MARC CHAGALL, OTTAVIO MISSONI
MARC SOGNO CHAGALL, OTTAVIO MISSONI E COLORE COLORE a curaSOGNO di LucaEMissoni a cura di Luca Missoni
EX CONVITTO RAGUSA, NOTO - 14 aprile – 1 ottobre 2017
EX CONVITTO RAGUSA, NOTO - 14 aprile – 1 ottobre 2017
«L’arte è«L’arte lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori. E non riuscirci mai». Marc è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori. E non riuscirci mai». Marc Chagall parla così della e l’ecoe l’eco delle delle sue parole incontra un’altra arte, Chagall parla cosìpittura, della pittura, sue parole incontra un’altra arte,quella quelladidi Ottavio Ottavio Missoni. Quadri arazzi,etela e tessuto, dipintidipinti e maglia. Due Due maestri del del colore, due uomini Missoni.e Quadri arazzi, tela e tessuto, e maglia. maestri colore, due uominiche chevissero vissero il “secoloilbreve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, “secolo breve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraversoattraverso le loro opere. qui siEparlano, in un dialogo tra sogno e colore. le loroEopere. qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore. L’esposizione, cheincuriosito ha già incuriosito la critica nazionale durante la sua prima tappa Lombardia,arriva arriva L’esposizione, che ha già la critica nazionale durante la sua prima tappa in inLombardia, a Noto, dal 14 aprile al 1 ottobre 2017, arricchita con diverse opere – tra cui un grande dipinto a olio –– a Noto, dal 14 aprile al 1 ottobre 2017, arricchita con diverse opere – tra cui un grande dipinto a olio e nuove installazioni, nei rinnovati spazi dell'Ex Convitto Ragusa (in Corso Vittorio Emanuele91). 91). e nuove installazioni, nei rinnovati spazi dell'Ex Convitto Ragusa (in Corso Vittorio Emanuele La mostra, a cura di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, è
La mostra,unaprogetto cura di di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, è Contemplazioni S.r.l., promosso da Fenice Company Ideas di Gianni Filippini, e vede il un progetto di Contemplazioni S.r.l., Fenice Company di Gianni Filippini, e vede il patrocinio della Città di Notopromosso patrimoniodadell'Umanità e bene Ideas UNESCO dal 2002, in collaborazione patrociniocon della Città di Noto patrimonio dell'Umanità e bene UNESCO dal 2002, in collaborazione la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni. con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni.
AGENZIE DI STAMPA
Noto rivela la sua forza onirica e si dimostra il luogo perfetto di questo sogno. Questo aspetto lo ritroviamo nel onirica pensieroedisiuno dei più grandi critci d'arte del Cesare Brandi, il quale Noto rivela la sua già forza dimostra il luogo perfetto di nostro questoPaese: sogno. Questo aspetto lo durante il suodiviaggio Sicilia: «Chi va ad'arte Noto,del niente potrà chiedere di più alle iperboree ritroviamoscrive già nel pensiero uno deiinpiù grandi critci nostro Paese: Cesare Brandi, il quale visioniildel sogno». Unaingrande occasione, mostra, per riportare in scena di le atmosfere che questi scrive durante suo viaggio Sicilia: «Chi vaquesta a Noto, niente potrà chiedere più alle iperboree grandi Una artistigrande hanno indagato conquesta il loro lavoro: Chagall il sogno e la favola; in Missoni colore visioni deldue sogno». occasione, mostra,inper riportare in scena le atmosfere cheil questi e la magia. Sono previste anche installazioni complementari, in collaborazione con il Comune, tra cui due grandi artisti hanno indagato con il loro lavoro: in Chagall il sogno e la favola; in Missoni il colore alcune suggestive proiezioni luminose, una giara gigante ornata da un mosaico multicolore e un grande e la magia. Sono previste anche installazioni complementari, in collaborazione con il Comune, tra cui coloratissimo gomitolo posto nel cuore del centro storico, come a riprendere la leggenda di Dedalo e alcune suggestive proiezioni luminose, unacolorati giara per gigante ornata un mosaico multicolore Icaro. Sapremo utilizzare questi fili cucirci le ali edavolare nel sogno del colore? e un grande
coloratissimo gomitolo posto nel cuore del centro storico, come a riprendere la leggenda di Dedalo e «Il titolo fiabescoquesti e sognante della mostra – dice le il sindaco Corrado Bonfanti trova una naturale Icaro. Sapremo utilizzare fili colorati per cucirci ali e volare nel sogno del –colore? assonanza con le sinuosità architettoniche, con i colori, i profumi, le atmosfere e gli avvincenti «Il titolo panorami fiabesco eche sognante della mostra – dice il sindacodiCorrado Bonfanti – trova naturaleuna si stagliano nella dirompente bellezza questa città d’arte, capace diuna trasmettere universale sa apprezzare con il messaggio bellezza assonanzamagia con le sinuositàa chi architettoniche, i colori,della i profumi, le».atmosfere e gli avvincenti
panorami che si stagliano nella dirompente bellezza di questa città d’arte, capace di trasmettere una Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les magia universale a chi sa apprezzare il messaggio della bellezza».
