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INDICE CARTELLA STAMPA Testo istituzionale di Enzo Bianco, Sindaco di Catania Testo istituzionale di Orazio Licandro, Assessore ai Saperi e alla Bellezza condivisa e al Turismo Testo in catalogo di James S. Snyder, Direttore Anne and Jerome Fisher The Israel Museum, Gerusalemme Comunicato stampa Scheda tecnica Elenco opere in mostra File didascalie immagini uso stampa
RASSEGNA STAMPA Comunicato stampa Generali Italia Comunicato stampa Una Hotel Scheda didattica
ULTIMO AGGIORNAMENTO: 03 FEBBRAIO 2016 Comunicato stampa Start CONTENUTO LINK DROPBOX Cartella Stampa Altri saggi in catalogo: Saggio in catalogo “Chagall e il tema degli innamorati” di Efrat Aharon Saggio in catalogo di Sivan Eran-Levian “Ritratti” Saggio in catalogo di Efrat Aharon “La mia vita” Saggio in catalogo di Meira Perry-Lehmann “I libri di Bella Chagall” Saggio in catalogo di Meira Perry-Lehmann “Le anime morte” Saggio in catalogo di Efrat Aharon “Le favole di La Fontaine” Saggio in catalogo di Sivan Eran-Levian “Illustrazioni della Bibbia” Pannelli di mostra Immagini in alta risoluzione uso stampa Press release
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AGENZIE DI STAMPA
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17.10.2015
Mostre: al Castello Ursino di Catania le opere di Chagall (ANSA) - CATANIA, 17 OTT - Dalla collezione dell'Israel Museum di Gerusalemme giungono per la prima volta a Catania, presso il Castello Ursino - oggi sede del Museo civico della città etnea - 140 lavori di Marc Chagall, il cui linguaggio è così universale da essere amato da tutti e da tutti conosciuto e riconosciuto e che, tra tutti gli artisti del secolo scorso, è rimasto fedele a se stesso pur attraversando guerre, catastrofi, rivoluzioni politiche e tecnologiche. Dopo il successo della mostra nella sede romana del Chiostro del Bramante che ha totalizzato oltre 140 mila visitatori, Catania ospita l'esposizione e torna finalmente a respirare aria di cultura attraverso disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli di uno degli artisti più amati del Novecento. La mostra racconta la poetica dell'artista ebreo, influenzata dal grande amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944, ripercorrendo la sua vita e la sua arte che fu commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee - dall'originaria cultura ebraica a quella russa, all'incontro con la pittura francese delle avanguardie. La mostra Chagall. Love and Life curata da Ronit Sorek è prodotta da Arthemisia Group, in collaborazione con l'Israel Museum nelle sale del Castello Ursino dal 18 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016. La mostra raccoglie in particolare lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie (My Life), all'incontro con l'amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, pubblicati dopo la morte prematura dell’amata.(ANSA).
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A Catania le meraviglie di 'Chagall Love and Life’ Catania ospita per la prima volta la collezione Marc Chagall, costituita da 140 dipinti, provenienti dall'Israel Museum di Gerusalemme. La mostra, con il titolo 'Chagall Love and Life', sarà allestita al Castello Ursino dove il pubblico potrà ammirare il linguaggio pittorico di un Maestro che ha attraversato Novecento rimanendo fedele a se stesso, attraversando guerre, catastrofi, rivoluzioni politiche e tecnologiche. La mostra, reduce dal recente successo al Chiostro del Bramante di Roma, offre disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli. L'allestimento, curato da Ronit Sorek, e prodotta da Arthemisia Group, racconta la poetica dell'artista di origini ebree, la cui arte è stata influenzata dall'amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944. Nell'esposizione viene ripercorsa la sua arte in quanto commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee, dall'originaria cultura ebraica a quella russa, all'incontro con la pittura francese delle avanguardie. Le otto sezioni tematiche della mostra disegnano una mappa artistica e spirituale complessa, che raccoglie in particolare lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie 'Ma vie' ('My Life'), all'incontro con l'amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri 'Burning Lights' e 'First Encounter', pubblicati dopo la sua morte. Un'intera sezione è dedicata alle illustrazioni della 'Bibbia', con temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un'interpretazione straordinariamente 'umanista' delle Scritture, come il ciclo d'incontri storici tra l'uomo e Dio, interpretazione dell'Antico Testamento. Oltre alla varietà di temi, molto più ampia rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei, molti furono i campi nei quali Chagall espresse la sua arte, quali la pittura, la scultura, il mosaico, la scenografia, la scrittura e l'incisione. Nella terza sala una gigantografia riproduce anche l'ambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi con i suoi antichi torchi dove lavorava Chagall, stamperia frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti. La rassegna mette soprattutto in luce il rapporto tra arte e letteratura. Oltre ad aver corredato di immagini i libri dell'amata sposa, ha illustrato la Bibbia con 'L'angelo caduto', gouache del 1924, ha lavorato sull'iconografia cristiana con il dipinto 'Crocifissione', gouache del 1944, ha rappresentato 'Le anime morte' (dello scrittore Gogol), di cui sono in mostra il frontespizio e 15 delle 96 tavole del 1948, inoltre disegnò le illustrazioni delle favole di La Fontaine, di cui sono in mostra 18 tavole tra acquerelli, acqueforti e gouache. Chagall celebrò l'amore come dono divino ne 'Gli amanti' (dipinto ad olio, 1937), 'Coppia di amanti e fiori' (1949), 'Coppia di amanti con gallo' (1951), 'Gli amanti' (gouache del 1954-55), ritrasse la famiglia e gli amici in 'Ritratto del Dottor I.A. Eliashev' e quello di Ala Eliashev, entrambi in grafite su carta del (1919), e se stesso in 'Autoritratto con sorriso' e 'Autoritratto con smorfia', entrambi in acquaforte (1924-25).
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MOSTRE: A CATANIA 140 OPERE CHAGALL PROVENIENTI DA ISRAEL MUSEUM CATANIA (ITALPRESS) - Dalla collezione dell'Israel Museum di Gerusalemme giungono per la prima volta a Catania, presso il Castello Ursino - oggi sede del Museo civico della citta' etnea 140 lavori di Marc Chagall, il cui linguaggio e' cosi' universale da essere amato da tutti e da tutti conosciuto e riconosciuto e che, tra tutti gli artisti del secolo scorso, e' rimasto fedele a se stesso pur attraversando guerre, catastrofi, rivoluzioni politiche e tecnologiche. Dopo il successo della mostra nella sede romana del Chiostro del Bramante che ha totalizzato oltre 140.000 visitatori, Catania ospita l'esposizione e torna finalmente a respirare aria di cultura attraverso disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli di uno degli artisti piu' amati del Novecento. La mostra racconta la poetica dell'artista ebreo, influenzata dal grande amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944, ripercorrendo la sua vita e la sua arte che fu commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee - dall'originaria cultura ebraica a quella russa, all'incontro con la pittura francese delle avanguardie. "La mostra Chagall. Love and Life" curata da Ronit Sorek e' prodotta da Arthemisia Group, in collaborazione con l'Israel Museum nelle sale del Castello Ursino dal 18 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016. (ITALPRESS).
