Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.
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Anno XXXIV n. 11 Novembre 2012 Euro 2.50 - I.P.
Gli occhi del padre, la bocca della madre. Il sorriso lo può ereditare da te. C o n u n T e s t a m e n t o p e r l ’ u n i c e f. Per i bambini più poveri del mondo la vita dipende da un vaccino, da acqua sicura, dalla possibilità di andare a scuola e di essere protetti da abusi e sfruttamento. Con un lascito all’UNICEF puoi dare loro tutto questo. Scopri come, richiedendo l’opuscolo informativo. Con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato
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[anteprime] Cinquant’anni di Beatles
Nel 1962, il loro primo 45 giri, Love me do. Iniziarono per gioco, finirono col diventare un mito della musica contemporanea. A pagina 16
La memoria di Shatila
Trent’anni dopo l’eccidio palestinese, il campo profughi di Shatila, a Beirut, è ancora sepolto sotto dolorosi ricordi e la ricerca di normalità. A pagina 23
Il volto verde del Brasile
La capitale del Paranà, Curitiba, è un esemplare modello di green economy, efficienza, ecologia e sostenibilità. A pagina 30
Chi comanda la Finanza mondiale?
O meglio: chi è comandato dalla Finanza che decide le sorti di tutte le economie con i suoi giudizi. Breve storia delle agenzie di rating. A pagina 20
Tra neve, renne e alberi di Natale
Babbo Natale esiste. Vive a Rovaniemi, in Lapponia, dove anche gli scettici per un attimo tornano bambini. A pagina 42
ditoriale
[ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ]
«Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro: - di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento; - di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; - di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario; - di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona...» (dal “Giuramento moderno” deliberato il 23 marzo 2007 dal Comitato Centrale della Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri)
Il 31 luglio 2009 Francesco Mastrogiovanni, insegnante, 58 anni, è fermato della Polizia Municipale di Pollica (Salerno) per le infrazioni compiute con la sua auto nella zona pedonale della cittadina. È una persona conosciuta, amatissimo dai suoi alunni, ma considerato un po’ bizzarro e originale. Viene deciso di sottoporlo a un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e trasferito al reparto psichiatrico dell’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Una volta sedato, nonostante si sia mostrato collaborativo con il personale del reparto, viene legato polsi e caviglie al letto di contenzione. Verrà slegato da quel letto solo quando qualcuno si accorgerà della sua morte, dopo 82 ore di lenta agonia. I protocolli medici prevedono che i legacci vengano sciolti ogni quarto d’ora! Nei quattro giorni di non “cura”, trascorsi senza assistenza terapeutica o di qualsiasi altro tipo, qualcuno appoggia, accanto al suo letto, il vassoio con cibo e acqua. Lo stesso vassoio, intatto, veniva ritirato dopo quattro ore. Sei medici e dodici infermieri si sono alternati nel padiglione, ma nessuno ha ritenuto di prestare il minimo aiuto a un uomo agonizzante affidato alle loro cure. Il filmato dello scempio (ripreso dalle telecamere presenti nel reparto), è stato reso pubblico dalla famiglia per evitare che i fatti vengano addomesticati, negati, occultati nel corso del processo aperto nei confronti di medici e infermieri accusati di “sequestro di persona, falso ideologico e morte come conseguenza di altro delitto”.
[
Abbiamo scelto di dare rilievo a questa notizia perché non possiamo accettare che la verità venga seppellita dall’indifferenza, dalla vergogna, dall’accettazione passiva, dall’imbarbarimento delle coscienze o dalla difficoltà di sapere. Invitiamo i lettori di 50&Più a scrivere alla Redazione per darci il proprio parere su questa vicenda.
]
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IN QUESTO
numero
10 Intervista a Pietro Grasso: uniti per combattere la mafia
10
DI DANIEL A FLORIDIA
Il fenomeno Beatles: un mito senza tempo
16
DI RAFFAELLO CARABINI
Agenzie di rating: è conflitto di interessi
20
DI LORENZO M A SINI
Al campo di Shatila: tutto come trent’anni fa
23
DI IL ARIA R OM ANO
Per la ripresa dell’Europa: più impegno e partecipazione
26
DI LUDOVICA DI TOMM A SO
La città di Curitiba, un grande esempio di ecosostenibilità
30
DI GIOVANNI ORSO
Viaggio a Rovaniemi, dove Babbo Natale è realtà
42
35
DI LORIS POR CHERI
PARLIAMO DI...
Olimpiadi 50&Più 2012:
Periscopio >> pag. 6
sul podio la squadra di Vercelli. Cronaca di una settimana vissuta all’insegna di un sano agonismo sportivo e tanta voglia di esserci
a cura di Berardo Falcone Letteralmente >> pag. 8
di Giovanna Vecchiotti Tecnologia >> pag. 13
di Dario De Felicis di Paolo Negrini
A CURA DI LUISELL A BERTI
di Carlo Penguin
Previdenza
Sapori & Colori >> pag. 46
DI GIANNI TEL
Libri >> pag. 57
di Renato Minore Arte >> pag. 58
Fisco DI ALESSANDRA DE FEO
Giochi >> pag. 62
di Paolo Giorgi
di N. Tucciarelli e R. Cento
Cinema & Dvd >> pag. 60
Stuzzica cervello di E. Diglio >> pag. 63 Bacheca >> pag. 64 Soluzioni >> pag. 66 Oroscopo di Aldebaran >> pag. 66
di A. Miccinesi e P. Armocida Teatro & Musica >> pag. 61
M. Sarti e D. De Felicis
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Spazio50
Avviso ai naviganti >> pag. 14
di Marina Cepeda Fuentes
50epiu.it
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NOVEMBRE 2012
Anno XXXIV n. 11 Novembre 2012 Euro 2.50 - I.P.
DI LUISELL A BERTI
Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più
Ambiente >> pag. 33
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Anno XXXIV n. 11 Novembre 2012
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IN EVIDENZA
LA VOCE DI 50&PIÙ
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Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it
ZOOM DI GIOVANNA VECCHIOTTI
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BRACCIA “RUBATE” ALL’AGRICOLTURA
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58 a.C. Dopo aver sconfitto gli Equi, il dittatore Lucio Quinzio Cincinnato rinuncia agli onori e alla sua autorità assoluta, e torna ai suoi quattro acri di terra che “coltivava con le proprie mani”. È già la seconda volta che dopo aver servito la Res Pubblica, Cincinnato si ritira a vita privata senza ricchezze. 167 d.C. Marco Aurelio deve affrontare l’ennesimo assalto all’Impero da parte delle popolazioni barbariche. Per poter rafforzare l’esercito, piuttosto che imporre nuove tasse alla popolazione, “tenne una vendita pubblica” dei propri beni personali (calici, gioielli, vesti di seta, anche della moglie) presso il foro di Traiano. 2012 d.C. Nel Parlamento italiano, indagati a parte, siedono 57 condannati. Nessuno è stato arrestato. Tra i reati: corruzione, associazione a delinquere, concussione, peculato. Non si contano gli indagati tra i politici di regioni, province e comuni. Fa ancora discutere una legge anticorruzione che non risolverà il problema, poiché un provvedimento “dall’alto” non può rimpiazzare l’assenza di moralità di chi dovrebbe essere al servizio dei cittadini. È un inizio. Ma vista l’impunità di molti, si potrebbe ipotizzare - più che un vitalizio - una regalìa da parte dello Stato di quattro acri di terra a ciascun condannato. Imparerebbero a lavorare per sostentarsi e non peserebbero più sui cittadini. Un indubbio vantaggio per tutti.
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ERISCOPI in pillole
A CURA DI BERARDO FALCONE
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Osservare la realtà quotidiana, leggere i giornali, guardare la televisione, navigare in internet, ascoltare la radio o i discorsi al bar può aiutarci a riflettere su quanto accade nel mondo in cui viviamo. Il nostro intento è quello di mettere in evidenza notizie interessanti, curiose,
LA SONDA VOYAGER 1 STA PER USCIRE DAL SISTEMA SOLARE
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La pistola ferma chiacchieroni, l’invenzione più curiosa del 2012 La rivista Annals of improbable research ogni anno assegna l’“Ig Nobel Prize”, il riconoscimento più importante per le scoperte tecnologiche più strane e divertenti. Il vincitore dell’edizione 2012 è stato lo “SpeechJammer”, detta anche “pistola ferma chiacchieroni”. Realizzato da due studenti giapponesi, Kazutaka Kurihara e Koji Tsukada, il congegno registra la voce del chiacchierone grazie a un microfono e la riproduce con un ritardo di 200 millisecondi, spiazzando di fatto l’inconsapevole vittima dello scherzo.
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50epiu.it
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OTTOBRE 2012
importanti o stravaganti, riportandole tra queste pagine in forma sintetica. Ci piacerebbe che anche voi prendeste parte a questa sorta di gioco, fornendoci le vostre segnalazioni. Scrivete a: redazione@50epiu.it o Largo Arenula 34, 00186 Roma. Aspettiamo il vostro contributo!
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Russia, nato primo cucciolo di “liliger” Nello zoo di Novosibirsk, in Russia, si è realizzata una piccola meraviglia: è nato il primo cucciolo di “liliger”, da un leone africano e da una liger, un incrocio tra leone e tigre. Al felino, straordinario incrocio di un incrocio, è stato assegnato il nome di Kiara e il suo svezzamento è momentaneamente affidato ad una comune gatta. «Credo che la cucciola abbia più i tratti della tigre che quelli del leone», ha spiegato Roza Solovyova, responsabile della zona felini dello zoo. Beve latte ogni 3 ore come un gatto, ma la sua fame sta crescendo esponenzialmente.
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Spazio: “Voyager 1” sta per uscire da Sistema solare Dopo 35 anni dal suo decollo dalla Terra da Cape Canaveral, la sonda spaziale Voyager 1 sta per uscire dal Sistema solare, diventando così il primo oggetto realizzato dall’uomo ad abbandonarlo. Nel 1977 Voyager 1 e la sua gemella, Voyager 2, vennero inviati in missione verso Giove e Saturno facendo luce su fenomeni che non erano mai stati osservati, come i vulcani di zolfo sul satellite Io. Per lanciarsi ai confini del Sistema solare, Voyager 1 ha usato l’effetto fionda procurato dall’orbita di Saturno.
5 Viterbo, studente rintraccia rapinatore su Facebook e lo denuncia Poco tempo fa uno studente di Civita Castellana, paese in provincia di Viterbo, era stato derubato del suo cellulare dopo essere stato minacciato con un coltello. Il ragazzo non si è dato per vinto e, superato il momento iniziale di shock, ha iniziato una minuziosa ricerca su Facebook per rintracciare l’aggressore. Indagando sulle amicizie della zona, grazie anche ad alcuni particolari che aveva notato (un tatuaggio), è riuscito a identificare il ladro e sporgere denuncia ai Carabinieri, che hanno riconosciuto il pregiudicato mettendolo agli arresti domiciliari con l’accusa di rapina.
Una vita in volo Il signor Ron Akana, un cittadino californiano di 83 anni, ha stabilito un singolare record avendo passato in aria la bellezza di 63 anni. Akana, infatti, è un ex steward di volo e ha iniziato la sua onorata carriera nel 1949, quando ancora studiava all’Università. Da allora è sempre stato in servizio, con una breve pausa di due anni nel 1951 per combattere nella Guerra di Corea, fino a settembre 2012. Emozioni ed esperienze vissute sempre a bordo degli aerei, posizione privilegiata da cui ha visto cambiare il mondo e le sue abitudini.
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Uno spray contro il deperimento della frutta Durante il meeting annuale dell’American Chemical Society di Philadelphia (Usa) è stato presentato un rivoluzionario spray che rallenterebbe di molto il processo di deperimento della frutta. La spiegazione del fenomeno nelle parole di Xihong Li, della Tianjin University of Science and Technology: «Si spruzza direttamente sul frutto, rivestendolo di una sostanza multiuso e superassorbente chiamata “idrogel”, composto da chitosano, un derivato dai gusci di alcuni crostacei. In questa maniera le banane, ad esempio, possono restare fresche fino a 12 giorni».
È arrivato il cane archeologo Il fiuto dei cani è noto per essere sopraffino ma quello di Migaloo, un meticcio labrador femmina di tre anni, è davvero straordinario: riesce a trovare le ossa degli antichi aborigeni anche seppellite a 2 metri di profondità. L’addestratore del quattrozampe, l’australiano Gary Jackson, per addestrarlo ha utilizzato ossa vecchie di 250 anni che gli sono state prestate dal South Australian Museum. «Il fiuto di Migaloo è davvero formidabile - spiega Jackson - ma ci sono voluti sei mesi per ottenere gli attuali risultati. Ora il cane è in grado di scoprire ossa sepolte nel 100% delle ricerche».
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NOVEMBRE 2012
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Chi ha più sale in zucca... Chi ha più amore nel cuore... Gentile Direttore, ho avuto modo di scrivervi già un paio di volte, entrambe per complimentarmi sulla pubblicazione di articoli di particolare interesse. Questa volta, però, mi permetto di passare attraverso le Vostre pagine per dichiarare tutto il mio sdegno in merito ad un recente caso di cronaca. Mi riferisco alla vicenda del bimbo che, conteso dai genitori separati, è stato prelevato a forza da agenti di polizia davanti alla sua scuola e contro la sua volontà. Quel filmato, “rubato” con un tele-
fonino e reso pubblico dai media, ha fatto il giro del mondo scandalizzando, sconcertando, rattristando... Un atto che, seppur eseguito sulla base della sentenza di un giudice, è stato perpetrato con assoluta superficialità da coloro che sono preposti alla difesa e alla tutela dei cittadini. Le forze di polizia hanno sì chiesto scusa, ma si sono anche difese dichiarando che non esiste un “protocollo comportamentale” che detti le linee guida per lo svolgimento di tali operazioni. Per favore, qualcuno ci restituisca il buon senso.
GIUDITTA LOJODICE
È vero, signora Giuditta, bisognerebbe ritrovare il buon senso affinché ci accompagni in ogni gesto che compiamo, in ogni comportamento, nei rapporti con gli altri. Troppo spesso, invece, ciò non accade, forse perché si è persa la capacità di avere una visione globale delle situazioni o quella capacità di autocritica che ti fa riflettere e capire dove stai andando. Nella tristissima vicenda di Cittadella ognuno ha creduto che il proprio fosse il comportamento migliore da tenere senza tener conto “dell’altro”: le Forze dell’Ordine, i familiari, i media con il loro carrozzone. Ognuno per proprio conto, senza guardarsi intorno, ma, soprattutto, senza curarsi che tra le mani avevano la vita di un bambino. Perché, vede signora Giuditta quello che abbiamo visto in televisione, non è altro che la punta di un iceberg. Sono migliaia, infatti, i bimbi che i genitori separati si contendono ogni anno. Come fosse una casa, un mobile, il cane o l’argenteria. Spesso si fanno la guerra in nome di un amore genitoriale che prescinde dal reale interesse dei figli. Li usano per colpire l’altro o per ottenere beni
8I 50epiu.it I NOVEMBRE 2012
e benefici che forse non potrebbero avere se non ci fosse stato il figlio di mezzo. Ma al figlio chi ci pensa? Del suo bene, quello vero, chi si occupa? È giusto che sia la sentenza di un giudice a stabilire chi è in grado di dare amore ad un figlio che ha tutto il diritto di essere amato senza subire traumi né vivere nel terrore che forse “l’uomo cattivo” è quel papà (o quella mamma) dal quale si dovrebbe aspettare tutto l’amore possibile? La ver-
gogna sta anche qui, nel costringere la Legge ad intervenire “a tutela di un minore” che si ha il dovere morale di tutelare, solo perché è un essere umano ed è tuo figlio.
Per un’Italia migliore Caro Direttore,mi perdonerà per la lunghezza della mail ma purtroppo non ho altro mezzo per sensibilizzarla su quanto stiamo promuovendo. Siamo giovani, tutti ci invocano e nes-
«Se c’è qualcosa che desideriamo cambiare nel bambino, dovremmo prima esaminarlo bene e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi» Carl Gustav Jung
suno ci dà retta. Le risorse economiche mancano, ma la determinazione delle idee ci portano a proseguire sulla strada che abbiamo deciso di intraprendere. (...) Con un Pil praticamente piatto, una disoccupazione giovanile mortificante, un’incontenibile evasione fiscale, i servizi pubblici statali e locali al palo, vetusti e privi di risorse per modernizzarsi e rendersi efficienti, la credibilità internazionale che tenta affannosamente la risalita dai suoi minimi storici, l’Italia pare sull’orlo del baratro. È di tutta evidenza che per questo stato di cose, c’è intanto un principale responsabile: l’intera classe politica che negli ultimi quarant’anni ha gestito in modo pessimo il Paese, anteponendo interessi personali o partitici a quelli prioritari della Nazione. È anche vero, però, che la responsabilità è pure di tutti quelli che come cittadini hanno assistito passivamente a questa deriva, senza pretendere contromisure immediate e serie, senza denunciare prontamente truffe e corruzione, senza chiedere immediatamente il “conto” ai loro rappresentan-
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Alessandro Manzoni, I promessi sposi, 1840/42
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Poste Italiane S.p.A.
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in L. 27/02/04 n.46)
Art. 1 comma 1 -
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Anno XXXIV n. 11 Novembre 2012 Euro 2.50 - I.P.
IL BUON SENSO C’ERA; MA SE NE STAVA NASCOSTO, PER PAURA DEL SENSO COMUNE.
SCRIVETECI A: Per posta: Largo Arenula, 34 00186 Roma Per fax: 06 68139323 Per m@il: g.vecchiotti@50epiu.it
ti parlamentari, regionali, provinciali e comunali. (...) Il disinteresse mostrato dai cittadini
italiani durante le ultime elezioni, rappresenta un segnale forte ed inconfutabile del biasimo verso la classe politica centrale e locale. Ma questa non è cosa sufficiente: perché, infatti, solo la partecipazione attiva ed appassionata alla vita politica del Paese può cambiare le cose e restituirci il futuro che gli italiani meritano. L’Italia e gli italiani, siamo convinti, hanno ancora respiro, energia, fantasia, capacità, coraggio, voglia di intraprendere. Ed è con queste forze vive che l’Italia può cambiare, può farcela a risorgere e riconquistare il privilegiato e ammirato ruolo che ha sempre avuto nel mondo civile e sviluppato. È allora giunto il momento di diventare protagonisti del cam-
biamento, di agire perché l’Italia diventi giorno per giorno un Paese sempre più giovane, moderno, dinamico, energico, incentivante, positivo; dove l’orizzonte sia limpido e il percorso che ognuno sceglie di fare, libero e chiaro; con uno Stato “amico” che sia a fianco di chi studia, lavora, investe, e rispetta le leggi. Uno Stato equo, con tasse adeguate alla qualità dei servizi ricevuti, in cui innovazione, istruzione e ricerca siano capisaldi e occasioni principali su cui crescere. Iniziativa a forte connotazione giovanile, che vuole soprattutto unire le forze sane e innovative del Paese e la cosiddetta società civile (senza tralasciare, naturalmente, le grandi esperienze delle sue miglio-
Montascale Stannah.
scale, scegli il meglio.
Per le tue
ri figure professionali) nell’impegno per un concreto e profondo ricambio generazionale del Paese. (...) Sono assolute priorità, il merito e la capacità, metro di reale valutazione e reclutamento. E il rigore, la trasparenza e la sostenibilità dei conti pubblici, le basi necessarie per la corretta gestione dello Stato. Per questo, “Lavoriamo per l’Italia”. CARMELO LENTINO
È il desiderio di tutti, migliorare il proprio Paese: i giovani, ritengono si possa farlo spazzando via tutto ciò che ha il sapore d’antico; gli anziani con tutto ciò che di buono hanno sperimentato nella loro vita. La cosa migliore sarebbe quella di andare verso il futuro e l’innovazione senza tralasciare l’esperienza necessaria a non perpetuare gli errori. Un futuro che possa vedere uniti in questo cammino, giovani e meno giovani. Solo così si avrà un’Italia migliore.
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DA SEMPRE IN PRIMA LINEA PER COMBATTERE IL FENOMENO DELLE COSCHE MAFIOSE, È STATO GIUDICE A LATERE NEL MAXIPROCESSO CONTRO COSA NOSTRA SVOLTOSI A PALERMO TRA IL 1986 E IL 1987. DAL 2005 È PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA, L’ORGANO ISTITUITO PER COORDINARE, IN AMBITO NAZIONALE, LE INDAGINI RELATIVE ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
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a mafia è un fenomeno che come ci hanno tristemente confermato le cronache più recenti, pur avendo origini antiche, continua a condizionare, in modo pervasivo e destabilizzante, la vita sociale, economica e politica del nostro Paese. La sua evoluzione, gli intrecci con politica ed affari, il ruolo delle donne e dei pentiti, le indagini, le stragi, i depistaggi e la creazione del consenso, sono solo alcuni dei temi trattati da Lezioni di mafia, un progetto per la legalità promosso da Rai Educational, suddiviso in dodici puntate e mandato in onda da Rai Storia in questo palinsesto autunnale. Testimonial d’eccellenza e conduttore di Lezioni di mafia è Pietro Grasso. Siciliano, classe 1945, è stato giudice a latere nel maxiprocesso di Palermo contro Cosa Nostra, svoltosi fra il 10 febbraio 1986 e il 16 dicembre 1987 nell’aula bunker del Carcere dell’Ucciardone. In quel processo furono imputate 474 persone per crimini legati alla criminalità organizzata, con 438 capi di imputazione, fra i quali 120 omicidi. La sentenza, di oltre 8.000 pagine, portò a 19 ergastoli e oltre 2.600 anni di reclusione. Dopo aver collaborato alla Commissione Antimafia e alla Direzione affari penali del Ministero di Grazia e Giustizia, Pietro Grasso diventa Procuratore della Repubblica a Palermo.
PIETRO
IL MIO IMPEGNO NELLA LOTTA ALLA MAFIA È UNA QUESTIONE DI COSCIENZA. PER IL BENE DEL NOSTRO PAESE DOBBIAMO RESPINGERE L’INDIFFERENZA E RESTARE UNITI
GRASSO DI DANIEL A FLORIDIA
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PIETRO GRASSO Sotto la sua direzione, dal 2000 al 2004, sono state arrestate 1.779 persone per reati di mafia e 13 latitanti, che erano inseriti tra i 30 più pericolosi. Dal 2005 è Procuratore Nazionale Antimafia, l’organo istituito nel 1991 con il compito di coordinare, in ambito nazionale, le indagini relative alla criminalità organizzata. In questa veste, e nei suoi libri, ha più volte richiamato l’attenzione sui rischi di “mafizzazione” dell’impresa legale, attraverso meccanismi perversi che intrecciando estorsione, corruzione, riciclaggio, malaffare inquinano il mercato, piegano l’economia sana del nostro Paese, infieriscono su un sistema imprenditoriale fiaccato dalla crisi e rafforzano ulteriormente il potere delle cosche. Lo incontriamo a Pesaro, in occasione della cerimonia di premiazione dei Maestri del Commercio organizzata dall’Associazione 50&Più e dalla Confcommercio di Pesaro e Urbino, dove sta per ricevere la “Targa della Solidarietà Antiracket” istituita da 50&Più per premiare quanti operano in favore della legalità contro malavita e criminalità. Dottor Grasso, Lei conta oltre 40 anni di carriera e di impegno nella lotta alla mafia, un impegno che l’ha vista testimone di momenti che hanno cambiato la storia della nostra Repubblica (dall’omicidio di Piersanti Mattarella al maxiprocesso di Palermo) e che l’hanno portata alla guida della Direzione Nazionale Antimafia. Qual è stato l’episodio che reputa determinante per il Suo percorso personale e professionale? Senza ombra di dubbio il maxiprocesso mi ha cambiato la vita. Fino a quel momento vivevo la magistratura in modo “sportivo”, andavo in ufficio in bicicletta, ero amante degli sport all’aria aperta, nei quali coinvolgevo mio figlio quattordicenne. Prevedevo che sarebbe cambiato tutto. Avevo avvertito anche mia moglie: saremo circondati da agenti armati e con giubbotti antiproiettile, cominceremo a ricevere minacce, pressioni e intimidazioni come poi è successo, anche nei confronti dei familiari più stretti. E da allora sono ancora sotto scorta. Quando ho cercato di trascorrere dei periodi più tranquilli, proprio quando ti senti più sereno, come un flashback ritornano le minacce, si riaffaccia il pericolo. Essendo diventato un simbolo, sono sempre esposto, al di là di quello che sto facendo nel contingente: infatti, dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino era stato progettato un attentato nei miei confronti. Era la fine del ‘92, inizi del ‘93, quando il maxiprocesso era finito già da tempo e lavoravo al Ministero della Giustizia con Giovanni Falcone su cose poco visibili, di cui allora non si coglieva l’importanza. Ma soprattutto, dopo aver condotto in porto quel processo, mi sono reso conto che cose impossibili non ne esistono: aver superato tante difficoltà organizzative, giuridiche, di vita - 35 giorni di camera di consiglio rinchiuso con i giudici popolari - non è cosa facile. Anche dal punto di vista professionale mi ha dato molta sicurezza. Ho capito che analizzando i problemi si pos-
Siciliano, classe 1945. Sotto la sua direzione, tra il 2000 e il 2004, vengono arrestate 1.779 persone per reati di mafia. Tra le sue pubblicazioni: Liberi tutti. Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia (2012), Per non morire di mafia (2009) e Soldi sporchi (2011).
