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visioni / andrea lisi

La carta è viva, la carta è morta... viva la carta!

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ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015

Nel corso di un recente evento bolognese a cui ho partecipato, è stata riportata da uno dei relatori la notizia che, secondo un’indagine su fatturazione elettronica e dematerializzazione, (...)

i fatti del giorno

marketplace

company

media

Si è chiuso venerdì l’evento focalizzato su social e motori di ricerca

La creatività è curata da DDB Italia, Mediacom ne è la centrale media

I dati dei primi nove mesi del 2015 sorridono alla compagnia di tlc

L’azienda offrirà accesso a oltre 50 canali, e se ne aggiungeranno altri

SMX fa le valigie e riparte alla volta della Silicon Valley

Campagna declinata su stampa, radio e outdoor per eBay.it

La ricetta vincente di Wind si basa su chiarezza e semplicità

E ora Molotov.tv prepara...la nuova rivoluzione televisiva

scenario

Trend e inedite idee targati 2016

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coverstory

A lezione di “no” da Marco Balich

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IF! Italians Festival, una tre giorni di creatività da record Tutti i numeri e i commenti relativi alla seconda edizione del Festival della Creatività, un successo svoltosi nella cornice del Teatro Parenti di Milano

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i fatti del giorno

eventi

Dopo il successo di Milano, SMX fa le valigie e riparte subito alla volta della Silicon Valley Si è conclusa nel pomeriggio di venerdì scorso la tre giorni dedicata al digital marketing e il bilancio finale stilato è nettamente positivo: oltre mille i partecipanti che hanno seguito con interesse i workshop in programma; ma anche per il Bootcamp ottimo apprezzamento. Il prossimo appuntamento fissato per il 1° marzo a San Jose, in California di Ottavia Quartieri

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i è conclusa nel pomeriggio di venerdì scorso la tre giorni, tenutasi a Milano dall’11 al 13 novembre, presso l’Hotel Melià, interamente dedicata al digital marketing. Tra gli eventi internazionali di settore più attesi e importanti il Search and Social Media Marketing Expo (SMX), organizzato da Business International - Fiera Milano Media, in collaborazione con Third Door Media, il cui bilancio finale è nettamente positivo. Grande partecipazione e affluenza per i tre giorni di formazione e aggiornamento professionale, con oltre cinquanta tra i massimi esperti che sono intervenuti all’evento per parlare di digital marketing, confrontandosi su temi quali search marketing, social media, mobile, content marketing, visual storytelling, web analytics e customer experience. Grande interesse ha riscosso una delle novità

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di questa edizione 2015, il Bootcamp, laboratorio di formazione con cinque sessioni parallele su seo, social media, local & brand visibility, adwords e analitycs dedicato a studenti e neoassunti per fornire anche a meno esperti e princi-

pianti le basi essenziali per intraprendere o continuare con successo un percorso lavorativo in ambito digital. Ottimi risultati ha fatto segnare anche il workshop di Bruce Clay, brand riconosciuto tra i primi dieci a livello mondiale nel se-

arch engine optimization, guidato da Alessandro Agostini, managing director per l’Europa, anche questa altra novità ben riuscita. Dopo un primo momento di formazione, si è entrati nel vivo dell’evento con le due giornate il cui focus particolare è stato proprio sul digital marketing e, a distanza di qualche giorno, si può affermare che tutti i mille partecipanti abbiano accolto con estremo entusiasmo e interesse gli incontri del fitto programma. A partire dal keynote “The power of location” di Jeffrey K. Rohrs, ex Vice President di Salesforce, sull’importanza dei dati geolocalizzati nel generare engagement sui device mobili, seguito dall’intervento “Surviving Google’s mobile friendly drive”, di Johannes Muller, Webmaster Trends Analyst di Google, dedicato al mobile Seo. Il keynote di Maile Ohye, Senior Developer Programs Engineer di Google, relativo alle evoluzioni future della mobile experience e lo speech “Advanced winning strategies with Facebook Ads” di Andrea Lai, Sales Manager di Facebook, sul ruolo del social network come piattaforma a supporto del business delle aziende, sono altri degli importanti spunti di riflessione che hanno animato la manifestazione, anche sui canali social. Dopo aver concluso la tappa milanese, SMX fa le valigie, consapevole comunque di aver ottenuto un ottimo risultato, e riparte alla volta della Silicon Valley. Il Search and Social Media Marketing Expo è, quindi, atteso i prossimi 1, 2 e 3 marzo al McEnery Convention Centre di San Jose, in California, dove ancora una volta i professionisti del settore digital marketing potranno immergersi in oltre sessanta sessioni di approfondimento e confronto su temi di stretta attualità e interesse per il mercato. A stretto giro poi, il prossimo anno SMX invertirà la rotta in direzione, ancora una volta, dell’Europa, e più precisamente Monaco di Baviera. In Germania l’appuntamento è fissato per le giornate del 17 e 18 marzo, presso il Congress Center della città. Dunque, per tutti coloro che vogliono seguire da vicino la rotta del marketing digitale, la strada è segnata e le tappe già definite. Non ci si può sbagliare. ANNO VI | #186| LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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i fatti del giorno

Mercato

spot

Nuova strategia di UCI Cinemas: si alza il sipario su performance marketing Dopo aver lanciato una nuova app mobile per iOS, Android e Windows Phone, il leader italiano nel settore dell’entertainment si affida a zanox per la gestione di tutte le attività di affiliazione di Marianna Marcovich UCI Cinemas, leader in Italia tra le aziende che si occupano di gestione di cinema multiplex e megaplex, nel corso di quest’anno ha elaborato nuove strategie digitali per migliorare la user experience dell’acquisto online. È partita con il lancio della nuova applicazione per dispositivi iOS, Android e Windows Phone che consente di avere il biglietto digitale nell’apposita sezione ‘’My UCI ‘’ sempre a portata di mano per accedere direttamente nelle sale del circuito, saltando la coda. Grazie a questa innovazione, l’esperienza di acquisto digita-

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le UCI Cinemas è la “best in class” nel settore cinematografico in Italia. Con l’obiettivo di implementare un’attività di comunicazione finalizzata alla pro-

mozione del sito web, UCI Cinemas ha scelto di affidarsi a zanox, principale network di performance marketing in Europa, per debuttare nel mondo dell’affiliazione. Parte così una collaborazione a 360 gradi, omnicomprensiva di tutte le soluzioni, con l’obiettivo di incrementare sia la frequenza di acquisto dei biglietti che il numero degli utenti che acquistano i biglietti online. Partendo da una strategia basata totalmente su un modello commissionale a performance, zanox ha dapprima individuato tutte le attività fondamentali per il raggiungimento dei risultati desiderati e le ha schedulate in base alle tempistiche e alle esigenze del cliente. Oltre alla parte di implementazione tecnica sul sito di UCI Cinemas e a quella di tracciamento, l’intervento di zanox comprende diverse attività, dalle attività di retargeting, da una strategia sui siti di codici sconto al conversion booster fino alle attività su mobile e all’iscrizione alla newsletter, tramite dei contest. Ogni settimana, dunque, l’account dedicato studierà l’andamento delle campagne della catena per decidere le nuove strategie di ottimizzazione da implementare per motivare nuovi publisher, così da incrementare la base di publisher attiva sul programma di affiliazione, e per stimolare gli inserzionisti già attivi, per aumentare i volumi di vendita.

La campagna “Un’Italia che aiuta” sul Red Cross Carpet Lo scorso venerdì al RomaFictionFest c’è stata la presentazione della comunicazione istituzionale della Croce Rossa Italiana

Lo scorso venerdì il RomaFictionFest ha aperto le porte a una delle più grandi associazioni di volontariato del nostro Paese: la Croce Rossa Italiana. Al Cinema Adriano si è tenuta, infatti, la serata interamente dedicata alla presentazione della campagna di comunicazione istituzionale della CRI - Un’Italia che aiuta - che viaggerà, per ora, sul web con due video presentati in anteprima, prodotti da Filmmaster Productions con la regia di Federico Brugia. La sensazione di solitudine e di esclusione caratterizza il primo dei due video, “Aiuto”, che vuole simbolicamente rappresentare il disagio di chi vive forti difficoltà e si sente emarginato. Il secondo video, “Cristina”, pensato soprattutto per un pubblico giovane, ha come protagonista una ragazza che incarna valori positivi e umanitari. “Cristina” è il modello di un’Italia che aiuta, di quella parte

di comunità che decide di scendere in campo e con piccoli gesti proporre, man mano, un nuovo modello comportamentale di carità intesa come amore e responsabilità verso il prossimo. Il lancio in rete è stato curato dal Presidente del Consiglio in persona, Matteo Renzi con un tweet: “In Italia le richieste di aiuto sono ovunque, noi le ascoltiamo tutte. #UnItaliaCheAiuta”. La nona edizione dell’evento romano è stata fortemente voluta dalla Croce Rossa Italiana, partner per il sociale della rassegna che guarda all’aiuto umanitario, alla solidarietà, al sociale. L’aiuto è spesso associato a chi assiste e a chi è assistito, mentre per Croce Rossa Italiana rappresenta quotidianamente una forma di aiuto orizzontale, caratterizzata da sentimenti di mutuo soccorso e da azioni di aiuto reciproco: è questa la premessa della Campagna “Un’Italia che aiuta”. ANNO VI | #186| LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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i fatti del giorno televisione

Progetti

Rai Fiction presenta 9 produzioni animate Alla sezione Kids&Teens del RomaFictionFest, verranno presentati: Mia and Me, Zorro, Peanuts, Pimpa, Giulio Coniglio, Extreme Football, Bu-Buum e Oto and Music di Ottavia Quartieri Nella foto, secondo da sinistra, Domenico Colucci

Riconoscimenti

L’Europa premia i suoi migliori talenti digitali All’evento “Slush” di Helsinki, tra i più innovativi imprenditori digitali europei c’è anche Domenico Colucci I migliori imprenditori digitali europei sono stati premiati durante l’evento “Slush” di Helsinki e tra i vincitori di Europioneers, premio Europeo per l’imprenditoria digitale, compare proprio un giovane italiano, anzi, il più giovane imprenditore europeo premiato. Stiamo parlando di Domenico Colucci che è il fondatore di Nextome, il più innovativo sistema di posizionamento e navigazione che ha ricevuto il premio nella categoria “Young Web Entrepreneur of the Year”. Grazie al suo dispositivo Nextome, sarà finalmente possibile individuare la propria posizione in spazi chiusi e sapere dove siete in tempo reale. “Sono davvero entusiasta di aver ricevuto questo importante premio ed essere diventato il più giovane imprenditore europeo. Ringrazio la giuria europea per aver capito e creduto nel potenziale di Nextome, e voglio anche dire grazie ai miei colleghi per aver condiviso con me il raggiungimento di questo importante obiettivo”, ha commentato Colucci.

