NOVEMBRE 2019

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Anno XLI n. 11 Novembre 2019 Euro 2.50 - I.P.

Un buon amico, il regalo più prezioso

Spazio50: il nuovo portale dedicato a tutti gli over

In terra di Catalogna, Rischio maculopatia: indispensabile la prevenzione nella cosmopolita Barcellona

SCIENZE

VIAGGIO

Secondo recenti studi, è fonte di felicità e benessere

Un sito ricco di notizie e costantemente aggiornato

I consigli degli esperti per salvaguardare la vista

Un gioiello del Mediterraneo, un dono dell’architettura

SOCIETÀ

ATTUALITÀ



IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 6. Zoom 8. Periscopio 76. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere

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società i

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40. Il muro di Berlino 30 anni fa la sua caduta di Leonardo Guzzo

10.

Voglia di futuro Per i lavoratori senior di Lavinia Viti

11.

Sempre più longevi I dati di un’ultima ricerca di Damiano Galeotti

anteprime

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www.spazio50.org

INDICE

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NOVEMBRE 2019

22

__SOCIETÀ__ Chi trova un amico, trova davvero un tesoro? Sì e fa anche bene alla salute. Ad affermarlo è la scienza a cura del Centro Studi 50&Più

28

__le INTERVISTE__ Carlo Sangalli alla 50&Più: «Vitalità significa gioco di squadra» I prossimi obiettivi del nuovo presidente nazionale 50&Più di Giovanna Vecchiotti

32

__SOCIETÀ__ Italia, 2050: più pensionati che lavoratori. Cosa fare? Bisogna incentivare nuovi percorsi per il lavoro e i senior di Giada Valdannini

14. Non solo tra i giovani Le dipendenze tra gli over di Giulia Rachele Deli 18. Maestrine addio Docenti sempre più anziani di Rachele Randon

19.

Whop Icope Handbook L’App dell’Oms per i senior di Francesco Andreani

20. Il terzo tempo Invecchiare dignitosamente di Lidia Ravera

26. Solitudine patogena Restare soli in terza età di Marco Trabucchi

37. E i diritti umani? A che punto siamo di Ilaria Romano

44.

Premi Nobel Sempre più senior di Rossana Martini

63. Concorso 50&Più Votate, votate, votate! di Luisella Berti NOVEMBRE 2019 I 3


in rete

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43. Libri, Arte, Teatro, Musica, Cinema

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cultura

34. Ecco Spazio50.org Il nuovo portale per gli over di Giovanna Vecchiotti

scienze

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it

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70. Rischio maculopatie,

Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

attenzione alla vista! Contro la degenerazione maculare la prevenzione è importante di Paola Stefanucci

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

74. La salute dell’intestino

parliamo di... i

dipende soprattutto da noi Un organo determinante per il benessere di tutto l’organismo a cura di Fondazione Veronesi

77. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

viaggio i

50. Barcellona, la più artistica Nella capitale della Catalogna di Loris Porcheri

86. Previdenza di Gianni Tel

89. Fisco di Alessandra De Feo

eventi

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più

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54. XXVI Olimpiadi 50&Più Cronaca e interviste ai protagonisti di Luisella Berti

intervista i

67. Hanne Ørstavik, la scrittrice L’amore al centro dei miei romanzi di Raffaello Carabini

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, Linda-B.-Engelberth, www.flickr.com, Shutterstock: Featureflash Photo Agency, Niloo, Mercigod, kan Sangtong, BalkansCat, dominika zarzycka, Tinxi, struvictory, andersphoto, aldorado, magicinfoto, iPics, Massimo Todaro, Murphy1975, Lee O, TTstudio, giuseppelombardo, Alexandre Rotenberg, Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XLI - n. 11 novembre 2019 Per posta: Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.81151914 m@il: redazione@50epiu.it Anno XLI n. 11 Novembre 2019 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914

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SOCIETÀ

ATTUALITÀ

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Aderente a: Finito di stampare: 24 ottobre 2019

4 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Via del Melangolo 26, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it

Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Bossi Migliavacca Dario Dolci Alberto Fanucchi Antonio Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88 Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Editoriale 50&Più S.r.l. tratterà i dati personali forniti dagli abbonati nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale ed al solo scopo di inviare il mensile 50&Più ed i relativi allegati. L’informativa di cui all’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 è consultabile tramite il sito internet www.50epiu.it. I diritti riconosciuti dagli articoli 15 a 21 del suddetto regolamento, potranno essere esercitati nei confronti del Titolare Editoriale 50&Più S.r.l. - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma e del Responsabile della Protezione dei Dati 50&Più Via del Melangolo 26 - 00186 Roma. NUMERO CERTIFICATO 8544 DEL 18/12/2018

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


UNO, INDIVISIBILE

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale NOVEMBRE 2019

FORSE SIAMO IN MOLTI A RICORDARE MAFALDA, LA RAGAZZINA, FEROCEMENTE IDEALISTA, DISEGNATA DA QUINO, E UNA DELLE SUE PIÙ CELEBRI BATTUTE: «FERMATE IL MONDO… VOGLIO SCENDERE». È una tentazione che metaforicamente può aver colto molti, pronti a staccare la spina da ogni impegno che non riguardi solo se stessi o i propri familiari. Certo però non vogliono scendere dal mondo, anzi lo fermerebbero per salirci, 73MILA INCENDI quei milioni di giovani che ormai da tempo hanno NELLA FORESTA deciso di manifestare perché i governi dei loro Paesi AMAZZONICA. OLTRE adottino politiche ambientali capaci di scongiurare il 5 MILIONI DI ETTARI riscaldamento globale, l’aumento dell’anidride carDI TERRENO EROSO bonica nell’aria, la deforestazione, lo scioglimento vorticoso dei ghiacciai a qualsiasi latitudine si trovino, in una parola politiche che impediscano che parti sempre maggiori del nostro pianeta siano rese inospitali e inabitabili. Del mondo poi non si disinteressano nemmeno quegli anziani disposti a farsi caricare dalla polizia, anzi letteralmente staccare dalla terra a cui si erano incollati, a Dover (Gran Bretagna), per manifestare contro il cambiamento climatico e la dipendenza del Regno Unito dalle importazioni alimentari, una vulnerabilità che nell’arco di pochi anni potrebbe portare il Paese a vere e proprie carestie. John Lymes, 91 anni e una sua amica di 83 erano in prima fila tra i dimostranti. «È meraviglioso che i giovani protestino, ma è stata la mia generazione ad aver creato tutti questi problemi, quindi eccomi qua», ha spiegato Lymes a chi era sorpreso di trovare un vecchio signore a capo di una pacifica protesta, badando a essere arrestato in diretta televisiva. Certo un problema contingente che tocca da vicino la propria vita è una grande spinta alla mobilitazione; manifestare per qualcosa che si vive come “lontano” presuppone una carica ideale e una presa di coscienza che non tutti hanno. Perché crediamo di potercene infischiare di una Foresta Amazzonica lasciata in pasto agli speculatori terrieri dove si sono contati 73.000 incendi, dello scioglimento irreversibile dell’Artico, dei più di 9 milioni di ettari di terreno diventato deserto, a cui si sommano oltre 5 milioni di ettari di terreno coltivabile eroso, 4 milioni di ettari di boschi in fiamme e stiamo parlando soltanto di una parte dello scempio perpetrato quest’anno nel mondo. Potremmo mettere a fianco a queste, le cifre delle sostanze tossiche rilasciate nell’ambiente, i milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica, la grandezza del continente di plastica che soffoca gli oceani: per chi ha deciso che certe cose non lo riguardano non cambierebbe nulla! Invece il problema in pochissimo tempo diventerà talmente stringente, così sovrannazionale che saranno le persone di ogni latitudine, non l’azione di questa o quella nazione particolarmente sensibile, ma il mondo in quanto uno e indivisibile a dover dare risposte, a doversi dare un governo mondiale capace di mettere in campo PIÙ DI 9 MILIONI azioni vincolanti, senza i patteggiamenti e le furDI ETTARI DI TERRENO bizie che abbiamo visto finora. Siccome però a dire e scrivere di certi argomenti SONO DIVENTATI DESERTO, si viene spesso accusati di catastrofismo, se pure 4 MILIONI DI ETTARI non andremo a sfilare alla prossima manifestaDI BOSCHI SONO zione per il clima e non saremo in prima fila come ANDATI IN FIAMME John Lymes, cominciamo a fare la nostra parte dai piccoli gesti quotidiani: usando ad esempio borse di stoffa per fare la spesa, o bevendo l’acqua del rubinetto; preferendo pile ricaricabili e materiali comunque riutilizzabili; avendo cura di fare la raccolta dei rifiuti differenziandoli secondo le indicazioni date dal nostro comune oppure regalando i vestiti che non indossiamo più. Gesti semplici, insomma, che non costano nulla, che magari ci faranno anche risparmiare, ma soprattutto saranno il nostro modo di essere a fianco dei nostri nipoti.

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Z CURARE CHI SI PRENDE CURA

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ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

SEMBRA ORMAI GIUNTO ALLA STESURA CONCLUSIVA IL DECRETO DI LEGGE UNIFICATO - DEI SETTE PRESENTATI IN SENATO - IN MATERIA DI TUTELA DEI CAREGIVER FAMILIARI. Si tratta del riconoscimento, da parte di una prossima legge dello Stato, del lavoro silenzioso di chi, ogni giorno, per anni, a titolo gratuito e con totale abnegazione si fa carico dell’assistenza di familiari non autosufficienti, nella maggior parte dei casi anziani. In Italia sono 7,3 milioni di persone, per l’85% donne, coloro che assumendosene carichi emotivi, responsabilità, stress e ansia hanno cura di un familiare inabile. Finora senza tutele e sostegno a fronte di un lavoro che per la rilevanza che riveste, e il risparmio non indifferente per lo Stato, occorre invece riconoscere dal punto di vista previdenziale, sanitario e assicurativo. Tra le indicazioni “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare” il decreto prevede che al caregiver familiare non lavoratore sia riconosciuta la copertura di contributi figurativi, equiparati a quelli da lavoro domestico, a carico dello Stato, nel limite complessivo di tre anni. Una disposizione questa che, insieme allo stanziamento una tantum di 20 milioni annui per tre anni, è già destinata a creare non pochi malumori considerato per quanti anni può prolungarsi l’impegno del caregiver.

In Italia i caregiver sono 7,3 milioni di persone, per l’85% donne. Sono coloro che, assumendo carichi emotivi, responsabilità, stress e ansia, si prendono cura di un familiare inabile



IN AGENDA DAL MONDO

02 novembre

05

UNA GARA TRA LE DUNE FUERTEVENTURA (CANARIE) Una corsa tra le dune del Parco naturale di Corralejo, a Fuerteventura: 21 chilometri per gli atleti e per il pubblico che può ammirare la corsa e il paesaggio. www.mmdunasfuerteventura.com

07

LA NOTTE DI GUY FAWKES REGNO UNITO

FIERA DELLA FOTO PARIGI

novembre I cieli della Gran Bretagna si accendono

novembre Fino al 10 torna la Paris Photo, la fiera

di fuochi d’artificio per ricordare il piano di Guy Fawkes per far saltare in aria il Parlamento il 5 novembre 1605. www.visitbritain.com/it

che promuove la foto artistica e la creazione contemporanea. Ben 140 gallerie provenienti da 33 Paesi differenti. www.parisphoto.com

A PROPOSITO DI...

CIBI SURGELATI

CURIOSITÀ

Lo spazzolino elettrico Secondo Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni del New York Times, usare lo spazzolino elettrico giova soprattutto per via del timer da due minuti che detta il tempo di lavaggio. Parola di esperti. www.ilpost.it

i SALUTE

Quanto sport va fatto? Tra i 18 e i 64 anni, il consiglio dell’Oms è di fare 75 minuti attività sportiva a settimana (correre, nuotare etc). Oltre i 64 anni, stessa routine ma suddivisa in sessioni da circa 10 minuti al dì. www.gqitalia.it

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COME FRESCHI SÌ - Consentono di prepa-

rare piatti velocemente. Conservano quasi inalterate le caratteristiche dei cibi freschi.

SBALZI TERMICI NO - Se interrotta la catena del freddo, si rischiano effetti sugli alimenti e una consistente perdita di nutrienti.

FAMIGLIA

Quando i figli vanno via Uno studio dell’Università di Heidelberg sostiene che chi ha figli è felice quando vanno via di casa perché hanno raggiunto ormai l’autonomia. L’abbandono del nido, infatti, sembrerebbe riduca lo stress. www.d.repubblica.it

i CURIOSITÀ

“Fare il bucato” Il termine “bucato” deriverebbe da bukòn, parola francone (ceppo di lingue germaniche dell’allora regno dei Franchi): significava “lavare”. In italiano è diventato “bucare” e quindi “fare il bucato”. www.focus.it

i SOCIETÀ

Allarme “Hikikomori”

IMPRESE AMBULANTI IN ITALIA

FONTE: ISTAT

Secondo gli ultimi dati diffusi da Unioncamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, in Italia 22 imprese commerciali su 100 sono ambulanti e impiegate nei seguenti settori:

ALIMENTARI E BEVANDE

TESSILI, ABBIGLIAMENTO, CALZATURE

ALTRI PRODOTTI

33.892

69.610

70.133

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In Giappone è allarme “Hikikomori”, il disagio mentale che porta le persone a chiudersi in casa: ad oggi sono 500mila a soffrirne. Non colpisce solo i più giovani, ma anche persone in età avanzata. www.businessinsider.it

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IN NUMERI

PERISCOPIO

LA SOLA GINNASTICA NON BASTA a cura di Samuela Gangi


09 novembre

CIOCCOLANDIA CASTEL SAN GIOVANNI (PC) La cittadina vi aspetta per festeggiare la XIV edizione di Cioccolandia, evento dedicato al cioccolato e ai dolci, organizzato da Pro Loco e Comune. www.turismo.provincia.piacenza.it

15 novembre

L’ORO IN BOTTIGLIA SPELLO (PG) Fino al 17, 58a edizione della Festa dell’Olivo e della Sagra della Bruschetta nell’ambito de “L’Oro di Spello”, evento che valorizza il territorio. www.prospello.it

IN novembre

FESTA DELLA POLENTA VIGASIO (VR) A Vigasio, Festa della Polenta: tornei, parate, spettacoli e la polenta che viene servita con baccalà alla vicentina, gulasch, seppie e piselli. Fino al 3. www.festadellapolenta.it

ALIMENTAZIONE

Lo “sdijuno” abruzzese Pranzare presto è un segreto di lunga vita. Ne sono certi i ricercatori dell’Università di Teramo che, con lo studio “Centenari”, attribuiscono enormi benefici allo “sdijuno”, il pasto abbondante delle 11. www.ansa.it

i SPORT

Il migliore? Il tennis Secondo uno studio epidemiologico danese, le persone che giocano a tennis hanno 9,7 anni di aspettativa di vita in più rispetto ai sedentari. Anche andare in bici e correre giovano, ma meno del tennis. www.repubblica.it

i RIMEDI

Le virtù del bicarbonato IL SOLO ESERCIZIO FISICO NON FA DIMAGRIRE. LA “REMISE EN FORME” PASSA SOPRATTUTTO PER IL PIATTO. Insomma, non si può pensare di mangiare senza limiti per poi dedicarsi senza sosta allo sport. Per dimagrire occorre senza dubbio agire sul regime alimentare. Chi si allena molto non brucia più del 10-30% dei cibi introdotti. Ecco perché mangiare meno conta molto di più di quanto si “consuma” con l’attività motoria. Tutte le calorie provengono dal cibo

che mangiamo e dalle bevande che beviamo, ma solo una parte del dispendio energetico (quello che consumiamo) viene perso durante l’esercizio. Quali sono, dunque, le variabili principali del nostro dispendio energetico? Il metabolismo basale - ossia la quantità di energia necessaria per mantenere il corpo in funzione a riposo (scorrimento del sangue, respirazione dei polmoni, funzionamento del cervello) -, la “termogenesi del cibo” - cioè la digestione del cibo - e l’attività fisica.

Dopo lo shampoo può essere buona norma cospargere le radici dei capelli di bicarbonato per un paio di minuti. Combatte la forfora e mantiene i capelli puliti più a lungo dopo il risciacquo. www.elle.com

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__SOCIETÀ__

VOGLIA DI FUTURO PER I SENIOR CHE LAVORANO

QUANTI SONO, IN ITALIA, GLI OVER 60 è fondamentale mantenere viva «la voglia di CHE ANCORA LAVORANO? SEMBRA INimparare e di restare aggiornati», per il CREDIBILE MA SONO 45% bisogna «avere diOLTRE DUE MILIONI. mestichezza con la tecSONO OLTRE DUE MILIONI È questo il dato che nologia», mentre per il GLI OVER 60 CHE, NEL NOSTRO emerge da un’indagine 41% è necessario «creare PAESE, ANCORA LAVORANO. condotta dalla Bva Doxa, un legame tra i giovani e PER LORO È FONDAMENTALE RESTARE SEMPRE AGGIORNATI sull’approccio dei senior le diverse generazioni». E CREARE UN FORTE LEGAME al mondo del lavoro. Nonostante la “voglia di CON LE NUOVE GENERAZIONI Il 55% degli intervistati mettersi in gioco” solo 1 di Lavinia Viti sceglie di non andare in lavoratore senior su 3 ripensione anche se ha i retiene di essere valorizzato quisiti per farlo e solo il 15% dà come spiedall’azienda; il 74% vorrebbe partecipare a gazione la motivazione economica. Secondo corsi sulle nuove tecnologie e il 49% spera in il 50% dei senior, per continuare a lavorare un maggior confronto con l’azienda.

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__ATTUALITÀ__

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SCIENZA & VITA

di Damiano Galeotti

Un mix di farmaci si è dimostrato capace di allungare la vita dell’insetto del 48%. Quali saranno gli effetti sull’uomo?

LONGEVI COME… UN MOSCERINO La strada intrapresa da un TEAM DI SCIENZIATI sembra promettere bene nel rallentare l’invecchiamento. Un esperimento che ha visto la collaborazione tra Regno Unito, Germania e Usa SI CHIAMA DROSOPHILA MELANOGASTER, MEGLIO NOTO COME MOSCERINO DELLA FRUTTA, ed è il protagonista di un esperimento di alcuni scienziati dello University College London, in collaborazione con il Max Planck Institute di Colonia (Germania) e il Joslin Diabetes Center di Boston (Usa). Il team ha elaborato una mi-

scela di tre farmaci che è riuscita a prolungarne la vita del 48%. I tre medicinali sono da tempo utilizzati dall’uomo per curare diverse patologie. Si tratta di uno stabilizzatore dell’umore, un antitumorale e un immunosoppressore. Un mix che sembra ridurre i reciproci effetti collaterali fino addirittura a compensarli. Solo dopo aver testato la miscela su organismi più complessi, come i topi, i ricercatori passeranno alla sperimentazione umana. L’obiettivo è quello di vivere più a lungo e in buona salute.

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__SOCIETÀ__

LE CITTÀ DOVE SI GIOCA DI PIÙ E DI MENO

Per l’Agenzia Dogane e Monopoli, la città dove si spende di più per il gioco d’azzardo è Prato, seguita da Sassari, Como, Teramo e Sondrio. Invece, a Enna, Padova, Cagliari e Crotone, si gioca di meno.

SOLO + TRANON I GIOVANI di Giulia Rachele Deli

Secondo dati ufficiali sono in forte aumento gli over 60 affetti da ludopatia e da alcolismo. Sono quasi 3 milioni gli anziani che fanno uso abituale di bevande alcoliche; stessa cifra per quelli che giocano d’azzardo CHI CREDE CHE LE DIPENDENZE SIANO UN PROBLEMA SPECIFICATAMENTE GIOVANILE, È IN ERRORE. Cresce costantemente, infatti, il numero delle persone anziane che hanno problemi legati all’alcol e al gioco d’azzardo. Basta leggere i numeri. Nella Relazione 2019 trasmessa dal Ministero della Salute al Parlamento, sugli interventi in materia di alcol e problemi correlati, risulta che 8,6 milioni di persone (6,1 milioni maschi e 2,5 milioni femmine), di età superiore agli 11 anni, sono consumatori abituali di bevande alcoliche (dati riferiti al 2017). Tra questi, le fasce di età più a rischio sono quella tra i 16 e i 17 anni, pari a circa 700mila adolescenti, e quella tra i 65 e i 75 anni, ovvero 2,7 milioni di ultra sessantacinquenni. Tra i consumatori over c’è una netta prevalenza degli uomini, mentre tra i minorenni non esistono disparità significative. Sempre nel 2017, 68mila per-

DIPENDENZE: CRESCONO GLI ANZIANI A RISCHIO sone si sono rivolte ai Servizi Alcologici, e tra queste il 27,1% era composto da nuove persone in cerca di aiuto. Il 75,1% di chi ha fatto ricorso ai Servizi Alcologici aveva un’età compresa tra i 30 e i 59 anni, men-

tre il 17,4% era oltre i 60 anni. La bevanda alcolica maggiormente consumata è il vino (48,1%), seguito dalla birra (27,1%), dai superalcolici (10,3%) e dagli aperitivi, amari e digestivi (5,5%); il vino è

DENTRO LA NOTIZIA

DOVE MI GIOCO I SOLDI Secondo i dati dell’Agenzia Dogane e Monopoli

14 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019

la cifra maggiore viene spesa alle slot machine (25,4 miliardi) e alle videolottery (23,5 miliardi), per un totale di 48,9 miliardi di euro. Seguono i giochi di carte (16,3 miliardi), le scommesse sportive (10 miliardi), le lotterie (9 miliardi) e il lotto (7,5 miliardi), a cui si ggiungono il bingo e le scommesse online.

generalmente più utilizzato al Nord, mentre la birra e i superalcolici al Sud. Ma anche sul fronte del gioco d’azzardo i numeri sono allarmanti. Secondo l’Agenzia Dogane e Monopoli, nel 2017 gli italiani hanno speso 101,8 miliardi di euro per tentare la fortuna, per un totale di 17 milioni di giocatori. Per l’Istituto Superiore di Sanità, sono almeno 18 milioni gli italiani che hanno giocato d’azzardo nel 2017 e i cosiddetti “giocatori problematici” sarebbero più di un milione e mezzo. Tra i giocatori over 65 sono tre milioni quelli che giocano abitualmente, soprattutto con le lotterie istantanee, 60 mila dei quali hanno problemi di ludopatia.



+ Con 9 esposizioni dedicate agli scatti più belli provenienti da 161 Paesi del mondo, il Siena International Photography Awards fa della città del Palio la capitale mondiale della fotografia. Dal 27 ottobre al 1° dicembre in vari luoghi della città

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“PLASTIC APOCALYPSE” DI RANDY OLSON


__SOCIETÀ__

DOCENTI SEMPRE PIÙ ANZIANI

MAESTRINE ADDIO CHI NON RICORDA LA MAESTRINA 2017, il 57% degli insegnanti delle scuole «della prima inferiore numero tre, quella primarie e secondarie italiane superava i 50 giovane col viso color di anni (il 36% in Europa), rosa, che ha due belle pozmentre il 18% dei docenUN’INDAGINE DELLA zette nelle guance, e porta ti superava i 60 (nell’Ue, COMMISSIONE EUROPEA RIVELA CHE IL 57% una gran penna rossa sul il 9%). Il corpo docente DEGLI INSEGNANTI ITALIANI cappellino», descritta da era costituito in maggioSUPERA I 50 ANNI D’ETÀ Edmondo De Amicis, nel ranza da donne: il 99% E IL 18% I 60. ITALIA ULTIMA ANCHE NEGLI INVESTIMENTI libro Cuore? A leggere il nella scuola materna, il NELLA SCUOLA Rapporto 2019 su La pro63% nella secondaria sudi Rachele Randon fessione di insegnante in periore e il 37% nelle Europa della Commissiouniversità. ne Europea, sembra che di giovani maestri- Ultimo dato: in Italia gli investimenti nelne, oggi, ce ne siano ben poche, soprattutto l’istruzione sono il 3,8% del Pil, mentre in Italia. I dati, infatti, evidenziano che, nel nell’Ue la media è del 4,6%.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

WHOP ICOPE HANDBOOK

L’APP DELL’OMS PER GLI ANZIANI ATTUALMENTE, NEL MONDO, QUAe fornire il supporto adeguato agli anSI 700 MILIONI DI PERSONE HANNO ziani. L’app in questione si chiama Whop SUPERATO I 60 ANNI Icope Handbook e offre ed entro il 2050 saranno una guida pratica per afL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE circa 2 miliardi, pari al frontare problemi di moDELLA SANITÀ HA LANCIATO UN’APP CHE, INSIEME 20% della popolazione bilità, malnutrizione, perAD ALTRI STRUMENTI, mondiale. Per far sì che dita della vista e dell’udito, AIUTA GLI OPERATORI ogni anziano possa usudeclino cognitivo, sintomi SANITARI E SOCIALI fruire della migliore assidepressivi degli anziani. A FORNIRE ASSISTENZA MIRATA AGLI ANZIANI stenza, l’Organizzazione L’utilizzo dell’app, insiedi Francesco Andreani Mondiale della Sanità ha me agli altri strumenti lanciato un pacchetto di per l’assistenza integrata, strumenti, tra cui un’applicazione digitale accelererà la formazione degli operatori in grado di aiutare operatori sanitari e sanitari e sociali per rispondere meglio sociali ad individuare eventuali criticità alle diverse esigenze dei senior.


______IL TERZO TEMPO______

PROGETTIAMO UNA VECCHIAIA DIGNITOSA di Lidia Ravera

VICINO A CASA MIA C’È UNA CASA DI RIPOSO. SONO IN UN CAFFÈ, STO SCRIVENDO. DA ME CI SONO LAVORI IN CORSO, OPERAI CHE VANNO E VENGONO, impossibile qualsiasi tipo di concentrazione. Nel caffè sto bene, hanno i cornetti integrali al miele. Sono gentili. Mentre sono lì che digito veloce, attenta alle mie cose e per nulla distratta dalla gente che entra e esce (sto scrivendo un romanzo, ogni faccia mi è utile, racconto la vita degli umani), entra una coppia di vecchi. Potrebbero avere 90 anni, ma anche di più. Li ho già visti, abitano lì, nella casa di riposo. Lui la sorregge, lei si appoggia. Lui è meglio in arnese, ma lei si appoggia volentieri, prima di affrontare una discesa di due gradini gli sorride. Lui le picchietta due affettuose simil carezze sul dorso della mano. Se ne vanno, uniti dalla debolezza di lei, dalla forza di lui. Ma potrebbe essere il contrario. 20 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019


La dipendenza reciproca, quando non è obbligata, ha molto a che vedere con l’amore. Genera tenerezza. Che sia l’ultima e più sublime forma dell’eros? La sortita li ha appagati, i miei due molto vecchi: uscire, andare al bar, come si vivesse ancora nel mondo degli altri. Mi riprometto di visitare la casa di riposo, evidentemente non è un lager, da cui non ti fanno uscire facilmente. E poi è in un bel quartiere, pittoresco e centrale, nel cuore della vecchia Roma, a Trastevere. Sto pensando al mio futuro? Dall’appartamento su tre livelli, situato al terzo piano senza ascensore, dalle scale che faccio di corsa per mantenere glutei da premio, potrei passare, senza soluzione di continuità, giù all’angolo, nella Casa della decrepitezza. È questione di decenni, ma i decenni passano in fretta. I mesi rotolano via. Gli ultimi dieci sono durati un niente, i giorni più si accumulano più volano. Quando affronti la prima elementare un anno è un sesto della tua vita, a sessant’anni è un sessantesimo. Un battito d’ali. Mi fa paura la casa di riposo? Sì, però mi piace il titolo. Casa

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ LARGO ARENULA 34 00186 ROMA PER FAX 0681151914 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

di riposo. È riposo, la parola dolce. Però bisogna re-inventarla, quella casa finale, a partire dalle fondamenta. Non può essere un luogo a cui ti consegni, come un internato, perdendo le chiavi della tua vita, la tua identità, la tua libertà di movimento. Deve essere un luogo di agio e di benessere. Una casa nel senso più alto del termine. Un gruppo di alloggi in cui si vive in comunità. Molto vecchi con molti vecchi, ma aperta allo scambio con le altre generazioni. Immagino che ci siano persone che aiutano a pulire, un autista perché non hai più voglia di

guidare, una cuoca attenta alle diete. Una guardia medica. Immagino che, a turno, chi può, chi è ancora in grado, si occupi di chi è allettato o depresso o spaventato. Immagino una biblioteca interna, una palestra, magari una piscina. E una scuola, dove si tengano lezioni di musica o di cucina, dove si possa imparare a potare un cespuglio di rose, a badare al giardino, a scrivere una poesia, a leggere i tarocchi, a cantare nel coro. Perché è quando si smette di imparare che si muore davvero, che si diventa malamente vecchi.

