RASSEGNA STAMPA Giugno/Novembre 2017
ET ET Alessandro Bazan - Danilo Bucchi - Alessandro CannistrĂ - Francesco Lauretta Andrea Di Marco - Fulvio Di Piazza - Pietro Ruffo - Maurizio Savini
17 giugno/31 agosto 2017
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GIOVEDÌ 8 GIUGNO 2017
32.
siracusa
Pachino
Marzamemi istituita la ztl per tutelare il centro storico
PACHINO. E’ stata istituita la zona a traffico limitato nella frazione di Marzamemi. La giunta Bruno ha dato mandato al responsabile del settore della Polizia Municipale di seguire le indicazioni per la disciplina del traffico nella frazione del territorio pachinese per tutto il periodo estivo. A spingere l’amministrazione ad adottare tale atto è l’esperienza maturata negli anni precedenti. Infatti la ztl è necessaria per il notevole incremento del traffico urbano e per attenuare i conseguenti problemi che si generano sulla rete viaria di Marzamemi. Soprattutto durante i fine settimana e nei giorni festivi il flusso di persone che raggiunge la zona è notevole. La frazione è però carente di aree di parcheggio pubblico adeguate e di percorsi alternativi idonei a decongestionare le zone maggiormente interessate. L’intervento della giunta
Uno dei varchi di accesso alla zona a traffico limitato di Marzamemi
Bruno è motivato anche dalla tutela del patrimonio e del pubblico interesse per l’approssimarsi della stagione estiva. Tre le zone individuate sono state
contrassegnate con le lettere dell’alfabeto. La zona A riguarda il viale Ionio, il piazzale Balata, piazza Regina Margherita e piazzale Brancati. In quest’area la ztl è valida per tutto il giorno e possono entrare con i propri mezzi solo coloro che sono minuti di pass tra residenti, fornitori dei locali commerciali e pescatori per svolgere le operazioni connesse alle loro attività. La zona B riguarda la via Marzamemi, il viale Fortuna, la via Nuova, la via A. Da Brescia e la via Mentana mentre la zona C riguarda la diga foranea e il tratto compreso tra la rotatoria di contrada Spinazza e l’intersezione della via Montoneri. Nelle zone B e C sarà il comandante della Polizia Municipale a stabilire gli orari di ingresso e ad individuare gli stalli per la sosta riservati ai residenti. I pass per accedere alla ztl saranno rilasciati dai vigili urbani su richiesta
NOTO. Sarà punto d’incontro e confronto fra artisti. Appuntamenti, worshop e laboratori partiranno già dalla prossima settimana
L’ex convitto Ragusa torna museo Non solo mostre. Ma anche presentazione di libri, serate e tema e persino un’area relax LA SOLUZIONE. Ci sono 3
delle 4 stanze che quest’estate ospiteranno artisti nazionali che nel periodo scolastico ospitano le classi del liceo Raeli. Il comune e l’istituzione scolastica stanno già lavorando a una soluzione che permetta alle stanze di restare a disposizione del Noto Museum in modo da poterle sfruttare per tutto l’anno
NOTO. L’ex convitto Ragusa diventa il Noto Museum. Sarà punto di incontro e confronto tra artisti nazionali e locali grazie anche a una lunga serie di appuntamenti, workshop e laboratori che partiranno già dalle prossime settimane. L’idea era già stata comunicata dal sindaco Corrado Bonfanti e dall’assessore alla Cultura Frankie Terranova durante la presentazione della mostra dedicata a Chagall e Missoni e che è ospitata al piano superiore dell’ex convitto Ragusa. Adesso è ufficiale. E sono ufficiali anche i nomi dei primi artisti che esporranno al Noto Museum: l’esperienza romana di Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Pietro Ruffo e Maurizio Savini si mischierà con quella siciliana di Alessandro Bazan, Francesco Lauretta, Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza. «Non sarà solo uno spazio pittorico spiega Frankie Terranova, assessore alla Cultura - ma andrà ben oltre. E’ uno spazio che si apre, proprio come avevamo già preannunciato, a l’arte intesa come espressione di idee, stili e dunque anche cultura. Ospiteremo mostre, ma anche presentazioni di libri e serate a tema. Prepareremo allestimenti speciali per farla diventare anche un’area relax: il turista-visitatore, ma anche il netino, sa che può
Il cortile dell’ex convitto Ragusa ormai Noto Museum; in alto a destra l’assessore alla Cultura Frankie Terranova
trascorrere all’ex convitto Ragusa adesso Noto Museum una serata coccolato dall’arte intesa a 360°». L’ex convitto Ragusa da anni è al centro di un importante potenziamento strutturale lanciato appunto dalla giunta Bonfanti per trasformarlo in un luogo adatto ad attrarre eventi di
NOTO
NOTO
Danneggiano la comunità denunciati 2 minorenni NOTO. La Polizia ha denunciato alla Procura dei minori di Catania 2 giovani per danneggiamento aggravato in concorso. Si tratta di 2 ragazzi africani, uno originario del Gambia e l’altro della Costa d’Avorio, ospiti di una comunità di Noto per minori extracomunitari non accompagnati. I 2 avrebbero trasformato una protesta contro i responsabili della comunità che li alloggia in vero e proprio danneggiamento ai locali della struttura. Da quanto ricostruito dalla Polizia, i motivi della protesta sarebbero da ricondurre alla poca attenzione riservata dalla struttura nei loro confronti. I giovani avrebbero avuto da ridire sui vestiti forniti e anche sui modi con cui si prendevano cura di loro. Così la protesta si è trasformata in rivolta e i 2 hanno cominciato a mettere soqquadro le stanze della comunità, svuotando sul pavimento i contenitori dei rifiuti e arrivando anche a danneggiare il piano cottura della cucina. Poi, assieme ad altri 6 minori, sono andati alla Polizia per esternare le loro rimostranze. Ma con loro è arrivato anche il responsabile della struttura che ha mostrato le foto dei danni provocati dentro la comunità e sporto denuncia. O. G.
una certa importanza. La sterzata decisiva è arrivata nel 2014 quando al primo piano dell’edificio venne ospitata la mostra del pittore russo Oleg Supereco, autore degli affreschi in cattedrale. Le 3 sale al primo piano vennero rivoluzionate e, soprattutto, fu installato un importante sistema di
allarme che potesse garantire una certa sorveglianza ad opere di valore. All’epoca non c’era, però, il montascale per i diversamente abili. La battaglia per l’abbattimento delle barriere architettoniche (nel dettaglio sono 27 gli scalini da salire per arrivare al primo piano dell’edificio) è durata un anno e adesso è tutto risolto. La vera novità, comunque, riguarda il piano terra. Le 3 stanze che solitamente ospitano le classi del liceo Raeli e quella che recentemente ha ospitato la mostra dedicata ai manifesti dell’Infiorata, saranno aperte agli artisti che vorranno esporre a Noto. Nel cortile, invece, arriverà un allestimento adatto ad ospitare presentazioni di libri, momenti teatrali e anche laboratori artistici in cui gli artisti che espongono incontrano visitatori e anche altri artisti locali. O. G.
ROSOLINI
NOTO. Due cooperative sociali per il rilancio di altrettanti beni confiscati alla mafia e che il comune ha deciso di concedere gratuitamente in affidamento. Toccherà all’Ati formata dalle cooperative Tempora e Liberamente gestire gli appartamenti del villaggio Isola Blu recentemente ristrutturati, mentre la cooperativa Oro avrà il compito di inaugurare e lanciare, definitivamente, le attività tra i muri del centro Pio La Torre. Si chiude dunque tutta la fase burocratica che ha visto impegnato il comune nella redazione dei bandi per l’affidamento dei 2 beni confiscati alla mafia. Stilati i verbali di gara e assegnata definitivamente la gestione dei 2 beni, adesso toccherà alle coo-
perative rendere fruttuosa, socialmente parlando, la rinascita delle 2 strutture. Il villaggio Isola Blu si trova in contrada San Lorenzo, fuori dunque dal reticolato urbano netino e in linea d’aria più vicino a Pachino e Vendicari. E’ già stato utilizzato per attività con diversamente abili e per stimolarne l’autonomia. Il centro Pio La Torre, invece, si trova a Lido di Noto, a pochi passi dal mare. Dovrebbe diventare un centro di aggregazione sociale aperto a tutti. L’amministrazione Bonfanti ha partecipato a un bando del ministero dell’Interno per riqualificare l’edificio inaugurato poi nel 2015.
O. G.
I bambini dell’Istituto Sant’Alessandra che hanno partecipato al progetto di educazione stradale intitolato “Strade sicure”
ROSOLINI. Rispetto delle regole, capacità di orientamento, educazione stradale, si è concluso il progetto “strada sicura”. Ad essere coinvolti i bambini dell’istituto S. Alessandra. La legge prevede che l’educazione stradale venga insegnata obbligatoriamente in tutte le scuole. Così l’insegnante Rosa Vindigni ha coordinato il progetto “Strada sicura” coinvolgendo tante realtà del territorio. Hanno partecipato all’attività scolastica il corpo della Polizia Municipale con il commissario Salvatore Latino, il “Vespaclub Rosolini – Sacro Cuore” con il presidente Marco Caruso e il direttore sportivo Antonio Valenti, l’istruttore di scuola guida Carmelo Latino. Soddisfatta della buona
CORRADO PARISI
NOTO
Rubava a Catania col figlio minorenne NOTO. La Polizia di Catania ha arrestato Salvatore Bafumo, 27 anni, pluripregiudicato, per furto aggravato. Si sarebbe servito del figlio minorenne per rubare alcuni articoli sportivi dal valore di oltre 200 euro dal negozio Decathlon del centro commerciale Porte di Catania. Bafumo è stato trattenuto in questura in attesa del rito per direttissima. Il piccolo, invece, è stato affidato ai familiari. I fatti. E’ stato il sistema antitaccheggio scattato subito dopo che Bafumo e il figlio avevano appena pagato in cassa una canna da pesca ad allertare la direttrice del negozio sportivo, la quale ha chiesto un controllo delle borse e degli indumenti indossati dai 2 sospettati. Dal controllo è emerso che la canna da pesca appena acquistata da Bafumo era stata battuta solo 10,99 euro e non 99,99 euro come da prezzo esposto perché l’adesivo antitacheggio era stato sostituto con uno che appunto indicava una cifra inferiore. Inoltre nella borsa che il figlio portava con sé, risultata anch’essa rubata, è stata trovata altra merce prelevata dagli scaffali del negozio per un totale di 222 euro. O. G.
AVOLA
Beni confiscati alla mafia Progetto strada sicura e affidati dal Comune per i piccoli scolari a 2 cooperative sociali della Santa Alessandra Il centro Pio La Torre dove si svolgeranno le attività della cooperativa sociale a cui il Comune ha affidato l’edificio
degli interessati ed è previsto un costo per il rilascio ancora da individuare. L’accesso alla ztl sarà costantemente monitorato da un rilevatore elettronico. Il dispositivo verrà attivato in via Marzamemi e in via Montoneri. La giunta Bruno ha incaricato il settore tecnico comunale di occuparsi dell’installazione della segnaletica a norma di legge per indicare la ztl, gli orari e le modalità di accesso. L’istituzione della zona a traffico limitato e i controlli realizzati sugli accessi in passato hanno generato non poche polemiche. Sono numerose le multe recapitate agli automobilisti della zona per l’accesso non autorizzato nella ztl. La mole di multe ha portato anche a numerosi ricorsi per la presunta irregolarità nell’istituzione della ztl, alcuni dei quali sono stati accolti dai giudici.
riuscita del progetto la dirigente scolastica Maria Chiara Ingallina. I bambini tramite lezioni e giochi hanno imparato i segnali stradali e il loro significato. Il progetto è servito agli alunni per sviluppare capacità di orientamento e per il rispetto delle regole. «Il progetto – dice l’insegnante Maria Chiara Ingallina - è incentrato sull’insegnamento delle regole di comportamento in strada. L’attività è partita tre anni fa, è molto importante perché mira a sviluppare nei bambini un senso di rispetto delle regole, di sé stessi e degli altri. Ha l’obiettivo di mettere i giovani cittadini del futuro al riparo dai rischi e dai pericoli della strada».