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Rai Fiction ha partecipato alla sezione Kids&Teens del RomaFictionFest, il festival internazionale dedicato alle opere prodotte per la tv, con nove nuove produzioni animate in onda prossimamente sulle proprie reti. Tra queste, il fantasy Mia and Me, primo riuscito esperimento di Rai Fiction nelle serie ibride. Arriva al RomaFictionFest anche l’eroe mascherato più famoso del mondo: Zorro, per la prima volta in computer grafica 3D, prima di sbarcare il prossimo anno su Rai Gulp. La grande novità di questa nuova coproduzione di Rai Fiction insieme alla tv pubblica francese, è che il protagonista avrà accanto a sé una ragazza intelligente e coraggiosa: Ines, la sua sorella gemella. Nel 65mo anniversario della nascita, approdano in tv Snoopy, Charlie Brown, Linus, Woodstock, Lucy e tutta la banda dei “Peanuts”. 104 episodi da 7 minuti basati sulle celebri strisce di Charles M. Schulz, che, nel classico disegno 2D, mantengono lo stile e lo spirito dei fumetti. Festeggia il compleanno con una serie - la quarta - anche la Pimpa, diretta dallo stesso autore che 40 anni fa l’ha creata: Francesco Tullio-Al-

tan. La cagnolina a pois rossi, accompagnata dall’inseparabile Armando, tornerà presto su Rai YoYo con 26 nuovi episodi da 5 minuti dal titolo “Pimpa Giramondo”. Partire dai libri è una scelta che Rai Fiction persegue con continuità, e un altro successo editoriale per l’infanzia diventa cartoons. Basato sui popolari libri di Nicoletta Costa, Giulio Coniglio è una serie animata per un pubblico prescolare che racconta le avventure di Giulio e dei suoi simpatici amici Topo Tommaso, Lumaca Laura e Oca Caterina. Una coproduzione Rai Fiction e Zodiak Active. Si ispira al capolavoro di Stevenson, invece, la nuova serie “L’isola del tesoro”, mentre torna anche la banda di ragazzini protagonista di quattro stagioni di “Street Football”, serie ispirata al romanzo di Stefano Benni “La Compagnia dei Celestini”, in una versione per la prima volta in CGI dal titolo “Extreme Football”. Un’altra serie è Bu-Buum, un road movie in animazione che ha per scenario il secondo conflitto mondiale, un viaggio alla ricerca dei genitori del piccolo sciuscià. Oto and Music è, infine, una serie che avvicina i più piccoli al mondo della musica grazie agli incontri con grandi musicisti e correnti musicali.

QMI, l’idea vincente per Airbnb diventa social e parte su Fb Nata come affissione outdoor, la comunicazione è stata trasformata in una campagna completamente social

QMI, la prima e più importante agenzia italiana leader nel mondo dell’entertainment marketing, ha recentemente firmato una campagna di pura creatività per Airbnb nella prestigiosa cornice del Lucca Comics&Games 2015. La piattaforma leader nel settore dell’hospitality, che mette in contatto chi desidera prenotare alloggi unici in tutto il mondo (34.000 città e 190 paesi) con chi ha uno spazio da mettere a disposizione, ha fatto in questo modo il suo ingresso al festival Lucca Comics grazie a un’idea del tutto originale che ha visto coinvolti i personaggi più amati di cinema, serie tv e fumetto. Nata inizialmente esclusivamente come affissione outdoor, visto il successo ottenuto durante il Lucca Comics and Games, la campagna è stata trasformata in una campagna social veicolata sul web attraverso i canali di Facebook e Twitter. Autori di questo successo sul lato advertising della piattaforma a stelle e strisce sono stati coloro che hanno contribuito direttamente all’ideazione e alla realizzazione del progetto. In particolare, stiamo parlando dei direttori creativi e copywriter Paolo Lentini e Simona Angioni, dell’art director Tino Finocchiaro, del community manager Alessandro Vaccaro, del account manager Simone Parravicini e, infine, di Lidia Dadà, la junior account. ANNO VI | #186| LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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i fatti del giorno riflessioni Uno dei cento pensatori più influenti al mondo

campagne Tlc Marketing

“Sai perché la Silicon Valley è il posto più innovatore del mondo? Perché condividiamo le conoscenze. A Milano o Roma, se vai a incontri di imprenditori nascondono le idee”

Con una speciale Card Cinema, il cliente avrà ingressi illimitati in formula 2 per uno solo acquistando prodotti selezionati

Scientific Vivek Wadhwa racconta a ovo la Oregon a Natale ti porta sua ricetta per un paese innovativo sempre al cinema performance Primo in Italia

E’ Amazon il sito che dà la miglior user experience

L’indagine, condotta su 20 mila persone, è la più ampia mai svolta sull’esperienza vissuta dai clienti in un ecommerce In un’indagine, condotta dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza, che ha coinvolto oltre 20.000 persone, Amazon.it è risultato il sito che offre la miglior esperienza cliente per i consumatori in Italia. La ricerca ha interessato numerose aziende e settori di attività, dalle catene fisiche di negozi alle banche fino alle compagnie aeree. “Siamo grati ai nostri clienti per aver posizionato Amazon al primo posto tra tutte le altre aziende in Italia”, ha dichiarato Francois Nuyts, Country Manager di Amazon Italia e Spagna. “I clienti possono contare sul fatto che continueremo a lavorare duramente affinché la loro esperienza raggiunga standard sempre più elevati”. E Amazon ha deciso di ringraziare i propri clienti a modo proprio: ha offerto 10 euro di sconto per tutti gli ordini su Amazon.it di almeno 50 euro per i prodotti venduti da Amazon, solo per la giornata di venerdì. Questo il ringraziamento al 94% degli intervistati che definito il servizio di Amazon ottimo.

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di Ottavia Quartieri

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ivek Wadhwa, vicepresidente per la ricerca della Singularity University e membro della facoltà di legge della Stanford University, è stato inserito nel 2012 dalla rivista Foreign Policy tra i 100 pensatori più influenti al mondo ed è stato riconosciuto dal prestigioso Time l’anno successivo come una delle 40 menti più influenti nel settore tecnologico. Wadhwa si racconta a OVO.com e parla della Silicon Valley, che definisce “il posto più innovatore del mondo” perché lì, a differenza di quanto accade in

altri paesi, gli imprenditori condividono idee, progetti, ma anche delusioni e fallimenti. “Sai perché la Silicon Valley è il posto più innovatore del mondo? - domanda retoricamente Wadhwa a OVO.com. Perché nella Silicon Valley condividiamo le conoscenze. Qui, a Milano o a Roma, se vai a incontri di imprenditori, gli imprenditori non si dicono ciò che stanno facendo”. E’ dunque una mancanza di condivisione, di integrazione e collaborazione tra uomini influenti che manca fuori dalla West Coast americana. “Se chiedi a qualcuno cosa sta facendo, si farà riservato, pen-

sando che tu voglia rubargli l’idea, diventerà sospettoso, perché stai facendo quella domanda. Se fai la stessa domanda nella Silicon Valley, senza nemmeno conoscere la persona, ti dirà tutto ciò che fa, ti dirà quante volte ha fallito, perché il fallimento può essere motivo di orgoglio”, ha continuato. Questa quindi, è solo l’ultima delle prestigiose interviste realizzate dal canale Think di OVO. Patch Adams, Dino Zoff, Yanis Varoufakis, Jean-Claude Trichet, Enrico Letta e molte altre personalità dall’altissimo calibro e autorevolezza internazionale.

partnership Tre giornate dedicate al gioco da seguire su Donna & Lifestyle

Blogo.it al fianco di G! come giocare 2015

Il primo editore nativo digitale in Italia racconta la manifestazione dedicata ai giocattoli e all’education che assegnerà il “Toy Award”

Blogo.it in qualità di primo editore nativo digitale in Italia e G! come Giocare, insieme per raccontare la manifestazione dedicata ai giocattoli, all’apprendimento e all’educazione nel

segno del gioco. Il canale Blogo “Donna & Lifestyle” seguirà gli eventi previsti durante le tre giornate dedicate al gioco e ai giocattoli, raccontando le novità di Natale delle aziende nazionali e

internazionali leader nel settore: spettacoli, attività, ospiti speciali, giochi da provare e sperimentare e, le votazioni per il Toy Award, il premio che proclama i giocattoli più belli dell’anno.

