SETTEMBRE 2019

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Anno XLI n. 9 Settembre 2019 Euro 2.50 - I.P.

INTERVISTE

ATTUALITÀ

EVENTI

SCIENZE

Trent’anni di esilio dalla Cina e una sola patria: la poesia

Settembre, un mese dedicato per comprendere e aiutare

Edizione 2019, la creatività nell’età della saggezza

Per le donne check-up mirati e maggiore attenzione

Dopo i cinquant’anni Yang Lian, il poeta di Piazza Una rete di Comunità Amiche XXXVII Concorso Prosa, per chi soffre di Alzheimer Poesia, Pittura e Fotografia più prevenzione in “rosa” Tienanmen legato all’Italia



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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 6. Zoom 8. Periscopio 50. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 93. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere

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società i

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42. Siti Unesco d’Italia Premiate le colline del Prosecco di Rachele Randon 10.

Nonne alla pari La baby sitter è over 50 di Rossana Martini

11.

anteprime

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www.50epiu.it

INDICE

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SETTEMBRE 2019

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__INCHIESTA__ Migranti di ieri e di oggi: storie e testimonianze Dal 2006 al 2018 gli italiani all’estero sono aumentati del 64% di Luisella Berti

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__le INTERVISTE__ Yang Lian, il poeta di Piazza Tienanmen, esule in Occidente «La mia patria è solo la poesia, lei è viva e vitale, indica l’esistenza» di Renato Minore

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__SOCIETÀ__ Un progetto per includere chi soffre di Alzheimer Oltre 20 realtà in Italia sperimentano la rete delle Comunità Amiche a cura del Centro Studi 50&Più

Senior al cantiere Per progetti di consulenza di Rodrigo Russo

16. Il Terzo Tempo La coppia oltre l’amore di Lidia Ravera

21.

La playlist del cuore Musica per la mente di Giovanna Dall’Ongaro

22. Mestieri di ieri Essere restauratori oggi di Carlotta Poselli

40. Corti di Lunga Vita Torna una nuova edizione a cura del Centro Studi 50&Più

44. Il caso Sommarøy L’isola “senza il tempo” di Giovanni Orso

45. Se l’aereo è in ritardo Rimborsati sui voli extra Ue di Carlo Penguin

92. Animali e tecnologia È boom di Pet Wearable di Ascanio Deisori SETTEMBRE 2019 I 3


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cultura

concorso i

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35. Libri 36. Arte 37. Teatro 38. Musica 39. Cinema

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

54. Concorso Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia Ecco l’età della saggezza e dell’arte di Luisella Berti

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

parliamo di... 77. Spazio50

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Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

scienze

86. Previdenza

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46. La dieta “Mima Digiuno” Cos’è, come funziona davvero e come combatte il sovrappeso di Barbara Di Sarno

di Gianni Tel

88. Fisco di Alessandra De Feo

98. Bazar

48. Prevenzione in “rosa”

a cura del Centro Studi 50&Più

Dopo i 50 anni per le donne serve molta più prevenzione a cura di Fondazione Veronesi

52. Over 55 italiani e tecnologia Sempre più esperti col computer, ma con qualche lacuna da colmare di Valerio Maria Urru

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, Steffen M. Olsen/Istituto Meteorologico Danese (DMI), edizionidamocle.com, yang lian uila foto, whc.unesco.org, Shutterstock: Featureflash Photo Agency, Everett Historical, Aitor Serra Martin, Sean Pavone, Gennadii Miasnikov, Evgeniia Gordeeva. Foto di copertina: Xxxxx Illustrazioni: Enrico Riposati

ANNO XLI - n. 9 settembre 2019 Per posta: Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.81151914 m@il: redazione@50epiu.it Anno XLI n. 9 Settembre 2019 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914

INTERVISTE

ATTUALITÀ

EVENTI

SCIENZE

Trent’anni di esilio dalla Cina e una sola patria: la poesia

Settembre, un mese dedicato per comprendere e aiutare

Edizione 2019, la creatività nell’età della saggezza

Per le donne check-up mirati e maggiore attenzione

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Bossi Migliavacca Dario Dolci Alberto Fanucchi Antonio Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Editoriale 50&Più S.r.l. tratterà i dati personali forniti dagli abbonati nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale ed al solo scopo di inviare il mensile 50&Più ed i relativi allegati. L’informativa di cui all’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 è consultabile tramite il sito internet www.50epiu.it. I diritti riconosciuti dagli articoli 15 a 21 del suddetto regolamento, potranno essere esercitati nei confronti del Titolare Editoriale 50&Più S.r.l. - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma e del Responsabile della Protezione dei Dati 50&Più Via del Melangolo 26 - 00186 Roma.

Dopo i cinquant’anni Yang Lian, il poeta di Piazza Una rete di Comunità Amiche XXXVII Concorso Prosa, per chi soffre di Alzheimer Poesia, Pittura e Fotografia più prevenzione in “rosa” Tienanmen legato all’Italia

Aderente a: Finito di stampare: 22 agosto 2019

Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Via del Melangolo 26, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it

4 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019

NUMERO CERTIFICATO 8544 DEL 18/12/2018

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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IDENTITÀ & RAPPRESENTANZA

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale SETTEMBRE 2019

LA REALTÀ CHE CI CIRCONDA NASCE DA MOLTO LONTANO. È il risultato di innumerevoli scelte, di azioni, convincimenti, atti di coraggio, paura o impegno, di intere generazioni, la nostra, le precedenti. Oggi, in questo concatenarsi dove tutto trova risultato - meno il caso che pure ci fa comodo invocare quando si tratta di giustificare qualche fallimento L’ITALIA VANTA continuiamo a non vedere nessuna vera RECORD INVIDIABILI azione mirata a trasformare le pur inneDI PERSONE ANZIANE gabili difficoltà che l’invecchiamento della IMPEGNATE popolazione porta con sé, in occasioni, amNELL’ASSOCIAZIONISMO piamente indagate e documentate, di sviluppo e di crescita sia economica che sociale del Paese. Quindi l’Italia che pure vanta record invidiabili di persone anziane in salute, attive, impegnate nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, in condizioni economiche dignitose tali da poter dare un fattivo contributo finanziario a figli e nipoti, bene, questa realtà, questa identità forte, rimane da sempre ancorata a una totale marginalità nell’agenda politica di Governo e Parlamento, incapaci di coniugare la propria attività con il futuro prossimo della popolazione. Nel corso della recente assemblea elettiva dell’Associazione 50&Più a cui la nostra rivista - oltre che come editore - guarda come realtà di riferimento, il neo eletto presidente nazionale, Carlo Sangalli, nell’accettare l’incarico, ha sottolineato: «Interpreto in questo modo quel “più” che è parte del nome dell’Associazione, non come una indicazione anagrafica, ma come un’esortazione esistenziale. Tutto il bagaglio di esperienza deve trasformarsi in un nuovo impegno personale, in qualcosa di più grande della somma dei nostri anni passati». Una visione lontana anni luce da quella che ci viene proposta, ad esempio, dalla famosa riforma pensionistica di “Quota 100” che, lungi dall’ottenere l’effetto di rimpiazzare con i giovani chi sceglie questa strada, pone come condizione a questi pensionati l’astensione da qualsiasi ulteriore impegno, cioè una specie di esilio forzato dal mondo del lavoro. Invece di creare le condizioni per una vita attiva più lunga e gratificante, si impone una visione distorta di tutto quello che un sessantaduenne può dare ancora per anni a se stesso e alla collettività! È un esempio, appunto, ma che la dice lunga sulla assenza di “lettura” della realtà e degli andamenti demografici. Ma crediamo che sia giusto porci qualche domanda anche sull’attività di OCCORRE UNA VISIONE rappresentanza che l’associazionismo anNUOVA DEL TEMA ziano (non) sta facendo in nome dei milioni di associati che pure conta. Per quanDELLA LONGEVITÀ to tempo ancora continuerà a rinunciare CHE RIDEFINISCA a svolgere il ruolo per il quale si è costiRUOLI, BISOGNI... tuito ed è stato scelto dalle persone? Occorre una visione nuova del tema della longevità, che ridefinisca ruoli, bisogni, possibilità, diritti e doveri della generazione anziana in una società moderna e che persegua l’obiettivo comune di un welfare per tutte le età. Ma occorre altresì che chi oggi voglia apertamente rappresentare queste istanze, se ne faccia carico per un’azione culturale e politica per nulla semplici. SETTEMBRE 2019 I 5


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Z RITORNO AL FUTURO

6 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

ERANO GLI ANNI ’60 quando Alberto Manzi lanciava dallo schermo di una televisione in bianco e nero il suo incoraggiante suggerimento “Non è mai troppo tardi” ad un’Italia piena di speranza e decisa a lasciarsi alle spalle i drammi e la povertà della guerra. Si trattava di insegnare a leggere e far di conto a milioni di italiani analfabeti. La trasmissione fu la nostra piccola, ma anche travolgente rivoluzione culturale. Ma quanto l’invito a considerare che c’è sempre tempo per realizzare il sogno sia vero ancora oggi, ce lo testimoniano tre signore, ospiti di una casa di riposo a Castelnuovo Calcea, nell’astigiano. Letizia Amariglio, 99 anni, Ada Bertolini di 98 e Anna Maria Moiso di 84, hanno sostenuto con successo l’esame di quinta elementare. «Finalmente adesso sono come le altre donne del mio paese. Ero andata a lavorare da bambina», dice dall’alto dei suoi 99 anni Letizia; «Mio papà mi ha portata subito nei campi. Vedevo le altre che studiavano. Mi mancava tutto», ricorda la Moiso, e Ada Bertolini: «I miei figli sono stati molto contenti del diploma. Ma io l’ho fatto per me. A casa avevo studiato poco. Ed è un peso che ho portato sempre». Alle tre straordinarie signore i nostri complimenti.

In Italia l’abbandono scolastico - il fenomeno per cui i ragazzi non frequentano la scuola dell’obbligo per i dieci anni previsti dalla legge è tra i più alti d’Europa e riguarda il 14 per cento dei giovani



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IN AGENDA DAL MONDO

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IL LABOUR DAY NEW YORK

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ANTICHI RITUALI SELARGIUS (SARDEGNA)

UN SETTEMBRE IN MUSICA MILANO/TORINO

settembre Fino al 9, si rivive l’antico rituale del ma-

settembre Torna MiTo, la manifestazione di musica che

paragonabile al “Primo Maggio”. A New York, in concomitanza, c’è la sfilata caraibica per l’anniversario dell’indipendenza brasiliana. www.viagginewyork.it

trimonio selargino. Sa Coja Antiga Cerexina è un evento festoso in cui si rievoca la cerimonia nuziale sarda campidanese. www.sardegnainfesta.com

si svolge in contemporanea nelle città di Torino e di Milano. Fino al 19 settembre concerti sparsi in numerosi luoghi delle città. www.mitosettembremusica.it

A PROPOSITO DI...

DIETA VEGANA

SALUTE

Piccioni e malattie Sono circa sessanta le malattie che possono trasmettere i piccioni: batteriche, virali, micotiche, protozoarie. Tra esse c’è la salmonellosi: si manifesta con disturbi intestinali fino a febbre, nausea, diarrea. www.corriere.it

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STATISTICHE

TANTE FIBRE SÌ - Presenta un’alta per-

centuale di fibre e sostanze antiossidanti di cui sono particolarmente ricchi frutta e verdura.

Una “carenza” italiana

CARENZE NO - Possono esservi carenze di vitamine come B12 e D, sali minerali come ferro, acidi grassi (omega 3 e proteine).

i CURIOSITÀ

La gratitudine

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Gli italiani lasciano casa a 30 anni, mentre gli svedesi se ne vanno a 18, seguiti da danesi (21) e finlandesi (22). Il merito è soprattutto di un welfare al servizio dei giovani 30 26 23 20 18 15 MEDIA EUROPEA 26 ANNI

Per i nobili inglesi alcune parole sono off. Usano “ice” per il gelato e non “ice cream”; “looking-glass” al posto di “mirror” per indicare lo specchio e “spectacles” per gli occhiali: mai “glasses”. www.linkiesta.it NEUROSCIENZE

I NOSTRI GIOVANI LASCIANO TARDI CASA

FONTE: EUROSTAT

Stando a uno studio di Christopher May dell’Università di Groningen, 15 minuti di meditazione al giorno equivalgono a una giornata di vacanza. Creano sensazione di gratitudine e benessere. www.ansa.it

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VITAMINE E MINERALI

IN NUMERI

FINLANDESI 22 ANNI

Meditare fa bene

L’inglese aristocratico

Secondo un’indagine europea, l’Italia è tra i Paesi in testa in Ue per analfabetismo funzionale. Un esempio? Riguarda tutti coloro che non sono in grado di comprendere le istruzioni di un cellulare. www.espresso.it

ITALIANI 30 ANNI

PSICOLOGIA

STEFFEN M. OLSEN / ISTITUTO METEOROLOGICO DANESE (DMI) / TWITTER

settembre È il Labour Day, la festa nazionale del lavoro

DANESI 21 ANNI

8 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019

SVEDESI 18 ANNI

Stando allo studio condotto dall’Ucla’s Mindfulness Awareness Research Center, esprimere gratitudine abitualmente cambia la struttura molecolare del cervello e fa sentire meglio e molto più felici. www.ideapod.com

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PERISCOPIO

LA FEBBRE DELLA TERRA SALE ANCORA a cura di Samuela Gangi


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RITORNO AL MEDIOEVO CRÉMIEU (FRANCIA)

AQUILONI E ACROBAZIE CERVIA (RAVENNA)

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L’OKTOBERFEST MONACO DI BAVIERA

settembre Fino all’8 la cittadina di Crémieu con Les

settembre Torna fino al 15, lo Spring Kite News, una

settembre Dura fino al 6 ottobre l’Oktoberfest di

Médiévales de Crémieu, una rievocazione che coinvolge circa 200 professionisti e 300 volontari, ritorna al Medioevo. www.medievales-cremieu.fr

manifestazione dedicata all’aquilonismo acrobatico e da trazione. Il meeting ospita 35 club italiani con oltre 120 ospiti. www.turismo.comunecervia.it

Monaco di Baviera, rendendo la città un’attrazione senza precedenti per tutti gli amanti della birra. www.oktoberfest.it

RICERCHE

La gentilezza è vitale La gentilezza rende longevi. Per il National Institute on Aging di Baltimora, i soggetti aggressivi tendono a sviluppare molto più facilmente un ispessimento delle carotidi con maggiore rischio infarto. www.grazia.it

i SANITÀ

Medici allo stremo Notti in bianco e riposi brevi per i medici italiani. Da soli, con decine di pazienti e vere sindromi da esaurimento e burnout in percentuale maggiore rispetto a Paesi esteri. Lo sottolinea il sindacato CoAS Medici dirigenti. www.repubblica.it

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STAR BENE

L’ora della passeggiata UNA FOTO HA FATTO IL GIRO DEL MONDO, AUMENTANDO LA PREOCCUPAZIONE SUL SURRISCALDAMENTO GLOBALE. Ritrae una spedizione di cani con slitte che corrono a tutta velocità sull’acqua, invece che sul ghiaccio. È stata scattata nel Nord-Est della Groenlandia da ricercatori impegnati in una missione di recupero di attrezzature, mentre con i cani da slitta hanno attraversato fiordi parzialmente sciolti. È insolito vedere simili convogli di Husky con le zampe immerse nel-

l’acqua blu cristallina, in quello che appare un immenso lago sovrastato da un cielo terso e circondato da monti marrone scuro con sopra solo poche tracce bianche di neve. Per giunta, secondo quanto dichiarato dai ricercatori, la missione dell’Istituto Meteorologico Danese è andata a vuoto: il materiale meteorologico e oceanografico collocato mesi fa sul mare di ghiaccio nel Nord-Est della Groenlandia non è stato rinvenuto a causa del suo scioglimento precoce e veloce.

Camminare fa bene. A scuola, quindi, arrivano le lezioni di passeggiata. Un km al dì già lo scorso anno per le seconde elementari di Coggiola (Bl), la media Gramsci di Collegno (To) e all’Istituto Comprensivo Japigia 1 di Bari. www.dilei.it

i SETTEMBRE 2019 I 9


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__ATTUALITÀ__

UN MODO DIVERSO DI VIAGGIARE

NONNE “ALLA PARI” «Cercasi giovane famiglia con bambini di cui Hansen, 53 anni, di Amburgo, fondatrice di prendersi cura, in cambio di vitto e alloggio. Granny Aupair. Michaela si è chiesta quale Offresi sani principi, espepotesse essere il modo rienza, gioia di vivere, pamigliore di far viaggiare SI DEDICANO AI BAMBINI zienza e tanto altro da donne in pensione senza IN CAMBIO DI VITTO E ALLOGGIO scoprire insieme». far spendere loro cifre PRESSO UNA FAMIGLIA ALL’ESTERO. COSÌ LE SIGNORE Potrebbe essere uno dei esorbitanti. Da qui l’idea OVER 50, ENTRANO IN CONTATTO tanti annunci di ricerca di della formula “alla pari”: CON CULTURE DIVERSE, un lavoro, solo che questo in cambio di ospitalità la METTENDO A DISPOSIZIONE LA LORO ESPERIENZA DI NONNE ha una particolarità: è di signora over 50 entra a far di Rossana Martini una signora over 50 che si parte della famiglia, prenoffre come “nonna alla dendosi cura dei bambini pari” presso una famiglia che risiede in un non come una semplice baby sitter, ma metPaese diverso dal proprio. L’idea di “Nonna tendo a disposizione la propria esperienza e alla pari” è nata qualche anno fa a Michaela l’amore che solo una nonna sa offrire.

+

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_Anziani_Cantieri.qxp_Layout 1 31/07/19 15:37 Pagina 11

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

+DA SPETTATORI SENIOR NEI CANTIERI A CONSULENTI

di Rodrigo Russo

Nel Comune di Pisa, 44 over divisi in due gruppi di età partecipano già a percorsi di rielaborazione urbanistica. Altri 19 nel Comune di Calci

PER RIPENSARE LA CITTÀ

Spesso danno consigli utili, grazie all’esperienza dell’età, che garantisce loro competenza e un “know how” di tutto rispetto. Per questo, c’è chi ha pensato di impiegarli in ambito urbanistico A BOLOGNA LI CHIAMANO “UMARELL”, IN TOSCANA SONO GLI “OMINI”. Mani incrociate dietro la schiena, affacciati alle transenne dei cantieri, resistono ore osservando (e commentando) il lavoro degli operai. Ormai parte del contesto urbano, hanno tempo libero, spirito di osservazione e capacità di consigliare. C’è chi

ha pensato di impiegarli e, dallo scorso aprile, nel Pisano, il Centro Nazionale per la Prevenzione e Controllo delle Malattie del Ministero della Salute ha promosso Urban Health - Movi-menti, un piano di inclusione della terza età per migliorare le condizioni di vita dei senior e coinvolgerli nell’elaborare interventi di rigenerazione urbana. Fino a dicembre, da semplici spettatori i senior saranno protagonisti con progetti urbani nei Comuni di Calci, Pisa, Pontedera e Pomarance. Lo scopo? Favorire l’attività fisica, la partecipazione sociale e la prevenzione del decadimento cognitivo.

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TUTTO SULLE DONNE, OVUNQUE ESSE SIANO Che si tratti di Marilyn Monroe, Marlene Dietrich o di una donna delle steppe poco importa. Gli splendidi scatti di Eve Arnold raccontano tutte le donne. Sino all’8 dicembre in mostra alla casa Museo Villa Bossi di Abano Terme (Pd)

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1 Marilyn Monroe (Hollywood, Usa, 1960);

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2 Marlene Dietrich, agli studi di incisione Columbia

(New York, Usa, 1952); 3 Una madre tiene la mano di suo figlio (Long Island,

New York, Usa, 1959); 4 Addestramento di un cavallo per l’esercito (Mongolia

Interna, Cina, 1979); 5 Bambina di una tribù afghana adornata con gioielli

(Kabul, Afghanistan, 1969). (Foto ©Eve Arnold / Magnum Photos)

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______IL TERZO TEMPO______

LA COPPIA AL DI LÀ DELL’AMORE di Lidia Ravera

QUANTI DI VOI, OVER 50 E OVER 60, SONO ANCORA SPOSATI CON L’UOMO O CON LA DONNA CHE HANNO CONOSCIUTO CORTEGGIATO AMATO E PRESO NEGLI ANNI LONTANI DELLA GIOVINEZZA? Non così pochi, come l’immaginato mondo delle star hollywoodiane vorrebbe farci credere, non conosco dati statistici, ma a naso direi che sono (siamo, mi ci metto anch’io) parecchi, noi atleti del matrimonio, maratoneti dell’amore coniugale. I motivi per restare insieme anche dopo la fase passionale, che non dura - pare - più di un pugno di mesi, sono i più vari: c’è l’intesa e c’è l’intimità. C’è la simpatia, sentimento meno gettonato dell’amore, ma molto più solido e durevole. C’è la complicità. C’è l’affetto, quel desiderio poco celebrato dalle canzonette che consiste nel volere il bene dell’altro, dell’altra, più che il bene proprio. E c’è anche la paura. 16 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019


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La paura spesso è alla base della scelta di non separarsi. La paura, sì, quel senso di fragilità che ti acchiappa quando entri nel terzo tempo e, improvvisamente, vedi la fine possibile, probabile, le malattie inevitabili, la riduzione della forza, l’emarginazione come un destino molto concreto. Si può rimanere insieme anche per paura della solitudine. Capita spesso. Ed è un sentimento umano, di cui non ci dobbiamo vergognare. Viviamo in una società scioccamente competitiva e poco solidale, che tratta gli anziani come merce scaduta. Viviamo isolati nei nostri appartamenti, spesso in situazioni urbane in cui, anche se ci si incontra in ascensore, non si va mai al di là di un distratto saluto. È normale che la solitudine ci faccia paura. Perciò restiamo con lui/lei, anche se lo/la conosciamo da 40 anni, abbiamo già ascoltato ogni singolo aneddoto sul suo passato migliaia di volte, conosciamo alla perfezione i suoi pregi e i suoi difetti. Anche se il suo corpo, lavorato dagli anni e dalle ripetizioni, ci provoca la stessa quantità di desiderio che ci provoca quella vec-

+

PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

chia cassapanca che da secoli sta nell’ingresso. Purtroppo, anche la solitudine a due non ci fa proprio sognare. «Invecchiare insieme è declino allo specchio», diceva la protagonista del romanzo che dà il titolo a questa rubrica (Il Terzo Tempo, Bompiani, 2017) e si organizzava per affrontare la sessantina rintracciando i suoi compagni di gioventù. Una pazza. Ci sono sistemi meno avventurosi per sopravvivere al deserto erotico di un matrimonio troppo lungo. Per esempio, provare a rilanciarlo. Ci provano Meryl Streep e

Tommy Lee Jones nel film Il matrimonio che vorrei: stanchi da una trentina d’anni l’uno dell’altro, lui sempre nascosto dietro il giornale, lei avvilita dalla sensazione di essere trasparente, decidono di sottoporsi a qualche seduta da un famoso terapeuta di coppia. No, non decidono. Lei decide, e impone a lui di accettare la sfida. Lui accondiscende senza crederci, per quieto vivere e tutto sta, ovviamente, precipitando verso il fallimento, quando qualcosa succede, uno di quegli imprevisti del cuore che salvano la situazioni più difficili. No, non è la terapia di coppia. È il ri-

sveglio dei sensi. Succede anche nel film Le weekend di Roger Michelle, in cui gli sposi stanchi festeggiano il trentesimo anniversario di matrimonio a Parigi, dove hanno celebrato la luna di miele. Due pazzi, la situazione è di massimo rischio. Il confronto, il rimpianto, tutto materiale tossico per noi poveri over. Eppure anche lì... ce la fanno. Nella vita reale può succedere? Che cosa vi posso consigliare? Viaggi rituali? Terapia di coppia? Andare al cinema a vedere uno dei tanti film sull’eros? Se avete qualche ricetta per rivitalizzare matrimoni spenti, scrivetemi. Continueremo a ragionarci.

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__ ATTUALITÀ SOCIETÀ__

Sabato 21 settembre si celebra la XXVI Giornata Mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e da Alzheimer’s Disease International (Adi). Il mese di settembre sarà interamente dedicato a meeting, convegni, tavole rotonde e iniziative per approfondire il tema in tutto il mondo. Intanto, 24 comunità italiane cercano di creare una rete di inclusione per chi soffre di demenza

A cura del Centro Studi 50&Più

FARE COMUNITÀ CONTRO L’ALZHEIMER +

SU WWW.ALZHEIMER.IT È DISPONIBILE LA GUIDA “LE PAROLE CHE CONTANO” CHE PROMUOVE L’UTILIZZO DI UN LINGUAGGIO INCLUSIVO QUANDO SI PARLA DI DEMENZA

18 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019

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IN INGHILTERRA, IL MERCOLEDÌ SERA, VA IN ONDA IL PROGRAMMA IL RISTORANTE CHE COMMETTE ERRORI MA NON SI TRATTA DEL SOLITO FORMAT IN CUI È NECESSARIO RISOLLEVARE LE SORTI DEL LOCALE! Grazie alla collaborazione con Alzheimer Society, infatti, questo ristorante coinvolge 14 volontari con demenza che servono ai tavoli e lavorano in cucina. Secondo un recente studio sono addirittura 42.000 le persone con questa malattia che hanno meno di 65 anni e solo il 18% di loro ha continuato a lavorare dopo la diagnosi, principalmente per mancanza di sostegno sul luogo di lavoro. Con questa iniziativa, l’associazione britannica ha dimostrato che conoscere la demenza permette a chi ci convive di mantenere attivamente il proprio ruolo all’interno della comunità.


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Un principio a cui si è ispirata anche la Federazione Alzheimer con il progetto delle Comunità Amiche delle Persone con Demenza, 24 luoghi lungo tutta la penisola italiana che hanno promosso diverse iniziative volte a creare una rete di cittadini capace di accogliere e coinvolgere le persone con questa malattia. Ognuna delle Comunità incluse gioca sulla specificità del proprio territorio, dando vita ad iniziative peculiari e originali: Gavirate (Varese) e Catanzaro (in particolare, il comune di Cicala) fanno parte delle comunità che hanno mosso i primi passi nella formazione di alcune categorie professionali. Si tratta di un progetto rivolto a vigili urbani, commercianti, bibliotecari e a tutti coloro che lavorano con il pubblico, per capire come rapportarsi in modo corretto alle persone con demenza e ai loro familiari, intervenendo in situazioni di difficoltà, rispettando sempre la dignità del malato. La sensibilizzazione su questo tema ha dato vita a numerose iniziative anche a Bari, in cui è nato il primo supermercato dementia friendly. I dipendenti della catena Spesa Più, infatti, hanno frequentato un corso di formazione nell’ambito del progetto “Andiamo

al supermercato”: grazie all’osservazione di persone con demenza all’interno dei market della zona è stato possibile adottare molti accorgimenti come la creazione di un’area di sosta tra le corsie arredata con tavolini, sedie e riviste, una cartellonistica a caratteri ingranditi, un posto auto dedicato e un pagamento facilitato grazie ad una cassa preferenziale. Volgendo uno sguardo più a nord, la cittadina di Cavedine (in provincia di Trento) ha organizzato dei percorsi di stimolazione multisensoriale e cognitiva sulle strade pedonali. Si tratta di sette postazioni collocate in punti strategici, come la piazza principale, la posta o il municipio, che espongono pannelli illustrativi per stimolare le facoltà linguistiche, di calcolo, percettive e di memoria, oltre che di orientamento all’interno della città. Ad Abbiategrasso (Milano), città scelta nel 2016 per avviare la prima Comunità italiana Amica delle Persone con Demenza, si affronta il tema della demenza anche con i più giovani. Gli studenti dell’Istituto superiore Bachelet, infatti, sono attivamente impegnati nella somministrazione di questionari alle persone che frequentano il mercato della città raccogliendo infor» SETTEMBRE 2019 I 19


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CONSIGLI

DAL TEATRO AL WEB

nuova esperienza

OFFERTA SPECIALE

La pièce teatrale Il Padre di Florian Zeller racconta in modo toccante la storia di un uomo che mostra i primi segni dell’Alzheimer. Lo scrittore Abraham B. Yehoshua, invece, racconta la demenza nel suo romanzo Il tunnel (Einaudi - 2018). Caregiver Whisper è la raccolta di storie sulla demenza che Marco Annicchiarico ha deciso di raccontare nel suo blog.

RISERVATA AI SOCI 50&PIÙ • 6 giorni in pensione completa (arrivo la domenica e partenza il sabato) • cocktail di benvenuto • libero accesso alle piscine termali con idromassaggi e cascate cervicali, percorso kneipp, hydrobikes, aquarunner, sauna, bagno turco e doccia emozionale • palestra technogym, attività fitness e campo da tennis all’aperto • 1 seduta di autoshiatsu • 1 lezione di Iyengar® Yoga • 2 docce solari • 6 inalazioni termali • spa kit (ciabattine e noleggio accappatoio) A partire da

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MENTE ED ETÀ

La “Settimana di prevenzione dell’invecchiamento mentale” è un’iniziativa di promozione sociale arrivata ormai alla sua XI edizione. Dal 23 al 29 settembre, specialisti di tutta Italia (psicologi, neuropsicologi e geriatri) aprono le porte dei loro studi a chi ne faccia richiesta, per fare un check-up e valutare lo stato di salute delle attività cognitive. La “Settimana” è rivolta a chi vuole conoscere lo stato di salute delle proprie abilità mentali. Quindi, non ci sono vincoli per parteciparvi, salvo volersi prendere cura di se stessi fin da subito. Per trovare le sedi più vicine e sottoporsi al check-up, è sufficiente selezionare la propria regione su www.assomensana.it.

mazioni sui percorsi pedonali per individuare ostacoli da eliminare e punti di riferimento. Anche gli adolescenti di Albino (Bergamo) sono coinvolti nei progetti dementia friendly: nella Scuola Parrucchieri CFP è da poco partita un’iniziativa grazie alla quale gli allievi fanno pratica, una volta alla settimana, acconciando persone con demenza. La stessa Comunità di Albino ha ideato anche il progetto “Volontario a domicilio” in cui, dopo un periodo di formazione, i giovani volontari accedono alle case delle persone con questa malattia per offrire supporto e ascolto a loro e ai familiari, rimanendo sempre affiancati da volontari esperti per affrontare in maniera corretta e consapevole ogni problematica. Tra gli strumenti più utilizzati dalle comunità amiche spiccano gli Alzheimer Cafè: luoghi di incontro e confronto che diventano un punto di riferimento territoriale per intere famiglie. Si trovano a Carate Brianza, Lissone, Ivrea, Recco e Giovinazzo: gli incontri sono proposti all’interno delle caffetterie più centrali della città, aperti a chiunque desideri partecipare, con l’invito a condividere in pubblico la propria esperienza grazie alla presenza di ospiti invitati a raccontare personali esperienze di fragilità.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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LA COLONNA SONORA DELLA NOSTRA VITA Per l’Associazione “Playlist for Life” la musica preferita può migliorare la vita di chi è affetto da demenza.