Amoureux sur fond jaune; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi Amoureuxanni sur70, fond jaune;tessili oltree100 acqueforti dal ciclo della di Bibbia; coloratissima e mai prima da i quadri i suoi celebri Arazzi patchwork tessuti ea la maglia tra i quali il più grande esposta serie di Litographie dovedescrive: si ripercorre l’evoluzione poetica di Chagall attraverso i temi lui creato. Come egliI,stesso «...ogni pezzetto vadella osservato attentamente in quanto ha una sua più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi storia e presi singolarmente hanno una loro vita».
anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il più grande da lui creato. Come egli stesso descrive: «...ogni pezzetto va osservato attentamente in quanto ha una sua storia e presi singolarmente hanno una loro vita».
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Mostre: a Noto Chagall e Missoni, Sogno e colore Fino all’1 ottobre all’Ex convitto Ragusa tele, arazzi e tessuti (ANSA) - PALERMO, 13 APR - Da domani e fino all’1 ottobre l’ex Convitto Ragusa di Noto ospiterà la mostra “Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e colore”. Quadri e arazzi, tela e tessuto, dipinti e maglia. Due maestri del colore, due uomini che vissero il “secolo breve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraverso le loro opere. E qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore. L’esposizione, che ha già incuriosito la critica nazionale durante la sua prima tappa in Lombardia, arriva a Noto arricchita con diverse opere - tra cui un grande dipinto a olio - e nuove installazioni. La mostra, a cura di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, è un progetto di Contemplazioni Srl, promosso da Fenice Company Ideas di Gianni Filippini, e vede il patrocinio della Città di Noto patrimonio dell’Umanità e bene Unesco dal 2002, in collaborazione con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni. Noto rivela la sua forza onirica e si dimostra il luogo perfetto di questo sogno. Questo aspetto lo ritroviamo già nel pensiero di uno dei più grandi critci d’arte del nostro Paese: Cesare Brandi, il quale scrive durante il suo viaggio in Sicilia: Chi va a Noto, niente potrà chiedere di più alle iperboree visioni del sogno. Una grande occasione, questa mostra, per riportare in scena le atmosfere che questi due grandi artisti hanno indagato con il loro lavoro: in Chagall il sogno e la favola; in Missoni il colore e la magia. Sono previste anche installazioni complementari, in collaborazione con il Comune, tra cui alcune suggestive proiezioni luminose. Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les Amoureux sur fond jaune; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il più grande da lui creato. (ANSA).
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Mostre: sogno e colore a Noto con Marc Chagall e Ottavio Missoni (AGI) - Siracusa, 13 apr. - “Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e colore”. Quadri e arazzi, tela e tessuto, dipinti e maglia. Da domani e fino al primo ottobre a Noto saranno di scena due maestri del colore, due uomini che vissero il secolo breve e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraverso le loro opere. E qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore. L’esposizione, dopo la prima tappa in Lombardia, arriva a Noto arricchita con diverse opere - tra cui un grande dipinto a olio - e nuove installazioni. La mostra, a cura di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, e’ un progetto di Contemplazioni Srl, promosso da Fenice Company Ideas di Gianni Filippini, e vede il patrocinio della Citta’ di Noto patrimonio dell’umanita’ e bene Unesco dal 2002, in collaborazione con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni. Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les Amoureux sur fond jaune; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi piu’ cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il piu’ grande da lui creato. Come egli stesso descrive: “Ogni pezzetto va osservato attentamente in quanto ha una sua storia e presi singolarmente hanno una loro vita”. “Il titolo fiabesco e sognante della mostra - dice il sindaco Corrado Bonfanti - trova una naturale assonanza con le sinuosita’ architettoniche, con i colori, i profumi, le atmosfere di questa citta’ d’arte”. Una grande occasione, insomma, questa mostra allestita all’ex Convitto Ragusa che presto diventera’ il Museo della citta’ di Noto, per riportare in scena le atmosfere che questi due grandi artisti hanno indagato con il loro lavoro: in Chagall il sogno e la favola; in Missoni il colore e la magia. Previste anche installazioni complementari, proiezioni luminose, una giara gigante ornata da un mosaico multicolore e un grande coloratissimo gomitolo nel cuore del centro storico. Come a riprendere la leggenda di Dedalo e Icaro. (AGI) Mrg
MARC CHAGALL, OTTAVIO MISSONI
