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PAROLE, PAROLE, PAROLE

È

difficile fare un’analisi della situazione odierna. Complicato trovare una notizia, una novità o, almeno, qualcosa che gli assomigli. In realtà ben poche cose sono cambiate dai mesi precedenti. Non credo, infatti, che siano stati fatti dei passi avanti per sciogliere i nodi che legano questo benedetto Paese a questa frustrante condizione di recessione economica. Per carità di parole ne sono state dette tante, ma sono i fatti che mancano. Ci troviamo, quindi, a commentare una situazione statica con una tendenza a un leggero, costante declino. Ogni giorno, chiudono aziende, si suicidano lavoratori, imprenditori e pensionati. Solo di una cosa siamo certi: sono aumentate le tasse, ad eccezione dei soliti noti! A parte questo non è stato fatto nulla, una cosa che sia una per rimettere in moto l’economia di questa nostra Italia. Sulla spending review poi, si può solo stendere un velo pietoso. Il problema non è rivedere la spesa, ma a chi rivederla, signori miei! La spesa è sì stata rivista, ma per i servizi ai cittadini! Era questo lo spirito con cui voi avevate immaginato il dipanarsi di quest’azione di governo? Qual era lo slogan? Più tasse e meno servizi? Ho sentito in questi giorni dire che il mondo dei media è schizofrenico, proprio nei confronti dei temi sopra citati. Può essere, per carità, ma scusate come definireste il modo di agire di chi deve redigere, approvare e mettere in opera i principi di controllo di spesa? Ma è mai possibile sentirsi dire una cosa e, appena “girato l’angolo”, fare l’esatto contrario? E’ tollerabile tutto questo? A nostro avviso no. Non vogliamo scendere sul bieco populismo, non lo abbiamo mai fatto. E’ stato detto in questi giorni che la crisi fortifica gli italiani, anche questo può essere, è sempre bene vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma è doveroso anche ricordare che aumentare le diseguaglianze in un momento di crisi economica può essere deleterio per un’intera società. Almeno questo ci sia concesso: il diritto di indignarci. Gabriele Costantini

Adriaeco Adriatic Economy Observer · n. 26 Anno IV · Dicembre/Gennaio 2012/2013 Registrazione Tribunale di Ancona n°26/07 del Registro Periodici del 22 dicembre 2007 Iscrizione al ROC · numero 16575 Direttore responsabile Gabriele Costantini direttore@adriaeco.eu Editore · Gabbiano-Srl - Via Chiusa, 6 edificio C · 60027 Osimo (AN) T. 071.9989979 Redazione · Via Chiusa, 6 - edificio C 60027 Osimo (AN) - T. 071.9989979 info@adriaeco.eu - www.adriaeco.eu Redazione Zadar · Trg Kneza Višeslava 6/g 23000 Zadar Tel. 00385 - 23778833 Hanno collaborato:

Silvia Badon, Sofia Beradi, Mafalda Bruno, Pierluigi Bonora, Pietro Ceccarelli, Gabriele Costantini, Ilaria Ferlito, Luigi Gagliardi, Andrea Gamberi, Giulia Jorini, Virginia Lupi, Raffaella Onorati, Nicole Pelizzon, Leone di San Marco Ufficio grafico · Clizia Pavani, grafica@adriaeco.eu Ufficio commerciale · marketing@adriaeco.eu Segreteria · segreteria@adriaeco.eu Stampa · Tipografia Luce - Osimo (An) www.tipoluce.com Traduzioni · Raffaella Onorati Poste Italiane s.p.a - spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art.1 comma 1 - Commerciale Business Ancona n. 45/2008. Distribuzione: in abbonamento postale 6 edizioni Euro 15,00. Per informazioni: 071.9989979 Versamento a mezzo bonifico bancario c/o Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana Spa Agenzia Ancona 2 - Via Totti - IBan IT80 I 06140 02601 050570030286 Chiuso in redazione: 02/12/2012

Claptrap… It's hard to make an analysis of the current situation. Difficult to find a news, or, at least, something that looks like it. Actually few things have changed from the previous months. I don't think that has been made progress to dissolve the tangles that link this Country to this frustrating condition of economic recession. Sure, many words have been said, but the facts are missing. We are, therefore, to comment a static situation with a tendency to a light, steady decline. Every day, many companies close, there are suicidal workers, entrepreneurs and retirees. But there is only one thing sure: taxes are increased, except for the usual people. But nothing has been done, for the economy of our Italy. About the spending review we can just draw a veil. The problem is not reviewing spending, but to whom to review! The cost is indeed been revised, but for services to citizens! This was the spirit in which you had imagined the development of this Government action? What was the slogan? More taxes and less service?I heard these days to say that the media world is crazy about the themes mentioned above. It may be, but sorry, how would you define the actions of people that must prepare, approve and implement the principles of control expense? But is it possible to hear something and just "turned the corner", to do the exact opposite? Is it tolerable? I think not. We don’t want to fall on the sinister populism, we have not ever made it. Some days ago, it has been said that the crisis strengthens the Italians, may be, it's always good to see the glass half full. But we must also remember that increasing inequalities in a time of economic crisis can be dangerous to the whole society. At least, we want to have one right: to become indignant.

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.Editoriale

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Sommario EDITORIALE Parole, parole, parole

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MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA p. 6 La Macroregione al femminile Forum AIC: un premio all’impegno Uno sforzo comune sui temi concernenti le politiche comunitarie L’IAI compatto verso la Macroregione Macroregione Adriatico - Ionica partita la fase operativa La strategia macroregionale è fondamentale per l’agenda politica Agrinet: insieme verso i Balcani Una nuova strategia per l’Adriatico e lo Ionio Restrizioni all’estrazione di idrocarburi in Adriatico IL CONVEGNO Ripensare il trasporto in un’ottica sostenibile Cos'è il Progetto SYNTHESIS

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TURISMO Assoturismo: dalle parole ai fatti Puglia: turismo tutto l’anno Veneto: turismo per tutti i gusti Emilia Romagna: dati positivi anche dopo il sisma Turismo Marche: eppur si muove!

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FLOTTE AZIENDALI Il Governo Monti affonda le auto aziendali La manovra che mette alle corde il mercato dell’auto

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ECOMONDO Ecomondo: un’altra manifestazione in crescita

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AREE DELL’ADRIATICO p. 47 Puglia · Molise · Abruzzo L’Autorità di Controllo e Tracciabilità dell’ASSAM Qualità e tracciabilità QM nel settore ittico Le opere d’Abruzzo in mostra a Sulmona: un modello di collaborazione tra Università e istituzioni locali Antonio Gitto: economia e trasporti al centro dello sviluppo Repubblica di San Marino Emilia Romagna · Veneto Friuli Venezia Giulia Slovenia · Croazia Montenegro Albania · Grecia AVVISO AI NAVIGANTI I nostri bambini sono senza futuro: è colpa vostra!

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LA MACROREGIONE AL FEMMINILE Imprenditoria femminile, una sfida di successo per l’economia dei Paesi dell’Adriatico e dello Ionio

A destra: Jadranka Radovanic, Presidente Forum AIC

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el mese di ottobre si è svolto a Tirana in Albania il VII Congresso delle Imprese Femminili dell’Adriatico e dello Ionio. L’iniziativa consolidata negli anni è stata organizzata dal Forum delle Camere di Commercio dell'Adriatico e dello Ionio attraverso la sua Segreteria e quella del Tavolo di lavoro dell’imprenditoria femminile, in collaborazione con l’Associazione femminile albanese SHGPAZ e con le Camere di Commercio di Tirana e di Durazzo. Il Congresso ha ottenuto un importante successo che ha registrato la partecipazione di circa duecento imprese femminili provenienti dai paesi dell'area adriatico ionica. Questa rilevante adesione dà ragione all’impegno che in questi anni si è profuso sui temi dell’emancipazione femminile, sulla necessità ormai ineludibile che le donne prendano consapevolezza delle loro specificità e diano valore al loro pensiero. Inoltre la significativa presenza e la testimonianza delle massime autorità nazionali, regionali e locali ha legittimato i lavori di questo Congresso che segna un importante passo in avanti rispetto all’insieme delle azioni realizzate dal Forum AIC nel 2012, anche a favore della futura Macroregione Adriatico Ionica. I lavori tra le imprenditrici femminili sono stati aperti da Jadranka Radovanić, presidente del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio e della Camera dell’Economia di Spalato e da Flutura Xhabija, presidente SHGPAZ l’associazione albanese che rappresenta le imprese femminili del paese. La sessione di apertura ha visto la presenza del Primo Ministro dell’Albania H. E. Sali Berisha che ha illustrato la situazione socio economica del suo paese, sottolineando lo scarto ancora rilevante della rappresentanza femminile in tutti i luoghi dove si assumono le decisioni più importanti, nonostante il potenziale culturale e professionale espresso dalle donne albanesi. Il Primo Ministro

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The female Macro-region In October was held in Tirana 7th Congress of Women’s Enterprises of the Adriatic and Ionian Area.The initiative has been organized by the Forum of the Chambers of Commerce of the Adriatic and Ionian area through its secretariat and that of the working table of women's entrepreneurship, in collaboration with the Association Professional & Business Women & Handicrafts Association SHGPAZ and the Chambers of Commerce of Tirana and Durres. The meeting has obtained an important success, in fact there were about 200 female companies coming from the countries of the Adriatic Ionian area. The workshops have been opened by Jadranka Radovanić, President of the Forum of the Chambers of

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ha confermato il suo impegno e quello del Governo a favore della promozione delle imprese femminili attraverso misure anche finanziarie affinché possa ridursi questo divario ed offrire alle donne parità di trattamento nei ruoli e nelle retribuzioni professionali. Lo stesso dicasi per il Ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Energia, Edmond Haxhinasto, che si è soffermato in modo particolare su alcuni dati che danno conto dell’efficienza delle donne nei settori del commercio e del turismo e sulla numerosità dei progetti, ben 80, gestiti da donne. Anche il suo intervento ha ribadito la necessità di un potenziamento nella sfera politica delle donne albanesi. Significativa è stata la relazione di Zineb Touimi-Benjelloun, coordinatrice nonché rappresentante del programma di sviluppo delle UN Women (United Nations Entity for Gender Equality and the Empowerment of Women) e residente in Albania che ha sottolineato come le donne possano favorire uno sviluppo sostenibile per le loro capacità e caratteristiche culturali. Gli ostacoli finanziari, legali, l’assenza di esperienze lavorative e le responsabilità familiari sono tutti elementi che allontanano le donne dal mondo produttivo e dalla politica. La sfida dunque consiste nell’abbattere le disuguaglianze e favorire, con interventi mirati da parte delle istituzioni, le potenzialità delle imprese femminili che possono aiutare il paese anche con l’aumento del PIL complessivo. Un’economia globale deve basarsi su sforzi ed obiettivi comuni per attuare una politica intelligente. Lo stesso dicasi per Martin Marschke, rappresentante nazionale del GIZ (Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit), organismo tedesco di cooperazione internazionale che offre servizi su misura per uno sviluppo sostenibile. Il relatore ha sottolineato che l’imperativo economico e sociale è ormai la parità tra uomini e donne in tutto il mondo. Su tali temi si è soffermato anche il Presidente della Camera di Durazzo, Andrea Xhavara che ha voluto segnalare come molte aziende femminili si siano distinte e siano cresciute di numero a Durazzo, utilizzando il metodo delle reti tra imprese che favorisce la circolazione delle idee e delle esperienze in un clima di forte collaborazione. La sessione conclusiva del Congresso, dedicata allo stato dell’arte dell’imprenditoria femminile nei paesi dell’area adriatico ionica, ha visto le testimonianze di numerose imprenditrici dell’area interessata e delle Presidenti italiane dei Comitati costituiti presso le Camere di Commercio a favore delle imprese femminili; si segnalano a tal proposito le testimonianze di Adriana Brandoni del Comitato di Ancona e di Maria Malorzo del Comitato di Brindisi. Adriana Brandoni in particolare ha ricordato come: “l’attività del comitato abbia l’obiettivo di promuovere la nascita di nuove imprese femminili, di tutelare quelle già in essere, adoperandosi per rimuovere gli ostacoli che possono pregiudicare il successo delle imprese stesse, nonché nell’implementare azioni formative, diffusione e valorizzazione di buone prassi e sostegno al credito, che possano aiutare l’imprenditrice in questa fase di recessione economica”. Sono seguite le presentazioni di alcune eccellenze di imprese femminili presenti nell’area e rappresentative dei rispettivi paesi (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia, Serbia). Le relatrici hanno tutte sottolineato l’urgenza di realizzare servizi e strutture sociali (asili ecc.) e misure di carattere finanziario

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Commerce of the Adriatic and Ionian area and the Chamber of economy of Split and from Flutura Xhabija, President of SHGPAZ the Albanian Association representing women's enterprises in the country. At the opening session there was Albania's Prime Minister Sali Berisha who illustrated the socioeconomic situation of his country, stressing the difference still important abut the lack of the women representation in all relevant places, despite the cultural and professional potential expressed by the Albanian women. The Minister of economy, trade and energy, Edmond Haxhinasto, has underlined the important role of the women in the tourist and commerce sector. Very important has been the report made by Zineb TouimiBenjelloun, Coordinator and representative of the UN development program Women (United Nations Entity for Gender Equality and the Empowerment of Women) who underlined how women can favour sustainable development for their skills and cultural characteristics. Andrea Xhavara, Chairman of Durres Chamber of Commerce and Industry has talked about the equality among men and women in all over the world. At the end of the meeting the direct attestation of women entrepreneurs.

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e creditizio, unitamente ad agevolazioni fiscali che possano sostenere l’impegno delle imprese femminili. Numerosi sono stati gli interventi a favore sia di collaborazioni di rete che di network su precisi progetti europei. Il confronto e le proposte avanzate durante i lavori del Congresso hanno confermato la necessità che le imprese femminili debbano utilizzare il metodo della rete, strumento flessibile per accelerare processi di sviluppo e di crescita per le donne. Questo metodo di lavoro può rappresentare di fatto per le imprese femminili dell’area adriatico ionica, una “rete” transazionale che travalica territori e frontiere, garantendo competenze e specificità individuali. Le proposte avanzate, pur tenendo in considerazione le diverse realtà territoriali, vanno tutte nella stessa direzione e cioè creare le condizioni necessarie affinché le pari opportunità siano promosse a tutti i livelli di responsabilità ed incidere sulle decisioni governative per ottenere progetti specifici dedicati alle donne e alla loro emancipazione, valorizzando le loro capacità e le loro esperienze. Molti passi in avanti sono stati fatti, – ha affermato la presidente Jadranka Radovanic –, ma è ancora necessario impegnarsi affinché le donne si appropriano del concetto di leadership, di competenze nuove, come ad esempio il management finanziario per fronteggiare la crisi e rilanciare verso un sviluppo sostenibile. Anche la costruzione della futura Macroregione Adriatico Ionica potrà rappresentare un’occasione preziosa per tutte le donne dell’area, per le PMI in particolare che rappresentano l’ossatura dei paesi che si affacciano sui due mari. Per questo i problemi di carattere economico e sociale, dibattuti durante il Congresso, potranno trovare soluzioni efficaci in una visione nuova, attraverso una “governance” partecipata del bacino adriatico ionico.

Malta, Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (PAM)

Segreteria organizzativa Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, presso la Camera di Commercio di Ancona, Piazza XXIV Maggio, 1 - 60124 Ancona, Italy - Tel: +39 071 5898249 +39 071 5898266 - Fax: +39 071 5898255 www.forumaic.org - segreteria.forum@an.camcom.it

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FORUM AIC: UN PREMIO ALL’IMPEGNO Premiato l’impegno e la costanza del Forum nel costruire un network di 38 Camere associate

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odolfo Giampieri, vice presidente del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, ha ritirato a Malta il premio che l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (organizzazione internazionale che ha il fine di promuovere le migliori condizioni politiche, socio-economiche, ambientali e culturali per i cittadini degli stati membri) ha riconosciuto alla lungimiranza delle Camera di Commercio di Ancona e di Spalato nel costituire il network delle Camere di Camere di Commercio, che dal 2001 raggruppa gli enti camerali dei territori che si affacciano sulla Macroregione Adriatico Ionica. Da ben dodici anni il Forum persegue il prioritario obiettivo di favorire la coesione economica e sociale dei territori rafforzando le relazioni tra i Paesi appartenenti all’area, promuovendo il confronto su problemi comuni nonché realizzando congiuntamente programmi di cooperazione per lo sviluppo del bacino adriatico-ionico. Come vera e propria rete il Forum accompagna il percorso di avvicinamento dei Paesi dei Balcani Occidentali all’Unione Europea favorendo una maggiore integrazione economica, legale e amministrativa tra i suoi associati e coordinando le attività delle Camere di Commercio. L’attività realizzata in questi dodici anni ha consentito di ottenere preziosi riconoscimenti dalle Istituzioni europee tra cui l’ingresso nella compagine associativa di EUROCHAMBRES, prestigioso network di Camere nazionali europee. La motivazione del premio al Forum è “la promozione degli ideali del Mediterraneo e il coordinamento delle regioni costiere dell’Adriatico e dello Ionio in una comune promozione della cultura, delle tradizioni, dei paesaggi, delle bellezze artistiche e naturali, in linea con i valori promossi dall’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, quali la promozione del dialogo e della collaborazione tra i Paesi, il rafforzamento della pace, lo sviluppo di iniziative di sviluppo economico e la difesa dell’ambiente comune”. Come ha sottolineato Rodolfo Giampieri: “Il premio internazionale assegnato dall’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, è un grande riconoscimento per il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio che da dodici anni favorisce l’integrazione economica e sociale dell’intera macroarea tramite il network delle 38 Camere di Commercio socie. Per la Camera di Commercio di Ancona è motivo di orgoglio per avere creduto in questa idea e per averla portata avanti negli anni con grande convinzione. Il premio ricevuto di fronte ad una platea internazionale rafforza inoltre la centralità dell’area adriatico ionica nel bacino del Mediterraneo, andando a comporre un prezioso tassello del percorso di riconoscimento della futura macroregione. Questa riveste particolare importanza in primis per le imprese dell’area sotto il profilo economico commerciale, in coerenza con un nostro progetto di internazionalizzazione di vicinato che può permettere alle piccole e medi imprese dei territori, di istaurare rapporti economici stabili e veloci”.

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Forum AIC: a prize to constancy Rodolfo Giampieri, vice President of the Forum of the Adriatic and Ionian Chambers of Commerce has received to Malta the prize that the Parliamentary Assembly of the Mediterranean has recognized the farsightedness of the Chamber of Commerce of Ancona and Split about the realization of the network of 38 Chambers of Chambers of Commerce that since 2001, groups the Chambers of Commerce of the territories bordering on the Adriatic Ionian Macro-Region. For twelve years the Forum pursues the aim to promote economic and social cohesion of the territories by strengthening relations between countries belonging to the area, promoting the comparison on common issues and jointly developing cooperation programs for development of the AdriaticIonian area. The activities during these twelve years has enabled to get valuable prizes from the European institutions including the associative structure of EUROCHAMBRES, the prestigious network of European national Chambers. The motivation of the prize of the Forum is "The promotion of the ideals of the Mediterranean and the coordination of the coastal areas of the Adriatic and Ionian in a common promotion of culture, traditions, landscapes, artistic and natural beauties, following the values promoted by the Parliamentary Assembly of the Mediterranean, such as the promotion of dialogue and cooperation among countries, the strengthening of peace the development of economic initiatives and environmental common safeguard”. As pointed out by Rodolfo Giampieri: "The award is a great recognition for the Forum of the Adriatic and Ionian Chambers of Commerce. For Ancona Chamber of Commerce is a source of pride because has believed in this idea and has continued over the years with great conviction. The award received in front of an international audience reinforces also the centrality of the Adriatic Ionian area in the Mediterranean basin, going to compose an important piece of future recognition of Macro-Region. This is important primarily for all the companies belonging to the area about economic and commercial point of view, coherent with our internationalization project that can allow to small and medium enterprises to establish stable and fast economic relations".

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UNO SFORZO COMUNE SUI TEMI CONCERNENTI LE POLITICHE COMUNITARIE

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a Macroregione Adriatica e il futuro delle Marche sono stati i temi al centro di due dibattiti che hanno coinvolto una larga fascia della società civile marchigiana. Il 23 novembre, alle ore 17, presso la Loggia dei Mercanti di Ancona, vi è stato l’incontro fra il Presidente della Camera Gianfranco Fini, il Governatore Gian Mario Spacca, il Sen. Mario Baldassarri e i consiglieri regionali di FLI Franca Romagnoli e Daniele Silvetti. Proprio quest'ultimo dichiara che "il significato profondo della sfida della Macroregione Adriatica consiste nel favorire lo sviluppo, sostenere la crescita e i collegamenti della nostra regione. L'incontro di venerdì è servito per tradurre in concreto i concetti di coesione territoriale, protezione ambientale e crescita sostenibile, cioè i punti cardine di questo progetto che può contare sul pieno appoggio da parte dell'Europa".

