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RASSEGNA STAMPA PALERMO - ZAFFERANA ETNEA


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meridione dell’anier sciorinare vita, ri. “Ora ti cuntu” è Shakespeare che sta siciliano, proa Bonajuto per la al maschile di Lionafede e Lorena

ppuntamenti con on, Rosario Minarattraverso gli echi tura in dialetto rae dell’Amleto, l’atgo i sentieri di una astanti di amore e anni e di smascheia del teatro. oco - spiega - Ho o, perché l’uso di eva un risultato eegnanza semantiere, restituisce al iede nell’originao riemerge attrano psicodramma.

IOVANNA CAGGEGI

TS

stagione” iti liberi

etto da Steve Caggi e domani alle via Borrello. Proniela Fisichella. , due vagabonde, nco all’altra. Due elle, che giocano, mondo loro. Una il tramonto, una ma notte d’estate Danè, nonostante e ricca di sorone, non è facile nel fresco autun-

iantato a Catania molto di questo a del teatro è proe informazioni ci tto lavori inediti aneti”, “L’Angelo gazzi”, torna con oranea che si batitolo originale): ofondo, comico e , giocoso e serio.

GRAZIA CALANNA

rato che Giorgia ha fornito una superba interpretazione nella tappa acese del suo “Oronero tour”. Oltre due ore di musica eccellente, con l’artista romana capace di spaziare nel suo vasto repertorio, per la gioia delle migliaia di fan che hanno affollato il PalaTupparello, per l’occasione numerato in ogni ordine di posto. Una soluzione inedita, largamente apprezzata e funzionale al punto da fare riscuotere un ampio plauso agli organizzatori di “Musica da bere” di carmelo Costa. «Tutto impeccabile - dice Angela Gianola, da Terrasini - per come si conviene a un’artista del calibro di Giorgia, da sempre in cima alle mie preferenze. A colpirmi è stata sin da subito la sua spontaneità, ma ritengo che siano numerose le altre qualità che può sfoderare». Tra queste una voce invidiabile, sostiene Lucia Cutuli, da Aci Catena. «Quel timbro soul osserva - la distingue da qualsiasi altra artista. E, poi, i testi hanno una ricercatezza non comune, tale da collo-

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suoi testi e questo la rende un’artista completa. “Oronero” è un brano eccezionale, ma devo riconoscere che tutto il suo repertorio è interessante». Parte da lontano Ezio Lo Baido, da Partinico. «Le sue canzoni più datate sono straordinarie - afferma ma vi invito ad ascoltare “Vanità”, inserita nel suo ultimo album. In questo brano emergono le numerosi doti di Giorgia, il cui timbro di voce è inimitabile». Punta sul “passato” la pittrice palermitana Valeria Rotolo, autrice di uno splendido ritratto di Giorgia, acrilico su tela, donato all’artista. «Con la sua voce - afferma - può fare ciò che vuole. Mi viene difficile scegliere un brano in particolare, ma credo che sia “E poi” quello che esalta buona parte delle sue doti».

DA GABBANI A GINO PAOLI DEFINITO IL PROGRAMMA DI CONCERTI

A Zafferana è già vigilia di “Etna in Scena” Con l’avvicinarsi dell’estate si delinea anche la stagione di grande musica che, come da tradizione, farà dell’anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana e della rassegna “Etna in scena” il fulcro della stagione concertistica in provincia ma non solo. Con una politica di prezzi concorrenziali rispetto al panorama siciliano, specchio di una politica di promozione turistica e culturale promossa dall’assessorato al Turismo e allo Sviluppo economico guidato da Giovanni Di Prima in sinergia con il direttore artistico di “Puntoeacapo” Nuccio La Ferlita, promoter che per l’edizione di quest’anno preannuncia un parterre di nomi molto amati dal pubblico italiano che faranno accorrere migliaia di persone all’anfiteatro. Un programma completo che propone musica di qualità e intrattenimento. Esponenti illustri della storia della musica ita-

Sergio Cammariere e Gino Paoli; sopra Francesco Gabbani

liana, rappresentanti del panorama musicale nazionale, amati dal grande pubblico, artisti reduci dal successo dell’ultimo festival di Sanremo, outsider della musica indipendente italiana, per offrire una rassegna che, grazie alla varietà artistica coinvolgerà migliaia di cittadini e altrettanti visitatori e turisti. «Si consolida la vocazione turistica e culturale di Zafferana

Etnea, denominata a pieno titolo centro turistico estivo e invernale per l’Etna e diventata afferma il sindaco di Zafferana Etnea Alfio Vincenzo Russo - ormai per la qualità dei servizi offerti la destinazione ideale per le famiglie oltre che meta privilegiata per le centinaia di turisti e visitatori che quotidianamente ci onorano della loro presenza». «In sintonia con le aspettati-

ve e la volontà del Comune di Zafferana e dei suoi amministratori - afferma La Ferlita - abbiamo pensato a una proposta artistica eterogenea e popolare che può interessare un pubblico di vari gusti e di target d’età diversi». In pillole nomi e date, con biglietti in prevendita da ieri: apre il 28 luglio Ermal Meta, terzo a Sanremo e premio della Critica Mia Martini e già Disco d’Oro con “Vietato morire”. Si prosegue l’indomani con il trionfatore del Festival, Francesco Gabbani, in tour col nuovo lavoro che contiene anche il tormentone “Occidentali’s Karma”, Musica d’autore il 5 agosto con il trio Sergio Cammariere, Gino Paoli e Danilo Rea, Il 6 adosto tocca a Niccolò Fabi, mentre la musica dei Baustelle risuonerà l’11 agosto. Superata la boa di Ferragosto, il 19 il live sarà quello di Fabrizio Moro.

17,30 e alle 21 «Minchia sign tenente», di An Grosso, regia d Nicola Pistoia. Piccolo Teatro d Città. Alle 21, «Nubendi», di Romeo, con Gr Maniscalco e A Tosto. Sala de Curtis. A e alle 21, «L’ari Continente». d Martoglio, con Amore. S. A. li Battiati. 20,30 per la ra “Jazz@Library incontro con i giornalista Alessandro So presenta il suo primo romanz “Alcuni appun prima di uccid il quartetto de batterista Calo Marrali. Museo Emilio G Mostra “Virtu tecnici” delle a Nelly D'Urso e Antonella Serr curata da Fort Orazio Signore Visitabile fino aprile: da lune sabato dalle 9 19, domenica alle 13. Ingres libero. Castello Ursino Mostra “Il gen Andy Warhol” aperta tutti i g dalle 9 alle 19 3 maggio. Mos “L’istinto della formica”, a cur Barbara Manc Aperta sino al ottobre. Palazzo della Cultura. Mos delle opere di Maurits Corne Escher. Aperta lunedì al vene domenica dall alle 20, sabato 10 alle 24. Fino settembre. Ing a pagamento.


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38 Cultura & Spettacoli

GIORNALE DI SICILIA

Giovedì 13 aprile 2017

estate di Concerti. Doppia tappa palermitana ed etnea per il trio Paoli-Rea-Cammariere. Due date pure per Fiorella Mannoia, Massimo Ranieri, Renga e Mannarino

Aznavour, Soler e altre voci da... urlo in Sicilia 0 In cartellone a Taormina anche Eddie Vedder nell’insolita veste solista. Al Verdura apre Nek, poi Ermal Meta e Gabbani Tanto rock al Teatro Antico: i Kasabian il 19 luglio presenteranno dal vivo il nuovo album. Daniele Silvestri sarà il 25 agosto a Taormina e la sera successiva al Verdura di Palermo. Tancredi Bua Palermo

OOO Dal rock graffiante di Placebo e Kasabian al folk istintivo di Eddie Vedder, dalle melodie classiche di Charles Aznavour a quelle di Gino Paoli, Danilo Rea e Sergio Cammariere, passando per la scena indipendente italiana (Baustelle), il cantautorato contemporaneo (Mannarino, Daniele Silvestri), le popstar nazionali (Nek, Meta, Gabbani) e internazionali (Alvaro Soler). L’estate musicale siciliana parte col botto proprio il giorno del solstizio, il 21 giugno, con il concerto dei Placebo al Teatro Antico di Taormina: la band di Brian Molko festeggia i vent’anni di carriera con un tour che passa dalla Sicilia per l’unica tappa nel Sud Italia, affiancando le hit di Without You I’m Nothing (il disco che quest’anno spegne venti candeline) agli ultimi lavori in studio. Cinque giorni dopo – per due sere consecutive, il 26 e 27 giugno – sul palco del Teatro Antico sarà il turno di Eddie Vedder, noto internazionalmente come voce dei Pearl Jam ma al momento al lavoro su un tour da solista (un po’ come quello che anni fa deliziò le orecchie dei fan più sfegatati con Water on the Road). Il rock continua a farla da padrone al Teatro Antico di Taormina con il concerto dei Kasabian, il 19 luglio: la band di Serge Pizzorno presenterà dal vivo il nuovo album in studio, For Crying Out Loud, in uscita il 5 maggio per Sony e Columbia. Cambio totale di registro appena due giorni dopo, il 21 luglio, con il concerto di Charles Aznavour, che arriva a Taormina con il suo bagaglio di «appena» settant’anni di carriera nella chanson francese. Dalla disperata e amara Et moi dans mon coin all’iconica e sognante She, le canzoni del «crooner» francese hanno definito gli amori di generazioni su generazioni e quest’anno arrivano per la prima volta in assoluto nel Sud Italia con un’unica data al Teatro Antico di Taormina. Dall’altra parte dell’Isola, a Palermo, la stagio-

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1. Alvaro Soler 2. Francesco Gabbani, vincitore a Sanremo 3. Eddie Vedder, storico frontman dei Pearl Jam in tour da solista 4. Charles Aznavour

Prime cinema. «The startup»: l’avventura del creatore del social basato sul merito

Storia di «zuckie» italiano The startup Regia Alessandro D’Alatri Con Andrea Arcangeli, Paola Calliari, Matilde Gioli, Luca Di Giovanni, Massimiliano Gallo Origine Italia 2017 Dove Gaudium

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ppaiono sterili e fuorvianti le polemiche attorno a The startup, prodotto da Luca Barbareschi, diretto da Alessandro D’Alatri e da lui stesso scritto assieme a Francesco Arlanch. Ispirato alla storia vera di Matteo Achilli, l’accusa è di essere un manifesto pubblicitario a favore della sua startup Egomnia – Accendi il tuo futuro, un portale ambizioso e innovativo. Il pericolo invece è quello di mortificare il tentativo del regista, portato avanti con impegno e convinzione, pur col pesante limite di un budget assai modesto, di raccontare una storia diversa, che guarda ad un modello illustre, The social network, vincitore di Oscar e «made in Hollywood» senza badare

a spese. Etichettato dai media dopo i primi clamorosi successi come «lo Zuckerberg italiano», Achilli, con la sua Egomnia, non ha mai raggiunto né mai raggiungerà le cifre stratosferiche di Facebook, ma la sua storia è interessante, degna di esser raccontata e, al di là del successo dell’impresa, ha un valore emblematico, è un’occasione per riparlare di meritocrazia, e sposta per una volta l’attenzione dai tanti giovani sfiduciati e rinunciatari a quelli che invece scommettono su se stessi e si rimboccano le maniche, inventandosi un lavoro. Una storia di stringente attualità in un momento in cui l’alternativa, per chi si è preparato seriamente ma non ha «santi in paradiso» è la disoccupazione o la fuga all’estero. E fu proprio un’esperienza di tal genere, vissuta sulla propria pelle, a spingere il ventenne Matteo ad inventare il suo social che favorisce il merito. Chi si iscrive infatti, viene valutato in base ai dati effettivi del suo curriculum, poi processati da un algoritmo che gli attribuisce un punteggio finale, con reciproco

vantaggio di chi cerca un impiego e chi lo offre. Ma all’euforia dei primi successi, segue un periodo angoscioso e problematico. Entrato nell’élite dell’ambiente bocconiano, blandito nella sua vanità, Achilli si smarrisce nel piacere di frequentare chi conta, di sentirsi qualcuno, e perde lo slancio creativo. Saranno i richiami dell’amico ingegnere (Luca Di Giovanni) compagno inseparabile nell’impresa, e il pericolo di perdere Emma (Paola Calliari), la ragazza che ama, a fargli ritrovare il vero senso della sua scelta di vita. Ottimamente recitato da tutti i giovani interpreti e da Massimiliano Gallo nel ruolo del padre, The startup è un film sincero, che si segue volentieri, non privo di qualche ingenuità ma sostenuto da un buon ritmo narrativo, rivolto ai giovani ma adatto anche ad un pubblico adulto. E portatore, soprattutto, di un messaggio positivo e altamente educativo, che invita a riflettere sui pericoli di un successo troppo repentino, col quale, se si perde la testa – parola di Emma - «ci si potrebbe fare molto male». E. L. N.

ne concertistica si apre con Nek al Teatro di Verdura, che il 22 luglio porta sul palco il suo tredicesimo album in studio, Unici, uscito a quasi due anni di distanza da Prima di parlare. A seguire doppio appuntamento in doppia data con due terzi del podio dell’ultima edizione di Sanremo: Ermal Meta, terzo posto al festival con Vietato morire, porta in giro l’omonimo album sul palco del Teatro di Verdura di Palermo (26 luglio) e all’anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea (28 luglio). Proprio quel giorno, invece, Francesco Gabbani – mr. Occidentali’s karma, primo posto a Sanremo 2017 – arriva al Teatro di Verdura, per poi spostarsi a Zafferana il 29 luglio. Farà doppia tappa anche il trio formato da Gino Paoli, Danilo Rea e Sergio Cammariere, che il 4 (Teatro di Verdura) e 5 agosto (anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea) salgono sui palchi siciliani con un concerto a metà tra cantautorato classico, moderno e afflati jazz. I Baustelle di Francesco Bianconi, freschi di nuovo disco (L’amore e la violenza, Warner), portano il loro rock riflessivo e a tinte cupe prima al Verdura di Palermo, il 10 agosto, e poi dall’altra parte della Sicilia, a Zafferana Etnea, l’11. A spezzare le doppie date con cui quasi tutti gli artisti sbarcano quest’anno nell’isola è Alvaro Soler, grande assente ancora dalle radio (d’altro canto siamo solo ad aprile…) ma già al lavoro sul nuovo disco in studio, il secondo. Data unica, la sua, al Teatro Antico di Taormina, il 17 agosto. Il 24 è il turno di Francesco Renga, che salirà sul palco palermitano del Teatro di Verdura seguendo l’impostazione del suo ultimo Scriverò il tuo nome, il disco dal vivo rischiarato da tre brani originali (Nuova luce, Non passa mai e Così diversa), mentre dal 25 in poi doppia data per Daniele Silvestri (25 agosto al Teatro Antico di Taormina, 26 al Verdura di Palermo), Fiorella Mannoia (26 a Taormina, 27 al Verdura di Palermo), Massimo Ranieri (27 agosto a Taormina, 28 agosto al Verdura) e Mannarino, che prima con il concerto al Castello a mare di Palermo (31 agosto) e poi con il bis (1 settembre) al teatro greco di Taormina chiuderà la stagione al suono del suo ultimo lavoro in studio, Apriti cielo. (*TABUA*)

in breve 0 Sondaggio

Un italiano su due fa strafalcioni su arte e cultura

Viso svelato ecco il «vero» Andrea palladio

OOO Dopo 500 anni il volto di Andrea Palladio, il più celebre architetto di ogni tempo, è svelato, grazie al Palladium Museum, alla polizia scientifica e alla Soprintendenza di Verona. Fra i 12 ritratti fino al 18 giugno a Vicenza in mostra, il «vero» è su un ritratto comprato all’inizio del ‘900 da un collezionista russo e su un altro, acquistato a un mercatino delle pulci in America, di Bernardino India.

OOO L’urlo di Munch? Un film di Dario Argento. Chi ha scritto «I Promessi Sposi»? Giovanni Boccaccio. Dove si trova il Cenacolo di Da Vinci? A Roma, vicino al Colosseo. Secondo un sondaggio promosso da Libreriamo su circa 2.500 connazionali di età compresa fra i 18 e i 65 anni uno su due (52%) commette gaffe e strafalcioni da incubo. La ricerca è stata realizzata con la metodologia Woa (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sulle principali testate di settore, social network, blog, forum e community dedicate al mondo della cultura e un panel di 60 esperti tra sociologi e psicologi. «I dati raccolti sono preoccupanti - afferma Saro Trovato, sociologo e fondatore di Libreriamo sintomo di scarsa predisposizione allo studio dell'arte e della letteratura. Leggere in questi casi è molto importante, ma come confermano ogni anno i dati dell'Istat, sono pochissimi gli italiani che leggono regolarmente».


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VENERDÌ 28 APRILE 2017

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spettacolo CONCERTO IN PIAZZA

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Michele Zarrillo il 2 maggio a Monreale PALERMO. È da poco partito con grande successo di pubblico il “Vivere e Rinascere Tour” di Michele Zarrillo e approda ora in Sicilia, dove si esibirà il 2 maggio a Piazza Guglielmo a Monreale (Palermo). Un ritorno in teatro molto atteso dai numerosi e

Il cantautore romano Michele Zarrillo

affezionatissimi fan che lo seguono da sempre, e un’occasione ghiotta per un cantautore che predilige da sempre il “live” - viste le sue qualità di musicista e compositore - per presentare “Vivere e Rinascere”, il disco a cui ha lavorato per più di un anno, e che segna appunto una sorta di “rinascita”, e con cui ha partecipato con successo al recente Festival di Sanremo. In una dimensione teatrale, Zarrillo presenterà al pubblico le canzoni del suo nuovo lavoro e naturalmente i suoi brani più celebri: da “Cinque giorni” e “Una rosa blu” a “La notte dei pensieri” e “L’elefante e la farfalla”.

L’intervista Il vincitore di Sanremo presenta “Magellano”. Sul palco del Primo Maggio e dell’Eurovision

I BOOKMAKERS

“Occidentali’s karma” favorita all’Eurovision Il palco del Concerto del Primo Maggio, dopo quello dell'Ariston di Sanremo: Francesco Gabbani colleziona record e non si ferma mai. Il cantante italiano è già in fuga nelle quote sull'Eurovision Song Contest, la kermesse che si terrà a Kiev dal 9 al 13 maggio. Il vincitore del Festival di Sanremo con la sua “Occidentali's Karma” è il primo artista nella storia dell'Eurovision ad essere entrato nella top 10 europea prima della gara. Numeri che lanciano Gabbani anche sul tabellone Snai: il cantante italiano resta il favorito per la vittoria, con la sua quota passata in poche settimane da 2,25 a 1,90. A distanza la Bulgaria, con il giovanissimo Kristian Kostov, a 6,00 e seguito dal rappresentante della Svezia, Robin Bengtsson, a 8 volte la posta.

