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AVANTI SI VADA

È

proprio vero, solo nel lavoro, quello con la “l” maiuscola, si può trovare la via di uscita a questa difficile situazione che in tanti, troppi, si vive. E la cosa non è facile. Mentre le manovre finanziarie dei Governi Berlusconi e Monti prendono corpo, palesando in maniera tangibile il loro peso sul potere di acquisto delle famiglie italiane, cosa che, ovviamente, si ripercuoterà sui consumi, le imprese si trovano a operare su un mercato martellato da un fuoco incrociato! La morsa è costituita dal credit crunch da una parte e, dall’altra, dai ritardi dei pagamenti, specie da parte delle pubbliche amministrazioni, che saldano dopo 180 giorni, quando si è molto fortunati, rispetto ai 35 della Germania. Già, la pubblica amministrazione e i conseguenti costi e gestione della politica stessa. Le vicende che hanno coinvolto la Margherita e la Lega si commentano da sole, abbiamo capito tutti, c’è solo da stendere un velo pietoso sulla cosa. Ma il disagio nell’affrontare questi temi cresce sempre più quando si pensa che la commissione messa in piedi per tagliare gli stipendi dei parlamentari italiani, con a capo Enrico Giovannini dell’ISTAT, formata da luminari e super professori, ha terminato il lavoro con un bel nulla di fatto! La motivazione? “Eterogeneità delle situazioni riscontrate negli altri Paesi” e “difficoltà incontrate nella raccolta dei dati”. Va bene. Ingoiamo rospi, per non dir di peggio, e andiamo avanti. Avanti si vada, quindi, proponendo su questo numero due approfondimenti su due settori diversi fra loro, ma affini per alcuni aspetti. Il primo, la nautica. Da sempre fiore all’occhiello del comparto produttivo italiano, fino a qualche anno fa godeva di ottima salute, tanto da poter essere identificato come panacea per la risoluzione a situazioni di crisi di altri settori in molte aree del Paese. Oggi soffre, anche più di tanti altri. Crediamo che rilanciarne la comunicazione e la conseguente visibilità non possa che portare giovamento: è per questo che abbiamo voluto mettere in luce i due happening in Adriatico che riguardano il settore proprio in questo periodo. Il secondo, il biologico. Anche questo è un settore poco e mal comunicato, ma che in se racchiude lo spirito di questa epoca di crisi. “Mangia sano, torna alla natura”, recitava uno spot di tanti anni fa, messaggio oggi attuale come non mai. A tal proposito un pensiero della nostra redazione va a Gino Girolomoni, da noi intervistato due giorni prima della sua prematura scomparsa, dai sui insegnamenti, poniamo le basi per affrontare il discorso. Gabriele Costantini

Adriaeco Adriatic Economy Observer · n. 23

Anno IV · Marzo/Aprile 2012 Registrazione Tribunale di Ancona n°26/07 del Registro Periodici del 22 dicembre 2007 Iscrizione al ROC · numero 16575 Direttore responsabile Gabriele Costantini direttore@adriaeco.eu Editore · Gabbiano-Srl - Via Chiusa, 6 edificio C · 60027 Osimo (AN) T. 071.9989979 Redazione · Via Chiusa, 6 - edificio C 60027 Osimo (AN) - T. 071.9989979 info@adriaeco.eu - www.adriaeco.eu Redazione Zadar · Trg Kneza Višeslava 6/g 23000 Zadar Tel. 00385 - 23778833 Hanno collaborato:

Silvia Badon, Sofia Beradi, Mafalda Bruno, Pietro Ceccarelli, Gabriele Costantini, Luigi Gagliardi, Virginia Lupi, Raffaella Onorati, Nicole Pelizzon, Leone di San Marco, Fabio Travagliati Ufficio grafico · Clizia Pavani, grafica@adriaeco.eu Ufficio commerciale · marketing@adriaeco.eu Segreteria · segreteria@adriaeco.eu Stampa · Bieffe srl - Recanati (Mc) www.graficabieffe.it Traduzioni · Raffaella Onorati Poste Italiane s.p.a - spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art.1 comma 1 - Commerciale Business Ancona n. 45/2008. Distribuzione: in abbonamento postale 6 edizioni Euro 15,00. Per informazioni: 071.9989979 Versamento a mezzo bonifico bancario c/o Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana Spa Agenzia Ancona 2 - Via Totti - IBan IT80 I 06140 02601 050570030286 Chiuso in redazione: 7/04/2012

Let’s go on That’s absolutely true, the job only is the key to exit from this crisis that everybody are going to live. But it is not easy. While the financial maneuvers of the Governments Berlusconi and Monti take shape, revealing in tangible way their weight on the purchasing power of the Italian families, the enterprises work on a market hit by taxes! The grip is made by the credit crunch and the delays of the payments. On this issue we propose two dossier about two different sectors, but homogenous for some aspects. The first is the boating. Always the flagship of Italian productive division, till some years ago was vigorous, in fact it was considered as the resolution for the crisis in many sectors. Today it suffers, also more than many others. We believe that to talk about the boating, giving it visibility, can carry some benefit: for this reason we have intentional to highlight two important events that will take place in this period. The second one, the organic farming. This sector encloses the spirit of this age of crisis. About that, our thought goes to Gino Girolomoni, we have realized an interviewed with him two days before the premature death, from his teaching, we can face the speech.

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Sommario EDITORIALE Avanti si vada

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OPPORTUNITÀ DALL’UE Bandi europei

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MACROREGIONE ADRIATICO - IONICA Marchet: alla conquista del mercato globale Adriaeco organizza un forum sul corridoio Baltico-Adriatico

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L’INTERVISTA Cambiare linguaggio, aprirsi al dialogo

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NAUTICA IN ADRIATICO p. 14 La nautica Italiana fa rotta verso l’estero Cluster Club fa tappa al Salone nautico di Venezia Il Salone di Venezia… nel Parco Al via il Fano Yacht Festival Consorzio Navale Marchigiano: nuova progettualità per la blu economy Il Bucintoro: la Fenice dell’artigianato veneziano e veneto TURISMO Assoturismo: turismo allarme rosso

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SAPORI & MOTORI Sapori & Motori al via la sesta edizione

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NEWCO Nasce Camera di Conciliazione Marche

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DOSSIER BIOLOGICO Biologico, approccio al consumo consapevole Prodotti bio a norma di legge AMAB da oltre 20 anni al sostegno del biologico AIAB: promuovere l’agricoltura biologica Assam: il bio tiene

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AREE DELL’ADRIATICO Puglia · Molise · Abruzzo Marche, CAE: nuove norme sugli incidenti industriali L’intervallo che conta, tre giornate di cinema ad Urbino Repubblica di San Marino Emilia Romagna · Veneto Friuli Venezia Giulia Slovenia · Croazia Montenegro Albania · Grecia

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AVVISO AI NAVIGANTI Il divertimentificio

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Gino Girolomoni

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Op p o r tu n ità’dall’UE AMBIENT ASSISTED LIVING (AAL) JOINT PROGRAMME Il 29 febbraio è stato pubblicato il quinto invito a presentare proposte nell’ambito del programma AAL JP: soluzioni ICT per l’(auto)gestione della vita quotidiana a casa degli anziani. La scadenza per la presentazione delle proposte è il 31 maggio 2012. Il bando AAL JP n.5 mira allo sviluppo di soluzioni ICT che consentano agli anziani di continuare a gestire le loro attività quotidiane nella loro casa. Possibili attività da realizzare all'interno del bando: A) Rendere gli anziani in grado di sostenere e continuare a gestire le normali attività quotidiane nella loro casa. B) Sostenere gli assistenti informali. Budget totale del bando: 51,55 M di euro (22.825.000 euro cofinanziamento EU). Budget totale per ciascun progetto: tra 1 e 7 M di euro. Nel partenariato ci dovrà essere un significativo coinvolgimento dell'industria e di altri partner, in particolare le PMI. Composizione del consorzio (da 3 a 10 partner): almeno 3 organizzazioni indipendenti di 3 diversi Stati partner del programma AAL. Il consorzio deve includere almeno un partner commerciale, una PMI (che può essere anche il partner commerciale) e almeno un organizzazione degli utenti finali. Durata del progetto: da 12 a 36 mesi. Per ulteriori informazioni: www.aal-europe.eu/calls/call-5-2012

ECO-INNOVAZIONE: INFO DAY 2012 L’8 maggio 2012 si terrà a Bruxelles l’Info Day europeo dedicato al bando EcoInnovazione 2012, di prossima pubblicazione. Eco-innovation è un'azione del programma CIP-Innovazione e imprenditorialià e ha come obiettivo di colmare il divario fra ricerca e mercato, aiutando le buone idee per prodotti servizi e processi innovativi che tutelano l'ambiente ad avere prospettive commerciali concrete, pronte per l'uso da parte di imprese e industria: finanzia progetti di prima applicazione e di successivo avvio sul mercato relativi a tecniche, prodotti, servizi o pratiche eco-innovativi, volti i a prevenire e ridurre l’impatto ambientale o che contribuiscano a un uso ottimale delle risorse. L’evento, offrirà ai partecipanti le informazioni più importanti e i consigli utili per sviluppare una buona proposta progettuale e sarà l’occasione per trovare partners e scambiare opinioni e condividere conoscenze. L’evento sarà trasmesso anche live via internet. La partecipazione all’evento è gratuita, previa iscrizione.

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PROGRAMMA LIFE+ 2007-2013 INVITO A PRESENTARE PROPOSTE 2012 (2012/C 74/08) Scadenza per la presentazione delle proposte: 26 settembre 2012. Le proposte devono essere presentate da enti pubblici e/o privati, soggetti e istituzioni stabiliti negli Stati membri dell’Unione europea. Il presente avviso riguarda i temi seguenti: 1. LIFE+ Natura e biodiversità 2. LIFE+ Politica e governance ambientali 3. LIFE+ Informazione e comunicazione Per quanto riguarda il settore sanitario interessanti opportunità si possono trovare all’interno di uno degli obiettivi principali del tema n.2, cioè: ambiente e salute: sviluppare la base di informazioni per le politiche in tema di ambiente e salute (piano d’azione per l’ambiente e la salute). I progetti presentati dovranno essere innovativi e in linea con la strategia di Göteborg, in particolare quelli che contribuiscono al processo di Lisbona e a Europa 2020. Il bilancio previsto per il sovvenzionamento delle azioni per l'invito 2012 è: 276.710.000 euro. Per l'Italia sono previsti 24.324.882 euro. La percentuale massima del sostegno finanziario dell’UE è pari al 50 % delle spese ammissibili. Per tutte le componenti saranno considerate prioritarie le proposte progettuali in linea con le priorità strategiche nazionali del 2012 previste dall’autorità nazionale competente presso il Ministero dell’Ambiente. I progetti devono essere presentati da un solo proponente, e presentati all’autorità nazionale competente nel territorio di quest’ultimo. Soggetti ammissibili: Centri di ricerca, Enti privati, Enti pubblici, Fondazioni, Imprese, ONG, ONLUS, Organismi senza scopo di lucro, Organizzazioni internazionali, Persone giuridiche, Ricercatore, Università Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/environment/life/fun ding/lifeplus2012/call/index.htm

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Opportunità dall’UE

pagine a cura di Fabio Travagliati


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Op p o r tu n ità’dall’UE DISTRETTI EUROPEI CREATIVI La Commissione europea (DG Imprese e Industria) ha pubblicato un bando per il finanziamento di 2 progetti per la promozione di "Distretti Creativi Europei". L’obiettivo è dimostrare le potenzialità delle industrie creative di contribuire al rinnovamento delle tradizionali regioni industriali. I “Distretti Creativi Europei” sosterranno le tradizionali regioni industriali nella transizione da un'economia tradizionale con un forte valore in termini di "patrimonio" e identità culturale a un'economia sostenibile e innovativa. Ciò include, in particolare, la promozione di tutte le forme di creatività e un migliore utilizzo dell'innovazione dei servizi e delle industrie creative per stimolare il cambiamento strutturale. I "Distretti" dovrebbero, da un lato, far fronte alle esigenze specifiche delle imprese innovative creative, al fine di rafforzare la loro capacità di innovare e crescere e, dall'altro, stimolare la richiesta di loro servizi da parte di imprese o organizzazioni di altri settori, in modo da rafforzare il ruolo delle industrie creative come catalizzatore per lo sviluppo regionale. Il bando si rivolge alle regioni, più precisamente ad organismi regionali responsabili o coinvolti nel finanziamento e/o nell’attuazione di programmi orizzontali o programmi specifici di innovazione di cui le imprese delle industrie creative potrebbero beneficiare. Questi soggetti possono essere le stesse autorità pubbliche regionali, nonché le organizzazioni aventi mandato pubblico di attuare programmi di sostegno all'innovazione, come ad esempio agenzie di sviluppo regionale o dell'innovazione o organizzazioni di cluster. Data Scadenza: 03/08/2012

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Opportunità dall’UE

pagine a cura di Fabio Travagliati

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MARCHET: ALLA CONQUISTA DEL MERCATO GLOBALE Al fianco delle imprese per supportare l’internazionalizzazione e sostenere lo sviluppo del Made in Marche Giorgio Cataldi presidente Marchet

L’

azienda speciale per l’internazionalizzazione della Camera di Commercio di Ancona rappresenta sempre più il punto di riferimento per le aziende marchigiane che si affacciano sui mercati esteri. È quello che si evince parlando con il presidente Giorgio Cataldi, che conferma l’investimento della Camera (circa 900 mila euro) a sostegno dell’internazionalizzazione. Quali sono le iniziative che avvierete e in quali Paesi? “Il programma 2012 delle attività di promozione – conferma Cataldi - si presenta molto equilibrato e rispecchia lo sforzo a sostegno dell’internazionalizzazione, quale strada per il rilancio del sistema economico e imprenditoriale locale, nell’ottica di accrescere la base esportativa locale. Abbiamo programmato incoming, missioni commerciali, incontri tra imprenditori e workshop nonché fiere internazionali di settore che garantiscono alle imprese grande visibilità visto il rilevante numero di potenziali partner del settore specifico che partecipano a tali manifestazioni. Europa e Balcani, Cina, Russia, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Turchia e Argentina sono i mercati più interessanti sul fronte dell’internazionalizzazione individuati, per soddisfare le esigenze delle imprese locali che chiedono supporto nelle attività di penetrazione dei mercati esteri. Marchet ha sempre creduto nelle opportunità offerte dai desk esteri che si sono rivelati indispensabili anche per lo sviluppo e il potenziamento delle relazioni istituzionali estere che hanno favorito la nascita di progetti economici e commerciali interessanti. Sono quindi confermati i desk in Russia, Cina e Albania ed è stato attivato dal mese di gennaio il nuovo desk a Zara in Croazia.

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Prima iniziativa promozionale dell’anno è stata la partecipazione di una collettiva di imprese alla seconda edizione della fiera “The Big Five” a Jeddah (Arabia Saudita). Sono inoltre iniziate le iscrizioni per la presenza delle nostre imprese all’edizione di Dubai (Emirati Arabi) della “The Big Five”. Insieme al sistema camerale regionale verrà curata la partecipazione alla fiera CIFIT di Xiamen (Cina) dove con il supporto del Desk Cina e della CCPIT (l’agenzia per la promozione degli scambi commerciali della Camera di Commercio di Xiamen), verranno organizzate attività promozionali collaterali dedicate al Made in Marche. Confermata anche la manifestazione “100 Finestre” dedicata al settore moda da realizzare ad Ancona e destinata al mercato cinese. In calendario anche interventi formativi come i corsi “International sales and marketing management” e “International Business Managment”; il primo destinato ai giovani, il secondo destinato all’aggiornamento di chi già lavora in azienda. La novità sarà il corso “Marketing e vendite” che offrirà ai partecipanti, competenze avanzate su coordinamento e controllo delle attività commerciali e di marketing in imprese di medie e piccole dimensioni e fornirà altresì strumenti e competenze per l’impostazione e la valutazione di efficaci politiche di vendita e di comunicazione”. Qual è il raccordo con le iniziative che la Regione Marche attiva? “La sinergia tra le istituzioni è un fattore imprescindibile per definire quella strategia “apri pista” verso mercati esteri per facilitare la creazione del contesto politico-istituzionale favorevole alla presenza delle nostre imprese/prodotti, assolutamente indispensabile per poter

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.Macroregione Adriatico-Ionica


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supportare le PMI marchigiane con azioni strutturate e concrete finalizzate al “risultato”. Inoltre, lavoreremo per aumentare la collaborazione, da sempre ricercata e favorita, con gli altri attori locali dell’internazionalizzazione, e in particolare con la Regione Marche. Grazie alla collaborazione con quest’ultima abbiamo realizzate iniziative congiunte di più grande respiro e forza istituzionale per lavorare in mercati più grandi e complessi, come Cina e Arabia Saudita, permettendo alle piccole imprese marchigiane di raggiungere obiettivi altrimenti non alla loro portata”. Quali sono i settori che più di altri si muovono verso l’internazionalizzazione e quali invece tendono alla delocalizzazione? “È impossibile definire a priori i settori che scelgono di delocalizzare però le motivazioni che conducono a tale scelta, sono principalmente due: la diminuzione dei costi di produzione e la vicinanza con il cliente e quindi il posizionamento nel mercato di destinazione finale. Pertanto i settori che maggiormente decidono per la delocalizzazione sono quelli ad alto costo in termini di produzione e costi del lavoro, bassa specializzazione tecnologica e alti costi di trasporto dei prodotti. Alcuni prodotti invece sono intimamente legati al territorio, al saper fare di un popolo e di un paese o alle caratteristiche proprie del paesaggio e della natura che li origina. Il Made in Italy resiste per definizione alla delocalizzazione: moda, calzature, food e wine quando sono di qualità non possono essere estirpati così come la tecnologia che garantisce la permanenza dei nostri distretti che operano in contesto di conoscenza diffusa e interscambio, favorendo così la presenza delle produzioni più caratteristiche nel nostro territorio”. Si parla molto di Macroregione Adriatico Ionica quale area di internazionalizzazione per le aziende di minori dimensioni come si sta muovendo Marchet? “Siamo ormai alla fine della strada per il riconoscimento della Macroregione Adriatico Ionica, valido e utile strumento di integrazione con i Paesi dell’Adriatico Orientale, che ci avvicina ulteriormente e che ci indica la via per la costruzione di un modello politico, istituzionale ed economico innovativo. Quest’area dove vivono oltre 100 milioni di persone e che si estende per oltre 600 mila chilometri quadrati, può essere un motore per realizzare una più stretta integrazione tra territori e popoli dell’UE e dei Paesi che aspirano ad entrarvi. Marchet dà seguito ai rapporti istituzionali e di cooperazione avviati da molti anni dalla Camera di Commercio di Ancona nei Paesi dell’area, andando ora a realizzare iniziative concrete rivolte alle imprese. Questo mercato vicino risulta alle piccole e micro imprese di più facile approccio e mi auguro che questo porti nei prossimi anni ad un incremento negli scambi commerciali anche grazie ai desk a Tirana e a Zara e alle iniziative promozionali dedicate a questi mercati”.

Adriatic Ionian Macroregion

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Marchet to conquering the world market Special agency for the world market of Ancona Chamber of Commerce represents the point of reference for the Marche companies oriented towards the foreign markets, as affirms the president Giorgio Cataldi who confirms the investment in the internationalization activities. Which are the initiatives that you will start and in which Countries? “The program 2012 of the promotion activities – affirms Cataldi – it’s balanced and marks our effort to encourage the export activities. We have planned incoming, trade missions, meetings among entrepreneurs and workshops that grant to the local enterprises high visibility. Europe, Balkans, China, Russia, Emirati Arabic, Saudi Arabia, Turkey and Argentina are the most interesting marketsin order to follow our internationalization plan. Marchet has always believed in the opportunities offered by the foreign desk that have been indispensable also for the development of the foreign institutional relations, for this reason have been confirmed the desk in Russia, China and Albania and have been activated since January the new desk in the city of Zadar”. Which is the connection with the initiatives that Marche Region organize? “The synergy between the institutions is an unavoidable factor in order to define the strategy towards foreign markets in order to facilitate the creation of the political contest favorable to the presence of our enterprises”. Which sectors are moving towards the internationalization and which are those leaned to the delocalization? “It’s impossible to define them, the companies delocalize in order to reduce the production costs. There is a lot of talk about Adriatic Ionian Macroregion considered an area of internationalization for the small companies in which way is moving Marchet? Marchet is following the institutional and cooperation relationships started from many years from Ancona Chamber of Commerce shortly will be realized many activities with enterprises.

