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ANNO IV | #01 | 17 GEN 2013
televisione
Discovery ingloba Switchover Media
360com | settimanale digitale della comunicazione
in questo numero
3 360pro.update tutti i cambi 4 delle poltrone che contano digitags quando una moda 5 diventa leva di business marketplace fatti&notizie 6 dal pianeta comunicazione social snack graph search, 6 il motore secondo facebook mediadata i numeri di ads, 18 fcp, audisocial, audimovie 14 visioni andrea maulini: green da... condividere
marinella soldi
L’operazione dà vita al terzo editore televisivo in italia per share complessiva, con 12 canali tra free e pay
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all’interno
company
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scenario
La piattaforma per il design in crowdsourcing sbarca nel nostro Paese. E guarda soprattutto alle start-up
Marco Muraglia, ceo della centrale, anticipa le tendenze che caratterizzeranno il mercato nell’anno appena cominciato
99designs arriva in Italia
I trend 2013 secondo Starcom Italia
giulia depentor
Marco muraglia
Il geomarketing che case study
cattura
Grazie alla diffusione degli smartphone, oggi è possibile applicare le dinamiche social al territorio, massimizzandone l’efficacia. Un esempio è “Capture the Pasta”, l’app ideata da Imille per Barilla negli Usa, che propone agli utenti un concorso “geolocal” per vincere ogni settimana premi e viaggi ispirati all’Italia
Focus / Meteo e comunicazione
La raccolta che migliora le previsioni
Gli introiti adv rendono disponibili maggiori risorse per migliorare la qualità delle previsioni. Parte anche da qui il successo del meteo online, sempre più attento alle nuove esigenze degli utenti
coverstory
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la musica è cambiata.
strumenti per comunicare
Fonte: Nielsen SiteCensus gennaio 2012
30 milioni di contatti unici, 498 milioni di pagine viste, 15 vertical tematici
www.leonardoadv.it
ANNO IV | #01 | 17 GEN 2013
visioni
spazio a... Advice Social media: un futuro “green”? Top of the spots! di Andrea Maulini, amministratore delegato di Simulation Intelligence
la ricerca svolta da People sul gradimento della pubblicità in tv
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Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Coordinamento redazionale Simone Freddi sfreddi@360com.it Redazione redazione@360com.it Matteo Vitali, Lorenzo Mosciatti, Sebastiano Zeri, Roberta Simeoni Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Licia Guastelluccia traffico@360com.it - liciag@360com.it Diffusione e abbonamenti abbonamenti@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi vcamillozzi@360com.it tel. +39.02.53598326 mob. +39.3355653522
Oltre un miliardo di profili Facebook, 550 milioni di iscritti a Twitter, più di 4 miliardi di video visualizzati al giorno su YouTube: i social media costituiscono ormai uno strumento di comunicazione da cui non si può prescindere. Perché possono generare consenso, aumentare la reputazione di un’impresa (sia profit che no profit) e creare veri e propri movimenti di opinione. Particolarmente su temi come ecologia e ambiente, sempre più all’ordine del giorno. Sono infatti strumenti in grado di coinvolgere rapidamente un gran numero di persone con iniziative di comunicazione di forte presa, ma anche di stabilire con gli utenti una relazione e un dialogo che si possono sviluppare e rafforzare nel tempo. Il tutto con una filosofia “a impatto zero”, per ciò stesso gradita a chi ha una sensibilità ecologica. I temi green sono infatti già molto presenti sui social media, mentre enti ed imprese non sembrano sempre in grado di rispondere alle aspettative degli utenti. Cercando la parola “green” su YouTube , per esempio, emergono circa 700.000 video (al netto del gruppo musicale dei Green Day…). La pagina “Green on Facebook”, che illustra le azioni per la tutela dell’ambiente della società di Zuckerberg, conta oltre 140.000 fan. Hashtag come “green”, ma anche “ambiente” ed “ecologia” sono tra i primi nelle ricerche su Twitter. Persino Linkedin, pensato soprattutto per manager e professionisti, ha un gruppo dedicato a questi argomenti con oltre 150.000 aderenti. Negli ultimi mesi sono nate anche molte app dedicate a queste tematiche: dal Dizionario dei Rifiuti, alla misurazione della qualità dell’aria o dei consumi
di energia, allo shop green. Web e social media sono quindi strumenti fondamentali per la comunicazione green. Ma le opportunità da sfruttare appaiono ancora numerose: molte realtà del settore infatti non sono ancora presenti su questi media in modo strutturato e continuativo. Anche i social network specificamente dedicati a tematiche ambientali o di sostenibilità sono ancora pochi e poco diffusi. Uno dei più noti è l’italiano Zoes, un progetto “equosostenibile” promosso da Banca Etica per condividere “buone pratiche” ambientali. Tra gli ultimi nati, sono da segnalare il motore di ricerca ecologico Ecosia, o social network come Wiser e Ozoshare che fanno dialogare persone, associazioni e aziende impegnate sui temi della sostenibilità ambientale, ma anche esperienze di nicchia come Plugsurfing, nato per scambiare informazioni sui punti di ricarica per auto elettriche.
Andrea Maulini è Amministratore delegato di Simulation Intelligence e partner di Green Intelligence, realtà che opera da tempo nel green marketing e nella comunicazione sui nuovi media per le tematiche ambientali. Recentemente ha lanciato Green 2.0, una serie di servizi web e social media specifici per il settore. www.greenintelligence.it
I social network non sottraggono audience alla tv, bensì fungono da cassa di risonanza per programmi e spot. A sfatare il mito che attribuisce a internet il ruolo di pericoloso antagonista del piccolo schermo è ADVice, la ricerca sul gradimento degli spot in Italia svolta da People the research partner per Mediaforum, che ha rilevato un deciso aumento del passaparola relativo agli spot e un aumento della correlazione tra rilevanza del messaggio pubblicitario e livello di passaparola. Come dire che i social network sono nell’uso comune più un mezzo per parlare di tv e pubblicità televisiva che un’alternativa ad essa. Secondo i ricercatori, a fronte dell’impoverimento di esperienze dovuto alla limitazione della vita culturale e sociale determinata dalla crisi economica, il piccolo schermo aumenta di peso e rilevanza all’interno delle discussioni delle persone, tanto vis à vis quanto virtuali. E sebbene la fruizione contemporanea di tv e web, abitudine sempre più frequente tra gli italiani, renda fluttuante l’attenzione verso le trasmissioni in onda, quando sul piccolo schermo compaiono una pubblicità o un programma di cui si sono appena letti dei commenti, il pubblico è immediatamente vigile per capire se quanto scritto era attendibile e condivisibile, o per partecipare successivamente alla discussione sul tema. In questo senso, dunque, la condivisione assicurata da internet e dalle piattaforme social rende il passaparola un potente alleato dei messaggi pubblicitari, che in questo modo vedono amplificato l’obiettivo di porre un brand o un prodotto al centro dell’interesse dei consumatori. Ma attenzione, perché lo stesso passaparola, tanto capace di catalizzare l’attenzione sulla pubblicità, può stroncare il successo di un prodotto. Fondamentali sono infatti le scelte strategiche e creative, che devono saper intercettare i desiderata di un pubblico sempre più esigente e critico. Sul primo numero di Mediaforum di quest’anno, i risultati integrali della ricerca rivelano le campagne che nel 2012 hanno “bucato” lo schermo, ottenendo il gradimento degli italiani.
Microsoft Italia Carlo Purassanta è il nuovo amministratore delegato ANNO IV | #01 | 17 GEN 2013
Dal 1 febbraio, Carlo Purassanta (nella foto) assumerà l’incarico di amministratore delegato di Microsoft Italia. Il manager guiderà la filiale italiana della multinazionale nel percorso di crescita del business e di innovazione del Sistema Paese, con l’obiettivo di supportare la digitalizzazione delle imprese, della pubblica amministrazione e dei cittadini italiani. Purassanta proviene dalla filiale francese di Microsoft dove, dal gennaio 2011, ha ricoperto la carica di direttore della Divisione Servizi.
360pro.update Professionisti, carriere, incarichi
Aziende
1.000 Miglia 1000 Miglia S.r.l., la società totalmente partecipata dall’Automobile Club di Brescia, nata per promuovere e organizzare la storica corsa “Mille Miglia”, ha nominato direttore marketing Roberto Pagliuca. Oltre a occuparsi della progettazione, produzione e promozione a livello nazionale e internazionale della gara, il manager è chiamato allo sviluppo del brand Mille Miglia, per il quale sarà messa a punto una strategia di marketing e comarketing, comunicazione e licensing. Pagliuca in precedenza ha ricoperto il ruolo di direttore marketing del Comitato Roma 2020.
Roberto
upm to u n o s t r u m eunn to s s vt irl u p aet on d a
sviluppato da
4
Pagliuca
Aziende
Asics Italia
Luca
Bacherotti Luca Bacherotti è il nuovo direttore commerciale di Asics Italia. Attualmente general manager di Levi Strauss Italia, Bacherotti ricoprirà il nuovo ruolo da metà febbraio, per poi assumere da aprile l’incarico di managing director, diventando così uno dei cinque direttori generali europei che rispondono ad Alistair Cameron, ceo di Asics Europe. Come managing director, Bacherotti succederà all’attuale presidente Francesco Arese, sotto la cui guida l’azienda è divenuta una delle più importanti realtà Asics in Europa.
aziende
paypal italia Angelo Meregalli è stato nominato general manager per l’Italia di PayPal, il sistema di pagamento rapido e affidabile per effettuare transazioni online, attraverso dispositivi mobile e nei punti di vendita. Laureato in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Milano e con un MBA presso l’Università SDA Bocconi di Milano, Meregalli entra in PayPal Italia dopo undici anni di esperienza nel Gruppo UniCredit dove ha avuto diverse responsabilità, internazionali e nazionali, principalmente in ambito credito al consumo e carte di pagamento.