[ FEBBRAIO 1986, CARCERE DELL’UCCIARDONE, PALERMO. FURONO 474 LE PERSONE IMPUTATE NEL MAXIPROCESSO CONTRO COSA NOSTRA CONCLUSOSI NEL DICEMBRE 1987. ]
sono trovare le soluzioni. Ho imparato a guardare le cose a prescindere dal risultato, da come sono state fatte. Perché se gli imputati che io ho fatto condannare, poi vengono rimessi in libertà, è inevitabile pensare: chi te lo fa fare? Ma la risposta è: il mio senso del dovere, la mia coscienza. Antonino Caponnetto, capo del Pool antimafia, prima di entrare nel maxiprocesso mi dette un buffetto sulla guancia e mi disse: «Vai ragazzo, a schiena dritta e testa alta! E segui sempre la voce della tua coscienza». Dagli inizi della Sua carriera ad oggi le organizzazioni criminali sono cambiate: siAntonino curamente non c’è Caponnetto, più il picciotto con capo del Pool la coppola e la luantimafia mi disse: para e i mafiosi si «Vai ragazzo, muovono con dia schiena dritta sinvoltura sui mere testa alta! cati della finanza E segui sempre internazionale. Ma la voce della è cambiata anche tua coscienza» la struttura organizzativa interna? La mafia è cambiata adattandosi via via che mutano i contesti sociali ed economici, ma mantenendo sempre una sua continuità nelle regole e nelle tradizioni, gli elementi su cui poggia la sua forza. La mafia ha assunto tante facce diverse, si è iniziato con la mafia del latifondo quando i proprietari terrieri si opponevano a chi voleva le terre e la riforma agraria; poi c’è stata l’urbanizzazione e la speculazione edilizia; la droga negli Anni ‘70, e così via; ed oggi siamo arrivati alla mafia degli affari. Ma nonostante questi cambiamenti, quando abbiamo arrestato il latitante Lo Piccolo, ed era nel 2007, abbiamo trovato su un “pizzino” il decalogo e la formula di giuramento, segno che ancora si facevano le iniziazioni con le stesse modalità che ci avevano » NOVEMBRE 2012
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INTERVISTA PIETRO GRASSO [ PESARO, “GIORNATA MAESTRI DEL COMMERCIO”, OTTOBRE 2012. DA SINISTRA, ALBERTO DRUDI, PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO DI PESARO E URBINO; ANGELO SERRA, PRESIDENTE PROVINCIALE CONFCOMMERCIO; GIUSEPPE CIUCCIARELLI, PRESIDENTE PROVINCIALE 50&PIÙ; PIETRO GRASSO, PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA E MATTEO RICCI, PRESIDENTE PROVINCIA DI PESARO E URBINO. ]
raccontato Buscetta e gli altri pentiti tanti anni prima. Le organizzazioni criminali oggi si avvalgono della globalizzazione, delle tecnologie, della finanza. Questo cosa ha comportato nel modo di contrastarla? La lotta alla mafia oggi si fa soprattutto sul piano patrimoniale: abbiamo chiesto e ottenuto un rafforzamento delle regole di sequestro e confisca e una nuova competenza per la magistratura specializzata antimafia, che ha la capacità di coordinare queste attività. Da quando sono entrate in vigore le nuove norme si “insegue” il patrimonio anche dopo la morte del mafioso o quando sembra che il mafioso non sia più pericoloso, evitando che lui o la sua famiglia possano rientrare in possesso dei beni sequestrati. Riciclaggio e usura, corruzione ed estorsione, creazione del consenso e libertà d’impresa sono fenomeni strettamente legati, se non addirittura le due facce della contaminazione e dell’infiltrazione mafiosa nell’economia. Come può difendersi il sistema imprenditoriale “sano” di fronte a questa offensiva? L’unico modo è pretendere la legalità, unendosi in una battaglia comune per espellere dal sistema coloro che ottengono dei benefici, che alterano la concorrenza. Un imprenditore è in grado di capire se un concorrente che pratica prezzi fuori mercato ci riesce grazie alla sua abilità o perché ha alle spalle dei capitali illeciti, mentre gli altri devono ottenerlo pagando dei tassi di interesse. Quindi diventa determinante il contributo di chi conosce il settore per smascherare l’illecito. Un’organizzazione come Confcommercio conta 700.000 imprese che possono diventare milioni di persone contro poche centinaia di malfattori, forse un migliaio in tutta Italia. In una battaglia sul campo non ci sarebbe storia. Bisogna raggiungere questa consapevolezza, perché solo l’unità dà la forza di resistere, di contrastare e di sconfiggere definitivamente la mafia. Rai Educational l’ha scelta come testimonial per le Lezioni di mafia, un programma ispirato a quello ideato da Giovanni Falcone e Alberto La Volpe nel ‘92. Uno spazio di approfondimento complementare o totalmente alternativo alle fic-
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«Non puoi far sì che gli onesti stiano alla finestra a guardare, mentre i disonesti conquistano il potere e boicottano la tua vita. Bisogna agire tutti uniti per creare condizioni di vita migliori per i nostri giovani. Per il futuro del nostro Paese»
tion che attraggono il grande pubblico? È un programma pensato per un pubblico giovane, senza alcuna pretesa, da parte mia, di salire in cattedra, ma cercando di far capire, in forma colloquiale, la situazione attuale. La mafia è un connubio tra potere, crimine ed economia, e in questa forma condiziona tutti quanti. Ma ci si può liberare e le lezioni sono un modo per capire come fare. Le fiction possono anche andare bene perché parlarne è sempre meglio del silenzio. Il silenzio rafforza la struttura criminale, gli dà l’ossigeno e la possibilità di ricostruire le organizzazioni che noi distruggiamo, di riempire i forzieri attraverso i vari traffici, di diventare potenti. Però bisogna affrontare l’argomento in modo tale da non creare i miti. Abbiamo trovato nelle tasche di un ragazzino, capo di una banda di minorenni a Milano, il ritaglio della recensione de Il capo dei Capi, la storia di Riina, lo storico boss di Cosa Nostra. La teneva in tasca perché considerava Riina quasi un modello da emulare. Questo è il pericolo, che nella rappresentazione romanzata non si faccia comprendere in modo sufficientemente chiaro ed esplicito che la mafia porta violenza, carcere, sangue, morte. Alla fine dove sono tutti questi boss? Nelle carceri. A vita. Il 2012 è l’Anno Europeo della Solidarietà tra le Generazioni. Attraverso il Suo ultimo libro, Liberi tutti. Lettera ad un ragazzo che non vuole morire di mafia, che messaggio vuole mandare ai giovani? Io avevo un professore di Storia e Filosofia che mi diceva sempre che la qualità maggiore e più importante che secondo lui avevano i giovani era l’ingenuità. A questa affermazione io replicavo: «Professò l’ingenuità fa pensare a qualcuno un po’ fessacchiotto, via». E lui mi rispondeva: «No. L’ingenuità è un punto di forza nel senso che, mentre gli anziani sono ormai diventati cinici perché non credono più nel cambiamento dopo averlo atteso per tanti anni, i giovani, proprio perché sono una tabula rasa, vivono con l’idea di poter realizzare i loro desideri, le loro idee, i loro sogni e le loro speranze. Sulla base di questo insegnamento del mio vecchio professore io cerco soprattutto di dare speranza e di cercare di far impegnare i giovani, affinché non rimangano indifferenti. Diceva Gramsci «L’indifferenza è il peso morto della storia». Non puoi far sì che gli onesti stiano alla finestra a guardare mentre i disonesti conquistano il potere e boicottano la tua vita. Quindi bisogna agire tutti uniti. Per creare condizioni di vita migliori per i nostri figli, per i nostri nipoti, per il futuro del nostro Paese.
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[ TECNOLOGIA DI
L’HI-TECH AL SERVIZIO DELLA PERCEZIONE
ATTUALITÀ
*
DIRETTAMENTE DAL FUTURO
DARIO DE FELICIS ]
«Occhiali che aumentano la realtà, dispositivi comandati con una mano o con il suono della voce: le invenzioni che ci aiuteranno a vivere meglio»
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ggi è già domani. La frase potrebbe suscitare qualche perplessità ma basta guardare al vicino orizzonte tecnologico per osservare quante novità stanno per invadere il mondo dell’Hi-tech. La prima grande innovazione viene da Google, che ha da poco presentato il rivoluzionario “Project Glass”. A prima vista sono solo un paio di occhiali con una montatura ultra-moderna, ma indossandoli si riesce a vedere la realtà in maniera diversa: aumentata. Dotati di complessi sensori collegati ad internet, gli occhiali proiettano sulle lenti dell’utilizzatore informazioni, dati e suggerimenti sull’ambiente circostante. Si possono impartire ordini agli
occhiali solo con l’utilizzo della voce, fare una foto, una telefonata o utilizzare il navigatore per visualizzare una strada. Il progetto è ancora un “work in progress” e ha un prezzo che si aggira intorno ai 1.500 dollari ma gli sviluppatori sono già al lavoro per mettere in commercio questo tecno-gioiellino entro il 2014.
Rimanendo in tema di prototipi che cambieranno il nostro modo di comunicare non si può dimenticare il Riconoscimento Vocale, che vede in Samsung e Apple (con S-Voice e Siri) i principali protagonisti della sfida. Con gli assistenti vocali è già possibile compiere ogni operazione sul proprio tablet o smartphone solo con
l’uso della parola, dialogando in 23 lingue con il proprio dispositivo sul meteo o addirittura sul senso della vita. Un rapido prepensionamento della tastiera che non pare turbare troppo chi sperimenta i nuovi sistemi informatici e non ha paura di usarli. Le frontiere tecnologiche sono pronte per essere oltrepassate.
Per gli ipovedenti
“Vedere le parole”
Musica a mano
È un progetto coreano: questi occhiali hanno sette microfoni sulla montatura che, captando i suoni, indicano a chi li indossa la direzione con led lampeggianti.
È in fase di sviluppo Scribe, per chi ha problemi di udito. Registra una conversazione e la manda ad un server che, sbobinata, la reinvia al mittente con i sottotitoli.
Flutter per Mac è in grado di leggere i gesti delle mani per avviare, mettere in pausa o riascoltare un brano; il tutto grazie alla videocamera frontale.
Come stanno i polmoni? Analizzando il soffio fatto sul microfono del cellulare, SpiroSmart fornisce risultati piuttosto precisi sullo stato di salute dei polmoni.
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> @VVISO AI NAVIGANTI
I PREFERITI DI DI PAOLO NEGRINI
LA TOP 5 DELLE COSE DA FARE, VEDERE, ASCOLTARE IN RETE
GOOGLE ART PROJECT [ VISITE VIRTUALI ] Google con il suo “Art project”, mette in rete dipinti, sculture, fotografie ospitate nei maggiori musei del mondo. Il visitatore virtuale può navigare tra le opere ed apprezzarne i dettagli grazie alla altissima risoluzione delle immagini. Vedere le opere al computer non può sostituire la visita reale, ma offre gli strumenti che consentono di soffermarsi su dettagli non visibili a occhio nudo. >> www.googleartproject.com/it/
NON SOLO LIBRI
LA SETTIMANA DEL BARATTO
[ MIGLIAIA DI CAPOLAVORI ]
[ QUARTA EDIZIONE ] Che sciocco, sorridevo quando mio nonno mi diceva: «Prima o poi torneremo al baratto!» Aveva ragione lui. La Settimana del Baratto giunge alla quarta edizione e si svolgerà dal 19 al 25 novembre 2012. I bed and breakfast che aderiscono all’iniziativa baratteranno il soggiorno in cambio di beni o servizi. >> www.settimanadelbaratto.it/
Liber Liber è una O.n.l.u.s. che ha come obiettivo la promozione di ogni espressione artistica e intellettuale. Punte di diamante sono il progetto Manuzio, biblioteca digitale accessibile gratuitamente, e il progetto LiberMusica, che contiene un archivio musicale con migliaia di capolavori di musica classica e non solo. Accedendo al sito www.liberliber.it potrete fruire gratuitamente online o scaricare sul vostro computer libri, audiolibri e brani musicali.
YOUTUBE ILLUMINA L’ISTITUTO LUCE [ UN SECOLO DI MEMORIA ] L’archivio cinematografico dell’Istituto Luce conserva quasi un secolo di memoria collettiva fissata in milioni di metri di pellicola. Buona parte di questo patrimonio filmico composto da cinegiornali e documentari di propria produzione (realizzati a partire dal 1924, anno di nascita della L.U.C.E., Unione Cinematografica Educativa), ma anche di produzioni esterne acquisite via via nel tempo, è ora visibile sul sito www.youtube.com, che ha avuto il pregio di portare le visite giornaliere dalle 400-500 del sito originale alle 500mila attuali. Accedete al sito e nella casella di ricerca digitate “Istituto Luce”. A questo punto scegliete dalla lista dei canali nei quali è stato suddiviso il materiale.
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RICERCA MIRATA [ LIBRI, MUSICA E... ] Naviga, naviga, non sempre riusciamo a trovare la notizia che ci soddisfi. Se siete alla ricerca di informazioni su libri, musica, cinema, spettacolo e intrattenimento in genere, provate ad approdare al sito http://www.wuz.it/. Resterete sorpresi della mole di notizie che mette a disposizione. Di notevole rilievo la lista di indirizzi internet divisa per argomenti. Da non perdere.
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[ COSTUME DI RAFFAELLO
CARABINI ]
A PIEDI NUDI PER ABBEY ROAD T «Favola, leggenda, mito... I baronetti di Liverpool non rappresentarono solo una rivoluzione musicale; furono un fenomeno dai profondi significati sociali che segnò un’epoca. A cinquant’anni dall’uscita del primo 45 giri, Love me do, sono tanti gli eventi dedicati, a conferma del posto riconosciuto nella Storia»
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ra il 1956, quando John Lennon fonda i “Quarry Men”, il 1962, anno del primo disco ufficiale del quartetto, e la “leggenda” il passo è stato talmente breve, facile, universale, che è ovvio rimanere un po’ sconcertati. Ovvio quanto il constatare che il fenomeno Beatles ha significati che vanno ben al di là del semplice contesto musicale per interessare tutta la sfera del mondo giovanile. La musica è la forza portante, la genialità in-
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«SE VOLETE CONOSCERE GLI ANNI SESSANTA, ASCOLTATE LA MUSICA DEI BEATLES» AARON COPLAND propositiva: i genitori si erano impegnati, con fatica e lavoro, per offrire loro una vita meno difficile della propria, di quella del proletariato urbano durante le lusinghe e le minacce del Boom consumistico del dopoguerra e dell’apparente abbondanza generale degli anni seguenti. E ci erano riusciti. La scintilla è una formula musicale nuova, che prende le mosse dal rock‘n’roll, lo addolcisce e insieme lo tormenta mediante poderose iniezioni di blues e di rhythm&blues, che a Liverpool, città portuale dove il fenomeno Beatles nasce, arriva
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ventiva capace di essere per l’Inghilterra, e l’Europa intera, quello che il rock‘n’roll era stato, nella decade precedente, per gli States. Ovvero la presa di coscienza spesso contraddittoria dei giovani della propria libertà, anche economica, e forza
L’INCONTRO
Il sodalizio ha inizio sabato 6 luglio 1957. I “Quarry Men” di John Lennon suonano alla festa estiva della parrocchia di St. Peter, nel sobborgo di Woolton. Li nota il quindicenne James Paul McCartney e propone subito loro di entrare nel gruppo. Ricorda le parole delle canzoni e suona la chitarra, ma viene accettato perché è l’unico a saperla accordare. Lo farà per tutti, anche quando il gruppo arriverà ad avere quattro chitarristi.
direttamente dalle land attorno New Orleans, tramite i marittimi e i militari di colore. L’identificazione dei giovani è immediata e con essa il trionfo. I ragazzi vedevano in John, Paul, George e Ringo tutto quanto avrebbero voluto dire e ascoltare, esprimere e discutere, senza voli di fantasia troppo alti, senza problematiche talmente profonde, semplicemente la vita di ogni giorno, con i suoi alti e bassi, con gli amori e le preoccupazioni. Come afferma Alberto Tonti nel veloce Let It Beatles (ed. Skira), avevano «voglia i benpensanti a chiamarli capelloni, a definire i loro brani “canzoni di protesta”; la way of life della nuova generazione tratta temi come l’amicizia, la pace, i timori
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I PRIMI PASSI
Nel giugno 1960 i “Silver Beatles” toccarono il punto più basso della loro carriera: per una settimana si esibirono in uno striptease club accompagnando la performance di una spogliarellista. Benché Janice fosse ben fornita di attributi, il locale fallì. E i nostri passarono allo Jacaranda Coffee Bar, solo il lunedì, giornata di riposo della band titolare: compenso una coca cola, un piatto di fagioli con pane tostato, niente soldi e il compito, prima del primo concerto, di imbiancare i bagni delle donne.
per il futuro e, soprattutto, l’amore, possibilmente quello libero. Così il cuore della “perfida Albione” diventa il paradiso dell’avanguardia. Di giorno strade intere si trasformano in un unico enorme bazar, di notte le stesse strade accolgono frotte di ragazzi in caccia di nuove sensazioni». I Beatles sono la risposta alle inedite esigenze/possibilità di stare insieme, di sentirsi liberi, di sperimentare. Una risposta efficace e soddisfacente dapprima a livello artistico, con quel rinnovamento graduale che non è un taglio netto e che sa adattarsi ai bisogni di un panorama giovanile diversificato per composizione sociale e crescita culturale. Il conglobamento nei mec- »
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GLI ESORDI
Brian Epstein, per molti il “quinto Beatle” perché fu il manager che li portò alla fama, era un autentico gentiluomo. Dopo averli ascoltati a lungo al mitico Cavern Club, dove i “Fab Four” si esibivano a mezzogiorno e alla sera, decise di metterli sotto contratto, ma si rifiutò di sottoporre loro uno dei documenti standard di management in uso ai tempi, che sfruttavano quasi schiavisticamente i musicisti. Ne redasse uno con clausole assai più eque, fissando la sua percentuale sui guadagni al 25%, e neppure lo firmò, sottoponendosi di sua iniziativa a una sorta di “periodo di prova” durato nove mesi. NOVEMBRE 2012
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canismi di mercificazione nulla toglie alla bellissima realtà della loro produzione e ai significati sociali del loro esistere: la “Beatlemania”, scoppiata verso la fine del ‘63 (ma che è poi resistita per anni: in Italia ancora negli Anni ‘80 c’era una rivista musicale che dedicava alla band un’ampia e seguitissima rubrica stabile), era il segno che il modello funzionava in sintonia e appena in anticipo rispetto ai fans, trascinandoli verso valori nuovi da vivere in prima per-
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sona, con il proprio corpo. È la diretta anticamera della fisicità dei Rolling Stones, dell’utopia di Bob Dylan e della fantasia al potere della rivolta studentesca del ‘68, un’anticamera che ha saputo evolversi e dilatarsi, toccare il cielo con Sgt. Pepper’s e la terra con Revolution, la mente con Bungalow Bill e il cuore con Yesterday. Tutto il resto è storia. Una storia iniziata ufficialmente cinquant’anni fa con la pubblicazione del primo 45 giri.
MUSICA,
SENZA TEMPO
«Una carriera segnata dai numeri: un miliardo di dischi venduti, duecento canzoni, dodici album, 5 film. L’evoluzione di un fenomeno mondiale, l’evoluzione dei Beatles»
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l 5 ottobre 1962 usciva il primo 45 giri dei Beatles, Love Me Do, con Ps I Love You come retro. È l’inizio di un incredibile viaggio che porterà il quartetto formato da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr a rivoluzionare per sempre il mondo della musica e non solo. In meno di otto anni (la dichiarazione ufficiale dello scioglimento è del 10 aprile 1970), i “Fab Four”, insigniti poco più che ventenni del titolo di Baronetti dell’Ordine dell’Impero Britannico, segnarono un’epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella Pop Art. Sono gli artisti con il maggior numero di vendite nella storia con oltre un miliardo di dischi: hanno inciso oltre 200 canzoni e 12 album, realizzato 5 film, compresi quello di animazione Yellow Submarine e Let It Be, con la ripresa del celebre concerto sul tetto della Apple. Pietre miliari nella storia della musica, intesa senza aggettivi, almeno: Rubber Soul del ‘65,
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DA MANIA...
Ed Sullivan, il più famoso presentatore di talk show di allora, li accettò nel proprio programma - tre puntate nel febbraio ‘64, che lanciarono i Beatles negli USA, dove i loro primi dischi non erano stati pubblicati dalla EMI, ma importati da etichette minori - perché il furbo Epstein accettò un compenso pari a 2/5 di quello richiesto dalle star intervistate. Inoltre, Ed aveva “subìto” di persona gli eccessi della nascente “Beatlemania”. A Londra il suo aereo ebbe un ritardo di 40 minuti perché le fans del gruppo avevano invaso Heatrow per festeggiare il loro ritorno in patria dopo un tour in Svezia. Pensò che sarebbe stato divertente mostrare all’America l’ultimo pazzo capriccio inglese.
il disco del raggiungimento della maturità, curatissimo e innovativo, con brani quali Michelle, Norwegian Wood, Nowhere Man e Girl. Revolver del ‘66. Insofferenti dei concerti - 33 minuti rigorosi di suoni spesso stonati e raffazzonati, tanto comunque le urla delle fans sovrastavano le insufficienti amplificazioni del tempo - che sospenderanno da quell’estate, si dedicano in studio alla sperimentazione sonora, con rock psichedelico e grandi arrangiamenti orchestrali. Ottengono classici quali Eleanor Rigby, Taxman, Good Day Sunshine e Tomorrow Never Knows. Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band del ‘67, il disco più famoso e più importante del rock, a cominciare dalla copertina (un’opera d’arte essa stessa, che fece diventare quel rivestimento cartonato oggetto di sperimentazioni grafiche) e dal lancio promozionale: il primo programma televisivo in Mondovisione via satellite. Brani quali A Day In The Life, With A Little Help From
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... A MITO
Tanto per fare qualche esempio, il mito si misura in almeno 600 libri scritti sul gruppo, una canzone eseguita circa 9 milioni di volte da quando è apparsa (Yesterday), un’altra che ha avuto almeno 300 interpreti diversi (And I Love Her) e testi tradotti nelle lingue più improbabili, come il brianzolo.
«Mi piacerebbe pensare che tutti i vecchi fans dei Beatles siano cresciuti, si siano sposati, abbiano avuto bambini e siano tutti più responsabili, ma abbiano ancora uno spazio nei loro cuori per noi» George Harrison
My Friends, Lucy In The Sky With Diamonds e When I’m Sixty-Four richiesero oltre 700 ore di registrazione; un capolavoro assoluto, la cui influenza sulla storia della musica è stata enorme ed è percepita ancora oggi. Abbey Road del ‘69, l’ultimo di studio, è costituito quasi interamente da un lungo medley di brani rock e ballate, con un imponente crescendo finale. Anticipazione delle suite dei ‘70, allinea Come Together, Because, Something e Here Comes the Sun. Infinite le ripubblicazioni - nel 2000 The Beatles 1, raccolta dei più grandi successi, ha venduto oltre 35 milioni di copie - fino alla prossima, datata13 novembre, quando tutti gli album rimasterizzati verranno proposti in vinile (il 9 settembre 2009 - 09.09.09 - erano apparsi in cd in digitale e perfettamente ripuliti a livello sonoro), dopo un grande lavoro per massimizzare la qualità audio per questo formato.
