IPE Idee Proposte Esperienze 1-2019

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Azione Cattolica Italiana Diocesi di Imola P.zza Duomo, 2 Imola (BO) 40026 Tel. e faxT0542 23201 segreteria@acimola.it www.acimola.it Anno XLVIII Supplemento al Nuovo Diario Messaggero del 19 gennaio 2019

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n. 2019

52ª Giornata Mondiale della Pace

«La buona politica è al servizio della pace» Vittorio Feliciani già vicesindaco di Imola

Pagine a cura di Cinzia Bartolini, Pietro Golini, Maria Pia Martignani, Maria Pia Mazzanti, Laura Pantaleoni, Margherita Pirazzini, Carlo Resta, Cecilia Ricci, Cristiano Spadoni, presidenza diocesana Ac

50° ACR .1 Il nuovo Statuto, la fondazione e gli anni ’70: intervista a Daria Baroncini

L’Azione Cattolica dei Ragazzi

«Perché volete trovare un nome che sia attraente, idoneo, accattivante? Lasciate ‘Azione Cattolica dei Ragazzi’, perché in questa espressione è contenuta la vera identità e sostanza di questa nuova realtà educativa» (Vittorio Bachelet) a cura di Maria Pia Mazzanti coautrice di “Fino in cima”

La storia dell’Acr – approdata a Imola grazie a due giovanissime pioniere individuate da don Francesco Giacometti come Daria Baroncini e Patrizia Golini – ci dice di come la giovinezza possa essere età di impegno e responsabilità, di quanto l’entusiasmo di giovani e giovanissimi possa modificare le situazioni più stagnanti e che si può conciliare l’impegno nella Chiesa e per la Chiesa con una vita da giovane. ZZNel 1974, a soli 17 anni, tu Daria ti sei ritrovata a fare la responsabile diocesana dell’Acr. Nel 1969 era nata la nuova Azione Cattolica: nuovo Statuto, abbandono del collateralismo, “scelta religiosa”... Non conoscevo nulla di tutto ciò, quando nel 1974 fui chiamata a divenire responsabile diocesana Acr. I convegni nazionali furono esperienze formative molto significative: respiravo un’aria nuova, mi attraeva la grande apertura al mondo

insieme alla passione per il Vangelo. Ogni relazione era ancorata ai documenti del Concilio, alla nuova idea di Chiesa che ne scaturiva e parlava col linguaggio della storia e della vita concreta.

In occasione dei 50 anni dell’Acr (Azione Cattolica dei Ragazzi) iniziamo da questo numero di Ipe un viaggio: solcando in ogni numero un decennio riscopriremo e apprezzeremo il percorso cresciuto sulle radici del 1969 (quando si volle offrire ai ragazzi un nuovo strumento d’incontro personale con Gesù facendo esperienza viva e concreta della comunità cristiana). I tempi cambiano, ma l’attenzione dell’Acr è sempre la stessa: guardare i ragazzi per ciò che sono oggi e non in funzione di quello che saranno domani, accompagnandoli a vivere in pienezza questa stagione ZZQuale la novità che della vita legata alla scoperta del mondo e alla crescita della persona. riguardava i ragazzi? L’Azione Cattolica dei Ragazzi: quanto si sottolineava quel “dei”! I bambini e i ragazzi erano i “primi apostoli” tra i loro coetanei, e tali andavano considerati: non solo oggetto di pastorale, ma soggetto a pieno titolo, ragazzi “protagonisti”. Si insisteva sul valore educativo del “piccolo gruppo”, scelto dai ragazzi, palestra per esercitarsi nel dono di sé, nella responsabilità, luogo in cui fare esperienza di Chiesa e di amicizia con Gesù. ZZIn che modo un gruppo Acr poteva divenire uno strumento così prezioso? Con la presenza di un educatore formato, competente, entusiasta… Organizzammo quindi il

primo campo educatori a Scoglio di Castro, a cui partecipammo in una decina. Per una formazione sia spirituale che educativa e

metodologica cercammo poi di far nascere i gruppi educatori nelle parrocchie, ma capimmo ben presto che era una strada poco

praticabile e optammo per proporre con forza il campo educatori diocesano o regionale. ZZQual era il ruolo di don Francesco Giacometti? Abbiamo iniziato con lui, un sacerdote “innamorato dell’Ac” in tempi difficili. Ci ha chiamate e responsabilizzate. Era preoccupato di salvaguardare i contenuti di fede, il valore della preghiera e dei segue a pag. 3

