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L’editoria in Italia
from DICEMBRE 2019
by 50epiu
Si pubblicano migliaia di titoli ogni anno, ma i lettori non tendono ad aumentare. Anzi, crollano. E nella classifica europea restiamo fermi nelle posizioni di coda
EDITORIA IN ITALIA, PIÙ LIBRI MENO LETTORI
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di Ilaria Romano
IN ITALIA SI PUBBLICA QUASI UN LIBRO PER OGNI ABITANTE, ma dopo soli novanta giorni il 70% dei volumi è già considerato fuori mercato. Oltre il 75% degli editori vive grazie a questa continua corsa alla novità, e se nel Duemila venivano pubblicati 30mila titoli all’anno, oggi si arriva al doppio. Stampare un libro è sempre più facile, e la produzione on demand, cioè su richiesta, ha dato la possibilità di pubblicare costantemente nuovi testi anche per poche centinaia di copie, contenendo i costi. Di contro, però, l’editore rischia di perdere il suo ruolo di selezionatore, con il conseguente svuotamento di significato di buona parte dei cataloghi presenti in libreria. TELEVISIONE E LIBRI Più guardi, più leggi L’Associazione Italiana Editori ha messo in relazione la fruizione delle serie tv con la lettura e, rispetto a quanto si crede, chi le guarda legge di più: il 34,7% degli appassionati di serie ha letto da uno a tre libri nell’ultimo anno contro il 24,8% di chi non le guarda.
IL 51% DEI LETTORI INDIVIDUA LE PROPRIE LETTURE CERCANDO INFORMAZIONI IN RETE, FRA BLOG E SITI, MA ANCHE SU FACEBOOK O INSTAGRAM, E IL 75% SCEGLIE UN TESTO LEGGENDONE LA RECENSIONE ONLINE +
Ciò che manca insomma non è la quantità e la varietà di libri, piuttosto scarseggiano i lettori, cosicché almeno la metà dei testi sugli scaffali resta invenduta, o peggio non li raggiunge nemmeno, ma invecchia nei magazzini dei distributori o nelle sedi delle case editrici. In Italia quasi metà della popolazione non legge, specialmente al Sud, e altri 23 milioni di potenziali lettori vivono in piccoli comuni dove non è presente nemmeno una libreria (i punti vendita di libri nel nostro Paese sono circa 5.500 in totale). Secondo i dati dell’ultimo Rapporto dell’Aie, Associazione Italiana Editori, sullo stato dell’editoria in Italia, il mercato del libro ha avuto una lenta ripresa dopo anni di crisi (+4,5% dal 2016 al 2017). Il principale
problema che ostacola la crescita del settore resta il basso indice di lettura, che si traduce in un bacino ridotto di potenziali clienti, se confrontato con quello degli altri Paesi europei; basti pensare che, anche tra i laureati, il 32,3% non impiega mai il suo tempo libero nella lettura. In Norvegia il 90% della popolazione legge almeno un libro l’anno, in Gran Bretagna l’86%, in Francia l’84%, in Svezia il 73,5%, in Austria il 73%, in Germania il 68,7% e in Spagna il 62,2%. L’Italia resta ferma al 60%, seguita da Slovenia, Cipro, Grecia e, ultima, la »
LIBRI IN GARA I premi letterari italiani > Il “Premio Strega” è sicuramente il più celebre, anche a livello internazionale: un gruppo di quattrocento persone sceglie i libri in gara; ne vengono selezionati 12, poi 5, e fra questi si vota il vincitore. > Il “Premio Andersen” è il riconoscimento dedicato alla letteratura per ragazzi, con una giuria composta dalla redazione della rivista della Libreria dei ragazzi di Milano. Dà spazio anche all’illustrazione e al fumetto. > Il “Premio Bagutta” è legato alla storica trattoria milanese di Oreste Pepori (di via Bagutta), dove nasce nel 1926 dall’idea, fra gli altri, dello scrittore Riccardo Bacchelli e del fotoreporter Orio Vergani. > Il “Premio Campiello” è stato istituito nel 1962 per volere degli industriali del Veneto: la giuria dei critici seleziona cinque fra i libri pubblicati nell’anno di riferimento, che sono poi sottoposti al giudizio dei lettori che fanno parte della “giuria dei trecento”. > Il “Premio Viareggio” è nato nel 1929, istituito da Leonida Repaci, intellettuale e scrittore, come risposta al premio Bagutta, ritenuto troppo informale. > Il “Premio Bancarella”, nato nel 1953 in Toscana per volontà dei Librai Pontremolesi, è l’unico in Italia gestito completamente da librai. > Il “Premio Mondello Città di Palermo”, creato nel 1975, premia ogni anno un autore straniero e tre opere prime italiane.