Angelo
Meregalli
agenzie
AGENZIE
a-tono
Fabio
Riccardo
We Are Social
Giuseppe
Mennuni D’Amaro Draicchio
A-Tono apre il 2013 con una conferma e due new entry nel proprio staff creativo. Accanto a Riccardo D’Amaro, nominato junior art director, hanno fatto il loro ingresso nell’agenzia Giuseppe Draicchio, copywriter, e Fabio Mennuni, art director. Draicchio proviene da E3 online dove ha lavorato per clienti come Philips, Sony, Bacardi, Mini, Disney. Mennuni arriva da Brand Portal dopo aver maturato esperienza come web designer e motion graphic artist in Altavia, E3 online, I-side. Ha lavorato per Coca-Cola, Allianz, Ras, Sky, Fineco, Autoscout24.
We Are Social festeggia l’arrivo del nuovo anno con un’importante novità. Il team della conversation agency, infatti, può ora contare su 40 risorse dedicate, grazie a 5 importanti acquisti. Tra questi, Davide Gonzato, che entra in organico con il ruolo di account director dopo un’esperienza di oltre 6 anni in sigle del calibro di Jwt e Bbdo e una parentesi newyorkese, rafforzando la prima linea di client service dell’agenzia. Giorgio Marziani De Paolis, senior social media technologist, prende invece la guida del reparto Technology portando in dote un’esperienza decennale nel software engineering e mobile development, a testimonianza di un’attenzione sempre crescente per l’evoluzione delle piattaforme social e lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia. Oltre a Gonzato e Marziani De Paolis, si uniscono alla squadra un account manager, un creative producer e un social media technologist.
Giorgio
Marziani de Paolis
Davide
Gonzato
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DigiTags di Paolo Mardegan managing director @digitouch e Gianni Matera president@DigiTouch
2013 i social media cambiano il mondo Nei 9 brevi anni dalla nascita di facebook, i social media si sono evoluti da divertente gioco universitario a prezioso strumento aziendale. Ecco alcuni trend che rivoluzioneranno il nostro modo di lavorare Anche nel 2012 la rivista Fortune ha pubblicato la sua famosa lista delle 500 aziende più influenti dell’anno. Di queste, il 73% dichiara di essere attiva su Twitter e l’80% del loro management è convinto che un impegno aziendale sui social media abbia portato a un aumento nelle vendite. Le promesse sono molte: miglior capacità previsionale sui comportamenti dei clienti, migliore produttività interna, aumento del Roi. Vediamo come si concretizzeranno nel 2013.
Social media in ogni settore aziendale
Fino a ora gli unici settori a far uso dei social media sono stati il marketing e le relazioni esterne, ma un recente rapporto McKinsey sostiene che sono circa 130 miliardi di dollari il potenziale inespresso derivante dall’estensione dell’uso delle tecnologie social ai rapporti tra tutti i settori di una società e quelli intra-aziendali. Nel 2013 i social media verranno sempre più percepiti come seri strumenti di business.
Meno email ma più comunicazione
Sebbene la mail sia tuttora un ottimo strumento nella comunicazione one-to-one, soprattutto quella formale, ci sono mezzi molto più efficaci per stimolare la collaborazione. In varie aziende l’instant messaging e i wiki sono già diventati strumenti efficaci di condivisione delle informazioni. Aspettiamoci che nel 2013 i business networks (per
Il digital marketing che ti fa crescere prima Ci piace pensare in grande e puntare ai risultati. Esperienza e spirito di innovazione per incrementare le tue performance in maniera veloce e affidabile.
es. Yammer) vedano una più ampia diffusione poiché - ad esempio - rendono contenuti rilevanti accessibili a tutti e non dimenticati nella inbox del collega assente.
I nuovi centri del potere
I social media ci hanno dato accesso a una inusitata mole di informazioni su comportamenti e preferenze ma per dare un senso a questi dati è necessario istituire e formare nuove professionalità e settori in grado di analizzare e restituire senso ai dati raccolti. Nestlé, Dell, la Croce Rossa, Wall Street hanno sale piene di analisti che osservano tutti i tweet, like, share grazie a nuovi software di analisi, fruibili dai loro manager via smarphone in tempo reale.
Non solo Facebook
Twitter, Fb, LinkedIn e Google+ non sono più soli perché altri attori hanno fatto il loro ingresso sul palcoscenico della condivisione, ad esempio Instagram (+ 17.319%) e Pinterest (+5.124%). Inoltre i numeri stratosferici generati dagli equivalenti cinesi, indiani, mediorientali e africani di Facebook rendono necessaria un’espansione della raccolta e dell’analisi dei dati e delle modalità di comunicazione aziendali intercontinentali. Insomma nel 2013 il frustrante gap tra la moda dei social media e la realtà inizia finalmente a colmarsi mostrando un’efficacia sia in termini di qualità del lavoro sia di Roi.
Se volete rispondermi o condividere feedback e spunti mi trovate in rete o direttamente a paolo.mardegan@digitouch.it
www.youniversalmedia.com
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market place
L’
economia digitale cresce, ma non abbastanza. Troppe incertezze e perplessità circondano ancora l’e-business nel nostro Paese, e ridurre questo gap è uno snodo fondamentale per le prospettive degli operatori, oltre che per il rilancio dell’economia in generale. Va proprio in questo senso la nuova campagna pubblicitaria di Register.it
persone Matteo Arpe
L’imprenditore ha stretto un accordo preliminare di investimento con Banzai, la società fondata da Paolo Ainio nel 2008, leader in vari segmenti del mercato digitale. L’accordo prevede l’ingresso di Sator Capital Limited, società che fa capo a Sator Spa di cui Matteo Arpe è fondatore e a.d., nell’azionariato di Banzai con una quota paritetica a quella detenuta da Ainio, mediante un aumento di capitale che servirà a rafforzare la società nei mercati core di e-biz ed editoria online. Il secondo ambito è già familiare ad Arpe, presente nell’azionariato di News 3.0, editore del quotidiano online Letmatteo tera43.
arpe
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Spot / “prima” televisiva per una società di DAda
Register.it va in tv per celebrare la rete la campagna, realizzata con creatività di studio marani e planning di maxus, vuole sensibilizzare professionisti e Piccole imprese sui vantaggi e le opportunità offerti dalla presenza sul web - il brand di Gruppo Dada leader nel mercato dei domini, hosting, soluzioni di e-commerce e advertising digitale -, che ha esordito in tv con uno spot visibile dal 6 gennaio sui
principali canali nazionali digitali e satellitari (e sul web), finalizzato a diffondere a un pubblico ampio e diversificato, in primis di Pmi e professionisti, l’importanza della cultura
digitale e il valore della rete per accrescere il proprio business. Ideato dall’agenzia Studio Marani, con la direzione creativa di Maurizio Marani e Anna Scardovelli, e realizzato dalla casa di produzione Karen Film con la regia di Alberto Colombo, il commercial racconta in modo semplice, immediato e ironico il valore di avere oggi un sito web, proponendo scene di vita quotidiana in cui alcuni potenziali clienti vengono allontanati a rappresentare come la mancata presenza online comporti la perdita di opportunità di business, suggerendo di scegliere, per essere presenti online, un servizio affidabile, flessibile e di facile utilizzo come quello di Register.it. Il planning è di Maxus. La pianificazione televisiva è integrata da un’importante attività di comunicazione sui media digitali, concentrate attorno a un minisito dedicato alle tre situazioni oggetto dello spot.
nuova concessionaria per la community del “social cashback”
FidelityHouse entra nel network di LeonardoADV
La digital agency Horizon Group ha scelto di affidare a LeonardoADV, concessionaria di pubblicità online del Gruppo Triboo, la gestione dell’advertising per la community FidelityHouse, di cui è proprietaria. FidelityHouse è un sito che offre ai propri utenti la possibilità di essere remunerati per le attività che si svolgono online - come compiere acquisti, mettere “mi piace” agli articoli proposti, compilare questionari, iscriversi a siti proposti o invitare amici - grazie al meccanismo di “Social Cashback”. L’accordo con LeonardoADV nasce dalla volontà dello staff FidelityHouse di ampliare ulteriormente il proprio mercato ed è «Di primaria importanza per garantire alla piattaforma un advertising di spessore», ha spiegato rancesco Fasanaro, titolare di Horizon Group.
SOCIAL SNACK SPUNTI DAI MEDIA SOCIALI di Maurizio Mazzanti direttore creativo esecutivo di E3
Facebook Graph Search è la novità di inizio anno
La scorsa settimana si è tenuta una conferenza stampa di Facebook che ha attirato l’attenzione di tutti gli utenti curiosi di scoprire le innovazioni del social network più utilizzato al mondo. Si vociferava della probabile presentazione di un nuovo design per la Timeline, di uno smartphone, di Facebook Messenger per iPad. Invece Mark Zuckerberg ha colto tutti di sorpresa, presentando Graph Search, un motore di ricerca che consentirà di trovare informazioni sul social network e creare più connessioni tra tutte le persone che utilizzano Facebook. Tramite Graph Search si può cercare tra tutto quello che è stato condiviso dagli utenti, in modo molto diverso dalla consueta ricerca web. All’interno di quattro aree (foto, persone, interessi, luoghi) si può formulare una domanda del tipo: “Chi dei miei amici vive a Londra?” e il punto forte della ricerca è che, come risultato, si otterrà un ranking dei propri amici in base alle interazioni passate, in modo che quelli più stretti appaiano nella parte alta della classifica. Graph Search consente inoltre di fare una ricerca in base a tutto ciò, tranne i post, a cui si è cliccato il “Like”. Nella ricerca si può formulare una frase del tipo: “I miei amici a cui piace Jon Bon Jovi”: si otterrà un elenco di persone, luoghi, foto o altri contenuti che, come precedentemente detto, sono stati condivisi e relativi alla ricerca effettuata. Ogni ricerca può poi essere affinata tramite una serie di filtri disponibili sulla pagina dei risultati. La vecchia barra di ricerca è stata interamente ridisegnata e sostituita con un campo dedicato alla ricerca e al logo di Facebook. Il grande annuncio di Graph Search fa pensare ad una dichiarazione di guerra contro il colosso della ricerca per antonomasia, Google. Vedremo. Al momento, il nuovo motore di ricerca è disponibile in una prima fase in versione beta per un numero limitato di utenti e, per ora, solo in lingua inglese. Se volete rispondermi o condividere feedback e spunti mi trovate in rete o direttamente a: mazzanti@e3online.it!
