Azione Cattolica Italiana Diocesi di Imola P.zza Duomo, 2 Imola (BO) 40026 Tel. e faxT0542 23201 segreteria@acimola.it www.acimola.it Anno XLV Supplemento al Nuovo Diario Messaggero del 19 novembre 2016
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n. 2016
Pagine a cura di Cinzia Bartolini, Michele Dal Bosco, Anna Dal Pozzo, Marco Garbuglia, Manuela Golini, Pietro Golini, Laura Pantaleoni, Carlo Resta, Antonio Ricci, Cristiano Spadoni, presidenza diocesana Ac
8 DICEMBRE Adesione e responsabilità
Ac: che bella storia!
I NUMERI
In questo anno assembleare, coi rinnovi parrocchiali, diocesano, nazionale, facciamo nostro l’invito di papa Francesco: «Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza. Sognate anche voi questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà» Damiano Foschi
Quando ho iniziato a scrivere questo articolo sull’adesione sono andato a rileggere le lettere scritte negli anni di presidenza parrocchiale agli aderenti per rimotivarli all’appartenenza all’Azione Cattolica. Nonostante io abbia detto il mio personale SÌ all’Ac da decenni ho riscoperto due cose.
Motivazioni che cambiano... La prima è che i motivi che ci spingono a continuare ad aderire all’Azione Cattolica sono diversi e cambiano, come sono diversi e cambiano i momenti della vita: a volte aderiamo perché ci sentiamo umanamente accolti ed è bello stare insieme nella Chiesa (scelta associativa), altre per la decisione di stare pienamente nel mondo e nella Chiesa (scelta religiosa); talvolta per riconoscenza verso chi ci ha fatto crescere nella fede e nella vita o ancora perché l’Ac ci accompagna in ogni età (scelta unitaria), oppure per l’impegno educativo e verso il bene comune (scelta educativa); o infine più semplicemente perché rispondiamo a una chiamata di Qualcuno (scelta missionaria).
...un fatto d’amore che rimane La seconda cosa che ho riscoperto è che l’adesione all’Ac è un fatto di amore: bisogna essere innamorati per dire sì ogni giorno, per essere laici nel mondo con lo sguardo fisso su Gesù, e bisogna riscoprirlo e riconfermarlo ogni volta. L’amore all’Ac ci fa amare la Chiesa
e ci fa amare di più anche la vita.
Perché...? È necessario allora chiedersi “Perché aderisco all’Azione Cattolica quest’anno”? Questa domanda non è affatto scontata, e fa sì che l’atto formale dell’adesione non si riduca al pagamento di una tessera. Il rinnovo dell’adesione, il ripetere “Sì, io ci sto” è il momento di una verifica e un programma di appartenenza. La scelta di aderire è e resta personale: “aderisco per un mio personale cammino di fede e di incontro con Gesù”, ma è anche comunitaria: “aderisco perché questo mio cammino di fede svolto nel gruppo possa essere testimonianza per tutti”.
Ancor più quest’anno, anno assembleare dei rinnovi dei consigli parrocchiali, diocesano e nazionale, rinnovare la propria adesione può essere anche occasione per ragionare sulla disponibilità a servire l’associazione accettando un incarico di responsabilità. La responsabilità in Ac è un servizio, è farsi ultimi, è farsi carico dell’associazione perché altri imparino ad amarla, ricevendone in cambio una ricchezza in umanità davvero inaspettata. Un modo per fare verifica e programma è utilizzare le 4 schede in preparazione al cammino assembleare pubblicate sul sito dell’Ac imolese come “Schede Adulti 2016-2017”. L’ a p p a r t e n e n z a all’Ac è impegnativa, nessun responsabile lo nasconde, tutti gli aderenti ne hanno fatto esperienza. L’impegno personale che assumiamo aderendo consiste nella santità personale. Ogni volta la lettura della preghiera dell’impegno, che spesso si recita alla festa dell’adesione, mi ha messo in crisi perché l’obiettivo è alto, molto. L’impegno in Ac è formare ininterrottamente sé stessi e gli altri, curare la propria vita di fede, per gli altri e con i pastori, essere lievito buono nella vita civile, ecclesiale, familiare, nel lavoro, nella scuola. Questo impegno (spesso incarnato nel servizio educativo in un gruppo di ragazzi o di giovani, nello svolgimento in chiesa delle attività che ci vengono chieste, nella cura quotidiana della propria fede) in Associazione lo possiamo fare insieme condividendolo. Non da solo ma insieme, questo è uno dei motivi del mio Sì. La condivisione, la corre-
2016 dell’Azione Cattolica di Imola
sponsabilità e l’affidamento a Gesù e a Maria fanno sì che l’impegno diventi non solo sopportabile ma addirittura è possibile fare l’esperienza evangelica “il mio giogo è dolce e il mio carico leggero”.
