FEBBRAIO 2020

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Anno XLII n. 2 Febbraio 2020 Euro 2.50 - I.P.

INCHIESTA

SOCIETÀ

Facciamo chiarezza sulle modalità di acquisizione

Parlare due lingue potrebbe rallentare il declino cognitivo

I vantaggi del bilinguismo: La cittadinanza italiana: quali i criteri per ottenerla? una palestra per la mente

ATTUALITÀ

SCIENZE

Con 50&PiùTurismo il viaggio dei sogni diventa realtà

La diagnosi a portata di mano con i dispositivi medici indossabili

Un nuovo portale online, una ricca selezione di proposte

“Smartwatch” e braccialetti fitness: strumenti utili o fonti di ansia?


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È online la nuova piattaforma di 50&Più, uno strumento di comunicazione rivolto al mondo degli over. Un angolo del web piacevole e divertente, dedicato prevalentemente a chi ha superato i 50 anni e cerca un approccio veritiero ai problemi che riguardano l’età matura. Un luogo in cui l’informazione, sempre attenta e aggiornata, è dedicata a coloro che vogliono sentirsi parte attiva della società. www.spazio50.org vi aspetta, vieni a scoprire di più!

www.spazio50.org


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IN QUESTO NUMERO

5. Editoriale 7. Zoom 10. Periscopio 74. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo / Soluzioni 97. Lettere

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società i

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50. Il turismo over 50

I viaggi preferiti dai senior del Centro Studi 50&Più

Stress da lavoro? Basta un po’ di meditazione di Rachele Randon

8.

Gli over 65 innamorati Più in salute, più longevi di Donatella Ottavi

12.

Senior e Social Network L’Italia è sotto la media Ue di Lavinia Viti

14.

16. La nuova Griglia Lea In Veneto, le cure migliori di Giovanni Orso

anteprime

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__INCHIESTA__ Ius sanguinis, ius soli o ius culturae? Un dibattito più vivo che mai Sul tema della cittadinanza, il parere di un esperto costituzionalista di G. Dall’Ongaro e L. Russo

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__le INTERVISTE__ Arturo Brachetti, la stella del trasformismo A quarant’anni dal suo debutto, è in torunée con lo show “Solo” di Giada Valdannini

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www.spazio50.org

INDICE

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FEBBRAIO 2020

__SOCIETÀ__ Pochi click per girare il mondo, viaggiando 50&Più Turismo, un nuovo sito per luoghi da sogno di Giovanna Vecchiotti

Senior in ospedale Pochi i posti letto e i geriatri di Carlo Penguin

17.

20. Il Terzo Tempo

No all’obbligo-bellezza di Lidia Ravera

Gente dell’antica Roma Una megalopoli di immigrati di Giovanna Favale

27.

30. Acqua alta a Venezia

Il Mose la avrebbe evitata? di Ilaria Romano

33. Canone Rai 2020

L’esenzione per gli over 75 di Flaminia Bruni

39. I segreti del bilinguismo Contro il declino cognitivo di Rita Maria Esposito

42. Lucilla D’Antilio

La designer che tocca l’arte di Romina Vinci

58. Scienziati cercasi La Nasa ci chiede aiuto di Romina Vinci

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68. Le api vanno salvate

cultura 45. Libri 46. Arte 47. Teatro 48. Musica 49. Cinema

70. La diagnosi “pre^t-à-porter” La tecnologia indossabile è utile o solo una fonte d’ansia? di A. Vallardi e R. Nicosanti

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parliamo di... 75. Spazio50

Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

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86. Previdenza di Gianni Tel

89. Fisco

scienze 62. Occhio alle macchie cutanee

Non sempre sono innocenti inestetismi, vanno valutate dal dermatologo di Paola Stefanucci

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64. Gli amici dell’intestino

L’importante ruolo dei prebiotici, probiotici e cibi fermentati a cura di Fondazione U. Veronesi

66. Esercizi per ogni età

L’attività fisica fa sempre bene, se adeguata agli anni di chi la pratica di Barbara Di Sarno

di Alessandra De Feo

98. Bazar

a cura del Centro Studi 50&Più

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, Paolo Ranzani, NASA, ESA, Hubble Heritage Team, Instagram, Lucilla D’Antilio, Pathé Schweiz/Facebook, @patheschweiz, www.facebook.com/guy.bryant, Shutterstock: maicasaa, vfhnb12, Denys Prykhodov, Giuseppe Guarnieri, xuanhuongho, loretta vallely, Raffaella Soddu, Studio MDF, MikeDotta, Jon Rehg, Bloomicon, Anton_Ivanov. Foto di copertina: Paolo Ranzani. Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XLII - n. 2 febbraio 2020

Per posta: Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.6872597 m@il: redazione@50epiu.it

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Anno XLII n. 2 Febbraio 2020 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914

INCHIESTA

SOCIETÀ

Facciamo chiarezza sulle modalità di acquisizione

Parlare due lingue potrebbe rallentare il declino cognitivo

I vantaggi del bilinguismo: La cittadinanza italiana: quali i criteri per ottenerla? una palestra per la mente

Aderente a:

ATTUALITÀ

SCIENZE

Con 50&PiùTurismo il viaggio dei desideri diventa realtà

La diagnosi a portata di mano con i dispositivi medici indossabili

Un nuovo portale online, una ricca selezione di proposte

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

La biodiversità dipende da loro, ma oggi sono in pericolo di Ilaria Romano

“Smartwatch” e braccialetti fitness: strumenti utili o fonti di ansia?

Finito di stampare: 24 gennaio 2020

4 I spazio50.org I FEBBRAIO 2020

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

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ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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UN ANNO DOPO L’ALTRO

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale FEBBRAIO 2020

È PRASSI CONSOLIDATA CHE A INIZIO ANNO VENGANO PUBBLICATI I DATI RIGUARDANTI LA SITUAZIONE DEL PAESE, gli andamenti, le cifre, gli umori dei cittadini, che spesso “pesano” più dei numeri reali. Allora cosa ci racconta sull’Italia l’Istat Istituto Nazionale di Statistica - ad inizio TORNA A CRESCERE 2020? Diminuisce la popolazione resiLA SPERANZA DI VITA dente di oltre 120mila persone, diminuiCHE RAGGIUNGE GLI 80,8 scono ancora i nuovi nati (-18.804), ma ANNI PER GLI UOMINI diminuiscono anche i morti: 16.000 deE GLI 85,2 PER LE DONNE cessi in meno nel 2018 rispetto al 2017; torna a crescere la speranza di vita che raggiunge gli 80,8 anni per gli uomini e gli 85,2 per le donne: compiamo un altro passo significativo nella classifica che ci vede tra i Paesi più vecchi del mondo raggiungendo il rapporto di 173,1 ultra 65enni ogni 100 persone con meno di 15 anni. Gli stranieri sono l’8,7% della popolazione. Diminuiscono anche matrimoni, separazioni, divorzi, ma aumenta il numero delle famiglie. Sono 25 milioni e 700mila, sempre più piccole, sempre più “fragili”. Solo il 33,2% sono formate da coppie con figli, ormai raggiunte, con il 33%, dalle famiglie composte da una sola persona, una realtà questa in costante aumento negli anni. Nelle “diminuzioni” che ci possono fare più piacere va segnalata la diminuzione dei delitti. Diminuiscono gli omicidi volontari (-8%), i furti (-6%), le rapine (-7,2%) ma aumentano le truffe e le frodi informatiche (+8,4%) e le denunce per violenze sessuali (+14,5%). Come viviamo la nostra situazione economica, come sono gli “umori” dei cittadini rispetto alla vita quotidiana, ai rapporti con gli altri, alle relazioni familiari? L’Istat ci dice che la quota di chi si dichiara soddisfatto è in aumento (in una valutazione da 0 a 10 le persone danno 7) rispetto al passato. I redditi familiari hanno registrato un lieve miglioramento e aumentano coloro che si dicono fiduciosi di poter mantenere stabile o migliorare il proprio standard di vita. Sul fronte opposto il 7% delle famiglie, per L’IMPORTO MEDIO ANNUO un totale di oltre 5 milioni di perDELLE PENSIONI sone, sono povere. In particolare È DI 12.478 EURO, la povertà assoluta raggiunge i va- 181 EURO IN PIÙ RISPETTO lori massimi fra i minori con il ALL’ANNO PRECEDENTE 12,6%, ovvero 1 milione e 260mila minori, e i valori minimi fra gli ultra 64enni con il 4,6%. Per le pensioni lo Stato ha impegnato nel 2017 il 16,6% del Pil (Prodotto Interno Lordo). L’importo medio annuo delle pensioni è di 12.478 euro, 181 euro in più rispetto all’anno precedente.

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Z A OGNUNO LA SUA STORIA

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

NON POTEVA CHE ACCADERE QUESTO: ESSERE COLPITA A 99 ANNI DA IMPROVVISA, IMPREVISTA POPOLARITÀ: televisione, giornali. Accade a Brunilde Cocchi, merciaia in attività a Prato. Un piccolo negozio nel centro storico della città toscana, aperto nel 1927 dalla mamma, dove lei ha iniziato a lavorare quando era ancora una scolara perché i ragazzi al tempo dovevano rendersi utili, non bighellonare. Un impegno quotidiano, una vita, anzi due - per anni di lavoro s’intende -, se consideriamo il tempo passato dietro al bancone a vendere bottoni, capi di intimo, maglieria, calze. Poi la decisione di rendere obbligatorio per i commercianti di dotarsi di Pos per permettere i pagamenti elettronici. Un provvedimento che Brunilde non è disposta ad accettare. Non vuole macchinette né intende imparare a gestirle. Da qui la decisione di chiudere. Doveva essere a dicembre. Poi l’obbligo è stato procrastinato a luglio prossimo. Chiuderà la sua merceria per allora. A 100 anni suonati. Ognuno può leggere questa piccola storia come vuole: obbligo sbagliato, obbligo sacrosanto. Caso eccezionale che non modifica la necessità di procedere lungo la strada dell’informatizzazione. Futuro contro passato. Brunilde nel frattempo è lì, nel suo negozio, grembiule azzurro e metro di legno a vendere le sue merci scelte con attenzione per la loro qualità, fatte per durare.

L’obbligo per i commercianti di dotarsi di Pos è un provvedimento che Brunilde, 99 anni, non è disposta ad accettare. Non vuole macchinette né intende imparare a gestirle. Di qui la decisione di chiudere


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SOCIETÀ

STRESS? No, grazie

cato lo stress alla base di errori comEMICRANIA, INSONNIA, PROBLEmessi sul posto di lavoro. MI AFFETTIVI, DIFFICOLTÀ DI Come rimediare? Ricorrendo alla meCONCENTRAZIONE, IRRITABILITÀ. ditazione. Secondo gli Sono solo alcuni dei sinstudi è sufficiente meztomi causati dallo stress PER EVITARE LA SINDROME DEL BURNOUT, z’ora al giorno di medilavorativo, che la PsicoGLI STUDIOSI CONSIGLIANO tazione per ridurre i lilogia definisce con il terDI PRATICARE velli di stress ed aumenmine anglosassone SinLA MEDITAZIONE. tare la concentrazione. drome del burnout. BASTA MEZZ’ORA AL GIORNO PER TRARNE Studi confermati dalNumerose ricerche hanBENEFICI PSICOFISICI l’American Heart Assono rilevato che 9 lavodi Rachele Randon ciation, secondo la quale ratori su 10 affermano la meditazione contribuidi sentirsi stressati per sce anche a ridurre i processi biologici almeno un terzo della propria giornata che portano a problemi cardiovascolari, lavorativa, e di soffrire di insonnia a mentre per l’Organizational Behaviour causa delle pressioni derivanti dalla and Human Decision Processes mepropria professione. Secondo un’inditare migliora i rapporti con i colleghi dagine dell’American Institute of e riduce la negatività, facendo dimiStress condotta su lavoratori statuninuire i conflitti. E non è poco. tensi, l’80% degli intervistati ha indi-

8 I spazio50.org 50epiumagazine.it I FEBBRAIO I MESE 2019 2020



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IN AGENDA DAL MONDO

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CANI DA TUTTO IL MONDO

febbraio

Siete amanti dei cani? Saragoza è la città che fa per voi, almeno fino al 2, quando i cinofili di tutto il mondo si daranno appuntamento all’Expocanina. www.scaragon.net

01

SARAGOZZA (SPAGNA)

FIERA DELL’ARREDAMENTO TREVISO

febbraio Quattro giorni per dare uno sguardo

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IL VINO MIGLIORE

febbraio

Torna la Barcellona Wine Week, la settimana dedicata al benessere e ai vini di qualità. Fino al 5, per scoprire la migliore annata del vino iberico. www.barcelonawineweek.com

alla casa del futuro. L’1 e 2, l’8 e 9 torna Io Casa, la fiera di design e arredamento con soluzioni di ogni tipo. www.iocasa.tv

BARCELLONA

A PROPOSITO DI...

FRUTTA SECCA

La salute delle piante

Il 2020 è l’anno internazionale dedicato alla salute delle piante. Un’indicazione della Fao che sottolinea come esse, soprattutto quelle di cui ci nutriamo, siano minacciate da malattie causate dall’uomo. www.repubblica.it

i MEDICINA

SALUTARE SÌ - È ricca di nutrienti dai

benefici effetti: fibre, vitamine, acidi grassi insaturi, arginina, antiossidanti e minerali.

Tornare a vedere

Due bambini di 8 e 9 anni, affetti da una particolare forma di distrofia retinica ereditaria che li rendeva ipovedenti dalla nascita, hanno recuperato la vista grazie a una terapia genica innovativa. www.ansa.it

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Uguaglianza di genere

Solo il 56,8% delle donne italiane lavora. La parità di genere è lontana. Questo, secondo i dati Eurostat che sottolineano come una donna su tre stia a casa, contro una media europea inferiore al 20%. www.open.online SCIENZA

Neuroni da laboratorio

CALORICA NO - Avendo un elevato contenuto calorico, va consumata in piccole quantità. Da evitare anche se predisposti ad allergie.

IN NUMERI

SERVE PIÙ EDUCAZIONE FINANZIARIA

Una ricerca pubblicata dalla Banca d’Italia ha rilevato un gap fra il nostro Paese e il resto dell’area Ocse quanto al livello di conoscenze di base dei temi legati alla finanza personale.

FONTE: INFODATA - ILSOLE24ORE

SOCIETÀ

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AMBIENTE

L’Università britannica di Bath ha creato in laboratorio i primi neuroni artificiali per riparare circuiti nervosi e ripristinare funzioni perdute. Serviranno alla cura di malattie cardiache e dell’Alzheimer. www.scienze.fanpage.it

i INTERNET

Arrivano gli e-bebè

Secondo l’Imperial College Business School, già nel prossimo decennio 40 coppie di genitori su 100 si saranno incontrate online. Nel 2037, più di un bebè su due nascerà da incontri avvenuti in rete. www.vanityfair.it

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PERISCOPIO

AL CINEMA PIÙ COMODI CHE MAI a cura di Samuela Gangi


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05

FORUM SULL’E-LEARNING

febbraio

L’apprendimento a distanza oggi parla la lingua del web e si chiama e-learning. Gli esperti europei incontrano il pubblico all’iLearning Forum di Parigi fino al 6. www.learningtechnologiesfrance.com

PARIGI

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L’ARTE IN MOSTRA

febbraio

Fino al 9, talenti emergenti e gli ultimi sviluppi dell’arte visiva. 70 gallerie internazionali, selezionate in base alla qualità, presentano i loro artisti. www.artrotterdam.com

ROTTERDAM

E FREUD IN ITALIA 23 BACON ROMA

febbraio

Fino al 23 si può visitare la mostra di due giganti della pittura: Francis Bacon e Lucian Freud. Un affascinante capitolo dell’arte contemporanea. www.chiostrodelbramante.it

CURIOSITÀ

Condividere fa bene

Gli uomini che svolgono i lavori di casa sono più felici e stabili mentalmente. A dirlo è una ricerca svedese secondo cui la strada per la serenità passerebbe dalla condivisione delle faccende domestiche. www.gqitalia.it

i SOCIETÀ

Aumentano le donne senza figli Stando alle rilevazioni effettuate dall’Istat, in Italia ogni donna ha in media 1,29 figli e arriva al momento del parto con un’età non inferiore ai trentadue anni. Cresce la percentuale di donne senza figli. www.agensir.it

i MATEMATICA

SI TROVA IN SVIZZERA, A SPREITENBACH, ED È UN CINEMA DEL TUTTO PARTICOLARE. È il Pathé Schweiz e si distingue da qualsiasi altro perché, in una sala dedicata alle proiezioni, al posto delle poltrone ci sono dei veri e propri letti matrimoniali. Qualcuno si chiederà: “E l’igiene?”. Le lenzuola dei letti vengono cambiate dopo ogni proiezione. «L’aspetto dell’igiene è molto importante per noi», ha dichiarato Venanzio Di Bacco, presidente di Pathé Suisse. Ma non è tutto perché

la catena di cinema Pathé ha proprio come obiettivo quello di rivoluzionare totalmente il mondo della proiezione dei film. Un’ulteriore curiosità? Assieme alla sala con i letti matrimoniali, sono state create anche una sala con i divani (grandi e meno grandi) e quella per bambini con grossi cuscini morbidi, una piscina con palline e un colorato scivolo al posto delle scale. Un servizio sicuramente top ma che, non a caso, costa almeno 20 euro anche solo per un biglietto standard.

Quanti anni ha Fido?

Avete moltiplicato per 7 gli anni del vostro cane per calcolare l’età? Errore. Un nuovo studio indaga la metilazione del Dna e dice di moltiplicare il logaritmo naturale dell’età per 16 e aggiungere 31. www.adnkronos.com

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_Innamorarsi.qxp_Layout 1 17/01/20 18:33 Pagina 12

__SOCIETÀ__

I SENIOR INNAMORATI

PIÙ SANI, PIÙ LONGEVI

Svegliarsi di buon umore, vedere tutto rosa, smo, prendersi più cura di sé. La conseguenza avere l’impressione di toccare il cielo con un naturale di questo processo è che si vive medito… Quel mix di sensaglio e, quindi, più a lungo. zioni che dona gioia di viUno studio dell’UniverUNA RICERCA DELLA vere e rinnovata energia, sità di Stanford ne ha esaJAPAN GERIATRICS SOCIETY, che fa sentire bene con se minato in maniera più PRESTIGIOSA SOCIETÀ CHE STUDIA LA VITA DEGLI OVER 65, stessi e col mondo. In una specifica gli effetti sulla DIMOSTREREBBE CHE GLI parola, innamorarsi. Una salute, concludendo che ULTRASESSANTACINQUENNI prerogativa nient’affatto ricominciare ad amare a INNAMORATI VIVANO MEGLIO E PIÙ A LUNGO preclusa agli over, tanto questa età aiuti a soppordi Donatella Ottavi più che recenti studi semtare meglio il dolore fisico brerebbero dimostrare e a mantenere una regocome, avvertire le farfalle nello stomaco dopo lare pressione sanguigna. La convivenza con i 65 anni, migliori la salute e allunghi la vita. la persona amata, poi, sembrerebbe allontaLa notizia arriva dal Giappone ed è frutto di nare il rischio di infarto. Ottimi anche i risulapprofondite ricerche della Japan Geriatrics tati registrati a livello psicologico: l’equilibrio Society: innamorarsi a questa età significa rimentale migliora e si riducono notevolmente scoprire emozioni sopite, ritrovare entusiaansia e stress. E allora, vive l’amour!

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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NUOVE TECNOLOGIE

LE APP PER GLI ANZIANI

Così la vita è più facile

Sia che si possieda uno smartphone con sistema Android oppure uno con sistema iOS, c’è installato sul cellulare un assistente vocale in grado di comporre i testi dettandoli anziché scriverli con i tasti. Per chi ha problemi di vista o motori, l’app Big Launcher permette di ingrandire le scritte del cellulare e aggiungere i contatti alla schermata principale. Oscar senior è utilizzabile anche dai familiari da remoto. Con un tocco, fa fare videochiamate, condividere foto, controllare meteo e leggere le notizie.

Secondo una ricerca dell’Università Milano-Bicocca, le piattaforme Social sono utilizzate solo dal 7% dei nostri senior, contro il 16% dei coetanei europei

GLI OVER 65 ITALIANI NON AMANO MOLTO I SOCIAL NETWORK AMANO LA TECNOLOGIA E INTERNET MA SNOBBANO I SOCIAL NETWORK. Sono gli over 65 italiani, messi sotto la lente d’ingrandimento dall’Università Milano-Bicocca, che ha realizzato uno studio sull’utilizzo dei Social Network da parte delle persone con più di 65 anni di età. La ricerca che rientra nel progetto Ageing in a Networked Society, coordinato da Emanuela Sala, docente del dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale di Milano-Bicocca - è stata condotta su un campione di oltre 32mila cittadini europei con un’età superiore ai 65 anni. Nel confrontare i dati raccolti, i ricercatori hanno rilevato che

14 I spazio50.org I FEBBRAIO 2020

di Lavinia Viti

gli over 65 residenti nel nostro Paese non amano troppo i Social Network rispetto ai loro coetanei europei. Infatti, la popolazione italiana con i capelli bianchi che si dedica a Facebook, Twitter, Instagram e agli altri social costituisce il 7% del campione, mentre nel resto d’Europa l’utilizzo della “rete sociale” da parte degli anziani si attesta intorno al 16%. Nel nostro Paese si è comunque osservato un notevole miglioramento rispetto al 2013, quando ad utilizzare i Social era soltanto il 3% degli over 65 italiani. Ma quali sono le piattaforme preferite dai senior? Prima su tutte c’è WhatsApp,

con una percentuale che raggiunge il 52% del tempo totale trascorso sullo smartphone; a seguire Facebook, con il 36%, YouTube con il 10%, LinkedIn ed Instagram fanalini di coda con l’1%. Dalla ricerca emerge anche che l’interesse per WhatsApp e Facebook è dovuto alla capacità di queste piattaforme di accrescere l’interazione con gli altri utenti. L’utilizzo dello smartphone avviene durante tutta la giornata, con un picco alle ore 8.00 e alle 20.00, come se controllare il cellulare sia la prima cosa che si fa la mattina appena svegli e tra le ultime la sera, prima di andare a dormire.



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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ CHI MONITORA I LIVELLI DI ASSISTENZA

Il monitoraggio dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza è affidato al Comitato Lea, il quale verifica che si rispettino le condizioni di appropriatezza e compatibilità con le risorse messe a disposizione per il Ssn.

In testa alla classifica le regioni del Centro-Nord, ma la buona notizia è che i Livelli Essenziali di Assistenza al Sud migliorano sensibilmente

NUOVA GRIGLIA LEA: IN VENETO SI EROGANO LE CURE MIGLIORI

di Giovanni Orso

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DENTRO LA NOTIZIA

Gli indicatori presi in considerazione dalla Griglia Lea sono suddivisi in tre grandi aree DALLA PREVENZIONE ALL’ASSISTENZA

Le macro aree che racchiudono gli indicatori di prestazioni sanitarie sui quali viene realizzata la griglia dei Lea sono tre. La prima, “prevenzione collettiva e sanità pubblica”, comprende - tra gli altri - la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive e le vaccinazioni; la tutela della salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro; la sicurezza alimentare; la promozione di stili di vita sani ed i programmi organizzati di screening. La seconda, “assistenza distrettuale”, racchiude le attività e i servizi sanitari e socio-sanitari diffusi sul territorio, come l’assistenza sanitaria di base; l’assistenza farmaceutica; l’assistenza specialistica ambulatoriale; l’assistenza sociosanitaria domiciliare, territoriale, residenziale e semiresidenziale. La terza, “assistenza ospedaliera”, monitora le prestazioni dei Pronto Soccorso; il ricovero ordinario per acuti; il day hospital; la riabilitazione e la lungodegenza post acuzie; le attività trasfusionali; i trapianti di cellule, organi e tessuti; i centri antiveleni.

16 I spazio50.org I FEBBRAIO 2020

È STATA PUBBLICATA LA NUOVA CLASSIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA (LEA), gli indicatori attraverso i quali il Ministero della Salute monitora la qualità delle prestazioni sanitarie erogate dalle Regioni ai cittadini. Al primo posto c’è il Veneto, con 222 punti su 225 totali, seguito dall’Emilia Romagna, con 221 punti, e dalla Toscana, con 220. Il Piemonte, che lo scorso anno guidava la classifica, si posiziona al quarto posto con 218 punti, mentre la Lombardia è quinta (215), la Liguria sesta (211), l’Umbria settima (210), l’Abruzzo ottavo con 209, Marche nona, con 206, e la Basilicata al decimo posto con 191 punti. Seguono il Lazio (190), la Puglia (186), il Molise (180), la Si-

cilia (171). La Campania e la Calabria, pur essendo fanalini di coda, hanno fatto registrare sostanziosi passi in avanti nel punteggio registrando, la prima, 170 punti contro i 153 dello scorso anno, e la seconda passando da 136 a 162, quindi entrambe al di sopra di 160 punti, la soglia che assicura i Lea ai cittadini. Le regioni autonome non sono soggette a controlli. La valutazione delle prestazioni viene effettuata prendendo in considerazione 33 indicatori suddivisi in 3 grandi aree: prevenzione collettiva e sanità pubblica, che riguarda tutte le attività sanitarie in tema di prevenzione, l’assistenza distrettuale, che si occupa dei servizi sanitari e socio sanitari diffusi sul territorio, e l’assistenza ospedaliera.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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EMERGENZA SANITARIA

di Carlo Penguin

Gli afflussi ai Pronto Soccorso, che riguardano la fascia d’età tra i 75 e gli 80 anni, superano i 500 per mille abitanti

ANZIANI, POCHI POSTI LETTO E GERIATRI Sono soltanto 3.560 i posti letto nei reparti geriatrici degli ospedali e 2.500 i geriatri che si occupano dei pazienti anziani. Troppo pochi a fronte di 1,3 milioni di over 75 ricoverati ogni anno L’ULTIMO “RAPPORTO ISTAT” LO HA CONFERMATO: IL NOSTRO PAESE È TRA I PIÙ LONGEVI DEL MONDO, con 168,9 over 65 ogni 100 giovani. Incrementato anche il numero degli over 75 con necessità di un ricovero ospedaliero: in media, in un anno, il loro numero si attesta intorno a 1,3 milioni di persone, con una degenza media di 9

giorni. Eppure, nonostante numeri “così importanti”, i posti letto nei reparti di geriatria ammontano ad appena 3.560, mentre sono solo 2.500 i geriatri che si dedicano in modo specifico ai pazienti anziani che, spesso, presentano molteplici patologie. Un allarme lanciato dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) e dalla Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot), le quali chiedono l’aumento dei posti letto nei reparti di geriatria, l’apertura di una “corsia dedicata” ai pazienti anziani nei Pronto Soccorso e la formazione di personale infermieristico specializzato in geriatria.

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+ Nel 2020 il telescopio Hubble compie 30 anni. Sono state scelte 12 immagini, le piÚ spettacolari che ha colto nello Spazio, per realizzare un calendario. Il mese di febbraio è dedicato alla Nebulosa Velo, a circa 2.100 anni luce dalla Terra

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LE MERAVIGLIE DELLA NEBULOSA VELO ATTRAVERSO GLI OCCHI DI HUBBLE


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______IL TERZO TEMPO______

LIBERIAMOCI DALL’OSSESSIONE DELLA BELLEZZA di Lidia Ravera IMPOSSIBILE NOMINARE UNA DONNA, SENZA SENTIRSI CHIEDERE: “COM’È? QUANTI ANNI HA?”. Se la risposta è positiva, carina e giovane, o ben conservata e giovanile, si riprende a discorrere di lei normalmente. Se il responso è negativo è la catastrofe: «Bella? No, mai stata bella. Anzi, diciamo, decisamente bruttina», e l’interlocutore si ritrae inorridito. Una donna bruttina o brutta, una donna mai-stata-bella e non-più-giovane è, pare, un insulto del Creato, una da evitare, da deridere. La mai-stata-bella (e non-più-giovane) può essere anche una brillante avvocato, una competente ministra, una scienziata... non importa. In quanto donna deve comunque corrispondere a determinati canoni, a certe perfette proporzioni, a un minimo decoro estetico. Le donne devono essere belle. Per forza. Crescono con questo incubo le ragazzine, con 20 I spazio50.org I FEBBRAIO 2020


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questa coercizione sociale. Fino a 100 anni fa, la bellezza era, per le ragazze, un capitale, si trattava di disporre o non disporre di una moneta di scambio forte. Per le belle era più facile sposare uomini facoltosi, per le brutte era arduo perfino sposarsi e si rischiava, allora, il destino più triste: governante in casa di una sorella sposata “bene”, a vivere nell’ombra. Oppure sposarsi tardi, con un uomo scarsamente appetibile, rischiando di non figliare e di essere, quindi, considerata una donna non completa. Fino a 50 anni fa le donne erano appendici degli uomini che le avevano scelte. Il loro lavoro era farsi scegliere. Dovevano attirare un maschio che le avrebbe mantenute e protette. Si giocava tutto fra i 18 e i 25 anni. Poi il compito diventava riprodurre la specie. Mutate in madri, le donne potevano anche appassire. L’ultimo atto era organizzarsi per far sposare le figlie. Poi si poteva scomparire. Erano anni d’ombra, senza sorprese. Dolci o terribili. In ogni caso mai troppi. Si moriva a sessant’anni. A cinquanta, sommessamente, ci si preparava. Adesso non è più così. Niente è più com’era, per

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ VIA DEL MELANGOLO 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

le donne. A 50 anni hai un aspettativa di vita che è lunga una vita intera: 35-40 anni. Al servizio della specie ci stai soltanto se lo decidi. Studi, ti laurei, ti affermi. Eppure, più che mai, la ragazza moderna aspira innanzitutto alla condizione di oggetto del desiderio maschile. Perché? Evidentemente la bellezza non è soltanto un capitale da investire a scopo matrimoniale. L’obbligo-bellezza non è soltanto storico, è anche ontologico. La femmina della specie deve essere ingravidata perché la specie si riproduca, per questo da duemila anni siamo state educate a renderci attraenti. Al-

lora, però, passata l’età fertile si dovrebbe poter mettere il corpo in pace. Invece no: fuori dall’età dell’accoppiamento a scopo di generazione, l’affare va a complicarsi. All’ossessione di “farsi belle” si aggiunge, dai 50 agli 80 anni, l’obbligo di non apparire né mature né - non sia mai - vecchie. È una sfida impossibile, una frustrazione inevitabile: il corpo è sottoposto a usura. Siamo carne e pelle, ossa, muscoli... Possiamo rallentare l’incedere implacabile del tempo, non annullarne gli effetti. Chi non è nata bella dovrebbe darsi pace. Così come chi, pur bella, abita questo mondo da

sei o sette decenni. Invece no: da quando siamo più forti socialmente, usiamo questa forza per sottometterci con un vigore autolesionista al martirio della chirurgia plastica. Nemmeno quando trovare un acquirente per le nostre grazie era questione di vita o di morte eravamo così determinate a ottenerle e mantenerle, queste maledette grazie. La domanda è: perché? Essere scelte e ingaggiate come oggetti di sfizio o accessori del potere è l’unico residuo dell’epoca in cui non esistevi se non eri accoppiata. È come un’eco. Uno strascico. Una nostalgia dell’inferiorità. Vogliamo liberarcene, almeno nel Terzo Tempo?

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__le INCHIESTE di 50&Più__

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FINO A POCO TEMPO FA ERAVAMO UN PAESE DI EMIGRATI. NON È UN CASO CHE LA COSTITUZIONE NON ACCENNI AL FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE. LE COSE PERÒ SONO CAMBIATE E DOBBIAMO PORCI DOMANDE NUOVE

SCUSI, MA LEI È ITALIANO?

