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QUINDICINALE INDIPENDENTE DI GIUGLIANO E DINTORNI Questo giornale non riceve contributi economici, né da enti pubblici, né da enti privati
Fondato nel 1998 - Direttore: Sergio Pacilio - Anno XV - N. 13 - Sabato 16 Giugno 2012
CONTESTATE TUTTE LE SCELTE DI URBANISTICA DEL CENTRODESTRA
Nasce il partito del “No”
In città si respira già il clima della campagna elettorale e ogni provvedimento adottato, oppure omesso, diventa occasione di scontro tra i due schieramenti politici antagonisti. Piazza Gramsci è motivo di conflitto sulla gestione degli spazi pubblici
ALLARME AMBIENTALE
Roghi e amianto, è paura sul litorale
L’INTERVISTA
«Ognuno offra il proprio contributo alla città» A tu per tu con l’ex europarlamentare Antonio Iodice. Tra rimpianti e soddisfazioni della sua lunga carriera politica SERVIZIO a pagina 12
L’INIZIATIVA
SERVIZIO a pagina 5
LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA
SERVIZI a pagina 9
EVENTI
Jamme a pazzià Più spiagge libere e meno abusi Jazz e Pizza, L’amministrazione comunale spiega come cambierà il litorale ragazzi in gara con così rivive il centro l’adozione del nuovo piano spiaggia varato dalla Giunta
L’Olimpiade dei giochi tradizionali si concluderà il 23 giugno con l’assegnazione delle medaglie
Doppio appuntamento in piazza nel week end con l’apertura notturna dei negozi commerciali
Nel tardo pomeriggio di Martedì 12 giugno, negli spazi delimitati all’interno delle aree di parcheggio del Centro commerciale Auchan, si sono svolte le gare di primo turno di Setteprete maschile (dodici partite) e Cerbottana maschile e femminile. Venerdì 15 le ragazze ed i ragazzi si sono sfidati nelle gare di Ruota femminile, Achiapparella e Sottammuro maschile e femminile. SERVIZIO a pagina 19
SERVIZI alle pagine 17 e 23
CRONACA
Droga, si vende anche a Giugliano SERVIZI a pagina 2-3
SERVIZI a pagina 6-7
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Speciale
N. 13 del 16 Giugno 2012
La parola all’amministrazione
Piano spiagge, ecco cosa cambia Il Piano spiaggia varato dalla giunta prevede strutture turistiche a impatto zero e autodemolizioni per chi aveva realizzato le opere senza licenza. i due chilometri di fascia costiera di Giugliano arriva sotto la supervisione dell’Università Federico II. E prevede l’apertura delle strutture per 24 di ANGELA ARIANO
Il litorale cambia volto. Ma come? Cosa cambierà? Lo abbiamo domandato al dirigente all’urbanistica del Comune, Antonio Discetti e al coordinatore del progetto, Vincenzo Feroce, di Giugliano. "Lo stravolgimento che
subirà la fascia costiera sarà in positivo, si metterà un ordine, si opererà con una riqualificazione urbanistica che non intacchi minimamente le previsioni del prg (piano regolatore generale), non si va ad incidere sulle aree del
Parla il sindaco Giovanni Pianese
«Il litorale non sarà più lontano, ma riqualificato e con la strada ferrata»
Quali obiettivi si è prefissato di raggiungere con questo piano spiaggia? E quali saranno i benefici che potranno toccare con mano i cittadini? «Nel medio lungo periodo benefici ci saranno per tutti, cittadini e operatori. Bisogna guardare quella fascia non solo in termini municipalistici, ma in una sfera più ampia. Sotto questo aspetto, infatti, l’ente autonomo Volturno sta studiando un collegamento su ferro tra Metrocampania nord est e Patria. È dunque già in atto una prospettiva di utilizzo di quell’area a favore di un ba-
cino di utenza molto più ampio della sola cittadinanza di Giugliano. Gli obiettivi sono stati quelli che la politica da sempre si proponeva di raggiungere, quando parlava di rilancio e bonifica della fascia costiera, solo che oggi siamo passati dai proclami a un’attuazione concreta». In 30 anni non si è mai messo mano alla fascia costiera. Frutto del disinteresse della politica o a causa dei problemi che attanagliano la zona: abusivismo, non balneabilità delle acque? «Il ruolo della politica è fare. Se negli anni si opera non si fa altro che realizzare ciò che si è promesso, se non si fa è un demerito. A volte non si spiegano le politiche adottate dalle minoranze che ritengono di poter lucrare consensi nel bloccare l’attività amministrativa. Questo non porta risultati, il tempo passa, le occasioni si perdono e la città resta ferma al palo. Sul litorale ci sono molti progetti aperti, tra cui anche il potenziamento di rete idrica, strade e fogne, i cui cantieri saranno visibili tra poche settimane». Con questi interventi si tenta di evitare lo scollamento tra centro e fascia costiera, quindi? «È chiaro che una grande città abbia un centro e una periferia, Licola, Patria e Var-
caturo sono quartieri come lo è Casacelle. Per quanto ci riguarda abbiamo sempre guardato Giugliano nella sua unicità e non nei quartieri più a ridosso o più distanti dal centro cittadino. È una periferia su cui c’è stata meno attenzione, e per questo bisogna colmare questo gap, ma non pensarlo come un problema di cui liberarsi». Oltre la riqualificazione degli arenili, non crede che dovrebbe essere pensato anche un piano di interventi per migliorare la balneabilità delle acque? «Già esiste. L’ultimo risultato delle analisi effettuate danno bollino blu. Il problema è che bisogna ripeterle per tre volte a distanza di tempo, e per questo per quest’estate è stato dichiarato ancora il divieto di balneazione». Con la presentazione del piano spiaggia, l’amministrazione è stata accusata di fare pura propaganda elettorale. «Per un anno allora dovremmo fermarci? I progetti non si possono conservare in un cassetto per poi presentarli l’ultimo anno di consiliatura. Solo su questo piano sono tre anni che ci lavoriamo. Ci sono dei tempi tecnici da rispettare che non dipendono da noi».
Maria Rosaria Ferrara
piano regolatore con destinazione turistico-alberghiera, con nuovi interventi ed edificazioni, ma si punta ad effettuare un lavoro che dia una rispettabilità agli operatori, i quali sono stati costretti a trovare soluzioni alternative anche con iniziative individuali non sempre legittime", spiega Discetti. Quindi, l’obiettivo è quello di puntare soprattutto sulla fascia del territorio comunale che è di competenza del comune, visto che quella del demanio marittimo, ovvero l’arenile, è stata trasferita per competenza e non per gestione agli enti locali, ai comuni costieri. L’intento è quello di dare dignità di emergenza turistica alla fascia costiera attraverso una programmazione urbanistica che punta a ricavare una fascia di lungo mare, fruibile al turista o al visitatore. Per dare anche un risultato di livello qualitativo alla progettazione, è stato coinvolto il dipartimento di architettura e di configurazione dell’architettura della Federico II, nella persona del professore Claudio Grimellini. Dopo una fase di analisi, è partita la fase delle consultazioni con la soprintendenza Beni Ambientali, che ammoniva gli abusi. "È stato fatto un lavoro certosino, che ha previsto la catalogazione di ogni manufatto realizzato, se c’era il condono, per dar vita ad un locale ricettivo, con servizi igienici, uffici, zona solarium, cabine, ombrelloni. A seconda dei moduli che abbiamo ricavato dalle vecchie concessioni, abbiamo visto che su una concessione di 300
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Speciale
N. 13 del 16 Giugno 2012
col provvedimento della Giunta Due principi che dovrebbero puntare alla riqualificazione del lungomare e di tutta la fascia costiera. La pianificazione della striscia di terra lungo ore e per tutto l´anno. Poi, l’allineamento del colore e delle fasce di rispetto tra i lidi, l'apertura di nuovi varchi di ingresso alle spiagge libere
mq bisognerebbe ricavare un locale di 100mq. Per quanto concerne, invece, le demolizioni, esse non possono essere messe in atto da un giorno all’altro", spiega Feroce. I muri di protezione verranno abbattuti perché la soprintendenza vuole che ci sia visibilità tra la strada e il mare. Ma quali modifiche sono ancora possibili? Tra le modifiche più importanti vi sono quelle di ricavare dal ciglio della strada fino all’inizio della fascia di concessione demaniale, una zona franca pedonale di 5 metri, che rappresenterebbe la classica passeggiata sul lungomare,che prevede anche l’utilizzo di tavoli, gazebi, cosicché anche nel periodo di non balneazione le attività possano continuare, proprio come la riviera romagnola. Questo vuol dire incentivare la ricettività turistica, il livello occupazionale. "Abbiamo stabilito dei moduli che scaturiscono dalle lunghezze delle concessioni, il modulo di tutta la fascia è di 50 metri, ogni 100 metri ricaviamo degli spazi di 40-45 metri flessibili dando la possibilità di traslare questo limite. Per quanto riguarda invece la viabilità, abbiamo trasferito tutti i parcheggi a monte della strada, individuando delle zone con delle pavimentazioni ecosostenibili e l’eliminazione di tettoie e barriere", spiega ancora il tecnico del Comune. Un altro punto importante è quello di mettere in connessione la zona costiera con l’interno, con l’entroterra, infatti dalla struttura del piano di viabilità c’erano
dei vecchi percorsi, delle stradine che collegavano la Domiziana con l’interno della pineta. Qui il progetto prevede un parco naturalistico, con manufatti in legno, in presenza di un lago, con società sportive, scuole di scii nautica per bambini, incremento maggiore per lo sviluppo turistico.
Parla Antonio Dell’Aquila, capogruppo Pdl, delegato dal sindaco sul progetto
«Più spiagge libere e riqualificazione di tutta la fascia costiera»
Oggi la fascia costiera non è altro che una striscia di mare inquinata, non balneabile e sicuramente non rappresenta un’attrattiva turistica. Come sarà la costa di domani? «Questo piano comporterà delle modifiche ben visibili di cui beneficerà tutta la cittadinanza. La fascia costiera di domani anzitutto prevede l’apertura di sette nuovi varchi, di circa 40 metri ognuno. Questi saranno le spiagge libere, la cui pulizia sarà a ca-
rico degli operatori confinanti e permetteranno già dalla strada di vedere il mare. È previsto poi l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche, la possibilità per gli stabilimenti di esercitare l’attività tutto l’anno e di intraprendere attività di ristorazione. Non abbiamo trascurato neppure la vegetazione presente nell’area prevedendo la riqualificazione delle zone a ridosso della pineta e il ripristino della macchia mediterranea. Data poi la non balneabilità delle acque, almeno per il momento, abbiamo ideato due pontili che giungeranno direttamente al mare. Insomma, tutto è stato pensato per offrire possibilità di un ritorno economico per coloro che investono in quella zona. Nell’ultimo Consiglio comunale inoltre abbiamo approvato la circumlago, che prevede una pista ciclabile che parte dalla pineta e raggiunge la Domiziana». Ma quali sono i tempi di realizzazione? Cioè, tra quanto tempo il cittadino potrà godere di questi miglioramenti? «Abbiamo previsto una tempistica, tanto che i lavori potranno iniziare il 15 settembre e interrompersi il 15 aprile, per dare la possibilità di fruire delle strutture. Faremo un accordo con gli operatori dove ci sarà una par-
tecipazione tra i privati e il Comune, anche per sopperire al problema del reperimento delle risorse. I costi non saranno tutti a carico dell’amministrazione. L’intento non è solo quello di realizzare un’opera di restyling, ma piuttosto di dotare una zona di infrastrutture primarie quali ad esempio il sistema fognario, impianti di pubblica illuminazione, sistemazione dell’assetto stradale. In quell’area non ci sono solo lidi, abitano anche delle persone, per questo tutto va visto in un disegno più ampio». I cittadini, quindi, non devono che essere contenti di questa riqualificazione. «Beh, direi di sì. Per i cittadini è un’occasione di rilancio. Riteniamo di offrire una parte del territorio al godimento di una vasta area, dando possibilità di investimento, di crescita occupazionale. Offrendo servizi adeguati credo si possa mettere in campo la vera industria turistica del territorio. È già prevista una conferenza con gli operatori che potranno fare delle osservazioni, che, se meriteranno di essere recepite, porteranno delle modifiche al piano spiaggia. Tutto va nell’ottica di ottimizzare le risorse del mare, finora trascurate». M.R.F.
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Attualità
N. 13 del 16 Giugno 2012
Verde & Isola pedonale
Piazza della discordia, continua la battaglia contro la pedonalizzazione di TONIA LIMATOLA
Lo spazio noto ai giuglianesi come “fuori allo chalet”, rischia di cambiare nome: da piazza Gramsci a piazza della discordia. Cosa succede? I cittadini avevano detto No con una petizione popolare e un presidio allo stravolgimento dell’assetto della piazza e all’abbattimento degli alberi, tentando di bloccare il cantiere che dovrebbe portare alla pedonalizzazione di piazza Gramsci. Invece, sotto le ruspe sono caduti i primi lecci vecchi di quarant'anni. L’opposizione scende in campo accanto ai cittadini. Tante e diverse le ragioni del No. C'è anche chi teme che staccare i giardini dalla scuola possa servire a fare l'affare di chi aspira a gestire quello spazio di verde pubblico; poi, ci sono le famiglie che non vogliono l'ingorgo sotto casa propria, i commercianti si preoccupano che l'isola pedonale scoraggi definitivamente i potenziali clienti in favore del centro commerciale. Nel frattempo, il Pd chiede con urgenza la sospensione dei lavori. E si dichiara a favore del blocco del cantiere anche la PrimaVera politica. Insomma, è caos sul progetto di recupero della piazza che ospita la sede del primo circolo didattico, i cui giardini rischiano di essere sacrificati per realizzare ex novo un’arteria per consentire alle auto di bypassare la piazza. I citta-
Richiesto da Pd e Udc un consiglio comunale urgente per scongiurare l’abbattimento di altri lecci nei giardini di piazza Gramsci
dini sono sul piede di guerra da mesi. “L'amministrazione comunale aveva ascoltato le nostre ragionidicono dal Comitato piazza Gramsci - Poi, si era impegnata a valutare le nostre proposte e, invece, ha dato inizio ai lavori di deturpazione della piazza e dei giardini. Protesta anche l’opposizione. I consiglieri del Pd (l’ex sindaco Francesco Taglialatela, Antonio Poziello, Giovanni Russo e Nicola Pirozzi) hanno protocollato una richiesta di sospensione ad horas dei lavori di piazza Gramsci. E assieme all’Udc chiedono la convocazione di un Consiglio comunale urgente. L’obiettivo: ragionare sul futuro della zona e scongiurare interventi a cui non si potrà porre rimedio. "Quello che stanno facendo è as-
surdo, con la scusa di aumentare gli spazi verdi, si stanno abbattendo gli alberi, riducendo le aiuole e, addirittura, realizzando una stradaparcheggio all'interno del I Circolo didattico: un vero e proprio patrimonio di questa città", accusa Antonio Poziello, Pd."Procedono incuranti delle giuste obiezioni degli abitanti, delle forze politiche di opposizione e persino del buon senso", aggiunge Luigi Sequino, Udc. Dall’amministrazione si sono detti disposti a fare delle varianti in corso d’opera, ma un tavolo non è stato ancora aperto. Anche il laboratorio della Primavera politica si dice contrario. “Bisogna privilegiare la presenza della scuola e del verde”, dice il coordinatore Antonio Ferraro, coordinatore provinciale area nord di
Napoli Psi. I precedenti non confortano. “Anche lo spazio di fronte all’ospedale avrebbe dovuto garantire spazi verdi e far aumentare il numero dei posti letto- tuonano dalla Primavera- Invece, è uno spazio gestito dai privati e non migliora la permanenza dei pazienti del San Giuliano, né l’esigenza di vivibilità di Giugliano”. In pratica, c’è chi sussurra che la nuova arteria servirà a staccare una fetta consistente dei giardini per sottrarla alla scuola e destinarla ad altri scopi. Tutti d'accordo nel sostenere che si stanno investendo 300 mila euro per un progetto che renderà peggiore la circolazione stradale. Parlano di “inutili strumentalizzazioni al Comune”. “Si pedonalizza ovunque per consentire ai cittadini di passeggiare al riparo dallo smog e dagli scooter- dicono- Solo a Giugliano, si fanno cordate per impedirlo”. Dal Comune rassicurano: verranno trapiantati o sostituiti. “A noi sta cuore la vivibilità del centro, gli alberi verranno trapiantati. E non ci fermiamo davanti alla strumentalizzazione a vantaggio di chi cerca visibilità a danno dell'interesse della comunità”, replica Antonio Dell’Aquila, capogruppo Pdl. Il riferimento è al presidente del comitato Gerardo Carleo, ex assessore centrosinistra.
