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22.11.2015
Per i nostri lettori 50 biglietti e 10 avranno l’occasione d’incontrare l’artista
Gratis con “La Sicilia” al concerto di Lorenzo Fragola Ecco come fare
Il 20 dicembre ad Acireale
el giro di pochi mesi ha affrontato prove difficili, superandole a pieni voti. Con la sua voce avvolgente, il suo volto limpido e gli occhi chiari ha vinto la finale di “X Factor”, il talent che gli ha aperto le porte della scena musicale nazionale, trovandosi catapultato al Festival di Sanremo dove, a soli vent’anni, ha conquistato il decimo posto tra i big con Siamo uguali, diventata una delle canzoni più trasmesse dalle radio e più cliccate su YouTube. «Se il palco del talent show è stato carico di pressione, ansie e paure, quello dell’Ariston è terrificante», ricorda Lorenzo Fragola, che adesso si appresta ad affrontare un altro esame. Il più importante. Quello del palco, del “live”. Primo assaggio, trionfale, lo scorso giugno, al Palalottomatica di Roma, per uno show trasmesso in diretta in oltre 180 sale italiane, seguito da un tour nei migliori club d’Italia, con più
N
di 20.000 presenze. Adesso, come aveva promesso in una intervista al nostro giornale, il debutto al Palasport di Acireale, il “tempio” siciliano dei grandi eventi musicali.
L’appuntamento - già segnato in rosso nel diario di molte “fragoline”, come si chiamano le fan del giovane cantante catanese - è per domenica 20 dicembre. Il cantautore catanese por-
R. SP.
terà sul palco del palazzetto i brani del disco d’esordio 1995, tra cui le hit The Reason Why e #fuoriceilsole, coinvolgendo i fan in uno show unico e ricco di sorprese. «Dopo aver cantato in tutta Italia, sono felice di abbracciare la mia terra con un concerto ideato come una festa per il mio pubblico - racconta Lorenzo Fragola - Le sorprese non mancheranno! ». La prima è la possibilità per venticinque lettori de La Sicilia di partecipare gratuitamente all’evento insieme con un amico/a. Oggi i primi cinque che invieranno una mail con nome, indirizzo e numero di telefono a concerto. fragola@lasicilia. it vinceranno una coppia omaggio di biglietti. La seconda sorpresa è che il più veloce (ovvero il mittente della prima mail che arriverà) potrà anche incontrare Lorenzo Fragola al concerto di Acireale.
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22.11.2015
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23.11.2015
su sky. Da stasera vecchi e nuovi pazienti per la fortunata serie diretta da Saverio Costanzo. Nel cast le new entry Placido e Ferrari, confermati Bobulova e Giannini
«Intreatment»,tornalopsicoanalistaCastellitto Il protagonista, nei panni del dottor Mari: «Il successo è aver riconsegnato dignità alla parola: è l’unico effetto speciale» Al via la seconda serie: nella durata e nella serialità ricalca esattamente tempi e appuntamenti di una seduta psicanalitica, ogni giorno una puntata-appuntamento con un paziente-attore diverso. Nicoletta Tamberlich
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roma
Colpi di scena, nuovi pazienti, la separazione dalla moglie e tanti problemi per lo psicoterapeuta Sergio Castellitto, ancora il Dottor Mari, nella seconda stagione di In Treatment, 32 nuovi episodi al via dal 23 novembre su Sky Atlantic, (dal lunedì al venerdì alle 19.40 e alle 23.10) e su Sky Cinema Cult HD (alle 20.30). Nel cast della serie diretta da Saverio Costanzo anche Michele Placido, Alba Rohrwacher Isabella Ferrari, Maya Sansa. Nella durata e nella serialità ricalca esattamente tempi e appuntamenti di una seduta psicanalitica: ogni giorno una puntata-appuntamento di mezz'ora con un paziente attore diverso. «Il dottor Giovanni Mari - dice Castellitto - diventa più fragile, aggressivo, lo ritroveremo, separato, dalla moglie, con nuovi pazienti da aiutare, e problemi personali da affrontare. Il successo della prima stagione è probabilmente quello di essere riu-
sciti a riconsegnare alla parola un primato eccezionale. La parola è l'unico effetto speciale». Sergio Castellitto torna nei panni dello psicoterapeuta che ha portato la psicoanalisi in tv, con un maxi cast di grandi attori: confermati oltre a Castellitto, Lea (Barbara Bobulova), Pietro (Adriano Giannini) ed Anna (Licia Maglietta). Ma Giovanni Mauri dovrà affrontare il dolore di una separazione, l'allontanamento dai figli e l'inevitabile cambiamento che il fallimento di un matrimonio porta con sè (nella prima serie era sposato con Valeria Golino). A riempire il suo tempo e lo spazio della nuova casa, dove abita da solo, ci sono dei nuovi pazienti. Li riceve in salotto, forse per tentare di attutire l'insopportabile silenzio della sua solitudine. Ma non solo per lui anche l'accusa del padre di Dario (Guido Caprino), suo ex paziente, di essere responsabile del suicidio del figlio. Castellitto sarà costretto ad affrontare un processo e la ricerca di un legale che possa difenderlo, gli permetterà di rincontrare dopo anni Irene (Maya Sansa), un avvocato, anche lei sua ex paziente, decisa a ricominciare la terapia. Tra i nuovi casi del Dottor Mari, Elisa (Greta Scarano), una giovane studentessa di architettura, affetta
Sergio Castellitto tra i suoi «pazienti», da Michele Placido ad Alba Rohrwacher, da Isabella Ferrari ad Adriano Giannini da una malattia e decisa a non sottoporsi alla chemioterapia, sua unica possibilità di salvezza. Ritroviamo dunque Lea (Bobulova) e Pietro (Giannini), anche loro in fase di separazione, alle prese con il figlio Mattia (Francesco De Miranda) che
sfoga il suo malessere sul cibo. Infine Guido (Michele Placido), amministratore delegato di azienda, soffre di attacchi di panico causati da una profonda crisi personale in cui trascina anche il legame con la figlia Lavinia (Alba Rohrwacher). Sarà Gio-
vanni ad accompagnare i suoi pazienti nell'esplorazione di se stessi, aiutato anche dalla sua tutor Anna (Licia Maglietta) e dall'incontro con Mara (Isabella Ferrari), sua fidanzata ai tempi del liceo. Grazie a lei, nella sua memoria Giovanni riuscirà a
ritrovare ricordi che gli permetteranno di donare un nuovo senso alla sua vita. Il regista Saverio Costanzo spiega: «Abbiamo lavorato quasi in presa diretta, su lunghissimi ciak, questo permetteva agli attori di entrare nel personaggio senza interruzioni». Sia il progetto italiano che l'omonima serie di culto americana firmata HBO si ispirano al format israeliano Be Tipul, ideato dal regista e sceneggiatore Hagai Levi, di cui sono stati realizzati adattamenti per 13 Paesi. Lo stesso Hagai Levi ha apprezzato l'adattamento italiano della serie - prodotta da Sky e realizzata da Wildside - considerandola il migliore tra quelli sviluppati». «La seconda stagione - per Giannini - è stata più difficile della prima. Il rapporto con il personaggio è stato più complesso». Per Michele Placido, «è stata una avventura straordinaria. Saverio Costanzo è tra i registi che amo di più. Non sono mai andato in analisi, perché ho tanti fratelli e sorelle con cui parlo tanto». Isabella Ferrari: «Ero una spettatrice della prima stagione. Non ho esitato ad accettare. Anche se vedevo negli attori un senso di pericolo. sapevo che mettersi davanti a quella poltrona significava mettersi a nudo. E così è stato. Se credo nella terapia? Sì, ci credo».