MARC SOGNO CHAGALL, OTTAVIO MISSONI E COLORE COLORE a curaSOGNO di LucaEMissoni a cura di Luca Missoni
EX CONVITTO RAGUSA, NOTO - 14 aprile – 1 ottobre 2017
EX CONVITTO RAGUSA, NOTO - 14 aprile – 1 ottobre 2017
«L’arte è«L’arte lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori. E non riuscirci mai». Marc è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori. E non riuscirci mai». Marc Chagall parla così della e l’ecoe l’eco delle delle sue parole incontra un’altra arte, Chagall parla cosìpittura, della pittura, sue parole incontra un’altra arte,quella quelladidi Ottavio Ottavio Missoni. Quadri arazzi,etela e tessuto, dipintidipinti e maglia. Due Due maestri del del colore, due uomini Missoni.e Quadri arazzi, tela e tessuto, e maglia. maestri colore, due uominiche chevissero vissero il “secoloilbreve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, “secolo breve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraversoattraverso le loro opere. qui siEparlano, in un dialogo tra sogno e colore. le loroEopere. qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore. L’esposizione, cheincuriosito ha già incuriosito la critica nazionale durante la sua prima tappa Lombardia,arriva arriva L’esposizione, che ha già la critica nazionale durante la sua prima tappa in inLombardia, a Noto, dal 14 aprile al 1 ottobre 2017, arricchita con diverse opere – tra cui un grande dipinto a olio –– a Noto, dal 14 aprile al 1 ottobre 2017, arricchita con diverse opere – tra cui un grande dipinto a olio e nuove installazioni, nei rinnovati spazi dell'Ex Convitto Ragusa (in Corso Vittorio Emanuele91). 91). e nuove installazioni, nei rinnovati spazi dell'Ex Convitto Ragusa (in Corso Vittorio Emanuele La mostra, a cura di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, è
La mostra,unaprogetto cura di di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, è Contemplazioni S.r.l., promosso da Fenice Company Ideas di Gianni Filippini, e vede il un progetto di Contemplazioni S.r.l., Fenice Company di Gianni Filippini, e vede il patrocinio della Città di Notopromosso patrimoniodadell'Umanità e bene Ideas UNESCO dal 2002, in collaborazione patrociniocon della Città di Noto patrimonio dell'Umanità e bene UNESCO dal 2002, in collaborazione la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni. con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni.
TESTATE NAZIONALI
Noto rivela la sua forza onirica e si dimostra il luogo perfetto di questo sogno. Questo aspetto lo ritroviamo nel onirica pensieroedisiuno dei più grandi critci d'arte del Cesare Brandi, il quale Noto rivela la sua già forza dimostra il luogo perfetto di nostro questoPaese: sogno. Questo aspetto lo durante il suodiviaggio Sicilia: «Chi va ad'arte Noto,del niente potrà chiedere di più alle iperboree ritroviamoscrive già nel pensiero uno deiinpiù grandi critci nostro Paese: Cesare Brandi, il quale visioniildel sogno». Unaingrande occasione, mostra, per riportare in scena di le atmosfere che questi scrive durante suo viaggio Sicilia: «Chi vaquesta a Noto, niente potrà chiedere più alle iperboree grandi Una artistigrande hanno indagato conquesta il loro lavoro: Chagall il sogno e la favola; in Missoni colore visioni deldue sogno». occasione, mostra,inper riportare in scena le atmosfere cheil questi e la magia. Sono previste anche installazioni complementari, in collaborazione con il Comune, tra cui due grandi artisti hanno indagato con il loro lavoro: in Chagall il sogno e la favola; in Missoni il colore alcune suggestive proiezioni luminose, una giara gigante ornata da un mosaico multicolore e un grande e la magia. Sono previste anche installazioni complementari, in collaborazione con il Comune, tra cui coloratissimo gomitolo posto nel cuore del centro storico, come a riprendere la leggenda di Dedalo e alcune suggestive proiezioni luminose, unacolorati giara per gigante ornata un mosaico multicolore Icaro. Sapremo utilizzare questi fili cucirci le ali edavolare nel sogno del colore? e un grande
coloratissimo gomitolo posto nel cuore del centro storico, come a riprendere la leggenda di Dedalo e «Il titolo fiabescoquesti e sognante della mostra – dice le il sindaco Corrado Bonfanti trova una naturale Icaro. Sapremo utilizzare fili colorati per cucirci ali e volare nel sogno del –colore? assonanza con le sinuosità architettoniche, con i colori, i profumi, le atmosfere e gli avvincenti «Il titolo panorami fiabesco eche sognante della mostra – dice il sindacodiCorrado Bonfanti – trova naturaleuna si stagliano nella dirompente bellezza questa città d’arte, capace diuna trasmettere universale sa apprezzare con il messaggio bellezza assonanzamagia con le sinuositàa chi architettoniche, i colori,della i profumi, le».atmosfere e gli avvincenti
panorami che si stagliano nella dirompente bellezza di questa città d’arte, capace di trasmettere una Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les magia universale a chi sa apprezzare il messaggio della bellezza».