Presentazione all’hotel Ramada di Napoli
URBANISTICA & RITARDI
Idea Campania dà voce alle richieste dei cittadini
Piste ciclabili sulla Circumlago, il progetto passa in aula ma è incompleto
Nasce una nuova associazione promossa dall’onorevole Maisto: è priva di una struttura verticistica tipica dei partiti, ma è aperta al dibattito
Inaugurata l’11 giugno 2012 presso l’Hotel Ramada di Napoli, l’associazione culturale “Idea Campania” dalla volontà del consigliere regionale Giuseppe Pietro Maisto, appartenente al gruppo federato “Caldoro Presidente”. Un’associazione che ha lo scopo di ascoltare le esigenze della gente, di raccogliere la rabbia di chi oggi si lamenta, trasformando le proteste in proposte. Questo è il fine, sostiene l’onorevole Maisto, di chi ancora ha voglia di fare della politica una palestra di idee, non un mero centro di interessi personali. Idea Campania è anche un sito web sul quale sarà pubblicato un periodico quindicinale in modo che i cittadini possano sentirsi coinvolti in un progetto che ha per prerogativa la necessità di proporre nuove idee per lo sviluppo e la corretta amministrazione della Regione Campania. I punti cardine del programma dell’associazione, esposti durante il convegno dal Prof. Fiume, sono consequenziali alle proposte della Giunta Caldoro, i cui meriti sono stati quelli di aver ripianato il gap economico ereditato dalle precedenti amministrazioni ed aver ridato credibilità ad una Campania, stanca di sentirsi considerata una fra le Regioni Canaglia dello Stato Italiano. Da evidenziare iniziative che si riversa-
no nel campo sociale: Diabete Junior, ad esempio, volto a creare un “team di tecnici” che segua i ragazzi affetti da questa patologia, non limitandosi a somministrare cure, ma occupandosi di loro, rendendoli autonomi nella gestione della patologia; in campo finanziario vige il progetto “Campania export” con l’obiettivo di istituire un Albo di manager, a supporto delle piccole e medie imprese, che si dedichi alla formazione di giovani imprenditori, i quali possano proporre i nostri prodotti tipici sui mercati internazionali. A rappresentare la categoria degli imprenditori al convegno (cui hanno partecipato anche: il consigliere regionale Gennaro Salvatore, il membro della fondazione Città-Nuova Angelo Marino, ecc.) Angelo Punzi, proprietario della G.M.A che da anni produce prodotti tecnologici altamente qualificati nel campo dell’elettronica, per giunta nel territorio giuglianese (quanti ne erano a conoscenza?). Al battesimo dell’associazione ha partecipato anche il Presidente della Regione Caldoro che ha augurato all’on. Maisto e al suo gruppo, un sincero in bocca al lupo. Mario Rispetto
L’ex sindaco Taglialatela: «Quest’amministrazione blocca le opere utili per città». Il progetto dovrà essere discusso di nuovo prima di ritornare in Provincia Della cosiddetta “riqualificazione paesaggistica” del lago salmastro a forma di cuore, in pratica, se ne parla a vuoto da quattro anni. Lunedì scorso il progetto è stato messo in discussione per la settima volta in un anno. Ma cosa succede? La Provincia chiede al Comune di fare una variante al Prg per destinare alcune aree a verde, ma il Comune porta in discussione il progetto senza ottemperare alla richiesta. Così i consiglieri vengono chiamati ad approvare cose diverse da quelle richieste dalla Provincia, che ha pronto progetto - in seguito ad un accordo siglato nel 2006 dalla vecchia amministrazione di centrosinistra - e fondi disponibili dal 2008. Il progetto prevede il rifacimento della strada; la realizzazione di una pista ciclabile per mettere al sicuro i numerosi ciclisti della zona; la protezione delle sponde del lago, che esonda con frequenza; la realizzazione di aree verdi di sosta a servizio dei ciclisti e residenti. In pratica, si punta a trasformare la zona in un polo attrattore per turisti (a due passi si trova l’area archeologica di Liternum) e famiglie, che sul litorale non hanno spazi di aggregazione. Cosa bisogna fare? Alcuni dei terreni sui quali sono previsti gli interventi sono di privati e dovrebbero essere espropriati; per farlo bisogna individuare le particelle e proporre la variante al Prg per destinare a servizi le aree. Sono feroci sui ritardi dall’opposizione. “Quest’amministrazione blocca le opere utili per città- attacca l’ex sindaco Francesco Taglialatela, consigliere Pd- Abbiamo votato per senso di responsabilità, anche perché è difficile spiegare ai cittadini perché questo progetto va avanti e dietro senza concretizzarsi da anni. Vigileremo affinchè l’amministrazione vada spedita sull’iter, ora basta”.
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Cronaca
N. 13 del 16 Giugno 2012
L’operazione “Lilium” fa luce su accordi e alleanze tra clan per la gestione di un’unica cassa
Mallardo/Contini, stop all’embargo: Nell’alleanza anche i Casalesi che entrarono di diritto negli affari del Mercato di MONICA D’AMBROSIO
Alleanze trasversali, patti mafiosi e accordi tanto vili quanto efficaci con i corrotti di turno. Il Clan Mallardo è una delle più pericolose potenze criminali della Campania e d’Italia e l’operazione “Lilium”, conclusa la scorsa settimana dalla Dda di Napoli assieme ai carabinieri del Ros, ne è l’ennesima conferma. 47 persone quelle coinvolte nell’ordinanza di oltre 1000 pagine firmata dal Gip Alessandro Buccino Grimaldi che con i provvedimenti spiccati ha arrestato un sistema collaudato e basato su alleanze e accordi tali da garantire ai Mallardo un posto di primo piano all’interno di una cupola allargata ai clan di Secondigliano e a quelli
di Casal di principe. Casalesi (fazione Bidognettiana) Contini e Mallardo insieme per gestire ogni tipo di malaffare: dalle speculazioni edilizie al traffico di droga passando attraverso estorsioni di ogni tipo. L’ordinanza, con centinaia di pagine di intercettazioni telefoniche e ambientali, con chilometriche confessioni dei collaboratori di giustizia ritenuti oramai attendibili dagli inquirenti, disegna quelli che sono i contorni sempre più chiari che va assumendo la nuova geografia criminale dell’area compresa tra la provincia a nord di Napoli e quella a sud di Caserta. Fa i nomi ed i cognomi dei nuovi capi, in gra-
do di gestire affari milionari e rimpinguare la cassa comune del clan ci sarebbero quelli del noto Biagio Micillo, detto “O Chiacchiaron” e Raffaele Mallardo, alias “scicchirocco” (tra i due il primo è sfuggito alla cattura). Proprio Micillo, stando alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia avrebbe gestito per anni l’affare droga, in qualità di delegato dei Mallardo a trattare con i cugini di Secondigliano. È un pentito a svelare che Biagio Micillo era il referente a Giugliano del gruppo Brancato di Marianella. “I clienti, assuntori di stupefacente, li chiamavano telefonicamente e decidevano dove incontrarsi per la cessione. A.D.R. Posso riferire che questa situazione si è verificata, almeno per quanto è a mia conoscenza, fino al 2008. So che Albertino BRANCATO aveva un sistema per occultare la droga e i soldi all’interno del suo appartamento, occultato all’interno del bagno. Questo gruppo tratta solo cocaina che acquista 5-10 kg alla volta da tale Paoluccio, uno degli scissionisti, che abita di fronte alla famiglia BRANCATO nel quartiere Marianella di Secondigliano… Paoluccio è un grosso trafficante e da lui scaricavano ingenti quantitativi di narcotico. In particolare, Elena mi aveva riferito che dal balcone di casa dei genitori, che si trova di fronte alla casa di Paoluccio, vedeva quando portavano e scaricavano lo stupefacente nei garage dell’abitazione di Paoluccio e che nella circostanza molte persone a bordo di ciclomotori ed auto giravano per ritirare i pacchi di stupefacente. Con il clan MALLARDO i coniugi Brancato avevano rapporti con BIAGIO IL CHIACCHIERONE al quale cedevano anche dello stupefacente e che a sua volta si interessava di eventuali contrasti che accadevano nella zona... Ed in effetti le indagini hanno dimostrato che i Brancato potevano smerciare droga anche a Giugliano, ma ovviamente erano tenuti a corrispondere metà dell’incasso ai Mallardo che solo a condizioni economiche remunerative, potevano ammettere traffici di droga venendo meno ad un principio fissato dai vecchi capi della dinastia criminale. Ovviamente la holding intesseva rapporti ovunque. Sono oramai note le connivenze degli elementi apicali del gruppo con esponenti di rilievo della pubblica amministrazione. Specie per quel che concerne l’affare numero uno della potente famiglia mafiosa: l’edilizia.
Clan e edilizia È l’ufficio tecnico comunale a finire spesso nelle trascrizioni delle dichiarazioni dei pentiti. “…se gli atti non sono “sostanzialmente firmati” dai responsabili
dell’UTC, ma sono riferibili a professionisti esterni non legati all’U.T.C., la pratica “non vedrà mai la luce”. Per il Comune di Giugliano l’unica eccezione a questa regola ferrea è quando una pratica interessa direttamente i MALLARDO (ovvero Felice o Peppe). In questo caso, il …omissis… emette i necessari provvedimenti senza “stare a guardare” chi è il progettista in quanto la speculazione interessa direttamente i MALLARDO ed il …omissis… sa bene che, se non facesse così, avrebbe finito di fare anche i suoi intrallazzi. Come dicevo, è stato Francuccio MALLARDO a raccontarmi, in più occasioni, questa prassi standardizzata eseguita presso il Comune di Giugliano...”. Poi in un’altra confessione il collaboratore parla del ruolo ricoperto all’interno del clan da Sabatino GRANATA. “…so che Granata Sabatino godeva della protezione dei vigili urbani di Giugliano in Campania ed in servizio presso il distaccamento di Varcaturo-Lago Patria, in quanto spesso, durante i nostri incontri all’interno della sua caffetteria eravamo soliti prendere un caffè o un aperitivo insieme a Lello CREDENTINO, ex sindaco di Marano (oggi defunto), Francuccio o’ napolitano, Giovanni GUARINO e lo stesso Sabatino GRANATA; quest’ultimo si lamentava del fatto che i vigili urbani in servizio a Varcaturo avevano l’abitudine di prendere dolci ed altro presso l’esercizio commerciale senza, però, mai pagare. Il Sabatino in qualche occasione ha affermato che “per qualche piacere che mi fanno non pagano quello che prendono”. A tal proposito mi ricordo che Lello CREDENTINO mi disse che se avessi avuto problemi nella realizzazione della nuova casa di riposo mi sarei dovuto rivolgere a Sabatino o’champagne”. In particolare, per qualsiasi tipo di problema che avessi avuto con i vigili urbani nell’espletamento delle modifiche necessarie per adeguare civili appartamenti ad una struttura ricettiva per persone anziane, mi sarei dovuto rivolgere a Sabatino che sarebbe intervenuto lui per risolvere qualsiasi
problema. …omissis… AD.R.: non sono a conoscenza di altri appoggi su cui potevano contare sia GRANATA che GUARINO presso altri organi di polizia. A quell’epoca sulla zona vi erano personaggi come i fratelli SESTILE, fratelli NAPPO, i LAMA, lo stesso Francuccio o’ napolitano, e tale “Vicienzo o’malato”…”
Clan e politica “…fin da ora specifico che i rapporti politici ed amministrativi, per conto del clan MALLARDO erano gestiti dall’Assessore S. In sostanza, S. comandava al Comune di Giugliano nel senso che tutte le decisioni e le scelte politiche erano effettuate da lui e solamente ratificate dagli organi amministrativi. In questo modo era Felice MALLARDO che, in concreto, gestiva il Comune di Giugliano. Dico che si trattava di Felice MALLARDO detto ‘o sfregiato (in quanto gli altri MALLARDO, Peppe e Francesco (Ciccio), erano detenuti. …omissis…”; il Comune di Giugliano in realtà era solo formalmente gestito dalla amministrazione eletta ma era, ed è, in sostanza controllato dal Clan MALLARDO; in poche parole, le decisioni di gestione amministrativa del Comune di Giugliano erano prese nello studio del D’ALTERIO o a casa di altri sodali. Ciò è vero anche per l’amministrazione scorsa, tanto che era noto che il Sindaco non contava nulla: se S. diceva che si doveva fare qualcosa, questa si faceva e basta. …omissis…”
I Mallardo ed il Mog Nell’ambito dell’operazione Lilium, Francesco Napolitano e Patrizio Picardi sono indagati per avere concorso, con altri affiliati al clan Mallardo e con i Panico - titolari di una ditta che opera nel settore del trasporto su gomma - nella attività di concorrenza illecita svolta proprio dalla ditta dei Panico. Dalle indagini è infatti emersa una vera e propria “guerra” con la Paganese Trasporti (originaria di Casal di Principe) intervallata da periodi più o meno lunghi di tregua nel corso dei quali le due ditte, o
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Cronaca
droga anche a Giugliano
N. 13 del 16 Giugno 2012
Gli arrestati
ortofrutticolo
meglio, le organizzazioni camorriste di cui erano espressione, siglavano accordi spartitori in danno dei trasportatori non legati ai sodalizi. “Patto di non belligeranza” a parte, la ditta Panico era riuscita a conservare il sostanziale monopolio e controllo della roccaforte costituita dal MOG (mercato ortofrutticolo di Giugliano). Tutti i provvedimenti spiccati dal Gip non hanno trovato poi conferma nell’ordinanza del Riesame, ma a irrobustire l’accusa che portò ai provvedimenti restrittivi a carico di alcuni personaggi oggi riconosciuti come organici al clan, c’era una conversazione del 2006 intercettata dalle forze inquirenti. Nel corso di tale conversazione Pagano riferisce di essersi trovato al cospetto di Ciccio Mallardo, capo indiscusso dell’omonimo clan, che, venuto a conoscenza dell’appartenenza di Pagano al clan dei Casalesi, gli aveva chiesto se prima di recarsi al mercato ortofrutticolo di Giugliano a picchiare Domenico Panico avesse avuto o meno l’autorizzazione dei Casalesi a compiere tale gesto. Alla risposta affermativa di Costantino il boss giuglianese si lamentava di non essere stato avvisato prima: “…e questo a me quando me lo dite?... Dopo che ho fatto prima la brutta figura con i “parenti” di là…”. Il racconto proseguiva e Pagano riferiva che il boss dei Giuglianesi resosi conto della situazione per scongiurare un pericoloso conflitto con il “clan dei Casalesi”, che ormai spalleggiavano Pagano, decise di dargli la sua autorizzazione: “adesso sta autorizzato da me questo ad andare in mezzo al mer-
cato là!... di andare a fare quello che gli pare e piace!!...”. E da quel giorno, per Pagano non ci furono più problemi nel mercato ortofrutticolo di Giugliano (almeno fino al 2005 quando ricomincia il conflitto con Panico che riprenderà le ostilità contro i camionisti della Paganese. Alla fine la questione si risolse così: “Il Pirozzi mi disse che se non volevo più problemi con l’organizzazione camorristica dei Casalesi, capeggiati da SCHIAVONE Francesco ed in particolare dal gruppo capeggiato da DEL VECCHIO Carlino, attualmente di anni 29, dovevo versare loro settimanalmente la metà del mio guadagno, che a sua volta la doveva versare a tale Franco ‘o Napole-
tano di Giugliano, incensurato, persone di fiducia che mantiene la contabilità dell’organizzazione camorristica dei Fratelli “MALLARDO”. Per una questione di orgoglio personale, accettai l’accordo con il PIROZZI Domenico… e iniziai a versare loro settimanalmente, con l’accordo di mio figlio Domenico e del mio socio PIROZZI Domenico, soprannominato ‘a baracca, la metà del nostro guadagno”. L’indagine appena conclusa è solo un filone di una più ampia inchiesta che da anni colpisce dritto al cuore dell’impero economico del potente cartello criminale. Nei confronti di alcuni degli indagati è stato disposto il sequestro di beni mobili, immobili, di società e quote di un supermercato, per valore complessivo di 3 milioni di euro, tra cui spicca uno Yacht di notevole valore commerciale intestato a prestanome. Si tratta ancora di misure poco incisive, che solo in parte scalfiscono il potere di potenti famiglie mafiose, sempre capaci di creare consensi e di ottenere protezioni, di assicurarsi alleanze strategiche grazie alla straordinaria disponibilità economica di cui godono ed intorno alla quale c’è una spaventosa voragine economica ed etica. Per questo motivo sembra difficile credere che chi si è reso latitante al momento dell’arresto possa essere facilmente trovato e consegnato alla giustizia.
Giuliano Amicone, nato a Giugliano in Campania (NA), detto Giulianello oppure Giulianiello ‘o sicc. Giovanni Benvenuto, nato a Napoli. Stefano Borzelli, nato a Napoli. Mariano Brancato, nato a Napoli, detto ‘o zio. Luca Brillante, nato a Napoli. Ciro Del Gesso, nato a Napoli. Michele Di Nardo, nato a Mugnano di Napoli (NA). Luigi Iaccarino, nato a Napoli, detto Gaetano. Raffaele Mallardo, nato a Giugliano in Campania (NA), detto Lelluccio o Lelluccio scicchirò. Biagio Micillo, nato a Giugliano in Campania (NA), detto ‘o chiacchierone. Giacomo Palma, nato a Giugliano in Campania (NA). Giulio Pennacchio, nato a Giugliano in Campania (NA), detto ‘o muzzone. Mario Quaranta nato a Giugliano in Campania. Salvatore Romanino, nato a Napoli, detto cimabue; Vincenzo Salomone, nato a Napoli. Marino Sessa, nato a Giugliano in Campania (NA). Giovanni Soriano, nato ad Acerra (NA). Crescenzo Zaccaria, nato a Mugnano di Napoli.
Gli indagati
Giugliano Amicone; Michele Di Nardo; Raffaele Mallardo; Biagio Micillo; Giulio Pennacchio; Mario Quaranta; Marino Sessa.
