NOVEMBRE 2017

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Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

Anno XXXIX n. 11 Novembre 2017 Euro 2.50 - I.P.

EVENTI

VIAGGIO

INCHIESTA

SCIENZE

GoldAge a Venezia dal 14 al 17 novembre

Nel cuore della Germania tra paesaggi renani

Il sottile confine tra difesa e offesa

Quando la nostra mente dimentica qualcosa...

Tanti appuntamenti per parlare di futuro

Castelli, rocche e borghi lungo il Reno e il Meno

Come comportarsi in caso di minaccia

Niente paura, il cervello seleziona i ricordi per noi


-50%

Detrazioni ďŹ scali


IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 6. Periscopio 8. Zoom 76. Dentro la rete 88 Vivere in armonia 90. Bacheca 92. Giochi 93. Stuzzica cervello 95. Lettere 98. Oroscopo 98. Soluzioni

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www.50epiu.it

INDICE

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NOVEMBRE 2017

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__INCHIESTA__ Il sottile confine tra difesa e offesa Cala il numero delle rapine, ma cresce comunque la paura di Daniela Floridia

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__le INTERVISTE__ Umberto Guidoni, da astronauta a scrittore Dalle missioni spaziali alla Terra per raccontare il futuro di Luisella Berti

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__SOCIETÀ__ Maduro e l’ora buia del Venezuela Un Paese ormai sospeso tra disordini politici e guerra civile di Leonardo Guzzo

22. I Senior e il Web La Rete per ritrovare l’amore di Dario De Felicis

26. Ikigai, il senso della vita Secondo i giapponesi di Giovanni Orso

28. Casa Verdi a Milano Musica che unisce generazioni di Ilaria Romano

32. Castel del Giudice Il borgo che rinasce di Valerio Maria Urru

40. Coppie celebri F. Fellini e G. Masina di Giada Valdannini

57. L’Italia corrotta Le buone leggi non bastano di Francesco Andreani

67. In fondo al mare Il futuro è negli abissi di Donatella Ottavi

68. Chiaroscuri di un accordo Il Piano Nazionale Demenze di Marco Trabucchi NOVEMBRE 2017 I 3


viaggio

cultura

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43. Libri 44. Arte 46. Musica 47. Teatro 48. Cinema

50. Incantevoli paesaggi renani Nel cuore della Germania di Loris Porcheri

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

70. Elogio delle dimenticanze

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Non ricordiamo tutto? Niente allarmismi: la mente seleziona per noi di Giovanna Dall’Ongaro

73. L’adroterapia contro i tumori

parliamo di... i

Protoni e ioni di carbonio per contrastarli in modo mirato di Ilaria Romano

34. Libellule d’Oro 2017 Una sfida tra i vincitori

eventi

77. Spazio50

12. GoldAge 2017 a Venezia

Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

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Appuntamento col futuro di Luisella Berti

84. Previdenza

intervista

di Gianni Tel

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Viviamo l’attimo, celebriamo il presente, senza rimpiangere il passato di Giada Valdannini

di Alessandra De Feo

96. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più

Credit foto: Agf, Contrasto, ©Grasshoppergeograpy/Robert Szucs, Marka, Masterfile, Olycom, Shutterstock, Sintesi, Ilaria Romano, Shutterstock: bellena, Igor Bulgarin, Rimz, Oscar Johns, pisaphotography, Marcos Salgado, Northfoto, Foto Nasa. Foto di copertina: Contrasto - Illustrazioni: Enrico Riposati.

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SCIENZE

GoldAge a Venezia dal 14 al 17 novembre

Nel cuore della Germania tra paesaggi renani

Il sottile confine tra difesa e offesa

Quando la nostra mente dimentica qualcosa...

Tanti appuntamenti per parlare di futuro

Castelli, rocche e borghi lungo il Reno e il Meno

Come comportarsi in caso di minaccia

Niente paura, il cervello seleziona i ricordi per noi

Aderente a: Finito di stampare: 26 ottobre 2017

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Editoriale 50&Più Srl Amministratori Casu Sebastiano (Presidente) Bonini Franco Dolci Alberto Fanucchi Antonio Pigozzi Maria Antonia Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Largo Arenula, 34 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88

87. Fisco

63. Francesco Carofiglio

VIAGGIO

Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

scienze

EVENTI

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Luigi Valitutti Tel. 335491325 mail: valitutti@lvgroup.it

Registrazione Tribunale di Roma n. 17653 del 12/04/79 Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001 Spedizione Poste Italiane SpA Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma Manoscritti e fotografie Anche se non pubblicati, non verranno restituiti. © Editoriale 50&Più Srl Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Tutela dati Si garantisce la riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’Editore. Le informazioni custodite nell’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la rivista e gli allegati, anche pubblicitari (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali).

NUMERO CERTIFICATO 8147 DEL 06/04/2016

ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


QUESTIONI DI CITTADINANZA

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale NOVEMBRE 2017

IUS SOLI (DIRITTO DEL SUOLO), Ius sanguinis (diritto di sangue). A cinque mesi dalle elezioni politiche del prossimo marzo, prepariamoci all’ennesima, lunga diatriba politica sul tema del diritto di cittadinanza dei bambini nati in Italia da genitori stranieri. Approvata dalla Camera nel 2015, la legge è rimasta ferma al Senato, blocLA LEGGE È RIMASTA cata da centinaia di emendamenti e FERMA AL SENATO, dall’ostruzionismo dei partiti dell’opBLOCCATA posizione. La decisione del Governo, DA CENTINAIA di tornare a discuterne in questi ulDI EMENDAMENTI timi mesi di legislatura, rinfocolerà polemiche che non sono mai completamente sopite. La legge attualmente in vigore prevede che i bambini nati in Italia da genitori stranieri possano richiedere la cittadinanza al raggiungimento del diciottesimo anno d’età, ma solo se la ragazza o il ragazzo ha risieduto nel nostro Paese ininterrottamente e legalmente per tutto il periodo. La modifica della nuova legge, chiamata tecnicamente ius soli temperato, consentirebbe di riconoscere alla nascita la nazionalità italiana ai bambini nati da genitori stranieri, a condizione che uno dei genitori sia legalmente in Italia da almeno cinque anni. Occorre inoltre avere un reddito adeguato, un alloggio che risponda a requisiti di idoneità e il superamento di un test di conoscenza della lingua italiana. Se consideriamo che negli ultimi vent’anni sono oltre 600mila i bambini nati in Italia da genitori stranieri, e che circa duecentomila di questi hanno completato almeno un ciclo di studi, si comprende come continuare a considerare non italiani ragazzi che hanno l’Italia come luogo di nascita, di studio, cultura - in una parola di vita diventi un atto di ingiustizia sociale. Le obiezioni di coloro che sono contrari alla legge sono essenzialmente legate al fatto che questa opportunità spingerebbe molti immigrati a venire in NEGLI ULTIMI Italia e a far nascere qui i loro VENT’ANNI figli, senza un legame culturale SONO OLTRE 600MILA e identitario con il nostro PaeI BAMBINI NATI IN ITALIA se. Questo nonostante l’evidenDA GENITORI STRANIERI za che le norme per ottenere la cittadinanza italiana rimangano tra le più restrittive fra i paesi europei. Prendere atto che il nostro Paese è cambiato è semplice buonsenso, dare risposte alle esigenze di chi ci vive è un atto di buon governo.

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IN AGENDA DAL MONDO

03 novembre

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TIRAMISÙ WORLD CUP TREVISO Tre giorni di dolcezza, fino al 5, con il tiramisù. I vincitori delle selezioni si sfidano per scegliere le 2 migliori Ricette Originali e le 2 migliori Ricette Creative. www.tiramisuworldcup.com

novembre

16

LA STRADA DEI PRESEPI NAPOLI Natale è di casa tutto l’anno nella famosa Via San Gregorio Armeno, con scene della natività e riproduzioni di personaggi famosi nei presepi. www.italia.it

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LUCI IN FESTA INGHILTERRA Fino al 19 c’è il Festival della luce Lumiere. Nel 2016 si è svolto a Londra e quest’anno sarà a Durham. Istallazioni luminose e progetti 3D di designer internazionali. www.lumiere-festival.com

A PROPOSITO DI...

PENTOLA A PRESSIONE

TENDENZE

Cina, festa dei Singles Dalla mezzanotte dell’11, scatta in Cina la febbre da acquisto online per la “Festa dei Singles”. Una celebrazione anzitutto commerciale che porta milioni di acquirenti telematici ad eccessi consumistici. www.internazionale.it

CONVENIENTE SÌ - Risparmio di tempo ed energia (minima perdita di calore con la cottura a fuoco basso).

DIFFERENZE

Riccio e Porcospino Fisicamente tondeggiante con zampe corte, il riccio raggiunge i 30 cm e pesa più di 1 kg. Il porcospino è molto più grande e raggiunge i 60 cm di lunghezza. www.animalpedia.it

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CURIOSITÀ

BIOLOGIA

I batteri del partner

“Pagare alla romana”

Uno studio della Oregon State University ha confrontato i profili batterici di 17 punti del corpo di conviventi. In comune, i batteri dei piedi. Perché? Si condividono stessi pavimenti e stessa doccia. www.focus.it

Letteralmente significa “spartire equamente fra amici una spesa comune”. Secondo la Crusca si riferisce alle scampagnate di un tempo, con abbondanti merende tipicamente romane.

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ESPEDIENTI

IN NUMERI

Inventa un labirinto

FONTE: MIUR

Il numero dei diplomati che hanno preso 100 e lode allo scorso esame di maturità è cinque volte più alto in Puglia che in Lombardia. Questo secondo i dati del Miur. Buoni risultati anche in Umbria e Marche.

DIPLOMATI CON 100 E LODE IN PUGLIA

DIPLOMATI CON 100 E LODE IN ITALIA

DIPLOMATI CON 100 E LODE IN LOMBARDIA

2,6%

1,2%

0,5%

In India una legge impone ai negozi che vendono alcol la distanza di 500 mt da autostrade e superstrade. Lo stratagemma di un barista? Ha creato un labirinto di accesso, allungando così il tragitto. www.indiatimes.com

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ITALIA, DOVE FIOCCANO I 100 E LODE

6 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017

www.accademiadellacrusca.it

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OCCHIO AI TEMPI NO - Cinque minuti in più di cottura equivalgono a 15 nella pentola tradizionale. Occhio perciò ai tempi!

PERISCOPIO

TUTTA L’ACQUA DEL PIANETA a cura di Samuela Gangi


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DOLCI IN FIERA ROMA

novembre Due dei principali dolci del periodo di Na-

novembre

tale in Italia, ovvero Panettone e Pandoro, in mostra nella Capitale. Fino al 19, al Tempio di Adriano, dolci assaggi. www.panettonepandoro.com

MERCATINI DI NATALE ZURIGO (SVIZZERA) Si apre il più scintillante dei mercatini di Natale, con oltre 150 bancarelle e un enorme albero realizzato con milioni di cristalli Swarovski. www.christkindlimarkt.ch

IN novembre

PORTE APERTE PER L’OLIO UMBRIA Fino al 26, in tutta la regione, nei weekend, le aziende agricole produttrici di olio d’oliva aprono le porte ai visitatori con la Festa Frantoi Aperti. www.frantoiaperti.net

PREVENZIONE

Studi sulla saliva Un test della saliva per diagnosticare l’Alzheimer precocemente o anche solo il rischio di ammalarsi in futuro. È la possibilità offerta da uno studio pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease. www.sciencedaily.com

i SCIENZA

© GRASSHOPPERGEOGRAPY / ROBERT SZUCS

Le meduse e il riposino I ricercatori del California Institute of Technology hanno certificato che le meduse dormono. Di notte hanno meno pulsazioni (39 battiti al minuto anziché 58). Se a corto di sonno, vanno più lente. www.euronews.it

i EVENTI

Un museo della moda NEL COMPLESSO, sembra quasi l’immagine di un tessuto venoso. Solo che il corpo in questione è quello del nostro Pianeta. Lo vede così, nelle sue singolari carte, il geografo Robert Szucs, affatto nuovo a sperimentazioni di questo genere. In quest’ultima sono in risalto i bacini di raccolta delle acque dei principali fiumi del pianeta e dei loro affluenti, sottolineando, ancora una volta, quanto sia preziosa l’acqua per la nostra terra. La carta globale del pianeta è stata ottenuta utilizzando un metodo

matematico chiamato Horton-Strahler number, che permette di dare ordine a una situazione complessa come è quella dei fiumi, dei loro affluenti e dei torrenti a essi collegati. E, come anticipato, non è la prima volta che Szucs produce mappe di questo genere, ma quelle appena elaborate sono le più precise che si possono ottenere attualmente. Scopo del lavoro? «Rendere visibili i grandi fiumi del pianeta, i loro bacini, ma anche creare belle carte geografiche», ha detto Szucs.

Apre al pubblico la storica sede di Yves Saint Laurent in Avenue Marceau, a Parigi. «È la prima volta che una casa di moda è aperta al pubblico», ha dichiarato il direttore Olivier Flaviano. www.repubblica.it

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Z LA BATTAGLIA DEL BENE

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ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

“IL BENE NON FA NOTIZIA” si dice spesso per rassicurarsi di fronte al profluvio di cattive notizie che ogni giorno ci sommergono. Qualcuno poi, saggiamente, pensa che se il bene non fosse presente sulla terra in quantità superiore al male, la storia dell’umanità sarebbe già finita tragicamente. Ora, con coraggio, il più diffuso e prestigioso quotidiano italiano, il Corriere della Sera, ha deciso di dare vita a un settimanale che si chiama Buone Notizie - L’impresa del bene. I motivi di una decisione così controcorrente risiedono in una considerazione che fa il Direttore presentando l’iniziativa editoriale: «Perché c’è un esercito del bene capace di proporre soluzioni e inventare nuovi modelli. Un mondo in continua evoluzione, aperto al futuro e bisognoso di spazio e attenzione». E lo dice riferendosi a donne e uomini, volontari, imprese sociali, piccole e grandi realtà del terzo settore, della cooperazione, che - ogni giorno - inventano nuove economie e nuove professioni, che riescono anche a creare occasioni di riscatto per na coloro che sono messi ai margini della società. In una parola si riferisce a tutti coloro che non si arrendono.

«C’è un esercito del bene capace di proporre soluzioni e inventare nuovi modelli. Un mondo in continua evoluzione, aperto al futuro e bisognoso di spazio e attenzione»



DAL MYANMAR AL BANGLADESH LA DISPERATA FUGA DEI ROHINGYA Stanno scappando a migliaia dalla loro terra, il Myanmar, verso i Paesi confinanti, per sfuggire ai massacri operati dall’esercito birmano. Sono i Rohingya, tra le minoranze piÚ perseguitate. In questi scatti, i rifugiati mentre tentano di attraversare la frontiera con il Bangladesh



Dal 14 al 17 novembre, presso il Palazzo del Casinò e il Palazzo del Cinema del Lido di Venezia, torna GoldAge, il forum dedicato agli over 50. Una quattro giorni di incontri, testimonianze, workshop ed esposizioni che approfondiranno molti aspetti legati all’età matura. Tra gli ospiti, l’astronauta Umberto Guidoni e il regista Pupi Avati

__I GRANDI EVENTI di 50&Più __

APPUNTAMENTO CON IL FUTURO +

I NUOVI TRAGUARDI TECNOLOGICI CI PROIETTANO OGNI GIORNO VERSO LA COSTRUZIONE DI MODELLI DI INTERAZIONE E STILI DI VITA DIVERSI

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12 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017

di Luisella Berti

IL FUTURO È PIÙ VICINO CHE MAI. È nelle idee, nell’esperienza, nella ricerca e nella sperimentazione continua, nella curiosità, nella creatività. Come sarà il futuro, il nostro domani? Questo il tema della XIII edizione di GoldAge, il Forum di 50&Più dedicato all’età matura, dal titolo La sera conosce cose che il mattino nemmeno immagina. L’evento coinvolgerà illustri relatori e i soci di 50&Più provenienti da tutta Italia. I nuovi traguardi tecnologici e l’evoluzione delle scienze ci proiettano ogni giorno verso la costruzione di modelli di interazione e stili di vita diversi. Viviamo in un’accelerazione continua che modifica il vivere quotidiano, la salute, il modo di comunicare di milioni di


persone la cui speranza di vita si sposta sempre più avanti. Per capire il futuro che ci aspetta, uno sguardo al programma di GoldAge. Alberto Diaspro, dell’Istituto Italiano di Tecnologia, approfondirà il tema delle supertecnologie al servizio della terza e quarta età: dagli speciali occhiali per aiutare chi non sente ad individuare le fonti sonore, all’oramai famoso robot iCub che prende sempre più le sembianze di un umano. Sempre di tecnologia si parlerà con uno dei massimi esperti del settore, Roberto Pone, che mostrerà il mondo delle start up che offrono servizi e strumenti di innovazione digitale per gli anziani. In questa evoluzione continua, a cambiare saranno anche e soprattutto le città. Diventeranno davvero più smart, intelligenti, e a prova di anziano? Marco Savio di Planet Idea racconterà l’esperienza della prima social smart city in Brasile per poi ritornare con gli occhi verso l’Italia con la prima piazza smart a Torino. Emozioni dallo spazio arriveranno dall’incontro con l’astronauta e divulgatore scientifico Umberto Guidoni nell’incontro 8 passi nel

futuro (vedi pag. 16). Altro tema che sarà affrontato è quello della longevità. Invecchiare è un processo ineluttabile? Quale contributo può venire dalla scienza? Ne discuterà Darja Kanduc, docente, ricercatrice e scienziata. Elena Dogliotti, biologa e nutrizionista della Fondazione Veronesi, affronterà il tema della longevità correlato all’alimentazione e alle nuove tendenze alimentari. Durante il Forum si parlerà anche di sentimenti con la presentazione del dossier del Centro Studi 50&Più Amare ad ogni età che approfondisce le modalità e l’attualità dell’amore vissuto a qualsiasi età. Com’è vissuta, vista e percepita la vecchiaia? Questo l’interrogativo al centro del concorso internazionale di cortometraggi Corti di Lunga Vita che, in questa sua prima edizione, approfondisce il tema “incontri e riconoscimenti”. A premiare i vincitori sarà il regista Pupi Avati, presidente di giuria. Nella giornata conclusiva il sociologo Nadio Delai presenterà gli esiti dell’indagine 50&PiùErmeneia La responsabilità di essere un anziano attivo che verrà commentata dal sottosegretario al Mi- » NOVEMBRE 2017 I 13


GOLDAGE

IL PROGRAMMA

CONVEGNI & INCONTRI Mattinata / Arrivo partecipanti e sistemazione in hotel

• • 14 • MARTEDÌ

NOVEMBRE

• • 15 • MERCOLEDÌ

NOVEMBRE

• • • • 16 • GIOVEDÌ

NOVEMBRE

• 17 • • VENERDÌ

NOVEMBRE

Palazzo del Casinò - Atrio Ore 15,30 - Cerimonia d’inaugurazione Palazzo del Cinema - Sala Grande* Ore 15,50 - Indirizzo di saluto delle Autorità Ore 16,30 - GoldAge 2017: Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre Incontro con Gianni Ferrario Palazzo del Casinò - Sala Perla Ore 10,00 - Siamo già bionici? Incontro con Alberto Diaspro, IIT Istituto Italiano Tecnologia Palazzo del Casinò - Sala Perla Ore 15,30 - Focus: Quale mondo digitale per gli over 50? Le start up per gli anziani coordinamento a cura di Roberto Pone Palazzo del Casinò - Sala Casinò Ore 17,30 - Le città possibili a cura di Planet Idea, con Marco Savio

Palazzo del Casinò - Sala Perla Ore 10,00 - 8 passi nel futuro Incontro con Umberto Guidoni, astronauta, astrofisico Palazzo del Casinò - Sala Casinò Ore 11,30 - La scienza alla sfida della longevità Darja Kanduc, docente, ricercatrice, scienziata Palazzo del Casinò - Sala Perla Ore 15,15 - Presentazione del dossier Amare ad ogni età a cura del Centro Studi 50&Più Ore 16,30 - Le diete della longevità fra scienza e tendenze alimentari Incontro con Elena Dogliotti, Fondazione Veronesi

SPETTACOLI E INIZIATIVE COLLATERALI

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Palazzo del Casinò - Sala Volpi Ore 17,45 - Anziani in rete, la rete per gli anziani (incontri formativi con Fondazione Mondo Digitale) Palazzo del Cinema - Sala Grande Ore 21,30 - Il cabaret con Zelig

Palazzo del Casinò - Atrio Ore 9,30 - Apertura area espositiva Palazzo del Casinò - Sala Volpi Ore 10,45 - Anziani in rete, la rete per gli anziani (incontri formativi con Fondazione Mondo Digitale) Palazzo del Cinema - Sala Pasinetti Ore 16,30 - Concorso Corti di Lunga Vita 2017 proiezioni per la Giuria popolare Palazzo del Casinò - Sala Volpi Ore 17,45 - Anziani in rete, la rete per gli anziani (incontri formativi con Fondazione Mondo Digitale) Palazzo del Cinema - Sala Grande Ore 21,30 - Gli Stadio in concerto Palazzo del Casinò - Atrio Ore 9,30 - Apertura area espositiva Palazzo del Casinò - Sala Volpi Ore 10,45 - Anziani in rete, la rete per gli anziani (incontri formativi con Fondazione Mondo Digitale) Palazzo del Casinò - Atrio Ore 19,00 - Chiusura spazio espositivo Palazzo del Casinò Ore 21,00 - Happy night al Salone dei Mosaici

Palazzo del Cinema - Sala Grande Ore 18,00 - Premiazioni Concorso Corti di Lunga Vita 2017 Presidente della Giuria M.° Pupi Avati Palazzo del Cinema - Sala Grande* Ore 09,00 - La responsabilità di essere un anziano attivo - a cura di Ermeneia - Studi e strategie di sistema Ore 10,30 - Intervento del Sottosegretario al Ministero del Lavoro, onorevole Luigi Bobba Ore 11,00 - Conclusioni del Presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi: Cosa dobbiamo aver cura di conservare e cosa avere il coraggio di lasciare

14 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017

*In streaming con Sala Pasinetti


nistero del Lavoro, onorevole Luigi Bobba, e dal presidente nazionale 50&Più Renato Borghi. Parallelamente all’evento si terrà Anziani in rete, la rete per gli anziani dedicato a coloro che desiderano cimentarsi con Pc, App e Internet. I quattro incontri, organizzati in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, saranno tenuti da un gruppo di studenti delle scuole superiori di Venezia. Infine, gli spettacoli serali con due grandi appuntamenti: il Duo Idea, direttamente da Zelig, e il concerto degli Stadio. Tutto è pronto. Il futuro è più vicino che mai.

LA RESPONSABILITÀ DEL FUTURO A GoldAge sarà presentato il nuovo rapporto di ricerca “La responsabilità di essere un anziano attivo”, curato da Ermeneia

IN RETE www.goldageonline.it @goldage2017 facebook/goldage2017

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intervista di Luisella Berti

DA ASTRONAUTA A SCRITTORE, DALLE MISSIONI SPAZIALI ALLA TERRA PER RACCONTARE IL FUTURO 16 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017


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__le INTERVISTE di 50&Più__

UMBERTO GUIDONI

DALLE MISSIONI spaziali a quella di scrittore e divulgatore. È in quest’ultima veste che Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo a salire a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Ssi), porterà la sua esperienza di astronauta e astrofisico a Gold Age 2017 (vedi pag. 12), con l’incontro 8 passi nel futuro, titolo che riprende il suo ultimo libro dedicato ai più piccoli. «Insieme ad Andrea Valente - racconta - mi sono cimentato in uno sguardo a lungo raggio, immaginando scenari possibili. Sono racconti un po’ bizzarri utili, però, a far capire quali possibilità ci sono nel futuro per quanto riguarda lo sviluppo delle tecnologie, i rischi dei cambiamenti climatici, la possibilità di andare ad abitare da qualche altra parte nello spazio. Speriamo che il motivo del “trasloco” su un altro pianeta non sia perché abbiamo distrutto la Terra...

+ «Vista dallo spazio la Terra è molto piccola e fragile. E ti rendi conto di quanto tutto quello che accade su questa bellissima sfera azzurra ti riguardi». Per questo Umberto Guidoni ha smesso i panni dell’astronauta: per dedicarsi alla divulgazione e sensibilizzare le giovani generazioni sui grandi problemi del futuro

+ Mi auguro proprio di Ci ha fatto piacere torno, ma certo il rischio nare. Una volta in Itaesiste. Infatti, nella mia lia, ho svolto altre attiattività di divulgatore vità con l’Agenzia Spascientifico penso soziale Europea. Trovo, prattutto ai giovani, alperò, che la divulgaziola loro determinazione, ne, soprattutto con i al loro rigore nel rispetpiù giovani, sia molto to delle regole, e alla divertente. È un modo possibilità di poter inper avvicinarsi al futuro fluenzare anche gli perché le nuove geneadulti. Per questo mi razioni saranno protaauguro che siano progoniste dei prossimi prio loro capaci di fare decenni. L’intento è far quel cambiamento che ci eviterà gli «PENSO SOPRATTUTTO AI GIOVANI, ALLA LORO DETERMINAZIONE, scenari peggiori e AL LORO RIGORE pericolosi. NEL RISPETTO DELLE REGOLE, Come mai dopo E ALLA POSSIBILITÀ DI POTER INFLUENZARE due missioni ANCHE GLI ADULTI» spaziali ha deciso di smettere i panni delscattare nei giovani la l’astronauta? curiosità, l’interesse, Avrei potuto continuanon necessariamente re, ma a un certo punto per diventare astronaudella vita bisogna fare ta, ma per cercare di delle scelte anche alla capire la realtà, e il luce della famiglia. Mio mondo, che ci circonda. figlio aveva dieci anni, Nel futuro abbiamo biavevamo vissuto semsogno di persone che pre negli Stati Uniti, e sappiano affrontare a un certo punto abbiaproblemi difficili. mo pensato di ritornaQuali? re in Italia per fargli coQuelli che ci troviamo noscere la scuola, la nodi fronte oggi, che non stra realtà, che conosi risolvono con le batsceva solo di sfuggita. tute né con le semplifi-

cazioni. Abbiamo tanti problemi davanti: i cambiamenti climatici, l’esaurimento delle risorse e la possibilità di utilizzarle nel modo più efficace, non come stiamo facendo oggi con grandi sprechi che, peraltro, pongono una serie di problemi, come lo smaltimento dei rifiuti. C’è bisogno di un atteggiamento più razionale che poi è quello che ho imparato facendo l’astronauta. Se vuoi sopravvivere nello spazio non puoi sprecare nemmeno una goccia d’acqua, devi risparmiare l’ossigeno, devi utilizzare nel modo migliore tutte le risorse a disposizione. È un atteggiamento portato all’estremo perché ci si trova in condizioni difficili, in ambienti sicuramente non naturali, ma che vale anche per il nostro pianeta. Vista dallo spazio la Terra non è infinita, è molto piccola. Sulla Stazione spaziale eravamo una decina, sulla terra viaggiano 7 miliardi di perso- » NOVEMBRE 2017 I 17


UMBERTO GUIDONI ne, è un viaggio che bisogna continuare a fare ma con un uso adeguato delle risorse del nostro pianeta. Dopo le sue esperienze nello spazio, com’è cambiato il suo modo di guardare alla vita sulla terra? Intanto, ti rendi conto di come sia fragile questa nostra bellissima sfera azzurra. Sono necessari soltanto 90 minuti per effettuare il giro completo della Terra, un tempo breve che ti fa capire quanto ciò che succede sul pianeta ti riguardi, anche quello che sembra dall’altra parte dell’oceano. Per questo mi sono sentito in dovere di portare la mia testimonianza, sopratutto nelle scuole, soprattutto tra i ragazzi, perché penso che anche questo serva a creare una sensibilità maggiore verso il nostro pianeta. Pensando al futuro, a un futuro lontano, a quale missione le piacerebbe partecipare? La prossima sfida vera sarà quella di andare su Marte. Una sfida che sicuramente vedrò da spettatore perché è ancora di là da venire, nei prossimi 20 o 30 anni, sarebbe bello parteciparvi così come mi sarebbe piaciuto partecipare all’allunaggio. Però sono arrivato troppo tardi per l’avventura lunare e troppo presto per quella su Marte. L’avventura lunare forse è stata decisiva per la sua vita, la sua carriera? Lo è stata sicuramente. Avevo 15 anni, all’epoca leggevo libri di fantascienza, di avventura. Quella fu la prima volta che la fantascienza si è realizzata: uomini veri, Armstrong e Holden, avevano IL FUTURO SPIEGATO AI GIOVANI passeggiato su un’altra superGuidoni scrittore, è autore ficie. Poi mi sono scontrato di numerosi libri, tra cui con la realtà di quegli anni. Viaggiando oltre il cielo, (BUR-2014) citato nelle tracce Parliamo della fine degli Anni degli esami di maturità del 2016. ’60/’70. Le missioni spaziali Inoltre, insieme ad Andrea Valente non erano aperte a tutti. Solha realizzato libri per i più piccoli pubblicati con Editoriale Scienza: tanto i Russi e gli Americani da Martino su Marte (2007) andavano nello spazio. Quindi a Otto passi nel futuro (2016) ho rinunciato a quel sogno alwww.umbertoguidoni.it meno temporaneamente e sono diventato un astrofisico. Così mi sono impegnato nella fisica dello spazio lavorando per diversi anni nel campo della ricerca. Questo, fino a

+

Sopra, durante la sua seconda missione in orbita sulla navetta Endeavour per l’assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale. In alto, insieme alla moglie.

quando le condizioni non sono cambiate e quello che era semplicemente un sogno l’ho potuto realizzare: fare l’astronauta. E in qualche modo ha vissuto 2001: Odissea nello spazio... Esatto. Questa è stata una delle cose più affascinanti. L’idea che nel 2001, l’anno in cui Stanley Kubrick aveva ambientato la sua Odissea nello spazio, io ero davvero nello spazio e stavo andando verso la Stazione spaziale esattamente come agli inizi del film. Chiaramente quella

stazione spaziale era molto diversa dalla bellissima ruota che girava nel film di Kubrick, la Stazione Spaziale Internazionale era un cantiere aperto. Oggi è la base più importante dello spazio, un vero insediamento umano fuori dal nostro pianeta. Le esplorazioni spaziali hanno un’enorme influenza sulla nostra vita quotidiana, tanto che ormai non ci facciamo più molto caso o semplicemente non lo sappiamo. In realtà, quasi tutta la ricerca che si fa nello spazio ha delle

BIOGRAFIA

1954

1998, con membri dell’Asi e della Nasa. 18 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017

NASCITA E STUDI Guidoni nasce a Roma il 18 agosto del 1954. Consegue la maturità classica nel 1973. Nel 1978 si laurea con lode, in Fisica, con specializzazione in Astrofisica, presso l’Università “La Sapienza di Roma”.