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Si terrà venerdì 11 maggio alla Loggia dei Mercanti di Ancona. Al tavolo dei relatori esponenti dei porti di Ravenna e Ancona e interporto di Bologna e delle Marche

ADRIAECO ORGANIZZA UN FORUM SUL CORRIDOIO BALTICO-ADRIATICO da sempre ha come mission quella di comunicare i tratti comuni economici e culturali di un’area vasta come quella Adriatica con le sue isole, le coste, i retroterra, le città e le popolazioni. Giocoforza, fra i nostri argomenti portanti non sono mai mancati numerosissimi approfondimenti relativi alle infrastrutture, elementi fondamentali per la circolazione di idee, merci e passeggeri su un territorio così vasto. Da qui nasce l’idea di organizzare un forum per venerdì 11 maggio 2012 presso la Loggia dei Mercanti di Ancona dal titolo “Il prolungamento del Corridoio Baltico - Adriatico nell’ambito della strategia Macroregionale”. Le reti trans - europee (acronimo TEN) definite dall’Unione Europea con gli articoli 154 - 155 - 156 del Trattato di Maastricht del 1992 hanno l'obiettivo di creare un mercato interno europeo e di sviluppare la coesione economica e sociale e, tale mercato unico, deve avere libertà di movimento per beni, persone e servizi, necessitando, quindi, di infrastrutture efficienti e moderne. Le reti TEN sono state dunque definite per garantire l'interconnessione e l'interoperabilità delle reti nazionali. Inoltre, la costruzione delle reti trans - europee è anche vista come un importante elemento di crescita economica e occupazionale. Le reti TEN si suddivido in tre categorie: Reti di telecomunicazione trans - europee (e -TEN), Reti energetiche trans - europee (TEN - E) e Reti di trasporto trans -europee (TEN - T) di cui, appunto, fa parte il Corridoio Baltico - Adriatico. Quattro dei dieci corridoi di trasporto prioritario intermodale da realizzare entro il 2030, interessano direttamente l'Italia: il corridoio Baltico - Adriatico, quello Mediterraneo, l'Helsinki - Valletta, il Genova - Rotterdam. Il budget messo a disposizione dalla Ue è di 31,7 miliardi, e la nuova rete del trasporto in Europa connetterà 86 porti con ferrovie e strade, 37 aeroporti con collegamenti ferroviari nelle città, e inoltre ci saranno 35 progetti cross – border

Adriaeco organizes a forum about the Baltic-Adriatic Corridor Adriaeco has always had the aim to communicate the economic and cultural common features of the Adriatic area with its islands, coasts, hinterland, cities and the populations. For this reason among ours themes there were always been many analysis about infrastructures as main elements for the circulation of ideas, goods and passengers. For this reason it was born the idea to organize a forum on May 11th 2012 at the Loggia dei Mercanti in Ancona titled “Adriatico nella strategia macroregionale”. The trans - European nets (acronym TEN) defined in the Maastricht treaty in 1992, has the aim to create an European inner market and develop the economic and social cohesion, this market must have freedom of movement for goods, persons and services, needing, therefore, of efficient and modern infrastructures. Four of ten corridors of intermodal priority transport to realize within 2030, interest directly Italy: the Baltic – Adriatic corridor, the Mediterranean, Helsinki - Valletta, Genoa - Rotterdam. With a budget of 31,7 billions the new net will connect 86 ports with railways and roads, 37 airports with the support of 35 plans cross - border and 15,000 km of railways at high speed. The Baltic - Adriatic Corridor (BAC) will allow to the Member States and their economic workers to use shorter routes from and towards the Mediterranean. Today, the work, is previewed from Helsinki till Ravenna with the exclusion of strategic ports like Ancona, Bari and Brindisi. However on November 2011 has been approved the amendment about the infrastructures. Last January Monti govern has approved a motion introduced by the president of Idv Antonio Di Pietro in which has been affirmed his engage to realize initiatives in order to complete the infrastructures toward the south.

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Gian Mario Spacca Governatore della Regione Marche relatore del parere sulla Macroregione al Comitato delle Regioni

per ridurre i colli di bottiglia e 15.000 km di ferrovie diventeranno ad alta velocità. Il Corridoio Baltico - Adriatico (BAC) è, quindi, un corridoio strategico per lo sviluppo dell'economia nazionale ed europea, perché consentirà agli Stati membri e ai loro operatori economici di utilizzare rotte più brevi da e verso il Mediterraneo. Ad oggi, l’opera, è prevista da Helsinki fino a Ravenna. L’esclusione di porti strategici come Ancona, Bari, Brindisi dal Corridoio Baltico – Adriatico rischia di compromettere la competitività a livello globale di alcuni dei principali nodi infrastrutturali dell’area adriatica dallo sviluppo. Tuttavia è tuttora in atto presso la UE il processo di revisione della Rete europea TEN-T: presentata ufficialmente il 19 ottobre 2011. A tal fine a novembre del 2011 è stato accolto l’emendamento all’indirizzo della Commissione in materia di infrastrutture inserito nello stesso parere che prevede il prolungamento a sud del BAC. Lo scorso gennaio il governo Monti ha approvato una mozione presentata dal presidente dell’Idv Antonio Di Pietro insieme a parlamentari di altri schieramenti, nella quale s’impegna ad assumere iniziative in tutte le competenti sedi decisionali dell’Unione europea e a concertare, con i governi nazionali degli Stati che gravitano nell’area Adriatico - Ionica, tutte le iniziative per valutare la praticabilità del completamento del verso sud. Tutto quanto sopra espresso, deve poi relazionarsi alla creazione, prevista per il 2014, della Macroregione Adriatico-Ionica fortemente voluta dalla Regione Marche. Proprio in virtù del suo grande impegno nella creazione della strategia macroregionale e nel sostegno del progetto del Corridoio Baltico-Adriatico prolungato fino ad Ancona, lo scorso 11 ottobre il presidente della Regione Gian Mario Spacca è stato relatore al Comitato delle Regioni (CdR) a Bruxelles del parere “Cooperazione nel bacino del Mediterraneo attraverso la Macroregione Adriatico-Ionica”, votato poi all’unanimità dall’assemblea. Ora prosegue il processo di riconoscimento istituzionale della Macroregione Adriatico-Ionica, di cui per prima e, ormai, da diversi anni la nostra rivista si occupa, convinti sempre più che questo strumento possa e debba, con il passare del tempo, realizzare delle strategie, in questo caso infrastrutturali, atte al rafforzamento delle economie dei Paesi che ne fanno parte.

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Cinque anni di esperienza nello scalo dorico e ancora tanta voglia di crescere e coinvolgere tutti, operatori, istituzioni e politici

CAMBIARE LINGUAGGIO, APRIRSI AL DIALOGO

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opo cinque anni di attività nello scalo dorico, il presidente Consar Veniero Rosetti, fa il punto della situazione ed inizia proprio ricordando che “nell’aprile del 2008 la società è sbarcata in Ancona spinta dalla volontà di svilupparsi e da positive prospettive”.

E poi che cosa è successo? “Ci siamo trovati di fronte a molte difficoltà derivanti dal contesto in cui iniziavamo ad operare e dalla crisi economica che iniziava a palesarsi all’orizzonte. Ma abbiamo reagito bene grazie alla solidità della struttura e alla capacità organizzative della sede anconetana”. Quali sono state le leve fondamentali? “Innanzitutto il servizio offerto di alta qualità, serietà e puntualità, che nel nostro settore rappresentano un plus che può fare la differenza e, in secondo luogo, attraverso rapporti con le istituzioni locali e gli operatori economici. E oggi qual è la situazione? “Pensiamo di essere sulla buona strada, ritengo sia necessario aprirsi al dialogo e al confronto. La crisi infatti ha portato difficoltà per tutti, ma chi ha responsabilità nello sviluppo del territorio e nella tutela delle imprese non può esimersi dal confronto. Il porto di Ancona, ha grandi potenzialità inespresse grazie alla posizione baricentrica in Adriatico. Ma allora cosa manca per decretare il decollo dello scalo, visto che da più parti si parla invece di declino? “Per creare lo sviluppo di un porto non basta creare banchine o fare progetti, finalizzati solo all’ambito portuale che comunque devono essere fatti, ma ciò che è prioritario per il porto, sono i collegamenti, oggi fortemente insufficienti, ma mi sembra che qualcosa si muova in tal senso. Occorre poi ripensare la proposta commerciale con cui il porto si propone; ad esempio, una tariffa “all-inclusive” da un punto di partenza ad uno di arrivo metterebbe il cliente nella condizione di conoscere con certezza il costo della spedizione e quindi scegliere con più facilità”. Secondo lei quali sono i mercati per un porto come quello anconetano? “Credo che lo scalo dorico possa ambire a conquistare i mercati dell’Est Europa e del Nord Africa, sempre che si riesca comprendere che l’unione fa la forza e, quindi, stare dentro certe alleanze strategiche, come il NAPA tanto per dirne una, come credo che un rapporto con il porto di Ravenna, possa essere utile per entrambi, credo che in un mercato sempre più globale l’isolazionismo non sia l’arma migliore per lo sviluppo”. Un ultimo accenno sui recenti blocchi del settore e il caro gasolio. “Per quanto riguarda il caro gasolio è chiaro che le ripercussioni ci sono sia sul trasportatore che su chi compra il servizio e, giocoforza, chi ne paga le conseguenze è il consumatore finale. Ho risposto alla seconda parte della domanda perché, intrinsecamente, contiene la risposta di tutto il quesito: i blocchi non hanno giovato a nessuno, sono stati solo un costo che l’autotrasporto ha pagato e le problematiche sono rimaste le stesse che c’erano prima e per prima intendo anni!!!”. Luigi Gagliardi

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Veniero Rosetti presidente Consar To change language and open up to the dialogue After five years in the Doric port, the president of Consar Veniero Rosetti, talks about the actual situation, beginning from April 2008, when his company is established in Ancona. Then what’s happened? “We have faced many difficulties and the economic crisis also. But we have reacted thanks to the strength of the structure and the organizational ability to our base in Ancona”. Which have been the essential factors? “Firstly the services offered, seriousness and punctuality, the relationships with the local institutions”. What is the actual situation? “I think to be on the right track, it’s important to open to dialogue and discussion. The port of Ancona has great unexpressed potentialities thanks to the central position in the Adriatic sea”. But what lacks in order to announce the takeoff of the port, seeing that everywhere people talk about decline? “In order to create the development of a port, it’s important to consider the connections, actually insufficient”. What can be the possible markets for Ancona port? “I think that the Doric port can buck for reach the markets of East Europe and North Africa”. What do you think about the increase of the petrol? “The increase of petrol has been negative both for conveyor and for final consumer”.

www.consar.it

.L’intervista


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La nautica Italiana fa rotta verso l’estero

L’

industria nautica mondiale, colpita duramente dalla crisi economico-finanziaria iniziata nell’autunno 2008, ha dovuto inevitabilmente ricalibrare i propri volumi di produzione e le relative aspettative di crescita, dovendosi confrontare con un mercato globalizzato dove, sempre più, potranno trovare spazio soltanto le imprese virtuose, solide e attente all’innovazione. A seguito delle già importanti perdite del 2009, i dati di fatturato globale del 2010 risultano quasi dimezzati rispetto ai massimi valori storici, raggiunti intorno al 2007/2008, attestandosi su 3,3 miliardi di euro, con un contributo al PIL che rappresenta 2,8 miliardi di euro.

Il fattore più emblematico, in questo quadro complesso e mutevole, è espresso dai dati dell’export, la cui quota di fatturato rappresenta ormai oltre due terzi della produzione nazionale di unità da diporto. Questo deriva in larga misura dalla forte spinta all’internazionalizzazione propria delle imprese del comparto, sempre più rivolta

ai mercati emergenti, che porta la nautica al quinto posto dell’export tra i settori del Made in Italy. Il fatturato della cantieristica italiana nel corso del 2010 è pari a € 2.006.040.000, di cui € 1.880.150.000 derivanti da produzione nazionale (94%) e € 125.890.000 ascrivibili alle importazioni (6%). La produzione nazionale è stata venduta per il 33% (€ 616.730.000) sul mercato italiano e per il restante 67% (€ 1.263.420.000) è stata destinata ai mercati esteri, con una prevalenza verso i paesi extraeuropei (59%). Per quanto riguarda le importazioni, il fatturato deriva in prevalenza da imbarcazioni provenienti da paesi europei (59%), mentre le importazioni da paesi extra UE contano per il 41% (rispettivamente € 74.090.000 e € 51.800.000). Le unità da diporto importate sono state quasi totalmente collocate sul mercato italiano (€ 113.300.000), e solo per il 10% (€ 12.590.000) sono state nuovamente esportate.

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Un momento difficile per il comparto, ma che vede nell’innovazione e nei mercati emergenti gli scenari più favorevoli

The Italian boating is on a course abroad The world boating industry, hit hardly from the economic crisis begun in 2008, has had to calibrate again own volumes of production and the expectations of growth, having to compare with a global market where, more and more, the virtuous, solid and innovative enterprises will be able to gain the right space. As a result of the important losses of 2009, the data of total turnover of the 2010 are nearly halved if compared to the maximum historical values during the years 2007/2008, reaching about 3,3 billions of euro. The most significant factor is showed by the exports data that represent by now beyond two thirds of national production of boats unities. This is the result of boost toward internationalization.The turnover of the Italian shipbuilding in 2010 is euro 2.006.040.000, of which euro 1.880.150.000 coming from national production (94%) and euro 125.890.000 ascribing to imports (6%). About imports, the turnover coming from boats of European countries (59%), while the imports from extra EU countries are 41% (respectively euro 74.090.000 and euro 51.800.000). The total turnover of the refitting sector, repair and garaging, in 2010 is euro 172.480.000. The total turnover of the whole accessories sector is euro 881.600.000, euro 658.860.000 from national production and euro 222.740.000 coming from imports. The total turnover of the engine division is 298.770.000. The last consideration concerns the division of the turnover of the section according to the destination market: totally, the revenues realized on the foreign markets are euro 57.860.000 (18%) while the products sold on the Italian territory have produced a turnover to euro 259.000.000 (82%). The employers for the boating sector are 19.790 units. The outsider workers in the boating sector are 3.560 units, they work for the enterprises for a medium period of 8 months.

Considerando produzione nazionale ed importazione di unità da diporto congiuntamente, si può notare come la maggior parte del fatturato (64%) sia destinata all’estero, per un valore di € 1.276.010.000. La quota di fatturato derivante da imbarcazioni vendute in Italia ammonta invece a € 730.030.000, pari al 36% del totale. Il fatturato complessivo del settore refitting, riparazione e rimessaggio ammonta, per l’anno 2010, a € 172.480.000, in calo del 28,4% rispetto all’anno precedente; trattandosi dell’erogazione di un servizio, tale fatturato è generato interamente da produzione nazionale. Tali lavorazioni sono destinate per il 74% alle unità che battono bandiera italiana (€ 127.090.000) e per il restante 26% a quelle estere (€ 45.390.000). Il fatturato complessivo dell’intero settore degli accessori è stimato pari a € 881.600.000, derivante per € 658.860.000 da produzione nazionale e per € 222.740.000 da importazioni. Il fatturato complessivo del comparto dei motori risulta pari a 298.770.000, derivante per il 20% da produzione nazionale (€60.090.000) e per l’80% da importazioni (€ 238.680.000). Questa ripartizione si discosta da quella degli altri comparti dell’industria nautica, dove i volumi realizzati in Italia e gli

introiti da essi derivanti superano generalmente quelli relativi ai prodotti provenienti dall’estero. Un’ultima considerazione riguarda la ripartizione del fatturato del comparto secondo il mercato di destinazione: complessivamente, i ricavi realizzati sui mercati esteri ammontano a € 57.860.000 (18%) mentre i prodotti venduti sul territorio italiano danno origine ad un fatturato pari a € 259.000.000 (82%). I lavoratori dipendenti per il settore nautico complessivamente ammontano a 19.790 unità, suddivise in 10.500 nel settore della cantieristica, 5.820 per il settore degli accessori e componenti nautici, 730 nel settore dei motori e 2.740 nel comparto del refitting, riparazione e rimessaggio. Gli addetti esterni nel settore della nautica ammontano complessivamente a 3.560 unità, di cui 2.150 nel settore della cantieristica, 340 nel settore degli accessori e componenti nautici, 30 nel comparto dei motori e 1.040 nel settore del refitting, riparazione e rimessaggio. Gli addetti esterni in media lavorano presso le imprese per un periodo medio di tempo pari a circa 8 mesi. Degli addetti esterni, il 39% lavora presso le imprese per un periodo di 11 o 12 mesi, mentre l’82% vi lavora per un periodo maggiore di 6 mesi.

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CLUSTER CLUB FA TAPPA AL SALONE NAUTICO DI VENEZIA Al Salone Nautico di Venezia un incontro business to business tra imprese dell’Adriatico

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luster Club, progetto europeo volto a stimolare lo sviluppo e l'integrazione del settore nautico dei paesi che si affacciano sull’Adriatico, sarà presente al Salone nautico di Venezia con un proprio evento specifico dedicato alle imprese che intendono sviluppare la propria attività in un’ottica transregionale e transnazionale. Grazie all’organizzazione di Unioncamere del VenetoEurosportello, capofila del progetto cofinanziato dal programma di Cooperazione transfrontaliera IPA-Adriatico, venerdì 20 aprile si terrà un incontro “business to business” tra imprese provenienti da Italia, Croazia, Serbia, Slovenia e Bosnia-Erzegovina, coinvolte con la collaborazione dei 14 partner del progetto. L’evento, gratuito per tutti i partecipanti, permetterà ai rappresentanti delle aziende del settore nautico iscritte di incontrare e conoscere altre aziende operanti nello stesso settore, esplorare possibili collaborazioni e creare nuove potenziali opportunità di business. Le aziende italiane avranno anche la possibilità di incontrare rappresentanti di enti specializzati nel settore dei finanziamenti alle imprese e ricevere da questi una consulenza personalizzata in merito ad opportunità e strumenti di finanziamento per lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e progetti. Il Salone di Venezia rappresenta solo la prima tappa del progetto: eventi dello stesso tipo verranno promossi anche nell’ambito delle fiere nautiche di Fano e di Pola (Croazia). Lo sviluppo delle imprese del settore nautico non è l’unico obiettivo di Cluster Club. Il progetto mira anche a promuovere il recupero dei mestieri artigianali di stampo tradizionale legati alla cantieristica minore, mestieri che portano con sé un ricco bagaglio di conoscenze accumulate nei secoli ma che oggi spesso rischiano di scomparire. A questo fine, al Salone nautico sarà presente, con il sostegno del progetto, il trabaccolo della Compagnia della Marineria Tradizionale "il Nuovo Trionfo", imbarcazione storica veneziana tradizionale un tempo utilizzata per il trasporto delle merci tra le due sponde dell'Adriatico e recentemente restaurata, che verrà utilizzata per ospitare alcune scolaresche del Comune di Venezia e coinvolgerle in attività didattiche volte ad avvicinare le nuove generazioni alla tradizione marinara locale e ai mestieri artigianali ed essa legati.