SALVA MEMORIA

di Giovanna Dall’Ongaro

Le canzoni preferite di quando erano ragazzi, i brani carichi di ricordi della gioventù, le hit del momento ballate alle prime uscite. È la playlist che offre momenti di felicità ai pazienti affetti da demenza e ai loro familiari PAUL ANKA, I PLATTERS, ELVIS PRESLEY, NAT KING COLE E CHUCK BERRY. La playlist è volutamente nostalgica: una dopo l’altra, le canzoni della gioventù fanno riemergere ricordi ed emozioni del passato e, come per incanto, il volto si rilassa, lo sguardo torna presente e la memoria non vacilla più. La musica che si ascolta da ragazzi non si dimentica e anche le persone affette da demenza possono ritrovarsi a cantare con disinvoltura i brani che hanno fatto da colonna sonora agli anni dell’adolescenza e ai primi timidi passi nel mondo degli adulti. Sì, perché, secondo un gruppo di ricercatori dell’Università di Edimburgo, la musica stimola parti del cervello non interessate dalla malattia. A patto però che si tratti della musica del cuore. Per questo lo studio, pubblicato su Lancet Neurology, invita i familiari dei pazienti affetti da disturbi delle funzioni intellettive a trasformarsi in “detective musicali” con il compito di setacciare tutte le top ten degli anni Quaranta, Cinquanta e

LA MUSICA DEL CUORE FA BENE AL CERVELLO Sessanta in cerca delle hit preferite dei loro cari. Nel Regno Unito se ne occupa un’associazione chiamata “Playlist for Life”, incaricata proprio di scoprire i gusti musicali giovanili delle persone più o meno anziane colpite da demenza (un termine con cui si indicano va-

rie forme di malattie degenerative cerebrali, di cui l’Alzheimer è la più nota). Per mettere a punto la playlist perfetta è necessario seguire tre passaggi. Per prima cosa bisogna individuare le canzoni preferite dai propri cari quando avevano tra i 10 e i 30 anni. In

RISVEGLI

Il bacio inaspettato Harry e Margaret sono la prima coppia che ha partecipato al progetto dell’associazione inglese “Playlist for Life”. Harry è un uomo di 78 anni affetto da demenza, ricoverato in un centro di cura. Per Margaret, l’uomo con cui ha passato la vita sembra un estraneo. Tutto è cambiato però quando hanno indossato un paio di cuffie a testa per ascoltare la stessa musica. Harry ha aspettato il brano giusto per dare un bacio appassionato a sua moglie. Galeotta la playlist.

questa età, infatti, si formano i ricordi più importanti. A questi brani vanno poi aggiunte tutte quelle melodie “ereditate” da amici, parenti o partner: la canzone tanto amata dalla mamma, il single preferito da un fidanzato o fidanzata, il ritornello ascoltato tante volte dal migliore amico e così via. Infine, vanno inseriti i canti e le musiche “identitarie”, simbolo dell’appartenenza a una nazione o a un gruppo etnico. Tanto per fare un esempio, nella playlist di una donna italiana classe 1935 si potrebbe trovare Diana di Paul Anka, La vie en rose di Edith Piaf, qualche canzone di Nilla Pizzi e del Quartetto Cetra, Vecchio scarpone di Gino Latilla. E poi: Mamma di Beniamino Gigli nel repertorio dell’eredità materna e l’Inno di Mameli o i canti degli alpini nella sezione identitaria. SETTEMBRE 2019 I 21


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__MESTIERI DI IERI__

Dopo la laurea a Como, Angela Sottile, giovane restauratrice, ha deciso di tornare in Sicilia per lavorarvi. L’attende il papà, anch’egli restauratore

RESTAURARE, UN EQUILIBRIO TRA NUOVO E ANTICO di Carlotta Poselli CI SONO MESTIERI ANTICHI CHE SI TRAMANDANO DI PADRE IN FIGLIO. MESTIERI CHE NECESSITANO STUDIO, ATTENZIONE E PAZIENZA CHE SI TRASMETTONO DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE. È il caso di Angela Sottile, 36 anni, che - come suo padre - fa la restauratrice. Una passione che nasce in un paesino a un’ora da Palermo: si chiama Castelbuono. È lì che Angela, ad appena sei anni, in prima elementare, scrive: «Da grande, farò la restauratrice». È di parola, Angela, tant’è che al LA SICILIA NEL CUORE momento della scelta della scuola L’orgoglio di essere tornata superiore opta per il liceo classico, «Quando penso alla cosa di cui vado più fiera, ogni volta per poi andare dritta verso l’Accami dico: di essere tornata in Sicilia e dei riconoscimenti demia di restauro a Como. Studi ottenuti nel mio paese, a Castelbuono. Presiedo il Museo che si completeranno con una sedi arte antica, moderna e contemporanea e ho restaurato - grazie a un privato - un affresco del Seicento». conda laurea in Storia dell’Arte e

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RESTAURI che la ricondurranno comunque verso la sua amata Sicilia per esercitare il suo mestiere in casa, mettendo mano ad opere che si trovano da un capo all’altro dell’isola. «Come mio padre - ci dice - sono restauratrice di beni culturali con specializzazione in restauro di tele, tavole e sculture lignee policrome. Mi occupo anche di affreschi e pitture murali». L’aspetto forse più bello è proprio che «lavoriamo assieme», cosa che avviene con commissioni ottenute da soprintendenze ma anche da committenti pubblici e privati, oppure dalla Chiesa. Recente è un loro intervento di restauro su un affresco del ’600 che si trova nella piazza principale di Castelbuono, all’interno della chiesa più antica. Un’opera che, come racconta Angela, era completamente annerita e che ha comportato un lavoro che ha richiesto tempo e dedizione, finanziato interamente da privati: «Un segno positivo - dice lei - di cura e interesse verso il nostro patrimonio comune, sul quale non si interviene sempre in maniera adeguata». Ma quanto impegna un mestiere come il suo e che sacrifici ha affrontato prima di mettere mano ad un’opera? «Ho studiato senza sosta, ma mi ha sostenuta la forte passione. Il nostro, seppure antico, è un mestiere in costante trasformazione. Un mestiere nel quale mantenersi al passo coi tempi e avere competenze tecnologiche è ormai una necessità imprescindibile. Io, ad esempio, ho fatto una tesi innovativa portando avanti uno studio in

grado di scongiurare il degrado delle tele e che ha avuto grande successo in campo scientifico. Si tratta di uno studio sulla deacidificazione delle tele: processo necessario per evitare il deteriorarsi di trame e colori». Una premessa che, dopo la laurea, le ha dato accesso a molte offerte di lavoro in Lombardia, cui però ha preferito il rientro in Sicilia perché era certa: «Volevo tornare a casa per lavorare con mio padre cui devo l’amore per questo lavoro, anche se mi piaceva molto Milano ed ero ben consapevole di cosa potesse significare lasciare una grande città per tornare in un paese. Un salto decisamente grande del quale, però, non mi sono mai pentita». Ma cosa sente di avere acquisito, Angela, negli anni trascorsi a Como? «La conoscenza di tutte le tecniche scultoree e pittoriche, quella della fisica, della chimica e le nuove tecnologie che oggi mi rendono in grado di comprendere a pieno le reazioni dei prodotti che uso. Un valore aggiunto nella mia professione che sa anche dare buone soddisfazioni a livello economico perché i lavori, quando ci sono,

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«NON ESISTE LA QUALIFICA DI RESTAURATORE. SIAMO PARAGONATI AGLI ARTIGIANI. UN MANCATO RICONOSCIMENTO CHE APRE LA VIA A COMPETITORS NON SEMPRE QUALIFICATI E CHE SI AGGIUDICANO IL LAVORO PROMETTENDO COSTI CONTENUTI»

CASTELBUONO

Arte recuperata

sono davvero ben pagati». E se chiediamo alla giovane restauratrice come si ottengono gli ingaggi, ecco la risposta: «Per le opere pubbliche si partecipa a gare, mentre i privati scelgono direttamente in base alla fama dei professionisti. Nel mio caso, posso ritenermi piuttosto fortunata perché mio padre lavora da oltre trent’anni ed è un restauratore molto apprezzato». Eppure anche in una professione tanto amata come la sua si incontrano belle difficoltà: «È un mestiere lento che necessita di pazienza. Un giorno magari lavori solo su dieci centimetri quadrati: ore e ore per appena dieci centimetri. Inoltre, ci sono pochi investimenti e, cosa incredibile, non esiste la qualifica di restauratore: siamo paragonati agli artigiani. Un mancato riconoscimento che apre la via a competitors non sempre qualificati e che si aggiudicano il lavoro promettendo costi contenuti».

Un affresco del ’600 è tornato a splendere, dopo secoli, sulla facciata della chiesa di Maria SS. Assunta che domina la piazza principale di Castelbuono, antico borgo medioevale arroccato sui pendii del Parco delle Madonie, a pochi chilometri da Palermo. Un intervento lungo e laborioso, che ha restituito l’originale bellezza all’opera proprio grazie al lavoro di Angela e di suo padre, Michele Sottile, del laboratorio Poliarte Centro Restauro. Si tratta di un restauro reso possibile grazie al sostegno di un’azienda dolciaria che a Castelbuono ha sede ed è molto sensibile nei confronti delle esigenze del proprio territorio. Pesantemente segnato dal tempo, questo piccolo-grande gioiello artistico, raffigurante l’Assunzione della Vergine, si trova all’interno della chiesa di Maria SS. Assunta, edificata nel XIV secolo, probabilmente su una costruzione preesistente. La conformazione odierna è databile intorno alla fine del XV secolo, quando alle tre navate originarie ne è stata aggiunta una quarta per rispondere alle necessità di un paese in forte crescita demografica.


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intervista di Renato Minore

LA MIA PATRIA È LA POESIA, LEI È LA SOLA OPPOSIZIONE AD UN MONDO IMPOSSIBILE 24 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019


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__le INTERVISTE di 50&Più__

YANG LIAN

YANG LIAN HA UNA CONVINZIONE PROFONDA, LA RIPETE PIÙ VOLTE, IN FORME DIVERSE, NEL CORSO DELLA NOSTRA CONVERSAZIONE. Per lui «la poesia è nata, e continua a vivere, per la libertà del pensiero. Da quella classica a quella contemporanea la sua natura non si è in nulla trasformata. Oggi è anche più importante. Con la globalizzazione, il dominio del denaro e l’arbitrio del potere schiacciano l’individuo. La poesia diventa la sola opposizione a una condizione impossibile». Yang Lian, che può essere considerato il più grande poeta cinese contemporaneo con una candidatura al Nobel, ha sessantasei anni e vive in esilio a Londra dai giorni del massacro di Tienanmen. Le sue poesie, che hanno forma poematica, toccano gli stati d’animo di chi vive, in tempi e luoghi diversi, condizioni di dolore e di perdita e nello stesso tempo di denunzia e di

+ «È considerato il più grande poeta cinese contemporaneo, con una candidatura al Nobel. In esilio dai fatti di Tienanmen, ha trovato nei versi il luogo dove conservare la propria individualità. Perché la poesia - dice - è più vasta del mondo globale e attinge alle profondità della vita»

+ la terra, una lezione sulla attesa. Una in particocrudeltà del destino. E lare, ancora inedita, si anche sulla necessità che chiama Un chicco d’uva a esso ci si opponga con sprofondato nella terra, la forza e la speranza di per i terremotati de ricominciare che oggi L’Aquila, scritta per un penso attraversi la gente recital nella città abruzaquilana. Il nostro dozese dove Yang Lian ha lore dovrebbe essere riottenuto il “Laudomia cordato dalle generazioBonanni”, un riconoscini che cresceranno in mento per poeti conquei luoghi; in questo temporanei come Evtumodo la poesia avrà senko, Adonis, Walkott, Takano, Darwish, Zach, Marc Strand, Zagajew«MI CONSIDERO ANCORA UN ESULE; ski, Deane, Simic L’UNICA DIFFERENZA È CHE GLI Ben Jeoullun, AdSLOGAN DELLA GUERRA FREDDA OGGI NON VALGONO PIÙ. dad, Sanguineti. In SIAMO DI FRONTE A UN primo piano nei PROBLEMA PIÙ PROFONDO...» suoi versi la figura di un bambino che “studia il battito compiuto il suo procescardiaco della pietra”. so di trascendenza». Chiedo a Yang Lian che A proposito di Tiecosa l’abbia “ispirato”: il nanmen, ha scritto pensiero della città deche il pianto lava i vastata dal terremoto, ricordi. Piangere è china sulle sue macerie? dimenticare? Le immagini di dolore Tienanmen ha spinto la che hanno fatto il giro realtà politica fino alla del mondo? «L’ispirasuperficie dei miei scritzione nasce sempre dalle ti, come persona e come esperienze più terribili. poeta. Piangere non Siamo fatti per cadere sempre significa dimencome grappoli d’uva, ma ticare. Temo però che il dolore della morte è per Tienanmen lo sia una lezione per noi e per

stato. Vedendo la gente piangere, il mio unico pensiero fu: ma si ricordano delle morti avvenute prima di questo giorno? Se non è così, chi può garantire che queste lacrime non saranno asciugate? Piangere e poi dimenticare, dimenticare ma poi piangere ancora: in quale circolo senza speranza siamo precipitati! Lei è in esilio dai giorni di Tienanmen. L’ultimo verso di una poesia scritta per l’occasione, parla di quell’anno «come esito o prolungamento di una situazione mai cambiata». Da quel momento l’esilio è diventato la condizione della sua esistenza e della sua scrittura? Mi considero ancora un esule; l’unica differenza è che gli slogan della Guerra Fredda oggi non valgono più. Siamo di fronte a un problema più profondo, a una crisi spirituale globale. Un sistema di valori completamente alterato ha » SETTEMBRE 2019 I 25


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YANG LIAN reso il pensiero delle persone del tutto vacuo, l’unica cosa possibile è avere tra le mani ciò che soddisfa l’immediato interesse. Per conto mio, la poesia non è mai stata più importante di ora. È l’unico - forse ultimo - luogo in cui si può conservare l’individualità. Di conseguenza, il nostro, il mio esilio oggi è un’esperienza assoluta, estrema, totale. Bisogna accettarlo perché così torniamo al punto iniziale, all’origine della poesia. “Non vengo da nessun luogo, non mi trovo in nessun luogo”: è questa la sua condizione d’esilio? Come poeta in esilio, ho cominciato a pormi delle domande su concetti nei confronti dei quali non avevo mai nutrito dubbi quando ero in Cina. Ad esempio: come posso riscoprire la lingua nelle mie poesie e far sì che non diventino un “gioco d’identità” o un “gioco esotico” a poco prezzo? In effetti, queste domande hanno realizzato un viaggio interiore, per cui scrivere poesie diviene prototipo di esilio. “Questa è la riva da dove mi guardo prendere il largo”, l’ultimo verso di Dove il mare resta calmo. Un poeta può capire il concetto di “nessun luogo”, e rimanere al suo interno, solo quando trascende il limite dell’“ovunque”. Lei è un esule, un viaggiatore, un poeta. Quale tipo di luogo potrebbe avere la poesia in un mondo globalizzato? Non siamo abbarbicati alla nostra “radice”. La radice cresce con il crescere delle nostre domande, dovunque e in qualunque momento. La poesia è tanto più vasta del globale, attinge alla profondità della vita. La domanda è diversa, semmai: come la scoperta del globale diventa il luogo, il cuore della Poesia. In Omaggio alla poesia «COME POETA IN ESILIO, lei scrive: “Sono poeta / HO COMINCIATO A PORMI se voglio la rosa fiorire, DELLE DOMANDE SU CONCETTI fiorirà / la libertà ritorNEI CONFRONTI DEI QUALI NON AVEVO MAI nerà”. Sembra molto fiNUTRITO DUBBI ducioso sul “potere” dei QUANDO ERO IN CINA» suoi versi? La poesia non è mai separata e asettica. È molto viva e vitale. Non indica nessuna strada particolare, ma è l’indicazione dell’esistenza. Riguarda il destino più profondo, anche nella più tremenda delle situazioni. Ho scritto quei versi in Cina do-

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Sopra, Yang Lian durante un evento pubblico. In alto, il poeta legge alcuni versi. In basso, a sinistra, in posa con il giornalista Renato Minore.

po la Rivoluzione Culturale affrontando una crisi spirituale mai tanto forte. Il cuore del suo lavoro di intellettuale e poeta è fare i conti con la tradizione? La “Tradizione” vuol dire solo uno sguardo a un lungo e annoiato passato, se viene a mancare l’energia individuale, creativa. Rispetto a essa, Dante o Qu Yuan, il massimo poeta cinese vissuto 2.300 anni fa, hanno affrontato le nostre stesse difficoltà. Scrivevano i loro versi nel solco della tradizione, ma sempre e per sempre “attuali”. Per questa ragione, mi sento in sintonia non

solo con una “tradizione”, ma con una “universale tradizione poetica’”. Lei ha detto: “La poesia ci obbliga ad accettare la realtà”. Quale tipo di realtà? Tutta la realtà può essere considerata impossibile. La mia aspirazione - se vuole la mia lode a essa, cioè alla realtà inizia con l’impossibile. Ha trovato una caldissima accoglienza nelle occasioni pubbliche in cui è venuto in Italia. Cosa pensa che ammirino di più nella sua produzione? Sono veramente felice di essere un poeta apprezzato da un po-

BIOGRAFIA

1955

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LE ORIGINI Nasce a Berna, in Svizzera, e cresce a Pechino. La Rivoluzione Culturale del 1966 interrompe i suoi studi e nel 1974 viene inviato nel Changping per essere sottoposto a “rieducazione attraverso il lavoro”.

1977

RITORNO A PECHINO Dopo la morte di Mao Zedong e la fine della Rivoluzione Culturale torna a Pechino. Durante il confino aveva già iniziato a scrivere poesie tradizionali cinesi, nonostante fosse ufficialmente proibito.


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LA POESIA

«Tienanmen ha spinto la realtà politica fino alla superficie dei miei scritti, come persona e come poeta. Piangere non sempre significa dimenticare»

1989

la nostra tradizione letteraria che dimostra di conoscere dai riferimenti che affiorano nei versi? Le mie poesie sono legate alla cultura italiana da qualcosa di speciale, il senso della bellezza. Il sentimento nasce non solo dalle esperienze della tradizione, ma anche dal profondo strato della creatività contemporanea che ci obbliga ad attraversare l’inferno e che non ha ancora perso la forte energia spirituale, radicata nelle nostre vite. La bellezza è la natura della vita e delle arti. Nei suoi versi, nel pensiero che diventa filosofia, da

PIAZZA TIENANMEN Durante gli scontri di Tienanmen è ad Auckland (Nuova Zelanda), ma è coinvolto nelle proteste contro il governo cinese. La Cina gli revoca la cittadinanza e la Nuova Zelanda gli concede lo status di rifugiato.

(Per i terremotati de L’Aquila) Sono in frantumi il mio sangue impregna un lembo di terra l’addolcisce la mia carne in un istante cresciuta in stelle dolcissime secoli dolcissimi la luce della luna non può trattenere lo scorrere delle montagne agli occhi di un’aquila il mondo è piccolo come uva il buio spremuto fuori nel sogno verso il basso e verso l’alto è illimitato una lezione precipitata la poesia non può trattenere la terra rivela, desolato e informe, un bambino studia il battito cardiaco della pietra con l’altezza di zero un chicco d’uva cinge dolcemente il vigneto io cresco nella mia poesia

Yang Lian

Un’immagine iconica di Piazza Tienanmen: il rivoltoso sconosciuto che cerca di arrestare alcuni carri armati.

polo che nella propria tradizione può vantare Dante e Ovidio. Devo dire che questo sentimento l’ho provato per quasi tutte le venti e più lingue nelle quali sono stati tradotti i miei lavori, dal russo all’inglese, dal turco al francese, dal tedesco all’arabo. Ho capito la profondità della poesia in occasione di un incontro col poeta sudafricano Breyten Breytenbach, ho scambiato idee sulla riscoperta della tradizione con alcuni poeti giapponesi, ma di queste mie esperienze vorrei citare una frase che amo profondamente: “La poesia è la nostra madrelingua”. Qual è il suo rapporto con

Un chicco d’uva sprofondato nella terra

1993

cui discendono le figure e le situazioni più dannate e più angelicate, c’è l’orma potente della Commedia. Che cosa è per lei Dante? Dante è sempre stato un modello e una guida spirituale, come Virgilio per lui. Siamo entrambi viaggiatori che discendono agli inferi e trascendiamo noi stessi nei cerchi più alti, di generazione in generazione. Non ha importanza se il punto di partenza sia il Medioevo o la globalizzazione. Quello che conta, come per Dante, è il transito, la possibilità di un percorso che porti alla luce che conclude il viaggio.

Così non pensa di tornare in Cina? La Cina fa parte del mio personale mappamondo. Per dirla con altre parole, non sento la mancanza della Cina, caso mai solo della poesia. Ma finché potrò continuare a creare poesie in cinese, la Cina sarà parte di me. Non dico mai “tornare”, ma “andare” in Cina, perché la Cina è chiaramente parte di questo mondo globalizzato e forse ne è l’esempio più lampante. Cerco di far nascere la consapevolezza di dove siamo e di cosa dovremmo conservare, proprio come faccio in tutto il resto del mondo.

LONDRA Dopo gli studi in Australia e Germania, si stabilisce a Londra. Insieme al poeta Bei Dao viene candidato al Nobel per la Letteratura. Dal 2005 è professore alla European Graduate School di Saas-Fee (Svizzera). SETTEMBRE 2019 I 27


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Dall’Italia si continua a emigrare. Come hanno fatto i nostri nonni e bisnonni. I termini per indicare il fenomeno sono cambiati, ma le storie restano. Sono milioni di storie di ieri e di oggi. Sono la nostra memoria. I progetti e le iniziative per tenerla viva non mancano, per prepararsi al meglio al futuro, con la consapevolezza di chi siamo e qual è il nostro passato più recente

__INCHIESTA__

IERI EMIGRANTI, OGGI “EXPAT” +

LA GRANDE EMIGRAZIONE DURÒ DAL 1861 AL 1914. RIPRESE NEL SECONDO DOPOGUERRA FINO AGLI ANNI SETTANTA. CON LA CRISI ECONOMICA DEGLI ULTIMI ANNI È TORNATA CONSISTENTE

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di Luisella Berti

QUANTI, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, HANNO UNA STORIA DI EMIGRAZIONE DA RACCONTARE? LA PROPRIA STORIA, QUELLA DI UN FIGLIO, DI UN NIPOTE, DI UN LONTANO PARENTE, DI UN ANTENATO O UN AMICO. Un mosaico di racconti, patrimonio di tutti in continua e perpetua evoluzione. Tanto che oggi si parla meno di migrazione o immigrazione e più di mobilità. Un termine che lascia intendere una possibilità di ritorno, fare un’esperienza all’estero di lavoro o di studio per poi tornare al proprio Paese d’origine. Una porta aperta non sempre praticabile. Anche la parola emigrante non è più tanto di attualità, meglio expat. Termine di derivazione inglese, è utilizzato non solo da chi si trasferisce all’estero per volontà dell’azienda, ma anche dai professionisti che decidono »


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di spostarsi autonomamente. Fatto sta che esiste un’altra Italia al di fuori dei confini ufficiali. È abitata da 60-70 milioni di oriundi, ovvero di discendenti italiani andati all’estero nelle varie epoche. Siamo sempre stati un popolo giramondo e continuiamo ad esserlo. Nel corso degli anni Ottanta e Novanta l’Italia si è trasformata da Paese di emigrazione ad uno di immigrazione. Gli espatri però non sono mai cessati, come rileva l’Istat nel suo ultimo Report dedicato alla mobilità interna e migrazioni internazionali. Si emigra eccome anche nel XXI secolo. Giovani, adulti, intere famiglie, pensionati e perfino i neo-italiani, gli emigrati in Italia divenuti cittadini a tutti gli effetti che, a causa della mancanza di lavoro, sono stati costretti a emigrare nuovamente. I dati della Fondazione Migrantes, della Conferenza episcopale italiana, nel Rapporto Italiani nel Mondo, ci dicono che gli italiani residenti all’estero e iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) dal 2006 al 2018 sono aumentati del 64%, passando da 3,1 milioni a 5,1 milioni. Milioni di storie, di esperienze vissute in epoche e circostanze diverse. Sono la memoria, “Le Perle della Memoria” per citare la collana edita da 50&Più

che ha affrontato il tema nel volume L’emigrazione italiana a cavallo tra ’800 e ’900, con testimonianze e documenti inediti. Altre storie, di italiani “qualunque”, lettere, diari, fotografie, memorie, vissuti all’estero tra l’inizio dell’800 fino ai nostri giorni, sono a disposizione di tutti grazie all’iniziativa Italiani all’estero, i diari raccontano. Il progetto, realizzato con il contributo della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, offre ai lettori di tutto il mondo 200 storie estrapolate dall’archivio diaristico nazionale di Pieve di Santo Stefano (www.idiariraccontano.o rg). Lo scopo? «Preservare la memoria per costruire il futuro». E a proposito di memoria e di storie, c’è un’altra iniziativa pensata per i bambini e gli adolescenti, da leggere magari insieme a nonni e genitori, Il racconto degli Italiani nel Mondo, Rim Junior 2018-2019 della Fondazione Migrantes. Anche 50&Più vuole dare un suo piccolo contributo a tener viva la memoria e la nostra storia grazie alle testimonianze provenienti dagli uffici di Patronato presenti all’estero da qualche decennio ormai. Un viaggio dal Canada al Brasile, dal Belgio all’Australia. SETTEMBRE 2019 I 29


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INCHIESTA

SAN PAOLO BRASILE Antonio Laspro

«HO PENSATO VARIE VOLTE A COME SAREBBE STATA LA MIA VITA IN ITALIA. A mia madre dicevo che sarei tornato in Italia dopo tre anni. L’ho fatto, ma poi sono ripartito. Non trovavo quello spirito e quell’entusiasmo che mi dava il Brasile. In Italia, comunque, tornavo tutti gli anni per far visita ai miei genitori e parenti». Racconta Antonio Laspro, 80 anni, che da Balvano, in provincia di Potenza, nel 1958 si imbarcò per la traversata alla volta del Brasile, stabilendosi a San Paolo. Una grande Città in un Paese immenso. Fu proprio la vastità del Brasile a colpirlo ancor prima di partire: «A vederlo sul mappamondo era come se ne occupasse la metà: poi c’erano i racconti dell’Amazzonia, di animali feroci, ero terribilmente incuriosito. Così, spinto dall’entusiasmo della gioventù, sono partito». A 21 anni lasciò gli studi di giurisprudenza, lo stage presso un avvocato a Roma, tutto. Ma non partì proprio allo sbaraglio. «In Brasile avevo già un fratello e anche uno zio che da Battipaglia aveva trasferito la produzione delle mozzarelle di bufala. Il Brasile mi affascinava. Un giorno lessi un annuncio di lavoro: la Telefunken cercava tecnici te-

«L’entusiasmo della gioventù, la curiosità di conoscere un altro mondo mi hanno spinto a partire. Il Brasile è un grande Paese. Mi piace tutto: le persone, lo stile di vita. C’è una mescolanza culturale enorme. Questo è il bello»

BRUXELLES BELGIO Sonia Guaragna

«Trovare soluzioni. Una pratica amministrativa o qualcos’altro non importa. Seguendo le vite delle persone si creano legami forti». Come con le donne colf partite al seguito di famiglie italiane. «Venivano da Roma, ne è rimasta una, ha 90 anni ed è sola. Vado a trovarla tutte le settimane. Nel proprio piccolo si possono fare tante cose»

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«VIVO IN BELGIO SIN DALL’INFANZIA. I miei genitori si trasferirono nel 1957. Mio padre era stato mandato a lavorare qui dalla sua azienda. Sarebbe dovuto rimanere per due anni. Poi i miei genitori scelsero di restare. Si erano bene inseriti. Decisero però di farmi nascere in Italia, a Milano, la nostra città. E così hanno fatto con i miei fratelli. Ci tenevano che fossimo italiani. Ci sentiamo e lo siamo tutti, rivendichiamo le nostre origini», racconta Sonia Guaragna, responsabile del Patronato 50&PiùEnasco di Bruxelles, da una vita impegnata nell’assistenza agli italiani all’estero anche in seno al Consolato, con il quale collabora come assistente sociale, e nel Coa-


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levisivi. Così, nonostante gli studi e lo stage, frequentai un corso all’Istituto radio e televisione (Iret). Presi il mio bel certificato, partii e la Telefunken mi assunse. Nel frattempo riuscii a ultimare gli studi in legge». Integrarsi a San Paolo non è stato difficile,

sit, Comitato di assistenza agli italiani all’estero, che presiede da 10 anni. «Essendo cresciuta ed avendo studiato in Belgio non ho avuto problemi di integrazione o discriminazione, come tanti italiani arrivati nel secondo dopoguerra, apostrofati come “spaghettoni”». Erano gli anni della grande migrazione italiana in Belgio quando il governo italiano decise, d’accordo con quello belga, di esportare manodopera per il lavoro in miniera in cambio del carbone. Durò dieci anni dal 1946 al 1956 e terminò dopo la terribile strage nella miniera di Marcinelle. In Belgio oggi vivono 5 generazioni di italiani:

grazie anche alla forte presenza di italiani, circoli e associazioni. «Entrai a far parte della Lega Italica, presieduta da Giulio Leoni, che era anche professore di italiano all’Università di San Paolo, l’Usp. Mi chiese di aiutarlo nelle lezioni di conversazione, accettai. E lì conobbi

«Per chi è partito 50 anni fa, il desiderio di tornare per molti c’è, ma ormai la loro vita è qui, con i figli e i nipoti». L’emigrazione in Belgio è cambiata, da qualche anno a emigrare sono molti marocchini naturalizzati italiani. Secondo i dati Istat del 2017 il 15,4% degli emigranti di origine straniera diretto verso uno dei Paesi dell’Unione europea era di origine marocchina. «Sono tante le situazioni di questo tipo che come Patronato abbiamo riscontrato negli ultimi 7-8 anni». E qualche problema è sorto: «Nella sala di attesa del nostro ufficio - racconta - avevamo notato una certa diffidenza: gli italiani emigrati anni prima non capivano perché gli italiani di origine marocchina chiedessero la nostra assistenza, come se non ne avessero diritto. Così abbiamo pensato di organizzare degli incontri, ne abbiamo fatti una decina. Li invitavamo per un caffè, ognuno raccontava la propria esperienza di vita. Si sono conosciuti e hanno anche fatto amicizia. Gli italiani hanno capito che come loro anche i connazionali italo-marocchini erano mossi dalla necessità di trovare un Paese che li accogliesse per avere una nuova opportunità di vita. È stata una esperienza esemplare di come la mancanza di conoscenza dell’altro sia la causa principale di chiusura e divisione. La nostra è

stata una iniziativa di conciliazione, non è questo il ruolo del Patronato, ma ritenevamo doveroso farlo». Bruxelles rimane una meta privilegiata anche per i giovani italiani. «Tutti hanno il sogno di trovare un impiego nelle Istituzioni europee. Di recente, un gruppo di giovani con impiego presso la Commissione europea si è riunito in un’associazione e ha deciso di dare una mano al Coasit per aiutare i tanti giovani italiani che arrivano e si trovano in difficoltà». Una bella iniziativa di solidarietà. «I giovani italiani fanno comitiva fra loro, ma tendono a non integrarsi con i giovani del posto, cosa invece molto importante». Anche il concetto di migrante è cambiato: «Utilizzano molto la parola “expat”, espatriato, senza esplicitare la provenienza. Arrivano per fare una esperienza di lavoro per uno o due anni - spiega - poi sono pronti a ripartire verso un altro Paese, per poi tornare in Italia. Non è come un tempo quando si partiva con l’idea di rimanere e si lavorava tutta una vita per un unico datore di lavoro». Sonia Guaragna svolge la sua professione di assistente sociale a tutto tondo: «Sono quasi alla fine della mia carriera nel Patronato 50&PiùEnasco, ma continuerò ad occuparmi e a offrire il mio supporto e la mia esperienza agli italiani in Belgio».

mia moglie: siamo sposati da 48 anni». Grande capacità di adattamento e intraprendenza sono stati fondamentali. «Ero venuto per vincere e ho vinto», afferma. A 25 anni era direttore di vendita di un’importante società di investimenti del mercato azionario, poi direttore della Sai Assicurazioni, successivamente delle Generali. Laspro è stato sempre a contatto con la comunità italiana e in suo aiuto. È stato il primo presidente eletto nel Comites (Organismo rappresentativo degli italiani all’estero). Avvocato, da oltre 30 anni figura di riferimento del Patronato 50&PiùEnasco e coordinatore del Sud America. Ha ricevuto diverse onorificenze, come quella di cittadino paulista e di commendatore della Repubblica italiana e grande ufficiale. «L’emigrazione vera e propria - aggiunge - non esiste più. Cinquant’anni fa si partiva all’avventura. Si sapeva molto poco del Paese di destinazione. Il futuro era una grande incognita. Oggi è tutto diverso. I giovani che arrivano hanno già un contratto di lavoro in tasca spesso tramite le imprese italiane che lavorano qui». Il Brasile ancora oggi rimane una delle principali mete di destinazione extraeuropee e San Paolo può essere considerata una delle città italiane più grandi al di fuori dell’Italia: si calcola che dei 12 milioni di abitanti, almeno 6 siano di origine italiana.

