Adriaeco · Adriatic Economy Observer ·
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Novembre · Dicembre 2011 · n°21
Anno IV · www.adriaeco.eu
Una nuova governance per i cittadini europei del futuro
ADRIATIC IONIAN MACROREGION FIORINI INDUSTRIAL PACKAGING: CON IL SACCO GH 2OST ALLA CONQUISTA DEI MERCATI MONDIALI
PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI PER SUPERARE LA CRISI CON RICERCA E INNOVAZIONE
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VISIONI E SOGNATORI FRA PROGETTI DI GEOPOLITICA E INVESTIMENTI IN RICERCA
Gli
unici no, ma i primi si! I primi a parlare e comunicare l’unione e i tratti comuni di un’area vasta, quella dell’Adriatico e dello Ionio con le sue isole, le coste, i retroterra, le città e le popolazioni. Una visione, quella di Adriaeco che con il passare degli anni sta divenendo una realtà. Bisogna ammettere che non è facile proporre e comunicare un’idea così nuova e innovativa, ma i primi risultati di questo lavoro cominciano ad intravedersi all’orizzonte. Il Comitato delle Regioni europee riunito in seduta plenaria a Bruxelles ha approvato all'unanimità in via definitiva il parere “Cooperazione nel bacino del Mediterraneo attraverso la Macroregione Adriatico – Ionica”. Relatore, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca che da tempo sta lavorando alla riuscita del progetto, ossia il riconoscimento della Macroregione Adriatico - Ionica da parte dell’Unione europea entro il 2014. Il parere positivo dalle 275 Regioni d’Europa tuttavia non si inserisce in un discorso teoretico, ma ha già dato dei risultati concreti: il primo è l’emendamento all’indirizzo della Commissione in materia di infrastrutture inserito nello stesso parere che prevede il prolungamento a sud del Corridoio baltico-adriatico Helsinki-Ravenna, con l’inserimento delle Marche e di Ancona nel tracciato. Inoltre una delegazione composta da Camera di Commercio di Ancona e della sua Azienda Speciale per la promozione estera delle PMI, Marchet, hanno incontrato i vertici della Camera dell’Economia della contea di Zara per sottoscrivere un accordo di collaborazione che promuova e favorisca le relazioni commerciali, finanziarie e culturali nonché i rapporti di collaborazione economico tecnica tra imprese della provincia di Ancona e quelle della contea di Zara. Primo risultato della missione sarà l’apertura nel 2012 a Zara di un desk operativo a servizio delle imprese coordinato dall’Azienda Speciale Marchet. Il numero 21 di Adriaeco non è solo geopolitica. Oggi la sfida si chiama innovazione, ricerca, competitività. Questa è la migliore risposta alla crisi economica e finanziaria e di fiducia che attualmente investe l’Eurozona. Sul rapporto spesa-ricerca e sviluppo, l’Italia è molto lontana dal raggiungere il 3% di Usa e Giappone, ma il quadro si muove in questa direzione. Affrontando i temi dei finanziamenti pubblici e privati, del mondo degli incubatori d’impresa e dei parchi tecnologici andiamo al cuore delle politiche, proponendo le attuazioni di strategie d’innovazione di largo periodo che riescono a governare questo difficile momento dell’economia mondiale. Gabriele Costantini Visions and dreamers among geopolitics projects and investments in research Not the only ones, but sure the first! The first to talk and communicate the union and the common features of a large area, the Adriatic one. The vision of Adriaeco with the pass of the years is becoming reality. The Committee of the European Regions convened in plenary assembly in Brussels, has approved unanimously in definitive way the opinion “Cooperation in the basin of the Mediterranean through the Adriatic-Ionic Macroregion”. Speaker, the president of Marche Region Gian Mario Spacca that for a long time is working to the resolution of the plan, that is the institutional acknowledgment of the AdriaticIonic Macroregion from the European Union within 2014. Moreover a delegation composed by Chamber of Commerce of Ancona and its Azienda Speciale Marchet, have met the leaders of the chamber of the Economy of the county of Zadar in order to sign a collaboration agreement. First result of the mission will be the opening in 2012 to Zadar of a working desk. But Adriaeco nr. 21 is not only about geopolitical. Today the challenge it’s the innovation, research and competitiveness. We will talk about private and publics financings, the enterprise incubators and the technological parks.
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.Editoriale
Adriaeco Adriatic Economy Observer · n. 21 Anno IV · Ottobre/Novembre 2011 Registrazione Tribunale di Ancona n°26/07 del Registro Periodici del 22 dicembre 2007 Iscrizione al ROC · numero 16575 Direttore responsabile Gabriele Costantini direttore@adriaeco.eu Editore · Gabbiano-Srl - Via Chiusa, 6 edificio C · 60027 Osimo (AN) T. 071.9989979 Redazione · Via Chiusa, 6 - edificio C 60027 Osimo (AN) - T. 071.9989979 info@adriaeco.eu - www.adriaeco.eu Redazione Zadar · Trg Kneza Višeslava 6/g 23000 Zadar Tel. 00385 - 23778833 Hanno collaborato: Silvia Badon, Sofia Beradi, Rachele Bifolchi, Mafalda Bruno, Pietro Ceccarelli, Gabriele Costantini, Luigi Gagliardi, Virginia Lupi, Raffaella Onorati, Nicole Pelizzon, Leone di San Marco, Fabio Travagliati Ufficio grafico · Clizia Pavani, grafica@adriaeco.eu Ufficio commerciale · marketing@adriaeco.eu Segreteria · segreteria@adriaeco.eu Stampa · Bieffe srl - Recanati (Mc) www.graficabieffe.it Traduzioni · Raffaella Onorati Poste Italiane s.p.a - spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art.1 comma 1 - Commerciale Business Ancona n. 45/2008. Distribuzione: in abbonamento postale 6 edizioni Euro 15,00. Per informazioni: 071.9989979 Versamento a mezzo bonifico bancario c/o Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana Spa Agenzia Ancona 2 - Via Totti - IBan IT80 I 06140 02601 050570030286 Chiuso in redazione: 30/10/2011 “Adriaeco – Adriatic Economy Observer” non è responsabile per la qualità, provenienza o veridicità delle inserzioni. La direzione di “Adriaeco” si riserva di modificare, rifiutare o sospendere la pubblicazione dei testi o delle inserzioni a proprio insindacabile giudizio. L’editore non risponde per eventuali ritardi o perdite causate dalla non pubblicazione dell’inserzione per qualsiasi motivo. Non è neppure responsabile per eventuali errori di stampa. Gli inserzionisti do vranno rifondere all’editore ogni spesa da esso eventualmente supportata in seguito a malintesi, dichiarazioni, violazione di diritti, ecc. a causa dell’annuncio. È vietata la riproduzione totale o parziale di tutti i testi,i disegni, le foto riprodotte su questo numero della rivista. Manoscritti, disegni, foto anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Tutti i diritti riser vati.
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Sommario EDITORIALE Visioni e sognatori fra progetti di geopolitica e investimenti in ricerca
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OPPORTUNITÀ DALL’UE Bandi europei
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MACROREGIONE ADRIATICO IONICA Gian Mario Spacca, presidente Regione Marche: cronoprogramma rispettato IAI: Macroregione, nel 2014 diventerà realtà Euroregione Adriatica: “trait d'union” tra gli stati aderenti e la nuova governance Ancona e Eurochambres insieme per la Macroregione Uniadrion: cervelli in rete Forum delle Città dell'Adriatico e dello Ionio: nuovi cittadini europei nei comuni dell’Adriatico NAPA: un arco di porti. Un unico gate Cluster Club: sviluppo integrato delle imprese nautiche nell’Adriatico Si chiude il progetto Regions for Sustainable Change Markexport: l’unione fa la forza! Driope: Italia primo partner commerciale della Croazia Camera di Commercio di Ancona: per superare la crisi si stringono alleanze con i mercati vicini Camera dell'Economia della contea di Zadar: prospettive dall’altra sponda
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FOCUS Ricerca e innovazione in Fiorini
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FARE IMPRESA Antincendio tra burocrazia e semplificazione
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PIÙ RICERCA PIÙ RIPRESA APSTI: Innovare partendo dal bisogno delle imprese Tecnomarche al fianco delle imprese per crescere Area Science Park di Trieste: coraggio e fantasia Vega Park di Venezia: distruggere per creare Parco Scientifico Tecnologico Galileo di Padova: ricerca, innovazione e tecnologia al servizio delle imprese Centura-rit, parco scientifico e tecnologico della Romagna: innovare a piccoli passi
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AMBIENTE Ecomondo: la città sostenibile Ravenna 2011: grande successo CAE: tanti servizi, un’unica impresa Confindustria Ancona: due giornate per l’energia
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AREE DELL’ADRIATICO p. 67 Puglia, Molise, Abruzzo, Regione Marche: un “mattone” tra regioni e Europa, Repubblica di San Marino, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia AVVISO AI NAVIGANTI Ridi, ridi, che mamma ha fatto gli gnocchi
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SETTEMBRE
1 settembre 1939 La Germania Nazista attacca la Polonia, iniziando la guerra. L'Italia dichiara la non belligeranza. 1969 Una riv oluzione in Libia por ta il colonnello Muammar Gheddafi al potere. 2007 A Loreto avviene il primo incontro dell'Ag orà dei Giovani. Papa Benedetto XVI incontra mezzo milione di giovani provenienti da tutto il mondo. 2 settembre 1945 Seconda guerra mondiale: la resa finale ed ufficiale dell'Impero giapponese, presentata da una delegazione, viene accettata dal generale Douglas MacArthur e dall'Ammiraglio Chester Nimitz a bordo della corazzata Missouri. 1969 Il primo bancomat degli Stati Uniti viene installato a Rockville Centre (New York). 1980 Scompaiono a Beir ut in Libano i due gior nalisti italiani Italo Toni e Graziella De Palo. 3 settembre 1914 Giacomo della Chiesa div enta Papa col nome di Benedetto XV. 1943 L'Italia continentale viene in vasa dalle tr uppe alleate, per la prima volta nel corso della guer ra. 1982 Muore a Palermo a seguito di un agguato mafioso il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. 1992 Nei cieli della Bosnia-Erzegovina viene abbattuto un G-222 dell'aeronautica militare italiana, muoiono i 4 membri dell'equipaggio. 4 settembre 1882 Thomas Alva Edison inaugura a New York la prima rete d'illuminazione elettrica al mondo. 1888 Georg e Eastman registra il marchio Kodak e deposita un bre vetto per la macchina fotog rafica che utilizza il rullino. 1904 A Bugg erru i carabinieri sparano sulla folla di minatori, in sciopero per ottenere un aumento salariale, provocando sette morti e decine di feriti. 1951 La prima trasmissione televisiva intercontinentale in diretta v a in onda da San Francisco in occasione della Conferenza del trattato di pace giapponese. 1977 Francesc o Mo ser in Venezuela vince i l Campionato del mondo di ciclismo su strada. 5 settembre 1923 Il governo Mussolini stanzia 500 milioni di lire per la ricostruzione di Messina e Reggio Calabria, semidistrutte dal terremoto del dicembre 1908. 1980 La galleria stradale del San Gottardo viene aperta in Svizzera come il più lung o traforo autostradale del mondo, con una lunghezza di 16,918 km. 2003 Dino Meneghin è il primo giocatore di pallacanestro i taliano ad e ssere i nserito n ella p restigiosa Basketball Hall of Fame. 6 settembre 1915 Il primo prototipo di car ro armato viene testato dall'esercito britannico. 1949 Le autorità militari Alleate restituiscono il controllo dei beni della Ger mania Nazista alla Germania. 7 settembre 1940 la Germania nazista inizia a tempestare di bombe Londra. È la prima di 57 notti consecutiv e di bombardamenti aerei. 8 settembre 1943 Con il Proclama Badoglio, viene reso pubblico l'armistizio di Cassibile firmato per l'Italia il 3 settembre dal g enerale Giuseppe Caste llano a nome del Presidente del Consiglio maresciallo d'Italia Pietro Badoglio fedele al re Vittorio Emanuele III. Brindisi diviene sede del g overno e quindi capitale del Regno d'Italia. Seconda guer ra mondiale: Frascati è colpita da un pesante bombardamento alleato: circa 500 mor ti tra i civili e 200 tra i militari tedeschi. 1944 Londra viene colpita da unaV2 per la prima volta. Gli inglesi bombardano, al larg o di Capodistria il Transatlantico Rex, che affonda.
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1974 Renato Curcio e Alberto Franceschini v engono arrestati a Pinerolo. 9 settembre 1943 Seconda guerra mondiale: Gli Alleati sbarcano a Salerno e a Taranto. Viene costituito il Comitato di Liberazione Nazionale. 10 settembre 1943 Le tr uppe tedesche iniziano l'occupazione di Roma. 2008 Accensione del Larg e Hadron Collider presso il CERN di Ginevra. 11 settembre 1926 Fallito tentativo di assassinio di Benito Mussolini. 1961 Fondazione del WWF. 1992 La foiba di Basovizza diventa monumento nazionale. 2001 Negli Stati Uniti, il dirottamento di tre aerei provoca il crollo del World Trade Center a New York e danni al Pentagono, e un quar to si schianta in P ennsylvania; muoiono quasi 3000 persone. 12 settembre 1919 Gabriele d'Annunzio a capo di 2500 legionari al motto di "O Fiume o morte" occupa la città di F iume. 1943 Benito Mussolini viene liberato dalla sua prigione a Campo Imperatore. 1990 Le due Germanie e le Quattro Potenze alleate firmano a Mosca il trattato che apre la strada alla riunificazione tedesca. 13 settembre 1944 Seconda guer ra mondiale: le tr uppe tedesche arrestano il questore di F iume Giovanni Palatucci, per aver salv ato quasi cinquemila ebrei falsificandone i documenti. 1968 La magistratura romana sequestra il film di Pierpaolo Pasolini Teorema per oscenità. 1982 Ginevra: viene ar restato il v enerabile Licio Gelli, Gran Maestro della loggia massonica P2. 14 settembre 1960 Viene fondata l'Org anizzazione dei P aesi Esportatori di Petrolio (OPEC). 2008 Fallimento della Lehman Brothers e l'inizio della Crisi economica. 15 settembre 1864 Firenze è capitale d'Italia, dopo Torino. 1993 A Palermo, nel quartiere Brancaccio, un commando di Cosa Nostra uccide don Giuseppe Puglisi. 2001 Alex Zanardi, pilota automobilistico, ha un g rave incidente durante una corsa CART in Germania, in conseguenza del quale subirà l'amputazione delle g ambe. 16 settembre 1904 In Italia inizia il primo sciopero generale che durerà sino al 21 settembre, innescato dalla strag e dei minatori sardi il 4 settembre ad opera dei carabinieri. 17 settembre 1939 L'Unione Sovietica attacca la Polonia. 2009 A Kabul un attentato suicida talebano fa esplodere un convoglio italiano, muiono 6 paracadutisti della Folgore e 4 in g ravi condizioni. Si tratta del più g rave attentato dopo quello di Nassir ya nel 2003. 18 settembre 1938 A Trieste Benito Mussolini legge per la prima volta le Leggi Razziali. 19 settembre 1942 La Sesta ar mata della Wehrmacht, al comando del generale tedesco P aulus, raggiunge il centro della città di Stalingrado: ha inizio la Battaglia di Stalingrado. 1943 Eccidio di Boves è il primo massacro dei soldati tedeschi sulla popolazione civile italiana. 20 settembre 1870 Le tr uppe del Regno d'Italia entrano a Roma attraverso la breccia di Porta Pia, sancendo così l'unificazione del P aese e la fine del potere temporale dei Papi. 1905 Avviene la prima proiezione cinematog rafica in Italia.
1958 Entra in vigore la legge Merlin con cui, decretando la chiusura delle case di tolleranza. 21 settembre 1972 Viene impiantata nell'isola sarda La Maddalena una base statunitense di sommergibili nucleari. 22 settembre 2000 Esce fuori produzione la F iat 126. 23 settembre 1943 Nasce ufficialmente la Repubblica di Salò,Benito Mussolini torna in Italia, e Salv o d'Acquisto si offre in cambio della vita di 22 civili rastrellati dai tedeschi per rappresaglia contro un attentato compiuto il gior no prima, viene fucilato a Roma. Rice verà la Medaglia d'Oro al Valor Militare. 2007 La Ducati vince il titolo iridato della MotoGP dopo 33 anni di dominio giapponese. 2011 Un team di ricercatori del Larg e Hadron Collider (Lhc) del Cer n di Gine vra e del Laboratorio nazionale del Gran Sasso (LNGS) annuncia,nell'ambito dell'esperimento OPERA, di aver rilevato, in un fascio di neutrini, una velocità maggiore di quella della luce. 24 settembre 1961 Viene organizzata la prima marcia Perugia-Assisi. 25 settembre 2005 Il diciottenne Federico Aldrovandi muore pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia nei pressi dell'ippodromo. 26 settembre 1997 Terremoto in Umbria e nelle Marche. 27 settembre 1915 La nave da battaglia Italiana Benedetto Brin venne sabotata e affondata nel por to di Brindisi uccidendo oltre 400 marinai. 1940 Il P atto tripar tito viene fir mato a Ber lino da Germania nazista, Impero giapponese e Italia fascista. 1943 Nella Napoli occupata dai tedeschi scoppia un' insurrezione popolare che nel giro di 4 giorni obbliga gli occupanti a lasciare la città e a lasciare posto agli Alleati. 2003 A Roma, in collaborazione con il comune di Parigi, si tiene la I edizione della Notte Bianca. 28 settembre 1864 Nel Regno d'Italia Alfonso La Mar mora diviene Primo ministro. 1928 Viene istituita in Italia la Federazione Italiana Rugby (FIR). 1978 Morte di Sua Santità papa Giovanni Paolo I. 2003 L'Italia rimane al buio a causa di un colossale black out. 2005 Inizia la prima tranche del processo sul crack Parmalat. 29 settembre 1943 Il Generale statunitense Dwight D. Eisenhower e il maresciallo italiano Pietro Badoglio firmano l'armistizio lungo a bordo della nave britannica Nelson. 1944 Strage di Marzabotto. 30 settembre 1954 Viene effettuata la prima diretta tele visiva intercontinentale. 1975 Massacro nel Parco del Circeo a Roma. 1980 Cinque tv priv ate del nord Italia uniscono il segnale per dare vita alla nuo va rete tele visiva Canale 5, controllata dall'imprenditore Silvio Ber lusconi; Canale 5 è la prima rete tv priv ata italiana a coper tura nazionale. 1992 Presentazione da par te del presidente del Consiglio Giuliano Amato la mano vra finanziaria per il 2003 per un totale di 93000 miliardi di lire, per rientrare nei parametri di Mastricht.
OTTOBRE 1 ottobre 1906 Nasce la Confederazione Generale del La voro. 1949 Mao Tse-tung dichiara la costituzione della Repubblica Popolare Cinese. 1969 Il Concorde infrang e la bar riera del suono per la prima volta. 2 ottobre 1870 Plebiscito per l'annessione di Roma al Regno d'Italia, dopo la Presa di Roma. 3 ottobre 1935 L'Italia in vade l'Etiopia con le tr uppe guidate dal generale de Bono (sostituito poi da Pietro Badoglio). 4 ottobre 1957 Lancio dello Sputnik 1, il primo s atellite artificiale ad orbitare la Terra. 1964 Il Presidente del consiglio Aldo Moro inaugura l'Autostrada del Sole. 1999 La prima radio all-news italiana, Radio24, del gruppo Il Sole 24 Ore, inizia le trasmissioni. 5 ottobre 1954 I g overni di Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Jugoslavia firmano il Memorandum di Londra,Trieste verrà restituita all'Italia il 26 ottobre dello stesso anno. 1962 Esce nel Regno Unito il primo singolo a 45 giri dei Beatles, Love Me Do. 6 0ttobre 1924 L'Italia inizia le trasmissioni radiofoniche. 1929 In no ve città viene giocata la prima gior nata del primo Campionato di calcio di Serie A a girone unico. 1938 Il Gr an C onsiglio de l Fascismo s ulle l eggi r azziali pubblica la "Dichiarazione sulla razza". 7 ottobre 1913 Henry Ford introduce la catena di montaggio. 1948 Invenzione del codice a bar re. 1985 Terroristi palestinesi dirottano l’Achille Lauro. 8 ottobre 1985 Durante il dirottamento della na ve Achille Lauro viene ucciso il cittadino americano Leon Klinghoffer. 1991 Il par lamento croato taglia gli ultimi leg ami con la Jugoslavia. 2001 Disastro aereo di Linate: un Cessna Citation e un aereo della SAS si scontrano nella nebbia in fase di decollo all'aeroporto di Milano Linate; 118 vittime. 9 ottobre 1963 Strage del Vajont: 1917 persone uccise. Una frana caduta nel bacino della dig a del Vajont produce una gigantesca onda che supera la diga e si riversa a valle. 1982 Attentato alla sinagoga di Roma: muore un bambino di due anni e 35 feriti g ravi. 2010 Muoiono 4 alpini della Brigata alpina "Julia", viene ridiscusso il ruolo italiano nella Guerra in Afghanistan. 10 ottobre 1985 Dei caccia F-14 Tomcat della Marina degli Stati Uniti intercettano un aereo egiziano che traspor ta i dirottatori della Achille Lauro e lo costring ono ad atter rare nella base NA TO di Sig onella, in Sicilia, do ve v engono arrestati dai carabinieri. 11 ottobre 1968 La NASA lancia l'Apollo 7, la prima missione Apollo
con uomini a bordo. 12 ottobre 1931 Guglielmo Marconi da Roma attraverso i trasmettitori di Coltano inviò il segnale radio che illuminò, a Rio de Janeiro il Cristo Redentore. 1946 L'inno di Mameli diventa inno nazionale italiano. 13 ottobre 1943 Il nuovo governo italiano di Vittorio Emanuele III si schiera con gli Alleati e dichiara guerra alla Germania. 14 ottobre 1980 Per le vie di Torino si compie la Marcia dei quarantamila. Si tratta di quadri, impiegati della Fiat, ma anche di operai e comuni cittadini che, inaspettatamente ed in contrapposizione ai sindacati, manifestano per il ritor no alla normalità della città scossa dalle proteste. Dal punto di vista sociale essa rappresent a l'emergere della cosiddetta Maggioranza silenziosa, nuo va protag onista dell'Italia terziarizzata, a partire dagli anni ottanta. 15 ottobre 1872 Giuseppe Perrucchetti fonda il Corpo degli Alpini. 1962 Crisi dei missili di Cuba: la prova di forza tra Stati Uniti e Unione Sovietica sulle armi nucleari sovietiche a Cuba mette il mondo intero sotto la minaccia di una guerra atomica (la crisi durerà per 13 gior ni). 1970 N el m anicomio d i P ozzuoli mu ore L eonarda Cianciulli, la Saponificatrice di Correggio. 16 ottobre 1943 Depor tazione dal Ghetto di Roma di 1022 ebrei verso il campo di concentramento di Auschwitz. 1946 Dieci criminali nazisti della seconda guer ra mondiale, condannati al processo di Norimberg a, v engono giustiziati tramite impiccagione. 1978 Karol Wojtyla diventa Papa Giovanni Paolo II. 17 ottobre 2006 A Roma un treno della metropolitana si schianta contro un altro provocando un morto e circa 200 feriti. 18 ottobre 1931 Lago di Garda: viene inaugurata la Strada Statale Gardesana Occidentale. 1975 Nasce il FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano). 19 ottobre 1912 L'Italia prende possesso di Tripoli, in Libia, dall'Impero ottomano, al termine della Guerra Italo-Turca. 20 ottobre 1944 Strage dei piccoli martiri a Gorla (Milano). 2000 La Convenzione europea del paesaggio viene ufficialmente sottoscritta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. 2011 In Libia dopo 8 mesi di guer ra civile viene ucciso Mu'ammar Gheddafi il dittatore che per oltre 40 anni è stato la massima autorità libica. 21 ottobre 1941 La flotta italiana di stanza nel porto di Taranto viene distrutta dagli inglesi. 22 ottobre 1866 Annessione attra verso plebiscito, a seguito della terza guerra di indipendenza, del Veneto al Regno d'Italia. 1942 Gli alleati compiono un devastante bombardamento sulla città di Genova uccidendo parecchie centinaia di
civili, spazzando via gli antichi sestrieri e annientando patrimonio artistico della città. 23 ottobre 1863 Quintino Sella fonda il Club Alpino Italiano. 1911 Primo impieg o dell'aeroplano in guer ra: un pilota italiano decolla dalla Libia per una ricognizione sulle linee turche durante la guerra Italo-Turca. 2011 Sepang: durante il MotoGP in un incidente perde la vita, a soli 24 anni, Marco Simoncelli gio vane campione del motociclismo italiano. 24 ottobre 1917 Inizia la battaglia di Caporetto. 1918 Inizia la battaglia di Vittorio Veneto. 2003 L'aereo di linea supersonico Concorde effettua il suo ultimo volo di linea da New York a Londra. 25 ottobre 1936 Adolf Hitler e Benito Mussolini creano l'Asse RomaBerlino. 26 ottobre 1896 Addis Abeba: firmato il trattato di pace tra Regno d'Italia ed Impero d'Etiopia. 1921 Nella Basilica di Aquileia Maria Berg amas è chiamata a scegliere il corpo del soldato caduto nella Grande Guerra che diventerà Il Milite Ignoto. 1954 Ritorno di Trieste all'Italia. 27 ottobre 1927 Proiettato il primo film sonoro “Il cantante di jazz”. 1962 L'aereo su cui v olava Enrico Mattei, Presidente dell'ENI precipita nelle campagne intor no Bascapè (PV). 1991 A Bari brucia il Teatro Petruzzelli. 28 ottobre 1922 Marcia su Roma di Mussolini. 1958 Eletto P apa Gio vanni XXIII (Ang elo Giuseppe Roncalli). 1990 La Nazionale Italiana di pallavolo vince il suo primo titolo mondiale battendo a Rio de Janeiro la squadra cubana per tre set ad uno. 29 ottobre 1945 In un grande magazzino di New York viene messa in vendita la prima penna a sfera. 2004 A Roma i 25 paesi membri dell'Unione europea firmano la Costituzione europea. 2007 Referendum nei comuni ladini di Cor tina d'Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia (Provincia di Belluno) per l'agg regazione del proprio territorio alla regione Trentino-Alto Adige (Provincia di Bolzano). 30 ottobre 1918 Il Comitato di Salute Pubblica diTrieste proclama la caduta dell'Austria dalle terre del Mare Adriatico. 31 ottobre 1922 Benito Mussolini diventa primo ministro. 1970 L a t eleselezione t elefonica è e stesa a t utta l'Italia: è possibile telefonare in tutta Italia anteponendo al numero il prefisso, senza passare dal centralino. 2002 Molise: ter remoto di magnitudo 5. 4 della Scala Richter, p rovoca i l c rollo d ella s cuola e lementare d i San Giuliano di Puglia uccidendo 27 bambini e una maestra.