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[ ECONOMIA DI LORENZO
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E LA FINANZA INVENTÒ LE AGENZIE DI RATING «Le compagnie di rating vivono e prosperano su di un enorme conflitto d’interessi. Sono nate infatti per dare ai risparmiatori giudizi obiettivi su affidabilità e solidità delle società finanziarie, qualora volessero investirvi, ma allo stesso tempo sono controllate dalle società su cui devono stilare un giudizio. Non vi prende ancora qualche dubbio? Allora proseguite la lettura» 20 I
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a notizia è degli inizi di ottobre: il procuratore generale dello Stato di New York, Eric Schneiderman, ha accusato l’istituto statunitense Bear Stearns - oggi controllato da Jp Morgan - di aver frodato tra il 2006 e il 2007, i propri clienti causan-
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buona qualità, pur sapendo che molti titoli avevano, come collaterale, mutui che i debitori non erano più in grado di onorare.
sorelle, » Treun unico interesse Storia passata, ma che è tremendamente attuale, non solo perché le conseguenze di quella crisi le stiamo tutt’ora pagando, ma anche perché chi oggi dà patenti di affidabilità ai debiti sovrani - ovvero le società di rating in quegli anni non è stato in grado di capire che le banche americane stavano sedute sull’orlo di un vulcano in ebollizione. Oggi le tre sorelle, Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch, sono le agenzie di rating i cui giudizi scuotono i cuori e le menti di governanti, presidenti di banche, comuni investitori. Una loro parola e interi Stati tremano, aziende precipitano in Borsa, banche vanno in crisi, risparmiatori corrono agli sportelli a ritirare i loro risparmi. La crisi del debito in Italia e in Europa, e il volo dello spread, dipendono anche dai loro giudizi. Ma quando le varie Lehman Brothers e Bear Stearns vendevano mutui con debiti inesigibili, le agenzie di rating cosa facevano? Due sono le possibilità: o sono state incapaci di vedere e prevedere, oppure non hanno voluto vedere e prevedere.
Il conflitto di interessi »Le agenzie di rating vivono e pro-
do loro perdite per 22,5 miliardi di dollari. La vicenda si riferisce alla crisi dei mutui subprime che ha trascinato la finanza mondiale a un passo dal baratro. Secondo l’accusa, Bear Stearns dichiarò che i propri titoli cartolarizzati, ovvero legati a mutui, erano di
sperano su un enorme conflitto di interessi. Esse nascono per dare il voto alle società migliori e aiutare i risparmiatori nella scelta dell’investimento, ma allo stesso tempo sono controllate da società finanziarie. Moody’s e S&P’s sono proprietà di fondi d’investimento. Il maggior azionista di Moody’s, con il 17%, è il fondo Berkshire Hathaway, di proprietà del miliardario Warren Buffett. Il secondo azionista di riferimento di Moody’s è il fondo Capital World Investors, con il 12% delle azioni, che è anche il maggiore azionista, con il 12%, nella
McGraw Hill che controlla Standard&Poor’s: cioè ha interessi in entrambe le due maggiori agenzie di rating del mondo. S&P’s ha come azionisti, sempre attraverso la McGraw Hill, State Street e Vanguard group con il 4% a testa, altri due colossi dell’investimento. Osservando gli azionisti delle tre agenzie di rating e valutando a posteriori il loro operato, qualche dubbio inizia a sorgere. Per esempio, che Berkshire Hathaway, State Street e Vanguard Group fossero pieni di titoli subprime e che se le agenzie controllate avessero lanciato l’allarme sul rischio di insolvenza dei titoli prima dello scoppio della crisi, le perdite per le società di investimento sarebbero stati enormi. Certo, il crollo c’è stato anche dopo, ma forse ritardare l’allarme fino al fallimento di Lehman Brothers ha concesso del tempo alle società finanziarie per liberarsi il più possibile dei titoli spazzatura.
prudenza » Lasulstrana debito greco L’estrema prudenza sulla valutazione delle banche americane si è ripetuta anche sul debito della Grecia. Un’inchiesta dello scorso anno del New York Times ha messo in luce la notevole cautela di Moody’s nel decidere il downgrading (declassamento) del debito di Atene, che da tempo mostrava segni inquietanti. Ai primi di dicembre del 2009 un report di Moody’s scriveva che i «timori degli investitori sulla Grecia erano malposti». Eppure, dopo venti giorni, l’agenzia americana operava il downgrading sul debito sovrano greco. Cosa è accaduto in quei venti giorni da far cambiare radicalmente opinione agli analisti della lunatica (la traduzione letterale di “Moody”, che mai come in questa occasione appare un nome appropriato) agenzia di rating? La difesa di Moody’s ha fatto leva sulla convinzione che l’ingresso di Atene nella zo- »
CHI SONO LE AGENZIE DI RATING
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ono più di 50 le agenzie di rating nel mondo, con sedi centrali in tutti i Paesi e le maggiori economie del mondo ne hanno una nazionale. Ma le principali, quelle che decidono le sorti di governi e sistemi bancari sono tre: Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings. Due sono americane, Standard&Poor’s e Moody’s, mentre Fitch può essere considerata europea, visto che il suo maggiore azionista è francese, la Fimalac S.A. Il loro compito è di emettere un rating, ovvero un giudizio di affidabilità creditizia su imprese, banche o Stati. In pratica, un voto sul grado di probabilità che un’azienda, una banca o uno Stato riesca a rimborsare i propri debiti. Più è alta l’affidabilità e maggiore è la probabilità di rimborso a scadenza dei propri debiti e minore saranno gli interessi pagati dall’organismo analizzato a chi detiene i suoi titoli di debito (in genere obbligazioni). Le agenzie di rating quindi forniscono agli investitori una specie di indice, una bussola per orientare i risparmiatori quando acquistano obbligazioni. Più la valutazione è alta, più sicuro è l’investimento.
TRE le principali, agenzie di rating: S&P’s, Moody’s e Fitch.
A,B,C eD le lettere con cui viene espresso il grado di affidabilità. NOVEMBRE 2012
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I CLAMOROSI ERRORI DELLE AGENZIE
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ifficilmente ci si difende da un giudizio negativo di una delle tre sorelle e, quindi, è logico pensare che quando emettono una sentenza, questa sia ben valutata. Eppure pochi si rendono conto che il pericolo più grosso non lo si corre quando viene segnalato, ma quando non si ha la coscienza, la percezione, di correrlo. Le agenzie di rating in realtà aiutano il mercato quando abbassano un rating, perché segnalano agli investitori il rischio crescente in titoli dell’emittente su cui hanno espresso una valutazione negativa. Di contro, creano un grave danno quando non lo fanno, perché lasciano che migliaia di risparmiatori investano in emittenti che hanno una bassissima affidabilità. In pratica, il vero problema al mercato, le agenzie, lo creano quando non fanno il loro mestiere, non quando lo fanno; quando non emettono giudizi, non quando fanno valutazioni, corrette ovviamente, dando i rating. Il caso recente più clamoroso di mancato giudizio negativo è quello di Lehman Brothers. La banca americana, con oltre un secolo di
na euro avrebbe evitato per sempre qualsiasi ipotesi di bancarotta. Forse quei 20 giorni sono serviti a Berkshire Hathaway, State Street, Vanguard Group e company a liberarsi dei titoli greci in portafoglio. Forse. È un fatto però che dal 2005 al febbraio 2010, Moody’s (come le altre società) è stata ricompensata con cifre varianti da 330mila a 540mila dollari ogni anno per dare il rating al debito pubblico ellenico. Ed è questo l’altro enorme conflitto di interessi. Non solo le agenzie di rating sono controllate da società di investimento, ma sono pagate da banche, società finanziarie, aziende, enti pubblici, dagli stessi Governi Statali, per emettere un giudizio di affidabilità sui titoli di debito emessi. A questo punto la domanda sorge spontanea: voi parlereste mai male in pubblico di chi vi dà lo stipendio a fine mese?
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vita, è stata spazzata via nel 2008 in pochi mesi dalla crisi dei mutui Usa. Tuttavia, subito prima di fallire, Lehman Brothers aveva ottenuto un alto rating che andava dalla “A” di S&P’s alla “A+” di Fitch. Giudizi elevati di affidabilità erano stati dati anche a due colossi del credito immobiliare Usa, Fannie Mae e Freddie Mac, salvate dall’Amministrazione Obama nel 2008, altrimenti sarebbero fallite. Questi errori sono costati milioni di dollari di perdite agli investitori e ai risparmiatori. Una cosa simile è accaduta anche da noi in Italia, col più clamoroso fallimento della recente storia della nostra economia: la Parmalat. L’azienda aveva un buon rating “BBB” sino al novembre 2003, un mese prima della bancarotta. Quella rassicurazione è costata a migliaia di piccoli investitori molti dei loro risparmi. Non è un caso che il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, abbia dichiarato all’inizio dell’anno che «bisognerebbe imparare a vivere senza le agenzie di rating o quanto meno imparare a fare meno affidamento sui loro giudizi».
BANCHE ITALIANE: RATING BASSO, SOLIDITÀ ALTA
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uò una banca fallire? Il caso Lehman Brothers dimostra che è possibile. E la crisi finanziaria avrebbe spazzato via molte delle banche europee se non fossero intervenuti direttamente i governi a sostegno. Perché Lehman Brothers è fallita? Perché era piena di titoli subprime diventati improvvisamente carta straccia e non avendo più possibilità di ottenere liquidità dal mercato è fallita. Questo è il rischio che ha corso il sistema bancario americano ed europeo, avendo in portafoglio titoli spazzatura, e che si è salvato solo grazie all’intervento dei governi. In realtà in Europa oltre ai bond subprime, sono state le obbligazioni dei governi d’Irlanda, Portogallo e Grecia che hanno fatto tremare le principali istituzioni bancarie. Le banche che avevano in portafoglio questi titoli in dosi massicce, sono state declassate dalle agenzie di rating. In Italia il sistema bancario è solido e la quan-
tità detenuta (in gergo tecnico: esposizione), di titoli greci delle due maggiori banche, UniCredit e Intesa Sanpaolo, era poca cosa rispetto a quelli allora detenuti dalle banche tedesche. Ma il nostro sistema bancario ha un altro problema, agli occhi delle agenzie di rating, è imbottito di Titoli di Stato del nostro Paese, Btp, Bot, Cct ecc. Quando un giudizio negativo si abbatte sul debito di un Paese, il declassamento del sistema bancario di quel Paese è conseguente. È ciò che è accaduto in Italia: dopo il declassamento dei Titoli di Stato Italiani è arrivato quello delle maggiori banche del Paese. Ma le banche italiane non sono a rischio fallimento, il nostro sistema bancario è solido, tra i più solidi d’Europa. Pensare che le banche italiane possano fallire perché hanno i portafogli pieni di Titoli di Stato emessi dal Tesoro Italiano, significa implicitamente pensare che lo Stato Italiano possa fallire, in quanto emittente e garante di quei Titoli.
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[ ATTUALITÀ DI ILARIA ROMANO ]
DOPO TRENT’ANNI SHATILA È ANCORA LÌ
«Nel 1982 fu il luogo del massacro di centinaia di profughi palestinesi, lì dal 1949, da quando la Croce Rossa Internazionale aveva allestito un campo per quelli fuggiti in Libano a seguito della guerra arabo-israeliana. Dopo trent’anni poco o niente è cambiato. Diritti umani, dignità e ricordo: tutto continua ad essere negato» NOVEMBRE 2012
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on esiste un confine netto fra il resto della periferia sud di Beirut e Shatila, ma è facile accorgersi quando si arriva nel campo. Lasciandosi alle spalle la via principale del mercato della frutta e della verdura, i vicoli si fanno sempre più stretti, la luce del sole pian piano scompare per fare spazio ai grovigli di fili elettrici sospesi nel vuoto, sopra le
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teste dei passanti, mentre l’aria già umida si fa pesante per i cumuli di rifiuti e i rigagnoli d’acqua che scorrono in strada dalle tubature malridotte degli impianti idrici esterni alle case. Un concentrato di povertà, pressione sociale, ma anche voglia di riscatto racchiuso in un chilometro quadrato dove, secondo stime non ufficiali, si calcola che abitino fra le 15 e le 24mila persone,
anche se coloro che risultano regolarmente registrati presso l’Unrwa, la United Nations Relief and Works Agency, ovvero l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, sono circa 8.500. Vivere a Shatila è una sfida quotidiana: dai rubinetti delle case fatiscenti - costruite mattone su mattone anche per sei piani, a distanza di meno di un metro una dall’altra - scorre ac-
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le vittime dei massacri operati a Sabra e Shatila tra il 16 ed il 18 settembre 1982.
è la superficie del campo di Shatila dove alloggiano fra le 15.000 e le 24.000 persone.
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qua salata. Per bere la gente del posto fa scorta di taniche da cinque litri di acqua desalinizzata. Farsi una doccia è come lavarsi in mare, per giunta inquinato. Il sale corrode inesorabilmente ogni singola parte di quegli impianti fai da te: le cisterne sulle terrazze, i tubi che scorrono lungo le pareti, i rubinetti dei bagni e delle cucine. L’altro grande problema è l’elettricità. I rifugiati non hanno diritto ad un contratto intestato a proprio nome, come non possono essere proprietari della casa in cui vivono. Per questo la municipalità libanese affida la gestione della corrente elettrica al Comitato Centrale del
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[ MOMENTI DI TUTTI I GIORNI NEL CAMPO PROFUGHI DI SHATILA, TRA FATISCENZA E DESIDERIO DI NORMALITÀ.
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campo, che poi la smista alle famiglie secondo una suddivisione in sei zone di tutta l’area. A rotazione la corrente nelle case va via per sei ore al giorno, e può capitare in qualsiasi momento. All’esterno non c’è mai, e dopo il tramonto si cammina al buio. Dopo la scuola i bambini si riversano nelle strade con un pallone, una bicicletta, un bastone di legno raccolto nella spazzatura. Non hanno uno spazio verde in cui giocare, e l’unica piazza di tutto il campo è quella dove sorge il Children and Youth Center, uno dei luoghi di aggregazione di Shatila dove si cerca di coinvolgere i bambini, di farli studiare e divertire in modo sano, per quanto possibile.
Il centro è gestito da Abou Moujahed, un signore di poco più di sessant’anni che insieme a Nasrine, Fatah e gli altri operatori, lavora giorno dopo giorno per i più piccoli. Lui non vive più a Shatila, ma tutte le mattine arriva con la sua macchina che ormai si accende a fatica. «Cambiarla? - dice -. Potrei anche farlo ma non me la sentirei di spendere dei soldi per me, quando qui c’è tanto bisogno di aiuto. A cosa serve una macchina nuova finché questa cammina?». Abou è conosciuto da tutti e continuamente si trova a mediare fra le varie fazioni politiche del campo, e alla fine riesce a mettere tutti d’accordo. La parola d’ordine per lui è ospitalità: il CYC, come viene chiamato in gergo, accoglie operatori di associazioni internazionali e singoli volontari che decidono di trascorrere del tempo a Sha-
LA SITUAZIONE DEI PROFUGHI PALESTINESI IN LIBANO econdo i dati dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi in Medio Oriente, sono circa 455mila i Sprofughi registrati e residenti nei 12 campi presenti in Libano. Di fatto i palestinesi costituiscono oggi il 10% della popolazione del “Paese dei cedri”. L’Onu è presente in questi campi e garantisce l’istruzione fino al diploma e i servizi sanitari di base, oltre ad un piccolo sussidio assegnato alle famiglie più povere. Ai rifugiati mancano diritti umani di base, come la possibilità di avere un lavoro regolare, di acquistare una casa, di accedere ai servizi pubblici libanesi. Se un giovane palestinese vuole frequentare l’università, può iscriversi solo negli atenei privati, ma nella maggior parte dei casi non ha i soldi necessari alla retta. Per i problemi di salute dove è richiesto un ricovero in ospedale e non sono sufficienti i servizi di base garantiti dall’Agenzia delle Nazioni Unite, la copertura economica è sempre a carico del rifugiato, costretto a rinunciare alle cure o a indebitarsi per ottenerle. Nel 2005, per la prima volta, i profughi ufficialmente registrati e nati in Libano sono stati autorizzati dalla legge a lavorare nel settore amministrativo, ma ancora oggi non possono esercitare le professioni di medico, dentista, avvocato, ingegnere e ragioniere.
tila. Ci sono Save The Children, l’Unicef, ma anche realtà italiane come Assopace, che con il suo coordinatore Farshid Nourai ha cominciato a lavorare nei campi palestinesi in Libano già nel 2007, dopo l’ultimo conflitto con Israele, ed Ingegneria Senza Frontiere, che ha attivato un programma di alfabetizzazione informatica per gli operatori del centro, dopo aver messo a posto alcuni vecchi computer rimasti fermi per anni. Il prossimo obiettivo è di realizzare sulla terrazza del Centro un impianto di pannelli fotovoltaici. Il campo profughi di Shatila è nato nel 1949, quando la Croce Rossa Internazionale aveva allestito un’area di accoglienza per i palestinesi fuggiti in Libano dopo la guerra con Israele del 1948. Nel 1982, dal 16 al 18 settembre, fu teatro, insieme all’area di Sabra, di un terribile massacro di civili messo in atto da miliziani cristiano-libanesi. Erano gli anni della guerra civile in Libano, cominciata nel 1975 e terminata solo nel 1990, e proprio quell’anno l’operazione israeliana “Pace in Galilea” aveva portato i carri armati fino al centro di Beirut. Da allora sono passati trent’anni: Sabra non è più un campo profughi sotto mandato delle Nazioni Unite, Shatila lo è ancora, ma da allora molto è cambiato. Gli abitanti sono aumentati, ma i palestinesi non sono più la maggioranza assoluta. Oggi con loro vivono anche molti libanesi fuggiti dal sud del Paese dopo la guerra del 2006 e, ultimamente, si sono aggiunti diversi cittadini siriani in fuga dalla guerra civile. Il massacro è un ricordo indelebile per i sopravvissuti che ogni anno tornano a commemorare le vittime, ma per i giovani è sempre più difficile conservare la memoria. «Anche a questo servono i centri come il nostro - dice Abou Moujahed -, a guardare al futuro e allo stesso tempo a tenere vivo il ricordo e rimettere insieme i pezzi della nostra storia». NOVEMBRE 2012
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SECONDO IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, STIAMO VIVENDO SOPRATTUTTO UNA CRISI POLITICA E DI FIDUCIA. SONO NECESSARI VOLONTÀ, SOLIDARIETÀ E L’IMPEGNO DEGLI ELETTORI A FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE
DI LUDOVICA DI TOMM A SO
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Un’EUROPA
ESISTE UNA STRATEGIA PER IL RILANCIO E LA CRESCITA DELL’UNIONE, MA GLI STATI MEMBRI DEVONO IMPEGNARSI PER ATTUARLA E I CITTADINI EUROPEI PRETENDERLA
più decisa e partecipata «Il 10 dicembre, ad Oslo, l’Unione europea riceverà il Nobel per aver “contribuito all’avanzamento della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa”. Qualcuno protesta, ma dovremmo ricordarci che essere uniti è l’unico modo per essere più competitivi in questo mondo globalizzato»
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rriva inaspettato l’annuncio della consegna del Premio, e neanche a farlo apposta, ecco allungarsi sull’Unione qualche ombra che il presidente Barroso non ha nascosto, richiamando tutti gli Stati Membri ad una maggiore collaborazione per superare questo particolare momento. Abbiamo rivolto qualche domanda, proprio sull’ultimo discorso del presidente Barroso, al dottor Thier-
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ry Vissol, consigliere speciale Media & Comunicazione della Commissione europea. Dottor Vissol, l’ultimo discorso di Barroso non lascia dubbi sull’integrità dell’Europa e sull’irreversibilità dell’euro, ma l’analisi politica è impietosa. Nel richiamare i Paesi più vulnerabili a mostrare una volontà di riforma e quelli più forti ad essere solidali, non s’incentiva un
clima di sfiducia tra i cittadini? Nel suo discorso del 12 settembre al Parlamento europeo, il Presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha fatto un’analisi precisa della crisi europea. Secondo lui non è solo economica, ma è soprattutto una crisi politica e di fiducia: di fiducia dei cittadini nei capi di Stato e di Governo che prendono le decisioni a livello europeo; di fiducia dei mercati verso i Paesi in crisi e la loro capacità-voglia di riformare il loro Paese; di fiducia dei Paesi del Nord verso quelli del Sud e della loro voglia-capacità di ritornare verso un ciclo virtuoso di politiche economiche; di fiducia dei Paesi del Sud verso quelli del Nord nella loro volontà-desiderio di dare un aiuto “non arrogan-
a
JOSÉ MANUEL BARROSO te”. Ciò premesso, va ricordato che l’attuale recessione economica è nata soprattutto dalla crisi dei sub-prime (una bolla speculativa legata ai titoli derivati basati su mutui in America) e dal fallimento della Lehman Brothers negli Stati Uniti. Tale regressione, con l’intrecciarsi degli operatori bancari e finanziari, è passata al sistema bancario europeo con un costo per gli Stati di 4.500 miliardi di euro per salvare banche e risparmi dei cittadini. Questo ha squilibrato i bilanci: i più stravolti sono stati i Paesi con strutture fiscali, economiche e amministrative già deboli che hanno sviluppato bolle speculative nell’edilizia (Spagna, Portogallo, Irlanda). L’esistenza o meno dell’euro e/o dell’Europa non centra con l’inadeguatezza dei Sistemi Paese in un mondo globalizzato e molto competitivo. Comunque, con o senza Europa, questi Paesi per salvarsi devono introdurre riforme strutturali e risanare i conti pubblici. E anche se molte decisioni sono sembrate esigue e tardive, la solidarietà europea non è mancata con più di 250 miliardi di euro trasferiti ai Paesi in crisi e con l’entrata in azione di altri 550 miliardi di euro del Fondo Salva Stati (Esm). Senza parlare, dell’azione della Banca Centrale Europea con migliaia di miliardi di euro. A nessuno suoni strano se i Paesi creditori vogliono assicurarsi che queste somme non siano messe a disposizione dei Paesi in difficoltà come un regalo: questi ultimi devono impegnarsi a fare le riforme necessarie. Ora, però, il problema non è tanto la necessità di riforma: da una parte, è nei modi, tempi e intensità degli sforzi richiesti; dall’altra, è nella modalità con cui viene assicurata un’equa ripartizione
Biografia Nasce a Lisbona nel 1956. Studi: laurea in Giurisprudenza, diploma in Studi europei, laurea in Scienze politiche. Nel 2004 viene eletto presidente della Commissione Europea, carica riconfermata nel 2009. È sposato e ha tre figli.
