e dei tablet. A rivelarlo è il report sulle abitudini di fruizione di contenuti video e tv realizzato da Ericsson intervistando più di 22mila persone in tutto il mondo. Ciò che guardiamo lo scegliamo noi
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Nel 2011 in media si guardavano contenuti on demand per poco meno di tre ore a settimana. Sono passati quattro anni, e il tempo che passiamo davanti a questo tipo di contenuti è più che raddoppiato: nel mondo, oggi, si guardano film, serie tv e programmi “su richiesta” per sei ore a settimana. Se si considerano anche i video scaricati - legalmente - e registrati, oggi come oggi il 35 per cento di quello che vediamo è stato scelto da noi, e non da un palinsesto. La praticità vince su tutto, insomma. Anche nel nostro Paese, nonostante una velocità media di connessione piuttosto scarsa rispetto ad altri Stati europei: 6.4 megabit al secondo contro i 7.9 della Francia o i 10.3 della Slovacchia (dati Akamai). I Millennials stanno abbandonando la tv La tv continua a piacere, ma soprattutto agli anziani: se l’82 per cento degli over 60 dichiara di guardarla quotidianamente, la percentuale scende al 60 per cento tra i millennials, ovvero gli under 35. Se il piccolo schermo continua a resistere è soprattutto grazie allo sport, e
in particolare gli eventi in diretta. E poi c’è l’abitudine: in molte case la tv si accende come sottofondo, o semplicemente per fare un po’ di compagnia. I dati però parlano chiaro: il palinsesto piace sempre meno. Oltre il 50 per cento delle persone che guardano la tv non trova nulla di bello da guardare almeno una volta al giorno. E per chi ha tra i 25 e i 34 anni la percentuale sale al 62 per cento. Non a caso, i nati dopo il 1980 guardano più video da laptop, tablet o smartphone (53 per cento) che dalla tv. Dove si guardano i video? Ovviamente, online! Dal 2012 a oggi il numero di persone che guarda abitualmente i video sul proprio smartphone o tablet è aumentata del 71 per cento nel mondo e del 125 per cento nel nostro Paese. Il fenomeno riguarda soprattutto i più giovani: in Italia, il 60 per cento del tempo che i teenager passano a guardare video viene speso sul telefonino o sul tablet. YouTube la fa da padrone: in tutto il mondo il 33 per cento delle persone guarda un video sulla piattaforma di Google almeno una volta al giorno. ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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il mercato del recruiting software, nel 2015, raggiungerà un valore considerevole pari a 1,6 miliardi di euro
United Venture ha investito in Meritocracy, la startup che aiuta le aziende nello smart
Il round d’investimento è di 500 mila euro e ha l’obiettivo di sviluppare la tecnologia proprietaria della società, supportare l’espansione internazionale e ampliare la presenza delle startup nel mercato del lavoro italiano di Cecilia Bianchi
United Ventures investe 500 mila euro in Meritocracy, la piattaforma di employer branding che unisce domanda e offerta di lavoro. La società utilizzerà l’investimento per sviluppare la propria tecnologia, espandersi a livello internazionale (iniziando dal Regno Unito) e posizionarsi su un mercato, quello del recruiting software, che vale 1,6 miliardi. Oltre che ampliare la presenza delle startup sul mercato italiano. Fondata nel 2013 da Riccardo Galli e Alberto Manassero, ex colleghi di Economia all’Università Bocconi, Meritocracy è una piattaforma di employer branding che, grazie ad una tecnologia proprietaria, è in grado di selezionare i candidati che più corrispondono alle preferenze dell’azienda, automatizzando il processo di selezione e riducendo il tempo ed il costo delle attività di recruiting. Meritocracy ha anche l’obiettivo di migliorare l’esperienza degli uten-
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ti nel processo di ricerca di lavoro, attraendo i migliori candidati. Oggi sono diverse le aziende clienti che sfruttano le potenzialità di Meritocracy: tra gli altri, Tesla, Moleskine, Tetrapak, Samsung, GroupM, MoneyFarm e Dalani. Il round di investimento avviene in un mercato, quello del recruiting software, che vale 1,6 miliardi nel 2015 (Research and Markets). Inoltre, i dati diffusi recentemente da Linkedin evidenziano quanto il business B2B stia acquisendo sempre più rilevanza per le aziende: nel 2014 le Talent Solutions, le soluzioni HR per la ricerca e selezione del personale, sono state la principale fonte di guadagno rispetto ad aree come Advertising e Premium Subscription, un dato in crescita rispetto al 2013. “L’idea nasce dalla necessità di migliorare il processo di ricerca di lavoro per i candidati e di semplificare l’attività di recruiting per le aziende – afferma Alberto Manassero, co-founder e CEO - Meritocracy ha cre-
