RASSEGNA STAMPA TAORMINA 31 luglio 2017 5 settembre 2017
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34 Cultura & Spettacoli
GIORNALE DI SICILIA
Giovedì 1 giugno 2017
gli eventi. Il dj star Martin Garrix il 29 luglio sarà in concerto ai templi di Selinunte. A Taormina annunciato a sorpresa lo show di Panariello, Pieraccioni e Conti
Estate a teatro, brillano le star della musica 0 Attesa per il cantautore Michael Bolton che il 2 agosto al «Verdura» di Palermo farà l’unica tappa italiana del suo tour Il 31 luglio di scena a Taormina J-AX & Fedez, una tappa attesa dai fans siciliani che, nelle scorse settimane, avevano bombardato i social chiedendo il ritorno in Sicilia dei due artisti. Simonetta Trovato PALERMO
OOO Quando cantò «Nessun dorma» a fianco di Luciano Pavarotti, venne da accapponare la pelle; ma quell’Ave Maria con Placido Domingo non fu da meno: era il 1996, e Michael Bolton era un re incontrastato. A distanza di oltre vent’anni, è ancora straordinario. Lo si potrà ascoltare al Teatro di Verdura per la sua unica tappa italiana di quest’anno, il 2 agosto. Ma non sarà l’unica star internazionale a piombare in una Sicilia che in queste ultime settimane è stata al centro dei riflettori mondiali: il dj olandese Martin Garrix annuncia infatti una session inedita nel parco archeologico di Selinunte il 29 luglio, mentre la carovana di Panariello, Pieraccioni e Conti è già in marcia per il Teatro Antico di Taormina, dove arriverà il 6 agosto. Doppia data siciliana anche per J-AX & Fedez: il 30 giugno saranno a Palermo al concertone di «Radio Italia», il 31 luglio minvece di scena a Taormina, una tappa attesa dai fans siciliani che, nelle scorse settimane, avevano bombardato i social chiedendo il ritorno in Sicilia dei due artisti. Insomma, questa estate non mancherà nessuno, i nomi si sommano gli uni sugli altri. Ritorniamo a Bolton. Il suo concerto, prodotto da D’Alessandro e Galli ed organizzato a Palermo da Show Biz, permetterà di ascoltare le sue «Songs Of Cinema», dall’ultimo cd dedicato al cinema in cui l’artista, nato 64 anni fa
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1. Il cantautore americano Michael Bolton: per lui tappa unica al «Verdura». 2. Il dj star Martin Garrix sarà a Selinunte. 3. Fedez e J-Ax insieme a Taormina a New Heaven (Connecticut), offre atmosfere soul, un po’ fumose, adattamenti eleganti e nostalgici di canzoni che hanno superato come fama, gli stessi film epr le quali sono state composte: da «I will always love you», portata al successo da Whitney Houston in «Guardia del corpo» ma nata e composta da Dolly Parton; a «Somewhere over the rainbow» dal «Mago di Oz», fi-
no ad «As time goes by» scritta per «Casablanca». Michael Bolton ha sempre dimostrato duttilità, calore e intensità di una voce che ha indossato quasi tutti gli abiti delle sette note: dall’easy listening al soul, dal rock al blues, dal jazz al crossover classico. Ha firmato pezzi cult come «How I’m supposed to live without you», o le sue uniche reinterpretazioni di «When a
man loves a woman» e «(Sittin’ on) the Dock of the Bay»; ha rivisitato Otis Redding, Percy Sledge, Ray Charles, B.B. King e di recente Frank Sinatra. Ha vinto due Grammy, sei American Music Award e ha una stella sulla Walk of Fame di Hollywood. (biglietti: 70/60/50 e 40 euro). Un passo indietro, ed ecco Martin Garrix per un’operazione abbastanza
straordinaria: il dj olandese, un ventenne da milioni di like, proporrà un concerto tra i templi di Selinunte. Garrix è sicuramente tra i dieci dj mondiali più ambiti del momento, la sua hit «Animals» ha quasi un miliardo di visualizzazioni su YouTube, occupa la posizione il primo posto su djmag.com. Dal canto suo, questo ragazzo dall’aria sbarazzina e ciuffo ri-
belle, collabora con Justin Bieber e Tiesto. Il suo ultimo singolo, «Scared to Be Lonely» è nella Top100 mondiale dei brani più ascoltati e scaricati. La pagina Facebook di Garrix conta oltre 14 milioni di fan e ed è seguita da 11 milioni e mezzo di addicted su Instagram. La produzione di Martin Garrix, sarà affidata anche alla Wonder di Napoli e alla palermitana Unlocked che proprio in queste ore firma il concerto di Paul Kalkbrenner al Castello a Mare di Palermo. Infine, eccoci allo show «sciacquato in Arno» dei tre amici toscani, ovvero Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti, che saranno al Teatro Antico di Taormina il 6 agosto con «Il Tour», unica data del sud Italia, visto che il 29 luglio il trio sarà a Lucca. Panariello, Pieraccioni e Conti sono amici da sempre, questo è noto: ma difficilmente si son visti sullo stesso palco. «Due bianchi e uno nero», aveva scherzato tempo fa Pieraccioni ammiccando verso l’abbronzatura di Carlo Conti. Ma, a vent’anni dal successo di «Fratelli d’Italia» – che li vie per la prima volta insieme in uno stesso spettacolo – lo show dei tre artisti toscani promette di continuare a sbancare i botteghini di tutta Italia. Un successo che ha convinto Panariello, Conti e Pieraccioni a lanciarsi in una nuova tournée estiva. Dalla televisione al teatro passando per il cinema, Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni ripercorreranno le loro incredibili carriere con uno spettacolo che torna alle origini della loro storia. Tra sketch e battute. E risate, loro e di chi li applaudirà. Infine sempre a Taormina è stato annullato il concerto di Charles Aznavour previsto per il 21 luglio . I biglietti venduti saranno rimborsati negli stessi punti ove sono stati acquistati entro e non oltre il giorno 11 agosto. (*sit*)
il libro. «Diario di un parroco del lago» è il nuovo romanzo del giornalista-scrittore: mi chiedo cosa accada dopo la morte. Su questo fede e ragione non coincidono
Clerici: il mio prete di paese turbato da una battelliera Guido Fiorito palermo
Non è la prima volta che Gianni Clerici scrive un romanzo che non parla di tennis, mai aveva però descritto i luoghi familiari del lago di Como, città dov'è nato 86 anni fa. «È vero - dice Clerici -, non c'ero mai riuscito. Il punto di partenza è stato un mio amico, un grande esperto di dialetto, che mi ha detto: immagina di essere il parroco di Lezzeno e fallo parlare in prima persona». Nasce così il «Diario di un parroco del lago» (Mondadori, 180 pagine, 18 euro), un romanzo ambientato nel primo dopoguerra. Protagonista don Giovanni, un giovane prete, parroco di un piccolo paese del lago, dove tanti vivono di contrabbando di sigarette con la Svizzera. Un prete che, si trova a decidere cosa sia peccato e cosa no, cosa sia la giustizia, a in-
terrogarsi sul rapporto con il mondo femminile, rappresentato da Carmen, una affascinante battelliera. Celebre giornalista di tennis, di cui è storico tra i migliori al mondo, Clerici, che vive in una casa piena di amati libri, in effetti ha scritto tanti romanzi che non parlano di sport, rifugiandosi, tra un torneo e l'altro, a Lugano «dove posso lavorare senza essere disturbato». Il «Diario di un parroco del lago» è uno dei migliori. La sua dote principale è la sensibilità con cui descrive gli stati d'animo e il tono sempre diretto e sincero; grande letteratura lacustre dove l'acqua si muove lievemente e vanno colte le sfumature piuttosto che i moti violenti del mare. Con l'aiuto a volte del dialetto «che non ho appreso in famiglia ma leggendo le poesie di Carlo Porta».
OOO Sono pochi i preti protagonisti di romanzi italiani: «Il prete bello» di Parise, il don Cirillo del «Cappello del prete» di De Marchi... Come ti sei immedesimato? «Ho letto cinque-sei libri di religione - risponde Clerici -. Ho incontrato un parroco delle mie parti ma non mi ha potuto aiutare: mi ha spiegato che il modo di essere prete è cambiato dal 1950 ad oggi. Forse tutto inizia con la mia laurea in storia della religione romana. Poi mi interesso al tema della morte, a cosa succede dopo. Su questo fede e ragione non coincidono». OOO Hai dedicato il libro, a Georges Bernanos, l'autore del Diario di un curato di campagna... «Un'opera che ho riletto e che mostra in ogni pagina come Bernanos, diversamente da me, fosse un grande intellettuale. Il mio roman-
zo parla di storie e di fatti, di esseri umani. Una passione che si è accesa un giorno lontano a Marrakech in Marocco, dov'ero andato per giocare a tennis. A una festa in un magnifico palazzo, di notte con i fuochi accesi, mi fu chiesto di raccontare una storia. Allora era sotto il governo francese, lingua che conosco bene. Credo che inizi lì la mia passione per storie in cui realtà e finzione si uniscono».
Gianni Clerici
OOO I contrabbandieri di cui parli nel libro li hai conosciuti bene... «Si, alcuni mi hanno aiutato a rimettere a posto la casa di famiglia. Tra contrabbandieri e finanzieri in quell'epoca c'erano rapporti particolari. Qualche volta il finanziere chiudeva gli occhi. Venivano dalle stesse famiglie povere, avevano storie comuni. Il grande sciatore di fondo Franco Nones mi racconta-
va di aver sfidato un contrabbandiere caricandosi un'identica sacca di sigarette di 35 chili e di averlo preso. Quasi una gara sportiva». OOO Cosa rappresenta per te questo ritorno alle origini? «Sono nato sul lago ma per molti anni ho vissuto ad Alassio. In effetti c'è uno strano rapporto tra Como e il suo lago, perché c'era molta povertà e le ville costruite sulle rive erano di ricchi milanesi e stranieri. Io ero di famiglia borghese agiata, mio padre era un uomo d'affari». OOO Come il padre di don Giovanni che è proprietario di una grande seteria... «Ci sono cose che stanno nascoste dentro di noi e che riemergono scrivendo...». E riemerge anche Palermo, che Clerici, un avo garibaldino, conosce bene per essere venuto per raccontare i tornei al Circolo del tennis della Favorita. Città di origine di un finanziere dove Carmen descrive «una montagna alta come le nostre, ma secca secca, il monte Pellegrino». (*gf*)
la stagione. Il comico messinese attore di «Don Matteo» avrà il ruolo del carceriere nell’allestimento diretto da Zubin Mehta. Ecco gli altri spettacoli in calendario
Debutto alla Scala per Frassica, sarà Frosch nel Pipistrello di Strauss PALERMO
OOO Sarà un carceriere un po’ alticcio, per giunta dal nome che è tutto un programma: lo stralunato e impossibile Frosch (ranocchio) segnerà il debutto di Nino Frassica in un’opera buffa, «Il Pipistrello», per giunta alla Scala: è stato infatti annunciato il
nuovo cartellone che si aprirà con «Andrea Chenier» diretto da Riccardo Chailly che festeggerà sul podio i suoi primi 40 anni alla Scala, dove ha debuttato con «Masnadieri» nel 1978; regia di Mario Martone, protagonista Anna Netrebko con il (meno famoso) marito Yusif Eyvazov.
Stagione maxi con 15 opere di cui 8 produzioni: da «Fin de Partie» ispirata alla pièce di Beckett, opera che il novantunenne Gyorgy Kurtag ha terminato dopo anni di ritardi; poi «Die Fledermaus (il Pipistrello)», l'opera buffa di Johann Strauss, mai rappresentata alla Scala, appunto
Nino Frassica: l’attore messinese debutterà alla Scala di Milano
con Nino Frassica, il comico, attore di Don Matteo. L’opera buffa sarà diretta da Zubin Mehta. Poi «Orphèe et Eurydice» diretta da Michele Mariotti con Juan Diego Florez e Fatma Said; «Don Pasquale», «Francesca da Rimini» con Daniel Harding, la ripresa di «Fidelio» e «Simon Boccanegra», dirette da Myung Whun Chung, «Il Pirata», «Ernani», «Elektra» e «La Finta giardiniera» di Mozart, «Ali babà e i 40 ladroni», regia di Liliana Cavani e la storica «Aida» di Zeffirelli. (*sit*)
lo decolla i concerti
Da stasera a Taormina tre “Notti magiche” dedicate ai Tre Tenori del 01/06/2017 Al via una stagione senza picchi L’eccezione Eddie Vedder Il calendario GIUGNO
1. Il Volo (Taormina) 3. Il Volo (Taormina) 4. Il Volo (Taormina) 8. Carmen Consoli (Catania) 9. Carmen Consoli (Catania) 10. Carmen Consoli (Catania) 16. Mario Venuti (Catania); Planet Funk (Catania) 21. Placebo (Taormina) 23. Franco Battiato (Palermo) 26. Eddie Vedder (Taormina)
23. Zanne Festival (Nicolosi); Nek (Taormina);Capo d’Orlando Blues 24. Capo d’Orlando Blues 25. Capo d’Orlando Blues 26. Ermal Meta (Palermo); Capo d’Orlando Blues 28. Ermal Meta (Zafferana); Francesco Gabbani (Palermo); Capo d’Orlando Blues; Coez (Catania) 29. Francesco Gabbani (Zafferana); Capo d’Orlando Blues 30. Capo d’Orlando Blues 31. J-Ax e Fedez (Taormina)
AGOSTO
la band, quelle inserite negli album da solista Into the wild e Ukulele songs e le cover più disparate, da Heroes di David Bowie a Trouble di Cat Stevens, da You’ve Got to Hide Your Love Away dei Beatles a Masters of War di Bob Dylan. A Taormina suonerà il 26 e 27 giugno. Eddie Vedder sarà preceduto il 21 giugno dal concerto dei Placebo - la band inglese, per la prima volta in Sicilia, ripercorrerà vent’anni di carriera in un concerto che si annuncia molto emozionante - ed il 19 luglio sarà seguito dal debutto nazionale del tour dei britannici Kasabian. Aggiungiamo l’ultranovantenne Charles Aznavour (21 luglio a Taormina), l’ormai collaudato Ypsigrock Festival di Castelbuono in agosto e, nello stesso mese, l’emergente Indiegeno Festival di Patti-Tindari, poi restano tante (troppe) repliche estive di concerti invernali, tromboni sfiatati, compagnie di giro, show riciclati o rattoppati tanto per prendere l’obolo pubblico. Latitano l’originalità, il coraggio di osare. Siamo ancora agli spettacoli perfetti per feste di piazza, ma non certo per far fare un salto di qualità al turismo siciliano.
27. Eddie Vedder (Taormina) 28. Notre Dame (Me) 29. Maldestro (Salina); Notre Dame (Me) 30. Notre Dame (Me); RadioItaliaLive (Palermo)
LUGLIO
2014. TAORMINA TRAMPOLINO DI LANCIO
«Taormina è il nostro punto di svolta» commentava Piero Barone, il più “anziano” degli de Il Volo, alla vigilia dei concerti dell'estate 2014 al Teatro Antico, augurandosi che «Taormina diventasse l’inizio di una lunga serie di concerti in Italia». Forse Taormina non fu il vero “punto di svolta”, ma quei due show all’insegna del “tutto esaurito” portarono fortuna a Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. Poi arrivò il trionfo al Festival di Sanremo.