Aderenti
Sì, ma insieme “Insieme”: questa parola è sintesi della scelta associativa dell’AC. Insieme si fanno le cose e si assumono le responsabilità, insieme si discute e si fanno programmi, insieme si scelgono i responsabili. Mi piace l’Ac perché tutti gli aderenti hanno la possibilità di essere pienamente coinvolti nella vita dell’associazione. Tutti possono mettere a disposizione le proprie idee, nella diversità delle opinioni e nell’accettazione delle persone. In Ac tutti sono alla pari, tutti hanno gli stessi diritti e doveri, in questo clima è possibile far crescere le persone e non essere soli. Questo “insieme” è la democraticità dell’AC. In quest’anno di rinnovi, la democraticità si realizza anche nel potersi esprimere ed eleggere i responsabili parrocchiali, ed eventualmente accettando la volontà di altri se la scelta cadesse su di noi. Questa scelta democratica dell’associazione aiuta chi viene nominato a ricoprire un incarico ad avere accanto tutta l’associazione. Concludo con un passaggio di Papa Francesco al Convegno Ecclesiale di Firenze: “Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza. Sognate anche voi questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà.” Mi piace pensare che si possa augurare anche alla nostra Azione Cattolica e che aderendo facciamo nostro l’invito del Papa.
Ai CAMPI:
cr A iovanissimi G Famiglie & adulti Msac
Ai RITIRI
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ongresso diocesano Mlac MLAC Il congresso del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica
“Abitare la città, “SCEGLI abitare il lavoro” la costiTUzione”
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Il 19 novembre, in contemporanea con gli studenti; vedrà la partecipazione della segretaria nazionale Simona Loperte Valentina Raneri Filiberto Mazzanti
“Abitare la città, abitare il lavoro” è il tema del prossimo congresso diocesano che si terrà il 19 novembre 2016 a Montericco dalle ore 16.30. Oltre che ad essere il momento per poter eleggere i nuovi segretari del movimento, è soprattutto un’occasione di riflessione inerente al mondo del lavoro.
La proposta integrale dell’Ac L’Azione Cattolica offre da sempre una proposta, almeno ai suoi aderenti e simpatizzanti, completa e integrale per la vita delle persone e il lavoro è sicuramente parte fondamentale della vita di molti di noi: basti pensare al tempo impegnato nella giornata. A conclusione di questo triennio di riflessione e meditazione e attraverso le esperienze proposte, rimbomba ancora più forte e pressante l’esigenza di camminare insieme e ricominciare a parlare con adulti e giovani nelle parrocchie delle nostre esperienze quotidiane, dei luoghi che abitiamo, dei problemi e delle preoccupazioni che toccano con forza le nostre
vite, ma anche della bellezza del nostro operato. Il congresso dà nuovamente un’opportunità di riflessione in questo senso.