Amoureux sur fond jaune; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi Amoureuxanni sur70, fond jaune;tessili oltree100 acqueforti dal ciclo della di Bibbia; coloratissima e mai prima da i quadri i suoi celebri Arazzi patchwork tessuti ea la maglia tra i quali il più grande esposta serie di Litographie dovedescrive: si ripercorre l’evoluzione poetica di Chagall attraverso i temi lui creato. Come egliI,stesso «...ogni pezzetto vadella osservato attentamente in quanto ha una sua più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi storia e presi singolarmente hanno una loro vita».
anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il più grande da lui creato. Come egli stesso descrive: «...ogni pezzetto va osservato attentamente in quanto ha una sua storia e presi singolarmente hanno una loro vita».
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La pittura di Marc Chagall incontra l’ arte di Ottavio in un mostra ospitata a Noto (Siracusa). Il percorso espositivo, battezzato «Marc Chagall, Ottavio sogno e colore», e visitabile fino al 1° ottobre nei rinnovati spazi dell’ ex Convitto di Ragusa, è stata curata da Luca Missoni (Nella foto una tela Missoni) con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini.
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MARC CHAGALL, OTTAVIO MISSONI
MARC SOGNO CHAGALL, OTTAVIO MISSONI E COLORE COLORE a curaSOGNO di LucaEMissoni a cura di Luca Missoni
EX CONVITTO RAGUSA, NOTO - 14 aprile – 1 ottobre 2017
EX CONVITTO RAGUSA, NOTO - 14 aprile – 1 ottobre 2017
«L’arte è«L’arte lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori. E non riuscirci mai». Marc è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori. E non riuscirci mai». Marc Chagall parla così della e l’ecoe l’eco delle delle sue parole incontra un’altra arte, Chagall parla cosìpittura, della pittura, sue parole incontra un’altra arte,quella quelladidi Ottavio Ottavio Missoni. Quadri arazzi,etela e tessuto, dipintidipinti e maglia. Due Due maestri del del colore, due uomini Missoni.e Quadri arazzi, tela e tessuto, e maglia. maestri colore, due uominiche chevissero vissero il “secoloilbreve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, “secolo breve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraversoattraverso le loro opere. qui siEparlano, in un dialogo tra sogno e colore. le loroEopere. qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore. L’esposizione, cheincuriosito ha già incuriosito la critica nazionale durante la sua prima tappa Lombardia,arriva arriva L’esposizione, che ha già la critica nazionale durante la sua prima tappa in inLombardia, a Noto, dal 14 aprile al 1 ottobre 2017, arricchita con diverse opere – tra cui un grande dipinto a olio –– a Noto, dal 14 aprile al 1 ottobre 2017, arricchita con diverse opere – tra cui un grande dipinto a olio e nuove installazioni, nei rinnovati spazi dell'Ex Convitto Ragusa (in Corso Vittorio Emanuele91). 91). e nuove installazioni, nei rinnovati spazi dell'Ex Convitto Ragusa (in Corso Vittorio Emanuele La mostra, a cura di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, è
La mostra,unaprogetto cura di di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, è Contemplazioni S.r.l., promosso da Fenice Company Ideas di Gianni Filippini, e vede il un progetto di Contemplazioni S.r.l., Fenice Company di Gianni Filippini, e vede il patrocinio della Città di Notopromosso patrimoniodadell'Umanità e bene Ideas UNESCO dal 2002, in collaborazione patrociniocon della Città di Noto patrimonio dell'Umanità e bene UNESCO dal 2002, in collaborazione la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni. con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni.
TESTATE REGIONALI
Noto rivela la sua forza onirica e si dimostra il luogo perfetto di questo sogno. Questo aspetto lo ritroviamo nel onirica pensieroedisiuno dei più grandi critci d'arte del Cesare Brandi, il quale Noto rivela la sua già forza dimostra il luogo perfetto di nostro questoPaese: sogno. Questo aspetto lo durante il suodiviaggio Sicilia: «Chi va ad'arte Noto,del niente potrà chiedere di più alle iperboree ritroviamoscrive già nel pensiero uno deiinpiù grandi critci nostro Paese: Cesare Brandi, il quale visioniildel sogno». Unaingrande occasione, mostra, per riportare in scena di le atmosfere che questi scrive durante suo viaggio Sicilia: «Chi vaquesta a Noto, niente potrà chiedere più alle iperboree grandi Una artistigrande hanno indagato conquesta il loro lavoro: Chagall il sogno e la favola; in Missoni colore visioni deldue sogno». occasione, mostra,inper riportare in scena le atmosfere cheil questi e la magia. Sono previste anche installazioni complementari, in collaborazione con il Comune, tra cui due grandi artisti hanno indagato con il loro lavoro: in Chagall il sogno e la favola; in Missoni il colore alcune suggestive proiezioni luminose, una giara gigante ornata da un mosaico multicolore e un grande e la magia. Sono previste anche installazioni complementari, in collaborazione con il Comune, tra cui coloratissimo gomitolo posto nel cuore del centro storico, come a riprendere la leggenda di Dedalo e alcune suggestive proiezioni luminose, unacolorati giara per gigante ornata un mosaico multicolore Icaro. Sapremo utilizzare questi fili cucirci le ali edavolare nel sogno del colore? e un grande
coloratissimo gomitolo posto nel cuore del centro storico, come a riprendere la leggenda di Dedalo e «Il titolo fiabescoquesti e sognante della mostra – dice le il sindaco Corrado Bonfanti trova una naturale Icaro. Sapremo utilizzare fili colorati per cucirci ali e volare nel sogno del –colore? assonanza con le sinuosità architettoniche, con i colori, i profumi, le atmosfere e gli avvincenti «Il titolo panorami fiabesco eche sognante della mostra – dice il sindacodiCorrado Bonfanti – trova naturaleuna si stagliano nella dirompente bellezza questa città d’arte, capace diuna trasmettere universale sa apprezzare con il messaggio bellezza assonanzamagia con le sinuositàa chi architettoniche, i colori,della i profumi, le».atmosfere e gli avvincenti
panorami che si stagliano nella dirompente bellezza di questa città d’arte, capace di trasmettere una Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les magia universale a chi sa apprezzare il messaggio della bellezza».