Buon compleanno Italia! Settembre è un mese emblematico nei nostri 150 anni storia unitaria. Il 20 del 1871 con la Breccia di Porta Pia si sancisce, definitivamente, l’unità del Paese e la fine del potere temporale dei Papi. Ma questo è anche il mese dell’armistizio di Badoglio, della nascita della Repubblica di Salò e del primo sciopero generale della storia italiana. Sul piano internazionale, invece, gli attentati dell’11 settembre 2001 sono quelli che più hanno condizionato l’agenda di politica estera ed economica del Paese. Ottobre è il mese della marcia su Roma ma anche quello in cui l’Italia Repubblicana adotta l'Inno di Mameli come inno nazionale. Si ricorda in
questo mese il disastro del Vajont e l’incidente aereo che costò la vita ad Enrico Mattei, presidente dell'ENI. Ma ottobre è anche il periodo in cui l'Italia inizia le trasmissioni radiofoniche e Guglielmo Marconi da Roma inviò il segnale radio che illuminò, a Rio de Janeiro il Cristo Redentore e non da ultimo la teleselezione telefonica è estesa a tutta l'Italia. Da questo momento sarà possibile chiamare qualsiasi numero telefonico semplicemente anteponendo al numero chiamato il prefisso, senza dover più passare dal centralino. Gabriele Costantini
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Op p o r tu n ità’dall’UE POLITICA DI COESIONE: LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO 2014-2020 La Commissione europea ha adottato un pacchetto legislativo relativo alla politica di coesione post 2013. Queste proposte saranno discusse dal Consiglio e dal Parlamento europeo per essere adottate a fine 2012. In particolare le proposte, in linea con gli degli obiettivi di crescita e occupazione della strategia Europa 2020, riguardano: • l’impegno a concentrarsi su un minor numero di priorità di investimento definite da un contratto di collaborazione tra il singolo stato membro e la Commissione; • premi alle regioni che dimostrano qualità ed efficienza nell’utilizzo dei Fondi e finanziamenti supplementari per i programmi che apportano il maggior contributo alla crescita e alla creazione di posti di lavoro; viceversa, in caso di limitata capacità amministrativa, la Commissione può chiedere di riesaminare i programmi o sospendere il finanziamento in mancanza di misure correttive; • l’istituzione di un'unica serie di norme comuni per gestire cinque Fondi diversi: il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fes), il Fondo di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp); • Tre regolamenti specifici per il FESR, FSE e il Fondo di Coesione. Prevista inoltre l’adozione di altri regolamenti concernenti l’obiettivo cooperazione territoriale europea e il gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT), il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) e il Programma per il cambiamento sociale e l’innovazione. Pertanto semplificazione, armonizzazione, obiettivi chiari e risultati da conseguire, ma anche potenziamento dei programmi di istruzione e formazione professionale e contributi a sostegno delle PMI che investono in ricerca, innovazione ed efficienza energetica. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/news/regions/111006_it.htm
ULTIMO BANDO DEL PROGRAMMA SEE Il quarto e ultimo bando del Programma SEE per progetti ordinari chiuderà a fine Novembre 2011. A differenza dei bandi precedenti la procedura di presentazione/selezione è a fase unica: i proponenti dovranno presentare una Application Form completa, insieme a tutta la documentazione richiesta, sia direttamente on line attraverso il sistema IMIS 2007 – 2013 sia in versione cartacea. Le proposte non devono essere uguali a iniziative approvate sui bandi precedenti e devono essere coerenti sia con la Politica di Coesione e con le strategie comunitarie complessive sia con le politiche e strategie in atto nell’area: a tale scopo, le Autorità di Programma - con il supporto di un consulente esterno - hanno elaborato uno studio che analizza i risultati fin’ora raggiunti dal Programma nei diversi Assi Prioritari ed Aree di interventoe fornisce un quadro evolutivo delle politiche comunitarie e delle priorità di policy che più direttamente riguardano l’area del Sud Est Europa. Tale documento, sebbene non vincolante, offre utili spunti di riflessione e orientamenti nella elaborazione di nuove proposte progettuali. Il bando avrà una dotazione finanziaria di almeno 43 milioni di euro di fondi FESR, circa 7 milioni di fondi IPA e circa 1 milione di fondi ENPI. Ulteriori risorse potrebbero rendersi disponibili in caso di incompleto utilizzo/recupero da parte dei progetti approvati in precedenza. Per info: www.southeast-europe.net
SMART CITY PER LE CITTÀ INTELLIGENTI Con la comunicazione Investing in the development of Low Carbon Technologies (SET - Plan) la Commissione Europea ha lanciato l’iniziativa Smart Cities – Città intelligenti – che sosterrà le città che intendono incrementare l’efficienza energetica dei propri edifici, delle reti energetiche e dei sistemi di trasporto in modo tale da ridurre, entro il 2020, del 40% le proprie emissioni di gas serra. Il programma europeo Smart City ha quindi messo a disposizione 80 milioni di euro per le cosiddette città intelligenti, sostenibili nella mobilità e nell'uso dell'energia, interconnesse, dotate di reti tecnologiche molto avanzate in grado di consentire una riduzione di consumi in vista di uno sviluppo ecosostenibile. La Smart City, in sintesi, è una città che accosta e f onde 6 caratteristiche, ondate sulla combinazione ‘intelligente’ delle risorse della stessa città note come: smart economy, smart mobility, smart environment, smart people, smart living, smart governance (secondo il modello elaborato da Rudolf Giffinger, direttore del Centro di scienze regionali dell'università di Vienna, capo progettista del progetto Smart cities). Tra le 70 città valutate, sono presenti anche 4 capoluoghi italiani: Ancona, Perugia, Trieste e Trento. Per consultare le 70 smart cities europee presenti nella graduatoria consulta il sito: http://www.smart-cities.eu
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Opportunità dall’UE
BANDO NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA PROGRESS PER LA SPERIMENTAZIONE SOCIALE I progetti selezionati dovranno contribuire a sviluppare e testare approcci socialmente innovativi alle priorità della politica UE stabilite dalla Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale (iniziativa faro di Europa 2020).Il presente invito mira a migliorare la qualità e l'efficacia delle politiche sociali e a facilitare l'adeguamento alle nuove esigenze e sfide sociali. Con la sperimentazione gli attori coinvolti nelle riforme sulla protezione sociale dei paesi che partecipano al programma Progress, hanno la possibilità di valutare gli effetti delle riforme e dei cambiamenti politici prima di applicarli su larga scala. I progetti dovrebbero contribuire a sviluppare e a testare approcci socialmente innovativi delle priorità politiche europee, nel contesto degli obiettivi sociali quali: 1. l'inclusione sociale dei gruppi vulnerabili come i rom, gli immigrati, i senzatetto e i giovani; 2. la qualità dei servizi per l'infanzia; 3. l'invecchiamento sano e attivo; 4. l' inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. I progetti dovranno rispettare il principio della parità tra uomini e donne. I progetti dovranno trattare argomenti quali: - la realizzazione, la gestione e la metodologia di valutazione di esperimenti sociali; - le strategie per sviluppare gli esperimenti sociali e tradurre i risultati in misure politiche più ampie; - la cooperazione e le attività di rete. Il bando si rivolge ad autorità nazionali o regionali competenti o a enti da queste incaricati. Nello specifico può trattarsi di autorità pubbliche o agenzie statali o semi-statali a livello nazionale o regionale, in particolare ministeri competenti o altri enti governativi con competenze decisionali nei settori dell'occupazione, della salute e delle politiche di protezione appartenenti ai paesi che partecipano al programma PROGRESS: 27 paesi dell'Ue, paesi EFTA/SEE (Norvegia, Islanda, Liechtenstein), paesi candidati all'Ue (Turchia, Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia), e Serbia. L’importo indicativo totale per questo invito è 3.500.000 euro. Scadenze: 15/12/2011 Info: http://ec.europa.eu/social
pagine a cura di Fabio Travagliati
Op p o r tu n ità’dall’UE MOBILITY MANAGEMENT: DAI PROGETTI EUROPEI ALLE AZIONI REGIONALI
Si è svolto il 16 settembre scorso a Bologna il convegno “Mobility Management: dai Progetti Europei alle Azioni Regionali” nel corso del quale sono stati illustrati e discussi i programmi ed i progetti europei maggiormente innovativi gestiti sia sul territorio della Regione Emilia-Romagna che in differenti regioni europee. Il Convegno nasce dalla riflessione che il delicato quanto complesso tema del miglioramento della mobilità, da conseguirsi limitando al tempo stesso congestione, incidentalità ed inquinamento, costituisce una sfida comune per tutte le principali città e regioni europee. Al centro dei lavori del Convegno sono state affrontate le esperienze relative alla gestione della mobilità, unitamente alle soluzioni perseguibili mediante l’attuazione di azioni di livello interregionale, regionale e locale, volte ad assicurare la replicabilità dei progetti di maggior successo nei differenti contesti e ambiti territoriali. In tale contesto è stato presentato l’ Handbook finale “Realizing Sustainable Mobility” del progetto ITACA (Innovative Transport Approach in Cities and metropolitan Areas), finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma interregionale POWER - INTERREG IVC - Sottotema 4.1 sulle tematiche dei Trasporti Sostenibili a ridotte emissioni di carbonio nelle aree la cui finalità principale è quella di trainare le economie regionali verso il contenimento delle emissioni climalteranti, prevedendo a tale scopo 5,8 milioni di euro di contributi complessivi. Tale progetto contempla tra le altre finalità lo sviluppo delle azioni di Mobility Management, l’ottimizzazione della gestione operativa del sistema dei trasporti, l'efficienza nell’uso delle risorse, la riduzione delle emissioni di CO2 ed il massimo sfruttamento di tecnologie innovative, prevedendo il coinvolgimento di molteplici partners appartenenti a differenti regioni europee quali l’Andalusia (Spagna), la Città di Lidingö (Stoccolma, Svezia) ed il Noord-Brabant (Olanda), insieme al Comune di Ferrara e alla Provincia di Rimini. E’ stata inoltre presentato il progetto IMOSMID finanziato dal programma LIFE +. Il progetto ha ricevuto dalla Commissione europea oltre 800.000 euro a sostegno dello sviluppo di un approccio innovativo ed integrato concernente il Mobility Management nei distretti industriali. Infine è stata presentato il progetto ISEMOA capofilato dall’ente austriaco FGM-Amor e finanziato dal programma Energia Intelligente per l’Europa e coinvolge 19 partner di 14 Stati diversi. ISEMOA è finalizzato a migliorare l’accessibilità degli spazi urbani e dei trasporti pubblici per garantire una mobilità efficiente a tutti, in particolare alle Persone a Ridotta Mobilità. I lavori si sono conclusi con la presentazione dello stato dell’arte del Mobility Management in Italia e gli sviluppi della rete EPOMM (European Platform Mobility Management), a cui l’Italia stessa ha aderito quest’anno. E’ emerso come l’indice di motorizzazione del nostro Paese sia fissato a 60,84 contro 46 a livello europeo. Sono stati inoltre Censiti 66 Mobility Manager di Area che svolgono la funzione di coordinamento a livello comunale o sovra comunale a cui si aggiungono 846 Mobility Manager Aziendali, alcuni dei quali anche in aziende con meno di 300 dipendenti Tuttavia è emerso che il concetto di Mobility Management è nella maggior parte dei casi limitato a Piani di spostamento per singoli poli di attrazione. L’occasione è infine servita per segnalare il prossimo appuntamento di EPOMM in cui si parlerà di Mobility Management a livello europeo. La conferenza si svolgerà a Francoforte nel giugno 2012 (www.ecomm2012.eu). Tutti i materiali del convegno sono disponibili sul portale regionale Mobiliter.
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Opportunità dall’UE
IL “FONDO DI GARANZIA A SOSTEGNO DELLA FILIERA ENERGETICA” DELLA REGIONE MARCHE Il Fondo rientra tra gli strumenti di ingegneria finanziaria promossi dalla Commissione Europea. Attivato dalla Regione Marche il 2 agosto 2010 con un dotazione di euro 8.047.141,93, permette l'attivazione di una garanzia diretta in favore delle PMI a fronte di operazioni di finanziamento per investimenti in fonti rinnovabili o in interventi finalizzati all’efficientamento energetico. Recentemente (maggio 2011) sono state apportate alcune modifiche al funzionamento del Fondo, con l’obiettivo di meglio adattare lo strumento alle necessità specifiche delle imprese che nel territorio marchigiano intendano investire nella Green Economy. In particolare, la durata della garanzia è stata allungata da 36 a 60 mesi; è stato eliminato il vincolo di presentazione della domanda solo da parte di imprese raggruppate, lasciando la facoltà della presentazione anche alle singole aziende; è stata ridotta la soglia minima degli investimenti ammissibili a 350 mila euro per le fonti rinnovabili e a 50 mila euro per gli interventi di efficientamento energetico. Per ulteriori dettagli: www.europa.marche.it
pagine a cura di Fabio Travagliati
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M acroregione A driatico -Ionica : sviluppo comune
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a strada verso la definizione della strategia sulla Macroregione Adriatico – Ionica è sempre più in discesa e il traguardo del 2014 sempre più concreto dopo il parere favorevole del Comitato delle Regioni dell’11 ottobre scorso. Per questo motivo abbiamo voluto realizzare un approfondimento che facesse il punto della situazione su un argomento che vede molti attori di sistema, tutti su livelli diversi, ma tutti animati dalla stessa volontà: quella di realizzare una governance che si posizioni istituzionalmente a livello intermedio tra regioni e stati membri e l’Unione Europa. Ecco allora che leggendo le prossime pagine avrete la sensazione di assistere ad un convegno, nel quale ogni relatore riporta le proprie esperienze e speranze a sostegno dell’area. In questi ultimi due mesi si è parlato molto di visioni e visionari e allora, forse con un pizzico di orgoglio e presunzione, anche noi di Adriaeco ci vogliamo inserire tra coloro che hanno saputo scrutare l’orizzonte e per primi realizzare una rivista che potesse sostenere attraverso la comunicazione le iniziative avviate in un’area ad elevato valore aggiunto dal punto di vista culturale, economico e turistico: la Macroregione Adriatico – Ionica.
The way towards the definition of the strategy about the Adriatic - Ionic Macroregion it’s more and more in downhill of the aim of 2014 it’s more and more concrete after the favourable opinion of the Council of 11 Regions of last October. For this reason we have realized a special report in order to take stock of the situation about a theme that involves many subjects, all on different levels, but all with the same will: to realize a governance able to place institutionally at intermediate level between the member states and European Union. Reading the next pages you will have the feeling that to participate at a meeting, in which every speaker talks about own experiences and hopes in order to support the area. In these last two months has been spoken about visions and visionary, for this reason Adriaeco want to be inserted for first between those who are able to examine the horizon and for first, to realize a review, that could support through the communication the initiatives of a very important area about the cultural, economic and tourist point of view: the Adriatic – Ionic Macroregion.
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Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, soddisfatto per l’approvazione istituzionale da parte del Comitato delle regioni, indica la strategia futura per il definitivo riconoscimento della Macroregione Adriatico - Ionica
MACROREGIONE ADRIATICO – IONICA: CRONOPROGRAMMA RISPETTATO
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Gian Mario Spacca presidente Regione Marche
opo anni di impegno finalmente è arrivato il riconoscimento istituzionale della Macroregione Adriatico – Ionica; l’inizio di un percorso che dovrà seguire quali altre fasi? “L’approvazione del progetto per la Macroregione Adriatico Ionica da parte del Comitato delle Regioni, avvenuta l’11 ottobre a Bruxelles - afferma il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - rappresenta sicuramente un passo importantissimo nel percorso, ormai consolidato, per il definitivo riconoscimento della Macroregione Adriatico – Ionica.
Il fatto che le 275 Regioni d’Europa abbiano indicato chiaramente a Commissione e Parlamento Europeo la volontà e la necessità di creare, dopo quelle del Baltico e del Danubio, anche una Macroregione che riunisca i Paesi che si affacciano sull’Adriatico e lo Ionio, è di fondamentale valore. Ora, però, altre decisive tappe ci aspettano, prima di vedere la nascita della Macroregione, che auspichiamo possa avvenire come nelle previsioni nel 2014, quando si avrà il passaggio di testimone dalla Grecia all’Italia alla presidenza dell’Ue. In attesa di quella data, in ogni caso, la “macchina” è già in moto: il parere approvato l’11 ottobre si chiude infatti con un invito sia nei confronti del Parlamento Europeo perché assuma un’iniziativa forte a favore di questa strategia, sia nei confronti della Commissione Europea perché realizzi sin da subito un preciso monitoraggio dei progetti strategici in attuazione, per poterne indirizzare e coordinare gli obiettivi, gli strumenti e le risorse ancora disponibili nei programmi comunitari in corso e di individuare nella nuova programmazione (2014 – 2020) una specifica linea di bilancio dedicata alle strategie macroregionali”. In attesa del 2014, quindi, non si resta fermi… “E’ così. Dobbiamo agire da subito, ancor prima del 2014, in una prospettiva macroregionale. Lo facciamo avviando la fase operativa, costituita dall’elaborazione del ‘Piano di azione’, di cui dovranno occuparsi le istituzioni regionali e locali, in stretto partenariato con i livelli nazionali. La strategia macroregionale, pur essendo promossa dagli Stati, sulla base del principio della sussidiarietà deve sorgere dal basso e comportare un forte protagonismo dei territori interessati perché siano essi a sviluppare i rapporti, gli accordi e le procedure per rendere possibile una effettiva cooperazione”. Quali sono gli obiettivi della strategia della Macroregione Adriatico –Ionica? “Utilizzare in maniera più efficace le risorse esistenti, migliorando ad esempio le
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Adriatic-Ionic Macroregion: timeline kept After much engagement the institutional acknowledgment of the Adriatic Ionic Macroregion has arrived - the beginning of a way… The approval of the plan for the Adriatic - Ionic Macroregion by the Committee of the Regions, on 11 October to Brussels, represents the most important step. The agreement approved has been closed with a invitation or as regards the European Parliament because it takes a strong initiative in favour of this strategy, or regarding the European Commission because it realizes an exact monitoring of the strategic plans and identify in the new planning (2014 - 2020) a specific line dedicated to the macro regional strategies. Waiting for 2014, therefore, we are not stopping… We must to act quickly, in a macro regional perspective starting the working phase, composed by the elaboration of the “Action plan”, of which the regional and local institutions will take care, with partnership at the national levels. The macro regional strategy, must rise from the low level and involve all interested territo-
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Gian Mario Spacca al Comitato delle Regioni dellʼ11 ottobre 2011
reti di trasporto e dell’energia e affrontando sfide come la sostenibilità ambientale, la tutela del mare e della costa, la mobilità, ma anche la cultura e il turismo, lo sviluppo rurale e i rapporti tra Università. La Macroregione è un progetto di cooperazione finalizzato alla sicurezza, stabilità, coesione e prosperità dell'area del bacino adriatico ionico e di interconnessione tra istituzioni, fondi e normative. L'iniziativa, che si basa sul modello collaudato della Regione del Baltico, ha tutti i prerequisiti per diventare un progetto operativo di sviluppo. Tecnicamente, molte e importanti sono le innovazioni legate alla Macroregione, che interessano l’utilizzo dei fondi comunitari nel prossimo periodo di programmazione. Come per la strategia del Mar Baltico, le macroregioni possono essere considerate prioritarie nell’utilizzo di fondi comunitari contenuti in particolari programmi finanziari, come il Programma quadro ricerca e sviluppo”. Si vuole realizzare una strategia Europea su un’area che vede 3 stati membri, 2 stati candidati e 3 potenziali candidati a far parte dell’UE. Tale situazione potrebbe creare difficoltà nel cammino verso la conclusiva definizione? “Tutt’altro. La storia dell’Unione Europea è sempre stata caratterizzata dall’evoluzione parallela di due processi: integrazione e allargamento. Così, se da una parte è necessario puntare ad un maggior dialogo tra le diverse culture europee, dall’altro è fondamentale sostenere lo scambio con i Paesi protagonisti di un possibile futuro allargamento dell’Europa, soprattutto quando partecipano alle sorti di uno stesso mare, come avviene nel caso del mar Adriatico. La strategia macroregionale si pone in questo senso quale segnale politico verso i Balcani Occidentali, uno sprone a stabilire, preparandone l’integrazione, relazioni più profonde con l’UE. La coesione adriatica, del resto, non avviene semplicemente al suo interno, ma in crescente interazione con processi di costruzione e allargamento dell'Unione Europa”. Una governance che avrà anche il compito di dialogare con le altre Macroregioni già esistenti cioè quella Baltica e Danubiana soprattutto dal punto di vista delle infrastrutture? “Sicuramente. Le strategie macroregionali del Baltico e del Danubio, insieme a quella adriatico ionica e alle future strategie dell’Unione Europea, possono e debbono creare interconnessioni e sinergie, anche e soprattutto infrastrutturali. Si tratta di costituire un asse ideale fra nord e sud dell’Europa e, in questo contesto, la Macroregione adriatico ionica può rivestire a ragione il ruolo di rafforzamento e decongestionamento dell’accesso sudorientale dell’Europa. Potrebbe
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ries in order to realize a real cooperation. Which are the aims of the strategy of the Adriatic - Ionic Macroregion? It’s important to use in more effective way the existing resources, improving the transport and energy and facing challenges as the environmental sustainability, the protection of the sea and the coast, but also the culture and then tourism, the rural development and the relationships between Universities. An European strategy must be realized on an area that involves 3 Member States, 2 states candidates and 3 probable candidates to make part of the EU. Such situation could create difficulty in the way towards the decisive definition? Anything but. The history of the European Union has always been characterized by the collateral evolution of two processes: integration and widening. The macro regional strategy wants to establish the relationship with EU countries. A governance that will have also the task to dialogue with the other existing Macroregions Danube and Baltic one? Sure. The macro regional strategies must create interconnections and synergies,
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farlo soprattutto attraverso l’allungamento del Corridoio baltico-adriatico. E’ in questa logica che nel documento approvato ad ottobre dal Comitato delle Regioni si chiede il prolungamento del Corridoio - per il quale la Commissione europea ha approvato a giugno un indirizzo, prevedendo che il Corridoio stesso si estenda fino a Ravenna - verso sud, interessando l’intera area adriatica italiana”. Dopo la costituzione dei forum delle città e delle CCIAA, di Uniadrion, dell’Euroregione Adriatica… pensa che cittadini, enti ed imprese riescano a comprendere l’importanza delle strategia Macroregionale? “Sempre di più. Certo, agli inizi del percorso per il riconoscimento della Macroregione, il progetto non era ancora sufficientemente conosciuto se non dalle istituzioni e dai soggetti direttamente coinvolti. Ma crediamo che l’opera di sensibilizzazione che, ad esempio dalle Marche, è stata avviata, stia dando i primi frutti. E’ proprio con questa finalità che ad agosto abbiamo organizzato ad Ancona una grande esposizione sulla Macroregione. A cittadini, enti ed imprese va spiegata soprattutto la concretezza del progetto, che non è semplice esercizio di diplomazia bensì, grazie all’intercettazione di fondi europei, una strategia che si traduce in accordi economici, partnership tra imprese, condivisione di servizi, costruzione di infrastrutture e strutture sanitarie, ideazione di eventi culturali. Una convinta opera di diffusione tra i cittadini e le imprese dei reali benefici e del significato della strategia, è decisiva per imprimere la forza necessaria alla sua concretizzazione nei tempi previsti”. Le Marche hanno la sede dei segretariati permanenti di quasi tutte le iniziative un po’ per la posizione baricentrica, ma forse anche per il forte spirito di cooperazione che ne contraddistingue le istituzioni, le imprese e i cittadini? “Sicuramente la nostra posizione baricentrica rispetto all’area interessata, ha inciso nella scelta di collocare nelle Marche la sede di così importanti organismi, a partire dal Segretariato dell’Iniziativa adriatico ionica. Ma altrettanto credo abbia inciso la capacità di ascolto, la naturale vocazione verso Est, l’apertura, non solo geografica ma anche culturale, sul mare Adriatico. Non secondario è stato il ruolo di “ponte” che le Marche hanno svolto nel corso della guerra nella ex Jugoslavia per gli aiuti umanitari alle popolazioni così tragicamente colpite. Tutti questi fattori insieme, che uniscono come lei sottolinea istituzioni, imprese e cittadini, hanno fatto delle Marche una sorta di “capitale” delle iniziative legate all’area adriatico-ionica”.
Adriatic Ionian Macroregion
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above all infrastructural. It’s about to build an ideal axes between north and South Europe. After the realization of different initiatives linked to the area, do you think that citizens, authorities and enterprises are able to know the importance of macro regional strategy? Surely at the beginnings of the way about the acknowledgment of the Macroregion, the plan was not still sufficiently known. But we believe that the actual awareness campaign is essential and it’s giving the first results. Marche region has the office of the permanent secretariats of all the initiatives tank’s to the barycentre position, but perhaps also for the strong will of cooperation that contradistinguish the institutions, enterprises and citizens? Our barycentre position has been very important but equally I think that it has been influenced by the listening skill, the natural vocation towards East, the cultural openness, on the Adriatic sea and the role of “bridge” that the Marche region has had during the war in ex - Yugoslavia for the humanitarian aids.
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Fabio Pigliapoco Segretario Generale IAI
Il Segretario Generale dell’IAI è estremamente soddisfatto di come si sta evolvendo la Macroregione Adriatico - Ionica
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MACROREGIONE, “NEL 2014 DIVENTERÀ REALTÀ”
egli ultimi cinque mesi ci sono stati due eventi che hanno dato un forte impulso alla creazione della Macroregione Adriatico – Ionica; il Consiglio Europeo del 24 giugno e la sessione plenaria del Consiglio delle Regioni dell’11 ottobre.
Ne è convinto il Segretario Generale dell’Iniziativa Adriatico – Ionica Fabio Pigliapoco che aggiunge: “il Consiglio europeo ha deciso che la prossima Macroregione ad essere definita sarà quella Adriatico – Ionica mentre il Consiglio delle Regioni ha approvato in via definitiva il parere “Cooperazione nel bacino del Mediterraneo attraverso la Macroregione Adriatico – Ionica” che ha avuto come relatore il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca”. Quello della realizzazione di una Macroregione è un processo democratico che parte dal basso, quindi dai cittadini dei singoli comuni, province e regioni che risiedono in un’area e di conseguenza “l’approvazione da parte del Consiglio delle Regioni oltre a rappresentare il massimo riconoscimento di questa volontà che sale dalla base, garantisce che nel 2014 la Macroregione Adriatico – Ionica sarà realtà” – conferma Pigliapoco. La definizione della Macroregione Adriatico – Ionica ha una forte valenza politica. “Non c’è dubbio. La spinta della Macroregione porterà un forte impulso all’annessione degli stati che ad oggi sono già in procinto di entrare come la Croazia e il Montenegro e soprattutto agevolerà la procedura di ingresso a quelle nazioni che hanno dinnanzi un percorso più lungo come Serbia, Albania e Bosnia Erzegovina. E’ importante non leggere la presenza di nazioni non ancora all’interno dell’UE come un freno alla costituzione della Macroregione, infatti, in quella del Baltico c’è la Russia che sicuramente non solo non entrerà mai nell’Unione europea, ma non ne ha nessuna intenzione”. Quali sono le attività che IAI realizzerà a breve? “Intanto va evidenziato come la presidenza di turno serba si stia dando molto da fare per coinvolgere tutti gli stati aderenti nelle diverse attività. In particolare parteciperemo al vertice INCE che si terrà a Belgrado dal 3 al 5 novembre; durante questi giorni ci saranno diversi incontri, anche bilaterali sempre funzionali al rafforzamento del concetto di Macroregione. Poi nella prima metà di dicembre, proprio in Ancona sarà realizzata una tavola rotonda sul tema della cooperazione nel compartimento marittimo”. Luigi Gagliardi
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Macroregion, “in 2014 will become reality” “The European Council has decided that next Macroregion to being defined will be Adriatic – Ionic one - declares the General Secretary of the AII, Fabio Pigliapoco. It’s about a democratic process that starts from the low level and will become concrete in 2014”. The definition of the Adriatic - Ionic Macroregion has a strong political value. “Without doubt. The boost of the Macroregion will carry a strong impulse to the annexation of the states that today are going to enter like Croatia and Montenegro and above all will make possible the procedure of entrance of Serbia, Albania and Bosnia Herzegovina”. Which are the activities that AII will realize in the short? “We will be to INCE meeting that will hold in Belgrade from 3rd to 5th November. Then in the first half of December, in Ancona will be realized a round table about the cooperation in the maritime district”.
www.aii-ps.org
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immagine: Gabbiano-srl
L’associazione si propone come “trait d'union” tra gli stati aderenti e la nuova governance
UN SUPPORTO PER LA MACROREGIONE
Michele Iorio Presidente Euroregione Adriatica
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stituita nel 2006 l'Euroregione Adriatica (EA) è un'associazione di diritto croato costituita da enti territoriali di livello Stato meno uno situati lungo le coste del Mare Adriatico ed è composta da 25 membri appartenenti a 6 Paesi dell'area adriatica: Italia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania e Grecia. Gli obiettivi principali dell'Euroregione Adriatica sono la protezione del patrimonio culturale e dell'ambiente, lo sviluppo di un'economia sostenibile nei settori della pesca, turismo ed agricoltura, il consolidamento della cooperazione tra i Paesi dell'area adriatica, il supporto ai Paesi dell'area adriatica nel percorso di integrazione europea. Quali sono state le attività realizzate ad oggi e quali quelle future? “Dal 2006 ad oggi – conferma il presidente Michele Iorio - oltre a quelle di gestione interna l'EA ha svolto e svolge una serie di attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo preposti. Nello specifico le Commissioni Tematiche dell'EA hanno realizzato una serie di progetti sulle tematiche di interesse specifico; primo fra tutti il progetto Adri.Eur.O.P. (Adriatic Euroregion Operational Plan) finanziato dal Programma Comunitario Interreg IIIA che ha costituito il supporto finanziario alle attività dell'Euroregione nella sua fase di start-up. Non va poi dimenticata nel 2007 l’apertura di un ufficio di rappresentanza presso l'Unione Europea oltre ad una serie di altre attività; nel 2008 l’incontro con il Commissario Europeo alle Politiche Regionali, Danuta Hubner e nel febbraio 2010 l’organizzazione presso il Comitato delle Regioni, della conferenza “Initiative for the creation of an Adriatic-Strategy – A contribution to the European Integration”. Tra le attività future prevediamo la creazione di un Network delle Euroregioni, la continuazione del percorso di formazione di funzionari pubblici e la contribuzione al percorso di creazione della strategia adriatico-ionica”. Come si rapporta l’Euroregione Adriatica rispetto alla Macroregione AdriaticoIonica? “L'Euroregione Adriatica si propone, in quanto associazione che ingloba 6 Paesi e 25 membri dell'Area Adriatica, come elemento a supporto della creazione della Macroregione Adriatico-Ionica. In definitiva deve rappresentare, il “trait d'union” – risultato di anni di attività di cooperazione e di dialogo tra i Paesi delle due sponde dell'Adriatico – in grado di preparare il terreno fertile per lo sviluppo di un progetto più vasto quale la Strategia Adriatico Ionica. In tale ottica l'EA si pone come facilitatore al raggiungimento di questo obiettivo e giammai quale ostacolo o doppione”.