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Il nostro posizionamento si distingue da sempre per il carattere consulenziale e una forte attenzione all’innovazione. Grazie a un team di professionisti specializzati siamo in grado di garantire progetti di comunicazione aderenti agli obiettivi e alle esigenze del cliente, andando oltre le sue aspettative. Divisioni specializzate e integrate che offrono la possibilità di realizzare progetti innovativi!
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market place
C
ambia lo scenario televisivo italiano, che vede un nuovo editore posizionarsi di diritto al terzo posto della classifica stilata sulla base dell’audience share complessiva. Parliamo di Discovery, che negli scorsi giorni ha finalizzato l’acquisizione del 100% di Switchover Media, proprietaria di quattro canali televisivi gratuiti (Giallo, Focus, K2 e Frisbee) e di un canale a pagamento (Gxt) che si vanno dunque ad aggiungere a Real Time, Dmax, Discovery Channel, Animal Planet, Discovery Travel & Living, Discovery Science e Discovery World. Con questa operazione, Discovery giunge dunque a gestire in Italia sei canali free e sei a pagamento. La nuova struttura risponderà a Marinella Soldi, amministratore delegato di Discovery Italia e general manager Southern Europe, la cui squadra si è recentemente arricchita con l’ingresso di Paolo Lorenzoni che, in qualità di vp Marketing & Digital, assume la responsabi8
Acquisizioni
A Discovery il 100% di Switchover Media l’operazione dà vita al terzo editore televisivo in italia per share complessiva, con un portafoglio di sei canali free e altrettanti a pagamento
Marinella Soldi
lità non solo dell’area marketing, ma anche di settori strategici quali social me-
dia e online, l’area on-air e le consumer pr. Francesco Nespega, fondatore ed ex azionista di controllo di Switchover Media, collaborerà con Discovery in tutta la fase di transizione. «Lavoreremo con il principale obiettivo di continuare ad accrescere il nostro posizionamento sul mer-
cato e i nostri dati di audience share complessiva - commenta Marinella Soldi -. La nostra strategia di business, diversificata per piattaforma distributiva, si è dimostrata vincente ed è coerente con il nostro impegno nel pay per i nostri canali distintivi a marchio Discovery».
La comunicazione dà il via alla campagna elettorale Politica on air:
le iniziative pubblicitarie dei partiti in vista delle urne Manca giusto una settimana al via ufficiale, ma sui media la campagna elettorale in vista delle Politiche del 24 e 25 febbraio è partita da tempo, con i principali schieramenti già molto attivi sia nelle ospitate radiotelevisive sia sul lato della comunicazione pubblicitaria. Su quest’ultimo fronte, l’approccio del PD - grande favorito di questa tornata alle urne - è tutto sommato “classico”: con l’apporto creativo di Aldo Biasi Comunicazione, il principale partito del
l’ItalIa gIusta 24 - 25 febbraio
partitodemocratico.it bersani2013.it
Centrosinistra ha sintetizzato nel claim “L’Italia Giusta”, accompagnato dalla presenza rassicurante del
candidato premier Pierluigi Bersani, la filosofia con cui presentarsi agli elettori. La campagna appare
rory
mcIlroy
Il 23enne nord irlandese, numero uno del ranking mondiale, è il “nuovo Tiger Woods” del golf. Non solo per gli indubbi meriti sportivi: Nike lo ha appena scelto come suo nuovo brand amabassador, facendone uno degli sportivi più pagati del pianeta con un contratto decennale da 150 milioni di dollari. Gli altri contratti di sponsorizzazione di McIlroy comprendono i brand Titliest, Oakley, Jumeirah, Audemars Piguet e Santander
già in esterna, cui seguirà certamente internet. Al contrario, il Pdl ha deciso di percorrere una strategia a investimento zero, affidandosi alle presenze televisive del suo leader Berlusconi per spiegare le idee del movimento e a internet per divulgarle, con l’aggiunta di una serie di messaggi ironici diffusi sui social media, che prendono di mira gli slogan degli avversari. “L’Italia giusta”, per esempio, diventa così “La Germania Giusta” con la faccia di Mario Monti. Per quanto riguarda appunto la “salita” in politica di Monti e della sua lista
“Scelta civica con Monti per l’Italia”, sono on air da questa settimana i primi poster 6x3 pianificati da Posterscope (Aegis Media). A firmare il progetto creativo è l’agenzia Red Cell (Gruppo Wpp). Monti ha scelto di non mostrare il suo volto ma di lasciar parlare l’headline “L’Italia che sale” e il simbolo elettorale, sviluppato con il team di Proforma, agenzia di Bari che in passato aveva già seguito le campagne elettorali di Nichi Vendola nelle due corse – vincenti – alla regione. A proposito di regioni, com’è noto la Lombardia è
sotto i riflettori per il peso specifico che avrà sulla composizione del Senato e per la sovrapposizione con le elezioni regionali. Tre i principali pretendenti alla corsa al Pirellone: Roberto Maroni, Gabriele Albertini e Giorgio Ambrosoli. Tra questi, l’ex sindaco di Milano Albertini ha avviato una campagna di affissioni e online sviluppata da Ceruto, Pizzigoni & Partners, mentre alle spalle della comunicazione di Ambrosoli, candidato del Centrosinistra, lavora il pool di agenzie composto da Civicom, com.unico e Hagakure. SF
È il sito italiano di news con la brand identity più radicata. TGCOM24 è un vero sistema multimediale e multipiattaforma, che si avvale di una redazione di 130 giornalisti che coprono l’informazione 24/7, ed è contemporaneamente in TV, sul canale digitale dedicato, sul web, tablet, smartphone e cellulari. Terza testata editoriale di news in Italia, è la prima app mobile di news per il numero di download.
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company di Teresa Nappi
U
na piattaforma creata da designer per i designer. In queste poche parole si cela il cuore di 99designs, la realtà nata a Melbourne (Australia) nel 2008 da un’idea di Mark Harbottle e Matt Mickiewicz (SitePoint, Flippa). Definita compiutamente come la più grande piattaforma per il design in crowdsourcing del mondo, 99designs mette in comunicazione imprese e privati con una community di 200.000 graphic designer provenienti da più di 190 Paesi e conta sedi locali a San Francisco, Melbourne, Berlino, Parigi, Londra e, da qualche giorno, anche in Italia. E’ stato infatti annunciato il varo del portale 99designs.it, che va ad affiancarsi ai lanci degli ultimi mesi in Germania e in Francia, e ai quali presto potrebbe aggiungersi anche la Spagna. Come country manager per l’Italia è stata scelta Giulia Depentor, entrata in 99designs nell’agosto 2012 a seguito dell’acquisizione da parte della struttura della società berlinese 12designer. A 10
La grande piattaforma per il design in crowdsourcing arriva nel nostro Paese
99designs loves Italy Nata a Melbourne nel 2008, la società mette in comunicazione imprese e privati di ogni dimensione con una community di 200.000 graphic designer provenienti da più di 190 Paesi. Con Giulia Depentor, incaricata dello sviluppo dell’attività in italia, scopriamo un progetto che guarda in primo luogo alle start-up
conta 200.000 graphic designer provenienti da 190 Paesi: dunque un bagaglio enorme di possibilità per imprese e privati.
http://99designs.it
lei 360com ha chiesto di illustrare le strategie che la società intende attuare per imporsi nel nostro mercato.
giulia
depentor
«Il nostro compito è di offrire un ambiente amichevole, professionale e sicuro dove tutti i creativi, se bravi, possono trovare opportunità e competizione, e soprattutto contattare clienti»
Come definirebbe in poche parole 99designs? 99designs è una grande piattaforma per il design in crowdsourcing, operativa a livello mondiale. Ha il vantaggio di essere stata creata da designer per i designer,
cosa che la rende estremamente focalizzata sugli obiettivi degli operatori del settore. Il nostro compito è di offrire un ambiente amichevole, professionale e sicuro dove tutti i creativi, anche i più giovani che non possono vantare un portfolio consistente, se bravi possono trovare opportunità e competizione, mostrare il proprio lavoro, migliorare le proprie
capacità, comunicare con i loro colleghi e soprattutto contattare nuovi clienti. A questi ultimi, anche quelli con budget limitati come le start-up, la piattaforma offre l’occasione di assicurarsi la collaborazione di designer di alto profilo a prezzi ragionevoli, contattando creativi di tutto il mondo pronti a proporre idee vincenti. In tutto, a oggi la nostra community
Quali sono i vostri mercati di riferimento? La società è nata nel 2008 a Melbourne in Australia, poi si è espansa in America a San Francisco. L’anno scorso, poi c’è stata un’ulteriore espansione europea, con l’acquisizione di un competitor (12designer) e della sua sede a Berlino. Da qui, 99designs ha deciso di espandersi mettendo in atto una importante piano di localizzazione proponendo portali in lingua: prima Germania e Francia, oggi Italia e prossimamente anche Spagna. Dal nostro punto di vista, il mercato certamente più consistente è quello nordamerica-
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company no. Quello europeo è invece più contenuto, ma in forte espansione. Qual è la ragione che vi ha spinto a scegliere il mercato italiano? Prima di tutto il fatto che la community italiana si è distinta in modo considerevole per l’enorme creatività e per l’entusiasmo con il quale ha aderito ai vari progetti, che in molti, anzi moltissimi casi hanno avuto esito positivo. E poi negli ultimi mesi in Italia si è assistito a un considerevole aumento del numero di start-up, che costituiscono il nostro principale target. Abbiamo dunque pensato che fosse il momento giusto per offrire loro una versione locale della piattaforma 99designs per aiutarli a costruire il brand aziendale e supportare il loro posizionamento sul mercato. In fondo, il nostro obiettivo primario è diventare un punto di riferimento per le giovani imprese, alle quali offriamo la possibilità di partire al meglio con un budget limitato. Da qui, è nata l’idea di lanciare il concorso “99designs loves italian startups”.