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INCHIESTA

SAINT CATHARINES CANADA Vilma Vergalito

«VOLEVO MOLTO DI PIÙ DALLA VITA rispetto a quello che potevo ottenere da un piccolo paese come quello di Sant’Angelo, in provincia di Pescara. Il mio sogno era il Canada. Lì avevo già dei parenti. Tramite loro conobbi mio marito. Ci scrivemmo per 4 mesi. Poi lui venne a trovarmi per conoscermi, ci sposammo nel giro di tre settimane. Il 10 maggio del 1969 salpammo da Napoli per il Canada», a parlare è Vilma Vergalito, da oltre 50 anni in Canada. «Festeggiai il mio 17° compleanno durante la traversata, sulla nave da crociera Raffaello. Fu una esperienza estremamente emozionante. A ripensarci mi chiedo, come ho fatto. Ero così giovane! L’Italia è sempre nel mio cuore, ma il Canada è casa mia». L’impatto non fu semplice «specie per la lingua, però mi sono adattata». Il lavoro invece non è stato un problema: «Dopo tre giorni dall’arrivo ho iniziato a lavorare in una lavanderia. A due anni dall’arrivo abbiamo comprato la nostra casa. Sempre qui sulla stessa strada da 50 anni. È la Facer Street a Saint Catharines. Una strada tutta italiana, con banca, negozi e uffici postali». Oggi in tutto il Canada si contano 1,3 milioni di canadesi di origine italiana e già alla fine del 1971 i residenti italiani erano circa 740mila. «Nel 1974 con mio

“DOVE” IN CIFRE

Brasile,

Stati Uniti e Canada sono le principali destinazioni tra i Paesi extraeuropei

Tra gli italiani espatriati hanno mantenuto la cittadinanza poco più di 5 milioni

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«Il legame della comunità di italiani è molto forte. Il rapporto professionale offerto come Patronato spesso sfocia in amicizia e partecipazione a eventi musicali, culturali, religiosi che riguardano il nostro Paese. Tutto questo è motivo di unione e condivisione» marito aprimmo una agenzia di viaggio che ben presto divenne un punto di riferimento per molti italiani. Le richieste e le esigenze erano le più disparate. Così pensammo di specializzarci nell’assistenza e nella previdenza sociale. Da qui l’impegno con il Patronato 50&PiùEnasco. Abbiamo sempre aiutato gli italiani all’estero, lo facciamo da oltre 30 anni». E come se la passano gli italiani? «La comunità qui a Saint Catharines racconta - è molto numerosa, ci conosciamo tutti. Ci aiutiamo l’uno con l’altro, c’è rispetto e ci vogliamo bene. Dopo 50 anni abbiamo raccolto il frutto del nostro lavoro. Gli italiani si sono fatti onore in Canada». Il rapporto con l’Italia è incessante: «Grazie al mio impegno come responsabile del Patronato 50&PiùEnasco di St. Catharines sono costantemente in contatto con gli uffici in Italia. Sono diverse e quotidiane le pratiche pensionistiche che dobbiamo sbrigare». Ci

sono, ad esempio, quelle degli italiani che desiderano tornare: «Alla fine degli Anni ’60 fino agli Anni ’80 ad emigrare erano soprattutto gli uomini che venivano qui a lavorare lasciando le famiglie in Italia, specialmente da Avellino e Campobasso. Ci sono anche pensionati che tornati in Italia vorrebbero fare ritorno in Canada. Sono persone in là con gli anni. Ma per questioni economiche non riescono a “riemigrare”. La pensione non gli consentirebbe di vivere dignitosamente, il costo della vita è molto alto, le abitazioni sono molto care. Senza contare che nei 6 mesi invernali quando la temperatura scende a meno 40°, tutto deve funzionare alla perfezione». Per i suoi 50 anni in Canada, Vilma Vergalito ha ricevuto un riconoscimento speciale per aver contribuito a rendere il Canada «un vibrante e inclusivo Paese nel quale vivere», firmato Chris Bittle, membro del Parlamento di St. Catharines.

PERTH AUSTRALIA Nicola Comito

«Gli italiani partiti tra gli Anni ’50 e ’70 vivono bene. Hanno lavorato molto. Qualcuno ha fatto anche fortuna grazie alla valorizzazione delle terre che da agricole sono divenute edificabili»


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TREND IN AUMENTO IN CERCA DI UN FISCO PIÙ LEGGERO

Spagna, tra gli espatriati anche tantissimi pensionati italiani Nella Penisola iberica la comunità italiana è sempre più numerosa, tanto da raggiungere il terzo posto dopo quella marocchina e romena. L’impennata è avvenuta negli ultimi 10 anni con un aumento del 70%. Secondo i dati del Ministero spagnolo del Lavoro, sono 46mila i lavoratori giunti a partire dal 2008 dal Belpaese e 110.691 quelli iscritti alla previdenza sociale. Al riguardo l’Union General de Trabajadores precisa che si tratta anche di lavoratori dalla doppia nazionalità, i tanti argentini e uruguaiani discendenti dagli italiani emigrati in passato. La maggior parte ha scelto di stabilirsi nelle regioni della Catalogna, Madrid, Canarie e nella Comunidad Valenciana. In quest’ultima, secondo l’Istituto nazionale di statistica spagnolo, risiedono 25mila italiani e 14mila solo a Valencia. Nel complesso sono 228mila gli italiani che hanno trasferito la residenza in Spagna. Tra gli espatriati ci sono anche molti pensionati che scelgono la Penisola iberica per godere

«VOLEVAMO OFFRIRE UN FUTURO MIGLIORE AI NOSTRI FIGLI: questo il motivo principale del trasferimento in Australia. La decisione avvenne dopo la nascita del nostro primo figlio: dovevamo decidere se trasferirci al Nord dell’Italia oppure andare altrove. Decidemmo di partire per l’Australia, mia moglie è australiana. L’avvenire dei nostri figli era la priorità. Allora non c’era-

della pensione con maggiore tranquillità, grazie a un fisco più leggero rispetto a quello italiano e a un costo della vita più basso. Buon clima, qualità dei servizi e vicinanza con l’Italia fanno il resto. Le aliquote fiscali statali (Irpef Estatal) vanno dal 9,5% per le pensioni più basse per salire progressivamente fino al 22,5% per quelle più alte. È anche prevista una detrazione di imposta di 6.700 euro per chi ha più di 65 anni che arriva a 8.100 euro per gli over 75. Inoltre, essendo la Spagna un Paese convenzionato con l’Italia, per evitare la doppia imposizione fiscale è necessario che il pensionato si iscriva all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) e acquisisca la residenza fiscale spagnola. In questo modo la pensione sarà tassata secondo il regime tributario spagnolo e non con quello italiano. Al 1° gennaio 2019, stando ai dati dell’Istituto nazionale di statistica, sono 28mila gli over 60 che si sono stabiliti in Spagna, 6 hanno anche superato i 100 anni.

no molte possibilità per i giovani, lo vedo ancora oggi con i miei nipoti in Italia. Hanno studiato, sono laureati ma senza impiego. I miei figli hanno trovato una occupazione appena terminati gli studi», sottolinea Nicola Comito, partito a 38 anni (nel gennaio 1984) dalla Calabria con tutta la famiglia. I primi due anni sono stati duri: «Avere con me la mia famiglia mi ha facilitato le

cose, ma ho dovuto imparare una nuova lingua, cercare un altro lavoro e fare in modo che i miei studi in chimica venissero riconosciuti. Trovai un impiego presso il Ministero della Sanità nel settore della microbiologia come supervisore. Interruppi questa esperienza e mi dedicai ad altro. Iniziai così la mia carriera nell’assistenza e nella previdenza sociale, divenendo successivamente coordinatore del Patro-

nato 50&PiùEnasco in Australia». Oggi i discendenti italiani in Australia sfiorano la soglia di un milione di persone. Il grosso è arrivato tra gli Anni ’50 e ’70. «Gli italiani di prima e seconda generazione - aggiunge - vivono bene. Qualcuno ha anche fatto fortuna: sono coloro che inizialmente sono arrivati come contadini, poi le città si sono ingrandite, quelle terre sono diventate edificabili e dal valore enorme. Altri invece hanno lavorato per l’amministrazione pubblica, aziende, compagnie elettriche e telefoniche». L’emigrazione in Australia è diminuita sensibilmente benché «negli ultimi tempi stiano tornando molti giovani, ma hanno molte difficoltà a rimanere a causa delle restrizioni adottate sull’immigrazione». I giovani dai 18 ai 30 anni possono rimanere per un periodo in Australia grazie alla formula vacanza-lavoro. Un permesso che consente di lavorare e pagarsi la vacanza. Dura un anno e può essere rinnovato a condizione di lavorare 88 giorni in una fattoria. A parte questo per i giovani qualificati ci sono possibilità: «Medici, infermieri, ingegneri, chef sono le posizioni più richieste. Il mio consiglio - aggiunge - è quello di verificare sempre presso il sito del Ministero del Lavoro quali sono le posizioni aperte, in modo da trovare una sponsorizzazione e fare una esperienza lavorativa senza andare allo sbaraglio». Emigrare è sempre un passo enorme e determinante. «Per quanto mi riguarda l’Italia è parte di me, sono nato in Italia, ci sono cresciuto, parte della mia famiglia è in Italia. Io sono italiano. È sempre bello tornare, sentire il profumo del mio Paese, i sapori della cucina». SETTEMBRE 2019 I 33


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La Spagna è una delle destinazioni preferite dai turisti e dai pensionati italiani. Se hai bisogno di informazioni al riguardo, il nostro ufficio a Valencia è a disposizione per rispondere alle tue richieste.

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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ È IL 1911. GUSTAV MAHLER MUORE A VIENNA. In quello stesso periodo, in un paese tra le montagne del Tirolo, attraverso l’eco dei giornali, una quindicenne ha seguito con apprensione le sue ultime dolorose vicende. Trascinata dall’emozione, Marie (così si chiama la quasi adolescente) ripensa alle tre precedenti estati quando il Signor Mahler è stato il malinconico e anche molto operoso ospite del maso dei genitori. Lì ha composto le ultime cose, lì ha incontrato spesso tra silenzi, cose non dette, attriti sottotraccia nella “perfetta armonia della loro vita”, la moglie Alma. Il rapporto inconsueto tra una quasi bambina, che sta crescendo con accanto a sé un cugino più grande destinato a sposarla, e un insigne compositore al suo ultimo giro di boa, è il cuore stesso dell’appassionato Marie e il Signor Mahler. Paola Capriolo racconta bene, con un respiro lento e insieme avvolgente, attraverso l’occhio di Marie,

LA RAGAZZA + E IL GRANDE COMPOSITORE D’ORCHESTRA

protagonista che MARIE E IL SIGNOR MAHLER osserva e si osserBOMPIANI EDITORE va, questa storia in 240 PAGINE 17,00 EURO cui la crescita di un Giudizio di 50&Più: sentimento di affinità e comprensione, al di là delle abissali diversità tra chi ne è coinvolto, è anche la storia di un’altra doppia crescita, roIl candore di un’adolescente vinosa. Di un rapporto con il suo e il fermento di un musicista mondo e i suoi afdanno vita ad un dialogo fetti da cui Marie capace di rivelare se stessi. prenderà coscienPaola Capriolo racconta così za e congedo, grazie all’esperienza gli ultimi anni di Gustav Mahler che ha vissuto. Di una tormentata sfida ispirativa: di Renato Minore Mahler - artista romanticamente in preda ai lampi e silenzi creaLA MENTE DEL CORVO tivi - sembra alzare la posta Bernd Heinrich Adelphi Editore - pagine 556 e definitivamente esserne 35,00 euro trasformato e anche travolto. Giudizio di 50&Più: Mentre la vita lo assedia con La storia della vita misteriosa di una straorle sue spine quotidiane e dinaria creatura, il corvo imperiale, l’uccello l’onda dei ricordi, minacciolupo dei popoli nordici. Della sua “mente”, insamente rischiano di somseguita, come una preda che si svela con mille sorprese, da Bernd mergerlo.

Heinrich, dotto e molto ironico professore del Vermont che studia l’oggetto del desiderio in natura e grosse voliere. La mente del corvo è il memoir (avvincente come un romanzo con suspense e lieto fine) di un’ossessione conoscitiva. Un euristico percorso a caccia di prove e indizi: il corvus corax che, comunicando emozioni, intenzioni, aspettative, alla fine si comporta “come se ci capisse”. Il professor Heinrich, che si è arrampicato sugli alberi per inseguirlo e ha fatto da padre adottivo per molti suoi giovani esemplari, ha una certezza finale. Il suo corvo è “un essere diverso da me eppure affine, la cui esistenza mi fa sentire meno solo”.

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Milano, Palazzo Reale - Piazza del Duomo, 6. Orari: lunedì 14.30/19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30/19.30; giovedì e sabato 9.30/22.30. Biglietto: €14; ridotto €12 (gruppi, over 65, fino a 26 anni, disabili, insegnanti, militari); convenzioni e famiglie €10; scuole e ragazzi fino a 14 anni € 6; gratuito fino a 6 anni, accompagnatori di gruppi, di studenti e di disabile. Info:www.palazzorealemilano.it/ mostre/amore-e-desiderio Telefono 0254914

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DA NON PERDERE

VENEZIA

La Biennale è da vedere. Sempre Ovviamente parliamo di quella di Venezia, la più importante in Italia e una delle manifestazioni più prestigiose al mondo. Una rassegna mondiale sull’arte contemporanea quest’anno giunta all’edizione n. 58 e titolata May You Live In Interesting Times. Imperdibile. Fino al 24 novembre ai Giardini e all’Arsenale

MILANO

Remo Bianco Uno dei grandi dell’arte italiana del XX secolo, ricercatore e sperimentatore solitario, è protagonista de Le impronte della memoria. Oltre 70 opere, in un percorso dai calchi in gesso e cartone alle foglie d’oro, dalle “Sculture neve” ai “Quadri parlanti”. Fino al 5 ottobre al Museo del Novecento

Al Palazzo Reale di Milano una mostra sulla corrente che divenne simbolo di modernità prendendo spunto dall’arte pre-rinascimentale

IL MEDIOEVO MODERNO DEI PRERAFFAELLITI SIAMO AFFETTI DALL’INCAPACITÀ DI VEDERE. E DA QUELLA DI COMPRENDERE. Il guardare fugacemente lo schermo di un pc oppure di uno smartphone si è sostituito alla visione, per certi versi persino contemplativa, che nel passato si rivolgeva alla quotidianità attorno. Per apprendere ed emozionarsi. Una modalità che vale molto di più nei confronti delle opere d’arte: spesso anche le nostre visite ai musei oppure alle mostre diventano un tour de force per poter dire “io c’ero” piuttosto che un arricchimento profondo. I 22 secondi medi - secondo una recente ricerca - che si “spendono” davanti a un’opera non so-

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MOSTRE di Ersilia Rozza

no certo sufficienti ad apprezzarne il valore emotivo e il significato culturale. È da “vedere” con attenzione, invece, la ricca esposizione (tutto proviene dalla Tate Britain di Londra) dedicata a un movimento molto particolare, dapprima disprezzato perché anticonvenzionale e rivoluzionario, ma poi amatissimo e referenziale, quello dei preraffaelliti. Preraffaelliti - Amore e desiderio propone circa 80 opere, di cui alcune veramente iconografiche, su tutte l’Ofelia di John Everett Millais, uno dei capiscuola con Dante Gabriel Rossetti (figlio di un membro della Carboneria italiana, esiliato a Londra) e William Hol-

man Hunt. Contro l’accademia questa “confraternita” di giovani puntò a un’ispirazione di origine medievale e tardogotica (da cui il nome), ma non disdegnò di guardare a Botticelli e Tiziano per raggiungere effetti di grande pregio luministico e proporre un’attenzione esasperata a dettagli carichi di significato. Il loro narrare l’estasi quotidiana, con i suoi momenti strazianti e la sua naturalezza, la vita moderna, il mito, la bellezza, è pieno di messaggi ancora oggi inattesi e incantatori.


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__TEATRO CULTURA__

DIETRO IL SIPARIO C’E’ IL MONDO INTERO

SALVIAMO DALLA CHIUSURA IL TEATRO VITTORIA DI ROMA CHE APRE LA SUA “MEZZA” STAGIONE IL 24 CON LA BRILLANTE BLACK COMEDY L’OPERA DEL FANTASMA INFO: 065740170

sono diventate un polo culturale di rilievo. La ricca programmazione spazia dalla prosa al cinema, dall’arte alla musica, ai vari appuntamenti sul teatro civile e la comicità italiana, sullo sviluppo sostenibile e le nuove frontiere di scienza e innovazione tecnologica. E poi incontri sulla lin-

TORINO

PH HUGO GLENDINNING

Il linguaggio della danza Il Teatro Stabile di Torino è promotore, produttore e organizzatore di un appuntamento speciale, il Torinodanza Festival diretto da Anna Cremonini. Due mesi di programmazione che diventano un punto di riferimento della coreografia internazionale. Dall’11 settembre al 26 ottobre sono 36 le rappresentazioni con 7 prime nazionali e 11 Paesi coinvolti. Perché la danza parla un linguaggio universale che racconta il mondo, unendo culture. Fra stili diversi, inseguendo la propria sensibilità vanno in scena opere di artisti straordinari come Sidi Larbi Cherkaoui che inaugura la rassegna con un vero e proprio spettacolo cult, Sutra con i Monaci del Tempio cinese Shaolin. Fra gli altri ospiti illustri ricordiamo Akram Khan, Batsheva, Colin Dunne e fra i nostri Simona Bertozzi, Francesco Giomi, Silvia Gribaudi, Piergiorgio Milano, Ambra Senatore. info: 0115169555

FOTO MANUELA GIUSTO

Teatro fra gioie e dolori, con percorsi diversi fra rinascita culturale e rischio di una fine programmazione

TEATRO “TUTTA UN’ALTRA CITTÀ”, È IL CLAIM SCELTO DAL DIRETTORE ARTISTICO LUCA BARBARESCHI PER LA STAGIONE DEL TEATRO ELISEO E DEL PICCOLO DI ROMA. Una città più curata, funzionale, “va in scena” sui palcoscenici delle due sale di via Nazionale che in questi anni

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di Mila Sarti

Settembre, suona la campanella anche al Teatro Eliseo, al Piccolo e all’Off. In cattedra, Prologo di stagione con quindici spettacoli. Non arrivate tardi! gua italiana e dibattiti culturali e sociali sul nostro Paese e la politica mondiale. Tanti linguaggi per un cartellone vivace e poliedrico, serrato e coinvolgente, di approfondimento e riflessione. Il sipario si alza presto nello spazio romano di Barbareschi, con l’inaugurazione il 19 settembre de Il Prologo di Stagione, quindici appuntamenti al Teatro Eliseo, al Piccolo e all’Off. Oleanna di David Mamet apre la carrellata di questi spettacoli, il 19 e 20 seconda edizione del “Premio Eliseo

Scuole”, il 22 Fatti veri, l’Amarcord letterario di Ivano Marescotti, dal 26 al 29 N.E.R.D.s - Sintomi, scritto e diretto da Bruno Fornasari, a ottobre Al di là del muro di Iannace, Avarello e Marcotullio. Eugenio Allegri e Les Nuages Ensemble interpretano Di suoni e d’asfalto, quindi Non Plus Ultras, Faccio la mia cosa, L’orso ’nnammurato, Interiors, La morte della Pizia con Daniele Pecci e a novembre Stranieri, La strada, Mistero Buffo di Dario Fo. info: 0683510216 SETTEMBRE 2019 I 37


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__MUSICA CULTURA__ DAL PASSATO

Le registrazioni abbandonate da Miles Davis nel 1986, sono state completate sotto la guida del batterista Vince Wilburn Jr. Rubberband, l’album “perduto” del trombettista jazz, suona funky e groove.

Il pianista umbro vanta premi internazionali, prestigiose collaborazioni, concerti in mezzo mondo. E un nuovo cd

GIOVANNI GUIDI E IL CAPOLAVORO DEL SUO TEMPO MAGNIFICO

MUSICA di Raffaello Carabini

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MUSICA POP

Per celebrare i loro 50 anni di musica, i mitici Yes hanno inciso un doppio Cd con musica dal vivo YES: CINQUANT’ANNI DI GLORIA

L’anno scorso un tour mondiale ha festeggiato il mezzo secolo della band più importante del progressive mondiale, gli Yes di Steve Howe, Geoff Downes e Alan White. Sono loro i membri più noti rimasti nel line up, che per il tour era allargato al fondatore Tony Kaye e, saltuariamente, a numerosi ex. Il doppio cd e quadruplo LP Yes 50 Live riporta oggi l’evento, cui non hanno partecipato i big Rick Wakeman e Jon Anderson. Ma chi è assente, si sa, ha sempre torto.

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IL GIORNALISTA JON LANDAU, QUANDO ASCOLTÒ PER LA PRIMA VOLTA BRUCE SPRINGSTEEN SCRISSE: «Ho visto il futuro del rock’n’roll». E poi divenne il produttore e il manager del Boss a partire dal mitico Born To Run del 1975. Se non ha pronunciato le medesime parole relativamente al jazz, certo ha pensato qualcosa di simile il produttore tedesco Manfred Eicher, pluripremiato a livello planetario, quando, nel 2012, ha fatto firmare per la sua etichetta Ecm un pianista poco più che 27enne, Giovanni Guidi da Foligno. Il vero talent scout del Nostro era stato il grande trombettista Enrico Rava, che lo volle al suo fianco dopo averlo ascoltato appena ventenne ai seminari di Siena. E ancora lo chiama spesso a collaborare. Entrambi non

si sbagliavano: Guidi, dopo alcuni cd eccellenti da titolare, tra cui Ida Lupino, votato dalla rivista Musica Jazz come migliore del 2016, arriva oggi al capolavoro Avec Le Temps. Oltre ai due ritmi internazionali (il portoghese Joao Lobo e l’americano Thomas Morgan) da tempo con Guidi, partecipano i lucidissimi e stimolanti Francesco Bearzatti, al sax, e Roberto Cecchetto, alla chitarra. Partendo da una lirica versione del brano di Leo Ferré che dà il titolo, il discorso si sviluppa con ricchezza di sfumature poetiche e con una concentrazione emotiva che non si disperde, passando da melodie dolenti a intuizioni bop, da improvvisazioni sempre contestuali a incroci dinamici, da sensazioni post-tristaniane a incanti che lasciano a bocca aperta.


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__CINEMA CULTURA __

Scegliere di amare, e non chi amare. Ecco il segreto della felicità per Giacomo Mazzariol, autore del libro da cui è stato tratto il film di Stefano Cipani

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI

THRILLER

C’ERA UNA VOLTA A HOLLYWOOD REGIA di Quentin Tarantino con: B. Pitt e L. DiCaprio Giudizio di 50&Più:

BIOGRAFICO

TOLKIEN REGIA di Dome Karukoski con: N.Hoult e L. Collins Giudizio di 50&Più:

Amante dei b-movie coreani e delle pellicole di Sergio Leone, Tarantino considera il cinema un’arte pop in grado di intrattenere con scene folgoranti e dialoghi memorabili. Fedele al suo stile, stavolta affianca sul set Brad Pitt e Leonardo DiCaprio, lasciando che si contendano la scena in un rimando di storie e piani narrativi: Cliff Booth (Pitt) è la controfigura di Rick Dalton (DiCaprio), attore televisivo in crisi nella Hollywood del ’69. Le vicende dei due, a Los Angeles, incrociano il destino di Sharon Tate (Margot Robbie) e la follia di Charles Manson.

Creatore di storie che hanno incantato generazioni, finalmente il cinema si occupa del papà de Il Signore degli Anelli, narrando la storia del futuro filologo e linguista britannico: dagli anni giovanili quando orfano J.R.R. Tolkien (Nicholas Hoult) trova l’amicizia e l’ispirazione artistica in un gruppo di emarginati come lui, fino all’amore per Edith (Lily Collins) e allo scoppio della Prima Guerra Mondiale che minaccia l’equilibrio conquistato.

UNA STORIA DI (STRA)ORDINARIO AMORE CHE VA OLTRE IL LEGAME DI SANGUE TRA FRATELLI, e che parte dalla sindrome di Down per arrivare al cuore. Una vicenda che sarebbe rimasta sconosciuta, se non fosse stato per un video amatoriale, girato da Giacomo Mazzariol, autore del successo letterario da cui è stato tratto il film. Il video ha per protagonista il piccolo Giovanni, che in giacca e valigetta si presenta a un colloquio di lavoro. «È davvero il mio supereroe, non perché si fa un film su di lui, ma perché mi accende la vita ogni giorno», dice Giacomo che ha impiegato 12 anni a metabolizzare l’arrivo di Giovanni e a capire che suo fratello fa parte di una categoria speciale di eroi. Ma soprattutto che quel ragazzino col sorriso largo e gli occhi ridenti dietro gli occhiali è il suo miglior amico. Nel film, diretto

CINEMA da Stefano Cipani e interpretato da Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese, con Rossy de Palma, Francesco Gheghi, Roberto Nocchi, Saul Nanni e, per la prima volta sullo schermo, Lorenzo Sisto, i protagonisti diventano Jack e Gio. Jack ha due sorelle ma ha sempre desiderato un fratello. Quando i suoi genitori gli annunciano che arriverà un bimbo speciale, nel suo immaginario Gio diventa un supereroe. Crescendo, scopre che suo fratello ha la sindrome di Down. Per questo Jack decide di nascondere l’esistenza di Gio agli amici del liceo e ad Arianna, il suo primo amore. Ma non si può pretendere di essere amati, nascondendo una parte importante di sé. Quando la verità verrà a galla, Jack sarà travolto dalla vitalità di Gio. Regia: Stefano Cipani Genere: commedia Giudizio di 50&Più:

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Paolo Virzì, presidente di Giuria

Si comincia il 5 settembre, presentando il bando a Venezia, in occasione della 76a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

PER INFORMAZIONI

Centro Studi 50&Più Via Luigi Masi, 7 00153 Roma Telefono: 065818626 www.cortidilungavita.it

“TUTTA LA VITA”: TORNANO I CORTI DELLA 50&PIÙ PER GLI APPASSIONATI DELLA SETTIMA ARTE, TORNA IL CONCORSO INTERNAZIONALE DI CORTOMETRAGGI “CORTI DI LUNGA VITA”, IDEATO E ORGANIZZATO DALLA 50&PIÙ CON IL SUO CENTRO STUDI. Il Concorso ogni anno propone un tema nuovo per puntare i riflettori su una fascia della popolazione sempre più numerosa e in continua evoluzione che va dai 65 anni in poi. Il titolo di quest’anno è la vita stessa, o meglio “Tutta la vita”, un richiamo esplicito a uno dei brani più amati di Lucio Dalla. «Il tema che proponiamo quest’anno - spiega Gabriele Sampaolo, segretario generale 50&Più è la vita vissuta fino in fondo. In tutte le sue fasi. Anche in età avanzata, nella terza o quarta età, c’è una ricchezza interiore, la possibilità di una vitalità che, d’accordo con Virzì - presidente di Giuria -, abbiamo pensato andasse raccontata. C’è l’esperienza che si fa libertà e rende possibile vivere la

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A cura del Centro Studi 50&Più

vita con leggerezza, la stessa che Dalla ci trasmette nelle note e nel ritmo della sua canzone». Il bando verrà presentato il 5 settembre a Venezia, in occasione della 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in un evento presso lo Spazio Fondazione Ente dello Spettacolo. Mentre l’11 dicembre, a Roma, presso il MAXXI, alla presenza della prestigiosa giuria tecnica, presieduta dal Maestro Paolo Virzì e composta dalla scrittrice Lidia Ravera, dalla fotografa Lina Pallotta, dal socio-economista Nadio Delai e dal geriatra Marco Trabucchi, verranno premiate le tre opere vincitrici (2.000 euro per il primo classificato, 1.000 per il secondo e 500 per il terzo). Il concorso prevede anche quest’anno il Premio 50&Più, riservato agli iscritti all’Associazione e alle 50&Più provinciali: il premio in denaro, del valore di 2.000 euro, verrà assegnato da una giuria popolare composta dalle 50&Più provinciali.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

LISTE UNESCO QUEST’ANNO, PER SCEGLIERE I NUOVI SITI CHE SAREBBERO DIVENTATI “PATRIMONIO DELL’ UMANITÀ”, SI SONO RIUNITI A BAKU, CAPITALE DELL’AZERBAIGIAN. Sono i membri del World Heritage Committee dell’Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite che annualmente decide i luoghi che, per cultura o natura, devono essere considerati tesoro da preservare. Per il 2019, la scelta della commissione è caduta su 30 nuove aree sparse nel mondo 42 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019

neto e Valdobbiadene, una meravigliosa porzione di terra, a nordest del nostro Paese, che comprende parte della coltivazione delle viti con cui si produce il Prosecco. Ed è proprio l’interazione tra l’uomo e la natura che ha colpito i membri della commissione Unesco, i quali, di Rachele Randon hanno motivato così la loro scelta: «La zona include una serie di catene colche, andandosi ad aggiungere alle precelinari, che corrono da est a ovest, e che si denti, porta l’elenco a 1.121 luoghi in tutto. susseguono l’una dopo l’altra dalle pianure Anche l’Italia ha ricevuto una nuova “mefino alle Prealpi, equidistanti dalle Dolodaglia”, essendo state incluse nella lista miti e dall’Adriatico, il che ha un effetto le colline del Prosecco di Conegliano Ve-

UNA NUOVA STELLA


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T son Lovettt-Murray © Gunditj Mirring Ty TTraditional Owners Aboriginal Corporation

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PATRIMONI DELL’UMANITÀ

Le grandi opere della natura e dell’uomo

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Oltre alle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene in Veneto, l’Unesco ha iscritto altri siti tra cui la città di Jaipur (India); il parco nazionale del Vatnajökull (Islanda); l’architettura del Ventesimo secolo di Frank Lloyd Wright (Usa); la valle dei templi di Bagan (Myanmar); le rovine di Babilonia (Iraq); le Terre Australi e Antartiche francesi; il palazzo reale-nazionale di Mafra (Portogallo); il sistema canalare di Augsburg (Germania); il paesaggio del Budj Bim (Australia); Risco Caldo e le Montagne Sacre di Gran Canaria (Canarie - Spagna). Per saperne di più: whc.unesco.org © Qahtan Al-Abeed

Arcangelo Piai © Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg

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1 LAKE CONDAH (AUSTRALIA) 2 FORESTA DI FAGGI, MAZANDARAN (IRAN) 3 L’ARCHITETTURA DI FRANK LLOYD WRIGHT (USA) 4 LE ROVINE DI BABILONIA (IRAQ) 5 LE MONTAGNE SACRE DI GRAN CANARIA (SPAGNA)

© Nacho Gonzalez

positivo sul clima e sulla campagna. Se Conegliano ospita molti istituti legati al vino, Valdobbiadene è invece il cuore produttivo dell’area vinicola. I ripidi pendii delle colline rendono difficile meccanizzare il lavoro e, di conseguenza, la gestione delle vigne è sempre stata nelle mani di piccoli produttori. È grazie a questo grande, pacifico esercito di lavoratori e grazie all’amore per la loro terra che è stato possibile preservare queste bellissime colline e creare un forte legame tra l’uomo e la campagna. Il risultato di questo forte legame è uno straordinario esempio di come questa antica cultura sia fortemente radicata alla sua terra». Con questa nuova designazione, salgono a 55 i siti italiani diventati Patrimonio Unesco, tra cui: Roma, Firenze, Pisa, Venezia, Palermo, Ferrara, Siena, Ravenna, Napoli, Agrigento, Caserta, Modena, Matera, Padova, Piazza Armerina, Aquileia, Urbino, Tivoli, Assisi, Pienza, Verona, Siracusa, Genova, Mantova, Sabbioneta, Val di Noto e poi ancora le Cinque Terre, le Dolomiti, la Costiera Amalfitana, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, le Isole Eolie, la Val d’Orcia, le Necropoli di Cerveteri e Tarquinia, l’Etna, le Ville Medicee, le Colline delle Langhe e Monferrato.