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A support for the Macroregion The Adriatic Euroregion (AE) was founded in 2006 it’s an association composed by 25 members belonging to 6 Countries of the Adriatic area: Italy, Croatia, Bosnia and Herzegovina, Montenegro, Albania and Greece. Main aims: protection of the cultural heritage and environment, sustainable economic development of tourism, fishery and agriculture sector, the consolidation and support between the countries of Adriatic area. What are the activities realized to this day and what will be the future activities? “Since 2006– affirms the president Michele Iorio - AE realize many activities in order to the achieve the aims like the Adri.Eur.O.P plan. (Adriatic Euroregion Operational Plan) that has been the financial support to the activities of Euroregion in its of start-up phase. Among the future activities we preview the realization of Euroregions network, the prolongation of the way about the training of public employees”. How the Adriatic Euroregion relate with the Adriatic-Ionic Macroregion? “Adriatic Euroregion is proposed like an element to support the creation of Adriatic-Ionic Macroregion representing a concrete element of development.
www.adriaticeuroregion.org
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Segreteria organizzativa Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, presso la Camera di Commercio di Ancona, Piazza XXIV Maggio, 1 - 60124 Ancona, Italy - Tel: +39 071 5898249 +39 071 5898266 - Fax: +39 071 5898255 www.forumaic.org - segreteria.forum@an.camcom.it
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o scorso 24 ottobre il presidente della Camera di Commercio di Ancona, Rodolfo Giampieri in qualità di Vice Presidente del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, ha partecipato per la prima volta all’assemblea di Eurochambres, l’associazione europea delle Camere di Commercio che raggruppa gli enti camerali di 47 Paesi rappresentando 20 milioni di imprese e 120 milioni di lavoratori.
A distanza di un anno dall’ingresso del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio in Eurochambres sono stati notevoli gli sviluppi intervenuti all’interno dell’area adriatico mediterranea: oltre ai percorsi di adesione all’UE di diversi Paesi, si sta concludendo il percorso europeo per il riconoscimento della Macroregione Adriatico-Ionica, previsto per il 2014. Grande attenzione è stata riservata all’intervento del presidente Giampieri che si è soffermato in particolare sul ruolo attivo giocato dal Forum all’interno della Macroregione Adriatico-Ionica nell’attuazione di progetti di cooperazione territoriale che hanno favorito lo sviluppo delle PMI dell’area. Il Forum è stato valutato come un’esperienza di successo nel processo di avvicinamento sociale e culturale tra le due sponde del mare Adriatico nonché nel contributo fornito in termini di crescita economica scaturita dalle tante iniziative promosse dal 2001 anno della sua costituzione. Secondo Giampieri “Per superare il periodo di crisi il mercato europeo necessita che
Ancona and Eurochambers together for the Macroregion Last 24th October the president of Ancona Chamber of Commerce, Rodolfo Giampieri Vice-president of the Forum of the Chambers of Commerce of the Adriatic and Ionian area, has participated for the first time to the assembly of Eurochambres, the European association of the Chambers of Commerce that group the chambers agencies of 47 Countries representing 20 million enterprises and 120 million workers. One year later year by the entrance of the Forum of the Chambers of Commerce of the Adriatic and Ionian area in Eurochambres there has been important developments in the Mediterranean and Adriatic area:
VI CONGRESSO DELLE IMPRESE FEMMINILI DELL’ADRIATICO E DELLO IONIO Si è tenuto a Spalato (Croazia) il VI Congresso delle Imprese Femminili promosso dal Tavolo dell'Imprenditoria Femminile del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio. I lavori sono stati aperti da Jadranka Radovanić, Presidente del Forum e della Camera dell’Economia di Spalato, Patrizia Casagrande presidente della Provincia di Ancona, Jadranka Kosor, Presidente del Governo della Repubblica Croata, Željko Kerum, Sindaco di Spalato e Helena Štimac Radin, Direttore del Dipartimento Pari Opportunità del Governo della Repubblica Croata. L’iniziativa, dedicata al “NETWORKING: strumento di crescita e di competitività” ha avuto relatrici provenienti dai Paesi della Macroarea, che hanno approfondito il tema della rete di imprese. Erano presenti anche Eliana Maiolini, assessore della Provincia di Ancona e Adriana Brandoni, presidente del comitato imprenditoria femminile della provincia di Ancona.
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VI meeting of women enterprises of the Adriatic and Ionian The meeting of women enterprises held in Split (Croatia) is promoted by women entrepreneurial Table of the forum of the Adriatic and Ionian Chambers of Commerce. The workshop has started with the speech of Jadranka Radovanić, President of the Chamber of Commerce of Split, Patrizia Casagrande president of the Province of Ancona, Jadranka Kosor, President of the Government of Croatian Republic, Željko Kerum, Mayor of Split and Helena Štimac Radin, Director of the department Equality of the Government of the Republic of Croatia. The initiative, dedicated to “NETWORKING: competitiveness and growth instrument” has had speakers coming from the Countries of the Macroarea, that have talked about the network of enterprises. There were also Eliana Maiolini, councillor of the Province of Ancona and Adriana Brandoni, president of entrepreneurial female committee of the province of Ancona.
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.Macroregione Adriatico Ionica
Per sostenere le imprese dell’area Adriatico – Ionica, Rodolfo Giampieri relaziona all’assemblea di Eurochambres, sul ruolo della Camera di Commercio di Ancona e del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, all’interno della strategia della Macroregione Adriatico - Ionica
Jadranka Radovanic Presidente Forum delle Camere di Commercio dellʼAdriatico e dello Ionio
Rodolfo Giampieri Vice Presidente Forum delle Camere di Commercio dellʼAdriatico e dello Ionio
ANCONA E EUROCHAMBRES INSIEME PER LA MACROREGIONE vengano incrementati gli scambi commerciali ed è necessario condividere procedure che facilitino il passaggio delle merci in un ottica di trasparenza e sostenibilità. Questo obiettivo può essere raggiunto più facilmente se vi è un organismo sovra territoriale, come la Macroregione Adriatica, condiviso e riconosciuto da tutti i Paesi, in grado di guidare l’armonizzazione delle regole di mercato senza perdere di vista le specifiche necessità dei diversi territori e che agevoli le PMI nel loro riposizionamento competitivo. Ancona e le Marche in questo scenario, possono rivestire un ruolo centrale per lo sviluppo di tutta l’area”. Il Forum ha potuto presentare questa posizione poiché riunisce 36 Camere di Commercio sia italiane che estere e rappresenta 100 milioni di abitanti e circa 1 milione di imprese ed un fatturato complessivo di 25 miliardi di dollari di interscambio. Dalla riunione è emerso che il Forum è uno strumento a disposizione dell’Unione Europea per agevolare alcuni processi di più ampio respiro come appunto quello relativo alla Macroregione Adriatico Ionica il cui contributo alla crescita equilibrata e sostenibile dell’area potrà essere realmente concreta e tangibile anche per tutti i cittadini europei. La prossima iniziativa del Forum sarà a Spalato in Croazia per la sesta edizione del Congresso delle Imprese Femminili dell’area in programma dal 3 al 4 novembre, che vedrà la partecipazione di un gruppo di imprenditrici della provincia di Ancona.
beyond the adhesion to the EU of many Countries, is going to end the European way for the acknowledgment of the Adriatic-Ionic Macroregion, previewed for 2014. Great attention has been classified to the participation of Giampieri who has remarked the important role of the Forum in the Adriatic-Ionic Macroregion about the realization of plans of territorial cooperation that have favourite the development of the SME of the area. The Forum includes 36 Chambers of Commerce (both Italians and foreign) and represents 100 million inhabitants and about 1 million enterprises. The Forum is an instrument of the European Union in order to facilitate some processes like that of the Adriatic - Ionic Macroregion.
INCONTRO FORMATIVO: “DONNE E INNOVAZIONE” Il Tavolo dell’Imprenditoria Femminile del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio ha organizzato ad Ancona nei giorni 30 settembre e 1 ottobre 2011 un’iniziativa formativa gratuita rivolta alle imprenditrici che hanno partecipato al concorso “Donne e innovazione”, promosso in collaborazione con la Camera dell'Economia Croata, la Camera di Commercio di Ancona, la Provincia di Ancona e con il patrocinio di Unioncamere italiana. Le giornate di formazione hanno rappresentato un’importante occasione per rafforzare le competenze delle imprenditrici sull’utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione ed sui programmi Europei. Workshop: “Women and innovation” Women entrepreneurial Table of the forum of the Adriatic and Ionian Chambers of Commerce has organized in Ancona on 30th September and 1st October 2011 an event addressed to the women entrepreneurs who have participated to the competition “Women and innovation”, promoted in collaboration with Croatia Chamber of Commerce, the Chamber of Commerce of Ancona, the Province of Ancona with the patronage of Italian Unioncamere. The days have represented an important occasion in order to strengthen the skills entrepreneurs about the use of the information and communication technologies and about European projects.
Adriatic Ionian Macroregion
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L’unione fa la forza! Questo il motto che guida UniAdrion con l’obiettivo di trovare fondi per la ricerca e lo sviluppo nella Macroregione Adriatico - Ionica
UNIADRION: CERVELLI IN RETE
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ata a Ravenna nell’ambito dell’Iniziativa Adriatico – Ionica, UniAdrion è una "Rete delle Università", con lo scopo di creare un collegamento permanente tra Università e centri di ricerca della Regione Adriatico-Ionica.
Inizialmente affidata all’ateneo bolognese la presidenza è oggi dell’ateneo anconetano “e proprio in Ancona, con la modifica dello statuto voluta dal sottoscritto - afferma Marco Pacetti, Magnifico Rettore dell'Università Politecnica delle Marche - non solo abbiamo istituito il Segretariato permanente ma previsto la presidenza a rotazione per coinvolgere maggiormente gli altri atenei, sia dal punto di vista delle iniziative che da quello del supporto economico della rete”. Quali attività si stanno realizzando in questo momento? “Sono allo studio alcuni corsi a distanza in particolare nel settore delle politiche agricole e l’istituzione di borse di studio, per dottorati di ricerca, rivolte esclusivamente ai paesi extra-UE, oltretutto finanziate direttamente dal nostro ateneo”. Quali altri atenei marchigiani partecipano ad Uniadrion? Molto attivo è l’aneto urbinate in particolare attraverso iniziative legate ai beni culturali, ma presto anche l’ateneo maceratese farà parte della rete. Quali sono gi atenei più attivi nell’altra sponda dell’Adriatico? “Direi che in Serbia c’è una forte attenzione alla rete anche in funzione della richiesta di ammissione all’UE”. La Serbia sembra essere la nazione più interessante per sviluppare rapporti industriali e di studio. “In effetti è una nazione attraverso la quale si possono aprire i mercati dell’Est come Russia, Ucraina e Bielorussia. Infatti, le aziende che producono in Serbia, al di là della loro nazionalità, possono usufruire di agevolazioni sui dazi doganali per esportare nei paesi sopra citati; inoltre dal punto di vista delle risorse umane ci sono ottime competenze, adeguata cultura scientifica e, non ultimo, un costo del lavoro pari a circa 1/3 di quello italiano”. Cosa si aspetta Uniadrion dalla consacrazione della Macroregione Adriatico – Ionica? “Puntiamo ad avere una regia condivisa per tutta l’area al fine di concentrare finanziamenti comunitari per la ricerca e lo sviluppo da ridistribuire poi nei vari atenei o raggruppamenti di essi. Ci sono già esperienze come il progetto BONUS – 169 promosso e realizzato dalla prima Macroregione riconosciuta ovvero quella del Baltico”. Luigi Gagliardi
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Marco Pacetti Magnifico Rettore Università Politecnica delle Marche
UniAdrion: brains on network UniAdrion was born in Ravenna, it’s a "Network of Universities" established with the purpose to create a permanent connection among Universities and Research centres from the Adriatic-Ionian Region. Actually has a permanent secretariat in Ancona, headed by the Rector of Polytechnic Marche University Marco Pacetti. What are the actual activities? “There are some distance courses about the agricultural policies sector and the creation of scholarships, for research doctorates”. Which are the best working athenaeums in the other side of the Adriatic sea? “In Serbia there is a strong attention to the network also after the request of admission to EU. Moreover the companies that work in Serbia, can use taxes relief about the customs duties in order to export in Russia, Ukraine and Byelorussia. Moreover there is a good scientific culture, optimal skills, a cost of the job equal to about 1/3 of Italian one”. What Uniadrion expect after the consideration of the Adriatic - Ionic Macroregion? “We bet to have a shared strategy for all the area with the aim to concentrate community financings for research and development in order to redistribute them in the several athenaeums”.
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.Macroregione Adriatico Ionica
A destra: il Presidente Faic Željko Kerum (Sindaco di Spalato) e il Vice Presidente Luigi Albore Mascia (Sindaco di Pescara)
NUOVI CITTADINI EUROPEI NEI COMUNI DELL’ADRIATICO
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opo anni di consolidata amicizia con la sponda opposta e in particolare con la città di Spalato, attraverso l'input dato dalla città di Ancona, nel 1999 è stato fondato il Forum delle Città dell'Adriatico e dello Ionio.
“In un momento storico difficile – ricorda il Segretario Generale del Forum Michele Brisighelli - nell’ambito di scenari geopolitici ancora in parte irrisolti derivanti dalla guerra dell'ex Jugoslavia, tra le città riuscì a svilupparsi una fitta rete di amicizie e collaborazioni, e un forte messaggio di pace e solidarietà”. Quali sono gli obiettivi del Forum dei Comuni? “Il Forum è stato creato per rafforzare le relazioni economiche, culturali e turistiche che da sempre caratterizzano i rapporti tra gli enti locali transfrontalieri, e la conservazione del mar Adriatico come strategico bene ambientale, volano di grandi e comuni economie ma anche polmone ecologico dei paesi dallo stesso bagnato. A più di dieci anni dalla sua fondazione, possiamo dire che su questi orizzonti molta strada si è fatta assieme, grazie anche alla collaborazione con i Forum delle Camere di Commercio e delle Università, fondamentali partners del percorso intrapreso. Nell’ambito delle politiche comunitarie, il Forum delle città ha sempre sostenuto e rilanciato l’orizzonte di ampliamento ad Est dell’Unione europea, promuovendo nelle sue sessioni annuali, momenti di confronto e di approfondimento a sostegno di tale obiettivo”. La strategia per la definizione della Macroregione Adriatico – Ionica sta dando i frutti sperati. Quali le ricadute sulle città del territorio? “Le città del territorio, gli enti locali interessati, non potranno che vedere esaltata e valorizzata la fittissima rete di rapporti che ormai da anni caratterizzano la cooperazione transfrontaliera nell’area dell’Adriatico e dello Ionio. In fondo, la strategia relativa alla Macroregione Adriatica nasce e si sviluppa in virtù della ormai lunga amicizia, su più livelli realizzata, tra le due sponde. La Macroregione può rappresentare l’organismo più autorevole di consolidamento, coordinamento e ulteriore sviluppo delle esperienze maturate negli anni nei Forum delle Città, delle Università, e delle Camere di Commercio, e dell’azione del Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionica (IAI), organismi le cui sedi e segreterie – lo ricordiamo – sono tutte ospitate nella città di Ancona. Le città aderenti al Forum inoltre, raccolgono tramite
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Il Mediterraneo può essere spazio di sviluppo primario dell’Unione europea e non suo confine estremo e in questo contesto l’Adriatico è il punto ideale di unione politica, economica e culturale fra oriente ed occidente nord e sud del Mondo
New European citizens in the Adriatic municipalities After many years of friendship with the opposite sea side, in particular with Split it has been founded the Forum of Adriatic and Ionian Cities. “In a difficult historical moment - the General Secretary of the Forum Michele Brisighelli affirms - within geopolitical sphere still partially unsolved deriving from exYugoslavia war, between cities succeeded to develop friendships and collaborations and a strong message of peace and solidarity”. What are the aims of the Forum? “To strengthen the economic, cultural and tourist relations between the cross border local agencies and the preservation of the Adriatic sea as strategic environmental asset”. The definition of Adriatic - Ionic Macroregion what will be the effects on the cities? “It will be valued the crowded network of
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Una foto della sessione plenaria tenutasi a Spalato
la Macroregione la sfida di una nuova stagione di rilancio del percorso di realizzazione di una sentita ed orgogliosa cittadinanza europea, oggi fin troppo assopita e lontana dal comun sentire che, assieme al consolidamento delle istituzioni europee, può rappresentare il fattore determinante per superare le attuali difficoltà, a partire dalla gravissima crisi economica. Una sfida in cui coinvolgere una nuova, giovane generazione di “cittadini europei”, e tutti i paesi che oggi attendono di vedersi compiere, o hanno appena iniziato, il percorso di ingresso all’interno dell’Unione”. Quali sono i prossimi appuntamenti del Forum dei Comuni e quali i temi che saranno affrontati? “Stiamo organizzando la prossima sessione plenaria del Forum delle Città, prevista per il mese di dicembre 2011 ad Ancona. Al centro della riflessione ci saranno due importantissime tematiche: le prospettive future della Macroregione Adriatica e il ruolo degli enti locali all’interno della stessa e, la creazione di una nuova generazione di cittadini europei. Per quanto riguarda il primo tema, partner della sessione sarà ovviamente la Regione Marche, alla quale abbiamo chiesto di collaborare con noi nell’approfondimento delle relative questioni, con tutti i protagonisti istituzionali e non di questa esaltante prospettiva. Quanto al secondo punto, grazie al progetto proposto dall’assessorato alla cooperazione internazionale del Comune di Ancona, “Mar Adriatico, un mare per crescere in pace”, progetto appoggiato dall’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche – con il quale il Forum ha sottoscritto un protocollo di intesa - e poi approvato e Finanziato dal MIUR, saremo in grado di invitare ad Ancona delegazioni di giovani studenti provenienti da tutte le città dell’Adriatico, onde poter avviare con gli stessi un percorso di reciproca conoscenza e di confronto sulle tematiche della cittadinanza europea appunto, della Macroregione Adriatica, e del dialogo tra popoli e culture differenti“.
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Michele Brisighelli Segretario Generale Faic
relationships that are the features of cross border cooperation in the area. The Macroregion can represent the most authoritative body of consolidation, coordination and further development of the experiences matured during the years from several authorities and of the action of Secretariat of AII”. What are the next meetings of the Cities Forum and what the themes that will be faced? “There will be the plenary assembly in Ancona on December 2011 the main themes will be: the future perspectives of the Adriatic - Ionic Macroregion, the role of the local agencies, the creation of a new generation of European citizens. Thanks to the project “Adriatic, a sea in order to grow in peace”, supported by Marche Regional Scholastic Office, financed by MIUR, we will invite delegations of young students coming from all the cities of the area in order to know themselves and make comparison about the themes of European citizenship, Adriatic Macroregion and the dialogue between different people and cultures”.
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Il NAPA è operativo. Comunicazione internazionale integrata dei 5 porti, dialogo coordinato con enti governativi ed è già stata finanziata la prima attività comune fra i cinque porti dall’Unione Europea
UN ARCO DI PORTI. UN UNICO GATE
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NAPA, Associazione dei Porti del Nord Adriatico (North Adriatic
Ports Association) è stata fondata nel marzo 2010 dalle Autorità Portuali di Ravenna, Venezia, Trieste e Capodistria. Il porto di Fiume ne diventerà membro a pieno titolo non appena la Croazia entrerà nell’Unione europea. Un progetto che a prima vista potrebbe sembrare molto giovane, ma che in realtà è in fase di incubazione da tantissimi anni. I 20 mesi di vita, quindi, non debbono trarre in inganno perché il NAPA è già oggi a tutti gli effetti uno stakeholder con cui è necessario dialogare quando si affrontano i temi della portualità e dell’intermodalità, specialmente se si analizzano le questioni inerenti un’area vasta come quella della Macroregione Adriatica o se si vogliono affrontare le questioni relative ai flussi di traffico dell’intera area Mitteleuropea.
“I primi risultati raggiunti? Sicuramente essere riusciti, intanto, a realizzare il NAPA!”, ha dichiarato Guido Ceroni, direttore generale dell’Autorità Portuale di Ravenna. “Non è una cosa da poco passare dalle parole ai fatti, specialmente quando si parla di porti, tra loro concorrenti, tutti con peculiarità, eccellenze e attitudini specifiche, che fino a poco tempo non pensavano affatto a coordinarsi. NAPA raggruppa cinque scali di cui tre italiani, due stranieri di cui uno nemmeno appartenente all’Unione europea; è quindi facile immaginare a quali tipi di problematiche legislative e fiscali si vada incontro quando si vuole mettere insieme un gruppo così eterogeneo sotto un unico cappello”. La comunicazione integrata era fra le priorità del NAPA. Vi siete già presentati a qualche fiera come associazione? “Si, era una delle priorità. Dare un’immagine di queste realtà come un arco di porti che possano rappresentare un unico gate era fondamentale, specialmente in alcune aree, come la Cina, dove le dimensioni e i numeri hanno un’importanza fondamentale nelle relazioni atte a sviluppare business. Questo è stato fatto a Shanghai, ma la stessa formula è stata presentata ad una fiera europea, quella di Monaco. Ma l’attività di NAPA si è fatta sentire anche in altri luoghi istituzionali come la nostra presenza su alcuni tavoli di lavoro in sede di Commissione europea per la questione del corridoio Adriatico – Baltico e, per alcuni temi specifici con il Governo italiano”. L’intermodalità diviene per voi questione strategica?
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Many ports. A single gate NAPA, North Adriatic Port Association has been founded in March 2010 by the Port Authorities of Ravenna, Venice, Trieste and Koper (Slovenia). The Port of Rijeka is expected to become a full member, once Croatia joins the EU. A plan that at first sight could seem very young, but actually it is course of action from many years. “The first results achieved? Sure to have been able to create NAPA!”- declared Guido Ceroni, general manager of the Port Authority of Ravenna. “It is not easy to pass from the words to the actions, especially when we talk about ports, that up to a time they did not think to create a cooperation among them. A fantastic goal. Here because the integrated communication is one of the priorities of NAPA. We have introduced ourselves like a single gate to Shanghai and Monaco”. The intermodality becomes for you a strategic issue? “Absolutely. We must consider that our force area is about to central Europe and, obviously, at the national market; therefore, it’s totally useless to make to disembark in one of our ports of the goods addressed in Germany, saving navigation days in order to carry the goods in North Europe, if then a greater time is employed in order to deliver the goods to the final destination because of bureaucratic or for deficiency of infrastructures already mentioned”. The network is fundamental in order to create a communication between the ports associated. Concerning this situation which are actually the plans? “Actually, we would join all programming languages of every single associated port. This is an available aim on which we are working thanks to the European financings granted us by ITS plan Adriatic multi - port gateway that will be completed in June 2013”.
www.www.portsofnapa.com
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“Assolutamente si. Non si può fare nulla se non c’è una giusta integrazione fra i porti e i rispettivi retro porti, fra la rete viaria e quella ferroviaria. Dobbiamo tenere presente che la nostra area di influenza è relativa alla Mitteleuropa e, ovviamente, al mercato nazionale; quindi, per fare un esempio estremo, è totalmente inutile far sbarcare in uno dei nostri porti della merce diretta in Germania, risparmiando giorni di navigazione per portare la merce in Nord Europa, se poi si impiega un tempo maggiore per consegnare la merce alla destinazione finale a causa di pesantezze burocratiche o per carenza delle infrastrutture sopra citate”. La rete informatica è fondamentale per poter far dialogare i porti associati. Quali sono i progetti in campo a tal proposito oggi? “Al momento vorremmo uniformare tutti i linguaggi informatici all’interno di ogni singolo porto associato. Questo, è un obiettivo a portata di mano e su cui stiamo lavorando grazie ai finanziamenti europei concessici con il progetto ITS Adriatic multi - port gateway. In questa prima fase abbiamo commissionato uno studio di fattibilità al fine di costituire dei sistemi organici in ogni singolo scalo. L’importo ricevuto è di 1.442.500 euro e servirà per realizzare una piattaforma informatica comune (e - platform) che funga da anello di congiunzione, sia orizzontale – cioè tra i diversi sistemi di port community esistenti – sia verticale – cioè tra i sistemi lato mare e lato terra. Il progetto avrà una durata complessiva di 30 mesi e sarà completo entro giugno 2013”. Gabriele Costantini
I porti del NAPA, da sinistra: Ravenna · Venezia · Trieste - Italy Koper - Slovenia Rijeka (Fiume) - Croazia
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CLUSTER CLUB: SVILUPPO INTEGRATO DELLE IMPRESE NAUTICHE NELL’ADRIATICO
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a crescita e l’integrazione delle imprese operanti nel settore nautico costituiscono il principale obiettivo del progetto Cluster Club promosso da Unioncamere del Veneto-Eurosportello e cofinanziato dal programma di Cooperazione transfrontaliera IPA-Adriatico, un programma europeo volto a promuovere iniziative di collaborazione tra soggetti appartenenti alle diverse regioni di frontiera che si affacciano sul mare Adriatico. Il progetto, grazie ad una partnership costruita cercando di coinvolgere il maggior numero possibile di territori dell’area adriatica, include soggetti provenienti da Italia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Grecia e Serbia, costituiti in gran parte da soggetti del sistema camerale, ma anche da agenzie di sviluppo ed amministrazioni municipali. Il target cui si rivolge il progetto è rappresentato naturalmente dalle imprese, in particolare le PMI. La prima fase del progetto, già avviata, prevede la mappatura dei territori coinvolti nel progetto al fine di individuare le reti di impresa esistenti e creare un database delle aziende e dei distretti industriali che operano nei settori produttivi collegati alla filiera nautica, con particolare attenzione ai settori del legno, della meccanica, della plastica del metallo e del tessile. In una fase successiva verranno promossi una serie di incontri business to business e business to credit per permettere alle aziende dei diversi Paesi di conoscersi reciprocamente, presentare i propri prodotti e creare così nuove opportunità di sviluppo e collaborazione. Il primo di questi appuntamenti si terrà nella prossima primavera presso il salone nautico di Venezia. Tra le altre attività previste vi sono anche una serie di azioni volte a diffondere l’informazione sulle nuove tecnologie green applicabili alle imbarcazioni, anche attraverso l’impiego di una barca tradizionale un tempo utilizzata per il trasporto delle merci tra le due sponde dell’Adriatico, il Trabaccolo, che verrà appositamente allestita per la proiezione di video al fine di promuovere il progetto presso gli eventi organizzati dal partenariato ed altri eventi sul tema della nautica.
Cluster Club: integrated development of the enterprises of nautical sector in the Adriatic area Development and integration of enterprises of the nautical sector are the main aims of the Cluster Club project, implemented by Unioncamere del Veneto-Eurosportello and co-financed by the IPA-Adriatic Cross Border Cooperation program. The project, especially addressed to SMEs, involves organizations from Italy, Croatia, Bosnia-Herzegovina, Albania, Greece and Serbia, mainly chambers of commerce but also agencies for development and municipal authorities. The project aims at mapping the involved territories in order to identify the existing networks of enterprises and to create a database of the companies and the industrial clusters working in the nautical chain. Moreover, a series of business to business and business to credit meetings will be promoted in order to create new opportunities of development and cooperation. The project also foresees information activities about new green technologies applicable to boats, also through the use of a traditional boat once used for goods transport between the two sides of the Adriatic, the Trabaccolo, that will be specifically set up to show video.
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.Macroregione Adriatico Ionica
Gian Angelo Bellati segretario generale Unioncamere del Veneto – Eurosportello
Cooperazione e integrazione tra le diverse regioni dell’area Adriatico - Ionica per la crescita economica
AL SERVIZIO DELLE IMPRESE PER LO SVILUPPO
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nioncamere del Veneto è la struttura che associa le Camere di
Commercio della regione svolgendo funzioni di supporto e di promozione del sistema produttivo, coordinando i rapporti con la Regione Veneto e le rappresentanze degli enti locali.
Il dipartimento politiche comunitarie di Unioncamere del Veneto, Eurosportello, ospita uno dei più importanti desk europei di Enterprise Europe Network, la rete della Direzione Generale Imprese della Commissione Europea, composta da oltre 500 punti di contatto e 4.000 esperti, creata con l’obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese a sviluppare il loro potenziale di innovazione e dar loro la possibilità di rivolgersi ad uno sportello unico presso cui usufruire di un’ampia gamma di servizi di informazione e assistenza. Eurosportello del Veneto coordina uno dei 5 consorzi italiani di questo network, denominato Friend Europe, formato da nove punti di contatto EEN situati tra Veneto, FriuliVenezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Ma Eurosportello realizza la sua missione di promozione del tessuto produttivo regionale anche attraverso la partecipazione diretta ad un elevato numero di progetti europei nei diversi ambiti della programmazione comunitaria. In particolare, Eurosportello è impegnato nei settori impresa, ambiente, ricerca e innovazione, turismo, trasporti ed energia. Molte delle iniziative progettuali portate avanti in questi anni sono state promosse nel quadro dei programmi di cooperazione territoriale europea: Eurosportello è stato coinvolto, in qualità di capofila o partner, nei programmi IPA Adriatic, South-East Europe, Central Europe, Spazio Alpino, Italia-Slovenia e Italia-Austria. “La cooperazione territoriale rappresenta una grande opportunità per i soggetti pubblici come le Camere di Commercio dei diversi Paesi europei che, puntando su specifiche tematiche, possono unire i propri sforzi per promuovere lo sviluppo dei rispettivi territori in chiave europea – commenta Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto – Eurosportello –. L’integrazione tra le diverse regioni che si affacciano sulle due sponde dell’Adriatico, appartenenti a Stati diversi ma storicamente unite da legami culturali e commerciali, rappresenterà sicuramente uno dei principali canali di sviluppo dei prossimi anni. In questo ambito il Veneto e il suo tessuto produttivo di PMI con forte propensione all’export potranno giocare un ruolo chiave. Per questo motivo, attraverso i progetti che stiamo portando avanti, ci stiamo impegnando per far cogliere alle nostre imprese la portata di questa iniziativa e le potenzialità di sviluppo da essa offerte”.