1996

PRIMA MISSIONE Effettua il suo primo volo spaziale sullo Space Shuttle Columbia. Il suo lavoro è incentrato sul controllo degli esperimenti elettrodinamici del Satellite Tethered che dimostrano la possibilità di generare potenza elettrica dallo spazio.


DAL 1996 AD OGGI

«Molte delle cose che utilizziamo quotidianamente, senza neanche rendercene conto, hanno quantomeno radici nella ricerca spaziale 2001, l’equipaggio dello Space Shuttle Endeavour. Umberto Guidoni è alla sinistra di Kevin Peters (al centro), direttore di uno dei centri di ricerca Nasa.

implicazioni importanti sul nostro Pianeta e ne avrà ancora di più nel futuro. Molte delle cose che utilizziamo quotidianamente, senza neanche rendercene conto, hanno quantomeno radici nella ricerca spaziale, altre funzionano solo grazie alla tecnologia spaziale, pensiamo solo al navigatore satellitare: se non avessimo decine di satelliti in orbita intorno alla terra, il navigatore non funzionerebbe. Penso che lo spazio rappresenti una frontiera dell’esplorazione, un po’ come lo sono stati gli oceani, l’umanità ha bisogno di sfide per andare avanti e lo spazio, secondo me, rap-

2001

presenta la sfida più affascinante e la più difficile da vincere. In questo senso mi aspetto che le missioni spaziali portino ulteriori sviluppi di tecnologie e che ci diano quell’aspirazione all’innovazione, all’andare avanti, al progresso che è stato il filo conduttore dell’evoluzione umana. Finora dell’Universo conosciamo il 5%... Fino a qualche decennio fa pensavamo che la materia di cui siamo fatti, le stelle, le galassie, fosse tutto quello che c’era da sapere. Invece, abbiamo scoperto che è solo il 5%, della composizione dell’Universo, il 20%

SECONDA MISSIONE In questa occasione è a bordo della navetta Endeavour, impegnato in uno dei voli di assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale (Ssi). Con questa missione, Guidoni diventa il primo astronauta europeo a visitare la Ssi.

2004

RICONOSCIMENTI

Nel corso della sua carriera Umberto Guidoni ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 1996 viene nominato Commendatore della Repubblica dal presidente Luigi Scalfaro e riceve la Medaglia Nasa per il volo orbitale. Proprio nello stesso anno gli viene dedicato l’asteroide “10605-Guidoni”. Nel 2001, con il secondo volo, riceve la nomina di Grande Ufficiale della Repubblica dal presidente Carlo Azeglio Ciampi e una seconda medaglia dalla Nasa, che nel 2002 gli conferirà anche la medaglia per “Exceptional Service”. Nel 2004 riceve persino il Premio simpatia dalle mani di Mario Verdone (papà di Carlo). Nel 2008 viene premiato con la “Farfalla d’Argento” dall’associazione Debra per l’impegno a favore dei bambini affetti da epidermolisi bollosa, una rara malattia genetica della pelle. Nel 2009 gli viene conferito il premio Lacchini dall’Unione Astrofili Italiana. www.umbertoguidoni.it

è quello che viene chiamata materia oscura, cioè che non emette luce, e l’altro, ancora più grande, è l’energia oscura. Non sappiamo bene cosa sia, ma sappiamo che l’Universo si sta gonfiando sempre più velocemente e questa energia in qualche modo provoca la sua espansione. Ne conosciamo gli effetti ma quasi nulla dei principi di funzionamento. Quindi sì, abbiamo ancora molto da scoprire. L’arrivo su Marte, sarà un’esperienza simile all’allunaggio, almeno dal punto di vista emozionale… Certamente sì, avremo immagini ancora più spettacolari e soprattutto mi auguro che ci andremo a nome dell’umanità, e non di un solo Paese come è stato nell’allunaggio. Spero che le missioni su Marte siano davvero a nome dell’umanità. Una volta che atterreremo su Marte, cosa accadrà dopo? È difficile da immaginare. La cosa più logica sarebbe costruirvi un insediamento, in modo tale che possano arrivare rifornimenti, possa crescervi una comunità, e che piano piano possa diventare abitabile. In prospettiva Marte potrebbe diventare una nostra seconda casa. Questo non vuol dire che sulla Terra non ci saranno »

ESPERIENZA POLITICA È europarlamentare fino al 2009. È membro delle seguenti Commissioni: Industria, Ricerca ed Energia; Cambiamento Climatico; Ambiente, Sanità e Sicurezza Alimentare; Controllo dei Bilanci. NOVEMBRE 2017 I 19


«Se dovessi scommettere, scommetterei che non siamo da soli. Sarebbe veramente difficile spiegare perché, solo la Terra ha avuto la fortuna di sviluppare la vita»

+ «FINO A QUALCHE DECENNIO FA PENSAVAMO CHE LA MATERIA DI CUI SIAMO FATTI, LE STELLE, LE GALASSIE, FOSSE TUTTO QUELLO CHE C’ERA DA SAPERE. INVECE, ABBIAMO SCOPERTO CHE È SOLO IL 5%, DELLA COMPOSIZIONE DELL’UNIVERSO»

più abitanti, ce ne saranno miliardi e forse qualche milione su Marte. Andare su Marte sarebbe il primo passo per la specie umana di diventare interplanetaria, non più dipendente da un solo pianeta. Non è che poi iniziamo a fare disastri persino su Marte? È una possibilità che esiste, ma credo che coloro che andranno su Marte saranno persone addestrate, consapevoli di trovarsi in un ambiente difficile. Penso che la comunità che si stabilirà su Marte sarà molto più sensibile e attenta agli equilibri fra l’uomo e il pianeta che lo ospita. Avrà un comportamento molto diverso rispetto a quello con la Terra, dove abbiamo avuto la fortuna di vivere nell’abbondanza di risorse naturali. Su Marte non sarà così, sarà tutto da costruire, e l’uomo dovrà essere molto rispettoso delle risorse che avrà a disposizione. Ma poi siamo davvero da soli nell’Universo? Se dovessi scommettere, scommetterei che non siamo da soli. Sarebbe veramente difficile spiegare perché, tra i tanti miliardi di pianeti e di

20 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017

stelle che esistono soltanto nella nostra Galassia, e di galassie come la nostra ne esistono centinaia di miliardi, solo la Terra ha avuto la fortuna di sviluppare la vita. Sono quasi certo che esistano altre zone nell’Universo, pianeti abitabili e magari già abitati. Il problema è che le distanze tra le stelle solo talmente gigantesche che per il momento, per la nostra tecnologia, sono insuperabili. Ma anche se fossimo in grado viaggiare su queste distanze enormi i tempi di percorrenza sarebbero lunghi. È possibile che esistano altre civiltà nella nostra Galassia che probabilmente non incontreremo mai, o forse sì. Se le incontrassimo sarebbe un evento fondamentale per la storia dell’umanità. Sarebbe un cambiamento di prospettiva enorme. Sta preparando altre pubblicazioni? Sì, un libro che dovrebbe uscire l’anno prossimo per un pubblico adulto. Per i bambini stiamo pensando a un libro in uscita nel 2019 per i 50 anni dell’allunaggio. Ma è proprio sicuro che non tornerà nello spazio? Decisione definitiva?

Sì. Per fare una missione nello spazio c’è bisogno di addestramento e preparazione, ormai sono fuori da quell’ambiente da tanto tempo. Tornarci sarebbe difficile. L’unica possibilità rimasta è il turismo spaziale. I costi però sono esorbitanti. Se scendessero, chissà. In attesa che i viaggi spaziali siano più alla portata, potremmo iniziare a guardare oltre il cielo attraverso un telescopio…. Vero, è semplice da utilizzare e ti dà la possibilità di vedere da vicino i pianeti, le nebulose. Le stelle rimangono dei puntini anche con il telescopio, sono talmente lontane! Ma i pianeti che sono più vicini si riescono a vedere. La prima volta che ho visto attraverso il telescopio, quello che mi ha colpito di più è stato vedere gli anelli intorno a Saturno: è stato uno spettacolo indimenticabile. Cosa racconterà a Gold Age? La mia esperienza nello spazio con uno sguardo verso il futuro. 8 passi nel futuro? Sì, con uno verso Marte.



__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ NEL CORSO DEGLI ULTIMI DECENNI, l’inlizzazione è senza dubbio una nuova forma di gresso nella cosiddetta “vecchiaia” si è spostato socializzazione. Più aperta, fluida e sempre a in là negli anni e sono sempre più numerose le portata di mano, la vita sociale virtuale delle perpersone che riescono a vivere questa fase della sone ha subìto un’espansione incontrollata che vita in salute o conservando una buona autonomia ha coinvolto tutte le fasce di età. anche nella malattia. Vi è tuttavia un aspetto di In particolare, gli over 60 stanno vivendo una questa emancipazione degli anziani che viene ansorta di “emancipazione tecnologica” che li ha cora spesso sottaciuto, e cioè che se la vita conportati a utilizzare Internet anche come mezzo tinua nelle età avanzate, continua in tutti i suoi per (ri)trovare una vita sentimentale. aspetti, anche in quelli relativi all’affettività, alla È iniziata così la rivoluzione dei social dating, sessualità, ai sentimenti. Lo stereotipo del vecchio siti specializzati nell’incontro online di persone saggio, appagato e “sistemato” (con o senza fache cercano una relazione affettiva o solamente miglia poco importa) è ben radicato nella nostra incontri sessuali. I numeri sono in costante crecultura. Eppure, come tutti gli stereotipi, non riscita in tutto il mondo, anche se risulta piuttosto specchia la realtà, o perlomeno non del tutto. difficile avere un quadro preciso del fenomeno. Questa fase della vita Per avere un’idea è, oggi, sentimentalseppur parziale - è mente parlando, dipossibile prendere namica e vivace l’esempio di Clubquanto le altre; lo di50plus, il principale mostrano i dati. sito d’incontri per A fronte di un calo adulti in Europa, nato generale dei matrinel 2005 e approdato moni, sono in auin Italia solo nel mento quelli degli 2013: su un totale di over 50. Contempo420.000 utenti, nel raneamente cresce il nostro Paese si connumero delle sepatano più di 35.000 razioni. I matrimoni iscritti. Gli anziani “tardivi” rappresenutilizzano con magtano oggi un fenogiore frequenza i siti di Dario De Felicis - Centro Studi 50&Più meno con caratteridi incontri generici, stiche e schemi prodedicati ad ogni età, pri. La vita sentimentale degli over 50 desta oggi anche se - dato l’enorme successo riscontrato grande interesse, si contano ormai molti titoli sono nati moltissimi siti riservati esclusivamente (film, serie Tv, libri…) che trattano l’argomento agli anziani. Il punto di forza di questi luoghi sotto vari punti di vista e con sfumature diverse virtuali è la certezza di trovare persone della (comiche, drammatiche…). stessa età e con caratteristiche più o meno simili. Il Centro Studi 50&Più ha realizzato un dossier Questi siti diventano spesso, oltre che luoghi per dedicato a questo argomento. È infatti molto imtrovare “l’anima gemella”, grandi community portante che ogni persona, qualunque sia la sua dove scambiarsi opinioni, stringere amicizie e età, possa vivere e gestire i propri affetti in piena creare gruppi di interesse. Rispetto alle piattaconsapevolezza e libertà. forme di incontri per tutte le età, spesso utilizzate solo per cercare velocemente una storia di sesso Social dating, o incontri senza prospettive, i social per la terza la rivoluzione affettiva dei senior età hanno la peculiarità di essere meno “aggresIl numero di persone che ha accesso ad Internet sivi”. Il già citato Club-50plus, in questo senso, è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni si pone come modello, poiché riesce a far sentire e uno dei risultati più evidenti di questa global’utente socio di un gruppo esclusivo, dove »

A

AMARE AD OGNI ETÀ: GLI OVER E IL WEB

Inizia un viaggio, con questo primo appuntamento, nella vita sentimentale dei senior: con l’emancipazione tecnologica, la rete è divenuta il mezzo per ritrovare l’amore

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Per saperne di più Il Dossier “Amare ad ogni età” è scaricabile dal sito www.centrostudi.50epiu.it.

Per ulteriori informazioni Centro Studi 50&Più Via Luigi Masi, 7 0199 Roma Telefono e Fax: 065882587


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

IN CIFRE cercare persone con le stesse passioni oppure gente della propria regione. I social dating hanno dalla loro una fruizione semplice ed immediata: si selezionano l’età, la professione, gli hobby, il tipo di istruzione e se si hanno dei figli; ma soprattutto si deve dichiarare subito il tipo di rapporto che si desidera: semplice amicizia, amore o incontri occasionali. Attraverso l’incrocio di questi dati il sistema offrirà così una vasta scelta di profili “affini”, potenzialmente interessanti. La facilità ad accedervi, unita a un diverso atteggiamento nei confronti dell’anzianità, ha decretato il successo degli incontri virtuali. Se in Europa gli appuntamenti online stanno avendo un enorme successo in questi ultimi anni, oltreoceano, negli Stati Uniti e in Canada, questa è una realtà già consolidata da tempo. Lo dimostra uno studio Aarp, Online dating survey (2012), che si è focalizzato sui numeri degli utenti e sulle motivazioni che spingono gli over 50 single a ricercare un partner su Internet. Il 6% degli americani tra i 55 e 64 anni e il 3% di over 65 si avvalgono di queste piattaforme di incontro. Utilizzato in percentuale più dalle donne che dagli uomini (60% contro il 40%, fonte Aarp), il dating on line viene impiegato principalmente per cercare una storia seria, importante, che possa sopperire al senso di solitudine che si viene a creare quando si rimane soli ad una certa età. Grazie a questi siti, inoltre, si combatte la timidezza, possibile ostacolo nei rapporti per-

SITI DI INCONTRI ONLINE PER SENIOR 6,7 mld

di euro è il giro d’affari generato dai siti di incontri nel nostro Paese. È di quasi 26 miliardi in Europa.

35.000

gli iscritti in Italia al Club-50plus, il principale sito di incontri per adulti in Europa con 420.000 utenti.

In alcuni è necessario registrarsi, in altri non è richiesto. Ecco una breve carrellata di “luoghi” per incontrarsi sul Web WWW.CLUB-50PLUS.IT Tra i siti per anziani dove trovare amicizia e amore, Club-50plus è senza dubbio il più completo ed affidabile in Europa. Ha una grande community di utenti in Italia e nel resto del mondo e ha molte chiavi di ricerca per trovare la persona giusta. Nel sito sono presenti anche un forum e una chat dove è possibile iniziare a parlare immediatamente con tutti. La registrazione è obbligatoria e dà la possibilità di accedere ad una vasta gamma di servizi. WWW.INCONTRIPERANZIANI.IT L’italiano Incontriperanziani.it necessita di registrazione e, dopo aver creato il proprio profilo, si è pronti per conoscere le persone in totale sicurezza. Il sito offre anche una casella di posta elettronica esclusiva nella quale salvare e scambiarsi messaggi con altri utenti. WWW.CHAT-SENZA-REGISTRAZIONE.NET/OVER-50 La caratteristica principale di Chat 50 è che questo sito non necessita di alcuna registrazione e non chiede alcun dato ai propri utenti. La privacy è totale: non è rintracciabile neppure l’indirizzo del proprio computer (IP). Chat 50, però, si impegna ad essere un luogo pulito ed educato. WWW.DATING-SENIOR.NET È uno dei più grandi provider di dating in Europa e nel mondo. Localizzato anche in Italia, possiede un vasto database di utenti ed è in costante crescita di iscritti. Vanta di aver creato migliaia di coppie in tutto il mondo.

sonali diretti. La ricerca Aarp ha infatti evidenziato che senza pressioni, dietro a un monitor, per i senior è più facile stabilire un contatto con persone della stessa età. Di contro, le principali motivazioni che inibiscono ai senior americani l’utilizzo di questi mezzi sono il “rifiuto di accettare che un sito possa essere d’aiuto”, il preconcetto che “cono-

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scersi su Internet non possa portare a nulla di buono” oppure che è “troppo rischioso parlare con estranei su Internet”. Quest’ultimo punto apre ad una problematica inedita, piuttosto insidiosa, ovvero quella delle romance scam: le truffe sentimentali on line. Le vittime di questo genere di truffe sono perlopiù donne, single o vedove tra i 40 e

i 60 anni. Anche in questo caso, fornire numeri precisi è impossibile perché tante persone si vergognano e non denunciano la loro vicenda. Eppure, all’interno delle dinamiche delle relazioni personali in rete è possibile trovare truffatori professionisti che fanno leva sulla solitudine e sulla fragilità di molte donne. La dinamica è quasi sempre la stessa: si instaura


un rapporto dapprima di amicizia tra due utenti e si passa normalmente un lungo periodo di corteggiamento, prima latente poi manifesto. Dopo aver creato un legame di fiducia, il truffatore dice di avere problemi economici e che necessita di un immediato aiuto, solitamente di una certa somma di denaro. La vittima la maggior parte delle volte non esita a versare i soldi richiesti per poi veder sparire il suo “amante virtuale” per sempre. Fortunatamente esistono anche numerosi casi di donne che, insospettite, sono riuscite a far arrestare il cyber-truffatore. Rischi e truffe a parte, il giro di affari che generano i siti di incontro viene valutato intorno a 6,7 miliardi di euro in Italia e quasi 26 miliardi in Europa. Lo dice uno studio, commissionato da Meetic (il primo sito di dating in Italia), del Center for Economics and Business Research fatto sui single di sei Paesi europei: Germania, Spagna, Gran Bretagna, Italia, Francia e Olanda. Considerando che la percentuale di over 50 che usa il dating è di molto inferiore a quella dei “nativi digitali”, sono certamente numeri molto significativi.

UN’ASSOCIAZIONE CONTRO I RAGGIRI

Per difendersi dalle truffe sentimentali: A.C.T.A. Il Web è un luogo pieno di possibilità, ma anche vasto e potenzialmente pericoloso. I frequentatori dei social, però, possono incorrere in cyber-crimini talvolta troppo sottili e insidiosi da poter essere riconosciuti subito come “truffe sentimentali”. Per contrastare e prevenire questi raggiri è nata A.C.T.A. (Associazione Contro le Truffe Affettive), fondata nel 2015 da Jolanda Bonino che, dopo essere stata personalmente vittima di scam (truffa) sentimentale, ha deciso di intraprendere la sua battaglia per la divulgazione della conoscenza di queste truffe. Gli obiettivi della Bonino sono quelli di creare una rete di collaborazione internazionale per scongiurare queste frodi e “promuovere attività di accoglienza, assistenza e consulenza per le vittime, compresa l’assistenza legale”. La A.C.T.A. è l’evoluzione del gruppo Facebook “Lotta al Cybercrime CVCPI Italia”, ed è nata anche per effetto del “delitto Gloria Rosboch”, un caso di truffa sentimentale sfociato in un omicidio.

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ATTUALITÀ

IKIGAI o il senso della vita Si chiama Ikigai, e viene dal Giappone. a quanto pare, recenti studi affermano Non è il nome di un nuovo esperimento che ti allunga la vita. A quale età bisobotanico né un piatto della cucina nipgnerebbe individuare il proprio Ikigai? ponica. È quello “stato In realtà dovrebbe essere mentale” che ti fa alzare presente in ogni fase della GLI STUDIOSI HANNO la mattina e accende il vita ma gli studiosi racSCOPERTO CHE “motore” in grado di farti comandano di trovare “il INDIVIDUARE IL PROPRIO andare avanti. È ciò che proprio” soprattutto in età IKIGAI, CIOÈ AVERE UNO SCOPO NELLA VITA comunemente viene dematura, quando si poSU CUI INVESTIRE IL finito “il senso della vita”, trebbe essere assaliti dal TEMPO, ALLUNGA LA VITA lo scopo che motiva l’esitimore di non essere più di Giovanni Orso stenza di ciascuno. utili alla società. L’Ikigai può essere rapCome lo si può individuapresentato da qualsiasi cosa: dal lavoro, re? Con delle semplici domande: Qual la famiglia, i figli, un hobby... Insomma è la mia passione? In cosa sono bravo? un interesse o un obiettivo che deve esCosa vuole il mondo da me? Un po’ d’insere raggiunto per poter stare bene. E, trospezione ed il gioco è fatto.

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Senza e l’ormon a in n o t la me


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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CASA VERDI È UNICA. NON SOLO SI OCCUPA DI MUSICISTI NON PIÙ GIOVANI, MA APRE LE PORTE ANCHE A NUOVE PROMESSE DELLA MUSICA, OSPITANDO GLI STUDENTI PIÙ MERITEVOLI DEL CONSERVATORIO

CASA VERDI,

IL TEMPIO DELLA MUSICA Nel cuore di Milano una dimora ottocentesca ospita una casa di riposo per musicisti unica al mondo, e voluta più di un secolo fa da Giuseppe Verdi. Dal 1902, anno in cui entrarono i primi ospiti, ad oggi ha dato alloggio ad oltre mille persone che in vita si sono dedicate alla musica in vario modo

di Ilaria Romano

GLI OSPITI ARRIVANO e prendono posto in questa sala affrescata, con il parquet in legno e le poltroncine rosse. Fra poco comincerà il concerto del maestro Lorenzo Saccomani, baritono del Teatro La Scala dalla carriera brillante, classe 1938. Ad accompagnarlo al piano ci sarà una giovane studentessa di Conservatorio. Quasi due ore di lirica ad altissimo livello, con un pubblico d’altrettanta eccellenza, degno di un vero tempio della musica: siamo a Milano, alla Casa di Riposo per Musicisti voluta da Giuseppe Verdi, una struttura che dal 10 ottobre 1902 ad oggi ha ospitato decine e decine di cantanti, compositori, maestri d’opera, direttori d’orchestra, musicisti classici ma anche cantautori contemporanei, pianisti, chitarristi, batteristi e registi teatrali. Così scriveva lo stesso Verdi in una lettera all’amico Giulio Monteverde: «Delle mie opere, quella che mi piace di più è la casa che

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ho fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio. Quella casa è veramente l’opera mia più bella». Il Maestro istituì la Fondazione nel 1899, e negli ultimi due anni di vita lavorò a questo progetto che fu inaugurato, come da sua volontà, ad un anno dalla morte. Lo spirito con cui Casa Verdi è stata fondata è ancora vivo oggi: il requisito d’ingresso è il legame con la musica, in tutte le sue forme, e chiunque in questo campo può fare domanda d’accesso. Non importa avere un reddito alto, o un curriculum prettamente lirico, perché in questo luogo le differenze si armonizzano e diventano il punto di forza di una comunità unica al mondo. Lo sa bene uno degli ospiti più giovani, Paolo Pau, cantautore di Pisa, che a Casa Verdi continua a scrivere canzoni. «Nel 1970 ho vinto un concorso universitario per un posto da tecnico di laboratorio - racconta -, ma l’aver trovato un posto fisso non mi ha fatto passare l’amore per la musica. Conoscevo bene l’ambiente e avevo amici che mi chiedevano di scrivere testi. Quasi per gioco mi sono trovato oltre 200 canzoni all’attivo». Nel 1988 Pau partecipa ad un premio internazionale, il Festival della Canzone Italiana di Melbourne, e vince il primo premio con la sua Voglia di viaggiare. «È stato un momento bellissimo - ricorda - anche perché sono stato invitato in Au- » NOVEMBRE 2017 I 29


stralia, ai confini del mondo, proprio come dice la mia canzone, per ricevere questo riconoscimento. Sono esperienze che non si dimenticano». Leonello Bionda, batterista con la passione per il jazz, continua non solo a suonare, ma anche a dare lezioni a giovani appassionati. «Qui abbiamo molti luoghi dove poterci esercitare - racconta -, io vengo in questa sala dove trovo la batteria, ma dove ci sono anche due pianoforti; ci dividiamo gli spazi in amicizia e nel più grande rispetto reciproco». Bionda è arrivato qui nel 2009 con la moglie, e proprio da Casa Verdi ha anche curato un settimanale di approfondimento musicale in video per Radio Deejay, che si chiamava Dimmi Quando: «Sceglievamo un autore e un video musicale e io lo commentavo racconta -. È stato molto divertente mettere a confronto autori contemporanei, anche giovanissimi, con professionisti di qualche tempo fa, valutarne non solo la voce e l’arrangiamento musicale, ma anche le storie presentate attraverso le immagini». Studente di pianoforte fino ai 16 anni, Bionda si innamora del jazz da adolescente, e con

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DA UN’IDEA

IL PROGETTO

La realizzazione Intorno al 1889 Giuseppe Verdi acquistò un terreno di tremila metri quadrati fuori Porta Garibaldi, a Milano, con l’idea - peraltro ancora vaga di voler costruire un luogo che offrisse accoglienza ai “vecchi artisti di canto”. Fu nel 1895 che l’intento iniziò a concretizzarsi: Verdi, assieme alla moglie, Giuseppina Strepponi, incontrò Camillo Boito, l’architetto a cui sarebbe stato affidato il progetto della Casa. Il 16 aprile dello stesso anno, l’appalto dei lavori per la costruzione di Casa Verdi fu affidato ai fratelli Noseda, imprenditori edili.