la pagina dedicata al contest su Startupbusiness.it, partner di 99designs in Italia
Quali sono le dinamiche di questa particolare iniziativa? Nove start-up avranno la possibilità di lanciare gratuitamente un contest (del valore di 479 euro) che sarà promosso sui siti 99designs.it e Startupbusiness.it, nostro partner. L’iter per partecipare è molto semplice: basta aderire con il proprio “I like” alla pagina Facebook dedicata all’operazione (www.facebook.com/99designs.it) e compilare un form, entro il quale chiediamo di spiegare il proprio business e in cosa consiste il proprio carattere innovativo. Al termine del concorso (28 febbraio), sceglieremo le 9 start-up vincitrici. Comunicherete l’iniziativa con qualche attività particolare? Come accennato prima, abbiamo stretto a questo fine una collaborazione con Startupbusiness, tra i più impor-
tanti network per le start-up attivo in Italia, che ha scelto di promuovere il nostro concorso attraverso i suoi canali e di farci da partner per le future iniziative. Avete puntato anche su altri canali per comunicare l’apertura del portale in italiano? Per ora stiamo promuovendo la notizia attraverso i social network e i nostri uffici stampa in America e Italia. Tra le prossime iniziative in cantiere, c’è un meetup italiano per i nostri designer, un incontro dedicato alla nostra community. Quali sono le vostre aspettative per questo primo anno di attività in Italia? Siamo ottimisti perché la base è ottima e i primi riscontri, rispetto al lancio in Italia e al contest per le start-up, sono stati più che positivi, direi entusiasmanti.
www.tiwi.it 11
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cover story
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a costante evoluzione del mondo digitale offre alla comunicazione una continua serie di nuovi stimoli e opportunità. Ai marketer il compito di leggerle e interpretarle a proprio vantaggio. In questo senso, uno dei trend emergenti più interessanti è quello della geolocalizzazione: l’esponenziale diffusione di mobile connected device svincola gli utenti dalla loro “postazione fissa” nell’accesso alla rete e, in particolare, ai loro ambienti “social” preferiti. Facebook e Twitter, per esempio, iniziano a configurarsi come fenomeni marcatamente mobile. Si apre quindi per le marche un’interessante possibilità: quella di applicare le dinamiche social al territorio. Uno dei primi progetti a integrare in maniera organica tutti questi trend - social, mobile e geomarketing - arriva da Oltreoceano, ma è tutto italiano nei protagonisti: si tratta, infatti, di “Capture the Pasta”, un’applicazione per iPhone e Android sviluppata per Barilla Usa da Imille e di12
case study / come Integrare social e geolocalizzazione nella comunicazione mobile
Il geomarketing che cattura Grazie alla diffusione degli smartphone, oggi è possibile applicare le dinamiche social al territorio, massimizzandone l’efficacia. Un esempio è “Capture the Pasta”, l’app ideata da Imille per Barilla negli Usa, che propone agli utenti un concorso “geolocal” per vincere ogni settimana premi e viaggi ispirati all’Italia di Lorenzo Mosciatti
stribuita negli Stati Uniti, caratterizzata da un concorso “geolocal” per vincere ogni settimana premi e viaggi ispirati all’Italia. Il contesto: l’avanzata degli smartphone Qualche numero per iniziare la disamina di questa interessante case history: secondo i dati Nielsen, nel 3° trimestre 2012 la crescita degli smartphone si conferma come un fenomeno di massa: ormai, i due terzi degli acquirenti americani di telefonia mobile scelgono uno smartphone, con un aumento del 50% rispetto allo scorso anno. Secondo il Pew Research Center’s Internet & American Life Project, inoltre, il 74% degli utenti americani
utilizza i servizi di geolocalizzazione per informarsi e il 18% si collega ai geosocial per fare il “check in” in un posto. Tante sono le app che sfruttano le potenzialità della geolocalizzazione, una nuova opportunità anche per le marche al fine di comunicare meglio i propri prodotti e servizi aggiungendo la dimensione del territorio. Facebook e Instagram utilizzano la geolocalizzazione per incrementare il sentimento di appartenenza a una comunità reale e non soltanto virtuale. Ma, al di là del celebre Foursquare, che ha recentemente superato i 3 miliardi di check-in, quasi nessuna app con un sistema di geolocalizzazione
ANNO IV | #01 | 17 GEN 2013
cover story propone all’utente di sfruttare la sua posizione geografica in un’ottica gaming. Operazione strategica Con queste premesse, in occasione del redesign del packaging, Barilla Usa ha chiesto a Imille di pensare a un’iniziativa strategica che coinvolgesse tre ambiti digitali in grande espansione: il social, il mobile, e il geomarketing. Un’operazione che riportasse al centro della comunicazione il pack “Blue Box” di Barilla, che negli Usa è tornato ad essere l’elemento chiave di riconoscimento della marca. Per aumentare la brand awareness sulla Blue Box, Imille ha sviluppato un’applicazione-gioco con instant win giornalieri. In palio, un viaggio alla settimana sul territorio americano e un superpremio finale: un viaggio in Italia. “Capture the Pasta” è un’applicazione gratuita per iOS e Android che propone una vera e propria caccia al tesoro digitale, con un milione di Blue Box virtuali distribuite su tutto il territorio americano da 13
I due fondatori di imille: Da sinistra matteo esposito, ceo, e paolo pascolo, direttore creativo
scovare attraverso la fotocamera del proprio smartphone. Giocare è semplice: basta scaricare l’app sul proprio smartphone, autorizzare l’utilizzo della propria posizione gps, individuare su una mappa le Blue Box nelle vicinanze e confermare la cattura non appena si è abbastanza vicini. Al momento dello shot si attiva automaticamente la fotocamera del dispositivo mobile, che permette di scegliere tra quattro formati di pasta. La pasta virtuale selezionata rimane
chiamata a progettare un’iniziativa che coinvolgesse social, mobile e geolocalizzazione, Imille ha sviluppato “Capture the Pasta”, un’app gratuita creata per iOS e Android che propone una caccia al tesoro digitale, con un milione di Blue Box virtuali distribuite su tutto il territorio americano da scovare attraverso la fotocamera del proprio smartphone
Coinvolgimento prima di tutto Il carattere ludico di “Capture the Pasta” stimola la condivisione sui social media. In 10 settimane di concorso, 58.300 foto sono state condivise, per un minimo di 820.000 utenti Facebook potenzialmente raggiunti
integrata nel monitor dello smartphone al momento dello scatto per dare il via alla creatività e poter scattare foto divertenti del prodotto contestualizzato su scenari delle specifiche città americane, per poi condividerle su Facebook e Twitter ottenendo punti per vincere i premi. Oltre ai punti supplementari assicurati, è il carattere ludico e fortemente appealing delle foto ottenute ad assicurare la quasi sistematica condivisione sui social. In 10 settimane di concor-
so, 58.300 Blue Box sono state catturate e condivise, per un minimo di 820.000 utenti Facebook potenzialmente raggiunti. Massimo engagement «Per comunicare il nuovo design della nostra Blue Box abbiamo pensato ad un concorso che fosse prima di tutto coinvolgente per gli utenti - dichiara Silvia Sartori, digital marketing manager Barilla Usa -. Da qui è nata l’idea di “Capture the Pasta”, un gioco per smartphone con un linguaggio
divertente e una tecnologia avanzata che integra un meccanismo di augmented reality diretto a stimolare le condivisioni». Imille ha curato il concept, il game design, l’art direction e lo sviluppo tecnico dell’app. L’agenzia ha progettato un innovativo sistema di geolocalizzazione basato sui dati di Open Street Map e Google Map che ha permesso la mappatura dell’intero territorio americano per distribuire le scatole di pasta virtuali con criteri finalizzati a massimizzare l’engagement. «Abbiamo voluto conciliare comunicazione
e entertainment attraverso l’uso di tecnologie innovative, tra cui un software per geolocalizzare oggetti virtuali che abbiamo realizzato ad hoc - spiega Matteo Esposito, ceo di Imille -. L’augmented reality applicata al geosocial ci apre un mondo di prospettive affascinanti: invece della pasta si potrebbe pensare di creare una piattaforma di “caccia all’offerta” segnalando all’utente le offerte che lo circondano e spingendolo a condividerle per aumentare il proprio punteggio e accedere ad altri servizi o promozioni».