TELEVISIONI
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GIORNO & NOTTE
CATAN
IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI PALAZZO INGRASSIA
FIRMATA LA “CARTA DI CATANIA” NELL’AMBITO DELLA CONFERENZA ICOM del 18.10.2015
Musei propulsori dei beni culturali del territorio “Fidarsi” dei musei, e affidare loro un ruolo propulsore nella gestione dei siti Unesco e nella tutela e valorizzazione dei paesaggi culturali. E’ quanto propone la “Carta di Catania”, sottoscritta al termine della seconda giornata dei lavori della conferenza “Musei e Patrimonio dell’Umanità”, promossa dalla sezione italiana dell’International Council of Museums, in collaborazione con la Regione Siciliana, il Comune e l’Università di Catania, la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, l’Associazione Geografi Italiani, la Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, il Coordinamento Città Unesco Sicilia e il Parco dell’Etna. «Per i musei - affermano i promotori del documento che, insieme alla Carta di Siena su “Musei e paesag-
gi culturali”, si propone come contributo della museologia italiana al dibattito della 24ª Conferenza generale di Icom di Milano 2016 - assumere la responsabilità del paesaggio culturale significa estendere la propria missione al territorio, contribuire a individuare nuovi modelli e nuove forme di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, entrare in dialogo con le comunità in una prospettiva di sviluppo sostenibile». Ieri, al Monastero dei Benedettini, sono state presentate le esperienze riguardanti i musei e i siti del patrimonio Unesco in Sicilia (tra cui il Val di Noto e l’Etna), in Italia e in Europa e nel Mediterraneo, ponendo l’accento sulle ricadute in termini di sviluppo esteso all’intero territorio nel quale ricadono i siti Unesco, dal-
l’eccezionale “valore universale”, visti non più come un’eccezione, bensì come un riferimento, irraggiando la loro significatività e attrattività su ambiti, geografici, ma anche culturali, più ampi. Tra questi, è stato citato anche il Parco dell’Etna, presentato dalla presidente Marisa Mazzaglia anche attraverso i percorsi di salvaguardia e a tutela della fruibilità. E sono stati ipotizzati anche modelli e forme di gestione che potrebbero consentire ai musei - intesi come “presidi territoriali di tutela attiva” e “centri di interpretazione” del patrimonio culturale diffuso e del paesaggio - di assumere un ruolo guida nell’ambito del patrimonio culturale, e una funzione attiva all’interno dei siti e dello stesso territorio.
Inaugurato ieri a Palazzo Ingrassia il museo di archeologica d Un’“anteprima” dell’allestimento che sarà completato entr ospita una vasta collezione di reperti, in gran parte provenie “Collezione Libertini” oltre a numerosi “falsi d’autore”. Pres nastro, tra gli altri, il sindaco Bianco, l’assessore Licandro, il r il direttore del Disum, Magnano San Lio e la prof. Lagona.
Castello Ursino mostra evento
CENTRO ZO
Un conc per rico Pennisi
Le opere raccontano il villaggio natale di Vitebsk, le tradizioni ebraiche, l’incontro con la moglie Bella, le illustrazioni della Bibbia, delle fiabe di La Fontaine e de «Le anime morte» di Gogol. La mostra rimarrà aperta fino al 14 febbraio
Chagall, poeta errante dell’amore Il mondo interiore dell’artista in 140 opere dell’Israel Museum PINELLA LEOCATA
Dopo l’esposizione romana al Chiostro del Bramante, arriva a Catania, a Castello Ursino, la mostra «Chagall. Love and life», 140 opere della collezione dell’Israel Museum di cui Chagall fu tra i fondatori con la donazione, poi incrementata dalla figlia Ida, di propri disegni e dipinti. La mostra è organizzata da Artemisia Group che avvia così una stretta collaborazione con l’amministrazione comunale. «Chagall. Love and life», visitabile fino al 14 febbraio, è una mostra tematica nella quale emergono con forza commovente i soggetti della poetica di uno dei più grandi artisti del Novecento: l’amore per la moglie Bella Rosenfeld, la memoria onirica del villaggio natale Vitebsk, in Bielorussia, la cultura ebraica con le sue cerimonie, il paesaggio, la natura. Opere che parlano del suo grande amore per la vita, la donna, il colore, e del suo ostinato ottimismo nonostante le crudeli esperienze della storia personale e collettiva. E lo fanno con le tecniche più varie: il disegno, la puntasecca, l’olio, la litografia, l’inchiostro di china, l’acquerello, la gouache. La mostra si apre con le immagini dell’autobiografia, realizzata quando Chagall aveva solo 37 anni, e dove, in nuce, sono giù presenti i temi del suo mondo interiore segnato dall’incrocio delle culture in cui è cresciuto, quella russa, quella ebraica e quella internazionale dei grandi artisti occi-
dentali respirata in Francia della quale ottenne la cittadinanza nel 1937, poco prima di dover fuggire a New York per scampare ai nazisti e allo sterminio. Temi e soggetti che ricorreranno in tutta la sua produzione artistica, come l’ebreo errante, il villaggio, reale e surreale allo stesso tempo, i cui abitanti sono intenti alle occupazioni abituali all’interno di architetture dove la prospettiva svanisce. E poi gli autoritratti, il racconto delle feste e delle ricorrenze ebraiche, i festosi mazzi di fiori, simbolo dell’amore, gioioso e caduco. E ancora le acqueforti che illustrano le favole di La Fontaine, gli episodi della Bibbia e il romanzo «Le anime morte» di Gogol dove i proprietari terrieri sono disegnati con un tratto pesante per renderne la volgarità e la violenza, in opposizione al tratto lieve usato per descrivere gli amanti. E ancora i disegni che raccontano il poetico incontro con la moglie Bella e l’olio tragico in cui racconta la distruzione del suo villaggio natale da parte dei nazisti, la strada principale segnata da croci dove sono inchiodati i maschi ebrei, le donne violentate ai loro piedi, mentre il rabbino non vola più sulla città, ma si arrocca sui tetti stringendo tra le braccia i rotoli della Torah. L’iconografia cristiana per rendere la crocifissione del popolo ebreo, come lo era Gesù. Una mostra che racconta di Chagall, nostalgico ebreo errante che aspira ad essere un artista internazionale e che, sfidando una cultura iconoclasta, rie-
Dall’alto, una delle opere in mostra, parte dell’allestimento con le teche climatizzate, e, a fianco: Jole Siena, Tana Coen, Enzo Bianco, Orazio Licandro e Ronit Sorek (foto Scardino)