La campagna di Oregon Scientific, partita una settimana fa e valida fino al 24 dicembre, regala agli utenti che hanno acquistato uno dei prodotti selezionati una speciale Card Cinema che garantisce l’ingresso illimitato in formula 2 per uno. La campagna, comunicata sul sito www. oregonregalacinema.it e ideata da TLC Marketing, offre ai possessori della Card la possibilità di recarsi in tutti i cinema aderenti al network nazionale 2per1 Cine.Club sviluppato dall’agenzia. È in arrivo l’occasione perfetta per prepararsi alle feste acquistando con anticipo i regali più belli e allo stesso tempo ricevendo voi stessi un regalo per Natale da parte di Oregon Scientific. La scelta dei prodotti in promozione è molto ampia: dalle stazioni PROJI, dal designe moderno e accattivante, pensate per il benessere del cliente, ai toni accessi della linea di orologi di PRYSMA, create appositamente per andare ai gusti di qualsiasi cliente, anche i più esigenti. ANNO VI | #186| LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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MARKET PLACE

I bambini protagonisti della campagna stampa per l’annuncio

Debutto storico per l’italiana F.I.L.A. sul segmento STAR di Borsa Italiana Un claim di poche parole, che narra una storia: “Dal 1920 accompagniamo le vostre azioni. Da oggi, potete avere le nostre” di Vera Modesto

“Dal 1920 accompagniamo le vostre azioni. Da oggi potete avere le nostre”: questo il claim della campagna stampa che ha avuto il compito di annunciare il debutto di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini sul Mercato Telematico Azionario, segmento STAR, di Borsa Italiana, ufficializzato a Piazza Affari con il rituale suono della famosa campanella. «La quotazione di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini sul segmento STAR, riservato ai titoli delle aziende italiane d’eccellenza, rappresenta un momento storico, da celebrare e condividere. Un’occasione unica per mettere in prima linea l’azienda, insieme ai suoi noti Love Brand Giotto, Giotto Be-Bé, Tratto, Das, Pongo, Didò, Lyra e Maimeri. E invitare i nostri consumatori a diventare anche nostri azionisti» ha commentato Piero Frova, Direttore Marketing del Gruppo. La creatività dell’operazione di sostegno all’operazione, coerentemente con i prodotti e lo stile aziendali, pone, dunque, al centro i bambini, ovvero coloro che F.I.L.A. considera da sempre i suoi “primi azionisti”, sia in Italia sia nei numerosi Paesi del mondo dove il gruppo sta progressivamente rafforzando la propria presenza. Del resto, sono almeno tre le generazioni di italiani che hanno imparato a colorare, disegnare, scrivere, modellare con i colori, le penne e le plastiline prodotti da F.I.L.A. che oggi consentono all’azienda di esprimere una quota a valore del 57,6 per cento sul mercato italiano dei prodotti per colorare - secondo la ricerca svolta dall’istituto GFK su Retail and Technology per

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quanto riguarda l’anno terminante a settembre 2015 - e di continuare ad accrescere la propria posizione sui mercati mondiali a più alto potenziale. La campagna, declinata in quattro soggetti a rotazione e firmata dall’agenzia KI Comunicazione con la direzione creativa di Pietro Bona e la fotografia di Raffaele Passoni, è pianificata con la collaborazione di Flag Media sui principali quotidiani nazionali, per un totale di 37 annunci programmati in un arco temporale di due settimane. Il gruppo F.I.L.A. è attivo attualmenter con undici stabilimenti produttivi e diciannove filiali nel mondo e sta impiegando circa cinquemila persone. ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015



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On air la nuova operazione pubblicitaria dell’azienda, che guarda a Natale

Il claim della campagna: “Per te, per me, Pernigotti” Artefice dell’iniziativa è l’agenzia Lorenzo Marini Group, mentre le attività di planning sono curate da Omd

di Cecilia Bianchi

Pernigotti lancia la nuova campagna televisiva “Per te, per me, Pernigotti”. On air da ieri per rilanciare il brand in occasione delle prossime festività, lo spot è affiancato da un’attività di comunicazione integrata che si declinerà online sui social media e con azioni di promo pubblicità sul territorio nazionale. Artefice della campagna è l’agenzia Lorenzo Marini Group che nell’individuazione del claim mira a promuovere la gamma di prodotti dell’azienda (praline, tavolette, snack e la nuova crema spalmabile), articolata nelle due varianti Gianduia classico

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e Gianduia nero, caratterizzate dai colori oro e nero. La storica marca di cioccolato Pernigotti 1860 continua, così, un percorso di rinnovamento iniziato un anno e mezzo fa, passando dal focus sulla qualità dei suoi prodotti e ricette al nuovo packaging, da un immagine modernizzata fino ad arrivare a una nuova percezione del marchio. Con la nuova campagna, il marchio vuole consolidare e rafforzare l’awareness raggiunta, visualizzando nel primo soggetto l’intera gamma delle praline e ponendo in evidenza il marchio con il suo payoff (cioccolato factory). Il concetto di comunicazione individuato da Lorenzo Marini Group è sem-

plice, immediato, moderno, coinvolgente e di facile memorabilità: un tormentone in grado di essere declinato sui target e sulle varie occasioni di consumo con una struttura narrativa da 30 secondi, in cui viene focalizzato il benefit per ogni target rappresentato. Grazie anche a un forte uso della post-produzione, lo spot mostra a rotazione sullo schermo, diviso in tre sezioni verticali come fosse una slot machine, personaggi, prodotti e le scritte “Per te, per me, Pernigotti”. La pianificazione, a cura di Omd, prevede un primo flight di campagna pubblicitaria sulle reti Mediaset, Sky e Discovery on air da ieri per due settimane; la campagna verrà integrata dalla presenza sul territorio di impianti di affissione e di promozione presso alcuni punti vendita con dei corner Choco Design in cui alcune food stylist offriranno il prodotto ai consumatori. Inoltre, lo spot sarà on air sugli schermi del circuito The Space a Milano per due settimane dal 19 novembre al 9 dicembre. Per il prossimo anno sono previsti altri flight che utilizzeranno esterna, stampa e web, a cura di Sottomarini, la web factory del gruppo guidato da Lorenzo Marini.

ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015

Ottimizza le campagne advertising su Facebook, Twitter & Instagram

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EFFETTO CINEMA

C ’ È UNA RE T E C HE SI C O N FE RMA L’O T TAVA IN P R IM E T IM E C O N P I Ù D I 3 . 5 0 0 F I L M A L L’ A N N O O LT R E A C I C L I M A R ATO N E , R U B R I C H E E A P P R O F O N D I M E N T I . PIANIFICANDO SU IRIS R A G G I U N G E R A I O G N I G I O R N O T U T T I G L I A P PA S S I O N AT I DELLE EMOZIONI DEL GRANDE SCHERMO.


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MARKET PLACE

Creatività realizzate da Ddb Italia su concept internazionale; media buying eseguito da Mediacom

Quelle piccole, grandi conquiste firmate eBay

La campagna è declinata su magazine, quotidiani, radio e out of home

di Nicolò Franceschi

Nuovo capitolo nella comunicazione di eBay.it, uno dei marketplace più grandi al mondo, che presenta #PiccoleGrandiConquiste, campagna natalizia cross mediale che coinvolge la radio e, per la prima volta, anche la carta stampata e le affissioni, a Roma e Milano. La campagna ha debuttato venerdì scorso sui magazine settimanali si rafforza con il lancio in radio, da ieri, e si completa con la presenza, da oggi, sui maggiori quotidiani nazionali e con le affissioni. I soggetti della campagna sono molto trasversali e comprendono dalle famiglie ai single, dai poco più che teenager ai nonni. Dunque, eBay ha deciso di parlare al cuore di tutti coloro che vogliono trovare un regalo di Natale diverso dal solito: non solo prodotti nuovi, ma anche vintage e artigianali. «Non sono solo i grandi eventi nella vita che ci rendono felici. Ogni piccola vittoria aggiunge emozione e una scintilla alla routine quotidiana, commenta Giulio Ravizza, Responsabile Marketing di eBay in Italia,

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che continua: “Su eBay oltre 26 mila venditori professionali italiani offrono più di 50 milioni di prodotti nuovi, vintage o artigianali, per rendere possibile a ciascuno #PiccoleGrandiConquiste. eBay rappresenta un luogo d’incontro tra domanda e offerta davvero unico, offrendo un sostegno concreto anche al business delle piccole e medie aziende nazionali che operano in uno scenario economico non sempre favorevole». La comunicazione advertising si fonde perfettamente con la nuova sezione dedicata al Natale, online dai primi giorni di novembre. Una galleria di proposte dedicate a lui, a lei e ai più piccoli e suddivise in cinque categorie principali: arredamento, articoli tecnologici, abbigliamento, giocattoli e gastronomia. Dal bizzarro gadget hi-tech per sorprendere al bijoux che farà brillare l’outfit delle sere natalizie, fino al giocattolo primo della lista nella lettera a Babbo Natale e che non si trova da nessuna parte. La creatività si deve all’agenzia DDB Italia su concept internazionale, mentre le attività di media buying sono state eseguite da Mediacom. ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


IL GRANDE CINEMA VI STA ASPETTANDO... NON PERDETE L’APPUNTAMENTO CON I FILM IN USCITA NELLE PROSSIME SETTIMANE!

BY THE SEA

PAN: VIAGGIO SULL’ISOLA CHE NON C’E’ 3D

GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI

PREMONITION

IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI

DAL 12 NOVEMBRE AL CINEMA

DAL 12 NOVEMBRE AL CINEMA

DAL 12 NOVEMBRE AL CINEMA

DAL 12 NOVEMBRE AL CINEMA

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HUNGER GAMES - PARTE 2 DAL 19 NOVEMBRE AL CINEMA GUARDA IL TRAILER

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MR. HOLMES E IL MISTERO DEL CASO IRRISOLTO DAL 19 NOVEMBRE AL CINEMA GUARDA IL TRAILER

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LORO CHI?