 1975: il primo campo educatori Acr  1976: la pagina di Ipe che invita alla Giornata educatori Acr e catechisti; ospite l’allora responsabile nazionale Acr Dino Boffo (in seguito direttore di Avvenire e di TV2000)

segue a pag. 4

 1977: ragazzi ed educatori del primo campo Acr post-cresima, ritratti sul caratteristico “sasso” di Scoglio di Castro (Firenzuola) (foto Patrizia Golini)


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esta diocesana famiglie e adulti & Festa della Pace Acr

FESTA DIOCESANA FAMIGLIE & ADULTI A Zolino e Montericco, il 27 gennaio

Stagioni della famiglia e figli Stefania Salvatori Vicepresidente adulti

La coppia e il tempo che passa... Vicinanza o distanza rispetto ai figli?

... a Montericco

Sono questi i due spunti di meditazione che verranno proposti nella Giornata Famiglie di domenica 27 gennaio. Mentre i ragazzi dell’Acr festeggeranno la Pace a Montericco, per gli adulti il doppio appuntamento si snoderà tra Zolino e Montericco.

Da Zolino... Si comincia alle 9 con la colazione insieme, nella parrocchia di San Giovanni Evangelista a Zolino, per proseguire alle 9.30 con la riflessione dei coniugi Elisa Coralli e Marco Pirini sul tema: “Le stagioni della famiglia. L’amore si apprende”. Elisa e Marco rappresentano la coppia co-incaricata della Pastorale Familiare della diocesi di Faenza-Modigliana e sono re-

sponsabili da oltre vent’anni della Casa Famiglia S.S. Angeli Custodi della Comunità Papa Giovanni XXIII a Russi.

Alla luce della loro esperienza di incontro di Gesù nelle fatiche e nelle gioie di ogni giorno e nell’accoglienza di

oltre centotrenta persone che hanno trovato in loro e nei loro figli una famiglia, ci racconteranno come evolve

la coppia, dal suo nascere fino alla sua maturità. Durante la loro relazione è prevista l’assistenza dei

FESTA DELLA PACE ACR Al centro la figura di Gino Bartali, campione e socio di Ac

Il bene si fa ma non si dice

Anche quest’anno la felice scelta di fare festa in contemporanea ad adulti e famiglie: il pomeriggio anche i genitori saranno a Montericco, per concludere poi con la preghiera tutti assieme Cecilia Ricci

Non è, forse, un caso la data della Festa della Pace di quest’anno: domenica 27 gennaio 2019. Certo non poteva essere ignorato il peso e l’importanza di una simile data; non poteva essere concepita una proposta slegata dal ricordo e dalla ricorrenza della giornata della Memoria (istituita mondialmente con la risoluzione ONU 60/7 del 1° novembre 2005 ma in Italia formalmente istituita con un intervento legislativo precedente, la legge 211 del luglio del 2000). Alla luce di queste importanti considerazioni, l’equipe Acr ha deciso di “staccarsi” dalla proposta nazionale e di elaborare, di strutturare una propria proposta, ricordando il fatto che la Festa della Pace rappresenta soltanto il culmine di un percorso mensile portato avanti dai gruppi parrocchiali.

Giusto tra le Nazioni È stato deciso di concentrarsi sulla figura di uno

bambini presenti. Dopo la Messa delle 11.30 ci sarà la possibilità di pranzare insieme nei locali della parrocchia (previa prenotazione in centro diocesano).

straordinario eroe del quotidiano: Gino Bartali. Sportivo, ciclista, eroe antifascista, campione, uomo, padre, Giusto tra le Nazioni, non è facile riuscire a definire questo “gigante comune”, quest’esempio di ordinaria eccezionalità.

