la Voce dell'Acqua

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1° trimestre 2017

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L’Acquedotto Pugliese protagonista nella Giornata mondiale della risorsa idrica

Regione Puglia Socio unico

simply

Periodico dell’Acquedotto Pugliese SpA Tribunale di Bari, Num. R.G. 1158/2011 del 21/04/2011 Direttore Responsabile: Vito Palumbo Invia commenti e proposte a: vocedellacqua@aqp.it

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indice 4 Con Odortel la qualità dell’aria ci guadagna

8 Ladri d’acqua

11 La giustizia dà ragione all’Acquedotto Pugliese

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Dall’uso al riuso, “l’acqua virtuosa”

la colonnina 7 Il Palazzo dell’Acquedotto in virtual tour

10 Tra depuratori e collettori, Aqp accresce il servizio

13 A lezione di Acquedotto

Dalle memorie di una fontana centenaria dell’Acquedotto Pugliese, che racconta il suo primo giorno di lavoro.

Attorno a me c’era tanta gente vestita colli vestiti della domenica. C’era lu Sindaco co na fascia verde bianca e rossa a tracolla, lu Maresciallo, lu farmacista, nu medico che era venuto dal paese vicino. Lu banchetto che vendeva le castagne e quello delle granatine. Era proprio na festa, era. Poi iniziai a sentire la musica. La banda venne da dietro e si fermò avanti a me. Parlarono lu Sindaco e lu prete che mi schizzò anche gocce di acqua. Faceva caldo, ma non lo sentivo. Alla fine venne lei. L’acqua. Bastò na mano che venne e fu come na liberazione. Applaudivano tutti che sembravano felici. Lu Sindaco fu lu primo a chinarsi verso di me e a bere. Poi prese nu fazzoletto dalla tasca e si asciugò le labbra, non come fanno li cafoni che si puliscono colla manica della camicia. Era proprio nu signore, lu Sindaco. Poi non si capì più niente. Tutti che mi abbracciavano, che mi baciavano. Chi beveva, chi riempiva lu bicchiere per portarlo a li vecchi che erano rimasti a casa. Chi ballava davanti alla banda e faceva li brindisi… ma non coll’acqua, col vino che sbucava da tutte le parti mò. Un tempo l’acqua si festeggiava così.

In copertina, un’immagine della festa sull’impianto di depurazione di Noci, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua

Testo in corsivo tratto da La terra delle fontane di Vito Palumbo per i tipi Adda Editore


in primo piano

Dall’uso al riuso, “l’acqua virtuosa” L’impianto di depurazione di Noci scenario della manifestazione nazionale di Legambiente di Mimmo Larovere

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isparmiare acqua vuol dire anche modificare il ciclo per aumentare le fonti alternative, a partire dal riciclo intelli-

gente. Ecco perché la Puglia, da sempre all’avanguardia su queste tematiche, ha festeggiato la Giornata mondiale dell’acqua lanciando un progetto innovativo sul riuso dei reflui in agricoltura: il nuovo impianto di depurazione di Noci, nato grazie a un progetto pilota che applica tecnologie avanzatissime per ottenere un elevato livello di affinamento. L’impianto, uno dei 185 attivi in Puglia, è gestito da Acquedotto Pugliese che, grazie ai fondi della Regione, ha in corso interventi di 4

potenziamento su 85 depuratori. L’iniziativa svolta a Noci, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua voluta dalle Nazioni Unite, appuntamento che si celebra in Italia a partire dal 2001, è stata organizzata da Legambiente, in collaborazione con Acquedotto Pugliese: l’edizione di quest’anno era dedicata, appunto, alle acque reflue prodotte dagli impianti di depurazione civili e industriali. “È arrivato il momento di trasformare il problema in opportunità, riqualificando o costruendo nuovi impianti di depurazione e facendoli diventare luoghi di produzione. In una nuova economia circolare le acque reflue depurate e la materia organica possono essere riutilizzate in una catena di valore”.