ato così un portale dove le aziende hanno la possibilità di descrivere la propria cultura aziendale, grazie a contenuti multimediali come foto ed interviste. Aiutando le aziende a comunicare una visione chiara di ciò che le rende uniche e desiderabili come datori di lavoro, portiamo virtualmente i possibili candidati all’interno delle realtà aziendali, prima del colloquio, in modo da diminuire in maniera considerevole la probabilità che si creino false aspettative”. “Meritocracy, grazie al suo asset tecnologico, permette di ottimizzare il processo di recruiting permettendo di trovare il candidato migliore per l’azienda - aggiunge Sergio Zocchi, Managing Partner di United Ventures - Il nostro investimento ha l’obiettivo di supportare il business a scalare a livello internazionale e aggredire un mercato in forte espansione”. Secondo la ricerca di LinkedIn l’83% dei recruiter ritengono che l’investimento in employer branding sia il fattore
determinate nell’attrarre i migliori talenti. L’attività di Meritocracy lo testimonia, generando un tasso di conversione da parte degli utenti del 40% più alto della media. Alla piattaforma di employer branding si aggiunge la tecnologia proprietaria che è in grado di valutare complessivamente tutte le esperienze del candidato, valorizzando competenze, interessi ed aspirazioni e trovando il giusto match con le preferenze dell’azienda. Se, ad esempio, un’azienda è solita valorizzare candidati con esperienze eterogenee e studi all’estero, il sistema acquisisce in automatico queste informazioni e sarà in grado di selezionare i candidati che meglio rispondono alle esigenze dei recruiter. Meritocracy è in grado di accelerare e ottimizzare il processo di selezione dei candidati permettendo di selezionare i migliori profili alla metà del costo e nella metà del tempo, riducendo di circa il 70% il tempo dedicato all’attività di screening.
riccardo galli
alberto manassero ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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ME DIA sopra il punto percentuale. Il futuro per molti sembra essere ormai segnato: gli esperti del settore ritengono che senza grandi diritti sportivi in catalogo, adatti quindi a fornire prodotti esclusivi, la rete sia destinata a un fallimento quasi inevitabile. E’ stato il caso, ad esempio di Teledeporte, che non ha superato l’1% di share, e di Marca Tv, il cui miglior risultato è stato l’1,4%. Real Madrid TV offre anche i diritti delle par-
tite che vengono venduti a Movistar + ma questo non sembra poter bastare per catturare l’interesse degli inserzionisti. Ha davvero quindi senso generare un prodotto legato a una squadra di calcio? Lo scetticismo sull’andamento della rete sembra quindi diffondersi sempre di più e anche la società, nonostante sia una delle più gloriose al mondo con un fatturato ultramilionario, sembra ormai credere poco sulla
possibilità di riuscire a realizzare una chiara inversione di rotta, soprattutto tenendo presente che Real Madrid Tv viene trasmessa su una piattaforma a pagamento. Forse, l’unico che pensa di poter realizzare davvero un business sfruttando il canale tematico è il presidente Florentino Perez. Per rendere però davvero performativo il prodotto sarebbe necessario non solo effettuare qualche modifica sulla program-
mazione, ma anche migliorare il contratto di produzione con Mediapro e spendere una cifra intorno ai dieci milioni di euro l’anno per mantenere il segnale in onda. Una situazione quindi da analizzare con attenzione da parte del presidente Perez e dei suoi collaboratori tenendo presente che i tifosi, che hanno un’esigenza sempre più forte di informazione, potrebbero restare delusi in caso di addio definitivo.
Ha davvero senso generare un prodotto legato a una sola squadra di calcio?