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At the enterprise service for the development The European Policies department of Unioncamere del Veneto, Eurosportello, hosts an important European desk of Enterprise Europe Network, the network created by the DG Enterprise of the European Commission with the aim to help SMEs to develop their potential in the European market. But Eurosportello realizes its mission also participating to European projects in different sectors. Many initiatives during the last years have been promoted in the area of the European programs of territorial cooperation, like IPA Adriatic, South-East Europe, Central Europe, Alpine Space, ItalySlovenia and Italy-Austria. “Territorial cooperation represents a great opportunity for public authorities like Chambers of Commerce that can join their own efforts in order to promote the development of the territories in which they operate - Gian Angelo Bellati, general secretary of Unioncamere del Veneto - Eurosportello affirms -. The integration among the different regions of the two sides of the Adriatic sea, belonging to different States but historically joined by cultural and trade relationships, will represent one of the main channels for future development”.
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IN CORNOVAGLIA SI CHIUDE IL PROGETTO REGIONS FOR SUSTAINABLE CHANGE Regions for Sustainable Change (RSC) è un progetto sviluppato da un partenariato composto da 12 organizzazioni/enti di 8 Stati membri dell’UE. Il progetto triennale è stato lanciato nell’ottobre 2008 ed è cofinanziato dal programma di cooperazione interregionale Interreg IVC. La Regione Marche, attraverso il Servizio Territorio Ambiente Energia, è partner del progetto.
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i sono riuniti il 18 e 19 ottobre scorsi a Mawgan Porth, con la splendida costa della Cornovaglia come cornice, i membri del partenariato del progetto Regions for Sustainable Change (RSC), che ha visto in questi ultimi tre anni la Regione Marche impegnata assiduamente nella ricerca di soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra e nello sviluppo di strumenti innovativi che traducano l’aspirazione ad un mondo più sostenibile in una pianificazione coerente ed in concrete politiche di sviluppo. La conferenza finale del progetto ha offerto ai partner l’occasione di confrontarsi sulle sfide che li attendono nella temperie di una crisi economica che detta l’agenda europea, ridefinisce le priorità, disegna prospettive finanziarie. Come conciliare crescita e sviluppo sostenibile o, in altri termini, come ripensare un intero sistema produttivo per orientarlo in senso sostenibile ed evitare pesanti ricadute in termini occupazionali? Come arricchire e precisare le nostre nozioni di crescita o di benessere affrancandole da un parametro puramente quantitativo come il PIL? Gli obiettivi di riduzione entro il 2050 delle emissioni di gas serra dell’80% rispetto ai valori del 1990, stabiliti dalla tabella di marcia pubblicata nel marzo scorso dalla Commissione Europea, sono forse troppo ambiziosi? Impongono sacrifici sproporzionati rispetto ai benefici attesi? Se queste domande hanno animato un dibattito appassionante, i partner si sono alla fine trovati unanimi nel ritenere che la crescita sostenibile oltre ad imporsi come necessità ambientale rappresenti una formidabile occasione di
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www.rscproject.org
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sviluppo e di progresso economico e sociale. L’ultimo ed atteso output di progetto, il manuale per le regioni europee Building a low-carbon economy, è stato presentato alla conferenza e si pone come strumento volto ad ispirare l’azione delle regioni nel passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio. Il manuale raccoglie strumenti, linee guida e metodi sviluppati all’interno del partenariato ed oltre. La Regione Marche, rappresentata dalla sua agenzia di sviluppo SVIM, che ha collaborato attivamente nelle diverse fasi del progetto, è intervenuta alla conferenza illustrando la propria esperienza, il proprio impegno confermato dall’adozione del Piano Regionale per il Clima, le lezioni tratte dal progetto, ed indicando alcune opportunità di cooperazione futura. Avendo peraltro beneficiato nell’ambito del progetto, così come il Burgenland e la Cornovaglia, dello strumento di analisi quantitativa PACE (Prioritarisation of Actions for a Low-Carbon Economy), ha potuto testimoniare della sua efficacia nella valutazione comparata delle misure di riduzione delle emissioni. Soddisfazione è stata altresì espressa per uno strumento di valutazione, anch’esso prodotto nell’ambito del progetto, come il Regional Climate Confidence Index (RCCI), che attraverso un set di indicatori permette di stabilire un “indice di fiducia climatica regionale” e di identificare quindi forze e debolezze di ogni strategia regionale di lotta contro il cambiamento climatico. L’integrazione delle preoccupazioni climatiche nella pianificazione regionale può e deve avvalersi, come è stato più volte ricordato, della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), resa obbligatoria dalla direttiva europea 2001/42/EC per i piani e programmi suscettibili di avere effetti significativi sull’ambiente. Quanto ai molti passi che restano ancora da compiere il partenariato RSC ha individuato una serie di azioni chiave, tra cui il coinvolgimento di tutte le parti interessate nel processo decisionale, la separazione della crescita economica dalle emissioni e dall’uso dell’energia tramite una molteplicità di soluzioni di efficienza energetica e di energie rinnovabili, la disponibilità di informazioni e dati adeguati e regolarmente aggiornati sulle caratteristiche delle emissioni regionali. Molte aree restano ancora inesplorate e richiedono un’analisi approfondita, come la possibilità di ricorrere a meccanismi di finanziamento che orientino le scelte dei consumatori e promuovano investimenti nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio, ovvero ancora appalti pubblici che stimolino prodotti e servizi sostenibili. La cooperazione, anche nel caso di Regions for Sustainable Change, ha dimostrato di poter offrire soluzioni nel quadro di una condivisione delle conoscenze e di un impegno comune.
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In Cornwall, after three year’s work, the project Regions for Sustainable Change is closed On 18th and 19th October there has been the meeting in Mawgan Porth with the members of partnership belonging to the project Regions for Sustainable Change (RSC), that has seen in these last three years the Marche Region assiduously engaged in the research of solutions in order to reduce the emissions of greenhouse gas and in the development of innovative instruments for a more sustainable world. The last output of the project, the handbook for the European regions Building a low-carbon economy, has been introduced during the meeting and it’s an instrument in order to motivate the action of the regions in the passage for a low carbon economy. The handbook has instruments, guidelines and methods developed inside the partnership. The Marche Region is cut in the conference illustrating own experience, having moreover profited in the sphere of the project of the instrument of quantitative analysis PEACE. It has been expressed satisfaction for a valuation instrument Regional Climate Confidence Index (RCCI), that through many pointers it allows to establish an “index of regional climatic confidence”.
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.Macroregione Adriatico Ionica
L’UNIONE FA LA FORZA!
C
ostituito nel 1985 Markexport è un consorzio export che associa piccole e medie imprese operanti in diversi settori merceologici. Il consorzio ha una forte vocazione manifatturiera ed export-oriented con prevalenza del settore meccanico sia in termini numerici sia in termini di valore aggiunto, ma trovano espressione anche aziende del settore moda, dell'agroalimentare, del mobile, della chimica. “La gamma dei servizi offerti è molto ampia – spiega Sante Cantori presidente di Markexport -. Si va dalla consulenza import/export, alla partecipazione collettiva ad eventi fieristici internazionali, all’organizzazione di missioni all'estero e di missioni incoming, ai servizi di traduzione ed interpretariato, fino all’organizzazione di corsi di lingua e convenzioni con corrieri espressi internazionali”. Il presidente Gian Mario Spacca sta facendo molti sforzi per il riconoscimento della Macroregione Adriatico – Ionica, come si sta muovendo a riguardo il consorzio? “Scopo principale del consorzio è quello di espandersi il più possibile. E’ logico dunque cercare di cogliere le opportunità che ci sono più vicine prima di affrontare mercati più lontani e più difficili. In quest’ottica apprezziamo gli sforzi che il Presidente Spacca sta facendo per ottenere il riconoscimento della Macroregione Adriatico Ionica, che potrebbe diventare un'area comune di crescita e di sviluppo in grado di unire le due sponde dell'Adriatico e dello Ionio, con ricadute senza dubbio positive per il nostro territorio”. Quali settori potrebbero avere interessi in quest’area? “Credo vi siano prospettive interessanti per la nautica, la meccanica – ricordo che in Serbia c'è lo stabilimento FIAT e si dovrà creare un indotto - e le nuove energie. Ma soprattutto per il settore turistico/alberghiero che sta crescendo per soddisfare una richiesta di maggiore qualità da parte del pubblico. E l’ammodernamento delle strutture ricettive porta con sé un indotto nel settore del mobile, dei materiali per l’edilizia, dei complementi d’arredo, fino alla formazione del personale”.
Adriatic Ionian Macroregion
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Sante Cantori
Le aziende locali sono per la maggior parte piccole e medio piccole ciascuna con prodotti e servizi di elevata qualità e devono essere capaci di affrontare i mercati insieme United we stand, divided we fall! Markexport was born in 1985 it’s an export consortium with a strong predominance of the mechanical sector but includes also fashion companies, food sector, furnishing and chemistry. “The range of the services offered is very wide - explains Sante Cantori president of Markexport -. consulting, collective participation at exhibition events, organization of missions, translation services and interpreting, organization of language courses and conventions with international forwarding agents”. How the consortium is acting about the Adriatic - Ionic Macroregion? “The main aim of the consortium is to expand itself as much as possible in the nearer areas then in the farther and difficult markets. In this point of view we appreciate the efforts of the President Spacca in order to obtain the recognition of Adriatic-Ionic Macroregion, that could become a common area of development, with positive results for our territory”. Which are the sectors that could have interests in this area? “There are interesting perspective for the boating sector, the mechanic and the new energies sectors. Moreover the tourist/hotel sector of quality that with the modernization of the structures has many incomes in the furnishing sector, buildings materials, furnishings accessories, till the staff training”.
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Nel luglio 2013 la Croazia dovrebbe entrare nell’UE, Valentina Jačan general manager di Driope D.o.o. ci spiega perché e come internazionalizzarsi sull’altra sponda dell’Adriatico
ITALIA PRIMO PARTNER COMMERCIALE DELLA CROAZIA
L’
obiettivo è fissato, il suo raggiungimento? Luglio 2013. E’ questa la data in cui è previsto il plausibile accesso della Croazia all’interno dell’Unione europea. Meno di due anni per poter integrare due Paesi, l’Italia e la Croazia, divisi dal mare Adriatico, ma sempre caratterizzati da una profonda influenza reciproca dal punto di vista storico culturale e, non da ultimo, economico commerciale. “Dal 2000, l’Italia è il principale partner commerciale della Croazia, il suo primo fornitore ed anche il suo maggior cliente – ha sottolineato Valentina Jačan, general manager di Driope D.o.o., società di consulenza italo – croata per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, locata a Zara - un trend in continua e costante crescita confermato anche dai dati del primo semestre 2011. Le esportazioni italiane si attestano su un valore di circa 2 miliardi di euro e i prodotti maggiormente richiesti dal mercato croato sono quelli del settore moda, dei mobili, del comparto macchine e mezzi di trasporto e del settore alimenti, ma anche i prodotti chimici e i raffinati energetici. Ma c’è ancora molto da fare soprattutto per quanto riguarda il “trasferimento” delle eccellenze e del made in Italy e nei mercati di nicchia”. Perché investire in Croazia? “Ci sono diverse ragioni: il vicino ingresso nell’UE, la posizione strategica di crocevia nelle reti trans europee di trasporto dei corridoi V e X, una rete infrastrutturale fatta di porti, aeroporti e assi viari interni in fase di veloce potenziamento. Non bisogna poi dimenticare l’alto livello d’istruzione delle risorse umane croa-
Valentina Jačan general manager Driope D.o.o.
I SERVIZI DI DRIOPE d.o.o. SERVIZI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODOTTI INFORMATIVI: Scheda paese Ricerche di mercato settoriali Servizi di affidabilità sui clienti e partner MISSIONI ED EVENTI PROMOZIONALI: Organizzazione delle missioni incoming ed outgoing Organizzazione di incontri con enti e le istituzioni locali Organizzazione di semminari, workshop, giornate di formazione ecc. Supporto alla partecipazione ad eventi settoriali e fiere ALTRI SERVIZI DI EXPORT MANAGEMENT
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Servizi di interpretariato e traduzione Assistenza nella contrattualistica nazionale ed internazionale Costituzione della società Promozione e/o lancio nuovi prodotti Gestione della rete di vendita Consulenze dogana Certificazione aziendale e standardizzazione di processi (ISO 9001 ISO 14001 - OHSAS 18001 - ISO 27001 ISO 22000/HACCP - ISO 26000 SA 8000)
GLOBAL SMART SOLUTIONS SMART OFFICE Servizi di segreteria aziendale con copertura orari d’ufficio con professionisti bilingue Problem solving legati alle pratiche dognali, trasporti, reclami e/o resi merce.
Rent a desk - postazioni attrezzate Soluzioni per la gestione dell’imprevisto OPPORTUNITÀ DI BUSINESS Segnalazione opportunità su misura per accordi di natura finanziaria, commer ciale e tecnico-produttiva Segnalazione di partner per la progettazione comunitaria Segnalazione opportunità immobiliari PARTNERSHIP & FINANZA Valutazione della fattibilità finanziaria dei progetti industriali Raccolta capitale di debito e di rischio Consulenza in operazioni di M&A Attività di advisor nel settore immobiliare ed energetico Ricerca partner industriali/finanziari (Joint venture)
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te, sia per le conoscenze tecniche – scientifiche che per la padronanza delle lingue, il tutto a un costo del lavoro mediamente inferiore ai livelli dell'UE. Non da ultimo le nuove leggi incentivo sugli investimenti con le agevolazioni fiscali, doganali e le sovvenzioni statali, inoltre è a disposizione il supporto finanziario dell’UE: l’IPA (Instrument for Pre-accesion Assistance), i finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e i Finanziamenti della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS)”. Quali saranno, nell’immediato futuro, i comparti trainanti dell’economia croata? “Per il futuro si prospetta uno sviluppo deciso di tutti quei comparti collegati alla tutela dell’ambiente, alla gestione dei rifiuti e del settore energetico. L’edilizia partecipa al PIL del Paese per l’8% circa e il settore è considerato di strategica importanza per lo sviluppo economico del Paese. Sarà sicuramente tra i primi a segnare una ripresa, ciò vale in primis per alcune opere pubbliche e grandi infrastrutture, ma anche per opere di edilizia privata”. Quali sono i servizi che Driope propone alle aziende che vogliono internazionalizzare in Croazia? “Disponiamo di una piattaforma di servizi integrati e innovativi su tutto il territorio della Macroregione con un team altamente qualificato, multidisciplinare e plurilingue, in grado di offrire una serie di soluzioni personalizzate e flessibili sia per le aziende che affrontano l’internazionalizzazione per la prima volta, sia per quelle che sono già presenti sul mercato, ma che hanno bisogno di un più efficacie supporto operativo”.
Quali nello specifico? “I nostri servizi per l’internazionalizzazione aiutano i clienti in tutte le fasi del processo: dalla ricerca di mercato alla selezione dei partner, dall’organizzazione di mission mirate alla costituzione di società ecc. I servizi “global smart solution” sono basati sul concetto della “dematerializzazione” dell’ufficio estero con i quali garantiamo ai nostri clienti le attività di segreteria in lingua con report settimanali senza dover costituire un proprio ufficio estero e, infine, “partnership & finanza” dove ricerchiamo i partner industriali e finanziari per i progetti strategici. Ovviamente l’offerta di collaborazione fatta ai clienti può essere modulata e integrata in maniera totalmente customer al fine di ottimizzare la collaborazione e il raggiungimento del target individuato”. La Camera di Commercio di Ancona e la sua azienda speciale Marchet hanno incontrato i vertici della Camera dell’Economia della contea di Zara. Lei cosa ne pensa? “Sottoscrivere un accordo di collaborazione che promuova e favorisca le relazioni commerciali, culturali e i rapporti di collaborazione economica – tecnica tra imprese della provincia di Ancona e quelle della contea di Zara è un’azione estremamente lungimirante. Una missione concreta che si inserisce perfettamente nella strategia macroregionale sulla quale tanto si sta adoperando anche il Governatore Gian Mario Spacca in sede europea e che sta dando i primi, interessanti, risultati”.
Italy first business partner of Croatia July 2013. This is the date previewed of accession of Croatia to the EU and to join Italy and Croatia from a cultural, economic, historical and business point of view. “Italy is the first business partner of Croatia - affirms Valentina Jačan, general manager of Driope d.o.o., Italian- Croatian consulting company for the business development In Adriatic-Ionian Macroregion – either for the volumes of exports or imports of goods”. Why to invest in Croatia? “The next entrance in the EU, the strategic geographical position, an infrastructural network of ports, airports and internal axes in developing, the high level of education and the cost of the job that is lower if compared to the level of EU. Moreover the incentives to the governmental investments and other UE financial assistance as IPA funds, EIB (European Investment Bank) and EBRB (European Bank for Reconstruction and Development). Whatare the services proposed by Driope? “We provide “services for the internationalization of Italian companies with the support on local level, the “Global smart solution” a secretarial service based on the dematerialization of the foreign office and “partnership & finance” that is the search of industrial and financial partner for strategic projects. The Chamber of Commerce of Ancona and its Azienda Speciale Marchet has met the leaders of the Chamber of the Economy of the county of Zadar. What do you think about? “To sign an agreement of cooperation that promotes and reinforce economc and cultural relations, it’s an extremely farsighted action. A concrete mission that becomes part in the macroregional strategy supported by the work of the president Gian Mario Spacca.
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Da sinistra: Michele De Vita, Segretario Generale della Camera di Commercio di Ancona; Rodolfo Giampieri, Presidente della Camera di Commercio di Ancona; Paolo Leonardi, referente Marchet per lʼArea dei Balcani. Nella pagina seguente: Dario Jurin, Presidente Camera dellʼEconomia contea di Zadar e Rodolfo Giampieri firmano lʼaccordo
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na delegazione composta da Camera di Commercio di Ancona e della sua Azienda Speciale per la promozione estera delle PMI, Marchet, ha incontrato i vertici della Camera dell’Economia della contea di Zara (Croazia) per sottoscrivere un accordo di collaborazione che promuova e favorisca le relazioni commerciali, finanziarie e culturali nonché i rapporti di collaborazione economicotecnica tra imprese della provincia di Ancona e quelle della contea di Zara. Primo risultato della missione sarà l’apertura nel 2012 a Zara di un desk operativo a servizio delle imprese coordinato dall’Azienda Speciale Marchet. La delegazione anconetana era composta da Rodolfo Giampieri, Presidente della Camera di Commercio di Ancona, Michele De Vita, Segretario Generale della Camera di Commercio di Ancona e Direttore pro tempore dell’azienda Speciale e Paolo Leonardi, referente di Marchet per l’Area dei Balcani. Gli incontri istituzionali hanno visto la partecipazione di Dario Jurin – Presidente della Camera dell’Economia della contea di Zara, Denis Ikić Segretario Generale della Camera dell’Economia della contea di Zara, Petar Pedesič - dirigente della Camera di Zara, Đoni Štambuk – Vice Presidente Autorità Portuale di Zara, Nives Kosulič - Presidente dell’ufficio pianificazione territoriale della Contea di Zara e componente del Consiglio della Contea di Zara. “Per sostenere la competitività delle PMI - ricorda Rodolfo Giampieri Presidente della Camera di Commercio di Ancona - attraverso la nostra Azienda Speciale Marchet, abbiamo individuato nei Paesi del bacino Adriatico un’area di primario interesse cui destinare politiche di internazionalizzazione. La Croazia è un territorio storicamente e culturalmente vicino al nostro; in questo momento anche la sua economia sta affrontando la crisi, ma ho visto tanto fermento e voglia di fare, buoni segnali che fanno intravedere la ripresa. Non si è parlato solo di opportunità per i diversi settori produttivi, ma anche della necessità di creare sinergie nella logistica, le infrastrutture infatti sono fondamentali per supportare gli scambi commerciali. L’accordo di oggi si può inquadrare anche nella cornice internazionale della Macroregione Adriatica e rafforza il ruolo di Ancona come città centrale nelle politiche e negli indirizzi che governano l’intera area”. “Ad oggi – riporta Paolo Leonardi Vicepresidente di Marchet - gestiamo due
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Missione istituzionale a Zara per la Camera di Commercio di Ancona e per l’azienda speciale per l’internazionalità delle pmi Marchet
In order to get through the crisis are concluded the alliance with the nearest markets A delegation composed by Chamber of Commerce of Ancona and its “Azienda Speciale” for the foreign promotion of the SME, Marchet, has met the heads of the Chamber of the Economy of the county of Zadar (Croatia) in order to sign a cultural agreement of cooperation that promotes and favours business, financial and cultural trades as well as the relations of economic and technical collaboration between enterprises of the province of Ancona and those of the county of Zadar. First result of the mission will be the opening in 2012 in the city of Zara a working desk at the service of the enterprises, coordinated by Marchet “Azienda Speciale”. The delegation of Ancona composed by Rodolfo Giampieri, President of the Chamber of Commerce of Ancona, Michele De Vita General Secretary of the Chamber of Commerce of Ancona and Director pro tempore of Azienda Speciale and Paolo Leonardi, delegate of
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Ancona, basilica di San Ciriaco
Zadar, chiesa di San Donato
PER SUPERARE LA CRISI SI STRINGONO ALLEANZE CON I MERCATI VICINI desk operativi al servizio delle imprese localizzati nei Balcani, uno a Tirana e uno a Belgrado. Con il nuovo a Zara intendiamo offrire alle imprese un servizio sempre più efficiente e puntuale per la promozione, il supporto logistico e l’assistenza in questi territori. Puntiamo su questo network di contatti stabili per facilitare le imprese nello sviluppo di nuovi scambi commerciali. Tutti i distretti produttivi del nostro territorio sono risultati di interesse per la Croazia, in particolare edilizia, materiali da costruzione e tecnologie per la produzione di energia alternativa, senza però dimenticare i settori tipici del Made in Italy quali moda, agroalimentare e vino”. In base all’accordo sottoscritto, sono state programmate delle iniziative da realizzare nel 2012: incontri b2b tra imprenditori marchigiani e croati, una missione conoscitiva dedicata alla piattaforma logistica delle Marche da parte dell’Autorità Portuale di Zara, della Camera dell’Economia e delle altre istituzioni croate, un progetto promozionale destinato al settore del vino. La Camera di Commercio di Ancona e Marchet stanno valutando l’opportunità di integrare i servizi del desk Zara, con quelli offerti da desk camerali già attivi in Croazia in modo da offrire alle imprese una più ampia copertura territoriale.
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Marchet for the Area of the Balkans. At the institutional meeting there were also Dario Jurin - President of the Chamber of Economy of the county of Zadar, Denis Ikić - General Secretary of the Chamber of Economy of the county of Zadar, Petar Pedesič – manager of the Chamber of Zadar, Đoni Štambuk - Vice-president of Harbour Authority of Zadar, Nives Kosulič President of the territorial planning department of the County of Zadar and member of the Council of the County of Zadar. According to the agreement signed, has been planned the initiatives to realize in 2012: meetings between Marche and Croatian entrepreneurs, a cognitive mission about the logistic platform of the Marche region from the Harbour Authority of Zadar, Chamber of Economy and other Croatian institutions, a promotion plan addressed to the wine sector.
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Il porto industriale di Gaženica rappresenta il maggiore investimento croato per quanto riguarda un terminal passeggeri – merci
Zara: turismo, trasporto marittimo, industria e servizi. Il nuovo porto industriale di Gaženica è il progetto del millennio
PROSPETTIVE DALL’ALTRA SPONDA
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l territorio della Croazia è suddiviso amministrativamente in: 20 contee 127 città e 429 municipi. La Contea di Zara è situata nella Dalmazia centro - settentrionale e comprende il litorale ed entroterra della regione tra i fiumi Zrmanja, Krka e Bukovica. Dalla parte continentale della Croazia è divisa da montagna di Velebit che per anni ha influenzato e limitato in parte il suo sviluppo.
Oggi, invece, grazie al tunnel di San Rocco (Autostrada A1) rappresenta il nodo strategico di collegamento tra il nord - sud della Croazia. L’economia della contea di Zara è fondata sul turismo, trasporto marittimo, agricoltura, attività di trasformazione della pesca e sulla maricoltura e, in misura inferiore, sull’industria, artigianato e servizi. Il tessuto imprenditoriale della contea è composto dalle PMI in particolare da 2.698 imprese e 5.490 attività artigiane. L'offerta turistica dispone di 12.494 posti letto nelle strutture alberghiere, 52.627 in alloggi privati o pensioni, 15.400 in campeggi. Le sei Marine della contea dispongono di n. 4.880 ormeggi di cui 3.000 in mare e circa 2.000 sulla terraferma. “L’aver sottoscritto un accordo di collaborazione che promuova e favorisca le relazioni tra imprese della provincia di Ancona e quelle della contea di Zara – ha sottolineato Dario Jurin presidente della Camera dell’Economia della contea di Zara – avvicina sempre più le due sponde dell’Adriatico. Un ritorno al passato mi verrebbe da dire, anche se i rapporti fra Ancona e Zara sono sempre stati eccellenti. Sono convinto che con il termine della costruzione del porto industriale di Gaženica poi le cose non potranno che migliorare. Questo nuovo gate è da noi considerato il progetto del millennio. Con un investimento di 236 milioni di euro cambierà la vita economica e il volto della città. La realizzazione del progetto Gaženica racchiude un pacchetto di grandi investimenti infrastrutturali nella regione di Zara il cui nucleo è costituito dall’autostrada A1 da Zagabria a Zara e dalla ‘Kalmetina”, la superstrada diretta che collega l'autostrada al terminal dei traghetti. Le linee marittime internazionali Ancona - Zara, diventeranno uno dei principali itinerari di collegamento passeggeri e veicoli da sud verso l’Europa centrale e orientale, e viceversa”.
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Dario Jurin Presidente Camera dellʼEconomia contea di Zara Opportunities from the other side The County of Zadar is situated in the North of Dalmatia - it’s composed by the seacoast and the hinterland of the mountain region of Velebit that today, thanks to the tunnel of S.Rocco represents the connection between the north and the south of Croatia. The economy of the county is based on the tourism, sea transport, agriculture, activity of transformation of the fishing. The entrepreneurial sector it’s composed by SME. The tourist offer has 12.494 beds in the hotels, 52.627 in private lodgings or pensions. “The agreement signed favours the relations, between enterprises of the province of Ancona and those of the county of Zadar - has affirmed Dario Jurin president of the Chamber of the Economy of the county of Zadar - I’m sure that with the completition of the industrial port of Gaženica, considered the millennium plan, the exchanges will improve. The realization of the Gaženica plan encloses a package of great infrastructural investments in the region of Zadar whose nucleus is the A1 freeway from Zagreb to Zadar and from “Kalmetina”, the direct dual carriage way that connects freeway to the terminal of the ferries”.
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immagine: Gabbiano-srl
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Gh2ost è il nuovo prodotto di riferimento nel mercato mondiale del packaging, parola del prof. Emo Chiellini, Università di Pisa, scienziato e coordinatore delle attività di ricerca al Biolab (Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale - Università di Pisa) partner scientifico con la Fiorini SpA di Senigallia nella realizzazione del nuovissimo sacco
RICERCA E INNOVAZIONE IN FIORINI Prof. Emo Chiellini coordinatore attività di ricerca presso Biolab
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La volete sapere una cosa? La ricerca e tutto il mondo delle uni-
versità vivono grazie ai rapporti che si sviluppano con le aziende. Se questi non ci fossero, specialmente in questo momento così delicato per tutti gli Atenei italiani, di ricerca, in Italia non se ne farebbe proprio!”.
Queste le prime parole del prof. Emo Chiellini al momento del nostro incontro: classe ’37, una vita spesa per la ricerca con un’attività scientifica che si concentra sulla chimica molecolare, la chimica organica di polimeri sintetici, polimerizzazione stereospecifica, studio delle proprietà conformazionali in soluzione di polimeri chirali, i polimeri nelle applicazioni biomediche, farmaceutiche ed ambientali, polimeri liquido-cristallini. Fra i tantissimi incarichi il prof. Chiellini è professore a titolo gratuito coordinatore delle attività di ricerca a Biolab partner scientifico con la Fiorini SpA di Senigallia nella realizzazione del nuovissimo sacco Gh2ost. Professore ci può fare un bilancio dell’attività svolta in Fiorini? “Sicuramente positivo. Sono molto soddisfatto come studioso di aver avuto l’occasione di creare con questa azienda un sacco, come Gh2ost, che è diventato un vero e proprio punto di riferimento mondiale per questo mercato. Ottimo il rapporto con il team interno dell’azienda. D’altronde ritengo fondamentali ed interessantissime le relazioni che nascono con aziende di media dimensione come la Fiorini. Qui si vivono le criticità di tutti i giorni, il “problem solving” diviene il pane quotidiano e il rapporto diretto con tecnici ed imprenditori è estremamente appagante! Lo dico da anni i ricercatori come noi in azienda portano sì competenze, ma apprendono anche tanto dalle imprese in cui operano. E’ un rapporto biunivoco che ci permette, una volta tornati in università di impostare una didattica fatta di tesi e studi su casi reali al fine di diminuire sempre più la distanza che esiste fra il mondo della ricerca e il mondo del lavoro: il tutto a vantaggio dei nuovi studenti. Ma il rapporto fra noi e la Fiorini non finisce qui. L’esperienza di Gh2ost è sicuramente la prima di una lunga serie di ricerche che andremo a sviluppare in azienda in stretta collaborazione anche con la società Ecopol spa - Capannori (Lucca)”.