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focus
mobile
chi fruisce del meteo dai nuovi device ha esigenze diverse rispetto agli utenti web. attenzione a tenerne conto
contenuti
Un contenitore può essere molto attraente, ma se il contenuto non ha valore rimane un involucro inutile
24ore
prima il traffico sui siti meteo avveniva in orario di ufficio. grazie ai device mobili, l’attività copre le 24 ore
mktg
dal turismo al settore farmaceutico, le previsioni del tempo influiscono sulle scelte di acquisto degli utenti
Nomi
Si chiama Morgana e porta la neve. La novità di attribuire nomi ai fenomeni atmosferici piace e coinvolge gli italiani
Meteo online & adv
La raccolta che migliora le
previsioni
Star
Dal colonnello giuliacci ad antonio Sanò, gli esperti di meteo sono conosciuti e amati dal pubblico
Ricerca
l’elaborazione di bollettini sempre più accurati impegna notevoli investimenti in risorse e tecnologia
bollettini impeccabili garantiscono il successo di pubblico. Un grande pubblico aumenta la raccolta pubblicitaria. L’aumento della raccolta rende disponibili maggiori risorse per migliorare la qualità delle previsioni. Questa la quadratura del cerchio nel mercato del meteo. Bando dunque alle polemiche e attenzione alle nuove esigenze degli utenti, che dopo la diffusione dei device mobili vogliono sapere tutto, qui ed ora
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focus
S
e è vero che i brand hanno valore, e che i testimonial contribuiscono a mantenere un rapporto privilegiato con gli utenti, una delle ultime realtà nate nel campo del meteo online ha sicuramente le carte giuste per conquistare una gran fetta di “meteonauti”. Stiamo parlando di meteogiuliacci.it, che tra i punti forza può contare sulla professionalità e la simpatia del Colonnello Mario Giuliacci - le sue previsioni alla fine del Tg5 erano un appuntamento particolarmente atteso dai telespettatori - capace di attrarre nuovi inserzionisti grazie alla presenza del carismatico meteorologo. A questo si aggiungono una capacità formativa e redazionale distintiva, basti pensare agli oltre 1.800 articoli pubblicati nel 2012, molto apprezzati dal pubblico, e una forte componen-
15
tre domande a: Mario Giuliacci, presidente di Meteopiù
Il mito delle previsioni in versione digitale milioni di italiani hanno imparato a conoscerlo nello spazio meteo del tg5. oggi la professionalità e la simpatia del colonnello sono su meteogiuliacci.it, che nel 2012 ha registrato il +190% di visite
Mario
giuliacci te informatica, innovativa e orientata al web.
Colonnello Giuliacci, quali sono gli ultimi trend nel campo del meteo online e della comunicazione commerciale su questo canale? Il dialogo con i lettori dei nostri articoli ci ha consentito di rilevare una forte e diffusa volontà di comprendere meglio la meteorologia. Il pubblico non si accontenta più di sapere che tempo farà: vuole sapere perché e come funzionano i vari fe-
nomeni. Questo ci mette in condizioni di attirare nuovi inserzionisti, che trovano un valore aggiunto in un’informazione meteo di qualità e dai toni rassicuranti e non allarmistici.
Quali scenari ha aperto il mezzo mobile, e quali sono le potenzialità ancora non espresse? Nel corso del 2012 la diffusione di dispositivi mobili in grado di navigare su internet è sicuramente esplosa, basti pensare che la loro incidenza sul totale delle visite
a Meteo Giuliacci è raddoppiata fra gennaio e dicembre. Al momento abbiamo avuto solo un assaggio della straordinaria potenzialità del mobile, ma per coglierla è necessario essere pronti o meglio, per rimanere in tema, “adaptive”. L’utente mobile ha infatti necessità ben diverse a cui dobbiamo rispondere adeguatamente. Non solo perché deve fruire del sito da un dispositivo differente, ma proprio per il tipo di contenuto richiesto, la motivazione che lo spinge a cercarlo e il tempo a disposizione per trovarlo.
Quali sono gli ultimi dati della vostra struttura in termini di traffico e fatturato? Considerata la situazione economica, siamo molto soddisfatti del nostro primo anno di attività. Nel corso del 2012 le visite al sito sono aumentate del 190% e ci aspettiamo almeno lo stesso trend per il 2013.
Q
uali sono gli aspetti più importanti parlando di meteo, e soprattutto di meteo online: la precisione delle informazioni e l’affidabilità delle previsioni? L’andamento della propria raccolta pubblicitaria e l’aumento del traffico su sito e applicazioni mobile? Il dibattito su questi temi è serrato e spesso duro tra gli operatori del settore (segno che stiamo parlando di un mercato molto competitivo), suddivisi tra “puristi” dell’aspetto scientifico delle previsioni meteorologiche, e fautori di un nuovo meteo che, pur non tradendo (a detta loro) la propria natura di “servizio”, strizza l’occhio a iniziative di marketing e comunicazione anche molto agguerrite. Chi è nel giusto? Ognuno tragga le proprie conclusioni, magari verificando di persona quale prodotto editoriale risponde al meglio alle proprie necessità. Sicuramente, per cercare di comprendere le diverse posizioni, può essere utile considerare tutta la “filiera” del meteo. Le previsioni meteorologiche, come giustamente molti sottolineano, sono frutto di un complesso lavoro di ricerca. Tale lavoro, come sempre quando si parla di “ricerca”, necessita di grosse competenze scientifiche, di strumenti tecnologicamente avanzati, e quindi di investimenti considerevoli. Le risorse per questi investimenti, i diversi operatori, da dove le possono ricavare? Sicuramente (anche) dalla massima valorizzazione dei propri contenuti in chiave di raccolta pubblicitaria. Detto questo, presupponendo le migliori intenzioni da parte di tutti, abbiamo trovato la quadratura del cer-
di Greg Veronelli
chio. Ottime previsioni portano un grande pubblico. Un grande pubblico consente l’aumento della raccolta pubblicitaria. L’aumento della raccolta rende disponibili maggiori investimenti per la ricerca scientifica. L’occasione, del resto, è da non perdere, perché gli investitori hanno capito che le previsioni meteo sono in grado di condizionare le decisioni di acquisto dei consumatori. Secondo voi, quanti sportivi sposta (visto che siamo in periodo invernale) il simbolo di sole, o di nebbia, su una località sciistica il venerdì sera, prima dell’inizio del week end? Oppure quanti sono le aziende di abbigliamento disposte a investire per legare il proprio brand a un contenuto relativo, poniamo, a una giornata di pioggia, visto e consultato da milioni di persone sprovviste di impermeabile? E via così passando per protezioni solari, accessori per autovetture, automotive stesso, prodotti farmaceutici fino a toccare tutti gli investitori interessati a pianificare sui siti di maggior traffico a livello nazionale. La torta, diciamocelo, è grossa. Per questo è importante non perdere di vista entrambi gli obiettivi: progredire nella ricerca scientifica al fine di migliorare la qualità del servizio, e puntare alla crescita dell’audience, della raccolta pubblicitaria e del mercato nel suo complesso. Il tutto alla luce di una rapidissima evoluzione dei mezzi di comunicazione (con l’esplosione di device mobili e relative applicazioni) e del diffondersi di nuove esigenze da parte degli utenti (sapere tutto, qui ed ora), pronti a premiare generosamente il primo che saprà soddisfarle.
Curiosità Da Caronte a Morgana: i bizzarri nomi dei fenomeni atmosferici
«L’idea di portare in Italia un’usanza diffusa in Germania e nei Paesi anglosassoni è nostra». Con queste parole l’a.d. de ILmeteo.it Antonio Sanò assume la paternità di un’iniziativa che, sebbene non faccia altro che importare una prassi già conosciuta all’estero, si è rivelata un grosso successo in termini di marketing e comunicazione. Da un certo momento in poi, circa un anno fa, anche nel Bel Paese abbiamo cominciato a sentir parlare di Caronte, Minosse e altre figure mitologiche per indicare i fenomeni atmosferici in arrivo. «Questa usanza - ha spiegato Sanò - è nata durante la seconda guerra mondiale. In questo periodo gli aviatori che incontravano situazioni meteorologiche avverse hanno cominciato ad assegnare dei nomi di persone care, fidanzate o mogli. Per l’assegnazione dei nomi noi ci rivolgiamo alla nostra community, effettuando dei sondaggi. Tutti posso quindi fare delle proposte, scegliendo preferibilmente nomi sia maschili che femminili di origine mitologica o letteraria. In questi giorni c’è Morgana, una fata che porta la neve».
ILmeteo.it
Previsioni sempre a portata di mano
U
n contenitore può essere anche molto attraente, ma se il contenuto non ha valore rimane pur sempre un involucro inutile. Questo concetto, Antonio Sanò, a.d. de ILmeteo.it, ce l’ha ben chiaro. Una cosa però, diciamo, non esclude l’altra. E se un buon contenuto può essere presentano all’interno di un buon contenitore, meglio ancora.
Antonio Sanò, quali sono le ultime novità che vi riguardano? Nel 2012 abbiamo innanzitutto migliorato le previsioni del tempo. Aumentando il dettaglio, ovvero la risoluzione spaziale, siamo
stati i primi in Italia a fare previsioni anche per aree molto ristrette delle città più importanti, ad esempio i quartieri di Roma, descrivendo ancora meglio tutti i fenomeni locali che caratterizzano la nostra penisola, in cui spesso il mare e i monti si trovano a distanze estremamente ravvicinate. Tale precisione è possibile grazie a consistenti investimenti scientifici e tecnologici, a un lavoro di anni nella ricerca fisicomatematica e alla
antonio 16
sanò
messa in opera di supercalcolatori.
Come stanno cambiando le modalità di fruizione del vostro servizio da parte degli utenti? Fino a qualche anno fa il traffico sui siti meteo avveniva principalmente in orario di ufficio, ovvero dalle 9:00 alle 18:00. Con la diffusione delle connessioni evolute in mobilità le persone hanno cominciato a consultare il meteo anche su smartphone e tablet, prima di andare in ufficio o, come domenica scorsa, dalle 21:00 all’una di notte a causa del probabile verificarsi di nuove nevicate. Il meteo oggi si consulta ovunque. Quando cala l’utilizzo web, nel fine settimana o fuori ufficio, registriamo i picchi del mobile, con un’attività che oggi copre le
24 ore. In sostanza in molti casi la prima cosa che gli utenti fanno con il proprio smartphone al mattino appena svegli, e l’ultima alla sera prima di andare a dormire, è consultare il meteo!