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A common effort on the themes about EU policies The Adriatic macro-region and the future of Marche have been the themes at the centre of two debates. On 23th November, at la Loggia dei Mercanti of Ancona, there has been the meeting between the President of the Chamber Gianfranco Fini, Governor Gian Mario Spacca, Sen. Mario Baldassarri and regional councillors FLI Franca

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Economia, politica e società civile insieme per sciogliere i nodi che legano lo sviluppo delle aree adriatiche. La Macroregione Adriatica – Ionica come strategia attuabile nel medio – lungo periodo Il senatore Mario Baldassarri

Il consigliere regionale Daniele Silvetti

"La visita del Presidente Fini e la disponibilità del Governatore Spacca - conclude Silvetti - testimoniano in maniera plastica la volontà di stimolare le istituzioni locali e superare i localismi per avviare un confronto costruttivo con l'Ue e il Governo". Il prof. Baldassarri è poi tornato sui temi durante il convegno “La società civile s’incontra e propone per le Marche” offrendo un dibattito sui temi dell’economia, in grado di stimolare un costruttivo e ampio confronto, anche tra le diverse aree politiche di riferimento. Il dibattito sulla politica economica è stato, d’altronde in questi ultimi anni, sempre più dominato da aspetti legati al mero equilibrio finanziario. “Ritengo il lavoro svolto dal Presidente Spacca sul progetto strategico macro regionale eccellente – ha dichiarato il prof. Baldassarri – è sicuramente un buon punto di partenza per poter iniziare a lavorare su pochi, ma mirati progetti che possano aiutare i territori bagnati dal Mare Adriatico a uscire da questo difficile periodo di recessione. Se così fosse le Marche, riuscirebbero a giocare un ruolo strategico per tutta l’Europa”. Quali sono, a suo avviso, le aree d’intervento? “A mio avviso principalmente 3 e potrebbero ripercorrere quelle che sono le linee guida relative agli obiettivi d’identificazione dei progetti d’interesse comune e le linee maestre delle reti trans-europe per i tre settori coinvolti (trasporti, energia e telecomunicazioni ndr) già definiti originariamente per potenziare il mercato interno europeo, svilupparne la coesione economica - sociale e la libertà di movimento per beni, persone e servizi”. Che cosa vorrebbe dire per la regione Marche? “Le Marche grazie alla loro posizione baricentrica dal punto di vista geografico potrebbero diventare il fulcro di queste attività. Pensiamo solo alle opere infrastrutturali, potremmo già iniziare a ragionare sull’alta velocità Bologna – Bari, una rete che a oggi è veramente sotto potenziata e sotto utilizzata, soprattutto alla luce di un’area interportuale operativa ed efficiente. Ovviamente gli interventi avranno poi un effetto a cascata su tutte le questioni infrastrutturali che riguardano le Marche. Dalla Fano – Grosseto all’uscita dal porto di Ancona e collegamento con la variante del SS 16 Adriatica e dell’A 14 con un nuovo casello Ancona – Centro – Proto. L’arretramento della linea ferroviaria da Marina di Montemarciano all’Aspio, il raddoppio della Ferrovia Orte – Falconara, le autostrade del Mare ecc”. Ma non solo ci saranno opere che si riferiscono alla movimentazione di merci e persone… “Certo che no. Infrastrutture energetiche e innovation and comunication tecnology saranno le due grandi famiglie d’intervento. Anche qui per la regione Marche vedrei bene un nuovo Piano Energetico Regionale che vada verso l’autosufficienza energetica, magari con l’utilizzo massiccio di fonti alternative come l’eolico e il fotovoltaico e, non da ultimo, un sogno che potremmo veramente realizzare: la banda larga su tutto il territorio al fine di diventare le Marche a prima regione wi-fi d’Italia”. Gabriele Costantini

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Romagnoli and Daniele Silvetti the latter declared "The real meaning of macro-Adriatic challenge is to promote the development, growth and regional connection. Friday's meeting has been important to translate into practice the concepts of territorial cohesion, environmental protection and sustainable growth". Prof. Baldassari during the Conference “La società civile s’incontra e propone per le Marche" has offered a debate on the economy issues able to stimulate a constructive and remarkable confrontation, even between different policy areas. The debate about the economic policy has been, in recent years, increasingly dominated by issues linked to financial equilibrium. "I think that the work done by President Spacca about strategic regional macro project”, said prof. Baldassarri – is definitely a good starting point in order to begin work that can help the areas of the Adriatic Sea to come out of this difficult period of recession. In this way Marche region could play a strategic role for the whole Europe". What are, in your opinion, the areas of action? "I think mainly 3 and could retrace the guidelines aims of identifying projects of common interest and the outlines of the trans-European net for three sectors involved (transport, energy and telecommunications) already defined originally in order to strengthen the European internal market, develop economic and social cohesion and freedom of movement for goods, people and services".

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Amb. Fabio Pigliapoco Segretario Generale della IAI

L’IAI COMPATTO VERSO LA MACROREGIONE Ad Ancona le diplomazie degli otto Paesi della IAI per il futuro della Macroregione Adriatico Ionica

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i è tenuta lo scorso novembre ad Ancona, presso la sede della Camera di Commercio, la riunione dei rappresentanti degli Otto Governi che compongono l’Iniziativa Adriatica Ionica. L’incontro è stato presieduto dal rappresentante sloveno (Lubiana detiene la Presidenza annuale dell’Organizzazione) e coordinato dal Segretario Generale della IAI, Amb. Pigliapoco. La sede del Segretariato Internazionale si trova – com’è noto- ad Ancona, nei locali della Cittadella. La creazione della futura Macroregione Adriatico Ionica e l’impegnativo processo di approvazione della stessa da parte dell’Unione Europea sono stati al centro dei colloqui che hanno permesso di fare il punto sulla situazione, a pochi giorni dalla riunione del 19 novembre scorso a Bruxelles dei Ministri degli Esteri degli Otto Paesi (Albania, Bosnia – Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia) con il commissario Europeo Hahn, ed in vista del Consiglio Europeo di dicembre che dovrà approvare il mandato per il Piano d’Azione. A tale proposito, i rappresentanti degli otto governi hanno preso atto, con viva soddisfazione, del positivo andamento dell’incontro dei Ministri degli Esteri con il Commissario per la Politica Regionale Johannes Hahn, il quale ha riconosciuto il valore delle esperienze macro-regionali ed il particolare significato della macroregione adriatico ionica, anche in termini di stabilità politica dell’area sud orientale dell’Unione Europea. Tutti gli otto Ministri hanno, dal loro canto, espresso la comune volontà di procedere nel cammino intrapreso nel 2010 e la loro convinzione che il Consiglio Europeo di dicembre darà mandato alla Commissione Europea di stilare il Piano d’Azione, documento base per l’approvazione della strategia nel 2014. Al fine di coinvolgere sempre più i soggetti della società civile al processo integrativo che avrà un positivo impatto sul futuro del bacino dei due mari, la IAI ha anche approvato il cofinanziamento di 9 Progetti di Cooperazione Regionale che includeranno enti ed istituzioni di tutti gli Otto Paesi e si concentreranno sui temi del turismo, della cooperazione interuniversitaria, della protezione dei prodotti agricoli di qualità e della protezione dell’ambiente marino. Luigi Gagliardi

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The AII unified toward Macro-Region The second Committee of Senior officials under Slovenian Chairmanship took place in Ancona on November at the seat of the Adriatic Ionian Forum of Chambers of Commerce. The meeting has been coordinated by the Secretary-General of the AII, Amb. Pigliapoco. The creation of the future Adriatic Ionian Macro-Region and the challenging process of approval by the European Union have been the theme of the dialogues that have allowed to take stock of the situation, a few days after the meeting held on 9th November in Brussels of Foreign Ministers of the eight countries (Albania, Bosnia-Herzegovina, Croatia, Greece, Italy, Montenegro, Serbia and Slovenia) with the European Commissioner Hahn with a view of the European Council in December, which will have to approve the mandate for the action plan. In this regard, representatives of eight Governments have taken note, with satisfaction, of the positive development of the Foreign Ministers meeting with the Commissioner for Regional policy, Johannes Hahn, who recognized the value of the macro-regional experiences and particular significance of Adriatic Ionian macro-region, also in terms of political stability of South-Eastern area of the European Union. All eight Ministers, expressed the common will to proceed in the way undertaken in 2010 and their belief that the European Council in December will allow to the European Commission to draw up an action plan, basic document for the approval of the strategy in 2014. During the meeting have been approved 9 projects about regional cooperation.

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MACROREGIONE ADRIATICO - IONICA PARTITA LA FASE OPERATIVA Il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca: “A questo punto è una certezza”

E’ una notizia decisiva per la costruzione della strategia Adriatico-Ionica”. Lo afferma il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, fin dalle origini fermissimo animatore di questo progetto. Spacca sottolinea “la determinazione del Consiglio Europeo, che il 14 dicembre ha dato formalmente mandato alla Commissione Europea di avviare la strategia operativa che nel 2014 porterà, ormai possiamo dirlo con certezza, alla creazione della Macroregione Adriatico Ionica. Si tratta – spiega ancora il presidente - di un atto fondamentale che introduce la fase più operativa di identificazione dei progetti e del loro finanziamento nel bilancio europeo 2014-‘20. La Commissione, nel corso del 2013, svilupperà insieme alle Regioni il Piano d’Azione che sarà approvato per la Macroregione Adriatico Ionica nel 2014, a metà strada, tra la Presidenza Greca e quella Italiana, del semestre europeo”. “I 27 Capi di Stato e di Governo dell’UE – prosegue il presidente Spacca - hanno formalmente incaricato la Commissione Europea di sviluppare, insieme alle Regioni, un

piano di crescita per la Macroregione Adriatico Ionica nel corso del 2013 e di presentare il relativo Piano d’Azione. E’ il riconoscimento europeo più autorevole, perché espresso dal massimo livello istituzionale del Consiglio Europeo, delle iniziative svolte dalla Regione Marche, insieme al Comitato delle Regioni e al Governo nazionale, per la realizzazione di questa strategia macroregionale: esprime una fiducia chiara dell’Europa sul nostro progetto e una volontà ferma di investire sulla Macroregione Adriatico Ionica quale area di pace e sicurezza, sviluppo e cooperazione nel quadrante europeo Sud-Est. Questa decisione sancisce e rafforza il cronoprogramma per la costituzione della Macroregione Adriatico Ionica: con il Piano d’Azione possiamo così passare alla fase più operativa. Anche la costituzione del gruppo interregionale Adriatico-Ionico del Comitato delle Regioni dice Spacca - potrà supportare la Commissione Europea nell’elaborazione del Piano d’Azione, al fine di realizzare una strategia operativa e multigovernance nell’area Adriatico Ionica”.


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Il capogruppo Pd in Consiglio Regionale delle Marche Mirco Ricci

LA STRATEGIA MACROREGIONALE È FONDAMENTALE PER L’AGENDA POLITICA I cittadini cominciano a percepire l’importanza del progetto e lo vedono come un’occasione unica per sviluppare la cooperazione interregionale e transnazionale tra le due sponde dell’Adriatico

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ntercettare le opportunità offerte dal progetto della Macroregione Adriatico – Ionica. Di questo si è parlato nel corso dell’iniziativa pubblica organizzata dal Partito Democratico delle Marche a Pesaro cui ha partecipato il presidente della regione Gian Mario Spacca. Presenti, oltre al segretario regionale del Pd Palmiro Ucchielli e al capogruppo Pd in consiglio regionale Mirco Ricci, numerosi sindaci, esponenti sindacali e associazioni di categoria. “La macroregione è un’occasione unica per sviluppare la cooperazione interregionale e transnazionale tra le due sponde adriatiche promuovendo soluzioni condivise per problemi comuni. L’Europa – continua Ricci - è molto interessata a vedere rafforzata l’unione del quadrante sudest del continente e lo stesso Governo italiano ha detto di voler giungere alla definizione della macroregione entro il 2014”. Che tipo di risposta avete avuto dai partecipanti all’evento? “Molto positiva. I cittadini hanno capito qual è lo spirito di questa iniziativa. La strategia macroregionale non si limita ad offrire solo nuove opportunità di mercato: obiettivo prioritario è il rafforzamento della cooperazione tra i territori interessati. Ne seguirà la possibilità concreta di costruire una serie di nuovi protocolli di intesa su quelli che saranno i temi che interesseranno lo sviluppo di questa area vasta nei prossimi anni come, ad esempio, le problematiche ambientali, paesaggistiche e infrastrutturali”. Fermo restando l’iter istituzionale come vede il proseguimento di questo progetto? “Tantissimo è stato fatto dal presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca in questi anni ed è stato lui, senza ombra di dubbio, l’interprete principale di tutta la questione. Adesso, però, non è il momento di rilassarci: ritengo necessario ribadire tutto il nostro impegno al fine di non perdere l’eccellente lavoro svolto fino a qui. La strategia macroregionale, a mio avviso, deve diventare elemento sostanziale della futura agenda politica. Credo debba essere inserita nel programma di governo delle prossime legislature. E’ importantissimo quanto sopra detto anche al fine di agevolare un ipotetico passaggio di testimone e, non da ultimo, per il coinvolgimento dei parlamentari europei su questo terreno sul quale, appunto, si potrebbe giocare il futuro di questa regione”. Gabriele Costantini

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Macro-regional strategy is critical for the political program Catch the opportunities offered by the project of the Adriatic-Ionian macro-region. This has been mentioned during the public initiative organized by Marche Democratic Party in Pesaro in which has intervened the regional President Gian Mario Spacca. There were in addition to the Regional Secretary of the Democratic Party Palmiro Ucchielli and the leader of DP in the regional council Mirco Ricci several mayors, and trade associations. "The macroregion is a unique opportunity to develop interregional and transnational cooperation between the two sides of the Adriatic by promoting shared solutions to common problems, explains Ricci – Europe is very interested to see strengthened unity of the Southeast area and the Italian Government said the will to come the definition of the macroregion by 2014".

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Da sinistra: Fabio Pigliapoco, Segretario generale Ambasciatore Iniziativa Adriatico Ionica; Adriano Federici, Presidente Unioncamere Marche, Gian Mario Spacca, Presidente Regione Marche; Rodolfo Giampieri, Presidente Camera di Commercio di Ancona e Fiorello Gramillano, Sindaco di Ancona

AGRINET: INSIEME VERSO I BALCANI

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a filiera agro-ittica marchigiana e la cooperazione tra piccole/medie imprese nell’area dei Balcani. E’ questo il tema del primo importante momento di confronto, svoltosi il 23 novembre alla Camera di Commercio di Ancona, tra istituzioni, operatori economici e le loro rappresentanze, all’interno del progetto Agrinet, promosso e finanziato nell’ambito della legge 84/2001 sulla cooperazione italiana con l’area dei Balcani, che intende promuovere concrete sinergie tra imprese marchigiane, croate e montenegrine del comparto agro ittico, spaziando dalla produzione, lavorazione, commercializzazione di prodotto agricoli e ittici. “Un progetto – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Fermo Graziano Di Battista - che vede protagonista un ampio partenariato incentrato sul sistema delle Camere di Commercio e delle loro aziende speciali, volto a identificare e successivamente supportare le imprese potenzialmente interessate e in grado di avviare rapporti di collaborazione che hanno come punto di partenza l’identificazione di obiettivi comuni”. "La Macroregione Adriatico Ionica – ha ricordato Rodolfo Giampieri, presidente della Camera di Commercio di Ancona e vice presidente del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio (l’associazione transnazionale delle Camere di Commercio) – può contare sul sistema delle Camere di Commercio che congiuntamente lavorano per favorire la coesione economica e sociale dei territori rafforzando le relazioni tra i Paesi appartenenti all’area, promuovendo il confronto su problemi comuni. Sviluppare progetti di cooperazione in un’area tanto prossima significa creare nuove opportunità di ripresa economica: questo mercato di prossimità vede il coinvolgimento di otto paesi, conta 1 milione di imprese, 100 milioni di abitanti e un valore dell’interscambio nel 2011 pari a 31 miliardi di euro”.

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Agrinet: together towards the Balkans "The agri-food and fish Marche chain and the cooperation between small and medium enterprises in the Balkan area". This is the theme of the first important meeting between institutions, economic workers and their representations, in the Agrinet, project promoted and financed by the law 84/2001 about Italian cooperation with the Balkan area, which aims to promote concrete synergies between Marche, Montenegrin and Croatian agriculture and fish companies."A project – declared the President of the Chamber of Commerce of Fermo Graziano Di Battista - which has many partners focusing on the system of Chambers of Commerce and theirs aziende speciali, aims to identify and support companies potentially interested and able to start their collaboration as a starting point to identify common aims”. "The Adriatic Ionian macroregion – added Rodolfo Giampieri – can count on the system of Chambers of Commerce, who work together in order to favour economic and social cohesion of the territories by strengthening relations between countries belonging to the area, promoting the comparison on common issues. Develop cooperation projects in a close area means creating new opportunities for economic recovery: this market sees the involvement of eight countries, with1 million enterprises, 100 million inhabitants and an interchange in 2011 of 31 billion euros”.

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UNA NUOVA STRATEGIA PER L’ADRIATICO E LO IONIO

Maria Damanaki commissario per gli affari marittimi e la pesca della Commissione Europea

Preservare gli habitat marini e garantire lo sviluppo sostenibile della Macroregione è una sfida per la quale occorre essere preparati

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a Commissione europea ha adottato una strategia marittima per il Mare Adriatico e il Mar Ionio intesa a stimolare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nella regione. La strategia si fonda su quattro pilastri: un'economia blu rafforzata, un ambiente marino più sano, uno spazio marittimo più sicuro e attività di pesca responsabili. Alla base vi sono l'iniziativa della Commissione "Crescita blu" e la dichiarazione di Limassol sull'agenda marina e marittima per la crescita e l'occupazione, recentemente adottata dai ministri dell'Unione europea. Obiettivo dell'iniziativa è rendere il mare uno spazio centrale di innovazione, opportunità economiche e benessere per tutti i paesi che lo circondano. "Data la prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali - ha dichiarato la commissaria per gli affari marittimi e la pesca Maria Damanaki - la circolazione di persone, merci e servizi nel Mare Adriatico e nel Mar Ionio è destinata ad aumentare. Preservare gli habitat marini e garantire lo sviluppo sostenibile della regione sarà difficile, ed è una sfida per la quale occorre essere preparati. Auspico il contributo di tutte le parti interessate su questo punto e mi auguro di poter elaborare insieme un piano dettagliato di azioni future". Pur riconoscendo il lavoro già svolto da diverse organizzazioni nella regione, la nuova strategia sottolinea la necessità di rafforzare la cooperazione. Essa farà uso delle risorse, della legislazione e delle strutture esistenti per promuovere partenariati transfrontalieri e mobilitare operatori locali, regionali e nazionali verso obiettivi comuni. Si tratta della prima iniziativa di questo genere nel bacino mediterraneo: la strategia contribuirà a sviluppare l'economia blu del bacino marittimo coordinando azioni di finanziamento e meccanismi di attuazione. La strategia sarà attuata nel 2013 tramite un piano d'azione messo a punto congiuntamente con le parti interessate della regione.

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Adriatic Ionian Macroregion http://ec.europa.eu/maritimeaffairs

A new strategy for Adriatic and Ionian Sea European Commission adopted a maritime strategy for the Adriatic and Ionian Sea in order to stimulate an intelligent, sustainable and inclusive growth in the region. The strategy is based on four pillars: the blue economy, an healthier marine environment, a maritime area safer and responsible fishing activities. Aim of the initiative is to make the sea as a central space of innovation, economic opportunities and prosperity for all the countries that surround it. “About the European perspective of the Western Balkan countriessaid the Commissioner for Maritime Affairs and fishing Maria Damanaki - the movement of persons, goods and services in the Adriatic and Ionian Sea is going to increase. To safeguard marine habitats and ensure sustainable development of the region will be difficult, we must be prepared to face this challenge. I hope the contribution of all people interested and I hope to be able to develop a detailed plan of future actions”.

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RESTRIZIONI ALL’ESTRAZIONE DI IDROCARBURI IN ADRIATICO Presentata una proposta di legge alle Camere per vietare tutte le ricerche di idrocarburi nel mare Adriatico ben accolta anche a Venezia alla Conferenza delle Regioni Adriano Cardogna

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l Capo Gruppo dei Verdi della Regione Marche, Adriano Cardogna, ha presentato una proposta di legge alle Camere per vietare tutte le ricerche di idrocarburi nel mare Adriatico. La proposta è stata portata alla Conferenza internazionale che si è tenuta il 9 novembre a Venezia sulla tutela del mare dalle ricerche di idrocarburi.

Una proposta di legge, quindi, che vieta la prospezione, la ricerca e la coltivazione di idrocarburi liquidi nelle acque del mare Adriatico prospiciente le Regioni: FriuliVenezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia; il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione dovrà essere applicato anche ai procedimenti autorizzatori avviati e non conclusi alla data di entrata in vigore della legge. Saranno fatti salvi, fino all'esaurimento dei relativi giacimenti, i permessi, le autorizzazioni e le concessioni in essere, nei limiti stabiliti dai provvedimenti stessi. Questo quanto stabilisce la Proposta di legge, “Un mare - scrive Cardogna nella relazione alla legge - chiuso e poco profondo, inadatto a smaltire le sostanze inquinanti, più simile a un grande lago e già interessato da un forte riscaldamento delle acque, da fenomeni di eutrofizzazione e inquinamento da scarichi industriali e civili apportati dalle aste fluviali che in esso confluiscono”. Solo nell'area del medio - alto Adriatico sono ora operative circa 50 piattaforme (oltre a circa 940 pozzi per l'estrazione del gas ndr) prevalentemente di fronte alle coste venete ed emiliane e diverse piattaforme di estrazione del petrolio nell'area di fronte alle coste marchigiane e abruzzesi. In Italia, potrebbero diventare operative entro poco tempo numerose altre piattaforme per l'estrazione d’idrocarburi da giacimenti con profondità paragonabile a quella della piattaforma della British Petroleum. Le più recenti scoperte di giacimenti, infatti, si trovano, infatti, a profondità superiori a 500 metri. L’Adriatico non può sopportare tutto questo, è già troppo fragile e qualsiasi ricerca petrolifera si possa fare, essa non porterebbe alcun beneficio economico alle aree dell’Adriatico, ma solo ed esclusivamente alle imprese petrolifere. Nessun beneficio economico ma immensi danni al suo ambiente, al turismo che rappresenta il secondo motore di sviluppo e, non da ultimo, al futuro della Macro regione adriatico ionica. Nell'importante appuntamento che ha visto riunite a Venezia le Regioni e i Paesi

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Restrictions on the extraction of hydrocarbons in the Adriatic sea The Green group leader of Marche region, Adriano Cardogna, presented a Bill to the Chambers in order to ban all researches of hydrocarbons into the Adriatic Sea. The proposal has been brought to the International Conference held on November 9th in Venice about the protection of the sea from researches of hydrocarbons. A bill that forbids the prospecting, research and cultivation of liquid hydrocarbons in the waters in the Adriatic sea facing to the regions: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzi, Molise and Puglia. the ban on prospecting, exploration and production will also be applied to proceedings started and concluded no at the date of entry into force of the law. Unless without prejudice, until its deposits, permits, authorizations and concessions, within the limits established by the same measures. This establishes the Bill, "a sea -writes Cardogna in the relation - closed and not deep, unsuita-

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che si affacciano nell'Adriatico, incontro fortemente voluto dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative Italiane, con l’obiettivo di trattare il tema della salvaguardia delle coste delle regioni dell'Adriatico dall'estrazione d’idrocarburi in mare lo stesso Cardogna ha definito l’appuntamento “Molto produttivo con un ordine del giorno che finalmente affronta con determinazione l'argomento delle trivellazioni nel mare Adriatico. Sono stati presi una serie d’impegni e di appuntamenti che metteranno insieme i vari soggetti istituzionali interessati al problema che sarà finalmente affrontato con la giusta attenzione. A questo proposito sono lieto dell'accoglienza, data alla mia proposta, di coinvolgere l'Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) e di avviare le attività conoscitive per avere la portata dei sistemi di monitoraggio dello stato marino e della risposta alle emergenze causate da eventuali incidenti nell'Adriatico”. Nell'Ordine del giorno, infatti, è stato preso l’impegno da parte dei Presidenti delle Giunte regionali e degli Assessori all'ambiente a raggiungere gli obiettivi proposti e a concorrere al miglioramento della governance del Piano energetico nazionale per promuovere i territori come potenziali sorgenti di sviluppo energetico sostenibile e non come terminale di sfruttamento di attività estrattive. A questo proposito si chiede nel documento di rivedere con le Regioni il Piano per ciò che riguarda gli idrocarburi. L'Ordine del giorno approvato invita anche il Parlamento italiano a sostenere la ratifica del protocollo “Off shore” (Convenzione di Barcellona per la protezione dell'ambiente marino e del Mediterraneo) che impone una serie di condizioni da soddisfare prima che sia consentito l'avvio delle attività di esplorazione del sottosuolo marino da parte dell'Unione europea e di sostenere la proposta legislativa europea circa il regolamento sulla sicurezza per disciplinare le attività estrattive e di esplorazione d’idrocarburi nel Mediterraneo. Nel documento si propone poi di promuovere presso la Conferenza delle Assemblee legislative un’azione istituzionale per sottoporre a referendum l'abrogazione dell'art 35 del Decreto Sviluppo sulla ricerca d’idrocarburi nei mari italiani. “Un passo importante – conclude Cardogna – che rientra nella serie di strategie che vedono nella tutela del mare Adriatico una delle azioni prioritarie nella realizzazione della Macroregione Adriatico – Ionica".