Non è un sogno irrealizzabile, basta stornare, dall’insieme delle tasse che paghiamo da una vita, un fondo-senilità, una forma di previdenza in vista di un futuro che promette di essere sempre più lungo. La vecchiaia è l’unica esperienza che tutti, prima o poi, siamo destinati a fare. Non vale forse la pena di prepararsi per tempo? Una cultura della dignità che non metta limiti al diritto degli individui di essere considerati persone. Soldi per organizzare tutto il benessere di cui ha bisogno chi è arrivato alla fine del viaggio, è tutto quello che ci serve. Si può fare.

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Secondo una ricerca inglese, nell’arco della nostra vita stringiamo amicizia con quasi 400 persone, ma non ne frequentiamo mai più di 30 per volta. I veri amici, però, si possono contare sulle dita di una mano e riuscire a mantenerli dipende dalla dedizione e dalla comunicazione presenti nel rapporto

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CARO AMICO, TI SCRIVO... +

CUORI SENZA ETÀ È UNA SERIE TV DEL 1985, PREMIATA CON 4 GOLDEN GLOBES E 11 EMMY AWARDS, CHE RACCONTA LE VICENDE DI UN GRUPPO DI AMICHE DI MEZZA ETÀ

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a cura del Centro Studi 50&Più

TEREZINHA E ILDA VIVONO A SAN PAOLO DEL BRASILE E SONO AMICHE DA TRENT’ANNI: SI SONO CONOSCIUTE PER CASO A UN INCONTRO DELLA PARROCCHIA LOCALE E NON SI SONO PIÙ LASCIATE. La storia della loro amicizia è diventata virale quando, a inizio aprile, ha iniziato a circolare una loro foto su tutti i social network. Le due donne (una di 66 anni e l’altra di 70), infatti, hanno deciso di celebrare il trentesimo anniversario del loro rapporto facendosi un tatuaggio in comune: due boccali di birra che sorridono e si tengono per mano, perché la birra non può certo mancare nei lunghi pomeriggi passati insieme a chiacchierare. E così l’immagine di queste due signore sorridenti, che mostrano


il braccio tatuato, ha popolato le bacheche di Facebook e Instagram diventando simbolo di un’amicizia autentica e duratura. CHI TROVA UN AMICO, TROVA UN TESORO

Ma gli amici sono davvero così importanti? Secondo la scienza, sì. Soprattutto in terza età. Lo dimostra uno studio americano condotto dall’Università del Michigan che sottolinea come questo tipo di compagnia possa essere fonte di felicità e benessere. La ricerca ha coinvolto circa 280mila persone di ogni età, provenienti da 100 Paesi diversi, sottoponendole a due questionari: il primo valutava lo stato di salute, il senso di soddisfazione e la felicità, mentre il secondo chiedeva di esplicitare l’importanza che i partecipanti attribuivano al rapporto con i familiari e con gli amici. Analizzando i dati è risultato che un buon rapporto con la famiglia e con la propria rete amicale sembra essere associato a condizioni di salute migliori e a un senso di soddisfazione più alto. Lo studio rivela anche che i rapporti familiari (che includono i coniugi e i figli) spesso sono visti come più stressanti e vincolanti, al contrario dei rapporti di amicizia che sembrano essere associati allo svago e al divertimento. Già 2.500 anni fa lo stesso Pitagora sosteneva che, davanti ad un problema di salute, prima di chiamare il medico fosse necessario chiamare un amico. E la

Northwestern University, in Illinois, sembrerebbe confermarlo grazie agli studi sui SuperAger, ultraottantenni con capacità cognitive e mnemoniche migliori o uguali a quelle di persone trent’anni più giovani. Secondo questi studi, il segreto per mantenere la salute cerebrale sarebbe solo uno: avere una fitta rete sociale e buoni amici. Dopo aver eseguito esami neurologici e test della memoria, i ricercatori hanno somministrato un questionario sul benessere psichico a 31 SuperAger e 19 loro coetanei con facoltà cognitive reputate normali. «I SuperAger hanno totalizzato un punteggio molto più elevato nelle domande relative all’area sociale che comprende le relazioni positive e di fiducia e i rapporti di qualità dell’individuo», spiega Emily Rogalski, docente di Neurologia Cognitiva. L’AMICIZIA DA 0 A 100 ANNI

Le amicizie sono relazioni uniche perché, diversamente dai rapporti familiari, possiamo sceglierle. Con l’avanzare dell’età il legame può cambiare, ma mantiene una certa continuità. Se ascoltassimo un ragazzino di 14 anni o un uomo di 100 parlare dei propri amici intimi, infatti, noteremmo le stesse aspettative. Un amico è qualcuno con cui parlare, su cui contare e con cui divertirsi in tutte le fasi della vita. L’inizio della vita adulta, che va dai 20 anni ai 35, sembra essere il mo» NOVEMBRE 2019 I 23


SOCIETÀ ATTUALITÀ mento migliore in cui instaurare nuove amicizie. Infatti, a differenza dell’infanzia, in cui si gioca indistintamente con tutti i coetanei, e dell’adolescenza, dove non si è ancora formata l’identità dell’individuo, questa fase rappresenta una svolta in cui le persone sono tendenzialmente più sicure di se stesse e più propense a cercare amici che condividano gli stessi valori. Nella maggior parte dei casi le reti amicali sono più dense in gioventù, quando la maggior parte delle persone conosciute frequentano la stessa scuola o vivono nella stessa città. Ma quando ci si sposta altrove o si inizia a lavorare, le reti si espandono e il tempo da dedicare agli amici diventa sempre meno. È il caso delle persone che entrano nella mezza età e si trovano divise tra lavoro, cura dei figli e dei genitori: in questa fase è più probabile che si stringa amicizia con le persone che si incontrano più spesso come i colleghi o i genitori degli amici dei figli. Una frenesia che tende a scemare dopo la pensione, quando il tempo si dilata nuovamente e i figli sono cresciuti. È proprio in questo momento che si registra una tendenza a riconnettersi con i vecchi amici e si sente il bisogno di passare del tempo con i propri cari dando priorità alle esperienze che ci rendono felici. NON PERDIAMOCI DI VISTA

Arrivati alla mezza età il bagaglio di conoscenze e di incontri fatti nel corso della vita è abbastanza pieno. Che siano nate sul lavoro, all’università o in ambito sportivo, secondo gli studiosi tutte le amicizie possono essere divise in tre categorie. Le per24 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019

L’AMICA GENIALE

ANCHE IN TV

Una storia in quattro atti A raccontare la storia di un’amicizia ha pensato Elena Ferrante (o chiunque si nasconda dietro questo pseudonimo) che, nel 2016, è stata inserita nella classifica del Time come una delle 100 personalità più influenti al mondo dopo il successo de L’amica geniale. La saga è composta da quattro libri che seguono le fasi della vita e del rapporto tra le due protagoniste, Lila e Lenù. Nell’ultimo volume, Storia della bambina perduta, le due amiche sono ormai adulte e fanno il loro esordio nella terza età. Alla fine del 2018, la Rai ha trasmesso la serie Tv basata sul romanzo della Ferrante e composta da otto episodi sfiorando quasi i 7 milioni di telespettatori. Nella rubrica settimanale che la scrittrice cura per il quotidiano britannico The Guardian ha affermato che una vera amicizia è rara tanto quanto il vero amore.

sone con cui si sta in contatto regolarmente, a cui ci si appoggia per un supporto emotivo e di cui si è informati, rientrano nelle amicizie definite “attive” e da cui traiamo più giovamento. Esistono poi dei legami detti “inattivi” e rappresentano quei rapporti di amicizia in cui ci si incontra sporadicamente, ma si sente di avere ancora molto in comune con l’altra persona e si è felici nei momenti in cui si sta in contatto. Infine, esistono i rapporti “commemorativi” in cui ci si ricorda dell’altra persona, ma non si è intenzionati a rivederla o a riprendere un rapporto. Solitamente sono rapporti nati da un forte legame che è andato scemando nel tempo. Ma come si può mantenere un’amicizia per tutta la vita? Sembra dipendere tutto dalla dedizione e dalla comunicazione presenti nel rapporto. Alcune ricerche hanno scoperto che continuare a ricordare i momenti condivisi o utilizzare uno slang maturato negli anni dell’amicizia rinsalda il rapporto e mantiene vivo il legame. L’abilità comunicativa e la comprensione reciproca, infatti, possono aiutare gli amici a superare con successo i cambiamenti della vita che minacciano la stabilità dell’amicizia. Il terzo millennio, a questo proposito, offre innumerevoli stru-

menti con cui mantenersi in contatto: scrivere un sms, inviare una foto su WhatsApp, taggarsi su Facebook sono piccoli gesti che mantengono vivo il rapporto se accompagnati da una frequentazione vis a vis. E sono stati proprio i social network a portare il lieto fine nella storia di due amici bolognesi. Succedeva nel 2017, quando la figlia di Salvatore Caccavale pubblicò su Facebook una foto di suo padre e dell’amico Carlo, accompagnando una didascalia: “Quello nella foto è Salvatore Caccavale, mio padre. Negli Anni ’70 lui e mia madre vivevano a Toronto, dove conducevano un bar presso Bloor Street, ma Salvatore lavorava anche come muratore. Perché vi racconto questo? Perché mio padre ha un grande desiderio: quello di poter rivedere un carissimo amico di quell’epoca: Carlo Cacciatori, rientrato a Bologna o dintorni dopo gli Anni ’80. Attualmente dovrebbe avere circa 75 anni”. Il post raggiunse più di 200mila persone in poco più di 24 ore arrivando fino a Carlo. Il settantacinquenne, che viveva ancora a Bologna, appresa la notizia si è subito messo in contatto con Salvatore. Il loro ritrovo è avvenuto sulla riviera romagnola: una passeggiata lungo il mare per riscoprire un amico perso 40 anni prima.


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Il percorso della vitalitĂ


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Non si tratta “solo” di una dolorosa condizione esistenziale. Gli effetti negativi sulla salute psicofisica vengono confermati da autorevoli studi

LA SOLITUDINE ACCORCIA LA VITA di Marco Trabucchi “IL NON AVERE NESSUNO DA CHIAMARE QUANDO SI È IN DIFFICOLTÀ” HA PESANTI CONSEGUENZE SULLA VITA DELLA PERSONA A TUTTE LE ETÀ, IN PARTICOLARE NELLA VECCHIAIA. È la solitudine, drammatica e dolorosa condizione di vita. Numerosi dati in ambito epidemiologico sostengono che la solitudine è associata con una riduzione della durata della vita simile a quella provocata dal fumare 15 sigarette al giorno e superiore a quella associata con l’obesità. QUANTO PESA Un importante lavoro recente inI numeri di una patologia siste: “Isolamento sociale e salute: Una recente analisi ha preso in considerazione l’effetto tossico della solitudine”. tre fattori: la solitudine, l’isolamento sociale e il Queste drastiche indicazioni invivere da soli. Dall’esame dei dati è emerso che dicano lo sviluppo avvenuto in il loro effetto induce un aumento della mortalità nella rispettiva misura del 29%, 26% e 32%. questi anni degli studi e l’effetto

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COSA FARE che questi (in ambito epidemiologico, biologico e clinico) avrebbero dovuto avere sulla coscienza diffusa di molte persone. Ma l’affermazione soprariportata evidentemente non è stata sufficiente, se recentemente altri autori hanno dovuto ripetere: “La solitudine uccide”. La solitudine fa vivere la persona anziana in un inferno che ha conseguenze sulla salute spesso drammatiche, molto più gravi di quanto si ritiene se le si attribuisce solo un peso sul piano psicologico, come è stato fatto fino al recente passato. Le persone sole si curano poco di se stesse, perché sostengono sia inutile qualsiasi tentativo di migliorare la propria condizione; questo atteggiamento può essere la conseguenza di uno stato depressivo conclamato, ma è anche legato ad uno stile di vita scostante, chiuso, polarizzato su se stessi, senza desideri e speranze di cambiamento. Nessuno si occuperà di indurre chi è solo a sottomettersi a controlli clinici e il singolo non sentirà alcuna spinta in tal senso. I sintomi che possono comparire vengono inglobati in una visione negativa della vita, per cui i soli non attivano l’attenzione degli altri, né si impegnano ad esaminare gli eventuali segnali negativi con gli strumenti della medicina. La solitudine è tra le cause più frequenti e incisive di perdita della salute, svolgendo la sua azione in maniera differenziata nelle diverse età e circostanze della vita. È importante conoscere le tappe di questo per-

corso patologico, per meglio impostare azioni preventive sul singolo e sulla collettività o di riduzione del danno, dedicando attenzione a come mettere in atto meccanismi protettivi. Bisogna peraltro essere consci che si tratta sempre di interventi complessi e delicati, perché possano avere efficacia; infatti, la profondità dell’azione negativa richiede spesso risposte di lungo termine e di grande difficoltà umana. Il punto centrale consiste nel ricostruire la connessione tra corpo e mente, perché l’azione della solitudine si sviluppa sul confine delicato tra le percezioni somatiche, indotte dall’essere soli, e gli effetti che queste hanno sul cervello, che, a sua volta, induce reazioni che si riflettono a livello somatico. Un ruolo importante rispetto ad una presa di coscienza sui danni della solitudine rivestono i dati secondo i quali è associata con i meccanismi che portano alla demenza. È quindi necessario alleviarla, per motivi ovvi, se è un fattore di rischio per la comparsa di demenza, ma

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per motivi altrettanto seri se invece fosse un segnale precoce, perché il lenimento della solitudine (se possibile) eviterebbe l’isolamento dell’ammalato e quindi il rischio di una diminuita attenzione verso di lui da parte del sistema sanitario e della famiglia. Potrebbe sembrare eccessivo collegare la solitudine con la mortalità; infatti, fino alla pubblicazione dei dati più recenti, frutto di studi longitudinali, non era chiaro quanto fosse pervasiva la relazione, anche dopo la correzione per fattori quali l’età, il sesso, il livello di povertà, ecc. Oggi il fenomeno nel suo complesso non è più messo in discussione, ma si studiano in modo analitico le varie condizioni che mediano l’influenza della solitudine sulla durata stessa della vita. Secondo altri studi, gli anziani con più alti livelli di solitudine sono quasi due volte più esposti alla possibilità di morire prematuramente rispetto a quelli con i livelli più bassi. Il processo si accompagna nel tempo ad una riduzione della qualità della vita e dell’autonomia personale, fino alla comparsa di gravi malattie.

CONTRO L’ISOLAMENTO

Le possibili risposte Sono stati recentemente presentati studi condotti su molte migliaia di cittadini secondo cui una forte connessione sociale protegge dalla morte prematura. Ancora una volta si evince che le persone sole non sono necessariamente isolate e che le persone isolate non sono necessariamente sole. Il problema è la percezione della solitudine, che rappresenta il vero fattore di rischio. L’insieme dei dati soprariportati porta a concludere sull’importanza di interventi mirati nei singoli e nelle comunità per ridurre gli effetti devastanti del sentirsi solo. Purtroppo ancora molta strada deve essere compiuta, ma la prospettiva che considera la solitudine una vera malattia indurrà ad un maggiore impegno per intervenire sia a livello educativo sulle giovani generazioni sia nelle persone di età avanzata perché abbandonino atteggiamenti di chiusura verso l’altro. Anche le comunità, dalla famiglia, al vicinato, alla città devono rendersi conto che è doveroso costruire ponti che diminuiscono la sofferenza solitaria dei cittadini, preservando così anche la loro salute somatica.

OGGI LA PROSPETTIVA CHE CONSIDERA LA SOLITUDINE UNA VERA E PROPRIA MALATTIA INDUCE AD UN MAGGIORE IMPEGNO PER INTERVENIRE SIA A LIVELLO EDUCATIVO SULLE GIOVANI GENERAZIONI SIA NELLE PERSONE DI ETÀ AVANZATA

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intervista di Giovanna Vecchiotti

IL SEGRETO DELLA VITALITÀ? È NEL GIOCO DI SQUADRA 28 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019


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__le INTERVISTE di 50&Più__

CARLO SANGALLI

DA UNA VITA SULLA CRESTA DELL’ONDA, CARLO SANGALLI È FIGURA DI SPICCO NEL PANORAMA IMPRENDITORIALE ITALIANO. All’impegno politico come deputato del Parlamento, dal 1968 al 1992, ha affiancato quello sindacale, assumendo la Presidenza di Confcommercio Imprese per l’Italia nel 2006 - carica alla quale è stato riconfermato per acclamazione nel 2010 e 2015 - e la presidenza di Infocamere e Unioncamere. Attualmente è presidente di turno di Rete Imprese Italia. Ma Carluccio, come ama farsi chiamare dagli amici, padre di quattro figli e nonno di 12 nipoti, oltre al lavoro ha un’altra grande passione, quella per il calcio, e dentro il suo petto batte, da sempre, un cuore rossonero. Lo incontriamo per farci raccontare il nuovo percorso che ha intrapreso alla guida del-

+ Il nuovo Presidente nazionale 50&Più rivela gli obiettivi da raggiungere nei prossimi cinque anni del suo mandato, fermamente convinto che per invecchiare bene sia importante instaurare buoni rapporti umani, avere cura di sé e non smettere mai di imparare

+ l’Associazione 50&Più, al cui vertice è stato eletto nel luglio scorso. Presidente Sangalli, cosa l’ha spinta a raccogliere questa nuova sfida? Ho accettato di candidarmi da Presidente Confederale, concorrendo prima a Milano e poi al Nazionale di 50&Più, per una ragione molto semplice: dare un segnale forte dell’interesse e della rilevanza che 50&Più svolge nel sistema associativo di Confcommercio. Una rilevanza che è particolarmente strategica in questo momento storico, per la demografia della popolazione italiana, ma anche perché è cambiato culturalmente l’approccio: rispetto al passato, la vita delle persone non è diventata solo più lunga, è diventata più ampia. Così, 50&Più è importante per quello che fa, ma anche per l’idea che rappresenta: aggiunge-

re - come diciamo da sempre - anni alla vita e vita agli anni. Il progressivo innalzamento dell’età, correlato ad un tasso di natalità sempre più basso, è un fenomeno globale. Secondo la sua esperienza, quali dovrebbero essere le linee gui-

«IL PRESIDENTE ONORARIO GIORGIO RE È UN CENTENARIO CHE HA MOLTO DA INSEGNARE. GUARDANDOLO, CREDO CHE IL SEGRETO DELLA VITALITÀ STIA NELL’AMORE PER QUELLO CHE SI FA»

da volte a sviluppare politiche che favoriscano l’invecchiamento attivo e migliorare la qualità della vita delle persone? Secondo me la “vitamina C” della qualità della vita delle persone ha oggi tre aspetti: Cura, Competenza e Comunità. Cura perché il welfare di qualità sarà uno dei grandi temi a

fare la differenza tra un Paese “avanzato” e un Paese dove si vive bene. Competenza, perché la formazione come percorso che accompagna tutta la vita, sposta sempre un po’ più in là l’orizzonte dell’inedia, di quel senso di non utilità che fa invecchiare, prima e male. Infine, comunità, perché, come dicevo, il senso di appartenenza e le relazioni umane rendono la vita degna di essere vissuta. Non appena insediato, disse: “Il futuro, prima che un tempo verbale, è un modo di essere. Chi sa sognare non invecchia e, anche quando finisce l’impegno lavorativo, è possibile continuare a crescere e a far crescere gli altri”. Cosa rende davvero vitali le persone, a prescindere dall’età? Per rispondere, porto un esempio, quello di un uomo che peraltro 50&Più conosce » NOVEMBRE 2019 I 29


CARLO SANGALLI benissimo: il Presidente Onorario Giorgio Re, un centenario che ha molto da insegnare in quanto a vitalità. Ecco, guardando Giorgio, credo che il segreto della vitalità stia nell’amore per quello che si fa, con tutte le conseguenze che ne derivano, come la generosità e la voglia di spendersi sempre. Nessun uomo è un’isola titolava un grande evento di 50&Più di qualche anno fa: ecco, io credo che quello che mantiene vitali sia il gioco di squadra, siano le persone che abbiamo intorno. La vita associativa di 50&Più è caratterizzata da numerosi eventi che investono diversi settori, dallo sport alla cultura al tempo libero. Quale, tra le manifestazioni nazionali, l’appassiona di più? Tra le mie prime occasioni pubbliche come Presidente di 50&Più ho avuto la possibilità di vedere e partecipare dal vivo l’inizio della 26a edizione delle nostre Olimpiadi, a Marina di Pisticci. È stata un’esperienza entusiasmante, vissuta con oltre 1.000 partecipanti, una macchina organizzativa formidabile e un senso di appartenenza che si poteva quasi toccare con mano. Lo sport, poi, è un tema che mi è sempre molto caro e che riesce a coinvolgere e a trasmettere messaggi forti in ogni momento della vita. La sensazione è, tuttavia, che ci sia ancora moltissimo da scoprire con l’andare di questo mandato, e non vedo l’ora di farlo. Quali sono gli obiettivi che si propone di raggiungere nel quinquennio della sua presidenza a 50&Più? «LA SENSAZIONE È CHE CI SIA Credo che sul futuro di ANCORA MOLTISSIMO 50&Più sia giusto e imporDA SCOPRIRE CON L’ANDARE tante sviluppare la riflessioDI QUESTO MANDATO, E NON VEDO ne collettiva appena iniziata L’ORA DI FARLO» con i Vice Presidenti e gli Organi, proprio nella convinzione che, se non si gioca in squadra, i piani alla fine rimangono sulle lavagnette. Da parte mia, credo comunque che per 50&Più siano strategici, da una parte, la connessione salda con il sistema Confcommercio e, dall’altra, il presidio del te-

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Sopra, Carlo Sangalli nel 2016 insieme all’ex campione di calcio Gianni Rivera. In alto, con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sotto, con il Presidente Onorario 50&Più, Giorgio Re.

ma complesso e complessivo della silver economy, anche per indirizzare, nelle loro analisi e nelle loro decisioni, i corpi intermedi e soprattut-

to la politica e le amministrazioni, centrali e locali, affinché vengano trattate questioni riguardanti la vita delle persone anziane.

BIOGRAFIA

1968 1992

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LA POLITICA Nasce a Porlezza (Como); laureato in giurisprudenza, dal 1968 al 1992 è parlamentare della Camera dei Deputati, svolgendo diversi e importanti incarichi istituzionali, tra cui quello di sottosegretario di Stato.

2006 2019

IL CAMMINO CONTINUA Nel 2006 assume la presidenza della Confcommercio d’Italia, riconfermato nel 2010 e nel 2015. Da luglio 2019 è presidente di turno di Rete Imprese per l’Italia ed è alla guida dell’Associazione Nazionale 50&Più.



__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Fuori dal mondo produttivo nel 2050 ci saranno più pensionati che lavoratori. È l’allarme che è stato lanciato dall’Ocse sul futuro del nostro Paese

E DOMANI? CHI CONTINUERÀ A LAVORARE?

DI QUESTO PASSO, ENTRO IL 2050, CI SARANNO PIÙ PENSIONATI CHE LAVORATORI. È LO SCENARIO TRACCIATO DALL’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sul mercato del lavoro. Un destino, quello dell’Italia, affatto immodificabile: a patto che si intervenga. «Nel nostro Paese c’è molto da fare per promuovere la partecipazione sul mercato del lavoro dei senior». A dirlo è Stefano Scarpetta, direttore dell’Organizzazione per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell’Ocse: «Sulla base degli attuali schemi pensionistici - sottolinea - il numero di persone over 50 inattive o pensionate che dovranno essere sostenute dai lavoratori di Giada Valdannini potrebbe aumentare di circa il 40%, arrivando nell’area Ocse a 58 su 100». Cosa significa questo dato? Che se è vero che l’Italia sta affrontando un processo di invecchiamento della popolazione, è anche vero che viviamo più a lungo e meglio. Come è vero inoltre, però, che ciascun lavoratore dovrà sostenere oltre che se stesso - o al massimo il partner e i figli - anche un senior inattivo. Una condizione insostenibile perché vuol dire gravare i lavoratori di un carico estremamente importante. Cosa mai successa prima, non in queste proporzioni. Come è possibile, allora, invertire la tendenza? I governi devono intervenire per promuovere maggiori e migliori L’APPELLO AI GOVERNI opportunità di lavoro in età avanCreare molte più opportunità di lavoro zata, per proteggere gli standard di Di fronte al rapido invecchiamento della popolazione, l’Ocse vita e la sostenibilità delle finanze invita i governi a promuovere “maggiori e migliori opportunità pubbliche. Ritardando l’età media di lavoro in età avanzata”. In Italia, Grecia e Polonia, entro in cui i lavoratori più anziani vanno il 2050 il rischio è di un rapporto uno a uno o addirittura in pensione e riducendo il divario di più over 50 fuori dal mondo del lavoro che lavoratori.

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di genere nella partecipazione della forza lavoro in età più giovane, l’aumento medio per l’area Ocse potrebbe infatti essere ridotto al 9%. Ma cosa determina lo scenario che potrebbe verificarsi entro il 2050? C’è stata una combinazione di scarsi incentivi a continuare a lavorare in età avanzata, riluttanza dei datori di lavoro ad assumere e trattenere lavoratori più anziani e investimenti insufficienti nell’occupabilità per tutta la vita lavorativa. Per far sì che i senior restino più a lungo sul mercato del lavoro occorre considerare le loro esigenze e renderli anche più appetibili per i datori di lavoro. Cosa si può fare quindi per far fronte a questa situazione? È necessaria una maggiore fles-

sibilità nell’orario e migliori condizioni di lavoro per promuovere una maggiore partecipazione a tutte le età. Turni molto lunghi possono scoraggiare alcune persone anziane o impedire - soprattutto alle donne - la permanenza in servizio. Non dimentichiamo che spetta ancora spessissimo a loro il ruolo di cura in famiglia che, andando in là con gli anni, significa non solo aiuto ai figli ma anche cura dei nipoti. Le nuove tecnologie digitali permettono il telelavoro, di lavorare da casa. Tutti strumenti

che consentono di ridurre lo stress e la fatica. Insomma, la rivoluzione digitale può accompagnare questa vita multifase. Quando suggerisce di lavorare sull’occupabilità dei senior, cosa intende? Investire nelle competenze dei lavoratori più anziani. Molti mostrano infatti livelli più bassi di prontezza digitale rispetto ai loro figli e nipoti (l’Italia è agli ultimi posti) e partecipano molto meno alla formazione professionale rispetto ai lavoratori più giovani. Quello su cui bisogna lavorare è quello che gli economisti definiscono “la domanda”, cioè bisogna creare le condizioni per cui gli imprenditori, i datori di lavoro mantengano i senior nelle loro imprese o ne assumano nel caso siano in cerca di nuovo personale. Come giudica, dunque, misure come “Quota 100”? Si tratta di misure di flessibilità in uscita che, in qualche modo, erano già state introdotte anche in precedenza, solo che con forme diverse. A mio avviso c’è sì bisogno di flessibilità in uscita, ma occorrono regole molto chiare e opportunità di uscita non uguali per tutti. Per chi ha iniziato a lavorare precocemente o ha un impiego usurante, che ben venga il congedo anticipato

dal lavoro. Per gli altri si possono trovare soluzioni che rendano compatibile e interessante la permanenza in ruolo. È vero: la pensione è un elemento importante, anche perché le persone fanno previsioni su di essa. Cambiare troppo spesso le regole non giova e crea un certo discontento: il fenomeno degli “esodati” ce lo ricorda molto bene. Una più lunga permanenza sul mercato del lavoro non disincentiva l’ingresso dei giovani? In realtà non c’è nessuna evidenza secondo la quale facendo partire prima i senior dal mercato del lavoro si creino opportunità per i giovani. In Inglese si chiama the lump of labor fallacy, ossia l’idea che ci sia un numero fisso di posti di lavoro e che per far entrare qualcuno, bisogna far uscire qualcun altro. Le nostre economie sono dinamiche e creano posti di lavoro a seconda del dinamismo dell’economia stessa. Se c’è una relazione, è una relazione positiva: Paesi che hanno tassi di partecipazione dei senior più elevati sono anche i Paesi con livelli di disoccupazione dei giovani più bassi in quanto economie più dinamiche, che creano occupazione e crescono più rapidamente.