Amoureux sur fond jaune; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi Amoureuxanni sur70, fond jaune;tessili oltree100 acqueforti dal ciclo della di Bibbia; coloratissima e mai prima da i quadri i suoi celebri Arazzi patchwork tessuti ea la maglia tra i quali il più grande esposta serie di Litographie dovedescrive: si ripercorre l’evoluzione poetica di Chagall attraverso i temi lui creato. Come egliI,stesso «...ogni pezzetto vadella osservato attentamente in quanto ha una sua più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi storia e presi singolarmente hanno una loro vita».
anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il più grande da lui creato. Come egli stesso descrive: «...ogni pezzetto va osservato attentamente in quanto ha una sua storia e presi singolarmente hanno una loro vita».
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Cultura & Spettacoli 39
GIORNALE DI SICILIA Sabato 15 aprile 2017
Inaugurata la mostra a noto. Le opere sono esposte da ieri all’ex convitto «Ragusa» e potranno essere viste sino al primo ottobre. Alcune installazioni sono in piena città
Chagall, Missoni e tutte le sfumature del mondo 0 Originale accostamento fra il pittore e lo stilista, che mai si incontrarono nella vita ma che hanno tanti punti di contatto La mostra si intitola «Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e Colore». «Una grande occasione – spiegano gli organizzatori – per riportare in scena le atmosfere che questi grandi artisti hanno indagato con il loro lavoro» Gerardo Marrone Noto
OOO Distanti, eppure vicinissimi. Accomunati da un arcobaleno. Marc Chagall e Ottavio Missoni non s’incontrarono mai, però il loro «pensiero in figura» – per usare un’espressione cara a Flavio Caroli – sembra naturalmente coesistere, affiancato, nelle opere esposte all’ex convitto «Ragusa» di Noto dove ieri è stata aperta al pubblico la mostra «Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e Colore». Potrà essere visitata sino al primo ottobre. Nella piccola capitale del barocco, Patrimonio Unesco, sono state pure realizzate installazioni complementari in centro storico, tra cui una giara gigante ornata da un mosaico multicolore e un coloratissimo «maxi-gomitolo» nel cuore del centro storico. Curato da Luca Missoni, figlio di Ottavio, l’allestimento realizzato con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini propone quadri e arazzi, tela e maglia, tessuti e dipinti: «Una grande occasione – spiegano gli organizzatori dell’evento – per riportare in scena le atmosfere che questi due grandi artisti hanno indagato con il loro lavoro. In Chagall il sogno e la favola, in Missoni il colore e la magia. Noto, con la sua forza onirica, si dimostra il luogo perfetto di questo sogno. Uno dei più grandi critici d'arte del nostro Paese, Cesare Brandi, ha scritto durante il suo viaggio in Sicilia: chi va a Noto, niente potrà chiedere di più alle iperboree visioni del sogno». Le sale della mostra offrono quadri tessili, studi cromatici e compositivi realizzati da Ottavio Missoni, oltre ai celebri patchwork che l’autore invitava a scoprire così: «Ogni pezzetto va osservato attentamente in quanto ha una sua storia e presi singolarmente hanno una loro vita». Di Marc Chagall sono invece esposti, tra l’altro, un grande quadro a olio, «Les Amoureux sur fond jaune» – e più di cento acqueforti dal ciclo di illustrazioni realizzate dal maestro per un’edizione francese della Bibbia. Sono esempi della leggendaria produzione di Chagall, «narratore» del Vecchio Testamento e delle «Anime Morte» di Gogol, oltre che delle «Favole» di La Fontaine. Uomini, animali, oggetti. In quelle opere si declina, in tutte le sue manifestazioni, la vita. Anzi, l’amore e la vita – «Love and Life», come il titolo della mostra ospitata nel 2015 dal Chiostro del Bramante a Roma – tra gioie, dolore e morte. Un'esperien-