UN MOMENTO DI FOLLIA

IN FONDO AL BOSCO

DAL 19 NOVEMBRE AL CINEMA

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COVER STORY

Tutti i numeri della seconda edizione del Festival della Creatività al Teatro Franco Parenti di Milano

IF! Italians Festival, è stata una tre giorni da record

Oltre sessanta eventi tra talk, tavole rotonde, live performance musicali e artistiche, seminari e workshop formativi, più di cento professionisti italiani e internazionali provenienti da Sud Africa, Brasile, Argentina, Stati Uniti, India, Gran Bretagna, Belgio, Spagna e Germania, oltre cinquanta partner tra grandi aziende, case di produzione, scuole di formazione, media e editori della comunicazione

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COVER STORY

Daniele Bologna

Oltre sessanta eventi tra talk, tavole rotonde, live performance musicali e artistiche, seminari e workshop formativi, più di cento professionisti italiani e internazionali provenienti da Sud Africa, Brasile, Argentina, Stati Uniti, India, Gran Bretagna, Belgio, Spagna e Germania, oltre cinquanta partner tra grandi aziende, case di produzione, scuole di formazione, media e editori della comunicazione. E’ stata un vero successo la seconda edizione del Festival della Creatività, IF! Italians Festival, promosso e organizzato da ADCI e AssoCom, in stretta partnership con Google, all’interno del Teatro Franco Parenti di Milano. Dalla serata di apertura, giovedì 5 novembre, fino a sabato 7 novembre, sono state oltre 4.700 le presenze complessive (il 20 per cento in più rispetto al 2014), di cui 3.300 utenti unici del Festival (+40 per cento rispetto al 2014). Oltre 5.000 gli utenti che hanno seguito l’evento in live streaming sul canale YouTube di IF!, su Repubblica.it e sulle diverse piattaforme messe a disposizione dai media partner grazie alla partnership tecnica con Kaizeen.

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daniele bossari intervista malika ayane

Protagonisti al Festival Main Partner: Google;

Institutional Partner: Comune di Milano; Content Partners: ABC Production, CheBanca!, Clear Channel, DigitasLBi, DoubleClick, Filmmaster Productions, FOX International Channels Italy, Getty Images, Heineken, Indiana Production, Moleskine, Poste Italiane, Radio Italia, the BigMama; Cultural Partners: Berlin School of Creative Leadership, Human Highway, IED Istituto Europeo di Design, Osservatorio Branded Entertainment, OFFF Barcelona, Scuola Holden, Teatro Franco Parenti; Entertainment Partner: Elita Technical Partners: Acqua Panna/S.Pellegrino, Egea, Imecon, Kaizeen, Nescafé Dolce Gusto, NH Hotel Group, Sopa Design, STS Communication, We Are Social. Funziona la formazione Un grande successo anche per l’area formativa di IF! Italians Festival, curata quest’anno da OFFF Barcelona, Scuola Holden, Filmmaster Productions e We Are Social, che ha registrato il sold out a due giorni dall’apertura. Undici i partecipanti della Master-

class d’eccellenza proposta per la prima volta in Italia e in esclusiva per il Festival della Creatività dalla Berlin School of Creative Leadership. Dati che confermano la crescita di un progetto nato nel 2014, che anche quest’anno ha offerto al pubblico del Teatro Franco Parenti di Milano un programma di altissimo

livello con la partecipazione di ospiti italiani di fama mondiale come l’architetto e designer Paola Antonelli (MoMA), il produttore Marco Balich (Balich Worldwide Shows), e il fotografo Oliviero Toscani; ma anche autori di format di successo amati dal grande pubblico come la Gialappa’s Band, la cantante Ma-

lika Ayane, i Rockin’1000 e lo scrittore Francesco Carofiglio; e ancora, professionisti e talenti internazionali come Conn Bertish (Cancer Dojo), Giovanni Perosino (Audi), Héctor Ayuso (OFFF Barcelona), Andy Sandoz (D&AD Festival), Keith Nilsen (Clear Channel International), Jacqueline Bourke (Getty Images), Andrea Crociani (Airbnb), Maria Sebregondi (Moleskine), Patricia Weiss (BMCA Brazil), Paul Azaceta (co-creatore della serie a fumetti Outcast), Shekhar Kapur (regista candidato all’Oscar), Ferdinando Arnò (Quiet, please!), Lorenzo De Rita (The Soon Institute) e affermati direttori creativi internazionali come Chris Clarke (DigitasLBi), Pieter Claeys (Happiness Anywhere), Fernando Bellotti (Leo Burnett Argentina) e Beto Fernandez (BBH London).

Contributo cruciale Cruciale il contributo di Google, main partner dell’evento che, oltre a coinvolgere speaker d’eccezione dagli Stati Uniti, quali Lars Bastholm, Chief Creative Officer di The ZOO, e Jake Roper, il popolare creator di YouTube, ha permesso ai professionisti della comunicazione di allargare lo sguardo al futuro, immaginando i migliori scenari per le agenzie nella digital economy, grazie ai workshop curati dai propri esperti e dedicati al mondo delle piattaforme. La giornata conclusiva di IF! Italians Festival ha inoltre ospitato la premiazione degli ADCI Awards 2015, i premi annuali dell’Art Directors Club Italiano, alla migliore creatività italiana. Ad aggiudicarsi, in ex aequo, il Grand Prix sono state le campagne “Ceres Facebook Postin Plan”, fir-

mata dall’agenzia BCube per Ceres, e “Papà”, realizzata da Ogilvy & Mather per Wind. Nel corso dello show di premiazione sono stati consegnati 19 ori, oltre al premio “7 Days Brief ”, promosso da Google, e il premio “Best Use of YouTube”. Sempre l’ADCI, nel pomeriggio di sabato 7, ha consegnato il premio “Hall of Fame” a uno dei grandi protagonisti dell’edizione 2015 di IF! Italians Festival: il designer e architetto Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design e Direttore Ricerca e Sviluppo del MoMA di New York. Intanto, con cadenza settimanale, sul canale YouTube del Festival vengono pubblicati i video integrali degli ospiti italiani e internazionali che sono saliti sul palco principale (Sala Grande) del Teatro Franco Parenti. Primo con-

a sinistra, francesco carofiglio; in questa foto, chris clark; a destra, jake roper

da sinistra, ferdinando arni, vincenzo celli e vicky gitto

ginevra capece

hector ayuso

ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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COVER STORY jamshid alamuti, in un momento formativo durante if! festival

karim bartoletti e, a destra, shekhar kapur

tributo video: l’inspirational talk di Marco Balich dal titolo “La potenza degli ostacoli, i no che nutrono le idee”. Bilancio finale «Nel mio bilancio finale ci sono due cose in particolare che mi porto a casa con orgoglio - commenta Davide Boscacci, uno dei membri del comitato organizzatore di IF! - La prima sono gli ottimi feedback sulla qualità dei contenuti che abbiamo proposto. E’ un dato fondamentale in quanto motivo primo per cui abbiamo ideato que-

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keith nilsen

sto Festival, cioè innescare il circolo virtuoso della qualità. La seconda è che in meno di quattordici mesi IF! è già diventato un appuntamento. Abbiamo evidentemente riempito un vuoto e vogliamo continuare a presidiarlo, quindi saluto con la frase che ho sentito più spesso nelle ultime settimane: “ci vediamo a IF!”». «La buona notizia è che quest’anno i clienti c’erano. Molti di più dello scorso anno, sia sul palco e sia tra il pubblico - commenta Emanuele Nenna, Vice Presidente di AssoCom e anch’egli fra gli

organizzatori - Siamo ancora all’inizio di un percorso, ma i segnali che speravamo di registrare li abbiamo avuti. Se davvero agenzie e clienti torneranno a trattare la creatività come un terreno di confronto, come è avvenuto in scala ridotta nel foyer del Festival, credo che vedremo risultati concreti nel prossimo futuro. Non solo nel miglioramento della relazione tra agenzie e clienti, ma anche in una crescita positiva del mercato». «La formazione è stata un aspetto fondamentale nella tre giorni e ha interessato non solo i giovani - aggiunge Nicola Lampugnani, organizzatore e Vice Presidente dell’ADCI - Interessante è stato lo scambio che si è creato tra le figure junior e quelle senior, presenti nella stessa giuria che ha assegnato gli ADCI Awards, e a contatto diretto durante tutto il Festival, come purtroppo difficilmente accade in altri contesti italiani. Grazie alla presenza di grandissimi professionisti del mondo della pubblicità internazionale che hanno trasmesso un sapere concreto, IF! è stato un momento davvero importante per dimostrare che il lavoro nel mondo della creatività e della comunicazione pubblicitaria è fatto di competenze vere, non di improvvisazione».