CORRADO PARISI
Progetto artistico all’istituto Capuana AVOLA. Oggi alle 17, nella sala conferenze del plesso “Enrico Mattei”, l’Istituto comprensivo "Luigi Capuana" presenterà la seconda edizione dello spettacolo di fine anno "Tu sì ca passi". L’evento rappresenta il momento conclusivo di un progetto artistico e musicale che ha coinvolto durante l’anno scolastico gli alunni delle quinte classi della scuola primaria e tutte le classi della scuola secondaria di 1° grado. «Dopo il successo del primo anno, abbiamo deciso di ripetere l’esperienza - dice Maria Concetta Artale, docente della Capuana - Il progetto è nato per incoraggiare la creatività dei ragazzi in ogni forma espressiva, in un processo di crescita e formazione verticalizzata tra i vari ordini di scuola. La finalità principale è, soprattutto, la promozione del talento individuale». “Tu sì ca passi” è stato coordinato da una apposita commissione composta dagli insegnanti dei plessi coinvolti, sotto la supervisione del Dirigente scolastico Domenica Nucifora. Gli alunni si esibiranno impersonando star del teatro e della musica.
ANNA MURÈ
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per la fotografia e la scenografia di “Sicilian Ghost Story”, il film di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia sieme di rinascita, sia per i Nastri che per il nostro cofinanziato dalla Sicilia Film Commission. del Que09/06/2017 sti due premi sono stati anticipati dall’assessore al progetto di fare di Taormina il cuore di un vero Turismo della Regione siciliana, Anthony Barba- centro di intensa produzione culturale”. La cerimonia di consegna dei premi assegnati gallo, che ha preso parte alla serata romana tradizionalmente organizzata per festeggiare dai giornalisti cinematografici iscritti al Sngci candidati e premi speciali. “Puntiamo sul cinema che hanno selezionato i migliori film tra i 120 tie la cultura - ha commentato l’assessore Barba- toli usciti tra il 1 giugno 2016 e il 31 Maggio gallo - anche per il rilancio economico e turistico 2017, subito dopo il Festival di Cannes - avrà dell’isola. I Nastri numero 71 che, con il soste- luogo il prossimo 1 luglio al Teatro Antico di Tagno dell’assessorato al Turismo, tornano al Tea- ormina. Tra i presenti alla cerimonia anche Motro Antico di Taormina per la cerimonia di nica Bellucci, che verrà premiata per la sua consegna, saranno un’occasione prestigiosa e im- ultima interpretazione nel film di Emir Kusturica. La manifestazione è organizzata da Sngci con portante per la promozione turistica dell’Isola. Un ‘anno zero’ particolarmente significativo dun- il contributo dell’assessorato al Turismo della Reque, dopo il settantesimo delle celebrazioni e in- gione Siciliana e Sicilia Film Commission, nell’ambito del progetto “Sensi contemporanei”.
a li turchi Castello Ursino (Ct)
atrimonio Culturale Immateriale ll’Unesco”. Ai nostri giorni sta vindo una nuova fioritura grazie Il Cast: Arlecchino Enrico La Spina; olombina Florinda Panzarella; Panone Aldo Dimino; il Dottore Mario a Rosa; Agata, l’Innamorata Claudia ngari; Tancredi l’Innamorato: Ivan zzotto; Carotina la Servetta: Marzia ulla; Togna, la Zagna Niall Dowling; cchialì, il Capitano Salvatore Contillo; Pulcinella Alessandro Adamo; anni Manuela Farinella. L’appuntamento è fissato per sabato domenica alle ore 21:00, all’interno l Fossato del Castello Ursino
Otto artisti al Convitto delle Arti di Noto
ET ET (...sia l’una che l’altra) NOTO (SR) - Otto artisti, otto sale per la “prima” del Convitto delle Arti Noto Museum. La location, che attualmente ospita la mostra “Chagall Missoni - Sogno e Colore”, apre al pubblico quattro nuove sale che ospiteranno dal 17 giugno fino al 31 agosto la mostra “ET ET (…sia l’una che l’altra)” a cura di Giuseppe Stagnitta: dialettica tra due “territori della mente” intesi come retroterra culturale nell’elaborazione individuale del processo creativo e dell’esperienza estetica. Linguaggi diversi, ma non in contraddizione: quello dell’esperienza romana di Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Pietro Ruffo e Maurizio Savini con quella siciliana di Alessandro Bazan, Francesco Lauretta, Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza. “La dialettica è uno dei principali metodi argomentativi della filosofia e consiste nell’interazione tra due tesi o princìpi contrapposti, che classifica secondo logica ogni realtà descrivendola non solo in sé stessa, ma anche in rapporto al suo contrario. Il principio di non contraddizione dichiara che in un sistema di logica sia vera una affermazione e anche la sua negazione. Bianco e nero non scaturiscono da una superiore e comune Idea di Colore, ma scaturirebbero l’uno dall’altro, per dare luogo soltanto alla fine, attraverso la loro contrapposizione, all’Idea che li comprende: tesi e antitesi possono logicamente convivere in un et et («sia l’una che l’altra»)”. Un progetto collettivo che verrà sviluppato da ogni singolo artista in un percorso personale, otto sale per otto artisti: il primo gruppo, quello romano, inaugurerà il 17 giugno per concludere il 20 luglio e il secondo gruppo inaugurerà il 21 luglio per concludere il 31 agosto 2017.
Caccamo fa tappa a Siracusa
lvaguardia e la tutela dell’arte itana. “Un evento - ha dichiarato il vice ndaco della città di Siracusa, Franceo Italia - che per il suo alto signifito artistico e culturale trova il giusto serimento nel cartellone delle iniziave per i 2750 anni di fondazione della tà. Ogni concerto si terrà all’interno gioielli dell’architettura e del paeggio italiani: Siracusa contribuirà a esto progetto portato avanti dalUnesco a tutela del nostro patrimonio lturale mettendo a disposizione il o luogo simbolo, quella piazza uomo che è tra le più belle al ondo”.
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MOSTRE: ROMA E PALERMO A CONFRONTO, DIALOGO TRA TESI E ANTITESI (AGI) - Palermo, 19 giu. - L’esperienza romana di Danilo Bucchi, Alessandro Cannistra, Pietro Ruffo e Maurizio Savini e quella siciliana di Alessandro Bazan, Francesco Lauretta, Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza saranno ospitate, fino al 31 agosto, al Convitto delle Arti Noto Museum, in provincia di Ragusa. La mostra “ET ET (...sia l’una che l’altra)” e’ curata da Giuseppe Stagnitta, con il patrocinio del Comune di Noto ed e’ prodotta da Fenice Company Ideas. Un progetto collettivo che verra’ sviluppato da ogni singolo artista in un percorso personale, otto sale per otto artisti: il primo gruppo, quello romano, ha inaugurato il 17 giugno per concludere il 20 luglio e il secondo gruppo siciliano inaugurera’ il 21 luglio per concludere il 31 agosto 2017. Nel cortile del Museo sono state presentate, inoltre, due statue di Domenico Pellegrino che rimarranno esposte fino a chiusura del Museo il 30 settembre. “La dialettica e’ uno dei principali metodi argomentativi della filosofia e consiste nell’interazione tra due tesi o principi contrapposti, che classifica secondo logica ogni realta’ descrivendola non solo in se stessa, ma anche in rapporto al suo contrario. Il principio di non contraddizione dichiara che in un sistema di logica sia vera una affermazione e anche la sua negazione. Bianco e nero non scaturiscono da una superiore e comune Idea di Colore, ma scaturirebbero l’uno dall’altro, per dare luogo soltanto alla fine, attraverso la loro contrapposizione, all’Idea che li comprende: tesi e antitesi possono logicamente convivere in un et et (“sia l’una che l’altra”)”. (AGI) Mrg
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ARTEDÌ 20 GIUGNO 2017
rno otte
KIWANIS LENTINI
Premio letterario dedicato a Tringali
20/06/2017
Giunge alla diciassettesima edizione il concorso dedicadel to al poeta spaccapietre “ca di tuttu ni faceva puisia”, il lentinese Ciccio Carrà Tringali. A organizzare il premio letterario nazionale di poesia in dialetto e in lingua, il Kiwanis club di Lentini, presieduto da Giusy Milanesi, che ha invitato a presentare le opere entro il 30. Quattro le sezioni: poesia edita in dialetto, poesia inedita in dialetto, premio di poesia inedita in lingua e premio speciale alla “sicilianità”. La commissione giudicatrice sarà composta da Enzo Papa (presidente), Concetto Incontro (segretario) e dai componenti Ignazio Buttitta, Salvatore Di
Marco, Alfio Di Pietro e Maria Nivea Zagarella. Per la poesia edita in dialetto possono concorrere autori italiani viventi con opere pubblicate dopo il 30 gennaio 2015 con un massimo di due opere mentre per la sezione inedita in dialetto, riservato a tutte le regioni, si potrà partecipare con un massimo di cinque poesie inedite e mai premiate in altri concorsi. Anche per la sezione “Premio kiwanis di poesia inedita in lingua” si potrà concorrere con un massimo di cinque poesie inedite e mai premiate, a tema libero. Al vincitore sarà consegnato il Kouros d’oro. GISELLA GRIMALDI
nata lli
Il cortile del Convitto delle Arti Noto Museum durante la serata di inaugurazione. Il Convitto per tutta l’estate diventa spazio espositivo per ospitare una serie di mostre artistiche che avranno come punto di riferimento il Noto Nuseum. Prevista la presenza dei migliori talenti, alcuni anche poliedrici
v
tichi. E li hanno nale dei fratelli taff di "Uno matesco Gasparri in n prodotto tipico una delle più riaponata in tutto
o, la troupe ha riiracusa. «Ci hanmencita Burgio na precedente erasmissione, dulla nostra salsa. puntata ruotava alla caponata e o chiamato pernno come viene ta. E' composta rdure tagliate a cotte separataper bilanciare i e creare un gusto neo». Di generan generazione si dano i sapori di lta. Dalla salure, alle conserve cessive, i fratelli mamma e nonna. di famiglia per il ette dimenticate na. E' una passioer la terra, all’atie prime, alla cugi rigorosameningredienti alla mencita dall'inin dentro il labo-
onata, di cui Carome l'ha definita la fine della puna un panino coni fratelli Burgio.