al teatro al massimo. Vincenzo Salemme, autore-interprete-regista di «Sogni e bisogni», un lavoro di vent’anni fa che funziona a meraviglia ancora oggi
Se «lui» si mette in congedo è un guaio per il povero marito Simonetta Trovato
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Palermo
Tutto sta nella vestaglia. E nei pedalini. E anche nelle ciabatte di plastica. Insomma, guerra aperta alla sciatteria che mina alla base qualsiasi matrimonio, anche il più solido. Da qui parte la battaglia del «tronchetto della felicità» alias l'organo maschile del povero travet Rocco Pellecchia (ma con un nome così, dove doveva andare?) che, sentendosi defraudato
della sua principale attività, decide di scioperare. Anzi, proprio di lasciare il suo diretto referente, con gli ovvi problemi che ne derivano. Il pene in questione diventa uomo - visibile soltanto quando toglie la classica maschera del Pulcinella napoletano - e si rivolta contro il povero Rocco. Moravia non c'entra nulla, qui si fa la commedia: Vincenzo Salemme recupera infatti Sogni e bisogni, un suo lavoro di una ventina di anni fa e lo ammoderna, riportandolo in
scena al Teatro Al Massimo fino a domenica prossima. E se finora, nei precedenti allestimenti, Salemme è restato dietro le quinte, stavolta scende in campo nel ruolo del fantastico «tronchetto» e trascina l'intera commedia e tutto il cast, e un inedito e inaspettato Nando Paone, sempre straordinario come maschera e altro. Gli altri attori sono tutti ottimi - Nicola Acunzo, Domenico Aria, Andrea Di Maria, Antonio Guerriero e Siudy Mijares - e condiscono il lavoro
Una scena d’insieme di «Sogni e bisogni» in scena fino al 29 novembre di una serie di caratteri divertenti, che il pubblico accoglie con grandi risate: c'è la «spalla» di Salemme, Domenico Aria, giovane
ispettore che cerca di capirci qualcosa; la trucida sorellastra, parallela a Paone, ovvero Nicola Acunzo; il giovane poliziotto, la vicina con-
turbante che parla come uno scaricatore di porto e il povero Pellecchia (Andrea Di Maria), che fa i conti delle bollette, ha sogni carnosi e si stravacca ogni sera sul divano. Convitato di pietra, la moglie di Pellecchia che si immagina come una poveraccia senza tante voglie. Insomma, il plot è molto divertente, Salemme dà il meglio di sé ed è in scena dall'inizio alla fine; le battute si inseguono, il ritmo tiene, ma dribbla nel finale e si affloscia in una lezione moralistica che sembra la scusa frettolosa di una «chiusa» non azzeccata. Peccato, perché il resto della commedia è veramente di ottimo livello e pesca in una napoletanità marcata ma che non pesa. Tantissimi applausi. (*SIT*)
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24.11.2015
i nodi della regione Crocetta vola nella capitale per trovare una soluzione: «Ho ricevuto rassicurazioni sugli aiuti economici»
Blocco della spesa in Sicilia, congelati 51 milioni 0 EFaraone:«C’èunbucoda1,4miliardi,Romacopresolosearrivanoleriforme».OggiunPdspaccatoeleggerà ilcapogruppo La partita del rimpasto resta aperta a causa dello scontro interno alla maggioranza, con renziani e Sicilia futura da una parte e Sicilia Democratica e socialisti dall’altra, ancora divisi sull’ultimo posto in giunta.
in breve 0 Catania Calcio
Pm chiede 7 rinvii a giudizio per partite comprate
Riccardo Vescovo
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Palermo
«Il Pd non ha paura del voto. Il governo nazionale vuole dare una mano ai siciliani investendo risorse economiche ingenti: c'è un buco di 1,4 miliardi, una cifra molto alta che Roma vuole coprire, ma deve esserci una Regione disponibile a mettere in campo le riforme necessarie». Non usa mezzi termini il sottosegretario Davide Faraone per tornare all’attacco del governo regionale nel giorno in cui il presidente Rosario Crocetta è volato a Roma per provare a uscire dalle sabbie mobili in cui sono finiti Ars e governo. La partita del rimpasto resta aperta a causa dello scontro interno alla maggioranza, con renziani e Sicilia Futura da una parte e Sicilia Democratica e socialisti dall’altra, ancora divisi sull’ultimo posto in giunta. La ricerca di un accordo è resa più difficile dalla netta spaccatura all’interno del gruppo del Pd all’Ars che oggi alle 11 si riunirà per eleggere il nuovo capogruppo. Da una parte ci sono i renziani e i più vicini a Faraone, 13 deputati su 24, che puntano su Luca Sammartino o comunque un deputato d’area, dall’altra i Giovani Turchi e i più vicini a ad Antonello Cracolici, che propongono Giovanni Panepinto o Filippo Panarello. Ieri sera i due «schieramenti» si sono addirittura riuniti in separata sede in vista dell’incontro di oggi.
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Il presidente Rosario Crocetta con Luisa Lantieri La vera spina nel fianco di Crocetta riguarda però la nomina dell’ultimo assessore. Il presidente ha nominato Luisa Lantieri scatenando l’ira di Sicilia Futura e degli assessori renziani. Il risultato è una maggioranza risicatissima all’Ars, non certo quella che ci vuole per risolvere la gravissima situazione finanziaria dell’Isola con un buco nei conti da un miliardo e mezzo. Tanto che il governo, a causa delle minori entrate, è stato costretto a bloccare 159 capitoli di spesa per un totale di 51,2 milioni di euro «congelati». La cifra più consistente riguarda i Comuni: ben 18,8 milioni destinati al ripianamento dei debiti per i rifiuti, ma a farne le spese sono anche musei e precari.
Sul fronte finanziario Faraone fa la voce grossa: «Il primo elemento affinchè vi sia un'efficacia di intervento – ha detto - è la stabilità: bisogna essere in grado di dare stabilità al governo che nasce. Basta con crisi politiche, toto-assessori, rimpasti, parole scomparse dal vocabolario nazionale grazie a Renzi». Secondo Crocetta, però, la questione economica è «scollegata da quella politica». Ieri il presidente ha incontrato a Roma il sottosegretario alla Presidenza, Luca Lotti. «Mi è stato confermato che l’accordo sul bilancio si farà a giorni», ha commentato Crocetta a tarda sera. Nessun cenno sulla vicenda politica, suggerendo la possibile conferma, almeno per il momento,
della Lantieri, sostenuta pure dai socialisti. «Risulta incomprensibile per i siciliani – ha detto Nino Oddo, leader del Psi nell’Isola – questo accapigliarsi per uno strapuntino di potere. I problemi sono altri, sono finanziari». Se la Lantieri restasse al suo posto, Sicilia Futura passerebbe all’opposizione. «Così Crocetta immobilizza la Sicilia», attacca Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia. In questo clima di incertezza il Movimento 5 Stelle oggi presenterà all’Ars una nuova mozione di sfiducia contro Crocetta: «La maggioranza dei deputati – hanno scritto i grillini - è chiamata a tradurre in fatti le continue e dure dichiarazioni contro Crocetta». (*RIVE*)
La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per associazione per delinquere e frode sportiva di sette persone nell'inchiesta «Treni del gol» su partite comprate dal Calcio Catania per non retrocedere nello scorso campionato di Serie B. Gli imputati sono l'ex presidente, Antonino Pulvirenti, e l'ex Ad Pablo Cosentino, Fernando Arbotti, Piero Di Luzio, Giovanni Luca Impellizzeri, Daniele Delli Carri e Fabrizio Milozzi.
Antonino Pulvirenti
0 Maltempo in Sicilia
0 Barrafranca
Forte vento e temporali: allerta meteo
Il consiglio sfiducia il sindaco Salvatore Lupo
Nuovo peggioramento delle condizioni meteo sull'Italia: a partire dal pomeriggio di oggi sono attesi temporali e venti forti sulle regioni meridionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una allerta meteo che prevede precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense e accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia.