Organigramma di IF! Italians Festival 2015 Comitato Organizzatore: Emanuele Nenna, Nicola Lampugnani, Alessandra Lanza e Davide Boscacci;

Coordinamento generale: Dino Lupelli (Elita); Image coordination and Communication tools: Francesco Guerrera (ADCI); Project manager: Aurora Splendore; Partnership manager: Felicia Palombo; Direttore di produzione: Silena Rovida; Responsabile comunicazione: Alessandra Lanza; Social media manager: Simone Bisantino; Ufficio Stampa: Alessandro Turchi (The Big Now) e Annalaura Giorgio (Elita): Regia ADCI Awards: Mario Viscardi (Piano B); Video report IF! 2015; Trees Home; Musica video report finale: “The IF Theme”, prodotta per IF! da Gadi Sassoon (Memory9) su concessione di Just Isn’t Music.

in questa foto, i quattro protagonisti del comitato organizzatore: da sinistra, emanuele nenna, nicola lampugnani, davide boscacci e alessandra lanza ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015



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COVER STORY

Una kermesse internazionale «Un evento internazionale per l’Italia a Milano, diventata città simbolo della ripresa del Paese. Oggi fare cultura significa formare, ispirare, coinvolgere, scambiare e intrattenere - commenta Alessandra Lanza, anch’essa esponente del comitato organizzatore di IF! - Questi erano gli obbiettivi della manifestazione. Raggiunti grazie alla qualità dei contenuti e alla risposta del pubblico, che nonostante la novità del biglietto di ingresso, ha partecipato con entusiasmo, superando i dati dell’edizione del 2014. IF! ci ha permesso di confrontarci tra un talk e una birretta, ma soprattutto di ri-lanciarci con una sfida: osare, superare i limiti, credere in se stessi, crescere. A tutti noi raccoglierla». «Credo che l’edizione appena conclusa abbia rappresentato un grande momento di stimolo e di crescita per il mercato, con contenuti interessanti, speaker d’eccezione e stimoli innovativi per “nutrire il cervello” conclude Paola Marazzini, Agency Director di Google in Italia - Se lo scorso anno abbiamo focalizzato il nostro racconto sulla creatività come anima del digitale, quest’anno abbiamo fatto un passo in avanti riunendo a Milano rappresentan-

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in questa foto, giovanni perosino, di audi; qui sopra, Beto Fernandez (BBH London) e Fernando Bellotti (Leo Burnett Argentina); a destra, lars bartholm, di the zoo

ti del nostro team creativo internazionale e un creator d’eccezione come Jake Roper, per ispirare brand e creativi sull’utilizzo di YouTube. Abbiamo cercato di affrontare insieme i trend dell’anno parlando di dati, insights e creatività nell’era del programmatic e i primi riscontri sono stati molto positivi. Abbiamo anche cercato di stimolare una conversazione sul modello dell’agenzia del futuro grazie al contributo di rappresentanti del mondo delle agenzie e dei clienti. Nel complesso, i tre giorni, che si sono conclusi con la premiazione nella serata finale di due giovani e talentuose creative che si sono aggiudicate il 7 Days Brief, sono stati una vera e propria iniezione di energia e di creatività per affrontare i mesi a venire con ancora più entusiasmo e consapevolezza».

l’organizzazione ha voluto affrontare i trend dell’anno: dati, insights e creatività nell’era del programmatic. e i riscontri sono stati molto positivi. ma anche il ruolo delle agenzie è stato investigato a fondo ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015



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COM PANY

I dati dei primi nove mesi del 2015 sorridono alla compagnia telefonica

Chiarezza, semplicità, trasparenza: la filosofia Wind paga: bilancio è ok

Ricavi totali a 3.250 milioni di euro, trainati dall’ulteriore miglioramento delle entrate derivanti dai servizi, pari a 3.005 milioni di euro; il gettito dell’internet mobile cresce del 14,9%, con oltre 11 milioni di clienti e un progresso dell’11,6% di Nicolò Franceschi

Chiarezza, semplicità, trasparenza: la “filosofia” paga. Lo dicono i dati dei primi nove mesi del 2015, che attestano i ricavi totali a 3.250 milioni di euro, trainati dall’ulteriore miglioramento delle entrate dai servizi, pari a 3.005 milioni di euro; internet mobile vede un gettito in aumento del 14,9%, con più di 11 milioni di clienti e un progresso dell’11,6%. I clienti broadband fisso sono cresciuti del 4,7%, quelli dual play dell’8,2%, oltre i 2 milioni. E il trend dei ricavi da servizi mobili appare in ulteriore crescita: -1,5% nel terzo trimestre rispetto al -2,2% del secondo quarter e del -3,3% registrato nei primi tre mesi dell’anno. L’azienda guidata da Maximo Ibarra mostra, dunque, una buona performance, trainata dalla significativa crescita dell’internet mobile e dalla stabilizzazione

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della propria quota di mercato grazie proprio alla forza dell’offerta commerciale che comprende ogni tipologia di cliente, dai più giovani, con offerte su misura per i nativi digitali, ai più maturi, con opzioni semplici e chiare da gestire. I ricavi totali, nei primi nove mesi dell’anno, raggiungono, quindi, i 3.250 milioni di euro, in flessione del 7,4% rispetto al 30 settembre 2014 come conseguenza di alcune partite non ricorrenti registrate nel terzo trimestre dell’anno precedente. Al netto di tali partite, i ricavi totali di Wind decrescono del 6,1%, in linea con i trimestri precedenti. Intanto, i clienti mobili di Wind, sempre al 30 settembre 2015, si attestano a 21,3 milioni, con una quota di mercato stabile rispetto all’anno precedente a dimostrazione della forza del brand, legato ai valori di chiarezza, trasparenza e semplicità, e della validi-

maximo ibarra

tà di un’offerta commerciale, sempre vicina alle esigenze dei clienti. Al fine di rafforzare ancor più i valori di Wind, all’inizio di agosto è stata lanciata la nuova campagna istituzionale, “Una grande giornata”, un cortometraggio che racconta una storia semplice e attuale sull’utilizzo della tecnologia tra i giovani. Wind propone nuovamente una riflessione su uno dei valori cardine del suo brand: la vicinanza tra le persone. Il cortometraggio è stato molto apprezzato sulle piattaforme social con oltre 8 milioni e mezzo di visualizzazioni su Facebook e più di 1,2 milioni di visualizzazioni su YouTube. Inoltre, secondo YouTube Ads Leaderboard, la campagna istituzionale del gruppo è risultata la pubblicità creativa più popolare nel mese di agosto in Italia. Tornando ai numeri, l’Arpu mobile nei primi nove mesi del 2015 si attesta a 11,2 euro, stabile rispetto all’anno precedente, ma in aumento nel terzo trimestre rispetto a quello precedente. L’Arpu dati cresce del 7,6%, raggiungendo circa il 42% del totale, compensando completamente il declino della componente voce. Broadband in leggera crescita Nella telefonia fissa, i ricavi da servizi nei primi nove

mesi dell’anno decrescono dell’8% mostrando un trend in miglioramento dall’inizio dell’anno, con i ricavi broadband in crescita dell’1,1% e la componente unbundling a +1,6%. I clienti totali del segmento fisso sono pari a 2,8 milioni, con quelli diretti stabili a 2,4 milioni. Ottimo il risultato del segmento broadband, che vede i clienti aumentare del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, trainato dai clienti dual play a +8,2%, che superano i due milioni. L’Arpu broadband, nei primi nove mesi dell’anno, è pari a 21,1 euro, stabile rispetto allo stesso periodo del 2014. L’Ebitda, al 30 settembre 2015, si attesta a 1.230 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’anno precedente per effetto di alcune partite non ricorrenti registrate nel terzo trimestre del 2014 e per l’impatto nel

2015 derivante dalla vendita del 90% della società delle torri Galata a Cellnex. Al netto di tali impatti, l’Ebitda si riduce del 6% in linea con la performance dei ricavi totali. Il margine Ebitda è stato pari al 37,8%, stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno prima al netto dei due fattori sopracitati. Nell’ambito dell’interazione digitale con i clienti, Wind conferma la propria leadership, registrando circa 9 milioni di download della app MyWIND e aumentando gli accessi alle aree self-care del 95% rispetto all’anno precedente. Nel frattempo, l’Amministratore Delegato della società, Maximo Ibarra, giudica molto positivamente la decisione di Enel di costituire una società per sviluppare una infrastruttura di rete a banda ultra larga nel Paese: «E’ un’iniziativa che va nella direzione da sempre auspicata dalla nostra azienda - spiega - per superare il digital divide e dotare l’Italia di una rete in fibra, in linea con le crescenti esigenze dei consumatori e con lo sviluppo dei servizi digitali. Wind - conclude Ibarra - è pronta a collaborare da subito a questo progetto che potrà garantire le giuste condizioni di parità di accesso per gli operatori, indispensabili per una sana concorrenza e per lo sviluppo di un mercato ancor più competitivo».

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ME DIA

Il gruppo ha presentato al Consiglio Superiore dell’Audiovisivo francese il suo servizio di distribuzione di canali televisivi

Molotov prepara la rivoluzione… televisiva Nel rispetto dell’ecosistema delle comunicazioni, l’azienda offrirà accesso a oltre 80 canali, più altri che s’aggiungeranno in futuro

di

Daniele Bologna

Il gruppo Molotov ha presentato al francese Consiglio Superiore dell’Audiovisivo (Conseil Supérieur de l’Audiovisuel, CSA) il proprio servizio di distribuzione di canali televisivi. Nel rispetto dell’ecosistema delle comunicazioni audiovisive, Molotov offrirà accesso ad oltre ottanta canali, più altri che si aggiungeranno in futuro. Dalla tv fissa a quella “mobile” In qualità di distributore di canali televisivi, Molotov offre accesso ai programmi tv in diretta e registrati, consente di inserire i programmi in un elenco di preferiti, di ricevere un mix intelligente di notifiche e informazioni e di registrare i programmi in anticipo (i programmi vengono quindi salvati sulla piattaforma in uno “spazio personale” dell’utente, l’equivalente virtuale del disco rigido dei decoder). Tale caratteristica permette a Molotov di essere presente ovunque: l’utente può accedere al proprio spazio personale da qualsiasi dispositivo, dove tro-

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verà la propria programmazione, i “bookmark”, i programmi preferiti ed i canali a pagamento che desidera. La televisione non è più fissata al muro, ma, libera da cavi, è a disposizione del telespettatore ovunque e su qualsiasi schermo (smartphone, computer, tablet, televisore connesso). Similmente a quanto già proposto da Deezer, Spotify o Netflix, l’utente avrà un proprio identificativo e una password per accedere al proprio mondo. Gli ideatori di Molotov hanno immaginato una presentazione della programmazione che fosse estremamente visiva e intuitiva, senza griglie di programmi, ma con una grafica in grado di illustrare ogni trasmissione. Ogni programma è rappresentato visivamente dalla propria locandina (e non da immagini estrapolate dal flusso video) permettendo così all’utente di capire immediatamente di cosa si tratta. Anche un bambino che non sa leggere potrà ritrovarsi e selezionare il suo cartone animato preferito. Navigazione intuitiva e ricerca

La navigazione è anch’essa pensata per essere intuitiva, può avvenire, ad esempio, per canale, per tipo di programma, per soggetto o per “personalità” (presentatori, giornalisti, attori, ospiti, personaggi storici e molto altro). Le trasmissioni, in diretta o registrate vengono presentate in modo semplice e originale. Non è più necessario accedere a un menu specifico per passare dai programmi registrati a quelli in diretta o alla programmazione futura. Il motore di ricerca è molto elaborato e restituisce risultati in pochi istanti. Qualunque sia la parola chiave immessa (anche solo le prime lettere di una parola), il sistema è in grado di ritrovare un programma, una personalità, un soggetto o una tipologia. Ad esempio, digitando “documentario scientifico”, Molotov propone in modo istantaneo i programmi corrispondenti,

che siano disponibili come registrazione, in diretta o in una programmazione futura. In questo caso, i programmi sono pronti per essere registrati qualsiasi sia il canale che li trasmette. Il sistema è in grado di riconoscere anche nomi di persone con errori ortografici proponendo la programmazione passata, presente e futura in cui compaiono. Con questo tipo di presentazione e navigazione, l’utente è in grado di scoprire programmi di cui non conosceva neppure l’esistenza, oltre a quelli già noti.