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I GOVERNI POSSONO INTERVENIRE, PROMUOVENDO MIGLIORI OPPORTUNITÀ DI LAVORO IN ETÀ AVANZATA. AD ESEMPIO, CON L’INTRODUZIONE DI UNA MAGGIORE FLESSIBILITÀ NELL’ORARIO, IN GRADO DI RIDURRE TURNI TROPPO LUNGHI

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GABRIELE SAMPAOLO, SEGRETARIO GENERALE DI 50&PIÙ. «LO SPAZIO È UNA SUGGESTIONE BELLISSIMA, PERCHÉ NON HA CONFINI E NOI, NEL CAMPO DELL’INFORMAZIONE, DI CONFINI NON NE VOGLIAMO AVERE»

NASCE IL PORTALE DEGLI OVER 50

È online la nuova piattaforma di 50&Più, uno strumento di comunicazione rivolto al mondo degli over. Un luogo in cui l’informazione, sempre attenta e aggiornata, è dedicata a coloro che vogliono sentirsi parte attiva della società. www.spazio50.org vi aspetta

di Giovanna Vecchiotti

UN ANGOLO DEL WEB PIACEVOLE E DIVERTENTE, DEDICATO PREVALENTEMENTE A CHI HA SUPERATO I 50 ANNI e cerca un approccio veritiero ai problemi che riguardano l’età matura. È questo Spazio50, il nuovo portale di 50&Più, l’associazione che da oltre quarant’anni anni valorizza il ruolo degli over 50 all’interno della collettività, promuovendone la funzione sociale e il protagonismo attivo. Un portale moderno, dinamico, ricco di informazioni pratiche, notizie e idee nuove, «magari controcorrente», come ci racconta Gabriele Sampaolo, segretario generale di 50&Più, «e assumendo, se necessario, posizioni critiche mantenendo però sempre un approccio pacato, come si fa in un mondo adulto. Su Spazio50 si ragiona dei problemi che riguardano ampie fasce della popolazione pur ponendo particolare attenzione ai senior - continua Sampaolo -. Dalla sanità

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alla previdenza, dalla fiscalità ai rapporti tra le generazioni, dai bisogni, ai servizi e alle opportunità riservati alla terza età. Insomma una comunicazione a tutto tondo sul mondo dell’età matura». Temi che fanno già parte dell’imprinting comunicativo dell’Associazione. Certamente. Ma proprio perché l’associazione rappresenta un segmento di popolazione che ha un peso sempre più imponente all’interno della società - basti pensare al trend demografico -, è necessario fare ancora una grande azione di comunicazione che scardini luoghi comuni e idee preconcette sull’età matura, idee che portano a provvedimenti discutibili e che si ripercuotono negativamente sulla vita delle persone. Come “Quota 100”, un provvedimento la cui idea di base era di fare spazio ai giovani nel mondo del lavoro. In realtà, non solo ciò non è avvenuto ma non ha neppure consentito agli anziani di mantenere un’attività. Un tema, questo, che come molti altri avrebbe bisogno di un diverso approccio culturale. Quindi è necessario puntare sul cambiamento culturale? Sì, e anche questo è uno dei temi fondamentali

che sono alla base della mission dell’associazione. Oggi viviamo un periodo in cui i corpi sociali sono stati delegittimati o comunque indeboliti. Dilaga il populismo e gli schemi che finora hanno sostenuto la democrazia sembrano essere travolti. Ciò porta a credere che la democrazia si sia indebolita. Io ritengo, invece, che la democrazia stia solo cambiando pelle e si stia adeguando al cambiamento culturale che sta avvenendo nella società. Un cambiamento molto più veloce della capacità decisionale di chi è chiamato a guidare un Paese, e non solo. Se si vuole ottenere che l’atteggiamento delle persone cambi, è necessario puntare sulla cultura. In questi termini Spazio50 vuole essere uno strumento che offre una spinta al cambiamento culturale necessario a comprendere meglio il mondo dei senior. Come? Aiutando a capire i problemi e a progettare una società più equa, preparando un percorso che deve essere accompagnato e gestito tramite politiche specifiche. E il portale su questi temi darà un contributo importante, soprattutto perché ha il privilegio di avere un filo diretto con i lettori, che per la loro età possano aiutare le nuove generazio» NOVEMBRE 2019 I 35


SPAZIO50.ORG TUTTO IL MONDO 50&PIÙ

SALUTE E CASA

STORIE, FAMIGLIA E SOCIETÀ

Dal Fisco alla Previdenza, dai Podcast di Radio 50&Più alle notizie del Centro Studi, passando per i contenuti della Rivista, le mete del Turismo, i corsi dell’Università e gli eventi della Vita Associativa: l’intero universo 50&Più viene qui raccolto e raccontato.

Sono due delle sezioni più interessanti di Spazio50. Riuniscono tutto ciò che riguarda Stili di vita e Prevenzione, passando per Longevità, Prevenzione e Sessualità, per finire poi tra Social Housing, Arredamento, Giardini, Guida e Animali domestici.

Volete una “Finestra sul mondo”? Oppure una “Storia”, magari ricca di un certo “Impegno”? Oppure siete più interessati ai “Rapporti di Coppia” o a quelli tra “Generazioni”? Magari vi interessano le “Ricerche”? Qui c’è tutto quello che stavate cercando.

LE RUBRICHE ni a gestire il loro cambiamento culturale. Il dialogo con i lettori è fondamentale e noi manterremo vivo questo rapporto. Qual è il valore aggiunto offerto da Spazio50 rispetto agli altri siti che affollano il web? Oggi l’informazione è moltissima, ma non è un’informazione mirata al solo mondo dell’età matura e dell’anzianità. La nostra ambizione è quella di selezionare tutte le informazioni, metterle in ordine e presentarle in modo semplice e veritiero, trasparente. Rivendichiamo la libertà che ha caratterizzato gli oltre 40 anni della nostra attività e che ispirerà anche le pagine di Spazio50. La piattaforma è uno dei tanti e diversi strumenti di cui è fornito il sistema 50&Più, questo ci permette di offrire una risposta completa ai bisogni della terza età, fornendo rappresentanza, informazione, servizi e opportunità. Spazio50 ha una vocazione spe-

cifica: valorizzerà le esperienze concrete che vengono vissute all’interno dell’associazione, sia a livello nazionale sia a livello territoriale, ma anche ciò che avviene nel mondo dell’età matura. Il valore aggiunto quindi è, da un lato, essere parte di un sistema, dall’altro, essere il luogo che presenta già in modo selezionato tutto ciò che può interessare. È uno spazio... Una curiosità: da dove deriva il nome Spazio50? Lo spazio è una suggestione bellissima, perché non ha confini e noi, nel campo dell’informazione, di confini non vogliamo averne. Andiamo dove ci sono argomenti interessanti e li offriamo ai lettori. Ma lo spazio è molto di più. Ci richiama all’infinito che contiene un’infinità di ulteriori infiniti. Cercheremo di far migrare questo alla comunicazione. È un’ambizione grande, ma sicuramente abbiamo le nostre carte da giocare. La stessa ambizione che c’era quando, 40 anni fa,

QUESITI FISCALI Rubrica a cura di 50&PiùCaaf Un team di esperti è pronto a rispondere alle domande più disparate in materia, segnalando le ultime novità e chiarendo le questioni più spinose.

PREVIDENZA E DIRITTI Rubrica a cura di 50&PiùEnasco Una sezione con continui focus sulla Previdenza, anche in questo caso sotto forma di risposta ai quesiti che, di volta in volta, vengono posti dai lettori.

andò in stampa la Rivista 50&Più, il primo mensile rivolto all’età matura. Infatti, Spazio50 è essenzialmente il percorso evolutivo della rivista 50&Più che naturalmente resta, perché la carta ha comunque un valore insostituibile. Quindi stiamo aggiungendo, non sostituendo. 50&Più ancora oggi è l’unica rivista mensile di grande tiratura rivolta al mondo della terza età, il valore dell’esperienza. E il valore dell’esperienza migra oggi sul web, come è giusto che sia, perché chi è alla ricerca di informazioni si rivolge sempre più spesso alla rete. Sarà peraltro facilmente consultabile sia da smartphone che da computer e da tablet. Un messaggio ai lettori di 50&Più? Così come ci seguono in tutte le nostre manifestazioni, ci seguano anche in questa nuova avventura “spaziale” che regalerà loro molto di più della solita informazione.

TURISMO E TEMPO LIBERO

LAVORO E TECNOLOGIA

SPAZIO ALLE RUBRICHE

Amate il Cinema, la Radio, la Tv? Questa è la sezione che fa per voi, insieme a Creatività, Cultura, Viaggi e Sport: ricca di consigli (e contenuti) per poter trascorrere il tempo nel miglior modo possibile, magari con qualche curiosità.

Lavorare, andare in pensione, ritornare al lavoro: tutto viene declinato attraverso il punto di vista dei “senior”. E se la passione è l’hitech, allora, nella sezione Tecnologia si può finalmente spaziare dalle nuove App alla Sicurezza digitale.

I consigli di Lidia Ravera, le Ultime del Centro Studi, Tam Tam Europa con le notizie dell’Unione Europea, il Fisco e la Previdenza: un punto di vista privilegiato sul caleidoscopio di informazioni, cambiamenti ed evoluzioni della società di oggi, sempre in primo piano.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Patrimonio inalienabile di ognuno, anche nel 2019 non possono essere dati per scontati. Nelle aree di conflitto, ma anche nell’Europa dei muri

DIRITTI UMANI, A CHE PUNTO SIAMO? di Ilaria Romano SEMPRE PIÙ SPESSO SENTIAMO PARLARE DI RISPETTO o violazione dei diritti umani, garanzie universali che mai dovrebbero essere messe in discussione, nonostante ancora oggi non possano essere date per scontate. Ma cosa s’intende per “diritti umani”? La prima definizione risale al 1948, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo per promuovere una serie di disposizioni in materia di libertà fondamentali che spettano all’individuo in quanto tale, e che costituiscono un patrimonio inalienabile di ognuno, perché permettono alla persona di esprimersi e svilupparsi nel pieno delle sue potenzialità, in libertà e senza distinzioni di etnia, sesso, età, fede religiosa, orientamento sessuale, nel rispetto degli altri e degli ordinamenti giuridici di riferimento. Eppure conflitti, dittature, crisi economiche ed ambientali, governi corrotti, detenzioni arbitrarie, censura dell’informazione, costituiscono in »

DALLE ORGANIZZAZIONI UMANITARIE

Un’analisi della situazione mondiale

Ogni anno organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch realizzano dei report a livello mondiale che riassumono la situazione dei diversi Paesi in ambito di diritti umani, registrandone criticità e passi avanti.

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NEL MONDO REPRESSIONI CONTINUE

Vita dura per gli attivisti Gli attivisti per i diritti umani sono i più esposti alla repressione nei Paesi senza libertà: mediamente in Colombia ne viene ucciso uno ogni tre giorni, in Egitto sono sottoposti al congelamento dei beni e al divieto di espatrio, in Iran sono condannati a detenzioni arbitrarie, come pure in Arabia Saudita, spesso senza la formulazione di un capo d’accusa e lo svolgimento di un regolare processo. In Russia ci sono stati casi, denunciati da Amnesty, di falsificazione di prove per arrestare alcuni attivisti, mentre in Cina è noto, ma non è il solo, il caso del premio Nobel Liu Xiaobo che sta scontando 11 anni di carcere per “incitamento alla sovversione dei poteri dello Stato”.

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IN EUROPA L’ULTIMO ANNO È STATO CARATTERIZZATO DA UN CRESCENTE CLIMA D’ODIO E DI INTOLLERANZA, CHE HA PRESO DI MIRA SOPRATTUTTO MIGRANTI, RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI

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tutto il mondo ostacoli, che sembrano insormontabili, alla piena affermazione dei diritti umani. Il Report di Amnesty International ha restituito un’istantanea delle diverse regioni del mondo e delle cause che portano al mancato rispetto dei diritti. Le guerre, innanzitutto, alimentate dal commercio internazionale di armi, che continuano ad avere effetti devastanti sui civili, dallo Yemen alla Siria, dall’Iraq all’Afghanistan; e poi la crisi mondiale dei rifugiati, conseguenza dei conflitti ma anche delle grandi migrazioni dovute ai cambiamenti climatici, che stanno ridisegnando la mappa del mondo. Una grande sfida, quella dell’accoglienza e dei movimenti di massa delle persone, affrontata sempre più spesso con paura e pregiudizio, in Europa così come negli Stati Uniti d’America. In Africa, nonostante qual-

che progresso, molti Paesi dell’area subsahariana sono soggetti ad una brutale repressione del dissenso: in Niger, Sierra Leone, Uganda e Zambia, i difensori dei diritti umani vengono messi a tacere, come pure i mezzi di informazione indipendenti. In America Latina, il Brasile è considerato il Paese con il più alto tasso di omicidi, compresi quelli compiuti da membri delle forze di polizia in ambito extragiudiziale. Basti pensare che, nel 2017, è stata approvata una legge che affida la competenza dei processi per omicidio che coinvolgono forze armate dal tribunale civile a quello militare. In Venezuela la repressione governativa ha schiacciato l’opposizione attraverso il carcere, e gli arresti politici sono stati oltre 230, mentre la mancanza di cibo e medicine ha portato ad un aumento preoccupante della mortalità infantile (30%) e materna (65%). In Asia, in particolare in Bangladesh e Pakistan, le autorità continuano a opporsi alla libertà di espressione, come pure in India

non di rado vengono presi di mira attivisti della società civile. La più grave situazione di crisi nell’area riguarda i Rohingya, contro i quali si è abbattuta una violenta campagna militare che dal Myanmar ha portato oltre 700mila persone a fuggire in Bangladesh, dove oggi vivono in condizioni estreme in campi profughi improvvisati. Anche nelle Filippine la guerra alla droga perpetrata dal presidente Duterte ha causato decine di vittime, soprattutto tra le fasce più povere della società, fra veri o presunti spacciatori e consumatori di stupefacenti brutalmente uccisi dalle forze di polizia. In Europa l’ultimo anno è stato caratterizzato da un crescente clima d’odio e di intolleranza, che ha preso di mira soprattutto migranti, richiedenti asilo e rifugiati, e che ha finito col criminalizzare gli atti di solidarietà agli occhi della società civile. Una tendenza che ha coinvolto Ungheria, Polonia e Russia, ma che non ha risparmiato nemmeno l’Italia, nella gestione degli sbarchi e prima ancora degli


INIZIATIVE IN ITALIA

Il festival di Milano in difesa dei diritti Nel 2015 a Milano è nato il Festival dei diritti umani, organizzato da Reset-Diritti Umani, un’associazione no profit nata per diffondere la conoscenza e il confronto fra culture. L’associazione è presieduta dall’avvocato Paolo Bernasconi, attivo sul fronte della difesa dei diritti umani. Il segretario generale è Giancarlo Bosetti, direttore dei Reset-Dialogues On Civilizations, e tra i fondatori ci sono anche Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera, Francesco Micheli, ideatore di MiTo, e Danilo De Biasio, ex direttore di Radio Popolare. L’ultima edizione, quella del 2019, ha dato vita ad una serie di eventi itineranti che si sono svolti fra Milano, Bologna, Firenze e Roma. Il Festival contiene una sezione Edu, dedicata agli studenti, che durante le lezioni unisce testimonianze “live” e proiezioni di documentari. www.festivaldirittiumani.it

AUTUNNO IN SALUTE E BELLEZZA AD ABANO TERME

REMISE EN FORME

SPECIALI SETTIMANE DEL FANGO

accordi con l’altra sponda del Mediterraneo. Secondo quanto segnalato da Human Rights Watch, che ha visitato alcuni centri di detenzione per migranti in Libia, le condizioni disumane e degradanti alle quali sono sottoposti i reclusi dovrebbero porre seri interrogativi sugli accordi dell’Unione Europea con un Paese conteso fra due governi, pesantemente segnato da un conflitto tuttora in corso, dove è impossibile garantire il rispetto seppur minimo di qualunque diritto umano. Una menzione a parte meritano i diritti delle donne, e per capire la situazione basta dare qualche numero: sono 104 i Paesi che nel loro ordinamento hanno leggi

che impediscono alle donne di svolgere determinate professioni; solo il 17% dei capi di Stato e di governo e il 23% dei parlamentari del mondo sono donne; il 40% delle donne vive in Paesi in cui l’aborto è ancora soggetto a gravi restrizioni. Secondo uno studio di quest’anno della Banca Mondiale, soltanto sei Paesi al mondo (Belgio, Danimarca, Francia, Lettonia, Lussemburgo e Svezia) possono vantare una reale parità di genere. E la situazione, nonostante alcuni passi avanti in diversi Paesi del mondo, con leggi antidiscriminazione sul lavoro o contro gli abusi sessuali, potrebbe non sbloccarsi almeno fino al 2073.

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__ANNIVERSARI 30 ANNI DOPO__ non produce più alcun tipo di slancio econoLA SCENA È QUELLA DI GIOVANI IN JEANS CHE mico e militare. È ormai un sistema falso, baCIRCONDANO SOLDATI DALLE STRANE UNIsato sull’ipocrisia che tiene in piedi un’impalFORMI VERDI E DAL NOME UN PO’ MARZIANO. catura cadente. I vopos, gli inquietanti “poliziotti del popolo”, La perestrojka (termine russo per “ristrutturae la folla finalmente si abbracciano dopo 28 anni zione”) di Gorbaciov ha allentato i vincoli cerdi lotta corpo a corpo; si riconoscono per quello cando di puntare sulle forze ancora vitali delche sono: fratelli. Ragazzi a cavalcioni su un l’organismo politico ed economico sovietico, per muro ne aiutano altri a passare oltre, qualcuno rinnovarlo senza abbatterlo; e però, indebolito sferra colpi di piccone. «Il muro non c’è più», nella sua armatura, il sistema finisce per dare gridano insieme. La folla brulica in preda a un sfogo a tutte le contraddizioni e le pulsioni reentusiasmo incontenibile e cancella l’odiosa barpresse. Il processo riformistico non riesce a comriera sommergendola fisicamente. È il 9 novempletarsi: le identità nazionali riaffiorano con forza bre del 1989: la sera in cui cadde il Muro di Berall’interno dell’Unione Sovietica e la richiesta di lino. Una sera rimasta giustamente nella storia. libertà, testimoniata dalla progressiva apertu«Il Muro di Berlino - spiega Giovanni Orsina, ra delle frontiere, professore di storia diventa endemica contemporanea alla nell’Europa dell’est». Luiss di Roma - era L’analisi del profesil simbolo della crisor Orsina si allarga stallizzazione della anche al quadro inGuerra Fredda, del ternazionale. «Negli suo consolidamento. anni Ottanta il blocco Prima, con la crisi di occidentale supera la Berlino del 1948 e la temporanea crisi del guerra di Corea, il decennio precedente conflitto tra il blocco e mostra un estremo occidentale e quello dinamismo. La poorientale aveva più tenza economica devolte rischiato di gli Stati Uniti cresce scaldarsi. Dopo la e Reagan lancia l’inicostruzione del Mudi Leonardo Guzzo ziativa dello “scudo ro nel 1961 e la sostellare”, mettendo luzione della crisi di in scacco l’apparato militare sovietico. Prende Cuba, l’anno successivo, il nuovo assetto monl’avvio un collasso abbastanza rapido che termidiale trova un equilibrio stabile. Berlino Ovest nerà il 26 dicembre del 1991». era lo “scandalo” dell’Europa comunista: un’enIn Germania orientale il vento della perestrojka clave occidentale oltre la “cortina di ferro”, verso porta alle dimissioni del leader storico Erich Hocui i tedeschi della Repubblica Democratica acnecker e alla sua sostituzione col più moderato correvano in numero crescente; un enorme danEgon Krenz, che concede il diritto di espatrio (con no di immagine nella competizione propaganl’unica, vaga condizione di un permesso) ma viene distica del comunismo contro il capitalismo. battuto in breccia dall’entusiasmo popolare. Il 9 Nell’agosto del 1961, dalla sera alla mattina, il novembre del 1989 la svolta si compie: è l’inizio Muro frena l’emorragia e fissa definitivamente della fine per il Muro e il giorno del tanto sospirato un confine, seppur di prigione». abbraccio con Berlino Ovest. «La riunificazione Nel 1989, però, la situazione interna della Gercostituiva l’obiettivo di tutti i tedeschi - ricorda il mania orientale e, più in generale, quella del professor Orsina - ma non era scontato che si fablocco comunista è molto cambiata. «Il sistema cesse. Gli altri Paesi europei erano contrari, tesovietico è arrivato al punto critico. Da anni mendo un eccessivo rafforzamento della Ger- » fa sempre più fatica a reggere, si è sclerotizzato,

B

BERLINO SENZA IL MURO

Il 9 novembre 1989 “cadeva“ il simbolo della Guerra Fredda. Il ricordo dei fatti e la ricostruzione del clima di quei giorni trasmettono, ancora oggi, la portata storica di quell’evento

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BERLINO DIVISA IN DUE

Dal filo spinato al muro Eretto nella notte tra il 12 e il 13 agosto del 1961, il muro doveva fermare l’esodo che aveva portato, dal 1949, oltre due milioni di persone a lasciare la Repubblica Democratica Tedesca per trasferirsi a Berlino Ovest. Lungo oltre 150 km, era inizialmente una barriera di filo spinato e cavalli di Frisia; ma già il 15 agosto 1961 cominciò l’assemblaggio di elementi prefabbricati per costruire una vera frontiera in muratura. Nel 1962 un secondo muro affiancò il primo, più all’interno di qualche decina di metri, creando la cosiddetta “striscia della morte”, una sorta di trincea minata ed esposta al fuoco dei vopos. Nel 1965 il primo muro fu rifatto in cemento armato, poi ulteriormente rinforzato nel 1975 e munito di torri di guardia con tiratori scelti.


__ANNIVERSARI__

IERI E OGGI mania, e pretesero in cambio un netto passo in avanti sul terreno dell’integrazione comunitaria, ossia l’avvio della procedura che avrebbe portato all’adozione dell’euro. A causa del ritardo dell’ex Repubblica Democratica, la riunificazione si presentava come una grande sfida, risoltasi in un successo grazie alla forza politica, economica e organizzativa della Germania occidentale. Un successo sancito per la storia il 3 ottobre 1990, consolidato negli anni successivi e peraltro non completo, come dimostra oggi la crescita dei movimenti sovranisti nella parte orientale del Paese, che è evidentemente preda di un disagio e di un latente senso di inferiorità». Gli effetti collaterali, tuttavia, non possono mettere in discussione la validità del processo. Malgrado gli strascichi problematici e le questioni ancora aperte, la caduta del Muro segnò indubbiamente uno scarto storico, suonando come un gong di risveglio e speranza in un sistema ormai saturo di imposizioni, soprusi, violenze. «Il 9 novembre del 1989 - conclude Orsina - la gioia di Berlino impartisce al mondo una lezione fondamentale di libertà».

TUTTA UN’ALTRA STORIA Frammenti

Ancora oggi pezzi veri o presunti del Muro vengono offerti in vendita sul web. La storia, però, ha fatto il suo corso: tra il 1989 e il 2018 il prezzo è calato da 50 dollari a circa 10.

1961-1989

In questo periodo oltre 5.000 persone sono riuscite a oltrepassare il Muro e a fuggire in Germania Ovest. Per circa 200 (i dati sono incerti) la tentata fuga si è invece conclusa tragicamente.

La Germania prima e dopo il muro, tra vecchi e nuovi confini DAL 9 NOVEMBRE DEL 1989 LO SCENARIO INTERNAZIONALE È PROFONDAMENTE CAMBIATO. IL PROFESSOR GIOVANNI ORSINA DELLA LUISS RIASSUME COSÌ QUELLO ATTUALE: «La Germania, attuata la riunificazione, è tornata ad essere senza discussione la prima potenza politica ed economica dell’Europa continentale. Dopo aver guidato il processo di introduzione dell’euro (basato sulle regole e gli orientamenti tradizionali della Bundesbank, come il rigore finanziario), dopo aver ottenuto l’allargamento ad est dell’Unione Europea (anche nell’ottica di una “messa in sicurezza” del proprio territorio), può considerarsi - dal punto di vista economico e strategico - una potenza soddisfatta e dunque tendenzialmente conservatrice. L’Unione Sovietica non esiste più, ufficialmente, dal 26 dicembre 1991: la sua più grande repubblica, la Russia, dopo aver sperimentato una fase di tumultuosa democratizzazione negli anni Novanta, si è trasformata in un regime sostanzialmente autoritario, fondato su un sistema capitalistico fortemente accentrato. La potenza economica non eguaglia quella di un tempo, ma resta la vocazione imperialistica, incoraggiata da un quadro mondiale in continua evoluzione. Dal bipolarismo della Guerra Fredda si è passati a un multilateralismo in cui la potenza di fatto egemone, gli Stati Uniti, è sempre meno disposta a mettersi in gioco. La rapida globalizzazione degli anni Novanta torna oggi in discussione: nuovi muri si alzano, non fisici ma economici e magari virtuali; gli Stati nazionali cercano di recuperare potere. È solo un arresto momentaneo o il sintomo di un ripensamento più profondo?». CELEBRAZIONI

Cento eventi per il trentennale Tra il 4 e il 10 novembre 100 eventi celebrano a Berlino il trentennale della caduta. Mostre, concerti, proiezioni video in 3D su maxischermi, l’installazione aerea fluttuante “Skynet” di Patrick Shearn vogliono animare sette luoghi simbolo della città: la Chiesa del Getsemani, la Porta di Brandenburgo, Alexanderplatz, Schlossplatz, Kufrstendamm, la vecchia sede della Stasi e la East Side Gallery (un chilometro e mezzo del “muro interno”, oggi ricoperto da murales di artisti). Visite guidate sono possibili anche presso i pochi metri del Muro autentico rimasti in piedi presso il museo Gropius Bau.



__ATTUALITÀ__

LA CERIMONIA IL 10 DICEMBRE

UN NOBEL OVER 50 È IL RICONOSCIMENTO PIÙ PRESTIGIOSO Gregg Semenza (63) per lo studio sulla caper chi si è distinto in ambito scientifico e renza di ossigeno delle cellule. Per la Fisica: letterario e si è adoperato James Peebles (84), per in favore della pace. È il il suo contributo allo sviLA QUASI TOTALITÀ premio Nobel, che dal luppo del modello della DEGLI INSIGNITI DEI PREMI NOBEL 2019 1901 viene assegnato ogni radiazione cosmica di HANNO UN’ETÀ AL DI SOPRA anno dall’omonima Fonfondo; Michel Mayor DEI 60 ANNI. JOHN B. GOODENOUGH, dazione istituita in memo(77) e Didier Queloz (53) CON I SUOI 97 ANNI, È IL VINCITORE PIÙ ANZIANO ria di Alfred Nobel. per la scoperta del primo DELLA STORIA DEL PREMIO Quest’anno, ad esclusione esopianeta in orbita indi Rossana Martini di Abiy Ahmed Ali (43 antorno ad una stella simile ni), vincitore del Nobel per al Sole. Per la Chimica: la Pace, sono tutti over 50. Vediamoli. Per Stanley Whittingham (78), Akira Yoshino la Letteratura: Olga Tokarczuk (57 anni) e (71) e John B. Goodenough (97, il più anPeter Handke (77 anni); per la Medicina: ziano nella storia del Premio), inventori William Kailin (62), Peter Ratcliffe (65) e delle batterie al litio.

