Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.
Anno XL n. 2 Febbraio 2018 Euro 2.50 - I.P.
SOCIETÀ
ATTUALITÀ
REPORTAGE
SCIENZE
La domotica per semplificare la vita
Elezioni Politiche: il 4 marzo alle urne
Il sogno americano degli indocumentados
I quattro cibi sì, i quattro cibi no
Case più intelligenti grazie alla tecnologia
Come si vota con la nuova legge
Storie di migranti in fuga dalla frontiera Messico/Usa
Cosa mangiare per rimanere in forma
IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 7. Zoom 8. Periscopio 76. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere
i
società i
28
28. Imparare l’inglese Una sfida italiana di I. Romano e R. Vinci
12.
Il Terzo Tempo Dieci regole di vita di Lidia Ravera
16. Diventiamo “smart”
anteprime
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www.50epiu.it
INDICE
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FEBBRAIO 2018
56
__SOCIETÀ__ 4 marzo 2018: alle urne per le Politiche Le novità della nuova legge elettorale, il Rosatellum di Winda Casula
34
__le INTERVISTE__ Sveva Casati Modignani, da giornalista a scrittrice Una delle firme più amate della narrativa si racconta di Giada Valdannini
22
__SOCIETÀ__ Matrimoni tardivi, un fenomeno in crescita Sposarsi dopo i 50 anni tra scelte e nuove tendenze di Carlo Piloni
Per essere longevi di Raffaello Carabini
18. Domotica in casa Quanto costa? E i benefici? di Giulia Rachele Deli
26. Beautiful minds Rita Levi Montalcini di Sadìa Maccari
32. Tempo di libri Dall’8 al 12 marzo, a Milano di Lavinia Viti
54. Nella Valle dei Templi Gioiello della Magna Grecia di Giovanni Orso
58. Gli indocumentados Il muro, i migranti, gli States di Romina Vinci
62. Dolci & Design La pasticceria in 3D di Rachele Randon
64. Dandy in stile italiano Storia di una tendenza moda di Barbara Di Sarno FEBBRAIO 2018 I 3
viaggio
cultura
i
45. Libri 46. Arte 47. Teatro 48. Musica 49. Cinema
50. Per le strade di San Francisco La città più europea degli Stati Uniti di Loris Porcheri
Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it
70. I cibi amici della salute Quelli giusti possono prevenire e curare molte patologie di Giovanna Dall’Ongaro
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parliamo di...
eventi
i
i
74. Over 65, l’età giusta per Fido Con un cane accanto si invecchia meglio di Adelaide Vallardi
77. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti
38. Italia In...Canto 2018
86. Previdenza
Gli ospiti, le emozioni e la Finale di Luisella Berti
di Gianni Tel
89. Fisco
i
41.
di Alessandra De Feo
XXXVI Concorso 50ePiù Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia Regolamento e Scheda d’adesione
98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più
intervista i
67. L’intramontabile Pino Donaggio Cinquant’anni di successi di Paola Stefanucci
Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Olycom, Sintesi, Shutterstock, Antonio Barella, Romina Vinci, Matteo Sampaolo. Shutterstock: Guitar photographer, tanuha200, Kaspars Grinvalds, GIO_LE, Eugenio Marongiu, Andrey Bayd, Leonard Zhukovsky, Julien Hautcoeur, Iakov Filimonov. Illustrazioni: Enrico Riposati.
ANNO XL - n. 2 febbraio 2018 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 Per fax: 06.68130280 m@il: redazione@50epiu.it
Anno XL n. 2 Febbraio 2018 Euro 2.50 - I.P.
Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.
ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 ATTUALITÀ
REPORTAGE
Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it
scienze
SOCIETÀ
Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi
SCIENZE
La domotica per semplificare la vita
Elezioni Politiche: il 4 marzo alle urne
Il sogno americano degli indocumentados
I quattro cibi sì, i quattro cibi no
Case più intelligenti grazie alla tecnologia
Come si vota con la nuova legge
Storie di migranti in fuga dalla frontiera Messico/Usa
Cosa mangiare per rimanere in forma
Aderente a: Finito di stampare: 25 gennaio 2018
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4 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
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NUMERO CERTIFICATO 8332 DEL 21/12/2017
ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
L’IMPORTANZA DELLA RICERCA
di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più
EDITORIALE
editoriale FEBBRAIO 2018
HA SUSCITATO MOLTA APPRENSIONE la recente decisione del colosso farmaceutico Pfizer di interrompere gli investimenti destinati alla ricerca di farmaci contro le malattie neurodegenerative fra le quali il morbo di Alzheimer e di Parkinson sono le più diffuse, conosciute e temute. Questa decisione segue quella di un’altra grande industria farmaceutica, la Merck, anch’esOGGI NEL MONDO sa decisa a “disinvestire” in questo settore OGNI TRE SECONDI di ricerca. Certamente sono cattive notizie SI REGISTRA per i malati e le loro famiglie, ma anche UN NUOVO CASO per le associazioni che in questi anni hanDI DEMENZA no cercato di dare sostegno a coloro che si sono trovati a combattere contro queste sindromi devastanti, lottando in prima fila per dare visibilità ad un problema destinato a crescere in maniera esponenziale con il progressivo invecchiamento della popolazione e a diventare dirompente a livello sociale ed economico. Considerato che oggi nel mondo ogni tre secondi si registra un nuovo caso di demenza, che in Italia il problema riguarda 1 milione di persone di cui 600.000 colpite dalla sindrome di Alzheimer, è lecito domandarsi cosa significa e quanto peserà questa “resa”. Certamente Pfizer non era la sola industria impegnata nel settore, ed è lecito sperare che il suo ritiro possa essere una presa d’atto che altri gruppi di ricerca hanno imboccato strade più promettenti. Nei prossimi anni, infatti, termineranno la fase di sperimentazione oltre 50 farmaci potenzialmente in grado di rallentare o arrestare questa malattia. Il tentativo di dare una cura alle malattie neurodegenerative si muove su molteplici fronti e quello di sviluppare un intervento farmacologico precocissimo, agendo sulle prime fasi del morbo, quando i sintomi sono minimi, è uno di questi. Proprio alla luce delle speranze riposte in questi nuovi farmaci, il Ministero della Salute, con l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha dato il via al progetto “Interceptor”. Uno studio della durata di tre anni che coinvolge 5 centri italiani specializzati nella diagnosi e nella cura dell’Alzheimer, che saranno impegnati nella riIL MINISTERO DELLA cerca di biomarcatori capaci di inSALUTE, CON L’AGENZIA dividuare nella popolazione con ITALIANA DEL FARMACO, dei lievi deficit cognitivi, quella a HA DATO IL VIA AL rischio di Alzheimer, per poter PROGETTO “INTERCEPTOR” così intervenire in maniera mirata. Certo, la ricerca ha tempi e risposte incerte, ma comunque la vicenda Pfizer dimostra la fondatezza della richiesta avanzata dagli scienziati in occasione del G7 di Taormina sulla necessità di un impegno congiunto degli Stati che assicuri le risorse necessarie e sostenga il lavoro sinergico dei migliori centri di ricerca del mondo; solo così si può sperare di vincere questa sfida in tempi brevi. FEBBRAIO 2018 I 5
Z LA FOTOGRAFIA DEI PENSIONATI ITALIANI
ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE
Continua ad aumentare il divario tra aree del Paese: nel Nord-Est l’importo medio delle pensioni supera del 18,2% quello delle pensioni del Mezzogiorno
L’ISTAT HA PUBBLICATO L’ANNUALE REPORT riguardante le condizioni di vita dei pensionati in Italia. I dati scaturiscono dalla lettura integrata del Casellario centrale dei pensionati, dall’Indagine campionaria sul reddito e sulle condizioni di vita delle famiglie e dalla Rilevazione sulle forze di lavoro. Risulta così che nel 2016 i pensionati sono 16,1 milioni (-115mila rispetto al 2015) e percepiscono in media un reddito di € 17.580 lordi (+257 € sull’anno precedente). Le donne sono il 52,7% e ricevono in media importi annuali di circa 6mila euro inferiori a quelli degli uomini anche se la differenza degli importi tende a ridursi. Continua invece ad aumentare il divario tra aree del Paese: nel Nord-Est l’importo medio delle pensioni supera del 18,2% quello delle pensioni del Mezzogiorno (era il 17,3% nel 2015). Nel 2016, i pensionati che risultano occupati sono 436mila di cui ben l’85,8% svolge un lavoro autonomo.
IN AGENDA DAL MONDO
01
AUTO E MOTO D’EPOCA
febbraio
Torna nuovamente Automotoretrò, l’appuntamento per gli amanti e i collezionisti di auto e moto d’epoca. Fino al 4, gioiellini e ricambi introvabili. www.automotoretro.it
TORINO
04
SUPER BOWL MINNEAPOLIS (USA)
febbraio ll Super Bowl è alla sua 52ª edizione. La
finale del campionato della National Football League si tiene allo U.S. Bank Stadium di Minneapolis (Minnesota). www.p.de
04 febbraio
UN CARNEVALE ANTICO FANO (PESARO-URBINO) Il “Carnevale di Fano” è il più antico d’Italia dopo Venezia. Carri allegorici, musica e dolci a fiumi che vengono lanciati dalle attrazioni durante la sfilata. Fino all’11 febbraio. www.carnevaledifano.com
>>
FEBBRAIO 2018 I 7
IN AGENDA DAL MONDO
05
GLI INTERNI PIÙ FAMOSI
febbraio
Lo stile scandinavo degli interni è tra i più famosi al mondo. Colori chiari, legno e mobili minimali al centro della Settimana del design che si tiene fino all’11. www.stockholmdesignweek.com
STOCCOLMA (SVEZIA)
09
CAPITALE DEL BENESSERE
febbraio
Genova, “capitale del benessere”: prodotti e discipline per ritrovare l’equilibrio tra mente e corpo al Centro Congressi Magazzini del Cotone del Porto Antico. www.zena.ge.it
GENOVA
13
PANCAKE DAY
febbraio
Durante il martedì grasso, viene organizzato ogni anno il Pancake Day, la cui attrazione principale è la famosissima frittella. I ristoranti in festa. www.visitlondon.com
LONDRA
A PROPOSITO DI...
RIFARE IL LETTO AL MATTINO
PSICOLOGIA
Il co-sleeping piace Il co-sleeping è la pratica di far dormire il neonato vicino alla mamma. Utile da un punto di vista organizzativo, oggi molti psicologi ne descrivono i benefici: fa sentire il bimbo protetto e coccolato. www.lastampa.it
BUONA ABITUDINE SÌ - Ripristinare l’ordine
della camera da letto è un’abitudine che renderebbe la giornata più produttiva.
i MUSICA
Da suonare con il naso Esistono diversi tipi di flauti nasali, che si suonano emettendo aria da una narice piuttosto che dalla bocca. Sono antichissimi e inconsueti: si trovano soprattutto in Africa, in Cina, India e Oceania. www.focus.it
i
CONTRO GLI ACARI NO - Evitare di rifare subito il letto ma lasciare le lenzuola all’aria, perché gli acari si riproducono al caldo.
CURIOSITÀ
Vino al sapore di birra L’imprenditore 49enne Filip Decroix, esperto di vini, ha messo a punto la formula della “Steenstraetse Hoppewijn”, un vino frizzante con un gusto simile alla birra, unendo Chardonnay e luppolo belga. www.hln.be
i AMBIENTE
Il borgo amico dei nonni A Montaione, un paesino in provincia di Firenze, il 26% degli abitanti ha più di 65 anni. Non ci sono barriere architettoniche e tutto è studiato a misura di anziani: come i marciapiedi molto larghi. www.corriere.it
i PREVENZIONE
Dormire male e malattie
ITALIANI A RISCHIO POVERTÀ
FONTE: ISTAT
Secondo l’Istat, sono 18.136.663 gli italiani a rischio povertà o esclusione sociale. Una quota passata da 28,7% a 30,0% tra il 2015 e il 2016. Peggioramento per le persone sole (dal 31,6% al 34,9%) e, in particolare, con meno di 65 anni (dal 33,1% al 37,0%).
ITALIANI A RISCHIO POVERTÀ NEL 2015
28,7%
ITALIANI A RISCHIO POVERTÀ NEL 2016
30%
8 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
ITALIANI A RISCHIO POVERTÀ SOTTO I 65 ANNI
37%
Studi scientifici dimostrano che dormire male ha delle conseguenze sullo stato di salute: aumenta la fame nervosa; accresce il rischio di incidenti; indebolisce il sistema immunitario; rende più irascibili. espresso.viverepiusani.it
i
IN NUMERI
PERISCOPIO
UN PIANO CONTRO GLI UFO a cura di Samuela Gangi
17
LEMON FESTIVAL
febbraio
La Fête du Citron si svolge sino al 7 marzo. Protagonista il limone di Mentone, declinato ogni anno con un programma a tema. Sfilate, carri fatti di limoni e tanto altro. www.fete-du-citron.com
MENTONE (FRANCIA)
19
PATTINAGGIO SU GHIACCIO
febbraio
La Piazza Federale di Berna ospita un’arena di 600 mq per gli amanti dei pattini su ghiaccio, nella cornice, unica e incantevole, che è l’edificio del parlamento svizzero. www.bern.com
BERNA (SVIZZERA)
DELL’ARTIGIANATO 23 FIERA CATANIA
febbraio
Fino al 25 Hobby Show - la fiera dell’artigianato - fa tappa a Catania. Laboratori di cucito, cucina, lavoro a maglia, creazione di gioielli, decorazione, scultura... www.hobbyshow.it
ECONOMIA
I “Neet” e la società Il costo sociale dei “Neet”, due milioni 200mila ragazzi che non studiano, non lavorano e non seguono una formazione, nel 2016 ha pesato sulle casse dello Stato per 36 miliardi, il 2% del Pil. www.corriere.it
i
SCIENZA
È italiano il migliore inventore Ha 19 anni l’inventore di un esoscheletro riabilitativo all’avanguardia: Mattia Strocchi, eletto “Italiano dell’anno 2017” dal sondaggio “Largo ai giovani” del sito “Italiani Coop”, con Ansa e Agenzia Nomisma. www.redattoresociale.com
i SALUTE
Le tinte e i capelli IL PENTAGONO ha riconosciuto per la prima volta l’esistenza di un programma per identificare le minacce aerospaziali avanzate. In buona sostanza, gli Ufo. Valeva 22 milioni di dollari. Voluto dal senatore democratico Harry Reid, sarebbe stato finanziato dal magnate Robert Bigelow, amico del politico e collaboratore della Nasa. Dello stesso Bigelow, un modulo “gonfiabile” sperimentato nei mesi scorsi in orbita come propaggine della Stazione Spaziale Internazionale. A scriverlo, è
il quotidiano americano New York Times, secondo cui il programma, lanciato nel 2007, è stato interrotto nel 2012. Eppure, secondo numerosi analisti, anche se il dipartimento alla Difesa ha smesso di erogare i fondi, il progetto è ancora operativo. Tra i documenti diffusi dal Times, immagini di velivoli dall’aspetto non riconducibile ai mezzi cui siamo abituati. Ma gli scienziati mettono in guardia: non sempre ciò che non si capisce ha una spiegazione insolita.
Le tinture per i capelli aumentano il rischio di cancro? Non ci sarebbero prove: la comunità scientifica ha smontato le tesi che mettono in guardia dall’uso delle tinte a lungo ritenute cancerogene. www.repubblica.it
i FEBBRAIO 2018 I 9
PHOTO ARK. GLI SCATTI DI JOEL SARTORE PER SALVARE LE SPECIE ANIMALI
+ 10 anni di lavoro, 6.500 animali fotografati: è Photo Ark, il progetto di Joel Sartore e National Geographic, per sensibilizzare il pubblico sul rischio d’estinzione di molte specie. Le sue foto sono in mostra a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, fino al 22 aprile © Photo by Joel Sartore/National Geographic Photo Ark
+
______IL TERZO TEMPO______
10 BUONE PRATICHE PER STARE BENE di Lidia Ravera
EBBENE SÌ, non è facile invecchiare con allegria, energia, salute. Ma proprio perché non è facile è un viaggio affascinante, una sfida spericolata, un’attività remunerativa. Ci sono, secondo me, alcune regole fisse, buone per tutti, da rispettare. Poi ce n’è di variabili e ciascuno trova le sue. Io ho composto un decalogo per voi. 5 buone pratiche mentali, 5 buone pratiche igieniche. 1 Non calatevi gli anni. Avere più di 55 anni, 60, 70 o 80 ed essere ancora in questo mondo, deve essere fonte di orgoglio, non di imbarazzo. 2 Non scimmiottate i giovani, siate voi stessi, siete abbastanza grandi da non aver bisogno di modelli. Avete un passato, un presente e un futuro anche voi. Quello che cambia sono le proporzioni. Ma chi ha detto che avere tutta la vita davanti sia meglio che averne un tratto lungo alle spalle e uno più breve di fronte? 3 Non invidiate i giovani. Hanno 12 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
un sacco di problemi che voi avete già affrontato, superato, archiviato. E dimenticato. Cercate di ricordarli, vi farà bene. 4 Date una mano ai giovani. Ne hanno bisogno. E la generosità intergenerazionale è il miglior antidoto al veleno dell’invidia (vedi regola numero 3). 5 Se vi sentite ostinatamente giovani, se non riuscite a perdere un’oncia del vostro entusiasmo, se continuate a sognare, a progettare, a rilanciare, non vi preoccupate. È perché siete stati giovani negli anni Sessanta, negli anni Settanta, e vi siete talmente divertiti, talmente sentiti protagonisti, siete stati giovani così intensamente e così a lungo che un po’ dell’antica allegria antagonista vi è rimasta attaccata addosso. Non la rifiutate. Avete il diritto di continuare a ridere. Per continuare a ridere è condizione necessaria e sufficiente, stare bene, o almeno benino. Diciamo: in salute. La salute chiede ulteriori cinque regole. 1 Bere. Bevete un bicchiere d’acqua appena svegli, a digiuno. Almeno tre/quattro bicchieri d’acqua nel corso della giornata. Una camomil-
+
PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0668130280 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT
la o una tisana prima di andare a dormire. Bere anche se lo stimolo della sete, fortissimo nei bambini, si riduce con l’età. Bisogna ricordarsi di bere. E se dovrete fare il giro delle toilette dei bar per fare pipì, pazienza. 2 Mangiare parecchio a colazione, abbastanza poco a pranzo, pochissimo a cena. Il primo pasto si brucia facilmente, più ci si avvicina alla resa che chiude la giornata più il cibo vi si piazza sui fianchi, sul giro vita, sulle cosce. Non è una faccenda estetica. È una faccenda maledettamente seria. L’unica caratteristica che unisce tutti
gli ultracentenari domiciliati nei Paesi più diversi è questa: sono magri. 3 Fra un pasto e l’altro per evitare l’effetto fame: una mela. Una banana. Un mandarino. Nessuno snack dolce o supersalato. Resistete, la salute merita il sacrificio di un cornetto alla crema. 4 Non prendete l’ascensore, fate le scale. Non prendete la macchina: andate a piedi fin dove potete (ogni giorno 500 metri in più), se abitate a Roma ci guadagna anche il sistema nervoso. 5 L’ideale? 10mila passi al giorno. C’è un’App sul telefonino che ve li calcola.
«Avete il diritto di continuare a ridere e la condizione necessaria per farlo è mantenersi in forma»
__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
Vera Paggi, ideatrice per RaiNews di “Consumi & Consumi”, è autrice di un manuale su come migliorare i nostri comportamenti e allungare la vita “STILI DI VITA”. This is the question, come avrebbe detto Amleto. Tutto, o quasi, nella nostra longevità dipende proprio da loro. Certo, oltre all’età, esistono i fattori genetici che ci predispongono o meno a certe patologie, ma tutto il resto circostanze fortunate a parte: trattasi di dea, che, quantunque bendata, può fare e disfare - è conseguenza dei nostri comportamenti. E delle nostre conoscenze al riguardo. Approfondirle e aggiornarle, magari in maniera smart (“intelligente in maniera furba”), non può che farci migliorare l’approccio quotidiano ai rischi che tappezzano i nostri percorsi esistenziali. Ma c’era proprio bisogno di un nuovo manuale che li spieghi? «Di un’ennesima guida allo stare bene? La risposta è no, ma sicuramente quella che ho scritto io è un po’ diversa dalle altre», ci risponde la giornalista Vera Paggi, autrice per i tipi di Skira del volume Smart Life. «Unisce buo-
PER VIVERE DI PIÙ, DOBBIAMO VIVERE “SMART” ne pratiche alimentari e di attività fisica e insegna ad avere intorno un ambiente salutare. Quello domestico, ad esempio, può produrre inquinamento: quando si cucina è importante
16 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
scegliere dove cuocere e come evitare le contaminazioni alimentari. Oppure spiega come leggere un’etichetta, anche solo per individuare i prodotti di migliore qualità. Poi esamina la
IL RUOLO DELLE SPEZIE
Benefici in polvere: l’esempio della curcuma La curcuma è un condimento per insalate e verdure, da utilizzare in polvere e mescolato con l’olio, ma anche un potente antinfiammatorio naturale. Sommato al pepe ne moltiplica efficacia e sapore. Occhio però alla dose: 1 cucchiaino di pepe ogni 4 cucchiai di curcuma.
di Raffaello Carabini componente prevenzione, che è un po’ la parte nobile di questo manuale: un adulto sano, con un buono stile di vita, deve fare prevenzione primaria e diagnosi precoce. L’approccio a questa sezione l’ho curato insieme all’Istituto Europeo di Oncologia e quello cardiologico Monzino (a loro è destinato 1 euro per ogni copia venduta), perché sono numerose le malattie che possono cronicizzare se non affrontate per tempo. Non dimentichiamo che la prima causa di morte in Italia sono le patologie cardiovascolari che, come il 40% dei tumori, derivano da cattivi stili di vita, compresa l’alimentazione». Vera Paggi, giovane nonna sulla soglia dei 60 anni, ha ancora il viso sorridente e il fisico scattante. A RaiNews, dove ha condotto per anni la meritoria rubrica Consumi & Consumi, la chiamano ancora “la ragazzina terribile”. Vanta collaborazioni con Il Corriere della Sera, Altroconsumo e Repubblica, oltre
IL LIBRO alla lunga militanza nell’emittente pubblica, che continua tuttora. «La mia passione per il giornalismo è nata proprio da uno scandalo di tipo alimentare. Ero una collaboratrice saltuaria de L’Unità quando sono incappata nello scandalo del vino all’etanolo su cui mi sono buttata. Da lì è scaturita la mia capacità di fare del giornalismo un po’ investigativo e un po’ di informazione per i consumatori, legato ai loro diritti, primo fra tutti quello per la salute». Lei segue i suoi consigli? Oppure è il tipo “fate quello che dico ma non quello che faccio”? No, sono abbastanza coerente. Svolgo attività fisica da sempre e seguo diete legate alle indicazioni che danno i nu-
trizionisti. Devo dire che mi viene bene. Sono di origine toscana e lì si mangia tanta verdura, legumi, piatti ricchi di proteine non solo animali, che vanno limitate, e non amo i formaggi che, mangiati spesso, alzano il colesterolo. Ormai mi sono abituata. E poi ho ritrovato, leggendo e studiando per scrivere questo libro, informazioni che avevo dimenticato e altre sconosciute oppure del tutto nuove. Ho cercato di trovare degli spunti utili per la mia vita, così come per quella di una persona at-
+
UN CONSIGLIO: I CELLULARI EMETTONO UNA MAGGIORE POTENZA DI ONDE MAGNETICHE MENTRE CERCANO LA LINEA. DOVE C’È POCO CAMPO EVITIAMO DI TENERLO ALL’ORECCHIO
tiva over 50. Ad esempio, ci sono alimenti che la scienza suggerisce come salvavita e che si possono aggiungere all’alimentazione semplicemente giocando in cucina, e insieme seguendo quello che gli studi più recenti ci dicono. C’è qualche nuovo comportamento diffuso che è positivo? Sì, la moda del sushi, ad esempio. Ha cambiato in meglio le nostre abitudini alimentari. Il pesce fa bene. Ma cerchiamo di scegliere quello meno inquinato dai metalli pesanti che infestano i mari. Il trucco è preferire un pesce che, nella catena alimentare, non stia in alto, ma in basso. Non un predatore come il tonno, ma una vittima come la sogliola.
UN VERO MANUALE
Un sano stile di vita non è sinonimo di rinuncia SmartLife di Vera Paggi (Skira, pagg. 270, € 16) è un manuale per prendersi cura di se stessi. Compito impegnativo e che spesso si affronta malvolentieri. Eppure, afferma l’autrice, «Voglio dimostrare che non è necessario vivere un buono stile di vita come privazione - ad esempio, c’è una parte dedicata all’alcol, che ne sottolinea gli aspetti piacevoli e salutari, non solo i rischi derivati dall’abuso - e far scoprire al lettore se si comporta bene, sollecitandolo a migliorare alcune abitudini senza particolare impegno». Opera ben scritta, aggiornata, piena di tabelle, che affronta non solo la dieta e l’alimentazione, ma anche il modo di vivere e la prevenzione, il movimento e la cura per l’intestino. Tra le dieci raccomandazioni iniziali, ricordiamone soprattutto una: mantenersi in forma con un’attività fisica quotidiana.
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
Oggi la domotica non solo può semplificare la vita e lasciare più tempo libero, ma può anche aiutare chi è disabile
TECNOLOGIE PER CASE INTELLIGENTI di Giulia Rachele Deli LE NUOVE TECNOLOGIE si stanno così sviluppando che anche la casa ne viene pian piano invasa. Secondo gli esperti, entro il 2020 ci sarà un aumento del 16% circa della popolazione che deciderà di rinnovare il proprio appartamento sfruttando la domotica, grazie anche al sensibile abbassamento dei costi di intervento e alle molteplici possibilità che i vari sistemi ci riserveranno. Ma cos’è esattamente la domotica? Il termine deriva dal greco domos (δομος) che significa “casa”, e ticos, (τικος) suffisso che indica IL CONTROLLO A DISTANZA le discipline di applicazione. Ma Un’invenzione del secolo scorso l’etimologia non è del tutto certa: Il primo dispositivo di controllo degli impianti venne potrebbe provenire anche dal latino prodotto negli Anni ’50, e riusciva a controllare domus, o forse dal francese domotutte le informazioni sul funzionamento delle installazioni di un edificio. tique (ci si può riferire ad essa anche
18 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
gestione dell’irrigazione esterna e della sicurezza. I VARI SISTEMI
con il termine domòtronica). Nella pratica, la domotica è una disciplina che utilizza le tecnologie applicandole all’ambiente domestico e non solo. Si è sempre pensato alla propria abitazione come ad un luogo sicuro e confortevole, e oggi, confort e sicurezza possono essere raggiunti e tenuti sotto controllo, anche grazie alle applicazioni sia di informatica sia di elettronica, che hanno permesso la realizzazione di dispositivi in grado di controllare i vari impianti della casa: da quello del riscaldamento a quello d’illuminazione, fino alla
Il fine ultimo della domotica è semplificare la vita di tutti i giorni e ottenere più tempo libero per se stessi, ma anche di dare un aiuto alle persone disagiate. Il tutto tenendo sotto controllo sprechi delle risorse con conseguente risparmio economico. Ogni sistema e ogni aggiornamento mirano al raggiungimento di una “Smart Home”, ovvero di una casa intelligente, un po’ come quelle che abbiamo visto spesso nei film di fantascienza, e che ora - a dire il vero - non sono più tanto frutto dell’immaginazione. La casa “parlante”, infatti, è oggi una realtà. In un’era in cui è tutto connesso, anche la casa è in grado di dialogare con ogni dispositivo elettronico in nostro possesso - come cellulari, pc e tablet -, che si connettono e agiscono su impianti di gestione dell’ambiente interno (come la temperatura o l’illuminazione), la diffusione sonora nelle diverse stanze, l’antintrusione, la videocitofonia, l’autoirrigazione, la gestione dell’energia (la “Green-house”). Quale migliore comodità che regolare e controllare il proprio ambiente domestico anche a chilometri di distanza, tramite lo smartphone? Ormai tutte le maggiori case produttrici di elettrodomestici stanno investendo in nuove tecnologie che permettono di avere frigoriferi, lavatrici, piani cottura, in grado di essere controllati anche da molto lontano. Esistono frigoriferi, per esempio, che mostrano direttamente sul cellulare cosa c’è al loro interno, cosicché il proprietario possa fare la spesa prima di tornare a casa. Anche la lavatrice può essere programmata da lontano; alcuni modelli, poi, sono gestiti attraverso apposite App, in grado anche di diagnosticare eventuali guasti che possono essere segnalati al tecnico
per la riparazione. Intelligenza ed automatismo si possono trovare anche in cucina, dove i piani cottura sono in grado di “dialogare” con le sovrastanti cappe aspiranti, così da tenere sempre sotto controllo la temperatura della stanza. Una volta terminata la cottura la cappa si spegne, determinando così un risparmio di energia. Alcune aziende stanno anche sperimentando la consegna postale a casa in assenza del proprietario. Tramite il collegamento online del sistema di telecamere di sicurezza, si potrà sbloccare, con una password temporanea, la porta di ingresso e controllare che il fattorino lasci la merce all’interno dell’appartamento, anche se non si è presenti. LA REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI DOMOTICA
La domanda ora è la seguente: a quanto potrebbe ammontare il costo di realizzazione di un impianto di domotica? È da premettere, che lo sviluppo continuo di nuovi software e hardware porta ad un’obsolescenza precoce di tutte le novità tecnologiche: ciò che oggi ti permette di fare cose incredibili, domani potrebbe essere stato superato da un nuovo programma che realizza la stessa cosa in minor tempo e con minor dispendio di energia. Questo meccanismo ha portato le aziende produttrici ad abbassare i costi di realizzazione. I preventivi per un impianto tecnologico, si fanno in base alla superficie dell’appartamento. Il prezzo, poi, si modifica a seconda della tipologia di impianti richiesti e alla loro interconnessione - dal semplice controllo dell’illuminazione, temperatura, filodiffusione, antintrusione, etc. -, fino alla messa in rete con i dispositivi portatili esterni. In linea di massima le nuove costruzioni sono già predisposte » FEBBRAIO 2018 I 19
SOCIETÀ ATTUALITÀ agli impianti di climatizzazione, videosorveglianza e sicurezza, per cui è molto più facile adattare le strumentazioni presenti alle necessità di chi abiterà nell’appartamento; caso diverso è andare a modificare impianti tradizionali e trasformarli secondo i dettami della domotica. In questo caso, i costi tenderanno a salire. Parliamo di cifre (anche se queste date, sono puramente indicative), prendendo come riferimento un appartamento di circa 100 mq, composto da salone, cucina, 2 stanze da letto ed un bagno. L’impianto di base sarà di circa 32 pulsanti: punti di comando delle tapparelle, interruttori, 12 punti luce indipendenti, 4 prese per elettrodomestici, 1 cronotermostato, 1 dispositivo di invio sms per il monitoraggio dei segnali d’allarme e dell’impianto, 1 centralino di riattivazione automatica e protezioni elettriche. Il costo dell’impianto, a seconda della marca scelta, si aggirerà intorno ai 4mila/5mila euro, più o meno il costo di un normale impianto elettrico. Ci sono però molti optional che si possono aggiungere al proprio impianto di base, che portano ad un aumento dei costi: > Pannello domotico con controllo touch-screen (per visualizzare tutte le funzioni su un unico schermo attraverso planimetrie/fotografie dell’appartamento, controllo delle videocamere interne, segnalazione di eventi con lancio di allarmi): a partire da 3.500 euro. > Impianto antifurto integrato con l’impianto domotico, con
PIONIERI
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Primi passi Molteplici sono stati i “padri” della domotica, a partire da William Penn Powers, fondatore di quella che è oggi la Siemens. Costituita intorno al 1891, la Power Regulator Company, per la prima volta introdusse il concetto di automatizzazione attraverso la produzione dei primi regolatori di temperatura per ambiente.