[ COPYRIGHT NICOLAS VADOT ]
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dello sforzo. Insomma, è un problema politico che va gestito dall’Unione e dai Paesi stessi, ma al contempo si lega alla disinformazione dei cittadini. Alcuni degli Stati membri stanno vivendo notevoli trasformazioni economiche. Come pensa di agire l’Europa per adeguare i suoi livelli di sviluppo a quelli dei grandi concorrenti del cosiddetto BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) e al resto delle economie emergenti? Tutto sta cambiando e penso che si possa dire che il vecchio mondo, quello della dominazione dell’Europa e dell’Occidente, sia finito e non tornerà. Il peso economico dell’Europa nel G8 è passato dal 69% del Pil mondiale nel 1989, a poco più del 50% nel 2012. È possibile che nel 2030 nessun Paese europeo farà ancora parte del G8. La crescita demografica ed economica dei BRICS e non solo, anche dell’Africa sub-sahariana, contribuiscono ad aumentare drammaticamente i rischi a livello mondiale sulla sicurezza energetica, idrica, alimentare e climatica. Tutte sfide a cui nessun Paese dell’Unione può fare fronte da solo. Non solo, l’Unione deve riformarsi e ritrovare crescita e coesione per essere competitiva nelle negoziazioni ed inevitabili decisioni a livello mondiale. È per questo che, due anni fa, fu adottata dal Consiglio, su proposta della Commissione, la Strategia 2020, che potrebbe rilanciare la cre«L’Unione deve scita sostenibile e auriformarsi mentare la competitiviper essere tà del Vecchio Conticompetitiva nelle nente, richiedendo innegoziazioni e nelle necessarie vestimenti di circa 2.500 decisioni a livello miliardi di euro nelle inmondiale» frastrutture, nell’energia, nei trasporti e nelle tecnologie dell’informazione. Tuttavia, se la strategia Ue esiste, sono gli Stati Membri, cioè i vari governi a dover agire. Se la volontà di adoperare questa strategia non esiste nei governi, è dovere dei cittadini fare pressione sulle loro classi politiche. Sia chiaro, non c’è bisogno di “meno” Europa, ma di più democrazia. Come possono i cittadini essere coinvolti nel processo di rafforzamento della coesione sociale a livello europeo, rimanendo parte attiva nonostante le difficoltà del momento? I Paesi europei sono democratici. Le Istituzioni europee riflettano queste democrazie: il Parlamento europeo è eletto da tutti i cittadini europei, il vertice della Commissione è nominato dai governi degli Stati membri, loro stessi eletti da connazionali, e il Consiglio Ue è composto dai capi di Stato e di Governo eletti. Certo, queste istituzioni potrebbero essere riformate - e ci sono più proposte in materia, tra cui quelle messe in evidenza dal presidente Barroso nel suo discorso dell’Unione o dai ministri dei affari esteri di 11 Paesi (tra cui Germania, Francia e Italia) - tuttavia l’intero sistema “riposa” sulla democrazia, cioè sull’impiego politico dei cittadini. L’Europa è politica. NOVEMBRE 2012
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Una crociera che combina un mosaico di paesaggi romantici e diversi: colli scoscesi, selvagge gole scavate dal fiume, villaggi dorati dal sole, vallate inondate di luce e dal profumo di lavanda. Un viaggio attraverso i colori, i profumi e i sapori delle vallate della Saona e del Rodano, passando per la Borgogna, Provenza e Camargue. Le meraviglie di un patrimonio storico e architettonico unico, la natura ben preservata e i vigneti dei vini pi첫 famosi al mondo rendono questa terra una meta turistica assolutamente da scoprire. DAL 15 AL 22 APRILE 2013 - UN VIAGGIO IN BORGOGNA, PROVENZA E CAMARGUE 8 GIORNI / 7 NOTTI
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CROCIERA CON MN SWISS CORONA - 5 stelle A bordo della MN Swiss Corona - 5 stelle La motonave Swiss Corona, costruita utilizzando le tecniche di progettazione più moderne, è una delle navi 5 stelle più belle che percorrono i fiumi europei. L’eleganza degli interni, i bellissimi ponti in marmo lucido, preziosi legni e scale in ferro battuto, richiamano il lusso degli hotel francesi. La motonave ha tre ponti con un totale di 72 cabine di 15 mq, un luminoso ristorante, salone panoramico, area benessere con idromassaggio, bagno turco, sauna e solarium, sala di lettura e negozio di bordo. Le cabine, tutte esterne, sono dotate di finestre panoramiche (balcone alla francese sul ponte Diamante). 1° giorno: Arrivo a Lione Imbarco Imbarco sulla Motonave Swiss Corona e sistemazione nelle cabine riservate. Cena e pernottamento a bordo. 2° giorno: Mâcon - Abb. di Cluny Visita guidata all’Abbazia di Cluny (X sec.), chiamata “la luce del mondo”. Pomeriggio a disposizione a Mâcon per visite individuali e tempo libero. Pensione completa a bordo. 3° giorno: Vienne Visita guidata a piedi della città romana: tempio di Augusto, teatro romano, Cattedrale romanico-gotica di S. Maurizio. Pensione completa a bordo. 4° giorno: Chateauneuf-du-Pape Avignone Escursione guidata a Pont du Gard, meraviglia dell’antichità, e ad Uzès, città di arte e storia provenzale. Si prosegue per Avignone e visita guidata dell’antica città. Pensione completa a bordo. 5° giorno: Avignone - Arles Escursione guidata ad Arles: l’anfiteaInformazioni e prenotazioni: 50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
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rimenti da/per aeroporti e stazioni ferroviarie • Ingressi dove previsti • Tutte le bevande, mance, extra in genere e tutto quanto non sopra specificato. TRASPORTI in pullman GT Partenza da Milano per Lione e ritorno: quota per persona euro 135 (per minimo 40 persone). TRASPORTI in aereo - Partenze con voli diretti dalle principali città italiane per Lione e ritorno: tariffe migliori disponibili al momento della prenotazione in funzione delle classi prenotate. - Trasferimenti dall’aeroporto al porto di Lione da definire alla chiusura delle prenotazioni.
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«Capitale del Paranà, è la città più ecologica dell’America e non solo. Tutto iniziò negli Anni ’70, quando fu eletto sindaco un giovane architetto urbanista: Jaime Lerner»
della spazzatura della città viene riciclato, così come la carta. In questo modo sono stati salvati milioni di alberi.
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[ QUI SOPRA, UNO DEI “FARI DEL SAPERE”; A SINISTRA, ALCUNI SCORCI DELLA CITTÀ.
QUI ACCANTO, L’INTERNO DEL GIARDINO BOTANICO, UNO DEI TANTI GIOIELLI VERDI DI
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ici Brasile e pensi subito al carnevale, al samba, alle spiagge di Rio e alle favelas, alla deforestazione dell’Amazzonia e al calcio dei grandi campioni; un po’ come accade agli stranieri quando pensano all’Italia, da sempre solo terra di spaghetti, pizza, mandolino e mafia. Dici Brasile e fai un po’ fatica a pensare ad ecologia, efficienza, green economy, sostenibilità, concertazione, solidarietà sociale, quasi che queste realtà siano esclusiva di un certo mondo, quello industrializzato, avviato più a trovare una modalità di sopravvivenza che una di crescita. Eppure “il Brasile che non ti aspetti” è molto più diffuso di quanto si possa credere; un frammento lo si può trovare nello Stato del Paranà, e precisamente nella sua capitale, Curitiba. Lontana dai circuiti turistici classici, questa città di 2,5 milioni di abitanti, è balzata agli onori delle cronache un paio di anni fa, quando le fu assegnato il Globe Sustainable City Award 2010, il premio come la città con i migliori progetti innovativi nell’ambito della sostenibilità. Un successo conseguito dall’oggi al domani? Forse, sì... e centri culturali Tutto è iniziato nel custodiscono e 1971, con l’elezione a preservano il patrimonio sindaco di Jaime Lermulticulturale del Paese.
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ner, un architetto-urbanista. I maldicenti raccontano che Lerner fu eletto perché considerato “inoffensivo”, e in grado di conciliare momentaneamente le varie correnti politiche locali. Fino ad allora, Curitiba era stata una città che doveva fare i conti con una popolazione più che raddoppiata in pochi anni, con un traffico caotico e con problemi di cementificazione, degrado e di povertà diffusa. Dopo un anno di “studi”, il neo sindaco sfornò un’idea per l’epoca innovativa: decise di chiudere alle auto il centro e con esso una delle arterie più frequentate (la centralissima Rua de Flores) e creare un’isola pedonale, la prima in tutto il mondo, in modo da decongestionare il traffico. Si trovò subito osteggiato, in primis dai commercianti che temevano un calo nelle vendite. E allora, Lerner giocò d’anticipo. Un venerdì, subito dopo la chiusura dei negozi e degli uffici, fece isolare la zona centrale e iniziare la ristrutturazione dell’area. I lavori andarono avanti forsennatamente per tutto il week-end, e il lunedì mattina i cittadini quando poterono tornare in centro si trovarono di fronte ad una rivoluzione: era stata creata una zona pavimentata sulla quale furono sistemate miriadi di piante, fioriere, aiuole, panchine e lampioni. Pare che la gente presa dalla curiosità si precipitò in centro e
CURITIBA. ]
colta dall’euforia della novità decise di prendere un fiore come ricordo. Ma il “sindaco innovatore” aveva previsto anche questo: numerosi giardinieri erano pronti a sostituire i fiori strappati con altri freschi, finché dopo giorni, ebbero la meglio sui collezionisti di souvenir floreali. Ovviamente, gli oppositori alla “rivoluzione verde” non si diedero per vinti nonostante l’impennata delle vendite, e per il sabato successivo organizzarono una marcia, con tanto di automobili, sulla zona pedonale. Ma Lerner giocò di nuovo d’anticipo, o per meglio dire d’astuzia, e il giorno della manifestazione fece trovare la zona pedonale “inondata” di fogli giganti e di bambini intenti a disegnare su quelle tele improvvisate. Fu una vittoria senza eguali, tanto che ancora oggi, il sabato è il giorno in cui i bambini possono dar sfogo alla loro creatività nel cuore della capitale. Lerner passò quindi alla fase due: decongestionare il traffico. La ricetta delle grandi città, si sa, è la metropolitana. Che è, comunque, un costo. Il sindaco si chiese: «Che cos’è una metropolitana? Deve avere velocità, comfort, affidabilità e una grande frequenza. Ma perché deve essere sotterranea?»: detto, fatto. E diede vita al rapid bus ov- » NOVEMBRE 2012
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CURITIBA, IL VOLTO GREEN DEL BRASILE
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[ SOPRA, UNO DEI RAPID BUS; A DESTRA, JAIME LERNER. ]
vero una metropolitana di superficie. Le grandi strade furono suddivise in corsie preferenziali nelle quali gli autobus viaggiavano a velocità diverse: c’erano le corse dirette e quelle con poche fermate. Le grandi arterie poi, si intersecavano con le vie di scorrimento per bus più lenti e con maggiori fermate, diretti verso la periferia. Le linee, quindi non si divesificavano per il percorso ma per la loro velocità. Nell’ora di punta i bus partivano ogni 30 secondi. Fu come avere una metropolitana ma a costi dimezzati. La convinzione di Lerner era che se veniva offerto un servizio rapido ed efficiente, i cittadini avrebbero preferito il bus alla propria auto. E i fatti gli hanno dato ragione: inizialmente si servirono del rapid bus circa 54mila persone, oggi oltre 2 milioni. Le fermate sono poste in tubi con un tornello in ingresso; la quasi totalità dei passeggeri paga il biglietto, tenuto a un prezzo molto basso per favorire le famiglie più povere. I costi di gestione dei bus sono sostenuti dai biglietti venduti. Parallelamente al rapid bus venne creata una rete di piste ciclabili: attualmente sono circa 150 i chilometri coperti. Ogni abitante ha 55 mq di verde; negli Anni ‘60 ne aveva 1 mq. La trasformazione della città ha coinvolto anche i ceti più poveri. Nel corso degli anni sono state realizzate 14mila case po-
polari, ma anche distribuite terre per costruire alloggi. I materiali vengono forniti a basso costo (le rate sono pari a due pacchetti di sigarette), la consulenza di un architetto, invece è gratuita; per ogni casa realizzata il comune regala due alberi di cui uno da frutta. I mobili e gli elettrodomestici usati vengono raccolti, riparati e dati alle famiglie bisognose. La mortalità infantile è un terzo rispetto a quella nazionale; l’età media è di 72 anni. 36 gli ospedali in città, l’assistenza e le medicine sono gratuite. Il 96% degli abitanti è alfabetizzato, e l’83% è diplomato o laureato. Sono 30 le biblioteche disseminate nei quartieri; sono “i fari del sapere” perché hanno un faro bianco e rosso che svetta nel cielo. Jaime Lerner è stato sindaco per tre mandati di seguito; la sua lungimiranza ha fatto sì che Curitiba oggi sia una delle città più green del pianeta, obiettivo che ha raggiunto con pochi investimenti incentrati sulla persona. Eppure di questa città se ne parla poco. E c’è da chiedersi perché.
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ESTERO
ITALIA VIRTUOSA
[ AMBIENTE ]
DI CARLO PENGUIN
IL RICICLO CHE FA LA DIFFERENZA Quattro chili di spazzatura in cambio di frutta e verdura. È questa una delle idee vincenti di “Cambio verde”, nato in Sudamerica.
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eanche a dirlo l’idea venne al sindaco di Curitiba, Jaime Lerner. Il suo progetto di conciliare vivibilità, risparmio, assistenza, passava anche attraverso i rifiuti. Anzi, la raccolta differenziata, perché era sua convinzione che la “spazzatura non fosse spazzatura”, ma un bene prezioso da cui ricavare ricchezza. E non aveva torto. Per aiutare le famiglie più disagiate ebbe una delle sue idee innovative. Nelle strette vie delle favelas non era possibile far entrare i camion della nettezza urbana, quindi chiese alla popolazio-
ne di portare la spazzatura ai centri di raccolta sistemati nelle aree antistanti i quartieri. Ogni quattro chili di rifiuti separati (vetro, alluminio, carta, ecc.) consegnati, veniva dato un chilo di frutta e verdura che lo Stato aveva comprato da quegli agricoltori che non erano riusciti a vendere i loro prodotti. Lo scambio si è protratto nel tempo e si è, per così dire, perfezionato. L’alternativa alla frutta e verdura oggi consiste nei biglietti dell’autobus, ingressi nei luoghi di divertimento e, per i bambini, anche loro coinvolti nella raccolta “porta a por-
ta”, in materiale scolastico, giocattoli, dolciumi. Il cosiddetto “cambio verde” ha salvato milioni di alberi, migliorato la salute dei cittadini e la qualità della vita, dato lavoro a migliaia di persone, considerando che a Curitiba la quasi totalità della spazzatura viene riciclata. Il “cambio verde” ha contagiato anche un’altra metropoli sudamericana: Città del Messico, dove in un giorno si producono 12.600 tonnellate di rifiuti. Ogni prima domenica del mese presso il mercato di Bosque de Chapultepec e al Mercado del Trueque avviene lo scambio di carta, cartone, vetro e alluminio con frutta, verdura, formaggi, dolci e piante e altri prodotti a chilometro zero.
OCCUPAZIONE
12.600
Il ritiro ”porta a porta” dà la possibilità di lavorare ai disoccupati e un’integrazione di reddito per i più poveri.
le tonnellate di rifiuti ogni giorno prodotte nella sola Città del Messico. Anche qui si è diffuso il “modello” Curitiba.
Anche in Italia esistono i comuni virtuosi. C’è, per esempio, Acerra (di cui abbiamo già parlato nel numero di settembre di 50&Più), che oltre ad aver quintuplicato la raccolta differenziata di rifiuti, ha avviato un sistema attraverso il quale chi porta i rifiuti da riciclare nei centri di raccolta, guadagna dei ticket spendibili nei negozi convenzionati. Il sistema è “tecnologico” e consiste nel pesare ciò che viene consegnato; i dati vengono immagazzinati attraverso un software specifico, per cui ogni trimestre il cittadino può recarsi al Comune a ritirare il proprio “buono”.
[ SOPRA, UNA CATENA DI SMISTAMENTO DEI RIFIUTI. QUI VENGONO SELEZIONATI A MANO I MATERIALI RICICLABILI CHE TROVERANNO NUOVA VITA. ] NOVEMBRE 2012
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CONCLUSA LA XIX EDIZIONE
Dai 50 agli oltre 80 anni. È proprio il caso di dire: «Quando lo sport non ha età». Non è una frase fatta, ma rappresenta concretamente gli oltre 1.000 partecipanti alla XIX edizione delle Olimpiadi di 50&Più, vinta dalla squadra di Vercelli.
LO SPORT
NON HA ETÀ DI LUISELL A BERTI FOTO DI S. GENGOT TI
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San Vincenzo, in provincia di Livorno, presso il villaggio Garden Club, le giornate iniziano di buon mattino. È qui che si disputa la XIX edizione delle Olimpiadi di 50&Più, la manifestazione sportiva nazionale dedicata agli ultracinquantenni. In tuta e scarpe da ginnastica, dopo un’adeguata colazione, gli oltre mille atleti over 50 sono pronti per affrontare le gare in programma, sostenere il proprio beniamino, inco-
raggiare la propria squadra. Alle Olimpiadi di 50&Più ogni atleta può partecipare a 5 discipline sportive delle 12 previste: dal tennis al nuoto, dal tiro con l’arco alla marcia. Dalla performance di ognuno dipenderà quella della propria squadra. Ma ci sono anche le classifiche degli assoluti individuali, maschili e femminili, e arrivare primi, afferrare quella medaglia d’oro, è un risultato molto ambito che richiede attenzione, dedizione e » NOVEMBRE 2012
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EVENTI
XIX OLIMPIADE 50&PIÙ
ÙIP&05 EDAIPMILO XIX [ L'EMOZIONANTE MOMENTO DELLA CERIMONIA DI APERTURA DELLE OLIMPIADI 50&PIÙ 2012 IN CUI IL PRESIDENTE NAZIONALE 50&PIÙ, RENATO BORGHI, HA DATO UFFICIALMENTE IL VIA ALLE COMPETIZIONI SPORTIVE. ]
preparazione. La tensione e la concentrazione certo non mancano, ma c’è una strana energia, entusiasmo e voglia di fare contagiosi. A chi è semplice spettatore delle gare, questi sportivi dai 50 anni in su danno la carica, la spinta per dire basta a una vita sedentaria, e abbracciare un’attività sportiva, qualunque essa sia. Anche se per una vita lo sport ha fatto parte di un altro pianeta. Le Olimpiadi sono iniziate il 15 settembre e, gara dopo gara, le classifiche individuali e di squadra iniziano a
Maria Gabriella Brambilla e Alberto Satia di Monza hanno vinto la terza edizione del Torneo Nazionale 50&Più di Burraco. Al secondo posto la coppia Donata De Georgis e Gabriella Ebarolini di Vercelli, terzi classificati Giovanna Ravera e Domenico Avogrado di Lodi. Le tre coppie sono state premiate dal presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, e dal segretario generale 50&Più, Gabriele Sampaolo. Il Torneo, organizzato da 50&Più in collaborazione con la Fibur, Federazione Italiana Burraco (www.fibur.it), si è svolto parallelamente alla XIX edizione delle Olimpiadi degli over 50. «Siamo molto soddisfatti di questo risultato», dicono i vincitori, «è la prima volta che partecipiamo ad un torneo vero e proprio e a livello nazionale». Aggiungono poi di aver «incontrato persone molto simpatiche e sportive».
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comporsi. C’è attesa per il risultato finale. Arriva il giorno fatidico: il 21 settembre. Un’emozionante cerimonia di chiusura consegna le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo ai vincitori di ogni singola disciplina, poi sul palco vengono chiamati i vincitori degli assoluti maschili e femminili. Infine, si passa alla premiazione delle prime tre squadre in classifica. A chi il gradino più alto del podio? A Vercelli. «Abbiamo ribaltato il risultato di un anno fa, non ce lo aspettavamo», dichiara Alberto Filippini, presidente di 50&Più Vercelli. Un anno fa Vercelli era arrivata terza, al secondo posto Lecce e al primo Venezia. Quest’anno la classifica è ca-
povolta: primo posto Vercelli, al secondo Lecce e al terzo posto Venezia. Doppia vittoria per Vercelli grazie all’ottimo risultato di Mariella Pennerei, che vince la classifica individuale assoluta donne. «Sono felicissima di questo podio - dice - frutto del mio amore per lo sport». Mariella ha 64 anni, la sua passione è il nuoto, ma pratica anche il ciclismo e la corsa. Per lei «lo sport è vita». Il secondo posto va ancora a Vercelli con Gianna Annita Vaccari, terza classificata Maria Luisa Mazzotta di Lecce. La classifica individuale uomini è stata vinta per la terza volta consecutiva da Francesco Chiarelli di Lecce. Ha
[ LA SQUADRA DI VERCELLI, PRIMA CLASSIFICATA, POSA PER LA TRADIZIONALE FOTO RICORDO CON GABRIELE SAMPAOLO E RENATO BORGHI, RISPETTIVAMENTE SEGRETARIO GENERALE E PRESIDENTE NAZIONALE 50&PIÙ. ]
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[ A SINISTRA, ALCUNI ATLETI IN GARA SFILANO IN RAPPRESENTANZA DELLA PROPRIA PROVINCIA DURANTE LA PRESENTAZIONE DELLE SQUADRE PARTECIPANTI.
A DESTRA, ALCUNI “RUBATI” NEL CORSO DELLE COMPETIZIONI. ]
SCATTI
52 anni, appena compiuti. A 50 anni si è iscritto a 50&Più e partecipato alle Olimpiadi guadagnando una vittoria dopo l’altra. «Amo lo sport, in particolare il tennis, benché sia cresciuto dentro l’acqua». Per queste Olimpiadi ha partecipato, oltre al tennis, al ping pong, nuoto stile libero e rana. Medaglia d’argento per gli assoluti uomini a Roberto Marchesi, di Milano. Ex aequo per la medaglia di bronzo: Francesco Gatto (Reggio Calabria), Onorato Marcolongo (Venezia). A premiare i vincitori della classifica assoluti, un grande campione dell’atletica internazionale: Stefano Tilli. «Continuate così, non mollate mai lo sport. Ho compiuto »
{
QUATTRO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DI QUESTA EDIZIONE: SANO AGONISMO, LEALTÀ SPORTIVA, ENTUSIASMO ED ENERGIA
}
Il gruppo ormai è ben collaudato. Allenamento ed esperienza hanno fatto la differenza e dato a Vicenza la vittoria della prima edizione del Trofeo Nazionale 50&Più di Ciclismo. La gara ha chiuso le competizioni parallele alla XIX edizione delle Olimpiadi di 50&Più. «Ogni anno partecipiamo a circa 25 manifestazioni ciclistiche amatoriali in Italia e all’estero. Il gruppo è nato tre anni fa e oggi conta 25 componenti», dichiara Fiorenzo Marcato, presidente 50&Più di Vicenza. Le altre due squadre che si sono fatte onore sono state Vercelli e Venezia, rispettivamente seconda e terza. A Vicenza anche il premio “Miglior ciclista in bicicletta da corsa”, ottenuto grazie alla performance di Giampietro Zolla; mentre Bruno Innocente di Vercelli si è aggiudicato il premio “Miglior ciclista in mountain bike”. Per la categoria “donne w2” si è classificata prima Onelia Valdemarca, sempre del gruppo ciclistico di Vicenza. La gara a cronometro si è tenuta su un percorso di 3 km lungo la Strada Comunale Principessa di San Vincenzo, impegnando ciclisti con un’età compresa tra i 50 e gli 80 anni e oltre.
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Maria Rosa Pinamonte, 53 anni, di Verona. «Lo sport è qualcosa che si avvicina molto alla felicità», dice. Maria Rosaria è molto brava nel tennis. «Ho smesso di giocare per alcuni anni, troppi gli impegni tra lavoro e famiglia. Fortunatamente ho ripreso questa passione, ma pratico anche nuoto e vado in bicicletta».
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SPORT: SALUTE, DIVERTIMENTO, FELICITÀ... VITA
un mese fa 50 anni, e continuerò a occuparmi della mia macchina motoria», ha detto tra gli applausi del pubblico. Questa edizione ha consegnato anche un altro importante premio: la coppa all’atleta più longevo. Si tratta di Raffaele Amarri, 88 anni, di Reggio Emilia. «Ho fatto il pasticcere per una vita. Poi finalmente ho potuto dedicarmi allo sport. Pratico il nuoto e la bicicletta», racconta quest’uomo pieno di energia, nonno di 5 nipoti e sposato da ben 57 anni. Uno su mille ce la fa è il titolo di una canzone di Gianni Morandi. Alle Olimpiadi 50&Più tutti ce l’hanno fatta, anche chi non ha vinto. Solo partecipare è una vittoria, è la vittoria dello sport, dell’amicizia, della condivisione, della bellezza degli anni che passano. La cerimonia di premiazione è stata chiusa dal presidente nazionale 50&Più, Renato Borghi, e dal segretario generale 50&Più, Gabriele Sampaolo. Entrambi si sono congratulati con i partecipanti per il sano agonismo, la lealtà sportiva dimostrata, l’entusiasmo e l’energia contagiosa palpabile tra tutti gli atleti. Infine, Borghi e Sampaolo hanno dato appuntamento all’edizione numero venti, che il prossimo anno si terrà nella terra delle Olimpiadi: in Grecia.
ATIV ...ÀTICILEF ,OTNEMITREVID ,ETULAS :TROPS
EVENTI
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VOCI E TESTIMONIANZE DALLE OLIMPIADI
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I contenuti extra delle olimpiadi, foto e video sono disponibili su www.50epiu.it
Che cos’è davvero lo sport? Cosa rappresenta? Ecco come la pensano gli atleti di 50&Più.
Ercole De Martin, 78 anni, di Belluno. Alle Olimpiadi 50&Più è una delle star più ammirate anche dai suoi diretti concorrenti. «Sono andato in pensione due anni fa, per una vita ho fatto il panettiere, ho iniziato a 14 anni. Lo sport l’ho sempre praticato e mi ha aiutato a stare in buona salute». Ercole partecipa alle Olimpiadi per la nona volta. Le sue specialità sono corsa, marcia e nuoto.