I migliori talenti al Noto Museum Sotto il cielo del “giardino di pietra” in scena la contaminazione delle arti
Sopra una delle statue di Domenico Pellegrino presentate durante la serata inaugurale dello spazio espositivo a Noto
RIOLINA LO BELLO
La Sicilia incontra Roma. O viceversa. Comincia così il nuovo corso del Convitto delle Arti Noto Museum, spazio espositivo ricavato dal comune nel meglio conosciuto ex Convitto Ragusa di corso Vittorio Emanuele. La lunga estate netina si arricchisce di una serie di mostre artistiche che avranno come punto di riferimento il Noto Museum e che ospiteranno i migliori talenti, alcuni anche poliedrici, contemporanei. Fino al 31 agosto resterà allestita la mostra “Et et (…sia l’una che l’altra”, curata da Giuseppe Stagnitta, in cui l'esperienza romana di Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Pietro Ruffo e Maurizio Savini si mischia a quella siciliana di Alessandro Bazan, Francesco Lauretta, Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza. Un progetto collettivo che verrà sviluppato da ogni
singolo artista in un percorso personale, otto sale per otto artisti: il primo gruppo, quello romano, ha inaugurato sabato il nuovo spazio espositivo e resterà in mostra fino al 20 luglio. L’indomani, il 21 luglio, lascerà spazio al gruppo siciliano. Un po’ come se le esperienze dei diversi artisti chiamati a esporre a Noto dovessero influenzarsi a vicenda ma senza nulla togliere alla loro provenienza. Questione di dialettica, proprio come la pensa il curatore della mostra Giuseppe Stagnitta. «La dialettica è uno dei principali metodi argomentativi della filosofia - spiega Stagnitta - e consiste nell'interazione tra due tesi o princìpi contrapposti, che classifica secondo logica ogni realtà descrivendola non solo in sé stessa, ma anche in rapporto al suo contrario. Il principio di non contraddizione dichiara che in un sistema di logica sia vera una affermazione e anche la sua negazione. Bianco e nero non scaturiscono da una superiore e comune idea di colore, ma scaturirebbero l'uno dall'altro,
per dare luogo soltanto alla fine, attraverso la loro contrapposizione, all'idea che li comprende: tesi e antitesi possono logicamente convivere in un et et (“sia l'una che l’altra”)». Nel cortile del Convitto delle Arti sono state presentate, inoltre, 2 statue di Domenico Pellegrino che rimarranno esposte fino a chiusura del Museo il 30 settembre. Chiusa l’esperienza di “Et et”, a settembre toccherà ad Agostino Arrivabene, artista lombardo tra i più apprezzati in Itala, esporre a Noto per una prima volta assoluta. Al piano superiore, invece, è già prevista una programmazione parallela che prenderà il via ad agosto. Si comincia con una collettiva a forti tinte internazionali dal titolo “The World from a different prospective: Polish Contemporay Paintings”, in cui esporranno gli artisti Edyta Sobieraj, Zbigniew Sprycha, Tamara Berdowska, Leszek Oprzadek e Bartomiej Radosz. A settembre, invece, arriveranno le mostre di Sergio Fiorentino e Marco Tamburro. O. G.
LUCI, SUONI E COLORI A CITTÀ DELLA NOTTE
La storia di Cenerentola a passi di danza Emozioni e sentimenti trasmessi da corpi che danzano in un intreccio di luci, suoni e colori, per rappresentare dall’opera classica al musical, con frizzanti intermezzi di ballo latino americano, orientale, caraibico e jazz. Il tutto in un unico spettacolo andato in scena a Città della Notte. L’atmosfera fiabesca di “Cenerentola”, calata nell’opera classica di Sergej Prokofiev è narrata agli spettatori attraverso le coreografie di Dominga Campisi. Le fate delle stagioni simboleggiano l’inesorabile trascorrere del tempo. Sono personaggi nuovi che rendono l’opera classica diversa dalla fiaba, insieme con le libellule e le farfalle. Animaletti che, al fianco dei topolini, aiutano la fanciulla orfana, interpretata da Chiara Di Natale, a realizzare il sogno di diventare la sposa del principe, nel cui ruolo danza Alessandro
I PROTAGONISTI DELL'OPERA CLASSICA DI CENERENTOLA
rozza incantata ci sono le libellule
rentola, su musica di Prokofiev, rap-
nico alle danze coreografate da Antony Coppola. E infine il musical “La Bella e la Bestia” tratto dal film della Disney, la cui uscita cinematografica risale a marzo, fedele rifacimento del cartone animato del 1991. Curato nei dettagli dalla coreografia di Dominga Campisi con attenzione ai minuziosi particolari. All’apertura del sipario appare un grande schermo con le immagini di suggestivi paesaggi e una voce narrante che racconta la storia del giovane principe che vive in un castello splendente e che per il suo egoismo viene punito da una fata che lo trasforma in una bestia. Sul palcoscenico danzano Laura Artoni, nei panni di Belle, Alessandro Mobilio che interpreta la bestia, Giuseppe Messina nel ruolo di Gaston. E poi ancora i personaggi incantati: Asia Calcagno, Alessia Da-
Passwork
Piastrelle di terracotta realizzate dai migranti Le diversità di usi, costumi e tradizioni, in un momento di accoglienza e di scambio culturale fra popolazioni. Domenica, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, è stato presentato il progetto “37°N 15°E”, realizzato dalla cooperativa sociale Passwork e dal comune di Floridia in collaborazione con l’Urban center. All’interno del centro Sprar, è stata allestita una mostra di piastrelle in terracotta, completamente realizzate e decorate dai migranti ospiti del centro. Scritte, disegni, immagini, che raccontano le emozioni di un viaggio e che rimandano ad avvenimenti ben precisi nella vita di chi è scappato da guerre e persecuzioni. E poi, ancora, l’esperienza della nuova vita all’interno del centro e le aspettative future. Il progetto di realizzazione delle piastrelle è nato da un’idea dell’artista Paolo Greco, ed ha visto la preziosa collaborazione di una équipe composta dalla ceramista Eliana Adorno, dall’antropologo Marc Brightman e dalla psicologa Sabrina Infanti. Dopo l’apertura della mostra, la serata è proseguita con una cena tipica del periodo del Ramadan, in cui si mangia solo al calar del sole, completamente preparata dai migranti ospiti del centro. «L’idea – ha detto Paolo Greco, che ha curato la mostra - è nata durante la visita al centro di accoglienza Sprar di Floridia. Abbiamo voluto far diventare i fogli appesi sui muri, in cui i ragazzi residenti avevano scritto, delle opere d’arte. Volevamo che ogni piastrella fosse una te-
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BATO 22 LUGLIO 2017
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IL CONCERTO
Ensemble Euridice alla fonte Aretusa
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del Nell'ambito delle manifestazioni per i 2750 anni di Siracusa, stasera alle 20.30, nell'area della fonte Aretusa, si terrà un concerto dell’Ensemble Euridice, formazione musicale composta da 40 elementi, costituitasi nell'ottobre del 2015 su iniziativa di un gruppo di giovani musicisti della provincia di Siracusa. L'evento, “Clarinet in Concert”, realizzato con il patrocinio del Comune, prevede l'esecuzione di brani solistici per clarinetto e brani tipici del repertorio musicale dell'Ensamble. Il clarinetto verrà suonato dal maestro Giancarlo Bazzano. Nato a Floridia, Bazzano è clarinetto solista della Us
Navy Band, la banda della Marina Militare Americana. Ad accompagnare le sue esecuzioni i musicisti dell’Ensemble Euridice, diretti dal Maestro Fausto Campisi. «Sono molto felice del fatto che il calendario degli eventi per i 2750 anni di Siracusa si arricchisca giorno dopo giorno e che viva la musica di qualità, grazie anche alla passione e alla competenza di giovani artisti della provincia, in uno spazio prezioso come il largo di Fonte Aretusa» ha dichiarato il vice sindaco, Francesco Italia. R. C.
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azione raggiuncaso del progetato stasera all’akermesse semtigia film Festiun genere indicia progetti che grafica fine a sé martphone crea ivolto ai minori o dalla collaboone audiovisiva na “Accoglieree delle tutela leontaria. E’ supdall'Ue, in progetto vincibando “Europa ” per l'integraei rifugiati trarte, il cinema, e Il progetto farà ella serata condell’Ortigia Film : si tratta di un op di educaziommagine rivolto gnati, per impao punto di vista. e. “Re – Future” future”, già nel zione: lavorare giati) coinvolge rete” in un worgine e filmmastimolare il loro e a esprimersi e modo più conno di loro ha in resenti Camilla . Carla Trommin Italia a sostere legale volonmento dei mino-
Il Convitto delle Arti, nuovo nome dell’ex convitto Ragusa, diventato il centro strategico per eventi culturali e artistici organizzati a Noto
Linguaggi diversi ma non opposti Al Convitto delle Arti di Noto la collettiva Et Et di quattro artisti siciliani
Alessandro Bazano e il suo Intrigo a Mondello
OLINA LO BELLO
L’esperienza romana lascia spazio a quella siciliana. Al Convitto delle Arti di Noto arrivano le opere di Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta e Andrea Di Marco e vanno a completare il progetto “Et Et (…sia l’una che l’altra)”, la mostra curata da Giuseppe Stagnitta che mette insieme linguaggi diversi, ma non in contraddizione. Prendono il posto delle opere di Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Pietro Ruffo e Maurizio Savini, ovvero di quella definita come “esperienza romana” che ha inaugurato la nuova vita dello spazio espositivo ricavato in centro storico. «La dialettica - commenta Stagnitta - è uno dei principali metodi argomentativi della filosofia e consiste nell'interazione tra due tesi o princìpi contrapposti, che classifica secondo logica ogni realtà. Il principio di non
contraddizione dichiara che in un sistema di logica sia vera una affermazione e anche la sua negazione. Bianco e nero non scaturiscono da una superiore e comune idea di colore, ma scaturirebbero l'uno dall'altro, per dare luogo attraverso la loro contrapposizione all'idea che li comprende: tesi e antitesi possono logicamente convivere in un et et (“sia l'una che l’altra”)». Oltre alla mostra “Et Et (…sia l’una che l’altra)” sono presenti nel cortile 2 statue di Domenico Pellegrino che rimarranno esposte fino a chiusura del museo il 30 settembre. A settembre sarà inaugurata la personale di Agostino Arrivabene nella Sala Volte e si concluderà il primo ottobre. Al contempo nella sala del piano superiore del Museo si svilupperà una programmazione parallela, nel mese di agosto inaugurerà la mostra collettiva dal titolo The World from a different prospective: Polish Contemporay Paintings esporranno gli artisti: Edyta Sobieraj, Zbigniew Sprycha, Tamara Berdowska, Leszek Oprzadek
e Bartomiej Radosz. I quattro artisti che esporranno a Noto hanno provenienze diverse e influenze accumulate in giro per il mondo. Il lavoro di Alessandro Bazan appare come un grande schermo di scene brulicanti, una personale miscela di scene quotidiane, dove varie identità di abitanti lasciano la propria impronta compiendo azioni diverse. L’immaginario onirico di Fulvio Di Piazza è uno dei tratti distintivi dell’autore palermitano e ne contraddistingue la produzione da oltre vent’anni. Nonostante la sua prematura scomparsa, invece, le opere di Andrea Di Marco hanno avuto immediato apprezzamento per la sua pittura dedicata a scorci della città e a dettagli di ambientazione urbana. Infine Francesco Lauretta, artista poliedrico, spazia dalla pittura alle installazioni, utilizzando spesso materiali eterogenei e di recupero e seguendo di volta in volta il filo rosso di un progetto che quasi mai si esaurisce entro lo spazio della tela. OTTAVIO GINTOLI
SPETTACOLO A PALAZZOLO
“Caligola”, teatro-danza sulle pietre di Akrai Caligola - Homme Absurde e Homme Révolté”, ha aperto la tournée siciliana al teatro Greco di Palazzolo Acreide per la rassegna “Teatri di pietra”. Cinzia Maccagnano, Carlotta Bruni, Vittoria Faro, Luna Marongiu, Rosa Merlino, Elisabetta Ventura, si sono esibite in uno spettacolo di teatro danza tutto al femminile (se non fosse stata per l’unica presenza maschile di Sebastiano Tringali) per la regia e coreografia di Aurelio Gatti e prodotto dall’associazione “Mimo danza Alternativa”. Lo spettacolo continuerà la tournée in giro per gli altri teatri siciliani, tra cui Caltanissetta e Selinunte, che saranno i prossimi appuntamenti di fine luglio e agosto. Sei donne e un uomo interpretano un testo tratto da Svetonio e Camus. Alle prime spetta la dinamica, la passione, la necessità di cambiamento,
