5 minute read
pag Il fuoco in attività scout
Il fuoco
in attività scout
Advertisement
Capitolo 3
Per le attività scout il fuoco è senza alcun dubbio un elemento chiave, tanto che riveste un ruolo di primaria importanza sia come simbolo (fiaccole, candele, lanterne...) sia da un punto di vista più pratico: cucinare, scaldarsi e illuminare.
Ma cos'è il fuoco? Il fuoco è la manifestazione di una reazione chimica. Questa reazione avviene in presenza di
tre fattori: il combustibile, il comburente e una fonte di calore adeguata.
Proprio per l'esistenza di questi tre elementi necessari allo sviluppo e mantenimento della combustione spesso si parla di "triangolo del fuoco".
La rappresentazione del triangolo serve a rendere chiaramente l’idea che se viene a mancare uno dei tre elementi che costituiscono il triangolo stesso la reazione di combustione non può avvenire. Senza uno dei tre vertici il triangolo non è tale, così come senza almeno uno dei tre fattori il fuoco non si accende, propaga e mantiene.
Dove posso accendere un fuoco?
Nei luoghi in cui è consentito, per accendere un fuoco è opportuno trovare spazi aperti (senza alberi o erba alta) sufficientemente distanti da costruzioni e puliti, senza quindi rami o sterpaglie. In caso di necessità si può accendere un fuoco anche in zone con vegetazione ma con l'accortezza di pulire il terreno fino ad avere la terra a vista per un diametro di 3m, per i fuochi di bivacco, e un diametro di 1,5m per i fuochi nei bidoni. Fatto ciò bisogna circondare il perimetro della zona fuoco con un buon numero di sassi, in modo tale da riuscire a contenere braci e ceneri. Se per cucinare si adotta la soluzione del fuoco sopraelevato, cioè ad esempio rialzando i bidoni usufruendo di pali in legno non si potrà trascurare l'avvicinamento del calore o delle fiamme stesse al telo di copertura dell'area cucina e che le braci saranno più soggette all’effetto del vento, che potrà riattivarle (da qui il detto soffiare sul fuoco). Rialzando con pali di legno i bidoni, essi saranno soggetti a essere via via consumati dal calore se non protetti o sufficientemente distanziati: tale usura va monitorata nell’arco di un campo, poiché l’esperienza di molti scout ci ha insegnato che purtroppo è il primo fattore, al pari delle legature mal eseguite, di crollo di cucina la quale ha spesso fatto riportare ustioni a qualche malcapitato fuochista. Per questo può essere consigliabile fare il fuoco a terra o progettare accuratamente coi ragazzi su come disporre al meglio i bidoni, i teli e nel complesso tutta l'area fuoco. Per nessuna ragione vanno usati prodotti diversi dalla legna da ardere per accendere o alimentare fuochi (una lista di esempi non esaustiva
tratta da fatti tragici realmente accaduti riporta l’uso di deodoranti, spazzatura, liquidi infiammabili, …) Avendo cura di mantenere l'area fuoco ben pulita, dobbiamo comunque sottolineare che i fuochi, grandi o piccoli che siano, devono essere tenuti a debita distanza da alberi e piante soprattutto se queste sono conifere o betulle, che risultano essere particolarmente infiammabili. Esistono varie tipologie di fuoco e i manuali scout ne descrivono diversi: essi vanno scelti in base allo scopo per cui vogliamo accenderlo (scaldarci, fare luce, cuocere lentamente, etc.).
Come possiamo estinguere un fuoco?
In teoria il principio della soppressione di un fuoco o di un incendio è molto semplice: basta eliminare uno qualsiasi dei tre vertici del triangolo del fuoco per far cessare la combustione. Si può quindi agire cercando di eliminare o ridurre il combustibile, asportandolo mediante varie tecniche e strumenti manuali e meccanici; si può eliminare il comburente, ovvero l’ossigeno, escludendo ogni contatto di questo con il combustibile incendiato facendo uso di sostanze solide (come ad esempio terra, sabbia o la polvere contenuta nell’estintore) o, nel caso della padella con l’olio che ha preso fuoco, usufruendo di un banale coperchio di dimensione adeguata. Si può infine agire in modo da evitare che il fuoco si inneschi, evitando di accatastare legna vicino alle fiamme.
Quindi come preveniamo il rischio relativo all’accensione di un fuoco?
Ad ogni campo devono essere sempre presenti alcuni di questi presidi antincendio in prossimità dei punti fuoco e persone in grado di usarli in sicurezza: estintori carichi e funzionanti (revisionati), secchi di sabbia o terra, scorte di acqua o teli ignifughi. Questi dispositivi devono essere collocati in punti strategici del campo, la cui posizione dovrà essere conosciuta da tutti i presenti alle attività e rapidamente accessibili in caso di necessità e mai usati per altri impieghi. È importantissimo tenere sempre sotto controllo i fuochi delle cucine di squadriglia e soprattutto è necessario tenere opportuni presidi antincendio vicino ad ognuna di esse. Ogni sera, prima di andare a dormire, è importante accertarsi che le braci di tutti i fuochi siano effettivamente spente, in particolare modo il fuoco di bivacco in quanto sarà probabilmente quello spento da minor tempo. Nell’accendere un qualunque fuoco è importante valutare tra i diversi aspetti la presenza di vento: non è raro che una folata arrivi a piegare le fiamme, soprattutto se alte, verso terra o faccia volare dei lapilli anche lontano, oltre il cerchio di pietre realizzato: per questa ragione è importante valutare sempre attentamente l’opportunità di accendere un fuoco e soprattutto la capacità di spegnerlo con prontezza, compresi eventuali fuochi secondari. È doveroso poi ricordare quanto possa essere pericoloso andare a dormire in luoghi chiusi con bracieri o stufe non perfettamente spente soprattutto se scarsamente manutenute. Una cattiva combustione può causare la produzione di monossido di carbonio che combinata ad un’aereazione insufficiente dei locali può causare la saturazione degli stessi. Gli effetti del monossido di carbonio sono potenzialmente mortali e particolarmente subdoli soprattutto durante il sonno perché i segnali sono difficilmente identificabili e poco allarmanti. Nel caso di un divieto di accensione fuochi all’aperto, solitamente emanato dalle Regioni o anche dai singoli comuni per le loro aree di competenza, sarà necessario informarsi ed adattare le attività del programma. Infine, ritenere di poter controllare un incendio è una mera illusione: al fine di svolgere attività in sicurezza è la prevenzione la vera e più efficace arma che possiamo mettere in atto assieme ai nostri ragazzi al fine di stabilire assieme i passi opportuni per minimizzare il rischio (incendio o asfissia) e attuarli. Sarà poi lo staff, i VVLL, il ConCa, la squadriglia o i singoli a tradurre in modo giocato e interessante anche questi contenuti dall’alto valore educativo. Non rinunciamo