© Fariba Babaei

Sono saliti a 55 i siti italiani iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco; ultime, in ordine di tempo, le “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”, una meraviglia che si trova nel nord-est dell’Italia e include parte del paesaggio viticolo di produzione del Prosecco


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__ATTUALITÀ__

L’ISOLA ARTICA CHE VUOLE

FERMARE IL TEMPO Si trova nel nord della Norvegia, poco dirøy hanno firmato una petizione con la quale stante dalla città di Tromsø a cui è collegata chiedono di essere il primo luogo al monda una strada panoramica. do “free time zone”, cioè Sommarøy è un’isola abi“senza tempo”. «Non voI CITTADINI DI SOMMARØY, tata da 300 persone, la cui gliamo che la nostra giorNEL CIRCOLO POLARE ARTICO, principale occupazione è nata sia scandita dalle HANNO CHIESTO CHE LA LORO TERRA SIA DICHIARATA “FREE TIME la pesca dell’aringa. Su lancette di un orologio. Se ZONE”. «NON ABBIAMO BISOGNO questo gioiello di spiagge desideriamo passeggiare DI OROLOGI CHE CI “DICANO” COSA bianche e mare cristallino, alle 2 di notte o inconPOSSIAMO O NON POSSIAMO FARE» il tempo scorre lento, tra trare gli amici alle 5, lo di Giovanni Orso estati in cui il giorno non facciamo, senza bisogno ha mai fine e inverni il cui di un cronometro». Una cielo non vede il sole, ma il danzare delle luci trovata pubblicitaria? Forse. Intanto la petidell’aurora boreale. Ed è proprio per le giorzione è stata consegnata al governo norvenate “tutte uguali” che gli abitanti di Sommagese. E si aspettano gli sviluppi.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

ESTATE DI INFINITO BENESSERE TERMALE AD ABANO TERME

+ LEGISLAZIONE EUROPEA di Carlo Penguin

Una sentenza ha stabilito che sui voli in coincidenza si ha diritto al risarcimento per ritardo, anche se la seconda tratta è effettuata verso un Paese extra Ue

IN RITARDO? RIMBORSI ANCHE SUI VOLI EXTRA UE VALIGIA, PASSAPORTO E CARTA D’IMBARCO. È TUTTO PRONTO PER PARTIRE. Il viaggio che si è sognato da tanto tempo è lì, a portata di mano; il tempo di salire sull’aereo e via. Ma non sempre tutto fila liscio quando c’è di mezzo un aereo: ritardi, cancellazioni, overbooking sono in agguato, pronti a mettersi di traverso tra noi e la meta. Ma se un volo è in considerevole ritardo o è stato cancellato, come si deve comportare il passeggero? Dal 2004, i cittadini europei sono tutelati da una precisa legislazione comunitaria, la quale prevede un risarcimento compreso tra i 250 ai 600 euro nel caso il velivolo arrivi a destinazione con oltre tre ore di ritardo. Ma c’è di più.

Una recente sentenza della Corte di Giustizia europea ha determinato che, qualora il ritardo di oltre tre ore avvenga sulla seconda tratta di un volo in coincidenza, la compagnia aerea che ha operato la prima tratta e ha emesso il biglietto, è tenuta a risarcire il passeggero, anche se il secondo velivolo non fa parte dell’Ue e la destinazione finale è un Paese extra-comunitario. Naturalmente i biglietti aerei devono avere tutti lo stesso Pnr, ovvero l’identico codice di prenotazione.

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IN CASO DISSERVIZI NEL TRASPORTO AEREO, È POSSIBILE VERIFICARE I DIRITTI DEI PASSEGGERI SUL SITO DELL’ENTE NAZIONALE PER L’AVIAZIONE CIVILE (ENAC): WWW.ENAC.GOV.IT

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scienze SALUTE AMBIENTE TECNOLOGIA

Valter Longo, direttore del programma di Oncologia e Longevità in Ifom (Istituto Firc di Oncologia Molecolare), ci svela i segreti della cosiddetta Dieta Mima Digiuno __STAR BENE__

UN FALSO DIGIUNO PER COMBATTERE IL SOVRAPPESO di Barbara Di Sarno LA DIETA È UNO STRUMENTO FONDAMENTALE DI CUI DISPONIAMO PER AGIRE IN MODO EFFICACE SULLA NOSTRA SALUTE. Acquisire un corretto regime alimentare significa infatti muovere un primo passo verso uno stile di vita sano che abbracci il nostro benessere psicofisico e ci preservi da rischi. «La dieta mediterranea ha in sé tutti i nutrienti necessari al nostro fabbisogno quotidiano e questo grazie alla sua grande varietà di alimenti, che sono poi gli stessi che erano presenti sulle tavole dei nostri genitori, nonni e bisnonni: cereali integrali, legumi, verdure, frutta, pesce spiega il professor Valter Longo, pioniere della Dieta

Mima Digiuno e direttore dell’Istituto di Longevità della School of Gerontology presso la University of Southern California -. C’erano alcune pratiche antiche, che avevano un effetto benefi co sulla nostra salute e da cui ci siamo allontanati sempre di più. Un tempo si praticava il digiuno nero: sei settimane di limitazione calorica che comprendevano alla fine una settimana di digiuno. In questo nostro momento storico di abbondanza abbiamo perso queste buone abitudini, potenzialmente essenziali per restare sani. Abbiamo iniziato a mangiare continuamente; in America il 72% della popolazione è in sovrappeso e in Italia il 50%».

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Da qui deriva la ricerca di un programma alimentare che simuli gli effetti del digiuno? La Dieta Mima Digiuno si basa sulla capacità del corpo umano di riprogrammare, proteggere e rigenerare le sue cellule, senza farmaci, grazie al dosaggio e all’azione dei nutrienti alimentari, riducendo inoltre i fattori di rischio di gravi malattie e patologie. La scienza con le sue scoperte perfeziona le cure, ma il corpo umano ha in sé tutto ciò che gli serve, è in

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«LA SCIENZA CON LE SUE SCOPERTE PERFEZIONA LE CURE, MA IL CORPO UMANO HA IN SÉ CIÒ CHE GLI SERVE, ED È IN GRADO DI AUTORIGENERARSI. LA NOSTRA SALUTE E LA LONGEVITÀ PASSANO ATTRAVERSO L’ALIMENTAZIONE»


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Attualmente allo studio

Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali comprendono patologie con infiammazione acuta e cronica dell’intestino. Il team del professor Longo ha dimostrato che pazienti con elevati valori di Proteina C Reattiva, erano in grado di ridurre il profilo infiammatorio dopo cicli programmati di Dieta Mima Digiuno

grado di autorigenerarsi. Per godere dei benefici della Dieta Mima Digiuno bisognerebbe ripeterla almeno ogni 6 mesi, ottimale ogni 3 o 4 mesi, ma non più di una volta al mese, sempre sotto controllo medico. Il fai da te è sempre sconsigliato. Questo programma alimentare dura al massimo 5 giorni, non di più. Ha naturalmente le sue controindicazioni e non può essere seguito da chi soffra di disturbi alimentari come l’anoressia o sia sottopeso, da chi abbia più di settant’anni, da chi affetto da patologie non riceva l’approvazione del proprio medico curante, da chi assuma insulina o farmaci che riducono i livelli di zuccheri. In generale, è sempre bene confrontarsi con il proprio specialista di riferimento e con un nutrizionista. Lei ha scritto il libro La dieta della longevità: quali sono le regole alimentari di cui bisognerebbe sempre tenere conto per vivere meglio e più a lungo? La dieta migliore è una dieta vegana che includa anche l’assunzione di pesce, con alto contenuto di omega 3 e omega 6 e vitamina B12 come salmone, acciughe, sardine, vongole, gamberi, almeno due volte a settimana. Le proteine sono da ricercare principalmente nei legumi come fagioli, ceci, piselli e bisogne-

LA DIETA MIMA DIGIUNO

1°giorno: 1.100 cal: 500 cal di carboidrati complessi solo da verdure; 500 cal di grassi sani; 3-4 tazze di thè senza zucchero; 25 gr di proteine di origine vegetale, contenuti principalmente nella frutta a guscio; acqua a volontà.

rebbe assumerle in quantità da circa 0,7-0,8 gr per chili di peso corporeo. I grassi devono essere presenti, ma prediligendo quelli buoni, insaturi, derivanti dall’olio extra vergine di oliva e dalle noci, limitando o andando ad eliminare quelli cattivi, saturi, che derivano soprattutto da alimenti di origine animale. I carboidrati devono essere scelti preferendo quelli complessi presenti nei legumi, nelle verdure e nei cereali integrali. Bisogna limitare gli zuccheri e gli alimenti troppo ricchi di amidi. I piatti abbondanti vanno bene, ma devono essere composti nella maniera corretta. Unire, ad esem-

Dal 2° al 5° giorno: 800 cal: 400 cal di carboidrati complessi solo da verdure; 400 cal di grassi sani; thè senza zucchero; acqua a volontà. Durante la dieta (da effettuare sotto controllo medico) assumere integratori alimentari, vitamine, minerali e acidi grassi essenziali.

pio, 400-500 gr di verdure e legumi a 40 gr di pasta fa sì che lo stomaco si riempia in modo adeguato, dando un segnale di sazietà al nostro cervello, pur avendo ingerito un quantitativo ridotto di calorie. È inoltre importante mantenere una restrizione oraria dei pasti di 12 ore al giorno, che corrisponde al digiuno notturno: se, per esempio, si finisce di cenare alle 21.00, bisognerebbe fare colazione verso le 9.00. Naturalmente è importante mantenersi attivi ogni giorno, con un’attività fisica quotidiana e facile da fare e che, a lungo andare, non danneggi ossa e cartilagini. SETTEMBRE 2019 I 47


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__SCIENZE SALUTE__

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DONNE E SIGARETTE

SALUTE IN FUMO

Il prezzo del tabacco Dall’inizio degli anni Duemila ad oggi si è invertito un trend: mentre negli uomini le diagnosi di tumore del polmone sono andate diminuendo, grazie alla riduzione dell’abitudine al fumo, fra le donne sono in netto aumento (del 2,4% l’anno fra il 1999 e il 2010). Nell’85-90% dei casi questa malattia è dovuta ai danni del tabagismo e il dato quindi riflette l’andamento del fumo di sigaretta fra le donne a partire dagli Anni ’70-’80. In Europa la mortalità femminile per tumore del polmone è aumentata del 6% l’anno (2012-2018), raggiungendo e superando quella per tumore della mammella.

Superato il mezzo secolo, arriva un periodo cruciale nella vita di ogni donna, con la salute ginecologica sempre in primo piano

DOPO I 50 SERVE PIÙ PREVENZIONE ”ROSA” a cura di Fondazione Umberto Veronesi DATI ALLA MANO, SONO LE DONNE OGGI A SEGNARE QUALCHE PUNTO IN PIÙ IN TERMINI DI LONGEVITÀ: la loro speranza di vita alla nascita supera gli 85 anni. Compiuto il giro di boa dei 50 anni si apre un lungo, nuovo capitolo. Anche in tema di prevenzione. I TUMORI DOPO I 50 ANNI

È infatti in questa fase di grandi cambiamenti fisici ed emotivi che i tumori femminili registrano un picco di incidenza, ovvero di nuovi casi di malattia, anche se un primo aumento si verifica già nella decade precedente. L’invecchiamento, infatti, è

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uno dei fattori principali nello sviluppo del cancro, che in due casi su tre si manifesta dopo i 55 anni. Ciò accade anche perché con il tempo si accumulano danni cancerogeni che un organismo in età avanzata fa più fatica a correggere. Il tumore più diffuso resta, per tutte le età, quello della mammella, ma fra le donne mature aumentano tumori un tempo considerati tipicamente maschili, come il cancro del polmone (nella gran parte dei casi dovuto al fumo nei decenni precedenti) e quello del colon-retto. IL TUMORE AL SENO

In Italia ogni anno circa

52.300 donne scoprono di avere un tumore della mammella, poco meno di un terzo di tutti i tumori femminili. Negli ultimi anni l’incidenza è sostanzialmente stabile fra le donne con più di 50 anni, mentre cala la mortalità (circa dell’1% l’anno). In assenza di fattori di rischio particolari, come quelli genetici ad esempio, le probabilità sono che si ammali di tumore al seno una donna su 42 fra i 40 e i 49 anni, una su 18 fra i 50 e i 69 e una su 21 dopo i 70 anni. LA PREVENZIONE

La possibilità di curare un tumore aumenta tanto quanto più è precoce la scoperta della


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DUBBI QUALI RISCHI

Le terapie ormonali in menopausa sono dannose?

I TUMORI DELL’UTERO

malattia. I programmi di screening del Sistema sanitario nazionale si concentrano nella fascia d’età 50-69 anni con una mammografia ogni due anni. In questa fascia d’età i tumori sono frequenti e l’esame è più efficace, però è importante affidarsi a uno specialista che, in base al profilo di rischio individuale, consiglierà il programma di controlli più adatto. E dopo i 69 anni? La comunità scientifica non ha ancora raggiunto una posizione condivisa sull’argomento, anche se, visti l’allungamento della vita media e il miglioramento dello stato di salute nella terza età, si considera utile proseguire i controlli valutandone costi e benefici col proprio medico. In Italia già in diverse Regioni lo screening organizzato consente alle donne che hanno partecipato al programma di controlli di proseguire fino ai 74 anni, con cadenza biennale.

I tumori dell’utero si distinguono in tumori che colpiscono il collo, o cervice, e il corpo dell’utero. Per i primi, è bene ricordare che lo screening con Pap test o Hpv test è periodicamente offerto dal Sistema Sanitario Nazionale a tutte le donne fino ai 65 anni. I tumori del corpo dell’utero sono la quinta neoplasia più frequente nella popolazione femminile. Ne esistono vari tipi, i più comuni colpiscono l’endometrio, il rivestimento interno dell’organo, e si sviluppano soprattutto dopo la menopausa. Oltre all’età (si manifestano in genere dopo i 60 anni), anche l’obesità e il diabete possono aumentare il rischio di ammalarsi; qualche peso l’hanno anche il non avere avuto figli e la menopausa tardiva. Oltre a mantenere il peso forma è

bene continuare a vedere periodicamente il ginecologo, consultare il medico in caso di sanguinamenti o perdite anomali o dolore nella zona pelvica. L’OVAIO

I tumori dell’ovaio hanno una maggiore incidenza fra i 55 e i 65 anni e sono ancora oggi una sfida complessa da affrontare. I sintomi più comuni sono gonfiore o dolore addominale, necessità di urinare spesso; meno comuni l’inappetenza, le perdite ematiche vaginali, le variazioni delle abitudini intestinali. Si tratta di sintomi aspecifici e comuni che, nella maggioranza dei casi, hanno una causa diversa dal cancro. Quando sono inspiegati e persistenti, però, si consiglia di rivolgersi al medico di fiducia.

Il legame tra Terapia ormonale sostitutiva (in sigla Tos o Hrt - Hormone replacement therapy) e tumore al seno è uno dei principali timori delle donne da quando, nel 2002, un ampio studio americano ha osservato un lieve aumento dei casi di tumore nelle donne che la assumevano. Da allora si è diffuso un clima di forte diffidenza, non completamente giustificato. L’aumento di rischio, infatti, è molto piccolo e si riferisce all’uso di farmaci poco impiegati in Italia, a dosaggi molto elevati e per periodi molto lunghi (più di 5 anni). È quindi ragionevole ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva soprattutto se i disturbi legati alla menopausa sono molto intensi. Queste cure, infatti, purché effettuate al momento giusto (prima dei 60 anni), con i farmaci appropriati e per un periodo limitato (1-3) anni sono in grado di prevenirli in maniera sicura. La Tos è stata studiata anche in relazione ai tumori dell’utero: mentre l’assunzione di soli estrogeni sembra aumentare il rischio, gli estrogeni combinati al progesterone al contrario sembrano avere un’azione protettiva.

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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

ANIMALI DOMESTICI

Il guinzaglio elettronico

Qual è l’incubo di chi possiede un animale domestico? Al momento del rientro dalla passeggiata al parco con il vostro amico a quattro zampe, non riuscire più a trovarlo. Ma grazie ad appositi dispositivi Gps fissati al collare e collegati al vostro smartphone, questo non potrà accadere. Se cercate su Amazon “Gps per cani o gatti”, potrete acquistare il dispositivo ad un costo di pochi euro.

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CAPELLI

Tutte le novità dell’Hair Style

Capelli Trendy è uno dei migliori siti italiani dedicati alla bellezza e alla salute dei capelli. Il sito, oltre a trattare novità, curiosità o mode del momento, nella sezione “taglio dei capelli”, suggerisce come scegliere la giusta acconciatura in base alla forma del viso. Come sicuramente saprete, una acconciatura perfetta sulla forma del viso sbagliata può avere un risultato disastroso.

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ISTAT

L’Italia dal 1926 ad oggi

Sapete quale attività svolge l’Istat? L’Istituto Nazionale di Statistica è il principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini. La storia dell’Istat comincia nel 1926 e da allora, attraverso la produzione di informazioni statistiche, analisi e previsioni di elevata qualità, ha seguito i fenomeni collettivi e le tappe fondamentali che hanno trasformato l’Italia.

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LO SAPEVATE CHE? Negli anni tra il 2011 ed il 2017, nel mondo, 259 persone sono decedute nel tentativo di scattarsi un selfie in luoghi o circostanze insolite e spericolate, per il solo piacere di stupire sui Social

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PRIVACY

Impariamo a gestirla meglio con Google

CANCELLARE LE TRACCE GOOGLE, LA NOTA SOCIETÀ DI MOUNTAIN VIEW, FORNISCE GRATIS AI PROPRI UTENTI SERVIZI COME GMAIL, DRIVE, FOTO ED ALTRO, IN CAMBIO DEL LIBERO ACCESSO AI DATI PERSONALI. Le attività come ricerche internet, luoghi frequentati, dispositivi adoperati, potranno essere così registrate ed utilizzate per fini commerciali. Accedendo con le credenziali Google alla pagina https://myactivity.google.com/, avrete un quadro completo delle attività da voi svolte sul web negli ultimi 5 anni. Oltre a rivedere le ricerche in internet o dove siete andati l’anno scorso, potrete eliminare ciò di cui non volete lasciar traccia. Nella “guida” a cui si accede dal menu di sinistra, è spiegato per filo e per segno come gestire al meglio la propria privacy.


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TECNOLOGIA

Al pc ci penso io! No, non sono disorientati, almeno pione globale) la tendenza a telefonare non troppo, e sì, talvolta chiedono ai “giovani” della famiglia per un supaiuto. Secondo una ricerca realizzata porto informatico; una dipendenza che da Kaspersky, nota azienda di sicunasconde delle lacune. Cos’è che li metrezza informatica, gli over 55 italiani te più in crisi? Per il 32% di loro un’opesembrano salire spavaldamente sulla razione come resettare un router e metbreccia degli “smanettoni” al computerlo in sicurezza risulta essere il comter, rispetto ai loro coepito più arduo; mentre GLI OVER 55 ITALIANI tanei nel mondo. un 30% sostiene sia più SI DICHIARANO ESPERTI, Se a livello globale, incomplicato rilevare ed MA LA “VECCHIA GUARDIA” fatti, oltre due terzi (il eliminare un virus. DEVE COLMARE LE SUE LACUNE PER EVITARE DI ESSERE 68% per la precisione) È vero: più di 5 italiani L’ANELLO DEBOLE degli adulti intervistati su 10 (il 57% contro il DI UNA SOCIETÀ ha dichiarato di non ave40%, a livello globale) SEMPRE PIÙ CONNESSA re problemi nell’effettuadi Valerio Maria Urru avvertono la tecnologia re il set up, cioè l’instalcome “emancipazione” o lazione e la configurazione di appalibertà, eppure tra gli over 55 serpeggia recchiature come un router o un nuovo la cosiddetta “Fomo”, Fear Of Missing personal computer, in Italia tra gli over Out, la paura di essere “tagliati fuori”. 55 si arriva al 71,5%. Possibili soluzioni? Accrescere la proBravi i nostri connazionali, anche se pria conoscenza resta l’unico modo per dopo le luci - ecco le ombre. Sale, insubire meno questa crisi esistenziale, fatti, al 44% (rispetto al 41% del camanche secondo Kaspersky.

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IL 29% DEGLI OVER IN ITALIA AFFRONTA SFIDE TECNOLOGICHE QUOTIDIANE SENZA ALCUN AIUTO IL 71,5% DEGLI OVER IN ITALIA DICHIARA DI AVERE OTTIME CONOSCENZE INFORMATICHE IL 29% DEGLI OVER IN ITALIA AMMETTE DI NON AVERE DIMESTICHEZZA CON LA TECNOLOGIA

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La stessa ricerca ammonisce anche sul “gender gap”: il 65% delle donne italiane intervistate afferma di non avere proprio conoscenze tecnologiche, facendo fatica ad avvicinarsi a questo mondo


Macula


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__EVENTI ASSOCIATIVI__

Un incontro continuo, un appuntamento con se stessi e con gli altri. Questo è il Concorso artistico di 50&Più che si è tenuto a Baveno, nell’atmosfera magica del Lago Maggiore. Sono stati 500 i finalisti e oltre 800 le opere in gara. Ecco come è andata

LA BELLEZZA DELLA CREATIVITÀ NELL’ETÀ DELLA SAGGEZZA di Luisella Berti Servizio fotografico Massimo Cervoni

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SONO STATE ASSEGNATE 20 FARFALLE D’ORO, 4 LIBELLULE D’ORO, 55 MENZIONI SPECIALI, 10 SEGNALAZIONI DELLA GIURIA E 4 SUPERFARFALLE

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R RITROVARE SE STESSI, riscoprirsi attraverso la parola, nel suo significato più autentico, nella pennellata di un dipinto, nello scatto di una fotografia. Il Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia non è soltanto un invito ad esprimere la propria creatività nell’età matura, quel talento nascosto chiuso in un cassetto per tanti anni, ma è un cammino alla scoperta della parte più autentica di sé, una scoperta o riscoperta che si rinnova di anno in anno. È per questo che il Concorso 50&Più è divenuto un punto di riferimento per centinaia di artisti dilettanti over 50 di tutta Italia che anche quest’anno si sono ritrovati a Baveno, sulle splendide rive del Lago Maggiore, in occasione della fase finale alla quale hanno preso parte 500 artisti dilettanti, dai 50 ai 90 e più, per un


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totale di oltre 800 opere. Tra le prose e le poesie, i quadri e le fotografie è emerso il senso più profondo dell’arte. L’arte intesa come «una continua trasformazione personale, non un mondo a parte, ma prima di tutto un tentativo di conoscere se stessi e fare dono di sé»; un’arte «che costruisce ponti non muri, che riduce i contrasti e unisce, che insegna a conoscersi e a rispettarsi, aprendosi al mondo e agli altri»; un’arte «che esprime la forza del sentimento, della saggezza, lanciando uno sguardo profondo verso l’orizzonte e il futuro». Questo è quanto è emerso dalle opere, queste le parole della Giuria del Concorso che ha decretato i vincitori assegnando 20 Farfalle d’Oro, 4 Libellule d’Oro, 55 Menzioni speciali e 10 Segnalazioni della Giuria. È stata una giuria

d’eccezione composta da grandi artisti e personalità della cultura: Renato Minore, scrittore, giornalista e critico letterario; Elio Pecora, uno degli scrittori capostipiti del Novecento, autore di poesie, romanzi, saggi critici; Lina Pallotta, docente e fotografa pluripremiata; Duccio Trombadori, personalità eclettica, giornalista, scrittore, critico d’arte; Paolo Di Paolo, giovane scrittore, autore di romanzi di successo; René Bokoul, artista congolese, uno dei massimi pittori africani in attività, autore dell’opera simbolo della XXXVII edizione del Concorso 50&Più, appositamente realizzata, dal titolo Il mondo a colori, un’esaltazione del valore dell’individuo, un invito a prendersi per mano in una miriade di volti diversi, accentuati dalla forza del colore. Anche quest’anno

il concorso ha dato la possibilità ai finalisti di approfondire e accrescere le loro competenze grazie a seminari e laboratori tenuti da noti artisti e professionisti della cultura: il workshop dedicato alla fotografia Ritratti&Autoritratti con Lina Pallota; il laboratorio di pittura con Enrico Benaglia, I doni del mare; di poesia con Elio Pecora, La poesia e il poetico; di scrittura narrativa con Francesco Tarquini, Scrittura come gioco della parola. Inoltre, dopo il successo della scorsa edizione, si è tenuto il laboratorio di lettura ad alta voce Leggere per raccontare, con Fiorella Magrin e Vittorio Viviani. Infine, anche quest’anno molto partecipato è stato il laboratorio musicale preparatorio dello spettacolo “50&Più show” Viaggio a Sanremo… la cit»

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__EVENTI ASSOCIATIVI__ tà del Festival, che ha concluso l’evento, con il maestro Vincenzo De Filippo. Nel corso della cerimonia di premiazione con l’assegnazione dei premi, condotta dal giornalista Rai Paolo Notari, il dono che ognuno ha dato di sé è stato ancora più tangibile: le prose e le poesie vincitrici sono state lette dall’attore Vittorio Viviani e dall’attrice Alida Sessa, i quadri e le fotografie sono stati proiettati su maxi schermi. «Siamo molto orgogliosi della splendida riuscita, anche quest’anno, del nostro Concorso e ci congratuliamo con tutti gli artisti che hanno partecipato portandoci in dono la loro creatività. Soprattutto, li ringraziamo per essersi messi in gioco senza remore. Perché l’arte è tale solo se libera da pregiudizi e dalla paura del confronto», ha dichiarato Gabriele Sampaolo, segretario generale di 50&Più. «Invitiamo tutti coloro che hanno una passione artistica a coltivarla

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LA CERIMONIA D’APERTURA Un caloroso benvenuto dal primo cittadino del comune di Baveno, Maria Rosa Gnocchi, all’apertura della XXXVII edizione del Concorso 50&Più avvenuta presso l’Auditorium del Grand Hotel Dino, al cui interno si sono tenute tutte le attività relative alla manifestazione. Al saluto del sindaco è seguito il Concerto della Banda di Baveno. È iniziata in musica la fase finale dell’unico concorso dedicato alla creatività e al talento degli over 50 di tutta Italia.

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1 Nella pagina precedente da sinistra: M. Chianura, S. Dalla Piazza, G. Zagaglia, F. Brambilla, C.A. Tenani, M. Ierardi, R. Carideo, A. Frattagli, I. Rosati, P. Garuccio, M. Busato, M.T. Fiorato, R. Torresini, G. Silonio, A. Pellizzaro 2 Il pubblico alla cerimonia di premiazione 3 Il segretario generale 50&Più, Gabriele Sampaolo con il conduttore Paolo Notari 4 La Giuria del Concorso con le autorità 50&Più: Renato Minore, Duccio Trombadori, René Bokoul, Gabriele Sampaolo (segretario generale), Vincenzo Cozzolino (vice presidente vicario), Lina Pallotta ed Elio Pecora 5 Il laboratorio di Pittura e la mostra delle opere finaliste 6 Il laboratorio di Poesia 7 Il laboratorio di Lettura ad alta voce 8 Il laboratorio di Scrittura narrativa 9 Il workshop di Fotografia 10 Il laboratorio musicale.

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I SUPERVINCITORI EDIZIONE 2018

Il voto dei nostri lettori alle opere

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e a esprimerla attraverso la bellezza della condivisione. Questo è uno degli obiettivi del Concorso 50&Più», ha dichiarato Vincenzo Cozzolino, vice presidente vicario. «Aspettiamo nuovi artisti per la prossima edizione - ha aggiunto - e ci auguriamo che coloro che hanno partecipato quest’anno e negli anni precedenti continuino a farlo. L’età non è un limite, ma una risorsa, è saggezza, maturità e libertà creativa».

È ON LINE IL SITO WWW.CONCORSO.50EPIU.IT PER RIVIVERE L’EDIZIONE 2019 E QUELLE PRECEDENTI. FOTO, VIDEO E OPERE VINCITRICI. A PARTIRE DA SETTEMBRE È ANCHE POSSIBILE VOTARE I SUPERVINCITORI DI QUESTA EDIZIONE

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Alla XXXVII edizione del Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia sono stati premiati i 4 Supervincitori dell’edizione 2018 votati dai lettori della rivista 50&Più e attraverso il sito 50epiu.it. Per la pittura, con 2.201 voti, ha ricevuto la Superfarfalla Gian Piero Penne, di Ronco Scrivia (Ge), con il dipinto Tramonto nel canneto. «Sono un pittore autodidatta da una vita dipingo per piacere, ma il tempo è stato sempre molto poco per coltivare la mia passione, da quando sono in pensione riesco a fare qualcosa di più. Alterno con la musica, suono anche il pianoforte. Il tutto sempre da autodidatta. Sono molto contento di questo premio, non me lo aspettavo. Ho realizzato il dipinto in 40 minuti a spatola, di getto». Poetessa per passione Maria Teresa Mazzotta di Lecce, con 2.077 voti, vince la Superfarfalla con la poesia Simulacri. «L’ispirazione è venuta da sé a seguito del periodo particolare della mia vita che stavo vivendo, scrivevo di getto, avevo una tensione interiore molto profonda. Prima della pensione ho lavorato come impiegata amministrativa in una scuola media e in una scuola superiore per 38 anni. Questa Superfarfalla è stata davvero inaspettata e graditissima. Ringrazio tutti coloro che mi hanno votato». Per la fotografia ha ottenuto 5.301 voti Romano Zega, di Salerno, con l’opera Buona notte. «Sono molto orgoglioso del premio ricevuto. Non sono nato fotografo, e nemmeno poeta, scrivo anche poesie. Ho fatto il geometra e dopo la pensione non sapevo cosa fare. Così mi sono appassionato alla fotografia. La foto può essere fatta in due modi, con una super macchina fotografica, e allora viene una bella foto, oppure attraverso una composizione che viene dall’animo. Questo è stato il mio caso». Infine, per la prosa ha ricevuto la Superfarfalla Gabriella Zagaglia di Pollenza (Mc) con l’opera Quel che resta del giorno ricevendo ben 8.401 voti, vincitrice per il secondo anno consecutivo prima per la Poesia e quest’anno per la Prosa. «Emozione doppia, l’anno scorso è stata una cosa grandiosa, quest’anno ritornare qui e vincere ancora è come riscoprire una parte diversa di me. Con questo racconto «avevo qualcosa in più da dire che riguardava la mia vita e quella di una madre colpita dall'Alzheimer e poi deceduta. Lavoro in ospedale e vivo questi drammi. Con questo racconto ho cercato di trasferire sulla carta un messaggio di amore».