UNO SCRIGNO DI CULTURA SEBBENE SIA STATA PENSATA COME CASA DI RIPOSO PER MUSICISTI, IN REALTÀ CASA VERDI È VISITABILE E DISPONE DI UNA BIBLIOTECA STORICA VASTISSIMA, RICCA DI LIBRI, SPARTITI E PERSINO DISCHI. PER MAGGIORI INFORMAZIONI: WWW.CASAVERDI.ORG

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Alcuni ospiti di Casa Verdi: sopra, Lorenzo Saccomani; sotto, Paolo Pau.

la sua batteria lavorerà con Jimmi Fontana, Chet Baker, e sarà parte dell’orchestra del Festival di Sanremo ai tempi del Casinò. «Ho accompagnato Mina, Iva Zanicchi, Johnny Dorelli e Sergio Endrigo - ricorda - e quando Gianni Ravera divenne l’organizzatore del Festival, nel 1962, cominciò a chiamarmi per assemblare l’orchestra». Tutti gli ospiti di Casa Verdi hanno una storia eccezionale da raccontare, una carriera ad altissimi livelli. Bissy Roman, classe 1925, è una regista d’opera di fama internazionale. Nata in Romania, ha vissuto a San Pietroburgo, New York, Parigi, Roma e parla cinque lingue. «Ho frequentato il Conservatorio nel mio Paese - ricorda - in tempi molto duri. Ma ero affascinata dalla cultura musicale russa

e così, appena si è aperta l’opportunità di una borsa di studio, mi sono trasferita. Ho vissuto quattro periodi della storia: la monarchia in Romania, la Seconda Guerra Mondiale, il Comunismo e la sua fine. Poi ho conosciuto gli Stati Uniti, prima di Bush e poi di Clinton, e alla New York University sono stata la prima a mettere in scena un’opera completa, finché non mi è tornata la voglia di rientrare in Europa». Ciò che l’ha sempre guidata, oltre ad un grande talento, è stata la voglia di conoscere il mondo: «Ho avuto la fortuna di nascere con un pianoforte in casa - dice oggi - e un papà che sapeva a memoria le operette e me le cantava. L’impegno quello vero, però, è arrivato dopo alcuni anni, da adolescente. Oggi la più grande soddisfazione è insegnare ai giovani attraverso la nostra esperienza, e cercare di indirizzarli verso il percorso più adatto per loro». Casa Verdi è unica anche perché apre le porte alle giovani promesse della musica: alcune delle stanze del palazzo sono infatti disponibili per ac-


IL CLUB DEI 27 NELLA PARMA DI VERDI

Un’Associazione per trasmettere l’amore per la lirica La passione per la lirica di Giuseppe Verdi ha messo insieme anche un gruppo di appassionati, che a Parma ha fondato il “Club dei 27”, in cui ognuno dei soci porta il titolo di un’opera del maestro di Busseto. L’obiettivo dell’Associazione è trasmettere l’amore per la lirica verdiana, soprattutto alle nuove generazioni: è per questo che una delle attività principali del Club è rivolta alle scuole elementari della provincia di Parma che, ogni anno, sono invitate a partecipare al concorso Tu conosci Verdi?. Inoltre, il Club ha istituito il titolo onorifico di “Cavaliere di Verdi”, assegnato a coloro che hanno contribuito ad onorare le opere e la figura del Maestro. L’ultima iniziativa ideata quest’anno ha visto la collaborazione del Club con l’azienda pubblica Ad Personam, che a Parma e provincia gestisce le strutture per anziani, con l’intento di avvicinare gli ospiti all’opera, tramite una serie di concerti e incontri. Ogni anno i 27 membri del Club celebrano la nascita e la morte di Verdi visitando prima la casa natale di Roncole Verdi dove depongono 27 rose rosse, poi il monumento nel centro di Parma dove posano una corona d’alloro. Per saperne di più: www.clubdei27.com

cogliere gli studenti più meritevoli del Conservatorio, che continuamente ricevono dagli altri ospiti consigli, esperienza e confronto, in uno scambio reciproco, umano prima che musicale. Negli spazi comuni è facile vedere giovani e adulti insieme, a leggere, conversare, anche solo guardare la Tv. Organizzarsi per uno spettacolo da realizzare, o per una passeggiata fuori da fare insieme. Il decano di Casa Verdi ha oggi 97 anni e si chiama Angelo Loforese, un altro nome che non ha bisogno di presentazioni: una vita da teno-

re, una carriera che, dopo lo stop della guerra e l’internamento in Svizzera, è sempre stata in ascesa. «Ho cominciato con il coro della Chiesa, come tutti i bambini - racconta oggi -, poi ho avuto la fortuna di ricevere le prime lezioni da una principessa profuga di origine russa, e subito dopo dal maestro Primo Montanari. Come tenore ho debuttato nel ruolo di Manrico, ne Il Trovatore di Verdi, e grazie alla musica ho girato il mondo e cantato più di 80 opere». Nel 2012, quando aveva già compiuto 92 anni, si è esibito

a Tokyo con brani del Rigoletto e Il Trovatore, mentre lo scorso anno gli è stato dedicato un premio internazionale di Canto Lirico. L’autore Domenico Gullo ha scritto la sua biografia, Il tenore con la valigia pronta sotto il letto. Una carriera altrettanto eccellente quella di Lorenzo Saccomani, baritono che al Teatro La Scala ha cantato più di 120 opere. «Facevo il disegnatore meccanico in Marina, disegnavo le carte geografiche - dice - e poi ho continuato a fare lo stesso lavoro nell’industria Borletti. Finché non ho vinto un concorso a La Scala. Da allora la mia vita è cambiata completamente, mi sono presentato dal mio superiore e gli ho detto che sarei andato a cantare». Angelo Bonamore, milanese doc, i cambiamenti li ha vissuti attraverso l’osservazione del suo pubblico. Pianista di pianobar nei più prestigiosi locali meneghini, racconta con ironia che gli estimatori della musica non sono più quelli di una volta: «Oggi la gente che vuol cantare supera quella che ama ascoltare la buona musica. È così che tanti si sono appassionati al Karaoke, ma non significa che tutti abbiano una voce! Negli anni Novanta c’erano ancora clienti che apprezzavano il pianoforte, oggi il pianobar di qualità è quasi scomparso». Collaboratore di Radio Meneghina e autore di testi in dialetto milanese, Bonamore nel suo percorso professionale ha accompagnato al piano cantanti come Mina, Nilla Piz-

zi e Toni Dallara. Ha suonato in una band musicale e da solista, e non ha mai smesso. Casa Verdi dà la possibilità di continuare ad impegnarsi nella musica, e di respirarla in ogni ambiente. Non c’è stanza in questo palazzo ottocentesco senza uno strumento musicale, e inoltre è disponibile anche una biblioteca molto fornita, con circa 8mila volumi, un migliaio di spartiti d’opera, altrettanti dischi 78 giri. Grazie ad una rete di volontari che abitualmente frequenta la Casa e i suoi ospiti, ci sono anche diversi laboratori di pittura, fiori, maglieria, oltre ad una sala computer e alla redazione del trimestrale La voce di Casa Verdi. Al piano terra, aperti al pubblico, ci sono la cripta di Giuseppe Verdi e le due sale museali che ospitano, fra gli altri, il ritratto del Maestro realizzato da Giovanni Boldini nel 1886, gli arredi originali della sala da pranzo di Verdi, il suo busto in bronzo di Vincenzo Gemito, come pure il ritratto in terracotta della moglie Giuseppina Strepponi, dello stesso autore, e la spinetta, che fu il suo primo strumento musicale. Come amano dire gli ospiti, Casa Verdi si vive appieno, anzi aiuta a mantenere vive le proprie passioni. Alcuni arrivano qui perché sono rimasti soli, altri invece scelgono di trasferirsi in coppia, visto che è consentito l’accesso anche ai coniugi. Tutti dicono di aver trovato una dimensione a misura di musicista, dove casa di riposo vuol dire un nuovo inizio. NOVEMBRE 2017 I 31


__ATTUALITÀ__

RINASCERE IN MODO “LEGGERO”

Nel 2016, il piccolo comune di Castel del Giudice è stato premiato nella categoria “Sostenibilità economica” del Cresco Award-Città Sostenibili, un riconoscimento voluto dalla Fondazione Sodalitas.

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IL BORGO RECUPERATO di Valerio Maria Urru

Dal rischio estinzione alla seconda vita di un piccolo comune, quella di Castel del Giudice, diventato col tempo un modello di coraggio e imprenditorialità CASTEL DEL GIUDICE, provincia di Isernia, 800 metri sul livello del mare. Un paese sulle montagne al confine tra Abruzzo e Molise. Siamo sull’Appennino e qui il terremoto quando batte, batte forte. Porta via case, persone, attività, spopola i paesi, cambia i luoghi, ma anche l’anima di chi ci vive. Così in mezzo secolo, da 1.500 abitanti Castel del Giudice è sceso a poco più di trecento. Un silenzio sempre più forte ha cominciato ad avvolgere questo pugno di case: nessun bambino che nasce, la scuola sul corso che chiude per scarsità di studenti, le attività che spariscono… Tutto questo fino a 17 anni fa, quando Lino Gentile - tutt’oggi sindaco di questa comunità che stava scomparendo - punta i piedi: convoca la prima assemblea cittadina e chiede di trasformare gli edifici della vecchia scuola in una Rsa, una residenza sanitaria per anziani e disabili. Qualcuno

LA RINASCITA PASSA ATTRAVERSO UN CAMPO DI MELE forse tentenna, qualcuno invece no e in poco tempo nasce un vero e proprio miracolo: dai 25 posti di lavoro iniziali la Rsa arriva nel corso degli anni a dare impiego a 100

persone. Un risultato che è anche dovuto alla realizzazione di una public company, un’armonia tra pubblico e privato che nel frattempo genera altri importanti progetti.

LABORATORI DI BUON GOVERNO

CITTADINI VENUTI DA LONTANO Castel del Giudice e il sistema Sprar

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Si chiama Artemisia. No, non è una donna, ma il nome di un progetto, una cooperativa di comunità per dare lavoro a 5 ragazzi del posto e ad un gruppo di migranti. Sì, perché in questa parte di Molise i nuovi paesani vengono da Nigeria e Ghana, e grazie all’accoglienza diffusa prevista dal Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, studiano l’italiano e si integrano con lavori socialmente utili.

Uno fra questi è la “Melise”, un meleto bio di 40 ettari, che è riuscito persino a richiamare nuovi abitanti nella comunità per lavorare la terra. C’è poi il senso dell’ospitalità di questa regione, il Molise, che si è concretizzato in un altro progetto: l’albergo diffuso di Borgo Tufi, un antico borgo rurale all’interno del Comune, creato partendo da vecchie stalle abbandonate e che ora dispone di una Spa e ristorante gourmet con affaccio sulla Valle del Sangro. Tutto costruito in modo ecosostenibile e secondo criteri antisismici. A volte bisogna puntare sulle proprie debolezze per continuare a vivere. Debolezze proprio come l’isolamento. In questo caso, è stato proprio ciò che ha reso Castel del Giudice tanto appetibile agli occhi dei turisti.


L’albero di Natale e il treno del paese delle meraviglie

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Illuminato, in movimento su tre livelli e accompagnato da musica Ispirato alla straordinaria arte di Thomas Kinkade, questo affascinante capolavoro “L’albero di Natale e il treno del paese delle meraviglie� dona a casa Sua una speciale atmosfera natalizia.

Illuminato!

Con i suoi 12 edifici illuminati a festa e piĂš di 30 statuine questo capolavoro realizzato e dipinto a mano è una decorazione natalizia esclusiva per la grande festa dell’anno. Mentre Babbo Natale gira intorno all’albero e il treno percorre il paesaggio da sogno, risuona un meraviglioso medley con le piĂš belle melodie natalizie. Si lasci affascinare da questa scena sonora. Si assicuri per tempo questa straordinaria decorazione natalizia: l’edizione è limitata!

Il treno espresso delle meraviglie con musica viaggia su 3 livelli

I 12 ediďŹ ci illuminati con piĂš di 30 abitanti del paese I Il treno espresso delle meraviglie viaggia su 3 livelli I Babbo Natale nella sua slitta gira intorno all’albero I Realizzato in ďŹ ne polvere di resina I Con certiďŹ cato di autenticitĂ I Garanzia di resa valida 365 giorni

12 ediďŹ ci illuminati con piĂš di 30 abitanti del paese

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Anche quest’anno sono state assegnate le Libellule d’Oro, il premio riservato a coloro che nelle precedenti edizioni del Concorso si sono aggiudicati la Farfalla d’Oro. Ecco i quattro super vincitori, con relative opere, scelti dai lettori

Ornella Catuogno Vive a Napoli. Pensionata, da sempre accanita lettrice, si diletta a scrivere racconti brevi per fermare sulla carta emozioni, impressioni e sentimenti che altrimenti volerebbero via. Partecipa al Concorso 50&Più per la quinta volta; nel 2013 ha vinto la Farfalla d’Oro per la Prosa

IMMAGINANDO

E

È UN INVERNO INCREDIBILMENTE MITE ma sotto un mantello cupo. Nell’aria niente voli e nemmeno un ronzio: tutti migrati o nei bozzoli celati. I fiori avvizziti senza più profumo, le foglie un tappeto rumoroso, i frutti solo una promessa. L’uomo è sul terrazzo, seduto con la schiena rivolta verso il muro. La sedia un poco inclinata sfiora e segna l’intonaco sciupato. Davanti a lui, come due braccia aperte, si allarga il golfo, immenso, con in fondo un’isola tutta storta inchiodata in mezzo all’orizzonte. In alto, nel cielo, silenziose matasse nere, bianche e grigie si rincorrono pigramente. È uno scenario assolutamente insolito e che non assomiglia a nessun altro. Ma l’uomo ha gli occhi chiusi e non guarda. Forse dorme o forse sta pensando. Un pallido raggio di sole compare all’improvviso fra le nuvole, una lama di luce gli illumina il viso, ed appare improvvisamente vecchio. In effetti l’uomo seduto fuori sul terrazzo, con la schiena rivolta verso il muro, con gli occhi chiusi per non guardare il mare e il golfo con l’isola in mezzo all’orizzonte e il cielo con le matasse brune, è molto vecchio, di anni e di ricordi. Dietro le palpebre chiuse, così come ogni giorno, scorrono


LIBELLULA D’ORO PROSA le immagini della sua vita passata e sul palcoscenico entrano in scena i ricordi, i più recenti si intrecciano a reminiscenze lontane, sostituendosi sempre più spesso le une alle altre, confondendosi sempre più spesso le une con le altre, fondendosi alla fine in un unico e solitario presente. Ha implorato una amnistia dei ricordi l’uomo seduto fuori sul terrazzo con gli occhi chiusi e con la schiena rivolta verso il muro. Per alleggerire la testa e il cuore, per rimpiazzare il fiele con una goccia di miele, cancellare la ruggine con pennellate di vernice azzurra, colmare le assenze con voci e presenze, riempire i giorni rimasti di nuove speranze, spezzare le sbarre che imprigionano le idee. Ha avuto una vita intensa l’uomo seduto con gli occhi chiusi per non guardare il mare e il cielo. Nel secolo ormai scaduto ha incontrato la Storia quando

stava andando incontro alla vita; ha dovuto ricostruire quello che non aveva distrutto e demolire quello che aveva faticosamente edificato sui sogni. Ha dovuto chinare la testa dinanzi a regole oscure, lottare per avere il niente, tacere ragioni forti per non disperderle tenendo i pugni chiusi per difenderle, abdicare all’orgoglio e accettare compromessi che gli hanno lacerato l’anima, per sempre. Ha tanti ricordi lieti l’uomo seduto con gli occhi chiusi davanti al golfo e sotto il cielo a tre colori. Quando riaffiorano, le labbra si piegano in una specie di sorriso e le linee rette che gli solcano la fronte, improvvisamente spariscono. Rammenta carezze date e ricevute, caldi abbracci e traguardi raggiunti, risate infantili e lacrime di gioia, amici fidati e alleati devoti. Si rallegra se ricorda il fuoco danzare nel

camino e le onde del mare sdraiarsi in silenzio sulla sabbia o quando risente il suono delle campane e il canto degli uccelli. Gioisce se ripensa ai colori e al profumo dei fiori, al verde dei prati e al sapore della frutta, al ristoro del sole sulla pelle, al chiarore delle stelle e alla luna, a quarti e intera. Ha qualche rimpianto l’uomo che non guarda il cielo e il mare in una scenografia che non assomiglia a nessun’altra. È rimasto deluso quando ha confidato nella solidarietà e nell’amore fraterno. Non c’è stato scambio alla sua onestà, né contraccambio per la sua integrità e ha scorto sorrisi celati per i suoi modi educati. Ha teso le mani per accarezzare, per asciugare lacrime, le ha aperte per donare, per togliere la fame e le ha ritirate sporche di fango, nere. Ma è stato naturalmente onesto, solidale, integro, generoso, educato, fino all’ultimo e poi forse anche oltre. Ha pochi rimorsi l’uomo seduto fuori sul terrazzo in

un inverno incredibilmente mite. Ha guardato avanti scartando i compromessi, non si è sottratto agli obblighi e ai doveri. Ha rinunciato se era tradimento, ha rifiutato se era bugia e ha respinto con forza ogni falsità. Ha posseduto il necessario e condiviso tutto, quasi mai invidia o diffidenza gli hanno attraversato il cuore; ha imparato a consolare e confortare, ha saputo rassicurare e incoraggiare, senza mai chiedere, valutare o giudicare. L’uomo è sul terrazzo, seduto con la schiena rivolta verso il muro, su una sedia un poco inclinata che sfiora e segna l’intonaco sciupato, ha ora gli occhi spalancati mentre guarda stupito, come una prima volta, il golfo immenso, che si allarga come due braccia aperte, con in fondo un’isola tutta storta inchiodata in mezzo all’orizzonte, mentre in alto, nel cielo, silenziose matasse nere, bianche e grigie si rincorrono lentamente verso un tramonto rosso. È uno scenario assolutamente insolito, che non assomiglia a nessun altro. Ma l’uomo seduto sul terrazzo, vecchio, carico di ricordi, con i suoi rimpianti e i suoi pochi rimorsi, con le sue nostalgie e le malinconie, in realtà non esiste. Lo sto solo immaginando. Ma potrebbe essere mio padre. NOVEMBRE 2017 I 35


LIBELLULA D’ORO POESIA BAMBINO AFRICANO

Quanta paura nei tuoi occhi, quanto tremore nelle tue mani, le braccia, come quelle di tuo padre alzate verso il cielo in segno di resa, senza sapere, senza capire. Hai iniziato presto ad arrenderti, con la tenera bocca cercante sull’arida mammella di tua madre, che sapeva solo di sale. Pesante ingombro di condanna il ventre gonfio d’inedia scivolato, da un misero telaio d’ossa verso arti informi, incapaci, di rincorrere i giochi. Sguardi interroganti, frastuoni di violenze, fiondano lampi di paure lungo baratri aperti, all’innocente sofferenza. Vanamente, la grande mano divina sospinge la terra a rotolare, messaggi di pace, sulla strada dei secoli.

Gianni Galparoli Per alcuni anni tecnico progettista, poi ha svolto un’attività nel settore commerciale. Da molti anni appassionato di poesia, ha pubblicato due raccolte: Metafore di sofferenze e La pinacoteca della vita. Ha partecipato a vari concorsi ottenendo premi, menzioni e riconoscimenti. Partecipa al Concorso 50&Più per la nona volta e, nel 2012, ha vinto la Farfalla d’Oro per la Poesia. Vive a Malnate (Va)

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LIBELLULA D’ORO PITTURA

Sandra Tavoloni FRONTE AL PORTO

Appassionata di arte in tutte le sue forme, partecipa da diversi anni a mostre collettive a livello provinciale e regionale, nelle quali ha raccolto premi e significativi consensi per il sapiente uso della tecnica e del colore. Partecipa al Concorso 50&Più per la sesta volta; nel 2015 ha ricevuto la Menzione speciale della Giuria per la Pittura e nel 2016 ha vinto la Farfalla d’Oro. Vive ad Ancona

LIBELLULA D’ORO FOTOGRAFIA

Gianni Rovelli IPHONE MANIA

Cardiologo e primario ospedaliero, ha l’hobby dell’arte e della fotografia. Vive a Rho (Mi). Partecipa al Concorso 50&Più per la terza volta; nel 2014 ha vinto la Farfalla d’Oro per la Fotografia; nel 2015 la Farfalla d’Oro per la Prosa e la Menzione speciale della Giuria per la Poesia

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SCHEDA DI VOTAZIONE PER IL CONCORSO PROSA, POESIA, PITTURA, FOTOGRAFIA Il momento più atteso dai finalisti è superare la selezione. I cinque candidati al premio finale per le sezioni Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia dell’edizione 2017 (le cui opere sono state pubblicate su 50&Più di settembre) attendono ora il giudizio inappellabile dei lettori.

Come ogni anno, con la scheda di votazione qui proposta, sarà scelto il vincitore per ogni disciplina. Dunque, votate secondo le vostre preferenze: quella crocetta che traccerete sul quadratino posto a lato di ogni nome, sarà decisiva.

Da ritagliare e inviare in originale a 50&Più - Via del Melangolo 26 - 00186 Roma entro il 31/01/2018 (eventuali schede fotocopiate/scansionate saranno ritenute nulle). La votazione può essere effettuata anche sul sito di 50&Più, all’indirizzo www.50epiu.it

Cognome

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Via Cap.

Città

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Editoriale 50&Più assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 e saranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati su richiesta saranno cancellati o rettificati.

PROSA

POESIA

PITTURA

FOTOGRAFIA

«Rosa e turchese» Massimiliana Afferni

«Ho aspettato» Beatrice Galassi

«Tamerice e libeccio» Alberto Bruschi

«La polvere sul cuore» Luciana Cerne

«L’evidenza respinta» Arturo Mercadante

«Libera» «Oman il ritorno dalla pesca» Maria Antonietta Franciulli Roberta Lucarelli

«Viaggio in fondo alla vita» Pietro Garuccio

«L’incontro con il poeta» Bianca Maria Rorato

«Petaloso» Cinzia Morini

«Pensando a chi è vissuto» Domenica Maestri

«Il caffè della memoria» Claudia Mancini

«Transoceanica» Walter Vallesi

«Energia» Lory Sidoni

«Marianna» Laura Menesini

«Il matto» Adriano Tagliapietra

«I vecchi» Gabriella Zagaglia

«Sul Boite» Lucia Schiavon

«Ascolta... si fa sera» Massimo Mezzetti

«La finestra sul cortile» Simonetta Bertocci


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__COPPIE CELEBRI__

IL ‘‘FILM’’ DI UNA VITA

FEDERICO FELLINI E GIULIETTA MASINA

PER CERTI VERSI, l’alfa e l’omega. Dissimili e incredibilmente uniti. Al punto che l’uno non può fare a meno dell’altra. È la parabola incandescente che lega per cinquant’anni due dei personaggi più celebri dello spettacolo italiano: lui, regista; lei, attrice. Sono Federico Fellini e Giulietta Masina descritti, da chi li ha avuti al fianco, come il giorno e la notte.

Lei Giulia Masina - sarà Fellini a chiamarla Giulietta - è figlia del violinista e professore di musica Gaetano e della maestra Angela Flavia Pasqualini. Nasce a San Giorgio di Piano, non distante da Bologna,

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partecipa a spettacoli di prosa, danza e musica del Teatro Universitario; poi, entrerà nella Compagnia del Teatro Comico Musicale: sul palco di Giada Valdannini come ballerina, cantante e attrice in diverse operette e commedie brilUna storia d’amore lanti. Un talento che, però, ancora nestra i grandi successi suno immagina possa tradursi nell’attrice del cinema italiano de La strada - che vincerà un Oscar nel 1956 -, de Le notti di Cabiria, che si aggiudicherà, l’anno dopo, una seconda stail 22 febbraio 1921. A soli quattro anni, i tuetta e della Palma per l’interpretazione genitori la spediscono a Roma - sembra, di Giulietta degli spiriti (1965). per consentirle buoni studi. Così, da allora, cresce in casa di una zia vedova. Lui Frequenta le Suore Orsoline, dove, incoFederico Fellini viene da Rimini, dove naraggiata dalla stessa zia, inizia a coltivare sce il 20 gennaio 1920. Prima di diventare la passione per la recitazione. Sin dal ’41


il celebre regista che tutti conosciamo, è uno studente appassionato. Il padre Urbano è un rappresentante di liquori; la mamma, Ida Barbiani, una casalinga originaria di Roma. È con lei che, dopo il liceo in cui Fellini rivela già il proprio talento nel disegno, sotto forma di vignette e caricature di compagni e professori - si trasferisce a Roma, dove si iscrive a Giurisprudenza. Già prima di terminare la scuola, mette a frutto la sua capacità di disegnare collaborando con giornali e riviste e gli studi universitari sembrano finalizzati più a diventare giornalista che a una carriera nel cinema. Arte che, però, già da adolescente ama. L’incontro In un inverno del 1942, durante la registrazione di una puntata de Le avventure di Cico e Pallina, avviene tra i due l’incontro che gli cambierà la vita. Federico Fellini ha 22 anni, Giulia 21. S’incontrano per i corridoi della Rai - nel ’42 si chiama ancora Eiar -. Del programma, Fellini è autore; Giulietta, voce. A lei, si racconta che il giovane Fellini non piaccia tanto: «Sembra un fachiro. È tutt’occhi, occhi profondi, inquieti, indagatori». Per il riccioluto futuro regista è subito colpo di fulmine: «Un peperino piccolo piccolo, irresistibile. Mi fa tanto ridere». Tant’è che, nel giro di pochi mesi, i due convolano a nozze - è il 30 Ottobre ’43 -, e il tutto si svolge con una cerimonia intima e sobria celebrata in casa. Lei sogna l’abito bianco ma, siamo in tempo di guerra, e perciò si accontenta di uno blu dal cappello vezzoso; mentre lui indossa un completo grigio di tessuto sintetico.

Fiori d’arancio e lacrime Ai fiori di arancio, però, seguono ben presto le lacrime. Nel 1945, infatti, diventano genitori del piccolo Pier Federico che muore ad appena undici giorni. «Non aver avuto figli - dirà Giulietta Masina in un’intervista, diversi anni dopo - ci ha fatto diventare figlio e figlia dell’altro». E poi, «la coppia senza figli, se sta insieme, è perché sta bene. Sono stati anni di scambi tra me e Federico. Una vita autentica, vera, senza ipocrisie».

La scomparsa Dopo cinquant’anni di vita insieme, lei verrà a mancare ad appena cinque mesi di distanza dal marito. Celebre la scena al Dorothy Chandeler Pavillion del 1993 quando Fellini, sei mesi prima di morire, riceverà l’Oscar alla carriera. Di fronte a una Masina in lacrime, dirà in mondovisione: «Giulietta, stop crying (smettila di piangere). L’Oscar non appartiene a me, ma a Giulietta. È lei che devo ringraziare».

I LORO FILM

Uniti nella vita e nel lavoro Un amore, quello tra Giulietta Masina e Federico Fellini, conosciuto in tutto il mondo per via delle numerose pellicole figlie del loro impegno comune: Luci del varietà (regia di Alberto Lattuada e Fellini, 1950), Lo sceicco bianco (1952), La strada (1954), Il bidone (1955), Le notti di Cabiria (1957), Giulietta degli spiriti (1965), Ginger e Fred (1985). Quest’ultimo film racconta la storia di due attempati ballerini di tiptap, da tempo lontani dal palco, coinvolti da una Tv privata in una sorta di “operazione nostalgia”. Al centro, uno sguardo impietoso sulla televisione, attraverso gli occhi di Federico Fellini. Al fianco di Giulietta Masina, Marcello Mastroianni.

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1 - 1958, Giulietta Masina

e Federico Fellini sul set; 2 - 1957, nella loro casa ai

Parioli con l’Oscar ricevuto per “La strada”; 3 - Sempre insieme, in ogni occasione; 4 - 1959, il regista e l’attrice abbracciati. 4



cultura LIBRI ARTE TEATRO MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ CHE COSA FACEVA la famiglia Di Giacomo, padre, madre, un figlio e una figlia in quelle ore, nel giorno della strage di Bologna? E che cosa faceva la famiglia di Marta, la famiglia della vicina di casa di Matilde, in quegli stessi momenti afosi? Circoscritta in un solo giorno, Due mogli. 2 agosto 1980 di Maria Pia Ammirati è una singolare cronaca delle ore che hanno immediatamente preceduto l’attentato e quelle che sono venute dopo, una “cronaca” come depositata in un test ristretto di esistenze. La vita scorreva e si espandeva con i suoi problemi, le sue sorprese, le sue spine. Vite minime, minuscole, fotografate nel tran tran quotidiano di inerzie, automatismi, speranze, progetti, insoddisfazioni, e poi tutte come risucchiate dal boato della terribile esplosione. Tutto questo - le minime storie che s’intrecciano in una Storia più grande, devastante

BOLOGNA 1980: + QUEGLI ATTIMI PRIMA DEL “BUIO”

e imprevedibile Due mogli. 2 agosto 1980 lo racconta con una bella scrittura nitida e precisa, senza alcun ricatto emotivo. Ma solo integrandolo con qualche documento giornalistico a mo’ di memento, e Una cronaca coinvolgente quasi inserendolo in un sottofondo di narra storie di famiglie immagini, gesti, e persone alle prese con la sentimenti in cui ruotine quotidiana, in quel la parola letteraria tragico giorno della strage può dosare, e provare, la sua voce. alla stazione ferroviaria... E dire ancora una piccola, essenziale, ulteriore “verità” di Renato Minore su «quella strage di innocenti legati tra loro solo dalla casualità, CON OVIDIO dal puro accidente di trovarsi Nicola Gardini Garzanti - 176 pagine alle dieci e venticinque del 2 prezzo: 15,00 euro agosto alla stazione di BoloGiudizio di 50&Più: gna», come ci dice Maria Pia Ama il repertorio, la dissimulazione, l’encicloAmmirati.

DUE MOGLI 2 AGOSTO 1980 MONDADORI 139 PAGINE 18,50 EURO Giudizio di 50&Più:

pedia dei saperi. Per Ovidio il mondo è una favola sterminata, nascosta sotto e dentro la realtà. Ed è una meraviglia quanta varietà possa essere generata da pochi istinti: la smania di piacere e di possesso, la paura, la gelosia, la vendetta. Un classico tra i più amati, stimola il dialogo per i temi ancora presenti nel mondo moderno: l’identità, il confine tra le cose, la resistenza al potere, l’opposizione al conformismo, il rispetto di ogni forma. Mescolando sapientemente lo sguardo critico con il plot biografico, Nicola Gardini racconta “la felicità” di rileggere quel grande poema delle immagini che sono le Metamorfosi. Dove l’incertezza è qualcosa in cui credere, insegna ad approvare il cambiamento, ad accogliere il nuovo, a stare nel continuo stupore, nell’infinita trasformazione delle cose.