Quali sono i vostri risultati sul mobile? Su questo mezzo siamo primi senza rivali, con una crescita esponenziale mese su mese. La nostra app è presente su oltre l’80% degli iPhone in circolazione. In altre parole possiamo dire che ILmeteo è quasi l’applicazione meteorologica di default. Nel frattempo il numero totale di download di app Android ha superato quelle iPhone, mentre da poche settimane è disponibile anche la versione per Windows Phone e Windows 8.
3Bmeteo
Dimmi che tempo fa, ti dirò cosa compro B isogna far capire agli investitori che il meteo condiziona le scelte dei consumatori. Nell’ambito di tantissimi settori merceologici, dal turismo a quello farmaceutico, la previsione meteorologica è un contenuto che l’utente utilizza per decidere cosa acquistare. Concetti chiari, grazie ai quali Massimo Bettinelli è riuscito a far crescere la raccolta pubblicitaria di 3Bmeteo del 25% nel 2012.
Quali sono oggi i plus del meteo via web? Al momento su internet i punti vincenti rimangono la facilità e la rapidità con cui è possibile consultare le previsioni per singole aree. Questo è ciò che cercano e vogliono le persone: trovare informazioni precise e affidabili. Tutto il resto è un “più” che in via sperimentale può aiutare a favorire la creazione di una community o stimolare la condivisione di contenuti generati dagli utenti.
Quali sono invece le novità sul mezzo mobile? Le previsioni meteo sono un tipo di informazione sempre più ricercata tramite dispositivi mobili, è c’è una grande richiesta di applicazioni che facciano qualcosa di “nuovo” a livello grafico e tecnologico. Lo smartphone del resto è uno strumento generalmente utilizzato da persone tecnologicamente evolute. Per soddisfare queste necessità nelle prossime set-
timane rilasceremo delle app nuove con funzionalità avanzate, coprendo tutti i dispositivi iPhone, Android, iPad e Windows Phone. Grazie a queste app oggi il meteo ci segue mentre siamo in movimento, inviando degli alert in funzione della posizione dell’utente in caso di eventuali criticità, o prevedendo le condizioni meteorologiche di ogni area interessata dal viaggio. A tutto questo verranno aggiunti servizi trasversali, come la segnalazione di eventi o informazioni sulla viabilità.
Quali sono i vostri numeri? Sul sito abbiamo circa 4 milioni di utenti unici al mese, con 300-350 mila utenti unici al giorno. Sulle applicazioni registriamo invece 200 mila utenti unici al giorno. La raccolta pubblicitaria è gestita da due concessionarie, Mediamond e 4W Market Place, e nonostante l’andamento dei mercati il nostro trend fino al 2012 ha registrato un crescita annua circa del 25%.
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focus Antonio Verga, a.d. Centro Epson Meteo
Precisione impeccabile per distinguersi nella confusione fornire un servizio che sia il più chiaro, utile ed efficiente possibile. fedele a questa mission, la società ha implementato nuove tecnologie
C
onfusione. Questo il termine con cui Antonio Verga definisce l’attuale situazione nel mondo del meteo online. E in tale confusione il Centro Epson Meteo, di cui il manager è a.d., punta a mantenere ben chiaro il proprio obiettivo: fornire in maniera inamovibile un servizio di estrema qualità.
Antonio Verga quali sono i principali trend del settore? Mi sembra di poter dire che nell’ultimo anno il mercato abbia chiacchierato tanto, senza però proporre nessuna sostanziale novità. La tendenza più diffusa purtroppo è lo show meteorologico fine a se stesso. L’assegnazione di nomi alle perturbazioni, ad esempio, è un ottimo espediente per fare audience, ma non ha nulla a che fare con la meteorologia. Il nostro lavoro è, e deve essere, quello di fornire un servizio il più chiaro, utile ed efficiente possibile.
Ci sono significative novità dal punto di vista della comunicazione di questo
servizio? Complessivamente c’è una sorta di stallo nelle logiche di integrazione tra i mezzi. Mediaset è stato uno dei pochi editori ad attivare una reale crossmedialità, soprattutto dopo l’acquisizione di meteo.it, ovvero il “nome” del meteo online, mantenendo inalterato il nostro supporto qualitativo. Anzi, il fatto di ricominciare a fare esclusivamente il fornitore di informazioni e contenuti, mi ha permesso di tornare alle origini del “mio lavoro”, ovvero la meteorologia ad alto livello. Ed è sempre la meteorologia di qualità, alla fine, a ottenere il maggior successo di pubblico.
Ci sono novità in merito alle modalità di elaborazione delle previsioni? Per quanto ci riguarda lo scorso anno abbiamo ultimato l’applicazione di nuove tecnologie acquisite direttamente dall’americana Meteosat. Questo ci permette di generare nuovi modelli e disporre di strumenti identici da quelli utilizzati dalla NASA.
2€ SMS da cellulare personale 2 o 5€ chiamata da rete fissa
17
MANUALE DI APPLICAZIONE LOGOTIPO 19/04/2011
2€ chiamata da rete fissa
5,4% -2,5%
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media data
Michele santoro e silvio berlusconi
+
Tra i quotidiani, Il Corriere della sera resta leader grazie all’incremento delle copie registrato a novembre
il calo delle copie diffuse non penalizza sorrisi e canzoni tv, ancora primo nel ranking dei settimanali
stampa i numeri registrati a novembre 2012
In attesa dell’introduzione del calcolo delle copie digitali delle testate, prevista per marzo di quest’anno, Ads ha pubblicato i dati relativi alla diffusione della stampa italiana a novembre 2012. Per quanto riguarda i quotidiani, il Corriere della Sera registra una crescita del 5,4% sul mese di ottobre, con 426.107 copie di diffusione
media, mantenendosi davanti al suo principale concorrente, la Repubblica che, con 393.830 copie, risulta in ripresa dell’1,3% sul mese precedente. Dopo la Gazzetta dello Sport del Lunedì, al quarto gradino si posiziona Il Sole 24 Ore con 256.954 copie, che scende dell’1,8%. Passando ai settimanali, a novembre non cambia nul-
quotidiani
la in cima alla classifica sul mese precedente, con Tv Sorrisi e Canzoni in prima posizione (677.042 copie), seppure in flessione del 2,5%. A seguire, Settimanale DiPiù, in seconda posizione con 553.217 copie, a -0,7%. Cambio al vertice, infine, per i mensili (il dato in questo caso si riferisce a ottobre), dove Al Vo-
lante, benché in forte calo, si colloca al primo posto con 339.520 copie (-14,2%) - superando Focus (317.104 copie, -32,2%). Tra piccole e grandi flessioni, le diffusioni stampa riflettono ancora una volta la contrazione che ha caratterizzato il 2012, fatto provato anche dai dati dell’Osservatorio Stampa Fcp relativi a
settimanali novembre
ottobre
var. %
CORRIERE DELLA SERA
426.107
404.399
5,4
REPUBBLICA (LA)
393.830
388.659
1,3
GAZZETTA SPORT-LUNEDI (LA)
282.070
292.925
SOLE 24 ORE (IL)
256.954
STAMPA (LA) GAZZETTA SPORT (LA)
gennaio-novembre 2012 (vs gennaio-novembre 2011) secondo cui il fatturato pubblicitario del mezzo è calato del 17%. In particolare, i quotidiani a pagamento sono scesi del 15,6% a fatturato e del 5,7% a spazio. Per i periodici, invece, -17,2% a fatturato e -13,2% a spazio. Insomma, niente buone nuove per la carta stampata.
MENSILI novembre
ottobre
var. %
ottobre
settembre
var. %
SORRISI E CANZONI TV
677.042
694.323
-2,5
SETTIMANALE DIPIU'
553.217
557.372
-0,7
AUTOMOBILE CLUB
595.384
601.169
-1,0
MESSAGGERO DI SANT'ANTONIO
507.718
507.641
-3,7
TELESETTE
440.506
441.406
0,0
-0,2
VOLANTE (AL)
339.520
395.850
-14,2
261.547
-1,8
VENERDI' DI REPUBBLICA (IL)
428.885
413.935
3,6
FOCUS
317.104
467.448
-32,2
243.287
245.358
-0,8
FAMIGLIA CRISTIANA
239.605
235.261
1,8
DIPIU' TV
419.871
425.179
-1,2
CUCINA MODERNA
309.495
282.730
9,5
382.949
392.199
-2,4
QUATTRORUOTE
263.739
271.950
-3,0
CORRIERE SPORT-STADIO LUN.
184.061
192.581
-4,4
MESSAGGERO (IL)
172.933
176.458
-2,0
VERO
375.498
391.743
-4,1
TOURING
261.906
257.723
1,6
SETT. DIPIU' E DIPIU' TV CUCINA
357.490
349.157
2,4
CASA FACILE
231.793
242.161
-4,3
CORRIERE SPORT - STADIO
146.160
148.104
QN-Il Resto del Carlino
131.925
129.444
-1,3
OGGI
349.230
367.999
-5,1
COSE DI CASA
222.913
247.208
-9,8
1,9
IO DONNA
342.713
349.925
-2,1
AM Automese
219.794
252.064
-12,8
GIORNALE (IL)
116.417
AVVENIRE
111.927
118.439
-1,7
PANORAMA
326.232
345.393
-5,5
SILHOUETTE DONNA
214.466
247.343
-13,3
109.205
2,5
D LA REPUBBLICA...