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Irene Ghedina, 60 anni, di Cortina d’Ampezzo (Bl). È la sua prima volta alle Olimpiadi di 50&Più: «Sono venuta qui per stare in compagnia e mi sono trovata a gareggiare», racconta. «Sono in pensione da 3 anni e da allora cammino tutti i giorni in montagna. Mi fa sentire benissimo. Qui sto sperimentando tutte le discipline sportive che posso e mi sto anche divertendo molto».
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Vincenzo Fanonza, 80 anni, di Cagliari. «Visto che si vive una sola volta, allora dobbiamo vivere bene. Ho iniziato a fare sport da quando sono andato in pensione. Sono la dimostrazione che si può iniziare a qualunque età. Le mie specialità sono marcia, corsa, bicicletta».
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GENERAZIONI
IN MARCIA
[ SOPRA, MICHELE BIAGI, SINDACO DI SAN VINCENZO, ANNA MARIA MATARAZZO, COORDINATRICE DELL’ANNO EUROPEO DELL’INVECCHIAMENTO ATTIVO, E STEFANIA PETRERA, DIRETTORE GENERALE DEL PERSONALE SCOLASTICO DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE. ]
amminiamo insieme per andare lontano” perché “Non conta l’età per partecipare al progetto della società” e “Lo scambio generazionale è una catena fondamentale per l’umanità”. Sono solo alcune frasi che gli studenti dell’Istituto comprensivo “P. Mascagni” hanno scritto nei cartelloni portati in corteo lungo le strade di San Vincenzo, insieme agli atleti delle Olimpiadi di 50&Più. Generazioni in marcia, questo il titolo dell’evento, ha radunato nipoti, insegnanti, genitori, nonni, rappresentanti delle autorità locali e delle Istituzioni nazionali. La marcia si è conclusa in Piazza Vittorio Veneto, in una festa collettiva aperta e condotta da Claudio Salmaso, area internazionale di 50&Più. Sul palco hanno portato i saluti della cittadinanza il sindaco, Michele Biagi, e l’assessore al turismo, Massimo Nannelli. Gabriele Sampaolo, segretario generale di 50&Più, si è rivolto ai ragazzi in qualità di nonno: «Nella vita non cercate scorciatoie. Ma affrontate il vostro cammino passo dopo passo, come abbiamo fatto oggi percorrendo insieme questa marcia». Anna Maria Matarazzo, coordinatrice dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni - Dipartimento per le Politiche della Famiglia, ha ricordato l’impegno dell’Italia nella valorizzazione e promozione di tutte le iniziative dedicate all’Anno Europeo 2012. Stefania Petrera, direttore generale del personale scolastico del Ministero dell’Istruzione, ha sottolineato come la scuola rappresenti tutte le generazioni: «I bambini, gli insegnanti, i genitori, i nonni, le associazioni, come 50&Più, che possono contribuire per una scuola migliore». «Questa iniziativa per i nostri ragazzi è partita come una festa e proseguirà per il 2012 con una riflessione ancora maggiore su Europa e solidarietà tra le generazioni», ha affermato Daniela Toninelli, preside dell’Istituto comprensivo “P. Mascagni”. Ha concluso Renato Borghi, presidente nazionale 50&Più: «Il patto di solidarietà tra le generazioni è fare un percorso insieme. Noi mettiamo l’esperienza della nostra vita vissuta, voi l’energia e la forza della vostra giovinezza. Questo è il nostro futuro, la nostra marcia». L’evento, organizzato da 50&Più in collaborazione con il Comune di San Vincenzo, il patrocinio dello stesso Comune, della Rappresentanza italiana della Commissione Europea e del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, è stato realizzato nell’ambito dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni. 50&Più dà appuntamento il 6 dicembre a Roma per una grande manifestazione nazionale di chiusura di questo Anno Europeo 2012.
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NATALE E CAPODANNO INSIEME 2012-2013
Visto il successo delle precedenti edizioni, prende di nuovo il via l’Evento nazionale 50&Più da condividere con gli amici più cari. Quest’anno sarà la città di Loano, nella bella e ospitale Liguria, ad accogliere quanti vorranno partecipare all’evento che, come di consueto, si svolgerà in tre periodi: NATALE, dal 23 al 28 dicembre 2012; CAPODANNO, dal 28 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013; INTERO PERIODO, dal 23 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013. A metà strada tra Genova e la Francia, nella Riviera Ligure delle Palme, LOANO (Sv), per il suo clima e per le sue bellezze paesaggistiche, è un luogo di villeggiatura ideale non solo per le vacanze estive, ma anche per i soggiorni invernali. La città, che possiede moderne strutture ricettive, offre ai turisti, insieme a una vasta spiaggia, una passeggiata a mare con palme e giardini, un attrezzato porto turistico e un affascinante centro storico fatto di vicoli che si intrecciano e si aprono su piccole piazze.
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CAPODANNO INSIEME 2012-2013
Per chi preferisce passare il Natale in famiglia ma vuole festeggiare l’arrivo del nuovo anno in compagnia della grande famiglia dei 50&Più, oltre a Loano proponiamo due località situate nel Centro Italia, già note ai più affezionati: Montecatini Terme (Pt) e Grottammare (Ap). Un’occasione per trascorrere un soggiorno in allegria e spensieratezza, all’insegna del divertimento o del completo relax. MONTECATINI TERME (Pt), nel cuore della Toscana a pochi chilometri dalle maggiori città d’arte, è nota nel mondo per le ricche proprietà terapeutiche delle sue acque, per la raffinatezza degli edifici e per il grande patrimonio architettonico sorto intorno ad esse. Regina incontrastata del binomio benessere e salute, offre il meglio a tutti coloro che scelgono vacanze rigeneranti, accoglienza di altissima qualità, mille occasioni fra sport, divertimento, shopping o, semplicemente, il relax in una cornice fatta di armonia, arte e paesaggio intatti. L’Evento si svolgerà dal 29 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013.
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GROTTAMMARE (Ap), nella splendida Riviera delle Palme nelle Marche, è una graziosa località in cui si mescolano l’atmosfera del vecchio nucleo medievale e l’attività turistica del lungomare che hanno trasformato la cittadina in una stazione balneare della riviera picena. Il litorale di sabbia finissima, il clima mite, l’incanto dei suggestivi scorci del borgo antico, la rigogliosa vegetazione sono i connotati che rendono questa cittadina una meta ideale anche in inverno. Grottammare si distingue, infatti, tra le altre località della costa adriatica per la sua posizione privilegiata, immersa in una lussureggiante vegetazione, riparata ad ovest da dolci declivi e lambita ad est dal mare. Nel corso degli anni Trenta la località si è dotata di strutture per il divertimento e il tempo libero, circoli di ritrovo, nuovi cinematografi e, infine, il Kursaal, il mitico locale da ballo che ha animato le notti più esclusive della riviera. L’Evento si svolgerà dal 28 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013.
Complesso CLUB LE TERRAZZE *** Si trova in piena Riviera Adriatica e si affaccia su un panorama marino ineguagliabile, con un fronte mare di circa 200 metri. Di recente costruzione il Club si compone di 5 palazzine e dispone di 136 appartamenti tra mono, bilo e trilocali. Tutti gli appartamenti sono dotati di angolo cottura, servizi privati con asciugacapelli, tv satellitare, riscaldamento controllabile autonomamente, telefono, cassetta di sicurezza, balcone o terrazza. La ristorazione è prevista con ricco servizio a buffet (acqua e vino in caraffa inclusi) con cucina internazionale e specialità marchigiane. La struttura offre i seguenti servizi: ufficio ricevimento, ristorante Il Bouganville, bar, garage coperto a pagamento, noleggio biciclette a pagamento, boutique, sala congressi. Gli animali non sono ammessi. È previsto un ricco programma di intrattenimenti e saranno organizzate escursioni da regolare in loco. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE CAPODANNO 28/12/12 – 02/01/13 (5 notti) In camera doppia € 485,00 In camera doppia uso singola € 625,00 Quota bambini 0-3 anni in camera con 2 adulti gratuiti Quota bambini 3-12 anni in camera con 2 adulti € 250,00 Quota di iscrizione per i non soci € 36,00 La quota di partecipazione comprende: pernottamento in appartamenti • Trattamento di pensione completa, inclusi vino e acqua minerale ai pasti • Cocktail di benvenuto • Gran Veglione di Capodanno con cenone e musica dal vivo • Visite alla Cantina regionale di Offida e agli Outlet di Civitanova Marche • Programma di intrat-
tenimenti serali • Assicurazione bagaglio/sanitaria e annullamento Unipol Assicurazioni • Assistenza in loco. La quota di partecipazione non comprende: trasporti da e per Grottammare • Garage • Escursioni facoltative da prenotare e pagare in loco • Bevande extra, mance, extra personali e tutto quanto non sopra specificato.
Informazioni e prenotazioni: 50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
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VIAGGIO DEL CUORE
Lapponia - Finlandia
«Non ci credete? Allora dovreste fare un giro nella Lapponia finlandese e visitare la suggestiva cittadina di Rovaniemi dove Babbo Natale e i suoi elfi lavorano instancabilmente per i bambini di tutto il mondo»
eB ABBO NATALE
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diventa realtà
DI LORIS POR CHERI
[ IN ALTO, LA MAGICA ATMOSFERA DEL SANTA
CLAUS VILLAGE. NELLE PAGINE SEGUENTI,
ALCUNI SUGGESTIVI SCORCI DELLA CITTÀ DI
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ROVANIEMI. ]
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aro direttore, ho otto anni. Alcuni dei miei amici dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà mi ha detto: “Se lo vedi scritto sul Sun, sarà vero”. La prego di dirmi la verità: esiste Babbo Natale? Virginia O’Hanlon». «Virginia, i tuoi amici si sbagliano. Sono stati contagiati dallo scetticismo tipico di questa era piena di scettici. Non credono a nulla se non a quello che vedono. (...) Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. (...) Ah, Virginia, in tutto il mondo non esiste nient’altro di più vero e durevole. Nessun Babbo Natale? Grazie a Dio lui è vivo e vivrà per sempre. Anche tra mille anni, Virginia, dieci volte diecimila anni da ora, continuerà a far felici i cuori dei bambini». Era il 1897 quando la piccola Virginia scrisse quella let-
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tera piena di dubbi al direttore del New York Sun, un importante quotidiano dell’epoca. Al quesito rispose Francis Pharcellus Church, uno dei giornalisti più esperti della testata, corrispondente della Guerra di Secessione; rispose in incognito ma la sua replica non passò inosservata nonostante fosse stata pubblicata senza enfasi, in settima pagina. Milioni di lettori furono colpiti dalle parole di Church, tanto che al Sun decisero di ripubblicare l’articolo l’anno successivo alla vigilia di Natale. Ma, in realtà, lo fecero ogni anno finché la testata chiuse i battenti nel 1950. «Yes, Virginia, There is a Santa Claus» («Sì, Virginia, Babbo Natale esiste»), è diventato il simbolo americano del Natale; tradotto in oltre venti lingue, ha ispirato film e canzoni, racconti e spot pubblicitari, e ancora oggi viene letto alla Columbia University di New York (l’università frequentata da Church e in seguito anche da Virginia) nella cerimonia che precede le festività natalizie. «Nessuno vede Babbo Natale, ma non significa che non esista», diceva Church nella sua risposta; eppure c’è un luogo dove questa magia è possibile. Si trova lassù, ai con-
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Rovaniemi
fini del mondo, dove la notte tarda ad arrivare ed il giorcittà. Circondato da una foresta di conifere, che gli ofno si fa largo a fatica, dove pennellate di luci multicolofre protezione e riparo, è l’immagine reale di ogni sori danzano e si intrecciano nel cielo mentre il bianco, digno di bambino, con tanto di musiche natalizie a fastendendosi sulla terra, si rende complice di elfi e folletre compagnia. Enormi pupazzi di neve e sculture di ti che si vogliono nascondere agli occhi degli uomini. ghiaccio fanno corona a casette di legno innevate e ralQuesto luogo magico è Rovaniemi. legrate da migliaia di luci e coloQui Babbo Natale ha stabilito la sua ri, così come avviene per la miria«In questo luogo dimora, qui lavora instancabile ogni de di abeti che accompagnano il vorresti tornare giorno dell’anno per preparare i docammino dei visitatori. Là, accanbambino, sederti ni che gli vengono chiesti da tutti i to ad un albero alto 10 metri, che sulle ginocchia di bambini della terra. In questo piccoquel vecchio signore emana una candida luce, sorge lo angolo nel cuore della Lapponia, aluna casa con un enorme tetto a paffuto e...» le porte del Circolo Polare Artico, il punta: sembra quasi un bizzarro grande vecchio con la barba bianca ha radunato gli cappello messo lì a riparare dal freddo non tanto l’ospielfi, suoi fedeli aiutanti, e costruito un villaggio dote quanto i visitatori che, colpiti dal richiamo della sua ve la calda atmosfera natalizia non si disperde con lo brillantezza, si avvicinano per curiosare. Un cartello avsciogliersi della neve. Rovaniemi, infatti, è l’unico povisa che ci si trova di fronte al Santa Claus Office, l’ufsto al mondo dove è possibile incontrare Babbo Naficio di Babbo Natale; tre pupazzi di neve, alti tre metale ogni giorno dell’anno. tri, stanno lì a fianco come sentinelle giocose con tanIl Santa Claus Village si trova a circa 8 chilometri dalla to di sciarpa al collo, sempre in posa per una fo- » NOVEMBRE 2012
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VIAGGIO DEL CUORE
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SÌ VIRGINIA, BABBO NATALE ESISTE
«Caro direttore, ho otto anni. Alcuni dei miei amici dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà mi ha detto: “Se lo vedi scritto sul Sun, sarà vero”. La prego di dirmi la verità: esiste Babbo Natale?» Virginia O’Hanlon «Virginia, i tuoi amici si sbagliano. Sono stati contagiati dallo scetticismo tipico di questa era piena di scettici. Non credono a nulla se non a quello che vedono. Credono che niente possa esistere se non è comprensibile alle loro piccole menti. Tutte le menti, Virginia, sia degli uomini che dei bambini, sono piccole. In questo nostro grande universo, l’uomo ha l’intelletto di un semplice insetto, di una formica, se lo paragoniamo al mondo senza confini che lo circonda e se lo misuriamo dall’intelligenza che dimostra nel cercare di afferrare la verità e la conoscenza. Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse! Sarebbe triste anche se non esistessero delle Virginie. Non ci sarebbe nessuna fede infantile, né poesia, né romanticismo a rendere sopportabile la nostra esistenza. Non avremmo altra gioia se non quella dei sensi e della vista. La luce eterna con cui l’infanzia riempie il mondo si spegnerebbe. Non credere in Babbo Natale! È come non credere alle fate! Puoi anche fare chiedere a tuo padre che mandi delle persone a tenere d’occhio tutti i comignoli del mondo per vederlo, ma se anche nessuno lo vedesse venire giù, che cosa avrebbero provato? Nessuno vede Babbo Natale, ma non significa che non esista. Le cose più vere del mondo sono proprio quelle che né i bimbi né i grandi riescono a vedere. Hai mai visto le fate ballare sul prato? Naturalmente no, ma questa non è la prova che non siano veramente lì. Nessuno può concepire o immaginare tutte le meraviglie del mondo che non si possono vedere. Puoi rompere a metà il sonaglio dei bebé e vedere da dove viene il suo rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l’uomo più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo, potrebbe strappare. Solo la fede, la poesia, l’amore possono spostare quella tenda e mostrare la bellezza e la meraviglia che nasconde. Ma è tutto vero? Ah, Virginia, in tutto il mondo non esiste nient’altro di più vero e durevole. Nessun Babbo Natale? Grazie a Dio lui è vivo e vivrà per sempre. Anche tra mille anni, Virginia, dieci volte diecimila anni da ora, continuerà a far felici i cuori dei bambini». Testo integrale della lettera di Virginia O’Hanlon e della risposta di Pharcellus Church, giornalista del “Sun”
to ricordo. Entrare nel Santa Claus Office, è come attraversare una linea temporale nella quale adulti e bambini si ritrovano a vivere un’esperienza fuori dal mondo e dalla realtà. Appese alle pareti dei corridoi, fotografie e lettere di bambini scritte nelle lingue più diverse, mentre le luci soffuse ti avvolgono come in un sogno intanto che aspetti il tuo turno, seduto sulla panca di legno. Ma l’emozione più grande ti prende quando quella porta in fondo al corridoio si apre e ti svela il mistero più grande dell’infanzia. I ricordi corrono veloci e un’invisibile macchina del tempo ti riporta all’età della piccola Virginia, quando le domande e le risposte non sempre avevano lo stesso peso. Non c’è nulla che non coincida con l’immagine che ognuno ha di Babbo Natale. Il vestito rosso, la lunga barba bianca, la comoda poltrona di velluto su cui riceve gli ospiti, il grande camino sempre acceso, la scrivania di legno dove trascorre ore e ore intento a lavorare, e il sacco con cui trasporta i giocattoli durante la Notte Santa. La calda atmosfera ti avvolge, e quasi vorresti tornare ad essere un bambino e sederti sul-
le ginocchia di quel vecchio signore paffuto ad esprimere almeno uno dei desideri che hai nel cuore. Di questo sogno si può continuare ad essere protagonisti insieme agli elfi che si trovano proprio davanti a te, nel Santa Claus Main Post Office, l’Ufficio Postale di Babbo Natale, intenti a leggere e smistare le centinaia di richieste che arrivano ogni giorno al villaggio. Si può anche scrivere una lettera o una cartolina ai propri cari o agli amici; verrà posto uno speciale annullo e sarà spedita ovunque nel mondo, dagli elfi stessi. E se si vuole carpire i segreti dei magici spiritelli basta andare nel Santa Park, il parco giochi scavato nella roccia. Qui si possono vedere gli elfi intenti a costruire i giocattoli nel loro laboratorio, partecipare agli spettacoli che preparano per i visitatori, imparare a ballare le loro danze, magari frequentare uno dei loro corsi per ottenere il diploma di elfo. In più si può gustare il pan di zenzero, ammirare le sculture di ghiaccio e vedere la mitica slitta di Babbo Natale! Ma la cosa più straordinaria del villaggio è scoprire uno dei segreti più segreti dell’universo: il regolatore della velocità di rotazione della ter-
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ROVANIEMI, UNA CITTÀ A FORMA DI... RENNA
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• Rovaniemi
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SE VUOI SCRIVERE UNA LETTERINA
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ono circa 700mila le lettere e le cartoline che ogni anno arrivano nell’ufficio Postale di Babbo Natale a Rovaniemi. I più “affezionati” sono i bambini giapponesi, seguiti dai britannici e dai polacchi. Ma ora scrivono molto anche i cinesi, i sud coreani e gli argentini. In totale sono 184 le Nazioni dalle quali partono le richieste. È possibile inviare le lettere a Babbo Natale per esprimere i propri desideri, ma anche per chiedere che venga spedita dagli elfi una lettera personalizzata ad una persona cara. Al francobollo verrà apposto uno speciale annullo, che si può avere solo qui. È importante, però, sapere che la lettera di auguri che spedisce Babbo Natale è solo per i bambini tra 0 e 105 anni! Ma siamo sicuri che se non si rientra in questa fascia d’età, Santa Claus troverà una soluzione... L’indirizzo a cui inviare le missive è: Santa Claus’ Main Post Office, Santa’s Workshop Village, 96930 ARCTIC CIRCLE
on è certo una metropoli, si visita tranquillamente a piedi in una giornata, ma è uno dei centri abitati più a nord del mondo. Capitale della Lapponia finlandese, Rovaniemi si trova a pochi chilometri dal Circolo Polare Artico ed è una città moderna e funzionale. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu occupata dai tedeschi e da questi completamente rasa al suolo. Tra il 1944 e il 1945 venne decisa la sua ricostruzione e il progetto fu affidato ad un grande architetto dell’epoca, il finlandese Alvar Aalto. Questi fece la pianta della città a cui diede la forma di una renna stilizzata, e ridisegnò alcuni tra gli edifici più importanti tra cui il Municipio, la Camera della Lapponia, e la Biblioteca. Nel visitare Rovaniemi, da non perdere il ponte Jätkänkynttilä, una moderna costruzione sulla quale è fissata la “fiamma eterna”, simbolo della città, e l’Arktikum, un modernissimo centro congressi, sede di un museo sulla vita e la cultura del popolo lappone, partendo dalla preistoria.
ra. È una sorta di orologio a pendolo completato da un meccanismo straordinario che permette di trasformare i minuti in ore e dare così la possibilità a Santa Claus di fermare il tempo e portare i regali a tutti in una sola notte. Ecco perché quando si è bambini e si aspetta l’arrivo di Babbo Natale il tempo non passa mai! Naturalmente nel mondo di Babbo Natale non potevano mancare le renne! Lui sa che senza il fondamentale apporto di questi animali è impossibile la consegna di tutti i regali in una notte, per questo tiene moltissimo al loro benessere e se ne occupa con particolare dedizione. Pare che le alleni una per una ogni giorno facendo lunghe passeggiate tra le foreste innevate, nell’area circostante il villaggio. E se si desidera incontrare Santa Claus mentre scivola con la sua slitta sui sentieri che percorrono il paesaggio incontaminato della Lapponia, si può partecipare ad
uno dei safari con le renne che vengono organizzati lì a Rovaniemi. Solitamente si visita una fattoria - dove è possibile incontrare gli allevatori e conoscere il ruolo di questi docili animali nell’economia e nella cultura dei popoli nordici e si sceglie la renna alla quale verrà fissata una slitta che ogni passeggero dovrà guidare. E poi, via tra boschi, vallate e colline, alla scoperta di un paese che ospita l’invisibile confine del Circolo Polare Artico, oltre il quale ci sono solo le leggende di leggendari uomini che hanno fatto la storia. Ma attenzione: quando scegliete la renna che sarà la vostra compagna di viaggio, guardate attentamente il suo muso. Chissà, che non sia proprio Rudolph, la renna con il naso rosso che accendendosi illumina le strade del cielo nella notte di Natale. Vi potreste trovare improvvisamente lassù, in compagnia di elfi e folletti, a cavalcare i guizzi di luce dell’aurora boreale, come ragazzini spensierati senza età né tempo. NOVEMBRE 2012
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DI M ARINA CEPEDA FUENTES
i cibi stagionali LA
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SAPORI & COLORI
ZUCCA
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ulle tegole brune riposano enormi / zucche gialle e verdastre, / sembianti a de’ crani spelati / e sbadiglian da qualche fessura a uno stupido riso / al meriggio». Questi versi di Gabriele D’Annunzio, in cui paragona le zucche ai crani dei defunti, alludono all’usanza di collocare sulle finestre e sui tetti una zucca svuotata e intagliata a forma di testa. Si tratta di una tradizione, tuttora esistente in alcuni luoghi dell’Abruzzo e della Puglia, specialmente nella penisola Salentina, tipica della notte dei Defunti quando da enormi zucche svuotate si ricavano le cosiddette capure te mortu, “le teste dei morti”. All’interno di ognuna s’inserisce una candela accesa e poi vengono collocate sui muri delle terrazze o sui tetti per simboleggiare che quel gior-
«Ricca di vitamine A e C, la zucca contiene molti oligo-elementi e sali minerali. È rinfrescante, molto digeribile e un po’ diuretica. Inoltre, in cucina la si può impiegare nei più disparati modi» 46 I
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no - il 2 novembre - saranno i morti a proteggere i vivi. Sicuramente questa singolare usanza si riallaccia ai culti dei Celti che ritenevano che nel cranio dei defunti albergassero le forze dell’aldilà. Per questo motivo nei Paesi anglosassoni e in quelli dell’America del Nord, d’origine celtica, si decorano grandi zucche svuotate a forma di teschio umano dove s’inseriscono ceri accesi: alla vigilia di Ognissanti, e cioè la notte che va dal 31 ottobre al 1° novembre - detta la “Notte di Halloween” -, in realtà i bambini girano per le vie del proprio quartiere portando le suddette zucche, cantando e chiedendo dolciumi, frutti e altri doni con la domanda, ormai popolare anche in Italia: «Dolcetto o scherzetto?». Una eco di quelle antiche credenze la troviamo anche in Veneto, dove la vigilia della commemorazione dei Defunti, in dialetto la Sera delle pore aneme, si prepara il cosiddetto piato dei morti perché vuole la tradizione che quella notte i cari estinti tornino a casa per mangiare i manicaretti cucinati per loro: la zuppa di fave, le castagne
lesse, la zuca marinà e altri ancora. Anche nel Friuli, a Venzone, dove gli abitanti si fanno chiamare scherzosamente in dialetto cogociars, “zucconi”, si celebra ai primi di novembre “la festa della Zucca” con la degustazione di tanti piatti fra cui la “zucca dei morti”. Non si spiega, invece, perché di una persona con poco sale in testa si dica che è uno “zuccone”. Come se la zucca fosse sinonimo d’insipida nullità. Perché questo pregiato ortaggio della famiglia delle curcubitacee in realtà è ricco di vitamine A e C. Contiene inoltre molti oligo-elementi e sali minerali, i suoi semi - i bruscolini - aiutano a combattere il verme solitario. La zucca è anche rinfrescante, leggermente diuretica e molto digeribile: se si hanno problemi di stomaco sono ottimi, ad esempio, il purè di zucca oppure il risotto con la zucca, facilissimi da preparare, fra l’altro, e molto saporiti. Quanto all’origine delle zucche, le prime arrivarono in Europa dall’Asia Minore, da dove le portarono in Italia i Romani: occorre rammentare che, oltre a raffigurarle nei dipinti pompeiani le adopera-
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1 2 3 MINESTRA DI ZUCCA
Ingredienti
vano anche in cucina, come testimoniano nei loro trattati Plinio e Columella. Altre qualità di zucca arrivarono nel XVI secolo dal Nuovo Mondo scoperto da Colombo, specialmente quelle piccole, dal collo lungo, che gli indigeni lasciavano seccare al sole per costruirvi uno dei più popolari strumenti musicali dei Caraibi: le “maracas”. D’altra parte, molte popolazioni antiche hanno fabbricato oggetti di uso quotidiano con le zuc-
che, specialmente per attingere e trasportare acqua: nel primo Medioevo diventa familiare la figura del pellegrino con una piccola zucca appesa al bastone, come infatti vengono raffigurati tanti “santi pellegrini”, da sant’Alessio a san Rocco al più celebre san Giacomo di Compostella. In cucina la zucca la si può adoperare in moltissimi modi: candita con lo zucchero, per preparare saporiti risotti, creme vellutate, gnocchi morbidissimi oppure squisiti tortelli come a Mantova. Ma anche per cucinare una minestra da degustare con i primi freddi di novembre.