Real Madrid Tv in difficoltà: share all’1% e futuro incerto
I tifosi desiderano sempre più un’informazione mirata e approfondita su eventi sportivi e protagonisti del mondo calcistico. Ma il futuro delle nuove reti di nicchia lanciate sul digitale terrestre non sembra essere per nulla roseo di Sebastiano Zeri
Ormai da più di dieci anni anche in Italia la maggior parte delle squadre possono contare su un canale tematico, ovvero una rete la cui programmazione è interamente dedicata al club per soddisfare la crescente curiosità dei tifosi che amano essere costantemente informati. Non sempre però il riscontro è particolarmente elevato, e spesso finiscono per trasformar-
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si in una rete di nicchia. E’ un po’ la situazione che si sta verificando a Real Madrid Tv, il canale dedicato ai “blancos”, che frequentemente non riesce ad andare oltre a uno share dell’1% e, inevitabilmente, questo fa nascere un dubbio: vale davvero la pena proseguire con un prodotto di questo tipo? Real Madrid Tv, infatti, fa parte di una delle nuove reti lanciate sul digitale terrestre in Spagna (altri dovrebbero par-
tire entro aprile del prossimo anno), ma il canale dedicato alla squadra vincitrice di ben dieci Champions League inaspettamente è uno di quelli con il riscontro peggiore. Il rendimento della rete è ben di al di sotto delle aspettative. Mentre i due nuovi canali prodotti da Mediaset e Atresmedia, sono riusciti ad avere una media del 2% di share, Real Madrid Tv e Kiss Tv raramente riescono a ottenere performance ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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L’innovazione dell’offerta nella personal care nasce dagli utenti e dall’analisi della search
come realizzare prodotti beauty che seguano i trend? chiedete a google...
Marc Speichert, oggi director e global-partner di big G, fin dai tempi in cui era cmo in L’Oreal si occupava di seguire i dati provenienti dalle ricerche online. Ma oggi, ha raccontato, queste informazioni sono diventate centrali per creare nuovi prodotti e fare un marketing efficace. basta guardare a come le nuove tendenze di stile maschile siano ignorate dalla industry di Valentina Lunardi
Lo chignon maschile e lo stile “comb-over” (che indica tradizionalmente il cosiddetto “riporto”, ma che oggi si riferisce a pettinature dalla riga di lato estrema e rasature laterali decise) sono oggi i trend del momento in fatto di hairstyle, ma secondo Google sono destinate a diventare mode ancora più estese. Queste sono solo due delle conclusioni tratte dalle analisi effettuate dal colosso della search tra milioni di ricerche online effettuate in relazione al tema, in una fase in cui i video tutorial di YouTube relativi a stili di capelli e prodotti specifici stanno subendo una veloce moltiplicazione. Ma analizzare e predirre l’andamento dei trend fashion è un’operazione complessa, persino per Mountain View. Sebbene sia lo chignon maschile che il comb-over siano i top hairstyle trend identificati da Google, il secondo ha avuto una crescita lenta e progressiva a partire dal 2011, mentre lo chignon, o man bun, è scoppiato come moda nella coscienza collettiva in maniera rapida, a partire dai primi mesi del 2015. E mentre l’attore e cantante Jared Leto risulta essere la prima celebrità ad essere associata al man bun, è oggi il cantante degli One Direction Harry Styles a “possedere il look” secondo Google. Dall’altra parte, il comb-over, nel suo senso tradizionale, è associato per molti utenti al candidato repubblicano e magnate Donald Trump, già di per sé un
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fenomeno della search. Ma la sua affermazione come stile di moda non a nulla a che vedere con problemi di calvizie, e l’analisi dei trend di ricerca necessita sempre di uno scrutinio approfondito e consapevole. È questo il ruolo svolto da Marc Speichert, managing director e global-partner di Google e in precedenza chief marketing officer di L’Oreal, presso cui per anni ha ricevuto proprio questo tipo di dati di analisi prima di entrare in Google nel 2013. L’interesse per il vecchio “riporto”, infatti, proviene da giovani uomini dalla capigliatura intatta che sul web cercano ispirazione per personalizzare il proprio stile ricercando foto di celebrità come Christiano Rinaldo, David Beckham e Justin Timberlake.