Questo, in sintesi, l’intervento di Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente, che rias-

Il Presidente di Aqp, Nicola De Sanctis


Il Presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini

Da sinistra il Sindaco di Noci, Domenico Nisi, l’Assessore regionale Giovanni Giannini e il Presidente dell’AIP Nicola Giorgino

sume il senso del convegno “Depuriamolacqua: dall’uso al riuso. Processi virtuosi e nuove opportunità”, promosso da Legambiente Puglia in collaborazione con Acquedotto Pugliese, Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese e Arpa Puglia. Al tavolo dei relatori, il sindaco di Noci, Domenico Nisi, l’assessore regionale alla mobilità, lavori pubblici, risorse idriche e tutela acque, Giovanni Giannini, il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, il presidente di Acquedotto Pugliese, Nicola De Sanctis, il presidente dell’Autorità Idrica Pugliese, Nicola Giorgino, il referente del comitato scientifico di Legambiente, Luca Picci, il coordinatore di Horizon2020 Smart-Plant, Francesco Fatone, il direttore scientifico Arpa Puglia, Nicola Ungaro e il direttore del CNRIRSA, Vito Uricchio. “La Regione Puglia è impegnata nell’attivazione di tutte le iniziative, regolamentari e infrastrutturali, finalizzate al riutilizzo in agricoltura delle acque reflue urbane – ha chiarito l’assessore Giannini -. Oggi la Puglia è all’avanguardia nel settore della depurazione, dell’affinamento dei reflui da depurazione nonché nella sperimentazione di nuovi ambiti di utilizzo dei reflui trasformandoli in una risorsa”. “Il riuso della risorsa è un tema strategico per la nostra regione in considerazione della scarsa disponibilità idrica superficiale. Una situazione -ha spiegato il presidente di Aqp, Nicola De Sanctis- che comporta da parte nostra uno sforzo depurativo molto performante rispetto al resto d’Italia. L’impianto di Noci rappresenta una soluzione ottimale: l’acqua affinata, praticamente priva di batteri, viene convogliata in un laghetto artificiale, Milecchia, per essere riu-

tilizzata sia per fini irrigui che naturalistici”. “Con l’evento di oggi vogliamo fare il punto sulla depurazione nella nostra

ha visto la partecipazione di numerosi alunni di scuole elementari, Legambiente ha, infatti, lanciato la campagna di educazione ambientale

regione e sensibilizzare i cittadini su un problema che, spesso, resta lontano nella loro percezione. Tutti noi possiamo contribuire a rendere ben funzionante il nostro sistema idrico, consentendo un corretto funzionamento del sistema fognario e degli impianti di depurazione”, ha concluso Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. Nell’ambito della manifestazione, che

“Non si butta un tubo nei tubi”. Un vademecum che spiega quali sono i rifiuti da non buttare mai nel wc o nel lavandino: prodotti per l’igiene personale (salviette struccanti, cotton fioc, cerotti), olio, grassi da cucina, oggetti in lattice e plastica, vernici e diluenti. Sostanze che intasano i sistemi fognari e impediscono la corretta depurazione delle acque. 5


Dal depuratore al lago Milecchia L’innovativa tecnologia dell’impianto di Noci consente l’utilizzo in agricoltura delle acque reflue di Maristella Marroccoli

L’impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato di Noci si trova a circa 3,5 km dal centro abitato, lungo la strada provinciale 239, che congiunge l’abitato di Noci a quello di Gioia del Colle. Occupa una superficie complessiva di circa 25 ettari, poco superiore a due campi di calcio. La progettazione architettonica e impiantistica ha tenuto in particolar conto il contesto nel quale il depuratore si inserisce. Le forme degli edifici industriali seguono i lineamenti delle masserie della Murgia, mentre la tecnologia della filiera di trattamento dei reflui (Membrane Bio Reactor) è quella che dà maggiori garanzie. La tecnologia adottata, pur presentando un maggiore costo iniziale rispetto alle altre, ha consentito di ridurre al minimo gli ingombri. In questo impianto, dopo la fase di ossidazione delle sostanze presenti nel liquame, la chiarificazione finale (separazione biomassa/ acqua) avviene tramite filtrazione in apposite membrane microporose, a differenza degli impianti tradizionali, dove la separazione biomassa/acqua è ottenuta tramite un principio fisico di precipi-