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Chicago, L’innovativa Il primo grande hotel dotato di impianti di climatizzazione autonomi, risale ai primi del ’900. Si trovava a Chicago.
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almeno 2 sensori volumetrici: a partire da 1.300 euro. Impianto con videocitofono con immagine a colori con una postazione esterna ed una interna: circa 1.500 euro. Dispositivo per la regolazione automatica della luce, anche in base alla luminosità naturale proveniente dall’esterno: circa 700 euro. Sensori di movimento per l’accensione automatica delle luci al passaggio, risparmiando anche energia: 100 euro ogni sensore. Kit per 4 serrande/persiane con chiusura/apertura a comando, motori inclusi: a partire da 500 euro. Allarme per fughe di gas con sensori per la chiusura dell’elettrovalvola ed avviso via sms: circa 250 euro. Allarme per allagamento con sensori per la chiusura dell’elettrovalvola ed avviso via sms: circa 250 euro. Kit con dispositivo per il controllo e la gestione online dell’impianto domotico con pc, tablet o smartphone: circa 1.000 euro. Sistema d’irrigazione programmabile con centralina automatica, orologio programmatore e “attuatori per elettrovalvole”: a partire da 250 euro.
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Allarme vento e pioggia con centralina meteo per rilevare temperatura esterna, velocità del vento, pioggia e luminosità esterna: a partire da 1.500 euro circa.
VANTAGGI E SVANTAGGI
Come abbiamo detto, sono moltissimi i vantaggi di un impianto di domotica: dalla semplificazione della vita in generale, alla facilità di utilizzo per anziani e diversamente abili, fino al risparmio energetico ed economico. Il problema su cui stanno lavorando i ricercatori è, invece, la sicurezza effettiva dei programmi di controllo, soprattutto per ciò che riguarda la connessione esterna: più dell’84% degli esperti sostiene che sia più facile hackerare un sistema di sorveglianza di un’abitazione, che il più semplice dei cellulari. Questa è anche la motivazione che influisce sull’optare per una “Autonomous Smart Home”, cioè un’abitazione connessa anche con il sistema di vendita della farmacia o del supermercato vicino, che permetterebbe di acquistare i prodotti e farli recapitare direttamente nell’appartamento anche in caso di assenza del proprietario. È su questa problematica che si sta concentrando la ricerca, così da avere, un giorno, le comodità in tutta sicurezza.
__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ 6.175 a 8.763). Scenario simile per gli over 70, dove NEGLI ULTIMI DECENNI, in Occidente e in Italia, i matrimoni con la sposa ultrasettantenne sono l’istituzione del matrimonio sembra essere entrata cresciuti del 43% (da 374 a 535) e quelli con lo in una fase di crisi: cala il numero delle celebrazioni, sposo ultrasettantenne del 35,1% (da 1.800 a 2.432). aumenta l’età media dei primi matrimoni. Le cause Questa crescita potrebbe essere dovuta, tra le altre alla base di questa “impopolarità” sono diverse, cose, alla sempre più diffusa instabilità coniugale culturali e sociali. Da una parte abbiamo la proe all’alto numero di divorzi (concentrati soprattutto gressiva perdita di ruolo del matrimonio, non più nella fascia di età tra i 40 e i 50 anni), in seguito ai visto come “ingresso nell’età adulta”, ma come istiquali si giunge in molti casi a ulteriori nozze. tuzionalizzazione del sentimento amoroso, in una Una categoria, quella degli ultrasessantenni, che società sempre più “liquida” che teme legami stretti si dimostra quindi sorprendentemente attiva sul e relazioni stabili; dall’altra, la crisi degli ultimi fronte delle unioni. Non sono solo i matrimoni a anni ha cambiato gli equilibri sociali del nostro crescere, infatti, ma anche il numero delle sepaPaese, per cui la precarietà lavorativa ed economica razioni e dei divorzi tardivi. Nel 2015 le separa(in particolare dei giovani) ha spinto molti a riconzioni sono state in totale 91.706, e hanno riguarsiderare o rimandare i progetti matrimoniali. I dati dato per il 9,7% donIstat, in realtà, regine e per il 14,6% uostrano un leggero aumini con più di 60 mento del numero di anni. Non solo, nello matrimoni nel 2015 stesso anno il 25% (il primo dal 2008), delle richieste di seche, secondo i primi parazione riguarda dati parziali, dovrebmatrimoni di lunga be ripetersi nel 2016. durata, contratti da Nonostante ciò, è 25 e più anni (nel presto per dire se 2000 erano solo il questo aumento sia 5,95% del totale). l’inizio di una vera e L’aumento delle upropria inversione nioni e delle separadel trend degli ultimi zioni dimostra come decenni, prospettiva questa fase della vita che per ora rimane di Carlo Piloni - Centro Studi 50&Più possa essere ricca e improbabile. appagante (o quanNella Tabella 1 (Istat tomeno non scontata) anche dal punto di vista 2015) viene data una breve panoramica sulla sisentimentale. tuazione di matrimoni, separazioni e divorzi in MATRIMONI TARDIVI Italia, dal 2008 al 2015. Il fenomeno dei matrimoni tardivi descritto prima, LA SITUAZIONE DEI PIÙ ANZIANI in realtà, non riguarda solamente gli ultrasessanMa se è vero che il matrimonio sembra perdere tenni, ma una porzione più ampia della popolaprogressivamente appeal, d’altra parte c’è una franzione. Con “matrimoni tardivi”, infatti, si indicano gia del fenomeno che è in netta controtendenza ritendenzialmente tutte le celebrazioni che riguarspetto al trend generale. Si tratta dei matrimoni dano persone di 50 o più anni. Da qui in poi, parcelebrati in età matura, i cosiddetti “matrimoni lando di questa tipologia di matrimoni, si farà ritardivi”. Mentre, tra il 2008 e il 2015, si registra ferimento a questa fascia della popolazione. un calo del 21% dei matrimoni, passati da 246.613 Abbiamo detto della crescita costante in questi a 194.377 in soli 7 anni, se si considerano i dati reultimi anni di questa tipologia di matrimoni, fatto lativi agli over 60 e agli over 70 la tendenza si inche discosta il fenomeno dal trend generale. Ma verte. Nello stesso intervallo di tempo, infatti, per questa caratteristica non è l’unica a rendere quello le donne over 60 abbiamo un incremento del 60,9% dei matrimoni tardivi un fenomeno in con- » (da 1.983 a 3.146), per gli uomini del 41,9% (da
S
SPOSARSI DOPO I 50 ANNI
Cambia il panorama dei matrimoni nel nostro Paese: dal 2008 al 2015 sono calati del 21%, eppure la tendenza si inverte quando gli sposi sono over 60 e 70
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PER SAPERNE DI PIÙ
Il Dossier “Amare ad ogni età” è scaricabile dal sito www.centrostudi.50epiu.it PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Centro Studi 50&Più Via Luigi Masi, 7 - 0199 Roma Telefono e Fax: 065882587
__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ trotendenza. Si faceva riferimento prima all’aumento esponenziale delle seconde nozze, come una delle possibili cause dell’aumento dei matrimoni tardivi. Proprio il fenomeno delle seconde nozze (nel 2015 sono state 33.579, il 17% dei matrimoni totali) potrebbe spiegare un’altra caratteristica dei matrimoni tardivi, e cioè l’altissima percentuale di casi in cui, oltre i 50 anni, si ricorra al rito civile invece che a quello religioso. Bisogna sottolineare che il rito civile sta vivendo in generale un periodo felice, grazie alla progressiva secolarizzazione delle nuove generazioni e alla diversa percezione della religione all’interno della nostra società. Nel 2015, per esempio, i matrimoni celebrati con rito civile sono stati il 45,3% di quelli totali, con un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Eppure il dato interessante è un altro: i matrimoni tardivi ricorrono al rito civile anche in caso si tratti di prime nozze, andando controcorrente rispetto al trend dei matrimoni di celibi/nubili che si sposano prima dei 50 anni. Il fenomeno mostra così un approccio secolarizzato nei confronti del rito indipendentemente da eventuali impedimenti ecclesiastici, nonostante l’età possa indurre a ipotizzare (per tradizioni e costume) un atteggiamento opposto. Un’altra caratteristica unica di questo modello, che lo rende così differente dalle forme di nuzialità under 50, riguarda l’età dei coniugi. Nei matrimoni che avvengono prima dei 50 anni, infatti, non ci sono forti differenze di età tra maschi e fem-
>> TABELLA 1 - Principali caratteristiche di matrimoni, separazioni e divorzi. Anni 2008, 2010, 2012, 2014 e 2015, valori assoluti, percentuali e per 1.000 2008
Matrimoni totali (valori assoluti) Primi matrimoni di sposi entrambi italiani (valori assoluti) Primi matrimoni con rito civile con sposi entrambi italiani (per cento primi matrimoni) Matrimoni con almeno uno sposo straniero (valori assoluti) Tassi di primo nuzianilità totale maschile (per 1.000 uomini) Tassi di primo nuzianilità totale femminile (per 1.000 donne) Matrimoni con rito civile (per 100 matrimoni) Separazioni (valori assoluti) Separazioni totali (per 1.000 matrimoni) Divorzi (valori assoluti) Divorzi totali (per 1.000 matrimoni) Fonte: Istat 2015
2014
2015
246.613 217.700 207.138 189.765
194.377
185.749 168.610 153.311 142.754
144.819
20
2010
22,1
36.918 25.082 536,2
482,9
594,3 532,9 36,8 36,5 84.165 88.191 286,2 307,1 54.351 54.160 178,8 181,7
2012
24,5
28,1
30,2
30.724 24.230
24.018
463,5
421,1
429,5
510,6 463,4 41 43,1 88.288 89.303 310,6 319,5 51.319 52.355 173,5 180,1
474,6 45,3 91.706 339,8 82.469 297,3
>> TABELLA 2 - Spose e sposi per età al matrimonio ed età della coppia (Percentuale e - tra parentesi - differenze medie d’età tra i coniugi) - 2012 Spose Età coppia <50 >50 <50 M=F 9,3 6,2 9,7 18,1 34,4 19,6 M<F (3,2) (6,1) (3,4) 72,6 59,4 70,7 M>F (5,3) (6,3) (4,8) totale 100 100 100 Fonte: Neodemos 2015
mine: la maggior parte dei casi prevede l’uomo più anziano della donna, ma la differenza di età non è molto alta (mediamente 5 anni se l’uomo è più anziano, 3 se lo è la donna). Per quanto riguarda i matrimoni celebrati dopo i 50 anni, invece, assistiamo ad un netto cambio di scenario, con dei modelli di assortimento per età delle coppie assai diversificati. Quando lo sposo ha superato i 50 è più anziano della moglie nell’88% dei casi, con una differenza di età che si aggira mediamente intorno ai 10 anni. A ruoli inversi, i casi in cui è la moglie ad essere più anziana rappresentano circa un terzo del totale (34,4%), con una differenza di età mediamente di 6 anni (Tabella 2 - Neodemos 2015). MATRIMONI MISTI
Un altro aspetto interessante da sottolineare è il fenomeno dei matrimoni misti. Anche queste unioni mostrano un trend discendente negli
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Sposi >50 3,2 9,1 (3,4) 87,8 (11,0) 100
ultimi anni (vedi Tabella 1), ma ancora una volta, al loro interno, c’è un fenomeno che va controcorrente. Si tratta dei matrimoni tra persone anziane e le badanti che le assistono. Queste unioni sono cresciute in maniera consistente negli ultimi anni: si calcola che siano circa il 10% di tutti i matrimoni misti (30.000 in 10 anni). Nonostante la loro crescita esponenziale, sembra che queste unioni non siano fortunate, tanto che dalle stime sembrerebbe che nel 70% dei casi siano destinate a fallire. Ma più dei dati spiccioli, è interessante andare ad indagare le motivazioni per cui nascono queste unioni così particolari. Da una parte, un dato di fatto, la questione dell’acquisizione della cittadinanza. Nel nostro Paese il percorso per accedere alla cittadinanza per naturalizzazione è lungo e laborioso, e per gli stranieri non comunitari prevede almeno 10
anni di attesa. Un modo più semplice e veloce per acquisire la cittadinanza diventa quindi il matrimonio. Si pensi che nel 2012 la acquisizioni di cittadinanza da parte di persone originarie di Paesi terzi sono state 25mila, di cui quasi 15mila per matrimonio. D’altra parte, però, c’è sicuramente una società che sta vivendo profondi cambiamenti, e presenta ormai una struttura nella quale spesso gli anziani sono costretti a vivere situazioni di solitudine e depressione che li conducono poi ad affezionarsi alle uniche persone che si prendono cura di loro. Queste osservazioni non vogliono in nessun modo negare l’esistenza di relazioni nate da autentici sentimenti di affetto e amore, che possono nascere a 60 anni come a qualsiasi altra età, ma contribuiscono a dare un quadro generale del fenomeno
che presenta, purtroppo, anche alcuni aspetti preoccupanti. CONCLUSIONI
Il quadro sul tema del matrimonio (con particolare riferimento ai matrimoni tardivi) fornito sin qui non ha la pretesa di essere completo ed esaustivo, ma mostra i cambiamenti e le evoluzioni di questa istituzione che, a differenza di quello che si potrebbe pensare, più che una fase di declino, sta vivendo una fase di ridefinizione dei propri modelli e delle proprie regole. Diminuiscono le prime nozze e aumentano i divorzi, che a loro volta vanno ad incrementare le seconde o terze nozze, creando una sorta di “poligamia successiva”, come viene definita da alcuni. Assistiamo al fenomeno dei matrimoni tardivi che, con tutte le sue peculiarità, sarà destinato probabilmente a crescere e mutare ancora, a fronte
LA LEGGE
Norma anti-badanti Un altro aspetto di questo fenomeno, da sempre guardato con sospetto, è l’eventualità che le nozze si rivelino in realtà un tentativo per garantirsi la pensione di reversibilità per decenni dopo la morte del coniuge anziano. Per frenare questo presunto fenomeno, nel 2011, l’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti, stabilì una disciplina (articolo 18, comma 5, del decreto legge n.98/2011), che mise freno alle pensioni di reversibilità, subito battezzata “norma anti-badanti”. Nel luglio 2016, però, la norma viene dichiarata incostituzionale dalla Consulta, che ne contesta l’irragionevolezza perché si “enfatizza la patologia del fenomeno, partendo dal presupposto di una genesi immancabilmente fraudolenta del matrimonio tardivo”. Una scelta che prende una posizione netta e tutela, sul piano previdenziale, il diritto di vivere liberamente i propri affetti.
PER APPROFONDIMENTI • Bauman Z., Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi, Laterza, 2004; • Bonarini F., Sull’aumento del numero dei matrimoni in Italia, Neodemos, 13 dicembre 2016; • Bronzo E., Colf e anziani, raddoppiano i matrimoni ma l’amore finisce presto, Sole 24 Ore, 11 settembre 2016; • Conti C., Gualtieri G., Matrimonio all’italiana... o forse no, Neodemos, 24 settembre 2014; • Filippi V., Meno matrimoni, più matrimoni, Neodemos, 23 gennaio 2013; • Istat, I matrimoni in Italia per età degli sposi, http://www.istat.it/infografiche/ matrimoni/; • Istat, Matrimoni, separazioni e divorzi anno 2015, Statistiche Report dic. 2016; • Magri U., L’amore non ha età. La Consulta boccia la legge anti-badanti, La Stampa, 15 luglio 2016; • Ongaro F., Matrimoni tardivi, questi sconosciuti, Neodemos, 29 settembre 2015; • Sapegno P., Italia Paese per vecchi: in 5mila sposano le badanti, La Stampa, 15 febbraio 2016.
del costante invecchiamento della popolazione. C’è infine l’ormai consolidato fenomeno delle unioni miste, perlopiù nella formula sposo italiano/sposa straniera, con al suo interno il caso dei matrimoni tra anziani e badanti, con tutte le sue contraddizioni. Insomma, la cultura si trasforma e cambiano le famiglie; ma cambia anche il matrimonio, che riesce a rimanere così un’istituzione cardine della nostra società. FEBBRAIO 2018 I 25
__BEAUTIFUL MINDS_
TENACE E INDOMITA
RITA LEVI MONTALCINI
SONO I PRIMI del Novecento e l’Europa è nel pieno della Belle Époque: gli anni del trionfo di una borghesia dinamica, benestante, sicura di sé. Lo stesso periodo in cui viene al mondo una donna destinata a lasciare il segno. Rita Levi Montalcini nasce il 22 aprile 1909 da Adamo Levi - un ingegnere elettronico - e Adele Montalcini - pittrice -, in una famiglia ebrea sefardita. Ha una gemella - Paola -, una sorella - Anna - e un fratello maggiore Gino - che diventerà uno dei più famosi architetti italiani. La gemella seguirà con soddisfazione le orme della madre, dedicandosi alla pittura.
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chiederà il permesso di completare gli studi superiori e d’iscriversi all’università nella facoltà di Medicina. Suoi compagni di studi saranno di Sadìa Maccari altre due menti brillanti - Salvatore Luria e Renato DulCon i suoi studi becco -, anch’essi - come Montalcini aprì nuove strade futuri premi Nobel per la Medicina. Tutti alla neurologia e tre allievi di Giuseppe Levi, medico e scienziato, padre di Natalia Ginzburg che Gli studi iniziò la giovane Montalcini allo studio Il padre, sebbene sia un uomo colto, ridel sistema nervoso. È il 1936 quando, tiene che il ruolo più consono a una donstudentessa appassionata, si laurea col na sia quello di stare in casa a prendersi massimo dei voti, determinata a prosecura della famiglia. Tant’è che non ageguire gli studi. Si getterà infatti a capofitto vola gli studi delle ragazze, cosa che inin un corso di specializzazione in neurovece dovrà fare quando Rita, a vent’anni, logia e psichiatria. Tenacia che non passa
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inosservata e per la quale, anni dopo, il celebre scrittore Primo Levi dirà: «Una piccola signora dalla volontà indomita e dal portamento di una principessa». La Guerra Sono anni duri quelli che preludono al Secondo conflitto mondiale e, nel ’38, con le leggi razziali, la situazione finisce col precipitare specie per chi, come Rita Levi Montalcini, è di origine ebraica. Costretta a lasciare l’Italia, si rifugerà in Belgio, facendo ritorno solo diverso tempo dopo quando, nella sua Torino, riuscirà ad allestire un piccolo laboratorio scientifico - in casa. Ma le bombe arrivano anche nel capoluogo piemontese e i Montalcini si trovano a dover scendere in Toscana pur di mettersi al riparo: è lì che la giovane dottoressa presterà soccorso come volontaria nel quartier generale anglo-americano. Il Dopoguerra Solo col dopoguerra, i suoi studi tornano a viaggiare su binari percorribili. Nel ’47, infatti, viene invitata a St. Louis dal professor Viktor Hamburger per ripetere gli esperimenti sugli embrioni di gallina che la studiosa aveva iniziato molti anni prima. Ma non sa che quella americana non è una tappa temporanea: si tratterà, infatti, negli States molto a lungo. Nel ’62, una volta rientrata in Italia, creerà un’équipe di ricerca e, dal ’69 al ’78, ricoprirà la carica di direttore dell’Istituto di Biologia Cellulare del C.N.R. Anni di studi, riconoscimenti e soddisfazioni che si trasformano in autentica consacrazione a trentacinque anni di distanza dall’intuizione per la quale
nell’86 riceverà il Nobel per la Medicina: la scoperta del Nerve Growth Factor (NGF), il fattore di crescita nervoso. Un lavoro condotto col suo collaboratore, il biochimico americano Stanley Cohen, che con lei condividerà il premio assegnato dalla prestigiosa Accademia di Svezia. Una scoperta, quella del fattore NGF, tanto importante perché legata a
questa molecola in grado di promuovere la crescita delle cellule nel sistema nervoso periferico, ma anche in quelle del cervello. Cosa fondamentale, in prospettiva, per la cura di molte malattie. Il sistema nervoso non è dunque statico come pensava la comunità scientifica fino ad allora - e Rita Levi Montalcini lo ha dimostrato.
IL FATTORE NGF
Una scoperta da Nobel Lo studio che ha portato all’assegnazione del Premio Nobel a Rita Levi Montalcini nel 1986 ruota intorno alla scoperta del cosiddetto fattore NGF (Nerve Growth Factor), una molecola che si rivelerà utile nella cura di malattie neurodegenerative. Si tratta di una proteina impegnata nello sviluppo del sistema nervoso che ha aperto la strada allo studio della cura dell’Alzheimer e anche dei tumori. Di fatto, le ricerche condotte dimostrano che il cervello può “rigenerarsi”. È vero che dopo la nascita non si formano nuovi neuroni e quelli che muoiono sono irrimediabilmente perduti, ma si creano sempre nuove connessioni, circuiti alternativi. E il regista di questa straordinaria plasticità è proprio l’NGF.
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1 - In una foto di famiglia; 2 - 1980, la Montalcini
con alcuni suoi collaboratori; 3 - 1986, la consegna del Premio
Nobel per la Medicina; 4 - 2009, i festeggiamenti
per i suoi 100 anni.
È la lingua più richiesta nel lavoro, la più studiata al mondo. Ma su 70 Paesi, siamo al 28esimo posto per l’apprendimento dell’inglese. Un’azienda ha così inventato i corsi full immersion senza andare all’estero e senza lezioni in aula, solo all’insegna della convivialità
__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
IMPARARE L’INGLESE, SFIDA ITALIANA +
LA CONVERSAZIONE E L’ASCOLTO SONO IL METODO PIÙ EFFICACE PER IMPARARE UNA LINGUA. I BAMBINI FINO A 6 ANNI HANNO UNA CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO INNATA CHE GLI PERMETTE DI ACQUISIRE PIÙ DI UN IDIOMA
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di Ilaria Romano
LA CONOSCENZA delle lingue straniere è diventata necessaria: il mondo del lavoro e le possibilità sempre più numerose di viaggiare all’estero richiedono di saper comunicare non solo nella propria lingua madre. Secondo un’indagine condotta da Eurostat nell’Unione Europea, l’inglese è la lingua più studiata (95%), seguita dal francese (24%) e dal tedesco (21%). Le percentuali più basse di studio dell’inglese si registrano in Norvegia (43%), Portogallo (53%), Islanda (73%) e Ungheria (79%). In Italia è la lingua studiata dal 96% dei giovani che frequentano scuole medie e superiori. Eppure nel nostro Paese si fatica ancora a parlarlo, e siamo al 28esimo posto nel mondo, su 70 Paesi analizzati, per la conoscenza della lin-
gua. A dirlo è l’Istituto Ef Learning Labs, un’azienda che si occupa di viaggi studio e che ha testato 910mila soggetti adulti valutandone le competenze secondo il quadro di riferimento europeo per le lingue straniere. I giovani sono spesso penalizzati nella ricerca del lavoro proprio dalla scarsa competenza linguistica: l’inglese è infatti richiesto dalle imprese nel 76% dei casi, e chi non lo pratica rischia di essere escluso. Se la fascia di età fra i 20 e i 45 anni è la più penalizzata, il problema riguarda pure gli over 45. Nella conoscenza della lingua le donne ottengono un punteggio più elevato di competenza rispetto agli uomini (54,58 contro 53,46) e il dato italiano è in linea con la media europea. Il 61% degli italiani usa l’inglese sul posto di lavoro, ma solo una minima parte degli intervistati lo parla con regolarità (spesso il 13% e quotidianamente il 7%), mentre il 39% dichiara di non aver bisogno della lingua straniera. Se il lavoro è la prima ragione per studiare l’inglese, la seconda è la necessità di poter comunicare nei propri viaggi all’estero, diventati sempre più alla portata di tutti. Un dato che emerge dalle ricerche è che i metodi tradizionali di inse-
gnamento non bastano più: per questo gli italiani cercano alternative come le serie Tv in lingua originale, le riviste straniere, le applicazioni per smartphone. E anche le scuole di lingua cercano soluzioni sempre più alla portata di tutti. Per chi vorrebbe fare un soggiorno all’estero ma non ne ha il tempo, l’azienda Speak si è inventata i corsi full immersion con madrelingua inglese da fare in Italia, e promette di migliorare sensibilmente il livello di inglese dei partecipanti in soli otto giorni. Come? Creando una settimana di iniziative, eventi, degustazioni e chiacchierate praticamente a ciclo continuo, in location d’eccellenza. Il concetto di lezione è completamente ribaltato, perché ad ogni partecipante viene assegnato a rotazione un anglos differente, ossia un interlocutore anglosassone proveniente da uno dei Paesi in cui l’inglese è la lingua ufficiale, e che quindi avrà un proprio accento. Non si tratta di insegnanti ma di persone dai più svariati percorsi professionali. Alle sessioni individuali si affiancano quelle di gruppo, e tutte le attività di intrattenimento sono condivise e vissute insieme. Senza lezioni in aula » FEBBRAIO 2018 I 29
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INGLESE, LA PIÙ RICHIESTA
QUANTO LO STUDIAMO
DONNE, LE PIÙ BRAVE
Nel mondo si parlano circa 7mila lingue diverse, ma l’inglese è la più richiesta dalle aziende. Secondo un sondaggio di Aba English, American and British Academy, il 25% degli italiani ha dovuto sostenere un test d’inglese in sede di colloquio almeno una volta nella vita.
Il 59% degli italiani dichiara di dedicare almeno 2 ore alla settimana allo studio dell’inglese. Il 42% studia da più di tre anni, il 33% da meno di un anno e il 25% da uno a tre anni. Il 61% lo usa sul posto di lavoro, ma solo il 13% lo parla con regolarità e il 7% quotidianamente.
Il lavoro è la prima motivazione che spinge a studiare l’inglese (55%), la seconda è la necessità di comunicare nei viaggi all’estero (16%), o per il desiderio di conoscere una nuova cultura (14%). Le donne lo studiano con più profitto degli uomini.
e programmi da seguire, ci si concentra solo sulla comprensione e sulla comunicazione spontanea, totalizzando in una settimana un’immersione nella lingua che equivale ad un corso standard della durata di un anno. Anche l’ambiente è importante ed è per questo che la formula proposta è quella residenziale, con un soggiorno settimanale in strutture ricettive riservate ad uso esclusivo per il periodo fra Piemonte, Toscana e Puglia. I costi si aggirano intorno ai 2.500 euro, comprensivi di trattamento in pensione completa, assicurazione, materiali didattici, escursioni e collegamenti all’arrivo e alla partenza. Sono dunque escluse le spese di viaggio. Per l’iscrizione non è necessario avere certificazioni linguistiche, ma trattandosi di conversazione e comprensione della lingua parlata, è necessario avere almeno una base d’inglese. Insomma, una valida alternativa per chi vuole coniugare lo studio con un’esperienza divertente di conoscenza e condivisione con persone di tutto il mondo, ma senza allontanarsi troppo da casa. Per maggiori informazioni: www.speakinitaly.com/home
MAGICHE? FORSE...
PIXEL BUDS, LE CUFFIE CHE TRADUCONO di Romina Vinci
C’È CHI LE HA DEFINITE l’ultima frontiera dell’intelligenza artificiale, sono le Google Pixel Buds, le cuffiette audio che, oltre a riprodurre la musica, offrono traduzioni in tempo reale in quaranta lingue, grazie alla tecnologia di Google Translate. Il funzionamento è semplice: basta premere l’auricolare destro e chiedere di tradurre in maniera simultanea una frase. Le cuffie re-
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gistrano la domanda e il telefono provvederà ad eseguire il compito (la traduzione si sentirà dagli speaker integrati). Si può anche parlare allo smartphone e sentire la frase tradotta nei Pixel Buds. Presentate lo scorso ottobre, le cuffiette verranno lanciate sul mercato ad un prezzo molto competitivo: 159 dollari. Non è la prima volta che i grandi colossi di
UNGHERIA, LA MENO STUDIOSA
ITALIA VS DANIMARCA
SIAMO AL 28° POSTO
Dai dati della Commissione Europea l’inglese è la lingua più studiata in Europa (95%), seguita dal francese (24%) e dal tedesco (21%). I Paesi con percentuali più basse di studio dell’inglese sono: Norvegia (43%), Portogallo (53%), Islanda (73%) e Ungheria (79%).
Italia e Danimarca hanno le stesse ore di insegnamento dell’inglese nella scuola elementare, ma i metodi sono diversi: quello danese si focalizza sull’espressione orale, con risultati migliori di quello italiano più incentrato sulla scrittura e sulla grammatica.
In Italia è la lingua studiata dal 96% dei giovani che frequentano scuole medie e superiori. Eppure nel nostro Paese si fatica ancora a parlarlo, e siamo al 28esimo posto nel mondo, su 70 Paesi analizzati, per la conoscenza della lingua.
