Abbi Abbè, 25 febbraio 2012

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QUINDICINALE INDIPENDENTE DI GIUGLIANO E DINTORNI Questo giornale non riceve contributi economici, né da enti pubblici, né da enti privati

Fondato nel 1998 - Direttore: Sergio Pacilio - Anno XV - N. 5 - Sabato 25 Febbraio 2012

CGIL, UIL E UGL LANCIANO L’ALLARME

Di nuovo a rischio il San Giuliano

Secondo i sindacati la chiusura sarebbe annunciata: la scarsa sicurezza mette in fuga medici e pazienti. I tagli regionali impediscono le assunzioni lasciando al lavoro sempre meno infermieri Negare che il San Giuliano sia un ospedale insicuro è diventato impossibile. Le aggressioni ai medici del pronto soccorso non si contano e la carenza di risorse lascia la sorveglianza nelle mani di soli due vigilantes per turno, anche se 24 ore su 24. Ed è di pochi giorni fa l’ennesimo furto dell’apparecchiatura che serve per pagare il ticket evitando la fila allo sportello. Un doppio danno: per l’Asl che è stata costretta a comprarlo già due volte e per i cittadini, che si vedono sottrarre la possibilità di non sprecare tempo. E fosse solo questo. L’ospedale cittadino torna sotto i riflettori anche per il paventato rischio chiusura a causa dei continui tagli che penalizzano il personale e abbassano il livello dell’assistenza. SERVIZIO a pagina 5

IL CASO

DURO COLPO DELLA MAGISTRATURA AI CLAN

Foibe, è scontro Camorra e scempi edilizi tra gli studenti Arresti e sequestri sul litorale

«I fascisti non hanno legittimità di azione nelle nostre scuole». E così i giovani di sinistra bloccano la commemorazione al De Carlo e al Marconi. Denunciate minacce e intimidazioni

SERVIZIO a pagina 11

Sigilli per il centro commerciale Orizzonte, nel mirino dei finanzieri anche i fratelli Ascione. Sequestrato il mega villaggio di Lago Patria “Domitia Village”

È stata smantellata una rete operante in Campania, Lazio, Calabria e Sardegna. Risultato: dodici arresti e sequestrati terreni, appartamenti, società, imbarcazioni, auto, moto e rapporti bancari per un ammontare complessivo di oltre 500 milioni di euro. Nell’operazione dell’antimafia sono stati impiegati 500 uomini tra Guardia di Finanza e polizia di Stato. Oggetto del sequestro preventivo sono: 30 società, 198 terreni, 456 fabbricati, tra i quali una villa e 71 locali commerciali, 49 rapporti bancari, 27 tra auto e motoveicoli, due imbarcazioni e due polizze assicurative. SERVIZIO a pagina 6-7

LA DENUNCIA DI CIA

Furti di fragole e impianti idrici

Sos degli agricoltori in Prefettura, attivate ronde per proteggere i raccolti. Martedì 28 incontro con il sindaco

La Cia interprovinciale Napoli - Caserta denuncia una serie di furti di frutta in campo e verdure, materiale in ferro ed attrezzature agricole nelle campagne tra Giugliano, Parete, Villa Literno, Qualiano e Lusciano. Da un paio di mesi si susseguono dei raid notturni che mettono i crisi le attività. Contabilizzati danni per 800mila euro. SERVIZIO a pagina 6





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Attualità

N. 5 del 25 Febbraio 2012

SOS Sanità

San Giuliano: sempre più insicuro e di nuovo a rischio chiusura di TONIA LIMATOLA

Negare che il San Giuliano sia un ospedale insicuro è diventato impossibile. Le aggressioni ai medici del pronto soccorso non si contano e la carenza di risorse lascia la sorveglianza nelle mani di soli due vigilantes per turno, anche se 24 ore su 24. Ed è di pochi giorni fa l’ennesimo furto dell’apparecchiatura che serve per pagare il ticket evitando la fila allo sportello. Un doppio danno: per l’Asl che è stata costretta a comprarlo già due volte e per i cittadini, che si

vedono sottrarre la possibilità di non sprecare tempo. E fosse solo questo. L’ospedale cittadino torna sotto i riflettori anche per il paventato rischio chiusura a causa dei continui tagli che penalizzano il personale e abbassano il livello dell’assistenza. I sindacalisti di Cgil, Uil e Ugl hanno il dente avvelenato e hanno incontrato cittadini, sanitari e politici per lanciare un appello all’amministrazione comunale. “Il sindaco deve intervenire dice Antonio Crispi, Cgil - Bisogna riprendere le contrattazioni negli ospedali e contiamo sul suo intervento perché non si abbandonino a loro stessi operatori e pazienti”.

Nel mirino anche la decisione della direzione generale di far ri-

Cgil, Uil, Ugl attaccano la direzione generale sulle condizioni di lavoro di medici e infermieri. Dall’ospedale replicano: «Dobbiamo fare i conti con i tagli e non possiamo fare nuove assunzioni» corso alla mobilità extraregionale che, secondo i sindacalisti, penalizzerebbe i precari. “Se si va avanti con queste scelte - dice Gerardo Vitale (nella foto), responsabile area giuglianese - il San Giuliano non avrà più motivo di esistere”. Insomma, secondo i sindacati che lanciano l’allarme, l’ospedale può essere salvato dalla chiusura.

no risparmiare l’azienda ma danneggiano i cittadini”. L’ipotesi di chiusura del San Giuliano alimenta da tempo il dibattito in città. “Avevano già tentato di declassarlo cinque anni fa e il progetto venne scongiurato grazie ad un forte impegno politico - dice l’ex sindaco Francesco Taglialatela, Pd Fare fronte comune, ora più che

La struttura, con oltre 4mila prestazioni di pronto soccorso, è il punto di riferimento per una platea di 350mila persone dell’area giuglianese. “Soffriamo degli stessi disagi di tutti gli ospedali che fanno i conti con i tagli regionali alla sanità, ma non rischiamo la chiusura”. Per il direttore sanitario del San Giuliano Anna Punzo la situazione non è così drammatica. “Sul fronte del personale non possiamo intervenire: non possiamo fare assunzioni e ci dobbiamo per forza organizzare al meglio per non lasciare sguarniti i reparti, anche se con grandi difficoltà. Gli infermieri sono passati da tre a due per turno per una questione di carenza di risorse a livello regionale. Poi, purtroppo il pensionamento di molti dipendenti, il blocco del turn over a livello regionale e i bandi di mobilità intraregionale hanno ridotto sempre più il numero del personale non medico in servizio”. Si punta il dito contro gli sprechi e contro la scarsa attenzione alle professionalità. “Sono anni che denunciamo una serie di disservizi legati ai tagli - continua Vitale -. Secondo la direzione generale sarebbero giustificati dalla carenza di risorse e che, invece, non solo fan-

mai è necessario per garantire livelli accettabili di assistenza ai cittadini”. “Un’eventuale chiusura del nosocomio sarebbe impensabile e inaccettabile - dice don Angelo Parisi, parroco della chiesa di Camposcino - In questo periodo di crisi, sono i più deboli ad avere maggiormente bisogno di cure sanitarie”. All’incontro pubblico erano presenti i consiglieri comunali dell’opposizione Luigi Sequino, Udc, e Nicola Pirozzi, capogruppo

Pd, che ha annunciato la presentazione di un’interpellanza. Dell’emergenza San Giuliano si potrebbe discutere nel corso di una seduta monotematica. La carenza di personale penalizza anche l’assistenza nei distretti di periferia, come quello di via Staffetta a Lago Patria, e lo Psaut di Varcaturo. Lavoratori che perdono garanzie e tutele e che, quindi, lavorano male. “La progressiva riduzione del personale infermieristico - dice Carmine Pennacchio, Uil - manda in tilt le attività, specie di notte, quando si avverte maggiormente la carenza di ausiliari e infermieri”. “Molte colleghe sono costrette a casa senza stipendio perché si sono ammalate lavorando - denuncia il medico Gerarda D’Auria (nella foto) - Non si considera che molti di noi lavorano con grande spirito di servizio, tra mille difficoltà, pur di non lasciare alla sbando i pazienti”. E sul fronte dell’insicurezza, poi, i medici che lavorano con la paura di essere aggrediti, manca il drappello di polizia notturno. “Poche sere fa è spuntato all’improvviso un coltello- raccontano al pronto soccorso - e ci è mancato poco che scoppiasse l’ennesima rissa”.


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Cronaca

N. 5 del 25 Febbraio 2012

Camorra & Società

Nuovo colpo al clan Mallardo: 12 arresti e sequestri per 500 milioni di euro di CARLA PACILIO

È stata smantellata una rete operante in Campania, Lazio, Calabria e Sardegna. Risultato: dodici arresti e sequestrati terreni, appartamenti, società, imbarcazioni, auto, moto e rapporti bancari per un ammontare complessivo di oltre 500 milioni di euro. Nell’operazione dell’antimafia sono stati impiegati 500 uomini tra Guardia di Finanza e polizia di Stato. L’indagine, durata quasi due anni, ha permesso di rilevare due holding imprenditoriali, attive soprattutto nel settore dell’edilizia, nelle Province di Roma, Latina e

Sigilli anche al centro commerciale Orizzonte, sul litorale. Nei mirino dei finanzieri anche i beni dei fratelli Ascione Napoli, gestite, direttamente o attraverso prestanome, da persone collegate al clan camorristico Mallardo attivo sul territorio del comune di Giugliano, inserito nel cartello criminale denominato «Alleanza di Secondigliano». Oggetto del sequestro preventivo sono: 30 società, 198 terreni, 456 fabbricati, tra i quali una villa e 71 locali commerciali, 49 rapporti bancari, 27 tra auto e motoveicoli, due imbarcazioni e due polizze assicurative. Sequestrate anche Ferrari e barche di lusso. Di particolare rilievo il sequestro delle aree ex Desco di Terracina e Madonna delle Grazie di Fondi, nonchè l’Hotel «Orizzonte» (si tratta di un quattro stelle, da 42 camere con annesso un centro meeting) e il centro commerciale «Orizzonte» di Giuliano in Campania. Quest’ulteriore attività si colloca nell’ambito di una più ampia azione di contrasto che da tempo la DDA di Napoli con gli investigatori del Gico del Nucleo Pt di Roma sta perseguendo nei confronti del clan Mallardo. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, infatti, attraverso le operazioni “Arcobaleno”, “Caffè macchiato”, “Aquila reale” e “Tahiti”, si è giunti a disarticolare la struttura di comando e la principale componente econo-

Danni al comparto per 800mila euro in due mesi

Furti di fragole e attrezzature, SOS degli agricoltori in Prefettura

Attivate ronde per proteggere i raccolti, martedì incontreranno anche il sindaco Giovanni Pianese per chiedere più controlli

La Cia interprovinciale Napoli - Caserta denuncia una serie di furti di frutta in campo e verdure, materiale in ferro ed attrezzature agricole nelle campagne tra Giugliano, Parete, Villa Literno, Qualiano e Lusciano. Da un paio di mesi si susseguono dei raid notturni che mettono i crisi le attività. Da qui l’SOS di una delegazione guidata da Salvatore Ciardiello, che ha incontrato il capo di gabinetto del prefetto, Francesco Esposito, segnalando i diversi furti registrati nell’area tra Napoli nord e l'area dell'aversano a confine con la provincia di Napoli. «Abbiamo denunciato questa situazione allarmante in considerazione che già siamo ad inizio campagna agricola con gli agricoltori che trasferiscono nelle campagne attrezzature importanti e anche costose per la coltivazione. È impossibile dover lavorare con questo problema che costringe gli agricoltori a dormire nel proprio fondo per vigilare trattori, macchinari e produzione. Infatti abbiamo registrato anche il furto di fragole e insalate», sot-

mica del clan, colpito da numerosi arresti e da considerevoli sequestri di beni. Grazie a tali operazioni, basate anche sul puntuale riscontro di dichiarazioni di collaboratori di giustizia che in passato hanno ricoperto ruoli di primissimo piano nelle principali consorterie camorristiche campane, oltre che su intercettazioni telefoniche ed estesi accertamenti bancari e patrimoniali, si è fatta luce

sulla complessa gestione degli affari illeciti dei Mallardo, nei cui confronti sono stati nel tempo sequestrati beni per un valore complessivo di circa 1 miliardo e 400 milioni di euro. Nel mirino dei finanzieri i tre fratelli Ascione di Giugliano, ma da anni insediati a Formia e dediti all'attività imprenditoriale ai quali sono stati sequestrati beni per 25 milioni di euro.

Emergenza casa

Blitz antiabusivismo nel campo rom del Comune Sotto sequestro sei manufatti realizzati senza autorizzazione all’esterno degli alloggi in cui vivono famiglie di dodici persone Il blitz congiunto di vigili, carabinieri e polizia, su ordine della Prefettura, all’interno del villaggio comunale ha fotografato una situazione illegalità. Sono state denunciate sei persone per abusivismo edilizio, che hanno realizzato delle appendici delle case. Negli alloggi prefabbricati, pensati inizialmente per 120, vivono oltre duecento persone. Sul piede di guerra dal Comitato campano Rom. "È un atteggiamento arrogante. Ma come si fa a trascurare che queste persone tentano solamente di sopravvivere in contaneirs inospitali, freddi e con vistose perdite d’acqua - si chiede uno dei rappresentanti, Alex Valentino - Per riscaldarsi devono tenere sempre accesi i condizionatori e pagano bollette di centinaia di euro". In pratica, per gli attivisti l’operazione andrebbe a innestarsi lungo una serie di inadempienze delle istituzioni che erano sedute al tavolo in Prefettura e che, invece, non avrebbe prodotto un piano abitativo alternativo, costringendo le famiglie a ricreare accampamenti, sia all’interno del villaggio comunale che per strada. All’arrivo dei vigili le famiglie hanno tentato di spiegare le loro ragioni. "Abbiamo dovuto costruire le cucine all’esterno perché non ci stiamo in dodici in trenta metri quadrati", si sono giustificati i rom. Così hanno realizzato cucine all’esterno, oppure camere da letto costruendole in parte in lamiera, muratura o legno. Hanno anche mostrato le immagini dell’allagamento sul piazzale ad ogni pioggia a causa dell’inadeguatezza del sistema fognario e chiesto aiuto per mandare i bimbi a scuola. Nel frattempo i 400 rom rimasti esclusi dal villaggio del Comune si ritrovano ancora a girovagare sulla Circumvallazione esterna: una parte staziona da tempo alle spalle del centro commerciale Auchan, un’altra sul terreno di un privato, mentre un centinaio sono rientrati sui terreni inquinati, cioè gli ex campi 7 e 11, dai quali erano stati sgomberati su ordine della Procura ad aprile 2011 per motivi di sicurezza sanitaria. DIRETTORE RESPONSABILE:

Sergio Pacilio

tolinea Ciardiello. Nel corso dei controlli faida-te è in questa notte appena trascorsa, dopo l’ennesimo furto che gli agricoltori, si legge sempre nella nota della Cia, si sono organizzati in gruppo per una vigilanza delle proprie aziende, esasperati da quanto sta accadendo. Una reazione giustificata anche dal fatto che sono preoccupati per l'inizio della campagna di produzione di frutta e verdura.