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Cluster Club stops at the boat show in Venice Cluster Club, an European project aimed at stimulating the development and integration of the marine industry of the Adriatic area countries, will be present at the Venice boat show with its own specific event dedicated to companies wishing to develop their activities in a transnational perspective. Through the organization of Unioncamere del Veneto-Eurosportello, leader of this project co-funded by the IPA Adriatic Cross-border cooperation, on the 20th of April there will be a "business to business" event between companies from Italy, Croatia, Serbia, Slovenia and Bosnia- Herzegovina, that have been involved with the collaboration of the 14 partners of the project. The event will allow representatives of companies of the marine industry, that registered themselves into the database event, to meet and know other companies in the same sector, search for new collaborations and potential business opportunities. The boat show in Venice is only the first step of the project: similar events will also be realized in the framework of the boat shows in Fano (Italy) and Pula (Croatia). Business development of the marine industry is not the only goal of Cluster Club. The project also aims to promote the renaissance of the traditional crafts related to minor shipbuilding, crafts that bring a wealth of knowledge gathered over the centuries but that today often threaten to disappear.

www.eurosportelloveneto.it

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A

umento del 30% degli espositori rispetto all’edizione 2011, +30% di barche in mostra, una superficie espositiva lorda che sale a 65mila metri quadrati – 13mila dei quali adibiti ad area mare – rispetto ai 50mila totali lordi dell’anno scorso.

I dati parlano chiaro: il nuovo salone nautico di Venezia, quest’anno in abbinata con il NauticShow (a Jesolo fino all’anno scorso) è stato riconosciuto dalle aziende di settore come la manifestazione su cui puntare per il rilancio della nautica. Una nautica da vivere, alla portata di tanti se non di tutti, non più solo appannaggio del lusso. Quello che l’anno scorso – prima volta a Parco San Giuliano – qualcuno definiva in toni un po’ sarcastici “il Salone delle barchette” è diventato per tutti “il Salone nel Parco”, espressione che richiama il piacere per la vita all’aria aperta e la natura. Nautica come stile di vita, dunque, non solo lifestyle e un format che si focalizza sulle imbarcazioni fino ai dieci metri, al “primo acquisto” e alla barca per il weekend con la famiglia o gli amici. “La scelta di concentrarsi su questo segmento di mercato si era dimostrata vincente già nella scorsa edizione ma quest’anno trova ulteriore forza a seguito del varo di una tassa che colpisce le imbarcazioni superiori ai dieci metri”, afferma Lorenzo Pollicardo, curatore della manifestazione. “Ad aiutarci è inoltre il periodo di svolgimento della manifestazione: Aprile è infatti il momento migliore per l’acquisto della piccola o media imbarcazione pronta all’uso, senza tenerla ferma per mesi in inverno”. Piccole imbarcazione, curate nei dettagli, performanti, con un occhio all’ambiente. Spesso opera di giovani designer e ingegneri. Tra i gioielli in esposizione si segnala Calypso 12, prototipo smontabile di imbarcazione multiuso, a vela o a motore, ideata dal giovane pro-

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Venice boat show… in the Park Expositors increase of 30% if compared to the past edition, +30% of boats showed, a big exposition surface that covers 65.000 sqm. The data show: the new nautical Venice boat show, this year with the Nautic Show (which until last year was held in Jesolo) has been recognized by the experts like the show on which to bet about the development of the nautical sector. Lorenzo Policarpo coordinator of the exhibition has declared: “The choice to focus ourselves on this part of market has been winning already in the last edition, this year it has an important meaning after the introduction of a tax for yachts over ten meters, for us is very important the period of the manifestation: April is in fact, the better moment for purchase small or medium boat. Small boats, with many details and a particular attention for the environment, thanks to the work of young designers and engineers. Among the jewels exposed there is Calypso 12 removable prototype of multifunction boat, sailboat or with engine, realized by the young planner Nicholas Scopelliti. Obviously there are many famous and prestigious brands: like the new models of Absolute, Boston Whaler, Manò Marine, Eolo, Viko, Rinker and Quicksilver with the new creations of the Active range. Particularly important it’s the return, after four years of absence, of the historical Venice yard Dalla Pietà Yacht. It’s an important sign for the yard, after the crisis that has involved the company in 2009. Dalla Pietà Yacht it’s present to the exhibition with a stand and a small model of boat called Dalla Pietà 70, fly extra luxury yacht with a length over 20 meters whose first model has been sold last September during the exhibition held in Cannes.

www.salonenauticodivenezia.com

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Calypso 12

535 Corsa

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Dalla Pietà 70

IL SALONE DI VENEZIA… NEL PARCO

Il Salone di Venezia con il segno più tra innovazione, novità e le basi per un osservatorio per il settore

gettista veneziano Nicola Scopelliti, recentemente diplomatosi nel master in Architettura della Nave e dello Yacht dello IUAV (l’Università di Architettura di Venezia), da anni partner del Salone Nautico. Giovani sono anche i fratelli Giorgetti, presenti al Salone con due motoscafi: il 535 Sport, catamarano ideale per pesca e lavoro, e il 535 Corsa, lancia elegante per chi ama la navigazione sportiva in tutta sicurezza. E ovviamente marchi noti e prestigiosi: in evidenza sono i nuovi modelli di casa Absolute, Boston Whaler, Manò Marine, Eolo, Viko, Rinker e Quicksilver con i nuovi nati della gamma Activ. Piccola nautica, dunque, ma senza tralasciare imbarcazioni più grandi e performanti. In tal senso è rilevante la presenza di Rio Yachts, per la prima volta a Venezia grazie a Nautica Bibione nuovo concessionario esclusivo del marchio per Veneto e Friuli. Importante è poi il ritorno del marchio Cranchi che a Venezia presenta tre modelli. Particolarmente preziosa è poi il ritorno, dopo quattro anni di assenza, dello storico cantiere veneziano Dalla Pietà Yacht. E’ un ulteriore segnale del rilancio di questo prestigioso marchio dopo la crisi che ha colpito l’azienda nel 2009 e la conseguente acquisizione da parte della colosso cinese Millenium Marine che ha comunque mantenuto sede produttiva a Malcontenta e maestranze veneziane. Dalla Pietà Yacht, che non ha imbarcazioni in mostra, è presente con uno stand e un modellino del nuovo Dalla Pietà 70, fly extra lusso di oltre 20 metri di lunghezza, il cui primo esemplare è stato venduto lo scorso settembre al Salone di Cannes. Il Salone di Venezia è anche l’occasione per un primo passo nella costituzione di un Osservatorio della Nautica del Veneto in grado non solo di mettere a sistema i numerosi dati raccolti da istituzioni, organi camerali, associazioni e aziende, ma anche di contribuire ad indirizzare l’azione dei decisori e del mercato. L’Osservatorio, la cui esigenza era emersa in un incontro tra istituzioni, associazioni e imprese, tenutosi a metà marzo presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, è stato presentato al pubblico del Salone e ha gettato le basi per la costituzione entro l’anno.

.www.nauticshow.com

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Giunto all’ottava edizione il Salone Nautico dell'Adriatico porta in scena lo spettacolo del mare

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a passione per il mare, l'emozione di atmosfere esclusive, l'incontro con i protagonisti della nautica e i modelli di ultima generazione: il sogno del Fano Yacht Festival è di nuovo realtà. Giunto alla sua ottava edizione, il Salone Nautico dell'Adriatico organizzato da AdriaticFestival ritorna dal 10 al 13 maggio nella splendida cornice del Porto Turistico Marina dei Cesari, a Fano.

L'evento, che vanta una tradizione di successi, si conferma nel suo settore uno dei principali appuntamenti dell'Adriatico e in grado di attrarre un pubblico sempre più ampio: operatori qualificati e professionisti, imprenditori e istituzioni, ma soprattutto turisti e visitatori da ogni parte d'Italia e d'Europa. Un successo di pubblico che si preannuncia in crescita in questa nuova edizione del FYF, oggi polo d'attrazione per i visitatori nazionali e internazionali che gravitano nelle Marche e una delle più prestigiose componenti dell'offerta turistica nella regione. Grazie al giusto mix di iniziative, che uniscono con eleganza l'esposizione all'intrattenimento, il Salone è diventato un vero e proprio Festival della Nautica dove vivere tutto il fascino del blu. Le meraviglie del panorama naturale qui infatti si arricchiscono di storia e si fondono con la tradizione, quella dell'antichissima marineria legata alla città di Fano. Visitare il Fano Yacht Festival diventa un'occasione per scoprire le mille suggestioni di un territorio, oltre che per sorprendersi passeggiando fra le novità esposte in un litorale d'eccezione. Musica, artisti, degustazioni locali, appuntamenti sportivi, convegni tematici e presentazioni si alterneranno in un ricco calendario di iniziative collaterali, con il coinvolgimento dell'editoria specializzata e dei network radio-televisivi nazionali, per un emozionante weekend nel segno del tridente. Fra le novità dell'anno si rafforzano, ampliandosi, alcune aree tematiche inaugurate nelle ultime edizioni, frutto di un costante aggiornamento alle tendenze internazionali del mercato: punta di diamante, il mondo della Blue Economy e della sostenibilità etico-ambientale, e poi ancora imbarcazioni a vela, nautica da pesca, sia sportiva che commerciale, e infine il connubio con design, moda e high tech nel campo dell'accessoristica. La responsabilità socia-

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Fano Yacht Festival is starting Passion for sea, the emotion of exclusive conditions, the meeting with the boating protagonists: the dream of Fano Yacht Festival is real again. Eighth edition of the Adriatic boat show exhibition will take place in Fano port from May10 -13th 2012. The event is one of the most important appointment of the Adriatic, able to catch the attention of many people, experts, qualified operators, entrepreneurs and authorities but also tourists and visitors coming from Europe. Music, artists, local food and sports appointments will be followed by radios and national tv networks. Among the latest innovations, many thematic areas opened during the latest editions are strengthen, they are the consequences of the update of national tendencies of the market, the world of Blue Economy and environmental sustainability, sailing boat, fishing boating and the union between design, fashion and high tech in the field of accessories, boats at low environmental impact realized by advanced productive process that introduce most innovative proposal: light materials, hybrid propulsion engines with ecologic fuels and particular systems for disabled people. At 2012 edition there are the biggest brand of yachting world like: Azimut, Atlantis, Benetti, Blu Martin, Cranchi, Pershing, Ranieri, Sessa, Sly and Vismara that will show new and used boats. There will be also the sea check that give originality to the boat exhibition . FYF exhibition is organized by the support of Pesaro and Urbino Chamber of Commerce, Fano municipality, Provincia of Pesaro and Urbino, Marche Region, CNM - Consorzio Navale Marchigiano, Marina dei Cesari and Fiera delle Marche that support the exhibition since its birth, with the aim to create a virtuous system that links territorial identity, economy and tourism.

www.fanoyachtfestival.it

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AL VIA

IL FANO YAC H T FESTIVAL

le ed ecologica della nuova nautica si traduce in mezzi a basso impatto ambientale realizzati con processi produttivi e tecnologici avanzati che introducono, fra le tante innovazioni, materiali più leggeri, motori a propulsione ibrida e con carburanti ecologici, dispositivi e sistemi per consentire una totale accessibilità anche alle persone diversamente abili. L'edizione 2012 rinnova ancora una volta l'ormai storica partecipazione dei maggiori brand della nautica da diporto: Azimut, Atlantis, Benetti, Blu Martin, Cranchi, Pershing, Ranieri, Sessa, Sly e Vismara sono solo alcuni dei marchi che accoglieranno il pubblico business e privato con modelli nuovi ed usati, proposti in esclusiva per il salone a condizioni imperdibili. Le prove in mare sono uno dei plus che rendono il FYF unico nel suo genere: a differenza di altri saloni nautici, infatti, qui i visitatori possono valutare le performance delle imbarcazioni sperimentandole direttamente in acqua, e diventare da semplici spettatori a reali protagonisti dell'evento. Il tutto accanto a un'offerta ancora più ricca di spazi e location, tra cui l'AREA VIP nel nuovo J Club, dedicata ad accogliere i numerosi espositori, clienti e giornalisti accreditati del FYF che vogliano concedersi una pausa di relax o approfondire accordi commerciali. Inaugurato all'interno del noto locale J Lounge che si affaccia sull'affascinante orizzonte del mare, il nuovo spazio è ispirato alle atmosfere raffinate dei classici yacht club e, nel suo nome, rende omaggio ai celebri J class yacht degli anni Trenta, entrati nella storia della nautica come precursori dell'America's Cup. Il Fano Yacht Festival è organizzato con il prezioso supporto di Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Comune di Fano, Provincia di Pesaro e Urbino, Regione Marche, CNM - Consorzio Navale Marchigiano, Marina dei Cesari e Fiera delle Marche, che sostengono la manifestazione sin dalla sua nascita, nell'intento di creare un sistema virtuoso che leghi insieme identità del territorio, economia e turismo. Lo strategico posizionamento centrale sulla dorsale adriatica, l'alta qualità dell'esposizione, la molteplicità delle iniziative in programma e un bagaglio di esperienze racchiuse in una vera e propria cultura del mare: sono queste le carte vincenti di un salone giovane ma che in poco tempo si è affermato come iniziativa di punta, autorevole e prestigiosa nella nautica dell'Adriatico. La dinamicità e il costante aggiornamento ne sostengono la forza competitiva anche oggi, di fronte ai complessi scenari economici mondiali, che il FYF dimostra di saper affrontare grazie alla sua capacità di guardare al futuro con spirito innovatore e propositivo.

.www.adriaticfestival.it

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NUOVA PROGETTUALITÀ PER LA BLU ECONOMY Il Consorzio Navale Marchigiano, con rinnovato ottimismo, rilancia le idee del recente passato con nuove e rinvigorite progettualità a sostegno di un settore che potrebbe continuare a dare grandi soddisfazioni anche nel prossimo futuro Gianluca Fenucci, Presidente Consorzio Navale Marchigiano

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distanza di 12 mesi abbiamo incontrato di nuovo il Presidente del Consorzio Navale Marchigiano, Gianluca Fenucci, che con la sua consueta positività e voglia di fare ci ha illustrato cosa è successo in questo lasso di tempo e di come sia giunto il momento decisivo dei fatti.

Allora, come sono trascorsi questi mesi? “Direi – afferma Fenucci – che abbiamo fatto un gran lavoro trasformando dall’interno, ovvero a livello di statuto e di regolamento, la governance del Consorzio, avviando recentemente il programma di ampliamento e ricapitalizzazione dello stesso. Capitale che sarà rappresentativo soprattutto delle imprese della filiera di settore, senza dimenticare tutte le imprese legate ai servizi interconnessi, da istituti di credito, ed infine da enti pubblici, istituzioni e associazioni di categoria. L’invito che rivolgo a tutti gli operatori della filiera è quindi quello di aggregarsi al CNM per partecipare attivamente con un’azione attiva e propositiva, che garantisca un futuro stabile al nostro comparto economico”. Qual è la situazione del settore? “Al momento c’è un cauto ottimismo, tant’è che si è riaperto anche il tavolo operativo con l’Ente Regionale sul “Distretto del Mare” che aveva visto un periodo di pausa. Ma la cosa più importante è che attori come Fincantieri, il Gruppo Ferretti, la stessa Isa e Wally stanno dando segnali di ripresa, dal punto di vista commerciale e di attenzione al progetto del Distretto ed alle iniziative che stiamo cercando di avviare e mettere in cantiere. È altresì vero che stiamo parlando dell’area anconetana della cantieristica, ma occorre riflettere sul fatto che, se riparte il comparto anconetano, gli effetti si manifesteranno anche nelle aree della Provincia di Pesaro, a Fano in primis, che annovera operatori della filiera di assoluta eccellenza”. Allora parliamo di progetti… “Innanzitutto come Confindustria Marche abbiamo messo a punto un’ipotesi progettuale, sulla quale c’è anche la totale adesione della Fincantieri: il Distretto tecnologico del mare delle Marche, ovvero mettere a sistema ed accrescere il know-how del settore attraverso ricerca & sviluppo, innovazione e formazione, per rafforzare e strutturare a livello

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New planning for the blue economy After 12 months we have met the new the president of the Consorzio Navale Marchigiano, Gianluca Fenucci, with his usual positivity has illustrated us what has happened in this period. How are passing these months? “We have worked hard transforming the consortium from the inner, that is from the charter to the regulations, in order to create the space to enterprises, financial institutions and associations of category”. Which is the situation of the sector? “At the moment there is an aware optimism, in fact that the regional table about the Sea District has been opened again. But the most important thing is that enterprises like Fincantieri, Ferretti Group, Isa and Wally are going to recover”. About plans... “Firstly as Confindustria Marche we have realized a planning hypothesis, supported also by Fincantieri: the technological Sea District of the Marche region, in order to increase the know-how of the sector through research & development, innovation and training, in order to strengthen our blue economy. Then... “Then there is Blue Marche 2013 that is the first exhibition of sea and blue economy of the Marche. The plan previews to realize a series of manifestations, that will take place along the marche coast, the event will be able to attract probable customers interested at the boating sector, fishing, tourism and culture”. Very interesting plans, but when they will be realized? “I think that they will be realized within 12/31/2012. But all the plans introduced will be realized only after the investments made by the Marche Region that will have to demonstrate with the actions the interest towards the whole chain of blue economy”. May be it’s not the better moment to ask money to the Region… “It’s true, but it’s important to remember that during the periods of high growth, the boating sector has contributed with taxes end employment, for this reason, today we would want a small gain. I want however to remark that the Region is doing one’s best from the institutional point of view but the political engagement it’s not enough!”.

www.consorzionavale.it

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sistemico il nostro comparto su questi elementi strategici. Tale progetto potrebbe rientrare nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerca promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che prevede un’interazione ed un coinvolgimento costante e stabile nel tempo tra imprese, università ed istituzioni. Proprio le istituzioni locali dovranno giocare un ruolo fondamentale per il reperimento dei fondi necessari per la realizzazione del progetto. Infatti, il ministero a breve emetterà un bando per il rifinanziamento dei distretti riconosciuti e per la creazione di nuovi, ma il livello di finanziamento sarà proporzionato a quanto l’ente Regionale deciderà di investire direttamente nel progetto stesso. Per esempio in Liguria, dove è presente un Distretto delle tecnologie marine, la Regione ha investito 28 milioni di euro e il Ministero altri 56”. E poi… “E poi c’è Blu Marche 2013 (il nome è ancora provvisorio ndr), cioè la prima fiera dell’economia del mare, o della cosiddetta “blu economy”, delle Marche. Il progetto prevede di realizzare una serie di manifestazioni, nell’arco temporale tra due fine settimana, che si svolgano lungo la costa marchigiana e che riescano ad attirare potenziali operatori interessati alla nautica, alla pesca, al turismo nautico e agli eventi culturali che verranno progettati per l’occasione. Mi spiego meglio. Nell’arco di una settimana si potrebbero svolgere il “Fano Yacht Festival” a Fano, la Fiera della Pesca, il Festival Adriatico Mediterraneo, una manifestazione dedicata ai grandi yacht in Ancona, un evento gastronomico/turistico a Senigallia ed altri eventi nella zona tra San Benedetto e Porto San Giorgio. Il tutto con un programma integrato molto ricco, denso di contenuti che metta in concertazione le varie eccellenze legate al mare. Il tutto senza rischiare di perdere le

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singole identità, ma valorizzando il “mix delle eccellenze” con una progettualità di livello superiore, a matrice regionale. Si potrebbe così attrarre qualsiasi interlocutore interessato alla filiera, diventando più attraenti attraverso la coesione tra i vari attori, con importanti ricadute economiche sul territorio. In questo, e nel progetto di Confindustria, il Consorzio ha l’obiettivo di svolgere un ruolo centrale e fortemente attivo nei centri di coordinamento operativo delle singole iniziative”. Tutti progetti molto interessanti, ma quando vedranno la luce? “Diciamo che, per tutte le attività di cui abbiamo parlato, la scadenza per l’attivazione deve comunque avvenire entro l’anno in corso. Se entro questa ideale scadenza non si saranno rese concretamente operative queste progettualità allora ritengo che saremo purtroppo costretti a rivalutare la situazione generale, prendendone necessariamente atto, accettando quella che per il nostro territorio potrebbe rappresentare, per certi aspetti, una opportunità perduta e quindi una “resa”. Quelli presentati sono progetti che potranno avviarsi principalmente sulla base di scelte e determinazioni nette da parte dell’Ente Regionale, che viene quindi chiamato a dover valutare e determinare, attraverso investimenti mirati, l’interesse verso il rilancio ed il riposizionamento della nostra economia del mare”. Mi scusi ma non sembra il momento migliore per chiedere soldi alla Regione… “Anche questo è vero e ne siamo assolutamente consapevoli, ma se pensiamo in termini di federalismo fiscale, direi che un po’ di attenzione il settore che rappresento dovrebbe comunque riceverla. Infatti, nei periodi di crescita a due cifre dello scorso decennio la nautica ha contribuito in modo tangibile a produrre valore e fiscalità. Mi sembrerebbe quindi sensato che oggi si possa reinvestire parte del gettito procurato cercando di agganciare i recenti segnali di ripresa. Voglio comunque sottolineare che la Regione sta comunque cercando di fare del suo meglio dal punto di vista istituzionale, vedi anche un importante incontro che si è svolto a Bruxelles con altri cluster nautici al fine di coordinarsi e creare così una sorta di “rete europea delle reti”. Ma possiamo e dobbiamo fare di più e aumentare insieme il livello di concretezza, mettendo al centro delle valutazioni il fattore tempo”. A questo punto a noi di Adriaeco non resta altro da fare che monitorare gli avvenimenti, augurandoci che il lavoro di Gianluca Fenucci possa portare gli auspicati frutti.