308.614
292.972
5,3
GLAMOUR
198.529
270.022
QN-La Nazione
-26,5
107.614
105.829
1,7
GENTE
281.507
284.002
-0,9
MYSELF
192.090
251.508
-23,6
LIBERO
92.481
93.861
-1,5
DONNA MODERNA
279.458
291.935
-4,3
ELLE
179.158
192.736
-7,0
TUTTOSPORT LUNEDI'
87.401
93.048
-6,1
ESPRESSO (L')
254.208
253.951
0,1
LA PROVA DEL CUOCO MAG.
176.084
146.709
20,0
ITALIA OGGI
82.489
73.519
12,2
SPORT WEEK
234.628
235.187
-0,2
IO E IL MIO BAMBINO
172.087
179.315
-4,0
TUTTOSPORT
81.387
77.817
4,6
VANITY FAIR
226.695
237.802
-4,7
VERO CUCINA
169.872
162.809
4,3
GAZZETTINO (IL)
75.474
77.627
-2,8
INTIMITA'
218.290
223.188
-2,2
AMICA
165.568
174.503
-5,1
TIRRENO (IL)
62.398
62.190
0,3
CHI
218.262
246.969
-11,6
HEARST HOME
165.383
163.190
1,3
SECOLO XIX (IL)
61.811
61.909
-0,2
SETTIMANALE NUOVO
210.904
222.004
-5,0
MARIE CLAIRE
155.936
170.580
-8,6
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Eventi mediatici Berlusconi-Santoro, la coppia dei grandi numeri
La partecipazione di Silvio Berlusconi al programma di Michele Santoro ha suscitato tanta curiosità tra gli spettatori che hanno usato proprio tutti i mezzi per vedere e commentare la speciale puntata di Servizio Pubblico del 10 gennaio. Agli ascolti esorbitanti ottenuti da La7 (8.670.000 spettatori, pari al 33,58% di share) si affiancano i grandi numeri relativi allo “show” registrati sui social network. I dati, raccolti da Reputation Manager nell’osservatorio AudiSocial Tv, parlano di 6.653 fan attivi che hanno prodotto 12.674 commenti e reagito con 49.597 like su Facebook, mentre su Twitter l’hashtag #serviziopubblico è stato twittato 47.198 volte (il triplo dei tweet ricevuti da Porta a Porta quando ha ospitato Berlusconi). Insomma, l’accoppiata Berlusconi-Santoro funziona. Di sicuro, è la più chiacchierata.
AUDIMOVIE A dicembre più di 2,3 mln
di spettatori per “Lo Hobbit”
Sono stati 9.352.983 gli spettatori che, secondo i dati Audimovie, tra il 2 e il 29 dicembre 2012 hanno scelto di godersi un film davanti a un grande schermo, con o senza occhiali per il 3D. Nello specifico, sul totale delle presenze, 7.998.388 persone hanno optato per proiezioni in 2D, mentre 1.354.595 hanno visto film nella versione 3D. Premiato dagli spettatori nel periodo considerato è stato “Lo Hobbit: un viaggio inaspettato”. Il prequel della trilogia de “Il Signore degli Anelli” ha portato nelle sale oltre 2.300.000 persone.
una scena di “Lo Hobbit”
ANNO IV | #01 | 17 GEN 2013
scenario
Il
2012 è finalmente archiviato. La fase più acuta della crisi, anche per chi si occupa di comunicazione, dovrebbe essere alle spalle. Tuttavia, l’anno appena iniziato va affrontato all’insegna del realismo: le risorse continueranno a scarseggiare ancora a lungo. Proprio per questo, uno sguardo complessivo ai principali trend del settore può essere utile per individuare i punti forza e di debolezza su cui lavorare in vista del nuovo anno. Marco Muraglia, amministratore delegato di Starcom Italia, analizza e commenta l’attuale scenario dei mezzi. Quali sono state le tendenze emerse quest’anno che, secondo lei, hanno avuto maggiore impatto - in senso positivo o negativo – sulla communication industry? Le evidenza hanno confermato che l’Italia è in fase recessiva, con trend negativi su Pil, disoccupa20
zione e inflazione, consumi e sentiment di aziende e consumatori. Questo, come ben sappiamo, ha determinato anche una forte contrazione di risorse destinate alla comunicazione da parte delle aziende. In particolare, tra le multinazionali, si è accentuata la tendenza a disinvestire nel nostro mercato a favore di altri ritenuti più dinamici. Tuttavia, a fronte di queste forti negatività si sono potute riscontrare delle controtendenze positive, come ad esempio, per quanto riguarda i consumi, la crescita di alcuni canali particolari come l’e-commerce, o l’incremento in controtendenza delle vendite di telefoni, in particola-
re smartphone. Quest’ultimo dato dovrebbe contribuire a una maggiore consapevolezza delle ottime potenzialità del mobile in relazione alla comunicazione anche in funzione strategica. In generale, comunque, agli occhi di noi operatori di settore, è positiva la graduale apertura ed evoluzione del mercato della comunicazione verso tutto ciò che si definisce digitale. Ormai l’evoluzione tecnologica è assi-
milata e ora ci si deve muovere nella direzione di uno sviluppo strategico e strutturale, capace di porre le basi per consentire una nuova fase di ripresa. GroupM ha di recente rivisto al ribasso le sue stime sul mercato pubblicitario italiano 2013 rispetto al 2012, con evidenze positive solo per le tv tematiche e il digitale. Qual è la sua opinione in proposito, tenendo anche presente che nei primi mesi 2013 avremo sia le elezioni regionali sia quelle
politiche? Se il 2012 si chiuderà con un calo stimato intorno al -14% e una flessione di tutti i principali comparti merceologici - in particolare Automotive e Alimentari -, per il 2013 ipotizziamo un ulteriore calo della raccolta pubblicitaria pari al -3,5% circa. Le elezioni politiche dovrebbero supportare nello specifico l’Out of Home, così come già verificatosi nel 2008, ma certo non basteranno a risollevare le sorti complessive del mercato. In generale, credo che tutti i mezzi, a eccezione ancora una volta di internet, soffriranno.
In questi anni di crisi, l’utenza pubblicitaria ha avuto modo di accumulare una grande esperienza su come si gestisce la comunicazione nei periodi di turbolenza economica e di conseguente calo dei consumi. A suo avviso come si dovrebbe comportare un advertiser oculato per ottimizzare il valore dei propri brand, anche se lo scenario economico non è dei migliori? In un mondo in cui diventano sempre più importan-
Marco Muraglia, ceo di Starcom Italia
Il coraggio di cambiare Tra le tante note dolenti consegnate dal 2012, l’unica evidenza positiva è la graduale apertura del mercato verso tutto ciò che si definisce digitale. Il prossimo passo è trasformare la consapevolezza in strategia. Solo così si possono porre le basi per consentire una nuova ripresa marco
muraglia
di Roberto Nucci
ti qualità, innovazione, economicità – nel senso che le aziende vogliono investire di meno, ma allo stesso tempo ottenere risultati efficaci - e laddove il contesto sociale e mediatico risulta sempre più complesso, diventa veramente cruciale per un’azienda trovare un giusto partner per la comunicazione. Questi deve essere forte di un’esperienza lunga, consolidata e aggiornata nel settore, e deve sapere supportare l’azienda su come, in che ambito e con che cadenza sia più opportuno investire. E questo vale sia per le grandi aziende che hanno a disposizione budget considerevoli, sia per quelle che hanno dei budget più ridotti, soprattutto in un periodo di difficoltà economica come quello che stiamo attraversando. E questo perché l’azienda può chiaramente avere un background piuttosto robusto, probabilmente conosce molto bene il suo mercato e la sua professione specifica, ma potrebbe avere maggiori difficoltà a capire il sempre più intricato mondo della comunicazione. Si tratta sostanzialmente di avere un riscontro da parte di chi, 24 ore al giorno, per 365 giorni all’anno, fa questo tipo di professione. Le aziende stanno
ANNO IV | #01 | 17 GEN 2013
scenario puntando sulla qualità e sull’innovazione. Quale dovrebbe essere la risposta dei centri media? Continuare a dimostrare di essere in grado di dare risposte chiare, precise, competenti a quelle aziende che cercano un consulente capace di accompagnarle nelle loro scelte strategiche di comunicazione, in un contesto profondamente rinnovato, sempre più complesso e in costante evoluzione. Il processo di digitalizzazione ha ormai radicalmente trasformato quel mondo della comunicazione a cui eravamo abituati sino a pochi anni fa, dando il via a una vera e propria nuova era. Il centro media deve fornire la consulenza su come meglio investire le risorse di comunicazione, non più solo legate all’above the line, poiché la scena media si è evoluta e continua a farlo, specialmente con la rilevanza del digitale e dell’online, e i confini tra quello che è tipicamente la pubblicità tabellare e le modalità di comunica21
zione si stanno sfumando. Pensiamo, per esempio, al mondo social. Se prima ci si muoveva in un contesto lineare, con un’azienda che voleva comunicare un certo messaggio e decideva di farlo in un determinato momento, oggi spesso è il consumatore stesso che di propria iniziativa va a cercare l’azienda, determinando un nuovo processo e una nuova richiesta di interazione. Quindi, se in passato si parlava di ottimizzazione dell’esposizione nell’ottica di un processo di comunicazione lineare azienda-cliente, adesso è sempre più forte la necessità di progettare il dialogo con il consumatore in un processo di comunicazione che di lineare non ha più nulla. Il rapporto azienda-consumatore si è radicalmente trasformato e nella comunicazione non si può più prescindere da questo, se non si vuole rischiare di perdere per sempre il contatto con il proprio consumatore. Quindi, il ruolo del centro media è quello di suggerire al cliente quanto investire, dove e in che modo, avendo a sua volta un’idea chiara di quello che sono le evoluzioni delle fruizioni media e quelle di consumo del target potenziale. Per combattere la
«Il centro media deve fornire la consulenza su come meglio investire le risorse pubblicitarie, non più solo legate all’above the line, perché i confini tra la classica tabellare e le nuove modalità di comunicazione stanno sfumando»
stagnazione dei consumi e rilanciare l’economia, alcuni sociologi parlano della necessità di una “pubblicità adulta”, che privilegi temi sociali, contenuti etici, maggiore rispetto per donne e minori, verità, ecc. Quale il suo pensiero in proposito? L’attenzione ai contenuti è sicuramente un elemento chiave e va collegata al mutare del sentiment dei vari target. Ci sono evidenze che dimostrano come alcune scelte in tale ambito ad esempio la sostenibilità ambientale - abbiano prodotto risultati positivi, ma tali iniziative devono essere credibili e coerenti con la mission aziendale verso la gamma di prodotti e servizi.