Gabbani «alla ricerca di noi stessi» Disco e tournée: il 28 luglio a Palermo il 29 Zafferana, settembre a S. Vito lo Capo

MARIELLA CARUSO

MILANO. Da outsider a favorito. È la parabola di Francesco Gabbani che dopo la vittoria a sorpresa al Festival di Sanremo con Occidentali’s Karma, a due settimane dalla sua partecipazione all’Eurovision Song Contest di Kiev, presenta il suo nuovo album Magellano. Nove canzoni, di sui sette inedite, «tenute dalla figura dell’esploratore navigatore che è andato oltre il conosciuto e dà il titolo al disco che inconsapevolmente è diventato un concept album che – spiega Gabbani – fornisce diversi punti di osservazione per conoscere noi stessi e il mondo che ci sta attorno». Un mondo che per il cantautore toscano si è rivoluzionato nel breve volgere di poco più di anno, ovvero dal primo posto tra le Nuove Proposte del 2016 con Amen. «Ho cominciato a suonare e cantare a 13 anni, tutto quanto è accaduto l’ho considerata una ricompensa di tutto il percorso fatto, ma non è che ci credessi molto tanto che mi stavo preparando a cambiare qualcosa, pur rimanendo sempre nel

L’ALBUM

Con ironia e sarcasmo tra Battiato e Celentano

“E

ssere o dover essere il dubbio amletico / Contemporaneo come l'uomo del neolitico". Il senso per la musica pop per Gabbani sta tutto nell'attacco di “Occidentali's karma”, la canzone con cui ha vinto Sanremo 2017. Col metodo del flashback gioca abilmente con immagini, parole, citazioni e suoni. Mescola violini ed elettronica, storia e fantasia. Adatta ai tempi moderni i nonsense alla Battiato ed ha la stessa simpatica cialtroneria di Celentano, del quale non a caso elabora “Susanna”. Con ironia e sarcasmo dissacra Sanremo come il tormentone estivo (“Tra le granite e le granate”), sbeffeggia il complottismo e le falsità d’internet in “Pachidermi e pappagalli”, invita alla riflessione, a non lasciarsi travolgere dal clamore in “A moment of silence”. “Magellano” non è album banale. Tutt’altro. Con leggerezza affronta temi di attualità. E l’invito finale a «spogliarsi per avere di nuovo fame e sete di altre sensazioni, per continuare ad aver voglia di capire e di proseguire verso una costante e sempre nuova scoperta» desta molta curiosità per le prossime mosse del cantautore di Carrara. GIUSEPPE ATTARDI

mondo della musica. Sono stato anche fortunato perché quando è arrivato il successo la mia personalità era già completa e non è stata intaccata da questo clamore», racconta il cantautore toscano, che per l’estate sfoggia Tra le granite e le granate, che cerca di sfatare il mito del divertimento a tutti i costi, «una battaglia con noi stessi». Sarà una battaglia, con artisti sconosciuti, anche quella dell’Eurovision al quale Gabbani arriva con i favori del pronostico forte di quel milione di views del video di Occidentali’s Karma. «Mi sarebbe piaciuto fossero 999.999.999 in modo da poter mantenere il 9 quello che è il mio numero e mi segue in tutto: sono 9 le canzoni nel mio album, sono nato il 9/9», dice. «Per quanto sia uno che cerca di non farsi problemi, il fatto di essere favorito mi carica di responsabilità, ma vivrò serenamente qualunque risultato», continua il trentaquattrenne che ha dovuto rimaneggiare il pezzo per farlo rientrare nei tre minuti. Al contrario di quanto era stato ipotizzato in un primo momento, però, Gabbani ha scelto di non tradurre il pezzo in ingle-

“ Nove canzoni tenute insieme dalla figura dell’esploratore navigatore andato oltre il conosciuto. Album inconsapevolmente diventato concept-disc

se. «In quanto rappresentante della musica italiana in Europa credo sia giusto portare il brano nella versione originale per dare una chance alla lingua italiana in musica. C’è un progetto di pubblicare l’album Magellano all’estero, ma sempre in italiano». Sul palco dell’Eurovision non mancherà la scimmia, ovvero il ballerino Filippo Ranaldi che l’ha accompagnato a Sanremo. «Non poteva mancare, la provocazione fa parte del mio modo di comunicare la mia musica che sembra leggera, ma necessita un’analisi per passare a un secondo livello», continua rivelando che dopo l’Eurovision la scimmia dirà addio. Non diranno addio, invece, i collaboratori storici di Gabbani: il fratello Filippo e Fabio Ilacqua cui si è aggiunto Luca Chiaravalli. «Io ci ho messo la faccia, ma chi ha lavorato a questo disco è un po’ come fosse il mio equipaggio e io il loro Magellano», aggiunge spiegando che il nuovo album è stato pubblicato anche in vinile «per poterlo appendere alla parete del negozio di strumenti musicali di famiglia». L’anno d’oro di Gabbani passa anche dal Concertone del Primo maggio («Da musicista più che da sostenitore del significato della piazza, perché non mi piace espormi politicamente»), dalla conduzione degli Mtv Awards («Ma non voglio cambiare mestiere, almeno per ora») e dal tour estivo che passerà il 28 luglio da Palermo, il 29 da Zafferana per chiudersi il 22 settembre al Cous Cous Fest a San Vito Lo Capo. «Sarà un live minimalista dal punto di vista scenografico, uno spettacolo a metà tra rock e musical».

«I film italiani sono mediocri, colpa degli autori» Folla di giovani fan a Bari per Dario Argento: «Per la serie tv “Suspiria” manca ancora il protagonista» Il docu

Al poeta lucano, ex alcolista, Carmine Donnola è dedicato il docu-film di Nicola Ragone “Urli e risvegli”, evento speciale al Bif&st.

FRANCESCO GALLO

BARI. Una cosa è certa Dario Argento, classe 1940, riempie i teatri di un pubblico giovane, veri fan che sanno tutto dei suoi film. È successo anche ieri a Bari al Bif&st dove il maestro dell’horror ha tenuto una master class. Tanti ricordi e progetti per l’autore di Suspiria: «Se il cinema italiano va male è colpa degli autori, ha perso attrazione per il pubblico, escono per la maggior parte in sala film mediocri, tranne qualche rara eccezione, bisogna cercare presto nuove strade». E l’horror oggi? «Mi piacciono i film orientali, messicani, argentini perché sanno toccare la psiche molto più di quelli americani, in loro c'è psicologia». Ecco, per voci, alcuni dei temi toccati dal maestro del brivido.

Suspiria. È il mio film più conosciuto all’estero, in Italia invece è Profondo rosso. In Giappone, la prima fu in uno stadio con un successo clamoroso. Gli inizi. Figlio di un produttore e una fotografa, ho fatto prima il giornalista a “Paese Sera” e poi il critico, avevo solo 21 anni. Bisticciavo però con il direttore perché non condivideva le mie critiche. Il fatto è che non mi pia-

Il regista: «Mi madre fotografava le attrici, non immaginavano quanto mi turbasse la vista di quei corpi

ceva il cinema d’impegno. Mia madre.Era una fotografa specializzata in ritratti di attrici. Qualche volta passavo a trovarla nel suo studio. C'erano sempre donne bellissime che si truccavano, si pettinavano, si spogliavano completamente davanti a me, per loro ero un pupazzo, un bambolotto. Non potevano immaginare quanto invece mi turbasse la vista di quei corpi bellissimi. Va detto che tutte queste donne, le donne in genere, hanno avuto una forte influenza su di me, non a caso i ruoli più importanti nei miei lavori sono assegnati a figure femminili. Quando Musante mi voleva picchiare. Tony Musante dal primo momento che me lo sono ritrovato sul set de L’uccello dalle piume di cristallo ha cominciato a litigare con me. Sapeva

che ero un debuttante e voleva fare tutto lui, fare lui la regia. Per me era un incubo ogni mattina andare sul set. Siamo arrivati al punto che, a fine riprese, gli venne la voglia di picchiarmi. Venne con la moglie a casa mia e cominciò a bussare e a dare calci alla porta. Dopo mezz'ora se ne andò.

MAESTRO DELL’HORROR

Dario Argento, classe 1940, al Bif&st di Bari

Clara Calamai. Andai dalla Calamai per chiederle di far parte del cast di Profondo rosso perché volevo una vecchia attrice che avesse un modo di recitare antico. Andai a casa sua e su un tavolo c'era una bottiglia di vodka al peperoncino. E lei buttava giù bicchierini su bicchierini. I miei idoli. Fritz Lang e il cinema espressionista tedesco, sicuramente Murnau e, da giovane, Ingmar Bergman. E Hitchcock, era il mio mentore , il padre. Faceva dei film grandiosi. Ma su tutti c'è sicuramente Freud, peccato che non posso citarlo come regista. Progetti. La serie tv Suspiria con Cattleya nella Londra del 1840 in 12 episodi, io ne farò un paio, ma manca il protagonista mentre per il progetto con Iggy Pop, The Sandman i produttori non fanno altro che litigare.


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38 Cultura & Spettacoli

GIORNALE DI SICILIA

Venerdì 28 aprile 2017

Musica. «Magellano» il titolo del suo ultimo lavoro, 9 il numero... portafortuna. Fra luglio e settembre concerti a Palermo, Zafferana Etnea e a San Vito Lo Capo

Gabbani, tris alla siciliana e nuovo album 0 Il trionfatore di Sanremo spopola sul web: cento milioni di click su Youtube. E parte favorito all’European Song Contest Il cantautore vincitore a Sanremo sarà il 28 luglio al Teatro di Verdura a Palermo, il 29 all’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea e al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo il 22 settembre. Franco Gigante Milano

Magellano è l’emblema della voglia di viaggiare, il coraggio di andare oltre, alla scoperta dell’ignoto, di non fermarsi alle cose sicure, con canzoni che parlano del viaggio che è dentro di noi, conoscersi per accettarsi». Francesco Gabbani ha sintetizzato così il suo nuovo album Magellano, in uscita oggi, dopo la vittoria all’ultimo Festival di Sanremo con Occidentali’s karma che ha totalizzato 100 milioni di visualizzazioni su Youtube, già certificato triplo platino per oltre 150 mila download e streaming, da settimane in vetta alla classifica airplay radio. «Un fil rouge unisce la curiosità di chiedersi il perché della nostra esistenza - dice Gabbani - un concept album non voluto, perché ce ne siamo accorsi solo facendolo, davvero... involontario, frutto ed espressione di una collaborazione che mi ha dato una gioia incredibile con un team di lavoro dove ognuno ha dato il suo». OOO Magellano contiene nove brani, per un motivo semplice... «Non ho un legame con la numerologia ma le nove tracce sono il frutto di un ricorrente numero 9 . Sono nato il 9 settembre che è il nono mese, sono arrivato al successo con la vittoria a Sanremo Giovani nel 2016 con il totale delle cifre che fa proprio 9, Magellano

è composto di 9 lettere e anche il mio nome. Mi sono divertito per la naturalezza emotiva che mi ha portato a un risultato più forte».

«È stato un anno importante per me, che mi regalato gratificazioni dopo un percorso impegnativo. Avevo anche pensato di rinunciare ad espormi come artista per continuare a scrivere per altri, dopo essere stato autore per Mina e Celentano, Francesco Renga. Sto continuando a ricevere inviti a scrivere da parte di artisti e cercherò di adempiere a queste richieste per la soddisfazione di far diventare la musica il mio lavoro, il mio mestiere».

OOO Francesco Gabbani rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest in Ucraina dal 9 (ci risiamo...) al 13 maggio. «All’Eurofestival porterò anche la scimmia per attirare l’attenzione sul brano che farò in italiano, però accorciato a tre minuti come vuole il regolamento, sacrificando la seconda strofa per mantenere slancio, una soluzione che lo faccia reggere».

OOOIn tour da giugno, accompagnato sul palco da suo fratello Filippo alla batteria, Lorenzo Bertelloni alle tastiere, Giacomo Spagnoli al basso e Davide Cipollini alla chitarra: sarà il 28 luglio al Teatro di Verdura a Palermo, il 29 all’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea e al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo il 22 settembre. Cosa proporrà? Sintesi: una tracklist godibile che possa generare la voglia di riascoltare le canzoni: non farò un live lunghissimo, durata giusta. Brani da questo album, dal precedente e qualcosa dal primo Greitist iz. Ballerò e suonerò anche tanto». (*FrG*)

OOO Parte con i favori del pronostico... «Cerco di non pensarci più di tanto. Questo mi preoccupa perché la delusione potrebbe essere un dispiacere: non farò dei particolari sforzi, mi proporrò in modo naturale, come del resto ho fatto finora». OOO Sarà pure uno dei protagonisti del Concerto del Primo maggio in piazza San Giovanni a Roma. «Questa mia partecipazione ha per me due significati. È un palco che ho sempre visto da ragazzo, uno dei più ambiti e che sognavo. Invece non entro nel merito politico della manifestazione ma sicuramente, da cittadino italiano e da sostenitore dei diritti dell’uomo, sostengo il concerto del Primo maggio che sostiene il diritto al lavoro». OOO Il 27 (multiplo di 9) maggio condurrà gli MTV Awards su MTV, MTV Music e VH1. Facciamo un bilancio dell’ultimo anno?

L’immagine di copertina del nuovo album di Gabbani, «Magellano»

ritorno. Il leader Pau Donés riprende dopo la malattia. Nel cd duetti con Kekko, Jovanotti, Renga e Noemi

Gli Jarabe de Palo aprono il Cous Cous Fest, uno show da... antologia OOO Gli Jarabe de Palo apriranno il 15 settembre il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo. «È il tour per celebrare i 20 anni della band, emozionante e intenso – ha anticipato Pau Donés – ci sarà molto spazio acustico con pianoforte, percussioni, violoncello e contrabbasso ma anche latin rock,

accompagnando la musica con immagini create appositamente per ogni canzone, per ricreare l’ambientazione e l’atmosfera che volevamo trasmettere quando le abbiamo scritte». Pau Donés ha una voglia matta di ritornare in Italia dopo la malattia, con il nuovo album 50 Palos degli Ja-

rabe de Palo, di cui è leader indiscusso, il tour e il libro autobiografico dallo stesso titolo. «Dopo aver scoperto di avere un cancro al colon, sono ritornato alla vita solo dopo l’operazione – ha ammesso – la foto di copertina di questa antologia e del libro è proprio di quel periodo. Il cancro si

vive in modo diverso, se ce l’hai... Passo 5 minuti al giorno a parlare con la mia malattia e dopo ho finito. La malattia non mi ha insegnato niente: è una infermità pericolosa che non mi piace. Nell’album i duetti con Kekko Silvestre dei Modà, Noemi, Francesco Renga e Jovanotti. (*FRG*)

Voce made in sicily. Interprete nata a Riesi e cresciuta a Villabate, la Granata sarà accompagnata da una band di quattro musicisti: «Non cover ma omaggio originale»

Giorgia, anzi... Veronica Candeline e live al Dorian PALERMO

OOO Un compleanno concerto. O un concerto compleanno. Poco importa, per Veronica Granata si tratta in ogni caso di una data importante: stasera alle 22 presenterà al Dorian di piazza Don Bosco, il suo concerto dedicato ai pezzi di Giorgia. E la stessa sera, compirà ventisei anni. Non si sa ancora se gli amici le faranno qualche sorpresa, fatto sta che per il momento tutta la sua attenzione sarà per il palco. Dove Veronica è praticamente cresciuta, visto che lei stessa confessa che la responsabile di tutto è stata la mamma che le ha messo in

mano una piccola tastierina e un microfono quando era appena una bimbetta. «Mamma ascoltava Battisti e Baglioni e io l’ho seguita da sempre – racconta Veronica Granata - la passione per la muisca di Giorgia la divido con lei». Veronica arriva dalla «pancia» della Sicilia, da Riesi, ma vive a Villabate da quindici anni. La sua vita è solo musica. «Mi reputo una cantante di professione – spiega con orgoglio nel mio piccolo ho sempre cercato di lottare con i denti e con la voglia di riuscire, per andare avanti e farmi valere in un mondo veramente difficile

come è quello dello spettacolo. Per fortuna ho incontrato persone che con determinazione hanno sposato i miei progetti e credono in me». Come i musicisti che stasera l’accompagnano: la sua band è formata da Pietro Scaffidi alla batteria e Giorgio Di Maio alle tastiere, che per l’occasione si allargheranno per accogliere il chitarrista Giorgio Nucifora e il bassista Giuseppe Filippi. In scaletta tutte le principali hit di Giorgia, da Come Saprei a Oro nero. «Ma il nostro non sarà un semplice tributo, piuttosto un omaggio sentito a colei che, crediamo, abbia cambiato il modo di

Veronica Granata

concepire la musica italiana. Io e il mio gruppo, arrangiamo le canzoni di Giorgia, le interpretiamo a modo nostro: ne esce fuori una versione entusiasmante che credo potrebbe piacere moltissimo all’originale». Veronica Granata non è una che resta con le mani in mano: «Studio canto e pianoforte praticamente da sempre. Sono arrivata in finale a molti concorsi, da Castrocaro al premio Mia Martini. E ho tentato più volte le selezioni per Area Sanremo; ho avuto possibilità di lavorare con Pippo Balistreri e ho anche tentato i talent, ma finora non ce l’ho fatta, non è tutto facile come tentano di far credere in televisione». In queste ore Veronica sta aspettando i risultati delle selezioni per Festival Show, la cui finalissima sarà all’Arena di Verona. «Ho superato le prime due selezioni, la terza mi porterebbe sul palco dell’Arena. Speriamo...». (*sit*)

Cinque serate. Da stasera nuova edizione della fortunata trasmissione. Fra gli ospiti Brooke Shields, Fiorella Mannoia, Sergio Caputo. E i ricordi di tutte le generazioni

Carlo Conti fa di nuovo il mattatore: riecco le star dei «migliori anni» ROMA

OOO Dopo il grande successo con l’ultimo Festival di Sanremo, Carlo Conti ritorna su Raiuno, da domani per cinque prime serate, alla guida di I migliori anni. Un format che proprio il conduttore toscano ha ideato, e che è stato venduto con successo anche all’estero. All’interno della trasmissione Conti sfoglia le pagine del costume, del cinema e della musica del nostro Paese, dal dopoguerra a oggi, spaziando dagli anni Sessanta ai Novanta. E mentre intere generazioni di telespettatori si divertono e, ma-

una parte e quella di ognuno di noi dall’altra. Un evento come lo sbarco sulla Luna appartiene a tanti di noi, ma ognuno poi ricorda cosa stava facendo in quel momento e come l’ha vissuto», dice il nuovo direttore artistico dello Zecchino d’Oro che, in questo 2017, seguirà i festeggiamenti per i 60 anni della trasmissione dedicata ai bambini dall’ugola d’oro. Nella prima puntata, saranno come sempre molti gli ospiti presenti in studio, tra questi, la cantante americana Anita Ward, famosa per Ring my bell e Sweet

Enola gay. E ancora Fiorella Mannoia, per lo spazio Il mio Sanremo, Sergio Caputo, Peter Kingsbery dei Cock Robin. L’attrice Brooke Shields, diventata famosa per Laguna blu, si racconterà in un’intervista a 360 gradi. Accanto a Carlo, per il secondo anno consecutivo, Anna Tatangelo che canterà e ballerà dal vivo. Senza dimenticare i versi del Noi che...”, un momento corale che sul finale emoziona sempre. I Noi che... che ricordo sono tanti – continua Conti – uno su tutti: Noi che... il motorino era più truccato della fidanzata».

acquistato, «Venus degli Shocking Blu». Ma la soddisfazione più grande legata a questo programma, per Conti è stata presentare gli artisti dal vivo: «Mettevo i loro dischi in radio o in discoteca - ricorda il conduttore - sinceramente non avrei mai pensato di arrivare fin qui». E per quanto riguarda i migliori anni della sua vita il conduttore fiorentino non ha dubbi: «Sono quelli tra il 1975 e il 1985, quando ho iniziato a lavorare nelle radio private, la passione per la musica che mi ha portato a fare il dj, l’in-


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o decolla concerti

uelle inserite negli album nto the wild e Ukulele soner più disparate, da Heroes owie a Trouble di Cat Steou’ve Got to Hide Your Love Beatles a Masters of War di n. A Taormina suonerà il ugno. edder sarà preceduto il 21 l concerto dei Placebo - la ese, per la prima volta in percorrerà vent’anni di n un concerto che si anolto emozionante - ed il sarà seguito dal debutto del tour dei britannici Aggiungiamo l’ultranoCharles Aznavour (21 lumina), l’ormai collaudato Festival di Castelbuono e, nello stesso mese, l’eIndiegeno Festival di Patpoi restano tante (trophe estive di concerti inomboni sfiatati, compao, show riciclati o rattopper prendere l’obolo pubano l’originalità, il corage. Siamo ancora agli spetfetti per feste di piazza, rto per far fare un salto di turismo siciliano.

