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Il tour di Baglioni e Morandi

“Capitani coraggiosi” in marzo ad Acireale

ACIREALE. “Capitani coraggiosi il Tour” di Claudio Baglioni e Gianni Morandi farà tappa anche in Sicilia, ad Acireale l’11 marzo 2016. Dopo il clamoroso successo dei dodici eventi di settembre, nell’Arena Centrale del Foro Italico di Roma e delle due trionfali serate in diretta tv del 6 e 7 ottobre, su Rai1, i “Capitani Coraggiosi” - Claudio Baglioni e Gianni Morandi - si riuniscono e partono, per la prima volta insieme in tour, da febbraio, con un giro che comprende Padova, Milano, Firenze, Napoli, Roma, Acireale, Eboli, Torino e Bologna. Il nuovo live di Baglioni e Morandi prevede tre ore di straordinaria musica dal vivo e 50 memorabili titoli del repertorio italiano degli ultimi cinquant’anni.

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AD ACIREALE 11 E 12 MARZO

Baglioni-Morandi raddoppiano CATANIA. Dopo il clamoroso successo dei dodici eventi di settembre, nell’Arena Centrale del Foro Italico di Roma e delle due trionfali serate in diretta tv del 6 e 7 ottobre, su Rai1, a grandissima richiesta e chiamata, i “Capitani Coraggiosi” - Claudio Baglioni e Gianni Morandi - raddoppiano la data al Palasport di Acireale, dove saranno di scena l’11 e 12 marzo per tre ore di musica dal vivo e cinquanta memorabili titoli del repertorio italiano degli ultimi cinquant’anni, eseguiti con un supergruppo di polistrumentisti, in uno spazio scenico innovato e spettacolare.


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Disco e tour per Baglioni-Morandi 11 e 12 marzo in scena ad Acireale

«Il viaggio riparte» MILANO. Il viaggio dei “Capitani coraggiosi”, al secolo Claudio Baglioni e Gianni Morandi, riparte con tanta autoironia: un disco live in tre versioni in uscita il 5 febbraio, un programma radiofonico e un tour fittissimo di date e biglietti venduti (sono già 105.000) al via da Padova il 19 febbraio che farà tappa al Palasport di Acireale l’11 e il 12 marzo. «Siamo veramente felici di ripartire con questo viaggio cominciato al Foro Italico. Ci eravamo congedati dal pubblico con un po’ di commozione, poi ci siamo rivisti e abbiamo capito che sarebbe stato un peccato non continuare», ammette Morandi. «Abbiamo messo su questa coppa di fatto verso la fine delle nostre carriere Andiamo incontro a un tour molto

MA. CA.

serrato il cui calendario si sta infittendo, se arriveremo in fondo dipenderà dall’usura di Morandi», gli fa eco Baglioni che recita la parte del “giovane” nel continuo sketch messo su dai due, ormai “coppia di fatto” che spinge sul «pulsante della nostalgia». Quest’ultima è presente anche nei racconti dei due: la prima volta di Baglioni in visita in camera del già famoso Morandi; il ricordo di “Chissà se mi pensi” scritta da un giovane Baglioni per Morandi e da quest’ultimo rifiutata. «Se saremo ospiti a Sanremo? Morandi va solo se lo presenta – conclude Baglioni -, così potremmo fare i direttori artistici, selezionarci per una canzone e vincerlo».

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ROMA. Giusy Ferreri torna sul palco per presentare dal vivo il suo ultimo disco Hits, la raccolta che contiene i suoi più grandi successi e 3 inediti. Tre i concerti in programma a maggio: il 10 a Roma, il 12 a Milano e il 16 a Palermo. Hits contiene le canzoni più note della cantautrice, come la regina dell’estate 2015 Roma-Bangkok (con Baby K) e il singolo d’esordio Non Ti Scordar Mai di Me.