È arrivato il momento di aggiornare lo ius sanguinis? Adottando lo ius soli come negli Stati Uniti? Oppure optando per lo ius culturae? Il dibattito sulle modalità per acquisire la cittadinanza italiana è più vivo che mai. Abbiamo chiesto a un costituzionalista di spiegarci le ragioni all’origine delle diverse scelte di Giovanna Dall’Ongaro

FINE 2019, INIZIO 2020. È UFFICIALE: LA FANTASCIENZA HA FALLITO LE SUE PREVISIONI. A quest’epoca, secondo Blade Runner, il celebre film di Ridley Scott, il tema della cittadinanza, della nazionalità, dell’immigrazione, dello straniero non avrebbe dovuto appassionare più nessuno. Nella Los Angeles ultra multietnica del film, ambientato per l’appunto nel 2019, l’unica legittima curiosità sul nostro vicino di casa, sul proprietario del negozio di alimentari all’angolo o sul compagno di scuola di nostro figlio, non avrebbe dovuto riguardare certo il Paese di provenienza. A questo punto della storia del nostro Pianeta avremmo dovuto porci una sola domanda: è un replicante o un essere umano? Siamo arrivati al 2020 e di androidi non c’è traccia. I titoli dei giornali, invece, dimostrano che la questione della cittadinanza è più sentita che mai, da noi come altrove.

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Nel momento in cui scriviamo questo articolo, tanto per fare qualche esempio, l’India è teatro di violente proteste per una nuova legge sulla cittadinanza accusata di essere discriminatoria nei confronti dei musulmani; l’Italia è alle prese con un vivace dibattito politico sullo ius soli e lo ius culturae e un giudice dello Utah negli Stati Uniti invita l’amministrazione americana a regolamentare l’anomalia delle isole Samoa, l’unico territorio governato dagli Usa che non garantisce la cittadinanza americana al momento della nascita, secondo il principio dello ius soli in vigore ovunque nel resto del Paese. Per la cronaca: il governo delle Samoa si oppone alla cittadinanza americana automatica per i suoi abitanti in difesa di tradizioni locali che si teme possano andare perdute. Insomma, l’interesse per l’argomento è alto e noi non potevamo esimerci dal trattarlo. Ci ha aiutato ad affrontarlo da varie prospettive Alfonso Celotto, professore di Diritto Costituzionale all’Università di Roma Tre. Professor Celotto, come nasce l’esigenza di stabilire criteri per il diritto di cittadinanza?

L’esigenza è dovuta alla necessità di individuare gli individui appartenenti alla comunità statale, i destinatari di alcune tutele, le persone che all’interno di uno Stato godono di determinati diritti. Tradizionalmente, nell’antica Roma, si diventava cittadini per diritto di sangue. Lo ius sanguinis stabilisce che si diventa cittadino di un Paese in quanto figli di genitori in possesso della cittadinanza in questione. Ma lo ius sanguinis, attualmente in vigore in Italia, non è l’unico modello possibile. Ce ne sono altri. Che origine hanno? Tra il Seicento e il Settecento, con la diffusione delle correnti di pensiero dell’illuminismo e del giusnaturalismo, è cambiato il modo di considerare i diritti. I diritti, cioè, non venivano più ritenuti una prerogativa di gruppi, di categorie, di ceto, ma diventavano appannaggio delle persone, dei singoli individui. A quel punto è stato messo in discussione anche il diritto di cittadinanza acquisito per appartenenza di sangue. Ed è emersa la possibilità di considerare la cittadinanza un diritto universale. È così che sono nate due proposte diverse, quella dello ius sanguinis e »

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ IUS SOLI

IUS SANGUINIS

IUS CULTURAE

Letteralmente vuol dire “diritto del suolo”: la cittadinanza si acquisisce in seguito alla nascita sul territorio di un dato Paese, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. È il sistema in vigore negli Stati Uniti: “Born in the Usa”.

“Diritto del sangue”: la cittadinanza dei genitori viene trasmessa ai figli. In Italia è in vigore uno ius sanguinis “temperato”. Per la legge del 1992 chi è nato in Italia da genitori stranieri può ottenere la cittadinanza a 18 anni, purché residente dalla nascita.

La cittadinanza viene assegnata in base al principio di condivisione della cultura del Paese in cui si vive e viene concessa anche ai minori sulla base dei tempi di frequentazione dei cicli di studio (solitamente almeno 5 anni).

quella dello ius soli. Gli Stati più tradizionalisti, come l’Italia ma come molti altri, hanno mantenuto lo ius sanguinis, anche se nel tempo è stato modificato in una versione più temperata. I Paesi più moderni, come gli Stati Uniti, hanno adottato lo ius soli, che garantisce la cittadinanza a chiunque nasca all’interno dei propri confini. Secondo la legge italiana attualmente in vigore (91/1992), chi nasce in Italia da genitori stranieri, vive nel nostro Paese, parla la nostra lingua e frequenta le nostre scuole, non può diventare cittadino italiano fino al 18esimo anno di età. È una situazione che in molti cominciano a considerare paradossale se non ingiusta… È arrivato il momento di aprirsi allo ius soli? O allo ius culturae? L’Italia è diventata un Paese multietnico e gli italiani cominciano a notare delle incongruenze nel sistema di accoglienza degli immigrati che prima, per ragioni storiche, non potevano notare. Fino a pochi anni fa gli italiani non sapevano neanche cosa fosse l’immigrazione. Noi eravamo quelli che lasciavano il Paese

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LA STORIA DI RAJID di Linda Russo

QUANDO L’ACCOGLIENZA È DI CASA

IMMAGINATE COME VI SENTIRESTE NEL VEDERE VOSTRO FIGLIO O VOSTRO NIPOTE TRASFERIRSI ALL’ESTERO, alla ricerca di un futuro migliore e di un lavoro ben retribuito: la stessa sensazione che hanno provato gli amici e i parenti dei 5 milioni di emigrati italiani negli ultimi 13 anni. La stessa che provano anche le famiglie dei migranti che partono alla volta dell’Italia, dell’Europa e del mondo. I dati rilevati nell’ultimo decennio, infatti, rendono sempre più chiaro come questa sia un’era caratterizzata da abbondanti flussi migratori che stanno investendo tutto il globo e che portano con sé dei cambiamenti che, a volte, possono spaventare. C’è anche chi, però, decide di accogliere la diversità nel senso più letterale, come hanno fatto Carlo e

Barbara. In una piccola città del Trentino, infatti, questi due senior di 66 e 59 anni hanno aperto le porte a Rajid, ventiquattrenne pakistano, dando vita ad un incontro di culture lontane più di 6.500 chilometri. Le motivazioni di questa scelta per Carlo sembrano piuttosto naturali: «Da quando i nostri figli sono usciti di casa per studiare e lavorare, si è liberata una stanza: abbiamo pensato a come utilizzarla e siamo giunti alla conclusione che la cosa migliore fosse quella di offrirla a qualcuno in cerca di un luogo che potesse chiamare “casa” anche in maniera provvisoria», racconta. «Ci siamo rivolti al Centro Astalli, impegnato nell’assistenza ai rifugiati e ai migranti, e abbiamo fatto alcuni incontri per capire quale fosse la procedura da seguire. Quan-


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LA CITTADINANZA NEL MONDO

IN FRANCIA E GERMANIA

NATI E CRESCIUTI IN ITALIA, MA...

Quasi tutti i Paesi del continente americano applicano lo ius soli in modo automatico incondizionato, come Stati Uniti, Canada e quasi tutta l’America meridionale. In Europa ogni Paese ha le sue regole, ma lo ius soli puro non esiste da nessuna parte.

I nati in Francia da genitori stranieri diventano francesi a 18 anni se hanno vissuto stabilmente nel Paese per almeno 5 anni. È cittadino tedesco chi nasce in Germania, se almeno uno dei genitori risiede regolarmente nel Paese da minimo 8 anni.

Secondo l’Unicef, oggi sono circa 800mila i bambini e ragazzi di origine straniera nati o cresciuti in Italia, che si sono formati nelle nostre scuole. «La riforma - dice l’Unicef - è necessaria per evitare discriminazione contro questi minorenni che sono parte della società italiana».

CAMBIAMENTI

Nel 1995/96 50.000 alunni non avevano la cittadinanza italiana. Ora sono 842mila.

do il Centro ha individuato Rajid ce l’hanno presentato e ci siamo incontrati svariate volte prima che si trasferisse da noi». Da quando si sono conosciuti questo gemellaggio trentino-pakistano sembra raccogliere solo i pregi della contaminazione culturale. La domenica a pranzo, ad esempio, capita di trovare in tavola un piatto di pasta e il chapati, il pane tipico della cucina pakistana preparato da Rajid. «Si dà molto da fare: lavora come pizzaiolo in un paese vicino e ogni giorno prende il treno alle 17.00 per poi tornare con l’ultima corsa dopo il lavoro», ha commentato Carlo. «Sta anche studiando per prendere la patente e per conseguire il diploma di licenza media. Parla molto bene l’inglese e in Pakistan era diplo-

Oggi

mato in chimica». Un ragazzo non molto diverso da quelli che lasciano l’Italia in cerca di un lavoro ben retribuito e una stabilità economica a cui serve un nuovo punto di partenza. Carlo e Barbara sono felici di offrirglielo, tanto da rinunciare a qualsiasi contributo economico: «Ci sarebbe la possibilità di ricevere un rimborso, ma noi abbiamo deciso di declinare l’offerta perché la presenza di Rajid non comporta una spesa onerosa: i costi delle bollette e di qualche genere alimentare fanno parte dell’ospitalità».

La maggioranza degli studenti stranieri è costituita da studenti di seconda generazione, cioè nati in Italia da genitori non italiani.

1.340.000

sono le persone nel nostro Paese che, al 1° gennaio 2018, hanno acquisito la cittadinanza italiana.

e l’Italia di allora non attirava ancora nessuno. Non è un caso che nella Costituzione si faccia riferimento solo al termine “emigrazione” e non si parli di immigrazione. All’epoca era impensabile immaginare un flusso in entrata invece che in uscita. Ora le cose però sono cambiate. È arrivato il momento di adeguare la legge ai nuovi scenari? Il principio ubi societas, ibi ius è sempre valido. È un po’ paradossale, per esempio, considerare italiani a tutti gli effetti i cittadini che risiedono all’estero e che magari non parlano neanche la nostra lingua solo perché figli di italiani, e considerare invece straniero chi nasce in Italia e studia nelle nostre scuole. Negare la cittadinanza a questi ultimi è un po’ discriminatorio in linea di principio, anche se nella pratica non gli viene negato alcun diritto. L’unico diritto di cui non gode un cittadino straniero residente nel nostro Paese è quello di voto, ma la discriminazione viene superata dandogli la possibilità di diventare cittadino italiano al compimento dei 18 anni. Insomma, ci pare di capire che il dibattito su ius sanguinis o ius soli »

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sia di natura politica e che ci sia in ballo il messaggio che si intende lanciare, più o meno accogliente nei confronti degli immigrati. Secondo lei, è così? Sì, la questione è principalmente politica. Lo ius soli viene considerato un provvedimento di apertura, lo ius sanguinis di chiusura. Per correttezza di informazione dobbiamo però ricordare che la legge degli Sati Uniti rende molto facile diventare cittadini americani alla nascita, ma molto difficile acquisire la cittadinanza nella fase successiva. Quindi, la questione è veramente di principio. Tra le proposte di riforma della legge sulla cittadinanza si parla molto di ius culturae. Sembrerebbe la strada preferita dagli italiani. Per quale motivo? Perché si basa sul presupposto che una conoscenza della cultura italiana, maturata nelle scuole, sia la base dell’integrazione e dia diritto a essere considerati italiani più di altri criteri. In questa epoca di grandi migrazioni il tema della cittadinanza è diventato più elastico. Non bastano più i requisiti della nascita o del sangue, entrano in gioco altri aspetti come, per l’appunto, quello culturale. I tempi sono maturi per un cambiamento. Il diritto si deve rendere conto di ciò che accade nella società.

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CITTADINANZA: QUELLA FRANCESE È LA MIGLIORE DEL MONDO VIVE LA FRANCE! IL PROVERBIALE PATRIOTTISMO DEI NOSTRI CUGINI D’OLTRALPE SEMBRA GIUSTIFICATO DAI DATI: la cittadinanza francese è la migliore del mondo. A dirlo è il Quality of nationality index (Qni), l’unico rapporto globale sulla nazionalità che ogni anno valuta alcuni fattori cruciali dello status di cittadino, tra cui la libertà di viaggiare senza visto, la possibilità di potersi stabilire e lavorare all’estero facilmente, o i diritti riconosciuti all’interno dello Stato. Ebbene, la Francia è stabile al primo posto dal 2011, davanti a Germania, Olanda e Paesi scandinavi (Danimarca,

Norvegia e Svezia, Islanda e Finlandia). L’Italia è settima. In fondo alla classifica Yemen (155°), Siria (156°), Sudan del Sud (157°) e Afghanistan (al 158°). Come si ottiene la preziosa cittadinanza francese? La nationalité si acquisisce in tre modi diversi: per ius sanguinis temperato (con diritti riconosciuti anche per ius soli in alcuni casi specifici), per matrimonio con cittadino o cittadina francese o per naturalizzazione. In sintesi: è francese chi nasce da almeno un genitore francese (ius sanguinis), oppure chi è straniero e nasce in Francia quando almeno uno dei due genitori vi sia nato, qualunque sia

la sua cittadinanza (doppio ius soli), chi sposa un cittadino francese dopo quattro anni dal matrimonio, chi ha compiuto 18 anni e vive in Francia da almeno cinque anni o ha compiuto un ciclo di studi nel Paese (ius culturae), ma in questo caso la decisione spetta all’autorità pubblica.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Dal profilo genetico degli antenati della Città Eterna emergono anche etnie anatoliche, iraniane e ucraine. Il nuovo volto della megalopoli della civiltà classica

L’ANTICA ROMA? UNA CITTÀ DI IMMIGRATI di Giovanna Favale

L’ANTICA ROMA ERA UNA CITTÀ DI IMMIGRATI, ALLA STREGUA DELLA NEW YORK DEI GIORNI NOSTRI: è stata fin dalle origini un crocevia di civiltà, con etnie anatoliche, iraniane e ucraine, rintracciate nel profilo genetico dei suoi primi abitanti, grazie all’analisi del Dna da 29 siti archeologici. Un’analisi di spessore internazionale che ripercorre 12.000 anni di flussi migratori di una delle più antiche civiltà, grazie al Dna: è stato stilato il primo profilo genetico degli antenati della Città Eterna, frutto di due anni di lavoro di un team internazionale che ha visto le università di Stanford, di Vienna e La Sapienza operare fianco a fianco. Ed il risultato è affascinante, perché racconta di migrazioni e di diversità, fa il ritratto di una città che per secoli è stata un incrocio di popolazioni e passaggi da ogni angolo del mondo. Uno studio che ha creato visibilio ed è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista Science, che gli ha dedicato persino la co- »

NELL’IMPERO ROMANO

Una ricca variabilità genetica Con la nascita di Roma e il costituirsi dell’Impero Romano, la variabilità genetica si è arricchita ulteriormente grazie all’arrivo di individui dai diversi territori dell’Impero.

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IL COMMERCIO UN RUOLO IMPORTANTE

Nella Roma imperiale Nonostante fosse partita come una semplice città-stato, nel giro di pochi secoli Roma conquistò il controllo di un impero che arrivava a toccare la Gran Bretagna a Nord, l’Africa a Sud, e ad Est, Siria, Giordania e Iraq. Il commercio ha svolto un ruolo chiave in tutto questo processo. «La conquista del Mediterraneo è un fatto cruciale, perché genera l’aumento del traffico di merci e persone, che a quel tempo era prevalentemente marittimo spiega il professor Coppa -. Roma produceva beni di consumo e importava derrate alimentari e generi di lusso». Le fonti e le testimonianze archeologiche indicano la presenza di stretti collegamenti tra Roma e tutte le altre parti dell’Impero. La città, infatti, basava la sua prosperità su beni commerciali provenienti da ogni angolo del mondo allora conosciuto.

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DURANTE IL PERIODO IMPERIALE, ROMA ERA UNA MEGALOPOLI, UNA CITTÀ DI DIMENSIONI SMISURATE. AVEVA LA FORZA ATTRATTIVA DEI GRANDI CENTRI NEVRALGICI DI OGGI, COME NEW YORK. POLO PRODUTTIVO, CENTRO VITALE E COMMERCIALE, ERA UN MELTING-POT DI DIVERSE CIVILTÀ ED ETNIE

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pertina del mese di novembre scorso. «Per la prima volta uno studio di così vasta portata è applicato alla capitale di uno dei più grandi imperi dell’antichità, Roma: la novità è aver identificato e quantificato, grazie ai dati biologici, le direttrici migratorie da cui sono arrivate le popolazioni durante la crescita dell’Impero Romano», spiega il professor Alfredo Coppa, antropologo fisico dell’Università La Sapienza di Roma, a capo del gruppo internazionale di ricerca, assieme a Ron Pinhasi, antropologo dell’Università di Vienna, e Jonathan Pritchard, genetista e biologo di Standford. Uno studio avviato due anni fa, e che ha visto un team internazionale composto da una trentina di studiosi (archeologi, antropologi, genetisti, bioinformatici, storici). Il Dna analizzato è stato raccolto dai resti di 127 individui vissuti a Ro-

ma e nelle aree vicine del Lazio nel periodo compreso tra 12.000 anni fa e l’Era Moderna. Il progetto nasce grazie ad una tesi di dottorato di una studentessa americana ed è un unicum nel suo genere. «Negli studi genomici sul Dna antico - precisa il professor Coppa fino a questa pubblicazione l’interesse era stato rivolto su gruppi molto più antichi e meno complessi nella loro strutturazione». La ricerca non ha soltanto confermato che Roma fosse abitata da persone appartenenti a etnie diverse, ma che il loro numero era addirittura più grande di quanto non avessimo mai fin qui immaginato. «Che Roma fosse una città di migranti lo dicono i numeri, non i risultati della nostra ricerca. Pensiamo che la Città Eterna sia arrivata a contare, nel periodo di massima espansione, un milione di abitanti. Un dato del genere, a quell’epoca, può essere giustificato solo da influssi esterni: l’aumento della popolazione racconta della forza attrattiva della città, in grado di richiamare

persone da varie parti del mondo di allora», spiega il professor Coppa. I dati dell’analisi hanno riscontrato, però, un’ampia diversità genetica già a partire dall’epoca preromana. Circa 8.000 anni fa l’area dove è nata la città era già popolata da cacciatori-raccoglitori e, poco dopo, si è arricchita della presenza di agricoltori mediorientali, anatolici e iraniani; successivamente, tra 5.000 e 3.000 anni fa, il Dna racconta l’arrivo di popolazioni dalla steppa ucraina. Con la nascita di Roma e il costituirsi dell’Impero Romano, la variabilità genetica si è arricchita ulteriormente grazie all’arrivo di individui dai diversi territori dell’Impero, soprattutto dalle aree mediterranee orientali e del Vicino Oriente. Queste persone, secondo Coppa, si sono stabilite a Roma dopo essere arrivate principalmente con i traffici di merci. I ricercatori hanno scoperto che la genetica non solo conferma il quadro storico-archeologico, ma lo rende più complesso e articolato. «L’analisi del Dna ha ri-


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LO STUDIO CON L’AIUTO DELLA TECNOLOGIA

Le rivelazioni del Dna, una nuova fonte di informazioni Lo studio su Roma è stato affrontato con le più moderne tecnologie per il Dna antico, allo scopo di far luce su dettagli non leggibili nel record storico. «I documenti storici e archeologici ci raccontano molto sulla storia politica e sui contatti di vario genere con luoghi diversi ad esempio, commercio e schiavitù -, ma quei documenti forniscono informazioni limitate sulla composizione genetica della popolazione», afferma il professor Pritchard. «I dati sul Dna antico costituiscono una nuova fonte di informazioni che rispecchia molto bene la storia sociale di individui di Roma nel tempo», aggiunge Ron Pinhasi. «Nel nostro studio ci siamo avvalsi della collaborazione e del supporto di un gran numero di archeologi e antropologi che, aprendo per noi i loro archivi, ci hanno permesso di inquadrare e interpretare meglio i risultati», chiosa Alfredo Coppa.

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velato che, mentre l’Impero Romano si espandeva nel Mar Mediterraneo, immigranti dal Vicino Oriente, Europa e Nord Africa si sono stabiliti a Roma, cambiando sensibilmente il volto di una delle prime grandi città del mondo antico», osserva Ron Pritchard. Nei secoli successivi si sono verificati eventi tumultuosi, come il trasferimento della Capitale a Costantinopoli, la scissione dell’Impero, le malattie che decimarono la popolazione di Roma e, infine, le invasioni barbariche, come il saccheggio di Roma da parte dei Visigoti nel 410 d.C. Tutti questi eventi hanno lasciato il segno nel Dna: l’influenza orientale spari-

sce e i dati genetici raccontano di nuovi arrivi, questa volta dall’Europa occidentale. Allo stesso modo, l’ascesa del Sacro Romano Impero comporta, poi, la comparsa di tratti genetici delle popolazioni dell’Europa centrale e settentrionale. Lo studio del Dna ha svelato aspetti sconosciuti e affascinanti di una grande civiltà classica. Il team internazionale è al lavoro per continuare questo filone di ricerca. «Ci stiamo occupando delle popolazioni che sono entrate in contatto con gli antichi romani, come i cartaginesi», spiega il professor Coppa, appena rientrato da un viaggio in Tunisia.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

La città si prepara al Carnevale, pochi mesi dopo aver subìto una piena eccezionale come non si verificava dal 1966. Il Mo.s.e. avrebbe fatto la differenza?

VENEZIA, MERAVIGLIA FRAGILE di Ilaria Romano

DALL’8 AL 25 FEBBRAIO VENEZIA TORNA A CELEBRARE COME OGNI ANNO IL CARNEVALE, FAMOSO IN TUTTO IL MONDO e con una storia lunga oltre novecento anni. La festa di inaugurazione si terrà domenica 9, quando il corteo acqueo del Coordinamento Associazioni Remiere Voga alla Veneta mollerà gli ormeggi da Punta della Dogana e percorrerà tutto il Canal Grande sino a raggiungere il Rio di Cannaregio. All’arrivo delle barche del corteo mascherato, si apriranno tutti gli UN PO’ DI STORIA stand, e si darà il via a musiche e Un luogo unico dalle antiche origini animazioni. Per Venezia e i veneti La città costituisce un caso urbanistico unico al mondo, questo sarà il primo Carnevale doperché situata su un arcipelago di piccole isole, ma si estende po la piena eccezionale del 2019, anche sulla terraferma, con Mestre e Marghera. La sua che ha messo a dura prova la città origine risale all’insediamento di alcuni nuclei di profughi a come non accadeva dal 1966. seguito delle invasioni barbariche di V e VI secolo.

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TESTIMONIANZE DUBBI E SPERANZE

Le voci dei commercianti

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La convivenza con l’acqua è la quotidiana normalità, ma quando è previsto che la marea superi i 110 cm, la popolazione viene avvisata da segnali acustici ed sms inviati dal servizio informativo del Centro maree comunale. Contemporaneamente vengono anche allestiti dei percorsi su passerelle nelle principali strade della città, mentre i vaporetti continuano a circolare, modificando il per-

VENEZIA È SOGGETTA AD UN FORTE SPOPOLAMENTO: DAL 2007 AD OGGI IL NUMERO DEGLI ABITANTI È PASSATO DA OLTRE 60MILA A POCO PIÙ DI 52MILA

corso solo in alcuni casi. Nel novembre scorso l’acqua alta ha raggiunto i 187 cm e, trascorsi i giorni dell’emergenza, si è passati alla stima dei danni: solo per quanto riguarda i beni culturali, nella città patrimonio Unesco dal 1987 si contano circa duemila edifici vincolati, fra privati e pubblici, e almeno 120 chiese, delle quali la metà è stata investita dall’acqua. Secondo le prime stime della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Comune, ci vorranno 3.600.000 euro solo

per una prima ripulitura, ma col passare dei mesi sarà possibile quantificare nel dettaglio tutti gli ulteriori interventi da fare. Intanto, con lo stato di emergenza, il Governo ha previsto che possano essere indennizzati in tempi brevi i privati e gli esercizi commerciali, rispettivamente con somme fino a 5 e 20mila euro. I residenti e gli esercenti si sono messi da subito al lavoro per ripartire e limitare i danni, ma strutturalmente in città è in atto un’altra emergenza, apparentemente più lenta e silenziosa: lo spopolamento. «Nel 2007 il numero degli abitanti del centro storico era di oltre 60mila - ha dichiarato Matteo Secchi, presidente dell’Associazione Venessia.com »

«Speriamo che finiscano il Mose - dice Matteo, albergatore -, siamo stanchi, è un periodo ancora difficile ma abbiamo tutti voglia di ripartire, e stiamo facendo il massimo. Si parla di rimborsi e aiuti, qualunque cosa arrivi sarà importante». «È stata una tragedia annunciata che rappresenta il fallimento di 60 anni di politica e anche della tecnica - dice Claudio, proprietario di un caffè storico -. Per noi veneziani è stato un colpo, non ci si rende conto che i costi in questa città sono enormi. Noi imprenditori abbiamo bisogno di certezze e invece potrebbe risuccedere domani, mentre la monocultura turistica sta distruggendo tutto. Chi viene qui ora - continua - non sa nemmeno dove si trovi, spesso non c’è rispetto del luogo». E sul Mo.s.e. ha un’altra idea: «Siamo sicuri di andare avanti con un progetto che non considera l’innalzamento delle maree e che costa 100 milioni all’anno? Forse bisognerebbe ascoltare di più i veneziani e chi si intende di laguna e gondole». «È stato un colpo al cuore vedere così tanti libri finire in acqua - racconta Diana, dipendente di una storica libreria -, ma il livello è stato davvero troppo alto anche per contenere i libri nelle nostre vasche. Fino ai 160 cm forse ce l’avremmo fatta. Rispetto ad altre attività siamo stati fortunati: siamo riusciti a riaprire subito. Abbiamo perso una battaglia, diciamo così, ma si riparte dai libri asciutti».

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- oggi è sceso a 52mila, 8mila persone in meno». DAL 1094 Secondo un dosTutti in festa per le calli Le prime testimonianze storiche del Carnesier elaborato dal vale risalgono al 1094, in un documento Comune, nel periodove si parlava di divertimenti pubblici nei do fra il 2013 e il giorni che precedevano la Quaresima. Nel 2028, le fasce di 1296, invece, il Senato della Repubblica dietà comprese fra i chiara per la prima volta il Carnevale una 5 e i 15 anni, i 35 e festa pubblica. Un tempo la festa era molto i 54, i 70 e gli 80 più lunga e cominciava la prima domenica di subiranno le magottobre per intensificarsi il giorno dopo l’Epigiori riduzioni. Refania e culminare nei giorni che precedevano sisterà la classe dei la Quaresima; ai Veneziani era concesso la60-65enni e cresciare da parte le occupazioni e dedicarsi sceranno gli over completamente ai divertimenti. Il Carnevale ebbe un momento di stasi dopo 80 (dall’8,4% al la caduta della Repubblica di Venezia perché 9,4%), mentre la malvisto da austriaci e francesi. La tradizione presenza dei bamsi conservò nelle isole, Burano e Murano, bini della scuola dove si continuò a festeggiare. Solo nel 1979 primaria si ridurrà alcuni cittadini e associazioni civiche si impedel 7%. gnarono per farlo risorgere in tutta la città. Ma è possibile pensare a un ripopolamento in una città così unica e altrettanto fragile, che secondo diversi studi ambienQUANDO È PREVISTO tali potrebbe essere somCHE LA MAREA SUPERI I 110 CM, LA POPOLAZIONE VIENE AVVISATA mersa fra il 2050 e il 2100? DA SEGNALI ACUSTICI ED SMS Dopo l’acqua granda di INVIATI DAL SERVIZIO novembre un tema è torINFORMATICO DEL CENTRO MAREE COMUNALE nato prepotentemente di attualità, il completamento del Mo.s.e., il cosiddetto Modulo sperimentale elettromeccanico che, attraverso un sistema di dighe mobili, sia in grado di chiudere le tre bocche di porto quando l’acqua supera la

IL CARNEVALE

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soglia dei 110 centimetri. Già nel 1966, dopo la storica marea, se ne comincia a parlare, ma solo nel 1975 il Ministero dei Lavori Pubblici indice un concorso per progettare un sistema di difesa dal mare della laguna, e sei anni dopo un gruppo di esperti comincia a lavorare a quello che verrà definito il “progettone”, ultimato nel 1992. È il 2001 quando il Governo stanzia i primi fondi per la realizzazione dell’opera, 5,2 miliardi di euro, e fissa la data di completamento al 2011. Nel 2013, quando la consegna è già slittata, arriva un’ondata di arresti che comincia a colpire il sistema di corruzione sorto attorno alla grande opera, mentre il consorzio che cura i lavori viene commissariato e la consegna slitta ancora, al 2018. Proprio quell’anno vengono messe in mare le ultime paratoie, ma nel frattempo si stanno già manifestando i primi problemi tecnici e segni di usura, l’opera non è ancora completa e la consegna definitiva è prevista per la fine del 2021. Ma avrebbe fatto davvero la differenza se fosse stata operativa? Alcune associa-

zioni ambientaliste mettono in dubbio che l’opera rappresenti la soluzione a tutti i problemi, se non si avvia un intervento di risanamento e recupero idrodinamico. Non bisogna dimenticare che la laguna ha subìto importanti modifiche nel corso degli ultimi due secoli, con riduzioni di superficie a causa delle bonifiche, della costruzione della zona industriale, dell’aeroporto, di molte valli da pesca. Si calcola che la sua superficie sia diminuita del 30%, con la conseguenza che i rialzi marini, trovano oggi meno spazio disponibile per la loro espansione, e quindi si propagano più rapidamente e con effetti amplificati. Ad esempio, il Comitato “No grandi navi” chiede che le imbarcazioni da crociera che oggi arrivano a pochi metri da piazza San Marco siano estromesse dalla laguna, per consentire una costante manutenzione dei canali ed evitare che gli spostamenti di enormi masse d’acqua e sedimenti provocati dal transito delle navi continuino a compromettere un patrimonio inestimabile, ma inesorabilmente fragile.