4. Notre Dame (Palermo) 5. Notre Dame (Palermo) 6. Notre Dame (Palermo) 7. Notre Dame (Palermo); Tiromancino (Catania); Mario Venuti (Siracusa) 8. Tiziano Ferro (Messina); Notre Dame (Palermo) 9. Hollywood Music Movie (Taormina) 16. Burns-Golinelli-Hunt (Catania)
19. Kasabian (Taormina) 21. Charles Aznavour (Taormina); Zanne Festival (Nicolosi) 22. Benij & Fede (Catania); Zanne Festival (Nicolosi); Nek (Palermo); Capo d’Orlando Blues
ALATA DA TEMPO, ERA DEFINITA LA “NUVOLA BIONDA”
Maria Gambineri, “signorina buonasera” Rai NICOLETTA TAMBERLICH
L
2. Michael Bolton (Palermo) 4. The Giornalisti (Catania); Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Festival N. I. M. (Alcamo) 5. Cammariere-Paoli-Rea (Zafferana); Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Festival N. I. M. (Alcamo) 6. Niccolò Fabi (Zafferana); Antonello Venditti (Tindari); Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Panariello-Conti-Pieraccioni (Taormina) 7. Indiegeno Festival (Patti-Tindari)
a chiamavano la “Nuvola bionda”. Anna Maria Gambineri, storica “signorina buonasera” della Rai, è morta ieri a Roma, aveva 81 anni ed era malata da tempo. Suo era uno degli amatissimi volti che per anni hanno annunciato i programmi della tv pubblica, ed anche il segnale orario. Nata a Roma il 22 marzo del 1936. Proprio per motivi di salute aveva lasciato la Rai dove aveva lavorato dal 1958 al 1994. Alta, magra, fisico da indossatrice, Anna Maria Gambineri era particolarmente bella. Dotata di grande dolcezza che l’ha fatta molto amare dal pubblico. È stata tra le più longeve annunciatrici in video (preceduta solo da Nicoletta Orsomando, Rosanna Vaudetti e Maria Grazia Picchetti). Nel corso degli anni ha condotto anche diverse trasmissioni, tra le più importanti, Un’ora per voi, con Corrado, nel 1968; Il pomeriggio, nel 1982, in diretta su Rai2; Cinque ore con noi, con Paolo Valenti
nel 1976, cui si aggiungono le apparizioni al fianco di Nino Manfredi nella Canzonissima del 1960, decine di cerimonie di assegnazione di premi, galà musicali in Eurovisione e trasmissioni del pomeriggio. Il suo debutto in tv in realtà avvenne come concorrente nel 1957 assieme ad un’amica, nel “gioco dei mimi” inserito in Telematch, condotto da Silvio Noto ed Enzo Tortora. Qualcuno la notò e nel 1958 venne scritturata in qualità di annunciatrice. Divenne così, negli anni Sessanta e Settanta, una delle signorine buonasera più popolari della Rai e per via della sua capigliatura fluente e chiara, le fu attribuito il nomignolo vezzeggiativo di “Nuvola bionda”. Nel 1965 ha interpretato se stessa nel film musicale Non son degno di te con Gianni Morandi e Laura Efrikian. Per molti anni fu la voce del segnale orario della sera. Nel 1994 si è ritirata definitivamente dal video per problemi di salute anche legati a dolorose esperienze personali.
8. Antonello Venditti (Partanna); Indiegeno Festival (Patti-Tindari) 9. Indiegeno Festival (Patti-Tindari) 10. Antonello Venditti (Zafferana), Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Baustelle (Palermo); Ypsigrock Festival (Castelbuono) 11. Baustelle (Zafferana); Ypsigrock Festival (Castelbuono) 12. Ypsigrock Festival (Castelbuono) 13. Ypsigrock Festival (Castelbuono) 16. Alex Britti (Zafferana) 17. Alvaro Soler (Taormina) 18. The Kolors (Zafferana) 19. Fabrizio Moro (Zafferana); The Kolors (Palermo) 22. Afterhours (Taormina) 23. Francesco Renga (Taormina), Sfera Ebbasta (Catania) 24. Mario Biondi (Taormina); Francesco Renga (Palermo) 25. Daniele Silvestri (Taormina) 26. Daniele Silvestri (Palermo); Fiorella Mannoia (Taormina) 27. Fiorella Mannoia (Palermo); Massimo Ranieri (Taormina) 28. Massimo Ranieri (Palermo) 31. Alessandro Mannarino (Palermo)
SETTEMBRE
1. Alessandro Mannarino (Taormina) 7. Renato Zero (Taormina) 9. Renato Zero (Taormina)
15. Jarabe De Palo (San Vito lo Capo) 16. Maria Callas memoria (Taormina) 22. Francesco Gabbani (San Vito lo Capo) 23. Jo Bastianich band (San Vito lo Capo)
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10 Le Storie
GIORNALE DI SICILIA
Lunedì 10 luglio 2017
integrazione in caserma a balestrate
le nostre eccellenze giovani informatici
di Sandra Figliuolo
di Francesca Capizzi
Indiano nell’arma Un’app per i disabili in servizio nell’isola: Due siciliani: così «L’italia è solo una» li aiutiamo a leggere
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uo padre è un saldatore, arrivato ad Anzio (in provincia di Roma) dal Punjab, in India, trent’anni fa. Lui, 24 anni, è diventato cittadino italiano appena maggiorenne ed ha poi deciso di entrare nell’Arma. Singh Manraj, dopo aver giurato a Reggio Calabria - è stato il migliore del suo corso adesso ha preso servizio nella stazione dei carabinieri di Balestrate, in provincia di Palermo. La sua storia - in un momento in cui il tema delle migrazioni e dell’accoglienza divide aspramente la politica - è un simbolo importante. «Sono indiano - ha spiegato il giovane, a cui mancano quattro esami per conseguire la laurea in Ingegneria - la cultura della mia famiglia è indiana, ma sono cresciuto in Italia. Ho fatto mie le culture alle quali appartengo e questo mi ha permesso di apprezzare e valorizzare le differenze, mi ha aiutato a vedere le cose da diversi punti di vista». La sintesi (perfetta) di cosa voglia dire nel concreto l’integrazione si ricava sempre dalle sue parole di qualche giorno fa: «Non mi sento né italiano né indiano: sono entrambe le cose». Il giovane carabiniere è di religione Sikh che, come ha raccontato, «è una religione che dà molta importanza al vivere nella società, ci insegna la solidarietà». Nulla di strano, dunque, che abbia coltivato proprio il sogno di diventare carabiniere. «Per me così ha spiegato qualche giorno fa, dopo il giuramento a Reggio Calabria - il carabiniere è la concretizzazione di tutti gli ideali che ho avuto fin da bambino: la correttezza, la lealtà. Valori che mi sono cucito addosso con il giura-
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Da sinistra: Massimo Monteleone, Nicolò Mannino e Singh Manraj
4 di religione Sikh «la fede ci insegna a vivere in nome della solidarietà» mento». La famiglia del giovane militare - la madre è un’insegnante e, dopo essersi sposata con suo padre, si è trasferita ad Anzio - vive attualmente a Venezia, ma il ragazzo ha ancora una nonna in India che cerca di andare a trovare con regolarità. Dopo essere arrivato a Balestrate, Singh Manraj ha partecipato anche ad un incontro culturale organizzato dal Comune insieme al Parlamento della Legalità Internazionale, presieduto da Nicolò Mannino. Un evento pensato nel ricordo delle vittime delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, in cui venticinque anni fa
persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, il giudice Paolo Borsellino e gli agenti delle loro scorte. Alla manifestazione erano presenti anche il comandante della stazione dei carabinieri di Balestrate, il generale di Corpo d’Armata Domenico Rossi e l’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi. Tutti si sono complimentati con il ragazzo di origini indiane per la sua scelta e gli hanno manifestato la loro stima e la loro ammirazione. Non si aspettava Manraj di prendere servizio proprio in Sicilia, terra d’approdo e di salvezza per centinaia di migliaia di giovani come lui. Dopo il suo giuramento, avvenuto alla presenza del ministro dell’Interno, Marco Minniti, e del comandante generale dell’Arma, Tullio Del Sette, il giovane ha detto chiaramente che per lui «l’Italia è una sola, da Nord a Sud» e, soprattutto, che è «un Paese bellissimo».
n’App da scaricare gratis per bambini e adulti con disabilità e difficoltà nelle prime fasi di avvio alla letto-scrittura. A crearla sono stati due giovani siciliani che frequentano Ingegneria Informatica a Parma: Manuel Costanza di Salemi, e Giacomo Acquisto di Ribera. Questa applicazione è nata con lo scopo di favorire l’apprendimento della letto-scrittura in situazioni di difficoltà psicomotoria, visuo-spaziale e cognitiva, spiegano. È stata presentata all’istituto comprensivo Barilli di Basilicagoiano. L’applicazione si chiama AlboBoard e si presenta come una tastiera in cui il tutor può scegliere i caratteri a disposizione dell’utilizzatore per comporre il testo scritto. Il sintetizzatore vocale fornisce un feedback immediato sia per ogni carattere selezionato dallo user che per la parola o frase completa. L’applicazione si apre con un minitutorial che spiega come configurare la tastiera. «Mi sono laureato qui a Parma - racconta Manuel Costanza - e insieme al mio collega abbiamo pensato di fornire un aiuto concreto a tante insegnanti di scuole elementari, medie e licei, in particolare quelle che si occupano del sostegno e anche ai familiari di giovani studenti o adulti che hanno difficoltà di letto - scrittura». Pensata per sostenere l’esame di Programmazione di sistemi Mobili col professore Marco Picone, l’applicazione è stata realizzata per la piattaforma Android. È divisa in due aree principali: una in cui l’insegnante/educatore configurerà la tastiera con le opportune lettere, colori e dimensioni e una seconda in cui l’assistito con l’aiuto dell’insegnante comporrà la parola. L’area di configurazione lascia molta libertà all’insegnante che può scegliere di inserire qualsiasi carattere e regolarne la dimensione. La novità principale dell’App, è che si tratta di una tastiera touch con una possibilità elevatissima di personalizzazione e adattabilità alle principali difficoltà che si possono riscontrare nella pratica scolastica in situazioni di disabilità, ma an-
Da sinistra: Manuel Costanza e Giacomo Acquisto
4 Ideata per bambini e adulti che hanno difficoltà di apprendimento che di normalità specialmente nelle prime fasi di avvio alla letto-scrittura. «Le tastiere che abbiamo visto nello store presentano possibilità di personalizzazione limitate soprattutto alla scelta del colore e del tipo di carattere, predefinite nella dimensione dei tasti e nella presentazione dei caratteri di scrittura, molto simili alle tastiere tradizionali che proprio per questa impostazione già definita sono inutilizzabili da soggetti in difficoltà. Avevamo fatto ricerche in merito continua Costanza - ma non c'era niente di simile scaricabile gratuitamente. In giro c’erano delle soluzioni con tablet e software che tra le tante attività avevano anche una tastiera molto simile a quella di AlboBoard, ma il prezzo era inaccessi-
(foto fca)
bile. E cosi, abbiamo cominciato a studiarci su, fino ad ottenere questa grande soddisfazione». Adesso i due giovanissimi, ricevono tantissime chiamate durante il giorno, per saperne di più su quest’App, anche da adulti che hanno bisogno di agevolazioni nelle normali attività di vita quotidiana. Per ogni tasto è possibile anche modificare il colore dello sfondo, le dimensioni e la posizione sul display. Queste opzioni consentono, quindi, di adattare la tastiera ad eventuali difficoltà visuospaziali del soggetto, organizzando i tasti in modo personalizzato. «Abbiamo inserito in tastiera anche i numeri - conclude Costanza - . Con un’attenta selezione dei caratteri è possibile poi proporre attività di discriminazione tra grafemi visivamente simili o tra caratteri che il singolo bambino confonde ». Ad oggi è l’unica applicazione gratuita con queste caratteristiche. Inoltre AlboBoard è ottimizzata per l’uso su Tablet ma è utilizzabile su qualsiasi dispositivo Android (Smartphone e Tablet). È possibile scaricarla dal sito www.alboboard.it o dal Play Store. (*FCA*)
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Cultura & Spettacoli 33
GIORNALE DI SICILIA Martedì 11 luglio 2017
Show fra le egadi. Anteprima a Favignana, palco a Marettimo. Sabato 22 e domenica 23 dal vivo Palermo World Music Roots, Akkura, Alejandra Bertolino e Rita Collura
Levanzo fest, vento che suona e che «cunta» 0 Fino al 23 cartellone di installazioni, concerti, messinscene. Si parte con il laboratorio di narrazione orale di Cuticchio e Monroy Giovedì all’ex Stabilimento Florio, sarà riproposta Une Île à soi, la mostra/installazione a cura di Giulia Ingarao, delle opere di Anne-Clémence de Grolée, sulle installazioni sonore di Mario Crispi. Simonetta Trovato Levanzo
OOO L’anno scorso i giovani entusiasti della Community del Levanzo Fest, sfrecciavano per tutta l’isola: accoglienza, servizi, materiali. Erano in tanti, tutti pieni di voglia di fare: ritornano quest’anno, al seguito della rassegna, ideata da Giuseppe Marsala, che invaderà tutte e tre le Egadi, da giovedì prossimo al 23 luglio, organizzata da Libeccio, promossa dal Comune di Favignana e patrocinata dall’Area Marina Protetta. Spettacoli sulle spiagge, presentazioni di libri e incontri con gli autori, danze nei boschi, concerti in riva al mare, video-installazioni sui moli e sulle facciate delle case del paese: anteprima a Favignana, giovedì dove all’ex Stabilimento Florio, sarà riproposta Une Île à soi, la mostra/installazione a cura di Giulia Ingarao, delle opere di Anne-Clémence de Grolée, sulle installazioni sonore di Mario Crispi; poi Le-
vanzo e una puntata a Marettimo il 17 e 18 luglio. Fil rouge, annodato a tutti gli eventi, è il vento. «Cercheremo di scrivere, raccontare, suonare, danzare, immaginare e disegnare il vento - dice Marsala - che dà energia, rinfresca l'aria e scaccia le nubi». Ritornano Mimmo Cuticchio, Gianni Gebbia, Giosuè Calaciura e Umberto Contarello, con progetti site-specific; e si uniscono ad Angela Malfitano, storica attrice di Leo De Berardinis, ai giovani allievi della scuola del Teatro Biondo diretta da Emma Dante, Giacomo Cuticchio e il suo ensemble, Stefania Blandeburgo, Emilia Guarino, Lelio Giannetto, Giuditta Perriera, Fernando Masullo, Palermo world music roots, Carlo Laurenti, Alberto Stabile, Beatrice Agnello, Ester e Maria Cucinotti, Akkura, Angelo Sicurella, Igor Scalisi Palminteri. Inaugurazione ufficiale a Levanzo venerdì con Stefania Blandeburgo in Io sono il vento, su un tappeto sonoro di Lelio Giannetto al contrabbasso, a cui seguirà la proiezione di Hierà, installazione di videoarte di Milena Catalano ed Emilio Orofino, su una parete a picco sul mare di Cala Dogana e il pubblico sistemato sulle barche. Subito dopo, seduto sul molo tra i pescherecci, si assisterà a Al paragon del vento. Storie epico-cavalle-
Mimmo Cuticchio, fra i protagonisti del «Levanzo Community Fest»
resche della tradizione orale, cunto di Mimmo Cuticchio. Il figlio musicista, Giacomo Cuticchio, con il suo ensemble, sarà protagonista con il suo Concerto Mediterraneo, in prima assoluta sabato. Da domenica si srotolerà il resto del cartellone: danza nel paesaggio con la performance Quattro 20. Soffi di suono in movimento a Cala Minnola, con Emilia Guarino e Lelio Giannetto. Lunedì e martedì ci si sposta a Marettimo, dove Mario Genco presenta il suo Gente di Mare, e Giuditta Perriera propone il monologo Breve crociera nel Tirreno. Il 19 luglio si torna a Levanzo con il Wind quartet del Conservatorio di Trapani nella Grotta del Genovese , e la mostra Fotografare il vento / Otto20 di Nino Oliveri, a cui seguirà lo spettacolo di tango Tangos en flor di Josefina Torino. Il 20, Storia di Giulietta, testo di Beatrice Monroy portato in scena da Ester e Maria Cucinotti e l’installazione video di Levanzo Video Art a cura de Il Pavone. Il 21, incontro sulle scuole nelle piccole isole coordinato da Gilda Terranova, e una performance degli allievi di Emma Dante; il 22 doppio concerto del Palermo World Music Roots, e degli Akkura. Chiudono Alejandra Bertolino e Rita Collura. (*SIT*)
Rassegna. Fotografie, poesia, dipinti, musica, prosa e sapori per promuovere la floricoltura. Si comincia venerdì 14, poi nove giorni di iniziative e divertimento
Marsala.... fiorisce al tramonto: tutto in una manifestazione MARSALA
OOO Cosa c’è di più bello di un tramonto sul mare, magari sulle note di un tango malinconico? Capita a Marsala dove, sempre dal 14 al 23 luglio, ritorna Il Festival del Tramonto. Una rassegna itinerante, da piazza dei Ss. Filippo e Giacomo al monumento ai Mille, passando dai bastioni spagnoli e dalle rocche baciate dal mare, tra musica, poesia, fotografia, pittura, danza, artigianato e degustazioni. Per «promuovere la bellezza e la cultura attraverso i luoghi più suggestivi in un particolare momento del giorno che indulge alla riflessione e ispira gli artisti», spiegano gli organizzatori.