Padronanza dello spazio e del tempo Molotov utilizza lo spazio di archiviazione virtuale del telespettatore per dargli il pieno controllo del tempo. Ad esempio, quando un utente inizia a guardare un programma, Molotov gli consente di registrarne la fine per poterla guardare successivamente su qualsiasi dispositivo. Allo stesso modo, selezionando “Segui” su di una locandina (sia che si tratti di una trasmissione o di un personaggio noto), tutti i programmi corrispondenti verranno automatica-

mente archiviati nello spazio personale subito dopo essere stati trasmessi, così da per poter essere guardati in un secondo momento. Questa funzionalità è automatizzata per i programmi ricorrenti ed è ideale per non perdersi gli episodi di una serie o di un programma di attualità. Infine, per i programmi trasmessi in diretta è disponibile la funzione di ritorno all’inizio, utile quando si inizia a vedere un programma già iniziato e si è persa la prima parte. Interazioni razionali Quando un programma viene inserito nei segnalibri, Molotov informa l’utente (tramite e-mail o un messaggio sullo smartphone) prima che inizi la trasmissione o dopo la sua registrazione. Vi piace Jean Gabin? La funzione “Segui” avvisa quando un programma (film, documentario...) che lo riguar-

da viene trasmesso, anche se non siete connessi. Un personaggio viene invitato in una trasmissione (cantante, uomo politico, attore), è l’argomento di un documentario (personaggio famoso) o l’interprete di un concerto (musicista, compositore, cantante)? Il sistema avvisa in modo automatico l’utente. Gli utenti possono anche condividere tra loro l’esperienza televisiva. Molotov ha pensato a una serie di funzionalità social integrate in modo organico nell’esperienza di navigazione (e non su un secondo schermo). Ad esempio, facendo clic su “Mi piace questo programma”, l’utente informa i suoi contatti sui social, ad esempio gli amici di Facebook; allo stesso modo, i programmi preferiti dei suoi amici compaiono come selezionabili nella sua pagina iniziale. In futuro verranno offerte altre funzionalità basate

Chi è Molotov

Molotov, l’innovativo servizio di distribuzione, nasce dal desiderio dei suoi fondatori di modernizzare l’accesso alla televisione. Piattaforma creata da Jean-David Blanc, fondatore di AlloCiné, e Pierre Lescure, fondatore di Canal+, Jean-Marc Denoual (TF1) e Kevin Kuipers (AlloCiné, SensCritique, GameKult), Molotov intende reinventare il modo in cui gli spettatori guardano la televisione. E insieme offrire una modalità di accesso ai programmi televisivi e ai canali completamente innovativa. ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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visione. Abbiamo deciso di sfruttare le nuove tecnologie, come i social, le televisioni connesse e le applicazioni per dispositivi mobili, per rendere più moderni l’utilizzo e l’accesso alla televisione, dando all’utente un motivo in più per apprezzare l’esperienza ed i contenuti proposti». Spiega, infine, un altro dei fondatori, Pierre Lescure: «Siamo entusiasti delle novità che Molotov si propone di apportare e ci auguriamo di poter restituire alla televisione, agli autori di programmi e ai redattori la considerazione e la stima che meritano. Siamo agli inizi di un’avventura ambiziosa, ma che vogliamo intraprendere con modestia, pazienza e de-

terminazione, consapevoli che, strada facendo, dovremo spesso cambiare gli approcci e le strategie. Siamo, però, convinti che Molotov riuscirà davvero a portare la televisione all’interno di una nuova era». Molotov sarà inizialmente disponibile sul web e verrà, poi, distribuito su smartphone, tablet e televisori connessi. A oggi, a seguito dell’annuncio ufficiale del 18 giugno scorso, migliaia di persone hanno già potuto sottoscrivere il servizio e sono pronte a scoprirlo in anteprima. Il servizio verrà messo progressivamente a disposizione dei primi iscritti su Molotov.tv e verrà successivamente esteso a tutti gli utenti.

nella foto a fianco, da sinistra, pierre lescure e jean david blanc sulle reazioni in tempo reale o informazioni più precise relative al programma. L’istante televisivo L’organizzazione stessa di Molotov si basa sulla programmazione dei canali. Non si usano più gli “algoritmi di raccomandazione”. Molotov sfrutta la griglia di programmazione dei canali e l’aggiornamento continuo dei programmi tv. “L’istante televisivo” acquista così un valore, dando ad esempio

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un ruolo importante nella pagina iniziale a ciò che “sta per iniziare”. Ciò attribuisce alla programmazione televisiva un “senso di urgenza”. La “raccomandazione” non scompare del tutto, ma assume più la forma di un suggerimento in fondo alla pagina iniziale, creando una sorta di serendipità complementare che accresce la scoperta. Una televisione molto ricca

La programmazione in aggiornamento continuo crea una varietà sorprendente, messa in prospettiva dall’er-

gonomia proposta da Molotov. Il telespettatore dispone di uno strumento utile che gli consente di apprezza-

re tale ricchezza e diversità. Molotov offre una programmazione estremamente vasta e mette a disposizione dello spettatore decine di migliaia di trasmissioni in continuo aggiornamento, presentate in modo semplice, visivo e ludico. Commenta Jean David Blanc: «Forti della fiducia delle più grandi emittenti televisive, il nostro intento come distributori è quello di dare un nuovo impulso e riconciliare il pubblico con la teleANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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Dopo l’appuntamento 2015, arriva l’elaborato report degli esperti di trendhunter.com

Vademecum 2016: le idee e tendenze all’avanguardia

Si tratta di uno strumento al servizio di retail, marketing, tecnologia e non solo, usato da importanti compagnie come Samsung, Pepsico e Target per mettere in moto l’innovazione di Massimo Masi

Quali saranno per le aziende i trend da cavalcare nel 2016? Anche quest’anno, dopo l’appuntamento 2015, arriva l’elaborato report degli esperti di trendhunter. com, che identifica e anticipa nuove idee e tendenze all’avanguardia in relazione ai più eterogenei settori di business. Si tratta di uno strumento al servizio di retail, marketing, tecnologia e non solo, usato da importanti compagnie come Samsung, Pepsico e Target per mettere in moto l’innovazione. Ecco i dieci principali trend che sono stati selezionati: Eccentricità alimentare Novità e stranezza regnano supreme nel mondo dei buongustai, ma per la maggioranza dei consumatori l’esotismo smaccato risulta intimidatorio. In risposta a ciò, nascono dei prodotti originali in edizione speciale, ma lanciati da brand

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familiari e noti, che soddisfano il bisogno di sperimentazione della persona, consentendole di restare all’interno di un perimetro sicuro. Fedeltà social I brand cercano di connettersi ai Millennials attraverso i social, che diventano veicolo di sconti, offerte, raccolta punti e tutto quell’ecosistema che punta ad essere veicolo di loyalty. Come il concept del Whole Foods di Austin. Retail community Gli store si allontanano

sempre di più da un concetto di valore costruito intorno al prodotto, per abbracciare l’orizzonte funzionale del luogo comunitario dove si coltivano relazioni. Un riposizionamento che fa leva su aspetti local, coinvolgendo tutte le destinazioni retail e implementando l’aspetto progettuale dello store. Un esempio? I cafè nei negozi di abbigliamento o il salotto dentro Whole Foods. Feedback facilitato Non solo per i ristoranti. Gli utenti sono sempre più incoraggiati ad inviare le loro

opinioni in tempo reale a seguito di qualunque esperienza di acquisto o fruizione di un servizio, grazie ad applicazioni studiate ad hoc e a tecnologie user-friendly. Interattivo Mentre il luogo fisico diventa esperienziale, i brand potenziano l’interazione con il prodotto fuori dallo store, trasformandola in un canale di vendita diretto grazie alla tecnologia ed applicazioni che consentono lo scan delle immagini. Un caso su tutti, i virtual drug stores con pareti interattive.

Lusso peer-to-peer Ancora una volta grazie ad applicazioni di stampo esclusivo, l’economia peer-to-peer arriva ai servizi di fascia alta, per un lusso personalizzato e su richiesta. Dalle modifiche sartoriali on demand, passando per lo chef a domicilio e il “dog walker” che porta a spasso il cane se sopraggiungono impegni improvvisi. Tutto con velocità istantanea. Momentary marketing Ovvero marketing temporaneo e focalizzato sull’istante dell’interazione. I brand cercano di capitalizzare e intercettare la natura effimera dei moderni social media usando piattaforme come Snapchat e rispondendo al deside-

rio dei consumatori di accedere facilmente a piccole quantità di contenuto. Amnesty International, ad esempio, per il report della campagna Without Fear ha utilizzato Snapchat. Percezione brandizzata L’attenzione crescente del brand alla creazione di esperienze multisensoriali in store, ma anche sua la capacità di entrare nei momenti più importanti della vita, copre a un livello sempre più esaustivo la sfera emotiva del consumatore. Il momento di contatto con il marchio diventa così connessione intima e legame atemporale. Un esempio? L’Ikea Online Wedding, che consente di pianificare il proprio matrimonio sul web.