La segretaria e i gruppi di approfondimento Il primo spunto ci verrà donato dall’intervento della nostra segretaria nazionale Simona Loperte. Successivamente ci sarà la possibilità di scegliere una tematica e partecipare a uno dei gruppi per ascoltare interventi e testimonianze e partecipare al dibattito: • “INSTABILITÀ: PERICOLO OD OPPORTUNITÀ”, a cura di MARCO BASSETTI (consulente del lavoro e formatore). Precari nel lavoro e nella vita: quali risorse, quali strumenti per poter affrontare, senza lasciarsi abbattere e scoraggiare, un mondo del lavoro sempre più frammentato ed in continua evoluzione. • “MODELLI ORGANIZZATIVI: VISIONE E CAMBIAMENTI POSSIBILI”, a cura DELL’EQUIPE GIOVANI di AC. Affinché un’organizzazione aziendale sia giusta ed equa e, in definitiva rispetti la dignità delle persone che la compongono, occorre che ciascuna di esse par-
RITIRI & ESERCIZI SPIRITUALI DI AVVENTO Acr: 18 dicembre Giovanissimi: 3-4 dicembre Giovani: 26-27 novembre Adulti: ritiro su misura!
tecipi attivamente alla vita dell’organizzazione stessa: quali modelli organizzativi promuovono la partecipazione delle persone? • “DISOCCUPAZIONE, CHE FACCIO?”, testimonianza di CESARE DALL’OSSO. Da una situazione di difficoltà alla consapevolezza delle proprie potenzialità espressive, cercando nella propria storia nuove opportunità. • “LEGALITÀ: COME TI FREGO?”, a cura di SIMONA LOPERTE, segretaria nazionale del Mlac. Rapporto franco tra datore di lavoro e dipendente e tra dipendenti. Importanza di conoscere i propri diritti e doveri, con la consapevolezza che in una reciprocità positiva tutto il mondo del lavoro ne trae beneficio. • “LO STUDIO IN OTTICA LAVORATIVA”, testimonianza. Come affronto le mie scelte scolastiche in ottica lavorativa? E se
il mio lavoro non è prettamente collegato allo studio intrapreso? Invitiamo calorosamente tutti i lavoratori di oggi di domani e anche quelli che hanno già fatto un bel pezzo del loro cammino, perché il lavoro non è solo una “cosa personale” ma di tutti ed è importante farlo ritornare al centro delle nostre condivisioni e riflessioni.
“Nuovi mattoni” “La nostra crisi – scrive Luigini Bruni in una sua pubblicazione – dice che stiamo esaurendo i capitali civili e religiosi che avevano operato i miracoli economici e solidali dei secoli e dei decenni passati. Serve ancora oggi un nuovo miracolo economico, civile e morale. Dopo la seconda guerra mondiale i nostri genitori e nonni presero le macerie prodotte e con i loro valori le fecero diventare mattoni, pietre angolari delle
loro nuove case. Le nostre macerie non sono fatte di cemento e calce, ma anche questa crisi sta, a modo suo, distruggendo case, fabbriche chiese. Dobbiamo trovare le risorse per raccogliere le macerie e trasformarle in nuovi mattoni, e dobbiamo scavare molto, perché le pietre migliori sono ancora in parte sepolte o ignorate perché, come la nostra vocazione comunitaria, considerate pietre d’inciampo e scartate. Salviamole e facciamole diventare le pietre angolari della nuova casa, della nuova economia, del nuovo lavoro”. Quindi BUON LAVORO A TUTTI e auguri ai nuovi segretari che verranno eletti, perché il lavoro sicuramente non manca. Un ringraziamento particolare all’equipe del Movimento Lavoratori e all’assistente don Ottorino Rizzi che in questi anni hanno seguito, animato e costruito con passione e amore il Movimento lavoratori.
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ongresso diocesano Msac
MSAC Il congresso del Movimento Studenti di Azione Cattolica
Studenti chiamati a lasciare un’impronta
Il tempo delle scelte Lorenzo Zardi e Ilaria Toschi
Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. E in questo secolo come vuole amare se non con la politica o col sindacato o con la scuola? Siamo sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte. Sono le parole di don Lorenzo Milani che ci hanno ispirato negli incontri giovanissimi per capire che oggi è davvero Il tempo delle scelte.