Giusy Ferreri il 16 maggio a Palermo

“HITS TOUR”

MILANO. Il coraggio paga. Sempre. Se non nei fatti, almeno nella consapevolezza di aver fatto quanto necessario per arrivare a un obiettivo. Per Claudio Baglioni e Gianni Morandi - due autentici monumenti della musica di casa nostra checché ne vogliano pensare i detrattori del pop italico - poco meno di un anno fa il coraggio era stato quello di proporsi come una “coppia” e proporre dieci serate speciali di musica al Foro Italico di Roma sotto l’egida del marchio “Capitani coraggiosi”. I sold out di tutte le date romane, comprese le due aggiunte e impreziosite di ospiti per diventare uno speciale per Rai1, sono state il primo riconoscimento al coraggio dei due cantanti (e alla lungimiranza di Ferdinando Salzano di F&P Group che ha prodotto lo spettacolo) che il prossimo 19 febbraio ripartiranno nel loro viaggio destinato a battere molti record. Tra questi c’è anche quello di essere i primi artisti a triplicare le date al Palasport di Acireale. Agli annunciati concerti dell’11 e 12 marzo, infatti, è stata aggiunta una terza serata in programma il 10 marzo (con prevendite ai fan club aperte da stamattina e al pubblico da domani). Con la terza data siciliana ne sono state annunciate anche una terza a Firenze e una quarta a Napoli. Un successo che, in queste proporzioni, sta stupendo anche i diretti interessati convinti, fi-

MARIELLA CARUSO

«Qual è il nostro pubblico? È difficile fare un sondaggio, anche perché nelle prime file di solito ci sono sempre le stesse persone. La nostra età vorrebbe che si tratti di adulti cresciuti con le nostre canzoni, ma i numeri raggiunti ci fanno pensare a un pubblico trasversale – commentano -. Probabilmente non è una questione anagrafica, ma di un pubblico progressista e di uno conservatore».

«È una sorpresa, i numeri raggiunti ci fanno pensare a un pubblico trasversale, non di soli adulti»

no a poco tempo fa, che l’avventura dei Capitani coraggiosi sarebbe stata chiusa con la pubblicazione del doppio live registrato al Foro Italico. «L’ultima sera c’è stato un momento di commozione durante i saluti, pensavamo che tutto sarebbe finito lì – confessano i due -. Poi ci siamo rivisti, ci siamo telefonati a vicenda e Salzano ha chiamato entrambi. Alla fine abbiamo capito che sarebbe stato un peccato non continuare». L’affetto che il pubblico sta dimostrando dà ragione ai Capitani coraggiosi.

Di fatto Baglioni-Morandi con il loro «matrimonio di fatto» - così definiscono questa unione il cui nome «è arrivato per per gioco quando eravamo alla ricerca della categoria in cui ci saremmo dovuti collocare» – hanno abbattuto le barriere più insormontabili sin dal principio. «All’inizio abbiamo avuto problemi coi fan storici», ammette l’autore di Questo piccolo grande amore. «In molti stor-

cevano il naso – aggiunge il 71enne Morandi -. Ma come nei matrimoni d’interesse c’era chi ci diceva “mettetevi insieme, poi l’amore arriverà”». E, in effetti, l’amore tra i fan e i Capitani coraggiosi è scoppiato facendo fregare le mani per la soddisfazione a chi aveva puntato forte sulla scommessa. «Siamo veramente felici di ripartire con questo viaggio che sarà uno spetta-

CLAUDIO BAGLIONI E GIANNI MORANDI: I DUE “CAPITANI CORAGGIOSI”