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500 gr di zucca gialla 1 cipolla 1 foglia di alloro 1 gambo di sedano 2 spicchi di aglio 1 cucchiaio di burro 1 lt di brodo vegetale ½ bicchiere di panna da cucina pepe macinato fresco sale, prezzemolo
1 ora circa
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per una porzione normale: circa 300 4 persone
Preparazione Sbucciare la zucca e tagliarla a pezzettini piccoli, come la cipolla e il sedano. In una pentola capiente sciogliere il burro e insaporirvi i vari ortaggi; coprire col brodo, aggiungere la foglia di lauro e lasciare bollire a fuoco basso per circa mezz’ora. Quando la zuppa sarà pronta, frullarla oppure passarla al setaccio. Infine aggiungere il pepe, il prezzemolo e addensare con la panna, sebbene per una zuppa più leggera e totalmente vegetale la si potrebbe sostituire con la crema di soia. Servire la zuppa molto calda accompagnandola con un bicchiere di vino rosso, ad esempio, del Friuli dove è nata questa ricetta.
Consigli
Questa minestra può essere servita dentro di una zucca vuota. Come fare? Semplicissimo. Basta acquistarne una intera, tonda, di medie dimensioni e tagliarne la parte superiore come fosse un “coperchio”, lasciandolo da parte. Introdurre la parte inferiore - scoperchiata - nel forno caldo per circa 15-20 minuti, cosicché poi la si potrà svuotare facilmente. Versarvi la zuppa molto calda e portarla a tavola con il suo coperchio naturale. Se, dopo aver svuotato la zucca e preparata la minestra rimarrà della polpa, potrete impiegarla per cucinare uno buon risotto.
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SPECIALE MARE INVERNO
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PARTENZE GENNAIO E FEBBRAIO SHARM EL SHEIKH - BRAVO SHARM NUBIAN VILLAGE - 5 stelle - partenze di gruppo dai principali aeroporti italiani Il Bravo Sharm Nubian Village (5 stelle), recentemente ristrutturato, è situato direttamente su uno dei tratti di costa più belli ed è costituito da un corpo centrale di 3 piani collegato alla spiaggia da curatissimi giardini in cui sono immersi i bungalow. Dista circa 7 km dall’aeroporto e 16 km da Naama Bay. Tutte le camere sono dotate di ogni comfort: asciugacapelli, aria condizionata regolabile, telefono, tv satellitare con ricezione di canali italiani, cassetta di sicurezza, balcone o terrazzo (patio per il bungalow). Di fronte al villaggio si estende una bellissima spiaggia sabbiosa. È presente una piattaforma corallina fino
a riva, ma due piscine naturali permettono la balneazione direttamente dalla spiaggia. Un pontile consente l’accesso al mare oltre la barriera. Il Nubian Village vanta la presenza di 5 ristoranti con servizio a buffet, angolo show cooking, ricco assortimento di piatti raffinati tra cui specialità egiziane tradizionali, un’eccellente cucina italiana. Per gli amanti dello sport: campo da tennis in terra battuta, campo da calcetto in erba, palestra, beach-volley e uno splendido acquapark del villaggio dove sbizzarrirsi tra scivoli e piscine. Le attività sportive e ricreative, diurne e serali, sono curate da una coinvolgente équipe di animazione italiana.
La quota comprende: sistemazione in camere doppie standard in hotel 5 stelle con trattamento all inclusive • Trasporto aereo in classe economica su voli speciali • Trasferimenti collettivi in bus • Assicurazione medico bagaglio • visto turistico di ingresso (soggetto a variazioni) • Tasse e percentuali di servizio (soggette a variazioni) • Assistenza di personale specializzato in loco. La quota non comprende: visite ed escursioni facoltative • Spese di facchinaggio e mance • Consumaz. minibar, servizio in camera e connessione wi-fi • Assicurazioni facoltative • Tutto quanto non espressamente indicato ne “La quota comprende”.
Quota individuale di partecipazione a settimana (valida per min. 25 pax) Partenza del 20/01 € 580,00 Partenze del 10/02 e 17/2 € 595,00 Suppl. camera singola € 135,00 Suppl. camere corpo centrale € 50,00 Assicur. annullamento (facolt.) € 25,00 Quote bambini e riduzione 3° letto su richiesta Per i non soci quota di iscrizione € 36,00
Escursioni Si potranno effettuare le seguenti escursioni facoltative (da regolare in loco): Il Cairo e l’Egitto classico, Luxor e l’Egitto dei Faraoni, Petra in catamarano, Monastero di S. Caterina-Monte Sinai, Ras Mohammed, Cammellata con tè o cena nel deserto, Safari Ain Hodra e Blu Hole.
Informazioni e prenotazioni 50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87) Tel: 06 6871108/369 Fax: 06 6833135 E-mail: info@50epiuturismo.it Oppure presso le sedi Provinciali 50&Più
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PREMIO “CUORE D’ORO” FIRENZE
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i sono persone che quotidianamente sono impegnate nell’aiuto e nel sostegno di chi è meno fortunato. A loro 50&Più Toscana e Confcommercio regionale dedicano la manifestazione “Cuore d’oro”. L’iniziativa a carattere biennale, alla sua settima edizione, si è tenuta il 6 ottobre nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Sono stati omaggiati nove volontari toscani che si sono particolarmente distinti per i loro interventi concreti a favore di anziani e bisognosi. Una manifestazione di forte impatto umano e sociale, perché permette di scoprire storie di vita quotidiana di persone che, in totale anonimato, assistono persone bisognose di aiuto. Alla cerimonia, condotta da Giuliano Taddei, sono intervenuti il presidente di Confcommercio Toscana, Stefano Bottai, il presidente del Consiglio comunale di Firenze, Eugenio Giani, il presidente dell’Opera Diocesana Assistenza, Monsignor Vasco Giuliani, il presidente regionale di 50&Più Toscana, Emidio Bianchi, e infine il presidente nazionale di 50&Più, Renato Borghi. «Grazie al premio “Cuore d’oro” - hanno detto gli intervenuti - è possibile rendere merito e ringraziare coloro che da sempre lavorano nel silenzio e nell’ombra, al servizio di chi ha più bisogno e senza chiedere nulla. La Toscana è una regione con un alto tasso di volontariato e dove ci si sente meno soli grazie alla forte presenza di persone che si impegnano nei confronti di chi è stato meno fortunato». Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, impossibilitato a partecipare, ha inviato un messaggio di saluto: «Il nostro grazie va all’organizzazione 50&Più che con il suo operato ha contribuito nel corso degli anni sia a tutelare e fornire servizi ad anziani e pensionati, sia a evidenziare il ruolo importante che questi sono chiamati a svolgere nella nostra società».
I PREMIATI Gennaro Berardono (Po): socio fondatore del Lions Club Prato Datini, è iscritto all’Unitalsi e ha partecipato come barelliere a molti pellegrinaggi. È donatore Avis e volontario in India presso le missioni delle Suore Domenicane di Iolo. Otello Bracci (Ar): dal 1979 è membro del consiglio direttivo del Calcit, il Comitato per la Lotta contro i Tumori. Negli anni è riuscito a raccogliere importanti fondi per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori. Giorgio Gimignani (Fi): dal 1970 svolge attività di volontariato presso la Misericordia di Firenze che, dal 1224, presta soccorso a poveri e ammalati. Per la Misericordia Giorgio è un punto di riferimento fondamentale. Giancarlo Grossi (Li): con un gruppo di genitori e sotto la guida del professor Luciano Tizzoni, ha fondato l’Associazione “Insieme per la vita” che aiuta i bambini affetti da leucemia e altre gravi patologie. Iside Guidarelli Pifferi (Gr): è presidente del Comitato femminile della Croce Rossa. Grazie alla volontà di Iside il Comitato gestisce il Centro di Riabilitazione Equestre. Rosa Guidi Pastore (Pi): ispettrice provinciale della sezione femminile della Croce Rossa, ha svolto e svolge un’infaticabile attività nei settori dedicati agli anziani, alle famiglie e ai giovani. Beatrice Magnani (Lu): da oltre 20 anni è impegnata nell’Avo, Associazione Volontari Ospedalieri. Ora, come presidente, continua nel suo consueto operare vicina ai pazienti. Cesare Toppino (Pt): nel 2004 scopre l’attività di volontariato. È impegnato con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, di cui è diventato prima presidente per la provincia di Pistoia e poi anche per la Regione Toscana. Alessandro Vannucci (Ms): è volontario della Croce Rossa. Clown terapeuta, si reca periodicamente in Kenya, presso la Comunità di Ndugu Zangu, per la cura dei bambini cardiopatici.
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Al gioco del Burraco
COSA C’È IN CALENDARIO
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15 novembre - Alle ore 15.30 al via il primo appuntamento con il Corso di Musica. 28 novembre - Si parte alla volta di Larderello (Pi) e delle sue fumare. Il paese è stato il primo al mondo a sfruttare l’energia geotermica per produrre elettricità. Per saperne di Più: 055664795
GENOVA
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16 novembre - Presso l’Ascom di Via Cesarea 8, ore 15.00, conferenza su Le nuove frontiere in Oftalmologia con il medico oculista Federico Rathsuler. Inoltre, a novembre iniziano i corsi sulla decorazione della frutta e verdura per allietare la tavola delle Feste. Al via anche i corsi di riflessologia della mano e i corsi per imparare l’uso del Pc. Infine, proseguono gli appuntamenti con il Burraco. Per saperne di Più: 010543042
PAVIA
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18 novembre - Giornata del Ricordo con funzione religiosa all’Altare Maggiore del Santuario della Bozzola di Garlasco (Pv). Seguirà un pranzo nell’attiguo ristorante. Per saperne di Più: 038228411
VERBANIA
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22 novembre - In occasione dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento attivo e della Solidarietà tra Generazioni, 50&Più Verbania e Centro Maderna propongono L’anzianità attiva vista con lo sguardo del cinema. L’obiettivo è stimolare, attraverso il cinema, la riflessione e il confronto su temi che riguardano l’anzianità. Per saperne di Più: 032352350
PORDENONE »
24 novembre - Pranzo sociale e Festa degli ultraottantenni. La Festa inizierà con la Santa Messa alle ore 11.00 presso la Chiesa parrocchiale di San Giuseppe (Borgomeduna) di Pordenone. Per saperne di Più: 0434549462
È
stata stipulata una convenzione tra 50&Più e la F.I.Bur, Federazione Italiana Burraco. I soci potranno iscriversi gratuitamente alla F.I.Bur per tutto l’anno in corso e, dal 2013 usufruiranno del 50% di sconto sulla tessera associativa stabilita annualmente dalla Federazione. Inoltre la Federazione mette gratuitamente a disposizione, presso le sedi 50&Più, i propri istruttori per eventuali corsi sia per giocatori che per arbitri, e per organizzare e arbitrare tornei presso le sedi locali. I soci 50&Più potranno tesserarsi alla F.I.Bur compilando il modulo di iscrizione presente sul sito www.50epiu.it “Area riservata soci”, oppure sullo stesso sito della F.I.Bur: www.fibur.it. In alternativa è possibile rivolgersi alle sedi locali di 50&Più. Il modulo di iscrizione va inviato alla segreteria F.I.Bur (via mail a fb@fibur.it o via fax allo 0284968274).
LE SEDI NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Australia Carlisle Guilfdord Melbourne Perth Sydney Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Presidente Prudente Porto Alegre Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal St. Catharines Toronto Germania Monaco di Baviera Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale
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Telefono 0054 1143831736 0054 2214242331 Telefono 0061 414829223 0061 414829223 0061 393810620 0061 864680197 0061 297128911 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 482222513 0055 1132312351 0055 1832216645 0055 5130222720 Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052661866 001 5142525041 001 5144946902 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 004 98974640814 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086
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RIMINI
» 2 dicembre - Pranzo di Natale, un’occasione speciale per stare in-
VICENZA
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NAPOLI
» 9 dicembre - Escursione a Salerno per il tradizionale appuntamen-
sieme. Per saperne di Più: 0541743202 2 dicembre - Festa degli Over 50 e scambio degli auguri natalizi. Momenti di solidarietà e di intrattenimento. Occorre prenotarsi entro metà novembre. Per saperne di Più: 0444964300 to con le luminarie “Luci d’artista” che aprono ufficialmente il periodo natalizio salernitano. Per saperne di Più: 0815518187
VENEZIA
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14 dicembre - I soci si incontrano per condividere il tradizionale Pranzo di Natale. Per saperne di Più: 0415316355
GORIZIA
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14 dicembre - Dalle 17.00 alle 21.00 presso la “Sala del Caminetto” dell’Unione Ginnastica Goriziana, 50&Più presenta le iniziative per l’anno 2013. L’incontro è anche l’occasione per scambiarsi gli auguri di Natale e Felice Anno Nuovo. Per saperne di Più: 048132325
VERONA
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16 dicembre - Alle 11.00 presso il Santuario della Madonna dell’Uva Secca di Povegliano (Vr), celebrazione della Santa Messa per i soci 50&Più e benedizione del labaro. Seguirà un pranzo presso il ristorante “La Diga”, nel mantovano, per lo scambio dei regali e degli auguri natalizi. Per partecipare occorre prenotarsi. Per saperne di Più: 045953502
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O LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO ROVIGO
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INCONTRI & CONVEGNI
Per saperne di Più: 0425404267
ROMA
“Maestri” di fiducia
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lcuni sono ancora in attività, in prima linea a servire la clientela, altri collaborano con i figli subentrati nella gestione dell’esercizio commerciale, altri infine sono ancora attivi e impegnati nel sociale o nel volontariato, anche a servizio delle molte iniziative promosse dalla 50&Più. È questo un sintetico profilo dei nuovi 54 “Maestri del Commercio” premiati dalla 50&Più di Rovigo. A fare gli onori di casa, nella Sala Oliva dell’Accademia dei Concordi, il presidente provinciale di 50&Più, Giorgio Marzolla con a fianco il presidente del Collegio dei Revisori della 50&Più, Livio Chiarot e il coordinatore delle iniziative internazionali 50&Più, Massimo Ronchetti. Tante le autorità alla cerimonia: dal sindaco di Rovigo, Bruno Piva, all’assessore provinciale, Oscar Tosini, dal vice prefetto, Carmine Fruncillo, al consigliere Ascom, Remo Zanellato. Il presidente Giorgio Marzolla, nel suo intervento, ha ricordato che il titolo di “Maestro del Commercio” premia l’impegno, la costanza e il bagaglio di esperienza maturato, un lascito prezioso per chi si affaccia al commercio. Negli interventi che sono seguiti, particolarmente significativo è stato l’elogio ai piccoli commercianti del presidente Livio Chiarot, che sottolineando come la grande distribuzione sia eccessivamente presente sul territorio della provincia polesana, ha ribadito l’importanza del ruolo fiduciario che lega il cliente al fornitore, soprattutto nelle piccole comunità. Massimo Ronchetti ha parlato di Europa e di invecchiamento attivo ricordando che il 2012 è l’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra Generazioni: proprio la solidarietà intergenerazionale può essere un fattore per uscire dalla crisi economica, in quanto gli anziani devono trasmettere ai giovani la capacità di assumere responsabilità e fiducia nel futuro. I Maestri premiati - Aquila d’Argento (25 anni di attività): Francesco Astori, Mario Bagatin, Franca Bonfante, Alves Brasolin, Lina Casadei, Anna Maria Casello, Enzo Ferrarese, Paolina Ferrighi, Renato Fincato, Veronica Greguoldo, Sergio Milani, Cesira Rizzieri, Rosetto Temporin, Claudio Zanforlin, Giovanna Zanni. Aquila d’Oro (40 anni di attività): Claudio Bizzo, Luciano Bosi, Maurizio Chinaglia, Gian Antonio Cocchi, Gabriella Crivellaro, Bruno Guerrato, Marino Malin, Severo Masiero, Tiziano Mora, Giovanni Moretto, Fausto Previato, Mario Strifele, Antonio Carlo Tasso, Vitalino Trivellato, Leonardo Vallese, Maria Venturato, Gregorio Vulpinari, Eugenia Zangirolami. Aquila di Diamante (50 anni di attività): Annetta Anita Astori, Luciano Bolzoni, Luciano Destro, Giancarlo Destro, Giovanni Ferrari, Franco Losi, Luigi Maggiolo, Sestilio Marcheselli, Orlando Negri, Giancarlo Paggio, Mario Piola, Nazzareno Piva, Pietro Pizzo, Vincenzo Rosina, Roberto Santato, Enrico Stocco, Giuseppe Stoppa, Danilo Toffoletto, Savina Tosi, Alceo Vecchiati, Graziano Zerbinati. UDINE
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SPAZIO
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Il timore e l’orgoglio «
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imminente l’apertura dell’anno accademico 2012/2013 della nostra Università. Come presidente di recente nomina affronto tale evento sicuramente con entusiasmo, sicuramente con orgoglio ma anche con un certo timore. C’è il timore che, come in tutte le vicende umane, scandite dal tempo e dalla periodicità, si possa cadere nella routine delle cose già fatte: eh sì, questa è la ventiquattresima volta! C’è anche il timore che modificando qualcosa si possa interrompere un meccanismo che funziona più che bene. C’è infine il timore che venga meno il fervore degli “allievi” nel seguire corsi magari simili ad altri precedenti. Poi il timore scompare; subentra l’orgoglio dell’essere. Essere al XXIV Anno Accademico con passione ed entusiasmo superiori alla prima volta. Essere consapevoli che ogni cambiamento sarà sempre per il meglio e che nulla potrà intralciare la nostra macchina della cultura. Essere convinti che ciascun iscritto si accosta alle materie di propria scelta con rinnovato stupore, pronto a cogliere particolari nuovi prima sfuggiti. Essere uno di “voi” è il mio orgoglio personale. Un saluto a tutti e un augurio per l’imminente anno accademico». Fabrizio Scialotti presidente 50&Più Università
Un binomio perfetto
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occe e bicicletta. Un binomio perfetto per festeggiare la Festa dei Nonni organizzata dalla 50&Più con il patrocino del Comune e di Udine Città Sana, presso il nuovo bocciodromo di Cusignacco. La partecipazione è stata calorosa e divertente. «Noi ci consideriamo vip - ha ammesso il presidente Enea Fabris - nel senso che siamo “vecjios in pension” e quindi i nonni come noi meritano proprio di essere celebrati». Tra il percorso in bici riservato ai più piccoli e la gara di bocce a coppie, tifo e concorrenti non si sono risparmiati. Al termine delle gare, il pubblico ha assistito a una dimostrazione sul gioco delle
bocce a livello professionistico. A scendere in campo è stato uno dei campioni friulani, Marco Mezzarobba, in forza anche alla nazionale italiana. Il giovane giocatore ha dimostrato ai bocciofili che questo è uno sport tutt’altro che rilassante e lontano da quell’immaginario collettivo
che lo vede praticato dai più solamente sotto il sole estivo. Per il buon esito della festa «è stata fondamentale la collaborazione di Coni e delle Federazioni Italiane di Bocce e di Ciclismo - ha spiegato Guido De Michielis, coordinatore della manifestazione - ma non possiamo dimenticare che per ospitare tutte queste persone è stato essenziale il contributo di MegaVision e Despar». La festa è stata conclusa dal saluto del sindaco di Udine, Furio Honsell.
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GENOVA
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Festa dei Nonni
I rò che il loro compito sia finito. Anzi, è proprio ora che comincia quello più esaltante per loro: la trasmissione dell’esperienza ai nipoti». Non sono mancate le autorità locali: il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, e il presidente della provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani. Claudio Salmaso, assistente per le Relazioni Internazionali di 50&Più, ha ricordato: «Questa manifestazione rientra tra le numerose iniziative che 50&Più ha organizzato a livello locale in occasione dell’Anno Europeo per l’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni. 50&Più concluderà questo Anno Europeo con una grande manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 6 dicembre». La festa è stata accompagnata da uno spettacolo dei clown “I Circondati”.
n occasione dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni, 50&Più Liguria sottolinea l’importanza del contributo degli anziani alla società e la necessità di un confronto aperto con i giovani per attivare risorse comuni. Non solo: in un contesto in cui la fiducia verso la politica e le Istituzioni viene messa in crisi, propone una riflessione sulle prospettive per una collaborazione positiva tra generazioni: nel lavoro, nell’assistenza solidale, nell’impegno di volontariato, nei servizi sociali, nell’offerta reciproca di conoscenze e competenze. Questi i contenuti che animeranno il Convegno 50&Più Liguria - 2012 Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni. L’appuntamento è per il 22 novembre alle ore 10.30 al Palazzo della Borsa in Via XX Settembre presso la Sala delle Grida.
COMO
Auguri per i 60 anni di Matrimonio a
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Giovanni Tenani
Visita al Santuario
Lodovica Bodoni
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CASERTA
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Anziani attivi, “attori” e solidali
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roseguono le attività di 50&Più di Caserta dedicate all’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni. In collaborazione con altre Associazioni e il Comune, ha organizzato uno spettacolo con canti popolari del Casertano, recitazione di brani tratti da opere famose, canzoni napoletane. La manifestazione si è tenuta nell’ex caserma Sacchi, dove gli anziani sono stati accolti da un festoso gruppo di ragazzi clown. A dare il via all’evento il saluto del sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, e dell’assessore agli Affari sociali, Emiliano Casale. 50&Più ha partecipato alla manifestazione con il coro diretto dal maestro Franco Damiano che ha eseguito Và pensiero di G.Verdi e Smile del maestro N. Piovani. A seguire, è andata in scena la comicità con lo spettacolo Pericolosamente, interpretato dai soci Flavio Porrini, Tonia Quero e Peppe Zechender, che ne ha curato anche la regia. Al termine delle rappresentazioni il coro ha intonato l’inno nazionale, Fratelli d’Italia, insieme a tutti i presenti. Prossimo appuntamento il 26 novembre al Teatro Comunale, dove si concluderanno le manifestazioni con uno spettacolo che gli artisti casertani di rilievo nazionale dedicheranno alle associazioni di Caserta che si occupano di anziani. Chiuderà la manifestazione un coro di bambini.