Fisicità trasparente I consumatori si ribellano spontaneamente a una visione mainstream della fisicità, mostrando apertamente diversità e celebrando con autostima le cosiddette plus-size. Alcuni brand li seguono e stanno al passo, come nel caso della campagna lingerie per taglie abbondanti #ImNoAngel. Condivisione delle risorse La cultura del sharing muove step ulteriori con iniziative che intercettano e confermano la crescente sensibilità dei consumatori alle problematiche sociali. Dai network per la condivisione dell’energia, passando per l’emblematica campagna di food sharing di Ben & Jerry’s.

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Dagli eventi musicali alla televisione, dalle Olimpiadi a Expo: grandi ostacoli e grandi eventi

A lezione di “insuccesso” e di creatività da Marco Balich, il designer di emozioni

L’If! Italians Festival è stato un successo di partecipazione, anche per il suo essere un momento dedicato ai talenti creativi italiani. come il presidente della Balich Worldwide Shows, che ha raccontato la sua storia, tra alti e bassi, dalla musica alle olimpiadi

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di Valentina Lunardi

È passata poco più di una settimana dall’If! Italians Festival, il nuovo appuntamento tra gli eventi della città di Milano, che vuole essere un importante momento di confronto, condivisione ed esperienze per promuovere la cultura della creatività tra professionisti del mondo della comunicazione, studenti, artisti e appassionati. E i numeri del post-evento forniti dai suoi organizzatori lo scorso giovedì confermano il successo del progetto nato nel 2014, che ha segnato numeri in crescita sia per le presenze complessive sia per il numero degli utenti unici del Festival. Ma l’appuntamento che si è tenuto al Teatro Franco Parenti, promosso da Assocom, Art Directors Club Italiano e Google, come ha confermato nella sua seconda edizione, non vuole solamente essere un palcoscenico di speaker d’eccellenza che raccontano le “grandi cose” che avvengono nella industry internazionale di comunicazione e marketing, ma un’occasione per alzare il sipario sul talento italiano “di cui troppo spesso ci dimentichiamo” (come è affermato nella presentazione del festival). Tanti sono stati i professionisti che hanno animato talk, tavole rotonde, live performance musicali e artistiche e workshop, ma è stato in particolare un ospite a puntare i riflettori sul tema della creatività “made in Italy”. Marco Balich dovrebbe essere un nome ormai conosciuto ai più, anche grazie alla firma apposta sul progetto dell’Albero della Vita di Expo, ma il suo viaggio professionale e umano, che lui ha raccontato sul palco dell’If!, è fatto di molteplici e a volte sorprendenti capitoli. Il finale si conosce, Balich oggi presidente della Balich Worldwide Shows, rappresenta un caso di successo internazionale, una società italiana famosa nel mondo per la creazione e produzione di Cerimonie Olimpiche, grandi eventi live, format innovativi e show. Ma per diventare l’autore di “spettacoloni”, come li chiama lui, caratterizzati da una forte componente emozionale, visiva e sonora, Balich ha dovuto imparare a trasformare i limiti degli ostacoli che ha incontrato in sempre nuove opportunità di successo: con il titolo “La potenza degli ostacoli, i no che nutrono le idee”, questo “designer di ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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emozioni” ha raccontato come sono proprio le difficoltà a scatenare la creatività, dare forza alle idee e nutrire la curiosità. I primi capitoli: musica, videoclip, televisione Marco Balich è oggi un uomo dal successo internazionale, che fa un lavoro che ama e viaggia per il mondo per dare vita a grandi show che incantano gli spettatori, ma una volta salito sul palco del festival il racconto che vuole condividere, con una certa dose di autoironia, è quello dei suoi fallimenti e momenti “no”, suddivisi seguendo i capitoli delle sue molteplici vite professionali. Balich, infatti, giovanissimo è entrato nel mondo della musica e della produzioni di concerti, iniziando come assistente dei Simple Minds: «Avevo 22 anni e studiavo giurisprudenza, quando un amico di mia sorella mi ha detto che cercavano un ragazzo per partire in tour con loro: ho lanciato i libri dalla finestra. Ero affamato di vita ed energia e, non essendo ricco di famiglia, mi sembrava fantastico frequentare hotel e ristoranti bellissimi». Tra il 1985 e il 1989 si sussegue l’organizzazione di grandi concerti rock, dagli U2 a Peter Gabriel, e per il giovane Balich il grande momento arriva con la possibilità di seguire il leggendario concerto dei Pink Floyd a Venezia, la sua città natale, del luglio 1989: uno spettacolo enorme, emozionante, visionario, che però avviene in una città non preparata ad accogliere una massa di spettatori da ogni dove, che lascia la Laguna in uno stato di caos, tanto che cade la giunta dell’epoca. «Doveva essere il mio grande momento, davanti alla mia famiglia e ai miei amici, ma invece è successo di tutto. Così mi sono dato ai videoclip»; era l’inizio degli anni ’90 e i video musicali erano la tendenza emergente per ogni band e cantante. «Ne ho prodotti 300, da Celentano a Zucchero, passando da “Penso Positivo” e “Serenata Rap” di Jovanotti a “Certe Notti” di Ligabue, Vasco e la Pausini. Ma iniziai a diventare un po’ saputello e irritante, uno di quelli che pensa di aver sempre ragione e accadde il dramma: mando a quel paese Baglioni mentre collaboriamo a un video». Il capitolo musicale si chiude, ma la storia di Balich, come la sua vita, corrono veloci e arriva così la televisione, nel cui business cer-

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Obiettivi olimpionici

finita l’esperienza con l’heineken jammin’ festival, balich, insieme alla società di cui è tra i co-fondatori, filmmaster, si avventura nel campo difficile e tipicamente anglosassone della creazione delle cerimonie olimpiche. qui sopra, un momento della prima da lui firmata, i xx giochi olimpici invernali di torino, datati 2006

ca di entrare grazie alla giovane casa di produzione Filmmaster (cofondata da Balich insieme a Sergio Castellani, Stefano Coffa e Giorgio Marino), che fu la prima realtà a lavorare in outsourcing per Mediaset, creando programmi musicali come “Jammin” e “Rapido” per Italia 1: «Erano programmi di qualità, ma chi decideva all’epoca guardava solo i dati di audience e dovevi essere cinico per stare in quel business, dare semplicemente al pubblico ciò che pensi funzioni e basta. Io ero un trentenne che pensava di poter cambiare la televisione italiana e fu uno smacco… capii che la tv non era il mio spazio». Il 1998 è un

anno importante per Balich, che ritorna nel mondo degli eventi musicali con un grande progetto, l’Heineken Jammin’ Festival, un appuntamento pensato sul modello dei grandi festival del Nord Europa, con un buon connubio tra impresa e intrattenimento e che si conferma un grandissimo successo: «Ma il 3° anno cambia il direttore marketing di Heineken e decide di cambiare le persone, creare un nuovo team: dopo un grande successo con un format vincente, è bastato un cambio dirigenziale per distruggere il mio futuro nel brand entertainment», ha raccontato con un po’ di amarezza Balich. ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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Tra Olimpiadi e Expo, un prologo sul coraggio È con Filmmaster che arriva così una nuova, grande opportunità: l’occasione è la presentazione della candidatura di Torino alle Olimpiadi invernali del 2006. Balich intuisce che un pezzo del futuro della comunicazione passa dalla trasformazione di momenti formali, come le cerimonie di inaugurazione e chiusura, in grandi show che possano ‘firmare’ manifestazioni sportive, celebrazioni, presentazioni di prodotti. Da outsider totale, Balich partecipa alla gara e vince la preparazione del dossier di candidatura. L’intuizione del gruppo Filmmaster è di coinvolgere, fin dall’inizio, un superconsulente australiano, Ric Birch, che ha alle spalle l’organizzazione delle cerimonie d’apertura delle Olimpiadi di Barcellona e Sidney. Torino vince la candidatura e nel 2002 Marco Balich si misura con un primo impegnativo banco di prova: l’Handover Flag delle Olimpiadi invernali di Salt Lake City. Ma anche qui le difficoltà non mancano: «Era la nostra occasione per presentarci all’estero, ma l’11 settembre il mondo si blocca e riuscimmo ad arrivare in America con due mesi di ritardo e una rimessa in discussione dell’intera creatività: dovemmo utilizzare espedienti per sopperire alla mancanza di artisti. Ma l’evento soprattutto mi fa incontrare un mondo meraviglioso, un insieme di talenti pazzeschi che mi hanno fatto pensare, ecco quello che voglio fare!». I “big events” diventano il grande amore professionale di Balich, che dirige le emozionanti cerimonie di apertura e chiusura dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, per i quali riceve un Emmy Award. È l’avvio di un percorso di enorme successo per Balich, che però affronta due divorzi: quello dalla moglie, che lo porterà in Messico a creare il grande evento per il bicentenario del Paese, e poi da Filmmaster, dopo ben 22 anni. E a questo punto la strada di Balich si incontra con quella dell’organizzazione di Expo, non senza qualche attrito. «Ho partecipato agli incontri preliminari, ma era già stato deciso di fare entertainment con Cirque du Soleil e Disney. Nacque così un acceso scontro con il management: per me era provinciale affidarsi a marchi di questo genere, quando ci sono tanti talenti innovativi in Italia. Ovunque ho lavorato nel mondo sono sempre stato preso seriamente, ma non qui. La Bracco è stata l’unica ad avermi supportato e aiutato