Un canotto (della bici) salvavita... Gino Bartali rappresenta perfettamente la congiuntura fra la Pace e la Memoria, lui che nel periodo della guerra, ha deciso di mettere il suo animo sportivo e la sua

bicicletta a disposizione per trasportare dalla Toscana all’Umbria, nascosti nei tubi del telaio, documenti, passaporti e fototessere di ebrei perseguitati, salvandone circa ottocento, mettendo a rischio la sua stessa vita e venendo perfino incarce-

rato nel 1944. Una figura così grande, così lontana da noi, così eroica da suscitare quasi timore. Ma non è in questa irraggiungibile perfezione la grandezza di questo personaggio. La forza, la vera grandezza del personaggio sta nella sua sempli-

Alle 15 ci si trasferirà quindi a Montericco per il secondo approfondimento. Sarà presente lo psicologo Daniele Chitti, che affronterà il tema: “#genitori ~ la giusta distanza e la giusta vicinanza per crescere al meglio i figli”. Il dottor Chitti, ad una formazione da psicologo accompagna un’esperienza lavorativa come educatore, prima con gli adolescenti, poi con i disabili, fino a diventare il responsabile del Servizio Infanzia del Comune di Imola. E con lui si parlerà soprattutto di genitori e di figli, del gioco relazionale che viene messo in atto ogni giorno e della difficoltà a trovare un giusto equilibrio, nell’oscillazione tra vicinanza e distanza tra genitori e figli. La conclusione è prevista per le 17, con un momento di preghiera ed i saluti assieme ai ragazzi dell’Acr. cità, nella sua vicinanza, nella sua quotidianità così vicina alla nostra. Per questo motivo la figura di Gino Bartali potrà dire molto ai ragazzi, nel corso di questo mese della Pace che culminerà con la festa il 27 gennaio a Montericco; perché in nulla la storia di Bartali è diversa dalla nostra, dalla loro. Una vita vissuta appieno, una vita vissuta fino in fondo – o fino in cima potrebbe dire qualcuno – è una vita incredibile, eroica, straordinaria come lo è stata quella di Gino Bartali. E la sua testimonianza di vita parte dalla passione per lo sport: una passione comune, condivisa, una passione quasi banale. Vivere appieno le nostre passioni, vivere i nostri interessi coerentemente ai nostri valori ci porta ad essere campioni, eroi. Su pista, sul campo e nella vita.

Demerara for Malawi


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0 anni dell’Acr

CONVEGNO NAZIONALE EDUCATORI ACR A Roma, in dicembre, in apertura del 50°

Educare i piccoli, un’arte che dà sapore alla vita Lorenzo Tubertini

Educatore = vocazione

“Chiamati a scoprire il sapore, la cura educativa come vocazione” questo il titolo del Convegno educatori dell’Acr a cui hanno partecipato 700 educatori, provenienti da tutte le diocesi d’Italia.

L’intenzione del convegno è stata quella di “ripercorrere e ricostruire il processo grazie al quale le vocazioni educative nascono, a partire dal gruppo, dalla associazione, dalla Chiesa, nella convinzione che tutto avvenga attraverso la vita”. Con

Sapori forti...

queste parole ha esordito Luca Marcelli, responsabile nazionale Acr nell’intervento introduttivo. Poi è stata la volta di Pierpaolo Triani e ci ha aiutato a riflettere su come la dimensione comunitaria, del gruppo, agisce nella prospettiva vocazionale. “La vocazione infatti è un fatto personale ma non individuale, è un

Senza dubbio forte, intenso, spesso inaspettato ma che riempie e dà pienezza alla vita, questo è il sapore che gustano tutti gli educatori che rispondono alla chiamata al servizio educativo. Un sapore che, anche se qualche volta riserva qualche punta agrodolce, ci fa sperimentare la presenza del Signore nelle nostre vite. Una presenza che, come dice don Marco Ghiazza, assistente generale per l’Acr, “ci accompagna non solo all’inizio, quando tutto va bene. Il Signore non ci sta neppure soltanto di fianco, ma è proprio lì, in mezzo a noi”.

