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e20 n. 99 FEB-MAR-APR 2020 // MODO mette in pista emozioni e contenuti

di Francesca Fiorentino

LORENZO BASSI, ceo Modo

La presentazione della nuova Jeep Cherokee alla rete dealer del mercato Emea ha coinvolto 3.000 persone in un’attività di formazione di due mesi in un contenitore dal forte impatto emozionale. La sfida? Miscelare al meglio emozioni e contenuti per far emergere i caratteri essenziali del brand – premiumness e sportività – in un’esperienza indimenticabile. Location: Golf Resort Arzaga (BS) e Il Ciocco Resort (LU). Lorenzo Bassi racconta come la società Modo, di cui è ceo, abbia contribuito al successo dell’evento con il proprio apporto creativo ed esecutivo.

Qual è stato il vostro ruolo in occasione del lancio della nuova Jeep Cherokee ?

Siamo stati veri e propri provider di idee, servizi, expertise, materiali e risorse a 360°, pensiamo al nostro ruolo più come a event producer che a un semplice allestitore.

Qual è stato il vostro apporto tecnologico/ logistico?

Dallo sviluppo creativo del briefing all’allestimento vero e proprio, il nostro apporto si è trasformato da consulente ad executive producer. Su una cosa vorremmo porre l’accento: sull’importanza del coinvolgimento sinergico tra agenzia e allestitore sin dalla fase 0, per l’ottimale riuscita del progetto. Questo approccio ha prodotto vari altri casi di successo come il Levi’s World Meeting (Superstudiopiù - Milan), il Luxury Party di un magnate dell’arte (private venue) e altri.

Qual è stato, invece, il contributo in termini di creatività?

Premium/Offroad: tutta la comunicazione e l’allestimento si sono sviluppati attorno a questi due elementi distintivi, che dovevamo ricondurre ad armonia, ma con la giusta dose di spettacolo. Ed ecco che gli ospiti sono stati fatti accomodare su lussuose

Il lancio della nuova Jeep Cherokee ha miscelato emozioni e contenuti per far emergere i caratteri essenziali del brand: premiumness e sportività

Workshop Levi’s realizzato presso lo Superstudio di Milano

poltrone Frau, ma in una plenaria pavimentata di… fango! Una miscela di sabbia, cemento e fissativo vetrificante talmente realistica da sembrare vera.

Avete fornito anche un apporto consulenziale al progetto?

Quella della consulenza tecnica per la resa del fango è stata una delle fasi più divertenti. Affinché non rimanesse solo un’idea un po’ strampalata, abbiamo dovuto portare dei campioni convincenti a supporto della proposta. E arrivare alla miscela giusta non è stato per niente facile! La consulenza più ‘alta’ ha riguardato la scelta dei contenuti, sui quali abbiamo lavorato in perfetta sinergia con l’agenzia stessa.

Come si chiama l’agenzia di eventi che ha organizzato l’evento?

Si chiama Fore ed è una blasonata agenzia di comunicazione di Torino che da anni lavora con diversi brand del Gruppo Fca.

È la prima volta che lavorate con questo cliente?

No, anzi: è un rapporto di collaborazione consolidato negli anni, che poggia su solide basi di rispetto e di condivisione dei medesimi valori.

Quante persone sono state coinvolte nel progetto e con quali mansioni?

Tra account, project manager, art director e grafici (lato agenzia, ndr), designer, progettisti, tecnici, allestitori e addetti alla logistica (lato produzione Modo, ndr), hostess, driver, formatori (lato staff evento e cliente, ndr): 150 persone.

Quali difficoltà avete incontrato e come sono state superate?

La maggior parte delle difficoltà hanno riguardato proprio il pavimento di fango. Prima, perché abbiamo dovuto convincere la location a farci ricoprire un pavimento in legno del ‘600 con uno strato di fango vetrificato sul quale avrebbero dovuto camminare per oltre un mese centinaia di persone. Impasse superata con perizie e garanzie alla mano. Dopo, per la rimozione perché, non potendo usare i tradizionali martelli demolitori, abbiamo lavorato d’astuzia e … di gomito!

Quali sono stati i risultati raggiunti?

Sia professionali sia umani. Professionali, perché cliente è stato assolutamente soddisfatto. Umani, perché osservare l’incredulità dipinta sui volti degli ospiti nel momento in cui entravano nella plenaria ha ripagato di tutti gli sforzi.

Quali eventi avete in programma per lo stesso cliente in futuro?

Con Fore abbiamo appena concluso una grossa convention a Malta per la Diasorin. Ci sono poi altri progetti in cantiere, ma al momento siamo in una fase interlocutoria.

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