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Cronaca
N. 13 del 16 Giugno 2012
Ladri in trasferta al nord
Rapinatore in bicicletta filmato dalle telecamere, preso di MONICA D’AMBROSIO
In sella ad una bici, con in pugno una pistola finta, un casco da centauro ed un cappellino da baseball. Anche un paio di occhiali scuri per evitare che il suo volto
Claudio Di Luca si era trasferito da Marano a Rimini dove negli ultimi mesi aveva tentato almeno quattro colpi potesse essere fissato dallo sguardo sempre terrorizzato di una delle sue vittime. Ma per fortuna ha avuto carriera breve un rapinatore originario di Marano e che per mesi aveva seminato panico a Rimini. L’ultimo fallito colpo gli è stato fatale poiché la sua bizzarra aggressione è stata dettagliatamente filmata dalle telecamere dell’istituto di credito presso il quale aveva tentato un prelievo bancomat la malcapitata vittima che in realtà si era vista negare il contante dallo sportello al momento fuori servizio. Il rapinatore, Claudio Di Luca, 32 anni con precedenti, punta la pistola contro la donna, ma
Trovate 1500 banconote da 100 euro
Soldi falsi nascosti sotto terra, blitz della polizia a Varcaturo Gli agenti del commissariato di Acerra cercavano armi, ma queste erano state già portate via
Cercavano armi ma hanno trovato circa 1500 banconote false, ognuna da 100 euro. La scoperta nell’ambito di una vasta e complessa operazione di Polizia in via Santa Maria a Cubito a Giugliano. I poliziotti del commissariato di Aversa, seguendo un filone di indagini nell’area acerrana, sono giunti sino ad un’abitazione nel giuglianese, apparentemente disabitata, ubicata nei pressi dell’area mercatale domenicale. Una volta fatta irruzione nell’appartamento, gli agenti hanno notato che qualcuno aveva trascorso la notte lì, in quanto il letto era disfatto. Delle armi, in quella abitazione, sicuramente c’erano passate in quanto gli agenti hanno rinvenuto una bomboletta di olio spray e
dei panni per la pulizia. Significativa, inoltre, il ritrovamento di un foglio manoscritto ove era stato annotato: ”2 fucili, 2 pistole, 1 kalashnikov, botte”. All’esterno dell’abitazione, vicino al serbatoio dell’acqua dell’autoclave, i poliziotti hanno notato che qualcuno aveva provveduto a smuovere il terreno, quasi come se fosse stato interrato qualcosa. Con degli attrezzi agricoli presenti sul posto, gli agenti hanno effettuato uno scavo, rinvenendo e sequestrando un contenitore di plastica con all’interno 150milaeuro contraffatte. Sono in corso ulteriori indagini al fine di identificare l’utilizzatore dell’appartamento.
questa a mani alte, è costretta a dare una delusione al suo aggressore che va via senza far troppe storie. Le telecamere hanno filmato gli attimi denunciati dalla vittima ed hanno consentito ai carabinieri di Rimini di risalire all’identità del raid poi scoperto essere autore di altri tre colpi avvenuti nei mesi precedenti. Due riusciti, ai danni della stessa sala giochi, un terzo fallito ai danni di un malcapitato cliente
che aveva appena ritirato soldi al bancomat. Insomma, lo stesso modus operandi, il particolare non solito dell’azione in sella ad una bici, la pistola impugnata con la sinistra in ognuno dei colpi denunciati, hanno permesso agli investigatori, con l’aiuto dei colleghi napoletani, di assicurare alla giustizia il maranese, prelevato dalla sua residenza di via Poggio Vallesana a Marano.
Raid nella notte nella struttura di via Verdi
Cimitero, cappelle senza luci per colpa dei vandali In azione i soliti ignoti che hanno devastato l’impianto elettrico. Danni per poche migliaia di euro Ancora una volta il Cimitero di Giugliano è obiettivo di atti vandalici e furti. Nella notte del 6 giugno, infatti, sono stati trafugati i cavi elettrici di alta tensione. Alla riapertura del camposanto, il custode, accortosi dell’accaduto, ha avvisato il Comune e la Polizia Municipale. L’entità del danno è di poche migliaia di euro. Il giorno successivo al furto, il servizio cimiteriale ha già intrapreso il ripristino dell’impianto elettrico, tuttavia la mancanza di elettricità e di acqua ha provocato non poco disagio ai cittadini, impossibilitati ad usufruire dei servizi igienici. E’ stata sporta denuncia per furto, ma i Giuglianesi si dicono incerti che basterà a garantire la sicurezza del cimitero. Già nei mesi scorsi, infatti, si era verificato un furto di cavi elettrici e ancor prima erano stati rubati i portafiori in rame. Il Cimitero, che di notte resta incustodito, necessiterebbe di sistemi di allarme e di videosorveglianza più efficienti che agevolino il riconoscimento dei malfattori. Anna Andreozzi
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Attualità
N. 13 del 16 Giugno 2012
Allarme roghi e diossine
Comincia la stagione rovente degli incendi nelle discariche
A rischio anche il sito di Taverna del re
Pianese scrive a Caldoro: «Subito la videosorveglianza»
Le sterpaglie come miccia e giovedì scorso, le fiamme si sono propagate dalla Resit fino alla Tre Ponti e Novambiente
"Le discariche dismesse sono insicure e a rischio incendio: vanno sorvegliate per evitare altri roghi pericolosi per la salute di territorio e cittadini", lo scrive il sindaco Giovanni Pianese al governatore Caldoro, all´assessore Romano e al commissario per la bonifica all´indomani del mega rogo che ha coinvolto ben tre siti dismessi nella zona di via Santa Maria a Cubito. "Bisogna tenere alta l´attenzione sul pericolo incendi e partire subito con la messa in sicurezza dei siti - dice preoccupato il sindaco Pianese - Se le fiamme dalla Resit avessero raggiunto il sito di Taverna del Re, anzichè le altre due discariche, avremmo assistito impotenti all´ennesimo disastro ambientale". E, in effetti, la miccia naturale di sterpaglia ha fatto estendere, anche a causa del forte vento, le fiamme accese nella "Resit" fino alle vicine discariche "Tre Ponti" e "Novambiente". Per il sindaco la videosorveglianza - che consentirebbe un monitoraggio continuo dell'area- servirebbe anche a stabilire se gli incendi sono di natura dolosa oppure no, individuando eventuali piromani o criminali intenti ad appiccare il fuoco.
di TONIA LIMATOLA
Quello che si vede e si sente, una volta arrivati sul posto fa paura: fumarole pestilenziali, cattivo odore di bruciato e larghe chiazze di bruciato anche tra i campi. Elementi visivi e olfattivi che raccontano di un'emergenza continua, infinita, a Giugliano. L’incendio scoppiato giovedì alla discarica Resit di via Santa Maria a Cubito e, poi, propagatosi anche alle altre discariche vicine, con ben quattro focolai rimasti accesi per ore, racconta bene cosa succede da anni su questo territorio. Il panorama è sempre lo stesso ogni volta: fiamme alte e fumo nero e intenso. Comincia bene e come al solito la stagione estiva delle discariche che, per autocombustione o dolo, continuano a produrre veleni nonostante gli allarmi lanciati da ambientalisti e cittadini. Niente di nuovo sotto al cielo della zona in cui concentra
il maggior numero di discariche d’Italia (42 in 15 kmq) e che ai primi caldi si trasforma in un girone infernale. Tre settimane fa, l’ultimo sopralluogo della commissione regionale Ecomafie e bonifica, presieduta da Antonio Amato, aveva lanciato l’ennesimo allarme sul rischio incendi. Intanto, giovedì per spegnere il mega rogo è stato necessario l’intervento di dieci automezzi su tutta la zona. Le fiamme si sono estese, seguendo la linea fitta delle sterpaglie come se fossero micce tra un sito e l’altro, anche alla vicina Masseria del Pozzo. Poi, il vento ha reso le operazioni ancora più difficili. Dall’allarme, scattato intorno alle 13, infatti, i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare sodo quasi fino al tramonto per sedare le fiamme. Il risultato? Così, gli ambientalisti rilanciano sulla necessità di mettere in sicurezza l'invaso di via Santa Maria a Cubito, a pochi km in linea d’aria dal mercato ortofrut-
Emergenza 1
Sos, ritorna la commissione d’inchiesta Discariche insicure, ritorna la Commissione regionale d’inchiesta sulle ecomafie. L’annuncio è stato fatto dal presidente Antonio Amato ai microfoni di Radio Crc, intervenendo alla trasmissione “Barba e Capelli”, condotta dal consigliere regionale Corrado Gabriele - anch’egli membro della stessa commissione d’ inchiesta – assieme al consigliere comunale di Giugliano Antonio Poziello (Pd). Grande preoccupazione circa il possibile danneggiamento dei teli di prote-
zione della discarica e dei camini per la captazione del residuo biogas e del percolato ed avanzato l’ipotesi che la natura dell’incendio potesse essere di natura dolosa. In merito, il Presidente Amato ha dichiarato di avere già interessato l’assessorato all’ambiente e l’Arpac per attivazione immediata di un monitoraggio delle tre discariche. Ha poi anche annunciato che presenterà una proposta per la videosorveglianza dell’area, oggetto di ripetuti sversamenti abusivi di rifiuti.
ticolo. All’interno del sito, nel 2006 andarono a fuoco centinaia di balle di rifiuti, i cui residui giacciono sotto una copertura di terreno all'interno della stessa area. “Se non siamo in grado di bonificare, almeno si parta con la messa in sicurezza - dice Lucia De Cicco, presidente dell’associazione Eco - Ogni estate la Resit va a fuoco, mentre in inverno resta una brace perennemente accesa che produce enormi quantità di diossina”. Intanto, per la bonifica sono stati stanziati 47 milioni di euro. Gli interventi di messa in sicurezza devono essere autorizzati dalla Procura, che nel 2004 ha messo sotto sequestro il sito, nell'ambito dell'inchiesta a carico di Cipriano Chianese. All'interno della discarica, autorizzata per rifiuti urbani e speciali, secondo le dichiarazioni del pentito Gaetano Vassallo sarebbero interrati anche i rifiuti tossici, scaricati illegalmente secondo un metodo truffaldino che Legambiente definisce il giro di
burla. “Uno scandalo ambientale al quale non si riesce a mettere fine – dice il commissario regionale dei Verdi ecologisti Francesco Emilio Borrelli – Bisognerebbe attivare una task force e pretendere interventi immediati per quell’area che rischia di esplodere anche per l’enorme quantità di percolato mai smaltito correttamente”. Il riferimento è all’annuncio di una catastrofe per il 2064. Secondo una relazione tecnica commissionata dai magistrati, i liquidi dei rifiuti stanno contaminando le falde acquifere, potrebbe devastare l’area nel giro di cinquant’anni. E fa discutere anche la decisione di chiudere alcuni pozzi utilizzati per irrigare i campi della zona.
Emergenza 2
Sacchi di amianto, è paura sul litorale Emergenza Amianto. Sono spuntati come funghi lungo le strade del litorale e i cittadini ne segnalano, preoccupati, l’inquietante presenza. Si tratta di decine di sacchi con la scritta “contiene amianto”, che fanno bella mostra da molti giorni in via Ripuaria e in via vicinale Pacchianella, la parallela di viale dei Pini nord, ma a Varcaturo ce ne sono molti altri, anche nelle stradine secondarie. Ma cosa succede, si chiedono i residenti? In pratica, si tratta della penultima fase dei lavori di bonifica delle lastre di amianto frantumate. Gli interventi sono stati disposti dal Co-
mune, che ha assegnato un bando di gara proprio per far fronte all’emergenza di un territorio sul quale vengono scaricate illegalmente tonnellate di lastre. La lista delle zone contaminate è lunghissima, da via Madonna del Pantano a via Nullo, passando per via San Cesario alla zona a ridosso degli scavi di Liternum. Ma i cittadini non si rassegnano alla convivenza con i rifiuti pericolosi. “Troppo lunghi i tempi di rimozione”, denunciano. Dal Comune subito precisano: "Ora non è nocivo, i sacchi a chiusura ermetica verranno smaltiti entro la fine del mese".
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Attualità
N. 13 del 16 Giugno 2012
La riflessione
Cornuti e tartassati Ecco come si sentono gli italiani grazie alle manovre finanziarie del nuovo governo tecnico di ANTONIO D’ANGELO
I più l’hanno preso a malo modo questo sessantunesimo governo della Repubblica Italiana, fin da quel 16 novembre 2011, e, ancor prima del collasso berlusconiano, quando già nell’aria svolazzava l’idea di un ormai imminente governo ‘tecnico’. Monti potrebbe controbattere a chi gli fa il muso: “La Repubblica, mi ha chiamato, ed io alla Repubblica e al presidente rispondo!”Ecco, la risposta dell’attuale premier, in ogni caso, andrebbe data al presidente Napolitano, mentre l’Italia tutta spingeva affinchè si andasse di nuovo alle urne per esprimere la propria preferenza. Quale preferenza? Nessuna! Ed è quello che sta succedendo. In realtà il governo Monti ci ha aperto meglio gli occhi, davanti a quella parte di politica ‘’non tecnica’’ (e non di passaggio, per nostra sfortuna) che non ha saputo presentare alternative, che non ha saputo interessarsi del proprio Paese. E il ri-
sultato è una credibilità che va scemando di giorno in giorno e che si sono guadagnati i partiti a loro discapito: la Lega con Bossi senior, con gli strafalcioni di Bossi jr. e con l’ex esponente del partito Rosy Mauro al centro di una fiction casalinga, il PDL con Angelino Alfano che, certo di una sua candidatura alle prossime elezioni, vuole dimostrare che soltanto la ‘’sua’’ è una politica pulita e costruttiva. Poi abbiamo la Margherita che si è spogliata di ogni suo petalo perché chissà cosa ne ha fatto l’ex tesoriere Lusi di quei ben 13 milioni di euro, cifre da Jackpot, ma in realtà, soldi dei rimborsi elettorali del partito. Bersani, dal suo canto, gioca a fare l’indiano non presentando alcuna alternativa valida per il Paese, e Di Pietro, invece, pensa che le cose inizino a girare bene per l’IDV. Il risultato è semplice: vince l’antipolitica, vince Beppe Grillo e il suo movimento 5 stelle nelle comunali di alcune regioni d’Italia. Questo quanto accaduto nell’ultimo periodo. Intanto, i tecnici non sono ‘’morbidi’’, e in una situazione pre-
caria sono capaci di non far arrivare a fine mese le famiglie italiane che, a dirla tutta, stentano già ad arrivare alla seconda settimana, ed hanno il dono innato di far compiere dei ‘’salti mortali’’ agli italiani, in modo particolari agli imprenditori. Certo, la crisi non è colpa loro, non l’ha portata Monti e la sua troupe di esperti, ma l’attuale governo non fa altro che alimentare il disagio, e alcune tasse lo dimostrano. Vere e proprie stangate con percentuali alle stelle (IMU al 60%, Addizionale Regionale IRPEF con un rialzo del più 1,23% ed altro ancora). Insomma, secondo uno studio della UIL, il pac-
chetto di manovre fiscali redatto dal governo è costato per metà del 2012, fino a questo momento, ben 1400 euro in più a famiglia, una quota che andrebbe a ricoprire a tutti gli effetti lo stipendio di una persona. In verità l’Italia per uscire dalla crisi non ha bisogno di un teorico, non ha bisogno di ‘’professori tecnici’’ che si dimenano in riforme e delibere per il Paese, ma intanto, giacchè ci siamo, ci troviamo in alto mare e senza i remi per poter approdare alla riva della salvezza, della stabilità, della sicurezza politica, economica e sociale. Altro che le lacrime della Fornero…
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Attualità
N. 13 del 16 Giugno 2012
12ª edizione del concorso nazionale per il migliore giornalino scolastico
Assegnato il premio legalità “Giancarlo Siani” al Quinto Circolo per il giornalino “Le(g)ali al Sud” di TONIA LIMATOLA
Hanno vissuto una giornata da veri baby politici, i piccoli del Quinto Circolo che hanno partecipato alla cerimonia conclusiva della XII Edizione del Concorso Nazionale per il Migliore Giornalino Scolastico "Carmine Scianguetta", organizzato dall´Istituto Comprensivo "Don Lorenzo Milani", di Manocalzati, in provincia di Avellino. Dopo aver fatto visita al Senato nei mesi scorsi, hanno potuto ascoltare dal vivo Nicola Mancino, già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Ministro dell'Interno e Presidente del Senato, intervenuto assieme ad altri personaggi noti, alla manifestazione. "Riscoprire la vera politica in un momento in cui c´è un diffuso sentimento antipartitico. Con la globalizzazione che ci proietta in una dimensione cosmopolita mentre una intera generazione rischia di rimanere senza lavoro.
Al progetto coinvolti sessanta alunni di quarta e quinta con le docenti Simona Parisi e Matilde Vitale, assieme alle esperte Giovanna Sestile e Cinzia Granata
La scuola deve adeguarsi ai tempi, formando cittadini che sappiano calarsi nella nuova realtà e dando loro gli strumenti affinché diventino operatori economici moderni che possano trovare una loro collocazione nel sistema", ha
Celebrazioni religiose
Giugliano in festa per il Corpus domini
Lo scorso 10 Giugno numerosi fedeli hanno preso parte alla processione che si è svolta per le principali arterie cittadini
Fede e tradizioni legate al culto religioso hanno fatto si che come ogni anno la città di Giugliano celebrasse durante la nona domenica successiva a quella pasquale una delle principali solennità dell’anno liturgico della chiesa cattolica: il Corpus Domini. Terminati i festeggiamenti in onore di Maria Santissima Della Pace i cittadini giuglianesi ancora una volta hanno dedicato una domenica pomeriggio di Giugno riversandosi in strada per prendere parte ad un evento religioso altrettan-
to sentito. Il Corpus Domini è una tradizione solenne risalente al lontano 1264 chiude il ciclo delle feste dopo Pasqua e celebra il mistero dell’eucarestia,solitamente viene portata in processione racchiusa in un ostensorio sottostante un baldacchino un’ostia consacrata ed esposta a tutti i fedeli, un momento di raccoglimento e di adorazione simbolica di Gesù vivo e vero presente del Santissimo Sacramento. In concomitanza con altre iniziative intraprese nelle cittadine limitrofi, in tanti hanno preso parte alla Santa Messa celebrata presso la Chiesa Collegiata di Santa Sofia e alla processione eucaristica del SS. Sacramento che ha percorso il Corso Campano, Via Aviere Mario Pirozzi, Via Aniello Palumbo e Via Roma per poi ritornare in Chiesa Collegiata per la benedizione finale. La gerarchia ecclesiastica della città al completo,il sindaco,il comandante della Polizia Municipale Dott .Antonio Baldi, alcuni tra i consiglieri comunali, le bambine del volo dell’angelo e i tantissimi fedeli hanno attraversato la città insolitamente silenziosa e priva caos, la magia dei coriandoli lanciati dai balconi e delle tovaglie bianche hanno reso ancora più suggestivo il momento in cui Cristo percorreva le strade della città. “Dobbiamo capire l’importanza dell’Eucarestia nella quotidianità,è il sacramento del Dio che non ci lascia mai soli” queste le parole chiosate da alcuni fedeli commossi ed entusiasti della celebrazione. Compostezza silenzio raccoglimento e qualche canto hanno caratterizzato l’evento in cui tantissimi fedeli hanno affidato le proprie intenzioni ad un comune sentire. Ivana Ciccarelli
detto Mancino. A conclusione dell´incontro, sono stati assegnati i riconoscimenti a due scuole: il
Premio legalità "Siani" è andato al Quinto Circolo di Giugliano, diretto da Giacomo Gerlini, per il giornalino "Le(g)ali al Sud". Al progetto, di cui sono protagonisti sessanta alunni di quarta e quinta, lavorano le docenti Simona Parisi e Matilde Vitale, assieme alle esperte Giovanna Sestile e Cinzia Granata. A novembre i piccoli hanno visitato il Senato e, successivamente, si sono confrontati nell´aula consiliare con gli amministratori di Giugliano: esperienze importanti per capire come funziona la burocrazia e imparare a rispettare le regole. I piccoli si sono recati anche in visita sui beni confiscati alla camorra nel casertano.
