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visioni / asier marzo

Come si spostano oggetti utilizzando gli ultrasuoni

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ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015

La tecnologia in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante. Alcuni inventori stanno cercando di trarre degli spunti da grandi film del passato, in particolare da alcune pellicole che sono entrate a far parte...

i fatti del giorno

marketplace

company

media

Da quest’anno la Scuola si avvale di un nuovo Advisory Board

Nelle primarie città italiane per far conoscere la nuova etichetta

Una suite composta da tre soluzioni “video cross-screen”

Il live action drama uscirà prima al cinema nel 2016, poi in tv

Il “Dream Team” di consulenti executive per IED Milano

Bee Fair: Jack Daniel’s Tennesse Honey si presenta con un tour

L’innovativa offerta inRead Everywhere con il marchio Teads

Sky Italia: “Monolith” è il nuovo traguardo sul fronte produttivo

scenario

Perchè i dati sono così importanti?

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coverstory

“Story Makers” per un mondo migliore

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A+E Networks Italia: ci vuole coraggio per parlare italiano I canali del broadcaster stanno mietendo successi di audience e di numeri on air, on demand e online. La parola al general manager, Sherin Salvetti

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i fatti del giorno

FORMAZIONE

Un “dream team” di consulenti executive al fianco di IED Milano la sede della scuola di comunicazione ied a milano

suzana apelbaum

di Cecilia Bianchi

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matteo battiston

elena sacco

luca colombo

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«Oggi la Comunicazione, il Management e il Marketing sono territori sempre più connessi e contaminati» spiega il Direttore della Scuola, Elena Sacco

n un periodo storico in cui la tecnologia stimola, e spesso impone, cambiamenti sempre più profondi e repentini alle nostre abitudini sociali, la capacità di comprendere le dinamiche evolutive che ne derivano e di tradurle in opportunità di lavoro diventa il principale fattore distintivo per chiunque operi nel settore del marketing e della formazione. Come la Scuola di Comunicazione di IED Milano che, collocandosi idealmente nel punto di innesto tra le due discipline, si appresta ad affrontare l’Anno Accademico 2015/2016 con una serie di novità che puntano a rafforzarne la leadership sia in materia di didattica sia di inserimento professionale, ambito in cui i risultati sono davvero seignificativi con il 100% di richieste di inserimento soddisfatte entro dodici mesi dal conseguimento del diploma, sia per i corsi triennali che per i Master. La prima novità, dunque, riguarda piani di studio e le attività di laboratorio, concepiti secondo una formula “full-fledged” e orientati alla massima integrazione tra le varie discipline di insegnamento: «Oggi la Comunicazione, il Management e il Marketing sono territori sempre più connessi e contaminati - spiega il Direttore della Scuola, Elena Sacco - ed è fondamentale che gli studenti imparino a ragionare in modo non soltanto creativo, ma anche strategico e connettivo, così come richiede il mercato».

Il “dream team” A partire da quest’anno, inoltre, la scuola si avvale di un nuovo Advisory Board, un “dream ANNO VI | #179| GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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matteo sarzana

i fatti del giorno patricia weiss

Un’eccellenza internazionale

lorenzo foffani

team” di consulenti executive, invitati di anno in anno a offrire/fornire la propria competenza all’interno di una struttura a modello aperto e informale, con l’obiettivo di esplorare, facilitare e accelerare l’innesto di tendenze, strategie e know-how di matrice internazionale all’interno dei percorsi accademici. «Un valore aggiunto peculiare rispetto all’offerta degli altri istituti - continua Sacco - perché garantisce ai nostri iscritti non solo la consapevolezza di poter trovare lavoro in Italia, a differenza di quanto avviene nella maggior parte delle facoltà tradizionali, ma anche all’estero, dove il futuro si crea prima ancora di immaginarlo». Dell’Advisory Board di IED Comunicazione farà parte, per l’anno accademico 2015/2016, Suzana Apelbaum: vive a New York, è Creative Director di Google, vincitrice di 19 premi internazionali di settore e recentemente nominata da AdWomen tra i direttori creativi più influenti del mondo. Insieme a Apelbaum una serie di nomi di elevato prestigio e competenza, a partire da Lorenzo Foffani, Creative Strategy Lead di Imagination ed ex Head of Strategy di Saatchi & Saatchi, figura di spicco nell’ambito dell’innovazione; anch’egli vive a Londra ed è attualmente impegnato nel supportare le attività di comunicazione di Ford su scala europea; insieme a lui ecco Matteo Sarzana,

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formatosi alla Singularity University è General Manager Italy di Deliveroo ed ex General Manager di VML-Young & Rubicam Brands e Zooppa, tra i pionieri della comunicazione digitale in Italia. Vive a Milano. Altro nome di spicco è quello di Luca Colombo: vive a Milano è Country Manager di Facebook Italia, dove è impegnato dal novembre del 2010. Vanta una lunga esperienza in ambito marketing digitale maturata in Microsoft. E’ laureato in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Milano. E ancora Matteo Battiston: vive a Milan ma globetrotter di vocazione lavorando tra l’Italia, gli Stati Uniti e l’Asia; è Global Head of Design del Gruppo Luxottica e precedentemente è stato Vice Direttore di IED Milano. Francesco Tortora, anch’egli memebro del nuovo Advisory Board, vive, invece, a Boston ed è Global Brand Director di Gillette con oltre vent’anni di expertise aziendale in P&G, acquisita tra Italia, Belgio, Svizzera, Francia e Stati Uniti. Infine, Patricia Weiss, Jury Member di Cannes Lions e Crystal Festival, esperta di Branded Entertainment e comunicazione trans mediale; vive a San Paolo del Brasile ed è fondatrice della Branded Content Marketing Association South America. A loro, nell’attività di progettazione e mentoring dei diversi corsi, va ad aggiungersi lo staff dei coordinatori, organizzato secondo

francesco tortora

le macro aree di competenza (Comunicazione strategica, Eventi, Branding, Content e Digital ) e composto da Ruggero Faggioni (Amministratore Delegato di Attitude); Maurizio Murciato (Client Service Director di Piano B); Cinzia Piloni (Consulente copywriting & content) e Matteo Righi (ex Direttore Creativo area social di Doing) per i corsi triennali; e Andrea Baccuini (Amministratore Delegato di Big Spaces), Giuliana Laurita (Digital strategist), Marina Pierri (Digital editor di Wired), oltre alla stessa Elena Sacco, affiancata da Filippo Selden (Marketing Director Advanced Medical e già Marketing Director Universal ed Emi), per i corsi Master e di Formazione Avanzata.

La scuola del “saper fare” «IED è da sempre la scuola del saper fare - aggiunge Sacco - e per il 2016 la nostra parola d’ordine sarà proprio “Azione”, in tutte le sue derivazioni: InnovAzione, SperimentAzione e OccupAzione. Organizzeremo grandi eventi mensili di confronto e condivisione con opinion leader e professionisti di prestigio, promuoveremo workshop e progettazioni con società all’avanguardia e coinvolgeremo gli studenti in iniziative che diano loro la massima visibilità e il massimo ritorno sia in termini di esperienza che di personal bran-

IED - Istituto Europeo di Design nasce nel 1966 dall’intuizione di Francesco Morelli. IED è oggi un’eccellenza internazionale di matrice completamente italiana, che opera nel campo della formazione e della ricerca, nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione. Si posiziona come scuola internazionale di Alta Formazione orientata alle professioni della creatività, con particolare attenzione al design nelle sue diverse e più aggiornate declinazioni. L’offerta formativa IED è basata su crediti formativi (CF) strutturati in conformità ai parametri adottati dalle più avanzate istituzioni europee del settore. Il percorso di formazione ideale mira a condurre lo studente verso una preparazione a tutto tondo nella disciplina del Design prescelta, abbinando un programma Undergraduate a uno Postgraduate. IED conta su uno staff di più di 400 professionisti che collaborano con gli oltre 1.900 docenti, attivi nei rispettivi settori di riferimento, per assicurare il perfetto funzionamento delle undici sedi: Milano, Torino, Roma, Firenze, Venezia, Cagliari, Como, Madrid, Barcellona, San Paolo, Rio de Janeiro. ding». L’obiettivo è triplice: rafforzare ulteriormente il Dna e il posizionamento internazionale della Scuola di Comunicazione, creare sinergie sempre più strette tra le sue diverse aree disciplinari e ampliare l’offerta formativa attraverso esperienze on-field, open lesson e visiting presso aziende di riconosciuto prestigio e valore. Perché le porte del mondo del lavoro sono più aperte di quanto si tenda a immaginare, se c’è qualcuno che ti mette in mano le chiavi giuste. ANNO VI | #179| GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015



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i fatti del giorno

CONCESSIONARIE

eventi

Dopo quattro anni di operatività si è fatta sempre più ricca la proposta di madvertise La struttura premium mobile conferma uno sviluppo importante, registrando una crescita costante dell’80% anno su anno. Forte dei suoi asset di concessionaria full service di un network di primo piano di Sebastiano Zeri Dopo quattro anni dal suo ingresso sul mercato italiano madvertise, concessionaria premium mobile, conferma uno sviluppo importante, registrando una crescita costante dell’80% anno su anno. Forte dei suoi asset di concessionaria full service, di un network premium in grado di garantire ai clienti una rete di spazi editoriali di valore su cui pianificare le proprie campagne e di supportarli nello sviluppo e nella gestione dei progetti mobile dall’inizio alla fine, madvertise accresce il proprio valore puntando su un’offerta che si articola in tre macro categorie: Premium, che vede consolidarsi il rapporto fra publisher in esclusiva e l’offerta di creatività rich media sempre più innovative; il Performance, su cui si punta molto per il 2016 attraverso la creazione di una struttura ad hoc dedicata, soprattutto in ambito CPI; e infine Programmatic, novità assolu-

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ta per madvertise: partita in sordina, conta di diventare uno dei punti di forza della concessionaria per il prossimo anno. Consapevoli che l’uso del mobile è sempre più in crescita e il target giovani ne è il testimonal più diretto e attivo, madvertise crede che i brand ne possano trarre vantaggio attraverso pianificazioni premium ad hoc su canali specifici come Sport e News e formati rich media impattanti come l’Interstitial HTML 5, il Second Screen o anche la classica display, che permettono un alto livello di personalizzazione e di engagement anche grazie all’integrazione/condivisione con i social network. II successo di numerose campagne realizzate per alcuni brand, dal lusso alla moda fino all’automotive, è stato raggiunto anche grazie al supporto di Celtra, tecnologia che permette di creare illimitate soluzioni creative di grande impatto visivo ed engagement per l’utente. Ma uno dei plus che caratterizzano da sempre madvertise è, inoltre, la

trasparenza. Nella gestione delle campagne mobile è prerogativa della concessionaria rendere visibili i publisher su cui vengono erogate le campagne. Ad arricchire l’offerta e a rafforzarne le potenzialità, soprattutto in ottica futura, c’è il performance. Oggi, grazie all’expertise maturata negli ultimi due anni, madvertise permette di costruire ogni tipo di soluzione a performance garantendo reali risultati e ottimizzazione del budget per i propri clienti. Inoltre, madvertise presenta una delle novità più interessanti: il programmatic. La concessionaria è infatti in grado di offrire a clienti e centri media soluzioni PMP per ottimizzare il proprio budget in maniera automatizzata ed efficace. In questo quadro, madvertise è tra le prime realtà mobile in grado di deliverare campagne richmedia in app sul proprio private market e proporre anche soluzioni di private deal ai centri media, con formati e pricing dedicati, anche per cliente.