Direzione, Redazione, Amministrazione

Via 4 Giornate, 29 - Giugliano (NA) Tel. e Fax 081.19973264 - 081.19973265 E-mail: abbiabbe@libero.it

Hanno collaborato a questo numero: Valentina Angelini, Marco Aragno, Angela Ariano, Chiara Buonavolontà, Ivana Ciccarelli, Emmanuele Coppola, Monica D’Ambrosio, Antonio D’Angelo, Valentina Di Lauro, Barbara Donisi, Maria Rosaria Ferrara, Elio Guerriero, Francesco Saverio Iacolare, Serena Li Calzi, Tonia Limatola, Giovanni Mauriello, Francesca Ortese, Arianna Pacilio, Carla Pacilio, Eduardo Pellegrino, Lello Pianese, Giuliano Russo, Renato Scalfaro. Grafica e Concessionario per la pubblicità: GRAPHISTAR s.r.l. - Via 4 Giornate, 40 - 80014 Giugliano (Napoli) Stampa: GRAPHIC PROCESSING s.r.l. - Acerra (Napoli) Registrazione Tribunale di Napoli N. 44 del 26-04-2004 - N. Iscrizione ROC 11606


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Cronaca

N. 5 del 25 Febbraio 2012

Camorra & Società

Domitia Village, scempio di camorra Sequestrato il megavillaggio di Lago Patria di TONIA LIMATOLA

Area con centro benessere, piscine, centri commerciali, maneggi e altre strutture sportive, creato per consentire il riciclaggio di denaro dei Casalesi. Gli abusi edilizi devastano l’area al confine tra le province di Napoli e Caserta e il Green Domitia Village di Lago Patria (181 appartamenti per un valore di 250

14 arresti, tra politici e militari insospettabili. Confiscati beni per 250 milioni di euro milioni di euro) rappresentano una violenta colata di cemento fuorilegge in riva al lago. L’inchiesta dell´Antimafia - affidata per tre anni agli esperti della Guardia di Finanza - racconta di un pericoloso intreccio tra camorra-imprenditoria-politica col coinvolgimento anche di un generale dei carabinieri in pensione. Nel mirino funzionari della prefettura, uomini dello Stato che non sono stati identificati, ma sono le gole profonde di notizie coperte dal segreto. Ne escono malissimo le amministrazioni locali. Nell’elenco dei quattordici arrestati su ordinanza di custodia emessa dal gip Pietro Carola (ma il totale degli indagati raggiunge quota 43) compaiono l’ex sindaco di Casaluce, Antonio Fedele Proto, e Alfonso Scalzone, fratello dell'ex sindaco di Castel Volturno Antonio. Quest’ultimo indagato e per cui è stata rigettata la richiesta di misura cautelare. E ancora: due ex consiglieri comunali di Castel Volturno: Giuseppe Gravante e Antonio Russomando. A ognuno un ruolo nel rilascio di concessioni e

La denuncia di cittadini e ambientalisti

Contro lo scempio, nel 2007 era intervenuto anche l’allora ministro Pecoraro Scanio «Non è detto che bisogna rassegnarsi ad uno scempio solo perché ci sono i permessi», aveva detto nel 2007 l’allora ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, accogliendo le denunce dei cittadini che avevano notato il cantiere sorto al chilometro 42 della strada statale Domiziana, a Lago Patria, nel territorio di Castelvolturno, ma a due passi da Giugliano. Il progetto prevedeva alberghi con piscine, una chiesa, centri commerciali, piazze e stra-

de abbellite da alte palme e 170 residence per ospitare futuri vacanzieri. La procura di Santa Maria Capua Vetere che sospettava molte irregolarità ha messo sotto sequestro e sigillato il cantiere dopo alcuni mesi, ma su quell’area tutto aveva già preso forma. Dopo qualche giorno fa il dissequestro per due terzi di quell’area perché così la legge impone dopo la valutazione degli esiti di indagine. E i lavori sono ripartiti.

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autorizzazioni amministrative falsate. Mondo che ruota intorno agli interessi degli imprenditori edili vicini ai clan dei Casalesi, Nuvoletta

e Polverino. Due i personaggi chiave, Angelo Simeoli e Raffaele Giuliani, costruttori del Green Domitia Village.

Il punto di vista

Bellezze aggredite e occultate alla vista Rigogliose pinete, spiagge bianche e profonde, a due passi dal lago salato a forma di cuore, tappa obbligata degli uccelli migratori, sulla cui sponda svetta il foro degli scavi archeologici. Questa è la cartolina di Lago Patria. Risorse naturali e beni culturali che altrove sarebbero state tutelati e che, invece, tra Giugliano, Napoli e Castelvolturno, occultano veleni e ostentano colate di cemento. Prima del sequestro del Green Domitia Village, c’era stata l’inchiesta Puff Village, con le case realizzate sui resti dell´Antica Domitiana. In questa zona, cemento e rifiuti tossici sono il grande business. “Per invertire questa tendenza e difendere l’ambiente, e lo diciamo da anni, bisogna tenere sempre alta l´attenzione sulla legalità, intervenendo con gli abbattimenti perché non passi più il messaggio che si può sempre farla franca”, dice Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania. Ma qual è il tesoro che si sta distruggendo? “Essendo una città di mare, Liternum aveva tutto attorno una serie di nuclei abitativi, villaggi di pescatori. E, quindi, è facile ipotizzare che lungo tutto il perimetro del lago vi siano ancora dei reperti da scoprire - spiega lo storico Emmanuele Coppola - D’altra parte, a pochi passi dalla zona compresa tra la foce e la spiaggia, quindici anni fa venne alla luce un´estesa necropoli con centinaia di tombe, poi ricoperte. E più avanti ancora, i canneti proteggono resti dell’Antica Domitiana”. Tutte bellezze occultate alla vista, insomma, per carenza di fondi e l´impossibilità di proteggere i siti da vandali e ladri. Per lo stesso motivo, altri reperti sono stati ricoperti lungo la strada che conduce allo stadio remiero. T.L.

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Politica

N. 5 del 25 Febbraio 2012

Ambiente

Nettezza urbana, si attende il varo del nuovo piano industriale di raccolta di MARCO ARAGNO

Stanziati dalla Provincia 300mila euro per la realizzazione di nuove isole ecologiche e recuperare i clamorosi ritardi sull’avvio della raccolta differenziata su tutto il territorio La differenziata a Giugliano non decolla. A parlare chiaro le ultime percentuali rese note dalla Senesi, la ditta che gestisce il servizio di nettezza urbana: nel mese di gennaio la città è rimasta ferma al di sotto del 20%. Una cifra lontana anni luce dal traguardo del 50% previsto per la fine del 2011 e richiesto dalla legge per evitare il

Diario di bordo

Appuntamenti in aula consiliare ora si discute sempre di lunedì di TONIA LIMATOLA

La politica di Giugliano tace, acconsente, litiga e, poi, si riappacifica. Succede in aula consiliare. E succederà per due settimane di seguito, sempre di lunedì. È stato convocato per il 27 febbraio, alle 17, il Consiglio comunale durante il quale verranno affrontate diverse questioni legate all’urbanistica e all’utilizzo degli spazi comunali. Al primo punto dell’ordine del giorno c’è la ratifica delle zone F1, progetto rinviato dalla Provincia perché non conforme alla norme nazionali e regionali. Questione importante legata anche allo sviluppo dello studio in corso per la redazione del nuovo piano regolatore della città. Poi, l’utilizzo degli spazi coperti del parcheggio di fronte all’ospedale San Giuliano, proposti per l’apertura di uno sportello cittadino di Equitalia. In approvazione il progetto esecutivo per la realizzazione di un centro sportivo in Località Masseria Monsignore, sul quale è previsto l’impianto fotovoltaico. Si discuterà anche di come salvaguardare le anti-

che masserie agricole, tutte realizzate tra il 1600 e il 1700, sopravvissute ad abbattimenti e scempi edilizi. Poi, farà discutere la modifica del regolamento - in particolare sulla concessione del diritto di prelazione agli occupanti dei beni del patrimonio comunale. E l’approvazione del regolamento che gestisce i centri sociali per anziani. Mentre lunedì 6 marzo si svolgerà un nuovo doppio appuntamento: di mattina la seduta del question time, con le interpellanze dell’opposizione; mentre di pomeriggio si svolgerà la seduta di Consiglio, richiesta da Pd, Udc, Giugliano per la vita sulla revisione dei canoni idrici. Due le ipotesi che potrebbero essere considerate: i soldi incassati con l’accisa, potrebbero essere restituiti alla città in termini di servizi oppure prevedendo una riduzione delle tasse comunali. Si potrebbe prevedere un abbassamento dell’aliquota dell’acqua che a Giugliano si paga su tre fasce. Di cui solo la prima, fio a 60 metri cubi è agevolata, poi per venti è standard, mentre tutto il resto va in eccedenza. Così dall’opposizione chiedono di ritornare a pagare sui consumi reali.

commissariamento del servizio. Ai numeri poco entusiasmanti si aggiungono i disservizi già denunciati dei sindacati e dalle interpellanze dei consiglieri di minoranza: spazzamento deficitario delle strade, cassonetti fantasma e inadeguatezza dei mezzi a disposizione. Così la ditta marchigiana che dallo scorso giugno - mese in cui è diventata affidataria provvisoria del servizio - avrebbe dovuto risollevare le sorti della raccolta differenziata, si è rilevata incapace di fronteggiare persino gli ordinari servizi di raccolta. Un vero flop che ha il sapore della beffa, se si pensa che a Giugliano la Tarsu, la tassa comunale prevista per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è una delle più salate d’Italia. Ma a quanto pare il problema non è la Senesi. Infatti a far rigare dritto l’azienda non sono servite neanche le ‘bacchettate’ inflitte dall’Ufficio Ambiente sotto forma di sanzioni pecuniarie (fra cui circa 40mila euro per l’inadeguatezza del numero degli automezzi e 10mila per il numero verde per gli ingombranti pubblicizzato e mai attivato). Del resto, basta spulciare la cronaca recente per accorgersi che a Giugliano si sono avvicendate 5 società in tre anni, e che, nonostante i passaggi di cantiere, il refrain resta sempre lo stesso. Dopo Igica, Ecologia Saba, Ecosystem e San.Eco la Senesi è solo l’ultima della serie che sta combattendo con i rifiuti una battaglia già persa in partenza. “Se dal 2009 si sono succedute 5 ditte differenti - sottolinea Giuseppe De Stefano, dirigente del

settore Ambiente - e si sono registrate difficoltà comuni, significa che il vero nodo da sciogliere non è la ditta, bensì la preparazione di un nuovo piano industriale di raccolta e gestione rifiuti che sia compatibile con le problematicità del nostro territorio”. Fra gli ostacoli che stanno rallentando la raccolta differenziata, il dirigente cita a mo’ di esempio le lunghe file dei camion allo Stir che durante il giorno riducono la disponibilità dei mezzi per la raccolta. Un impiccio che produce ritardi e che costringe ad una sosta forzata un numero di automezzi oscillante fra le 10 e le 20 unità. “Per ovviare a questo problema, stiamo concordando con la SapNa - la società che gestisce l’impianto - delle nuove fasce orarie che permettano di evitare i blocchi dei camion”. Intanto, per innalzare le percentuali come richiesto dalla legge, sembra che piccoli passi in avanti si stiano facendo anche con la previsione di ulteriori punti di raccolta. “Saranno presto attivati due nuovi centri di raccolta rifiuti nella fascia costiera. - sottolinea De Stefano -. In più sono stati stanziati fondi per 300mila euro dalla Provincia per l’allestimento di nuove isole ecologiche”. Salvo intoppi, il dirigente fa intuire che entro un mese dovrebbe essere pubblicato anche il nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio ad una nuova ditta. Un documento complesso, che dovrà tenere conto di tutte le difficoltà incontrate dal 2009 ad oggi e che dovrà portare il servizio di raccolta a ‘differenziarsi’ da quello che è stato fin ad ora.


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N. 5 del 25 Febbraio 2012

Attualità

Un percorso culturale iniziato con il Convegno che si tenne nella Villa Comunale il 12 luglio 2011

Il Consiglio comunale è chiamato ad esprimere la volontà di salvaguardare le nostre Masserie di EMMANUELE COPPOLA

La Masseria del Pozzo fu abbattuta per costruire il centro direzionale dell’omonima grande discarica

Nella prossima seduta del Consiglio comunale si dovrebbe ripresentare la proposta di salvaguardare il patrimonio di edilizia rurale che, di fatto, per quanto trascurato, dovrebbe costituire una risorsa di carattere storico sociale e culturale per riqualificare il nostro territorio, sempre alla ricerca di un’altra improbabile identità Il Consiglio comunale avrebbe dovuto pronunciarsi su questo argomento già qualche mese fa; ma la seduta, in quell’occasione, andò deserta. Di fatto, i nostri rappresentanti istituzionali politici avrebbero dovuto ‘‘ratificare’’ ed impreziosire una

proposta già adottata dell’Amministrazione comunale con la Delibera di Giunta n. 212 del 19 luglio 2011, atto consequenziale alla riscoperta di un interesse per quel centinaio di Masserie che si ritrovano ancora disseminate sul nostro territorio. Il pronunciamento politico del Consiglio comunale si dovrebbe dare già per scontato, perché si tratta di un argomento che appartiene a tutti, e non crediamo che ci possano essere diversificazioni di intenti tra maggioranza ed opposizione, laddove un qualsiasi voto contrario andrebbe semplicemente a contrastare gli interessi generali della Città di Giugliano ed a ritardare ulteriormente la rinascita di una speranza troppo a lungo mortificata. Con la Delibera del 19 luglio 2011 l’Amministrazione comunale ha indicato i presupposti necessari per cominciare a parlare seriamente di recupero e salvaguardia delle emergenze monumentali rappresentate dalle Masserie. In particolare, ha deliberato di proporre al Consiglio comunale di apporre il vincolo “edifici di pregio” sulle antiche Masserie, con l’adozione degli indirizzi utili per il loro recupero ed utilizzazione. Pertanto, mi ritengo in dovere di ricordare l’antefatto che motivò l’adozione di quell’atto amministrativo. Nella piacevole cornice dell’appena ristrutturata Villa Comunale, la sera del 12 luglio 2011, si tenne un