colo diverso da quello di settembre – confessano i Capitani -. Quello precedente era uno show costruito appositamente per l’area del Foro Italico». Una ragione in più per far tornare anche chi già l’ha visto a Roma saranno anche i nuovi arrangiamenti di alcuni dei pezzi della nuova scaletta. «Ci sono molte canzoni che rinascono in maniera diversa dall’esecuzione romana, tra queste Se perdo anche te», anticipano i due con la consapevolezza che la «nostalgia è un pulsante interessante da schiacciare». «Noi abbiamo vissuto il momento migliore della musica, un periodo particolare, un’epopea – riflettono -. In quegli anni è stata inventata la musica: c’erano i Beatles, i Rolling Stones, Bob Dylan. Non c’è ancora stato un altro periodo simile: forse anche i più giovani, quelli che accompagnano le mamme, possono rimanerne colpiti. Del resto il nostro lavoro è quello di cantare, suonare, sorprendere e sorprenderci». Anche con molta autoironia che, di fatto, è la falsariga con cui Claudio Baglioni e Gianni Morandi, diversi per indole e carattere, hanno deciso di affrontare la loro avventura di coppia. Un esempio per tutti? «Claudio – osserva Morandi - non finisce mai una serata col sorriso sulle labbra, ha sempre qualcosa da ridire a me o a lui». «Gianni rimane sempre lì a contemplare il pubblico – ribatte Baglioni -, non vorrebbe mai andar via». La diversità pop che vince.

Grande richiesta di biglietti, Claudio Baglioni e Gianni Morandi aggiungono una terza data: 10, 11 e 12 marzo

Acireale, i “Capitani coraggiosi” fanno tris del

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Sicilia, tre giorni nella storia della musica Dal 10 al 12 marzo Baglioni e Morandi ad Acireale De Gregori canta Dylan l’11 a Catania, il 12 a Palermo IL FOCUS MATTIA MADONIA

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ta per arrivare a Catania un pezzo di storia. No, non stiamo parlando della filiale del museo egizio di Torino, che impreziosirà la nostra città, ma della coppia Morandi-Baglioni e di Francesco De Gregori. I “capitani coraggiosi” si esibiranno al Palasport di Acireale nel trittico 10-11-12 marzo, mentre De Gregori porterà in scena la sua rivisitazione di Dylan l’11 marzo al Teatro Metropolitan di Catania e il giorno dopo al Golden di Palermo. Tre artisti che hanno avuto il merito di restare sulla cresta dell’onda per decenni, accompagnando la crescita di intere generazioni con la loro musica. Analizzando i loro percorsi è possibile addentrarsi in un discorso che tocca più la sociologia che la musica. Gianni Morandi, l’eterno ragazzo, è quello che più di tutti rappresenta l’elevazione del concetto di “popolare” applicato alla musica. Esplode nei primi Anni Sessanta mostrando il sorriso innocente della gioventù, assumendo il ruolo di “figlio/nipote/fidanzato che tutte le madri/nonne/ragazze vorrebbero avere”. Le infinite copie di dischi vendute e i successi televisivi e cinematografici non hanno mai scalfito la sua immagine di “ragazzo della porta accanto”, il giovane che dalla provincia (Monghidoro) ha cavalcato il boom economico per giungere nelle case degli italiani senza mostrar macchia. Eppure anche lui ha accusato un periodo di calo di popolarità, negli anni settanta, coinciso con l’avvento dei cantautori impegnati e con un clima nel Paese che poneva ai vertici gli scontri ideologici. Morandi venne contestato duramente proprio per essere il rappresentante di

quella cultura commerciale e tradizionalista che stonava con le rivoluzioni che stavano fermentando in quegli anni. Periodo che invece risultò fertile per Francesco De Gregori, più vicino alla sfera del cantautorato e della poesia in musica. Se Morandi è entrato nelle case degli italiani bussando alla porta De Gregori l’ha fatto soffiando delicatamente l’armonica dietro le finestre. Ben presto il pubblico si è accorto di un artista in grado di creare storie attraverso testi dalla disarmante profondità, pur rimanendo comprensibili e attuali. Anche il cantautore romano ha dovuto fronteggiare gli scontri sociali degli anni di piombo; emblematico un suo concerto del 1976 al Palalido di Milano, dove fu contestato dai collettivi politici studenteschi ed accusato di strumentalizzare i temi della sinistra per arricchirsi. Superato questo episodio De Gregori ha continuato a regalare perle sonore, con discrezione ed un perpetuo stato di grazia, che mai è andato a scemare nel corso dei decenni, mantenendo le distanze dai più morbosi riflettori. Gli Anni Settanta sono stati il trampolino di lancio anche per Claudio Baglioni, che a differenza dei suoi colleghi non è entrato nelle case degli italiani attraverso porte o finestre, ma ha direttamente rapito le fanciulle a bordo della sua storica Camilla (una Citroen gialla). Il suo folgorante successo l’ha portato ad essere il “cantautore dei buoni sentimenti”, l’artista romantico che attraverso la semplicità (unita ad un talento non indifferente nel saper fotografare le emozioni) ha radunato un esercito indissolubile di fan nel corso degli anni. Pochi ar-