La manifestazione, a cura di Linda Licari e con il coordinamento della giornalista Chiara Putaggio, è promossa e organizzata dal Comitato Festival del Tramonto e dal Circolo degli artisti, con il patrocinio del Comune, della Camera di Commercio di Trapani e Cna. Il festival punta sulla floricultura, che sarà al centro della serata inaugurale con una mostra tematica a cura dei produttori locali. Poi spazio a danza, teatro e tradizioni culinarie, ma anche gare di castelli di sabbia in spiaggia e letture animate, tango e yoga al calar del sole, Giochi senza barriere e un’estemporanea di poesia itinerante. Cinque con-
corsi: Un click al tramonto; Fiorisce il tramonto, estemporanea di pittura Tutti i colori del tramonto e la gara dolciaria per non professionisti Un dolce (al) tramonto; l’estemporanea di poesia Versi al tramonto. Si inizia giovedì alle 20 con il concerto del trio composto da Gabriele Di Pietra (liuto), il pas de deux di Giovanna Panicola e Giovanni Paladino, poi ballo in piazza fino a notte. Sabato la commedia dialettale di Rocco Chinnici Chi beddro regalo chi mi fice me figghia, a cura dell’associazione Artisti ppi Joco. Domenica, l’appuntamento con tele e pennelli: alle 19,30 la piazza
La foto di di Paolo Fontana che ha vinto la prima edizione del festival
accoglierà l’estemporanea di pittura dal titolo Tutti i colori del tramonto sulle note della chitarra di Marco Bilardello e la serata Danzando al tramonto. Lunedì a Conca Bassa, la Festa di borgata - Chiano du Cursu Ranne, con esposizione di scope di giummara e delle culture in tufo di Peppe Genna, e la Sagra dei babbaluceddri; martedì un pomeriggio dedicato ai più piccoli e yoga con Valentina Giacalone; giovedì i Giochi senza barriere a cura delle associazioni L’aquilone e il Melograno e Raggio di Sole; venerdì le due competizioni di castelli di sabbia, i Versi al Tramonto dove approdarono i Mille; sabato la Milonga e domenica il convegno su L’importanza di coltivare bellezza e I Musicanti di Gregorio Caimi. (*SIT*)
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Cultura & Spettacoli 33
GIORNALE DI SICILIA
Mercoledì 12 luglio 2017
teatro. «Sovrani & impostori» è il tema scelto per la nuova stagione: viaggio emozionante tra classici e nuove scritture. Alajmo: dopo gli anni difficili puntiamo al rilancio
Potere e menzogna protagonisti al «Biondo» 0 Apre il 27 ottobre il controverso «Bestie di scena» di Emma Dante. In scena il meglio della «scuderia» di artisti siciliani Il cartellone prevede 28 spettacoli di cui 15 tra produzioni e coproduzioni. Gianni Puglisi sottolinea che il «Biondo» ha perso in dieci anni, la metà esatta dei suoi finanziamenti e chiama a raccolta i soci sostenitori. Simonetta Trovato PALERMO
OOO Bisogna prenderla con ironia: perché nessuno è sovrano in patria e tutti lo sono nel regno della follia. Oppure, prendendo a prestito «La dodicesima notte» di Shakespeare, «La pazzia, signore, se ne va a spasso per il mondo come il sole, e non c’è luogo in cui non risplenda». Roberto Alajmo si deve esser divertito a trovare un titolo per questo nuovo cartellone del Teatro Biondo: ha sciorinato re folli e sovrani fantocci, grandi classici e leggere riscritture. Mettendo insieme una rassegna che probabilmente mai come quest’anno – nei quattro del suo «pontificato» – riesce a far rientrare allo Stabile i grandi nomi che lo hanno abitato in precedenza. «Dopo gli anni difficili - assicura Alajmo - puntiamo al rilancio» . Complice probabilmente un teatro reso più forte, con un bilancio (leggermente ma qualitativamente) in positivo, che guarda fiducioso al domani. Persino il presidente Gianni Puglisi stavolta sembra (lievemente) fiducioso anche se sottolinea che il «Biondo» ha perso in dieci anni, la metà esatta dei suoi finanziamenti) e chiama a raccolta i soci sostenitori, per una volta non al capezzale di un teatro morente, ma attorno ad uno Stabile che vuole tentare la corsa a Teatro Nazionale. E quindi ha bisogno di risorse certe, prospettive almeno triennali e investimenti. Di privati ovviamente non si parla, ma si sa, a Palermo sono più rari delle mosche bianche. Ed ecco il cartellone intitolato a «Sovrani & Impostori»: 28 spettacoli tra la Sala Grande e la Sala Strehler, di cui 15 tra produzioni e coproduzioni. Cominciamo dai ritorni: riecco Carlo Cecchi con un «Enrico IV», Giorgio Barberio Corsetti («Re Lear» con Ennio Fantastichini), Maurizio Scaparro, Luigi Lo Cascio, e un redivivo Carlo Quartucci che dopo la Zattera di Babele di Erice, non era più venuto in Sicilia. Un occhio al teatro canzone, che sembra funzionare molto bene: quindi Simone Cristicchi («Il secon-
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1. «Bestie di scena», di Emma Dante. 2. Neri Marcorè. 3. Vincenzo Pirrotta. 4. Giorgio Barberio Corsetti con Ennio Fantastichini. 5. Goliarda Sapienza do figlio di Dio», regia di Antonio Calenda) Neri Marcorè (omaggio a De Andrè con «Quello che non ho» regia di Gallione), Mario Incudine e Moni Ovadia. Due gli spettacoli di Emma Dante: si inizia il 27 ottobre con l’atteso (e discusso) «Bestie di scena«, coprodotto con il Piccolo Teatro di Milano e il Festival di Avignone. La Dante ha buttato in scena la sua (graffiante) riflessione sul teatro, affidandola ai suoi 14 interpreti totalmente nudi; il 17 aprile tocca invece a «La scorticata» da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, appena presentato (e applaudito) a Spoleto, con Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola en travesti.
la candidatura. Entro dicembre le domande: sarà poi il ministero a valutare
Sale d’eccellenza, Stabile pronto a scommettere ancora OOO Riprovarci. Perché la scottatura c’è stata, inutile nasconderlo. E perché i Teatri Nazionali non si possono fermare a Napoli, come dicono concordi il presidente del Teatro Biondo Gianni Puglisi e il direttore artistico Roberto Alajmo, gli assessori, regionale Anthony Barbagallo e comunale Andrea Cusumano: il Biondo vuole provare a rimettere sul tavolo la candidatura per rientrare nelle sale d’eccellenza italiane. Il che vorrebbe dire, più finanziamenti, circuito più ampio, un
cartellone che guarda alle coproduzioni estere. Dal canto suo, se i canoni richiesti dal Ministero restano più o meno gli stessi, lo Stabile deve proporre un piano di investimenti almeno triennale (che con i chiari di luna amministrativi siciliani non son cosa facile), tre sale in attività e una scuola di teatro (ed ecco quindi la cessione allo Stabile del Nuovo Montevergini per ospitare la scuola di teatro di Emma Dante), laboratori e sale prove (nel capannone dei Cantieri della Zisa, do-
ve potrebbe trovare sede una sala da duecento posti), un tot parecchio alto di ore lavorative e di «alzate di sipario», ovvero di un certo numero di spettacoli e repliche. Insomma, un teatro in piena attività che possa contare su risorse certe e in dirittura di arrivo già a metà anno. La candidatura andrà presentata entro dicembre: entro fine anno, ci vorrà quindi una decisione. Forte, politica e sinergica, che permetta al Teatro Biondo di giocare con tranquillità le sue carte. (*SIT*)
Tra le nuove produzioni del Biondo c’è un classico «Tamerlano» di Christopher Marlowe (9-18 febbraio) in siciliano, riscritto e diretto da Luigi Lo Cascio che, esattamente all’opposto di quanto successo con Otello, lo affida in scena Vincenzo Pirrotta; un «Re Lear» (14 dicembre) messo nelle folli mani di Giorgio Barberio Corsetti e interpretato da Ennio Fantastichini; «Aspettando Godot» (6 aprile) che segna il ritorno di Maurizio Scaparro; e il «Liolà» (11 maggio) musicale che sarà già ad Enna e Caltanissetta, ed è il nuovo progetto dell’ormai rodata coppia di fatto, Moni Ovadia e Mario Incudine che coinvolgono Sebastiano Lo Monaco. E ancora, «Il giuramento» di Claudio Fava regia di Ninni Bruschetta, la storica «Medea» di Ronconi ripresa da Daniele Salvo con Franco Branciaroli in panni femminili; «Dieci storie proprio così» di Emanuela Giordano; «Occident Express»di Stefano Massini al suo debutto allo Stabile, con Ottavia Piccolo. Tra gli spettacoli in sala Strehler, «Centomila, uno e nessuno» che in questi giorni sta girando in estiva, con la regia di Giuseppe Argirò, interpretato da Giuseppe Pambieri; «Galois» di Paolo Giordano con Fabrizio Falco; «La sonata a Kreutzer» di Tolstoj, adattata per il teatro e interpretata da Alvaro Piccardi; «Geppetto e » la mano felice di Tindaro Granata; «Guerrin Meschino», su testo di Miriam Palma adattato da un visionario Bufalino, e musiche di Sal Bonafede, regia di Carlo Quartucci, e «Acqua di colonia» del duo Frosini-Timpano. Ritornano «Tandem«, della coppia Civilleri-Lo Sicco e «Il Giuseppe Schiera» con Salvo Piparo e Costanza Licata, mentre Paola Pace recupera il suo amore teatrale, «Goliarda Sapienza», la trasforma in music-hall, sulle musiche di Lelio Giannetto e Marcello Savona. Claudio Collovà dirige «Fratelli» di Carmelo Samonà con Sergio Basile e Nicolas Zappa, su suggestioni visive ispirate ai quadri di Francis Bacon. Filippo Luna en travesti ne «La veglia» del rabbioso e leggero Rosario Palazzolo; «De revolutionibus» da Giacomo Leopardi e «Milite ignoto» che farà finalmente arrivare Mario Perrotta; fino al «Mozart» con Giuseppe Cederna. E c’è anche un pizzico di arte circense ne «Le circle invisible» di Victoria Chaplin. (*sit*)
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34 Spettacoli
GIORNALE DI SICILIA
Giovedì 13 luglio 2017
palermo. Musica alla Gam e allo Steri. Fra gli artisti in scena dal 28 luglio alcune pianiste acclamate e il duo Ugudesman-Ki Joo, con all’attivo 35 milioni di «views»
Maestre sul podio: l’estate classica è... leggera 0 Il direttore: «Un festival estivo deve essere frizzante e ricco di inediti». Il programma da Gershwin alla Cubana Ouverture Settima edizione del festival internazionale «Palermo Classica», che va avanti grazie agli sponsor privati: primo appuntamento nel chiostro con Valentina Igoshina e Nikolay Lalov con le musiche di Grieg. Sara Patera Palermo
OOO Valentina Igoshina con il Concerto in la minore di Grieg e Nikolay Lalov sul podio aprono, il 28 luglio alle 21,30 nel chiostro della Galleria d’arte moderna, la settima edizione del festival internazionale «Palermo Classica». In programma anche la Fantasy Ouverture Romeo & Juliet di Ciaikovski e l’Ungarian Rapsody n.2 nella versione per orchestra di Liszt. Un’edizione, quest’anno, all’insegna della varietà, come spiega il direttore artistico Girolamo Salerno: «Ho cercato qualcosa d'inedito come la Symphonie espagnole per violino e orchestra di Lalo. Un festival estivo- ne delinea il profilo il direttore - richiede una certa leggerezza. C’è Gershwin con la Cubana Ouverture e il Concerto in fa e mi sono spinto fino al Brahms della Prima Sinfonia, ma non oltre». Diciotto appuntamenti, dieci alla Gam, otto allo Steri e «tutti con il sostegno - sottolinea Salerno - di sponsor privati cui si deve la continuità del fe-
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Musiciste sul podio per «Palermo Classica»: 1. Valentina Igoshina 2. Valentina Lisitsa 3. Olga Stezhko stival, senza alcun contributo di Enti pubblici». Tanti graditi ritorni dalla Igoshina a Ekaterina Vasheruk e Olga Stezhko e soprattutto Valentina Lisitsa: «Torna dopo cinque anni a Palermo ed è una pianista molto attesa, la più nota e molto popolare - rileva il direttore artistico - ed è in cartellone con due appuntamenti».