UNA RECENTE MESSA IN SCENA DI CALIGOLA
lità. Il dramma di Camus si conclude con il discorso in cui Caligola comprende che la felicità è irraggiungibile, ma anche il dolore non ha senso perché nulla dura a lungo. In questa sintesi rientra la libertà – perché non si è più soggetti ai ricordi o alle illusioni – e subentra anche la consapevolezza del “vuoto”: Caligola si rende conto di non possedere niente perché nemmeno la paura della morte dura molto e ciò che gli resta‚ come dice lui stesso‚ è solo: “Un grande buco vuoto in cui si agitano le ombre delle mie passioni”. La messinscena, in forma di danza teatro, è votata al femminile: Caligola interpretato da Cinzia Maccagnano (in doppio con la figura della sorella/amante Drusilla - Vittoria Faro), Scipione (il giovane poeta, pupil-
il libro
Morte a Pizzuta un giallo del 1956 Un romanzo al femminile “La parrucchiera di Pizzuta”, ultima fatica letteraria di Paolo Di Stefano che ambienta un giallo avvincente nella sua Sicilia, terra di origine. Chi conosce la produzione letteraria del giornalista del Corriere della sera non potrà non riconoscere in Nino Motta, pseudonimo con cui lo scrittore firma il libro, il nome del personaggio di “Tutti contenti”, uscito nel 2003. In quello Motta era un tipografo che lasciava la sua famiglia per andare a Messina fingendosi giornalista a riscoprire la sua infanzia dimenticata, qui è il giornalista Di Stefano che indaga attraverso il personaggio del suo libro. Per congetture e tentativi Rosa Lentini, donna di profonda cultura, filologa come lo scrittore e specialista su Petrarca, amaramente delusa dal mondo accademico che non le riserba la giusta posizione decide di chiedere un periodo di aspettativa e si trasferisce con la madre, donna Evelina, nella casa di famiglia a Pizzuta, paese vicino a Siracusa. È estate e nel caldo siciliano si fa in lei sempre più pressante l’idea di scoprire un giallo che colpì il paese nel 1956 quando la parrucchiera del paese Nunziatina Bellofiore fu trovata senza vita. Rosa decide di condurre un’indagine e inizia a studiare le uniche fonti possibili: articoli di giornale dell’epoca, foto e ricordi dei compaesani. L’omicidio è avvolto ancora da un alone di omertà. E a che serve farsi ancora domande dopo 50 anni dalla morte? “Serve a capire come
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Cultura & Spettacoli 37
GIORNALE DI SICILIA
Mercoledì 26 luglio 2017
La kermesse. Si è conclusa l’edizione di MareFestival. Luigi Dal Cin e Catena Fiorello hanno vinto la sezione letteratura. Omaggio a Borsellino con un docufilm
Salina, il premio26/07/2017 Troisi ad Alessandro Haber del
0 La consegna dalle mani di Maria Grazia Cucinotta, riconoscimenti anche a Barbora Bobulova e Sabrina Impacciatore Nel corso della kermesse, presentato il cortometraggio sul bullismo «Il compleanno di Alice», firmato dalla madrina del Festival Maria Grazia Cucinotta e prodotto da Giulio Violati. Francesca Alascia salina
OOO Cala il sipario sulla sesta edizione di «MareFestival – Premio Troisi», kermesse di cinema, cultura, musica e moda , andata in scena a Salina dal 18 al 23 luglio. La manifestazione, ideata da Massimiliano Cavaleri e Patrizia Casale per ricordare la figura di Massimo Troisi e che ha visto alternarsi in questi anni, nella suggestiva cornice dell'isola, attori del calibro di Matt Dillon, Sergio Castellitto, Serena Autieri, Giorgio Pasotti, Nicolas Vaporidis, Ninni Bruschetta e tanti altri attori del piccolo e del grande schermo, ha avuto quest’anno come protagonisti Ezio Greggio, presente per il secondo anno consecutivo, Alessandro Haber e in veste di madrina l’attrice e regista Maria Grazia Cucinotta, lanciata nel firmamento delle stelle proprio da Troisi, nel film – cult «Il Postino». Maria Grazia Cucinotta ha consegnato il premio Troisi ad Alessandro
Haber, che ha festeggiato i cinquant'anni di carriera con oltre ottanta film all’attivo e un David di Donatello. Sull’isola del “Postino” Greggio, dal palco della piazza di Malfa, gremita di spettatori, ha raccontato la sua vita al fianco dell’amico e collega Haber e ricevuto il Premio «Cral Città Metropolitana di Messina». Una sesta edizione all’insegna della comicità, grazie alla partecipazione diFrancesca Reggianie del duo comico palermitano«I Soldi Spicci», che sono stati insigniti del Premio Troisi insieme a un’altra attrice fra le più apprezzate del cinema italiano:Barbora Bobulova. Esilaranti le performance di Gabriella Germani, che ha deliziato i presenti con delle divertenti imitazioni di Sabrina Ferilli, Mara Venier, Monica Bellucci e delle donne impegnate in politica come Maria Elena Boschi, Daniela Santanchè e Virginia Raggi. Tanti bambini invece hanno partecipato alla serata che ha visto protagonista lo scrittore Luigi dal Cin, autore di oltre cento libri per ragazzi, vincitore di numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Premio Andersen 2013 , che si è aggiudicato il premio Troisi, per la categoria Letteratura, insieme a Catena Fiorello, che ha raccontato , con il cuore in mano, la propria vita personale e professionale attraverso
La premiazione: da sinistra Nadia La Malfa, Alessandro Haber, Massimiliano Cavaleri ed Ezio Greggio la lettura di alcuni brani dei romanzi «Piciridda», «Casca il mondo, Casca la terra», «Un padre è un padre», «Amore a due passi». Nel corso della kermesse non sono mancati anche i
momenti dedicati all'impegno civico e sociale con la presentazione di un corto sul bullismo «Il compleanno di Alice», firmato dalla madrina del Festival Maria Grazia Cucinotta e
prodotto da Giulio Violati, e con l'ultimo film di Simona Izzo «Lasciami per sempre». Lungometraggi, corti, documentari, CineAperitivi, concerti, fashion party, esposizioni, eventi
collaterali hanno animato anche quest’anno le location, ospitanti l’evento, tra le quali le piazze di Santa Marina Salina e Malfa (due dei comuni di Salina). MareFestival ha reso omaggio anche alla memoria di Paolo Borsellino con la proiezione speciale del docu-film «1367 – La Tela strappata», firmato da Giancarlo Licata che, attraverso i tg andati in onda sulla tv nazionale, ripercorre i 57 giorni che trascorsero tra l’uccisione di Giovanni Falcone e quella di Borsellino in via D’Amelio. Ogni sera è stato celebrato l’indimenticabile Troisi con l’attore Carlo Fabianointerprete live di alcune delle scene più celebri dei suoi capolavori. Ma questa edizione sarà ricordata soprattutto per le presenze femminili, insignite del prestigioso riconoscimento, tra queste, oltre alla Bobulova, spicca il nome di Sabrina Impacciatore, che nel suo discorso di ringraziamento, ha lanciato un intenso messaggio contro la violenza sulle donne. Premio Troisi anche ad Edoardo Leo, interprete del film «I Perfetti Sconosciuti». Il festival si è concluso con la presentazione del nuovo logo «MareFestival SalinaPremio Troisi» che rievoca l’immagine dell'attore de «Il Postino», in sella alla sua immancabile bicicletta. (*FALA*)
La mostra. Terminata nei giorni scorsi l’esperienza romana. Ora spazio alle pitture di Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta e Andrea Di Marco
Le opere degli artisti siciliani approdano al Noto Museum Noto
OOO Dopo l’esperienza romana, quella siciliana. Le opere di Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta e Andrea Di Marco sono protagoniste del secondo segmento di «Et Et (sia l’una che l’altra)», la mostra che si propone di ricreare la dialettica tra due retroterra culturali nell’elaborazione individuale del processo creativo. «Et Et», curata da Giuseppe Stagnitta con il patrocinio del Comune di Noto e prodotta da Fenice Company Ideas, è un progetto collettivo che ogni artista declina poi lungo un percorso personale. Ciascuno lo fa nella sala a lui riservata all’interno del complesso del Convitto delle Arti-Noto Museum,
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l’ex Convitto Ragusa che l’amministrazione comunale di Noto ha trasformato nel nuovo polmone artistico-culturale-museale della città. Da qualche settimana, quattro locali del complesso (che da aprile ospita anche la mostra «Chagall e Missoni – Sogno e Colore») hanno aperto le porte alle opere della mostra intrecciata fra le proposte di Roma e della Sicilia: negli stessi ambienti che dal 17 giugno al 21 luglio hanno accolto infatti i dipinti di Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Pietro Ruffo, Maurizio Savini, oggi (e fino al 31 agosto) si trovano quelle degli artisti siciliani, formatisi fra Palermo e Siracusa. Linguaggi pittorici diversi che tuttavia non rischiano la
contraddizione. Alessandro Bazan con le sue scene brulicanti di vita quotidiana; Fulvio Di Piazza con i suoi soggetti fra l’onirico e l’apocalittico; Andrea Di Marco con la sua pittura che celebra scorci e dettagli urbani al caldo sole siciliano, ma tende a rifuggire il protagonismo dell’uomo, che invece è presente nelle opere di Francesco Lauretta, che spesso si rivolge a materiali eterogenei e di recupero. Narrative difformi ma non inconciliabili, quelle dei quattro siciliani, che danno corpo all’intuizione della mostra stessa: un itinerario fra espressioni artistiche differenti ma capaci di convivere nelle sale del Convitto delle Arti, come spiega Sta-
Due opere di Andrea Di Marco
(foto VR)
gnitta. «La dialettica è uno dei principali metodi argomentativi della filosofia, e consiste nell’interazione tra due tesi o princìpi contrapposti, che classifica secondo logica ogni realtà descrivendola non solo in sé, ma anche in rapporto al suo contrario. Secondo il principio di non contraddizione, in un sistema di logica sono vere tanto una affermazione quanto la sua negazione. Bianco e nero non scaturiscono quindi da una superiore e comune Idea di Colore, ma l’uno dall'altro, per dare luogo soltanto alla fine, attraverso la loro contrapposizione, all'Idea che li comprende. Tesi e antitesi possono quindi logicamente convivere in un et et (sia l’una che l’altra)». Intensi ricordi, vive testimonianze, forti emozioni, antichi sentimenti che lievitano lontano dal grigiore della quotidianità. (*VR*) Vincenzo Rosana
del
27/07/2017
oto
V
svetta nella sua “top four” dell’estate 2017. Per glianò pastore della Diocesi di Noto, Noto ormai aglianò sue omelie con la chitarra in mano sui versi dei le canzoni aiutano i ragazzi «a far riflettere ssenza della vita». In arrivo il nuovo libro Pop Theology Autocritica del cattolicesimo convenzionale per un cristianesimo umano
Arte
op
L
Mons. Antonio Staglianò, vescovo della Diocesi di Noto
mpre gli artisti di quegli anni». vvero? osì su 2 piedi mi ricordo i Pooh Cugini di campagna. Anche se essere sincero mi incuriosivadi più i cantautori. E allora co che spesso ascoltavo Lucio attisti, Fabrizio De André e ancesco De Gregori. Mi piaceno anche Claudio Baglioni e ccardo Cocciante. Soprattutto uest’ultimo». rché? album “L’alba”, da cui poi trasse anche un omonimo sinlo, era indicativo di un pessimimo che andava contrastato. me? Con la fede in Gesù». tra i cantanti di adesso, chi c’è lla playlist di don Tonino? A dire il vero non ho un cantante eferito. Ma siccome so che molti ovani seguono i cantanti di gi li seguo con un certo intesse. Penso a Marco Mengoni, risa, Noemi o Renato Zero. Con i anni mi sono approcciato alla usica classica: Mozart, Hendel, jkovskij o Chopin». lora il festival Notomusica,
giunto alla 42a edizione, è un appuntamento che sembra fatto apposta per lei. Magari riuscirebbe a trovare un modo per far avvicinare un po’ di giovani a questo tipo di musica? «Non sta a me dirlo, però certe volte ho spiegato che non basta avere un monumento per dire che il monumento esiste. Come detto prima, il Barocco è espressione oggettiva e monumentale. Ma ci vuole l’educazione allo sguardo. E allo stesso modo ci vuole l’educazione all’ascolto. I giovani non potranno mai appassionarsi alla musica classica perché non è proposta. Non è facile per esempio lasciarsi trasportare dalla 9a sinfonia di Beethoven (nel frattempo la canticchia, ndr), eppure è gustosissima. Serve un processo educativo che educhi, abitui a un certo tipo di cose. Ma non dimentichiamoci che viviamo nella società dell’ipermercato, siamo travolti da dilemmi inutili a cui si cercano risposte facili (qui riprende Francesco Gabbani e la canzone con cui ha vinto Sanremo Occidentali’s Karma nda)».