Internet hanno provato a superare le barriere linguistiche. Skype, ad esempio, nel 2015 ha lanciato Live Translation, ma si trattava di traduzioni non in tempo reale, il che rendeva l’applicazione un po’ macchinosa. Nei primi mesi del 2017 è stata la volta di Microsoft con il suo PowerPoint Presentation Translator, in grado di convertire la voce in spagnolo o cinese in tempo reale. Ma è un applicativo che fun-
Le Pixel Buds sono state presentate a San Francisco lo scorso 11 ottobre, durante il lancio dei nuovi prodotti Google
ziona soltanto nelle presentazioni di PowerPoint, e difficilmente declinabile in altri contesti. Con Google Pixel Buds, invece, questi problemi sembrano risolti, e la sensazione è quella di avere finalmente tra le mani un potenziale
prodotto in grado di scatenare una vera e propria rivoluzione culturale, e di riuscire a colmare quel gap nell’apprendimento delle lingue straniere che vede noi italiani faticare a dismisura. Grazie a questi auricolari magici, infatti, si potrà viaggiare in tutto il mondo riuscendo ad esprimere i propri bisogni senza il timore di essere fraintesi, di non venire capiti o peggio di offendere qualcuno involontariamente a causa di errori di grammatica o di pronuncia. Ne trarrà vantaggio il turismo dunque, ma sopratutto i commerci internazionali ed i rapporti diplomatici tra gli Stati. E i traduttori? Avranno ancora ragione di esistere quando queste cuffiette conquisteranno il mondo? A quanto pare sì. Lanciate sul mercato nel mese di novembre, stando alle prime recensioni le “cuffiette magiche” marchiate Google hanno un po’ deluso. La colpa - a quanto pare - è del microfono delle Pixel Buds, che non riesce ad elaborare le richieste di traduzione se non in contesti di assoluto silenzio. Basta quindi anche un rumore di sottofondo (e per strada i suoni esterni sono tantissimi), per man-
dare in tilt il meccanismo. Sono stati riscontrati anche problemi di software per l’abbinamento con il telefono, al punto che i primi recensori hanno parlato di “esperienza frustrante”. Sicuramente Google non starà a guardare, e cercherà di correre ai ripari per perfezionare il suo prodotto, ma l’impressione è che ci vorrà ancora molto tempo. Insomma, evviva la tecnologia, ma mai affidarsi totalmente all’intelligenza artificiale. Uno studio del 2008 elaborato dall’Università di Tel Aviv ha rivelato che la conoscenza di due o più lingue contribuisce a prevenire la perdita di capacità cognitive negli anziani con più di 75 anni. Ed alcune ricerche portate avanti presso la York University di Toronto svelano che parlare più lingue rallenta in modo significativo il deterioramento cognitivo provocato dall’Alzheimer. Insomma, i progressi dell’intelligenza artificiale potranno sicuramente semplificarci la vita, ma guai ad impigrire le nostre facoltà cognitive per affidarci solamente alle macchine. Ne risentirebbe, in primis, la nostra salute. FEBBRAIO 2018 I 31
__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ IL GIOCO DEI PERCHÉ
Una sezione dedicata alle scuole è ispirata a I perché di Dino Buzzati, la rubrica che lo scrittore teneva sul Corriere dei Piccoli.
“Tempo di libri”, la Fiera Internazionale dell’Editoria, torna nel cuore di Milano, dall’8 al 12 marzo
EMOZIONI E PASSIONI SCRITTE NELLE PAGINE DI UN LIBRO di Lavinia Viti
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DENTRO LA NOTIZIA
Reading, musica, teatro e aree espositive, accompagneranno gli ospiti in un percorso fatto di emozioni PROGETTI SPECIALI PER STUZZICARE LA CURIOSITÀ
A Tempo di libri ci saranno anche aree extra, una sorta di “arcipelago di isole tematiche, comunicanti tra loro attraverso il linguaggio dei libri”. E così, nel Bar Sport si parlerà di agonismo in tutte le sfumature; a Tempo di Libri A Tavola grandi chef ed esperti di cultura enogastronomica si cimenteranno in oltre 50 showcooking al giorno; con Da Gutenberg a Zuckerberg si racconterà l’evoluzione del libro, mentre musica, cinema, teatro ed esposizioni accompagneranno il visitatore da un’isola all’altra.
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UNA NUOVA LOCATION (fieramilanocity), nuove date (da giovedì 8 a lunedì 12 marzo), un nuovo progetto ricco di novità ed eventi, il tutto sotto la guida di un nuovo direttore (Andrea Kerbaker); sono questi gli elementi che caratterizzano Tempo di libri, la Fiera Internazionale dell’Editoria, organizzata da La fabbrica del libro, in programma a Milano. Ogni giornata sarà scandita da un tema specifico: • Donne (giovedì 8 marzo) • Ribellione (venerdì 9) • Milano (sabato 10) • Libri e immagine (domenica 11) • Mondo digitale (lunedì 12) e il tutto sarà preceduto da un evento speciale: la sera di mercoledì 7 marzo, infatti, si svolgerà Incipit, lettura di prime frasi di centinaia di ro-
manzi famosi da parte di studenti universitari. Oltre 500 gli appuntamenti con scrittori italiani e stranieri, tra cui Roddy Doyle, Yasmine El Rashidi, Alan Friedman, Joe Lansdale, Clara Sánchez, Luis Sepúlveda, Gianrico Carofiglio, Donato Carrisi, Francesca Cavallo ed Elena Favilli, Paolo Cognetti, Fabio Genovesi, Dacia Maraini, Aldo Nove, Francesco Piccolo, Hans Tuzzi, Sveva Casati Modignani (vedi intervista a pag. 34), con scienziati (Serge Latouche, Manfred Spitzer, Peter Wadhams, Roberto Burioni, Piergiorgio Odifreddi), con personalità dell’arte (Tullio Pericoli), dello spettacolo (Pupi Avati, Nino Frassica) e della cucina (Iginio Massari, Benedetta Rossi). Per saperne di più: www.tempodilibri.it
intervista di Giada Valdannini
DA GIORNALISTA A SCRITTRICE: «VOLEVO LASCIARE UN RICORDO, ALLA FINE SCRISSI UN ROMANZO» 34 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
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__le INTERVISTE di 50&Più__
SVEVA CASATI MODIGNANI
ANDREINA, Carlotta, Gloria e Maria Sole sono quattro amiche. Quattro giovani donne che ogni settimana si concedono un momento di chiacchiere e confidenze: due, single; due, in coppia. Tutte alle prese con relazioni che le rendono felici a metà. Sono le protagoniste dell’ultimo romanzo di Sveva Casati Modignani, Festa di famiglia (Sperling & Kupfer): un inno al potere dell’amicizia. Un’ode alla famiglia che non sempre è frutto dei soli legami di sangue. Temi complessi, dunque: sempre legati alle relazioni interpersonali con tutto il conseguente bagaglio di turbolenze, anacronismi ed esigenze di cambiamento che la società sperimenta ancor prima che il pensiero comune sia in grado di dargli un nome. Sempre donne, quindi, al centro della traiettoria di una delle scrittrici più amate del nostro Paese: «C’è ancora chi
È una delle firme più amate della narrativa contemporanea. I suoi romanzi sono tradotti in venti Paesi e hanno venduto oltre dodici milioni di copie. Ora è in libreria col suo Festa di famiglia (Sperling & Kupfer)
+ definisce rosa i miei romanzi? Io racconto la realtà da sempre, fin dal tempo di Anna dagli occhi verdi; racconto le donne da un secolo a questa parte. Se questo è scrivere rosa allora anche Čechov lo faceva, anche Tolstoj con Anna Karenina». Come nasce l’idea di questo romanzo? Volevo soltanto raccontare l’importanza di essere solidali tra donne e la meraviglia di scoprirsi tali. Può sembrare una banalità perché, da sempre, il sistema maschilista ha messo le donne le une contro le altre. Lo abbiamo visto di recente con le aggressioni sessuali riferite nel cinema (il caso Weinstein, Ndr): prima in America e poi in Italia. Mi sembra una vergogna che ci si scagli le une contro le altre, senza capire che fare squadra sia una risorsa, specie se ci riusciamo parlandoci e guardan-
doci negli occhi con dolcezza. Se sapessimo ascoltare senza giudicare, forse il mondo sarebbe migliore, partendo dalla considerazione che la voglia di ascoltare è diversa dalla voglia di sentire. Le protagoniste del libro - Andreina, Carlotta, Gloria e Maria Sole -
«NON SAPEVO DI ESSERE UNA PERSONA GENEROSA E INVECE CON MIO MARITO SONO RIUSCITA A ESSERLO. HO PASSATO VENT’ANNI DELLA MIA VITA DEDICANDOMI ALLA SCRITTURA E ALL’ASSISTENZA»
sono amiche intime. Quanto conta l’amicizia nella sua vita? Ho la fortuna di avere amiche che sono anche sorelle. Amiche con le quali ci sosteniamo vicendevolmente nei momenti difficili, mai con fare giudicante di fronte agli errori dell’altra. Queste donne sono amiche di Sveva Casati Modignani il suo pseudonimo
nella scrittura - o di Bice Cairati, che è il suo vero nome? Le mie amiche sono proprio amiche di Bice. Da parte di alcune compagne di liceo non ho avuto la stessa solidarietà, lo stesso calore pur essendo unite da un’amicizia storica. Talvolta mi sono accorta che alcune di loro guardavano quasi con invidia ai miei piccoli successi editoriali. Il che mi ha profondamente ferita. La fortuna è stata incontrarne di nuove. Quanto somiglia lei - dunque, Bice Cairati - alla bambina che è stata? Assomiglio e non assomiglio perché la vita ci cambia, ci insegna, se non siamo stupidi. Io ho imparato prestissimo, e lo devo a mia madre, a volare basso. Mai montare in cattedra, mai darsi un tono. Ci si riesce nonostante dodici milioni di copie vendute? Vedo troppa gen- » FEBBRAIO 2018 I 35
SVEVA CASATI MODIGNANI te che si dà delle arie. Qualche volta, all’inizio, trent’anni fa, quando il nome di Sveva iniziava a circolare, mi confrontavo con altre scrittrici e mi dicevo: «Come sono brave, come sono importanti. Forse dovrei farlo anch’io». Così, una volta, ci ho provato e mi ha detto malissimo. Che è successo? Era domenica e il mio vicino, carrozziere, non c’era. Qualcuno iniziò a chiamarlo gridando con insistenza e suonando il clacson. Io, intanto, ero fuori casa a pulire le persiane. Così, stanca di sentire quella persona gridare, ho detto: «Scusi, se la pianta? Evidentemente Filippo non c’è». Quello, con aria irritata, mi ha guardato: «Ma lei chi è?». Allora mi son detta: eccolo, è il mio momento! «Guardi ho fatto -, lei non ci crederà, ma io sono una scrittrice famosa». E lui, sollevando gli occhi, con aria di compatimento, mi ha detto: «Ma va a quel paese!». A quel punto, ho pensato: vedi cosa comporta darsi un tono con la gente che ha il senso della realtà? Sveva Casati Modignani quanto somiglia alle aspettative che lei aveva da ragazzina? Somiglia perché ho sempre desiderato raccontare storie e mi sembra di esserci riuscita. Sono nata affabulatrice, ma un conto è raccontare a se stessi e un conto è metterli su una pagina e avere la fortuna di essere letti. Bice, attraverso Sveva, è riuscita a raggiungere quel piccolo traguardo cui aspirava da sempre. Prima di essere narratrice, è stata giornalista. Qual è stato il deto«LA FAMIGLIA “AFFETTIVA” natore che l’ha spinta a CONTA MOLTISSIMO. QUELLA “BIOLOGICA” dedicarsi stabilmente TALVOLTA SI NUTRE alla narrativa? DI CONFLITTI, Mi sono detta: «Basta, fare DI RABBIE» la giornalista non mi piace più». Così mi sono messa a fare la casalinga. Solo che la fiamma della scrittura non si era sopita e ho deciso che un giorno avrei scritto per lasciare alla mia famiglia un ricordo delle mie esperienze, delle mie radici e ho cominciato a scrivere.
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2011, Sveva Casati Modignani (a sinistra) con Daniela Javarone, presidente dell’Associazione Amici della Lirica.
A un certo punto, mi sono accorta quanto fossi un fiume in piena e più scrivevo più avevo da scrivere. Tant’è che mio marito, vedendomi sepolta dalle carte mi chiese di leggere e, nonostante fosse un grande dissacratore, se ne uscì dicendo: «Ma questo è un romanzo!». A proposito di suo marito, i suoi primi libri nascono dalla collaborazione con lui. È vero? Insieme abbiamo lavorato a due libri; poi, mio marito ha iniziato a stare male - è
stato malato per vent’anni, ha avuto il Parkinson - e ha dovuto smettere. Cosa le ha lasciato questa sofferenza e la lunga malattia? Non sapevo di essere una persona generosa e invece con mio marito sono riuscita a esserlo. Ho passato vent’anni della mia vita a dedicarmi alla scrittura e all’assistenza di quest’uomo che andava decomponendosi mentalmente, fisicamente. Sono stati anni durissimi, che non auguro a nessuno. Il lieto fine che c’è nei
BIOGRAFIA
1938
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I PRIMI ANNI Bice Cairati nasce a Milano il 13 luglio. Sin da giovanissima mostra un grande desiderio di scrivere e raccontare, ma non si sente soddisfatta e finisce col mettere da parte questa passione.
1981
IL PRIMO ROMANZO Dopo aver lavorato come giornalista, lascia la professione che non ama più come un tempo e diventa Sveva Casati Modignani, lo pseudonimo, col primo romanzo Anna dagli occhi verdi.
IL ROMANZO
Se sapessimo ascoltare senza giudicare, forse il mondo sarebbe migliore, considerando che la voglia di ascoltare è diversa dalla voglia di sentire Insieme al marito (anche lui scrittore) Nullo Cantaroni.
suoi libri è una forma di riscatto rispetto ai dolori della vita o è connaturato alla sua scrittura? Il lieto fine io l’ho sempre amato. Se vado al cinema e vedo un film, quando esco devo essere felice perché, quando finisce male, me ne vado infastidita. Lo stesso coi libri. Amo vedere il bicchiere mezzo pieno, anziché mezzo vuoto. Quindi ritiene che sia compito della narrativa nutrirsi di affabulazione, portandoci in un mondo diverso da
2012
quello reale? È l’unico modo che conosco per guardare al futuro. Un conto è osservare tutto in chiave negativa; un conto pensare che ci sia sempre un colpo d’ala che riscatta dalle miserie proiettandoci in un futuro migliore. Quanto conta la famiglia per lei? La famiglia “affettiva” conta moltissimo. Quella “biologica” talvolta si nutre di conflitti. Di rabbie. Non a caso nel cuore della famiglia si verificano le tragedie più grosse, quelle più feroci. E la mia famiglia
OLTRE TRENTA LIBRI Dal 1981 ha scritto oltre trenta romanzi pubblicati da Sperling & Kupfer, tranne Il diavolo e la rossumata (2012), Il bacio di Giuda (2014) e Un battito d’ali (2017), editi da Mondadori.
2017
L’ULTIMO NATO
In Festa di famiglia di Sveva Casati Modignani narra di quattro giovani amiche - Andreina, Carlotta, Gloria e Maria Sole - e dell’affetto che le lega. Due vivono un rapporto di coppia, le altre sono single, ma ognuna è alle prese con i dubbi del cuore, alla costante ricerca di relazioni felici. Come ogni giovedì, si incontrano per cenare e concedersi chiacchiere e confidenze. Ma quella sera le attende una sorpresa imprevista: Andreina, una delle single del gruppo, impegnata e soddisfatta del proprio lavoro, aspetta un bambino. Donna emancipata e disinvolta, di fronte a questa nuova situazione si sente smarrita e non sa che decisione prendere. Una cosa è certa, qualunque sia la sua scelta, le amiche le resteranno sempre accanto, come una vera famiglia. Un romanzo brillante, in cui ogni donna di oggi, tra sogni e fragilità, può rispecchiarsi. Una storia che mette in risalto i valori autentici e gli affetti veri.
affettiva è quella composta da mio figlio, dai miei nipoti, da mio fratello, dalla figlia di mio fratello: un nucleo solido, importante, cui si somma il mondo affettivo delle amicizie. Le conto sulle dita di una mano, ma quanto sono importanti! Il pubblico la ama; la critica non le è stata sempre amica. A lungo i suoi romanzi sono stati bollati come genere rosa. Le è pesato? Io racconto la realtà del nostro Paese da sempre, fin dal tempo di Anna dagli occhi verdi; racconto la storia delle donne da un secolo a questa parte. Se questo è scrivere rosa allora anche Čechov scriveva storie rosa, anche Tolstoj con Anna Karenina. Credo che ogni epoca esprima, attraverso le donne che scrivono, una condizione. Se c’è stata una benefattrice delle donne italiane, questa è stata Liala - lei sì autrice di romanzi rosa -: quante donne ha salvato dalla disperazione, quando l’Italia era davvero un Paese povero. Quando le donne erano psicologicamente considerate lo zerbino di casa, con lei sognavano il loro momento di riscatto attraverso la lettura dei suoi romanzi.
UN RACCONTO DI VITA Con Un battito d'ali, la Modignani porta in libreria un racconto autobiografico in cui ricorda anche l'esperienza di giornalista che la rese tra le più in vista sul finire degli Anni ’50.
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Tutto pronto per la diciassettesima edizione di Italia In...Canto. Il 25 febbraio, al Teatro Mediterraneo di Napoli, si canta per la finale. In Giuria Enrica Bonaccorti, Peppino di Capri e Silvia Mezzanotte
__i GRANDI EVENTI di 50&Più __
di Luisella Berti
IL BEL CANTO SOTTO I RIFLETTORI +
NELL’EDIZIONE DI QUEST’ANNO CON L’ORCHESTRA, DIRETTA DAL MAESTRO GAETANO RAIOLA (SOTTO, NELLA FOTO), CI SARÀ UN CORO FORMATO DA TRE ELEMENTI CHE ARRICCHIRÀ ULTERIORMENTE LE ESIBIZIONI
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A FEBBRAIO NON C’È SOLO IL FESTIVAL di Sanremo, ma c’è anche Italia In...Canto, il Concorso canoro targato 50&Più dedicato alla tradizione musicale italiana, dalla canzone classica d’autore fino ai brani più recenti. Ad interpretarli saranno 22 cantanti over 50, tutti dilettanti con la passione per la musica e il canto. L’edizione di quest’anno celebrerà anche due importanti anniversari, i 60 anni di Nel blu dipinto di blu (Volare) del grande Domenico Modugno (90 anni dalla nascita, il 9 gennaio scorso), e i 60 anni di carriera di uno dei più importanti ambasciatori della canzone italiana, Peppino di Capri. L’artista caprese sarà alla finale del 25 febbraio al Teatro Mediterraneo in qualità di giurato. Con lui la
cantante Silvia Mezzanotte (vedi intervista nel box) ed Enrica Bonaccorti, paroliera (autrice di due grandi successi di Modugno Amara terra Mia e La lontananza), attrice e conduttrice. Una giuria con i fiocchi, ma le novità non finiscono qui come ci racconta Maurizio Merolla, direttore artistico del Concorso, che quest’anno presenterà la kermesse insieme Serena Magnanensi, conduttrice Rai. «Arriviamo a questa finale dopo un lungo periodo dedicato alle audizioni e con soddisfazione posso affermare che abbiamo cantanti da tutta Italia, tutte le regioni sono rappresentate, dal Piemonte alla Sardegna, con molti volti nuovi». Quest’anno anche un’importante novità per i cantanti: «Assieme all’orchestra, diretta dal maestro Gaetano
Raiola, ci sarà anche il coro formato da tre elementi che arricchirà ulteriormente le esibizioni». La scenografia «sarà multimediale, con videoproiezioni. Il taglio sarà molto televisivo e i finalisti saranno al top dell’eleganza, come sempre». La tre giorni dedicata alla finale (dal 23 al 26 febbraio) sarà ricca di eventi collaterali. In particolare, il 24 mattina ci sarà la visita guidata all’Archivio Storico della Musica Napoletana e alla Casina Pompeiana. Il pomeriggio, invece, sarà dedicato al laboratorio “Ritmo-tempo-battito” con il professor Giuseppe D’Amore e la coreografa Erminia Parisi, per sperimentare le tecniche e i benefici della musicoterapia. A seguire l’incontro con Silvia Mezzanotte, condotto da Michelangelo Iossa, sarà l’occasione per i finalisti di conoscere
un’artista di grande talento, porle domande e ricevere consigli. Infine, la serata si concluderà con “Aspettando Italia In... Canto”. Uno spazio dedicato ai cantanti per farsi conoscere meglio e ripercorrere le tappe che li hanno portati a Napoli. Il 25 è il grande giorno, al Teatro Mediterraneo si canta per la finale. «Italia In... Canto - conclude Merolla è un bel viaggio, abbiamo fatto 17 edizioni, non è un risultato da poco. Questa manifestazione è uno scrigno di passioni e di storie personali. È vero, celebriamo la canzone e il bel canto, ma principalmente le persone con il loro bagaglio di vita». Segui su: www.italiaincanto.it www.facebook.com/ italiaincanto
SILVIA MEZZANOTTE
IL SOGNO DI UNA BAMBINA «Ai finalisti del Concorso canoro di 50&Più consiglio di mantenere intatta la volontà di divertirsi», parola di Silvia Mezzanotte, una delle più belle voci della musica italiana, in Giuria per la finale di Italia In...Canto «Sono appassionata nei confronti di tutte quelle persone che, ad un certo punto della loro esistenza non avendo potuto inseguire i propri sogni, appena trovano un po’ più di tempo e la possibilità di farlo, si ributtano in quella che era la propria passione giovanile: per me è un grande piacere condividerla con loro». Silvia Mezzanotte è già nel pieno dello spirito di Italia In...Canto. L’artista bolognese che ha legato oltre 10 anni della sua carriera allo storico gruppo dei Matia Bazar, a 50 anni vive una seconda rinascita come artista e come donna. Il 25 febbraio sarà nella Giuria della kermesse canora mentre il 24 a tu per tu con i finalisti in un incontro talk-show. » FEBBRAIO 2018 I 39
ASPETTANDO ITALIA IN...CANTO Come molti dei finalisti di Italia In...Canto, anche lei sin da bambina sognava di diventare una cantante. Quanti anni aveva? Circa 5 anni. Il mio sogno era quello di diventare una grande cantante, non solo una cantante. Lo dicevo più volte a mia mamma. Poi è arrivata l’ombra del giudizio, quando ad ascoltarmi sono arrivati i cugini, i parenti, i vicini di casa. Quello che per me era un gioco, si è trasformato in una esibizione vera e propria. Ero molto timida e temevo il giudizio. Così mi chiudevo nella mia camera lasciando tutti fuori dalla porta. Ci ho messo molto tempo a uscire dal mio guscio, è avvenuto dopo l’adolescenza. Cantavo però con grande cautela, con molta paura, come se il canto non fosse un dono da condividere, ma come se chi mi veniva ad ascoltare mi facesse un piacere. Poi ho preso coscienza del dono che avevo e ho capito che non aveva senso essere così introversi, avere così tanta paura. Infine, ho capito che nella vita non si può piacere a tutti. La paura del giudizio mi è rimasta, la affronto però come una forma di perfezionamento. Ad esempio, al termine di un concerto, anche il più applaudito, mi faccio subito il processo dal quale non esco mai vincitrice. Solo dopo un po’ di tempo riesco a riconoscermi alcuni meriti. È molto severa con se stessa... Molto. Esattamente il contrario di quello che mi accade con gli altri. Ecco perché i finalisti del Concorso devono stare assolutamente tranquilli: sono sempre grata nei confronti di chi si esibisce, perché è un dono quello che loro mi fanno. Veniamo ai suoi ultimi lavori. Lei è una neo cinquantenne... Sì, per i prossimi dieci anni. Giusto. Il singolo Lasciarmi andare, che fa da apripista al suo nuovo album 5.0 (guarda caso) in uscita quest’anno, è molto indicativo del
LA GIURIA
Enrica Bonaccorti Conduttrice, attrice di teatro e cinema, ha collaborato con Domenico Modugno per il quale ha scritto brani come La lontananza.
Peppino di Capri Ha alle spalle 60 anni di carriera, 15 partecipazioni al Festival di Sanremo con 2 edizioni vinte. Tra i suoi successi ci sono Champagne e Roberta.
Silvia Mezzanotte Ha esordito al Festival di Sanremo nel 1990. Dopo aver condiviso parte della sua carriera con i Matia Bazar, è tornata una cantante solista.
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livello di consapevolezza che ha raggiunto sia come professionista che come donna. Cosa è successo? Lasciarmi andare ha dato un po’ il senso al mio ritorno alla discografia dopo il periodo con i Matia Bazar e, soprattutto, dopo la scomparsa di Giancarlo Golzi (leader storico dei Matia, deceduto nel 2015, ndr). Giancarlo è stato un punto fermo della mia esistenza professionale e umana. Con lui c’era l’ipotesi di condividere il resto della mia esistenza professionale. Eravamo amici e fratelli, ci capivano con uno sguardo, senza troppe parole. Quando se n’è andato, ho avuto un tracollo, ho perso l’orientamento, barcollavo. Stavo proprio male. Devo dire però che non mi sono mai fermata, perché subito dopo la sua scomparsa è partita la mia attività con The Vocal Academy (Accademia del canto che ha fondato a Mazara del Vallo, ndr), poi nel 2016 è arrivato Tale e quale show (edizione che ha vinto, ndr). Era il terzo anno che Carlo Conti mi chiedeva di partecipare. Infine, è stata la volta di Lasciarmi andare, un brano che mi è piovuto dal cielo, la manifestazione di tutto quello che in quel momento volevo esprimere. Così mi sono lasciata andare e sono risalita piano piano, inesorabilmente, trovando la stabilità con i miei 50 anni. Un’età che alle donne fa un po’ paura, per me invece è stato un rinascere dalle ceneri. Stanno anche arrivando tutta una serie di soddisfazioni che solo adesso, con la consapevolezza dei miei anni, sono in grado di percepire e di godere a pieno. Inutile correre necessariamente verso una direzione senza trovarla, meglio fermarsi e avere il giusto tempo per me stessa, il mio lavoro, la mia famiglia, il mio compagno. Sono molto gratificata dei miei 50 anni e fiduciosa sul mio futuro: ad aprile uscirà un nuovo singolo che precede di poco l'uscita dell'album, è un duetto con Dyone Warwick. Mamma mia! È la stessa esclamazione che ho fatto
quando ho saputo che Dyone accettava la mia collaborazione. È un’artista molto selettiva, una delle mie regine, la amo da sempre. Guardo l’orizzonte con una prospettiva diversa e, ci tengo a dirlo, non è orientata necessariamente al mondo radiofonico con i suoi standard musicali, di questo non mi importa proprio nulla. A noi interessa fare una bella canzone con una gran bella melodia con due voci che si sposano alla perfezione, all’interno di un progetto fatto di eleganza e buon gusto, che spesso vengono a mancare in questo periodo. The Vocal Academy, fondata insieme a Riccardo Russo, maestro polistrumentista, è cresciuta e conta diverse sedi affiliate in Italia. È una bella sfida nell’era in cui si punta molto sui talent show per intraprendere la professione del cantante... Sono arrivata a Mazara del Vallo molti anni fa perché il mio compagno è di qui. Ed ho scoperto che c’erano molti giovani pieni di talento, ma con poche possibilità di crescere all’interno di una dimensione professionale. Vedevo pullman di bambini partire per partecipare a quei programmi televisivi che non tengono conto della loro età e della loro esperienza. I bambini devono fare i bambini, conservare la loro freschezza, non cantare canzoni inappropriate. Fortunatamente queste trasmissioni non ci sono più. Ci sono i talent e i ragazzi li prepariamo se vogliono parteciparvi. L’importante è che capiscano che si tratta di una esperienza formativa, ma non sarà l’unica della loro vita. Qualche consiglio per i finalisti di Italia In...Canto? Riscaldare la voce è la prima cosa da fare ed aiuta anche a rilassarsi. Mantenere intatta la volontà di divertirsi che è la cosa più importante. Avrò comunque modo di dare loro tutti i consigli in diretta e mi farà un gran piacere. Sul web: i siti ufficiali www.silviamezzanotte.com www.thevocalacademy.it
ESTRO E CREATIVITÀ CON IL CONCORSO 50&PIÙ
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Scrivere poesie o racconti, dipingere o fotografare, sono passioni ancora più belle se condivise. Torna puntale il Concorso 50&Più di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia che quest’anno festeggia la XXXVI edizione. Un’opportunità unica per tutti gli over 50 artisti dilettanti che desiderano mettersi in gioco per vivere insieme l’esperienza di vedere esposta la propria opera: quel dipinto o quella fotografia scattata magari per caso; oppure ascoltare i versi della propria poesia o i passi del proprio racconto dalla voce di un attore il giorno delle premiazioni. Un’illustre giuria composta da scrittori, poeti, giornalisti e personaggi della cultura avrà il compito di giudicare tutte le opere in gara. Chissà se proprio la vostra non finisca tra quelle che vinceranno la Farfalla d’Oro, simbolo della creatività del Concorso 50&Più. Dunque, non rimane che leggere il bando, compilare la scheda di partecipazione e inviare tutto entro il 6 aprile 2018.
CONCORSO 50&PIÙ PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA
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__CONCORSO 50&Più__
BANDO DI CONCORSO Regolamento Articolo 1. L’Associazione 50&Più al fine di promuovere la creatività delle persone over 50, indìce il XXXVI Concorso «50&Più: Prosa e Poesia», riservato a coloro che abbiano compiuto 50 anni di età, a qualunque nazionalità appartengano, purché non siano scrittori o poeti professionisti e non abbiano mai tratto profitto dalle attività letterarie. Articolo 2. Per partecipare al Concorso è richiesto l’invio a 50&Più - Servizio Eventi - Via del Melangolo 26, 00186 Roma, di n. 3 copie scritte mediante mezzi elettronici (computer) e stampate su carta bianca (senza immagini, disegni o altri elementi), di una piccola opera inedita di prosa della lunghezza massima di tre pagine dattiloscritte (80 battute per 40 righe a pagina); o di poesia della lunghezza non superiore a 35 versi. Il superamento dei limiti di spazio sopra descritti, l’invio di più di un’opera nella stessa disciplina, l’invio delle opere scritte a mano o con macchine da scrivere meccaniche e l’aggiunta di disegni, immagini o altri elementi alle opere comportano l’esclusione dal concorso. Lo stesso concorrente può inviare sia un’opera di prosa che una di poesia. Articolo 3. Il tema delle opere è libero e devono essere inviate entro il 6 aprile 2018, in copia cartacea e possibilmente su supporto magnetico (cd), o chiavetta usb o via e-mail all’indirizzo: infoeventi@50epiu.it, unitamente ad una scheda dattiloscritta con il nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo, recapito telefonico dell’autore, titolo dell’opera, un breve cenno biografico contenuto, massimo, in 5 righe e la dichiarazione di essere l’autore dell’opera presentata nonché di una dichiarazione liberatoria che ne autorizzi la pubblicazione senza richiesta di diritti d’autore;
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50&PIÙ PROSA E POESIA
Articolo 4. Insieme all’opera, mediante: • assegno non trasferibile; • versamento sul conto corrente postale n. 19898006; • bonifico bancario - codice IBAN IT33H0832703247000000047010 (inviare copia della ricevuta di pagamento via mail a: infoeventi@50epiu.it, causale: Partecipazione Concorso ed. 2018) intestati a 50&Più, dovrà essere inviato un contributo di euro 30,00 a opera. I concorrenti ammessi alla finale avranno diritto: a. al diploma di partecipazione e alla Farfalla d’Argento; b. all’inserimento dell’opera nelle copie personalizzate della raccolta antologica del concorso La parola e l’immagine, che sarà stampata e inviata ai concorrenti a partire dal mese di gennaio 2019. La somma versata sarà restituita a coloro che la Segreteria avrà ritenuto opportuno non ammettere. Articolo 5. Un apposito gruppo di lavoro esaminerà tutte le opere pervenute e sceglierà, a suo insindacabile giudizio, quelle meritevoli di partecipare alla selezione finale. Una commissione giudicatrice composta da poeti, scrittori, personalità della cultura, giornalisti, sceglierà 10 opere: 5 per la prosa e 5 per la poesia, che risulteranno vincitrici e segnalerà le opere meritorie di menzione. Ai vincitori sarà consegnato il diploma e la Farfalla d’Oro; ai meritevoli di menzione il diploma e la Menzione speciale. Articolo 6. La premiazione avverrà nel corso di una manifestazione, durante la quale ai partecipanti al concorso, ai loro amici e a tutti coloro che vorranno essere presenti, si offriranno occasioni d’impegno culturale, attività turistica e spettacolo. Il programma della manifestazione sarà pubblicato sulla rivista 50&Più.