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__CONCORSO POESIA__ DUE MANI

Qual è il messaggio di due mani stampate nel cielo? Parlano. Cosa si raccontano? Non sono due mani qualsiasi. Sono contrassegnate da un simbolo. Una donna e un uomo legati da un vincolo. Le dita spalancate e protese al futuro. Mostrano forza vitale. Si conoscono? Un giorno strette in un saluto si dissero: Ciao. Un giorno strette da una promessa si dissero: Ciao. Ho visto due mani su uno sfondo azzurro Libere, forti, aperte.

SOLITUDINE DI FINE ESTATE

Ho pregato perché quelle mani asciugassero Lacrime e distendessero rughe di rabbia. Quelle due mani si unissero Alle braccia in un unico abbraccio. Ho sognato tante mani aperte all’accoglienza Strumenti di costruzione operose e solidali. Troppe mani furono artefici di disperazione, divisioni. Troppe mani violente. Mani “inutili”.

Vedo mani crudeli, colme di odio, mani in possesso alle guerre Ho visto due mani adulte consapevoli A follia distruttrice, ma anche mani benedicenti. Di una vita da vivere Colme di pace. Ho guardato quelle mani unite Ho rivisto le mani di mio padre da un segno Di complicità in un giorno d’autunno. forti, grandi, rassicuranti Operose e pronte a costruire Ho osservato due mani amiche Il mio futuro, con fermezza e e lontane. serenità. Ho desiderato vederle intrecciate con Ho visto mani di donna, uomo delicatezza. bambino. Mani preziose, accoglienti, allegre. Ho sognato due mani in una stretta Tutte con l’impegno di rendere d’intesa In una carezza di riconciliazione. la vita, ogni giorno, migliore.

di Anna Pellizzaro Vive a Treviso. Ex insegnante elementare con la passione della scrittura e illustratrice per l’infanzia. Ha pubblicato due libri: Grilli per la testa nel 2002 e Le indagini di Catturin nel 2017. Partecipa al Concorso 50&Più per la seconda volta; nel 2018 ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria per la Prosa.

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Noccioli d’albicocche e di susine Nel piatto vuoto, abbandonati al nulla Un bicchiere di vino mezzo vuoto Una mosca che va tra le molliche I tovaglioli spinti dal grecale Tendono a volar via dalla cerata Il fumo di un sigaro mal fumato La cenere nella tazza di caffè Il mese d’agosto volge alla fine Non c’è quel caldo di cui si temeva Il pergolato e il gelsomino azzurro Danno un senso di fresco assai gradito Attorno l’ombra; il sole è più lontano Non ho voglia d’alzarmi dalla sedia Lascio alla penna di scrivere per me Con la mano tengo la stanca fronte Il gomito poggiato la sorregge Nessuno c’è con cui scambiar parola Attorno sedie vuote e un gran silenzio Le palpebre si chiudon per il sonno Dorme Zaira ai piedi della sedia Tante lotte per poi restare solo Chi se n’è andato per non tornare più Chi non si vede pur s’è rimasto qui Tace pure il telefono: non squilla Prendo il gelato dal frigorifero Lascio al vento di rinfrescarmi il viso Al tempo chiedo di non correre più

di Antonio Frattagli Vive a Trapani. Partecipa da diversi anni al Concorso 50&Più; nel 2010 ha vinto la Farfalla d’Oro per la Prosa.


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DONO DELLA SERA

TEMPESTA VAIA

Svanita con il tempo la stagione dei duelli, scorgi il dolce declivio oltre le montagne

Erode corrode scava si insinua travolge

Lapislazzuli i tuoi occhi dentro e fuori, specchietti che riflettono i miei sorrisi.

ACQUA crudele alleata del vento che mugghia si avventa agghiacciando le menti strappando foreste prendendosi vite

Non ti stupire delle calde risate, delle danze dei desideri, delle emozioni riassaporate in giochi di ragazzi. Accogli fidente la mia mano che si schiude alla tua, pudico germoglio d’un amore serotino!

di Pietro Garuccio È nato a Trapani dove vive e dove ha lavorato come informatico. Ama cucinare per i suoi cari e per gli amici. Scrive da pochi anni, prevalentemente racconti brevi. Frequenta attivamente l’Università 50&Più di Trapani. Partecipa al Concorso 50&Più per la quarta volta; nel 2017 ha vinto la Farfalla d’Oro per la Prosa ed è stato supervincitore nella stessa sezione nel 2018.

sconvolge si allarga con liquidi artigli si prende la terra inghiotte distrugge

Precipitano massi che squassano ghiaie che invadono e rubano attoniti gli uomini con tanto dolore impotenti si stringono guardando lo scempio Liquide ferite attraversano le nostre valli resine colano dagli alberi abbattuti a medicare terre lacerate Sabbie e ghiaie si sono appropriate di spazi impossibili rubando sentieri scavando trincee di una GUERRA senza difesa dove uccelli impazziti non trovano più nidi né tane i cerbiatti né case gli uomini.

di Silvana Dalla Piazza Autodidatta, con qualche esperienza artistica negli Anni ’70, ora che è in pensione ha ripreso a dilettarsi con le parole e i pennelli. Frequenta il corso di pittura e di fotografia presso l’Università Adulti e Anziani “Centro diocesano Giovanni XXIII” a Belluno, dove vive. Partecipa al Concorso 50&Più per la seconda volta.

AGO E FILO (Una vita strappata)

Eravamo ago e filo per imbastire un rapporto toppe di velluto per coprire gli strappi di una vita tanta pazienza per rammendare gli orli di un amore. Eravamo una coperta vecchia e sdrucita che serviva ancora a riscaldare.

di Rainalda Torresini Professoressa in pensione. Lettrice, regista e attrice di una compagnia amatoriale. Ha sempre amato giocare con i numeri, da regalare, da contare. Ama la fotografia, la poesia e i gialli. Partecipa al Concorso 50&Più per l’undicesima volta; nel 2015 ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria per la Fotografia; nel 2016 ha vinto la Farfalla d’Oro per la Prosa, nel 2017 e 2018 la Menzione Speciale per la Poesia e la Segnalazione della Giuria per la Prosa. È nata e vive a Carbonera (Tv).

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__CONCORSO PITTURA__

di Roberta Brugnolo IL RAMO D’ORO

Laureata in architettura allo Iuav di Venezia, ha esercitato la libera professione fino alla nascita della seconda figlia; da allora si dedica completamente alla famiglia. Dipinge per passione e nelle sue opere, che spaziano dall’astratto al figurativo, ama sperimentare tecniche miste mettendo insieme materiali diversi. Partecipa per la prima volta al Concorso 50&Più. Vive a Vigonza (Pd).

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di Danilo Mariani

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METROPOLI

Dipinge per piacere e ama la sperimentazione di tecniche diverse «sempre alla ricerca - dice - di un equilibrio che mi sfugge». Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta. Vive a Magione (Pg).


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di Marisa Ierardi INCANTO

Affascinata dall’arte, inizia la sua ricerca dedicandosi allo studio della pittura acrilica e dell’acquerello. I suoi soggetti sono di carattere paesaggistico e figurativo e la sua continua ricerca pittorica la porta ad una tecnica con uno stile del tutto personale, dando vita ad un nuovo approccio astratto figurativo. Ha partecipato a diversi concorsi e mostre sia collettive che personali. Al Concorso 50&Più partecipa per la prima volta. Vive a Torino.

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di Gianni Molena CANTANTE DI STRADA

Autodidatta, ama da sempre la pittura e l’arte in genere. Attualmente frequenta un corso di pittura a Padova con il professor B. Gorlato. Al Concorso 50&Più, nel 2018, ha ricevuto la Menzione speciale della Giuria per la Pittura. Vive a Padova.

» di Maurizio Marroccu WARRIOR’S REST

Completamente autodidatta, da sempre appassionato di ogni forma d’arte. Ama sperimentare diverse tecniche e strumenti. Negli ultimi anni vicissitudini personali lo hanno spinto verso l’iperrealismo, con uso di pennelli e aerografo con colori acrilici. Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta. Vive a Rubano (Pd).

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__CONCORSO FOTOGRAFIA__

di Silvana Dalla Piazza BIANCHE GEOMETRIE

Autodidatta, con qualche esperienza artistica negli Anni ’70. Ora che è in pensione ha ripreso a dilettarsi con le parole, i pennelli e le foto. Frequenta il corso di pittura e di fotografia presso l’Università Adulti e Anziani “Centro diocesano Giovanni XXIII” a Belluno, città in cui vive. Partecipa al Concorso 50&Più per la seconda volta.

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di Reno Carideo

» di Domenico Carosio ARTISTA DI STRADA

Imprenditore artigiano in pensione da alcuni anni, dal 2002 è guardia ecologica volontaria provinciale. Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta. Vive a Mirabello Monferrato (Al). 62 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019

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COSA C’È DI PIÙ ROMANTICO

Laureato in giurisprudenza, oltre alla scrittura si diletta nella pittura e nella fotografia. Vincitore a Campobasso del 4° Premio Giornalistico “Pietro Fasolino” - sezione over - nel 2015, è autore di tre libri. Partecipa al Concorso 50&Più per l’undicesima volta, ricevendo nel 2008, 2011 e 2012 la Menzione speciale della Giuria per la Prosa e nel 2013 la Farfalla d’Oro sempre per la Prosa. Vive a Isernia.


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di Franco Brambilla

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di Maria Carla Rolfini

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LA “DAMA DI LEONARDO” NEL 2000

Appassionato di fotografia da giovane, ha esposto in diverse manifestazioni e vinto un concorso fotografico. Per migliorare le sue conoscenze si è iscritto al “Gruppo fotografico” di Saronno. Partecipa al Concorso 50&Più per la seconda volta. Vive a Caronno Pertusella (Va).

IL MONDO ALLO SPECCHIO

Ha lavorato per 40 anni nell’ufficio di un’azienda commerciale e ora che è in pensione ha ripreso a coltivare le sue passioni di sempre, che sono dipingere e fotografare. Partecipa al Concorso 50&Più per la seconda volta. Vive a Milano.

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di Marisa Chianura È nata a Francavilla Fontana (Br) e vive a Savona. Pensionata statale, ama scrivere perché, dice: «In alcuni momenti per me scrivere è sognare e fuggire». Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta.

__CONCORSO PROSA__

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IL TORO

SONO UN TORO SPAGNOLO NATO A BARCELLONA dove ho sempre vissuto e i miei padroni, pur non avendomi dato un nome, cosa che io avrei tanto voluto, mi hanno ricoperto sempre di attenzioni e hanno sempre parlato di un giorno in cui sarei andato nell’arena da protagonista e tutti mi avrebbero applaudito. Oggi questo giorno, a lungo atteso e sognato per tanto tempo, è arrivato, sono molto emozionato, il mio ego è alle stelle. Ma, perché mi hanno portato in una stanza buia? Non vedo nulla, ho paura, perché mi hanno lasciato solo? Ecco, arriva qualcuno, no, sono in due, ma cosa hanno in mano? Sembrano dei sacchi, a che serviranno? Perché mi percuotono? Forse sono pieni di sabbia e stanno controllando la mia forza ed io sto dimostrando di averne tanta, saranno contenti di me. Adesso, cosa mi danno da bere? Non ho sete e questa bevanda ha un sapore cattivo. Se bevo, forse, andranno via, no, me ne danno ancora e io mi


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sento tanto debole, vorrei urlare, ma non ne ho la forza. Mi mettono un liquido sulle gambe, che fra loro hanno detto che si chiama trementina e che mi impedisce di stare fermo. La vista mi si è annebbiata, colpa della vaselina che mi hanno instillato negli occhi e respiro a fatica per le stoppie che mi otturano le narici. Pietà, vi prego, basta! Forse hanno sentito la mia implorazione e hanno aperto la porta, finalmente riesco a vedere un po’ di luce, esco di corsa e mi trovo nell’arena, le scalinate sono piene di folla plaudente, ma non mi interessa più, sto male, vorrei tornare nel mio recinto, ma si avvicinano i banderilleros con dei mantelli scarlatti che me lo impediscono, cerco di allontanarli, ma in loro aiuto arrivano i picadores su dei ronzini bendati che mi colpiscono con delle lunghe lance, le picas. Ma ancora non è finita, tornano i banderilleros e mi infilano nel collo delle aste di legno ricoperte di carta dai colori sgargianti. Non posso più muovere la testa, cerco di scrollare le aste, ma le estremità sono di acciaio e, essendo penetrate in profondità, mi causano un fortissimo dolore. Sento un grandissimo applauso e penso che sia per me, ma mi sbaglio, è per un torero che mi si avvicina, forse mi vuole porgere il suo aiuto e per questo la folla ha applaudito. Lo guardo, ma non capisco cosa fa, mi agita un’asta coperta con un drappo rosso e, all’improvviso, con mossa repentina, mi trafigge con lo stocco. Sono a terra, sto morendo, era questo il mio giorno di gloria? Tutti battono le mani e si alzano in piedi inneggiando al torero, mentre lui, tronfio, fa il giro dell’arena inviando baci. Cerco almeno un solo sguardo di pietà per me, ma inutilmente! È finita ed io, toro senza nome, guardo il cielo azzurro e spiro!

di Maria Grazia Marrucci È nata a Livorno, dove vive. Dice di sé: «La mia fantasia corre parallela alla mia vita. Amo regalare un’emozione, un sorriso, una lacrima di gioia nascosta». Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta.

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IL SENSO IL CIELO ERA DIPINTO di splendide sfumature di rosa, fino ad arrivare al giallo. Il giorno avrebbe salutato tra poco la notte, in un abbraccio fugace. La giornata stava per concludersi, in un addio perenne. Lo scoccare delle lancette definiva la fine di un giorno lavorativo, con il suo svolgersi di abitudini. Si posò il soprabito sulle spalle, prese la borsa di fretta notando il peso. Sorrise, pensando che prima o poi l’avrebbe svuotata di quelle cose inutili. Aveva deciso di uscire dall’ufficio più tardi, infatti ormai aveva salutato tutti, anche il portiere del palazzo. Il piazzale era vuoto, nessuno dei colleghi aveva, per il fine settimana, condiviso l’orario straordinario. La luce stava diluendosi con lo scuro della sera, di un giorno di inizio di primavera. Pochi rumori intorno, forse qualche macchina in lontananza che frettolosamente, passava lungo la strada limitrofa. Frugando nella borsa, si rese conto della totale inutilità degli oggetti che ingombravano lo spazio. Non riuscendo a trovare le chiavi della macchina, posò la borsa sul cofano ed alzando una spalla, fece scivolare per terra il soprabito color miele. Quando si accorse, dal rumore del metallo, che le aveva lasciate in tasca, si voltò per raccoglierlo e con stupore vide due figure scure, avanzare verso di lei. »

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__CONCORSO PROSA__ Non riusciva a distinguere i volti, ma dagli indumenti era certa che non fossero colleghi. Si irrigidì al pensiero che fosse sola e che quegli sconosciuti la potessero importunare. Di fretta si diresse verso lo sportello di guida, ma una mano potente afferrò quella esile di lei. Il cuore della donna si arrestò. Non c’era bisogno di spiegazioni futili, per capire cosa sarebbe accaduto. Sentì riavviare il cuore in un assordante battito, causandole l’affanno, come dopo l’arresto di una corsa in salita. Non erano due mani a rovistare sul suo corpo, erano di più. Guardando in basso vide i piedi, forse quattro, forse sei, o forse cento. Chiuse le palpebre in segno di abbandono. Quella mano che le teneva gran parte dei capelli in una morsa stretta, la obbligava a chinare il capo verso terra. Si rese conto del suo pianto, quando scorse le goccioline che bagnavano il suolo di cemento. Era in ginocchio adesso, come fosse in preghiera, con le gambe divaricate. Uno di loro entrò nella sua anima con violenza, senza rispetto alcuno. Quei movimenti potenti, scossero tutto, anche la dignità. Il corpo di lei era insensibile ad ogni dolore, solo la mente strillava dal terrore. Non voleva pensare alla morte, immaginava la fine di questo film dove la protagonista era lei stessa. Tutte quelle mani si staccarono dalla presa, per poi sbatterla con determinazione di nuovo a terra. Serrò gli occhi per non vedere, serrò le labbra per non far uscire alcun gemito, non voleva suscitare nessuna reazione peggiorativa. Uno degli uomini si adagiò pesantemente sul suo ventre e di nuovo penetrò il suo ego con rabbia. Poteva odorare e respirare il suo fiato bestiale, tanto che gli stava vicino.

Aprì in uno spiraglio, l’occhio gonfio e vide lontano l’alba. Fissò lo sguardo in un punto dove la luce si pennellava di color oro. Facevano capolino il fianco delle colline che si stendevano nel panorama di campagna

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La violenza non le fece perdere la coscienza, rimase vigile sempre. Cercava di mantenere la calma, di recuperare la concentrazione, non voleva farsi catturare dalla disperazione. L’ultimo uomo manipolava il suo corpo come una bambola di pezza, girandola e piegandola a suo piacimento, osando con le sue parole disgustose. Le teneva imprigionato il mento umido di lacrime, in una morsa soffocante, quasi a toglierle l’ossigeno rimasto. Aprì in uno spiraglio, l’occhio gonfio e vide lontano l’alba. Fissò lo sguardo in un punto dove la luce si pennellava di color oro. Facevano capolino il fianco delle colline che si stendevano nel panorama di campagna. Le ore erano scorse lentamente, come se il tempo le fosse stato nemico. D’un tratto l’aria si fece sottile. Si allargò il sole tutt’intorno e le ombre si rifugiarono sotto ad ogni cosa. Le mani sporche erano sparite, lasciando inermi le sue carni nude. Il corpo scomposto rimaneva ignavo ad ogni reazione di risveglio. Le gambe si mossero in un movimento millimetrico. Il berciare della gente si udiva in lontananza perché per loro era giorno di festa. Lei apatica teneva il respiro sospeso, come se vo-

lesse nascondere la sua presenza. Sentì bagnarsi le cosce, perché come un argine rotto, si sparsero lascive le urine. Era felice di non essere morta. Continuò a piangere, questa volta singhiozzando. Il tempo scorreva metodico, graduale. Sollevò il capo restando con le spalle a terra. Si appoggiò sui gomiti per poi mettersi seduta, fissando le gambe bagnate. Non metteva premura nel muoversi, andava adagio, come se avesse paura di rompere qualche osso. I muscoli intanto non avevano forza e le dolevano le anche. Si aggrappò alla maniglia della portiera sollevandosi da terra. Il tremore scuoteva i suoi nervi deboli, facendole battere i denti. Radunando qualche energia, prese il soprabito divenuto grigio, dove c’erano calcate ancora le impronta delle scarpe di quegli uomini. Con la mano libera tentò di spolverare lo sporco, in senso liberatorio. Nulla poteva essere cancellato. Sprofondò nel seggiolino, impugnò le chiavi e le inserì nella fessura dell’accensione con determinazione. Il piede che padroneggiava il pedale dell’acceleratore, non ebbe pietà. D’improvviso tutto si era delineato. Il senso adesso, aveva inciso la fine. La protago-


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nista aveva avuto la possibilità di sopravvivere. Il carnefice aveva soddisfatto il proprio bisogno di dominazione. Arrivò sotto casa in fretta. Mentre saliva le brevi scale, si augurava che nessuno potesse vederla. Non esistevano scusanti sostenibili, il suo aspetto avrebbe fatto la spia. Gli occhi appannati fecero nebbia davanti, per trovare la toppa della serratura. Chiuse la porta alle sue spalle con premura, alleggerendo il rumore appoggiandola piano. Adesso si sentiva al sicuro e sospirò rumorosamente, facendo eco nel corridoio. Si spogliò frettolosamente, come se i vestiti scottassero. Si gettò sotto la doccia senza miscelare l’acqua, ne uscì gran parte fredda, scuotendo i dolori muscolari. L’acqua calda l’avvolse in un abbraccio consolatorio. Scorsero tanti litri di acqua, tanti pensieri, tanti rimproveri, tante colpe. Le lacrime si confusero con le gocce, come il vapore con le sue malinconie. Nessuna vittima in questo squarcio di vita, solo attrice di un film d’orrore. Così si giustificava. Adesso era seduta sul letto senza vestiti, nuda dai suoi timori. Aveva colto il senso del suo abbandono, senza difendersi, aveva colto il senso del suo coraggio. Quell’impassibile freddezza, non l’aveva resa vulnerabile al dolore. Non era stata complice, ma solo spettatrice di una vile battaglia, dove era la protagonista di una scena di vita. Il giorno era alto e austero con il suo sole di primavera. Chiuse le imposte per far notte nella stanza. Chiuse gli occhi in un placido sonno, in un temporale stato di pace con se stessa. Il senso di ogni giorno avrebbe dato vita. Il senso avrebbe dato seguito al suo vivere.

di Ilde Rosati Nata a Castelnovo Monti (Re), vive a Reggio Emilia. Insegnante di attività pittoriche in pensione, coltiva le sue passioni: scrittura, storia locale, calligrafia, disegno e pittura. Ha pubblicato alcuni volumi dedicati ai bambini sulla storia locale: Favole su Matilde di Canossa, illustrandoli con miniature e manoscritti. Recentemente ha pubblicato Rèzdôre Reggiane, libro per recuperi culinari e faccende domestiche. Partecipa al Concorso 50&Più da diversi anni e oltre alle Farfalle d’Argento ha ricevuto nel 2007, 2009, 2013, 2015 e 2018 la Menzione Speciale della Giuria per la Prosa.

«BUONGIORNO SIGNORA, IO SONO SUO FIGLIO»

P

PROCEDE SPEDITO DAVANTI A SÉ su quella strada di campagna bianca di polvere e sassi, le erbacce al centro della strada e ai lati gli avvallamenti lasciati dalle ruote dei carri trainati dai buoi. Camminando, Alberto guarda distrattamente il paesaggio pianeggiante a perdita d’occhio: campi lunghissimi di foraggi incastrati tra loro come una scacchiera, a dividerli fila d’olmi, salici, canali e canaletti dagli argini fioriti. Non nota i colori che vanno dal verde intenso al verde argentato passando tra una vasta gamma di verdi luminosi degni della tavolozza di un impressionista. Ad intramezzarli, larghi appezzamenti di frumento mentana ormai maturo e orzo, segale, veccia, più in là distese di granoturco già alto. Come erano diversi questi campi da quelli in pendenza e di dimensioni esigue della sua collina argillosa su cui anche i buoi faticano a tirare l’aratro! Il caldo e le cicale disturbano la quiete, ed il cielo è percorso da stormi di rondini, ma Alberto » SETTEMBRE 2019 I 67


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__CONCORSO PROSA__ non ci fa caso, segue il filo del suo pensiero e i chilometri percorsi a piedi e la stanchezza nulla possono contro l’ansia di arrivare che ha dentro di sé. Di lì a poche settimane si sposerà con Annita una ragazza sana, dai saldi principi, di buona famiglia, che ha lottato per strappare l’assenso del padre che aveva dubbi su di lui per il fatto che era stato in Africa e chi rientrava da quei luoghi portava a casa la sifilide. Annita aveva avuto fiducia in lui e si era imposta contro tutti. Portava in dote una casa con la terra attorno, sufficiente a far crescere i futuri figli. Alberto, d’accordo con Annita vuole dei figli, a dispetto delle brutture della guerra finita da poco e della miseria che gli era sempre veleggiata attorno. «Manca ancòra dimondi a Guastala?» (Manca ancora molto a Guastalla?), chiede ad un seggiolaio che in bicicletta faticosamente percorre in senso opposto la strada sterrata portando con sé la cassetta degli attrezzi. «Prèma c’à riva mezdè, t’agriiv» (Prima che sia mezzogiorno, ci arriverai); «Rvedres, buun lavoor» (Arrivederci, buon lavoro). Raduna le forze che gli rimangono perché la voglia di arrivare è tanta, voglia di vedere e conoscere finalmente la madre che l’ha generato, dirle che l’ha già perdonata per averlo abbandonato neonato e che è venuto per invitarla al suo matrimonio, per dirle di essere sopravvissuto a due guerre, e che deve essere orgogliosa di lui che ha servito la Patria per anni ed ora è finalmente felice. Le avrebbe detto tutto d’un fiato, perché lei doveva sapere che il suo bambino era vivo, forte, che si era fatto uomo e maturato tra le difficoltà della guerra d’Africa e tra le trincee delle Alpi. Guardando il sole, ormai a mezzogior-

Senza rendersene conto allunga il passo verso Guastalla; gli tremano le gambe quando passa su di un ponte traballante posto su di un canalone colmo d’acqua, ma continua con il “basel” sulla spalla sinistra da cui pende una borsa

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no, capisce che manca poco. Le indicazioni precise le aveva avute, dopo mesi di richieste e di insistenze, dal parroco del paese. Il curato ha a cuore quel buon ragazzone che ne aveva già passate troppe per non aiutarlo, lo conosce bene: il paese di collina ha poche anime che si leccano quotidianamente le lacerazioni vivissime che ha lasciato la guerra. Alberto vi si trova bene e lavora da contadino assieme ad altri due fratelli in una casa povera ma dignitosa. Non sono veri fratelli, quelli, lo scoprì quando, al richiamo della Patria, si trovò improvvisamente figlio di n.n. Quella volta fu uno schiaffo terribile in pieno viso, non aveva mai saputo la verità e mai aveva sospettato che la Dirce e Pasquino non fossero i suoi veri genitori. Quante umiliazioni private e pubbliche a militare, perché figlio di nessuno! Come in guerra: c’era una missione pericolosa? «Ci va Alberto, lui a casa non ha chi lo aspetta!». E mandava giù amaro, mentre gli altri soldati lo guardavano silenziosi segnandolo a dito con gli occhi. Quante volte ne fu vittima, tanto che, finita la guerra della Libia, avrebbe potuto rientrare, nel paese di collina, invece… NO, si disse,

devo imparare a farcela da solo, a casa nessuno mi aspetta. E rimase in Africa, si rimboccò le maniche e iniziò a fare il calzolaio nella bottega di un professionista italiano che l’aveva preso a benvolere. Senza rendersene conto allunga il passo verso Guastalla; gli tremano le gambe quando passa su di un ponte traballante posto su di un canalone colmo d’acqua, ma continua con il “basel” sulla spalla sinistra da cui pende una borsa dentro la quale ha messo un paio di scarpe di ricambio, un paio di zoccoli da regalare a sua madre e due sue fotografie: una ad Addis Abeba e una che lo ritraeva con la croce sul petto del dipartimento della sanità. Lui era orgogliosamente infermiere nella Grande Guerra. «Da che perta càtia al pudere d Gigiin?» (Da che parte trovo il podere di Gigino?). «Dreda d’la cesa, avanti dusent meter, è catè n’à stanga, l’è c’òl lè» (Dietro la chiesa, avanti duecento metri, troverete una stanga, è quello lì). Ce l’aveva fatta! Dopo due giorni di cammino a piedi, con una sola sosta. Aveva infatti dormito poco la notte prima, sotto un portico, di fianco alla canonica di Bagnolo in Piano sopra le balle di fieno. Il priore, conoscente del curato di Casina, gli aveva dato ospitalità, ma non voleva disturbare e soprattutto voleva rimettersi in cammino per il fresco, prima dell’alba. «Grazie, reverendo, mi basta la minestra che mi avete offerto», e gli raccontò le ragioni del suo cammino, anche se avrebbe fatto volentieri a meno. «Mah!... i casi del Signore sono infiniti», disse bonario, «Pregherò perché il tuo entusiasmo dia buoni frutti, ho sentito altre storie come la tua, e alcune sono finite bene... Sia lodato il Signore». «Sempre sia lodato... mi ha aiutato


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tante volte in guerra, mi aiuterà anche oggi». Nella bassa il caldo a giugno spacca le pietre, non c’è la brezza delle colline e a guardare lontano si vede “ballare la vecchia” (il brillare dell’aria). Superata la chiesa, dal gruppo di case vicine scaturisce un profumo intenso di soffritto, profumo che ad Alberto giovane, sano e di buona forchetta, gli fa stringere la bocca dello stomaco. Si guarda attorno un poco titubante, la stanga è lì, c’è una larga carraia che porta alla casa con un bel cortile. «Sono arrivato, ma…chi chiamo? Che faccio?». A togliere dall’impaccio Alberto è un cane sbucato da qualche parte: gli corre incontro abbaiando con tutto il rumore che può. Alberto rimane fermo, sa che a stare fermo anche il cane più ringhioso non colpisce, nel mentre vede affacciarsi una donna sulla porta: «Cosa volete?». «Posso entrare?». «Pirollo a cuccia». Il cane si acquieta. Alberto si avvicina alla casa, alla donna. Non crede ai suoi occhi, forse sta anche sorridendo: stessi capelli scuri, stessi occhi blu intenso, è come se si trovasse allo specchio. Dalle labbra gli escono solo tre parole: «Sono tuo figlio». La donna, come fulminata, lo

guarda, poi gira lo sguardo a destra e a sinistra spaventata e poi con il volto segnato da una grinta aggressiva: «Vai via!, vai via, mio marito non sa niente di te, non deve sapere... e sta per venire a mangiare!». Alberto sentì quelle parole come uno schianto, un fulmine perché anche le parole possono essere tuoni e lampi. Impietrito, non riesce a credere... Non può essere vero, ma il suo sbigottimento è interrotto: «Vai via, ti ho detto, vattene via subito!». Alberto abbassa il “basel” dalla spalla, sfila la borsa contenente un po’ della sua vita e la lascia in mezzo al cortile mentre il cane va ad annusarne il contenuto, si gira e con passo lento e pesantissimo ritorna verso la stanga e si lascia cadere per terra. Svilito, umiliato, deluso, vuole piangere. Non può credere che finisca così. Aveva immaginato che lei lo abbracciasse finalmente, aveva sperato che gli spiegasse tra le lacrime che aveva dovuto abbandonarlo... se ne sarebbe fatto una ragione, tanto lui l’aveva già perdonata. Ma ora no! Questo era il secondo rifiuto alla sua esistenza, lo aveva annientato.