sce a realizzare il suo sogno. Un maestro le cui connotazioni artistiche sono state illustrate dalla curatrice della mostra Ronit Sorek. «Una mostra - ha sottolineato l’assessore alla Cultura Orazio Licandro che esprime la visione strategica dell’amministrazione Bianco in cui il museo civico di Castello Ursino ha il ruolo di leva formidabile di attrazione
turistica e la funzione di studio, di conoscenza e di formazione per la crescita dei cittadini». Per questo il sindaco Enzo Bianco ha annunciato che, anche nell’ottica della destagionalizzazione del turismo, Castello Ursino ospiterà due grandi mostre l’anno che saranno programmate con un anno d’anticipo in modo da essere inserite nella programmazione dei
“MAGIE BAROCCHE”, OMAGGIO A VIVALDI NELLA CHIESA DI S. LUCIA AD ADRANO
Dal Kiev Baroque Consort ricami sonori al femminile Il concerto programmato ad Adrano, venerdì scorso, da Antonio Marcellino per “Magie Barocche”, ha avuto un preludio catanese nella chiesa di San Giuliano in occasione della conferenza dell’International Conference of Museums. In serata, ad Adrano, il concerto omaggio a Vivaldi: con voci esclusivamente e meravigliosamente femminili. Squillanti, affettuose, a tratti persino seducenti, tecnicamente perfette, artisticamente suggestive. Attorno a loro un complesso orchestrale di prim’ordine, guidato da un primo violino di congeniale ispirazione (Vito Imperato) con artisti di pari maestria tecnica (Gioacchino Pantò, Gaetano Adorno), una sezione di note profonde brunite e vigorose (Benedetto Munzone al violoncello e Alberto Amato al contrabbasso) punteggiati da un clavicembalo benissimo tem-
perato affidato ad Alistair Sorley, assecondato all’organo da Vincenzo Benina. La vocalità del coro ucraìno viene guidata da Nancy Milesis Romano (nativa di Argentina, con esperienze musicali di rilievo di qua e di là dell’Atlantico e ora artista tra Kiev e Roma) ed è un vero ricamo sonoro: voci acute che irrompono in primo piano, dialogo tra soprani, mezzosoprani e contralto di un dinamismo insuperabile e impeccabile in tutti gli intrichi più impervi della partitura. Così è stata l’interpretazione con cui il Kiev Baroque Consort, nello scrigno artistico della chiesa di S. Lucia, ha celebrato il trionfo del barocco nel Gloria RV589 di Vivaldi. E la musica di Vivaldi ha acquistato il suo senso completo: sacra nella destinazione, vistosamente profana negli effetti: sotto quelle note si indovinano gli ardo-
ri della aristocrazia europea, da Versailles a San Pietroburgo, tra cui quella adranita non sfigurava vantando ascendenti fino ad Adelasia normanna nel 1158: più che un coro da messa quello è un preludio alle danze, tra damine e nobili cavalieri. Si indovinano la grazia, il vigore, la seduzione, la sapiente sintassi sentimentale che il teatro settecentesco aveva e che oggi ab-
biamo dimenticato. Un grande successo perché tutto è stato connesso perfettamente, anche l’ambientazione che nessuna riproduzione elettronica può fare palpitare tanto intensamente. Così il pubblico ha richiesto un bis che nuovamente ha celebrato i fulgori dell’età barocca europea in genere e del Val di Noto. SERGIO SCIACCA
tour operator. Sindaco e assessore hanno poi rivendicato per l’amministrazione comunale «efficacia e capacità di dialogo con i privati». E Jole Siena, presidente di Artemisia Group, concorda. «Abbiamo trovato questa amministrazione aperta, attenta, collaboratrice». E, in questa prospettiva, ha annunciato altri possibili appuntamenti. Del resto il suo gruppo si è fatto carico totalmente delle spese dell’allestimento provvedendo anche a climatizzare un caveau del castello in cui sono state custodite le opere e a fornire teche espositive climatizzate, precauzione indispensabile per opere particolarmente fragili come quelle su carta e cartone. Strutture che resteranno patrimonio del museo civico i cui spazi e le cui collezioni archeologiche hanno accolto le opere di Chagall in un allestimento suggestivo, e non solo perché l’arte moderna dialoga con quella antica, ma anche per suggestioni storiche - come ha messo in evidenza Tania Coen, vicedirettrice dell’Israel Museum -. In questa zona di città, infatti, in epoca tardo antica e poi nel Medioevo, c’era la giudecca, qui viveva la comunità ebraica catanese che Federico II coinvolse nella costruzione di castello Ursino, insieme alla popolazione locale e a quella araba. La mostra prevede che i visitatori siano muniti di audioguida, inclusa nel prezzo del biglietto, e che una particolare sia realizzata per i bambini che avranno uno spazio creativo tutto per sé all’interno del percorso espositivo dove, in una delle torri ottagonali, si potrà vedere anche un video sulla vita di Chagall e sulla mostra. Il costo del biglietto è di 12 euro. Sono previste riduzioni (10 euro) per gli anziani, i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e i gruppi. Gli universitari pagheranno 6 euro, le scuole 5, ingresso omaggio per i bimbi sotto i 4 anni.
A quindici anni dal Francesco Pennisi, Musicale Etnea, in con la Fondazione Puggelli, l’associa promozione social Libero” e il Dipartim Scienze Umanistic dell’Università, ha di omaggi ai molte compositore nativ legatissimo al mon immaginario della Ieri la presentazion Machiavelli, del vo Alessandro Mastro dubbio che vibra. F Pennisi e il teatro m da un progetto del associazione per la contemporanea “N Consonanza” di Ro Pennisi fu socio fon 1964. Stasera alle 21,15, una versione came “Deragliamento”, prima esecuzione grafiche della part con la supervisione 13 e 14 aprile del 2 Conservatori di To Alessandria dall’O Laboratorio del Co Alessandria, dirett Lugo, in collaboraz gruppo “Insieme F Conservatorio di T coordinato da Fran In questa nuova ve Claudio Lugo dirig ensemble di qualif siciliani: Raffaele B Carmelo Dell’Acqu Giuseppe Privitera Giuseppe Tringali ( Graziella Concas (p Paolo Sorge (chita Giovanni Arena (co Voce recitante: Bia Francesco Pennisi, iniziò a comporre g autodidatta. Nei p Cinquanta si trasfe frequentò la facolt iniziò gli studi di co sotto la guida di Ro E’ stato anche gra
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,30 “Mister roe”, spettacolo cura de “La Cada
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cati. Alle 17,30 e”, di Tony a Giuseppe uccio
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a Punta. Alle Villa Angela, il e la Fenice o per signora” di ia di A. Scionti. tor. Alle 18 “... duardo Saitta. e 22 Gillian cketta Live. no. Mostra nd life”. Orario: no al 14
a Cultura. alle 13. Ingresso “Migrant onale dell’artista h Fulton, aperta mbre. niano. Aperto Ingresso a
o. Aperto dalle
ni al fax 095253495 o cronaca@lasicilia. it.