vivere
I linguaggi diversi del Convitto delle Arti
e opere dei siciliani Alessandro Bazan (nella foto in alto la sua opera intitolata “Inverno”), Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta e Andrea Di Marco hanno preso il posto delle opere di Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Pietro Ruffo e Maurizio Savini al Convitto delle Arti Noto Museum. L’esperienza romana, in mostra nelle sale del nuovo spazio museale di Noto dal 17 giugno lascia le quattro sale espositive all’esperienza siciliana per completare il progetto Et et (…sia l’una che l’altra), la mostra curata da Giuseppe Stagnitta che mette insieme linguaggi diversi, ma non in contraddizione. «La dialettica - commenta li curatore Giuseppe Stagnitta - è uno dei principali metodi argomentativi della filosofia e consiste nell'interazione tra due tesi o princìpi contrapposti, che classifica secondo logica ogni realtà descrivendola non solo in sé stessa, ma anche in rapporto al suo contrario. Il principio di non contraddizione dichiara che in un sistema di logica sia vera una affermazione e anche la sua negazione. Bianco e nero non scaturiscono da una superiore e comune idea di colore, ma scaturirebbero l'uno dall'altro, per dare luogo soltanto alla fine, attraverso la loro contrapposizione, all'Idea che li comprende: tesi e antitesi possono logicamente convivere in un et et (“sia l'una che l’altra”)». Oltre alla mostra “Et et (sia l’una che l’altra)” sono presenti nel cortile due statue di Domenico Pellegrino che rimarranno esposte fino a chiusura del Museo, il 30 settembre. Nel mese di settembre inaugurerà la mostra personale di Agostino Arrivabene nella Sala Volte per concludersi il primo di ottobre. Contemporaneamente nella Sala del piano superiore del Museo si svilupperà una programmazione parallela: nel mese di agosto inaugurerà la mostra collettiva dal titolo The World from a different prospective: Polish Contemporay Paintings per la quale sporranno gli artisti Edyta Sobieraj, Zbigniew Sprycha, Tamara Berdowska, Leszek Oprządek e Bartłomiej Radosz, mentre nel mese di settembre le il Convitto delle Arti Noto Museum ospiterà due mostre di Sergio Fiorentino e Marco Tamburro. La programmazione del Convitto delle Arti - Noto Museum, curata da Giuseppe Stagnitta, gode del patrocinio del Comune di Noto ed è prodotta da Fenice Company Ideas.
Vuol dire che Mannarino e Mario Biondi, cantanti attesi a Noto nelle prossime settimane, non avranno problemi col pubblico giovanile? «Sono cantanti importanti, autori impegnati e esaminare i problemi esistenziali ma anche a dare risposte positive. Dobbiamo cercare di vivere responsabilmente, ma di essere sempre liberi nelle nostre scelte». Proviamo a fare una playlist di questa estate 2017? «Al primo posto metto Pace di Amara, poi Che sia benedetta di Fiorella Mannoia. E aggiungo anche Vietato morire di Ermal Meta e Parole in circolo di Marco Mengoni». Ultimo cd ascoltato? «De Gregori che canta Bob Dylan. E poi sto lavorando molto sulla musica per pianoforte di Ludovico Einaudi. C’è quella Nuvole bianche che merita molto>>. Legge e ascolta molto. E ha scritto anche qualche canzone? «Si, alcune le ho scritte e anche arrangiate. Sono molto legato a La voce dell’amore, un testo in cui
cerco di spiegare che l’amore non è qualcosa che viene prodotto ma vive dall’esterno e dall’alto. Provo a spiegarmi. L’uomo è fatto per amare, ma deve essere attivato da altro. Mi rifaccio molto a Fatti avanti amore di Nek e al testo di Sanremo della Mannoia». Come sta trascorrendo questi mesi d’estate? «Sto leggendo alcuni romanzi. Attualmente sul mio comodino c’è La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth. E poi sto lavorando al mio prossimo libro, ancora una volta con Rubettino. Titolo: Pop Theology. Autocritica del cattolicesimo convenzionale per un cristianesimo umano». Ma poi come è finita coi Pokemon? Si ricorda che nella “sua” cattedrale dedicata a San Nicolò c’era anche una palestra virtuale ideata da quel famoso gioco che l’anno scorso invase la quotidianità di tanti giovani? «Adesso non se ne parla più. Lo dico sempre che viviamo in una società liquida e anche quella moda è sparita». ottaviogintoli@gmail.com
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SCICLI. Apre il set del13/08/2017 commissariato di Salvo Montalbano al piano terra del Comune di Scicli. A darne l’annuncio, e a fissare lo storico appuntamento, il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, e l’assessore alla cultura Caterina Riccotti. Grazie a un accordo raggiunto con la Palomar e con il suo presidente, Carlo Degli Esposti, che ha mostrato grande attenzione all’investimento culturale sul territorio e al legame fra la fiction e i luoghi in cui lo sceneggiato tv viene girato da diciannove anni, del
Scicli, il set di Montalbano domani apre ai turisti
il Comune aprirà il sito c se, dal 14 agosto al 14 se L'apertura sarà garanti perativa sociale di tipo gestione dei siti cultura giovani con diverse abili roni. Sono state abbattu architettoniche e il sito tutti, nel segno dell’inclu cipazione condivisa alla fruizione. Il costo del b euro.
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Le mostre in Sicilia da Escher a Chagall e McCurry
D
al Palazzo della Cultura di Catania al Convitto delle Arti di Noto, il Ferragosto siciliano offre agli amanti dell’arte numerose occasioni per visitare alcune delle mostre più importanti. Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939) e Giorno e notte (1938) sono solo alcune delle opere iconiche del grande genio olandese Maurits Cornelis Escher (1898-1972) ospitate a Catania, città in cui l’artista giunse - l’ultima volta - nel maggio del 1936 nel suo ideale Grand Tour nella penisola. Per l’occasione, alle opere emblematiche e ormai presenti nell’immaginario collettivo, è affiancata un’inedita selezione di opere prodotte da Escher durante i vari soggiorni in Sicilia avvenuti tra il 1928 e il 1936. Proprio nel Sud Italia e nell’isola in particolare, l’artista maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzano, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione
e gli studi sulle forme che lo hanno reso celebre. La mostra Escher è promossa dal Comune di Catania, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Foundation ed è curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea. La mostra, anche il 15 agosto osserverà gli orari consueti e sarà aperta dalle ore 10 alle 20. Mercoledì 16 agosto, nell’occasione della “Notte dei Musei” la mostra sarà aperta dalle 10 alle 24 (ultimo biglietto alle ore 23). A Noto il Convitto delle Arti - Noto Museum ospita Chagall-Missoni ed Et Et (…sia l’una che l’altra). Le mostre, visitabili con un biglietto unico sono aperte ogni giorno dalle ore 10 alle 24. «L’arte è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori. E non riuscirci mai». Marc Chagall parla così della pittura, e l’eco delle sue parole incontra un’altra arte, quella di Ottavio Missoni. Quadri e arazzi, tela e tessuto, dipinti e maglia. Due maestri del colore, due uomini che vissero il “secolo breve” e
le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraverso le loro opere. E qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore. Sempre il Convitto delle Arti di Noto ospita (al piano terra) le opere dei siciliani Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta e Andrea Di Marco che hanno preso il posto delle opere dei romani Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Pietro Ruffo e Maurizio Savini. L’esperienza romana e l’esperienza siciliana completano il progetto “ET ET (…sia l’una che l’altra). A Siracusa la mostra di Steve McCurry non conosce tregua nemmeno a Ferragosto. Paesaggi e personaggi, in un gioco di sguardi e di sfumature di colori. Scorci fuori dai circuiti turistici tradizionali. È questo il filo conduttore della mostra "Corso Sicilia", del giornalista dell'Ansa, Giovanni Franco, a palazzo D'Amico in via Marina Garibaldi, a Milazzo aperta fino al 30 settembre.
È
il mome Catania tutti i gu gli appun nella zona etne continueranno gli appuntamen mazione. Alle C 21 e si finisce l’i musica no stop Lido Azzurro, in tagonista Davi della risata. Lo è riuscito a con visualizzazioni co anche Dario fico con il loro La grande mu bar con il “With protagonista Ya st Brusco. Nel P la possibilità di astronomico ed serata “stellare domani alle Cap ley che durerà diventata tanto invece, vuole f può immergers Sant’Anastasia. medioevale tra no di Motta. D danze, musiche Martedì 15 ag i lunghi ed inte Alle ore 21, a Sa stere al concert stro Antonio M ta elementi si L’orchestra è na Di Guardo, Giu Ferragosto cata cultura. La mo Bussagli e Fede mune di Catani sia in collabora sarà regolarme Mercoledi 16 a cultura catanes
Visite scambiesi va al museo 14 alle 19,30 a E ovviamente gli straordinari del Casale di erta fino alle 18 9). Dalle 11 alle dere l’area arantina da cui fue gli argenti che ono esposti al aperto fino alle
In Sicilia 7 del
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le mostre. A Catania, Siracusa e Noto gli allestimenti accessibili fino a tarda sera
Da Escher a McCurry e Chagall Un grand tour fra i capolavori PALERMO
OOO Dal Grand Tour di Escher agli scatti impressionanti di Steve Mc Curry. Le grandi mostre scelgono soprattutto la Sicilia orientale, sotto Ferragosto, anche se è da sottolineare che le esposizioni storiche a Palermo sono proprio nei musei: dalla grande mostra dedicata alla scuola Serpottiana all’Oratorio dei Bianchi, all’esposizione che indaga l’influenza del Caravaggio sui pittori coevi, in corso all’Abatellis. Ma andiamo nell’isola che guarda ad Oriente: proprio a Catania si trova una delle mostre che ha riscosso maggiore successo negli ultimi anni: è dedicato infatti all’olandese Maurits Cornelis Escher l’allestimento curato da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea e ospitato al Palazzo della Cultura di Catania, fino al 17 settembre, ma visitabile a Ferragosto dalle 10 alle 20. E il giorno successivo, mercoledì 16, per la «Notte dei Musei», la mostra sarà aperta fino a mezzanotte. La grande antologica dedicata agli scatti di Steve McCurry, «Icons», a cura di Biba Giacchetti, dopo Palermo si è spostata all’ex convento San Francesco d'Assisi a Siracusa: si può visitare a Ferragosto dalle 16 alle 23. È il fotografo che ha firmato le immagini più sconvolgenti (in positivo) degli ultimi anni, pubblicate dal National Geographic: dall’India alla Birmania, dal Giappone all’Africa, da Cuba al Brasile, uno studio attento ed emozionante sulle etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate.