© NOBEL MEDIA AB 2018. PHOTO: NANAKA ADACHI

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cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ IN ALMARINA VALERIA PARRELLA RACCONTA DI UNA GIOVANE DONNA chiusa nel carcere di Nisida e della sua insegnante di maturità, due solitudini che s’incrociano, due figure femminili che si fidano e si proteggono. La ragazza è stata violentata dal padre e ha commesso un piccolo reato, la professoressa è vedova e senza figli. La seconda vuole cambiare le sorti della prima che porta impressa negli sguardi, nelle espressioni, nei gesti il proprio vissuto di dolore, violenza, privazioni: in realtà cerca di aiutare se stessa. Almarina è il romanzo di una piena e felicissima maturità letteraria. Valeria Parrella estende il cerchio aperto dallo Spazio bianco del 2008, replicando la storia di una donna che torna a vivere e riesce a liberarsi dal dolore accudendo prima la sua neonata nell’incubatrice. E ora Almarina, a Nisida, l’isolotto sede dell’Istituto Penale Minorile, per darle un futuro, una nuova vita, la speranza che ci siano nuove pagine da riempire, bianche “come il bucato steso

CONTRO + IL DOLORE, LA FORZA DELLE DONNE

al sole”, portarla nel mondo protetta e continuando a definire, attraverso il suo esempio, l’anima delle donne lottatrici per i diritti e caparbie di fronte alle disabilità, come in Tempo di imparare del 2002. Donne spesUn carcere minorile, so solitarie, toste e testarde, ma semdue donne e un futuro pre affascinanti e in cui tornare a credere. luminose anche Un’amicizia preziosa quando soffrono, per ricominciare a vivere anzi, sembra che il dolore le renda più dopo una storia intense. Che sanno di violenza e privazioni percorrere quella strada fatta di atdi Renato Minore tesa e sofferenza, tenacia e perseveranza nei rischi e negli errori, condivisione e ascolto per cui, nel provvisorio approdo cui giungono, possono conLEZIONI DI IMMORTALITÀ Flaminia Cruciani cludere come Elisabetta del Mondadori - 168 pagine romanzo: «Il massimo che 18,80 euro possiamo fare, di queste caGiudizio di 50&Più: mere stagne in cui viviamo, Archeologa e poetessa, Flaminia Cruciani è socchiuderne un poco le racconta l’esperienza a Ebla, il viaggio, porte, tenerle accostate per il contesto ambientale, la vita nel desentire l’altro».

ALMARINA EINAUDI 184 PAGINE 17,00 EURO Giudizio di 50&Più:

serto, memore di un metodo di scavo e di una poetica coniugati insieme. L’archeologia come unico modo «per non dimenticare la Siria, terra di prodigi originari, tributo a un luogo oggi distrutto». È l’archeologo investigatore di un passato perduto «con le mani nella terra tra radici e vermi». Un po’ come il poeta di ungarettiana memoria: estrae dal silenzio la sua parola che “affiora nel sogno dal profondo come i reperti della terra che sono sogni avverati”. NOVEMBRE 2019 I 45


__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI

Pordenone, Galleria d’Arte Moderna - viale Dante, 33. Fino al 20 febbraio Orari: lunedì chiuso; da martedì a venerdì 15/19; sabato e domenica 10/12 e 15/19. Biglietto € 8; ridotto € 5 (gruppi, over 65, studenti oltre i 16 anni, insegnanti, convenzioni); gratuito fino a 16 anni, disabili con accompagnatore, giornalisti, accompagnatori di gruppi e studenti. Tel: 0434392915 www.mostrapordenone.it

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DA NON PERDERE

ASTI E ROMA

Impressionisti segreti e non Sono i più amati dagli italiani. E le mostre a loro dedicate si susseguono. Nella città piemontese sono di scena quelli, come Monet e Renoir, ma anche i predecessori Turner, Delacroix e Courbet, hanno rappresentato la vitalità del paesaggio normanno, amatissimo per la sua variabilità atmosferica da questi artisti. Nella Capitale invece, si ammirano una cinquantina di opere “segrete”, difficilmente visibili perché provenienti da collezioni private, degli stessi Monet e Renoir, di Cézanne, Pissarro, Sisley, Signac e vari altri, che propongono anche momenti privati e familiari. · Asti, Palazzo Mazzetti fino al 16 febbraio · Roma, Palazzo Bonaparte, fino al 20 marzo

“Il Rinascimento di Pordenone con Giorgione, Tiziano, Lotto, Jacopo Bassano e Tintoretto” è la mostra che la città veneta dedica al “suo” maestro

IL PORDENONE TORNA FINALMENTE A CASA

MOSTRE

di Ersilia Rozza

I QUATTRO “PROVVEDITORI AL SAL” NELLA REPUBBLICA DI VENEZIA ERANO I MAGISTRATI che, grazie alla tassa che riscuotevano sul commercio del prezioso alimento, avevano l’incarico di retribuire tutti gli artisti che lavorano per la Serenissima. Ed erano molto influenti sull’assegnazione delle commesse. Nel novembre 1537 sfidarono il controllo totale di Tiziano sulle attività artistiche che si svolgevano in città, proponendo la candidatura di un giovane pittore “foresto” per sostituirlo nella stesura dei teleri della sala principale del Palazzo Ducale, quella del Maggior Consiglio. Il Vecellio dovette “muovere gli amici”

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del Consiglio dei Dieci per mantenere l’incarico, ma non mancarono altre occasioni in cui Giovanni Antonio De’ Sacchis prese il suo posto, anche perché il suo cachet era decisamente più basso e Tiziano, richiestissimo in tutta Europa, ritardava ogni volta le consegne. La competizione tra i due terminò nel gennaio 1539, quando il pittore soprannominato “il Pordenone” scomparve improvvisamente a Ferrara. Oggi la sua città natale, dove ha lasciato numerose opere che allargano il percorso di visita dalla Galleria di Arte Moderna al Duomo e al Museo Civico, lo ricorda con una grande mostra, che analizza l’opera del Pordenone in af-

fascinante dialogo con i suoi precursori (Gianfrancesco da Tolmezzo, Pietro da Vicenza), con i maggiori contemporanei (Giorgione, Parmigianino, Lotto, lo stesso Tiziano) e con allievi o seguaci (il genero Pomponio Amalteo, Jacopo Bassano). Tra le opere esposte, Santi Martino e Cristoforo (1527’28), Madonna con il Bambino e i Santi Sebastiano, Ruperto, Leonardo e Rocco (1513-’14), Santi Sebastiano, Rocco e Caterina (1530 ca.), sopra, in senso orario.


__TEATRO CULTURA__

PROGRAMMAZIONI PLURALI, RICCHE E INTERESSANTI

ALE E FRANZ SONO GLI INTERPRETI IRONICI E SURREALI DI ROMEO E GIULIETTA. NATI SOTTO CONTRARIA STELLA AL TEATRO COMUNALE DI VICENZA IL 12 E 13. INFO: 0444327393

Tre prestigiosi palcoscenici con un comune denominatore: l’altissimo livello culturale degli spettacoli

TEATRO CON PIÙ DI SESSANTA SPETTACOLI IN CARTELLONE il Teatro Duse di Bologna si conferma un interessante spazio multidisciplinare dalla programmazione varia e articolata. Nascono così accanto alla prosa vari percorsi, dal “Duse oltre al Duse danza”, “Duse Live, I concerti”, “Duse

+

Extra e Duse oltre”, “Duse scuola e Duse racconti-Storie di donne”, “Bimbi al Duse” e “Orchestra Senzaspine al Duse”. Gli spettacoli in scena questo mese esplorano i differenti settori, presentandoci una carrellata di proposte. Cominciamo dal 1° novembre che vede Gianni Morandi in

FIRENZE

Dai drammi alle commedie Il Teatro della Pergola di Firenze continua a puntare sulla qualità artistica degli spettacoli, anche nella stagione teatrale 201920, consolidando così il rapporto di fiducia del suo pubblico che lo segue sempre più numeroso. Fino al 3 è in scena Gabriele Lavia ne I giganti della montagna, con questo lavoro chiude la sua personale trilogia pirandelliana. Quindi Maurizio Scaparro riallestisce con Pino Micol, Memorie di Adriano (5-10) di Marguerite Yourcenar. Giulio Scarpati e Valeria Solarino interpretano il capolavoro di Molière Misantropo (12-17), amara commedia diretta da Nora Venturini. Lucia Calamaro è la sensibile autrice e regista di Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato) con Silvio Orlando protagonista (19-24). Dal 26 Anfitrione, di Sergio Pierattini, regia di Filippo Dini, fra gli interpreti Gigio Alberti, Barbora Bobulova e Antonio Catania. info: 0550763333

di Mila Sarti

Nella nuova stagione il Duse di Bologna conferma la sua vocazione alla pluralità di linguaggi, fra contenuti di qualità e sagace divertimento Stasera gioco in casa. Una vita di canzoni, viaggio in musica e racconti di vita in sedici concerti. L’emozione musicale continua con Vinicio Capossela e la sua Ballate per uomini e bestie, con Perle di Dodi Battaglia e col violinista Uto Ughi, i Solisti Veneti e il flautista Andrea Griminelli ne Le quattro Stagioni & i concerti per flauto dell’Opera, musiche di Vivaldi. Quindi il progetto “Rotar Acting” di giovani under 30. Ed ecco la prosa con dei testi che hanno fatto la storia del teatro. Madre Courage e i suoi figli (8-10), con

Maria Paiato e la regia di Paolo Coletta. Bertolt Brecht la scrisse durante la sua fuga dalla Germania nazista, rappresenta un manifesto contro la guerra di tutti i tempi. Dal 16 al 17 Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci interpretano Un tram che si chiama desiderio di Tenessee Williams, regia di Pier Luigi Pizzi. Dio ride (18) è il nuovo spettacolo di Moni Ovadia, Alle 5 da me (29-30 novembre - 1 dicembre) è l’esilarante commedia con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero. info: 051231836 NOVEMBRE 2019 I 47


__MUSICA CULTURA__ LE VIBRAZIONI IN TOUR

Dall’11 di questo mese al 12 dicembre, da Palermo a Roma, via Bologna, Firenze, Milano, Bari, Napoli, Padova, Le Vibrazioni celebrano, dopo il tour europeo di febbraio, il loro ventennale di attività con l’orchestra di Beppe Vessicchio. Rock all’italiana in veste classica.

I formati deluxe e digitali lo propongono per intero. Il doppio Cd e Lp in versione ridotta a 25 brani

LE “MENTI SEMPLICI”, DAL VIVO, NELLA CITTÀ DEGLI ANGELI

MUSICA di Raffaello Carabini

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DA NON PERDERE

A Milano settimana dedicata alla musica con un palinsesto ricchissimo di novità LA MUSICA COME PROTAGONISTA

Dal 18 al 24 la Milano Music Week coinvolgerà la città nelle molteplici sfumature e problematiche del mondo dei suoni. Una settimana di concerti, workshop, incontri, presentazioni, proposte nei palazzetti così come nei piccoli club, nei locali storici come nelle sedi istituzionali. Corollario il Linecheck Music Meeting & Festival, focalizzato sul business innovativo e sui “suoni della diversità” (headliner i formidabili Egypt 80 di Seun Kuti).

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QUARANT’ANNI E PIÙ DI MUSICA SULLE SPALLE E NON SENTIRLI. OLTRE 60 MILIONI DI DISCHI VENDUTI e avere il miglior riscontro di sempre dal pubblico americano. Quaranta brani che segnano una carriera che ha attraversato diversi territori del rock, sempre rimanendo sulla cresta dell’onda. Ovvero il migliore di una serie di concerti memorabili è arrivato su disco. I Simple Minds, che hanno segnato il sound degli anni Ottanta e Novanta e che continuano imperterriti a proporre musica piena, solida, ricca, emozionante, hanno pubblicato da poco il secondo lavoro ufficiale dal vivo, Live In The City Of Angels, che ripropone il loro megaconcerto all’Orpheum Theatre di Los Angeles del 2018. La tournée Usa relativa

a Walk Between Worlds, album che aveva confermato la costante vitalità del gruppo, narrando di come il tempo passa e porta con sé la maturità e ricordandoci come la nostalgia debba essere temperata dalla possibilità di vedere le cose secondo una nuova prospettiva, ha avuto un enorme successo. Soprattutto perché le canzoni nuove si integrano perfettamente con i classici della band, da Love Song a Sparkle In The Rain, da Don’t You Forget About Me a Sanctify Yourself. Con un approccio fluido, con i chorus della chitarra, gli echi, il magnifico lavoro sui tom, i brani escono fuori prepotentemente, seguendo le solide coordinate new wave così come andamenti più oltranzisti, quasi glitter-rock, oppure più da ballad intensa.


__CINEMA CULTURA __

Il diario di Anne Frank al cinema per non dimenticare: «Stiamo iniziando a perdere la generazione dei testimoni di quei giorni», ammonisce Helen Mirren

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

ANNE FRANK VITE PARALLELE

CINEMA

STORICO

J’ACCUSE L’UFFICIALE E LA SPIA REGIA di Roman Polanski con: J. Dujardin, L. Garrel e E. Seigner Giudizio di 50&Più:

POLIZIESCO

I SEGRETI DI UNA CITTÀ MOTHERLESS BROOKLYN REGIA di Edward Norton con: B. Willis, A. Baldwin, W. Dafoe Giudizio di 50&Più:

La ricostruzione di Polanski dell’affare Dreyfus è un film girato come un documentario in cui a parlare sono i fatti, i documenti. Nel gennaio del 1895 nel cortile dell’École Militaire di Parigi l’ufficiale Georges Picquart (J. Dujardin) presenzia alla pubblica condanna e alla degradazione inflitta al capitano Alfred Dreyfus (L. Garrel) accusato, perché ebreo, di essere una spia dei nemici tedeschi. Al disonore segue l’esilio: il traditore viene condannato al confino nell’isola del Diavolo. Ma il tarlo del complotto inizia a farsi largo nella mente di Picquart.

In questo noir Lionel Essrog (E. Norton) è un investigatore privato, affetto dalla sindrome di Tourette, che cerca di risolvere il caso di omicidio del suo mentore ed amico Frank Minna (B. Willis). Con pochi indizi a disposizione e “armato” del suo disturbo ossessivocompulsivo Lionel ricompone un puzzle di segreti che, dai club di Harlem ai bassifondi di New York, tiene in equilibrio l’intera Grande Mela.

PER CELEBRARE I 90 ANNI DELLA NASCITA DI ANNE FRANK (1929-2019) dall’11 al 13 novembre esce un film che ne ripercorre la storia tramite le pagine del famoso diario: testimonianza viva sulla follia del nazismo. Le parole della celebre ragazza di Francoforte s’intrecciano a quelle di 5 sopravvissute (Arianna Szörenyi, Sarah LichtsztejnMontard, Helga Weiss e le sorelle Andra e Tatiana Bucci) che con Anne condivisero l’orrendo destino di essere deportate bambine. A tessere il filo della narrazione è il premio Oscar Helen Mirren, che fa risuonare i pensieri di Anne amplificandoli con testimonianze autorevoli - dal rabbino Michael Berenbaum allo storico della Shoah Marcello Pezzetti, e dal direttore dell’Anne Frank House, Ronald Leopold, al fotografo Simon Daval. Fulcro del film è il mondo intimo e segreto di Anne, dai primi pal-

piti del cuore all’orrore per la guerra in Europa. Lo spettatore potrà immergersi nella Storia passando per la camera segreta di Amsterdam, che ospitò la famiglia Frank. Ma sarà lo sguardo di una ragazza di oggi (la giovane attrice Martina Gatti) che - cellulare alla mano per tenere un diario sui social - ci guiderà in giro per l’Europa sulle tracce della Frank. Come sarebbe stata la sua vita dopo l’orrore dei lager? Come avrebbe commentato l’antisemitismo oggi? Domande che aiutano i giovani a creare un indispensabile punto di vista. E che fanno dire alla Mirren: «Credo che il diario di Anne Frank possa offrire una reale comprensione delle esperienze umane del passato sino al nostro presente e quindi nel nostro futuro». Regia: A. Migotto, S. Fedeli Genere: docufilm Giudizio di 50&Più:

NOVEMBRE 2019 I 49



__in VIAGGIO__

BARCELLONA, AFFASCINANTE E MODERNA

La leggendaria capitale catalana, dalle origini tuttora incerte, è oggi una delle città cosmopolite più belle e visitate del bacino mediterraneo. Un luogo dove antico e moderno si fondono armoniosamente e le cui ricchezze architettoniche sono tra le più apprezzate al mondo, tanto da essere dichiarate Patrimonio dell’Umanità

S

di Loris Porcheri SI RACCONTA CHE ERCOLE, L’EROICO SEMIDIO DOTATO DI UNA FORZA IMMENSA, AVENDO DECISO DI INTRAPRENDERE UN VIAGGIO PER MARE, ORGANIZZÒ UNA FLOTTA COMPOSTA DA NOVE NAVI. Durante la navigazione una burrasca disperse il convoglio, costringendo i natanti a seguire rotte diverse da quella originaria. Dopo molteplici avventure, le imbarcazioni riuscirono a tornare sul percorso originario e a ritrovarsi. Tutte, tranne una. La flotta, allora, si mise alla ricerca della nave mancante e, dopo lungo navigare, la ritrovarono ormeggiata in un’insenatura dalla quale si poteva ammirare la collina di Montjuïc. Quella terra e quel mare erano così belli che Ercole e i suoi marinai decisero di fermarsi in quel luogo da sogno e fondare una città che denominarono Barcanona, in ricordo della nona nave perduta e ritrovata. Quel nome nel corso dei secoli si trasformò in quello che oggi tutti conosciamo: Barcellona. La misteriosa nascita della città catalana ha dato adito a numerose leggende: c’è chi dice che non sia stata fondata dai greci ma dai cartaginesi, tant’è che in origine si chiamava Barca, dal nome di Annibale Barca, padre del famigerato condottiero Annibale, nemico giurato di Roma. C’è chi invece ritiene che Barcellona abbia origini romane, e lo testimo- »


IN VIAGGIO LA MERAVIGLIA DI MIRÓ

LA FESTA DI SANT JORDI

CREMA CATALANA

È forse l’opera più conosciuta di Miró a Barcellona. Basta camminare lungo La Rambla e ci si imbatte nel suo mosaico nel Pla de l'Os. Il sito è situato vicino al numero 4, Passatge del Crèdit, la casa dove Miró nacque nel 1893.

Si celebra il 23 aprile, in ricordo di Sant Jordi (San Giorgio) che uccise un drago per liberare una principessa. Dalla ferita inferta all’animale sgorgarono rose rosse, una delle quali fu regalata dal Santo alla fanciulla.

Nella gastronomia della Catalogna una prelibatezza: la crema catalana. Si deve ad alcune suore che avevano come ospite un vescovo. Il flan preparato non era pronto ma fu servito comunque, coperto da zucchero caramellato.

LA SAGRADA FAMILIA niano i resti del perimetro delle mura romane, il Foro e le quattro imponenti colonne appartenute ad un tempio di Augusto, ancora conservate su Carrer Paradís, nell’antico quartiere del Barrio Gotico. Quali che siano le sue origini, Barcellona oggi è una delle città cosmopolite più belle e visitate del bacino mediterraneo, affascinante e moderna ma con un cuore antico fatto di resti d’epoca romana, quartieri medievali, architettura modernista ed espressioni delle avanguardie del XX secolo. Una ricchezza architettonica che culmina con edifici progettati da Antoni Gaudí e Lluís Domènech i Montaner, e dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Ed è proprio Antoni Gaudí che lascia l’impronta più profonda a Barcellona, tanto che il nome dell’architetto è indissolubilmente legato alla città catalana. Molti quartieri parlano di lui, a cominciare dall’Eixample, do-

INIZIATA NEL 1882

Dedicata al Cristo

Ha tre facciate monumentali, rappresentative dei diversi momenti della vita di Cristo: la nascita (Carrer Marina), la passione, morte e resurrezione (Carrer Sardenya) e la gloria presente e futura (Carrer Mallorca). Le 4 torri su ogni facciata rappresentano i 12 apostoli. Una torre incoronerà l’abside, in onore della Vergine Maria, 4 torri dedicate agli evangelisti circonderanno la guglia centrale, che sarà costruita sopra la traversata a rappresentare il Salvatore.

ve sul Passeig de Gràcia si possono ammirare alcuni degli edifici più spettacolari e famosi di Gaudí, come la Casa Milà, maggiormente conosciuta come La Pedrera, in lingua catalana “la cava di pietra”, con le sue forme ondulate che ricordano le onde dell’oceano. Questo è stato l’ultimo palazzo residenziale progettato da Gaudí, ed è tra i più rappresentativi del XX secolo, tanto da essere dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Sulla stessa via si trova la Casa Batlló, altro punto di riferimento

Una veduta di Placa Espanya, ai piedi del Montjuïc. In alto, la Sagrada Familia, di Antoni Gaudí. In apertura, uno scorcio del Park Güell.

del modernismo di Gaudí, nel quale legno, ceramica e pietra cava si mescolano per dar vita ad un altro Patrimonio Unesco. A Park Güell si può ammirare l’interazione di Gaudí tra natura e architettura. Il progetto iniziale di città giardino in stile inglese, composta da 40 case unifamiliari distribuite su di una superficie di 15 ettari, non andò a buon fine e Park Güell è oggi il parco pubblico più rappresentativo di Barcellona. La serie di giardini si fonde perfettamente con gli elementi architettonici colorati e dalle forme fantasiose rappresentanti draghi, serpenti marini, salamandre. Dalla terrazza, denominata Plaza de la Naturaleza, si può avere una vista unica di Barcellona, con la Torre Agbar, l’area di Montjuïc e la Sagrada Familia, l’opera simbolo dell’architetto catalano.


GRANDI CROCIERE 50&PIU’

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La nuova Ammiraglia della flotta è un omaggio al calore e allo stile italiano. Un’esperienza di viaggio unica: luoghi magici, momenti di gusto e di convivialità ispirati al Belpaese. L’itinerario fa risaltare tutte le sfumature del Mediterraneo, dolce nei suoi colori e delicato nei suoi profumi, attraverso la scoperta dei borghi per la valorizzazione dell’Italia cosiddetta minore, poco conosciuta, ricca di un patrimonio unico e autentico.

SPAGNA Barcellona •

• Civitavecchia

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Partiamo dalla storica bellezza di Roma, proseguiamo con l’incanto dei borghi marinari delle Cinque Terre ed arriviamo a Savona, grazioso porto e ottimo punto di partenza per visitare la costa Ligure. Proseguiamo con Marsiglia e la Provenza; Barcellona con la Sagrada Familia, Patrimonio dell’Unesco, insieme a ben altri sette siti in città. Infine il relax di Palma di Maiorca, per poi rientrare sulla nostra Costa Smeralda, bella come un sogno, fra le stelle e il mare.

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NOVEMBRE 2019 I 53


Lecce vince la XXVI edizione delle Olimpiadi di 50&Più. Al secondo posto Lodi e al terzo Venezia. I “giochi” degli over 50 tenutisi in Basilicata, a Marina di Pisticci, lasciano però a tutti i partecipanti una grande eredità: il senso della partecipazione, lo spirito di gruppo e l’amore per lo sport

__i GRANDI EVENTI di 50&Più __

QUANDO LA PASSIONE ENTRA IN GARA

O

di Luisella Berti Foto di Massimo Cervoni

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I PREMI A CONTENDERSI COPPE E MEDAGLIE, IN QUEST’ULTIMA EDIZIONE DELLE OLIMPIADI, OLTRE 1.000 ATLETI DA TUTTA ITALIA, DAI 50 AI 90 ANNI E PIÙ

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OGNI ATLETA INDOSSA LA MAGLIA DELLA PROPRIA SQUADRA. È UN TRIPUDIO DI COLORI: giallo, blu, verde, rosso, bianco. Le premiazioni, all’anfiteatro del Ti Blu Village Club di Marina di Pisticci (Mt), non sono iniziate, ma già si festeggia da ore. La classifica finale conta, ma quello che conta di più è divertirsi, tutti insieme. Nel frattempo, la cerimonia di premiazione prende il via e il podio riceve gli atleti medagliati, i campioni e le campionesse di categoria, fino ad arrivare alle coppe e all’atteso Trofeo. Quest’anno, dopo il secondo posto dell’anno scorso, è tornato a Lecce, o meglio, alla 50&Più della provincia di Lecce. E la gioia è incontenibile. Il primo posto arriva con ben 1.453,50 punti, guadagnati grazie alle performance dei suoi atleti nelle gare individuali. «Siamo molto »



OLIMPIADI 50&PIÙ

DISCIPLINE

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1 Il podio a squadre: 2° Lodi, 1° Lecce, 3° Venezia 2 I Testimonial: Valerio Aspromonte e Stefano Mei 3 La cerimonia di premiazione con tutte le squadre. 4 Assoluti donne: 2° a pari merito Angela Sicuro e Mirella Trotti, 1° Maria Teresa Bianchi 5 Assoluti uomini: 2° Roberto Marchesi, 1° Gaetano Gabellone, 3° Roberto Chiavistelli 6 e 7 I campioni di categoria donne e uomini 8 La gara a cronometro con Francesco Moser 9 Il premio regionale: 1° Veneto, 2° Puglia, 3° Lombardia.

felici, è davvero un risultato eccezionale. Per questa edizione siamo riusciti a coinvolgere 90 partecipanti. Abbiamo lavorato bene perché abbiamo fatto ca-

2

LE DISCIPLINE PIÙ GETTONATE Con 150 partecipanti, la gara ciclistica ha riscosso il maggior incremento di iscrizioni rispetto alle passate edizioni. Seguita dal nuoto (stile libero e rana) e tiro con l’arco. Per quest’ultimo, in particolare, si è registrata una maggiora capacità nell’esecuzione del gesto tecnico. Tra le gare di velocità le donne continuano a prediligere la marcia, anche se cresce la partecipazione nelle gare di nuoto e ciclismo. Riguardo alle altre discipline, si è registra una passione per le bocce, con ben 210 partecipanti. Nelle prove di velocità per gli uomini in testa c’è il nuoto stile libero, seguito dal ciclismo e dalla marcia.

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pire loro il senso di questa manifestazione, ovvero una grande occasione per stare insieme e condividere la passione per lo sport in amicizia. Non solo tra noi, ma anche con tutte le altre

province che hanno partecipato alla competizione», dichiara il presidente della 50&Più provinciale di Lecce, Marcello Bonatesta. Il secondo posto, con 753 punti, va alla squadra pro-

5


vinciale di Lodi. «È questo il migliore risultato di sempre - afferma emozionato il presidente della 50&Più locale, Pietro Mezzadri -, abbiamo lavorato molto durante l’anno per presentarci con una squadra competitiva, ma non avevamo troppe aspettative. Ringrazio tutti i componenti della squadra per il forte spirito di gruppo e il grande entusiasmo che hanno dimostrato». Al terzo posto, dopo la prima posizione di un anno fa, si classifica la squadra provinciale di Venezia con 749 punti, solo 4 la distanziano da Lodi. «Siamo comunque molto soddisfatti anche di questo terzo posto. La squadra si è comportata molto bene - afferma la presidente della 50&Più provinciale di Venezia - Daniela Manfren - perché siamo comunque sul podio».