laborazione in rete che offre ad associazioni, gruppi di ricerca, realtà di sperimentazione, la possibilità di uno spazio, una struttura, un’organizzazione dove operare, sviluppare progetti, essere protagonisti. Basta dare uno sguardo alle proposte e agli eventi per rendersi conto di quale lavoro costante e capillare sul territorio locale, nazionale ed europeo abbia fatto Zo in questi anni, grazie ai sacrifici e all’impegno degli organizzatori, ma anche alla sinergia sviluppata con l’Amministrazione comunale di Catania che fin dall’inizio ha creduto nel progetto di creare una residenza artistica aperta alla città, il primo centro multidisciplinare del meridione d’Italia che dal 2005 figura tra le trenta istituzioni culturali di eccellenza nell’ambito del Premio Impresa e Cultura. Il cartellone della stagione 2015-2016 proietta la città nell’orbita delle capitali europee. In collaborazione con Latitudini la rassegna ALTRESCENE parte con un omaggio a Franco Scaldati, riconosciuto maestro della nuova drammaturgia sici-
la musica. Si comincia con i Verdena (martedi 17 novembre) e Colapesce & Baronciani (sabato 5 e domenica 6 dicembre), in collaborazione con Mercati Generali cui segue la rassegna “Swing Lindy Jazz” con due ensemble che prodel 01.11.2015 pongono repertori ispirati al jazz degli anni ‘30: HJO Jazz Orchestra (Martedi 8 dicembre) e Chichy Mo Swing Band (Domenica 20 dicembre). Per il cinema sono in calendario il documentario di Carlo Lo Giudice “Lo stato brado” (mercoledi 2 e giovedi 3 dicembre) e una selezione di cortometraggi dell’Interfilm Festival di Berlino, alla presenza del direttore Heinz Hermanns. Il radicamento sul territorio del Centro Zo con rapporti sempre più strutturati e condivisi con altri organizzatori culturali (Neon, RadioLab, Manomagia, Culture Possibili) è confermato anche dalla colla-
(edizione Einaudi). E’ stato inoltre appena approvato il progetto “La città e gli scambi” per il Bando Regionale “CreAzioni” che vede coinvolto il Centro Zo, Officine Culturali e la Cooperativa Prospettiva, in un percorso di formazione per giovani universitari e ragazzi disagiati che si terrà nei locali di Zo nei prossimi mesi. Il grande lavoro costante e permanente che il Centro Zo ha prodotto in questi anni nel territorio è confermato anche dalla costituzione dell’Associazione Amici di Zo, che vede insieme singoli cittadini, enti, associazioni, imprese interessati a sostenere questo progetto di ampio spessore culturale e sociale, che ben si salda ai fermenti innovativi di ampio respiro portati avanti negli ultimi mesi dalla amministrazione comunale catanese. L. A.
LA MOSTRA AL CASTELLO URSINO
Chagall, oggi ingresso con lo sconto La mostra "Chagall. Love and Life", ospitata al Castello Ursino fino al 14 febbraio prossimo, partecipa all’iniziativa del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo che prevede uno sconto sul costo del biglietto ogni prima domenica del mese. Oggi i visitatori potranno ammirare i 140 lavori di Marc Chagall pagando 5 invece di 12 euro. "Chagall. Love and Life" curata da Ronit Sorek è prodotta da Arthemisia Group, in collaborazione con l’Israel Museum nelle sale del Castello Ursino dal 18 ottobre al 14 febbraio. Le otto sezioni tematiche della mostra disegnano una mappa artistica e spirituale complessa e caleidoscopica che sta a fondamento del profilo apo-
lide dell’artista; l’originalissima lingua poetica di Chagall nasce infatti dall’assimilazione delle tre culture cui appartiene: la cultura ebraica (dalla cui tradizione visiva dei manoscritti ornati egli trae gli elementi espressivi, non prospettici a volte mistici della sua opera); la cultura russa (cui attinge sia attraverso le immagini popolari dei luboki che attraverso quelle religiose delle icone); la cultura occidentale (in cui assimila grandi pittori della tradizione, da Rembrandt agli artisti delle avanguardie che frequenta con assiduità). Ma l’opera di Chagall è anche altro, perché la sua meraviglia di fronte alla natura, il suo stupore di fronte alle creature viventi conferisce quell’arcaicità quasi medievale alla sua
PIAZZA S. MARIA DI GESÙ FESTA DI COMPLEANNO PER PASTICCERIA PRIVITERA
Pasticceria Privitera oggi festeggia 70 anni e invita tutti i catanesi a una giornata di festa, attività, degustazioni e intrattenimento. Nella sua sede di Piazza Santa Maria di Gesù, per l’occasione sapientemente allestita, tantissime le sorprese rivolte a grandi e piccini. Al mattino Baby MasterChef “W le pizzette Privitera”, colazione, degustazione prodotti ad hoc per famiglie con bambini, zucchero filato. Nel pomeriggio dalle 18: mostra fotografica “Storia della Pasticceria”, live music, taglio della torta, happy hour con Joe Billy Band e ballerini Swing, degustazione sigari & cioccolato; rinfresco con i prodotti della Pasticceria Privitera accompagnato da vini e spumanti.
poetica novecentesca. La mostra raccoglie lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie (My Life), all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, pubblicati dopo la morte prematura dell’amata. Un’intera sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia con temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un’interpretazione straordinariamente “umanista” delle Scritture come il ciclo d’incontri storici tra l’uomo e Dio, interpretazione dell’Antico Testamento.
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IL NOTO RAPPER TRA I SUOI FA
Rocco Hunt: «La moneta Un caloroso pubblico ha accolto l’arrivo a Catania di Rocco Hunt. Il noto rapper papà di “Nu Juorno Buono” ha scelto “La Feltrinelli” di via Etnea per il suo InStore “SignorHunt”, che prende il nome dall’omonimo nuovo album al secondo posto delle classifiche dei dischi più venduti in Italia. La base del suo meritato successo, oltre ad una bravura indiscussa e ad un amore sproporzionato per i suoi fan, è la sua faccia da bravo “guagliò”. Rocco ha un forte legame con la nostra isola. «La Sicilia è una Terra che ha un filo diretto con la mia Campania – spiega – si assomigliano tantissimo. La Sicilia ha un gran cuore grazie proprio ai siciliani. Oggi, qui a Catania, ho visto una centinaia di
ragazzi che sono Qui ho una base d fa strano che la m qui. Mi meravigl zio». In“SignorHu diverse “facce” d
mette a confron sua, quella di J Ax no. In questi anni sica? «Si è evoluta cambiata la situa
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mestiere duro». La Fipet dice nneggiati da queste politiche di ncertati con nessuno. E oprire che il comune avalla la mmeno controllare se sono in varie appare quanto meno o ad avere le licenze, le sario secondo la legge e nel caso siamo al paradosso: una se ordinanze comunali non può tera piazza con elementi di e nessuna istituzione intervenga r fronte alle loro richieste».
La fascia meridionale di Via Etnea, cambiato nome e persino tipo di merce cioè da piazza Stesicoro (o Porta Aici) fi- in vendita. C’è stata una moria che si è no in piazza Università e piazza Duomo diffusa anche nelle strade vicine, come era meno frequentata, non serviva al via Umberto. passeggio, anche se c’erano negozi imOra anche al Viale c’è crisi, ma chi portanti come la gioielleria Distefano e il può si difende, spostandosi al limite nel negozio di abbigliamento della famiglia vicino Viale Africa. Di Via Etnea resta il del nello 06.11.2015 Riccioli, uno a fianco dell’altro ricordo un po’ malinconico della Catania splendido Palazzo San Demetrio, angolo felix, non ancora angustiata da crisi del via Di San Giuliano dove accanto c’era commercio, mafia e droga. Ma la malinun altro negozio elegante, quello di Turi conia sparisce quando dal largo di piazPandolfini. Un po’ più giù, all’angolo con za del Municipio guardi la «strata ritta» piazza Università c’era un’altra splendi- e vedi fino alla bianca sommità dell’Etna, da gioielleria, quella di Avolio, specializ- padre brontolone, ma di buon cuore.