Un particolare di «Mano con sfera riflettente» di Escher, in mostra a Catania A Noto il Convitto delle Arti Noto Museum ospita invece «Chagall-Missoni» ed «Et Et (…sia l’una che l’altra)». Le mostre, visitabili con un biglietto unico sono aperte dalle 10 a mezzanotte. Nella prima, il genio di Marc Chagall incontra un’altra arte, quella di Ottavio Missoni. Quadri e arazzi, tela e tessuto, dipinti e maglia. Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, «Les Amoureux sur fond jaune» e oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia, di Missoni sono
esposti gli studi cromatici e compositivi degli anni ‘70, i quadri tessili e i patchwork. E sempre il Convitto delle Arti di Noto ospita le opere dei siciliani Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta e Andrea Di Marco che hanno preso il posto delle opere dei romani Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Pietro Ruffo e Maurizio Savini. A cura di Giuseppe Stagnitta che ha sistemato, nel cortile, alcuni pezzi di Domenico Pellegrino. (*sit*)
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NAHT - BLITZ Agostino Arrivabene
8 settembre/5 novembre 2017
Le lacrime non sono disgiunte dalla speranza. Il silenzio intriso di dolore è colmo di attesa.” Ed ecco delinearsi l’approdo nei lidi della serenità dato che la via della Croce conduce alla resurrezione. Così ancora mons. Greco: “In “Alba” troapertura alla vita: “Può diventare morte/ se appesi a una croce.” Ano della violenza e della morte, si inoria della vita.” mancare il tema della speranza, poetessa al punto da diffonderlo a e sue missioni in tutti i continenti e nte avvertito da mons. Greco che getto di approfondimento anche in a. a, irrorata dalle lacrime” questo il l direttore della Biblioteca Alagouna speranza inerte, passiva che con le braccia conserte. E’ una spete in moto il profondo senso di parle sofferenze degli uomini. E’ una dispiega un forte impegno umani-
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01/09/2017
"L'arte del canto incontra l'arte antica" è un'iniziativa della sovrintendenza con "Nuova Acropoli" per valorizzare e promuovere l'area archeologica
VINCENZO GRECO
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É 095.7833939
Promozione e valorizzazione sono gli obiettivi del ciclo di appuntamenti che interessano l’area archeologica del tempio di Apollo. Organizzato dalla soprintendenza di Siracusa con la collaborazione deldel l’associazione “Nuova Acropoli” di Siracusa, “L’arte del canto incontra l’arte antica” è il percorso ideato dalla soprintendenza di Siracusa in collaborazione con l’assessorato regionale dei Beni Culturali per riscoprire un luogo suggestivo qual è il tempio dedicato ad Apollo. Dopo il successo della prima serata a cui ha partecipato un gran numero di visitatori entusiasti dell’iniziativa, gli incontri proseguiranno stasera e l’11 settembre. Accompagnati dal dolce canto della cantante lirica Marzia Catania, gli spettatori hanno trascorso una piacevole serata al-
l’insegna della cultura e della musica per un percorso notturno guidato all’interno dell’area archeologica. L’Apollónion, monumento siracusano risalente agli inizi del VI secolo a.C., conosciuto come il più antico tempio dorico dell’occidente greco, torna a essere protagonista delle serate estive con l’iniziativa che coniuga arte del canto e arte antica. Come già accaduto a giugno, in occasione della rappresentazione degli studenti dell’istituto “Rizza” de "Le Baccanti" di Euripide, la soprintendenza di Siracusa, sempre in collaborazione con “Nuova Acropoli”, ha voluto realizzare un evento volto alla promozione e valorizzazione della suggestiva area archeologica. Per tutta la durata del percorso, i visitatori saranno accompagnati sia dalla melodiosa voce della cantante Marzia Catania sia dalle narrazioni storiche delle guide di “Nuova Acropoli” che illustreranno le particolarità del monumento. Il tempio, realizzato dall'architetto Epicles e commissionato dal tiranno di Siracusa
Cleomenes, originariamente disponeva di sei colonne frontali in doppia fila e 17 laterali; la pianta era di tipo arcaico e le colonne furono ricavate da enormi blocchi monolitici. Nel corso dei secoli, il tempio di Apollo – Artemide è stato sottoposto a numerose trasformazioni. A seguito dell'intervento greco, ha svolto la funzione di chiesa bizantina, moschea araba, basilica normanna e caserma militare all'epoca di Carlo V. Attualmente dell'antica fabbrica si possono ammirare l'intero stilobate, due colonne integre e il muro della cella sud. La sua particolarità consiste anche nella pietra utilizzata per la costruzione: un calcare locale di Siracusa, chiamato "giuggiulena". Queste sono alcune caratteristiche che vengono approfondite durante l’iniziativa, che prevede la passeggiata archeologica all’interno del sito (normalmente chiuso al pubblico) dalle 20 alle 22 e la visita accompagnata dalla voce della cantante lirica Marzia Catania. MARIOLINA LO BELLO
CONVITTO DELLE ARTI DI NOTO
La pittura taumaturgica di Agostino Arrivabene Una pittura taumaturgica, perché chi realizza quadri è semplicemente un destinatario. Sa un po’ di rivoluzione, ma anche di provocazione, la nuova mostra che da venerdì 7 settembre sarà allestita al Convitto delle Arti Museum di Noto. Quel giorno, infatti, il nuovo contenitore artistico netino che sta già ospitando la mostra “Sogno&Colore” di Marc Chagall e Ottavio Missoni, saluterà l’inaugurazione della mostra personale di Agostino Arrivabene dal titolo “Naht - Blitz”, a cura di Giuseppe Stagnitta, promossa da Fenice Company Ideas in collaborazione con la Galleria Giovanni Bonelli e col puntuale patrocinio del comune di Noto. «La moderna nozione illusoria della pittura è che il pittore sia il creatore, in realtà è solo un destinatario», scrive John Berger nel testo “Sacche di resistenza” (cit. di A. Zanchetta, Stille di Proteo in L’ospite parassita): «quel che sembra creazione è l’atto di dare forma a ciò che si è ricevuto». Quasi sembra ribaltarsi la figura dell’artista, considerato non più nel suo aspetto creativo ma in un aspetto che sembrerebbe, paradossalmente, ridurne il campo d’azione. Eppure non è cosi: vero che l’artista riceve, è influenzato e spesso anche formato da eventi e incontri che durante la vi-
“IL RIZOMA DI PUGIN”, OLIO SU LINO CHE SARÀ ESPOSTO A NOTO
ta lo mettono accanto a nuove tecniche e nuovi stili, ma davanti a una tela bianca è “costretto” a metterci sempre del suo. La pittura diventa taumaturgica in Agostino Arrivabene attraverso una sublimazione medianica di un influsso mistico. Il titolo della mostra rappresenta bene questo processo. Blitz vuol dire lampo, ed è preso in prestito da Jakob Böhme, un teosofo e mistico del 1600, che scrivendo il suo
delirante o ispirato Morgenröte (Aurora Nascente) trascina nella rivelazione che avviene sotto forma di lampo che all’improvviso sotto la tensione di un’anima angosciata, si accende: accende ed incendia. La differenza in Arrivabene come in Bhöme sta proprio in questo, Dio non scende a visitare l’uomo ma ad impossessarsi di lui, per renderlo suo strumento, annullando la volontà del singolo ed affermando il suo supremo ed in-
comprensibile volere. Le opere presentate in questa mostra sublimano stati estatici, o postumi a dolorose lacerazioni, ferite che si rimarginano in suture. La pittura diventa tessuto cicatriziale che nasconde e si rivela nello stesso istante, ingressi dove il divino innesta nuova vita in quei simulacri di carne e pittura, vista come carne metaforica e metamorfica del corpo. In alcuni dipinti l’artista esprime un’informalità della materia pittorica per lasciare scoperto un “non finito”, come fosse una ferita aperta e pulsante. In altri dipinti invece, tutto questo viene rimarginato attraverso la vestizione di una pittura più riscritta, ricamata, ricucita come per medicare una muscolatura scorticata dal suo derma, un’incompiutezza che esprime qualcosa da nascondere e sempre attraverso i rimandi di una pittura di rinascimentale memoria. Al centro della sala una scultura in bronzo patinato con innesti pittorici chiude il percorso mistico di questa mostra: simulacro bronzeo dedicato all’Arcangelo Michele, rituale protettivo che addensa in sé paganesimo e cristianesimo, i due mondi religiosi che si disputano l’anima dell’artista sin dagli esordi del suo percorso. O. G.
teatro
Mede a maj replic a Not
A seguito de so ottenuto nel cortile d Cassonello messinscena jara” e tenu pressanti ric appassionati non hanno p alla “prima” di posti, lo riproposto q inizio alle 21 Santa Cater Noto. Su quest frutto del la core” di Giu Aurora Miri faele Schiavo ne, di coris scenografi, giudizio cr dalla prof.ss no, già asses ra del comu tema diffici volte perché no di una do umiliata, usa fredde del convenienza Medea maja una Medea i Un lavoro forma della polare del C toccare il fo re. Tremare, re, ridere. Pe re, riconosce della nostra riposo, logor sempre da d sull’abisso d Una Mede ancora giova ingenua, che terminare il in quel via che è l’affida l’Eroe dell’in Mare che pe ha una spon troppo spess stante.”
foto, documenti inediti, prime pagine
vili e religiose, dei sindaci dei comuni
umano.
Il suono dei fiumi di Palermo Installazione sonora urbana di Librio lungo il Kemonia e il Papireto del
PALERMO - Oltre 2900 metri di percorso sonoro, con un’area di ben 728.296 mq chiusa al traffico per 24 ore, 148 speakers e 3 chilometri di cablaggio elettrico. È “Palermo a Palermo, Il Suono dei Fiumi” di Alessandro Librio (Erice 1984), una delle più grandi installazioni sonore urbane mai realizzate, dedicata alla sua città d’adozione, curata da Giusi Diana, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, in collaborazione con il Sistema Biblio-
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tecario e Archivio cittadino, e organizzata da Nero’, con il sostegno di Fam Fabbriche Chiaramontane, N38E13 e Curva Minore. Domenica 3 settembre, a partire dalle ore 5 del mattino e per 24 ore consecutive, Palermo si sveglierà con i suoni dei suoi due storici fiumi, il Kemonia e il Papireto. Attraverso un’installazione sonora urbana che si snoderà all’interno del cuore del centro storico di Palermo, lungo il percorso arabo-normanno
dell’Unesco, Librio riporterà in superficie il suono dei due fiumi che scorrono sotterranei lungo l’asse della città. La voce fluviale della città riemergerà a livello dell’attuale tracciato viario ad occupare per un tratto il letto naturale dei due fiumi, riconsegnando a cittadini e visitatori il paesaggio sonoro urbano della Palermo della fine del ‘500, quando i due corsi d’acqua sparirono dalla superficie. “Uno scavo nella memoria geologica della città che è anche una riappropriazione della sua storia e dei suoi miti fondativi, quelli legati all’acqua, coniugando con grande poesia i temi ambientali con quelli di educazione al paesaggio sia sonoro che visivo”, spiega la curatrice Giusi Diana. Un approfondimento sul tema è costituito da una mostra storico-documentaria e artistica allestita in due sedi: l’Archivio Storico Comunale e la Chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano (XVII sec), all’interno del complesso monumentale della Biblioteca Comunale da poco restaurata, entrambe ricadenti in prossimità dell’antico corso del Kemonia . La Mostra resterà aperta dal 3 settembre al 27 ottobre.
Visite al Castello e al centro storico
Un tuffo nella storia di Carini CARINI (PA) - Nell’ambito della manifestazione “Notti di Sicilia” si terrà sabato 2, alle ore 21,30, “Conoscere la storia di Carini: visita guidata al Castello e al Centro storico”. L’appuntamento è in Piazza Castello a Carini e l’iniziativa è organizzata da BCsicilia - Per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in collaborazione con ATC e Guardie Sikane. La visita al Castello ed al borgo di Carini sarà orientata dalla lettura del celebre poemetto diffuso un tempo dai cantastorie e che narra della storia d’amore proibita tra Laura Lanza, moglie del barone di Carini, e Ludovico Vernagallo, culminata tragicamente con l’uccisione dei due amanti da parte del padre della fanciulla, nel dicembre 1563. Tra leggenda e realtà si ripercorreranno i passi della Baronessa uccisa e ciò tra le mura del maniero medievale dove si consumó il delitto. Il castello di Carini, uno dei più interessanti di Sicilia, costruito a partire dal 1075 venne ingrandito nel corso dei secoli successivi per volere della famiglia La Grua Talamanca , registrando nel ‘400 l’interventi di Matteo Carnilivari. Particolarmente interessanti sono la grande sala dei baroni al piano nobile, caratterizzata da un pregevole soffitto ligneo del ‘400 e gli altri ambienti, decorati nel ‘700 e la cappella. Nell’ occasione sarà possibile visitare anche le terrazze del maniero a dominio sulla pianura di Carini. La conclusione al borgo dove sorgono numerose chiese.