Il consiglio comunale ha detto si alla mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Salvatore Lupo. A favore della mozione sedici consiglieri su venti. Lupo era stato eletto nel 2012 alla guida di una coalizione. In aula il sindaco sfiduciato ha attaccato i consiglieri: «Sono un sindaco - ha detto - che dà fastidio». Ora la Regione dovrà nominare un commissario ad acta. (*JTR*)
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servizi sociali. Sul piatto sei milioni di fondi da distribuire per l’assistenza domiciliare: via libera ai pagamenti
Bonus per i disabili, 500 euro a 13 mila famiglie
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palermo
Via libera al pagamento della prima tranche dei buoni socio-sanitari 2015, circa 6 milioni di euro. L'assessorato regionale alla Famiglia ha dato il via libera alle procedure: 13 mila le famiglie interessate, l'assegno sarà di circa 500 euro a nucleo familia-
re. Il bonus, stanziato per assistere anziani non autosufficienti o disabili, spetta a famiglie che vivono in condizioni di disagio, selezionate attraverso i Comuni. L'obiettivo è quello di favorire la permanenza degli anziani all'interno del nucleo familiare. Il primo atto del neo assessore alla Fa-
miglia, Gianluca Micciché: «Siamo partiti da un atto dovuto per garantire le fasce disagiate - dice - ci impegneremo, già a partire dalla prossima settimana, a raccogliere le istanze e i suggerimenti derivanti dal territorio, per porre in essere ogni azione volta ad una sempre maggiore e migliore
tutela dei soggetti più deboli». L'erogazione avverrà attraverso i Distretti sanitari. Tempi di pagamento strettissimi, «entro Natale», assicura Miccichè. E per il futuro «stiamo valutando l'inserimento di forme aggiuntive di sostegno nella prossima programmazione dei fondi europei». (*STEGI*)
0 Corso in medicina a Enna
Lauree, la Borsellino tra i testimoni
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L'ex assessore alla Salute Lucia Borsellino sarà sentita, come persona informata sui fatti, nell'ambito dell'inchiesta della Procura sull'istituzione a Enna dei corsi di laurea in Medicine e Professioni Sanitarie dell’università Dunarea de Jos di Galatj, in Romania. Tra i testimoni, che dovranno essere sentiti dal procuratore Calogero Ferrotti, anche gli assessori Mariella Lo Bello e Baldo Gucciardi. (*JTR*)
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MUsica. Curiosamente il gruppo che ha contribuito alla scelta del nome dell’ormai storico teatro palermitano non aveva mai suonato su quel palcoscenico. Fino a oggi
Il debutto degli Agricantus... all’Agricantus 0 «Saràunasortadiricongiungimento»affermano.Proporrannoilconcerto«Akoùstikòs»senzaungrandeusodielettronica Sul palco ci saranno: Federica Zammarchi (voce e pianoforte), Mario Crispi (strumenti a fiato etnici, voce), Mario Rivera (basso acustico, voce), Giovanni Lo Cascio (percussioni) e Giuseppe Grassi (mandola). Tancredi Bua
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Palermo
Nonostante siano stati fondatori della cooperativa che poi ha dato vita all'omonimo teatro di Palermo, gli Agricantus – la band formatasi nel 1979 dalle idee di Tonj Acquaviva, Massimo Laguardia, Pippo Pollina, Mario Crispi e Mario Rivera – su quel palco non hanno mai suonato. Oltre trentacinque anni dopo, la band si esibisce stasera – prima volta in assoluto – nel posto da cui in qualche modo discende, il teatro Agricantus, con il concerto «Akoùstikòs». Non sarà la formazione originale a ritornare in scena, ma quella composta da Federica Zammarchi (voce e pianoforte), Mario Crispi (strumenti a fiato etnici e arcaici, voce), Mario Rivera (basso acustico, voce), Giovanni Lo Cascio (percussioni etniche e drum set) e Giuseppe Grassi (mandola e man-
doloncello). «È una specie di ricongiungimento tra amici che avevano cominciato a camminare insieme – così Mario Crispi spiega quanto accadrà sul palco –, e che poi hanno preso strade diverse. Stasera saremo di nuovo al fianco». A distanza di sei anni, gli Agricantus hanno pubblicato un nuovo disco a giugno scorso, «Turnari», e da allora la band si è consolidata ancora di più: «Alle nostre spalle, dopo questi dodici mesi, abbiamo un’altra quindicina di concerti. Adesso stiamo lavorando a un nuovo progetto, Akoùstikòs, che portiamo in scena all’Agricantus. Ripercorriamo una dimensione che avevamo tanti anni fa, fatta di suoni naturali, senza alcuna base, senza un uso preponderante dell’elettronica. Akoùstikòs è una specie di unplugged. Noi, armati semplicemente dei nostri strumenti e delle nostre voci». E a quindici mesi di distanza dal ritorno della formazione con Crispi e Rivera (Tonj Acquaviva continua con un’altra band, che risponde sempre al nome di Agricantus), il gruppo ritornerà sul mercato entro giugno, con un nuovo album: «Ci stiamo dedicando
contemporaneamente a questo nuovo progetto in studio e alla colonna sonora di un film, che uscirà in TV, sulla vita di Felicia Impastato, madre di Peppino». E col passare degli anni, Crispi si è accorto che l’anima della band è rimasta sempre la stessa: «Le composizioni non scadono. Riaggiorni il sound, suoni in modo completamente diverso ciò che hai scritto venti o trent’anni fa. Ci sono connotati che non vengono persi per strada, anche in questa nuova veste. Noi, che abbiamo fatto grande uso di elettronica, metteremo forse da parte i sintetizzatori, ma con questo arrangiamento acustico non tradiamo l’anima dei nostri brani». E per quel che riguarda il resto della formazione, gli Agricantus by Acquaviva, sembrano ormai due strade nettamente divise: «Le strade si sono separate – conclude Crispi –. Noi stiamo continuando un percorso iniziato tanti anni fa, che non abbiamo cambiato più di tanto. Continuiamo sulle orme tracciate trent’anni fa. Quelle sono le mie origini, posso soltanto integrarle con le mie nuove esperienze. E ciò che verrà fuori è il risultato di questa vita».
La formazione degli Agricantus sulla scena
(*TABUA*)
Settimana di nuove musiche. La pianista palermitana, che manca da 13 anni, si esibirà questa sera a Casa Professa assieme all’orchestra del Teatro Massimo
Alice Di Piazza fa ritorno a casa Suonerà la sua amata Gubaidulina Palermo
Oggi per Alice Di Piazza è il giorno del ritorno: stasera, infatti, nella chiesa di Casa Professa (ore 20.30), la pianista si esibirà in un concerto di musiche della compositrice russa Sofia Gubaidulina, nell' ambito della «Settimana di Nuove Musiche», organizzata dal Teatro Massimo, in collaborazione con l'Università di Palermo e il Conservatorio «Vincenzo Bellini». Alice ha iniziato a 5 anni a suonare (e amare) il pianoforte, e proprio dal conservatorio sono partiti i suoi studi musicali: il debutto sul palco a 12 anni con un recital pubblico al Teatro Vittorio Emanuele di Messina,
prima di lasciare la Sicilia, per girare il mondo rincorrendo la sua intensa attività concertistica: la sua casa adesso è in Svizzera, dove vive e svolge gran parte dell'attività concertistica e didattica. «Per me - dice la Di Piazza - è molto emozionate l'appuntamento di Palermo, una città che ho lasciato a 19 anni per perfezionarmi a Londra e in Belgio. L'ultima volta è stata nel 2002 per "Gli amici della musica", ma questa volta avrò la possibilità di esibirmi con un'orchestra storica come quella del Teatro Massimo e, soprattutto, avrò la gioia di portare la musica di Sofia Gubaidulina nella mia città». Quattro anni fa, infatti, è arrivato per lei un incontro di quelli che ti cambiano se non la vita, almeno la prospettiva: quello con una delle più grandi compositri-
performances di Alice, riconoscendole un «bilanciamento perfetto tra musica e poesia», «grande virtuosismo e interpretazione ineccepibile». Per lei anche la Gubaidulina ha parole d'elogio: «Alice Di Piazza è un'artista dotata di un grande talento. Perfezione tecnica e virtuosità artistica, senso e volontà, che tutto ciò si manifesta in ogni sua interpretazione, in un unico e originale gesto profondamente creativo. Sono convinta che un'artista di una tale profondità e di una tale statura sarà sempre accolta dal pubblico come un autentico dono». Insomma, l'affetto è ricambiato. La Di Piazza incassa i complimenti e prosegue, instancabile, il suo viaggio musicale: nel 2016, in occasione dell'85esimo compleanno dell'amica Sofia, si esibirà a Kazan, in Russia, nell'ambito di un Festival dedicato alla compositrice, mentre nel 2017, è stata invitata a collaborare da solista con la Luzern String Orchestra, al «Luzern KKL Festival»". Ma stasera, per lei, l'emozione del ritorno a casa.
ci viventi, una delle più importanti figure musicali del nostro tempo, Sofia Gubaidulina, 84 anni. «Ho conosciuto prima la sua musica e ne sono rimasta folgorata: subito sono stata presa dal desiderio di incontrarla, ci sono riuscita e tra noi è nata una grande affinità umana e artistica, un intenso rapporto di collaborazione. Sono diventata la sua pianista di riferimento, tanto che con la London Symphony Orchestra, inciderò un disco». La pianista palermitana ha eseguito le musiche della Gubaidulina in diversi paesi europei, sia come solista, sia accompagnata dall'orchestra, sia in duo col celebre violoncellista russo Ivan Monighetti. La stampa internazionale ha sempre apprezzato le
La pianista palermitana Alice Di Piazza
(*ANFI*)
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Palermo. Inaugurata ieri nella sala Duca di Montaleo del Palazzo dei Normanni la mostra dedicata al Gruppo di Scicli, pittori cresciuti attorno a Piero Guccione
«Ibleide», la punta magica e solare della Sicilia 0 Queltratto diIsola,rappresentaunasortadifascinazione,unamalattia, ammettonogli artisticheamano «raccontarla» «Ibleide terra e luce», promossa dalla Fondazione Federico II, sarà aperta sino a metà febbraio. È visitabile da lunedì a sabato dalle 8,15 alle 17,40, la domenica fino alle 13. Biglietti: 3 euro. Simonetta Trovato
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PALERMO
L’Ibleide è soprattutto una malattia, una fascinazione, uno stile di vita. Calarsi in una Sicilia antica, che sa ancora di grano e di mare, di ombre e di cera; guardare i muretti a secco che segnano i confini dei campi; scorrere una spiaggia infinita, giallo ocra, africana; amare quello strano silenzio che sembra addensare i corpi, i sogni e le visioni. Ibleide, ovvero la punta in fondo di un’isola fatta di contrasti e di acqua. Eppure in questa mostra che si è inaugurata ieri nelle sale Duca di Montalto, a Palazzo dei Normanni – dove resterà fino a san Valentino – c’è poco di Ibleide, nonostante il titolo, e molto di avvicinamento a quel complesso gioco di assonanze che ha dato vita al Gruppo di Scicli, nato attorno a Piero Guccione, primo a trasferirsi nel RagusaShire dove prese contatto con chi già lì viveva; e chi si è trasferito in seguito.