Varietà, dunque, con il melologo «Enoch Arden» di Strauss, il 10 allo Steri, Siestango Quartet alla Gam accolto la scorsa estate con molti consensi che sarà arricchito da amplificazioni e scenografia e, in particolare, il duo Aleksey Igudesman e Hyungki Joo, due musicisti che con il loro show «A little Nightmare Music» hanno ottenuto 35
milioni di views e si sono esibiti nelle TV di numerosi paesi. I loro show sono una combinazione di commedia, musica classica e cultura popolare. Al via il festival il 28 luglio alla Gam con Grieg. Si prosegue il 5 agosto con «Big Nightmare Music». Joachim Jousse dirige la Palermo Classica Symphony Orchestra. Il 9 agosto è la volta di Valentina
Lisitsa con Arman Tigranyan sul podio e il Concerto n.1 di Ciaikovski nella prima parte e la Prima Sinfonia di Brahms nella seconda. Jousse dirige, il 13 agosto, il Preludio del I atto della Traviata, la suite del Peer Gynt di Grieg, la Moldava di Smetana e il Concerto in fa minore di Chopin, solista Evgeni Bozhanov. Programma russo con il Secondo
di Rachmaninof , il 19, diretto da Francisco Maestre e con Sofia Vasheruk al piano. Ancora maestre sul podio per Offenbach, Granados, Brahms e la Symphonie espagnole di Lalo, con la violinista Rusanda Panfili. Il Siestango il 29 e Gershwin, Fortunato (Love Prelude) e il Bolero di Ravel diretti da Dian Tchobanov, al piano Dora Deliyska, il 2 settembre, concludono il ciclo. Allo Steri la pianista Nadejda Tzanova, il 30 luglio alle 21,30, apre le manifestazioni con Haydn, Liszt e Prokofief. Viola e pianoforte il 2 agosto, con Danilo Rossi e Stefano Bezziccheri e, in programma, Hindemith, Ravel, Nanni e Piazzola. Il 10 il melologo di Strauss Enoch Arden ha interpreti Ekaterina Vasheruk al piano e Luigi Maria Rausa voce recitante. Piano e violoncello, l'11, con Olga Stezhko e Hélèn Jeandel per Schumann, Beethoven e Chopin. Cospicuo recital pianistico di Rexa Han da Bach a Verdi-Liszt, il 14. I pianisti Marco Schiavo e Sergio Marchegiani, il 23, propongono Mozart, Schubert e Brahms. Il flautista Giuseppe Nova, il 27 eseguirà brani di Bach, Piraino, Devienne e Bizet. Il recital pianistico di Primavera Shima, il 31, con Debussy, Beethoven, Rachmaninof e Liebermann è l' appuntamento conclusivo del festival. Una navetta a piazza Croci e in via Crispi angolo via Stabile accompagnerà gli spettatori alla Gam. (* spa*)
i personaggi. Il coreografo belga e l’insegnante ungherese a Palermo: «Il talento non basta, volontà e amore insieme fanno miracoli. Senza trascurare la disciplina»
Danza, come nasce un’étoile: i segreti di Bouy e Lorinc Daniela Cecchini Palermo
Ospiti del Centro Danza 2 di Angela Abbigliati, sono presenti in questi giorni a Palermo due importanti personalità del mondo della danza internazionale. Si tratta di Luc Bouy, danzatore e coreografo belga, e Katalin Lorinc, ungherese, danzatrice e docente all’Università della danza di Budapest. Luc Bouy è stato solista nel Ballet du XXème Siècle di Bejart, poi al Cullberg Ballet, poi per dieci anni vicedirettore del Ballo all'Opera di Roma, direttrice Carla Fracci. Katalin Lorinc tiene un corso di danza contemporanea con tecnica Graham. Ospite a Pa-
lermo con Luc Bouy negli anni Ottanta con il Cullberg Ballet, racconta di quanti giovani ballerini italiani ci siano a Budapest, dove l’organico del Teatro dell’Opera conta attualmente circa 120 elementi. Ben diverso è il clima in Italia, dove pur essendoci un grande pubblico per la danza e tanti allievi che la studiano, sopravvivono solo quattro corpi di ballo nei teatri di Milano, Roma, Napoli e Palermo. «In Italia - dice Katalin - ci sono alcune scuole interessanti. I giovani girano molto all’estero anche per il desiderio di conoscere. La tecnica Graham che insegno ha la sua età ma conserva un notevole livello di profondità». «Nelle scuole di danza italiane - di-
ce Luc Bouy - c’è molto da migliorare. Non basta avere titoli accademici ufficiali. È importante riportare la danza anche al rispetto dei ruoli, alla disciplina». Luc Bouy dirige personalmente una scuola a Nocera Inferiore. OOO La danza classica è ancora viva? «Senza la danza classica non c’è nessuna danza - dice Bouy -. Bisogna insegnarla con umiltà e pazienza. La danza, che sia classica, contemporanea o moderna, vive solo se fatta bene».
Il coreografo Luc Bouy
Katalin Lorinc
OOOI giovani si orientano spesso sulla danza contemporanea perché la ritengono più espressiva e attuale. Che ne pensa?
«Trovo nella danza contemporanea a volte una rappresentazione troppo crudele e violenta del mondo, in totale assenza di dolcezza e tenerezza. Forse per paura di mostrarsi deboli. Altre volte invece, insieme a una tecnica strepitosa c’è una semplicità e una profondità che unite all’estetica danno risultati eccellenti». OOO Come si fa a capire se si possiede un talento? «È cosa molto complessa - risponde invece Katalin Lorinc -. È essenziale essere aperti, studiare molte cose. Il talento è mobile e può modificarsi: allora è utile progettare anche un’altra scelta». «Se si ha talento o no, secondo me, non si capisce mai - dice Luc Bouy -, ma la volontà e l’amore per la danza possono fare miracoli». (*DC*) Daniela Cecchini
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Cultura & Spettacoli 35
GIORNALE DI SICILIA Venerdì 14 luglio 2017
manifesta a palermo. In attesa dell’evento, l’edificio alla Magione si trasforma in quartier generale con una mostra di foto, video e testi che spiegano le tappe del percorso
La Biennale nomade apre il teatro Garibaldi 0 Obiettivo integrare l’arte con il sociale. La curatrice Hedwig Fijen: non vogliamo quadri appesi ai muri, ma storie vive Saranno proiettati video e film, tra cui «What we do for money», il documentario realizzato in occasione di Manifesta 11 di Zurigo. Per tutto luglio sarà possibile effettuare delle visite didattiche. Valentina Di Miceli palermo
OOO Nel 1925 a Parigi un gruppo di artisti, scrittori, intellettuali surrealisti fondò il «Bureau de recherches surréalistes», un laboratorio di idee e pensieri, in cui incontrarsi, confrontarsi, progettare, e «raccogliere tutte le informazioni possibili relative alle forme più adatte ad esprimere l’attività inconscia della mente». In un’altra epoca, in un contesto storico-culturale completamente diverso, ma con lo stesso preciso intento di penetrare nella società, la biennale d’arte contemporanea «Manifesta», giunta alla sua dodicesima edizione, fonda oggi a Palermo, nella storica sede del Teatro Garibaldi, un ufficio centrale di ricerche, «Palermo Atlas», strumento fondamentale di integrazione col territorio, per attuare il suo lungimirante obiettivo: non educare all’arte, ma usare l’arte come strumento, come linguaggio universale, per agire sulla società contemporanea, sui luoghi e la gente, sui concetti fondamentali di identità e appartenenza. E centra il primo obiettivo: sottrarre all’oblio uno spazio magnifico e dismesso. La Città di Palermo è stata selezio-
nata dal comitato di Manifesta come sede della sua dodicesima edizione, che si terrà da giugno a novembre del 2018, perché con la sua storia antica e le sue complesse stratificazioni, con il suo esempio perfetto di sincretismo, rappresenta al meglio i due principali temi che identificano l’Europa contemporanea: migrazione e condizioni climatiche, nonché l’impatto che queste questioni hanno sulle nostre città. La biennale nomade europea, fondata negli anni ’90 ad Amsterdam dalla storica dell’arte olandese Hedwig Fijen, che ancora oggi la guida, è un progetto culturale site-specific, ovvero fondato sulla reinterpretazione dei rapporti tra cultura e società in un dialogo continuo con l’ambito sociale. Dalla prima biennale a Rotterdam nel 1996 (passando da Lussemburgo 1998, Lubiana 2000, Francoforte 2002, Donostia-San Sebastian 2004, Nicosia-Cipro 2006, Trentino Alto Adige 2008, Murcia 2010, Genk-Limburg 2012, San Pietroburgo 2014) fino all’ultima a Zurigo nel 2016, la sede viene scelta di volta in volta tra le città che meno conoscono la realtà di Manifesta, che può usufruire così di un territorio vergine in cui seminare i suoi progetti sociali attraverso esperienze creative sempre nuove. Nel 2018 sarà la volta di Palermo. Manifesta ha già cominciato il suo lavoro di studio e ricerca profonda della città e del contesto storico culturale, e con gli eventi di «Aspettando Manifesta 12» vuole: «non solo educare, ma
L’allestimento della mostra fotografica dentro il teatro Garibaldi coinvolgere un pubblico che sia il più possibile eterogeneo, – spiega Hedwig Fijen – penetrando in profondità la superficie della città, attraverso una ricerca aperta e trasparente, e soprattutto attraverso una presenza fisica e attiva, e non come idea astratta. Una mostra biennale non necessita di quadri appesi al muro, ma della vita, della gente, del quartiere». Manifesta Cultural Histories è la
mostra documentaria inauguratasi ieri presso la sede operativa del Teatro Garibaldi, che vuole appunto rendere noto il percorso di manifesta fino ad oggi, attraverso fotografie, video, testi e oggetti. Durante la mostra saranno proiettati video e film, tra cui «What we do for money» il documentario realizzato da studenti sul rapporto tra l’arte e le diverse categorie professionali, in
occasione di Manifesta 11 di Zurigo. Per tutto il mese di luglio sarà possibile effettuare delle visite didattiche gratuite per gruppi di massimo di 15 persone, dal martedì al sabato dalle 10 alle 19 (è richiesta la prenotazione con una settimana di anticipo via mail all’indirizzo m12booking@manifesta.org o al numero al numero +39-333.6330044, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19).
Nell’ufficio centrale di Manifesta 12 sarà disponibile anche una biblioteca d’arte temporanea, come un’oasi nel deserto, che comprende una sezione dedicata ai bambini e una con diversi libri d'arte contemporanea e di cultura dell'archivio Manifesta, donati da editori o varie istituzioni culturali, affiancata da un pop-up cafè per permettere ai visitatori di prendersi comodamente del tempo. Il lavoro sul territorio di Manifesta passa inevitabilmente dalle scuole, dal lavoro con i bambini che diventa il primo passo verso l’integrazione della biennale nella città, ma al contempo verso l’integrazione dei cittadini stessi alle proprie radici, spesso ignorate, nella costruzione cosciente di un percorso creativo volto alla riscoperta dell’identità collettiva e individuale. «I racconti di Fatimide» è il laboratorio tenuto dall'artista palermitana Gabriella Ciancimino, che nei giorni scorsi ha accompagnato i bambini della scuola Amari Roncalli Ferrara di piazza Magione alla scoperta della piazza com’era un tempo, e come sarà, realizzando insieme un grande libro e un’installazione pittorica sulle finestre della biblioteca. Lo sguardo lucido e attivo di una realtà come Manifesta a Palermo è un evento importante, perché motore di energie e sinergie con la gente del luogo che serve a scuotere le fondamenta assopite di una cultura millenaria, e dare un nuovo impulso di vita alla città attraverso l’arte che è stata e l’arte che sarà. (*vdm*)
valle dei templi. Domenica l’appuntamento promosso dal Fai nel Giardino della Kolymbethra. Musica con Debora Troìa e Tobia Vaccaro ed escursioni nel Parco
Dietro le quinte del docu-film: Teresa Mannino svela Camilleri AGRIGENTO
OOO C’è un piccolo giardino ell’Eden a pochi passi dai templi maestosi. Un luogo dove cammini tra aranci e limoni, odori la lavanda e sei lontano mille anni luce dalla terra riarsa che si colora di ocra. Una volta – virtualmente – venne qui anche Livia, la fidanzata nordista del buon Salvo Montal-
bano, e si ritrovò immersa in un nugolo di colori: perché il Giardino della Kolymbethra deve la sua vita all’uomo – ad un solo uomo – ma sembra essere la «pittata» di un dio. La cura è del FAI che domenica alle 21, nel cuore della Valle dei Templi, presenta il docu-film sulla vita di Andrea Camilleri, «Il Maestro senza regole» affidandolo
alla mano felice di quel vulcano al femminile che è Teresa Mannino. L’attrice palermitana racconterà la sua straordinaria esperienza con lo scrittore, ma anche ricordi e retroscena durante le riprese del film. Il documentario, diretto nel 2004 da Claudio Canepari e Paolo Santolini, grazie alle interviste di Teresa Mannino a Camilleri e ad altri personaggi che lo hanno co-
Teresa Mannino
nosciuto, ricostruisce le varie tappe della carriera e della vita privata dello scrittore, a partire dagli anni dell’adolescenza a Porto Empedocle fino all’insegnamento all’Accademia nazionale di arte drammatica, a Roma, e alla nascita dei suoi famosi romanzi e della serie con protagonista il commissario più noto d’Italia. A fianco della Mannino, per questo inedito «dietro le quinte», ci sarà dalle 20,30 il mezzosoprano Debora Troìa che, accompagnata dalla chitarra di Tobia Vaccaro, le dedicherà «Bentornata Teresa!», le più belle canzoni della tradizione musicale siciliana. Or-
ganizzano il FAI e il Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, durante la manifestazione, sarà possibile visitare con gli esperti, il Giardino della Kolymbethra, ma soprattutto partecipare dalle 19 ad un itinerario lungo i percorsi ipogei inaugurati quest’anno, con la guida di esperti speleologi, per scoprire uno degli acquedotti Feaci che attraversa la collina sino all’esterno delle mura, in corrispondenza della Porta Quinta. Con il patrocinio della Regione, del Comune di Agrigento e della Strada degli Scrittori. (sit) Simonetta Trovato
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Cultura & Spettacoli 35
GIORNALE DI SICILIA Sabato 15 luglio 2017
palermo. È una della quattro compagnie stabili di danzatori «sopravvissute» nelle fondazioni italiane. E da un anno è in organico anche un coreografo residente
La scommessa vinta del Teatro Massimo: il corpo di ballo è vivo E domani c’è «Giselle» 0 Giambrone: noi parte attiva del rinascimento della danza I danzatori del Massimo saranno in scena al Teatro di Verdura per il balletto con l’ucraina Svetlana Zacharova, dopo l’Omaggio a Martha Graham a novembre dello scorso anno. Simonetta Trovato PALERMO
OOO In Italia ci sono in tutto quattro soli teatri con corpi di ballo ed in Germania, terra pragmatica e di minori tradizioni artistiche, più di cinquanta. In Italia un milione e mezzo di ragazzi studia danza e poi va a lavorare fuori. Corpi di ballo chiusi in un fiat, considerati inutili orpelli di stagioni che guardano al contemporaneo, anzi in pochi sanno che un balletto «vale» meno in termini di punteggio, rispetto ad un’opera, a fini delle valutazioni del ministero. In Italia sembra la regola, quella di «sparare» a vista sul corpo di ballo: in pochissimi anni
hanno chiuso i battenti i corpi di ballo dei teatri e delle fondazioni liriche di Bologna, Genova, Venezia, Torino, Catania, Trieste, Firenze e, proprio pochi mesi fa, quello dell’arena di Verona. E Palermo? Qui si sorride: perché il Teatro Massimo è una delle quattro fondazioni liriche italiane che mantiene il suo corpo di ballo. Cinque ballerini stabili, che diventano trenta (ma arrivano anche a quaranta) quando si mettono su le produzioni, che in un anno sono almeno cinque. Quando Francesco Giambrone era arrivato al teatro, aveva promesso che avrebbe dedicato attenzione ai danzatori. E così è stato: il corpo di ballo del Teatro Massimo è vivo, vegeto e gode di buona salute, e domani sarà al Teatro di Verdura per la «Giselle» interpretata dalla Zacharova, che arriva dopo l’Omaggio a Martha Graham a novembre dello scorso anno, prima occasione della storia in cui la grande compagnia