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Orari: martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9,30/19,30; giovedì, sabato 9.30/22.30; lunedì 14,30/19,30 Biglietti con audioguida € 13,00; ridotto € 11,00; dai 6 ai 26 anni, over 65, disabili, gruppi e convenzioni € 6; fino a 5 anni gratuito Info e prevendite: Tel. 0292800375 www.palazzorealemilano.it www.caravaggiomilano.it

di Raffaello Carabini “COME È POSSIBILE che ancora oggi, dopo Kandinsky o Mondrian, il passante più casuale o il patito di Pollock e di Rauschenberg entri in San Luigi dei Francesi e senta riaprirsi in petto una piaga che credeva chiusa per sempre?”. Se lo chiedeva cinquant’anni fa Renato Guttuso in uno scritto dedicato a Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. La risposta è ancora oggi esclusivamente individuale, quella che ciascuno di noi si dà di fronte ai massimi sistemi dell’esistenza e del sapere. Perché, come giustamente annotava il pittore di Bagheria: «Una grande passione creativa si misura dalla sua durata, dalla sua capacità di riproporsi come fonte d’acqua viva alle ideologie, alle nuove convinzioni, ai nuovi gusti: mostrare una faccia nuova, mai vista prima”. Una faccia che si può ammirare - e riscoprire ancora una volta nuova - a Milano, nell’esposizione Dentro Caravaggio, coprodotta dal Comune dove il pittore nacque nel 1571 (è del 2007 la scoperta del suo “certificato di battesimo” nel

A Milano un’importante mostra analizza, con le più avanzate tecnologie e con documentazioni inedite, l’opera di uno dei massimi artisti di ogni epoca

IL TEMPO FUGGENTE DI CARAVAGGIO libro parrocchiale di Santo Stefano in Brolo) e da MondoMostre Skira, aperta a Palazzo Reale fino al 28 gennaio prossimo. Sono 20 opere, tutte documentate e certe nell’attribuzione, un corpus veramente importante, con gli “americani” San Francesco in estasi e San Giovanni Battista, il San Gerolamo penitente di Barcellona e la Salomé di Londra,

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tutte affiancate da immagini radiografiche e apparati multimediali, che approfondiscono il percorso seguito dall’artista nell’elaborazione dell’idea iniziale fino al risultato conclusivo. Ci dice la curatrice, Rossella Vodret: «La mostra integra la ricerca sulla tecnica caravaggesca effettuata finora sulle 22 opere autografe romane. I capolavori esposti arrivano anche

MOSTRE

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dall’estero, cosa non facile perché nessun museo si priva di un Caravaggio - specie se è l’unico in collezione - senza una motivazione importante. Le nuove analisi, effettuate per tutti gratuitamente grazie al contributo del Gruppo Bracco, e il progetto espositivo, che ne ripercorre la carriera, sono stati determinanti». Il risultato è che il Merisi ha cambiato nel tempo il suo modo di preparare le tele. Dapprima lo fa in maniera tradizionale, come tutti vi stende una campitura chiara, poi disegna con il pennello o il car-


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boncino il soggetto e, infine, aggiunge i colori. Però, poi, inizia a mutare la stesura base, che da chiara diventa scura e, poiché il disegno non si vede più, usa altri sistemi, le incisioni con uno strumento appuntito oppure abbozzi di pennellate chiare nelle parti in luce. L’incredibile è che nelle parti non illuminate non aggiunge nulla alla prima mano: in pratica spesso dipinge metà quadro. «Lo fa dai lavori di san Luigi continua Vodret -, tre tele di enormi dimensioni per cui aveva avuto solo un anno di tempo e che rappresentavano la sua prima commissione pubblica in un ambiente artistico a lui del tutto ostile. Risolve lasciando nelle zone scure solo la preparazione: non c’è pittura. E nel tempo usa anche altri accorgimenti. Difficilmente sovrappone i colori delle varie parti per evitare di dover attendere che si secchino: ad esempio, tra il panneggio dell’abito sul braccio e il braccio stesso lascia un filo di preparazione». Del resto Caravaggio aveva fretta, sempre. Cambiò la storia dell’arte in 14 anni di attività nota (il suo arrivo a Roma è ormai acclarato alla fine del 1595, non nel 1591), par-

tendo come orfano “allogato nelle stradine piene di coltelli attorno a piazza Navona”, che dormiva per strada, senza nemmeno i vestiti, e “faceva le teste per un grosso l’una e ne faceva tre al giorno” per pittorucoli. Non solo, appena toccata la fama, lavorava per due settimane a una tela e trascorreva due mesi a gettare quanto incassato in taverne e tavoli da gioco, con prostitute e giovinetti di dubbi costumi. Appassionato di armi e rissoso, dopo vari arresti, uccise Ranuccio Tommasoni in un duello quattro contro quattro e fu condannato a morte. Fuggì a Napoli, Malta, Messina, Palermo, e quattro anni dopo, graziato, morì durante il viaggio verso Roma nel 1610. Personaggio moralmente discutibile, frequentava una umanità ai margini, dalla degradata vita quotidiana che, con un sovrapposto significato sacro, finiva - è accertato che dipingesse sempre con i modelli davanti - sui quadri appesi alle pareti delle chiese e delle gallerie private di cardinali e prelati, con grande scandalo in un periodo in cui la Controriforma esigeva un’esaltazione rigidamente codificata della spiritualità. Un’umanità e una vita illuminate da lampi di luce estremi mai visti fino ad allora, sorrette da campiture nere enormi e da una costruzione scenica istintiva, dissacrante, con piedi

sporchi in primo piano, cavalli che schiacciano i santi, vene varicose e facce butterate, pose ambigue. Con - per dire uno sui mille episodi veri o presunti che sottostanno alle sue opere - il cadavere di una prostituta ripescata dal Tevere che diventa spunto per La morte della Madonna del Louvre, distesa su un tavolo che pare di obitorio, col ventre gonfio e parte delle gambe scoperte, senza simboli religiosi, senza misticismo. Tolto dagli altari, perché “non dignitoso”, dai carmelitani scalzi che l’avevano pagato 280 scudi d’oro, fu presto rivenduto - stesso prezzo, più 20 scudi di spese, mediazioni, trasporti - al duca di Mantova, spinto all’acquisto dal parere autorevole di Rubens. «Fu anche un grande critico di se stesso - conclude Vodret -, in ogni tela c’è una storia di cambiamenti e ripensamenti. Dovuti ai committenti, come per la posizione emblematica dell’ange-

«...Nessun museo si priva di un Caravaggio - specie se è l’unico in collezione - senza una motivazione importante» lo - spostato da un angolo al centro della composizione - nel Riposo nella fuga in Egitto, e a sue revisioni, come l’agnello mancante nel San Giovannino, che pure aveva provato a disegnare in diversi modi. Non esita un attimo: se qualcosa non gli piace prende e cambia, riutilizzando quello che ha già dipinto per disegnarci sopra, senza buttare nulla. Ad esempio, le dita già impostate di una mano che ha cambiato di posto diventano le pieghe del vestito del Ragazzo morso dal ramarro». Perché il tempo per Caravaggio correva sempre troppo in fretta.

1 San Giovanni Battista (1603), olio su tela, 172,7 x 132 cm (The Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, Missouri) 2 Ragazzo morso da un ramarro (1596-1597), olio su tela, 65,8 x 52,3 cm (Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze) 3 Riposo durante la fuga in Egitto (1596-1597), olio su tela, 135,5 x 166,5 cm (Galleria Doria Pamphilj, Roma © 2017 Amministrazione Doria Pamphilj s.r.l.).

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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

Non solo talent show. Esistono ancora i cari, vecchi premi per introdurre al mondo (dorato?) del music business. Uno dei più importanti è il Pierangelo Bertoli, che assegna cinque riconoscimenti e una borsa di studio. Dopo le selezioni, finalissima l’11 al Teatro Storchi di Modena.

Un cofanetto di 8 Lp multicolori e rimasterizzati festeggia il cantautore più famoso d’Italia

I CINQUANT’ANNI DELLA PRIMA HIT DI BATTISTI

MUSICA di Raffaello Carabini

+UN QUARTETTO DI DONNE

Greta Manunzi, Verdiana Zangaro, Roberta Pompa e la nuova Laura Bono: ecco a voi Le Deva. Pop totale tutto al femminile

DOPO TRE SINGOLI, UN ALBUM

Giovani donne crescono. E si uniscono fra loro. Salutiamo il bell’album de Le Deva, quartetto all-female, intitolato semplicemente 4. Dopo la sostituzione di Simonetta Spiri con la brava Bono (entrambe, come Greta, reduci dal talent Tv Amici) e il tour estivo, le ragazze esordiscono con un lavoro di ampio respiro. Se i tre singoli finora usciti (L’amore merita e L’origine, ricantate per il cd da Bono, e il nuovo Un’altra idea) vantano oltre 6 milioni di visualizzazioni su YouTube, 2 milioni di ascolti su Spotify e 50mila copie digitali vendute, i nuovi brani, con le collaborazioni con Alessio Caraturo, cantautore cui porre attenzione, e con il rapper Gionnyscandal, le pongono al vertice del pop, che più pop non si può, di casa nostra.

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COME AFFERMA Renato Zero: «Ogni volta che usciva un disco di Battisti il mercato si rimetteva in riga. Non potevi più proporre banalità: avevi il dovere di pubblicare qualcosa di meraviglioso. O almeno che non impallidisse subito di fronte a I giardini di marzo». Già, perché Battisti - continua Toto Cutugno - «Se fosse nato a Londra, avrebbe avuto sulla musica mondiale lo stesso impatto che ha avuto Paul McCartney dei Beatles. Era un genio assoluto». Che - avrebbe aggiunto Lucio Dalla - «Inventò una musica leggera che non esisteva e che oggi sarebbe poco compatibile con le leggi del business». Ce lo conferma un’operazione di marketing, elegante e “definitiva”, Masters, pubblicata il “29 settembre”, come titola il primo brano di Lucio arrivato

al top delle classifiche di vendita nella versione dell’Équipe 84, esattamente 50 anni fa. 60 canzoni, rimasterizzate dai nastri analogici originali alla migliore definizione possibile oggi, 24bit/192khz, sono contenute in un cofanetto di 8 Lp in pasta colorata (o in 4 cd), con un libretto di foto e interviste a chi ha lavorato con lui, compreso Geoff Westley, il produttore del suo lancio internazionale. Oltre ai celeberrimi brani cofirmati Mogol, in due Lp ascoltiamo quelli con i testi di Pasquale Panella, più ermetici ma bellissimi, tanto che anch’essi figurano tra «Quello che di Battisti conosciamo è molto più di quanto noi stessi pensiamo: quando qualcuno inizia una sua canzone ti ritrovi sempre lì a cantarla». Parola di Fiorella Mannoia.


__TEATRO CULTURA__

SIPARIO ALZATO SULLE NUOVE STAGIONI TEATRALI

Una storia al femminile

di Jacques Prévert. In scena Gabriele Lavia, sensibile interprete dei versi del poeta francese. Al centro l’amore, un sentimento libero, gioioso, spontaneo, soprattutto fra i giovani, noncuranti della disapprovazione di adulti bigotti e ipocriti. Fino al 19. Segue, dal 21 al 26, L’ora di

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BRINDISI

DAL 7, AL TEATRO ELISEO DI ROMA, IL PENITENTE DI MAMET, NOVITÀ ASSOLUTA CON LUCA BARBARESCHI, LUNETTA SAVINO, MASSIMO REALE E DUCCIO CAMERINI INFO: 0683510216

Caleidoscopio di spettacoli in giro per teatri con grandi artisti e tematiche coinvolgenti

TEATRO TRENTADUE spettacoli di cui cinque in prima nazionale e tredici fra produzioni e coproduzioni: questa è la proposta 2017-18 del Teatro della Toscana, Teatro Nazionale. L’inaugurazione della stagione del Teatro della Pergola di Firenze è prevista il 14 col recital I ragazzi che si amano

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Il 24 si alza il sipario sul primo spettacolo del Nuovo Teatro Verdi che propone un cartellone fra tradizione e innovazione con prosa, narrazione, comico d’autore, musica, musical e family show. In scena due brave attrici come Isabella Ferrari e Iaia Forte, protagoniste della black comedy, Come stelle nel buio, storia di due sorelle - un tempo famose che vivono in una villa immersa nel verde a Posillipo, fra rancori e incomprensioni. Una, Gina, bambina prodigio, ballerina e cantante che però non riesce a realizzarsi, l’altra, Bianca, grande attrice di cinema costretta sulla sedia a rotelle per un incidente stradale. La vita scorre sulle loro frustrazioni fino al giorno in cui si lasciano avvolgere da un’inedita tenerezza che le porta inevitabilmente a chiarirsi e a perdonarsi, ritrovando l’anelata serenità. Info: 0831562554

di Mila Sarti

Poesia e dura attualità, sentimento e integrazione razziale passando per l’omaggio a Umberto Eco firmato da Leo Muscato: il Teatro della Toscana ricevimento (banlieue, periferia) di Stefano Massini, regia di Michele Placido, intenso spaccato sulla crisi sociale che affligge oggi molti Paesi che devono fare i conti con l’immigrazione e l’integrazione razziale. Protagonista un grande Fabrizio Bentivoglio, professore di Lettere in una scuola della banlieue di Les Izards, la più dura periferia multietnica di Tolosa. I suoi studenti non appaiono mai, li riconosciamo soltanto dai soprannomi che l’insegnante attribuisce loro per carattere e comportamento.

Nell’ora di ricevimento settimanale coi genitori infatti, si apre un mondo, il loro, fatto di insicurezze, difficoltà identitarie e lamentele che il professore ascolta e osserva con sguardo disincantato. «I testi dello scrittore e drammaturgo Stefano Massini - commenta Placido, - ben raccontano l’evoluzione del tessuto sociale non solo italiano, ma europeo». Dal 28, un omaggio a Umberto Eco con Il nome della rosa: tredici attori recitano quaranta personaggi. Info: 0550763333 NOVEMBRE 2017 I 47


__CINEMA CULTURA __

McEnroe aveva più talento, ma incrociare la racchetta con Börg era come farsi prendere a martellate. Ecco il film sulla sfida del secolo: “Börg vs McEnroe”

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

LE DUE ICONE DEL TENNIS

CINEMA

DRAMMATICO

RACHEL REGIA di Robert Michell con: R. Weisz e S. Clafin Giudizio di 50&Più:

MUSICAL

RICCARDO VA ALL’INFERNO REGIA di Roberta Torre con: Massimo Ranieri Giudizio di 50&Più:

Da due suoi celebri libri, Rebecca, la prima moglie e Gli uccelli, Hitchcock trasse altrettanti capolavori. Ora, a cimentarsi con la scrittrice Daphne Du Maurier è il regista Robert Michell, che firma il remake di un thriller diretto nel ’51 da Henry Koster. Esaltando le brumose atmosfere ottocentesche della Cornovaglia, con la forza della passione e del dubbio: la vedova Rachel è una creatura mite o una subdola arrampicatrice che ha pianificato l’omicidio del marito? Il regista dipana la matassa levigando le psicologie dei personaggi, interpretati da Rachel Weisz e Sam Clafin.

Una rilettura dello shakespeariano Riccardo III che “per le nefandezze che viviamo oggi pare Babbo Natale” dice Massimo Ranieri, star di un musical diretto da Roberta Torre. Riccardo (Ranieri) è immerso in una Roma spettrale. Uscito da un ospedale psichiatrico giudiziario dove era detenuto, vuole riconquistare il potere malavitoso. Senza scrupoli si sbarazza dei fratelli, ma deve fare i conti con l’anima nera della Famiglia: la regina madre (Sonia Bergamasco).

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DUE FUORICLASSE del tennis con stili e caratteri agli antipodi: uno sempre sotto rete e l’altro a sparare bordate da fondo campo. La storia li ha giudicati i rivali perfetti, due numeri “uno” in grado di dare vita a match leggendari. Che fossero campi d’erba, di cemento o sintetici poco importava: con loro il pubblico andava in delirio. C’erano una volta Bjorn Börg e John McEnroe: il primo ardeva dalla voglia di confermarsi re incontrastato del tennis, il secondo sognava di buttarlo giù dal trono. Freddo e glaciale lo svedese, soprannominato “la macchina”, praticamente impermeabile alle emozioni; collerico e irascibile lo statunitense, spesso in lite col giudice di sedia o col pubblico. La loro rivalità fu definita dalla stampa “fire and ice”. Grazie a quel fuoco e a quel ghiaccio, ora il cinema prova a sfatare uno dei suoi tanti tabù - sfornare un

buon film sul tennis - realizzando una pellicola basata su una tra le più grandi rivalità sportive di tutti i tempi. Una sfida che cambiò in modo indelebile la storia dello sport mondiale: la finale di Wimbledon del 1980, partita giudicata tra le più belle di sempre. Di più. Il film offre uno spaccato intimo ed avvincente di due giganti del tennis, svelando le vite dei due campioni fuori e dentro il campo. Scorrendo gli annali, scopriamo che Börg e McEnroe sono stati giudicati i migliori giocatori di sempre nella loro disciplina. Tra il 1978 e il 1981 incrociarono la racchetta 14 volte con 7 vittorie ciascuno. Nei panni dell’algido e composto Börg c’è Sverrir Gudnason, in quelli del sanguigno McEnroe, invece, brilla Shia LaBeouf. Regia: Janus Metz Pederson Genere:drammatico/biografico Giudizio di 50&Più:




__in VIAGGIO__

RENO, CROCEVIA D’EUROPA È uno dei fiumi più lunghi del Vecchio Continente poiché le sue acque bagnano la Svizzera, il Liechtenstein, l’Austria, la Francia, i Paesi Bassi. Ma è nel cuore della Germania, tra pennellate di storia e natura, leggende di draghi e ori nascosti, musei a cielo aperto, distese di vigneti e prelibatezze gastronomiche, che il Reno offre il meglio di sé

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di Loris Porcheri DENTRO IL CUORE della Svizzera, nel cantone dei Grigioni, a 2.344 metri di altitudine, si trova una riserva naturale protetta, raggiungibile con un percorso di un paio d’ore, tra sentieri, pascoli, fiori e rocce, il tutto avvolto da una sinfonia di colori, profumi e suoni ad opera della natura. Arrivati lassù, ai piedi del Pizzo Badus, ci si trova al cospetto di un lago alpino, di quelli che non si può fare a meno di fotografare per la purezza delle sue acque e la graziosità della sua forma. È il Lago di Toma, o come lo chiamano da quelle parti - dove ancora si parla la lingua romancia - il Lai da Tuma, il lago (lai) vicino ad una collina (tuma). A prima vista può sembrare un grazioso lago come tanti, con un ruscelletto che esce dal suo bacino a formare un fiumiciattolo, ampio meno di un metro, tanto che lo si potrebbe attraversare con un balzo; il ruscelletto spumeggiante ha, però, una particolarità: è la parte iniziale del fiume Reno, uno dei corsi più lunghi d’Europa, e perciò il Lago di Toma è la sua sorgente. Il piccolo fiume, man mano che attraversa il territorio europeo, s’incontra con una miriade di corsi d’acqua, che vanno ad alimentarlo ed accrescerlo, come farebbe una madre amorosa con il proprio figlio. E, come un figlio ben accudito, il Reno »


IN VIAGGIO SPIRA

ASCHAFFENBURG

COLMAR

Situata lungo il corso del Reno, fu il centro della protesta dei principi seguaci di Lutero che si opposero al bando della dottrina luterana. Fu qui, nell’aprile del 1529, che ci fu la separazione tra cattolici e protestanti.

Posta sul Meno, è definita “la Nizza bavarese” per il suo clima particolarmente mite e la convivialità dei suoi abitanti. Teatri, ristoranti, gallerie d’arte, musei offrono diverse opportunità per chi è alla ricerca di cultura e divertimento.

Un altro luogo dalla doppia anima, tedesca e francese. Posta sull’Alto Reno, Colmar è una città alsaziana che non dimentica il proprio passato germanico. Il centro storico presenta capolavori dell’arte gotica e le tipiche case a graticcio della regione.

STRASBURGO cresce, e diventa “adulto”, cambia nome man mano che incontra nuove terre, altri Stati, diverse lingue (Reno Anteriore, Reno Posteriore, Reno Alpino, Reno Inferiore...), forma laghi, si divide intorno ad improvvisi isolotti e si unisce nuovamente, come non volesse lasciarsi sfuggire la possibilità di poter ammirare tutte le bellezze di cui è circondato. 1.230 chilometri di acque che, attraversando l’Europa, si vanno ad insinuare tra Svizzera, Liechtenstein e Austria, accarezzano la Francia, formano il Lago di Costanza e le cascate di Schaffhausen, si distendono su gran parte del territorio tedesco e percorrono i Paesi Bassi, dove incontrano il Mare del Nord alla fine della loro corsa. Il Reno, conosciuto ed apprezzato fin dall’antichità per la navigabilità delle sue acque - già i Romani lo utilizzavano per trasportare le merci accorcian-

SIMBOLO DELL’UE

L’antico e il moderno Città francese, capoluogo dell’Alsazia, Strasburgo in 75 anni (tra il 1870 e il 1945) ha cambiato nazionalità quattro volte, passando alternativamente dalla Francia alla Germania. Città cosmopolita ed aperta, con un centro storico Patrimonio dell’Umanità e la Cattedrale più alta del mondo antico, Strasburgo è oggi il simbolo dell’Europa unita, sede del Parlamento Europeo e della Commissione Europea per i diritti umani.

Magonza, il centro storico con la Cattedrale.

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Uno scorcio di Francoforte, dove passato e presente si fondono.

do le grandi distanze -, vede le sue rive vestite di una natura rigogliosa, a tratti sostituita da paesi, castelli, roccaforti, borghi e città antiche. Un susseguirsi di bellezze che si alternano e si mescolano in un gioco di paesaggi naturali, cultura, storia, con qualche tocco, qua e là, di prelibatezze e sapori genuini. La sintesi di tutto ciò può essere individuata nella Valle del Reno, uno dei tratti più sugge-

stivi del territorio tedesco, così magnifica da meritarsi il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco. Tra una riva e l’altra del fiume, un’infinità di paesi e di borghi, ti portano indietro nel tempo, con i loro castelli medievali, le torri merlate e i racconti di intrighi, folletti, incantesimi ed eroismi. Solo nell’area tra Coblenza e Rüdesheim, circa 65 chilometri, furono costruite centinaia di fortezze a difesa di quei territori così frammentati da essere sempre in guerra tra loro; attualmente almeno 30 di esse sono ancora visitabili. A caratterizzare questa zona non sono solo i castelli ma anche i vasti vigneti che disegnano il territorio: oltre 26mila ettari di filari che confermano la millenaria cultura enologica della zona, ri-


CROCIERA FLUVIALE DI PASQUA I NIBELUNGHI Draghi, magie, amori, vendette, tradimenti... Le gesta dei Nibelunghi, possessori di un favoloso tesoro sommerso nel Reno e dell’eroico Sigfrido, rivivono in un itinerario a loro dedicato.

chiamo di turisti e intenditori. Rüdesheim, per esempio, oltre ad essere uno dei borghi più antichi è conosciuta anche come la “città del vino”, punto d’incontro di oltre 3 milioni di visitatori l’anno, con un museo del vino, cantine, distillerie di acquavite ed una strada, la Drosselgasse, denominata “il vicolo più allegro del mondo” per la quantità di enoteche presenti. Magonza, posta alla confluenza tra il Reno e uno dei suoi affluenti più grandi, il Meno, vanta origini celtiche e vestigia romane, testimoni della sua annessione all’Impero; la storia l’ha segnata lasciandoci monumenti di pregio, come la chiesa di Santo Stefano, con le vetrate dipinte da Marc Chagal. Ma Magonza è nota anche perché ha dato i natali a Gutenberg, l’inventore della stampa, di cui si può ammirarne il museo. Anche l’intricato reticolo di affluenti che va ad alimentare il Reno ha in serbo spettacolari sorprese. Il sinuoso procedere del Meno, per esempio, porta alla scoperta di foreste, pascoli, vigneti e importanti città come Francoforte, moderna metropoli, centro della finanza europea ma anche culla di cultura. Qui nacque Johann Wolfgang von Goethe, qui c’è la “riva dei musei” che, costeggiando il fiume, ti fa scoprire l’arte dove meno te l’aspetti.

IL ROMANTICO RENO E LA DOLCE VALLE DEL MENO DAL 27 MARZO AL 3 APRILE 2018 A BORDO DELL’ELEGANTE MOTONAVE SWISS PEARL Una magica crociera lungo il Reno e il Meno, nei suggestivi paesaggi renani che hanno da sempre ispirato molti pittori, musicisti e letterati. I castelli, le rocche medievali e i piccoli borghi sono la quintessenza del paesaggio romantico, oltre ai pendii coltivati a vite che creano un paesaggio dall’atmosfera incantevole.

Si parte da Basilea per Strasburgo, la residenza del Parlamento Europeo; si prosegue per Rüdesheim, incastonata tra i vigneti del Rheingau, e per Magonza, città natale di Gutenberg. Si naviga il Meno fino ad Aschaffenburg, per visitare Würzburg sulla Romantische Strasse. Si rientra per la bella Francoforte, proseguendo per Spira, dominata dall’imponente cattedrale, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Infine Colmar, la città con due anime: una francese e una tedesca, definita “un libro di fiabe nordiche a cielo aperto”. LA QUALITÀ DELLE NAVI SCYLLA Scylla Tours è una delle maggiori compagnie di crociere fluviali in Europa. Le sue navi sono progettate e costruite nel segno dell’eleganza e della sicurezza. LA MOTONAVE SWISS PEARL È una gemma della flotta Scylla, con l’eleganza dei suoi interni, del suo ristorante e del suo salone panoramico le cui vetrate creano un ambiente luminoso con incredibili panorami dei paesaggi esterni. La motonave dispone di 2 ponti con 62 cabine, ristorante, salone panoramico, piscina coperta, sauna e solarium, sala di lettura e negozio di bordo.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Tra proteste interne e sanzioni internazionali il Venezuela si dibatte in una crisi gravissima. Il chavismo non sembra poter sopravvivere al profeta Chavez

L’ORA BUIA DEL VENEZUELA di Leonardo Guzzo

LA “PICCOLA VENEZIA” BATTEZZATA DA AMERIGO VESPUCCI annaspa da tempo nella sua acqua alta. Torbide maree, che hanno fatto temere da più parti la deriva della guerra civile. La repubblica bolivariana del Venezuela questa l’opinione prevalente degli osservatori - è ostaggio da quattro anni dell’inadeguatezza di un uomo solo al comando: Nicolas Maduro, sbiadito epigono del “padre della rivoluzione” Hugo Chavez e candidato ad essere il prossimo oppressivo dittatore latinoamericano. Quanto c’è di vero e quanto UN’ANTICA REPUBBLICA di arbitrario in questo ritratto? Maduro, Il primo Stato indipendentista ex autista d’autobus e sindacalista, è diIl Venezuela, sesto Paese per grandezza del Cono ventato presidente del Venezuela dopo Sur, è la patria di Simon Bolivar, generale e rivoluziola morte di Chavez nel marzo del 2013. nario. Di fatto indipendente dal 1821, ha una popolazione di 31 milioni di abitanti e un’economia basata Eletto il 14 aprile seguente col 51% circa principalmente sull’estrazione e l’esportazione. delle preferenze e solo 230.000 voti in

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LA REAZIONE

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IL PRESIDENTE MADURO ANNASPA NELLA PALUDE DI UN PAESE ALLO STREMO, SOSPESO FRA TRANSIZIONE RAGIONEVOLE E GUERRA CIVILE

più del candidato dell’opposizione Henrique Capriles, si è trovato a dover ridare slancio alla “rivoluzione bolivariana” in un momento difficile per il Paese, con l’inflazione al 20%, un consistente debito pubblico e un sistema di corruzione ormai non più latente. «Le colpe di Maduro affondano le radici nei quasi quindici anni di potere di Hugo Chavez». La professoressa Maria Rosaria Stabili, docente di Storia del-

l’America Latina all’Università di Roma Tre, ripercorre le tappe della storia recente del Venezuela. «Divenuto presidente nel 1999, Chavez si propose come alfiere del nazionalismo progressista e di un populismo basato sulla leadership carismatica. Si richiamava al libertador Simon Bolivar, soprattutto in politica estera, immaginando un Venezuela forte in un contesto di Stati latinoamericani solidali, orientati verso la giustizia sociale e la redistribuzione del reddito. Sul piano

interno avviò programmi di welfare e spesa sociale, battendosi contro l’analfabetismo e per il miglioramento delle condizioni sanitarie, “togliendo ai ricchi” (spesso confusi con il ceto medio) e sfruttando l’alto prezzo del petrolio, principale risorsa economica e merce di scambio del Paese. Tuttavia, attraverso una nazionalizzazione “selvaggia” delle imprese petrolifere, condotta con scarso criterio da personale poco preparato, finì per provocare una drastica riduzione dell’efficienza produttiva. Le politiche sociali su base assistenzialistica e clientelare favorirono la corruzione, diffusa finanche tra i suoi collaboratori più stretti. In più l’irriducibile opposizione degli imprenditori e delle forze conservatrici causò col tempo una deriva militaristica e autoritaria e una compressione sempre più evidente dei diritti umani». Con Maduro la situazione è peggiorata soprattutto per l’assenza di carisma e la scarsa intelligenza politica del nuovo leader. «Maduro è in forte odore di corruzione, ha riempito il palazzo presiden- »

DENTRO E FUORI

Cosa hanno detto

Il governo di Maduro ha raccolto pesanti critiche sia interne che esterne. La procuratrice generale del Venezuela, Luisa Ortega Diaz, che aveva bocciato la convocazione dell’Assemblea costituente, è stata rimossa dalla carica e costretta a rifugiarsi negli Stati Uniti. Alla sue posizioni si erano allineate l’università di Caracas e le sette accademie nazionali del Paese. Dopo le elezioni dello scorso 30 Luglio, gli Stati Uniti hanno inserito Maduro nella lista di funzionari del governo venezuelano con cui privati e compagnie a stelle e strisce non possono fare affari, emanando un travel ban contro il Paese. Ancora prima il Venezuela era stato sospeso dal Mercosur e un rapporto dell’Onu aveva denunciato l’atteggiamento del governo come espressione della “volontà politica di reprimere l’opposizione e di instillare paura tra la popolazione per porre fine alle proteste”. Ad Agosto, infine, papa Francesco ha di fatto “scomunicato” il chavismo, raccomandando il rispetto del parlamento e della costituzione e riaffermando l’importanza della democrazia formale contro i disordinati appelli al popolo. Durante la visita di settembre in Colombia, nel benedire la pace tra il governo del premio Nobel Juan Manuel Santos e i guerriglieri delle Farc, ha marcato lo scarto tra la strada di un volenteroso realismo e quella di una fumosa, ingannevole ideologia.