L’incontro al liceo Cartesio
Io, partigiano e le quattro giornate di Napoli E sulle scritte fasciste Gennaro Di Paola dice: «Solo pagliacciate. Ognuno creda in ciò che vuole, purché non faccia danno agli altri» Venerdì 1° giugno il Liceo Renato Cartesio di Giugliano ha ospitato Gennaro Di Paola, ex partigiano che prese parte alle Quattro Giornate di Napoli nel lontano 1943. Si è partiti analizzando la figura della donna, alla quale furono negati numerosi diritti al fine di renderla una macchina per la riproduzione, pena la tassa sul matrimonio infecondo. Anche l’insegnamento di materie come la storia e la filosofia era riservato esclusivamente agli uomini, e furono introdotte materie come Storia e Cultura Fascista e Cultura Militare. Gennaro ha mostrato la propria pagella per mostrare che a quei tempi si era ammessi all’anno successivo solo adempiendo agli obblighi paramilitari. “ Vi rendete conto, sotto sotto, questo popolo cos’ha dovuto sopportare? All’inizio vedevo quei giovani antifascisti e pensavo «Ma chi glielo fa fare? Per un’idea se ne vanno in carcere?». “I giornali dell’epoca” spiega “erano pochi e davano tutti le stesse notizie; la comunicazione era manipolata dal Governo, i commenti ai fatti del giorno alla radio parlavano di ‘ritirate strategiche’ per nascondere le sconfitte, e i morti venivano dichiarati dispersi. Ascoltavo Radio Londra, perché quando sei giovane ci trovi gusto nel fare qualcosa di proibito, ma non feci in tempo a persuadermi che già dovetti arruolarmi.” L’ex partigiano ha inoltre commentato le scritte fasciste che tappezzano Giugliano, dicendo: “I ragazzi che fanno queste pagliacciate non sanno di sbagliare e voi dovete farglielo capire: il rispetto dell’altro ci deve essere sempre, ognuno creda in ciò che vuole, purché non faccia danno agli altri.” Gennaro Di Paola è la testimonianza che circa 69 anni fa furono gli ideali, anziché i telefoni cellulari o i social network, ad unire migliaia di Napoletani che per primi in tutta Europa sono riusciti ad insorgere contro i tedeschi. “Si è fatto di tutto per far dimenticare le Quattro Giornate” ha detto Gennaro. “Quando il popolo modifica lo stato delle cose si fa sempre in modo di rimuovere le tracce, perché il potere ha bisogno dell’ignoranza. Noi non abbiamo chiesto alcun riconoscimento, ma non vogliamo che si dimentichi ciò che abbiamo fatto, perché Napoli ne ha bisogno, l’Italia ne ha bisogno. La resistenza adda continuà!”. Anna Andreozzi
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Speciale
N. 13 del 16 Giugno 2012
L’intervista
«Io candidato? Ognuno deve Parla Antonio Iodice, ex consigliere comunale di opposizione eletto nel ’73 nella Roma. Si parla di lui come prossimo candidato a sindaco di Giugliano e lui non si a cura della REDAZIONE
Perche i cittadini sono sempre più “lontani” dalla politica? O meglio perché la politica è sempre più lontana dalle esigenze dei cittadini? «Secondo una definizione da me preferita, la politica è la risposta organizzata - dalle scelte delle istituzioni – ai bisogni prevalenti e diffusi di una comunità. Essa richiede, perciò, progettualità, competenza ed etica. L’aggravarsi delle condizioni sociali per la perdita media del potere d’acquisto tra categorie e ceti, dal 2002 ad oggi, ha ormai superato il 40% minacciando la sopravvivenza di milioni di famiglie, con vistose esclusioni sociali, nuove povertà, tra cui quelle in “giacca e cravatta” (dei ceti medi) e dei precari. E arricchimenti illeciti e spropositati. L’OCSE assegna all’Italia la maglia nera per i salari. Il Paese vive in enorme disagio e incertezza di futuro. Negli ultimi 20 anni, il Paese ha perduto l’occasione di rinnovare i centri decisionali – istituzionali, di modernizzare l’apparato burocratico e l’apparato produttivo. Solo qualche riforma strutturale tra le tante annunciate da più parti. Dopo il superamento delle ideologie e le frasi più o meno di moda “destra e sinistra sono cose vecchie che non rispecchiano più la società” il “candidato (poi eletto) della società contro il professionista della politica marca la distanza dalle convenzioni, in qualche modo condivise, e insieme spesso è a vantarsi della propria ignoranza in materia di amministrazione pubblica, di politica estera, di economia. Salvo a scimmiottare nei talk show esperti e accennare a generici e vaghi bisogni. Poi l’eletto è designato, non scelto dagli elettori tra il malcelato compiacimento dei vertici e l’arroccamento nei privilegi scaricando sull’elevato debito pubblico costi della politica in misura inaccettabile dalla crisi e dal disagio sociale. Il deficit di etica pubblica è insopportabile. La crisi economica nazionale, il distacco crescente dei cittadini dalla politica, a causa di inconcludenti competizioni e dalla corruzione dilagante e del notevole disagio sociale sono più che validi motivi di preoccupazione sul piano democratico.
Le recenti elezioni amministrative sono una dimostrazione chiarissima». Il bipolarismo sembra quasi finito. A suo giudizio quale potrebbe essere l’alternativa possibile? «In alternativa al frammentarismo delle forze politiche e alla precaria governabilità, indotte dalla degenerazione del sistema proporzionale e da tangentopoli venne introdotto il bipolarismo nella versione imperfetta. Perché in assenza della indicazione ufficiale del Premier si contrappongono due “schieramenti”, ciascuno con una forza maggioritaria contornata da partitini e fazioni. Ciascuno – sia l’uno che l’altro nella prassi disomogenei – ha possibilità, anche quando è stata assicurata per l’intera durata della legislatura, non ha esibito un accettabile bilancio sui due versanti: risanamento della finanza pubblica e riformismo vero. Resta il dato di una apprezzabile , generale accettazione del sistema da rivedere comunque e con urgenza. Le proposte di modifica non sono mancate e tutte si inseriscono in un percorso in apparenza esaltante, ma più spesso deludente e contraddittorio per lo stesso proponente che cambia linea a secondo delle convenienze di parte. Da ultimo è sul tavolo la proposta del PDL del semi-presidenzialismo alla francese. Nel panorama del dibattito e delle proposte non è la novità. È sbagliato sostenere da parte della prima forza politica, il PD, che non ci siano le condizioni e i tempi per esaminarla e approvarla. Bisogna “vedere le carte” e aprire un confronto sulla compatibilità con una nuova legge elettorale che restituisca sovranità ai cittadini e con la contestuale legge di chiara risoluzione del conflitto di interesse. Quest’ultima, promessa dal segretario del PDL, che ammette la sonora sconfitta elettorale e sollecita l’approvazione della proposta, convinto della improbabile vittoria della sua parte. In ogni caso il bipolarismo è sentito dagli italiani, ma andrebbe attuato con l’indicazione del premier e il maggioritario a doppio turno». La crisi economica che sta sconvolgendo il nostro Paese sembra avere più cause. Lo stare appieno nell’Europa rende più difficile o più facile una eventuale ripresa che però nessuno intravede? «È da premettere che la crisi economica è globale. Ha preso avvio tra il 2007 e il 2008 negli Usa e ha coinvolto altri paesi occidentali. L’emergere di nuovi protagonisti sulla scena mondiale, per primi Cina Popolare, India e anche Brasile hanno portato in pochi anni a una diversa allocazione della produzione e dello sviluppo a livello internazionale Verso questi Paesi si è spostata gran parte delle attività manifatturiera. La generale sensazione di incertezza e di instabilità è aggravata dalla volatilità dei prezzi del petrolio. Le sfrenatezze del sistema liberista, il mito del mercato senza regole e senza etica alimentano ingiustizie
ed esclusioni sociali. Nel mondo la ricchezza complessiva delle persone, con un patrimonio superiore al milione di dollari escluse le residenze principali, è cresciuta in un anno (2009) del 18,9%. Il progresso economico, come in Cina, è in assenza del rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. L’Europa comunitaria è solo 1/7 della popolazione mondiale. L’Italia è pesantemente coinvolta nella crisi per sue debolezze a antichi vizi che hanno alimentato squilibri settoriali – tra categorie e ceti – e squilibri territoriali – tra nord e sud. Nel nostro Paese l’economia sommersa muove circa 540 miliardi di euro, di cui più di 200 miliardi è dell’economia degli affari e delle attività criminali, di circa 100 miliardi è il mancato gettito per il fisco. Nel vortice della globalizzazione, l’Italia è stata ferma, invecchiando. È mancata in 20 anni un’idea guida, una forte direzione di marcia. La ripresa può avvenire solo ancorati all’Europa e richiede scelte di rigore e crescita coerenti e credibili. Chi pensasse il contrario è contro il futuro dell’Italia ed è fuori dalla storia. La consapevolezza della gravità della situazione interna è alla base della nascita del Governo Monti. Anche se oggi è a singhiozzi, la maggioranza non può essere rimossa per incapacità delle principali forze politiche in campo e per le assurde difese di privilegi di categoria o di caste. Sarebbe un errore imperdonabile». Andiamo al suo mondo: quello della formazione dei giovani. L’attuale sistema universitario è in grado di preparare persone capaci di affrontare le sfide del futuro? «La formazione dei giovani è il grande tema su cui si misura la modernità del sistema – paese. Riguarda lo Stato, la Chiesa e le religioni, la coscienza laica della nazione. Si tratta della visione dell’uomo e della società, di conservare il presente o guardare al futuro. Implica modelli culturali e politici che in Italia continuano a scontrarsi. I processi riformatori in materia sono confusi e di breve durata. L’alta formazione non può che essere intesa come educazione all’apprendimento dei saperi, all’autonoma elaborazione e trasmissione degli stessi. L’attuale sistema universitario non colloca, appieno, lo studente al centro. È molto controverso, non riesce a fornire comunque gli strumenti e i metodi scientifici per aiutare ad analizzare e capire le evoluzioni del pensiero e delle scienze. È un sistema a double-face, non mancano eccellenze, maestri, laureati apprezzati all’estero. Purtroppo, gli abbandoni e la lunga permanenza negli studi sono di dimensioni notevoli. Troppe sono le lauree facili. Il Paese e i centri di decisione devono sapere che dal “capitale umano e sociale” occorre ri-partire. È il vero patrimonio da valorizzare nella competizione globale. Lo spazio della formazione professionale non è ancora ben definito. Quella in capo alle Regioni non si presenta con i requisiti richiesti dall’apparato produttivo».
La diversificazione dell’offerta, la riforma, l’introduzione delle lauree triennali non sembrano aver raggiunto gli obiettivi prefissati. Perché? «Dall’Europa di Mitterand, Kohl, Andreotti… in vista della pienezza del Mercato unico e poi della moneta unica nascono le politiche di armonizzazione dei titoli di studio. La libera circolazione delle persone e delle professioni richiedeva una nuova offerta formativa adeguata alle grandi trasformazioni socio-economiche in atto sulla scena mondiale. E non solo sul piano dei contenuti, ma anche dell’articolazione d’insieme. Le direttive erano molto chiare. E di qualche contributo personale in tal senso vi è traccia agli atti del Parlamento europeo. L’Italia dovette rivedere il suo “impianto” di struttura formativa postsecondaria superiore. La laurea triennale breve fu la risposta che non ha dato, però, buoni frutti. Una delle ragioni è nel mancato riconoscimento del titolo da buona parte del mercato. Non è stata introdotta la laurea breve, nella quasi generalità, tra i requisiti dei concorsi pubblici. Qualche eccezione la fa la Sanità, ma il blocco dei concorsi penalizza inserimenti di professionisti laureati. Nel tempo ci si è esercitati nella proliferazione dei corsi. L’Ateneo “sotto casa”, oltre 5.000 insegnamenti e l’autonomia universitaria hanno fatto il resto. In moltissimi casi laurea triennale più laurea magistrale è uguale, per formazione, alla laurea tradizionale. La recente riforma in qualche modo ha avviato un riordino, ma rischia in efficacia nell’attuazione per i troppi tagli finanziari agli atenei. È positivo l’annuncio del Ministro Profumo di sostenere i giovani verso la ricerca scientifica». Ed ora parliamo di Giugliano. Manca un anno alle elezioni e possiamo già dire che stiamo in campagna elettorale. Che giudizio esprime sull´attuale amministrazione? «Da dove cominciare. Lasciamo per ora la storia. La realtà è quella di una città “altra” da come si presentava alla fine degli anni ’80. In circa vent’anni è cambiata, in assenza di politiche per il corretto uso del territorio. Si presenta all’incredulità degli stessi attori, a vario titolo, il paesone, l’agglomerato senza armature urbane. Intanto ben note riforme hanno assegnato competenze notevoli agli enti locali, caricati dell’obbligo di una imposizione propria crescente, e senza apporto dei parlamentari in quanto designati dai vertici dei partiti e non scelti dagli elettori. Le amministrazioni sono chiamate a tante competenze da alcuni anni e sono in affanno rispetto alle attese dei cittadini. La città è immersa in questa condizione con le proprie specificità, alcune strutturali e altre contingenti. Le elezioni amministrative di qualche mese fa possono aiutare a capire i nostri errori. Credo che debbano compiersi i passi dovuti alla preparazione al rinnovo del Consiglio Comunale: approfondimento delle esigenze, pro-
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Speciale
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offrire il proprio contributo» lista Dc, poi europarlamentare. Oggi presiede l’istituto di Studi politici San Pio V di tira indietro. Intanto, non esprime giudizi sull’operato dell’attuale amministrazione poste possibili, disponibilità finanziarie, influenza sui poteri sovracomunali. Da osservatore, spero non distratto, avverto in tal senso fermenti utili. Mi si chiede un giudizio sull’attuale amministrazione. Per una risposta credibile, da fondare sui fatti, si richiede la conoscenza compiuta delle scelte programmatiche. È immaginabile che, nell’ultimo anno di attività, l’amministrazione voglia accelerare il passo e consentire un confronto-bilancio con le previsioni di indirizzo strategico di inizio mandato e le realizzazioni. Perciò non mi sottrarrò all’invito di esprimere un giudizio, per ora non può che essere sospeso. La progettualità del circuito Comune-Regione-UE, di cui parte sembra prossima a tradursi in cantieri, può essere un sintomo buono perché da sempre l’Europa “chiama” anche la Città: e la nostra non ha brillato nel medio-lungo periodo da questo lato. Restano la grande opera del Mercato Ortofrutticolo che nei piani dello Stato e della CEE avrebbe dovuto assumere funzione di importanza nazio-
In consiglio, l’asse social comunista era piuttosto forte e coeso. Non provavo disagio alcuno, dall’opposizione. Su tante questioni locali, iniziando dalla gestione del dopo-colera, che in parte investì anche la Città, era frequente il confronto ad ampio spettro che si sviluppava tra i due partiti che insieme superavano in Italia il 60% dei voti. Nonostante gli impegni personali sopravvenuti, per incarichi negli organi provinciali e regionali del partito, ho fatto di tutto per essere presente alle sedute di commissioni e di consiglio. Un dovere sentito. Un arricchimento personale di conoscenza e un servizio alla Città. Il Consiglio comunale veniva eletto col sistema proporzionale e dal suo seno veniva eletto il Sindaco. Durante il mandato mai un ribaltone che, invece, costituiva un fenomeno in espansione esponenziale in Italia. Infatti, dal 1993, con la legge 142/92, viene introdotta l’elezione diretta del Sindaco. Se da allora il ruolo dei Consiglieri comunali fosse “compresso se non
nale, il supporto finanziario, ancora della CEE, per la rete stradale “esterna” (asse mediano, asse perimetrale, circumvallazione esterna e raccordo con la Domiziana…), di cui ne trae benefici Giugliano e dintorni. E meno male! Occorrerà recuperare il mal tolto alla città. Aggiungo che l’Istituto nazionale di ricerca che ho l’onore di presiedere, in un quadro di studi sul Mezzogiorno, ha già ultimato un “lavoro”, curato da ricercatori conterranei sotto la guida del Prof. Meldolesi, per “capire” le potenzialità di sviluppo offerte dalla nostra area. Naturalmente è un contributo che sarà nella disponibilità degli interessati in Città». Lei negli anni ’70 è stato in Consiglio comunale. Ritiene che oggi a Giugliano come altrove il ruolo del consigliere sia abbastanza compresso, se non addirittura mortificato? «Sono stato consigliere comunale di opposizione eletto nel ’73 nella lista DC. Di quella esperienza conservo un ottimo ricordo, anche per le amicizie maturate e che vivono. Nel Paese era dominante un vivace dibattito sulle tesi politiche “dell’arco costituzionale” e del “compromesso storico” per significare nuove prospettive di collaborazione dalla DC al PCI.