L’originale appello di Clear Channel a IF! Italians Festival Il gruppo specializzato in pubblicità esterna sarà protagonista, domani a Milano, dell’appuntamento dedicato alla creatività

In esclusiva per IF! Italians Festival, Clear Channel, content partner del Festival, sarà protagonista domani (dalle 10:00 alle 11:30) di un imperdibile incontro in Sala A dal titolo “Clear Channel, l’OOH e la Creatività da Leoni”, un brief scritto per tutti coloro che “sognano Cannes”, rivolto in particolare ai creativi presenti all’evento. L’incontro si articolerà in due interventi dal titolo “Born to Be (D)OOH” a cura di Pierpaolo Nave, Marketing & Strategy Director di Clear Channel Italy, e “I valori della comunicazione nel Digital Out of Home” a cura di Keith Nilsen, Head of Digital and Creative di Clear Channel International. Autorevole portavoce dell’Out of Home a livello internazionale, Clear Channel offrirà, inoltre, un “inspirational talk” durante il quale verranno svelati tutti i valori (anche quelli più silenti) di questo mezzo di comunicazio-

ne, oggi sempre più strategico e moderno; e verranno offerti gli insight e gli stimoli per tutti i creativi che ambiscono a realizzare una campagna all’altezza del più importante Festival pubblicitario al mondo: i Cannes Lions. «L’OOH continua a innovarsi - spiega Pierpaolo Nave - ma allo stesso tempo sta portando contributi e valore anche agli altri media che spesso possono trovare maggiore efficacia di comunicazione se opportunamente affiancati a una pianificazione che contempli anche il Mezzo del Fuori Casa. Oggi, l’innovazione non è solo fatta di processi e metodologie di ingaggio sulle audience, ma è anche il frutto di attenti e accurati progetti che impattano su elementi tecnici, il cui valore e la cui portata determinano sempre più spesso il famoso “WOW effect” che dà avvio, anche virale, alla stessa campagna. ANNO VI | #179| GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


OOH NEXT GENERATION

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i fatti del giorno

Teresita Vanotti

advertising

C’è il nuovo film per Aia, è a cura di RED Robiglio&Dematteis Lla live action racconta un gruppo di genitori che improvvisano un pranzo per grandi e piccoli, in pochi minuti Dopo i primi quattro commercial accomunati da un format creativo che gioca sul nome del prodotto, RED Robiglio&Dematteis hanno lavorato con Aia per un nuovo film dedicato alla linea dei panati Aia: la Viennese, la Milanese, le Spinacine e I Nagghy. Un trattamento food molto accurato che esalta il piacere di mangiare panati e nello stesso tempo la qualità della carne e della preparazione Aia. Il tutto perfettamente integrato nella live action che racconta un gruppo di giovani genitori che improvvisano un pranzo gustoso per grandi e piccoli, in pochi minuti. La casa di produzione è Zero Table Top di Paolo Gandola, producer Veronica Pasi. La regia è la stessa che ha diretto gli altri spot della serie, e quindi il trittico Bosi&Sironi più Cigo, per rendere live action e food table top una trama unica senza discrepanze estetiche. Per RED Robiglio&Dematteis ha seguito il coordinamento Teresita Vanotti.

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televisione

STRATEGIE

ecco a voi, “Barbie Principessa Rock” nuova avventura a ritmo di musica

Calcio: il Barcellona con Gatorade è “Més que un triplet”

Su Boing la bambola fashion più famosa al mondo, nei panni della Principessa Courtney, dà il via allo spettacolo rock firmato Mattel, in onda sabato 7 novembre alle 14:00

Racconto inedito su YouTube: il team calcistico catalano si è avvalso del “Gatorade Sports Science Institute”

di Marianna Marcovich Barbie è la bambola fashion più famosa al mondo e per il 2015 una nuova grande avventura l’attende: “Barbie Principessa Rock” sarà in onda su Boing sabato 7 novembre, alle 14:00. Nel lungometraggio Barbie è Courtney, giovane principessa briosa e posata il cui mondo verrà messo sottosopra quando sarà scambiata per Erika, una famosa rock star tutta pepe e chitarre fiammeggianti. Barbie, nei panni della Principessa Courtney, finisce per errore nel campo scuola della cantante Erika, che a sua volta si trova a vivere nel campo delle principesse. Mentre i responsabili provano a porre rimedio al pasticcio, le ragazze si adattano presto alla situazio-

ne, stringendo nuove amicizie inaspettate. Quando entrambi i campi rischieranno la chiusura le due protagoniste si troveranno a unire le forze a tempo di musica nella sfida Rock versus Royals.

Courtney e Erika metteranno da parte le differenze e si uniranno per un epico evento che mostrerà alle due fazioni come per sognare in grande occorra coraggio e capacità di squadra. Il film sprona le piccole fan di Barbie a credere nei propri desideri e cantare a squarciagola la volontà di realizzarli. “Barbie Principessa Rock” è stato un successo al botteghino durante la programmazione al cinema nel weekend rock del 3 e 4 ottobre scorsi. Il film è stato proiettato in 36 multisala The Space su tutto il territorio nazionale, mentre dal 7 ottobre il dvd del film è disponile distribuito da Universal.

Il Barcellona FC, dopo aver concluso la stagione 2013-2014 senza trofei, si è rivelato determinato a riacquistare la sua fama di club calcistico migliore al mondo. E tornare a vincere. Per raggiungere questo obiettivo, nella stagione 2014-2015 il team ha quindi inserito nella rosa nuovi giocatori, ripristinando i suoi schemi di gioco di lunga data, riadattati sotto la guida del nuovo allenatore Luis Enrique. Si è inoltre avvalso di Gatorade e del Gatorade Sports Science Institute per creare veri e propri programmi di idratazione e nutrizione personalizzati per ogni giocatore. Il risultato finale di questa operazione è stato uno storico triplete - Liga, Coppa del Re, Champions League - documentato in “Més Que Un Triplet” di Gatorade, uno short film disponibile sul canale YouTube di Gatorade che include contenuti inediti di Lionel Messi e conduce i tifosi in un viaggio attraverso lo storico “triplete”. Il video mostra, inoltre, come Gatorade e il GSSI hanno aiutato la squadra a mettere a punto il programma di reintegro delle energie e sali minerali degli atleti nel corso di questo periodo. ANNO VI | #179| GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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i fatti del giorno premi Alla manifestazione organizzata da Eaca e Imcc

televisione A quota 3 milioni

I riconoscimenti intendono valorizzare le diverse forme di comunicazione che le agenzie possono mettere a completa disposizione delle imprese in un’ottica di marketing integrato

Il quinto episodio del docureality è il più visto di sempre per una produzione originale italiana on air sui canali Fox

l’italia a quota dieci. un successo senza precedenti agli imc awards eventi Digital marketing a Milano

Blogo sarà media partner di SMX

Presenza rilevante del primo editore nativo digitale in Italia all’imminente appuntamento del 12 e 13 novembre Blogo.it, in qualità di primo editore nativo digitale in Italia, sarà media partner di SMX Search & Social Media Marketing Expo, l’evento internazionale dedicato al digital marketing. In programma i prossimi 12 e 13 novembre a Milano e organizzato da Business International - Fiera Milano Media, in collaborazione con Third Door Media, il meeting SMX prevede due intense giornate dedicate alla formazione e all’aggiornamento professionale condotte da esperti del settore. Oltre cinquanta personalità note del marketing internazionale focalizzeranno la loro attenzione su tematiche attuali quali Search Marketing, Social Media, Mobile, Content Marketing, Visual Storytelling,Web Analytics e Customer Experience. L’edizione 2015 inaugura, inoltre, l’Official SMX Bootcamp, evento rivolto ai neolaureati e ai meno esperti in ambito digital. Blogo.it rinnova, dunque, anche quest’anno la media partnership con uno degli eventi più interessanti sul Search Marketing in Italia.

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di Vera Modesto

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ono ben dieci le campagne italiane ad aggiudicarsi gli IMC European Awards organizzati da EACA, European Association of Communications Agencies e da IMCC, Integrated Marketing Communications Council of Europe. Gli IMC Awards hanno l’obiettivo di valorizzare le diverse forme di comunicazione che le agenzie possono mettere a disposizione delle imprese in un’ottica di marketing integrato. L’ottimo risultato porta l’Italia

al quarto posto fra i paesi premiati, con un medagliere di cinque argenti e altrettanti bronzi. Le agenzie premiate sono Bitmama, Blink, Havas SE, Inventa CPM, Roncaglia&Wijkander e Wrong Adv + My Pr. La premiazione avverrà domani alle ore 12:15 al Teatro Franco Parenti, nell’ambito di IF! Italians Festival, il Festival della Creatività organizzato da AssoCom e Adci e giunto alla sua seconda edizione. «Siamo davvero orgogliosi di questo risultato - afferma Marco Gualdi, Consigliere AssoCom e inserito nel Board

degli IMC Awards - Quest’anno AssoCom ha messo a disposizione delle agenzie un panel autorevole di professionisti per aiutarle a selezionare le campagne da presentare agli IMC European Awards. Un lavoro che evidentemente ha pagato e ha consentito di mettere ancora di più in luce il valore della creatività italiana, anche in occasione di questo prestigioso premio. Un valore riconosciuto dalla giuria internazionale, che ha premiato dieci su undici campagne candidate dal nostro Paese nelle diverse categorie previste».

campagne L’agenzia riprende il concept dell’advertising precedente

True Company lancia la linea Cetaphil Baby Giovanni Trabucco e Simone Cristiani firmano la direzione creativa. Con le fotografie realizzate da Anthony Favazza

Un frammento tratto dall’adv

True Company, dopo il lancio in comunicazione di Cetaphil, ha realizzato anche la campagna stampa e web dedicata alla nuova linea di prodotti Cetaphil Baby, ideali per i bambini e i neonati.