Articolo 7. Le dieci opere vincitrici verranno pubblicate all’interno della rivista 50&Più e sul sito www.50epiu.it. Fra esse saranno scelte le opere supervincitrici mediante referendum fra i lettori della rivista e fra gli iscritti all’Associazione; questi ultimi potranno votare attraverso il sito www.50epiu.it. Ai supervincitori sarà offerto il soggiorno di una settimana per due persone nella località in cui avverrà la premiazione, oltre che un artistico trofeo realizzato appositamente per i vincitori di questo premio.
Premio Libellula Articolo 1. Ai concorrenti vincitori delle Farfalle d’Oro di tutte le precedenti edizioni del concorso - limitatamente alla sezione in cui si sono aggiudicati la Farfalla d’Oro - è riservato il premio “Libellula”. Articolo 2. Un’apposita commissione esaminerà e sceglierà, a suo insindacabile giudizio, le opere meritevoli di essere ammesse alla selezione finale a cui verrà conferito diploma di partecipazione e la Libellula d’Argento; una Giuria qualificata sceglierà le 2 opere vincitrici, una per sezione, cui andrà il diploma e la Libellula d’Oro, e deciderà quelle meritevoli di segnalazione cui andrà il diploma e la Segnalazione speciale. Articolo 3. I partecipanti al Premio Libellula potranno comunque concorrere anche all’assegnazione delle Farfalle d’Oro limitatamente alle sezioni in cui, nelle passate edizioni, non sono risultati vincitori. Articolo 4. Le opere premiate con la Libellula d’Oro verranno pubblicate dalla rivista 50&Più.
__CONCORSO 50&Più__
BANDO DI CONCORSO Regolamento Articolo 1. L’Associazione 50&Più al fine di promuovere la creatività delle persone over 50, indìce la XXXVI edizione del Concorso «50&Più Pittura e Fotografia». Articolo 2. Possono partecipare al concorso - con una opera di pittura (olio, acrilico, gouache, acquerello, grafica, collage), oppure con una fotografia (a colori o in bianco e nero) - tutti coloro che abbiano compiuto i 50 anni di età, a qualunque nazionalità appartengano, purché non siano pittori o fotografi professionisti e non abbiano mai tratto profitto dall’attività pittorica o fotografica. Articolo 3. Tutti coloro che intendono partecipare al concorso dovranno inviare, entro il 6 aprile 2018, a 50&Più - Servizio Eventi - Via del Melangolo 26, 00186 Roma: 1) una scheda dattiloscritta con il nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo, recapito telefonico dell’autore, titolo dell’opera e un breve cenno biografico contenuto in massimo 5 righe; 2) una dichiarazione obbligatoria di non esercitare professionalmente l’attività pittorica o fotografica e di essere l’autore dell’opera presentata in concorso; 3) per il concorso di pittura inviare due fotografie, formato 15x10, stampate a colori dell’opera pittorica che intendono presentare, con l’indicazione del titolo del quadro, delle dimensioni e della tecnica con cui è stato eseguito (non inviare l’opera pittorica ma solo 2 foto della stessa); 4) per il concorso di fotografia sarà necessario inviare due copie della fotografia presentata in concorso stampate nel formato 18x24, 20x25 o 20x30 cm corredate del relativo negativo (cd o chiavetta usb in caso di foto digitale), dell’indicazione del titolo, dell’apparecchio usato, di eventuali tecniche adottate, nonché di una dichiarazione liberatoria che ne autorizzi la pubblicazione senza richiesta di diritti d’autore;
50&PIÙ PITTURA E FOTOGRAFIA
5) il contributo di euro 30,00 a opera mediante: • assegno non trasferibile; • versamento sul conto corrente postale n. 19898006; • bonifico bancario - codice IBAN IT33H0832703247000000047010 (inviare copia della ricevuta di pagamento via mail a: infoeventi@50epiu.it, causale: Partecipazione Concorso ed. 2018) intestati a 50&Più. I concorrenti ammessi alla finale avranno diritto: a. al diploma di partecipazione e alla Farfalla d’Argento; b. all’inserimento dell’opera a colori nelle copie personalizzate della raccolta antologica del concorso La parola e l’immagine che sarà stampata e inviata ai concorrenti a partire dal mese di gennaio 2019. La somma versata sarà restituita a coloro che la Segreteria avrà ritenuto opportuno non ammettere.
Articolo 6. Le 10 opere vincitrici verranno pubblicate sulla rivista 50&Più e sul sito www.50epiu.it. Fra esse saranno scelte le opere supervincitrici mediante referendum fra i lettori della rivista e fra gli iscritti all’Associazione; questi ultimi potranno votare attraverso il sito www.50epiu.it. Ai supervincitori sarà offerto il soggiorno di una settimana per due persone nella località in cui avverrà la premiazione, oltre che un artistico trofeo realizzato appositamente per i vincitori di questo premio.
Articolo 4. Le opere pittoriche non dovranno superare la dimensione di cm 60x80 compresa la cornice, dovranno essere consegnate o fatte pervenire alla Segreteria della mostra (non spedite alla Segreteria del Concorso di Roma), prive di vetro, nei termini e nel luogo che saranno successivamente comunicati ai concorrenti. Tutte le opere verranno esposte nel corso della manifestazione appositamente organizzata. Il mancato rispetto delle dimensioni indicate, comporterà l’esclusione dal concorso.
Articolo 1. Ai concorrenti vincitori delle Farfalle d’Oro di tutte le precedenti edizioni del concorso - limitatamente alla sezione in cui si sono aggiudicati la Farfalla d’Oro - è riservato il premio “Libellula”.
Articolo 5. A tutti i concorrenti ammessi alla selezione finale sarà assegnato un diploma quale attestato di merito per la partecipazione e la Farfalla d’Argento. Fra tutte le opere selezionate la Commissione giudicatrice segnalerà le opere meritevoli di menzione e sceglierà le 10 opere - 5 per la pittura e 5 per la fotografia - vincitrici. Agli autori di tali opere sarà assegnato il diploma di vincitori con Farfalla d’Oro mentre ai meritevoli di menzione il diploma e la Menzione speciale.
Articolo 7. Le opere pittoriche potranno essere ritirate dai partecipanti al termine della mostra. Tutte le opere non ritirate saranno restituite per posta. 50&Più, organizzatrice della mostra, non si assume alcuna responsabilità circa eventuali danni o smarrimenti dell’opera presentata.
Premio Libellula
Articolo 2. La Giuria sceglierà, per ciascuna sezione e a suo insindacabile giudizio, le opere meritevoli di essere ammesse alla selezione finale a cui verrà conferito il diploma di partecipazione e la Libellula d’Argento; tra le opere ammesse alla selezione finale la Giuria sceglierà poi le 2 opere vincitrici, una per sezione, cui andrà il diploma e la Libellula d’Oro, e deciderà quelle meritevoli di segnalazione a cui andrà il diploma e la Segnalazione speciale. Articolo 3. I partecipanti al Premio Libellula potranno comunque concorrere anche all’assegnazione delle Farfalle d’Oro limitatamente alle sezioni in cui, nelle passate edizioni, non sono risultati vincitori. Articolo 4. Le opere premiate con la Libellula d’Oro verranno pubblicate dalla rivista 50&Più.
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SCHEDA DI PARTECIPAZIONE
XXXVI CONCORSO 50&PIÙ
PROSA, POESIA, PITTURA E FOTOGRAFIA 2018 Il sottoscritto: Cognome
Nome
Nato/a
il
Via/P.zza
Residente a n.
Cell.
Cap
Prov.
Tel.
E-mail PER I PARTECIPANTI AL PREMIO LIBELLULA
Vincitore della «Farfalla d’Oro» nel
nella Sezione
chiede di partecipare alla XXXVI edizione del Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia con: un’opera di Prosa dal titolo: (allegare 3 copie cartacee come da regolamento - non più di 3 cartelle)
un’opera di Poesia dal titolo: (allegare 3 copie cartacee come da regolamento - non più di 35 versi)
un’opera di Pittura dal titolo: (allegare 2 foto opera - non quadro - come da regolamento - quadro max cm 60x80)
un’opera di Fotografia dal titolo: (allegare 2 copie della foto come da regolamento - cm 18x24 - 20x25 - 20x30)
A tal fine provvede al versamento di 30,00 euro per ognuno dei lavori presentati in Concorso, mediante: assegno bancario/circolare N.T. intestato a 50&Più - Banca
n.
versamento c/c postale n. 19898006 intestato 50&Più (allegare ricevuta) bonifico bancario intestato a 50&Più - codice IBAN IT33H0832703247000000047010 causale: Partecipazione Concorso ed. 2018 (allegare ricevuta) contanti euro
/ ;
altro
Curriculum:
Come previsto dal regolamento del Concorso il sottoscritto dichiara di non essere un professionista, di non aver mai tratto profitto dall’attività letteraria, pittorica o fotografica e di essere l’autore delle opere presentate. Firma I dati personali contenuti nella presente scheda, dei quali consento il trattamento, verranno utilizzati esclusivamente ai soli fini e scopi dell’evento anche per quanto concerne la pubblicazione sulla rivista 50&Più e su internet di immagini e video relativi al predetto Concorso (art. 96 Legge 633/41). Tali dati potranno, su mia richiesta, essere aggiornati o eliminati in qualsiasi momento, come previsto dal Decreto Legislativo 30.06.2003, n. 196. Firma Id
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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA
__LIBRI CULTURA__ DICE Michel Faber: «Quando è morta Eva ero spaventato e triste, devastato e infelice. Prendermi cura di lei, accettare ogni pena per la sua perdita credo abbia creato come nuovi percorsi cognitivi nel mio cervello che solo la poesia poteva rispecchiare». Faber è uno scrittore di romanzi di grande intrigo narrativo, come Il petalo cremisi e il bianco, letti in tutto il mondo. Ma era «un poeta in ombra, in potenza. Avevo letto in pubblico una sola poesia, scritta nel 1999. Ne avevo scritte poche, mai pubblicate. Eppure negli ultimi anni ho scritto versi quasi come un fiume in piena». A renderlo poeta, è stato il dolore per la malattia, lunga sei anni, e per la scomparsa, nel 2014, dell’amata moglie Eva, il cui «sostegno non era solo letterario, emotivo e pratico: era anche cosmico». Ecco così Undying. Una storia d’amore, diario in versi in due parti: la prima registra tra memoria ed eventi, tra
IL DOLORE + DI UN AMORE PERDUTO MA IMMORTALE
depressione e speUNDYING. ranza, il percorso UNA STORIA D’AMORE evolutivo e trasfiguLA NAVE DI TESEO 256 PAGINE rante della malattia; 17,00 EURO la seconda narra la Giudizio di 50&Più: perdita: «Adesso questo letto ha raddoppiato il suo spazio / e io sono solo, rannicchiato, avvolto in coperte di dolore». Un sentimenUn diario di versi, to, quello di Faber, undying, “imperituin due parti, per raccontare ro”, come è stato il la malattia e poi la fine loro amore libero; della donna amata. non poteva, pertanMa soprattutto per trovare to, non lasciare lucentezze, lucencies l’essenziale attraverso finali: «Sei morta, lo l’aiuto della poesia so, e non è mio compito / mostrarti che di Renato Minore la morte non è la fine. / Ma tu hai lasciato lucentezze di grazia, AMORE A PRIMA VISTA / nascoste nel mondo, / che Wislawa Szymborska Adelphi - 104 pagine ancora rilucono». Conclude prezzo: 10,00 euro lo scrittore: «Bisogna tornaGiudizio di 50&Più: re alla poesia, per far cessare Ancora versi d’amore. Sono trentatré le poesie la confusione che illusione e di Amore a prima vista, l’antologia di Wisława disincanto producono, per Szymborska dal 1951 al 2001, l’anno in cui trovare l’essenziale senza lei scriveva: «Dicono che il primo amore è il più importante. / Ciò frastuono».
è molto romantico ma non fa al mio caso. / Qualcosa tra noi c’è stato e non c’è stato /, accadde e si è perduto». L’amore occupa un posto importante nel mondo del Nobel polacco. Affabile e sfuggente, interlocutore trasognato e anche intransigente, con tutta l’asprezza ironica e disincantata. Affiorano le cantilene del cuore, gli spasimi della lontananza e della perdita, le corde della tenerezza e del desiderio. Con un solo oggetto: la realtà, l’avventura del viverla, la possibilità o l’impossibilità di afferrarla: «Di tutti gli amori basta quello coniugale, e dei bambini solo quelli nati. / Sorvola su cani, gatti e uccelli, cianfrusaglie del passato, amici e sogni».
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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
Rivoluzione Galileo. L’arte incontra la scienza Padova - Palazzo del Monte di Pietà - Piazza Duomo, 14 Orari: dal lunedì al venerdì 9/19; sabato e domenica 9/20 Biglietto €12; ridotto €10 (gruppi; over 65; da 6 a 18 anni; studenti universitari; insegnanti; convenzioni); scuole € 2; gratuito fino a 5 anni e per accompagnatori di gruppi e disabili, giornalisti e militari Info: 0425460093 www.mostrarivoluzionegalileo.it
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TRA LIBRI E MOSTRE
DA LEGGERE E VEDERE
Capolavori secondo la regia di Sgarbi
Quando Vittorio Sgarbi si occupa di arte lo fa sempre con un punto di vista particolare. Sia che scriva i libri della serie Il tesoro d’Italia, giunto al volume 5, sia che proponga le opere della sua collezione privata, esposte, dopo Novara, nella natìa Ferrara. Al Castello Estense, fino al 3 giugno, se ne ammirano 120, vari capolavori - di Niccolò dell’Arca, la Gentileschi, il Ribera, il Garofalo, il Guercino, fino a Gaetano Previati e Vincenzo Vela - a fianco di rarità che stuzzicano l’attenzione. Sia, naturalmente, che curi mostre. Al Castello Ursino di Catania, fino al 20 maggio, è allestita I tesori nascosti. Da Giotto a De Chirico, che propone - esposte cronologicamente - opere di Caravaggio e Ligabue, di El Greco e De Pisis, accanto a capolavori poco noti, come il Cristo benedicente di Jacopo da Valenza o Tarquinio e Lucrezia di Matteo Ponzone, per fare due esempi. Da vedere.
Fino al 18 marzo viene presentato a Padova Galileo Galilei, genio che cambiò il modo di vedere il mondo e le prerogative della ricerca
GALILEO: L’ARTE INCONTRA LA SCIENZA CON QUESTO sottotitolo indicativo è aperta nella città euganea una bella mostra dedicata a uno dei più celebri docenti del prestigioso ateneo: Galileo Galilei, che vi tenne cattedra per 18 anni, poco prima di diventare famoso nel mondo intero. Dal 1592 al 1610, il sommo scienziato trascorse anni felici per la libertà concessagli dallo Studio patavino, allora ai vertici della cultura europea, occupandosi sia di astronomia che di musica (fu un virtuoso di liuto), di arte (detestava Arcimboldo ed era ottimo disegnatore) e di vini (chiedeva in pagamento botti “del migliore”), di architettura mili-
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MOSTRE di Ersilia Rozza
tare e di commercio delle sue invenzioni, il compasso, gli occhiali e il cannocchiale. Personaggio che si apprestava a diventare uno dei massimi protagonisti del mito italiano ed europeo, il padre del metodo sperimentale (tutto va rimesso in discussione sulla base dell’osservazione rigorosa e della “verifica”) che innoverà per sempre la scienza, è anche un po’ ipocondriaco e un po’ tormentato dai malanni, cosicché copia, produce e vende pillole medicinali. La Rivoluzione Galileo, questa la denominazione della ricca esposizione, mostra i vari aspetti del genio, allineando 200 tra strumenti scien-
tifici, documenti e soprattutto opere d’arte. A partire dai suoi acquerelli e schizzi, si ammirano il ritrovato ritratto giovanile di Santi di Tito, straordinarie tele dei Brueghel e di Elsheimer, che recepiscono la portata delle sue invenzioni, il cannocchiale visto dal Guercino e Donato Creti, che dipinge stelle e pianeti come sono visibili al telescopio, fino al “mito” ottocentesco e a una sezione contemporanea, con Previati e Balla, tra gli altri.
__TEATRO CULTURA__
DA EDIPO AD UN MISTERO DEL ‘900
TORNA IN ITALIA IL MUSICAL ROMEO E GIULIETTA. AMA E CAMBIA IL MONDO. DAL 14 FEBBRAIO AL TEATRO CIAK DI MILANO. INFO: 0276110093
A teatro con i giganti del palcoscenico: febbraio ricco di imperdibili proposte, dal mito alla storia
TEATRO MICHAEL FRAYN, drammaturgo britannico, è l’autore della pièce Copenaghen, scritta nel 1998. L’anno successivo viene portata in scena ad Udine e riproposta varie volte. Interpreti allora come ora, tre grandi attori: Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice.
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Continua così, dopo Il prezzo di Miller, il sodalizio OrsiniPopolizio. «Era evidente che insieme avremmo potuto dare vita a qualcosa che oggi è sempre più difficile trovare - commenta Orsini - e cioè a quel teatro di recitazione nel quale entrambi, seppure in epoche diverse, siamo cresciuti e al
CASERTA
Il mito di Edipo Arriva al Teatro Comunale dal 16 al 18 (in tournée fino ad aprile) un altro leone del teatro italiano, Glauco Mauri in scena con Roberto Sturno in Edipo Re e Edipo a Colono. I due capolavori di Sofocle sono rappresentati nella stessa serata da due registi diversi, rispettivamente Andrea Baracco e lo stesso Mauri, due generazioni a confronto in una simbolica staffetta teatrale che indica la continuità del nostro teatro. Il mito immortale di Edipo racconta la storia dell’uomo alla ricerca della verità, anche scomoda come è successo al carismatico re tebano che in un sol giorno apprende il suo orrendo passato foriero di un inesorabile castigo. «Alla fine del suo lungo cammino Edipo comprende se stesso, la luce e le tenebre che sono dentro di lui, è pronto ad essere distrutto purché sia fatta luce. Solo nell’interrogarci comincia la dignità degli uomini», dichiarano i due registi. Info: 0823444051
di Mila Sarti
Orsini, Popolizio e Lojodice, tre attori di grande spessore in un testo di sorprendente attualità, Copenaghen. Una lezione di grande teatro quale ci ispiriamo. Grande e significativo è l’apporto di un’attrice come Giuliana Lojodice alla quale siamo grati per aver deciso di ricalcare le tavole del palcoscenico e condividere ancora con noi questa avventura». E dopo il grande successo di critica e pubblico lo spettacolo, diretto da Mauro Avogadro, prosegue la tournée fino a maggio. Dal 20 al 22 di questo mese arriva al Teatro Chiabrera di Savona. La Seconda Guerra Mondiale fa da sfondo al dramma teatrale che si svolge in uno spazio simile ad un’aula di fisica dove
tre persone, Niels Bohr (Orsini), sua moglie Margrethe (Lojodice) e Werner Karl Heisenberg (Popolizio) parlano di cose passate, di quando erano ancora vivi. Sono tre scienziati che cercano di capire cosa avvenne nel 1941, quando il fisico tedesco, interpretato da Popolizio, andò a trovare il suo maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti. Voleva coinvolgerlo nella costruzione della bomba atomica o al contrario avvisarlo per rallentare il programma tedesco? Ancora oggi resta un mistero. Info: 019820409 FEBBRAIO 2018 I 47
__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ
Per festeggiare i 10 anni dall’esordio, la funky band milanese “Calibro 35” inserisce i maggiori filoni della sua storia nel nuovissimo cd Decade, che esce il 9, facendosi aiutare da una piccola orchestra di archi, fiati e percussioni. Volubili e brillantissimi.
Dal 24 febbraio al 1° giugno, in Emilia Romagna, più di 500 musicisti proporranno oltre 65 concerti
LA GRANDE MARATONA JAZZ DEL FESTIVAL “CROSSROADS”
MUSICA di Raffaello Carabini
+ L’EVOLUZIONE DI UNA VOCE
Subito dopo i Matia Bazar. Quando Antonella Ruggiero faceva la cantante... 6 CD PER 102 BRANI
Se ne ascoltavano delle belle. Di canzoni, naturalmente. In realtà, sono vent’anni ormai che l’ex-voce dei Matia Bazar è ritornata sulle scene, dopo la pausa di 7 stagioni che, quando abbandonò il gruppo genovese, la portò a una ricca evoluzione interiore e personale. Li festeggia con un cofanetto di sei cd - appunto, Quando facevo la cantante - che raccoglie 102 brani, live oppure inediti, rigorosamente suddivisi in: Le orchestre; La canzone dialettale e popolare; Pop; Canzoni dal mondo; Il sacro; Le stranezze. Molte tappe per un percorso lungo e importante.
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A SEGUIRLI TUTTI può venire l’ossessione per il jazz. E per contro si può saggiare una bella fetta delle formulazioni attuali della musica afroamericana. Il tutto girando l’intera regione per gli oltre 65 avvenimenti del 19° festival Crossroads, al cui interno declinano una continuità e una direzione propria Correggio Jazz (15 maggio/1 giugno con Giovanni Guidi, Guido Ottolini, l’armeno Tigran Hamasyan...) e Ravenna Jazz (4/13 maggio con i Manhattan Transfer, Fabrizio Bosso, i 250 musicisti di due orchestre giovanili riunite...). Si comincia il 24 di questo mese con Paolo Fresu in versione “quartetto diabolico” a Casalgrande (Re) e chiuderà un doppio set del batterista Zeno De Rossi, uno con il formidabile Hank Roberts al violoncello, a Correggio (Re).
In mezzo, i big Dave Douglas & Uri Caine e poi Lee Konitz a Piacenza, Enrico Rava con la pianista giapponese Makiko Hirabayashi a Castel San Pietro Terme (Bo), Michel Portal a Rimini, il trombettista polacco Tomasz Stanko a Parma, Kurt Elling a Imola (Bo). E gli emergenti Chris Speed alla chitarra e i Solar Sound del pianista Greg Burk a Ferrara, la vocalist texana Jazzmeia Horn a Gambettola (Rn), i funky Cory Henry & The Funk Apostles a Bologna, la prima del chitarrista Derek Brown a Bagnacavallo (Ra) e il trombettista Ambrose Akinmusire a Parma. Poi, ancora, gli omaggi a Luigi Tenco, a Doris Day, a Fabrizio De Andrè, a Dizzy Gillespie, a George Gershwin, tanto per citare nel mucchio. Date, artisti e località sul sito www.crossroads-it.org.
__CINEMA CULTURA __
L’Italia di oggi? Gabriele Muccino ce la racconta attraverso i destini incrociati di una famiglia allargata, tra grandi conflitti e forti passioni
di Alessandra Miccinesi
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FILM IN USCITA
A CASA TUTTI BENE
CINEMA
DRAMMATICO
ORE 15.17 ATTACCO AL TRENO REGIA di Clint Eastwood con: A. Sadler, A. Skarlatos e S. Stone Giudizio di 50&Più:
THRILLER POLITICO
THE POST REGIA di Steven Spielberg con: M. Streep e T. Hanks Giudizio di 50&Più:
21 agosto del 2015. Alle prime ore della sera il mondo apprende la notizia di un tentato attacco terroristico sul treno Thalys 9364 diretto a Parigi, con oltre 500 passeggeri a bordo. Atto criminoso sventato da tre giovani americani; tre amici uniti sin dall’infanzia, in viaggio per l’Europa e legati da una serie di sfortunati eventi che precedono l’attacco al treno. Ancora una storia vera, coraggiosa e umana per il patriottico Clint Eastwood, che porta sullo schermo un fatto reale interpretato dai suoi veri eroi: Anthony Sadler, Alek Skarlatos e Spencer Stone.
Meryl Streep e Tom Hanks in una storia vera, quella della coraggiosa indagine portata avanti da Katharine Graham, editore del Washington Post nel ’71, col direttore della testata Ben Bradlee, sulla copertura della Guerra in Vietnam. L’inchiesta ribattezzata “Pentagon Papers” provocherà un terremoto. La lotta per difendere la libertà di stampa e il diritto d’informazione porterà i protagonisti a mettere a rischio la loro carriera per far emergere la verità.
GELOSIE MAI SOPITE, tradimenti e paure. Ma anche improvvise rivelazioni e inattesi colpi di fulmine, che deflagrano - insieme a una forte mareggiata - su un’isola durante le nozze d’oro di due coniugi, costringendo i parenti invitati alla festa a prolungare la loro permanenza. E quando la tempesta sarà passata, nulla sarà come prima. È l’estrema sintesi di A casa tutti bene il film che segna il ritorno in patria di Gabriele Muccino dopo la sua parentesi hollywoodiana. «Tornare in Italia può darmi l’occasione di ritrovare me stesso», aveva detto mesi fa all’Ansa il regista de L’ultimo bacio, avvertendo il desiderio di trovare nuovi equilibri e narrare una storia dalla connotazione forte e personale sulla vita. Un cinema - per intenderci - che colpisse gli spettatori al cuore e alla pancia, mettendo al centro del “plot” un’umanità a tratti confusa, ma affamata di vita.
In quest’ultimo film - scritto a quattro mani con Paolo Costella - Muccino torna alle radici del suo cinema, con qualche novità. Cuore del film è l’Italia delle famiglie allargate, con tutte le ripicche e le gelosie del caso. Paure e mezze verità scandiscono i momenti d’incontro di un clan eterogeneo, con esistenze e destini diversi che si confrontano - e si scontrano - in un «luogo simbolico da cui non si può fuggire, l’isola. E dove le relazioni umane, l’incontro di più generazioni e varie estrazioni sociali, scatenano conflitti e passioni». Cast ricco con S. Accorsi, C. Crescentini, P. Favino, C. Gerini, M. Ghini, S. Impacciatore, I. Marescotti, S. Milo, G. Morelli, S. Sandrelli, V. Solarino, G. Tognazzi. Musiche di Nicola Piovani. Regia: Gabriele Muccino Genere: commedia Giudizio di 50&Più:
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__in VIAGGIO__
PER LE STRADE DI SAN FRANCISCO È considerata la città più europea degli Stati Uniti - con i suoi eleganti quartieri in stile vittoriano e le strade adornate di aiuole fiorite -, ma anche il simbolo di multiculturalismo, creatività, originalità e tolleranza. Un angolo di California dove la vita scorre lenta, tra il sole che la illumina tutto l’anno e il mare che ne amplifica i profumi
L
di Loris Porcheri LA GUERRA CONTRO IL MESSICO era stata vinta e la California annessa agli Stati Uniti: l’agognato sbocco sull’Oceano, così importante per i futuri commerci degli Usa con i Paesi asiatici, era stato ottenuto. Era il 1948 e all’epoca John Charles Frémont era un politico statunitense, ma prima ancora un botanico, un ingegnere, un topografico e un generale dell’esercito degli Stati Uniti. Frémont arrivò nel nuovo possedimento attraverso uno stretto che collegava la baia con l’Oceano Pacifico. Il panorama era così suggestivo che Frémont ribattezzò lo stretto Chrysopylae o Porta d’oro (Golden Gate in inglese), dal momento che il luogo gli ricordava un porto di Istanbul chiamato Chrysoceras o Corno d’Oro. La città che si affacciava su quel mare prodigioso si chiamava Yerba Buena, ed era poco più di un villaggio; ma i “nuovi conquistatori” erano decisi a cambiare tutto, persino il nome di quel luogo, e lo ribattezzarono San Francisco. La corsa all’oro che si scatenò di lì a poco, portò il numero di abitanti di San Francisco da poco più di 1.000, nel 1848, a 25mila nel 1849; un boom che innescò una repentina espansione dell’urbanizzazione dell’area ed una incredibile mescolanza di etnie e religioni. Era l’inizio di quel multiculturalismo che avvolge San Francisco ancora oggi. »
IN VIAGGIO TRANSAMERICA PYRAMID
PIER 39
MUIR WOODS
Con i suoi 260 metri, è stato a lungo il grattacielo più alto di tutta la costa ovest. Ha al suo interno 18 ascensori, due dei quali posizionati nelle “ali laterali”. Dalla sua terrazza si gode un panorama spettacolare della città.
Tra le attrazioni di Fisherman's Wharf c’è il Pier 39. Tra negozi di souvenirs e ristoranti di pesce (tra cui anche il Bubba Gump, il locale di Forrest Gump), ci sono le piattaforme che ospitano una colonia di leoni marini.
Si trova a pochi chilometri da San Francisco ed è la foresta che custodisce le antiche sequoie della costa. È stata definita «il miglior monumento per gli amanti degli alberi che si possa trovare sulla faccia della terra».
ALCATRAZ ISLAND Alla crescita demografica corrispose un’impennata dell’economia, tanto che la città divenne simbolo di eleganza e signorilità; edifici in stile vittoriano la abbellivano, così come ristoranti, teatri e luoghi d’incontro. La costruzione della Prima Ferrovia Transcontinentale statunitense che avrebbe dovuto attraversare anche San Francisco, fu un richiamo per la manodopera di tutto il mondo, soprattutto per i cinesi, che venivano reclutati direttamente nel loro Paese. Fu allora che a San Francisco prese vita Chinatown, il caratteristico quartiere costruito per ospitare gli impiegati nei cantieri della ferrovia e le loro famiglie. Un piccolo “impero celeste” in terra straniera che ancora oggi è densamente popolato da immigrati cinesi e occupa una parte significativa della città. San Francisco si espandeva, i suoi abitanti si moltiplicavano,
THE ROCK
Il penitenziario più famoso del mondo «Se si infrangono le regole della società si va in prigione, se si infrangono le regole delle prigioni ti mandano da noi». Così diceva, in Fuga da Alcatraz, il direttore del penitenziario ai nuovi detenuti. E, in effetti, The Rock, la prigione sull’isola di Alcatraz, dove erano rinchiusi i peggiori criminali (tra cui Al Capone), veniva considerata “un luogo infernale” da cui era impossibile fuggire. Forse...