«In questi anni abbiamo vinto tantissimo, ma quello che più conta di queste Olimpiadi è la bellezza di stare in compagnia e di ritrovarsi insieme, è questo il bello dello sport», aggiunge Giannino Gabriel, presidente vicario. Per la classifica assoluta tra le atlete donne, il titolo di campionessa delle Olimpiadi va a Maria Teresa Bianchi di Cortina d’Ampezzo, della squadra provinciale di Belluno. Per lei è il secondo titolo vinto nelle competizioni delle Olimpiadi estive ed è reduce di altri due titoli assoluti nelle Olimpiadi invernali di 50&Più. Originaria di Cibiano di Cadore, 55 anni, si è cimentata nel ciclismo, nel tennis, nella maratona e nella marcia vincendo un oro e tre medaglie d’argento, oltre che la coppa di Campionessa di categoria per »

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LA CHIAVE È PARTECIPARE L’incoraggiamento dei vertici dell’Associazione, il ricordo, il benvenuto di Pisticci Alla cerimonia di inaugurazione, un forte sostegno è arrivato dai vertici della 50&Più. Così i “giochi” sono stati ufficialmente aperti dal presidente nazionale 50&Più Carlo Sangalli che, congratulandosi con tutti i partecipanti, ha sottolineato i valori insiti nello sport. «Sono tifoso dello sport soprattutto come filosofia di vita, portatrice di valori come l’impegno, il rispetto, la lealtà. I numeri e il successo delle Olimpiadi di 50&Più - ha proseguito -, la passione che spinge ogni anno oltre mille atleti a mettersi in gioco, ad incontrarsi e a confrontarsi, sono una straordinaria testimonianza di vita. È impossibile vincere senza partecipare e la partecipazione è il segreto di fare associazione. Per riuscire a cambiare le cose, a cambiare un Paese, bisogna partecipare, come fate voi a queste Olimpiadi di 50&Più». Parole di sostegno sono arrivate anche dal segretario generale 50&Più,

Gabriele Sampaolo: «Grazie per il vostro entusiasmo, a voi va tutto il nostro incoraggiamento. Un grazie, inoltre a tutte le persone che nel corso dell’anno lavorano nell’organizzazione di questa manifestazione e ai presidenti delle 50&Più provinciali presenti con la propria squadra». Proprio riferendosi ai presidenti, il segretario Sampaolo ha ricordato la memoria di due grandi appassionati delle Olimpiadi 50&Più: Livio Chiarot, della 50&Più provinciale di Venezia, e Dante di Mattia, della 50&Più provinciale di Ascoli Piceno. «Entrambi hanno contribuito alla bellissima storia che sono le Olimpiadi 50&Più». Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Pisticci, Viviana Verri: «Siamo molto onorati di ospitare per la terza volta sul nostro litorale questa grande manifestazione sportiva». NOVEMBRE 2019 I 57


OLIMPIADI 50&PIÙ il punteggio totalizzato alle gare a cui ha partecipato. «Sono entusiasta, non è stato semplice visto il livello delle altre atlete. Dedico la mia vittoria a tutti i miei compagni di squadra e a Cortina per le prossime Olimpiadi del 2026». Dirigente amministrativo scolastico, Maria Teresa Bianchi ha la passione per il tennis, le camminate di montagna e gli sport invernali. Mamma di tre figli, da due anni è anche nonna. «Complimenti a Maria Teresa e a tutta la squadra di Belluno per le 28 medaglie conquistate. Quest’anno non siamo sul podio ma abbiamo guadagnato un buon quarto posto, dichiara Giuseppe Benozzi, presidente provinciale della 50&Più di Belluno. Al secondo posto, a pari merito con 66 punti, ci sono Angela Sicuro della squadra di Lecce, che vince anche il titolo di Campionessa di categoria, e Mirella Trotti di Sondrio. Un posizionamento ottenuto per un soffio visti i 65 punti di Elena Bragolusi della squadra di Milano, che è quarta. Con 72 punti il campione delle Olimpiadi di 50&Più 2019 è Gaetano Gabellone, della squadra di Lecce, che vince anche il premio come Campione nella sua categoria.

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TROFEO 50&PIÙ GARA DI BALLO DA SINISTRA: AL 2° POSTO MARIA ROSA SPAZIANI E GIUSEPPE SAVOLDI (LO), AL 1° POSTO SOFIA PALUMBO E GIULIO ROCCO CASTELLO (SA), AL 3° POSTO CARLA BORRACINO E DARIO VIGNA DI TORINO

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PEDALANDO IN BICICLETTA

Con Francesco Moser, tra le strade del Metaponto Quale appassionato di ciclismo potrebbe mai pensare di pedalare un giorno fianco a fianco a una gloria mondiale del ciclismo come Francesco Moser? Alle Olimpiadi 50&Più accade anche questo. Ospite di eccezione, da diverse edizioni ormai, Moser ha aperto la gara ciclistica a cronometro. Nei giorni precedenti ha tenuto insieme e in allenamento il “gruppo”. Tutti in sella, pedalata dopo pedalata, tra le strade del Metaponto, proprio dove si tenne la prima edizione delle Olimpiadi di 50&Più, 26 anni fa.

«Non pensavo proprio di farcela, è la prima volta che partecipo a questa manifestazione sportiva. Devo tutto a mia madre che mi ha convinto a partecipare», dichiara. Ha 64 anni ed è un ex insegnante di scienze motorie. «Ho vinto due medaglie d’oro nella marcia e nella maratona, l’argento nel ciclismo e nel nuoto stile libero». Con 69 punti, si classifica secondo Roberto Marchesi di Milano, vincendo anche la coppa di Campione di categoria. Con soli due punti di distacco, il terzo posto va a Roberto Chiavistelli di Livorno, che aggiunge il titolo di Campione di categoria. Un piazzamento sul filo di lana visto il quarto posto di Domenico Avogadro, di Lodi, che si ferma a 65 punti. Infine, la XXVI edizione delle Olimpiadi di 50&Più ha anche assegnato le coppe per i migliori risultati a livello regionale. Con 1.924 punti la vittoria va al Veneto, seguito dalla Puglia (1.783 punti) e dalla Lombardia con (1.285 punti).


LO SPIRITO DELLE OLIMPIADI L’EREDITÀ DI UN EVENTO

Gareggiare insieme nello sport e nella vita

Come ogni Olimpiade 50&Più anche per l’edizione 2019 sono stati chiamate due grandi glorie dello sport: lo schermidore Valerio Aspromonte e il mezzo-

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I VINCITORI DEL TROFEO DI BURRACO IL PODIO VA A LECCE. DA SINISTRA: ALFONSO COSMA E ANTONIO VIGNERI, AL 2° POSTO; AL 1° POSTO RAFFAELA CESPITES E BRUNO MASSARI; AL 3° ANTONIO CLEMENTE E CATERINA DE FILIPPIS

fondista Stefano Mei (vedi intervista a pag. 60). «Auguro a tutti voi di fare sport ancora per tantissimi anni perché significherà che sarete in salute e in forma. Avete tutta la mia stima e ammirazione», ha affermato Aspromonte. Per i giovani - ha aggiunto Mei - rappresentate un grande esempio e uno stimolo a praticare sport! Gareggiate sempre divertendovi!». E la festa dello sport di 50&Più continua.

Al vice presidente nazionale vicario della 50&Più, Sebastiano Casu, il compito di concludere la XXVI edizione dei “giochi” degli over 50. Nel suo intervento i sentimenti di tutti e un richiamo al senso della manifestazione: «Partecipare alle Olimpiadi di 50&Più significa non soltanto gareggiare per conquistare una medaglia, ma anche condividere il piacere di stare insieme, di vivere all’interno di una comunità nell’amicizia, nel dialogo, nel rispetto e nella conoscenza reciproca. Queste sono le Olimpiadi di 50&Più - ha sottolineato - e questo è quello che dobbiamo trasmettere all’esterno, nella società, nella vita di tutti i giorni per essere artefici, noi per primi, di un futuro migliore. Continuiamo a gareggiare tutti insieme per raggiungere questo traguardo».

+

I PIÙ LONGEVI AUGUSTO NICOLA (94 ANNI), DI SALERNO, E PIERINA TUMIATTI, DI ROSIGNANO SOLVAY (LI), 96 ANNI. IL TROFEO ATLETA PIÙ LONGEVO È STATO ASSEGNATO DALLO SPONSOR DORO.

NOVEMBRE 2019 I 59


intervista di Luisella Berti - Foto Massimo Cervoni

STEFANO MEI E VALERIO ASPROMONTE: TESTIMONIAL DELLE OLIMPIADI 50&PIÙ RACCONTANO... LO SPORT C’È SEMPRE


S

STEFANO & VALERIO

STEFANO MEI, 56 ANNI, MEZZOFONDISTA, È STATO CAMPIONE EUROPEO DEI 10.000 METRI PIANI A STOCCARDA NEL 1986. Di quella gara è memorabile la tripletta italiana: Mei primo, Cova secondo e Antibo terzo. Valerio Aspromonte, 33 anni, schermidore, è stato medaglia d’oro nel Fioretto a squadre alle Olimpiadi di Londra del 2012. Due campioni di due generazioni diverse, ma entrambi hanno un desiderio comune: restituire quello che l’atletica leggera, per l’uno, e la scherma, per l’altro, hanno dato loro. Come? Scegliendo due strade diverse, ma molto concrete. Terminata la carriera agonistica nel 1995, Stefano Mei è tornato a prestare servizio in Polizia e attualmente è in forze presso la questura di Forlì dove vive. L’atletica leggera però non l’ha mai abbandonata. «È dal

+

__le INTERVISTE di 50&Più__

L’uno per l’atletica leggera, l’altro per la scherma, entrambi sentono di restituire, in qualche modo, quello che hanno ricevuto dalla loro carriera agonistica. Lo stanno facendo in maniera molto concreta. Ecco cosa ci hanno raccontato

+ 1976 che faccio atletica in un modo o nell’altro. Avevo 13 anni quando ho iniziato e ora ne ho 56. Quando ho lasciato l’agonismo, ho pensato di poter restituire quanto avevo ricevuto impegnandomi come dirigente». Un percorso iniziato nel 1996 con l’elezione nel consiglio regionale ligure della Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal), poi consigliere nazionale della Federazione e del Coni, più altri prestigiosi incarichi. Attualmente è presidente nazionale degli Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, Associazione impegnata nella promozione dell’attività sportiva, di base e agonistica, e dei valori che lo sport veicola nella società, soprattutto rispetto alla crescita delle nuove generazioni. Per incidere più direttamente sull’attività della Federazione e quindi sul futuro dell’atletica, nel 2016 si

candida alla presidenza. Nonostante la mancata elezione, qualcosa comunque è successo. «Abbiamo pensato che il contributo di idee messo in campo in quell’occasione non dovesse andare perso. Abbiamo così realizzato un progetto, secondo me rivoluzionario, che prevede di aiutare tre atleti di vertice OGGI MEI SI DIVIDE TRA IL LAVORO IN POLIZIA E I SUOI IMPEGNI NEL MONDO DELL’ATLETICA. ASPROMONTE SI DEDICA A TEMPO PIENO ALLA SCHERMA, ANCHE COME INSEGNANTE

dell’atletica che non facciano parte di gruppi sportivi militari e che, al tempo stesso, siano impegnati nel mondo del lavoro, quindi lavoratori-atleti. Grazie ad investimenti privati siamo riusciti a garantire loro da qui alle Olimpiadi di Tokyo 2020, un sostegno, non solo economico, ma di presenza e supporto per conciliare gli intensi allenamenti ad alto livello

con gli impegni lavorativi». Per far questo è nata l’associazione L’orgoglio del Riscatto, di cui Mei è presidente onorario. Gli atleti in questione sono Laura Strati, campionessa di salto in lungo, Simone Cairoli, specialista nel decathlon, e la campionessa centometrista Johanelis Herrera Abreu. «L’atleta che non fa parte di un gruppo sportivo militare - spiega - di fatto è un dilettante puro e per forza di cose deve conciliare l’attività lavorativa con quella sportiva. Il nostro obiettivo è supportare gli atleti di vertice, per ora tre, che fanno parte di società sportive private le quali, purtroppo, hanno risorse sempre più limitate e che quindi non riescono a dare il giusto sostegno all’atleta. Il discorso è molto ampio, ma credo che la Federazione dovrebbe farsi carico almeno di quegli atleti che formano l’ossatura della nazionale». NOVEMBRE 2019 I 61


STEFANO MEI E VALERIO ASPROMONTE

Sia Mei che Aspromonte sono oggi impegnati a sostenere le nuove promesse dello sport Sopra, Stefano Mei in gara. Sulla copertina di “Vogue” dell’aprile 1987.

Dal 19 ottobre è nelle librerie Due piedi sulle nuvole. Stefano Mei, una storia di atletica leggera. L’autore è il giornalista sportivo Armando Napoletano. «Il titolo di questo libro, di cui ho dato il mio contributo in termini di ricordi, documenti, lo collego al concetto che ho dello sport. Il mio approccio all’attività sportiva - spiega - è sempre stato di carattere ludico: pur avendo una spiccata propensione all’agonismo, mi dedicavo alla mia attività sportiva per puro divertimento. Non che facessi una vita sregolata, anzi cercavo di essere il più serio possibile, ma nel frattempo non volevo che diventasse un peso, e in effetti non lo è stato. Ho cercato di trovare il giusto compromesso tra la vita di un

STEFANO MEI Palmarès Europei

1

1

1

Europei indoor

0

1

0

Universiadi

2

0

0

ragazzo di 20/25 anni e un’attività legata all’agonismo». Valerio Aspromonte si avvicina per la prima volta alla scherma all’età di 7 anni. «Fu mia madre ad accompagnarmi al Frascati Scherma per una prova. Incontrai subito il mio maestro, Salvatore Di Naro». Da allora non ha più lasciato la scherma e Salvatore di Naro è divenuto il suo maestro storico. Oggi il sogno di Valerio Aspromonte è diventare un maestro di scherma come lui. Un sogno che si sta realizzando. «Due anni fa ho aperto una succursale del Frascati Scherma presso l’Istituto scolastico Pio XII di Roma. Insieme al mio maestro storico insegniamo la scherma a 40 bambini. Senza di lui sarebbe molto molto

Record 800 m 1.500 m 2.000 m 3.000 m 5.000 m 10.000 m

62 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019

difficile. Abbiamo un rapporto di padre e figlio. Allenare i bambini mi dà molta soddisfazione. Grazie alla scherma ho ottenuto tanto e penso sia giusto restituire qualcosa di quello che ho avuto». Aspromonte non ha lasciato l’agonismo ma ammette: «L’età avanza, non sono vecchissimo, vado per i 33 anni. Le condizioni fisiche non sono più quelle di quando avevo 22 anni. Abbiamo un bel vivaio. È una fortuna per la Federazione Scherma, ma una sfortuna per noi atleti più grandi. È giusto così. A un certo punto è necessario cedere il passo e lasciare spazio ad altri». Insomma, un ricambio generazionale «nel nostro ambiente - aggiunge - è molto rapido». Aspro-

monte è un grande appassionato di sport e ne pratica diversi. Chissà quali dopo i 50 anni vorrà fare o augurarsi di fare. «Non so magari giocherò a tennis o andrò al mare a fare surf, a sciare anche. Certo con molta meno intensità rispetto ad esso». L’oro Olimpico a squadre nel fioretto non è stata la vittoria più importante della sua vita. Lo è stata - racconta dal punto di vista del prestigio, ma quella che mi ha emozionato di più è stata la vittoria del Campionato mondiale giovani. Era la mia prima vera trasferta intercontinentale. Avevo 18 anni e mi sentivo un re. Altra medaglia importante la Coppa del mondo a Venezia, soprattutto perché avevo vinto in Italia».

Londra, Olimpiadi 2012: Valerio Aspromonte vince l’oro nel Fioretto a squadre.

VALERIO ASPROMONTE Palmarès 1'48"1 3'34"57 4'58"65 7'42"85 13'11"57 27'43"97

(1985) (1986) (1984) (1986) (1986) (1986)

Giochi Olimpici

1

0

0

Mondiali

1

2

2

Europei

3

2

0

Campionati Italiani

3

6

2


__EVENTI__

UN VOTO AI SUPERVINCITORI di Luisella Berti

VINCERE DUE VOLTE: PRIMA GRAZIE AL VERDETTO DI UNA GIURIA DI ESPERTI E POI SECONDO IL GUSTO DEL PUBBLICO. È questo il massimo traguardo per i concorrenti del Concorso 50&Più di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia. Così anche per l’edizione numero 37 è tempo di votare i supervincitori. I fortunati saranno scelti proprio dai lettori della rivista 50&Più e dagli iscritti all’Associazione. A vincere sarà solo un artista su cinque, uno per ogni categoria tra coloro che hanno ricevuto la Farfalla d’Oro, in occasione della finale che si è

tenuta in luglio a Baveno, nella splendida cornice del Lago Maggiore. Le venti opere in gara sono state pubblicate nello scorso numero di settembre della nostra Rivista, unitamente alla scheda di votazione che trovate sul retro. In alternativa, è possibile esprimere la propria preferenza anche on line, direttamente sul sito www.concorso.50epiu.it: qui sono presenti tutte le opere in attesa del vostro voto. I supervincitori riceveranno in premio la tradizionale Superfarfalla che sarà conferita in occasione della 38° edizione. Buon voto!

NOVEMBRE 2019 I 63


XXXVII

SCHEDA DI VOTAZIONE PER IL CONCORSO PROSA, POESIA, PITTURA, FOTOGRAFIA È questo il momento più atteso dai finalisti: superare la selezione. I cinque candidati al premio finale per le sezioni Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, attendono ora il giudizio inappellabile dei lettori. Come ogni anno, con la

scheda di votazione qui proposta, sarà scelto il vincitore per ogni disciplina. Dunque, votate secondo le vostre preferenze: quella crocetta che traccerete sul quadratino posto a lato di ogni nome, sarà decisiva.

✂ Da ritagliare e inviare in originale a 50&Più - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma entro il 31/01/2020 (eventuali schede fotocopiate/scansionate saranno ritenute nulle). La votazione può essere effettuata anche sul sito del Concorso, all’indirizzo www.concorso.50epiu.it Cognome

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Acconsento al trattamento da parte di Editoriale 50&Più S.r.l. dei dati personali da me forniti. Tale trattamento avverrà nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e delle disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale, ed ai soli fini della registrazione del voto da me espresso. Firma

«Il toro» Marisa Chianura

«Il senso» Maria Grazia Marrucci

POESIA «Tempesta Vaia» Silvana Dalla Piazza

«Solitudine di fine estate» Antonio Frattagli

«Buongiorno Signora, io sono suo figlio» «Dono della sera» Ilde Rosati

«La bandana» Anna Sani

«Lo Spirito Santo, favola alata» Giovanni Silonio

Pietro Garuccio

«Due mani» Anna Pellizzaro

«Ago e filo (una vita strappata)» Rainalda Torresini

PITTURA

FOTOGRAFIA

«Il ramo d’oro» Roberta Brugnolo

«La “Dama di Leonardo” nel 2000» Franco Brambilla

«Incanto» Marisa Ierardi

«Cosa c’è di più romantico» Reno Carideo

«Metropoli» Danilo Mariani

«Artista di strada» Domenico Carosio

«Warrior’s rest» Maurizio Marroccu

«Bianche geometrie» Silvana Dalla Piazza

«Cantante di strada» Gianni Molena

«Il mondo allo specchio» Maria Carla Rolfini

PROSA

> LIBELLULA D’ORO PER LA PROSA: Gabriella ZAGAGLIA, di Pollenza (Mc), con l’opera: «La nuvola bianca». > LIBELLULA D’ORO PER LA POESIA: Maria Teresa FIORATO, di Vicenza, con l’opera: «Le stelle di Vincent». > LIBELLULA D’ORO PER LA PITTURA: Maria BUSATO, di Vicenza, con l’opera: «Riflessi di luce al pioppeto». > LIBELLULA D’ORO PER LA FOTOGRAFIA: Claudia Alessandra TENANI, di Milano, con l’opera: «Onda diversa». MENZIONI SPECIALI PROSA: Wilma AMBROSIO, Francesca BALASSO, Rossana BERNACCHIA, Marinella BONGIOLATTI, Gabriella CORSI, Maria Pia CORTELLESSA, Gabriella DAL PRA, Antonella Desiderata ERRANTE, Natalia FAGIOLI, Fabio GRANCHI, Daniele GUELFI, Giuseppe MESSINA, Tiziana MICHELINI, Sonia Bernardetta SELLA. POESIA: Marcello ARIANO, Gabriella BATIGNANI, Patrizio BELEGGIA, Angelo COTTONE, Lucia D’ABARNO, Enzo DELL’ACCIO, Sergio FERRARI, Franca FIORDALICE, Eugenia Gabriella GAMMARROTA, Maria Pia GARZILLO, Annalisa GATTI, Emilia MASTRANGELO, Silvia MEZ-

ZINA, Lidia MONGIUSTI, Benita OLIVIERI, Teresina Giuliana PAVAN, Marcello PIERUCCI, Vincenzo PIETROFRESA, Gianni ROVELLI, Francesca SANNA, Maria SCHIRRIPA, Pietra SPANO’, Antonino TROVATO, Laura VEZZOSI. PITTURA: Franca AMBROSI, Maria Luisa BORRELLO, Giuliana BURINI, Enrica CERIANI, Alessandra COLUCCIA, Adriana GIGLIARELLI, Antonella GUIDI, Concetta INGUI’, Santuccia PETRETTI, Fabrizio SOLIA, Claudia Alessandra TENANI. FOTOGRAFIA: Roberto ALESSI, Marina CATELLI, Armando FESTINI, Enzo RUBIN, Giampaolo SMANIA, Rainalda TORRESINI.

SEGNALAZIONI Prosa: Pietro GARUCCIO, Michele GILLANI, Marcello PIERUCCI. Poesia: Maria Teresa DI SALLE SAINT PIERRE, Giulio Rocco CASTELLO, Mario CAPUCCI. Pittura: Cinzia MORINI, Sandra TAVOLONI. Fotografia: Augusto BOSONI, Riccardo PODAVINI.


ABBIAMO SCOPERTO CHE C’È VITA DOPO LA VITA. Grazie al tuo lascito testamentario a Fondazione Umberto Veronesi la ricerca potrà andare avanti e migliorare la vita delle generazioni future.

Dal 2003 Fondazione Umberto Veronesi sostiene i migliori ricercatori, impegnati a trovare nuove terapie per i tumori, le patologie cardiovascolari e neurodegenerative. Scopri di più su lasciti.fondazioneveronesi.it Per saperne di più e ricevere gratuitamente la guida informativa sui lasciti, telefona allo 02.76018187 o scrivi una e-mail a lasciti@fondazioneveronesi.it In alternativa, compila il coupon e invialo via fax al numero 02.76406966 oppure in busta chiusa a Fondazione Umberto Veronesi - Via Solferino 19, 20121 Milano.

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ERAVAMO come

SIAMO Un libro ideale, un confronto tra presente e passato che mette d’accordo tutti, adulti e giovani. La penna ironica di Rosella Bennati racconta l’Italia tra il ’900 e 2000. Un volume che strizza l’occhio alla saggistica, lieve e irriverente. Arricchito da disegni e foto d’epoca. DESIDERO RICEVERE IN CONTRASSEGNO AL MIO DOMICILIO N ._____ COPIA/E DEL VOLUME DAL NOVECENTO AL DUEMILA € 10,00 A COPIA (+ SPESE SPEDIZIONE) BUONO D’ORDINE COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A 50&PIÙ EDITORIALE - VIA DEL MELANGOLO, 26 - 00186 ROMA Nome _____________________________________________________ Cognome _________________________________________________ Via _______________________________________________________ Città __________________________________Cap________________ Pr. ____ Cod. Fisc. ____________________________________________ Telefono __________________________________________________ Mail ______________________________________________________ Data ________________ Firma ________________________________ 50&Più Editoriale assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 e saranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati, su richiesta, potranno essere cancellati o rettificati.


H intervista di Raffaello Carabini

HANNE ØRSTAVIK

I MIEI ROMANZI IN CERCA D’AMORE +

__le INTERVISTE di 50&Più__

Dopo aver ricevuto vari premi negli Stati Uniti, è stato da poco pubblicato in Italia un suo romanzo breve, intitolato Amore, ventidue anni dopo la prima stampa norvegese. Lei è una delle migliori scrittrici scandinave, intellettuale di prestigio, tradotta in mezzo mondo

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NOVEMBRE 2019 I 67


HANNE ØRSTAVIK HANNE ØRSTAVIK, TRA I MAGGIORI AUTORI DELLA SCANDINAVIA, HA PUBBLICATO IL SUO PRIMO ROMANZO, APPENA 25ENNE, NEL 1994. DA ALLORA NE HA SCRITTI ALTRI 15, vinto numerosi premi, è stata tradotta in 26 lingue ed è riconosciuta come una delle intellettuali più carismatiche di Norvegia. Vive in Italia dal 2017, ma solo lo scorso anno è stato tradotto da noi il suo romanzo A Bordeaux c’è una grande piazza aperta, del 2013. A febbraio la giuria di uno dei maggiori premi letterari americani, il “Pen Award”, decretò come migliore traduzione di un romanzo scritto in un’altra lingua e pubblicato nel 2018, quella del suo Amore, che già il “National Book Award” aveva inserito nella rosa dei finalisti. Amore è un titolo impegnativo, un sentimento sfaccettato e complicatissimo. Perché questa scelta? Amore è una parola che utilizziamo spesso, crediamo di sapere cos’è. Ho voluto riaprire la parola, farci chiedere di nuovo cosa significa l’amore. Qual è il rapporto tra le parole e quello che viviamo? Si può dire amore, ma dov’è? La presunzione è che ci sia sempre amore tra madre e figlio, ma è sicuro che sia sempre così? Lei afferma che ogni suo romanzo è legato per una sorta di necessità al precedente. Qual è stato il passaggio da Amore, in cui il rapporto madre/figlio è vivo pur nella sua incomunicabilità, al suo recente romanzo pubblicato in Italia A Bordeaux c’è una grande piazza aperta, in cui parla di un amore estremamente fisico? «NEL ROMANZO AVVIENE TUTTO IN UNA NOTTE. Se si seguono cronologicaMADRE E FIGLIO, mente i miei romanzi, io penL’UNA LA SICUREZZA so che diventi visibile il filo DELL’ALTRO E VICEVERSA, SI ALLONTANANO...» di una ricerca continua su aspetti vari dell’amore, con uno scopo: come imparare ad amare. Ho cominciato a scrivere Amore nel 1995, quando mia figlia era neonata. Sentivo il bisogno di investigare l’amore cosiddetto “naturale”, soprattutto ho voluto investigare in profondità la domanda: come posso essere sicura che lei (mia figlia)

+

«Dell’Italia mi piace la facilità con cui si può contattare una persona, incontrarsi per un caffè, in Norvegia siamo più timidi, ci vuole tempo».

sappia che l’amo? Ho scritto A Bordeaux c’è una grande piazza aperta quando mia figlia stava per lasciarmi per vivere la sua vita, e la mia vita era di nuovo aperta verso altri tipi di amore. È diventato necessario investigare cosa sia l’amore in una relazione tra due che vivono il sesso diversamente, sia come luogo dell’affetto sia come atto corporale e basta. Al tempo della Rete com’è cambiato l’amore? Sia quello tra genitori e figli che quello tra due persone? Stiamo andando verso un periodo di totale deresponsabilizza-

zione dell’amore? Non penso che la Rete cambi il nostro bisogno d’amore. La sfida di aprirsi verso il proprio amore è l’atto più nudo e vulnerabile della nostra vita. Il nostro amore è la parte di noi che difendiamo di più. Si pensa spesso che nascondiamo quello che troviamo brutto in noi. Ma non c’è un posto più brutto dentro di noi della vergogna di non sentirsi amati. E questo si mescola con la nostra capacità di amare, e non facciamo vedere niente. Ma invece è la cosa più bella che abbiamo! Come pensa le generazioni pre-millennial vi-

BIOGRAFIA

1969

68 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019

LE ORIGINI Hanne nasce 50 anni fa a Tana, un piccolo villaggio nel nord della Norvegia, dove i panorami sono incontaminati e il giorno e la notte si alternano con ritmi infiniti. Ci ha raccontato i momenti determinanti della sua vita.

1985

LA FUGA DA TANA «Ho guardato fuori dalla finestra, ho visto il verde dall’altro lato del fiume, ho saputo di amare queste linee più di tutto e di non tornare mai più a questa vista. Ho lasciato Tana per trasferirmi a Oslo e andare a liceo».


IL LIBRO

«Entrambi, Vibeke, la madre, e Jon, il figlio, cercano l’amore. Senza mai dirselo, lo cercano come due ciechi. Ma come trovare l’amore, se non si sa cos’è?» Laureata in psicologia, lingua francese e sociologia, Hanne Ørstavik ha esordito nel 1994 con “Hakk”.

vano oggi la realtà di un sesso molto più facile e molto meno emozionale grazie alla Rete, così diverso dalla loro “educazione”? E come pensa si possa far capire, amorevolmente, a un millennial che l’importante dei rapporti non sta solo nel filmare e diffondere? Penso che il sesso non sia mai facile. Può sembrarlo, con la Rete e i suoi modi d’incontrarsi, ma non penso che lo sia. Cerchiamo sempre amore, penso. Profondamente. E quando non ne abbiamo, per qualche ragione, la possibilità, se non crediamo di poter

2009

essere amati, facciamo altre cose, come il sesso, per avere contatto e riconoscimento. Per un millennial la Rete fa parte del suo mondo, non è “altro”. Fa parte di un mondo complesso, dove filmare e diffondere diventa un linguaggio in più, ma non un linguaggio che porta via il bisogno, la fame, delle vere relazioni fisiche, vissute. Quali le differenze maggiori che ha incontrato nei rapporti tra le persone? Cosa le manca della Norvegia e cosa, secondo lei, noi dovremmo “imparare” dal suo Paese? Incontrare gente si fa sempre

FINE DI UN ROMANZO «Su un letto di trattamento di medicina alternativa ho visto l’immagine di un feto dietro lo stomaco, attaccato alla spina dorsale. Questa immagine era la fine del mio romanzo: 48 Rue Defacqz, un indirizzo a Bruxelles».