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SOCIETÀ

Il “Bonus Tv” per i nuovi decoder Per le famiglie con Isee fino a 20mila euro, c’è il “Bonus Tv”di 50 euro per l’acquisto di televisioni e decoder idonei alla ricezione dei programmi con i nuovi standard di trasmissione (DVBT-2/HEVC)

Canone RAI: le esenzioni Anno nuovo, nuove regole anche per il quello del coniuge, non supera gli 8mipagamento del canone Rai e per le rela euro, si può chiedere l’esenzione dal lative esenzioni. Come si sa, l’abbonapagamento del canone. mento alla Tv, che amL’agevolazione spetta anmonta a 90 euro, avviene che se ci sono colf e baPER CHI HA 75 ANNI tramite l’utenza elettrica, danti conviventi con il riED UN REDDITO COMPLESSIVO INFERIORE ma chi non possiede una chiedente, ma non se nelA 8MILA EURO L’ANNO, televisione in casa può la stessa abitazione risiePUÒ CHIEDERE L’ESENZIONE chiedere di essere esonedono altre persone con DAL PAGAMENTO rato dal pagamento del un reddito proprio. DEL CANONE RAI, FISSATO A 90 EURO canone. Ciò, però, non è Si ha diritto all’esenzione di Flaminia Bruni automatico ma deve avper l’intero anno se il venire tramite l’invio alcompimento del 75° anno l’Agenzia delle Entrate di una dichiaraè avvenuto entro il 31 gennaio; se si comzione sostitutiva in cui il richiedente atpiono gli anni dall’1 febbraio al 31 luglio, testi di non possedere una Tv. l’agevolazione spetta per il secondo seSe, invece, si sono compiuti 75 anni e mestre. I moduli da presentare sono su: il proprio reddito annuo, compreso www.agenziaentrate.gov.it


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intervista di Giada Valdannini

ARTURO BRACHETTI: «LA VECCHIAIA ARRIVA QUANDO SI SMETTE DI SOGNARE» 34 I spazio50.org I FEBBRAIO 2020


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A

__le INTERVISTE di 50&Più__

ARTURO BRACHETTI

SONO PASSATI PIÙ DI QUARANT’ANNI DAL SUO DEBUTTO AL PARADIS LATIN DI PARIGI. È il 1979 quando un giovanissimo Arturo Brachetti muove i primi passi nel mondo dello spettacolo. «Non ero il trasformista più bravo al mondo - dice a 50&Più. Ero semplicemente l’unico». Sì, perché, dai tempi di Fregoli - protagonista del secolo precedente - nessuno si era più cimentato nell’arte del quick change. Ma, soprattutto, nessuno mai come Brachetti ha battuto ogni record entrando di diritto nel Guinness con meno di due secondi a cambio. Un artista che ha saputo fare tesoro dell’insegnamento di Jean-Marie Rivière, il re delle notti parigine, direttore artistico oltre che del Paradis Latin - anche dell’Alcazar: lui, icona indiscussa del cabaret. «Il bello del varietà - dice Brachetti - è l’assenza di regole, la ricerca della

meraviglia. Io, per età e professione, mi meraviglio ormai poco avendo visto il dietro le quinte di ogni spettacolo. Ma non mi do per vinto: rincorro ancora stupore e meraviglia». Quando ha scoperto la magia? A 13 anni, quando sono andato a studiare in collegio: ho fatto il seminario dai salesiani. È lì che ho conosciuto un prete illusionista (Don Silvio Mantelli, Ndr) che mi ha insegnato i giochi di prestigio. Ma al di là di questo, mi ha aiutato a trasformare la timidezza in una risorsa, facendo leva sulle mie capacità. A pallone ero negato, ma coi giochi di prestigio facevo la mia bella figura. Eppure, mi vergognavo a stare in scena e per questo mi esibivo sempre mascherato. Un bel giorno il sacerdote mi disse: «Non fa nulla se non hai la vocazione religiosa. L’importante è che tu abbia una vo-

È la superstar del trasformismo internazionale. Uno dei cinque italiani ad avere una statua al Museo delle cere Grévin di Parigi. Deve alla Francia il suo primo spettacolo andato in scena nel 1979. Da allora, lo hanno visto a teatro oltre 3 milioni di spettatori cazione». Ed io ce l’ho ed è quella di far sognare gli altri. Quanto conta la fantasia nella vita? Per me è tutto e lo è stata fin da piccino. Sono cresciuto in una città grigia come era Torino negli anni Sessanta. Papà impiegato in Fiat, nonno operaio Fiat e la mamma casa-

ATTUALMENTE IL POLIEDRICO ARTISTA TORINESE È IN TOURNÉE IN TUTTA EUROPA COL SUO ULTIMO SHOW, “SOLO”: UNA SUMMA DI TUTTO IL SUO SAPERE NELL’ARTE DELLA TRASFORMAZIONE E DELL’ILLUSIONE

linga: la mia era una famiglia umile. Non ho avuto molti giochi ma la fantasia, quella sì, non mi è mai mancata. Ricordo, ad esempio, che costruivamo la teleferica coi fili da un balcone all’altro. La Tv in casa mia è arrivata che avevo 12 anni; la prima volta al cinema, ne avevo otto e solo per vedere Mary Poppins. Oggi è in scena con

Solo, il suo spettacolo. Come lo definirebbe? È un varietà magico, surrealista intorno al personaggio di Arturo: un Peter Pan tredicenne, imprigionato nel corpo di un 62enne. In scena cerco di raccontare che il viaggio non è mai finito e che non esiste una giovinezza, una seconda giovinezza: la fine della vita la decidiamo noi perché la vita è il viaggio. Anche nella vita, non sono uno che guarda al passato. Sono sempre proiettato nel futuro. L’ombra, come quella di Peter Pan, ci porta verso la terra, la quotidianità, la razionalità mentre io voglio volare. Non a caso, una delle frasi che dico alla mia ombra sul palco è: «Voglio continuare a imparare, a sognare, a volare con la mia fantasia». Così, nella vita. Lei è nato nel 1957. Si fa fatica a crederle... Un po’ è merito della genetica: mia ma- »

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ARTURO BRACHETTI dre ha 83 anni e, se la chiamo a mezzanotte, magari sta andando in macchina al mare a trovare le amiche. La scorsa estate ho ricevuto un sms: «Sono sulle Alpi, stanno facendo del deltaplano assistito, vorrei assolutamente provare». Questa è mia madre. Non sarà solo genetica, però… Faccio una dieta ferrea, vado in palestra e poi molto dipende da quanto noi vogliamo essere ancora giovani, quanto la nostra energia vitale è proiettata verso il futuro. Quando mi chiedono quale sia il giorno più bello, rispondo che ce ne sono stati tanti, ma quello più bello è nel futuro. Io me lo immagino domani. Sono una persona che tende a guardare sempre avanti. Quando incontro coetanei ancorati al passato, che ricordano con malinconia i tempi andati, ripeto sempre: il giorno più bello deve ancora arrivare. Ha sempre avuto questo spirito? No, assolutamente. Sono stato ragazzo negli anni Settanta, gli anni del carpe diem. Ho morso la vita istante per istante, con avidità: a quarant’anni ho imparato a guardare oltre. Torniamo ai suoi esordi. Il trasformismo come è diventato la sua professione? Degli illusionisti che mi videro esibire mi consigliarono di cercare un libro su Fregoli: era stato un grande trasformista e io volevo saperne tutto. Così divorai una sua autobiografia e misi su il mio primo spettacolo con sei personaggi. Una volta a Parigi, divenni allievo di Jean-Marie Rivière e debuttai piuttosto fa«SONO STATO RAGAZZO cilmente: non ero il trasforNEGLI ANNI SETTANTA, mista più bravo al mondo, GLI ANNI DEL “CARPE DIEM”. ero semplicemente l’unico. HO MORSO LA VITA ISTANTE PER ISTANTE, CON AVIDITÀ: A casa l’hanno sosteA QUARANT’ANNI HO IMPARATO nuta? A GUARDARE OLTRE» Mia madre sì: mi cuciva gli abiti di scena. Papà guardava alla cosa con molto scetticismo. Ad oggi riconosco che quel suo fare dubbioso mi abbia aiutato. Ho sempre cercato di fare il meglio per potergli dire: «Vedi papà, te lo avevo detto che ce l’avrei fatta».

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In alto, una tenera immagine di Brachetti assieme a sua madre. Sopra l’artista in compagnia delle ballerine del Moulin Rouge di Parigi.

Ci sono maestri cui sente di dover dire grazie? Macario e Tognazzi, dai quali sento di aver imparato tanto. Macario, una volta al mese, veniva a pranzo dai Salesiani dove studiavo. Io lo aspettavo davanti al refettorio perché volevo imparare tutto da lui. Mi invitava spesso dietro le quinte e talvolta si accorgeva di me e mi faceva l’occhiolino. È stato il mio primo maestro e l’ho vampirizzato, come bisogna fare con i grandi. Lo stesso ha fatto con Tognazzi? Lui aveva il pallino della na-

turalezza: la stessa che io cerco di portare in scena quando, ai miei tanti personaggi, alterno Arturo. Arturo quanto è diverso dal personaggio che è sul palco? Non credo molto. Sono uno che nella propria vita gode della gioia e dello stupore degli altri. La cosa più bella che mi sono sentire dire? Un bambino, dopo uno spettacolo al Sistina: «Arturo, ma tu torni a casa volando o col taxi?». Mi aveva visto volare in scena per tutto il tempo e si è domandato

BIOGRAFIA

1957

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GLI INIZI Nasce a Torino il 13 ottobre. Frequenta il Collegio Salesiano di Lanzo, dove da Don Silvio Mantelli apprende i rudimenti dell’illusionismo. La sua carriera comincia a Parigi nel 1979, come unico trasformista al mondo, reinventando l’arte di Fregoli.

1990

LE CONQUISTE All’inizio degli anni Novanta perfeziona l’arte teatrale del trasformismo. Da un centinaio di costumi arriva ad avere un magazzino di oltre duecento abiti e si esibisce in tutto il mondo. Nel 2002 entra di diritto nel Guinnes dei Primati.


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UN ARTISTA

«Sono una persona che tende a guardare avanti... Il giorno più bello deve ancora arrivare»

Arturo Brachetti alla Mostra del Cinema di Venezia del 2015. In questa occasione il poliedrico artista ha presentato l’edizione restaurata del film “I Mostri”, di Dino Risi.

se ero in grado davvero di volare. Non è bellissimo? Lei riesce a conservare lo stupore? Vista l’età e l’esperienza, faccio fatica. A teatro, ad esempio, conosco il dietro le quinte di ogni spettacolo, ma non mi do per vinto: rincorro ancora stupore e meraviglia. Pensi che ho ristrutturato casa lasciandomi un po’ prendere la mano: ho muri che si spostano, librerie girevoli, specchi parlanti e giochi d’acqua luminosa. Persino il frigo si fa fatica a trovare: sembra un armadio con den-

2004

tro la pasta, ma poi scopri che il frigo c’è e al suo interno parte dei prodotti è vera e parte no. Io dico sempre: l’uovo vero? Provalo, se rimbalza vuol dire che è quello sbagliato. Non tutto è come appare e sul palco, come nella vita, ho creato un vero e proprio parco giochi. C’è un erede di Arturo Brachetti? Io, in scena, porto un mondo che è solo mio. Ad ogni giovane, il compito di inventarsene di nuovi e ce n’è di nuovi artisti e talentuosi. Ma oggi costruirsi il proprio

A PARIGI Nel Natale del 2004 è invitato ad esibirsi all’Eliseo di Parigi, alla presenza dell’allora presidente, Jacques Chirac. Nella sua lunga carriera ha anche diretto spettacoli di Aldo, Giovanni e Giacomo e di Angelo Branduardi.

2011

DA GUINNES DEI PRIMATI

Arturo Brachetti è un attore, trasformista e regista teatrale. Maestro del trasformismo, arte teatrale pressoché scomparsa dalla morte di Leopoldo Fregoli nel 1936. L’ha riportata in auge lui, iniziando a esibirsi a fine degli anni Settanta. La sua carriera è cominciata a Parigi affermandosi nel tempo come uno dei pochi artisti italiani davvero di livello internazionale. Con la sua arte del rapido cambio di travestimento, è stato inserito nel Guinness dei Primati come il quick change performer più veloce al mondo. Oggi vanta una galleria di oltre 350 personaggi e i suoi spettacoli sono stati visti da oltre tre milioni di spettatori. Un pubblico variegato, composto - come ci racconta - «soprattutto da over 40», ma che non manca di stregare anche i più piccini.

immaginario non è facile: i ragazzi stanno troppo su Internet. Quando ero piccino io, la parola chiave era la fantasia. I Social Network ci spingono all’omologazione e creano forme di frustrazione: io, pur essendo stato il primo artista ad avere un sito Internet negli anni Ottanta, oggi del web non vado pazzo e gli preferisco sempre e comunque un libro. Come si spiega che a teatro si va sempre di meno? Il teatro non deve annoiare. Ci sono spettacoli in cartellone che vanno deserti e che, nonostante tutto, continuano a essere nelle sale. Mentre in altre Nazioni i giovani vengono accompagnati a vedere spettacoli di intelligente intrattenimento, da noi si propinano lavori di una noia mortale. Le storie devono affascinare, stupire: troppo spesso il teatro pensa più a se stesso che allo spettatore. Pensa mai alla sua vecchiaia? Ci penso eccome. La immagino ricca: di spunti, di nuovi viaggi, spettacoli ed esperienze. Insomma, ci immagino dentro un po’ di tutto. Con maggiore lentezza, senza frenesie: ma ricca, piena un po’ di tutto.

LE ONORIFICENZE Nel 2011 viene nominato Chevalier des Arts et des Lettres da Frédéric Mitterrand mentre, nel 2014, viene insignito dell’onorificenza di Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

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DALLA COLLANA “LE PERLE DELLA MEMORIA”

COME VIAGGIAVAMO:

DAL CALESSE ALLA 600 Questo lavoro voleva misurare la percezione che la gente comune ha avuto di un passaggio epocale, tanto importante da essere paragonato alle grandi rivoluzioni che hanno infiammato i decenni di fine ’700 o i primi anni del ’900. “Come viaggiavamo: dal calesse alla 600”, questo il titolo dell’8° volume della collana Le Perle della Memoria, è una raccolta di testimonianze di coloro che hanno vissuto, attraverso l’avvento della motorizzazione, il passaggio a questo mondo improvvisamente nuovo.

BUONO

D’ORDINE

PER L’ACQUISTO DEL VOLUME

LE PERLE DELLA MEMORIA N. 8 - 163 PAGINE

COME VIAGGIAVAMO: DAL CALESSE ALLA 600 DESIDERO RICEVERE IN CONTRASSEGNO PRESSO IL MIO DOMICILIO N. _____ COPIA/E DEL VOLUME AL COSTO DI EURO 18,07 A COPIA (*) + SPESE SPEDIZIONE (**) (*) I soci 50&Più, le Università della Terza Età e gli iscritti che hanno partecipato alla ricerca possono acquistare il volume a 12,00 euro (con uno sconto del 30% rispetto al costo sopra indicato). (**) Per ordini fino a un massimo di 5 volumi, le spese di spedizione ammontano a: - 5,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca; - 10,00 euro per tutti gli altri interessati. Per ordini superiori ai 6 volumi, le spese di spedizione ammontano a: - 10,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca; - 20,00 euro per tutti gli altri interessati.

n Socio 50&Più - Tessera n° ................. n Università Terza Età / Iscritto ricercatore (BARRARE LA CASELLA INTERESSATA) COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A 50&PIÙ EDITORIALE - VIA DEL MELANGOLO, 26 - 00186 ROMA

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

La conoscenza di due diverse lingue sembrerebbe rallentare il declino cognitivo associato alla senilità e proteggere dall’Alzheimer

BILINGUISMO: UNA PALESTRA PER LA MENTE di Rita Maria Esposito

EssERE abili nEllE linguE, puRché REalMEntE paRlatE, può coRRElaRsi a un Ridotto Rischio di dEMEnza. una ricerca, condotta all’università di Waterloo, in canada, dimostra che tra 325 volontarie che parlavano correntemente e da sempre almeno quattro lingue, solo il 6% ha poi sviluppato una demenza contro il 31% delle donne legate a una sola lingua. lo studio faceva parte di un già famoso studio longitudinale sull’invecchiamento, avviato nel 1986 dall’epidemiologo e neurologo david snowdon dell’università del Kentucky (usa) coinvolgendo 678 suore cattoliche delle School Sisters of Notre Dame dai 75 anni in su. l’idea di base era che, conducendo queste religiose lo stesso stile di vita, i confronti fra i risultati degli esami sarebbero potuti essere più significativi. le suore hanno accettato di sottoporsi a indagini genetiche, a prove »

PARLARE PIÙ LINGUE

Per un cervello più efficiente Tenendo in attività le nostre facoltà intellettive ne garantiamo l’efficienza. Come nutriamo il nostro corpo, rinforzando i muscoli, così dobbiamo esercitare il cervello e il parlare più lingue è una palestra mentale molto efficace.

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IN ITALIA IN SARDEGNA

Il dialetto, seconda lingua Nel 2012, a Cagliari, uno studio ha messo in relazione bilinguismo e longevità. I risultati hanno dimostrato che il bilinguismo protegge dall’Alzheimer e dalle altre forme di demenza legate alla neuro-degenerazione a cui va incontro il nostro cervello con l’età. Sono i sardi a dimostrarlo, una delle popolazioni più sane e longeve in Italia, proprio grazie al fatto di avere una propria lingua, oltre all’italiano. Il sardo, infatti, non è considerato un “semplice” dialetto. Essere bilingue aiuta a guadagnare una grande capacità di recupero delle funzioni in caso di malattie o insulti ischemici del cervello, ed i centenari sardi, tutti bilingue, manifestano al minimo i danni cerebrali dovuti all’età.

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UNO STUDIO NEUROSCIENTIFICO DIMOSTRA CHE IL NOSTRO CERVELLO PROCESSA IL DIALETTO COME FOSSE UNA VERA E PROPRIA LINGUA, ALLA STREGUA DI INGLESE, FRANCESE O TEDESCO

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di forza fisica e di memoria. hanno messo a disposizione i loro scritti autobiografici, conservati negli archivi dei conventi. anche qui sono emersi dati interessanti: le suore che utilizzavano più spesso parole come “amore”, felicità”, “gioia”, “speranza”, dunque le donne più positive, sono poi risultate più longeve di 10 anni rispetto alle altre. inoltre, le giovani suore che si erano espresse in modo più complesso, articolato, hanno poi avuto meno probabilità di mostrare segni di alzheimer da anziane. Ricorrendo ancora ai loro dati, è possibile osservare che il linguaggio richiede un’abilità complessa al cervello umano, e saltare da una lingua all’altra comporta una grande flessibilità cognitiva. sembra di poter dedurre che l’addestramento extra di chi parla più lingue possa aiutare il cervello a mantenersi in una forma miglio-

re rispetto a chi ne conosce solo una. stranamente l’équipe di Waterloo afferma che dati anti-demenza non sono stati riscontrati in chi parlava correntemente tre o due lingue. diciamo “stranamente” in quanto sono molti i lavori, specie sul bilinguismo, che dichiarano il contrario. l’ospedale e l’università san Raffaele di Milano, infatti, hanno pubblicato sulla rivista scientifica Pnas uno studio che affermava di avere riscontrato una maggiore “riserva cognitiva” in chi parlava correntemente due idiomi. Ma cosa si intende per “riserva cognitiva”? una maggiore connettività: aumentano i dendriti, migliorano le sinapsi e la comunicazione tra neuroni. È una ricchezza, una forza del cervello, della sua plasticità. uno studio che ha sopposto gli altoatesini, in continuo passaggio tra italiano e tedesco, ad una tecnica di imaging chiamata Fdg-pet che permette di misurare il metabolismo cerebrale e la connettività funzionale tra diverse strutture del cervello ha

dimostrato la maggiore riserva cognitiva cerebrale nei bilingui. inoltre, la persistenza nell’uso quotidiano dei dialetti costituiva un bilinguismo che rendeva più forte il cervello dinanzi agli attacchi delle demenze. perché poi più i due linguaggi sono utilizzati e maggiore è il beneficio che si accumula nel cervello. infatti, chi parla un dialetto potrebbe essere paragonato, almeno a livello cognitivo, a chi è bilingue. lo dimostra il lavoro che fa il cervello: quando si parla l’idioma della regione di provenienza è come se si parlasse inglese o francese. uno studio neuroscientifico, infatti, dimostra che il nostro cervello processa il dialetto come fosse una vera e propria lingua, alla stregua di inglese, francese o tedesco. i ricercatori, dell’abertay university, nel Regno unito, insieme alla aachen university, in germania, hanno approfondito in che modo le aree cerebrali reagiscono e si attivano quando il soggetto è chiamato a parlare in un dialetto a lui fami-


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DALLA COLLANA “LE PERLE DELLA MEMORIA”

esperienze di

LO STUDIO I BILINGUI

Più rapidi e più attenti Le conoscenze apprese e le procedure abituali (“intelligenza cristallizzata”) si mantengono salde anche quando si invecchia, mentre le capacità che dipendono dal mantenere la propria attenzione su un compito da svolgere (“intelligenza fluida”) subiscono un declino. Uno studio pubblicato sulla rivista Psychology and Aging e condotto alla York University di Toronto, in Canada, ha evidenziato che le persone che sono state bilingui per la maggior parte della propria vita sono anche in grado di gestire meglio la propria attenzione di fronte a compiti complessi e in rapido cambiamento. Nei tre esperimenti effettuati i soggetti che conoscevano due lingue, sia giovani che anziani, si sono mostrati più rapidi rispetto a coloro che parlavano una sola lingua. Il bilinguismo riduce inoltre la distraibilità associata alla senilità.

LETTURA nel

900

I libri sono capaci di riunire una moltitudine di persone in tempi e luoghi diversi, sono un mezzo di condivisione ma, soprattutto, un formidabile strumento di trasmissione in grado di passare di generazione in generazione. Il 19° volume de Le Perle della Memoria, “Esperienze di lettura nel Novecento. Il piacere del romanzo”, racconta il grande rilievo rivestito dalla narrativa e dal romanzo nella vita delle persone tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento. Un nuovo tassello nell’affascinante mosaico della nostra memoria.

BUONO

D’ORDINE

PER L’ACQUISTO DEL VOLUME

LE PERLE DELLA MEMORIA N. 19 - 138 PAGINE

ESPERIENZE DI LETTURA NEL NOVECENTO liare. i risultati dello studio sono stati pubblicati su Cognition. i ricercatori spiegano in questi termini il lavoro biologico compiuto dal cervello: poiché entrambe le varianti linguistiche sono sempre attive, per sceglierne una è necessario che il cervello in qualche modo ne “sopprima” una. E questo lavoro rappresenta un “costo fisiologico” per il cervello che deve effettuare lo switch, lo scambio fra una forma linguistica e l’altra. tra un dialetto ed un’altra lingua, dunque, non c’è molta differenza: è di natura socio-politica e non cognitiva.

sono necessari però altri studi per tentare di rispondere alle domande ancora aperte sui meccanismi di apprendimento e di attivazione linguistica nei bilingui, che parlano lingue e varietà simili o differenti. il tutto con l’obiettivo di capire se gli effetti linguistici e cognitivi sono comparabili. E nel frattempo è importante diffondere una corretta informazione sul bilinguismo, affinché venga considerato un valore e una risorsa in qualsiasi lingua o varietà dialettale, non soltanto dal punto di vista culturale ma anche cognitivo.

DESIDERO RICEVERE IN CONTRASSEGNO PRESSO IL MIO DOMICILIO N. _____ COPIA/E DEL VOLUME AL COSTO DI EURO 18,00 A COPIA (*) + SPESE SPEDIZIONE (**) (*) I soci 50&Più, le Università della Terza Età e gli iscritti che hanno partecipato alla ricerca possono acquistare il volume a 12,00 euro (con uno sconto del 30% rispetto al costo sopra indicato). (**) Per ordini fino a un massimo di 5 volumi, le spese di spedizione ammontano a: - 5,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca; - 10,00 euro per tutti gli altri interessati. Per ordini superiori ai 6 volumi, le spese di spedizione ammontano a: - 10,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca; - 20,00 euro per tutti gli altri interessati.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Si può vedere anche attraverso il tatto, ma soprattutto si può - attraverso di esso - continuare a fruire l’arte

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ATTRAVERSO LE SUE OPERE LUCILLA D’ANTILIO MOSTRA LA STRAORDINARIA CAPACITÀ DELLE SUE MANI NEL RESTITUIRE IL MONDO CIRCOSTANTE

LUCILLA D’ANTILIO

LA DESIGNER CHE

TOCCA L’ARTE

di Romina Vinci

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A 35 anni perde la vista a causa di una banale congiuntivite, teme di dover rinunciare all’arte, ma poi scopre che anche il tatto consente di fruire di un’opera artistica. Inizia così a modellare, a dare vita alle sue creazioni, e mette la sua esperienza a servizio degli altri, decodificando concetti dal piano verbale a quello tattile

SI DEFINISCE UNA PERSONA CHE AFFRONTA LA VITA CON GRANDE CURIOSITÀ. È proprio questa, la curiosità, la sua arma vincente, quella che le ha permesso di affrontare i cambiamenti radicali che le sono stati messi davanti, e di farlo con grande tenacia e fermezza. Lei è Lucilla D’Antilio, romana, designer e artista non

vedente, che insegna a “toccare” l’arte. Una congiuntivite, una banale congiuntivite cambia la sua esistenza. «Quando ero giovane ho iniziato ad avere qualche problema di vista - racconta -, ma niente di grave. Ho finito il mio ciclo di studi, mi sono laureata in progettazione industriale ed ho cominciato ad insegnare all’Istituto


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d’Arte. A 35 anni ho avuto una congiuntivite, scambiata dal mio medico per un’allergia primaverile. Solo sei mesi dopo, quando ho fatto un test, si è scoperto che c’era un virus. La cura è stata tempestiva, ed in una settimana il virus è stato eliminato. Il danno, però, era ormai fatto; ho cercato di rimediare con varie terapie, ma gradualmente la mia vista si è in-

debolita poco a poco». L’oscurità fa paura, e Lucilla ricorda gli inizi, quel percorso lungo e doloroso: «Ci vuole tempo per attutire il colpo, per riorganizzarsi la vita, bisogna avere tanta pazienza con se stessi; soprattutto all’inizio, le cose non ti vengono bene, fai danni, rompi oggetti, hai paura ad uscire di casa. Bisogna sforzarsi di non farsi violenza, ed è im-

portante avere accanto persone che ti aiutino, non soltanto i familiari, ma anche persone con i tuoi stessi problemi». Per la D’Antilio fondamentale è stato il percorso riabilitativo svolto presso il Sant’Alessio di Roma. «Non soltanto mi hanno insegnato ad usare il bastone bianco, ad approcciare ai vari sistemi informatici adeguati per il mio problema, ma mi hanno fatto mettere le mani sull’argilla. È lì che ho iniziato a toccare e a modellare la creta, scoprendo che ero in grado di riprodurre forme, anche complesse, usando le mani e senza usare gli occhi. Per me, che avevo sempre disegnato, è stato come ritrovare la matita attraverso il mezzo plastico tridimensionale: mi era stato restituito un archivio visivo». Ma cosa significa “toccare l’arte”? «Significa riscoprire la mia capacità di fruire di un’opera d’arte, unendo la mia esperienza precedente e quella attuale. Prima, quando toccavo le sculture nei musei, mi chiedevo se il tatto potesse cogliere il senso estetico delle cose. Un giorno, davanti ad un’opera, mi sono ritrovata a pronunciare la frase: “Che bella!”, ed in quel momento ho sorriso: avevo percepito l’aspetto estetico di quella scultura, non soltanto quello morfologico». La vita di Lucilla prende così una nuova piega, ed oggi tiene seminari e workshop in giro per l’Italia, per dare sostanza alla percezione atipica rappresentata dal “vedere con le mani”. Lo scorso anno ha tenuto un laboratorio su questo tema presso l’Istituto Europeo » FEBBRAIO 2020 I 43


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del Design (Ied) di Roma, e ne è rimasta entusiasta: «È stata un’esperienza bellissima, loro avevano davanti un’aliena che usava un linguaggio tattile, che toccava le loro mani, all’inizio erano un po’ intimiditi, ma poi si sono lasciati andare. Li ho fatti disporre in cerchio, li ho bendati e abbiamo lavorato in maniera circolare, e pian piano si sono resi conto di quanta sensibilità ci fosse nella loro tattilità. I giovani hanno il pregio di essere flessibili, abbiamo lavorato bene insieme, hanno prodotto dei bellissimi lavori, sia in gruppo che a livello individuale». Lucilla ha deciso di mettere la sua esperienza a servizio degli altri, per far sì che diventi un esempio, soprattutto nelle scuole. «Spesso i ragazzi con disabilità visiva vengono esonerati dalle materie artistiche, e questo è molto grave - spiega -; ho conosciuto ragazzi diciottenni non vedenti, molto intelligenti e sensibili, ma incapaci di usare le mani, non le avevano mai usate in senso artistico. Così ho pensato che il mio compito dovesse essere quello di mettere gli insegnanti nella condizione di sperimentare l’arte visiva. Ho iniziato all’Istituto

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MUSEI ACCESSIBILI IN ITALIA SONO ANCORA POCHI I SITI DI INTERESSE CHE OFFRONO SERVIZI DI ASSISTENZA AI DISABILI, MENTRE SONO SOLO UN QUINTO I MUSEI ACCESSIBILI CHE METTONO A DISPOSIZIONE SUPPORTI INFORMATIVI SPECIFICI PER I NON VEDENTI

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IL GRUPPO

CINQUE ARTISTE

“Mano Sapiens” Lucilla D’Antilio fa parte del gruppo “Mano Sapiens”: sono in cinque, come le dita di una mano, sono artiste non vedenti che fanno arte con le mani, creando anche opere corali. Hanno fatto diverse esposizioni persino ai Musei Capitolini e in Via Margutta, a Roma.

statale Romagnoli di Roma, tenendo corsi di aggiornamento per docenti di sostegno e di materie artistiche. Progetto e preparo slide tattili che servono a far capire nozioni come il colore o la prospettiva a ragazzi ciechi congeniti, che non li hanno mai sperimentati. Spiego agli insegnanti come preparare esperienze tattili anche con materiale facilmente reperibile, magari riciclato, così che tutti possano essere in grado di produrne. Credo che l’uso del tatto sia fondamentale, perché mette i ragazzi non vedenti sullo stesso livello dei loro compagni. Le esperienze tattili che progetto sono

pensate per tutta la classe, ad esempio, mettendo le mani in una scatola, in modo che tutti siano costretti ad usare soltanto il tatto». Secondo Lucilla, infatti, il colore non si vede soltanto, ma lo si può anche sentire con le mani, attraverso quelli che lei definisce “i colori tattili”: «Si possono creare dei contrasti usando le mani - spiega -. Ad esempio, una superficie molto materica mi può trasmettere un contrasto forte, simile a quella del rosso, o invece una superficie più liscia mi rimanda a tonalità più rassicuranti, come quelle del verde o del blu». Lucilla oggi è un’artista che realizza strutture in terracotta, in ceramica e in marmo e, nella vita di tutti i giorni, ha recuperato l’80% della sua autonomia: «Se posso lanciare un messaggio, è quello di non arrendersi mai; anche nelle peggiori condizioni si scoprono aspetti di se stessi che sembravano impensabili, la vita può riservare un sacco di sorprese».


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cultura __LIBRI CULTURA__

UNA COSTELLAZIONE DI PICCOLI INCONTRI SPESSO INSOLITI, OCCASIONI SFIORATE, VAGANDO PER LA PROVINCIA FRANCESE, nelle ferrovie regionali con la frenata di un treno improvvisamente fermo in aperta campagna, davanti ai supermercati, negli spuntini di kebab. Quasi come una commedia involontaria, quella de La ladra di frutta, che si trascina, su uno sfondo di amarevole fiaba senza tempo ma a suo modo contemporanea, dove può anche accadere di non saper comprendere se un morto sia un attentatore suicida o solo un suicida. In primo piano c’è lui, il narratore che somiglia tanto a Peter Handke, il premio Nobel del 2019, con la sua vita nella “baia di nessuno”, la casa alla periferia di Parigi e i rapporti con i vicini non proprio idilliaci. Poi, la piccola, improvvisa “epifania”: la puntura d’ape, la prima dell’anno che rappresenta un segnale, il segnale che apre un varco. Il

narratore inizia la sua escursione in estate, a piedi, senza un obiettivo all’inizio chiaramente riconoscibile. Di passo in passo, in cammino nella regione della Piccardia, sulle tracce che iniziano ad affiorare di un itinerario Una serie di brevi incontri, un po’ misterioso, compiuto in un a volte singolari. tempo non meglio Un itinerario misterioso definito, da La lapercorso a piedi dra di frutta. E, conel caldo estivo sì facendo, replica e rinforza anche della Piccardia, simbolicamente la storica regione francese sua escursione nella provincia francedi Renato Minore se, sovrapponendola in un gioco di specchi all’erranza di Handke IL COLIBRÌ stesso. O del suo fantasma che Sandro Veronesi La Nave di Teseo - 368 pagine la sta pedinando con la sua prezzo: 20,00 euro scrittura continua, avvolgente, Giudizio di 50&Più: fluente, intensa nello sguardo Il colibrì di Sandro Veronesi è un grande rod’assieme e capace di affondi manzo sulla separazione e sulla perdita, la straordinari.

