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Elementi di prossemica territoriale: questionario
from UFO (IT ED.)
Il 12 febbraio 1968, fa la sua comparsa a Firenze un tubo di plastica semitrasparente, gonfiabile, lungo 100 metri, manipolato e sorretto dagli studenti che stanno occupando proprio in quei giorni la Facoltà di Architettura della città.
Il tubo ideato da UFO in un primo momento è gonfiato sul pavimento dell’atrio della Facoltà e disposto in modo tale da assumere una configurazione labirintica. Sgonfiato e rigonfiato a qualche ora di distanza al primo piano della Facoltà, il tubo penetra nell’aula magna. Sollevato sopra la testa degli studenti, si muove di mano in mano, esce da una finestra per sfilare nelle strade della città, passando davanti ai suoi monumenti e guidando la folla. I presenti scrivono spontaneamente degli slogan sulla superficie del tubo: lo ricoprono con testi che spaziano da giochi di parole a rivendicazioni politiche, lo sovraccaricano di significati e, infine, lo trasformano in un supporto che accoglie parole, desideri e voci di tutti.
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Pochi giorni prima, nell’atrio di quella stessa Facoltà, era stato appeso un telo di plastica semitrasparente coperto di messaggi, una raccolta di parole scritte in vari caratteri. Schermo di parole contro l’architettura razionalista dell’università, fusione di parole e spazio, sembra unire realtà e comunicazione come un vero e proprio dispositivo semantico: un’architettura in grado di parlare.
Per UFO la città è un luogo fatto di storia, tradizioni e cultura, in cui le persone convivono e in cui esistono energia creativa, credenze e desideri collettivi. I progetti di UFO mettono sempre al centro la città e i suoi abitanti.
I progetti di UFO danno voce alla città. Cosa direbbe la città se avesse una voce? Ecco che, per una volta, diventa possibile udirla. Le persone non sono più semplici utenti o abitanti, bensì operatori della voce della città. I progetti di UFO non possono esistere senza la città o senza le persone. Parole, oggetti, spazi, città e persone diventano un tutt’uno. Assumono la stessa importanza, uniti possono dar vita a quella lingua che non è mai stata parlata in precedenza e mai verrà parlata in futuro. I progetti sono situazioni, medium grazie ai quali la città si rivela in modi inediti. E no, non riguardano soltanto l’architettura.
UFO, Festa de l’Unità, Parco delle Cascine, Firenze, 1968, Archivio Patrizia Cammeo/Riccardo Foresi, Firenze