Piange Alberto, seduto sulla gramigna a lato dell’ingresso del cortile di sua madre. Aveva pianto così disperatamente quando aveva visto morire sotto i suoi occhi l’amico straziato da una mina. Sente ancora le sue grida: «Mamma, mamma, non voglio morire». Invece lui ora vorrebbe urlare: Mamma mi hai ucciso! Ma non urla. Forse sua madre dalla finestra lo vede rialzarsi, asciugarsi gli occhi, ma lui non si gira verso la casa, gli farebbe un dolore ulteriore. Non si rende neppure conto che nel fagotto del cortile ha lasciato il paio di scarpe che potrebbero servirgli per il ritorno. Se ne va ripercorrendo a testa bassa i passi che mezz’ora prima aveva fatto quasi di corsa. «Neppure da bere mi ha offerto», e si appoggia al “basel”, usandolo da bastone perché la testa gli gira e la stanchezza gli è piombata addosso di colpo. Là, in mezzo alla strada, sotto un cielo che la calura aveva imbiancato a farlo sembrare di metallo, è un povero diavolo distrutto. Si sente indegno di vivere, con la condanna di essere figlio di nessuno cucita addosso, da portare per sempre come un negro d’Africa porta la sua pelle. La bocca, impastata di una amarezza che gli scende e gli arriva fino al cuore, gli fa sentire ancora di più la sete e la fame. Una anziana esce dalla chiesa, ha sottobraccio un cesto di uova, vede Alberto, lo guarda negli occhi, occhi buoni, carezzevoli annebbiati dalle lacrime. «Hai fame?». «Ho sete, e anche fame». «Ciapa che» (Prendi questi!) e gli allunga quattro uova. Questa donna non è mia madre e mi sta sfamando, pensa e si mette a singhiozzare senza pudore di fronte a questa donna che potrebbe essere sua nonna. L’abbraccia prima delicatamente, poi intensamente: quell’abbraccio

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__CONCORSO PROSA__ che si era immaginato e aveva desiderato dare e ricevere da sua madre. «Se t’voò gnir a cà mia, la porta l’eè averta» (Se vuoi venire a casa mia, la porta è aperta!). «Grazie, avete fatto già tanto per me, devo andare e fare tanta strada». «Motiv ed piò par gnir a magner... fer mia di compliment!» (Motivo di più per venire a mangiare, non fare complimenti!). «Non ho soldi per ripagarvi, ma se avete scarpe da aggiustare accetto». «Breev, a cà mia, gh’è da lavurer fin ch’àt ’voò» (Bravo, a casa mia c’è da lavorare fin che vuoi). E Alberto la segue. Edda, così ha detto che si chiama, lo accompagna e nel mentre si informa su lui. Alberto evita di parlare di sua madre adducendo di essere in zona per cercare un amico di guerra, ma che non ha trovato. La casa dell’Edda, immensa e in parte da ristrutturare perché la guerra ha lasciato segni e ricordi, ha un portico ampissimo, fienile e stalla con tanti capi di bestiame. Staccati dalla casa, la porcilaia ed il pollaio. In un angolo del cortile c’è la vasca di cemento e l’acqua che esce da un tubo, ne approfitta per bere e lavarsi il viso. Il contatto dell’acqua fresca lo fa sentire meglio e si guarda con piacere attorno a quella casa colonica che trasuda laboriosità ed abbondanza. «D’istèè, è magnom sòt al porteg, chè ghè

Ora si guarda attorno con occhi diversi e osserva i pioppi lontani che ombreggiano campi ordinati intorno a Guastalla, i canali e l’acqua silenziosa rotta dal gracidare di rane

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piò aria» (D’estate mangiamo sotto al portico dove si sente più aria). L’accoglienza verso Alberto è rustica ma calorosa, attorno al tavolo di legno grezzo, siedono almeno una quindicina di persone e alcuni bambini che lo guardano incuriositi, hanno i piedi scalzi e braghette alla zuava con macchie colorate. L’atmosfera è di una famiglia legata da vincoli d’amore. Pane a fette, lambrusco, pancetta e salame sul tagliere, vari coltelli per affettare. Poi arrivano le donne con suoli pieni di pasta asciutta condita con soffritto fragrante e abbondante formaggio. Due ciotole di radicchio di campo e uova sode fanno da contorno ai salumi e per finire, un abbondante buscilan da pucciare nel vino. Alberto non aveva mai mangiato così abbondantemente. Il lambrusco e la famigliarità con il quale è stato accolto, gli sciolgono il nodo che l’attanaglia e si lascia andare raccontando di sé, della traversata in nave per andare in Libia e per ritornare, delle genti incontrate, i loro usi. Poi parla loro degli anni terribili, del freddo, della fame durante i tre anni di guerra al confine con l’Austria, e della sua vita in trincea. Il tempo passa veloce e Alberto è al centro dell’attenzione: piace a tutti per la sua semplicità. Si offre di riparare scarpe fino a se-

ra, perché ormai è chiaro che ripartirà il mattino seguente. «L’è al ciel c’à t’à mandè» (È il cielo che ti ha mandato), gli dice Edda quando si rimette ai piedi due polacchini che aveva pensato di dover buttare. Il mattino dopo, Alberto, bevuto il latte e messo alcune fette di pane in bisaccia, ringrazia chi l’aveva ospitato e sfamato. L’odore dell’erba appena falciata dell’immensa campagna circostante l’investe e ne respira l’essenza come una certezza a rasserenargli il cuore. Ora si guarda attorno con occhi diversi e osserva i pioppi lontani che ombreggiano campi ordinati intorno a Guastalla, i canali e l’acqua silenziosa rotta dal gracidare di rane. E ripassa sul ponte traballante ed il canale gonfio lo distrae pensando all’abbondanza di acqua che donerà ricchezza ai contadini di Guastalla. Si appoggia al parapetto e scaccia il pensiero che per un attimo lo sfiora. Ripensa alla famiglia dell’Edda, e alla loro generosità e con questa immagine negli occhi, lava via l’angoscia che l’ha attanagliato. C’è Annita che mi aspetta, lei mi darà tutto l’amore di cui ho bisogno, e si incammina con passo deciso verso sud, verso le colline, verso la sua prossima vita, verso Annita.


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di Anna Sani Vive a Montepulciano (Si). Ama la lettura, alla quale dedica ogni momento libero e presta opera di volontariato alla biblioteca ospedaliera di Nottola. Partecipa per l’undicesima volta al Concorso 50&Più dove nel 2006, 2009 e 2011 ha vinto la Menzione Speciale della Giuria per la Prosa e nel 2012 la Farfalla d’Oro per la Poesia.

M

LA BANDANA MARTA SI ERA APPENA ASSOPITA quando il silenzio dell’ospedale venne interrotto dai gridolini di gioia della sua vicina di letto. La giovane Luisa guardava ammirata le tre parrucche che sua madre le mostrava una bionda con capelli naturali lunghi e lisci, una castana a riccioli ed una mora a caschetto. Si alzò dal letto con la flebo ancora attaccata ed incominciò a provarsele e ad ammirarsi allo specchio. La madre la guardava con amore e sorrideva con coraggio, nascondendo le lacrime. Era da tanto tempo che la piccola voleva coprirsi la testa, completamente calva. Marta pensava che a lei non era concesso neppure questa piccola soddisfazione perché un forte eczema alla cute glielo impediva. Si guardò allo specchio e si ritrasse: il colorito grigio, le guance cadenti, gli occhi opachi, la cute piena di bollicine rosse. Non si riconosceva più. Pensava che la vera misura del tempo non sono i giorni, le settimane, i mesi, gli anni che sono trascorsi serenamente e che non lasciano tracce. Sono gli accadimenti inattesi, quelli che cambiano tutto, che ti fanno capire che cose che davi per scontate non succederanno » SETTEMBRE 2019 I 71


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__CONCORSO PROSA__ più o che modificheranno in peggio il tuo percorso di vita. Era Maggio, il mese in cui avrebbe dovuto sposarsi, invece era lì in ospedale con un ago infilato nel braccio a prendere la decisione più importante della sua vita. Pensava a Marco, il suo grande amore da sempre. Si conoscevano fin da bambini ed erano cresciuti insieme. Prima grandi amici, poi consapevoli innamorati. Marco le era sempre stato vicino come un angelo protettore. La sua calda mano l’accarezzava, la sua voce la calmava e la incoraggiava a sperare. Continuava a ripeterle che l’amava con tutto il cuore e che si sarebbero sposati il prossimo Maggio. Ma lei si chiedeva se fosse giusto che un bell’uomo si accontentasse di una donna menomata al seno e con il rischio di venire privata anche delle ovaie. E allora tutti i loro sogni di formare una famiglia numerosa? Quante volte avevano scherzato sui nomi assurdi da mettere ai loro figli, ne trovavano sempre di più ridicoli e poi ci ridevano su. Ridevano sempre allora, tutto li rendeva felici, bastava stare insieme e guardavano al futuro pensando di avere tempo. Marta pianse silenziosamente, per non turbare il momento di gioia della sua compagna di sventura. Si preparò il discorso da fare a Marco, molto difficile da impostare e senz’altro impossibile da far accettare. Sapeva quanto il giovane l’amasse e si meravigliava di vedere il suo sguardo sempre dolce ed appassionato, anche se era diventata la brutta copia di prima. Fu distratta dalle sue tristi riflessioni da scrosci di risate sempre più forti e più vicine. Era strano udirle in quel luogo tetro e silenzioso, rotto solo da pianti e grida di dolore. Ma cosa stava succedendo? Mar-

Pensava che la vera misura del tempo non sono i giorni, le settimane, i mesi, gli anni che sono trascorsi serenamente e che non lasciano tracce. Sono gli accadimenti inattesi, quelli che cambiano tutto...

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co fece il suo ingresso nella camera seguito da infermieri e malati sorridenti. Portava una bandana rossa e nera sulla testa completamente rasata, aveva un sorriso che andava da un orecchio all’altro ed un’altra bandana identica in mano che porse a Marta. Si girava per farsi ammirare come un modello. I folti capelli castani che portava piuttosto lunghi, con un ciuffo sulla fronte, avevano terminato il loro percorso sulle mattonelle del barbiere. Marta sbiancò ancora di più, il cuore le batteva così forte che pensava tutti potessero udirlo. Non riusciva a parlare. Non era possibile vedere il suo amore così trasformato, che inchinandosi le disse: «Finché non ti ricresceranno i capelli, io continuerò a radere i miei, andremo in giro con le bandane uguali e ci divertiremo ad osservare le espressioni di chi ci guarda. Appena terminata la flebo ti porto al mare e fra dieci minuti vedrai le onde che si rincorrono». La giovane si era bloccata. Guardava il fidanzato e si chiedeva quante altre prove d’amore avrebbe dovuto darle per convincerla che niente era cambiato nel loro rapporto, se non quel senso di protezione e di amore portati al massimo. Non era possibile resistere alla sua vitalità, al suo desiderio di aiutarla, e lei ne aveva bisogno come dell’aria che respirava.

Si alzò lentamente dal letto, si lasciò abbracciare ed aiutare a salire in macchina. Avrebbe voluto baciarlo, ma la sua bocca sapeva di fiele e si vergognò. In riva al mare Marco le portò un gelato all’amarena, l’unico che non le dava la nausea, le posizionò la bandana, si avvicinò e scattò una foto al ricordo dei giorni tristi, che presto sarebbero scomparsi. Marta si commosse per le attenzioni e l’amore di cui era circondata. Non aveva più voglia di fare il discorso che aveva preparato con cura. Pensò che forse non le avrebbero tolto le ovaie, che forse poteva avere tempo per dare vita almeno ad un figlio e formare la famiglia desiderata. Forse i capelli sarebbero ricresciuti più belli, forse magra come era diventata avrebbe potuto indossare abiti aderenti che prima non poteva permettersi, essendo grassottella. Forse poteva rischiare e sposarsi. In fondo la vita è tutta un forse. Di una cosa era sicura: senza Marco non ce l’avrebbe fatta, lui era la sua vita, la sua gioia e la sua speranza. Doveva essere egoista per vivere ed accettare il suo aiuto. Alzò la testa, si posizionò meglio la bandana, sorrise al sole che la riscaldava ed abbracciò il suo innamorato.


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di Giovanni Silonio Diploma di maturità classica. Ha studiato presso la Facoltà di Lettere Moderne, indirizzo storico-filosofico, dell’Università degli Studi di Torino. Pensionato, da sempre amante della poesia e prosa, ha stampato un libro di 56 poesie dal titolo In cammino nel 1992; ha ultimato una seconda raccolta di 96 poesie, 5 racconti e 8 divertissement, Appunti di viaggio, e alcune sue poesie sono state stampate nelle Antologie-raccolta Impronte, Poeti contemporanei e Ispirazioni. Ha frequentato un corso di Scrittura creativa nel 2010 presso l’Unipop di Vercelli. Nel 2012 e 2014 ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria per la Poesia, nel 2013 e 2014 la Menzione Speciale per la Prosa del Concorso 50&Più - città di Assisi e di Baveno. Nel 2015 ha ottenuto la Farfalla d’Oro per la Poesia e nel 2016 la Libellula d’Argento e la segnalazione speciale sempre per la Poesia nel Concorso 50&Più. Vive a Vercelli.

LO SPIRITO SANTO, FAVOLA ALATA

I

IN UN PAESE DEL NORD-EST PIEMONTESE, che contava circa 2.000 anime, quella sera di metà aprile era riunito, presso la canonica della chiesa, il comitato esecutivo parrocchiale per gli eventi importanti e straordinari. Ne facevano parte il parroco Don Saverio, il presidente della S. Vincenzo rag. Elia, il vicesindaco Dr. Lanza, il capo del gruppo giovanile di azione cattolica Mauro Gerbi e la perpetua, sacrestana e factotum della comunità ecclesiale Giuseppina Balbis, per tutti “la Peppa”. Prese la parola per primo Don Saverio: «Siamo qui radunati, come sapete, per decidere riguardo le iniziative che dovranno condurci ad onorare in modo adeguato la prossima solennità di Pentecoste, festa dello “Spirito Santo” a cui la nostra Chiesa è dedicata, come recita l’iscrizione che campeggia sopra il portone d’ingresso: “Spiritui Sancto dicata”. In quel giorno saranno trascorsi 400 anni dalla sua edificazione e consacrazione avvenuta nel maggio del 1618. Vi invito quindi a dar sfogo alla fantasia e a esporre le vostre idee in merito. A voi la parola». Intervenne subito Mauro per descrivere alcune proposte. «Innanzitutto confermerei il consueto triduo preserale, con recita » SETTEMBRE 2019 I 73


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__CONCORSO PROSA__ del vespro, rosario e Santa Messa. Poi, nella giornata conclusiva di domenica 20 maggio, il piazzale antistante la chiesa dovrebbe ospitare un mercatino di oggetti religiosi e pubblicazioni relative alla materia inerente la festività. La sera, dopo cena, potremmo allestire nel salone parrocchiale un banco di beneficenza, il cui ricavato dovrà essere devoluto alle attività della nostra opera di S. Vincenzo. Il giorno di Pentecoste, la consueta solenne concelebrazione in onore dello Spirito Santo, arricchita di qualche avvenimento ad effetto, di cui ora mi sfugge la specificità e per cui siete tutti invitati a dare il vostro contributo creativo». Il rag. Elia e il Dr. Lanza si dichiararono subito concordi con quanto esposto da Mauro ed aggiunsero l’idea di un mini-torneo di calcio fra i ragazzi frequentatori dell’Oratorio con in palio una coppa dorata recante l’effigie dello Spirito Santo in rilievo, e ancora auspicarono l’effettuazione di una processione straordinaria per le vie del centro fino alla Chiesa, che introducesse e facesse da anteprima alla vera e propria celebrazione conclusiva. Tutti d’accordo anche riguardo a questi progetti. Chiese la parola la “Peppa”: «Cari amici, tutto giusto e perfetto ciò che è stato proposto fino a qui. Ma l’idea del tocco finale che faccia scaldare i cuori e sgranare gli occhi ai crèud propi d’aveglia mi (penso di possederla io)» - proseguì, intercalando come d’abitudine l’italiano a qualche espressione dialettale «A vlu spièg» (Ve la spiego): dopo che il sacerdote officiante avrà intonato il Veni Creator e tutta l’assemblea dei fedeli l’avrà cantato, Don Saverio dovrebbe pronunciare questa frase: “Spirito Santo, scendi su di noi!”. A questo punto una colomba, adeguatamente addestrata, da dietro l’altare, si alzerà in volo ed andrà a posarsi sopra il tabernacolo. Si tratta di andare a scovare e ad addestrare questa colomba».

Tornò in sacrestia dove si erano concentrati i chierichetti con gli altri due sacerdoti concelebranti. Finalmente la processione partì e si snodò per il paese tra due ali di folla attenta e in preghiera. Entrò infine nella basilica e si passò alla celebrazione della S. Messa

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Alle parole della factotum si sollevò un “ohohohohohohoh” generale dalla bocca degli astanti, che rimasero meravigliati dall’originalità della pensata, ma, nello stesso tempo, entusiasti. Il parroco volle aggiungere la sua personale nota pastorale e biblica come benedizione finale. «Cari amici, come ben sapete, nel libro della Genesi, si parla del diluvio universale che durò 40 giorni. Al termine di questo periodo Noè fece volare un corvo che però non tornò indietro. Liberò allora una colomba che invece fece ritorno con un ramoscello d’ulivo tra il becco a significare l’avvenuta fine del diluvio, con le terre riemerse e la riappacificazione di Dio con il suo popolo. Anche nel Nuovo Testamento si parla della colomba che rappresenta lo Spirito Santo, che si posa su Gesù mentre viene battezzato da Giovanni nelle acque del Giordano. La colomba è simbolo di purezza per antonomasia in quanto animale bianco, colore dell’abito indossato dal Pontefice e dalla sposa nel matrimonio. Plaudo quindi a questa idea che dovrà dare visibilmente il senso della presenza fra di noi dello Spirito divino». Il battimani dei convenuti accompagnò e suggellò queste argomentazioni. Si passò quindi agli aspetti pratici e concreti delle varie iniziative. Per ciò che concerneva il reperimento della colomba, Mauro, che frequentava l’Università a Torino, affermò di conoscere l’esistenza di un negozio specifico di volatili in quella città che poteva essere contattato

e visitato. Si decise quindi di fare un salto a Torino il più presto possibile e la delegazione scelta per l’occorrenza fu composta da Mauro, dal vice-sindaco e dalla Peppa. Due giorni dopo, di buon mattino, i nostri tre amici presero il treno che li condusse nel capoluogo piemontese. Scesero alla stazione di Porta Nuova e s’incamminarono, guidati da Mauro, verso una strada parallela a via Roma, dove aveva sede il “The birds’ club - allevamento e vendita uccelli di ogni tipo”. Entrarono e furono subito catturati da un’atmosfera irreale creata dal cinguettio ininterrotto di tutti gli alati presenti nel locale, atmosfera che riusciva a far sollevare i presenti dalla gravità terrestre e a farli librare come in volo. Si presentò loro un signore di mezz’età con un copricapo tempestato da una quantità innumerevole di piume multicolori, di tutte le specie di pennuti alloggiati in quell’emporio. «Come posso esservi utile?», esordì il negoziante. I nostri tre amici illustrarono il motivo della loro presenza e ciò di cui avevano bisogno nei minimi particolari. «Ho proprio quello che fa per voi», rispose il venditore, e, dopo essersi diretto verso il fondo dell’androne, tornò con una candida colomba appollaiata sulla sua spalla destra. «Ecco qua, che ve ne pare? Si tratta della tipica “colomba nuntiante”, così denominata perché si presume sia della stessa specie di quella che Noè mandò in esplorazione, al tempo dell’arca. È dotata


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di un particolarissimo senso di orientamento, superiore a quello delle altre sue consimili sorelle. Direi che è quella che si addice perfettamente alle vostre esigenze», aggiunse l’addetto alle vendite. «Lo pensiamo anche noi», intervenne il vice-sindaco, e avvicinatosi per confabulare con gli altri due compagni di spedizione, «la prendiamo», concluse. «Bene», replicò il signore dal cappello piumato, «ecco qui la sua voliera. Dovete lasciarla libera almeno due volte al giorno, avendo cura di chiudere porte e finestre intorno. Per quanto concerne l’addestramento a volare e posarsi sul punto stabilito, basta farle trovare un pezzettino di focaccia, di cui sono molto ghiotte, in quel posto, per alcune volte. Poi se lo ricorderà lei e non ci sarà più bisogno di questo escamotage. Penso infine che possa farvi piacere sapere che due esemplari di questo genere di colomba, da alternare sul palco, furono consegnati alla Compagnia teatrale di Johnny Dorelli, quando, negli anni Settanta, fu impegnata qui in città, al Teatro Alfieri, per un mese, nelle repliche della commedia musicale Aggiungi un posto a tavola. Questi graziosi animaletti furono impeccabili durante la scena finale, quando dovevano posarsi sulla sedia centrale della tavolata, sedia lasciata appositamente libera. Ottimo acquisto signori. Ecco a voi il tutto e grazie per aver scelto il nostro Club». La Peppa, che fungeva anche da cassiera, pagò e, dopo aver afferrato la gabbia con la colomba, i tre uscirono dal negozio per dirigersi, senza indugi, verso la stazione. Tornati al paese, riferirono su ogni dettaglio della missione a Don Saverio, che si dichiarò soddisfatto del lavoro svolto. Nei giorni successivi cominciò subito l’addestramento del candido pennuto secondo i dettami suggeriti dal negoziante di uccelli. Non fu un compito facile in quanto l’animale si dimostrò più difficile e

recalcitrante da ammaestrare del previsto, ma la Peppa non si perse d’animo, cocciuta e testarda ancor più della colomba e decisa ad arrivare al risultato voluto... finché, un bel mattino, l’alata creatura si decise a volare dal retro dell’altare fino sopra il tabernacolo, allargando anche le ali dopo essersi posata, e conferendo così un senso di sacralità indubbia alla scena studiata. La Peppa, ogni giorno, apriva lo sportello della voliera e la lasciava libera per circa mezz’ora, dopodiché, facendo trovare un pezzo di focaccia dentro la gabbia, riusciva a farla rientrare senza troppe difficoltà. Giunsero finalmente i giorni antecedenti la Pentecoste e l’organizzazione di tutti i momenti salienti e di tutti gli eventi preparati con cura si rivelò quasi perfetta. Banco di beneficenza, mini-torneo calcistico, triduo serale e mercatino degli oggetti sacri si svolsero magnificamente, come previsto. Rimaneva il pomeriggio conclusivo, con processione e Messa solenne. Il tutto doveva avere inizio alle ore 16 di domenica 20 maggio 2018. Alle 15 e 30 il parroco entrò in sacrestia per prepararsi e vestire i paramenti sacri. Passando dalla stanza in cui era tenuta la colomba, notò la voliera vuota, con la finestrella di accesso aperta. Cercò subito la factotum e la trovò nel magazzino delle vecchie suppellettili dismesse e dei banchi usurati ed erosi dai tarli, dove era solito rintanarsi Badù, il suo adorato micetto. «Cosa ci fa lei qui a perdere tempo, mentre sta per aver inizio l’avvenimento centrale e finale della festa?», tuonò Don Saverio, ed aggiunse: «Ho visto anche che la gabbia dello Spirito Sant… volevo dire della colomba, è vuota e aperta. Lei ne sa qualcosa? Dov’è l’animale?». «Siùr prevòst, tùt a post» (Tutto a posto, reverendo) - rispose la Peppa «le ho fatto prendere una boccata d’ossigeno, prima della cerimonia, perché non fosse troppo nervosa».

«Ah, bene», riprese il parroco, «l’importante è che lei abbia in mano la situazione. Non vorrei ci fosse qualche inghippo o si verificasse qualche intralcio al volo sul tabernacolo. A dopo, e si ricordi di essere pronta a liberarla nel momento prestabilito. Vado a prepararmi». «Ca la stàga tranquil, tùt a pòst», continuava a ripetere la tuttofare per rassicurarlo. Tornò in sacrestia dove si erano concentrati i chierichetti con gli altri due sacerdoti concelebranti. Finalmente la processione partì e si snodò per il paese tra due ali di folla attenta e in preghiera. Entrò infine nella basilica e si passò alla celebrazione della S. Messa. Tutto si svolse nel migliore dei modi con i fedeli che parteciparono devoti ed oranti alla celebrazione. Dopo la comunione e prima della benedizione finale venne intonato il Veni Creator e l’assemblea si unì all’unisono nel canto. Al termine Don Saverio, con le braccia allargate in segno di accoglimento e con gli occhi rivolti verso l’alto pronunciò le fatidiche parole: «Spirito Santo scendi su di noi». Ma non successe nulla, proprio nulla, solo un imbarazzante silenzio. «Spirito Santo scendi su di noi!», riprese il sacerdote, ma nulla avvenne ancora. Un brusio in sottofondo iniziò a serpeggiare fra i banchi e i fedeli. A disagio e con il sudore che cominciava a inumidirgli la fronte, Don Saverio si rivolse ai presenti esortandoli a cantare nuovamente il Veni Creator; «perché», tenne a precisare, «lo spirito divino ha bisogno di essere invocato più volte affinché venga dimostrato dalla gente il possesso di una fede salda e incrollabile. Vedrete che, dopo il nostro canto e la nostra invocazione, lo Spirito Santo ci fornirà un segno tangibile della sua presenza tra di noi». Al termine del secondo Veni Creator, di nuovo il parroco, in atteggiamento di attesa e accoglienza, ripronunciò la frase magica: «Spirito Santo, scendi su di noi!». Voce da dietro l’altare della Peppa: «A l’è mangialu ‘l gat» (Se l’è mangiato il gatto!). Amen. SETTEMBRE 2019 I 75


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XXXVII

SCHEDA DI VOTAZIONE PER IL CONCORSO PROSA, POESIA, PITTURA, FOTOGRAFIA È questo il momento più atteso dai finalisti: superare la selezione. I cinque candidati al premio finale per le sezioni Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, attendono ora il giudizio inappellabile dei lettori. Come ogni anno, con la

scheda di votazione qui proposta, sarà scelto il vincitore per ogni disciplina. Dunque, votate secondo le vostre preferenze: quella crocetta che traccerete sul quadratino posto a lato di ogni nome, sarà decisiva.

✂ Da ritagliare e inviare in originale a 50&Più - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma entro il 31/01/2020 (eventuali schede fotocopiate/scansionate saranno ritenute nulle). La votazione può essere effettuata anche sul sito del Concorso, all’indirizzo www.concorso.50epiu.it Cognome

Nome

Via Cap.

Città

Telefono

Acconsento al trattamento da parte di Editoriale 50&Più S.r.l. dei dati personali da me forniti. Tale trattamento avverrà nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale, ed ai soli fini della registrazione del voto da me espresso. Firma

«Il toro» Marisa Chianura

«Il senso» Maria Grazia Marrucci

POESIA «Tempesta Vaia» Silvana Dalla Piazza

«Solitudine di fine estate» Antonio Frattagli

«Buongiorno Signora, io sono suo figlio» «Dono della sera» Ilde Rosati

«La bandana» Anna Sani

«Lo Spirito Santo, favola alata» Giovanni Silonio

Pietro Garuccio

«Due mani» Anna Pellizzaro

«Ago e filo (una vita strappata)» Rainalda Torresini

PITTURA

FOTOGRAFIA

«Il ramo d’oro» Roberta Brugnolo

«La “Dama di Leonardo” nel 2000» Franco Brambilla

«Incanto» Marisa Ierardi

«Cosa c’è di più romantico» Reno Carideo

«Metropoli» Danilo Mariani

«Artista di strada» Domenico Carosio

«Warrior’s rest» Maurizio Marroccu

«Bianche geometrie» Silvana Dalla Piazza

«Cantante di strada» Gianni Molena

«Il mondo allo specchio» Maria Carla Rolfini

PROSA

> LIBELLULA D’ORO PER LA PROSA: Gabriella ZAGAGLIA, di Pollenza (Mc), con l’opera: «La nuvola bianca». > LIBELLULA D’ORO PER LA POESIA: Maria Teresa FIORATO, di Vicenza, con l’opera: «Le stelle di Vincent». > LIBELLULA D’ORO PER LA PITTURA: Maria BUSATO, di Vicenza, con l’opera: «Riflessi di luce al pioppeto». > LIBELLULA D’ORO PER LA FOTOGRAFIA: Claudia Alessandra TENANI, di Milano, con l’opera: «Onda diversa». MENZIONI SPECIALI PROSA: Wilma AMBROSIO, Francesca BALASSO, Rossana BERNACCHIA, Marinella BONGIOLATTI, Gabriella CORSI, Maria Pia CORTELLESSA, Gabriella DAL PRA, Antonella Desiderata ERRANTE, Natalia FAGIOLI, Fabio GRANCHI, Daniele GUELFI, Giuseppe MESSINA, Tiziana MICHELINI, Sonia Bernardetta SELLA. POESIA: Marcello ARIANO, Gabriella BATIGNANI, Patrizio BELEGGIA, Angelo COTTONE, Lucia D’ABARNO, Enzo DELL’ACCIO, Sergio FERRARI, Franca FIORDALICE, Eugenia Gabriella GAMMARROTA, Maria Pia GARZILLO, Annalisa GATTI, Emilia MASTRANGELO, Silvia MEZ-

ZINA, Lidia MONGIUSTI, Benita OLIVIERI, Teresina Giuliana PAVAN, Marcello PIERUCCI, Vincenzo PIETROFRESA, Gianni ROVELLI, Francesca SANNA, Maria SCHIRRIPA, Pietra SPANO’, Antonino TROVATO, Laura VEZZOSI. PITTURA: Franca AMBROSI, Maria Luisa BORRELLO, Giuliana BURINI, Enrica CERIANI, Alessandra COLUCCIA, Adriana GIGLIARELLI, Antonella GUIDI, Concetta INGUI’, Santuccia PETRETTI, Fabrizio SOLIA, Claudia Alessandra TENANI. FOTOGRAFIA: Roberto ALESSI, Marina CATELLI, Armando FESTINI, Enzo RUBIN, Giampaolo SMANIA, Rainalda TORRESINI.

SEGNALAZIONI Prosa: Pietro GARUCCIO, Michele GILLANI, Marcello PIERUCCI. Poesia: Maria Teresa DI SALLE SAINT PIERRE, Giulio Rocco CASTELLO, Mario CAPUCCI. Pittura: Cinzia MORINI, Sandra TAVOLONI. Fotografia: Augusto BOSONI, Riccardo PODAVINI.