www.consorzionavale.it

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IL BUCINTORO: LA FENICE DELL’ARTIGIANATO VENEZIANO E VENETO La Fondazione Bucintoro lancia un appello per la ricostruzione della storica imbarcazione

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l Bucintoro, costruito nel 1727, è stato forse la più fastosa imbarcazione che abbia mai solcato la laguna veneta, punto focale di un momento altissimo della vita di Venezia: La Festa della Sensa ovvero lo Sposalizio di Venezia con il Mare Adriatico. Tale imbarcazione, che compì il suo ultimo Sposalizio nel 1796, fu distrutta tra il 1798 e il 1824. La Fondazione Bucintoro, che punta alla ricostruzione di quest’ultimo Bucintoro, ribattezzato Bucintoro del Terzo Millennio, sulla base delle indicazioni e dei riferimenti bibliografici disponibili e nell’ambito di un attento studio interpretativo del modello conservato al Museo Storico Navale di Venezia, e attraverso il coinvolgimento sempre maggiore della Città di Venezia e di altre istituzioni locali e nazionali, ha promosso lo sviluppo della progettazione tecnica. Lo spirito che anima la Fondazione Bucintoro è quello, infatti, di credere in una Venezia viva e di lanciare un appello per proporre la ricostruzione del Bucintoro del Terzo Millennio. Uno dei punti importanti rilevati nell’attività di sviluppo della ricostruzione del Bucintoro del Terzo Millennio è il problema della ricostruzione fedele dell’imbarcazione, che richiede l’opera di personale qualificato nel campo dell'artigianato. Tal esigenza è stata evidenziata e rilevata da subito dalle stesse categorie di operatori nel campo delle varie arti artigianali, i quali hanno manifestato la grave situazione di questa categoria, che ha visto diminuire in grande misura i suoi addetti, mancando soprattutto l'afflusso di giovani disposti ad affrontare il difficile e lungo tirocinio del necessario apprendistato. Eppure Venezia avrebbe assoluta necessità di personale qualificato per poter correttamente conservare il suo patrimonio. Non si tratta dunque certamente di un puro e semplice desiderio di un ritorno al passato ma di un proposito di stimolo, un doveroso impulso alla rinascita dell'artigianato, esigenza indispensabile e prioritaria per la realizzazione di quest'opera, senza la quale essa sarebbe certamente né possibile né ipotizzabile.

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The Bucintoro like the Phoenix to the rebirth of Venetian art crafts The Bucintoro, built in 1727, was perhaps the most magnificent vessel that ever crossed the lagoon, the focal point of a high point of the life of Venice: La Festa della Sensa or the Marriage of Venice with the Adriatic Sea. This vessel, that made its last Marriage in 1796, was destroyed between 1798 and 1824. The Bucintoro Foundation, that aims to rebuild this last Bucintoro, renamed the Third Millennium Bucintoro, on the basis of the information and references available in a careful study and interpretation of the model in the Naval Museum of Venice, and through the increasing involvement of the City of Venice and other local and national institutions, has promoted the development of engineering design. The spirit that animates the Bucintoro Foundation is to believe in a Venice alive and proposing to launch an appeal for the rebuilding of the Third Millennium Bucintoro. One of the important points found in development of the reconstruction of the Third Millennium Bucintoro is the problem of accurate reconstruction of the boat, which requires work of qualified personnel in the field of crafts. This need has been highlighted and recognized immediately by the same worker categories in the various arts crafts, which have demonstrated the serious situation of this category, with a serious decrease in its employees, particularly in the absence of young willing to face the difficult and long apprenticeship. Venice would absolutely need for qualified personnel to properly maintain its heritage. Therefore this is not certainly a mere desire for a return to the past but a necessary impetus to the revival of crafts, a necessary requirement for the realization of this work, without which it would certainly neither possible nor feasible.

fondazionebucintoro.wordpress.com

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TURISMO ALLARME ROSSO Il Governo, con le disposizioni previste dal nuovo Piano normativo sull’antincendio, costringerà migliaia di alberghi a chiudere la propria attività

La stagione invernale/neve si è già chiusa in forte passivo, sia per la perdurante crisi economica che affligge il nostro Paese, sia per l’altalenante meteo che, da periodi di siccità, è passato ad una ondata di gelo polare. A Pasqua poi inizia ufficialmente la stagione estiva 2012 e le prospettive non sono assolutamente buone: i consumi turistici degli italiani sono in forte calo e per il nostro settore è allarme rosso”. Si percepisce una fortissima preoccupazione nelle parole di Tullio Galli, Direttore di Assoturismo, l’Associazione sindacale rappresentativa delle imprese operanti nel settore turismo della Confesercenti. “Le aziende del settore turistico soffrono come non mai. I problemi esistenti si sono cronicizzati sul territorio italiano; basti pensare al caro benzina o alle esorbitanti tariffe nei collegamenti aerei e ferroviari, necessari per raggiungere le splendide località turistiche del nostro Mezzogiorno. A questo dobbiamo aggiungere una totale assenza di una politica di promozione del brand Italia verso il turismo straniero. L’Enit è fermo, solo da qualche giorno è stato nominato un nuovo Presidente, ma da tempo non svolge più un’incisiva attività di valorizzazione del territorio, con le sue sedi all’estero chiuse, una dopo l’altra. Non abbiamo neanche un portale di promozione del prodotto Italia. Con il precedente Governo erano state messe in piedi alcune iniziative ad oggi congelate o annullate. Il ministro Gnudi, ad esempio, ha pensato bene di abrogare la norma che finanzia il sistema dei Buoni Vacanze disponendo che l’emissione dei ticket debba cessare dal 9 settembre 2012. Quindi per quella data tutti i buoni vacanze in circolazione dovranno essere utilizzati o restituiti. In compenso è entrato a regime il nuovo balzello dell’imposta di soggiorno, il passaggio dall’ICI all’IMU, l’aumento dell’IVA e, dulcis in fundo, la nuova normativa antincendio. Questo ultimo provvedimento, poi, ha dell’incredibile. Tutto nasce col decreto Milleproroghe di gennaio, dove il Governo inserisce sì lo slittamento al 2013 per l'adeguamento delle strutture alle norme antincendio, ma poi con un decreto del ministro Cancellieri muta i requisiti minimi concedendo solo pochi mesi di tempo agli alberghi per eseguire lavori sostanziali e gravosi per le piccole e medie aziende (come le scale interne ed esterne ndr). Il tutto con la stagione estiva alle porte, senza alcun tipo di agevolazione finanziaria né, tantomeno, fiscale. Tenendo conto poi della difficilissima situa-

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Tourism red alert “The winter season is closed negatively both for economic crisis and for the weather that from a dry period is changed into an ice-cold period. At Easter starts officially the summer season 2012 and the perspectives are not absolutely good: the tourist consumptions of Italian people are decreasing and for our sector it’s red alert ”. There is worry in the words of Tullio Galli, General Manager of Assoturismo, the representative Association of the enterprises that work in the tourism sector of Confesercenti. “The companies of the tourist sector are suffering. The existing problems on the Italian territory are chronic by now. It’s sufficient to think at the petrol growth or to the very expensive rates about the airplane and railway connections, useful in order to reach the splendid tourist places of the Southern Italy. We have not even a website that promotes the Italian product. Everything when the summer is going to start without neither financial nor tax relief ”. Which will be the actions on which the activity of Assoturismo will be focused? “Assoturismo, will continue to support with the usual dynamism the arguments. The most important actions are always the same: deseasonalisation, above all to the south, in order to extend or for period that for age and ability to expense, the tourist seasons, tax policies suitable for the companies and a law about the job able to consider a greater flexibility in the relationship with the employers ”.

www.assoturismo.it

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Tullio Galli Direttore di Assoturismo

zione inerente l’accesso al credito bancario, il quale di eventuali protocolli d’intesa non vuol nemmeno sentire parlare; risulta ovvio che gli imprenditori si troveranno di fronte ad un bel dilemma, ovvero tirar fuori i soldi di tasca loro o chiudere!”. Quali saranno le azioni su cui si concentrerà l’attività di Assoturismo? “Intanto stiamo organizzando una grande manifestazione di protesta della categoria balneare per il 18 aprile a Roma, considerando che questo segmento rappresenta ancora il 70% del fatturato del settore turismo. Detto questo, Assoturismo, continuerà a sostenere con il consueto vigore le discussioni sui tavoli canonici, in quanto come già detto sopra, i problemi sono sempre gli stessi; è la cultura della politica che manca. Gli imperativi sono i soliti: destagionalizzazione, anche e soprattutto al sud, per fare in modo di allungare sia per tempo che per fasce di età e capacità di spesa le stagioni turistiche, politiche fiscali adeguate per le aziende ed una normativa sul lavoro che tenga conto di una maggiore flessibilità nel rapporto con il personale dipendente”. Gabriele Costantini

.www.assoturismo.it

Turismo

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SAPORI & MOTORI AL VIA LA SESTA EDIZIONE Tra prelibatezze e tipicitĂ gastronomiche, sul Lido di Fano dal 18 al 20 maggio, riparte con gusto il mito delle 2 e 4 ruote per un fine settimana originale e divertente da trascorrere assieme alla famiglia

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l fascino del design, il rombo dei motori, la perfezione della meccanica, i profumi ed il gusto di pregiate delizie: Sapori & Motori è una passione che coinvolge tutti e cinque i sensi, e che oggi si riaccende nell'evento più atteso della stagione per un weekend all'insegna dell'emozione e del divertimento.

Organizzata da Incoming Fano e patrocinata da Comune di Fano, Provincia di Pesaro e Urbino e Regione Marche, nella suggestiva cornice del Lido di Fano (PU) sfileranno sotto gli occhi del pubblico le migliori case produttrici, le più celebri scuderie e i club ufficiali del mondo auto&moto. Miti d'epoca e pezzi unici da collezione, modelli di ultima generazione, classici, sportivi, fuori-strada e da competizione saranno i grandi protagonisti di una location d'eccezione, abbracciata dall'azzurro del cielo e del mare Adriatico. Non solo esposizione, ma anche esibizioni live, prove e simulazioni per il pubblico, musica, spettacolo, specialità da gustare: unico nel suo genere, Sapori & Motori è un festival dalle mille sorprese, in grado di stupire ogni anno con incredibili novità. Fra le tante curiosità 2012, una vera Ferrari F1 che si offrirà a prove di pit-stop aperte al pubblico, i raduni nazionali ufficiali di Harley Davidson e Ducati, la partecipazione del campione italiano di bicitrial Paolo Patrizi con le sue acrobatiche evoluzioni, la speciale Area Green con le ultime novità in fatto di consumi ed energie alternative. Tra le iniziative dedicate ai bambini, c’è l'avventurosa Pompieropoli. Promossa dall’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco rappresenta un divertente percorso didattico che simula “in miniatura” e a misura di bambino le attività di soccorso: passaggi in equilibrio su travi e ponti “tibetani”, discese dal palo, salvataggio di animali intrappolati e addirittura lo spegnimento di un incendio. Per premiare alla fine i piccoli partecipanti con il diploma di “Pompiere per un giorno”. Accanto alla meraviglia di graffianti carrozzerie, esplodono i sapori di una terra ricca di tesori del gusto: prelibatezze, stuzzicherie e piatti tipici delle regioni italiane inviteranno il pubblico presso i numerosi punti di ristoro, per una pausa in relax o per assaggi curiosi. I visitatori potranno scegliere fra un'ampia proposta che spazia dall'immancabile brodetto di pesce dell'Adriatico, al tartufo (per la vicinanza della rinomata località di Acqualagna), ai salumi e formaggi (fra cui quelli di bufala marchigiana), e ancora olio, vino ed altri prodotti agricoli tipici locali, accanto a una vera e propria festa di specialità provenienti dal resto d'Italia. Il gusto inconfondibile di Sapori & Motori contagerà tutta la città infatti, nei giorni della manifestazione, le strutture ricettive di Fano proporranno ai clienti menù speciali per l'evento. Nel programma della manifestazione non ci sarà solo divertimento e spensieratezza ma anche attenzione ai temi della solidarietà e dell’ambiente. Infatti, l’associazione motociclistica fanese, Bikers Food Club, presenterà il suo nuovo progetto, che questa volta vedrà i motociclisti del club partire dal lido di Fano per raggiungere Burgos, in Spagna: qui destineranno in beneficenza i fondi raccolti per una casa famiglia che accoglie bambini in difficoltà. Per quanto riguarda l’attenzione per l’ambiente, ana particolare attenzione è dedicata anche alle innovazioni in termini di minimo impatto. Ai temi ormai imprescindibili dell'etica ambientale e del risparmio energetico, Sapori & Motori dedicherà la nuova sezione “green” per proporre uno stile di vita ad ampio raggio: dagli ultimi modelli di auto elettriche e di bici con pedalata assistita, ai ristoranti bio e alle degustazioni eco-sostenibili, dove anche il cibo è a chilometro-zero.

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Sapori e motori

The sixth edition of Sapori&Motori The glamour of design, the rumble of the engines, the perfection of the mechanics, the scents and the taste of valuable delights: Sapori &Motori is a passion that involves all five senses. The event has been organized by Incoming Fano and sponsored by Municipality of Fano, Province of Pesaro and Urbino and Marche Region, the event will hold in Fano (PU). There will be the best producer of auto&moto , the most famous car stable. Cars models of last generation, classics and sportive, there will be the great protagonists of the event. Not only exhibition, but live representation also, tests and simulations for the public, music, show, and specialties to taste. Among the novelties of 2012, a model of Ferrari F1 that will be available to the public for pit stop tests. Among the initiatives addressed to the children, there is “Pompieropoli” promoted by National Association of Fire Department in order to show the different techniques in case of fire. Then there will be the typical regional foods like cheeses and the famous truffles of Acqualagna or the typical specialty “Brodetto di pesce dell’Adriatico, but also oil, wine and famous agricultural products. During the event the attention will be also for the theme of environment and solidarity with the introduction of a “green” section dedicated to eco sustainable foods at 0 km and the introduction of electric cars and bikes. About the solidarity the Bikers food club will collect money in order to support a family house plan in Spain.

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La mediazione uno strumento utile per velocizzare i tempi delle controversie legali

NASCE CAMERA DI CONCILIAZIONE MARCHE

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empo di crisi e recessione, ma anche di grandi novità, new co e nuovi mestieri. Nelle Marche un gruppo di professionisti del territorio ha fondato un organismo di mediazione civile e commerciale che ha ottenuto la fiducia del Ministero della Giustizia manifestata attraverso la concessione della necessaria autorizzazione ministeriale: è la Camera di Conciliazione Marche che si occupa della risoluzione delle liti civili e commerciali. La mediazione più che essere un’alternativa al tribunale, è un metodo di risoluzione delle controversie utile a dirimere conflitti che, difficilmente, troveranno una vera soddisfazione nella sentenza di un giudice. L’idea di creare la Camera di Conciliazione Marche nasce inizialmente da un gruppo ristretto di professionisti di diritto civile e com-

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It was born Marche Conciliation Chamber Time of crisis and recession, but also of great innovations, new jobs. In the Marche region a group of experts of the territory have created an authority of civil and trade mediation that has obtained the trust of the Department of justice through the concession of the necessary ministerial authorization: it’s Marche Conciliation Chamber whose aim is the resolution of the civil and commercial conflicts. The mediation is a method of resolution of controversies useful to conclude conflicts that, with difficultly, could find a real satisfaction in the sentence of a judge. The idea to create Marche Conciliation Chamber was born initially thanks a group of experts of civil and commercial law. The authority was born from the territory and for Marche territory, it’s an efficient authority composed by experts and mediators who work, every day, for the resolution of hard controversies. Just few time, Marche Conciliation Chamber has been recognized by the Department of justice. collaborates with it promoting the development of the negotiation resolution of the conflicts. The experts, lawyers, accountants, and doctors, that compose the Chamber, during their career have remarked that the risks and the costs during the trials are a waste of economic resources. The justice terms in order to obtain the final sentence in Italy are very long, months, often years, for this reason Marche Conciliation Chamber works, in order to organize and define the times modalities about the civil and economic conflicts. Shortly, this authority, has been able to develop itself, in few months, has opened, beyond the offices in the city of Senigallia, Fano, Falconara Marittima and Ancona addressed totally to the mediation service, offering a valid and easy management of the controversies.

www.cameraconciliazionemarche.com

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CHE COSA È LA MEDIAZIONE?

merciale, cresciuto poi in modo costante nel tempo. Nata dal territorio e per il territorio marchigiano (a differenza di altre strutture simili che operano nelle Marche, ma che hanno delle professionalità e headquarter di altre regioni) è un'efficiente organismo composto da uno staff esperto e da un organico di mediatori che lavorano, ogni giorno, per la risoluzione di controversie caratterizzate da ogni grado di difficoltà. Da poco la Camera di Conciliazione Marche è stata riconosciuta dal Ministero della Giustizia e collabora con quest'ultimo nel promuovere la diffusione della risoluzione negoziale dei conflitti. I professionisti che ne fanno parte, avvocati, commercialisti, consulenti legali e medici, in lunghi anni di esercizio della professione forense, di consulenze alle aziende e di assistenza dei malati, si sono resi conto che i rischi ed i costi dello scontro giudiziale sono uno spreco di risorse economiche ed un azzardo per le stesse parti in causa. Sono noti, infatti, i tempi che contraddistinguono la vita delle cause in Italia. Mesi, ma molto più frequentemente anni, purtroppo necessari nel nostro Paese per ottenere una sentenza passata in giudicato, periodi in cui tutte le parti coinvolte sono costantemente soggette a tensioni emotive e ad ingenti spese, dove la sentenza spesso non soddisfa completamente le pretese delle parti in causa. Per tutti questi motivi, la Camera di Conciliazione Marche si è strutturata per organizzare delle modalità volte alla prevenzione ed alla composizione stragiudiziale dei conflitti civili ed economici. In breve tempo, questa struttura, è riuscita ad espandersi in maniera esponenziale e, nel giro di pochi mesi, oltre alla sede di Senigallia, sono state aperte le sedi di Fano, Falconara Marittima, Ancona centro e Ancona Baraccola che si dedicano solo ed esclusivamente al servizio di mediazione, in grado di offrire una valida e comoda gestione delle controversie. Oltre a tutti questi servizi la CCM si impegna a prestare un’assistenza continuativa delle istanza ed in tutte le questioni burocratiche attinenti al procedimento di mediazione. Fra le particolarità dell’ente vi è da sottolineare il servizio di segreteria che è a disposizione nell’assistere in tutte le fasi del procedimento sia i privati che gli avvocati facendosi parte attiva nel coninvolgimento della controparte con l’ausilio di un case manager il quale contatterà personalmente il chiamato spiegando le opportunità offerte dalla mediazione al proprio caso concreto.