americana ha danzato insieme a un altro corpo di ballo; dopo «Schiaccianoci» di Giuseppe Picone; «Trittico contemporaneo» di Matteo Levaggi, Johan Inger e Jií Kylián. «Un grande teatro d’opera italiano che riceve finanziamenti pubblici – dice il sovrintendente Francesco Giambrone - ha una funzione sociale, educa e forma il suo pubblico, che deve poter conoscere i linguaggi contemporanei non solo della lirica ma anche della danza. E questo anche se un balletto “vale” molto meno di un’opera, in termini di punteggio, ai fini dei finanziamenti ministeriali. L’associazione nazionale Fondazioni liriche si è data il compito di offrire e far viaggiare le compagnia esistenti nei teatri lirici che ne sono privi. I quattro corpi di ballo italiani sono geograficamente strategici. Palermo potrebbe per esempio coprire il centro sud e le isole». A Palermo da un anno è in organico anche un coreografo residente che
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2 Q 1. Svetlana Zacharova alle prove di «Giselle». 2. Ancora prove al Verdura
cambia ogni anno, una scelta che non fanno gli altri teatri italiani e che è molto utilizzata nel nord Europa, soprattutto in Germania. Dopo Levaggi, c’è Fabrizio Monteverde. «Vogliamo garantire – aggiunge Giambrone - un approfondimento nella direzione di una nuova coreografia d’autore, con una persona che lavori ogni anno con la compagnia». Il Massimo ha anche un coordinatore del corpo di ballo, Marco Bellone, che lavora a stretto contatto, ogni giorno, con i danzatori. «Questa Giselle è un grande momento di orgoglio per noi – dice Bellone - credo che sia importante in un momento di difficoltà per la danza in Italia, renderci parte attiva di un nuovo rinascimento della danza, sperando che a breve possa ritornare ad esserci un corpo di ballo in ogni regione d’Italia». (*sit*)
festival dedicato al bardo. Gonciaruk e gli allievi della sua «Scuola sociale di teatro» in scena a luglio con «Horror story» e «Sogno di una notte di mezza estate»
Una «via crucis» tra le sue opere Così Messina riscopre Shakespeare MESSINA
OOO William Shakespeare al Forte San Salvatore e al Monte di Pietà. Se è in corso la disputa tra gli storici sulle origini messinesi dello scrittore inglese, una tregua in palcoscenico viene concessa dal «Piccolo festival shakesperiano» a Messina. Ieri sera la presentazione del programma che dal 20 al 22 luglio sarà di scena al Forte San Salvatore con «Shakespeare Horror Story-Il tradimento» (alle 19 la pri-
ma e alle 21 la replica) e dal 27 al 29 al Monte di Pietà con la commedia «Sogno di una notte di mezza estate» (con inizio alle 21,15). Gli adattamenti teatrali nelle due splendide cornici dello Stretto e la regia sono di Daniele Gonciaruk: «Ho voluto focalizzare i momenti più terribili delle tragedie del bardo con la novità quest’anno del tradimento con l’elemento del bacio che è predominante nelle nostre rappresentazioni, diamo an-
che a Messina la possibilità di usufruire dell’importanza di questo grandissimo autore; quest’anno saranno assoluti protagonisti i ragazzi della mia scuola, speriamo che questo festival possa crescere ancora». Horror Story è uno spettacolo concepito come una «Via Crucis» perché percorre luoghi e personaggi delle tragedie del drammaturgo inglese. Sono sette le opere «visitate»: Amleto, Tito Andronico,
Daniele Gonciaruk
Otello, Riccardo III, Romeo e Giulietta, Re Lear e Macbeth. Sette come i peccati capitali, con il tradimento a far da filo conduttore. Al Monte di Pietà la famosa «Sogno di una notte di mezza estate» rivisitata da Gonciaruk in una versione originale e atipica. Il cast artistico è composto da Pina Battiato, Anna Bellinghieri, Melania Caratozzolo, Enza Ciacchella, Eleonora Cicciò, Andrea Cinturrino, Gaetano Citto, Rosario Confessore, Rosario Cuscinà, Marco Dell’Acqua, Fabiana D’Urso, Sergio Foscarini, Doriano Garufi, Mara Giannetto, Maria Laganà, Dina Maiolo, Adriana Malignaggi, Gaetano Mazza, Daniela Orlando, Rosalba Orlando, Giusi Piccione, Antonio Previti, Giuliana
Runza, Renato Sanfilippo, Alessandro Santoro, Emanuela Ungaro con l’amichevole partecipazione di Nicola Calì. «Piccolo festival shakespeariano» è promosso dall’associazione culturale Officine Dagoruk con gli allievi della Scuola sociale di teatro e vede il patrocinio di Comune, Città Metropolitana di Messina, Fondazione Bonino-Pulejo e Assemblea regionale siciliana. Gonciaruk nel 2013 ha dato vita alla Scuola sociale di Teatro con sedi a Messina e Roma dedicandosi alla formazione di allievi giovani e meno giovani accomunati dall’obiettivo di fare del teatro la personale modalità espressiva privilegiata. (*acaf*) Antonio Caffo
del
16/07/2017
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GIORNALE DI SICILIA
Domenica 16 luglio 2017
Cronaca di Palermo 21
Il 393° festino Decine di istantanee condivise su instagram, facebook e twitter hanno raccontato vari momenti dell’evento
Le acrobazie a Palazzo dei Normanni nello scatto di Isabella Pugliese
Il carro di Santa Rosalia fotografato da Stefano Russo
La Cattedrale vista da vicolo Brugnò nello scatto di Giorgia Teresi
L’amore per la Santuzza negli scatti sui social 0 Dall’esibizione degli acrobati a Palazzo dei Normanni all’infiorata, centinaia di foto partecipano al contest #LuglioaPalermo Per partecipare all’iniziativa promossa dal Giornale di Sicilia in collaborazione con @igerspalermo basta inserire nella descrizione della foto gli hashtag #luglioapalermo, #gdscontest e i #igerspalermo. Giovanni Villino twitter: @villino
OOO Migliaia di obiettivi puntati sul carro della Santuzza, sulle luminarie che sovrastano il Cassaro, sul palco ai piedi della Cattedrale. E ancora smartphone, macchine fotografiche e tablet rivolti al cielo per seguire le evoluzioni degli acrobati e lo spettacolo, sempre nuovo e affascinante, dei fuochi di artificio. Centinaia di istantanee e di filmati sono stati pubblicati ieri notte su Instagram, Facebook e Twitter. Hanno raccontato, da punti di vista diversi e da sensibilità distanti fra loro, i colori, le luci e i volti di un evento che è unico al mondo. Al Festino di Santa Rosalia la religiosità si comunica attraverso emozio, parole, simboli e partecipazione. Sì, perché ogni persona che segue il carro o
che si stringe al Foro Italico per ammirare i fuochi di artificio diventa parte attiva dell’intera manifestazione. A raccontarlo sono state anche le foto di quanti hanno partecipato al contest lanciato dal Giornale di Sicilia (@giornaledisicilia) con la collaborazione di IgersPalermo (@igerspalermo). Un contest che ha l’obiettivo di tradurre per immagini tutte le emozioni di un mese particolare per la città. #LuglioaPalermo (questo l’hashtag da inserire nelle foto insieme a #gdscontest e #igerspalermo) è stato il Pride che ha invaso il centro storico di carri e di colori. Ma è anche il mese in cui Mondello e Sferracavallo vengono prese d’assalto. Ma non solo. Il mese di luglio accentua ancora di più le differenze tra le diverse zone della città. Dai colori caotici delle località meta di turismo al bianco e nero di alcune periferie che parlano di silenzio e solitudini. Per il Festino decine le foto che hanno partecipato al contest. C’è, ad esempio, quella di Stefano Russo (@fano80) che è stata pubblicata sull’account Instagram. Il titolo è
L’infiorata davanti al sagrato della Cattedrale nello scatto di Valentina Bertini
emblematico: «Prove tecniche di Fistino». Una famiglia osserva il carro che è stato preparato quest’anno con la collaborazione degli studenti del liceo artistico Eustachio Catalano. «Il Festino - commenta Stefano Russo - mi è piaciuto tantissimo. Una manifestazione affascinante nel suo insieme. È stato bello sia lo spettacolo, molto leggero così come è stato definito da tanti e a ragione, sia per la freschezza del carro fatto da ragazzi». Un mix che quest’anno ha conquistato tantissimi palermitani e turisti. Il Festino è anche stupore. È un evento che riesce a mettere grandi e piccini accanto e fa vivere loro emozioni comuni. È stato, ad esempio, l’esibizione degli acrobati a Palazzo dei Normanni. A fermare nel tempo questo momento con uno scatto Isabella Pugliese (@Cassandra_ip91). «Partecipo ogni anno al Festino - racconta Pugliese -, ho assistito ad uno spettacolo davvero bello, soprattutto quello degli acrobati». Una esibizione che si è svolta anche ai Quattro Canti, uno spazio suggestivo che non tutti conoscono
anche per il suo secondo nome, «Teatro del Sole». Un palcoscenico urbano che diventa centro di un momento forte del Festino stesso con il suo «Viva Palermo e Santa Rosalia», ripetuto per ben tre volte. Il Festino è comunque anche un momento in cui, in mezzo ad un apparente caos, si riesce a trovare lo spazio per incontrare se stessi. A raccontarlo è Giorgia Teresi (@giorgia_teresi). «Ah se questi pensieri potessero parlare...», il titolo dato allo scatto realizzato da vicolo Brugnò. Uno scorcio suggestivo che ritrae la Cattedrale attraverso drappeggi e luminarie. «Amo passeggiare per i vicoli di Palermo, una città piena di tradizioni - dice Teresi -. Sono stata sempre conquistata dalle luminarie del Festino». E per chiudere con il racconto di questa giornata particolare, ci si affida allo scatto di Valentina Bertini (valeberti88) dal titolo «Alle quattro del mattino è ancor più bella». Un volto notturno che parla di luce. Una luce che solo in questa città è in grado di manifestarsi nella bellezza e nelle sue contraddizioni.
del
27/07/2017
Rap & rolex & pop
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ggegi@yahoo.it
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J-Ax e Fedez lunedì saranno al Teatro Antico di Taormina con una band di 10 elementi diretta da Paolo Jannacci
J-AX E FEDEZ
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primo piano
Musica/2
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Sull’onda del successo di Comunisti col rolex i due rapper lunedì saranno a Taormina per l’unica data (sold out) sull’Isola del tour estivo che li vedrà sul palco del Teatro antico accompagnati da una band di dieci elementi guidata da Paolo Jannacci. «Sarà uno show pieno di energia» dicono E preannunciano “sorprese”
Musica/3
di Gianluca Santisi
Q
uesta estate torniamo in Sicilia! Nuova data a Taormina!. È bastato un post su Facebook per far scattare la caccia al biglietto e registrare il sold out quando ancora mancavano tre settimane dal live. Dopo il successo in primavera al Pal’Art Hotel di Acireale, J-Ax e Fedez si preparano ad un nuovo bagno di folla nella nostra Isola. Il Teatro Antico li attende lunedì per uno degli eventi più attesi dell’estate siciliana. Il tour estivo, dopo Taormina, toccherà il 4 agosto Rimini, il 6 agosto Chieti, il 9 agosto Gallipoli, il 2 settembre Treviso e il 3 settembre Servignano (Fm). Ma la data di Taormina è quella più attesa, anche dagli stessi protagonisti. Un evento da non perdere in una location mozzafiato. «Non vediamo davvero l’ora! - conferma J-Ax Io ci sono già stato ed è incredibile, è una location che ti lascia senza parole. La data è sold
L’EVENTO/1
Franco Battiato, Carmen Consoli e Luca Madonia al festival di Sanremo 2011, si ritroveranno a Milo
U Pino Scotto, guest star di Lavica Rock 2017
Luci d’autore a MILO
Tre le giornate di Luce del Sud, la rassegna che Franco Battiato ha organizzato nel borgo etneo da lunedì a mercoledì. Tra gli ospiti Carmen Consoli, Emma, Gabbani, Luca Madonia, Vasco Brondi e altri
glia, il trionfatore di Sanremo Francesco Gabbani e due signore na luce sonora che della musica italiana come la nissena Miele e la catanese Gabriella punta su un Grasso, voce importante della ridente borgo milworld music. Il 1° agolenario sto Luca Madonia con alle la sua band aprirà la pendici serata per poi lasciare dell’Etna e moltiplica il palco a Emma e le emozioni in musica Franco Battiato, ciacon la complicità del scuno con il proprio set pubblico, riunito in un e chissà magari li pittoresco anfiteatro vedremo nuovamente sotto le stelle. A Milo, duettare come l’anno il 31 luglio, l’1 e il 2 scorso. La rassegna agosto si svolgerà una chiude il 2 agosto: grande festa della Vasco Brondi Le Luci Arisa con i suoi musica italiana d'audella centrale elettrica successi dall’ultimo tore pensata e organizdisco “Guardando zata da Franco Battiato e il cielo” e non solo, Etta Scollo giunta alla sua seconda edizione. con quella sua voce di gola, Alle tre serate di Luce del Sud, radente, che affronta con impeto Battiato ha invitato grandi della musica italiana d’autore che spes- la tradizione, Juri Camisasca, da sempre vicino a Franco Battiato e so hanno intrecciato la loro carsuo cantore nelle opere “Genesi” riera con quella del cantautore di e “Gilgamesh”, e infine Vasco Riposto, ora collaboratori, ora amici, ora colleghi. Tre serate per Brondi ovvero le Luci della centrale elettrica reduce dal suo ultiundici artisti: Luce del Sud si mo bellissimo lavoro “Terra”. apre il 31 luglio con la “cantanL’ultima sera avrà inoltre un tessa” per eccellenza, la catanese ospite a sorpresa che solo pochi Carmen Consoli e i suoi “echi di
di Beatrice Levi
U
da domani a domenica
LAVICA ROCK, A VIAGRANDE IL CONTEST DEL ROCK EMERGENTE
C
omincia domani la 19ª edizione di Lavica Rock, il contest musicale di Viagrande riservato ai gruppi emergenti e alle tribute band. Da venerdì a domenica, a partire dalle ore 20, spazio alla musica rock in tutte le sue evoluzioni e sfaccettature. Anche quest’anno la cornice della manifestazione sarà il Parco comunale “A. Aniante”. La “main star” di questa diciannovesima edizione è Pino Scotto, sul palco venerdì, cantautore e conduttore televisivo, conosciuto al grande pubblico per essere stato il frontman dei Vanadium, storica metal band italiana. Tra le altre guest ci saranno il cantautore catanese Antonio Monforte (domenica), chitarrista salito alla ribalta, dal 2001, con “I Figli di un do minore”; Riccardo Autore (sabato), vincitore categoria “Inediti” della scorsa edizione, che promuoverà, la prima edizione della “Maratona per Lavica” (iniziativa finalizzata per legare lo sport alla musica rock); What the Funk (sabato), vincitori categoria Tribute del Lavica Rock 2016; Officina del Passo Pesante (domenica), nuova band capitanata da Pino Puggelli nata dalla fusione di due storiche band del panorama catanese (Deep South e Distortion Reverb); infine, il cantautore Graziano Lo Bianco, (sabato) che ha collaborato con produttori come Mara Maionchi e Francesco Palmieri. Saranno 18 le band in concorso, 9 gruppi emergenti che presenteranno i loro brani inediti, così come saranno 9 le tribute band. Tra gli inediti si esibiranno: The Basquiats, De Clacs, Disfonica Sound, Skull Above the Cannon, Xsephiroth, ETA Carinae, Soundmachine, Snowball, House of Mess. Queste, invece, le cover band in concorso nella categoria “tribute”: Deep Skunk (Skunk Anansie), Narciso (Carmen Consoli), 80’ Connection (Billy Idol), Punk Avenue (Ramones), Just Push Play (Aerosmith) , Thunder Pig (AC/DC), Volcanic Ash