2013

AMORE

È un piccolo gioiello letterario apparso per la prima volta nel 1997. Terzo romanzo della neocinquantenne Hanne Ørstavik (A Bordeaux c’è una grande piazza aperta, l’altro titolo apparso da noi, è il suo 12°), ha vinto uno dei premi Pen 2019 con la motivazione: “in solo 125 pagine, distilla un tremendo senso di vuoto, solitudine e brama di vita da Vibeke e suo figlio Jon, con una prosa che scoppietta come i gelidi panorami della Norvegia”. Amore ci immerge, rimbalzando tra i due personaggi, in un microtempo che diventa il macrotempo di due esistenze che “dimenticano” l’amore pur di cercare quella che credono la propria realizzazione. Oppure è solo un attimo, una transizione verso un futuro che rimane sconosciuto?

al singolare, ognuno è unico. Ho incontrato gente in modi profondi e generosi in Italia. Mi piace la facilità con cui si può contattare una persona, incontrarsi per un caffè, in Norvegia siamo più timidi, ci vuole tempo. Qui la gente mi scrive dopo una presentazione, in Norvegia non succede quasi mai. Questa facilità e gioia di condividere che avete voi, le trovo molto belle. Quello che mi manca a livello strutturale, è la fiducia tra la gente. In Norvegia, in un modo, siamo tutti “noi”. Le persone, anche sconosciute, anche gli impiegati della burocrazia, cercano di aiutarsi. C’è un senso di “essere insieme nel mondo”. Questo è il suo terzo di 16 romanzi: quali responsabilità si sentono a essere una scrittrice molto letta e molto tradotta? Qual è oggi il “valore” dei libri, quelli in cui la sua protagonista si perde e trova una realtà quasi più autentica del suo vissuto? La mia responsabilità è sempre verso il testo, il mondo che faccio vivere in quello che scrivo, che sia vero. Il valore dei libri è tanto forte e importante perché chi legge veramente, ha un rapporto individuale, segreto e profondo con il testo. È l’ultimo posto che non si può invadere, è dentro di te. È tuo.

IL PAPÀ «Mio padre stende la mappa di Finnmark e mi fa vedere, seguendo il suo dito nel paesaggio, dove pensa di andare a pescare due settimane dopo. Sentivo che mi mostrava dove andare a cercarlo se non fosse tornato. Non è andata così». NOVEMBRE 2019 I 69


scienze PREVENZIONE SALUTE TECNOLOGIA

La degenerazione maculare senile comporta la perdita graduale della vista - fino alla cecità - impoverendo la qualità della vita. Ecco i consigli degli esperti per la terapia e la prevenzione __PREVENZIONE__

MACULOPATIA: ATTENZIONE ALLA VISTA! di Paola Stefanucci

IN MEDICINA LA MACULOPATIA VIENE INDICATA CON L’ACRONIMO DMLE (DEGENERAZIONE MACULARE LEGATA ALL’ETÀ) O DMS (Degenerazione Maculare Senile) proprio per sottolinearne la predilezione per gli over 50. «Infatti, tutti gli studi epidemiologici - ribadisce Gianluigi Manzi, dirigente medico dell’Unità operativa complessa di Oculistica dell’Ospedale Monaldi di Napoli, nonché responsabile del Servizio di Diagnostica per

Immagini e Terapia delle Maculopatie - hanno sempre dimostrato una correlazione diretta tra questa patologia e l’invecchiamento». Si tratta di una condizione morbosa indolore che, ricordiamo, colpisce la macula, al centro della retina, provocando una graduale perdita della visione centrale, contemporaneamente o successivamente, in entrambi gli occhi. Gli specialisti distinguono una forma “essudativa” - meno frequentedetta anche “umida” o di “tipo neovascolare” per la proliferazione abnorme di vasi sanguigni, da una forma “atrofica” o “secca”. Quest’ultima è così chiamata perché

70 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019

caratterizzata dalla presenza di aree atrofiche corioretiniche ben delimitate che, col peggiorare della maculopatia, tendono a confluire e ingrandirsi, evolvendo nella cosiddetta “atrofia geografica”. Ambedue le forme degenerative sono spesso precedute dalla comparsa nella regione maculare di “drusen”: accumuli di scorie cellulari di natura ialinica o lipidica, rotondeggianti, di colore giallastro, ri-

+

NELLA DMLE ATROFICA ESISTONO A SOSTEGNO SOLO SUPPLEMENTI NUTRIZIONALI, MA SONO IN CORSO PROMETTENTI STUDI SUL POTERE ANTIOSSIDANTE DI NUOVE MOLECOLE


La diagnosi precoce

Esistono due distinte tipologie di Dmle, quella essudativa e quella atrofica e, purtroppo, entrambe causano una progressiva riduzione della vista. Per questo è assolutamente fondamentale una diagnosi tempestiva, in quanto attraverso mirati interventi - dai supplementi nutrizionali ai trattamenti clinici - è possibile rallentarne il decorso

conoscibili attraverso l’esame oftalmoscopico del fondo oculare, che possono riassorbirsi o calcificare. Entrambe le Dmle causano una lenta ma progressiva riduzione dell’acuità visiva. Quali i segnali che, all’esordio della malattia, devono indurci a “correre” dall’oculista? Tra i sintomi iniziali e più comuni legati alla Dmle atrofica - ci spiega il dottor Manzi - c’è la difficoltà alla lettura nonostante l’utilizzo di lenti a tempiale. Mentre sintomi quali la distorsione delle immagini o metamorfopsia (percezione alterata e distorta delle immagini, in particolare delle linee dritte) si accompagnano più frequentemente e rapidamente alla degenerazione maculare essudativa. La tempestività della diagnosi, anche per scongiurare la pericolosa evoluzione delle maculopatie verso la cecità, è importante? È fondamentale - interviene Flavia Chiosi, altresì operativa nell’Ospedale partenopeo - per entrambe le forme di degenerazione maculare, ma lo è particolarmente per quella neovascolare. In questo

IN ITALIA

GLI OVER 50

La Dmle affligge circa un milione di persone. Ogni anno si registrano centomila nuovi casi. La forma atrofica interessa il 3,5% di over 75 e la sua prevalenza aumenta con l’avanzare dell’età fino ad arrivare al 20% nei novantenni.

Importanti le visite oculistiche e lo stile di vita: no a fumo, alcool, sedentarietà ed eccessiva esposizione al sole. Assumere alimenti contenenti beta carotene, omega 3, vitamina C ed E, zinco, luteina e zeaxantina.

GLI STRUMENTI PER VEDERE MEGLIO

Esiste in commercio una gran varietà di ausili, ottici e non solo, per migliorare la visione, l’autonomia e la qualità della vita dei pazienti con la Dmle: lenti di ingrandimento a mano o con supporto, occhiali ingrandenti, lenti telescopiche per lontano e vicino, insieme a dispositivi di ultima generazione come tablet con funzione di regolazione sull’ingrandimento, contrasto, saturazione e luminosità. Oltre a lampade speciali, filtri, libri stampati in caratteri più grandi, guide per la lettura e scrittura.

La degenerazione della macula rappresenta la causa più frequente di cecità al di sopra dei 55 anni

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__SCIENZE PREVENZIONE__

caso la scelta terapeutica è dirimente per l’evoluzione della patologia. Tuttavia, la progressione di entrambe le forme causa nel tempo una significativa riduzione dell’acuità visiva. La Dmle atrofica rappresenta purtroppo ad oggi, essendo il coinvolgimento maculare in genere bilaterale, una importante causa di cecità legale nei Paesi industrializzati. L’approccio terapeutico differisce secondo il tipo di degenerazione maculare? Attualmente - precisa la dottoressa Chiosi - nella forma secca esistono a sostegno solo supplementi nutrizionali; tuttavia sono in corso promet-

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NELLA DMLE TUTTO APPARE SFUMATO, LA CONDIZIONE VISIVA CENTRALE È DANNEGGIATA, PUR MANTENENDO UNA VISIONE PERIFERICA CHE GARANTISCE UN ORIENTAMENTO DI MASSIMA. SONO MORTIFICATE ATTIVITÀ COME LETTURA, SCRITTURA, E LAVORI DI PRECISIONE

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tenti studi sul potere antiossidante di nuove molecole. Recenti studi hanno dimostrato come l’utilizzo ad alto dosaggio di sostanze flavonoidi derivate da frutti selvatici, come il maqui berry o “mirtillo della Patagonia”, ricchi di antocianine e delfinidine, abbia un elevato potere antiossidante sulle cellule fotorecettoriali retiniche. Altri composti invece, quali l’omotaurina e la vitamina D, si sono dimostrati efficaci nel ridurre l’accumulo di sostanza beta-amiloide, residui proteici e lipidici tipicamente presenti nel tessuto retinico soggetto a stress ossidativo, promuovendo i fisiologici processi di clearance dell’epitelio pigmentato retinico. «Per quanto riguarda la forma essudativa - puntualizza Gianluigi Manzi - sono stati sperimentati negli ultimi anni in prestigiosi studi clinici diversi trattamenti, tra i quali la fotocoagulazione laser convenzionale, la terapia fotodinamica e l’iniezione intraoculare di farmaci anti-angio-

TEST FAI DA TE

L’autodiagnosi della macula

Il Reticolo di Amsler una griglia a quadretti con un punto centrale - è un esame che si può effettuare a casa per verificare lo stato della nostra macula. Il test permette di ravvisare eventuali distorsioni o zone cieche centrali. Se presenti, bisogna sottoporsi senza indugi alla visita specialistica e ripeterlo sotto controllo medico per ricevere la diagnosi. Si esegue così: tenere il reticolo a una distanza di 3045 cm, coprire un occhio e con l’occhio scoperto guardare il centro della griglia. Rilevare eventuali distorsioni (le linee perpendicolari appaiono ondulate), zone sfocate o scure. Effettuare la stessa prova con l’altro occhio.

genici o anti-Vegf (Vascular Endothelial Growth Factor). Somministrati in camera vitrea, inibiscono il fattore che stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. Oggi i farmaci anti-Vegf rappresentano la terapia di elezione nella maggior parte delle forme di Dmle neovascolare con regimi di trattamento personalizzati, in assenza di controindicazioni sistemiche o locali». Intanto la ricerca sulla protezione della salute della macula cammina spedita… Secondo alcune sperimentazioni cliniche - ci dice Flavia Chiosi - il futuro contrasto alla Dmle potrebbe essere rappresentato dall’impianto diretto di cellule staminali all’interno dell’occhio, con tecniche operatorie più standardizzate rispetto alle precedenti. Ciononostante persistono aspetti problematici relativi alla necessità di una terapia immunodepressiva topica ed al grave problema etico connesso all’utilizzo di cellule embrionali.



__SCIENZE SALUTE__

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MORTALITÀ RIDOTTA

PREVENZIONE

Uno screening può salvare la vita Gli screening per poter prevenire il colon-retto hanno dato ottimi risultati. In assenza di fattori di rischio particolari, il Ministero della Salute consiglia di eseguire la ricerca di sangue occulto nelle feci ogni 2 anni fra i 50 e i 69 anni, con eventuale colonscopia di approfondimento, oppure una rettosigmoidoscopia una sola volta tra i 58 e i 60 anni. Alcuni studi hanno dimostrato che la mortalità causata dal tumore al colon-retto si riduce di una percentuale compresa tra il 15% e il 33% nelle persone che si sono sottoposte al test della ricerca del sangue occulto nelle feci.

È sede di fasi fondamentali della digestione, ma è sempre qui che si possono annidare la maggior parte delle forme tumorali più aggressive

UN INTESTINO IN SALUTE DIPENDE DA NOI a cura di Fondazione Umberto Veronesi “SE L’INTESTINO STA BENE, STA BENE TUTTO L’ORGANISMO”. C’È MOLTO DI VERO IN QUESTA CONVINZIONE DIFFUSA: nell’intestino non solo hanno luogo fasi fondamentali dei processi digestivi, ma vi alberga anche il microbiota, l’insieme dei miliardi di batteri “buoni” e necessari alla salute di tutto il corpo. Quest’organo così determinante da preservare è però anche la sede di uno dei tumori più diffusi fra gli uomini e le donne con più di 50 anni, una patologia su cui la ricerca ha lavorato sodo, segnando progressi sul fronte delle cure e della prevenzione. Molto si

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può fare, infatti, per ridurre i rischi di tumore colorettale, grazie a stili di vita corretti e opportuni controlli periodici. L’INTESTINO: COS’È E COM’È FATTO

Sapete quanto misura mediamente il nostro intestino? Ben 7 metri. Si compone di due parti principali, l’intestino tenue e l’intestino crasso. Il primo è a sua volta ripartito in duodeno, digiuno e ileo; qui si completano i processi digestivi iniziati nella bocca e nello stomaco, vengono assorbiti i nutrienti che poi andranno nel circolo sanguigno. La porzione di intestino successiva è l’intestino

crasso, composto da cieco, colon e retto; qui vengono assorbiti l’acqua e i sali minerali, mentre gli scarti che non possono essere digeriti vengono decomposti e infine evacuati. È nel colon-retto che si concentrano la maggior parte delle forme tumorali, 49.000 nuovi casi stimati per il 2019 in Italia. I TUMORI DELL’INTESTINO

I tumori del colon-retto colpiscono soprattutto dopo la mezza età, con una certa prevalenza nel genere maschile (27.000 nuovi casi l’anno contro 22.000 nelle donne italiane). I numeri sono in leg-


NELL’INTESTINO FONDAMENTALE

Il microbiota: un esercito di batteri amici

dure e frutta fresca, legumi, olio extravergine di oliva, frutta secca e semi, pesce, evitando o limitando invece alcol, carni lavorate, carni rosse e dolciumi. LA QUESTIONE CARNI ROSSE

gero calo e gli esperti considerano che c’entri anche la prevenzione primaria. È stato infatti calcolato che metà dei casi di tumore del colon potrebbero essere evitati attraverso dieta sana, attività fisica e controllo del peso. L’ALIMENTAZIONE

Il cibo influisce sullo stato di infiammazione, sulla proliferazione delle cellule e sui loro meccanismi di riparazione. Ad esempio, livelli eccessivi d’insulina nel sangue, causati da un consumo non equilibrato di zuccheri semplici, favoriscono tutti i meccanismi infiammatori, mentre le temperature di cottura troppo alte, soprattutto della carne, generano molecole potenzialmente tossiche per il nostro organismo. Anche nel caso dell’intestino vale il consiglio di seguire la dieta mediterranea, favorendo il consumo di cereali integrali, ver-

È ormai noto che una certa quota del rischio di tumori al colon è probabilmente legata al consumo di carni rosse (manzo, maiale, cavallo, agnello e capretto) e lavorate (ad esempio gli insaccati), se consumate con elevata frequenza per molti anni. Per questo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che se ci si attiene al di sotto dei 500 grammi di carne rossa consumata alla settimana, di cui al massimo 50 grammi di carni lavorate, il rischio di sviluppare un tumore al colon non aumenta.

L’ESERCIZIO FISICO

L’attività fisica è un tassello importante della prevenzione dei tumori intestinali. Muoversi infatti aiuta a ridurre l’infiammazione, i livelli d’insulina e i livelli di resistenza all’insulina; elevati livelli di zucchero nel sangue risultano infatti associati a un aumento dell’incidenza del tumore al colon. Aiuta inoltre a controllare il peso corporeo, che ha una relazione strettissima con il rischio di tumore. In più, solitamente, c’è un effetto virtuoso: chi svolge attività fisica o inizia a praticarla, tende ad adottare comportamenti salutari anche a tavola, non fuma e beve poco alcol. Infine, l’esercizio stimola il transito intestinale che mantiene più “pulito” l’intestino e lo smaltimento di eventuali sostanze dannose.

Il nostro sistema digerente contiene più di mille miliardi di batteri, un vero e proprio ecosistema chiamato “microbiota”. Il microbioma, invece, è l’insieme dei genomi di tutte le specie batteriche che compongono il microbiota. Perché sono importanti? Favoriscono la digestione delle fibre, la fermentazione degli zuccheri, l’abbassamento del pH, la degradazione e produzione di composti e molecole. Facilitano inoltre l’assorbimento dei minerali e il mantenimento dell’integrità della mucosa, proteggono dall’aggressione dei batteri patogeni e limitano i processi infiammatori. Un microbiota equilibrato aiuta a mantenere in salute il fegato, i reni, la pelle, rafforza il sistema immunitario e mantiene efficienti i processi di assorbimento dei nutrienti. La salute del microbiota è influenzata da molti fattori, tra cui la dieta, l’igiene, lo stress psico-fisico, i fattori genetici, le terapie farmacologiche, le operazioni chirurgiche, le radiazioni e le sostanze chimiche.

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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

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AUDIO

Trasformare un testo in mp3

Volete convertire un testo in un file vocale (mp3)? Accedete al sito FreeTTS ed inserite nel campo stabilito il testo da convertire (max 2.000 caratteri alla volta). Scegliete la lingua, la voce maschile o femminile che leggerà il testo e cliccate su “start”. Dopo alcuni secondi comparirà il collegamento al file che potrete ascoltare o scaricare. Non aspettatevi la lettura di un fine dicitore.

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Una massima sempre valida: Se non state pagando per il prodotto, allora il prodotto siete voi!

WEB RADIO

Podcast RaiPlay: utenti all’ascolto

I “Podcast” sono file audio pubblicati periodicamente online e che possono essere ascoltati in streaming o scaricati. Attraverso RaiPlay Radio, App ufficiale di Radio Rai disponibile gratuitamente per dispositivi Android e iOS, oltre ad ascoltare la diretta dei canali radiofonici della Rai, potrete accedere al ricchissimo palinsesto dei Podcast Rai in cui troverete contenuti adatti a tutti i gusti.

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STAR BENE

Un’App per tenersi in forma

Fare regolarmente esercizio fisico aiuta a rimanere in forma. Ci riusciremmo se non fosse per la pigrizia che vanifica i buoni propositi. Un aiuto può arrivare dall’App Virtuoso che, con il suo sistema di sfide, premi e ricompense, incentiva gli utenti a fare movimento. Le sfide possono essere condotte con parenti e amici che utilizzano l’App. È disponibile su Google Play ed App Store.

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LO SAPEVATE CHE? Il fondatore di Facebook ha annunciato il lancio di Libra, la criptovaluta che permetterà a chi possiede uno smartphone connesso, di fare acquisti online ed inviare o ricevere denaro in tutto il mondo.

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INTERNET

Non è sempre oro quel che luccica

INSIDIE NELLA RETE OVUNQUE CI SI TROVI, ALBERGO, CENTRO COMMERCIALE O RISTORANTE, SE È DISPONIBILE UNA CONNESSIONE WI-FI GRATUITA, eseguiamo la registrazione ed iniziamo a navigare. Non sempre è opportuno. Si potrebbe cadere vittime del così detto “location tracking” ovvero, il tracciamento della posizione. A prescindere che in futuro utilizziate o meno quella rete, passando con il vostro dispositivo nel suo raggio d’azione sarete “visti passare”. Come difendersi? Se eliminiamo l’opzione di non registrarsi a nessuna rete Wi-Fi gratuita, l’alternativa potrebbe essere disabilitare il Wi-Fi quando siete lontani dalla vostra rete domestica. Si potrebbe chiedere al gestore della rete la cancellazione dei dati raccolti, ma questa opzione non sempre è di facile attuazione.


spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

IN PRIMA LINEA PER LA PREVENZIONE

PESCARA

Insieme contro i tumori al seno Tre giornate all’insegna della prevenzione. Grazie alla collaborazione della 50&Più provinciale di Pescara, per la prima volta è approdato in città Race for the Cure. La più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo, ideata dall’Associazione Susan G. Komen Italia. Una collaborazione che non nasce per caso, visto che la 50&Più provinciale di Pescara è da anni impegnata nella promozione di una cultura della prevenzione. L’evento di Pescara è il risultato del contributo, oltre che della 50&Più, di diversi attori riuniti attorno al Comitato Abruzzo Susan G. Komen, presieduto da Isabella Marianacci: incontri e collaborazioni con la sanità abruzzese, le istituzioni locali, con molte associazioni regionali di cura ed assistenza. Oltre alla tradizionale corsa di 5 km e alla passeggiata di 2 km nel centro cittadino, sono state diverse le

iniziative di prevenzione, cultura, cura e sport. Nel Villaggio della salute sono stati effettuati oltre 1.000 screening oncologici gratuiti e consulti medici. Alla manifestazione hanno partecipato più di 5.000 persone. La 50&Più provinciale di Pescara con il presidente, Pino Liberato D’Atri, e la responsabile, Antonella Di Camillo, hanno espresso tutta la loro soddisfazione: «Non possiamo che ringraziare, con grande emozione ed orgoglio, il Comitato Abruzzo, il suo presidente, e tutte le ladies del Comitato direttivo regionale, per averci permesso non solo di camminare dentro la folla rosa e bianca che ha invaso gioiosamente la nostra città, ma di vivere dentro questa esperienza unica, sapendo che sarà solo la prima di tante avventure che insieme affronteremo e promuoveremo. Speciali ringraziamenti a tutti i volontari per la loro pazienza, tenacia e preparazione». info: 0854313623 www.spazio50.org/pescara

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Telefono Buenos Aires 0054 1148135013 La Plata 1555 0054 2214242331 Villa Bosch 0054 1135019361 Australia Telefono Perth 0061 864680197 Belgio Telefono Bruxelles 0032 25341527 Brasile Telefono Florianopolis 0055 4832222513 San Paolo 0055 1132591806 Porto Alegre 0055 5130222720 Canada Telefono Burnaby 001 6042942023 Hamilton 001 9053184488 Woodbridge 001 9052661866 Montreal Riv. des Prairies 001 5144946902 Montreal S. Leonard 001 5142525041 Montreal Ville Lasalle 001 5146675592 Ottawa 001 6132325689 St. Catharines 001 9056466555 Toronto 001 4166523759 Germania Telefono Mettmann 0049 21045089160 Moldavia Telefono Chisinau 00373 22855600 Uruguay Telefono Montevideo 0059 825076416 USA Telefono Fort Lauderdale 001 9546300086

AREZZO TEMPO LIBERO

Corsi di ballo

La 50&Più provinciale di Arezzo ha dato il via alle lezioni di ballo. I corsi si protrarranno fino a maggio 2020 e prevedono: ballo di sala, balli di gruppo, liscio, zumba, boogie, caraibico, woogie, kizomba e anche lezioni private. info: 0575354292 www.spazio50.org/arezzo


__SPAZIO50 IN CALENDARIO__

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NAPOLI

Appuntamento con il Gran Galà della novembre Poesia. Il 14 Gara culinaria e il 17 Gaeta e le sue luminarie. Il 3 dicembre è la volta del Salotto Striano: Bellezza, Filosofia e Poesia aiutano a vivere. info: 0815518187 www.spazio50.org/napoli

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LIGURIA

Fino all’11 novembre, ad Imperia, novembre l’evento Olioliva 2019, la Festa dell’olio nuovo. Presente un’area espositiva 50&Più Liguria in collaborazione con Ascom Confcommercio di Imperia. info: 010543042 www.spazio50.org/genova

SPECIALE FESTA DEI NONNI

Le iniziative delle 50&Più provinciali Ritrovarsi in allegria nel giorno della Festa dei Nonni tra giochi, spettacoli, lettere, racconti dedicati ai nonni. Tante le iniziative della 50&Più sul territorio. Eccone alcune.