addirittura mortificato” avrei dubbi a sostenerlo. Penso possa essere espletato in ogni caso, con dignità e senso di responsabilità. In una città come Giugliano, il consigliere è necessitato ad aprirsi, a confrontarsi con l’opinione pubblica. Deve far ricorso agli strumenti dell’informazione. Così le proposte e l’azione di sindacato o di controllo sulla Giunta e sul Sindaco peseranno in ragione degli interessi generali sostenuti, del bene comune, e non delle spicciole rivendicazioni di potere o del facile ridondante mugugno. La comunicazione ha una sua efficacia e la Città offre gli strumenti». Per la nostra città sono troppi gli appuntamenti mancati. È cresciuta solo urbanisticamente a dismisura quasi perdendo la sua identità. Ritiene che ci sia spazio per un eventuale recupero? Le emergenze sono sempre le stesse: mancato sviluppo economico e ambiente. Di chi è la responsabilità? «Il post-terremoto dell’80, il rischio Vesuvio e l’escalation dell’ecomafia sono tra i fattori che condizionano il contesto provinciale. Il presente e il futuro di Giugliano assumono aspetti più preoccupanti che pro-
vocano non poco sconforto nei cittadini. In meno di 20 anni la popolazione residente in città è più che raddoppiata a fronte del calo di circa 50.000 unità nel capoluogo e di altrettante nella conurbazione S. Giorgio a Cremano – Castellamare di Stabia, ormai, in parte, decongestionata. La vastità del nostro territorio, di oltre 94 km², ha ospitato insediamenti spropositati, oltre ogni regola urbanistica. L’area costiera è stata selvaggiamente occupata. La città ha smarrito l’identità: due corpi della stessa città divisi e distanti da una quindicina di chilometri. La fascia costiera non può essere appendice del “centro” e non ci si può ricordare delle sue legittime esigenze nei programmi elettorali. Anzi, proprio dall’attenzione, straordinaria e convincente per traguardi possibile per la fascia costiera, potranno discendere riequilibrio e riassetto sull’altra parte più compromessa per densità abitativa e avviluppata da un traffico insopportabile. Le colpe sono state tante e a vari livelli di responsabilità. L’emergenza dell’area a nord di Napoli e, in particolare, di Giugliano avrebbe richiesto dalla realtà istituzionale e politica locale un trend costante di determinazioni forti e comportamenti fermi e decisi verso l’alto, magari in una condivisione larga tra forze politiche e forze sociali. Le confusioni di idee e i colpevoli silenzi hanno di fatto facilitato scelte calate dai palazzi del potere sovracomunali e favorito, implicitamente, il malaffare. Basti pensare alla scarsa incidenza nei numerosi programmi regionali. A cominciare da quelli per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Incalzano le censure dell’UE ed è viva sulla scena mondiale, il vergognoso spettacolo offerto da Napoli e il suo hinterland. Girando per la Campania è triste constatare che la nostra area è quella più compromessa in termini di qualità della vita. Se l’organico dei dipendenti comunali è sottodimensionato di molto bisogna trovare la soluzione. L’ospedale andava trasferito dal centro storico. Troppa enfasi è stata posta sull’insediamento (sfumato) del tribunale. Si scontano visioni troppo “accomodanti” del passato, che hanno privilegiano l’edilizia come motore di sviluppo e meno il potenziamento dell’apparato industriale. Quest’ultimo avrebbe assicurato l’occupazione al posto dell’uso spregiudicato del territorio rilevatosi fine a se stesso. L’emergenza è allo stato aggravata dalla situazione economica generale del Paese. Tuttavia bisogna credere con coraggio nello sviluppo che comprenda il recupero. È il fine stesso della buona politica se intesa così per qualità di progetto, per profili sani di competenza e per indiscussa moralità». Lei per il bene della sua città è pronto a dare un contributo. C´e´ chi dice che non è giusto che non ci si possa avvalere della sua esperienza di parlamentare europeo, deputato al parlamento italiano e di docente universitario. An-
tonio Iodice potrebbe essere il prossimo sindaco di Giugliano? «È un dovere personale auspicare, e non solo, tutto il bene possibile per la propria Città. Nel mio precedente impegno politico e parlamentare era doveroso concorrere e realizzarlo. I sentimenti di gratitudine e l’impegno sono sempre riuscito a dimostrarli? Ho qualche dubbio. Forse ho voluto evitare sovrapposizioni agli amici che di volta in volta rivestivano il ruolo di amministratori locali. E finora qualche delusione l’ho tenuta per me per occasioni mancate. Di due ne faccio cenno. Con un amico, alto esponente del sistema bancario e docente universitario, da me ospitato per un convegno in Città convenimmo di creare una Cassa di Risparmio. Dopo qualche mese divenne Ministro del Tesoro. L’impresa sarebbe andata in porto. Interessai alcuni concittadini. Nulla di fatto. Il quotidiano di Confindustria, il Sole 20 ore, quasi in concomitanza, pubblicava un Rapporto sui depositi bancari nei comuni Italiani. Giugliano: seconda classificata per il Sud. Altra opportunità: la mancata allocazione del Parco a Tema per i costi esagerati dei suoli. L’area sarebbe stata compresa nella nostra fascia costiera. Occupazione stabile per circa 300 lavoratori. Dopo mie sollecitazioni, l’iniziativa fu del segretario politico della DC (fine anni ’80). In entrambi i casi massima riservatezza per non fare propaganda. Il “privato” da me interpellato non si riteneva pronto… ? Il “contributo” alla propria Città si deve sempre offrire, per senso civico. Sotto forme diverse e non inseguendo a tutti i costi “posizioni” di prima linea. Registro con piacere una pluralità di iniziative, significative per largo coinvolgimento di persone. Penso alle scuole per l’intensa attività di educazione alla legalità, alle associazioni e ai movimenti, laici ed ecclesiali, alle categorie di commercianti, alle iniziative di rilancio dell’ospedale. Esiste una vitalità propositiva che investe alcune forze politiche. Considero in quest’ottica l’affacciarsi del movimento 5 stelle. Il tempo è inesorabile, dissiparlo è grave. In particolare in politica. I ritardi, gli inciuci, le facili demagogie offendono la partecipazione della città operosa. Non credo nel nuovismo e nel carrierismo politico. Come nella retorica del cambiamento e nei “salvatori della Patria”. Giugliano può cambiare, la terza città della Campania, solo per popolazione, e 31ª d’Italia non capoluogo di provincia, merita un futuro prossimo migliore. Nel tempo che ci separa dalle elezioni amministrative occorre in tanti un serio esame di coscienza, che segni la svolta dalle scelte errate e da quelle mancate e faccia emergere l’idea guida, il modello di Città a misura d’uomo. Credo nello scatto d’orgoglio, ho fiducia in energie fresche, nel “nuovo” che pure è maturato come intelligenze libere dai giochi di potere, come sana iniziativa privata, come apertura critica in tanti giovani».
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Attualità
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Domenica motoristica a Qualiano
4° Raduno Auto e Moto d’epoca di ANGELA ARIANO
Nella mattinata di domenica 17 giugno lungo la via Fratelli Rosselli, si terrà la quarta edizione del raduno di auto e moto d’epoca della città di Qualiano, manifestazione organizzata dall’Avv. Giulio Cacciapuoti, in collaborazione con i titolari del Caffè Prestige, sig.ri Francesco Visconti e Benedetto Sgariglia. Un appuntamento che vede tanti appassionati di motori protagonisti al volante dei loro veicoli d’epoca, la partecipazione è gra-
Il collezionismo e la riscoperta di antiche emozioni
tuita e la registrazione potrà essere fatta anche al momento dell’arrivo in loco. La domenica motoristica vedrà per l’occasione la chiusura dell’arteria comunale interessata dall’evento al traffico ordinario, in modo, da rendere fruibile la stessa a tutti coloro che vorranno passeggiare ammirando lo splendore dei veicoli in esposizione. La manifestazione avrà termine con la premiazione dei partecipanti ai quali verrà consegnato in
ricordo della giornata, mentre ad altri selezionati da una giuria tecnica, saranno insigniti di una coppa. In merito l’Avv. Giulio Cacciapuoti dichiara: “il raduno della città di Qualiano è ormai un evento sentito da tanti appassionati provenienti da vari paesi della provincia di Napoli e non, tanto che, a differenza delle scorse edizioni , mi hanno contattato con largo anticipo chiedendomi conferma dell’appuntamento. E’ un momen-
to culturale e di gioia per l’intera popolazione che potrà godere di uno spazio adibito ad isola pedonale lasciandosi affascinare dallo stile retrò delle vetture e moto in esposizione che hanno fatto la storia dei motori”. Gli organizzatori puntano a superare la quota massima di partecipanti, raggiunta nell’ultima edizione con 105 equipaggi, e così accrescere sempre più il prestigio di un evento motoristico a vantaggio della nostra zona.
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Scuola
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Teatro & Società
Basta bulli, i bambini “svitano” sopraffazione e arroganza In scena al teatro di piazza Gramsci lo spettacolo degli alunni delle elementari della scuola Salvatore Di Giacomo di MARCO ARAGNO
Come bulloni attaccati ad una parete, anche i bulli si possono ‘svitare’. A dimostrarlo sono i ragazzini della scuola elementare “Salvatore di Giacomo”, impegnati venerdì scorso in uno spettacolo teatrale tenutosi nella sala del I
Pace e tolleranza in scena
“Giramondo”, piccoli attori sul palcoscenico…
Protagonisti i baby attori della New Baby World di Villaricca che si sono esibiti presso il teatro Sant’Aniello di Castelvolturno
Martedì 5 giugno, i bambini della scuola New Baby World di Villaricca, sono stati i protagonisti di una rappresentazione teatrale, tenutasi a Castelvolturno, presso il Teatro Sant’Aniello. “Giramondo”, ideato e realizzato dalla prof. Angela Panico, è il prodotto di un percorso iniziato ad ottobre che ha visto impegnati tutti i bimbi dai 2 ai 9 anni, nel canto, nel ballo e nella recitazione sia in spagnolo che in inglese. È la storia di un gruppo di piccoli turisti, che insieme a tanti altri, intraprende un viaggio per il mondo; inizia per loro un’avventura, un’esperienza che prevede l’interculturalità, il confronto con le altre nazioni, e quindi la conoscenza di tradizioni storiche, artistiche e folkloristiche. A fare da cornice, uno sfondo di inni nazionali, una emozionante esplosione di bandiere e di costumi tipici dei vari paesi del mondo: Polonia, Russia, Grecia, Italia, Ungheria, Francia, Spagna, Inghilterra e non da poco la presenza dei “Mama Africa”, un gruppo africano che con i loro strumenti e le loro danze hanno creato un’atmosfera davvero magica. Insieme ai piccoli attori, hanno dato un contributo importante le maestre che hanno ballato il tipico ballo pugliese “la pizzica”, le mamme con il “sirtaki” greco e inoltre la madre di uno dei piccoli protagonisti, ha interpretato, con soave voce, la canzone “Heal the world”, non a caso scelta, visto che parla della condizione di sofferenza e di intolleranza razziale che vede come maggiori vittime i bambini di tutto il mondo. La scuola, che come struttura istituzionale già prevede lo studio bilingue (inglese e spa-
gnolo), presenta diverse etnie a favore della piena integrazione. Con questa recita, interpretata dall’ingenuità e purezza innocente dei bambini, si è toccato un tema molto forte ed attuale. È proprio Angela Panico a sottolineare: “Nella parte finale della rappresentazione, emerge una frase: “Non importa il colore della pelle, l’accento, la religione, ciò che conta è l’amore, il cuore che è uguale in tutto il mondo”. Questo messaggio, più di ogni altra cosa, viene custodito e fortemente sostenuto in questa scuola e vorrei che così fosse ovunque, senza pregiudizi ingiustificati, l'intolleranza nelle più sottili e subdole forme di discriminazione, è un male. Coltiviamo allora il suo naturale antidoto: la tolleranza, solo così faremo vivere i nostri figli in un mondo migliore”. Angela Ariano
circolo didattico di Piazza Gramsci. Dinnanzi ad una folla di genitori entusiasti, “Belli bulli’’ - questo il nome della piece - ha messo in scena i classici episodi di spacconeria e prevaricazione che possono animare la giornata di una scuola elementare. Si va dalla merendina rubata, agli sfottò compiuti ai danni dei bambini più docili. A scandire la rappresentazione tante gag comiche sottolineate da vocalizzi e intermezzi musicali realizzati con strumenti costruiti dall’ingegno dei giovanissimi attori. Musica e testi sono così andati a braccetto, grazie alla fantasia degli studenti combinata con l’esperienza degli adulti. Un duro lavoro di prove e scrittura nato a gennaio e durato fino ad oggi. L’evento nasce dall’intreccio di due “percorsi” - quello teatrale e quello musicale - intrapresi nell’ambito del progetto Pon realizzato dal VII Circolo Didattico che, per l’annualità 2011-2012, ha scelto il titolo evocativo “Cittadinanza attiva”. “Cittadinanza attiva significa creare una rete fra il bambino e la realtà esterna, spiega una delle insegnanti che ha coordinato il Pon -, far uscire la scuola sul territorio per mettere gli studenti in relazione con l’ambiente circostante”. Ma cosa c’entra la cittadinanza col bullismo? “La rappresentazio-
ne teatrale rientra nell’educazione alla legalità. Lo scopo è quello di educare i ragazzi a gestire positivamente sentimenti come la rabbia e la paura per neutralizzarli grazie al lavoro di gruppo”, chiosa la docente. La rappresentazione teatrale di venerdì, insieme ad altri eventi, come l’esposizione dei lavori di ceramica realizzati con l’aiuto dei genitori, è stata l’evento conclusivo di un percorso Pon che, avviato nel 2007, ha visto impegnati alunni, docenti, personale ATA, mamme e papà. “La manifestazione deve molto al contributo dell’Europa, visto che senza i finanziamenti concessi dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo Regionale non saremmo riusciti a realizzare strutture tecnologiche e percorsi diversificati per bambini e bambine”, spiega la dirigente del plesso scolastico Maria Esposito Vulgo Gigante. “Oltre all’educazione alla cittadinanza, nella quale rientra il progetto teatrale, - conclude la dirigente - il progetto Pon si è articolato anche in percorsi di educazione stradale, ambientale, di salute e alimentazione”. Obiettivo? Far sì che gli adulti di domani siano più rispettosi delle regole e dell’ambiente di quanto non lo siano le generazioni attuali. La scommessa, da oggi, è lanciata.
Fiocco Azzurro
Auguri a Matteo Petricciuolo Lietissimo preannunziato evento in casa dei neo-coniugi ing. Gennaro Petricciuolo e Annamaria Liccardo, per la nascita del loro primogenito Matteo, avvenuta il 15 maggio 2012. Gli amici del Gruppo Scout Giugliano 1° augurano a Gennaro e Annamaria altri traguardi genitoriali in lieta prosperità familiare.
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Attualità
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Hanno divertito grandi e piccoli ovunque si sono esibiti
Il piccolo teatro ”Potremmo essere famosi”, in tournèe per le scuole di Giugliano di LELLO PIANESE pianeseraf@libero.it
Gli spettatori-alunni del 1° Circolo e del plesso Ippolito Nievo
La piccola compagnia “Potremmo essere famosi”
Hanno incominciato per gioco, ma poi si sono ritrovati ad assumere un ruolo vero nel teatro dei giovanissimi. L’opportunità è stata proposta ed attuata dal Centro Socio Pastorale Giovanni Paolo II di via San Vito sotto la guida della regista Luisa Sequino e dell’ aiuto Marina Ferrillo, diventando di fatto, un progetto ludico-culturale che li ha accompagnati parallelamente alla durata dell’anno scolastico 2011/12. Prima che iniziasse lo spettacolo la regista e maestra Luisa Sequino si è complimentata con i ragazzi, e con i genitori che li hanno sostenuti, ed ha aggiunto:
Fiocco azzurro in casa Autiero
Auguri a Carmine Venuto alla luce il 29 maggio 2012, è lo splendido e radioso primogenito di Nando Autiero e Rosa Cecere, i quali, per l’atteso e lietissimo evento, si stringono affettuosamente insieme alla Redazione di Abbiabbè, augurano al loro piccolo tutto l’amore del mondo, una perseverante serenità ed infinita gioia.