Un “cable car”, il mezzo di trasporto pubblico di San Francisco, in funzione dal 1873. Nella foto di apertura, il Golden Gate Bridge.
i cable car sempre più affollati percorrevano le sue strade impervie, fatte di sali e scendi continui, mentre i traghetti, per spostarsi da una parte all’altra della baia, diventavano insufficienti. Erano gli Anni ’30 del Ventesimo secolo, quando si decise di costruire un ponte che, stendendosi sulla Baia, unisse la penisola di San Francisco con la parte meridionale della Contea di Marin. Fu una meraviglia tecnologica
Il quartiere di Alamo Square con le case in stile vittoriano. Sullo sfondo la città moderna.
ed un’opera grandiosa per quei tempi: 227 metri di altezza e 2,71 chilometri di lunghezza percorribili in auto (6 corsie) e a piedi, con due marciapiedi per lato. Era il ponte sospeso più lungo del mondo, e la sua costruzione avvenne in soli quattro anni (1933- 1937). Fu chiamato Golden Gate, come la baia che sovrastava, e diventò presto il simbolo di San Francisco, con quel suo inusuale color arancio, che si intonava con le terre che lo circondavano, contrastava con l’azzurro del mare e del cielo, ed era ben visibile alle imbarcazioni che lo attraversavano. Oggi San Francisco continua ad essere simbolo di multiculturalismo, di libertà di pensiero, di creatività, di tolleranza. È considerata “la città più europea degli Stati Uniti”, con le sue
San Francisco Carmel Yosemite Park
VIAGGIO NEGLI STATI UNITI Mammoth Lakes
Bryce Canyon DeathValley Lake Powell
Las Vegas
Monument Valley Grand Canyon
Los Angeles Phoenix
Lombard Street, con i famosi tornanti.
case in stile vittoriano che adornano Telegraph Hill, la celebre strada di Lombard Street con i suoi ripidi tornanti circondati da aiuole fiorite, Alamo Square, la piazza vittoriana dalla quale si può contemplare la città dall’alto. Senza dimenticare Union Square, cuore pulsante della città, con locali alla moda e centri commerciali, e Fisherman’s Wharf, il pittoresco quartiere dove ammirare i leoni marini, passeggiare fra gli artisti di strada, gustare i granchi giganteschi, fare shopping e imbarcarsi per esplorare la Baia. E se non si ha voglia di camminare, è ancora possibile visitare la città a bordo di un cable car che, con il suo sferragliare per le ripide strade, regala una passeggiata in più nella Storia.
DA LOS ANGELES A SAN FRANCISCO ATTRAVERSO I GRANDI PARCHI DEL WEST DAL 26 GIUGNO AL 9 LUGLIO Un incredibile susseguirsi di grandi metropoli americane in contrasto con l’immensa bellezza dei grandi Parchi dell’Ovest dalle caratteristiche morfologiche, naturalistiche e paesaggistiche uniche al mondo. Un inarrestabile crescendo di emozioni e meraviglia che alimentano lo spirito di libertà e avventura del viaggiatore che vuole scoprire la bellezza del nostro pianeta
1° giorno: Partenza per Los Angeles Arrivo e trasferimento in Hotel. 2° giorno: Los Angeles Visita di Beverly Hills, del quartiere di Hollywood e degli Universal Studios. 3° giorno: Los Angeles Phoenix Partenza per Phoenix dalla California all’Arizona. Arrivo e visita della città. 4° giorno: Phoenix Grand Canyon - Williams Proseguimento per il Castello di Montezuma e l’Oak Creek Canyon, fino al Grand Canyon. 5° giorno: Monument Valley Page - Lake Powell Si percorre la mitica vallata dove si ergono i monoliti nel deserto dell’Arizona, abitato da tribù di indiani Navajo.
6° giorno: Horseshoe Bend Bryce Canyon Passaggio all’Horseshoe Bend e partenza per il Bryce Canyon. 7° giorno: Bryce Canyon Nat. Park - Las Vegas Escursione nelle gigantesche architetture di pietra e formazioni geologiche e partenza per Las Vegas. Attività facoltative: il tour “Luci e Suoni” e lo spettacolo “Le Cirque du Soleil. 8° giorno: Las Vegas DeathValley Mammouth Lake Si attraversa la “Valle della morte” fino ai margini orientali dello Yosemite Park. 9° giorno: Parco Nazionale Yosemite Uno spettacolo di vette, boschi di
sequoia, foreste di pini, prati alpini, laghi e ruscelli. 10° giorno: Carmel San Francisco Raggiunta la Costa del Pacifico, a Carmel, si prosegue fino a San Francisco. 11° e 12° giorno: San Francisco La più elegante città d’America: il Golden Gate Bridge, il Fisherman’s Wharf, Ghirardelli Square, il Civic Center, l’Opera House, il Cable Car Barn sono alcune delle visite della città. 13° giorno: San Francisco Rientro in Italia Trasferimento all’aeroporto e volo di rientro in Italia. 14° giorno: Arrivo in Italia.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE In camera doppia (min. 25 partecipanti)
€ 3.950
Quota apertura pratica per i non soci: € 45,00
LA QUOTA COMPRENDE Voli di linea per Los Angeles e ritorno da San Francisco - Tutti i trasferimenti con pullman privato - Sistemazione in hotel 4 stelle (escluso a Mariposa in hotel 3 stelle) - Trattamento pernottamento, prime colazioni e 9 cene - Visite guidate con ingressi ai Parchi come indicato in
programma - Tour leader parlante italiano per tutto il tour negli Stati Uniti - Accompagnatrice dall’Italia. LA QUOTA NON COMPRENDE Bevande - Visto (ESTA) - Assicurazione - Mance - Escursioni facoltative - Tasse aeroportuali e quanto sopra non specificato.
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__SOCIETÀ ITINERARI__
In questo angolo di Sicilia, tra olivi secolari e mandorli, è conservato uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo: i resti dell’antica Akragas e dei suoi templi
NELLA VALLE DEI TEMPLI, INCANTO SICILIANO di Giovanni Orso
«LA SICILIA È IL PAESE DELLE ARANCE, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo… Ma quel che ne fa una terra necessaria a vedersi e unica al mondo, è il fatto che da un’estremità all’altra, essa si può definire uno strano e divino museo di architettura». Così scriveva Guy de Maupassant nel suo Viaggio in Sicilia, pubblicato nel 1885, una cronaca intensa del suo passaggio nella terra che aveva colpito nel cuore tantissimi A LICATA (AGRIGENTO) artisti, a cominciare da Johann WolGli incontri 50&Più fgang von Goethe, che nella sua “diLa Valle dei Templi, dichiarata, nel 1997, Patrimonio chiarazione d’amore” alla terra siciMondiale dell’Umanità, è raggiungibile da Agrigento, liana, riportata nel suo Viaggio in ed è tra le escursioni organizzate in occasione degli Italia (1817) affermava: «È in Sicilia Incontri 50&Più, che si svolgeranno dall’1 al 17 giugno, a Licata, presso il Serenusa Village (vedi pag. 82-83). che si trova la chiave di tutto». 54 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
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E ancora oggi, come allora, si possono trovare meraviglie della natura che si intrecciano con l’arte umana, come nella Valle dei Templi di Agrigento, 1.300 ettari di territorio che custodiscono i resti dell’antica città di Akragas - una tra le più importanti colonie greche in terra di Sicilia - e l’altopiano che la circonda. Qui, tra ulivi centenari e mandorli, si possono ammirare i
luoghi che caratterizzavano la vita di allora: alcune necropoli, tre santuari, opere idrauliche, due Agorà nelle quali si riunivano i cittadini, fortificazioni e i resti di dieci splendidi templi in ordine dorico, dedicati alle diverse divinità alle quali si chiedeva protezione. Ammirarli quando la luce del tramonto li accarezza è uno spettacolo impareggiabile.
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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__
Si vota con la nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis. Ecco come funzionerà il sistema misto, maggioritario e proporzionale, e come si presenterà la scheda
4 MARZO: ALLE URNE PER LE POLITICHE di Winda Casula IL 4 MARZO PROSSIMO SAREMO CHIAMATI ALLE URNE per le elezioni politiche. Per la prima volta i seggi resteranno aperti solo per un giorno, dalle 7,00 alle 23,00, come effetto delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità del 2013. Le novità non finiscono qui, perché si andrà a votare con la nuova legge elettorale, la 165 dello scorso 3 novembre, più nota come Rosatellum, dal nome del suo proponente, il deputato Pd Ettore Rosato. La prima cosa che bisogna tenere presente è che voteremo CON IL ROSATELLUM con un sistema misto, maggioriTra maggioritario e proporzionale tario per il 37% dei seggi, proporI seggi di Camera e Senato assegnati con il sistema magzionale per il 61%, e destinato al gioritario saranno rispettivamente 232 e 116, mentre voto degli italiani all’estero per il quelli attribuiti con sistema proporzionale saranno 386 e restante 2%, e che lo faremo per 193. La soglia di sbarramento per le singole liste sarà del 3%, quella per le coalizioni del 10%. entrambe i rami del Parlamento
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AL VOTO
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(quindi ci saranno consegnate due schede, una per la Camera e una per il Senato). In pratica, secondo queste percentuali, 232 seggi alla Camera e 116 al Senato saranno assegnati con il sistema maggioritario, mentre 386 seggi alla Camera e 193 al Senato saranno attribuiti col metodo proporzionale alle singole liste o alle coalizioni che abbiano superato le soglie di sbarramento, che saranno del 3% per la
ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO VERRANNO ACCORPATE ANCHE LE REGIONALI DI LAZIO E LOMBARDIA. VOTARE LO STESSO GIORNO CONSENTIRÀ UN RISPARMIO DI MILIONI DI EURO
lista che “corre da sola” e del 10% per quelle che hanno stabilito delle alleanze. Al sistema maggioritario fanno riferimento i cosiddetti collegi uninominali, ossia quelli che devono eleggere un solo candidato: perciò in ciascun collegio vincerà il candidato che avrà preso più voti. Al sistema proporzionale fanno riferimento i collegi plurinominali, nei quali le liste presentano da due a quattro candidati in un listino bloccato. L’assegnazione proporzionale dei seggi viene effettuata a livello nazionale per la Camera e regionale per il Senato. Ai deputati e senatori eletti con il voto degli italiani all’estero spetteranno due seggi, che corrisponderanno a 12 posti per la Camera e 6 per il Senato. Come si presenteranno quindi le schede elettorali? La quota maggioritaria e quella proporzionale saranno votate nella stessa scheda, dove troveremo indicate le liste collegate ad ogni singolo candidato, il cui nome comparirà in alto, prima dei simboli delle diverse formazioni po-
litiche che lo sostengono. Accanto al simbolo di ciascuna lista saranno indicati i nomi dei candidati nel collegio plurinominale. Come voteremo allora? Barrando solo il simbolo di una lista il voto andrà al candidato del collegio uninominale corrispondente per la parte maggioritaria e alla lista scelta per la parte proporzionale. Barrando invece il nome del candidato del collegio uninominale, il voto sarà attribuito allo stesso candidato e, proporzionalmente, ai partiti che lo sostengono. Barrando il nome del candidato al collegio uninominale e il simbolo di una delle liste collegate, il voto andrà al candidato e alla lista prescelta. Attenzione però: anche se la scheda ricorda quella delle amministrative, il voto disgiunto non sarà possibile e sarà dunque annullato se dovesse essere barrata la casella di un candidato al collegio uninominale e la casella di una lista diversa da quelle che lo appoggiano.
SISTEMA MISTO
Cosa sono i collegi? Il territorio nazionale è diviso in circoscrizioni, 20 per il Senato, che coincidono con le regioni, 28 per la Camera, 4 per l’estero. Ciascuna circoscrizione è ripartita in collegi uninominali e plurinominali. Il collegio non è altro che l’ambito territoriale nel quale l’elettore è chiamato ad eleggere uno o più candidati. In generale, nei sistemi maggioritari, coesistono collegi uninominali, in quelli proporzionali i collegi plurinominali. La nuova legge stabilisce per l’Italia un sistema misto e dunque li troviamo entrambi. Il numero di collegi è stabilito in proporzione alla popolazione, sulla base dell’ultimo censimento. I criteri di attribuzione riguardano: l’omogeneità del tessuto sociale ed economico di riferimento e il mantenimento dell’unità comunale, ad eccezione delle grandi città. In alcune circoscrizioni in particolare (Trentino Alto Adige, Umbria, Molise e Basilicata) è costituito un unico collegio plurinominale, comprensivo di quelli uninominali della stessa circoscrizione.
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__REPORTAGE MESSICO__ cerchiamo di aiutarli. Si tratta di persone povere, «TRUMP VUOLE FINIRE di costruire il muro? spesso non hanno niente con sé, viaggiano per sfugChe lo faccia pure, tanto il migrante passa per tungire alla violenza, voltano le spalle ad una vita senza nel»: non cela un pelo di sarcasmo Joel nella sua prospettive, vogliono costruirsi un futuro migliore risposta, del resto è per la sua ironia che ad Ixtepec lontano dalla loro terra d’origine. Il cammino che è diventato quasi un’istituzione. Lo guardi, e ti chiedi li aspetta è difficile e pericoloso, ma loro non hanno dove trovi quella continua forza di scherzare e di paura, e decidono lo stesso di partire». sorridere. Lui, 29 anni, honduregno, si trova in Il centro “Hermanos en el Camino” sorge a una Messico per fuggire dalle minacce di morte delle manciata di metri dai binari dove passa il treno Maras, le gang criminali che in Honduras hanno merci che attraversa tutto il Messico, la cosiddetta più potere del governo. Joel ha già perso i suoi due “Bestia”, il mezzo di trasporto più usato dai migranti, fratelli maggiori, uccisi da una quarantina di colcosì soprannominata perché è estremamente peritellate a testa, e lui non voleva fare la loro stessa coloso “agganciarla al volo” e salire su. «Prendere fine. Ma ha una figlia di tre anni a casa, ad aspettarlo, questo treno è l’unica opzione, perché non abbiamo e questo pensiero non gli dà pace: «Ho lasciato mia i soldi per poter viaggiare con gli autobus e con i figlia con mia suocera, e non me lo riesco a perdominivan», ci spiega nare. Voglio andare Geowanny, un uomo negli Stati Uniti, ladi 38 anni che viene vorare duro per alcudall’Honduras. Ed è ni anni, e poi tornare lui che ci prova a far a casa mia e costruire capire cosa significhi una piccola casa dove correre un rischio così poter vivere con la alto: «Quando la vedi mia piccola». arrivare la Bestia fa Il sogno americano, paura, perché a volte già. È quello che actocca anche i 78/80 comuna tutti i mikm orari, devi calcogliaia e migliaia di lare bene il momento migranti che ogni anin cui salti per salire no cercano di attrasu, se cadi puoi finire versare il Messico per sotto i binari, ed il treentrare negli States. di Romina Vinci no ti fa in mille pezzi». Sognano una nuova Ed anche una volta vita, sognano di riuche si è riusciti ad “agganciare” la Bestia e a salire scire a toccare con mano i dollari, quella moneta sul tetto dei vagoni, non si può certo dire di tirare così potente rispetto alla quale le empiras del proun sospiro di sollievo: «Devi stare sempre attento, prio Paese sono solo spiccioli. E non importa se il basta un ramo, una curva, un tunnel più basso degli viaggio è pericoloso, se si rischia di essere sequealtri, ed il treno ti mutila, perché ti spinge giù. Ho strati, derubati, picchiati, molestati, violentati. Pervisto varie persone cadere durante il viaggio, sono ché l’obiettivo è ben saldo nella mente di tutti, ed scene che ti rimangono dentro», racconta Geowanogni rischio vale la pena di esser corso. ny. Nella sua vita ha tentato quattro volte di entrare Ci troviamo nel centro “Hermanos en el Camino” negli States, ci è riuscito ed ha vissuto tre anni in di Ixtepec, una cittadina dello stato di Oaxaca, nel Texas, poi però è stato deportato. «Mi hanno messo Messico del Sud. «Siamo a cinque ore di macchina su un aereo diretto in Honduras, ma lì non posso dal confine con il Guatemala, una tappa obbligata vivere, rischio la morte per motivi politici, e così di chi fugge dal Centro America e cerca di arrivare sono fuggito di nuovo», racconta. Dopo aver supenegli Usa», spiega Padre Alejandro Solalinde, che rato il confine con il Guatemala, Geowanny e tre dodici anni fa ha dato vita a questo Albergue para suoi amici sono stati assaltati da dei malviventi che, indocumentados. «Ogni mese passano di qui alarmati di machete, li hanno costretti a conse- » l’incirca duemila persone; noi accogliamo tutti e
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IL SOGNO DEGLI INDOCUMENTADOS
Nel Sud del Messico Padre Alejandro accoglie migliaia e migliaia di migranti che ogni mese lasciano Honduras, El Salvador, Guatemala e Nicaragua per raggiungere gli Stati Uniti
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PADRE SOLALINDE MINACCIATO DAI NARCOS:
«Darei la mia vita per i migranti»
Aveva 60 anni Padre Alejandro quando decise di cambiare la sua vita per iniziare ad aiutare i migranti, e da allora non si è più fermato. «Gli indocumentados per me sono come figli, i miei nipoti, io lotto per difenderli, e sono disposto a dare la mia vita per loro: sono le persone più vulnerabili del mondo». È andato avanti come un treno, diventando una figura pubblica conosciuta e rispettata ben oltre i confini messicani, ed anche molto temuta: i Narcos hanno messo sulla sua testa infatti una taglia di 5 milioni di dollari. «Vivo sotto scorta dal 2012. Il nostro Albergue è sempre presidiato da quattro poliziotti, è uno dei più sicuri del Messico. Però questo non basta - ammette Padre Alejandro - i Narcos sono potenti, e se volessero potrebbero uccidermi in ogni momento». Nel 2017, Padre Solalinde è stato nominato per il Premio Nobel della Pace.
__REPORTAGE MESSICO__
LA FRONTIERA gnare il denaro e i telefoni. Geowanny ha denunciato tutto alla polizia, ed ora ha iniziato il processo per ottenere il Visto Umanitario. «Tutti coloro che hanno subìto assalti sul suolo messicano hanno diritto a questo Visto - spiega l’avvocato di “Hermanos en el Camino”, Jose Altamirano -, è un permesso che consente loro per un anno di vivere e muoversi in tutto il Messico in sicurezza». Geowanny attende questo documento da cinque mesi, ed ora inizia a chiedersi se abbia fatto la scelta giusta. Perché le giornate passano a fatica nell’albergue, il tempo scorre tra semplici compiti, chi pulisce, chi taglia la legna, chi dà un aiuto in cucina, chi fa il pane, chi si occupa di tirare via l’erba con un rastrello. E poi ci sono i tornei che appassionano tutti. Il ring è un tavolino di legno con le rotelle, sul quale è stata pitturata una scacchiera. Come pedine tappi di plastica, rossi e blu, e nelle quattro estremità della scacchiera i nomi dei team in gara: Nicaragua, El Salvador, Honduras, Guatemala. Ci si sfida così in questo centro per migranti nel Sud del Messico, voltando le spalle al passato e sognando gli States.
L’AMORE DI UN PADRE 4.301 km
Sono i chilometri della frontiera terrestre del Messico: 3.152 quelli della frontiera Nord con gli Stati Uniti, e 1.149 quelli della frontiera Sud con Guatemala e Belize.
1,6 miliardi di dollari sono stati messi a bilancio nel 2018 dal presidente statunitense Donand Trump per la costruzione del muro tra Usa e Messico.
In fuga dall’Honduras per salvare la vita dei propri figli FRANCISCO, 55 ANNI, CAMMINA A FATICA, arrancando la gamba sinistra e facendo perno soltanto sulla destra. «Sono nato così, è una malformazione, qualche anno fa poi ho avuto un incidente sul lavoro, e da allora faccio ancora più fatica». Ma non è stato certo questo handicap a fermarlo nella vita. È arrivato negli Stati Uniti, illegalmente, la prima volta nel 2005, è rimasto lì due anni, lavorando duramente come muratore, e poi la decisione estrema: «Sono andato dalla polizia ed ho chiesto il rimpatrio volontario, non riuscivo più a stare lontano dalla mia famiglia». Già, la famiglia. Rientrato in Honduras, ha trovato sua moglie con un altro uomo, e Francisco per molti anni ha faticato ad ottenere il permesso di vedere i suoi quattro figli. Sono tornati a cercarlo loro, alcuni mesi fa, i due figli più grandi, 21 e 19 anni. «Mi hanno detto che avevano bisogno di aiuto, erano minacciati dai gruppi de Las Maras, avevano subito già tre attentati di morte». Las Maras sono le bande armate che seminano terrore nel Centro America, tra richieste di estorsione e arruolamenti forzati. Francisco non ha avuto dubbi: «L’unica soluzione era quella di portarli al sicuro, lontani dalla nostra città, è per questo che ci siamo rimessi in viaggio». Adesso sono ad Ixpetec da alcuni mesi, hanno avviato la pratica per ottenere lo status da rifugiato. «Un padre per i suoi figli è disposto a fare di tutto, anche a rinunciare alla propria vita - racconta Francisco - ed io per loro l’ho fatto».
TRA MURI REALI E VIRTUALI
Usa e Messico: un confine di 3.200 chilometri Il confine tra Messico e Stati Uniti, lungo 3.200 chilometri, è intervallato da una serie discontinua di recinzioni. La costruzione del muro è cominciata negli Anni ’90. Non si tratta di una struttura unica, ma costituita da una serie di muri che attraversano aree urbane (come San Diego in Califormia, ed El Paso in Texas) e aree disabitate al confine. La recinzione passa principalmente in New Mexico, Arizona e California e ci sono lavori in corso in Texas per un totale di circa mille chilometri di recinzioni. Inoltre, il confine tra i due Paesi è stato via via militarizzato, con la costruzione di una “barriera virtuale” costituita da un sistema di sensori, telecamere e droni monitorati dalla polizia di frontiera.
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Macula
__ATTUALITÀ TENDENZE__
DINARA KASKO SPESSO, QUANDO una passione è davvero radicata, difficilmente si riesce a metterla da parte, a relegarla al poco tempo libero che riusciamo a ricavarci durante la giornata. E questo è il caso di una giovane architetto di origini ucraine, Dinara Kasko, che non ha saputo resistere all’esigenza di dar sfogo alla propria passione, quella per la pasticceria. 28 anni, una laurea conseguita all’Università di Architettura e Design di Karkhov in Ucraina, a cui sono seguiti tre 62 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
forme e colori molto particolari, che non hanno nulla a che vedere con la pasticceria classica, se non per il loro gusto. Come dei veri e propri edifici, questi dolci rispecchiano la formazione architettonica della loro creatrice, che applica a pan di Spagna, medi Rachele Randon ringhe, cioccolato, frutta e creme, anni nei Paesi Bassi dove ha lavorato nel i processi di costruzione di un edificio, campo del disegno e della progettazione armonizzando forma, proporzioni, voludigitale e 3D, la Kasko è diventata famosa me, composizione, consistenza e colori. in rete, e non solo, per le sue creazioni Dinara “progetta” le sue golosità partendi alta pasticceria, realizzando dolci dalle do dalla realizzazione di disegni geome-
DOLCI & DESIGN
Cosa succede quando un architetto decide di diventare pasticcere? Pan di spagna, meringhe, cioccolato frutta o creme diventano materia prima per realizzare dolci in stampa 3D
WWW.DINARAKASKO.COM
trici dalle forme nette, integrando nozioni matematiche, impostazioni algoritmiche e diagrammi. Molti spunti provengono anche dal mondo naturale della biomimetica. Successivamente, il disegno realizzato viene rielaborato tramite programmi di modellazione, rendering, animazione 3D, con i quali Dinara arriva alla forma e al giusto impatto visivo della creazione. Ultimo passaggio è la realizzazione del modello master 3D, tramite stampante 3D per cucina, a cui segue la creazione dello stampo in silicone alimentare sul quale ultimerà la torta. «Prendo ispirazione dalle architetture moderne, dall’arte, dalla natura e dagli oggetti che mi circondano», ha detto la Kasko, che grazie ad Instagram, è diventata un fenomeno “virale”, con 500mila seguaci, che costantemente seguono le sue performance come quella tenuta ad un evento di Shanghai, dove ha realizzato una torta con il cioccolato Ruby, un misto di cioccolato al latte, fondente e bianco, la cui miscela dà vita ad un cioccolato rosso rubino. Dinara ha creato 81 torte singole, ognuna delle quali modellata secondo un algoritmo che la rendeva unica nella sua forma; poi le ha unite in modo da formare una torta unica. Uno spettacolo.
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IN ITALIA
Cioccolata in 3D, bontà creativa Nella Food Industry sono molte le case che stanno sviluppando stampanti e programmi 3D per ampliare e innovare il panorama culinario, permettendo la diffusione di esperienze del tutto nuove. In Italia, infatti, un’azienda di Napoli ha presentato la prima stampante 3D che utilizza la cioccolata per realizzare creazioni, modelli e scritte in cioccolato e marzapane, gestita da un software molto semplice, utilizzabile anche da tablet, che non richiede specifiche conoscenze in fatto di modellazione 3D, particolarità questa che renderà senza limiti le possibilità di realizzazione di dolci.
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IN APERTURA, DINARA KASKO POSA CON LA TORTA CON CIOCCOLATO RUBY. IN ORDINE, ALCUNE SUE CREAZIONI: 1 - ASTI 2 - 3X3X3 SPHERES 3 - ANTIPAVLOVA 4 - TRIANGULATION 5 - STRAWBERRY-COCONUT
FOTO © MATTIA BALSAMINI
__SOCIETÀ TENDENZE__
«Gli uomini italiani non hanno il desiderio di essere degli outsider totali, amano e vogliono essere riconosciuti dalla società...»
“DANDY” IN STILE ITALIANO di Barbara Di Sarno NATA TRA FRANCIA E INGHILTERRA, tra romanticismo e decadenza, la figura del dandy ha trovato terreno fertile in Italia ben supportata da un’artigianalità esclusiva e competente e da figure maschili la cui ricerca inesauribile dell’eleganza, unita alla passione per la cultura della moda, ha contribuito a creare una versione del dandy che affonda le sue radici nella cultura dello stile e del buon gusto, tra originalità e senso di appartenenza. Il libro Dandy. Lo stile italiano parte proprio da tutto questo. La sua autrice, Giulia DANDY E DANDYSMO Pivetta, celebra l’universo del dandy Storia “breve” di una tendenza italiano e della sua eleganza nonAll’inizio del XIX secolo con dandy si indicavano, a Londra, curante, partendo dai personaggi uomini eleganti il cui modello era Lord Brummell (1778-1840). che la interpretano e la rendono ceQuest’ultimo, forte anche del suo buon rapporto con il futuro lebre nel mondo, per arrivare ai laRe Giorgio IV, divenne in breve arbitro dell’eleganza londinese grazie al suo modo di vestire con raffinata sobrietà. boratori artigianali che oggi lo ve-
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L’ESTETA GABRIELE D’ANNUNZIO
FOTO SARTORIA CESARE ATTOLINI
Il poeta dell’eleganza
FOTO © MATTIA BALSAMINI
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stono. Una storia che dalla fine dell’Ottocento arriva ai giorni nostri, passando per miti, costumi e specificità di un personaggio unico nel suo genere. Come è nata l’idea di questo libro? Il mio punto di vista è stato quello di cercare di capire questo fenomeno che è intorno a noi e non si può nascondere: l’attitudine dell’uomo italiano all’eleganza. Questa attitudine all’estero la idolatrano con ri-
NEL “DANDY” ITALIANO C’È UNA PROFONDA CONOSCENZA E CULTURA DELL’ABBIGLIAMENTO
viste, blog e pubblicazioni. Mi sono chiesta allora cosa hanno di diverso questi uomini italiani su cui tutto il mondo punta l’attenzione. Baudelaire, Oscar Wilde e Audrey Beardsley, ognuno, a seconda della cultura in cui è nato, ha avuto caratteristiche personali. Sono da considerare pezzi unici. Noi abbiamo avuto Gabriele D’Annunzio, ma manca a mio parere il racconto testuale di un’attitudine e una tradizione italiana che è
tutta culturale. La sartoria da uomo, che prima era un’istituzione, è diventata una moda e questo grazie a determinati personaggi italiani di cui tuttavia non si parla. Come sono e chi sono i dandy italiani? Il dandy italiano ama provocare, ma fino a un certo punto. Parte da un background socio-culturale che è quello legato al nostro Paese, si pone sopra le righe ma mai fuori dagli schemi. Gli uomini italiani non hanno il desiderio di essere degli outsider totali, amano e vogliono essere riconosciuti dalla società. La nostra è un’attitudine a voler fare bella figura, che è una cosa tipica italiana. Nel mio libro ho parlato di personaggi storici e di quelli contemporanei. Dei personaggi italiani del passato il mio preferito è Marcello Mastroianni, perché è riuscito a portare a compimento - grazie allo schermo e a una situazione storica che lo ha messo in condizione di quella sbruffonaggine e quell’attitudine rilassata all’eleganza che è tipica italiana. Nel dandy italiano non c’è la decadenza o il barocco inglese, non c’è la distruttività »
Visitare il Vittoriale degli Italiani a Gardone di Riviera, sulle rive del lago di Garda, permette di entrare nella vita dell’esteta, poeta, vate e dandy per eccellenza Gabriele D’Annunzio. Il suo guardaroba racconta un estremo senso di eleganza e ricercatezza. Centinaia di camicie e pigiami di seta, cravatte, cappelli, vestaglie a saio in stile Balzac, smoking, divise militari, paletot a tre bottoni e scarpe i cui pellami pregiati erano scelti direttamente da D’Annunzio. Instancabile ricercatore di tessuti e fogge, si adornava di velluti e sete lussuose, come i meravigliosi broccati di Giuseppe Lisio e i tessuti sognanti di Mariano Fortuny. Orgoglioso delle sue creazioni stilistiche, vi fece apporre su di esse l’etichetta: Gabriel Nuntius Vestiarius fecit.