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ble to dispose of pollutants substances, like a large lake and already interested by strong heating of waters, eutrophication phenomena and pollution by industrial and residential sewage brought from rivers that converge". Only in the Middle-Adriatic area are about 50 the platforms working mainly in front of the coasts of Veneto and Emilia Romagna, and several oil platforms in the area in front of the coasts of the Marche and Abruzzo. In Italy, could become working within a short time several other platforms for extraction of hydrocarbons from oil fields with depth analogous to that of British Petroleum's platform. The latest findings deposits are, in fact, at depths greater than 500 meters. Adriatic sea cannot withstand this situation, it's already too fragile and any oil research can be done, it would not bring any economic benefit to areas of the Adriatic, but only and exclusively to oil companies. No economic benefit but immense damage to its environment, the tourism represents the second driving force of development and last but not least, the future of the Adriatic-Ionian Macroregion.

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Roberto Pesaresi, Presidente Interporto Marche spa

RIPENSARE IL TRASPORTO IN UN'OTTICA SOSTENIBILE Il meeting del progetto Synthesis è stato l'occasione per fare il punto

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n meeting tenutosi a bordo della nave “Hellenic Spirit” della compagnia Anek Lines, capofila del progetto Synthesis, ormeggiata al porto di Ancona, è stato l'occasione per fare il punto sulle attività alla presenza di Anne Barthes, delegato della Commissione Europea per i progetti del programma Marco Polo. In Italia sono attivi 24 interporti, compreso quello delle Marche con sede a Jesi il quale ha avviato due nuovi collegamenti ferroviari settimanali sulla linea Jesi - Milano con le merci rilanciate poi su varie destinazioni europee, che movimentano 80milioni di tonnellate di merci occupando 60mila persone. La missione degli interporti è di fare intermodalità, che è un modo di trasporto, ma è anche un valore (la logistica è un settore che in Italia vale il 17% del Pil): l'Interporto delle Marche sta portando nel territorio di Marche e Umbria l'intermodalità che finora non c'è stata, evolvendosi da semplice infrastruttura a facilitatore di servizi a operatore impegnato a muovere le merci su lunghe distanze e contribuendo a traghettare le Marche in una dimensione europea. Essere europei significa rispettarne le regole che, sotto l'aspetto trasportistico vuol dire creare intermodalità collegandosi alle Reti Ten-T, infrastrutture che uniscono i territori europei in un'ottica sostenibile. L'Interporto delle Marche ha tutte le caratteristiche di un interporto moderno, europeo, così come ribadito dai criteri che devono caratterizzare un interporto enunciati nella Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali che ha avuto il via libera alla Camera dei Deputati nell'aprile scorso ed oggi in discussione al Senato. L'integrazione tra i differenti nodi infrastrutturali ha una valenza strategica importantissima e non solo nell’Adriatico. In questo bacino molto

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Think about transport in a sustainable point of view A meeting was held on board the ship "Hellenic Spirit" of Anek Lines, leader of Synthesis project, moored at the port of Ancona, has been an opportunity to take stock of activities attended by Anne Barthes, delegate of the European Commission for Marco Polo projects. In Italy there are 24 interports, including that one of the Marche region based in Jesi which launched two new rail services weekly on the line Milano-Jesi. The Mission of interports is to make intermodality, which is a model of transport, but it is also a value (logistics is a sector that in Italy represents the 17% of GDP): Marche interport is bringing into the territory of Marche and Umbria intermodality, evolving from simple infrastructure to services facilitator to operator committed to moving goods over long distances and helping to ferry Marche in a European dimension. To be European means to respect the rules, in terms of transport means to create intermodal connecting to Ten-T Networks, infrastructures that unify the European territories in a sustainable perspective.

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L’interporto di Jesi al tramonto. L'area terminal container. Foto: di Silvia Paolini

si sta facendo per aggregare i porti connettendoli alle Reti TEN-T. Il testo della nuova legge sui porti che riforma le Autorità Portuali recentemente approvato in Senato e il ddl sui porti franchi di Ancona e Livorno, rappresentano un passaggio decisivo per un settore fondamentale per la crescita economica dell'Italia: quello della logistica e del trasporto delle merci. Questi servizi hanno la necessità di un quadro normativo adeguato ai cambiamenti richiesti dai nuovi contesti economici e commerciali, sempre più competitivi e globali. Da rilevare anche l'impegno delle Regioni Marche e Umbria per concentrare le merci nell'Interporto delle Marche e fare massa critica così da poter comporre i treni-blocco che con cadenza periodica raggiungano le destinazioni utili per le imprese manifatturiere dei territori di riferimento. La realizzazione delle infrastrutture da sola non è sufficiente a determinare significativi incrementi di traffico; occorre lavorare sul modello gestionale, dando concretezza al concetto di Piattaforma Logistica Territoriale, nella direzione già assunta dalle giunte regionali di Marche e Umbria. Sulla scorta delle delibere delle due regioni Interporto Marche Spa e Sviluppumbria sono state incaricate di “produrre” intermodalità, integrando flussi di traffico e filiere merceologiche delle due regioni, attraverso una partnership di natura gestionale/commerciale. Si attua così un esempio concreto di network tra nodi infrastrutturali, arricchito anche sotto l’aspetto delle funzioni e dei servizi, coerente con il lavoro che si sta compiendo lungo l’Adriatico per aggregare porti e interporti, connettendoli alle Reti TEN-T e ai corridoi europei come l’Helsinki - La Valletta e il Corridoio Baltico - Adriatico il cui tracciato, tuttavia, si ferma ancora a Ravenna non comprendendo il porto “core” di Ancona. Anche questo lavoro va nella direzione auspicata in materia di “percorribilità dei corridoi”, con l'obiettivo di avere dei terminal efficienti, in altre parole dei porti, interporti e aeroporti collegati in maniera funzionale e creare delle reti adeguate intorno a quei corridoi. Il progetto Synthesis, la cui conclusione è prevista per la primavera 2013, può consentire un raggiungimento di una migliore percezione di questa cultura e della necessità di ripensare il trasporto delle merci in un'ottica più europea e meno italiana che contempla oggi quasi esclusivamente il trasporto su gomma.

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COS'È IL PROGETTO SYNTHESIS

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l progetto Synthesis (www.synthesis-project.gr) si sviluppa all’interno del programma MARCO POLO II e si pone l'obiettivo di conciliare la cultura tradizionale del trasporto con i moderni concetti di trasporto “sostenibile” intermodale, altamente flessibile.

Synthesis ha l'obiettivo di promuovere l'intermodalità per spostare il traffico merci dalla gomma al ferro rispettando le direttive europee che nel Libro Bianco dei Trasporti indicano chiaramente che entro il 2030 il 30% delle merci in Europa dovrà viaggiare su modi alternative alla gomma, e il 50% entro il 2050, migliorando la qualità dell'aria limitando l'emissione di Pm10 e di CO2 e la sicurezza delle strade; punta allo sviluppo di "Reti di apprendimento”, mettendo a disposizione degli innovativi corsi di formazione "a Bordo" e "a Terra", per favorire la cooperazione; dibattiti e scambio di conoscenze per condividere strumenti di lavoro e casi di “Best Practice” per favorire il trasporto intermodale e i processi logistici nel bacino Adriatico e nel Mediterraneo orientale. I partners del progetto SYNTHESIS sono: -ANEK LINES ΑΕ www.anek.gr, in qualità di capofila, è una compagnia marittima di Creta che opera nel Mar Adriatico, Mar Ionio, Mar Egeo, Mar Cretese e Mar Mediterraneo orientale. Il gruppo ANEK LINES è proprietario di una flotta di 12 traghetti e ne gestisce ulteriori 13. Collega 100 destinazioni movimentando centinaia di migliaia di passeggeri e mezzi. -INTERPORTO MARCHE SpA www.interportomarche.it, è la società che gestisce il centro intermodale della Regione Marche il cui scalo marittimo è Ancona. INTERPORTO MARCHE SpA è il soggetto chiave per la gestione del sistema di trasporto intermodale (mare-ferro-gomma) internazionale nel bacino Adriatico ricevendo merci provenienti dal Mediterraneo orientale e dai Balcani (Grecia, Albania, Montenegro and Croazia), oltre che flussi di traffico continentale. - DIASTASI - TRAINING AND CONSULTING SERVICES S.A. www.kekdiastasi.edu.gr, è una società operante nel settore dello Sviluppo e Formazione delle Risorse Umane. L’alta qualità dei servizi offerti garantisce la piena soddisfazione delle organizzazioni e delle imprese che vogliono stare al passo con l’evoluzione dell’economia attuale. Inoltre, DIASTASI mette a disposizione un gruppo di ricercatori capaci di comprendere e soddisfare le necessità di formazione degli operatori del settore dei trasporti organizzando dei programmi di formazione ad hoc con l’intento di promuovere il trasporto intermodale e il trasporto “sostenibile”. BPM S.A. www.bpm.gr, è una società greca indipendente specializzata in servizi di consulenza dirigenziale per organizzazioni e imprese del terziario, dell’industria, del commercio e della pubblica amministrazione, e per la Commissione Europea.

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What is Synthesis project Synthesis project (www.synthesis-project.gr) is contained in Marco Polo program, it has the aims to favour the traditional culture of transport with the modern concepts of transport “sustainable, intermodal. Synthesis has the aim to promote intermodality in order to move the goods traffic from tyre to rail respecting European directives that in the white paper of the transport clearly indicate that by 2030 the 30% of goods must travel in Europe on alternative ways to tyre and 50% by 2050, improving air quality by limiting the emissions of Pm10 and CO2 and road safety; aims at the development of "Learning Networks", providing innovative training courses "On Board" and "On Site", in order to favour cooperation; debate and knowledge exchange to share tools and Best practices to promote intermodal transport and logistics processes in the Adriatic and Eastern Mediterranean. The partners are: -ANEK LINES ΑΕ www.anek.gr, leader -INTERPORTO MARCHE SpA www.interportomarche.it, company that menages the intermodal centre of the Marche region. - DIASTASI - TRAINING AND CONSULTING SERVICES S.A. www.kekdiastasi.edu.gr/, company that works in the sector of development and training of Human Resources - BPM S.A. www.bpm.gr, independent Greek company specialised consulting services to all business sectors

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Un’estate al mare...

er molti italiani il ritornello della famosa canzone di Giuni Russo ha da sempre evocato momenti indimenticabili e spensierati; la riviera, i bagni, giocare in spiaggia in riva al mare, i primi amori… Molti registi e attori sono diventati famosi realizzando pellicole dedicate all’estate e al mare che restano indelebili nell’immaginario collettivo di tutti gli italiani.

Oggi sembra che tutto sia cambiato. I dati sui flussi turistici per il 2012 sono impietosi ed evidenziano un forte calo delle presenze da parte delle famiglie italiane che non solo non si possono più permettere la villeggiatura, ma spesso non riescono più a dedicarsi neanche un week-end. E allora? Allora le regioni cercano di correre ai ripari con offerte e strategie di comunicazione mirate alla conquista dei mercati esteri da quello russo e cinese fino a quello degli Stati Uniti, quei mercati cioè che stanno reggendo le sorti di migliaia di operatori turistici italiani. Fin qui poco di nuovo, tutti sanno che c’è la crisi e quindi chi vive di turismo sa bene che gli italiani, in questo momento, non possono essere di aiuto. Oggi, però, gli operatori turistici devono guardarsi anche dalla direttiva Bolkestein (che prevede l’asta per le concessioni demaniali) che a oggi non è ancora stata recepita, ma che entro cinque anni sarà operativa e minaccia come una spada di Damocle le teste d’intere famiglie che vivono di turismo. Non va poi dimenticato che negli altri paesi europei, diretti concorrenti dell’Italia, la tassazione è molto più bassa e anche le agevolazioni non mancano. Tale tema è di grande rilevanza perché mina alle fondamenta la capacità di competere degli operatori nostrani. Ma l’orizzonte non sem-

bra sgombero da nuvole in quanto, con l’avvicinarsi delle elezioni, anche l’attenzione del Governo tende ad allontanarsi dal turismo, mentre è sempre più evidente che quello turistico è un settore decisivo per la ripresa economica del nostro Paese e quindi ha bisogno delle stesse attenzioni che sono riservate a tutti gli altri. Di seguito riportiamo gli interventi dei responsabili de settore turismo delle Regioni Puglia, Veneto, Emilia Romagna e Marche, quattro regioni che si affacciano sull’Adriatico e che sono riuscite a mantenere un segno positivo sugli andamenti del settore. Luigi Gagliardi Un'estate al mare.... For many Italians, the refrain of the popular song of Giuni Russo has always evoked unforgettable and happy moments; the coast, the sea, play on the beach, the first loves... Many directors and actors have become famous through films dedicated to the summer and the sea that remain permanent in the collective imagination of all Italians. Now it seems that everything has changed. Data on tourist flows of the year 2012 are cruel and emphasize a remarkable drop about the attendances from Italian families that are not able to go to the holidays neither for a week-end. So what? So, the regions want to batten down to the hatches with offers and marketing strategies to conquer foreign markets by that Russian and Chinese up to the United States one, those markets that are holding the fate of thousands Italian tourist operators. Nothing new, everyone knows that there is a crisis so who lives on tourism is well aware that Italians, at this moment, cannot be of help. But, today, tour operators must also look over also from the Bolkestein directive. We must not forget that in other European countries, Italy's main competitors, the rate is much lower and the there are many benefits.

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Claudio Albonetti Presidente nazionale di Assoturismo - Confesercenti

DALLE PAROLE AI FATTI Intervista a 360 gradi al presidente di Assoturismo – Confesercenti Claudio Albonetti dopo il convegno III assemblea area turismo

Come dice l’economista francese Jean - Paul Fitoussi, essere antesignani rispetto agli scenari politici ed economici non è sempre bene o meglio, arrivare tardi è inutile, ma giungere prima può essere deleterio dal momento che si rischia di non essere capiti”. Queste le parole di Claudio Albonetti presidente nazionale di Assoturismo la federazione che aggrega le imprese operanti nel settore turismo aderenti alla Confesercenti. “Questo lo dico giacché ormai da troppi anni chiediamo una politica di governo dei turismi, lo abbiamo urlato e, nonostante tutto, ancora oggi i nostri politici non hanno capito lo scenario e le esigenze reali che gli operatori richiedono”.

Ci può spiegare meglio? “Vedete nel settore dei turismi ci sono tante microimprese. L’attività nasce in maniera spontanea dagli anni del boom economico a oggi. Tuttavia in un mondo globalizzato queste realtà, incontrano grandi difficoltà nella competizione. Da sempre chiediamo un ente forte che riesca a omologare e comunicare a livello mondiale il sistema turistico italiano. Questa cosa non la possono fare le nostre imprese, nemmeno le più grandi, ma neppure le circa 13.000 strutture pubbliche che oggi sul territorio disorganizzano il turismo, centri decisionali scollegati tra loro che creano un caos dai costi altissimi e, considerati i fatti, dai risultati scoraggianti. Oggi non possiamo più permetterci di muoverci in ordine sparso quando i nostri maggiori competitors si organizzano e si propongono sul mercato con la forza del blocco Stato – territorio – imprese. Ben coordinati tra loro assicurano al contempo l’accoglienza, i trasporti, l’organizzazione generale del territorio, il tutto inserito in un ben congegnato piano strategico nazionale, noi continuiamo a operare come singoli: gli operatori senza la coesione di ben organizzati club di prodotto, i Comuni all’insaputa delle Province, le Regioni scoordinate con lo Stato. Avere un fenomenale prodotto non basta al cospetto di una carente organizzazione generale e un’inefficiente strategia di vendita”. Quali sono le esigenze impellenti delle aziende? “Prima di tutto e come metodologia d’azione al centro di ogni sforzo riorganizzativo va collocata l’impresa turistica non delocalizzabile. Va assistito e agevolato quell’imprenditore turistico geniale, intraprendente e sognatore che, pur in presen-

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From words to actions "As the French economist Jean-Paul Fitoussi said, to be predecessor respect to political and economic scenarios is not always right, but arriving in advance can be harmful". These are the words of Claudio Albonetti National President of Assoturismo Federation that aggregates companies working in the tourism sector. "This consideration because for too many years, we request a Government policy of tourisms, we screamed and despite of all, still today our politicians haven't understood the scenario and the real needs required by the workers". European Union and laws about tourism... "In some cases, such as boulders fall on our businesses. I want to point out just two: the law about safety that is putting a strain on our entrepreneurs, especially with regard to fire safety; We are not asking certain to postpone, but having

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za di una situazione come l’attuale, rimane comunque attaccato, innamorato e fiducioso della propria attività, tanto che se messo nella possibilità, oggi assente, di poter accedere al credito sarebbe capace, nonostante tutto, di programmare ancora degli investimenti. Un atteggiamento intelligente sarebbe almeno quello di rispettare l’imprenditore turistico e di non vessarlo, purtroppo invece, pressoché quotidianamente, avviene il contrario. Di recente assistiamo increduli all’ultimo regalo del Governo che, dopo la messa a sistema della tassa di soggiorno, la chiusura del Dipartimento per il Turismo e l’ipotesi di trasformare l’Enit in una società per azioni con compiti di promo – commercializzazione, ha previsto una direttiva sul così detto “decoro urbano”. Questa, di fatto, impedirebbe nelle aree pubbliche di pregio, l’occasione per offrire un servizio di accoglienza turistica da parte degli operatori, blindando le città e i centri più visitati da flussi turistici senza il conforto e la possibilità di degustare un caffè, di sorseggiare un aperitivo o di pranzare in uno dei tanti ritrovi che rendono le nostre città più sicure e più vivibili”. E la questione fiscale? “La pressione fiscale per l’impresa turistica italiana sfiora ormai il 68%, mentre Stati nostri competitor registrano aliquote non superiori al 30%, senza IRAP e con l’IVA che veleggia tra il 5 e il 7%. Quella cui assistiamo, è la mancanza di una “cultura” del turismo, siamo addirittura accusati di demagogia ogni qualvolta ci lamentiamo del carico fiscale, ma quale maggiore demagogia di quella che, additando commercianti e operatori turistici come un popolo di evasori, non tiene in nessuna considerazione che il settore è piegato sotto il peso di aliquote improponibili, inique e indegne di uno Stato fiscalmente civile. Ridurre il carico fiscale sulle imprese, non costituisce un costo per lo Stato ma, già nel breve periodo, il migliore degli investimenti possibili, al contrario, le offensive contro albergatori e negozianti, magari con il deterrente delle telecamere al seguito, infastidisce e disorienta. Pretendere di spremere ulteriormente contribuenti già esausti può comportare la chiusura di molte imprese e fa sentire comunque gli operatori avulsi dal sistema. Oltretutto la cosa lascia indifferente chi non ha mai

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possible times and support for onerous investment or at least the ability to gain access to credit. The second one is the Bolkestein issue. About this situation we gamble the future of seasonal tourism linked to bathing. No roundabout expression, or there is the derogation of the rules or this will be the end of 30 thousand dealers, causing at the same time, the end of summer tourism and the whole induced consumption. We have no doubts about those who, with the aim to obtain the allocation of establishments from our dealers, but also we fear Chinese and some Racketeer, may be able to provide a better service than that offered by our historians dealers. We think about everything but we avoid public evidence, at least this immediately affects only about new assignments. At present, the model implemented by Spain, is granted a suitable time to allow the amortization of investments, modification and reprogramming the life of families who working actually and the Tourist Organization as a whole".