La campagna riprende il concept “Feel Cetaphil” e il mood in bianco e nero della prima campagna, raccontando il momento di emozione e di interazione tra una mamma e i suoi due bambini nel-

la classica ora del bagnetto. Veicolata sui principali magazine e canali dedicati alle mamme, si rivolge alle donne che vogliono garantire ai propri figli una pelle sana e idratata fin dalla nascita.

“Il contadino cerca moglie”: è record di ascolti per Fox

Un frame dal quinto episodio Record di ascolti per “Il contadino cerca moglie” con 401 mila spettatori. Il quinto episodio del docureality con Simona Ventura, prodotto da Fremantlemedia per FoxLife, andato in onda lunedì sera alle 21:00, è stato il più visto di sempre per una produzione originale italiana sui canali Fox. Nella serata di lunedì, “Il contadino cerca moglie” ha contattato 840 mila spettatori e, nella fascia oraria 21:0022:00, con un incremento di ascolti del 27% rispetto alla settimana precedente, è risultato il programma della piattaforma più visto dagli abbonati Sky. L’episodio di lunedì si è posizionato al quarto posto sul Totale Tv e al terzo sul target donne abbonate a Sky (donne abbonate 35-54 anni, 10% share tv e 31,6% share Sky). Fino ad oggi la serie ha registrato un trend crescente, raggiungendo in media 617 mila spettatori a settimana. Il totale di contatti raggiunto con i primi cinque episodi è stato di oltre 3 milioni di persone. ANNO VI | #179| GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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MARKET PLACE

partita lo scorso 25 ottobre, la pianificazione multimediale Terminerà sabato prossimo

L’estro di M&C Saatchi porta on air l’evoluzione di Mini Clubman

il modello segna un passaggio per l’automobile in termini di brand values, tono e format

di Marianna Marcovich

Ultimi giorni di campagna: M&C Saatchi ha firmato per Mini il lancio della Nuova Mini Clubman, un modello che segna l’evoluzione dell’automobile in termini di brand values, tono e format di comunicazione. La campagna integrata è supportata da una estesa pianificazione, partita lo scorso 25 ottobre e destinata a chiudersi sabato 7 novembre. La tv, con spot da 30 e 15 secondi, esplicita in maniera emozionale il concetto “Ragiona d’istinto”: perché se in base alla scienza servono esattamente sette secon-

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di per innamorarsi, di fronte alla Nuova Mini Clubman ne bastano sei!. Radio, stampa e web, oltre a maxi-affissioni nelle principali città, comunicano il concetto con una forte attenzione anche ai contenuti funzionali ed estetici del modello. Sono inoltre online da un mese cinque video fun-

zionali che descrivono con il nuovo tono di voce Mini, sei caratteristiche di prodotto rilevanti: dalle dimensioni incrementate alle sei porte. Già da settembre, infine, le concessionarie Mini hanno comunicato la novità di prodotto attraverso del materiale dedicato di forte impatto. Creative Directors: Luca Scotto di Carlo e Vincenzo Gasbarro. Deputy Creative Directors: Armando Viale e Matteo Grandese. Digital Art Director è Polina Samarina. Casa di Produzione Radio è Eccetera, mentre quella impegnata sui cinque video funzionali è BeMovie ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


Ride bene chi pianifica bene

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Su Italia Uno prosegue l’appuntamento col buonumore targato “Colorado”. In questa edizione, il format sfornatalenti comici più seguito può contare su due conduttori di livello indiscusso: gli affiatatissimi Luca e Paolo. Se il tuo pubblico annovera gli amanti delle risate e del buonumore, questo è il programma giusto per pianificare.

Tutti i mercoledì in prima serata


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MARKET PLACE nella foto: un frame tratto dalla campagna

Ottimizza le campagne advertising su Facebook, Twitter & Instagram Declinazione su tv, affissioni e e web per la campagna di lancio della city car ideale di Renault

Musical per Nuova Twingo Lovely, l’“alleata quotidiana delle donne”

La firma è di Publicis Italia, l’agenzia guidata da Bruno Bertelli. E alla regia spicca Michael Gracey di Marianna Marcovich

Renault è on air in tv, affissione e sul web con la campagna di lancio di Nuova Twingo Lovely firmata da Publicis Italia, l’agenzia guidata da Bruno Bertelli. La nuova serie limitata Twingo è stata pensata per essere l’alleata quotidiana delle donne. Con un raggio di sterzata record, Nuova Twingo Lovely è disponibile anche con cambio automatico EDC ed è la city car ideale per evitare tutti gli ostacoli della città, comprese le attenzioni insistenti degli uomini. Il film che viene declinato su tv e web, è a tutti gli effetti un musical che attraverso le note della famosa canzone “It’s raining Men” racconta la storia di una donna alle prese con una vera e propria pioggia di

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attenzioni da parte degli uomini. A garantirle sempre un’agile via d’uscita è la Nuova Twingo Lovely. A dirigere il film è uno specialista del genere musicale, Michael Gracey, regista australiano famoso internazionalmente per la sua abilità nel costruire musical pubblicitari. Per Publicis Italia hanno lavorato al progetto l’art director Giovanni Greco e il copywriter Enrico Pasquino sotto la guida dei direttori creativi Francesco Martini e Massimo Guerci. La direzione creativa esecutiva è di Bruno Bertelli e Cristiana Boccassini. Per Renault hanno coordinato il progetto Elisabeth Leriche, Advertising & CRM Manager, e Julie Savouré, Advertising & CRM Executive. La casa di produzione è Movie Magic. La pianificazione a cura di OMD.

I credits della campagna Executive Creative Director: Cristiana Boccassini, Bruno Bertelli Creative Director: Francesco Martini Digital Creative Director: Massimo Guerci Art Director: Giovanni Greco Copy: Enrico Pasquino Digital Art Director: Iacopo Gioffrè Client Service Team: Simona Coletta, Benedetta Virga, Sathya Weerasighe Renault Advertising&CRM Manager: Elisabeth Leriche Renault Advertising&CRM Executive: Julie Savouré Director: Michael Gracey Casa di Produzione: Movie Magic International Executive Producer: Giorgio Borghi/Debora Magnavacca Line Producer: Michela Giordana Editor: Stuart Greenwald Post produzione video: Band Post produzione audio: ScreenPlay/Soundtree ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015

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MARKET PLACE

in giro per l’italia per presentare al pubblico il nuovo arrivato nella nobile famiglia del whiskey

Bee Fair: Jack Daniel’s Tennessee Honey è in tour nelle città italiane

ecco l’ultimo arrivato nella famiglia Jack Daniel’s. ed è pronto a farsi conoscere con Bee Fair, momenti d’incontro speciali pensati per la scoperta della nuova etichetta. Il primo appuntamento sarà a Torino venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 novembre, in occasione della sesta edizione di Operæ, l’independent design festival, un’occasione ideale per presentarsi

L’UNICO QUOTIDIANO GRATUITO DISTRIBUITO IN ARTIGIANO IN FIERA

di Francesca Mussi

Jack Daniel’s Tennessee Honey, il nuovo whiskey dal colore ambrato chiaro, è l’ultimo arrivato nella famiglia Jack Daniel’s. Ed è pronto a farsi conoscere con Bee Fair, momenti d’incontro speciali pensati per coinvolgere le principali città italiane alla scoperta della nuova etichetta. E’ proprio la convivialità suggerita per il consumo di Tennessee Honey il motore di questa iniziativa che culminerà in una serie di attività esclusive e degustazioni, per dare vita a un’experience unica. Tutti gli appuntamenti, pensati per la prossima stagione saranno occasioni in cui, oltre a conoscere il prodotto, lato inedito di Jack Daniel’s, sarà possibile vivere il mondo di Tennessee Honey, disponibile presso le principali catene di grande distribuzione e nei migliori bar al prezzo suggerito di 20,90 euro a bottiglia, attraverso un’esperienza ad hoc che prenderà forma all’interno di spazi creativi e alter-

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nativi. Il punto di partenza del tour italiano sarà Torino, presso il prestigioso Palazzo Cavour, venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 novembre, in occasione della sesta edizione di Operæ, l’Independent Design Festival. L’evento darà la possibilità di conoscere e gustare Jack Honey, il risultato di una ricetta originale, creata grazie all’aggiunta di un liquore al miele finemente lavorato a Jack Daniel’s Tennessee Whiskey, per un risultato che risalta il sapore morbido e naturale del miele, arricchito con note di caramello e vaniglia. In aggiunta sarà possibile farsi coinvol-

gere dalle tante attività proposte attraverso vari appuntamenti on the ground legati alle principali fair creative che animeranno l’Italia nei prossimi mesi, partendo ad esempio dalla personalizzazione di esclusive maglie e bag brandizzate Jack Daniel’s. Ogni appuntamento di Bee Fair vedrà anche la collaborazione di Titoo For You, un progetto creativo e innovativo - ideato da Giulia Ciccone e Marta Cammarere - che gioca con stile, forme e colori. Intanto, nel corso dei prossimi mesi Bee Fair raggiungerà altre città, tra nord, centro e sud Italia e si potrà seguire e commentare sui social il variegato mondo di Jack Daniel’s Tennessee Honey grazie agli hashtag ufficiali che sono #jackhoney e #beepartofthebeefair. ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015

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COVER STORY

Intervista al general manager del gruppo televisivo, Sherin Salvetti

A+E Networks: ci vuole molto coraggio per parlare italiano

I canali del broadcaster stanno mietendo successi di audience e di numeri on air, on demand e online, grazie a una programmazione originale, innovativa, ma soprattutto localizzata. Bene anche la raccolta pubblicitaria, cresciuta del 36%, a testimonianza del gradimento degli utenti di

Antonella Rocca

Per capire quanto sia stato positivo l’anno fiscale 2015 (ottobre 2014-settembre 2015) di A+E Networks Italy, è necessario dare un po’ di numeri. «Il modo migliore - dice il suo general manager Sherin Salvetti - per evidenziare il successo e il costante gradimento che i canali del gruppo riscuotono presso il pubblico degli abbonati Sky». Crime+Investigation continua a essere apprezzato dal pubblico femminile, che costituisce il suo target di riferimento. Tra le donne 35/54 anni il canale 118 di Sky è leader assoluto per tempo medio speso (ATS) nella fascia oraria dalle 7 alle 15. E, sempre in termini di ATS, è il quarto canale dell’area intrattenimento di Sky nel total day. Ottime performance anche per History All’interno del pacchetto documentari è il cana-