UN VIAGGIO + NELLA PROVINCIA FRANCESE

LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

LA LADRA DI FRUTTA GUANDA 432 PAGINE 20,00 EURO Giudizio di 50&Più:

separazione degli amanti, delle coppie, degli sposi e, infine, la separazione irrimediabile, la morte. La separazione e la perdita, quel qualcosa che si continua a percepire, ferisce e dà continua prova di sua virtuale presenza, come l’arto fantasma ancora sensibile e “presente” dopo la sua definitiva mutilazione. È la forza del raccontare di Veronesi: porre sempre il lettore dentro una situazione che non respinge ma coinvolge, emotivamente trascina nel fiato della pagina, permette una giusta distanza in cui ciò che viene detto, diventa anche la premessa per sbrogliare il piccolo enigma e accettare la scommessa che trascina il racconto, lo impenna e poi torna a farlo ancora scivolare sulla pagina.

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__ARTE CULTURA__ PROGRAMMAZIONE DELLE PROIEZIONI

La grande arte al cinema - stagione 2020 Leonardo. Le opere, 13, 14, 15 gennaio. Impressionisti segreti, 10, 11 e 12 febbraio. Maledetto Modigliani, 30 e 31 marzo e l’1 aprile. La Pasqua nell’Arte, 14 e 15 aprile. Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza, 27, 28, 29 aprile. Raffaello. Il Giovane Prodigio, 25, 26 e 27 maggio. Lucian Freud. Autoritratto, 22, 23 e 24 giugno.

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DA NON PERDERE

TREVISO

La natura in posa 50 capolavori del Kunsthistorisches Museum di Vienna di grandi pittori fiamminghi del ’500-’600, da Jan Brueghel a Evaristo Baschenis, per la prima volta in Italia, dialogano con le foto dei maestri dello still life: LaChapelle, Parr, Mapplethorpe, Migliori. Museo Santa Caterina Fino al 31 maggio BARLETTA

Giovanni Boldini Le donne affascinanti e il mondo della Belle Époque del maestro ferrarese per la prima volta in una monografica in Puglia. Boldini. L’incantesimo della pittura ne propone i capolavori nella casa natale del collega con cui si incontrava a Parigi dal 1870 in poi. Pinacoteca De Nittis Fino al 3 maggio

Sette nuovi docu-film dedicati all’arte saranno sui grandi schermi delle sale per alcuni giorni anche nella prossima stagione

LA GRANDE ARTE AL CINEMA ARRIVA IL NUOVO CARTELLONE DEDICATO ALLA GRANDE ARTE AL CINEMA. Come succede di solito per gli eventi, le pellicole rimarranno nel circuito delle principali città per una manciata di giorni, prima di finire sulle diverse piattaforme Tv. La visione su grande schermo ad altissima definizione ci farà entrare in contatto con dettagli che spesso sfuggono all’occhio meno allenato, e seguire eventi biografici e analisi critiche comodamente seduti su una poltrona di prima visione. A gennaio, Leonardo. Le opere è stato una sorta di chiusa del 500enario del genio toscano, di cui sottolinea la lungimi-

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MOSTRE

di Ersilia Rozza

ranza, l’inventiva e le vicende a lui contemporanee. A febbraio, Impressionisti segreti chiarirà - attraverso gli inediti quadri dell’omonima mostra romana - come guardavano il mondo quei pittori e come divennero i più ricercati dai collezionisti. A fine marzo arriverà Maledetto Modigliani, dedicato all’artista maudit, che bruciò la sua vita in pochi anni ma segnò il passaggio alla modernità con una pittura inconfondibile. In aprile vedremo le rappresentazioni de La Pasqua nell’Arte dai primi cristiani ai contemporanei e Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza, che ci immergerà nell’epoca di Lorenzo

il Magnifico e nella rappresentazione della grazia e dell’eleganza intellettuale. Per maggio è previsto Raffaello. Il Giovane Prodigio, in occasione dei 500 anni dalla morte dell’unico pittore di cui mai nessuno ha discusso l’assoluta grandezza. Chiuderà la programmazione firmata Nexo Digital, a fine giugno, Lucian Freud. Autoritratto, una carrellata sulla vita controversa e il potente lavoro del maestro morto nel 2011, seguendo il percorso proposto dagli oltre 50 autoritratti esposti a Londra.


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IN SCENA, TANTE NOVITÀ E RIVISITAZIONI

NOTEVOLE LA STAGIONE TEATRALE CHE L’INSTANCABILE LUCA DE FUSCO HA PROGRAMMATO AL TEATRO STABILE DI NAPOLI - TEATRO NAZIONALE. Siamo a metà di un percorso che annovera testi classici e di drammaturgia contemporanea, ma anche novità e ri-

visitazioni affidate a grandi registi, interessanti autori e interpreti di talento. Ricco il cartellone di questo mese che vede in scena, fra i Teatri Mercadante e il San Ferdinando, ben sei spettacoli. Nel primo, fino al 2, assistiamo a una divertente e acuta

REGGIO CALABRIA

Un successo mondiale Dopo quattro anni di successi incredibili in giro per l’Italia, Che disastro di commedia, prodotta nel nostro Paese da AB Management, arriva il 1° al Teatro Cilea di Reggio Calabria. Nata a Londra nel piccolo teatro di un pub, ha presto spopolato registrando numeri da capogiro in tutto il mondo, e ha ricevuto prestigiosi premi: dagli “Olivier Awards” al “Premio Molière”, fino al “Tony Award” negli Stati Uniti. Grazie a un affiatato cast diretto da Mark Bell, con tempi comici perfetti si racconta la storia di una sgangherata compagnia teatrale amatoriale. Dopo un’imprevista eredità, il gruppo di attori tenta di mettere in scena un ambizioso spettacolo. Ma scordano le battute, la scenografia crolla, le porte non si aprono... Insomma tutto ciò che l’attore non dovrebbe mai provare in palcoscenico. info: 0965312701

© NICOLA DELLE MURA

TEATRO

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“DALL’INFERNO ALL’INFINITO” AL TEATRO COMUNALE DI CATANZARO, IL 20. MAGICO RACCONTO DI MONICA GUERRITORE SU PAROLE E TESTI DEI GRANDI DELLA LETTERATURA INFO: 096824580

Un viaggio intenso ed emotivo fra versi immortali, testi impegnati e divertenti commedie

© GIANNI COCCIA

© LUCA DEL PIA

__TEATRO CULTURA__

di Mila Sarti

A Napoli, uno spazio culturale dalla vivace e poliedrica programmazione, che punta ai classici e alla drammaturgia contemporanea commedia, Apologia che, fra incomprensioni e scomode verità, scava nella vita di un nucleo familiare. Scritta dal talentuoso Alexi Kaye Campbell, è interpretata da una carismatica Elisabetta Pozzi. Segue Scene da Faust (4-9) di Goethe, con la regia e drammaturgia di Federico Tiezzi che affronta un nuovo grande mito. Dall’11 al 16 Paolo Valerio firma la regia di Jezabel, testo di Irène Némirovsky, sulla difficoltà della bellissima protagonista ad accettare i segni

del tempo che passa. Prima versione teatrale italiana di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen dal 19. A cimentarsi con convinzione in questa avventura l’attoreregista Arturo Cirillo. Il Teatro San Ferdinando ospita (6-16) la tragedia di Sofocle, Edipo a Colono con la riscrittura di Ruggero Cappuccio e la regia del lituano Rimas Tuminas. E dal 27 torna il pluripremiato La cupa, versi, canti, drammaturgia e regia di Mimmo Borrelli. info: 0815513396 FEBBRAIO 2020 I 47


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__MUSICA CULTURA__ JAZZ & CLASSICA

Il pianista Pietro Gallo e il flicornista Savino Doronzo, con il francese Michel Godard al serpentone, rivisitano in chiave jazz arie e ouverture emozionanti nell’album Reimagining Opera. Da ascoltare.

I Mighty Mocambos, i Resolution 88 e i New Mastersounds ci propongono tre album effervescenti

FUNKY, JAZZ, HIP HOP PER IL NUOVO DECENNIO

MUSICA

di Raffaello Carabini

+ REFERENDUM

“Eh... già” di Vasco è la canzone preferita

LA CLASSIFICA

Il pubblico del sito Corriere.it ha votato il brano più significativo degli anni Dieci, tra i venticinque scelti da dieci giornalisti. Eh... già di Vasco Rossi, datata 2011, ha raccolto il 17,7% dei consensi, superando L’essenziale di Marco Mengoni, prima a Sanremo 2013 (14,7%) e, più lontane, Il più grande spettacolo dopo il Big Bang di Jovanotti (2011), Rolls Royce di Achille Lauro (2019), Coprifuoco de Le luci della centrale elettrica (2017), tra il 6 e il 7%.

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PER INIZIARE AL MEGLIO LA TERZA DECADE DEL NOSTRO SECOLO COSA DI PIÙ PIACEVOLE DI UNA BELLA SFERZATA DI ENERGIA E POSITIVITÀ IN MUSICA? Cominciamo dai Mighty Mocambos, che sono tornati con un terzo album dalle linee brucianti, che si dipana come un labirinto sonoro ricolmo di elementi afro, hip hop e soprattutto funky. 2066, che segue il loro periodo “tropicale” come Bacao Rhythm & Steel Band, non lascia tregua. L’impatto sonoro è vorticoso e insieme narrativo, a volte ricorda le suggestive colonne sonore del periodo blaxploitation, in altre disegna traiettorie rap potenti, in altre ancora distilla puro soul. Altrettanto propulsivi e brillanti i Resolution 88, che rappre-

sentano la versione attuale del sound jazz-funk anni Settanta alla Herbie Hancock, con l’aggiunta di tipici rare groove sample del periodo d’oro dell’hip hop e spruzzate vibranti del nuovo suono english alla Yussef Kamaal. Revolutions li propone per la prima volta affiancati da una sezione di fiati e una di archi, per ottenere un sound che passa da momenti più sottotraccia e insinuanti a rincorse frenetiche su complessi tapis roulant ritmici. Festeggiare i vent’anni di attività e non dimostrarlo? È quello che fanno i New Mastersounds con Shake It, un album realizzato in due versioni (una con il supporto di vocalità nere importanti; l’altra esclusivamente strumentale, pieno di vigore e di sonorità black).


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__CINEMA CULTURA __

«L’amicizia è fondamentale ma i veri grandi amici si contano sulle dita di una mano». Parola di Carlo Verdone al cinema con Si vive una volta sola di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

SI VIVE UNA VOLTA SOLA

DRAMMATICO

GLI ANNI PIÙ BELLI REGIA di Gabriele Muccino con: P. Favino, M. Ramazzotti, K. Rossi Stuart, C. Santamaria Giudizio di 50&Più:

BIOGRAFICO

VOLEVO NASCONDERMI REGIA di Giorgio Diritti con: Elio Germano Giudizio di 50&Più:

La storia dell’Italia degli ultimi decenni è il canovaccio su cui ha imbastito la sua vita un’intera generazione tra amori, delusioni e tradimenti. Di questa generazione fanno parte quattro amici, inseparabili dagli Anni ’80 a oggi. Qualcuno ha provato a crescere, mantenendo integri i propri valori. Qualcun altro ha fatto dell’amicizia lo scudo per difendersi dai colpi della vita. Altri ancora hanno trasformato il rimpianto in benzina per affrontare il quotidiano. Muccino prova a spiegarci cosa significa crescere e assolversi, rivolgendo uno sguardo malinconico ai ragazzi che eravamo.

Il pittore Ligabue, celebre per il suo immaginario esotico di giaguari e gorilla che dipinge sulle sponde del Po, secondo Giorgio Diritti ha la fisicità urlante di Elio Germano. Un attore in grado di restituire il mondo interiore di Toni Ligabue, un uomo che riscatta la sua intera esistenza sulla tela, luogo tangibile dove poter finalmente affermare il proprio mondo interiore e costruirsi un’identità vera che gridi al mondo l’insopprimibile bisogno di amare. E di essere amato.

CINEMA

UN FILM CHE È UN SOTTILE GIOCO DI EQUILIBRI, DOVE GLI STATI D’ANIMO SONO CALIBRATI SOTTO LA LUCE ISPIRATRICE DEI SET PUGLIESI. Si vive una volta sola - adagio che come il celebre carpe diem può forse racchiudere il segreto della vera felicità - è il titolo della nuova commedia di Carlo Verdone, la 27a della sua filmografia. Film corale dove a parlare sono i sentimenti veri come l’amicizia, ma anche le emozioni che tratteggiano le fragilità umane: piccole ripicche, attimi di solitudine, ingenue cattiverie, crisi d’ansia, tormenti, cinismo e altre debolezze. Nonostante adoperi il registro della commedia, il regista romano usa il suo tatto per affondare lo sguardo nell’animo umano e raccontarci una storia che ci riguarda tutti. Protagonista di questa sorta di Amici miei targata Verdone è una solida équipe medica

composta da quattro dottori al top, eccezionali in sala operatoria ma un disastro nel privato. Sempre impegnati col lavoro, hanno poco tempo per la vita privata e si frequentano anche dopo aver tolto i camici. Verdone veste i panni del primario, Max Tortora è il suo vice, la bravissima Anna Foglietta è la strumentista, Rocco Papaleo l’anestesista. La loro amicizia è messa seriamente in discussione durante un viaggio che i quattro fanno in Puglia e che cambierà le loro prospettive sull’esistenza. Ci saranno tanti colpi di scena e dinamiche impensabili tra loro, confessa Verdone che con la ricetta vincente della commedia agrodolce continua a raccontare vizi e virtù degli italiani. Come solo lui sa fare. Regia: Carlo Verdone Genere: commedia Giudizio di 50&Più:

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Percorrono lunghi tragitti a piedi, meravigliosi itinerari in treno e aprono le porte di casa ai turisti: ecco l’identikit dei viaggiatori senior

VACANZE OVER 50, TRA AVVENTURA E CONOSCENZA

a cura del Centro Studi 50&Più

Alzi lA mAno Chi hA deSiderAto, Almeno unA voltA nellA vitA, trAmutAre lA ProPriA PASSione Per i viAggi in unA ProfeSSione. tony e maureen l’hanno fatto e non hanno intenzione di smettere nemmeno oggi che hanno raggiunto i 70 anni. È dal 1972, in occasione del loro viaggio di nozze, che i Wheeler si occupano di documentare gli itinerari delle loro avventure. in quel viaggio partirono da londra seguendo la “rotta hippy” a bordo della loro automobile: con solo IN INGHILTERRA qualche spicciolo in tasca attraverSoggiorni in affitto sarono turchia, iran, Afghanistan, Nel Regno Unito è nato www.freebirdclub.com, un network india e il Sud-est asiatico per poi dedicato agli over 50 che permette di affittare una arrivare in Australia. nacque stanza della propria casa o di cercare un alloggio in così Across Asia on the cheap (Atbase alle affinità tra gli utenti. Un modo alternativo di fare amicizia e nuove conoscenze mentre si è in viaggio. traverso l’Asia con pochi soldi), la

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ESPERIENZE IN PELLEGRINAGGIO

A piedi, di santuario in santuario

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prima guida amatoriale che gettò le basi per quella che sarebbe diventata in seguito la Lonely Planet. Considerata la guida turistica per eccellenza, infatti, la casa editrice australiana ha da poco compiuto 46 anni e continua ad appassionare i viaggiatori di tutto il mondo. in particolare, secondo un sondaggio svolto sui turisti over 50, sembra che siano proprio i senior ad aver riscoperto la passione per i viaggi

I SENIOR SEMBRANO AVER RISCOPERTO LA PASSIONE PER I VIAGGI ALL’INSEGNA DELL’AVVENTURA. TRA LE METE PREFERITE THAILANDIA, VIETNAM E PERÙ

all’insegna dell’avventura. tra le prime venti scelte fatte da questa fascia di popolazione si trovano mete esotiche come la thailandia, il vietnam e il Perù, ma anche viaggi continentali come quello alla scoperta dell’europa passando per le maggiori capitali. un’esperienza che si può vivere grazie all’interrail, un

viaggio da sempre associato ai giovani che, zaino in spalla, partono alla ricerca di avventura e di prezzi low cost. eppure, negli ultimi dieci anni sembra che questa tipologia di viaggio sia tornata di moda soprattutto tra gli over 60 e le famiglie. il biglietto ferroviario che permette di girare l’europa, infatti, ha visto triplicare le vendite passando da 100mila nel 2005 a oltre 295mila nel 2018. nella fascia senior, i biglietti venduti in italia sono aumentati del 30% nell’ultimo anno per quanto riguarda l’opzione “one Country Pass” (valida per un solo Stato a scelta), mentre per la categoria “global Pass”, che permette di esplorare »

La chiamano la “nonna pellegrina”, ma il suo nome è Emma Morosini e, all’età di 95 anni, ha percorso più di 34mila chilometri a piedi e in bici per raggiungere i santuari di tutto il mondo. La sua storia in materia di lunghi cammini inizia quasi 28 anni fa, con il suo primo pellegrinaggio verso Lourdes frutto di un voto religioso fatto prima di entrare d’urgenza in sala operatoria. In quell’occasione percorse più di 1.300 km in 11 giorni con un unico compagno di viaggio: il piccolo trolley con cui la signora Morosini trasporta un sacco a pelo, un cambio di biancheria, una vecchia macchina fotografica e qualche alimento. In questi anni ha raggiunto Russia, Spagna, Portogallo, Francia, Israele, ma anche Messico, Brasile e Cuba, tanto che in Sud America si è aggiudicata il soprannome di abuela peregrina (nonna pellegrina). Come Tom Hanks nel famoso film Forrest Gump, anche la novantacinquenne viene seguita per alcuni tratti da altri pellegrini che la accompagnano nel suo cammino. Un cammino che ha nuovamente intrapreso l’estate scorsa partendo da Castiglione delle Stiviere, il paese nel mantovano in cui vive, alla volta del santuario mariano di Jasna Gora, a Częstochowa, in Polonia. Un pellegrinaggio che desiderava fare da tempo e che ha portato a termine dopo circa cinquanta giorni, percorrendo complessivamente 1.086 chilometri.

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tutti i Paesi europei aderenti all’iniziativa, si riUNA RACCOLTA DI STORIE leva un aumento «Viaggiare è cambiare e trasformarsi. del 15% tra gli L’altrove ci permette di scoprire adulti della Peniquanto è ancora sconosciuto» Viaggiare non vuol dire soltanto attraversare sola. le tratte il cuore segreto dei continenti. Viaggiare è preferite sono anche l’uscita dall’infanzia, l’inizio di un’amiquelle che vanno cizia, la rottura di un legame che credevamo da londra a Panon potesse finire mai. Perché è quando si rigi e da Berlino va altrove che le cose importanti cominciano a Praga, ma sul ad accadere, quando la vita ci mette alla sito di interrail prova e ci svela una parte di noi che prima vengono proposti non conoscevamo. A raccontarlo è Federico numerosi itineraPace nel suo libro Controvento (Einaudi, ri in base alle esi2017). Una raccolta di storie di chi, attragenze dei viaggiaversando un ponte, mettendosi su una strada, tori: si può scesalendo su un autobus o un treno, ha trovato in un giorno, in un istante, il modo di cambiare gliere tra i treni e trasformarsi. con vista panoramica, il tour dei Balcani, la scoperta del mar mediterraneo e, ancora, un viaggio lungo CRESCONO I SENIOR CHE la famosa tratta dell’orient SCELGONO I PELLEGRINAGGI, PRIMO FRA TUTTI express da londra ad istanIL “CAMMINO DI SANTIAGO” bul. una tipologia di vacanza CHE, NEL 2018, È STATO molto amata da chi desidera PERCORSO DA OLTRE 327MILA PERSONE viaggiare con ritmi lenti e flessibili, conoscendo persone nuove ogni giorno. in crescita anche quella parte di senior che decide di affrontare lunghi cammini per raggiungere mete di pellegrinaggio. Primo tra tutti il Cammino di Santiago che, negli ultimi dieci anni, è stato percorso da

IL LIBRO

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migliaia di pellegrini, raggiungendo gli oltre 327mila nel 2018. un viaggio non solo religioso, ma anche culturale, che ogni anno coinvolge numerosi viaggiatori over 50 per una fetta pari al 31% dei viaggiatori totali. Sono principalmente gli spagnoli a percorrere le strade che portano a Santiago, seguiti dagli italiani, dai tedeschi e dagli americani. un successo condiviso anche dalla via francigena, diventata un itinerario culturale europeo in grado di attirare persone da tutto il mondo. un cammino “intergenerazionale” che coinvolge tutte le classi di età, dai 16 ai 75 anni, con un aumento costante di presenze over 70. in questo caso le fasce di età più rappresentate sono tra i 40 e i 60 anni (41%) e il motivo del viaggio è uno solo: il tempo. un tempo per riflettere, per pensare, per scoprire se stessi immersi tra la storia e la cultura dell’europa occidentale. e per una fuga di pochi giorni? Si può optare per un bel Senior host, una delle nuove tendenze che vede numerosi ostelli gestiti da over 60. nell’ultimo anno, infatti,

sempre più persone tra i 60 e i 90 anni hanno scelto di dare in affitto qualche stanza o l’intera proprietà agli avventori intercettati tramite il sito Airbnb. A confermarlo sono proprio i dati diffusi dalla nota piattaforma di alloggi: sono più di 36.000 gli host italiani over 60, superati solo dai coetanei francesi (oltre 79.000) e seguiti da quelli britannici (22.500), spagnoli (19.000) e tedeschi (11.000). inoltre, sembra che gli alloggi offerti dai senior richiamino più turisti: solo nell’ultimo anno gli host della Penisola hanno ospitato complessivamente 800mila viaggiatori, condividendo la loro casa (o una stanza) per 29 notti l’anno. ma i dati evidenziano anche la qualità dell’ospitalità senior visto che l’85% delle recensioni lasciate dagli ospiti raggiunge le “cinque stelle”. ne è un esempio la signora ivana, 89 anni, che a torino ha messo in affitto un alloggio per i turisti in visita ai paesaggi piemontesi: dalla scorsa primavera sta raccogliendo numerose recensioni, tutte positive, e ha stabilito un record aggiudicandosi il titolo di “host più anziana d’italia”.


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GEN OVA

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In Italia per la prima volta gli “over 60” superano in numero gli “under 30”. La maggioranza della popolazione mondiale vive sempre più all’interno di contesti urbani. La Silver Economy oggi è uno dei motori dell’economia occidentale.


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__50epiuturismo.it

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È RACCHIUSA IN UN CLICK BRUNO GADDI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI 50&PIÙTURISMO: «VIAGGIARE È UNA FORMA DI ARRICCHIMENTO, APRE LA MENTE, PONE IN UNA CONDIZIONE DI CONOSCENZA CHE ELEVA INTERIORMENTE»

LA SOLUZIONE DI VIAGGIO GIUSTA PER TE www.50epiuturismo.it è il nuovo portale dedicato al turismo over. Un sito, di facile accesso e con l’acquisto online assistito, che offre una ricca selezione di proposte adatte a tutte le esigenze, dalle mete tradizionali ai viaggi ad ogni latitudine del mondo di Giovanna Vecchiotti

SONO IN BUONA SALUTE E HANNO MOLTO TEMPO LIBERO A DISPOSIZIONE. Si trovano in una fase della vita in cui si tende a riprogettare la propria esistenza, cercando nuovi stimoli e nuove motivazioni, o tramutando in realtà un sogno tenuto troppo a lungo in un cassetto. Sono gli over 65, che nel nostro Paese arrivano a sfiorare i 14 milioni di persone e che poco hanno in comune con gli ultrasessantacinquenni delle generazioni precedenti: vitali, attivi, con una solidità economica alle spalle, amano viaggiare e scoprire il mondo. E le cifre lo confermano. Da una recente ricerca del Censis, La silver economy e le sue conseguenze, risulta che nel 2018 i consumi degli over 65 per viaggi e vacanze siano stati oltre i 4,9 miliardi di euro (con un incremento del 38,9% rispetto all’anno precedente), di cui 2,2 miliardi destinati a vacanze con soggiorni di 2-3 notti 54 I spazio50.org I FEBBRAIO 2020


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e 2,6 miliardi per vacanze di 4 o più notti. Curiosi, attenti, i turisti senior non scelgono soltanto mete tradizionali, ma viaggiano nel mondo ad ogni latitudine. «Sono turisti consapevoli, spesso con molteplici esperienze di viaggio alle spalle; hanno quindi idee chiare quando si tratta di vagliare il tipo di vacanza su cui puntare e i luoghi da visitare», afferma Bruno Gaddi, amministratore delegato di 50&PiùTurismo, il tour operator che da oltre 40 anni opera nel panorama italiano con soluzioni specifiche per viaggiatori over 50, e unico punto di riferimento del turismo associativo. «Il turista senior, infatti, non è più colui che, negli Anni ’80-’90, andava in vacanza soltanto in determinati periodi dell’anno, nelle cosiddette basse stagioni, scegliendo prevalentemente mete italiane. Oggi la fascia d’età 60-75 anni ed oltre è la fascia più alta di persone a cui il mercato del turismo si riferisce. Perché il turista over viaggia più degli altri e lo fa tutto l’anno, sia in Italia sia all’estero, al pari di un Millennial. Ma, rispetto ad esso, ha delle marce in più: maggior tempo libero a disposizione - con la possibilità, quindi, di poter fare vacanze lunghe,

magari sfruttando tariffe low cost - e una maggiore disponibilità economica, che gli permette di scegliere strutture alberghiere di livello superiore e pacchetti turistici ad hoc con servizi aggiuntivi». È, quindi, un turista attento e informato. Certamente. Oggi l’over 65 è in grado di vagliare autonomamente, tra le molteplici proposte, la vacanza più adatta a lui. Sa scegliere bene, è in grado di utilizzare il computer e Internet e si diverte a “costruirsi” il viaggio cercando proposte sul web, confrontando le offerte, controllando sui Social recensioni di hotel e tour operator. Presta attenzione al prezzo finale del pacchetto turistico, ma tiene conto anche della sua qualità, della sua sicurezza - controllando, per esempio, le assicurazioni associate al prodotto, così da essere sicuro che trascorrerà una vacanza serena -, verifica se ci sono valori aggiunti e controlla l’affidabilità del tour operator. Insomma, non si fa ingannare dal miraggio del prezzo “a ribasso” perché è consapevole che se il costo di un pacchetto turistico è inferiore ad un altro, significa che i servizi offerti non sono gli stessi per entrambi. Naturalmente non tutti gli over 65 si affi- » FEBBRAIO 2020 I 55


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50EPIUTURISMO.IT TERME

CROCIERE MARINE E FLUVIALI

VIAGGI ITALIA - EUROPA - MONDO

“Salus per aquam”, recitavano i latini. È una delle formule più longeve di benessere e salute che derivano dalla serie di trattamenti legati all’acqua. Il luogo migliore per beneficiarne sono le terme, che regalano cura per il corpo e tranquillità per la mente.

Navigare tra i mari o per fiumi di grande fascino, fermarsi ogni volta in località diverse. Un mix perfetto tra relax, curiosità e avventura. Il tutto con un servizio allineato a strutture di accoglienza e ristorazione di alto livello.

Una selezione accurata di tour e soggiorni nel nostro Paese e nel resto del mondo per visitare capitali dalla cultura plurisecolare, stupirsi in paesaggi remoti e poco conosciuti, fare tour nell’entroterra o rilassarsi in località marittime piene di sole.

LA NAVIGAZIONE

TURISMO ASSOCIATIVO

area menu blu Il Concorso 50&Più di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, il talent canoro Italia in… Canto, le Olimpiadi dei 50&Più sono solo alcune delle proposte di 50&PiùTurismo pensate e realizzate per i soci 50&Più. Per ritrovarsi, divertirsi, rilassarsi e condividere le emozioni.

dano al web. Molti, soprattutto coloro che hanno un’età che va oltre i 70-75 anni, si rivolgono alla propria agenzia turistica di fiducia oppure, se desiderano sentirsi più protetti, ad un’associazione che organizza viaggi su misura per chi ha i capelli bianchi. In quest’ultimo caso, infatti, ci si affida totalmente all’associazione a cui si è iscritti, lasciando ad essa la responsabilità di scegliere il tour operator più affidabile. Quindi, il turismo associativo garantisce al viaggiatore maggiori tutele?

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Maggiori tutele, più garanzie, la sicurezza di un interlocutore ben definito. C’è da aggiungere, poi, che far parte di un’associazione significa sviluppare relazioni, amicizie, condividere emozioni, scambiare esperienze. Gli over 60 italiani viaggiano più o meno dei loro coetanei europei? In linea di massima viaggiano come tutti. Nel Nord Europa, per un motivo collegato al clima, viaggiano di più in bassa stagione, mentre i nostri connazionali preferiscono spostarsi da maggio a settembre.

PACCHETTI ONLINE

area menu rossa Le proposte di viaggio dei tour operator partner in un unico market place. Qui è possibile trovare con un click la soluzione di viaggio giusta per ogni tipo di esigenza ed età: dalla vacanza attiva a quella rilassante, dalle visite a scopo culturale ai villaggi turistici esclusivi, fino al viaggio speciale.

Mediamente, si attestano intorno a due viaggi all’anno. Si è detto che i viaggiatori senior amano navigare su Internet e organizzare i propri viaggi. Un’opportunità che ora offre anche 50&PiùTurismo con il nuovo portale da poco online. Qual è il valore aggiunto di questo sito rispetto ad analoghi siti di viaggi e turismo? Con questo portale ci rivolgiamo a persone che viaggiano da 20, 30, 40 anni con la 50&PiùTurismo, ma anche ai sessantenni di oggi che, come detto, utilizzano la tecnologia e hanno dimestichezza con lo shopping online. Il turismo web, quindi, lo abbiamo creato soprattutto per i nostri soci ma non solo. Chiunque può trovare all’interno del portale la nostra offerta turistica che è stata suddivisa in due parti distinte: da un lato tutte le proposte collegate agli eventi associativi di 50&Più, dall’altro una selezione di offerte dei nostri partner, leader del mercato turistico. È una formula nuova, che tiene conto sia delle esigenze della singola persona sia di quelle dei piccoli gruppi, per esempio, alcuni amici che volessero organizzare un viaggio in esclusiva. Ma anche le associazioni provinciali 50&Più


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MARE ITALIA - ESTERO

MONTAGNA ITALIA

PELLEGRINAGGI

Che sia il Mediterraneo, il Mar Rosso, il Mar dei Caraibi, l’Oceano Atlantico o l’Oceano Indiano, le emozioni non mancheranno. Natura trasformata dall’uomo, paesaggi selvaggi, località marittime incontaminate da cui lasciarsi affascinare.

Le Alpi sono la catena montuosa più importante d’Europa. Sia che si vada in vetta o che ci si fermi a valle, il beneficio che se ne può trarre è grande. La bellezza, l’aria pura, i silenzi e l’autenticità della vita nei piccoli borghi tocca il cuore.