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TRE CONCERTI, DUE SOLD OUT Claudio Baglioni e Gianni Morandi, ovvero, i Capitani coraggiosi sbarcano al Palasportm di Acireale giovedì 10, venerdì 11 (sold out) e sabato 12 marzo (sold out). Una serie di nuovi favolosi concerti per tre ore di straordinaria musica dal vivo e 50 memorabili titoli del repertorio italiano degli ultimi cinquant’anni, eseguiti con un supergruppo di polistrumentisti.

tisti italiani hanno avuto il suo impatto sulla quotidianità della gente, sul mosaico emotivo che segna l’esistenza di ogni individuo. Un successo che per tutti e tre è proseguito negli Anni Ottanta (periodo di rinascita per Morandi e di raffinate conferme per De Gregori) e nei decenni successivi, fino a conservare ai giorni nostri quel bagliore di popolarità capace di issarli con prepotenza nella memoria collettiva di un intero Paese. Un apprezzamento trasversale, capace di unire nord e sud, destra e sinistra. Morandi ad esempio viene da una formazione comunista, il padre Renato nella sua bottega ogni mattina gli faceva leggere alcune pagine del Capitale di Marx. Baglioni per anni è stato erroneamente associato alla Democrazia Cristiana, a causa di un manifesto contro l’aborto dove il cantautore appariva (a sua insaputa) accanto ad Al Bano. Si è comunque giocato sull’accoppiata con Morandi per l’immagine di un comunista e di un democristiano insieme. Sulle reali idee politiche di De Gregori non vi è mai stata certezza: dipinto come “intellettuale radical- chic” (che vuol dire tutto e niente) è stato parco nel rilasciare interviste su questi temi. Questi artisti hanno adesso superato i sessant’anni (Morandi i settanta), e le energie non sembrano giunte al termine. Baglioni e Morandi si sono alleati per un progetto (Capitani coraggiosi) in grado di riempire palazzetti e teatri di tutta Italia, come se il tempo non fosse mai passato. Il Gianni nazionale ha addirittura incrementato la sua popolarità grazie all’uso superlativo dei social networks: niente lustrini e vette irraggiungibili, ha deciso di mostrare attraverso Internet il suo lato umano, i modi gentili e le faccende di tutti i giorni. Come se la foto di un Morandi impegnato a pelare le patate rappresentasse un sollievo per l’italiano medio. L’esatto contrario di De Gregori, che mai ha concesso l’ingresso nella sua sfera privata, nel suo ermetico mondo, che possiamo sbirciare soltanto attraverso le sue canzoni. Il suo ultimo progetto (la rivisitazione di alcuni brani del suo idolo Bob Dylan) ha riscosso un successo inaspettato, sconfiggendo la logica di mercato che prevede in vetta alle classifiche solo reduci dai talent show o rapper che scimmiottano gli americani. Durante questi concerti siciliani tra il pubblico potremo vedere un miscuglio generazionale. Il nonno che ricorda i lontani giorni in cui si faceva “mandare dalla mamma a prendere il latte” e il ragazzino che sogna un selfie con le grandi mani di Morandi. La zia che sognava di finire sulla “Camilla” di Baglioni e il padre che ha passato interi pomeriggi ad imparare a memoria l’intro al pianoforte de La donna cannone. Ci si commuoverà, si riderà con nostalgia. Per carità, ci sarà anche il momento in cui esclameremo “questa canzone era davvero brutta”. Ma a prescindere dai gusti musicali la Sicilia diventerà testimone di una presenza tangibile, di tre artisti che calcheranno per l’ennesima volta nella loro carriera un semplice palco, consci di far parte delle pagine del sussidiario della nostra vita.