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FOTO SARTORIA CESARE ATTOLINI
FOTO © PIERO MARTINELLO
o lo scempio del corpo francese. La nostra è un’atNEL NOSTRO DNA tenzione alla forC’era una volta a Napoli... È il 1351 quando viene fondata a Napoli la ma che si basa su Confraternita dei Sartori. Se nell’Ottocento fattori che hanno la capitale del Regno delle due Sicilie diventa le loro basi in una punto di riferimento per la nobiltà europea profonda conograzie all’incomparabile manualità dei suoi scenza e cultura artigiani e alla raffinatezza delle sue stoffe, dell’abbigliamencon il nuovo secolo la sartoria napoletana to. Nel libro, tra i dalle piccole botteghe ascende alle grandi dandy contemindustrie simbolo dell’eleganza maschile. I poranei che racnomi storici di Rubinacci, Marinella, Kiton, conto, abbiamo Attolini e altri continuano oggi ad essere un tatuatore che protagonisti di uno stile made in Italy che però è scenografo supera i confini nazionali. Proprio il laboratorio di Cesare Attolini, fondato nel 1930, ha fire ha fatto anche mato gli indimenticabili abiti indossati dalil marinaio, abl’attore Toni Servillo nel film premio Oscar biamo il social La grande bellezza. media manager, chi lavora in sartoria, chi fa il modellista e vive costantemente L’AUTRICE nei retroscena della moda. GIULIA PIVETTA (NELLA FOTO IN BASSO) È DIPLOMATA Non per forza ci deve essere ALL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI un protagonismo anche se NABA DI MILANO IN FASHION la vanità maschile è molto E TEXTILE DESIGN. È AUTRICE DI MOLTE impegnativa e un pochino, ALTRE PUBBLICAZIONI comunque, ci deve essere. SU MODA E TENDENZE Il dandysmo ha rappresentato un modo di fuggire dalla figura di uomo comune per sentirsi unico e riconoscibile. Quand’è che si rischia di cadere in una forma di eccesso o emulazione? Il rischio di uniformarsi c’è
DALL’800
FOTO © MATTIA BALSAMINI
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sempre. Avere una propria coerenza, quello ti permette di non uniformarti. È un gioco molto sottile, impossibile da decodificare. Se il tuo fine è quello di stupire, diventi eccessivo, ed essere eccentrico non vuol dire avere gusto, si rischia di diventare una macchietta. Gli uomini italiani sanno gestire bene i colori, sanno scegliere i tessuti, hanno un senso cromatico che si costruisce negli anni. È importante farsi un vocabolario di moda e di stile. Senza i laboratori artigianali gli uomini italiani avrebbero poco di cui vantarsi, avrebbero poco su cui costruire un discorso. Noi, in Italia, abbiamo materie prime e le persone che le trasformano; abbiamo un livello di conoscenza e sapienza nel tenere in mano questi materiali pregiatissimi, gestirli e lavorarli, che ti dà molto di cui parlare se ti interessa quel discorso estetico. Deve esserci una spinta personale soprattutto ad informarsi, questa è la regola principale da cui non si può prescindere. Quello che fa la differenza nei dandy italiani è che c’è della cultura dietro. Non bisognerebbe eccedere in un modo o nell’al-
tro, attenersi alla classicità è la cosa migliore che ti apre comunque a molte possibilità. Anche per una passeggiata in famiglia, bisogna ricordarsi che vestirsi bene è un modo di rispettare se stessi e gli altri. Quello del dandy è più uno stile o una moda? Lo stile dandy, che lo spaccino come originalità, è comunque una moda. Con queste espressioni la moda ci va a nozze, le prende e le fa diventare una tendenza grande che piace a tutti. Nel momento in cui diventa commerciale, si rischia l’appiattimento. Nel caso degli uomini italiani, che non amano essere degli outsider e hanno bisogno di ritrovare delle conferme, c’è un impegno reale a costruirsi un determinato stile, perché ci devi dedicare del tempo. È ricerca, devi provare, capire, studiare, informarti, avere una tua vicenda, dei riferimenti del passato o del futuro, che ti guidino a livello di gusto. Gli uomini italiani hanno tutte le risorse necessarie. Cercando dei riferimenti di stile in giro per il mondo, rischi di farti travolgere e di diventare l’imitazione di qualcun altro.
P intervista di Paola Stefanucci
CINQUANT’ANNI DI SUCCESSI DA SANREMO A HOLLYWOOD +
PINO DONAGGIO
__le INTERVISTE di 50&Più__
Dal ’65 è entrato nel Gotha della musica leggera grazie al brano “Io che non vivo (senza te)”: un successo planetario indelebile, che catturò all’epoca persino Elvis Presley. Ma il cantautore veneziano è altresì il compositore prediletto del cineasta hollywoodiano Brian De Palma
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PINO DONAGGIO DI TEMPO ne è passato, eppure Pino Donaggio, classe 1941, è animato dalla stessa energia creativa di quando calcava il palco dell’Ariston, mentre era ancora un più che promettente studente di violino al Conservatorio e si esibiva, già prima del diploma, con Claudio Abbado e con “I Solisti Veneti” di Claudio Scimone. Finché Io che non vivo entra nella discoteca mnemonica di intere generazioni e fatalmente nel repertorio, da allora ad oggi, di sommi interpreti dell’arte canora. Da sempre l’artista, nato a Burano, ricama il successo altrui: scrive non solo per sé e finora ha firmato oltre duecento colonne sonore per il grande e piccolo schermo. Pino Donaggio, qual è la canzone emblema della sua carriera, che ormai ha superato il mezzo secolo? La canzone che ha cambiato la mia vita è stata Come sinfonia. La cantai nel ’61 a Sanremo; si classificò settima, ma salì subito in vetta alla hit parade e vi rimase per tre settimane consecutive. Ricordo che la scrissi, in un’estate calda, per la mia ragazza di allora. Tuttavia, fra i suoi brani quello che più resiste al calendario è Io che non vivo. Ce ne racconta la storia? Io che non vivo è nato nella mia casa, a Venezia. Mi era appena arrivato il nuovo pianoforte a mezza coda e mettendo le mani sui tasti mi vennero le prime note della melodia. Scrissi di getto la musica e capii che era un pezzo per Sanremo. In quell’edizione del Festival, era il ’65, c’era Dusty Springfield che si emozionò sentendomi cantare (me lo confidò dopo vent’anni, a New York), comperò il 45 giri, «NEL TEMPO LIBERO VADO se lo portò a Londra e fece IN GIRO PER MUSEI. L’ARTE tradurre il testo in inglese. CONTEMPORANEA È LA MIA Quando uscì, il suo You don’t SECONDA PASSIONE, DOPO LA MUSICA. LA PESCA, LA TERZA, have to say you love me in UNA PASSIONE TRAMANDATAMI una settimana vendette un DA MIO NONNO MATERNO» milione di dischi. La canzone girò il mondo e numerosi artisti internazionali la incisero, tra cui Elvis Presley. Immaginava, allora, che la sua canzone avrebbe segnato tanti record? No. Più di 80 milioni di dischi venduti. Ogni anno qualcuno la incide, anche in Italia.
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In alto, 2012, Venezia, 69a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il compositore con il regista Brian De Palma. Sopra, nel suo studio.
Scorrendo la sua monumentale biografia, ci sono dieci presenze al Festival di Sanremo: com’è cambiata, da allora, la competizione canora più seguita nel Belpaese? I cambiamenti sono stati tanti. Ai miei tempi non c’era la “Sezione Giovani” e le nuove leve cantavano con i Big. C’era, poi, la seconda versione delle canzoni con cantanti stranieri. Proprio la partecipazione degli stranieri è stata la fortuna di Io che non vivo. Lei è autore di colonne sonore per celeberrimi registi oltreoceano, ma riveste di note anche se-
rie tv nostrane. L’impegno è differente? L’impegno nello scrivere non cambia; il metodo di lavoro, sì. Per il cinema la musica viene scritta pezzo per pezzo ed è decisa assieme al regista in conformità con la tempistica delle scene: bisogna tener conto esattamente dei “metraggi”, ossia dei tempi per ogni sequenza. Soprattutto nei thriller è necessario prestare attenzione al susseguirsi delle immagini e al variare dei dialoghi nelle situazioni drammatiche; solo così la musica può raggiungere gli effetti desiderati. Per la tv, invece mi capita di scrivere la
BIOGRAFIA
1959
Giovanissimo, ma già famoso. 68 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
ESORDIO CLASSICO Figlio d’arte, studia, come suo padre, violino. Esordisce con “I Solisti Veneti” all’Olimpico di Vicenza nel '59. Suona con il leggendario ensemble di Claudio Scimone fino al debutto a Sanremo nel ’61.
1963
LA CARRIERA DA SOLISTA Incide il primo disco Ho paura (1959) per la Columbia. Per quest’etichetta e poi per Carosello e Produttori Associati pubblicherà innumerevoli 45 e 33 giri. Nel ’63 con Giovane giovane si classifica terzo a Sanremo.
ANTEPRIMA
«Lettere è la fotografia della mia anima adesso, la sintesi del tempo vissuto in tutti i luoghi dove ho composto» Premio alla Carriera al World Soundtrack Awards 2012.
partitura conoscendo solo il copione. C’è un blocco unico di musica, che il music editor monterà sulle scene. Per i serial televisivi si è quindi più liberi di comporre; naturalmente se sto lavorando per la seconda, terza serie di uno sceneggiato, il materiale tematico sarà quello della prima come, ad esempio, per Don Matteo in onda sulla Rai. Lo “svantaggio” è la minore importanza che si attribuisce ai telefilm rispetto ad una produzione cinematografica, ma un film sicuramente rimane nello spettatore molto di più rispetto a un tv-movie o un serial. Sono convinto, comun-
1976
que, che si possa fare “cinematograficamente” anche la televisione, come Augustus (una superproduzione Rai, Ndr) dove ho seguito il metodo cinematografico (la musica scritta pezzo per pezzo) e ritengo sia tra i progetti migliori e più impegnativi da me portati a termine finora. Ora a cosa lavora? Al mio ottavo film con Brian De Palma, Domino. Com’è nato il sodalizio, inossidabile dal ’76, con il regista americano? Mentre stava terminando di girare Carrie, venne a mancare il musicista Bernard Herrmann, che lavorava con De
MUSICA PER IL CINEMA Da 45 anni scrive colonne sonore di film per vari generi e regie prestigiose. Il sodalizio oltreoceano con De Palma è tra i più longevi della cronaca cinematografica. In Italia quello con Fragasso è senza sosta.
2016
IL CD “LETTERE”
Quando si cita Donaggio, inevitabile, il pensiero corre a Io che non vivo, canzone “virale” ancor prima dell’avvento di Internet, pluriascoltata, eseguita già da oltre duecento interpreti in costante aumento e pluritradotta, dall’ebraico al finlandese. Ma Pino ha una formazione eminentemente classica: primo violino ne “I Solisti Veneti” due generazioni fa, prima di cedere alla Musa della Canzone. Ed è proprio con il leggendario ensemble di Claudio Scimone che il compositore ha condiviso l’ultima fatica discografica: Lettere, pubblicata dalla Warner. L’album presenta, tra l’altro, il brano eponimo Lettere, per violoncello ed archi, Fotogrammi 55 A, dedicato ai “Solisti Veneti” per il 55° dalla fondazione e Prayer for Paris, requiem in memoria delle vittime del Bataclan.
Palma. Così a Brian, un suo amico critico cinematografico, fece ascoltare il disco del mio primo film A Venezia un dicembre rosso shocking. Ne rimase talmente colpito da assegnarmi l’incarico per Carrie. Che ha rappresentato per me il successo internazionale. E Hollywood è diventata la sua seconda casa? Lo è stata anni fa, ma per l’ispirazione, per la mia famiglia ho scelto di tornare a Venezia, alla mia Laguna, alle mie calli, alle mie origini. Con quali altri registi ha stretto un’amicizia altrettanto lunga? Con José Maria Sanchez, mancato pochi anni fa. Un’amicizia che mi lega ancora oggi è quella con Claudio Fragasso; con la colonna sonora del suo Palermo-Milano solo andata ho vinto il Globo d’oro. Ho lavorato anche con Dario Argento, Abel Ferrara, Liliana Cavani, Pupi Avati, Troisi-Benigni, Carlo Vanzina e molti altri. L’anno passato ha fatto incetta di premi: Veneziano dell’anno, Premio Siae, Gran Premio Torino. Progetti per il 2018? Tanti film importanti; uno in particolare sulla vita di Enzo Ferrari, interpretato da Robert De Niro, attore scoperto da Brian De Palma.
SERIE TV E TEATRO Copre di note fiction di successo tra cui Ho sposato uno sbirro, Sospetti, Sissi, Un passo dal cielo, Don Matteo e Provaci ancora prof, nonché Uno sguardo dal ponte di Miller (Teatro Parioli, 2016). FEBBRAIO 2018 I 69
scienze STAR BENE PREVENZIONE TECNOLOGIA
Le regole generali le conosciamo tutti. Sì alla frutta, no ai salumi. Tanta verdura e poco sale. Ma gli scienziati sono andati oltre scoprendo i pro e i contro dei singoli alimenti __STAR BENE__
POCHI MA BUONI: I QUATTRO CIBI CHE FANNO BENE di Giovanna Dall’Ongaro È UNA delle prime regole della prevenzione: una corretta alimentazione riduce il rischio di tumori, malattie cardiovascolari e diabete. La dieta della salute non è un mistero per nessuno: più verdura e frutta, meno sale, meno zucchero e niente salumi. Queste sono le indicazioni generali. Ma agli scienziati piace scendere nei particolari e così, analizzando i pro e i contro dei singoli alimenti, sono riusciti, dopo numerosi studi e anni di lavoro, a consegnarci un verdetto definitivo su cibi specifici, promuovendoli o bocciandoli a seconda dei casi. Ne abbiamo scelti alcuni da commentare insieme ad Anna Villarini, biolo-
ga, specialista in Scienza dell’Alimentazione e ricercatrice presso il Dipartimento di Medicina Predittiva e per la Prevenzione della Fondazione Irccs-Istituto Nazionale dei Tumori. Dottoressa Villarini, ci aiuti a capire il “perché sì” di alcuni alimenti. Partiamo dalla cioccolata… Dobbiamo specificare: fondente! Che vuol dire che deve contenere oltre l’80% di cacao. La cioccolata fondente è un “cibo sì” perché il cacao ha dimostrato di avere proprietà antiossidanti e di proteggere dalle malattie cardiovascolari. La presenza del latte invece vanifica questi effetti positivi.
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Passiamo ora ai broccoli… I broccoli come le altre crucifere, dal cavolo al ravanello, hanno dimostrato di aiutare a prevenire il cancro grazie all’aiuto che danno al fegato nel liberarci velocemente dalle sostanze tossiche o cancerogene. I broccoli sono un “cibo sì” anche perché sono una fonte di fibre che aiuta a proteggere l’intestino. È il momento della frutta a guscio, man-
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ANTIOSSIDANTI, ANTINFIAMMATORI, DEPURATIVI: ALCUNI CIBI IN PARTICOLARE SEMBRANO NON SOLO IN GRADO DI PREVENIRE, MA ANCHE DI CURARE MOLTE PATOLOGIE
CIBI SÌ cioccolata fondente, broccoli, frutta a guscio (mandorle, noci, nocciole), caffè
La dieta del cavolo
CIBI NO Insaccati, carni conservate, bevande zuccherate, cereali raffinati, farine bianche
Crucifere a colazione, a pranzo e a cena. Broccoli, cavoletti di Bruxelles e cavolfiori sono sempre più riconosciuti come un toccasana, capaci di prevenire il cancro all’intestino, ma anche il tumore della mammella e il diabete.
PER L’INTESTINO
CANCRO AL SENO
DIABETE
I broccoli proteggono le barriere intestinali e rafforzano il sistema immunitario. Il consumo di un chilogrammo a settimana riduce del 50% il rischio di tumore all’intestino.
Uno studio recentemente pubblicato su Clinical Cancer Research riconosce ai germogli di broccoli la capacità di ridurre il rischio di tumore alla mammella.
Una sostanza presente nei broccoli ha proprietà antiossidanti. È Il sulforafano. Consumandone in grandi quantità si riduce il rischio di sviluppare il diabete.
dorle, noci e nocciole… Sono alimenti preziosi per l’apporto di omega 3. Sappiamo infatti che svolgono una funzione antinfiammatoria, regolano il colesterolo, i trigliceridi e riducono il grasso addominale, specie se assunti con il cibo. I pistacchi, invece, per la ricchezza in fitoestrogeni sono utili alle donne in menopausa. Unica accortezza: non esagerare con la quantità perché si rischia di ingrassare. Bastano 5, 6 noci o 10 mandorle al giorno, cioè 30 grammi. E del caffè cosa sappiamo? Gli ultimi studi hanno evidenziato che 2, 3 tazzine al giorno possono aiutare la memoria e prevenire la demenza in età senile.
Che facciano bene alEVVIVA l’intestino è cosa nota. LE FIBRE, Ma la buona reputaziofibre non diPIÙ CHE MAI nependedelle“solo” dalla loro capacità di prevenire i tumori. Perché le fibre sembrano capaci anche di allungare la vita a chi di cancro all’intestino si è ammalato. È quanto sostiene uno studio dell’Harvard Medical School, pubblicato di recente su Jama Oncology, che guarda alle fibre da un’altra prospettiva, ossia come alimenti utili non solo per prevenire la malattia ma anche per migliorarne il decorso. Aggiungendo 5 grammi di fibre al giorno, i pazienti con tumore del colon possono ridurre del 25% la probabilità di morire a causa del tumore.
Non solo sembrano in grado di prevenire, ma anche di allungare la vita di chi è ammalato
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__SCIENZE STAR BENE__ ZUCCHERO E SALE: STOP!
Croce e delizia di tutti, sono tra i principali imputati di moltissime patologie metaboliche
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CIOCCOLATA O CAFFÈ?
IL CAFFÈ
Previene il tumore alla prostata Tre o più tazzine al giorno possono ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla prostata. È quanto sostengono i ricercatori del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione Irccs Neuromed di Pozzilli, che hanno dimostrato il potere protettivo del caffè. Ma deve essere preparato rigorosamente alla maniera italiana.
LA CIOCCOLATA CALDA
Aiuta la memoria
Due tazze di cioccolata calda al giorno per prevenire il declino cognitivo tipico dell’età avanzata. È il consiglio dei ricercatori dell’Harvard Medical School, pubblicato sulla rivista Neurology.
Pochi dubbi anche sui “cibi no”. La scienza boccia il sale, lo zucchero e i cereali raffinati. E il vino? Da consumare con moderazione
FUORI DAL MIO PIATTO: I “CIBI NO” STAVOLTA sul banco degli imputati salgono i “cibi no”, sempre con il parere della dottoressa Villarini. Ora è la volta dei “cibi no”. Cosa metterebbe al primo posto? Le carni conservate, dai prosciutti agli insaccati. Perché contengono troppo sale che può far male al cuore aumentando la pressione arteriosa, e poi perché spesso contengono dei conservanti (i sali di nitrito) che nello stomaco si trasformano in sostanze cancerogene. Il consumo di questi alimenti dovrebbe essere occasionale, certamente meno di una volta a settimana. Proseguiamo la lista nera… Cosa inserirebbe tra
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i “cibi no”? Le bevande zuccherate. Consumandole si supera il limite massimo di zuccheri semplici ammessi nelle linee guida, ossia 25 grammi al giorno. E poi perché intervengono sul delicato meccanismo che regola la produzione di insulina e fanno ingrassare. Un consiglio per le mamme: evitate di dare i succhi di frutta ai bambini. Contengono troppo zucchero e non sono una valida alternativa alla frutta fresca di stagione. Da quali altri alimenti sarebbe meglio stare alla larga? Dai cereali raffinati e farine bianche. Perché alzano l’insulina e possono creare squilibri ormonali. Inoltre, non conten-
gono fibre e quindi non hanno l’importante effetto protettivo dei cereali integrali che invece proteggono l’intestino, danno un senso di sazietà e aiutano a mantenere il peso forma. E dell’alcol cosa ci dice? È bene seguire le indicazioni dell’OMS, che considera dannosa una dose superiore a un bicchiere di vino al giorno per la donna e due per l’uomo. Nelle donne il consumo è ridotto rispetto all’uomo perché già due bicchieri di vino bevuti tutti i giorni si associano a un aumento del rischio di tumore alla mammella. Ma un bicchiere al giorno può avere un effetto protettivo sulle arterie e questo viene approvato dai cardiologi.
__SCIENZE PREVENZIONE__
È veramente il migliore amico dell’uomo: dona affetto incondizionatamente al suo padrone e lo aiuta a mantenersi in forma nel fisico e nella mente. Con un cane accanto si invecchia meglio
OVER 65? L’ETÀ GIUSTA PER UN CANE di Adelaide Vallardi
COME UNA TERAPIA
CUORE & MENTE
Con un cane in casa, tutta la famiglia è più sana. I bambini che crescono accanto a un amico a quattro zampe hanno meno rischi di soffrire di asma e di allergie. I nonni hanno vantaggi sulla pressione e sul cuore perché sono costretti a muoversi di più. Inoltre, il cane aumenta la socialità e il buon umore, riducendo stress e ansia. Uno studio americano ha persino dimostrato che i pazienti appena sottoposti a un intervento chirurgico hanno meno dolore se passano del tempo in compagnia degli animali.
Fido non solo aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari, ma protegge anche chi già ne soffre. Chi ha un cane, per esempio, ha maggiori probabilità di sopravvivere a un attacco di cuore. Per non parlare poi dell’effetto stimolante che può avere sulla memoria: i vaccini, il cibo da comprare, il trattamento antiparassitario da ripetere periodicamente. Sono molte le cose da ricordare per chi ha un cane e così la mente resta sempre perfettamente allenata.
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LUI HA I CAPELLI BIANCHI, l’andatura lenta e un bastone a cui affidarsi per non cadere. Lei (perché di una lei si tratta) ha l’aria saggia di chi sa come comportarsi, cammina al ritmo giusto senza accelerare il passo ma senza restare mai indietro. Si ferma lui, si ferma lei. Gira lui, gira lei. Ogni giorno alla stessa ora compiono insieme lo stesso tragitto: edicola, negozio di alimentari, casa. Nel quartiere li conoscono tutti: l’elegante signore anziano e la sua Milù, una piccola cagnetta arruffata dalla razza indefinita, legata al suo padrone dall’affetto più che dal guinzaglio. Non è un caso unico. Secondo i dati dell’Osservatorio di FederAnziani Senior, sono 2,1 milioni (due su tre) gli italiani over 65 che vivono con un animale do-
mestico. E nel 54% dei casi si tratta di un cane. C’è da rallegrarsene perché il migliore amico dell’uomo è una risorsa preziosa per la salute delle persone anziane, sia fisica che mentale. «Con un cane accanto si mettono in moto una serie di processi positivi - spiega Barbara Silvioli, psicologa dell’Associazione Nazionale Utilizzo del Cane per Scopi Sociali (Anucss) -. Il cane è un buon veicolo sociale che facilita le relazioni. Inoltre promette una serie di benefici a livello fisico. Alcuni studi hanno dimostrato che la compagnia di un cane incide sulla pressione e riduce il rischio di infarto». Eh già, perché il cane bisogna portarlo fuori almeno tre volte giorno e così il padrone è costretto a muoversi e a tenere in allenamento il suo cuore.
«Inoltre - aggiunge Silvioli - non va dimenticato che avere un cane vuol dire sentirsi responsabili di qualcuno e per le persone che hanno perso un ruolo sociale questo aspetto è molto importante. La relazione con l’animale, poi, è speciale soprattutto perché manca l’elemento giudicante. Il cane non fa sentire a disagio un padrone che non riesce a camminare bene o che ha difficoltà di memoria. Il suo affetto è veramente incondizionato e così le persone anziane si sentono pienamente accettate». Come scegliere allora il compagno (a 4 zampe) ideale? Esclusi i cuccioli, perché difficili da gestire, è meglio se è stato precedentemente educato, ma bisogna ricordarsi che anche lui ha le sue esigenze. Docile, con tanta voglia di collaborare, socievole e amante delle
coccole: sono le caratteristiche del cane ideale destinato a diventare il compagno di vita di una persona anziana, ma quali animali rispecchiano questi requisiti? «Se parliamo di razze - dice Sabrina Gasparri, presidente dell’Associazione Nazionale Utilizzo del Cane per Scopi Sociali (Anucss) -, quelle più indicate sono quelle da caccia: golden retriver, labrador e anche cocker, che è di taglia più piccola e quindi più adatto agli appartamenti cittadini. È molto bello prendere i cani al canile, ma dobbiamo pensare che la convivenza con una persona anziana richiede alcune accortezze. I cani devono essere preparati ad adattarsi ai ritmi dei padroni, a camminare accanto a bastoni o anche a deambulatori e non tutti gli animali sono pronti per questo ruolo. L’ideale sarebbe prendere un cane già preparato, che ha seguito un percorso di educazione con personale esperto». È meglio evitare quindi i cuccioli, come già detto, troppo agitati, imprevedibili e difficili da gestire. E meglio preferire le femmine, in generale più facili da educare. «Ricordiamoci che per quanto il cane possa accontentare in tutto e per tutto il proprio padrone e adattarsi perfettamente all’ambiente casalingo e ai suoi ritmi sottolinea Gasparri -, anche lui ha le sue esigenze: deve essere portato fuori con regolarità a fare la passeggiata e ogni tanto ha bi-
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IL CANE NON GIUDICA LE DEBOLEZZE DEL PROPRIO PADRONE. PER QUESTO MOTIVO UNA PERSONA ANZIANA SI SENTE ACCETTATA INCONDIZIONATAMENTE
sogno di uno sfogo in più per correre al parco. Se non si è in grado di poter fare in prima persona tutto ciò, non significa dover rinunciare al cane, basta delegare ad altri. La nostra associazione, per esempio, ha affidato un cane da compagnia a un signore costretto alla sedia a rotelle, che però ha affidato ad altre persone il compito di portarlo fuori a correre». Oggi, in molte residenze sanitarie assistenziali (Rsa), è prevista la presenza degli animali per alleviare la solitudine degli anziani e creare un ambiente famigliare. I risultati di un progetto coordinato dal Reparto di Neuroscienze comportamentali dell’Istituto Superiore di Sanità e condotto in collaborazione con l’Associazione Nazionale Utilizzo, hanno dimostrato che la presenza degli amici a quattro zampe riduce l’apatia e la depressione. D’altronde, secondo una ricerca pubblicata dalla rivista inglese BMC Public Health, il cane è una sorta di allenatore personale che invoglia a muoversi: i proprietari infatti fanno ogni giorno 2.760 passi in più rispetto alle persone che non posseggono animali.
LA SCUSA PER POTERSI MUOVERE BENEFICI
Personal trainer a 4 zampe Secondo un recente articolo pubblicato sul Journal of Epidemiology & Community Health, la compagnia di un cane per le persone anziane si traduce in concreti benefici per la salute. I ricercatori hanno raccolto dati su più di tremila individui con un’età media di 70 anni a cui era stato chiesto di indossare un contapassi per una settimana. Ebbene, i padroni dei cani si muovevano molto di più superando del 20% la quantità di moto raggiunta da chi non possedeva animali domestici. Gli anziani che vivevano con i cani sottraevano alla sedentarietà 30 minuti al giorno. Perché non c’è tempo che tenga: con il freddo o con la pioggia il cane deve essere portato fuori.
Con un cane accanto si sottraggono alla sedentarietà 30 minuti al giorno
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DENTRO LA RETE
Come eravamo. Un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso le pagine archiviate dei siti Internet
AVVISO AI NAVIGANTI
a cura di Paolo Negrini
pagina web non disponibile
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METEO
Per chi ama sciare
Neveitalia.it è un portale dedicato agli amanti dello sci e dello snowboard. La pubblicazione delle notizie riguardanti le condizioni della neve, del bollettino meteo e tutto ciò che riguarda la montagna, è sempre molto attenta e puntuale. Un’App, dall’interfaccia semplice e funzionale, è disponibile anche per tutti i possessori di smartphone, sui rispettivi store di Android ed Apple.
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TECNOLOGIA
Guide e manuali? Sono online
Siete alla ricerca del manuale d’istruzioni di quello che ormai è un vecchio elettrodomestico. In casa non si trova e sul sito del produttore sono disponibili solo quelli per la linea di prodotti correnti. Come si può fare? Provate con il servizio online Safemanuals. Circa 1 milione di manuali d’istruzione di oltre 6mila marche e modelli di prodotti, sono disponibili per la consultazione.
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FOTOGRAFIA
Effetti e filtri
Modificare le foto è diventata ormai una prassi comune. Il sito Photofunia offre un ottimo servizio gratuito di modifica mettendo a disposizione centinaia di filtri fotografici, cornici ed effetti particolari. Dopo aver caricato la foto sul sito, eseguite le modifiche e scaricatela sul computer. Il servizio è anche disponibile come App per Android e iOS scaricabile dai rispettivi store.
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LO SAPEVATE CHE? Facebook lancia “Messenger Kids”, l’App di messaggistica dedicata ai ragazzi under 12 anni. Saranno i genitori a fare da filtro per decidere con quali contatti i figli potranno messaggiare o fare videochat.