.www.cameraconciliazionemarche.com

NewCo

Il D. Lgs. n. 28 del 2010 conferma la mediazione come il principale strumento alternativo di risoluzione delle controversie imponendone l'utilizzo, preliminarmente all'accesso alla giustizia ordinaria dello Stato, per un'ampia serie di materie. La mediazione è l'attività svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa. Per mezzo della mediazione le parti in lite hanno l'opportunità di tentare una composizione bonaria del conflitto che le vede coinvolte con la garanzia del contenimento dei tempi e dei costi, nonché dell'obbligo di riservatezza espressamente prescritto dalla legge. L'esito positivo della mediazione culmina con la conciliazione delle parti, formalizzata in un apposito verbale che, omologato dal presidente del tribunale, acquista efficacia esecutiva. L'esito negativo conferisce peculiari effetti al verbale di mancata conciliazione nella misura in cui il contenuto della proposta formulata dal mediatore, e non accettata dalle parti, dovesse coincidere con quello della sentenza successivamente emessa dal giudice. In tal caso, la parte che ha rifiutato la mediazione, nonostante sia risultata poi vittoriosa nel giudizio ordinario, sarà condannata al pagamento delle spese processuali. A partire dal 20 marzo 2011, il D. Lgs. n. 28/2010 ha previsto l'obbligatorietà dell'esperimento del previo tentativo di conciliazione per le seguenti materie: condominio diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. In tutti questi casi, il previo tentativo di conciliazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale di cui l'avvocato dovrà fornire specifica informativa al proprio assistito.

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B io l og ic o, approccio al consumo consapevole

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agricoltura biologica non è solo un metodo di produzione che rispetta la salute dell'uomo e dell'ambiente, ma anche un modello di sviluppo sostenibile che valorizza la qualità delle risorse delle comunità locali, aiutandole a far fronte alla concorrenza globale. In Italia sono circa 48.000 le aziende che si occupano di biologico anche se il settore che ricopre appena il 2% dell’intero settore agroalimentare e risente di problematiche legate all’informazione, alla scarsa visibilità mediatica e alla sempre minore presenza di negozi specializzati fuori dai grandi centri commerciali. Nonostante ciò, l’attenzione da parte della pubblica amministrazione è elevata, infatti, molte regioni promuovono l’alimentazione con prodotti biologici anche nelle mense scolastiche e nella ristorazione collettiva come ospedali e case di cura. Nelle prossime pagine, oltre all’ultima intervista prima della sua prematura scomparsa, rilasciata da Gino Girolomoni, presidente AMAB, tra coloro che di più hanno contribuito alla diffusione del biologico e che dello stesso hanno fatto lo scopo della loro vita, daremo informazioni basilari su cosa significhi agricoltura biologica, cosa sia un prodotto biologico, come riconoscerlo e quali sono i controlli previsti per evitare le truffe. Un percorso per promuovere il settore e guidare verso una scelta consapevole i consumatori. L. G.

The biological agriculture is not only a method that respects the men’s health and the environment, but also a model of sustainable development that values the quality of the resources of the local communities, helping them to face the global competition. In Italy there are 48.000 organic companies but the sector suffers for the problems linked to the insufficient media information. Although, the attention of Public Administration is high, in fact, many regions promote the biological products in the schools mess, hospitals and nursing home. In the next pages, beyond the last interview before the premature death of Gino Girolomoni, president of AMAB, we will talk about the meaning of biological product, how to recognize it and the controls previewed in order to avoid the swindles. Our aim it’s to promote the sector and inform the consumer towards an aware choice.

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PRODOTTI BIO A NORMA DI LEGGE Disciplinari di produzione puntuali, norme per l’etichettatura e la tracciabilità rendono la certezza della produzione biologica

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agricoltura biologica fa riferimento a coltivazioni che esaltano e facilitano i meccanismi naturali per l’incremento dei raccolti agricoli e per il controllo delle malattie e degli insetti nocivi.

È quindi vietato l’impiego di ormoni della crescita, antibiotici o manipolazioni genetiche a favore di prodotti fitosanitari e fertilizzanti di origine naturale (letame e liquami). Tali tecniche di coltivazione contribuiscono al mantenimento degli ecosistemi, riducendo l’inquinamento e valorizzando le naturali capacità delle piante di creare un equilibrio con l’ambiente e il territorio. Per quanto riguarda poi la difesa delle piante, avviene attraverso antagonisti naturali dei parassiti e la crescita sana delle piante coltivate. Si fa quindi uso delle tecniche della lotta biologica (distribuzione di insetti, acari, nematodi, virus e bacilli che contrastano i fitofagi e utilizzo di trappole specifiche) e di prodotti ampiamente sperimentati come innocui per l’uomo. L’agricoltura biologica europea ha avuto il suo riconoscimento ufficiale ed è stata regolamentata per la prima volta nel 1991 ma dal 2009 è intervenuto il nuovo Reg. (CE) 834/07 e le sue norme attuative, Reg. (CE) 889/08. All’agricoltura biologica si riconosce esplicitamente una funzione sociale, in risposta alle esigenze dei consumatori in termini di salvaguardia della salute, tutela dell’ambiente e della biodiversità, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale. I regolamenti indicano in modo specifico le norme di coltivazione e il metodo di allevamento delle varie specie animali, l’etichettatura, la trasformazione, la commercializzazione ed anche le importazioni di prodotti biologici nella UE, nonché il sistema di controllo sui processi produttivi e sulla salubrità dei prodotti certificati come biologici a tutela dei consumatori.

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Organic products according to the law The organic farming refers to cultivations that exalt and facilitate the natural mechanisms for the increment of the agricultural harvests and for the control of the diseases and the bad bugs. Therefore it’s not allowed the use of growth hormones, antibiotics or genetic manipulations in favor of phytosanitary products and fertilizers of natural origin. Such techniques of cultivation contribute to the maintenance of the ecosystems, reducing pollution. In order to protect the plants, the farmers use products not dangerous for men. European organic farm has been officially recognized in 1991 but since 2009 has been issued the Reg. (EC) 834/07 and its implementing norms, Reg. (EC) 889/08. The organic farming has a social function, in reply to the requirements of the consumers in terms of safeguard of the health and environment.The regulations show the norms of cultivation and the method of breeding of the animals, labeling, transformation, commercialization and also the imports of biological products in the EU. The production of transformed organic products must follow procedures to guarantee the persistence of biological integrity and the essential qualities of the product in all production phases. According to the Reg.(EC) 889/08 the label of biological products must follow the next indications: 1) the Biological word can be used in the denomination of sale of the product (es. Biological pasta, biological tomato, etc) or also analogous suffixes (“Bio”, “Eco”) and other term previewed in the other communitarian languages; 2) The use European logo is obligatory for all bio products that have to contain at least 95% organic ingredients produced in the EU; 3) Must be showed the geographic origin of the raw materials; 4) Products containing less than 95% organic ingredients may write any indication or reference to organic production on their label but it can’t be used the caption “organic product”.

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Etichetta tipo di un prodotto biologico

La produzione di alimenti biologici trasformati deve seguire procedimenti atti a garantire la persistenza dell’integrità biologica e delle qualità essenziali del prodotto in tutte le fasi della produzione. In particolare i prodotti biologici sono composti di soli ingredienti provenienti dall’agricoltura biologica; l’uso di additivi, di ingredienti non biologici con funzioni principalmente sensoriali e tecnologiche sono limitati e ridotti al minimo indispensabile per i cicli produttivi e di mantenimento; possono essere utilizzati prodotti, sostanze, ausiliari di fabbricazione e ingredienti non biologici, ma solo se autorizzati per l’uso nella produzione biologica e presenti negli allegati VIII e IX del Reg. (CE) 889/08; è assolutamente vietato l’utilizzo di OGM e radiazioni ionizzanti. Tali peculiarità sono garantite dalle norme che regolano l’etichettatura dei prodotti biologici che si vanno a sommare alla normativa obbligatoria in materia di etichette dei prodotti alimentari. Il sistema di etichettatura dei prodotti biologici è da ritenersi a tutti gli effetti un esempio di rintracciabilità di prodotto, dato che in agricoltura biologica tutte le fasi del processo produttivo sono controllate e certificate. Secondo le disposizioni del Reg. (CE) 889/08 l’etichetta di prodotti biologici deve attendersi alle seguenti indicazioni: 1) il termine “Biologico” può essere utilizzato nella denominazione di vendita del prodotto (es. pasta biologica, pas-

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sata di pomodoro biologica, ecc.) o anche analoghi suffissi (“Bio”, “Eco”) e altri termini (Organic, Ecologic, ecc.) previsti nelle altre lingue comunitarie, ma solo con un contenuto in ingredienti bio superiore al 95%. Il restante 5% deve rientrare, comunque, in un lista ristretta di ingredienti agricoli convenzionali ammessi dall’allegato IX del Regolamento (CE) 889/08; 2) l’uso del logo europeo è obbligatorio per tutti i prodotti bio confezionati, con un contenuto in ingredienti bio superiore al 95%, prodotti e coltivati all’interno della UE; 3) oltre al nuovo Logo Comunitario è obbligatorio indicare l’origine geografica delle materie prime (Agricoltura UE/non UE); 4) per i prodotti con un contenuto di ingredienti bio inferiore al 95% non può essere utilizzata la dicitura “Prodotto Biologico” nella denominazione di vendita, ed è possibile riportare la dicitura “Biologico” solo all’interno della lista degli ingredienti, con indicazione della loro incidenza percentuale. Inoltre, è concessa la possibilità di certificare prodotti quali il tonno con olio extra vergine di oliva biologico e analoghi. Questi ultimi sono prodotti dove l’incidenza degli ingredienti bio è necessariamente minoritaria, a fronte di una componente dominante non rientrante nel campo di applicazione del regolamento, quali i prodotti della pesca (vedi tonno) o della cacciagione.

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AMAB DA OLTRE 20 ANNI AL SOSTEGNO DEL BIOLOGICO Il settore biologico vive le consuete problematiche di visibilità mediatica, di scontro con parte del mondo scientifico e di difficoltà di entrare in circuiti virtuosi che incrementino le vendite

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arlare di agricoltura biologica con Gino Girolomoni è come essere travolti da uno “tsunami” di dati, ragionamenti, aneddoti e accuse, a volte neanche tanto velate. Abbiamo incontrato il presidente AMAB – Associazione Mediterranea Agricoltura Biologica - nella sede della sua cooperativa Alce Nero situata nel cuore dell’Appennino nelle vicinanze di Urbino, area incontaminata dove ancora si vedono gli accumuli di neve causati dalla perturbazione dello scorso febbraio.

Iniziamo l’intervista con i numeri di un settore che “ad oggi – ci dice Girolomoni - conta circa 48.000 aziende, in calo negli ultimi due anni, ma con i consumi che crescono arrivando al 2% sul totale del comparto agroalimentare ma sempre troppo poco rispetto al 3% della Germania e il lontanissimo 7% della Danimarca!”. Ma quali sono i motivi che frenano lo sviluppo del settore? “Innanzitutto il problema è legato alla scarsa attenzione che il mondo scientifico ripone sull’argomento. Basti pensare che ancora oggi ci sono correnti di pensiero, nel campo della ricerca medico scientifica, che ritengono normale l’utilizzo di pesticidi e elementi chimico/sintetici nell’agricoltura. Inoltre, la forza del settore rispetto ai media è molto ridotta dallo scarso potere economico. È chiaro, infatti, che il settore chimico è più ricco e riesce, attraverso gli investimenti pubblicitari, a pilotare in modo indiretto le scelte editoriali. Inoltre lo sviluppo del commercio, verso modelli di grande distribuzione e conseguenti grandi centri commerciali, ha portato alla quasi definitiva scomparsa dei negozi di alimentari nelle città (gli specializzati biologici sono appena 1000 in tutta Italia) e questo crea un limite per la vendita di quei prodotti che, a volte, hanno bisogno di essere spiegati come quelli bio”. Quindi la mancanza di informazione allontana il consumatore rendendolo scettico? “È proprio così. Anzi c’è anche disinformazione, così come è avvenuto per esempio con la recente operazione “Gatto con gli stivali” cha

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AMAB for over 20 years supports the biological sector To talk about biological agriculture with Gino Girolomoni is like being swept up by a “tsunami” of data, anecdotes and clear accusations. We have met the president of AMAB – Mediterranean Association of Biological Agriculture - in the base of his cooperative called Alce Nero situated near Urbino, in an unpolluted area. Which are the reasons that obstruct the development of the sector? “Firstly, the problem is linked to the insufficient attention of the scientific world In fact, till today there are people that use pesticides and chemical elements. Moreover, the force of the sector about the media world, it’s reduced if compared to scarce economic value. In fact, the chemical sector it’s richer and able to influence, through the advertising, the investments and the publishing choices”. Therefore the lack of information drift away the consumer making it skeptical? “Sure, but there is also disinformation and many tax swindle in the biological sector. Today there problems are linked to the legislation that previews the chemical formulas can be defined as natural aromas for this reason the reading of the label becomes superfluous”. Dou you think that the consumers of conventional foods risk their health? “The data confirm your question. Today, in fact, there are more than 120 thousand Italians with celiac diseases, in the world there are more than 6 million people with food allergies”. 2012 it’s the year of the International Cooperatives. Do you think that the form of the cooperatives is still a model to follow? “The cooperative model has still today an important meanings, but it’s necessary rediscover them, finding again the original spirit. I think that today we can’t talk about cooperative spirit if a cooperative has 7 million associates which aim it’s the budget so, in order to satisfy it becomes like a bank”.

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Questa intervista è stata realizzata il 14/03/2012 due giorni prima che, in modo del tutto inaspettato, il Sig. Gino Girolomoni fosse colto da un malore fatale. Abbiamo appreso la notizia appena finito di realizzare l’articolo e mentre ci apprestavamo a discutere con lo stesso altre iniziative. Pubblichiamo quindi questo articolo anche per dare seguito alle denunce di scarsa attenzione, da parte dei media, che lo stesso Girolomoni ci ha manifestato durante l’incontro, ma soprattutto per rendere omaggio ad una persona che ha consacrato la sua vita lottando per ideali nei quali credeva profondamente e che lo ponevano, a volte, in una posizione di assoluto integralismo. Proprio in onore del suo fondatore, la cooperativa “Alce Nero” ha modificato il suo nome in “Gino Girolomoni Cooperativa Agricola”

Gino Girolomoni

ha smascherato una grande frode nel settore biologico. Il problema non derivava dai produttori di agricoltura bio, ma da una complessa organizzazione che, anche attraverso false fatturazioni e l’utilizzo di soia OGM importata, si era insinuata nel sistema. Va però dato atto che, proprio attraverso i numerosi controlli e certificazioni previsti nel settore, si è riusciti a far luce sul misfatto. Certo ci sono ancora delle problematiche legate alla legislazione che prevede che le formule chimiche si possano definire aromi naturali rendendo così poco utile l’attenta lettura dell’etichetta”. Secondo lei quindi i consumatori di prodotti alimentari convenzionali mettono a rischio la loro salute? “Non sono io a dirlo ma i dati. Lo sà che oggi sono più di 120 mila gli italiani ai quali è stata diagnosticata la celiachia, che nel mondo più di 6 milioni di persone soffrono di intolleranze e allergie alimentari e che 1 persona su 4 muore di cancro? Anche qui c’è da tirare in ballo la comunicazione e il mondo scientifico che si ostina ad affermare che le molecole di sin-

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tesi, quindi il risultato di un procedimento chimico possa essere uguale a molecole naturali per il solo fatto che riescono a svolgere la medesima funzione”. Il 2012 è stato proclamato Anno Internazionale delle Cooperative. Secondo lei è quello della cooperativa è ancora un modello da seguire? “La cooperativa ha fondamentali validi ancora oggi, ma occorre riscoprirli, ritrovandone l’anima originaria. Secondo me non si può parlare di spirito cooperativistico quando una cooperativa ha 7 milioni di soci, ha come obiettivo principale il bilancio e per soddisfare lo stesso diventa anche banca. Va infatti detto a chiare lettere che nonostante le varie riforme che hanno segnato il sistema, certe storture, derivanti dalla presenza di soci sovventori che nulla hanno a che vedere con il sistema mutualistico non sono state superate, così come il concetto di una testa un voto sembra oggi anacronistico”. Luigi Gagliardi

www.amab.it

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Centro Assistenza Ecologica srl Via Caduti del Lavoro, 24/i Tel. 071 290201 r.a. 路 Telefax 071 2867654 ecocae@ecocae.it 路 www.ecocae.it


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P R O M U O V E R E L’AGRICOLTURA BIOLOGICA AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) è presente su tutto il territorio nazionale e associa produttori, tecnici, operatori e consumatori uniti da una comune visione sul modo di intendere la relazione tra uomo, natura e ambiente

O Alessandro Triantafyllidis Presidente AIAB nazionale

biettivo primario di AIAB è la promozione dell'Agricoltura Biologica metodo di gestione del territorio attento alla salute umana e ambientale e modello di sviluppo multifunzionale e di sviluppo ecosostenibile per eccellenza. Non solo attenzione alla biodiversità, rispetto delle condizioni di vita degli animali allevati, ma anche l'impegno etico di chi lavora in agricoltura.

Negli ultimi anni AIAB è cresciuta in ambito politico, raggiungendo una posizione di riconosciuta rappresentanza a livello nazionale e internazionale grazie alla sua capacità di precorrere i tempi proponendo risposte adeguate alle istanze di una società in continua evoluzione. Da maggio 2007 AIAB è presente anche nel territorio marchigiano con un numero di associati in continua crescita. A marzo del 2010 il neo eletto gruppo dirigenziale di AIAB Marche ha realizzato una serie di eventi legati al territorio che hanno permesso all'associazione di radicarsi sempre più nel tessuto sociale marchigiano. Tra le tante iniziative proposte che testimoniano la presenza di AIAB Marche nella regione ricordiamo la PrimaveraBio e, in collaborazione con Legambiente e Coldiretti, la Biodomenica, ma anche progetti realizzati nell'ambito di programmi ministeriali come BioSottoCasa, IncontraBio Centro Italia, “Epulae Libatio Rfectio... e “Ieri, Oggi e Domani al BIO” e, ultimo, ma non come importanza, l'acquisizione del bando della Regione Marche PANBIO 2009 una specifica attività di promozione del prodotto biologico nella ristorazione collettiva. Nuove sfide attendono AIAB, il nuovo presidente nazionale, Alessandro Triantafyllidis, ha spiegato quali sono le priorità sulle quali lavorare per dare basi ancora più solide e sviluppare ulteriormente il biologico italiano ed europeo, che non è solo un metodo di produzione, ma un modello di sviluppo fondato sulla riscoperta della scienza agronomica nel suo ruolo originale, diversamente da quanto imposto dal modello agroindustriale che si fonda sull’agrochimica. A livello nazionale, ha spiegato Triantafyllidis, le priorità sono tre e riguardano: la filiera alimentare, il sistema di certificazione e l’accesso alla terra.

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To promote the organic farming The main aim of AIAB is the promotion of organic farming as a method of management of the territory careful to the human health and environment, model of multifunctional and ecosustainable development. During the last few years AIAB has grown about the political sphere, reaching an important position at national and international level thanks to its ability to have a right answers for a constantly changing society. Since March 2010 the new elected managerial group of AIAB Marche, has realized many events linked to the territory that have allowed to the association to settle more and more in the Marche social fabric . There are new challenges for AIAB, the new national president, Alexander Triantafyllidis, has explained which are the priorities on which to work for giving bases still more solid and develop the biological Italian and European product, that is not only a production method, but a model of development founded on the rediscovery of agronomic science in its original role, differently from the model imposed by the agro-industrial based on the agro-chemical. On a national level, Triantafyllidis has affirmed that there are three priorities the agricultural chain, the system of certification and the easy access to the earth.

www.aiab.it

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IL BIO TIENE Nonostante la crisi il mercato tiene sia per il consumo dei prodotti che per il numero degli operatori. Gianluca Carrabs: un ricordo al maestro di vita Gino Girolomoni padre del biologico in Italia

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on l’amministratore unico di ASSAM Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche Gianluca Carrabs facciamo il punto su alcune questioni che riguardano i prodotti bio il loro consumo e le aziende del settore, in quanto è proprio questo ente pubblico che si occupa della certificazione degli alimenti e, quindi, anche di quelli bio.