Piero Guccione, «Campo di grano» Oggi Guccione ha compiuto ottant’anni e i pittori che gli sono «cresciuti» attorno – è il caso di dirlo, il pittore ha avuto un effetto trascinatore per artisti che magari sarebbero restati eremiti straordinari relegati nei loro studi – hanno deciso di rendergli un tributo. Da questo primo omaggio – «Colore per la terra», promossa dalla Provincia di Ragusa co-
Franco Polizzi, «Natura» me evento collaterale all’Expo, e inaugurata in maggio a Ragusa – è nata questa nuova «Ibleide terra e luce», promossa dalla Fondazione Federico II. «La mostra rappresenta un’aggregazione - spiega il presidente dell'Ars e della Fondazione Federico II, Giovanni Ardizzone - grazie alla quale gli artisti fanno della Sicilia un veicolo di cultura e di arte. Un
Dischi. Il cantante propone anche un brano scritto da Battiato e Camisasca
messaggio di energia positiva, che rende Ragusa un luogo conosciuto nel mondo». Un colloquio intenso tra i mondi creativi molto diversi, che si sono srotolati nel tempo, consci di una linea tematica comune distillata sulla terra, anche sulle sue ombre o i suoi continui tentennamenti. In mostra, autoritratti e interni di Sonia Alva-
rez, sculture di Carmelo Candiano, tele di Giuseppe Colombo, paesaggi di Franco Polizzi e Franco Sarnari, lavori di Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro. E cinque opere dello stesso Piero Guccione, tra cui un interessante collage che sembra anticipare (o chiudere il confronto) con tele più marchiate a fuoco dal suo stile. Alla mostra della Federico II (diretta da
Francesco Forgione) presenti i critici Francesco Gallo Mazzeo, Aldo Gerbino, la curatrice Elisa Mandarà, che stamattina in Sala Gialla parteciperanno ad una tavola rotonda con gli artisti. La mostra sarà invece aperta da lunedì a sabato dalle 8,15 alle 17,40, la domenica fino alle 13. Biglietti: 3 euro o cumulativo con la vista del palazzo. (*SIT*)
Teatro massimo. Anche 2 brani inediti nella proposta inserita in Nuove musiche
Musica, Emma e Biagio Antonacci: «Quadrifonie», il suono musicale nuovi album e nuove scommesse declinato in quattro modi diversi
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Milano
Due grandi appuntamenti discografici oggi. Da una parte Biagio Antonacci, che a due anni dal multiplatino «L'amore comporta» esce con «Biagio» (Sony Music), una raccolta dei suoi grandi successi con 4 brani inediti, tra cui «Aria di cambiamento», scritto da Franco Battiato e Juri Camisasca. «Franco mi ha detto che non avevo bisogno di una sua canzone, ma io ho insistito e mi sono innamorato di quella che mi ha proposto. Da quando ho cominciato a fare musica ho sempre fatto per conto mio ma ora sento la necessità di collaborare con qualcuno che possa in-
segnarmi». Un cofanetto che contiene anche la rivisitazione fatta a quattro mani con i Negramaro di «Liberatemi» e una raccolta di sue poesie, «che scrivo da molto tempo, come fosse una sorta di analisi». Si chiama invece «Adesso» il nuovo disco di Emma, in uscita su etichetta Universal, che arriva a due anni da «Schiena», interamente prodotto da lei insieme al produttore Luca Mattioni. «È come se fosse la polaroid della mia vita, l'instantanea del mio attuale momento artistico», commenta lei stessa che, al suo quinto album di inediti, si definisce oggi «più audace e serena» rispetto agli
esordi, «liberata dai freni che mi bloccavano». Un disco che l'ha arricchita tantissimo, «scritto e composto interamente da me, altro mattoncino importante per il mio lavoro, io che dò molto valore alla scrittura. È il disco meno autobiografico, ma quello che mi rappresenta di più». E una tracklist che sono «tredici capitoli in cui ho descritto le storie degli altri»: eccone alcuni «Adesso (Ti voglio bene)», il primo singolo «Occhi profondi», «Quando le canzoni finiranno», «Facciamola più semplice», «Finalmente», il secondo singolo «Arriverà l'amore», «In viaggio», «Io di te non ho paura». Il tour dal 2016. (*RVEC*)
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Palermo
Quattro diverse riflessioni sul suono, «Quadrifonie», per le «Nuove musiche» in Sala Onu del Teatro Massimo con Francesco La Licata a dirigere i quattro brani di Sciarrino, Gagliano Candela, Casale e Garau. Due veramente nuovissimi, «Obliquo imperfetto» di Gagliano e i «Quattro pezzi" op. 78 di Garau, commissioni del Teatro Massimo, in prima esecuzione assoluta. E a stabilire un elemento di connessione con Palermo il rapporto nativo di Gagliano e Sciarrino e, per vario motivo di residenza, di Casale e Garau. Coinvolti e partecipi alcuni elementi dell'orchestra del Massimo
e anche il Coro di voci bianche. Le seduttive note di Gesualdo da Venosa nel «Gesualdo senza parole» di Sciarrino hanno aperto il quadrivio con un gioco sottile di lucide interferenze impostosi nell’ultima parte in una relazione capovolta tra i due musicisti sulla linea raffinata di una ricerca sonora per sette strumenti. «Obliquo imperfetto. Memento da camera» di Armando Gagliano, per otto strumenti, ricerca abissali profondità con sonorità gravi e una presenza cospicua della percussione, con il ritmo di ossessiva persistenza a determinare la coesione del brano. Contrasti forti per «Questo è un grup-
po e pace» di Emanuele Casale per archi e pianoforte ed elettroniche, che esordisce in rarefatta vibrazione di corde per esplodere in scoppi dello strumento a tastiera e il magma che accomuna gli strumenti si estingue nella sottigliezza conclusiva del cello. L'Iliade ma anche un cerchio poetico che include Heine e Dickinson, Keats e Rilke a intessere i «Quattro pezzi» di Lucio Garau per nove strumenti e Coro, con due giovanissime voci in primo piano, e il cospicuo dipanarsi di un discorso strumentale che sembra richiamare un clima da antica trenodia con un ritmo a tratti cullante. (*SPA*) Sara Patera
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1995
IL TOUR
DICEMBRE ACIREALE (CT) GDS MEDIA & COMMUNICATION
del
28.11.2015
Libri. Con il suo «Atti osceni in luogo privato» ha vinto sia «Opera Italiana», sia il «SuperMondello» e pure il «MondelloGiovani». Era successo solo un’altra volta, nel 2013
Premi letterari, Missiroli sbanca il «Mondello» 0 «Sonofelice, anche perchého sempretenuto ingrande considerazionequestoriconoscimento. E poi è aPalermo...» Nel SuperMondello si è imposto sugli altri due vincitori del Mondello Opera Italiana: Nicola Lagioia con «La ferocia» (Einaudi) e Letizia Muratori con «Animali domestici» (Adelphi). Antonella Filippi
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Palermo
Marco Missiroli ha sbancato il Premio letterario internazionale Mondello con «Atti osceni in luogo privato» (Feltrinelli). L'attacco è banale, ma inevitabile perché lo stesso autore ha vinto il Mondello Opera Italiana, il SuperMondello e anche il MondelloGiovani: era successo solo un'altra volta con Valerio Magrelli nel 2013. Il verdetto è arrivato ieri sera all'Auditorium della Società Siciliana per la Storia Patria, durante la cerimonia finale dell'edizione numero 41 del Premio, promosso dalla Fondazione Sicilia d'intesa con la Fondazione Premio Mondello, il Salone Internazionale del Libro di Torino e la Fondazione Andrea Biondo: Missiroli era in gara per il SuperMondello assieme agli altri due vincitori del Mondello Opera Italiana, Nicola Lagioia con «La ferocia» (Einaudi) e Letizia Muratori con «Animali domestici» (Adelphi). I tre romanzi sono stati sottoposti
al giudizio di duecentoquaranta lettori qualificati che hanno decretato il vincitore assoluto del SuperMondello. Allo stesso risultato è pervenuta una giuria di centocinquanta studenti di quindici scuole secondarie di secondo grado siciliane che ha scelto ancora Missiroli. Il suo commento: «Sono ovviamente felice, ho sempre tenuto in grande considerazione questo Premio perché ha una grande tradizione, seleziona dei buoni libri, ha un'ottima struttura. Insomma, mi riconosco molto. E poi è a Palermo…». Un personaggio strano, Missiroli, fatto di contrasti: «Vengo da una famiglia atea di sinistra, io sono cattolico ma a favore dell'eutanasia, forse perché in famiglia ho vissuto delle situazioni che mi hanno portato a questa conclusione». La storia del suo romanzo racconta la vita sentimental-sessuale del dodicenne Libero Marsell tra Parigi e Milano. «Ricorda i romanzi del Settecento, come Le relazioni pericolose», recita la motivazione. Missiroli spiega la genesi: «L' ho scritto in ventuno giorni che sono davvero pochi, evidentemente era qualcosa che avevo dentro, di cui sentivo l'urgenza. Ma poi ho lavorato a lungo sulla lingua, riprendendomi i miei tempi abituali». Pagine che ci riportano a Parigi: «Quella città è
una delle mie viscere, lì ho abitato e lì torno spesso. E poi leggo molta letteratura francese». La letteratura di fronte all'orrore: «Bisogna continuarne a scrivere, ad andarci, senza mai togliere a Parigi quell'energia che l'ha fatta diventare Parigi». La copertina del libro, una fotografia di Erwin Blumenfeld «HolyCross (in hoc signo vince)» ha suscitato polemiche: «Fa parte del libro, che sta andando molto bene ed è già all'ottava edizione, è parte della sua identità». L'idea della sicurezza ricorre spesso nei libri della Muratori: «Per me è quasi una fobia - dice -. È un problema che discende dal primato che nella nostra vita diamo all'emotività. I miei personaggi si sottraggono alla strada, preferiscono stare intrappolati nelle quattro mura domestiche». «La ferocia» è un titolo perfetto per questi giorni: «Un libro non è sottoposto alla schiavitù dell'attualità», afferma Lagioia. Dopo il 1989 abbiamo creduto che avremmo vissuto in uno stato di pace universale senza più i due blocchi. Non è andata così: le guerre non si sono fermate e, soprattutto, si è allargata la forbice tra ricchi e poveri». Conclude Gianni Puglisi: «Il Mondello è un premio longevo, in una regione in cui la politica è assente a 360 gradi nel sostegno alla cultura».