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pagato perché, incurante di tutto, continuerà a non pagare”. Nonostante tutto questo i dati sulle presenze fanno segnare, almeno su alcune regioni un segno positivo… “Questo dato è addomesticato dalla politica per dimostrare successi che in realtà non esistono. Tutti sanno che in un momento di crisi le famiglie spendono i loro denari con una consapevolezza differente. Le vacanze sono divenute sempre più brevi e la redditività per le imprese non è direttamente proporzionale al dato delle presenze. Proprio su questo concetto dovremmo poi fare un altro ragionamento sulle fluttuazioni assurde e le politiche di prezzo applicate da alcune imprese in bassa e alta stagione. Per me è una strategia che non convince e che cannibalizza il mercato”. Un’ultima cosa, Unione europea e le direttive sul turismo… “In alcuni casi piombano come macigni sulle nostre imprese. Ne voglio citare soltanto due: la direttiva in materia di sicurezza che sta mettendo a dura prova i nostri imprenditori, specialmente del ricettivo, in particolare in materia di antincendio; non chiediamo certo di soprassedere, ma di avere tempi possibili e sostegno per gli onerosi investimenti o almeno la possibilità di poter accedere al credito. La seconda è la questione Bolkenstein. Su questa partita ci giochiamo il futuro del turismo stagionale legato alla balneazione. Nessun giro di parole, o si deroga alla normativa oppure questa costituirà la fine economica di 30mila concessionari, causando al contempo la fine del turismo estivo e di tutto l’indotto a esso collegato. Noi dubitiamo di coloro che, nell’ambire a ottenere l’assegnazione degli stabilimenti sottratti ai nostri concessionari, che siano industriali, qualche cooperativa, ma temiamo, anche cinesi e qualche camorrista, possano essere in condizioni di fornire un servizio migliore rispetto a quello assicurato dai nostri storici concessionari. Ammettendo poi che a rilevare le spiagge, tramite l’evidenza pubblica, sia un soggetto animato dalle migliori intenzioni in fatto di accoglienza, considerando che, sempre a causa dell’asta, potrebbe non mantenere l’assegnazione ottenuta nel corso degli anni, costui tutto farà meno che investire e aggiornare i servizi, con la conseguenza che le nostre spiagge, dalle meglio organizzate al mondo quali sono oggi, scivolerebbero verso un inevitabile declino, minando così la sorgente del turismo balneare. Ragioniamo su tutto ma evitiamo l’evidenza pubblica, almeno questa riguardi da subito soltanto le nuove assegnazioni. Alle esistenti, sul modello di quanto attuato dalla Spagna, sia accordato un consistente tempo idoneo a permettere l’ammortamento degli investimenti, la rimodulazione e la riprogrammazione della vita delle famiglie che oggi vi operano e all’organizzazione turistica nel suo complesso”. Gabriele Costantini

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Silvia Godelli, Assessore al Turismo Regione Puglia

PUGLIA: TURISMO TUTTO L’ANNO

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na delle regioni adriatiche che basa gran parte della sua economia sul turismo è la Puglia, che nonostante la situazione economica generale presenta numeri di assoluto rispetto. Abbiamo intervistato l’assessore Silvia Godelli che oltre ad avere esperineza in ambito turistico è anche una grande esperta di politiche di cooperazione internazionale in Mediterraneo e grande sostenitrice della strategia per la Macroregione Adriatico Ionica. I dati sui flussi turistici estivi, nella regione Puglia, segnalano una sostanziale stabilità degli arrivi nel 2012 rispetto al 2011, ma un deciso segno meno relativo alle presenze. Quanto può aver influito su questi risultati l’incertezza dovuta all’attuale situazione economica? Non solo la concreta contrazione delle disponibilità economiche delle famiglie ha inciso sull’accorciamento delle vacanze, ma anche e forse soprattutto il senso di incertezza, la preoccupazione per un futuro percepito come gravido di rischi. Lo stato d’animo collettivo, la perdita di fiducia, la paura per il destino dei figli sta pesando drammaticamente sulle scelte di vita e sui consumi delle famiglie italiane e più in generale di quelle dei Paesi toccati o anche solo minacciati dalla crisi. La diminuzione delle presenze nei campeggi sembra essere in contraddizione con le attuali problematiche economico/sociali: come spiega il calo delle presenze nei campeggi? I campeggi e i villaggi turistici low cost sono una tipologia ricettiva abitualmente scelta dai turisti che possono destinare risorse limitate alla vacanza, cioè quelli che hanno redditi bassi o medio-bassi. Questa fascia sociale quest’anno ha scelto di restare a casa o di limitare a pochissimi giorni la vacanza, un week end lungo ma non la classica settimana. Di qui il calo sensibile che si è registrato nei campeggi e nei villaggi. Rispetto ai dati descritti, quanto incide il sommerso nel settore? Purtroppo il sommerso è assai diffuso: nelle strutture ricettive, soprattutto extralberghiere, ma principalmente nelle “seconde case”, abitualmente affittate in nero. La stima che facciamo è di 5 turisti “sommersi” per ognuno ufficiale. Il fenomeno per un verso indica che l’affluenza turistica in Puglia è davvero molto elevata, ma peraltro verso alimenta una illegalità diffusa che si traduce in lavoro nero, evasione

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Discovering Puglia per il periodo inverno/primavera e Open Days per il periodo estivo sono le iniziative messe in campo da Pugliapromozione per attrarre

Apulia: tourism all the year round One of the Adriatic regions that bases much of its economy on tourism is Apulia region and Silvia Godelli Councilor and great expert in international cooperation policies in the Mediterranean and supporter of the strategy for the Adriatic Ionian macro-region. Summer data about the tourist flows, show a substantial stability but a decline in tourists. How has affected the uncertain actual economic situation? Not only the actual contraction of economic availability of families has affected on shortening of holidays, but also the sense of uncertainty, about a perceived future with many risks. The reduction of admissions camps

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fiscale, e probabilmente anche qualità poco garantita dell’accoglienza. Un fenomeno che va affrontato con gli strumenti di controllo e repressione previsti dalla legge, ma anche con misure che favoriscano l’emersione come quella, da noi adottata negli ultimi anni, di dare supporto finanziario agli imprenditori del settore per l’assunzione dei lavoratori stagionali. Qual è la sua posizione rispetto alla direttiva Bolkestein? La Spagna ha adottato normative molto ”garantiste” nei confronti dei gestori degli stabilimenti balneari. Perché il nostro Governo è stato ed è così timido? Credo sia giusto garantire continuità a chi ha investito per migliorare gli stabilimenti balneari. Non si può penalizzare chi si è impegnato. Sarei invece severissima nei confronti di chi abusivamente privatizza ogni tratto del litorale, impedendo in modo vessatorio o speculativo ai bagnanti di poterne fruire liberamente Quali saranno le strategie comunicative da mettere in cantiere per il prossimo anno? Le iniziative realizzate dall’Agenzia regionale Pugliapromozione, finalizzate alla “valorizzazione dell’offerta turistica”, coinvolgono l’intero territorio e tutto il sistema turistico (operatori, enti locali, Beni Culturali, Conferenza Episcopale, Parchi nazionali e regionali, filiera enogastronomica). Esse sono strutturate in un programma inverno/primavera, “DISCOVERING PUGLIA”, che prevede itinerari di scoperta del territorio regionale “experience based”, e in un programma estivo, “OPEN DAYS”, con un grande “sightseeing tour” in giro per la Puglia, alla scoperta dei grandi attrattori: aperture straordinarie e servizi organizzati e gratuiti per portare una offerta integrata al turismo balneare della stagione estiva. Le più complessive strategie di sviluppo del turismo in Puglia passano attraverso la piena valutazione dei mutamenti che hanno innovato il mercato, dal processo di acquisto tradizionale alla sua evoluzione. La scelta di acquisto di un prodotto turistico, rispetto al passato, si sta orientando prevalentemente al passaparola 2.0, alla recensione ed all'esperienza. Per incrementare positivamente il processo di scelta la Puglia punterà sempre di più a promuoversi con i social network ed i blog, che innescano in tutti i sensi il passaparola e potenziano la relazione fra utenza e pubblico/operatori privati. In questa maniera e con il raf-

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seems to be in contradiction with current economic issues/social: How do you explain the attendance drop camps? Campsites and holiday villages are a low cost accommodation usually chosen by tourists with low incomes. Compared to the data described, how important is the undeclared work in the sector? Unfortunately the undeclared work is widespread: in accommodations, especially other lodging, but mainly in the "second homes", usually rented illegally. The phenomenon means that the tourism in Puglia is indeed very high, but also towards a widespread lawlessness that feeds results in undeclared work, tax evasion, and probably few attention to a favorable quality welcome. What is your position bout the Bolkestein directive? Our Government has not yet adopted measures "progressive" like Spain, while, I think it's fair to ensure continuity to people that have invested to improve the bathing resort. You can't penalize those committed to work. Instead, it’s need to be severe towards those who illegally privatized each area of coastline, preventing to bathers to enjoy freely. What will be the communication strategies for next year? The initiatives carried out by the regional Puglia promozione Agency, aimed at "promoting tourism", involve the whole territory

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Santa Maria di Leuca (LE) le bagnarole del lungomare Cristoforo Colombo forzamento di una rete territoriale già consolidata, il mercato territorio potrà essere offerto sinergicamente con organismi quali il distretto produttivo del turismo, le associazioni di categoria, i sistemi turistici locali e gli operatori, il tutto per acquisire volumi di presenze sempre maggiori. Le strategie quindi passano attraverso il consolidamento di un'offerta di prodotti sempre attiva, 12 mesi l'anno, una commercializzazione che identifichi i territori per la loro natura e vocazione turistica pro web, le fiere del settore, ed un co-marketing che possa fare da ombrello allo sviluppo territoriale. Puntiamo ai principali mercati europei, compresi quelli dell’Est e del Nord Europa, sfruttando in tal senso i collegamenti aerei diretti; e puntiamo a estendere la stagione estiva da maggio a settembre, portando a cinque mesi la cosiddetta alta stagione. Quali sono le richieste per il futuro governo? Per quanto riguarda le politiche nazionali, ritengo che esse siano fondamentali. La concorrenza internazionale è impietosa, e il sistema Paese, che perde quote di mercato con una rapidità preoccupante, deve fare seriamente i conti con un quadro complesso e dinamico che finora ha completamente ignorato. Il Governo dovrà una buona volta iniziare a considerare il turismo la principale industria del Paese, e agire in conseguenza, non con proclami e mega programmazioni prive di alcuna concretezza, ma con organiche iniziative intersettoriali e settoriali da concertare con il sistema delle Regioni, con il mondo dell’impresa e con il mondo del lavoro.

and all the tourist system (operators, local authorities, cultural heritage, Episcopal Conference, regional and National Parks, food chain). They are structured in a winter/spring program, "DISCOVERING PUGLIA", which involves discovery routes of the region "experience based", and in a summer program, "OPEN DAYS", with a big "sightseeing tour" around Apulia, discovering of major attractors: special openings and free services organized in order to bring an integrated offer to the summer seaside tourism. The most overview tourism development strategies in Apulia pass through the full assessment of the changes that have innovated the market, from traditional buying process to its evolution. To improve the process of choosing Puglia will aim more and more to promote it with social networks and blog. We aim to the main European markets, including those in Eastern and Northern Europe, taking advantage the direct air links; and we aim to extend the summer season from May to September. What are the requirements for the future Government? About the national policies, I believe that they are fundamental. The Government should consider tourism as the main industry of the country and act accordingly with sectorial initiatives organized with the regions, with the world of business and work.

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Grazie ad un’offerta diversificata, balneare, arte e natura, in Veneto ogni turista può trovare la sua vacanza ideale

VENETO: TURISMO PER TUTTI I GUSTI

Marino Finozzi Assessore al Turismo Regione Veneto

Verona di notte

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risultati turistici del Veneto, terza area europea per numero di presenze dopo la regione di Parigi e le Baleari, sono discreti anche per il 2012 e dimostrano una sostanziale tenuta in termini numerici assoluti, pur in un momento di crisi generale del turismo nazionale.

I dati complessivi su arrivi e partenze sembrano lo specchio della situazione economica mondiale: in forte calo Grecia, Portogallo e Spagna mentre fanno da contraltare Russia, Cina, Giappone e Danimarca. E’ una coincidenza o frutto di una politica turistica attenta e specifica? Il vero problema da affrontare – conferma l’Assessore al turismo Marino Finozzi - è il generale calo degli introiti del settore e di quelli collegati, perché i turisti spendono molto meno di un tempo e, soprattutto quelli italiani, tendono ad accorciare le loro vacanze. I numeri di arrivi e presenze, in ogni caso, sono effettivamente lo specchio della crisi: calano i turisti italiani, fra il 3,5 e il 4% come arrivi e tra l’8 e il 9% come presenze, mentre è positivo l’andamento dei turisti stranieri: + 1,5% di arrivi e + 2,5 – 3% di presenze. Il rapporto tra presenze straniere sul totale ha superato il 65%, rispetto al 60% di un paio d’anni fa. In ogni caso, anche il dato dei turisti

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Venezia, il ponte di Rialto provenienti dall’estero si rapporta alle situazioni economiche dei singoli paesi di provenienza: fermo restando il primato assoluto del bacino di lingua tedesca, con un’ulteriore lieve crescita dei turisti dalla Germania e un calo di quelli dall’Austria, gli statunitensi aumentano dell’1 per cento e come numeri complessivi sono ormai seguiti dai russi, cresciuti di circa il 20%. Crescono anche i giapponesi (+11,2%) e i cittadini degli altri paesi BRIC: i cinesi (+14,3%), brasiliani (+7,5%), indiani (+2,6%). Calano pesantemente spagnoli (-20,2%), portoghesi (-15,9%) e greci (-35,3%). Sembra che il turismo veneto sia sempre più orientato alle città d’arte, anche se il balneare, che pure segna un rallentamento, in particolare su luglio rileva flussi importanti. Qual è la sua opinione in merito? Il turismo balneare è ancora di gran lunga al primo posto nel veneto, ma il modo di fare vacanza è radicalmente cambiato rispetto al passato: periodi più brevi, famiglie meno numerose e così via, mentre aumenta l’interesse per i week end e in forma più distribuita lungo l’arco dell’anno. Trovo naturale che in questo contesto crescano le presenze nelle città arte: il Veneto dispone sicuramente, con Venezia, della meta più suggestiva e bella del Mondo e le altre città grandi e piccole e tutte a misura d’uomo, sono scrigni di tesori da visitare e da conoscere. E poi si mangia sempre benissimo… Per quanto riguarda le strutture ricettive, gli agriturismi segnano un’ottima performance che ben si allinea con la crescita delle presenze nel lago. Che tipo di politica sviluppate per questo particolare segmento turistico? L’agriturismo rappresenta un po’ un settore a sé, frequentato principalmente da appassionati della natura il cui numero continua a crescere, mentre si moltiplicano le occasioni di svago che le aziende agricole più attrezzate sono in grado di proporre: dall’ospitalità familiare all’escursionismo, all’equitazione, dalla qualità dei prodotti a quella dell’ambiente. Noi promuoviamo questo sistema all’interno di quello veneto complessivo e i risultati confortano questo segmento, che occupa una nicchia dai numeri non altissimi ma continuamente in crescita percentuale. Qual è la posizione della Regione Veneto rispetto la direttiva Bolkestein? Siamo convinti che la cosiddetta Direttiva Bolkenstain sia ineludibile e che il vero problema sia come applicarla senza penalizzare chi ha investito e intende investire per migliorare il servizio. Perché è questo il vero punto discriminante, senza il quale il rischio è che alle gare si presenti soprattutto la spe-

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Veneto: tourism for everyone The results of Veneto are discrete for 2012 and demonstrates a substantial estate in absolute numerical terms, although in a moment of general national tourism crisis. Overall data about arrivals and departures seem to be the mirror of the global economic situation... The real issue to be face – confirms the head of tourism Marino Finozzi-is the general decline of the incomes of the sector, because tourists spend much less time and are oriented to shorten their holidays. The numbers of arrivals and presences, however, are actually the mirror of the crisis: Italian tourists, fall between 3.5 and 4% as arrivals and between 8 and 9% as positive, while the trend of foreign tourists: +1.5% of arrivals and + 2.5 – 3%. About foreign tourists, without prejudice to the absolute primacy of the German language, the Americans increase of 1 per cent and as overall numbers are now followed by the Russians, which grew by about 20%. Even the Japanese are growing (+11.2%) and citizens of the other BRIC countries: China (+14.3%), Brazil (+7.5%), Indians (+2.6%). Fall heavily Spanish (-20.2%), Portugal (-15.9%) and Greeks (-35.3%). Bathing tourism and art cities are the hard core of tourist flows ... Beach Tourism is by far in the first place but the periods are shorter and increases interest in the weekend and in a more distributed within the year. In this context, growing attendance in urban art with Venice leader of the most evocative and

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Lido di Jesolo culazione che non investe e non dà qualità. Devo dire che i principi che ispirano la proposta di applicazione formulata dal ministro Gnudi tengono conto di queste esigenze e, a dirla tutta, il testo ministeriale sembra “copiare” il disegno di Legge presentato a suo tempo in Consiglio dalla Giunta veneta, provvedimento i cui contenuti avevamo verificato con gli uffici della commissione europea e che aveva sostanzialmente ottenuto il consenso degli operatori. Le proposte governative riguardano infatti: una durata delle concessioni da 6 a 25 anni; l’assegnazione mediante l’evidenza pubblica; la definizione di criteri di assegnazione che tengano conto della specificità delle singole aree territoriali, della professionalità delle imprese balneari, della sostenibilità degli investimenti che saranno realizzati nel demanio marittimo. E’ inoltre previsto un indennizzo per gli investimenti effettuati a quei gestori che in futuro potrebbero non vedere rinnovata la concessione demaniale. Il vero problema è la situazione di partenza in cui si trova il settore balneare in Italia, dove non tutto ciò che esiste è regolato da concessione e dove le concessioni sono talvolta considerate una sorta di rendita di posizione. Quali sono le strategie per il prossimo anno e le richieste al futuro governo? In linea generale, le strategie per il prossimo futuro riguardano il miglioramento della qualità dell’offerta e la sua promozione in mercati – obiettivo, con l’ampliamento delle opportunità di turismo ad esempio al sistema delle Ville Veneto e alla Pedemontana Veneta. Dal governo io mi aspetto certo un’attenzione maggiore, ma guardo con una certa apprensione ai tentativi di ricentralizzazione di un comparto economico che, quando era gestito dallo Stato, era sostanzialmente fonte di spreco e inefficienza. Mi va bene la promozione del brand Made in Italy, ma gli apparti statali italiani non sono campioni di efficienza. Bene gli investimenti sulla qualità dell’offerta, purché siano di semplice accesso e ben orientati: a me la cosiddetta “rottamazione” delle strutture alberghiere obsolete piace assai poco. La loro inadeguatezza e vetustà dipende soprattutto da carenze gestionali, non dalla mancanza dei turisti: non vorrei che si rischiasse di investire là dove ci sono poche attrattive. Poi c’è un problema generale di fiscalità, da riequilibrare almeno rispetto ai nostri diretti concorrenti europei.

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beautiful city in the world. The farms are an excellent performance ... The farm represents a sector of its own, attended mainly by enthusiasts of nature whose number continues to grow, while multiplying the opportunities for recreation that farms offer: from family hospitality to hiking, horse riding, from product quality to that of the environment. What is the position of Veneto region about the Bolkestein directive? We think that the so-called Bolkenstain Directive is inescapable and the real problem is how to apply it without penalizing those who have invested and will invest to improve the service. I have to say that the principles that inspire the proposed application made by Minister Gnudi seems to "copy" the Bill presented to the Council at the time by the Veneto Council. Government proposals include: a duration of concessions from 6 to 25 years; the allocation by the public; the definition of criteria that take account of the specificity of individual spatial areas, professionalism, business sustainability of investments that will be made in the maritime state property. What are the strategies for the next year and requests to the future government? Broadly speaking, strategies for the next future include improving the quality of the offer and its promotion in the markets. I expect from the Government more attention, but I look with trepidation to the attempts of recentralization. Right the promotion of “Made in Italy” brand and investment on the quality of the offer, as long as they are of easy access and well oriented. Then there is a general problem of taxation, to rebalance at least compared to our main competitors in Europe.

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EMILIA ROMAGNA: DATI POSITIVI ANCHE DOPO IL SISMA Nonostante il sisma che ha creato non poche difficoltà dal punto di vista della sicurezza della vacanza e una situazione interna decisamente negativa, il turismo emiliano resiste

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uella che fino a pochi anni fa era considerata la regina del turismo nel versante Adriatico, continua a reggere la sfida dei mercati esteri con incrementi importanti per arrivi e presenze, mentre il flusso interno risente delle difficoltà che vivono le famiglie italiane e in special modo quelle residenti nei territori colpiti dal sisma di primavera. Abbiamo intervistato l’assessore al turismo Maurizio Melucci che ci ha illustrato i dati sui flussi turistici dell’anno 2012 della regione Emilia Romagna e tracciato la strada da percorrere per il futuro.