Un altro appello per il tribunale da farsi a Giugliano

Nel rinnovato Consiglio dell’Ordine degli Avvocati è stato eletto il concittadino Gianfranco Mallardo Presso il Tribunale di Napoli, nei primi giorni di febbraio scorso, si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Poiché il nostro tanto atteso Tribunale rimane ancora appeso ad un filo di speranza, si può dire che a questo importante appuntamento si sono ritrovati compatti a votare tutti gli avvocati del Foro di Giugliano, Marano, Calvizzano, Mugnano, Melito, Qualiano, Quarto e Pozzuoli, che nell’insieme costituiscono un Foro ampio ed importante, per quanto ancora virtuale, che nel passato è stato prestigiosamente rappresentato dall’Avv. Luigi Palumbo, che per il suo valore professionale fu chiamato da tutta la classe forense napoletana ad assumere e svolgere l’importante ruolo di Presidente del Consiglio dell’Ordine. Dallo scrutinio delle circa settemila schede è risultato eletto il nuovo Consiglio nelle persone degli Avvocati Francesco Caia (Presidente uscente), Immacolata Troianiello, Armando Rossi, Antonio Tafuri, Roberto Fiore, Maurizio Bianco, Salvatore Imperatrice, Arturo Frojo, Flavio Zanchini, Gianfranco Mallardo, Giuseppe Napolitano, Deosdedio Litterio, Vincenzo Pecorella, Giuseppe Vitiello e Giacomo Carini. Gli avvocati del Foro di Giugliano, sempre in attesa del promesso Tribunale, attraverso l’Associazione Forense Luigi Palumbo e l’Associazione Italiana Giovani Avvocati, hanno indicato e sostenuto come rappresentante del territorio e del ‘‘nascente Tribunale’’ l’Avv. Gianfranco Mal-

lardo, penalista, che continua con serietà e capacità la professione del padre Esterino, ritiratosi in pensione da circa quindici anni. Risulta evidente che l’apporto dei colleghi del Foro di Giugliano è stato decisivo, perché il quarantanovenne Avv. Mallardo, candidato per la prima volta, è riuscito a raccogliere sul suo nome una straordinaria messe di consensi, come espressione di stima professionale e di simpatia personale. La Redazione di AbbìAbbè, nel congratularsi con tutti gli eletti, con il rieletto Presidente Caia, ed in particolare con il concittadino Gianfranco Mallardo, invita il nuovo Consiglio dell’Ordine a volersi impegnare affinché una volta e per sempre si sappia che il Tribunale di Giugliano finalmente ‘‘verrà’’, o quanto meno venga rivolta una particolare attenzione agli Uffici esistenti, perché siano meglio organizzati e funzionanti, dotati di personale idoneo e di magistrati stabili, affinché la Giustizia civile e quella penale nel territorio e sul terriotrio sia presente in modo sicuro e certo, in modo che chi richiede Giustizia non debba attendere anni ed anni! Nel fare gli auguri di buon lavoro, invitiamo l’Avv. Gianfranco Mallardo, nei limiti delle competenze e possibilità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, a prospettare ed accompagnare le richieste che da anni avanzano sul territorio sia l’Associazione Forense Luigi Palumbo sia l’Associazione Italiana Giovani Avvocati, richieste che sono rimaste per anni senza risposte.

importante convegno organizzato dall’Amministrazione comunale e particolarmente atteso da quanti, per oltre venticinque anni, avevano continuato a sperare, se non a credere, nella possibilità di recuperare una memoria storica territoriale che andava inesorabilmente a spegnersi nel più desolante disinteresse politico ed amministrativo. Si ebbe il coraggio di ricominciare a parlare, finalmente, del nostro atavico patrimonio di edilizia rurale, così dolosamente trascurato sotto le bordate di un Piano Regolatore che si doveva adattare, tra il 1980 ed il 1985, alle diverse opportunità imprenditoriali giustificate da un malinteso senso dell’emergenza causato - si disse dal terremoto del 23 novembre 1980. Quell’interesse, mai prima manifestato con tanta incisività, era stato motivato dalla Mostra delle Masserie che era stata allestita alcuni mesi prima, dal 19 febbraio al 10 aprile 2011, ad opera dell’Associazione N’Azione Napoletana, presso il Parco Commerciale Auchan ed al piano terra del Palazzo Municipale. A dire il vero, quell’interesse politico ed amministrativo era stato innescato dalla meravigliata curiosità di un Dirigente comunale, il napoletano Arch. Antonio Discetti, che aveva così scoperto che il territorio di Giugliano era depositario di un patrimonio di inestimabile valore storico sociale e culturale. Essendo stato tra i relatori in quel Convegno del 12 luglio 2011, ribadisco ancora adesso, a distanza di circa sette mesi, l’opportunità di ringraziare i promotori, perché io credo che in molti abbiano atteso ed auspicato quel momento come una storica rivisitazione delle speranze preannunziate. Ricordo, per correttezza di informazione, che al microfono di quel tavolo si avvicendarono l’arch. Antonio Discetti, i Consiglieri comunali avv. Antonio Dell’Aquila e dott. Nicola Pirozzi, l’assessore provinciale avv. Nello Palumbo, il direttore provinciale Coldiretti dott. Lucio Pisco, l’arch Michele Cennamo, docente della Facoltà di Architettura a Napoli, ed il Sindaco avv. Giovanni Pianese. Ci siamo ritrovati, allora, a rivivere quello che si era già preannunziato ventisei anni prima, quando si cominciò a parlare del recupero dell’edilizia rurale, delle masserie, dell’agriturismo, del Museo della Civiltà contadina, etc. Avevo già incontrato il Prof. Michele Cennamo, 25 anni addietro. Tanti erano, infatti, gli anni trascorsi da un Convegno ‘‘fallimentare’’ che si tenne il 15 dicembre 1986 sulla scorta della pubblicità data allo studio redatto, come Tesi di laurea, dagli architetti Umberto Di Marino ed Ernesto Taglialatela Scafati, sul «Riuso dell’antico impianto colonico ‘‘Casacella’’ a centro culturale». A quel Convegno, organizzato insieme con l’arch. Francesco Saverio Taglialatela, sul tema «Casacella: una struttura pubblica ed un polmone di verde per l’intera città», parteciparono, come relatori di qualità politica e professionale, il Consigliere comunale e regionale On. Esterino

Mallardo, il Capogruppo consiliare Pci Domenico Taglialatela, l’Assessore all’Urbanistica Arturo Pirozzi, il Presidente dell’Arci Giacomo Gerlini, ed il Prof. Michele Cennamo, docente alla Facoltà di Architettura; presente, ovviamente, il Sindaco pro tempore Avv. Giovanni Pianese. Ho detto che si trattò, nella ricognizione giornalistica immediata, di un Convegno fallimentare, perché allora furono tutti entusiasti e d’accordo, a tal punto che i capigruppo consiliari vollero riunirsi, entro qualche mese, per approfondire le modalità di approccio politico per realizzare il progetto. Beh, ovviamente, non se ne face niente. E questo lo si era già capito durante il Convegno. Ma forse si riuscì almeno a capire, in quell’occasione, che la politica deve avere il coraggio e la capacità di fare i conti con la storia e con la cultura, se non vuole passare sul territorio con i calzari di un’orda barbarica. Questo lavoro, propedeutico ad altri più impegnativi propositi, doveva essere affrontato - io dico - in un’altra lontana occasione. Nello studio propedeutico alla relazione del Piano Regolatore - se mai c’è stato - non si è appuntata l’attenzione sull’analisi storica del vasto territorio facendo la doverosa ricognizione dei manufatti esistenti, con la catalogazione dell’immenso patrimonio da salvare: lo si è semplicemente ignorato. Anzi, si è progettato in sovrapposizione ad esso, come elemento trascurabile da poter facilmente rimuovere. Sappiamo, infatti, che le ricorrenti lottizzazioni dei latifondi agricoli hanno velocemente spazzato via le masserie che intralciavano la pianificazione dei nuovi agglomerati di edilizia residenziale. Il mio interesse ‘‘archeologico’’ è iniziato nel maggio del 1987, quando cominciai a fotografare le Masserie percorrendo a piedi i viottoli di accesso; volevo intanto documentare, creando un archivio privato della memoria storica, e sono arrivato, infine, a chiudere il mio libro con una paginetta di Congedo, con l’appello - per me sostanziale - che fino adesso è stato semplicemente ignorato, ma che in questa occasione intendo riproporre all’attenzione soprattutto dell’Amministrazione comunale, tanto più che nel progetto di riqualificazione e riconversione della Biblioteca comunale in Centro Polifunzionale dei Servizi Educativi ha recepito la proposta di istituire quello che io sollecitavo in quella pagina, che mi pare opportuno rendere attuale in quest’occasione, cioè la costituzione di un Ufficio di Ricerca storica, che dia vita alla speranza di avere una maggiore attenzione politica e culturale su tutto il territorio di Giugliano». Il mio intento, nell’aver voluto rimarcare questa proposta, è di vedere il fuoco che si riaccende per essere poi di continuo alimentato con apporti progressivi di altra legna di mantenimento per costituire una brace e non per fare un’altra improvvisa fiammata di immediata ed estemporanea luminosità, che abbaglia, non cuoce e non riscalda. (Fine Prima Parte)


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Attualità

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Qualiano

Istituto alberghiero, arriva la gara per costruire la scuola a ridosso della circumvallazione esterna di CARLA PACILIO

Lo scopo: promuovere la valorizzazione del territorio e rilanciare il turismo nella terra dei fuochi, pronta la gara per il cantiere a ri-

Qui si formeranno i futuri chef e guide turistiche dell’area giuglianese. Nel progetto, aule e laboratori per mille studenti

dosso della Circumvallazione esterna. Spazi per 40 aule, laboratori enogastronomici, storia del giuglianese e dei prodotti tipici per

formare i futuri operatori turistici del Giuglianese che, tra le bellezze del litorale domitio e il patrimonio artistico delle città dell’area a nord di Napoli, aspetta solo professionalità adeguate e progetti per essere inserita nel circuito turistico regionale. Il progetto, datato duemila, prende forma con l´indizione della gara da parte della Provincia per un importo di sette milioni e mezzo di euro. L’area sulla quale sorgerà l’istituto, pari a diciassettemila metri quadrati (di cui quattromila destinati all’istituto, pensato su tre livelli) si trova tra corso Mediterraneo e via del Parrocchiano, l’area in prossimità del campo sportivo.

Soddisfatti a Comune. “Stando alle dimensioni ed alle peculiarità progettuali, quello di Qualiano potrebbe rivelarsi uno dei principali poli didattici della provincia - dice il sindaco Salvatore Onofaro -. Questo progetto ci fa uscire da quella condizione di ceneren tola del Giuglianese per non aver mai avuto un istituto superiore realizzato ex novo sul nostro territorio. Finora abbiamo ospitato solo sedi distaccate di altre scuole, e l’aver ottenuto un istituto che si appresta a diventare una scuola modello nel suo genere ci rende orgogliosi di poter offrire ai nostri giovani un percorso di studi che porti beneficio anche al nostro territorio”.

GIUGLIANO/2

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Anche in città scontrini fiscali Forum dei giovani, cantieri aperti con scuole e associazioni con l’aiuto del web solo su richiesta dei clienti Primo incontro promosso dall’assessore al Welfare Mario Delfino nella Casa dei Diritti. coinvolti ragazzi tra i 16 e 29 anni

Nasce a Giugliano in Campania il primo “Forum Comunale dei Giovani e delle Aggregazioni Giovanili”, uno spazio d’incontro permanente che offre a ragazzi di età compresa tra i 16 e i 29 anni l’opportunità di riappropriarsi del territorio in cui vivono, sentendosi parte attiva e propositiva nell’ambito sociale e culturale. Una ventata di freschezza e ottimismo ha inaugurato l’incontro avvenuto ieri mattina presso la sede del “Più Europa” di Giugliano, dove assessori, consiglieri comunali, rappresentanti delle organizzazioni sindacali, esponenti di associazioni cittadine, docenti e alunni degli istituti secondari superiori hanno messo in tavola obiettivi, propositi e perplessità di un progetto ancora in fieri. La promozione di iniziative pubbliche a livello locale è solo uno dei compiti che il nascente forum dovrà adempiere. I gruppi di lavoro agiranno, infatti, nell’ambito di molteplici aree d’interesse: dal volontariato all’istruzione, dal disadattamento giovanile all’integrazione sociale. Diverse le iniziative proposte dall’assessore alle Politiche Sociali, dott. Mario Delfino, tra cui la nascita di uno sportello per l’informazione e la prevenzione della salute dedicato unicamente ai giovani. «La passione giovanile- ha notato il consigliere Ciccarelli -ha bisogno di uno spazio dove pensare, agire e proporre, così da non istituire organismi vuoti di potere o di gestione». La divulgazione di un progetto rivolto ai giovani ha sicuramente bisogno dell’appoggio dei nuovi mezzi di comunicazione (siti, blog e social network), ma deve gettare le sue fondamenta nei luoghi di formazione, le scuole in primis, cercando di accorciare la distanza tra i ragazzi e le istituzioni. Il senso di sfiducia e la disaffezione alla politica dilagante nel mondo giovanile potrebbe essere superato, secondo

il Consigliere Luigi Sequino, proprio attraverso un riavvicinamento dei ragazzi alla realtà politica, ai suoi problemi e alle soluzioni praticabili. In questo contesto risuona più forte l’invito della prof.ssa Scialò (docente presso l’IPIA “G. Marconi” di Giugliano) a non deludere le aspettative che i giovani riporranno nel nascente progetto. "La storia del Forum a Giugliano è lunga e noiosa come la politica, perciò non la racconto - dice il consigliere Giovanni Russo, Pd - È stata la prima proposta che ho presentato appena eletto e che oggi dopo più di tre anni diventa realtà. Il Forum è uno strumento fondamentale per promuovere la partecipazione giovanile. Le nuove generazioni avranno a disposizione una sede fisica dove incontrarsi (si pensa ai locali presso la Villa Comunale) e una dotazione finanziaria per organizzare progetti proposti e fatti da loro che per ora è di 20000 euro l´anno, grazie ad un emendamento che ho proposta al bilancio 2010". Valentina Ottavia Di Lauro