Una mostra a Noto, al Convitto delle Arti Museum, patrocinata dal Comune
I mondi artistici e religiosi di Agostino Arrivabene NOTO (SR) - Venerdì 8 settembre 2017 alle ore 18,30 al Convitto delle Arti Museum si inaugura la mostra personale di Agostino Arrivabene, dal titolo Naht - Blitz a cura di Giuseppe Stagnitta, promossa da Fenice Company Ideas in collaborazione con la Galleria Giovanni Bonelli e con il patrocinio del Comune di Noto. “La moderna nozione illusoria della pittura è che il pittore sia il creatore, in realtà è solo un destinatario” scrive Jhon Berger nel testo “Sacche di resistenza”: “quel che sembra creazione è l’atto di dare forma a ciò che si è
ricevuto”. La pittura diventa taumaturgica in Arrivabene attraverso una sublimazione medianica di un influsso mistico, e il titolo della mostra rappresenta bene questo processo, Blitz/Lampo, termine tedesco preso in prestito da Jakob Böhme, un teosofo e mistico del 1600, che scrivendo il suo delirante o ispirato Morgenröte (Aurora Nascente) “ci trascina nella rivelazione che avviene sotto forma di lampo che all’improvviso sotto la tensione di un’anima angosciata, si accende: accende ed incendia” (Jakob Böhme, Aurora Nascente a cura di CeciliaMuratori, Mimesis 2007,
Milano). La differenza in Arrivabene come in Bhöme sta proprio in questo, Dio non scende a visitare l’uomo ma ad impossessarsi di lui, per renderlo suo strumento, annullando la volontà del singolo. Al centro della sala una scultura in bronzo patinato con innesti pittorici chiude il percorso mistico di questa mostra: simulacro bronzeo dedicato all’Arcangelo Michele, rituale protettivo che addensa in sé paganesimo e cristianesimo, i due mondi religiosi che si disputano l’anima dell’artista sin dagli esordi del suo percorso.
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stato Vincenzo Dicuzzo Liotto, 26 anni, il catanese ritenuto responsabile del reato di rapina. L'arresto è stato eseguito dal personale della Squadra di polizia giudiziaria. I fatti risalgono alla scorsa estate. È la sera dell'11 luglio quando il giovane se ne va in giro in auto per le strade periferiche della città alla ricerca di prostitute. Dicuzzo Liotto con il pretesto di avere delle prestazioni sessuali, si apparta in particolare con due giovani rumene e, sotto la
Lanza. I fatti ricostruiti dalla polizia che hanno portato all'identificazione del rapinatore di prostitute coincidono con la pressante azione di repressione messa in atto, la scorsa estate, dall'amministrazione comunale con la collaborazione dei vigili urbani e delle forze dell'ordine. A maggio, il sindaco Enzo Bianco ha, infatti, firmato l'ordinanza di «Contrasto alla prostituzione e tutela della sicurezza urbana» che resterà in vigore fino al 31 dicembre. Un atto
Una giovane prostituta nella zona della stazione centrale necessario per evitare lo sgradevole «spettacolo» di uomini in fila a concordare il tariffario del sesso a pagamento che si aggira dai venti euro ai cento euro l'ora, in base alla prestazione richiesta.
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L'ordinanza del primo cittadino vieta «a chiunque, nelle aree, nei luoghi pubblici, spazi aperti o visibili al pubblico di porre in essere, comportamenti diretti, in modo non equivoco, ad offrire
prestazioni sessuali a pagamento». Il provvedimento, inoltre impone il divieto «di consentire o invitare la salita sul proprio autoveicolo al fine diretto e non equivoco di contrattare, concordare presta-
ne più a rischio in città: lungo la circonvallazione sui viali Bolano e Vivaldi, nella zona del centro storico e dell'ex quartiere a «luci rosse», ma anche in viale Africa e nella zona della Stazione Centrale, in corso dei Martiri della Libertà, in via VI Aprile e nella zona del Faro Biscari, al Lungomare, nella zona di San Giovanni Li Cuti, in piazza dei Martiri ed ancora nelle vie Luigi Sturzo, Dusmet, Cristoforo Colombo, Domenico Tempio e Acquicella Porto. (*far*)
vigili del fuoco. L’incendio è divampato poco dopo le 4 ed il fumo ha invaso le abitazioni. L’allarme è stato lanciato dai residenti della zona, indagano i carabinieri
Fiamme in via Giaconia, distrutti quattro mezzi a Paternò PATERNÒ
OOO Auto in fiamme all’alba di ieri, poco dopo le 4, all’interno del parcheggio dello slargo di via Giaconia, alle spalle della chiesa di San Biagio, a Paternò. Un incendio che ha distrutto tre auto e ne ha danneggiata una quarta. Resta incerta l’origine del rogo anche se l'ipotesi del dolo rimane la più accreditata: i carabinieri della compagnia di Paternò, che stanno indagando sull’incendio, in questo senso, attendono una precisa relazione tecnica da parte dei vigili del fuoco del comando provinciale etneo. Gli uomini del 115 al termine delle operazioni di spegnimento hanno effettuato un sopralluogo per verificare la pre-
senza di elementi che potessero suffragare l’ipotesi del dolo. Ma sul luogo non sarebbe stato rinvenuto nulla di sospetto. Ricostruendo la dinamica dell’incendio le fiamme si sarebbero sviluppate, secondo alcuni residenti della zona, che sono stati svegliati dal boato provocato dall' esplosione dei pneumatici dei mezzi, da una Nissan Micra che si trovava in sosta nell’area del parcheggio di via Giaconia. Le fiamme rapidamente si sarebbero propagate sia ad un furgone Fiat Scudo, carico di collettame, che ad una Suzuki Swift: entrambi i mezzi erano parcheggiati ai lati della Nissan da cui sarebbe partito il
rogo. Danneggiata anche una quarta auto, una Fiat Multipla: le fiamme hanno bruciato la fiancata sinistra. Alcuni residenti sarebbero riusciti a spostarla prima che potesse essere avvolta del tutto dalle fiamme. Sul posto per spegnere il rogo sono giunti gli uomini del «115» del distaccamento di Paternò, a supporto dei quali è giunta dalla sede del comando provinciale dei vigili del fuoco un’altra autobotte. Le operazioni di spegnimento si sono concluse poco prima delle 6,30. L’incendio ha tenuto svegli i residenti della zona, soprattutto gli inquilini di un edificio a tre piani, che si trova a cinque metri dal luogo
Il furgone e le auto distrutti dalle fiamme in via Giaconia
vedere e sentire nella sicilia orientale
per le vostre segnalazioni: sicilia.orientale@gds.it
0 Noto «Chagall /Missoni», altre visite al Convitto
0 Catania Milonga e tango in via Teatro Massimo
0 Caltanissetta 0 Ragusa «Immagini e Parole» «Ibla Buskers», al via all’ex Rifiugio antiaereo al Borgo dei Cosentini
OOO Prorogata la mostra «Chagall/Missoni. Sogno e colore», ospitata al Convitto delle Arti di Noto, come anche «Nahtblitz», la personale di Agostino Arrivabene. Il successo di pubblico registrato dalle due mostre ha portato gli organizzatori a decidere di spostare la chiusura al 5 novembre. L’esposizione si può visitare dal lunedì a venerdì dalle 10 alle 20, il sabato e la domenica fino alle 24. (*FEPU*)
OOO È indirizzato ai tanti appassionati di danza e tango l’appuntamento in programma stasera a «Scenario Pubblico» di via Teatro Massimo 16 che ospiterà, dalle 21,30 alle 2, la serata dedicata alla Milonga e Tango argentino. L’evento rientra nel calendario di «Wondertime», la rassegna ideata da Rossella Pezzino De Geronimo e realizzata con l’associazione «Dietro le quinte».
OOO «Immagini e Parole: uno scambio di emozioni, un intreccio di illusioni» è il titolo della mostra fotografica, a cura dell’associazione «Fotonauti», aperta al pubblico da oggi, nelle suggestive sale dell’ex Rifugio antiaereo, nella salita Matteotti, a Caltanissetta. In totale saranno quattordici gli artisti che esporranno le loro opere. (*MAC*)
OOO Prende il via nel pomeriggio di oggi, per concludersi domenica, la nuova edizione di «Ibla Buskers» che durerà tre giorni e che porterà nel Borgo segreto dei Cosentini, quartiere storico di Ibla, i maggiori artisti di strada. Fra gli ospiti ci saranno il Circolo Zoè, il mago Julio Opazo, i clown Alta Gama, Diego Draghi e tanti altri. (*PID*)
0 Siracusa «Sono dislessico...» all’istituto Archimede
0 Palazzolo Il culto di San Michele, mostra di Lozito
0 Caltanissetta «Barocco Andino», mostra a Santa Flavia
0 Milazzo Rock, i «Remuse» sul palco di via Crispi
OOO Il culto e le tradizioni della festa di San Michele in mostra a Palazzolo. L’esposizione in memoria di Salvatore Lozito è stata allestita nel salone parrocchiale della chiesa e racchiude le immagini realizzate da Matteo Monaco, con la partecipazione di Lorenzo Macauda. La mostra si può visitare tutti i giorni dalle 10 fino a domenica. (*ALBO*)
OOO Oggi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20, è possibile visitare la mostra «Barocco Andino Contemporaneo», che è allestita al Santuario Madonna di Fatima - Chiesa Santa Flavia, a Caltanissetta. Si tratta di una iniziativa che racconta l’influenza dei maestri italiani nella Scuola di Cuzco, in Perù. L’esposizione, curata da don Gino La Placa, rimarrà aperta fino al 15 ottobre. (*MAC*)
OOO Musica rock stasera alle 22,30, al «Bukowski» di via Crispi a Milazzo, con il concerto de «I Remuse». La band formata da Rosario Zanchi voce, Giuseppe Ciancitto basso, Marco Toscano drums, proporranno e suoneranno in power trio, brani tratti dall'intera discografia dei «Muse», gruppo musicale britannico a cui è dedicata la serata tributo. (*RISE*)
OOO «Sono dislessico ... cosa devo sapere? Che cosa devo fare?» è il titolo del seminario laboratorio rivolto ai giovani in programma oggi all’istituto comprensivo «Archimede» in via Caduti di Nassirya a Siracusa. L’incontro sarà alle 15,30 e rientra tra le iniziative promosse nell’ambito della «Settimana nazionale della dislessia». (*FEPU*)
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dell’incendio: l’intenso fumo nero, che si è sprigionato a causa del rogo, ha invaso anche le abitazioni ed ha spinto gli occupanti dell’immobile a lasciare le case e scendere in strada. In via Giaconia sono arrivati anche i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia, che hanno avviato le indagini del caso. Nelle ore immediatamente successive all’incendio i militari dell’ Arma hanno avuto modo di sentire i proprietari dei mezzi. Si tratta di un operaio, un impiegato e di una casalinga, per cercare di comprendere se nell’ultimo periodo avessero ricevuto minacce o avvertimenti. Nelle prossime ore gli inquirenti dovrebbero acquisire anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza piazzati all’esterno delle abitazioni che si affacciano nella zona dell’incendio. (*oc*)
teatro «eros e thanatos» a catania
OOO Stasera alle 20,30, nell’ambito di «Wondertime», all’Istituto Ardizzone Gioeni, a Catania, va in scena «Eros e thanatos» con Francesca Ferro (nella foto), Giovanni Arezzo e Francesco Maria Attardi. Il progetto è un viaggio che attraversa il mito, la tragedia e la poesia trattando il rapporto amore e morte, da Medea a Oreste e Clitennestra, Aci e Galatea, Paolo e Francesca, ed Elena che ammaliò Paride. (*FEPU*)
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LUNEDÌ 9 OTTOBRE 2017
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iorno &notte
TEATRO A NOTO
Fondazione Di Lorenzo il cartellone 2017/2018
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Riparte il nuovo corso della Fondazione Teatro Di Lorenzo: giovedì, infatti, sarà presentata la stagione di prosa 2017/2018. Cresce l’attesa per scoprire i nomi che il duo Tringali-Pannuzzo, il primo neo sovrintendente il secondo direttore generale, sono riusciti a inserire nel primo cartellone artistico dopo l’interruzione della collaborazione con l’attore floridiano Sebastiano Lo Monaco. Massimo riserbo, per il momento, ma tanta curiosità. L’appuntamento alle alle 18 in Sala Dante, sala di rappresentanza del teatro netino dedicato all’attrice Tina Di Lorenzo. In estate si era parlato di una possibile sinergia col Teatro Stabile di Catania. Se le indi-
screzioni fossero confermate, il pubblico netino potrebbe assistere, tra gli altri, anche al nuovo spettacolo di Michele Placido dal titolo “Sei personaggi in cerca d’autore”. Contestualmente alla presentazione della nuova stagione saranno comunicati i prezzi degli abbonamenti ed eventuali appuntamenti paralleli. Il nuovo corso del teatro netino vuole aprire le porte anche alle nuove generazioni, provando ad avvicinare alla nobile arte della recitazione anche adolescenti e universitari. Una sfida in più, che il duo TringaliPannuzzo vogliono vincere nel giro di pochi anni. O. G.
