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e20 n. 99 FEB-MAR-APR 2020 // Coronavirus ed eventi, che cosa aspettarsi?

MARCO REGAZZO, ceo and founder Primo Round

Prevenire è meglio che curare, dicono. Recentemente abbiamo assistito all’emergenza Coronavirus, durante la quale una cattiva interpretazione della prevenzione ha creato più disagi del virus stesso. Oggi, cerchiamo almeno di limitarne i danni sul posto di lavoro. ‘Quarantena’ e ‘smartworking’ sono ormai sulla bocca di tutti, ma per chi lavora grazie agli eventi, l’atmosfera adesso è un po’ tesa.

Non ci facciamo prendere dal panico, ce n’è già abbastanza in giro! Proviamo a usare un po’ di problem solving, cambiamo il nostro punto di vista. Per decidere come agire è importante avere una visione di cosa sta per succedere.

Ti sei accorto che la maggior parte dei clienti ha sospeso gli eventi, anche se in programma da tempo? Già questo è un bene (sì, ora ti spiego il motivo). Non sono annullati, ma solamente rimandati ad allerta rientrata. Dal Salone del Mobile rinviato a giugno, ai meeting e alle convention aziendali rimandate a settembre: l’effetto di questo comportamento sarà una concentrazione di eventi a giugno-settembre-ottobre, che sono mesi già belli pieni. Incastrare tutti questi appuntamenti avrà due effetti devastanti: mancheranno spazi e persone per organizzare degli eventi di qualità, per di più gli stessi partecipanti non potranno essere onnipresenti per assistere a tutti gli incontri in programma.

KEEP CALM: INTERNET CI SALVERÀ

Tutti si butteranno nel mondo degli eventi online. Webinar, live streaming, video on demand, videoconferenze e tavole rotonde tutto online. A una condizione però: la qualità non può mancare! Mettiamo il caso che possa anche essere fatta bene: abbiamo davvero intenzione di ritrovarci anche in questo ambito, con una sovra-offerta fatta di ten

A causa dell’emergenza sanitaria, le aziende hanno sospeso gli eventi e rimandati ad allerta rientrata

Tra i risvolti dell’emergenza Coronavirus anche il sicuro aumento degli eventi online: dagli webinar ai live streaming, dai video on demand, alle videoconferenze

Ecco, dunque, i tre elementi imprescindibili per muoversi nel mondo degli eventi online oggi: 1. Attenzione ai dettagli: lo stesso impegno, cura e precisione per l’offline, deve esserci anche per la rete. Nessun dettaglio può essere tralasciato: studia attentamente il setting e la postazione da cui trasmetterai. Non vorrai davvero mostrare tutte le bomboniere che hai sugli scaffali. La luce è buona per le riprese? La stanza ha un’acustica adatta? Tutti gli strumenti devono funzionare correttamente. E, soprattutto, la connessione internet è sufficientemente potente? Wi-fi o Lan? In un mondo in cui l’offerta a disposizione è qualitativamente mediocre, fare qualcosa di eccellente rafforzerà l’immagine percepita dei prodotti e servizi offerti, senza dover fare nulla di più rispetto a ciò che si stava già facendo prima, solo che la ‘location’ sarà il web. 2. La scelta del partner: stai già cercando il migliore tra chi gestisce gli eventi online, che però, magari, ha sede in Florida? Errore! In questi casi di emergenza è bene avere i propri collaboratori sul territorio nazionale: sanno esattamente qual è la si

rio’! tativi mal riusciti? Assolutamente no. La qualità media del prodotto ‘evento online’ deve puntare verso l’alto, senza discussioni.

tuazione che stai vivendo. L’unica priorità che ti devi porre è la rapidità d’azione. Gli scambi devono essere veloci, la gestione delle dinamiche spedita. 3. La piattaforma? Vien da sé! Se hai già trovato il giusto partner e ti sei imposto di riportare la stessa passione anche online, la piattaforma non deve preoccuparti. Creare landing, impaginare form di iscrizione e inviare e-mail di follow-up non ti riguarderanno, perché ti starai già godendo il successo della tua diretta!

Nel disagio che il Coronavirus ha portato al mondo degli eventi, c’è anche una grandissima opportunità da cogliere: nel medio termine si toglierà un po’ di polvere in questo settore, svecchiando i modelli da tempo superati, perché per la prima volta e d’obbligo trovare un’alternativa valida al ‘Si è sempre fatto così…”.

Chi saprà cogliere

questa nuova sfida

sarà il vero ‘guarito

dal #CoronaDeli

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