I bambini ci insegnano che anche a costo “zero” si può fare cultura e intrattenimento ”Il nostro è un lavoro a togliere cioè, levare via le sovrastrutture che portiamo dietro e fare spazio al vuoto dentro di noi affinché si diventi consapevoli delle proprie risorse. Cosicché, i timidi trovino spazio, gli iperattivi ponderino e gli svogliati si motivino; l’importante è adeguarsi alle poche regole fondamentali: ascolto, attenzione, accettazione e collaborazione”. Una ventina di ragazzi tutti provenienti dalle classi quarte della scuola Ippolito Nievo, hanno proposto con successo la commedia “I promessi sposi”, una parodia in due atti che ha suscitato apprezzamenti e divertimento nel pubblico che li ha seguiti sin da quando si sono esibiti al Centro Giovanni Paolo II, poi alla Scuola Ippolito Nievo ed ultimamente l’8 giugno al 1° Circolo. Ed è proprio al 1° Circolo che questi giovanissimi hanno dato prova di maturità e bravura meritando il coro unanime di “BRAVI, BRAVI” dei circa 300 spettatori, che li hanno confermati attori di 1° grado come previsto dal regolamento del corso. I ragazzi: Cangiano Assunta, Caruso Alessandro, Colaleo Corrado, D’Angelo Claudia, Di Tota Sara, Esposito Alessia, Esposito Giada, Esposito Veronica, Mauriello Mario, Nocera Emilio, Pilato Ciro, Pirozzi Francesco, Pirozzi Domenico, Puca Alessia, Quaranta Martina, Russo Maria Domenica, Tafuni Nino, Venosa Salvatore e Zaccaria Luisa, hanno dimostrato padronanza e disinvoltura, nonostante l’età. All’istituto di piazza Gramsci si sono esibiti per festeggiare l’addio alla Scuola Primaria dei compagni delle quinte meritando tantissimi applausi che sicuramente non dimenticheranno per molto. Anche la dirigente dott.ssa Olimpia Finizio ha sottolineato, con parole di elogio, la bravura degli attori e il lavoro svolto dalla regista Sequino Luisa e dell’aiuto Marina Ferrillo, nel contempo non poteva non augurare agli, oramai ex alunni, successo nella vita e propensione all’onestà e giustizia, parametri essenziali per diventare buon esempio e perché no, buon politico o buon dirigente. Dopo lo spettacolo i 160 ragazzi delle otto
quinte, hanno continuato a divertirsi nei giardini guidati ed intrattenuti dai 17 animatori della Boy Scouts di Giugliano, mentre un buffet di panini con prosciutto cotto, pop corn, succhi di frutta e gelati, sono stati ad arte prodotti e preparati dall’Associazione “Cucina Senza Frontiere”, la cui presidentessa, Giovanna Ruggiero ha curato personalmente la qualità e la buona riuscita dell’avvenimento. Hanno coordinato eccellentemente le classi, affinché tutto si svolgesse come da programma, i docenti: Liana Sciorio, Ada Panico, Elena Sia, Mimma Di Girolamo, Luisa Tesone, Orsola Manna, Lidia Ruggiero, Rosalia Cecere, Giovanna Iacolare, Giovanna Pirozzi, Giulio Quaranta, Annamaria Riera e Maria Pia De Rosa; e alla fine della festa, in un clima divenuto oramai commovente e surreale,
hanno consegnato ad ogni “ex” alunno un diploma ricordo, un discorso beneaugurante ed una lacrima d’addio. Un plauso va ai Sigg. Antonio Martiniello e Pasquale De Rosa, dipendenti della scuola, che si sono offerti con gentilezza e disponibilità ad ogni richiesta di supporto tecnico e logistico, e al custode Raffaele Perone sempre pronto e paziente sia nell’apertura dei locali che nel presenziare l’ingresso ogni qualvolta ce n’è stato bisogno; inoltre, ai volontari del Centro Giovanni Paolo II: Pasquale Ostinato, Vincenzo Sarno, Enzo Loffredo, Lina Ferraro, Giulia Ottavo, Roberto Galieri e Maria Moraca per aver contribuito alla realizzazione delle scenografie, al controllo della strumentazione del sonoro e alla distribuzione dei prodotti del buffet.
Informazioni e consulenze per tutti i giovani giuglianesi
L’Informagiovani di Giugliano in piazza L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Giugliano, il Prof. Mario Delfino e la Dirigente, Dott.ssa Rosa Ariano, insieme alle operatrici dello sportello “Informagiovani” di Giugliano, hanno programmato una serie di incontri in piazza con i giovani giuglianesi, per pubblicizzare e far conoscere le attività che quotidianamente svolgono all’interno della propria sede, sita in Corso Campano n. 329. Il 15 giugno scorso, in occasione della manifestazione “Giugliano Pizza Festival”, nei cortili interni della scuola elementare 1° Circolo Didattico in Piazza Gramsci, hanno allestito un proprio stand informativo per promuovere i servizi che lo sportello “Informagiovani” offre ed il proprio sito internet (www.informagiovanigiugliano.it), ma anche per rispondere alle domande e alle richieste dei giovani del territorio, inerenti diversi ambiti (scuola, università, lavoro, tempo libero, ecc.) e per distribuire materiale informativo. Un’ulteriore opportunità per i giovani di incontrare le operatrici dello sportello si è ripetuta il 16 giugno, in Piazza Matteotti, a partire dalle ore 20.00, in occasione dell’evento “Agorà Jazz Festival” e della “Notte Bianca”, e sabato 23 giugno in Piazza Municipio, a partire dalle ore 10.00. Roberta Marano
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Attualità
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2ª edizione dal 14 al 17 giugno 2012
“Giugliano Pizza Festival”, boom di visitatori in piazza Gramsci Conclude domenica la rassegna che rilancia il centro storico
Nella foto da sinistra: Mariano Fellico, Antonio Guarino, Francesco Mallardo, Fortuna Gatto e Antonio Simeone
di CARLA PACILIO
Dopo la conferenza stampa di mercoledi 13 giugno che si è tenuta negli uffici comunali alla presenza degli amministratori pubblici e degli organizzatori, possiamo fare un primo bilancio, più che positivo della seconda edizione di Giugliano Pizza Festival. Giovedì14 e Venerdi 15 giugno, due serate trascorse in allegria ai giardini del primo circolo in piazza Gramsci. Musica, spettacoli, artigianato e regina della serata la Pizza Napoletana preparata dai maestri pizzaioli con la massima attenzione e cura. Un eccezionale af-
flusso di famiglie e ragazzi, tutti affascinati dall¹atmosfera di festa che si respira. In momenti cosi difficili è piacevole trascorrere alcune ore in allegria in compagnia di amici e parenti, mangiando la pizza che mette sempre allegria. Girare tra gli stand degli artigiani, ascoltare il piacevole sottofondo musicale, appassionarsi agli spettacoli di magia e tante altre attrazioni presenti. La Space&Time sas e l¹associazione N’Azione Napoleana ONLUS, nell¹ambito delle tante iniziative che da anni promuovono sul territorio di Giugliano, con la partecipazione diretta dell’Associazione Nazionale Culturale hanno promosso questa bella iniziativa “Giugliano Pizza Festival” 2ª edizione dal 14 al 17 giugno, nei giardini del 1° Circolo Piazza Gramsci. Dopo il successo della prima edizione del Giugliano Pizza Festival, tenutasi dal 14 al 24 luglio 2011, nell’area antistante al parco commerciale Auchan Giugliano, quest¹anno la manifestazione si è spostata nel cuore della città di Giugliano in Campania. L’intento è di promuovere, attraverso varie iniziative commerciali, culturali e sociali, un polo di attra-
Il 21 Giugno si celebra La "Fête de la Musique"
Musica dal vivo nella villa Comunale di Giugliano
L’Associazione culturale "The Jack"/Accademia Musicale Lizard presenta una mega festa in onore della musica e delle arti aperta a tutti
La "Fête de la Musique" nasce in Francia nel 1982, in occasione del solstizio d’estate musicisti, amanti della musica e professionisti si danno appuntamento per questa grande manifestazione popolare gratuita, in giro per tutto il mondo. In Europa dal 1995 hanno aderito città come Barcellona, Berlino, Napoli, Parigi, Madrid... e quest’anno anche la nostra cittadina, Giugliano sarà lieta di accogliere quest’evento. Giovedì 21 giugno 2012, l’Associazione culturale "The Jack"/Accademia Musicale Lizard presenta nella Villa Comunale di Giugliano una mega festa in onore della musica e delle arti aperta a tutti. La giornata è ricca di eventi che avranno inizio dalle 11:00 del mattino e che si protrarranno fino alle 23:00 di sera. Nei giorni scorsi è stato indotto un contest aperto a tutti i writer, con in palio la scenografia principale del palco, e per gli altri (i non vincitori) saranno comunque rilasciati degli spazi per dar sfogo alla propria arte. Il tema è quello dell´America degli anni ’70 a cui tutti gli artisti vi faranno riferimento. Gli anni ’70 sono anni di libertà, trasgressione, creatività... figli dei gloriosi anni ’60. Sarà una vera e propria giornata di festa con il dj set di Dj Cioppi che accompagnerà writer, street art, break dance, body paint, free style sotto le note di dj Sonakine per poi arrivare alle ore 19:00 al concerto di musica live degli allievi dell´Accademia Musicale Lizard. Brani come "Respect" di Aretha Franklin, manifesto degli anni ’70 dei movimenti femmi-
nisti d’America che chiedevano più rispetto per le donne; "Superstition" di Stevie Wonder e "Hotel California" degli Eagles (tutti inseriti da Rolling Stone nella classifica delle 50 canzoni migliori di tutti i tempi) verranno riproposti da giovani artisti pieni di talento ed entusiasmo. Ci sarà anche il rock con i Deep Purple, Anouk e Tina Turner a deliziare le nostre orecchie. Sarà come rivivere per un giorno i meravigliosi anni ’70 con le scenografie dei migliori writer e la musica degli intramontabili artisti di sempre. La musica sarà la regina della giornata ma tutti quelli che vi prenderanno parte saranno i motori di allegria, spensieratezza e divertimento. L’ingresso è aperto a tutti ed è gratuito. Serena Li Calzi
zione in modo da realizzare l’idea di Giugliano, Città del Divertimento. La location è individuata all¹interno di area di disponibilità del comune e l¹ingresso alla area del Giugliano Pizza Festival è gratuito. Ecco gli eventi del fine settimana: Sabato 16 giugno — Ore 21.00-22.00 Musica Dance 70/80 dal vivo. — Ore 22.00-23.00 Balli ed animazione Brasiliana in Costume.
— Ore 23.00-00.00 Musica Dance 70/80 dal vivo. Domenica 17 giugno — Ore 21.00-22.00 Taverna Napoletana dal vivo. — Ore 22.00-23.00 Latin Show. — Ore 23.00-00.00 Taverna Napoletana dal vivo. Possiamo trascorrere queste due serate ancora insieme, ballando con la musica dance e la canzone delle tradizione napoletana, asssaporando i piacevoli gusti della nostra mitica pizza.
Fiori d’arancio
Nozze Migliaccio - Smarrazzo Il 6 giugno 2012, nella Chiesa parrocchiale di San Nicola, in Giugliano, Eva Smarrazzo e Gianluca Migliaccio hanno coronato il loro sogno d’amore unendosi in matrimonio con il rito religioso officiato dai Rev.mi Sacerdoti Don Raffaele Grimaldi e Don Luigi Pugliese. Presenti, quali testimoni per la sposa, Miriam Smarrazzo e Annalisa Pedata; accanto allo sposo sedevano, invece, Margherita e Giuseppe Migliaccio, che insieme ad altri amici e familiari augurano ad Eva e Gianluca una vita di serena e radiosa prosperità familiare, andando a vivere insieme nella città veneta di San Donà di Piave, in provincia di Venezia.
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N. 13 del 16 Giugno 2012
Cultura
Intellettuali accusati di non aver mai cercato un’intesa proficua con le forze politiche
L’attualità del disinteresse culturale a Giugliano A distanza di 32 anni non è cambiato niente
del Prof. RENATO SCALFARO
Nel novembre del 1980 venne pubblicata su ‘‘Il Corriere giuglianese’’ una’amara lettera di una lettrice, intitolata ‘‘Riflessioni e cultura’’, nella quale si metteva in evidenza che a Giugliano vi era una carenza di inziative culturali tendenti ad indirizzare la popolazione, ma soprattutto i giovani, ad interessarsi dei vari problemi socioculturali. Questo, secondo la lettrice, era motivato dal fatto che non vi era un Teatro, che l’unico Cinema esistente proiettava film scadenti e privi di contenuti e che mancavano sale espositive per effettuare mostre di pittura, di scultura e di fotografia. Si lamentava, inoltre, che
anche la Fiera della Frutta, tipico prodotto giuglianese ed importantissima dal punto di vista commerciale, ebbe vita brevissima. Insomma, una desolazione completa! L’accorato intervento si concludeva con l’auspicio che la dolorosa denuncia avrebbe potuto servire a spingere tutti i responsabili a riflettere e ad impegnarsi per fare qualcosa per risolvere la penosa situazione non degna di un paese civile. Da queste tristi constatazioni sono trascorsi 32 anni e, benché successivamente ci siano stati altri calorosi appelli sui giornali periodici locali, la situazione non è per niente cambiata; anzi ha subito un notevole ed ignobile peggioramento. Infatti, il Cinema a cui faceva riferimento la lettrice, cioè il Cinema-Teatro Smerando di Via Aniello Palumbo, reso inagibile dal terremoto del 23 novembre 1980, non è stato mai più recuperato e messo in condizione di operare e di svolgere una normale attività teatrale e cinematografica. I suoi resti fatiscenti e pericolanti sono ancora al loro posto e quotidianamente vengono ignobilmente offesi da persone incivili che vi depongono davanti masserizie ed immondizie varie, contribuendo, così, a trasformarli in un indecoroso monumento al menefreghismo e all’abbandono. Nel frattempo, ahimé, non sono state mai realizzate strutture destinate ad attività culturali, né luoghi
I libri che ci piacciono
Concordia, la tragedia diventa libro con Cento Autori
Verrà presentato il 20 giugno nell’ambito della rassegna “Un Caffè con l’Autore”
Mercoledì prossimo "Un Caffè con l’autore", l’appuntamento settimanale con la Cultura nella biblioteca comunale di Villaricca, promosso da illimitarte e Cittadinanzattiva, ospita Gino Barbieri con il suo nuovo libro "Concordia, Cronaca di una tragedia annunciata" (Edizioni Cento Autori), un lavoro letterario che, attraverso una narrazione affascinante ed avvincente è capace di offrire al lettore una delle analisi più interessanti sul naufragio di una nave, a tratti metafora di un intero paese. Partecipano, Francesco Gaudieri, Sindaco di Villaricca, Gianni Granata, Assessore alla Cultura e Pietro Valente, Presidente Associazione A.L.I. Che cosa racconta? Un gigante del mare, la nave da crociera Concordia, che affonda come il Titanic, trascinando nei fondali dell'isola del Giglio 32 persone. Un comandante, Francesco Schettino, prigioniero di una personalità narcisista ed egocentrica, incosciente fino al punto di portare una nave di oltre centodiecimila tonnellate con più di quattromila persone a bordo dentro una trappola (lo scoglio delle Scole) nota sin dai tempi dell'antica Roma, ben segnalata dalle carte nautiche e dalle mappe cata-
di aggregazione sociale; pertanto, le sporadiche manifestazioni sono state e continuano ad essere realizzate in luoghi di fortuna per la tenacia e la passione di alcuni operatori culturali costretti a lavorare tra mille difficoltà e in strutture sconvenienti e inadeguate. Un lieve filo di speranza per i Giuglianesi desiderosi di rinascita culturale nella propria città fu l’apertura della Libreria Caffetteria Edicolè Mondadori, di Via Pirozzi, perché a Giugliano non è mai esistito un vero e proprio negozio di libri, ma solo edicole, che, oltre a riviste e giornali, vendevano bestseller e pubblicazioni più recenti, come del resto conitnuano a fare tuttora. Inoltre, la Libreria Edicolè costituiva un punto di incontro per gli amanti della lettura, che, tra lo sfogliare una rivista e leggiucchiare un libro, potevano anche gustare, presso l’annesso bar, una buona tazza di caffè o uno stuzzicante aperitivo. Ed ancora, la struttura era fornita di un accogliente angolo destinato a conferrenze e attività varie, dove sono state presentate molte novità librarie e si sono svolti incontri culturali di particolare interesse. Quella flebile ventata di ossigeno purtroppo è svanita, perché il locale nel settembre 2011 è stato chiuso, e la cosa che fa più rabbia e desta desolazione è che negli stessi locali è stato aperto un negozio di abbigliamento cinese, che andrà ad infastidire la nostra già travagliata attività commerciale. Peccato: è stata una opportunità persa, che certamnete non si ripeterà! Comunque, è spiacevole notare che tutte le accorate proteste apparse sui vari periodici giuglianesi erano concordi nell’accusare,
come colpevoli dell’inaccettabile situazione denunciata, gli amministratori comunali che non si sono minimamente interessati di fare qualcosa per promuovere attività culturali nella città di Giugliano. Se questo è vero, tutti i preposti che si sono alternati alla guida della città, e principalmente i vasi assessori alla cultura, sono da condannare, e quindi dovrebbero rendere conto delle loro inadempienze. Purtroppo, non l’hanno fatto e non lo faranno mai, perché sarebbe ammettere l’inefficienzaa del proprio operato. Ma è altrettanto vero che la stessa accusa è da addebitarsi anche agli intellettuali, agli uomini di cultura giuglianesi, perché anche loro sono sempre stati sordi ed inattivi circa la divulgazione della cultura nella loro città. Mi domando perché le persone colte, gli studiosi, che penso ce ne siano un buon numero, non hanno mai cercato di dar vita ad una intesa proficua con le forze politiche allo scopo di attuare una condivisa attività atta a diffondere arte e cultura nella città di Giugliano. Perché questo profondo silenzio da parte degli intellettuali, degli studiosi e degli operatori culturali? Intanto, la povera città di Giugliano va lentamente agonizzando tra l’indifferenza di tutti e un profondo vuoto spirituale va propagandosi sempre più tra le coscienze di quanti vorrebbero che la vita fosse costituita da più idee e meno parole, da più azioni e meno chiacchiere. Insomma, sarebbbe ora che tutti si sollevassero da questo torpore intelletuale e che facessero qualcosa di efficace affinché la terra del grande Giambattista Basile non muoia completamente dal punto di vista spirituale.
Fiori d’arancio
Nozze Tambaro - Del Gaudio
stali. Ma anche un pusillanime capace di abbandonare al proprio destino centinaia di passeggeri in preda al terrore, dopo aver ritardato per più di un'ora l'evacuazione della nave. Sullo sfondo della storia, i profili evanescenti di una giovane e intraprendente moldava, di un cinico manager tutto affari e poca coscienza, e di una società armatrice eccessivamente accondiscendente e distratta. Dolore e rabbia, solidarietà e avidità, generosità e vigliaccheria si fondono all'interno di un reportage coinvolgente, che aiuta a svelare molti dei retroscena della notte più tragica vissuta dall'arcipelago toscano.