I pellegrinaggi sono prima di tutto viaggi dell’anima. Mettersi in cammino verso queste mete significa affrontare un percorso soprattutto interiore, alla ricerca del proprio lato più spirituale, con la certezza di tornare a casa diversi.

possono attingere alle nostre proposte e creare una sorta di “catalogo interno” da condividere, magari, con altre associazioni provinciali 50&Più della medesima regione o di altre regioni. Il nostro portale, quindi, con la personalizzazione del prodotto turistico offerto, è in grado di soddisfare sia le

richieste delle associazioni provinciali 50&Più sia quelle del singolo utente che desidera acquistare un viaggio individuale tramite il web. E lo può fare anche chi non ha troppa dimestichezza con la tecnologia. In cosa si diversifica dagli altri siti di e-commerce?

Il nostro e-commerce è stato progettato per essere di facile accesso e con l’acquisto online assistito. Se nella fase di prenotazione si desidera avere ulteriori informazioni sul pacchetto che si va ad acquistare, si può contattare il numero telefonico indicato nella schermata. Si verrà richiamati da un esperto che risponderà alle domande, chiarirà i dubbi, e guiderà fino alla conclusione del processo di prenotazione. In questo modo si elimina il rischio di inserire la carta di credito senza sapere con certezza cosa si va ad acquistare. Se, invece, si è sicuri della propria scelta, si procede autonomamente come su ogni sito di e-commerce. Chi volesse, invece, partecipare ad un evento associativo, quale iter deve seguire? Per i prodotti inerenti il turismo associativo ci si deve rivolgere all’associazione provinciale 50&Più di appartenenza. Sul sito le proposte associative di 50&PiùTurismo sono visibili a tutti, ma ne possono usufruire soltanto i soci della 50&Più. Per partecipare agli eventi basta associarsi. C’è da sottolineare che gli eventi associativi organizzati da

50&Più, come il Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, le Olimpiadi dei 50&Più, Italia in... Canto e tanti altri, sono unici per genere, qualità, valore aggiunto e acquisto. Nel panorama associativo, così come in quello turistico, non ne esistono di uguali. E sono programmati nel corso dell’intero anno. Nell’ambito del turismo associativo ci sono anche dei suggerimenti di pacchetti turistici a cui si può accedere in formula individuale, oltreché attraverso le associazioni provinciali. Sono viaggi con accompagnatore, sia a medio che a lungo raggio. Quindi, quando si acquista un pacchetto turistico sul sito essere soci 50&Più può fare la differenza. Sì, perché essere soci, oltre ad offrire la possibilità di partecipare agli eventi associativi, permette anche di avere dei benefit di acquisto su tutti i pacchetti proposti dai tour operator partner. I viaggi tramite l’ecommerce, come detto, possono essere acquistati da tutti, ma se si desidera usufruire di “tariffe dedicate”, è necessario iscriversi a 50&Più. FEBBRAIO 2019 I 57


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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L’APP DELLA NASA “GLOBE OBSERVER” È SEMPLICE DA USARE: BASTA CREARE UN PROFILO, SCEGLIERE LA FUNZIONE E SEGUIRE LE ISTRUZIONI CHE GUIDANO L’UTENTE

di Romina Vinci

SCIENZIATI CERCASI

LA NASA CHIEDE AIUTO Un programma internazionale di scienza e istruzione offre agli studenti e al pubblico di tutto il mondo l’opportunità di partecipare alla raccolta di dati e al processo scientifico, contribuendo così in modo significativo alla nostra comprensione del sistema Terra e dell’ambiente globale SE IL VOSTRO SOGNO ERA QUELLO DI DIVENTARE SCIENZIATI, OGGI POTETE REALIZZARLO. La Nasa (Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche), infatti, sta chiedendo aiuto agli appassionati di tutto il mondo per raccogliere dati da studiare per combattere i cambiamenti climatici. E lo fa attraverso “Globe Observer”, un’applicazione gratuita che permette all’utente di compiere osservazioni nell’ambiente naturale che lo circonda. Basta infatti avere un telefonino e scaricare quest’App per raccogliere dati utili da inviare a scienziati che permettono di convalidare, integrare ed interpretare i dati satellitari raccolti dalla Nasa dallo spazio. È così che si sviluppa la “Citizen Science”, la disciplina che coinvolge in modo attivo i cittadini in una ricerca a carattere scientifico. Sta prendendo piede grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie. Tutti infatti, al giorno d’oggi, possiamo prender parte ad uno studio scientifico, l’importante è avere un telefonino che navighi in Internet. L’applicazione “Globe Observer” è divisa in quattro sezioni, ognuna delle quali permette di approfondire una tematica ben precisa. È lo strumento dedicato al monitoraggio degli alberi e consente di registrare l’altezza delle piante con una serie di fotografie, realizzate con differenti inquadrature. «Utilizzando questa App ognuno di noi » » GLOBE TREES

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può diventare un Citizen Scientist e raccogliere facilmente dei dati che ci aiutino a comprendere meglio gli ecosistemi locali - ha spiegato Brian Campbell, a capo del progetto -; si possono misurare anche centinaia di alberi e i dati, uniti alle informazioni Gps sulla localizzazione dell’albero, vengono rispediti alla Nasa ed aggiunti ad un database in costante aggiornamento». Un’App, questa, che aiuta a calcolare con maggiore accuratezza i dati relativi all’anidride carbonica. Sapere quanto sono alti gli alberi permette ai ricercatori di conoscere con più esattezza la condizione delle foreste del mondo, e la quantità di CO2 che sono in grado di assorbire.

UN’APP ITALIANA SUPER UTILE

ZanzaMapp È un’applicazione messa a punto dal dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università di Roma Sapienza, che fornisce una mappatura delle zone dove le zanzare creano maggior disagio, contribuendo ad ottimizzare le strategie di controllo.

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ICE, CLOUD AND LAND ELEVATION SATELLITE-2 È STATO LANCIATO IN ORBITA DALLA NASA UN ANNO FA PER MISURARE L’ALTEZZA DELLE FORESTE. L’UTILIZZO DELL’APP “GLOBE OBSERVER” SERVE A COMPROVARE I DATI RACCOLTI DAL SATELLITE

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Se il cielo ci affascina più degli alberi, questa è un’App che può fare al caso nostro. Con questa applicazione è possibile effettuare osservazioni regolari sulla copertura nuvolosa del cielo, e confrontarle con le osservazioni satellitari della Nasa. Spesso, infatti, le foto scattate dai satelliti non permettono di distinguere con precisione le nuvole. Ad esempio, i cirri (nubi sottili e filamentose) possono facilmente essere confusi con la neve a terra. Ecco allora che i Citizen Scientists possono essere molto utili. Come? Il funzionamento è semplice: bisogna fotografare le nuvole e descriverle rispondendo ad una serie di domande. È necessario inserire data, ora e luogo, poi descrivere il tempo (se è nuvoloso, » GLOBE CLOUDS

» GLOBE MOSQUITO HABITAT MAPPER

È la prima piattaforma globale che coinvolge i cittadini nel monitoraggio e nel controllo globale delle zanzare portatrici di virus. Si tratta di un’iniziativa nata dall’alleanza tra il Dipartimento Ambiente delle Nazioni Unite e gruppi di ricerca entomologica impegnati nel monitorare la distribuzione delle specie di zanzare vettori di virus patogeni per l’uomo, come la Febbre Gialla, Chikungunya, Dengue, Zika e dei parassiti della malaria. È semplice da usare: anzitutto bisogna attivare la funzione di geolocalizzazione sul proprio telefonino, poi offrire delle informazioni

sull’habitat in cui è stata rilevata la presenza delle zanzare (attraverso una procedura guidata che individua vari tipi di ambiente con l’ausilio di immagini), e scattare delle foto dell’area dove ci si trova, fornendo, se possibile, anche dei primi piani sugli insetti. I dati raccolti con questa applicazione servono per realizzare un’efficace azione di mitigazione dei rischi naturali, coinvolgendo i cittadini nei monitoraggi entomologici tradizionali che vengono commissionati dagli Enti Pubblici e Governativi.

I NUMERI

122 Sono i Paesi del mondo nei quali è diffusa l’app “Globe”.

174 mln Sono le misurazioni arrivate da ogni parte della Terra.

terso, limpido etc.), cercare di fare una stima di quanto sia coperto e provare a classificare il grado di opacità delle nuvole. Infine l’ultimo passaggio, che consiste nello scattare delle foto al cielo ed inviarle tramite App. Le informazioni raccolte vengono trasmesse direttamente nei database della Nasa, dove i ricercatori le mettono a confronto con quelle scattate dai satelliti.

Le variazioni del terreno sono importanti perché la diversa copertura del suolo può alterare le temperature e variare i tipi di pioggia. La composizione del suolo influenza il modo in cui l’acqua scorre o viene assorbita, diventando anche la causa di frane e inondazioni. L’App “Globe Land Cover” consente agli osservatori di fotografare e analizzare la morfologia del territorio nella loro area e confrontare tali dati con le osservazioni della Nasa. Holli Kohl, coordinatore del progetto, all’interno di www.observer.globe.gov lo spiega bene: «I Citizen Scientists possono scattare delle fotografie su un’area di 50 mt in ciascuna direzione, aggiungendo osservazioni ulteriori fino a coprire un’area delle dimensioni, all’incirca, di un campo da calcio. Le informazioni raccolte saranno fondamentali perché la variazione del sottosuolo contribuisce alla vulnerabilità di un territorio, sottoponendolo a rischi naturali come inondazioni, frane o incendi». E allora basta indugiare, è ora di tirar fuori il telefonino, guardarsi intorno ed iniziare a scattare foto agli elementi naturali del paesaggio. La Nasa, in fondo, ha bisogno di noi! » GLOBE LAND COVER


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come

ERAVAMO come

SIAMO Un libro ideale, un confronto tra presente e passato che mette d’accordo tutti, adulti e giovani. La penna ironica di Rosella Bennati racconta l’Italia tra il ’900 e 2000. Un volume che strizza l’occhio alla saggistica, lieve e irriverente. Arricchito da disegni e foto d’epoca. DESIDERO RICEVERE IN CONTRASSEGNO AL MIO DOMICILIO N ._____ COPIA/E DEL VOLUME DAL NOVECENTO AL DUEMILA € 10,00 A COPIA (+ SPESE SPEDIZIONE) BUONO D’ORDINE COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A 50&PIÙ EDITORIALE - VIA DEL MELANGOLO, 26 - 00186 ROMA Nome _____________________________________________________ Cognome _________________________________________________ Via _______________________________________________________ Città __________________________________Cap________________ Pr. ____ Cod. Fisc. ____________________________________________ Telefono __________________________________________________ Mail ______________________________________________________ Data ________________ Firma ________________________________ 50&Più Editoriale assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 e saranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati, su richiesta, potranno essere cancellati o rettificati.


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scienze PREVENZIONE SALUTE / AMBIENTE TECNOLOGIA

Le macchie cutanee, cosiddette senili, non sempre sono innocenti inestetismi. L’innovativa microscopia laser confocale a disposizione del dermatologo spegne ogni dubbio diagnostico __PREVENZIONE__

MACCHIE CUTANEE: NON DORMIAMOCI SU di Paola Stefanucci

INVECCHIAMENTO CUTANEO

CONTROLLI PERIODICI

I ricercatori sostengono che nell’invecchiamento cutaneo e nella condizione di salute, la predisposizione genetica abbia un’incidenza del 20%, mentre il restante 80% è dovuto al cosiddetto “exposoma”. Il termine si riferisce al legame tra l’esposizione ed una serie di fattori esterni ambientali inquinanti nell’aria e raggi UV, e l’impatto che essi

Sottoporsi alla visita dermatologica per controllare periodicamente i propri nevi analizzandoli, se sospetti, con un esame microscopico confocale è una buona prassi preventiva. Specie se, in famiglia, si è già verificato un caso di melanoma, tumore cutaneo spesso aggressivo. In tale eventualità il successo terapeutico è più probabile quanto più precoce è la diagnosi.

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I medICI Le ChIamaNo “dISCromIe”. SoNo Le ComuNISSIme maCChIe CuTaNee Che, doPo gLI “aNTa”, ChI PIù ChI meNo “INdoSSIamo”. rappresentano i segni di invecchiamento meno tollerati dell’apparato tegumentario, ancor meno delle rughe. ma non sempre si tratta di semplici inestetismi con i quali convivere o tentare di liberarsene con opportuni trattamenti. Tracciarne il confine con la patologia è compito del dermatologo, che oggi dispone di strumenti diagnostici all’avanguardia, ci spiega giovanni Pellacani, professore ordinario di dermatologia all’università di modena e reggio emilia, nonché pioniere ed esperto della nuova e rivoluzionaria microscopia laser confocale, che permette di distinguere all’istante un nevo benigno da un melanoma. «Le macchie pigmentate sono un gruppo eterogeneo di lesioni, sia benigne sia maligne, accomunate

dall’aumento di melanina in un’area della pelle. Tra le varie tipologie, le più diffuse sono: il nevo (o neo) melanocitario e la lentigo. Nel primo, la macchia è data da un accumulo di cellule melanocitarie o melanociti; nella seconda, dall’accumulo di pigmento senza aumento del numero dei melanociti. La comparsa delle lentigo senili è legata soprattutto al danno solare. Si tratta di lesioni pigmentate piatte distribuite in prevalenza su volto, braccia, gambe e parte alta del tronco. Con l’età possono continuare a comparire per un po’ di tempo, anche quando non ci si espone più al sole; infine, tendono a diminuire, ma non cesseranno di spuntare del tutto. In alcuni casi - le forme neopla-


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Non tutte le macchie irregolari sono maligne, i falsi positivi sono di frequente riscontro nella pratica clinica. La procedura bioptica è tuttavia invasiva per il paziente e comporta possibili complicanze cicatriziali. Quali sono i vantaggi della nuova microscopia laser confocale? La rapidità, la precisione e la non invasività. Si tratta di una tecnica rivoluzionaria che consente di formulare la diagnosi in tempo reale. Il microscopio, agganciato alla pelle, permette di visualizzare, come in una sorta di biopsia virtuale, le anomalie citologiche che giustificano la presenza dei tessuti neoplastici. Per individuare la presenza del tumore, dunque, non è più necessario asportare un frammento di tessuto, sottoporlo a esame istologico e attendere giorni, riducendo così gli interventi chirurgici e le biopsie non indispensabili. Alla scoperta di ogni nuovo nevo dobbiamo “correre” dal dermatologo? Sì, meglio fugare subito ogni dubbio, anche in considerazione dei risvolti prognostici sfavorevoli di una tardiva identificazione di una lesione maligna.

+IL MICROSCOPIO stiche sono generalmente solitarie -, una di esse può degenerare in una forma iniziale di melanoma o in un melanoma a lenta crescita». Come si distingue una lesione benigna da una pericolosa? Le macchie benigne sono solitamente piccole, al di sotto dei 5 mm, presentano forma frastagliata e colore omogeneo dal marrone scuro a quello chiaro (la tonalità dipende dalla quantità di melanina e dal fototipo del soggetto). Sono tutte simili tra loro e quando sono molto numerose possono confluire. Nel melanoma la macchia tumorale è più grande, supera i 5 mm, disomogenea, irregolare, presenta all’interno aree di colori diversi, dalla tonalità del marrone, che è

Giovanni Pellacani, professore ordinario di Dermatologia all’Università di Modena e Reggio Emilia.

il colore della melanina, al bluastro, grigiastro. Queste caratteristiche sospette rendono necessaria la visita dermatologica con dermatoscopia e l’eventuale biopsia. La dermatoscopia consente il riconoscimento di segni cellulari caratteristici non visibili ad occhio nudo. La biopsia consiste in un prelievo di piccoli campioni di pelle per l’analisi di laboratorio (citologica) per confermare od escludere lesioni di origine tumorale.

L’alterazione del normale “SALVAPELLE” colorito della pelle, per eccesso o per difetto della sua fisiologica pigmentazione, è definita “discromia” NUOVI STRUMENTI

Il microscopio laser confocale consente una profondità di acquisizione delle immagini compresa tra 200 e 250 micron, con una visualizzazione estremamente raffinata dell’architettura e delle cellule di epidermide e derma. È in grado di diagnosticare tumori che con le classiche metodiche videodermoscopiche potrebbero sfuggire. L’esecuzione dell’esame è semplice e rapida. Pur tuttavia lo strumento deve essere usato solo da uno specialista addestrato in quanto ha un sistema di visualizzazione particolare, che solo un occhio competente può interpretare.

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__SCIENZE SALUTE__

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È BENE SAPERE CHE...

LA FERMENTAZIONE

Salutare, ma... >>

I cibi fermentati non sono sempre salutari. Ad esempio, la fermentazione alcolica produce molecole tossiche; il kimchi e i fermentati di soia contengono spesso molto sodio; i formaggi hanno molti grassi e sodio, come i salumi che contengono anche sostanze potenzialmente cancerogene. >> Alcune lavorazioni come la pastorizzazione, l’affumicatura, la cottura al forno, il filtraggio uccidono i microrganismi vivi. Alimenti fermentati che, però, al momento del consumo non contengono organismi vivi sono, ad esempio, le salse di soia, la maggior parte delle birre e dei vini, il pane a lievitazione naturale e il cioccolato.

Un apparato intestinale sano significa benessere e la dieta mediterranea, con il suo apporto di fibre e cibi fermentati, risulta essere la migliore per mantenerlo in salute

GLI AMICI DELL’INTESTINO: PREBIOTICI, PROBIOTICI E CIBI FERMENTATI L’INTESTINO UMANO CUSTODISCE UN VERO E PROPRIO “ECOSISTEMA” FORMATO DA MILIARDI DI MICRORGANISMI. Sono soprattutto batteri, che vivono con noi e che sono importanti per la nostra salute. L’insieme di questo esercito si chiama microbiota e si trova perlopiù nel colon, il tratto terminale dell’intestino. La ricerca sta scoprendo la sua influenza su varie funzioni dell’organismo, dalle difese immunitarie al metabolismo, e persino sul sistema nervoso. Ecco perché è importante mantenere un microbiota sano. Ma come? Tanti sono gli elementi in gioco e le questio-

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a cura di Fondazione Umberto Veronesi

ni ancora aperte per la medicina. Ma indubbiamente la dieta è un fattore chiave. TUTTI DIVERSI, ANCHE NEL MICROBIOTA

Da un individuo all’altro la flora batterica dell’intestino varia per qualità e quantità. La sua composizione risente delle caratteristiche genetiche, immunitarie e metaboliche. Può cambiare a seconda di come siamo nati (parto vaginale o cesareo), di quanto siamo stati allattati al seno, di come siamo stati svezzati. Persino a seconda dell’alimentazione della madre durante la gestazione. Una volta cresciuti, contano fattori co-

me l’uso di antibiotici, lo stile di vita e lo stress. Le abitudini alimentari pesano di più nei primi tre anni di vita, ma anche dopo, quando il microbiota è stabile, il tipo e la quantità dei nutrienti possono ancora modificarlo.

LA DIETA PIÙ SALUTARE PER L’INTESTINO? QUELLA MEDITERRANEA, GRAZIE AI PROBIOTICI

Anche per il benessere del nostro intestino è la dieta mediterranea quella consigliata dagli esperti. Perché? La ragione è che questo stile di vita alimentare offre tante sostanze utili a “nutrire” i batteri che ci sono amici: soprattutto le fibre vegetali di verdura,


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I CIBI FERMENTATI LA TECNICA

Tipologie e benefici

alimenti che portiamo in tavola, i prebiotici possono essere reperiti tramite integratori. Accanto ai prebiotici vale la pena ricordare che esistono anche i probiotici (da non confondere!). Si tratta di microrganismi vivi che se presenti in quantità opportune conferiscono un beneficio per la salute dell’ospite. Diversi batteri probiotici vengono tradizionalmente utilizzati per la preparazione di alimenti fermentati, come formaggi, yogurt o preparazioni tipiche di altre culture, come il miso e il kefir. Tuttavia oggi l’assunzione prevalente di probiotici avviene attraverso l’uso di integratori dietetici. Il problema con le fonti alimentari è che per essere atI PROBIOTICI

frutta, legumi e frutta a guscio, definite “prebiotici”, ovvero sostanze che migliorano la crescita e l’attività del microbiota. Le conseguenze positive sono tante, fra cui un miglior funzionamento dell’apparato digerente e della “barriera” intestinale, meno rischi di infezioni intestinali, un miglior assorbimento dei sali minerali, la modulazione del senso di sazietà e del metabolismo energetico. Della famiglia dei prebiotici fanno parte, oltre a vari tipi di fibre alimentari, anche composti fenolici e fitochimici, acido linoleico coniugato e acidi grassi polinsaturi (negli oli vegetali, nel germe di grano, nella soia e in alcuni semi), e una vasta gamma di oligosaccaridi (presenti in piante come la soia, l’avena e il grano, l’aglio, i porri e la cipolla, i carciofi, la cicoria e le banane). Se non assunti attraverso gli

tivi e avere effetti benefici sulla flora intestinale i batteri probiotici ingeriti devono giungere vivi a livello del colon. Molti ceppi di probiotici (un esempio classico sono il Lactobacillus Bulgaricus e lo Streptococcus Thermophilus dello yogurt) invece non sopravvivono agli acidi del nostro stomaco. A cosa servono? Diversi studi hanno mostrato effetti positivi per la diarrea associata all’uso di antibiotici, per l’insulino-resistenza in caso di diabete, per le malattie infiammatorie dell’intestino. Tuttavia, le risposte individuali all’utilizzo dei probiotici possono essere molto differenti ed è importante sempre consultarsi con il medico prima di acquistare degli integratori o supplementi.

Sono alimenti prodotti con una crescita microbica controllata e l’uso di enzimi per convertire alcuni loro componenti. Era una tecnica utile a preservare più a lungo e insaporire carni, pesce, latte, verdure, legumi, cereali, radici amidacee e frutta. Esempi di cibi fermentati sono yogurt, formaggi, kefir (fermentato da latte), crauti, miso (fermentato da soia gialla), kimchi (verdure miste fermentate), kombucha (tè fermentato). Oltre al tipo di cibo sottoposto a fermentazione, i diversi processi sono classificati in base ai microrganismi utilizzati e ai metaboliti primari che producono. Questi includono alcool e anidride carbonica (prodotti dai lieviti), acido acetico (Acetobacter), acido lattico (batteri lattici o Lab), acido propionico (Propionibacterium freudenreichii), ammoniaca e acidi grassi (muffe). Per quanto riguarda i benefici, i cibi fermentati possono contribuire ad aumentare le concentrazioni di vitamine, la disponibilità di minerali come il ferro e lo zinco, a ridurre le sostanze potenzialmente tossiche.

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__SCIENZE SALUTE__

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LA MARCIA DEL FUNAMBOLO

UN PRATICO ESERCIZIO

Contro l’osteoporosi Lo scopo dell’attività fisica in soggetti con osteoporosi è rinforzare l’osso, migliorare la stabilità, la forza muscolare, l’equilibrio e la coordinazione. Ad esempio, grazie alla “marcia del funambolo”, esercizio che consiste nel portare il piede destro avanti in modo che il tacco si posizioni davanti alla punta del piede sinistro. Quindi si tiene la posizione per circa 10 secondi (3 in caso di precedente frattura) e si avanza analogamente con l’arto sinistro. La posizione è eretta, le braccia lungo i fianchi e lo sguardo davanti a sé. È importante avere a portata di mano una sedia o una persona che possa intervenire in caso di perdita di equilibrio.

Fare esercizio fisico è sempre una buona abitudine, purché sia proporzionale allo stato di salute e all’età di chi la pratica

AD OGNI ETÀ LA SUA ATTIVITÀ FISICA I MOVIMENTI LENTI E GRADUALI DELLA GINNASTICA DOLCE SONO UNA OTTIMA SOLUZIONE SOFT PER CHI ABBIA SUPERATO LA SOGLIA DEGLI “ANTA”, in quanto sono appositamente pensati per non gravare sulle articolazioni, pur permettendo di mantenere la muscolatura distesa ed aumentare la resistenza fisica agli sforzi. Il risveglio muscolare consente di ridestare il proprio corpo, riscaldando muscoli e articolazioni in modo armonioso e senza traumi così da poter migliorare la mobilità e l’elasticità per svolgere le normali attività quotidiane.

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di Barbara Di Sarno

Si inizia con gli esercizi per le spalle, contraendo i muscoli dei trapezi ed inspirando per sollevare le braccia. Quindi, si portano le mani sui fianchi e si spingono delicatamente i gomiti verso l’interno per esercitare sia le spalle che il busto. Bisogna accompagnare sempre l’esercizio con la respirazione: inspirare mentre si spingono i gomiti ed espirare mentre si termina l’esercizio. Quindi si ritorna alla posizione di partenza. Questa sequenza è da ripetere per 10 volte. Per il riscaldamento degli arti inferiori e le caviglie, si dovrà muovere l’articolazione del piede in senso orario ed an-

tiorario, come per tracciare un cerchio immaginario. Anche in questo caso bisogna ripetere l’esercizio per 10 volte, ma questa volta in punta di piedi ed avvicinando tra di loro i gomiti. Per chi soffre di dolori alla schiena, spesso legati ad una postura errata, risulta molto utile la ginnastica posturale che va a migliorare la mobilità articolare e l’elasticità muscolare di collo, spalle e schiena. Un tipo di allenamento che si può svolgere stando tranquillamente a casa è stare in piedi, a gambe leggermente divaricate, allargando le braccia mentre si inspira e si gonfia il dia-


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LO YOGA DELLA RISATA

Più buonumore, meno stress Numerosi studi dimostrano i benefici di una risata pari a quelli che si hanno durante un’attività fisica moderata: aumenta la produzione di endorfine, serotonina e ossitocina (gli ormoni del buonumore), si abbassano i livelli di cortisolo e adrenalina (gli ormoni dello stress), aumentano le difese immunitarie. Da questo principio e dall’idea del dottor Madan Kataria (nella foto in alto a destra) nasce la pratica dello Yoga della risata che si avvale della respirazione profonda e diaframmatica tipica di questa disciplina e che oggi viene applicata in diversi campi, fra cui quello geriatrico, e nella cura dei malati di Alzheimer.

Prima di iniziare qualsiasi tipo di attività è meglio sottoporsi ad una visita di controllo e, nel caso si pratichi già, un piccolo accertamento sarà sempre ben gradito framma. Le braccia vanno mantenute in senso orizzontale, parallele alla linea delle spalle e si dovrà rimanere in questa posizione per due secondi, prima di ricongiungere le braccia al petto mentre si espira e ci si rilassa. L’esercizio dovrà essere ripetuto per almeno 10 volte. Una ginnastica discreta e praticamente invisibile è quella che interessa i mu-

scoli perineali. I rischi di prolasso degli organi pelvici spesso vanno di pari passo con l’avanzare dell’età e possono essere contenuti attraverso i cosiddetti esercizi di Kegel. Per prima cosa bisogna individuare i muscoli su cui agire ed è possibile farlo arrestando il flusso urinario durante la minzione. La zona che sentiremo contrarre è il pavi-

mento pelvico che si può continuare ad esercitare con contrazioni più intense o più dolci, facendo brevi pause fra una contrazione e l’altra, ripetendo l’esercizio mattina, pomeriggio e sera. I benefici apportati dagli esercizi di Kegel sembrano essere molteplici. Tra questi, in campo medico, c’è la cura e la prevenzione dell’incontinenza urinaria, in particolare quella femminile.

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PER CHI SOFFRE DI DOLORI ALLA SCHIENA, SPESSO LEGATI AD UNA POSTURA ERRATA, RISULTA MOLTO UTILE LA GINNASTICA POSTURALE CHE VA A MIGLIORARE LA MOBILITÀ ARTICOLARE E L’ELASTICITÀ MUSCOLARE DI COLLO, SPALLE E SCHIENA

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__SCIENZE AMBIENTE__

È grazie a loro che esiste la biodiversità, eppure sono in pericolo a causa di cambiamenti climatici e uso intensivo di pesticidi. Ecco perché dobbiamo salvarle

SALVIAMO LE API, UN PATRIMONIO DA DIFENDERE di Ilaria Romano

I NUMERI DEL MIELE

B, L’APE INFLUENCER

L’Unione Europea produce circa 234mila tonnellate di miele all’anno, ed è autosufficiente per il 60%. Il restante 40% è importato dall’estero. Il maggior esportatore al mondo è la Cina, e questo rende l’Asia il primo continente produttore con il 49%, seguito da Europa con il 21% e Americhe con il 18%.

È un’ape: si chiama B e ha un profilo Instagram da 268mila follower. L’idea della Fondation de France, nasce per raggiungere tre obiettivi: promuovere la transizione degli insetti verso un’agricoltura più favorevole; ricostruire il loro habitat distrutto dalle monocolture e dall’urbanizzazione; dimostrare l’impatto delle sostanze nocive sulle api.

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LE API, PRESENTI NEL MONDO IN OLTRE 20MILA SPECIE DIVERSE, SONO RESPONSABILI DELLA BIODIVERSITÀ, perché molte piante non sono in grado di auto impollinarsi e dunque la loro azione diventa fondamentale. Oltre alle coltivazioni a scopo alimentare, anche le piante selvatiche, e quindi gli habitat naturali, dipendono per il 90% dal lavoro degli impollinatori. Purtroppo però, la presenza di questi preziosi insetti è in declino a livello globale, e in particolare in Europa e Nord America. Negli Stati Uniti sono andate perdute, dalla fine degli anni Novanta, fra il 30% e il 40% delle colonie di api, mentre la mortalità di quelle europee è stata in media del 20%. Da un famoso studio sui pesticidi condotto negli Usa da Marla Spivak è emerso che un campione di polline raccolto dalle api conteneva 6 differenti tipi di sostanze

chimiche che poi venivano introdotte all’interno dell’alveare, minando la salute di tutta la colonia. Il Colony Collaps Disorder, la sindrome di spopolamento degli alveari, non ha risparmiato l’Italia; dal 2007, sono state osservate morie anomale di api, tanto da indurre, l’anno dopo, alla messa in vigore del primo divieto temporaneo all’uso dei prodotti fitosanitari per la concia di sementi, se contenenti sostanze come clothianidin, thiamethoxam, imidacloprid e fipronil. In corrispondenza delle coltivazioni di mais trattate con questi principi, infatti, si erano riscontrate le perdite di api più numerose, ed è stato provato che anche a dosaggi molto bassi, le quattro sostanze erano in grado di interferire con la capacità di orientamento, la memoria olfattiva e l’apprendimento delle api, minando così la sopravvivenza della colonia esposta.