Da stasera a Taormina tre “Notti magiche” dedicate ai Tre Tenori del 01/06/2017 Al via una stagione senza picchi L’eccezione Eddie Vedder Il calendario GIUGNO

1. Il Volo (Taormina) 3. Il Volo (Taormina) 4. Il Volo (Taormina) 8. Carmen Consoli (Catania) 9. Carmen Consoli (Catania) 10. Carmen Consoli (Catania) 16. Mario Venuti (Catania); Planet Funk (Catania) 21. Placebo (Taormina) 23. Franco Battiato (Palermo) 26. Eddie Vedder (Taormina)

23. Zanne Festival (Nicolosi); Nek (Taormina);Capo d’Orlando Blues 24. Capo d’Orlando Blues 25. Capo d’Orlando Blues 26. Ermal Meta (Palermo); Capo d’Orlando Blues 28. Ermal Meta (Zafferana); Francesco Gabbani (Palermo); Capo d’Orlando Blues; Coez (Catania) 29. Francesco Gabbani (Zafferana); Capo d’Orlando Blues 30. Capo d’Orlando Blues 31. J-Ax e Fedez (Taormina)

AGOSTO

27. Eddie Vedder (Taormina) 28. Notre Dame (Me) 29. Maldestro (Salina); Notre Dame (Me) 30. Notre Dame (Me); RadioItaliaLive (Palermo)

2. Michael Bolton (Palermo) 4. The Giornalisti (Catania); Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Festival N. I. M. (Alcamo) 5. Cammariere-Paoli-Rea (Zafferana); Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Festival N. I. M. (Alcamo) 6. Niccolò Fabi (Zafferana); Antonello Venditti (Tindari); Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Panariello-Conti-Pieraccioni (Taormina) 7. Indiegeno Festival (Patti-Tindari)

LUGLIO

2014. TAORMINA TRAMPOLINO DI LANCIO

«Taormina è il nostro punto di svolta» commentava Piero Barone, il più “anziano” degli de Il Volo, alla vigilia dei concerti dell'estate 2014 al Teatro Antico, augurandosi che «Taormina diventasse l’inizio di una lunga serie di concerti in Italia». Forse Taormina non fu il vero “punto di svolta”, ma quei due show all’insegna del “tutto esaurito” portarono fortuna a Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. Poi arrivò il trionfo al Festival di Sanremo.

4. Notre Dame (Palermo) 5. Notre Dame (Palermo) 6. Notre Dame (Palermo) 7. Notre Dame (Palermo); Tiromancino (Catania); Mario Venuti (Siracusa) 8. Tiziano Ferro (Messina); Notre Dame (Palermo) 9. Hollywood Music Movie (Taormina) 16. Burns-Golinelli-Hunt (Catania)

19. Kasabian (Taormina) 21. Charles Aznavour (Taormina); Zanne Festival (Nicolosi) 22. Benij & Fede (Catania); Zanne Festival (Nicolosi); Nek (Palermo); Capo d’Orlando Blues

A DA TEMPO, ERA DEFINITA LA “NUVOLA BIONDA”

a Gambineri, “signorina buonasera” Rai

TA TAMBERLICH

hiamavano la “Nuvola bionda”. Anna Maria mbineri, storica “signorina buonasera” della , è morta ieri a Roma, aveva 81 anni ed era maa da tempo. Suo era uno degli amatissimi volti anni hanno annunciato i programmi della tv ed anche il segnale orario. Nata a Roma il 22 el 1936. Proprio per motivi di salute aveva laRai dove aveva lavorato dal 1958 al 1994. agra, fisico da indossatrice, Anna Maria Gama particolarmente bella. Dotata di grande dole l’ha fatta molto amare dal pubblico. È stata longeve annunciatrici in video (preceduta sooletta Orsomando, Rosanna Vaudetti e Maria cchetti). Nel corso degli anni ha condotto anrse trasmissioni, tra le più importanti, Un’ora on Corrado, nel 1968; Il pomeriggio, nel 1982, su Rai2; Cinque ore con noi, con Paolo Valenti

nel 1976, cui si aggiungono le apparizioni al fianco di Nino Manfredi nella Canzonissima del 1960, decine di cerimonie di assegnazione di premi, galà musicali in Eurovisione e trasmissioni del pomeriggio. Il suo debutto in tv in realtà avvenne come concorrente nel 1957 assieme ad un’amica, nel “gioco dei mimi” inserito in Telematch, condotto da Silvio Noto ed Enzo Tortora. Qualcuno la notò e nel 1958 venne scritturata in qualità di annunciatrice. Divenne così, negli anni Sessanta e Settanta, una delle signorine buonasera più popolari della Rai e per via della sua capigliatura fluente e chiara, le fu attribuito il nomignolo vezzeggiativo di “Nuvola bionda”. Nel 1965 ha interpretato se stessa nel film musicale Non son degno di te con Gianni Morandi e Laura Efrikian. Per molti anni fu la voce del segnale orario della sera. Nel 1994 si è ritirata definitivamente dal video per problemi di salute anche legati a dolorose esperienze personali.

8. Antonello Venditti (Partanna); Indiegeno Festival (Patti-Tindari) 9. Indiegeno Festival (Patti-Tindari) 10. Antonello Venditti (Zafferana), Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Baustelle (Palermo); Ypsigrock Festival (Castelbuono) 11. Baustelle (Zafferana); Ypsigrock Festival (Castelbuono) 12. Ypsigrock Festival (Castelbuono) 13. Ypsigrock Festival (Castelbuono) 16. Alex Britti (Zafferana) 17. Alvaro Soler (Taormina) 18. The Kolors (Zafferana) 19. Fabrizio Moro (Zafferana); The Kolors (Palermo) 22. Afterhours (Taormina) 23. Francesco Renga (Taormina), Sfera Ebbasta (Catania) 24. Mario Biondi (Taormina); Francesco Renga (Palermo) 25. Daniele Silvestri (Taormina) 26. Daniele Silvestri (Palermo); Fiorella Mannoia (Taormina) 27. Fiorella Mannoia (Palermo); Massimo Ranieri (Taormina) 28. Massimo Ranieri (Palermo) 31. Alessandro Mannarino (Palermo)

SETTEMBRE

1. Alessandro Mannarino (Taormina) 7. Renato Zero (Taormina) 9. Renato Zero (Taormina)

15. Jarabe De Palo (San Vito lo Capo) 16. Maria Callas memoria (Taormina) 22. Francesco Gabbani (San Vito lo Capo) 23. Jo Bastianich band (San Vito lo Capo)


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8 In Sicilia

GIORNALE DI SICILIA

Martedì 20 giugno 2017

il delitto di canicattì I genitori dei gestori del pub: «Abbiamo sentito le urla, il ragazzo era a terra. Perdeva sangue. I soccorsi? veloci»

«Così Marco è morto sotto i nostri occhi»

0 L’uomo, arrestato per aver ucciso il giovane con una coltellata, davanti al pm: «Ho reagito ad una provocazione» I genitori dei gestori del pub «Doppio malto», Domenico «Toto» Ferraguto e Giuseppina Raitano: «Abbiamo sentito quelle urla, il ragazzo era a terra e perdeva tanto sangue. I soccorsi sono stati immediati». Enzo Gallo canicattì

OOO «I soccorsi sono stati immediati ed abbiamo fatto di tutto per rallentare la fuoriuscita di sangue ma sembrava inarrestabile...». Parlano così a poco più di 24 ore da quei tragici momenti costati la vita a Marco Vinci i genitori dei gestori del pub «Doppio malto», Domenico «Toto» Ferraguto e Giuseppina Raitano. Mentre, interrogato dal magistrato di turno alla presenza dei carabinieri e dell’avvocato di fiducia, Daniele Lodato - arrestato per l’omicidio-, dirà di essere stato provocato ammettendo di aver ferito mortalmente e quindi ucciso Marco Vinci. La madre dei gestori del pub ha ancora ben impressi tutti quei momenti seguiti alle urla di aiuto dell’insegnante che si trovava con Marco ed un altro amico in piazza Dante. «Subito ci siamo diretti verso la direzione delle urla. Abbiamo trovato Marco a terra che perdeva sangue ed ho preso una sciarpa dall’auto di mio figlio per tamponarlo. Nel frattempo sono giunti dopo una manciata di minuti carabinieri ed autoambulanza. Purtroppo non è servito a nulla». Un atto di eroismo frutto dell’altruismo della vittima ma anche della sottovalutazione del pericolo da parte di tutti, quanto accaduto domenica a Canicattì. Si può sintetizzare così la morte di Marco Vinci a poco più di 48 ore dal tragico e violento accoltellamento avvenuto in piazza Dante, dopo le tre di domenica mattina, che si è rivelato fatale. Troppo violenti e profondi i fendenti hanno raggiunto il giovane al torace e allo stomaco determinandone la morte: aveva perso molto, troppo sangue. Il giovane poco più ventenne qualche ora prima aveva difeso un’insegnante di 38 anni, L. D. di Canicattì, che faceva parte della stessa comitiva, dalle insistenti attenzioni verbali del suo assassino. Daniele Lodato, 34 anni, noto alle forze dell’ordine, secondo

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Marco Vinci, la vittima

Daniele Lodato, arrestato

Il bigliettino scritto dagli amici di Marco Vinci la ricostruzione degli inquirenti aveva preso di mira l’insegnante rivolgendogli di continuo attenzioni non gradite del tipo «prego signorina» a cui la donna ha controbattuto per farli capire di smetterla. All’uomo, l’atteggiamento di chiusura della donna non è piaciuto al punto che l’ha rimproverata per l’eccessivo rigore gridando ad alta voce «neanche t’avessi insultata». A questo punto è entrato in campo Marco Vinci che ha chiesto a Lodato di smetterla. I toni si sono fatti più accesi, sono volate parolacce, minacce e i primi strattonamenti che hanno costretto il buttafuori del locale a prendere i due, portarli all’angolo di via Garibaldi e tentare una riappaci-

ficazione che sembrava riuscita. Più tardi si saprà invece che tra Lodato e Vinci c’è stato un corpo a corpo con il primo che ha rimediato la peggio con un paio di cazzotti ben assestati al volto di cui porta ancora i lividi. Per Vinci solo la camicia strappata come per gli altri che si sarebbero messi in mezzo per separarli. A questo punto Lodato si sarebbe allontanato con la sua auto, non prima di aver gridato a Vinci che sarebbe tornato per fare i conti visto che si era sentito offeso a sua volta. Sia Vinci che il resto della comitiva però hanno ritenuto, ad errore, chiusa la vicenda. Lodato è ritornato in piazza Dante ed ha invitato Vinci a raggiungerlo all’angolo con via Caval-

Un mazzo di fiori e un bigliettino nel luogo in cui è stato ucciso Marco Vinci lotti, visto che si trovava sul lato opposto tra la chiesa di S. Domenico ed il nuovo Centro culturale intercomunale. Con lui c’erano ancora l’insegnante ed un amico comune. Un errore di valutazione che gli è costato la vita. Quasi subito Lodato e Vinci riprendono la lite ad alta voce. Stavolta, però, Vinci resta a terra in un bagno di sangue. Accanto a lui il coltello intriso di sangue, mentre Lodato sale a bordo della sua utilitaria e si allontana di corsa. L’insegnante inizia ad urlare e a chiedere aiuto, dopo una decina di minuti arrivano i soccorsi. La corsa in ospedale però risulterà vana a causa delle ferite Vinci perde la vita. Lodato sarà arrestato due-tre ore dopo. Pare in casa della madre. Con ancora l’abbigliamento sporco del sangue di Marco Vinci. L’autopsia sarà eseguita probabilmente nella tarda mattinata di oggi (il conferimento dell’incarico è previsto per le 12). I funerali dovrebbero svolgersi nel tardo pomeriggio di oggi o al più tardi domani pomeriggio. In concomitanza sarà osservato il lutto cittadino deciso dal sindaco. L’interrogatorio di Daniele Lodato potrebbe svolgersi già nella giornata di domani dopo che il medico legale avrà anticipato i primi risultati oggettivi dell’autopsia. (*eg*)

foto enzo gallo

in breve 0 Al centro accoglienza di Caltanissetta

Calcio o cricket? Finisce in rissa OOO Cricket o calcio all'interno del Centro di accoglianza profughi di Pian del Lago? Il dilemma è stato risolto con un gigantesca rissa fra le opposte fazioni. Da una parte i pakistani per i quali il cricket è sport nazionale, dall’altra i nigeriani appassionati del football e nell’indecisione più totale su come trascorrere il tempo libero hanno pensato bene di risolvere la questione con calci e pugni. La rissa è stata sedata da forze dell'ordine e vigili del fuoco. (*SGA*)

0 Valguarnera

0 Siracusa

OOO Incidente sul lavoro ieri mattina a Valgarnera, in provincia di Enna. A perdere la vita è stato Santo Giaconia, un operaio di 56 anni di Leonforte. Per cause in fase di accertamento, è caduto da un’impalcatura montata su un immobile in ristrutturazione.

OOO È tornato in libertà il consigliere comunale di Siracusa, Tony Bonafede, posto agli arresti domiciliari il 29 aprile del 2016 dopo essere stato trovato in possesso di circa 20 chili di droga al porto di Pozzallo. Lo ha deciso il Tribunale di Ragusa che ha revocato la misura cautelare.

Precipita dal ponteggio: muore operaio

Droga, scarcerato il consigliere Bonafede


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21/06/2017

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Cultura & Spettacoli 33

GIORNALE DI SICILIA

Mercoledì 21 giugno 2017

la mostra. A Palazzo Riso la personale della Assaël, artista romana che indaga i fenomeni fisici tanto da collaborare con un gruppo di ingegneri moscoviti

quelle «onde» di Micol sono motori di energia Valentina Di Miceli

Lettura di un’onda Artista a cura di dove Fino al

Micol Assaël Bruno Corà e Valentino Catricalà Museo Riso 10 settembre

L’

infrangersi monotono delle onde sulla spiaggia (…) come un rullio spettrale di tamburi batteva spietatamente la misura della vita, faceva pensare alla distruzione dell’isola e al suo inabissarsi in mare, e ricordava a lei, che aveva trascorso la giornata sbrigando in fretta una commissione dopo l’altra, che tutto era effimero come l’arcobaleno.... (Virginia Woolf, Gita al faro, 1927). L’alchimia che sta dietro l’infrangersi delle onde, quel gioco continuo di energie che finiscono per rinascere dalla loro stessa fine, è oggetto dell’indagine svolta dall’artista Micol Assaël (Roma, 1979) nella sua prima mostra personale in Sicilia dal titolo «Lettura di un’onda», curata da Bruno Corà e Valentino Catricalà, in collaborazione con la Galleria Adalberto Catanzaro, presso il Museo Riso di Palermo.

Residente attualmente in Grecia, Micol Assaël dalla fine degli anni ’90, dopo essersi laureata in Filosofia alla Sapienza di Roma, comincia a viaggiare per l’Europa, coltivando, a partire dal 2001, l’interesse per lo studio di fenomeni fisici ed elettrici, fino a collaborare stabilmente con un gruppo di ingegneri della Scuola Superiore per l’energia di Mosca. Le sue opere, presenti nelle più importanti biennali e in numerosi musei, tra cui il Palais de Tokyo di Parigi, la Secession di Vienna, la Kunsthalle di Basilea e il Fridericianum di Kassel, e in Italia all’Hangar Bicocca e al Museion di Bolzano, consistono nella creazione di ambienti intesi come motori di energie, attraverso installazioni che dialogano in modo simbiotico con lo spazio architettonico espositivo. Nascono così luoghi lontani dalla realtà e dal tempo, in cui l’uomo viene esposto ai propri limiti, e ai limiti della propria epoca, sempre in bilico sul filo della memoria storica, collettiva ed ambientale. «Lettura di un’onda» al secondo piano del Museo Riso, è una lettura fondata sull’estetica archeologica e industriale di installazioni che si sposano con lo spazio, tessendo un dialogo fisico con la materia portatrice di energie. Dal suono conti-

«Lettura di un'onda» di Micol Assaël: inchiostro a china su carte antiche, magneti e vetro nuo di una goccia amplificato nello spazio, un’onda lunga si estende alle onde di carta esposte su vecchi battenti di porte e finestre usati come tavoli su cavalletti industriali. La carta scelta è una carta antica su

cinema. In Italia le più importanti scuole del settore: dal 27 due giorni di incontri

cui l’artista disegna, con la precisione di un fisico, circuiti elettrici russi di fine Ottocento, recuperando la radice artigianale di una archeologia tecnologica. Le forme geometriche tengono il tempo co-

Foto di Peppino Sciortino

me dei metronomi, oscillando tra suggestioni costruttiviste ed estetica archivistica. I fogli piegati a fisarmonica, sono poi tenuti assieme da blocchetti di magneti che creano un muro energetico. Onde sonore,

onde magnetiche e onde di luce investono così lo spettatore, battendo con il loro ritmo la misura della vita. «L’opera non è un oggetto – spiega Bruno Corà - è un’estensione energetica che emana soprattutto dal suono» dentro e fuori lo spazio attraverso i vecchi camini del palazzo. Come un archeologo contemporaneo l’artista mostra i reperti che si fondono e confondono con lo spazio fortemente caratterizzato dal restauro conservativo che ha lasciato evidenti tutte le cicatrici del tempo. Nel grande salone il suono, costante come un respiro, dialoga inevitabilmente con la grande installazione permanente di Kounellis. Accostamento non casuale, entrambi gli artisti condividono il pensiero critico sul passaggio tra civiltà industriale e civiltà tecnologica. Tra arte e scienza, razionalità e immaginazione, passato e futuro il percorso sensoriale offerto da Micol Assaël crea un totale coinvolgimento del pubblico, e la possibilità di abbandonarsi ai confini di una realtà percepita come effimera, per immergersi nel rullio continuo delle onde portatrici di nuove esperienze rigenerative. (*VDM*)

archeologia. A Siracusa pezzi unici dei musei del Belgio. Porte aperte al pubblico

A Siracusa il premio Tonino Accolla I sarcofaghi egiziani da Bruxelles Ortigia capitale del doppiaggio E il restauro è «trasparente» siracusa

OOO Alberto Sordi ed Oliver Hardy, per anni un connubio sconosciuto ai più, quando il doppiaggio era affare da dietro le quinte, o si svolgeva in stanze buie dove entrare era impossibile, e a saperne di più un’ impresa. L’arte del doppiaggio, perché di arte si parla, né più né meno di quella attoriale, è cosa per pochi, per pochi bravi che crescono nelle scuole oggi all’avanguardia in Italia: qui esistono le scuole più importanti, al mondo. Parola di Giuseppe Mandalari e Stefania Altavilla che a Siracusa, con Arca (Associazione rinascimento culturale archimedeo), per il quarto anno consecutivo, e quest’anno per due giornate che si annunciano movimentatissime, presenteranno il «Premio Tonino Accolla 2017». Una

conferma, dunque, per il format del Contest Live di Doppiaggio con gli allievi finalisti delle scuole di doppiaggio italiane, alla quale si affiancherà quest’anno una serata dedicata al Cinema ed al Doppiaggio curata da Adriano Pintaldi del Roma Film Festival. A Siracusa, città di Tonino Accolla – scomparso nel 2013 - nei giorni 27 e 28 giugno, la città diventerà capitale del doppiaggio e del cinema. La manifestazione è stata presentata ieri a Siracusa dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Francesco Italia, e da Stefania Altavilla e Giuseppe Mandalari. «Un modo come altri per promuovere il territorio», hanno affermato. La prima serata sarà dedicata ad Alberto Sordi doppiatore: non solo di Oliver Hardy, ma di Robert Mitchum, Cary

Grant, Antony Quinn. Una retrospettiva curata da Adriano Pintaldi racconterà di questa straordinaria carriera artistica. Il regista Roberto Andò, sarà ospite con un suo omaggio alla Sicilia. Claudio Sorrentino, storica voce di John Travolta e Mel Gibson, riceverà il premio alla carriera. Ci saranno Marco Eugenio di Giandomenico, scrittore, critico e accademico della sostenibilità dell’arte, Emanuela Rossi, doppiatrice di attrici famosissime come Michelle Pfeiffer. Le due serate sono organizzate nella piazza centrale di Ortigia: 6 i finalisti selezionati da Fono Roma. La Giuria tecnica è presieduta da Claudio Sorrentino e Massimo Corvo con Emanuela Rossi, Christian Iansante, Franco Mirra, Lucia Sardo e Adriano Pintaldi. (*mt*) M.T.