Nella splendida cornice della chiesa di S. Pio X di Giugliano, il 12 giugno 2012, hanno coronato il loro sogno d’amore Serena Del Gaudio e Feliciano Tambaro. Esprimiamo gli auguri di tutta la redazione del giornale AbbiAbbè.
Sabato 29 Giugno 2012 - Alle ore 18:30 Tobia Iodice ed Emmanuele Coppola presenteranno il libro dell’Avv.
Esterino Mallardo
“MI RACCONTO”
la mia vita insieme a quella di tanti altri nel secolo scorso Sala Teatro del 1° Circolo didattico - Piazza Gramsci
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Attualità
N. 13 del 16 Giugno 2012
Iniziate martedì 12, le manifestazioni si concluderanno il 23 giugno 2012
‘ Jamme a pazzià’’,ragazzi in gara fino al 23 giugno di EMMANUELE COPPOLA
Si ricorda, a distanza di cinque anni, la prima ed ultima edizione dell’Olimpiade dei Giochi tradizionali che l’Amministrazione comunale di Giugliano, accogliendo allora la proposta dell’Associazione Extra Moenia Opicia, ebbe il merito di patrocinare e sostenere, permettendo a diverse centinaia di ragazze e ragazzi delle Scuole Medie di cimentarsi in alcune attività ludico-ricreative pressoché sconosciute, quali il Setteprete, il Sottammurro, la Ruota, il Parauasolo, Zicchitiello e Acchiapparella. Quelli erano i Giochi di strada che appassionavano quotidianamente i ragazzi di una volta, capaci di trascorrere delle ore senza mai annoiarsi, protesi in un esasperato agonismo, attraverso il quale si imparavano le regole del rispetto dei ruoli e della necessaria convivenza sociale. L’iniziativa riscosse allora un successo straordinario, e questo lasciava credere che si sarebbe ripetuta ogni anno, riuscendo a coinvolgere addirittura circa mille partecipanti attraverso le pre-selezioni scolastiche e le gare da disputare nei mesi di marzo aprile e maggio. Insomma, sarebbe stata una vera ciclica Olimpiade dei Giochi tra-
Dopo cinque anni ritorna l’Olimpiade dei Giochi tradizionali
I ragazzi della Parrocchia San Pio X impegnati nel gioco del Setteprete
dizionali, che avrebbe attirato su Giugliano l’attenzione degli organi di informazione di più largo respiro, suscitando in altri contesti extracomunali la voglia di imitare. L’idea e l’articolazione di quel progetto erano mie e le avevo estratte dall’ultima parte del libro che avevo pubblicato nel 2000, ‘‘Giugliano anni ‘50’’, nel quale avevo recuperato la memoria storica delle tradizioni locali, senza trascurare quelle ed altre attività ludiche dei ragazzi. Il varo dell’iniziativa fu allora assicurato dalla disponibilità immediatamente manifestata dall’Assessore pro tempore alla Pubblica
Poca solidarietà verso i più bisognosi
Caritas Chiaiano, ai poveri niente più pacco Dal mese di maggio la Caritas di Via XX settembre a Chiaiano ha sospeso i viveri per le fasce più bisognose del quartiere. Questa la drastica decisione del parroco della Parrocchia di San Giovanni Battista don Salvatore Giuliano. Ma quali sono i motivi? Pare che alcuni aventi diritto al pacco di viveri alimentari facessero gli scostumati. Tuttavia a settembre coloro che vogliono usufruire di nuovo agli alimenti devono dimostrare di essere persone a modo e rispettose, questo l’avviso delle volontariate. In via Tiglio, sul Tirone, in piazza Margherita, via XX Settembre, via Napoli sono numerose le famiglie che si puzzano di fame, che vivacchiano alla giornata, persone anche senz’arte né parte. Il Centro Caritas, che porta il nome di Madre Teresa di Calcutta nacque proprio per fare fronte ai poveracci zonali, grazie all’iniziativa del giovane parroco.
La Svizzera, che meraviglia. I rappresentanti di Swiss Travel System AG sono venuti a Napoli per illustrare alla stampa tutte le opportunità che offre la Svizzera. La conferenza si è tenuta la sera del 13 giugno all’Hotel San Francesco al Monte al corso Vittorio Emanuele. Svizzera Turismo celebra quest’anno l’anno
dell’acqua e si vanta del titolo del Paese dell’acqua. Effettivamente è così. 120 ghiacciai, 7mila laghi, fiumi che percorrono migliaia di chilometri, grotte e gole scavate dall’azione millenaria dell’acqua, che in terra Svizzera è sinonimo di purezza e benessere, come tengono a precisare i responsabili di Swiss Travel. Si è parlato di trasporti, un servizio efficientissimo, nulla a che vedere con Napoli. Da Milano e Venezia a bordo di Eurocity si raggiungono le più belle città svizzere: Lucerna, Losanna, Basilea, Zurigo o anche Ginevra (dove vive Donna Sofia Loren). La tariffa intelligente di 19 euro e il cibo tipico nella ristorazione di bordo sono motivi validi per preferire le rotaie alle auto. Di questo e altro ancora si è parlato. Tanto è bastato per invogliare le persone a visitare le meraviglie svizzerotte. Elio Guerriero
Istruzione, ........................., ed ampiamente sostenuto dall’entusiastico coinvolgimento di una diecina di docenti, che negli anni successivi mi avrebbero di continuo sollecitato di riproporla all’Amministrazione comunale. Ma non ci sono riuscito, pur continuando a cercare degli utili interlocutori, ai quali avrei voluto dimostrare che l’Olimpiade dei Giochi Tradizionali, denominata ‘‘Jamme a pazzià’’, sarebbe stata più importante di qualsiasi altro evento occasionale di marca pseudo-sportiva, e che sarebbe stata un buon investimento sociale e culturale. Mi sono ritrovato a parlarne con alcuni amici, alcuni mesi fa, quando avevo ormai rinunziato a perseguire oltre questa voglia di riportare in auge i Giochi di una volta e a far scoprire ai nostri ragazzi e ragazze che si potrebbero divertire meglio e di più con essi, piuttosto che rimanere anchilosati sulle ormai minuscole tastiere dei videogiochi. Ricordo che l’occasione mi era stata offerta dalla manifestazione conclusiva di un’altra attività culturale tesa a recuperare le tradizioni di Giugliano, organizzata dall’Associazione N’Azione Napoletana con il Patrocinio del Comune di Giugliano. Nella cerchia di quegli amici, insieme con il Presidente Dott. Federico Vastarella ed il suo Vice Antonio Simeone, erano presenti il referente delle attività ludiche e culturali Antonio Iovine e la nuova Dirigente del Parco commerciale Auchan, Floriana Borriello, che aveva sponsorizzato quelle attività. Ella cominciò ad esternare la sua curiosità, lasciandosi gradualmente affascinare dalla descrizione di quei Giochi, e - nel congedarsi - ci chiese di elaborare un progetto da sottoporre alla sua attenzione. Rilevata l’impossibilità temporale di coinvolgere di nuovo le Scuole Medie in una seconda edizione dell’Olimpiade dei Giochi tra-
dizionali, ebbi l’idea di estendere la partecipazione alle ragazze e ragazzi dei Gruppi parrocchiali dell’A.C.R. Interpellati i Parroci nel giro di qualche giorno, si registrò l’unanime entusiasmo, senza nascondersi l’effettiva difficoltà di trovare il tempo per organizzare le squadre delle ragazze e dei ragazzi che avrebbero dovuto partecipare alle gare. Ma alla fine il progetto è stato realizzato in via sperimentale, in particolare con il sufficiente coinvolgimento della Parrocchia di San Pio X, della Comunità del Convento francescano e della Parrocchia di San Marco, che si è avvalsa del dirompente entusiasmo organizzativo di Tammaro Iavarone, alias Tammariello. Nel tardo pomeriggio di Martedì 12 giugno, negli spazi delimitati all’interno delle aree di parcheggio del Centro commerciale Auchan, si sono svolte le gare di primo turno di Setteprete maschile (dodici partite) e Cerbottana maschile e femminile. Venerdì 15 le ragazze ed i ragazzi si sono sfidati nelle gare di Ruota femminile, Achiapparella e Sottammuro maschile e femminile. Martedì 19, sempre nel tardo pomeriggio, si giocherà con la Ruota maschile ed il Setteprete femminile (12 partite). Venerdì 22 giugno si disputeranno le gare finali di Cerbottana, Ruota e Setteprete, tutte con squadre maschili e femminili). Sabato 23 giugno, dalle ore 18:30, nella Galleria del Parco Commerciale Auchan, ci sarà la manifestazione conclusiva con l’attribuzione di oltre cento Medaglie alle ragazze e ragazzi che avranno vinto le gare e della Coppa dell’Olimpiade ‘‘Jamme a pazzià 2012’’ al Gruppo che avrà guadagnato più Medaglie.
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Attualità
N. 13 del 16 Giugno 2012
Salute & Benessere
Acqua, rimedio naturale per la calura estiva Continua l’appuntamento con il pranoterapeuta Piero Di Martino, in onda tutte le mattine su Radio Crc con una rubrica in cui risponde alle domande della redazione e degli ascoltatori, formulate in studio dalla giornalista Iolanda Stella Corradino, fornendo consigli utili per intraprendere il “cammino del benessere” di IOLANDA STELLA CORRADINO
Perché è importante consumare acqua alcalina e ionizzata? «L’acqua è la componente principale del nostro corpo, così come è l’elemento fondamentale per la vita sulla terra. Dalla qualità dell’acqua dipende anche lo stato di salute di tutto ciò che esiste, di tutto quanto, uomini, animali, piante, è biologico. C’è un dato oggettivo che vorremmo evidenziare: tutte le popolazioni più longeve vivono in prossimità di acque pure e limpide, alcaline e fortemente io-
nizzate, soprattutto per l’azione esercitata dai salti d’acqua, cascate, che caricano le stesse di ioni di segno positivo. Quando quest’acqua preziosa entra nel nostro organismo, i cluster (grappoli) di molecole entrano più facilmente attraverso la membrana cellulare e si legano alle scorie e alle tossine presenti (i famosi radicali liberi) in virtù dell’attrazione esercitata dalla opposta polarità, portandole all’esterno attraverso il nostro sistema escretore (i reni innanzitutto). L’acqua che normalmente beviamo non possiede queste caratteristiche. Quella del rubinetto, per intenderci, pur rispettando i limiti di
L’obiettivo: assistenza e sostegno alle famiglie dei baby pazienti
Giulia Angelini: «Aiuto i genitori che soffrono per i loro figli come me»
La mamma di Alessia, la bimba scomparsa di recente per un tumore raro annucia di voler fondare un’associazione per raccogliere fondi
Negli occhi di chi la racconta non traspare rabbia, ma una grande serenità, una grande forza d’animo che trasmette a chi le sta intorno. È la mamma della piccola Alessia, una bambina di soli 8 anni venuta a mancare lo scorso 31 maggio a causa di un glioma intrinseco del tronco encefalico. Un tumore raro che colpisce bambini in età evolutiva e per il quale le statistiche non prevedono guarigione. Dal giorno in cui si scopre i mesi di vita sono contati, di solito non arrivano a un anno. Ma Alessia è stata più forte degli altri e della malattia stessa. A distanza di poche settimane dalla sua scomparsa, Giulia, la mamma, ha intenzione di fondare una onlus per la raccolta fondi per la ricerca di questa malattia. Al momento pare sia solo uno il centro di ricerca in Italia che si occupa di questo tumore, e si trova a Padova, ma i medici fanno sapere che le risorse non sono sufficienti per proseguire. L’intento dei familiari della bambina, già in contatto con il centro, è proprio di sensibilizzare le persone affinché conoscano la malattia nello specifico e possano così sovvenzionare la ricerca. «Negli ultimi anni il numero dei bambini colpiti è aumentato, mentre noi stiamo parlando ci sarà qualche creatura che sta combattendo – continua la mamma - Non si può dimenticare la
loro sofferenza, per questo non dobbiamo permettere ad altri di soffrire. Ho già parlato con i genitori degli altri bambini e sono ugualmente propensi a portare avanti questa iniziativa». Alessia era una bambina come tutte le altre, anzi, chi l’ha conosciuta la racconta come una bimba speciale, più sensibile e intuitiva dei suoi coetanei. Vivace, gioiosa, con un carattere così forte da affrontare la malattia senza un capriccio, nonostante i soli 8 anni di vita. Amava il rosso. Un pinguino comprato all’acquario di Genova e una piccola copertina l’hanno accompagnata nei suoi lunghi viaggi verso i vari ospedali. Il 13 maggio dello scorso anno quando hanno scoperto il male sono partiti per il Gaslini di Genova, dove la terapia ha avuto un immediato e visibile miglioramento. Da settembre poi, è iniziato il peggioramento. È un tumore non operabile, qualsiasi intervento potrebbe essere letale in quanto colpisce il tronco dal quale si diramano tutti i centri vitali. Nessun sintomo, nessun preavviso per questi angeli. Colpisce una zona così silenziosa che solo quando straripa fa sapere a tutti di essere presente nel loro piccolo corpo. «All’inizio avevo paura di guardare mia figlia, paura che dentro di lei ci fosse un’altra entità – racconta la signora Giulia - Poi mi sono accorta che quel mostro è morto con lei, ma Alessia ha un’anima, che è illesa e dobbiamo farla rivivere salvando la vita ad altri bambini. C’è chi affronta questi problemi in maniera arrabbiata, a me è successo di viverlo con speranza. È entrato qualcosa in me che mi ha donato pace e serenità. Per questo avevo chiesto alla Madonna di prendere Alessia nel suo mese, e sentivo che sarebbe successo proprio in quel giorno. Non a caso giù in piazza c’erano i bambini del coro delle voci bianche, di cui lei faceva parte. Li ha ascoltati per l’ultima volta proprio quando stavamo cercando di rianimarla. Ricordando il coraggio che ha avuto lei nell’affrontare la malattia, non posso ora io tirarmi indietro. Adesso dobbiamo darci da fare. Col tumore dobbiamo fare rumore». Maria Rosaria Ferrara
legge, contiene comunque sostanze tossiche, compreso il cloro per disinfettarla. Quella imbottigliata perde velocemente le caratteristiche segnalate sull’etichetta, specialmente il Ph, che tende a virare in pochi giorni verso l’acido, oltre a perdere la ionizzazione naturale che eventualmente possedeva alla fonte. Tutti gli stati infiammatori si sviluppano su base acida, il nostro sangue deve essere leggermente alcalino per consentirci la vita (ph 7,35-7,45), e i cibi più comuni che normalmente consumiamo sono acidificanti. Le farine raffinate, i cibi in scatola, le carni, le verdure e la frutta acida e zuccherina, per non parlare dello zucchero e dei dolci. Ecco perché un’attenzione alla qualità dell’acqua è importante, e un investimento in apparecchi specifici di ultima generazione da non confondere con le caraffe filtranti o con gli addolcitori, può determinare la qualità della nostra salute, presente e futura». Consumare molta frutta e verdura fa bene? «Se prendiamo in considerazione la nostra struttura gastro-enterica e le nostre esigenze nutrizionali dobbiamo concludere che, oggettivamente, noi non siamo né erbivori né fruttivori. E in realtà siamo semivori, cereali e legumi ovviamente, ma frutta e verdura possono costituire una buona integrazione nella nostra alimentazione per l’apporto di fibre, di sali minerali e di vitamine, a patto di utilizzare questi vegetali con cognizione di causa e corrette modalità di consumo. Un’alimentazione eccessivamente squilibrata in un eccesso di verdura e frutta acida e zuccherina ci procurerà inevitabilmente condizioni di salute non ottimali. Frequenti raffreddori, ad esempio, o dolori lombari provocati dall’eccesso di yin (energia espansiva) introdotta in un clima temperato quale è quello in cui viviamo. La globalizzazione dei consumi ci mette a disposizione frutta e verdura proveniente da paesi tropicali, in stagioni sbagliate e di qualità spesso discutibile. Presenza di pesticidi, di concimi chimici, di gas conservanti, di prodotti frutto delle biotecnologie più spregiudicate, possono determinare malanni che sarebbe facile evitare recuperando la saggezza secolare
che possedevano i nostri avi non condizionati da una pubblicità martellante e diseducativa. Alcuni consigli: utilizzare solo prodotti biologici e di stagione, far seccare al sole la frutta acida e zuccherina (i fichi, le albicocche, ecc.), mangiare la frutta sempre lontano dai pasti, cuocere le verdure a vapore e non immersa nell’acqua e fare in modo che sia sempre presente ma in modica quantità. L’osservanza di queste regole ci preserverà da piccoli e grandi malanni e la nostra qualità di vita sarà senz’altro migliore». Cosa può ottenere la pranoterapia nelle disfunzioni del sistema endocrino? «Sono sempre più frequenti le disfunzioni del nostro sistema endocrino. La vita moderna, il consumismo alimentare, la perdita di naturalità del cibo, gli additivi palesi o subdoli che siano, lo stress, il consumismo farmacologico, rappresentano le cause principali di una serie di patologie sempre più diffuse e invalidanti. Fermo restando che la diagnosi e la competenza nella cura è riservata allo specialista, la pranoterapia professionale esercitata da operatori preparati e dotati di oggettive caratteristiche energetiche può costituire un utile, e alle volte decisivo, supporto alle terapie convenzionali. Un’azione energetica valida può innescare recuperi funzionali di un sistema così complesso e delicato che può manifestare svariate forme morbose. Dalla tiroide al timo, alle surrenali, all’ipofisi, questo sistema è determinante in molte funzioni. La crescita, la riproduzione, il metabolismo, lo stato psico-fisico, la sopportazione del dolore, gli stati infiammatori e tante altre di queste funzioni dipendono dal corretto funzionamento del sistema endocrino. La struttura di queste ghiandole è nutrita da vasi capillari il cui diametro è così piccolo che sovente è impossibile far giungere il farmaco le cui molecole hanno un diametro maggiore. Questo limite di ordine fisico limita la possibilità di cura con la medicina convenzionale che giocoforza si riduce a curare i sintomi con inevitabili effetti collaterali. Pensiamo al cortisone, ad esempio, sostitutivo del cortisolo naturale, certamente indispensabile in molti casi con conseguenze ormai acclarate su altre funzioni. La sinergia con la pranoterapia professionale fornirebbe al medico maggiori chances di cura e al paziente una migliore qualità di vita, e, in alcuni casi, la possibilità di guarigione altrimenti negata». Il cammino del benessere è in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 7 del mattino su Radio Crc Targato Italia. È possibile entrare in contatto con la redazione o con l’esperto in pranoterapia Di Martino scrivendo a: redazione@radiocrc.com, pierodimartino@libero.it o cercandoci su facebook.