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Nel 2013 anche l’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha pubblicato un rapporto che conferma quanto sostenevano gli apicoltori già da diversi anni, ossia che le suddette sostanze costituiscono un rischio per le api, anche nel lungo periodo, perché persistono nel suolo per anni, e quindi possono essere presenti anche nel polline e nel nettare di fiori non trattati. Nel settembre scorso la Commissione Europea ha deciso di registrare l’iniziativa dei cittadini europei “Salviamo api e agricoltori! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano”, con la quale è stato richiesto di proporre atti giuridici che prevedano l’eliminazione progressiva dei pesticidi sintetici entro il 2035, a favore del ripristino della biodiversità, e con un sostegno ai coltivatori durante la fase di transizione. Intanto l’incremento della mortalità delle api ha portato

l’Unione Europea a stanziare fondi per incentivare l’apicoltura e, rispetto al triennio in corso, nel periodo 2020/2022 si prevede un aumento dell’11% dei finanziamenti, per un totale di 240 milioni di euro a sostegno del settore. L’Italia è il quarto Paese Ue per numero di alveari (1,4 milioni), dopo la Spagna (2,9 milioni), la Romania (1,8 milioni) e la Polonia (1,6 milioni), con un incremento del 7% nel 2018 rispetto al 2017. Secondo l’Istat la produzione nazionale di miele si attesta attorno alle 8mila tonnellate, ma i dati tengono conto solo degli allevamenti strutturali e non dei piccoli produttori che non risultano titolari di un’azienda agricola (in questo caso le stime si attestato intorno alle 23mila tonnellate). Secondo Coldiretti, gli apicoltori italiani sono 51.500 e, fra questi, ben il 65% opera ai fini di autoconsumo. A livello geografico la produzione è diffusa in tutte le regioni, ma in particolare in Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna. Il 2019 è stato un anno particolarmente difficile per le api e gli operatori del settore, e l’Italia ha visto dimezzarsi la produzione di miele a causa di vari fattori, fra i quali gli eventi climatici estremi, frutto del riscaldamento globale, e la diffusione di monocolture con l’utilizzo di prodotti chimici. Proprio su questo fronte, un comune in provincia di Taranto, Maruggio, ha deciso di intervenire con un’ordinanza firmata dal sindaco in di-

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SENZA L’IMPOLLINAZIONE CIRCA UN TERZO DELLE COLTURE A SCOPO ALIMENTARE, IN PARTICOLARE DI MELE, FRAGOLE, POMODORI E MANDORLE, OLTRE A QUELLE USATE COME FORAGGIO PER LA PRODUZIONE DI CARNE E LATTICINI, SAREBBE IN SERIO PERICOLO

fesa delle api e di tutti gli insetti impollinatori, e a favore delle buone pratiche agricole: per i produttori della zona scatta così il divieto di effettuare trattamenti sulle colture arboree, erbacee, ornamentali e spontanee a base di prodotti fitosanitari, inclusi erbicidi, e insetticidi a base di neonicotinoidi. «Attraverso questo atto vogliamo promuovere e salvaguardare il territorio e le colture dall’uso intensivo e inappropriato di prodotti fitosanitari - ha dichiarato il primo cittadino, Alfredo Longo - e questa è un’azione concreta che ci porta ad attuare a livello locale una nuova e più incisiva strategia di prevenzione del rischio di inquinamento. Allo stesso tempo si tratta di un’iniziativa in difesa delle api, perché senza di loro l’ecosistema e la produzione alimentare sono a rischio. Senza di loro, non solo niente miele, ma niente frutti, verdure, fiori».

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Anche il nostro personale contributo VADEMECUM è importante

CONSIGLI PER SALVARE GLI IMPOLLINATORI

Dieci Oasi del Wwf stanno realizzando i cosiddetti “beehotel”, luoghi ideali per dare rifugio alle api selvatiche e ad altri insetti, e fasce fiorite per la nutrizione di queste specie. Nel frattempo, ognuno di noi può dare il suo contributo. Ecco qualche buona pratica che possiamo mettere in campo per dare una mano agli impollinatori: » Piantare nei propri balconi, orti e giardini piante amiche delle api, come calendula, lupinella, facelia, borragine, timo, grano saraceno, girasoli, malva, tagete, finocchio, rosmarino, aneto, pastinaca, coriandolo. » Lasciare incolta una piccola porzione del proprio giardino, mantenendo le piante spontanee e l’erba alta. » Costruire un rifugio per api selvatiche in un luogo tranquillo, vicino a fiori come papaveri, fiordaliso, bocche di leone, utilizzando ceppi di quercia o faggio, oppure un mattone cavo al quale aggiungere piccoli rametti e canne di bambù. » Creare un piccolo abbeveratoio, in modo da lasciare dell’acqua (zuccherata) sempre a disposizione degli insetti di passaggio. » Non usare pesticidi nelle proprie coltivazioni. » Scegliere i prodotti di un’agricoltura pulita, differenziata e libera da neonicotinoidi.

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__SCIENZE TECNOLOGIA__

Orologi che misurano i passi, le calorie assunte, il battito cardiaco e che ora fanno anche l’elettrocardiogramma. Strumenti utili per la prevenzione o pericolose fonti di ansia?

LA DIAGNOSI DIVENTA “PRÊT-À-PORTER” di Adelaide Vallardi

NON GLI SFUGGE NULLA. Registrano i passi che facciamo, le calorie che assumiamo, contano le ore di sonno, misurano il battito cardiaco e, nella versione più evoluta, fanno anche l’elettrocardiogramma. Gli smartwatch e i braccialetti fitness sono i dispositivi indossabili per il controllo della salute più popolari, ma non sono gli unici. Negli ultimi anni il mercato delle tecnologie mediche che si mettono addosso come accessori di abbigliamento è esploso generando un giro d’affari di 600 milioni di dollari. Ogni problema di salute ha il suo sensore da calzare. Cerotti sul collo che misurano la pressione, bottoncini sui denti che ten-

gono conto di quanto e cosa mangiamo, sottili cavigliere che controllano l’andatura e avvertono del rischio di cadute (destinati alla popolazione anziana), adesivi da attaccare su un’unghia della mano per misurare l’intensità dei raggi del sole e proteggere la pelle dai rischi di un’esposizione eccessiva. E poi fasce elastiche capaci di misurare i livelli di cortisolo che ci invitano a prendere una pausa quando siamo troppo sotto pressione e l’ormone dello stress supera la soglia normale. Insomma, un kit di strumenti diagnostici che consente a ognuno di noi di prendere la sua salute nelle proprie mani con l’obiettivo, sicuramente lodevole, di prevenire le sue stesse malattie. Ma queste nuove tecnologie che, per l’appunto, applicano alla lettera il vecchio adagio della medicina secondo il quale “prevenire è meglio che curare”, non mettono d’accordo

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tutti. C’è chi le considera valide strategie di prevenzione e chi ne sottolinea gli aspetti problematici. Lasciando da parte gli strumenti più sofisticati, molti dei quali sono ancora dei prototipi, concentriamoci sui prodotti già presenti sul mercato, come i braccialetti fitness o gli smartwatch in grado di effettuare un elettrocardiogramma. Sono utili, inutili, dannosi?

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UNO DEI PRODOTTI PIÙ CONTROVERSI È L’APPLE WATCH 4, UN OROLOGIO CHE PERMETTE DI MONITORARE IN QUALUNQUE LUOGO E IN QUALUNQUE MOMENTO L’ATTIVITÀ CARDIACA DI CHI LO INDOSSA


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Il primo problema dei fitness tracker è che l’entusiasmo per le loro potenzialità dura poco. Un terzo dei consumatori americani, ad esempio, se ne libera dopo soli tre mesi, un tempo troppo breve per ottenere i benefici sulla salute che vengono promessi dalle tecnologie indossabili. Fin qui, poco male: al massimo si sono spesi soldi inutilmente. Uno dei prodotti più controversi è l’Apple Watch 4, un orologio che permette di monitorare in qualunque luogo e in qualunque momento l’attività cardiaca di chi lo indossa. In teoria sembrerebbe una buona idea. Tanto che l’American Heart Association, tra le più autorevoli società di cardiologi nel mon»

UNO STRUMENTO VALIDO

RISCHIO SOVRADIAGNOSI

Un recente studio condotto dalla Stanford University chiamato “Apple Heart Study” ha dimostrato che l’elettrocardiografo da polso è riuscito a diagnosticare con successo la fibrillazione atriale in 400mila persone.

Gli esperti di salute pubblica, comunque, mettono in guardia dal rischio di un’eccessiva medicalizzazione. C’è la possibilità che lo strumento rilevi episodi che non sono clinicamente significativi, creando inutili allarmismi.

Nuove tecnologie, nuovi problemi. Tra questi c’è sicuramente quello della tutela di dati molto sensibili, anzi sensibilissimi. C’è da fidarsi? Dove vanno a finire tutte le informazioni raccolte dai dispositivi indossabili? Secondo un’indagine del Garante della Privacy del 2016, “gli utenti non sono adeguatamente tutelati e troppe volte non sono messi in grado di esprimere un consenso libero e informato”. Una su due delle applicazioni mediche italiane e straniere analizzate dall’Authority italiana, non fornisce alcuna informazione sull’uso dei dati prima dell’installazione oppure si limita a indicazioni generiche.

LA PRIVACY RESTA A RISCHIO

I dati sensibili registrati dai dispositivi indossabili non sono ancora tutelati

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__SCIENZE TECNOLOGIA__ do, aveva salutato positivamente il lancio del nuovo smartwatch negli Usa: «La nostra organizzazione è impegnata a fare in modo che la vita delle persone sia sempre più lunga e più sana. I prodotti che cercano di fornire informazioni approfondite sulla salute aiutano a raggiungere quell’obiettivo», aveva dichiarato Ivor Benjamin, presidente dell’American Heart Association nel 2018. Nessuno mette in discussione le buone intenzioni dell’orologio. Il dispositivo potrebbe effettivamente rivelarsi uno strumento salvavita permettendo di individuare le anomalie del battito cardiaco grazie all’elettrocardiogramma on demand. Recentemente, su Twitter, il Ceo della Apple aveva commentato con orgoglio il caso di una ragazza

di 18 anni a cui l’Apple Watch ha segnalato un’improvvisa accelerazione del cuore spingendola a correre in ospedale. Cosa dimostra questo episodio? Che ci sono sicuramente dei benefici, ma siamo sicuri che siano superiori ai rischi? La valutazione rischibenefici è la bussola che deve orientare ogni decisione medica. Bisogna tenere conto del fatto che qualunque strumento diagnostico produce un tasso di risultati falsi positivi, indicando un problema che in realtà non esiste. Ancora non sappiamo quanti di questi casi si verificano con l’Apple Watch, ma se anche fossero equivalenti a quelli generati da un elettrocardiogramma tradizionale, ci sarebbe da preoccuparsi. Se tutti gli adulti in salute tenessero costantemente sotto

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WEARABLE DEVICE

PER RENDERE LA VITA MIGLIORE di Rita Nicosanti

Il primo dispositivo indossabile ante litteram può essere considerato il telefonino cellulare che, sebbene non possa essere strettamente “vestito”, tuttavia è stato il primo device che ha consentito alla tecnologia indossabile di entrare nella nostra sfera quotidiana. Negli ultimi anni c’è stata una proliferazione di oggetti tecnologici in grado di essere indossati i quali, tra le varie funzioni, svolgono anche quella di raccolta e archivio dati. Il podio di questa classifica spetta agli smartwatch e ai braccialetti fitness, che stanno diventando sempre più dei must di cui non si riesce a fare a meno. Eppure raramente si riflette su un altro impatto che l’era della tecnologia wearable ha portato con sé: quello di migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità fornendo, ad esempio, la possibilità di raccogliere dati utili per definire, in modo sempre più preciso, lo stato di salute di una persona. Porta la firma italiana, ad esempio, Embrace: uno smartwatch frutto del lavoro della startup Empatica, provvisto di importanti funzioni. È in grado, infatti, di monitorare i tipi più pericolosi di convulsioni, di rilevare i parametri di chi lo indossa, quali l’attività del sistema nervoso e la temperatura corporea; di elaborare informazioni attraverso l’intelligenza artificiale e di inviare una richiesta di allarme direttamente al telefono di un soccorritore in caso di crisi convulsiva. Embrace registra inoltre i dati fisiologici della persona, monitorando in modo costante parametri come l’attività del sonno o il movimento compiuto nel corso della giornata. PD-Watch è, invece, uno smartwatch progettato per assistere i malati di morbo di Parkinson. Ideato da Biomedical Lab, è composto da un hardware per rilevare i movimenti del paziente, e un software associato per monitorare le azioni più ra-

pide compiute a causa dei sintomi motori. Indossato tutto il giorno consente di monitorare il tremore e, inoltre, permette di individuare, per ogni individuo, una terapia migliore e personalizzata, in grado di ridurre al minimo i sintomi motori. Questo smartwatch consente anche un confronto tra i monitoraggi eseguiti in giorni differenti, verificando così eventuali progressi o controllando la risposta ad una terapia somministrata. La wearable è a servizio anche della sordità e cecità: dbGLOVE è un dispositivo che digitalizza diversi alfabeti esistenti basati sul tatto, come il Malossi e il Braille, per consentire alle persone cieche o sordo-cieche di comunicare e interagire con gli altri. Il funzionamento è presto detto: gli utenti devono digitare messaggi sul guanto dbGLOVE con l’altra mano. Il dispositivo, associato ad uno smartphone tramite App, permetterà che i messaggi siano codificati in discorso e visualizzati sullo schermo. Le risposte vengono inviate direttamente al guanto che le traduce in segnali tattili, rappresentando le lettere sul palmo della mano e permettendo, così, all’utente di leggere il messaggio. Dall’Università di Manchester arriva mySmart Cane, un bastone per aiutare a passeggiare chi ha menomazioni alla vista. Analogamente alla tecnologia di cui sono dotate molte automobili, quando in fase di parcheggio segnalano che il veicolo si trova troppo vicino ad un ostacolo, anche mySmart Cane, grazie ai sensori incorporati nella sfera posta alla sua estremità inferiore, avverte tramite una serie di suoni la vicinanza di possibili ostacoli. Insomma, sembra proprio che la tecnologia riesca ad arrivare dove cure e farmaci non possono, rivelandosi un grande alleato per le persone che ogni giorno affrontano sfide legate alla disabilità e garantendo loro un futuro migliore.


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UN AIUTO ALLA RICERCA

I fitness tracker e il rilevamento dei dati I dispositivi indossabili, grazie alla capacità di registrare una gigantesca quantità di dati su diversi aspetti della salute, sono una risorsa preziosa per la ricerca. I fitness tracker, per esempio, permettono di valutare con precisione gli effetti dell’attività fisica su un campione di persone che partecipa a uno studio. Da qualche anno a questa parte i benefici del movimento sulla prevenzione delle malattie vengono dimostrati facendo indossare ai partecipanti agli studi i dispositivi che registrano ogni loro passo e battito del cuore.

nuova esperienza

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controllo il battito cardiaco, i pronto soccorso degli ospedali verrebbero presi d’assalto. Immaginiamone le conseguenze: i medici sarebbero costretti a seguire pazienti senza problemi, trascurando magari persone con reali e più urgenti esigenze. Non a caso, gli esperti di salute pubblica della Us Preventive Task Force, che valutano i rischi e i benefici degli screening per la prevenzione delle malattie, si sono più volte espressi contro l’esame dell’elettrocardiogramma a tappeto su tutta la popolazione adulta asintomatica. I medici sanno indicare quali sono i pazienti più a rischio e bisognosi di maggiori controlli, ma come sappiamo

questo dispositivo può essere acquistato da chiunque. E finendo nelle mani sbagliate può addirittura fare più male che bene. Per qualcuno, infatti, il controllo del battito del proprio cuore può diventare un’ossessione, arrivando a compromettere la qualità di vita. Anche perché ad acquistare l’elegante e costoso strumento diagnostico da polso sono per lo più persone giovani, benestanti e presumibilmente sane, ma con un’eccessiva attenzione alla propria salute, che si trovano tra le mani un’arma che invece di tranquillizzarli potrebbe diventare fonte d’ansia. Con il paradossale risultato di finire per stare peggio di prima.

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L’impronta digitale, dato biometrico che identifica l’unicità della persona, può essere usata in diverse situazioni

DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

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ECONOMIA

Lo sconto è online

WEB

Ricerca e tendenze

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SOCIAL NETWORK

WhatsApp: le notifiche “mute”

Il codice sconto è un mezzo di promozione commerciale. Questo codice, utilizzabile per un periodo di tempo circoscritto nei negozi online che lo hanno emesso, dà diritto ad una riduzione del prezzo al momento dell’acquisto di beni o servizi. In fase di completamento dell’ordine, inserendo il codice in un’apposita casella, il prezzo sarà automaticamente rideterminato al netto dello sconto.

“Google Trends” è uno strumento che permette di conoscere la frequenza di ricerca sul web di una determinata parola o frase. La ricerca può essere impostata per nazione e per lingua e i risultati sono mostrati assieme ad un grafico che sintetizza, nel tempo, l’andamento della sua popolarità. Provate a fare una ricerca. Rimarrete sorpresi nel vedere come le mode governano le tendenze.

Non sopportate più le continue notifiche di messaggi del gruppo WhatsApp a cui avete aderito? Solo bacini, cuoricini e frasi senza senso. Abbandonare il gruppo vi sembra scortese? Silenziatelo! Tenendo premuta per alcuni secondi l’icona del gruppo, vedrete apparire in alto delle icone. Toccare l’altoparlante barrato e scegliete per quanto tempo disattivare le notifiche di quel gruppo.

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LO SAPEVATE CHE?

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Bloatware è un termine dispregiativo riferito essenzialmente alle App preinstallate e bloccate dai produttori di smartphone. Non solo occupano memoria anche se non le utilizzate, ma non è possibile rimuoverle.

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SICUREZZA

La tecnologia piegata alle cose semplici

LA CHIAVE IN UN DITO PER INIZIARE BENE LA GIORNATA, TUTTE LE MATTINE ALLE SETTE VADO IN PISCINA. Dopo aver depositato indumenti ed effetti personali in un armadietto, chiudo con il lucchetto e vado a fare mezz’ora di nuoto. Non ci crederete ma, in due mesi, è la seconda volta che perdo la chiave e sono costretto a ricorrere alle tronchesi. Un signore che aveva assistito alla scena mi ha detto: «Ho iniziato ad usare un lucchetto a combinazione, ma mi è capitato di dimenticare la combinazione». Solo la tecnologia ci può salvare. In commercio, sul sito di Amazon ma anche in alcuni negozi, si possono trovare dei lucchetti che si aprono utilizzando l’impronta digitale. Non è fantastico?


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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “CECCO D’ASCOLI” Coinvolgimento, partecipazione, condivisione. Conoscenza. È quanto può scaturire dalla scrittura, che sia in prosa o in poesia. È una sorta di magia che si ripete e diventa un appuntamento collettivo in occasione, ad esempio, dei premi letterari dove a incontrarsi sono gli autori e il pubblico. Il Premio letterario nazionale “Cecco D’Ascoli”, organizzato dalla 50&Più provinciale di Ascoli Piceno e Fermo, presieduta da Guido Nardinocchi e dall’Uteap-Università della Terza Età, ne è un esempio. La sua settima edizione ha segnato ogni record di autori, oltre 150, e di pubblico. Il Premio, dedicato al poeta ascolano Cecco D’Ascoli, negli anni si è arricchito di nuovi spunti e sezioni per “perlustrare” il mondo della terza età ma anche per incoraggiare la creatività attraverso l’espressione letteraria. Il Concorso infatti è aperto a tutti, basta aver compiuto 18 anni di età. Ecco come è andata la premiazione tenutasi nella Sala dei Savi del palazzo dei Capitani, sulla Piazza del Popolo di Ascoli, con la partecipazione di un folto pubblico e alla presenza delle autorità cittadine. Per la sezione dedicata alla “Poesia Edita”, a ASCOLI PICENO

tema libero, la giuria composta da Franca Maroni, Emiliano Albani, Alessandro Centinaro e Luisa Paci ha premiato l’opera di Paola Tricomi di Catania dal titolo Voce a te donata. Per la sezione “Narrativa Edita”, dedicata alla memoria di Dante Di Mattia, storico presidente della 50&Più provinciale, e con il tema della terza età, la commissione costituita da Guido Nardinocchi, Roberto Paoletti e Leo Bollettini ha scelto il romanzo di Michele Bussoni di Parma, intitolato Svolvaer. Infine, per la sezione “Poesia Inedita”, dedicata alla memoria di Roberto Buondi, per lunghi anni presidente della Corale “Cento Torri”, i giurati Luigi Morganti, Monica Salinelli, Pietro Lanciotti e Paola Antonini hanno premiato l’opera Lievito Antico, a firma di Gabriella Paci di Arezzo. Grande emozione, con momenti molto toccanti, ha suscitato il collegamento con la poetessa Paola Tricomi. L’evento è stato ulteriormente impreziosito dall’esibizione della corale polifonica “Cento Torri” dedicata alla memoria dei due storici presidenti, Buondi e Di Mattia. info: 0736051102 www.spazio50.org/ascolipiceno/

NAPOLI

Corso di informazione sul primo soccorso

Tempismo è la parola d’ordine, per questo è importante avere un minimo di preparazione in casi di emergenza che possono riguardare la salute di tutti. Così la 50&Più provinciale di Napoli, con il coordinamento del dottor Fausto Gonnella, responsabile scientifico, ha organizzato il “Corso di informazione sulle tecniche di sostegno di base delle attività vitali”. L’obiettivo è stato quello di fornire utili e indispensabili informazioni sull’approccio da tenere verso chiunque si trovi in condizioni critiche di emergenza, soprattutto anziani e bambini o neonati, in ambito associativo di aggregazione o familiare. Le informazioni hanno riguardato il riconoscimento dello stato di coscienza, l’eventuale arresto respiratorio e/o cardio-circolatorio, le tecniche di rianimazione cardiopolmonare, oltre che l’uso del defibrillatore. Al termine dei quattro incontri i soci 50&Più hanno ricevuto un cd e materiale informativo. info: 0812514037 www.spazio50.org/napoli


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19

FIRENZE

Gita a Monte Oliveto Maggiore e febbraio Buonconvento. Il 26 febbraio è la volta della conferenza “Quando le stoffe destano i sensi”. Per partecipare occorre prenotarsi. info: 0553289924 www.spazio50.org/firenze

20

GENOVA

ore 15.00 - Al Circolo Unificato delfebbraio l’Esercito “Piccoli restauratori crescono”, con Federico Crovara Pescia. Il 29 “Salute e Benessere” a cura di Gabriella Cerato Presso Istituto Colombo. info: 010543042 www.spazio50.org/genova

CASERTA

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PIACENZA

Alla scoperta della “capitale” monfebbraio diale del mosaico: Ravenna. Dal 5 all’8 marzo si parte alla volta di Ragusa Ibla, Punta Secca, Modica, Scicli e il Castello di Donna Fugata. info: 3405040628 www.spazio50.org/piacenza

MONTREAL

CONFERENZA

PREMIAZIONE

La bellezza? Non ha età

Maestri del Commercio del Canada

Meglio non lasciarsi ingannare dagli anni perché la bellezza non ha età. “La bellezza oltre l’età” è stato il tema al centro della Conferenza organizzata dalla 50&Più provinciale di Caserta, tenuta dalla dottoressa Laura Piombino. La bellezza a tutto tondo: dal concetto filosofico alla cura di sé per acquisire autostima e benessere. Senza tralasciare le tecniche più innovative della medicina estetica per migliorare non solo l’aspetto fisico, ma anche l’armonico sviluppo della personalità. A completare il successo dell’incontro è intervenuta una pioniera dell’estetica: la direttrice-manager della Sem-Più Spa, Rita Parente, che ha fornito ulteriori informazioni e delucidazioni. info: 0823326453 - www.spazio50.org/caserta

ROMA IN VIAGGIO

Salerno e Paestum

Due mete per immergersi in atmosfere diverse. Quella magica di Salerno, illuminata dalle straordinarie installazioni “Luci d’Artista” 2019/2020, e quella di Paestum, con le sue meraviglie archeologiche. A questo viaggio hanno partecipato oltre 50 soci della 50&Più provinciale di Roma. Hanno ammirato i giochi luminosi delle viuzze e delle piazze di Salerno, la monumentalità del Duomo e, infine, hanno calcato il suolo di Paestum seguendo le orme dell’antichità. Appuntamento alla prossima avventura. info: 0668891796 - www.spazio50.org/roma

76 I spazio50.org I FEBBRAIO 2020

Una imprenditoria che crea valore all’estero e ne aggiunge all’Italia. La 50&Più e Confcommercio hanno premiato per il loro operato, forza, coraggio e intraprendenza quattro connazionali imprenditori emigrati oltre 40 anni fa in Canada, nel Quebec. La cerimonia di consegna della prestigiosa onorificenza di Maestro del Commercio si è tenuta in un luogo simbolo della comunità italiana di Montreal, ovvero Casa d’Italia. Alla premiazione sono intervenuti il vice presidente nazionale vicario 50&Più, Sebastiano Casu, il direttore generale del Patronato 50&PiùEnasco, Gabriele Sampaolo, e il direttore Area estero 50&Più, David Sensi, il console generale d’Italia a Montreal, Silvia Costantini, e la coordinatrice 50&PiùEnasco CanadaQuebec, Sylvia Marcolini. Con oltre 40 anni di attività, ha ricevuto l’Aquila d’Oro, Vittorio Caldarone, originario di Mazano Appio (Ce). Trasferitosi in Canada nel 1962, è un imprenditore e pasticciere di successo. Aquila d’Oro anche per Elio Gaetano De Lauri, nato nel 1933 a Candida (Av). Emigrato nel 1958, si fa strada inaugurando la sua prima pizzeria che diventa un punto di riferimento per italiani e canadesi. Oggi è un imprenditore di successo oltre che filantropo. Altra Aquila d’Oro per Giuseppe Occhiuto. Arrivato in Canada nel ’59, si è specializzato in prodotti alimentari divenendo successivamente direttore della società di Importazione Berchicci-importing Ltd. Infine, un riconoscimento speciale per Gino Berretta, originario di Pisa, approdato in Canada nel 1957. Dopo una carriera nel calcio, oggi è un famoso ortopedico e co-inventore delle prime ortesi generiche brevettate in Canada. info: 0015144946902


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MILANO CONCERTO

In ricordo di Piazza Fontana

Si è tenuto, come ogni anno, nella sede della Confcommercio milanese, il concerto in ricordo della strage di Piazza Fontana, organizzato dalla 50&Più provinciale di Milano insieme all’Associazione dei famigliari delle vittime. Era il 12 dicembre del 1969, quando una bomba esplose all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura: furono 17 le vittime e 87 i feriti. Prima del concerto, in una sala stracolma, sono intervenuti Carlo Sangalli, presidente nazionale 50&Più, Maria Antonia Rossini, vice presidente vicario 50&Più provinciale di Milano, il presidente del Consiglio comunale di Milano, Lamberto Bertolè, il vicepresidente dell’Associazione Piazza Fontana, Paolo Silva e Benedetta Tobagi. «Anche a distanza di mezzo secolo - queste le parole di Carlo Sangalli - abbiamo il dovere del ricordo e della solidarietà nei confronti di chi è stato colpito nel fisico e negli affetti. Il dovere come impegno civile e antidoto contro l’odio aberrante». «L’As-

sociazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969 - Centro studi e iniziative sulle stragi politiche degli Anni ’70 - ha sottolineato un commosso Paolo Silva - è grata a 50&Più per l’ospitalità e la sentita sensibilità, ancora una volta dimostrate, nel contribuire alla realizzazione del concerto dedicato alle nostre vittime, nel continuo ricordo e nella memoria rivolta alle giovani generazioni e alla società civile». Il concerto è stato anticipato dalla proiezione in anteprima del video “12 dicembre. 17 vite”, un progetto didattico dell’Associazione dei famigliari sostenuto dal Miur e realizzato da Benedetta Tobagi con la classe V AS del liceo “Galileo Galilei” di Voghera. Infine, il momento del ricordo è stato affidato alla musica: le voci di due cori, il Coro da Camera Hebel e il Coro Hebel del Liceo Legnani di Saronno, accompagnati dalla pianista Marta Ceretta e diretti dal Maestro Raffaele Cifani, hanno eseguito il programma di sala. info: 0276013399 www.spazio50.org/milano

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina

Telefono

Buenos Aires

0054 1148135013

La Plata 1555

0054 2214242331

Villa Bosch

0054 1135019361

Australia

Telefono

Perth

0061 864680197

Belgio

Telefono

Bruxelles

0032 25341527

Brasile

Telefono

Florianopolis

0055 4832222513

San Paolo

0055 1132591806

Porto Alegre

0055 5130222720

Canada

Telefono

Burnaby

001 6042942023

Hamilton

001 9053184488

Woodbridge

001 9052660048

Montreal Riv. des Prairies 001 5144946902 Montreal S. Leonard

001 5142525041

Montreal Ville Lasalle

001 5146675592

Ottawa

001 6132325689

St. Catharines

001 9056466555

Toronto

001 4166523759

Germania Dusseldorf

Telefono 0049 021190220201

Moldavia

Telefono

Chisinau

00373 22855600

Uruguay

Telefono

Montevideo

0059 825076416

USA

Telefono

Fort Lauderdale

001 9546300086

PESARO E URBINO CONCORSO

La fotografia tra passato e presente

Il fascino delle vecchie foto, i luoghi della memoria, l’inesorabile scorrere del tempo: questi i sentimenti che hanno ispirato l’organizzazione del Concorso fotografico “Ieri e oggi, uno scatto di nostalgia”, ideato e organizzato dalla 50&Più provinciale di Pesaro Urbino. Le opere fotografiche sono state esposte presso la sede Confcommercio di Pesaro dove, con un gran finale, sono stati proclamati i vincitori. Il tema, “Ieri e oggi”, invitava a raccontare la propria città o provincia attraverso un confronto tra presente e passato mediante due scatti dello stesso

luogo, uno effettuato al giorno d’oggi, l’altro ricavato da una vecchia immagine. La giuria, composta da Umberto Dolcini, Marco Trionfetti, Maurizio Tonelli, ha premiato tre scatti dedicati alla città di Pesaro. Il primo posto è andato ad Alessandra Laurenzi, con un’immagine di Corso XI settembre; secondo classificato Federico Fori, con il “Vecchio mattatoio”, sostituito dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate; al terzo posto Stella Scarpa, con una veduta del lungomare Nazario Sauro. Gli autori hanno evidenziato come l’inesorabile trasformazione urbani-

stica abbia spesso coinciso con la perdita di architetture, scorci, vedute di grande fascino. Un passato che ha suscitato momenti di nostalgia, soprattutto tra i più anziani. info: 0721698224 www.spazio50.org/pesarourbino FEBBRAIO 2020 I 77


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VICENZA ONORIFICENZE

Maestri e Benemeriti

«Privilegiare la via della bellezza» è stato il filo conduttore della relazione del presidente della 50&Più provinciale di Vicenza, Fiorenzo Marcato, alla cerimonia di consegna dell’onorificenza di “Maestro del Commercio” a 50 operatori del terziario della provincia. Alla manifestazione, tenutasi al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, sono intervenuti numerose autorità locali oltre ai dirigenti della 50&Più e della Confcommercio, il presidente della Confcommercio vicentina, Sergio Rebecca, il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Xoccato, il presidente onorario dell’Università Adulti/Anziani di Vicenza Monsignor Giuseppe Dal Ferro. Oltre alle onorificenze, sono stati assegnati ad otto operatori attestati di Benemerito del Commercio per aver maturato un’anzianità lavorativa per oltre 60 anni. Marcato, nel suo intervento, ha ricordato l’operato degli imprenditori premiati che hanno esercitato la loro attività al servizio della comunità con passione, intelligenza ed entusiasmo. Inoltre, ha ricordato l’importanza, oggi più che mai, di un aggiornamento professionale continuo, e di puntare «sulla bellezza che è la strada giusta, il prezzo della civiltà, la via della salvezza». Bisogna «scegliere la via più bella e favorire l’armonia». Sergio Rebecca, nel porgere il saluto suo e del presidente nazionale Confcommercio e

50&Più, Carlo Sangalli, ha lanciato un affondo contro una politica frammentata, disattenta, che tralascia le vere riforme del Paese. Occorre, ha detto, investire per migliorare i servizi, rimanere uniti e magari rischiare ed essere attenti ai richiami della propria Associazione. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Gaetano Volpiana, Nico Zordan, Margherita Magaraggia, Antonella Bellaria, Gianluca Tomasi, Massimo Stimamiglio, Vincenzo Campo, Giovanni Mazzetto, Mario Antonio Xompero; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Pietro Paolo Volpiana, Ornella Monchelato, Luigi Pio Tibaldo, Giuseppe Dal Grande, Franco Zenere, Ada Carollo, Bortolino Zarantonello, Maurizio Castellani, Claudio Marchetto, Oliviero Finotto, Maurizio Vedovello, Mario Schiavo, Vittorio Milani, Giovanni Cegalin, Clorinda Dal Poz-

zo, Luisa Maria Lapo, Maurizio Zanella, Zaira Ballestrin, Luisa Bressan, Roberto Pavan; Con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Stefano Bruttomesso, Antonio Maurizio Zenere, Alfonso Sartori, Sonia Viero, Giuseppe Legumi, Maria Luigia Schio, Eugenio Pietrobelli, Luciano Carollo, Antonio Lazzari, Graziella Corradini, Giorgio Cesare Scalco, Adriana Porra, Sandra Raffagnin, Leopoldo Reginato, Luigi Parise, Bruno Serafino De Giacomi, Valentina Noris Pesavento, Alvise Baldinato, Luigi Morato, Angelina Bertoccello, Evelino Carollo. Benemeriti del Commercio con oltre 60 anni di attività: Antonio Palermito, Antonio Girardello, Piergiorgio Marcolin, Pietro Noello, Enzo Xotta, Lino Dall’Igna, Giuseppe Gaetano Baldinato, Piergiorgio Baldinato. info: 0444964300 www.spazio50.org/vicenza

ALESSANDRIA ESCURSIONE

In visita alla Tenuta Colombara per ripercorrere la storia del riso

Un tuffo nel passato, in uno dei luoghi simbolo della produzione e della cultura del riso vercellese. Si tratta della Tenuta Colombara situata nel comune di Livorno Ferraris, in provincia di Vercelli. A farvi visita i soci della 50&Più provinciale di Alessandria. La struttura, edificata intorno al 1400 come ostello per viandanti, nel 1571 venne avviata alla coltivazione risicola e, nel giro di pochi anni, divenne una vera e propria comunità di persone con abitazioni, osterie, botteghe, una scuola e tutto il necessario. Proprio in questi luoghi, nel 1949, il regista Giuseppe De Santis girò il famoso film Riso Amaro, interpretato da Silvana Mangano. Oggi la tenuta è sede didattica distaccata dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, sede produttiva di Riso Acquerello e del Conservatorio del Riso, museo dedicato alla cultura risicola del vercellese. info: 0131260380 - www.spazio50.org/alessandria


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RIMINI EVENTO

Gran Galà del Commercio

Grande partecipazione al Galà degli Auguri di Confcommercio e della 50&Più provinciale di Rimini, tenutosi al Grand Hotel di Rimini e al quale hanno partecipato oltre 200 persone tra associati, rappresentanti del mondo associativo, delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Nel corso della serata sono stati premiati con l’onorificenza di Maestro del Commercio 12 imprenditori del terziario della provincia. L’evento è stato aperto dall’intervento del presidente nazionale di Confcommercio - Imprese per l’Italia e di 50&Più, Carlo Sangalli. Il presidente, dopo aver ringraziato le autorità presenti, ha sottolineato il valore della prestigiosa onorificenza di Maestro del Commercio, ideata da 50&Più nel 1975. «Mi piace molto il termine Maestri del Commercio - ha spiegato - in quanto, come diceva Edmondo De Amicis, la parola “maestro” deve essere pronunciata con molta reverenza perché, dopo la parola “padre”, è la più dolce e la più nobile che un uomo possa dire a un altro uomo. I Maestri del Commercio non hanno una cattedra, ma hanno tanto da insegnare e gli va riconosciuta una vita di sacrificio, passione e attenzione. Quando si raggiunge l’età d’oro quello che resta sono alcuni valori che, se li tieni dentro, danno la forza di andare avanti e, guardando indietro, anche di accelerare il passo. Il seme che noi conserviamo, ripiantato, diventa ancora più forte nell’interesse generale del Paese».