La lotta all’evasione fiscale trova ostacolo a Giugliano: qui 2 negozianti su 3 non fanno scontrini. A posto fisso o ambulante non fa differenza, la tattica è la stessa: evitare lo scontrino. Peccato che l’equazione meno scontrini = meno fatture da emettere provoca danni a tutto l’hinterland. Crescono ogni giorno di più i tentativi di evasione fiscale sventati dalle Fiamme Gialle. Basta l’intervento qua e là di poche forze dell´ordine ed ecco lo scontrino apparire anche nei mercatini e presso gli stand di venditori ambulanti. Sotto accusa non sono solo negozianti di piccoli esercizi. Secondo i dati forniti, infatti, non solo i commercianti evadono il fisco non emettendo gli scontrini, ma anche i liberi professionisti e i lavoratori autonomi. I dati, infatti, dicono che in Campania nella provincia di Napoli il 70% dei commercianti non emette scontrino, pari dunque a due commercianti su tre, con punte del 90 per cento per alcuni tipi di servizi. Un comportamento che ha affermato il comandante del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, generale Giuseppe Grassi, «è trasversale a tutte le categorie commerciali e in particolare ai piccoli esercizi». Il Comando regionale della Campania della Guardia di Finanza si è posto per il 2012 obiettivi in parte già raggiunti nel 2011: incremento alla lotta all’evasione fiscale, intensificazione del controllo sulla spesa pubblica e potenziamento delle azioni di contrasto alla criminalità organizzata. Un primo auspicio va ai commercianti, affinché emettano sempre lo scontrino fiscale del valore effettivo del prodotto e non un valore fittizio; un secondo auspicio è rivolto, invece, ai compratori: rivalutare il valore che danno allo scontrino unica prova di acquisto, che consente di mantenere il diritto alla garanzia di due anni per la conformità del prodotto come da legge. Mariantonietta D’Ausilio


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Attualità

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Scuola & Politica

Ideologie antagoniste, è scontro sulla manifestazione in ricordo delle Foibe di BARBARA DONISI

«I fascisti non hanno legittimità di azione nelle nostre scuole». E così gli studenti di sinistra bloccano la commemorazione al De Carlo e al Marconi. Denunciate minacce e intimidazioni È mancato poco allo scontro, venerdì sera, tra un gruppo di manifestanti de La Destra e Comitato 10 febbraio e uno di giovani di orientamento comunista. Due schieramenti a fare da protagonisti lungo le strade della città di Giugliano. Uno formato da quasi

Riceviamo & pubblichiamo

«Il razzismo e l’odio rischiano di crescere nell’indifferenza generale» Approfitto delle pagine di questo giornale per intervenire su quanto accaduto in questa settimana che avrebbe dovuto ricordare le vittime delle Foibe e che ha lasciato non pochi strascichi polemici in città. È con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 che l’Italia ha aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime dell’Olocausto, ma non si è certamente aspettato questa data per ricordare quegli orrori; l’abbiamo sempre fatto, lo dobbiamo sempre fare. La memoria di Auschwitz non finirà mai. Non può mai finire il ricordo di quella realtà che fu assolutamente nefanda, malvagia e “unica”. Unicità che risiede non tanto nelle cifre dei morti, ma nel fatto che esso nasce e si sviluppa all’interno di un mondo occidentale, liberale, industrializzato, tecnologicamente avanzato che nella sua presunzione di superiorità morale verso altre civiltà è stato capace di produrre gli antibiotici e il motore a scoppio ma anche prodotti terribili, come appunto la Shoah e la bomba atomica. Ma ogni morte violenta è di per sé “unica” e impone una riflessione etica che conduca all’elaborazione di una necessaria memoria. Così è bene rendere testimonianza alle decine di migliaia di Italiani che negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise nell’Istria controllata dai partigiani di Tito, che in gran parte vennero gettati, molti ancora vivi, nelle voragini naturali disseminate sull’altipiano del Carso, conosciute appunto come “Foibe”. Oggi io mi chiedo: dinanzi ad un massacro di tale portata, rimasto in gran parte impunito e che probabilmente lo resterà per sempre, con quale coraggio “un’italica” mano scrive sul manifesto che annuncia varie manifestazioni a ricordo di quest’eccidio «VIVA TITO»? e come possano sedicenti studenti annunciare di essere pronti con qualsiasi mezzo ad impedire che si celebri nel proprio istituto scolastico l’annunciata assemblea, peraltro patrocinata dal Comune, in nome di un antifascismo “ancora vi-

vo? Erano forse biechi fascisti le migliaia di povere persone, vecchi e bambini, che scappavano da una morte sicura in Istria, che dopo giorni di stenti e fame, accalcati su un treno in transito nella stazione di Bologna fu loro impedito, dai coraggiosi antifascisti dell’epoca, di scendere per sfamarsi e dissetarsi? Ma cosa ancora più grave, un Dirigente scolastico, un Corpo Docente che avrebbe tra i sui compiti, anche quello di aiutare a formare le coscienze, con una scusa puerile, nega, all’ultimo momento, l’uso dei locali che aveva in un primo momento messo a disposizione per la manifestazione, perdendo così l’occasione di spiegare ai propri studenti che l’odio, il razzismo, la guerra, non hanno colore politico o ideologia! Nella storia vi sono state strage terribili compiute da persone mosse da idee politiche diversissime, spesso contrapposte, ed è quindi sbagliato raccontare solo metà della storia lasciando via l’altra metà. Noi tutti, oggi, abbiamo il dovere di vigilare, di raccogliere il testimone di coloro che se ne vanno per sempre, dobbiamo stare attenti, perché il razzismo e l’odio verso altri esseri umani nascono quasi sempre in silenzio, poi crescono piano piano tra l’indifferenza e la “codardia” della gente e quando si cerca di fare qualcosa per fermarli è ormai troppo tardi. Ed è sempre stato così, la storia si ripete. Gabriele Migliaccio

Presidente F.L.I. Giugliano

duecento persone, che ha attraversato le vie del centro storico con una fiaccolata pacifica, per riscattare diversi episodi di intolleranza accaduti la scorsa settimana, ad opera di alcuni studenti, che avevano impedito lo svolgimento di un convegno in ricordo delle Foibe, patrocinato dal Comune. L’incontro doveva tenersi prima al liceo De Carlo, poi per inagibilità dell’aula magna, spostato all’Ipia Marconi. L’altro schieramento composto da circa cinquanta ragazzi, di cui molti studenti del Cartesio che hanno deciso di scendere in piazza per far valere le proprie ragioni sui recenti fatti avvenuti il 17 febbraio. La presenza delle forze dell’ordine e dei poliziotti in tenuta antisommossa, ha fatto pensare al peggio. Ma non si è innescato alcuno scontro, perché entrambi i gruppi hanno manifestato in maniera pacifica, pur mantenendo ciascuno le proprie ragioni. L’intolleranza verso il ricordo dell’eccidio dell’Istria, perpetrato dai partigiani di Tito alla fine della seconda guerra mondiale, è stata la scintilla che ha spinto La Destra, il comitato 10 febbraio e l’associazione Fiamma ad accendere le fiaccole e a sfilare per le arterie principali del centro storico. Appuntamento alla Pro Loco, per poi partire in corteo da Piazza Annunziata con uno striscione che così tuona: “Non scordo”. «Non siamo più disposti a sopportare gesti e comportamenti che minano la libertà di espressione dice Antonio Arzillo de La Destra mostrando disprezzo di chi è stata vittima di barbarie, che non possono essere dimenticate. La verità non si infoiba. Vogliamo mettere in luce l’aggressione subita da parte di estremisti di sinistra che con violenza, hanno impedito l’attuazione di una legge dello Stato che

ha istituito il Giorno del Ricordo, costringendo a rinviare una lezione di storia sulle foibe. Erano stati invitati assessori e consiglieri regionali e provinciali. C’era anche il prof. Andrea Arpaja, uno dei pochi testimoni che ha vissuto la tragedia perpetrata ai danni degli italiani del Friuli e dell'Istria dalla dittatura comunista di Tito». Dall’altra parte della città, intanto, a gran voce gli studenti hanno intonato cori e sventolato striscioni. «Ci chiamate estremisti, siamo studenti antifascisti». Per evitare scontri di violenza tra i due cortei, le forze dell’ordine hanno impedito ai ragazzi di andare in direzione della fiaccolata, veicolandoli verso via Colonne, dove poi in piazza San Nicola, ha preso vita il presidio studentesco. Ancora una volta sono stati i giovani rivoluzionari del liceo Cartesio a spiegare le ragioni della protesta. «Venerdì scorso abbiamo impedito che si svolgesse l’iniziativa sulle foibe, perché era organizzata da militanti di Casapound, La Destra Giugliano e l'associazione sportiva fiamma - dice uno studente - Presidiavamo all’esterno dei cancelli della scuola Marconi, quando un Doblò con 2 militanti de La Destra Giugliano con l’auto ha investito alcuni miei amici, provocando anche dei feriti. Dopo sono scesi dal furgoncino mostrando un coltello per aggredirci e urlandoci contro giudei. Tutto ciò è avvenuto davanti agli occhi del preside, dei docenti e degli alunni che hanno annullato l'iniziativa». «Volevano imporre con la forza il convegno, e noi non ci fermiamo di fronte ai soprusi e agli abusi di chi si impone con la forza - dice un altro studente - Siamo stasera scesi nuovamente in piazza per far valere le nostre opinioni e siamo pronti ad intervenire ancora contro ogni forma di illegalità».



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Politica

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VILLARICCA

Anche l’opposizione di Villaricca si convince che “Si può fare” di GIULIANO RUSSO

“Si può fare!” urlava il dottor Frankenstein nella versione cinematografica (ma soprattutto comica) del celebre romanzo di Mary Shelley. Lo stesso slogan è stato riutilizzato da Francesco Guarino,

L’ex aspirante sindaco Francesco Guarino presenta le sue proposte per migliorare la qualità della vita in città leader dell’opposizione consiliare di Villaricca. Insieme a lui gli altri consiglieri eletti con liste civiche Luigi Sarracino, Rocco Ciccarelli, Giuseppe Coscione e Tobia Tirozzi hanno raccontato una storia nuova, anzi, nove idee nuove. Obiettivo: riqualificazione del centro storico. Costi: ridottissimi. Sembrerebbe una magia, un miracolo, o forse un desiderio realizzato dal genio della lampada. Niente di tutto questo. «Alla base delle nostre idee c’è solo una forte volontà e il comune ha l’obbligo morale di valorizzare il centro storico» ha dichiarato Guarino in una riunione

informale in piazza Municipio. Nove nuove proposte. La prima è la defiscalizzazione dei tributi per le attività economiche del centro: esonerare per cinque anni tutte le attività commerciali dal pagamento dei canoni idrici, TOSAP e in più rimborso della TARSU. Poi, l’istituzione dell’albo delle botteghe storiche di Villaricca, al fine di sottolineare l’importanza della tradizione e della storia del paese. La realizzazione di uno Hot Spot gratuito in piazza, ovvero un’area in cui poter usufruire gratuitamente di una rete internet Wi - Fi, fissa o temporanea. La creazione di un parcheggio in piazza Gramsci

LA SEDUTA DI CONSIGLIO

La riqualificazione del centro storico: semplice proposta o finalmente realtà? Un doppio incontro politico in soli sette giorni. Qualche primo risultato è già concreto, qualche altro ancora no. A Villaricca Francesco Guarino, coriaceo leader dell’opposizione, stringe i denti e assieme ai suoi quattro uomini conduce fino in fondo la battaglia per il centro storico. Dopo aver presentato le nuove proposte per la riqualificazione (vedi scheda), il pidiellino si è scontrato in consiglio il 16 febbraio con la maggioranza su temi decisamene importanti. La prima bocciatura arriva in merito alla questione del palazzetto dello sport. La richiesta di Guarino di indire una nuova manifestazione d’interesse per l’affidamento del palazzetto è stata respinta dalla maggioranza. Il dibattito ha assunto toni accesi quando è intervenuto nella discussione il segretario comunale Franco Natale. «Stai al tuo posto» ha intimato Guarino al segretario, la cui replica decisa è arrivata in una lettera a Internapoli.it: «Il Segretario Comunale partecipa alle riunioni di giunta e di consiglio con funzioni consultive, referenti e di assistenza e ne cura la verbalizzazione. È appunto in tale veste (di partecipante) che

il Segretario Comunale, "sua sponte" anche se non richiesto, può e deve esprimere i propri pareri laddove dovesse riscontrare atti in difformità alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. È in tale funzione che ho agito sempre, e sempre agirò, sia per gli atti che promanano dalla maggioranza che per quelli dall'opposizione». Tempo un paio di giorni e poi amici come prima. Guarino carica le sue scuse sul web: «Se con qualche frase ho urtato la suscettibilità e la sensibilità del segretario Natale, allora chiedo scusa e lo faccio con convinzione». Ad ogni modo non solo scontri, ma anche pacifici accordi. È il caso del senso unico di Via primavera e della costruzione di una strada parallela che dovrebbe risolvere un problema di sicurezza e viabilità che il paese si trascina da circa dieci anni. Risultati positivi anche per quanto riguarda la Biblioteca comunale che rimarrà aperta di pomeriggio e anche il sabato e la domenica. Altro tema importante è quello relativo alla navetta per il trasporto pubblico, che collegherebbe Villaricca sia con la metro-

politana di Mugnano che con la Circumflegrea di Quarto. Una misura volta indubbiamente a favorire gli studenti del paese che per adesso, per arrivare a Napoli, possono solo usufruire di un 162 sempre strapieno e non particolarmente efficiente. Nel caso in cui dagli altri comuni limitrofi (Mugnano, Qualiano, Quarto) non dovessero esserci segnali concreti per la realizzazione della navetta, c’è la possibilità che il comune di Villaricca ricorra alle proprie finanze, anche se ciò influenzerà decisamente il bilancio del Comune. Nell’assise del 23, invece, la discussione è continuata, ma le varie proposte sono state tutte bocciate: il parcheggio di piazza Gramsci, l’Università nel Palazzo Baronale, la nomina di un direttore artistico per il centro storico, il rafforzamento della sicurezza, la defiscalizzazione per i commercianti. Numerose proposte, ma ancora tanta incertezza tra maggioranza e opposizione. Di certo c'è solo il rapido decorso del tempo e la mancata realizzazione di iniziative utili al paese. Giuliano Russo

che, sebbene la Regione abbia valutato positivamente ma i fondi siano ancora bloccati, permetta il ricorso al cosiddetto “progetto di Finanza”, ovvero l’ingresso dei privati. Ciò comporterebbe, in seguito, la messa a punto della ZTL. E, sempre a proposito dei privati, altra interessante idea è l’utilizzo di sponsorizzazioni: in questo modo, il Comune dà la possibilità di pubblicizzare la propria ragione sociale a chi si obbliga ad offrire a titolo gratuito una predeterminata prestazione. Decisamente innovativa è l’apertura della Biblioteca Comunale tutti i giorni anche di pomeriggio, in modo da attirare sempre più i giovani, e ancor più fresca appare l’iniziativa di chiedere una convenzione con un’Università Statale della provincia di Napoli al fine di istituire una sede secondaria e un corso di laurea nel Palazzo Baronale, simbolo della cultura di Villaricca da troppo tempo inutilizzato, garantendo il comodato d’uso all’Università statale che accetterà. Infine, la nomina di un direttore artistico attraverso un bando pubblico a cui affidare per un anno eventi e manifestazioni che possano portare e coinvolgere in piazza una popolazione spesso assente, ed un piano di sicurezza per contrastare il sempre crescente fenomeno della micro criminalità attraverso la presenza dei vigili urbani anche serale, pattuglie dei carabinieri più numerose, maggiore illuminazione e un sistema di videosorveglianza. A fine febbraio il leader dell’opposizione Guarino affronterà il tecnico sindaco Gaudieri in assise. Le proposte sono state presentate e protocollate. Il prossimo consiglio comunale sarà decisivo. Non tanto per i consiglieri, ma per una cittadina intera che ha il bisogno di migliore la propria vivibilità e che, soprattutto, gode di un potenziale finora rimasto inespresso.