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tazione. I moduli filtranti hanno un grado di filtrazione dell’ordine di centesimi di micron, e sono dotati di un sistema di pulizia ad aria in continuo, che ne impedisce l’intasamento, garantendo alla membrana una vita di diversi anni. La performance depurativa di tale tecnologia è elevatissima. Il maggior vantaggio risiede nella circostanza che l’acqua depurata è priva di batteri e, quindi, particolarmente adatta per il riutilizzo. La gestione dell’impianto con tecnologia Mbr è relativamente semplice ma richiede personale alta-

mente specializzato. Il processo depurativo risulta completamente automatizzato, grazie ad un Plc dedicato che comanda e controlla i dispositivi collegati alle membrane, registrando i parametri di processo e regolandoli in automatico, in modo da mantenerli sempre nel campo ottimale del buon funzionamento delle membrane. In particolare, i parametri operativi costantemente controllati sono il livello in vasca delle membrane, l’ossigeno disciolto nelle vasche di ossidazione, la pressione transmembrana e la portata in uscita. L’impianto depurativo, strutturato su due linee di esercizio, ha una potenzialità pari a 25.390 Abitanti Equivalenti, termine tecnico che definisce le quantità di sostanze organiche biodegradabili, trattabili giornalmente dal depuratore. Le acque reflue depurate vengono convogliate in trincee drenanti per un assorbimento sul suolo o, tramite una stazione di sollevamento, presso il vicino lago Milecchia per un riutilizzo in agricoltura.


la parola ai tecnici

Con Odortel la qualità dell’aria ci guadagna L’innovativo sistema a servizio dell’abitato di Polignano a Mare di Mimmo Larovere

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i chiama Odortel 2.0 l’innovativo sistema di rilevazione degli odori, a servizio dell’abitato di Polignano a Mare. Frutto della sinergia con LEnviroS, società spin-off dell’ateneo barese, consente di segnalare possibili disagi olfattivi, prodotti dall’impianto di depurazione di Polignano a Mare. Si basa su un sistema di comunicazione/ ricezione telefonica a disposizione dei cittadini, attraverso cui è possibile registrare, in tempo reale, la segnalazione di eventuali odori molesti e ottimizzare le tempistiche per il monitoraggio degli stessi. Protagonisti del progetto i cittadini stessi a cui il servizio è rivolto: il dispositivo si avvale, infatti, del supporto di un gruppo di volontari, definiti “recettori sensibili”,

georeferenziati sul territorio, che comunicano la percezione e l’intensità del disturbo olfattivo in tempo reale, contattando un centralino telefonico. Dopo l’identificazione, il “recettore sensibile” comunica l’intensità dell’emissione odorigena tramite i tasti del telefono (1 per un odore “appena percettibile”, 2 per un odore “persistente” e 3 per un odore “molto forte”): così, con una semplice telefonata, il disturbo percepito è digitalizzato dal sistema, la segnalazione registrata in un database e la chiamata visualizzata in tempo reale su una mappa di Google Earth. Al superamento di una soglia preimpostata di segnalazioni in un arco temporale definito, viene prelevato un campione di aria. Simultaneamente viene inviato un sms al laboratorio della LEn-

viroS, per il ritiro del campione e le relative analisi olfattometriche, effettuate secondo le prescrizioni tecniche internazionali, in modo da oggettivare la percezione dei recettori e valutare l’intensità del disagio.

Al servizio di rilevazione e segnalazione possono contribuire tutti i cittadini interessati: per diventare “recettore sensibile” basta compilare, infatti, l’apposito modulo scaricabile sul link http://www. odortel.com/adesione-odortel.pdf o dal sito Aqp e inoltrarlo al seguente all’indirizzo di posta elettronica info@odortel. com. Un nuovo servizio in linea con l’impegno dell’Acquedotto a rispondere positivamente alle reali aspettative del territorio servito.

Il depuratore di Polignano a Mare

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Il Palazzo dell’Acquedotto in virtual tour di Mimmo Larovere