“Dati alla mano – sottolinea Carrabs – i prodotti biologici confezionati registrano un incremento confermando, quindi, il buon andamento del comparto nonostante il perdurare della crisi economica. Un dato di rilievo che assume un valore aggiunto se pensiamo anche all’andamento negativo dei consumi alimentari nel loro complesso. Le performance migliori sono in particolare relative all’ortofrutta fresca e trasformata, uova, latte fresco e yogurt. In forte crescita anche le bevande tra cui spiccano i succhi di frutta, birra e vino”. Quale è la situazione per aree geografiche? “Se parliamo del consumo dei prodotti questo si concentra nelle regioni del Nord mentre il Centro e la Sardegna e in particolare il Sud e la Sicilia rivestono ancora un peso minore. Discorso opposto, invece, se parliamo del numero degli operatori sul territorio nazionale che vede, ormai da anni, la Sicilia seguita dalla Calabria fra le regioni con presenza di maggiori aziende agricole biologiche, mentre per il numero di aziende di trasformazione impegnate nel settore la leadership spetta all’Emilia Romagna seguita da Veneto e Lombardia”. E nella regione Marche? Qual è la situazione delle imprese che operano in questo settore? “Nell’ultimo periodo si registra una leggera flessione degli operatori che, comunque, si attestano su 2.097, la superficie in Ha totale è, invece, di 52.731”. Poche settimane fa è venuto a mancare Gino Girolomoni… “Un amico e un maestro di vita, per me e per tutto il mondo degli ambientalisti. Gino, negli anni ’70, fu un grandissimo precursore dei temi ecologisti. Ancora oggi le cose che ha detto e fatto sono attuali. Alcune delle sue idee si possono ritrovare nel pensiero scientifico corrente. Ma sarebbe riduttivo ricordarlo solo per il pensiero che spinse il suo agire tanti anni fa, mi va di sottolineare in questo momento, anche quello che di tangibile ci ha lasciato. Un’impresa che ha dell’incredibile, estremamente innovativa sotto ogni punto di vista che diventa, essa stessa, testimonianza diretta dei suoi valori e che, son sicuro, l’azienda tramanderà alle generazioni future”. Gabriele Costantini

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The bio is stable “According to the data – Gianluca Carrabs affirms– the organic packaged products have had an increase, confirming the good course of the sector in spite of the economic crisis and the negative course of the foods consumption. The better results concern the fresh fruits and eggs, fresh milk, yogurt, beer, fruit juices and wine”. What it is the situation for geographic areas? “The consumption of the products is concentrated in the North regions. While about the number of enterprises present on the territory there is Sicily followed by Clabria, while about the enterprises that transform the products the leadership goes to Emilia Romagna, Veneto and Lombardia”. What about the Marche region? “During the last period there has been a light drop of the enterprises, however, it amounts at 2.097”. Few weeks ago the death of Gino Girolomoni… “A friend and a life mentor. Still today the things that he have said and his actions are relevant, but it would be reductive remember him for the thought only. Gino, in fact, has left an incredible enterprise, extremely innovative that becomes the real demonstration of his values for the future generations ”.

www.assam.marche.it

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CRESCE L’EXPORT La Puglia, secondo i dati forniti dall’Istat, è la prima regione italiana che ha visto crescere notevolmente il numero delle esportazioni . Nei 12 mesi del 2011 l'export è cresciuto del 17,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. Soddisfatto il Presidente della Regione Nichi Vendola che ha dichiarato: “La differenza di 1,25 miliardi di euro tra i dati assoluti del 2011 rispetto a quelli del 2010 è l'unico spread che ci riempie di orgoglio, la Puglia è espressione di un'inversione di tendenza. Siamo un piccolo territorio che ha saputo proporsi al grande mondo globale pur restando fedele a se stesso, ai suoi valori e alle sue tradizioni. Ci siamo presentati ai mercati esteri aprendo la serratura del futuro con le chiavi dell'innovazione. Ed oggi siamo il territorio in Italia che cresce di più sui mercati esteri".

Export growth According to the data published by Istat, the regional exports are increased. In fact, during the period January- December 2011 the exports have grown of 17.9% regarding the same period of 2010. Satisfaction expressed by the president of the Apulia region Nichi Vendola who has declared to be very proud about the development of his region.

NUOVI VOLI BARI – MOSCA Partiranno dal 27 Maggio i nuovi voli che collegheranno la città di Bari a Mosca e rimarranno attivi fino al 30 Settembre. L’iniziativa che durerà 3 anni è il risultato di un accordo stipulato tra Aeroporti di Puglia e il Tour operator moscovita Ics Travel. L’agenzia regionale per il Turismo Pugliapromozione guidata da Giancarlo Piccirillo sta attivando due campagne di comunicazione con l’obiettivo di attrarre turisti russi in Puglia, grazie a offerte, promozioni culturali e collegamenti aerei diretti. Parte quindi il processo di destagionalizzazione che mira a spostare i flussi turistici fino a questo momento concentrati a Luglio e Agosto.

New flights Bari-Mosca Signed the agreement between Aeroporti Puglia and Ics travel, from 27th May to 30th September there will be new flights that will connect Bari to Mosca. The aim of regional authority for the Tourism is that one to promote the Apulia region abroad, thanks also to particular offers and direct flights.

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Aree dell’Adriatico PUGLIA

APULIAN PORTS: L’UNIONE DEI PORTI IN UN SISTEMA INTERNAZIONALE Costituita formalmente a Bari alla presenza del presidente della Regione Nichi Vendola, l’associazione dei 3 principali porti pugliesi Brindisi, Taranto e del Levante(Bari, Barletta, Monopoli). Alla presentazione erano presenti: l'assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Guglielmo Minervini, e i presidenti delle tre Ap Francesco Mariani, Hercules Haralambides (presidente dell’Associazione Apulian ports) e Sergio Prete. Obiettivo dell’associazione dei porti la condivisione di idee e risorse al fine di sviluppare azioni di marketing e rafforzare il sistema portuale sia a livello regionale che internazionale. “Apulian ports - spiega l’assessore Minervini - è il punto di arrivo di un percorso comune ma è anche la metafora per quella piattaforma, condivisa tra le più grandi autorità portuali pugliesi che saranno così più forti e competitive”.

Apulian Ports: the union of the ports in an international system The regional city council member to the Infrastructures Guglielmo Minervini and the presidents of the Harbor Authorities of Taranto, Brindisi and Levante, have announced the constitution of "Apulian Ports" with the aim to reinforce the regional port system.

.www.regione.puglia.it

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PROPOSTA DI LEGGE PER INCORAGGIARE L’OCCUPAZIONE A seguito dei dati preoccupanti sulla disoccupazione regionale sempre più in aumento, è stata presentata una proposta di legge in materia di incentivi alle imprese e delocalizzazioni, dal consigliere regionale Salvatore Ciocca per arginare il fenomeno che colpisce maggiormente i giovani dai 15 ai 24 anni. Ciocca ha affermato: “La proposta di legge regionale mira a sostenere maggiormente l’economia molisana attraverso un semplice assunto: chi investe in Molise e ottiene anche incentivi pubblici per le attività produttive, non potrà delocalizzare la propria azienda pena la restituzione delle somme ottenute”. La concessione di agevolazioni e contributi potrebbero favorire l’impiego dei giovani nel mondo del lavoro e incoraggiare lo sviluppo economico regionale.

New bill in order to favour the employment The data about the employment are more and more worrying especially for young people among 15 and 24 years old, for this reason it has been introduced by the counsellor Salvatore Ciocca a bill about the possible incentives and facilitations addressed to young entrepreneurs that will invest in the region.

PROGRAMMA AGROALIMENTARE AL VIA L’assessore all’Agricoltura Angiolina Fusco Perrella a seguito dell’incontro avvenuto a Roma ha commentato il Contratto di Programma Molise Agroalimentare: “Un risultato determinante per il rilancio del settore, frutto della forte intesa tra istituzioni, che premia il lavoro svolto in stretta sinergia con gli assessori Scasserra e Vitagliano. E’ stata sottoscritta la convenzione con la Regione Molise, che rappresenta un passo fondamentale per l’avanzamento delle attività, consentendo il trasferimento delle risorse regionali previste nel contratto di programma. Un traguardo reso possibile grazie all’intesa e alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e all’impegno del gruppo tecnico regionale, volto ad attuare un articolato piano di investimenti nel comparto agricolo, con l’obiettivo di potenziare la filiera agroalimentare nella provincia di Campobasso”.

GEOPORTALE: SERVIZI GEOGRAFICI A TUTELA DEL TERRITORIO Alla presenza del Presidente della Regione Michele Iorio, è stata presentata a Campobasso l’iniziativa denominata “Geoportale” uno strumento utile per la conoscenza e la tutela del territorio, fornisce un nuovo canale di diffusione delle informazioni territoriali prodotte dalla Regione Abruzzo. L’obiettivo è l’ottimizzazione delle risorse economiche per la gestione dei dati territoriali attraverso l’utilizzo di un contenitore di informazioni geografiche e statistiche. Tutti i dati relativi al territorio e i prodotti cartografici potranno essere utilizzati dalle strutture tecniche, dai professionisti che si occupano della pianificazione del territorio e dagli Enti territoriali.

Geoportale: services to safeguard the territory The initiative named “Geoportale” it’s an important instrument useful for the knowledge of the territory, provides to all territorial authorities the possibility to have geographic and statistic information about the region.

Food programme ready Angiolina Fusco Perrella councillor for the Agriculture, has expressed her satisfaction about the agreement signed with the Ministry of Economic Development regarding the engagement of the government to create a plan of investments in the agriculture sector in order to relaunch the sector.

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Aree dell’Adriatico MOLISE

.www.regione.molise.it


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FINANZIATO IL PROGETTO: “LA CRESCITA È DONNA” Stanziati 3 milioni di euro a favore del progetto: La crescita è donna” grazie al FSE 2007/13 che prevede interventi a supporto dell’occupazione per le donne. Il progetto, presentato dall’Assessore Paolo Gatti, è diviso in tre parti:la prima comprende incentivi destinati alla creazione di nuove imprese, la seconda si rivolge alle imprese che attivano rapporti di consulenza in favore di giovani professioniste operanti in regione; la terza, sostiene le donne con carichi familiari e sarà utilizzato per favorire la conciliazione lavoro-famiglia. L’assessore Gatti ha affermato: ''Da tempo consideriamo indispensabile l'apporto delle donne alla crescita del sistema Italia e del sistema Abruzzo e con questo spirito abbiamo già avviato molti progetti”.

Financed the project “La crescita è donna” Allocated 3 million euro for the project: “La crescita è donna” thanks to ESF 2007/13 that previews support of women employment. The plan has been introduced by the councilor Paolo Gatti. The project is divided into 3 parts all in favor of women enterprises working in the region.

INAUGURATO IL GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE Approvato l’emendamento dal Governo a favore della scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute che darà la possibilità alla regione di avere un polo di eccellenza nel campo della ricerca e dell’innovazione. Il complesso inaugurato a Marzo è situato tra le città di L’Aquila e Teramo e ospita i più grandi laboratori sotterranei del mondo in cui si realizzano esperimenti di fisica delle particelle, astrofisica delle particelle e astrofisica nucleare. L’istituto inizierà ad operare per un quadriennio a partire dall’anno accademico 2013-2014. Centotrenta gli studenti previsti all’inizio."È un grande risultato per l'Abruzzo e questo mi riempie di soddisfazione nella certezza di aver intrapreso una strada che ha portato risultati concreti", ha dichiarato il presidente della Regione Gianni Chiodi.

IL RITORNO DELLA TRADIZIONE TESSILE Finanziati dalla Regione diversi progetti formativi al fine di riscoprire e valorizzare le imprese artigianali attraverso corsi professionali. L’assessore al Lavoro, Paolo Gatti, in merito all’impegno preso dalla Regione per la promozione del settore tessile, ha affermato: “In provincia di Pescara c'e' stato un fiorire di tantissime aziende che realizzavano prodotti per tutti i marchi più' rilevanti, una tradizione importante nell'ambito del settore tessile. Purtroppo abbiamo avuto un problema di concorrenza cinese e vietnamita, dovuto alla loro capacità di imitare, più o meno, i nostri prodotti, e probabilmente abbiamo perso la sfida. Ma la qualità' su questo versante c'era e c'è”.

The return of the textile tradition Many formative plans have been financed by the Region with the aim to increase the value of regional textile enterprises. Paolo Gatti, councilor of employment, has affirmed to be certain the courses will give a great impulse to the regional economy.

Opened Gran Sasso Science Institute Approved by the Government, the amendment about the opening of Gran Sasso Science Institute in which will be realized researches in the field of innovation, technology and physic into the biggest underground laboratories in the world. Satisfaction expressed by the president of the Region Gianni Chiodi.

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Aree dell’Adriatico ABRUZZO

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NUOVE NORME SUGLI INCIDENTI INDUSTRIALI

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l Centro Assistenza Ecologica è una realtà sempre più caratterizzata dalla multidisciplinarietà delle proprie competenze. In tale ottica si colloca lo sviluppo di particolari aree tematiche di consulenza collegate ad una gestione integrata e completa dei vari aspetti ambientali, quali la gestione di aziende IPPC o la redazione di progetti di VIA. Uno stimolo a seguire questa direzione deriva anche dal riconoscimento delle necessità e delle esigenze proprie delle varie realtà aziendali con le quali il Centro Assistenza Ecologica è in continuo contatto e dall’evolversi delle disposizioni legislative. In merito a questa ultima considerazione, è importante sottolineare che il Centro Assistenza Ecologica ha ampliato la propria offerta, includendo lo sviluppo di sistemi per la gestione della Seveso. La normativa Seveso è relativa ai rischi di incidente rilevante derivanti da talune attività industriali, che prende il suo nome dall’incidente del 10 Luglio 1976 nell’azienda ICMESA ubicata nel comune di Meda, a ridosso dell'abitato di Seveso, in Brianza. Dopo l’incidente, gli Stati europei furono spinti a dotarsi di una politica comune in materia di prevenzione dei grandi rischi industriali. La prima regolamentazione del rischio industriale a livello comunitario è costituita dalla Direttiva 82/501/CE, recepita in Italia con il D.P.R. 175 del 1988. Il D.P.R. 175/1988 viene più volte modificato, fino ad essere abrogato (ad eccezione dell’art. 20) dal D.Lgs. 334/1999, che rappresenta il recepimento italiano della Direttiva 96/82/CE, cosiddetta “Seveso bis”. Tale evoluzione legislativa ha introdotto numerosi nuovi elementi, compresi il concetto che la prevenzione degli incidenti rilevanti è connessa unicamente alla presenza di determinate sostanze pericolose e non allo svolgimento di determinate attività industriali che ne possono prevedere l’uso, definendo le soglie che determinano l’assoggettabilità e, l’inserimento tra le categorie di sostanze pericolose da considerare delle comburenti e pericolose per l’ambiente. Nel 2003 viene emanata la direttiva 2003/105 CE “Seveso ter”, il recepimento italiano della quale è costituito dal D.Lgs. 238/05. Il D.Lgs. 238/2005 modifica in alcune parti il D. Lgs. 334/1999, tra cui l’Allegato 1 relativo all’elenco delle sostanze, miscele e preparati pericolosi per l’applicazione dell’art. 2 (art. 2 comma 1: Il presente decreto si applica agli stabilimenti in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a quelle indicate nell'allegato I.) Inoltre l’articolo 6 comma 3 del D. Lgs. 238/2005 specifica che: “Il gestore degli stabilimenti che, per effetto di modifiche all'allegato o per effetto di modifiche tecniche disposte con il decreto di cui all'art. 15, comma 2, o per effetto di mutamento della classificazione di sostanze pericolose rientrano nel campo di applicazione del presente decreto deve espletare i prescritti adempimenti entro un anno dalla data di entrata in vigore delle suddette modifiche ovvero entro il termine stabilito dalla disciplina di recepimento delle relative disposizioni comunitarie.”Questo

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New laws about the industrial accidents Centro Assistenza Ecologica is more and more characterized by the multidisciplinary of own skills. In this perspective the development of particular advising thematic areas is placed, linked to an integrated and complete management of the several environmental aspects. A stimulus to follow this direction comes from the acknowledgment of the necessities and requirements of different business realities with which CAE is always in touch. For this reason, it’s important to emphasize that Centro Assistenza Ecologica has widened own offer, including the development of systems about the management of Seveso law that concerns the risks of serious accident coming from some industrial activities, the name comes from the accident of ICMESA factory happened in 1976 in Seveso. After the accident, the European States decided to adopt a common strategy about the prevention of the great industrial risks. The first law about the industrial risk at communitarian level is the Directive 82/501/CE, implemented in Italy with D.P.R. 175 of 1988. D.P.R. 175/1988 has been modified many times until to be repealed. In 2003 it’s enacted the directive 2003 2003/105 CE “Seveso ter”, the Italian implement is constituted by the Lgs. D. 238/05. This law evolution has introduced many new elements, like the concept that the prevention of serious accidents is linked only to the presence of dangerous substances and not to the development of industrial activities defining the values that determine the subjectability and the placing among the categories of dangerous substances for the environment like the composed metals. Centro Assistenza Ecologica is able to organize studies about the subjectability to the Seveso law, control all the aspects linked to the management of a company involved in this law from the estimation risks of serious accident till to the elaboration of safety systems.

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articolo riveste notevole importanza alla luce dell’entrata in vigore del Regolamento CLP n.1272/2008 e, per il momento, del suo primo ATP (Regolamento 790/2009), i quali hanno modificato la classificazione di molte sostanze, comprese alcune comunemente utilizzate nell’ambito del settore galvanico. Rientrano, infatti, tra le categorie da considerare per l’assoggettabilità alla normativa Seveso, le classificazioni di composti di metalli quali cadmio, rame, stagno, cobalto, nichel, zinco. La regolamentazione prevede, per rientrare nel campo di applicazione della normativa, la presenza negli stabilimenti di sostanze pericolose in quantità maggiori od uguali a quelle indicate nell’ Allegato 1, che è diviso in due parti. Nella prima vengono elencate sostanze specifiche (e le rispettive soglie), ad esempio acetilene, metanolo, dicloruro di zolfo, mentre la seconda contiene categorie di sostanze (e le rispettive soglie), ad esempio tossiche o pericolose per l’ambiente. Entrambe le parti presentano due quantitativi soglia: il superamento del primo determina l’applicazione solamente Il Centro Assistenza Ecologica degli articoli 6 e 7, il superamento del secondo (quantitativi è in grado maggiori) provoca anche l’applicazione dell’art. 8 (oltre agli art. 6 e 7). L’art. 6 obbliga il gestore dell’impianto a inviare alle autorità di predisporre studi competenti la notifica e la scheda di informazione per la popolazione circa l’assoggettabilità (Allegato V) e ad effettuare la valutazione dei rischi di incidenti rilevanti e alla Seveso dimostrare di aver assunto misure di prevenzione e protezione adeguati. L’art. 7 obbliga il gestore dell’impianto ad attuare un sistema di gestione della sicurezza (Allegato III). Nel caso in cui l’azienda superasse anche le soglie relative all’applicazione dell’art. 8, il gestore dell’impianto è tenuto a redigere un rapporto di sicurezza da inviare alle autorità competenti (Allegato II) che dimostri l’attuazione del sistema di gestione della sicurezza, l’individuazione dei rischi di incidente rilevante, la predisposizione di PEI e di aver fornito al prefetto gli elementi utili per la redazione del PEE. Il Centro Assistenza Ecologica è in grado di predisporre studi circa l’assoggettabilità alla Seveso e, grazie all’ausilio di software appositamente progettati e sviluppati, curare tutti gli aspetti collegati alla gestione di un’azienda ricadente in tale normativa: dalla valutazione dei rischi di incidente rilevante alla elaborazione di sistemi di gestione della sicurezza e a quanto altro previsto dalla legislazione vigente.