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Attualità

N. 5 del 25 Febbraio 2012

Un evento di portata storica per la città di Marano

Il Tesoro di San Castrese tra fede, storia e tradizione di ROBERTA MARANO

Si conclude la mostra dedicata al Tesoro del Santo Patrono La mostra del tesoro del Santo Patrono della città di Marano, San Castrese, allestita all’interno delle sale di Palazzo Merolla e inaugurata il 10 Febbraio scorso, terminerà oggi. Grande interesse ha suscitato questa esposizione tra i cittadini che hanno potuto ammirare, per la prima volta, il tesoro del Santo e soprattutto le recenti testimonianze venute alla luce alcuni mesi fa nell’ipogeo dell’antica parrocchia di San Castrese: una scultura di legno, stilisticamente riconducibile tra il ’500 ed il ’600 (a giorni si avranno i risultati delle analisi effettuate con il carbonio radioattivo per conoscere l’epoca esatta) e raffigurante il volto del Santo, una decina di piccole medaglie, una moneta d'argento con l'effigie di Carlo III e un anello in rame. Testimonianze di importanza storico-artistica che potrebbero aprire una nuova fase di ricerca sul territorio. La parrocchia di San Castrese, del resto, è la più antica e importante della città: le prime testimonianze scritte circa la sua esistenza risalgono al 10 Febbraio 942. Una mostra, dunque, che gli organizzatori, l’Assessorato alla

Cultura del Comune di Marano e l’Ufficio liturgico per le arti e il tesoro di San Castrese, non hanno esitato a definire di “portata storica”. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra, tenutasi il giorno 8 Febbraio, l’Assessore alla Cultura, Gaetano Bonelli, ha spiegato entusiasta: “Riportare alla luce e far conoscere alla popolazione la storia del nostro territorio è di fondamentale importanza. Come spesso dico la cultura è e deve essere un pilastro importante di questa Amministrazione. Lavoreremo affinché inizia-

tive del genere, che tendono alla valorizzazione delle eccellenze storiche della nostra comunità si realizzino più spesso, in modo da far divenire Marano la capitale della cultura dell’area Nord di Napoli. Questa mostra rappresenta, per certi aspetti, un evento storico per la comunità maranese, in quanto per la prima volta si espone il tesoro del Santo ed è oltremodo rimarchevole, a testimonianza del rapporto sinergico tra l’Istituzione comunale e la Chiesa, che la stessa sia stata realizzata nel Palazzo della Cultura e non in un ambiente ecclesiastico”.


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Attualità

N. 5 del 25 Febbraio 2012

Scuola & Legalità

Dopo l’inaugurazione del Presidio di Libera a Giugliano, inizia l’impegno comune di VALENTINA ANGELINI

Dal 14 febbraio l’Istituto dei Fratelli Maristi di Giugliano è diventato anche sede del Presidio di LIBERA. Così detta è una di quelle notizie di cronaca utili solo per riempire i palinsesti o colmare un vuoto su una pagina di giornale. Ma per chi ha partecipato a questo evento, per chi ha lavorato per farlo diventare possibile e per le tante persone che si stanno impegnando affinché questa non resti una semplice notizia, le cose sono ben diverse. «Siate folli, abbiate coraggio» questo il grido di Don Luigi Ciotti nell’aula Magna dell’istituto Fratelli Maristi a Giugliano. Parole già dette da un genio dei nostri tempi “Steve Jobs”. Questa volta Don Ciotti le ha rivolte ad una sala gremita di persone, le ha dette a chi vive, ha vissuto e probabilmente morirà in questo territorio. Il coraggio di lottare per la libertà, la follia di seguire i propri sogni e pensare di salvarli da quel muro contro cui prima o poi si scontreranno: la criminalità organizzata. Con questo grido è stato inaugurato il nuovo presidio di LIBERA, dedicato alla memoria di uno dei caduti di camorra “Mena Morlando”. «Oggi Mena è viva» ha affermato il presidente di Libera rivolto al fratello della vittima Francesco Morlando. Fratello, ma in questa occasione portavoce di un popolo che vuole avere coraggio, vuole essere folle contro la paura e l’omertà di vedersi privare di un diritto, semplicemente il diritto alla vita. Le vittime di camorra, simboli e monito nella memoria collettiva per una lotta alla criminalità senza quartiere, con persone e coscienze singole portavoce nel proprio piccolo. «Questa sede rappresenta il primo seme - ha affermato il magistrato Cantone - una speranza che

«Siate folli, abbiate coraggio» questo il grido di Don Luigi Ciotti nell’aula Magna dell’istituto Fratelli Maristi a Giugliano deve portare frutto in un comune, Giugliano, che pur essendo il terzo in Campania per densità demografica, è privo di servizi». L’Istituto dei Fratelli Maristi è stato sede di incontri, convegni, manifestazioni rivolte al territorio e alle tante emergenze. Dal problema dei rifiuti a quello degli inceneritori, dai richiami alla legalità alle proposte di aggregazione civica. Proprio in questo periodo festeggia il suo ottantesimo compleanno e ha deciso di rimboccarsi le maniche per continuare nella sua missione educativa, confermando la sua disponibilità alle proposte culturali che alcune realtà del territorio cercano di promuovere. Negli ultimi anni le tematiche affrontate sono state orientate sui temi della legalità, della lotta alla camorra, dell’impegno civico; spesso nella sua aula magna è stata da parola a magistrati, giornalisti, sacerdoti e laici, dottori, rappresentanti delle istituzioni per affrontare questi argomenti: praticamente gli stessi temi che animano Libera e ne costituiscono l’ossatura. Così è nato il progetto di costituire sul nostro territorio una presenza più visibile di questa realtà, un vero e proprio presidio. Libera è una sorta di collante prezioso che mette e tiene insieme le tante forze che, lavorando isolate, avrebbero meno voce e meno forza. Il cammino è stato lungo e condiviso da molti e finalmente si è concretizzato con questa inaugurazione. Questo sarà un presidio di civiltà, unità e soprattutto un mezzo per far rete tra le tante voci solitarie e quindi inascoltate. È giunto il momento che il territorio venga riscattato da se stesso. «Mi hanno violentata... Prima ero piena di colori ed ero bella e ora...» queste le parole della “ager felix” nel video realizzato dal Gruppo Giuglianese Contro le Mafie in collaborazione con Wrong trasmissione webradio e l’Associazione culturale Illimitarte . È la storia di un territorio stuprato, vittima del degrado e dall’indifferenza che ha emozionato e creato il raccoglimento necessario per riuscire ad ascoltarla essendone al contempo personaggi. Tra gli attori la classe politica disattenta e la popolazione spesso distratta ad additare lontano da sé la sorgente delle

colpe. Ed è rivolto alla classe politica giuglianese presente in sala che Don Ciotti ha richiamato al senso del dovere e del servizio alla collettività ricordando le parole di Paolo VI «la politica è la più alta forma di carità». La legalità è sempre troppo spesso usata come strumento di oppressione. «Dobbiamo operare insieme; le parole stanno perdendo vigore e sono spesso troppo inflazionate e abusate, come il termine legalità; si deve perseguire la giustizia nella veste di bene comune». LIBERA vuole dire questo, L di legalità/libertà, I di informazione, B di beni confiscati, E di educare, R di ricordo/memoria/impegno, A di àncora… e su ogni “lettera” don Ciotti ci ha parlato della sua esperienza, della vita dell’Associazione, della storia, anche di quella con la S maiuscola che, stranamente, può accadere nella vita di ciascuno. Le parole di Don Ciotti tuonano anche contro la chiesa; quella che è assente sul territorio o che finge di non vedere, quella che non incarna il messaggio di Cristo. Di contrappunto ci presenta poi i martiri della giustizia Don Puglisi, Don Peppino Diana, quelli che nel silenzio delle parole e nelle azioni hanno testimoniato con la vita. Il bene comune su cui si fonda questa associazione è quello che deve unire come un caleidoscopio di colori: pur mantenendo l’individualità di ciascuna sfumatura, razza, fede, credo politico si fonde permettendo la nascita di un unica fede che è speranza e libertà, portavoce di legalità e di giustizia. Don Ciotti ha insistito molto sul “noi” come attore da risvegliare. L’impegno preso è quello di riunirsi periodicamente, dare spazio ad iniziative coerenti con tutto ciò che riguarda la promozione della lega-

lità, offrire un luogo dove questo dibattito possa avere luogo, coordinare le molte iniziative possibili, per evitare dispersione ed inutili concorrenze e porsi come interlocutore attento nei confronti delle istituzioni che non possono limitarsi ad accampare scuse e rinvii su tematiche così urgenti. In questa direzione ci si sta già muovendo nell’organizzare incontri informativi aperti alla cittadinanza. Il prossimo evento (2 marzo, ore 19) sarà a cura dell’associazione Scienza & Vita e tratterà di un’altra piaga della nostra terra: l’incidenza dei tumori, troppi e troppo fatalisticamente accettati. Seguirà poi un incontro, a cura di Cittadinanza attiva, sul tema della raccolta differenziata: un “modesto dibattito” con il sindaco della città a più alta densità abitativa di tutta Europa (Portici) che è riuscito ad avviare questa indispensabile strategia. Infine, il 21 aprile, ci sarà l’incontro con un altro magistrato, Antonio Ingroia, un “partigiano” di quella Costituzione che don Ciotti ha citato un’infinità di volte nel suo intervento, così tante da farci riflettere su questo testo, laico e indispensabile, che troppo spesso lasciamo a prendere polvere sui nostri scaffali.


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Attualità

Manifestazioni di diverso spessore culturale nella Sala consiliare per stare insieme il sabato sera

Dal Coro dei bambini ai Solisti della Liliarium fermandoci con i ragazzi del Teatro di Dioniso di EMMANUELE COPPOLA

Ho trovato il tempo per corrispondere alle attese di Teresa Barretta, che io sapevo mi avrebbe voluto presente allo spettacolo del suo originale ‘‘Sanremo’’, al quale stava lavorando non so più da quanti mesi, e che doveva essere già rappresentato nel luglio scorso. Finalmente l’Amministrazione comunale le ha offerto l’opportunità di dare sfogo alla creatività degli allievi del Teatro di Dioniso, ed il sabato sera 11 febbraio 2012 c’è stata la rappresentazione nella sede privilegiata del Palazzo Municipale, ovvero nella Sala consiliare, ovviamente gremita negli spalti ed anche negli stalli istituzionalmente riservati ai nostri Consiglieri comunali. Ho visto, dunque, lo spettacolo allestito e diretto da Teresa Barret-

Orari dal Lunedì al Venerdì LUNEDÌ MARTEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

dalle dalle dalle dalle

10:00 10:00 16:00 09:30

alle alle alle alle

12:00 e dalle 15:30 alle 18:30 12:00 19:00 12:30 e dalle 17:00 alle 19:00

ta, del quale erano protagonisti soltanto i suoi allievi. É stato indubbiamente piacevole, e meritevole di essere criticamente sviscerato per dare il giusto rilievo alle interpretazioni di tutte le ragazze e ragazzi; ma l’editore, a corto di spazio cartaceo, non me lo può consentire, per cui mi lascio andare ad altre diverse considerazioni, che potrebbero essere lette a corollario del precedente articolo che mi è stato pubblicato in due parti come Dossier Cultura, soprattutto perché intendo affermare che la Sala consiliare non è la sede adatta per ospitare concerti e rappresentazioni teatrali, per tutte le ragioni possibili che si riescano ad immaginare a danno degli artisti e del pubblico, tutti costretti a giocare il ruolo delle sardine in scatola. Tuttavia, plaudo all’iniziativa dell’Amministrazione comunale, che ha inteso così movimentare i nostri asfittici sabato sera, offrendo ad un pubblico selezionato delle opportunità di aggregazione culturale, mentre altri concittadini si sarebbero trovati a sciamare lungo il tracciato dell’Isola Pedonale. Purtroppo, il freddo ed il maltempo non hanno consentito di passeggiare, e la Sala consiliare è risultata essere, per tre sabato consecutivi, l’unica attrazione di rilievo. Gli spettacoli programmati si sono tenuti il 4, l’11 ed il 18 febbraio, e si sono esibiti, in ordine: il Coro e la Banda musicale dei bambini, assemblati e diretti dal M° Caterina Dell’Aversana; il Teatro di Dioniso, con i ragazzi e le ragazze del Laboratorio teatrale allestito da Teresa Barretta; i Solisti dell’Accademia Musicale Liliarium, con il Concerto ‘‘Ritorno in Lirica e Classico Napoletano’’. Sono tre diverse espressioni della volontà di fare qualcosa di buono a Giugliano, e l’Amministrazione comunale ritengo abbia il dovere di continuare a spendersi meglio e più generosamente a favore di queste ed altre realtà, che hanno bisogno di uscire dal circuito della sopravvivenza forzata per crescere e far crescere. Mi sento in dovere di riaffermare che le istituzioni dovrebbero maggiormente investire nella Cultura che viene espressa a livello locale, senza che nessuno ci venga a colonizzare da fuori, perché noi non abbiamo altro. In quest’ottica, personalmente preferisco assistere ad una commedia della Compagnia Cucciariello, piuttosto che ad altre più blasonate proposte extraterritoriali, anche perché noi ci dobbiamo dire qualcosa tra di noi, senza avere la presunzione infondata di dovere offrire delle opportunità culturali per incrementare un turismo inesistente, visto che fino al presente non siamo stati capaci di perseverare nella ricerca consolidata di una nostra specifica identità culturale, che non è quella delle mele annurche, bensì delle fiabe e di Giovan Battista Basile, attorno

al quale si sarebbe dovuto far girare qualsiasi altra cosa, come altri avrebbero fatto. Ma noi, purtroppo, siamo tanti velivoli incollati a terra, perché ci si continua a negare la pista di un qualsiasi aeroporto. Detto questo, mi piace convertire l’attenzione sullo spettacolo del Teatro di Dioniso, ovvero su quei ragazzi e ragazze che non hanno ancora sperimentato in proprio la delusione delle attese, per i quali io scrivo con la speranza che non le abbiano poi a subire. Sono tentato di dilungarmi nella disamina delle diverse rappresentazioni culturali espresse dal Coro dei bambini, dal Teatro di Dioniso e dall’Accademia Musicale Liliarium, che sono state scelte dall’Amministrazione comunale per movimentare i tre sabato sera, dal 4 al 18 febbraio scorso, perché io ritengo che si debba sempre distinguere criticamente, senza voler con ciò mortificare o sminuire l’importanza di una qualsiasi associazione territoriale. É un argomento che si dovrà trattare, perché - purtroppo - negli ultimi trent’anni, ci siamo trovati spesso, noi cosiddetti operatori culturali, a rinfocolare polemiche innescate contro la nostra effettiva buona volontà, schierati gli uni contro gli altri ar-