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le più seguito dal pubblico dei laureati ed è il primo in tempo medio di visione sul pubblico maschile 4 anni in su, mentre è il secondo in termini di ascolti nel total day. Per ottenere questi dati va ricordato anche il ruolo giocato da Sky On Demand, il servizio di video on demand (VOD). «I nostri prodotti - spiega Salvetti - figurano costantemente nella top ten dei programmi più scaricati dallo Sky On Demand. Dall’analisi dei dati emerge chiaramente come una percentuale degli ascolti (in media pari a oltre il 30% dell’ascolto totale, con punte che arrivano fino al 40%) sia dovuta ad un utilizzo crescente del VOD. Ma cosa c’è dietro questi numeri? Una programmazione sempre più originale e innovativa: il meglio del documentario storico e crime a livello internazionale, ma anche fiction (film e serie tv). E, last but not the least, la produ-

zione italiana. Tre milioni e mezzo di spettatori nella fascia di età 35-44 anni con un profilo socio-economico elevato (MA-AA): «Questo è quanto hanno raccolto le nostre sei produzioni italiane, tra cui “1992-Attacco al potere” e “Profondo Nero” di Carlo Lucarelli, su uno dei target più ricercati dagli investitori pubblicitari. E, in effetti, sempre più aziende (dall’automotive al luxury, dal fashion al food) stanno puntando su di noi. La raccolta pubblicitaria lo dimostra chiaramente: l’incremento è stato del 36% (il periodo temporale del confronto è di otto mesi, dal momento che l’anno fiscale 2014 è iniziato a febbraio, quando è partita la start-up). Un trend tanto più positivo se si considera che il mercato televisivo della raccolta pubblicitaria sta segnando il passo», precisa Salvetti.Infine, un’annotazione doverosa va fatta anche nei confronti degli eccellenti

risultati dell’attività digital ottenuti dai due canali. «Su Facebook siamo ai vertici in engagement. Tra i canali factual History è engagement leader con una crescita d’interazioni del 480% rispetto all’anno precedente (Fonte BlogMeter). Anche Crime+Investigation, nonostante la giovanissima età, si è ritagliato un posto di primo ordine nella classifica di engagement: la crescita delle interazioni è stata del 110%. Siamo molto attivi anche su Twitter, dove History vanta una leadership nel mondo documentari. La crescita dei nostri canali sul mondo digital ci ha portato a voler investire sempre più tempo e risorse nei nuovi media. Abbiamo chiuso un accordo di partnership con Google per la gestione dei nostri canali su YouTube, che consentirà di ritagliarci un ruolo privilegiato anche su quello che ormai rappresenta uno dei principali accessi all’intrattenimento online».

sherin salvetti ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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L’Italia è al centro del vostro racconto televisivo? «Certamente. Anche nei prossimi mesi i canali continueranno a parlare italiano, a puntare i riflettori sul nostro Paese, a raccontarne le storie sotto diversi punti di vista. A novembre su Crime+Investigation ci occuperemo di criminalità organizzata. “Donne che sfidano la mafia” è il titolo dello speciale che ripercorre le vicende di alcune donne che vollero denunciare le attività della ‘Ndrangheta. E pagarono con la vita questo atto di coraggio. Chi viola le terrificanti regole delle organizzazioni mafiose, chi consegna i propri familiari alla polizia, compie un atto di tradimento e viene ucciso. Come è capitato a Lea Garofalo, ammazzata dall’ex marito Carlo Cosco, esponente della ‘Ndrangheta, perché ne aveva rivelato i crimini ai magistrati. O a Maria Concetta Cocciola, costretta a bere una bottiglietta di acido, perché aveva deciso di collaborare con la giustizia. Il nostro canale vuole ricordare il sacrificio di queste e altre donne e lo fa il 24 novembre, a sei anni dall’uccisione della Garofalo». Sempre a novembre e sempre su Crime+Investigation partirà l’iniziativa “Ho trovato il coraggio”: una campagna sociale che avrà

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una declinazione sul canale, sul web e sui social network e che è stata realizzata per sostenere l’impegno dell’associazione Differenza Donna, in lotta contro la violenza di genere. Il 25 novembre, la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, oltre ad una programmazione speciale dedicata al tema, andranno in onda diverse pillole: le protagoniste sono alcune vittime di violenza che raccontano la propria esperienza e il sostegno ricevuto dall’associazione. Sono testimonianze drammatiche che illuminano uno dei lati oscuri della società italiana, ma che vogliono comunque trasmettere un messaggio positivo, di speranza, puntando a sensibilizzare gli spettatori a supportare le iniziative dell’associazione, contribuendo con una donazione online da effettuare sul sito www.differenzadonna.it. Le testimonianze integrali saranno poi raccolte in uno speciale di un’ora in onda a dicembre. Rebranding per History Grandi novità anche per History: a dicembre il canale sarà protagonista di un rebranding che porrà l’accento sulla forza e l’assoluta qualità della sua programmazione. «Ma a dicembre avremo altro: si

Dentro la realtà Nel parlare di criminalità organizzata crime + investigation tocca anche la tragica vicenda di lea garofalo

apre a Roma il Giubileo. E quale modo migliore per celebrare l’evento che raccontando la storia del Papa che l’ha indetto? A partire dal 15 dicembre, due giorni prima del suo compleanno, proporremo “Papa Francesco”, a tutti gli effetti la prima serie tv dedicata al pontefice. Oserei chiamarla un’instant fiction. I quattro episodi della serie non si limitano a ripercorrere le principali tappe della vita di Papa Bergoglio, dall’infanzia all’elezione a successore di San Pietro,

ma illustrano il lavoro svolto dal Santo Padre in questi mesi per ripulire le discusse finanze vaticane». E ancora. «Presenteremo “De Gustibus - L’epica storia degli italiani a tavola”, viaggio nel nostro passato attraverso la cucina. A farci da guida lo storico inglese, John Dickie, volto familiare del canale, visto che è stato il protagonista di alcune nostre produzioni di successo, come “Mafia Bunker”, “Sacro Denaro” e “Chiesa Nostra”. Dickie smette i panni dell’investigatore delle

relazioni pericolose intercorse tra istituzioni ecclesiastiche, alta finanza e criminalità organizzata e, armato (anche) di coltelli e forchette, si cimenta con la storia gastronomica italiana, già oggetto del suo libro “Con gusto. Storia degli italiani a tavola”. Lo studioso parte dall’antica Roma, attraversa Rinascimento, Risorgimento, Grande Guerra, Fascismo, boom economico, e arriva ai giorni nostri. Passa dall’opulenza dei banchetti degli imperatori romani e

delle corti dei Papi alla misera tavola della plebe affamata che popolava i vicoli di Napoli e al semplice rancio dei soldati della Prima Guerra Mondiale, incontrando studiosi e chef di fama internazionale, come Bruno Barbieri, fornendo curiosità e aneddoti sulla cucina italiana, ricreando e assaggiando cibi e bevande del passato e sfatando alcuni miti che contraddistinguono il nostro passato culinario. Insomma, il gruppo televisivo, è in prima linea nel raccontare il

nostro Paese. «E siamo in prima linea nel sostenere lo sviluppo e la diffusione di progetti factual nazionali. Per questa ragione abbiamo promosso un premio di 5.000 euro al miglior progetto factual, assegnato durante il MIA IDS 2015, l’undicesima edizione degli Italian Doc Screenings (IDS), che s’è tenuta all’interno del Mercato internazionale dell’audiovisivo (MIA) a Roma. A vincere il premio è stato il progetto “Royal Hunters” di Elisabetta Rasicci e Pasquale

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Formicola. Con questo premio stiamo proseguendo nel percorso di focalizzazione sui documentari locali, che ha contraddistinto l’azienda fin dalla sua nascita». Altre novità? «Prima di tutto voglio evidenziare una tendenza in atto nel gruppo A+E Networks, il quale sta organizzando sempre più grandi eventi televisivi a livello globale: si tratta di speciali o serie che vanno in onda in contemporanea nei 180 Paesi che ospitano i canali del gruppo, tra cui l’Italia, e che godono anche di una fortissima promozione congiunta a livello internazionale. Ultimi esempi in ordine di tempo sono gli speciali su O.J. Simpson, che hanno registrato ottimi ascolti su Crime+Investigation, e la serie “Hunting Hitler”, attualmente in onda su History, sul destino del fondatore del nazismo. Su Crime+Investigation il 25 novembre, sempre in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, proporremo “Bill Cosby mi ha molestato”. Cosby è uno dei più celebri attori afroamericani, da sempre impegnato nella lotta contro la discriminazione razziale e la diffusione della scolarizzazione. In Italia lo ricordiamo nel ruolo del padre nei Robinson, la famosissima sit-com che spo-

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Mangio quindi sono “De gustibus l’epica storia degli italiani a tavola” ripercorre alcune importanti tappe della storia del nostro paese attraverso la cucina

polò negli anni ’80. Negli ultimi mesi Cosby è, però, assurto agli onori o, meglio, ai disonori della cronaca per un altro aspetto della sua vita, che l’opinione pubblica ignorava assolutamente. Cinquanta donne l’hanno accusato di averle drogate o fatte ubriacare per poi abusarne sessualmente e, in alcuni casi, stuprarle. Lo speciale dà la parola ad alcune di loro, che si confessano di fronte alle telecamere, permettendo di conoscere da un’angolatura diversa la

vita e la carriera dell’attore statunitense. Sul canale 118 di Sky stanno inoltre trovando spazio produzioni documentaristiche che hanno partecipato alle più importanti kermesse cinematografiche. A ottobre abbiamo avuto “The Wolfpack”, vincitore del Grand Jury Prize al Sundance Film Festival: è l‘incredibile storia dei sette fratelli Angulo, obbligati dai genitori a vivere rinchiusi in un appartamento di New York per non avere contatti con il mondo

esterno. L’unica finestra sulla realtà circostante era rappresentata dai film che guardavano in dvd. A dicembre avremo “Russia: Il girone dei dannati”, documentario presentato al Festival di Mosca. Nel cuore profondo della Russia, circondato da chilometri di foreste e a otto ore di macchina dalla città più vicina, si trova un carcere di massima sicurezza. Si chiama Aquila Nera e ospita solo assassini. Noi siamo entrati in questo carcere e abbiamo seguito la terri-

bile vita dei prigionieri e dei loro carcerieri. Su History nelle prossime settimane torneranno in anteprima assoluta le nuove stagioni dei suoi programmi di punta. Sto parlando dei docu-reality, quali “Affari di famiglia”, “Affari al buio”, “A caccia di tesori” e “Missione Restauro”: divenuti veri e propri fenomeni di culto a livello internazionale, costituiscono un appuntamento imperdibile per i nostri spettatori. ll canale 407 di Sky si concentrerà poi su

Einstein, una delle mente più geniali che l’umanità abbia mai conosciuto. Col documentario “Einstein, il supercervello”, in onda il 23 novembre, proviamo a rispondere alla domanda “qual è stato il segreto della sua intelligenza brillante?”. Non tutti sanno che, dopo la morte avvenuta nel 1955, il suo cervello è stato sezionato e analizzato nel dettaglio. Proprio da questi studi la nostra indagine prende le mosse. A dicembre, infine, tenteremo di risolvere uno dei più

incredibili misteri dell’antichità, che avvolge la storia dei Templari. Che fine ha fatto il loro tesoro? Alcuni studi recenti legano il destino di queste ricchezze e dei loro proprietari alle imprese dei pirati che nel diciassettesimo secolo imperversarono nei mari. Attraverso un’analisi dettagliata dei resti di cinque navi pirata, immersioni negli oceani e interviste a esperti, la serie “Pirati e Templari, il legame segreto” passa al vaglio la tesi sostenuta da questi studi.