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risale alle elezioni parlamentari UNA CAMICIA BIANCA del 6 Dicembre Il simbolo di Leopoldo Lopez 2015, quando le L’intifada contro Maduro viene chiamata Guaopposizioni otrimba, da un gioco per bambini che somiglia tennero 112 dea una specie di acchiapparello, in cui ci si putati all’Assemsalva dal “cacciatore” rifugiandosi dietro un blea nazionale riparo. La divisa dei guarimberos è una camicia contro i 55 del bianca, la stessa che il leader del partito di governo. Il preopposizione Voluntad Popular, Leopoldo Lopez sidente reagì fa(nella foto in alto, a sinistra) indossava quando cendo nominare venne tradotto in carcere nel 2014 per essere dal parlamento poi trasferito agli arresti domiciliari lo scorso uscente i nuovi 8 luglio. La protesta chiede il rispetto della giudici del Tricostituzione e delle scadenze elettorali, la rimozione dei giudici illegittimi del Tribunale Subunale Supremo premo, la liberazione dei prigionieri politici e di Giustizia, che la creazione di un canale umanitario per l’afhanno da allora flusso di beni e medicine. decretato con sospetta frequenza l’incostituzionaziale di parenti, deve fronteggiare lità delle leggi uscite daluna mutata situazione economil’Assemblea tagliandone ca, col calo del prezzo del petrolio, pesantemente il bilancio. ma non ha invertito la rotta: non Nel Marzo del 2017 il Triha compensato le inefficienze delbunale ha avocato a sé la l’Agenzia nazionale del Petrolio, funzione legislativa, ma lo disprezza la mano tesa della Banscoppio della protesta ha ca Mondiale, del Fondo Monetapresto indotto i giudici a rerio e perfino delle organizzazioni cedere dal loro intento. Maumanitarie. A tutt’oggi ha rispoduro ha allora concepito il sto con l’impiego massiccio delle “piano” di eleggere un’Asforze dell’ordine e dei colectivos semblea costituente per chavistas (lo zoccolo duro del “simodificare la costituzione stema”) e con la retorica dell’ace far slittare, con ogni procerchiamento, dando l’impresbabilità, le elezioni presisione di aggirare i problemi piutdenziali previste per il prostosto che affrontarli alla radice». simo anno. La consultazioLa protesta aperta contro Maduro ne elettorale per la compo-

GUARIMBA

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sizione del nuovo organo necessario, secondo il presidente, a stroncare il “golpe permanente” delle opposizioni - si è tenuta lo scorso 30 Luglio e si è conclusa con la netta affermazione dei candidati governativi. Il clima non esattamente sereno del voto e i dati discordanti sull’affluenza (8 milioni di votanti per il governo, non più di 2 milioni per l’opposizione) hanno esasperato lo scontro tra i vertici politici e i contestatori. Fino allo scorso Luglio la Ong Foro Penal Venezolano stimava che le proteste avessero provocato oltre cento morti, circa 15.000 feriti, 431 arresti di oppositori e danneggiamenti a circa 119.000 persone per via degli interventi repressivi del governo. Il Paese vive ormai un’autentica emergenza umanitaria: a fronte di un’inflazione schizzata al 700%, si registra una carenza cronica di beni alimentari e medicine. È stato calcolato che la cosiddetta “dieta Maduro” ha provocato un dimagrimento medio di otto chili e mezzo della popolazione. «Il governo - ricorda la professoressa Stabili - attribuisce i

problemi al ribasso del prezzo del petrolio e alla congiura internazionale ordita dalle forze capitaliste. Tuttavia, nonostante le pressioni esterne, conseguenza e non causa del dramma venezuelano, l’epoca degli interventi diretti sembra per fortuna superata. Nessun Paese latinoamericano avallerebbe ingerenze negli affari del Venezuela e gli stessi Stati Uniti non vogliono assumere misure troppo drastiche col rischio di provocare un disastro umanitario. Il fulcro della situazione sembrano le forze armate, ancora fedeli al governo per ragioni di “collusione” e al tempo stesso per l’idea di debolezza che trasmette l’opposizione, priva di un preciso progetto politico. Al momento la soluzione della crisi non può prescindere da un atto di ragionevolezza di Maduro e da una presa di coscienza ad opera dei militari più avveduti». Per qualcuno la strada maestra si nasconde nelle parole dell’inno nazionale venezuelano: “Gloria al bravo popolo / che il giogo rigettò / la legge rispettando / la virtù e l’onore”.


__ATTUALITÀ__

LE BUONE LEGGI NON BASTANO

L’ITALIA CORROTTA In una classifica basata sull’indice di corrula lotta alla corruzione è stata intrapresa ma zione in Europa, a quale posto collochereste c’è ancora moltissimo da fare. Da una parte, il nostro Paese? Beh, se le leggi finora varate, avete la sensazione che come il sistema di antirinon siamo vicini alla vetta, ciclaggio e gli obblighi di NEL NOSTRO PAESE ESISTE siete sulla strada giusta; trasparenza a livello conUNA NORMATIVA ANTICORRUZIONE ABBASTANZA EFFICACE, CHE VIENE infatti, nel 2016 l’Italia octabile (a seguito della VANIFICATA DALLA MANCANZA cupava un non lusinreintroduzione del falso DI TUTELE PER CHI SEGNALA CASI ghiero terzultimo posto, in bilancio), risultano apDI CORRUZIONE. E, INTANTO, IL FENOMENO DILAGA OVUNQUE seguita soltanto da Grecia pena sufficienti. Di condi Francesco Andreani e Bulgaria. A distanza di tro, la mancanza di tutele un anno, il Report 2017 di per chi segnala casi di Transparency International Italia - nel quale corruzione e l’assenza di una regolamentasi analizza la capacità di affrontare e risolvere zione delle attività di lobbying, vanificano questa piaga nel nostro Paese - afferma che l’efficacia della normativa esistente.

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__le INCHIESTE di 50&Più__

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GLI ESPERTI E LA CRONACA CI DICONO CHE LE REAZIONI DI FRONTE AD UNA RAPINA POSSONO ESSERE DIVERSE, COSÌ COME L’ESITO DELLA RAPINA STESSA DIPENDE DA MOLTEPLICI FATTORI

MENO FURTI, MA RESTA LA PAURA La rapina è un evento traumatico, per le vittime, comunque vada. Reagire può essere pericoloso, perché scatena ulteriore violenza. Ma quando oltre ai propri beni a essere minacciata è la propria vita o quella delle persone care, è difficile agire lucidamente, travolti dalla rabbia o dalla paura. E se ad avere la peggio è il rapinatore, come va a finire?

di Daniela Floridia PISA, GIUGNO 2017, Daniele Ferretti, titolare di una gioielleria è nel retrobottega del suo negozio, quando impugna la pistola per andare a difendere sua moglie Giuliana aggredita da tre rapinatori che la minacciano con le armi. I banditi sparano contro Ferretti che risponde al fuoco e uccide uno di loro, mentre gli altri due scappano. Il gioielliere è iscritto nel registro degli indagati, ma come “atto dovuto”, perché sembrano esserci i presupposti della legittima difesa. Quella legittima difesa di cui a lungo si è discusso in Parlamento fino all’approvazione, da parte della Camera dei Deputati, nello scorso Maggio di un testo di legge che ha suscitato molte polemiche, non solo fra i sostenitori della difesa “fai da te” e coloro che temono un ritorno al Far West. Con Daniele Ferretti si sono schierati in molti (dalle magliette “Io sto con Daniele” alle raccolte di fondi per eventuali spese processuali), perché è alta l’esasperazione di chi tutti i giorni si sente minacciato nella sua incolumità fisica, nei suoi affetti e nelle sue proprietà. Le interviste agli imprenditori (Fonte Gfk - Confcommercio, Giornata della Legalità 2016) ci dicono che più di un imprenditore su quattro percepisce un peggioramento nei livelli di sicurezza per la propria »

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ PERCEZIONE DEGLI IMPRENDITORI

LEGITTIMA DIFESA

RAPINA, CHE COS’È

Un imprenditore su quattro percepisce un peggioramento nei livelli di sicurezza per la propria attività. Fra questi per il 37% fra i crimini in aumento ci sono le rapine.

Così la definisce il Vocabolario Treccani: “Diritto personale per cui non è punibile chi ha commesso il fatto, anche di grave violenza, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta;...”

Secondo il Vocabolario Treccani: “In diritto penale, delitto contro il patrimonio, consistente nell’azione e nel fatto di impossessarsi, mediante violenza o minaccia, della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto”.

(Indagine su questionari anonimi realizzata da Gfk Confcommercio per la Giornata legalità mi piace 2016)

attività e, fra i crimini percepiti in aumento, il 37% indica proprio le rapine. Eppure, secondo le statistiche delle denunce di reato, le rapine negli esercizi commerciali sono in diminuzione. Ma le statistiche non entrano nel merito delle modalità di svolgimento delle rapine, e soprattutto non rispecchiano il vissuto delle vittime. Gli esperti e la cronaca ci dicono che le reazioni di fronte ad una rapina possono essere molto diverse, così come l’esito della rapina stessa dipende da molteplici fattori, fra i quali è determinante l’interazione fra vittima e aggressori. Le indicazioni delle Forze di Polizia ed i manuali danno indicazioni chiare: assecondare i malviventi lasciando che portino via quello che vogliono, purché se ne vadano, non tentare di reagire, osservare per poter poi fornire indicazioni utili agli inquirenti. Ma se è la quinta volta che svaligiano il negozio, se minacciano un familiare, se aggrediscono a calci e pugni per far capire che sono dei “duri”, è difficile non reagire. Così è successo a Riccardina di Budrio, nel Bolognese, ad Aprile. Davide Fabbri, titolare di un bar ha strappato dalle mani del rapinatore il fucile con il quale costui lo minacciava, facendo partire nella colluttazione alcuni » pallini che hanno ferito

QUALCHE CONSIGLIO

COME COMPORTARSI IN CASO DI RAPINA

ISABELLA CORRADINI, psicologa sociale, è presidente di Themis, Centro Ricerche Sociopsicologiche e Criminologico-forensi. Collabora con primarie aziende ed enti pubblici italiani, insegna in diversi master ed è autrice di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali, fra le quali Affrontare i reati predatori, dedicata al personale della Distribuzione Moderna Organizzata. Professoressa Corradini, i commercianti lavorano “su strada”. Questo li

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espone maggiormente al rischio rapine. Cosa si può fare per prevenire o limitare questo rischio? Sono molteplici gli aspetti da affrontare: sono necessarie misure di sicurezza per proteggere il proprio esercizio commerciale, quindi è necessario scegliere gli strumenti più adeguati alla propria situazione, che sono un ottimo deterrente. Ma il rischio rapina coinvolge inevitabilmente le persone, dunque diventa fondamentale tenere conto del “fattore umano”: comporta-


LE RAPINE DIMINUISCONO

DAL 2016 AL 2017 IN ITALIA

COSA PENSANO GLI ITALIANI

Gli esercizi commerciali (esclusi distributori di carburante, aree di servizio, farmacie, esercizi pubblici, gioiellerie, tabaccherie) dal 2014 al 2015 hanno registrato un -13,9%.

La tendenza al progressivo ridursi dei reati a scopo predatorio viene sottolineata anche dal Dossier Viminale del Ministero dell’Interno: dai 19.163 casi del 2016 si è passati ai 16.991 del 2017.

Per il IX Rapporto sulla Sicurezza e l’Insicurezza sociale in Italia e in Europa, realizzato da Demos & Pi e Osservatorio di Pavia (Febbraio 2017), il 29% degli italiani teme di subire un furto in casa, mentre il 78% degli intervistati ritiene la criminalità cresciuta rispetto a 5 anni fa.

(Rapporto Intersettoriale 2016 sulla criminalità predatoria dell’’Osservatorio sulla Sicurezza Fisica dell’Abi)

menti attenti e prudenti aiutano sia nella prevenzione che nella gestione dell’evento rapina. Cosa succede, da un punto di vista psicologico, quando ci si trova davanti ad un rapinatore? La rapina rappresenta un evento che irrompe nel quotidiano in modo imprevedibile e che può produrre emozioni molto intense in chi lo subisce, data la situazione di minaccia e violenza. L’interazione rapinatore-vittima ne costituisce l’elemento più

(Dati non consolidati al 15 agosto)

Nella foto, Isabella Corradini, psicologa sociale e presidente di Themis.

pericoloso: da ciò che viene detto e dalle azioni dell’uno e dall’altra si determina il corso della rapina. Le persone reagiscono in modo diverso. Così può accadere che la sorpresa, il disorientamento, l’angoscia della situazione inducano a comportamenti impulsivi ed imprudenti. Ma c’è anche chi riesce a mantenere il controllo della si-

tuazione e a gestirla in modo che non ci siano conseguenze drammatiche. Ci sono comportamenti consigliati? È importante agire affinché la rapina si concluda nel minor tempo possibile e venga salvaguardata l’incolumità dei presenti. Non è semplice conservare la calma di fronte ad un rapinatore armato, ma concentrarsi in modo attivo sulla situazione aiuta ad evitare comportamenti imprudenti: una parola di troppo o un gesto improvviso possono far degenerare la situazione. È diverso subire una rapina in abitazione o in un’attività economica? Bisogna considerare il significato che la casa ha per l’individuo: un luogo rassicurante nel quale ci si sente protetti, dove si condividono gli affetti. Il furto in appartamento è già di per sé un’esperienza forte per coloro che la vivono; se a questo poi ci si aggiunge la minaccia e la violenza anche nei confronti di persone care della propria famiglia, la situazione diventa altamente stressante. Nelle attività economiche può accadere che a gestire gli esercizi commerciali siano i componenti di un nucleo familiare, ma-

gari anche proprietario dello stesso, e dunque alcune dinamiche che si presentano possono anche assimilarsi a quelle sopra accennate. Avere una pistola può rendere più sicuri? La questione è complessa e richiede la valutazione di tanti elementi, normativi, umani e situazionali. Chi decide di dotarsi di un’arma lo fa per avere una maggiore percezione di sicurezza, perché preoccupato di fatti criminosi che possono coinvolgerlo, e coinvolgere anche la sua famiglia. Non si può biasimare il suo bisogno di protezione. Occorre però considerare anche tutti gli aspetti del rovescio della medaglia. Da un lato, infatti, la presenza di un’arma cambia inevitabilmente lo scenario per tutti gli attori coinvolti; dall’altro, può far passare in secondo piano l’adozione di alternative per la risoluzione dell’evento. È necessario comunque essere consapevoli che un’arma non è un giocattolo: se non si è addestrati, per di più in condizioni di stress, il suo uso può indurre ad azioni suscettibili di conseguenze drammatiche. Ed è proprio ciò che bisogna evitare.

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come

ERAVAMO come

SIAMO Un libro ideale, un confronto tra presente e passato che mette d’accordo tutti, adulti e giovani. La penna ironica di Rosella Bennati racconta l’Italia tra il ’900 e 2000. Un volume che strizza l’occhio alla saggistica, lieve e irriverente. Arricchito da disegni e foto d’epoca.

La citazione «La resa ferma l’atto criminale, la reazione ci espone alla furia ed alla cattiveria di chi ci ha aggredito...» (estratto da: Armatevi e Morite: Perché la difesa fai da te è un inganno (e non è di destra); di Pietrangelo Buttafuoco e Carmelo Abbate, Sperling & Kupfer 2017)

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«Ogni imprenditore deve poter dire “non ho paura di fare impresa” e nessuno dovrebbe trovarsi a dover pensare di non avere alternative a quella di sparare e uccidere per salvarsi»

Anna Lapini, componente di Giunta Confcommercio incaricata per la legalità e la sicurezza e presidente Confcommercio Toscana

leggermente un cliente del locale, per poi esser ucciso con un colpo di pistola al petto dalla seconda arma estratta dal malvivente. Identificato come “Igor il russo”, si dà alla fuga, tanto che la famiglia e gli amici di Davide Fabbri aprono un conto corrente per incrementare la ricompensa a chi darà notizie del latitante. Se poi c’è una pistola sotto il bancone, è difficile non pensare di utilizzarla. Anche se non si è addestrati a farlo, se non si è preparati e lucidi, perché colti di sorpresa, a differenza di chi entra e minaccia, che sa esattamente a cosa può andare incontro. Probabilmente lo sapeva Albano Cassol, componente del “commando” di cinque persone che a Ponte di Nanto (Vicenza) il 3 Febbraio 2015 ha assalito una gioielleria ed è rimasto ucciso. In questo caso a sparare è stato un benzinaio, Graziano Stacchio, che vedendo la scena dell’assalto si è preoccupato della commessa all’interno, ha intimato ai banditi di andarsene perché sarebbero arrivati i carabinieri, e poiché questi non smettevano di picchiare sulla porta per farsi aprire ha preso il fucile che teneva sotto chiave e ha sparato in aria, scatenando la risposta armata che lo ha costretto a sua volta a difendersi colpendo alla gamba Cassol che morirà dissanguato. Anche stavolta sono in molti a dichiarare “Io sto con Stacchio”. Ma lui acclamato come eroe, rifiuta questo ruolo: «Non credo che un uomo che uccide un altro uomo possa essere considerato un eroe…». Perché, come concludono Buttafuoco e Abbate nel libro Armatevi e Morite, a differenza di chi uccide per professione o per piacere, per chi uccide per caso o per errore, come il cittadino che si trova il ladro in casa e spara, “gli occhi di un uomo che muore” (citando Fabrizio De Andrè) diventeranno inseparabili compagni di percorso fino alla fine dei suoi giorni.


CELEBRATE L’ATTIMO, VIVETE IL PRESENTE, NON RIMPIANGETE IL PASSATO +

F intervista di Giada Valdannini

FRANCESCO CAROFIGLIO

__le INTERVISTE di 50&Più__

Architetto, attore, autore teatrale e scrittore... È in quest’ultima veste che si presenta Francesco Carofiglio con l’uscita del suo ultimo libro, Il maestro. La storia di un uomo in là con gli anni, solo e perso nei ricordi del suo passato fino all’imprevedibile incontro con una giovane donna...

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FRANCESCO CAROFIGLIO UN VIAGGIO INTORNO A UNA STANZA. In un andirivieni di finestre temporali che accorciano le distanze tra passato e presente. Coi ricordi scintillanti di chi ha preso la vita a morsi ma fatica, in età matura, ad assaporare il presente. È la storia di Corrado Lazzari - nella finzione narrativa, il più grande attore del Novecento -, protagonista de Il maestro, l’ultimo libro di Francesco Carofiglio (Edizioni Piemme). «Nella vita, gli incontri hanno una grande importanza. Rappresentano la possibilità imprevedibile di una rinascita». Così, per Corrado Lazzari, un uomo solo, in là con gli anni, cui una giovane donna sarà forse in grado di cambiare prospettiva. Carofiglio, perché ha scelto di raccontare proprio questo genere di storia? Lo spunto nasce da una pièce che avevo scritto una decina di anni fa e che avrebbe dovuto interpretare Giorgio Albertazzi. Racconta apparentemente la solitudine di una star, ma in realtà descrive l’imprevedibilità degli incontri perché si connota ancor più nel momento in cui, nella vita di questo attore - che si è ritirato dalle scene, che vive una vita lontana dal mondo, in un appartamento nel centro di Roma -, irrompe una ragazza. Mi interessava soprattutto parlare della possibilità imprevedibile di una rinascita, attraverso la magia di un incontro. Lei fa incontrare due generazioni molto distanti: lei, giovanissima; lui, in là con gli anni. A quale scopo? Per farli dialogare, spingendoli oltre le loro certezze. L’effetto dirompente è determinato proprio dalla capacità, anche «PENSO CHE I MAESTRI silenziosa, di questa ragazza SIANO SPESSO FRUTTO DI INCONTRI CASUALI, di entrare nella vita blindata QUELLI CHE, ANCHE del protagonista. ProbabilPER UN TEMPO LIMITATO, mente, proprio il fatto che TI CONSENTONO DI GUARDARE CON CHIAREZZA LA STRADA lei sia poco più che ventenCHE VUOI PERCORRERE» ne, sollecita una memoria, delle sensazioni che riguardano la vita trascorsa dell’attore. In una bella battuta di C’eravamo tanto amati, Vittorio Gassman dice: «Il futuro è passato e non ce ne eravamo neanche accorti». Questa storia ha a che fare col fatto che una vita molto

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Sopra, con il fratello Gianrico (a sinistra). In alto, i due fratelli posano con la madre, Enza Buono Carofiglio, anche lei scrittrice, venuta a mancare qualche anno fa.

intensa si consuma come un fuoco e ci si può ritrovare in uno spazio quasi deserto, perché siamo andati a una velocità della quale abbiamo perso il controllo. La vecchiaia è quindi il gong, il fine di questa corsa? No, le cose non finiscono lì. Si tratta di capire in che modo ci si possa reinventare. Credo infatti che questa storia abbia a che fare anche col fatto che apparentemente i giochi sono fatti, ma non è così. Anche se nel libro si ha la sensazione asfittica

dell’uomo che vive in una stanza, pieno solo dei propri ricordi... È come se, grazie all’incontro con la ragazza, si rimettesse in moto una macchina potente che è stata a lungo ferma. Così ripartono tutti gli ingranaggi, i meccanismi e il protagonista si risente vivo proprio in ragione di questa presenza che diventa il mondo, il suo pubblico, ciò che lui già da tempo ha abbandonato. Quindi la giovane che irrompe nella storia è un pubblico davanti al quale esibirsi?

BIOGRAFIA

1964

GLI INIZI Nasce a Bari. Dopo aver conseguito la laurea in Architettura presso l’Università di Firenze, ha dato vita a progetti dedicati a mostre, pinacoteche e spazi per l’arte, lo spettacolo e l’esposizione museale.

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’80/’90

LA CARRIERA Ha scritto diverse sceneggiature per il cinema e la televisione e ha lavorato per molti anni come attore e autore teatrale: tra le sue collaborazione più note, quella con Giorgio Albertazzi e Ugo Chiti.


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Preistoriche

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«Mi auguro di diventare un vecchio che ride, non uno che continua a rimuginare su ciò che è stato e che non è accaduto»

What a wonderful world

Prima di essere scrittore, le tavole del palcoscenico teatrale lo hanno visto recitare accanto a Giorgio Albertazzi.

Entrano in gioco più variabili: c’è la generosità dell’uomo maturo che improvvisamente si rende conto di fare un gesto mai fatto - passare il testimone -; ma anche l’egoismo del grande attore che continua a pensare l’altro in funzione della propria energia creativa. Anche se a un certo punto, senza svelare troppo della narrazione, avverrà un passaggio emotivo, di relazione tra i due molto forte. Se all’inizio, c’è lui sul palco e lei in platea, non è detto che le cose non cambino. La solitudine narrativa

che lei infligge a Lazzari è fine al racconto o lei stesso immagina la vecchiaia come un luogo desolato? Certamente no. Questo è un caso esemplare di un certo tipo di vecchiaia: è lo spaesamento di chi è stato tutta la vita al centro dell’attenzione e improvvisamente si ritrova solo. Quindi, è un caso limite. Personalmente, ho un’immagine della vecchiaia - quando verrà - persino ìlare. Mi auguro diverrò un vecchio che ride, non uno che continua a rimuginare »

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I LIBRI Tra i libri pubblicati, With or without you (2005), L’estate del cane nero (2008), Ritorno nella valle degli angeli (2009), Radiopirata (2013). Con il fratello Gianrico ha scritto Cacciatori nelle tenebre (2007) e La casa nel bosco (2014)

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FRANCESCO CAROFIGLIO

«Ho avuto la fortuna di essere cresciuto in una famiglia in cui ho avuto insieme affetto e una matura intelligenza emotiva»

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IL MAESTRO DI FRANCESCO CAROFIGLIO EDIZIONI PIEMME 156 PAGINE, EURO 16,50

su ciò che è stato e che non è accaduto. Mi piace pensare di essere sempre più capace, negli anni che verranno, di vivere di più il presente. Nel libro c’è un invito in tal senso. «Bisognerebbe celebrare ogni istante, quello che succede adesso anche se non succede niente. Quanto tempo perduto a immaginarsi un futuro. Un futuro perfetto mai avverato». Questo è il pensiero del protagonista che, in questo caso, coincide col mio. Siamo, alle volte, veramente troppo preoccupati a pianificare il futuro - o a rimpiangere il passato - che perdiamo un’occasione straordinaria che è quella di vivere il presente. Invece questa occasione non va sciupata. Una volta sentii un’intervista a un monaco tibetano che parlava della gratitudine. Siamo spesso grati perché felici e invece dovremmo imparare a invertire i fattori: dovremmo essere felici perché siamo grati; che significa essere grati per cose quotidiane ed elementari. Il

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che può essere un processo molto laico nell’esistenza di chiunque. Nella narrazione, usa Amleto come filo conduttore. Per quale ragione? Prima parlavamo dello spaesamento del protagonista. Probabilmente, Amleto è la tragedia che incarna meglio il concetto di spaesamento. Amleto non è altro che un uomo incapace di essere in accordo con il mondo. È fuori posto, spaesato. Lazzari sembra “fuori posto” nel presente; non altrettanto nel passato. Che importanza ha la memoria nel libro? Ci sono due canali di comunicazione con la memoria, in questa storia. Uno che è quello supportato dai dati: Corrado Lazzari ordina l’archivio della sua vita e ogni giorno analizza carte, ritagli di giornali, recensioni, fotografie, copioni; poi c’è la memoria generata dagli impulsi dell’emozione che lo porta altrove ed è quella in cui è libero di muoversi in uno spazio in cui fa fatica a ricor-

dare il volto del padre o i dettagli del rapporto con Francesca, l’amore della sua vita. Dal punto di vista emotivo, ma anche culturale, quali sono stati i suoi maestri? Penso che i maestri siano spesso frutto di incontri casuali, quelli che anche per un tempo limitato ti consentono di guardare con chiarezza alla strada che tu vuoi percorrere. Tra questi, metto artisti che ho incontrato lavorando come attore - Albertazzi, ad esempio -. Guardarlo lavorare in prova era un insegnamento certo. Però, se penso all’idea di maestro, penso a qualcosa di più intimo e sicuramente di più condiviso. Ho avuto la fortuna di essere cresciuto in una famiglia in cui ho avuto insieme affetto e una matura intelligenza emotiva, come anche una grande opportunità di coltivare la curiosità e la ricerca del bello. Credo che i miei genitori - e, per sensibilità, ancor più mia madre - siano stati davvero i maestri della mia formazione.


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NUOVE FRONTIERE di Donatella Ottavi

attualità CURIOSITÀ

Il 70% della superficie terrestre è coperta da acqua

Un tesoro tutto da scoprire, quello nascosto nei nostri mari. Una fonte ancora poco esplorata, ma che promette molte sorprese in ambito medico SEMBRA CHE GLI ABISSI marini nascondano una fonte di molecole bioattive, vero e proprio patrimonio utile alla medicina del futuro. Vittorio Venturi, scienziato che si occupa di Batteriologia presso l’Icgeb (Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologie di Trieste), assieme al suo gruppo di lavoro ha sperimentato la vastità di informazioni offerta dai microrganismi marini,

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IL FUTURO STA IN FONDO AL MARE preziose per lo sviluppo di nuovi farmaci che vanno dagli antibiotici agli anticancro. Ad esempio, studiando batteri che vivono in simbiosi con i calamari, si è scoperto che questi si comportano come gruppo e non come singoli.