Online / il 2013 L’anno dell’addio per due popolari strumenti
Netbook e Messenger se ne vanno in pensione
Il 2013 è l’anno degli addii, almeno per quanto riguarda tecnologia e strumenti online che seppur vissuti per pochi anni sono già archiviati dai più come obsoleti. E’ il caso, per esempio, dei netbook: i computer portatili economici e compatti inventati da Asus nel 2007 si estingueranno infatti entro quest’anno. I due principali produttori dei mini-computer a basso costo, Asus e Acer, hanno annunciato che metteranno fine alle rispettive produzioni, quindi quando le scorte saranno esaurite “il mercato dei netbook morirà ufficialmente”. La decisione segue quelle analoghe di Dell, HP e Samsung comunicate a inizio 2012 e decreta di fatto la fine di una categoria che ha avuto una vita breve ma intensa, e che per un certo periodo di tempo ha addirittura svolto il ruolo di salvatrice dell’industria dei pc. Un’altra grande “estinzione” è stata poi annunciata con tanto di data ufficiale. Si tratta di Windows Live Messenger, che il colosso di Redmond chiuderà definitivamente il prossimo 15 marzo. In molti commenteranno che è la naturale conseguenza del cambio di strategia adottato da Microsoft dopo l’acquisizione di Skype, che ora soppianterà il suo predecessore. Dunque, gli otre 100 milioni gli utenti che ancora utilizzano WLM, dovranno rassegnarsi a “lasciarlo andare”, imparando ad apprezzare quello che di nuovo si presenterà nel prossimo futuro. TN
e-commerce
Da Natale ai saldi, è boom Il Natale appena trascorso sarà ricordato come il peggiore degli ultimi dieci anni per quanto riguarda i consumi complessivi - con i regali ridotti del 20%, secondo il Codacons -, ma anche per la consacrazione di un fenomeno in piena controtendenza con l’attuale congiuntura economica: si tratta dell’e-commerce. La vendita di prodotti e servizi attraverso il web ha registrato dati davvero esaltanti. Sono stati, infatti, oltre cinque milioni gli acquirenti online in Italia per le festività, in media un utente internet su cinque e un italiano maggiorenne su
dieci. L’inedita fotografia è stata scattata dalla società myThings, che al termine delle festività ha analizzato i dati di vendita dei propri inserzionisti in Italia nel periodo caldo dell’e-shopping natalizio - le prime due settimane di dicembre -, paragonandoli con quanto avvenuto nelle prime due settimane di ottobre, periodo “standard” di shopping online. Ne è risultata una crescita del 201% delle conversioni all’acquisto e dell’88% degli utenti che hanno acquistato cliccando su un banner. Inoltre, lo studio ha calcolato 81
euro di spesa media a transazione. A sorprendere è anche l’ottima performance dell’e-commerce attraverso dispositivi mobili, che ha fatto registrare nel periodo preso in esame un balzo del 225% nelle conversioni all’acquisto: un acquisto su dieci è stato effettuato da mobile. A testimonianza della vivacità del comparto spicca il dato comunicato da Sarenza, il numero uno della calzatura su internet, che ha aperto il 2013 in positivo rispetto alle vendite realizzate nello stesso periodo del 2012. Un significativo aumento del 53% nel corso dei primi dieci giorni di gennaio che conferma la vivacità dell’ecommerce anche per i saldi.
ultima
Facebook apre l’anno all’attacco (di Google) con il lancio di “Graph Search”, il nuovo motore di ricerca che opera all’interno del social network da un miliardo di utenti. La risposta di osservatori e del mercato, tuttavia, sulle prime appare freddina.
Il primo down dell’anno - e chi l’avrebbe detto? va a Apple. Le vendite dell’iPhone 5 non convincono del tutto e anche le quotazioni di borsa sono ai minimi. C’è tutto il tempo di recuperare, ma l’ascesa di Samsung inizia a far paura in quel di Cupertino.
up&DOWN
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Angry Birds? Roba vecchia: il nuovo tormentone è Ruzzle, una sorta di Scarabeo elettronico diventato in poche settimane fenomeno mondiale: secondo le stime ce l’hanno già su iPhone e simili 15 milioni di persone in 128 Paesi. Attenzione: è controindicato in ufficio!
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più hi-tech Meno cibo e degli italiani nei consumi
Ecco chi c’è davanti al grande schermo
Concept store “pop in the city”
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Hot Wheels
Sobri consigli per chi guida Anche un singolo drink può bastare. E’ il messaggio lanciato da Mattel Toys India con la collaborazione di Ogilvy&Mather Mumbai utilizzando un prodotto storico nella gamma dei giocattoli Mattel, le macchinine Hot Wheels. L’iniziativa messa in campo dal colosso ha previsto la distribuzione di “portachiavi incidentati” all’ingresso dei pub. Oltre al messaggio, l’aspetto più realistico dell’operazione è stato riportare il numero di telefono di un servizio d’auto con autista. Grande mossa! Agenzia: Ogilvy, Mumbai, India National Creative Directors: Abhijit Avasthi, Rajiv Rao Senior Creative Director: Amitabh Agnihotri, Sameer Sojwal Creative Group Head: Yogesh Pradhan Designer: Sameer Sojwal
agendaitalia
redazione@360com.it
5 Marzo, Milano
Iab Seminar
Il 2013 si annuncia come un anno particolarmente ricco per il calendario di eventi targati Iab Italia. La lunga serie di appuntamenti in programma si aprirà il 5 marzo, a Milano, con il primo Seminar della stagione, dedicato al performance marketing. Il tema sarà come di consueto trattato in modo verticale, con best practice e interventi dei massimi esperti del settore. Martedì 22 gennaio, Roma
Alleanza per Internet
La Sala del Garante Privacy (Piazza di Montecitorio 123/A, Roma) ospiterà a partire dalle 11:00 del 22 gennaio la presentazione ufficiale di “Alleanza per Internet”, l’Associazione presieduta dall’ex Garante della Privacy Francesco Pizzetti e nata con l’intento di fare dell’Italia una società dell’innovazione e un’economia digitale tra le più avanzate al mondo. Un evento importante per tutti coloro che nelle istituzioni, nelle imprese, negli enti locali, nelle associazioni contribuiscono ogni giorno alla costruzione dell’Italia digitale. Per info e registrazioni: info@alleanzaperinternet.it Mercoledì 23 gennaio, Roma
&
I dieci anni di Co.re.com.
impresA
libri
Giampiero Cito, Antonio Paolo
“Mad in Italy” Quindici consigli per fare business in Italia. Nonostante l’Italia Fare impresa, farla crescere, investire, innovare. Restando in Italia, nonostante tutto. Nonostante le tasse, una burocrazia pesantissima e incentivi vicini allo zero. Roba da pazzi? Forse, ma proprio l’Italia del genio, del know how che nasce dall’artigianalità e dalla tradizione, hanno ispirato Giampiero Cito e Antonio Paolo, due pubblicitari della Milc di Siena, e il loro libro “Mad in Italy. Quindici consigli per fare business in Italia. Nonostante l’Italia”, edito da Rizzoli. Un vademecum che raccoglie semplici consigli rivolti a tutti coloro che non vogliono arrendersi, illustrato attraverso le immagini degli imprenditori che, ritratti in camicia di forza, hanno deciso di raccontare la nascita e la realizzazione della propria idea d’impresa. Il libro sarà presentato lunedì 21 gennaio, presso Il Circolo dei lettori, in via Bogino 9 a Torino, nell’ambito del ciclo di incontri L’Alfabeto dell’economia. Un libro al mese, appuntamenti mensili a cura de il Circolo dei Lettori e Banca Regionale Europea, in collaborazione con il progetto Mad in Italy.
< Rizzoli < Pag. 250 - 18,00 euro
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Tutela dei minori, par condicio, conciliazioni in telecomunicazioni, monitoraggio dell’emittenza televisiva locale, vigilanza sugli scenari della rete. Questo e altro ancora sono i Co.Re.Com., Comitati Regionali per le Comunicazioni, che compiono dieci anni di attività. L’importante anniversario è l’occasione giusta per sottolineare il ruolo assunto dai Co.Re.Com. nel corso di questi anni come interlocutori e arbitri tra i cittadini-consumatori e gli operatori di servizi radiotelevisivi e di telecomunicazioni. L’appuntamento per le celebrazioni è a Roma il prossimo 23 gennaio, alle ore 11:00, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. Per info: www.corecomitalia.it Mercoledì 23 gennaio, Milano
Bella in Farmacia
Damiche di mercato, prospettive e strategie vincenti per il business della dermocosmesi. Questo caratterizzerà l’edizione 2013 di “Bella in farmacia” l’evento organizzato da Farmacia Evoluzione che prevede, oltre a un’analisi del mercato e degli scenari competitivi, focus sui trend di maggiore interesse del momento. Attraverso case study e testimonianze saranno offerti agli operatori strumenti e idee per un approccio vincente dal punto di vista della proposta, della gestione e della comunicazione. L’appuntamento è il 23 gennaio alle ore 14:30, presso l’Hotel Enterprise (Corso Sempione 91, Milano). Per info: www.paolagallas.it