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WEB IN ARCHIVIO
Non tutto, ma di tutto
UN SEGUGIO DIGITALE CERCANDO una pagina Web, magari trovata con gran fatica, a chi non è capitato di incorrere nel messaggio: “Pagina Web non più disponibile”? Ci si deve rassegnare. Il Web è come un fiume, l’acqua passata è persa. Fortunatamente non è del tutto vero. La società no profit “Internet archive”, raccogliendo materiale digitale pubblicato sui siti Web, ha dato vita ad una biblioteca digitale, in continua espansione, disponibile a ricercatori, storici, studiosi e curiosi. Accedendo al sito potrete consultare circa 308 miliardi (novembre 2017) di pagine Web archiviate a partire dal 1996. Digitate l’indirizzo di un sito e nel grafico temporale scegliete una data o cliccate su una delle icone dei contenuti disponibili. www.archive.org
spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA
UN 2018 ALL’INSEGNA DELLA PREVENZIONE
GENOVA
Un ciclo di Conferenze Otto incontri all’insegna della prevenzione e promozione della salute da febbraio a maggio 2018. Il ciclo di conferenze organizzato dalla 50&Più provinciale di Genova ha lo scopo di sensibilizzare e informare la popolazione sui vantaggi legati all’adozione di stili di vita sani e utili per prevenire l’insorgenza di molte patologie croniche. È stato dimostrato, infatti, che quasi l’80% delle malattie cardiache, degli ictus e del diabete tipo II, e almeno un terzo dei casi di cancro, si
possono prevenire. Proprio per ridurre l’incidenza di queste patologie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elaborato un piano d’azione globale, per il periodo 2013-2020, indicando a tutti gli Stati le linee guida e gli obiettivi da raggiungere. A questo scopo l’Italia ha elaborato il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2014-2018, che definisce gli obiettivi di prevenzione che ogni regione deve sviluppare attraverso i “piani regionali”. Accanto alle linee strategiche generali, sono altrettanto importanti i comporta-
menti di prevenzione che ogni singolo individuo può adottare, grazie anche al supporto di una corretta informazione. La partecipazione al ciclo di conferenze della 50&Più
di Genova è libera e gratuita. Ogni incontro comprenderà una parte introduttiva di presentazione del tema trattato, arricchita da proiezioni e schemi illustrativi per facilitare la discussione con i partecipanti. A seguire saranno affrontati problemi specifici relativi alla diagnosi, alla cura e alla prevenzione di problematiche di interesse comune proposte dai partecipanti. Al termine di ogni incontro verrà distribuito materiale informativo sulle indicazioni per la prevenzione delle principali patologie trattate, conforme alle linee guida nazionali e internazionali. Interverranno i professori Ugo Armani e Antonietta Piana, docenti con una lunga esperienza nella Facoltà di Medicina dell’Università di Genova. Tutti gli incontri si terranno al Circolo Unificato dell’Esercito in Via San Vincenzo 68 (Genova), alle ore 15.00. info: 0105530352 www.50epiu.it/genova
CALENDARIO PROGRAMMA 7 febbraio 21 febbraio 7 marzo 21 marzo 6 aprile 20 aprile 9 maggio 23 maggio
Il Cuore: la fonte della vita La mente: il Centro di comando Gli organi di senso: le nostre antenne L’apparato scheletrico e muscolare: l’impianto locomotore I polmoni: la fonte dell’ossigeno Il fegato: il nostro laboratorio Il metabolismo: la grande alleanza La costellazione degli organi endocrini
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09 11
SALERNO
febbraio
Dal 9 all’11 febbraio - Appuntamento con il Carnevale di Putignano. Il 18/02 si gioca a Burraco; il 27/02 incontro con lo scultore e pittore Pierfrancesco Mastroberti. info: 089227600 www.50epiu.it
22
GENOVA
Alle ore 15.00, presso il Circolo Unifebbraio ficato dell’Esercito (Via San Vincenzo 68), si tiene “A fior di pelle”, incontro con la dermatologa Sonia Balestrero. info: 010543042 www.50epiu.it/genova
08 marzo
FIRENZE Festa della Donna alla Fondazione Zeffirelli per immergersi in un percorso espositivo dell’opera artistica del Regista fiorentino. Pranzo al ristorante Il Bargello. È necessario prenotarsi. info: 0553289924 www.50epiu.it/firenze
MILANO
PADOVA
CONCERTO
ONORIFICENZA
Premiazione Maestri del Commercio
In memoria della strage di Piazza Fontana
Si è tenuta l’annuale cerimonia di premiazione dei Maestri del Commercio, imprenditori del terziario che nel corso della propria attività hanno contribuito alla crescita economica e sociale del territorio. La manifestazione è avvenuta alla presenza del presidente provinciale 50&Più, Carlo Trevisan, del presidente Ascom, Patrizio Bertin, del presidente della Camera di Commercio di Padova, Ferdinando Zilio. A premiare i neo Maestri i sindaci del territorio di Camposampiero. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Maria Grazia Lombardo, Stefania Vergiero; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Enrico Baggio, Diva Ballan, Bruno Beghin, Rizzieri Bergamin, Dino Battistello, Franca Luise, Anna Peron, Ugo Fassina, Francesco Favero, Walter Franceschin, Giovanna Ferro, Gianni
Grande partecipazione al concerto organizzato per commemorare il 48° anniversario della strage di Piazza Fontana. L’evento, voluto da 50&Più Milano e dall’Associazione Piazza Fontana, si è tenuto nella sede di Confcommercio Milano con l’esecuzione di musiche tradizionali natalizie del Coro da Camera Hebel, preparato e diretto dal Maestro Alessandro Cadario. Dopo la consueta apertura del concerto con l’Inno Nazionale e il saluto di 50&Più Milano alle Autorità presenti, il vice presidente dell’Associazione Piazza Fontana, Paolo Silva, ha ricordato la strage, contestualizzata nel panorama politico e culturale italiano di quel periodo da Paolo Colombo, professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. info: 0276281227 - www.50epiu.it/milano
Gnocco, Giuseppe Littamè, Luigi Longo, Maria Marcon, Pietro Nante, Velda Pierobon, Fiorella Riondato, Attilio Ruffato, Claudio Salmaso, Primo Vanzetto, Giovanni Vedovato, Giuseppe Vedovato, Luciana Vittone; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Stefan Ardoino, Antonio Aristo, Dina Babolin, Uber Battistello, Giancarlo Bellucco, Sbrissa Bentivoglio, Ermenegilda Bilibio, Mario Bonaldo, Antonia Brugnaro, Paolo Bulla, Marzia Celegon, Giovanni Civiero, Bruna Fassina, Marcello Fiorin, Adriana Frasson, Franco Glisberg, Teresa Guidolin, Emilio Libraron, Mario Marcante, Antonio Marchiori, Antonietta Meggiorin, Lino Pagini, Romualdo Righetto, Alice Salviato, Gastone Scantamburlo, Pierantonio Schievano, Umberto Zara, Luciano Zuanon. info: 049655130 www.50epiu.it/padova
FOTONOTIZIA VIAGGIO
Grand Tour Argentina e Cile Dalle Cascate di Iguazu a Buenos Aires fino alla Terra del Fuoco, dalla Patagonia argentina e cilena a Santiago del Cile, da Viña del Mar a Valparaiso. Un itinerario dalle mille emozioni, colori e meraviglie, per un nutrito gruppo di soci che ha partecipato a questo viaggio targato 50&Più Turismo. info: 066871108-369
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UMBRIA MOSTRA REGIONALE
Quadri in Concorso e Pomeriggi di Poesia Nel cuore di Perugia, presso i locali del Centro Servizi “G. Alessi”, si è tenuta la Mostra Concorso “50&Più...in Arte”, nata da un’idea del presidente della 50&Più provinciale di Perugia, Giancarlo Acciaio, e coadiuvata dalla pittrice perugina Adriana Gigliarelli che ha offerto un proprio dipinto manifesto dell’evento. Al Concorso hanno partecipato 120 artisti over 50, non professionisti, e in 53 hanno superato le selezioni, secondo il giudizio della Giuria tecnica. All’inaugurazione è intervenuto il sindaco di Perugia, Andrea Romizzi, che si è complimentato per l’alto livello delle opere esposte. Per tutta la durata della mostra, apprezzata da critici d’arte come Andrea Baffoni e Serena Cavallini, si sono tenuti alcuni appuntamenti: la presentazione del libro Kadarè. Il cielo diverso di Romano Lenzi, seguita da “Pomeriggio in poesia” con i poeti Donatella Tomassoni, Paolo Ottaviani, Catia Rogari, Lilia Foglietta, Pierpaolo Vicarelli, Caterina Lorenzetti, Maria Grazia Cardelli Renzi, per concludere con la “performance di acquerello” con Soheila Assefi e Giovanni Perna. Alle premiazioni erano presenti il presidente della 50&Più provinciale, Giancarlo Acciaio, il vicepresidente, Marco Caccinelli, e l’artista Adriana Gigliarelli che ha chiamato sul palco i pittori selezionati dalla Giuria tecnica presieduta dal Maestro Fausto Minestrini, affermato pittore perugino, e composta da Sandro Petrolini, giornalista e docente al Centro Italiano Studi Superiori per la Formazione, e Stella Carnevali, giornalista e dirigente alla cultura nella pubblica amministrazione. I vincitori, secondo il giudizio della Giuria tecnica, sono stati: 1° Cecile Dumas di Foligno, 2° Massimo Fusconi di Mugnano, 3° Giovanni Perna di Perugia. I premi assegnati dalla Giuria della 50&Più composta da Giancarlo Acciaio, Maria Rita Wojcik, Donato Di Fino, sono stati: 1° premio a Marco Giacchetti di Bastia Umbra, 2° premio a Leandro Boi di Castiglione del Lago, 3° premio a Maria Cecilia Mecucci di Terni. Ha ottenuto il premio della giuria popolare Maria Eugenia Caceres di Perugia, mentre il Premio alla Carriera è stato conferito ad Arnaldo Pauselli di Gubbio, per aver contribuito alla divulgazione all’estero delle opere di artisti emergenti. Infine, è stato pubblicato il libro d’arte Antologia di Pittori Umbri over 50 - 2017. Visto il successo ottenuto, il presidente Acciaio ha espresso l’intenzione di ripetere la manifestazione anche nel 2018. info: 0755067178
LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Melbourne Perth Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto Germania Mettmann Monaco di Baviera Moldavia Chisinau Svizzera Ginevra Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale
Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 394862259 0061 864680197 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 6135674532 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 0049 21045089160 0049 8974640814 Telefono 00373 22855600 Telefono 0041 223214535 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086
SPAZIO AUGURI TANTI AUGURI A
Dina Piperni e Mario Perrone PER I LORO
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ANNI DI MATRIMONIO
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ANCONA MANIFESTAZIONE
40 “Maestri” premiati La 50&Più provinciale di Ancona ha consegnato le Aquile del Commercio a ben 42 imprenditori del terziario premiandoli con l’onorificenza di Maestro del Commercio. La cerimonia è avvenuta nella splendida cornice della Sala della Loggia dei Mercanti ad Ancona. L’onorificenza di Maestro del Commercio è assegnata agli imprenditori del terziario che nel corso della propria attività hanno saputo adattarsi ai cambiamenti del mercato con dedizione e impegno, svolgendo un importante ruolo all’interno della propria comunità. Sono intervenute diverse autorità: gli onorevoli Piergiorgio Carrescia ed Emanuele Lodolini, Riccardo Strano per la Regione Marche, il vice sindaco di Ancona, Pierpaolo Sediari, Rodolfo Gianpieri, presidente Confcommercio Marche e presidente Autorità Portuale, il Tenente Colonnello Francesco Salvo per la Guardia di Finanza, Giorgio Cataldi, presidente della CCIAA di Ancona e i rappresentanti dei comuni di Fabriano, Jesi e Senigallia.
Hanno anticipato le premiazioni gli interventi del presidente della 50&Più provinciale di Ancona, Enzo Chionne, del presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, del presidente e del direttore Confcommercio Marche Centrali, rispettivamente Giacomo Bramucci e Massimiliano Polacco. Tutti hanno messo in evidenza come il commercio sia una colonna portante dell’economia locale, capace di sviluppo e diffusione del benessere sociale. Durante la cerimonia sono stati conferiti due riconoscimenti speciali in memoria di Renato Morandi, protagonista nello sviluppo dello scalo marittimo dorico e personalità di spicco nazionale nel settore portuale, e Luciano Masini, punto di riferimento per il commercio di Ancona e per
la crescita della categoria. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Maria Carmen Azpilicueta, Aldo Binanti, Francesco Cerioni, Fabio Chiappa, Alessandro Dubbini, Giancarlo Giacani, Giuseppe Giuliani, Loredana Petrolini, Mario Pucci, Emma Paola Stefanelli e Giuseppe Tiranti; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Gianfranco Baldinelli, Sandro Balnodi, Paolo Cosci, Giancarlo Filonzi, David Galeassi, Gilberto Gavetti, Giordano Giannini, Bruno Giorgetti, Sergio Giuliodori, Quartina Goroni, Franco Luzzi, Mara Manizza, Manlio Melappioni, Marco Micheli, Gianfranco Orlietti, Anna Maria Petrolini, Anna Maria Recchi, Giuseppe Ruggeri, Orsolina Tiranti, Tiziana Tomassetti; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Corrado Bilò, Stella Cipriani, Maurizio Dompè, Sergio Girombelli, Romano Gresti, Roberto Magini, Stefano Rumori, Giovanni Sciamanna, Sante Staffolani, Marinella Stimili, Alberto Zannini. info: 0712075009
AGRIGENTO CONVEGNO
Il punto sull’Alzheimer La forma più comune della demenza senile è l’Alzheimer, una delle patologie più diffuse legate all’invecchiamento: ne soffrono almeno un milione di italiani e l’aumento dell’aspettativa di vita ne fa prevedere una maggiore crescita. La 50&Più di Agrigento ha dedicato un convegno a questa patologia per fornire informazioni utili alle famiglie. Vi hanno partecipato oltre 100 persone, compresi alcuni medici. Ad aprire l’incontro, coordinato dal giornalista Carmelo Arnone, il presidente della 50&Più provinciale, Calogero Collura, e il segretario dell’Unione Regionale 50&Più, Vincenzo Comito, che ha portato i saluti del presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi. Il professor Gaspare Gullotta, direttore della Scuola di Specializzazione in chirurgia generale dell’Università degli studi di Palermo, ha illustrato la sua esperienza chirurgica
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nei casi di pazienti affetti da tale patologia. Il dottor Giuseppe Provenzano, direttore U.O.C. Malattie degenerative ed involutive, presidente dell’Associazione Italia di Psicogeriatria, regione Sicilia, e il dottor Alfonso Ciambra, psicologo della Samo Onlus di Agrigento, hanno evidenziato l’incidenza e gli aspetti della malattia, sottolineando quanto il carico maggiore dell’assistenza sia affidato ai familiari degli ammalati. Infine, sono intervenuti il dottor Antonio Cardaci, presidente dell’associazione La Grande Famiglia Onlus di Palermo, e la dottoressa Valeria Giuliana, vice presidente nazionale dell’Associazione Alzheimer Uniti Italia Onlus e presidente dell’Associazione Familiari Alzheimer di Palermo. Entrambi hanno illustrato le iniziative promosse dalle rispettive associazioni rivolte sia all’ammalato che alle famiglie. info: 0922595682
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ARTE E BENESSERE
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varia e di qualità, con servizio a buffet, e garantisce almeno 25 portate tra antipasti caldi e freddi, primi e secondi, numerosi contorni, grigliate di carne e pesce, dolce, frutta fresca e varia, vino alla spina ed acqua microfiltrata compresi durante i pasti. Per gli ospiti intolleranti al glutine, al lattosio e alle uova, Bluserena riserva particolari attenzione. È importante che le intolleranze vengano segnalate al momento della prenotazione. - BAR PRINCIPALE e BAR SPIAGGIA Formula EXTRA ALL INCLUSIVE (consumazioni illimitate): tutta la caffetteria, correzioni, crema caffè, the e infusi, bibite alla spina ( 20 cl.), succhi di frutta, sciroppi, granite, birra alla spina (20 cl.), vino bianco e rosso, prosecco, amari e liquori, aperitivi e vermouth, grappe. Sono esclusi cocktail, champagne e tutti gli alcolici (grappe, liquori e spumanti) definiti speciali sul listino bar. - BAR DEL RISTORANTE: caffè espresso e cappuccino, anche decaffeinato e d’orzo. A pranzo e cena una bevanda alla spina e birra (40 cl.). SPIAGGIA L’ampia spiaggia sabbiosa, a circa 200 metri dalla struttura, è raggiungibile con una scalinata o con un percorso pavimentato. È attrezzata con om-
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I TRASPORTI (quote su richiesta) - In aereo dai principali aeroporti italiani con voli per Catania e Palermo e in pullman GT per il Villaggio - In traghetto da: Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli e Cagliari per Palermo e da Napoli per Catania.
LICATA
Quota di soggiorno per persona
Camera Doppia 3°/4° doppia uso singola letto adulti 1° Turno (dall’1 al 10 giugno - 9 notti/10 giorni) € 620 € 755 € 510 2° Turno (dal 3 al 10 giugno - 7 notti/8 giorni) € 480 € 585 € 400 3° Turno (dal 10 al 17 giugno - 7 notti/8 giorni) € 570 € 680 € 465 3° letto bambino (da 0 a 8 anni non compiuti) in camera con 2 adulti: gratuito 3° letto bambino (da 8 a 12 anni non compiuti) in camera con 2 adulti: riduzione 60% 4° letto bambino (da 3 a 8 anni non compiuti) in camera con 2 adulti: riduzione 70% 4° letto bambino (da 8 a 12 anni non compiuti) in camera con 2 adulti: riduzione 50% Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45 La quota comprende: - Soggiorno presso il Serenusa Village con trattamento di pensione completa a buffet dalla cena del giorno di arrivo al pranzo del giorno di partenza - Bevande ai pasti - Formula Extra All Inclusive Servizi balneari in spiaggia - Animazione diurna e serale con spettacoli, piano bar, giochi e tornei - Partecipazione ad attività culturali - Assistenza di personale medico 24 ore su 24 - Assistenza di personale 50&Più e 50&Più Turismo - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento. La quota non comprende: - Trasporti da e per il Serenusa Village - Escursioni da prenotare e pagare in loco Imposta di soggiorno comunale da regolare in loco - Extra in genere e tutto quanto non sopra specificato.
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LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo Telefono L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F 0862204226 Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 087164657 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 0854313623 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 0861252057 Basilicata Telefono Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 0835385714 Potenza - Via Centomani, 11 097122201 Calabria Telefono Cosenza - Viale degli Alimena, 5 098422041 Catanzaro - Via Milano, 9 0961721246 Crotone - Via Regina Margherita, 28 096221794 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 0965891543 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc 096343485 Campania Telefono Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 082538549 Benevento - Via delle Puglie, 28 0824313555 Caserta - Via Roma, 90 0823326453 Napoli - Piazza Carità, 32 0812514037 Salerno - Corso Garibaldi, 23 089227600 Emilia Romagna Telefono Bologna - Strada Maggiore, 23 0516487530 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 054324118 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 0532234211 Modena - Via Begarelli, 31 0597364211 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti 0523461831 Parma - Via Abbeveratoia, 63/A 0521944278 Ravenna - Via di Roma, 102 0544515707 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 0522708552 Rimini - Viale Italia, 9/11 0541743202 Friuli Venezia Giulia Telefono Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 048132325 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 0434549462 Trieste - Via Mazzini, 22 0407707340 Udine - Viale Duodo,5 0432538707/05/06/74 Lazio Telefono Frosinone - Via Moro, 481 0775855273 Latina - Via dei Volsini, 60 0773611108 Rieti - Largo Cairoli, 4 0746483612 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 0668891796 Viterbo - Via Belluno, 39/G 0761341718 Liguria Telefono Genova - Via XX Settembre, 40/5 010543042 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 0183275334 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 0187731142 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 019853582 Lombardia Telefono Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 0354120126 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 0303771785 Como - Via Bellini, 14 031265361 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 037225745 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 0341287279 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 0371432575 Mantova - Via Valsesia, 46 0376288505 Milano - Corso Venezia, 47 0276013399 Pavia - Corso Cavour, 30 038228411 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C 0342533311 Varese - Via Valle Venosta, 4 0332342280 Marche Telefono Ancona - Piazza Repubblica, 1 0712075009 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 0736051102 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a 0733261393
84 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B
0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502
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Dal 1967 il Patronato 50&PiùEnasco tutela i diritti dei cittadini, italiani e stranieri, fornendo assistenza e consulenza per tutte le prestazioni erogate dall'Inps e dagli Enti collegati. Professionalità ed esperienza per fornire tutte le risposte alle esigenze di assistenza sociale e previdenziale delle persone.
I NOSTRI SERVIZI - Verifica contributi - Pensioni e relativi Supplementi - Disoccupazione: NASpI, ASDI e DS agricola - APe (Anticipo Pensione) - Invalidità civile e Legge 104/92
- Accompagnamento - Assegno nucleo familiare - Maternità - Infortuni sul lavoro (INAIL) - Assistenza cittadini extracomunitari
Gli uffici 50&PiùEnasco sono a tua disposizione, trova la sede a te più vicina sul sito o chiama il nostro numero verde
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__PREVIDENZA__
INVALIDITÀ CIVILE: POCHI EURO PER TUTTI Questa la situazione che molti si trovano ad affrontare già da tempo, nonostante i trattamenti siano stati calcolati sui redditi dei singoli
a cura di Gianni Tel
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ALLE PRESTAZIONI DENOMINATE “PENSIONI” SI APPLICA IL TRADIZIONALE TASSO D’INFLAZIONE ISTAT MENTRE AD ALCUNE INDENNITÀ ED ASSEGNI SI APPLICA IL TASSO DI VARIAZIONE DELLE RETRIBUZIONI DEL SETTORE INDUSTRIALE
RIVALUTATE ANCHE QUEST’ANNO le prestazioni agli invalidi civili. Il tasso provvisorio di perequazione per il 2018, rilevato dall’Istat, si è attestato all’1,1% per la gran parte dei pensionati. Ma c’è una particolarità: l’indice di rivalutazione non è unico. In particolare, alle prestazioni che sono denominate “pensioni” si applica il tradizionale tasso di inflazione Istat (indice delle famiglie di operai e impiegati - Foi) mentre ad alcune indennità ed assegni si applica il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale (indice di dinamica salariale), pari quest’anno rispettivamente allo 0,8% per gli assegni e allo 0,4% per le indennità. La Tabella che si riporta, dunque, indica il quadro aggiornato delle prestazioni e dei limiti di reddito per il 2017 e il 2018. Per quanto riguarda i requisiti, per acquisire il diritto all’invalidità e all’assegno di accompagno, è cambiato qualcosa e allo stato attuale sono considerati invalidi tutti coloro affetti da minorazioni di vario tipo non riconducibili a causa di guerra, di servizio e di lavoro, che appartengono ad una delle seguenti categorie: • i cittadini di età compresa tra i 18 e i 65 anni affetti da menomazioni congenite o acquisite che comportano una riduzione della capacità di lavoro non inferiore ad 1/3; • i minori di 18 anni con difficoltà a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età; • i cittadini con più di 65 anni non autosufficienti. In base al grado d’invalidità riconosciuto, si possono ottenere i seguenti benefici: • il 33,33% (un terzo) è la soglia minima per essere considerato invalido ed avere diritto alle prestazioni protesiche e ortopediche; • il 46% consente all’invalido di ottenere l’iscrizione nelle liste speciali del collocamento obbligatorio; • il 74% è la soglia invece per ottenere l’assegno economico mensile di assistenza. Riguardo ai cambiamenti va evidenziato, poi, che a decorrere dal 1° gennaio 2018 il requisito anagrafico minimo previsto per il conseguimento delle seguenti prestazioni: • assegno sociale; • assegno sociale sostitutivo della pensione di inabilità civile; • assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali; • assegno sociale sostitutivo della pensione non reversibile ai sordi; è stato innalzato ad anni sessantasei rispetto ai sessantacinque previsti dalla legge istitutiva, a cui va aggiunto l’incremento dell’aspettativa di vita. Pertanto le prestazioni su indicate potranno essere concesse al compimento dell’età di 66 anni e 7 mesi. Sempre a decorrere dal 1° gennaio 2018 le seguenti prestazioni: • pensione di inabilità civile; • assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali; • pensione non reversibile ai sordi; vengono concesse (posto il riconoscimento sanitario e sussistendo le altre condizioni socio economiche previste) a coloro di età non inferiore al diciottesimo anno e fino al compimento del sessantaseiesimo anno e sette mesi d’età. Va, inoltre, precisato che resta confermato il previgente requisito anagrafico per coloro che compiono 65 anni e 7 mesi prima del 1° gennaio 2018, a prescindere dalla data della domanda di assegno sociale. Costoro, pertanto, qualora presentino domanda successivamente al 1° gennaio 2018, in caso di accoglimento, hanno diritto all’assegno con decorrenza del mese successivo a quello della domanda. » L’ASSEGNO DI ASSISTENZA
Agli invalidi con età tra i 18 e 65 anni ed un grado di invalidità compreso tra il 74 e il 99%, spetta un assegno mensile di assistenza per 13 mensilità. Per fruire dell’assegno - pari quest’anno a € 282,55 mensili - l’invalido deve essere disoccupato, residente in Italia e avere un reddito annuo personale (quello del coniuge non conta) che non superi un determinato limite (€ 4.853,29 per il 2018). 86 I 50epiumagazine.it I FEBBRAIO 2018
In presenza di queste condizioni, anche i cittadini stranieri, compresi gli extracomunitari se titolari di carta di soggiorno, possono ottenerlo. Anche quest’anno i titolari di detta prestazione debbono presentare l’apposito modello on line tramite il Caf, in cui debbono dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non svolgere attività lavorativa. La dichiarazione va inviata all’Inps entro il 15 febbraio prossimo (salvo proroga) ed è essenziale per conservare il diritto all’assegno. » LA PENSIONE DI INABILITÀ
Spetta agli invalidi ai quali sia stata riconosciuta un’inabilità lavorativa totale e permanente del 100%. L’importo è pari a quello stabilito per l’assegno di assistenza, ma le condizioni di accesso anche se al momento restano più facili, in quanto il limite di reddito annuo personale è molto più elevato (€ 16.664,36 per il 2018), c’è da augurarsi che detto limite reddituale non venga modificato dalla legge e resti sempre riferito solo al titolare della pensione non anche al coniuge. » L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNO
Questa prestazione è un sostegno economico che viene erogato alle persone che non sono in grado di camminare o
di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita (mangiare, lavarsi, vestirsi ecc.). L’importo dell’indennità, pari a € 516,35 mensili, viene erogato per 12 mensilità. È importante ricordare che detta prestazione viene concessa a prescindere dall’età e dalle condizioni economiche dell’interessato. Possono ottenerla a qualsiasi età, sia le persone meno abbienti che i benestanti. Non è poi legata alla composizione del nucleo familiare, non è reversibile e non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative. È cumulabile con la pensione d’inabilità e con altre prestazioni spettanti per altre minorazioni civili ai ciechi e ai sordomuti. Sono esclusi dal beneficio gli invalidi ricoverati gratuitamente presso strutture pubbliche. Ciò vale anche per i ricoveri in reparti di lungodegenza o di riabilitazione. Non hanno invece alcuna rilevanza i ricoveri per terapie contingenti o comunque di breve durata. Chi è già titolare dell’indennità deve attestare la propria condizione di “non ricoverato” in via permanente, con una dichiarazione anch’essa da inviare all’Inps on line tramite il Caf entro il 15 di questo mese (salvo proroga).
LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI: IMPORTI E LIMITI DI REDDITO Categorie Invalidi civili assegno di assistenza indennità frequenza minori pensioni di inabilità Sordomuti pensione indennità di comunicazione Ciechi civili pensione ciechi assoluti pensione ciechi parziali indennità ventesimisti assegno decimisti Indennità di accompagnamento invalidi totali ciechi assoluti
ANNO 2017 Importo mensile Limite di reddito annuo personale
ANNO 2018 Limite di reddito Importo mensile annuo personale
€ 279,47 € 279,47 € 279,47
€ 4.800,38 € 4.800,38 € 16.532,10
€ 282,55 € 282,55 € 282,55
€ 4.853,29 € 4.853,29 € 16.664,36
€ 279,47 € 255,79*
€ 16.532,10 NESSUN LIMITE
€ 282,55 € 256,21*
€ 16.664,36 NESSUN LIMITE
€ 302,23 € 279,47 € 208,83* € 207,41
€ 16.532,10 € 16.532,10 NESSUN LIMITE € 7.948,19
€ 305,56 € 282,55 € 209,51* € 209,70
€ 16.664,36 € 16.664,36 NESSUN LIMITE € 8.011,78
€ 515,43* € 911,53*
NESSUN LIMITE NESSUN LIMITE
€ 516,35* € 915,18*
NESSUN LIMITE NESSUN LIMITE
Nota: gli invalidi totali, i ciechi assoluti e i sordomuti, con almeno 60 anni di età hanno diritto ad un aumento che porta l’assegno di pensione a 643,86 euro al mese se hanno un reddito annuo inferiore a 8.370,18 euro, elevato a 14.259,18 euro, se coniugati. * per il 2017 alle indennità e assegni (evidenziati in rosso) è stato applicato il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale pari al +1,35%; per il 2018 tale tasso è rispettivamente lo 0,8% per gli assegni e lo 0,4% per le indennità.
» LA MAGGIORAZIONE DELLE PRESTAZIONI
Gli invalidi civili totali, i sordomuti e i ciechi civili assoluti, titolari della relativa pensione, di età pari o superiore a 60 anni possono ottenere una maggiorazione fino all’importo di € 643,86 mensili previsto per quest’anno (già vecchio “milione” di lire). Il diritto a tale aumento per il 2018, è subordinato ai seguenti limiti di reddito: • pensionato solo (non coniugato) con redditi non superiori a € 8.370,18 annui; • pensionato coniugato con redditi propri non superiori a € 8.370,18 e redditi propri sommati a quelli del coniuge non superiori a € 14.259,18 annui. Ai fini del raggiungimento dei prescritti limiti di reddito si considerano non solo tutti i redditi soggetti all’Irpef ma anche quelli esenti (esempio: la pensione di invalidità civile, la rendita Inail ecc.) e quelli con ritenuta alla fonte (interessi bancari e postali, rendite da titoli di Stato ecc.). In altre parole bisogna denunciare tutto eccetto i redditi provenienti da casa di abitazione, pensione di guerra, assegno di accompagnamento, trattamento di famiglia e sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere di continuità. È opportuno, comunque, data la particolare materia e la procedura telematica adottata dall’Inps, rivolgersi agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco e del 50&PiùCaaf i quali, gratuitamente e presenti su tutto il territorio nazionale, sono in grado di fornire ogni informazione e provvedere all’inoltro on line della domanda e/o delle sopra citate dichiarazioni all’Istituto previdenziale. FEBBRAIO 2018 I 87
Aderente a:
Anche quest’anno scegli 50&PiùCaaf per la tua DICHIARAZIONE DEI REDDITI 50&PiùCaaf è a tua disposizione per offrirti assistenza nella compilazione e trasmissione della dichiarazione dei redditi 2018, sollevandoti da ogni responsabilità nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Visita il nostro sito per trovare la sede a te più vicina o chiama il nostro numero verde
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CENTRO AUTORIZZATO DI ASSISTENZA FISCALE
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__FISCO__
AGEVOLAZIONI, PROROGHE E ROTTAMAZIONI: LE NOVITÀ 2018
Cambia il calendario fiscale con l’allungamento dei termini per la consegna delle dichiarazioni dei redditi, dei Modelli 730 precompilati e delle Certificazioni Uniche
a cura di Alessandra De Feo
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AGEVOLAZIONI FISCALI PER I BUONI “TPL”, RINNOVO DEGLI SCONTI PER LE RISTRUTTURAZIONI E L’ECOBONUS, UNA NUOVA AGEVOLAZIONE DEL 36% PER LAVORI DI GIARDINAGGIO: È SOLO UNA PARTE DELLE NOVITÀ FISCALI PER IL 2018
IL 2018 SI PREANNUNCIA COME UN ANNO DI NOVITÀ, sia per la dichiarazione dei redditi sia per la “rottamazione” delle cartelle esattoriali degli anni dal 2000 al 2017. Ma anche in merito all’Inps vi sono alcune “piacevoli” modifiche che interessano i pensionati, per i quali è prevista l’applicazione di un aumento, seppur piccolo, dell’1,1% (da commisurare in base all’ammontare della pensione). Inoltre, per chi vuole smettere di lavorare diventano pienamente operativi sia l’APe Volontaria, sia l’APe Social, con costi a carico dello Stato. Aspetto rilevante che interessa tutti i contribuenti è il cambiamento del calendario fiscale. Infatti, cambia il termine entro cui presentare le dichiarazioni dei redditi e, precisamente: • le dichiarazioni dei redditi e dell’Irap al 31 ottobre (anziché al 30 settembre); • i Modelli 730 precompilati al 23 luglio (anziché al 7 luglio); • la consegna delle CU (Certificazioni Uniche) e del 770 al 31 ottobre. Lo slittamento dei termini consentirebbe di evitare le proroghe dell’ultima ora, cosa che è avvenuta l’anno passato. Infatti, la proroga ufficiale al 31 ottobre delle dichiarazioni dei redditi, Irap e Mod. 770 del 2017 (periodo d’imposta 2016) è stata ufficializzata in data 28/07/2017 (Gazzetta Ufficiale n. 175 del 28/07/2017), con il Dpcm del 26/07/2017, come anticipato dal Mef con il comunicato del 26/07/2017. Ma, oltre alle suddette modifiche, sono state introdotte anche novità sostanziali in merito alle spese e agli oneri che possono essere detratti in sede di dichiarazione dei redditi per il periodo 2018. La spesa per l’abbonamento a bus, metro e ferrovie, a livello locale, regionale e interregionale, dà diritto ad una detrazione del 19% su un limite massimo di spesa di euro 250 all’anno. Lo sconto si concretizza con la dichiarazione dei redditi 2019. Inoltre, arrivano per la prima volta anche le agevolazioni fiscali per i “buoni Tpl”. Le somme rimborsate dal datore di lavoro, o direttamente sostenute da quest’ultimo per l’acquisto di biglietti per bus e treni non concorrono a formare reddito di lavoro dipendente, così come avviene per i buoni pasto. Il nuovo anno porta anche l’introduzione di un altro sconto fiscale ad hoc, del 36%, rappresentato dall’agevolazione per i giardini, con un limite massimo di spesa di euro 5mila per la spesa sostenuta per la sistemazione a verde di aree scoperte di edifici e immobili esistenti. Detta agevolazione è riconosciuta anche per impianti di irrigazione e per la realizzazione di pozzi, nonché per copertura a verde e giardini pensili. Nel 2018 sono stati rinnovati gli sconti per le ristrutturazioni e l’ecobonus, che però scende dal 65% al 50% per infissi, schermi solari e impianti di climatizzazione. Non è più riconosciuta l’agevolazione per le spese sostenute per le caldaie di classe B meno efficienti. Per le caldaie di classe A si avrà lo sconto fiscale del 50%, che sale al 65% se sono montati anche sistemi di termoregolazione evoluti, come le valvole dei termosifoni. Anche per il lavori condominiali si è rifinanziato il “sisma bonus”. In questo caso lo sconto è dell’80% se gli interventi consentono il passaggio a una classe inferiore di rischio sismico e dell’85% se si scende di due classi. Altra modifica importante, ma introdotta dal 2019, è quella data dal limite di reddito affinché si possa considerare un figlio a carico. Infatti, questo sale da 2.840 a 4mila euro entro il quale i ragazzi fino a 24 anni, che lavorano, sono fiscalmente a carico della famiglia.