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Research and innovation in Fiorini The research and all the university sphere live thanks to the relationships that are developed with the companies”. These are the first words of Prof. Emo Chiellini who has spent his live in the searching with a scientific activity that is concentrated on molecular chemistry, study of the properties of the conformations in solution of the polymers, the polymers in the biomedical and environmental applications. Among the assignments of prof. Chiellini that one of professor coordinator at university of the activities of research to Biolab scientific partner with the Fiorini SpA about the realization of the newest Gh2ost bag. Can you explain us the first valuation about the activity of Fiorini? “Sure positive. I’m very satisfied as researcher to have had the occasion to create with
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FIORINI LOOKS BEYOND
Lo stabilimento della Fiorini
Parco scientifico Biolab
Innovazione e ricerca possono essere sempre più, in un momento critico per l’economia mondiale come questo, la chiave del successo per le imprese italiane? “Assolutamente sì! Innovazione e ricerca da sempre sono garanzia di successo di un’impresa e in questo momento la regola è più che mai valida. Pensiamo a Gh2ost un prodotto innovativo con due anime: la prima è quella ecologica, la seconda è relativa al contenuto dell’imballaggio stesso. Il sacco ha caratteristiche uniche di idrosolubilità e biodegradabilità in comparti ambientali acquosi che gli permettono uno smaltimento diretto in cantiere, magari utilizzando una betoniera. Questo gli permette di non essere più qualificato come rifiuto speciale con un guadagno sostanziale nelle spese di smaltimento e rispetto ambientale, grazie al suo film idrosolubile. Tuttavia se questo film viene trasformato in colla il sacco diviene altamente idroresistente migliorando, di fatto, la conservazione dei prodotti trasportati. Per il cemento, ad esempio, gli studi evidenziano un miglior rendimento della materia trasportata che fa raggiungere al prodotto prestazioni di resistenza meccanica ben superiori alla media: in sintesi ci si trova di fronte ad un cemento più performante! Se andassimo ad analizzare la catena del valore di questo prodotto di packaging anche un occhio poco attento vi riesce a scorgere un indiscusso beneficio economico finanziario connesso ad un ridotto se non nullo carico ambientale potenzialmente associabile al suo smaltimento”. Gabriele Costantini
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Focus
Fiorini dal 1947 progetta e stampa sacchi in carta per uso industriale. L'azienda nata a Senigallia (An) dove mantiene la sua sede direzionale, gli uffici e due stabilimenti produttivi, è presente oggi in 35 paesi tramite rappresentanze e uffici commerciali diretti. La sua attenzione costante alla ricerca, all'innovazione, al servizio le hanno consentito di distinguersi per l'attenzione al cliente al quale si dedica sia nelle fasi di pre-stampa che nel post-stampa, offrendo prodotti totalmente personalizzati e su misura, stampa sino a 10 colori, tempi di consegna altamente competitivi, servizi di logistica e magazzino, tracciabilità dell'ordine in tutto il mondo e costante attività di ricerca di soluzioni biocompatibili. Fiorini però è anche tradizione, testimone di un modo di fare impresa ispirato ai valori sui quali si base ancora oggi l'azienda, proiettandosi sempre in avanti quindi, senza dimenticare però la propria storia e le persone che contribuiscono a renderla grande ogni giorno. this company a bag, Gh2ost, that has become a real world-wide point of reference for this market. It ‘s a relationship one to one that allows us, to create a didactics made by thesis and studies on real cases in order to decrease more and more the distance between the world of the research and the world of the job”. Innovation and research can be more and more, in a critical moment for the worldwide economy, the key to success for Italian enterprises? “Absolutely! Innovation and research all along are guarantee of success. We talk about Gh2ost a new product with two souls: the first is ecological, the second one concerns the content of the packing itself. The bag has the unique features of water solubility in the water that allows a direct waste in the yard. In this way the bag it’s not classified as special waste thanks to its water solubility film. However if this film is transformed in paste, the bag becomes highly water resist. If we analyze the chain of the value of this product of packaging also an inexpert eye is able to see an economic benefits”.
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La sicurezza è una condizione fondamentale della vita umana che deve essere ricercata e perseguita, avvalendosi di tutti gli strumenti tecnici, ingegneristici e normativi a nostra disposizione”. Così l’ingegnere Tiziano Zuccaro apre la nostra chiacchierata sul tema della sicurezza antincendio, un argomento questo che conosce molto bene vista la pluriennale esperienza maturata sia a livello nazionale che internazionale. Ingegnere aeronautico, si è occupato in primis di sicurezza integrata per due grandi multinazionali inglesi; dopo essere stato assunto dall’Eusebi Impianti di Ancona, si è specializzato nell’installazione e nel collaudo di impianti di spegnimento incendi a bordo della Mariana Militare Italiana. Attualmente è titolare dell’Isaq Studio Srl, società di consulenza dei settori dell’Antincendio, della Sicurezza e dell’Ambiente. L’ing. Zuccaro vanta davvero un curriculum eccellente e per capire la chiave del suo successo ritorniamo alle origini. “L’esperienza con l’Eusebi – confessa – è stata molto importante per la mia crescita professionale. Ricordo che abbiamo lavorato sugli impianti di spegnimento incendi della portaerei Giuseppe Garibaldi, ammiraglia della marina militare, stazionando a La Spezia per circa due anni. Le richieste erano specifiche e la commessa importante. E’ stata una sfida interessante che ha messo alla prova le mie competenze e capacità tecniche”. Andiamo nello specifico. Quali sono le misure tecniche di prevenzione incendi che le imprese devono adottare? “La normativa in merito è complessa ed articolata. Le misure da adottare sono di tipo “orizzontale”, ossia si applicano su tutte le attività e prevedono la determinazione a priori dei pericoli presenti per una data attività; la determinazione dei rischi; l’individuazione delle misure atte alle compensazione dei rischi e, infine, determinano in modo oggettivo il livello di sicurezza minimo accettabile dalla collettività. Si tratta, in sostanza, di misure prescrittive in quando si basano sulla determinazione a priori degli scenari di incidenti possibili. Sebbene questa forma di tutela normativa abbia degli indubbi meriti, si sposa poco con le specificità delle imprese che si affacciano sul mercato globale. C’è bisogno di flessibilità. Per rispondere a queste esigenze il 9 maggio 2007 è stato
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Fire prevention between bureaucracy and simplification “The safety is a basic condition of the human life that must be followed, using all technical, engineering and juridical instruments available”. The Engineer Tiziano Zuccaro talks about fire safety. “The experience with Eusebi – he declares - has been very important for my career. I remember that we have worked for fire prevention systems of the aircraft carrier Giuseppe Garibaldi, flagship of navy, parking at La Spezia for about two years. The requests were specific and the order very important. It has been an interesting challenge that has tested my skills”. What are the measures of fire prevention that the enterprises must use? “The fire prevention law is difficult and structured. The measures to adopt are “horizontal” and prescriptive type, because they are based on the prior indication of the possible incidents. Although this protection law has uncertain merits, it’s not linked with the specificities of the enterprises that face on the global market. In order to answer to these needs on 9th May 2007 has been enacted it has been emanated the ministerial decree that introduce in Italy the “Fire Safe Engineering” a normative corpus that allows to pass from the prescription treatment or
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Alla luce della sua esperienza pluriennale, l’ing. Tiziano Zuccaro parla dell’importanza della prevenzione antincendio. Stabilire livelli di rischio credibili è il passo fondamentale per l’installazione di impianti adeguati
ANTINCENDIO TRA BUROCRAZIA E SEMPLIFICAZIONE emanato il decreto ministeriale che introduce anche in Italia il “Fire Safe Engineering”, un corpus normativo che permette di passare dal regime di prescrizione o “consiglio cogente” precedente a un “consiglio tecnico” basato su analisi specifiche di scenari di incendi probabili, specifici al tipo di azienda ed attività svolta. Il Fire Safe Engineering consiste in analisi tecniche portate avanti con strumenti informatici ed ingegneristici molto avanzati. Il problema risiede nel fatto che questo tipo di valutazione può essere applicato solo su piccole strutture, quando invece sarebbe utile e profittevole solo su grandi costruzioni. Sicuramente il Fire Safe Engineering è stato un primo passo alla semplificazione normativa, anche se l’obiettivo prefissato è stato raggiunto solo in parte in quanto, vista la complessità delle procedure, dovrebbero essere giustificate solo in progetti di prevenzione complessi”. Quale potrebbe essere la soluzione? “Bisognerebbe capire qual è il livello di rischio accettabile per ogni tipologia di attività attraverso il monitoraggio europeo di strutture/aziende soggette a rischi incendio dovuti alla gestione di sostanze pericolose, inneschi, carenze di tipo strutturale e carenze di tipo organizzativo. Con un campionamento numericamente significativo della durata di una decina di anni, si riuscirebbe a riequilibrare i livelli di rischio e, di conseguenza, attuare politiche di prevenzioni efficienti ed efficaci”.
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Tiziano Zuccaro ingegnere aeronautico
“an obliged council” before to a “technical council” based on specific analyses of possible fire scenarios, specific according to different enterprises and activities. The Fire Safe Engineering consists in technical analyses made by computer and engineering instruments technologically developed. The problem is that this type of valuation can be applied only on small structures, instead it would be useful on big buildings only”.
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Tavola rotonda, da sinistra: Giorgio Cataldi, Marco Liera, Vincenzo Consoli, Otello Gregorini, Daniele Mantucci
SE IL DISTRETTO NON BASTA PIÙ
I
mprenditori, operatori economici e rappresentanti della associazioni di categoria hanno preso parte in gran numero al convegno “Dai distretti industriali alle reti d’impresa per superare la crisi” organizzato dalla Carifac presso il Teatro delle Muse di Ancona.
Il contratto di rete è infatti uno strumento diretto a far sì che le imprese possano collaborare per realizzare progetti e obiettivi comuni, accrescendo la propria capacità innovativa e la propria competitività. Le imprese contraenti, pur mantenendo la propria indipendenza, concertano e sviluppano progettualità condivise (sviluppo di un nuovo prodotto o servizio, innovazione tecnologica, apertura di un nuovo mercato di sbocco, ecc) che si concretizzano in un “programma comune di rete”. L’appuntamento si è aperto con i saluti del Presidente e del Direttore della Carifac Domenico Girali e Paolo Mariani, di Valdimiro Belvederesi (Presidente Confartigianato Ancona) e Marco Tiranti (Presidente CNA Ancona). “In Italia è ampliamente dimostrato dai fatti che far crescere per linee interne un’azienda è difficilissimo e le fusioni non funzionano, soprattutto per la stretta simbiosi che c’è tra l’impresa e l’imprenditore – ha spiegato il Presidente di Astrea Ricerche Enrico Finzi -. Per questo credo che le reti possano funzionare, a patto che da moda diventino un fatto sostanziale. Con tale soluzione, infatti, si mantengono le singole sovranità delle imprese, alleandosi su specifici obiettivi e compiendo tratti di strada, anche cospicui, insieme. Il fenomeno delle reti d’impresa per ora in Italia è ancora molto contenuto ma in forte crescita. Ci vorrebbe però maggiore informazione e consulenza in merito. Quel che è certo – ha sottolineato – è che di fatto le risposte al momento attuale possono venire dal basso, dalle nostre realtà locali che ancora una volta debbono muoversi veloci e agili, senza aspettare le grandi Istituzioni”. “Non bisogna pensare di mettersi insieme meramente per essere più grandi, ma per essere più bravi e quindi competitivi. Ed avendo da subito ben chiari gli obiettivi pratici condivisi – ha ammonito Roberto Grandinetti, docente di
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If the district is not anymore enough Entrepreneurs, economic workers and many representatives of the professional categories associations have taken part to the meeting “From the industrial districts to the enterprise networks in order to exceed the crisis” organized by Carifac in Ancona in the Muse theatre. The network contract is an instrument that helps the enterprises to cooperate in order to realize common plans and aims, increasing own innovative ability. The contracting enterprises, also maintaining own independence, develop shared planning that are realized in a “common program of network”. After the greetings of the President and Director of Carifac Domenico Girali and Paolo Mariani, has talked the President of Astrea Ricerche Enrico Finzi explaining that “In Italy it’s very difficult to make grow by inner lines a company, the mergers do not work for the symbiosis between enterprise and entrepreneur.
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.Convegno
Paolo Mariani Direttore Generale Carifac
Successo di presenze per il convegno Carifac sulle Reti d’Impresa al Teatro delle Muse di Ancona: “Collaborare non tanto per essere più grandi, ma più bravi”
Gestione delle Imprese all’Università di Padova -. Nell’attuale contesto competitivo e globale non sempre il partner industriale ideale è il ‘vicino di casa’, come è nella logica dei Distretti dove per altro i rapporti tra imprese sono per lo più di tipo gerarchico e verticale: con un rapporto ibrido tra collaborazione e competizione che oggi non basta più”. Animata e vivace la Tavola Rotonda che ha chiuso i lavori, coordinata dal giornalista de IlSole24Ore Marco Liera. “Dopo una prima metà del 2011 incoraggiante per la nostra economia è arrivata una improvvisa nuova caduta – ha spiegato l’Amministratore del Gruppo Veneto Banca Vincenzo Consoli -. Per quanto ci riguarda siamo vicini quanto più possibile alle PMI per scongiurare il pericolo del credit crunch. Le reti di impresa possono certamente essere un’opportunità, seppur non certo una panacea delle criticità delle nostre imprese, a patto che abbiano maggiore definizione e chiarezza normativa”. E sulla necessita che vengano meglio definiti dal legislatore i dettami del contratto di rete hanno puntato l’indice anche i rappresentanti delle associazioni artigiane Giorgio Cataldi (Segretario Confartigianato Ancona) e Otello Gregorini (Direttore CNA Ancona). “Ad oggi la normativa è troppo larga e di difficile interpretazione, così da lasciare inespresso un potenziale prezioso strumento – hanno spiegato -. Non a caso vi sono molte realtà di collaborazione che possiamo definire come reti di impresa ancora non formalizzate”. “Ne abbiamo – ha aggiunto Cataldi – soprattutto nel Distretto Digitale, ma sono appunto ancora informali”. Entrambi hanno inoltre lanciato un appello alle Istituzioni per una vera e ben delineata politica industriale: “altrimenti perdiamo sempre più le potenzialità del nostro Paese. Da troppo tempo non si investe più nell’economia reale, quella della produzione. Gli imprenditori non si tirano indietro ma la situazione sta diventando insostenibile”. Una interessante proposta è stata lanciata dal prof. Daniele Mantucci dell’Università Politecnica delle Marche: “Analizzare il rapporto che c’è tra impresa e famiglie imprenditoriali: un connubio che ne determina i successi ma anche i limiti, tanto che in Italia le aziende ‘durano’ in media due generazioni”.
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Convegno
For this reason I think that the networks can work, on condition that becomes a substantial reality. The phenomenon at the moment in Italy is much limited but rapidly rising, it needs of greater information and advising”. “To have very clear the aims to share it’s essential – said Roberto Grandinetti, teacher of Management of the Enterprises to the University of Padua It does not have to think to join in order to be bigger, but to be better and therefore competitive, today, the ideal partner could not be close physically like in districts logic”. Then the observation of the Administrator of Veneto Banca Group Vincenzo Consoli who has emphasized that “After a first half of 2011 encouraging for our economy has arrived an unexpected downfall. The networks of enterprise can sure be a chance, but must have greater definition and clarity laws”.
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Mappa dei parchi scientifici tecnologici italiani
Più ricerca più ripresa
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er la prima volta negli ultimi trent’anni la produzione scientifica italiana ha smesso di crescere. E’ questa la notizia diffusa a fine estate dalla pubblicazione “Research policy”, notizia che non fa che confermare un trend di sviluppo negativo. Sebbene il quadro non sia dei più incoraggianti, in Italia c’è ancora modo di fare impresa: l’insediamento nei parchi tecnologici. Attraverso la testimonianza del Presidente dell’APSTI e gli interventi dei direttori dei maggiori parchi tecnologi dell’area adriatica, lo speciale “Più innovazione, più ripresa” vuole fare luce sui vantaggi in innovazione e ricerca offerti alle aziende. Perché “pensare differente” è possibile, anche in Italia.
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INNOVARE PARTENDO DAL BISOGNO DELLE IMPRESE
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oche risorse per la ricerca, eccessiva pressione fiscale e una scarsa competitività commerciale a livello globale fanno dell’Italia un paese tecnologicamente retrogrado. E’ quanto emerge dal Global Innovation Index, il rapporto che ogni anno stila una classifica di 125 nazioni di tutto il mondo in materia di innovazione e sviluppo economico e che vede l’Italia al 35° posto. Un quadro tutt’altro che incoraggiante, soprattutto alla luce dei continui tagli ad istituzione ed enti di ricerca. Non ci resta che piangere, quindi? “Assolutamente no – risponde battagliero Alessandro Giari, presidente dell’APSTI e del Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa). Gli incubatori e i parchi diffusi su tutto il territorio nazionale promuovono in modo sistematico strumenti e politiche di trasferimento tecnologico per aiutare le piccole e medie imprese ad affrontare con competitività il sistema economico internazionale. Sono strumenti di integrazione che garantiscono la riqualificazione di imprese nonché la nascita e sviluppo di start up, soprattutto del settore hi–tech”. Qual è la differenza tra incubatore e parco tecnologico e quale è la destinazione delle imprese? “La differenza maggiore sta nella funzione che svolgono. L’incubatore ospita delle idee imprenditoriali non ancora mature e opera al fine di trasformare l’idea di prodotto/servizio in una start up imprenditoriale. Durante la fase di pre-incubazione, piuttosto lunga, si analizzano i requisiti minimi di imprenditorialità dell’idea da sviluppare e si redige un business plan. Una volta visionato ed approvato da una commissione esaminatrice, il progetto viene avviato al processo di incubazione che prevede, oltre che l’erogazione di servizi di base (canone di affitto, telefono, internet, sala riunione, ufficio stampa e corso di formazione aziendale), la consulenza di esperti legali, economici e di brevetto in grado di trasformare l’esperienza tecnologica in esperienza imprenditoriale. Successivamente si misura l’efficacia dell’incubazione, secondo una rigida politica di entrata ed uscita. Gli incubatori prevedono un tempo che va dai 2/3 anni fino ad un massimo di 5/6 anni a seconda del settore. Tutti questi servizi sono forniti a costi bassissimi perché il fine è quello di agevolare ed alleggerire la nascita di nuove start up che, da sole, sarebbero schiacciate dalla burocrazia e della pressione fiscale. Il parco scientifico e tecnologico invece funge da infrastruttura; permette alle piccole e medie imprese di sviluppare un core business, unico e specifico,
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To innovate starting from the need of the enterprises According to the Global Innovation Index Italy is at 35° place about innovation and research. Because of crisis are the costs of the innovation to scare the entrepreneurs. But there is a solution: the settlement of the enterprises in technological and business parks. The difference between two realities, as Alessandro Giari, president of the Associations of scientific and technological Italian Parks, explains, is in the duties that they execute. The business incubators are reserved to the entrepreneur ideas not still mature that need, in addition to laboratories and special consumption, training and advisories (licence, lawyers, business, financial institutions, etc.) able to transform the idea in enterprise. The parks instead act as infrastructure where the companies can be integrated and create system in order to become competitive on the global market. The usefulness of these structures is confirmed by numbers; in 2010 the settled enterprises in the technological parks are increased of 40%. According to Giari “so that the stalemate situation of Italian economy is unblocked, first it’s necessary that the small and medium enterprises are innovated in order to reconvert themselves towards the real needs of the market. Then, the enterprises would have to start collaborations with start up hi-tech companies, reality nearest to the research institutes in order to create the winning triangulations”.
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APSTI – ASSOCIAZIONE PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI ITALIANI
Alessandro Giari, presidente APSTI e del Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa)
è il Network nazionale dei Parchi Scientifici e Tecnologici, finalizzato al sostegno dello sviluppo economico attraverso l’innovazione e si compone attualmente di 31 associati attivi su tutto il territorio nazionale. L’associazione opera per mettere a sistema le funzioni dei tanti soggetti che interagiscono nel campo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico mediante un’attività di integrazione tra i bisogni di crescita innovativa delle imprese, con particolare riferimento a quelle piccole e piccolissime e il patrimonio di conoscenza espresso dai poli di eccellenza tecnologica e scientifica, dalle università e dai centri di ricerca. La rete dei parchi si consolida e si qualifica attraverso il lavoro delle seguenti commissioni: 1) tecnologie per l’agroalimentare; 2) biotecnologie; 3) incubatori tecnologici; 4) internazionalizzazione; 5) rete dei laboratori; 6) finanza per l’innovazione e network web based; 7) energie rinnovabili e efficienza energetica; 8) tecnologie ICT.
grazie all’integrazione con il mondo della ricerca. La vicinanza con altre imprese funziona da brodo di coltura per la nascita di nuove idee e agevola la nascita di partnership. A guardare i numeri sembra che la formula funzioni; nel solo 2010 le imprese insediate nei parchi tecnologici sono aumentate del 40%”. Presa in considerazione la situazione economica attuale, l’Italia sembra aver perso la sfida del mercato globale… “L’Italia ha enormi potenzialità che devono essere riscoperte con coraggio ed intelligenza. Per prima cosa è necessario svecchiare le imprese, riconvertirle verso i reali bisogni di mercato. Secondo, le imprese dovrebbero avviare collaborazioni con start up hi-tech, realtà vicinissime agli enti di ricerca al fine di dar vita a triangolazioni di successo. Sicuramente si tratta di procedimenti lunghi da attuare, ma necessari che dovrebbero essere affiancati a strategie immediate quali: eliminazioni delle spese e introduzione di meccanismi incentivanti per i punti di eccellenza. Già qualcosa si sta muovendo. Nel 2011 noi dell’APSTI abbiamo siglato un protocollo di intesa con l’Agenzia per l’Innovazione con l’obiettivo di portare i parchi e le loro eccellenze innovative all’interno dell’iniziativa “Italia degli Innovatori”. Inoltre collaboriamo attivamente con Confindustria perché siamo fermamente convinti che per produrre crescita innovativa sia necessario partire dal bisogno dell’impresa”. Rachele Bifolchi
Nonostante i tagli agli enti di ricerca, una via per l’innovazione c’è: il parco tecnologico. L’APSTI, l’Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici, aiuta le PMI ad affrontare in maniera competitiva il mercato globale
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Nella foto campioni di materiali utilizzabili per sviluppare prodotti innovativi
È
questo l’obiettivo che si pone il Parco Scientifico e Tecnologico delle Marche, secondo il presidente di Tecnomarche prof. Emidio Andreani, attraverso azioni di aggregazione di imprese e sviluppo di progetti innovativi nelle due sedi Ascoli Piceno e Civitanova Marche.
Nella prima, attraverso i laboratori di ricerca IT Lab e ET Lab si sviluppano iniziative nel settore dell’Information & Communication Tecnology, Elettronica e Nuove Tecnologie. Progetti quest’ultimi svolti prioritariamente nel campo della domotica dedicata all’assistenza ai disabili, all’automazione di ambienti e all’efficienza energetica nel building. A Civitanova Marche, invece, operano con successo: il Material Point, che è uno strumento di trasferimento tecnologico alle imprese per l’innovazione di prodotti mediante la ricerca sui materiali con elevate prestazioni e qualità e il P3 Lab che si occupa di progettazione e processi produttivi e che ultimamente vede una crescente attività sulla progettazione di sistemi innovativi di prototipazione virtuale per i settori fashion e mobiliero. “Il Parco Tecnologico delle Marche – ci dice il Direttore Ing. Roberto Bedini – ha in avvio vari progetti di ricerca e innovazione di valenza nazionale, per i quali sono stati decisi investimenti pari a circa 3 milioni di euro. Questo anche in ragione di un crescente livello di conoscenza delle esigenze ed opportunità di innovazione delle imprese del territorio che restano i nostri primari interlocutori nell’azione progettuale”. Tali impegni prevedono anche l’utilizzo di risorse umane di rete? “Dal 2010 ad oggi siamo passati da 19 progettisti a 28, con la previsione di arrivare a circa 40 nell’arco del 2012. Ma altro vero valore aggiunto che portiamo sul territorio è che l’età media di questi addetti è di 32 anni e sono nella maggior parte ingegneri con grande voglia di innovare e portare nuove idee”. Che caratteristiche hanno le aziende con le quali operate? “Sono principalmente PMI e microimprese. Per operare con queste realtà occorre anticipare i loro bisogni, provare a capire prima di loro le effettive esigenze e poi proporre le soluzioni. Non va dimenticato che il ciclo di sviluppo di progetti di ricerca industriale è 24 - 30 mesi e questa caratteristica costituisce talvolta una barriera per le piccole imprese che generalmente hanno esigenze di innovazione da soddisfare in tempi non così “lontani”. Oggi, ancor più di prima, tali realtà ragionano su tempi che sono il bimestre e poco più!!!”. Come sono i rapporti con le istituzioni locali? “Assolutamente positivi. Prova ne sia l’ottima collaborazione che costruita negli anni con la Camera di Commercio di Macerata e la Provincia di Macerata, supportate della Fondazione Carima, nella qualificazione del Material Point, centro espositivo di
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At the side of enterprises in order to grow and innovate To increase the competitiveness of Marche territory. This is the aim of Scientific and Technological Park of the Marche region through the actions of aggregation and development of innovative projects in the two offices in the city of Ascoli Piceno and Civitanova Marche. In the first city through the laboratories of research IT Lab and ET Lab are developed initiatives in the sector of Information & Communication Technology, Electronics and New Technologies. The main activity is P3 lab about planning and productive projects in which are developed new system of prototyping for fashion mobile and chemical sector. In the office of Civitanova Marche there is the Material Point that makes researches in order to propose to the companies the use of new materials with the aim to improve performances and quality. This engagements preview also the use of human resources? “Since 2005 until now, we have
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Solo attraverso il dialogo assiduo con le imprese del territorio si possono conoscere i veri bisogni delle stesse e realizzare progetti che li soddisfino e in tal modo corrispondere alle esigenze di competitività del territorio regionale marchigiano
TECNOMARCHE AL FIANCO DELLE IMPRESE PER CRESCERE E INNOVARE
Roberto Bedini Direttore Tecnomarche
materiali innovativi attivo da circa un anno a grazie al quale sono in corso già una decina di progetti sull’innovazione di prodotto attraverso l’utilizzo di materiali innovativi. In pratica, capite le esigenze delle aziende, attraverso una serie di incontri mirati, proponiamo soluzioni che utilizzino materiali diversi per realizzare i loro prodotti. L’aspetto più interessante è che i settori di intervento sono stati diversi: dalla prefabbricazione all’hi-fi al legno sino ad arrivare a marmi e gomma”. Quindi la vostra attività è multisettoriale? “In effetti il nostro ruolo è quello di provare a soddisfare le esigenze delle imprese e di promuovere un’innovazione che possa essere fruibile anche in settori diversi, addirittura lontani tra loro. E non potrebbe essere altrimenti visto e considerato che, al 2010 abbiamo incontrato 697 aziende del territorio e avviato attività progettuali con ben 96 di esse”. Quindi con le aziende c’è una sorta di scambio reciproco? “Esatto! Alle aziende trasferiamo conoscenza tecnologica ma al contempo dalle stesse acquisiamo la conoscenza industriale ed applicativa, comprendendo i loro bisogni ed esigenze”. Qual è il vostro ruolo rispetto le Università? “Credo che la richiesta ed esigenza di nuova conoscenza nel territorio sia elevatissima e sia noi che le università possiamo giocare un ruolo importante. Noi abbiamo consolidato un'attitudine al rapporto con le imprese e riusciamo a reperire le competenze necessarie presso le università marchigiane, ma anche presso altri atenei e centri di ricerca nazionali ed esteri; tutto ciò al fine di offrire alle imprese quanto di meglio è dato di poter reperire”. A proposito di università, Uniadrion crede che la realizzazione della strategia della Macroregione Adriatico - Ionica possa essere il volano per aggiudicarsi una maggior quantità di finanziamenti. È d’accordo? “Sicuramente l’essere riuniti sotto un’unica regia aiuta, in particolare, nel momento in cui si promuovono iniziative importanti; credo che anche i parchi tecnologici e scientifici si muoveranno presto per definire una loro rete capace di promuovere e sostenere lo sviluppo dei territori dell'area adriatica, questo è il nostro auspicio già manifestato un anno fa in sede regionale. Il reperimento di fondi necessari sarà sicuramente possibile se università, centri di eccellenza tecnologica come il nostro ed imprese sapranno collaborare e proporre”.