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Assessore Melucci, non avendo potuto verificare le statistiche, può farci un commento sull’andamento dei flussi turistici 2012? Il 2012 si sta concludendo con dati positivi sui mercati esteri (+3,5 arrivi +2,8 presenze). Il mercato italiano, inevitabilmente, ha subito gli effetti della recessione. Vi è stato una flessione di circa 2% sia sugli arrivi che sulle presenze. Complessivamente possiamo dire che la nostra regione ha tenuto bene rispetto ad una situazione economicamente difficile. Vi è da sottolineare l’ottima perfomance dei campeggi e villaggi turistici del delta del Po. Il recente sisma ha inciso su arrivi e presenze? Il terremoto ha inciso. Nell’immediato sui mercati esteri dove vi sono stati anche fenomeni di “sciacallaggio” economico, dei veri e propri tentativi di dirottare i flussi turistici dalla nostra costa a località internazionali. Questi aspetti sono stati limitati grazie a un’ottima campagna di comunicazione fatta da Enit, dal Dipartimento del Turismo e da Apt Emilia Romagna. Inoltre le popolazioni colpite dal sisma sono abituali clienti delle nostre località balneari e quest’anno hanno ridotto, per ovvi motivi, drasticamente le vacanze. Stiamo predisponendo per il mese di dicembre e gennaio una campagna di promozione straordinaria per le città d’arte colpite dal terremoto in particolare su Ferrara. Qual è la sua posizione sulla direttiva Bolkestein? Sulla Bolkestein le Regioni italiane hanno chiesto al Governo Italiano di attivarsi in Europa per chiarire le norme di altri Paesi (vedi Spagna)

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Maurizio Melucci Assessore al Turismo Regione Emilia Romagna

Emila Romagna: optimist after the earthquake We have interviewed the head of tourism Mauro Melucci who has described us the data on tourist flows of the year 2012 of the Emilia Romagna region and outlined the way forward for the future. We having not been able to check the data about the tourism, what about the trend flows of the year 2012? The year 2012 is concluded with positive data on foreign markets. The Italian market, has had a decrease of about 2% is on the arrivals. Overall, we can say that our region has had a positive results if compared to the actual difficult situation. The latest earthquake has influenced arrivals and presences? Sure. In foreign markets in which there have been real attempts to address tourist flows from our coast to international locations. What is your opinion about the Bolkestein directive? About Bolkestein the Italian regions have asked to the Italian Government to take action in Europe to clarify the rules of other countries compared to Italy and finding appropriate solutions to ensure our bathing system and the necessary investments for innovation. What are the incoming strategies for next year? Next year we will engage on the international markets, we will give further impetus to enterprise networks for the promo-marketing. What are the requirements for the future Government? They are "simple". To adopt quickly the national strategic plan for tourism. To join to the plan some initiatives of the Government and Parliament: incentives for hotel and companies for product innovation, revisit the law about the stay- tax, complete the re-organization of Enit providing with adequate financial resources the sector about the foreign advertising.

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Riccione

Rimini

Cervia

Cattolica rispetto all’Italia e di trovare adeguate soluzioni per garantire il nostro sistema balneare ed i necessari investimenti finalizzati all’innovazione. Purtroppo, con l’anticipo delle elezioni politiche, questo lavoro sarà demandato al prossimo Governo. Quali sono le strategie di incoming per prossimo anno? Il prossimo anno avremo come punto centrale delle nostre strategie un ulteriore impegno sui mercati internazionali. Contemporaneamente cercheremo di dare ulteriore slancio alle reti di impresa per radicare in modo ancora più efficace tutta la nostra rete pubblico-privata per la promo-commercializzazione. La regione Emilia Romagna, nonostante le difficoltà in cui versa la finanza pubblica, ha mantenuto sostanzialmente inalterati i finanziamenti per il turismo che ammontano a circa 25 milioni di euro. Quali sono le richieste per il futuro governo? Le richieste al Governo sono “semplici”. Adottare rapidamente il piano Strategico nazionale per il turismo in corso di elaborazione. Accompagnare il Piano con alcune iniziative del Governo e del parlamento: incentivi alle imprese alberghiere per l’innovazione del prodotto, rivedere la legge che istituisce l’imposta di soggiorno, completare la riorganizzazione dell’Enit, dotare di adeguate risorse finanziarie il settore per la promozione all’estero, fare la classificazione alberghiera uguale su tutto il territorio nazionale. Più in generale, sarebbe importantissimo che il turismo venisse considerato a tutti gli effetti un comparto economico strategico per il Paese e, come tale, inserito con pari dignità nei documenti di programmazione economica – finanziaria del governo.

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Turismo www.regione.emilia-romagna.it

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TURISMO MARCHE: EPPUR SI MUOVE!

Senigallia

San Benedetto del Tronto

Riviera del Conero

Anche se con numeri risicati, il turismo marchigiano regge l’urto della crisi

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sorpresa i dati sui flussi turistici presentati dalla Regione Marche indicano un leggero aumento. Tra gennaio e agosto, infatti, nelle Marche si sono registrati 2.057.224 arrivi (+0,83%) e 14.358.119 presenze (+0,61%).

Certo non un aumento consistente, ma sicuramente un’iniezione di fiducia, un risultato che fa ben sperare e che evidenzia come la strategia della Regione sia quella giusta, ma non ancora sufficiente a sostenere un settore che a tutti gli effetti deve essere supportato al pari di quello manifatturiero. Non va dimenticato, infatti, che il territorio marchigiano, grazie anche al lavoro degli enti locali, è tra quelli italiani con il maggior numero di Bandiere Blu (a pari merito con la Toscana e secondo solo alla Liguria) e con ben 17 Bandiere Arancioni ed una tipicità enogastronomica riconosciuta a livello internazionale. Quanto detto quindi rappresenta una base di assoluto vantaggio per chi è chiamato a mettere in campo politiche e strategie di sviluppo turistico, legate all’incentivazione delle strutture ricettive, premiando l’innovazione e soprattutto finanziando la formazione del personale che spesso non è all’altezza di quanto il territorio offre. Altro importante nodo da sciogliere è quello legato alla direttiva Bolkestein. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, che detiene ad interim anche la responsabilità del turismo, a fine novembre e d’accordo con le commissioni Demanio e Turismo della Conferenza delle Regioni, aveva confermato un secco no a bozze di intesa sottolineando l’esigenza di arrivare presto alla deroga. È notizia dei primi giorni di dicembre, però, che tale deroga, inizialmente prevista di 30 anni, è stata ridotta a cinque con conseguente aumento della preoccupazione delle centinaia di operatori turistici marchigiani, che vedono messi a rischio la remuneratività degli investimenti e delle migliorie fatti negli anni passati. Anche su tale argomento sarà chiamato ad intervenire, il governatore delle Marche, sia in sede di Conferenza delle regioni che in sede governatica per supportare gli operatori e garantire la continuità delle attività turistiche spesso a conduzione familiare e che quindi danno sostentamento economico ad intere famiglie. Luigi Gagliardi

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Marche tourism: and yet it moves! Surprisingly, data about the tourist flows showed by Marche region point out a slight increase. Between January and August, the marches have registered 2,057,224 arrivals (+0.83%) and presences 14,358,119 (+0.61%).Certainly it is not a large increase, but definitely an injection of hope, that shows how the region's strategy is right, but still not enough to support a sector that must be supported like the manufacturing one. Another important issue to be resolved is the one linked to the Bolkestein directive. The President of the Marche Region Gian Mario Spacca, at the end of November, had confirmed his disagreement to draft protocol stressing the need to arrive quickly to the derogation. It is news of the first days of December, that the derogation, initially scheduled to 30 years has been reduced to five. About this topic, it will be called to attend the Marche president, both in the Conference of regions and in the Government, in order to support workers and ensure the continuity of tourism activities often family-run that give, therefore, an economic sustain to whole families.

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IL GOVERNO MONTI AFFONDA LE AUTO AZIENDALI L’esecutivo continua a essere sordo alla voce automobile, scendono al 20% le detrazioni per imprese e professionisti, in Italia ci si muove in una direzione opposta al resto d’Europa

Pierluigi Bonora, giornalista e presidente dellʼassociazione AMOER

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on c’è da stupirsi se alla vigilia del voto, diciamo così, anche se mancano ancora diversi mesi, qualche esponente politico si ricordi improvvisamente dell’esistenza dell’automobile e annunci ai quattro venti che le quattro ruote, se il tal partito dovesse spuntarla, saranno poste al centro dell’attenzione. Per non essere accusati di stare da una parte o dall’altra, o di fare il gioco di Tizio o Caio, non faccio nomi. I più curiosi spulcino le agenzie di stampa e guardino sui quotidiani, così identificheranno politico e partito.

Se questa persona pensa di fare un piacere al settore si sbaglia, anzi ritengo lo faccia imbufalire. “Avremo l’auto nella testa per i prossimi cinque anni”, afferma Sempronio. Beh, dov’era nei mesi scorsi? E dov’è adesso? Non poteva pungolare il governo Monti su questo tema? Siamo alle solite: arrivano le elezioni e improvvisamente si aprono i cassetti delle cose dimenticate. Comunque, dopo questo sfogo necessario (l’ipocrisia non ha limiti), veniamo alle auto aziendali che, in questo caso, il governo Monti ha deciso di affondare con i provvedimenti previsti dalla Legge di stabilità. Nessuna agevolazione, affinché il comparto potesse fare da volano anche all’asfittico mercato dell’auto in generale, come auspicato da Confindustria Aniasa, l’associazione di categoria guidata dal tenace Paolo Ghinolfi, ma una nuova beffa: l’ulteriore taglio alla deducibilità delle vetture aziendali, già ridotta a giugno per finanziare la riforma del lavoro. Risultato: in pochi mesi, e con decorrenza dal 1° gennaio 2013, l’aliquota è prima passata dal 40 al 27,5% e ora, con questa nuova sforbiciata, scenderà sino al 20%. Il tutto, vale la pena di ricordarlo, mentre quasi ovunque in Europa la deducibilità arriva invece al 100%. A botta calda la reazione di Aniasa è stata pesantissima: “Siamo di fronte a una situazione insostenibile, che tra l’altro contraddice quelle che sono le regole base dell’economia di qualsiasi Paese”, lo sfogo del Ghinolfi. E come non capirlo. In Italia ci si continua a muovere in una direzione opposta al resto dell’Europa e si toglie ulteriormente competitività alle imprese italiane, per le quali scaricare i costi operativi legati alla mobilità sta diventando pressoché impossibile. Questo governo continua a essere sordo alla voce “automobile” e anche un po’ masochista, visto che una maggiore attenzione alle possibilità di ripresa e sviluppo del mercato porterebbe alle casse dell’Erario, nel giro di 12-18 mesi, diversi miliardi di euro in più tra Iva e altre imposte. A questo proposito,

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un aspetto degno di nota è che il settore, pur sottoposto ai crescenti oneri tributari e burocratici che gravano su tutti i comparti produttivi, sta continuando a garantire anche nella fase più acuta della crisi una concreta stabilità dei costi, funzionando quindi come “sostegno finanziario” alle aziende, specialmente alle Pmi, in crisi di liquidità e con fidi bancari in calo, nonché vessate dalla stessa Pubblica amministrazione con il cronico e automatico ritardo dei pagamenti. Ha fatto bene l’Unrae, che riunisce le case automobilistiche estere in Italia, a proclamare lo sciopero del silenzio (non si terrà la conferenza stampa plenaria di fine sul mercato) e a mandare a quel Paese il governo (la mancata considerazione ai problemi più volte evidenziati ha fatto sì che la considerazione dell’Unrae verso i ministri competenti venisse meno; se ne parlerà con i prossimi inquilini dei Palazzi romani). E’ ora che il settore - tutto – tiri fuori gli artigli e faccia valere la sua grande forza come motore dell’economia e dello sviluppo. Ricordi bene il politico che si è ricordato improvvisamente dell’esistenza del settore. Questa volta le promesse strumentali e non mantenute non sono più tollerate. Tiri fuori ora il “suo” piano per l’auto e lo sottoponga nei minimi dettagli ai diretti interessati, proponga alla filiera una sorta di impegno scritto, non crei le solite aspettative. Questa volta è proprio una questione di vita o di morte con migliaia di imprese e lavoratori. Non scherziamo. Pierluigi Bonora

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LA MANOVRA CHE METTE ALLE CORDE IL MERCATO DELL’AUTO Imprese e i professionisti vedono dimezzata la deducibilità dei costi dei veicoli: una tassazione irragionevole!

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n duro colpo per il settore del noleggio e del mondo dell’auto in generale, la brutta notizia riguarda l’ulteriore taglio alla deducibilità delle vetture aziendali. Già ridotta a giugno dalla Riforma del Lavoro Fornero che aveva imposto una diminuzione della quota deducibile dal 40% al 27,5%, oggi la legge di stabilità 2013 prevede, dal prossimo anno, un nuovo tetto massimo del 20%, mentre quasi ovunque in Europa la deducibilità arriva invece al 100%. Ne abbiamo parlato con Paolo Ghinolfi, presidente di Aniasa, l'associazione che raccoglie le società di noleggio veicoli (a breve e a lungo termine) e di fleet management di Confindustria. L’auto è da sempre e storicamente nel mirino del legislatore italiano quando è necessario reperire delle risorse. Ci può dare una sua opinione sulla questione? “Il contesto e le dinamiche che caratterizzano il settore automotive si riferiscono alla più importante filiera produttiva di beni e servizi in Italia, che a questo titolo esprime come fatturato l’11,4% del PIL e ben il 16,6% di contribuzione al gettito fiscale nazionale, dando lavoro a 1.200.000 addetti, tra diretti e indiretti. Di fronte a tale contesto, la posizione generale della PA è da sempre improntata alla logica della facilità e immediatezza della tassazione senza ritorni per il settore, considerato un forziere cui attingere senza remore, ma, purtroppo, anche senza criteri di ragionevolezza. Un esempio è la raffica di aumenti del prelievo tributario sull’auto negli ultimi 12 mesi, che sta contribuendo a mettere alle corde il mercato dell’auto, già soggetto a un ridimensionamento epocale: nel triennio 2008-2011 si è registrato un calo consolidato del -30%, passando da 2,5 a 1,7 milioni di immatricolazioni (con un mancato introito annuo per l’Erario di circa 2,5 miliardi tra IVA e tributi correlati!). La recente escalation di provvedimenti pronta-cassa rischia di scorticare la pecora, e non di tosarla, e fatto di cui non si parla, di mettere a rischio 220.000 posti di lavoro”. La nuova Legge di Stabilità diminuisce ancora la deducibilità delle auto aziendali dal 27,5% a un tetto massimo del 20%. Qual è la sua opinione su questa manovra? “Come contribuenti, sia aziendali che privati, percepiamo questa continua tassazione come inesorabile. Ma bisogna porre un limite. Se prima il Tax Divide con le medie euro-

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Paolo Ghinolfi Presidente Aniasa

pee era già penalizzante, con le riduzioni della deducibilità per l’uso dell’auto aziendale stabilite nella Riforma Fornero e con quelle che si prospettano con la Legge di stabilità, adesso rischia di diventare insostenibile. Questo accanimento è sospetto: per davvero si vuole fermare il mondo delle flotte, l’unico che sostiene il mercato automobilistico? Tornando all’irragionevolezza della tassazione, chi avrà la responsabilità di spiegare come si fa a competere con il bene e il servizio prodotto in Germania o in Francia, dove per l’auto aziendale si detrae il 100% dell’IVA e si deducono tutti i costi. Spiace quindi assistere a previsioni di legge, che in un momento di cambiamento sulla normativa del lavoro certamente importante e di problematicità dell’economia, continuano a colpire non solo l’auto, ma specialmente le imprese di piccola e media dimensione già danneggiate dalla scomparsa del credito bancario e della cronicità del ritardo dei pagamenti”. La deducibilità interessa anche i noleggi a lungo termine. Che cosa cambia per un settore come il vostro così importante per il mondo dell’auto in Italia? “Al momento non registriamo contrazioni di rilievo, il portafoglio clienti è sempre forte: chi ha costatato prima e durante la crisi i vantaggi e i saving del noleggio continua a noleggiare. Si prorogano e si modificano i contratti, si supportano i fleet manager nella policy aziendale per contenere i costi. La clientela del noleggio a lungo termine sta comunque valutando anche il vantaggio di passare dalle auto in pool, con una deducibilità prevista del 20%, a una maggior utilizzazione del meccanismo dell’assegnazione delle vetture a uso promiscuo, per le quali si applica invece la maggiore deducibilità del 70%. C’è quindi grande interazione tra imprese di noleggio e clientela per modellare insieme il miglior servizio, assicurando sempre sicurezza e qualità, rispetto dell’ambiente. E il noleggio, proprio nel momento di crisi diventato più maturo ed evoluto, continua a dare un forte contributo, innovando ulteriormente servizi e produttività”. G. C.

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84.351 visitatori per Ecomondo, Key Energy e Cooperambiente e grande successo per gli Stati Generali della Green Economy

ECOMONDO: UN’ALTRA MANIFESTAZIONE IN CRESCITA

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ontinua a superare se stessa la kermesse internazionale di Rimini Fiera dedicata alla green economy. E’ il pieno riconoscimento ad un polo espositivo al servizio della crescita economica del sistema industriale italiano, certificato dallo svolgimento, proprio nelle giornate riminesi, degli Stati Generali della Green Economy, fortemente voluti dal Ministero dell’Ambiente e coordinati dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile.

Un appuntamento preparato per mesi da gruppi di lavoro che hanno messo insieme 39 associazioni di imprese, con l’esito di 70 proposte di sviluppo della green economy in Italia, alle quali hanno contribuito 1120 esperti. Di straordinario significato la presenza per due giornate del Ministro Corrado Clini, che ha inaugurato la fiera, ed al quale s’è aggiunta quella del Ministro Corrado Passera nella giornata di giovedì per l’annuncio congiunto dell’avvio del ‘Conto Termico’, ossia 900 milioni di euro per l’efficienza energetica di abitazioni private ed edifici pubblici stanziati dal Governo. A testimoniare quanto l’impronta ‘green’ sia strategica per tutta l’industria nazionale in una prospettiva di ripresa economica per l’Italia, sono i toni usati nel messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato nella giornata inaugurale per dire che “L’Italia può e deve, senza ulteriori esitazioni, colmare ritardi rispetto agli standard europei e darsi più validi presidi nella difesa dell’ambiente”. A questi contenuti, Ecomondo, Key Energy e Cooperambiente hanno aggiunto la rappresentazione di un sistema industriale solido, con oltre 1200 imprese che nei 16 padiglioni hanno proposto un campionario di soluzioni tecnologiche a dimostrazione di vitalità e competitività su scala internazionale. Dal cuore espositivo storico, legato al ciclo completo del rifiuto, fino alle nuove frontiere che la cultura del riuso prospetta, il panorama offerto dall’expo è stato molto apprezzato. Il grado di soddisfazione degli espositori è molto alto, testimoniato dal business concluso in fiera e dall’adesione già formalizzata in vista del 2013. “Il bilancio 2012 delle nostre fiere dedicate all’ambiente è molto positivo – commenta Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera. Ai numeri aggiungo il riconoscimento che ci inorgoglisce, ossia quello di veder consacrato il ruolo di manifestazioni di riferimento a livello internazionale. La presenza di ospiti eccezionali, la scelta del Governo di annunciare qui a Rimini provvedimenti impor-

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Ecomondo: another fair booming Continues to exceed itself the international trade fair dedicated to green economy. It is the real prize at trade fair at the service of economic growth of the Italian industrial system, certificated by the development of the General States, of the Green Economy, strongly wanted by the Environment Ministry and coordinated by the Foundation for sustainable development. An appointment realized by working groups that have put together 39 associations of enterprises, with 70 proposals about the development of the green economy in Italy. At the presence of the Minister Corrado Clini, who inaugurated the fair, and to which added the Minister Corrado Passera for the announcement of the “Conto termico”, that is 900 million for energy efficiency in private homes and public buildings allocated by the Government. To witness how the “green” is strategic for the whole industry in national economic recovery prospects for Italy, the words used in the message by Italian President Giorgio Napolitano sent into opening day in order to say that "Italy can and must, without further waver, fill up delays compared at European standards and use suitable values in the defense of the environment". To these themes, Ecomondo, Key Energy and Cooperambiente have added the representation of a solid industrial system, with over 1200 companies that have proposed a collection of technological solutions to

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tantissimi, ripagano con gli interessi il grande impegno che la struttura ha profuso per organizzare un contenitore all’altezza delle attese. E’ un successo che condivido con il territorio, poiché anche i contenuti proposti dai soggetti locali sono stati del tutto allineati alle innovazioni già presenti in fiera”. “Questa edizione – ha detto Simone Castelli, direttore business unit Rimini Fiera – ci ha proiettati verso un ulteriore salto di qualità. La fiera non è più solo il riferimento delle imprese che operano nel mondo delle tecnologie ambientali, ma è l’occasione di business e di crescita per tutto il sistema industriale, chiamato ad una impronta ‘green’ per programmare la sua crescita e che qui trova soluzioni adatte a questo processo virtuoso”. Molto soddisfatto anche il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini che ha sottolineato come "le imprese che hanno preparato gli Stati Generali e quelle presenti qui ad Ecomondo sono aziende che fanno, che hanno risultati e che dimostrano che la green economy in Italia è la chiave per uscire dalla crisi". Alle affermazioni del Ministro Clini hanno fatto eco quelle del titolare del dicastero dello Sviluppo Economico Corrado Passera, ha commentato che “ciò che si vede in questa manifestazione è la dimostrazione che la green economy rappresenta un propulsore potente per la crescita del nostro Paese. Il Governo ha qui annunciato ulteriori iniziative, come l’atteso ‘Conto Termico’, per liberare ulteriormente le potenzialità di un settore innovativo e capace di produrre occupazione”. Dal punto di vista scientifico gli oltre 150 convegni che hanno caratterizzato la manifestazione 2012 “hanno seguito lo schema collaudato commenta il Prof. Luciano Morselli, coordinatore scientifico della manifestazione - con sezioni tematiche che hanno contribuito all’aggiornamento della ricerca industriale e all’innovazione, grazie alla presentazione di casi studio e di modelli di gestione ambientale, esaltando la nuova cultura ambientale che si sta affermando. Il rifiuto è ormai considerato una risorsa e s’è affermata una grande capacità di estrarre da essi materia prima. Pensiamo innanzitutto alla ricchezza contenuta nei rifiuti elettronici. Bisogna cercare di moltiplicare i modelli virtuosi, ma è un processo ormai inarrestabile”.

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demonstrate vitality and competitiveness on an international scale. From the heart the historical exhibition, connected with the cycle of rejection, to new frontiers that re-use culture promises, the scenery offered by the expo has been very appreciated. The exhibitors satisfaction is very high, as witnessed the trade agreements concluded and the adherences already formalized for 2013. "The 2012 budget of our environmental fairs is very positive-says Lorenzo Cagnoni, President of Rimini Fiera. At the numbers I add the recognition that we proud, that is to have consecrated the role of events at international level. The presence of exceptional guests the choice of Government to announce here very important measures, repay the great commitment that we have made in order to organize an expo without fail the expectations. It's a success that I share with the territory, since even the contents proposed by local actors were totally aligned to the innovations already present at the fair". Very satisfied the Minister for Environment Corrado Clini who has stressed that "The companies which have prepared the General States and those present here to Ecomondo are companies that produce, have results and show that the green economy in Italy is the key to exit from the crisis". At the statements of Minister Clini have echoed those of the Minister for economic development, Corrado Passera, who has affirmed "What we can see in this fair is the demonstration that the green economy represents a powerful engine for the growth of our country. The Government here has announced additional initiatives, such as the long-awaited “Conto Termico”, in order to release the potential of an innovative sector able to produce employment".