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Giovani e anziani insieme
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iunta alla VII edizione, la “Festa dei Nonni” della 50&Più di Pordenone ha assunto connotazioni significative, celebrando l’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni. Alla manifestazione, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Pordenone e sostenuta dalla Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, dalla Fondazione Crup e dai Supermercati Despar di Udine, erano presenti al Palazzetto dello Sport circa mille persone tra nonni, nipoti, genitori e insegnanti. Una festa collegata al concorso Il Nonno mi ha raccontato, a cui hanno partecipato gli studenti delle elementari. Tra gli argomenti toccati, le storie di guerra raccontate dai nonni, i giochi e le abitudini del passato. Sono stati premiati 15 studenti con un buono da 100 euro e 19 classi delle quinte elementari con un buono da 200 euro per l’acquisto di materiale scolastico. Il presidente provinciale 50&Più, Danilo Vendrame, ha sottolineato come: «I nonni hanno dato molto delle loro capacità umane e professionali per lo sviluppo del Paese; non possiamo pensare pe-
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l rinomato Santuario della Madonna degli Eremiti di Einsieldeln, nel cantone elvetico di Schwyz, cuore della Svizzera Cattolica, è stato visitato da oltre150 soci della provincia di Como. Il nutrito gruppo è stato particolarmente colpito dalla storia del Santuario che conserva il mistero della “consacrazione angelica” della piccola “cappella della Madonna”. Una visita che ha lasciato il segno, un’importante occasione di preghiera e di aggregazione. «Le nostre iniziative rispondono al bisogno dei nostri anziani di avere occasioni di socializzazione e di condivisione», spiega Giorgio Bergna Tornelli, presidente provinciale. Il prossimo appuntamento è per il 2 dicembre a Zurigo, con il mercatino di Natale più grande d’Europa.
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LE SEDI PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo Avezzano (AQ) - Via Monte Velino, 17 Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Castello, 4 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Viale degli Atlantici, 5 Caserta - Via Roma, 96 Napoli - Piazza Carità, 32 Salerno - Corso Garibaldi, 4 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 Parma - Via Abbeveratoia, 63/A Ravenna - Via di Roma, 102 Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 4 Trieste - Via San Nicolò, 7 Udine - Viale Duodo, 11 Lazio Frosinone - Via Aldo Moro, 493 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Properzio, 5 Viterbo - Via Belluno, 39/G (ex 45) Liguria Genova - Via Ceccardi, 1/10 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via Fontevivo, 19/F Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Manzoni, 4 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 45 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16
Telefono 0863415327 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122445 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0403720169 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761327701 Telefono 010543042 0183275334 01875985216 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376231207 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 071200722 0736051102
Macerata - Corso Cavour, 85 Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via Santo Spirito, 24/B Piemonte Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Torino, 18 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Quarto, 2 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Viale Magna Grecia, 119 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 69 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Grande, 150 Lucca - Via Fillungo, 121 Pisa - Viale Antonio Gramsci, 3 Prato - Via Santa Trinità, 28 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Galleria Odeon, 31- Banchi di Sopra Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Regione Borgnalle, 12 Veneto Belluno - Via Cipro, 13 Padova - Piazza Virgilio Bardella, 3 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia - Viale Ancona, 9 - Mestre Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H
0733261393 0721698224 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0131260380 0141353494 01530789 017166661 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091332447 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05048371 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 0498209787 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502
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PREVIDENZA
LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA: già pensione di anzianità «Di fatto, le nuove regole aboliscono la pensione di anzianità per chi al 31 dicembre 2011 non ha maturato i requisiti, introducendo come alternativa la pensione anticipata» [ DI
GIANNI TEL ]
L‘
attuale Governo Monti ha iniziato il suo operato indicando tre parole d’ordine: rigore, crescita ed equità. Ad oggi, però, è stato applicato ampiamente soltanto il rigore e di conseguenza sono stati chiesti immensi sacrifici al Paese. Dal nutrito pacchetto fiscale alla pesante riforma delle pensioni, dal taglio alla spesa degli Enti locali all’Imu sulla casa, all’aumento della benzina. Sono ormai in molti a ritenere che è giunto il momento di cambiare rotta: è sbagliato contrapporre lo Stato sociale e la crescita economica, anzi è proprio lo Stato sociale quel motore di sviluppo che potrebbe far ripartire il nostro Paese. Ma vediamo adesso di riassumere in sintesi le regole per l’accesso al pensionamento anticipato sulla base dell’attuale normativa introdotta dalla riforma “Monti-Fornero”, che ha modificato l’intera disciplina delle pensioni.
maturati entro il 2011 »La I requisiti riforma ha previsto una linea
di demarcazione tra chi, alla data del 31 dicembre 2011, ha maturato i requisiti per la pensione di anzianità con la previgente normativa, cioè ha raggiunto 40 anni di contributi o quota ’96 (per i dipendenti, 60 anni di età anagrafica e 36 anni di contributi o 61 anni di età e 35 di contributi) o quota ’97 (per gli autonomi, 61 anni e 36 anni di
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contributi oppure 62 e 35) e chi, non avendo raggiunto i requisiti, è soggetto alle nuove regole che, di fatto, aboliscono la pensione di anzianità. I primi ottengono la pensione una volta trascorsi 12 o 18 mesi (rispettivamente per i dipendenti e per gli autonomi) dal compimento dei requisiti: il trattamento pensionistico viene messo in pagamento dal mese successivo. Per gli altri, invece, le nuove regole portano, come si è detto, alla cancellazione della pensione di anzianità e introducono, come alternativa alla pensione di vecchiaia, la pensione anticipata.
La pensione anticipata: nuovi requisiti »La legge, dunque, differenzia i nuovi requisiti per sesso: - per i lavoratori dipendenti pubblici e privati e i lavoratori autonomi, dal 1° gennaio 2012 per maturare il diritto alla pensione anticipata occorrono 42 anni e un mese di contributi, elevati a 42 anni e due mesi dal 2013 e 42 anni e tre mesi dal 2014; - per le lavoratrici dipendenti pubbliche e private e per le lavoratrici autonome, dal 1° gennaio 2012 occorrono 41 anni e un mese di contributi, elevati a 41 anni e due mesi nel 2013 e a 41 anni e tre mesi dal 2014.
Abolite le finestre mobili »È stata poi abolita la “finestra mobile”, in quanto il rinvio della corresponsione della pen-
sione (12 mesi per i dipendenti e 18 mesi per gli autonomi) è stato inglobato nei nuovi requisiti di anzianità contributiva.
L’adeguamento contributivo » alla speranza di vita In ogni caso, dal 2013, le anzianità contributive saranno aumentate per effetto degli adeguamenti alla speranza di vita. Per la pensione anticipata, quindi, per effetto dell’adeguamento alla speranza di vita, dal 2013 saranno necessari 42 anni e cinque mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e cinque mesi per le donne. Il requisito contributivo continuerà ad aumentare nel 2016 (si ipotizzano tre mesi) e nel 2019 (sempre tre mesi). Gli adeguamenti successivi avranno cadenza biennale e non più triennale.
La penalità per i pensionati » con meno di 62 anni La pensione anticipata comporta anche una penalizzazione per coloro che vanno in pensione con una età inferiore a 62 anni. Si tratta di un taglio dell’assegno pensionistico per la quota di contributi maturati prima del 2012. Detta penalizzazione, così come indicato nella tabella riassuntiva (Tabella 1) è dell’1% e del 2%, rispettivamente per chi va in pensione a 61 anni e a 60 anni. Il taglio è poi del 2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 60 anni. Va detto, poi, che questa
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Il correttivo per i lavoratori » dipendenti del settore privato Per attenuare gli effetti distorsivi derivanti dall’innalzamento repentino dei requisiti, in via eccezionale è stato previsto che i lavoratori dipendenti (uomini e donne) del settore privato che entro il 31 dicembre 2012 maturano un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e che raggiungono i requisiti per il trattamento pensionistico di anzianità entro il 31 dicembre 2012, vale a dire “quota 96” (con almeno 60 anni di età), possono conseguire la pensione anticipata a 64 anni. Per fare un esempio, un lavoratore nato nel 1952 che nel 2012 raggiunge 36 anni di contributi e, quindi, avrebbe maturato i requisiti per la pensione con quota 96, con le nuove regole sarebbe dovuto andare in pensione nel 2018. Con il correttivo, potrà andare in pensione nel 2016, a 64 anni. Comunque il requisito dei 35 anni di contribuzione deve in ogni caso essere perfezionato sulla base della previgente normativa, con esclusione quindi della contribuzione figurativa per disoccupazione e malattia.
quisiti richiesti per questa tipologia di pensione anticipata.
L’opzione per le lavoratrici » dipendenti e autonome La riforma ha confermato la possibilità di uscita a 57 anni (per le dipendenti private e pubbliche) e a 58 anni (per le lavoratrici autonome) che optano per il calcolo della pensione esclusivamente con le regole del sistema contributivo. Questa possibilità è stata prevista, in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2015. I requisiti anagrafici vanno abbinati ad almeno 35 anni di contributi. L’Inps ha chiarito che detta opzione può essere esercitata a condizione che la decorrenza della pensione si collochi entro il 31 dicembre 2015, compresa la finestra mobile e l’adeguamento alla speranza di vita. In pratica, considerando la finestra mobile di 12 o 18 mesi, a secondo che si tratti di lavoratrice dipendente o autonoma, e i
LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA TABELLA 1
Periodo Anno 2012 Anno 2013 (1) Dal 1° gennaio 2014 (1)
Lavoratori (uomini) 42 anni e un mese 42 anni e 5 mesi 42 anni e 6 mesi
Le penalizzazioni sull’età Età accesso al pensionamento 62 anni e oltre 61 anni 60 anni 59 anni 58 anni 57 anni
possibilità » diLapensionamento a 63 anni Per tutti i lavoratori iscritti al sistema pensionistico che hanno il primo contributo versato o accreditato dopo il 31 dicembre 1995, per i quali la pensione sarà calcolata interamente con il sistema contributivo, la legge di riforma ha previsto la possibilità di accesso al pensionamento anticipato a condizione che abbiano: - un’età anagrafica non inferiore a 63 anni; - almeno 20 anni di anzianità contributiva “effettiva”; - un importo di pensione maturata, alla decorrenza, di valore non inferiore a 2,8 volte l’ammontare dell’assegno sociale (circa 1.200 euro mensili nel 2012), rivalutato in base alla variazione medie quinquennale del Pil (Prodotto Interno Lordo). Per contribuzione “effettiva” si intende quella versata, e cioè: obbligatoria, volontaria, da riscatto, con esclusione di quella figurativa a qualsiasi titolo. La Tabella 2 riporta i re-
3 mesi già certificati dal 2013, per l’adeguamento dei requisiti alla speranza di vita, secondo l’Inps per poter beneficiare dell’opzione in esame occorre aver maturato i requisiti richiesti entro agosto 2014 per le lavoratrici dipendenti ed entro febbraio 2014 per le lavoratrici autonome. È opportuno comunque data la complessa e particolare applicazione normativa, rivolgersi agli uffici del patronato 50&Più Enasco che, gratuitamente e presenti sull’intero territorio nazionale, sono in grado di fornire tutte le informazioni e i chiarimenti necessari.
PREVIDENZA
riduzione in percentuale non si applica ai lavoratori che maturano il prescritto requisito di anzianità contributiva entro il 31/12/2017, a condizione che la predetta anzianità contributiva derivi esclusivamente da “lavoro effettivo”, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, di servizio militare, di infortunio, di malattia e di cassa integrazione ordinaria.
Lavoratrici (donne) 41 anni e 1 mese 41 anni e 5 mesi 41 anni e 6 mesi Penalizzazione Nessuna 1% 2% 4% 6% 8%
La via d’uscita (con le “quote”) Chi Quando e come Lavoratrici e lavoratori Tutti i lavoratori dipendenti (uomini e donne, ma dipendenti (uomini sempre e soltanto per il settore privato) che e donne) del settore privato maturano “quota 96” nel 2012, possono andare in pensione a 64 anni d’età. (1) Tenuto conto dell’incremento di tre mesi per effetto della variazione della speranza di vita (Decreto Ministeriale del 6 dicembre 2011)
TABELLA 2
Anzianità Aumento Età Età anagrafica contributiva speranza anagrafica minima con Anno minima di vita (anni) aumento (anni) (mesi) (anni e mesi) 2012 2013 2014
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63 63 e 3 63 e 3
Importo minimo di pensione 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale rivalutato
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FISCO
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RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA: TORNA LA DETRAZIONE FISCALE AL 55% «Ma durerà sino al 30 giugno 2013. Poi il bonus scenderà nuovamente al 36%. Salvo nuove modificazioni» [ DI
ALESSANDRA DE FEO ]
A
seguito di un emendamento è stata ripristinata sino al 30/06/2013 la detrazione fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica nelle proprietà immobiliari. Dal 1° luglio 2013 tale bonus scenderà al 36% venendo assimilato agli interventi di recupero sul patrimonio edilizio. In sintonia con la riqualificazione energetica, anche la detrazione per il recupero edilizio è stata elevata dal 36 al 50%, entro il limite di 96mila euro per unità immobiliare. Sempre che non intervengano nuove modificazioni, dal 1° luglio 2013 entrambe le detrazioni scenderanno al 36%. Ma restano i seguenti dubbi che l’Agenzia delle Entrate dovrà chiarire: • se chi ha pagato prima del 26/06/2012 48mila euro e, dopo tale data, 96mila euro, possa operare in un qualche modo a suo beneficio; • se il limite delle suddette somme è da ritenersi fissato unicamente con riferimento all’abitazione o anche alle sue pertinenze. Fruiscono della detrazione anche i familiari conviventi (coniuge, parente entro il terzo grado ed affini) che dovessero concorrere a sostenere le spese per i lavori. Restano esclusi gli interventi su immobili strumentali alle attività di impresa o arti e professioni. Poiché i limiti di queste detrazioni sono state, specie nel settore energetico, numerose e consistenti, è bene precisare che oggi:
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«In caso di vendita, le detrazioni rimanenti possono essere utilizzate, previo accordo sottoscritto, dal venditore o dall’acquirente»
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• per la riqualificazione di edifici esistenti, la detrazione massima consentita è di 100mila euro; • per la riqualificazione dell’intero involucro (pareti, finestre, infissi, ecc.) la detrazione massima consentita è di 60mila euro (analogo importo per i pannelli solari); • per la sostituzione degli impianti di climatizzazione la detrazione massima è di 30mila euro. Dopo il 1° luglio 2013, sempre che non intervengano proroghe o modifiche, la detrazione massima per i suddetti interventi sarà rispettivamente di 65.454,55 euro, di 39.272,73 euro e di 19.636,37 euro. Il limite massimo di 36mila euro, concesso per la detrazione delle spese sostenute, non sarà limitato ad una spesa massima di 48mila euro ma di 96mila euro per unità immobiliare. Fino al 25/06/2012 si applicherà per questo tipo di spese la detrazione del 36% sul-
l’importo massimo di 48mila euro, mentre dal 26/06/2012 al 30/06/2013, si avrà una detrazione del 50% su una somma massima di 96mila euro (salvo proroghe o modificazioni). In caso di vendita o di trasferimento con atto fra vivi dell’unità immobiliare sulla quale sono stati effettuati gli interventi agevolativi, le rimanenti detrazioni possono essere utilizzate, previo accordo sottoscritto fra le parti ed inserito nel contratto di vendita, dal venditore o dalla persona fisica acquirente dell’immobile. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che senza specifiche indicazioni nell’atto di vendita, le residue detrazioni competono all’acquirente. Il D.L. 13 maggio 2011 n. 70 ha eliminato l’obbligo di inviare, tramite raccomandata, la comunicazione di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara e di riportare, in fattura, il costo della manodopera. Al contribuente resterà l’obbligo di riportare nella propria dichiarazione dei redditi (Modello Unico persone fisiche o Mod. 730), i dati catastali dell’immobile e precisare gli estremi della registrazione dell’atto che costituisce titolo, nonché tutti i dati richiesti ai fini di accertare la legittimità della detrazione. Inoltre, le banche, dal 6/07/2011, applicano sui bonifici relativi alle spese di cui sopra, una ritenuta di acconto del 4% e non più del 10%.
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LIBRI
«Ammiro il libro che mi obbliga a leggerlo» Jean Rostand, Pensieri di un biologo, 1954
DI RENATO MINORE
L’ETÀ DEI MIRACOLI
LETTERATURA DA VIAGGIO IMPERDIBILE E TEATRALE Il Ruzante, il grande autore di teatro rinascimentale, è riproposto in un dvd e libro (Einaudi, 25 euro) recitato da Dario Fo e Franca Rame: uno spettacolo davvero imperdibile.
IL “CANDIDO” VOLTAIRE Le mirabolanti avventure di Candido, scritte dalla scintillante e ironica penna di Voltaire e lette dal divertentissimo Neri Marcorè, in bilico tra racconto e meditazione filosofica (Emons 9,99 euro).
! E-BOOK: LE NOSTRE VITE SENZA IERI DI EDOARDO NESI Bompiani
Karen Thompson Walker Mondadori - 270 pagine euro 18,50 50&PIÙ CONSIGLIA:
Immaginate di apprendere una mattina qualsiasi che la rotazione della Terra abbia rallentato inspiegabilmente il suo corso. Il giorno ha 56 minuti in più. E immaginate che cosa possa accadere se la Terra va sempre più lentamente. Gli uccelli cadono dal cielo, le balene spiaggiano, le piante muoiono. Iniziano le tempeste solari, gli uomini vivono intere settimane di luce, poi di buio, sperimentando nuovi e inspiegabili mali. Il flusso delle giornate si allunga, l’orologio non è sincronizzato con la luce. Così c’è chi segue il timing e chi prova a regolarsi con il sole. È una drammatica esplosione agitata dal contrasto tra quelli che si ostinano a vivere secondo natura e quelli che seguono i ritmi dell’ora legale. Questa è la premessa inquietante su cui Karen Thompson Walker ha costruito il primo romanzo, L’età dei miracoli. Un altro romanzo del genere catastrofico? Non solo: «Non è mai ciò di cui ti preoccupi che alla fine accade», dice l’io narrante Julia, californiana di undici anni. Lei sta vivendo la sua età dei miracoli in cui «i ragaz-
zi crescono di botto di dieci centimetri durante l’estate e le voci si abbassano e scendono in picchiata». Le preoccupazioni di Julia sono quelle dei coetanei. La vera catastrofe è passare dall’infanzia all’età adulta. La precarietà dell’esistenza in cui nulla è prevedibile e controllabile nella dimensione individuale come in quella collettiva della rovina incombente. Di cosa parla Julia quando confessa che «le vere catastrofi sono sempre diverse, sono quelle che non immaginiamo, per cui non siamo preparati, quelle sconosciute»? Di lei o dell’asse terrestre? La Karen Thompson racconta in forma pura e lapidaria l’apocalisse fuori e dentro di noi.
gham, scrivendo contemporaneamente i suoi esilaranti romanzi. Ora ecco il suo Wells: dongiovanni più interessato al diritto di amare che a quello di votare, romanziere che rifiuta le forme più tradizionali, socialista che ama la ricchezza, una «specie di genio» i cui libri migliori rispecchiano «le nostre odierne paure» che l’evoluzione non garantisca all’umanità «un progresso infinito e che facilmente potremo cadere in un declino terminale a causa della nostra stessa follia o di qualche catastrofe inaspettata».
A CASA Toni Morrison Frassinelli - 350 pagine euro 18,50
UN UOMO DI FASCINO H.G. Wells Bompiani - 680 pagine euro 20,00 50&PIÙ CONSIGLIA:
H.G. Wells, il romanziere della Guerra dei mondi, ha trovato un biografo in David Lodge, che in Un uomo di fascino ne racconta gli ultimi anni, occupati dal ricordo delle numerose mogli e amanti e dal dubbio che proprio questa condotta lo abbia fatto prendere poco sul serio dai suoi contemporanei. Per 25 anni Lodge ha insegnato letteratura inglese a Birmin-
50&PIÙ CONSIGLIA:
A ottantadue anni Toni Morrison, la scrittrice afroamericana Nobel per la Letteratura nel 1993, conserva un vigore intellettuale senza appannamenti. Lo dimostra il suo ultimo romanzo, la storia di un reduce della guerra in Corea che comincia un viaggio verso il Sud, alla ricerca delle proprie origini. Un viaggio catartico, on the road, verso la piccola e odiatissima cittadina di Lotus, nella Georgia, narrato con l’usuale maestria nel definire personaggi in conflitto con se stessi e con la società. NOVEMBRE 2012
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ARTE DI PAOLO GIORGI
IL MISTERIOSO JOHANNES VERMEER
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FINO AL 20 GENNAIO 2013 ROMA, SCUDERIE DEL QUIRINALE
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eonardo da Vinci ci ha descritto così un pittore intento al proprio lavoro: «... Egli siede con grande agio dinanzi alla sua opera, ben vestito, muove il lievissimo pennello cò vaghi colori, ornato di vestimenti come a lui piace ed è l’abitazione sua piena di vaghe pitture e pulita». Sembra, questo brano, precorrere una delle impressioni che si ricavano dopo un incontro con l’opera di Johannes Vermeer (1632-1675): l’atelier al primo piano della sua casa olandese a Delft, dal cui dedalo di azzurri e profondi canali non si mosse mai, il lindore madreperlaceo delle sue tinte, la precisione tutta mentale oltre che tecnica di un suo quadro nella calma suggestiva della sua atmosfera interiore. Il misterioso Vermeer, il più segreto tra i geni della pittura, riemerso intorno al 1855 ad opera di Thorè-Burger che cominciò a dissotterrarlo dall’assoluto oblio nel quale la storia lo aveva sommerso. Vermeer è, per contro, il più palese tra gli olandesi del suo tempo per quel che vediamo del suo lavoro: pienamente svelati sembrano i suoi soggetti ma che,
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per una malia che è nella luce della sua stessa pittura, divengono misteriosamente riflessivi. Pensati nel loro semplice aspetto, quei dipinti assurgono, per una delicatezza che rapisce, a farsi segreto per lo spettatore, smarrito in quel prodigio indecifrabile di cui lui è il solo destinatario che può svelarlo. In tutto, di queste meraviglie se ne conoscono 35 o 36, di cui 25 sono scene d’interni con figure; solo due i paesaggi di cui uno, La veduta di Delft, secondo Marcel Proust, è il più bel quadro di paesaggio al mondo. Il tesoro di Vermeer è tutto qui, oggi disperso tra i tanti musei. Di lui quasi nulla si sa per certo: undici figli, Catharina Bolnes, sua moglie, era figlia di Maria
VEDUTA DI DELFT (1660) Olio su tela, 96,5 x 117,5 cm, Mauritshuis, L’Aia.
Johannes Vermeer Fanciulla con cappello rosso, 1665/1667 ca., olio su tela, 23,2 x 18,1 cm, National Gallery of Art, Washington.
Thins, una benestante che comparirebbe nei momenti di difficoltà della coppia. Considerato in una cronaca del 1667 “il più grande pittore di Delft”, dipingeva, in media, due o tre tele in un anno. Ebbe un unico o quasi collezionista, con 21 opere, andate in asta ad Amsterdam nel 1696. Eppure tra le cose certe, ci sono i debiti che, alla sua morte quasi improvvisa nel 1675, sono tantissimi. Una crisi dovuta alla guerra condotta in Olanda da Luigi XIV? La moglie nel chiedere all’Alta Corte una moratoria, scriverà: «...Ha potuto guadagnare solo pochissimo denaro, praticamente nul-
RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA (1665-1666). Olio su tela, 44,5 x 39 cm, Mauritshuis, L’Aia.
la, e vendere in perdita i quadri che commerciava». Perché oltre ai suoi, come Sindaco della corporazione di San Luca, vendeva i dipinti di colleghi più stimati come De Hooch o De Witte, in un Paese, l’Olanda di quel tempo, che colleziona i quadri dei suoi ingegni migliori, oggi fortuna delle mostre come quella che le Scuderie del Quirinale, fino al 20 gennaio, ospitano nei due piani delle loro sale. Insieme a quei formidabili talenti, sono ben 8 i Vermeer esposti: un grande orgoglio nostrano se si pensa che solo il Prado ha potuto far meglio, una decina d’anni fa, esponendone 9. Vermeer. Il secolo d’oro dell’arte olandese è il titolo dell’esposizione e, infatti, sparite le committenze religiose, dominò in quel 1600, un libero mercato fatto di domanda e offerta in cui la pittura gareggiava con le ceramiche policrome per l’abbellimento e la preziosità delle case, dalle più umili a quelle di una illuminata e ric-
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Johannes Vermeer Donna in piedi davanti al Virginale, 1670/1672 ca., olio su tela, 51,8 x 45,2 cm, The National Gallery, Londra.