Mario Missiroli mostra il suo libro, a fianco gli altri due libri finalisti del SuperMondello (*FOTO PETYX*)
danza. L’étoile non esclude in un futuro di tornare stabilmente ma per ora vive fra Parigi e Roma. Il suo orrore per gli atti terroristici e la sua fiducia nell’arte e nella cultura
Eleonora Abbagnato a Palermo: con la città ho un rapporto speciale Palermo
Etoile dell’Opera di Parigi alla guida del balletto dell’Opera di Roma. Ma anche mamma tuttofare, divisa tra la famiglia (il marito l’ex calciatore Federico Balzaretti, le due bambine di lui, i figli che hanno insieme, Julia di 4 anni e Gabriel, nato a gennaio) e il lavoro, e angelo biondo adorato dalle riviste patinate, una palermitana che ormai vive stabilmente a Parigi: ma Eleonora Abbagnato torna sempre con piacere nella sua città, questa volta lo spunto le è stato dato dall’inaugurazione del-
la Boutique Nespresso. «L’invito mi ha fatto molto piacere – spiega la danzatrice -, come una sorta di riconoscimento: un appuntamento a cui non potevo mancare».
re ovviamente il mio ruolo di direttrice del ballo del Teatro dell’Opera di Roma a partire dallo “Schiaccianoci”, il prossimo balletto in programma il 20 dicembre».
La direzione di un settore in un teatro, «passare dall’altra parte» come le è successo a Bari e a Roma, ha cambiato la vita di una danzatrice? «Più che altro ne costituisce la naturale evoluzione, sempre che se ne abbia l’aspirazione. I miei progetti futuri sono legati all’Opéra de Paris almeno per altri quattro anni, senza trascura-
Lei ha un bel rapporto con le giovanissime aspiranti ballerine che accorrono ovunque lei vada. Pensa che un giorno tornerà a Palermo per insegnare alle più piccole? «In questo momento i miei impegni non mi consentono di pensare a un ritorno a Palermo, con cui ho da sempre un rapporto speciale. Certo mi piacerebbe e in futuro vedremo».
Lei ormai vive stabilmente a Parigi, ha parlato più volte della sua casa affacciata sui tetti. Era nella capitale francese la sera dell’eccidio del Bataclan? ha un ricordo particolare di quella sera? a cosa ha pensato? «Ero in aereo: al mio arrivo a Roma sono rimasta sconvolta».
Eleonora Abbagnato ieri a Palermo
Gira il mondo e danza nei teatri più importanti. La danza, e la cultura in genere, possono fare qualcosa in questo momento così difficile? Sinora il teatro è stato il luogo dello scambio e dell’integrazione, ma il Bataclan ha tracciato un confine netto tra il prima e il dopo. «L’episodio del Bataclan, per quanto grave, non deve farci travolgere dalla paura e dall’odio, Il teatro è e deve rimanere luogo di scambio e integrazione». (*SIT*) Simonetta Trovato
(*FOTO PETYX*)
OGGI ALLE 9:00 SU
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IL TOUR
DICEMBRE ACIREALE (CT) GDS MEDIA & COMMUNICATION
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29.11.2015
Polizia. Due operazioni messe a segno giovedì e venerdì nella parte alta e bassa della città. Denunciati per furto di elettricità tre dipendenti dell’azienda incaricata
Allacci abusivi a Termini, festa del mare al buio 0 «Luminariecollegateillegalmente»: itecnicidell’Enelstaccanoicavi. Senzalucipure l’alberodiNatalein piazzaDuomo Sotto sequestro anche l’illuminazione allestita per l’Immacolata e le feste di fine anno. Gli agenti del commissariato indagano ora per accertare chi abbia commissionato l’allestimento degli addobbi.
Francesca Giunta
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Termini Imerese
La «Festa del mare» finisce a luci spente. Si è scoperto infatti che luminarie erano state allacciate abusivamente, dopo controlli effettuati dalla polizia con tecnici dell'Enel. Ma le verifiche hanno riguardato anche l’albero di Natale in piazza Duomo e le luci natalizie. Tutto è stato staccato e posto sotto sequestro. Sono scattate tre denunce. Un vero terremoto si è abbattuto sulla manifestazione in onore del mare e delle aattività ad esso collegate, voluta dal Comune e finanziata con fondi nazionali ed europei. Se il Comune non correrà ai ripari, è a rischio anche l’illuminazione per la festa dell'Immacolata, oltre che quella programmata per le feste di fine anno. Gli agenti del commissariato di polizia di Termini Imerese, insoeme come detto con tecnici dell’Enel, hanno provveduto giovedì a mettere sotto sequestro il cavo abusivo che collegava le luminarie di piazza Duomo, di largo Ruzzolone, di una parte di via Circonvallazione Castello (Belvedere di Termini Alta) e l’impianto che illuminava l'albero di Natale posto al centro di piazza Duomo. Motivo: la corrente era stata prelevata abusivamente da impianti dell’azienda elettrica. Il cavo infatti è stato agganciato non alle utenze del Comune termitano ma alle cassette di proprietà dell'Enel. La denuncia è scattata a carico di di tre persone (coloro che materialmente hanno realizzato l’impianto di collegamento), operai della ditta incaricata all'ac-
censione delle luminarie. Tutti devono ora rispondere di furto aggravato in concorso. Ad avere ottenuto l'autorizzazione da parte del Comune a usufruire delle proprie utenze elettriche sarebbero state tre confraternite di Termini Imerese. Le quali a loro volta avrebbero un’azienda del settore di installare le luminarie nella parte alta della città. Ma oltre al cavo abusivo delle luminarie di Termini Alta ne è stato trovato un secondo, anc’esso irregolare, che alimentava di energia elettrica le luminarie allestite in occasione della «Festa del mare» a Termini Bassa. E venerdì sera i poliziotti, ancora con tecnici dell'Enel, hanno
4 L’assessore Minasola: il Comune aveva fornito sette proprie utenze per gli impianti provveduto, per la seconda volta in meno di ventiquattro ore, a tagliare i fili che davano energia alle luminarie di piazza Marina, proprio nelle stesse ore in cui si stava svolgendo la kermesse. Ad avere collocato questo secondo filo sarebbero state le stesse persone. Questa volta però non inca-
ricate dalle confraternite, bensì da chi cura l'organizzazione della festa. «Il Comune - dice l'assessore ai Lavori pubblici, Lelio Minasola - ha soltanto ceduto le proprie utenze elettriche. Cinque per l'illuminazione di Termini Alta e due per l'illuminazione di Termini Bassa. Probabilmente - continua l'assessore Minasola hanno collegato più cavi, allacciandosi abusivamente, perché la potenza non bastava. Non sono a conoscenza - aggiunge - di altri particolari». La polizia intanto continua a indagare sul caso, visto che sono stati individuati solo i presunti autori materiali del furto, ma non ancora i committenti. (*FGI*)
Le manifestazioni. Esposta al museo civico. Oggi chiusura con cucina e cabaret
Presentatal’anticalastrasullapesca
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in breve 0 Ficuzza
0 Balestrate
Lapide in ricordo dei forestali morti in servizio
Rapine in casa, il Comune chiede più controlli
Domani a Ficuzza saranno ricordati con una lapide commemorativa tutti i forestali caduti nell'adempimento del proprio dovere. Dopo una messa in suffragio, alle 10 nella cappella annessa alla Real Casina di Caccia la lapida sarà scoperta dal commissario superiore Francesco Muratore, comandante del distaccamento. Saranno presenti tra gli altri il responsabile del 5˚ distretto Forestale antincendio, Giovanni Assiria, e il comandante del servizio Ispettorato ripartimentale foreste, Vincenzo Pandolfo. (*MAMID*)
L'amministrazione comunale di Balestrate chiede un potenziamento del controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine, dopo la rapina commessa in casa di anziani nei giorni scorsi. «Registriamo il proliferare della microcriminalità così come in tanti altri paesi - dice l'assessore Rosario Vitale - ma questa amministrazione non accetta tale stato di cose. Necessitano più controlli sul territorio e in particolare nelle ore notturne». (*MIGI*)
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Termini Imerese