Congratulazioni ai premiati anche dal vice presidente nazionale vicario 50&Più Sebastiano Casu. «La presenza delle istituzioni territoriali testimonia la loro vicinanza, quella di tantissimi associati ci dà la forza di fare sempre meglio», così il presidente provinciale Confcommercio, Gianni Indino. È seguito l’intervento di Gaetano Callà, presidente della 50&Più provinciale di Rimini, che ha tirato le somme della serata: «L’evento è stato davvero un successo. Una bellissima atmosfera ha accompagnato tutta la serata, ma la cosa che mi rende maggiormente soddisfatto è la grande partecipazione dei soci, insieme ai personaggi della cultura, della politica e della Confederazione, a partire dal presidente Sangalli. Voglio fare molto - ha sottolineato - per la 50&Più. È mia intenzione portare avanti

una politica propositiva e innovativa a favore degli over 50, offrendo come sempre tutela, assistenza, servizi e convenzioni, ma anche una partecipazione sempre più attiva alla vita associativa e alle tante iniziative in programma». Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Norma Baldacci, Nerina Galvani e Alida Manduchi; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Lea Bevitori, Gaetano Callà, Vito Del Prete, Arturo Donati, Mimmo Garattoni, Settimia Giorgini, Corrado Guidi, Giovannino Montanari e Maria Pia Salvatori; con l’Aquila di Diamante (per i 50 anni di attività): Caterina Arlotti, Bruno Gessaroli, Gabriella Mussoni e Marisa Ridolfi. info: 0541743202 www.spazio50.org/rimini

FOGGIA SFILATA DI MODA

Socie in passerella

Modelle per un giorno e tutte rigorosamente over 50. La 50&Più provinciale di Foggia ha dato vita, ancora una volta, a un appuntamento di successo con l’ormai tradizionale sfilata di moda. In passerella 21 socie 50&Più che, senza prendersi troppo sul serio, si sono messe in gioco sfilando con disinvoltura e divertimento. Il défilé è stato organizzato in collaborazione con la boutique Fiordispini ed Essebi per la fornitura degli abiti e accessori. Tra le modelle, particolare menzione merita Anna Molinaro, di ben 95 anni. Con la sua energia, voglia di condividere e partecipare, è socia della 50&Più da oltre 30 anni. info: 0881723151 - www.spazio50.org/foggia FEBBRAIO 2020 I 79


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PADOVA ONORIFICENZA

Imprenditori premiati a Cittadella

Nella splendida cornice del Teatro Sociale di Cittadella si è tenuta la cerimonia di premiazione dei Maestri del Commercio della 50&Più provinciale di Padova. Alla cerimonia è intervenuto il senatore Antonio De Poli, che ha consegnato ai commercianti premiati le pergamene personalizzate del Senato. Oltre al presidente di 50&Più Ascom Padova, Renzo Capitanio, e di quello pro-

vinciale dell’Ascom, Patrizio Bertin, hanno portato i loro saluti il presidente mandamentale di Cittadella, Enrico Baggio, il consigliere delegato della Regione, Paolo Vallotto, il sindaco di Cittadella, Luca Pierobon, e i numerosi sindaci ed assessori dei Comuni di appartenenza dei premiati. In rappresentanza della 50&Più nazionale è intervenuta la vice presidente, Marina Gruden Vlach. Sono stati premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Luigi

TREVISO PREMIAZIONI

Maestri e Benemeriti del Commercio

La 50&Più provinciale di Treviso ha premiato gli imprenditori del terziario che, nel corso del tempo, hanno contribuito al benessere sociale ed economico del territorio. La cerimonia di consegna si è tenuta al Palazzo dei Trecento del Comune che ha concesso il patrocinio all’evento. È intervenuto il vice sindaco di Treviso, Andrea De Checchi, mentre il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha inviato un messaggio di saluto. In rappresentanza della 50&Più nazionale è intervenuta la vice presidente, Marina Gruden Vlach. Presente anche la Confcommercio di Treviso con il presidente Federico Capraro. Oltre all’onorificenza di Maestro del Commercio è stata conferita anche quella di Benemeriti del Commercio. I Maestri premiati con l’Aquila d’Argento (25 anni di attività): Arianna Mattiuzzo,

Baccan, Matteo Bareggi, Giustina Boetto, Claudio Bonetto, Gianfranco Boscarato, Franca Cazzaro, Egidio Cristofani, Stefano Germani, Gian Antonio Mion, Manuela Nicetto, Elisabetta Rampin; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Giancarlo Alessi, Ilario Andreatta, Manuela Bertolo, Renato Candio, Giuseppe Chiodarelli, Vito Chiorboli, Vasco Elardo, Valter Fasolo, Paolo Fenio, Manuela Gomiero, Maurizio Gomiero, Francesco Longhin, Maria Grazia Lovato, Maria Marcato, Francesco Marchetti, Antonio Marsiglio, Filippa Quero, Emilio Saggioro, Lia Sarto, Angelo Venturin; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività): Armando Bacco, Evio Bazzan, Gianni Benasciutti, Silvana Bonazza, Luciana Bustreo, Osvaldo Favero, Agostino Forasacco, Mario Furlan, Silla Lago, Ulisse Lago, Silvano Ruffato, Guglielmo Tessarolo. info: 049655130 www.spazio50.org/padova

Daniela Bettiol, Giuliano Morosin; con l’Aquila d’Oro (40 anni di attività): Graziella Pesce, Piergiorgio Pozzobon, Giovanni Roveda, Ottavio Gasparini, Giampaolo Gobbo, Achille Gobbo, Maria Speranza, Elio Morandin, Lorena Carraretto, Bruno Pizzato, Giuseppe Agnoli, Alberto Cittolin, Renza Minato, Lorenzo Moretto, Giovanni Franzin; con l’Aquila di Diamante (50 anni di attività: Antonio Bellan, Erminio Civiero, Claudio Moro, Alice Comuzzi, Renzo Dridani, Norma Altinier, Emilio Pozzebon, Elide Rubinato, Albertina Dal Moro (alla memoria), Luigi Netto, Cornelia Bacchion, Luigi Schiavinato, Alberto Carbonere, Maurillo Sartor, Maria Rosa Caberlotto, Maria Anna Tegon, Luisa Zambenedetti, Maria Lovadina. Benemeriti del Commercio (oltre 60 anni di attività): Antonio Cauzzo, Guido Giraldo, Pietro Capraro. info: 042256481 - www.spazio50.org/treviso


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in viaggio CROCIERE TOUR SOGGIORNI PELLEGRINAGGI

con 50&Più Turismo

>> 50&PIÙ EVENTI NAZIONALI DAL 30 MAGGIO AL 28 GIUGNO

2020

DAL 30 MAGGIO AL 28 GIUGNO 2020

PRESSO IL CALASERENA VILLAGE (CA), IN SARDEGNA

“Incontri 50&Più” è una grande festa di inizio estate dove i soci 50&Più si incontrano e condividono il piacere di una vacanza all’insegna del bel mare, del relax, del divertimento e della scoperta di nuovi luoghi. La scelta dei villaggi turistici di qualità, a prezzi competitivi, la personalizzazione del soggiorno arricchito con attività culturali, incontri dedicati, corsi di fotografia e cucina, tornei di burraco e gara di ballo, oltre all’assistenza in loco dello staff 50&Più e 50&Più Turismo, sono un vero valore aggiunto per i soci 50&Più e la ragione del grande successo di partecipazione. Quest’anno gli Incontri si svolgeranno nella splendida Sardegna, terra dalle incantevoli meraviglie storico-culturali, opere artistiche, musei e pinacoteche di Cagliari. L’intera costa di Villasimius con le sue splendide calette offre un’incredibile vista mare, insieme ai limpidi colori dell’acqua e alle lunghe spiagge. Vi aspettiamo nella bella Sardegna! QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE Dal 30 maggio al 7 giugno (8 notti/9 giorni) Dal 7 al 14 giugno (7 notti/8 giorni) Dal 21 al 28 giugno (7 notti/8 giorni) Riduzioni adulti e bambini in 3°/4° letto su richiesta Quota d’iscrizione per i non soci: € 45

In doppia € 590 € 640 € 740

In singola € 750 € 770 € 870

3°/4° letto € 480 € 515 € 590

LA QUOTA COMPRENDE: soggiorno presso il Calaserena Village nei periodi preassegnati • Trattamento di pensione completa (bevande incluse) • Formula Extra All Inclusive • Servizi balneari in spiaggia • Animazione • Partecipazione ad attività culturali organizzate da 50&Più e alle attività quotidiane proposte dall’animazione • Assistenza di personale medico H24 • Assistenza staff 50&Più e 50&Più Turismo • Assicurazione. LA QUOTA NON COMPRENDE: trasporti da e per il Calaserena Village • Escursioni in loco • Imposta di soggiorno comunale, da regolare in loco • Extra in genere e tutto quanto non specificato.

www.50epiuturismo.it

CALASERENA VILLAGE (4 stelle Sup) Situato direttamente su una delle più belle spiagge sabbiose dell’Isola, fra Cagliari e Villasimius, nel sud della Sardegna, a 35 km dall’aeroporto di Cagliari. Il villaggio, del gruppo BLUSERENA, è immerso in una folta vegetazione e in un suggestivo bosco di pioppi, eucalipti e tamerici che lo congiunge al mare. RICONFERMATA LA FORMULA EXTRA ALL INCLUSIVE COMPLETA Tutta la caffetteria, correzioni, crema caffè, the e infusi, bibite alla spina, birra alla spina, succhi di frutta, sciroppi, granite, vino bianco e rosso, prosecco, amari e liquori, aperitivi spritz, vermouth e grappe. Sono esclusi cocktail, champagne e tutti gli alcolici definiti “speciali” sul listino bar.

(Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


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50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50

FRANCIA

GRANDI CROCIERE 50&PIÙ

ITALIA

COSTA SMERALDA - ITALIA SPAGNA BALEARI PARTENZA DA CIVITAVECCHIA IL 23 APRILE O DA SAVONA IL 25 APRILE (7 NOTTI/8 GIORNI) La nuova Ammiraglia della flotta è un omaggio al calore e allo stile italiano. Un’esperienza di viaggio unica: luoghi magici, momenti di gusto e di convivialità ispirati al Belpaese. L’itinerario fa risaltare tutte le sfumature del Mediterraneo, dolce nei suoi colori e delicato nei suoi profumi, attraverso la scoperta dei borghi per la valorizzazione dell’Italia cosiddetta minore, poco conosciuta, ricca di un patrimonio unico e autentico.

SPAGNA Barcellona •

• Civitavecchia

• Palma De Maiorca

Partiamo dalla storica bellezza di Roma, proseguiamo con l’incanto dei borghi marinari delle Cinque Terre ed arriviamo a Savona, grazioso porto e ottimo punto di partenza per visitare la costa Ligure. Proseguiamo con Marsiglia e la Provenza; Barcellona con la Sagrada Familia, Patrimonio dell’Unesco, insieme a ben altri sette siti in città. Infine, il relax di Palma di Maiorca, per poi rientrare sulla nostra Costa Smeralda, bella come un sogno, fra le stelle e il mare.

QUOTE PER PERSONA Tipo cabina Interne (tasse escluse) Esterne (tasse escluse) Balcone (tasse escluse)

CAT IC EC BC

in cabina doppia € 370 € 470 € 540

Quota d’iscrizione per i non soci: € 45,00

SUPPLEMENTI E TASSE Cabina singola Su richiesta in numero limitato Tasse Portuali € 150 Quote di servizio (obbligatorie e da pagare a bordo) € 70 Assicurazione annullamento viaggio (obbligatoria) € 30 Partenza da Savona € 60

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DATA 23/04/20 24/04/20 25/04/20 26/04/20 27/04/20 28/04/20 29/04/20 30/04/20 01/05/20 02/05/20

PORTO

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Marsiglia •

Savona • • La Spezia

Civitavecchia (Roma) La Spezia Savona Marsiglia (Francia) Barcellona (Spagna) Palma di Maiorca (Spagna) Navigazione Civitavecchia (Roma) La Spezia Savona

Le quote comprendono: Sistemazione nella cabina prescelta dotata di ogni comfort: servizi privati, aria condizionata, telefono, filodiffusione, Tv via satellite, cassaforte e frigobar • Trattamento di pensione completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione, pranzo, cena, tè pomeridiani, buffet e sorprese gastronomiche di mezzanotte • Utilizzo (non in esclusiva) di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca • Partecipazione (non in esclusiva) alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e feste in programma tutte le sere durante la crociera • Corsi di ginnastica (aerobica, stretching, bodydancing, ecc.) e assistenza di istruttori nella palestra

ARRIVO

PARTENZA

08.30 07.00 08.30 08.00 08.00 -----08.00 08.30 07.00

19.00 20.30 18.00 17.00 19.00 18.00 -----18.00 20.30 18.00

• Polizza Medico/Bagaglio Europ Assistance • Assistenza dell’accompagnatore 50&Più durante tutta la crociera • Facchinaggio dei bagagli nei porti d’imbarco e di sbarco • Mezzi d’imbarco e di sbarco nei vari scali (non in esclusiva). Le quote non comprendono: Bevande ai bar e ai pasti • Tasse portuali (€ 150) • Eventuali adeguamenti carburante • Escursioni e tour organizzati • Quote di servizio (€ 70) • Polizza Annullamento Crociera (€ 30) • Servizi di carattere personale (trattamenti estetici, acquisti nelle boutique di bordo, telefonate dalla nave a terra etc.) • Extra in genere e quanto non espressamente indicato alla voce “Le quote comprendono”.

(Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


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• 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ

CINA CLASSICA Pechino •

CINA Xi’an • Suzhou • • Shanghai • Hangzhou

PECHINO, XI’AN, GUILIN, HANGZHOU, SUZHOU, SHANGHAI DAL 7 AL 20 MAGGIO 2020 (12 notti/13 giorni)

La Cina è da secoli un impero ai confini del mondo. Un Paese vastissimo, capace di coniugare le più alte montagne e le più profonde vallate, le pianure desertiche, le foreste pluviali e i fiumi più lunghi del mondo. Un mondo variegato e complesso, la cui comprensione richiede sensibilità e desiderio di conoscenza di ciò che, altrimenti, sembrerebbe strano e irraggiungibile.

Guilin •

1° giorno: Partenza per Pechino Volo di linea. 2° giorno: Arrivo a Pechino Arrivo e trasferimento in hotel. Prima visita di Pechino, con la Piazza Tienanmen (Patrimonio Unesco) e Palazzo d’Estate. 3° giorno: Pechino Escursione alla “Grande Muraglia”, Patrimonio Unesco inserito fra le sette meraviglie del mondo moderno. La costruzione è iniziata nel 215 a.C. per volere dell’imperatore Qin Shi Huangdi. Rientro a Pechino e visita della città con soste nella Via Sacra. 4° giorno: Pechino - Xi’an Visita del Tempio del Cielo e partenza in volo per Xi’an. Arrivo nella capitale degli Imperatori della Dinastia Tang. 5° giorno: Xi’an Visita dell’Esercito di Terracotta, una straordinaria testimonianza archeologica scoperta nel 1974. Nel pomeriggio, visita delle Mura dei Ming e della Piccola Pagoda dell’Oca Selvaggia.

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6° giorno: Xi’an - Guilin Si completa la visita di Xi’an con la Moschea (VIII Sec. d.C.) e le mura della città vecchia. Tempo libero nel bazar e visita della Tomba Yangling. Trasferimento in aeroporto e volo per Guilin. 7° giorno: Navigazione lungo il Fiume Li Guilin deve la sua fama al paesaggio carsico, decantato da pittori e poeti sin dall’antichità. Navigare in battello il fiume Li è uno spettacolo unico. Arrivo a Yangsu e tempo a disposizione per assaporare la vita rurale cinese. Rientro in pullman a Guilin (78 km). 8° giorno: Guilin - Hangzhou Visita della Collina degli Elefanti e partenza in volo per Hangzhou. 9° giorno: Hangzhou - Suzhou Visita della Pagoda delle Sei Armonie, dell’Antica farmacia cinese, del Museo del Tè e navigazione sul lago Xihu. Trasferimento a Suzhou, la “Venezia d’Oriente”. 10° giorno: Suzhou Visita della Collina della Tigre con il giardino di bonsai, del Giardino del Pescatore e passeggiata nel quartiere Qi Li Shan Tang. 11° giorno: Suzhou - Tongli - Shanghai Partenza per Shanghai e sosta al villaggio di Tongli dall’atmosfera della Cina antica.

12° giorno: Shanghai Visita della Città Vecchia, nel Bund, lo storico quartiere in stile coloniale sulla riva del fiume Huangpu, e tempo a disposizione lungo la via Nanchino e nella zona Xintiandi. 13° giorno: Rientro in Italia Trasferimento in aeroporto e volo di rientro. Arrivo in serata. QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE Minimo 20 partecipanti € 3.180 Minimo 15 partecipanti € 3.340 Suppl. camera singola € 680 Quota d’iscrizione per i non soci: € 45 Le quote comprendono: Voli da Roma/Milano per Pechino e ritorno da Shanghai • Voli interni in Cina • Sistemazione in hotel 4 stelle con trattamento di pensione completa • Trasferimenti privati • Guide locali • Visite ed escursioni compresi gli ingressi • Accompagnatore 50&Più Turismo. Le quote non comprendono: Assicurazioni (€ 100) • Tasse aeroportuali (€ 420) • Visto turistico (€ 150) • Bevande, mance, extra personali e quanto non specificato.

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_Indirizzi_Spazio50.qxp_Layout 1 17/01/20 15:55 Pagina 84

LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via F. Salomone, 67 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 167 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 61/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48a

84 I spazio50.org I FEBBRAIO 2020

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Trieste, 15 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


Possono beneficiare dell’Opzione Donna, prorogata per tutto il 2020, le lavoratrici dipendenti ed autonome che hanno compiuto rispettivamente 58 e 59 anni di età e che hanno versato almeno 35 anni di contributi entro il 31/12/2019. A CHI SPETTA Le lavoratrici che hanno i requisiti per poter accedere all'opzione donna o regime sperimentale, riceveranno la pensione di anzianità a partire dai 12 o dai 18 mesi successivi alla data di maturazione degli stessi, a seconda che si tratti di dipendenti o di autonome. Non è obbligatorio cessare l’attività lavorativa non appena si raggiunge la prima data utile per la decorrenza; una volta aperta la finestra di accesso infatti, la domanda potrà essere presentata anche in data successiva.

Verifica la possibilità di “uscita anticipata” presso gli uffici 50&PiùEnasco, a tua disposizione per una consulenza gratuita e per l’inoltro della domanda di pensione.

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ISTITUTO DI PATRONATO E DI ASSISTENZA SOCIALE

Aderente a:

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__PREVIDENZA__ Rivalutate anche quest’anno le pRestazioni agli invalidi civili. il tasso provvisorio di perequazione per il 2020, rilevato dall’istat, si è attestato allo 0,40% per la gran parte dei pensionati. Ma c’è una particolarità: l’indice di rivalutazione non è unico. in particolare, alle prestazioni che sono denominate “pensioni” si applica il tradizionale tasso di inflazione istat (indice delle famiglie di operai e impiegati Foi), mentre ad alcune indennità ed assegni si applica il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale (indice di dinamica salariale), pari quest’anno allo 1,07% sia per gli assegni che per le indennità. la tabella che si riporta, dunque, indica il quadro aggiornato delle prestazioni e dei limiti di reddito per il 2019 e il 2020. per quanto riguarda i requisiti, per acquisire il diritto all’invalidità e all’assegno di accompagno, la legge istitutiva considera invalidi tutti coloro affetti da menomazioni di vario tipo non riconducibili a causa di guerra, di servizio e di lavoro, che appartengono ad una delle seguenti categorie: • i cittadini di età compresa tra i 18 e i 65 anni affetti da menomazioni congenite o acquisite che comportano una riduzione della capacità di lavoro non inferiore ad 1/3; • i minori di 18 anni con difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età; • i cittadini con più di 65 anni non autosufficienti. in base al grado d’invalidità riconosciuto si possono ottenere i seguenti benefici: • il 33,33% (un terzo) è la soglia minima per essere considerato invalido ed avere diritto alle prestazioni protesiche e ortopediche; • il 46% consente all’invalido di ottenere l’iscrizione nelle liste speciali del collocamento obbligatorio; • il 74% è la soglia invece per ottenere l’assegno economico mensile di assistenza. va evidenziato, poi, che a decorrere dal 1° gennaio 2019 il requisito anagrafico minimo previsto per il conseguimento delle prestazioni di assegno sociale, assegno sociale sostitutivo della pensione di inabilità civile, assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali, assegno sociale sostitutivo della pensione non reversibile ai sordi, è stato innalzato ad anni 67 rispetto ai 65 previsti dalla legge istitutiva. pertanto, per effetto dell’incremento della aspettativa di vita, le prestazioni su indicate possono essere concesse solo al compimento dei 67 anni. sempre a decorrere dal gennaio 2019 le prestazioni di pensione di inabilità civile, assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali, pensione non reversibile ai sordi, vengono concesse (posto il riconoscimento sanitario e sussistendo le altre condizioni socio economiche previste) a coloro di età non inferiore al diciottesimo anno fino al compimento del sessantasettesimo anno di età.

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INVALIDITÀ CIVILE 2020: I NUOVI IMPORTI Pochi euro per tutti: è la situazione che molti affrontano da tempo, sebbene i trattamenti siano calcolati sui redditi dei singoli

a cura di gianni tel

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IL TASSO PROVVISORIO DI PEREQUAZIONE PER IL 2020, RILEVATO DALL’ISTAT, SI È ATTESTATO ALLO 0,40% PER LA GRAN PARTE DEI PENSIONATI. MA L’INDICE DI RIVALUTAZIONE NON È UNICO

agli invalidi con età tra i 18 e 67 anni ed un grado di invalidità compreso tra il 74 e il 99%, spetta un assegno mensile di assistenza per 13 mensilità. per fruire dell’assegno - pari quest’anno a € 286,81 mensili - l’invalido deve essere disoccupato, residente in italia e avere un reddito annuo personale (quello del coniuge non conta) che non superi un determinato limite (€ 4.926,35 per il 2020). in presenza di queste condizioni, anche i cittadini stranieri, compresi gli extracomunitari se titolari di carta di soggiorno, possono ottenerlo. anche quest’anno i titolari di detta prestazione debbono presentare l’apposito modello on-line tramite il caf, in cui debbono dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non svolgere attività lavorativa. la dichiarazione va inviata all’inps entro il 28 febbraio prossimo (salvo proroga) ed è essenziale per conservare il diritto all’assegno. » L’ASSEGNO DI ASSISTENZA

spetta agli invalidi ai quali sia stata riconosciuta un’abilità lavorativa totale e permanente del 100%. l’importo è pari a quello stabilito per l’assegno di assistenza, ma le condizioni » LA PENSIONE DI INABILITÀ

86 I spazio50.org I FEBBRAIO 2020


_Previdenza.qxp_Layout 1 16/01/20 15:24 Pagina 87

di accesso anche se al momento restano più facili, in quanto il limite di reddito annuo personale è molto più elevato (€ 16.982,49 per il 2020), c’è da augurarsi che detto limite reddituale non venga modificato dalla legge e resti sempre riferito solo al titolare della pensione e non anche al coniuge. questa prestazione è un sostegno economico che viene erogato alle persone che non sono in grado di camminare o di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita (mangiare, lavarsi, vestirsi, ecc.). l’importo dell’indennità, pari a € 520,29 mensili, viene erogato per 12 mensilità. È importante ricordare che detta prestazione viene concessa a prescindere dall’età e dalle condizioni economiche dell’interessato. possono ottenerla a qualsiasi età, sia le persone meno abbienti che i benestanti. non è legata alla composizione del nucleo familiare, non è reversibile, e non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative. È cumulabile con la pensione d’inabilità e con altre prestazioni spettanti per altre minorazioni civili, ai ciechi e ai sordomuti. sono esclusi dal benefico gli invalidi ricoverati gratuitamente presso strutture » L’ INDENNITÀ DI ACCOMPAGNO

pubbliche. ciò vale anche per ricoveri in reparti di lungodegenza o di riabilitazione. non hanno invece alcuna rilevanza i ricoveri per terapie contingenti di breve durata. chi è già titolare dell’indennità deve attestare la propria condizione di “non ricoverato” in via permanente, con una dichiarazione anch’essa da inviare all’inps on-line tramite il caf entro il 28 febbraio prossimo (salvo proroga). » LA MAGGIORAZIONE DELLE PRESTAZIONI

gli invalidi civili totali, i sordomuti e i ciechi civili assoluti, titolari della relativa pensione, di età pari o superiori a 60 anni possono ottenere una maggiorazione fino all’importo di € 651,50 mensili previsto per quest’anno (già vecchio “milione” di

LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI: IMPORTI E LIMITI DI REDDITO ANNO 2019

Categorie Invalidi civili

Assegno di assistenza Indennità frequenza minori Pensioni di inabilità Sordomuti

Pensione Indennità di comunicazione Ciechi civili

Pensione ciechi assoluti Pensione ciechi parziali Indennità ventesimisti Assegno decimisti Indennità di accompagnamento

Invalidi totali Ciechi assoluti

ANNO 2020

Importo mensile Limite di reddito Importo mensile annuo personale

Limite di reddito annuo personale

€ 285,66 € 285,66 € 285,66

€ 4.906,72 € 4.906,72 € 16.814,34

€ 286,81 € 286,81 € 286,81

€ 4.926,35 € 4.926,35 € 16.982,49

€ 285,66 € 256,89*

€ 16.814,34 NESSUN LIMITE

€ 286,81 € 258,00*

€ 16.982,49 NESSUN LIMITE

€ 308,93 € 285,66 € 210,61* € 212,01

€ 16.814,34 € 16.814,34 NESSUN LIMITE € 8.083,89

€ 310,17 € 286,81 € 212,43* € 212,86

€ 16.982,49 € 16.982,49 NESSUN LIMITE € 8.164,73

€ 517,84* € 921,13*

NESSUN LIMITE NESSUN LIMITE

€ 520,29* € 930,99*

NESSUN LIMITE NESSUN LIMITE

Nota: gli invalidi totali, i ciechi assoluti e i sordomuti, con almeno 60 anni di età hanno diritto ad un aumento che porta l’assegno di pensione a 651,50 euro al mese se hanno un reddito annuo inferiore a 8.469,63 euro, elevato a 14.447,42 euro, se coniugati. * Alle indennità e assegni (evidenziati in rosso) è stato applicato il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale pari quest’anno a + 1,07%.

lire). il diritto a tale aumento per il 2020, è subordinato ai seguenti limiti di reddito: pensionato solo (non coniugato) con reddito non superiore a € 8.469,63 annui; pensionato coniugato con redditi propri non superiori a € 8.469,63 e redditi propri sommati a quelli del coniuge non superiore ad € 14.447,42 annui. ai fini del raggiungimento dei prescritti limiti di reddito si considerano non solo tutti i redditi soggetti all’irpef, ma anche quelli esenti (esempio: la pensione di invalidità civile, la rendita inail ecc.) e con quelli ritenuta alla fonte (interessi bancari, e postali, rendite da titoli di stato, ecc.). in altre parole, bisogna denunciare tutto eccetto i redditi provenienti da: casa di abitazione; pensione di guerra; assegno d’accompagnamento; trattamento di famiglia; sussidi erogati da enti pubblici senza carattere di continuità. È opportuno, comunque, data la particolare materia e la procedura telematica adottata dall’Inps, rivolgersi agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco e 50&PiùCaaf, i quali gratuitamente e presenti su tutto il territorio nazionale, sono in grado di fornire ogni informazione e provvedere all’inoltro online della domanda e/o delle sopra citate dichiarazioni all’Istituto Previdenziale. FEBBRAIO 2020 I 87


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__FISCO__ IL MESE DI DICEMBRE DI OGNI ANNO È UN PERIODO IMPORTANTE PER IL NOSTRO PAESE, IN QUANTO, DI NORMA, VIENE APPROVATA LA LEGGE DI BILANCIO PER L’ANNO SUCCESSIVO. Nel 2019, il mese di dicembre è stato caratterizzato da un maggior lavoro di legiferazione e di interventi nel campo fiscale poiché è stata pubblicata anche la Legge 19 dicembre 2019, n. 157 (conversione con modifiche del D.L. n. 124/2019), che ha introdotto le nuove modalità per adempiere gli obblighi fiscali (si veda il nostro precedente articolo pubblicato a dicembre u.s.); l’Agenzia delle Entrate, sul proprio sito Internet, ha messo a disposizione, con notevole anticipo, la bozza del modello dichiarativo 730/2020, facendo rilevare delle differenze rispetto al modello dell’anno precedente. Ne parleremo nei prossimi numeri, lasciando ora spazio alla disamina di una parte della Legge di Bilancio.