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1. Chagall, «La Bibbia» 2. «Il maxi gomitolo» posto nel centro di Noto 3. Chagall, «Les Amoureux Au Soleil Rouge» 4. Otri con i colori amati da Missoni e sopra una frase di Chagall za resa ancora più sofferta nell’artista ebreo dagli anni della Shoah: «Il riso tra le lacrime», commentava lo storico dell’arte Giulio Carlo Argan trattando Chagall. Alle discriminazioni di razza fa riferimento anche Luca Missoni, quando evidenzia nel suo saggio in catalogo: «Sono numerosi i tratti che accomunano questi due personaggi, a partire dalla loro biografia sorprendentemente simile. Negli anni della giovinezza sono entrambi costretti a subire le politiche di-
scriminatorie dei governi verso le minoranze a cui appartengono e questo esilio lascia in loro un segno profondo che traspare dalla loro produzione artistica. Entrambi convivono con tre diverse patrie. Marc Chagall è di origini ebraiche, nasce nell’Impero Russo e in seguito è naturalizzato francese. Ottavio Missoni é di origini dalmate a Ragusa (Dubrovnick in Croazia, ndr) e adolescente a Zara, trasferito a Trieste dopo l’esodo e, poi, a Milano e Gallarate. Qui nel 1953 con la moglie
Rosita stabilisce la sua attività trasferendo il laboratorio di maglieria che aveva a Trieste… perché a Trieste, diceva, è forse più facile varare una nave che fare una maglia». «Entrambi – aggiunge il curatore – hanno un amore malinconico per la loro infanzia. Come scrive Ottavio nella sua biografia: per far rivivere Zara a noi rimangono solo i ricordi: una favola magica che alla fine fa sorgere il dubbio che non sia mai esistita, o forse esiste ormai solo nel cuore e nel disperato amore dei suoi
cittadini dispersi nel mondo». Testimone di quelle radici, Ottavio Missoni spiegava: «Il colore è parte integrante del mio dna. Dalla Dalmazia e da Ragusa ho portato con me i blu, che profumano d’oltremare, e i rossi aranciati dei tramonti sull’Adriatico; i gialli caldi screziati d’ocra e marrone parlano di rocce e sabbie, lambite, rimescolate ed erose dalle onde. Non possono mancare i neri, che amalgamano. E poi il viola, mio colore prediletto, in tutte le sue sfumature. Se si guarda bene c’è sem-
pre, anche se non compare a prima vista». La mostra «Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e Colore», patrocinata dal Comune di Noto in collaborazione con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni, resterà aperta nell’ex Convitto di corso Vittorio Emanuele tutti i giorni in aprile, maggio e settembre dalle 10 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 24. A giugno, luglio e agosto orario unico, 10-24, da lunedì a domenica. Biglietto intero, 12 euro. (*GEM*)
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OOO È un susseguirsi di iniziative a Napoli, e non solo, di commemorazione di Totò, il principe della risata morto 50 anni addietro a soli 69 anni alla fine di una vita frenetica. Oggi prenderanno il via anche le iniziative promosse da Campania dei Festival. Spettacoli, concerti, installazioni, uno speciale su Rai2 e un convegno internazionale. Domani, sarà inaugurata la riqualificazione della zona urbana dove è stato installato il monolite a lui dedicato.
OOO Un excursus nella storia musicale del Bel Canto conclude la rassegna dedicata alla musica classica. I cantanti Marianna Cappellani e Dario Russo, accompagnati dal pianista Massimo Leonardi, proporranno le arie liriche tratte dalle più famose opere nel concerto «Lirica», questa sera alle 20.30 al Teatro Garibaldi. Sarà l’appuntamento conclusivo del ciclo di concerti dedicati alla musica classica, per la stagione firmata da Mario Incudine.
OOO «Ciao a tutti, sto bene, spero che si veda. Come sentite la voce c’è. Meno male! L’operazione è perfettamente riuscita, le corde vocali sono perfette. Adesso devo cominciare un pò di rieducazione». Luciano Ligabue, a poco più di una settimana dall’intervento per un polipo intracordale alla corda vocale sinistra che lo ha costretto a interrompere il tour nei palasport, ha tranquillizzato i fan con un videomessaggio postato su Facebook.
OOO «Fenomeno», il nuovo album di inediti di Fabri Fibra, entra direttamente al primo posto della classifica dei dischi più venduti della settimana Fimi/Gfk. Il rapper conquista anche la vetta nei vinili. Ma tutto il podio è stravolto dalle ultime nuove uscite: al secondo posto si piazza la giovane Levante con il suo «Nel caos di Stanze Stupefacenti», davanti ai Deep Purple con «Infinite», 20/o album in studio del gruppo rock britannico.