Nell’ambito della «Festa del mare», realizzata dal comune con fondi ministeriali ed europei, è stata mostrata ieri per la prima volta nel museo civico «B. Romano» la lastra funeraria del 1572 raffigurante la pesca del tonno e rinvenuta nell’estate 2014 nella chiesa di S. Maria della Misericordia. Il reperto, visitabile anche oggi dalle 8 alle 12,30 e dalle 16 alle 18,30, è stato presentato dal sindaco Totò Burrafato e dall'assessore Donatella Battaglia, che ha annunciato una giornata di studio. Presente pure l'architetto Antonio Callari, direttore dei lavori, e Simon Jabboun, anche commissario del Padiglione Libano a Expo 2015. All’incontro sulle sinergie tra Gal, Gac e distretto turistico è intervenuto ieri l’assessore regionale alla Pesca Antonello Cracolici. La Festa si chiude oggi con workshop, laboratori gastronomici, «cooking show», degustazioni, il cabaret di Toti & Totino presentato da Salvo La Rosa. (*MAGDA*)
0 Blufi e Campofiorito
0 Villabate
Manifestazioni Giovani e sport, contro la violenza «Memorial sulle donne Luigi Zarcone»
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Dopo un incontro a Petralia Soprana su «Mai più senza scarpe senza Donne», oggi nell’aula consiliare di Blufi è in programma una manifestazione contro la violenza di genere, in collaborazione con varie associazioni, presenti amministratori locali ed esperti del territorio. Nell’aula consiliare di Campofiorito invece «Sguardi di donna», mostra fotografica dedicata alla giornata mondiale contro il femminicidio, che sarà fruibile fino ad oggi.
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Organizzato dall'associazione «Luigi Zarcone corre», si svolgerà oggi a Villabate, in piazza della Regione, il 13˚ «Memorial Luigi Zarcone», in collaborazione con il Coni, la Federazione Italiana Atletica Leggera e con il patrocinio del Comune. Protagoniste le scuole del paese. Alle 9 il raduno delle rappresentative, poi la sfilata di presentazione e l’inizio le varie attività sportive. Alle 12 passeggiata ecologica non competitiva da piazza a via Luigi Zarcone e ritorno per la cerimonia di chiusura. (*ESAN*)
La presentazione della lastra funeraria del ’500 sulla pesca del tonno. (*foto MAGDA*)
OGGI ALLE 19:00 SU
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IL TOUR
DICEMBRE ACIREALE (CT)
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30.11.2015
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Soltanto due i lettori che hanno vinto In tutte le mail non indicata la città
Lorenzo Fragola Soltanto due lettore de “La Sicilia” hanno vinto una coppia di biglietti omaggio per il concerto che Lorenzo Fragola terrà il prossimo 20 dicembre al Palasport di Acireale: Carmelo Saccone Catania Michelangelo Barbagallo Ragusa Non sono stati i più veloci ma i più precisi a inviare una mail all’indirizzo concerto. fragola@lasicilia. it. Ricordiamo, infatti, che per essere presa in considerazione la mail deve contenere, nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e città. Tutte le mail ricevute mancavano della città.
Carmelo Saccone essendo stato il più veloce tra i due sarà anche tra i dieci lettori che avranno la possibilità di incontrare Lorenzo Fragola. I biglietti non assegnati questa volta, restano comunque nel montepremi finale. Non disperi quindi chi non è riuscito a conquistare gli ingressi gratuiti. Nelle prossime settimane, fino al giorno del concerto, offriremo altre quattro opportunità per vincerli. Nei prossimi giorni, infatti, altri quaranta lettori avranno l’occasione per partecipare gratuitamente all’evento. Restate in campana...
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01.12.2015
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06.12.2015
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07.12.2015
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10.12.2015
eventi del
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13.12.2015
Natale
CATANIA
ATTUALITÀ I siciliani che si danno da fare
COMICI L’amore tre punto zero dei Soldi Spicci
LIBRI E ARTE Phil Stern, ritratto di una grande fotografo
CINEMA Lo Giudice: la mia Catania allo “stato brado” MUSICA Lorenzo Fragola canta ad Acireale
GLI APPUNTAMENTI nelle altre province
SABINA GUZZANTI
«Così ne venimmo fuori»
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13.12.2015
[ MU
Il “nuovo” Lorenzo Fragola porta 1995 ad Acireale Concerti. Per il catanese vincitore un anno fa di X Factor è stato un anno di
successi e cambiamenti. Il 20 dicembre unica tappa isolana al Palatupparello
U
DI GIORGIA LODATO
na corsa continua tra prove, sala di registrazione, incontri con il pubblico, concerti e spostamenti da una città all’altra. Dev'essere così la vita da star di Lorenzo Fragola, il ventenne catanese che un anno fa ha vinto l’ottava edizione del talent show X-Factor trasformandosi improvvisamente nell’idolo delle ragazzine e che tornerà nella “sua” Catania il 20 dicembre, per l’unica tappa siciliana di 1995 Il Tour, evento che lo vedrà esibirsi come protagonista assoluto sul palco del Pala Tupparello di Acireale. Le serate con gli amici di sempre tra giochi da tavola, partite di calcetto e cornetti caldi sembrano essere un ricordo per il giovane cresciuto ad Acicastello, la cui vita è stata letteralmente stravolta dal successo inaspettato. Pare, però, che qualcuno non apprezzi il “nuovo” Lorenzo, che si mostra più intraprendente e sicuro di sé, con tanto di nuova pettinatura biondo platino da sfoggiare sulle pagine dei magazine. Nuovo look che ha scatenato qualche polemica da parte di alcuni fan e che ha portato Lorenzo a scrivere un commento sulla sua pagina Facebook per gestire la situazione: «Presto torno moro – ha scritto - se può es-
sere utile a concentrarsi sulla mia musica e non sul mio aspetto. Se una cosa distoglie dalla mia musica va eliminata». Molti dei suoi fan lo spronano ad andare avanti senza dar peso alle critiche, anche se bruciano. Come probabilmente brucia anche la chiusura del rapporto di complicità con il suo mentore Fedez e la polemica nata attorno a una fotografia scattata da una fotografa della rivista Rockol, che Fragola avreb-
be pubblicato tagliando il nome dell’autrice dello scatto. Una vicenda su cui il cantante ha preferito tacere. Ma Lorenzo può consolarsi pensando ai suoi successi. L’inedito che lo ha portato alla vittoria, The reason why, è doppio disco di platino e Siamo Uguali è stata la canzone più venduta del Festival di Sanremo 2015. Su Spotify 1995, disco d’oro per le oltre 25.000 copie vendute e premio come Miglior opera prima al Medimex 2015, è il quarto album più ascoltato in Italia, mentre # fuoric'èilsole risulta il brano più virale dell'anno, che proprio nei giorni scorsi ha raggiunto il secondo disco di Platino, risultato che porta Lorenzo Fragola ad aver collezionato, in un solo anno, sei dischi di Platino e che lo rende il primo cantante scoperto da un talent televisivo ad avere due singoli multiplatino nello stesso album. Fragola è inoltre tra i 50 artisti selezionati da MTV Italia come “stella più luminosa dell’anno” ed è sua la canzone La nostra vita è oggi, colonna sonora del nuovo film d’animazione Disney Pixar “Il viaggio di Arlo”. Tanti i successi di cui potersi vantare, anche se la domanda che in tanti si pongono rimane “Che fine ha fatto il timido ragazzo con la felpa blu?” e
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14.12.2015
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14.12.2015
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17.12.2015
Fragola: «Ritorno a Sanremo ma stavolta sono più preparato» In concerto domenica. «Il tour non poteva che chiudersi in Sicilia» LUCA CILIBERTI
1995 Lorenzo Fragola è nato a Catania il 26 aprile 1995
2014 E’ l’anno in cui ha vinto l’ottava edizione di X Factor
1995 Il titolo dell’album d’esordio che ha avuto il Disco d’oro, doppio platino per “Siamo uguali”, “The Reason Why” e platino per #fuoriceilsole
20 GIUGNO È stato protagonista dell’evento “Fragola al cinema” con un concerto trasmesso nei maggiori cinema
MTV AWARDS
ha ottenuto il premio come “Best New Artist”
31 OTTOBRE Premiato per la “Miglior Opera Prima” al Medimex di Bari
CATANIA. Non si è mai fermato, cavalcando l’onda del successo che da quasi due anni gli ha regalato la vetta delle classifiche musicali e numerosi premi e riconoscimenti. Da sempre campione italiano di selfie e idolo delle teenager italiane, Lorenzo Fragola è tornato in studio di registrazione per incidere il nuovo album che darà seguito al disco d’esordio 1995, pubblicato lo scorso 31 marzo dopo la partecipazione a Sanremo.