PER LA RISCOPERTA DEI GIOCHI DI STRADA
ivivono tuppettiri e carrioli a pallini Re San Berillo, Museo Reba, Fondazione E’bbene, “Le Aquile”, dal gruppo folkloristico “Bummali e Quattari” e dall’Ics Italo Calvino. «Giochi in cortile» si svolgerà dalle 9 alle 22, in piazza Goliarda Sapienza (ex piazza delle belle) e tutti, giovani e meno giovani, si potranno cimentare nei diversi giochi. Alle 13 ci sarà il pranzo in piazzetta, preparato secondo la tradizione gastronomica catanese, e alle 19 un tour culturale nella “Catania segreta”. Sarà presente Telethon a cui sarà devoluta una parte dei fondi di beneficenza che saranno raccolti nel corso della giornata. «Provo tanta felicità nel vedere un gruppo che diventa sempre più grande e che lavora in sinergia - ha detto il direttore del Museo Reba, l’architetto Renato Basile -. Ringrazio in particolare il Comune sempre presente nei nostri progetti. Il quartiere viene man mano recuperato grazie alla partecipazione della gente e, questa volta, anche dei bambini». Domani, sabato 7, alle 19 verranno inaugurate nel museo Reba, una mostra d’arte contemporanea di Giorgio Liardo e una di giocattoli d’epoca messi a disposizione da Giovanfranco Di Giunta.
TURISMO
«Trivago» sceglie anche Catania tra dieci mete per capodanno Secondo il motore di ricerca di hotel «Trivago», Catania è tra le dieci città italiane più richieste per il capodanno 2015. Della classifica fanno parte anche Alghero, Ferrara, Genova, Livigno, Napoli, Rimini, Torino, Trento e Verona. Il programma del 31 dicembre a Catania culminerà nel concerto in piazza Duomo (non si sa chi si esibirà sul palco), mentre il primo gennaio sarà la musica classica protagonista con un concerto al Teatro Massimo Bellini. I riflettori saranno comunque accesi anche sull’arte, con le esposizioni di Palazzo della Cultura, i musei cittadini, e il Castello Ursino che ospita la mostra «Chagall Love and Life». «Catania si nota sempre più per le performance in fatto di turismo - dichiara il sindaco Enzo Bianco -. Dopo l’affermazione di Catania tra le top twenty dei luoghi del cuore per gli stranieri nello studio riportato dal Corriere la scorsa estate, un’ulteriore conferma che le politiche di valorizzazione dei nostri tesori culturali e turistici sono vincenti ed hanno proiettato la città su una ribalta internazionale». «Trivago - ha commentato l’assessore al Turismo, Orazio Licandro -ci conferma che Catania ha le carte in regola per bellezza, patrimonio, vivacità culturale e torna così nei circuiti turistici nazionali e internazionali. E se la città in autunno è piena di turisti, ancira di più ci aspettiamo per il Natale e il Capodanno. Decine e decine di appuntamenti culturali: mostre, musica, libri, teatro, tradizioni popolari nei palazzi storici, nelle piazze e nelle vie di una delle più belle città del barocco patrimonio Unesco».
del
08.11.2015
Lila. Lo stigma sociale è ancora forte, persino tra medici e infermieri; lo Stato fa poca informazione e prevenzione; e c’è poco personale medico dedicato al trattamento delle persone affette da Hiv. Solo il 20% degli infettivologi, infatti, si occupa di Hiv, e ha iniziato a farlo decenni fa, durante il picco dell’infezione. Ora molti di loro vanno in pensione e, poiché pochi giovani si sono specializzati, non c’è come sostituirli. E questo è molto grave dal momento che il trattamento e la cura richiedono un lavoro gravoso, anche per i tanti effetti collaterali causati dalle terapie e per il numero delle persone in trattamento, circa 800 a Catania, suddivisi tra gli ospedali Cannizzaro, Ferrarotto e Garibaldi Nesima. Altro problema è quello della mancanza di farmacie ospedaliere aperte al pubblico, cossicché, per i farmaci, le persone affette da Hiv devono rivolgersi all’ospedale dove, in assenza di sportelli riservati, sono costrette a rivelare la propria patologia. Una mancanza di privacy che molti vivono male.
alla salute, in collaborazione con lo Sprar di via Stazzone - 7 dicembre: «Lila sull’accesso alle cure». Convegno, dalle 17,30, nella sede di via Finocchiaro Aprile 160, con l’Otto per mille della Chiesa Valdese e il patrocinio del Comune. Relazioni su: «Accesso alle cure del migrante» (Maria Grazia Messina); «Accesso alle terapie per Hiv ed epatite C» (prof. Luciano Nigro); «Accesso alla cannabis terapeutica» (avv. Stefano Troni); «Accesso alle cure» (prof. Marisaria Maugeri). - fino al 6 dicembre: «#SosteniamoLila», campagna «DONA AL 45504» , di cui è testimonial Nina Zilli, per donare 2 euro, inviando un sms dal proprio cellulare, o 5 euro da rete fissa, per prevenire la diffusione dell’Aids. Il ricavato è destinato all’acquisto di test salivari da somministrare gratuitamente.
Mercoledì 2 dicembre, alle 9, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università, si terrà il meeting finale del Progetto “Calypso Follow on”, organizzato dal centro di ricerca Cutgana dell’Università. Il progetto, realizzato con i fondi della Programmazione ordinaria Italia-Malta 2007-2013, prevede il potenziamento del Sistema Hf, costruito nell’ambito del progetto “Calypso”, con l’installazione di una quarta antenna a nord-ovest di Pozzallo nel porto turistico di Marina di Ragusa. Apriranno i lavori il rettore Giacomo Pignataro, il presidente della Commissione Territorio, ambiente e beni ambientali del Senato, Giuseppe Marinello, il console onorario di Malta, Chiara Calì, e il project leader Calypso Fo (Università di Malta), Aldo Drago. E ancora Antonio Piceno e Marco Sambataro (rispettivamente Autorità di gestione e Segretariato tecnico congiunto della Programmazione Italia-Malta 2007-2013 – Regione Siciliana), Giuseppe Ciraolo (Sicilian focal point Calypso Fo, Università di Palermo), Rosario Sinatra (responsabile scientifico Calypso Fo per l’Università di
mente diversi siti, a cominciare dal Palazzo della Cultura, che offriva le mostre “Migrant Volcano”, “Catania si mette in mostra”, “Natura a Catania” e “Architettura in Svizzera” e le installazioni fisse della Torre Saracena. Nella Sala conferenze “Concetto Marchesi”, poi, per “I Concerti 2015” a cura dell’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini”, si è svolto un applaudito concerto di un’ensemble di fagotti e violoncello. Sempre nel Palazzo Platamone si è svolta una performance di “Giardino Sonante” e il concerto di un duo di chitarre. Gratuite anche le visite all’Archivio Storico Comunale (con la mostra “Calcio Catania 1954/1964”), al Teatro Antico (dove si esibiva un duo di chitarra dell’Istituto “Bellini”), alla
chiesa monumentale di San Nicolò l’Arena, alla Biblioteca e Mediateca “Vincenzo Bellini” (con dimostrazione funzionale dei robot innovativi), al Catania Living Lab, alla corte del Palazzo Centrale dell’Università (con un concerto dedicato alle vittime di Parigi dell’ensemble di clarinetti Càlamus dell’Istituto “Bellini”). Il maggior numero di visitatori si è avuto però in particolare nelle Terme Achilliane e a quelle della Rotonda appena restaurate. Buona affluenza anche dove si pagava un biglietto ridotto per l’ingresso: Badia di Sant’Agata, Museo Diocesano, Emilio Greco e Belliniano e il Teatro Bellini. Al Castello Ursino sono stati 1.700 i visitatori paganti per ammirare la mostra “Chagall-Love and Life”.