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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

CICLOPEDALATA ECOLOGICA CON 50&PIÙ

ORISTANO

Tutti in bicicletta È stata una grande “squadra” che ha coinvolto più generazioni dai bambini ai nonni, tutti insieme per partecipare alla prima edizione della Ciclopedalata ecologica, organizzata dalla 50&Più provinciale di Oristano presieduta da Augusto Grossi. In diverse centinaia hanno partecipato all’appuntamento pedalando lungo un percorso di 15 km, con diverse soste di ristoro, adatto a tutte le età con partenza dal Palazzetto dello sport “Sa Rodia” di Oristano e con tappa finale alla marina oristanese. Una gioiosa sfilata di giovanissimi, tra cui 80 bambini, ragazzi, adulti e anziani. Una manifestazione molto apprezzata che ha riunito nuove e vecchie genera-

zioni, godendo della compagnia reciproca, degli stessi benefici che una “giornata ecologica” può regalare: il benessere pisco-fisico, la salvaguardia dell’ambiente, la salubrità dell’aria contro l’uso eccessivo dell’auto. L’evento è stato possibile grazie al supporto dell’associazione sportiva dilettantistica “Bike-OrTeam A.S.D” e al contributo di diversi sponsor che hanno supportato la manifestazione: Crai e Centro Cash, sono stati gli sponsor principali che hanno anche fornito gran

parte dei prodotti di ristoro. A gestire la giornata ecologica, facendo anche da cronista, Carlo Spanu, socio di 50&Più e tecnico federale di ciclismo, che ha anche diretto le estrazioni dei numerosi premi ai partecipanti. In particolare, si è trattato della messa in palio di biciclette nuove di zecca offerte dalla 50&Più, da Bici Cabella, Bici Dore e Bici Masala. La ciclopedalata si è conclusa con applausi e sorrisi e la voglia di ripetere l’esperienza l’anno prossimo. info: 078373612

REGGIO EMILIA

Tour a Bressanone e all’Abbazia di Novacella Un nutrito gruppo di soci della 50&Più di Reggio Emilia si è recato in visita all’Abbazia di Novacella a Bressanone, nel cuore della Valle Isarco. L’abbazia, fondata nel 1142, è il più grande complesso di edifici religiosi e civili del Tirolo. Appartenente alla Congregazione Lateranense Austriaca dei Canonici Regolari di San Agostino, tra le sue attività è nota per la produzione e la vendita di vini bianchi e rossi di qualità, ottenuti con sistemi ecologici. Per conoscere le prossime escursioni autunnali, contattare la segreteria della 50&Più Reggio Emilia. info: 0522708552-553


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__SPAZIO50 IN CALENDARIO__

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PIACENZA

Con la 50&Più provinciale un viagsettembre gio di tre giorni in visita della Reggia di Caserta e di Napoli. Per gli interessati contattare la segreteria per tutti i dettagli. info: 0523461831 www.50epiu.it/piacenza

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VARESE

Ore 10.30. Convegno regionale settembre Over 50: problemi del tratto gastrointestinale, diagnosi precoce e terapia con tecnologia 2.0, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano. info: 0332342280

CREMONA LA VISITA

08 ottobre

FIRENZE Ore 15.30. Presentazione del programma delle attività associative 2019/2020, presso il Teatro della Compagnia (via Cavour, 50/r). Ai partecipanti sarà consegnata una copia completa del programma. info: 055664795

CAMPANIA PREMIAZIONE

A Caravaggio, uno dei borghi più belli d’Italia

Concorso di Poesia “Raffaele Viviani”

Bellezza, arte e devozione. Tutto riunito in uno dei borghi più belli d’Italia, a Caravaggio nel bergamasco. È iniziato così il mandato della neo presidente della 50&Più provinciale di Cremona, Luisa Torresani. Prima di raggiungere la meta principale, il gruppo dei 50&Più ha fatto tappa a Pandino, con la visita al Castello e, successivamente, a Gradella di Soncino. Il pomeriggio, invece, è stato interamente dedicato a Caravaggio e al Santuario di Santa Maria del Fonte. Prossima meta per la 50&Più di Cremona è Djerba, in Tunisia, dal 16 al 30 settembre. info: 037225745

Si è svolta la XXI edizione del Concorso di poesia “Raffaele Viviani”, premio per le migliori poesie inedite dedicato al noto artista napoletano, organizzato dall’Unione Regionale 50&Più Campania, presieduta da Vincenzo Cozzolino. La Commissione, presieduta dal dottor Giulio Pacella, era composta dai poeti Alberto Arrichiello, Renato Cammarota, Nazario Napoli Bruno, dall’avvocato Carlo Del Preite, dal professor Giulio Mendozza e dal maestro Maurizio Merolla. I lavori sono stati introdotti dal presidente Vincenzo Cozzolino, alla presenza di una nutrita rappresentanza della 50&Più Unione Regionale e di oltre un centinaio di soci. «Per la Commissione che presiedo da circa 10 anni - ha sottolineato Pacella - c’è stato solo l’imbarazzo della scelta per la qualità delle opere, sia per la sezione in vernacolo che in italiano». Maurizio Merolla e l’attrice Liliana Palermo hanno ripercorso l’evoluzione artistica del poeta Viviani attraverso la lettura di alcune sue poesie. Tra i finalisti si sono classificati al 1° posto Luigi Esposito con la poesia Senza scuorno senza malizia per la sezione in vernacolo e Sergio Spena con la poesia Wheelchair, per la sezione in italiano. Al 2° posto Rosario Imparato con Guapparia ‘e n’aucelluzzo e Clara Avicolli con Un amico speciale. Al 3° posto Giuseppe Capone con È chestì sere e Gianluigi Martone con Il respiro dell’Eden. La Commissione ha inoltre istituito da quest’anno un ulteriore riconoscimento: il Premio alla Creatività che è stato assegnato a Oreste Fabiani con le poesie Omaggio a Raffaele Viviani per la sezione in italiano ed Epoche diverse per la sezione in italiano. La manifestazione si è conclusa tra gli applausi del pubblico e con l’auspicio del presidente Cozzolino di vedere, in futuro, una più significativa partecipazione di giovani poeti. info: 0815518187 - www.50epiu.it/napoli

MILANO APPUNTAMENTI

Il fascino dei navigli e le prossime attività Per celebrare i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, la 50&Più provinciale di Milano ha fatto un’escursione nel territorio dell’Adda al fine di scoprire una delle opere meno conosciute di Leonardo: i Navigli, con cui seppe controllare il corso dell’Adda. I soci 50&Più hanno navigato in battello un tratto di questo fiume, molto importante per l’industria altolombarda. È il caso, ad esempio, dell’industriale Cristoforo Benigno Crespi, imprenditore molto illuminato. Alla fine del 1800 costruì per gli operai della propria industria tessile, un villaggio autonomo con ogni struttura necessaria. Ad ottobre riprenderanno le attività con le visite a Palazzo Borromeo e le Cinque vie, la Sala delle Asse e il Castello Sforzesco e, infine, il Walking Day, ovvero la camminata a portata di tutti. info: 0276281227 - www.50epiu.it/milano


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GENOVA SILVER ECONOMY FORUM

Una paladina dei senior e un premio speciale «È con grande emozione che ricevo un riconoscimento per un’attività in cui la maggiore soddisfazione è il confronto con uomini e donne che fanno dell’età una risorsa da mettere a disposizione degli altri, con ottimismo e passione». Queste le parole di Brigida Gallinaro, figura di spicco della 50&Più, a seguito del conferimento del Premio Silver 2019 «per l’attenzione rivolta agli over 60 al fine di migliorarne la qualità della vita», questa la motivazione. Un premio speciale ricevuto dalle mani dell’assessore allo Sviluppo e Promozione Economica del Comune di Genova, Giancarlo Vinacci. Il Premio è stato conferito in occasione del Silver Economy Forum che si è tenuto nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa, promosso dallo stesso Assessorato del Comune e dall’Associazione “Genova Smart city”. Promotrice della Festa dei nonni e di numerose altre iniziative in linea con la missione di 50&Più, Brigida Gallinaro da dieci anni ricopre cariche di alto livello all’interno dell’Associazione in qualità di vice presidente nazionale, presidente dell’Unione Regionale 50&Più Liguria e provinciale di Genova. info: 010543042 - www.50epiu.it/genova

FOGGIA PROSSIME ATTIVITÀ

Un autunno vivace e ricco di corsi La 50&Più provinciale di Foggia propone diverse attività, ecco un breve riepilogo. A settembre - Allenamento della memoria con la dottoressa Mafalda di Pasqua psicologa e psicoterapeuta. Il corso prevede un primo e un secondo livello, per coloro che hanno partecipato alla prima edizione; - Corso di informatica (15 ore). Obiettivo usare il Pc per operazioni bancarie, mail, posta elettronica e quant’altro di pratico e utile; - Imparare ad usare tablet e smartphone (6 ore) per la posta elettronica, operazioni bancarie, navigare in internet; - Corso social web come si usa Facebook (4 ore); - Il mondo del web (6 ore) - Navigazione ed uso del computer per prenotazioni ed esplorazioni. A ottobre - Corso di ballo liscio e latino americano. Le lezioni si terranno tutti martedì mattina; - Corso di cinese, aperto a tutte le età (40 ore). Le lezioni si terranno due volte alla settimana. info: 0881723151 - www.50epiu.it/foggia

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Villa Bosch

Telefono 0054 1148135013 0054 2214242331 0054 1135019361

Australia Perth

Telefono 0061 864680197

Belgio Bruxelles

Telefono 0032 25341527

Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre

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Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto

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Germania Mettmann

Telefono 0049 21045089160

Moldavia Chisinau

Telefono 00373 22855600

Uruguay Montevideo

Telefono 0059 825076416

USA Fort Lauderdale

Telefono 001 9546300086

PADOVA FOTONOTIZIA

Tour nella “Città Eterna” Il Quirinale e le Scuderie, la Cappella Sistina, i Musei vaticani con Piazza San Pietro, la Galleria Borghese e l’escursione in battello sul Tevere. Questo il tour a Roma dei soci della 50&Più provinciale di Padova guidati dal presidente Renzo Capitanio. info: 049655130 www.50epiu.it/padova


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UNIVERSITÀ: NUOVO ANNO ACCADEMICO LECCE

LUCCA

Il 10 ottobre sarà inaugurato il X Anno accademico 2019/2020 della 50&Più Università di Lecce. Intanto il IX si è concluso con uno spettacolo di musica e teatro, Incontri in allegria, organizzato dai soci. La serata, al Teatro Ducale di Cavallino, si è aperta con i saluti del nuovo presidente di 50&Più Lecce, Marcello Bonatesta, che ha voluto ringraziare il presidente uscente Antonio Martino per essere stato un punto di riferimento e proponendolo alla prossima Assemblea quale presidente onorario della 50&Più provinciale di Lecce. Tornando allo spettacolo, il Gruppo Teatrale 50&Più Lecce si è cimentato nella commedia in vernacolo del commediografo e scenografo salentino Raffaele Del Savio, dal titolo Le cornete lumassaru. Nella seconda parte della serata il protagonista è stato il Coro 50&Più Lecce, composto da ben 40 coristi. Guidati dal Maestro concertatore Salvatore Pandarese hanno interpretato alcune delle più belle e conosciute canzoni italiane. Lo spettacolo ha assunto anche quest’anno una connotazione benefica, con una raccolta fondi a sostegno dei progetti di prevenzione, cura e sostegno portati avanti dell’Associazione “Sunrise”, fondata dalla giornalista Maria De Giovanni per portare un sorriso nelle corsie degli ospedali, affinché le degenze siano più “leggere”. info: 0832343923 - 50epiu.le@50epiu.it

Decine di corsi, oltre a conferenze ed eventi collaterali: anche per il 2019/2020 il nuovo Anno accademico della 50&Più Università di Lucca si preannuncia ricco. Il programma sarà illustrato il 4 ottobre nella Sala Tobino del Palazzo Ducale di Lucca inaugurando il nuovo Anno accademico. Ma la dimostrazione che non è mai troppo tardi per imparare arriva da una promettente attrice della 50&Più Università di Lucca: Elide Losso che, all’età di 93 anni, ha recitato per le rappresentazioni teatrali di chiusura dell’Anno accademico trascorso. Due gli spettacoli messi in scena da due laboratori teatrali, diretti dal giovane regista Francesco Tomei. Un gruppo ha portato in scena una drammaturgia originale, pensata e scritta dai partecipanti. Lo spettacolo teatrale, dal titolo La corte, è stato il risultato di un anno di laboratorio multidisciplinare. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Capannori. Il secondo gruppo “L’allegra compagnia” si è misurato con uno dei più celebri capolavori di Georges Feydeau, L’albergo del libero scambio, trasportandolo dagli anni della Belle Époque parigina all’atmosfera frizzante e scanzonata dell’Italia del boom economico. Calorosi gli applausi per i due spettacoli. Alla fine delle esibizioni è stata effettuata una raccolta di offerte libere per aiutare i progetti che 50&Più sostiene con la costruzione di scuole materne in Uganda e Burkina Faso. info: 0583473170 - www.50epiu-unilucca.it

TORINO

GORIZIA

ESCURSIONE

APPUNTAMENTI

Sul Lago Maggiore, all’insegna dell’amicizia

Corsi e non solo

I soci della 50&Più di Torino e provincia hanno partecipato numerosi alla gita sul Lago Maggiore, circostanza in cui il presidente Giancarlo Quaranta ha presentato i due nuovi consiglieri recentemente eletti: Lorenzo Lavarino e Oronzo Rodia. Prima tappa: la visita ad Arona con la famosa statua di San Carlo Borromeo e la chiesa a lui dedicata. Dopo Gattico, la giornata è proseguita a Isola Bella, in visita al Palazzo Borromeo e al suo parco. Subito dopo, minicrociera sul lago con veduta dell’Isola Madre e dell’Isola dei Pescatori. Una giornata positiva e all’insegna dell’amicizia, un toccasana per la mente e il cuore. info: 011533806

La 50&Più provinciale di Gorizia ad ottobre darà il via a un corso di computer di base per un totale di 20 ore. I posti sono limitati, pertanto gli interessati debbono dare l’adesione entro il 30 settembre. Il 19 ottobre, invece, l’appuntamento è al Palace Hotel di Monfalcone, con la mostra Emozioni di colori iniziativa rivolta ai soci e simpatizzanti. Chi desidera partecipare esponendo i propri lavori dovrà mettersi in contatto con la segreteria 50&Più di Gorizia entro il 4 ottobre. Dopo l’inaugurazione della mostra seguirà un buffet. Altra anticipazione è la tradizionale festa delle “Castagne e Ribolla” che si terrà a novembre. info: 048132325

80 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019


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in viaggio CROCIERE TOUR SOGGIORNI PELLEGRINAGGI

con 50&Più Turismo

>> ANTEPRIME DI VIAGGIO

GRANDI CROCIERE 50&PIÙ FLORIDA, BAHAMAS, GIAMAICA, ISOLE CAYMAN, BELIZE, HONDURAS, MESSICO

Port Everglades •

DAL 14 AL 24 FEBBRAIO 2020

• Nassau

Questa crociera è il meglio dei Caraibi. Miami, moderna e cosmopolita, posta nel sud della Florida. Nassau, capitale delle Bahamas, dal mare incontaminato e ricco di pesci. Ocho Rios, Giamaica, ad ascoltare reggae, bere rum e danzare. Grand Cayman, paradiso marino dove nuotare tra razze e tartarughe. Roatan, luogo magico con alcuni dei più bei paesaggi del mondo. Cozumel in Messico, detta l’isola delle rondini, che ha una biodiversità davvero straordinaria. ITINERARIO 14/02 Italia - Partenza con volo per Miami (Florida) Arrivo e trasferimento per l’imbarco a Port Everglades 15/02 Nassau (Bahamas) 16/02 Navigazione 17/02 Ocho Rios (Giamaica) 18/02 Grand Cayman (Isole Cayman) 19/02 Navigazione 20/02 Belize (Belize) 21/02 Roatan (Honduras) 22/02 Cozumel (Messico) 23/02 Navigazione 24/02 Port Everglades (Florida) Possibilità di escursione a Miami, trasferimento e volo per l’Italia

Arrivo Partenza

12.00

23.00 18.00

08.00 09.00

18.00 18.00

08.00 08.00 08.00

18.00 16.00 19.00

06.00 per l’aeroporto

Le quote comprendono: Volo da Milano o Roma per Miami e viceversa, compresi trasferimenti per il porto • Sistemazione nella cabina prescelta dotata di ogni comfort: servizi privati, aria condizionata, telefono, filodiffusione, Tv via satellite, cassaforte e frigobar (su alcune navi) • Trattamento di pensione completa a bordo: caffè mattutino, prima colazione, pranzo, cena, tè pomeridiani, buffet e sorprese gastronomiche di mezzanotte • Utilizzo (non in esclusiva) di tutte le attrezzature della nave: piscine, lettini, palestra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna, bagno turco, biblioteca • Partecipazione (non in esclusiva) alle attività di animazione di bordo, spettacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo, balli e

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Cozumel • Belize •

Grand Cayman • Ocho Rios •

• Roatan

QUOTE DI PARTECIPAZIONE PER PERSONA Cabina doppia interna Classic IC Cabina doppia esterna Classic EC Cabina doppia balcone Classic BC Cabine singole su richiesta in numero limitato Tasse portuali Quote di servizio adulti € 100 e ragazzi € 50

€ 1.450 € 1.600 € 1.750 €

160

Quota apertura pratica per i non soci: € 45 feste in programma tutte le sere durante la crociera • Corsi di ginnastica (aerobica, stretching, bodydancing, ecc.) e assistenza di istruttori nella palestra • Polizza Medico/Bagaglio Europ Assistance • Assistenza di personale di lingua italiana durante tutta la crociera (non in esclusiva) • Facchinaggio dei bagagli nei porti d’imbarco e di sbarco • Mezzi d’imbarco e di sbarco nei vari scali (non in esclusiva). Le quote non comprendono: Bevande ai bar e ai pasti • Tasse portuali (€ 160) • Eventuali adeguamenti carburante • Escursioni e tour organizzati • Quote di servizio • Polizza Annullamento Crociera (€ 60) • Servizi di carattere personale (trattamenti estetici, acquisti nelle boutique di bordo, telefonate dalla nave a terra etc.) • Costo dell’ESTA per ingresso negli Stati Uniti • Extra in genere e quanto non espressamente indicato alla voce “Le quote comprendono”.

Vista la bellezza dell’itinerario ed il numero di posti contingentato, si consiglia a chi fosse interessato di comunicare tempestivamente l’interesse per la crociera alle sedi 50&Più provinciali oppure direttamente a 50&Più Turismo (info@50epiuturismo.it - 06 6871108/369)

(Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


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50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURIS

GUATEMALA

GIORDANIA

LA CIVILTÀ MAYA E L’IMPRONTA COLONIALE

ALLA SCOPERTA DEL REGNO HASHEMITA E DEL DESERTO DEL WADI RUM

DAL 7 AL 18 OTTOBRE 2019 11 NOTTI/12 GIORNI Itinerario: Città del Guatemala - Antigua - Chichicastenango Quetzaltenango - Panajachel (escursione sul Lago Atitlán) Iximché - Antigua - Guatemala - Flores/El Remate - Tikal

DAL 22 AL 30 NOVEMBRE 2019 8 NOTTI/9 GIORNI Itinerario: Amman - Umm Qais - Jerash - Madaba - Monte Nebo Umm Rasas - Karak - Petra - Wadi Rum - Mar Morto

Un viaggio alla scoperta della storia e della natura del Guatemala, di tradizioni, di fantastici paesaggi e selvaggia foresta pluviale, di mercati e di antichi riti animisti. Un’esperienza di viaggio di alto profilo archeologico, naturalistico e antropologico.

La Giordania è da sempre circondata da un alone di magia. Lungo la via dei più importanti siti biblici si ripercorre la storia di una delle nazioni più spettacolari del Medio Oriente, la cui bellezza è stata gelosamente custodita da una distesa desertica che racchiude al suo interno inaspettate ricchezze, palazzi, fortezze e castelli millenari.

QUOTA INDIVIDUALE E DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA Minimo 15 partecipanti € 2.980 Minimo 20 partecipanti € 2.890 Supplemento singola € 650 Tasse aeroportuali € 350 Assicurazioni € 100

QUOTE PER PERSONA IN CAMERA DOPPIA Quota base 15 partecipanti Quota base 20 partecipanti Suppl. camera singola Tasse aeroportuali Assicurazioni

La quota comprende: Voli di linea da Roma (altri aeroporti su richiesta) per Città del Guatemala e ritorno - Voli interni per Flores e ritorno - Trasferimenti privati - Sistemazione in Hotel 4 stelle - Trattamento di pensione completa - Visite ed escursioni compresi gli ingressi - Navigazioni (collettive) - Guida/accompagnatore locale parlante italiano - Accompagnatore 50&Più Turismo. La quota non comprende: Tasse aeroportuali - Assicurazioni - Escursioni e visite facoltative - Bevande - Mance e tutto quanto non specificato.

La quota comprende: Voli di linea da Roma (altri aeroporti su richiesta) per Amman e ritorno - Assistenza in aeroporto ad Amman - Trasferimenti privati Sistemazione in Hotel 4 stelle e campo tendato - Trattamento di pensione completa, compresa una cena nel deserto al campo tendato - Guida/accompagnatore locale parlante italiano - Ingressi ai musei, siti archeologici e parchi - Jeep tour nel Wadi Rum - Entrata al Dead Sea Spa sul Mar Morto - Visto turistico. La quota non comprende: Tasse aeroportuali - Assicurazioni - Escursioni e visite facoltative - Bevande - Mance e tutto quanto non indicato.

€ 1.870 € 1.770 € 380 € 300 € 100

Quota d’iscrizione per i non soci € 45 Per informazioni e programmi dettagliati rivolgersi alle proprie sedi provinciali oppure a 50&Più Turismo

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URISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO

in viaggio con

IN CROCIERA SUL “DANUBIO BLU” PASSAU - VIENNA - BUDAPEST - BRATISLAVA MELK - REGENSBURG (RATISBONA) NORIMBERGA DAL 31 MARZO AL 7 APRILE 2020 A BORDO DELL’ELEGANTE MOTONAVE SWISS PEARL Una sorprendente navigazione lungo il romantico Danubio, con suggestivi paesaggi che evocano le sinfonie di Mozart, i valzer di Strauss e le serate al Teatro di Vienna, accompagnati da miti e leggende che hanno reso questo grande fiume il più romantico e incantato d’Europa. Un viaggio da sogno dove lasciarsi sedurre dalla storia e dall’arte dei luoghi visitati, coccolati dall’eleganza, dal comfort e dalla buona cucina della MN Swiss Pearl. LA MOTONAVE SWISS PEARL La Swiss Pearl dispone di 2 ponti con 62 cabine, ristorante e salone panoramico, piscina coperta, sauna e solarium, sala di lettura e negozio di bordo. LE CABINE Le cabine, tutte esterne, hanno finestre panoramiche, doccia/WC, phone, Tv, cassaforte e aria condizionata: Categoria A Ponte Rubino - Cabine doppie (13 mq) con finestra panoramica Categoria B Ponte Smeraldo - Cabine doppie (13 mq) con finestra panoramica. Quote individuali di partecipazione: in fase di definizione.

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GERMANIA Norimberga •

• Ratisbona

• Vienna • Bratislava • Budapest AUSTRIA UNGHERIA

Passau •

TRASPORTI IN AEREO Partenze dai principali aeroporti italiani. Al momento della prenotazione saranno verificate le migliori tariffe disponibili. Vista la forte richiesta di partecipazione alle crociere fluviali, con l’inevitabile conseguenza di non poter dare seguito a tutte le prenotazioni, per chi fosse interessato consigliamo di comunicare, tempestivamente, l’interesse alla crociera alle sedi 50&Più della vostra provincia oppure direttamente a 50&Più Turismo (info@50epiuturismo.it - 06 6871108/369).

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LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 167 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a

84 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


Senza una esplicita richiesta alcuni trattamenti assistenziali e previdenziali che ti spettano, non vengono riconosciuti. Sono i “diritti inespressi”. Vieni a verificarli presso i nostri uffici di Patronato. RIENTRANO NEI DIRITTI INESPRESSI: • l’assegno per il nucleo familiare; • l’assegno familiare; • l’integrazione al trattamento minimo; • le maggiorazioni sociali; • la maggiorazione per ex combattenti; • la 14esima mensilità • l’aumento al “milione” • le prestazioni a favore degli invalidi civili

Rientrano, inoltre, i diritti insorti dopo il pensionamento, come il Supplemento di Pensione.

Per una verifica dei tuoi “diritti inespressi” e per il ricalcolo della tua pensione, rivolgiti al Patronato 50&PiùEnasco. Ti ricordiamo che la prescrizione di questi diritti è quinquennale, quindi è possibile recuperare le somme spettanti e mai percepite nei cinque anni precedenti. Gli uffici 50&PiùEnasco sono a tua disposizione per fornirti tutta l’assistenza e la consulenza necessarie. Trova la sede più vicina a te o chiama il nostro numero verde

www.50epiuenasco.it

Aderente a:

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R

__PREVIDENZA__

INVALIDITÀ CIVILE IN PRIMO PIANO

Pochi euro per tutti: è la situazione che molti affrontano da tempo, sebbene i trattamenti siano calcolati sui redditi dei singoli a cura di Gianni Tel

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IL TASSO PROVVISORIO DI PEREQUAZIONE PER IL 2019, RILEVATO DALL’ISTAT, SI È ATTESTATO A 1,1% PER LA GRAN PARTE DEI PENSIONATI. MA L’INDICE DI RIVALUTAZIONE NON È UNICO

RIVALUTATE ANCHE QUEST’ANNO LE PRESTAZIONI AGLI INVALIDI CIVILI. Il tasso provvisorio di perequazione per il 2019, rilevato dall’Istat, si è attestato all’1,1% per la gran parte dei pensionati. Ma c’è una particolarità: l’indice di rivalutazione non è unico. In particolare, alle prestazioni che sono denominate “pensioni” si applica il tradizionale tasso di inflazione Istat (indice delle famiglie di operai e impiegati - Foi), mentre ad alcune indennità ed assegni si applica il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale (indice di dinamica salariale), pari quest’anno allo 0,65,% sia per gli assegni che per le indennità. La tabella che si riporta, dunque, indica il quadro aggiornato delle prestazioni e dei limiti di reddito per il 2018 e il 2019. Per quanto riguarda i requisiti, per acquisire il diritto all’invalidità e all’assegno di accompagno, la legge istitutiva considera invalidi tutti coloro affetti da menomazioni di vario tipo non riconducibili a causa di guerra, di servizio e di lavoro, che appartengono ad una delle seguenti categorie: • i cittadini di età compresa tra i 18 e i 65 anni affetti da menomazioni congenite o acquisite che comportano una riduzione della capacità di lavoro non inferiore ad 1/3; • i minori di 18 anni con difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età; • i cittadini con più di 65 anni non autosufficienti. In base al grado d’invalidità riconosciuto si possono ottenere i seguenti benefici: • il 33,33% (un terzo) è la soglia minima per essere considerato invalido ed avere diritto alle prestazioni protesiche e ortopediche; • il 46% consente all’invalido di ottenere l’iscrizione nelle liste speciali del collocamento obbligatorio; • il 74% è la soglia invece per ottenere l’assegno economico mensile di assistenza. Va evidenziato, poi, un ulteriore cambiamento rispetto al 2018. A decorrere dal 1° gennaio 2019 il requisito anagrafico minimo previsto per il conseguimento delle prestazioni di assegno sociale, assegno sociale sostitutivo della pensione di inabilità civile, assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali, assegno sociale sostitutivo della pensione non reversibile ai sordi, è stato innalzato ad anni sessantasette rispetto ai sessantacinque previsti dalla legge istitutiva. Pertanto, per effetto dell’incremento della aspettativa di vita, le prestazioni su indicate potranno essere concesse solo al compimento dei 67 anni. Sempre a decorrere dal 1° gennaio 2019 le prestazioni di pensione di inabilità civile, assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali, pensione non reversibile ai sordi, vengono concesse (posto il riconoscimento sanitario e sussistendo le altre condizioni socio economiche previste) a coloro di età non inferiore al diciottesimo anno fino al compimento del sessantasettesimo anno di età. » L’ASSEGNO DI ASSISTENZA

Agli invalidi con età tra i 18 e 67 anni ed un grado di invalidità compreso tra il 74 e il 99%, spetta un assegno mensile di assistenza per 13 mensilità. Per fruire dell’assegno - pari quest’anno a € 285,66 mensili - l’invalido deve essere disoccupato, residente in Italia e avere un reddito annuo personale (quello del coniuge non conta) che non superi un determinato limite (€ 4.906,72 per il 2019). In presenza di queste condizioni, anche i cittadini stranieri, compresi gli extracomunitari se titolari di carta di soggiorno, possono ottenerlo. Anche quest’anno i titolari di detta prestazione debbono presentare l’apposito modello on-line tramite il Caf, in cui debbono dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non svolgere attività lavorativa. La dichiarazione va inviata all’Inps entro il 15 febbraio prossimo (salvo proroga) ed è essenziale per conservare il diritto all’assegno. » LA PENSIONE DI INABILITÀ

Spetta agli invalidi ai quali sia stata riconosciuta un’abilità lavorativa totale e permanente del 100%. L’importo è pari a quello stabilito per l’assegno di assistenza, ma le condizioni 86 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019


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di accesso anche se al momento restano più facili, in quanto il limite di reddito annuo personale è molto più elevato (€ 16.814,34 per il 2019), c’è da augurarsi che detto limite reddituale non venga modificato dalla legge e resti sempre riferito solo al titolare della pensione e non anche al coniuge. » L’ INDENNITÀ DI ACCOMPAGNO

Questa prestazione è un sostegno economico che viene erogato alle persone che non sono in grado di camminare o di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita (mangiare, lavarsi, vestirsi, ecc.). L’importo dell’indennità, pari a € 517,84 mensili, viene erogato per 12 mensilità. È importante ricordare che detta prestazione viene concessa a prescindere dall’età e dalle condizioni economiche dell’interessato. Possono ottenerla a qualsiasi età, sia le persone meno abbienti che i benestanti. Non è legata alla composizione del nucleo familiare, non è reversibile, e non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative. È cumulabile con la pensione d’inabilità e con altre prestazioni spettanti per altre minorazioni civili, ai cechi e ai sordomuti. Sono esclusi dal benefico gli invalidi ricoverati gratuitamente presso strutture

pubbliche. Ciò vale anche per ricoveri in reparti di lungodegenza o di riabilitazione. Non hanno invece alcuna rilevanza i ricoveri per terapie contingenti di breve durata. Chi è già titolare dell’indennità deve attestare la propria condizione di “non ricoverato” in via permanente, con una dichiarazione anch’essa da inviare all’Inps on-line tramite il Caf entro il 15 febbraio prossimo (salvo proroga). » LA MAGGIORAZIONE DELLE PRESTAZIONI

Gli invalidi civili totali, i sordomuti e i ciechi civili assoluti, titolari della relativa pensione, di età pari o superiori a 60 anni possono ottenere una maggiorazione fino all’ importo di € 649,45 mensili previsto per quest’anno (già vecchio “milione” di

LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI: IMPORTI E LIMITI DI REDDITO ANNO 2018

Categorie

ANNO 2019

Importo mensile Limite di reddito Importo mensile annuo personale

Limite di reddito annuo personale

Invalidi civili

Assegno di assistenza Indennità frequenza minori Pensioni di inabilità

€ 282,55 € 282,55 € 282,55

€ 4.853,29 € 4.853,29 € 16.664,36

€ 285,66 € 285,66 € 285,66

€ 4.906,72 € 4.906,72 € 16.814,34

€ 282,55 € 256,21

€ 16.664,36 NESSUN LIMITE

€ 285,66 € 256,89*

€ 16.814,34 NESSUN LIMITE

€ 305,56 € 282,55 € 209,51 € 209,70

€ 16.664,36 € 16.664,36 NESSUN LIMITE € 8.011,78

€ 308,93 € 285,66 € 210,61* € 212,01

€ 16.814,34 € 16.814,34 NESSUN LIMITE € 8.083,89

€ 516,35 € 915,18

NESSUN LIMITE NESSUN LIMITE

€ 517,84* € 921,13*

NESSUN LIMITE NESSUN LIMITE

Sordomuti

Pensione Indennità di comunicazione Ciechi civili

Pensione ciechi assoluti Pensione ciechi parziali Indennità ventesimisti Assegno decimisti Indennità di accompagnamento

Invalidi totali Ciechi assoluti

Nota: gli invalidi totali, i ciechi assoluti e i sordomuti, con almeno 60 anni di età hanno diritto ad un aumento che porta l’assegno di pensione a 649,45 euro al mese se hanno un reddito annuo inferiore a 8.442,85 euro, elevato a 14.396,72 euro, se coniugati. * Alle indennità e assegni (evidenziati in rosso) è stato applicato il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale pari quest’anno a + 0,65%.

lire). Il diritto a tale aumento per il 2019, è subordinato ai seguenti limiti di reddito: pensionato solo (non coniugato) con reddito non superiore a € 8.442,85 annui; pensionato coniugato con redditi propri non superiori a € 8.442,85 e redditi propri sommati a quelli del coniuge non superiore ad € 14.396,72 annui. Ai fini del raggiungimento dei prescritti limiti di reddito si considerano non solo tutti i redditi soggetti all’Irpef, ma anche quelli esenti (esempio: la pensione di invalidità civile, la rendita Inail ecc.) e con quelli ritenuta alla fonte (interessi bancari, e postali, rendite da titoli di Stato, ecc.). In altre parole, bisogna denunciare tutto eccetto i redditi provenienti da: casa di abitazione; pensione di guerra; assegno d accompagnamento; trattamento di famiglia; sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere di continuità. È opportuno, comunque, data la particolare materia e la procedura telematica adottata dall’Inps, rivolgersi agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco e 50&PiùCaaf, i quali gratuitamente e presenti su tutto il territorio nazionale, sono in grado di fornire ogni informazione e provvedere all’inoltro on-line della domanda e/o delle sopra citate dichiarazioni all’Istituto Previdenziale. SETTEMBRE 2019 I 87


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__FISCO__

DALLO SCORSO 1° LUGLIO SONO ENTRATE IN VIGORE MOLTE NOVITÀ E MODIFICHE. Si tratta di importanti cambiamenti nel panorama fiscale ma, per il momento, vediamone i principali. » IL PROCESSO TRIBUTARIO TELEMATICO

TANTE E NUOVE MODIFICHE FISCALI

Processo tributario telematico, scontrino e fattura elettronici, ricalcolo di bollette luce e gas… Le novità fiscali sono molte e, talvolta, vantaggiose per i contribuenti

a cura di Alessandra De Feo

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La prima novità è il Processo Tributario Telematico (Ptt) obbligatorio dal 1° luglio 2019. Già attivo dal 15 luglio 2017 su tutto il territorio nazionale, con esso si intende l’uso degli strumenti informatici per redigere e presentare gli atti del processo dematerializzati (notifica, deposito, comunicazione). L’informatizzazione consente di: • notificare ricorsi e appelli; • costituirsi in giudizio; • depositare atti e documenti informatici successivi alla costituzione in giudizio; • consultare il fascicolo processuale ed estrarre copie degli atti. Tutto si basa sulla Posta Elettronica Certificata (Pec) per comunicare e notificare ogni atto del processo, e sulla firma digitale per il deposito telematico dei ricorsi e degli altri atti processuali presso le Commissioni tributarie. » LO SCONTRINO ELETTRONICO