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doubled the employers, may be they will be 40 next year. What are the features of the companies with which you are working? “We work with SME and small enterprises. In order to work with these realities it’s necessary to predict their needs, try to understand before them the real requirements and then propose the solutions. Is your activity multi sectional? “In effects our role is that to try to satisfy the requests of the enterprises and to promote an innovation that can be usable also in different sectors, we move knowledge to the enterprises and at the same time we know their needs and requirements”. Which is your role as regards the University? “I think that the request and the need of new knowledge about territory is very high and both ourselves and university can have an important role, without to expect to manage the development processes”.
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L’AREA Science Park aiuta le imprese a sviluppare idee innovative e riconvertire la produzione in nome dell’efficienza in una visione globale del mercato
CORAGGIO E FANTASIA: ECCO LE IMPRESE DEL FUTURO
Corrado Clini, presidente dellʼAREA Science Park e direttore generale per lo sviluppo sostenibile, lʼenergia e il clima del Ministero dellʼAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare
T
rieste
è una città giovane, transfrontaliera e cosmopolita che ha saputo fungere da humus produttivo per ricercatori e scienziati. Qui, da oltre trent’anni esiste l’AREA Science Park, parco scientifico e tecnologico multisettoriale in cui operano 89 tra aziende ed istituti pubblici e privati attivi nel campo della ricerca e dell’innovazione. Il parco, che lavora in stretta collaborazione con le Università di Trieste e Udine, ha contribuito negli ultimi cinque anni all’elaborazione di circa 150 brevetti ed ha accompagnato la nascita di circa quaranta imprese con una percentuale di sopravvivenza del 90%. Un risultato importante dovuto ad anni di esperienza in seno alla ricerca, in particolare nello sviluppo di nuove fonti di energia alternative e nel risparmio energetico. “E’ proprio nella lotta ai consumi e nell’efficienza produttiva - dichiara il Presidente Corrado Clini - che si gioca una partita globale. L’utilizzo di tecnologie di gestione intelligenti aiutano le imprese a trovare gli sprechi e a sanarli in modo che possano liberare capitali da investire nell’innovazione. Il parco tecnologico aiuta in questo processo fornendo servizi, strutture e consulenti”. Anche l’internazionalizzazione gioca un ruolo molto importante per le PMI… “Abbiamo collaborato con oltre trenta nazioni e avviato sinergie su progetti, europei e non, con circa 350 partner. Inoltre, vista la particolare posizione geografica, siamo in stretto contatto con i paesi dell’Europa centro – orientale. L’obiettivo è aiutare le aziende insediate a divenire “glocal”, ossia farsi forti delle specificità che derivano dal territorio per competere sui mercati mondiali”. Tagli all’università, niente fondi per lo sviluppo, “fuga di cervelli” e il Paese non cresce. Che fare? “La recente manovra economica introduce il credito di imposta per le aziende che investono in ricerca e sviluppo ma le risorse sono poche e andrebbero ridistribuite in maniera equa. Siglando accordi con i parchi tecnologici potrebbe essere un buon metodo per evitare la dispersione di risorse. Altri passi fondamentali sono l’intercettazione di fondi internazionali e comunitari ed instaurare rapporti di collaborazione con gli istituti di credito al fine di creare sportelli specifici per il finanziamento di progetti innovativi”. R. B.
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Courage and fantasy: here the future enterprises AREA Science Park is situated in Trieste for over 30 years , multi-sectoral Science and Technology Park in which work 89 companies in the field of the research and the innovation. The park, that works in collaboration with the University of Trieste and Udine, has contributed in the last five years to the elaboration of about 150 licences and has been involved in the birth of about forty enterprises with a percentage of survival of 90%. An important result that comes from many years of experience about research, in particular way in the development of new alternative energy sources and in the energetic saving. The AREA, moreover, helps the SME in the difficult process of internationalization cooperating with beyond thirty nations and starting synergies about plans with approximately 350 partner. The aim as Corrado Clini, director of AREA Science Park, affirms, is to help the settled companies to become “glocal”, it means to have strong features that come from the territory in order to compete on the world-wide markets”.
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.Iniziativa Adriatico Ionica
DISTRUGGERE PER CREARE Vega Park, prototipo Green Oil; Michele Vianello, direttore del Parco Scientifico di Venezia; esterno del Parco tecnologico
“
Che cosa è l’innovazione? Un atto di disobbedienza orga-
nizzata”. Così Michele Vianello, direttore del Parco Scientifico di Venezia, il VegaPark, risponde in maniera provocatoria e senza indugi alla nostra prima domanda mettendo in luce il lato più prorompente dei processi di innovazione ossia la distruzione del vecchio per la creazione del nuovo. Che, calato nella particolare compagine produttiva italiana costituita per il 90% da PMI significa “ripensare ex novo al processo produttivo e al suo posizionamento sul mercato globale, non tanto al prodotto.
Il VegaPark aiuta le aziende insediate a scovare le defaillance nel sistema di produzione e a sanarle in nome dell’efficienze e del risparmio energetico. Inoltre costituisce l’humus necessario per la creazioni di reti di imprese che riescano a mettere a sistema le competenze per vincere la sfida della competitività internazionale. I nostri competitor, infatti, non sono più quelli della porta accanto, ma si trovano dell’altra parte del mondo e sono più agguerriti che mai”. Parliamo del VegaPark. Quali sono i settori peculiari? “I settori di punta dell’innovazione quali Nanotecnologie, ICT (Information and Communication Technology), applicazioni, cloud computing e green economy. Proprio a questo settore sono particolarmente legato. Quest’anno infatti parteciperò alla quindicesima edizione di Ecomondo, fiera internazionale del recupero di materia ed Energia e dello sviluppo sostenibile, per parlare del progetto “Smart Cities”, edifici intelligenti in grado di legare rispetto per l’ambiente, domotica, high-tech”. Ci può fare un esempio di casi di eccellenza nati e cresciuti al VegaPark? “Rimanendo nell’ambito ambientale, sicuramente EAmbiente, società di consulenza ed ingegneria ambientale specializzata nelle indagini e bonifiche dei siti inquinati, nella pianificazione e gestione delle risorse energetiche nonché nella formazione. L’azienda ha vissuto per circa cinque anni all’interno del Parco e grazie alla preparazione, volontà e alla lungimiranza dell’amministratore delegato Gabriella Chiellino è riuscita ad imporsi come punto di riferimento nelle tematiche ambientali sia a livello nazionale che internazionale”.
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L’innovazione non è un processo indolore; prevede radicali cambiamenti per raggiungere ambiziosi risultati. Il VegaPark aiuta le imprese insediate a sanare gli errori dei processi produttivi che minano la competitività e forniscono il supporto necessario all’internazionalizzazione Destroy in order to create “What is the innovation? An action of organized disobedience”. Michele Vianello, director of the Scientific Park of Venice, called VegaPark, answers in challenging way without delays to our first question emphasizing the strongest innovation processes that is the destruction of the old one for the creation of the new one. In consideration of Italian productive body constituted by SME at 90% it means “to think again at the production process and its positioning on the global market”. VegaPark helps the companies settled to discover the defiance in the production system and to balance them in the name of the efficiencies and energetic saving. Moreover it constitutes the humus necessary for the creations of networks of enterprises that able to organize the competences in order to win the challenge of the international competitiveness on the innovation sectors like Nanotecnologie, ICT, cloud computing and green economy. Between the best cases that were born to the VegaPark there is EAmbiente advising society and environmental engineering working in national and international areas.
www.vegapark.ve.it
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La missione del Parco Scientifico Tecnologico Galileo di Padova dal 1997 è quella di innovare per competere
RICERCA, INNOVAZIONE E TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLE IMPRESE
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ato nel 1997, il PST Galileo è una Società Consortile composta da Camere di Commercio di Padova, Treviso, Vicenza e Belluno, Università di Padova, Comune e Provincia di Padova, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Veneto Innovazione. La sua missione è sostenere la competitività delle imprese attraverso innovazione, trasferimento di tecnologia e ricerca applicata. La sua attività, profondamente radicata nel territorio industriale veneto, si sviluppa in quattro macro aree: diffusione dell'innovazione; design e materiali innovativi; qualità e certificazione dei prodotti; nuova impresa.
Auditech è il settore del PST Galileo in cui si sviluppano progetti di innovazione con iniziative di promozione e divulgazione delle tecnologie, come ha spiegato l'ingegner Malaguti direttore del Parco. “Il Design creativo è considerato una delle risorse fondamentali per aumentare la capacità competitiva delle aziende, che il PST Galileo concretizza attraverso l'esperienza di formazione della Scuola Italiana Design. Durante il corso biennale e il master annuale, i ragazzi imparano i linguaggi del design industriale e il metodo creativo per generare nuove idee, con lo sviluppo di progetti specifici su temi assegnati dalle aziende, creando anche occasioni di assunzioni per i giovani. L'attività nel design creativo si unisce alla ricerca di materiali innovativi nel Matech, il centro del Parco Galileo rivolto allo studio delle prestazioni di nuovi materiali”. Dalla gioielleria al mobile alla meccanica di precisione. “in un panorama economico-produttivo de localizzato – dichiara Malaguti - , costituito da piccole e medie imprese che si sono evolute da sub-fornitrici a produttori indipendenti, lo sviluppo e l'applicazione di nuovi materiali nei prodotti diventa fondamentale per la riduzione dei tempi e dei costi di produzione. Un esempio concreto è stato il seggiolino da tavolo per bambini Chicco Arsana: partendo dalla seduta fissa del seggiolino originario è stata introdotta una seduta mobile orientabile con cestino girevole per poter girare il bambino da seduto e dargli da mangiare frontalmente. L'evoluzione è stata brevettata e diffusa su scala internazionale”. I valori alla base dell'attività del PST Galileo sono "strumenti" sufficienti di fronte alla crisi economica attuale? “Per le aziende italiane, è difficile competere sul prezzo dei prodotti con paesi emergenti; ma qualità, ricerca e innovazione sono i valori su cui puntare. Questa è una condizione necessaria per essere competitivi, ma non sufficiente in questo momento in cui occorre l'intervento dello stato, con politiche di sviluppo e sostegno soprattutto per le piccole e medie imprese del territorio”. Silvia Badon
Più ricerca, più ripresa
.www.galileopark.it
Research, innovation and technology in the service of enterprises The Galileo Science and Technology Park (STP) is an association joined by the Chambers of Commerce of Padua, Treviso,Vicenza and Belluno, the University of Padua, the Municipality and the Province of Padua, the Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo and Veneto Innovazione. Galileo's mission consists in sustaining the competitive skills of enterprises through the implementation of activities and services to support the innovation.The Park’s activities stand out in 4 areas: the supply of innovation, design and new materials, quality and certification of products and start-up businesses. The innovation spreading area, called Auditech, involves Galileo STP. As Eng. Malaguti, director of the park affirmed, are analyzed the needs of renewal of all the enterprises contacted. In agreement with the University of Padua and the Category Associations, Auditech particularly promotes actions to give more value to Masters and Ph Doctorates. About the certification of products Galileo has created SIL-Laboratories System activity in cooperation with the Laboratories of the University of Padua in order to support firms in the test activities and certification of products.
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Meccanica, manifatturiero e agroalimentare. Sono questi i principali settori in cui il Centura-rit, parco scientifico e tecnologico della Romagna, opera al fine di migliorare i processi produttivi e promuovere idee imprenditoriali
INNOVARE A PICCOLI PASSI
IL
parco scientifico e tecnologico Centura-rit della Romagna vanta una storia speciale. A differenza degli altri parchi tecnologici, è una società consortile a responsabilità limitata la cui base sociale è composta da oltre 70 tra aziende e Amministrazioni Pubbliche, comprese nell’area fra Rimini e Imola, che hanno deciso di unirsi al fine di favorire lo sviluppo attraverso l’innovazione tecnologica ed organizzativa, in particolare nel settore manifatturiero, meccanico ed agroalimentare.
La formula vincente del Centuria-rit non sta nella locazione di uffici o uso di laboratori di ricerca, ma nell’offerta di servizi immateriali (ricerca brevetti, supporto alla partecipazione a bandi nazionali ed internazionali, attività di progettazione e consulenziale), finalizzati a trasformare l’idea innovativa in attività imprenditoriale. Come dichiara il dott. Dario Monti, responsabile neo-imprenditoria e socio fondatore di Centura-rit “il nostro è un approccio soft per rispondere in maniera efficace e flessibile ai bisogni del nostro tessuto industriale. Siamo ben consci che gli imprenditori soffrono particolarmente la crisi e che, interpretando la parola innovazione come “rivoluzione” del sistema produttivo, sono spaventati dai costi. Ma non è così. Innovare significa anche apportare piccoli cambiamenti migliorativi che sommati permettono di raggiungere un buon risultato dal punto dell’efficienza e della competitività”. Il Centura–rit, oltre che fornire servizi di consulenza, gestisce i due incubatori di Lugo e Toricelli nei quali sono nate e cresciute start up di successo. Come la Nerea-Aida, spin – off dell’università di Bologna specializzata nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali. Si avvale di uno speciale software per monitorare a distanza gli edifici. Tramite una scansione tridimensionale, il programma analizza lo stato di conservazione ed elabora una diagnosi avanzata senza che ricercatori e/o restauratori prelevino alcun campione. “L’operato della Nerea-Aida sta riscuotendo successi a livello internazionale. Sono tanti i progetti che questa start up sta portando avanti in Italia e moltissimi sono i rapporti di collaborazione avviati con gli Istituti di conservazione dei beni culturali in Medio-Oriente. Siamo molto orgogliosi si essere stati parte attiva di questa nascita e speriamo che altri giovani innovatori, aspiranti imprenditori, ne vogliano seguire le orme”. R. B.
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Dario Monti, responsabile neo-imprenditoria To innovate by small steps Centura-rit is a consortium limited liability company whose social base is composed by beyond 70 companies and Public Administrations, situated in the area between Rimini and Imola, that have decided to join with the aim to favour the development by technological and organizational innovation. The winning formula of Centuria-rit is in the offer of immaterial services, finalized to transform the innovative idea in entrepreneurial activity. As Dario Monti, responsible for new business and associate of Centuria-rit, declares “Our approach is soft in order to answer in effective and flexible way to the needs of our industrial sector”. Centura - rit, beyond to supply consulting services, manages two business incubator of Lugo and Toricelli in which was born and developed famous start-up like Aida-Near, spin - off of the university of Bologna specialized in the conservation and valorisation of the cultural assets.
www.centuria-rit.com
.Più ricerca, più ripresa
La città sostenibile L
a Città Sostenibile è una delle proposte qualificanti di ECOMONDO. Nell´edizione 2011 (Rimini Fiera, 9-12 novembre) saranno moltissime le esperienze innovative proposte da un´area che si pone l´obiettivo di mettere in luce una selezione di progetti nazionali e internazionali sulle migliori esperienze di ´città integrate´, che hanno cioè applicato piani concreti di azione per migliorare i parametri della sostenibilità. Città Sostenibile diventa quindi sempre più luogo privilegiato di incontri e azioni concrete. Con il patrocinio del Ministero dell´Ambiente, che sarà protagonista anche in un evento specifico sui temi della mobilità, quello di ANCI e del coordinamento Agenda 21, il programma di tavole rotonde sarà ricco e interessante: Patto dei Sindaci, strumenti finanziari e molto altro. Il Gruppo Loccioni presenterà progetti innovativi su domotica e mobilità; Enel Sole illustrerà le azioni svolte nei Comuni; eEnergia, grazie alla partnership con il gruppo spagnolo N2S, spiegherà un progetto innovativo di monitoraggio e abbattimento dei consumi energetici nei grandi edifici; il Massachusetts Institute of Technology (MIT) proporrà l´eccellenza di progetti legati al Greenbuilding; l´APSTI, Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani sarà presente con una
Sustainable City Sustainable City is one of the proposals of Ecomondo. The 2011 edition (Rimini 9-12 November 2011) it will be very much innovative the experiences proposed with the aim to highlight selected both national and international projects about the better experiences of integrated cities that have applied concrete plans of action in order to improve the parameters of the sustainability. The Loccioni Group will introduce the innovative project about domotics and mobility; Enel Sole will show the actions carried out in the municipalities; eEnergia, thanks to the partnership with Spanish group N2S, will explain an innovative plan of monitoring and reduction of the energetic consumption in the big buildings; Massachusetts Institute of Technology (MIT) will propose the excellence of projects linked to the green building; the PST, Italian Association of Science and Technology parks will be present with innovative projects in the several spheres of Sustainable City. About the international authorities, there will be the cities of Friburgo and Vienna. Moreover, the European network Eurocities will introduce the NiCE (Networking intelligent Cities for Energy Efficiency) project at the presence of Pedro Ballesteros Torres, belonging to the European Commission of general department office about Energy. A summary about innovation in terms of green economy, there will be the delivered the traditional Award For Sustainable Development organized by Foundation for the Sustainable Development and Ecomondo.
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Centro Assistenza Ecologica srl Via Caduti del Lavoro, 24/i Tel. 071 290201 r.a. 路 Telefax 071 2867654 ecocae@ecocae.it 路 www.ecocae.it
Ad Ecomondo un’area dedicata ai progetti più innovativi a livello internazionale
selezione di progetti innovativi e all’avanguardia nei vari ambiti di Città Sostenibile. Le Agende 21 Locali italiane presenteranno il progetto CHAMP, nel quale le autorità locali di quattro paesi (Italia, Germania, Finlandia, Ungheria) sono coinvolte per implementare un sistema di gestione integrata atto ad affrontare i problemi del cambiamento climatico. Nell´area, anche le esperienze condotte dalla Provincia di Venezia, dal Comune di Padova e l’attività svolta dal progetto Corrente in Movimento, il viaggio interamente elettrico’ alla scoperta delle eccellenze italiane nel campo delle energie rinnovabili. Inoltre, Legambiente, GBC e AUDIS presenteranno in anteprima le linee guida per gli eco quartieri. Per quanto riguarda le istituzioni internazionali, saranno presenti le città di Friburgo e Vienna (vincitrice del premio internazionale ‘World city closed to sustainable waste management’). Inoltre, la rete europea Eurocities presenterà il progetto NiCE (Networking intelligent Cities for Energy Efficiency) alla presenza di Pedro Ballesteros Torres della Direzione Generale Energia della Commissione Europea, nonché promotore del Patto dei Sindaci. Infine, grazie all´accordo tra Città Sostenibile Ecomondo e l’Associazione dei Comuni Virtuosi, il Comune di Castellarano (Reggio Emilia), vincitore del premio ´Comuni a 5 Stelle´, illustrerà il proprio esempio diretto e virtuoso all’interno di una rosa di progetti innovativi selezionati tra i migliori in Europa. Un momento di sintesi dell´innovazione in termini di green economy lo si avrà alla consegna dell´ormai tradizionale Premio Sviluppo Sostenibile, organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da ECOMONDO, istituito con il patrocinio del Presidente della Repubblica. In un anno di economia in rosso, le aziende ‘verdi’ hanno dimostrato di essere in buona salute e confermato la validità della loro eco ricetta anti-crisi. Tre le categorie sulle quali si confrontano le imprese: rifiuti (prevenzione, riciclo e recupero energetico), energia (efficienza, risparmio, fonti rinnovabili), prodotti e servizi innovativi ad elevate prestazioni ambientali. La consegna dei premi e dei riconoscimenti avverrà il 10 novembre. In contemporanea ad ECOMONDO si svolgeranno KEY ENERGY, 5a fiera internazionale per l´energia e la mobilità sostenibili e COOPERAMBIENTE, 4a manifestazione dedicata all´offerta cooperativa di energia e servizi per l´ambiente, a cura di LegaCoop. Le manifestazioni hanno il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri . Dipartimento per le Politiche Europee e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
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www.ecomondo.com
.Ambiente
Labelab, il laboratorio per la gestione
dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia, opera dal 2001 nel settore dei servizi pubblici locali, raggruppa 50 professionisti operanti a livello nazionale con esperienza decennale nel settore dei rifiuti, acqua, energia. Le principali iniziative di Labelab riguardano la realizza-
zione e gestione dei portali internet: Rifiutilab (www.rifiutilab.it), Acqualab (www.acqualab.it) Energialab (www.energialab.it). Il progetto è nato con l’obiettivo di offrire
un contributo all’innovazione del settore della gestione dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia attraverso la condivisione della conoscenza e la creazione di una rete di tecnici (progettisti, gestori, fornitori di attrezzature e di servizi, comunità scientifica) diffusa su tutto il territorio nazionale ed internazionale. Le raccolte ed elaborazioni di dati, la diffusione delle informazioni permetteranno infatti il confronto, al fine dell’innovazione, dei settori. Il successo del sito www.rifiutilab.it (attivo dal settembre 2001) e degli altri portali, è testi-
CHIUDE IN CRESCENDO ‘RAVENNA2011’
T
re giorni di iniziative e di eventi che hanno coinvolto l’intera città di Ravenna sui temi dell’ambiente, della sostenibilità, delle politiche di utilizzo e riciclaggio delle risorse, della comunicazione ambientale, ha chiuso i battenti con un bilancio fortemente positivo sotto ogni profilo.
Il ricchissimo programma (4 Conferenze, 18 Workshop, 14 labMeeting, 12 Eventi Culturali) unitamente alla tradizionale capacità di accoglienza di Ravenna (gioiello storico-architettonico ma anche seducente attrattiva gastronomica) hanno favorito la presenza di operatori e di esperti registrando – nonostante le restrizioni della crisi economica – un incremento di oltre il 20 per cento rispetto al pur considerevole risultato del 2010. Le manifestazioni di piazza e gli eventi culturali hanno coinvolto l’intera cittadinanza e la trasmissione in diretta web (modalità video-streaming) delle principali conferenze, ha consentito di raggiungere anche molti operatori impossibilitati a venire a Ravenna, registrando picchi di 2.000 accessi come nel caso della conferenza di Philippe Daverio. Giunta alla quarta edizione, Ravenna2011 deve il suo successo sia alla grande attualità dei temi trattati, sia alla particolare formula organizzativa, unica nel suo genere, basata sia sull’ampio coinvolgimento degli operatori pubblici e privati e degli enti locali, sia sulla distribuzione degli eventi in tutto il centro di Ravenna. Tra le ragioni del successo di Ravenna2011 c’è sicuramente la particolare struttura organizzativa di Labelab, consistente in un network di professionisti con esperienza tecnica specifica, operanti su tutto il territorio nazionale, da anni impegnati su tali tematiche a livello universitario e di operatività sul territorio.
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moniato dall’elevato interesse degli addetti del settore e della comunità scientifica, dai quali viene considerato come lo strumento tecnico privilegiato per l’accesso alle informazioni in rete sui rifiuti. In coincidenza con la partecipazione italiana all’Expo 2010 di Shanghai dedicata al tema “Better City , better life”,
Labelab con i suoi software per la gestione dei servizi ambientali è stata inclusa nell’iniziativa “Italia degli Innovatori” www.italianvalley.it, iniziativa dedicata alle eccellenze tecnologiche del nostro Paese.
Temi di grandissima attualità, relatori di fama mondiale, aumento degli eventi resi disponibili su Web via video-streaming, coinvolgimento dell’intera città con consistente ritorno economico e d’immagine, collaborazione e supporto da parte delle organizzazioni e delle istituzioni locali
“Ravenna 2011” closed with success Three days full of events about environment, sustainability, policies of using and recycling of the resources, environmental communication, the exhibition has closed down with success. The rich program has favourite the presence of workers and experts recording an increment of 20% compared to the results obtained in 2010. The broadcasting live by web of the main meetings, has allowed reach also many workers enabled to come to Ravenna, recording pick time of 2000 internet access as during the meeting of Philippe Daverio. The manifestation is at fourth edition, the success is due to the great new topical themes but also for the organizational formula based on the involvement of publics and privates of local authorities and on the distribution of the events in the centre of Ravenna. Among the reasons of the success there is the organizational structure of Labelab, that is a network of professionals with technical experience, working on the national territory for many years engaged on themes to university level.
www.ravenna2011.it
.Ambiente
TANTI SERVIZI, UN’UNICA IMPRESA
E
cologia, Sicurezza, Igiene del lavoro. Sono questi i settori portanti del CAE, Centro Assistenza ecologica di Ancona. Nato nel 1979 come centro di progettazione di impianti di trattamento delle acque reflue industriali e del loro controllo analitico, il CAE è cresciuto negli anni fino a divenire una delle prime società private a livello nazionale che offre servizi di gestione ambientale a soggetti pubblici e privati. Il centro vanta un proprio laboratorio che permette di svolgere analisi chimiche, fisiche e microbiologici su tutte le matrici per il controllo ambientale (acqua, rifiuti e aria), matrici per l’autocontrollo delle industrie alimentari (materie prime, prodotti finiti, tamponi ambientali) e controllo qualità per settori specifici. L’aggiornamento continuo delle strumentazione nonché la competenza dei consulenti garantiscono ai clienti risultati affidabili ed elevati livelli di sicurezza. Il CAE inoltre è specializzato nel monitoraggio della qualità dell’aria. Per tale attività si avvale di un mezzo mobile, equipaggiato con strumentazioni di controllo altamente sofisticate in grado di valutare la qualità dell’aria in qualsiasi ambiente esterno. A completamento del settore si effettuano tutte le indagini in ambiente di lavoro per la valutazione dell’esposizione degli operatori ad agenti fisici, chimici e microbiologici. Sebbene questi
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Many services, an only enterprise Ecology, Safety, hygiene of the work. These are the main sectors of CAE, Centre Ecological Service of Ancona. The company was born in 1979 as centre of planning system about the industrial sewage disposal and their analytical check, CAE company has grown during the years till to become one of the first private companies on a national level that offers environmental management services to privates and publics authorities. The centre boasts an own lab that allows to do chemical, physical and microbiological analysis, on all the matrices for the environmental control (water, wastes and air), matrices for the self-control of the food industries (raw materials, finished product, environmental pads) and quality control for specific sectors. The incessant upda-
www.ecocae.it
.Ambiente
Il Cento Assistenza Ecologica offre servizi di monitoraggio e consulenza alle aziende, sugli aspetti di correlati, all’ecologia, alla gestione ambientale, alla sicurezza e igiene del lavoro, alla medicina del lavoro ed all’igiene dei prodotti alimentari
servizi sarebbero sufficienti ad etichettare il Centro di Assistenza Ecologica come un modello da seguire per la pluralità dell’offerta e l’efficienza, il CAE è molto di più. Dal 1989, anno in cui a livello europeo iniziano ad essere fornite gli ordinamenti futuri per la gestione della sicurezza del lavoro (Direttiva 89/391) il Centro di Ancona offre un servizio di consulenza in grado di fornire un supporto qualificato su tutti gli aspetti di sicurezza, compresa la prevenzione antincendio. Grazie alla professionalità e alla competenza dei suoi tecnici, il Centro ha avviato inoltre un servizio di consulenza per il miglioramento dei servizi dei sistemi di gestione conformi ai vari standard internazionali ed europei. Da ultimo, ma non per importanza, l’attenzione riservate alle aziende attive dell’agroalimentare. Aggiornamento sulle normative e piani di autocontrollo sono solo alcuni dei servizi offerti alle aziende al fine di agevolare le imprese nella commercializzazione di prodotti non solo in Italia, ma anche in Europa. Alla luce dell’esperienza maturata e delle competenze acquisite, il Centro di Assistenza Ecologica è in grado di fornire servizi a 360° nel campo della gestione ambientale. E’ proprio il titolare del CAE, Andrea Ascani, a commentare il successo dell’Azienda. “Una delle principali caratteristiche del Centro – spiega Ascani – è quello di presentarsi come un interlocutore unico per tutti quegli aspetti legati alla sicurezza, ambiente e igiene industriale. Questa “compattezza” ci permette di rispondere ai bisogni di ogni tipologia di azienda e di migliorarne la gestione e performance. Ma credo che sia lo stretto coinvolgimento con i nostri clienti a giustificare anni di successi. Tutti i consulenti e tecnici del CAE infatti avviano un rapporto quasi di partnership con i nostri interlocutori al fine di gestire in maniera globale e condivisa le problematiche da affrontare. Sicuramente anche l’acquisizione di una serie di certificazioni a livello nazionale quali: l’accreditamento rilasciato da ACCREDIA (Sistema nazionale di Accreditamento dei Laboratori di Prova) l’iscrizione negli elenchi del MIUR come laboratorio di ricerca altamente qualificato e le certificazioni BV secondo lo standard delle norme ISO 9000 – 18001 – ed il regolamento EMAS, sono stati importanti. Ci hanno permesso infatti di distinguerci per professionalità ed efficienza non solo nella regione Marche, ma su tutto il territorio nazionale”.
.www.ecocae.it
Ambiente
ting of the instrument and the competence of the advisers guarantee to the customers reliable results and high levels of safety. CAE company is moreover specialized about the monitoring of the quality of the air. For this activity it use a mobile transport, equipped with highly sophisticated instruments of control able to value the quality of the air in any external atmosphere. In addition the company makes all the researches in the work environment in order to value the exposure of the workers to physical, chemical and microbiological agents. From 1989, the company offers a consulting in order to supply a support about all the aspects of safety and fire prevention. From last, but not the least, the attention for all the enterprises of food sector.