Marilena Toscano siracusa

OOO «La Porta dei Sacerdoti», i Sarcofagi egizi di Deir El- Bahari, è una mostra -laboratorio, un evento esperienziale unico nel suo genere che lascia vedere un numero record di pezzi provenienti da i Musèes Royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles, un prestito eccezionale, 139 pezzi tra i quali la mummia di un bambino che per la prima volta lascia la sede del Mrah. E ancora 6 sarcofagi decorati e tavole preziose di mummie e reperti di corredi funerari risalenti alla XX dinastia (1070 900 a.C.). Ma non è una semplice mostra, quella aperta a Siracusa alla Galleria Montevergini che resterà tra le principali attrattive culturali fino al 7

di novembre; nelle sale della mostra, infatti, è allestito un laboratorio dove il restauro dei preziosi sarcofagi avviene in pubblico grazie al Modulo laboratoriale espositivo «Europa» progettato dall’Istituto Europeo del Restauro, di Ischia. Per questo strumento, l’istituto ha vinto il Brusselles Visit Award nella categoria New Concept. All’interno del modulo, per tutta la durata della mostra, operano i tecnici dell’istituto guidati da Teodoro Auricchio. «Uno staff di giovani preparati e desiderosi di imparare, fra i quali 7 giovani restauratrici – lo spiega Auricchio che si specializzeranno nell’arte del restauro del legno archeologico». Una collaborazione fra l’Istituto Europeo del Restauro e i Musei di Bruxelles nata nel 2014 quando questo stesso mu-

seo ha affidato all’istituto di Ischia preziosi reperti della collezione egizia. Grazie ad un progetto internazionale che vede coinvolti i maggiori musei al mondo, anche Siracusa viene inserita tra i prescelti: il 28 settembre 2016 a Bruxelles viene firmato l’accordo tra il vice sindaco Francesco Italia e la direttrice Generale del Museo Alexandra De Poorter, che ieri era in visita alla Galleria Montevergini dove è in corso la mostra-laboratorio. La collezione di Siracusa riguarda i ritrovamenti nel 1891, a nord del tempio di Hatshepsut a Deir el-Bahari, dove fu rinvenuta un’immensa tomba collettiva intatta che conteneva sarcofagi dei membri appartenenti al Corpo Sacerdotale di Amon della XXI dinastia e delle loro famiglie. (*mt*)


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22/06/2017

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Cultura & Spettacoli 33

GIORNALE DI SICILIA

Giovedì 22 giugno 2017

la trasferta nipponica. Kobayashi, Dg della Concert Doors, invita la Fondazione a ritornare nel 2020, in occasione delle Olimpiadi, con «Bohéme» e «Aida»

Teatro Massimo, appuntamento a 5 cerchi 0 Il manager giapponese: «I cantanti qui sono star, molto apprezzate pure le scenografie di Zito». La gioia nei camerini Il sovrintendente Giambone: «Mi fa piacere che si sottolinei l’alto livello raggiunto da orchestra, coro e tecnici, ma non ci fermeremo. Voglio che il Massimo si possa confrontare col repertorio sinfonico internazionale». Simonetta Trovato TOKYO

OOOSi torna. Perché il successo è stato talmente eclatante che al Teatro Massimo è stata chiesta un’opzione per ritornare sui palcoscenici giapponesi fra tre anni, ovvero nel 2020, proprio nei giorni delle Olimpiadi. E questa è già una novità: di solito la forbice di invito per un teatro italiano è di almeno cinque anni, e non è detto che venga confermata. Nel caso del Massimo, il DG della Concert Doors, Masayuki Kobayashi vuole già mettere nero su bianco un ritorno a stretto giro, e per giunta con due opere amatissime, come Bohéme e Aida, che saranno viste dalle centinaia di migliaia di spettatori dei Giochi a cinque cerchi. «Il pubblico giapponese che ha assistito a Traviata e Tosca – spiega mr. Kobayashi, che ieri ha seguito dietro le quinte il debutto verdiano alla Bunkamura Orchard Hall, seconda tappa nella capitale di una tournée che per il massimo è a costo zero – ha applaudito il livello dell’orchestra e del coro del Teatro Massimo. I cantanti sono già star prima ancora di arrivare, ma in questo caso hanno colpito molto anche le scenografie di Zito, di grande qualità». Kobayashi non è nuovo a queste operazioni, anzi, ogni anno apre le porte ai grandi teatri europei. «I giapponesi non possiedono la tra-

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1 Il soprano Desirée Rancatore «Violetta» nella Traviata. 2 Foto ricordo per gli orchestrali in trasferta in Giappone. 3 Il piccolo coro dei bambini giapponesi dizione italiana, apprezzano l’opera da massimo trent’anni, ma sono sempre molto preparati: sono educati all’ascolto. Certo, amano i grandi titoli popolari, preferiscono Cavalleria Rusticana ai Vespri». Vincente la scelta di Traviata e Tosca. «Di recente i

giapponesi cominciano ad amare Rossini, Bellini e Donizetti, ma ci vuole tempo. Io preferisco Wagner e Verdi, ma non faccio testo». Quindi una maestosa Aida… «Spesso la marcia trionfale fa dimenticare la bellezza del terzo e quarto atto».

Tra orchestrali e coristi la notizia che il Teatro Massimo ritorna in Giappone nel 2020 circola velocemente: eccoli già pronti e carichi. Sciamano dai minuscoli camerini dell’Orchard Hall all’altrettanto minuscolo retropalco dove tecnici pa-

lernitani e giapponesi dividono quadrati di spazio: una rigida assistente di scena nipponica si scioglie come neve all’arrivo di Leo Nucci e implora un selfie, mentre Desirèe Rancatore chiede notizie di una corista, Rosalba Mongiovì, che la scorsa notte è finita

al pronto soccorso per una reazione allergica ad un medicinale, mentre il medico di compagnia, Giuseppe Rivaldo sostiene che nei teatri si può soffrire solo di Takotsubo, ovvero sindrome del cuore infranto. «C’è un clima bellissimo, ed io ringrazio tutti, orchestrali, coro e staff, per essere riusciti in un progetto straordinario che appartiene all’intero Teatro Massimo – interviene il sovrintendente Francesco Giambrone –. Il pubblico giapponese ama il repertorio, ma apprezza la qualità: mr. Kobayashi, che ci ha fatto sentire a casa, ha spiegato che è abbastanza difficile ottenere un successo del genere al Bunka Kaikan e lo stesso Leo Nucci ricorda di aver visto cantati contestati in questa sala. Mi fa piacere che si sottolinei l’alto livello raggiunto da orchestra, coro e tecnici, ma non ci fermeremo. Voglio che il Massimo si possa confrontare con il repertorio sinfonico a livello internazionale. Per questo ho voluto un direttore musicale come Gabriele Ferro e per questo gli affiancheremo altri grandi direttori, star e giovani, che portino avanti progetti triennali con l’orchestra. Penso ad Omer Meir Wellber o James Conlon, o allo stesso Zubin Metha che ritornerà al Massimo nel marzo 2018 e, spero, nel febbraio 2019». Veri e propri «corsi di formazione» sul campo per far crescere ancora l’orchestra. «Si chiama progettualità: i grandi nomi la sposano, sono felici di partecipare ad un percorso, formare dei giovani». Come tra l’altro sta facendo un mecenate giapponese che vorrebbe assegnare delle borse di studio a giovani musicisti del Sol Levante per farli studiare in Italia. Al Teatro Massimo. (*sit*)

Palermo. Concerto per tromba di Aruntjunjan e Suite da «Carmen» per il direttore turco. Ci sarà il solista Magazzù. Appuntamento sabato davanti al Politeama

Mansur sul podio apre la stagione dell’Orchestra sinfonica palermo

OOO L’Estate 2017 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana prende il via come di consueto a Palermo a piazza Ruggiero Settimo, di fronte il Politeama Garibaldi, sabato alle 21, con un gran concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana che sarà diretta da Cem Mansur, con Salvatore Magazzù tromba solista.

In programma, Alexander Aruntjunjan (1920-2012), Concerto per tromba e orchestra e Georges Bizet (1838-1875), la Suite da Carmen. Il compositore armeno Alexander Aruntjunjan, una delle personalità più influenti dell’Unione Sovietica, apprezzato da Aram Il’ic Chacaturjan, nella sua produzione si è segnalato per un personalissimo

linguaggio caratterizzato dall’influenza della musica popolare armena, non citata direttamente nelle sue composizioni. Il concerto, iniziato nel ‘43 e destinato alla prima tromba armena Zsolak Vartasarian, fu completato sette anni dopo. Al posto di Vartasarian, morto in guerra, a eseguirlo fu Timofei Aleksandrovic, tromba soli-

sta del Bolshoi di Mosca. La prima rappresentazione della suite da Carmen di Bizet avvenne invece all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente l’opera non ebbe grande successo così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne il successo. «L’Orchestra Sinfonica Siciliana -

dice il sovrintendente Giorgio Pace - quadruplica gli appuntamenti fuori sede rispetto all’anno scorso, confermandosi espressione artistica e musicale a servizio dell’intera isola. Questa estate saremo presenti con due appuntamenti a Taormina e saremo attivi in tre province, portando l’Orchestra in luoghi di grande fascino come Segesta e Gibellina».

Il direttore Cem Mansur


Iniziati i restauri nell’ex Tribunale

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Ieri il sopralluogo del sindaco Pippo Ferrante e dell’assessore comunale Di Marzo. I lavori costeranno circa 38mila euro

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23/06/2017

Il sindaco Naso: «Non è escluso che possiamo ospitare anche l’ufficio del Giudice di Pace di Biancavilla e dividere le spese»

Verranno recuperati i locali comunali di via Pierluigi Nervi che sino ad alcuni anni fa ospitavano la sede del Tribunale di Adrano: un ampio edificio che ha chiuso i battenti e non è stato più utilizzato. Adesso è arrivata l’occasione per rendere di nuovi funzionali e operativi i locali in questione, sono infatti cominciati i lavori di ristrutturazione dell’ex Tribunale dopo che sono state espletate le procedure preliminari burocratiche. La ditta che si è aggiudicata la relativa gara d’appalto ha 60 giorni di tempo per rimettere a nuovo i locali di via Pierluigi Nervi. L’intervento prevede innanzitutto la sistemazione della copertura dell’intero immobile con la collocazione di una guaina protettiva, in alcu-

L’EX TRIBUNALE IN VIA PIERLUIGI NERVI DOVE SONO INIZIATI I LAVORI RISTRUTTURAZIONE

ne parti si erano infatti registrati crolli di parte del soffitto a causa delle infiltrazioni di acqua, inoltre verranno ristrutturati i servizi igienici, realizzate operazione di abbattimento delle barriere architettoniche e si procederà alla tinteggiatura delle pareti. Insomma locali cadenti che rischiavano di essere perduti,

presto torneranno utili alla città anche perché ospiteranno servizi di una certa importanza, soprattutto quello del Giudice di Pace, che attualmente opera in locali in affitto in un palazzo di piazza Umberto, quindi anche con un costo per le casse comunali. Ieri sul posto è stato effettuato un sopralluogo del sindaco di

Adrano, Pippo Ferrante, dell’assessore comunale Antonio Di Marzo e del tecnico comunale Giuseppe Russo. L’immobile di via Pierluigi Nervi ha una superficie di circa 500 metri quadrati, verranno realizzati interventi divisori in modo che possa essere utilizzato per servizi diversi, da una parte è certo che ospiterà il Giudice di Pace, mentre per un’altra si deve stabilire ancora il suo utilizzo. Circa 38mila euro l’importo dei lavori per la ristrutturazione dei locali, ubicati in una parallela di via Della Regione, proprio di fronte la sede del commissariato di polizia. «Si tratta di un intervento fondamentale per i nostri uffici – dichiara il sindaco Pippo Ferrante – perché restituiamo alla città un edificio importante. Inizialmente ospiterà il Giudice di Pace, cosi non pagheremo più l’affitto per la sede attuale di piazza Umberto. Non è escluso che possiamo ospitare anche l’ufficio del Giudice di Pace di Biancavilla, ne ho già parlato con il sindaco Glorioso. Biancavilla e Adrano sono vicine, possiamo avviare una collaborazione e dividere le spese. Per quanto riguarda l’altra ala, adesso informerò la direzione provinciale dell’Inps dell’avvio dei lavori, pertanto sarà l’istituto di previdenza sociale poi a decidere se trasferire qui i suoi uffici, dopo la chiusura della sede di via Casale dei Greci». SALVO SIDOTI

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nella chiesa iuseppe re del a Lo Bue. Il mpatia e la dei quali di calcio.

ato, 40; uele III, Emanuele, Rosario, 5; ma, 376; ERNO’ uele, 34; Petrarca, berto, 63; S. do Moro; Emanuele,

ZAFFERANA: PRESENTATO IL CARTELLONE DELLA RASSEGNA CHE SI SVOLGERÀ DALL’1 LUGLIO AL 30 AGOSTO

“Etna in scena”, la cultura per promuovere l’economia

Da sin. Grotta, La Ferlita, il sindaco Russo, Chiara Guglielmino, l'on. Barbagallo e Giovanni Di Prima

Alla presenza di artisti, registi , attori , impresari, condotta dal giornalista Francesco La Rosa, si è svolta la presentazione di “Etna in scena”, prestigiosa rassegna che si svolgerà dall’1 luglio al 30 agosto nell’anfiteatro Falcone e Borsellino fino . «Etna in scena è la pietra miliare dello sviluppo turistico territoriale - ha detto il sindaco Alfio Russo - che mira ad una strategia improntata a un’offerta di qualità, modello di sviluppo di marketing in sinergia tra pubblico e privato». Infatti la sinergia con l’Agenzia di management musicale Puntoeacapo diretta da Nuc-

cio La Ferlita ha conferito alla kermesse un ulteriore slancio, facendone tappa obbligata di passaggio di artisti di grande livello. Lo stesso La Ferlita ha aggiunto: «La kermesse proporrà artisti amati dal grande pubblico con l’obiettivo di fare cultura, creare spettacolo e sarà una concreta spinta promozionale per Zafferana che favorendo i flussi turistici avrà una notevole ricaduta sull’indotto economico. La rassegna cresce anche grazie alle collaborazioni e quest’anno si sono uniti anche Mario e Giampaolo Grotta e due radio: Rgs e Radio studio centrale». «Etna in scena -

ha affermato l’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo - è uno degli eventi di eccellenza in Sicilia. Zafferana si è scommessa destagionalizzando il turismo ed è diventata un modello da esportare, perché forte è il legame tra turismo e sviluppo territoriale». Il vicesindaco Giovanni Di Prima e il consigliere comunale Chiara Guglielmino hanno illustrato il ricco cartellone facendo riferimento alle compagnie teatrali che si avvicenderanno. Era presente anche Alfio Barbagallo , assessore regionale alla Sanità. ENZA BARBAGALLO

ne del “Penalty Awards ”

Linguaglossa, concluso anno accademico dell’Unitre

io" di Belpasso ha fatto da cornice a "Pededicata allo sport, con una passerella di al mondo del calcio dilettantistico siciliadiventato vero e proprio spettacolo sotto accanto al quale si sono avvicendati una dirigenti, giornalisti, amministratori pubo profit, premiati nelle varie categorie di del mondo dell'arte - cantanti, ballerini, tenuto il numeroso pubblico presente in

Cena conviviale di fine anno accademico dell’Unitrè Salvatore Incorpora di Linguaglosssa. A partecipare all’evento circa cento soci, il nuovo primo cittadino Salvatore Puglisi, una delegazione dell’Unitrè di Randazzo, il governatore della Confraternità S. Egidio Professore Salvatore Castorina. Il presidente dell’Unitrè, preside Girolamo Barletta, ha illustrato l’attività svolta durante l’anno accademico evidenziando che sono stati svolti 6 corsi annuali (inglese, francese e spagnolo, cucina, letteratura italiana, economia), 15 conferenze su vari argomenti, fra cui i relatori Rosario Trefiletti, Nicolò Mineo, Luigi Frudà, Enzo Trantino, Emilio Castorina, Salvo Andò, nonché il corso speciale sui defribillatori. Barletta ha pure evidenziato le visite culturali effettuate dall’Unitrè e le partecipazioni a rassegne teatrali, oltre le molteplici visite culturali effettuate. La serata è stata pure l’occasione per ricordare il docente scomparso Pietro Giovanni Casa e l’allieva Daniela Vecchio. Alla piccola figlioletta di quest’ultima, durante la cena conviviale, sono stati consegnati 2 attestati di partecipazione. Parole lusinghiere sono ste espresse anche dal governatore della Confraternita Salvatore Castorina che ha elogiato l’intensa attività svolta dall’Unitrè. Infine parole di gratitudine ma anche di sostegno da parte del sindaco Salvatore Puglisi che ha garantito come l’amministrazione comunale sarà sempre vicina alle varie attività dell’Unitrè e del suo attivo presidente Barletta. EGIDIO INCORPORA

ne comunale il sindaco, Carlo Caputo, inuro, agli assessori, al consigliere delegato delegato per gli eventi, Massimo Condoone della serata. etto il sindaco Caputo - ospitare questo t'anno non siamo stati fortunatissimi come squadra di calcio ma sono al corrente di vari movimenti che si stanno creando intorno alle società sportive e quindi sono fiducioso in una ripresa dell'intero settore». La manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, è stata ripresa da una emittente locale (nella foto; Tortorici e Caputo durante Penalty Award).

Piedimonte, primo meeting del “bastone” f.v.) Piedimonte Etneo si scopre piccola capitale dell’arte del bastone siciliano. Merito degli uomini dell’asd Martial art club che hanno promosso il primo meeting “Tradizione e sport del bastone siciliano” alla palestra comunale di via Nuova del Convento. Presenti gli atleti di tutte le associazioni sportive siciliane della categoria e anche rappresentanti delle scuole della scherma storica delle altre regioni italiane: pugliesi, genovesi, romani, abruzzesi. La manifestazione ha avuto il sostegno della Federazione italiana Kyusho Jitsu e del Comune. Molto soddisfatto il gruppo dei promotori: Giuseppe Crimi, Patrizia Dovara, Antonino Mangano, Ivana Pollicina.


