Linee Guida per una politica nazionale sulla prevenzione e le ricostruzioni

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Linee Guida per una politica nazionale sulla prevenzione e le ricostruzioni

Note conclusive Questo non è un libro, né un trattato. È un esercizio di intelligenza collettiva. È il frutto di un percorso partecipato che si è dato come obiettivo quello di formulare una riflessione collettiva rispetto ad una politica pubblica complessa. È un punto di incontro tra l’analisi tecnica e l’esperienza delle persone. È un tentativo di trovare una sintesi tra logos ed empiria, tra burocrazia ed esperienza. È lo sforzo di avvicinare Istituzioni e cittadine /i. Aver avuto la possibilità, a più riprese, di radunare intorno a un tavolo rappresentanti delle Istituzioni, dell’accademia e cittadine/i provenienti da diversi territori colpiti dal sisma, ha rappresentato un atto politico di per sé, soprattutto in un momento storico nel quale le persone si sentono sempre meno rappresentate dalle Istituzioni e nel quale ci si è abituati a rinunciare a un dialogo informato e costruttivo. Il confronto specifico sui terremoti è inoltre risultato utile per mettere in relazione tra loro comunità colpite da catastrofi, e per far dialogare tecnici ed esperti che lavorano in territori diversi. Come evidenziato sin dall’apertura, il rischio sismico, e sono solo, è una questione nazionale, ma spesso le comunità colpite vivono un senso di isolamento e di impotenza. Il percorso intrapreso con SicuriPerDavvero ha restituito un senso di comunità allargata, ha dato la possibilità di confronto rispetto alle necessità specifiche di ogni

FOTO: DAVIDE CANALI

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territorio, ha facilitato la condivisione di un'idea comune di ripartenza e di futuro. Ha dato corpo e dignità a proposte alternative di gestione dell'emergenza. Il percorso che abbiamo intrapreso, e che abbiamo illustrato, ci ha ribadito con forza la centralità del ruolo delle cittadine e cittadini nella definizione delle politiche pubbliche, soprattutto di politiche complesse come quelle che riguardano la gestione del rischio. Le politiche e gli interventi nelle fasi di prevenzione, di risposta all’emergenza e di ricostruzione devono essere pensati in collaborazione con le persone che abitano e amano i luoghi nei quali vivono. Se ciò non avviene, continueremo a trovarci all’interno di comunità ignare dei rischi a cui i propri territori sono esposti, e quindi non abilitate a prendersene cura. Si continuerà, quindi, a costruire in modo arbitrario e pericoloso. Non saremo attrezzati e attrezzate ad affrontare un’emergenza, né capaci di partecipare in modo consapevole alla ricostruzione. Mentre il territorio è di tutti e tutte. È res publica. È bene comune. E solo conoscendolo e prendendosene cura potremo essere al sicuro. La memoria di quanto è accaduto negli anni è un monito potente. Vorremmo per questo dedicare questo progetto ai familiari delle vittime che hanno avuto la forza di trasformare il dolore in impegno politico. A tutte e tutti voi, e con voi, per essere sicuri, Sicuri Per Davvero.


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