Nuove tendenze della
personal care maschile
secondo le nuove ricerche effettuate da google nella search, importanti trend nel campo dell’hairstyle sono il “man bun” (sfoggiato sotto da jared leto) e il comb-over
L’evoluzione beauty maschile raccontata dal web Mentre aumentano su social come Tumblr e Instagram foto di ragazzi con i capelli raccolti in un piccolo chignon, il comb-over batte ancora il nuovo trend per 10,3 contro 4,1 milioni di visualizzazioni YouTube all’interno della top five dei video tutorial. Google ha anche implementato analisi di tipo geolocalizzato sul territorio degli Stati Uniti, scoprendo così che mentre il man bun ha una distribuzione su scala nazionale, la search realtiva al comb-over si concentra in particolare sulle coste, in particolare in California, suggerendo che abbia ancora un grande spazio di crescita negli stati interni. “Stiamo assistendo a una sempre maggiore sofisticazio-
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ne delle ricerche connesse al termine comb-over – ha raccontato in un incontro con la stampa Speichert – Le query stanno diventando sempre più lunghe e complesse. Gli uomini stanno cercando di capire come variare e personalizzare questa pettinatura”. Questo tipo di ricerche correlate agli stili di capelli maschili sono i risultati più preminenti che Google ha individuato nelle analisi di quest’anno; dati molto interessanti secondo Speichert che, dai suoi giorni a L’Oreal, ricorda bene come gli uomini abbiano ritardato a partecipare alla crescita globale della spesa nel settore della personal care. “Penso che questo mercato sia solo agli inizi della sua evoluzione”, ha commentato Speichert, e un aumento nelle ricerche relative ai capelli degli uomini è un segno di questo. Per ottenere uno stile comb-over perfetto, infatti, servono prodotti come pomate e gel per lo styling, mentre i prodotti legati ai man bun includono cere modellanti, balsami, spray fissanti e polveri per migliorare volume e texture. Prodotti costruiti a partire da Google Search “Ci sono tonnellate di contenuti sul web che riguardano queste due acconciature”, ha affermato Speichert, sottolineando però come ci sia sull’argomento pochissima pubblicità e contenuti da parte dei brand. E questo significa per l’ex-L’Oreal che esiste una grande opportunità per i marchi del personal care e la stessa Google. Per Speichert, infatti, non basta per le compagnie seguire i trend della search per innescare iniziative di marketing efficaci. La linea lanciata da L’Oreal, Féria, dedicata a prodotti per la colorazione dei capelli con lo stile “shatush” (che vede il colore fissato con differenti gradazioni e che si è dimostrato un successo enorme a livello internazionale), è stata realizzata dal marchio francese collaborando a lungo con Google. Ma se lo stile shatush è rimasto un trend anche nelle ricerche dell’hairstyle 2015, il “balayage”, un look più soft raggiunto non saturando il colore tra i capelli fino a quando non raggiunge le punte, sembra essere la nuova grande tendenza dell’anno. Un altro orientamento importante di stile riguarda l’utilizzo di colori non naturali per i capelli, come il rosa, l’argento e il rosso Borgogna. Google prevede che i capelli argento - look diventato popola-
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re grazie alla cantante Rihanna nel 2013 - non potranno avere ancora popolarità a lungo, ma le sfumature del viola, trend alimentato dallo stile sfoggiato quest’anno da Katy Perry, potrebbero continuare a persistere. “I mercati si stanno muovendo molto velocemente e sta diventando sempre più difficile innovare la propria of-
ferta, perché c’è sempre di più un’incredibile frammentazione nel settore beauty -, ha osservato Speichert - Quanto più siamo in grado di aiutare i clienti a identificare quali sono le tendenze, in modo che possano parteciparvi sin dalla loro fase iniziale, tanto più potranno crearsi reali nuove opportunità”.
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di
Matteo Dedè
Bilanci, numeri, alleanze, obiettivi
Carlo Pontecorvo oggi è Presidente e Amministratore Delegato di ferrarelle spa, oltre che fondatore della LGR Holding. Ferrarelle È stata fondata nel 1893 a Riardo, in provincia di Caserta. Nel 1925 viene acquisita dalla famiglia Violati. Nel 1987 passa sotto il controllo di Danone e IFIL. Nel 1991 IFIL vende le sue quote a Danone che acquisisce così Ferrarelle tramite la società veicolo Italaquae SpA. Nel gennaio del 2005, LGR Holding SpA acquista la società Italaquae dal Gruppo Danone, diventando così proprietaria delle acque minerali Ferrarelle, Santagata, Natia e Boario. Il 18 gennaio 2012 l’azienda imbottigliatrice ha annunciato, inoltre, l’acquisizione, sempre dal Gruppo Danone, anche della categoria acqua e bevande del marchio Vitasnella di cui era già licenziataria dal 2005