Lamenti o impronte? Come studenti di Azione Cattolica abbiamo due possibilità: o continuiamo a lamentarci e subire l’andare a scuola oppure capiamo che siamo studenti chiamati a lasciare un’impronta. È una scelta che merita uno sforzo comunitario: in gioco c’è la nostra credibilità di cristiani, la possibilità che un Dio Misericordioso possa venire a sconvolgerci meravigliosamente l’esistenza a tal punto da farci dire I Care, mi inte-
ressa, mi sta a cuore tutto della mia scuola. In fondo, che credibilità avrebbe un giovanissimo di Ac se andasse a fare servizio educativo in parrocchia dimenticandosi di essere testimone vero e credibile soprattutto sui banchi di scuola tra i suoi compagni? Come potremmo testimoniare la gioia dell’incontro col Signore se non provassimo quotidianamente a manifestare il segno che lascia nelle nostre vite ordinarie? Come annunciare Cristo, rivoluzionario come figura storica e eterno rivoluzionario del modo di pensare, se non provassimo a rivoluzionare la nostra quotidianità, che per noi studenti è fatta per la maggior parte di scuola?
Perché a Congresso Ecco il senso di un Congresso per studenti delle superiori: decidere insieme dove, come e perché vogliamo cambiare le nostre scuole, che impegni concre-
ti vogliamo prenderci per metterci al servizio delle nostre realtà scolastiche perché il Msac serve se serve, se si mette a servizio.
Solo Dio... Il Congresso è, infine, anche il momento del passaggio delle responsabilità associative: due segretari termineranno il loro servizio e due nuovi saranno eletti. San Paolo ai Corinzi dice «Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere»; il Congresso serve anche a questo a ricordarci che Irene ha piantato, Emilio, Marco, Matteo, Nicolò, Anna, Michele hanno fatto crescere; Lorenzo e Ilaria hanno ricevuto, si sono messi al servizio e lo consegneranno a due nuovi ragazzi, certi che tanto lo Spirito Santo farà crescere e fiorire ancora un Msac che serve.
ABITARE LA CITTÀ, ABITARE LA SCUOLA
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Approfondendo l’ Amoris Laetitia
A TUTTI
DI UN PROFICUO CAMMINO DI AVVENTO CHE POSSA SFOCIARE PIENAMENTE NELLA GIOIA DEL NATALE DA PARTE DI TUTTA L’ASSOCIAZIONE
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a v i t a i c o s s a a c B(asecthteembre-ottobre 2016)
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rro e incontro presidenti pa Mandato educatori re) Spirito, 22 settemb
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re) Incontro sul referendum costituzionale con U. Ronga (28 ottob re)
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AVVENTO E NATALE 2016
* foto di Nicolò Romano
I PROSSIMI
APPUNTAMENTI
Sulla via della pace 1
DIOCESANI
UNITARIO ADULTI MLAC GIOVANI MSAC/GVSS ACR DIOCESI
Sulla via della pace 2
Sulla via della pace 3
Gioia infinita
Tempo per te
za Duomo, 2 - Imola)
Disponibili/prenotabili in Centro diocesano di Ac (p.z
Scuola della Parola Lugo Congresso Mlac Congresso Msac Ritiro di Avvento Gv “ Ritiro di Avvento Gvss “ Pomeriggio di studio Msac Festa dell’Adesione Scuola della Parola Imola Festa del Msac per promuovere l’adesione all’Ac Scuola della Parola Lugo Ritiro di Avvento 3a media (+ ritiri parrocchiali per altre fasce d’età) Marcia per la Pace a Imola e a Lugo Scuola della Parola Imola Scuola della Parola Lugo Incontro in vista della giornata della Memoria Preghiera Giornata della Memoria Festa della Pace Acr e Festa delle Famiglie