INTERPRETI e Personaggi Orazio Taglialatela Scafati: Presentatore, mattatore e cantante (Con te partirò, Volare). Celeste Fonderico: Presentatrice. - Luigi Sequino: Roberto Benigni. - Maria Taglialatela Scafati: Antonella Clerici e Marcella, Montagne verdi. Francesca Iannicelli: Sabina Ciuffini e Nada, Ma che freddo fa. - Giuseppe Iannicelli: Maestro di musica e Jovanotti, Vasco. - Marianna Cipolletta: Dalida, Ciao amore ciao. - Angelo Rega e Carmen Loffredo: Albano e Romina, Felicità; Lucio Battista, Un’avventura. Anna Teresa Abbate: Ornella Vanoni, Eternità. - Sabrina Palma: Loredana Berté, Non sono una signora. - Luigi Fonderico: Gianni Morandi, La mia nemica amatissima. - Raffaella D’Angelo: Patty Pravo, Pazza idea. - Teresita Speranza: Liò, Amoreaux solityaires. - Giulia Pirozzi: Orietta Berti, Tipitipitì. - Federica Divano: Mia Martini; con Maria, Giulia e Mia: Arisa e Trio Marinetti, Ma l’amore no. - Mia Tommasino: Mina, Le mille bolle blu. - Gianluigi Bottiglieri: Antoine, Le pietre. - Miriam Avallone: Iva Zanitti, Zingara. - Marianna Cipolletta: Gigliola Cinquetti, Non ho l’età. - Carmine Taglialatela Scafati: Rino Gaetano, Gianna. Regia di Teresa Barretta coadiuvata dall’attrice Antonella Raimondo

mati, a causa di maldestre sponsorizzazioni politiche. Ripromettendomi di tornare sull’argomento, mi è giustificata adesso l’attenzione esclusiva sulle ragazze e ragazzi del Teatro di Dioniso, dando già per scontato il riconoscimento di merito che si deve a Teresa Barretta, per la sua cocciuta capacità di insistere là dove altri avrebbero da tempo deposto le armi. Tuttavia, per il ridotto spazio cartaceo, non posso dilungarmi ad apprezzare le singole interpretazioni, per cui dovrò limitarmi a racchiudere in un riquadro i loro nomi con i ruoli di riferimento, essendosi prodotti nelle imitazioni teatrali degli idoli storicizzati del Festival di Sanremo, ovviamente in playback, con splendidi costumi, accuratamente truccati e con le acconciature curate da Aldo Panico. La parte del leone è toccata ad Orazio Taglialatela Scafati, non tanto nei panni del sempre più raffinato tenore, per le due esibizione canore, ma dello showman eccentrico ed istrionico, dall’inventiva decisamente spigliata. Senza fare torto agli altri, veramente tutti bravi, ho annotato la spettacolare esibizione di una bambina deliziosa nel ruolo della Vanoni. Altro piccolo applauditissimo istrione si è rivelato il ragazzino che ha imitato Benigni con una strampalata storia d’Italia. Ed ancora, l’accentuata imitazione di Peppino di Capri, la maliziosa e coreografica Loredana Berté, la gestualità esasperata della Patty Pravo, l’incantevole dolcezza dell’Orietta Berti, la drammatica esibizione della Mia Martini, la recitata ironia di una Mina sopra le righe, la nostalgica ingenuità di una Gigliola Cinquetti e la turbolenta sarabanda di un Rino Gaetano. Tutto questo ed altro è stato lo spettacolo allestito da Teresa Barretta, che mi ha fatto ricordare un’altra eccezionale satirica imitazione del Festival di Sanremo, quello realizzato dalla Filodrammatica San Gerardo Majella tantissimi anni fa, per la regia di Enzo Manco, allora non ancora ingegnere. Ed allora io penso che da qui si debba partire per poter fare poi Cultura, per crescere nell’arte e nella personalità; questa è la ribalta necessaria dei ragazzi, che ci diverte più di altre paludate occazioni. Se questo vien fuori dal Teatro di Dioniso, allora io dico che a Teresa Barretta bisogna dare un palco permanente per il suo Laboratorio teatrale. Questi splendidi ragazzi che altro potranno esprimere per il nostro futuro, se non degli ottimi cittadini innamorati di se stessi, degli altri e di Giugliano? Pertanto, riprendendo le poche dichiarazioni di commiato che la stessa Teresa ha rivolto al pubblico ed alle istituzioni, anche io dico che «il sogno del Teatro è nei nostri pensieri: vogliamo quello che ci meritiamo».


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Scuola

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No all’inceneritore

Le bugie sull’ambiente diventano maggiorenni di BARBARA DONISI

“18 anni di balle, ora basta" questo è il nuovo slogan che ha dato il via al corteo studentesco che lo scorso sabato 18 febbraio, ha visto i giovani del territorio protagonisti di una nuova manifestazione, organizzata per dire ancora una volta il proprio no alla realizzazione di un impianto di incenerimento a Giugliano. I giovani di tutto il territorio si sono dati appuntamento in piazza Matteotti, per sta-

“18 anni di balle, ora basta”, così cambia lo slogan degli studenti in corteo per informare i residenti bilire il percorso da fare, attraversando poi le principali vie cittadine. Si sono autogestiti, sono stati compatti e ordinati durante la sfilata, facendo contemporaneamente tremare le arterie di Giugliano. Per tutta la settimana precedente al corteo, gruppi di ragazzi del coordinamento area-nord di Napoli, liceali del Cartesio, De Carlo, e allievi dell’Itis Galvani e Ipia Marconi, sono scesi in strada per sensibilizzare la popolazione, spiegando alla gente i motivi che da cui sono stati mossi per organizzare la seconda manifestazione. «Ci siamo resi conto che la gente non è affatto informata – dice Matteo Vasca rappresentante dello scientifico – ci aspettavamo una maggiore partecipazione da parte della popolazione, Giugliano è la terra della cittadinanza, pensavamo di riuscire a coinvolgere più persone. Oltre alla protesta puntiamo all’informazione e non ci fermeremo, continueremo la nostra azione, anche se ammetto che ci sentiamo abbandonati».

Incontri al De Carlo con gli esperti di Legambiente

Studenti a caccia di alternative ecocompatibili I ragazzi del liceo si confrontano sulle tematiche ambientali Giovedì 9 Febbraio gli studenti del liceo scientifico De Carlo di Giugliano si sono riuniti nell’aula magna con Giacomo Pirozzi, rappresentante di Legambiente, per prendere parte ad un’assemblea sul tanto chiacchierato termovalorizzatore, il “mostro” che la maggior parte dei cittadini non vuole. Oltre che a sensibilizzare i ragazzi sul fronte dei problemi ambientali che danneggiano il territorio, l’evento ha avuto anche lo scopo di informare, di far capire quali fossero i rischi della costruzione di un impianto di smaltimento simile. Le polveri sottili, rilasciate dal processo di combustione dell’inceneritore, sono altamente dannose per il nostro organismo: non a caso l’incidenza elevata di tumori coincide con la presenza di questi, in molte città. Come spiegato, inoltre, i rifiuti depositati nelle nostre discariche (si è parlato di Taverna del Re in particolare) non sono idonei allo smaltimento da combustione. Le eco balle ivi depositate, infatti, contengono materiali assolutamente dannosi se bruciati. I ragazzi, sempre attivi e interessati, hanno discusso riguardo possibili alternative. Si è parlato di differenziata e di come venisse attuata: il risultato è stato il malcontento generale dei giovani riguardo gli operatori ecologici, che a detta

di molti non effettuano lo smistamento, rendendo la differenziata inutile. Stesso per l’ormai noto sistema “a macchia di leopardo”: tutti d’accordo sulla sua dubbia utilità. La domanda che è quindi spontaneamente venuta fuori è stata: di chi è la colpa? La risposta, come potevamo immaginare, è stata molto generica. Ovvio che la responsabilità sia delle “amministrazioni”. I giovani si sono subito preoccupati di come opporsi al pericolo, e si sono proposte più modalità di protesta, più o meno drastiche. Tutti, però, erano d’accordo sul coinvolgimento degli adulti alla causa, e quindi ai genitori, ai lavoratori e agli stessi docenti, alcuni dei quali presenti all’assemblea. I loro interventi sono risultati preziosi e convergenti con quelli degli alunni. La vivacità nel partecipare al discorso, da parte dei ragazzi, ha confermato che essi sono preoccupati per la loro salute. Questa spaventa, tutti si sentono chiamati in causa quando se ne parla. Ed è proprio la paura per la propria salute quella che deve trascinare tutti i cittadini verso la causa comune, contro la costruzione dell’inceneritore e per un sistema di smaltimento più efficace. Luigi Di Fiore

«Sappiamo che il nostro territorio è stato a lungo martoriato, ora diciamo basta e se nessuno interviene protestiamo noi per riprenderci la nostra terra, per restituirle dignità e salvaguardia – dice Raffaele Manco del coordinamento – Ribadiamo anche oggi la nostra contrarietà all’inceneritore, trentatré discariche, sette milioni di ecoballe. La salute non è un profitto, ma un diritto e a parte la presenza dei comitati, oggi non abbiamo ricevuto altro che indifferenza». Sono temperanti, pacifici, ma anche grandi rivoluzionari i ragazzi della nuova generazione di Giugliano. In numero minore rispetto alla manifestazione di dicembre, ma con la stessa grinta di sempre, quella che intendono regalare a chi non ha egual coraggio. Sono carismatici al punto da aver coinvolto alcuni compagni di altri paese. Conoscono bene i danni che comporta l’inceneritore, sono più informati di molti ed hanno anche delle soluzioni alternative da proporre. Speravano di essere ascoltati dal sindaco o da qualche consigliere comunale, e di fronte all’assenza dell’amministrazione locale, hanno deciso di fare sit-in all’esterno dell’abitazione del sindaco Giovanni Pianese. «Ci siamo seduti al termine di via Licante, dove vive il nostro sin-

daco – dice Carmine Sgariglia del coordinamento – È stato un atto simbolico per far capire chi sono i responsabili, anche indiretti, di questa situazione. Vogliamo anche degli interlocutori dall’altra parte. Speriamo in un tavolo di concertazione, prima ancora di essere costretti di nuovo a scendere in strada per un nuovo corteo». A seguito della manifestazione di dicembre, i ragazzi hanno vinto la prima battaglia. Qualche settimana fa sono stati, infatti, rimossi i pannelli di eternit sversati nei pressi del liceo Cartesio. Sabato scorso hanno provato a vincere un’altra, come dice Susy Palma, rappresentante d’Istituto del liceo classico: «Siamo testimoni di un primo trionfo. Solo unendoci con la cittadinanza e le Istituzioni, possiamo ben sperare di conquistare la salute e il nostro futuro, che non permetteremo a nessuno di bruciare». Il corteo di protesta si è concluso con un’assemblea in cui i giovani si sono confrontati con i rappresentati di alcuni comitati antidiscarica, circa le diverse realtà territoriali. Unità di intenti e di idee, si compattano al fine di vincere una nuova battaglia contro chi continua a lucrare su questa situazione di disastro ambientale.

Scempio ambientale

Licola: scoperta discarica abusiva Tra i rifiuti abbandonati sulla spiaggia tre auto bruciate Una discarica abusiva è stata sequestrata sul litorale di Licola, nel territorio del Comune di Giugliano. Al seguito di una complessa operazione di vigilanza e controllo sul medesimo litorale, gli uomini della Capitaneria di Porto di Pozzuoli hanno sequestrato l’estesa superficie di circa 2600 mq ricoperta di rifiuti abbandonati e ferrosi di vario tipo, carcasse di automobili incendiate, cumuli di rifiuti urbani, pneumatici, pannelli e lamiere in metallo arrugginito. Rifiuti solidi e pericolosi per la salute e dannosi per l’ambiente sulla spiaggia libera. L’attività iniziata pochi giorni fa ha portato al sequestro del suolo demaniale marittimo e una denuncia alla Procura della Repubblica a carico di ignoti per: “abbandono e discarica abusiva di rifiuti su suolo pubblico, danneggiamento di beni pubblici, getto pericoloso di cose e deturpamento di bellezze naturali”. I militari, sul posto, hanno provveduto a richiedere l’intervento del nucleo antiabusivismo della polizia locale del Comune giuglianese, del personale della Arpa Campania, per provvedere alla classificazione dei rifiuti rinvenuti. Il Comune di Giugliano, interessato prontamente dalla Guardia Costiera per la custodia giudiziaria del sito sotto sequestro, ha assicurato da subito la predisposizione di tutte le misure tese a consentire una pronta rimozione dei rifiuti e una completa bonifica del sito. Angela Ariano

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Attualità

N. 5 del 25 Febbraio 2012

Riflessioni & Constatazioni

Analfabetismo di ritorno di RAFFAELE DI GIROLAMO

Senza importunare Socrate (scio non scire = so di non sapere), basta vedere un qualsiasi programma quizzistico della tv per rendersi conto che pochi riconoscono di “non scire”; pensano semmai di essere un “pozzo di scienza”. Ed infatti sanno tutto su cantanti, calciatori e partite, divi e divette

Un’intera generazione è stata allettata con idiozie, incultura, mediocrità. Il nostro sembra il “Paese del bengodi” da strapazzo, frivolezze dei nostri tempi. Ma non sanno un’acca sulla storia, sulla letteratura italiana (non straniera), sulla musica (classica ovviamente), sulla geografia… Guai poi se dovessero rispondere sulla filosofia, sulle materie scientifiche, sulla fisica, sulle arti figurative (pittura, scultura, architettura)! Leggete un assaggio: «Sacco e Vanzetti furono condannati a morte nel 1956; Lenin è morto nel 1946; “Il pianto antico” è di D’Annunzio; “Il passero solitario” con i versi “D’in su la vetta della torre antica…” è di Pascoli (anche se pure G. Pascoli ha scritto una poesia sul passero solitario); Mussolini promulgò le leggi razziali nel 1952; la Repubblica di Salò fu costituita nel 1969…». Mi fermo qui per evitarvi altre stomachevoli bestialità. Tali risposte, sia chiaro, non vengono date da poveri analfabeti dell’inizio del secolo scorso, bensì da studenti e diplomati del nostro tempo. C’è da

Incontri all’Ali

pensare unicamente che la tv simili “asini” li vada cercando col lanternino. Siamo seri! Vi è nel Paese un gravissimo analfabetismo di ritorno che si evidenzia anche nella lingua italiana (grammatica, morfologia, sintassi). E di ciò non si può addebitare tutto alla scuola. È uno spinoso e vergognoso problema sociale, di cui grande responsabilità, a mio avviso, ce l’hanno proprio i “media”, televisivi in particolare. Un’intera generazione è stata allettata con idiozie, incultura, mediocrità. Il nostro sembra il “Paese del bengodi”, in cui si deve pensare unicamente a gozzovigliare, a ciarlare, a vivere da buontemponi. Del resto si studia poco e male, tanto i diplomifici ci pensano. Poi una buona “raccomandazione” presso un politicante affarista o un clericale ed è assicurato l’avvenire. A che pro studiare sulle “sudate carte”? A che pro arrovellarsi il cervello nell’analisi e nella riflessione

su tematiche storiche, letterarie, filosofiche o scientifiche? A che pro impegnarsi nello studio con zelo e con assiduità, quando una tv (becera e alienante) invita tutti solo a mangiare, a divertirsi, a svagarsi? È tempo dei disvalori e quindi dell’ignoranza saccente; è tempo della mediocrità intellettiva. Mancano i presupposti della saggezza nel pensare e nell’agire, della vera cultura che corrobora le capacità mentali e forgia il carattere e la personalità. A che cosa servono oramai il genio e l’arte di un Michelangelo, di un Beethoven, di un Einstein, di un Kant, di un L. da Vinci? Oggi servono solo e soltanto le cortigiane civettuole televisive, gli stupidi sceneggiati, i vari festival canori e le “miss Italia”. Oggi servono agl’italiani una buona dose di arroganza verbale, un’accentuata ipocrisia, un vuoto edonismo e soprattutto, un rilevante narcisismo, alias idiota autolatria.