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Il gruppo supporta gli advertiser con una scelta più vasta rispetto ai giusti canali distributivi

La nuova offerta inRead Everywhere di Teads Una suite di tre soluzioni video cross-screen, sviluppata per soddisfare la crescente domanda di pubblicità outstream da parte di brand e agenzie

di Daniele Bologna

Teads, prima azienda internazionale ad aver ideato il concetto di pubblicità video outstream e una piattaforma innovativa per l’ottimizzazione delle revenue dei principali publisher online, ieri ha annunciato la sua nuova offerta inRead Everywhere: una suite di tre soluzioni video cross-screen, sviluppata per soddisfare la crescente domanda di pubblicità outstream da parte di brand e agenzie. Grazie all’approccio “inRead Everywhere”, Teads supporterà gli advertiser offrendo una scelta più vasta rispetto ai giusti canali distributivi su cui declinare una campagna. Un approccio sostanzialmente multidevice che dagli smartphone al desktop fino ai tablet garantisce una lineare ed elegante brand experience. Grazie a queste tre opportunità tecnologiche, Teads consolida, dunque, la sua leadership nella distribuzione di video pubblicitari su scala mondiale. inRead 10 Per ottenere reach, view non forzate, viewability garantita e ottimizzata anche su

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nella foto qui sopra michele marzan, ceo di teads italia, che commenta la nuova offerta

perare gli standard di viewability definiti da IAB. inRead vCPM Sviluppato per ottenere risultati migliori in termini di reach e frequency, inRead vCPM segue le linee guida delle metriche di Iab circa la viewability, con impression pagate solo dopo che almeno 50% della superficie del video player è stato visualizzato per un minimo di 2 secondi. Disponibile in programmatic tramite la SSP Teads collegata alle principali DSP del mercato. mobile: ecco inRead 10. L’advertiser paga solo se il video è fruito per almeno 10 secondi, indipendentemente dal dispositivo, laddove il player video si attiva se almeno il 50% della sua superficie è visibile in pagina. A differenza di al-

tri formati video similari presenti sul mercato, inRead 10 assicura il posizionamento dell’annuncio all’interno di ambienti editoriali premium. CPV è il model pricing con cui viene venduto (10 secondi cost-per-view).

inRead Complete Mentre inRead Complete è utilizzato per completed view reali, venduto a CPCV (cost-per-completed-view). Gli advertiser pagano solo dopo una visualizzazione di 30 secondi su desktop e 15 secondi su mobile, sempre

con il player video che si attiva solo se è in page per almeno il 50%. Questo assicura la massima viewability in tutto il mercato e fornisce un’integrazione nativa attraverso qualsiasi dispositivo. Come inRead 10, inRead Complete contribuisce a su-

Viewable-by-design Il Ceo di Teads Italia, Michele Marzan, ha commentato: «Siamo tra le aziende più innovative in ambito formati video e siamo entusiasti di offrire ai nostri partner queste nuove opportunità. inRead Everywhere, sempre

viewable-by-design, garantisce ai brand di raggiungere la propria audience in contesti premium, attraverso qualsiasi dispositivo. La reazione dei publisher alla nuova offerta è estremamente positiva anche perché gli editori sono stati i primi ad aver colto come le abitudini di consumo dei contenuti si siano spostate rapidamente su tablet e smartphone». Con una global reach mensile di 730 milioni di visitatori unici (di cui 21 milioni rappresenta il bacino di visitatori unici italiani), la maggior parte di publisher globali utilizza le soluzioni pubblicitarie video outstream cross-screen di Teads, inclusi Hearst, Condé Nast, Forbes, Reuters, Slate, The Telegraph, The Guardian, Le Monde, Die Welt, la Repubblica, Nikkei e molti altri.

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are you ready for

interaction?


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ME DIA televisione Premium Cinema 2, nel palinsesto spicca “Sfumature di Giallo”, ciclo di thriller “all’italiana”

andrea scrosati

Live action drama: dal fumetto al cinema grazie al piccolo schermo. ma prima uscirà al cinema, nel 2016

Sky Italia annuncia la produzione di “Monolith”, nelle sale l’anno prossimo

Fino al 31 dicembre, ogni giovedì in prima serata alle 21:15, Premium Cinema 2 dedica un imperdibile ciclo al thriller all’italiana intitolato “Sfumature di giallo”. Un viaggio lungo due mesi che terrà compagnia anche il giorno di San Silvestro, climax del ciclo con una nottata dedicata a uno dei generi cinematografici italiani più amati e imitati anche all’estero. davide Accompagnatore d’eccezione in questo lungo pulici viaggio attraverso le numerose sfumature del giallo “made in Italy”, a partire dagli anni 60’ e fino al 2012, è il giornalista e critico cinematografico Davide Pulici. Per ogni film della rassegna vengono svelati i trucchi cinematografici, le curiosità su cast e registi, e analizzate le scene più importanti. Si parte con il capolavoro universale di Dario Argento, “Profondo Rosso”.

programmi radiofonici RadioMonteCarlo regala ogni giorno

un soggiorno top in Italia a un fortunato ascoltatore Marco porticelli

Una nuova sfida per Sky Italia con un progetto che ne rafforza l’impegno nel sistema audiovisivo italiano di Massimo Masi

Dal fumetto al cinema grazie al piccolo schermo. E’ l’originale operazione “transmediale”, che trasformerà i “disegni” di Monolith, pubblicati dalla Sergio Bonelli, in un live action drama prodotto da Sky che uscirà prima al cinema: sarà pronto per le sale nel 2016. Una nuova sfida produttiva per Sky Italia con un progetto cinematografico che ne rafforza l’impegno nel sistema audiovisivo italiano. Una produzione che la prima media company in Italia realizza con la collaborazione della storica casa editrice italiana di fumetti, ideatrice della storia illustrata a cui il film si ispira, la Sergio Bonelli Editore, per un’operazione definita, appunto, “transmediale”, sicuramente innovativa e di

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alto impatto comunicativo. «“Monolith” conferma il crescente impegno di Sky Italia nella produzione cinematografica e la sua vocazione a produrre contenuti di respiro internazionale - ha dichiarato Andrea Scrosati, Executive Vice President Programming di Sky - Un prodotto di cui siamo molto soddisfatti, nato dalla collaborazione tutta italiana con la storica casa del fumetto Sergio Bonelli Editore, con un cast di fama mondiale. E’ proprio questo connubio - ha aggiunto Scrosati - fra creatività italiana e standard produttivi internazionali a rendere “Monolith” un action drama di grande qualità, rivolto sia al mercato italiano sia a quello estero, e pensato per rilanciare il cinema di genere con uno sguardo innovativo e ricercato». Il film, realizzato dalla casa

di produzione Lock and Valentine, vanta un cast internazionale e porta la firma di alcuni tra i nomi più prestigiosi dello scenario fumettistico italiano. “Monolith”, dunque, è l’adattamento cinematografico dell’omonima graphic novel di Sergio Bonelli di prossima pubblicazione scritta da Roberto Recchioni (Dylan Dog, Orfani) e Mauro Uzzeo (Orfani) e disegnata da Lorenzo LRNZ Ceccotti. Il film è sceneggiato dallo stesso Uzzeo e da Elena Bucaccio, Stefano Sardo e Ivan Silvestrini, a cui è affidata anche la regia. Il soggetto è di Roberto Recchioni. Al centro della storia, la corsa di una donna contro il tempo alla ricerca di una soluzione, che appare impossibile, per mettere in salvo ciò che più ama, in un’atmosfera via via più incalzante e tesa.

massimo valli

RadioMonteCarlo è l’emittente italiana scelta da chi ama il fashion, l’hi-tech, l’arte, il cinema, lo sport, i viaggi. Proprio pensando a quest’ultima passione dei suoi ascoltatori, e sapendo che il desiderio di una vacanza, anche breve, è sempre ai primi posti tra i sogni degli italiani, l’emittente ha arricchito il proprio palinsesto di un nuovo appuntamento all’interno del programma del primo mattino. Dal lunedì al venerdì in un momento a sorpresa tra le 7:00 e le 10:00 del mattino, su RadioMonteCarlo i dj Massimo Valli e Marco Porticelli stanno regalando, da questa settimana, a un fortunato ascoltatore un soggiorno per due persone in una località del Bel Paese: una vacanza dallo stile italiano in uno degli alberghi di JSH Hotels Collection. Partecipare è molto semplice, perché basta compilare il form presente su radiomontecarlo.net. Occorrerà poi ascoltare RMC con il cellulare acceso e attendere la telefonata dei conduttori. I vincitori conosceranno la destinazione della loro vacanza, la durata e il programma del soggiorno, solo nel corso della chiacchierata in diretta con Valli e Porticelli. “Buongiorno Radio Monte Carlo, IO PARTO!”, oltre ad una forte promozione in radio e attraverso la piattaforma web di RMC beneficia di una campagna dedicata su Facebook e Italiaonline. ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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victoria espinel