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Attualità
N. 13 del 16 Giugno 2012
Prevenzione & Incendi
Terreni incolti, il sindaco ordina le recinzioni di MARIA ANTONIETTA D’AUSILIO
E il Comune aderisce al Protocollo contro i roghi di rifiuti
I terreni abbandonati sono a rischio sversamento illegale dei rifiuti e conseguenti roghi tossici per il loro smaltimento, si sa. Così l’amministrazione di Qualiano, dopo aver fatto tesoro delle denunce dei residenti di via Sambuco, al
confine con Villaricca, ha firmato un provvedimento col quale ordina la rimozione dei rifiuti depositati e obbliga i proprietari alla loro recinzione. "Il Comune - dichiara il sindaco Onofaro - con l’Assessorato all’Ambiente e l’Ufficio di Pia-
I libri che ci piacciono
“Il Festival a casa del boss”
Pietro Nardiello ha presentato il proprio lavoro allo chalet 5 Stelle
Lunedì 28 maggio presso la “caffetteria 5 Stelle” in Piazza Gramsci, è avvenuta la pubblicazione del libro “Il Festival a casa del boss” di Pietro Nardiello, giornalista free lance napoletano. Collabora con Articolo 21 e la redazione napoletana di Repubblica, ha partecipato all’antologia “Strozzateci tutti”, che si è aggiudicata il Premio giornalistico “Paolo Giuntella 2010”. E’ l’autore della trasmissione di radio Rai Tre Parole Fuori dal Vulcano. In passato ha collaborato con il DRI-Ente Interregionale , Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’organizzazione di eventi. Ideatore del festival dell’impegno civile, unica rassegna italiana interamente realizzata nei beni confiscati alla criminalità organizzata, con questo libro accende un riflettore sulle motivazioni del Festival, i retroscena, le difficoltà, le speranze e le gioie, nate in questi luoghi confiscati, dove si tenta ogni giorno di costruire un’Italia diversa. Il progetto del Festival, fortemente voluto dal Comitato Don Peppe Diana e dai principi del sacerdote assassinato dai camorristi a Casal di Principe. Una vittoria innanzitutto culturale, psicologica, fisica, concreta, reale: “A casa del boss” si organizzano spettacoli di teatro, di musica, incontri di letteratura e dibattiti sui temi della legalità, dell’antimafia, della politica, della cultura, dell’impegno civile. Si avvertono le ansie che vive l’autore/organizzatore, si manifestano i disagi incontrati con la burocrazia, la difficoltà nel coinvolgere una certa stampa per la quale ormai la legalità non fa più notizia, soprattutto cadono molte maschere anche quando da 19 sindaci del casertano viene sottoscritto un protocollo per la legalità con l’impegno di costituirsi parte civile nei processi delle vittime di camorra e nel tempo questo numero di amministratori diminuisce esponenzialmente poiché anche loro imputati in processi e arrestati per collusione. Il volume è arricchito da pregevoli considerazioni di importanti testimoni sociali, come il
giudice Lello Magi, il procuratore Cafiero de Raho, Isaia Sales, Peppe Barra, Don Aniello Manganiello, Antonietta Rozera. Il libro è il racconto di una utopia concreta, del riscatto culturale di tutti i nostri non luoghi. Ha introdotto la serata Raffaella Visconti dell’Associazione Ibris che ha poi passato la parola ad Anna Russo, nonché fondatrice e presidentessa della medesima associazione che ha voluto fortemente fare qualche considerazione: “Affrontando temi come economia, futuro, legalità, speranza, l'unica arma del grande riscatto è nella cultura. Quando si parla di criminalità dovuta ai disagi sociali, quando si parla di finanza corrotta e finanza etica, o quando si tocca il tema del ruolo della chiesa o delle istituzioni ma soprattutto quando si raccontano esperienze di associazioni che vivono uno sterile protagonismo, chiudendosi a qualunque forma di comunicazione o rete e autolimitandosi ad una reale crescita culturale/sociale, si giunge ad una comune conclusione, ovvero che solo la cultura è l'arma più forte di questi poteri. Solo la cultura può formare, quindi garantire una coerenza nel tempo di un certo modo, sano, di pensare e di agire ed avere così domani una classe dirigente più trasparente, un cittadino più rispettoso e più occasioni equamente distribuite in società. È proprio la cultura il filo conduttore del festival, soprattutto la musica, linguaggio universale che riesce a rivolgersi e a farsi ascoltare da tutti gli strumenti che fanno in modo che questo festival non sia un evento con un inizio e una fine ma un progetto che possa perdurare nel tempo, un progetto che vede dopo le passerelle il reale riutilizzo di quelle terre con destinazione sociale, offrendo lavoro e togliendo tanti ragazzi dalla strada, Il libro si arricchisce inoltre di importanti interviste e si chiude con un finale sorprendente: un’intervista impossibile a Don Peppe Diana”. Nonostante la processione in città, sono intervenute molte persone, molti rappresentanti di altre associazioni del territorio ed inevitabilmente ne è seguito un ricco dibattito. C'è stata la testimonianza di Ciro Corona, presidente di (R)esistenza Scampia, che ha portato la sua esperienza e ci ha raccontato di come (stile “Io speriamo che me la cavo”) tutte le mattine prende i ragazzi dalle piazze e porta i bambini a scuola, una sfida dura che ha visto un piccolo miracolo realizzarsi, questi ragazzi oggi sono istruiti ed alcuni di questi addirittura, oggi fanno con altri ragazzi più piccoli quello che Ciro faceva per loro. Il ricavato del libro inoltre sarà destinato alle cause sostenute dal festival e alla possibilità di realizzare l'utopia concreta di vedere davvero queste terre rinascere nelle mani giuste. Angela Ariano
nificazione e Gestione del Territorio, è in costante allerta sul tema dell’inquinamento ambientale ed in maniera ancora più solerte con l’incombere della stagione estiva, ove si registrano incrementi di roghi di sterpaglie. Pertanto, onde scongiurare che laddove venga appiccato il fuoco, qualunque ne sia la causa scatenante, possano entrare nel processo di combustione anche rifiuti pericolosi abbandonati in quegli stessi siti con un danno ancora maggiore in termini di inquinamento atmosferico, procediamo con l’ordinare la recinzione dei lotti e la nettezza degli stessi". E proprio in tema di lotta e contrasto ai roghi di rifiuti, il Comune aderisce al Protocollo d’intesa del concertato e sottoscritto in sede di Prefettura di Napoli il 23 marzo 2012 ed avente ad oggetto "le attività di prevenzione e controllo e prevenzione dei rifiuti finalizzate alla risoluzione dei fenomeni di sversamento e combustione dei rifiuti lungo le strade extraurbane". Già negli anni scorsi il Comune di Qualiano si è posto all’avanguardia nella battaglia contro i roghi di rifiuti arrivando all’approvazione intercomunale,
sotto l’egida della Prefettura di Napoli, dell’ordinanza atta a contrastare l’abbandono di pneumatici, sovente adoperati come letto di combustione per il alimentare i roghi o come perniciosa ed illegale forma di smaltimento dei medesimi. "Nel tempo abbiamo ottenuto risultati importanti - prosegue il primo cittadino - riuscendo a far decrementare il triste fenomeno. Ma non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia. Pertanto saremo sempre disponibili e pronti a rispondere ad ogni iniziativa che promuova tolleranza zero contro tutto ciò che va a nocumento dell’ambiente" conclude Onofaro.
Evento presso l’istituto Fratelli Maristi
Torneo di judo in memoria del maestro Umberto Pianese Nella manifestazione che si svolgerà il 16 giugno sono coinvolti i team di tutta la Campania Si svolgerà sabato 16 giugno, a partire dalle 15, il primo memorial in ricordo del pluripremiato maestro di judo, Umberto Pianese, nell'ambito del Trofeo Città di Giugliano presso l'Istituto Fratelli Maristi e vedrà coinvolti i giovanissimi allievi di vari palestre della Regione Campania. La manifestazione è organizzata dalla polisportiva Fratelli Maristi e dal Centro Nazionale Sportivo Fiamma - comitato di Giugliano. Le palestre che negli anni passati hanno avuto rapporti con il pioniere di tale disciplina sportiva nelle nostre zone, Umberto Pianese che da tutti viene celebrato come un educatore eccezionale, che negli anni ha costruito attorno la palestra di Judo dei Fratelli Maristi un gruppo umano che ha visto passare intere generazioni, persone che se pure hanno abbandonato la pratica sportiva, non hanno mai dimenticato i valori del rispetto e della lealtà che il Maestro Umberto sapeva inculcare.
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Sport
N. 13 del 16 Giugno 2012
il GUERRiER
sportivo
E ora battiamo l’Irlanda di Trapattoni Venditori ambulanti di bandiere spuntano ovunque. Anche le donne si appassionano
Le migliori squadre europee si confrontano in questi Europei 2012 in Polonia e Ucraina (Poland e Ukraine), e proprio i polacchi hanno pareggiato nella partita inaugurale con la Gracia l’8 giugno nello splendido stadio di Varsavia (Stadion Narodowy). Gara finita 1-1, mentre nello stesso Gruppo A la Russia batte la Repubblica Ceca con un sonoro 4-1. La stessa Russia ha pareggiato poi proprio con la Polonia 1-1, ma prima della partita fuori dello stadio si sono verificati incidenti tra
tifosi. Insomma, i soliti imbecilli. In Polonia c’è grande entusiasmo per questo evento e naturalmente la popolazione spera che la squadra possa superare il turno. Molti lettori leggeranno questo giornale quando già la Polonia avrà giocato contro Repubblica Ceca (16 giugno). A Napoli e provincia la comunità polacca è ancora molto numerosa, anche nel Giuglianese ve ne sono diversi, una donna di 35 anni è diventata a Napoli giornalista pubblicista, si chiama Monika Pochwatka e abita in Via Palumbo. Maria, polacca che lavora al Vomero dice: ”Mi fa piacere vedere in televisione la Nazionale polacca, poi guardo sempre i telegiornali per aggiornarmi, il vostro Presidente Napolitano è stato in Polonia, e questo è molto importante, forza Polska”. Anche l’Ucraina conta di passare ai quarti, specie dopo la bella vittoria colla Svezia per 2-1 nella partita d’esordio. Protagonista assoluto Shevchenko che stende gli svedesi con una doppietta, il 36enne centravanti (ex Milan) della Dinamo Kiev dopo gli Europei potrebbe dare l’addio al calcio che lo ha reso ricco e famoso. Gli ucraini a Napoli sono dappertutto, soprattutto donne, fanno le badanti e i servizi e ora fanno un gran tifo per la Nazionale. Dopo la Francia l’Ucraina se la vedrà contro l’Inghilterra il 19 giugno a Donetsk alle ore 20,45. Una gara che gli ucraini che vivono a Napoli e dintorni vivranno con grande intensità. Ed eccoci all’Italia. Buona la gara con la Spagna finita 1-1, con emozioni e brividi da ambedue le porte. Certo, difronte c’erano gli spagnoli, già campioni d’Europa e mondiali nel 2010. A mio avviso ci sono tutte le premesse di superare il Girone C, l’ultima partita è contro l’Irlanda di Trapattoni lunedì alle 20;45 a Poznan (Polonia). In queste grandi occasioni spuntano ovunque i venditori ambulanti (abusivi) di bandiere e bandieroni, di trombette e affini. Se l’Italia va avanti sono affari, sennò tutti a casa e buonanotte. E a piazza Dante l’azienda di abbigliamento e calzature ha “piazzato” il suo punto vendita ma an-
che un televisore dove è permesso di assistere a tutte le gare stando “comodi” su enormi cuscini. E cresce il tifo delle donne. Il 21 giugno iniziano i quarti di finale, il primo luglio finalissima a Kiev. Intanto il frocio Cecchi Paone asserisce che in Nazionale vi sarebbero almeno 2 giocatori con tendenze omosessuali. Ci si domanda su quali indizi si basano queste certezze. A parte il fatto che non crediamo a queste cose, ma a lui poi che importa? Elio Guerriero
elio.guerriero@libero.it
SPORT VARI / Vela
Vele d’epoca, che passione
Torna l’appuntamento con le vele d’Epoca nel Golfo partenopeo. Dal 27 giugno al primo luglio le imbarcazioni iscritte animerano per 5 giorni le acque nel nostro mare. La manifestazione, giunta alla nona edizione, è stata presentata in conferenza stampa al Circolo Savoia a Santa Lucia il 12 giugno. A fare gli onori di casa ovviamente il presidente Pippo Dalla Vecchia che ha illustrato il programma dell’evento. Si comincia il 27 con gli arrivi e regitrazioni, questo in mattinata. In serata è previsto un cocktail di benvenuto. Il giorno dopo alle 11 regate sulle boe (vele d’Epoca), alle 12 ancora regate sulle boe (Dragoni classici). Così il 29 e 30 giugno. Il primo luglio, invece, dopo le regate vi sarà la premiazione. La Marina Militare Italiana partecipa con passione alla buona riuscita di tutto il programma. Lo sponsor anche quest’anno è la Banca Aletti. Il trofeo Aletti sarà assegnato allo yacht che avrà ottenuto il miglior tempo. Nell’occasione sarà assegnato anche il Premio Eleganza Marina Yachting. Lo scorso anno il Trofeo è stato vinto dallo yacht d’epoca Kipawa. E.Gu.
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Attualità
N. 13 del 16 Giugno 2012
Evento promosso dall'associazione Pitagora, con l’organizzazione di illimitarte e il patrocinio dell’assessorato alla Cultura
Musica jazz, così vive il centro storico nel weekend di TONIA LIMATOLA
Piazze senza contenuto sono luoghi di nessuno, in cui è facile essere aggrediti. Nasce così l’idea di portare la musica in piazza Matteotti e, non è un caso, che la rassegna si chiami, Agorà Jazz Festival, appunto. Per la terza edizione il tema è quello della “contaminazione”. L’evento, promosso dall'associazione “Pitagora”, che si avvale dell'organizzazione dell'associa-
Fino a domenica piazza Matteotti ospita la terza edizione dell’Agorà Jazz Festival sul tema della “contaminazione” zione “illimitarte”, ha il patrocinio dell’assessorato alla cultura. Tanti i nomi importanti, ma il festival si conferma soprattutto una vetrina per i veri talenti che si stanno ritagliano grande spazio sui media nazionali. Come i Blue Gospel Singer, ospiti di un programma sulla Rai, e i Revenaz, con migliaia di clic in rete per il video musicale-
parodia sull'abbandono Sarkozy dell'Eliseo. Fenomeni che fanno crescere la curiosità per l'arte e che spingono gli organizzatori ad abbandonare la fase della competizione tra artisti in favore di una vetrina per artisti che sappiano cimentarsi anche con altri generi musicali. Non solo jazz, dunque, ma anche blues, rock progressive, funk e fusion. “La cultura a trecentosessanta gradi aiuta a fondare l'identità di un luogo, a rendere orgogliosi i nostri ragazzi della città in cui vivono. In piazza non vogliamo parlare solo di jazz, ma di tutte le note possibili e anche del Basile, nato a Giugliano, alle cui opere si sono ispirati gli autori più famosi del mondo”, dice Raffaele Cardone, direttore artistico della rassegna e presidente illimitarte. “Siamo felici che questo progetto si stia consolidando sempre di più dandoci conforto e forza nonostante le mille difficoltà”, dice Roberto Argiulo che con Mimmo Di Gennaro, entrambi dell'associazione Pitagora, porta avanti il progetto. Sul palco i giornalisti Mariano Fellico e Iolanda Stella Corradino presenteranno cinque band a serata e molti ospiti
d'eccezione. Un momento di confronto tra vecchie e nuove generazioni di musicisti, di Giugliano e non, in pratica. “Come amministrazione, crediamo molto che ogni forma d'arte debba avere un giusto rilievo per dare lustro alla nostra città. Ci auguriamo che così si risvegli la vita culturale, diventando sempre più densa e gioiosa”, dice l'assessore alla cultura, Angela Rispo. Ieri è stato presentato anche un Dvd con le immagini riprese dal vivo e i brani presentati alla seconda edizione, accompagnati da un breve documentario nel quale si raccontano le potenzialità di una città ancora poco conosciuta e con un patrimonio monumentale da fare invidia a Napoli e all'area flegrea. Chiese, aree archeologiche, palazzi storici e luoghi naturali di aggregazione, che attendono solo di essere recuperati. “Il progetto – dicono gli organizzatori- ha anche lo scopo di consentire ai cittadini di riappropriarsi della funzione sociale e aggregativa della piazza. Una fruizione, purtroppo, spesso negata a causa del degrado urbanistico e sociale, oltre che dell'insicurezza.