Si tratta di batteri bioluminescenti che producono luce solo se sono in numero elevato. E, su questa scia, è stato possibile verificare che anche altre tipologie di batteri comunicano e agiscono in base alla loro quantità. Agendo su que-

BIOTECNOLOGIE MARINE

RICERCHE AVANZATE

IN CERCA DI APPLICAZIONI ALLA FARMACOLOGIA Giovanna Romano, primo ricercatore della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, sta effettuando uno screening per trovare molecole bioattive ad uso medico-cosmetico. Secondo la ricercatrice, l’80% delle molecole più attive usate in medicina proviene da organismi terrestri, in special modo da piante ma, in base ai primi test, gli screening sui microrganismi marini hanno registrato 100 volte più successo di quelli effettuati su quelli terrestri.

sta particolarità, ad esempio, si può rendere la comunità più debole e confusa. Una scoperta importante, che si pensa possa essere utile allo sviluppo di nuovi antibiotici. L’oggetto di studio di Laura Steindler, invece, dirigente del gruppo di Microbiologia marina dell’Università di Haifa (Israele), sono le spugne marine. Osservandole, ha scoperto che si nutrono solo di alcuni dei batteri in esse presenti, mentre convivono tranquillamente con altri. Scoprire il perché di questa selezione è lo scopo della scienziata interessata, tra l’altro, ad un aspetto particolare: tutto ciò che viene immerso nelle acque marine è immediatamente colonizzato da diversi microrganismi, mentre le spugne restano pulite. Secondo Venturi, quest’ultime provvedono a tenere alla larga gli organismi indesiderati grazie alla produzione di molteplici sostanze antimicrobiche e molecole bioattive, le stesse che con ogni probabilità andremo ad usare nella medicina del futuro.

CINQUANT’ANNI FA

Nel 1969 è stata scoperta la trabectedina, un farmaco antitumorale derivato dall’Ecteinascidia turbinata, un organismo marino che vive nel Mar dei Caraibi. NOVEMBRE 2017 I 67


__INVECCHIARE NON È UNA MALATTIA__

CHIAROSCURI DI UN ACCORDO di Marco Trabucchi - Associazione Italiana di Psicogeriatria e Fondazione Leonardo

Approvato nel 2014, il Piano Nazionale Demenze ora è stato trasmesso alle Regioni, lanciando uno dei più importanti interventi di Sanità Pubblica per migliorare l’assistenza delle persone affette. Tuttavia, la salute degli anziani fragili è prima di tutto affidata a chi in famiglia si fa carico delle loro cure CHI SI TROVA nella posizione di osservatore informato sull’evoluzione dei problemi legati alle malattie, come chi scrive queste righe, vive con ansia le notizie che arrivano sui temi più disparati. La prima riguarda il Piano Nazionale Demenze, definito ormai da un

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paio di anni, ma che finora non era ancora stato trasmesso alle Regioni. Ora sappiamo che questo passo è stato compiuto; nel prossimo futuro quindi le singole realtà regionali del nostro Paese dovranno mettere in atto provvedimenti per migliorare la cura e l’assistenza

delle persone affette da demenza. È una notizia molto positiva, anche perché sarà più facile da parte di chi rappresenta gli interessi dei malati pretendere la realizzazione di servizi per la diagnosi, la cura, la riabilitazione e l’assistenza a lungo termine. Chi scrive continuerà a “sorvegliare” affinché le tante persone ammalate di demenza possano finalmente trovare servizi adeguati ai loro grandi bisogni. Si pensi, ad esempio, alla creazione di un’atmosfera di rispetto sostanziale verso chi è ammalato; purtroppo, infatti, il sistema delle cure diventa spesso prepotente (autoreferenziale) di fronte alle persone fragili e alle loro famiglie (rese fragili, a loro volta, dal pesante lavoro di cura che dura spesso molti anni). Quest’atmosfera di attenzione serena dovrebbe svilupparsi in particolare dove lavorano operatori carichi di stanchezza, e quindi poco disposti alla cortesia, in luoghi come il pronto soccorso degli ospedali, che sono invece spesso disordinati, confusi, sporchi. Molti altri potrebbero essere i richiami a situazioni indegne della dignità umana; ma nel felicitarci per il passo avanti compiuto dal Piano Nazionale Demenze vogliamo esprimere l’augurio che al più presto queste condizioni inaccettabili di offesa alla dignità dei nostri concittadini vengano definitivamente cancellate. Un altro evento importante di questi tempi è stata la realizzazione dell’AlzheimerFest (si veda 50&Più di Set-


tembre), un evento di tre giorni che ha visto riunite a Gavirate, sul lago di Varese, molte centinaia di persone per affermare con forza che la demenza non cancella la vita. È stata una vera festa, rispettosa e dolce, che ha dimostrato come mettendo assieme esperienze di cura, formale e informale, con esperienze di accompagnamento, di gestione del tempo libero, di serenità condivisa si ottengono momenti di vita che hanno un senso, in grado di arricchire le lunghe ore della giornata di chi è ammalato e della sua famiglia. L’AlzheimerFest non si proponeva di nascondere le crisi, il peso della malattia e delle cure che devono essere prestate dai familiari, ma di collocare questi momenti di grande fatica in una cornice di vita e non nell’esclusione, nello stigma, nel sostanziale abbandono. È stato un evento che spero venga preso a modello da coloro che nelle mille diverse realtà locali si occupano di chi è affetto da gravi disturbi cognitivi; vi è infatti la possibilità di mettere assieme le più sofisticate tecniche cliniche con un’atmosfera di serenità, di rispetto, valorizzando quanto resta nella vita degli ammalati, che è molto di più di quanto spesso superficialmente pensiamo. Le realtà sopradescritte ci fanno guardare con occhio meno preoccupato alla vita di chi è affetto da demenza. Non posso però trascurare di ricordare ancora una volta che la vita degli anziani fragili è prima di tutto affidata a chi in

PER MIGLIORARE LA VITA DEI PAZIENTI

Cos’è il Piano Nazionale Demenze e cosa prevede Il Piano Nazionale Demenze (Pnd) è stato formulato dal Ministero della Salute in stretta collaborazione con le Regioni e approvato nell’ottobre 2014. Il documento fornisce indicazioni strategiche per il miglioramento e per la promozione degli interventi nel settore della demenza. Si propone di aumentare le conoscenze della popolazione (dalle persone con demenza ai loro familiari, dai medici ai professionisti del settore più in generale) circa la prevenzione, la diagnosi tempestiva, il trattamento e l’assistenza delle persone con demenza, e di conseguire, attraverso il sostegno alla ricerca, progressi di cura e di miglioramento della qualità della vita dei pazienti e dei loro carer. Il Pnd fissa quindi quattro obiettivi, così sintetizzati: 1. l’attuazione di interventi e misure di Politica sanitaria e sociosanitaria; 2. la creazione di una rete integrata per le demenze e realizzazione della gestione integrata; 3. l’implementazione di strategie e interventi per l’appropriatezza delle cure; 4. l’aumento della consapevolezza e riduzione dello stigma per un miglioramento della qualità della vita. Per saperne di più: Fondazione Leonardo Via Fucine 7 - 28887 Omegna (Vb) info@fondazioneleonardo.it - www.fondazioneleonardo.it

famiglia si fa carico delle loro cure. L’esperienza diretta mi permette di affermare che questa è un’area dove più o meno nascostamente si sviluppa un mondo di generosità che non ha confini, dove la persona che cura sa di essere utile all’altra, ma allo stesso tempo percepisce che il dono è reciproco. Mi è stato detto recentemente: «Io sono egoista» da una persona che spende “36 ore al giorno” nella cura del proprio caro; voleva farmi sapere con una parola forte che quello che riceveva donando era molto di più di quello che era in grado di dare. Sono i misteri della natura umana, ma anche segni concreti della nostra grandezza, che nessun gesto disperato potrà mai cancellare.

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UN BUON RISULTATO OGGI IL VARO DEL PIANO NAZIONALE DEMENZE PERMETTE DI GUARDARE CON MENO PREOCCUPAZIONE ALLA VITA DI CHI È AFFETTO DA QUESTE PATOLOGIE

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scienze SALUTE RICERCA TECNOLOGIA

Il cervello è più impegnato a dimenticare che a ricordare. Così le neuroscienze spiegano perché le défaillance della memoria non sempre sono un problema. Anzi __SALUTE__

DIMENTICARE RENDE PIÙ INTELLIGENTI? di Giovanna Dall’Ongaro

HA FINITO IL LICEO da più di trent’anni, ma la grammatica latina è scolpita nella sua mente con inchiostro indelebile. I verbi attivi, passivi e deponenti, le coniugazioni, le declinazioni, i casi rari e le eccezioni. Tutto si è conservato perfettamente intatto come un fossile di mammut sotto i ghiacci della Siberia. L’ex compagno di classe dai capelli bianchi e la memoria prodigiosa, però, si ritrova spesso a vagare per il quartiere in cerca della macchina parcheggiata la

sera prima perché non riesce a ricordare dove l’ha messa. Come si spiega? Ciò che ai profani può apparire come una bizzarria della materia grigia è invece un fenomeno ben noto ai neuroscienziati che distinguono tra memoria a lungo termine e a breve termine, e che sono sempre più convinti che il nostro cervello sia impegnato più a dimenticare che a ricordare. Uno studio pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista Neuron si spinge ancora oltre, sostenendo che dimenticare ci rende addirittura più intelligenti. È un elogio della “sbadataggine” a cui non eravamo abituati. Cosa sta cercando di dirci la scien-

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za? Forse che le fastidiose dimenticanze non sono un problema così serio? Lo abbiamo chiesto a Paolo Maria Rossini, professore ordinario di Neurologia, direttore dell’Istituto di Neurologia, Università Cattolica del Sacro Cuore. Ricordare o non ricordare? Cos’è più importante per il corretto funzionamento del cervello? Non c’è dubbio: il “non ricordare”, o meglio, lo

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ALLENARE LA MEMORIA PUÒ DARE FRUTTI DURANTE LA CRESCITA, NELLE FASI SUCCESSIVE DELLA VITA BISOGNA “USARE” LA MEMORIA, SFORZARSI DI RECUPERARE I RICORDI CON PICCOLI “TRUCCHI”

IN & OUT Il cervello è nella costante modalità di decidere cosa tenere e cosa lasciare per funzionare al meglio


Non c’è spazio per tutto

LA MENTE

Trattenere ogni informazione del sistema sensoriale esaurirebbe rapidamente la sua capacità di deposito

E se non ci sfuggisse nulla? E ricordassimo date, numeri di telefono, nomi e cognomi, minimi dettagli di ogni cosa? Cosa ce ne faremmo di tutte quelle informazioni apprese a memoria? Il nostro cervello deve essere selettivo: vogliamo sapere dove abbiamo parcheggiato l’auto ieri sera, non una settimana o un mese fa

I SUONI

LE EMOZIONI

Un suono familiare, un brano musicale, il timbro di una voce hanno il potere di riportarci alla mente un’immagine accurata del passato. È la cosiddetta memoria dei sensi.

Il primo amore non si scorda mai. I ricordi emotivi sono i più longevi: quando ci si emoziona, i suoni, le voci, i colori, gli odori acquistano maggiore importanza restando impressi a lungo nella mente.

scartare quello che non desideriamo ricordare, è la chiave per avere un cervello in forma. Dobbiamo pensare che il nostro cervello è sottoposto continuamente a un bombardamento di stimoli provenienti dai cinque sensi, suoni, odori, immagini, ecc... e che viene influenzato anche dalle condizioni emotive, ansia, serenità, paura e altro. Se il cervello dovesse fissare tutte queste informazioni, in pochi minuti avrebbe esaurito la sua capacità di deposito. Quindi, come agisce il cervello? Il cervello si trova a dover decidere cosa tenere e cosa lasciare. È costantemente impegnato nel gioco del »

SAPORI E ODORI

L’esempio più noto è quello della madeleine di Proust: quando lo scrittore francese assaggia il dolcetto al limone, emerge il ricordo di quando lo mangiava da bambino.

È paradossale, ma la molecola che, secondo un recente studio su Neuron, avrebbe il compito di conservare i nostri ricordi ha un nome difficile da tenere a mente: chinasicalcio-calmodulina-dipendente di tipo II (CaMk2). Secondo il gruppo di scienziati americani autori della ricerca, esiste nel nostro cervello una specifica molecola responsabile dei ricordi a lungo termine. Se venisse confermata, la scoperta potrebbe avere tante applicazioni: agendo su quella molecola si potrebbero, per esempio, cancellare ricordi traumatici. Ma, soprattutto, si potrebbe forse recuperare la capacità di ricordo nelle persone con malattie neurodegenerative.

CAMK2, LA MOLECOLA DELLA MEMORIA

Traumi e malattie neurodegenerative potrebbero trovare una cura grazie a questa molecola NOVEMBRE 2017 I 71


__SCIENZE SALUTE__ UNICA COME LE EMOZIONI

I meccanismi emotivi hanno una funzione speciale nel mantenimento della memoria personale, rendendola unica e irripetibile

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MICRO NOTIZIE

UN PO’ DI STORIA

La Mnemotecnica

A gettarne le basi fu Aristotele nel De memoria, successivamente i grandi oratori romani la svilupparono ai massimi livelli. Lo dimostrano opere come la Rhetorica ad Herennium, la Institutio Oratoria e il De Oratore.

BUONE PRATICHE

Memoria in salute Per consentire alla memoria di funzionare al meglio, bisogna gestire stress ed emozioni, fare sport, alimentarsi bene e dormire dalle 7 alle 9 ore.

“butta dentro e butta fuori”. E la scelta può essere dettata da vari fattori, tra cui ha un peso importante il fattore emotivo. Un padre che assiste con emozione alla laurea del figlio, difficilmente dimenticherà quel momento. Proprio questo meccanismo rende la memoria di ciascuno unica e irripetibile. Non dobbiamo allarmarci quando non ci ricordiamo dove abbiamo parcheggiato l’auto? Il sistema con cui vengono collocati i ricordi somiglia a un archivio con tanti scaffali pieni di documenti. Possiamo immaginare che ogni volta che richiamiamo alla mente un’informazione, un commesso vada a prelevarla nel luogo dove è stata collocata. A volte, soprattutto con l’avanzare dell’età, può succedere che il commesso si muova più lentamente o inciampi nel percorso. Può anche accadere che il commesso impieghi di più perché alcuni faldoni si sono confusi tra di loro pur rimanendo sul medesimo ripiano dello scaffale. In quei casi l’in-

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formazione richiesta non viene consegnata subito, ma arriverà più tardi. Quali sono, invece, i segnali che meritano maggiore attenzione e richiedono la consulenza di un medico? I piccoli segnali di défaillance della memoria legati all’avanzare degli anni non vanno vissuti come un dramma. Alcune funzioni cognitive, infatti, invecchiano con il passare degli anni e sono meno performanti che nel giovane. È normale che non ci si ricordi il nome dell’attore di un film, come è normale che si abbia qualche dolore articolare. Le dimenticanze ripetute e quelle che interferiscono con le normali attività quotidiane, invece, devono essere campanelli di allarme. Soprattutto in presenza di casi di demenza in famiglia.

Professore, ma è vero che la memoria si può allenare? Fino a un certo punto. È del tutto vero nell’età di maturazione, dove gli allenamenti danno i loro frutti. Ben vengano quindi le poesie imparate a memoria alle elementari o altre strategie per consolidare la capacità di memorizzare in età giovanile. Nelle fasi successive della vita invece, quando la memoria è consolidata, gli allenamenti non hanno più gli stessi effetti. A quel punto è importante usare la memoria, più che allenarla. Il che significa non delegare tutto a dispositivi elettronici, ma sforzarsi di recuperare le informazioni in nostro possesso anche con piccoli “trucchi”, come associare i numeri alle ricorrenze famigliari o i nomi a quelli di persone a noi note.


__SCIENZE RICERCA__

Il Cnao di Pavia è uno dei centri più avanzati al mondo nella cura dei tumori. Applica l’adroterapia, ovvero una cura a base di protoni e ioni carbonio, grazie ad un acceleratore di particelle, il sincrotrone, gioiello della tecnologia

UN CENTRO di eccellenza nella lotta ai tumori ha messo insieme la ricerca più avanzata nel campo della fisica nucleare con la cura di patologie particolarmente aggressive o difficili da trattare. Si tratta del Cnao di Pavia, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, che utilizza ioni carbonio e protoni prodotti da un acceleratore di particelle chiamato sincrotrone, e che ogni giorno lavora a pieno regime dove gli strumenti tradizionali, chirurgia e radioterapia, non sono efficaci. «Il Cnao è una realtà che si fonda su due pilastri racconta a 50&Più il di-

rettore generale del Cnao, Sandro Rossi -, uno è l’applicazione clinica sui pazienti, l’altro è la ricerca. Oggi lavorano qui 115 persone: ci sono tecnici e ingegneri, e il personale medico. Il nostro è un centro “multi particelle”, perché ha la possibilità di usare sia protoni che ioni carbonio, e in futuro anche altre tipologie; di posti come questo ne esistono solo cinque in tutto il mondo». »

CURARSI CON IL SINCROTRONE di Ilaria Romano

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SEMPRE IN AZIONE IL CNAO FUNZIONA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ, DALLE 8 DEL MATTINO ALLE 21, NEL TRATTAMENTO DEI PAZIENTI, MENTRE LE NOTTI E I FINE SETTIMANA SONO DEDICATI ALLA RICERCA

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__SCIENZE RICERCA__

LE COLLABORAZIONI

IL TRATTAMENTO

La realizzazione del Cnao si fonda sulla collaborazione con enti ed istituti nazionali ed internazionali, come l’Università di Milano, l’Università di Pavia, il Politecnico di Milano, la Fondazione Ospedale San Matteo di Pavia, le Fondazioni Abo e Alma Mater, il Cern di Ginevra, il MedAustron di Vienna, la Fondazione Tera, l’Istituto Nazionale di Fisica nucleare, il Laboratoire de Physique Subatomique & Cosmologie di Grenoble, il Roffo Institute di Buenos Aires.

Prima del trattamento, il paziente è sottoposto a Tac di simulazione e risonanza magnetica. L’immagine del tumore viene elaborata per studiare il modo migliore per irradiarlo. Le sedute possono variare da 4 a 35 a seconda del tipo di tumore, ed ognuna può variare da pochi minuti a mezz’ora. I pazienti sono controllati ogni tre mesi per valutare il corso e i risultati della terapia. Gli esami diagnostici sono sempre realizzati presso i laboratori del Centro.

Come avviene il funzionamento del sincrotrone? Il sincrotrone è un acceleratore di particelle: si tratta di una sorta di “ciambella” con una circonferenza di 80 metri e un diametro di 25. I fasci di particelle circolano in un “tubo” circondato da una serie di componenti e aumentano progressivamente di velocità fino a circa un milione di giri in mezzo secondo. Si chiama così perché l’aumento di velocità è compensato in maniera sincrona con la forza dei magneti che tengono il fascio sull’orbita. Quando l’energia è opportuna, il fascio viene indirizzato verso il paziente: più il tumore è in profondità, più alta è l’energia che deve avere il fascio. Guidando il fascio dei magneti andiamo a dipingere il volume tumorale, e a depositare localmente queste particelle in maniera selettiva, trattando le cellule malate 74 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017

e risparmiando quelle sane. È vero che il sincrotrone è simile all’acceleratore del Cern di Ginevra? È vero, questa macchina viene dall’esperienza del Cern, dove è usata per studiare l’origine della materia. Noi abbiamo trasportato queste ricerche nella cura dei pazienti. Lo scorso anno abbiamo avuto il 99% di affidabilità del sistema, e nella nostra storia, cioè dal 2011, il 98%. Insomma un ottimo risultato. Come funziona l’accesso dei pazienti al Cnao? Stiamo cercando di fare rete, come per la ricerca, anche per la comunicazione. Facciamo parte della rete oncologica lombarda, ma abbiamo contatti con network ospedalieri anche in altre regioni.

Perché, bisogna chiarirlo, non siamo la soluzione a tutti i tumori, ma ci rivolgiamo ad un certo numero di patologie rare dove effettivamente siamo l’unica risposta, perché la malattia è localizzata vicino ad organi critici che non possono essere trattati chirurgicamente o irraggiati con tecniche convenzionali, oppure curiamo i tumori radioresistenti ai raggi X. Abbiamo un servizio medico che risponde alle esigenze dei pazienti e dei medici, ma i dati ci dicono che su 100 chiamate solo 3 pazienti effettueranno l’adroterapia. Per questo è importante avere una collaborazione con strutture che facciano una scrematura di base, per evitare di dare false speranze dove non possiamo intervenire.


L’adroterapia è innovativa anche dal punto di vista del benessere del paziente, perché minimizza gli effetti collaterali indirizzando l’irraggiamento solo dove serve. «A differenza delle radiazioni tradizionali, che pur essendo valide per tanti tumori hanno il “difetto” di rilasciare gran parte della loro energia mentre attraversano il corpo - ha detto a 50&Più il direttore medico del Cnao, Francesca Valvo -, l’adroterapia è molto più capace di erogare la dose dove è necessario, risparmiando moltissimo i tessuti circostanti. In pratica si tratta di una forma di radioterapia che però utilizza particelle pesanti, protoni o ioni carbonio, che essendo dotate di una massa, hanno una potenza distruttiva più elevata ma non la disperdono nei tessuti durante il passaggio, erogandola solo sul bersaglio, cioè il tumore». Per quali tumori l’adroterapia è più efficace? Gli ioni carbonio, essendo più pesanti, hanno la capacità di rompere il Dna delle cellule tumorali, quindi ne limitano il replicarsi e sono in grado di vincere quella che in oncologia si chiama radioresistenza.

Ci sono tumori che non rispondono alle radiazioni perché il loro Dna si autoripara. Con gli ioni carbonio questo avviene in maniera minore, per esempio nei sarcomi, in alcuni tumori delle ghiandole salivari, nei melanomi mucosi e oculari. L’adroterapia è usata anche per quei tumori che recidivano dopo un trattamento di radioterapia tradizionale, perché le cellule diventano resistenti. Con i protoni, invece, si possono trattare tutti i tumori, anche quelli radiosensibili, perché soprattutto nei bambini e nei giovani, con la normale radioterapia c’è il rischio di sviluppare, nel lungo periodo, danni da radiazioni che possono essere evitati. Attualmente il Servizio Sanitario Nazionale riconosce e rimborsa il trattamento di alcune patologie dove il vantaggio in termini di cura è molto evidente e dove non c’è una valida alternativa. Quali sono i dati disponibili rispetto al successo dell’adroterapia? Siamo uno dei pochi centri al mondo ad usare anche il carbonio, ed abbiamo a che fare con tumori molto aggressivi: al momento la nostra esperienza è di 1.300 pazienti, mentre nel mondo c’è una casistica nell’ordine di centinaia di migliaia di persone

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I NUMERI DEL CNAO ALL’INTERNO DEL CNAO CI SONO TRE SALE DI TRATTAMENTO, CON QUATTRO LINEE DI FASCIO, IN CUI VENGONO POSIZIONATI E IRRAGGIATI I PAZIENTI

per la terapia con i protoni e di decine di migliaia per il carbonio. La riuscita del trattamento dipende dalla situazione in cui si trova il paziente, ma al momento riceviamo i casi più difficili ed abbiamo rilevato che nel 70% di questi abbiamo una stazionarietà della malattia, che non vuol dire guarigione completa, ma che il tumore si è fermato. E in proporzione al tipo di casi trattati, è un ottimo risultato.

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Cinque anni LA STORIA di costruzione DEL CNAO e tre per la sperimentazione, 133 milioni di euro per realizzarlo 26 ANNI DOPO

Fu l’allora Ministro Veronesi, nel 2000, a decidere di finanziare il progetto La storia del Cnao comincia nel Maggio del 1991, quando il fisico delle particelle Ugo Amaldi e il fisico medico Giampiero Tosi pubblicano il rapporto Per un centro di terapia con adroni. L’anno successivo, l’Istituto Nazionale di Fisica nucleare finanzia lo studio di un nuovo acceleratore che sia in grado di accelerare sia protoni che ioni leggeri da usare nella terapia dei tumori profondi. Nel 2000 Umberto Veronesi, allora Ministro della Salute, decide di finanziare la realizzazione del Cnao. La costruzione vera e propria comincia nel 2005, e termina nel 2010, quando si apre la nuova fase della sperimentazione clinica, che porterà al trattamento con adroterapia di alcune centinaia di pazienti scelti fra diverse patologie. L’investimento per la costruzione è stato di 133 milioni di euro, mentre il costo della sperimentazione è stato di 37,2 milioni di euro. NOVEMBRE 2017 I 75


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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

EDUCAZIONE CIVICA

Consigli per essere “sostenibili”

“Pubblicità Progresso” è una fondazione italiana no-profit che, attraverso la realizzazione di campagne pubblicitarie distribuite gratuitamente, si dedica alla soluzione di problemi morali, civili ed educativi riguardanti l’intera comunità. Ciriesco.it è un suo nuovo progetto per promuovere modelli di comportamento virtuosi e di crescita felice.

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Come far diventare lo Smartphone una guardia del corpo personale e virtuale

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ABITARE

Un’App per arredare casa

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TEMPO LIBERO

Giochi di carte

Con un computer a disposizione, alzi la mano chi è riuscito a resistere alla tentazione di giocare al Solitaire di Microsoft, uno dei più amati giochi di carte per Pc. Microsoft ha rilasciato una versione della collezione di solitari anche per smartphone e tablet Android e per iPhone e iPad. Accedete ai rispettivi Market e cercate Microsoft Solitaire Collection.

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LO SAPEVATE CHE? Un Report sulla mobilità della Ericsson afferma che ci sono più Sim attive (circa 7,7 miliardi) che esseri umani. Le sottoscrizioni in Paesi come Cina, India crescono di decine di milioni a trimestre

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SICUREZZA

Richiedere aiuto con un dito

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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

ADVANCED STYLE: MODA E NON SOLO

TRIESTE

Modelle over 60 Qual è il ruolo della terza età nell’attuale e futuro tessuto economico e sociale? Un interrogativo che spinge ad ampie riflessioni. È stata una due giorni molto intensa di appuntamenti “Trieste città della moda 50 e Più”, organizzata dalla 50&Più provinciale di Trieste e A.R.I.S. (Associazione Ricerca Interventi Studi sull’Invecchiamento), in collaborazione con assessorato al Turismo del Comune di Trieste, Camera di Commercio della Venezia Giulia, Confcommercio Imprese per l’Italia e Confartigianato del capoluogo regionale. «L’iniziativa - spiega

Marina Gruden Vlach, presidente di 50&Più Trieste, ci è stata suggerita osservando il rapido modificarsi di ruolo e funzionalità della terza età negli ultimi anni da economisti ed esponenti di spicco degli ambienti scientifici, del costume, dello spettacolo». L’innalzamento dell’aspettativa di vita e della qualità, hanno fatto della terza età, e lo faranno in misura sempre maggiore, un soggetto protagonista degli anni a venire. «Uno scenario - riprende la presidente 50&Più provinciale - già oggi anticipato da pubblicità, costume, industria del benessere e del turismo, scienza e cultura». La manifestazione si è aperta

con la proiezione del film Advanced Style, del regista Ari Seth Cohen, presso la sede di Confcommercio, opera che sintetizza e coglie al meglio il nuovo ruolo dell’anziano nel tessuto sociale odierno. Sono seguiti dibattiti a carattere scientifico di medicina, salute, cinema, cultura, spettacolo, oltre che una rassegna di auto d’epoca, quasi a creare un ideale filo conduttore tra passato e presente. La moda è stata una degli appuntamenti centrali della due giorni, con ben due sfilate di collezioni Erretre ed Elena Mirò. A prestarsi come modelle sono state dieci socie della 50&Più triestina. È stata la prima sfilata

di modelle over 60. Testimonial della manifestazione sono state le attrici Ariella Reggio e Isabel Russinova (quest’ultima anche scrittrice), moderatori i giornalisti Arianna Boria e Pierluigi Sabatti, relatore il professor Gianni Biolo, direttore del reparto Clinica Medica AsuiTs del nosocomio di Cattinara. Sono intervenuti il presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, il presidente della Cciaa della Venezia Giulia, Antonio Paoletti, il presidente A.R.I.S., Piergiorgio Luccarini, il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. info: 0407707340 www.50epiu.it/trieste NOVEMBRE 2017 I 77


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PORDENONE

FIRENZE IN PROGRAMMA

Per il 2017/2018 tanti gli appuntamenti Presentato al Teatro della Compagnia di Firenze il programma delle attività della 50&Più provinciale. La manifestazione ha registrato una presenza di soci e cittadini numerosa e partecipe. Sono intervenuti esponenti del mondo politico e produttivo della città tra i quali Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Sara Funaro, assessore al Welfare e Sanità del Comune di Firenze, Stefano Guerri in rappresentanza del presidente di Confcommercio di Firenze e Luigi Paccosi, presidente della Fondazione Montedomini. «Sono molto onorata per la presenza di personaggi che rappresentano così degnamente il mondo politico e produttivo della nostra città», ha dichiarato la presidente provinciale 50&Più di Firenze, Simonetta Bertocci.