FEBBRAIO 2018 I 89
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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__
La salute del corpo si può difendere, per la parte morale, con la calma dell’anima, raggiungibile col retto operare, con l’uso della ragione e l’evitare le passioni. In quanto alla parte materiale e fisica, con la polizia del corpo, la scelta degli alimenti e la loro preparazione. L’esercizio ed il moto.
IN ATTESA DEL SOLE
Almanacco Barbanera 1885
a cura di
FEBBRAIO
IL CLIMA non è certo mite, anzi, l’aria gelida punge ancora con insistenza, ma siamo agli sgoccioli dell’inverno: nel mese più corto dell’anno, la primavera bussa alle porte. Insomma il più è fatto, ma poiché il freddo ci terrà ancora compagnia, la tradizione chiama a raccolta tutte le sue buone pratiche. Il 3 febbraio si festeggia San Biagio, uno dei grandi santi della stagione invernale, pronto a proteggerci da mal di gola e raffreddamenti. Senza dimenticare le allegrezze del Carnevale. Al riparo da tristezze e malinconie, canti e balli scaldano il cuore, mentre nelle padelle friggono, dorati, i dolci della festa. E se fuori, nel giardino e nel frutteto, mani operose cominciano a potare, nell’orto si fanno le nuove semine, tra primule e violette che, timidamente, si lasciano ammirare, accarezzati dal sole di San Valentino.
IL CAVOLO (Brassica Oleracea)
Fa bene perché... Ricco di potassio, acido folico, calcio, ferro, fosforo e vitamina C, è antitumorale, antinfiammatorio, antibatterico, antiossidante, depurativo e rimineralizzante. Per le sue essenze solforate - specie crudo - fa bene a pelle e anemia. Il proverbio Per mandare i malanni al diavolo, ricorda le virtù del cavolo. Pollice bio Cavolo riscaldato non fu mai buono. I cavoli si adattano ad ogni tipo di terreno purché sia ricco di humus. L’importante è che abbiano spazio per crescere: sul balcone bisogna scegliere, quindi, vasi di almeno 40x40 cm e 50 cm di profondità, con terriccio di medio impasto con torba, ghiaia e sabbia. La semina Si fa in primavera, in Luna crescente, per la verza, mentre il cavolo cappuccio si semina, in calante, da maggio a luglio, in autunno o primavera a seconda delle varietà. I semi si ricoprono con uno strato di terra di circa 2 cm. Si annaffia quando il terreno è asciutto. Una volta spuntate le piantine, si diradano lasciando una distanza di almeno 20 cm tra l’una e l’altra. Raccolta e conservazione Si fa in varie epoche, dall’autunno all’inverno, scegliendo teste di almeno 12 cm di diametro, in Luna crescente. I cavoli si consumano freschi o si conservano sott’aceto. Il cavolo cappuccio, a striscioline, si fa anche fermentare per preparare i deliziosi “crauti”.
NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, lles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, ppuccio, cavolo verza, cicorie, cicorini orini da taglio, cime di rapa, cipolle invernali, finocchi, indivie, lattughe, porri, radicchi rossi, rape, rucola, sedani, spinaci, valeriana e valerianella. AROMI: prezzemolo, rosmarino, salvia e timo.
BUONO A SAPERSI!
Al caldo del caminetto Un caminetto scoppiettante, una poltrona, un morbido plaid ci rimettono in pace con il mondo. Ma la fuliggine che appare sulle pareti? Con una spugna imbevuta di aceto bianco, sparirà. Inoltre, gettando di tanto in tanto una manciata di sale sulla legna che brucia, la fuliggine si ridurrà della metà. E a proposito di luce e calore, c’è chi non rinuncia alle cene a lume di candela, nonostante le macchie di cera. Se ben solidificata, questa si toglie facilmente. Se poi rimanessero tracce di colore, strofinare con un batuffolo imbevuto di alcol, ma solo se di lana e cotone. FRUTTA: arance, bergamotto, cedri, clementine, kiwi, limoni, mandarini,, pere Conp ference e pompelmi.
2 3 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 1 4 GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER
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COLTIVARE CON LA LUNA
Dice il proverbio... Febbraio: vino, balli e cuore gaio Per san Valentino, l’allodola fa il suo nidino
NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE
Proteggere le piante, questo impongono freddo intenso e gelate. E bisognerà farlo rispettando l'ambiente, utilizzando quindi la pacciamatura, ovvero coprendo la base di ortaggi, alberi o arbusti con foglie, paglia, cortecce. Poi con la Luna calante seminare in semenzaio basilico, bietola da coste, cipolla bianca, erba cipollina, lattuga, prezzemolo, ravanello, rucola, sedano. All’aperto invece bietola da orto, le varietà precoci di carote, cavolo cappuccio primaverile-estivo, rape e spinaci. Se non già fatto, si possono anfa cora piantare i bulc billi b di aglio e il topinambur. Tempo p anche di potare e a cimare (ovvero ridurre la cima) le siepi spoglianti, gli arbusti a fioritura c autunnale e quelli che hanno già perso i frutti. Iniziare a potare pure le a ortensie e le erbe aromatiche. Nei giorni invece di Luna crescente seminare o ceci, zafferano, piselli (al nord), in semenzaio i peperoni, e mettere a c dimora le zampe di asparago. In giardino propagare per talea begonie, d dalie e viti americane mettendole in substrato di sabbia e terriccio. d Mettere a dimora forsizia, cotogno giapponese, clematide e rose. Tra i M rampicanti piantare convolvolo e pisello odoroso. Seminare viola e viora lacciocca in vaso e pelargoni in semenzaio. la
SE HAI ½ GIORNATA PRONTI AL RISVEGLIO P
P Potrà sembrare strano, ma le piante che in questa stagione iniziano un nuovo ciclo ci vegetativo, hanno le stesse esigenze del nostro corpo. Il lungo inverno si sta allontanando, ma il tempo è ancora variabile. Come comportarsi allora? Per quelle in casa sarà bene cominciare con un trattamento di bellezza: P spruzzare acqua sulle foglie e pulirle delicatamente, togliendo la polvere delsp l’inverno. Quindi rinvasarle se necessario ed esporle al sole nelle ore più calde: l’i attenzione ai colpi di freddo. Se invece le piante dell’orto, o del balcone, sono at state protette con coperture o tunnel, anche questi vanno aperti nei momenti st più pi caldi: fotosintesi clorofilliana e respirazione ne saranno stimolate.
Se fai buona Quaresima, Pasqua farai medesima
IL SOLE E LA LUNA IL SOLE
Il 1° sorge alle 07.13 e tramonta alle 17.15. L’11 sorge alle 07.01 e tramonta alle 17.28. Il 21 sorge alle 06.48 e tramonta alle 17.40. Le giornate si allungano. Il 1° gennaio si hanno 10 ore e 02 minuti di luce solare e il 28 se ne hanno 11 e 12 minuti. Si guadagnano 1 ora e 10 minuti di luce solare.
LA LUNA
Il 1° tramonta alle 07.48 e sorge alle 18.32. L'11 sorge alle 03.53 e tramonta alle 13.39. Il 21 sorge alle 09.51 e tramonta alle 23.32. Luna calante dal 1° al 14. Luna crescente dal 16 al 28. Luna Nuova il 15. FEBBRAIO 2018 I 91
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RELAZIONI PERSONALI
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RELAZIONI LAVORO COLLEZIONISMO AFFITTO VENDO OCCASIONI
64 anni portati discretamente, affettuosa, allegra, molto credente, economicamente indipendente, cerco un uomo con i miei stessi requisiti per potermi creare una famiglia, mia, benedetta dal Signore. Per favore, no assolutamente perditempo, no nullafacenti, no scostumati. Rispondere a F.P. Centrali di Avellino C.I. AO5273917.
conversazione e sense of humour. No perditempo. Telefonare al 3294627134.
Simpatico pensionato ente pubblico, bell’aspetto, collaborativo, colto, serio, vedovo, premuroso, cerca compagna 50/62enne anche nullatenente, per iniziale amicizia. Indicare recapito postale e telefono. Scrivere a: C.P. 290-PP 48015 Cervia (Ra).
Signora, 66 anni ben portati, giovanile, piacente, seria, conoscerebbe signore 58/66enne di bella presenza, abbastanza alto, massima serietà, con buon carattere, libero, simpatico, in buona salute, per un rapporto duraturo di amicizia, poi si vedrà... Regione Veneto o altre regioni confinanti al Veneto. No perditempo. Telefonare al 3470403550 (ore serali).
Sono vedovo, 79 anni, cerco una compagna età adeguata alla mia, senza impegni familiari, anche povera senza reddito, penso a tutto io. Non cerco bellezze, cerco serietà e onestà. Abito in un piccolo paese in provincia di Cosenza. Disposta a trasferirsi. Ho una villa, alberata a frutteto, tra il mare e la montagna. Telefonare allo 0981991073 oppure al 3338319777. 68enne piuttosto dinamica, simpatica, piccola e snella, desidererebbe conoscere in Milano e comuni limitrofi, pressoché coetaneo dal carattere buono e sincero, amante della musica, del ballo, del teatro e del cinema nonché dei viaggi. Graditi aspetto piacevole e giovanile, buona
Benestante 63enne, buona cultura e presenza, gradirebbe conoscere donna per un rapporto di amicizia finalizzato eventuale unione. Telefonare solo se realmente motivate e disposte a traferirsi. Telefonare al 3381032900 o sms.
55enne single, giovanile e serio, desidererebbe conoscere donna carina e dolce, con sani principi morali, per un futuro insieme felice e piano d’amore. Età compresa tra i 45 e 50 anni. Zone preferite Calabria e Sicilia. Telefonare al 3475079164. Signora 65enne, vedova, cerca l’anima gemella per una convivenza e un futuro matrimonio. Ti cerco di età dai 55 ai 70 anni, di buon carattere, non fumatore, amante della vita, senza impegni familiari, amante degli animali, fiori, viaggi, natura e musica, patentato. Disposta a trasferirmi. Telefonare al 3296080677.
72enne interessante, solare, signora veneta, bella presenza, sola, libera da impegni di famiglia, con casa di proprietà in campagna. Cerco un compagno di vita, convivenza o matrimonio, no avventure, che sia determinato e non indeciso, serio, giovanile, pensionato o lavoratore, che ami la natura e la vita di campagna in mezzo al verde, che sia disposto dopo conoscenza a vivere da me per un rapporto brillante ma serio. Telefonare al 3345405147. 70enne, solare, dinamica, buona posizione economica, cerca un compagno max 75enne, pari requisiti, allegro, gioviale, non pantofolaio, solo Firenze e zone limitrofe per potersi frequentare e conoscersi bene, con la speranza di condividere tutto quello che di bello la vita può ancora offrirci. No perditempo. No messaggi. Telefonare al 3663234893 (ore 20,00-22,00). 66enne celibe, marchigiano, economicamente indipendente, pensionato statale, abito a 300 mt dal mare, casa propria, cerco donna interessata ad una convivenza e futuri sviluppi. Solo persone interessate e motivate. Disposto a trasferirmi solo dopo consolidamento del rapporto. Telefonare al 3337166015. Mora, 73 anni portati molto bene. Pulita, allegra, mi piace vivere e far vivere, sono molto romantica, affettuosa e dolce. Vorrei incontrare un signore a cui piace camminare mano nella mano, che sia generoso e che mi sappia amare con dolcezza. Lo voglio di Ventimiglia o di Sanremo perché amo il mare a amerò anche l’uomo dei miei sogno che sicuramente esiste. Voglio essere amata da un uomo meraviglioso, anche con la pancia! Telefonare al 3423021366.
Vivace signora, vedova da trenta anni, cerco un vero uomo da amare. Sono di buona presenza, cultura, molti interessi sociali. Cerco uguali requisiti, di Milano e dintorni. Telefonare al 3489258246.
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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. È affine allo statale; 11. La Tina prima donna ad aver ricoperto la carica di Ministro della Repubblica Italiana; 17. Ne sono esempi Interni, Esteri e Giustizia; 18. Pietro, storico esponente del Partito Comunista Italiano; 20. La Banca vaticana; 21. Una congiunzione; 22. Un insetto molto diffuso; 24. Il Gerry noto conduttore televisivo; 25. Spogliata, svestita; 27. Un accumulo di adipe; 28. Gli odierni giudici popolari; 31. La prima persona singolare; 32. Quelli di Pitagora e di Talete sono molto conosciuti; 34. Terremoti; 35. Sono colpevoli; 38. Poco tonico; 39. Sigla di Como; 40. Paolo, ex Sindaco di Milano; 43. La nona lettera dell’alfabeto greco; 45. Utensile che serve per battere; 47. Le iniziali del comico Albanese; 48. Novecentonovantanove romani; 49. Un fiume della regione indiana; 50. L’Armando che fu a lungo dirigente del Partito Comunista Italiano e parlamentare; 52. Grosso camelide del Sudamerica; 54. L’aspirazione dell’inseguitore; 56. Ci… seguono in velocità; 57. Da ultimo; 59. Rimescolamenti, rimaneggiamenti; 60. Le hanno grasso e smilzo; 61. La fine di Frankenstein; 62. Lorde, luride;
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64. Un ente pubblico italiano; 65. A volte non raggiunge il quorum; 69. Il bag che protegge l’automobilista in caso d’incidente; 70. Quello terreno si contrappone al cielo; 71. Che sono nativi, o provenienti, da un determinato luogo; 72. Precede Rosa nel cognome di un noto critico letterario; 73. Preceduto da a significa in gran quantità; 74. Istituto Nazionale delle Assicurazioni; 75. Separati, staccati. VERTICALI 1. Loggia massonica sciolta nel 1982; 2. Ai confini dell’Afghanistan; 3. Far di nuovo; 4. Un fiume delle Marche; 5. Quello delle forze può precedere la fine; 6. Li prende il cronometrista; 7. Costituisce l’atmosfera; 8. È seguito dal tac;
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9. In quel luogo; 10. Sono pari nei terni; 11. Alfa Romeo; 12. Alcuni sono trasportatori, altri decorativi; 13. In Italia sono vietate quelle segrete; 14. Suffisso che sta per pietre, rocce; 15. Quella d’acqua non ha ruote; 16. Istituto per la Ricostruzione Industriale; 17. Se è fredda, si è più lucidi; 19. La più grande fra le scimmie antropomorfe; 23. L’insieme delle comodità della vita; 26. Segue di due giorni oggi; 29. In tv lo sono Derrick e Barnaby; 30. Secondo un proverbio è la corona di tutte le virtù; 33. Il Beta disneyano; 34. Una piccola quantità di liquido; 36. Confina a nord con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; 37. La parte sommitale di una montagna; 39. Riscuotono i pagamenti;
41. Un articolo determinativo; 42. C’è a tutto fuorché alla morte; 43. Un avverbio del letterato; 44. Abulico, apatico; 45. Era famigerato quello di Firenze; 46. Tempo Universale; 50. Le vere iniziali di Trilussa; 51. Geni… senza pari; 53. L’Aldo che fu Ministro ad inizio Anni ’80; 55. Da lì salpò Cristoforo Colombo il 3 agosto 1492; 57. Il nome del famoso giornalista Montanelli; 58. Federazione Lavoratori Metalmeccanici; 59. Ricorrono in poesia; 60. Ha una lama dentata; 61. Istituto Nazionale Assistenza Sociale; 63. Alcuni l’hanno moscia; 66. La fine dei francesi; 67. Enrico Mattei ne fu il primo presidente; 68. Una confederazione sindacale italiana; 72. La chiocciolina delle e-mail.
CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1.Permette di accertare se una persona ha sparato; 6. Il marinaio la indossa contro gli spruzzi; 7. Fine, mira; 8. Pietra per costruzioni; 10. Va con la cravatta; 13. La credenza nella iettatura; 14. Una risposta alle ingiurie; 15. Ciò che spetta a chi lavora; 16. L’ufficiale che… maneggia quattrini; 18. Pestare, ammollare; 19. Indumento da camera
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14. Un pronome dimostrativo; VERTICALI 15. Manifestano letizia; 1. Non sempre averle rosse indica 17. Autorimessa; buona salute; 2. Una gabbia che abbiamo dentro; 2 3 1 3. Sono composte da falangi; 6 4. Incassa le imposte; 5. Le pizze più famose; 8 8. È nota quella Perugia-Assisi; 11 10 9. Confezionano cappelli da donna; 13 10. I campi di concentramento nazisti; 14 11. Quelle di prevenzione le può prendere 15 16 l’autorità giudiziaria; 12. Esegue una sezione; 18 19
18. Quella rosa la indossa il primo in classifica nel Giro d’Italia. 4 7 9 12
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TEST 1 Osservate attentamente i sei gruppi di figure sottostanti e dite come vanno colorate le tre figure contrassegnate da un punto interrogativo, secondo un criterio logico da determinare.
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ORIZZONTALI 1. Lascia il pugile al tappeto; 2. La sorella della madre; 5. Sulle targhe di Roma; 7. La taglia delle magliette dei più corpulenti; 8. L’abbreviazione di rivista sui periodici scientifici; 10. L’amica del cuore; 13. La fortezza di Re Artù; 14. Serpente a sonagli; 15. Il castello di Amleto; 16. L’appello dei naufraghi; 17. Aspirazione, brama. VERTICALI 1. Il simbolo del chilometro; 3. Il Pio che era papa ai tempi della Repubblica Romana; 4. Casuale, stocastico; 5. Attivata di nuovo; 6. Funghi; 8. Spostate, tolte via; 9. Le auto della polizia; 11. Il Brando di Fronte del porto e Il padrino; 12. Noleggio.
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? TEST 2 Osservate attentamente, a destra, le seguenti otto sequenze formate da coppie di numeri e dite quale numero va sostituito, secondo logica, al punto interrogativo nell’ultima sequenza.
TEST 3 Utilizzando le sillabe che formano i nomi delle sette città riportate accanto è possibile ottenere, unendole tra loro, nove parole che iniziano con le sillabe evidenziate in verde. Quali sono queste parole?
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COMO ROMA TORINO VERONA MANTOVA NOVARA NUORO
FALSA IDENTITÀ (4 10) Lionello Sotto questa falsa identità si nasconde il vero nome di un noto attore italiano, interprete di serie televisive in veste poliziesca. NIC LEGUTTI - ZARA
__SOLUZIONI A PAGINA 96__
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oroscopo di Aldebaran
FEBBRAIO
soluzioni
GIOCHI
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LEONARDO PIERACCIONI
Regista e attore
acquario 21 GEN. I 19 FEB. Le faccende di casa e famiglia assumeranno grande importanza e in un certo senso riuscirete a mettere a posto parecchie cose che le riguardano. Converrà curare le pubbliche relazioni.
vergine 24 AGO. I 22 SET. Vi vedrete costretti a prendere in mano le redini, visto che potrà mancarvi l’appoggio di persone che vi hanno seguito e aiutato. Una maggiore autonomia non danneggerà. Siate parchi a tavola.
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21 MAR. I 20 APR. Sarà un mese con forti movimenti di denaro. Cercate di non spendere inutilmente e tenete gli occhi aperti quando ci sarà da pagare. Converrà fidarvi solo degli amici e di chi conoscete.
23 SET. I 22 OTT. Il vostro mese sarà molto importante soprattutto per legami, contatti ed amicizie. Non rimanete troppo in casa, anche perché in febbraio sarà meno appagante. Dedicate più tempo allo sport.
toro
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21 APR. I 20 MAG. Riceverete dimostrazioni di stima per ciò che farete in questo mese. Potrete chiedere favori e... sarete ascoltati! Proteggetevi dai colpi di freddo e da ciò che può causare raffreddori, influenze, reumatismi.
23 OTT. I 22 NOV. Col partner vivrete momenti di grande tenerezza, romanticismo e sensualità. Non trascurate gli amici e la vita mondana. Attenti ai colpi di freddo: causeranno più di un raffreddore.
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21 MAG. I 21 GIU. Doveri, responsabilità e obbligazioni verso terzi si presenteranno abbastanza frequentemente. Cercate di agire sempre con ottimismo e con un sorriso sulle labbra.
23 NOV. I 21 DIC. Sarete più parsimoniosi del solito e per questo probabilmente qualcuno vi criticherà. Una persona della famiglia o un vecchio amico che non vedete da molto tempo si farà vivo rendendovi molto felici.
Le tre figure dell’ultimo gruppo sono colorate nel seguente modo: azzurro il rettangolo posto in alto, giallo il triangolo e verde il rettangolo posto in basso. In tal modo si rispettano l’ordine e l’associazione dei colori utilizzati negli altri cinque gruppi di figure.
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22 GIU. I 22 LUG. Sarà un ottimo mese per iniziare nuovi legami affettivi e commerciali. Avrete a che fare con persone idealiste e desiderose di rinnovare il mondo che vi contageranno con il loro entusiasmo.
22 DIC. I 20 GEN. Vi sentirete appagati grazie ai contatti con persone più giovani. Bambini e ragazzi vi renderanno contenti durante questo mese. Ci saranno progressi e miglioramenti nello stato di salute.
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23 LUG. I 23 AGO. Vi sentirete energici e perciò renderete di più. Sotto tutti gli aspetti, il lato fisico vi darà più soddisfazioni, ma non potrete lamentarvi neppure nel lato sentimentale. Nuove amicizie in arrivo.
20 FEB. I 20 MAR. Sarete felici visto che la vita andrà come volete, nonostante il fatto che il lavoro non sarà sempre facile. Cercate di essere il più autonomi possibile. Concedetevi un week-end sulla neve.
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Il numero che secondo logica sostituisce il punto interrogativo è 9. Esso, infatti, permette di rispettare il seguente criterio valido per tutte le altre sette sequenze di coppie di numeri: il numero rosso che compare al termine di ogni sequenza si ottiene moltiplicando innanzitutto la prima cifra per la seconda cifra della sequenza, poi moltiplicando la terza cifra con la quarta cifra e, infine, addizio81 • 11 9 nando tra loro i risul8x1=8 1 x 1 =1 8+1=9 tati delle due moltiplicazioni. Quindi: TEST 3
Le nove parole che si ottengono unendo le sillabe di colore verde con quelle di colore rosso dei nomi delle città prima elencate sono: CORO; MORO; MANO; VETO; RIVA; MANNA; NOTO; NUOVA; RARO.
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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 68130280 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT
lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più
SAN VALENTINO NON È SOLO PER LE GIOVANI COPPIE Un amore nuovo, fresco, sincero, sbocciato quasi per caso fra due persone che hanno vissuto una vita in solitudine. Non è un romanzo rosa, ma una storia reale. Ce la racconta Valentina GENTILE DIRETTORE, sono abbonata alla Rivista da moltissimi anni, e la leggo con tanto piacere per i suoi contenuti vari ed interessanti. Mi piacciono in modo particolare le inchieste ma anche i reportage, soprattutto quando vengono da terre lontane, Paesi così distanti che in pochi sono in grado di visitare. Le scrivo anche per esporre il mio apprezzamento per la serie di articoli che avete fatto sull’amore nell’età matura. Garbati, eleganti, senza mai cadere nell’eccesso e con fondamenti scientifici quando la circostanza lo richiedeva. E forse li ho apprezzati perché posso dire di far parte di quella schiera di persone che hanno incontrato l’amore in tarda età. Sì, lo confesso, mi sono innamorata, ora che sono alla soglia dei settant’anni, di un mio coetaneo, che mi ricambia. È accaduto a poco a poco, in maniera naturale, quasi senza che ce ne accorgessimo. Entrambi soli: io vedova da più di vent’anni, lui separato da molto più
tempo e con qualche storia senza importanza alle spalle. Ci siamo incontrati a teatro, passione comune, e chiacchierando abbiamo scoperto di avere tanti altri interessi che ci univano: i viaggi, la fotografia, la lettura... Ma sa qual è stata la cosa che più mi ha stupito? La reazione dei miei figli. Credevo che sarebbero stati contrari a questo legame così tardivo, che ci avrebbero considerato due poveri dementi, e invece sono stati contenti. Sorpresi, ma contenti. E così ho scoperto che in tanti anni loro sono sempre stati preoccupati e dispiaciuti per la mia solitudine. Vai a saperlo! Ora mi godo questo mio sentimento e ogni tanto mi chiedo per quale motivo non ci siamo incontrati qualche anno fa; avremmo potuto avere molto più tempo da trascorrere insieme. Comunque, io mi accontento. E poi, c’è una particolarità che mi diverte molto: io mi chiamo Valentina, e questo sarà il primo San Valentino che passerò di nuovo con la persona che amo. Non è bella la vita? Valentina G. Bellissima, signora Valentina, soprattutto dopo aver letto le sue parole piene di entusiasmo, ottimismo e speranza. Ma un plauso anche ai suoi figli, che hanno capito i vostri sentimenti e non hanno frapposto ostacoli, come avviene, purtroppo, molto spesso. Allora: “Buon San Valentino”, ai nuovi e ai “vecchi” innamorati. FEBBRAIO 2018 I 97
bazar e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it
salute che consente di trovare in un clic le soluzioni per la cura di se stessi e dei propri cari. Ai soci di 50&Più Milano, il portale riserva la possibilità di usufruire gratuitamente per 6 mesi di tutti i suoi servizi a pagamento. Attivo su Milano, Monza e Lodi, l’accordo a breve sarà esteso anche alle altre città lombarde. Info: 0276281227 www.50epiu.it/milano
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consegnato a tutte le famiglie con un familiare affetto da patologie neurodegenerative, che danno origine a perdita delle memoria o disorientamento spaziale. Servirà da guida per i soccorritori. Il progetto, promosso dalla Prefettura di Firenze, prevede che queste persone vengano dotate di un dispositivo di geolocalizzazione, che consentirà di individuare la loro posizione in caso di allontanamento. LEGGERE LA VOCE Pedius è un’applicazione che consente alle persone con problemi di udito di utilizzare il telefono in maniera autonoma, per chiamate quotidiane o di emergenza, utilizzando tecnologie di riconoscimento e sintesi vocale. Durante la chiamata una voce legge ciò che l’utente scrive e, in tempo reale, tutto ciò che viene detto dall’interlocutore è convertito in testo. www.pedius.org
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TELEVISIONE NON HO L’ETÀ In Italia l’amore nella terza età rappresenta un fenomeno sociale, straordinario e senza precedenti, che va diffondendosi da nord al sud, nelle grandi città e nei piccoli paesi, attraversando tutti i ceti sociali, con numeri in costante aumento. A questo fenomeno in crescita esponenziale è dedicato Non ho l’età, un programma di Rai3 che in trenta puntate documenta altrettante storie d’amore di “ragazzi” dai 70 fino ai 94 anni. Non ho l’età, Rai3, dal lunedì al venerdì, ore 20.15
+ CINEMA TUTTI I SOLDI DEL MONDO di Ridley Scott, con Mark Wahlberg, Michelle Williams e Christopher Plummer. Usa, 2017, min. 132 Nel luglio del 1973 una banda di criminali rapisce a Roma John Paul Getty III, nipote sedicenne del magnate
del petrolio Jean Paul Getty. Alla famiglia viene chiesto un riscatto di 17 milioni di dollari. La madre del ragazzo, Gail, si rivolge a nonno Jean Paul, il quale rifiuta categoricamente di pagare. Inizia così una triangolazione fra Gail, decisa a tutto pur di salvare suo figlio, il miliardario che non cede alle richieste dei rapitori, e un esperto negoziatore ex agente della Cia. Il regista Ridley Scott si ispira a una storia vera per costruire un racconto che vede protagonisti non tanto gli uomini, quanto il rapporto fra il denaro e il sangue inteso come legame familiare.
+ LIBRI GLI ANNI DEL NOSTRO INCANTO di Giuseppe Lupo, Marsilio Editori, Venezia, 2017, pp. 156 Una domenica di aprile, una Vespa, a Milano, negli anni Sessanta: un padre operaio, una madre parrucchiera, un figlio di sei anni e una bimba che non ne ha ancora compiuto uno. Qualcuno scatta una foto a loro insaputa. Vent’anni dopo, una ragazza è al capezzale della madre che ha perso la memoria. Il suo compito è di ricordare e narrare il passato, facendosi aiutare da quella foto. Un romanzo dalla scrittura poetica che entra nei sogni, nelle illusioni, nelle inquietudini, nei conflitti di due generazioni: quella dei padri venuti dalla povertà e quella dei figli nutriti con i biscotti Plasmon.