Promuovere una corretta informazione sulle variazioni climatiche e le loro ripercussioni sulla vita del nostro Pianeta, ma anche adottare le necessarie soluzioni suggerite dal mondo della scienza e della ricerca. Un appello rivolto ai numerosi giovani studenti dell’Ateneo catanese e ad alcune classi di istituti superiori da parte di docenti universitari ed esperti del settore nel corso dell’incontro-dibattito su “Cambiamenti globali e cambiamenti climatici. Situazione e proposte. Verso la Conferenza Parigi 2015 sul clima (COP21) ”, che si è svolto stamattina nei locali della Città della Scienza. Un evento, organizzato dall’Università e dal Wwf,
Il Mediterraneo sorvegliato speciale per
AMBIENTE
«Il segreto di questo grande successo - ha aggiunto l’assessore alla Cultura e al Turismo, Orazio Licandro - sta anche nell’aver saputo vincere le gelosie del passato e, con dedizione e umiltà, nell’interesse generale, fare tutti insieme squadra con Parco archeologico, Università, Curia, Teatro Massimo, Cnr e Istituto musicale “Vincenzo Bellini”. A tutti va il nostro sincero ringraziamento. Abbiamo finalmente messo a punto un grande network del patrimonio culturale della città, che rappresenta ormai una realtà consolidata. Ciò ci consentirà di organizzare altri appuntamenti seguendo una precisa programmazione anche autonoma dalle grandi manifestazioni nazionali». Sabato potevano essere visitati gratuita-
dive par dur pro Gio a mi Afri apr scienza in cui si è formato: l’e “religione ufficiale del nostro smantellarne i “dogmi produt contro i quali elabora il conce conviviale, unico modo per ot sviluppo forsennato ci sta neg qualità dell’aria, dell’acqua e Un concetto, quello di decres dato di recente un autorevole Latouche, Papa Francesco, ch Si’” sulla “cura della casa com l’umanità a «eliminare le caus disfunzioni dell’economia m modelli di crescita che sembr rispetto dell’ambiente». «Per Serge Latouche - spiega i presentazione - l’impronta ec sulla Terra non è più compati carico della Terra stessa. Non meccanismo elementare sign natura pensante dell’uomo. ammettere che le istituzioni c si sono rivelate, nel tempo, in passaggio così delicato della s raggiunta possibilità tecnica necessario per tutti, che si pu agli eccessi per pochi e riscriv consumo, dando più spazio a rafforzano le connessioni um «Il grande impegno di Serge L è sia scientifico sia politico - c rendere possibile questo radd umana verso un equilibrio ver individuando le implicazioni comportamento simile a quel dell’umanità adotta e sugger per correggerlo».
30.11.2015
Mercoledì meeting finale progetto “Calypso-Follow on”
UNIVERSITÀ
«Catania continua a dimostrare di essere una città viva e con una grande voglia di cultura». Così il sindaco Enzo Bianco ha commentato il successo dell’ultima edizione della “Notte dei Musei”. «In questa manifestazione nazionale - ha detto Bianco - Catania rappresenta la città capofila della Sicilia per essere riuscita a mettere a punto un’offerta culturale di qualità e sempre più apprezzata da cittadini e turisti. Ho visto dappertutto file ordinate di persone in attesa di assistere a concerti, visitare mostre, ammirare siti archeologici e persino scoprire, attraverso le visite guidate sempre più richieste, i segreti di luoghi affascinanti come il Teatro Massimo Bellini».
Bianco: «Catania città viva con grande voglia di cultura»
BILANCIO POSITIVO DELLA “NOTTE DEI MUSEI”
rapie, l’85% di loro ha raggiunto la soppressione del virus, dunque non infetta più. Per questo è importante scoprire i sieropositivi inconsapevoli di esserlo. Questo è l’obiettivo della campagna mondiale «Zero infezioni, zero morti», giunta al terzo anno, campagna che viene ricordata ogni anno l’1 dicembre, «Giornata internazionale per la lotta all’Aids». Si stima che, in Italia, un terzo delle persone affetta dal virus non ne sia a conoscenza. Dunque se le nuove diagnosi ogni anno sono 4000, ci sono altre 2000 persone infette e inconsapevoli di esserlo. Questo significa che in Italia, oltre i 140.000 sieropositivi consapevoli, ce ne sono altri 40.000 che non lo sanno. Rintracciarli e curarli è fondamentale per evitare nuove infezioni. Se è così difficile farlo è perché l’informazione e la prevenzione sono ancora inadeguate così come i servizi a bassa soglia, cioè quelli immediatamente accessibili che evitano alle persone di esporsi alle discriminazioni e allo stigma sociale, ancora molto diffuso. Pesa, per esempio, che a Catania l’«Unità di strada» non sia più finanziata da 10 anni. Di qui le iniziative della Lila (Lega italiana lotta all’Aids) per tentare di agganciare le persone con comportamenti sessuali a
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Natale con l’arte: da ieri e fino al 6 gennaio la mostra “Chagall. Love and Life”, ospitata al Castello Ursino, prevede una serie di iniziative speciali che permetteranno di ammirare i 140 lavori di Marc Chagall pagando un biglietto ridotto. Per tutto il periodo natalizio, infatti, tutti i sabato e le domeniche a partire dalle 18 e fino a chiusura della biglietteria si pagherà un biglietto ridotto di 5 euro. Inoltre da domani e per tutti i lunedì del periodo di mostra, tutti gli studenti universitari (senza limiti di età) pagheranno un biglietto di 4 euro, presentando in biglietteria il tesserino universitario (o copia delle tasse) valido per l’anno accademico in corso. Il primo giorno dell’anno, ancora, è previsto un biglietto speciale di 8 euro, mentre il 14 febbraio - giorno di chiusura della mostra - tutti gli innamorati come Marc e Belle, entreranno in mostra con il 2x1 (1 biglietto intero e 1 biglietto omaggio). La mostra “Chagall. Love and Life”, cu-
rata da Ronit Sorek, è prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con l’Israel Museum. Le 8 sezioni tematiche della mostra disegnano una mappa artistica e spirituale caleidoscopica che sta a fondamento del profilo apolide dell’artista; l’originalissima lingua poetica di Chagall nasce infatti dall’assimilazione delle tre culture cui appartiene: la cultura ebraica (dalla cui tradizione visiva dei manoscritti ornati egli trae gli elementi espressivi, non prospettici a volte mistici della sua opera); la cultura russa (cui attinge sia attraverso le immagini popolari dei luboki che attraverso quelle religiose delle icone); la cultura occidentale (in cui assimila grandi pittori della tradizione, da Rembrandt agli artisti delle avanguardie che frequenta con assiduità).
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i responsabili della mpiego del tempo. elo. Alle 19 presensta trimestrale “OfInterverranno il dista, Nello Basili, lo Aldo Gerbino e il o Pitrone.