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o storico palazzo di via Cognetti, a Bari, sede dell’Acquedotto Pugliese, con le sue raffinate architetture “romaniche di transizione” e le sue splendide decorazioni, ideate da Cambellotti e ispirate al fascinoso mondo dell’acqua, da oggi è a portata di mouse sul sito web di Aqp, grazie ad un’innovativa e sofisticata tecnologia digitale. Non si tratta dell’ampia galleria fotografica, già a disposizione di utenti e appassionati d’arte, ma di un realistico e suggestivo virtual tour, che consente a chi accede al portale dell’azienda idrica pugliese di girare in lungo e in largo tra sale, corridoi e ambienti di rappresentanza del palazzo, e di apprezzarne “da vicino” la bellezza, l’eleganza e lo stile originale. Realizzato nel 1924 su progetto dell’ing. Cesare Brunetti, il Palazzo dell’Acquedotto è un monumento alla grande epopea della conquista dell’acqua in una terra, come la Puglia, da sempre in lotta con la scarsità di risorse idriche. Una storia, raccontata con simbolica efficacia e dovizia di particolari dal genio di Duilio Cambellotti, artista tra i più fecondi e incisivi della prima metà del Novecento, attraverso una ricca galleria di dipinti murali, sculture, mobili ed altri oggetti decorativi. Un patrimonio artistico, tra i più cospicui non solo in Puglia ma in tutto il Paese. L’imponente e luminoso ingresso di via Cognetti, incorniciato dalle solide colonne e dal pregevole soffitto ligneo, la sala del consiglio con le vivide decorazioni murali; il museo con le scrivanie, i tavoli da disegno, le sedie, gli scaffali, tutti riccamente adornati con simboli tratti dal mondo dell’acqua, compresi gli scaloni, i corridoi e le vetrate sono pronti, oggi, ad “accogliere” il moderno viaggiatore telematico e a condurlo in un viaggio alla scoperta di un mondo, quello del Palazzo dell’Acqua, tra i più interessanti e singolari. Un tour tra alcune, autentiche meraviglie dell’arte che, peraltro, restituisce a pieno il senso e il valore dell’acqua in una regione, la “siticulosa Apulia” di oraziana memoria, che su quel tesoro ha fondato gran parte del suo benessere e del suo progresso sociale.

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° 360

Il museo dell’Acquedotto in tutto il suo splendore grazie al virtual tour

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Ladri d’acqua Scoperti tra Manfredonia e Vieste due grandi allacci abusivi a cura della redazione

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ttraverso due enormi allacci abusivi venivano rubati dai 30 ai 40 litri di acqua al secondo, equivalenti al fabbisogno di oltre 20mila abitanti. La scoperta, fatta da Acquedotto Pugliese lungo la condotta che alimenta l’abitato di Manfredonia e la litoranea sud del Gargano, fino a Vieste, non ha precedenti: era stata realizzata una valvola interrata, con relativa saracinesca, che i tecnici di Aqp hanno scoperto scavando per mezzo metro. È il risultato del lavoro certosino degli operatori dell’Acquedotto, che cominciano le verifiche grazie al sistema di telerilevamento e le concludono percorrendo a piedi decine di chilometri e scavando persino a mani nude nella terra. Nel caso di Manfredonia, non sono stati trovati i tubi volanti per portare l’acqua a destinazione: è però scattata la denuncia contro ignoti, che ha innescato le indagini dei Carabinieri. Si tratta di un episodio molto grave, perché i furti di acqua pesano poi sulle

La valvola interrata con relativa saracinesca, realizzata dai ladri d’acqua

bollette di tutta la collettività. La rete di distribuzione è monitorata dai sensori, collegati con la sala operativa di Bari che a sua volta invia segnalazioni in tempo reale agli operatori sul campo: è a loro che spetta intervenire sul luogo, spesso in caso di perdita, a volte anche per scoprire allacci abusivi. Una pratica molto diffusa soprattutto nel foggiano. Alcune settimane prima in Salento era stato scoperto che un intero condominio di case popolari di Matino, dopo aver ma-

La piana di Manfredonia, coltivata a pomodori, dove sono stati scoperti gli allacci abusivi

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turato un debito di 110.000 euro nei confronti di Aqp, aveva realizzato un allaccio irregolare. In provincia di Brindisi, invece, erano i titolari di un resort a cinque stelle ad aver realizzato un allaccio abusivo: sono stati scoperti perché le bollette erano troppo basse. Poco tempo fa, un allaccio abusivo era stato rilevato sulla condotta principale del Fortore, a Vie-

ste: prelevava ogni giorno acqua per oltre 3.000 abitanti.