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Fan in attesa per i “capitani” La “nave” condotta dai due noti artisti resterà “ancorata” da oggi a sabato al PalaTupparello, dove sono previste 3 tappe del tour “Capitani coraggiosi”

Baglioni e Morandi, tris ad Acireale oggi dove Teatro del Canovaccio. Alle 21, “Sugnu o non sugnu” Una notte insonne in casa Shakespeare, di e con Francesca Vitale. Regia di Nicola Alberto Orofino. Teatro Massimo Bellini. Alle 17,30, “Il Trovatore”. Direttore Gianna Fratta, regia di Renzo Giacchieri. Con Giuseppe Altomare e Dimitra Theodossiou. Teatro Brancati. Alle 17,30, “Pensaci Giacomino”, con T

La “nave” condotta da Claudio Baglioni e Gianni Morandi, “Capitani coraggiosi”, sbarca oggi ad Acireale, dove resterà ancorata per tre giorni, sino a sabato. Il fortunato tour dei due celebri artisti prevede, infatti, tre concerti al “PalaTupparello”, organizzati da Giuseppe Rapisarda management, ma soltanto per il primo, quello in programma oggi, sono ancora disponibili biglietti. Tutto esaurito, invece, per domani e sabato, a testimonianza del grande seguito del quale Baglioni e Morandi possono godere. In un primo momento erano due le tappe acesi previste, l’11 ed il 12 marzo. I tagliandi sono andati subito a ruba e, pertanto, gli organizzatori han-

no deciso di “rafforzare” con una terza data, quella di oggi, la “missione” siciliana, che richiamerà pubblico anche dalla vicina Calabria, da Malta e non solo. Numeri da capogiro quelli del tour: 9 i Tir giunti ad Acireale già da qualche giorno, palco rettangolare da 20 metri x 14, 16mila circa gli spettatori previsti nelle tre serate, una cinquantina le canzoni proposte nell’arco di tre ore; non mancheranno “Capitani coraggiosi, “Io sono qui”, “Scende la pioggia”, “E adesso la pubblicità”, “Canzoni stonate, Io me ne andrei”, “La fisarmonica, “In ginocchio da te”, “Questo piccolo grande amore”, “Vita”, “Occhi di ragazza”, “E tu come stai”, Varietà”, “Poster”, “Strada facendo”, “Bel-

la signora”, “Mille giorni di te e di me”, “Uno su mille, “La vita è adesso”. Frattanto, i fan sono scatenati già da settimane per “intercettare” i due artisti nell’albergo in cui risiederanno, così da potere “strappare” un autografo o una foto. Impresa un tantino ardua, anche se sembrano distanti i livelli di “blindatura” riscontrati in occasione del recente concerto di Eros Ramazzotti. Al “PalaTupparello” si preannuncia un assedio sin dal mattino di oggi e, a riguardo, il commissariato di polizia, diretto dal vicequestore Giovanni Marziano, ha disposto un adeguato servizio di ordine pubblico che prevede minuziosi controlli. GAETANO RIZZO


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l’evento. Sbarca oggi al Palasport di Acireale (per tre sere) il tour di Morandi e Baglioni: mezzo secolo di canzoni che hanno segnato gran parte della vita dei loro fans

Gianni & Claudio, capitani sulle coste siciliane 0 Intonanoinsiemeperfino «Chissàsemi pensi»che il cantautoreromano scrisseperl’interpreteemilianoeche luirifiutò Nove tir pieni di scenografie e strumenti musicali sono arrivati nell'isola già da un paio di giorni Oggi arrivano invece i due cantanti: ad accoglierli, tra stasera e sabato, oltre sedicimila spettatori. Tancredi Bua