Ricordato Totò, l’attore morto 50 anni addietro
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Al Garibaldi serata dedicata al Bel canto
Ligabue operato: «Ora sto bene e la voce c’è»
Marianna Cappellani
Hit parade Fabri Fibra è subito in vetta
del
15/04/2017
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15/04/2017
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16/04/2017
DOMENICA 16 APRILE 2017
cultura
Mattarella e Totò
NAPOLI. Di Totò, «della grande maschera della commedia dell’arte italiana, premiata con il Nastro d’Argento in “Guardie e Ladri” di Steno e Monicelli e in “Uccellacci e Uccellini” di Pasolini (e da ultimo insignito della Laurea Honoris Causa alla memoria da parte dell’università Federico II di Napoli), resta una geniale eredità culturale di cui il nostro Paese può essere orgoglioso». È quanto ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno
«Italia orgogliosa del genio» del Principe della risata
SOGNO &
del cinquantesimo anniversario della scomparsa del Principe della risata. È stato uno «straordinario interprete dello spettacolo comico teatrale e cinematografico italiano, drammaturgo, poeta, paroliere e cantante, dotato di sapiente maestria e genio creativo, che - è scritto in una nota del Quirinale - ha saputo sollecitare l’attenzione di intere generazioni». Nel 1967, alla sua morte, furono celebrati addirittura tre funerali: uno a Roma e due a Napoli, in piazza
A Noto lo “stile Missoni” incontra la pittura di Marc Chagall, per un’esposizione all’ex Convitto Ragusa. La vedova e il figlio del celebre stilista parlano di questo connubio
I
Lo stile si è trasformato in linguaggio. Un linguaggio tutto nostro Quante discussioni sul viola che piaceva a mio marito, ma non ai vip ROSITA MISSONI
presidente della Fondazione Ottavio e Rosita Missoni
Mercato (alla presenza di oltre centomila persone) e nello stesso rione Sanità. Qui, dove è nato e dove ha mosso i primi passi, Totò è stato ricordato ieri. E dinanzi alla gente del quartiere, inaugurando un monumento in largo Vita (a pochi passi dall’abitazione di famiglia), il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato di Totò come dell’«unico uomo che ha unito l’Italia, nato a Napoli, ma simbolo dell’Italia intera».
COLORE
OTTAVIO GINTOLI
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l colore ti nutre, il colore ti veste, il colore ti descrive: il colore è vita, e assieme alla materia (ovviamente di qualità) sono quegli ingredienti segreti che servono per restare sulla cresta dell’onda nel mondo della moda. E Rosita e Luca Missoni, moglie e figlio dello stilista Ottavio, questi ingredienti segreti non hanno paura a svelarli. Anzi, parlare con loro di moda è come aprire un libro e trovarsi a parlare d’arte, ma anche di geografia e musica classica. In questi giorni sono di passaggio a Noto, dove lo “stile Missoni” ha incontrato la pittura di Marc Chagall, per un’esposizione all’ex Convitto Ragusa dal titolo “Sogno e Colore”, curata proprio da Luca Missoni, che accende occhi e anima. Accolti in una Sicilia diversa rispetto - e migliore, aggiungerà Luca Missoni durante l’intervista rispetto a qualche decennio fa, la mostra allestita a Noto grazie all’impegno dell’art promoter Gianni Filipinni e del sindaco Corrado Bonfanti, diventa un’opportunità per aprire il cassetto dei ricordi e, allo stesso tempo, lanciare uno sguardo sul futuro della moda nostrana. Rosita Missoni è presidente della Fondazione Ottavio e Rosita Missoni, nata con l’obiettivo di portare avanti il patrimonio storico e artistico del marchio fondato dal marito. «La nostra è una storia particolare - dice la signora Rosita - perché quasi 60 anni fa ci siamo inventati un mestiere. Il talento di mio marito, poi reinterpretato da me, ci ha portati lontano. Perché poi lo stile si è trasformato in linguaggio. Un linguaggio tutto nostro». Qui prende parola Luca, direttore artistico dell’Archivio Missoni e appunto curatore della mostra inaugurata lo scorso giovedì. «Linguaggio dietro cui - aggiunge - si nascondono degli studi, che noi adesso abbiamo esposto per far capire il ragionamento che può esserci dietro a una maglia o agli arazzi. Sembrano geroglifici, ma servivano per ridefinire i tessuti da utilizzare». E quando gli schizzi non piacevano? «E quando non piacevano - riprende a parlare la moglie Rosita - c’erano animate discussioni. Per esempio sul quel benedetto viola. Era il suo colore preferito, lo piazzava in qualsiasi collezione e metteva in difficoltà anche i personaggi dello spettacolo scaramantici che non vedevano il viola di buon occhio. Ma lui era così, cercava sempre
La mostra “Sogno e Colore” che si è aperta giovedì scorso nell’ex Convitto Ragusa di Noto. Opere di Chagall e studi di Missoni