Il secondo tentativo E ora Lorenzo ci riprova anche in tv. Carlo Conti l’ha ufficialmente inserito nella lista dei big che parteciperanno al Festival 2016. “Fragolino”, come lo chiamano i dj delle radio italiane, ha pronto un nuovo brano che certamente conquisterà le classifiche. «Mi sento più preparato rispetto all’anno scorso perché ho avuto modo di capire che cosa significa fare parte di un evento come il Festival, uno show ad altissimo livello, seguito da tutta Italia. I meccanismi, i tempi e le dinamiche dello spettacolo non sono facili da comprendere se non le vivi da dentro. Sono felice di poter replicare l’esperienza del 2015, anche perché il singolo è andato benissimo in radio e nelle classifiche. Spero che possa confermare e migliorare questi risultati». Ma la vittoria del Festival stavolta è più che è più che una scommessa, è un obiettivo e traguardo da raggiungere. «L’anno scorso entrai con i favori del pronostico, ma la classifica della gara alla fine non è stata quella ipotizzata da tutti, bookmakers compresi, alla vigilia. Ammetto che io stesso, negli anni passati, ascoltando le canzoni da casa, facevo fatica a indovinare il vincitore. L’esito non è mai scontato. Personalmente, però, evito di fare pronostici».
Un nuovo amore Abbandonato il look biondo platino («Solo un colpo di testa momentaneo») Lorenzo torna al suo capello castano scuro naturale e annuncia che «il suo cuore è ritornato a battere» per una nuova ragazza. «Sono fidanzato e sono più sereno, tra la mia Catania e la sua Milano ci sono molte analogie», confessa senza arrossire. «Ma in generale cerco di tenere separato il lavoro dalla vita sentimentale». Infinite volte è il titolo del singolo in gara. Bocche cucite sul testo e sulla mu-
Oggi ultima occasione per 5 lettori di entrare gratis con “La Sicilia” allo show di domenica ad Acireale
O
ggi ultimo click day per il concerto di Lorenzo Fragola il prossimo 20 dicembre al Palasport di Acireale. Altri cinque lettori de “La Sicilia” avranno la possibilità di partecipare gratuitamente all’evento insieme con un amico/a. I primi cinque che oggi invieranno una mail all’indirizzo di posta elettronica concerto. fragola@lasicilia. it vinceranno una coppia di biglietti omaggio. Lo “speedy gonzalez”, ovvero il più veloce di tutti, il primo assoluto, potrà anche incontrare Lorenzo Fragola al concerto di Acireale. E’ importante indicare nella mail con nome, cognome indirizzo, città e numero di telefono perché la richiesta possa essere presa in considerazione. Ricordiamo che già venti lettori hanno vinto quaranta biglietti (due ciascuno) e che questa è l’ultima opportunità per vincere una coppia di ingressi gratuiti.
sica. La sua etichetta lo obbliga al silenzio. Lui smorza i toni: «Sanremo è solo uno show-evento. Sto lavorando ai nuovi brani, ho annunciato che il disco uscirà nei prossimi mesi, ma non escludo che, come è avvenuto lo scorso anno, non sia pronto per la settimana di Sanremo».
Il concerto di Acireale Lorenzo Fragola concluderà domenica al Palasport di Acireale il suo primo tour ufficiale #1995Tour: dodici tappe che hanno riscosso successo in tutta Italia. «La chiusura d’obbligo non poteva non essere nella mia Sicilia». Il cantautore catanese porterà sul palco i brani del disco d’esordio 1995, tra cui le hit The Reason Why e #fuoriceilsole, coinvolgendo i fan in «uno show unico e ricco di sorprese». Per ora nessun ospite annunciato, ma una scaletta ripensata proprio per il pubblico della sua Catania. «L’ho immaginata come la tappa più importante del tour perché è un ritorno dove tutto è cominciato. In scaletta i brani dell’al-
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Sul sito www. lasicilia. it troverete la gallery con tutte le foto scattate da Antonio Parrinello nel corso dell’incontro dei lettori de “La Sicilia” con Lorenzo Fragola e prima e durante il concerto del vincitore di “X Factor 2014” ieri sera al Palasport di Acireale a conclusione di “1995 IL TOUR”
LA FOTOGALLERY SUL SITO
FOTO DI GRUPPO CON I LETTORI DE “LA SICILIA”
ACIREALE. Quattromila lucine degli smartphone puntuali alle 21 si orientano verso il palco perché arriva lui, con la semplicità dei grandi. Una festa il concerto di Lorenzo Fragola ieri sera al Palasport di Acireale con fans in delirio venuti da mezza Sicilia. Subito i primi successi della sua giovane carriera per un pubblico che conosce a memoria praticamente ogni brano. A salutarlo, attorno al palco, striscioni e cartelli colorati che sembrano
MICHELE BARBAGALLO
più dichiarazioni d’amore: “Provo a non pensarti ma se chiudo gli occhi eccoti là”. Poco prima del concerto il giovane artista catanese ha incontrato nel backstage i fortunati lettori del nostro quotidiano che hanno vinto i biglietti per lo spettacolo. Pochi ma intensi attimi con un breve scambio di battute e poi selfie e autografi prima di salire sul palco per l’ultima tappa del tour.
Acireale, invasione di “fragoline” per Lorenzo del
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ACIREALE. Per Martina era il suo primo concerto: 11 anni, al PalaTupparello di Acireale accompagnata dal papà per assistere al concerto del suo idolo, Lorenzo Fragola. In attesa del concerto completa il cartellone che spera di consegnargli. “Cos’è un idolo? È una persona che ti fa perdere la testa, piangere, ridere, urlare, emozionare, sognare, renderti una persona migliore”. Per Martina, come per tante altre giovanissime fans, il concerto di Lorenzo non è solo il primo, è soprattutto un’occasione imperdibile. Le “fragoline” sono tantissime, restano quasi in estasi davanti al talento catanese, vincitore della precedente edizione di X-factor e ora pronto al bis di Sanremo dopo il successo di Siamo uguali, canzo-
MICHELE BARBAGALLO
ne che fa il paio con l’altra hit The Reason Why. E non a caso, con versioni differenti, durante il concerto iniziato puntualmente alle 21, Lorenzo Fragola canta più volte questi due brani alternandoli alle altre sue canzoni contenute nel disco 1995, tra cui Fuori c’è il sole o Resta dove sei, o ancora La nostra vita è oggi. Non mancano gli omaggi. Anzi ad aprire, fuori dalla scena, è la sua voce che accenna Cosa sono le nuvole, scritta da Pasolini e cantata da Modugno, la canzone con cui si è presentato ai provini colpendo favorevolmente l’attenzione di Morgan. Quel ragazzo venuto dal Sud, da Catania, con la sua chitarra in mano e la felpa blu, è tornato nella sua città al termine di un anno che gli ha cambiato la vita, un tour che è andato molto bene, un disco che ha vinto importanti premi. Durante lo spettacolo canta anche A te di Lucio Battisti, raccontando un aneddoto che riguarda una sua ex, e poi la canzone di Nek dal titolo Da sempre, presente nel suo disco ma eseguita per la prima volta dal vivo. Non mancano i brani di cantanti internazionali. «Lorenzo è stupendo e straordinario – dice Elena – Canta benissimo e noi tutte lo adoriamo. Ho avuto modo di incontrarlo due volte, in occasione dei firmacopie». Elena non è stata fortunata come altre fan che, insieme ai lettori del nostro quotidiano, hanno avuto modo di incontrare nel backstage Lorenzo in maglietta con il simbolo di Superman. I fans lo caricano? «Semmai sono io che carico loro – dice sorridendo – io sono già carico e sono pronto a dare il mas-
Da mezza Sicilia per il vincitore di X-Factor 2014
Una festa colorata per il debutto in Sicilia di Lorenzo Fragola
L’ingresso canticchiando la canzone di Pasolini per Modugno
Hit e cover
simo sul palco». In tanti, pur di esserci, hanno compiuto un sacrificio, come le studentesse ventenni Flavia e Federica. Mentre tutti pensano al disco di Fragola, loro pensano al “disco corionico”, quella parte della placenta che serve ad ossigenare il sangue fetale. Sugli spalti ripassano le nozioni perché hanno l’indomani l’esame all’università: «Ma pazienza, studieremo di notte, non potevamo perdercelo, lo ab-
LORENZO FRAGOLA DURANTE IL CONCERTO DI DOMENICA SERA AL PALASPORT DI ACIREALE
biamo scoperto a Sanremo, dopo X-Factor». Alcune venute anche da Siracusa, accompagnate dai genitori. «Ho accompagnato le mie figlie e un’amica – dice Valeria, insegnante siracusana – Lo ascoltano sempre a casa e in qualche modo lo ascolto pure io, ma le fans sono loro. Mi hanno anche trascinato al firmacopie ad Etnapolis». Ma poi aggiunge, quasi terrorizzata: «Non mi dica che ce n’è sarà un altro».