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Un albero, molte critiche e uno strepitoso successo

il progetto dell’albero della vita aveva ricevuto attacchi veementi, ma il sostegno del brand bracco ne ha reso possibile la realizzazione, facendone un simbolo del successo di expo milano 2015

a trovare gli sponsor per il mio progetto». L’idea di cui Balich parlava era l’Albero della Vita, un progetto nato entro il concept di Vivaio Italia, (che in seguito ha subito varie modifiche), e che attirò fin da subito forti critiche, in testa quelle provenienti da Vittorio Sgarbi che lo definì “Una roba da circo, Moira Orfei avrebbe fatto di meglio”. 14 milioni di spettatori incantati sotto le sue fronde e 250mila scatti su Instagram dopo, l’Albero è diventato una metafora per molti di un nuovo corso di successo e crescita per l’Italia, e nella stessa sala dell’If! il video dell’Albero della Vita in azione ha pro-

vocato gli applausi del pubblico. «Dell’Albero all’inizio nessuno capiva che era una macchina scenica di intrattenimento e non un manufatto illuminato. Ma io credo molto nel misterioso potere degli sgambetti della vita: sono quelli che ti fanno rialzare, sono le occasioni per crescere e dare il meglio - ha affermato Balich, che ora si prepara alle Olimpiadi di Rio 2016, concludendo, rivolto a una sala dove erano molti i visi giovani - Noi che lavoriamo per dare vita a processi creativi incontriamo e incontreremo spesso degli ostacoli. Ma bisogna sempre avere coraggio». ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015



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social jobs

Uno tra i più noti influencer al mondo nel campo del marketing affronta un argomento “doloroso”: la lenta discesa di alcune aziende nell’“abisso della qualità”; e l’eventuale non facile risalita.

Su LinkedIn, il più famoso social network per la ricerca di personale, le “call” per la posizioni di Social Media Manager sono cresciute del 1.300% dal 2010 a oggi e il ruolo è in prima posizione nel settore della comunicazione digitale. Tuttavia, le caratteristiche che i candidati presentano sono spesso molto differenti tra loro, creando non pochi problemi nel delineare i contorni esatti di questo mestiere. Ma del resto, è un lavoro che può essere approcciato in modalità differenti. Di certo, ormai, c’è che il Smm non è più solo colui che deve “metterla su (la foto, ndr) alle 13” per dirla alla Gianni Morandi...

Cadere nell’abisso (della qualità)

I sei tipi di social media manager

SETHGODIN.TYPEPAD.COM

curiosità

La app che fa da talent scout Se Oronzo Canà allenasse oggi la Longobarda, non avrebbe bisogno di volare in Brasile per scoprire il suo Aristoteles. Gli basterebbe un clic per visionare ogni azione, ogni singolo tocco di palla di uno qualsiasi tra 330 mila calciatori in tutto il mondo, scegliendo tra quasi 50 mila squadre. Si chiama WyScout, e non c’è club al mondo che non abbia deciso di affidargli le sorti del proprio mercato: oltre 550 club sul pianeta utilizzano questa app ma in teoria può acquistarla chiunque. Basta essere disposti a tirar fuori 4.000 euro e nessuno vi batterà più al Fantacalcio.

REPUBBLICA.IT

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NINJAMARKETING.IT

social illness

Ma quanto siete compulsivi su Fb? Che la sua presenza ci provoca stress e la sua mancanza astinenza ormai lo sappiamo. Quello che ci resta da capire è quanto siamo compulsivi nell’utilizzo del più famoso dei social media.

DR4WARD.COM ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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Docente presso la Document Management Academy e la MIS Academy della SDA Bocconi

Matteo Dedè

signore&signori, la carta è morta

lunga vita alla carta!

Nel corso di un recente evento bolognese a cui ho partecipato, è stata riportata da uno dei relatori la notizia che, secondo un’indagine su fatturazione elettronica e dematerializzazione, sono 45 miliardi i documenti stampati in Italia ogni anno, pari a 600 miliardi di fogli di carta. Nel 2018 si stima che si arriverà a più di 800 miliardi di fogli di carta stampati: altro che paperless, insomma! Effettivamente, almeno in Italia, la digitalizzazione dei processi non sta portando alla tanto agognata “dematerializzazione”, e qualcuno già sostiene che sia meglio così, perché comunque nel 2020 dovremo affrontare un’eruzione solare che, come riporta il Washington Post, potrebbe mettere in ginocchio la civiltà così come la conosciamo. Un brillamento solare talmente intenso da disabilitare per mesi rete elettrica, cellulari e internet. Quindi, si ritornerà alle tavolette d’argilla per garantire la memoria delle nostre informazioni. Ma davvero vogliamo morire ibridi, in una scomodissima promiscuità di archivi cartacei e digitali? Duplicando ogni giorno informazioni e alternando con incostanza l’uso di uno o dell’altro supporto nell’ostinata paura di abbandonare per sempre la carta (o almeno di quella divenuta inutile perché sostituita da documenti informatici validi e rilevanti ex lege)? Purtroppo è questo che sta succedendo nelle PA e nelle imprese italiane, anche se facciamo finta di non accorgercene, blaterando di aziende che viaggiano sui binari del web 4.0 (ormai siamo arrivati a questo numero per descrivere ciò che accade nel web…) e di PA totalmente open che vincono premi in insignificanti eventi organizzati ad hoc. Attualmente a livello statale abbiamo in piedi progetti che hanno poco senso dal punto di vista giuridico-informatico e di certo non consentono di abbandonare davvero la carta. L’indagine su fatturazione elettronica e dematerializzazione ben rappresenta la desolante realtà che stiamo vivendo e ci sono anche ragioni giuridiche che la spiegano. Infatti non si può abbandonare la carta se non si è organizzato con serietà un sistema di gestione e conservazione a norma di documenti informatici: non è l’Italia a dirlo ma l’Europa. Infatti, secondo il Regolamento n. 910/2014 del 23 luglio 2014 (in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per

le transazioni elettroniche nel mercato interno e che abroga la direttiva 1999/93/CE) può essere considerato documento elettronico solo e soltanto un “contenuto conservato in forma elettronica, in particolare testo o registrazione sonora, visiva o audiovisiva”. L’oggetto informatico che non si conserva a norma di legge, quindi, rischia di non avere alcun valore giuridico e documentale e di dover essere, appunto, stampato. E questo paradosso lo ritroviamo in tutti i progetti relativi al Processo Civile Telematico (il quale come più volte abbiamo sottolineato, non è ancora garantito - incredibilmente - da un sistema di conservazione a norma); ai certificati medici online o le prescrizioni mediche elettroniche, che sono lasciati galleggiare in stati embrionali dal punto di vista giuridico-informatico; alla digitalizzazione del Certificato di Proprietà, per il quale quanto meno c’è l’impegno di ACI a fare meglio in futuro; alla fatturazione elettronica tra privati, la cui normativa sembrerebbe prevedere in capo a un unico fornitore (peraltro non accreditato presso AgID!) il compito di gestire e conservare le fatture PA di tutti coloro che si interfaccino con il sistema di interscambio. Sembra addirittura che si stia prefigurando - sull’onda della semplificazione - il disegno governativo di un unico gestore che conservi i documenti informatici di tutti i privati che abbiano rapporti con la PA, ribaltando così principi generali del diritto che prevedono sempre un bilanciamento degli interessi in gioco. E qui c’è da tenere in considerazione anche l’interesse del privato cittadino, che vorrebbe magari ancora “possedere” il proprio documento, a maggior ragione in caso di contenzioso, e non doverne invece richiedere l’esibizione proprio alla propria controparte nel processo, se è essa - come potrebbe verificarsi - a conservarlo per lui. Per sviluppare davvero progetti paperless occorrerebbe non sminuirne la difficoltà, ma partire dal presupposto che per una PA (e per un’impresa) digitalizzare i processi rimane davvero costoso, in termini di risorse umane, hardware e software (altro che digitalizzazione a costo zero!) e complesso, anche se poi il “front-office” verso il cittadino/utente fruitore del servizio deve essere sviluppato nel modo più semplice e immediato.

SPAZIO A...

lezioni sul progresso

stasera, ore 21:00 - teatro palladium @ roma il secondo appuntamento con il ciclo organizzato da telecom italia: si parla di neuroscienze nella politica

“Neuroscienze della politica: di destra o di sinistra si nasce o si diventa?”, questo il titolo della seconda “Lezione sul Progresso”, l’iniziativa di Fondazione Telecom Italia a favore della divulgazione della cultura scientifica e tecnologica. Appuntamento stasera, al Teatro Palladium di Roma, dove si confrontano Salvatore Maria Aglioti, neuroscienziato sociale, Professore di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica, e l’attore Antonio Albanese insieme a Natasha Stefanenko, che modera l’incontro. Le nostre scelte politiche sono in qualche modo “predeterminate”? Esiste un “cervello di destra” e un “cervello di sinistra”? La Lezione cercherà di dare risposte scientificamente accurate: ma, proprio in ragione del loro “formato”, le “Lezioni sul Progresso” di Fondazione Telecom Italia vogliono superare i tecnicismi, parlando a tutti. Le “Lezioni” sono un ciclo di dieci incontri per avvicinare alla scienza le nuove generazioni. Ogni lezione è tenuta da un grande studioso con un esponente dello spettacolo, dello sport o della cultura. Un format originale in grado di unire scienza e entertainment, per facilitare il coinvolgimento dei più giovani e far capire a tutti quanto la scienza “entri” nella vita di ciascuno di noi. Ogm, robot e genetica saranno tra i temi che verranno trattati negli appuntamenti successivi, programmati con il coordinamento di Gilberto Corbellini, docente di Storia della medicina e Bioetica all’Università “La Sapienza” di Roma. ANNO VI | #186 | LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015


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