out e siamo al settimo cielo. Non vediamo l’ora di esserci». Dopo i successi dei singoli Vorrei ma non posto, Assenzio, Piccole cose e Senza pagare, tratti dall'album Comunisti col rolex, che ha collezionato complessivamente 15 Dischi di Platino certificati dalla Fimi, J-Ax e Fedez portano nella versione outdoor del tour le loro hits del passato e i nuovi brani scritti a quattro mani. La playlist è ancora una volta da grandi numeri: 38 canzoni, alcune in medley, scelte tra i pezzi del loro album uscito il 20 gennaio e quelli della carriera solista di entrambi. Sul palco, una band di dieci elementi guidata da Paolo Jannacci. E a Taormina potrebbero arrivare sorprese speciali. «Siamo davvero carichi – raccontano - quindi non vi nascondiamo che ci potrebbero essere sorprese. Di sicuro una scaletta diversa da quella del tour invernale, per accontentare maggiormente i nostri fan». Sarà un grande spettacolo, una vera e propria festa. «Proponiamo uno show pieno di energia, colori, fuochi, stelle filanti, coriandoli. Ce n’è per tutti. Vogliamo che le persone stacchino la spina dalla quotidianità e che si divertano in compagnia dei loro figli e dei loro amici». J-Ax e Fedez sono arrivati al successo percorrendo strade diverse, ma quali sono le cose che hanno in comune? «Sicuramente la
meglio quello che ci piace». Comunisti col rolex è stato definito uno spartiacque nell'evoluzione del pop italiano, un scenario che i due popolari artisti dimostrano di conoscere molto bene. «Il panorama pop attualmente è estremamente vario e vasto – spiegano – e proprio per questa ragione non è semplice identificare quale direzione stia prendendo. È un genere in continuo fermento in grado di captare nuovi stimoli, nuove tendenze, ha un forte appeal sul pubblico e si presta molto alle contaminazioni, ai feat, questo gli permette di avere mille sfumature e altrettante evoluzioni». In un tempo in cui talent e social sono ormai parte integrante dei nuovi progetti artistici, lo spazio per la musica indipendente rischia di assottigliarsi sempre di più. L'apparizione televisiva è ancora una tappa obbligata per emergere? J-Ax e Fedez pensano proprio di no. «Assolutamente, il passaggio in tv non è obbligatorio – replicano - ne è la dimostrazione tutta questa nuova ondata di talenti che stanno emergendo. Quindi sì, assolutamente sì, c’è spazio per la musica indipendente e ben venga». Ma un album di straordinario successo come Comunisti col rolex avrà un seguito o ci sono altri progetti in pentola per il futuro? «Di sicuro saremo uniti dalla nostra etichetta – concludono i due artisti milanesi - e da progetti che condivideremo. Nel frattempo proseguiremo anche con le nostre carriere soliste». gianlucasantisi@gmail.com
L’EVENTO/2
A Ragusa Venturiello e G.o.D.o.T. in Pirandelliana
n grande omaggio a Luigi Pirandello, attraverso uno spettacolo che farà rivivere le sue opere più note e profonde, apre la stagione estiva di Palchi DiVersi Estate al Castello della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Si intitola Pirandelliana e sarà un viaggio che sabato 29 luglio, domenica 30 e martedì 1 agosto, alle ore 21.30, accompagnerà il pubblico del Castello di Donnafugata, che anche quest’anno ospita la rassegna, alla scoperta del talento pirandelliano e del suo teatro “non teatro”, al tempo stesso così onirico. Con la regia di Vittorio Bonaccorso, Vittorio Bonaccorso, l’allestimento vedrà la Massimo Venturiello straordinaria partecipazione dell’attore Massimo Ventue Federica Bisegna riello, ormai amico della Compagnia G.o.D.o.T.. Con Pirandelliana e con un omaggio alle opere più famose, come “Questa sera si recita a soggetto”, “La vita che ti diedi”, “Sei personaggi in cerca d’autore” solo per citarne alcune, i cui testi sono stati adattatati dall’attrice Federica Bisegna che ha curato anche i costumi dello spettacolo, gli attori della compagnia ragusana ricorderanno il 150° anniversario dalla nascita del Premio Nobel per la letteratura, al quale sarà dedicato anche il secondo appuntamento della rassegna il 18, il 19 e il 20 agosto con “La favola del figlio cambiato” con prologo ed epilogo da “I giganti della montagna”.
S
“fame” di comunicare – rispondono all'unisono -, di metterci in gioco e di fare al
A Lampedusa riaffiora Cosmogonia mediterranea
ulle tracce di chi arriva, portando con sé la polvere del viaggio, la paura del domani, la voglia di riuscire. E sulle orme di chi non riesce a raggiungere la terra, ma che l’ha desiderata spasmodicamente. Il viaggio è iniziato da qui, da Lampedusa l’anno scorso e nell’isola si condenserà di nuovo tra pochi giorni: perché Cosmogonia mediterranea fa intimamente e storicamente parte dell’isola dove è nata. L’installazione dell’artista nisseno Domenico Pellegrino - un profluvio pop di decori barocchi che prendono spunto dalle classiche luminarie di paese, inseriti in una figura che richiama la Sicilia è nata come opera subacquea immaginata dall’artista per raccontare una vera e propria “visione sottosopra” del Mediterraneo. Pensata per Lampedusa e adagiata per un solo giorno nei fondali della Guitgia nel luglio 2016, sarà riportata sull’isola dal 29 luglio al 30 settembre di quest’anno, proprio nel punto dove arrivano le navi che salvano i migranti in mezzo al mare. E dove verrà organizzato, al tramonto di sabato, una sorta di “bagno purificatore” che coinvolgerà tutti, i residenti, i turisti e i migranti del centro accoglienza. In contemporanea oltre a Lampedusa, altri due fari di luce comporranno la Cosmogonia di Domenico Pellegrino: altre due Sicilie si accenderanno infatti, una al
Domenico Pellegrino e la Cosmogonia a Lampedusa nel 2016
vivere settimanale
Anno XXIV - N. 891 del 27 luglio 2017 Testata indipendente - Registrazione n. 5 del 15-4-1993 presso Tribunale di Catania Giovanni Puglisi Direttore responsabile e Cosetta Gigli Mario Ciancio Sanfilippo in “L’aria Condirettore del continente” Domenico Ciancio Sanfilippo Coordinatore Michele Nania m.nania@lasicilia.it Editore Domenico Sanfilippo Editore SpA Viale O. da Pordenone, 50 - Catania Realizzazione editoriale GNC Press via Gabriele D’Annunzio, 15, Catania Redazione gncpress@gmail.com tel. 095.317725 - 095.2276021 fax 095.2931675 Pubblicità PKSud s.r.l. Concessionaria esclusiva Filiale di Catania - Corso Sicilia, 37/43 Tel. 095 7306311 - Fax 095 321352 Pubblicità nazionale RCS Pubblicità Tel. 02 25846543 www.rcspubblicita.it
martedì a palermo
TEATRO DEL FUOCO DIECI ANNI DI MAGIA IN SCENA CON LE FIAMME
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artedì sarà la giornata della decima edizione del Teatro del Fuoco. Sarà lo show “10” del 1° agosto al Castello a Mare di Palermo a celebrare l'inizio del decimo anno del Teatro del Fuoco, International Firedancing Festival, l’appuntamento ritenuto tra i 12 più cool al mondo per cui vale la pena fare un viaggio dalla rivista statunitense ‘Forbes’. Nato sul vulcano Stromboli alle isole Eolie, isola dal cuore di fuoco, dopo aver fatto tappa sull'Etna, a Tokyo, a Roma e altre città del mondo, il Teatro del Fuoco da cinque anni si realizza a Palermo. Da dieci anni il Festival, ideato da Amelia Bucalo Triglia, giornalista e organizzatrice palermitana di eventi, esalta i paesaggi naturali delle isole del Mediterraneo, chiama a raccolta gli artisti più bravi al mondo nelle discipline della danza, acrobatica e mimo con il fuoco, fondendole in un’unica coreografia che emoziona e lascia il pubblico con il fiato sospeso. Lo show è un indimenticabile viaggio evocativo tra suggestioni e rappresentazioni di altissimo livello portate in scena da artisti che provengono da Germania, Polonia, Argentina, Israele, Spagna, Italia, Repubblica Slovacca, Ungheria al vertice mondiale nelle loro rispettive discipline. Artisti dalle diverse identità, costumi dai colori sgargianti, muscoli e forme sinuose insieme in coreografie e scenografie infuocate e messaggi che riportano all'unità, multiculturalità, condivisione, rispetto, hanno fatto sì che il Teatro del Fuoco diventasse brand testimonial della cultura italiana nel mondo e prodotto di marketing turistico culturale innovativo di alta qualità. La fantasia viaggia con figure antropomorfe, angeli ed animali ancestrali, Icaro, Demetra, Prometeo, le ninfe delle stelle, in una terra in cui gli elementi determinano l’innamoramento e gli esseri
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27/07/2017
del
29/07/2017
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Cultura & Spettacoli 41
GIORNALE DI SICILIA Sabato 29 luglio 2017
musica. Il concerto era previsto al Castello a Mare, a Palermo: le norme contro il rischio attentati hanno indotto gli organizzatori allo spostamento dello spettacolo
J-Ax e Fedez portano il rap al Teatro Antico 0 Il duo fa tappa lunedì a Taormina e si annuncia il gran pienone: «Una location incredibile, faremo uno show pazzesco» L’ex Pooh su facebook ai fan. «Tornerò presto»
Continuano le critiche sulla scelta di puntare su un pubblico sempre più giovane: «Ma quando mai, ci seguono giovani e famiglie intere: arrivare a un pubblico così trasversale sembra facile, ma non lo è affatto»
Dodi Battaglia in tour ma salta Palermo
Tancredi Bua Palermo
OOO I «Comunisti col Rolex» di J-Ax e Fedez hanno già conquistato le radio nazionali e i palchi di mezza Italia, registrando il tutto esaurito quasi dappertutto: a Taormina, per il concerto di lunedì sera al Teatro Antico (era stato programmato al Castello a mare di Palermo, ma le nuove norme di sicurezza contro il rischio attentati hanno indotto gli organizzatori a spostarsi nella Perla dello Jonio), i due rapper arrivano certi di aver venduto anche qui ogni singolo biglietto disponibile. Dalla loro hanno un pubblico di fedelissimi, i produttori del momento e quel sottile fare polemico sempre in bilico tra il «pophoolismo» da hooligan di Fedez e la furbata alla J-Ax. «Stavolta suoniamo in una location incredibile – racconta entusiasta proprio l’ex-Articolo 31 – . Non vediamo davvero l’ora. Io ci sono già stato ed è un posto magico, ti lascia davvero senza parole. Siamo più felici e carichi che mai, pronti per regalare uno show pazzesco a tutti i nostri fan». Volendo assegnare una data all’inizio dell’avventura targata J-Ax e Fedez bisogna fare un salto indietro di quattro anni, quando entrambi cominciarono a mettere le mani in pasta su Newtopia, l’etichetta dietro Pop-Hoolista di Fedez (2014), Il bello d’esser brutti di J-Ax (2015) e i singoli di Fabio Rovazzi, ma il vero punto zero è un altro: «Collaboriamo già da un po’ con Newtopia, l’etichetta indipendente che abbiamo deciso di creare nel 2013. L’anno scorso però ci siamo
Palermo
J-Ax e Fedez un mese fa hanno già scaldato i cuori dei fan durante il concerto di Radio Italia a Palermo detti: pubblichiamo una canzone e vediamo come va. Dati alla mano, direi che è andata bene, «Vorrei ma non posto» è stata un grande successo, una delle hit estive per eccellenza. Nel frattempo ci siamo trovati a scrivere nuovo materiale e un po’ alla volta il disco ha preso forma, in modo molto naturale. Tra noi due – continua J-Ax – c’è una bella intesa, ci ispiriamo l’uno con l’altro». E una bella intesa si è creata anche con gli ospiti del disco, da Stash dei The Kolors alla calatina Levante, da Giusy Ferreri a Loredana Berté, da Alessandra Amoroso all’astro nascente della musica soul Alessia Cara: «Ci faceva piacere ospitare nel
disco artisti che stimiamo e con cui abbiamo instaurato un buon rapporto nel tempo. Le collaborazioni nella musica portano sempre a un confronto interessante e la nostra carriera ci ha dato la possibilità di incontrare tanti artisti di primo piano. Poi sappiamo che tutti loro piacciono molto anche ai nostri fan». E alle spalle dell’intero progetto, dal punto di vista tecnico (ma anche artistico), ci sono i due nomi che stanno plasmando il panorama sonoro italiano degli ultimi due anni, Takagi e Ketra: «Sono dei veri professionisti – commenta J-Ax – . Lavorare al loro fianco è stato molto stimolante». Diverse le accuse che
arrivano invece dalla critica musicale nazionale nei confronti del lavoro dei due rapper. C’è chi parla di un’involuzione di Fedez, chi sostiene che il loro obiettivo sia raggiungere un pubblico composto prevalentemente da ragazzini. Ma loro smentiscono categoricamente: «In realtà la gente che ci segue è talmente varia che siamo i primi a sorprenderci. Ci sono i fan di Fedez, chi segue me dai primi album con gli Articolo 31 e chi si è avvicinato alla nostra musica nell’ultimo anno. Questo significa ragazzini, giovani e famiglie intere: arrivare a un pubblico così trasversale sembra facile, ma non lo è affatto». (*TABUA*)
OOO Doveva esibirsi ieri sera al Giotto Park Village di Palermo, ma il suo concerto è stato annullato qualche settimana fa per motivi di sicurezza. E Dodi Battaglia, chitarra e voce dello storico gruppo dei Pooh, ne parla con rammarico alla diretta Facebook della redazione del Giornale di Sicilia. La decisione è frutto della nuova normativa sulla sicurezza delle grandi manifestazioni, varata all’indomani dell’attentato terroristico di Manchester. «Abbiamo fatto tanti concerti a Palermo con più di centomila persone - racconta Battaglia, parlando dell’epoca d’oro dei Pooh - pronte a vibrare sulle note della nostra musica. Una piazza bellissima che merita tutta la mia stima ed il mio rispetto. Il concerto che doveva farsi purtroppo non si farà. Farò comunque dei concerti a Ragusa e vicino a Catania, ma spero di riuscire a fare qualcosa a Palermo prima di finire la mia tournée». Nato e cresciuto in una famiglia di musicisti, Donato Battaglia, in arte Dodi, è cantante, compositore, ma soprattutto un grande strumentista, che vanta il prestigioso premio di «Miglior chitarrista europeo» dei primi anni 80. E in questi giorni il Conservatorio di Matera ha voluto premiare l’artista per la sua carriera, attribuendogli una laurea honoris causa come strumentista. «Ricevere questa onorificenza per
Dodi Battaglia me è qualcosa di straordinario, non succedeva dai tempi di Mozart. Questa iniziativa del conservatorio fa capire che le grandi istituzioni si sono avvicinate molto alla musica quotidiana, dando ai nostri ragazzi la possibilità e la speranza di fare della loro passione un lavoro. Pensate che un riconoscimento simile era andato prima a un solo musicista. Chi? Ennio Morricone». Durante la diretta Facebook, aggiunge: «Noi ci siamo ritirati a dicembre 2016, ma, per quanto mi riguarda, se dovesse arrivare una persona con tanti soldi da dare in beneficenza, per me una “reunion” si potrebbe fare. Io non chiedo alcun compenso». (*VIBU*) Vincenzo Burgio
del
29/07/2017
del
30/07/2017
DOMENICA 30 LUGLIO 2017
spettacolo
La coppia d’oro
TAORMINA. Uno ha 44 anni, l’altro 27. Sono la coppia più amata e detestata della musica italiana. Sicuramente la più chiacchierata. E ci tengono a dirlo: «Ai nostri concerti non ci sono solo bambini, come sostenuto dai nostri detrattori». A parlare è Alessandro Aleotti, in arte J-Ax, compare di Federico Lucia alias Fedez a partire da quel “Vorrei ma non posto” pubblicato ormai più di un anno fa e diventato subito un tormentone, singolo di lancio di “Comunisti col Rolex”: questo il titolo dell’album doppio Platino uscito a gennaio, che i due tornano a cantare e rappare domani
Fedez e J-Ax, a Taormina domani tutto esaurito
1938-2017
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sera a Taormina, in un Teatro antico tutto esaurito da settimane. «Durante la tranche primaverile del tour ci ha stupito l’affluenza delle persone, e non solo in termini di quantità», osserva J-Ax. «Sotto al palco abbiamo di tutto, dal bimbo di 5 anni alla signora di 50, e non è unicamente perché apparteniamo a generazioni diverse: contano le canzoni. I film della Pixar piacciono ad adulti e non, giusto? Per noi è uguale, usiamo un linguaggio universale che parla a tutti. O almeno a tutti coloro che hanno una certa mentalità».
