

piano di calpestio, come se la trazione ne avesse fatto alzare una porzione. Sulla tavoletta esistente, che è quella fatta dall’artista nel 1978, lei ha lasciato visibile l’intreccio tra linea geometrica circolare e sinusoide del respiro sulla base del quale ha composto la posizione dei chiodi e dei fili. Ancora sul corpo: nella già citata mostra da A.I.R. Gallery nel 1979, Kazuko invita la danzatrice giapponese Yoshiko Chuma a performare attorno e dentro – verrebbe da dire ‘con’ – Trail Dinosaur (1979). Lei stessa poi nel corso degli anni realizza delle performance, in cui le movenze delle danze tradizionali giapponesi incontrano uno spirito più improntato all’improvvisazione. Ma le sue più sorprendenti azioni performative sono quelle in cui occupa degli spazi esterni, sia urbani che naturalistici, offrendone delle interpretazioni del tutto soggettive, come Waiting for the Carnival (1983) e Woman in Snow (1998). In omaggio a questa attitudine, la mostra al museo Madre si è arricchita di un programma di performance curato da Chiara Lee e freddie Murphy per il Museo d’Arte Orientale di Torino11. Mentre Hatis Noit e Phew hanno innescato un ideale dialogo con Kazuko su come coniugare culture e istanze, dal folklore giapponese all’avanguardia post-punk, Rie Nakajima ha performato le sue delicate azioni micro-meccaniche in una sala espositiva, facendo propagare tra le opere un tipo di energia di matrice fluxus di cui la produzione più tarda di Kazuko non è affatto scevra. Diana Lola Posani invece ha concepito un’azione per Sail, attorno e dentro alla quale si è posizionata per ore, performando un respiro la cui emissione suonava come il verso di un animale. Al Belvedere 21 è in preparazione un programma di performance, affinché anche nella seconda versione della mostra corpi poetici attraversino e attivino le opere.
9. Ringrazio lo studio di architettura baukuh di Milano (in particolare Paolo Carpi e Pier Paolo Tamburelli) per la riflessione che ha condiviso sull’uso e la concezione degli spazi architettonici sollecitato dalle posizioni poetiche di questa artista.
10. Luca Cerizza, Marking Territories, Temporarily, in Christian Siekmeier (a cura di), Kazuko Miyamoto, EXILE, Berlin 2013, pp. 7-13.
11. Davide Quadrio, direttore del MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, è stato un compagno di pensiero prezioso per la concezione dell’intero progetto espositivo ed editoriale, oltre che per aver offerto alla mostra una collaborazione che ha reso possibile il programma di performance. Archway to Cellar, 1978/2023
Infine: al museo Madre una spettatrice eccellente per le opere di Kazuko è stata la fotografa italiana Luisa Lambri, celebre per la sua capacità di astrarre nel dettaglio architettonico una visione esistenziale di ciò che è costruito. Oltre a edifici, principalmente modernisti, ha dedicato i suoi scatti anche a sculture che sfidano l’immateriale, come quelle di Donald Judd e Anthony McCall. Lambri ha trascorso un’intera giornata ritraendo Sail, e due diverse fotografie da quel lavoro sono visibili al pubblico per la prima volta rispettivamente sulla copertina dell’edizione bilingue di questo libro in italiano e in inglese e su quella della versione bilingue in tedesco e in inglese. Nello sguardo e nelle parole con cui Lambri descrive il proprio lavoro,
propongo una conclusione interpretativa, la più aperta possibile, all’approccio di Kazuko al senso di ‘essere nello spazio’ e di prendersi la responsabilità di ‘costruire spazio’: “Il soggetto del mio lavoro è l’essere umano, anche se non se non appare mai nelle mie immagini. [...] C’è l’edificio, con la sua storia e il suo stile, poi c’è l’architettura, e infine ci sono io che cerco di catturare l’ombra della mia stessa presenza, come è riflessa sull’architettura”12 .






































Silvana Editoriale
Direttore generale | General Director
Michele Pizzi
Direttore editoriale | Editorial Director
Sergio Di Stefano
Art Director
Giacomo Merli
Coordinamento redazionale | Editorial Coordinator
Maria Chiara Tulli
Progetto grafico e impaginazione | Graphic Design and Layout
Studio Pupilla
Traduzione e redazione | Translation and Copy Editing
Mariangela Palazzi-Williams
Coordinamento di produzione | Production Coordinator
Antonio Micelli
Segreteria di redazione | Editorial Assistant
Giulia Mercanti
Ufficio iconografico | Photo Editor
Silvia Sala
Ufficio stampa | Press Office
Alessandra Olivari, press@silvanaeditoriale.it
Diritti di riproduzione e traduzione riservati per tutti i paesi
All reproduction and translation rights reserved for all countries
© 2024 Silvana Editoriale S.p.A., Cinisello Balsamo, Milano | Milan © 2024 Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - museo Madre, Napoli | Naples
© Sol LeWitt, by SIAE 2024 © Christian Siekmeier, by SIAE 2024 © Alighiero Boetti, by SIAE 2024
ISBN 9788836656790
A norma della legge sul diritto d’autore e del codice civile, è vietata la riproduzione, totale o parziale, di questo volume in qualsiasi forma, originale o derivata, e con qualsiasi mezzo a stampa, elettronico, digitale, meccanico per mezzo di fotocopie, microfilm, film o altro, senza il permesso scritto dell’editore. Under copyright and civil law this book cannot be reproduced, wholly or in part, in any form, original or derived, or by any means: print, electronic, digital, mechanical, including photocopy, microfilm, film or any other medium, without permission in writing from the publisher.
Silvana Editoriale S.p.A. via dei Lavoratori, 78 20092 Cinisello Balsamo, Milano tel. 02 453 951 01 www.silvanaeditoriale.it
Le riproduzioni, la stampa e la rilegatura sono state eseguite in Italia | Reproductions, printing and binding in Italy
Stampato da | Printed by Musumeci S.p.A., Quart (AO) Finito di stampare
nel mese di ottobre 2024 Printed October 2024