«Con questa manifestazione ha aggiunto - vogliamo sottolineare il nostro impegno nel sostenere e promuovere uno stile di vita sano e attivo, fondamentale con l’avanzare dell’età». Ecco un’anticipazione dei prossimi appuntamenti: il 9 novembre, ore 15.30, conferenza “Come mantenere lo stato di benessere fisico con l’avanzare degli anni”; il 23, il 24, il 30 novembre e il 1° dicembre, alle ore 15.15 Laboratorio di “Comunicazione Visiva”; il 3 dicembre visita a Pistoia, Capitale italiana della cultura 2017; il 7 dicembre, ore 15.30, conferenza “Imparare a leggere bollette, estratti conto bancari e postali”; il 13 dicembre, pranzo di Natale. info: 0553289924 055664795 www.50epiu.it/firenze

PADOVA VERSO IL 2018

Il 31 gennaio insieme Quest’anno, per festeggiare la fine del 2017 e l’inizio del 2018, l’appuntamento è al ristorante “La Bulesca” a Rubano (PD) con cenone e ballo. Per informazioni contattare la segreteria provinciale 50&Più. info: 049655130 - 3332342101 - www.50epiù.it/padova 78 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017

FESTA DEI NONNI

Musica, premi e allegria Una festa per celebrare il forte legame tra le generazioni, tra nonni e nipoti, tutte riunite al Palasport di Pordenone tra musica premi e allegria. All’evento organizzato dalla 50&Più provinciale di Pordenone, sono intervenuti il vice presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, gli assessori comunali, Alessandro Basso e Stefania Boltin, la vice presidente di Confcommercio Pordenone, Giovanna Santin, la dirigente della Banca di Credito Cooperativo, Moira Casonatto, e l’amministratore delegato del Gruppo SME, Paolo Sartorello. Il presidente provinciale di 50&Più, Ezio Bordelot, ha calorosamente ringraziato tutti i partner che hanno permesso la riuscita della manifestazione e ha salutato i nonni presenti sottolineandone il ruolo sociale fondamentale all’interno della famiglia. Come da tradizione, la XII edizione della Festa dei Nonni ha ospitato l’esibizione dell’undicesimo Reggimento della Fanfara. Lo show di Danzarmonia di Fontanafredda ha anticipato le premiazioni della prima edizione del Concorso provinciale di pittura “50&Più2017”. Dei 15 quadri in gara, una giuria di esperti ha scelto i primi 3 classificati: Dario Rosolen, Guglielmina Rambaldini, Mario Cossetti. Segnalato dalla giuria il quadro di Armando Piccoli, mentre un attestato di merito è stato consegnato a Mario Boer, Carmen Cirillo, Giuseppe Spagnol e Gianfelice Zancolò. A seguire, il consueto gran finale con le premiazioni delle classi quinte elementari che si sono iscritte al concorso “Il nonno mi ha raccontato”: per queste un buono da 200 euro da spendere in materiale didattico. Inoltre sono stati premiati i 15 migliori temi individuali, scelti da un’apposita giuria, con un buono da 100 euro. Le scuole partecipanti, oltre che dal capoluogo, sono state Aviano, Azzano Decimo, Fiume Veneto, Fontanafredda, Porcia, Roveredo in Piano, San Vito al Tagliamento e Vajont. info: 0434549462 - www.50epiu.it/pordenone


__SPAZIO50__

UNIVERSITÀ LUCCA

Partito il nuovo Anno accademico La 50&Più Università di Lucca anche quest’anno propone una ricca e variegata proposta culturale per tutti coloro che desiderano conoscere e scoprire nuovi orizzonti del sapere. Per dare un’anticipazione, ecco alcuni corsi che è possibile seguire: Fotografia digitale, Spagnolo e Inglese a più livelli, Letteratura, Bioginnastica, Memoria e Metodo, Balli di gruppo, Storia dell’arte, Storia della filosofia, Laboratorio teatrale, Canto corale, Informatica, Tablet e Smartphone, Social networks, Scrittura autobiografica, Nonni che narrano. Inoltre, non mancheranno le opportunità di incontri grazie a spettacoli teatrali, concerti, conferenze, visite guidate e tanto altro. Ulteriori corsi saranno organizzati anche presso la sede di Lunata. L’inaugurazione dell’Anno accademico, a cura del presidente 50&Più provinciale, Antonio Fanucchi, e della coordinatrice dell’Università, professoressa Rosa Conte, è avvenuta presso la sala Tobino, Palazzo Ducale, con la partecipazione delle autorità istituzionali. Al termine della presentazione, si è esibito il Coro 50&Più Università e il soprano Ilaria Casai insieme al direttore del coro Graziano Polidori; al pianoforte, il maestro Stefano Galli. info: 0583473170 - www.50epiu-unilucca.it

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Melbourne Perth Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto Germania Mettmann Monaco di Baviera Moldavia Chisinau Svizzera Ginevra Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale

Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 394862259 0061 864680197 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 6135674532 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 0049 21045089160 0049 8974640814 Telefono 00373 22855600 Telefono 0041 223214535 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086

GENOVA IN PASSERELLA

Quando la Moda è solidarietà Il 21 novembre, ore 21.00, si tiene “Ricordando gli Anni ’60”. Sfilata di moda presso la Sala delle Grida (Palazzo della Borsa, Via XX settembre). Al termine della sfilata è previsto un cocktail. L’ingresso è a pagamento e parte del ricavato sarà devoluto all’associazione “Gigi Ghirotti Onlus”. info: 010543042 - www.50epiu.it/genova

MILANO APPUNTAMENTI

Per non dimenticare Il 12 dicembre Torna il “Concerto dedicato al 48° anniversario della strage di Piazza Fontana”, organizzato in memoria della strage e in collaborazione con l’Associazione “Piazza Fontana 12 dicembre 69”. L’appuntamento è alle ore 19.30 a Palazzo Castiglioni, in Sala Orlando. Il 14 dicembre Pranzo di Natale con brindisi al Ristorante Pinin di Varallo Pombia. Pomeriggio con musica e ballo. info: 0276281227 www.50epiu.it/milano

NOVEMBRE 2017 I 79


LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 23 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Corso Cavour, 85

80 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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L’esperienza quarantennale nell’organizzazione di turismo associativo, la professionalità acquisita nella costante ricerca di nuove soluzioni, oltre alla sensibilità di chi conosce a fondo le esigenze e le aspettative dei soci 50&Più, identificano il Tour Operator 50&Più Turismo, l’unico riferimento nazionale per i tuoi viaggi di qualità.

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2A EDIZIONE OLIMPIADI INVERNALI 50&Più

Dal 28 gennaio al 4 febbraio Andalo (TN) - Paganella Ski Area

L’evento sportivo, che ha ricevuto il patrocinio della provincia autonoma di Trento, si terrà anche per quest’edizione nella splendida cornice di Andalo, posta a 1050 metri sull’altopiano della Paganella e dotata di una modernissima “ski area” apprezzata per la sua bellezza e funzionalità. L’ampia rete di piste, la meraviglia del panorama delle Dolomiti e il centro benessere cittadino sono la garanzia di una piacevole “settimana bianca”. I partecipanti si sfideranno in 3 differenti discipline, suddivise in categorie in base all’età: discesa slalom, sci di fondo (classico e pattinato) e percorso di regolarità in ciaspole.

Quota individuale 7 notti (dal 28 gennaio al 4 febbraio)

in doppia € 505

in singola € 720

La quota comprende:

Siamo a disposizione dei soci 50&Più per fornire tutti i servizi turistici, individuali o di gruppo: - Eventi Nazionali 50&Più - Incentive e Congressi - Soggiorni mare, montagna - Soggiorni termali - Itinerari culturali in Italia - Trasporti aerei e ferroviari - Crociere fluviali e marine - Pellegrinaggi e Itinerari religiosi - Viaggi in Europa - Viaggi nel Mondo

Soggiorno in camera doppia in Hotel 3 Comfort - Trattamento di mezza pensione (bevande escluse) - Cena in Baita con Premiazione dei vincitori - Partecipazione alle gare e agli intrattenimenti proposti dall’organizzazione - Skibus per collegamento agli impianti - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento viaggio - Assistenza di personale 50&Più Turismo.

La quota non comprende:

Trasporti da e per Andalo - Bevande ai pasti - Ski pass individuale (sconto 15% dal listino) - Tassa di soggiorno del Comune di Andalo (da regolare in loco) - Mance, extra in genere e tutto quanto non espressamente specificato.

Quota apertura pratica per i non soci: € 45

www.50epiuturismo.it (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più

NOVEMBRE 2017 I 81


50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ

Salsomaggiore Terme (PR)

Natale e Capodanno Insieme Dal 23 al 28 dicembre 2017 - Dal 28 dicembre 2017 al 2 gennaio 2018 - Dal 23 dicembre 2017 al 2 gennaio 2018 Circondata da dolci e verdi colline, meta ideale per coloro che cercano un luogo di relax, la località termale, dall’impronta squisitamente Liberty-Decò, è particolarmente consigliata per risollevarsi dai tempi stressanti della città grazie alla quiete dei luoghi, agli ampi spazi verdi e al suo centro benessere dove effettuare trattamenti rigeneranti. Un ricco calendario di eventi e un nutrito carnet di offerte proposto dalle strutture termali concorrono a rendere Salsomaggiore Terme una destinazione consigliata in qualunque periodo dell’anno.

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GRAND HOTEL SALSOMAGGIORE ***** Progettato e costruito nel 1902, oggi dopo un’attenta riqualificazione, l’Hotel può mostrare tutti gli sfarzi originali del primo Novecento e del periodo che lo rese famoso per il concorso di Miss Italia. La struttura 5 stelle propone ai propri ospiti soggiorni tra lusso, benessere e cure termali. Le 167 camere a disposizione, distribuite in cinque piani, sono dotate di tutti i conforts. Il Centro Benessere e Termale del Grand Hotel Salsomaggiore di 1.800 mq vanta di una piscina termale con acqua a 30°C tutto l’anno, area relax, bagno turco, doccia Vichy, fangobagno terapia, massaggi ed estetica, un Thermarium con saune Hammam, docce, percorso flebologico, stanza del sale e vasca idromassaggio termale, oltre a 2 ambulatori e 8 postazioni inalazioni. LA QUOTA DI SOGGIORNO COMPRENDE: Pernottamenti in camere standard nel periodo prescelto Trattamento di pensione completa (menu a 5 portate) con bevande incluse ai pasti - Cocktail di benvenuto - Pranzo di Natale e/o Galà di Capodanno con Veglione a seconda del periodo prescelto - 1 ingresso giornaliero alla Spa - Intrattenimenti vari - Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento UnipolSai Assicurazioni.

QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE NATALE CAPODANNO INTERO PERIODO

In camera doppia In camera singola

23/12-28/12 € 435 € 520

28/12-02/01 € 635 € 895

23/12-02/01 € 1.035 € 1.375

Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45 LA QUOTA DI SOGGIORNO NON COMPRENDE: Trasporti da e per Salsomaggiore - Escursioni facoltative da pagare in loco Imposta comunale di soggiorno (se prevista dalle normative vigenti) da saldare in loco - Noleggio Kit Spa (€ 10 a persona) - Ulteriori ingressi alla Spa oltre a quello incluso (€ 20 al giorno) - Bevande extra, mance, extra personali e tutto quanto non sopra specificato.

(Aut. Reg. 388/87) Tel. 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più


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TURISMO • 50&PIÙ TURISMO • 50&PIÙ TURISMO

Mare d’inverno Estero

Tenerife

L’ISOLA DEL SOLE

Mare d’inverno Italia

Ischia

LA PERLA DEL MEDITERRANEO

Soggiorni di 8 giorni/7 notti o di 15 giorni/14 notti

L’Isola più nota delle Canarie che affascina per il suo clima sempre primaverile durante tutto l’anno e per i contrasti tra la rigogliosa vegetazione e le spiagge.

Il verde della natura, il blu del mare, le terme naturali: tutto questo e molto altro in un soggiorno all’insegna del benessere, della buona cucina, del sole e del relax.

Data di partenza: 12 febbraio 2018 Da Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Verona, Bologna

Hotel Terme President (4 stelle) - Ischia Porto L’albergo, composto da tre corpi attigui, è situato in zona panoramica sovrastante il suggestivo porto di Ischia. Dispone di piscina termale coperta, attrezzato centro benessere e centro termale convenzionato.

Hotel Terme Felix (4 stelle) - Ischia Porto A breve distanza dalla zona pedonale l’Hotel è circondato da un rigoglioso giardino. Dispone di piscina termale coperta, grotta termale e centro termale convenzionato.

Quota a partire da: ottobre novembre gennaio febbraio/marzo aprile

Quota a partire da: ottobre novembre febbraio/marzo aprile

AlpiClub JACARANDA (4 stelle) Costa Adeje Situato in una zona residenziale a circa 400 metri dalla spiaggia sabbiosa di Fañabé, dispone di ristorante, bar, piano-bar e piscine; camere con aria condizionata e Tv; animazione e spettacoli serali. Quota a partire da: 8 giorni/7 notti € 940 15 giorni/14 notti € 1.390

Hotel H10 LAS PALMERAS (4 stelle) Playa de las Americas Situato direttamente sul mare e sulla passeggiata, dispone di ristorante, bar, piscine, campi da tennis, ping pong e biliardo; camere con terrazzo, aria condizionata e Tv; animazione e spettacoli serali. Quota a partire da: 8 giorni/7 notti € 1.120 15 giorni/14 notti € 1.810

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Sono garantiti i collegamenti per e da Ischia in Pullman GT e incluso il traghetto, in partenza dalle principali città del Nord e Centro Italia. Quote su richiesta.

La quota comprende: Volo andata e ritorno per Tenerife - TrasfeLa quota comprende: 7 notti/8 giorni in pensione completa con bevande rimenti da e per l’Hotel - Sistemazione in camera doppia con trattaai pasti - 3 serate piano bar - Serata di Gala - Uso delle piscine termali mento di pensione completa e bevande illimitate ai pasti (acqua, Reparto termale interno convenzionato Asl - navetta da e per il centro di soft drink, vino e birra locali) - Assicurazione medico bagaglio - AsIschia Porto (solo Hotel President) - Assic. medico/bagaglio. sistenza in loco. La quota non comprende: Trasferimenti da e per Ischia - Tassa di sogLa quota non comprende: Pasti/bevande extra - Escursioni e visite giorno - Extra, mance - Polizza annullamento viaggio - Tutto quanto non facoltative - Mance - Tasse aeroportuali - Polizza annullamento viaggio espressamente indicato. - Tutto quanto non indicato. Quota d’iscrizione per i non soci 50&Più: € 45

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__PREVIDENZA__

REVERSIBILITÀ: DIVIETO DI CUMULO E ADDEBITI INPS Completata la verifica dei redditi 2014 per stabilire la legittimità delle prestazioni collegate, l’Inps sta notificando i risultati agli interessati a cura di Gianni Tel

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SI TRATTA DI UNA PENALIZZAZIONE INIQUA E ARBITRARIA, UNA RIDUZIONE DI IMPORTI CHE PUNISCE CHI È ONESTO E PREMIA CHI VIVE NEL SOMMERSO

84 I 50epiumagazine.it I NOVEMBRE 2017

IL DIVIETO DI CUMULO RESTA UNA SPINA NEL FIANCO per vedove/i, titolari di pensione ai superstiti per i quali continuano ad applicarsi le restrizioni introdotte con la Legge 335 del 1995 (riforma “Dini”). L’Inps ha completato la verifica dei redditi 2014 per stabilire la legittimità delle prestazioni collegate al reddito erogate nel 2015 e sta notificando il risultato agli interessati. La verifica sulle pensioni di reversibilità ha fatto emergere in alcuni casi debiti per oltre € 10mila. Se non si tratta di “avvisi pazzi”, i pensionati hanno 30 giorni di tempo dalla notifica dell’Inps per produrre le proprie osservazioni. In mancanza di rettifica, l’Istituto procederà a recuperare l’indebito in 60 rate mensili da Gennaio 2018. La “riforma Dini” ha previsto per questa prestazione tagli che vanno dal 25% al 50% del trattamento a seconda dei redditi (vedi Tabella A). In altre parole se ai coniugi superstiti spetta il 60% della pensione del defunto, tale percentuale scende al 45% se il loro reddito supera di 3 volte l’importo minimo dell’Inps, al 36% con redditi superiori a 4 volte il minimo ed al 30% se si va oltre 5 volte tale livello. Ma se i titolari della pensione di reversibilità sono almeno due (ad esempio, un coniuge con un figlio) l’assegno resta intatto, anche se il reddito di entrambi è molto elevato. Ma quali redditi contano? Tutti i redditi soggetti all’Irpef con esclusione: dei trattamenti di fine rapporto e delle relative anticipazioni; del reddito della casa di abitazione; delle competenze arretrate sottoposte a tassazione separata e dell’importo della pensione ai superstiti sulla quale dovrebbe essere eventualmente applicata la riduzione. Tale penalizzazione al coniuge superstite risulta ingiustificata e iniquamente gravosa. La riduzione può paragonarsi ad una decurtazione ingiusta e che modifica gli effetti finali. Premia chi vive nel sommerso, danneggia chi denuncia i propri redditi e dà luogo a disparità di trattamento, dovute al fatto che per i redditi superiori ai tetti indicati la trattenuta scatta a prescindere dall’importo della pensione. Ecco due esempi che possono spiegare meglio perché ciò si verifica: >coniuge superstite con una pensione annua di € 35.000 e altri redditi per € 15.000: in questo caso l’assegno non subisce riduzioni perché il reddito (quello della reversibilità è sempre escluso) non supera il limite minimo di € 19.573,28 fissato dalla legge nel 2014; >coniuge superstite con una pensione di € 15.000 e uno stipendio (o una pensione di vecchiaia) di € 35.000: in questo caso l’assegno viene tagliato del 50% perché il reddito di lavoro (o di pensione diretta) supera la soglia massima di € 32.622,85. Il risultato non è omogeneo, pur avendo entrambi i coniugi le stesse entrate: il primo può disporre dell’intera somma di € 50.000, mentre il secondo, soggetto al taglio della pensione, deve accontentarsi di € 42.500. La correlazione tra la misura della pensione e la titolarità di altri redditi è propria delle prestazioni assistenziali (assegno sociale, trattamenti al minimo ecc.), mentre è illogica per le prestazioni previdenziali che vengono calcolate in base all’effettiva contribuzione versata e quindi indipendenti da eventuali altri redditi. La nostra Associazione 50&Più da tempo continua ad avanzare al legislatore richieste di modifica della normativa, perché ritiene assurdo differenziare l’ammontare della pensione sulla base dei redditi del superstite, penalizzando questi coniugi che rappresentano una categoria per la quale il rischio impoverimento è po-


TABELLA A - LE RIDUZIONI 2015 IN BASE AL REDDITO PENSIONE DI REVERSIBILITÀ Fino a € 19.573,71 Oltre € 19.573,71 e fino a € 26.098,28 Oltre € 26.098,28 e fino a € 32.622,85 Oltre € 32.622,85

tenzialmente molto elevato. È tempo ed è urgente adesso che cessi l’insensibilità politica e si spenda grande attenzione per i nostri anziani, visto che quote sempre più estese stanno scivolando verso una condizione di povertà inaccettabile. Tutti i pensionati di reversibilità che hanno ricevuto o stanno ricevendo la lettera con la quale l’Inps effettua il recupero dell’indebito, possono rivolgersi ai nostri uffici del Patronato 50&PiùEnasco, presenti su tutto il territorio nazionale, per ottenere gratuitamente ogni chiarimento al riguardo e per inoltrare online la domanda di ricostituzione della pensione per “motivi reddituali” e annullare la richiesta dell’Istituto. Naturalmente, andando agli uffici è importante portare con sé tutti i documenti che attestano il possesso dei redditi per gli anni in esame.

L’INPS FA LE “PULCI’ AI PENSIONATI L’Inps, da qualche mese, sta inviando una richiesta di restituzione di un importo di pensione pagato e non dovuto pari ad € 154,94 e riferito agli anni 2013 e 2014. È un importo aggiuntivo corrisposto ogni anno a circa un milione di interessati, in base alla Legge n. 388 del 23 Dicembre 2000 (Legge Finanziaria 2001). Ad averne diritto sono i cosiddetti “incapienti” ovvero coloro che, titolari di una prestazione pensionistica il cui importo complessivo annuo è inferiore o pari al trattamento minimo Inps, pur avendo diritto alle detrazioni fiscali, non possono goderne perché il loro importo è superiore alle imposte che dovrebbero pagare. Per ottenere il “bonus”, il pensionato “single” non deve godere di redditi assoggettabili all’Irpef di importo superiore a una volta e mezza il trattamento minimo. Se il titolare della pensione è coniu-

TRATTAMENTO SPETTANTE La pensione resta al 60% della quota maturata dal defunto Al superstite spetta il 45% della pensione maturata dal defunto Al superstite spetta il 36% della pensione maturata dal defunto Al superstite spetta il 30% della pensione maturata dal defunto

gato, occorre tener conto dei redditi del coniuge. Esso poi viene erogato in via provvisoria in attesa della verifica reddituale che viene effettuata dopo qualche anno, così come sta accadendo al momento per gli anni 2013 e 2014. Per avere diritto all’aumento è necessario verificare due parametri reddituali: l’importo complessivo della pensione comprese eventuali maggiorazioni sociali e il reddito personale o coniugale. IMPORTI DI PENSIONE Per il 2013 i controlli sulle pensioni hanno considerato i seguenti limiti: > se l’importo complessivo delle pensioni comprensivo delle maggiorazioni sociali era maggiore di € 6.595,53 (T.M. anno 2013 + importo aggiuntivo), non spettava nulla; > se l’importo complessivo delle pensioni comprensivo delle maggiorazioni sociali era inferiore a € 6.440,59, spettava l’intero importo aggiuntivo, se risultavano soddisfatte le condizioni reddituali proprie e del coniuge di cui ad un successivo punto; > se l’importo complessivo delle pensioni comprensivo delle maggiorazioni sociali era compreso tra € 6.440,59 ed € 6.595,53, spettava la differenza tra € 6.595,53 e l’importo delle pensioni, se risultavano soddisfatte le condizioni reddituali proprie e del coniuge di cui ad un successivo punto. Per il 2014 i limiti di reddito sono stati: >se l’importo complessivo delle pensioni (comprensivo delle maggiorazioni sociali e dell’incremento) è risultato maggiore di € 6.672,88, nulla spettava al pensionato; >se l’importo complessivo è risultato minore o uguale ad € 6.517,94, e sono state soddisfatte le condizioni reddituali proprie e del coniuge, al pensionato spettava l’intero importo;

> se l’importo complessivo è risultato compreso tra € 6.517,94 ed € 6.672,88, al pensionato spettava la differenza tra € 6.672,88 e l’importo della pensione. CONDIZIONI REDDITUALI La legge ha stabilito che l’importo aggiuntivo venga corrisposto dall’Istituto in sede di erogazione della tredicesima mensilità a condizione che il pensionato: >non possegga un reddito complessivo individuale assoggettabile all’Irpef relativo all’anno stesso, superiore a una volta e mezza il predetto trattamento minimo; > non possegga, se coniugato, un reddito complessivo individuale assoggettabile all’Irpef relativo all’anno stesso, superiore a una volta e mezza il predetto trattamento minimo, né redditi, cumulati con quelli del coniuge, per un importo superiore a tre volte il medesimo trattamento minimo. Per gli anni in esame, 2013 e 2014, i limiti di reddito sono stati: ANNO

PENSIONATO SOLO

PENSIONATO CONIUGATO

2013 2014

9.660,88 9.776,91

19.321,77 19.552,82

Ad esempio, nel caso in cui il reddito per il 2013 si è collocato tra il limite inferiore (9.660,88) e quello costituito da codesto limite maggiorato dell’importo aggiuntivo (9.660,88 + 154,94 = 9.815,82) è stata erogata una somma fino a concorrenza del predetto limite. Sono da considerare i redditi assoggettabili all’Irpef , gli stessi previsti per l’integrazione al trattamento minimo. L’Istituto è attento a recuperare somme di pensione erogate e non dovute, mentre è disattento quando si tratta di corrispondere prestazioni dovute, con diritto inespresso, nei riguardi dei pensionati: ma tant’è. I pensionati che hanno ricevuto o stanno ricevendo la lettera con cui l’Inps effettua il recupero della somma non dovuta (€ 154,94), si rivolgano ai nostri uffici del Patronato 50&PiùEnasco.


RIENTRANO NEI DIRITTI INESPRESSI: • l’assegno per il nucleo familiare; • l’assegno familiare; • l’integrazione al trattamento minimo; • le maggiorazioni sociali; • la maggiorazione per ex combattenti; • la 14esima mensilità • l’aumento al “milione” • le prestazioni a favore degli invalidi civili

Rientrano, inoltre, i diritti insorti dopo il pensionamento, come il Supplemento di Pensione.

Per una verifica dei tuoi “diritti inespressi” e per il ricalcolo della tua pensione, rivolgiti al Patronato 50&PiùEnasco. Ti ricordiamo che la prescrizione di questi diritti è quinquennale, quindi è possibile recuperare le somme spettanti e mai percepite nei cinque anni precedenti. Gli uffici 50&PiùEnasco sono a tua disposizione per fornirti, gratuitamente, tutta l’assistenza e la consulenza necessarie. Trova la sede più vicina a te o chiama il nostro numero verde

www.50epiuenasco.it

Aderente a:

Senza una esplicita richiesta alcuni trattamenti assistenziali e previdenziali che ti spettano, non vengono riconosciuti. Sono i “diritti inespressi”. Vieni a verificarli gratuitamente presso i nostri uffici di Patronato.


__FISCO__

C

COME È NOTO, l’Agenzia delle Entrate con apposite lettere comunica al contribuente l’esito dei controlli effettuati sulla dichiarazione dei redditi. Quando emergono irregolarità, con un atto chiamato “avviso bonario” l’Agenzia delle Entrate comunica l’importo dovuto a titolo di imposta, di contributi, di crediti compensati in modo errato, di sanzioni e di interessi per ritardato versamento. Qualora l’imposta sia stata versata in ritardo, la richiesta può essere anche limitata alle sole sanzioni ed agli interessi. In caso di avviso bonario si possono verificare due situazioni: 1) l’avviso bonario contiene una richiesta che, dai documenti in possesso del contribuente, risulta essere errata; 2) l’avviso bonario contiene una richiesta corretta in quanto il contribuente non ha adempiuto all’obbligazione tributaria in esso riportata. Nel primo caso, trattandosi di errore (ad esempio, un’imposta che è stata correttamente versata nei termini di legge o, seppur versata in ritardo, è stato pagato anche l’importo maggiorato delle somme dovute, il contribuente deve contattare l’Agenzia delle Entrate o recarsi presso di essa (in questo caso si consiglia l’Ufficio competente in base alla propria residenza). Per avere l’annullamento dell’avviso (o la sua eventuale rettifica) sono riconosciuti 30 giorni, decorsi i quali, qualsiasi Il D. Lgs n. 159 eventuale istanza presentata (ma non definita), non sospende l’atto. Quindi, per ha riformato avere il riconoscimento della sanzione ridotta prevista dall’avviso bonario (pari il sistema di riscossione al 10% ovvero ad 1/3 della sanzione ordinaria), il contribuente deve farselo andelle imposte, ampliando nullare o rettificare entro 30 giorni decorrenti dalla data di notifica dello stesso. In caso di rettifica dell’avviso bonario, i termini cominceranno a decorrere a la dilazione delle rate partire dalla data del nuovo avviso. e riconoscendo Nel secondo caso, quello di avviso corretto, si consiglia di versare quanto richiesto nei termini previsti. In caso contrario si determina l’intervento dell’Agente della delle scusanti per Riscossione, con l’aggravio di sanzioni (dal 10% al 30%), di interessi di mora e evitare la decadenza degli aggi, a seguito dell’iscrizione a ruolo. delle agevolazioni Il D. Lgs. del 24 settembre 2015 n. 159 ha riformato il sistema di riscossione delle imposte e gli avvisi bonari sono regolamentati dal D.P.R. 29 settembre 1973 n. 600. Uno degli aspetti innovativi riguarda la durata massima di rateizzazione delle somme dovute in base alla comunicazione di irregolarità. La nuova disposizione a cura di Alessandra De Feo ripropone la precedente regola generale: il mancato pagamento dell’avviso bonario, entro 30 giorni dalla notifica, o il mancato pagamento della prima rata (qualora IN PRECEDENZA, sia stata richiesta la rateizzazione) causano la decadenza dal beneficio della ANCHE IL RITARDO sanzione ridotta e dell’eventuale rateizzazione. La dilazione è passata da 6 rate DI UN SOLO GIORNO trimestrali (per debiti fino ad € 5.000) e di 12 rate trimestrali (per debiti superiori (OLTRE I 30 STABILITI), a € 5.000), a 8 rate per debiti fino a € 5.000, e a 20 rate trimestrali, per gli importi POTEVA INDURRE L’AGENZIA DELLE ENTRATE superiori a € 5.000. La novità del D. Lgs. n. 159/2015 è rappresentata anche A NON RICONOSCERE dall’art. 15 ter, che parla di “lieve inadempimento”, riconoscendo al contribuente LA RIDUZIONE DELLE SANZIONI delle “scusanti” con cui può evitare la decadenza dalle agevolazioni (sanzione ridotta e rateizzazione). Ciò può avvenire quando l’interessato ha versato: a) la prima rata in misura insufficiente, per una frazione non superiore al 3% dell’importo dovuto; b) la prima rata con un ritardo non superiore ai 7 giorni. In precedenza, anche per il ritardo di un solo giorno (oltre i 30 giorni stabiliti) l’Agenzia delle Entrate poteva non riconoscere la riduzione delle sanzioni. Questa disposizione è applicata anche nell’ipotesi di versamento in un’unica soluzione delle somme dovute, in base all’avviso di irregolarità. Inoltre, opera a decorrere dalle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche relative al periodo d’imposta al 31 dicembre 2014 (Unico PF/2015).