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Presentazione del documentario “Il silenzio di Pelešjan”, da sinistra: Giovanna Errede, Roberto Danese e Pietro Marcello

L’INTERVALLO CHE CONTA Tre giornate di cinema ad Urbino

Giovanna Errede, presidentessa di La Ginestra onlus

Una tavola rotonda della rassegna, da sinistra: Gualtiero De Santi, Roberto Danese, Pietro Montani, Eusebio Ciccotti e Alessandro Agostinelli

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i è conclusa ad Urbino la rassegna L’intervallo tra le cose. I luoghi della narrazione cinematografica, evento organizzato dall’Associazione culturale onlus La Ginestra, con il contributo dell’Università di Urbino “Carlo Bo” e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo.

Giunta alla seconda edizione, la rassegna è diventata uno degli appuntamenti più interessanti della vita culturale e studentesca della città che, in tre giornate, ha invitato studiosi e professionisti di tutta Italia. La rassegna si è divisa tra la sala del Maniscalco e il circolo ACLI, che hanno ospitato presentazioni di volumi, tavole rotonde e proiezioni cinematografiche. Lo scrittore Alessandro Agostinelli e i docenti Eusebio Ciccotti (Università di Foggia), Gualtiero De Santi (Uniurb) e Pietro Montani (Università La Sapienza di Roma), si sono confrontati sul tema della realtà fuori campo, moderato dal prof. Roberto M. Danese. Sandro Bernardi (Università di Firenze) invece è intervenuto sul rapporto tra cinema e paesaggio. Le proiezioni sono state la vera chicca della rassegna: il regista Pietro Marcello (vincitore del Festival di Torino con La bocca del lupo) ha presentato il suo ultimo documentario, Il silenzio di Pelešjan, un omaggio al documentarista Artavazd Ashoti Pelešjan, che ricostruisce la storia personale ed artistica del maestro armeno, riutilizzando numerose sequenze tratte dai suoi film. La Bosnia è stata la grande protagonista delle successive serate: Snijeg (Snow) di Aida Begić (premio della critica al Festival di Cannes nel 2009), spaccato sulla vita di un gruppo di donne in un paesino della Bosnia post-bellica e Il tempo di guardare. Il tempo di vedere, documentario personale e sensibile di Andrea Laquidara, ha raccontato un viaggio nella Bosnia di oggi, dando voce a giovani divisi tra l’attrazione dell’estero e la voglia di ricostruire il paese. “La rassegna L’intervallo tra le cose", racconta Giovanna Errede, presidentessa di La Ginestra, "nasce dall’esigenza reale di creare un momento importante di riflessione su tematiche cinematografiche ad Urbino, dove non ci sono grandi eventi legati al cinema”. L’associazione conserva un rapporto particolare con la Bosnia a cui è legata la sua stessa fondazione: nel 2010 ha preso parte ad un progetto della Cooperazione Internazionale a Sarajevo, per la realizzazione di iniziative culturali in terra bosniaca. La partecipazione al progetto ha dato vita a diversi documentari realizzati soprattutto a Srebrenica, come l’ultimo lavoro di Andrea Laquidara, docente del laboratorio di cinema presso l’Università di Urbino. Silvia Badon

The importance of break Concluded the film show “L ’intervallo tra le cose” I luoghi della narrazione cinematografica held in Urbino. The event has been organized by La Ginestra cultural Association, with the contribution of Urbino University “ Carlo Bo ” and the support of the Culture and Tourism Department. At the second edition, the film show has become one of the most interesting appointments of the cultural life of the city that, during three days, has involved important studious and experts coming from all part of Italy. The writer Alessandro Agostinelli and the teacher Eusebio Ciccotti, Gualtiero De Santi and Pietro Montani have talked about the theme of the reality-over, moderated by the prof. Roberto M. Danese. The projections have been the real important moment of the film show: the director Pietro Marcello (winning of Turin Festival) has introduced his last documentary, Il silenzio di Pelešjan, a homage to ArtavazdAshoti Pele šjan, that reconstructs the personal and artistic history of the Armenian man, using many sequences from his films. Bosnia has been the great protagonist of the following evenings: Snijeg (Snow) by Aida Begić (critic prize during Cannes Festival in 2009), a story about the life of a group of women in a small village of Bosnia post-war period. The association has a particular relation with Bosnia to which it’s linked since its foundation in 2010.

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CLUB ESTERO: I NUOVI ORIZZONTI DEL BUSINESS Al fine di supportare le aziende all’apertura sui mercati internazionali, la Camera di Commercio della Repubblica di San Marino ha realizzato il nuovo portale con un servizio denominato “Club estero” che da la possibilità alle aziende locali di fare promozione e affacciarsi ai mercati internazionali. Evelina Guglielmi, portavoce dello staff di Club estero, ha dichiarato: “Il portale è stato potenziato e svecchiato: oggi è in grado di dare un’ulteriore spinta non solo al Club estero, ma a tutte le iniziative che promuoviamo. In un periodo di stravolgimenti dei mercati, le aziende hanno cambiato pelle e orizzonti. L’internazionalizzazione ha comportato e comporta tuttora una svolta. Oggi le aziende guardano molto di più all’estero. E per fare mercato hanno bisogno di strumenti più precisi. In questo senso, il portale www.cc.sm rappresenta uno strumento indispensabile”.

“Club Estero” the new horizons of business The Chamber of Commerce of S.Marino Republic has realized the new web site www.cc.sm with a service called “Club Estero” in which all the local companies can find the names of different enterprises interested in collaboration and partnerships abroad.

L’IMPRENDITORIA SI SPOSTA OLTREOCEANO

SUCCESSO PER LA DESTAGIONALIZZAZIONE Positivi i dati del settore turistico locale, relativi all’anno 2011. La città del Titano ha infatti registrato a Dicembre 2011 circa 2.038.359 visitatori, il 3 % in più del 2010. Molti i turisti stranieri che giungono a S. Marino sia in aereo che in pullman. Successo per la destagionalizzazione mirante all’incentivazione del turismo anche nel periodo invernale, infatti i dati mostrano un aumento del 14% di turisti nel mese di ottobre, un ulteriore +8,6% nel mese di novembre, e un +24% a dicembre. Diversificata la clientela che si divide tra clienti che giungono a S.Marino per affari (32%) e i cosiddetti clienti di “piacere” (69%). Positivo quindi anche il resoconto fatto dagli albergatori che hanno riconosciuto la stagione 2011 come la migliore degli ultimi 5 anni.

Success for deseasonalisation Positive the data of local tourist sector about the year 2011. During the month of December there have been 2.038.359 tourists. Success for the project of deseasonalisation that has the aim to promote the winter tourism. The customers are diversified: affairs customers (32%) and leisure customers (69%).

Sono stati presentati in conferenza stampa i contenuti della “Convenzione per l’acquisizione di un pacchetto di sevizi finalizzato alla costituzione ed all’attivazione delle attività del Desk presso la Italy-America Chamber of Commerce South East e la Camera di Commercio della Repubblica di San Marino”. Il progetto mira alla creazione di un ufficio all’interno della Camera di Commercio di italo-americana di Miami al fine di promuovere la Repubblica del Titano all’estero e creare nuovi rapporti commerciali tra le imprese statunitensi e quelle sammarinesi. Le imprese avranno un proprio referente italiano a Miami che sarà una figura di supporto per le numerose attività imprenditoriali. Massima soddisfazione espressa dai Segretari di Stato per gli Affari Esteri e per l’Industria, Antonella Mularoni e Marco Arzilli.

The entrepreneurs go overseas The San Marino Chamber of Commerce want to realize a project of a San Marino desk within the Miami Chamber of Commerce in order to promote the Titano Republic abroad and at the same time create new business with U.S. companies. Satisfaction expressed by the secretaries of State Antonella Muraloni and Marco Arzilli.

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Aree dell’Adriatico REPUBBLICA DI SAN MARINO

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GRUPPO PENSKE DAGLI USA ALL’EMILIA ROMAGNA Approda in Italia Penske Automotive Group, il secondo gruppo di concessionari auto negli States, quotato in borsa con un fatturato di 11.6 miliardi di dollari e 16.000 dipendenti. La concessionaria statunitense ha stretto una joint venture con l’azienda bolognese Vanti Group, concessionaria del gruppo Bmw guidata da Andrea Mantellini che ha dichiarato: “Per noi di Vanti questa collaborazione è un grande onore, la sede della nuova società sarà a Bologna che diventerà la base per allargarsi in tutte le regioni del nord, sono contento di essere partner della Penske Automotive e di sviluppare il nostro business in un mercato che offre molte opportunità". Soddisfatto anche il presidente della Penske Rob Kurnicke, cha ha affermato: “Mantellini è un imprenditore all'avanguardia e insieme identificheremo le potenziali opportunità per fare crescere la società”.

Penske group from USA to Italy Penske Automotive Group, the second largest publicly traded automotive retailer in the United States, will expand into Italy through a joint venture with Bologna-based BMW Vanti Group, led by Andrea Mantellini who has declared to be honoured to be partner of USA Automotive Group.

PRESENTATO PROGETTO “MI FIDO” Alla presenza del Presidente dell’Unione dei Commercianti Alfredo Parietti è stata presentata a Piacenza l’iniziativa che promuove il progetto denominato “Mi fido” rivolto agli imprenditori under 40 il cui obiettivo è quello di concedere maggiore liquidità agli imprenditori piacentini. Il progetto è il risultato di un accordo tra: cooperativa di garanzia fra commercianti, gruppo giovani imprenditori e Banca di Piacenza e prevede una maggiore facilità nell’accesso ai finanziamenti con tassi agevolati. Le somme concesse hanno un importo massimo di 15 mila euro e dovranno essere utilizzate per l’acquisto di materie prime e strumenti. Gli imprenditori partecipanti al progetto appartengono ai settori dei servizi, del commercio e del turismo.

Introduced “Mi fido” project In the presence of the President of the Traders Union Alfredo Parietti, it has been introduced the initiative that promotes the plan named “MI fido” addressed to all the young entrepreneurs, whose aim it’s to grant greater liquidity and access to financings to Piacenza entrepreneurs.

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Aree dell’Adriatico EMILIA ROMAGNA

RAVENNA: PORTO SEMPRE PIÙ “GREEN” La provincia di Ravenna insieme all’Autorità portuale, ha presentato ufficialmente il progetto “Green Port” con l’obiettivo di riuscire a sfruttare le energie verdi attraverso la realizzazione di impianti eolici lungo i moli, impianti fotovoltaici nella zona portuale, colonnine per la ricarica di mezzi elettrici e l’installazione di una “smart grid”, che combina la produzione energetica da fonti tradizionali e quella da fonti rinnovabili. L’UE considera la realizzazione di un porto “Verde” come uno dei parametri per valutare la possibilità di crescita di un porto. Il presidente dell’Autorità portuale, Giuseppe Parrello in merito alla realizzazione del Green Port ha dichiarato: “Grande attenzione da parte di tutte le istituzioni affinché, nello sviluppo del nostro scalo, si dedichi molto impegno al tema degli investimenti per rendere il porto sempre più green”.

Ravenna: port more and more green The province of Ravenna with Port Authority has showed the project Green Port that has the aim to use the green energies through the creation of photovoltaic systems in the port’s area, smart grid, aeolian systems and charging columns for electric vehicles.

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IL “VERDE” ILLUMINA VENEZIA Anche la laguna si allinea alle nuove esigenze poste dai più attuali programmi di sostenibilità ambientale, infatti, Venezia e le sue isole saranno dotate di illuminazione a led. Anche le bricole saranno provviste di un sistema a pannelli solari auto illuminanti per segnalare la loro presenza. Illuminazione all’insegna del “green” anche per i semafori e per il parco S.Giuliano che sarà dotato di illuminazione a terra. Soddisfazione espressa dagli assessori all’Ambiente e ai Lavori pubblici Gianfranco Bettin e Alessandro Maggioni che sottolineano oltre alla riduzione delle emissioni inquinanti, anche il costo zero per il comune infatti tutte le spese per l’adeguamento dell’illuminazione pubblica saranno sostenute dal consorzio di imprese appaltatrici dei lavori.

“Green” lights Venice The lagoon also must follow the new requirements made by the actual programs about environmental sustainability thanks to led lights realized in the city and in all the lagoon’s islands, in this way there will be a reduction of CO2 emission. The new light system will be realized by a consortium of enterprises.

H-FARM SOSTIENE LE STARTUPS

STANZIATI 30 MILIONI PER LE IMPRESE Al fine di migliorare la situazione economica delle imprese della provincia è stato stipulato un accordo tra Veneto Banca e Unindustria Treviso che metteranno a disposizione alle aziende in difficoltà due plafond per 30 milioni di euro. Uno degli elementi innovativi introdotti nell’intesa è il “factoring”, Claris Factor, azienda del gruppo Veneto Banca, si rende disponibile ad anticipare incasso e garanzia relativi a crediti ceduti dagli imprenditori sia pubblici che privati per un importo complessivo pari a 15 milioni di euro, altri 15 saranno concessi per operazioni di: liquidazione fornitori, anticipo su estero e finanziamenti sulle importazioni. Veneto Banca si impegna a selezionare tutte le aziende interessate e a comunicare in tempi contenuti la risposta per la concessione del credito.

Allocated 30 million for the enterprises In order to improve the economic situation of regional enterprises there has been signed an agreement between Veneto Banca and Unindustria Treviso that will assign two plafond of 30 million euro to the regional enterprises with economic problems.

La crisi economica regionale non ha impedito il finanziamento di 32 start up nel territorio trevigiano. La città di Roncade, infatti, ogni anno sostiene economicamente le idee di giovani imprenditori aperti al cambiamento e a proposte tecnologicamente avanzate, dando loro la possibilità di creare aziende (startups) di successo. Saranno stanziati 9 milioni di euro in cinque anni per le aziende di nuova creazione e altri dieci milioni entro il 2015. L’incubatore tecnologico, nato nel 2005 si chiama H-Farm (Fattoria Umana) è stato fondato da Riccardo Donadon il cui obiettivo è sviluppare le nuove imprese regionali e affacciarsi ai mercati internazionali.

H-Farm supports starups Thank’s to the support of the technological incubator H-farm (Human factory) created by Riccardo Donadon, it will be allocated 19 million euro to the new enterprises (startups). H-Farm was born in 2005 with the aim to support the ideas of young entrepreneurs in order to develop the regional economy.

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Aree dell’Adriatico VENETO

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COOPERAZIONE PER LE GRANDI RETI EUROPEE Positivo l’incontro tra la Regione e la Commissione Trasporti del Parlamento europeo, guidato dal presidente Brian Simpson. L'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi ha espresso piena disponibilità alla cooperazione con l’UE: “Le recenti decisioni dell'Unione europea in materia di reti di trasporto (Progetto prioritario n. 6 e Corridoio Baltico-Adriatico), assegnano al Friuli Venezia Giulia una posizione chiave, all'incrocio fra le direttrici Ovest-Est e Nord-Sud. Per valorizzare la piattaforma logistica regionale occorre operare in una logica europea e di cooperazione territoriale e internazionale. La scelta di inserire il Corridoio BalticoAdriatico tra le priorità dell'Unione europea potrà valorizzare anche il porto di Trieste, nel quadro di una visione unitaria della portualità dell'Alto Adriatico”.

Cooperation for big European nets Positive the meeting between the Region and the Transport Commission of European Parliament, about the realization of big infrastructural works in cooperation with EU, Riccardo Riccardi, regional councillor for the Infrastructures has express availability to the cooperation.

IMPRESE REGIONALI VERSO I MERCATI ESTERI Presentato il piano strategico per l’internazionalizzazione delle PMI regionali, che attraverso le Camere di Commercio concede 700.000 euro al fine di creare uno sbocco per le aziende friulane sui mercati esteri. I soggetti interessati al piano strategico sono le imprese e Informest (Centro di Servizi e Documentazione per la Cooperazione Economica Internazionale) che monitorerà gli obiettivi raggiunti. Federica Seganti, assessore alle Attività Produttive ha dichiarato: “Quattro sono gli assi d'intervento individuati e riguardano il rilancio dell'export, la diversificazione di strumenti e strategie per una qualificazione dell'internazionalizzazione, l'aggregazione d'impresa, con la creazione di reti operative, e la costituzione di partenariati territoriali secondo una logica integrata di sistema". della società slovena.

STANZIATI FONDI A SOSTEGNO DELLE AZIENDE L’assessore alle Finanze Sandra Savino e il presidente della Regione Renzo Tondo hanno deciso di stanziare 85,2 milioni di euro attraverso i Fondi di rotazione dei diversi comparti produttivi, per il sostegno al credito e agli investimenti delle imprese. L’assessore Savino ha dichiarato che a seguito della legge anticrisi del 2009 la Regione aveva già assegnato ai Fondi di Rotazione una somma di 350 milioni di euro destinati a sostenere le imprese in difficoltà per una durata di sei anni; molti dei finanziamenti concessi stanno rientrando in modo graduale, il rifinanziamento della legge anticrisi, darà la possibilità di aprire un nuovo ciclo di impieghi per ulteriori sei anni.

Allocated funds to support the enterprises The councillor for Finances Sandra Savino and the president of Region Renzo Tondo have allocated 85,2 million euro through the funds of different productive department, in order to the support the credit and the investments of the enterprises.

Regional enterprises toward foreign markets Introduced the strategic plan in order to favor the access to foreign markets through a financing of 700.000 euro, addressed to regional SME. Partner of the project will be enterprises and Informest (Service and Documentation Centre for international economic cooperation).

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Aree dell’Adriatico FRIULI VENEZIA GIULIA

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PROGETTO SU SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Attivo il progetto che vede Slovenia e Italia unite per supportare la sostenibilità ambientale e raggiungere un integrazione territoriale. Il progetto presentato a Trieste, è finanziato dal programma europeo Intelligent Energy Europe si pone come obiettivo quello di educare le nuove generazioni alla sostenibilità ambientale, alla corretta gestione dei rifiuti e allo stesso tempo sensibilizzare al risparmio energetico. Tutte le attività sono rivolte agli studenti delle scuole superiori della Slovenia occidentale, del Friuli Venezia Giulia e delle province di Ferrara, Ravenna, Venezia, Padova, Rovigo e Treviso. Partner del progetto sono: AREA Science Park (coordinatore), Immaginario Scientifico, Università di Ferrara, Slovenski EForum, Università di Nova Gorica.

Environmental sustainability project Italy and Slovenia support the project financed by European programme “Intelligent Energy Europe” that has the aim to promote energy efficiency in the schools and encourage the rational use of energy sources. The partner of the project are: AREA Science Park, Immaginario Scientifico, University of Ferrara, Slovenski EForum, University of Nova Gorica.

AZIENDA ZITO D.D.: BOOM DI VENDITE Utili pari a1,5 milioni di euro con un incremento di vendite del 4%, questo il bilancio presentato dall’azienda alimentare slovena Zito d.d. con sede a Lubiana. A causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime come zucchero, cacao e frumento il profitto risulta essere inferiore all’utile raggiunto. Circa l’84% del fatturato è stato ottenuto in Slovenia, considerevole anche il guadagno ottenuto su nuovi mercati come la Federazione Russa, i Paesi Baltici, la Finlandia e la Danimarca. Notevoli anche gli investimenti previsti: 7 milioni di euro saranno utilizzati sia per lo spostamento dei mulini da Lubiana a Maribor che per la modernizzazione di macchinari per la produzione.

PROVVEDIMENTI PER INCORAGGIARE L’ECONOMIA A seguito dell’incontro avvenuto tra i rappresentanti della Camera di Commercio e Industria, Radovan Zerjav, ministro dello Sviluppo Economico e Tecnologie sloveno ha rilasciato una dichiarazione alla rivista “Slovenian Times” in merito alle misure prioritarie che il Governo dovrà prendere per fronteggiare la crisi economica slovena: “Vogliamo dei progressi sulla creazione di un ambiente imprenditoriale più competitivo a partire già dal primo anno”. Il presidente della Camera di Commercio Samo Hribar Milič ha sottolineato che il problema reale di molte imprese è la mancanza di liquidità. Diventa quindi essenziale, affinché le aziende possano ottenere risultati positivi, garantire una stabilità finanziaria sui mercati.