Iniziativa di illimitarte, Cittadinanzattiva e la rete di associazioni

Orizzonti di Federalismo Democratico, “L’Italia che frana” il libro dal titolo emblematico e inquietante nel libro del professor Meldolesi L’economista Luca Meldolesi propone una nuova identità basata su un Federalismo nuovo

“Federalismo democratico. Per un dialogo tra uguali” così si intitola il nuovo libro del professore Luca Meldolesi presentato al convegno organizzato all'Ali di Villaricca. La proposta è quella di un federalismo nuovo, amministrativo, moderno e sostenibile, che si allontana dalla concezione leghista del termine. Erano presenti al convegno il sindaco di Villaricca Franco Gaudieri affiancato dal consigliere regionale del Pd Raffaele Topo, le associazioni Effedì e Eugenio Colorni presiedute rispettivamente da Caterina Farao e Mita Marra, e l'economista Tommaso Di Nardo. La voglia di cambiamento spinge Meldolesi a farsi portavoce del principio di trasparenza e di efficienza, difficile ma non impossibile come testimonia Caterina Farao, coordinatrice di Effedì, in seguito all’applicazione del “Federalismo Democratico” in provincia di Pavia. sfociata nella possibilità tangibile

di migliorare le modalità di gestione della 'macchina pubblica', in termini di qualità dei servizi prestati ai cittadini, in rapporto al loro costo in termini di tasse e tariffe, sulla base dei risultati ottenuti. Il concetto di controllo diventa “Accountability”, basato sulla concezione che gli individui siano responsabili delle loro azioni all'interno del sistema evitando così sprechi e cercando allo stesso tempo di frenare il conflitto che divide cittadini e istituzioni su come viene oggi gestito lo Stato. L’accademico Meldolesi confida nella possibilità di applicare “con successo il modello del Federalismo Democratico a nord di Napoli” mettendo a disposizione la propria volontà e quella delle associazioni che fanno parte della rete - Effedì e Colorni - a prestare anche gratuitamente il proprio supporto agli enti locali. Francesca Di Fraia

presentato a un “Caffè con l’Autore”

Come ogni mercoledì prosegue nello splendido scenario della biblioteca comunale di Villaricca l’iniziativa di animazione culturale “Un caffè con l’Autore”. Il libro proposto la scorsa settimana è di Bartolomeo Sciannimanica, ingegnere e docente universitario presso l’Università “Federico II” che da anni studia e si è interessato al rapporto tra l’ambiente e il territorio e attraverso il suo capolavoro “L’Italia che frana” apre ad una lettura di straordinario interesse nell’abito dei fenomeni di abusivismo e di corruzione dilagante, nel sud del Paese e, più in generale in tutta la nostra “bella Italia”. L’Italia che frana, in modo efficace e sintetico, contiene gli elementi di valutazione dei processi territoriali. L’Italia che frana è la metafora di una pericolosa condizione di instabilità che interessa il nostro Paese, così come il resto del mondo occidentale. Iniziativa promossa dalle associazioni illimitarte, Teatro in Fiore, Napoli Nord, Cittadinanza Attiva, Sociale in rete onlus e il collettivo teatrale “L’anima e il suo doppio” che realizzano questo immancabile evento che attraverso un intrigo di musica, teatro e letteratura allieta le numerose persone che vi prendono parte. Ivana Ciccarelli

Fiocco Azzurro

Michele Pio di Franco Lietissimo preannunziato evento in casa dei coniugi Leo di Franco e Miriam Smarrazzo, per la nascita del loro primogenito MICHELE, avvenuta a Napoli il 19 febbraio 2012. Gli amici della Redazione di AbbìAbbè augurano a Miriam e Leo altri traguardi genitoriali in serena prosperità familiare.


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Attualità

N. 5 del 25 Febbraio 2012

I “Co’Sang” si sciolgono e dicono addio ai loro fans di SERENA LI CALZI serenalicalzi@virgilio.it

“Antonio Riccardi e Luca Imprudente, in arte CoSang, dopo 15 anni di collaborazione hanno deciso di dividere le loro strade artistiche sciogliendo i Co’Sang”. Con un breve comunicato stampa, pubblicato sul Social Network più famoso al mondo che i CoSang dicono addio ai loro fans. Nonostante l’imminente uscita dell’ultimo Album, hanno ritenuto opportuno dividere le proprie strade, bloccando così l’ultima produzione.

L’annuncio sulla loro pagina di Facebook ha mandato in delirio i loro fans. Molti i commenti in cui si chiede ai musicisti napoletani di ripensarci Tantissimi i commenti dei loro fans. Alcuni danno la colpa a chi li vede troppo “italianizzati”, altri invece sperano sia uno scherzo. Eppure Luchè spiega la loro decisione: “E così, dopo una lunga riflessione e per effetto delle diverse idee artistiche, la separazione è sembrata la cosa più giusta da fare in modo da favorire le personali scelte artistiche dei suoi componenti […]. Nessuno dei due artisti lascerà il mondo dello spettacolo ed ognuno seguirà la propria strada artistica senza che alcuno dei lavori pubblicati finora sarà ritirato dal mercato”. Una carriera cominciata nel lontano 1997, partecipando all’album autoprodotto “Spaccanapoli” ma è nel 2005 che comincia la salita. Il duo collabora con artisti importanti come Rischio e Inoki che si aggiunge al featuring con Marracash. Proprio nel 2005 arriva il primo album: Chi more pe’ mme. Album che consente loro di essere prodotti da un’importante major:

Un pranzo tradizionale che si rinnova ogni anno nel mese di febbraio

La Festa del Maiale alla Masseria Antuono

Celebrazioni al suono di nacchere, tammorre e fisarmonica Con il freddo che ha continuato a tenerci chiusi in casa, in questo febbraio corto e amaro, nient’altro avrebbe potuto convincerci a sfidare un’escursione termica, se non la piacevolezza di ritrovarci comunque nei pressi di un focolare avvampato, e con una convinta giustificazione emotiva. L’occasione ci è stata offerta dalla Masseria Antuono, nel pomeriggio domenicale del 19 febbraio scorso, con una proposta di aggregazione conviviale che ritorna ogni anno a rinverdire la memoria di una classica tradizione contadina, che era quella di ‘‘fare la festa al maiale’’, con tutto il relativo apparato folcloristico e culinario. Bisognava, però, prenotarsi a tempo per guadagnare un tavolo nella confortevole Sala centrale della Masseria Antuono, classificata come Fattoria didattica per le scolaresche che la frequentano durante l’anno. Mentre fuori continuava a piovere ed il vento sferzante contribuiva a tenerci rintanati in quell’ambiente riscaldato dal focolare, uno straordinario quintetto di artisti amatoriali - venuti da Somma Vesuviana - si esibiva, divincolandosi tra i tavoli, in una serie di vorticose tammurriate. Il pranzo luculliano ha tenuto gli ospiti piacevolmente impegnati per la durata di un lungo pomeriggio, fino a sera, con il susseguirsi delle diverse portate, tutte rigorosamente a base di maiale, che erano state più o meno così preannunziate nella lunga filastrocca che per l’occasione era stata ideata dalla stessa Antonietta Nacchere, tammorra, fisarmonica e scetavajasse, ovvero gli strumenti tradizionali che si usavano per rallegrare e movimentare le feste paesane che si organizzavano di solito sull’aia delle nostre Masserie. Così si sono esibiti, alla Masseria Antuono, alcuni degli artisti amatoriali che si ritrovano a far parte della Compagnia del Museo della Civiltà contadina di Somma Vesuviana.

D’Agostino, padrona di casa insieme con il coniuge Antonio Russo (erede del nome Antuono, appartenuto a suo nonno): «‘A cutunella arravugliata comme ‘na bella braciulella, addò ce truove tanti pigniuoli e ’u ppoco ‘e aglitiello. Strujenne ‘a ‘nzogna poi se fanne ‘e ccicole e siente addore ‘e zuppa forte attuorne. Nun ne parlamme poi d’ ‘o muzzariello e d’ ‘o rraù cu ‘o piezzo ‘e nacertiello! ‘A recchia, ognuno ‘o ssape ca se taglia pe’ fà ‘a menesta mmaretata, e ‘nzieme nu bellu père ‘e puorco s’accumpagna. A chi poi nun piace ‘a tracchiulella ‘nzieme ‘o friariello, e chi già nun s’aspetta nu ruote ‘e sasiccielli e ppatanelle? Ce avimme arrecrià poi cu l’annoglia ‘nzieme ‘e fasule fatti int’ ‘o tiano cu ‘e ppettole gustose e azzecculiate. E poi ce piace ‘o fegatiello fritto, comme ‘a sasiccia fatta ‘ncoppa a vrase, presutto delizioso mmiezz’ ‘o ppane, salame forte ca t’abbrucia ‘a vocca, ventresca arravugliata e capecuollo, samurchio, sanguinaccio, lardo e ‘nzogna; insomma, ‘na bontà senza cunfronto!». H.K.

Universal Music. Girano l’Italia, tra cui Milano e Roma. Nel 2011 sono stati protagonisti di vari featuring in attesa dell’uscita dell’album, previsto nel 2012. Purtroppo non è andata così e la decisione di sciogliere il duo. Certo è che Napoli sta vivendo, da alcuni anni, un’impor-

tante evoluzione musicale, dove spesso, le etichette stanno strette. Se la decisione sia giusta o meno, non sta a noi giudicarlo. Saranno i fatti a dare ragione a ‘Nto e Luchè che assieme hanno scritto un’importante pagina del panorama musicale napoletano.

Eventi & Appuntamenti

Chi si ferma è perduto! Un ricco fine settimana di fine febbraio Dopo il caos e il lungo week end “Carnevalesco” tra serate in maschera e travestimenti magnetici ed utopici l’ultimo fine settimana di febbraio di certo non è da meno. Il venerdì di tendenza è al Privat 1 di Agnano con il Samsara in tour. Il SAMSARA BEACH sul lungomare di Gallipoli da qualche anno è la meta più rinomata e frequentata di giorno e di notte grazie ai suoi aperitivi molto “spumeggianti” in riva al mare. E con un sottofondo preestivo in consolle si alternano Alex Colle, Bonky & Red In Love! Per chi ama la musica live, l’atmosfera londinese, una birra, un amico e quattro chiacchiere il GoodFellas (Vomero) propone i “Non Identificato”, al momento l’unica tribute band campana dei Subsonica molto attiva su tutto il territorio. Alla voce Francesco Torraca, chitarra e cori Alessandro Massa , tastiere e cori Massimo Arena, al Basso Stefano Romano e alla batteria Salvatore Iannuzzi. Sabato 25 febbraio è la volta di un locale da numeri 1 che ogni settimana ripete il suo successo e conferma il suo prestigio; nel cuore di Caserta nasce lo Studio 1 che questa settimana ospiterà uno degli show più richiesti del by night: Maurizio Filisdeo! Doppio Dj set con Luca Morrone plus Nicola Mozzillo e la voce di Mary R. per una notte tutta da vivere. La sponda aversana propone altrettanto un locale chic e alla moda come il Bloom, dj set Mario Caiano, dj guest Franky-D, con una special guest di tutto rispetto come Miss Andrea Delogu Voice, conduce lo show Erry Voice! Ma chi ha detto che le disco sono solo per “andare a ballare”? Il Bloom propone anche una formula cena con tanto di antipasto, primo, secondo e bibita ad un prezzo molto conveniente per chi volesse iniziare la serata in altro modo e riempire lo stomaco prima di scendere in pista! Per qualsiasi informazione potete contattarmi su mio profilo Fb: Kiara Buonavolontà. Chiara Buonavolontà

il veterinario risponde a cura del Dr. FRANCESCO MORLANDO

Rub rica

Musica & Spettacolo

Gentile dott. Morlando, sono Antonio, ed ho un setter di 5 anni, l’altro giorno ho saputo che il mio vicino ha usato del veleno per topi, ora il cane è leggermente abbattuto e stamattina non ha voluto mangiare... devo preoccuparmi? Salve Antonio, se il suo cane è potuto in qualche modo venire a contatto con il veleno deve sicuramente preoccuparsi e portarlo al più presto dal suo veterinario, gli avvelenamenti da Dicumarinici (Rodenticidi) sono spesso subdoli, e richiedono comunque terapia immediata con l’antidoto adatto. Quindi non perda tempo e corra dal suo veterinario per un’esame specifico che possa escludere il probabile avvelenamento...