Johannes Vermeer - Suonatrice di liuto, 1662/1663 ca., olio su tela, 51,4 x 45,7 cm, The Metropolitan Museum of Art, New York.
Johannes Vermeer La stradina di Delft, 1658 ca., olio su tela, 53,5 x 43,5 cm, Rijksmuseum, Amsterdam.
Johannes Vermeer - Allegoria della Fede, 1670/1672 ca., olio su tela, 114,3 x 88,9 cm, The Metropolitan Museum of Art, New York.
soggetti così personali nella loro atmosfera interiore, tali da fare del loro autore il più grande degli “intimisti”. L’ambizione di Vermeer, il suo fine, parrebbe dunque il suo lavoro di pittore. Le sue tele il luogo della sua ricerca infaticabile, ricca di meticolosità, di uno sfumato impalpabile, di una tecnica da scoprire e aggiornare al servizio dei suoi temi più consueti continuamente variati nella disposizione, fino a quell’unicum fatato che emana da quell’arte
dell’interiorità. Il tutto per il tramite dei suoi colori, elevati alla dignità di personaggi: sono loro a svolgere il ruolo determinante di “fatto mentale” in quello che altrimenti sarebbe solo il quadro di una Dama alla spinetta o di una Dama che legge. Avaro di ritratti, abbiamo detto, il suo lavoro, ma proprio ad un suo ritratto femminile è legata un’au-
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ca borghesia commerciale. Scrive perplesso lo storico dell’arte Daniel Arasse che comunque Vermeer non dovette essere povero: a conti fatti, entravano in casa a fine anno qualcosa come 850 fiorini, una somma da agiati. La pittura era forse una fonte del suo reddito ma non la maggiore? Se così fosse, si spiega anche come questo influì in quell’espressione di bisogno individuale che vediamo nella sua opera, avara di ritratti come densa invece di idee e
tentica Vermeer-mania con quel fortunato romanzo di Tracy Chevalier, La ragazza con l’orecchino di perla, e al film che ne è stato tratto e che ha portato il nome del pittore olandese in ogni dove: lui, così umbratile e solitario, discosto e refrattario, lui, il solo artista al mondo in grado di trarre una bellezza così totale da soggetti tanto limitati.
Vermeer. Il secolo d’oro dell’arte olandese Per saperne di più: www.scuderiequirinale.it
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DRAMMATICO
A SIMPLE LIFE
Regia di Ann Hui con Andy Lau, Deannie Yip
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Basato su eventi e persone realmente esistiti, il film racconta di una donna di servizio, Tao, che ha lavorato per più di 60 anni per la famiglia Leung. Ora si sta prendendo cura di Roger, l’unico membro della famiglia ancora residente ad Hong Kong. Un giorno il giovane torna a casa e scopre che Tao è stata colpita da un malore. Roger, nel dedicarle sempre più tempo e attenzioni, capisce quanto lei significhi per lui. Al pubblico non rimane che commuoversi di fronte a una storia d’amore così poetica, raccontata anche con la giusta dose d’ironia. DRAMMATICO
THE LADY - L’AMORE PER LA LIBERTÀ Regia di Luc Besson con Michelle Yeoh, David Thewlis 50&PIÙ CONSIGLIA:
La straordinaria storia dell’attivista birmana Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991, tornata libera dopo oltre vent’anni di arresti domiciliari, il 13 novembre 2010, e di suo marito, l’inglese Michael Aris. Nonostante la distanza, le lunghe separazioni e un regime particolarmente ostile, l’amore tra la donna leader del movimento democratico in Birmania e suo marito durerà sino alla fine. Una storia di dedizione e di umana comprensione all’interno di una situazione politica convulsa che ancor oggi persiste.
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DI ALESSANDRA MICCINESI & PEDRO ARMOCIDA
RECENSIONI cinema VENUTO AL MONDO regia di Sergio Castellitto con Penelope Cruz, Emile Hirsch, Mira Furlan, Jane Birkin, Saadet Aksoy, Sergio Castellitto, Isabelle Adriani, Branko Djuric Genere: Drammatico 50&PIÙ CONSIGLIA:
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n amore struggente, vissuto sulle macerie della ex Jugoslavia. Una maternità cercata con ostinazione e a caccia di risarcimento. Una storia lacerante. Con Venuto al mondo, tratto da un romanzo di Margaret Mazzantini, Sergio Castellitto dirige e interpreta con Penelope Cruz un affresco dolente e umanissimo, che ci riporta alla Sarajevo dell’assedio del ‘92. Su due diversi piani temporali, usati per la narrazione, si alternano guerra e pace, speranza e rassegnazione, vita e morte.
LA CACCIA - THE HUNT regia di Thomas Vinterberg con Mads Mikkelsen, Alexandra Rapaport, Thomas Bo Larsen, Lars Ranthe, Anne Louise Hassing Genere: Drammatico 50&PIÙ CONSIGLIA:
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ombra della pedofilia si allunga sul cinema danese. Thomas Vinterberg, dopo il durissimo Festen, svela il baratro in cui precipita un insegnante 40enne, accusato di molestie da una ragazzina che frequenta l’istituto in cui lavora. L’intera comunità si scaglia contro il “presunto” mostro, che diventa il bersaglio di quanti ne approfittano per sfogare su di lui odio e frustrazione. Scoprire che la ragazzina ha mentito, non renderà il cuore dello spettatore più leggero.
ARGO regia di Ben Affleck con John Goodman, Alan Arkin, Bryan Cranston, Tate Donovan, Taylor Schilling, Michael Parks, Chris Messina Genere: Drammatico 50&PIÙ CONSIGLIA:
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na storia tanto folle che Hollywood ne fa un film, affidando la regia a Ben Affleck (anche interprete). Versione capellone barbuto, come da look anni Settanta, Affleck affronta la sua terza prova da cineasta con un copione da Oscar: storia di un’operazione della Cia in Iran, ribattezzata “Canadian Caper”. Nel ’79, per liberare un gruppo di diplomatici, alcuni agenti specializzati in operazioni di infiltrazione sbarcano a Teheran, spacciandosi per una troupe cinematografica canadese, impegnata a girare un film di fantascienza: Argo per l’appunto.
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ACAB
Regia di Stefano Sollima con Pierfrancesco Favino, Marco Giallini 50&PIÙ CONSIGLIA:
Tratto dal romanzo di Carlo Bonini, ACAB è l’acronimo di “All cops are bastards” (“Tutti i poliziotti sono bastardi”), un motto che, partito dal movimento skinhead inglese degli Anni ’70, è diventato un richiamo alla guerriglia nelle città. Il film racconta un gruppo di “celerini” - Cobra (Piefrancesco Favino), Negro (Filippo Nigro) e Mazinga (Marco Giallini) - del controverso “reparto mobile” con uno sguardo dall’interno, sullo sfondo dei maggiori episodi di violenza urbana degli ultimi anni, dal G8 di Genova fino alla morte di Gabriele Sandri. COMMEDIA
THE ARTIST
Regia di Michel Hazanavicius con Jean Dujardin e Bérénice Bejo 50&PIÙ CONSIGLIA:
Hollywood, 1927: George Valentin è una star del cinema muto. Fascino, fama, ammiratrici, non gli manca nulla. Quando l’avvento del sonoro manda in frantumi la carriera dell’artista, l’uomo dovrà fare i conti con il proprio orgoglio, affidandosi all’amore di una giovane comparsa per tornare a brillare. Michel Hazanavicius dirige il “film dell’anno” (cinque Oscar), una dedica d’amore al cinema di tutti i tempi, capace di commuovere e divertire allo stesso tempo. Un capolavoro muto e in bianco e nero, con una colonna sonora che trascina e un cast perfetto.
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musica ROMA
DI MILA SARTI & DARIO DE FELICIS
RECENSIONI teatro
musica LUCCA
DOPO AMLETO, IL POETICO CYRANO Bologna, dal 9 all’11 novembre
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Il cambiamento non li ha mai spaventati e neanche stavolta si fermeranno. I Nomadi, storica pop band italiana, sbarcano il 10 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma per presentare Terzo tempo, il loro nuovo album in studio - il primo con il nuovo cantante Cristiano Turato. Dopo il successo del concerto-evento “Italia loves Emilia”, Beppe Carletti e band continuano a regalare a tutti gli amici “Nomadisti” emozioni e vibrazioni sempre nuove, senza dimenticare però i vecchi successi. MILANO
La prima cosa bella, Anche per te, Impressioni di Settembre, Nessun Dolore, Io e te da soli; capolavori della musica leggera italiana che portano un’unica firma: Giulio Rapetti in arte Mogol. Il grande paroliere festeggia i 50 anni di carriera al Teatro Nazionale di Milano, in una serata, quella del 5 novembre, che ripercorre la storia e i retroscena dei testi delle sue canzoni. Sul palco si alternano artisti di caratura e giovani emergenti che reinterpretano brani, portati al successo da autori come Battisti, Vanoni, Celentano o la PFM.
ollezionati vari successi televisivi e cinematografici e dopo il gradimento teatrale per Amleto, Alessandro Preziosi si rimette in gioco con la commedia di Rostand, Cyrano de Bergerac. Ne firma la regia e veste i panni del famoso cadetto di Guascogna, girando l’Italia con grandi consensi. Possiamo seguirlo al Teatro Duse in una messinscena originale che mette a fuoco un Cyrano non solo eroe di spada, ma eroe di sentimenti e libertà. Un personaggio capace ancor oggi di scuotere gli animi con la sua tenera inadeguatezza, la sua esuberante abilità dialettica e il suo fiero coraggio. Il naso spropositato è per noi quasi un dettaglio, affascinati da un così interessante protagonista. Info: 051231836
STRALUNATI E STRAVAGANTI Milano, dal 13 al 25 novembre
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a generazione precedente conosce bene Cochi e Renato, un duo comico degli Anni ‘60 che debuttò nello storico “Derby Club” di Milano, dove si esibivano Jannacci, Bruno Lauzi, Lino Toffolo, Felice Andreasi. La loro era ed è una comicità stravagante e stralunata che ritroviamo in scena, nonostante siano passati quarant’anni. Una vita, quella di Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, vissuta fra cabaret, cinema e televisione, fra momenti felici e più faticosi, in coppia e separati. Oggi li ritroviamo insieme in Quelli del cabaret, affiancati da una band che suonerà dal vivo. Al Teatro Nuovo i due intramontabili cantastorie ci confermeranno il loro originale talento. Info: 02794026
COREOGRAFICHE ACROBAZIE Roma, dal 12 novembre al 2 dicembre
rent’anni di fantasia, di acrobatismo e talento festeggiati al Teatro Olimpico grazie al sodalizio artistico tra la Filarmonica Romana e Moses Pendleton, geniale coreografo autore dei suggestivi spettacoli dei Momix, artisti-ballerini-atleti che tornano ad affascinarci con MOMIX reMIX, una performance che riunisce i pezzi più significativi del loro percorso creativo. Info: 063201752
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Chiunque si abbandoni tra le pizzicate sincopate del basso di Marcus Miller, ha la certezza di trovarsi al cospetto di un maestro del funk. Soprannominato “The superman of soul”, l’eclettico bassista incanta la platea di Lucca, al Winter Festival, in scaletta il 15 novembre presso il Teatro del Giglio. Il piatto forte sono gli otto inediti del suo ultimo disco, Renaissance, e cinque “classici” suonati con grandi artisti come Dr. John, Janelle Mona e Ivan Lins. Una chicca: la rilettura in chiave-Miller di I’ll be there dei Jackson Five. CATANZARO
Novembre, mese caldo di note per Catanzaro, nel pieno della X edizione del Festival d’Autunno, kermesse non solo canora ricca di ospiti nazionali ed internazionali. Su tutti, due appuntamenti: il primo, sabato 10, al Teatro Politeama con Silvia Mezzanotte (ex voce dei Matia Bazar) che porterà in scena “Regine”, omaggio in salsa jazz di grandi cantanti come la Minnelli, la Piaf e la Callas. Sabato 17 novembre, l’inedito duo Stefano Bollani e Irene Grandi, sempre dal Politeama, partiranno con il loro primo tour. NOVEMBRE 2012
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CRUCIVERBA Lello ORIZZONTALI 1. Fa parte del porto; 5. Modello Unico; 6. Precede il Si gira!; 11. Somma che si scommette; 15. Fu amata da Abelardo; 17. Famose poesie di Novalis; 21. La città ungherese che è detta la “Roma calvinista”; 22. L’usa il cacciatore per abbattere la selvaggina di una certa taglia; 24. È... colato per l’ingenuo; 25. Espressioni vuote e convenzionali; 28. La sposa di Booz; 29. Iniziali della Annunziata; 30. Il nome di Madama Butterfly; 33. Torino; 34. Canti lunghi e malinconici; 36. Iniziali di Manzoni; 37. L’ignoranza dei fatti; 40. La fine del restauro; 41. Per stanare qualche preda può
CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Fa parte del fritto di mare; 4. Tra i quinti e i settimi; 6. Il Maazel direttore d’orchestra; 7. Si spruzza sulle viti; 8. Disputò con i dottori; 11. Un contorno... energetico!; 15. Il requisito indispensabile; 18. Brodi di erbe; 19. Giulietta del film Ginger e Fred del 1986; 20. Il becco dell’aquila; 21. È infinitamente piccolo;
3. Lo stringe l’orecchino; 4. Il bag inserito nel volante; 5. Il computer della Apple; 6. Sigla di Cuneo; 7. Ostruite, occluse; 8. Le hanno doppie i marinai; 9. Canori uccelletti; 10. Accanto, accosto; 11. Soltanto le grandi fanno la storia; 12. Trascorre tra sett. e nov.; 13. Volgere indietro; 14. Sottili, esili; 16. Va a scuola con la tonaca; 17. Lo spazio senza limiti; 18. La porzione finale del pilaf; 19. Un’intimazione della sentinella; 20. Grido dell’arbitro di tennis; 23. Incorporei, evanescenti; 26. Hanno più spine che fiori; 27. Gustose a mangiarsi; 30. Canta solo di giorno; 31. Non bisogna lasciarsela sfuggire; 32. Scrisse I ragazzi terribili; 35. Il poeta americano autore dei Canti pisani; 38. Poco... veloce; 39. Pagano meno del dovuto; 43. Il vero nome di Delia Scala; 44. Stretto fra Asia e America; 45. Un importo non precisato; 48. Jean del film Il bandito della casbah del 1936; 49. Un breve corso di aggiornamento professionale; 50. Un... battito del cuore; 52. Il terzo fiume d’Europa; 53. Si scrive con due gambe; 54. La città d’una Corea; 55. Le hanno Norma e Tosca; 58. Una Patricia di Hollywood; 62. Sigla di Cagliari; 64. Francesco... Gregori; 65. Fanno d’un moro un mostro!; 66. Tono senza pari.
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dar fuoco a una macchia; 42. Il filosofo importante commentatore di Aristotele; 44. Sta nella quinta bolgia dantesca; 46. Cantavano gesta di eroi; 47. Mitterrand vi entrò nel 1981; 48. Un pettegolezzo internazionale; 51. Due continenti in... uno!; 53. Lo spedisce la banca; 56. Ente umanitario; 57. Il manager l’organizza per il cantante; 59. Il re di una famosa Tavola; 60. La fine dell’eternità; 61. Un fracasso del diavolo; 63. Autorizzò la guerra del Golfo; 64. Separate, discoste; 67. Erba marina; 68. Ottimo, squisito; 69. Si trasformò in Onu. VERTICALI 1. Fu introdotta nel 1986 sui titoli acquistati dalle famiglie; 2. La Sibilla di Una donna;
23. Un ripiano delle tribune allo stadio; 25. Fa parte della famiglia. VERTICALI 1. A volte lo subisce la vista; 2. La sede delle corde vocali; 3. C’è la Land e la Range; 4. Il periodo dopo cena; 5. Le valutazioni dei periti; 9. Sospetto legittimo che il giudizio della Corte possa essere turbato da pressioni locali; 10. Una raccolta di scritti di Moravia; 12. Organi dell’olfatto; 13. Fu inventato nel 1895;
14. Una vecchia parente; 16. Lo combina il maldestro; 17. Il celebre poeta premio Nobel 1959; 22. Lui la fa a lei!; 24. Tutt’altro che bianco. 1
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Osservate attentamente le quattro figure a lato e dite quale di esse, secondo logica, può essere considerata “intrusa”.
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TEST 2 ORIZZONTALI 1. La sigla dei voli Alitalia; 4. Udine; 6. Toto famoso cantante; 9. Cooper senza cor!; 10. Celebre navigatore olandese; 13. Combaciare strettamente; 14. Un prezzo senza sorprese; 15. La pasta della crostata; 16. Istituto Nautico; 17. Unione Europea delle Radiotelevisioni; 18. Il nome del comico Frassica; 19. 4 romani. VERTICALI 1. Poco... accorto; 2. Un... po’ di zucchero; 3. Se ne può fare a meno; 4. Uno meno zero!; 5. La Contea detta “Il giardino d’Inghilterra”; 7. Può morire per le corna!; 8. Più che intelligente; 10. Cercò il mitico passaggio a Nord-Ovest; 11. Abbelliti con fronzoli; 12. Legionari di Cesare.
a)
TEST 3 ESERCENTI
8 ➜ 8 ➜ 3 ➜ 16 ➜ 11 ➜ 19
b) 13 ➜ 4 ➜ 5 ➜ 17 ➜ 18 ➜ 22 c)
6 ➜ 8 ➜ 7 ➜ 14 ➜ 13 ➜ 21
d)
5 ➜ 2➜ 9 ➜
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Osservate attentamente le quattro sequenze sopra riportate e dite, utilizzando un criterio logico da determinare, quali numeri vanno sostituiti ai tre punti interrogativi nella sequenza sottostante.
7 ➜3 ➜4 ➜? ➜? ➜?
INDOVINELLO Favolino » Un poco di buono Quando viene, purtroppo, a farti visita lo fa perché in te vede un malvivente... Ti alletta... Egli è l’amico del tuo cuore... Ma si dice che sia un gran ricettatore.
Dalla parola sopra riportata si possono estrarre tre gruppi di tre lettere ciascuno. Inserendo tali lettere, senza un preciso ordine, nelle tre seguenti parole è possibile ottenerne altrettante. Quali?
ARITMIA VIZIO PASSO
CAMBIO DI VOCALI Favolino » Arte e natura Non abbattere gli alberi al Castello se i xyxxx xyxxx xyxxx tutto il bello! » soluzioni a pag. 66
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» di ALDEBARAN
SCORPIONE 23 ott. » 22 nov.
ARIETE 21 mar. » 20 apr.
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Molto bella la posizione di Mercurio che vi farà frequentare gente allegra e cervelloni. Accettate inviti ad inaugurazioni, cocktail parties o cene di carattere mondano.
Meg Ryan
Le stelle vi proteggeranno contro persone gelose o invidiose che si troveranno nelle vicinanze. Urano permetterà incassi e guadagni extra. Provate il gioco del Lotto.
TORO 21 apr. » 20 mag.
GEMELLI 21 mag. » 21 giu.
Una persona amica vi renderà un grosso favore. Ci saranno momenti felici con i familiari. Proverete il desiderio di migliorare la solidità e l’aspetto della vostra casa.
Giove è indice di miglioramento morale, materiale e professionale. Sarete comunicativi e alcuni di voi viaggeranno per sistemare una questione di lavoro.
LEONE 23 lug. » 23 ago.
CANCRO 22 giu. » 22 lug. Farete dei brevi spostamenti durante i quali riuscirete ad abbinare l’utile al dilettevole. Sarà un momento buono anche per richiedere documenti di ogni genere.
BILANCIA 23 set. » 22 ott.
Avrete contatti con il mondo dell’arte, la bellezza o la comodità. Una persona amica inaspettatamente tornerà da voi dopo diverso tempo. Sarete più emotivi del solito. Calma!
Vi troverete in buona compagnia trascorrendo alcune serate insieme a soci o collaboratori. Un piccolo problema legato a pensioni o assicurazioni si risolverà.
CAPRICORNO 22 dic. » 20 gen.
ACQUARIO 21 gen. » 19 feb.
Marte indica possibilità di ascesa sociale. Sarete combattivi e basterà indirizzare la vostra attività nella giusta direzione. Qualche doloretto reumatico potrà infastidirvi.
Buon mese per l’amicizia. Incontrerete artisti, scrittori, giornalisti. Ogni nuovo contatto vi tornerà utile. Integrate la vostra dieta con verdure fresche.
SAGITTARIO 23 nov. » 21 dic. La situazione interplanetaria sarà abbastanza armoniosa. Vi sentirete più vigorosi, più contenti, meglio disposti verso il prossimo. Probabili lavori in casa.
VERGINE 24 ago. » 22 set.
Mese di grande attività.Cercherete di migliorare lo stato economico-sociale. State lontani da luoghi troppo affollati e proteggetevi contro l’influenza.
PESCI
20 feb. » 20 mar. Nettuno nel segno vi aiuterà nelle imprese senza dovervi affaticare troppo: i problemi si risolveranno e gli ostacoli saranno superati. Si farà viva una vecchia conoscenza.
SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI
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Stuzzica cervello
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TEST 1 La figura che può essere considerata intrusa è quella contrassegnata dalla lettera a). In essa, infatti, sono presenti solo tre tratti curvilinei anziché quattro come nelle altre tre figure. TEST 2 I tre numeri che sostituiscono i punti interrogativi sono, a partire da destra, 10, 11 e 14. Essi, infatti, si ottengono, rispettivamente, addizionando il primo numero della sequenza al secondo numero, il primo numero al terzo numero e, infine, il primo numero della sequenza alla somma del secondo e terzo numero della sequenza, come di seguito rappresentato.
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REBUS (5, 6)
INDOVINELLO
Danno l’età L E = Danno letale REBUS (4, 4, 4) TI pia L L amano = Tipi alla mano
Un poco di buono = Il medico CAMBIO DI VOCALI
Arte e natura = tigli - tagli - togli
7 + 3 + 4 = 14
TEST 3 I tre gruppi di lettere che si possono estrarre dalla parola ESERCENTI sono: ETC, SER e INE. Inserendo tali lettere nelle parole fornite ARITMIA, VIZIO e PASSO si ottengono le seguenti tre parole: ARITMETICA; SERVIZIO e PASSIONE
Illuminato!
Accompagnata dalla melodia “Notte santa”
valori che restano
Scopra la storia della Notte Santa in una veste del tutto particolare!
Più di 40 statuine
La storia della Notte Santa è piena di avvenimenti meravigliosi ed ogni anno ci porta la notizia della nascita di Cristo. Viva questa storia passo dopo passo: dal viaggio dei Re Magi a Betlemme, guidato dagli angeli, che annunciano la nascita, fino alla capanna, in cui è nato il Salvatore. Potrà godere questa suggestiva atmosfera a casa Sua, in un modo del tutto nuovo e meraviglioso: con la prima scultura a forma di albero illuminato con i motivi della storia di Natale del pittore Thomas Kinkade “Onorate il nuovo Re”!
Modellato artisticamente e dipinto a mano
In questo albero si trovano una moltitudine di scene affascinanti: edifici e tende del tempo della nascita di Gesù, più di 40 statuine, tutte modellate in pregiata polvere di resina e dipinte a mano, fanno rivivere la Notte Santa. E tutto questo meraviglioso scenario può essere splendidamente illuminato: infatti ogni casetta, e anche la capanna e la stella sulla cima dell’albero, è illuminata dall’interno! L’edizione è limitata a soli 120 giorni di pro duzione. Prezzo del prodotto E 189.90 Pagabile in 3 rate mensili, ciascuna di E 63.30 (+ E 16.90 per Spedizione e Servizio)
La Sacra Famiglia è raccolta al bagliore della capanna illuminata.
Per gli ordini on line indicare il numero: 13743
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Altezza: ca. 41 cm
Incluso cavo per la connessione elettrica e funzionante anche con tre pile “AA” (non comprese nella confezione). Cavo per la connessione elettrica compresa nel prezzo!
Garanzia di resa valida 365 giorni
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13743
BUONO D’ORDINE ESCLUSIVO
Termine di ordinazione: 5 dicembre 2012 Sì, inviatemi la scultura illuminata “Onorate il nuovo Re” r Pagherò in contrassegno al ricevimento della merce l’intero importo r Pagherò con MasterCard oppure Visa r Pagherò in rate mensili
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