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Giuseppe Casali presidente Confindustria Ancona
ANCONA, DUE GIORNATE PER L’ENERGIA
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Efficienza energetica, fonti pulite e progetti innovativi sono stati i temi importanti della manifestazione “Le Giornate dell’Energia”, promossa da Confindustria Ancona. Aziende del settore e opinion leader si sono dati appuntamento al fine di delineare le prospettive di sviluppo energetico marchigiane e nazionali
stato un grande successo “Le Giornate dell’Energia”, l’iniziativa promossa da Confindustria Ancona che si è svolta nel capoluogo dorico il 5 e 6 ottobre. Hanno partecipato oltre 300 aziende del settore e 20 relatori autorevoli, provenienti da tutta Italia. Come dichiara Giuseppe Casali, presidente di Confindustria Ancona, l’obiettivo della manifestazione è stato quello di “affrontare il tema dell’energia, considerandola non solo una voce di bilancio importante per le tante aziende del nostro territorio, visto che mediamente paghiamo il 30% in più rispetto ai competitor europei, ma anche come una risorsa da valorizzare e un’opportunità di business da cogliere”. L’auspicio espresso non solo da Casali, ma anche degli altri sponsor promotori della manifestazione tra cui Carifac e Camere di commercio, è quello che questa due giorni non si risolva in un episodio isolato, ma che diventi un appuntamento fisso lungo un percorso che si svilupperà in futuro. Auspicio, questo, assolutamente condivisibile visto il profondo interesse delle tematiche trattate. Durante la prima giornata si è fatto il punto sulla situazione energetica italiana, delineando prospettive ed obiettivi grazie al contributo di operatori di primissimo piano quali Terna, Gse, Tera e l’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Nel tardo pomeriggio si è svolto un focus sul tema dell’efficienza energetica. In particolare si è parlato delle opportunità di business e degli interventi utili per la riduzione degli sprechi, un tema quest’ultimo molto caro agli imprenditori che vogliono essere competitivi sul mercato globale. La giornata del 6 ottobre, invece, è stata tutta incentrata sul futuro delle energie rinnovabili al fine di offrire un quadro completo delle fonti pulite. Oltre che del fotovoltaico e dell’eolico, fonti energetiche estremamente conosciute e discusse, si è parlato di biomasse e di geotermico. L’energia da biomasse, infatti, è ad oggi ancora poco sfruttata nelle Marche e in Italia sebbene presenti importanti prospettive, soprattutto dal punto vista occupazionale. Per quanto riguarda lo sfruttamento del calore dal sottosuolo (geotermia), l’Italia vanta una decennale tradizione
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Ancona, two energy days It has been a great success “Energy days”, the initiative promoted by Confindustria Ancona held in the Doric city on 6-5th October 2011. There were beyond 300 enterprises belonging to the energy sector and 20 important speakers coming from all over Italy. As declares Giuseppe Casali, president of Confindustria Ancona, the aim of the event has been “to face the theme of the energy, considering it not only an important budget item for many companies of our territory, but also like a resource to value and a business chance to take”. During the first day has been taken the stock about Italian energetic situation, talking about perspective and general aims thanks to the contribution of important professionals as Terna, Gse, Tera and the Authority for the electric power and gas. In the afternoon there has been a focus about the energetic efficiency matter. In particular about the business chance and the useful participations for the reduction of wastages, a topic very important for
www.confindustria.an.it
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per la produzione di energia ad alta entalpia. La sfida futura consisterà proprio nell’affinare metodi e scoprire nuove tecnologie per lo sfruttamento del geotermico a basse temperature del suolo. E proprio con il tema “nuove tecnologie” si è chiusa la seconda ed ultima giornata, momento in cui sono stati illustrati ai presenti, più di 700 persone, importanti esempi di innovazione. Come il progetto “Impetus” che punta ad ottenere energia dalle onde del mare, presentato da Vincenzo Franzitta dell’Università di Palermo o il progetto che prevede l’analisi di fattibilità di un parco eolico in Adriatico, portato avanti da Renato Ricci dell’Università Politecnica delle Marche. A trarre la conclusione è stato Filippo Schiattone, direttore di Confindustria Ancona che, con entusiasmo, ha dichiarato che “cogliere l’opportunità di una terza rivoluzione industriale fondata sull’energia è la sfida di oggi. Questa due giorni ha confermato che il tema è assolutamente centrale e lo è tanto più per le Marche, regione che presenta un deficit energetico al 50%, dove gli obiettivi del Pear come produzione da rinnovabili sono raggiunti solo al 46% e dove spicca la crescita nel fotovoltaico. Dunque è doveroso che l’Associazione degli industriali diventi luogo di confronto e riflessione sul tema, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica, su cui si concentrano le maggiori aspettative, sia sul fronte dei risparmi che delle opportunità di business”.
the entrepreneurs whom want to be competitive on the global market. On 6th October, instead, the day has been fully focused on the future of the renewable energies with the aim to offer a complete situation of the clean sources. Beyond the photovoltaic and the wind energies, there was talk about biomasses and geothermal. The theme “new technologies” has closed the second last day, moment in which have been illustrated important examples of innovation to more than 700 people. Like the “Impetus” project that bets to obtain energy from the sea waves or the plan that previews the analysis of feasibility of the wind park in the Adriatic sea.
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www.confindustria.an.it
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RAPPORTO SVIMEZ 2011 Il dati presentati da SVIMEZ (Associazione per lo Sviluppo dell’industria del Mezzogiorno) mostrano una situazione in declino per il settore occupazionale del Mezzogiorno. Il Pil pro capite registrato nel 2010 ammonta a 16.932 euro (-0,2% rispetto all'anno precedente), attualmente una delle regioni più povere del Sud Italia. Preoccupante la situazione del mercato del lavoro e del calo occupazionale, che colpisce soprattutto i giovani che spesso decidono di spostarsi nelle regioni del Centro-Nord. Il maggior rischio è che l’area meridionale diventi spopolata e sempre più dipendente dal resto del Paese. Le possibili soluzioni indicate dall’istituto SVIMEZ potrebbero riguardare il potenziamento del settore delle infrastrutture di trasporto, lo sviluppo delle filiere logistiche territoriali e quelle del settore geotermico.
Svimez report 2011 The data published by SVIMEZ (Association for the Development of the industry of Southern Italy) show a dramatic situation for the employment sector of Southern Italy. The GDP recorded per capita in 2010 is 16.932 euro. The possible solutions indicated by SVIMEZ could involve the transport infrastructures, the development of the territorial logistic chain and the geothermal sector.
COOPERAZIONE IN ALBANIA Unioncamere Puglia in collaborazione con la sede Unioncamere Puglia di Tirana, organizza dal 23 al 25 novembre 2011 una “Missione Internazionale in Albania”. Obiettivo del progetto quello di avvicinare le imprese italiane alla realtà albanese al fine di stringere accordi di cooperazione tecnologica, licence agreement, scambio tecnologico, trasferimento di know-how, e accordi commerciali e di rappresentanza con imprese ed enti albanesi. Le aziende partecipanti al progetto appartengono al settore metalmeccanico ed engineering: materiali e sistemi per l’edilizia e bioedilizia; produzioni macchinari, utensili, metallo, costruzione navi, industria acciaio. Gli incontri tra imprenditori pugliesi e imprenditori albanesi saranno da input per lo sviluppo di partnership commerciali.
MECCANICA PUGLIESE: SUCCESSO A BILBAO L’edizione 2011 del Cumbre Industrial y Tecnologica – salone Subcontractation svoltosi a Bilbao, ha avuto ottimi riscontri per la regione, la cui partecipazione è servita per far conoscere meglio agli operatori internazionali e spagnoli, i livelli d’eccellenza raggiunti dal comparto regionale della meccanica. Gli operatori pugliesi hanno avuto l’opportunità di incontrare sia potenziali partner spagnoli che partner provenienti da altri Paesi europei, soprattutto dalla Francia. Loredana Capone, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico ha dichiarato: “Il settore della meccanica pugliese, in fase di forte ascesa sui mercati esteri, ha tutte le carte in regola per potenziare ulteriormente i risultati ottenuti fino ad oggi Aver partecipato al Salone di Bilbao ha sicuramente contribuito al raggiungimento di questo obiettivo”.
Apulia mechanics: success in Bilbao The 2011 edition of Technology Summit exhibition in Bilbao, has had a great success for Apulia enterprises. The regional entrepreneurs of mechanic sector have had the chance to meet foreign partners in order to sign trade agreements.
Cooperation in Albania Unioncamere Puglia and the office of Unioncamere Puglia of Tirana, organizes from 23th to 25th November 2011 an “International Mission in Albania”. The aim of the project is to approach the Italian enterprises to the Albanian companies with the aim of sign economic agreements.
Aree dell’Adriatico PUGLIA
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.www.regione.puglia.it
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AEROPORTO DEL MOLISE: LA REGIONE SI PREPARA AL DECOLLO Un’opera che cambierà il volto della regione con l’obiettivo di intercettare i traffici est – ovest nell’area Adriatica
“La realizzazione di quest’opera, consentirà di sviluppare contatti e scambi commerciali e turistici con altri Paesi”, parola dell’avvocato Ottavio Balducci, presidente di Avioproject s.r.l. Questo è uno degli aspetti base relativi al progetto per la costruzione di un aeroporto nel Molise, una realizzazione promossa e diretta dalla Società Avioproject s.r.l. Fermamente convinta che l’opera segnerà una svolta epocale nei trasporti molisani e produrrà un forte sviluppo del territorio anche in termini occupazionali, la Avioproject ha individuato nel territorio dei comuni di Cantalupo nel Sannio (Isernia) e San Massimo (Campobasso) la posizione ideale per la realizzazione del progetto. Avvocato Balducci nel 2009 avete avuto il beneplacito dell’ENAC – Ente Nazionale Aviazione Civile. Con la “benedizione” di questo importante organismo aeronautico, prevedete, nel futuro, un ampliamento dei collegamenti ad esempio da e per i paesi Balcani? “Sicuramente l’interesse c’è a poter fare da scalo e porta verso i Balcani anche perché, a differenza degli scali di Pescara, Bari e Foggia, quello del Molise risulta avvantaggiato per il diretto sbocco all'area tirrenica e, pur non potendoci mettere in competizione con le vicine regioni, sicuramente l’ampliamento verso i paesi Balcani è uno dei nostri obiettivi, anzi è una naturale risposta in un contesto di infrastruttura rientrante nella Macroregione Adriatica. Credo che bisogna uscire fuori dall'idea che si ha dei grandi aeroporti in competizione tra di loro. Un aeroporto, anche una semplice aviosuperficie con caratteristiche tecniche e di sicurezza di aeroporto come quella prevista per il Molise, proprio per la sua versatilità', può' seguire le necessità economiche e sociali di una regione e raccogliere la domanda di movimento delle persone o delle merci. Recentemente, l'intervento infrastrutturale è stato anche inserito nel piano regionale dei trasporti della Regione Molise e la sua realizzazione potrebbe avvenire in 18-24 mesi dal momento dell'effettivo finanziamento CIPE, già programmato su istanza dei Comuni proponenti”. Mafalda Bruno
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Aree dell’Adriatico MOLISE
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Airport of Molise: the Region is ready to takeoff “The realization of this work, will develop trade and tourist exchanges with other Countries”, the lawyer Ottavio Balducci, president of Avioproject s.r.l, has affirmed. This is one of the base aspects about the project for the construction of an airport in Molise, a realization promoted and directed by the Avioproject Society s.r.l convinced that the work will mark an epochal turning point about the transports of Molise and will produce a strong development of the territory in the employment field also, Avioproject has identified in the territory of Cantalupo nel Sannio (Isernia) and S.Massimo (Campobasso) the perfect position about the realization of the project. In 2009 you have had the consent of ENAC National Civil aviation Authority. With the “blessing” of this important aeronautical authority, you preview, in the future a widening of connections from and for the Balkans countries? “Sure we have the interest to become dock and gateway towards Balkans. Recently, the infrastructural participation has been also inserted in the regional plan of the transports of Molise region and its realization could happen after 18-24 months from the real financing CIPE period, already scheduled on request of the proposing municipalities”.
.www.regione.molise.it
VINO E OLIO INCREMENTANO L’EXPORT Grande esportatrice a livello mondiale di vino e olio, sono questi i dati pubblicati dall’Istat in merito alle esportazioni regionali che hanno dato un nuovo impulso all’economia abruzzese. L’esportazione di prodotti tipici è diretta principalmente a Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Usa. L’export di olio ha registrato un + 18.2%, quello del vino segna + 5.3%. L’assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo ha dichiarato: “Sicuramente il momento di difficoltà per la nostra economia non può dirsi superato, le difficoltà persistono ma questi dati ci invitano ad essere ottimisti. Bisogna continuare a puntare sui prodotti che restano la massima espressione delle nostre tradizioni e che grazie alla loro qualità accrescono sempre più la loro riconoscibilità a livello mondiale”.
Wine and oil increase the export The data published by Istat show that the region is a great exporter at the world level of wine and oil. The export of typical products is mainly addressed to Germany, France, United Kingdom, Holland and USA. The oil exported has recorded +18,2%, while the export of wine has marked + 5,3%.
NUOVI BANDI PER LE IMPRESE Promuovere lo sviluppo, l'innovazione e la competitività del territorio pescarese attraverso contributi regionali, questi gli obiettivi che si pone la Camera di Commercio al fine di risollevare la situazione economica abruzzese. I bandi pubblicati sul sito istituzionale riguardano: l'integrazione dei fondi di garanzia ai Confidi dell'artigianato, del commercio, dell'agricoltura, dell'industria e misti, per un importo pari a 350.000,00 euro in modo da sostenere l’attività dei confidi; la certificazione di qualità, fino ad un importo di 50.000,00 euro; il controllo di gestione, attraverso la creazione di piattaforme tecnologiche, per un ammontare massimo di 50.000,00 euro. In questo modo le aziende potranno sentirsi incentivate ad investire su infrastrutture e processi produttivi a vantaggio dell’economia regionale.
VARSAVIA: RISORSA PER IL TURISMO REGIONALE Presso il Trade Fair Congress Centre di Varsavia si è svolta la mostra internazionale Tour & Travel 2011 a cui ha partecipato l’assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio e una rappresentanza di tour operator regionali. Obiettivo principale conquistare il settore turistico polacco, attraverso la presentazione di una serie di pacchetti turistici promozionali del prodotto mare e montagna. Di Dalmazio ha dichiarato: “La presenza dell'Abruzzo turistico a Varsavia rientra in quella strategia avviata dalla Regione di penetrazione in mercati nuovi per l'Abruzzo. In questo senso siamo confortati dai risultati positivi finora riscontrati con la promozione specifica avviata nella passata stagione su mercati finora poco battuti dall'Abruzzo: Austria, Olanda e Repubblica Ceca che nella stagione estiva hanno risposto in maniera soddisfacente all'offerta di incoming presentata”.
Warsaw: resource for the regional tourism At Trade Fair Congress Centre of Warsaw has took place the international exhibition Tour & Travel 2011. There were the regional councillor for Tourism Mauro Di Dalmazio and many tour operators. Main aim is to corner the Polish market offering interesting vacation packages.
New bans for enterprises In order to promote the development, innovation and the competitiveness of Pescara enterprises through regional contributions, the Chamber of Commerce has published three bans about the integration of guarantee funds to consortium, quality certification and control of management.
Aree dell’Adriatico ABRUZZO
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.www.regione.abruzzo.it
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UN “MATTONE” TRA REGIONI E EUROPA
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ortare la sanità delle Regioni in Europa e l’Europa nei sistemi sanitari delle regioni italiane, è questo il motto del Progetto Mattone Internazionale, realizzato in collaborazione con le regioni Veneto e Toscana, le cui attività prenderanno il via nei prossimi giorni.
Gli obiettivi generali del Progetto Mattone Internazionale sono: innanzitutto costruire un ambito unitario nel quale fare confluire e crescere la presenza italiana all'interno delle istituzioni europee e internazionali (OMS, Banca Mondiale, OCSE) nel settore della Salute, con il contributo attivo di esperti regionali; e in secondo luogo, pianificare, realizzare e rendere sostenibili i progetti che Stato e Regioni organizzano nei vari contesti internazionali, con particolare riferimento all'area mediterranea, balcanica, dei paesi ex URSS e del medio Oriente, anche attraverso una diversa gestione delle modalità di negoziazione degli Accordi bilaterali intergovernativi. Si tratta quindi di un progetto che facilita nuove relazioni stabili attraverso una nuova organizzazione condivisa a livello nazionale e regionale. Il lavoro comune dovrà permettere di “mettere a sistema” le numerose iniziative italiane in varie aree, esportare i saperi e i saper fare valorizzando le tematiche già oggetto dei precedenti “Mattoni” e, in particolare, di acquisire e diffondere strumenti comuni di indirizzo, linee guida, indicatori; valorizzare i progetti nel campo della cross border health care; creare le condizioni per massimizzare l’accesso a programmi e risorse comunitarie.
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A “brick” between Regions and Europe To shift the public health of the Regions in Europe and Europe in the health system of the Italian regions, this is the motto of the International brick Plan, realized in collaboration with the regions Veneto and Tuscany, whose activities will start next few days. The general aim of the International brick Plan: first of all to create an uniform sphere in which to grow and increase the Italian presence in the European and international institution (WHO, World Bank, OECD) in the health sector, with the active contribution of regional experts; then, to plan, realize and to make sustainable the plans that Regions organize in the several international contexts, with particular attention to the Mediterranean and Balkan area, of the countries of ex-USSR and the Middle East, also through a different organization of the negotiation of the inter-governmental bilateral agreements.
www.europa.marche.it
.Aree dell’Adriatico MARCHE
Paolo Petrini assessore Politiche Comunitarie Regione Marche
Far confluire la presenza italiana all’interno delle istituzioni europee e internazionali nel settore della Salute è l’obiettivo del progetto “Mattone Internazionale”. Le Regioni avranno un ruolo chiave perché promotrici dell’iniziativa
Le linee operative del progetto prevedono, tra l’altro, la raccolta, l’ordinamento logico e la revisione documentale, la mappatura del quadro istituzionale, il censimento di iniziative, la valutazione dei risultati. E sui risultati sarà valutata l’efficacia del progetto: quanto l’Italia riuscirà a influenzare il processo di formazione delle policies, quali saranno i benefici acquisiti dalla partecipazione ai bandi e dal numero di progetti assegnati all’Italia, la sistematizzazione delle iniziative internazionali e, complessivamente, i riconoscimenti in termini di immagine del “Sistema Paese” e, non ultima, la capacità di comunicare sviluppata. La Regione Marche è stata tra le prime regioni ad aderire al progetto, attraverso la collaborazione delle strutture “Ricerca sanitaria e biomedica, innovazione e formazione”, dell’Agenzia Regionale Sanitaria e le “Politiche comunitarie – Autorità di Gestione del FESR e FSE”. Il progetto prevede, inoltre, l’attivazione del Piano Nazionale di Formazione per gli operatori Socio Sanitari di tutte le Regioni con l’obiettivo generale di promuovere la cultura internazionale nel settore, al fine di incrementare le conoscenze scientifiche, le motivazioni e le capacità professionali del personale che abitualmente opera nei sistemi sanitari regionali. Il piano di formazione prevede la progettazione di corsi formativi per formatori i quali, a loro volta, siano in grado di moltiplicare il messaggio didattico con un meccanismo “a cascata” che coinvolga tutte le Regioni; il confronto tra modelli organizzativi attualmente in uso nelle Regioni Europee al fine di armonizzare l’offerta assistenziale di eccellenza; la progettazione di moduli didattici “tipo” facilmente riproducibili su tutto il territorio nazionale e costruiti sulle categorie professionali destinatarie dei corsi sulla progettazione europea ed internazionale; la fornitura di assistenza alle Regioni per la replicazione dei corsi; il confronto tra le esperienze e le problematiche internazionali nell’ambito della salute globale al fine di poter progettare attività di cooperazione decentrata di qualità. Le attività dirette ai beneficiari hanno preso avvio ad inizio 2011 con il coordinamento della Regione del Veneto della Regione Toscana.
MARCHE Aree dell’Adriatico
.www.europa.marche.it
The common job will have to allow “to realize” many Italian initiatives in several areas, to export the culture valuing the themes already object of the previous “bricks” and to develop and diffuse the common instruments guidelines, pointers; to value the plans in the field of cross border health care; to create the conditions in order to maximize the access to programs and community resources. The Marche Region has been the first between the regions to join to the plan, through the collaboration of the structures “health and biomedical research, innovation and training”, of the Regional Healthy Agency and the “community Policies Authority of Management of ERDF and ESF”. The plan previews, moreover, the activation of the National training Plan for the healthcare and social workers of all regions with the general aim to promote the international culture in the field that, to they turn will become trainer so that to multiply the message through a “cascading” moving that involves all the regions.
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100 Finestre: incontri con buyers per poter competere con le multinazionali della moda sul mercato cinese
Giuseppe Mazzarella presidente nazionale settore moda Confartigianato
INSIEME PER FARE SISTEMA
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E’ un momento di incontro molto importante – ha sottolineato il presidente nazionale settore moda di Confartigianato, Giuseppe Mazzarella – per le PMI che vogliono sempre più aprirsi ai nuovi mercati emergenti come quello cinese e indiano”. Questo in sintesi la mission della la quarta edizione di “100 Finestre”, manifestazione svoltasi presso i padiglioni della fiera di Ancona. Un evento importante che ha visto la partecipazione di circa 90 buyers cinesi oltre che di 80 imprese della moda e delle calzature, provenienti da tutta Italia (52 marchigiane e 22 da Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Umbria, Toscana). Un passaggio dalle grandi griffe più famose dell’abbigliamento ai prodotti artigianali? “Diciamo che le grandi griffe sono ormai ben presenti in Cina, il mercato è quindi maturo per capire l’italian style in tutta la sua completezza, con questi prodotti artigianali, fatti a mano e che affascinano questa seconda e sempre più matura generazione di consumatori. Non è un caso che fra i tantissimi operatori cinesi molti intervenuti siano distributori”. Presidente quali saranno le tematiche su cui l’associazione lavorerà nei prossimi mesi? “Diciamo almeno tre. Prima fra tutti comunicazione e sviluppo delle reti di impresa che oggi sono fondamentali per affrontare i mercati esteri, ma anche per poter avere la massa critica e potere contrattuale con fornitori di materie prime e banche. Secondo poi la presenza sui tavoli di lavoro come interlocutori che ci permette di spingere il concetto delle proporzionalità delle norme in base alle reali dimensioni delle aziende. Penso, ad esempio, alle norme sulla sicurezza sul lavoro che non possono essere uguali per una PMI e una grande azienda. Da ultimo, ma non per importanza, la formazione oggi poco adeguata rispetto alle reali richieste del mercato”. Pietro Ceccarelli
Together in order to work the system As Giuseppe Mazzarella national president of Confartigianato fashion sector, declares “the fourth edition of “100 Finestre” is “an important event for SME that want to open towards Chinese and Indian markets”. Ninety Chinese buyers have participated and beyond 80 SME belonging at fashion and Italian footwear. “The Chinese market is ready to the commercialization of handicraft products - asserts Mazzarella. Our association will work on three sides in order to help the development of partnership that is: communication and enterprises development networks, workshop tables and training”.
C52 UNA NUOVA RETE D’IMPRESA PER IL FASHION MADE IN MARCHE C52 è un brand che racchiude aziende marchigiane operanti nel settore moda. C sta per charme, il numero 52 richiama l'anno 1952, in cui a Palazzo Pitti si è tenuta la prima sfilata. Una nuova rete di impresa quindi, che ha l’obiettivo di poter competere al meglio sui mercati nazionali ed esteri in un momento così delicato dell’economia. Dalla produzione alla pubblicizzazione alla vendita anche on line, C52 copre tutte le fasi dell'attività imprenditoriale perché, come ha precisato Mario Carlocchia dell’agenzia MAP che è a capo del progetto, "i marchigiani hanno il difetto di non valorizzarsi". C52 ha già partecipato al Micam di Milano, il più prestigioso salone internazionale dedicato alla calzatura ed al progetto “100 Finestre” tenutosi ad Ancona. Arrivato alla sua quarta edizione 100 Finestre è un momento di incontro fra gli operatori cinesi e le imprese italiane estremamente interessante per chi vuole operare in un mercato così complesso come quello cinese.
A network system in order to compete on the global market C52 is a brand that encloses marche enterprises working the fashion sector. A new network of enterprise that has the aim to compete at best on the national and foreign markets in a difficult moment of the economy. C52 has already participated to the Micam held in Milan and to the project “100 Finestre” held in Ancona.
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MARCHE Aree dell’Adriatico
Mario Carlocchia
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USL E ASES INSIEME PER L’EDILIZIA Tutela e ripresa del comparto edile. Sono questi gli obiettivi prefissati nel documento con proposte fattive siglato da Francesca Busignani, Segretario Industria USL e il direttivo dell’ASES, Associazione Settore Edile Sammarinese. Il settore dell’edilizia contava oltre 400 imprese con un indotto di 2000 dipendenti che, tra sammarinesi e frontalieri, sono stati di molto ridotti. Come dichiara Busignani, “l’attività congiunta dell’ASES e dell’USL vuole tutelare il lavoro serio ed onesto, estirpando ciò che è illecito e dannoso per tutto il paese. Affiancare gli imprenditori onesti del settore Edile con la stesura di proposte concrete da fare al Governo significa garantire chiarezza, occupazionalità e competitività del sistema al fine di salvaguardare e rilanciare questo importante settore”.
USL and ASES together for the building The secretary Industry USL and the directive of the ASES have worked together in order to relaunch the building sector. The document has the aim to place side by side the entrepreneurs of the sector in order to guarantee clarity, employment and competitiveness of the system.
SAN MARINO E ISRAELE SEMPRE PIÙ VICINI Si fanno sempre più stretti i rapporti tra la Repubblica di San Marino e lo Stato di Israele. A dimostrarlo la visita che il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Politici della Repubblica del Titano, Antonella Mularoni ha compiuto a metà ottobre, incontrando il Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri, Avigor Liberman. Hanno Antonella Mularoni con Avigor Liberman scambiato vedute sulla situazione internazionale e ribadito la volontà di intensificare le già ottime relazioni bilaterali, sia sul piano delle reciproca conoscenza che su quello della collaborazione in campo economico, commerciale, turistico e culturale. Al fine di approfondire questi temi il Segretario di Stato Mularoni e la delegazione sammarinese hanno incontrato i rappresentanti del mondo economico ed imprenditoriale israeliano.
AUTORIZZAZIONE REVOCATA PER IL CREDITO SAMMARINESE Il Credito Sammarinese non gode più dell’autorizzazione all’esercizio delle attività riservate. Questo è quanto disposto dalla Banca Centrale di San Marino con un provvedimento dell’11 ottobre. Il Credito Sammarinese era già in regime di amministrazione straordinaria e in sospensione dei pagamenti con conseguente sottoposizione alla procedura della liquidazione coatta amministrativa. L’accordo siglato tra il commissario liquidatore e sei banche sammarinesi prevede di rilevare parte delle attività e della passività verso la clientela del Credito Sammarinese S.p.A al fine di assicurare la piena tutela dei diritti patrimoniali dei risparmiatori, per l’intero ammontare dei risparmi. L’accordo prevede la ripartizione dei depositi tra Banca di San Marino, Banca Agricola Commerciale, Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, Asset Banca, Banca Partner e Euro Commercial Bank.
Revoked authorization for San Marino credit San Marino Credit has not the authorization for the activities reserved. This has been decided by the Central bank of San Marino. The agreement signed previews to take part of the activities and the passivity towards the customers of San Marino credit S.p.A
San Marino and Israel more and more closed The Secretary of State for the Foreign and policies affaires of San Marino, Antonella Mularoni has met the first Vice Minister and Minister of the Foreign affaires, Avigor Liberman. They have remarked the will to intensify the optimal bilateral relationship.
Aree dell’Adriatico REPUBBLICA DI SAN MARINO
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.www.visitsanmarino.com
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PROGRAMMA ATTIVITÀ PRODUTTIVE 2012-2014 Vasco Errani, presidente della Regione nel corso del meeting sull’avvio del nuovo Programma Triennale delle attività produttive 2012-2014 ha affermato: “Realizzeremo un programma per l’economia che poggia sulla partecipazione, più allargata possibile, di tutto il sistema emiliano-romagnolo. Lo faremo nel solco del progetto e delle azioni che abbiamo messo in campo fino ad ora. Solo così potremo superare la frammentazione sociale che è sotto gli occhi di tutti: la nostra parola d’ordine sarà, da oggi, speranza”. Secondo Errani sarà indispensabile puntare sulle infrastrutture e sulla formazione tecnica imprenditoriale. Ulteriore commento al nuovo programma anche da Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività produttive, che ha dichiarato la necessità di favorire gli investimenti sia interni che esteri.
Productive activities project 2012-2014 Vasco Errani, president of the Region, during the meeting about the new triennial program of Productive activities 2012-2014 has declared: “We will realize a program for the economy that involves all the regional system, it will be essential to bet on infrastructures”.