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Di biglietti non se ne trovano più da tempo, se non giusto qualcuno per stasera, prima delle tre date consecutive con cui Gianni Morandi e Claudio Baglioni portano al Palasport di Acireale il loro Capitani coraggiosi. Nove tir pieni di materiale e strumenti sono arrivati nell'isola già da un paio di giorni per consentire la costruzione del palco da 20 metri e la sua organizzazione, curata dalla Giuseppe Rapisarda Management e dal palermitano Giovanni Contino. Oggi arrivano invece i due cantanti: ad accoglierli, tra stasera (l' apertura dei cancelli è fissata per le 19, lo spettacolo comincia invece alle 21) e sabato, oltre sedicimila spettatori. Oltre cinquanta i brani in scaletta, dalla canzone che dà il titolo al tour a Io sono qui, da Scende la pioggia a Io me ne andrei, passando per La fisarmonica e Questo piccolo grande amore. I concerti di domani e sabato sono già al tutto esaurito, ed è facile spiegare perché: si tratta di tre ore di canzoni, tutte d'un

fiato e tutte da cantare, conosciutissime, che hanno fatto la storia della musica italiana. Cinquant'anni di emozioni per chi è cresciuto con Andavo a cento all'ora e chi con Strada facendo, in una specie di mega jukebox colmo di hit firmate Morandi e Baglioni. Ad accompagnare il cantante romano e l'«eterno ragazzo» di Monghidoro durante i tre concerti, una band di 21 polistrumentisti tra cui Paolo Gianolio, Stefano Pisetta e Marco Rinalduzzi alle chitarre, Mario Guarini al basso, Roberto Pagani alle tastiere, Stefano Pisetta ed Elio Rivagli alla batteria, Pio Spiriti al violino, Aidan Zammit alle voci e alle tastiere. Al loro fianco, un'ampia sezione vocale, archi e fiati. Il progetto Capitani coraggiosi è partito ormai un anno fa, proprio sulla pagina Facebook di Gianni Morandi, che nei mesi passati era diventata il veicolo principale di comunicazione del cantante. È bastata una foto con l'amico Baglioni per creare immediatamente un vortice di curiosità nei fan: e di lì a poco è arrivato l'annuncio sui dieci concerti al Foro Italico di Roma. A fine giugno è stata l'ora del singolo che dà il nome all'intero tour, a febbraio invece del doppio disco omonimo, che racchiude i brani suonati dal vivo nello spettacolo romano. «Sono arrivate tante sollecitazioni. L'idea che non fosse un tour, ma un evento cristallizzato (al-

Nel corso dello show «Capitani coraggiosi», Gianni Morandi e Claudio Baglioni si prendono anche scherzosamente in giro

la serie di concerti al Foro Italico, ndr.) c'era. Per fortuna - racconta scherzoso Baglioni - abbiamo messo su una sorta di coppia di fatto verso la fine della nostra carriera». Coppia in cui i ruoli sono chiaramente ben definiti, come hanno raccontato loro stessi: Gianni è «l'entusiasta», Claudio si è definito «il pedante», quello che «alla fine del concerto viene a dirmi “Guarda che abbiamo sbagliato l'introduzione in questa canzone” si...lamenta il «golden boy» emiliano. Morandi è più quello che quando le luci del palco si spengono, felice, commenta «Ma hai visto che belle le facce delle persone?». Poco prima della data zero della tournée, erano già stati venduti oltre 105.000 biglietti: la cifra fa già capire quale sia l'entità del progetto e quanta sia soprattutto la voglia di cantare dei due artisti. Senza nascondere gli anni trascorsi, storie ed aneddoti che li hanno prima divisi e infine uniti: è il caso di Chissà se mi pensi. L'aveva scritta Baglioni nel 1969 pensando proprio a Morandi, lui la rifiutò e il cantante romano la incise nel ’74 (su ...E tu): «Ero convinto che se Gianni l'avesse interpretata, sarebbe diventata un successo planetario». «Interpretata da me non se la sarebbe filata nessuno», gli fa eco Morandi. E adesso la cantano insieme fianco a fianco: «Chissà se mi pensi, seduta sul letto...». (*TABUA*)


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