del brand ferrarelle Oggi Ferrarelle spa conta circa 350 dipendenti e tre centri strategici: Milano; Riardo (Caserta) che custodisce le fonti di Ferrarelle, Santagata e Natia; Darfo Boario Terme (Brescia) dove sgorgano le fonti delle acque minerali Boario, Vitasnella e Fonte Essenziale. Nel 2014 Ferrarelle spa ha imbottigliato circa 800 milioni di litri e registrato un fatturato netto di circa 115 milioni di euro, con un margine operativo lordo di 13 milioni. Un dato in crescita rispetto ai 9,2 milioni dell’esercizio precedente. Con una quota a volume del 7,6%, è la quarta azienda italiana del mercato delle acque minerali. E nel 2014 abbiamo ampliato il portafoglio con il lancio di Fonte Essenziale. Dopo dieci anni di risanamento si sta guardando oltre, per preparare uno sbarco più consistente verso l’export. Nel mercato internazionale il gruppo opera già in oltre 40 Paesi attraverso l’esportazione dell’effervescente naturale Ferrarelle e della piatta Natia. Ma è arrivato il momento del salto di qualità: siamo convinti che all’estero sia possibile crescere molto in quote di mercato. Negli Usa abbiamo già un distributore e da poco abbiamo trovato un accordo con un grosso gruppo di distribuzione per il Middle East e Israele. Inutile nasconde-
re che dietro la nostra porta c’è una coda di fondi che ci fanno offerte, ma l’azienda deve rimanere in mano alla famiglia. Tuttavia, stiamo valutando la possibilità di concludere accordi per potenziare ulteriormente l’export. In particolare in Cina, dove abbiamo già individuato un partner e siamo in attesa di siglare gli accordi per ampliare la rete distributiva. Quello cinese per noi è un mercato molto interessante, visto che un’acqua come Ferrarelle viene considerata un soft drink e potrebbe contare su un bacino enorme. E puntiamo alla diversificazione attraverso i vari marchi. Con Essenziale, che è un’acqua termale di Boario, stiamo pensando a un formato più piccolo che possa andare nel circuito delle farmacie. Mentre nel nostro parco Fai del casertano produciamo olio, pasta e miele biologici a marchio Masseria delle sorgenti. Ci è stato chiesto se si tratta di un progetto che potrebbe proseguire con qualche acquisizione italiana, ma non è una nostra priorità. In Italia esistono 250 etichette di acque e le uniche acquisizioni che potrebbero avere un senso sarebbero quelle di qualche acqua nell’Italia centrale o nelle isole per poter avere una base logistica che favorisca tutte le etichette del gruppo.
l’impresa va in scena da 10 al 20 novembre @ milano
In occasione della XIV edizione della Settimana della Cultura d’Impresa promossa da Confindustria, Museimpresa - Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa organizza e promuove sull’intero territorio nazionale un articolato calendario di eventi per leggere, attraverso il patrimonio culturale custodito all’interno dei musei e archivi delle imprese, la storia del nostro Paese. La manifestazione, dal 10 al 20 novembre 2015, offre un ricco calendario di eventi e di iniziative originali che sposano i gusti più trasversali e che sottolineano l’impegno delle imprese per valorizzare saperi e competenze conservati all’interno dei propri archivi e musei: dagli incontri di approfondimento a convegni, visite guidate, mostre, rassegne cinematografiche e - particolarità di quest’anno - anche rappresentazioni teatrali. Molte sono le città coinvolte nell’iniziativa: Milano, Monza, Como, Genova, Ancona, Macerata, Modena, Torino, Venezia, Verona, Firenze, Roma, Napoli, Cosenza oltre a città storiche e distretti dell’impresa italiana come Bergamo, Biella e Pontedera, per un totale di 53 aziende associate, con tre new entry di quest’anno: Museo del Gruppo Molteni, Fondazione Mansutti e Fondazione Basis. Novità della XIV edizione, come evidenziato dal titolo “L’impresa va in scena”, è il teatro e la volontà di avvicinare il mondo dell’industria al mondo teatrale facendo così vivere al pubblico, in modo inusuale attraverso reading e rappresentazioni, la storia delle imprese, dei loro protagonisti e dei loro prodotti. Tanti sono i musei e gli archivi di impresa che hanno colto l’invito con entusiasmo proponendo interessanti e originali eventi. Gli eventi proposti da Museimpresa, nella città di Milano, spaziano da incontri di approfondimento a presentazioni letterarie, cinema e teatro. Tra gli appuntamenti si segnala la rassegna “Dietro le quinte del cinema industriale”, in collaborazione con Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa LIUC - Università Cattaneo. Come nasce un documentario industriale? Qual è la sua funzione e quale è stata nel passato? Con che strumenti linguistici è possibile esprimere la realtà dell’impresa? L’appuntamento è fissato presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, il prossimo 15 novembre. ANNO VI | #175 | VENERDÌ 30 OTTOBRE 2015
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