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Centro Assistenza Ecologica srl Via Caduti del Lavoro, 24/i Tel. 071 290201 r.a. · Telefax 071 2867654 ecocae@ecocae.it · www.ecocae.it


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MEDIAZIONE UN’OCCASIONE MANCATA Moltissimi organismi di mediazione saranno costretti a preparare delle azioni giudiziarie contro lo Stato Italiano per ottenere il risarcimento di tutti i danni

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l giovanissimo istituto giuridico della mediazione, introdotto in Italia con la legge delegata, poi risultata viziata, ha funzionato e lo dicono i numeri. A dimostrazione di questo è sufficiente analizzare i dati pubblicati sul sito ufficiale del ministero della Giustizia. Quasi il 50% dei procedimenti conciliativi svolti con l’assistenza del mediatore quale terzo neutrale, si è chiuso con un accordo e non è andato in tribunale.

Tutto questo non può essere ignorato dal Ministero della Giustizia in questi tempi difficilissimi. D’altronde la chiusura di 950 organismi di mediazione, 1600 posti di lavoro a rischio, sono i numeri riguardanti il danno che il vizio formale per eccesso di delega del decreto legislativo 28/2010, dichiarato dalla recente sentenza della Corte Costituzionale, potrebbe produrre se il governo non interverrà tempestivamente con un provvedimento salva mediazione. La mediazione ha dimostrato nel brevissimo tempo durante il quale è stata in vigore che può rappresentare un valido strumento per “educare” il cittadino italiano a risolvere le liti in cui si trova coinvolto in situazioni alternative alla giustizia togata. Tali considerazioni non sono il frutto di luoghi comuni, ma scaturiscono da dati concreti rappresentati sia dal noto e drammatico arretrato giudiziario che dalla classifica, stilata dalla Banca Mondiale della “Doing Business”, che alla voce “enforcing Contracts”ci vede al 160° posto su 183 paesi. Ricordiamo che questa classifica indica l’efficienza dei sistemi giudiziari di 183 Paesi nel mondo. L’obbligatorietà della mediazione appare dunque come un “male necessario” al fine della diffusione della cultura della conciliazione. Tale condizione di procedibilità, probabilmente un giorno potrebbe non essere più necessaria una volta che l’istituto sia entrato nella cultura degli operatori del diritto, ma ora è indispensabile. Per queste motivazioni qualora il Guardasigilli non proponga al Parlamento tempestivamente un provvedimento teso al ripristino della condizione di procedibilità per le materie previste dall’art. 5 del d.lgs. 28/2010 ante sentenza n. 272 del 2012 della Corte Costituzionale, moltissimi organismi di mediazione saranno costretti a preparare delle azioni giudiziarie contro lo Stato Italiano per ottenere il risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi in virtù di una legge viziata ab origine da un eccesso di delega che vedrà quali attori processuali ogni singolo mediatore, ente di mediazione, formatore ed enti di formazione. Andrea Gamberi

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STANZIATI FONDI CIPE PER EDILIZIA Crescenzio Gallo, Segretario Generale della Filca Cisl pugliese ha dichiarato che dopo tante continue sollecitazioni sono stati finalmente sbloccati i fondi per 1334,90 milioni, di cui 663,99 milioni da utilizzare per il settore edile. Obiettivo del Segretario è l’avvio dei cantieri entro il primo semestre 2013, Gallo ha inoltre affermato: “Una boccata d'ossigeno per il settore dell'edilizia pugliese così pesantemente colpito dai venti della crisi, ma adesso e' opportuno effettuare il secondo passo necessario: la cantierizzazione immediata dei finanziamenti. Ora chiediamo un incontro urgente per procedere in tempi stretti ad appaltare, le opere deliberate dal Cipe, per ridare linfa vitale ad un settore che negli ultimi 5 anni ha perso oltre 25.000 addetti”.

Allocated Cipe funds for building Crescenzio Gallo, General Secretary of Filca has affirmed that after many repeated requests have been finally unblocked funds for 1334.90 million, of which 663.99 million to be used for the construction industry. The Secretary's aim is the opening of shipyards within the first half of 2013.

INCENTIVI PER FAR CRESCERE L’EXPORT Il servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia ha organizzato un incontro intitolato "Il futuro del sistema moda pugliese: strumenti di sviluppo e internazionalizzazione"; con l’obiettivo di promuovere l’idea di Internazionalizzazione, adattando i sistemi di offerta ai nuovi mercati puntando su innovazione e qualità dei prodotti. La vicepresidente della Regione Puglia assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, ha affermato: “Oggi le imprese impegnate nel settore tessile, abbigliamento e calzaturiero sono 5.285. Le produzioni pugliesi hanno due vantaggi competitivi: da un lato il fascino del Made in Italy, dall'altro l'artigianalità delle produzioni. Occorre avere la capacità di adattare i sistemi di offerta ai nuovi mercati. Innovando prodotti e processi si può superare questo gap. La Regione aiuta le imprese con un articolato pacchetto di incentivi e le accompagna sui mercati esteri attraverso politiche di internaLoredana Capone, assessore allo Sviluppo zionalizzazione”. Economico Regione Puglia

ANDRIAAPP: INNOVAZIONE AL SERVIZIO DEL TERRITORIO L’Assessorato all’Innovazione Tecnologica e Turismo ha supportato con entusiasmo la nascita della nuova applicazione per smartphone e tablet denominata AndriaApp che permetterà a tutti gli operatori turistici, dell’intrattenimento, del tempo libero e di alcune categorie di operatori commerciali, di iscriversi gratuitamente al sistema ed attraverso di esso, per mezzo di una apposita area di amministrazione dei contenuti, inserire una propria scheda identificativa dell’attività e di promuoverla attraverso l’organizzazione di eventi e l’offerta di promozioni commerciali del territorio. A differenza di altre applicazioni, saranno gli operatori stessi a contribuire alla loro promozione e al successo dell’iniziativa. AndriaApp potrà essere utilizzata sia con sistema Apple iOS che per il sistema Google Android.

AndriaApp: innovation at the service of the territory The Department of Technological Innovation and Tourism has enthusiastically supported the new smartphone and tablet applicatio called AndriaApp that will allow to all touristy operators, to enroll in the system and through it promote theirs activities.

Incentives in on order to increase the export During the meeting organized by the Region has been remarked the importance of the Apulia fashion design and the internationalization of products through the innovation. The region will allocate incentives in order to increase the export on the international market.

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Aree dell’Adriatico PUGLIA

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“LA TRASPARENZA PRIMA DI TUTTO” Nuova ed efficiente la proposta della Camera di Commercio di Campobasso che con il coordinamento di Unioncamere ha realizzato un sito in grado di fornire agli utenti tutte le tipologie di contratto-tipo previsti dal sistema camerale nazionale,con lo scopo di rendere più sicure e trasparenti le compravendite e dare maggiori garanzie ai clienti. “Lo scopo del sito www.contratti-tipo.camcom.it - ha dichiarato il Presidente dell’Ente, Amodio De Angelis- è "Promuovere e divulgare l’utilizzo dei contratti-tipo e le attività di controllo sull’uso di clausole inique tra imprese e tra imprese e consumatori, inoltre di favorire la trasparenza delle regole di mercato e di rendere più competitivo il mondo degli affari, incoraggiando così comportamenti e prassi commerciali corrette”.

"Transparency first of all" New and efficient the proposal realized by the Chamber of Commerce of Campobasso in collaboration with Unioncamere has realized a website able to provide users all types of contracttype in order to make more transparent the sale and favour the clearness of market rules.

NEGATIVO IL REPORT DELLA BANCA D’ITALIA

L’ultimo rapporto sull’economia regionale stilato dalla Banca d’Italia ha evidenziato l’attuale situazione di profonda crisi della regione. La relazione della Banca d’Italia presentata alla presenza dei viceprefetti di Isernia e Campobasso, Giuseppina Ferri e Paola Galeone e del dirigente della Prefettura Tony Incollingo, ha evidenziato come nei primi nove mesi del 2012 l’attività economica molisana abbia continuato a risentire del calo della domanda interna e al tempo stesso di quello relativo al mercato estero. Il direttore della Banca d’Italia Giuseppina Capozza ha dichiarato:“Il settore edile è quello che soffre maggiormente questo per via della nascita di tante imprese nel periodo post – terremoto, che ora devono necessariamente guardare oltre confine, in quanto qui la domanda è calata”. Al momento la speranza delle imprese molisane è riposta nel mercato estero.

VALORIZZAZIONE DEL TARTUFO: ACCORDO POTENZAISERNIA-TERAMO La Provincia di Potenza ha sottoscritto, un protocollo d'intesa con le Province di Isernia e Teramo per la promozione, la tutela e la valorizzazione del Tartufo, nell'ambito del progetto 'Tartufo Bianco del Serrapotamo. Il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza e l'assessore alle Attività produttive Nicola Figliuolo in merito all’iniziativa hanno dichiarato: “Il gemellaggio con le Province di Isernia e Teramo rientra in un'azione più complessiva messa in campo dall'Ente di promozione dei prodotti agricoli ed agroalimentari di qualità, con l'obiettivo di recuperare la tradizione e la cultura locale, inserendola in moderni circuiti di valorizzazione economica. Ne sono un esempio i progetti di valorizzazione dei prodotti agricoli ed agro-alimentari di qualità, mediante il recupero delle case cantoniere di Bella e Nemoli, ed ancora il progetto denominato “Lungo la via Herculia, tra storia e saperi".

Development of truffle: agreement Potenza-Isernia-Teramo The province of Potenza has signed an agreement with the Province of Isernia and Teramo about the promotion, protection and valorization of the truffle, about the project “White Truffle of Serrapotamo with the aim to recover tradition and local culture.

Negative report of Bank of Italy The latest report about the regional economy made by Bank of Italy has remarked the current situation of crisis in the region. The Director of Bank of Italy Giuseppina Capozza has declared that the building sector has been very damaged by the crisis for reason this the enterprises must invest abroad.

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Aree dell’Adriatico MOLISE

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ACCORDO STANZIAMENTO FONDI FAS I ministeri delle Infrastrutture, Sviluppo economico, Ambiente, Lavoro e Beni culturali hanno sottoscritto un accordo per la riprogrammazione dei fondi Fas 2007-2013 a favore dei comuni abruzzesi. Saranno infatti destinati alla regione 32 milioni di euro di cui 8.600 euro sono destinati ai piani sociali dei Comuni, la restante somma dovrà essere utilizzata per realizzare interventi strategici per risollevare l’economia della regione. Il presidente della Regione Chiodi ha affermato: “Si tratta di risorse derivanti da economie del ciclo di programmazione 2000-2006 un tassello importante per portare a compimento quei progetti di sviluppo che dovranno rappresentare la base per il rilancio dell'economia regionale”.

Fas funds allocation agreement The ministry of infrastructure, economic development, environment, employment and cultural heritage, have signed an agreement for the rescheduling of Fas funds 2007-2013 of 32 million euro in support of municipalities in the Abruzzi region. The financing will allow to realize strategic projects in order to relaunch the regional economy.

DIFFICOLTÀ DI ACCESSO AL CREDITO PER LE PMI

Tempi duri per le piccole e medie imprese della regione che a seguito della crisi economica stanno riscontrando serie difficoltà nell’ottenere crediti dalle banche, ma le stesse precisano che le richieste di credito sono finalizzate maggiormente alla copertura di debiti pregressi e a ristrutturazioni aziendali piuttosto che a investimenti. Durante un dibattito della regione organizzato da Confartigianato Chieti e Creditfidi, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Gianni Chiodi, il segretario di Confartigianato Abruzzo Daniele Giangiulli, ha sollecitato la Regione Abruzzo affinché possa destinare 24 milioni di euro di residui Fondi FAS per sostenere l’accesso al credito delle micro e piccole imprese abruzzesi al fine di ridare vitalità al sistema produttivo regionale.

Difficult access to credit for SMEs Hard times for small and medium enterprises that have serious difficulties about the access to credit. Regional banks point out that credit requests are aimed more to cover debts rather than investments. In order to support the access to the credit the Region should allocate 24 million euros of Funds FAS residues to support access to credit of SME.

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Aree dell’Adriatico ABRUZZO

PRESENTATO PIANO DI RILANCIO VAL VIBRATA Grazie al coordinamento della Provincia di Teramo è stato presentato, alla presenza del presidente della Regione Gianni Chiodi e del Presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra un piano di rilancio per l’intera area industriale di Val Vibrata. Durante l’incontro Chiodi ha sottolineato: “Servono progetti di qualità che siano cantierabili e producano effetti immediati sia nella realizzazione che nell’attrattività degli investimenti. Le condizioni finanziarie ci sono. Il rilancio potrà essere finanziato con una parte dei fondi Fas a disposizione e con una possibile rimodulazione degli stessi solo se entreremo nella logica della propositività e qualità dei progetti che dovranno essere presentati”. Investimento previsto 27 milioni di euro.

Introduced Val Vibrata plan Thanks to the coordination of the province of Teramo has been presented, in the presence of the President of the region Gianni Chiodi and the President of Provincia di Teramo, Valter Catarra a revitalization plan for the industrial area of Val Vibrata. Investment planned 27 million euro.

Gianni Chiodi, Presidente Regione Abruzzo

.www.regione.abruzzo.it

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Un servizio volto alla sicurezza e qualità delle produzioni agroalimentari del territorio

L’AUTORITÀ DI CONTROLLO E TRACCIABILITÀ DELL’ASSAM

L’

attività di certificazione dell’Autorità di Controllo e Tracciabilità - APC - centro operativo dell’ASSAM, inizia nel 1999 fornendo un servizio di controllo e certificazione nel settore agroalimentare soprattutto per il territorio regionale.

Questa Autorità pubblica opera nella certificazione volontaria di prodotto accreditata da ACCREDIA, è designata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - MiPAAF - per il controllo dei prodotti a denominazione di origine ed è autorizzata dalla Regione Marche per la certificazione dei prodotti a Marchio “QM – Qualità Garantita dalle Marche”. Lo scopo di tale certificazione è dare una garanzia ai consumatori ed ai produttori sul rispetto di tutti i requisiti previsti nei rispettivi Disciplinari di Produzione. Ciò avviene attraverso una valutazione iniziale e successive ispezioni. L’APC, attualmente, controlla i seguenti prodotti: la Casciotta d’Urbino DOP, l’Oliva Ascolana del Piceno DOP, il Ciauscolo IGP, i Maccheroncini di Campofilone IGP, una serie di prodotti a Marchio QM (tra cui la Filiera del Latte, la Filiera dei Cereali e la Filiera delle Carni Bovine) e, come volontario, la Lonza Affumicata Stagionata. I controlli sono eseguiti da ispettori dell’APC adeguatamente formati e qualificati, le cui competenze vanno dalle produzioni vegetali a quelle zootecniche fino al settore ittico. Oltre alla certificazione l’APC gestisce il Sistema Si.Tra. servizio informatico di tracciabilità per i prodotti agroalimentari a Marchio regionale QM. Il sistema Si.Tra. permette di acquisire informazioni

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The authority of control and Traceability of ASSAM The activity of certification of control’s authority and traceability provides a check service in the food farming sector especially for the regional area. It Works in the voluntary certification accredited ACCREDIA, it’s designated by MiPAAF for products with designation of origin and is authorized by the Region for certification with "QM brand – quality guaranteed by the Marche". A guarantee in respect of the requirements in the Disciplinary of pro-

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della filiera produttiva creando i presupposti della rintracciabilità: il fine è il controllo ma soprattutto la ricostruzione della storia del prodotto, fino alla sua origine. Una garanzia per il consumatore che, grazie al sito di riferimento www.qm.marche.it, può digitare il codice di lotto presente su ogni confezione di prodotto acquistato, inserirlo e risalire fino all’origine del prodotto. Oltre alle informazioni post-acquisto, il sito permette anche di conoscere preventivamente i produttori ed i punti vendita con disponibilità di prodotti QM. Attualmente, nel database di Si.Tra. sono inserire 1480 anagrafiche aziendali di tutti i settori dell’agroalimentare suddivisi per filiere (dato aggiornato a ottobre 2012). L’APC, inoltre, attraverso la Divulgazione, cura lo sviluppo dei rapporti con le organizzazioni, con i consumatori, con le associazioni e con i soggetti pubblici: un confronto sui temi agroalimentari anche in relazione al territorio. Oltre alle attività sopra citate, l’APC eroga la Formazione al personale sulla base delle esigenze dei settori di certificazione e rintracciabilità. La formazione interna dell’APC ha l’obiettivo di mantenere alti livelli di competenza del personale addetto sui prodotti controllati/certificati. L’APC, infine realizza e/o collabora ai progetti commissionati dalla Regione o da altri Enti Pubblici per la valorizzazione di prodotti/servizi del territorio marchigiano e che promuovono la qualità del settore agroalimentare. Oggi l’APC collabora a progetti internazionali tra i quali il Programma MAE Regioni - Cina: Qualità delle Produzioni Agroalimentari “Food Safety Forum” e il Wellfood approvato nell’ambito del Programma IPA ADRIATIC. Giulia Jorini

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duction. The APC now controls: d’Urbino DOP, Oliva Ascolana del Piceno DOP, Ciauscolo IGP, Maccheroncini of Campofilone IGP IGP, QM product and smoked mature bacon. After an initial valuation, the checks are made by qualified inspectors of the APC. It also manages the Si.Tra. information service of traceability for QM products that creates the conditions of traceability. The aim is the reconstruct of the history of the product. Thanks to the website www.qm.marche.it you can trace back to the origin of the product, entering the lot code on the package. The website also lets you know before producers and QM retailers. In the Si.Tra. data base there are 1451 companies divided by sectors. The APC also with spread, caring relationships with organizations, consumers, associations and public entities; provides training to staff while maintaining high levels of competence. Finally it realizes/collaborates on projects commissioned about the valorisation of products/services of the territory. Today APC works at international projects.

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QUALITA’ E TRACCIABILITA’ QM NEL SETTORE ITTICO Il marchio regionale QM certifica la filiera ittica dal mare alla tavola

È

in dirittura d’arrivo il progetto dell’ASSAM “Strategie di sviluppo della qualità e tracciabilità per il settore ittico regionale”. Tale progetto ha lo scopo di implementare il binomio sistema di tracciabilità Si.Tra. e certificazione di filiera prevista dal marchio regionale QM. “Il consumatore - spiega l’Amministratore Unico ASSAM, Gianluca Carrabs - potrà così trovare e acquistare prodotti di qualità certificata e rintracciata: potrà risalire ai soggetti che hanno pescato, distribuito e venduto e quindi alle fasi della filiera ittica.

Per filiera agroalimentare s’intende l’insieme delle organizzazioni con i relativi lotti di materiale che concorrono alla formazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura del prodotto”. Il progetto è rivolto agli operatori della filiera ittica, singoli o associati, ai principali Mercati Ittici regionali, al GAC Marche Nord e Sud e alle Camere di Commercio provinciali. E’ reso subito esecutivo con un’adeguata attività volta all’animazione e al rilancio della filiera. Come sancito da criteri e modalità attuative del programma, è stata eseguita un’oculata divulgazione sul territorio con sei incontri rivolti ad imprese di pesca, mercati ittici, grossisti, dettaglianti e ristoratori. I principi generali e i requisiti d’accesso dei marchi di qualità, nello specifico del QM regionale, i disciplinari di produzione - ittico e molluschi - e le sue norme d’applicazione approvati dalla Regione Marche sono i temi trattati. Sono stati anche organizzati per gli operatori della filiera incontri mirati alla reale applicazione dei disciplinari che avviene grazie alla necessaria revisione e semplificazione degli stessi. Inoltre l’ASSAM s’impegna a sostenere la filiera che attiva l’iter nell’applicazione del sistema di certificazione QM, assicurando la formazione agli operatori sul sistema di rintracciabilità Si.Tra. e sul cor-

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Quality and traceability qm in the fish sector The project ASSAM "strategies for the development of quality and traceability for the regional fish sector" is closed. It has the aims to implement traceability system. "The consumer will trace to subjects that have fished, distributed and sold, so to the phases to the fish chain". On the territory there is the spread with 6 meetings. The topics are: General principles and requirements of access of quality marks, specifically the QM brand. There have been also organized meetings for the application of disciplinary measures. ASSAM also supports the chain that activates the procedure training the workers. The project ends with 2 informational meetings organized by Regione Marche and ASSAM: "Strategies for the protection and enhancement of fish-eating sea with QM brand". Coordinated by the responsible supervisory authority and traceability ASSAM, Ricci and by the Administrator of ASSAM, Carrabs. Speakers have included the Director P.F. Marche Fish Activity and technical expert ASSAM with the necessary changes to QM specifications. The first meeting, held on 11.29.2012, at the laboratory of marine biology and fish of Fano, has been created in collaboration with GAC North Brands and laboratory of marine biology and fish at the University of Bologna. The first to speak has been the Director of marine biology and fish department, then, has concluded the

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retto applicativo del disciplinare di riferimento. Tale progetto si chiude con due iniziative di sensibilizzazione organizzate dalla Regione Marche e dall’ASSAM: “Strategie di tutela e valorizzazione dei prodotti ittici - Il mare a tavola con il marchio QM”. Due incontri divulgativi per promuovere la conoscenza del marchio QM presso le Istituzioni regionali illustrando i principi cardine dello stesso marchio e dei disciplinari di produzione “Filiera Ittica e Molluschi” da utilizzare. Ha coordinato i lavori il responsabile del centro operativo Autorità di Controllo e Tracciabilità dell’ASSAM, Fausto Ricci e introdotto l’Amministratore Unico ASSAM, Gianluca Carrabs. Sono intervenuti il Dirigente del P.F. Attività Ittiche della Regione Marche, Uriano Meconi, con le strategie regionali nel settore della pesca e l’esperta tecnico ASSAM-Filiera ittica, Silvia Palladino specificando tutte le necessarie modifiche apportate ai due disciplinari di riferimento - ittico e molluschi - a marchio QM. Ciliegina sulla torta, una degustazione con prodotti ittici locali. Il primo incontro, tenutosi il 29 novembre 2012, presso il Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano, è stato realizzato in collaborazione con il GAC Marche Nord e il Laboratorio di Biologia Marina e Pesca dell’Università di Bologna. Ha iniziato il Direttore del Dipartimento di Biologia Marina e Pesca, Corrado Piccinetti e concluso il presidente del GAC Marche Nord, Tarcisio Porto illustrando il piano di sviluppo locale. Il secondo incontro, si è invece svolto, il 5 dicembre 2012, presso la sala della Giunta del Comune di San Benedetto del Tronto. Ha collaborato il GAC Marche Sud e la stessa Città di San Benedetto del Tronto. Sono intervenuti l’Assessore alle Politiche del Mare di San Benedetto, Fabio Urbinati e il presidente del GAC Marche Sud, Settimio Capriotti. Ha terminato l’incontro il Coordinatore del GAC Marche Sud, Sergio Trevisani illustrando lo sviluppo sostenibile e la qualità di vita nelle aree costiere dipendenti dalla pesca nonché il ruolo del GAC Marche Sud. Così, a breve, a cominciare da mercato di Fano, sarà presente un prodotto ittico a marchio QM rilasciato in uso alla filiera concreta e ben distinguibile grazie ad un confezionamento appropriato. Giulia Jorini

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President GAC Marche North. The second meeting, held on 12.5.2012, at the Hall of the municipality of San Benedetto del Tronto. GAC Marche South has collaborated and the same municipality. Have take part the councilor sea policy of San Benedetto and the GAC Marche South President. The coordinator GAC Marche South has concluded. On the market there will be a fish product QM to use in concrete chain and distinguishable thanks to the packaging.