NEL NOSTRO PAESE SONO CIRCA 5 MILIONI I LETTORI FORTI, OVVERO COLORO CHE LEGGONO PIÙ DI 12 LIBRI ALL’ANNO E CHE GENERANO DA SOLI IL 45% DELLE VENDITE TOTALI Bulgaria con il 48,2%. Un altro dato interessante riguarda la percentuale di lettori nelle diverse fasce di età: fra i bambini è altissima, il 91% fra i 4 e i 9 anni, quando i libri sono usati come strumento scolastico per imparare a leggere. Fra i 10 e i 14 anni i lettori scendono all’88% e fra i 15 e i 17 all’85%. Tra i 18 e i 24 anni i giovani che leggono almeno un libro all’anno sono il 77%, fra i 25 e i 34 il 73%, e il 72% fra i 35 e i 54. Fra i 55 e i 64 anni legge il 37% degli italiani e il 23% fra i 65 e i 74 anni. I numeri degli over 55 sono particolarmente significativi, perché questa fascia di età rappresenta una fetta consistente della popolazione, che sarà sempre più numerosa in futuro. A fare la differenza nel mercato dell’editoria italiana sono i cosiddetti lettori A ROMA E TORINO Appuntamenti con i libri Dal 4 all’8 dicembre torna a Roma Più libri più liberi , la Fiera Nazionale della Piccola e Media editoria nata nel 2002, unica esposizione dedicata al mondo degli editori indipendenti, circa 500, provenienti da tutta Italia. In cinque giorni, nel nuovo centro congressi, la “Nuvola” di Fuksas, saranno presentate le ultime novità in catalogo, anche attraverso incontri con gli autori, letture e performance musicali. A Torino, invece, l’appuntamento per il 2020 con il “Salone Internazionale del Libro” sarà dal 14 al 18 maggio, con circa mille e duecento eventi e la presenza di editori da 40 Paesi del mondo. La scorsa edizione ha registrato la partecipazione di oltre 148mila visitatori. EVENTI +
forti, coloro che leggono più di un libro al mese, che in 5 milioni generano il 45% delle vendite totali. A questi si sommano coloro che leggono fra i 7 e gli 11 libri: in totale il 36% dei lettori genera il 68% delle copie acquistate. A cambiare in questi ultimi anni è stata la ripartizione delle vendite, e nel 2018 l’acquisto online ha superato quello effettuato nelle librerie. I mutamenti nel comportamento del pubblico sono legati anche al ruolo che la comunicazione mediata dai Social ha oggi nel veicolare le scelte: il 51% dei lettori individua le proprie letture cercando informazioni in rete, fra blog e siti, ma anche su Facebook o Instagram, e il 75% sceglie un testo leggendone la recensione online, semplicemente digitando titolo o nome dell’autore. Inoltre, il libro non è più, ormai da anni, l’unico supporto attraverso cui si accede alla lettura: esistono gli audiolibri e gli e-book, che possono essere fruiti con l’e-Reader, il più usato (33%), il tablet o lo smartphone (entrambi usati dal 26% dei lettori),
e il computer (15%). Guardando ai primi mesi del 2019, si assiste ad una crescita, seppure piccola (+0,6%), del fatturato del mercato del libro, comprensivo di acquisti in libreria, nella grande distribuzione organizzata, e online; diminuiscono però le copie vendute del 2,2%. Per usare le parole di Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori, durante l’ultima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino: «Siamo un’industria solida, la prima industria culturale del Paese, ma continuiamo a camminare su una sottile lastra di ghiaccio, in un’Italia, come dimostrano i dati sulla lettura e sulle competenze linguistiche degli italiani, che ha un disperato bisogno di una vera e potente politica per la lettura». L’iniziativa “#ioleggoperché”, organizzata dall’Aie, si muove in questa direzione, con il coinvolgimento delle realtà del territorio, e finora ha permesso la donazione di oltre 600mila libri alle biblioteche scolastiche. Per saperne di più: www.ioleggoperche.it