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23/06/2017

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Cultura & Spettacoli 33

GIORNALE DI SICILIA

Domenica 25 giugno 2017

la stagione. Mini tournèe dell’orchestra al Verdura e al Teatro greco di Taormina. Tuffo femminile nello swing con il trio «The Robin gals», in scena pure Shorty

Brass, nell’estate «risuona» il grande jazz 0 Dal pianista Peter Cincotti al chitarrista di Sting: otto concerti da luglio a settembre tra lo Spasimo e Santa Cecilia Ritmo manouche, un pianista innamorato di Mondello e tanto altro ancora per questa «rinascita» del Brass che dopo anni di battaglie e di carta bollata, ritrova un alleato nel Comune. Simonetta Trovato PALERMO

OOO Ritmo manouche, un pianista innamorato di Mondello e il chitarrista di Sting. E tanto altro ancora per questa «rinascita» del Brass Group che dopo anni di battaglie e di carta bollata, ritrova un alleato nel Comune e con lui avvia la nuova stagione, riappropriandosi della sua prima casa, lo Spasimo. Perché si ha un bel dire che il Santa Cecilia è la casa del jazz, ma è anche vero che Ignazio Garsia quella chiesa a cielo aperto ce l’ha sempre avuta nel cuore, si da quando aprì qui la scuola del Brass, e diede vita a quel fumoso club che è diventato in pochissimo tempo, un ritrovo di appassionati. Dunque, lo Spasimo. Assegnato, tolto, contestato (quando il settore Patrimonio del Comune chiese somme per la sua occupazione) e finalmente, oggi restituito al Brass Group che lo affiancherà, come programmazione, al Real Teatro Santa Cecilia. «Lo Spasimo è il Brass, sono due entità che non si possono scindere l’una dall’altra spiega Ignazio Garsia presentando la

stagione estiva -, è il luogo che ci ha reso celebri nel mondo e siamo felici di poter ripartire da qui dopo la splendida stagione invernale che ha visto il Real Teatro Santa Cecilia quasi sempre in sold out. Anche grazie al Comune, siamo certi che questo luogo tornerà ad essere uno dei palcoscenici di prestigio della scena musicale internazionale». Gli fa eco il sindaco Leoluca Orlando che sana così del tutto, le polemiche degli anni scorsi. «Oggi riprende alla grande l’attività del Brass Group, a conferma dell’importanza del jazz nella storia e cultura della città - ha aggiunto il sindaco -. Grazie al Brass perché dà un contributo per l’internazionalizzazione della città attraverso la musica e fa conoscere Palermo a tutti i grandi musicisti che invita». Per il momento, il Brass Group annuncia otto concerti, ma sono disseminati in tutta la Sicilia, da luglio a settembre. Impegnata l’Orchestra jazz che si esibirà sia al Teatro di Verdura che Teatro Greco di Taormina che. Si inizia allo Spasimo, giovedì 20 luglio con il chitarrista tedesco Joscho Stephan, considerato uno dei nomi più importanti a livello internazionale per il jazz manouche sulle tracce gitane di Django Reinhardt. Il 22 luglio il Brass è già in trasferta, nell’appena riaperto Teatro Romano di Catania dove porta il pianista Peter Cincotti che, innamo-

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1. Il pianista Peter Cincotti; 2. Il cantante palermitano Davide Shorty; 3. Il chitarrista Dominic Miller

rato della spiaggia di Mondello (a cui ha dedicato anche un brano all’interno del suo ultimo cd, facendosi riprendere nel video mentre suona il pianoforte sulla spiaggia, al tramonto) ritorna con piacere in Sicilia dopo la tappa di quest’inverno e si esibirà il giorno successivo anche al Teatro di Verdura. L’Orchestra Jazz Siciliana del Brass (OJS) avvierà i suoi concerti sabato 29 luglio allo Spasimo affidandosi alle note jazz che si possono rintracciare nel tango, sottotitolo dell’appuntamento, «Oblivion». La tournèe proseguirà in città visto che l’Ojs sarà poi impegnata il 3 agosto al Teatro di Verdura ed il 5 agosto al Teatro Greco di Taormina. In contemporanea, lo Spasimo ospiterà invece il raffinato chitarrista argentino Dominic Miller che, oltre che con Sting, ha collaborato con Peter Gabriel, Bryan Adams, Rod Stewart, Paul Young, Phil Collins. Il 19 agosto sarà la volta delle musiche da jukebox interpretate da un trio di voci femminili, quello delle The Robin – al secolo, le tre vocalist Noemi Garbo, Daniela Placci e Oli Nishi - per un tuffo nello swing d’antan più travolgente. Si chiude il 1 settembre che l’Orchestra Jazz Siciliana pronta ad accompagnare Davide Shorty al Teatro di Verdura. Il talento palermitano diventato famoso grazie a XFactor, è infatti stato allievo della Scuola di musica del Brass group. (*SIT*)

Musica. Domani unica tappa del cantante napoletano: «Sto preparando tante sorprese che hanno a che fare col nuovo album, ma mi dedicherò anche al freestyle»

Clementino, il rapper a Catania fa esplodere il suo...Vulcano Tancredi Bua OOO Dopo la partecipazione alla sessantasettesima edizione del Festival di Sanremo e la conduzione del Concertone del Primo Maggio a Roma, Clementino è pronto a ritornare con la sua musica in Sicilia, accompagnato da un allestimento vulcanico che fa unica tappa (la seconda del tour, partito giusto venerdì scorso) all’Oasis Beach di Catania,domani sera, per presentare proprio«Vulcano», l’album uscito esattamente tre mesi fa che ha segnato il ritorno dell’artista sul mercato nazionale, a distanza di due anni da «Miracolo!»

(Universal, 2015). «L’ultima mia volta in Sicilia – racconta Clementino, in pausa durante delle registrazioni in studio – risale alla scorsa estate, ma il tour era ancora quello dell’album precedente, ovviamente non feci neanche un brano di «Vulcano». Per la tappa di Catania sto preparando tante sorprese che hanno a che fare col nuovo album, ma mi dedicherò anche al freestyle. Improvvisare rime per me è una passione, non può mancare quella parte durante un mio concerto». Al suo fianco soltanto DJ Tayone, ma quest’inverno Clementino potrebbe arrivare sui palchi accompagnato da un’intera band: «Sarebbe una bella esperienza, che

va appunto rimandata alla stagione fredda. L’allestimento di questo tour fa i conti con la «prima volta» di Vulcano, quindi è tutto nuovo. Abbiamo lavorato a un impianto innovativo sia sul fronte del suono, sia su quello dei brani sia su quello delle grafiche. Ci sono nuove animazioni in digitale, delle immagini che passano attraverso un vulcano fatto di schermi, e poi una raffica di canzoni dal nuovo disco e molte delle cose che ho fatto negli anni passati». Tanto spazio al freestyle visto che Clementino è uno dei migliori rapper al momento sulla piazza italiana, ma c’è chi ritiene che sfornare una rima dopo l'altra in napoletano sia più facile che farlo in ita-

Il rapper Clementino

liano: «Può darsi pure sia più semplice – sorride lui – , ma a quel punto forse diventa più difficile farsi capire, no? È più difficile farsi capire rappando in napoletano o rappare in italiano rendendosi comprensibile a chiunque? Bisognerebbe trovare una via di mezzo, anche se la verità è che alcune frasi, alcune parole, vengono capite a tutte le latitudini. Quando in Cos cos cos canto «Ma ‘sta metropolitana vint’anni ‘à scavat: ma ‘à stat’ facenn’ o ‘à stat’ ciccann’?» non credo risulti incomprensibile a Milano, o Treviso. Prendi Gomorra. È la serie più vista in Italia, quella di maggior successo negli ultimi quindici anni, eppure è tutta recitata in napoleta-

no». Da quando si è affacciato sulla scena hip-hop, Clementino è stato tra i primi a sdoganare il rap in napoletano in radio: «La lingua dell’hiphop in Italia per me è il napoletano. Nessun altro dialetto suona così maledettamente bene, così come nessun dialetto suona meglio del pugliese quando si fa reggae. Anzi, il salentino. Gruppi come i Sud Sound System o i Boom Da Bash hanno un sound meraviglioso, un livello superiore per il reggae. Napoli sulla carta spinge tantissimo per quanto riguarda l’hip-hop, ma manca la visibilità. Per uscire dagli schemi io sono dovuto andare a Milano, dove se vinci una gara di freestyle attiri le antenne di almeno un paio di discografici. Fossi rimasto chiuso nel paesino in cui sono nato, o al sud, non mi avrebbe calcolato nessuno». (*TABUA*)


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24/06/2017

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Cultura & Spettacoli 35

GIORNALE DI SICILIA

Venerdì 23 giugno 2017

La mostra. I fasti della grande città diventata capitale del viceregno in cui maestranze altamente specializzate lavoravano in equipe: da oggi all’1 ottobre

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1. «La Carità» una delle tre allegorie del Serpotta in mostra all’Oratorio dei Bianchi fino a ottobre; 2. «Rebecca al pozzo», di Pietro Aquila; 3. «La Purezza», come le altre allegorie poggia su piedistalli a marmi policromi e stucchi

Serpotta e la Palermo laboratorio d’arte 0 All’Oratorio dei Bianchi oltre cento opere tra dipinti, stucchi, oreficerie, avori, coralli, disegni, stampe e testi antichi Più di dieci anni fa sono stati restaurati e ricollocati alcuni stucchi di Serpotta provenienti dalla Chiesa delle Stimmate di San Francesco, demolita tra il 1867-75 per creare la piazza antistante il Teatro Massimo Valentina Di Miceli Alla fine del 1600, quando la rivolta antispagnola di Messina fu duramente repressa (1678), Palermo, rimasta unica capitale senza rivali del Viceregno di Sicilia, mostrava i fasti di una grande città in cui maestranze locali e non lavoravano in equipe altamente specializzate, in un felice e quanto mai fruttuoso connubio tra le arti. La bella mostra dal titolo «Serpotta e il suo tempo», curata da Vincenzo Abbate e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo che si inaugurerà oggi pomeriggio presso l’Oratorio dei Bianchi a Palermo, offre

al pubblico uno spaccato inedito di questa felice stagione artistica palermitana, tra la fine del ‘600 e i primi del ‘700, dello splendore di una città trasformatasi in una vera e propria fucina di maestranze altissime e diversificate che ruotava attorno al genio incontrastato di Giacomo Serpotta. Oltre cento opere in mostra tra dipinti, stucchi, oreficerie, avori, coralli, disegni, stampe e testi antichi, raccolti nella splendida cornice dell’Oratorio dei Bianchi, costruito dalla metà del XVI secolo per la confraternita del Santissimo Crocifisso, detta «dei Bianchi», tra le più ricche e potenti confraternite di Palermo (il Vicerè stesso era il primo degli iscritti). La scelta della sede non è casuale, infatti, proprio qui più di dieci anni fa sono stati restaurati e ricollocati alcuni stucchi di Giacomo Serpotta provenienti dalla Chiesa delle Stimmate di San Francesco (demolita tra il 1867-75 per creare la piazza antistante il Teatro Massimo), tra cui l’imponen-

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te gruppo dell’ Eterno Padre, originariamente collocato nella cornice dorata che sovrastava la cappella della «Santa Vergine Maria», le tre splendide allegorie della Carità, della Vittoria e della Purezza e la assorta Santa Rosalia, poggianti su alti piedistalli a marmi policromi e stucchi, vicine ad un classicismo barocco di maniera che sublima le figure in una spiritualità senza tempo. La mente coordinatrice di tanta bellezza fu l’architetto palermitano Giacomo Amato, (a cui la mostra vuole dare il meritato riconoscimento), rientrato da Roma insieme ai pittori Pietro Aquila, marsalese, e al palermitano Antonino Grano. Da Roma Amato e il suo team di collaboratori, (tra cui lo stesso Serpotta), porta a Palermo il concetto assolutamente moderno di «opera d’arte totale», secondo quanto teorizzato dal Bellori nel 1664 nel discordo programmatico su l’idea del pittore, dello scultore e dell’architetto scelta dalle bellezze naturali superiore

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inedito di questa felice stagione tra il ‘600 ed il ‘700 alla Natura, ovvero quella di un’arte corale, condivisa, nata dalla mente dell’artista e superiore alla natura stessa. Condivisone e intreccio delle diverse arti che si evince dai disegni, (per lo più provenienti dai sette tomi di disegni e progetti di Giacomo Amato custoditi a Palazzo Abatellis) e dai bozzetti il cui confronto ne rende evidente il ruolo fondamentale e trasversale all’interno del processo creativo. La maggior parte delle opere esposte provengono dai ricchissimi depositi di Palazzo Abatellis, come il bel paliotto

d’altare ricamato in oro filato, seta e coralli, molti da chiese siciliane, come la pala d’altare raffigurante l’Immacolata Concezione e angeli del bolognese Donato Creti, commissionata dal Senato palermitano per la cappella dell’Immacolata della Chiesa di San Francesco (1729), e secondo le fonti, rifiutata dal popolo per via delle braccia aperte e non conserti della Madonna, fu acquistata nel 1754 per duemila messe dai francescani di Polizzi per l’omonima chiesa. Altre opere ancora provengono da collezioni private, come alcuni stucchi del Serpotta collezionati ad esempio da Luchino Visconti. Tra aneddoti avvincenti e inusuali rappresentazioni di Santa Rosalia a braccetto con il Genio di Palermo, la mostra procede su due piani ad un ritmo incalzante creato nell’ottica della meraviglia di stampo barocco, che riempie gli occhi della stessa bellezza che delinea il volto sempre nuovo e sorprendente di Palermo. (*VDM*)


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25/06/2017

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Cultura&Spettacoli 39

GIORNALE DI SICILIA

Sabato 24 giugno 2017

La fiumara. E all’Atelier sul mare visite alla mostra «Ecolab» di Linda Schipani. Tra i protagonisti della manifestazione anche la poetessa Maria Attanasio

Tramonto «artistico» sulla Piramide di Presti 0 Secondo appuntamento con il Rito della Luce. In cima vestiti di bianco, con artisti, poeti, attori, performer e musicisti Sebastiano Adamo, sindaco di Motta d’Affermo: «Questo parco monumentale ci permette di essere conosciuti nel mondo: le attività rappresentano la chiave di volta per lo sviluppo di tutte le politiche culturali del territorio» Antonella Filippi OOO Estate, tempo di innesto. Avvicinatevi a Castel di Tusa, salite a Motta d’Affermo, perché lì, dove mercoledì scorso è già stata aperta la Piramide – 38° Parallelo, realizzata da Mauro Staccioli, come primo atto propiziatorio, domenica prossima ritornerà il Rito della Luce, dalle 15 al tramonto, preceduto, sabato, da una nuova apertura della Piramide: «Il tema dell’innesto farà da filo conduttore di questa ottava edizione del Rito», commenta Antonio Presti. «In una società malata di apparenza e pervasa da un futile individualismo, la conoscenza rappresenta l’unica via per giungere a una dinamica consapevolezza, a quella speranza di cambiamento che necessita di sogni e utopie. Mi rivolgo soprattutto a tutti quei giovani costretti ad abbandonare

la Sicilia e l’Italia per riaffermare la propria dignità personale: solo lo studio e la brama di sapere possono sconfiggere un potere miope, arrogante, mediocre e privo di una vera visione del futuro. L’innesto sarà per tutti meraviglia, stupore e abbandono al valore di essere unità, purificazione spirituale». Vedere per credere: vestitevi di bianco e salite fin lassù, allora. Ad attendervi artisti, performer, poeti, attori e musicisti. Senza dimenticare, all’Atelier sul mare, di visitare la mostra «Ecolab» di Linda Schipani. Tra i protagonisti della manifestazione anche la poetessa Maria Attanasio: «Il Rito è già un innesto, poiché metafora di un’illuminazione interiore. Celebrare la luce in un’epoca in cui non vi è traccia di nuovi germogli è la risposta adeguata a una società soffocata da un capitalismo omologante e selvaggio». Attorno alla purezza, si affastellano le dichiarazioni dei rappresentanti delle istituzioni: «Antonio Presti è un visionario – dice Carlo Vermiglio, assessore regionale ai Beni culturali e all’Identi-

Antonio Presti, il mecenate che ha ideato la manifestazione «Rito della Luce» tà siciliana che quest’anno ha deciso di supportare la manifestazione - che riesce sempre a tradurre in opere affascinanti e

seducenti il frutto del suo genio: il Rito della Luce sarà ancora una volta il trionfo dell’arte sull’invidia e la mediocrità. Presti è un

profeta della Bellezza, cui il nostro territorio dovrà sempre rendere omaggio». Non a caso, anni fa, rifiutò la poltrona di assesso-

re. Interviene Sebastiano Adamo, sindaco di Motta d’Affermo, altro partner: «Questo parco monumentale ci permette di essere conosciuti nel mondo: le attività di un mecenate come Presti rappresentano la chiave di volta per lo sviluppo di tutte le politiche culturali del nostro territorio. Da sindaco ho tenuto a battesimo otto anni fa la Piramide - 38° parallelo: in questo lungo periodo con Presti si è instaurata una collaborazione sempre fertile e produttiva, abbiamo intrapreso un percorso condiviso nel nome della bellezza». Peana di lodi anche dall’architetto Angelo Pettineo, progettista dell’intervento di restauro e promozione della Fiumara, condotto dal Consorzio Valle dell’Halaesa: «Il Rito della Luce è un festival internazionale che riunisce musica, arte, poesia e teatro con il solo obiettivo di innalzare il valore del sapere in un’epoca traviata dall’autoreferenzialità e dall’ignoranza». Conclude Presti: «Se l’albero della vita è oggi malato di ignoranza, l’innesto del sapere è la sola cura per un nuovo umanesimo». (*ANFI*)

centro culturale. In programma giornate di incontri e scambi culturali con una delegazione di 60 artisti del Sol Levante membri di una società internazionale

Favara Park Farm, musica e cibo di strada guardando al Giappone Umberto Re favara

OOO Il cortile ha un nome, si chiama Bentivegna, ma a Favara per tutti è il Cortile dei 7 cortili. In pieno centro storico, inarrivabile con le auto, da sette anni è diventato il cuore pulsante della cultura internazionale. Nel dedalo di viuzze interne è nato e si è consolidato «Farm Cultural Park», un centro culturale indipendente dove ogni giorno si inventano nuovi modi di pensare, abitare e vivere. Nasce da un’idea di un notaio, Andrea Bartoli, che con Favara ha poco da spartire se non la moglie Florinda Saieva che lo sta seguendo in questa straordinaria avventura. «Vogliamo restituire un pezzo di mondo migliore di quello che abbia-

mo ricevuto», dice il professionista che si divide tra rogiti, conferenze, incontri con artisti e non solo. Al quartiere generale della Farm l’arte e la cultura sono gli strumenti nobili per dare alla città di Favara una nuova identità e una dimensione di futuro. E proprio in occasione del settimo anniversario della sua fondazione, a partire da ieri e per sette giorni consecutivi, il Cortile dei 7 cortile è diventato un vero e proprio palcoscenico. Insomma, sette giorni di festa per i 7 anni della Farm Cultural Park. Un ritardo nelle coincidenze aeree ha fatto saltare l’atteso appuntamento con l’architetto Raul Pantaleo dello studio «TAMassociati», già curatore del Padiglione Italia della 15^ Biennale di Architettura di Venezia. L’incontro è stato tetuto

Andrea Bartoli

dall’architetto Francesco Lipari che ha presentato «La sporca bellezza, indizi di futuro tra guerra e povertà», frutto delle tantissime sfide di architettura affrontate nei posti più disagiati del pianeta. Questa sera dal Cortile dei 7 cortili si raggiungerà il Giardino della Kolymbetra, nel parco Valle dei Templi dove Farm cura una delle serate estive del FAI, con una proposta onirica ed emozionale: «Il tempo dei limoni» a cura del Collettivo MoDem /Scenario Pubblico. A seguire Sergio Beercock + MNTY: l'artista anglo-siciliano che tra voce, elettronica e teatro sorprenderà il pubblico della Valle. Infine un piccolo omaggio di Claudio Collovà a Ludovico Corrao, fondatore delle Orestiadi di Gibellina.

Domani mattina, nell’ambito della rassegna di produttori di eccellenza del territorio, Farm ospiterà i titolari di Baglio del Cristo di Campobello. A seguire degustazione, showcooking e pranzo. Nel pomeriggio i bambini di Sou saranno intrattenuti dagli amici di Kidsbit che hanno progettato un laboratorio ricco di sorprese. Seguirà la cerimonia di chiusura dell’anno di Sou, la Scuola di Architettura per bambini, patrocinata dal Politecnico di Milano. Martedí, nei locali del QUID si inaugurerà la seconda edizione del Fuori Farm, quest’anno dedicata al Giappone. Mercoledì si presenterà il Mercato Sette Cortili, un frullato di amore per la Sicilia e per il cibo di strada, ricco di creatività e curiosità per il mondo.