Gentile dott. Morlando, sono Margherita, qual è il momento ideale per sterilizzare la mia cagnetta di 3 mesi? Salve Margherita, se non si ha intenzione di farle avere alcuna gravidanza nell’arco della sua vita, il periodo migliore per una eventuale sterilizzazione è comunque antecedentemente al primo estro (calore), ovvero entro i 6/7 mesi di età, in modo da prevenire possibili futuri problemi quali Endometriti, piometra e neoplasie mammarie... soprattutto queste ultime si è visto che in percentuale si riducono a zero se l’intervento avviene in questa fascia di età... Scrivete a: ilveterinariorisponde@gmail.com


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Sport

N. 5 del 25 Febbraio 2012

“Baskettando” verso il futuro Situazione societaria Nel basket di oggi, un buon settore giovanile riveste un aspetto importante della gestione societaria, forse l’unico veicolo per assicurarsi nel lungo periodo una buona continuità; l’ha capi\ to il Basket Club Giugliano targato Tecfi, che con la dirigenza guidata dal presidente Punti Andrea D’Alterio, quest’anno ha puntato tutTECFI GIUGLIANO 16 to sulle giovanili. UISP Nocera 12 Gli obiettivi di questa stagione, infatti, Cala Moresca 12 per il sodalizio gialloblu erano principalmente San Vitaliano 4 due: conservare il titolo Simec Portici 4 di serie B conquistato dalla prima squadra, Magic Team Benevento 4 sistemando al contemAkery Basket 2 po un bilancio negativo, e sviluppare un buon settore giovanile \ che possa fungere da serbatoio di talenti nel futuro breve; “come ogni società dilettantiPunti stica, ci siamo preoccupati innanzitutto di Pro Cangiani 18 avere un bilancio in rePick and Roll 18 gola” sottolinea D’Alterio “e abbiamo dovuto TECFI GIUGLIANO 16 intraprendere una forAfragola 16 te opera di risanamento, penalizzando così Virtus Piscinola 14 di fatto l’impegno agoBasket Volla 10 nistico della prima squadra; ma questo ci Casavatore 8 ha permesso di essere ancora vivi, e di porre Casalnuovo 8 le basi per un futuro roNapoli Nord 4 seo in cui i nostri giovani avranno un ruolo da Caivano 0 protagonisti”.

Under 21

Under 19

La Tecfi Giugliano tra giovanili e nuovi progetti Risultati giovanili Ed i fatti stanno dando ragione alla dirigenza, infatti la Tecfi Giugliano partecipa a tutti e 6 i campionati giovanili con ottimi risultati: attualmente 4 formazioni occupano i primi posti delle rispettive classifiche, e a questi si aggiungono un secondo ed un terzo posto per le restanti squadre; risultati che fanno della Tecfi Giugliano la società a livello giovanile più vincente dell’intera Campania, con una percentuale di vittorie al momento dell’86%.

Progetto Baskettando Ma l’impegno del Basket Club Giugliano non è solo sul parquet: quest’anno è nato infatti il progetto “Baskettando”, veicolo per promuovere la pallacanestro nelle scuole e sensibilizzare allo stesso tempo gli alunni verso alcuni \

Under 17 Punti

TECFI GIUGLIANO Casaurea Virtus Piscinola Secondigliano Pro Cangiani Virtus Vico Mugnano Cala Moresca N.B. Arzano N.P. Arzano

24 18 16 14 10 8 6 6 2 0

\

Under 15 Punti

TECFI GIUGLIANO Rosso Maniero Ischia Basket Minucci Solfatara Pozzuoli N.O. Pozzuol Forio Partenope Iniziativa Popolare

16 15 12 10 8 6 4 2 2

importanti temi quali la raccolta differenziata, i rischi sul consumo di droghe legali ed illegali, la guida sicura. “Proponiamo, attraverso le attività coordinate dal prof. Mimmo Infranca, formatore del settore agonistico regionale, temi di interesse generale mediante giochi e percorsi di pallacanestro che aiutino i più giovani a capire ad esempio l’importanza del casco e delle cinture” spiega Andrea D’Alterio, “e siamo contenti della riuscita del progetto, che è già partito presso la scuola media Basile, l’elementare Mary Poppins, e a breve sarà attivo presso le elementari Kindergarten e Azzurra e l’ITIS Galvani: mi preme ringraziare l'amministrazione comunale giuglianese, che sin da subito ha sposato e sostenuto il nostro progetto”.

Prospettive future Questa quindi la situazione attuale in casa Giugliano, ma il presidente D’Alterio è molto fiducioso sui tempi futuri: “il movimento del basket italiano è in grande fermento, sono allo studio ulteriori riforme dei campionati che potrebbero anche farci evitare la retrocessione, quest’anno; ma se anche così non fosse, sono certo che stiamo costruendo un avvenire florido, per cui accetteremo serenamente il verdetto del campo; puntare sul settore giovanile è una scelta coraggiosa che ci sta ripagando, nel giro di due anni diventeremo protagonisti anche nelle categorie superiori con i ragazzi di Giugliano e del nostro comprensorio; non abbiamo sudditanza psicologica verso nessuna società, e punteremo con i fatti

a diventare il migliore settore giovanile della regione, attraverso un progetto serio di crescita sportiva in cui coinvolgeremo sempre di più anche le famiglie dei nostri atleti, affinché Giugliano diventi un vero e proprio polo cestistico d’eccellenza”. Raffaele Silvestri

Ufficio stampa Basket Giugliano \

Under 14 Punti

Kouros Napoli TECFI GIUGLIANO Secondigliano Iniziativa Popolare Collana Pro Cangiani Ischia Cestistica Napoli

12 12 10 6 4 4 2 0

\

Under 13 Punti

TECFI GIUGLIANO Secondigliano Marano Sant’Antimo Villaricca Melito Casavatore Cala Moresca

14 10 8 8 7 2 2 0

Gestione Centro Ricerche Cangiano


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Sport

N. 5 del 25 Febbraio 2012

il GUERRiER

sportivo

Il Napoli sogna i quarti di Champions Tuttavia a London sarà una gara difficile. L’Inter (sfortunata) potrà benissimamente vincere l’incontro di ritorno al Meazza

Fila ai botteghini per una partita del Napoli (foto Guerriero)

La lotta per lo scudetto comincia ad avere una sua strada ben precisa, considerando che le inseguitrici (vedi Udinese e Lazio) arrancano, dando così via libera a Milan e Juventus. Mentre l’Internazionale, che pure aveva rialzato la testa, è completamente fuori rotta, così pure il Napoli, che domenica sera 26 febbraio affronta proprio l’Inter a Fuorigrotta. Anche

la Roma è fuori. E quindi? È lotta continua tra Milan e Juve. Almeno così sembra. Nel calcio, si sa, nulla è scontato. Poi da qui a maggio mancano ancora molte partite e scontri diretti. Comunque una cosa è certa: il finale di campionato sarà ricco di emozioni, da vivere in diretta. Per quanto concerne la retrocessione pensiamo che Cesena e Novara daranno l’addio alla serie A, ma intanto proprio il Novara (matricola della A) si è tolto lo sfizio di battere 2 volte l’Inter, vittorie storiche, che rimarranno ben impresse per molto tempo nelle memorie dei novaresi. Bene, ed ora la Champions. Martedì sera, 21 febbraio, in certe zone di Napoli ed in periferia sembrava quasi Capodanno per i botti sparati subito dopo la gara del San Paolo col Chelsea, come sempre i tifosi hanno festeggiato improvvisndo caroselli attorno allo stadio, ma anche in Via Caracciolo e Piazza Trieste e Trento. Grande entusiasmo quindi per questo 3-1 del Napoli che però a marzo

nella partita di ritorno dovrà difendere con tutte le proprie forze. Sarà senz’altro un incontro molto duro, il Chelsea farà di tutto per segnare quei 2 gol che permetteranno loro di andare nei quarti di finale. Il Napoli, ovvio, forte del 3-1, sogna a sua volta di passare il turno. Nel frattempo i tifosi napoletani si stanno già organizzando per sbarcare a London per stare vicino ai propri beniamini. Ed è caccia al biglietto. Allo stadio Stamford Bridge di sicuro vi saranno più di mille supporters. Tornando alla gara di Napoli è filato tutto liscio tra le 2 tifoserie, ed è un dato positivo. Il giorno della partita girando un po’ per la città, a parte i tifosi napoletani che stavano vicino all’hotel Vesuvio dove alloggiava il Chelsea e Sky mandava in diretta le immagini, abbiamo notato gruppi di inglesi mangiare qualcosa al Gambrinus e passeggiare dopo in Via Toledo. Altri erano in Piazza Plebiscito. Il Milan ha battuto facile l’Arsenal ipotecando in pratica il pas-

saggio ai quarti, impensabile che gli inglesi possono fare 5 gol nel match di ritorno. Sfortunata invece l’Inter che a tempo scaduto subisce il gol dei marsigliesi, ma siamo sicuri che al Meazza la squadra di Ranieri riuscirà a vincere. E per finire poche righe tra la cronaca e il calcio. Un pentito di camorra di nome Piana afferma che dal 1999 al 2001 acquistava droga da Vincenzo Baccante e la consegna avveniva al vecchio campo di calcio di Poggio Vallesana di Marano. All’epoca sul quel campo polveroso giocava il Marano in Prima categoria, da un po’ di anni quel campo non c’è più, al suo posto campetti di calcetto. Comunque Piana e Baccante sono 2 quaquaraqua. Amen. Tra l’altro Baccante è il fratello di Luigi (ergastolano). “Maurizio”, così lo chiamano, da giovane giovava nel Marano in Promozione, ma era una mezza calzetta, poi divenne camorrista, insomma, uno che non vale niente. Elio Guerriero

elio.guerriero@libero.it

La scheda della Champions League

RUBRICA Occhi di Tigre

show, male l’Inter Volare oh, oh... parare oh, oh... nel blu dipinto di gialloblu Napoli-Milan Barcellona quasi qualificato, pareggia il Real. Ko per il Bayern

Si scrive portiere, si legge numero 1. Storie di rigori parati, colpi di reni, palloni tolti dalla rete quando ormai l’avversario già stava esultando. Gente folle, che non ha paura oppure sa mascherarla bene, la solitudine dei numeri 1 che fa rumore. Storie come quella di Vittorio, Vittorio Tafuto di professione portiere. Vittorio Tafuto, classe ’93, numero 1 del Giugliano, ma prima di tutto ciò cosa c’era? «Ho iniziato giocando nel Napoli, è stato un bellissimo inizio perché ho giocato per la mia squadra del cuore. Ho vinto per due volte il titolo di miglior portiere poi, per delle incomprensioni con la società, le nostre strade si sono divise dopo 5 anni ed ho scelto Cava de’ Tirreni». La gente sta imparando a conoscerti col trascorrere della stagione, la stampa parla di te come un portiere più sicuro che, di conseguenza, da sicurezza al reparto arretrato. Ci spieghi cosa passa nella mente di un portiere nei momenti negativi ed in quelli positivi? «Questo è il mio primo anno tra i professionisti, Giugliano è una piazza importante ed è sempre una bella emozione. Ho vissuto momenti difficili ma società, compagni e staff tecnico mi hanno aiutato a superarli. Fortunatamente ora sto attraversando un momento positivo, la tifoseria mi sta aiutando e speriamo di continuare così». Portiere, estremo difensore, ultimo baluardo a difesa dei tuoi colori. Che sensazione provi quando stai in porta? «Una sensazione forte, Giugliano è una piazza calorosa ed ogni domenica è sempre una gioia entrare in campo. Guardo i tifosi e mi incitano sempre». Descriviti in poche caratteristiche: imbattibile tra i pali come Buffon, para-rigori

come Handanovic, bravo anche con i piedi come Julio Cesar? «Sono un portiere di statura media, essendo alto 1,80 devo colmare questo gap. Con i piedi sono abbastanza bravo mentre le uscite alte sono motivo di critica». Ci sono giocatori che si fanno amare per quello che fanno in campo ed altri che sono personaggi anche fuori. Ci spieghi Vittorio fuori dal campo? «Sono un ragazzo come tutti gli altri, frequento l’ultimo anno di un istituto tecnico e trascorro il mio tempo libero con i miei amici. Sono un ragazzo disponibile, buono e simpatico». Giugliano in lotta per i play-off, la Tigre, dopo un inizio stentato, sta tornando a ruggire? «Sì, sicuramente. L’inizio è stato in salita però ci stiamo riprendendo alla grande, anche se la sconfitta con la Real Ortese ha condizionato un po’ il nostro cammino. Ci impegneremo, da ora fino alla fine, per scalare più posizioni possibili in classifica, per far tornare il Giugliano ai livelli che gli competono». Ogni sportivo, di solito, ha un suo punto di riferimento. Il tuo? «Angelo Peruzzi, perché mi rivedo molto in lui sia fisicamente che nelle gesta». Chiudiamo la nostra chiacchierata con un best moment della tua carriera... la tua parata più bella? «Ce ne sono tante, una delle più belle mi riporta ai tempi di Cava: partita tiratissima con il Siracusa, tiro angolato che misi in angolo con un colpo di reni. Poi mi ricordo una parata contro il Barano: sventai, insieme a Scarparo, un pericolo su calcio di punizione». Francesca Flavio

Mercoledì 22 Febbraio si sono concluse le partite dell’andata degli ottavi di finale della Champions League con poche sorprese e molti risultati in bilico in attesa dei decisivi match di ritorno. Per le squadre italiane un bilancio abbastanza positivo, con le grandi vittorie casalinghe di Napoli e Milan e la sconfitta di misura dell’Inter. Gli azzurri di Mazzarri hanno battuto 3-1 il Chelsea, mentre i rossoneri hanno sconfitto 4-0 l’Arsenal di Wenger. Vittorie importanti non solo ai fini della qualificazione delle due squadre ma anche perché rappresentano una riscossa (aspettando il ritorno) contro le squadre inglesi che negli ultimi anni avevano spesso inferto dei dispiaceri alle compagini del nostro paese. Per l’Inter prosegue il momento-no ed è arrivata una sconfitta per 0-1 a Marsiglia contro l’Olympique, ma è un risultato comunque ribaltabile per gli uomini di Ranieri. Nelle altre partite, il Barcellona ha vinto 3-1 in casa del Bayer Leverkusen ipotecando di fatto la qualificazione e candidandosi ancora tra le favorite per la vittoria finale mentre l’altra squadra spagnola, il Real Madrid, ha pareggiato 1-1 in quel di Mosca contro il CSKA. Sconfitta per il Bayern Monaco che perde 1-0 a Basilea. A San Pietroburgo lo Zenit di Spalletti batte 3-2 il Benfica mentre il Lione ha vinto 1-0 contro i ciprioti dell’Apoel Nicosia, squadra-sorpresa di questa Champions. Giovanni Savastano

Sport vari / BOXE

Il mugnanese Cipolletta sconfitto ai punti Al Bell Center di Montreal il pugile di Mugnano Nicola Cipolletta ha perso ai punti contrro Tyler Asselstine. Il match di 8 raund ha visto il nostro pugile battersi dignitosamente, ma alla fine ha dovuto arrendersi ai punti. Il giovane tuttavia promette molto bene e ne sentiremo ancora parlare. A Mugnano poi il pugilato è una tradizione: molti ricorderanno Mimmo Iorio, ma anche Gennaro Mauriello, che fu campione dei mediomassimi. Per il basket femminile di serie A2 la Saces Napoli domenica 19 febbraio ha battuto la forte Sogeit La spezia per 62-51. Una bella vittoria per le ragazze di D’Albero che si tolgono il grande sfizio di mettere kappaò una squadra tra le più forti della serie A2. La squadra napoletana ha 12 punti, Firenze è ultima con appena 4 punti. E.Gu.





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