UMBRIA FESTA E CONCORSO

Un giorno coi nonni Un vero e proprio esercito di famiglie festanti, oltre duemila persone, ha animato il centro storico di Città di Castello (Pg), per la terza edizione della “Festa dei Nonni Umbria”, organizzata dall’Unione Regionale 50&Più Umbria. Un evento, caratterizzato quest’anno dalla capacità di coinvolgere attivamente il tessuto sociale e commerciale del territorio attraverso un processo creativo e condiviso fin dalle prime fasi progettuali. Forte adesione e piena collaborazione da parte degli enti territoriali, degli istituti scolastici e delle associazioni tifernati, così come delle numerose attività commerciali che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa. Nel corso della giornata, i nonni hanno condiviso con i propri nipoti momenti ludici e di spettacolo, non solo nelle piazze, ma anche presso la casa di riposo “Muzi-Betti”. Tanta emozione per le cinque classi finaliste del concorso “I Super Nonni”, desti-

nato alle scuole primarie della Regione, premiate nella splendida cornice della Chiesa di San Francesco, alla presenza di Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello, Giancarlo Acciaio, presidente dell’Unione Regionale 50&Più Umbria, Franco Bonini, vice presidente nazionale 50&Più, Gianfranco Bellini, presidente dell’Associazione “Amici del Fumetto” e di Luisa Zappitelli, 108 anni, nonna d’Italia, classe 1911, ospite d’onore della manifestazione. Una giornata gioiosa, conclusasi con una bellissima performance itinerante: un “filo dei ricordi” lungo 600 mt, attraverso le vie seguendo, passo dopo passo, i 1.300 disegni realizzati da altrettanti bambini delle scuole primarie di Città di Castello e dedicati ai loro nonni. Ad attendere i partecipanti in piazza uno spettacolo per i più piccoli, impreziosito dalla partecipazione dei Seniores dell’UniTre di Città di Castello. info: 0755067178 www.spazio50.org/perugia

09 10

FOGGIA

Gita a Lecce e dintorni alla scoperta del barocco leccese. Inoltre, sono aperte le prenotazioni per assistere allo spettacolo novembre “Roberto Bolle and Friends”, a Bologna, e “Rugantino”, al Sistina di Roma. info: 0881723151 www.spazio50.org/foggia

SALERNO SFILATA

Nonne in passerella «I nonni sono un patrimonio unico», così il presidente della 50&Più provinciale di Salerno, Giulio Rocco Castello, ha introdotto la serata sottolineandone l’importante ruolo nella società e nella vita dei nipoti. Tanti i momenti di allegria con musica e balli, culminati nella sfilata “Nonne in passerella”, accompagnate dai nipoti. Al termine, l’elezione della nonna “modella”, Clelia Citro. info: 089227600 - www.spazio50.org/salerno

PORDENONE CONCORSO

I nonni raccontano Palasport gremito per la 14a edizione del concorso “I nonni raccontano” della 50&Più provinciale di Pordenone, presieduta da Enzo Bordelot. Per questa edizione hanno partecipato 25 classi quinte della Provincia, alle quali il gruppo Sme ha consegnato un buono di 200 euro per l’acquisto di materiale didattico, mentre ai vincitori del Concorso la Bcc Pordenonese ha offerto un assegno di 100 euro. Tutti riuniti in una grande festa, studenti, famiglie, nonni, e numerosi rappresentanti delle autorità locali. A dare un tocco di allegria le gag esilaranti de I Papu. La musica delle fanfare dei Bersaglieri e gli interventi delle autorità hanno concluso la cerimonia. Nei giorni precedenti un’altra

iniziativa ha reso omaggio ai nonni grazie al coinvolgimento di 50&Più. Si è trattato dell’incontro con lo scrittore Fulvio Ervas, autore del libro Nonnitudine, avvenuto nell’ambito della 20a edizione del Festival Pordenonelegge. «Essere nonni è un rimbalzo della vita che ci rimette in gioco ha dichiarato l’autore -. I nonni viziano i nipoti? Non coccoliamoli con Tv e cellulari, ma viziamoli con la nostra presenza. Insegniamo loro a crescere, tessendo diverse relazioni affettive». info: 0434549462 www.spazio50.org/pordenone


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PIACENZA

Escursione a Padova per ammirare la novembre mostra Van Gogh, Monet, Degas e visita guidata della Città. Il 23, invece, si parte alla volta di Trento per vivere la magia del mercatino di Natale. info: 0523461839 www.spazio50.org/piacenza

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FIRENZE

Corso di canto con il Maestro E. Balnovembre lerini. Il 12 corso di ballo con la Maestra Valentina Uspri. Il 13 conferenza Gli animali nell'arte sacra. Il 4/12 insieme per il pranzo di Natale. info: 0553289924 www.spazio50.org/firenze

UDINE

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SALERNO

Gita al Borgo di Casalbore e a Savinovembre gnano Irpino (Av). Il 25 incontro su La scuola medica salernitana c/o Villa Carrara. Il 30 si parla di gemmologia, con un incontro sulle pietre preziose. info: 089227600 www.spazio50.org/salerno

PADOVA

CONCORSO

CONCORSO

Nonno più

Una lettera ai nonni

«La missione dei nonni è raccontare con affetto e vicinanza le cose del passato». È stato il messaggio della vice presidente nazionale della 50&Più, Marina Gruden Vlach, in Castello a Udine, nel Salone del Parlamento, alla premiazione del quarto concorso “Nonno più”, promosso dalla 50&Più di Udine. Ai saluti di Gruden Vlach si sono aggiunti quelli del presidente del Consiglio comunale di Udine, Enrico Berti, del consigliere della Fondazione Friuli, Flavio Pressacco, del vice presidente di Confcommercio provinciale, Alessandro Tollon. Quindi, l’intervento del presidente della 50&Più provinciale di Udine, Guido De Michielis, che ha ricordato il ruolo del predecessore Aldo Sbaiz, sotto la cui gestione è stato ideato il concorso. «Anche quest’anno siamo riusciti a costruire le premesse per una giornata di divertimento e benessere per una figura sempre più preziosa nel contesto familiare». Ecco i nonni più votati: nell’economia, l’imprenditore Gianni Arteni; nello sport, l’ex

Anche quest’anno la 50&Più provinciale di Padova ha promosso il concorso “La più bella letterina ai nonni”. Con il patrocinio del Comune di Padova, la manifestazione si è svolta presso la Residenza Civitas Vitae Nazareth alla presenza di tutti gli ospiti della struttura, tra nonni e bisnonni. Era presente l’assessore alle Politiche Sociali, Marta Nalin, la direttrice della struttura, Monica Giacon, il presidente della 50&Più provinciale, Renzo Capitanio, con la vice presidente, Patrizia Prederi. Sono stati coinvolti anche gli alunni della Scuola Media Levi Civita del VII Istituto comprensivo di Camin, autori di tenere e commoventi letterine. Alcune sono state lette dai nonni della Residenza con grande emozione di tutti. Gli alunni sono stati premiati con una targa di ringraziamento e materiale didattico offerto dalla 50&Più. Ha allietato il tutto uno spettacolo di magia, con il Mago Bepus. info: 049655130 www.spazio50.org/padova

CALTANISSETTA SECONDA FESTA

Nonni in gara

La simpatia dei nonni è stata protagonista della II edizione della Festa dei Nonni della 50&Più provinciale di Caltanissetta, presieduta da Giuseppe Middione. Nel corso della serata, tra balli e canti, si è svolta la gara per eleggere il nonno più simpatico con consegna di una targa ricordo. Il pubblico ha eletto vincitori: Graziella Riggi e Salvatore Rito per il Canto e, per il Ballo, i coniugi Mario e Enza Dibenedetto. info: 0934575798 www.spazio50.org/caltanissetta

pallavolista Daria Bon; nel volontariato, l’imprenditore Achille Del Bianco, molto impegnato nel sociale in Africa. Infine, il premio “speciale” è stato consegnato al maestro Giorgio Celiberti, pittore e scultore, prossimo al novantesimo compleanno. Nel pomeriggio la Festa è proseguita al Palamostre con le esibizioni della Soul Orchestra, del Mago Deda, della giovane cantante Miriam, della Broadway Dance Studio. Spazio anche alla lettura della poesia di Angelica e al cantautore Cionfoli. A chiudere la serata il gran finale con la straordinaria esibizione di Orietta Berti. info: 0432538707 www.spazio50.org/udine


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BOLOGNA

Visita guidata al Ghetto Ebraico. Il novembre 4 dicembre visita guidata al Museo della Storia della città di Bologna Palazzo Pepoli. Il 15 dicembre pranzo natalizio a Casalecchio di Reno. info: 0516487548 www.spazio50.org/bologna

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GENOVA

Ore 15,00 - Beauty Party a cura di Crinovembre stina Querci, Circolo Unificato dell’Esercito, via San Vincenzo, 68. Il 6 dicembre, ore 18,00, “Auguri musicali”, Cortile di Onore della Camera di Commercio. info: 010543042 www.spazio50.org/genova

LOMBARDIA SALUTE

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MILANO

Ore 19.30 - Palazzo Castiglione, Sala dicembre Orlando, Concerto dedicato al 50° Anniversario della strage di Piazza Fontana. Il 19/12 pranzo di Natale presso il Circolo del Commercio di Milano. info: 0276281227 www.spazio50.org/milano

CASERTA ATTIVITÀ

Diagnosi precoce

Corsi, incontri, conferenze

Sulla scia dei precedenti incontri, l’Unione Regionale 50&Più Lombardia ha organizzato un convegno per dare utili informazioni, semplici regole da seguire per vivere in salute fisica e psicofisica. Nello specifico, il tema trattato quest’anno è stato “Over 50… problemi del tratto gastro-intestinale: diagnosi precoce e terapia con tecnologia 2.0”. Il convengo si è tenuto nell’Aula Magna della prestigiosa Università degli Studi di Milano, con autorevoli interventi e pubblico numeroso e attento. Marco Giachetti, presidente della Fondazione Irccs Ca’ Granda dell’Ospedale Maggiore del Policlinico di Milano, ha portato i saluti della Fondazione presentando il progetto del nuovo Ospedale. I lavori sono stati introdotti con i saluti della vice presidente nazionale 50&Più, Brigida Gallinaro, e dal promotore dell’iniziativa Domenico Copreni, presidente dell’Unione Regionale 50&Più Lombardia, alla presenza di una interessata e consistente rappresentanza della 50&Più regionale. Il Convegno è entrato nel vivo con il professor Maurizio Vecchi, direttore della gastroenterologia del Policlinico Ca’ Granda, che è intervenuto sul tema “Screening del tumore del colon e stomaco: efficacia e novità”. A seguire, un focus sulle “Novità nel trattamento del cancro gastrico”, a cura del professor Luigi Boni, direttore di chirurgia generale del Policlinico Ca’ Granda. Infine, la dottoressa Elisa Cassinotti, medico della chirurgia generale del Policlinico Ca’ Granda, è intervenuta sulle novità in materia di cancro colon-rettale, sui progressi e a quali incredibili risultati si è giunti. La giornata di informazione medica ha evidenziato che, attraverso la prevenzione, è possibile individuare la patologia e intervenire in tempi brevi con alte possibilità, in alcuni casi, di guarigione. Al termine dei lavori, il presidente Copreni ha consegnato ai tre relatori delle targhe ricordo per riconoscenza e stima. info: 0332342280 - www.spazio50.org/varese

Tante le iniziative proposte dalla 50&Più provinciale di Caserta. All’insegna del benessere è possibile partecipare ai corsi di ginnastica dolce e, per gli appassionati delle lingue straniere, ci sono i corsi di inglese, tedesco, spagnolo e francese. Per la musica il corso di chitarra, sul fronte della tecnologia quello dell’uso del computer e dello smartphone. E poi esercizi di bridge, il corso di burraco, teatro e ballo di coppia. Tra le conferenze si segnalano: il 13/11, “Amazzonia: ambientalismo e visione globale, sovranismo; il 20/11, l’incontro “Miriam Mafai”; il 27/11, “La bellezza oltre l’età”; il 15 dicembre, “La figura della Madonna nel Corano”. info: 0823326453 - www.spazio50.org/caserta

PAVIA ESCURSIONE

Il Po, Peppone e Don Camillo Un nutrito gruppo di soci della 50&Più provinciale di Pavia ha partecipato alla navigazione lungo il Po con diverse tappe. Come la visita guidata al complesso museale dedicato a Peppone e Don Camillo: le locandine, le fotografie, i cimeli, i luoghi e le ambientazioni delle serie dei film. Prossimi appuntamenti: il 17 novembre, Giornata del ricordo con S. Messa presso Basilica di San Lanfranco di Pavia. Pranzo a seguire. Il 15 dicembre, 50&Più Day - pranzo di Natale. In fase di definizione per il 7 dicembre, la visita ai mercatini di Natale. info: 038228411 - www.spazio50.org/pavia


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LA SETTIMANA BIANCA DEI 50&PIÙ

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IN OCCASIONE DELLE OLIMPIADI INVERNALI 2020 SANSICARIO (TO) DAL 19 AL 26 GENNAIO

La quarta edizione delle Olimpiadi 50&Più si svolgerà nuovamente nel cuore del comprensorio sciistico della Via Lattea che, con i suoi 400 km di piste di ogni livello, è la meta ideale per gli amanti dello sci e della montagna; da qui si ha la possibilità di raggiungere “sci ai piedi” le località di Sestriere, Cesana, Sauze d’Oulx e Pragelato. I 69 impianti di risalita rendono Sansicario il luogo perfetto per trascorrere la “settimana bianca” dei 50&Più. I partecipanti alle gare si sfideranno in 5 differenti discipline, suddivise in base all’età: discesa slalom gigante (in doppia manche), discesa slalom speciale (una sola manche), sci di fondo classico e pattinato, camminata di regolarità. Per i non sportivi un’ampia offerta di attività alternative: escursioni, passeggiate guidate anche con ciaspole, giochi e animazione, centro benessere e tanto altro. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE 7 notti (dal 19 al 26 gennaio) Quota d’iscrizione per i non soci: € 45

In doppia € 430

In singola € 575

RIDUZIONI: III letto 0-12 anni n.c. gratuiti; 12-18 anni n.c. 50%; Adulti 20%. IV e V letto 0-12 anni n.c. 50%; 12-18 anni n.c. 30%; Adulti 20%. LA QUOTA COMPRENDE: Soggiorno in camera doppia all’Hotel Majestic di Sansicario • Trattamento di prima colazione e cena (bevande incluse: acqua minerale e vino) • Animazione e spettacoli serali • Partecipazione alle gare e agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione • Skibus per collegamento agli impianti • Escursione di mezza giornata a Sestriere • Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento viaggio • Assistenza di personale 50&Più Turismo. LA QUOTA NON COMPRENDE: Trasporti da e per Sansicario • Skipass individuale • Tassa di soggiorno • Tessera Wellness facoltativa • Mance, extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.

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L’Hotel Sansicario Majestic (4 Stelle), del gruppo Bluserena, sorge a 1.700 metri di altitudine nel comprensorio sciistico della Vialattea, a 8 km da Sestriere e 20 km dal confine con la Francia. In posizione soleggiata, gode di una splendida vista sul monte Chaberton. A disposizione degli ospiti, palestra, piscina coperta riscaldata, Spa, parcheggio esterno gratuito e garage coperto a pagamento. L’hotel è privo di barriere architettoniche e attrezzato per le persone diversamente abili.

(Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


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INDIA DEL SUD LA NATURA TROPICALE DEL KERALA E I TEMPLI MEDIEVALI DEL KARNATAKA DAL 22 FEBBRAIO AL 2 MARZO 2020 (9 NOTTI/10 GIORNI) Un viaggio attraverso un’India insolita, tra boschi lussureggianti e piantagioni di spezie e tè, tra le lagune costiere (backwaters) del Kerala e la città di Cochin. L’esperienza si conclude in Karnataka: l’elegante Mysore, con i suoi palazzi e monumenti, i siti archeologici di Belur e Halebid, e infine Bangalore, il principale centro tecnologico del Paese 1° giorno: Partenza per Kochi (Cochin) Arrivo in nottata all’aeroporto, incontro con la guida e trasferimento in hotel. 2° giorno: Kochi Visita della città di Cochin, uno dei mercati di spezie più importanti del mondo, del Fort Cochin, il Palazzo degli Olandesi, la Sinagoga, le Chiese di Santa Cruz e di San Francesco. 3° giorno: Kochi - Periyar (Thekkady) Trasferimento al Parco Nazionale di Periyar con escursione in jeep tra piantagioni di tè, spezie e foreste tropicali. In serata spettacolo di arti marziali Kalaripayattu, tra le più antiche dell’India. 4° giorno: Periyar Backwaters - Kochi Trasferimento ad Alleppy e imbarco su house boat per la navigazione lungo le backwaters, canali con vil-

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laggi di pescatori e piantagioni di palme di cocco. 5° giorno: Kochi - Kurumba Partenza per Kurumba (1.700 mt slm), immersa nella foresta tropicale percorrendo le Nilgiri Hill. 6° giorno: Kurumba Coonoor - Ooty - Mysore Partenza con il suggestivo Nilgiri Train che si inerpica tra colline, piantagioni, villaggi e foreste di eucalipti e visita di Ooty (2.240 mt slm). Proseguimento per Mysore attraverso il Parco Nazionale di Mudumalai e di Bandipur. 7° giorno: Mysore Visita della “città dei palazzi”con il suntuoso palazzo dei Maharaja e il tempio Chamundeshwari. Escursione a Somnathpura e al tempio a forma di stella. 8° giorno: Mysore - Hassan (escursione a Belur e Halebidu) Partenza per Hassan con escursione

a Belur e Halebidu per la visita ai siti archeologici, capolavori dell’architettura sacra indiana. 9° giorno: Hassan Sravanabelagola - Bangalore Partenza per Bangalore con sosta

Hassan • Mysore •

• Bangalore

Ooty •• Coonor • Kurumba Cochin •

• Periyar

al tempio di Sravanabelagola (VII sec.), importante complesso storico. In nottata, trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea. 10° giorno: Rientro in Italia Arrivo a Roma Fiumicino.

QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA Minimo 15 partecipanti € 2.100 Supplemento singola € 620 Assicurazioni € 90 Tasse aeroportuali € 360 Quota d’iscrizione per i non soci: € 45

La quota comprende: Voli di linea da Roma per Kochi e ritorno da Bangalore - Treno Nilgiri da Coonor a Ooty - Trasferimenti privati - Sistemazione in Hotel 4 stelle - Trattamento di pensione completa - Visite ed escursioni compresi gli ingressi - Navigazioni (collettive) - Guida/accompagnatore locale parlante italiano - Accompagnatore 50&Più Turismo. La quota non comprende: Tasse aeroportuali - Assicurazioni - Escursioni e visite facoltative - Bevande - Tasse aeroportuali locali e tasse d’ingresso delle apparecchiature fotografiche e/o video nei luoghi turistici - Mance. (Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


TURISMO • 50&PIÙ TURISMO •

NATALE E CAPODANNO

ABANO TERME (PD)

LOANO (SV)

Meta turistica da più di 2.000 anni, Abano Terme è il più importante e antico centro termale d'Europa. Il centro cittadino è caratterizzato da un’ampia isola pedonale con splendide fontane, sulla quale si affacciano storici alberghi, negozi e bar. Da vedere: il Colle Montirone, luogo dell’antica fonte, la Chiesa del Sacro Cuore, il Museo delle Maschere e il Duomo.

Per il suo clima e per le sue bellezze paesaggistiche Loano è da sempre identificato come un luogo di villeggiatura ideale anche per i soggiorni invernali. La bella cittadina, con e un bel centro storico e un panoramico lungomare, è un ottimo punto di partenza anche per effettuare escursioni nei dintorni: Sanremo, la Costa Azzurra e l’entroterra ligure.

HOTEL TERME INTERNAZIONALE (4 stelle) È circondato da un grande parco nel centro di Abano, ideale per chi cerca il comfort di un grande albergo e un centro qualificato per cure termali. Possibilità di effettuare ciclo di fangoterapia con impegnativa Asl.

HOTEL LOANO 2 VILLAGE (4 stelle) Con i suoi bellissimi giardini, il rilassante centro benessere e la piscina riscaldata, è uno dei complessi più belli della Liguria. Qualità e cortesia sono la garanzia di una vacanza di successo. Dal 28 dicembre 2019 al 2 gennaio 2020 (5 notti)

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Quota d’iscrizione per i non soci: € 45 - Il dettaglio delle quote di partecipazione è consultabile sul sito www.50epiuturismo.it

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LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Corso Garibaldi, 167 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48/48a

84 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


Hai maturato 38 anni di contributi? Hai almeno 62 anni di etĂ ? Ti aspettiamo nei nostri uffici per verificare il diritto ad andare in pensione con QUOTA 100 Visita il nostro sito per trovare la sede a te piĂš vicina o chiama il nostro numero verde

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ISTITUTO DI PATRONATO E DI ASSISTENZA SOCIALE


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__PREVIDENZA__

INDENNIZZO COMMERCIANTI: CONFERME DAL GOVERNO Il nuovo esecutivo intende ampliare la platea di coloro che ne hanno diritto, vista la crisi del settore

a cura di Gianni Tel

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IL PRECEDENTE BENEFICIO DI CUI LA CATEGORIA HA POTUTO USUFRUIRE, ESCLUDEVA TUTTI COLORO CHE AVEVANO CHIUSO L’ATTIVITÀ COMMERCIALE TRA IL 2017 E IL 2018

L’INDENNIZZO PER CESSAZIONE DELL’ATTIVITÀ COMMERCIALE STA PER ESSERE CONCESSO ANCHE AI COMMERCIANTI CHE HANNO CHIUSO L’ATTIVITÀ TRA IL 2017 E 2018. È questo il recente chiarimento del Ministero del Lavoro in sede di risposta ad un’apposita interrogazione parlamentare in commissione alla Camera. Va evidenziato che con la Legge di Bilancio 2019 (L. n. 145 del 30 dicembre 2018, commi 283 e 284) è stato reso strutturale l’indennizzo per cessione attività commerciali in crisi, con decorrenza 1° gennaio 2019. Ma la circolare dell’Inps n. 77 del maggio 2019 con le istruzioni operative ha incluso, tra i requisiti per accedere, la cessazione dell’attività dopo il 1° gennaio 2019. In questo modo, dato che la precedente proroga si era interrotta a fine 2016, sono rimasti esclusi tutti coloro che hanno chiuso la propria attività commerciale tra il 2017 ed il 2018. Si tratta di una prestazione economica, fortemente voluta dalla Confcommercio, vista la persistente crisi del settore, pari alla pensione minima (poco più di 500 euro al mese) che accompagna fino alla pensione di vecchiaia coloro che lasciano definitivamente l’attività. Fra le misure della manovra 2020, dunque, si attende l’indennizzo per i cosiddetti “esodati del commercio”. In realtà è possibile che basti un provvedimento ministeriale che dia un’interpretazione autentica della norma. Quale che sia lo strumento che verrà attivato, il nuovo esecutivo ha assicurato la volontà di risolvere il problema estendendo il diritto ai commercianti che hanno cessato l’attività nel 2017 e 2018. È importante, poi, ricordare quali siano gli altri aspetti di questa prestazione. » DESTINATARI

Sono tutti coloro che esercitano, titolari o collaboratori, l’attività commerciale al minuto, in sede fissa o ambulante, i gestori di bar e ristoranti, gli agenti e rappresentanti di commercio. » REQUISITI E CONDIZIONI

È necessario che gli interessati che hanno cessato o cesseranno l’attività entro il 31 dicembre 2019, abbiano più di 62 anni di età, se uomini, o più di 57 anni, se donne, e vantino un’iscrizione al momento della cessazione dell’attività per almeno 5 anni, in qualità di titolari o collaboratori, nella gestione degli esercenti attività commerciali istituita presso l’Inps. Sono necessari altresì: • la cessazione definitiva dell’attività;

FINO A QUANDO SPETTA L’INDENNIZZO Periodo

Età per la pensione di vecchiaia

LAVORATRICI ISCRITTE ALLA GESTIONE COMMERCIANTI DELL’INPS

Dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 Dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024

66 anni e 1 mese 67 anni * 67 anni e 3 mesi ** 67 anni e 5 mesi **

LAVORATORI ISCRITTI ALLA GESTIONE COMMERCIANTI DELL’INPS

Dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 Dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024 * Requisito adeguato alla speranza di vita.

86 I spazio50.org I NOVEMBRE

66 anni e 7 mesi 67 anni * 67 anni e 3 mesi ** 67 anni e 5 mesi **

** Requisito da adeguare alla speranza di vita.


• la riconsegna dell’autorizzazione per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (nel caso in cui quest’ultima sia esercitata con l’attività di commercio al minuto); • la cancellazione del titolare dell’attività dal Registro delle Imprese; • la cancellazione del titolare dal Registro degli Esercenti il Commercio per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; • la cancellazione dal ruolo provinciale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio. » INCOMPATIBILITÀ DEL BENEFICIO

L’indennizzo è incompatibile con attività di lavoro autonomo o subordinato e la corresponsione del beneficio termina dal primo giorno del mese successivo a quello in cui sia stata ripresa l’attività lavorativa, dipendente o autonoma. Il beneficiario deve comunicare all’Inps la ripresa dell’attività entro 30 giorni dal suo verificarsi. A sua volta l’Inps deve effettuare i controlli sul rispetto della norma. » MISURA, DURATA E MODALITÀ DI EROGAZIONE

L’indennizzo compete dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e fino al momento in cui si potrà percepire la pensione di vecchiaia. Ciò significa che, rispetto al passato, l’indennizzo avrà una durata superiore ai tre anni, visto che l’assegno viene erogato fino al momento di compimento della nuova età pensionabile, adeguata agli incrementi della speranza di vita (vedi riquadro). L’importo - pari quest’anno a 513 euro mensili - è identico al trattamento minimo di pensione concesso dall’Inps ai commercianti iscritti alla gestione. L’Istituto ritiene che la titolarità di un trattamento pensionistico non impedisca la concessione dell’indennizzo. In una situazione del genere potrebbero trovarsi i titolari di assegno di invalidità, di pensione di anzianità, nonché le vedove e i vedovi che hanno una rendita di reversibilità. Per ottenere la prestazione occorre inoltrare all’Inps un’apposita domanda. I periodi in cui viene riscosso l’assegno si considerano

Verifica dei redditi: invito ai pensionati È in corso da parte dell’Inps la verifica della situazione reddituale per tutti quei pensionati che percepiscono trattamenti economici legati, per legge, al rispetto di precisi limiti di reddito e che, nel 2019, non hanno provveduto a trasmettere all’Istituto le informazioni richieste relative all’anno 2019. Un controllo a tappeto che l’Inps è tenuto a fare ogni anno tramite appositi modelli (Red, Icric, Iclav, Aaas/Ps) a circa 7 milioni e mezzo di pensionati, per avere conferma che le prestazioni legate al reddito siano corrisposte a tutti coloro che ne hanno diritto. Come già negli anni precedenti, anche per il 2018 l’Inps ha seguito la modalità di raccolta delle informazioni reddituali con la collaborazione dei Caaf (Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale) e attraverso l’utilizzo dei servizi online accessibili dal portale www.inps.it. Oltre al 2018, la verifica riguarda anche i redditi posseduti nel 2017 per coloro che per detti anni non hanno risposto all’invito. Tali modelli debbono essere restituiti all’Inps entro e non oltre il 28 febbraio 2020 tramite i consueti canali telematici. È evidente che la mancanza di comunicazione diretta provoca dimenticanze che i pensionati rischiano di pagare care. La non presentazione della dichiarazione, infatti, può comportare la sospensione di tali prestazioni. Districarsi nella compilazione non è agevole né piacevole. È per questo, come già previsto in come lavorati ai fini della pensione. Ma attenzione: la contribuzione figurativa si somma a quella di lavoro solo per raggiungere il diritto, in quanto lo scopo della prestazione è di evitare che il commerciante con pochi versamenti possa restare senza reddito e pensione. » LE DOMANDE PER I “NUOVI” E “VECCHI” COMMERCIANTI

La Legge di Bilancio di quest’anno non ha solo riattivato l’incentivo per chi matura i requisiti e le condizioni dal 1° gennaio 2019; ma come si è già chiarito sopra stanno per riaprirsi i termini per le “vecchie” chiusure, ossia quelle avvenute da parte di coloro che hanno maturato i requisiti dal 1° gennaio 2017 al dicem-

passato, che gli interessati possono avvalersi dell’assistenza dei Caaf che sono da sempre autorizzati a tali operazioni attraverso l’apposita convenzione con l’Inps. È importante ricordare che per non incorrere in errori nell’autodenuncia del reddito, che potrebbe portare a spiacevoli conseguenze, e per tutti i chiarimenti del caso negli uffici di 50&PiùCaaf e del Patronato 50&PiùEnasco, presenti in ciascuna provincia, è stato previsto un apposito servizio gratuito con esperti operatori che provvedono alla predisposizione dei modelli e a svolgere tutte le eventuali pratiche necessarie. Naturalmente andando agli uffici è importante portare con sé il precedente modello Red oppure un documento da cui si evinca il numero, categoria e sede di rilascio della pensione. Quali redditi Sia per la pensione minima che per la maggiorazione sociale, è il caso di ricordare che l’Inps considera tutti i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti o tassati alla fonte come gli interessi bancari e postali, i rendimenti da Bot e altri titoli. Nel computo rientrano anche le rendite Inail e gli assegni assistenziali. In altre parole, bisogna denunciare tutto con la sola eccezione dei redditi provenienti da: la casa di abitazione; le pensioni di guerra; l’assegno di accompagno; i trattamenti di famiglia; i sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere di continuità. bre 2018. Attenzione: va precisato che, in ogni caso (ai “nuovi” e/o ai “vecchi”), la decorrenza dell’indennizzo non può essere antecedente al 1° gennaio 2019, primo giorno del mese successivo all’entrata in vigore della Legge e, comunque, tale prestazione viene concessa dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda. Si consiglia, data la non semplice procedura, di rivolgersi agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco i quali, gratuitamente, dopo un’attenta verifica dei requisiti, possono provvedere alla predisposizione dell’apposita domanda online e all’inoltro presso l’Inps. NOVEMBRE 2019 I 87


ATTENZIONE L’Inps non recapita più i Mod. Red a casa

50&PiùCaaf ti aspetta per la presentazione del modello RED e Inv/Civ, per consentire all'Inps di accertare la permanenza dei requisiti necessari per il pagamento delle tue prestazioni assistenziali legate al reddito. La mancata presentazione può comportare la sospensione di tali prestazioni. Gli uffici 50&PiùCaaf sono a tua disposizione, trova la sede a te più vicina su:

www.50epiucaaf.it I DOCUMENTI DA PRESENTARE SONO:

• Documento d’identità in corso di validità, tessera sanitaria

e atto di nomina dell’eventuale tutore e documento di riconoscimento; • Modello CU redditi 2018 relativo a redditi da lavoro dipendente, modello 730 o modello Redditi PF (ex modello UNICO) certificazione pensioni estere (compresa AVS Svizzera) e pensioni indirette estere; • Modello 730 o Modello Redditi PF (ex modello UNICO) con relative ricevute di presentazione; • Certificazione Cu o documentazione da cui si evinca il reddito di eventuali pensioni complementari possedute

e i dati relativi alla pensione (Sede, numero e categoria); • Redditi derivanti da lavoro autonomo (es: prestazioni occasionali, reddito professionale) assegni di mantenimento percepiti dall’ex coniuge, redditi esteri; Arretrati da lavoro dipendente, trattamenti di fine rapporto • (liquidazione, buonuscita); • Dati relativi ad interessi bancari, postali, BOT, CCT, o altri titoli; • Visure catastali per gli immobili posseduti; • Copia Red e mod. INV/CIV dell’anno precedente; • Periodi di ricovero (se effettuato); • Dichiarazioni di periodi di soggiorno fuori dal territorio italiano.