Le risposte che offrono sono il punto cruciale della ricerca pubblicata da BSA | The Software Alliance

Perché i dati sono così importanti? Lo studio dimostra quanto le risposte fornite dai dati digitali possono aiutare in moltissimi aspetti della vita quotidiana, facendoci scoprire, per esempio, gli sconti del giorno o le piantine aggiornate delle città di

Pietro Castagna

I software, i dati e le importanti risposte che offrono a chi se ne avvale sono il punto cruciale della ricerca pubblicata ieri da BSA | The Software Alliance: “Perché i dati sono così importanti?”. Lo studio dimostra ampiamente quanto le risposte forniteci dai dati digitali ci aiutino in moltissimi aspetti della vita quotidiana, facendoci scoprire gli sconti del giorno o le piantine aggiornate dei luoghi in cui dobbiamo recarci, da previsioni del tempo in anticipo a scoperte scientifiche e mediche talvolta in gra-

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do di salvarci la vita. Il documento ci fa, inoltre, meglio comprendere quanto i dati siano strumenti innovativi e potenti e quanto gli incredibili avanzamenti raggiunti nel campo

dell’analisi dei dati stessi aiutino gli utenti a trovare soluzioni finora impensabili. Chiarendo anche i possibili dubbi su come tali dati vengano raccolti e utilizzati, pur nel rispetto del-

la privacy degli individui. Utilizzo rivoluzionario «L’uso rivoluzionario che le persone fanno dei dati porta a grandi progressi e cambiamenti straordinari in

tutto il mondo - commenta Victoria Espinel, Presidente e Ceo di BSA - Lo sviluppo in questo campo favorisce persone e comunità in ogni angolo del globo e aiuta il mondo delle aziende a usare le proprie risorse in modo più efficace Se l’economia supportata dai dati continua a crescere, i nuovi software continueranno ad aiutarci a comprenderli sempre meglio e a trasformare questi dati in soluzioni più reali e più facili da mettere in pratica».

La ricerca di BSA evidenzia poi che la nuova economia supportata dai dati sta avendo un forte impatto su molti settori, fra cui l’industria manifatturiera, i trasporti, l’energia, l’agricoltura, l’istruzione e il sistema sanitario. In tutto questo Espinel nota che il prodotto interno lordo globale crescerà di 15.000 miliardi di dollari entro il 2030, il che rappresenta un ottimo rilancio per l’economia mondiale. Oggi, in tutto il mondo, si genera-

no più dati di quanto sia mai stato concepibile prima d’ora: più del 90% di essi è stato creato negli ultimi due anni e il loro numero raddoppia ogni due anni. «La sfida più grande, ora, è capire come assemblare questi dati e renderli produttivi - continua Espinel - Prima di avere un significato per noi, infatti, i dati devono essere raccolti, immagazzinati, analizzati e tradotti. I decisori in tutto il mondo devono capire l’importanza dell’ado-

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Dati e software al nostro fianco

zione di politiche che favoriscano tale processo, riducendo il più possibile gli ostacoli legislativi e burocratici». Istituzioni e legislatori Il presidente di BSA ha quindi rimarcato che istituzioni e legislatori hanno un’ottima occasione per stabilire regole chiare che favoriscano il libero flusso dei dati attraverso i confini nazionali, e per investi-

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re nell’assunzione di staff informatici, fondamentali per aprire nuovi settori nel mercato e aiutare le aziende a svilupparsi. «I dati riescono ormai a risolvere una vasta gamma di problemi, il che dimostra che la loro rivoluzione sta già avendo un grosso impatto sull’economia mondiale conclude Espinel - Ci sono, ovviamente, alcuni aspetti da analizzare accurata-

mente, come ad esempio la privacy degli utenti. Ma la disponibilità di infiniti volumi d’informazioni offre possibilità altrettanto infinite, che possono riguardare le scuole come gli ospedali, le autostrade o la robotica. Riuscire a raccogliere, immagazzinare, analizzare e trasformare i dati in modo efficace vuol dire migliorare la vita di tutti noi e far crescere l’economia».

Nel report “Perché i dati sono così importanti?” sono citati diversi esempi di come dati e software ci aiutino nella nostra vita quotidiana: = Previsioni del tempo più accurate e in anticipo: grazie alle analisi dei dati e ai sensori marini che monitorano le onde, le correnti e altri dati, i ricercatori riescono a utilizzare le informazioni per prevedere tsunami e altri disastri naturali, sfruttando così il loro potenziale per salvare migliaia di vite degli abitanti delle zone costiere, costantemente minacciati dagli tsunami. = Salvare più bambini nati prematuri: attraverso il monitoraggio di più di mille dati al secondo, i ricercatori sono riusciti a dimostrare ai medici che i bambini nati prematuri con segni vitali stranamente stabili hanno alte probabilità di sviluppare una grave feb-

bre nel giorno successivo, il che ha permesso ai medici di prendere adeguate contromisure e salvare molte vite. = Ridurre il tempo di viaggio dei pendolari: a Stoccolma sono stati installati 1600 GPS sui taxi per raccogliere dati sul traffico, poi analizzati da un software per mostrare in che modo è possibile decongestionare la viabilità. Il risultato? Il traffico nella capitale svedese è diminuito del 20%, il tempo di viaggio si è ridotto della metà e anche le emissioni delle automobili sono diminuite del 10 per cento. = Miglioramento dei raccolti: sempre più agricoltori, dall’Iowa all’India, si affidano ai dati raccolti da semi, satelliti, sensori e trattori per prendere decisioni migliori riguardo a cosa piantare, quando piantare, come assicurarsi la freschezza dei prodotti e come adattar-

si ai cambiamenti climatici. = Progettazione di edifici con una più alta efficienza energetica: negli Emirati Arabi Uniti vengono usati nuovi strumenti per raccogliere dati e progettare il primo edificio al mondo a energia positiva, ossia che produce più energia di quanta ne consumi. Se questo progetto dovesse avere successo, potrebbe essere diffuso in tutto il mondo e incidere positivamente sulle emissioni mondiali di anidride carbonica. = Miglioramento dell’aviazione: i dati vengono usati anche per migliorare le prestazioni degli aerei, per evitare eventuali turbolenze, aumentare i livelli di sicurezza e identificare eventuali problemi al motore. Tutto questo può avvenire in tempi molto più rapidi rispetto alle normali procedure,anche duemila volte più velocemente rispetto al passato.

La principale organizzazione nel settore dei software BSA | The Software Alliance è la principale organizzazione del settore software. Rappresenta nei confronti dei governi e del marketplace internazionale le principali aziende a livello mondiale, che investono ogni anno miliardi di dollari per creare soluzioni volte a potenziare lo sviluppo economico e a migliorare la vita quotidiana di tutti. Attraverso la sede di Washington e i comitati attivi in oltre sessanta nazioni, BSA sperimenta programmi volti al rispetto della legalità nel campo del software, sostiene politiche pubbliche che favoriscono l’innovazione tecnologica e lo sviluppo del mondo digitale. ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015



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World business Forum Milano

“Story Makers” diversi per creare persone migliori, aziende migliori e un mondo migliore La seconda giornata dell’evento organizzato da WOBI al MiCo è giunta a conclusione, ma questo non vale per i messaggi che ha offerto alla vasta platea di manager e dirigenti presente al forum. Perché l’ispirazione deve riuscire a tramutarsi, fin da oggi, in azioni di cambiamento, senza la paura di fallire o di “volare troppo in alto” di Francesco Lattanzio, Valentina Lunardi e Ottavia Quartieri

Being a better mirror nella foto un momento dello speech di francesca fedeli con protagonista la sfida affrontata contro la malattia del figlio mario. un racconto che ha interessato in modo particolare la platea del world business forum

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Superare i limiti di ciò che è conosciuto, consueto, usuale per intraprendere progetti, business o scelte di vita straordinari e coraggiosi. Ma anche capire la profonda necessità della narrazione, del connettersi alle persone e prepararsi all’immaginabile. Sono stati molteplici i messaggi, così come i volti, di chi nella due giorni del World Business Forum di Milano sono stati protagonisti sul palco del MiCo, davanti a una vasta platea di manager, dirigenti, esperti e giornalisti. Una declinazione in 14 atti, tanti quanti gli speaker presenti, di un racconto che sotto il titolo “I am a Story Maker” ha avuto l’obiettivo di mostrare, a ogni individuo singolo e diverso seduto in sala, come esistano molteplici possibilità di costruire il futuro, ma tutte siano accomunate dal fatto che sia indispensabile abbracciare un nuovo stile di vita. Una nuova visione di sé, degli altri e del mondo che implica alcuni fattori che si sono riflessi nelle parole ispirazionali di ogni Story Maker: connessione, perché l’innovazione e la narrazione vivono solo in un sistema di relazione con gli altri; creatività, strumento senza il quale spostare i limiti del conosciuto e innovare non è possibile; coraggio, nello sfidare le regole costituite per essere leader del cambiamento e di nuove battaglie; fallimento, forse il messaggio più importante per il mondo del business, senza il quale per nessuno degli speaker del WBF è davvero possibile arrivare al successo. Messaggi che, oltre la conclusione, ieri, dell’evento, nell’intenzione di WOBI, organizzatore del World Business Forum, servono a costruire persone migliori, aziende migliori e un mondo migliore, che continueremo a raccontarvi in queste pagine anche nel numero di domani. ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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Ziauddin Yousafzai, il custode dell’educazione Ziauddin Yousafzai è un educatore e uno dei più importanti attivisti per la parità di genere nell’istruzione. Yousafzai è forse stato uno degli story maker più “puri” del World Business Forum, nel senso che la sua missione di affermare il diritto allo studio delle ragazze, che intraprende con la figlia Malala (Premio Nobel per la Pace 2014), per lui significa dare alle donne l’unico strumento per affermare la propria storia e far sentire la propria voce nella società. Nato nella Swat Valley, in Pakistan, la sua famiglia è sempre stata sospesa tra sistemi di vita tradizionali e amore per l’educazione: «Per me è stato particolare che i miei genitori volessero che avessimo un’educazione, ma che alle mie sorelle non fosse permesso di andare a scuola. Eppure mia madre parlava sempre di come l’istruzione avesse permesso di avere successo a questo o quell’altro conoscente. E l’educazione per me ha significato riscoprire me stesso, far diventare i miei difetti dei punti di forza». Crescendo, Yousafzai ha iniziato ad approfondire questa sua percezione di come la società in cui viveva fosse caratterizzata da un’insostenibile discriminazione, di come a metà della popolazione del suo paese fosse precluso un qualcosa di fondamentale. Un