Giovedì 29 e venerdì 30 giugno, Moshi moshi call from Tokyo: Farm Cultural Park e Favara battono bandiera giapponese; due giornate di incontri, scambi, momenti culturali, amicizia e divertimento con una delegazione di 60 artisti del sol levante membri di Japan Artists International Society. Giovedì 29 Farm Cultural Park in collaborazione con il Comune di Favara e Palazzo Cafisi, inaugurerà al Castello Chiaramonte, a Palazzo Cafisi e ai Sette Cortili «L’arte è di tutti». Venerdì 30 giugno ai Sette Cortili workshop di origami con artisti giapponesi. Il primo luglio si festeggerà il compleanno di Farm Cultural Park con la nuova facciata di Raft progettata dal collettivo di architetti portoghese Ponto Atelier. (*UR*)


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Tgs e Rgs, più appuntamenti con l’informazione 0 Da domani in programma tre notiziari generalisti e tre dedicati allo sport. Si aggiungeranno alle due edizioni regionali I nuovi telegiornali andranno in onda nei giorni feriali alle 9 (sport), alle 10,30 (news), alle 13,30 (news), alle 15,50 (sport), alle 20,05 (news) e alle 21 (sport). Si aggiungeranno alle edizioni regionali delle 13,50 e delle 20,20. Giuseppe Rizzuto palermo

OOO Tgs e Rgs cambiano i palinsesti informativi moltiplicando gli appuntamenti quotidiani. Da domani mattina, più offerta di notizie e di approfondimenti e maggiore varietà di contenuti. Per Telegiornale di Sicilia questo significa beneficiare della collaborazione dell’agenzia di stampa nazionale Italpress, con il cuore e la testa a Palermo, ma con un raggio d’azione che si estende ben al di là della Sicilia. Sarà l’agenzia diretta da Gaspare Borsellino a fornire ogni giorno tre notiziari televisivi generalisti, tre sportivi e uno speciale settimanale dedicato ai motori. Un occhio sul flusso di notizie nazionali e internazionali con cronaca, politica, economia con il supporto di immagini provenienti dai principali circuiti internazionali. Altrettanti notiziari saranno, ogni giorno, interamente dedicati allo sport grazie alla diffusa rete di Italpress sul territorio nazionale (e non solo) che copre i principali avvenimenti con particolare rilevanza ai campionati di calcio (con le immagini delle gare, le conferenze stampa, le interviste ai protagonisti). Con lo speciale motori si avrà la

possibilità, ogni settimana, di aggiornarsi sulle novità che riguardano il mondo dell’auto, dagli ultimi modelli ai principali saloni espositivi. «Legarsi al gruppo del Giornale di Sicilia significa creare valore aggiunto al nostro lavoro. Del resto, già da anni, collaboriamo, fornendo contenuti a emittenti televisive come Rai e Sky», spiega Borsellino, fondatore di Italpress, l’agenzia palermitana che sta per festeggiare i suoi trenta anni di vita. Tutte le produzioni saranno realizzate a Palermo e Milano. I nuovi telegiornali andranno

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4 federico ardizzone: «rinnoviamo per essere al passo con i tempi» in onda nei giorni feriali alle 9 (sport), alle 10,30 (news), alle 13,30 (news), alle 15,50 (sport), alle 20,05 (news) e alle 21 (sport). La rubrica motori e un telegiornale sportivo riepilogativo dei principali avvenimenti della settimana andranno in onda nelle serate di sabato e domenica. Queste innovazioni vanno a completare la consueta informazione di Tgs fornita con i due notiziari regionali delle 13,50 e delle 20,20, con l’approfondimento di cronaca «Ditelo a Rgs» (alle 7 in

Nel nuovo palinsesto di Tgs le serate di sabato e domenica saranno dedicate ad una rubrica sui motori ed allo sport radio e alle 8 in tv, frutto della sinergia tra Tgs, Rgs, Gds.it e la redazione del Giornale di Sicilia) e con gli speciali sportivi: «Tgs-stu-

dio Stadio», «Tgs-studio Sport» (in onda solo su Tgs) e «Bar dello Sport» (in onda su Tgs e Rgs). Ma le novità non si limitano al-

la Tv. Radio Giornale di Sicilia rinnova il palinsesto informativo ampliando la sua presenza dalle 6 del mattino a mezzanotte.

Da domani andranno in onda 3 notiziari ogni ora (ai minuti 5, 25 e 45) per complessivi 55 appuntamenti quotidiani. Di questi 15 riguarderanno la cronaca siciliana e 13 quella sportiva (di cui 4 locale). Verranno utilizzati anche contenuti provenienti dal sito internet gds.it. La durata varierà da 1 a 5 minuti. A questa offerta si aggiungeranno rubriche tematiche su motori, tecnologia, salute, viaggi, arte, gossip, cinema, moda e costume. «È un ulteriore arricchimento della nostra offerta informativa che riguarda sia Rgs che Tgs. Rinnoviamo le nostre produzioni per essere sempre al passo con i tempi intercettando le esigenze dei nostri telespettatori e radioascoltatori», dice Federico Ardizzone, presidente di Tgs e Rgs. «L’impegno è costante per garantire in tv quantità e qualità dei prodotti informativi. Continueremo ad offrire anche la consueta cronaca parlamentare con il Tg Montecitorio, così come facciamo da anni, con una edizione al giorno», dice Gianfranco Piazza, capostruttura di Tgs e Rgs. Per il consulente artistico e per il palinsesto di Rgs, Nino Giuliano, «la radio ha la missione di accompagnare il radioascoltatore durante il corso della giornata. L’obiettivo è raggiunto con questa nuova organizzazione dell’offerta. Ma non ci fermeremo qui. Contiamo di introdurre presto rubriche di servizio utili per il cittadino, come quella sulla mobilità regionale».

la rassegna. Il cartellone si apre stasera alle 21 con la scuola di danza Nancy, fino al 2 settembre spazio agli spettacoli. Lo show di Ranieri è previsto per il 28 agosto

Da Bolton a Mannoia, parata di stelle al Teatro di Verdura Simonetta Trovato PALERMO

OOO Se il re è di certo Michael Bolton, atteso per il 2 agosto, per i principi ereditari c’è l’imbarazzo della scelta: da Fiorella Mannoia a Massimo Ranieri, da Mannarino a Benji. Insomma, estate eccoci, si comincia. Il Teatro di Verdura conferma tutte le date finora già comunicate, e annuncia anche un mini cartellone istituzionale. Il via sarà dato stasera alle 21 con lo spettacolo annuale della scuola di danza Nancy, «Sulle punte dal 1973... il sogno continua...»; si chiude il 2 settembre con Roberto Lipari, vincitore del talent «Eccezionale veramente», con «Battipanni Lipari tutti». «Al Teatro di Verdura si concretizza la collaborazione tra le principali istituzioni ar-

tistiche e culturali pubbliche, e gli operatori privati», ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando. «Abbiamo iniziato cinque anni fa con la stagione istituzionale – ha ricordato l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano - poi sono ritornati i privati. Oggi possiamo offrire un’offerta per tutti i gusti». Ed ecco il cartellone: domani sera, il Sicilia Cabaret, lo Zelig siciliano del duo Matranga & Minafò, per prepararsi, dal 4 all’8 luglio, alla consueta abbuffata di «Notre Dame de Paris» forte dei personaggi amati dal pubblico: Matteo Setti (Gringoire), Giò di Tonno (il gobbo Quasimodo), Graziano Galatone (il bel Febo), Vittorio Matteucci (Frollo), Tania Tuccinardi (Fiordaliso) contro Lola Ponce, la bella gitana Esmeralda. Un bel salto per il Festino e si riprende il 22 luglio con Filip-

po Neviani, in arte Nek, e il 26 con Ermal Metal. Teatro il 27 con il duo semiserio formato da Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Sanremo forever: ecco Francesco Gabbani il 28 luglio, mentre i popolarissimi comici palermitani (vere star sui social) Soldi Spicci si preparano al debutto il 31 luglio. Dopo Michael Bolton il 2 agosto, il palco il 4 sarà tutto per un trio jazz inedito: Sergio Cammariere, Gino Paoli e Danilo Rea; segue una serata di tango argentino il 5, poi Baustelle (10 agosto), un allestimento di «Pierino e il lupo» con la voce recitante di Nino Frassica (18 agosto) ; i The Kolors sono attesi per il 19 agosto, seguiti da un omaggio a John Coltrane proposto da Joe Lovano accompagnato dai migliori jazzisti siciliani (20 agosto). Benji e Fede sono annunciati il 22 (ma non conferma-

Fiorella Mannoia sarà al Teatro di Verdura il 27 agosto

ti), Francesco Renga il 24, Daniele Silvestri il 26; Fiorella Mannoia il 27, Massimo Ranieri il 28 agosto e il 31 Alessandro Mannarino (non confermato). Sul fronte istituzionale, il Conservatorio propone la Balarm sax Orchestra (25 luglio), il Brass Group fa ritornare Peter Cincotti (23 luglio) e presenta un omaggio al jazz «rosa» (3 agosto), mentre gli Amici della Musica hanno invitato Ezio Bosso (7 agosto); Lello Analfino e i Tinturia si esibiranno con la Sinfonica (21 luglio); il Teatro Massimo debutta con la giovanissima Kid's orchestra (17 luglio) ma soprattutto propone una «Giselle» attesa con la Zacharova (16, 18 e 19 luglio); infine il Teatro Al Massimo si dedica all’operetta con «La vedova allegra», «Cin Ci La» e «Scugnizza», rispettivamente il 9, 13 e 16 agosto. (*sit*)

il film festival. Trentuno i documentari che saranno proiettati da lunedì e fino al 9 luglio nella manifestazione ideata da Gotti Venturato. In giuria il regista Massironi

Storie di popoli e diritti, il «Sole Luna» torna allo Spasimo PALERMO

OOO Cominciamo con un po’ di numeri: il Sole Luna Doc Film Festival in dodici anni di rassegne ha messo insieme un archivio di 5 mila documentari praticamente da tutto il mondo; ha raccolto 100 mila spettatori, formato 60 filmakers dell’area nord africana e 40 italiani, realizzato 6 produzioni, 17 mostre e altrettanti concerti. E adesso è di nuovo in corsa: la prossima edizione si apre lunedì allo Spasimo – dove ritorna dopo parecchi anni di migrazioni in giro per la città – e andrà avanti fino al 9 luglio, gettando come al

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solito un accurato sguardo sulle produzioni mondiali, cogliendo chicche o scegliendo registi che, spesso, da lì a poco diventano famosi. La parola magica è comunque condivisione e collaborazione: e infatti il festival va avanti con il contributo attivo della Film Commission regionale, del Comune, dell’Università e degli istituti di cultura straniera Cervantes, Institut Français e Goethe, di accademie e scuole di cinema, Fondazione Buttitta e Museo Pasqualino, ma anche realtà diverse come l’Ucciardone, dove è stato realizzato uno spettacolo teatrale

che ha coinvolto i detenuti. Ideata da Lucia Gotti Venturato – «questa rassegna è cresciuta con gli anni, arricchendosi sempre più – spiega – oggi riesce veramente ad essere presente a 360 gradi. E la giuria di qualità di quest’anno è una garanzia straordinaria», ha la direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, e la direzione artistica dei registi Chiara Andrich e Andrea Mura. Tra i circa 300 film candidati, ne sono stati scelti 31, suddivisi in tre categorie: The Journey (documentari che raccontano storie di popoli, tra «natura» e «cultu-

Lucia Gotti Venturato

ra»); Human Rights (film che mettono in luce di crisi nel mondo dove i diritti umani non sono rispettati); e alcuni Corti. La giuria internazionale – formata dal regista e produttore Gianni Massironi, dalla regista iraniana Firouzeh Khosrovani, dal fondatore del festival Asiatica di Roma Italo Spinelli, dallo sceneggiatore premio Oscar Mark Peploe e dall’antropologo Vincenzo Matera - assegnerà premi al miglior documentario; migliore regia, fotografia, montaggio e al doc più innovativo, più il Premio Sole Luna - Un ponte tra le culture. Fuori concorso la rasse-

gna Art in Doc, quattro documentari su grandi artisti del ‘900 ed un tributo a Palermo con il documentario «Pellegrino» di Savonitto e Monterosso. Si potranno scoprire sei prime nazionali: «69 minutes of 86 days», «Vuelo Nocturno», «Les deux visages d’une femme bamiléké», «Overdrive. Return Point», e i corti «Sans le Kosovo» e «Il naufrago». Due esposizioni «Visioni(Di)Visioni» scatti tra Beirut, Napoli, Algeri, Marsiglia, Amman e Lubiana durante la Photo Maraton 2016 e disegni animati di Gianluca Costantini per il Festival dei diritti umani di Milano. Masterclass con Alessio Genovese, fondatore di Zabbara, e con i registi Mark Peploe e Gianni Massironi. (*sit*)


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© LA RIPRODUZIONE E LA UTILIZZAZIONE DEGLI ARTICOLI E DEGLI ALTRI MATERIALI PUBBLICATI NEL PRESENTE GIORNALE SONO ESPRESSAMENT

38 Cultura & Spettacoli

GIORNALE DI SICILIA

Martedì 18 luglio 2017

l’intervista. Il due volte vincitore di Sanremo pronto a conquistare la Sicilia con una doppia tappa: venerdì 28 a Palermo, il 29 a Zafferana

Gabbani: Magellano è un esploratore alla ricerca di se stesso Ma ci vuole coraggio...

È morto Romero regista cult dell’horror WASHINGTON

OOO «La notte dei morti vi del 1968 è il film che defini genere e lo rende cult. Il s gista, George Romero, si è to a Los Angeles all'età di ni, lasciando in eredità un re cinematografico cui ha to dato i natali a partire p dalla sua trilogia dei «mo venti», che ha dettato lo dard per il cinema horror affonda le sue radici in un ce critica sociale. È noto in sodalizio di Romero con Argento, che ha portato a se collaborazioni. Rom morto dopo aver lottato c un tumore ai polmoni. Ro se n'è andato sulle note de colonna sonora del film d Ford «Un uomo tranquill 1952, uno dei suoi preferi mero era nato a New Yor Bronx, da padre cubano e m lituana. Grazie a soli 10mi lari raccolti insieme ad un po di amici appassionati zò «La notte dei morti vive

0 «Attraverso la musica pop mi piace suggerire riflessioni» Tre album in studio, l’ultimo è «Magellano», due vittorie consecutive a Sanremo e un lungo tour in tutta Italia. «Tentare una tripletta al festival? Al momento fatico a fare previsioni...» Tancredi Bua palermo

Come il Magellano che dà il titolo al suo terzo album in studio, Francesco Gabbani si prepara a esplorare la Sicilia con una doppia tappa nell’isola, il 28 luglio al Teatro di Verdura di Palermo e il giorno successivo, sabato 29, all’anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea. Lo scorso anno, da vincitore di Sanremo Giovani con la sottile Amen, fece giusto un’incursione a Chiaramonte Gulfi, durante una festa di paese. Adesso, dopo il trionfo di Occidentali’s karma sul palco dell’Ariston, è pronto a espugnare l’isola e farsi travolgere dal suo pubblico. Dalla sua ha adesso tre album in studio, due vittorie consecutive al festival di Sanremo e una folla che tra l’ascolto degli originali e quello delle decine di rivisitazioni comiche

conosce ormai a memoria le sue hit. OOO Ma è cambiato? Il pubblico, intendo… «Vuoi sapere se c’è una differenza tra il pubblico di Eternamente ora (l’album che Gabbani portava in tour l’anno scorso, dopo la vittoria a Sanremo nella categoria nuove proposte, ndr.) e quello di Magellano? Ti rispondo che i numeri sono cambiati, adesso c’è molta più gente nelle arene e nei teatri, ma l’affetto, il calore e l’energia che percepisco sono sempre gli stessi dell’estate passata. Ogni volta che salgo su un palco vengo letteralmente travolto dall’energia che mi arriva dal pubblico». OOO Magellano è un uomo di cui oggi il mondo avrebbe bisogno? «È una figura significativa ed emblematica. Ho scelto lui come simbolo dell’album perché tra quelle canzoni si parla del viaggio, inteso soprattutto come scoperta di sé stessi. Magellano rappresenta il coraggio di andare alla scoperta dell’ignoto dentro di noi».

OOO Capacità che stiamo perdendo? «Non penso che le mie canzoni ritraggano la società di oggi. Piuttosto suggerisco riflessioni, come ad esempio Tra le granite e le granate (l’ultimo singolo estratto da Magellano, ndr.), in cui racconto che spesso ci ritroviamo a essere vittime del nostro desiderio sfrenato di cercare a tutti i costi il divertimento. Quello forzato. Che non penso faccia divertire nessuno». OOO Insomma riflessioni tramite il pop: come faceva Battiato? «Franco Battiato rappresenta per me un grande riferimento. Con canzoni come Centro di gravità permanente e L’era del cinghiale bianco è riuscito a comunicare e suggerire delle riflessioni più profonde sul nostro modo di vivere, attraverso melodie accessibili a tutti». OOO Sanremo 2018? Pensi di tentare la tripletta? «In realtà al momento fatico a fare previsioni a lungo termine perché sono concentrato sul tour che mi porterà in giro per tutta l’Italia sino

Francesco Gabbani, tutto pronto per le due tappe siciliane a settembre inoltrato». OOO Ma il tuo pubblico avrà capito di essere l’oggetto stesso delle tue riflessioni? «La mia musica è espressione di me stesso. Probabilmente io sono ironicamente riflessivo, e questo penso la gente lo abbia ormai capito».

OOO Quattro giorni senza concerti prima dell’arrivo in Sicilia. Ti beccheranno al mare da queste parti? «In realtà mi piacerebbe molto potermi rilassare su una delle vostre bellissime spiagge, ma purtroppo ho altri impegni in calendario. Che quest’estate è veramente pienissimo». (*TABUA*)

cerimonia. Al direttore del Festival dei 2Mondi il riconoscimento della Fondazione dedicato alla stilista. Lui commosso: Carla è qui tra noi

A Spoleto 10 anni di impegno, il premio Fendi va a Ferrara hh

OOO È il direttore del «Festival dei 2Mondi» Giorgio Ferrara, il vincitore «a sorpresa», della sesta edizione del Premio Fondazione Carla Fendi: per lui un riconoscimento che sottolinea l’impegno nei dieci anni di conduzione artistica del Festival. Il nome è stato rivelato in un crescendo di mistero: Umberto Orsini, introdotto dalla scrittrice e saggistaLeonetta Bentivoglio, ha aperto la presentazione con una riflessione sulla regia, leg-

gendo estratti di Peter Brook e Ingmar Bergman. Si è poi esibitoMichael Nyman, massimo esponente della musica contemporanea, insieme alla Michael Nyman Band,regalando al pubblico momenti di grande intensità musicale. Quindi il clou, nella clip del regista Dario Baldi: sono stati Isabella Rossellini, BobRobert Wilsone Carlo Cecchia svelare il nome di Ferrara che, chiamato sul palco dopo la testimonianza della moglie Adriana Asti, ha ricevuto il

premio della Fondazione Carla Fendi, il planisfero firmato dal maestro Sandro Chia. Commosso, Giorgio Ferrara ha ringraziato: «Non posso pensare di aver ricevuto questo premio, sul quale Carla ha lavorato tutto l’inverno, ora, senza di lei. Carla oggi non è qui, ma è presente in ogni palchetto e in ogni sedia e la dedica di questo premio è a lei, grande mecenate, persona colta e piena di voglia di vivere». Il sindaco e presidente del Festival Fabrizio Cardarelli, dopo

Cinema in lutto

Giorgio Ferrara, direttore del Festival dei 2Mondi

aver ricordato la conferma di Giorgio Ferrara alla guida del Festival dei 2Mondi per i prossimi tre anni, ha comunicato che il Comune di Spoleto dedicherà una epigrafe marmorea a Carla Fendi nel foyer del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, testimonianza del suo amore per la città di Spoleto e del suo impegno a custodirne le bellezze. Maria Teresa Venturini Fendi, neo presidente della Fondazione Carla Fendi, ha concluso con un pensiero rivolto al futuro:«Ringrazio il sindaco per questo riconoscimento istituzionale a Carla. Ispirata dal suo entusiasmo e dinamismo la Fondazione proseguirà la stretta collaborazione con il Festival sulle orme del percorso da lei tracciato». (anfi)

Addio a Land il comandant Koenig di Spazio 199 LOS ANGELES

OOO Addio all’attore M Landau, 89 anni, mitic mandante Koenig della se di fantascienza Spazio 1 premio Oscar nel 1995 miglior attore non prota sta per il ruolo del soffe Bela Lugosi nel film di Tim ton, «Ed Wood». La sua ca nel cinema è stata lunga: minciata presto ma i fru no stati raccolti dall’atto tarda età. Nato a Brooklyn giugno del 1928, figlio di M e di Selma Landau, c d’immigrati austriaci di o ebraica, Martin aveva co ciato a lavorare giovanis Tra le prime interpretazio nematografiche di Martin dau, quella nel film Intri ternazionale (1959), regia fred Hitchcock. Nel 1957 tin sposa l’attrice Barbara con cui condivide la scen telefilm Mission Impo (dal 1966 al 1969) che lo famoso. Sempre con sua glie interpreta la serie tv d tascienza Spazio 1999 (da al 1977), dove finalmen scuote una grande popol