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__FISCO__

ECOBONUS AUTO E MOTO 2019-2021

L’agevolazione è prevista in caso di acquisto di specifiche categorie di veicoli nuovi, su due/quattro ruote, con determinati limiti di emissioni di CO2

a cura di Alessandra De Feo

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IL CONTRIBUTO È CORRISPOSTO ALL’ACQUIRENTE DAL VENDITORE MEDIANTE LA COMPENSAZIONE COL PREZZO DI ACQUISTO. IL VENDITORE VIENE POI RIMBORSATO DALL’IMPRESA COSTRUTTRICE O IMPORTATRICE DEL VEICOLO

LA LEGGE 30 DICEMBRE 2018, N. 145 (LEGGE DI BILANCIO 2019) HA RICONOSCIUTO UN CONTRIBUTO AI SOGGETTI CHE ACQUISTANO, ANCHE IN LOCAZIONE FINANZIARIA ED IMMATRICOLANO IN ITALIA, nel periodo 1° marzo 2019 - 31 dicembre 2021 un veicolo di categoria M1 nuovo di fabbrica, con emissioni ridotte di anidride carbonica (non oltre 70 g/km). Sono inclusi i motocicli ed i ciclomotori elettrici o ibridi. Il contributo è corrisposto all’acquirente dal venditore mediante la compensazione sul prezzo di acquisto. Successivamente le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo e recuperano tale importo quale credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 241, presentando il modello F24, tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, utilizzando i codici di tributo indicati dalla stessa con la risoluzione n. 82/E del 23.09.2019. A dettare la disciplina applicativa è il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, emesso il 20 marzo 2019 di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello dell’Economia e delle Finanze. » VEICOLI AGEVOLATI

Il bonus viene riconosciuto a chi acquista e immatricola, in Italia, veicoli classificati in tre categorie: M1, L1 e L3. I veicoli di categoria M1 sono quelli destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e con al massimo 8 posti a sedere (oltre al conducente). Essi devono essere nuovi di fabbrica e produrre emissioni di CO2 non superiori a 70 g/km, e devono avere un prezzo inferiore a 50mila euro (optional inclusi ed Iva esclusa). Le categorie L1 ed L3 si riferiscono ai veicoli a due ruote: • quelli L1 hanno una cilindrata non superiore a 50 cc e una velocità massima non superiore ai 45 km/h; • quelli L3 hanno una cilindrata superiore a 50 cc e una velocità massima di oltre 45 km/h. È consentito l’accesso al bonus se sono: • nuovi di fabbrica; • elettrici o ibridi; • di potenza inferiore o uguale a 11 kW; • acquistati ed immatricolati in Italia nel 2019. » IL BONUS RICONOSCIUTO

Per le auto si va da 1.500 a 6.000 euro e per i veicoli a due ruote si può avere un contributo statale pari al 30% del prezzo d’acquisto, Iva esclusa, fino ad un massimo di 3.000 euro. NOVEMBRE 2019 I 89


I

__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

«In questo mese di novembre la campagna porgerà l’ultimo suo frutto, l’uliva, quasi generalmente in abbondanza. Insieme agli agrumi».

PRELUDIO D’INVERNO

Almanacco Barbanera 1869

a cura di

NOVEMBRE

MA CHI L’HA DETTO CHE NOVEMBRE È IL MESE DELLA MALINCONIA? Certo, l’esordio con il ricordo di chi non c’è più, sembra davvero dettarne ritmo e atmosfere. Ma c’è dell’altro. Adattiamoci al ciclo delle stagioni, ed entriamo in sintonia con il suo tranquillo paesaggio dormiente. Ovattato e grigio, novembre mostra un volto fermo, prevedibile, rilassante. Tra ombre sempre più lunghe e nebbie dense, tra giornate umide e voglia di dormire, tiriamo un respiro profondo e seguiamo l’istinto che ci dice di amare la natura in ogni sua forma. Anche quella spoglia e immota del preludio all’inverno. Andare in letargo è un lusso che non possiamo permetterci. Ci piacerebbe ma l’orto, le olive e la cantina ci chiamano al lavoro. E anche il bosco. Con la benedizione di san Martino, arrivano le castagne e il vin novello, pronti a scaldarci e a mettere in circolo l’allegria. Che accende le serate autunnali al fuoco del caminetto, dove arrostire fette di pane per l’assaggio dell’olio nuovo. E mentre fuori il freddo si fa sentire, il mondo si rigenera, e noi con lui, pronti ad accogliere anche il tempo introspettivo di questo lento, pungente mese.

90 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019

LA ZUCCA (Cucurbita maxima)

Fa bene perché... Alimento a basso contenuto calorico, ha potere antiossidante in quanto ricco di betacarotene, vitamine A, B ed E. Ma è anche generoso di minerali quali calcio, sodio, potassio, fosforo, rame, magnesio, ferro, selenio, manganese e zinco. Il proverbio Testa che non pensa è come una zucca gialla. Pollice bio Alla zucca e al melone lascia la loro stagione. Posizione soleggiata e frequenti annaffiature in estate garantiranno la buona crescita delle zucche. Sul balcone è importante avere vasi o cassette piuttosto capienti. Per le varietà rampicanti prevedere supporti. La semina Si effettua in Luna crescente in semenzaio ad aprile, mettendo un seme a 3-4 cm di profondità, disposti di taglio, in ogni singolo vasetto, quelli piccoli di torba. Il trapianto, sempre in fase crescente, si effettua a maggio, mettendo una pianta per ogni singolo vaso. Annaffiare di frequente con clima secco, intorno alle piante ed evitando ristagni. Raccolta e conservazione Da agosto fino a tutto ottobre in Luna crescente per il consumo fresco, in calante in caso di preparazione di confetture, composte o altra forma di conservazione. Per conservarla intera, lasciarla sulla pianta il più a lungo possibile, poi riporla in un luogo fresco, arieggiato e riparato dal gelo.


BUONO A SAPERSI!

A volte basta poco! Dobbiamo recuperare energie o rilassarci? Bastano un fiore, una foglia o una radice: qualche goccia di olio essenziale, diluita nell’acqua del bagno o diffusa attraverso un vaporizzatore, ci farà sentire bene. Diversi aromi si addicono a vari ambienti della casa: per la cameretta dei bambini si può scegliere tra basilico, cedro, arancio e pino. Per la stanza da letto l’arancio dolce, la lavanda e la vaniglia. Negli ambienti di ritrovo ottimi il timo, il sandalo, il limone, l’arancio e il bergamotto, mentre, nello studio, l’eucalipto, il limone, la menta e il gelsomino.

NEL CESTINO DEL MESE

ORTAGGI: bietole, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavoli broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cipolle, fagioli, finocchi, indivie, lattughe, pomodorini, porri, radicchi rossi, rape, ravanelli, sedano, spinaci, valerianella e zucche. FRUTTA: arance, bergamotto, cachi, cedri, castagne, cotogne, kiwi, limoni, clementine, mandarini, mele, nocciole, pere e pompelmi.

AROMI: crescione, maggiorana, prezzemolo, rosmarino e salvia.

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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Non ci si faccia ingannare dal tempo: la terra non va in letargo. Anzi, nell’orto molto c’è da fare. Come seminare in Luna calante cicoria, indivia, lattuga, valerianella, aglio e cipolla. Forzare i radicchi, ovvero interrarli lasciando fuori la punta, per l’imbianchimento. Fare lo stesso con i cardi, da “incartare” con carta grossa e legare. Poi ci sono le lavorazioni e la concimazione per le piante perenni. Nel giardino mettere al riparo in vaso le piante che potrebbero risentire dell’arrivo delle gelate, agrumi compresi. Soprattutto sul balcone, la cosa più semplice sarà foderare il vaso con due strati di tela iuta da legare con uno spago, oppure con tessuto non tessuto. Raccogliere i limoni maturi, lasciando sulle piante solamente un frutto maturo e quelli verdi. In Luna crescente seminare dal primo novembre, come tradizione vuole, fave e piselli. Raccogliere cavolfiori, broccoli e finocchi per il consumo fresco. In giardino tagliare il prato prima delle gelate. Eliminare le annuali sfiorite. Interrare i bulbi per avere fioriture a scalare in primavera. Lavorare il terreno per esporlo all’azione battericida del gelo invernale.

SE HAI ½ GIORNATA

Dice il proverbio...

Valenti o stolti, pace ai sepolti L’estate di san Martino dura tre giorni e un pochino Per santa Caterina, tira fuori la fascina

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 06.32 e tramonta alle 16.55. L’11 sorge alle 06.44 e tramonta alle 16.43. Il 21 sorge alle 06.57 e tramonta alle 16.35. Le giornate si accorciano. Il 1° novembre si hanno 10 ore e 23 minuti di luce solare e il 30 se ne hanno 9 e 23 minuti: si perde 1 ora di luce solare.

PICCOLI SEGRETI PER LA SEMINA

Innanzitutto i semi devono assorbire acqua. Importante quindi trovare un compromesso tra umidità del terreno - che aumenta con la profondità - e difficoltà della piantina a emergere dalla superficie. Alcune specie con semi molto piccoli si possono semplicemente spargere sulla superficie e annaffiare. Seconda regola: i semi piccoli hanno bisogno di più cure e si interrano a profondità minore di quelli grandi perché non hanno molta energia per spuntare. Per distribuire a spaglio quelli molto piccoli in maniera uniforme si usa diluire il seme con una manciata di sabbia o terra in una scodella, per poi spargere il miscuglio più facilmente. Se infine la stagione non è adatta alla semina nell’orto, si effettua la semina in semenzaio, assicurando condizioni adatte per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la luce. Il terriccio da utilizzare per la germinazione in cassette o in serra deve essere molto fine e sciolto in modo da favorire il successivo trapianto delle piantine a dimora.

LA LUNA

Il 1° sorge alle 11.06 e tramonta alle 20.26. L’11 tramonta alle 05.16 e sorge alle 16.32. Il 22 sorge alle 00.25 e tramonta alle 14.02. Luna crescente dal 1° all’11 e dal 27 al 30. Luna calante dal 13 al 25. Luna Piena il 12. Luna Nuova il 26. NOVEMBRE 2019 I 91


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bacheca a cura della Redazione

Queste pagine sono dedicate a chi cerca un’amicizia, a chi vuole affittare, comprare o vendere immobili. Qui potete assicurarvi un impiego o acquistare oggetti rari e curiosi

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RELAZIONI PERSONALI

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giochi 1

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ORIZZONTALI 1. Era una delle isole italiane dell’Egeo; 9. Quello da Rotterdam fu un grande umanista; 15. Un compagno di Ercole; 16. Può essere pericoloso attraversarle; 17. Ha le porte Usb; 18. La rivista che era diretta da Mino Pecorelli; 20. Il Sidney attore hollywoodiano Oscar alla carriera nel 2002; 21. Un intelligente cetaceo; 23. Lo dice chi è sorpreso; 24. La Condoleezza della politica Usa; 26. Due vocali che possono essere aperte o chiuse; 27. Danno inizio alle scoperte; 28. Quello piccolo è a Taranto; 29. Un missile lanciato dall’alto; 32. Vi nacque Federico II di Svevia; 34. Formano il set tennistico; 36. Propugna l'autonomia politica o amministrativa; 38. Una delle isole Cicladi; 39. È opposto a off; 40. L’ultima faccia della copertina di un libro; 43. Il modo in cui una cosa funziona; 44. Incantevole, pittoresca; 46. Lo subiscono tutte le cose che si usano; 48. Il liquore di lunga vita; 49. Agitate dal desiderio; 50. I fenomeni studiati dalla parapsicologia; 51. Io in caso accusativo; 52. Le consonanti dell’ozioso;

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53. Congiungersi; 55. Un amico di d’Artagnan; 56. Il soprannome di Giacobbe; 59. La somma incassata; 61. Andato… anticamente; 62. La metà d’una terribile mosca; 63. La fa il sarcastico; 65. È simile all’agata; 67. Si prepara con cinque minuti d’infusione; 68. Un’opera per violino e orchestra di Camille Saint-Saëns; 69. Un avverbio di luogo; 70. Il sangue nei prefissi; 71. Di lui. VERTICALI 1. Il capolavoro di Corneille; 2. L’autore del romanzo Vita del picaro Guzmán de Alfarache; 3. Il saluto arabo; 4. I periodi della storia; 5. Il nome di Banfi; 6. Ha la fedina sporca;

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7. Così si definisce un’educazione rigida; 8. Le rievocazioni della deposizione del Cristo dal supplizio della Croce; 9. Il percorso che il sole compie quotidianamente; 10. È lunghissimo quello delle Amazzoni; 11. Non vanno mai in chiesa; 12. Un’operetta di Mascagni; 13. Relativi al Redentore; 14. Un panciuto vaso di coccio; 18. Vi s’incrociano le altezze di un triangolo; 19. Nel 1848 sconfissero gli austriaci a Pastrengo; 20. Decapitò Medusa; 22. Si misura in hertz; 25. Artropode estinto appartenente ai trilobiti; 29. Una cima dei Monti Simbruini; 30. L’amore le rende gemelle; 31. Turboelica di produzione

italo-francese; 33. L’ultimo di una lunga serie; 34. Oliver, scrittore e drammaturgo irlandese del Settecento; 35. L’alba dell’Inghilterra; 36. Ben ventilato e luminoso; 37. Fu re degli Ostrogoti; 41. Celebre vittoria di Ottaviano; 42. Copiate nel comportamento; 43. Il dio invocato nell’Aida; 45. Il figlio di Apollo che allevò per primo le api; 47. Posta in circolazione; 48. Ingrossa la vita; 53. Le barbare di Attila; 54. Bagdad ne è la capitale; 57. Precede spesso il nome del prete; 58. Fu nuora di Isacco; 59. L’isola in cui morì Omero; 60. Un suffisso accrescitivo; 64. Sigla di Rieti; 66. Novecentonovantanove romani; 67. Lo diamo all’amico.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Soldati a cavallo armati alla leggera; 6. Soffre per amore; 7. Il Raoul del liscio; 8. Quella preferenziale è per bus e taxi; 9. Cosimo II de’ Medici resse quello di Toscana; 12. Signorili, raffinati; 14. Lista che mette appetito; 15. Il principale porto della Toscana; 17. La fanno i calciatori che vogliono prender tempo;

19. Un affluente del Po; 21. Lo scelgono i genitori; 22. Punto centrale, fulcro. VERTICALI 1. Un ritratto umoristico; 2. Teorema formulato da Bernoulli; 3. Freddo intenso; 4. Fa buon sangue; 5. L’accendono certe letture; 8. Di breve durata; 10. Il nome dell’attore Hoffman; 11. Una delle più celebri

18. La più estesa delle Isole Eolie; 20. La Franca attrice che sposò Dario Fo.

orazioni di Cicerone; 13. Veicolo per bimbi; 16. Lo invoca il pentito; 1

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stuzzica

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Enrico Diglio

TEST 1

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CERVELLO

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ORIZZONTALI 1. Il simbolo dell’hertz; 3. La dea della salute; 7. Sono stati originati da reazioni chimiche millenarie; 9. L’Alberto artista umbro scomparso nel 1995; 10. Ha fatto ballare intere generazioni in tutto il mondo; 12. Detti proverbiali; 13. Primo elemento di parole composte in cui significa “morto”, “cadavere”; 14. L’ultima lotta per la vita; 16. Il dio egizio del sole; 17. Un derivato cagliato della soia; 19. Un impianto di risalita montano. VERTICALI 1. I CV dei motori stranieri; 2. Un bovino con la gobba; 3. Non ancora liberato dall’oppressione straniera; 4. L’uomo della perestrojka; 5. Sono strumenti di telegrafia ottica; 6. In mezzo alla guaina; 8. Un gruppo etnico di Colombia, Brasile e Venezuela; 10. Abbreviazione di junior; 11. Le ultime lettere di Bixio; 14. L’arte di Catullo e Cicerone; 15. Iniziali di Canaletto; 18. La fine della tregua.

REBUS Lionello 4 7 1 4

Osservate attentamente le cinque sequenze di numeri e lettere a destra e dite, utilizzando un criterio logico da determinare, quale di esse può essere considerata “intrusa”.

a)

a) E

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M 4

N 3

T

b) V

2

L

2

M 4

N 3

c) A 3

K 4

N 3

T

d) Z

3

K 4

L

2

A 3

e) E

4

F

L

2

T

e)

2

Osservate attentamente, a sinistra, la sequenza formata da sei gruppi di figure e dite come vanno colorate, secondo logica, le figure del gruppo contrassegnato dalla lettera c).

? ? ? d)

3

TEST 2

c)

b)

3

2

f)

TEST 3 Ogni nome di città compreso nel gruppo A (accanto) è accoppiabile, secondo logica, a un nome di città compreso nel seguente gruppo B (a destra). Quali sono le coppie di città che si formano?

Gruppo A

Gruppo B

NAPOLI RIETI

CASERTA TERNI

LECCO MATERA

MILANO LECCE

NOVARA PESCARA

TERAMO VERONA

__SOLUZIONI A PAGINA 96__

REBUS Lionello 5 2 5 1 5 NOVEMBRE 2019 I 95


oroscopo di Aldebaran

NOVEMBRE

ENNIO MORRICONE

Compositore

soluzioni

GIOCHI

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D

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scorpione

vergine

23 OTT. I 22 NOV. Sarà un mese di gioie e successi. Potrà arrivare l’amore con l’A maiuscola. Per gli ambiziosi sarà arrivato il momento di agire. Badate bene alla salute e proteggetevi contro il freddo e l’umidità.

24 AGO. I 22 SET. Sarete indaffarati e presi da nuovi progetti. Date retta ai consigli di amici sinceri e guardatevi da gente invidiosa o gelosa che potrebbe causarvi spiacevoli fastidi. La salute va bene.

ariete

bilancia

21 MAR. I 20 APR. Giove, pianeta del benessere e dell’espansione, vi darà una concreta e ottima mano in tutto ciò che farete. Una sorpresa del tutto inaspettata vi farà molto piacere. Salute buona.

23 SET. I 22 OTT. Comincerete a fare maggiore attenzione all’aspetto fisico, al modo di vestire, alla salute, alla cura del corpo. Vi interesserete di sport. Ginnastica e movimento vi aiuteranno a stare bene.

sagittario

21 APR. I 20 MAG. Sarete forti. Saprete chi frequentare, quando stabilire nuovi contatti e come approfittare di incontri più o meno previsti. Proteggetevi contro virus sottoponendovi alle dovute vaccinazioni.

23 NOV. I 21 DIC. Contatti con stranieri o con l’estero. Durante un viaggio potrà succedere che incontriate una persona che poi diventerà molto importante per voi. Obbedite all’intuito più che alla ragione.

gemelli

capricorno

21 MAG. I 21 GIU. Grazie al vostro saper fare avrete numerosi contatti con persone che potranno essere utili in vari modi. Cercate di non lasciare la vita familiare per quella mondana. Avrete a che fare con stranieri.

22 DIC. I 20 GEN. Si troveranno sotto una buona stella le questioni attinenti a viaggi, spostamenti e contatti con parenti lontani. Riprenderete contatti con persone della famiglia che vi hanno trascurato un po’.

cancro

acquario

22 GIU. I 22 LUG. Sarete più estroversi e più disponibili alle amicizie. Vantaggi da beni gestiti in comune con altri e da azioni, o arretrati di pensioni da prendere. Comprate biglietti della lotteria! Non si sa mai!

21 GEN. I 19 FEB. Questo sarà un mese ideale per dedicarsi alla casa e alla famiglia. Troverete nei giovani l’allegria di cui avete bisogno. Non lasciate che la vostra pigrizia rovini una magnifica occasione.

leone

pesci

23 LUG. I 23 AGO. Evitate le discussioni con figli e parenti stretti. Se in casa c’è aria tesa, meglio uscire e far passare il momento critico. Ricordate i sogni che farete. Eccellente la salute e la forma fisica.

20 FEB. I 20 MAR. Le stelle promettono un mese di affetto, sentimenti appagati e amore proveniente da giovani e bambini. Attenti ai flirt e agli amori extraconiugali. Non mettetevi nei guai!

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REBUS (4 7 1 4) Albero 20; aro MA = Albe roventi a Roma REBUS (5 2 5 1 5) TR ama DA teneramente = Trama da tener a mente

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

La sequenza di numeri e lettere che può essere considerata “intrusa” è quella contrassegnata dalla lettera c). In essa, infatti, a differenza delle altre quattro sequenze, compare una lettera, la T, che è seguita da un numero diverso da quello dei tratti rettilinei che la compongono; infatti, compare il numero 3 mentre i tratti che compongono la lettera T sono 2 (uno orizzontale e uno verticale). TEST 2

Le figure che compongono il gruppo contrassegnato dalla lettera c) sono colorate nel modo riportato accanto. Tali colori, infatti, permettono di rappresentare tutte le combinazioni dei tre colori presenti nella sequenza di sei gruppi di figure. TEST 3

Le sei coppie di nomi di città che si possono formare utilizzando quelle fornite nei due gruppi A e B sono: NAPOLI e MILANO; RIETI e TERNI; LECCO e LECCE; NOVARA e VERONA; MATERA e TERAMO; PESCARA e CASERTA.

I nomi delle due città formanti ogni coppia, infatti, sono composti dalle stesse lettere tranne una.


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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 81151914 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

LA GIOIA DI VIVERE È DENTRO DI NOI È abbastanza comune trovarsi disorientati di fronte a importanti cambiamenti della nostra vita. Lasciarsi abbattere non serve. Gioiamo di ciò che abbiamo e progettiamo il futuro GENTILE DIRETTORE, sono in pensione dal 2017. Mi sono dedicata al lavoro, alla famiglia, senza risparmiarmi in nulla, con grinta, determinazione, per raggiungere tutti gli obiettivi preposti. I figli sono cresciuti bene, con sani e solidi valori; di questo ne sono fiera. Terminati gli studi, ognuno ha iniziato il proprio percorso di vita che li ha portati lontano dalla casa familiare; di questo ne sono felicissima (...). Il tempo però passa inesorabilmente senza che ce ne accorgiamo: muoiono i miei genitori, i figli sono fuori casa, mio marito anche per lavoro e io spesso mi ritrovo sola. Per fortuna ancora lavoravo e non mi rendevo conto del cerchio che si stava stringendo intorno a me. Il primo colpo lo ricevo con l’uscita dei miei figli da casa dove erano cresciuti, il secondo con la morte di mia madre, da questo non mi sono più ripresa, poi il matrimonio del figlio maggiore fino ad arrivare all’età pensionabile che mi ha dato il colpo finale. Sono iniziati momenti (...) di vuoto, di

annullamento totale di me stessa (...). Un vuoto che divora l’anima (...). Nessuno si accorge di questo stato tranne mio marito che poverino, anche lui in pensione, si sforza di capire il mio disagio (...) e mi ripete sempre di andare dal medico. Io non ho bisogno del medico. Il mio è un vuoto esistenziale a cui nessuno può porre rimedio (...). Caterina Gli psicologi la chiamano “sindrome del nido vuoto” ed è lo smarrimento che si prova quando i figli lasciano la casa per vivere una vita autonoma. Accade a molti, ma dopo un po’ si supera e si torna a riempire la vita con nuovi interessi. Lei però, signora Caterina, oltre al distacco dai suoi ragazzi, ha vissuto anche un lutto seguito dal pensionamento, che già di per sé può creare un senso di vuoto. Reazione comprensibile la Sua, ma è ora di andare oltre. Ha accanto un marito che le vuole ancora bene! Allora progettate un viaggio, andate a teatro o semplicemente a passeggio, ma fatelo insieme. Riassaporare il tempo perduto è un’ottima medicina. In merito ai figli, essere sposati non significa dimenticare la famiglia d’origine. Rendersi disponibile per sbrigare qualche loro incombenza quotidiana è un modo per sentirsi utile ed essere più presente nella vita dei suoi ragazzi. Infine, e soprattutto, è importante che Lei guardi dentro se stessa e si chieda cosa vuole veramente. Solo così riuscirà a riempire quel vuoto e a ritrovare la gioia di vivere. NOVEMBRE 2019 I 97


bazar IMPEGNO TREND DEMOGRAFICO NATURA Questo spazio offre informazioni, VS TECNOLOGIA curiosità, notizie utili. Come ogni FELICITÀ LIBRI bazar, sarà luogo d’incontro

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800995988

a cura del Centro Studi 50&Più

e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

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TREND DEMOGRAFICO

IMPEGNO NONNE ALLA PARI Nel 2010 ad Amburgo è nata l’agenzia Granny Au Pair Nonne alla pari, che ha già impiegato oltre 1.000 donne over 50 in diverse decine di Paesi. L’agenzia colloca signore anziane che hanno il desiderio di viaggiare e il piacere e l’entusiasmo di accudire “nipotini” stranieri per periodi di tempo anche brevi, per scoprire posti e persone diverse anche nella terza età. www.granny-aupair.com CACCIATORI DI TRACCE Maria Giovanna e Antonio Respighi si persero in Russia 10 anni fa, nella zona di Tambov. Un contadino li aiutò e offrì loro 136 piastrine di militari italiani caduti nella Seconda Guerra Mondiale che aveva trovato. I due pensionati da allora cercano i familiari dei soldati per poter restituire le piastrine. Ogni volta che li individuano, avvertono i rappresentanti dello Stato, che riconsegnano la piastrina agli eredi con gli onori dovuti.

PIÙ ANZIANI CHE BAMBINI Un’analisi pubblicata sull’Economist rivela che sulla Terra ci sono più persone over 65 che minori di 5 anni e che nel giro di due decenni il rapporto sarà di 2 a 1. Il trend preoccupa gli economisti anche a causa del conseguente aumento delle pensioni e del rischio di stagnazione della crescita economica. Non sono infatti chiari gli effetti dell’invecchiamento della popolazione sulle dinamiche economiche. PIÙ PENSIONATI CHE LAVORATORI L’Ocse, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, segnala che nel 2050 in Italia ci saranno più pensionati che lavoratori e che il numero degli over 50 inattivi o pensionati sostenuti dai lavoratori rischia di aumentare circa del 40%. Perciò invita i governi a promuovere maggiori opportunità di lavoro in età avanzata per proteggere il tenore di vita e la sostenibilità delle finanze pubbliche.

98 I spazio50.org I NOVEMBRE 2019

NATURA VS TECNOLOGIA

IN CONTATTO CON UN’APP Tra coloro che sono colpiti dal glaucoma, il 40% non segue la terapia prescritta e, di conseguenza, non ne trae benefici. L’Osservatorio per la Salute Visiva ha così lanciato l’App “Carepy” (www.carepy.com) che crea una rete virtuosa tra medici, farmacisti e pazienti. L’App semplifica la gestione dei farmaci, facendo circolare le informazioni tra medico, farmacista e paziente attraverso il portale web. GUARIRE CON LE PIANTE Il giardinaggio fa bene alla salute mentale. Infatti molti studi mostrano che prendersi cura di una pianta aiuta le persone che hanno problemi di depressione, ansia o soffrono di solitudine. In Gran Bretagna, in un ospedale di Manchester, distribuiscono piante in vaso agli assistiti per farli tornare a impegnarsi e a condividere la socialità.

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Tel: 0322841903 800995988

FELICITÀ TERZA ETÀ PIÙ “POSITIVA” I ricercatori statunitensi della University of Southern California hanno scoperto che gli anziani rimangono più colpiti dalle notizie positive che da quelle negative. Una sorta di “cecità indotta dalle emozioni” che porta le persone più

avanti con l’età a privilegiare gli aspetti positivi rispetto ad altri stimoli. OTTIMISMO UGUALE LONGEVITÀ? Gli ottimisti hanno più possibilità di superare gli 85 anni. Questi i dati di uno studio dell’Università di Boston (Stati Uniti) che ha indagato sui “fattori psicosociali positivi” che possono portare le persone a invecchiare in salute. L’ottimismo rientrerebbe tra i fattori che hanno il potenziale di allungare la vita umana e, volendo, ci si può allenare con semplici tecniche o terapie per accrescerlo.

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Tel: 0322841903 800995988

LIBRI LA VITA LUNGA DELLE DONNE di Marina Piazza Solferino, Milano, 2019, 218 pp. «Sono anni in cui ci è data la possibilità di ripensarci, di reinventarci, di opporci agli stereotipi e di continuare a interrogarci sulla nostra vita. È il momento di tornare a far parlare le ragazze di cinquant’anni che oggi ne hanno settanta e più». Marina Piazza riprende il filo di una narrazione iniziata vent’anni fa, affrontando il capitolo della vecchiaia, largamente trasformato dalle conquiste della longevità. Le donne della sua generazione sono ancora unite dal desiderio di elaborare il percorso fatto e di capire cosa si possono aspettare da questa ulteriore tappa della vita.


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