 Un momento del Convegno

«Gesù non ha cambiato stile» Il giorno seguente poi don Mimmo Battaglia, vescovo di Cerreto ci ha esortato, con una provocazione, a “come non vedere nei piccoli che ci sono affidati il passaggio di Cristo nella nostra vita?. Gesù passa sulle strade di tutti, ieri e oggi, non ha cambiato stile.” Sta a noi riconoscerlo nelle vite che ci mette accanto e nel farci trovare pronti con il cuore libero per accoglierlo perché “lui fissa gli appuntamenti”. Ci ha poi invitato a riflettere su come “essere educatori è un’arte, è generare bellezza, è prendersi cura dell’altro, è un atto creativo e rivoluzionario che dà colori dell’attenzione, dell’ascolto e dell’amore alla vita quotidiana”. Ha poi concluso dicendoci che “educare è un fatto ecclesiale, in cui facciamo scoprire ad ogni bambino, ragazzo o persona che sta a cuore a Dio. È portare la carezza di

Dio a chi vive nella paura, nella rassegnazione. A chi è smarrito, abbandonato, emarginato per prendersene cura, come Dio fa con noi. “L’educatore è un discepolo missionario” questo il centro dell’intervento del presidente Matteo Truffelli, che ci ha invitato a ripensare il nostro servizio educativo, in modo da essere più “popolari e aderenti alla vita delle persone, con l’Evangelii Gaudium per aiutare la Chiesa a dialogare di più e meglio con l’uomo di oggi”.

La ricetta dell’educatore perfetto? A conclusione di questi due giorni, così intensi e che ci hanno dato un pieno di energia per ricaricare le batterie dell’entusiasmo attraverso le testimonianze, il gioco, la musica, il canto e i momenti di festa è arrivato l’incoraggiamento di Luca. “Non esiste la ricetta dell’educatore perfetto, anzi non esistono proprio ricette, le nostre fragilità non ci spaventano”.

L’AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI

DALLA PRIMA

Per approfondire

fatto relazionale, perché si scopre nell’incontro con le persone”.

La Giornata della Memoria

sacramenti, dentro alla miriade di iniziative che le guide Acr proponevano. Con delicatezza e attenzione paterna, valorizzava il nostro slancio verso un nuovo modo di fare catechesi (esperienziale), mettendoci però in guardia dal vuoto attivismo, per rimanere ancorati ad una spiritualità profonda, non di facciata. ZZAvete aperto una strada nuova… quali fatiche e quali gioie? La fatica era conciliare studio, famiglia, sport, Acr in diocesi e in parrocchia… e superare il senso di inadeguatezza al servizio che mi veniva richiesto... Fondamentali sono stati l’amicizia e il sostegno di giovani e adulti di Ac sia in parrocchia che in diocesi e la fiducia di alcuni sacerdoti. La gioia più profonda: condividere con gli amici dell’Acr un grande progetto educativo, esserne entusiasti e convinti, consapevoli che toccava a noi farlo conoscere e provare a realizzarlo nelle nostre parrocchie: era la nostra vocazione laicale!

La nascita dell’Acr

ZZChe cosa pensi vedendo l’Acr oggi? Alla festa diocesana della Pace penso con gratitudine al tempo, alle energie, ai doni e alla fantasia degli educatori che hanno organizzato la festa, penso a quanto sono migliorati i mezzi e gli strumenti usati. Prego perché tutto ciò lasci un segno, faccia crescere in umanità e grazia i ragazzi, gli educatori, i genitori. ZZChe cosa vorresti dire a chi l’Acr la sta vivendo ora? Agli educatori giovani vorrei dire “grazie della vostra disponibilità, del vostro tempo donato. Continuate a tracciare il solco di una grande e bella storia. Cercate il confronto con chi vi ha preceduto, l’esperienza maturata negli anni può essere un dono e un sostegno come lo è la vostra giovinezza”.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani


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Idee Proposte Esperienze – n. 1/2019

ita associativa

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a v i t a i c o s s a a c Biacemchbree 2018-gennaio 2019)

(d Santo Spirito

ione s e d A ’ l l e d e Dalle Fest cembre) (8 di Dai ritiri di Avvento

S. Agata

scanella Torito Santo Spi

Toscanella

I prossimi

APPUNTAMENTI 52ª Giornata Mondiale della Pace

DALLA PRIMA lattie che divorano il diritto alla speranza. I tanti, troppi episodi di violenza che offendono nel profondo istituzioni e persone siamo certi non abbiano trovato alimento (giustificazione?) in un fare politica vociante, superficiale, aggressivo, iperpersonalizzato, quasi un risveglio dell’homo homini lupus? La globalizzazione selvaggia, il dio denaro assurto a dignità di scienza, la politica come affermazione dei propri interessi, il valore della persona, della famiglia e del lavoro sviliti e abbandonati a molteplici desideri interpretati come diritti, hanno sconvolto la nostra società mortificando la storica capacità di trovare soluzioni solidali nella coesione sociale faticosamente (ri)costruita nel dopo guerra.

«La buona politica è al servizio della pace» Per fortuna, non è tutto negativo: la generosità, la disponibilità, la carità, la solidarietà e l’altruismo sono ancora diffusi, anche se il malessere sociale, reale e indotto, li guarda con malcelata insofferenza perché risvegliano vecchie e nuove responsabilità e mai sopiti sensi di colpa. Occorre ricostruire, soprattutto nei giovani, la Speranza nel futuro, valorizzando il lavoro e affrontando le responsabilità di governo con umiltà nella consapevolezza che l’incontro con il prossimo è l’incontro con Cristo. Non si auspica una politica dottrinale, ma una politica che abbia presente che nel Vangelo e nella Dottrina Sociale della Chiesa c’è una visione realistica della società che sa resistere agli attacchi distruttivi che

hanno avvilito e secolarizzato la nostra Europa. I Grandi della Terra, assisi su montagne di armi, sanno che affamano interi popoli ai quali vendono armi e morte ? Lo sanno che anche nell’Occidente ci sono famiglie disperate che vengono soccorse con risorse calanti, mentre altre perdono il lavoro, licenziate a Natale in nome della produttività? Come si può parlare di pace a chi perde il lavoro, la casa, la famiglia senza un barlume di speranza? Occorre quindi una pacifica, ma risoluta rivolta dei cattolici perché in ogni consesso vengano affermati i valori della Giustizia e della Verità per giungere ad una Pace vera e durevole partendo dal pianerottolo. Il 2019 sarà anno ricco

di esperienze elettorali, europee, regionali e locali, occasione per esprimere con il voto e l’impegno concreto l’universalità della fede vissuta nell’esperienza diretta della “ buona Politica”. La Pace non si costruisce solo all’ONU, ma in ogni luogo con la perseverante capacità singola e collettiva di contribuire alla costruzione di una comunità giusta e generosa. Nella dialettica politica ogni formazione orienti il proprio essere e il proprio ruolo al bene comune premessa di Pace, tralasciando polemiche inutili o misere strumentalità elettorali. A tutti l’augurio di un 2019 di serenità e Pace.

diocesani

UNITARIO ADULTI MLAC GIOVANI MSA C/GVSS ACR CHIESA DIOCESANA E NAZIONALE AC REGIONA LE E NAZIONALE Scuola della Parola (Lugo) Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani Preghiera ortodossa Preghiera evangelica Preghiera cattolica Preghiera per la Giornata della Memoria Festa della Pace Festa diocesana famiglie & adulti Gmg a Panama Pomeriggio di studio Scuola della Parola (Imola) Giovani coppie Convivenza “ “ “ Comitato presidenti Due giorni educatori (formazione educatori) “ Incontro diocesano Scuola della Parola (Lugo) Orientamento universitario Presentazione ritiri Gvss Pomeriggio di studio Messa Presentazione ritiri di Quaresima Festa di carnevale del settore Gv Assemblea sul riassetto pastorale della Diocesi


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