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rata da Ronit Sorek, è prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con l’Israel Museum. Le 8 sezioni tematiche della mostra disegnano una mappa artistica e spirituale caleidoscopica che sta a fondamento del profilo apolide dell’artista; l’originalissima lingua poetica di Chagall nasce infatti dall’assimilazione delle tre culture cui appartiene: la cultura ebraica (dalla cui tradizione visiva dei manoscritti ornati egli trae gli elementi espressivi, non prospettici a volte mistici della sua opera); la cultura russa (cui attinge sia attraverso le immagini popolari dei luboki che attraverso quelle religiose delle icone); la cultura occidentale (in cui assimila grandi pittori della tradizione, da Rembrandt agli artisti delle avanguardie che frequenta con assiduità). La mostra raccoglie in particolare lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie (My Life), all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, pubblicati dopo la morte prematura dell’amata. Un’intera sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia con temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un’interpretazione straordinariamente “umanista” delle Scritture come il ciclo d’incontri storici tra l’uomo e Dio, interpretazione dell’Antico Testamento. Molti erano i campi nei quali Chagall esprimeva la sua arte, quali la pittura, la scultura, il mosaico, la scenografia, la scrittura e l’incisione: quest’ultima è approfondita nel percorso espositivo che mostra le peculiarità delle opere eseguite con le diverse tecniche litografiche e di incisione. Nella terza sala una gigantografia riproduce anche l’ambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi con i suoi antichi torchi dove lavorava Chagall, stamperia frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti.
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E’ scattato l’ultimo mese per poter ammirare i 140 lavori di Marc Chagall, ospitati fino al 14 febbraio al Castello Ursino. La mostra “Chagall. Love and Life”, dal giorno della sua apertura al pubblico ha registrato il gradimento dei siciliani, di visitatori provenienti dalla vicina Calabria e di un numero di turisti che, soprattutto durante le festività di Natale, hanno “invaso” le sale dell’antico maniero federiciano. Numerosi sono stati anche gli studenti che si sono fatti contagiare dall’estro di Chagall. Continuano le iniziative speciali: tutti gli studenti universitari (senza limiti di età) pagheranno
Che sia un “Graziello” ravveduto e scorretto? Sbarbato e “sbaffato”, un alter ego saputo, vagamente civile e sempre più in confidenza con il Nord? Forse. Oppure è il “cittadino Cacioppo” in vena d’esternazioni sui “fratelli” d’un Mezzogiorno ina-
CARMELITA CELI
tino “ciucco tradito” all’ennesimo posto di blocco che salta sul sedile accanto al posto di guida e al carabiniere che gli chiede notizie del pilota dice che un amico un po’ brillo s’era offerto di dargli un passaggio ma è sceso per far pipì. Prova della sua (in) sincerità, la faccia tosta di scendere dall’auto e urlare “Ugo! ” tra i cespugli. Di più
biamo fatto bene a fari ‘mbriacari macari ‘u picciriddu? ». E’ la sfacciataggine del buonsenso, Cacioppo. Esalta (leggi: svergogna) il pericoloso “spirito d’adattamento” meridionale (da muratori a pizzaioli in una notte e sul cruscotto non il bollo d’assicurazione ma l’immaginetta di Santa Rita) e resistenze
“Ancora non si sa se Fini ha casa a Montecarlo: o lì non hanno il catasto o quella di Fini è l’unica casa abusiva. In Sicilia sarebbe più facile, dài fuoco all’appartamento ed il primo a spegnere è il proprietario”. A legare una piccola “mostruosità” all’altra, il suo “A comunque…” che è finta rassegnazione pronta a colpire di nuovo.
ci della sua opera); la cultura russa (cui attinge sia attraverso le immagini popolari dei luboki che attraverso quelle religiose delle icone); la cultura occidentale (in cui assimila grandi pittori della tradizione, da Rembrandt agli artisti delle avanguardie che frequenta con assiduità). La mostra raccoglie in particolare lavori grafici e un’intera sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia. Nella terza sala una gigantografia riproduce anche l’ambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi con i suoi antichi torchi dove lavorava Chagall, stamperia frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti.
Nel centro polivalente “Norma” si è svolto il convegno organizzato dall’Anief (Associazione professionale sindacale), sul tema “La legge 107: posizione del dirigente scolastico tra adempimenti e responsabilità”. Sono state presentate problematiche inerenti l’attività dei dirigenti scolastici, di cui l’Anief si sta interessando, infatti è stata aperta una sezione dedicata ai dirigenti, e nell’occasione è stato nominato segretario generale Daniela Di Piazza dirigente scolastico Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania, che ha aperto i lavori. «Il tema in questione - ha sottolineato - è legato agli adempimenti e obblighi scolastici inerenti alla legge 107, allo scopo di creare un confronto tra dirigenti e offrire chiarimenti idonei, con una linea comune di procedure condivise, individuando strumenti operativi idonei». Sono intervenuti il dirigente scolastico Giuseppe Adernò, responsabile comunicazione e formazione, che ha affrontato con chiarezza l’argomento abbastanza complesso e contorto relativo al piano triennale dell’offerta formati-
Legge 107, le responsabilità dei dirigenti scolastici
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«A comunque...» ecco Cacioppo
Fino a lunedì la ruvida comicità dell’attore gelese spietato «tampinatore» di vizi e viziacci dell’homo meridionalis
Il cabaret del Gatto Blu
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LA SICILIA
Ultimo mese per visitare la mostra “Chagall. Love and Life”
AL CASTELLO URSINO SINO AL 14 FEBBRAIO
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era stato per tanti anni appeso nella stanza del preiportato al museo civico - e dunque esposto alla llettiva - anche grazie ad una campagna del nostro esso restaurato, sarà ripresentato al pubblico dooledì 27, alle 17,30, a Castello Ursino, dai rappresenDelegazione catanese del FAI, che hanno operato la della Soprintendenza ai Beni Culturali. monia saranno presenti: il sindaco Enzo Bianco, l’asunale alla Cultura Orazio Licandro, il vicepresidene FAI Marco Magnifico e la presidente regionale o, la soprintendente Fulvia Caffo, e Luisa Paladino e per la Soprintendenza della Collezione Finocchiaartiene l’opera del Geraci. Interverranno inoltre la e del quadro Giovanna Comes e Alvise Spadaro, ggiori studiosi di Caravaggio. o scelto di prenderci cura del quadro – spiega la caone Fai Antonella Mandalà – per la storia affasciolare che circonda sia l’opera del Geraci, che quelaggio». Paolo Geraci, pittore siciliano contemporaelangelo Merisi, realizzò il dipinto nel 1627 mandimensioni dell’originale. Si tratta di una riproduedele, da essere stata esposta in autorevoli mostre ombardo. Geraci lavorò su commissione di don Gas, in seguito il quadro passò al presidente della Sue di Palermo Giovan Battista Finocchiaro, il quale donò al Comune di Catania. L’opera originale, di diotevoli (misurava 268x197 cm), fu dipinta da Cara609: in essa sono ritratti la Sacra Famiglia assistielo planante, forse San Giacomo e, in primo piano, e San Francesco d’Assisi. Fu uno dei capolavori tartro lombardo, tristemente noto anche per essere ato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969, dall’On Lorenzo a Palermo, forse ad opera di balordi. Fiani dei capi mafia palermitani – che ne fecero ogntazione nelle loro riunioni segrete – il dipinto non ato ritrovato. eonardo Sciascia si interessò alla vicenda traendoer il romanzo “Una storia semplice” – racconta il zione Mandalà – Molti pensano che l’opera sia utta a causa della grandezza che ne rendeva diffideguata conservazione. Ma è probabile che il desto capolavoro rimarrà uno dei tanti misteri italiaggi inserito nella lista dell’FBI delle dieci opere d’arù importanti al mondo, e valutato più o meno treni euro». Il restauro della copia del Geraci assume de rilevanza e si aggiunge alle importanti attività zione dei beni culturali portate avanti dal FAI di Caultimi anni, come il restauro del Portone della Benedetto (2011); il restauro del Portone della Bata e l’apposizione di una targa celebrativa Unesco uomo (2012);.