Tra depuratori e collettori, Aqp accresce il servizio

Un ricordo dell’Ing. Domenico Trulli

Un grande professionista, un vero compagno

Interventi di potenziamento a San Pancrazio Salentino, Ostuni e Uggiano La Chiesa di Maristella Marroccoli

Il depuratore di San Pancrazio Salentino

Il potenziamento del depuratore di San Pancrazio Salentino e la nuova canalizzazione per collegare quello di Uggiano La Chiesa all’impianto di Otranto, dotato di condotta sottomarina. Sono gli ultimi due interventi completati da Acquedotto Pugliese, che nel frattempo ha avviato i cantieri per adeguare il depuratore di Ostuni: sarà pronto a ottobre 2018. L’impianto di San Pancrazio Salentino, già in esercizio, è stato adeguato (grazie a fondi Cipe pari a 1,5 mln di euro) alle norme in materia di trattamento delle acque con un sostanziale aumento di capacità, passata dai 10.527 Abitanti Equivalenti (riferimento tecnico che tiene conto della quantità di sostanze organiche biodegradabili trattabili giornalmente) agli attuali 14.030. Il progetto ha portato alla realizzazione di interventi sia sulla linea acque che su quella fanghi, con la realizzazione di una vasca di equalizzazione, di un secondo sedimentatore secondario, di una stazione di filtrazione finale, di un

pre-ispessitore dinamico e di una vasca di digestione aerobica dei fanghi. Vale invece 2,8 mln di euro l’intervento per Uggiano La Chiesa, completato in tempi più brevi rispetto ai 14 mesi previsti. Si tratta di un impianto di sollevamento e di un collettore di oltre 10 km (dotato di un sistema di scarichi, collegato a una condotta di emergenza che entra in funzione in caso di sversamenti anomali o manutenzione) per portare le acque reflue fino al depuratore di Otranto, da cui i reflui sono convogliati verso la condotta sottomarina. A ottobre 2018, infine, saranno terminati i lavori al depuratore di Ostuni, dove la capacità di trattamento delle acque verrà raddoppiata, dagli attuali 38.210 a 64.912 abitanti equivalenti. L’intervento, finanziato con 4,5 mln di euro di fondi Cipe, consentirà tra l’altro una sostanziale riduzione dell’impatto ambientale anche grazie all’installazione di un nuovo impianto di deodorizzazione delle acque trattate.

L’ing. Domenico Trulli era nato nel 1923. Nel 1948 si era laureato a Roma in Ingegneria Civile Idraulica e, dopo una breve esperienza nell’Amministrazione delle Finanze presso l’Ufficio Tecnico Erariale di Bari, nel 1951 era entrato in Acquedotto dove giunse - al culmine di una brillante carriera, che lo vide tra l’altro Capo Servizio Costruzioni Opere Esterne - a ricoprire nel 1987 la carica di Direttore Generale. All’inizio degli anni ‘70 lo sviluppo industriale, rurale e urbanistico delle nostre regioni richiedeva fabbisogni sempre crescenti di acqua, ai quali il Canale Principale del Sele non riusciva più a far fronte. Proprio il settore che in quegli anni Domenico Trulli dirigeva ebbe il compito di sovrintendere alla progettazione e realizzazione delle opere necessarie a tale scopo: l’acquedotto del Fortore per la Capitanata e l’acquedotto del Pertusillo per la parte meridionale della Puglia. Anni intensi, durante i quali furono costruite opere decisamente innovative per l’epoca. Basti pensare al Pertusillo I, un acquedotto di circa 70 chilometri, dotato del primo grande potabilizzatore mai messo in esercizio dall’EAAP e di un elevato numero di serbatoi di raccolta e carico per la distribuzione all’utenza. Negli anni ’80 giunsero i tempi dell’emergenza idrica: imponente fu lo sforzo per la progettazione e realizzazione del “Grande by-pass” a Caposele, un’altra opera unica nel suo genere. L’ing. Trulli è stato un uomo infaticabile, dotato di una volontà incrollabile; un tecnico che sapeva dirigere i propri collaboratori con autorevolezza perché conosceva nei minimi particolari la tecnicalità del lavoro quotidiano di ciascuno. Italo Russo

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La giustizia dà ragione all’Acquedotto Pugliese

pianeta acqua

Respinti i ricorsi degli assegnatari morosi di alloggi popolari di Mimmo Larovere I tribunali di Lecce, Brindisi e Bari hanno respinto i ricorsi presentati da alcuni assegnatari di alloggi popolari in autogestione, di proprietà di Arca Sud Salento, finalizzati al rispristino dell’erogazione idrica, accogliendo le tesi difensive di Acquedotto Pugliese e condannando i ricorrenti al pagamen-

to del debito pregresso nonchè delle spese processuali. Si concludono, così, in maniera positiva per la società di via Cognetti, una serie di contenziosi fondati sulla pretesa illegittima, come stabilito dalle sentenze, del diritto alla continuità del servizio nonostante gravi situazioni