[FOTO ANTONIO PARRINELLO]
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22.12.2015
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ACIREALE.
22.12.2015
Al PalaTupparello bagno di folla per l’artista catanese proiettato verso Sanremo
Fragola, fan scatenati in attesa del Festival GAETANO RIZZO
Età media bassa, euforia alta, altissima. Un “mondo” composto in prevalenza da giovani quello che si è ritrovato al concerto tenuto domenica scorsa da Lorenzo Fragola al PalaTupparello, dove in migliaia hanno applaudito l’artista catanese. Un autentico evento, vissuto in simbiosi da Lorenzo e dal suo pubblico, entusiasta dall’inizio alla fine. Anzi, prima dell’inizio. Quando in molti hanno esposto striscioni inneggianti al cantautore di “casa nostra”. E per parecchi, tra loro, il pensiero è subito corso al prossimo Festival di Sanremo, in programma dal 9 al 13 febbraio 2016. Lorenzo Fragola sarà in corsa, nella sezione “campioni”, con il brano “Infinite volte”. E da Acireale, il popolo dei “fragolini” hanno fatto partire il conto alla rovescia in vista della celebre kermesse musicale. «Che Lorenzo vincerà - dice Alessia Leone, fan tra le più scatenate al PalaTupparello - ne sono certa. Ha dimostrato di possedere i numeri per affermarsi anche in una competizione di rilievo con Sanremo, un palcoscenico che affronterà senza timori, con la bravura che lo sostiene». Alla “granitica” certezza di Alessia fa eco quella altrettanto appassionata di Sonia Foti, acese di origini, per anni residente a Milano e adesso tornata in Sicilia, a Riposto. «E’ una tigre. Non solo sa cantare - osserva Sonia - ma anche ballare e stare sul palco, roba che non è propria di tutti gli artisti. L’anno scorso si è piazzato bene a Sanremo, quest’anno ritengo che possa vincere, anche se la concorrenza è agguerrita. Lorenzo, comunque, ha una marcia in più rispetto ai cosiddetti “papabili” e ritengo che, sotto questo aspetto, possa pesare il notevole seguito del quale può godere». Sulla stessa lunghezza d’onda Asia Notarnicola, al PalaTupparello assieme alla mamma. «L’energia che Lorenzo riesce a sprigionare è unica - afferma - e sono certo che saprà fare altrettanto a Sanremo. Per vincere dovrà soltanto essere se stesso ovvero ripetere le performance che riesce a fornire nei suoi concerti. Non credo che abbia difficoltà a farlo. L’ipotesi che possa arrivare primo al Festival di Sanremo non è affatto remota, anzi». E sono in molti a non vedere l’ora che scatti l’appuntamento di febbraio, per vedere all’opera il loro beniamino. «L’anno scorso sottolinea Luca Di Giorgio - non ha ricevuto quanto avrebbe meritato. Sono certo che riuscirà a rifarsi, piazzandosi al primo posto. E con le sue canzoni porterà in alto il nome di Catania». E, poi, Sanremo a parte, c’è chi non manca di giocare sul cognome del cantautore catanese. «Sei la Fragola sulla no-
Nella foto al centro, Lorenzo Fragola sul palco del PalaTupparello di Acireale, di fronte a decine di fan che non riescono a trattenere il loro entusiasmo; nelle altre foto, alcuni degli spettatori che, bardati di tutto punto, hanno seguito il concerto dell’artista catanese (foto Fabio Consoli)
stra torta», recita uno striscione eloquente, esposto sulle tribune da un gruppetto di fan, bardate di tutto punto in stile Lorenzo, bandana compresa. «E’ davvero uno spettacolo vedere loro - dice Miriam Ragusa, una mam-
ma “trascinata” al PalaTupparello dalla figlia - e questa forte dose di sano entusiasmo non può che fare piacere anche a noi genitori. Anzi, direi che riesce pure a coinvolgerci». E che male c’è, tutto sommato, se
anche madri e padri si ritrovano ai piedi del palco sul quale Lorenzo canta e balla, sprizzando una carica inesauribile di energia? «Nulla di biasimevole - afferma Luigi Nicolosi - anche perchè, non mi ver-
gogno a dirlo, Lorenzo Fragola piace pure a me che sono negli “anta”. E, devo riconoscerlo, è stata mia figlia ad “iniziarmi” al culto “fragolino”, destinato a trionfare anche a Sanremo». E se lo dice un esponte degli “anta”...
IL TOUR DI LORENZO CHERUBINI FARÀ TAPPA AD ACIREALE IL PROSSIMO 2 GENNAIO
Jovanotti taglierà il nastro inaugurale del 2016 Toccherà a Jovanotti “aprire” il nuovo anno al PalaTupparello, nell’unico concerto per Sicilia e Calabria, in programma il prossimo 2 gennaio, organizzato da Giuseppe Rapisarda Management. Ed anche per il primo appuntamento del 2016 del tour “Lorenzo nei palasport” si profila il tutto esaurito, considerato che, ormai, sono davvero pochi i biglietti disponibili e, quindi, è ragionevole ritenere che possa registrarsi il “sold out”, come da tradizione quando sale sul palco Jovanotti. E assieme ai suoi fan festeggerà il record nell’anno che si lascerà alle spalle, considerato che “Lorenzo 2015 CC” è risultato il disco più venduto del 2015 e il miglior lavoro discografico secondo l’applicazione “iTunes”. Ma Jovanotti è pure l’artista che ha registrato più pubblico dal vivo nei suoi spettacoli, il più ascoltato su “Spotify”, innovativo servizio musicale digitale ormai sempre più diffuso, e il più proposto dalle radio italiane (20 settimane al primo posto, secondo la fonte EarOne). L’Academy dei giornalisti del Medimex, inoltre, ha decretato “Lorenzo 2015 CC” come miglior album dell’anno e “Lorenzo negli stadi 2015” tour dell’anno e migliore videoclip quello relativo
O
al brano “Sabato”. Nell’indimenticabile 2015 dell’artista c’è spazio anche per quattro dischi di platino, conferiti a “Lorenzo 2015 CC” oltre a vari riconoscimenti nello stesso prezioso metallo per altri riferimenti del “pianeta” Jovanotti. Quello in programma ad Acireale il prossimo 2 gennaio sarà uno spettacolo nuovo, pensato e progettato per gli spazi al chiuso. Non si tratta, dunque, di una semplice proposizione dei suoi successi, impreziosita da un’inimitabile cornice scenica e accompagnata da una band di prim’ordine. Sarà una “festa” in piena regola, che l’entourage dell’artista ha definito come un “rito musicale contemporaneo”, nel quale Jovanotti è non solo protagonista ma anche autore, sceneggiatore, drammaturgo, regista, costumista, montatore, scenografo, produttore, arrangiatore, cantante e direttore musicale. In perfetta linea con un personaggio che non si accontenta mai, ma cerca sempre nuove forme artistiche che gli consentano di sperimentare linguaggi capaci di comunicare generosità creativa, attraverso un’energia mista alla passione. G. R.