Antonella Filippi

festival. La ricerca sonora del gruppo unisce il Sud del Mondo: dalla penisola iberica all’America Latina

documentari. Da oggi al via «SiciliAmbiente»

I suoni di Lisbona al Solunto: stasera in scena gli «Alenfado»

A San Vito la rassegn è eco sostenibile

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Pontes e Mariza. A suonarli dal vi-

maker Attilio Taranto, che ha realizzato un video proprio all’interno del sito archeologico di Solunto usando un drone. «Anche quest’anno – commenta il direttore artistico della rassegna, Giuseppe Di Franco – abbiamo registrato il tutto esaurito, e lo

TRAPANI

ternazionali e di film pre


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Il3 mondo a casa nostra

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vivere Dal 29 luglio con i cileni Subhira, nel Catanese parte il XIII festival di world music Alkantara Fest diretta da Mario Gulisano Giannetto a pag. III

Luci ai Benedettini Martedì e mercoledì a Catania seconda edizione del Rocketta summer live, in programma l’unica data siciliana di Vasco Brondi e Le luci della centrale elettrica Caracoglia a pag. II / Week end: Monte Serra, nel regno delle farfalle Nel parco di Viagrande migliaia di colorati lepidotteri vivono in un ambiente protetto D’Agostino a pag. II / La grande notte di Taormina Ultimi appuntamenti per l’edizione 2017 di Taomoda, sabato grande festa finale con il Gala dei Tao Awards Vucotich a pag. III / Cartellone a pag. IV

settimanale di società, cultura e tempo libero www.lasicilia.it/vivere @lasicilia.vivere

Anno XXV - n. 890 20 luglio 2017

€ 0,26 Spedizione A.P. comma 20b Art. 2 legge 662/96 - Fil. CT

Tre i dischi all’attivo di Francesco Gabbani: “Greitisti Iz” del 2013, “Eternamente ora” del 2016 e “Magellano del 2017

Amen. Penso sia molto intelligente usare la musica e le canzoni per arrivare alle nuove generazioni». Da un tormentone all’altro, Occidentali’s Karma ha avuto un successo ancora maggiore di Amen. Merito anche dell’intelligente gioco di citazioni contenute nel testo. Come quella sulla scimmia nuda di Desmond Morris. «Ho avuto l'incredibile privilegio di incontrare Desmond Morris nella sua casa di Oxford. A parte la surreale circostanza, paragonabile forse a prendere un caffè con Eraclito, ho avuto la prova che la saggezza e la grandezza di un uomo sono direttamente proporzionali all'umiltà e la capacità di esprimere con semplicità concetti molto profondi. E’ uno di quei ricordi che rimarrà indelebile nella mia mente». Uscito alla fine di aprile il nuovo album di Gabbani, Magellano, ha avuto un grande successo. Trainato non solo dal brano vincitore dell’ultimo Sanremo ma anche dal secondo singolo scelto, Tra le granite e le granate. Magellano è l’esploratore portoghese che si è spinto “oltre”, primo europeo a navigare nell'oceano Pacifico. Un omaggio che descrive efficacemente la voglia di sperimentare di Gabbani. «Magellano rappresenta una figura significativa ed emblematica - spiega l’artista toscano -. In questo disco si parla del viaggio, inteso soprattutto come scoperta di se stessi. Magellano rappresenta il coraggio di andare alla scoperta dell’ignoto. E l’ignoto è soprattutto dentro di noi». Ma quanto è cambiata la vita di Francesco Gabbani dopo il clamoroso successo degli ultimi due anni? «È cambiata ovviamente la mia quotidianità, i miei ritmi di vita, ma fortunatamente la percezione di me stesso resta la stessa, probabilmente perché mi sono sempre comportato naturalmente e non vivo il successo con il rischio di sdoppiamento della mia personalità». A cosa, invece, ha dovuto rinunciare? «Mi manca il tempo per andare in bicicletta sulle mie amate Alpi Apuane, ma mi rifarò ad ottobre, quando avrò finito il tour».. gianlucasantisi@gmail.com

Il successo travolgente degli ultimi due anni (due vittorie a Sanremo come giovane e big) e il boom di Occidentali’s Karma hanno cambiato solo l’agenda ma non l’essenza del cantautore toscano: «Mi manca la bici ma la ritroverò a tour finito». Il 28 luglio sarà live al Verdura di Palermo, il 29 luglio all’Anfiteatro di Zafferana Etnea, il 31 luglio sarà ospite di Battiato a Milo, e il 22 settembre tornerà per il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo

GABBANI «Sono sempre Francesco»

I

di Gianluca Santisi

l bis a Sanremo, con due vittorie consecutive, da “giovane” con Amen e da “big” con la super hit Occidentali’s Karma (145 milioni di visualizzazioni su Youtube), il premio della stampa all’Eurovision Song Contest 2017 di Kiev, piazze e anfiteatri strapieni sin dall’avvio del nuovo tour estivo, quello successivo all’uscita del suo terzo album in studio, intitolato Magellano. Per Francesco Gabbani, cantautore e polistrumentista originario di Carrara, il successo è arrivato relativamente tardi (a settembre compirà 35 anni) e tutto in un colpo. Ma non in maniera casuale. Per lui tanta gavetta nel corso degli anni e nessuna scorciatoia. «Rifarei tutto quanto», ci racconta a pochi giorni dal suo ritorno in Sicilia per le date del tour a Palermo e Zafferana Etnea. «Il poter vivere facendo musica e scrivendo canzoni - continua - rappresenta la gratificazione data dalla consapevolezza che tutto quello che ho fatto nel mio percorso fino ad oggi ha un valore. La mia soddisfazione viene dal fatto che sono

riuscito a fare della mia musica il mio mestiere e oggi mi sento più legittimato a farlo anche per chi ha sempre creduto in me». Sanremo, si sa, può essere una pericolosa arma a doppio taglio per gli artisti. Ma Francesco Gabbani sembra avere le idee molto chiare su come evitare che ciò accada. «Non sono solo Sanremo ma sono un disco che si intitola Magellano, che mi rappresenta molto e che sono felice di poter portare, dal vivo, in Sicilia». Due concerti, il 28 luglio al Teatro di Verdura di Palermo, e il giorno successivo all’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea, nell’ambito della rassegna Etna in Scena. Poi, il 31 luglio a Milo sarà tra gli ospiti di Luce del Sud, la rassegna organizzata da Franco Battiato e il 22 settembre tornerà nuovamente in Sicilia, in piazza Santuario, a San Vito Lo Capo, per il Cous Cous Fest. Palermo e Zafferana sono però gli appuntamenti già attesi dai fan, perché fanno parte del tour estivo di presentazione del nuovo disco. «Sarà uno spettacolo senza troppi effetti speciali - anticipa Gabbani - e all’insegna della spontaneità. Sul palco porto tutto

me stesso e sono accompagnato da una band composta da quattro elementi». Che saranno: il fratello Filippo Gabbani alla batteria (co-autore di Occidentali’s Karma), Lorenzo Bertelloni alle tastiere, Giacomo Spagnoli al basso, e Davide Cipollini alla chitarra. Poche le anticipazioni sulla scaletta dello spettacoli. «Ci saranno brani tratti da Magellano e da Eternamente ora, qualcosa del passato ed omaggi ad artisti ai quali sono legato». Ma c’è ricordo o un aneddoto che lega Gabbani alla Sicilia? «Lo scorso anno - risponde - sono venuto nella vostra Isola per partecipare ad uno show televisivo. La sera, mentre ero in hotel, sono uscito a prendere un po' d’aria e ho visto un pallino rosso in lontananza. Quando ho capito che era l’Etna che eruttava, mi sono davvero emozionato». Amen, il primo grande successo del cantautore toscano, l’ha cantato persino il Vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò. Durante un incontro ha imbracciato la chitarra e intonato il brano rivolgendosi ai giovani: un modo per parlare il loro linguaggio e avvicinarli alla Chiesa. «Mi ha fatto piacere sapere che Monsignor Staglianò abbia cantato


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SABATO 22 LUGLIO 2017

10. Quest’anno la rassegna promossa dal Comune di Zafferana proporrà artisti amati dal grande pubblico tra cui Venditti, Albano, Gabbani, Fabi, Baustelle

[ SPECIALE “ETNA IN SCENA” ] A CURA DELLA PKSUD

La cultura che crea turismo e sviluppo Tra gli appuntamenti più attesi gli spettacoli di Massimo Lopez e Tullio Solenghi (26 luglio), e Sergio Cammariere, Danilo Rea e Gino Paoli (5 agosto) Ricco anche il cartellone dedicato al teatro e al cabaret “Etna in scena” prestigiosa rassegna di cinema , danza, musica, teatro , cabaret ed eventi culturali e enogastronomici, che dall’1 luglio ha acceso i riflettori dell’anfiteatro Falcone e Borsellino, incastonato all’interno del Parco comunale di Zafferana, rappresenta il fiore all’occhiello delle manifestazioni promosse dall’assessorato al Turismo e allo Sviluppo economico del Comune di Zafferana. Anche quest’anno l’avvio è stato all’insegna della grande tradizione che caratterizza la manifestazione, con un ricco e variegato cartellone che ha raggiunto livelli di eccellenza e che lo scorso 22 giugno è stato presentato alla presenza di artisti, registi, impresari, giornalisti e da molti cittadini. Il sindaco Alfio Vincenzo Russo ha più volte ribadito che «“Etna in scena” rappresenta un modello di sviluppo endogeno imperniato sull’efficienza ed sull’efficacia della gestione delle risorse. Una manifestazione che costituisce una pietra miliare per lo sviluppo turistico territoriale, modello di marketing ideato per accontentare un pubblico variegato che mira ad una strategia improntata su un’offerta di qualità nella consapevolezza che anche la fruizione di eventi può costituire un input in più per la crescita e lo sviluppo di un territorio a fortissima vocazione turistica, che ha potenzialità enormi. Svincolando l'organizzazione della manifestazione dalla inefficenza della politica nazionale e regionale e presentandoci come modello autarchico siamo riusciti a creare un evento culturale-turistico di portata Nazionale strutturato in un insieme nel quale vi è una perfetta simbiosi fra pubblico, privato». Infatti la sinergia con l’Agenzia di management musicale Puntroeacapo di Nuccio La Ferlita ha conferito uno slancio ulteriore alla kermesse facendo sì che diventasse la tappa obbligata e ideale per il passaggio di artisti di grande livello. Lo stesso La Ferlita ha sottolineato che «La rassegna proporrà artisti amati dal grande pubblico : Massimo Lopez e Tullio Solenghi (26 luglio), Hermal Metal (28 luglio), Francesco Gabbani (29 luglio), Albano (4 agosto), Sergio Cammariere, Danilo Rea e Gino Paoli (5 agosto), Niccolo Fabi (6 agosto), Antonello Venditti ( 10 agosto), Baustelle (11 agosto), The Kolors (18 agosto), Fabrizio Moro (19 agosto). Obiettivo è quello di fare cultura, creare spettacolo e integra-

L’assessore Barbagallo: «Modello da esportare evento principe delle manifestazioni siciliane»

re accoglienza e promozione turistica territoriale. Infatti sarà una concreta spinta promozionale per la città di Zafferana che favorendo i flussi turistici genererà una notevole ricaduta sull’indotto economico del territorio». Ma aggiunge l’assessore al Turismo, nonché vicesindaco e direttore artistico della kermesse, Giovanni Di Prima: «Oltre a Nuccio La Ferlita quest’anno si sono unite a noi altre agenzie come quella di Mario e Gianpaolo Grotta che portano anche loro spettacoli di qualità e due radio : RGS e Radio studio centrale che continuano a informare sugli eventi di Etna in scena». Inoltre anche quest’anno la kermesse si fregia della fortunata presenza dell’unico sponsor Linker Srl nella persona del dott Fabio Scaccia e dell’amministratore unico Orsola La Monica che l’assessore Di Prima ha ringraziato per la rinnovata disponibilità. Lo stesso Di Prima ha ricordato che «anche quest’anno, una piccola quota dell’incasso – pari al valore di 0,50 per ogni biglietto venduto - sarà devoluta a sostegno dei Servizi Sociali del Comune di Zafferana, mentre per i turisti alloggiati a Zafferana e i residenti i tagliandi d’ingresso agli spettacoli saranno scontati del 10%». Zafferana è pronta ad accogliere turisti e visitatori con entusiasmo e sincera ospitalità. Tra gli altri appuntamenti di “Etna in Scena 2017” da non perdere quelli teatrali : dopo l’Ass CGSKarol, l’Esonomea, Ars Theatri, Brigata d’Arte Sicilia teatro,Gli Sbandati, Teatro Impulso, sara la volta della Valcalanna teatro (25 luglio), Le tre fontane di Presa

(31 luglio), l’associazione Città Teatro con Tuccio Musumeci, Miko Magistro, Guia Jelo e altri (8 agosto), La Compagnia di Enrico Lo Verso (16 agosto), Teatro dell’accademia di Francesco Mazzullo (26 agosto), Nuovo teatro Stabile di Mascalucia (27 agosto), Ass Gags (29 agosto). Per quanto riguarda il cabaret :Marco Mazzaglia e Jacopo Cavallaro (30 luglio),Gino Astorina e il Gatto blu (17 agosto), I soldi spicci ( 20 agosto), Associazione Luci della ribalta (22 agosto), Marco Mazzaglia, Giada Carcione e Licia Bisicchia (23 agosto). Dopo l’Istituto musicale Brahms di Riposto è la volta del Bellini Junior Ballet (27 luglio), dell’evento mitivazionale con il Dott Noè (1 agosto), l’ass. Incanto Mediterraneo (2 agosto), l’ass. Sud del mondo con Peppone Tomaselli (24 agosto), Fabio Abate ( 25 agosto). Gli spettacoli per bambini: dopo La casa di Creta seguiranno Compagnia centro studi artistici (24 luglio), Le alte terre di mezzo (7 agosto), Associazione Città teatro (21 agosto), La casa di Creta (28 agosto). E poi la rassegna “Cinema sotto le stelle”: dopo la proiezione di Lion, Beata ignoranza, Famiglia all’improvviso, In guerra per amore, sarà la volta di La bella e la bestia (oggi 22 luglio) e L'Ora legale (23 luglio) e la proiezione tutte le sere del cortometraggio Colapesce per la regia di Vladimir di Prima e con Jacopo Cavallaro e degustazioni enogastronomiche da non perdere con “Calici di stelle” (9 agosto) e la “Sagra del pane condito e dei dolci caserecci” (dal 31 agosto al 4 settembre a Pisano Etneo). ENZA BARBAGALLO

In alto da sinistra l’anfiteatro Falcone e Borsellino all’interno del Parco comunale di Zafferana, durante lo spettacolo di Fiorella Mannoia, che l’anno scorso ha riscosso grande successo.

“Etna in scena” è anche supportata dalla Regione il riconoscimento “Terra mia – Premio alla siciSiciliana. A portarne i saluti proprio nel corso lianità 2017” «che il primo cittadino ha condividella presentazione l’on. Anthony Barbagallo che so con la sua amministrazione comunale (gli asha ribadito come «la kermesse Etna in scena sia sessori Angela Di Bella, Salvatore Russo, Giovanl’evento principe delle manifestazioni siciliane e ni Di Prima, Vincenzo Tropea), con i consiglieri orgoglio di tutta la Sicilia e non solo perché gira comunali, «Un Premio che gratifica l’amoreper attorno al brand dell’Etna, ma anche perché la sua Zafferana che sono il filo conduttore della nostra comunità ha saputo scommettere sulla destagio- attività amministrativa che offre eventi culturali nalizzazione turistica ed è diventata un modello di spessore (Premio Brancati Zafferana, Premio da esportare, da rafforzare e valorizzare, perché Sciuti, Festa del libro) e promuove manifestazioforte è il legame tra turismo, sviluppo territoriale ni per una destagionalizzazione turistica (Etna in e i suoi aspetti culturali , artistici, enogastronomi- primavera, la Mostra scambio di auto e moto d’epoca, i mercatini di ci, artigianali e imNatale ) e fa conoprenditoriali». scere il territorio Il consigliere co(Ottobrata zafferamunale Chiara Gunese, Calici di stelglielmino , braccio le, Cibo nostrum, destro dell’assesincontri con “La sore Di Prima ha cultura e la tradisottolineato come zione culinaria si«Zafferana per la ciliana”- Aspettansua posizione strado Il Brancati)». tegica sia meta amImportante è l’apbita di turisti che porto della Pro loco vogliono compiere di Zafferana di cui è una full immersion La presentazione di Etna in scena: da sin. Gianpaolo Grotta, presidente Vincenalla scoperta dei Nuccio La Ferlita, il sindaco Alfio Russo, Chiara Guglielmino, zo Pappalardo e sentieri dell’Etna l'on. Anthony Barbagallo e il vicesindaco Giovanni Di Prima che offre un’eccel(questo sarà possibile anche grazie al supporto delle associazioni lente assistenza a turisti e visitatori. FondamentaAvia Pervia e Georientering), a seguire i percorsi le il contributo della dott. Maria Concetta Messidel gusto, godere dell’accoglienza di una cittadi- na (dirigente del settore Affari generali) e del suo na pulita, rispettosa della natura e dell’ambiente, staff senza i quali non partirebbe la macchina budove il sistema virtuoso di raccolta differenziata rocratica e pubblicitaria di Etna in scena e degli tocca picchi altissimi. Insomma un Comune all’a- altri eventi. Notevole la partecipazione degli artivanguardia che si fregia di titoli che lo caratteriz- sti dell’Associazione Giuseppe Sciuti che con le zano: non solo “Perla dell’Etna “, ma anche “ Cen- loro mostre costituiscono la cornice apprezzatistro turistico estivo e invernale per l’Etna” ,” Porta sima. Lo stesso per il Mercatino artigianale e dei del versante est del vulcano” , “Città del miele”, prodotti enogastronomici a cura dell’associazio“Città del vino”». Tutto ciò grazie all’impegno ne “Impara l’arte, impara l’arte” e il Planetario di dell’amministrazione comunale guidata dal sin- Zafferana in via dei Giardini e il Museo degli Andaco Alfio Russo. Proprio nei giorni scorsi il Co- tichi mestieri nella Palazzina liberty. mune di Zafferana ha ricevuto a Trabìa (Palermo) E. B.


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VENERDÌ 28 LUGLIO 2017

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“Zabut” a Savoca

spettacolo SAVOCA. Ventisei cortometraggi provenienti da dieci nazioni, tra cui due prime italiane assolute: il francese “Bluenote” e il tedesco “Nachtstuck”. In gara anche “Thousand” di Danijel Zezelj, uno dei più importanti fumettisti europei, e “Confino” del siciliano Nico Bonomolo, inserito nella “long list" dei candidati all’Oscar 2018 come miglior corto di animazione. Prende il via stasera la seconda edizione di “Zabut”, Festival internazionale di corti di animazione in programma fino a domenica a Savoca nello spazio antistante alla chiesa di San Michele. In giuria gli

Da stasera la seconda edizione ventisei corti da dieci nazioni

esperti Marco Bellano, Puccio Castrogiovan Pulvirenti, che assegneranno i premi al mig cortometraggio e per la migliore colonna so gli eventi collaterali il workshop in “Stop-M Puppet Making” curato da Stefano Bessoni, importante animatore e regista stop-motio due mostre di disegni e storyboard realizza autori selezionati nelle due edizioni del Fes serata finale sarà caratterizzata dalla proie cortometraggi d’animazione del periodo de accompagnamento musicale dal vivo.