“M’illumino di blù” IX Giornata mondiale dell’autismo di Caterina Quagliarella

Come ogni anno, il 2 aprile si celebra la Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, istituita dalle Nazioni Unite su proposta dall’Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici). Scopo dell’iniziativa è contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone affette da autismo, attraverso un’opera di sensibilizzazione e impegno sulla difficile problematica. In occasione della giornata, le principali città di tutto il mondo illuminano di blu i palazzi più rappresentativi. Così an-

che l’Aqp, in occasione della IX Giornata dell’autismo ha colorato di blu la facciata principale della propria sede di via Cognetti, palazzo tra i più noti e belli del capoluogo pugliese. Segno dell’attenzione da parte della grande famiglia degli acquedottisti verso tutte le famiglie, su cui ricadono le problematiche connesse all’autismo, nella speranza che sia messa in campo ogni attività, in ambito scientifico e sociale, per sostenerne l’impegno e la dedizione in una “battaglia” così difficile e complessa.

debitorie. Acquedotto Pugliese ha evidenziato, a difesa della correttezza del proprio comportamento, sfociato nella sospensione dell’erogazione idrica (dopo i previsti e reiterati solleciti nonché la predisposizione di piani di dilazione del debito), l’illegittimità del ricorso avanzato dagli assegnatari di abitazioni di proprietà di Arca Sud Salento: questi, infatti, non sono titolari del contratto di fornitura idrica e, comunque, non hanno dimostrato la regolarità dei pagamenti. Le sentenze dei tribunali di Lecce, Brindisi e Bari hanno dato ragione, peraltro, anche ad Arca Sud Salento, che aveva richiesto il rigetto dei ricorsi, finalizzati ad imporre ad essa stessa l’onere della riattivazione della fornitura idrica: la società, infatti, sottolineava di essere in regola con l’obbligo di rimborsare alle singole autogestioni le somme dovute, a titolo di consumo idrico degli inquilini morosi e rimarcava che nelle disponibilità delle autogestioni vi erano somme per il pagamento delle morosità, causa del distacco idrico. Il riconoscimento della legittimità dei comportamenti messi in atto da Acquedotto Pugliese e Arca Sud Salento nei confronti di taluni assegnatari di alloggi dimostra, tra l’atro, l’utilità del tavolo tecnico tra Aqp e Arca Regione Puglia, in ordine alla univocità di intenti e di impostazione per la risoluzione dell’annoso problema delle morosità relative ad alcune autogestioni. Occorre ricordare che il servizio svolto da Acquedotto Pugliese ha un costo e viene svolto senza alcun intervento della fiscalità generale ma, semplicemente, grazie al pagamento di un corrispettivo da parte dei titolari dei contratti di somministrazione che, con la correttezza dei loro comportamenti, garantiscono a tutti la fruibilità del bene. 13


l’acqua nelle scuole

A lezione di Acquedotto Avviati i corsi di alternanza scuola-lavoro di Caterina Quagliarella

Il Presidente di Aqp, Nicola De Sanctis, saluta gli studenti partecipanti ai corsi

La sala convegni del Palazzo dell’Acqua è la suggestiva cornice dei corsi organizzati da AQP Water Academy - Centro di eccellenza per la gestione del servizio idrico integrato dell’Acquedotto Pugliese - nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro rivolti agli alunni degli istituti superiori, così come previsto dalla legge 107/2015. Sono 82 gli studenti, tutti di scuole baresi, coinvolti nella prima sessione di approfondimento, dal 15 marzo al 30 maggio: 21 del liceo scientifico “E. Fermi”, 20 del liceo scientifico “A. Scacchi”, 21 del liceo scientifico “G. Salvemini” e 20 dell’istituto professionale “Elena di Savoia”. Saranno invece 87, anche questi tutti di scuole baresi, quelli ammessi a frequentare la seconda sessione, dal 23 14