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a casa editrice Gabbiano presenta un nuovo volume nel mondo dell’arte, firmando la pubblicazione del catalogo delle opere d’arte abruzzesi, restaurate dopo il sisma nei laboratori dell’Università di Urbino ed esposte all’Abbazia di Santo Spirito al Morrone a Sulmona.

Lucia Arbace, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, che ha curato il catalogo “Restauri d’arte. Opere dell’Abruzzo” recuperate dopo il sisma, insieme a Laura Baratin, Coordinatore del Corso di Conservazione e Restauro dei BB.CC., apre la serie degli interventi con una riflessione sulla scoperta di un piccolo e prezioso patrimonio artistico, valorizzato dagli studi compiuti per il restauro, composto dalle opere dei diversi comuni d’Abruzzo, selezionate come testimonianze simboliche delle comunità di appartenenza, ma rimaste quasi totalmente sconosciute anche ai ricercatori locali. Dopo l’intervento di Marta Vittorini della Soprintendenza sul territorio interessato dalle operazioni di salvataggio, gli esperti dell’Università di Urbino hanno alternato scritti focalizzati sui diversi aspetti del restauro, tutti accompagnati dalle foto dei comuni prima del sisma, scattate da fotografi locali. Il prof. Bruno Zanardi considera il terremoto dell’Aquila un’occasione per riflettere sull’opera di Giovanni Urbani e sulla crisi della teoria estetica del restauro. La prof. Baratin e il dott. Marziali propongono due interventi sulla documentazione: il problema, ancora aperto, del recupero di tutte le informazioni essenziali prima di iniziare la fase di restauro e la documentazione per la diagnostica nel rapporto tra restauro e fotografia. Sempre in termini di diagnostica, le docenti Amadori e Barcelli illustrano il contributo delle indagini micro-invasive sulle opere dell’Abruzzo allo scopo di fornire maggiori dati sui materiali e sulla tecnica esecutiva dei manufatti. Infine tra i

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restauratori, Antonio Iaccarino Idelson parla degli aspetti strutturali della conservazione dei dipinti su tela. Oltre agli interventi degli esperti, il cuore del catalogo consiste nelle schede, storico-artiste e di restauro che, attraverso testo e immagini, mostrano le fasi di recupero delle opere. La mostra organizzata a Sulmona dalla Soprintendenza dell’Abruzzo insieme al Ministero dei Beni Culturali, in collaborazione con l’Università di Urbino, ANCI Marche e Abruzzo, Protezione Civile delle Marche e Artifex, ha coronato un lavoro di squadra che ha visto protagonisti soprattutto gli studenti del Corso di restauro che hanno lavorato direttamente sulle opere, sotto la guida di restauratori professionisti. Questa esperienza ha dato lo spunto per un modello di collaborazione che la prof. Laura Baratin già ripropone nella nuova attività di restauro che coinvolgerà i laboratori della laurea quinquennale. Alla metà di ottobre è stata presentata una nuova partecipazione tra i Comuni di Urbino e Sant’Angelo in Vado, l’Arcidiocesi di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado, la Soprintendenza BSAE delle Marche e l’Università, per il restauro di diverse opere del Montefeltro. Si tratta di una ventina di manufatti, tra cui tele, cornici, opere lignee e i lasciti dello scultore Umberto Mastroianni conservati nel Museo della città, segnate da un destino di degrado per interventi di restauro continuamente rimandati dalla mancanza di fondi. In questo momento di estrema difficoltà per ottenere finanziamenti da investire in attività di recupero e conservazione di opere d’arte, quello sperimentato dall’Università di Urbino si presenta come modello di risposta alla crisi attuale, che unisce il bisogno di esperienza pratica degli studenti alle esigenze di salvaguardia delle istituzioni locali. Silvia Badon

Un catalogo per le opere ristrutturate

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A catalog for restored works Gabbiano publishing house introduces a new volume in the art world, signing the publication of art catalogue of Abruzzi, restored after the earthquake in the laboratories of the University of Urbino and exposed to the Abbey of Santo Spirito al Morrone in Sulmona until 30th September. Lucia Arbace, Superintendent for the historical artistic and ethno-anthropological heritage of Abruzzi, edited the catalog "Restauri d’arte. Opere dell’Abruzzo" recovered after earthquake, along with Laura Baratin, coordinator of the preservation and restoration course of the C.H.., opens the series of speeches with a reflection about the discovery of a small and precious artistic heritage, developed after the studies made for the restoration, made up of the works of several municipalities in Abruzzi. After the speech of Marta Vittorini of the Superintendence on the territory, experts at the University of Urbino have alternated texts focused on different aspects of the restoration. The exhibition organized in Sulmona by the Superintendence of Abruzzi with the Ministry of culture, in collaboration with the University of Urbino, Marche and Abruzzi, ANCI, Protezione Civile Marche Artifex, crowned a team effort with protagonists especially students of the course of restoration that worked directly on the works under the lead of professional restorers. This experience has given an opportunity for a collaborative model that prof. Laura Baratin already proposed in the new restoration activities involving the laboratories of master degree. In mid-October has been presented a new participation among the municipalities of Urbino and Sant'Angelo in Vado, Archdiocese of Urbino, Urbania and Sant'Angelo in Vado, the Superintendent of BSAE of Marche and the University, for the restoration of several works of Montefeltro. The model used by University of Urbino is a model that combines the need for practical experience for students as needed to safeguard local institutions.

LE OPERE D’ABRUZZO IN MOSTRA A SULMONA: UN MODELLO DI COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITÀ E ISTITUZIONI LOCALI

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Particolare prima e dopo il restauro de «LʼImmacolata e le anime purganti», chiesa di San Francesco, Carapelle Calvisio, LʼAquila (foto sotto)

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Antonio Gitto responsabile nazionale trasporti del Psi

ECONOMIA E TRASPORTI Il Paese è in trasformazione, nei servizi legati al trasporto, potranno crearsi tante opportunità per le aziende italiane

Trasporti e infrastrutture sono temi legati in maniera imprescindibile”. Queste le parole di Antonio Gitto, responsabile nazionale trasporti del Psi, dottore commercialista, docente di Controllo di Gestione presso la Facoltà di Scienze Manageriali dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara ed ex amministratore pubblico del Comune e Provincia di Ancona.

“Direi che su questi temi si gioca buona parte del successo di tanti attori economici italiani nel medio periodo, in quanto, sono sempre più convinto che il modello di sviluppo del Paese si orienterà verso imprese di servizio più che di produzione e manifattura. Detto questo, anche se sembra ridondante, alla luce dei cambiamenti geopolitici ed economici a livello mondiale, l’Italia può già da ora proporsi come piattaforma logistica per le merci in entrata e uscita dall’Ue. Potremmo, senza esagerare, definire la nostra penisola come l’interporto di tutta Europa! Le aziende che operano su questo settore, quindi, se coadiuvate e indirizzate da buone linee guida e riforme che modernizzino l’intero sistema potranno avere buone performance”. Quali sono, a suo avviso, queste arre d’intervento legislativo? “Ve ne sono tante, ma particolare attenzione è da dare alla legge che dovrebbe riformare le Autorità Portuali. Fra le tante proposte quella più interessante e condivisibile è quella presentata da Anci e Upi. Senza addentrarsi in tecnicismi, condivido appieno lo spirito della riforma che verte sulla semplificazione e velocizzazione delle decisioni riguardanti l’attività delle Autorità Portuali, magari dando ai presidenti un potere decisionale maggiore rispetto a quello che hanno oggi che è, di fatto, pari a zero poiché detenuto solamente dai comitati portuali. Un’altra area dove è necessario intervenire è quella della rete ferroviaria a oggi appannaggio esclusivo di un unico operatore. Sarebbe a nostro modo di vedere, necessaria una riforma che possa puntare su una gestione condivisa della rete. Definiamola pure una privatizzazione, ma che possa però prevedere anche un ruolo attivo di società partecipate dal pubblico, magari le Regioni. Questo sarebbe importante al fine di garantire quella trasparenza che, in casi analoghi e del recente passato, non è stata rispettata”. Ilaria Ferlito

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Economy and transports wing "Transports and infrastructures are unavoidable linked". These are the words of Antonio Gitto, national responsible for transports of Psi, chartered accountant, Professor of management control at the University of Management Sciences "G. D'Annunzio" of Chieti-Pescara and ex public administrator of the municipality and the province of Ancona. "I think that about these issues, a large part of the success is due to many economic Italian workers over the medium term, because I am increasingly convinced that the country's development model focused to service enterprises rather than production and manufacturing. So, even if it seems redundant, in light of geopolitical and economic world changes, Italy can now acts as a logistical platform both incoming and outgoing goods from the EU. We could define Italian peninsula as the freight village of the Europe! The companies working on this area, so if supported and directed by good guidelines and reforms that modernize the whole system will have good performance”.

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NOVITÀ CONTRATTUALI PER LE PICCOLE IMPRESE ARTIGIANE Soddisfazione per le sigle sindacali della Repubblica del Titano Unas e Csu che hanno concluso con esiti positivi la trattativa per la regolamentazione delle norme contrattuali delle piccole imprese artigiane. Nello specifico le novità introdotte riguardano in primo luogo il campo di applicazione: si introduce infatti maggiore chiarezza nella definizione di impresa artigiana o assimilata. Per anticipare l'evoluzione normativa sammarinese, in linea alle definizioni in Italia e in Europa, il contratto viene esteso anche a licenze individuali e a srl, purché rispondano a determinati requisiti. Le retribuzioni registrano una conferma per il 2011 delle tariffe previste dal contratto collettivo sottoscritto nel dicembre 2009, mentre dal 1 gennaio 2012 verrà erogato un aumento dell'1,96%.

News about small handcraft enterprise’s contract Satisfaction for Unas and Csu that have concluded with positive results the negotiation about the regulation of small handcraft enterprise’s contract. Specifically the changes introduced concern also the definition of handcraft enterprise or assimilated.

SUCCESSO PER MATCHING 2012 Positivo il bilancio dell'ottava edizione di Matching, l'appuntamento promosso da “Compagnia delle Opere per lo sviluppo delle imprese” svoltosi a Milano. Duemila i partecipanti provenienti da tutto il mondo che hanno avuto l’opportunità di conoscersi e cercare concrete opportunità commerciali, mostrandosi interessati e disponibili al cambiamento per diventare sempre più competitivi sul mercato. Anche le aziende Sanmarinesi hanno partecipato alla fiera con l’obiettivo di: favorire la nascita di nuove imprese, la condivisone di progetti innovativi nell'ambito sanitario, la collaborazione con aziende italiane per la realizzazione di macchinari personalizzati nel settore del marketing grafico, la messa in comune di conoscenze al fine di sostenersi nel raggiungimento di obiettivi condivisi.

IL BIOLOGICO MADE IN SAN MARINO Anche l’ordinamento di San Marino è in linea con le normative europee in materia di prodotti biologici. La Segreteria di Stato per il Territorio e l'Ambiente, l'Agricoltura e i Rapporti con l'A.A.S.L.P. ha comunicato che anche le imprese sammarinesi potranno certificare i propri prodotti come biologici sul mercato comunitario. L’attuazione delle norme in materia biologica sarò un importante opportunità di sviluppo per gli operatori sammarinesi in un settore in espansione quale è quello del biologico consentendo anche alle imprese di collocare sul grande mercato comunitario i propri prodotti certificandoli come biologici. La normativa interna ha regolamentato tutte le fasi della produzione, preparazione, distribuzione e controllo dei prodotti biologici nonché l'uso delle indicazioni riferite alla produzione biologica nell'etichettatura e nella pubblicità, stabilendo obiettivi e principi della produzione biologica.

Biological products made in San Marino The Secretary of State for territory and the environment, agriculture and relations with .A.S.L.P. has declared that San Marino will also certify their products as biological on the Community market. The implementation of biological standards will be an important development opportunity for the enterprises.

Success for Matching 2012 Great success for the eighth edition of Matching, the event promoted by “Compagnia delle Opere per lo sviluppo delle imprese” held in Milan. Two thousand participants from all over the world that have had the opportunity to know each other and looking for concrete trading opportunities, showing interested and available to change in order to become more competitive on the market.

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Aree dell’Adriatico REPUBBLICA DI SAN MARINO

.www.visitsanmarino.com


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DEPOSITO DI RIVARA ABBANDONATO DA ERG A seguito di una nota della società Erg si è appreso che la stessa esce dal progetto per la realizzazione di uno stoccaggio di gas naturale a Rivara, nel modenese, a causa di problemi legati ai tempi troppo lunghi e di conseguenza costi maggiori, per ottenere l'autorizzazione, recentemente negata anche dal governo. Erg era entrata nel progetto nel 2008 attraverso una partnership con la società inglese Independent Resources: aveva acquisito una quota di minoranza nella joint venture denominata Erg Rivara Storage. Ai fini dell'uscita di Erg dalla compagine, si legge nella nota, i soci hanno raggiunto un accordo di reciproca soddisfazione, ora la joint venture modificherà la propria denominazione da Erg Rivara Storage in Rivara Gas Storage.

Erg left Rivara deposit The Erg company left the project about the realization of a natural gas storage in the area of Rivara (Modena) because of problems linked to long term and the high costs in order to obtain authorizations.

TRE MILIONI PER ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ Pubblicato un bando dalla Regione che stanzia oltre 3,4 milioni di euro per il settore vitivinicolo. Sarà possibile utilizzare i fondi per la modernizzazione e il potenziamento degli impianti di trasformazione e delle attività di commercializzazione di cui potranno usufruire sia le imprese agroindustriali che le imprese agricole di base. L'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni ha affermato: “E' un provvedimento importante che ci consente di proseguire anche nel 2013 un impegno alla modernizzazione di un comparto in forte crescita qualitativa e commerciale, vero e proprio traino dell'agroalimentare regionale e dell'export. Per il 2013, oltre ai 3,4 milioni del bando, in pubblicazione sono previste a vario titolo ulteriori risorse per circa 19 milioni”.

SPERIMENTAZIONE IN REGIONE DELLE RETI ELETTRICHE INTELLIGENTI Sbarca in regione il progetto finanziato dall’UE chiamato GRID4EU che concerne lo sviluppo delle reti elettriche intelligenti. I comuni interessati saranno Cesena, Sarsina e Mercato Saraceno che vedranno potenziate le proprie reti elettriche con l’obiettivo di migliorare la regolazione del flusso di energia che transita nella rete e la capacità della rete stessa di distribuzione nell’accogliere la generazione di fonti rinnovabili. L’idea, infatti, è quella di trovare in Italia e in altri 5 paesi europei soluzioni in grado di gestire le inevitabili problematiche emerse sulle reti di distribuzione in occasione dell’elevata diffusione della generazione distribuita. Il progetto GRID4EU coinvolge un consorzio di 27 partner provenienti da 12 paesi dell’unione europea.

Test about of intelligent electricity grids EU project called GRID4EU about the development of the smart electricity grids, will be tested in Emilia Romagna in the municipalities of Cesena, Sarsina e Mercato Saraceno that will enhance their electricity networks with the aim of improving the flow of energy in the grid.

3 million in order to increase competitiveness The region will allocate more than 3.4 million for the wine industry. It will possible to use the funds for the modernization and development of processing and marketing activities that will benefit both agro-industrial enterprises which agricultural enterprises.

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Aree dell’Adriatico EMILIA ROMAGNA

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LA PILKINGTON ABBANDONA IL VENETO Dopo l’abbandono della Team-System e della Bayer ora tocca a un’altra multinazionale: la Pilkington, storica azienda chimica del vetro di Porto Marghera, ceduta nel 2006 alla giapponese Nsg, ufficialmente chiuderà nel Gennaio 2013. Attualmente nell’area industriale di Marghera restano poche grandi aziende tra cui l’Eni. Jochen Settelmayer amministratore delegato del ramo europeo, ha assicurato che gli ordini dei fornitori verranno evasi da altri stabilimenti europei. Causa maggiore della chiusura dello stabilimento il costo dell’energia e la bassa richiesta del mercato. L’azienda dunque ha deciso di spegnere definitivamente i forni e mantenere attiva soltanto la produzione di laminati, un microsettore che a Marghera dà lavoro a non più di quaranta persone.

Pilkington abandons Veneto After Team-System and Bayer also Pilkington company abandons Veneto. The owner of the glass manufacturer, Nippon Sheet Glass (NSG), says it will close one of its three UK production lines as it cuts costs. In January will be the official closure of the company.

SOLWA: VINCITRICE DEL PREMIO MARZOTTO Il concorso “L’impresa del futuro” ha designato il progetto dell’azienda di Padova Solwa, acronimo di Solar Water, come vincitore di 250 mila euro, tra i 600 progetti presentati. L’azienda ha inventato un sistema per rendere accessibile anche nei Paesi poveri o tropicali l'acqua potabile: una sorta di serra che trasforma l'acqua salata o inquinata in potabile, grazie all'energia del sole, con una produzione di dieci litri al giorno per metro quadrato di superficie dell’impianto. Il progetto è nato da un'intuizione di Paolo Franceschetti, ricercatore a Ca' Foscari, che ha costruito con materiali di recupero il primo prototipo del suo dissalatore: l'acqua evapora e diventa potabile grazie ai pannelli solari. L’impianto, premiato dall'Onu, è realtà in Perù e Burkina Faso.

LA RIVOLI COSTRUISCE INFRASTRUTTURE IN BRASILE Sace, gruppo assicurativo-finanziario, ha garantito un finanziamento di 143 milioni di dollari erogato da Bbva e Deutsche Bank, per la costruzione da parte della veronese Rivoli di opere infrastrutturali nello Stato brasiliano del Tocantins. Il Gruppo Sace sostiene la crescita di oltre 25 mila imprese in più di 180 paesi, garantendo flussi di cassa più stabili e trasformando i rischi di insolvenza in opportunità di sviluppo. Il progetto, prevede la realizzazione di 16 ponti prefabbricati e relative strade di connessione. La Rivoli nel corso degli anni ha progettato e costruito più di 500 ponti in Brasile, mille in Italia e realizzato oltre 300 km di strade. L'intervento in favore di Rivoli, conferma il forte impegno di Sace nel supportare le pmi italiane impegnate nella realizzazione di opere infrastrutturali in mercati ad alto potenziale come il Brasile.

Rivoli constructs infrastructures in Brasil Rivoli S.p.A. obtained 143 mln USD financing guaranteed by SACE for the construction of 16 prefabricated bridges and connecting roads in the State of Tocantins in Brazil. The finacing has been guaranteed by Sace important insurance group.

Solwa:wins Marzotto award The competion “L’impresa del futuro” has been won by Solwa company that has created a system able to depurate the water using the sun energy. The project has been realized by Paolo Franceschetti who has created the first prototype of desalinator

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Aree dell’Adriatico VENETO

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REPORT DATI ECONOMIA REGIONALE È stato presentato dal presidente di Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo il report sull’andamento dell’economia regionale. I dati hanno mostrato un calo dell’export (-7,1%) e un crollo dell’occupazione e un notevole aumento della difficoltà di accesso al credito delle Pmi. Da Pozzo ha dichiarato: “Il Friuli non è più un'isola felice. L'export ci vede fanalino di coda, quando invece negli ultimi anni eravamo sempre nelle prime posizioni, ma non è vero che tutte le aziende vanno male. Ci sono imprese che si sono innovate, che hanno forte capacità di penetrazione sui mercati esteri, che hanno riorganizzato la loro produzione e si stanno terziarizzando. Queste continuano a crescere, e anche con buoni risultati”.

Report regional economic data It has been presented by the President of Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo the report about regional economy. The data has showed the negative situation of the region, a decline of exports (-7.1%) and a collapse of employment and a remarkable increase in the difficulty of access to credit for SMEs.

INVESTIMENTI IN OPERE PUBBLICHE Stanziati dalla Regione 40 milioni di euro ai comuni per le opere pubbliche. Soddisfatto l’assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi che ha dichiarato: “Una decisione importante per il settore delle costruzioni che segna un momento di crisi e una motivazione in più per il lavoro dei nostri Comuni. Si tratta di opere che consentiranno investimenti per riqualificazioni, ristrutturazioni, recuperi e ampliamenti di scuole, municipi, centri storici, impianti sportivi e opere di viabilità di decine e decine di Comuni del Friuli Venezia Giulia. Una misura conseguente alle previsioni delle leggi di spesa approvate dalla Regione per l'esercizio finanziario 2012 sulla base delle esigenze manifestate dagli enti locali, che tiene conto anche della necessità di mettere a disposizione del sistema dell'edilizia risorse utili a fronteggiare la crisi economica”.