Dal 1° luglio è obbligatorio per ditte con un volume d’affari superiore a 400mila euro, e dal 1° gennaio 2020 sarà esteso a tutti i soggetti di cui all’articolo 22 del D.P.R. n. 633/1972. Non sarà più necessario consegnare lo scontrino cartaceo: tutto sarà trasmesso ogni giorno all’Agenzia delle Entrate, con registratori di cassa telematici. » LA FATTURAZIONE ELETTRONICA

Dal 1° gennaio 2019, dopo le difficoltà riscontrate, l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto un periodo di 6 mesi senza l’applicazione delle sanzioni per mancato o irregolare adempimento. Dal 1° luglio 2019, l’e-Fattura immediata va emessa entro 10 giorni (entro 12 giorni con il Decreto Crescita) e non più entro le 24 ore del giorno di effettuazione dell’operazione. Va indicata la data in cui si effettua l’operazione in cui è corrisposto in tutto, o in parte, il corrispettivo oggetto della fattura. » GLI INTERESSI DI MORA SULLE CARTELLE DI PAGAMENTO

Dal 1° luglio il tasso degli interessi di mora è sceso dal 3,01 al 2,68% in ragione annuale. Se una cartella di pagamento è pagata con un ritardo superiore a 60 giorni, oltre all’innalzamento dell’aggio di riscossione dal 3% al 6%, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione applica gli interessi di mora, conteggiati sulle somme iscritte a ruolo a titolo di imposta, escludendo sanzioni e interessi per ritardata iscrizione a ruolo. » GLI ASSEGNI FAMILIARI

L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E IL FISCO CORRONO ORMAI VERSO UNA PIENA E TOTALE DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEMATERIALIZZAZIONE DEI DOCUMENTI. UNA PICCOLA RIVOLUZIONE CHE STA LASCIANDO IL SEGNO

Dopo giugno, chi vuole rinnovare gli assegni familiari o li richiede per la prima volta, deve presentare una nuova domanda on line che avrà validità dal 1º luglio 2019 al 30 giugno 2020. Non si consegna più il modello cartaceo al proprio datore di lavoro. Il nuovo procedimento, per i lavoratori dipendenti di aziende del settore privato non agricolo, obbliga a presentare la domanda all’Inps e solo con modalità telematica. » LA NASPI DOCENTI

Dal 1° luglio gli insegnanti precari della scuola italiana accedono alla Naspi Docenti 2019, sussidio che spetta a chi il contratto è scaduto il 30 giugno 2018. Come tutti i dipendenti, che perdono il posto involontariamente, anche supplenti e docenti precari possono beneficiarne. » NUOVE TARIFFE PER LE BOLLETTE LUCE E GAS

Con una riduzione del 6,9% per il gas e l’aumento dell’1% per l’elettricità decise dall’Arera (ex Autorità Energia) per il mercato tutelato, secondo l’Unione Nazionale Consumatori una famiglia tipo, su base annua, spenderà 10 euro in più per la luce e 74 euro in meno per il gas. Una minore spesa complessiva, quindi, di 64 euro. 88 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019


Rivolgiti ai nostri uffici per tutte le pratiche di successione e le relative volture catastali. La dichiarazione di successione va presentata dagli eredi entro UN ANNO dalla data del decesso del titolare dei beni. EVENTUALI DOCUMENTI DA PRESENTARE I Delega a 50&PiùCaaf per la presentazione della dichiarazione I Certificato di morte (in carta semplice) I Certificato di stato di famiglia del defunto o autocertificazione rilasciata dall’erede I Certificato di stato di famiglia degli eredi e legatari (o autocertificazione) I Autocertificazione “status eredi”, fotocopia dei documenti, dei codici fiscali del defunto e degli eredi I Atti di acquisto e vendita del patrimonio immobiliare, se in possesso I Certificazione comprovante le passività e le detrazioni I Certificato rilasciato dal gestore di eventuali c/c, libretti postali, azioni, obbligazioni, fondi comuni d’investimento, ecc I Certificato di destinazione urbanistica per i terreni I Eventuali donazioni effettuate in vita

50&PiùCaaf grazie all’accordo stipulato con il Patronato 50&PiùEnasco offre inoltre assistenza per la pensione di reversibilità. 50&PiùCaaf, Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale scelto da oltre 760.000 persone, offre assistenza per: 730, IMU, TASI, Red, Isee, richiesta bonus energia/gas, visure catastali, INV/CIV. Trova la sede più vicina a te o chiama il nostro numero verde

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Aderente a:

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Q

__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

«Questo mese esige grande attività pel disseccamento dei fichi, per le uve passe e per la raccolta di varii frutti e di ortaggi autunnali».

L’AUTUNNO BUSSA

Almanacco Barbanera 1872

a cura di

ARRIVA SENZA FARSI TROPPO NOTARE, TRA LE GIORNATE ANCORA CALDE E LUMINOSE DI FINE ESTATE. L’Equinozio d’autunno apre le porte alla metà più oscura dell’anno: d’ora in poi le giornate cominceranno a farsi, seppur senza troppa fretta, man mano più brevi. Ma il dolce clima di settembre continua a diffondere il suo buonumore, a rendere piacevole questo tranquillo mese di passaggio, ad accompagnare le semine e le raccolte nell’orto. In cucina il profumo delle confetture rispolvera il tempo della tradizione. Cestino alla mano si va nei boschi in cerca di funghi, o a raccogliere le more, mentre tra i filari c’è chi pensa già alla vendemmia. Si preparano le botti in cantina, si assaggia il mosto, prelibato succo d’uva pronto ad entrare anche nei dolcetti dell’autunno. Poi i primi acquazzoni cadranno sulle semine, si torna sui banchi di scuola e riprende il lavoro, accompagnato dai buoni giorni di questa stagione di mezzo.

SETTEMBRE LA CAROTA (Daucus carota)

Fa bene perché... Dolce e croccante, al punto di piacere anche ai bambini, la carota deve le sue salutari virtù all’elevato contenuto di carotene, trasformato dal fegato in vitamina A, ma anche di vitamine B1, B2 e C. Antiossidante, protegge dal cancro e fortifica il sistema immunitario. Il proverbio L’orto è la bottega di casa. Pollice bio A volte c’è chi vuol vender carote per raperonzoli. Ama posizione soleggiata e clima temperato. In inverno si consiglia di collocare il vaso in un punto riparato. Foglie di rosmarino e issopo sulla terra, terranno lontana la mosca della carota. La semina La semina va effettuata in vasi profondi almeno 40 cm, e piuttosto larghi, in Luna calante, interrando i semi a distanza di 1-2 cm l’uno dall’altro, a circa 0,5-1 cm di profondità. Si può seminare da febbraio a giugno, scalarmente ogni 20 giorni circa, in modo da avere carote a lungo. Raccolta e conservazione La raccolta è scalare, in Luna crescente, da giugno a dicembre. Una volta estratte dal terreno si fanno asciugare in un locale aerato. In casa si possono tenere in frigorifero, dopo aver tagliato le foglie, in una busta di carta aperta, lontano da mele e pere.

90 I 50epiumagazine.it I SETTEMBRE 2019


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BUONO A SAPERSI!

All’arrivo dell’autunno Per il pane è tornata l’usanza di prepararlo in casa con l’aiuto tutto naturale del lievito di pasta acida, più noto come lievito “madre”. Per preparare questo impasto lievitante, nei giorni di Luna crescente, si mescolano 90 ml di acqua, 200 gr di farina, pochissimo miele e si fa riposare 2 giorni. Si impasta di nuovo, prendendo 100 gr dell’impasto e unendo 100 gr di farina e 45 ml di acqua. L’operazione va ripetuta altre due volte nell’arco di 10 giorni. Per semplificare si può utilizzare come partenza un pezzo dell’impasto con cui si è già fatto il pane, conservato in un contenitore chiuso a 20-22 °C.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: bietole, carote, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, indivie, lattughe, melanzane, patate, pomodori, peperoni, piselli, porri, radicchi, rape, ravanelli, rucola, sedano, spinaci, valerianella, zucche e zucchine.

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COLTIVARE CON LA LUNA Mentre ci sono le ultime raccolte da fare, l’orto chiama anche alle semine, all’aperto con la Luna calante, di prezzemolo, ravanello, finocchio, radicchio, rapa, spinacio. Trapiantare inoltre il porro (tardivo) e raccogliere gli ortaggi destinati alla conservazione sott’olio, sott’aceto oppure in agrodolce. Iniziare la vendemmia. Ancora semine in Luna crescente, ma di crescione e lattughino da taglio. Trapiantare bietola da costa, cicoria. Eliminare dalle piante le foglie che ricoprono i frutti non molto maturi degli ortaggi estivi. Raccogliere i peperoncini e le zucche esponendole al sole per favorire la piena maturazione. Raccogliere anche melegrane e more per il consumo fresco. Sul balcone e giardino moltiplicare per talea il rosmarino e la salvia. Nel giardino potare la lavanda e fare le talee tagliando rametti di circa 10 cm da interrare in vasetti con terriccio misto di terra e torba. Seminare in coltura protetta le annuali da fiore. Seminare invece all’aperto calendula, convolvolo, papavero, primula e i tappeti erbosi. Mettere a dimora bulbose a fioritura primaverile come anemone, bucaneve, croco, giacinto.

FRUTTA: fichi, limoni, mandorle, melegrane, mele, meloni, more, nocciole, noci, pere, pesche, pompelmi, susine tardive e uva.

AROMI: basilico, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, menta, maggiorana, salvia e timo.

Rosmarino

Erba cipollina

Salvia

Timo

Prezzemolo

Settembre caldo e asciutto maturar fa ogni frutto Uva bella e matura, tentazione sicura

NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Basilico

Dice il proverbio...

Menta

Origano

SE HAI ½ GIORNATA RIPRODURRE GLI ARBUSTI

L’operazione è più semplice di quanto in realtà appaia. Propagare le piante che più amiamo vuol dire preparare in questo momento dell’anno, quando l’autunno si fa strada, le cosiddette talee. La prima regola è aspettare la fase di Luna crescente per poi mettere mano agli arbusti quali bosso, forsizia, lavanda e ligustro. In questo momento i rami sono robusti e hanno una maggiore probabilità di attecchimento. Una volta tagliate le talee prelevando dai rami più belli una parte semi-legnosa lunga 10-12 cm, vanno messe in contenitore con terreno composto da 3 parti terra da giardino, 2 di torba e uno di sabbia. La base della talea va immersa in un composto a base di ormoni radicanti e poi interrata a 4/5 cm di profondità. Annaffiare e coprire con un telo di plastica trasparente.

A settembre chi è esperto non viaggia mai scoperto

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 06.25 e tramonta alle 19.34. L’11 sorge alle 06.35 e tramonta alle 19.17. Il 21 sorge alle 06.46 e tramonta alle 19.00. Le giornate si accorciano. Il 1° settembre si hanno 13 ore e 09 minuti di luce solare e il 30 se ne hanno 11 e 49 minuti: si perdono 1 ora e 20 minuti di luce solare. LA LUNA

Il 1° sorge alle 08.36 e tramonta alle 21.10. L’11 tramonta alle 03.38 e sorge alle 18.23. Il 21 tramonta alle 13.40 e sorge alle 23.17. Luna calante dal 15 al 27. Luna crescente dal 1° al 13 e dal 29 al 30. Luna Piena il 14. Luna Nuova il 28. SETTEMBRE 2019 I 91


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ANIMALI & TECNOLOGIA

FIDO è più hi-tech rable - entro il 2024 il guadagno dovrebbe Dopo l’Ungheria, secondo il Censis, siacrescere di altri 3,2 miliardi di euro. I mo il secondo Paese nell’Ue per numero “Millennial”, infatti, tendono ad usarli di amici a quattro zampe, con 7,3 milioni per monitorare e localizdi gatti e 7 milioni di cani zare i loro amici a quattro nel 38,8% delle case. SAPERE QUANTI PASSI zampe in tempo reale, atTra gli over 65 si raggiunHA FATTO IL PROPRIO CANE traverso avanzatissimi gono picchi del 55%. Solo O QUANTO HA DORMITO: pet tracker, ovvero tracnel 2017 le famiglie itaLE NUOVE TECNOLOGIE WEARABLE ORA GUARDANO ciatori che, con un’appoliane hanno speso 5 miANCHE AI NOSTRI AMICI sita App, consentono perliardi di euro per la loro A QUATTRO ZAMPE sino di verificarne l’atticura e benessere: non madi Ascanio Deisori vità motoria. Con l’Interle per un mercato che a net delle Cose, cioè la pelivello globale, nello stesso renne connessione dei dispositivi e il periodo, ha creato un giro d’affari pari a costante interscambio di dati in rete, circa 109 miliardi di euro. Grazie ai dianche i nostri animali svilupperanno a spositivi digitali indossabili anche dagli breve il loro lato “tecnologico”. animali domestici - i cosiddetti pet wea-

In Italia sta crescendo una particolare nicchia dell’Internet delle Cose: quella che riguarda il monitoraggio degli animali domestici con dispositivi “vestibili”


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LA REDAZIONE NON RISPONDE DEL CONTENUTO DELL’INSERZIONE

L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.

bacheca a cura della Redazione

Queste pagine sono dedicate a chi cerca un’amicizia, a chi vuole affittare, comprare o vendere immobili. Qui potete assicurarvi un impiego o acquistare oggetti rari e curiosi

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RELAZIONI PERSONALI

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ORIZZONTALI 1. La celebre poetessa di Lesbo; 5. La Sandra del film 8 ½; 9. Hanno scorze che si fanno candite; 13. Un’affezione dell’apparato respiratorio; 16. Disputa il derby con la Juve; 17. Importante carta dei tarocchi; 19. Una Paola dello spettacolo; 21. Una conclusione che sminuisce; 22. Genuina, schietta; 23. Le separa la esse; 24. Completa il voto massimo; 27. Lo suonava Scott Joplin; 28. Elaborano principi filosofici; 30. La raccolta che comprende tutte le opere di uno scrittore; 32. La città francese in cui furono creati gli arazzi; 34. È alta nell’acuto; 36. Il Leonard compositore, pianista e direttore d’orchestra statunitense morto nel 1990; 37. Molto oscuri; 39. È mio in Francia; 40. Uccelli sudamericani della famiglia dei cuculi; 41. Fastidiosi, molesti; 43. Il simbolo del Samario; 45. Il Michel che fu Primo Ministro della Francia; 47. Con panem in una nota espressione di Giovenale; 49. Il figlio di Bertoldino; 51. A metà del mese; 53. Il Churchill famoso statista; 54. Antica danza vorticosa e sfrenata; 55. Sulle targhe di Trieste;

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57. Proteggono i polpastrelli dei sarti; 58. Adescata, allettata; 60. Genera cacofonia; 62. La perde lo sfrattato; 63. Intrattenitore, showman; 64. Una tragedia di Shakespeare; 67. In tanto e in niente; 68. Gli esami in cui non bisogna fare scena muta; 69. Lo uccide Amleto; 70. Due romani; 71. Il sacco dell’alpinista. VERTICALI 1. Il piedistallo d’una colonna; 2. Ai limiti dell’assurdo; 3. Il nome di Chopin; 4. Il Dario premio Nobel per la Letteratura nel 1997; 5. La celebre baronessa francese che avversò Napoleone; 6. Il film simbolo del ’68 di Marco Bellocchio;

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35. Una desinenza del gerundio; 37. Chi lo chiede non è sazio; 38. Rapata a zero; 42. Funzioni trigonometriche; 44. È grasso una sola volta all’anno; 45. La capitale del Marocco; 46. Armatura degli archi e delle volte; 48. In mezzo al kiwi; 50. Passi ad uso di veicoli; 52. Il Ringo dei Beatles; 54. I residui degli oleifici; 56. Il portico in cui Zenone teneva lezione; 59. Il cereale che dà il malto; 60. Andato in poesia; 61. Antica lingua francese; 63. Il punto cardinale in cui si svolgeva la fiera cantata da Branduardi; 65. Così finiscono gli scandali; 66. La fiction che ha reso famoso George Clooney.

7. Un mobile abbronzante; 8. È presso la foce del Tevere; 9. Il sotterraneo blindato della banca; 10. Iniziali di Bowie; 11. Un grande musicista francese del Settecento; 12. Altro nome del giaggiolo; 13. Il Resnais regista; 14. Ne è pieno il dubbioso; 15. L’ovvero latino; 17. Attinente ai fuochi d’artificio; 18. Una scheda per cellulari; 20. Poco arredato; 23. L’ultimo romanzo di Samuel Benchetrit; 25. Lo sono certi tornei di tennis; 26. Il centro di Berna; 28. Le ha in testa il tradito; 29. I responsabili delle navi; 31. La Lindgren di Pippi Calzelunghe; 33. Sono chiesti per la liberazione di persone sequestrate;

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Quella ecologica caratterizza ciascun organismo; 3. Vi studiavano gli alunni di prima elementare; 7. È compito della chioccia; 9. Disgraziate, misere; 10. Lo sono i coccodrilli; 12. Combatterono le Quattro Giornate; 15. Abbrustoliti, bruscati; 17. Voltata dall’altra parte; 18. Un vetro dell’ottico; 19. Lo era Isaia; 20. Fanno parte dei finimenti; 22. Si paga all’armatore;

23. Ispirò una tra le più note fiabe di Andersen; 25. Celibe nel linguaggio moderno; 26. L’Antonio De Curtis impareggiabile attore partenopeo.

14. Minata da un male; 16. Una piccola nazione; 21. Accompagnato a scopo di protezione 1

VERTICALI 1. Fu condottiero e capitano di ventura; 2. La città dei carruggi; 4. Sono dentate nelle seghe; 5. Spagnoli del nord; 6. Un quartiere popolare di Napoli; 8. Vi nacque Leopardi; 11. Una Maria pianista; 13. È compito del parlamento;

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o sorveglianza; 23. Gruppi di lettere abbreviativi; 24. Lo stipendio che si percepisce.

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Osservate attentamente, sotto, i tre gruppi di sequenze e dite quali numeri sostituiscono i punti interrogativi utilizzando un criterio logico da determinare.

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ORIZZONTALI 1. Grieg scrisse quelle di scena per il Peer Gynt; 8. Il debole ne ha poca; 9. La band con Kurt Cobain che ha segnato il rock dei primi Anni ’90; 10. Caricano a testa bassa; 11. È tra le più importanti divinità dell’Africa Occidentale; 13. La deve mantenere l’indossatrice; 15. Abbreviazione di Istituto; 16. Un tipo di analisi spettroscopica; 18. L’accordo commerciale di libero scambio tra Ue e Usa; 20. Un articolo determinativo femminile plurale; 21. Il dittongo di Raimondo; 22. Lo Sharif dello schermo. VERTICALI 1. Il modo di vedere le cose; 2. Combatterono i Confederati durante la Guerra di Secessione americana; 3. L’Alfredo che fu Medaglia d’oro al valor militare durante la Seconda Guerra Mondiale; 4. L’Eddie che con la Ferrari fu vice campione del mondo di Formula 1 nel 1999; 5. Consiglio di Giustizia Amministrativa; 6. La più diffusa tra le tante lingue parlate in India; 7. La sigla degli aminoacidi essenziali; 12. Il belga Adolphe che inventò il sassofono; 14. Il nome utente dell’informatica; 17. Un ruolo del calcio; 19. Il fiume più lungo d’Italia.

REBUS Lionello 6 4’5

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TEST 2 Osservate attentamente i quattro gruppi di figure a sinistra e dite, utilizzando un criterio logico da determinare, quale gruppo può essere considerato “intruso”.

FALSA IDENTITÀ Lionello » FRANCESCO TOSAI Sotto questa falsa identità si nasconde un famoso attore italiano. Anagrammate le lettere che la compongono e scoprirete chi è.

INDOVINELLO Favolino » UNA DONNA BENE INTRODOTTA Ha dell’ingegno, è vero, e molto bene si fa introdurre come si conviene; poi tanto gira, con maniera accorta, che a lei dinnanzi schiudersi ogni porta.

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REBUS Lionello 4 3 2 8 SETTEMBRE 2019 I 95


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oroscopo di Aldebaran

SETTEMBRE

SOPHIA LOREN

soluzioni

GIOCHI

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Attrice

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24 AGO. I 22 SET. La cura della casa richiederà molte vostre energie, ma i risultati saranno senz’altro positivi. Arriverà una notizia importante che non potrà che farvi piacere. State il più possibile con i vostri nipoti.

23 SET. I 22 OTT. Il Sole promette gioie in casa e facilitazioni in compravendite di oggetti d’arte. Dovrete mettere un freno all’apprensione ed evitare di soffrire in anticipo. Consumate i pasti in modo rilassato.

ariete

scorpione

21 MAR. I 20 APR. Passerete un settembre fortunato e di benessere. Grazie a una buona dose di sensibilità potreste avere colpi di fortuna al gioco o comunque qualche incasso extra.

23 OTT. I 22 NOV. Stare bene fisicamente dipenderà da voi. Ci saranno contatti interessanti con parenti e nipoti. Tenderete ad ingrassare. Per stare bene con gli amici bisognerà affrontare qualche sacrificio.

toro

sagittario

21 APR. I 20 MAG. Grazie al pianeta Sole vi sentirete rinati, vigorosi e dotati di quella energia vitale che pensavate d’aver un po’ perduta. Approfittatene e convincetevi che le stelle saranno dalla vostra parte.

23 NOV. I 21 DIC. Sarà un mese tutto casa e bottega. Potrete rinnovare o migliorare il vostro habitat con mobili nuovi. Vi troverete bene con parenti e familiari. Rimandate al prossimo mese le decisioni importanti.

gemelli

capricorno

21 MAG. I 21 GIU. Eccellente la vita familiare, questo sarà un ottimo mese. Potreste decidere di migliorare il vostro fisico facendo sport. Possibile una vincita. Evitate i viaggi lunghi, specialmente all’estero.

22 DIC. I 20 GEN. Ottimo mese per rischiare un po’ di più: potete provare al lotto, in borsa o intraprendere qualche iniziativa che potrà darvi vantaggi sia morali che materiali. Portate un amuleto sempre con voi.

cancro

acquario

22 GIU. I 22 LUG. Un mese di alti e bassi. Potreste avere qualche problema con partner, soci o colleghi. Usate la diplomazia, le stelle vi aiuteranno favorendo la comunicazione. Per stare bene fate passeggiate.

21 GEN. I 19 FEB. Ottima la vita privata. Vivrete un buon mese in famiglia. Le stelle vi manderanno frequenze positive. Converrà seguire una dieta o fare un po’ di sport. Vi gioverà qualche giorno presso un istituto termale.

leone

pesci

23 LUG. I 23 AGO. Un mese positivo sia per lavoro che per relax. A volte sarete tesi e nervosi, basterà un week-end in solitudine. Una persona della famiglia vi darà preziosi consigli per una decisione importante.

20 FEB. I 20 MAR. Anche questo mese avrà i suoi momenti buoni. Se avete finito le ferie, vi aspetta un ritorno a casa piacevole, con il solito conforto degli affetti familiari. Potrà verificarsi un fatto positivo.

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INDOVINELLO

Una donna bene introdotta = La chiave FALSA IDENTITÀ

FRANCESCO TOSAI = Stefano Accorsi REBUS (6 4’5) tea T; rode LL O pera = Teatro dell’opera REBUS (4 3 2 8) brioches I conta GIA = Brio che si contagia

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

I quattro numeri che sostituiscono i punti interrogativi sono 22, 8, 44 e 16. Essi, infatti, come negli altri gruppi di sequenze, sono ottenuti rispettivamente addizionando i due numeri azzurri, sottraendo al primo numero azzurro il secondo, addizionando al doppio del primo numero azzurro il doppio del secondo numero e, infine, sottraendo al doppio del primo numero azzurro il doppio del secondo numero. Quindi:

15 + 7 = 22 15 - 7 = 8 (15x2) + (7x2) = 30 + 14 = 44 (15x2) - (7x2) = 30 - 14 = 16 TEST 2

La figura che può essere considerata “intrusa”, secondo logica, è quella contrassegnata dalla lettera c). In essa, infatti, non si ha, a differenza degli altri tre gruppi di figure, nessun punto di contatto tra i triangoli.


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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 81151914 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

QUEL “PICCOLO PASSO” CHE ABBIAMO COMPIUTO TUTTI Come se fosse ieri, emergono i ricordi dell’allunaggio in una notte d’estate di 50 anni fa, attraverso gli occhi di due bambini di allora. Quando la Luna faceva ancora battere il cuore GENTILE DIRETTORE, ho letto con grande piacere il servizio che avete realizzato per ricordare i 50 anni dell’allunaggio, che ricordo come se fosse ieri. All’epoca avevo 8 anni e come tutti rimasi incollato alla televisione fin dal momento del lancio della navicella. «Giacomì, vieni, vieni a vedere. Andranno sulla Luna - mi disse mio padre -. Io, alla tua età, non me lo sarei neanche sognato di poter assistere ad una cosa tanto incredibile!». I giorni seguenti furono scanditi dalle notizie sul viaggio, date alla radio e alla Tv. «Stasera a letto presto se vuoi vedere gli astronauti scendere sulla Luna», mi dissero un giorno i miei genitori. A letto presto, sì, ma chi riusciva a dormire... La televisione era accesa e in salotto c’era tanta di quella gente che pareva di stare al cinema. Ero sicuro che se mi fossi addormentato, al momento della discesa mia madre non mi avrebbe svegliato e io non mi potevo perdere un momento tanto importante. Che diamine, da gran-

de sarei diventato astronauta, quindi dovevo vedere come si faceva! Mi alzai, aprii uno spiraglio della porta del soggiorno e mi misi a guardare di nascosto la Tv. Ricordo le voci concitate, le grida di gioia, il battito delle mani e gli abbracci dei “grandi”. Poi più nulla. Mi addormentai sul pavimento del corridoio e restai lì finché mio padre mi riportò a letto. Da grande non ho fatto l’astronauta, ma quella notte andai anch’io lassù, insieme a milioni di altri bambini! Giacomo Teducci «NONNA, TU C’ERI?». «Sì, c’ero anch’io», ho detto a mio nipote. Avevo 11 anni, ed ero al mare da sola con mia sorella, molto più grande di me. Non avevamo la Tv, così i miei zii, che abitavano lì vicino ci promisero che ci avrebbero chiamate al momento dello sbarco. Mentre dormivamo sentimmo bussare alla porta. Ma come, di già? È ancora notte... «Venite presto, hanno anticipato la discesa», disse mio zio. Ci precipitammo davanti la Tv, con gli occhi semichiusi e il cuore che batteva forte. Le immagini in bianco e nero si susseguivano, le voci concitate si contraddicevano e tutto sembrava un sogno. Ogni tanto sbirciavo dalla finestra e guardavo la Luna. Così lontana, eppure vicinissima a tutto il mondo. Fabiola Calligari Due testimonianze scelte tra le tante giunte in Redazione su di un evento che fu planetario. Il primo che accomunò uomini, Paesi e popoli, senza né vinti né vincitori, perché l’unico a trionfare fu il genere umano, nella sua interezza. SETTEMBRE 2019 I 97


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bazar

ALIMENTAZIONE PROBLEMI DEL SONNO CURIOSITÀ Questo spazio offre informazioni, TUTELA ANZIANI curiosità, notizie utili. Come ogni FISCO ED ECONOMIA LIBRI

a cura del Centro Studi 50&Più

bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

ALIMENTAZIONE QUALE DIETA PER VIVERE FINO A 120 ANNI? Non esiste dieta che possa garantire lunga vita. Tuttavia, la dieta mediterranea è la migliore al mondo e la regola del “poco, ma di tutto” è ancora valida. Il Ministero della Salute raccomanda di consumare più cereali, legumi, ortaggi e frutta, ma anche vitamine e minerali. Grassi, zuccheri e sale vanno invece ridotti. Il sito dottoremaeveroche.it della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici sfata molti miti alimentari.

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e isolano i rumori esterni. Le app Snore O2, Apnea sleepassistant, Somno pose fanno vibrare il cellulare se il russatore non è steso sul fianco. INSONNIA, UN PROBLEMA COMUNE Il 30-45% della popolazione mondiale soffre di insonnia: il 25% è costituito da anziani. Il disturbo può portare a minore capacità di concentrazione, memorizzazione, apprendimento, problemi cardiovascolari e depressione. Una diagnosi precoce tra gli over 60 è importante, ma solo un terzo di chi ne soffre ricorre agli specialisti.

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Tel: 0322841903 800995988

CURIOSITÀ PROBLEMI DEL SONNO

RUSSARE Il professor Stefano Di Girolamo, ordinario di Otorinolaringoiatria del Policlinico Tor Vergata di Roma, segnala le migliori app per monitorare la roncopatia, ossia il russamento. Sono Snore lab, Snore control e Apnea supervisor: registrano il respiro

CHIRURGIA ESTETICA SENZA ETÀ Gli interventi di chirurgia estetica sugli over 60, fino a raggiungere gli over 80, sono in costante aumento. I ritocchi più richiesti sono a seno, naso, palpebre, glutei e macchie cutanee, si interviene anche per snellire e rassodare. Nel complesso, gli interventi aumentano del 5% all’anno (dati della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ri-

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costruttiva ed Estetica e dell’International Society of Aesthetic Plastic Surgery).

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TUTELA DEGLI ANZIANI

NUOVA LEGGE La commissione Giustizia del Senato inasprisce le pene per chi approfitta della debolezza degli anziani. Per il reato di truffa ora sono previsti da 2 a 6 anni di reclusione, oltre a una multa da 206 a 2.065 euro. Sono previste modifiche all’articolo 381 del Codice Penale per chi viene sorpreso in flagranza a compiere il delitto di “circonvenzione di persone incapaci”, con l’arresto diretto del colpevole. TRUFFE ONLINE Sono vari i tentativi di truffa nel mondo digitale e spesso a danno degli anziani. Il phishing, ad esempio, è una truffa effettuata, tramite email o altra comunicazione digitale, per cercare di convincere la vittima a fornire informazioni personali e dati finanziari. Come difendersi? Verificare la serietà del sito tramite recensioni; non fornire dati personali, password e codici bancari; pagare solo tramite circuiti certificati.

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FISCO ED ECONOMIA

UNA GUIDA SUGLI STRUMENTI PATRIMONIALI In Italia il rapporto anziani giovani è di 168 anziani per 100 giovani: 1 anziano su 3 vive da solo. In 20 anni si

passerà a 265 anziani ogni 100 giovani. Molte le conseguenze di questo trend, anche sul fronte patrimoniale. La Guida multimediale sugli strumenti patrimoniali per la terza età è stata pensata dal Consiglio Nazionale del Notariato e varie associazioni di consumatori come prezioso supporto. PENSIONI ESTERE, IMPOSTA FORFETTARIA AL 7% Con la Legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) le persone fisiche con pensione estera possono beneficiare di un’imposta sostitutiva all’Irpef pari al 7%. Le condizioni per poterne beneficiare sono due: trasferire la residenza fiscale in un comune del Mezzogiorno con una popolazione non superiore a 20.000 abitanti ed essere stati all’estero nei cinque periodi d’imposta precedenti.

+ LIBRI IMMORTALI. ECONOMIA PER NUOVI HIGHLANDER di Nicola Palmarini Egea, Milano, 2019, pp. 208 Il target dei consumatori over 70 è in rapido aumento. Per le aziende, tuttavia, sganciarsi dalla retorica dell’anziano inattivo è ancora difficile. Alcune ci stanno provando: Gillette con il rasoio per chi non riesce a radersi da solo, Allure bandendo l’espressione anti-age... Il mercato sta cambiando.


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