na o di un amico. Abbiamo diviso quarant’anni di vita professionale. In tournèe eravamo soliti dividere la stessa casa. Lui, che era un amante della buona cucina, aveva il compito di fare la spesa e di preparare da mangiare. Una volta in Australia lo fotografai mentre di rientro da un supermercato, era carico di buste. Come attore, cosa dire... Era un professionista serio. Il teatro perde pezzi che scenico dello Stabile etneo. «Per non possono essere più sostituiti. me - afferma Tuccio Musumeci -, Impossibile pensare a determinaMarcello era quasi un fratello, ti lavori senza di lui». L’ultima molto più di un compagno di sce- produzione che li aveva visti insieme era stata “Miseria e nobilità”, mentre al cinema avevano recitato insieme nella commovente storia di “Italo”. Anche per Pippo Pattavina, Marcello Perracchio era un attore straordinario. Ma non solo. «Era soprattutto una persona perbene, come poche se ne trovano al giorno d’oggi. Era quello che in gergo teatrale chiamiamo “caratteri”, figure che stanno purtroppo scomparendo. E poi Marcello era uno che si divertiva a recitare, sentiva il fervore, la passione giovanile che, nei più grandi, resiste anche con il passare degli anni. Aveva la Marcello Perracchio tempra di “battersi” per una parcon Tuccio te, se questo era necessario. EraMusumeci, sopra nei vamo stati fuori sei mesi per “La panni del “dottor Governante”, dove lui aveva il caPasquano” con Luca meo del portinaio, interpretato Zingaretti-Montalbano magistralmente».
Luca Zingaretti: «Addio mio dolce amico» Colleghi commossi per la scomparsa di Marcello Perracchio. Il ricordo di un uomo buono CARMELA MARINO
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er lui soltanto ricordi dolci, parole buone, di affetto e grande rispetto. Non sarà un caso se tutti lo salutano così, dai colleghi di lungo corso, come Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina, a quelli più recenti, come i televisivi Luca Zingaretti e il produttore Carlo degli Esposti che già da adesso si pone il problema: «Il dottor Pasquano di Marcello Perracchio temo sarà insostituibile». Anche il regista de “Il Commissario Montalbano” Alberto Sironi non si sbilancia su un eventuale sostituzione ammettendo che sarà complicato trovare una soluzione. «Non credo, dice, che potremmo far recitare quel ruolo ad un altro attore; io, come regista, non me la sento. Il Pasquano di Perracchio era perfetto e anche il rapporto con Zingaretti è difficilmente ripetibile. Vedremo quello
che dirà Camilleri e proveremo a risolvere la questione: magari manderemo il medico in pensione». Non soltanto un grande professionista, forgiato da anni di teatro, ma anche un uomo buono, un collega disponibile. «Era uno – continua Sironi – che riempiva le giornate, il lavoro, i momenti di pausa. Spesso gli attori sono solo attori, Perracchio era un grande uomo». Zingaretti, il commissario televisivo più famoso di tutti i tempi, affida il suo saluto a Instagram: «Addio mio dolce amico. Nessuno più mi manderà a… come te! Sei stato un meraviglioso compagno di viaggio, un fenomenale interprete di un ruolo che hai fatto entrare nel cuore della gente e last, but not least, un grande e caro amico. Senza di te sarà tutta un altra cosa! Riposa in pace». I siparietti tra il commissario di Vigata e il medico legale chiamato sempre sulla scena del delitto, a-
al cinema CATANIA
ALFIERI MULTISALA
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Via Duca degli Abruzzi, 8 t095.373760 CHIUSURA ESTIVA. Ci rivediamo presto con una nuova stagione di cinema e grandi eventi. Buone vacanze! CATTIVISSIMO ME 3. DA Giov 24/08. Un'Imperdibile avventura per i mitici Minions e Gru. Con le voci di Max Giusti, Arisa e Paolo Ruffini. DAVID GILMOUR - LIVE AT POMPEII. Solo IL 13 E 14/09. 46 anni dopo la storica esibizione ai piedi del vulcano, arriva al cinema lo straodinario concerto in 4K e audio Dolby Atmos. LA GRANDE ARTE AL CINEMA. Da settembre torna l'appuntamento con i bellissimi documentari sull'arte e i suoi maestri. Visitate il sito ufficiale www.alfierimultisala.it Intero feriali euro 6 - sab, dom e festivi euro 6,50. Per 3D euro 7. Ridotto feriali euro 4 sab, dom e festivi euro 5. Per 3D euro 5. Martedi non festivi prezzo unico euro 4. Per 3D euro 5. Mercoledi non festivi ed escluso prime ingresso euro 3,50 per donne e universitari muniti di libretto. No 3D. Film Evento: la tariffa non fa parte del listino ordinario e varia in base ai film e agli accordi con le distribuzioni. CINECITY ARISTON mm600|f|h|P|R|U|M|DTS|DBS Via Balduino, 15/A t095/430657 THE WAR - IL PIANETA DELLE SCIMMIE. H. 2,25. Azione e avventura, con Woody Harrelson. Ore - 19,00 - 22,00. SPIDER-MAN: HOMECOMING. H. 2,10. Torna il supereroe più famoso, con Tom Holland, Marisa Tomei, Robert Downey Jr., Michael Keaton. Ore - 17,00 19,30 - 22,15. PRIMA DI DOMANI. H. 1,39. Alta tensione nel film ispirato al romanzo di Lauren Oliver. Con Zoey Deutch, Halston Sage. Ore - 17,30 - 20,15 -
nimavano con apparenti scaramucce le scene della riuscitissima serie tv. Nella realtà con Perracchio era
Tuccio Musumeci «Ho vissuto 40 anni con lui Abbiamo diviso tanti anni di lavoro. Ho perso un fratello» Pippo Pattavina «Con lui scompare uno degli ultimi “caratteri” del teatro Conservava il fervore giovanile»
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euro. Da Lun. Al Ven. (escluso primo giorno di programmazione e proiezioni 3D) universitari 4,00euro. Listino 3D (valevole tutti i giorni) Intero 8,00 euro - Ridotto 6,50 (valido solo per bambini fino a 10 anni, militari e senior). Per ogni aggiornamento consulta sempre il sito : www.lopomultisala.it www.lopomultisala.it
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impossibile litigare. Lo confermano due dei suoi colleghi storici, Musumeci e Pattavina con i quali per decenni aveva diviso il palco-
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Per informazioni e prenotazioni: 892.111(senza prefisso) servizio con sovrapprezzo e sul sito www.thespacecinema.it Apertura Cinema: tutti i giorni ore 17.50 Domenica ore 16.50 Biglietti: intero da lunedì a venerdì (esclusi martedì, festivi e prefestivi) euro 7.30, festivi e prefestivi 8.30 euro, ridotto per tutti martedì euro6,00 e martedì rosa per le donne a euro 4,90; ragazzi fino a 10 anni e over 65 euro 6,20, ridotto spettacoli dopo le 23:00 solo sabato euro4,50 no 3D e euro 7,50 3D escluse anteprime ed eventi speciali (sospeso per il periodo estivo), Studenti da lunedì a venerdì euro 4,50; intero 3D da lunedì a venerdì (esclusi festivi e prefestivi)euro9.00, festivi e prefestivi euro9,20;ridotto 3D tutti i giorni euro8,00,ridotto festivi e prefestivi euro8,20,(la tariffa non comprende il costo degli occhialini 3D di euro 1). Biglietto Famiglia 2D (due adulti + due bambini fino a 10 anni=quattro biglietti ridotto bambini) da lunedì a venerdì euro 6,20 escluso martedì, Biglietti Famiglia 3D (due adulti + due bambini fino a 10 anni=quattro biglietti ridotto bambini) da lunedì a venerdì euro 8,00 escluso martedì. Il film inizierà circa 20 minuti dopo l'orario indicato www.thespacecinema.it CALTAGIRONE MULTISALA POLITEAMA mm500|f|P|R|U|M|DTS Via Giardini Pubblici, 4 t0933.21508 il pianeta delle scimmie: the war ore - 18,30 21,00 martedì ridotto, mercoledì riposo www.cineteatropoliteam.com FIUMEFREDDO MULTISALA MACHERIONE mm600|f|h|DS|R|U Via Princ. di Piemonte, 90 t095.7762103 CHIUSO PER FERIE DAL 26 LUGLIO AL 16 AGOSTO Lunedi NON Festivo Prezzo Ridotto euro.3,00.
Martedi Ridotto Donna euro.4,00. Mercoledi Chiuso PER Riposo. www.multisalamacherione.com MASCALUCIA MODERNO mm392|f|h|P|DS|R|U|M|DBS Via Li Pani, 38 t095.5878785 Chiusura stagionale. Listino: lunedi euro 3,50 martedì euro 3,00 - mercoledì euro 3,50 - giovedì venerdì sabato domenica festivi e prefestivi intero euro 4,50 e ridotto euro 3,50. Per info aggiornate digita www.cinemamodernomascalucia.it oppure facebook cine moderno mascalucia. MISTERBIANCO TRINACRIA mm300|f|R|U|M|DTS Via Roma, 209 t095.463366 Chiuso per ferie. Consulta la nostra pagina Facebook Cinema Trinacria Misterbianco.