riere della Sera, a Maria Rosaria Gianni (del TG1) tima traduzione. Con loro e con Rawdha Razgallah scuterà l’editorialista del nostro quotidiano Domen festa elegante con la giornalista Flaminia Belfiore numore, con il cabarettista Gino Astorina a concl
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Ucsi, guardando a «Sant’Agata
26.01.2016
La “Natività” di Paolo Geraci è l’unica copia coeva dell’omonimo capolavoro di Caravaggio
La mostra di Chagall prorogata al 3 aprile Un’ulteriore proroga, sino al prossimo 3 aprile, per “Chagall. Love and Life”, mostra del celebre pittore ebreo di origini bielorusse ma naturalizzato francese, ospitata al Castello Ursino dal 18 ottobre scorso. Il successo riscosso ha indotto gli organizzatori a prevedere un’appendice di oltre un mese e mezzo rispetto alla data del 14 febbraio (prima proroga), così da consentire a un pubblico più vasto di ammirare le 140 opere di Marc Chagall in esposizione. La mostra comprende lavori provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme, è curata da Ronit Sorek e prodotta da Arthemisia Group. Sono 8 le sezioni tematiche dell’esposizione, che comprende lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk, descritta nella serie “Ma vie” (My life), all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld. Un’intera sezione, poi, è dedicata alle illustrazioni della Bibbia. In una delle sale è presente anche una gigantografia che riproduce l’ambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi, frequentata pure da Picasso e Matisse. GAETANO RIZZO
Promosso dall’Ucsi (Unione cattolica stampa italia loni della Chiesa di Sant’Agata alla Fornace l’annua sta volta sul tema: “Comunicare il sacro. La festa ze”. Presenti numerosi giornalisti che hanno anche diti professionali, ha introdotto i lavori il preside Adernò, analizzando la specificità del titolo del con serito tra le iniziative culturali del corposo progra ni. Analizzando il concetto del sacro “al di là della f sulente regionale dell’Ucsi, ha evidenziato come i pare blando e la festa si nutre di tradizioni e di au anno la medesima liturgia «senza memoriale», ch segnando una prolungata battuta di arresto e…. « na come prima. La molteplicità dei simboli e dell fede di Agata l’hanno resa martire, testimone e m luppato dall’abate benedettino Padre Ildebrando tratteggiato l’evoluzione storica delle “feste religi lo, in Sicilia regolamentate da un “direttorio” ch espressioni di pietà popolare. Il prof. Antonino Blandini, storico e cultore di storia patria, si è soffermato nella descrizione particolareggiata e appassionata dei festeggiamenti in onore di Sant’Agata che hanno l’apice nel triduo agatino con i due giri del Fercolo uno esterno e l’altro interno alla Città. I terremoti, le eruzioni lavic no segnato la storia della città di Catania, hanno d vazioni nello svolgimento della festa che conserva me ha fatto notare l’avvocato rotale Fabio Adernò segni esterni»., i segni esterni del culto di Sant’Aga rituale che essi rappresentano. «La fede non può su nazioni - ha concluso - e senza simboli esterni si to, quasi esilio dello spirito». A seguire le relazion Jannello, cronista del quotidiano “La Sicilia” ed es di Marco Pappalardo, addetto stampa della Catte tare la festa dietro le quinte” hanno consentito di li che nel tempo sono state apportate su alcune p e regolarità, così come l’istituzione del nuovo esponenti della Chiesa e del Comune che operano lità, efficiente organizzazione ad un evento così si Del nuovo Comitato ha parlato poi il suo president luto spiegare il senso della sua «rivoluzione soft» p ta ma migliorata.
NO A CATANIA DELLA CANTANTE FIORENTINA PROTAGONISTA DELL’INSTORE TOUR
Emma pronta al caldo abbraccio dei fan siciliani a Etnapolis
Ogni promessa è un debito. Lo sa ene anche Emma Marrone. La antante fiorentina, in vetta a tute le classifiche di vendita, venerdi rossimo alle ore 17 incontrerà i uoi fan ad Etnapolis. Nella “Città del tempo ritrovao”, in collaborazione con Media World, approda l’InStore Tour Adesso” dopo la massiccia rihiesta dei suoi fan siciliani. Emma, infatti, ha deciso di aggiunere anche Catania al suo calendario di InStore. Etnapolis, redue dal grande successo dei giorni corsi per l’InStoreTour di Marco Mengoni, si conferma ancora una olta il cuore pulsante dei grandi
artisti italiani. Emma, vincitrice della nona edizione di “Amici di Maria”, vincitrice nel 2012 del Festival di Sanremo e conduttrice lo scorso anno accanto a Carlo Conti, adesso è in rotazione radiofonica con il nuovo singolo “Io di te non ho paura”. Il nuovo singolo è dedicato alle donne che non hanno più vergogna di farsi aiutare, vivere, respirare. A tutte quelle donne che sanno dire “no”. Il singolo è estratto dall’album “Adesso” che porta a quota 12 i dischi di platino ottenuti da Emma solo per i suoi album. “Adesso”, uscito a oltre due anni e mezzo dall’ultimo album di ine-
diti “Schiena”, è una fotografia istantanea di Emma, come una polaroid la racconta per l’esatto momento che sta vivendo ora. Nell’album Emma è tornata ad essere autrice: la title track “Adesso (Ti voglio bene) ” è stata scritta interamente dall’artista, che ha cofirmato altri due brani dell’album: “Per questo paese” e “Il paradiso non esiste”. La notizia dell’arrivo in Sicilia di Emma, come prevedibile, ha già fatto impazzire i social. Si aspetta un pubblico delle grandi occasioni. Tutti insieme per incontrare la loro “marroncina”. SIMONE RUSSO
La casa Dono di Gioia trasform
Nel salone della casa “Dono di Gioia” di via G. Ver poveri della città, dalle suore missionarie della Ca ta è stato trasformato in una grande ed accoglien del servizio di mensa, offerto a tanti fratelli bisog vo, mons. Salvatore Gristina, con altri 6 sacerdoti vatore Genchi; l’amministratore parrocchiale del ria degli Ammalati la cui sede è limitrofa alla resid Cannavà; il segretario arcivescovile padre Massim Pime, padre Adriano Cadei; il gesuita padre Gian Antonino Schilirò Rubino - alla presenza delle st contemplative guidate dalla superiora suor Maria nari laici della carità, dei cooperatori-collaborato ne, e di tanti benefattori e amici della provvidenz città dove vengono evangelicamente praticate le le e spirituale. La Chiesa di Catania, sempre grata le della Beata Teresa chiamate in città dall’arci mons. Luigi Bommarito, ha voluto onorare il 25° a della Casa “Dono di Gioia”, la cui fondazione si dev tanesi Giusi Pennisi e Mimì Lombardo, che ebber trare la venerata Madre da tanti ancora ricordata la terza decade dell’aprile 1977 venne a Catania osp do. Mons. Gristina, nel ricordare l’evento che ha on denziato che nel prossimo mese di settembre, nel cielo, la beata Madre Teresa sarà canonizzata da P
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