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LA LEGGE DI BILANCIO 2020

Occorre tener presente che il principale obbiettivo della manovra, come è noto, è rappresentato dalle clausole di salvaguardia Iva e accise, per cui sono stati bloccati gli aumenti delle aliquote Iva (22,10%) per il 2020 e sono stati rimodulati quelli per gli anni successivi e la misura delle entrate delle accise sui carburanti. Oltre a questo obbiettivo, la Legge, come di consueto, è formata da molte disposizioni fiscali, con new entry, proroghe, rimodulazioni, abrogazioni. Un esempio è il “pacchetto di detrazioni per la casa” che, oltre alle conferme per i lavori edilizi, l’efficienza energetica e l’acquisto mobili, introduce l’inedito “Bonus facciate”, che vale il 90% delle spese sostenute. In particolare, sono state prorogate di un anno, nella misura vigente nel 2019, le detrazioni per le spese relative a lavori di recupero edilizio, a interventi di efficienza energetica e all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili ristrutturati (Bonus ristrutturazioni, Ecobonus e Bonus mobili). Sono state abrogate, invece, le disposizioni del “decreto crescita” che hanno introdotto per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica e per l’installazione di impianti fotovoltaici, il meccanismo dello sconto in fattura, in luogo della detrazione spettante, che resta applicabile soltanto agli interventi di ristrutturazione importanti di primo livello, per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo dei lavori pari almeno a 200mila euro. Come detto, viene introdotta la detrazione del 90% per le spese sostenute nel 2020 per interventi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici ubicati nella zona A o B ex D.M. 1444/1968 (centri storici e parti già urbanizzate, anche se edificate in parte). Sono ammessi al beneficio i soli interventi su strutture opache della facciata, ai balconi, agli ornamenti ed ai fregi. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Se i lavori non sono di sola pulitura o tinteggiatura esterna e influiscono dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, devono soddisfare i requisiti energetici previsti dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) del 26/06/2015 e quelli della Tabella 2, allegata al decreto Mise 11/03/2008, riguardanti i valori di trasmittanza termica (Bonus facciate). LEGGE DI BILANCIO 2020: IVA, ACCISE E RISTRUTTURAZIONI

Approvata in via definitiva lo scorso mese di dicembre, la “Manovra 2020” prevede abrogazioni, proroghe e new entry, come quelle riguardanti Iva, accise e lavori edilizi

a cura di Alessandra De Feo

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NEL 2020 È STATA INTRODOTTA LA DETRAZIONE DEL 90% PER INTERVENTI INCLUSI QUELLI DI SOLA PULITURA O TINTEGGIATURA ESTERNA, FINALIZZATI AL RECUPERO O RESTAURO DELLA FACCIATA DEGLI EDIFICI UBICATI NELLA ZONA A O B EX D.M. 1444/1968


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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

A «Astro vagante e luminoso verso Ovest. Il tempo, per i sconcerti dell’aria, cagionerà nebbie, acque gelate e freddi umidi sensibilissimi» Almanacco Barbanera 1872

LE PRIME TIMIDE VIOLE

a cura di

FEBBRAIO

È IL PIÙ CORTO E IL PIÙ FREDDO DELL’ANNO. FEBBRAIO, SI SA, SI FA NOTARE. E nonostante tutto anche amare. Perché a scaldarci non è un caso siano stati chiamati, nel cuore dell’inverno, il Carnevale e san Valentino. Che pian piano sciolgono neve e gelo mentre, tra un’allegrezza e l’altra, il 3 febbraio si festeggia san Biagio, pronto a proteggerci da mal di gola e raffreddamenti. Intanto i canti e i balli danno gioia al cuore, mentre nelle padelle friggono, dorati, i croccanti dolci della festa. E se nella terra il gelo tiene ancora tutto nella sua salutare morsa, la mente corre già alla bella stagione. È tempo di tornare nell’orto e nel giardino, dove riprendono con nuova lena i lavori. Ad aspettarci ci sono le semine, le potature, la cura delle aromatiche. Perché la terra ha allungato il suo respiro, come le giornate, che, a fine mese, faranno pian piano spuntare le prime, timide, profumatissime, violette.

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LA LATTUGA (Lactuca sativa)

Fa bene perché... Contiene sali minerali tra cui calcio, magnesio, potassio e sodio. Ha molte vitamine, micronutrienti ed è alleata del sistema circolatorio. Ha pochissime calorie e favorisce la digestione. Buona anche la quantità di ferro, utile per chi soffre di anemia.

Il proverbio Can dell’ortolano non mangia la lattuga e non la lascia mangiare agli altri. Pollice bio Non c’è erba che va in su che non ha la sua virtù. Cresce con facilità anche sul balcone, ma in un punto protetto perché non resiste ai geli invernali e sopporta male il caldo secco. Tuttavia, si adatta a tutti i tipi di terreni, preferibilmente ben lavorati, fertili e freschi. La semina Si può seminare in semenzaio, o direttamente a dimora, a spaglio oppure a file. In semenzaio, in Luna calante da gennaio a marzo, per poi passare al trapianto, in Luna crescente, a giugno. Mentre in piena terra fino a settembre, nei climi miti, allo scopo di raccoglierla in inverno. La semina va preferibilmente effettuata con luna calante. Raccolta e conservazione Si raccoglie quando i cespi sono sviluppati ma ancora teneri. La lattuga romana può risultare più croccante se i cespi vengono legati con elastici qualche settimana prima della raccolta. Il lattughino da taglio va raccolto con un coltello affilato, senza rovinare i piccoli cespi.


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Luna crescente dal 1° all’8 e dal 24 al 29. Luna calante dal 10 al 22. Luna Piena il 9. Luna Nuova il 23.

BUONO A SAPERSI!

Conservare gli agrumi Forse non tutti sanno che gli agrumi non maturano più una volta colti: staccati dalla pianta, cominciano ad avvizzire e a perdere vitamine. Per questo vanno consumati subito. Nel caso se ne fossero acquistati troppi, conviene spremerli e congelarne il succo, così come la buccia grattugiata, che contiene più fitonutrienti e antiossidanti benefici per la salute. Naturalmente gli agrumi dovrebbero essere biologici, altrimenti con la buccia si rischierebbe di assimilare i residui dei pesticidi. La stessa può arricchire insalate, dolci, frullati, tè e tisane, e può tranquillamente sostituire costosi integratori vitaminici.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cicorini da taglio, cime di rapa, cipolle invernali, finocchi, indivie, lattughe, porri, radicchi rossi, rape, rucola, sedani, spinaci, valeriana e valerianella. FRUTTA: arance, bergamotto, cedri, clementine, kiwi, limoni, mandarini, pere Conference e pompelmi. AROMI: alloro, prezzemolo, rosmarino, salvia e timo.

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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

C’è un’operazione che più di ogni altra impegna in questo mese ortolani e giardinieri: proteggere le piante. Freddo intenso e gelate non lasciano infatti scelta, e bisognerà farlo rispettando l’ambiente, utilizzando quindi la pacciamatura, ovvero coprendo la base di ortaggi, alberi o arbusti con foglie, paglia, cortecce. Poi, con la Luna calante, seminare in semenzaio basilico, bietola da coste, cipolla bianca, erba cipollina, lattuga, prezzemolo, ravanello, rucola, sedano. All’aperto, invece, bietola da orto, le varietà precoci di carote, cavolo cappuccio primaverile-estivo, rape e spinaci. Se non già fatto, si possono ancora piantare i bulbilli di aglio e il topinambur. È tempo anche di potare e cimare (ovvero ridurre la cima) le siepi spoglianti, gli arbusti a fioritura autunnale e quelli che hanno già perso i frutti. Iniziare a potare pure le ortensie e le erbe aromatiche. Nei giorni invece di Luna crescente seminare ceci, zafferano, piselli (al nord), in semenzaio i peperoni, e mettere a dimora le zampe di asparago. In giardino propagare per talea begonie, dalie e viti americane, mettendole in substrato di sabbia e terriccio. Mettere a dimora forsizia cotogno giapponese, clematide e rose. Tra i rampicanti piantare convolvolo e pisello odoroso. Seminare viola e violacciocca in vaso e pelargoni in semenzaio.

SE HAI ½ GIORNATA POTATURE AL VIA

Dopo aver pulito e affilato gli strumenti da taglio, forbici e seghetto, e con l’aiuto della Luna calante, è tempo di potare le piante spoglianti: i fruttiferi, gli arbusti che hanno già dato fioriture invernali, tipo Forsithia e Calicanthus, e quelli che fioriranno in tarda primavera, estate e autunno. Non tagliate senza però conoscere le differenza tra gemme fiorifere o gemme da legno. In genere la potatura invernale, con le piante senza foglie, serve anche a dare la “bella forma”, con la cosiddetta potatura di formazione. Un’utile regola è tagliare tanto se la pianta ha bisogno di essere stimolata e magari ha prodotto poca vegetazione, tagliare poco se invece è vigorosa e ha molto legno e poche gemme fiorifere.

Dice il proverbio... Per la Candelora l’inverno fugge o si rincuora Se febbraio non febbreggia, marzo non campeggia Ogni ossequio teatrale, fallo solo a Carnevale

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 07.14 e tramonta alle 17.14. L’11 sorge alle 07.02 e tramonta alle 17.27. Il 21 sorge alle 06.48 e tramonta alle 17.40. Le giornate si allungano. Il 1° febbraio si hanno 10 ore di luce solare e il 29 se ne hanno 11 e 13 minuti. Si guadagnano 1 ora e 13 minuti di luce.

LA LUNA

Il 2 tramonta alle 00.36 e sorge alle 11.28. L’11 tramonta alle 08.38 e sorge alle 20.13. Il 21 sorge alle 05.52 e tramonta alle 15.29. Luna crescente dal 1° all’8 e dal 24 al 29. Luna calante dal 10 al 22. Luna Piena il 9. Luna Nuova il 23.

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C’erano una volta il bottegaio, il cliente e... Una storia che molti ricordano, nella quale l’iniziale povertà costringeva i clienti a “segnare” il conto della spesa. Poi, con il boom economico ha ricominciato a splendere la luce della speranza. In seguito, le botteghe hanno ceduto il passo alla grande distribuzione, disgregando quel calore di rapporti umani che andiamo di nuovo cercando. Il 18° volume de Le Perle della Memoria, “Dalla bottega all’ipermercato”, dà voce a chi ha vissuto e può raccontare questo passaggio.

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n Socio 50&Più - Tessera n° ................. n Università Terza Età / Iscritto ricercatore (BARRARE LA CASELLA INTERESSATA) COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A 50&PIÙ EDITORIALE - VIA DEL MELANGOLO, 26 - 00186 ROMA

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63. Il folle re padre di Cordelia; 64. Un numero imprecisato; 66. Il centro di Calcutta; 68. Attori da strapazzo; 69. Famoso romanzo di Walter Scott; 70. Un settore dello stadio con i tifosi più scalmanati; 71. Le vocali del somaro. VERTICALI 1. A Venezia c’è la Foscari; 2. Tradusse in versi sciolti l’Eneide di Virgilio; 3. Gabbie per polli; 4. L’Aroldo che lavorò con Totò in alcuni film di successo; 5. Un comando perentorio; 6. Ritagliare in mezzo; 7. A fin di bene; 8. Ai lati delle vasche; 9. L’alieno di Spielberg; 10. Città pugliese in cui si svolge

la Fiera degli asini; 11. Chi la fa aspetta; 12. Lo apre chi si confida; 13. La Pericoli ex campionessa del tennis; 14. È inutile piangere su quello versato; 15. Innalzata socialmente; 17. È l’ultima a morire; 18. Si scava al fronte; 21. Rettifica, ritocco; 23. L’erosione prodotta sulla superficie terrestre da vento e pioggia; 24. Munificamente donato; 25. Georges che scrisse La vita, istruzioni per l'uso; 26. Personal Computer; 27. Rimbombanti, risonanti; 28. La città santa dell’Islam; 33. Un Lino attore comico; 34. Abitano una vasta area

montana della Calabria; 36. Una Giulietta mezzosoprano; 38. Il musicista che compose l’opera Jone; 39. Sono analoghi ai CCT; 41. Il più breve tra i verbi; 43. Un passo dell’Appennino molisano; 44. I migliori prendono parte alle Olimpiadi; 45. Un rosso scuro; 50. Centro tedesco dell’acciaio; 53. Ne è ricca l’aria di mare; 54. Iniziali di Hindemith; 55. Confina con il Colorado; 56. L’elenco dei piatti del ristorante; 61. Precede il quater; 62. Il Polo con i pinguini; 65. Non Classificato; 67. Articolo indeterminativo; 68. I notiziari radio.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Un mobile a ripiani; 3. Un nucleo sociale; 5. Il carico del mulo; 6. Una provincia del Lazio; 7. Lo è chi compie una modifica sostanziale; 9. È noto il suo circuito automobilistico; 10. La festa con le mimose; 12. Un pastore tra i cani; 13. Non forniti di qualcosa; 15. Predicono il futuro a Macbeth; 16. Veicolo rumoroso e malridotto; 18. Li infestavano i pirati;

19. L’ultima sinfonia di Beethoven; 20. Un incontro sportivo. VERTICALI 1. Un romanzo di Umberto Eco; 2. Città nel Nord della Germania; 3. Celebre santuario portoghese; 4. Insidiato da una malattia; 6. Un’opera di Verdi; 7. Lo sono le correnti fluviali navigate a sfavore; 8. Il rifugio sul Monte Rosa che è il più elevato d’Europa;

11. Molle, non teso; 14. Prossimo; 1

15. Esausti; 17. La Moric della Tv.

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ORIZZONTALI 1. Si mangia lessa o arrosto; 9. Pianta ornamentale i cui fiori durano un solo giorno; 16. Le isole con Haiti; 17. Una losca congrega; 19. Il Ryan del film Barry Lindon; 20. Il no di Putin; 21. Codice Penale; 22. Messe insieme con fatica, a stento o alla meglio; 25. Un Capponi della storia; 26. Scritti introduttivi; 29. L’antica regione con Susa; 30. Un mezzo di comunicazione di massa; 31. Il principio dell’ebollizione; 32. Un cliente della banca; 35. Il primo tra i profeti minori della Bibbia; 37. Genere musicale dal ritmo molto cadenzato; 40. Cacciatori di frodo; 42. Se è piatto è finita; 46. Titoli di Stato a medio-lungo termine; 47. A Milano vi hanno sede gli uffici della Borsa; 48. La sposa di Iperione; 49. Nota stazione sciistica svedese; 51. Nome di alcuni sacerdoti ebrei; 52. Studiano gli uccelli; 54. Supposto; 57. Non appartenente al clero; 58. Il fiume di Fiume; 59. La regione di Lubecca; 60. Celebre collegio inglese; 62. Un padiglione della fiera;

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stuzzica

MINI CRUCIVERBA Lello 1

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Enrico Diglio

TEST 1

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Osservate attentamente le tre seguenti figure e la terna formata da due lettere e da un numero associata ad ognuna di esse e dite quali lettere e quale numero vanno sostituiti ai punti interrogativi nell’ultima figura, utilizzando un criterio logico da determinare.

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ORIZZONTALI 1. Una vendita che può essere punita dalla legge; 8. Città svizzera sul Lago Lemano; 9. Il simbolo del tulio; 10. Le iniziali del regista Kusturica; 11. Il biochimico che scoprì il ciclo dell’acido citrico; 13. Fende i flutti; 15. L’Edison compositore russo del Novecento; 17. Un appellativo regale; 18. Infiammazioni dei nervi; 19. Ad alta quota è rarefatta; 20. Le hanno forte e debole. VERTICALI 1. Grave forma di sclerosi; 2. Lungo fiume dal breve nome; 3. Veicoli spaziali del futuro; 4. Una equilibrista dei vassoi; 5. Nella canapa e nel cotone; 6. La Sastre del cinema; 7. La quercia degli inglesi; 11. Gidon, grande violinista e direttore d'orchestra; 12. Misere abitazioni napoletane; 13. Partito Democratico; 14. Le gonadi femminili; 16. Il numero che non muta se capovolto; 18. Sigla di Napoli.

REBUS Lionello 3 8 9

TEST 2 Osservate attentamente le quattro sequenze a destra contenenti coppie di numeri e dite quale numero, secondo logica, va inserito al posto del punto interrogativo.

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INDOVINELLO Favolino » LA RIVISTA CAMBIA DIRETTORE Il Periodico cambia direttore... ma lo spirito aleggia senza posa, con te, Maestro, e tanta elevazione fa inscrivere il tuo nome in una rosa.

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REBUS Lionello 7 8 FEBBRAIO 2020 I 95


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oroscopo di Aldebaran

FEBBRAIO

Attore e regista

TONI SERVILLO

soluzioni

GIOCHI

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21 GEN. I 19 FEB. In questo mese avrete abbastanza tempo libero da dedicare agli hobby, che per voi sono sempre molto importanti. Salute buona, ma fate un po’ di moto e curate di più l’alimentazione.

24 AGO. I 22 SET. Avrete a che fare con stranieri, oppure vi interesserete a persone o prodotti provenienti dall’estero. Trascorrerete momenti di vera felicità in casa e non è escluso un colpo di fortuna. Giocate!

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21 MAR. I 20 APR. Cercate di concentrarvi il più possibile sulla vostra attività. Scrollatevi di dosso la pigrizia e datevi da fare. Prudenza in mezzo al traffico e ricordatevi di seguire una dieta equilibrata.

23 SET. I 22 OTT. Sarà un mese denso di avvenimenti importanti. Qualche amico potrebbe avere bisogno del vostro aiuto: non abbandonatelo! Acquisterete oggetti utili per la casa. Attenzione ai cibi conservati.

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21 APR. I 20 MAG. Le stelle vi aiuteranno a stare bene e a realizzare tutto ciò che desiderate. Accettate inviti ad avvenimenti di carattere mondano, come premiazioni, cocktail o party. Porteranno dei vantaggi.

23 OTT. I 22 NOV. Le stelle favoriscono le collaborazioni, i contatti con i parenti, vicini e le idee nuove. La situazione finanziaria sarà più che solida. Buone notizie dall’estero. Non esagerate a tavola.

gemelli

sagittario

21 MAG. I 21 GIU. Sarete versatili, intraprendenti e sarà grazie alla vostra abilità oratoria che otterrete ciò che desiderate da tempo. Probabili vincite: tentate la fortuna facendo una puntatina al Lotto.

23 NOV. I 21 DIC. Sarete battaglieri e decisi a vincere. Attenti, però, perché rischiate di essere presi per invadenti. Potrete contare sull’aiuto e l’affetto di amici e famiglia. Siate parchi a tavola.

cancro

capricorno

22 GIU. I 22 LUG. Per molti il mese sarà caratterizzato da contrasti e da alti e bassi. Una persona vicina a voi purtroppo vi deluderà. Evitate di buttarvi in imprese rischiose. Attenti ai colpi di freddo.

22 DIC. I 20 GEN. Con Giove nel segno sarete più intraprendenti del solito. La fortuna camminerà al vostro fianco e, se saprete sfruttare questa situazione positiva, riuscirete a guadagnare un po’ di denaro.

leone

pesci

23 LUG. I 23 AGO. In questi giorni di febbraio è probabile che abbiate a che fare con un problema relativo alla casa. La fortuna vi aiuterà a risolvere una fastidiosa questione burocratica. Praticate sport.

20 FEB. I 20 MAR. In questo mese saranno gli altri a stabilire il bello e il brutto tempo per voi. State tranquilli comunque, perché questa situazione è destinata a cambiare. Frequenterete delle persone simpatiche.

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stuzzica

CERVELLO

TEST 1 - Il gruppo formato da due lettere e un numero che sostituiscono

i punti interrogativi nell’ultima delle tre figure prima viste è B, 3, D. In tale gruppo, infatti, come nel caso delle altre tre figure, la prima lettera rappresenta il numero della posizione nell’alfabeto italiano uguale al numero dei quadrati verdi presenti nella figura, il 1a lettera: B posizione numero che segue numero 2 dell’alfabeto 2 quadrati verdi la prima lettera è uguale a quello dei numero centrale: 3 quadrati azzurri e, 3 quadrati azzurri infine, la seconda lettera del gruppo rappresenta il nu- 2a lettera: D posizione mero della posizione numero 4 dell’alfabeto 4 quadrati rossi nell’alfabeto italiano B- 3-D uguale al numero dei quadrati rossi presenti nella figura. TEST 2 - Nell’ultima sequenza, al posto del punto interrogativo, va inserito il numero 7. Esso, infatti, consente di rispettare il criterio alido per le altre sequenze: partendo da sinistra, la somma dei due numeri delle coppie formanti la sequenza va decrescendo di un’unità al passaggio da una coppia a quella successiva. Quindi:

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SCRIVETECI: PER POSTA VIA DEL MELANGOLO, 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

LA SOTTILE LINEA DEI SOGNI CHE CI DIVIDE DALLA REALTA’

Spesso riflettiamo sulla pensione in modo autoreferenziale, troppo preoccupati su tutto quel tempo a disposizione. Ma se provassimo a dedicarlo agli altri, proprio come Guy Bryant? GENTILE DIRETTORE, leggo con grande interesse la rivista da Lei diretta e trovo sempre articoli molto interessanti e spunti di riflessione. All’interno del numero di gennaio mi ha colpito molto l’articolo dedicato a quel padre single, Guy Bryant, che vive a New York, il quale nel corso degli ultimi 12 anni ha adottato 50 adolescenti, cambiando per sempre il loro destino. Concordo con l’autrice dell’articolo la quale ha definito “eccezionale” la vicenda, non solo per il numero dei ragazzi adottati ma perché il signore non è sposato né ha a fianco qualcuno che può sostenerlo nelle difficoltà di ogni giorno. Mi sono soffermata a pensare alla sua situazione e a me, che sono in procinto di andare in pensione: avrei il coraggio di fare ciò che ha fatto lui? Certamente il sistema statunitense non è co-

me il nostro e dà in affido i bambini molto più facilmente, ma il punto non è questo. Il punto è che generalmente chi pianifica di andare in pensione si preoccupa di come trascorrerà il tempo libero a propria disposizione. C’è addirittura qualcuno che segue dei corsi durante il pre-pensionamento per imparare a non cadere in depressione successivamente alla fine della propria carriera. Il signor Bryant, invece, ha fatto un ragionamento diverso: ha scelto di andare in pensione per mettersi a disposizione di tanti ragazzi abbandonati e provare a salvarne più che poteva. Che dire? Forse “bravo” non è sufficiente. Angelica Mastrobuono Ha ragione, signora Angelica, forse dire semplicemente “bravo” è troppo riduttivo. Guy Bryant ha dato vita ad un progetto fantastico, condiviso con i ragazzi a lui affidati. Un progetto basato sull’amore, sul rispetto reciproco, sulla capacità di dare una famiglia a chi non l’ha mai avuta e far sì che quella famiglia “costruita un po’ a tavolino” fosse in grado di dare amore a chi ne aveva più bisogno. Sulla carta tutto molto semplice, molto più complicato nella vita reale. Ognuno di noi sa quanto è difficile mantenere certi equilibri all’interno di una famiglia, immaginiamo quanto possa essere faticoso creare una famiglia i cui membri sono ragazzi difficili, tolti dalla strada. Eppure Guy Bryant c’è riuscito. Chapeau! MESE 2020 I 97


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bazar a cura del Centro Studi 50&Più

RAPPORTI TRA GENERAZIONI BELLI PER SEMPRE SUCCEDE IN ITALIA LIBRI

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it oppure al 0424708910.

+RAPPORTI TRA GENERAZIONI GENERAZIONE DOPPIO “SANDWICH” È il soprannome della fetta di popolazione tra i 55 e i 75 anni, nato proprio dalla posizione dei senior divisi tra la cura dei genitori e il supporto ai figli nella gestione di casa e nipoti. “Doppio sandwich” si riferisce alle 4 generazioni familiari coinvolte. Gli over 50, in particolare le donne, si trovano sempre di più al centro del sistema famigliare svolgendo almeno tre ruoli: la cura della casa, l’assistenza ai nipoti e il sostegno ai genitori, spesso non più autosufficienti. SALUTE PER TUTTI Il rapporto tra nonni e nipoti può giocare un ruolo fondamentale nell’educazione alla salute, lo sostiene la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp). Se da una parte i nipoti possono diventare educatori della salute delle generazioni più anziane avvalendosi anche delle nuove tecnologie, i nonni possono spiegare ai più giovani l’importanza di crescere seguendo uno stile di vita sano che

comprenda un’alimentazione equilibrata e un’adeguata attività fisica.

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BELLI PER SEMPRE

UNA SOLUZIONE PER I CALVI Buone notizie per chi ha salutato gli ultimi capelli! Un gruppo di ricercatori cinesi, infatti, ha effettuato alcuni test sui maiali per indagare le cause alla base della calvizie. Grazie alla forte somiglianza genetica tra il genere umano e i suini, è stato possibile individuare la mutazione che porta al diradamento e all’assottigliamento dei capelli. La speranza è quella di trovare una terapia per le malattie ereditarie dei capelli utilizzando l’editing genetico. I 50 SONO I NUOVI 30 Sono sempre di più le celebrità che continuano a conquistare grazie al loro charme e alla loro capacità di trasmettere valori forti, diversi e inclusivi. Basti pensare a Jennifer Lopez (50 anni) che lo scorso settembre ha incantato il pubblico indossando una copia del-

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l’abito di Versace che aveva sfoggiato vent’anni prima. Come lei anche Céline Dion (51 anni) diventata il volto di L’Oréal Paris e Jane Fonda (82), scelta sempre dal brand come testimonial della crema Golden Age. MODELLE SENZA ETÀ In Russia, il fotografo Igor Gavar ha fondato l’agenzia di moda Oldushka perseguendo un solo obiettivo: cambiare l’approccio nei confronti dell’invecchiamento. Per farlo accetta solo modelli con un’età tra i 45 e gli 85 anni, dimostrando che non esiste un unico concetto di età e di bellezza. L’iniziativa sta riscuotendo un grande successo, tanto che molti dei modelli sono diventati testimonial di alcune campagne pubblicitarie e hanno solcato le più importanti passerelle del mondo.

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in cui lasciare indumenti per chi ne ha bisogno. CIBI CHE FANNO BENE Qual è il segreto della longevità? Secondo il neonato Italian Institute for Planetary Health (Iiph) potrebbe essere l’alimentazione e per questo un team di ricercatori sta cercando di sviluppare una dieta universale che agevoli l’invecchiamento in salute. Grazie alle analisi genetiche, biologiche, epidemiologiche e ambientali svolte in Italia, verrà estrapolata una mappa da comparare ai dati relativi al Giappone, altra terra di longevi, per poi esaminare i vari modelli alimentari.

+ LIBRI L’ETÀ CONQUISTATA

SUCCEDE IN ITALIA

ASSESSORI ALLA GENTILEZZA Già da alcuni anni l’Associazione Cor et Amor, nel Canavese, organizza i “Giochi della Gentilezza”, ma dopo le elezioni amministrative dello scorso maggio ha proposto l’insediamento di alcuni assessori alla Gentilezza. Per ora queste figure sono presenti in 43 comuni, mirando a favorire il senso di comunità tra i cittadini e proponendo iniziative che migliorino la vita sociale e le relazioni, come quella dei farmaci sospesi o l’angolo

di Edoardo e Vieri Boncinelli Solferino, 2019, pp. 160

Nell’ultimo secolo la speranza di vita è aumentata tanto da farci guadagnare più di vent’anni. Ma cosa ci riserva il futuro? E cosa dovremmo fare per mantenerci in forma il più a lungo possibile? Edoardo e Vieri Boncinelli cercano di spiegarlo soffermandosi anche su un aspetto spesso tralasciato quando si parla di terza e quarta età: la sessualità. Un inno di speranza per il futuro e, al tempo stesso, un utile vademecum per vivere al meglio gli anni conquistati.


Macula


ABBIAMO SCOPERTO CHE C’È VITA DOPO LA VITA. Grazie al tuo lascito testamentario a Fondazione Umberto Veronesi la ricerca potrà andare avanti e migliorare la vita delle generazioni future.

Dal 2003 Fondazione Umberto Veronesi sostiene i migliori ricercatori, impegnati a trovare nuove terapie per i tumori, le patologie cardiovascolari e neurodegenerative. Scopri di più su lasciti.fondazioneveronesi.it Per saperne di più e ricevere gratuitamente la guida informativa sui lasciti, telefona allo 02.76018187 o scrivi una e-mail a lasciti@fondazioneveronesi.it In alternativa, compila il coupon e invialo via fax al numero 02.76406966 oppure in busta chiusa a Fondazione Umberto Veronesi - Piazza Velasca 5 - 20122 Milano.

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Privacy – Art. 13, GDPR: I dati personali saranno trattati, con modalità prevalentemente elettroniche, da Fondazione Umberto Veronesi - titolare del trattamento - Piazza Velasca 5, 20122 Milano (MI) per inviare informazioni sui lasciti testamentari, nonché per contatti informativi istituzionali e di promozione di iniziative, progetti, per sondaggi e ricerche, attività di raccolta di fondi a sostegno della nostra missione, in virtù del legittimo interesse della Fondazione a fornire informazioni sulla propria attività per la quale con questa richiesta si è espresso interesse, e a dimostrare il proprio costante impegno alla realizzazione della propria missione. Inoltre, se lo si desidera, i dati saranno trattati per eseguire i predetti contatti in maniera personalizzata, cioè in base a interessi specifici, comportamenti, azioni, preferenze e caratteristiche della persona. Ciò comporterà la selezione delle informazioni archiviate rispetto alla persona, affinché questa riceva comunicazioni di suo interesse e in linea con le sue preferenze, evitando di essere disturbata da contatti non graditi o di non interesse. Tutti i contatti avverranno a mezzo posta, telefono (fisso e cellulare), e-mail, Sms. Le persone autorizzate al trattamento sono gli incaricati a: attività istituzionali e progetti, eventi, raccolta fondi, sistemi informativi e di sicurezza dei dati. Ai sensi degli artt. 15-22, GDPR, scrivendo al titolare al suddetto indirizzo postale o all’e-mail lasciti@fondazioneveronesi.it, si possono esercitare i diritti di consultazione, modificazione, di cancellazione e oblio, limitazione del trattamento dei dati, portabilità dei dati o opporsi al loro trattamento per motivi legittimi o per scopi informativi e promozionali, anche limitatamente a uno o più strumenti di contatto (es.: via e-mail e/o sms e/o posta e/o telefono). Qualora non sia precisato, l’opposizione al trattamento dei dati per fini informativi sarà inteso esteso a tutti gli strumenti di contatto. Si può richiedere anche l’elenco aggiornato e completo dei responsabili del trattamento. Si ha il diritto di presentare reclamo all’autorità di controllo per far valere i propri diritti. Informazioni da fornire in forma completa su lasciti.fondazioneveronesi.it [ ] Lette le informazioni da fornire ai sensi dell’art. 13, GDPR desidero essere contattato in base ai miei interessi, preferenze e caratteristiche, in modo personalizzato.


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