FONDI PER AGGREGAZIONI TEMPORANEE DI IMPRESE Ammontano a circa 3 milioni e 130 mila euro i fondi stanziati dalla Regione a sostegno di 24 progetti di aggregazioni di imprese. Le aziende coinvolte sono 210, gran parte dei progetti riguarda il settore della meccanica, seguito dal macro-settore dell'abitare e costruire, abbigliamento, alimentare, energia e informatica. L'assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli ha dichiarato: “Il bilancio del bando regionale è quindi nettamente positivo per l'alta adesione e interesse delle imprese e per la consonanza tra Regione e imprese in relazione ai mercati target ma anche per la buona composizione delle imprese in termini di filiera. Per le imprese di questa regione, l'export garantisce le migliori opportunità per continuare a crescere e svilupparsi”.
AL VIA NUOVE NORME SUL RENDIMENTO ENERGETICO Il 6 ottobre è entrata in vigore la nuova norma regionale relativa al rendimento energetico degli edifici, Delibera 1366 del 26 settembre 2011. Con il provvedimento, l’EmiliaRomagna è la prima Regione a recepire nella propria disciplina le disposizioni del Dlgs 28/2011 in materia di integrazione di impianti ad energia rinnovabile negli edifici. Le principali modifiche rispetto all’attuale disciplina, riguardano la dotazione di impianti a fonte rinnovabile per gli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione rilevante. Una significativa modifica riguarda l’attestato di certificazione energetica degli edifici: a partire dal 6 ottobre 2011, l’indice di prestazione energetica e la relativa classe contenuti nell’attestato devono essere riportati negli annunci commerciali di vendita di edifici o di singole unità immobiliari.
Ready new laws about the energy efficiency On 6th October come into effect the new regional law about the energetic efficiency of the buildings, Deliberation 1366 of 26th September 2011. A meaningful modification regards the license of energetic certification of the buildings that must put on the business ad of buildings or single unit estate on sale.
Funds for temporary cooperation of enterprises The funds allocated by Region are about 3 million in order to support 24 projects of cooperation of enterprises. Many projects involve the sector of the mechanics, followed by the macro-sector of building, clothing, food, energy and computer technology.
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Aree dell’Adriatico EMILIA ROMAGNA
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LA REGIONE VIAGGIA SU FIBRA OTTICA In piena attuazione il piano realizzato in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico per l’estensione della fibra ottica sul territorio regionale. Il programma regionale che ammonta a 40 milioni di euro, è finanziato sia dal Ministero che da fondi regionali ed europei. Sono 280 gli interventi previsti sul territorio, circa 415 mila le persone coinvolte dal progetto. Il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato si augura di riuscire entro il 2013 a coprire molte delle aree regionali che attualmente non sono servite dalla banda larga. L’obiettivo futuro è quello di dotare il Veneto di un’infrastruttura ad alta velocità che possa coprire il fabbisogno di aziende e famiglie.
The region uses the optical fibre The plan is realized in collaboration with the Ministry of Economic Development for the enlargement of the optical fibre on the regional territory. The plan amounts to 40 million euro. Within 2013 the aim is to create an infrastructure at high speed able to cover all the enterprises and families needs.
PADOVA: TETTO FOTOVOLTAICO PIÙ GRANDE D’ITALIA Dodici milioni di Watt installati su tetti di18 edifici, è considerato il tetto fotovoltaico più grande d’Italia. Sette pensiline predisposte al parcheggio auto dell’interporto di Padova. L’impianto è stato da un’azienda italiana Solon spa appartenente al gruppo berlinese Solon SE di Carmignano di Brenta. leader nella produzione di impianti e moduli fotovoltaici. L'impianto realizzato produce energia e la immette in rete con una potenza prodotta tale che il tetto dell'Interporto di Padova potrà dare energia elettrica a circa 4.000 famiglie. “Entro l'anno altri due importanti impianti verranno allacciati alla rete elettrica ha dichiarato il sindaco di Padova Paolo Zorzato - quello sopra il nuovo pala indoor e quello in fase di montaggio sul tetto del PalaFabris”.
ASSUNZIONI REGIONALI IN CALO Le imprese venete tra ottobre e dicembre 2011 prevedono di effettuare non più di 9 mila assunzioni. E’quanto si evince da un comunicato diffuso da Unioncamere Veneto sulla base di un’indagine sui fabbisogni occupazionali delle imprese, svolta nell'ambito del Sistema Informativo Excelsior. Rispetto alle previsioni annuali, che preannunciavano una domanda generale di 80mila assunzioni entro fine 2011, gli imprenditori veneti, condizionati anche dalla grave situazione economica generale, hanno modificato i propri fabbisogni professionali, fermandosi a 9 mila nuovi ingressi previsti. Saranno le imprese che di servizi che faranno da traino alle richieste di lavoro, assorbiranno, infatti, il 70% delle domande di impiego, la maggior parte a tempo determinato anche a causa del basso livello di produttività imprenditoriale
Regional job applications falling The regional enterprises between October and December 2011 preview to realize 9 thousand assumption only. This is the data, published by Unioncamere Veneto. The regional entrepreneurs have modified the professional needs as a consequence of the global economic crisis.
Padua: the biggest photovoltaic roof in Italy Twelve million Watt installed on 18 buildings. The system has been build by Italian company Solon spa. The system realized produces energy and introduce it on the network with a high power so that the roof of the freight village of Padua will be able to give to electric power to 4.000 families.
Aree dell’Adriatico VENETO
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PROGETTO "TURISMO ACCESSIBILE ALPE ADRIA” Il progetto "Turismo accessibile Alpe Adria L.I.F.E.: Learning Integration For Environment", finanziato nell’ambito del programma Interreg IV Italia-Austria 2007- 2013, mira a rendere più accessibili gli spazi turistici a differenti tipologie di clientela offrendo servizi migliori e più accurati. L’iniziativa è volta a creare migliori pratiche in materia di ricettività da proporre in ambito transfrontaliero dal Friuli Venezia Giulia, al Cadore, alla Carinzia, territori di maggiore interesse turistico che vogliono affrontare in modo innovativo gli aspetti dell'accessibilità. Un nuovo modo di fare turismo puntando all’accessibilità per tutti. Il valore aggiunto offerto alla clientela che potrebbe scegliere una località rispetto all’altra, una risposta concreta quindi alla crisi economica globale.
“Accessible tourism Alpe Adria” project The project "Accessible tourism Alpe Adria L.I.F.E.: Learning Integration For Environment", has the aim to make easier to reach many tourist areas for different kind of tourists offering better services in Friuli, in the area of Cadore and Carinthia in order to favouring the stream of tourists.
NUOVA CONNESSIONE MARITTIMA TRA TUNISI E TRIESTE
SINERGIA TRA BALTICO E ADRIATICO L’assessore alla Viabilità e Trasporti del Friuli Riccardo Riccardi, insieme al presidente del territorio austriaco della Stiria Franz Voves, nel corso di un meeting al parlamento europeo hanno sottolineato alla commissione trasporti, la comune volontà dei territori nel concretizzare l’inserimento del “Corridoio baltico Adriatico” nella programmazione Ue dei progetti di trasporto ferroviario europeo. Riccardi ha affermato: “Il Corridoio BalticoAdriatico rappresenterebbe non solo un asse strategico di connessione tra gli scali polacchi del Baltico ed i porti di Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, ma anche la possibilità di sviluppare nuove collaborazioni economiche lungo questo nuovo asse di trasporto su rotaia Nord-Sud”.
Synergy between Baltic and Adriatic sea The councillor to the Practicability and Transports of Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi with to the president of the Austrian area of Stiria Franz Voves, during a meeting at the European Parliament have emphasized the common will of the territories about the creation of the “Adriatic Baltic Corridor” in order to favour the economic cooperation also.
La creazione di una nuova linea ferroviaria tra il porto di Rades in Tunisia e quello di Trieste con scali intermedi a La Valletta (Malta) e ad Augusta, in Sicilia, potrebbe diventare realtà. Sono queste le prospettive del progetto “Italmed” che mira alla cooperazione interregionale sull'integrazione logistica e dei trasporti tra il sistema regionale italiano e i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Il Friuli è partner del sottoprogetto che riguarda lo sviluppo delle relazioni nel campo dei trasporti delle merci e della logistica con la Tunisia. L’assessore alle Relazioni internazionali Elio De Anna ha commentato: “Il progetto si inserisce nella scelta della Regione Friuli di attuare, con le autostrade del mare, lo spazio mediterraneo della mobilità ribadito nel corso dell'incontro lo scorso febbraio a Trieste”.
New sea route between Tunis and Trieste The creation of a new railway line between the port of Rades (Tunisia) and that one of Trieste with intermediate ports at LaValletta (Malta) and Augusta, (Sicily), could become reality. The project called “Italmed” has the aim to create a cooperation in terms of logistic transport among Italy and the countries of Mediterranean area.
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Aree dell’Adriatico FRIULI VENEZIA GIULIA
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AZIENDA SLOVENA VINCE IL PREMIO GREEN FLIGHT L’azienda slovena Pipistrel di Aidussina ha ricevuto il premio “Green Flight Challenge” partecipando al concorso indetto dalla NASA lo scorso agosto. La gara consisteva nel riuscire a costruire dei velivoli con il più basso consumo di carburante o energia elettrica. L’aereo costruito dalla Pipistrel denominato Taurus G4, è in grado di volare per 200 miglia in meno di due ore e utilizzando meno di un gallone di carburante per passeggero, o l’equivalente in elettricità. Il premio ammonta a 1,35 milioni dollari. Il presidente della Pipistrel USA Jack W. Langelaan ha dichiarato: “Insieme abbiamo dimostrato che l’elettricità è un valido carburante alternativo per alimentare gli aerei. Stiamo assistendo e partecipando alla nascita del trasporto aereo con fonti energetiche verdi”.
Slovenian company won “Green Flight Challenge” prize Slovenian company Pipistrel has received the prize “Green Flight Challenge” a competition with the aim to build aircrafts by lowest fuel consumption or electric power. The Pipistrel’s arircraft is capable of driving 250 miles with the average speed higher than 100 miles per hour and the fuel consumption of less thank one gallon per passenger.
PROGETTO ADRIA A AL VIA Finalmente esecutivo il progetto ADRIA A (Accessibilità e sviluppo per il ri-lancio dell’area dell’Adriatico interno), co-finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 20072013 dotato di 3,289 mln di euro, si pone l’obbiettivo di contribuire alla riorganizzazione dell’accessibilità e dei trasporti dell’intera area transfrontaliera italo-slovena con il fine di formare un’area metropolitana integrata. Il programma prevede il coinvolgimento dei rappresentanti degli aeroporti come Ronchi dei Legionari di Trieste, Marco Polo di Venezia e Joze Pucnik di Lubiana al fine di realizzare un servizio di metropolitana leggera tra le aree urbane di Trieste e Capodistria ed i loro porti, Gorizia con Nova Dorica e l’entroterra sloveno ed i tre aeroporti.
PROSPETTIVE ECONOMICHE DAL MERCATO UCRAINO A seguito di un seminario organizzato dalla Camera di Commercio e Industria regionale, sono state elencate le molteplici possibilità per fronteggiare la crisi e migliorare le condizioni economiche del territorio sloveno. Reale la possibilità di sbocchi commerciali dal vicino mercato ucraino secondo Milos Prislan, advisor economico dell'ambasciata slovena a Kiev, per poter concretizzare i possibili vantaggi economici è necessario abbattere i freni allo sviluppo come la ridotta dimensione delle compagini societarie. Inoltre la ricerca della Camera di Commercio ha dimostrato come la Slovenia potrebbe sfruttare il comparto delle infrastrutture per favorire il settore turistico.
Economic outlooks from Ukrainian market During a meeting organized by the regional Chamber of Commerce and Industry, the economic advisor at the Slovenian Embassy in Kiev, Milos Prislan has affirmed that Ukrainian market offers many opportunities for Slovenian companies, but due to its size and special conditions companies have problems entering it on their own.
Adria A project ready The project Adria A (Accessibility and development for the re-launch of the internal area of the Adriatic sea) co-financed by ItalySlovenia 2007-2013 cross-border cooperation program aims to rise the transport network in the area between Veneto, Friuli Venezia Giulia and Slovenia, projecting new transport lines and improving and services already in use.
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Aree dell’Adriatico SLOVENIA
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LA REGIONE LEADER PER RICONOSCIMENTI ALBERGHIERI Premiato l’impegno del personale del Dubrovnik Palace Hotel che ha ricevuto il premio dell’organizzazione turistica ''World Travel Award'', conosciuta anche come ''Oscar turistico”, per il miglior albergo resort e SPA in Europa, superando paesi in gara come Italia, Francia, Irlanda, Spagna e Grecia. Ottima la location del resort che offre una vista unica delle famose isole Elaphiti. Recentemente sono stati migliorati i servizi offerti alla clientela così come le numerose attività e facilities anche in considerazione del mercato turistico internazionale spesso molto esigente. Piena soddisfazione per Rade Malobabic, direttore dell’albergo che ha riconosciuto l’impegno dei suoi dipendenti. Le Meridien Lav ha invece vinto il premio come migliore casinò resort del Vecchio Continente.
The region leader about the resort award Dubrovnik Palace Hotel in Croatia received “World Travel Award” as the best resort hotel in Europe. Recently the hotel has invested a lot of effort into improving the quality of service and introducing many additional facilities and activities, so that the hotel could become regional leader in an extremely demanding international tourist market.
OTTIMI RISULTATI PER IL SETTORE TURISTICO
DELEGAZIONE CROATA IN FRIULI "Promozione e valorizzazione congiunta dei beni culturali, ambientali e storici tra Istria e Varaždin", questo il tema oggetto della visita della delegazione croata che ha avuto luogo in Friuli Venezia Giulia. I rappresentanti croati attraverso lo studio del marketing territoriale e a strategie promozionali hanno cercato di creare possibili collaborazioni tra amministrazioni, istituzioni e soggetti del settore privato locali, in modo da riuscire a rafforzare la propria economia e il settore turistico. I rappresentanti della Croazia sono esperti funzionari provenienti dall’Istria e da Varaždin il cui principale interesse è stato approfondire la conoscenza di modelli di sviluppo sostenibile nel settore turistico che il Friuli ha realizzato di recente grazie all’utilizzo di fondi strutturali.
Croatian delegation in Friuli "Promotion and valorisation of cultural, environmental and historic assets, between Istria and Varaždin". The aim of the Croatian delegation of Istria and Varaždin is to create cooperation among Authorities and enterprises in order to strengthen the economic sector.
Raddoppia rispetto allo scorso anno la presenza di turisti stranieri in Croazia (circa 518,000), come evidenziano i dati pubblicati dall’Ente Nazionale Croato per il turismo. Positivi i commenti del Ministro del Turismo Damir Bajs che ha affermato di voler raggiungere nel 2012 risultati migliori della stagione 2011. Fondamentale per il Ministro è “Affrontare la prossima stagione molto più preparati e con maggiori attività rivolte allo sviluppo del turismo continentale”. A questo proposito è stato sottoscritto dal Ministro Bajs e dalla Direttrice dell'Istituto croato per il turismo, Sandra Corak, il programma denominato“Progetto principale e Strategia di sviluppo del turismo della Croazia'' considerato la base per lo sviluppo turistico fino al 2020 il cui valore ammonta a 4,5 milioni di kune.
Great results for tourist sector Doubled the presence of tourists in the region if compared to the data of last year. Damir Bajs Croatian Tourism Minister has affirmed that investments are being made in continental tourism. An agreement about the development of regional tourism has been signed by Damir Bajs and the director of Croatian institute for tourism Sandra Corak
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Aree dell’Adriatico CROAZIA
.www.croatia.hr
OBIETTIVO: SVILUPPO DELLE PMI Ljlijana Filipović, vice presidente della Camera di commercio del Montenegro ha affermato in una recente intervista, che il governo montenegrino si sta attivando per la creazione di un piano strategico al fine di sviluppare le piccole e medie imprese presenti nel territorio, esse infatti rappresentano il 99% della struttura economica del paese, coprono il 31% delle esportazioni e il 61,8% dei posti di lavoro offerti. L'obiettivo è quello attraverso le riforme, di migliorare l'ambiente economico in cui le Pmi operano. Tra le misure previste il miglioramento delle condizioni di accesso al credito. Nel 2010 è stato istituito il Fondo di investimento e sviluppo del Montenegro con l'obiettivo di promuovere la crescita economica attraverso sostegno finanziario e non a micro, piccole e medie imprese. Ulteriore importanza riveste anche l’innovazione aziendale al fine di poter raggiungere alti livelli di competitività con il mercato internazionale.
Aim: development of SME Ljlijana Filipović, vice-president of the Chamber of Commerce of Montenegro has asserted that Montenegrin government want to create a strategic plan in order to favour and improve the small and medium enterprises development, making easy the access to credit. Very important is to increase also the innovation in order to be competitive.
COOPERAZIONE CON AGENZIA PER L’IMPIEGO CROATA Zoran Jelić direttore del centro per l’impiego della Croazia e Ankica Paun-Jerallah suo omonimo in Montenegro, hanno stipulato un accordo che mira alla cooperazione tra i rispettivi centri per l’impiego al fine di migliorare sia servizi offerti ai disoccupati sia l’incrocio tra domande e offerte di lavoro. Saranno analizzati i problemi legati al mercato occupazionale anche grazie alla collaborazione di istituzioni pubbliche e internazionali. Uno degli obiettivi da raggiungere attraverso la collaborazione con la Croazia è la creazione di software specifici che siano in grado di seguire tutte le attività legate alla gestione dei fondi europei legati all’impiego. Tra i progetti approvati: “L’educazione per lo sviluppo del basso Adriatico”mirante all’aumento della flessibilità sul mercato della forza lavoro.
IN CALO LA COMPETITIVITÀ SUI MERCATI INTERNAZIONALI Come ogni anno il World Economic Forum (WEF), organizzazione internazionale che periodicamente riunisce personalità politiche ed economiche mondiali per discutere e definire le politiche del futuro, ha stilato la classifica relativa alla competitività delle aziende sui mercati internazionali; per la regione montenegrina deludenti i risultati: dal 42esimo al 60esimo posto. Per quanto concerne le condizioni economiche generali si classifica al 57 esimo posto. Gli ostacoli maggiori per l’economia montenegrina sono: il difficile accesso al credito, l’elevata tassazione per le aziende, seguita dalle norme restrittive nel mercato del lavoro, infrastrutture inadeguate, lentezze burocratiche e poca professionalità in ambito aziendale.
Decreases international competitiveness During the World Economic Forum has been analysed the economic Montenegrin situation on international markets. The results published have not been positive, the main obstacles are the difficulty about the access to credit, the high tax and the restrictive laws.
Cooperation with Croatian employment agency Zoran Jelić director of Croatian employment agency and Ankica Paun-Jerallah his homonym in Montenegro, have signed an agreement to aim a cooperation among the employment agencies in order to improve the services offered to unemployed. It will be analysed also the problems liked to the job market.
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Aree dell’Adriatico MONTENEGRO
.www.gov.me/en
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TREND IN CRESCITA PER IL MERCATO ASSICURATIVO Nonostante la crisi economica generale il mercato assicurativo albanese ha riscontrato una crescita del 5%. Lo dimostrano i dati diffusi dalla Autorità di Supervisione Finanziaria Albanese che ha analizzato la situazione nei primi 6 mesi del 2011. Le sottoscrizioni ammontano a 30,4 milioni di unità, mentre il valore dei risarcimenti pagati dagli assicuratori albanesi è ammontato a 7,8 milioni di euro. Le compagnie assicurative regionali offrono prodotti molto semplici a prezzi competitivi, a primeggiare le assicurazioni di tipo generico, il cui volume ammonta a 580.101. Il ramo delle polizze “non vita” copre l’88% del totale dei premi assicurativi. I contratti conclusi nella prima metà del 2011 hanno subito un incremento del 105%. Un trend positivo si registra anche nel mercato delle assicurazioni sanitarie cresciute del 424%.
Insurance market grew In spite of the general economic crisis, the insurance market has had an increase of 5%. The total volume of underwritings reaching about 30,4 million euro. On insurance classes, the activity on the non-life segment represented about 88% of the total volume earned from premiums.
INCREMENTO DELLE ESPORTAZIONI L’Istituto Albanese di statistica INSTAT, ha diffuso i dati relativi alle esportazioni e al deficit commerciale. Si è riscontrato un disavanzo commerciale di 215 milioni di euro e una netta diminuzione del deficit dello 0.4%. Le esportazioni ammontano a 128 milioni di euro, un dato estremamente positivo (+7.7%) se paragonato a quello di Giugno 2011. Il numero relativo alle importazioni ha subito un incremento del 2.4% su base mensile. I rapporti commerciali con Italia e Grecia considerati i maggiori partners europei, hanno favorito la crescita economica. Ai primi posti della classifica dei prodotti maggiormente esportati nei mesi di Luglio-Agosto 2011 si segnalano i minerali, l’elettricità e i carburanti che hanno delineato una crescita pari al 30,3% rispetto al mese di Giugno 2011.
APPROVATO PROGETTO PER ABBATTIMENTO DEL DIGITAL DIVIDE La società albanese di telecomunicazioni ALBtelecom ha stipulato un accordo con la società Motorola per la fornitura e l’installazione della tecnologia su tutto il territorio albanese di servizi internet a banda larga. In questo modo anche i territori montuosi di difficile accesso saranno più facilmente raggiungibili. Nel comunicato stampa diffuso da ALBtelecom, Orhan Coskun, General Manager della società albanese, garantisce la qualità della rete e la massima efficienza della banda larga in tutto il territorio. Numerosi i vantaggi derivanti dall’accordo soprattutto per il sistema scolastico e universitario delle regioni montuose. Attualmente i villaggi coperti sono 350 ma l’obiettivo dell’accordo è estendere la copertura a 1300 villaggi.
Signed plan about the decrease of digital divide ALBtelecom, Albania's phone company and Motorola have signed an agreement in order to supply and install internet technology broadband all over Albania region. The project will serve also to the education system as it will increase the quality of internet service in the schools and universities system in the mountain regions.
Export raising The Albanian Institute of Statistics has published the data about the volume of exports and the trade deficit. The total exports amount to 128 mln euro. Trade with the EU countries has encouraged the economic rise especially with the main trade partners Italy and Greece. Minerals, fuels, electricity are the main products exported.
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Aree dell’Adriatico ALBANIA
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.www.albaniatourism.com
LA CRISI PERMANE NEL SETTORE EDILE La grave crisi finanziaria che il Governo ellenico sta affrontando, continua a colpire anche il settore edile che vede molti progetti riguardanti le infrastrutture stradali ancora in stand-by. Infatti gran parte delle grandi opere stradali, precedentemente avviate nella forma delle Partnership Pubblico - Privato, non sono mai state concluse. Le imprese di costruzioni elleniche a seguito della crisi del settore, hanno subito gravi perdite anche in borsa. Molti i progetti conclusi ma non pagati dallo Stato il cui debito supera i due miliardi di euro. Attualmente sono state congelate anche le aste per le opere pubbliche come la realizzazione dell’aeroporto Kastelli di Creta, a causa della mancanza di fiducia da parte delle banche.
The crisis continues in the building sector Construction industry has seen a continuous decline. Many governmental infrastructures have never been completed. Many projects realized have not been paid by state, the amount of state debt is about 2 billion euro. Actually also the public sale have been stopped.
FIRMA DIGITALE ON LINE PER LE IMPRESE
RINNOVABILI: INVESTIMENTI NEL SOLARE Una nuova proposta per uscire dalla crisi è stata presentata dal Governo ellenico che si candida a diventare la centrale energetica solare europea. Il progetto denominato “Helios” mira ad ottenere cospicui investimenti europei utilizzabili nel settore delle rinnovabili, in particolar modo sul solare Potrebbero essere costruiti impianti che porteranno la produzione dai 206 MW del 2010, a 2,2 GW nel 202 e a 10 GW nel 2050.George Papaconstantinou, Ministro dell’energia greco, ha sottolineato come la regione goda di 300 giorni di sole all’anno, oltre il 50 % in più rispetto alla Germania, leader globale del settore fotovoltaico. Il progetto in caso di successo contribuirà a rispettare gli obbiettivi relativi alle rinnovabili stabiliti dall’Unione per il 2020.
Renewable: investments in solar power The country’s Energy Minister George Papaconstantinou has proposed a new project about the solar power. The project is called Helios and it would see the installation of 10 GW worth of solar panels in the country most of the funding will come from the EU.
Successo per una piccola impresa greca che è stata in grado di creare una piattaforma web che permette l’utilizzo e la gestione della firma digitale di nuova generazione. Uno strumento che supporta l’applicazione della firma digitale su più media player garantendo la sua compatibilità con vari sistemi operativi, la gestione dinamica di imprevisti o di ambienti di rete instabili, si utilizzano diverse interfacce, dalla semplice tastiera al riconoscimento vocale, dal codice a barra al touch screen. L’impresa ellenica è pronta anche a partnership con altre aziende specializzate nel settore per concludere accordi commerciali, assistenza tecnica o contratti di licenza.
Digital signature on line for the enterprises Great success for a small Greek company that has been able to create a web platform that allows to use and manage the digital signature. An instrument that supports the application of the digital signature on different media player guaranteeing its compatibility with several operating systems.
Aree dell’Adriatico GRECIA
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.www.ente-turismoellenico.com
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RIDI, RIDI, CHE MAMMA HA FATTO GLI GNOCCHI
Improbabili ed amarissime ricette vengono proposte sulle tavole dei 500 milioni di abitati di Eurolandia. Eppure la storia dovrebbe insegnarci qualcosa
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ide Sarkozy, sghignazza Angela Merkel, ironizza il premier Berlusconi, ma si sa lui lo ha sempre fatto! Alla finestra aspettano, analizzano, calcolano le banche europee, cariche nei loro caveau di titoli pubblici, buoni del debito pubblico emessi dagli Stati che potrebbero diventare molto presto carta straccia e, in un angolo piccolo piccolo, pochi pochissimi spiccioli. Ne avranno di pensieri i banchieri “Chissà se ci aiuteranno, ma si, ma si, però al mio collega è andata male, quella banca ha fallito! Roba da non credere”.
Nel mezzo la popolazione mondiale, quella europea ed italiana. Consumatori, risparmiatori, investitori, tutti in un grande crogiuolo ribollente. Poche, anche se in continuo e costante aumento le persone che hanno veramente preso coscienza che la situazione è veramente grave. Gli altri, la maggioranza o non hanno capito o, forse, fanno finta di non capire. Cosa? Che ci troviamo di fronte ad un’economia di guerra. Torniamo all’Italia, al Bel Paese, noi abbiamo la ricetta giusta per uscire dalla crisi? Ma pensiamo veramente che la cosa giri solamente sull’aumento o meno dell’innalzamento dell’età pensionabile? O il problema siano i costi della politica? Con questi due interventi portiamo in pareggio il Bilancio dello Stato? Ma neanche per idea! E allora dobbiamo fare tutti un bell’esercizio. Dobbiamo chiudere gli occhi e, per i tanti che non lo hanno vissuto, dobbiamo provare ad immaginare la situazione che si viveva in Italia e in Europa nel mese di novembre del 1945. Un economia, quella post bellica, sconvolta dove i Paesi oltre a non essere in grado di avviare il processo di ricostruzione, non riuscivano nemmeno a garantire ai cittadini un’alimentazione sufficiente. Eppure, nonostante questo, le Nazioni riuscirono a riprendersi più rapidamente del previsto. Vi era allora, oltre ai noti aiuti del Piano Marshall e un totale azzeramento delle spese di riarmo imposto dalle clausole del trattato di pace (se è pur vero che la difesa dell’Italia venne delegata alle basi americane per questioni strategiche a queste ultime toccava anche lo scotto della gestione economica delle stesse!) uno spirito di collaborazione e sacrificio fra gli uomini unico! Si potrebbe obiettare che questa situazione era figlia delle sofferenze di 5 anni di guerra, è vero! Ma ritornando a quanto sopra detto… è questo un momento di pace?
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Be happy, but it’s not time to laugh Sarkozy laughs, Angela Merkel guffaws, the prime Minister Berlusconi is ironic, but everybody know that he has always done it! To the window they wait for, analyze, the European banks calculate, full in theirs armour rooms with public bonds that could become scrap papers. In the middle of this situation the world Italian and European population. But people who have realized the situation are few, this is a really serious problem: we are ourselves head on a war economy. What we can do? We must close the eyes and try to imagine the situation that there were in Italy and Europe during November 1945. A post war economy, upset, but although during this situation the Nations were able to restart quickly. There were in that period, the famous aids of the Marshall plan, an unique feeling of collaboration and sacrifice between the men! We could objected that this situation was a consequence of 5 years of war, it is true! But about over saying… is this a peace moment?
.Avviso ai naviganti
Adriaeco · Adriatic Economy Observer ·
ad21-COP-84pp_battente cop 02/11/11 09.00 Pagina 1
Poste Italiane s.p.a - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 N. 46) art.1 comma 1 - Commerciale Business Ancona n. 45/2008. Euro 3,00
www.adriaeco.eu
Novembre · Dicembre 2011 · n°21
Anno IV · www.adriaeco.eu
Una nuova governance per i cittadini europei del futuro
ADRIATIC IONIAN MACROREGION FIORINI INDUSTRIAL PACKAGING: CON IL SACCO GH 2OST ALLA CONQUISTA DEI MERCATI MONDIALI
PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI PER SUPERARE LA CRISI CON RICERCA E INNOVAZIONE
ad21-COP-84pp_battente cop 02/11/11 09.00 Pagina 2