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pensiero che anni dopo si è dovuto scontrare con una nuova forza antagonista: «Ho dato a Malala questo nome [che ha raccontato provenire da una leggendaria eroina afgana ndr.] non sapendo che avrebbe avuto una vita complessa. Quando è nata mia figlia, la Swat Valley era un luogo tranquillo, ma poi arrivarono i talebani e cambiò tutto. Più di 400 scuole furono bombardate, avvennero uccisioni pubbliche e alle bambine fu proibito di studiare. Le nostre opzioni erano sopravvivere stando in silenzio, oppure parlare rischiando la nostra vita. Io scelsi quest’ultima via e Malala, quando aveva circa dieci anni, ispirata dalle mie scelte, decise di scrivere su un blog della BBC cosa stava succedendo nella sua valle e nella sua vita. Entrambi parlammo in tutti i forum e con tutti i media possibili, perché sono convinto che quando anche i diritti di base sono violati, raccontare una storia fa di noi dei nuovi story maker, esprimendo la nostra vita come messaggio e azione per il nostro paese». Yousafzai ha ricordato, poi, nel suo racconto ricco, denso di messaggi e ricordi, come Malala abbia pagato un alto prezzo per aver cercato di esprimere il proprio amore per l’educazione: nel 2012, stesso anno in cui in aperta sfida pacifica ai talebani fu fondato il Malala Fund, sua figlia sopravvisse a un attentato

I diversi volti degli “Story maker” nel corso dell’edizione 2015 di world business forum si sono alternati l’attivista, ziauddin yousafzai; l’erede di jacques costeau, il nipote fabien; l’imprenditore avventuriero, richard branson; la “sopravvissuta” a “the impossible”, marìa Belòn

che la porterà poi a riabilitarsi in Gran Bretagna. Ma Malala e suo padre non si sono fermati allora né oggi: «Quando mia figlia è nata mio cugino ha portato un albero famigliare e c’erano solo nomi maschili; ma io ho aggiunto il nome di mia figlia, ho iniziato a sfidare apertamente anche in casa le tradizioni del mio paese. Non si possono fare compromessi se si vuole creare una vera, grande storia. Grazie all’attivismo di Malala ora mio cugino ha cambiato le sue idee e oggi inserisce anche i nomi femminili nella genealogia di famiglia - ha ricordato infine Yousafzai, aggiungendo -: Quando si parla nel business di discriminazione femminile, solitamente si concentra lo sguardo sull’Occidente, ma non si deve dimenticare il resto del mondo. E ogni anno che vi incontrate qui a questo evento, dovreste giudicare quanti leader femminili avete aggiunto al vostro forum. E se il numero diminuisce, dovreste mettere in dubbio il vostro operato».

Fabien Cousteau, raccontare il mondo raccontando se stessi Fabien è un nipote d’arte. Tante volte essere discendenti di un’icona può dare una spinta in più, un riconoscimento dovuto al nome. Potrebbe essere un autogol se lo spirito di ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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emulazione non è accompagnato a doti adeguate al paragone. Jacques Cousteau è stato sinonimo di “oceano” per generazioni, detentore di record e imprese avanguardistiche e protagonista attivo di azioni governative per la protezione dell’ambiente. Ma crescere a contatto con un “eroe” può anche essere fonte di stimoli e conoscenza approfondita fin dai primi giorni di vita. È lo spirito del discendente a fare la differenza. Suo nipote, Fabien Cousteau, ha dimostrato di avere lo spirito adatto. «Sono cresciuto in un ambiente strano. Da quando ero piccolo ho sempre vissuto a stretto contatto con l’acqua, la sua flora e la sua fauna. Questo mi ha permesso di vedere il mondo da un punto di vista opposto a quello della maggioranza. Pensando alla terra, la prima immagine che appare in mente è il globo visto dallo spazio. È azzurro, perché circa il 70% della sua superficie è occupata dall’acqua, ma dei suoi mari e dei suoi oceani è stato esplorato meno del 5%. Sono un Cousteau di terza generazione, con la mia famiglia ho visitato, già da piccolo, il Rio delle Amazzoni, ho incontrato gli squali nell’oceano e ho imparato a fare freediving. Ma la lezione più importante è stata: “Cerca sempre di andare sotto la superficie”, e così la mia visione del mondo parte dal fondale, non dallo spazio» racconta Cousteau. L’avventura mediatica di Cousteau è iniziata da una considerazione. Gli attacchi degli squali hanno grande risonanza. Dettata dalla paura. «Ho pensato, voglio riabilitare l’immagine di queste creature demonizzate! Invece di spaventare le persone volevo provare a mostrare quale fosse la vita di uno squalo. La sua mostruosità nasce nella testa delle persone, è psicologica. Da qui è nato “Shark: the mind of a demon”, un documentario sugli squali, ma che alla fine parla degli uomini», continua. Il risultato è stato vincente. Per la prima volta in 30 anni, un documentario sull’oceano è stato trasmesso sui principali canali tv, spostando l’attenzione sui problemi di questo particolare ecosistema. Tema, quest’ultimo, molto caro a Cousteau. Nella Mission 31, il suo amore per l’oceano ha abbracciato la ricerca scientifica, portandolo ad abitare per trentuno giorni nel centro di ricerca subaqueo Aquarius Reef Base, in Florida. Una vera e propria impresa, filmata da una crew, che ha superato quella del nonno, battendo di 24 ore il primato detenuto proprio dal suo avo. Inoltre, «per raccogliere i dati registrati in quel periodo sott’acqua, gli operatori con base in superficie ci avrebbero impiegato due anni». L’acqua è parte di lui, attraverso i documentari non ha fat-

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to altro che raccontarsi. Un’immersione nella sua vita, uno storytelliing personale ma che apre gli occhi sui problemi dell’ambiente. Del suo ambiente. «Le persone proteggono quello che amano, amano quello che capiscono e capiscono quello che imparano» diceva l’illustre nonno. Per impararlo, però, bisogna che qualcuno glielo racconti.

Alessandro Baricco: la storia di un brand è l’insieme di storie che lo compongono Storytelling, storytelling e ancora storytelling. Una parola usata e abusata, tanto che ormai ha quasi perso di senso. Alessandro Baricco, saggiamente, ha provato a inserirla dentro limiti semantici. Teoria, supportata da un esempio, ricalcando l’approccio logico tipico di Platone. «Sfila via i fatti dalla realtà, ciò che resta è storytelling» dice, consapevole che alcuni casi limite metterebbero in difficoltà questa definizione. Ma tant’è. «I fatti e lo storytelling sono come due sostanze chimiche che formano la realtà. La storia non informa la materia, è irreale, ma è necessaria a identificarla come realtà. Prendiamo come esempio la moneta: di base, non è altro che un metallo prezioso di un certo peso e forma, ma per definirsi tale deve avere un simbolo stampato sopra. Quello è lo storytelling. Quando Alessandro Magno si convinse a vendicare gli attacchi e le razzie che la Grecia e Atene subirono dai persiani, decise di creare delle monete per diffondere il messaggio in tutto il suo impero. Aveva bisogno della flotta ateniese, e così il conio prodotto per l’occasione rappresentava un invito a sposare la causa diretto proprio al popolo della città. Su una faccia Atena, dea della guerra, sull’altra Nike, dea della vittoria, che stringeva in mano il simbolo navale sotto la scritta Alexander. Un messaggio chiaro che trasformava un dischetto di metallo in un messaggio: “Vincerò i persiani con le vostre navi”». Continua Baricco: «Sia chiaro, però, lo storytelling non equivale alla narrazione. Anzi, il primo storytelling è quello che non c’è. Non è necessario esplicitare tutto, scrivere un libro o raccontare i dettagli. Nella homepage di Google ci saranno al massimo venti parole, ma gronda di storytelling. Basta un tratto, un’immagine, uno spazio nel posto giusto per comunicare il messaggio. Va detto, però, lo storytelling è un gioco per chi lo sa fare» . Il segreto, allora, sta nell’equilibrio con i fatti, nel gioco tra materiale e immateriale, tra convincere ed emozionare, tra sapere e immaginare. Queste sono alcune armi comunicative a disposizione delle aziende ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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che, sempre in maggior numero, si avvicinano a quest’arte. «Non bisogna prendere una parte, ne cercare per forza un equilibrio perfetto tra le due fazioni. L’importante è la coerenza, seguire la propria linea e la propria storia. Ma ancora più importante è capire che l’azienda non deve comunicare la storia della proprietà, ma l’in l’insieme di storie che si incrociano nella sua pancia. Immaginiamola così: la proprietà è il padre, la dirigenza è la madre, e dipendenti e clienti i due figli. L’agenzia incaricata dello storytelling non deve essere il ghostwriter del padre, ma il regista di una sitcom in cui tutta la famiglia è protagonista. La storia di un brand è l’insieme di storie che lo compongono» conclude Baricco.

Tecnologia, collaborazione e condivisione: così Mario è tornato a sorridere Un appuntamento di respiro e profilo internazionale come il World Business Forum non poteva fuggire dalla responsabilità di trattare temi sociali di stretta attualità che coniugano le esperienze personali con le più nuove tecnologie, favorendo così sia le ricerche in specifici settori sia l’adozione di un pensiero originale e innovativo. E questo è esattamente ciò che ha cercato di stimolare la kermesse milanese. Proprio in tale contesto, si inserisce l’intervento di Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo, coraggiosi genitori che non si sono arresi di fronte alla diagnosi di un ictus perinatale che ha colpito il loro piccolo Mario a soli dieci giorni dalla nascita e, con tenacia e forza di volontà, sono riusciti a trovare una strada originale e vincente per aiutarlo a crescere nel migliore modo possibile. Nel 2011 Francesca, dopo essere passata tra pratiche d’adozione fallite, aborti e un grave incidente in moto, finalmente è diventata mamma di Mario, «Un bambino che una serie di indicatori dicevano essere normale, ma a pochi giorni dal parto un problema respiratorio lo ha portato in sala operatoria. È stato uno stroke, un ictus perinatale che lo ha reso incapace di controllare la parte sinistra del suo corpo». Si tratta di una malattia che difficilmente viene associata a un bambino, «Prima anche io la associavo solo a mio nonno», ha sdrammatizzato la madre, ma che in realtà colpisce due o tre bambini su mille, rappresentando la principale causa di disabilità dei bambini. Purtroppo in pochi ne parlano e questo, a posteriori, è stato un fattore che ha spinto i genitori a voler andare a fondo a questa malattia. «Non riuscivamo a credere che l’unica cosa che volevamo tanto era venuta rotta e