di mescolare i colori per trovare più sfumature possibili, quasi fosse un Impressionista». L’incontro con Marc Chagall qui in Sicilia, a Noto, non è certo casuale. «Chagall era un pittore che piaceva a Ottavio - continua la moglie - forse perché rivedeva in lui molti aspetti della sua vita. Il rapporto con la terra d’origine, la vita di coppia. Ecco c’era una certa simpatia». Un po’ come quella che nutriva per la Sicilia. «È una terra diversa rispetto a tanti anni fa - risponde Luca Missoni - e secondo me anche migliore. Però quei colori che la identificano sono colori che papà aveva già dentro. Il colore della natura, i fichi, le foglie, il mare, sono cose che gli ricordavano le sue origini». Sicilia e Italia provano a risollevarsi, guardano al futuro. Ma che futuro ha la moda italiana è difficile spiegarlo, figuriamoci interpretarlo. Però Rosita e Luca Missoni sembrano avere le idee chiare su quale dovrebbe essere il segreto per trovare la strada giusta e riuscire ad affermarsi. «Ci vuole intuito, ma anche ispirazione - dice la signora Missoni - e non bisogna avere paura di essere copiati. Anzi, se ti copiano vuol dire che hai espresso qualcosa di più rispetto agli altri. Ecco: bisogna essere sempre desiderabili. Noi abbiamo avuto una grande intuizione in passato, dato che eravamo gli unici che si facevano i materiali per realizzare i prodotti». Però non è un settore facile quello della moda e i giovani d’oggi non sembrano allettati dall’idea di doversi sobbarcare anni e anni di delusioni e tentativi andati a vuoto, senza la certezza di uno sbocco (non solo da un punto di vista economico). «È vero - aggiunge Luca Missioni - perché c’è stato un periodo che i giovani guardavano più al turismo o all’enogastronomia. Forse perché può sembrare che ci voglia meno tempo e sia più facile affermarsi. Però non è così. Io penso che sia meglio provare a rischiare, inventarsi idee e fare la differenza nell’applicazione. È dai piccoli laboratori che si parte. E pensare che finalmente anche nelle scuole si sta capendo l’importanza dell’industria manifatturiera mi fa pensare bene». Un po’ come fanno pensare bene i colori degli schizzi e degli arazzi esposti a Noto accanto alle opere di Chagall.
“ Certi arazzi sembrano geroglifici, erano usati per ridefinire i tessuti I colori della Sicilia sono quelli che amava mio padre. Gli ricordavano le origini LUCA MISSONI
direttore artistico dell’Archivio Missoni
Rivoluzione Vogue: il diavolo indossa i pantaloni Licenziata in Arabia la “Anna Wintour del Medio Oriente”, al suo posto un uomo: il terzo dopo Italia e Inghilterra ALESSANDRA BALDINI
U
n nuovo terremoto nel mondo patinato della moda. Una principessa saudita lascia la direzione del neonato magazine Vogue Arabia per venire sostituita da uomo, il terzo dopo Emanuele Farneti in Italia e Edward Enninful a British Vogue. Cosa sta succedendo nel gruppo Condé Nast? L’addio niente affatto amichevole di Deena Aljuhani Abdulaziz alla guida di una testata da lei stessa definita «da tempo dovuta» ha fatto discutere in Medio Oriente e
fuori. Bella, elegante e raramente velata, la principessa non ha del resto fatto il possibile per smontare le congetture: ha postato su Instagram una foto di Irving Penn intitolata “Il Mistero Velato del Marocco” pubblicata da Vogue de-
La principessa araba Deena Aljuhani Abdulaziz, definita la “Anna Wintour del Medio Oriente”
cenni fa. Due donne completamente coperte da sacchi di juta: «Ci siamo noi, e c'è il modo con cui siamo viste. #qualcosanoncambiamai Irving Penn 1972», è il messaggio significativo sotto l’immagine. Manuel Arnault, il successore portoghese della “Anna Wintour del Medio Oriente”, è un insider di Condé Nast. In un altro post su Instagram la principessa ha lasciato intendere che non ha alcuna intenzione di andarsene in punta di piedi: alla combattiva foto di Al Pacino dal film Scarface ha attaccato la didascalia “Mood”, umore. Condé Nast ha preferito qualcuno
saldamente ancorato allo spirito del gruppo allo star power della Aljuhani e la sua conoscenza diretta di cosa significa essere donna in Medio Oriente? Vogue Arabia, che ha debuttato online in ottobre, ha riempito un vuoto in parallelo al crescente interesse di stilisti, anche occidentali, ai ricchi mercati del Medio Oriente: da Dolce e Gabbana alla catena giapponese Uniqlo, linee specifiche di abbigliamento vengono pensate per donne che anziché scoprirsi il più possibile, preferiscono un look “coperto” senza sacrificare nulla alla loro eleganza. Il numero di marzo, il primo a stam-
Cacciata via dopo due numeri la principessa direttrice
pa, con Gigi Hadid parzialmente velata in copertina, era stato seguito in aprile da una rassegna di caffettani firmati Valentino, Carolina Herrera e Alberta Ferretti in vista dell’imminente festa del Ramadan. «Mi rifiuto di fare compromessi quando penso che l’approccio dell’editore sia in conflitto con i valori che stanno a cuore alle lettrici e con il ruolo della direzione di venire incontro interpretandoli», aveva spiegato Deena a The Business of Fashion, il sito che per primo aveva annunciato la sua uscita di scena adombrando il licenziamento.
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16/04/2017
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