marzo al 30 giugno: 37 dell’Iis “Marco Polo”, 25 dell’Iis “Panetti-Pitagora” e 25 dell’Iis “Romanazzi”. Sono, intanto, in cantiere ulteriori sezioni formative, da svolgere entro l’anno e rivolte agli studenti degli ambiti territoriali di Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce. Gestione del servizio idrico integrato, risorse umane, organizzazione aziendale, lavoro, amministrazione del personale, selezione, orientamento e formazione professionale, comunicazione aziendale, sicurezza sul lavoro, bilancio di sostenibilità, laboratori di vigilanza igienica, qualità dell’acqua, commerciale, information technology, visite al museo e agli impianti, gli ambiti esperienziali del tirocinio formativo. Le sedi aziendali, destinate ai corsi, sono il palazzo di via Cognetti e gli

uffici di viale V.E. Orlando a Bari, il centro elaborazione dati di Modugno e l’impianto di potabilizzazione del Sinni a Laterza. L’Acquedotto Pugliese contribuisce da anni all’orientamento e alla formazione degli studenti, attraverso l’attività svolta da AQP Water Academy e, in particolare, dalla sua sezione Welfare to Work, dedicata proprio alle attività di affiancamento sia dei giovani universitari (con tesi di laurea, stage, talent day) sia di quelli che frequentano le scuole superiori (con l’alternanza scuola-lavoro), in collaborazione con le agenzie e gli organismi della pubblica istruzione. AQP Water Academy è iscritta nel registro delle imprese per l’alternanza scuola-lavoro del portale nazionale delle camere di commercio.


FILASTROCCA DELL’ACQUA Acqua fuggita dalla sorgente chiudo le dita e non stringo niente acqua canzone fatta di fresco voglio cantarti ma non ci riesco acqua leggera, vento da bere stai prigioniera nel mio bicchiere scivola in bocca, scivola in gola sei filastrocca ma senza parola scivola giù per le gole segrete non c’è più acqua, ma non c’è più sete Bruno Tognolini da “Rima rimani” Bruno Tognolini (Cagliari 26/6/1951), scrittore e sceneggiatore, è autore dei programmi RAI per bambini “L’albero Azzurro” e “La Melevisione”. E’, inoltre, l’autore dei testi italiani dei brani del film “La Gabbianella e il Gatto” di Enzo D’Alò.

SPERIMENTA L’ACQUA Facendoti

aiutare da un adulto, scalda in un pentolino dell’acqua. Togli dal fuoco il pentolino e riempi per metà una ciotola di vetro trasparente. Quindi, poggia sopra un piatto dove avrai sistemato dei cubetti di ghiaccio. Osserva con attenzione cosa accade nella ciotola trasparente: a) Una parte dell’acqua calda versata si trasformerà in vapore (le nuvole). b) Il vapore a contatto del piatto freddo si trasformerà in grandi gocce d’acqua, che vedrai sul fondo del piatto sollevandolo. c) Riponendo nuovamente il piatto sulla ciotola, osserverai le gocce d’acqua ricadere nel liquido rimanente (la pioggia).

a cura di Lucia Montinaro

ASCOLTARE L’ACQUA Dagli oceani ai fiumi, dai laghi ai più piccoli corsi d’acqua, come interpretare i segnali della natura di Tristan Gooley Strade Blu - Mondadori Pagine 348 - Febbraio 2017 Tristan Gooley, esploratore ed esperto di navigazione naturale, prende per mano il lettore e, attraverso il racconto delle proprie esperienze personali e osservazioni dal vivo, di aneddoti storici e brevi spiegazioni scientifi che, lo conduce alla comprensione dei fenomeni acquatici di tutto il pianeta. Investigando il piccolo per conoscere il grande, si scopre, per esempio, come le increspature che si formano sulla superfi cie dell’acqua quando una coppia di anatre nuota placidamente in un laghetto forniscano le basi per capire la sovrapposizione delle onde marine. E si apprende che l’acqua in movimento, incontrando un ostacolo – sia esso un sasso al centro di uno stagno o un’isola in mezzo all’oceano – si comporterà sempre allo stesso modo, generando disegni simili, che un osservatore attento saprà leggere con facilità. O, ancora, che la forma delle nuvole e il volo degli uccelli sono in grado di rivelare al navigatore esperto la presenza della terraferma.

Direttore Responsabile: Vito Palumbo Coordinatore: Mimmo Larovere

Redazione: Caterina Quagliarella Maristella Marroccoli Stampa: GrafiSystem.it

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innovazione e tecnologie

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Una suggestiva immagine del ponte canale sul fiume Bradano


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