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cercavamo disperatamente di aggiustarla». Da queste parole, che trasudano la disperazione di un padre che sente di aver fallito, Roberto ha capito che Mario, suo figlio, non era un oggetto né tantomeno poteva essere l’espressione di un fallimento di coppia, ma che in gioco c’era la vita di un essere umano e «Nessuno sa, alla fine, come i bambini potranno crescere e sviluppare le proprie capacità». Superato un iniziale - e comprensibile - disorientamento, si è verificata una vera e propria svolta poiché i due genitori hanno intrapreso, coraggiosamente, una nuova strada per offrire al proprio figlio un futuro, pur non avendo alcuna certezza di avere successo. Capendo che le statistiche ti mostrano solamente quello che non puoi fare e contemporaneamen-

Storyteller e visionari nella foto in alto un momento dell’intervento dello scrittore alessandro baricco. mentre qui sopra si riconsoce seth godin, che ha ispirato i leader di oggi a non temere di “volare più in alto”

te rifiutando categoricamente un tale approccio alla risoluzione dei problemi, insieme hanno cercato nuove ispirazioni, nuovi input per se stessi e per Mario. Ed è così che ha avuto inizio un progetto sperimentale, basato sull’attivazione dei neuroni specchio e, pur applicando queste terapie in modo meccanico e del tutto personale, hanno iniziato a ottenere i primi, insperati risultati. «Motivati dal sorriso di Mario, abbiamo continuato a studiare, con sacrifici e dedizione che solo l’amore per un figlio può far emergere», hanno commentato dal palco, precisando anche come ci siano state alcune persone di fondamentale importanza in questo percorso. Come il professor Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato di fama mondiale che ha scoperto i neuroni specchio e, per questo, insignito lo scorso anno del Brain Prize, al quale Francesca e Roberto hanno fatto notare, «Con una certa irriverenza», come l’empatia sia un fattore importante in queste dinamiche; oppure la scoperta di un particolare esperimento avviato in India, dove classi di bambini prive di insegnanti hanno mostrato un’attitudine all’apprendimento persino superiore al normale rapporto didattico maestri/ alunni. Esperienze e incontri che hanno convinto i genitori a far vivere a Mario una vita normale, facendolo inserire in mezzo agli altri. Lo studio e il contatto con diverse personalità come quelle sopracitate, ma anche con normali genitori che si ritrovano ad affrontare un simile problema, ha fatto nascere l’esigenza non solo di lavorare alle migliori soluzioni, ma anche di far conoscere e, soprattutto, condividere questo sapere con il maggior numero di persone possibili, al fine di migliorarsi tutti insieme. «Sentivamo il bisogno di condividere questa esperienza e per farlo abbiamo scelto un percorso diverso, ma preciso, basato sui concetti di motivazione e di swarm, dai quali ripartire per l’abilitazione di Mario». Ed è proprio partendo dal concetto di collettività e integrazione che Francesca e Roberto hanno dato vita alla piattaforma tecnologica “Mirrorable” che, facendo leva sull’empatia, riesce a mettere in contatto bambini con le stesse problematiche da qualsiasi parte del mondo. Viene così a crearsi un match il più possibile oggettivo tra “piccoli pazienti” grazie a un pattern di criteri e dati, oggettivi e condivisibili, che misurano proprio il grado di empatia tra bambini. E in questo scenario tecnologia, innovazione e medicina interagiscono tra loro in una modalità open, cercando di trovare soluzioni vincenti e costruttive sempre in maniera collaborativa. ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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Obiettivo superato in meno di 24 ore: 77 mila sterline, poi salite a 131mila. È stato un vero e proprio exploit per Bidtotrip la prima campagna di raccolta fondi sulla piattaforma inglese Seedrs.

Trentasei mesi per costruirlo, un miliardo di dollari per finanziarlo. Nella Dubai dei record con il grattacielo più alto del mondo, la mall più estesa, la più famosa pista di sci indoor e l’isola artificiale più fotografata -, nell’emirato che già di suo sembra un parco giochi, poteva mancare la Disneyland degli arabi? A colmare la lacuna, provvederanno quelli della 20th Century Fox. Che hanno bruciato la concorrenza proprio della Disney e senza risparmio stanno mettendo in piedi una Mecca della fiction. Ricostruiranno “Alien”, “Rio”, “L’era glaciale”...

Bidtotrip: raccolta fondi ha successo

Il parco più grande del mondo a Dubai

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Segretaria digitale risponde all’email Una segretaria digitale risponde alle email al posto dell’utente. Questa l’idea di Google: inserirà in Gmail un sistema di risposta intelligente che utilizza un algoritmo per analizzare il contenuto delle mail e scegliere tre su un massimo di 20 mila risposte e suggerirle all’utente. Ad esempio, se qualcuno è interessato a cosa vorrete fare questa estate, tra le risposte suggerite ci sarà “Ancora non lo so”, “Ci sto pensando” e frasi simili. La tecnologia alla base del sistema si chiama Rankbrain e funziona in maniera non dissimile dal motore di ricerca di Google.

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CORRIERE.IT

facebook

Teletrasporto? Fra dieci anni

ANSA.IT

Facebook si sta preparando a dare vita al “teletrasporto”. Da qui a dieci anni - ha spiegato il Chief technology officer della compagnia, Mike Schroepfer, in occasione del Dublin Web Summit.

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ricercatore impegnato all’università spagnola di navarra, a pamplona

Matteo Dedè

come si spostano gli oggetti

con gli ultrasuoni

La tecnologia in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante. Alcuni inventori stanno cercando di trarre degli spunti da grandi film del passato, in particolare da alcune pellicole che sono entrate a far parte della storia del cinema del nostro pianeta. Si sta cercando di riprodurre il raggio traente del leggendario film di fantascienza “Star Trek”. E si sta riuscendo nell’intento, con il raggio traente che diviene realtà, tanto da riuscire a spostare piccoli oggetti solo con l’utilizzo di onde sonore. Un risultato incredibile anche se gli oggetti che fino ad ora sono stati spostati grazie all’utilizzo dello strumento a onde sonore sono di minuscole dimensioni. La ricerca è stata svolta utilizzando anche l’aiuto economico dell’azienda Untrahaptics. Il raggio traente che riesce a spostare, al momento, solo piccoli oggetti è il punto d’inizio di un percorso che ha come scopo la possibilità di rendere utile l’invenzione nella medicina e, in particolare nella micro-chirurgia. Ad esempio, si sta pensando di utilizzare il raggio traente per fare in modo che un farmaco entri nel corpo umano evitando che si ricorra a un intervento chirurgico che provoca quasi sempre incisioni nel corpo del paziente. La ricerca, che apre la strada ad applicazioni in contesti anche differenti da quello primario nella medicina, è già stata pubblicata sul tabloid scientifico Nature. Dunque, il raggio traente potrebbe essere utilizzato anche in altri settori e non soltanto in campo medico. Si sta cercando di studiare se vi è la concreta possibilità di poter spostare con il raggio traente non solo oggetti di dimensioni ridotte, ma anche oggetti dal volume molto più grande. E’ stata comunque un’esperienza incredibile vedere per la prima volta un oggetto afferrato dal raggio traente. Già adesso oggetti di dimensioni inferiori al millimetro possono essere fatti levitare, spostati in su e in giù e ruotati nello spazio in modo controllato usando gli ultrasuoni. Questi ultimi sono onde sonore con frequenze più elevate di quelle udibili dell’orecchio umano.

SPAZIO A...

visioni dal mondo

11/13 dicembre - unicredit pavilion @ milano un appuntamento di alto profilo, dedicato interamente all’indagine e alla narrazione della contemporaneità

nel marketing e nella comunicazione ci potrebbero essere numerose applicazioni legate allo spostamento di oggetti grazie agli ultrasuoni. una nuova frontiera anche per l’advertising?

un momento della presentazione dell’iniziativa

Queste onde sonore possono essere usate in aria, acqua o anche in tessuti biologici per far levitare oggetti microscopici con grandi vantaggi in molte applicazioni tecnologiche: liquidi, sostanze di diversa natura e cellule, infatti, possono essere manipolati senza essere contaminati dal contatto. Finora la tecnologia della levitazione a ultrasuoni è stata caratterizzata da forti limitazioni, dovute principalmente al fatto che l’oggetto da manipolare doveva essere contenuto in un apposito alloggiamento, denominato trappola acustica, responsabile dell’emissione delle onde sonore. Ma è stato messo a punto un nuovo metodo per calcolare lo sfasamento di una successione di ultrasuoni che fa levitare piccoli oggetti sfruttando sorgenti acustiche schierate in modo lineare, non tutte intorno all’oggetto come invece avveniva in tecniche già sviluppate. In questo modo si riesce a ottenere una sorta di “ologramma acustico”, che permette di manipolare piccoli oggetti in modo agevole, come se fosse una mano invisibile. I test hanno dimostrato che il dispositivo può essere usato per muovere particelle di diametro inferiore a 1 millimetro, spostandole in linea retta o ruotandole.

La prima edizione del Festival Internazionale del Documentario “Visioni dal Mondo - Immagini dalla Realtà” si svolgerà a Milano, dall’11 al 13 dicembre, nell’innovativo UniCredit Pavilion, il nuovo spazio polifunzionale di UniCredit in Piazza Gae Aulenti 10, disegnato dall’architetto Michele De Lucchi e destinato a diventare il nuovo centro per la promozione della cultura e delle arti. Il Festival, organizzato da UniCredit Pavilion e dalla società di produzione Frankie Show Biz, sarà dedicato interamente all’indagine e alla narrazione della contemporaneità. Il Festival ha il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, la media partnership di Rai, RaiNews24 e RaiCultura, il sostegno di Rai Cinema e gode della collaborazione di Istituto Luce-Cinecittà. È stata inoltre definita la collaborazione con Doc/it, l’Associazione Documentaristi Italiani, e sono in corso ulteriori accordi di collaborazione e patrocini con importanti istituzioni pubbliche e private e associazioni di settore. Con la direzione artistica di Fabrizio Grosoli, l’evento intende valorizzare e promuovere diffusione, conoscenza e fruizione del cinema documentario italiano e internazionale, non solo come modello d’informazione, ma anche come narrazione, racconto originale e “Cinema della Realtà”. Il Festival sarà un’occasione per riflettere sul mondo contemporaneo attraverso lo sguardo originale che emerge da opere di approfondimento e arte cinematografica. E non solo. ANNO VI | #179 | GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015


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