L’intervista

ANDREA SPINELLI

I

l tour balneare portato al debutto da Francesco Gabbani a Verona nasce tutto da un’idea: fare un passo di lato (o avanti, a seconda dei punti di vista) rispetto al fenomeno Occidentali’s karma per raccontare l’interprete e il musicista nascosti dietro al trionfatore de Festival di Sanremo e alla sua scimmia, che non sarà più al suo fianco e quindi non incontreremo nelle due tappe siciliane, stasera al Teatro di Verdura di Palermo e domani all’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea (Catania), con una appendice il 31 luglio all’Anfiteatro Lucio Dalla di Milo (Catania) dove sarà ospite della prima serata della rassegna “Luci del Sud” al fianco di Franco Battiato e di altri ospiti, come Carmen Consoli, Roberto Cacciapaglia, Miele e Gabriella Grasso. «Un onore per me duettare con uno dei miei maestri» commenta l’artista toscano. Restituito (come promesso dopo l'avventura all'Eurovision) il primate alla giungla, lo show presentato dal cantautore carrarese sotto le stelle del Teatro Romano di Verona è muscoloso e disinvolto. Pesca a piene mani dagli ultimi due album, con una parentesi romantica al piano imperniata su pezzi della sua primissima (e misconosciuta) fatica discografica Greitist Iz, quali Immenso e I dischi non suonano. Nessuna voglia di prendersi una rivincita sul passato, né di spiegare canzoni spesso più profonde della veste che portano. «Non pretendo che chi non ha capito il significato delle canzoni venga a coglierlo dal vivo, e il mio mestiere non è spiegarglielo in concerto», ammette, anche se «la scimmia non ci sarà, perché abbiamo concluso quella parentesi: mi auguro che la mia musica abbia altro da dire». «La mia musica ha due modi di essere letta - tiene a sottolineare - Se qualcuno viene a divertirsi e basta, gli sto comunque dando energia ed emozione. È la magia intangibile della musica: forse è per questo che arrivo ai bambini». Giacchetto azzurro e arancio elettrici come i celebri golfini indossati all'Ariston, t-shirt, Francesco parte sparato, dando fuoco alle polveri con Magellano, che dà il titolo al suo album, e il suo grido in stile Haka, la danza dei maori neozelandesi

Viagrande

Pino Scot “accende stasera la tre gior di Lavica

1982

Francesco Gabbani è nato a Carrara 34 anni fa.

VIAGRANDE. Sarà Pino “main star” della XIX di “Lavica Rock”, co band e artisti eme programma da oggi menica al parco “An Viagrande. Ex frontman dei V storica band metal Scotto attualmente carriera solista a que duttore televisivo. presenterà il suo ultim Live for a dream. Gli a che calcheranno il pa grande sono il canta tanese Antonio Mo vincitori delle categ diti” e “Tributi” nel dente edizione di Rock”, Riccardo Auto

2016

Con la canzone “Amen” vince la sezione “Nuove proposte” al Festival di Sanremo 2017

Vince nuovamente il Festival di Sanremo, questa volta tra i “big” con “Occidentali’s Karma”

FRANCESCO GABBANI

«La scimmia non ci sarà punto sulla mia musica» Il trionfatore di Sanremo stasera a Palermo e domani a Zafferana Il 31 luglio appendice a Milo in onore di Battiato («tra i miei maestri»)

Francesco Gabbani con la scimmia che lo ha accompagnato nella sua avventura vincente allo scorso Festival di Sanremo

eseguito dagli All Blacks prima dei loro incontri. L’album, uscito in aprile e arrivato al disco d'oro dopo un solo mese di vendite, trova spazio per intero, facendo scattare il pubblico sulle sedie quando cala divertissment da novanta quali Tra le granite e le

La mia musica ha due modi di essere letta: se qualcuno viene a divertirsi e basta, gli sto comunque dando energia ed emozione granate, il nuovo singolo che fotografa gli stereotipi di chi deve divertirsi forzatamente, tra creme solari e giochi d’acqua, la cover celentaniana di Susanna (impreziosita da una sfida di percussiva tra Francesco e il fratello batterista Filippo), o quella Pachidermi e pap-

pagalli tenuta per il bis. Occidentali’s karma arriva due volte: nella prima parte e al momento dei saluti finali. Aperto da Hugolini, al secolo Lorenzo Ugolini nuova promessa dell'etichetta per cui incide pure l'idolo di Amen, lo show di Gabbani regala una ventina di brani tra cui una personalissima versione di Vengo anch'io («Ma non mi sento il nuovo Enzo Jannacci, anche se in quel suo modo di fare musica mi ci ritrovo parecchio»). Malinconica la chiusura dei tempi regolamentari, con La mia versione dei ricordi, introdotta da una favola in rima al termine della quale il cantante porge simbolicamente al pubblico il fiore della sua arte per ringraziarlo «di averlo voluto cogliere», e Il vento si alzerà. «Stiamo cercando di lavorare con dignità, costruendo passo passo un tour cammino realistico e sincero» dice lui: «Se poi la richiesta rimane alta, non è escluso che queste 42 date possano aumentare aggiun-

gendo posti di maggior capienza». Niente San Marino perché «non abbiamo ancora pianificato il tour all'estero» scherza Gabbani, ironizzando sui tre miseri punti ricevuti dallo Stato sul Titano nella votazione finale dell'Eurovision. Sanremo, invece, potrebbe tornare sulla sua rotta: «Al momento non so dire se lo rifarò, ma non lo escludo». Pippo Baudo, ha detto che lei «non durerà». «Ci sono rimasto un po’ male, lo devo ammettere. Forse la sua scarsa considerazione nasce da una disapprovazione per un Sanremo non suo. O forse non ha più né la voglia né il possesso di strumenti per cogliere la validità del mio progetto». Quale delle mille e una parodie di Occidentali’s Karma le è piaciuta di più? «Un coro di bambini svizzeri ha rifatto la canzone meglio di me, ottenendo su YouTube più di 9 milioni di views. Chapeau».

Stasera in concerto a Catania

Coez: «Ho fatto davvero un gran bel casino»

CATANIA. Un album, interamente autoprodotto, entrato direttamente al terzo posto della classifica Fimi dei più venduti in Italia (al primo tra i vinili), ha superato i 10 milioni di streaming su Spotify ed il cui primo singolo estratto è diventato “disco d’oro digitale” in appena tre mesi. Numeri che certificano il successo di Faccio un casino, quarta fatica solista di Silvano Albanese, in arte Coez. Sempre meno rapper e sempre più cantautore, l’artista romano sarà in scena stasera al

Qubba per l’unica tappa siciliana del suo tour estivo. A Catania aveva già suonato lo scorso inverno in un set acustico intimo ed elegante. «Questa volta ci sarà anche la mia band sarà e sarà uno spettacolo più completo», anticipa prima di rivendicare la scelta dell’autoproduzione. «Il contratto con la precedente etichetta - racconta Coez -, la Carosello, era finito. A quel punto il team che ha sempre lavorato con me, dopo cinque anni si sentiva pronto per fare

RAPPER

questa nuova esperienza. In più, il disco era quello giusto per provarci. Devo dire la verità, con gli album precedenti non che io abbia usufruito di chissà quale esposizione sulle radio e sulle tv. Si è sempre espanso tutto a macchia d’olio, con internet e con il passaparola. Alla fine, quindi, non è cambiato nulla. Con o senza etichetta ho raccolto i frutti di quello che

Silvano Albanese, in arte Coez, sempre meno rapper e sempre più cantautore. Il nuovo album “Faccio un casino” è entrato nella classifica Fimi dei più venduti in Italia

ho seminato in questi anni». Faccio un casino è stato prodotto dello stesso Coez con Sine e Niccolò Contessa (I Cani). «La collaborazione con Niccolò è nata in maniera del tutto naturale. L’avevo contattato per fare un pezzo insieme, poi, dopo aver

scritto altri brani, è nata l’idea della produzione. Sono molto contento che lui e Sine abbiano collaborato al disco. Sono serviti da collante per tutto il progetto, creando un suono omogeneo anche per brani molto diversi tra loro. Su Delusa da me, per esempio,

PINO SCOTTO

What the Funk, l’Of Passo Pesante, band fusione tra Deep So stortion Reverb, il m cantautore Graziano co. Diciotto le band in scelte attraverso il spresso sui social net la categoria “Inediti” squiats, De Clacs, Sound, Skull Above non, Xsephiroth, ETA Soundmachine, House of Mess. Per la “Tribute”: Deep Skun Anansie), Narciso Consoli), 80’ Connec Idol), Punk Avenue (R Just Push Play (Aer Thunder Pig” (AC/D nic Ash (Guns N’Ros Rain (Bryan Adams) (Pearl Jam). Urban gency, organizzatri manifestazione assie sessorato delle Polit vanili del Comune d de, curerà la comu dei vincitori per tre m

hanno fatto un gran lavo mio pezzo preferito a live zione…». Perché “Faccio un casin «Intanto perché era anch più mi piaceva del disco finora, avevo sempre dat tivi ai miei album. Non e glio di nessuno… L’ho f per buon auspicio. Mi “Stavolta faccio un casin che la cosa si avverasse s ciamo che siamo sulla b visto come sta andando Le luci della città è il n estratto. «Una canzone alla quale affezionato e che tenevo da un sacco di tempo. All ciuta molto e così l’ho sc condo singolo. Ma ho gi deo di altri 4-5 brani…».

GIAN


si visita «Thomas Lange a Palermo», un progetto espositivo dedicato alla città che lo ospita e che rappresenta la prima grande antologica in Italia del pittore tedesco che lavora con le immagini del proprio vissuto, della storia dell'arte come anche dell'attualità per creare complesse associazioni e stratificazioni pittoriche che aprono ampi spazi immaginativi, costantemente in bilico tra astrazione e figurazione in quanto sottesi al trascorrere del tempo, come anche al continuo confronto. Orario: 9,30-18,30. Ingresso libero.

«Notte Reale», iniziativa promossa ed organizzata dall’Assemblea regionale siciliana e dalla Fondazione Federico II, che già l’anno scorso ebbe un successo strepitoso con pubblico in fila per ore, pur di accedere al palazzo. In una sola notte di 15 mila persone vardelpiù 28/07/2017 carono l’ingresso per ammirare la bellezza della più antica residenza reale d’Europa. Quest’anno la Fondazione Federico II ha deciso di ripeterla, arricchendola di ulteriori iniziative. Si tratta di un’apertura straordinaria notturna con ingresso gratuito al Palazzo Reale: oltre al percorso monumentale i visitatori potranno ammirare anche i giardini reali

vo come il trio di Gianni Gebbia, l’Ensemble Armonhia (quartetto formato da due violini, viola e pianoforte con un repertorio jazz ed evergreen) e gli Ottoni Animati. Sulla facciata posteriore di Palazzo Reale dall’inizio della serata e fino alla sua conclusione, si potrà assistere al video mapping su «Stupor Mundi» a cura di Alfio Scuderi e Alessandro Bellomo. La presentazione di Notte Reale fa da traino alla mostra sul «Novecento italiano», che viene prorogata fino al 17 settembre. Al piano parlamentare negli appartamenti reali si potranno ammirare quadri e affreschi delle sale

tengono siciliana, la e Pio La di Monta stra: attr quali pro private e si attua u personali ventesim denza, do za predisp sarà vieta ingombra

0 Caffè del Massimo Eredità Chinnici Appunti del magistrato

0 UniCredit Asta di preziosi Oggetti dal pegno

OOO Presentazione del libro «Rocco Chinnici. L’illegalità protetta», stasera alle 18,30 al caffè del Teatro Massimo. A 34 anni dalla sua uccisione (29 luglio 1983), in occasione della commemorazione, si ricorda il magistrato Rocco Chinnici partendo dalle sue parole custodite nel libro, a cura della Fondazione Rocco Chinnici, edito da Glifo Edizioni. Interverranno Giuseppe Lo Bianco, Giovanni Chinnici e Donato Di Trapani.

OOO Anelli, bracciali, orecchini con brillanti e perle coltivate, orologi, spille, vassoi in argento e altri oggetti di valore, saranno in vendita oggi dalle 9,30 in via Giovanni Raffaele 14, per l’asta di oggetti provenienti da operazioni di credito su pegno di UniCredit. La vendita sarà preceduta dall’esposizione degli oggetti nelle sale al primo piano, dalle 8 alle 14. Sarà possibile partecipare all’asta anche con offerte segrete.

0 Ditirammu La storia di Coccitacca Bambino di periferia

0 Riso Marasco sul podio La Sinfonica nel museo

OOO Stasera alle 21,30 al Teatrino Ditirammu della Kalsa, è in programma «Coccitacca» con Michele Perricone. Che racconta la storia di Michele detto Coccitacca, anni dodici, portamento fiero, disposizione al comando e «senso dell’onore», un ragazzino degli anni Settanta cresciuto nei quartieri popolari fra giochi semplici, a coltivare sogni e sudore appresso ad un pallone «Supersantos numero cinque», in campi di calcio inventati, fra automobili in sosta, asfalto e trazzere polverose. Ma la sua storia è diversa da quella degli altri bambini. 10 euro.

OOO Penultimo appuntamento di Palazzo Riso Classica, stasera alle 21 con l'Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Nicola Marasco, solista al violino Donato Cuciniello, solista alla viola Vincenzo Schembri. In programma la «Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra in Mi bemolle maggiore K 364» di Mozart e la «Sinfonia n. 103 (col rullo di timpani)» di Haydn, undicesima delle dodici sinfonie dette «di Londra», presenta una lunga rullata assegnata ai timpani in apertura nel primo movimento. Fu composta durante l'inverno 1794-1795. 10 euro con degustazione.

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Verdura Occidentali’s Karma, arriva gabbani

OOO Stasera alle 21,30 al Teatro di Verdura arriva Francesco Gabbani, il vincitore del Festival di Sanremo con «Occidentali’s Karma»; per la prima volta, nella storia del Festival, un artista vince consecutivamente due edizioni rispettivamente per la categoria «Nuove proposte» e poi nei Big. Gabbani presenterà i suoi successi compreso il brano da 74 milioni di visualizzazioni su youtube. Biglietti: 25/30 euro.


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giorno &notte

CASTELLO URSINO

Alkantara Fest oggi apertura con i cileni Subhira Grupo

Da stasera al 27 agosto torna l’appun tara Fest, la rassegna itinerante ne metropolitana (giunta alla XIII edizi l’associazione culturale Darshan e d sano. Si comincia alle 21,30 al Caste mazione cilena dei Subhira Grupo ( minazioni) composta dal leader e f peda “Subhira”, polistrumentista ch didgeridoo, trutruka e composizion nueva al violino, Juan Ángel Muño Cepeda alla batteria ed Esteban Cru

Zafferana Etnea abbraccia la musica di Francesco Gabbani Stasera all’Anfiteatro il concerto del vincitore di Sanremo Salutando il pubblico siciliano sui social, Francesco Gabbani ha detto che gli piacciono gli arancini e i cannoli. Ma questa sera dovrà aggiungere anche la pizza "Siciliana" di Zafferana Etnea dove c’è grande attesa per il suo fortunatissimo tour che alle ore 21,30 farà tappa nell’Anfiteatro Falcone e Borsellino, nell’ambito della kermesse «Etna in scena», presentato da Puntoeacapo management di Nuccio La Ferlita . Sul palco la band che lo accompagna è costituita dal fratello Filippo Gabbani (batteria), Lorenzo Bertelloni (tastiere), Giacomo Spagnoli (basso) e Davide Cipollini (chitarra) . Tutto sarà all’insegna della spontaneità e con pochi effetti speciali , perche Francesco «sul palco porta tutto se stesso e il suo amore per la musica e per il pubblico». Il successo straripante raggiunto a tempo di record con la vittoria a Sanremo nel 2016 per la sezione giovani col brano Amen e poi quest’anno tra i big con Occidentali’s karma (piu di 146 milioni di visualizzazioni su youtube), il premio della stampa ottenuto all’ Eurovision contest song di Kiev e le piazze e i teatri strapieni a ogni tappa del nuovo tour estivo «non gli hanno montato la testa». Infatti Francesco ha mantenuto intatta la sua libertà di essere, soprattutto di essere se stesso e di scoprire e sperimentare , proprio come ha fatto Magellano che dà il nome all’album uscito lo scorso aprile e che con orgoglio porta dal vivo. Perché Magellano? «Magellano – ha piu volte ribadito Gabbani - è l’emblema di chi ha il coraggio di spingersi verso l’ignoto , proprio come ha fatto l’esploratore portoghese . Questo disco parla del viaggio inteso come scoperta di se stessi e dell’ignoto che è in ognuno di noi». Trattasi di una sorta di fil rouge tra tutti i brani del disco che condensa la creatività artistica di Francesco in 9 tracce che lui stesso definisce «un fritto misto gabbaniano» nato dalle collaborazioni con il produttore artistico Luca Chiaravalli, col fratello Filippo e col paroliere Fabio Ilaqua. Il 9 è un numero che rispecchia alcune coincidenze

oggid

della sua vita e per questo lo ha usato : è nato il 9 settembre, il suo successo artistico è avvenuto nel 2016 , la somma delle cui cifre è 9, come 9 sono le lettere contenute nelle parole di Francesco e Magellano. Dunque i brani contenuti nell’album che non potevano che essere 9: “Magellano”, “Le granite e le granate”, “A moment of silence”, “La mia versione dei ricordi”, “Susanna, Susanna”, ”Foglie al gelo”, “Pachidermi e pappagalli”, “Spogliarmi” e naturalmente la chicca “Occidentali’s karma”, un brano pop elettrico che invita a riflettere sul nostro modo di vivere ed è come dice Francesco «una sarcastica riflessione sul goffo tentativo da parte di noi occidentali di ricercare la serenità attraverso le discipline orientali per poi scoprire che spogliati dalle sovrastrutture orientali e occidentali siamo tutti ”scimmie nude” come dice l’artista nel testo citando la scimmia nuda di Desmond Morris a cui si aggiungono altre citazioni colte e intelligenti». ENZA BARBAGALLO

ALLA VIGILIA DEL FESTIVAL ETNA OPERA DI LINGUAGLOSSA

Alaimo: «La lirica va recuperata» SERGIO SCIACCA

«Le giovani generazioni, nel campo artistico, sono lasciate dalle istituzioni pubbliche in un vergognoso nulla»: è la frase con la quale Simone Alaimo (nella foto), una delle glorie italiane del belcanto, applaudito in tutto il mondo, conclude le sue dichiarazioni alla vigilia della terza edizione del Festival Etna Opera che quest’anno, nello storico complesso dei domenicani di Linguaglossa presenta la Traviata verdiana (29 luglio e 5 agosto) e la Cenerentola ros-

concerto rock improvvisato. Al contrario i giovani di tutto il mondo hanno una grande venerazione per la tradizione classica nostra. Sono preparatissimi e continuano a studiare moltissimo. Provano e riprovano ogni dettaglio della loro esibizione. Un tempo la disciplina dell’impegno artistico era tipica anche dei nostri artisti e basta scorrere le biografie dei nostri compositori, cantanti, strumentisti, direttori d’orchestra per rendersene conto. Ora il rigore dell’arte sembra qualcosa di sorpassato. Bisogna provvedere. Io seguo da tempo ogni dettaglio del no-

simo e in giro per il mondo ha colto applausi trionfali, vuole fare delle serate a Linguaglossa un ritorno alle buone tradizioni antiche. Lui stesso ha trascorso nel collegio domenicano gli anni più fervidi della formazione classica ed è convinto che bisogna trasmettere i valori della Scuola di un tempo ai giovani odierni che conteggiano crediti, impastocchiano dati dalla Rete, ignorano la grammatica linguistica e credono che non ne esista nelle altre arti. Le opere che ha scelto sono impegnative (la Traviata per le sue romantiche passioni, la Cenerentola per la sua maliziosa miscela di allegria e valori morali): i

Castello U Alle 21,3 Alkanta concerto quarteto “L’istint formica di Barba Mancus dalle 9 a sino al 2 ottobre. Palazzo de Cultura delle op Maurits Escher. A dalle 10 Fino al 1 settemb Ingresso pagame Mostra “ luoghi d ricordi”: dalle 9 a dalle 15 Sino al 3 Teatro Machia Alle 21, di Agric Orlando amore d Angelica Marione Fratelli N Sino al 3 mostra “ marione Visitabil martedì dalle 10 dalle 17 Sino al 9 S. Frances Borgia. “Miraco fronte. E


del

29/07/2017


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