PORTO DI TRIESTE: RINNOVO PIATTAFORMA LOGISTICA Marina Monassi presidente dell'Autorità Portuale regionale ha sottolineato l’importanza strategica che riveste il porto per l’economia della regione. Lo stanziamento di nuovi fondi verrà utilizzato per adeguare la banchina ed accogliere le merci in transito. “28 milioni di euro ha dichiarato la Monassi - nel 2013 saranno destinati a opere portuali di ammodernamento e alla piattaforma logistica. Dei 28 milioni di euro ben 9 sono risorse dell'Apt, ovvero il risultato di una gestione amministrativa virtuosa che ha posto in primo piano l' attenta razionalizzazione delle spese e la stabilità delle entrate. Sempre per dare respiro ai traffici è allo studio la modifica del regolamento dei Canoni demaniali, affinché le banchine inutilizzate per almeno 12 mesi vengano riassegnate a terminalisti in grado di portare traffici e occupazione”.

Port of Trieste: renew of logistic platform Marina Monassi president of regional port authority, remarked the strategic importance of the port for the regional economy. She has declared: “The allocation of new fund will be used for the works of adaptation of the logistic platform and the modernization of the docks”.

Investment in public works Allocated by the region 40 million euro to municipalities for public works. Satisfied the regional Minister of public works Ricardo Riccardi who has affirmed: "This are works that will allow investments in renovation projects, restorations and expansion of schools, municipalities, towns, in Friuli Venezia Giulia”.

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Aree dell’Adriatico FRIULI VENEZIA GIULIA

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SOUTH STREAM: STIPULATO ACCORDO INVESTIMENTI NEL SETTORE FERROVIARIO

La compagnia energetica russa Gazprom e la Slovenia, hanno ratificato l’accordo finale per la realizzazione del tratto sloveno del gasdotto South Stream. Secondo quanto riferisce il sito di Ria Novosti, l’accordo è stato siglato alla presenza del primo ministro russo Dmitry Medvedev, dall’ad di Gazprom Alexei Miller e dai vertici sloveni. Dopo Serbia e Ungheria, proseguono, le attività propedeutiche alla realizzazione del gasdotto che sarà in grado di trasportate fino a 63 miliardi di metri cubi di gas in Europa centrale e meridionale lungo i fondali del Mar Nero con l’obiettivo di diversificare le rotte di approvvigionamento e bypasare alcuni paesi di transito come l’Ucraina. Le prime consegne commerciali di gas sono attese per il 2016 per un costo complessivo stimato in 16 miliardi di dollari.

South Stream: signed agreement Slovenia and Russia’s Gazprom energy company have struck an investment agreement on constructing the Slovenian leg of the South Stream gas pipeline. The total amount of the work is 26 million dollar.

COLLEGAMENTI RIDOTTI CON I CONFINI

I consorzi che parteciperanno alla modernizzazione dell’asse ferroviario sloveno sono Finlandia, Singapore, Austria e anche un consorzio italiano. Lo ha comunicato il Ministero di Lubiana. L’operazione ha come obiettivo l’istallazione di un sistema GSM direttamente sulle linee ferroviarie. Il primo consorzio è rappresentato dall’azienda italiana SELEX Elsag, che si presentata insieme alla Singapore Huawei International e la Telekom Slovenije. Il secondo consorzio comprende la finlandese Nokia Siemens Networks insieme ad Austria SPL Powerlines Servizi di telecomunicazione, mentre il terzo include un’austriaca, la Kapsch CarrierCom insieme alla slovena Iskratel e GH Holding. Il progetto ha un valore di 145 milioni di euro e sarà sostenuto dall’UE. Il miglior offerente sarà selezionato a gennaio 2013.

Investments in railway communication The Infrastructure Minister in Slovenia plans to invest in a new railway communications system. According to the ministry, three international consortia have submitted offers for the implementation of a GPS communications system.

Il quotidiano "Dnevnik” ha denunciato la riduzione sempre maggiore dei collegamenti ferroviari sloveni con tutti i paesi confinanti. Da dicembre dell'anno scorso, si legge sul quotidiano, non c'è più un collegamento chiave come quello con Trieste, da quando cioè le ferrovie ungheresi hanno concluso il loro contratto con l'Italia per la linea Budapest-Venezia. Il vicedirettore delle Ferrovie, Milos Rovsnik ha promesso un rafforzamento del servizio con l’Austria e l’Italia affermando che dopo numerosi incontri con gli operatori italiani la Slovenia sarà di nuovo collegata con l'Italia, e sarà in grado di definire le basi per la reintroduzione del treno per Trieste e Venezia. La crisi della ferrovia nazionale è frutto della concorrenza dei voli low-cost.

Connections with the borders reduced The newspaper "Dnevnik" denounced the increasing reduction of Slovenian railway connections with all neighboring countries. Railways assistant Director, Milos Rovsnik has promised an enhanced service with Austria and Italy.

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Aree dell’Adriatico SLOVENIA

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NUOVO CORRIDOIO: FIUME-ZAGABRIA-BUDAPEST Al termine di una gara nazionale, è stato stipulato a Zagabria un contratto che prevede la costruzione di un corridoio lungo 60 Km che collegherà la città di Fiume con Zagabria e Budapest. La sottoscrizione è stata fatta da Italferr (mandataria del raggruppamento formato assieme a Technital ed IRD Engineering) e le Ferrovie croate (HŽ Infrastruktura). Circa l’85% del progetto sarà finanziato dall’UE grazie all’utilizzo di fondi IPA, valore del progetto5,5 milioni di euro. Le prestazioni avranno una durata di tre anni e prevedono la preparazione del progetto definitivo e del progetto esecutivo per il raddoppio della tratta compresa tra le stazioni di Hrvatski Leskovac e di Karlovac, inoltre saranno analizzati sia i costi che i benefici dell’operazione a cui farà seguito la richiesta di finanziamento alla Commissione Europea.

New corridor: Fiume-Zagreb-Budapest Italferr, has received a contract, signed in Zagreb, to design a 60-km section of the corridor Fiume-Zagreb-Budapest. The contract is estimated at 5.5 million euro and it will lead the consortium including Technital and IRD Engineering, and HZ Infrastruktura. 85% of the project will be financed by EU.

INTESA CON IL QATAR PER FORNITURA GAS

Grande interesse dell’emiro Hamad bin Khalifa Al –Thani per la costruzione in Croazia di un terminal di gas liquefatto dal valore di 600 milioni di euro e dovrebbe essere costruito sull'isola di Krk. Il ministro dell'Economia Croato, Radimir Cacic ha dichiarato: "Il Qatar è interessato da molto tempo ad un progetto simile e l'accordo per la sua utilizzazione dovrebbe avere una durata di almeno 25 anni : l'emiro ha dato precise istruzioni al suo ministro dell'Energia per la continuazione dei colloqui e nelle negoziazioni useremo i migliori consulenti del mondo poiché si tratta di un investimento enorme e di un progetto a lungo termine".

PORTE APERTE SULL’UE DAL 2013

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l Commissario europeo all'allargamento, Stefan Fule in merito all’entrata della Croazia nell’UE ha dichiarato: “La Croazia e' sulla buona strada e sono convinto che presto tutti i Paesi membri ratificheranno il Trattato di adesione affinché il Paese possa aderire all'Unione europea il primo luglio 2013, come previsto. L'ingresso della Croazia, non e' una buona cosa solamente per i cittadini croati ma anche per tutta la regione dei Balcani e potrà dare uno slancio positivo a tutti.” Secondo un rapporto di Bruxelles, il governo di Zagabria ha ancora una decina di criteri da adempiere prima di essere completamente pronto. Il punto più difficile infatti, riguarda la conclusione della privatizzazione e la liquidazione di alcuni cantieri navali.

Ready to access in Eu in 2013 Stefan Fule Commissioner for enlargement, about the entrance of Croatia in EU has said that is happy to see how Croatia has progressed, although he warned that there is still more work to be done before Croatia’s forthcoming accession to the EU on 1 July 2013.

Agreement with Qatar about gas supply There are very good prospects for cooperation between Croatian and Qatar in fact has been showed a reat interest of Emir Hamad bin Khalifa Al-Thani about the gas supply and the construction of an LNG terminal on the Croatian island of Krk.. Investment would have been worth about 600 million euros.

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Aree dell’Adriatico CROAZIA

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PROGETTO EDILIZIO “MADE IN ITALY” Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, insieme al suo omonimo montenegrino, Predrag Sekulic, ha inaugurato a Podgorica il cantiere per la costruzione di un complesso edilizio eco-efficiente che ospiterà gli uffici del ministero dello Sviluppo sostenibile e del Turismo del Montenegro e il Centro di tecnologie ambientali dell'Università di Podgorica. Clini ha affermato che l’obiettivo principale del progetto realizzato e co-finanziato anche dall’Italia è la riduzione delle emissioni di gas serra e lo sviluppo sostenibile urbano. Valore complessivo del progetto 13 milioni di euro. La realizzazione del complesso edile rappresenta un’opportunità per le aziende italiane che operano nei settori delle tecnologie energetiche “green” di farsi conoscere sul territorio.

Building project “Made in Italy” The Minister for the Environment, Corrado Clini, and his Montenegrin colleague, Predrag Sekulic, have opened the construction site for an environmentally-friendly building development in Podgorica. The complex will house the offices of Montenegro's Ministry for Sustainable Development and Tourism and the University of Podgorica's Centre for Environmental Technology.

GARA PUBBLICA PER CAVO SOTTOMARINO Un nuovo collegamento sottomarino: è quanto riportato dagli organi di stampa regionali che hanno annunciato una gara pubblica promossa da Terna, da parte Prysmian Group di una commessa dal del valore di circa 400 milioni di euro. Il progetto prevede un nuovo collegamento sottomarino tra l’Italia e il Montenegro. Il responsabile delle relazioni internazionali dell’associazione Sviluppo Lavoro Nicolò Maltese ha dichiarato: “L’entrata in campo di Prysmian è l’ennesima garanzia di un sempre più imminente sviluppo del piccolo ma vivace stato montenegrino. Dopo l’inizio del processo di adesione all’Unione Europea la realizzazione di un’infrastruttura del genere entro pochi anni è un nuovo importante passo in avanti per un Paese in cui gli investitori italiani stanno trovando terreno fertile per il loro business”.

ACCORDO TRA AREA SCIENCE PARK E MINISTERO DELLE SCIENZE Siglato a Podgorica l'accordo tra il Consorzio Area Scienze Park di Trieste e il Ministero delle Scienze del Montenegro. L'accordo fa seguito all'assegnazione al Consorzio triestino della gara internazionale per la creazione di un Parco Scientifico e Tecnologico in Montenegro, paese che aspira a divenire punto di riferimento per il settore nella regione. L'intesa, è stata firmata dal ministro Sanja Vlahovic e dal presidente del consorzio triestino, il professor Adriano De Maio. A dimostrazione della vitalità del Montenegro nel settore, e delle opportunità che si aprono anche per una presenza italiana, è importante sottolineare l'iniziativa lanciata nella città di Cetinie dall'artista montenegrina Marina Abramovic e dall'architetto Rem Koolhaas per la conversione di una zona industriale dismessa in area di sviluppo delle arti, della scienza e tecnologia.

Trieste’s Area Science Park liaises with Science Ministry The agreement between Trieste's Consortium for the Area Science Park and the Science Ministry of Montenegro was signed in Podgorica. The agreement follows the Consortium's assignment of the international tender for the construction of a Science and Technology Park in Montenegro.

Public ban for submarine cable Prysmian Group, has promoted a public ban for a new submarine power that will link Montenegro and Italy, following the public tender issued by Terna Rete Italia S.p.A. The value of the project is approximately €400 million euro.

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Aree dell’Adriatico MONTENEGRO

.www.vlada.cg.yu

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PRIVATIZZAZIONE DELLA ALBPETROL Il Ministro dell´Economia Edmond Haxhinasto ha affermato che entro la fine del 2012 il Governo albanese punta a firmare il contratto di privatizzazione della compagnia petrolifera Albpetrol col vincitore della relativa asta, il consorzio USA Vetro Energy che è frutto della partecipazione di YPO Holdings (Singapore) al 51%, posseduta dall’imprenditore albanese Rezart Taci e da SilkRoad Equity (Chicago) al 49%; il consorzio ha offerto 850 milioni di euro per il 100 per cento di Albpetrol, sbaragliando le concorrenti: la cinese Win Business (297,6 milioni di euro) e la canadese Banlers Petroleum (106,6 milioni di euro). Il piano di Vetro Energy prevedrebbe l’investimento di 220 milioni di dollari nei prossimi cinque anni. Quello di Albpetrol non è il primo obbiettivo centrato da Taci, che già nel 2008 ha acquisito per 128,75 milioni di euro ARMO, unica raffineria albanese.

Privatization of Albpetrol The Minister of Economy, Edmond Haxhinasto, spoke for the first time about the negotiations for the sale of Albpetrol. He declared that the process is going according to the legal deadlines and it will end within the date predicted by law, which coincides with the beginning of the next month.

EUROPEAN ENTERPRISE NETWORK

VENDITA CENTRALI IDROELETTRICHE Quattro centrali idroelettriche regionali verranno messe in vendita. I quattro piccoli impianti sono stati ammodernati da poco: due sono collocati a nord sul fiume Mat, due a sud, nella zona Bistrica. Le austriache Verbund, EVN e Andritz Hydro, la Francese CNR, l´italiana Tozzi Sud e le turche Limak Energy e Kurum, hanno mostrato interesse per l’acquisto degli impianti, che verranno venduti a coppie. La KESH produce quasi tutta l’energia elettrica in Albania, OST, di proprietà pubblica, è incaricato della trasmissione, mentre la sussidiaria locale della ceka CEZ è incaricata della distribuzione. Le tre compagnie negli ultimi anni sono finite in un circolo vizioso di debiti e KESH è arrivata al punto di non riuscire a pagare alcuni piccoli produttori. CEZ nel frattempo potrebbe lasciare l´Albania.

Hydropower plants for sale The Albanian government is interested in selling four state-owned hydropower plants to private investors: Verbund, EVN and Andritz Hydro (Austrian), CNR (Franch), Tozzi Sud (Italian), Limak Energy and Kurum(Turkish).

Al meeting “European Enterprise Network” il premier albanese Sali Berisha, si è congratulato con la propria nazione per i successi ottenuti in campo economico sottolineando l’importanza dell’evento per le piccole e medie imprese che hanno avuto la possibilità di stringere alleanze strategiche con altre imprese internazionali. Berisha ha dichiarato: “Tutto il mio sostegno e incoraggiamento alle imprese, è fondamentale proseguire il dialogo per accrescere la libertà di mercato e creare migliori condizioni per le imprese private e in particolare per le SME, che restano le principali fonti di creazione di nuovi posti di lavoro”.

European Enterprise Network The Prime minister Berisha has expressed his satisfaction for the results that his nation has reached in the economic field. European Enterprise Network is an excellent opportunity for Albanian SMEs in finding strategic partners and expand into new markets.

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Aree dell’Adriatico ALBANIA

.www.albaniatourism.com


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TURISMO: NUOVE STRATEGIE NEL 2013 Olga Kefaloyianni, Ministro del Turismo greco ha presentato un nuovo piano per il comparto turistico per il 2013 che prevede il contributo attivo di professionisti del settore. Kefaloyianni ha affermato che uno dei principali obbiettivi della nuova strategia è il totale rilancio dell’Organizzazione Nazionale Greca del Turismo (GNTO). Il Segretario Generale della GNTO Nikos Karahalios ha aggiunto: “Il piano prevede il lancio di 17 progetti entro sessanta giorni; nel frattempo, si sta portando avanti un’attività promozionale che ha toccato varie località tedesche al fine di valutare progetti comuni con i tour operator locali”. Il budget promozionale della GNTO per il 2013 è stato ridotto a 10 milioni di euro, ma il Ministro si è impegnato a ricercare vie alternative per aumentarlo.

Tourism: new strategies in 2013 Tourism Minister Olga Kefaloyianni presented a new strategy plan for 2013, which includes the active participation of professionals in the tourism industry. Kefaloyianni said that one of the main targets of the proposal is a complete revamp of the Greek National Tourism Organization (GNTO).

ACQUISIZIONE DELLA OLYMPIC AIRLINES Al vaglio della Commissione Europea la proposta per l’acquisizione della Olympic Air da parte della Aegean Airlines. I tempi per il verdetto finale dovranno essere meno stretti del previsto in quanto la Aegean ha subito perdite per 8,67 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno, con ricavi scesi del 5% su base annua. Il traffico passeggeri complessivo ha subito una contrazione del 6%, fermandosi a quota 4,9 milioni di passeggeri; in calo dell´1% il traffico sui voli internazionali, molto più accentuato quello sul mercato domestico: -13%. Positivi invece i risultati ottenuti grazie alle iniziative promozionali basate su riduzioni nel prezzo dei biglietti che per quanto riguarda il carico dei voli hanno registrato un incremento dal 69,2% nel periodo gennaio-settembre 2011 al 73,9% dello stesso arco di tempo del 2012.

VIA LIBERA ALLE PRIVATIZZAZIONI Aste e privatizzazioni:questi i provvedimenti per fronteggiare il debito pubblico e adempiere alle promesse fatte ai creditori internazionali. Saranno messe all’asta la maggiore raffineria ellenica e due porti principali. Le prossime privatizzazioni riguarderanno il porto di Salonicco e quello del Pireo, il settore idrico di Salonicco, e l’azienda Larco, uno dei maggiori produttori mondiali di nickel. Il Governo cercherà inoltre investitori per l’aeroporto di Atene e altri scali minori, per l’autostrada Egnatia e varie marine. Con queste operazioni si prevede di raccogliere 19 miliardi di euro entro il 2015, e circa 50 miliardi entro il 2020. Le privatizzazione dovrebbero mobilitare circa 60 miliardi di euro di investimenti, creare 50.000 posti di lavoro e produrre entrate fiscali per 3 miliardi euro l’anno.

Go-ahead to privatization The Greek government announced a wide ranging privatization programme, spanning rail and road transport, airports and ports, utilities, gaming and public real estate holdings. The program is aimed at leveraging private investment to help restructure the Greek economy.

Buyout of Olympic Airlines European commission will decide as soon as possible about the buyout of Olympic Air by Aegean Airlines that last year has had losses for 8.67 million euros. Recently there have been positive results achieved thanks to the promotional activities based on reductions in the price of tickets.

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Aree dell’Adriatico GRECIA

.www.ente-turismoellenico.com

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I NOSTRI BAMBINI SONO SENZA FUTURO: È COLPA VOSTRA!

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uesta mattina, come sempre, ho svegliato le mie figlie per andare a scuola e, superato il momento di meraviglia e gioia che solo i bambini possono trasmettere, mi sono riconnesso con la realtà e sono iniziati ad affiorare pensieri e problemi che credo di condividere, con migliaia di persone oneste, dedite alla famiglia, profondamente frustrate perché non riescono a immaginare un futuro per i loro bambini.

E sapete perché? Perché è stato rubato loro, e per sempre, dalla classe politica e dirigente del nostro Paese. Perché questi signori non solo stanno rovinando il Belpaese arricchendosi e facendo arricchire i loro amici e parenti, ma stanno portando dei profondi e negativi cambiamenti nella società. Nel modo di pensare e affrontare la vita dei genitori, delle persone che, fino a ieri credevano che, facendo il proprio dovere e il proprio lavoro con il massimo della professionalità e dell’onestà avrebbero superato ogni difficoltà. Gli esempi sono tanti e, in questo personalissimo sfogo, ne citerò alcuni per lasciare una testimonianza del perché forse, da domani, gli insegnamenti alle mie bambine saranno diversi, più aspri ed egoisti, a scapito di chiunque all’infuori della famiglia. Ma torniamo agli esempi. Inizierei con il ricordare come, oggi, tutti i quotidiani s’interessino di spread e politicanti che litigano tra di loro, cosa che, per quanto di grande importanza, dimostra la loro estrema distanza dalla vita di tutti i giorni, dai problemi quotidiani degli italiani che la mattina si alzano e vanno a lavorare nonostante siano consapevoli che, a fine mese, non solo non avranno nulla da risparmiare, ma dovranno fare molta attenzione a non restare senza denaro. Senza parlare dei piccoli imprenditori, strozzati dalle strette creditizie e da una P.A. che paga i propri debiti con anni di dilazione e scatena Equitalia per il recupero dei suoi crediti. La stessa P.A. che ai soliti amici di cui sopra, elargisce migliaia di Euro l’anno e se poi, chi non fa parte del gruppo osa chiedere di lavorare, la risposta è: “NON INSISTERE I FONDI (per te) SONO FINITI!”. Ma come, si domanda allora il piccolo imprenditore, nel sito on-line dell’Ente è pieno di decreti che coprono di euro i miei concorrenti anche in modo poco pulito e per me i fondi sono finiti? Qui non si tratta di elemosinare aiuti dalla PA, ma di poter almeno operare in un mercato libero dove conta la professionalità e non il nepotismo. Sì perché l’elargizione solo a pochi porta inevitabilmente a una concorrenza sleale che indebolisce chi prova a fare il proprio lavoro con merito a favore dell’amico/parente di qualcuno. Questo vale anche per quell’associazione pubblico/privata che ottiene finanziamenti su prodotti realizzati con sacrificio e passione dal piccolo imprenditore e poi offre a lui solo il 30% di quanto ricevuto intascandosi la differenza! Forse uno dei famigerati “rimborsi”? Ora se qualcuno si sente in imbarazzo leggendo queste poche righe, cosa che dubito fortemente perché a certi soggetti non interessa nulla se non di se stessi, avrò raggiunto un piccolo obiettivo, quello di far capire loro che forse è tempo di ripensare ai propri comportamenti perché alla fine la massa delle persone oneste della società civile si ribellerà a questo sistema. Pura utopia? Speriamo di no! A dimenticavo, buon Natale a tutti.

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