Measures in order to encourage economy Economic Development and Technology Minister Radovan Žerjav about the Government’s measure in order to encourage the economy has affirmed: “We would like to step in the direction of a more competitive business environment already in the first year of the term”. For this reason it’s important to guarantee a financial stability on the markets.

Zito company: sales boom Zito dd is a Slovenia-based company with headquartered in Ljubljana, it’s engaged in the food industry sector, the company has had a profit of 1.5 million euro. About the 84% of the sales has been obtained in Slovenia. The amount of the investment previewed, about 7 million euro, will be also used for the modernisation of the machineries.

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Aree dell’Adriatico SLOVENIA

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PARTE IL PROGETTO “RIJEKA GATEWAY” In fase di realizzazione il progetto “Rijeka Gateway” nella cittadina di Rijeka (Fiume). Sarà costruita una grande marina per yacht di lusso e circa 600 appartamenti, alberghi e un centro commerciale con una sala congressi nel cuore del porto della città di Fiume. Obiettivo del progetto la rivitalizzazione dell’area dell’ex porto commerciale e il miglioramento della competitività a livello turistico. Ammonta a circa 300 milioni di euro il valore de progetto che sarà messo in gara e proposto ai numerosi investitori esteri rappresentati da società operanti nel settore edile e immobiliare che si sono mostrati ben disposti ad investire capitali nel nuovo complesso turistico.

Ready “Rijeka Gateway” project The overall objective of the Rijeka Gateway Project is to increase Croatia's tourist competitiveness Through the modernizing of the port and road network connections, the building of big hotels and 600 apartments. The total amount of the project value it’s 300 million euro.

SIGLATO ACCORDO DI CO-FINANZIAMENTO

INVESTIMENTI NEL SETTORE TURISTICO Nonostante la crisi economica generale, nella regione croata continuano a crescere gli investimenti nel settore turistico. Molte le aziende elencate dall’Ente Nazionale per il Turismo Croato come la Turisthotel il cui proprietario vorrebbe investire 20 milioni di euro per incrementare la capacità di posti esistenti nel campeggio a Zaton, (Zara).e costruire un albergo e un parco acquatico entro il 2013. Un ulteriore progetto di investimento del valore di 4 milioni di euro riguarda la ristrutturazione dell’albergo"Adria” a ‘Biograd na moru’ prevista anche la ricostruzione di 60 camere e la realizzazione di un parco acquatico, una struttura sportiva ed un centro di fisioterapia/riabilitazione.

Investments in the tourist sector In spite of general economic crisis, in Croatia grow the investments in the tourist sector. As Croatian tourist agency shows, there are many companies like Turisthotel that are interested to invest in the tourist sector in order to increase the presence of the tourists in the region.

Agenzie stampa regionali hanno confermato la stipula dell’accordo di co-finanziamento per la gestione di fondi Ue riguardanti le procedure di appalti, finanziamenti e contracting. I partecipanti all’accordo sono l’Ente Turistico della città di Novalja (isola di Pago) e Agenzia Centrale per i finanziamenti ed il Contracting SAFU. Uno dei progetti oggetto dell’accordo riguarda la protezione e la conservazione dell’habitat degli ulivi secolari dell’uliveto di Lun attraverso la ricostruzione delle strade di accesso dell’infrastruttura all’interno dell’uliveto, così come lo sviluppo dell’offerta turistico, educativa e gastronomica. Il valore del progetto sarà finanziato per il 75% da fondi Ue e ammonta a 596.080 euro.

Signed co-financing agreement Lun Olive Gardens became the first project in the town of Novalja, which will be co-financed with funds from European Union pre-accession funds. The project aim is the protection of thousands of years, the natural habitat of the olive trees of Lun arranging access infrastructure.

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Aree dell’Adriatico CROAZIA

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MONTENEGRO AIRLINES: AL VIA LA PRIVATIZZAZIONE A seguito di un 2011 molto difficile per la compagnia di bandiera montenegrina, il Governo ha ne disposto la privatizzazione entro il 2012. La Montenegro Airlines negli anni scorsi aveva dimostrato di essere all’altezza dei differenti competitori regionali, ma negli ultimi anni anche a seguito della crisi economica europea, i debiti hanno raggiunto livelli esponenziali. Il primo Ministro Igor Lukšic ha dichiarato che si procederà attraverso un asta pubblica aperta a tutti i possibili investitori. Il Governo ha raggiunto un accordo per assegnare 400.000 euro al mese al fine di coprire sia costi operativi che i debiti, con gli aeroporti di Podgorica e Tivat.

Montenegro Airlines: ready the privatisation During 2011, Montenegrin national carrier was going through a difficult period. For this reason the government of Montenegro has decided that Montenegro Airlines should be privatized in 2012. The Govern has decided to provide 400,000 € each month, in order to cover operational expenses and manage the debt to Tivat and Podgorica airports.

ACCORDI E COOPERAZIONE CON L’ALBANIA

AMPLIAMENTO DELLA MARINA PORTO MONTENEGRO A breve partiranno i lavori di ampliamento del Porto Montenegro, la marina di lusso per yatch il cui progetto prevede di costruire un’industria sostenibile a lungo termine che trasformerà la costa di Tivat in un centro mondiale di turismo nautico attraverso la costruzione di residenze e hotel di lusso. Il progetto sarà realizzato grazie alla partnership tra Adriatic Marinas d.o.o. e Regent Hotels & Resorts, uno dei marchi più autorevoli a livello mondiale nel settore dell’ospitalità di lusso. I programmi di ampliamento prevedono il raddoppio del numero di posti barca del porto, da 185 a 370, inoltre, circa 50 posti saranno riservati agli yacht di lunghezza superiore ai 45 metri. L’inaugurazione è prevista entro la stagione invernale 2013/14.

Widening of porto Montenegro Regent Hotels & Resorts announces the signing of an agreement with Adriatic Marinas d.o.o to manage the Regent Porto Montenegro. The project include the realization of the luxury hotel, furthermore, in the next few years, Adriatic Marinas d.o.o also plans to double its berth capacity from 185 to 370.

Sempre più salda la cooperazione tra il governo montenegrino e quello albanese, molti i progetti comuni tra i quali la difesa del territorio e lo sviluppo economico. Recentemente con il supporto dell’UE, a Sukobin è stato aperto un moderno valico di frontiera comune che ospita i doganieri e la polizia di entrambe le regioni balcaniche con lo scopo di migliorare attraverso la cooperazione, la lotta alla criminalità organizzata. Il Premier del Montenegro Igor Lukšić, ha dichiarato: “C’è ancora spazio a sufficienza per migliorare ulteriormente la cooperazione, i processi di integrazione sono basati sulla cooperazione regionale, e la cooperazione regionale si basa sulle buone relazioni tra vicini”.

Agreement and cooperation with Albania Montenegro and Albania are set to enhance their cooperation in the sector of economy, but also in other areas, as their shared path of EU integration is ensured by support. Prime Minister Igor Lukšić has underlined the importance of the good partnership in order to improve the economic cooperation and the process of integration.

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Aree dell’Adriatico MONTENEGRO

.www.gov.me/en


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PROGETTO TAP: SI PARTE NEL 2015 Effettuate le verifiche sul territorio albanese in cui si svilupperà il progetto TAP (Trans Adriatic Pipeline) che prevede di trasportare il gas dal Mar Caspio all´Italia e da qui al resto d´Europa. A seguito di discussioni sull’impatto ambientale dell’infrastruttura, si è deciso di evitare il Parco Nazionale di Hotova e la valle del fiume Vjosa nel territorio albanese, in quanto considerati di grande interesse naturalistico. Il condotto darà un forte impulso allo sviluppo energetico del paese e sarà costruito dal 2015; entrerà in Albania dalla Grecia, la sezione albanese coprirà 209 chilometri fino alla costa a nord-ovest della città di Fier. Il TAP fa parte dei progetti infrastrutturali in campo energetico ritenuti prioritari dall'Unione Europea ed è inserito fra i progetti cofinanziabili dall'EU.

TAP project: will star from 2015 TAP is a proposed pipeline project to transport natural gas from Greece via Albania and the Adriatic Sea to Italy and further to Western Europe. The pipeline will be very important for the Albanian region because will provide a great energetic development for the country infrastructures.

NUOVE MISURE PER INCENTIVARE IL TURISMO

FINANZIAMENTI PER LE INFRASTRUTTURE IDROELETTRICHE La banca mondiale e il Governo albanese hanno stipulato accordi in merito a un finanziamento di 21.6 milioni di dollari per migliorare la sicurezza delle dighe. Le risorse economiche appartengono al programma APL-APL5. Inizialmente il Governo albanese aveva ottenuto 35.3 milioni di dollari a cui saranno aggiunti i 21.6 stanziati dall’ultimo accordo. La banca Mondiale ha ritenuto opportuno finanziare e salvaguardare i tre più grandi impianti idroelettrici della regione che si trovano sulle cascate del fiume Drin in modo da prevenire i disastri post alluvioni.

Financing for hydroelectric infrastructures The Government of Albania and the World Bank have signed the agreement for the financing loan of US$21.6 million in order to improve the regional safety of the dams. The economic resources belonging to the APL– APL 5 programme, the financing could safeguard the effects after the floods.

Il Governo Albanese sta attuando nuovi provvedimenti al fine di favorire lo sviluppo del settore turistico in vista della prossima stagione estiva, attraverso l’attuazione di una serie di progetti infrastrutturali, come il miglioramento delle vie di accesso alle spiagge da parte dei turisti che sbarcano dalle navi da crociera. Il governo punta allo sviluppo del proprio potenziale turistico e nello specifico del settore crocieristico, attualmente non valorizzato. Grazie al finanziamento della banca Mondiale, sono stati stanziati 4,7 miliardi di dollari per il porto di Saranda in cui sarà costruito un terminal passeggeri per le navi da crociera, il progetto verrà realizzato dalla compagnia greca Ionois.

New measures in order to favour the tourism The regional Government are going to take new measures in order to favour the development of the tourist sector through the improvement of the infrastructures. The world bank group has allocated US$ 4,7 billion dollar in order to build at Saranda port a new cruise passengers terminal

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Aree dell’Adriatico ALBANIA

.www.albaniatourism.com

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SUCCESSO PER INFACOMA ED ENERGY TECH Nella città di Salonicco si sono svolte due importanti fiere presso il Thessaloniki International Exhibition: Infacoma ed Energy Tech, rispettivamente una dedicata al settore edile e l’altra a quello energetico. Grande affluenza di pubblico, si calcola infatti un incremento del 31% di visitatori rispetto allo scorso anno, numero di gran lunga superiore alle aspettative. Circa 41 mila i visitatori totali. La fiera Energy Tech ha registrato l’80% in più di pubblico. Molti i compratori internazionali provenienti da: Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Macedonia, Germania, Romania, Serbia, Montenegro, Svizzera, Turchia, Spagna, Siria, Slovacchia.

Success for Infacoma e Energy Tech The 31% increase if compared to last year of the total number of visitors of Infacoma and Energy Tech exhibitions, which were held at Thessaloniki International Exhibition Center. The gates of the two exhibitions also welcomed hosted buyers from Austria, Bulgaria, Cyprus, Denmark, Macedonia, Germany, Romania, Serbia, Montenegro, Switzerland, Turkey, Spain, Syria, Slovakia.

STIPULATO ACCORDO PER CONNESSIONE SOTTOMARINA

IL TESSILE PUNTA SULL’ESTERO La profonda crisi regionale, ha investito anche il settore tessile che sta cercando di fronteggiare la difficile situazione economica. Obiettivo degli imprenditori, il reperimento di investitori esteri, si punta infatti, ai mercati cinesi e americani al fine di ridimensionare l’indebitamento di molte società del settore. Tra le aziende che hanno avviato trattative con i mercati cinesi ci sono la Fintexport che ha aperto i negoziati con il gruppo cinese Fixing interessato alla produzione dei tessuti in lana dell’azienda ellenica. Anche la Hellenic Fabrics, società in deficit, sta concretizzando le trattative con la Lead Finance azienda che si occupa del trattamento del cotone e del denim leader sui mercati italiani e turchi. Puntare all’estero potrebbe essere quindi una scelta lungimirante non solo per il settore tessile ma anche per il recupero dell’immagine della Grecia.

The textile sector bets abroad The economic crisis has involved the textile sector also, for this reason many regional enterprises are looking for foreign investors in order to reduce their global debt.. Hellenic companies want to bet on China and USA markets.

E’ stato firmato a Haifa, cittadina israeliana, l’accordo tra la società elettrica israeliana e quella greco-cipriota Energy Group PPC Quantum, per la realizzazione di un cavo elettrico sottomarino che possa collegare la Grecia con Cipro e Israele. Prevista per il 2016 la conclusione dei lavori, il cavo coprirà una lunghezza di 287 chilometri di mare che dividono Cipro da Israele costruito ad una profondità di circa 2.000 metri. Ulteriori cavi sottomarini sono previsti per collegare Cipro e l'Europa continentale attraverso la Grecia. Molti i profitti economici che i tre partecipanti all’accordo potrebbero trarne. Il progetto, scrive il quotidiano "al Safir", denominato " Interconnessione Euro-Asia", rientra nel piano dello Stato ebraico per rifornire d’energia i paesi europei.

Signed agreement for underwater connection It has been signed an important agreement in order to link with an underwater electricity cable Greece with Cyprus and Israel. Additional underwater cables will connect Cyprus and mainland Europe via Greece. The project called “Euro-Asia Interconnect,” will be concluded within 2016.

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Aree dell’Adriatico GRECIA

.www.ente-turismoellenico.com


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IL DIVERTIMENTIFICIO

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orse è un caso o forse no, ma da quando abbiamo detto che dopo l’incidente del Giglio l’intero sistema del turismo crocieristico così come oggi lo conosciamo sarebbe cambiato, un’altra nave, la Costa Allegra, ha subito un grave incidente. Ha dell’incredibile e, ci chiediamo, cosa pensino in Costa Crociere di questo inizio 2012, su una cosa non vi è dubbio, difficilmente riusciranno a dimenticarselo! Ma si badi bene, non vogliamo iniziare una crociata contro Costa Crociere, ci mancherebbe solo! Quando diciamo che il sistema crocieristico subirà una radicale trasformazione ci riferiamo a tutte le compagnie armatoriali. E, infatti, un altro incidente è accaduto alla Azamara Quest, che batte bandiera maltese, appartenente alla americana Royal Caribbean International. La nave si è trovata alla deriva nell'oceano, con poche possibilità di manovrare, in balia delle onde e delle condizioni atmosferiche. Il guasto? Sicuramente il peggiore! Un incendio scoppiato a bordo che ha causato un danno ai motori. Detto questo crediamo, forse, che la parola fine si possa apporre a questo nuovo modello di “divertimentificio” crocieristico. Già il “divertimentificio”, un termine noto quando si parla di turismo e che, specialmente in Adriatico, rievoca subito la mente ad uno specifico territorio: quello romagnolo. D’altronde con questo termine si identifica un’area che offre la possibilità di divertirsi ad una moltitudine di soggetti con le più disparate esigenze. Un luogo che riesca a soddisfare le necessità di turisti della terza età, giovani e famiglie. E su questo Rimini docet! Ma una grande nave da crociera non è forse questo? Con le sue palestre, piscine, discoteche, ristoranti, casinò, teatri e kids area? Bambini e famiglie, un target fondamentale quando si affrontano questioni di marketing relative al settore turistico e, diciamola tutta, nelle navi da crociera (specialmente su quelle di Costa) i servizi per i più piccoli sono veramente a 5 stelle. Intrattenimento perfetto, sostenuto da uno staff di primissimo ordine, spesso suffragato da psicologi, una vera e proprio manna per i più piccoli, ma anche per mamma e papà che possono godersi qualche ora di sole e relax. Un mix perfetto, un’immagine idilliaca che poco si sposa con quella delle tre navi di cui sopra. E’ già, perché il problema è sempre il fattore umano in caso di emergenza o, per meglio dire, la paura. Il panico è il peggior nemico in situazioni di emergenza in mare, in un attimo contagia tutti: sia l’equipaggio, che ricordiamo è formato principalmente da personale alberghiero e non da marinai, che parla lingue diverse, in quanto multietnico, che si trova a coordinare turisti terrorizzati provenienti da ogni angolo del pianeta; sia i passeggeri i quali, da un viaggio da sogno si vedono sprofondare in una situazione da incubo. Diciamolo chiaramente, non possiamo pretendere troppo dall’equipaggio, è

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spaventato tanto quanto i passeggeri, perché è la paura che governa le azioni in questi fatidici momenti. Ma una soluzione deve pur esserci, quantomeno per razionalizzare il più possibile la manovra di abbandono nave e, allora, proviamoci. Le cose da fare sono tre: raggiungere la master station, prendere la scialuppa, arrivare in acqua. La prima cosa da fare in caso in caso di falla a bordo con rischio affondamento è raggiungere la master station. Premettiamo subito che parliamo di un caso di inabissamento per falle e conseguente imbarco d’acqua, in quanto se l’abbandono nave viene annunciato a causa di un grande incendio le cose cambiano radicalmente e, nella grande maggioranza dei casi, perdonateci il termine, si è fottuti! Al fine di raggiungere le master station, quindi, è necessario che le navi da crociera del futuro abbiano una serie di ampi e molteplici corridoi, così da non creare file e rallentamenti che aumentano la percezione della paura. Inoltre, si potrebbero applicare delle scale esterne fra i ponti al fine di poter salire o scendere senza utilizzare i passaggi interni della nave. Una volta arrivati alla scialuppa questa deve essere dotata di un sistema di sganciamento semplicissimo e fortemente automatizzato tanto che qualsiasi membro dell’equipaggio lo possa fare in maniera intuitiva. Ora dobbiamo toccare l’acqua. Sappiamo che se una nave si inclina di oltre 20 gradi le scialuppe sono inutilizzabili, ma è altresì noto che, quando un’imbarcazione affonda, si inclina sempre oltre questa soglia, rendendo inutilizzabili una buona parte delle scialuppe, ma se queste riuscissero a scorrere all’interno di un tunnel potrebbero muoversi a seconda dello sbandamento della nave, avremmo sempre più scialuppe sulle mura che possono, per ragioni fisiche toccare l’acqua. Ovviamente, si nota all'istante che per applicare questo tipo di soluzioni vi è un grande sacrificio da fare. Quale? Minore spazio alle cabine e conseguente numero dei passeggeri! Quindi minori introiti e peggioramento dell’indice che identifica il rapporto costi/benefici. Dimenticavamo…. Ci sarà anche meno spazio per palestre, piscine, discoteche, ristoranti, casinò, teatri e kids area, il tutto per una nave più sicura, e allora non sarà più il “divertimentificio” che abbiamo conosciuto.

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The entertainment cruise ships It Could be a case, but since we have said that after “the accident of the Giglio island” the whole cruise touristic system would be changed, another ship, Costa Allegra, has had a serious incident. For this reason what will think Costa Crociere about the beginning of 2012? We refer not only to Costa Crociere but also all the ship owning companies. We think that could be the moment to stop this model of amusement cruise places. Usually when we talk about the amusement places we think to Riviera Romagnola, this term in fact identifies an area that offers the possibility to have a good time in a place able to satisfy the needs of many tourists and families. But a big cruise liner offers the same opportunities of entertainment with swimming pools, discotheques, restaurants, casino, theatres and kids area. In case of emergency panic and fear could be a real problems that involve both the passengers and the equip. In order to rationalize the maneuver of ship abandonment, there are three things to do: to catch up the master station, to take the sloop, to arrive in the water. The first thing to do in case of leak on board is to catch up the master station so therefore, it’s necessary that the future cruise ships have a wide series of multiple corridors, so that not create lines that increase the perception of the fear. Moreover, it could be realized the external stairs among the bridges with the aim to be able to go up or come down without to use the inner passages of the ship. All sloops should have a simple unlock system. We know that if a ship is tilted beyond 20 degrees the sloops are unusable, if the sloops were into a tunnel could slide and move according the movement of the ship. In order to apply this solutions the cabins should be very small, this means less passengers and less incomes but there will be more safety.

.Avviso ai naviganti


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