DEBITI TRIBUTARI E AVVISI BONARI

+

NOVEMBRE 2017 I 87


S

__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

Si raccolgono le olive, badando di non abbacchiarle colle pertiche, e si trasportano al frantoio; e se questo non è ancora pronto, si ripongono in locali ben ventilati ed asciutti, affinché le olive siano esenti da fermentazione

AUTUNNO SCALDA IL CUORE

Almanacco Barbanera 1872

a cura di

CON SAN MARTINO, le castagne e il vin novello, novembre reclama la sua parte di allegria. Anche il fuoco scoppietta nel caminetto, pronto a scaldare il cuore dell’autunno. Perché fuori le giornate si fanno corte, il freddo intirizzisce le mani e la nebbia si fa largo nell’orto e nel giardino. Ma la terra chiama al lavoro, le semine non possono aspettare e neppure le raccolte nel frutteto. Funghi e castagne invitano invece nel bosco, dove rosseggiano anche i corbezzoli e le salutari bacche della rosa canina. E tra gli alberi di mille colori, solo l’olivo mantiene il suo argento, pronto a donare un carico prezioso. L’olio è già pronto, si va nei frantoi, per ritrovare il profumo del tempo, il viavai delle stagioni che c e raccontano la ch nostra storia.

NOVEMBRE I CACHI (Diospyros kaki)

Fa bene perché... Molte le virtù salutari. Sono infatti ricchi di vitamina C e di provitamina A, benefiche per il sistema immunitario e di antiossidanti. Contengono minerali come il potassio e hanno proprietà lassative se maturi, astringenti se acerbi. Sono diuretici e proteggono e depurano il fegato. Il proverbio Albero spesso trapiantato, mai di frutti è caricato. Pollice bio Il frutto colto verde ogni virtù perde. Coltiviamoli così L’albero adulto raggiunge anche i 12 mt di altezza, per cui è importante avere dello spazio disponibile. Da giovane teme le basse temperature e soprattutto le gelate. La semina La pianta dei cachi, detto anche kaki o dispiro, vuole terreno fresco, profondo e fertile. Teme l’umidità e il ristagno d’acqua. L’impianto si fa con la Luna crescente, tra ottobre e novembre. Predilige le zone caldo-temperate, ma resiste bene anche con inverni freddi, pur temendo le gelate primaverili. Sono invece le elevate temperature estive a migliorare le proprietà dei suoi frutti. Importante fargli avere acqua, soprattutto nei periodi di siccità. Non si pota. Il cachi chiede soltanto interventi di pulizia. Sugli esemplari più vecchi un’importante riduzione della chioma aiuta a rinvigorire la pianta che produrrà così più frutti. Raccolta e conservazione I cachi si raccolgono in autunno, meglio se con la Luna crescente, dopo la caduta delle foglie. Dalla pianta si prelevano quando sono ancora da maturare, dopodiché, per accelerare la maturazione, processo che prende il nome di “ammezzimento”, si chiudono in un sacchetto con le mele che, grazie al gas etilene emesso, accelereranno il processo.

NEL CESTINO DEL MESE FRUTTA: arance, bergamotto, cachi, cedri, castagne, cotogne, kiwi, limoni,, clementine,, mandarini,, mele, nocciole, pere e pompelmi.


BUONO A SAPERSI!

C’è campo e campo! Seppur utili, abbiamo mai pensato a tutte le onde elettromagnetiche emanate dagli apparecchi che teniamo in casa? Abituiamoci allora a guardare poco e a distanza la Tv (leggiamo, piuttosto): carica l’aria di ioni positivi ed emette ultrasuoni e radiazioni, massime a un metro, che aumentano molto dietro l’apparecchio. Anche un termosifone troppo vicino può provocare campi elettromagnetici che disturbano il sonno. Insomma, limitiamo il numero degli elettrodomestici e non facciamone funzionare molti insieme.

AROMI: crescione, maggiorana, prezzemolo, rosmarino e salvia.

ORTAGGI: bietole, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavoli broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cipolle, fagioli, finocchi, indivie, lattughe, pomodorini, pporri, radicchi rossi, rape, p ravanelli, sedano, spinaci, vvalerianella rian nella e zucche.

1 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 2 3 4 MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER

16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO

COLTIVARE CON LA LUNA

Dice il proverbio... Per san Martino, si lascia l’acqua e si beve il vino Per santa Caterina, tira fuori la fascina

NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Le temperature scendono e annunciano il temuto arrivo delle prime gelate. Ecco allora che l’operazione importante da fare in questi giorni è la pacciamatura. Niente di difficile. Si tratta semplicemente di proteggere le nostre piante, in particolare i nuovi alberi, tanto nel giardino che nel frutteto, così come gli arbusti da poco trapiantati, e anche le rose. Si fa collocando alla base del fusto uno strato di paglia, foglie, aghi di pino, corteccia o anche erba tagliata. E sarà un’efficace protezione pure per l’orto. Servirà a mantenere più caldo e umido il terreno e ad impedire la crescita delle infestanti. Venendo invece alla Luna e alle sue fasi, ecco che in crescente ci attende la semina di fave e piselli, ma dobbiamo pure forzare i radicchi per l’imbianchitura. Da legare e fasciare ci sono anche i gobbi affinché imbianchino e non gelino. Nel giardino coprire le specie sensibili al freddo con “tessuto non tessuto” e terminare la messa a dimora dei bulbi a fioritura primaverile. In Luna calante continuare, invece, la raccolta per la conservazione di cavolfiori, broccoli, finocchi e zucche. Seminare cipolle e aglio. Porre al riparo gli agrumi e raccoglierne i frutti.

SE HAI ½ GIORNATA PENSANDO AL FRUTTETO

Piantare un albero è semplice. In particolare è questo il momento migliore per gli alberi da frutto, perché possano approfittare dell’umidità invernale per radicare bene, e svegliarsi rigogliosi in primavera. In Luna crescente scaviamo una buca larga e profonda, soprattutto se il terreno non è stato ancora lavorato. Aggiungiamo in fondo alla buca terriccio miscelato a compost organico. Allentiamo le radici della zolla dell’albero con le mani, smuovendole ma facendo attenzione a non romperle, in modo che radichi meglio e poniamolo dentro la buca. Aggiungiamo del terriccio fino al colletto della pianta, per poi concludere l’impianto posizionando un palo tutore per sostenerla.

Se di novembre tuona, l’annata sarà buona

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 06.33 e tramonta alle 16.54. L’11 sorge alle 06.45 e tramonta alle 16.43. Il 21 sorge alle 06.57 e tramonta alle 16.34. Le giornate si accorciano. Il 1° novembre si hanno 10 ore e 21 minuti di luce solare e il 30 se ne hanno 9 e 23 minuti. Si perdono 58 minuti di luce.

LA LUNA

Il 1° tramonta alle 02.59 e sorge alle 15.44. Il 12 sorge alle 00.19 e tramonta alle 13.59. Il 21 sorge alle 09.16 e tramonta alle 19.03. Luna crescente dal 1° al 3 e dal 19 al 30. Luna calante dal 5 al 17. Luna Piena il 4. Luna Nuova il 18. NOVEMBRE 2017 I 89


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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Regione dell’antica Grecia; 8. Un liquore; 10. Fu un grande inventore e imprenditore statunitense; 16. L’ultimo papa Eugenio; 18. Episodico, occasionale; 20. Celebre film commedia del 1963 diretto da Billy Wilder; 23. Quello municipale ospita i randagi; 24. Poco… ovvio; 25. Area contigua alla casa rurale; 26. Il dio greco del mare calmo; 27. La regione con l’Aspromonte; 30. Un comune della provincia di Catanzaro; 33. Un doppio sei ai dadi; 34. Le iniziali del regista Scola; 35. Città dell’agrigentino in cui Pietro Germi girò i film In nome della legge e Sedotta e abbandonata; 38. Un software antivirus libero; 39. Sigla che indica i livelli di assunzione giornalieri raccomandati di energia e nutrienti per la popolazione italiana; 40. L’opera con la celebre aria O mio babbino caro; 43. Opera in un atto di Giacomo Puccini; 44. Indietreggiare, tornare indietro; 45. Metà zona; 46. Il portico dell’antica Grecia; 47. Opera di Puccini rappresentata per la prima volta a New York nel 1918; 49. Lo scoiattolo disneyano amico di Ciop; 50. Il Michael famoso attore inglese;

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6. Può essere brillante; 7. Amnesty International; 8. Rosacee spinose; 9. Il nome della Martini; 10. Sigla dell’Agenzia Europea per i Medicinali; 11. Una preposizione semplice; 12. È nel nome di molte testate giornalistiche; 13. La patrona della musica; 14. Fiume dell’Europa centrale; 15. Le Alpi che comprendono Alti e Bassi Tauri; 16. Marylin Monroe è quella della femminilità; 17. Sulle targhe di Venezia; 19. Un personaggio salgariano; 21. Disegnare di nuovo; 22. Il Fausto che cantava Io amo; VERTICALI 1. Strumenti da taglio per 28. La capitale del Libano; la lavorazione del legno; 29. Abilitazione Scientifica Nazionale; 2. Rupia… senza pari!; 30. L’insieme delle ossa che sostiene 3. Un’opera della maturità di Ravel; il corpo dei vertebrati; 4. Opera lirica di Richard Strauss; 31. Hanno azione corrosiva; 5. Un Lucio della canzone italiana; 32. Che riguarda l’omeopatia; 52. L’arma di Poseidone; 53. Roma ne è la capitale; 55. Un’opera di Verdi; 57. Si contrappone a off; 58. Nota località balneare del riminese; 60. Istituto Superiore di Sanità; 61. Cessare di amare; 64. La sigla dell’alta fedeltà; 66. Personaggio biblico antidiluviano; 67. La provincia di Sassari; 68. Abrasa, corrosa; 69. Il nome del chitarrista Clapton; 70. Determina la verticale; 71. Si può essere al settimo per la gioia.

33. La Giuditta attrice e showgirl italiana; 36. Razza di cani da caccia di piccole dimensioni tipica del bacino del Mediterraneo; 37. Accogliere, gradire; 39. Prive di asperità; 40. In auto lo si dà per accelerare; 41. Personaggio femminile del Don Pasquale di Donizetti; 42. Il fiume principale della Calabria; 45. I fratelli e le sorelle dei genitori; 48. Amministratore Delegato; 49. Il René regista del film Avvenne domani; 51. Il centro di Trento; 54. Antico popolo ellenico; 56. Iniziali dell’attrice Di Benedetto; 59. Lo rosicchia il cane; 62. La fine di Merisi; 63. Un indice di borsa; 65. Quello di ferro non si usa per cucire; 66. Gruppo post-rock svedese.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Guidare… un’azienda; 6. Il soliloquio dell’attore; 7. Un… amico di Sempronio; 8. Stabilità, resistenza; 10. L’eroe immortalato da Harriet Beecher Stowe; 11. La Chiesa dei Puritani; 13. Una dote del conciso; 14. La sferetta medicinale; 16. Si… prende sbagliando; 18. Carabinieri pari grado del sergente maggiore;

12. I dipendenti che diminuiscono 20. Rifugge dagli esibizionismi; con le privatizzazioni; 22. Sogno irrealizzabile; 13. Un capolavoro di Goldoni; 23. È a capo di un dicastero. 15. Vermiciattoli da pesca; VERTICALI 1. La fa il professore di matematica; 4 3 2 1 2. Un Gaetano della canzone; 6 3. Soffre per amore; 8 4. Strumenti che permettevano 11 10 di eseguire con grande rapidità 13 varie operazioni matematiche; 5. Molesto rumore di fondo; 14 7. Giganteschi; 16 15 9. Perfetti, quasi... sovrumani!; 19 18 22

17. Stanno sui petti delle giacche; 19. Un gioco del tennista; 21. Un aggettivo possessivo. 5 7 9 12

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ORIZZONTALI 1. David ne raffigurò la morte in un celebre dipinto del 1793; 6. Attenuante, giustificazione; 8. Lo dice chi nega; 10. Il nome della Dorella che è stata anche prima ballerina della Scala; 14. Racconta la vita e la predicazione di Gesù; 15. Il Keith che con Lake e Palmer formò un noto trio di rock progressivo nel 1970; 16. Gli abitanti di Como; 17. La capitale del Perù; 18. Poco cauto; 19. Sigla di Vicenza. VERTICALI 1. Permetteva di suonare la ghironda; 2. Il dio egizio del sole; 3. Contentezza, buonumore; 4. Un pronome personale; 5. Ci precedono in bici; 7. La Maria che scrisse Lucrezia Borgia e Rinascimento privato; 9. Un avverbio di tempo; 11. Privo di qualsiasi possibilità di difesa; 12. Danneggiata, offesa; 13. Regione montuosa dell'antica Grecia.

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Osservate attentamente i quattro gruppi di figure a destra e i numeri ad esse associati e dite quale numero, secondo un criterio logico da determinare, sostituisce il punto interrogativo.

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TEST 2 Unendo le prime tre lettere che compongono le parole del primo gruppo con le prime tre lettere delle parole del secondo gruppo (posti a destra), utilizzando ogni parola una sola volta, è possibile ottenere altre sei parole. Quali?

TEST 3 Osservate attentamente i seguenti quattro gruppi di coppie di numeri e i numeri verdi associati ad ogni coppia e dite, secondo un criterio logico da determinare, quali numeri vanno sostituiti ai due punti interrogativi.

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La dichiarazione di successione va presentata dagli eredi entro UN ANNO dalla data del decesso del titolare dei beni. I DOCUMENTI DA PRESENTARE I Delega a 50&PiùCaaf per la presentazione della dichiarazione I Certificato di morte (in carta semplice) I Certificato di stato di famiglia del defunto, degli eredi e legatari I Autocertificazione “status eredi”, fotocopia dei documenti, dei codici fiscali del defunto e degli eredi I Documenti di prova delle passività e delle riduzioni o detrazioni I Documenti di prova delle attività: certificazione del saldo c/c bancario, azioni, obbligazioni, fondi comuni d’investimento, ecc... I Certificato di destinazione urbanistica per i terreni I Eventuali donazioni effettuate in vita

50&PiùCaaf, Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale scelto da oltre 760.000 persone, offre assistenza fiscale per: 730, IMU, TASI, Red, Isee, richiesta bonus energia/gas, visure catastali. 50&PiùCaaf grazie all’accordo stipulato con il Patronato 50&PiùEnasco offre inoltre assistenza per la pensione di reversibilità. Gli uffici 50&PiùCaaf sono a tua disposizione per offrirti tutta l'assistenza e la consulenza necessaria. Trova la sede più vicina a te o chiama il nostro numero verde

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Grazie a un servizio dedicato, i nostri uffici forniscono tutta l’assistenza necessaria per le pratiche di successione e le relative volture catastali.


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SCRIVETECI: PER POSTA LARGO ARENULA, 34 00186 ROMA PER FAX 06 68130280 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

QUANDO LA MALATTIA È FIGLIA DELLA SOLITUDINE Ha fatto scalpore la notizia di un uomo di 84 anni argentino, che si è recato in ospedale dichiarando un malanno, ma che in realtà non voleva restare da solo nel giorno del suo compleanno GENTILE DIRETTORE, qualche giorno fa, ho letto una notizia su di un signore di 84 anni, che vive in Argentina, e che si è recato in ospedale lamentando un malessere persistente. Il personale sanitario, però, ha trovato sospetto il suo comportamento e un’infermiera, indagando più a fondo, ha scoperto che in realtà il paziente non era afflitto da alcun malanno fisico, ma da uno forse ben più grave: la solitudine. Infatti, quel giorno era il suo compleanno e non volendo restare solo ha finto di sentirsi male per avere un po’ di compagnia. Che fossero medici o infermieri, poco importava, l’essenziale era essere circondato da qualcuno che si interessasse a lui, un vedovo senza figli. E così è stato. Il personale dell’ospedale ha raccolto i soldi ed ha comprato una piccola torta con tanto di candelina. Poi con i guanti di lattice hanno fatto dei palloncini ed “abbellito” la stanza che lo ospitava. Tutto questo si è saputo perché una delle infermiere ha pubblicato questa storia agrodolce, ma che

io considero totalmente amara, su di un social. Mi chiedo, infatti, se sia dignitoso, per una persona anziana, doversi fingere malata pur di avere un po’ di compagnia. Dov’è finita la solidarietà tra le persone, dove l’amore e dove il rispetto nei confronti di chi, durante la vita, ha dato molto alla società ricevendo, in cambio, unicamente solitudine? Giorgio Valduzzi La solitudine, signor Giorgio, è purtroppo figlia di questi tempi, e non riguarda soltanto le persone anziane. Potrebbe sembrare un controsenso, visto che stiamo tutto il giorno incollati al cellulare a parlare con gli altri o viviamo in città sempre più sovraffollate. La solitudine, invece, è spesso compagna di vita di molte persone e sta diventando sempre più un problema sociale, oltreché sanitario. Studi medici, infatti, hanno riscontrato che la solitudine, che sempre più sfocia nella depressione, è maggiormente pericolosa per la salute di alcune delle malattie più comuni, perché va a colpire il sistema immunitario, facendolo lavorare male. Cosa fare? Tenersi attivi il più possibile, cercare di incanalare le proprie energie verso interessi e spingersi a fare nuove amicizie anche se si è avanti con gli anni. In questo numero (a pagina 26) parliamo dell’Ikigai - la ragione di vita che ci fa alzare la mattina e ci fa sentire bene - e di come attivarlo. Non sarà “la bacchetta magica” che fa sparire i problemi, ma è sempre un buon inizio. NOVEMBRE 2017 I 95


bazar CIBO E NON SOLO BENESSERE UTILITÀ LIBRI

a cura del Centro Studi 50&Più

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

CIBO E NON SOLO

ABILITÀ IN CUCINA Per poter creare strumenti per cucinare e confezionamenti nuovi più adatti alle esigenze degli anziani, delle persone con bisogni speciali o con disabilità, Barilla contatta, fino al mese di dicembre, anziani e persone con difficoltà motorie per migliorare il loro grado di autonomia in cucina. Si chiama Hackability@Barilla ed è una esperienza di co-progettazione selezionata, da un’apposita commissione, come una delle 30 in grado di diffondere i vantaggi del cambiamento tecnologico in Europa. FARE IL PANE A Torino, zona Mirafiori Sud, la solitudine si combatte preparando il pane. Il centro “I passi” ospita alcuni giorni al mese gli anziani del posto. Ognuno contribuisce con un euro per la legna e si porta da casa farina e lievito. Si preparano quindi pane, pizze, focacce, tagliatelle. Si lascia poi qualcosa da distribuire alle fa-

miglie in difficoltà e una parte alla cooperativa. È un momento che aiuta a conoscersi, a mangiare bene e a sentirsi soddisfatti per il lavoro fatto e il contributo dato alla comunità.

+ BENESSERE DOPO I 50 TROPPA TV FA MALE Troppa tv fa male anche quando si superano i 50 anni, non solo da bambini. Lo ribadisce uno studio che ha analizzato i dati di oltre 134mila persone tra i 50 e i 71 anni. Gli adulti che guardano più di cinque ore al giorno di tv hanno un rischio molto alto di avere problemi di mobilità negli otto anni successivi. RICCIA, IL BORGO DEL BENESSERE Riccia è un paesino in provincia di Campobasso, a rischio spopolamento. L’amministrazione comunale ha così deciso di trasformarlo in un luogo adatto agli anziani. Il progetto è di dare vita ad un sistema di accoglien-

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za diffuso specializzato nell’ospitalità parasanitaria, associando attività di assistenza e di cura, programmi di prevenzione e riabilitazione e iniziative di intrattenimento. Già ora un ex convento ospita una comunità alloggio per 20 anziani, e il Comune ha ristrutturato cinque immobili del centro storico, individuandone altri venti, per trasformarli in una casa di riposo policentrica. RUGHE A ZAMPE DI GALLINA? Le rughe comunemente chiamate “zampe di gallina”, sono delle fini rughe di espressione che si localizzano sul contorno esterno degli occhi. Il primo passo da fare per ritardare il formarsi di queste rughe è quello di evitare una fotoesposizione prolungata. Il secondo suggerimento è quello di mantenere la pelle protetta e idratata. L’applicazione di prodotti naturali ricchi di vitamine, acidi grassi e antiossidanti può ritardare e in parte attenuare queste rughe.

+ UTILITÀ ATTENZIONE ALL’ALCOL Con l’invecchiamento il corpo reagisce diversamente all’assunzione di alcol. Per esempio, a causa della riduzione fisiologica della quantità di acqua nell’organismo, l’alcol ingerito si diluisce meno e i suoi effetti

sono più forti. Il sito, ricco di consigli e informazioni per persone anziane, per le persone a loro vicine e per i professionisti, offre aiuto e consulenza sulla dipendenza dall’alcol. www.alterundsucht.ch/it UN OCCHIO AL CUORE Il sito, promosso dalla Fondazione italiana per il cuore, consente di effettuare un utile test per verificare lo stato di salute del proprio cuore. Basta rispondere a 10 domande su stili di vita, alimentazione e attività fisica. Al termine del test l’utente saprà se le sue abitudini sono in linea con una corretta prevenzione o se occorre cominciare ad adottare comportamenti più sani. www.cuoriamoci.it

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Tel: 0322841903 800995988

LIBRI TI RICORDI LA CASA ROSSA? LETTERA A MIA MADRE di Giulio Scarpati G. Mondadori, Milano, 2014, pagg. 114 Una madre che dimentica e un figlio che impara a ricordare per poter ricreare, con il racconto, la vita che è stata e donargliela di nuovo. Il ricordo come luogo dell’anima in cui potersi incontrare. Ricostruendo, di ricordo in ricordo, le radici e le memorie della famiglia a partire dalla Casa Rossa, in Cilento, Giulio Scarpati narra alla madre, affetta dal morbo di Alzheimer, la storia della sua famiglia.


CI DAI UNA MANO? Nel gennaio 2015 l’Associazione 50&Più ha dato vita al suo Centro Studi. Nei primi tre anni di attività il Centro si è occupato della selezione e dell’analisi della letteratura nazionale ed internazionale riferita al tema dell’invecchiamento, dando così vita a una banca dati bibliografica che attualmente contiene 11.000 schede a disposizione di chiunque desideri informazioni e aggiornamenti su questo tema (www.centrostudi.50epiu.it). Oggi, per poter approfondire ulteriormente la conoscenza della vita in età anziana, il Centro sta costituendo un campione di persone over 60, a cui sottoporre periodicamente, tramite mail o telefono, dei brevi e semplici questionari. Le risposte fornite verranno utilizzate

per elaborare analisi e approfondimenti, a cui il Centro darà ampia visibilità a mezzo stampa e sui propri canali informativi. In nessun caso verranno rese note le risposte dei signoli componenti il campione, né i loro nominativi. Tutti coloro che desiderano sostenere questa iniziativa, che comporterà la compilazione di circa quattro brevi questionari ogni anno, possono inviare i loro recapiti agli indirizzi sotto indicati. In qualunque momento, con una semplice mail o una telefonata, si potrà chiedere che il proprio nominativo venga tolto dal campione. Ringraziamo tutti coloro che vorranno aderire a questo progetto, aiutandoci così ad elaborare studi di pubblica utilità!

» Nome e Cognome: __________________________________________________________________________________________ Sesso: □ uomo | □ donna

Anno di nascita:_____________________

Comune di residenza: _______________________________________________________________ Provincia: ________________ Titolo di studio: □ nessuno | □ scuola elementare | □ scuola media | □ scuola superiore | □ laurea Indirizzo email: _____________________________________________________________________________________________ Telefono fisso:______________________________________________________________________________________________ Cellulare: _________________________________________________________________________________________________ Desidera ricevere la newsletter gratuita del Centro Studi 50&Più?

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Il sottoscritto consente all’Associazione 50&Più il trattamento dei propri dati personali, ivi compresi quelli sensibili e identificativi, ai soli fini inerenti la partecipazione alle indagini del Centro Studi 50&Più a norma di quanto previsto dagli artt. 13 e 23 del D. Leg.vo 196/2003. I dati possono essere comunicati, nel rispetto delle previsioni del Codice, a collaboratori fornitori, consulenti, del Titolare del trattamento, Enti, Autorità o Istituzioni Pubbliche; nonché a chiunque sia legittimo destinatario di comunicazioni previste da norme di Legge o regolamentari.

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Via Luigi Masi, 7 - 00153 Roma E-mail centrostudi@50epiu.it - Tel. e Fax +39 06 5882587 – 5818626


oroscopo di Aldebaran

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23 OTT. I 22 NOV. La situazione affettiva, con Venere nel segno, segnerà il passo in questo mese. Cercate di essere sempre ragionevoli e non prendete decisioni prima di aver consultato i parenti più stretti.

24 AGO. I 22 SET. Sarete più felici a casa, in mezzo ai vostri cari, anche se i più giovani non si dimostreranno affettuosi. Pazienza: sono i tempi “moderni”... Proteggetevi contro i disturbi da cattiva digestione.

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21 MAR. I 20 APR. Sarete più felici in famiglia che non andando in giro per il mondo. Farete comunque interessanti conoscenze. Non abusate nel mangiare e svolgete con costanza un’attività fisica.

23 SET. I 22 OTT. Cercate di spostarvi sempre con prudenza, visto che il pianeta Marte potrebbe provocare piccoli incidenti. Vi troverete in compagnia di bambini e ne sarete contenti. Siate parchi a tavola.

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21 APR. I 20 MAG. Un mese pieno di colpi di fortuna. Le stelle promettono miglioramenti in ogni settore della vita. Potrete permettervi di essere più ottimisti nei riguardi del vostro prossimo, cioè meno diffidenti.

23 NOV. I 21 DIC. Potrete contare su un mese “sì”, anche se la situazione finanziaria non vi darà sempre le soddisfazioni sperate. Infatti, i soldi arriveranno e partiranno con la stessa velocità!

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21 MAG. I 21 GIU. Frequenterete stranieri o avrete a che fare con questioni legate a Paesi esteri. Sarà bene proteggersi contro improvvisi cambiamenti di temperatura e soprattutto contro il freddo.

22 DIC. I 20 GEN. Novembre porterà grosse soddisfazioni nel settore del lavoro e in famiglia. In questo mese curate tutto, anche nei dettagli. Cercate di proteggervi contro il freddo.

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22 GIU. I 22 LUG. Se siete disposti ad affrontare le piccole noie quotidiane e i problemi che nasceranno, questo mese potrà anche essere positivo. Le questioni più favorite dalle stelle saranno quelle legate alla casa.

21 GEN. I 19 FEB. Fidatevi del prossimo. Incontrerete più persone oneste e sincere di quelle a cui eravate abituate ultimamente. Tuttavia usate cautela nelle questioni riguardanti il denaro.

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23 LUG. I 23 AGO. Sarete spesso occupati in incontri vari. Se un parente lontano vi chiederà un favore, cercate di essere generosi e dimenticate piccoli screzi passati. Fidatevi del vostro intuito.

20 FEB. I 20 MAR. I raggi positivi che arrivano da Nettuno promettono soluzioni armoniose di problemi riguardanti documenti, pratiche burocratiche, permessi, licenze ecc. Siate prudenti durante i viaggi.

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TEST 1 - Il nu-

figura verde

con tre lati mero che sosti2 3x5 + 2x3 – 3x6 = 3 tuisce il punto figura verde interrogativo è il 3 3 con cinque lati 3. Esso, infatti, figura rossa permette di ricon sei lati spettare il criterio logico valido per le altre tre sequenze: il numero posto al centro di ogni figura va moltiplicato per il numero dei lati della figura stessa; infine, i risultati così ottenuti si sommano o si sottraggono agli altri due della stessa sequenza a seconda se la figura è rispettivamente di colore verde o rosso.

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TEST 2 - Le sei parole che si formano utilizzando le prime tre lettere delle parole del primo e del secondo gruppo sono: SAGGIO (da SAGRA e GIOSTRA), VISITA (da VISTO e ITALIA), ARTICO (da ARTO e ICONA), NASTRO (da NASO e TRONCO), GARAGE (da GARA e AGENTE), SENATO (da SENSO e ATOMO). TEST 3 - I due nu1 9 7 6 5 9 meri che sostituiscono i punti inter1 rogativi sono 4 e 5. Essi, infatti, rispet1 + 9 = 10 7 + 6 = 13 5 + 9 = 14 tano il criterio logico 1+4= 5 1+3=4 1+0=1 valido in tutti gli altri casi: addizionando le cifre del numero che si ottiene sommando i numeri posti a sinistra e a destra del triangolo rosso si ottiene il numero verde posto sotto di esso.

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