__LIBRI CULTURA__
PARLA DELLE SUE DONNE, GRANDI PROTAGONISTE, ALLE PRESE CON UNA DUPLICE OPPRESSIONE, quella del razzismo e quella del maschilismo, indagate in una grande pluralità di aspetti: l’amicizia, la sorellanza, il rapporto con l’altro sesso, la maternità, la crescita, l’autonomia personale. «La letteratura - scrive Toni Morrison, prima autrice afroamericana premiata con il Nobel, nel suo ultimo libro appena pubblicato in Italia - ha sempre un moto di provocazione. Deve essere bella ma deve avere qualcosa da dire. Deve stimolare, offrire prospettive, aprire gli orizzonti. Può spezzare certezze. Deve far riflettere, nutrire l’anima». E ancora: «Moriamo, questo potrebbe essere il significato della nostra vita. Ma abbiamo anche il dono della parola da cui dipende la valutazione delle nostre esistenze». Quel “dono” lei, morta a 88 anni nell’agosto scorso, lo ha dispensato con generosità, intelligenza, straordinario talento letterario in storie caratterizzate da forza visionaria e spessore poetico, dando vita a un aspetto essenziale della realtà americana: la perdita d’i
cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA di Renato Minore + Come funziona la nostra memoria? Come nascono i sogni? Cosa sono i neuroni a specchio, forse la più grossa scoperta in questo campo dai tempi della spirale ad elica? Giulio Maira si affida ad Emily Dickinson per spiegarci i segreti della mente: «Il cervello è più ampio del cielo/perché se li metti a fianco a fianco/l’uno l’altro conterrà/con facilità, e te in aggiunta». E così apre uno spiraglio attraverso il quale sbirciare nell’affascinante mondo delle neuroscienze e delle scienze cognitive. Rispetto ad alcuni anni fa abbiamo acquisito molte informazioni, ma gli enigmi della nostra coscienza, della correlazione tra mente e cervello non sono affatto risolti. Maira ci guida attraverso metafore, citazioni e storie vere che rendono il suo libro una sorta di affascinante giallo del cervello, nonché “uno specchio della nostra anima”. IL CERVELLO È PIÙ GRANDE DEL CIELO Giulio Maira Solferino, 304 pagine - prezzo: 17 euro Giudizio di 50&Più: L’IMPORTANZA DI OGNI PAROLA FRASSINELLI 400 PAGINE 18,50 EURO Giudizio di 50&Più: dentità dei neri, analizzata nei momenti della storia in cui il loro patrimonio culturale è stato più minacciato. Con la precisa volontà di raccontare quel mondo dal suo punto di vista di afroamericana e di donna, opponendosi sia alla cultura dominante bianca sia al potere maschile, anche all’interno della comunità nera. L’importanza di ogni parola, che esce postumo, è un compendio dei temi che più stavano a cuore all’appassionata intelligenza della Morrison: la questione dei diritti umani, l’emancipazione femminile, la libertà di stampa, il potere discriminante del denaro, il potere stesso del linguaggio, l’immaginazione letteraria. E con una struggente “Preghiera” per i morti dell’11 settembre, una riflessione su Martin Luther King e l’elogio funebre per James Baldwin: tre scritti di grande potenza espressiva. IL GRANDE POTERE DELLA PAROLA La questione dei diritti umani, il potere discriminante del denaro, l’emancipazione femminile: la scrittrice Toni Morrison ha difeso la libertà fino all’ultimo libro