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Abitare le tue emozioni

Il Teatro Delle Emozioni

Il desiderio di vivere in un “casa speciale”, alla moda, la voglia di essere unici e apprezzati è una tra le grandi sfide degli architetti/interior-designer per realizzare la casa dei sogni. Concretizzare la soluzione che concilia tutte le idee richieste è un processo di mediazione piuttosto delicata. In natura esistono delle connessioni profonde e ancestrali perché comuni a tutti: il sollievo nel sentire e ammirare una cascata, la calma delle onde del mare, l’adrenalina evocata delle grandi altezze, ecc… Accanto a queste emozioni macroscopiche si muovono tutte le preferenze, le sensazioni e le diversità delle persone come singoli, che ciascuno tende a riprodurre nella propria casa. Questo spazio è un insieme di elementi differenziato da specifiche funzioni e può essere considerato come un viaggio “dal fuori al dentro”, dal pubblico al privato, dalla forma al contenuto. Il come viene concretizzato può essere regolato da rappresentazioni personali in linea con le abitudini convenzionali (o in sfida con esse), come affermazione dello stile di vita unico o come rivincita delle sfide passate. In ogni caso, le varie parti della casa favoriscono le funzioni necessarie con un carattere o un’attitudine che ne influenza lo svolgimento. Quando sono rievocate le emozioni positive significa che lo spazio è in grado di produrre reazioni positive, di connessione e benessere. Come è possibile ottenerle? È fondamentale quindi, per il professionista, avere chiarezza su quali sensazioni universali e personali vanno materializzate. La cucina rappresenta il “focolaio” della casa, il soggiorno è il luogo delle relazioni, il pranzo quello della condivisione e, insieme alla zona a giorno, sono connesse al movimento, al calore della vicinanza, all’agire nello spazio semi-pubblico. Tutti i materiali, le consistenze, le linee accompagnano le persone come metafore e allusioni significative. La zona giorno è il regno della luce e la zona notte è il regno dell’ombra, della calma e dell’interiorità; nel bagno le azioni rallentano e sono rivolte al singolo in preparazione al momento del riposo nella camera. Il corpo recepisce tutte le componenti delle stanze e dei percorsi e reagisce istantaneamente restituendo emozioni e sensazioni. La decisione di usare superfici lucide od opache, la pietra piuttosto che il legno, contrasti od omogeneità, allinea l’ambiente con l’interiorità di chi ci vive. Creare spazi che fanno stare bene significa favorire luoghi che richiamano dinamiche emotive positive e rispettare le memorie universali e personali. L’interpretazione del progetto di casa è un insieme di mediazioni su tanti livelli: nel momento in cui il collegamento è forte, unico e affascinante, l’atmosfera crea l’unione armonica che rispetta la storia singolare dell’individuo. Tutta la complessità delle dinamiche interiori tra spazio e persona avviene in istanti e avvenimenti non percepiti in modo consapevole, solo l’istinto restituisce pensieri ed emozioni che sono un risultato immediato e semplice, la sintesi che definisce lo stare bene. O

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Per informazioni: lamaison-lifestyle.com/author/eleonora-denicolo denicolo@lamaison-lifestyle.com

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