ne tro” ettiva rtigia
La sala principale al primo piano del Convitto delle Arti che ospita la mostra dedicata a Marc Chagall e Ottavio Missoni. Dal 14 aprile ha totalizzato oltre 25mila ingressi. Numero destinato ad aumentare e che ha convinto organizzatori e amministrazione comunale a spostare la chiusura al 5 novembre
artisti di talento declinerà il tema a del contemporaneo a Siracusa. l curatore Mario Cucè, esporranditi in una mostra che sarà inauledì alle 19 in una galleria di Orti-
ha espresso la propria personale ma "Pane nostro", che è anche il llettiva in programma fino al 21
giornata del contemporaneo, istiottobre da Amaci (Associazione Contemporanea Italiani), sono e performance live per celebrare l'evento anche a Siracusa, in cui sarà protagonista proprio il visitaore. E' una realtà glocal (sintesi dei due termini global e local), che vede gli artisti più all’avanguardia del territorio misurarsi col fare quotidiano che li nutre. L’opera, frutto della necessità interiore e espressiva di ogni artistrata rendendo il pubblico coinsemplice visitatore. Ogni artista n lavoro inedito, scaturito da una spirituale. Il titolo "Pane nostro" azione, all'immagine guida "Pane dell'artista internazionale Liliana da Amaci come rappresentante. a sua, che rimanda sia alla traditramite la preghiera cristiana, sia el cibo. Saranno 15 gli artisti locaaderito all'iniziativa, ognuno lantributo, in cui si diramano altri ssione e rimandi quali nutrimenia fisica, sia spirituale. Le opere di artista saranno pensate come un di tante tessere, che nell’insieme tervento unico, osservabile, dalla aginativa dello spettatore.
La mostra al convitto delle arti di Noto resterà aperta fino al 5 novembre
Alcuni quadri di Agostino Arrivabene
M. L. B.
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É 0931.711127 sa@ gmail.com) an
EATRO VASQUEZ É 0931.414694 ata anche a spetperfezione di ime Hyperlink “htsquez.it ez.it - Info@mul-
odyguard . Ore anche ore 16.
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ore 16. a del martedì dei ttotitoli in italiano, unner 2049.
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Chagall e Missoni: sogno e colore
É 095.7833939
L’arte destagionalizzata funziona, così come l’idea di trasformare l’ex convitto Ragusa nel Convitto delle Arti. E il risultato finale è evidente: le mostre allestite nella storica struttura di corso Vittorio Emanuele sono state prolungate fino a novembre, segno di un chiaro successo di pubblico ma anche di una strada irta intrapresa anni fa ma che adesso non sembra più una salita. Non è neppure una discesa, sia ben chiaro. E’ una strada pianeggiante, da percorrere sempre con le dovute precauzioni. Il successo di pubblico registrato dalle due mostre ospitate al Convitto delle Arti di Noto ha spinto gli organizzatori a prorogare la chiusura di “Chagall/Missoni. Sogno e colore” e di “Naht-Blitz”, la personale di Agostino Arrivabene. Inaugurata il 14 aprile “Chagall/Missoni. Sogno e colore”, forte degli oltre 25mila visitatori
registrati fino a pochi giorni fa, chiuderà la sua esperienza di Noto domenica 5 novembre. Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo “Les Amoureux sur fond jaune”; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il più grande da lui creato. Sempre fino al 5 novembre la Sala Volte del Convitto delle Arti di Noto ospiterà “Naht-Blitz”, la personale di Agostino Arrivabene, curata da Giuseppe Stagnitta. La pittura diventa taumaturgica in Agostino Arrivabene attraverso una sublimazione medianica di un influsso mistico, e il titolo della mostra rappresenta bene questo processo, Blitz/Lampo, termine tedesco preso in prestito da Jakob Böhme,
un teosofo e mistico del 1600, che scrivendo il suo delirante o ispirato Morgenröte (Aurora Nascente) “ci trascina nella rivelazione che avviene sotto forma di lampo che all’improvviso sotto la tensione di un’anima angosciata, si accende: accende ed incendia” (Jakob Böhme, Aurora Nascente a cura di CeciliaMuratori, Mimesis 2007, Milano). La differenza in Arrivabene come in Bhöme sta proprio in questo: Dio non scende a visitare l’uomo ma a impossessarsi di lui, per renderlo suo strumento, annullando la volontà del singolo ed affermando il suo supremo ed incomprensibile volere. Le opere presentate in questa mostra sublimano stati estatici, o postumi a dolorose lacerazioni, ferite che si rimarginano in suture (Naht). A metà novembre sarà tracciato un primo bilancio sulla stagione 2017 ed è molto probabile che saranno anticipati anche gli obiettivi del 2018. Dopo Warhol e Chagall, dovrebbe toccare a Picasso. OTTAVIO GINTOLI
LA PRESENTAZIONE DI NOTO CAPITALE DELLA CULTURA
Il Corteo Barocco protagonista a Militello Trasferta a Militello Val di Catania per il Corteo Barocco: l’occasione giusta per fare squadra, “raccontare” la Noto che fu e rilanciare il concetto di candidatura unitaria del Val di Noto a Capitale italiana della Cultura 2020. Weekend impegnativo per i circa 40 figuranti che hanno partecipato alle giornate organizzate dall’amministrazione comunale per presentare ufficialmente alla città e al comprensorio la candidatura delle 8 città siciliane del Val di Noto a Capitale della Cultura 2020. Ad aprire l’evento, sabato pomeriggio sono stati i figuranti in abiti d’epoca dell’associazione netina, i quali hanno catalizzato l’attenzione per le vie del centro calatino, sfilando con la consueta eleganza. Dopo la chiusura in piazza, il prof. Corrado Di Lorenzo, presidente dell’associazione Corteo Barocco, si è lasciato andare a qualche considerazione finale. «E’ stata un’altra occasione importante - ha detto Di Lorenzo - per rafforzare il legame con tanti centri che ci vedono impegnati nel tramandare tradizioni e cultura ma, nel caso specifico, a testimoniare la nostra presenza per un evento che vedrà protagonisti otto comuni del Val di Noto (oltre a Noto e Militello Val di Catania ci sono pure Caltagirone, Scicli,
I FIGURANTI NETINI POCO PRIMA DELLA SFILATA A MILITELLO VAL DI CATANIA
Palazzolo, Catania, Siracusa e Modica, ndr) per la candidatura a Capitale della Cultura 2020. Anche noi stiamo perorando questo progetto ed è già un bel successo essere riusciti a mettere insieme otto comuni tra cui l’ottava città metropolitana d’Italia come Catania e grossi centri come Siracusa e Caltagirone». Il presidente Di Lorenzo ha ricevuto sul palco una targa ricordo, consegnatali dal sindaco di Militello Gio-
vanni Burtone. «Ho il piacere di consegnare questa targa - ha detto Burtone - perché dopo aver ricevuto e accolto il sindaco Corrado Bonfanti c’è stato questo seguito con il Corteo Barocco di Noto che ha arricchito la manifestazione con splendide performance e abiti d’epoca davvero suggestivi. Tutto nel segno del Val di Noto e di una storia che dobbiamo continuamente richiamare affinché il nostro barocco continui a vivere e
diventi sempre più occasione di sviluppo. Dunque sarà fondamentale lavorare in sinergia con le altre comunità, proponendo appunto il Val Di Noto Capitale della Cultura 2020: è un progetto ambizioso ma lavorando in sinergia è possibile realizzare questa unità territoriale, affinché questa proposta forte, attraverso le nostre bellezze, vada a buon fine». Alla trasferta catanese ha partecipato anche il sindaco Corrado Bonfanti e l’ospite speciale di sabato è stato il sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi. In rappresentanza di Noto, poi, c’erano anche alcuni soci dell’associazione Maestri Infioratori, che hanno dato saggio delle loro creazioni artistiche coi cristalli di sale colorato. Il prof. Corrado Di Lorenzo ha poi brevemente spiegato l’attività del Corteo Barocco durante l’anno, con circa 250 figuranti protagonisti e le manifestazioni clou che si svolgono in Primavera a Noto: il Gran Palio dei Tre Valli di Sicilia in aprile (un excursus storico che va dal 1100 al 1800 con 18-20 gruppi sempre protagonisti) e la terza domenica di maggio in occasione dell’Infiorata con il Corteo storico e la rappresentazione di uno spaccato di vita del 1700. O. G.
Francofonte
“Cento anni nessun dorma” L’evento L’antico palazzo Gravina-Cruyllas, da ben cento anni sede della municipalità francofontese, sarà al centro sabato sera di una manifestazione dal titolo “Cento anni, nessun dorma”. A partire dalle 19, il centesimo anniversario dell’acquisizione al patrimonio comunale della monumentale dimora che fu della famiglia GravinaCruyllas sarà celebrato con una serie di iniziative organizzate dall’amministrazione comunale in collaborazione con la locale sezione di Siciliantica e il Club Art Europe. «Sarà – spiega l’assessore alla Cultura, Francesco La Rocca – una serata tutta da vivere e da gustare, con mostre di pittura e fotografia, mercatini di artigianato, incontri, proiezioni multimediali e angoli del sapore. Tutto questo allietato da musica dal vivo, artisti di strada, giocolieri, clown e fachiri per il divertimento dei più piccoli». Costruito nel 1705 per volontà di don Ignazio Sebastiano Gravina a ridosso del castello trecentesco che era stato abbattuto dal disastroso terremoto del 1693, il palazzo Gravina-Cruyllas sarà dunque il protagonista assoluto dell’iniziativa. Riaperto nel 2013 dopo un lungo e complesso intervento di restauro, il monumentale edificio, annoverato tra i più bei palazzi municipali della provincia, sarà visitabile e indosserà per l’occasione un vestito di luce spettacolare. Dopo il restauro, il palazzo ospita gli uffici di rappresentanza della municipalità, quali il gabinetto del sindaco, la segreteria, l’aula consiliare e la sala per le riunioni pre-consiliari. Per assecondare la sua naturale destinazione d’uso, ovvero quella di contenitore culturale per la città, il piano terra dello stabile è invece interamente adibito a spazio espositivo. SILVIO BRECI