rivata la student card sottoscrivila subito alle casse! Attenzione i film iniziano dopo circa 20 minuti dell'orario di inizio spettacolo indicato. www.cinestaronline.it TRECASTAGNI METROPOLITAN mm800|f|DTS C.so Europa, 60 t095.7806615 CIVILTÀ PERDUTA: 17,30 - 20,00 - 22,30 Con Robert Pattinson e Sienna Miller. Tratto da una storia vera e dall'omonimo romanzo. In Sony Digital 4K, Dolby Digital 7.1 Siamo anche su Facebook, segui la nostra pagina Cine Trecastagni. www.cinemetropolitan.it
ARENE ARENA ADUA Via S. Nicolò al Borgo
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UCI CINEMAS mm1677|f|f|DS|R|U|M|DTS|DBS Presso Centro Commerciale Centro Sicilia USS INDIANAPOLIS sab e dom anche 16.00 ore 18,30 - 21,00 SAVVA sab e dom anche 16.00 ore - 18,00 Prima di domani 18.50 - 21.15 (sab e dom anche 16.00 mer solo 21.15); Chips 18.45 - 21.15 (sab e dom anche 16.10 mer solo 18.45); The War il pianeta della scimmie 18.00 - 20.45 - 21.15 (sab e dom anche 16.00 mer solo 18.00 - 21.15); Spiderman Homecoming da ven a mar 20.15 sab e dom anche 16.00 (18.30 - 21.20 sala isens; gio 27 e mer 2 ore 20.15 versione lingua originale); Eventi e rassegne: Famiglia all'improvviso rassegna essai estivo a 5euro, tutti i giorni tranne mercoledì ore 18.10; 2:22 Il Destino è già scritto rassegna ricomincio da tre a 3,5euro, mer 2 ore 18.30 21.30; Pino Daniele il tempo resterà rassegna estiva contenuti alternativi a 5,9euro, mer 2
ARENA ARGENTINA mm600|R|U Via Vanasco 10 t095.322030 LASCIATI ANDARE di Francesco Amato, con Toni Servillo, Carla Signoris, Luca Marinelli; in programma sabato 29 e domenica 30 ore - 20,35 22,50 Apertura ore 20; www.cinestudio.eu; Ogni venerdì studenti ed under 26 ingress euro 1,00; Alla cassa disponibili gli abbonamenti per la rassegna Cinestudio 39! ARENA CORSARO Via S. Nicolò al Borgo, 132 t095.2885442 LA VERITA' VI SPIEGO SULL'AMORE Commedia italiana regia M. Croci con A. Angiolini, C. Crescentini, M. Poggio, E. Pesce, G. De Sio ore - 20,30 -
del
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Antonella Filippi palermo
OOO Uno spettacolo davvero fuori dai canoni, che diverte, fa ridere ed emoziona. Un viaggio teatral-musicale ai confini della realtà, in una girandola di gag musicali, mescolando Vivaldi, Strauss, Mozart, Bach e Rachmaninov. Attenzione, il «Big Nightmare Music» con Igudesman & Joo accompagnati dalla Palermo Classica Symphony Orchestra diretta da Joachim Jousse, si avvicina: sarà infatti a Palermo, domani (ore 21.30) per il cartellone principale di «Palermo Classica»
del
sgredire ogni regola e rigore esecutivo. Hanno conquistato fama mondiale con i loro unici e divertenti show teatrali, una combinazione tra commedia, musica classica e cultura popolare. Mica è roba di tutti i giorni far ridere i fan della musica classica, ironizzare su Bach e Mozart, smontare i meccanismi di un concerto, eppure è una scommessa vinta dal duo composto dal violinista russo Aleksey Igudesman e dal pianista anglo-coreano Hyung-Ki Joo: i loro video su YouTube hanno raggiunto 35 milioni di views, loro sono apparsi
04/08/2017
cation classiche e negli stadi con un audience di 18.000 spettatori, il loro sogno è quello di rendere la musica classica accessibile ad un pubblico giovane sempre più ampio. La loro storia? Aleksey e Hyung-ki si sono conosciuti all’età di 12 anni alla Yehudi Menuhin School in Inghilterra e, sin d’allora, sono rimasti grandi amici e partner artistici. Nel 2004, seguendo le orme di luminari come Victor Borge e Dudley Moore, hanno creato il loro primo show innovativo dal titolo «A Little Nightmare Music» Da allora si sono esibiti come duo, e soli-
sti, con orchestre sinfoniche e da camera nei più grandi palchi e festival al mondo. Adesso il «piccolo incubo» è diventato «grande», tanti grandi nomi della musica classica come Emanuel Ax, Joshua Bell, Janine Jansen, Gidon Kre-mer, Mis-cha Maisky, Vik-to-ria Mullova, e Julian Rach-lin hanno partecipato ai loro show, così come le famose New York Philharmonic e la Chicago Symphony Orchestra hanno condiviso il palco on il duo proprio per lo spettacolo che porteranno in scena per questo debutto
siciliano, uno dei diciassette appuntamenti di «Palermo Classica», il festival ideato e costruito da Mimmo Salerno. Ma come si fa a strappare le risate suonando Rachmaninov e Beethoven? «In tanti modi», dichiarano loro nelle interviste. «Uno di noi – spiega sempre Aleksey - suona emulando le mosse di karate, oppure io mi lascio succhiare l’archetto da un aspirapolvere, magari presentandomi al pubblico in mutande. Mettiamo insieme tre elementi: musica, commedia e teatro. La stessa classica
può aver tragica, c vaporosa dienti del no dubbi valentem raccontat gie conso pubblico specie». E dei grand portanti, Ma noi n ridiamo (*anfi*)
la rassegna. Oggi e domani il festival che accoglie alcuni fra i migliori gruppi emergenti del panorama nazionale: si parte con Mòn, Moseek e Jun
«Nuove impressioni» ad Alcamo Band e cultura nelle vecchie cave alcamo
OOO È ormai tutto pronto per la nona edizione di «Nuove impressioni», il festival che dal 2009 trasforma Alcamo in una vetrina per la scena musicale emergente. Si parte, oggi (l’ingresso è gratuito), con i concerti dei romani Mòn, le colonne sonore jazzate dei romagnoli Junkfood 4Tet, il trio rivelazione di X Factor 9 (i Moseek), e Aharon, il compositore meglio conosciuto come tastierista fisso della band di Calcutta, tutti ospiti del palco dell’anfiteatro ex cave Orto di Ballo. Domani
i concerti ripartono con la jazz fusion degli Stuff (direttamente dal Belgio), gli inglesi Hey Bulldog (sbarcano da Manchester con un bagaglio carico di psichedelia, blues e pop britannico), gli «indie-rockers» di Correggio (i Gazebo Penguins, freschi di uscita di Nebbia, uno dei loro dischi più maturi) e i castelbuonesi When Due (al secolo Walter Mogavero e Leonardo Sferruzza, alle prese con il loro electro-rock, già premiati all’Arezzo Wave come miglior band siciliana emersa nel 2016), che chiuderanno la serata
con un set a cavallo tra musica elettronica e strutture tipicamente rock. «Nuove impressioni» non si limita a fare da vetrina per la scena musicale emergente, accogliendo band italiane ed europee: oggi il festival si apre con il laboratorio di teatro La cosa più semplice del mondo (ore 18.30) e con la presentazione dei laboratori Sviluppo musicalità e Music Moves for Piano, entrambi curati da Maurizio Ruisi dell’associazione italiana Gordon per l’apprendimento musicale (partono rispettivamente alle 19 e alle
I Moseek, trio rivelazione di X Factor 9
19.30, il pr nella fasc maggiori Daniele Si neplan S.r catarratto gnaioli Po Augustali. G. Gemell data del ge Cappuccin le 21 Mau mondo e ranno il vo Guida ai lu prima dei data al geo bro di Liri formance ‘mpazzen Teatro Ca
in breve 0 Teatro
0 Il chitarrista di Sting
OOO Ancora una prima nazionale al Teatro antico di Segesta oggi, domani e domencica alle 19,15. L'Oreste di Euripide, diretto da Giancarlo Sammartano, arricchisce il cartellone del Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache, il Festival organizzato dal Comune di Calatafimi Segesta in sinergia con il parco archeologico di Segesta e la direzione artistica di Nicasio Anzelmo. Oreste, una delle ultime tragedie di Euripide (408 a.C.) affronta, in maniera del tutto nuova rispetto alla tradizione, il terzo e conclusivo capitolo del ciclo argivo dal ritorno di Agamennone vincitore della decennale guerra troiana alla persecuzione di Oreste. Sul palco il cast composto da Tommaso Lipari, Giulia Malavasi, Chiara Lutri, Annalisa Cracco, Andrea Puglisi, Paolo Floris, Maria Lomurno, Davide Ventura, Michela Asiei, Irene Bianchini, Michela De Nicola, Clizia Mencaraglia, Rossella Pagano, Federica Pallozzi. Scene e costumi di Valentina Tesei, musiche di Dimitri Nicolau.
OOO Il Tempio di Giunone aprirà il sipario con le note del famoso chitarrista di Sting, Dominic Miller, stasera dalle 21. Lo spettacolo è inserito nella manifestazione SolFest, organizzata dal Comitato SolMusic in collaborazione con l’Ente Parco Valle dei Templi di Agrigento. Miller, che si esibirà con il suo trio, proporrà «Silent Light», il suo nuovo album. Biglietti a 15 euro più diritti di prevendita.
L’Oreste di Euripide «Silent Light», per tre giorni la Valle dei Templi in scena a Segesta aspetta Miller
J-AX & Fedez fanno il bis, un’altra data a taormina
FNW3OuKqhl/WeKdv8pZVwsYT2fIEi3/KUo07lRKSSSc=
OOO Dopo la tappa di inizio estate a Palermo, per il concertone di Radio Italia, e il sold out della data di Taormina del 31 luglio, il tour estivo di J-AX & Fedez (nella foto) farà ancora tappa in Sicilia. E, dato il boom di richieste, si aggiunge un secondo appuntamento: il 5 settembre, sempre nella meravigliosa cornice del Teatro Antico. I biglietti sono già in vendita nelle pre-
vendite abituali e su internet. La coppia regalerà, ai fan e al grande pubblico, un live nel quale eseguiranno i brani inediti tratti dall’ultimo album, doppio disco di platino, «Comunisti col Rolex». Un successo confermato anche dalla hit estiva, triplo disco di platino, «Senza Pagare» vs T-Pain, attualmente in vetta a EarOne, la classifica dei brani più trasmessi in radio.
Dominic Mi
0 Jazz
Aca Seca, ritmi argentini a
OOO Sarà il trio argentino degli Aca Seca a chiudere in piazza Pertini a Castroreale, il festival jazz. Si trat mentale formato da Juan Quintero alla chitarra, An no, Mariano Cantero alla batteria, che è diventato l ne musicale argentina. Sulla scena dal ’98, ha incass sensi ed apprezzamenti del pubblico di qualità, ven e distinguendosi per le raffinate armonie e le origi
del
04/08/2017
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La recensione
A Taormina i tre tenori della risata steccano
IL DIARIO SICILIANO
GIUSEPPE ATTARDI
LA MOSTRA DEL CINEMA
A Venezia altri tre film fra cui il “siciliano” Segre
del
08/08/2017
TAORMINA. Le locandine affisse a tempo quasi scaduto in ogni angolo di Taormina non hanno avuto effetti miracolosi. Fuori dal totem piatto e rettangolare che fa ancora da focolare domestico nelle case di milioni di italiani, lontano dai complicati meccanismi dello share, a Carlo Conti - scusate il bisticcio di parole - i conti non tornano più. Nessun record d’ascolto, pardon, di spettatori, domenica sera al Teatro antico per l’unica tappa al Sud di Tour, lo spettacolo che vede di nuovo insieme Carlo Conti, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni. Ampi spazi vuoti in platea e gradinata, per un totale di pubblico poco più superiore ai duemila spettatori. Quasi un flop. E non certo per colpa di “Lucifero”, l’ondata di caldo che spinge molti a stare chiusi in casa al fresco dell’aria condizionato. Il fatto è che Carlo Conti, pur con l’aggiunta dei suoi amici (proprio domenica sera in tv Pieraccioni ha subìto uno schiaffo anche dall’ennesina replica di “Un passo dal cielo”), non riesce a fare neanche un quarto di Fiorello. In comicità, in intrattenimento, in genialità, in simpatia, in modernità. Non riesce ad assumere una forma al di fuori di un format televisivo. Lui resta il conduttore televisivo abbronzato che detta i
VENEZIA. Tre nuovi titoli, presentati in anteprima mondiale, completano il programma della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (30 agosto - 9 settembre). Sono: “Zhuibu” (Manhunt), di John Woo. Remake di un classi-
Il regista Andrea Segre, il suo film sostenuto da Film commission Sicilia
tempi e si presta come spalla agli sberleffi dei compagni d’avventura, sui quali pesa gran parte dello spettacolo. Uno show che rappresenta un ritorno nel passato, vent’anni indietro, quando i tre giravano per i più infimi teatrini della Toscana con lo spettacolo Fratelli d’Italia. Non è cambiato nulla, se non qualche capello in meno per Conti, una spruzzata di neve su quelli di Panariello e la pancetta di Pieraccioni. Per il
Conti-Panariello-Pieraccioni
Pochi spettatori e battute da osteria in un format televisivo resto è lo stesso: goliardia allo stato puro, doppi sensi, battute da osteria. Poche se ne salvano: «Berlusconi, tirato com’è, sembra un cinese. I cinesi hanno comprato lui, non il Milan: “È uno dei nostri”»; «E il figliolo sembra più vecchio di lui, Renzi dico»; «Renzi voleva essere qui stasera, ma voleva fare tutti e tre»; «Eppure Renzi ha una marcia in più, è che non gli
co giapponese del genere (Fuori Concorso); “L’ordine delle cose” di Andrea Segre, sostenuto dalla Film Commission Sicilia: racconta la storia di Corrado, poliziotto di una task force specializzata nella gestione del sistema di controllo dei flussi migratori. Corrado riceve il compito di coordinare una delicata missione in Libia e lì incontra Swada, una donna somala che sta cercando di raggiungere il marito in Finlandia; “L’Enigma di Jean Rouch a Torino - Cronaca di un film raté” di Marco di Castri, Paolo Favaro, Daniele Pianciola.
entra»; «Gli alieni hanno capito che sul mondo non c’è vita quando sono atterrati a Carrapipi»; «Un giorno bisognava andare in Svizzera per sopravvivere, oggi dobbiamo andare in Svizzera per morire». Tutte firmate da Pieraccioni, al quale bisogna dare anche il merito per l’idea del teatro russo: «Attenti non dovete ridere o ricominciamo da capo». E così è: ogni volta che la platea scoppia in una risata davvero si ricomincia da capo, ma con qualche sottile variazione che, naturalmente, porta a scompisciarsi ancora di più. Il “compagno di merende” Panariello si limita a riprendere alcuni suoi abusati personaggio, come Sirvano, Merigo e Mario il bagnino, gli stessi che fecero scattare d’ira perfino la serafica moglie dell’allora presidente Ciampi. E quando, verso il finale, si arriva al talent di poeti “Montale e quale show” (sic!) le scomode poltroncine del Teatro antico cominciano a trasformarsi in sedie inquisitorie. Alla fine non c’è standing ovation, ma gli spettatori non lesinano applausi ai tre presunti tenori della risata. D’altronde, dopo aver sborsato 80 euro cadauno, non potevano far altro. Altrimenti non restava che autoflagellarsi come Tafazzi.
Fedez «Ecco perché torno il 5 settembre»
IL SUCCESSO
Fedez, 27 anni, pseudonimo di Federico Leonardo Lucia, è un rapper e produttore discografico italiano. È uno dei quattro giudici del talent show “X Factor”. Lunedì 31 luglio in concerto con J-Ax ha fatto registrare il “tutto esaurito” al Teatro antico di Taormina. Molti fans sono rimasti fuori. Per questo motivo, oltre che per il “colpo di fulmine” di Fedez per la Sicilia, lui e J-Ax torneranno a esibirsi a Taormina il 5 settembre prossimo.
FEDEZ
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i capita spesso di viaggiare e di spostarmi in tournée, raramente di godere del posto in cui sono. La vita in tour è sempre frenetica: arrivi in un posto in tempo per il soundcheck, ceni e poi pronti per salire sul palco per poi scappare e proseguire verso la città successiva. Questa volta avendo più tempo a disposizione e non essendoci mai stato, mi sono voluto regalare dei giorni di relax proprio a Taormina, insieme a Chiara. Quando due mesi fa, abbiamo annunciato la data al Teatro Antico, gli amici e chi lavora con me non faceva altro che dirmi: «Vedrai che rimarrai anche tu senza parole». De Gregori, di cui sono fan, ha pubblicato un disco del suo concerto a Taormina, e l’ha definito «un posto emozionante». Non posso che dargli ragione, cantare in una cornice cosi splendida, ti lascia nel cuore una suggestione che difficilmente scorderò. Proprio per questo e per l’incredibile riscontro del pubblico, abbiamo subito pensato a replicare e concludere il tour estivo proprio qui, il 5 settembre. Una data sola non ci bastava. Tornando al soggiorno, Taormina mi è sembrata perfetta per stare insieme a
De Gregori ha definito il Teatro antico di Taormina «un posto emozionante». È vero, cantare in una cornice così ti lascia una suggestione che difficilmente scorderò
Chiara. Ci siamo quindi concessi un po’ di relax, giri in barca, bagni e sole. Mi sorprendo per delle piccole cose e ritrovarmi una barca che vende gelati a largo mi ha divertito parecchio. Il posto in cui abbiamo soggiornato è l’Hotel San Domenico Palace, un ex convento domenicano che ha mantenuto la sua struttura originaria e per questo è molto affascinante (e romantico!). Non è mancato il buon cibo, abbiamo iniziato avventandoci su degli arancini, che ritengo una delle cose più buone che si possano mangiare e vorrei tornare spesso qui solo per gustarmeli come ho fatto l’altra sera. Abbiamo proseguito andando a cena a La Botte, ristorante storico dove sono passati personaggi da sogno del mondo del cinema e dello spettacolo come Quentin Tarantino, Woody Allen, Richard Gere. Non mancava il mio amico Fiorello, siciliano doc. Mi sono divertito come un turista qualsiasi a guardare tutte le foto scattate con i proprietari. La serata si è conclusa dal signor Saro al BamBar, dove ci hanno fatto assaggiare i 24 gusti di granite, proposti nel menù. Una cosa meravigliosa e ritorno a Milano con un po’ di malinconia. Che dire, sono fortunato e non potevamo ricevere accoglienza migliore. L’affetto, che ci è stato mostrato, è tutto ricambiato.
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DOMENICA 3 SETTEMBRE 2017
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Martedì a Taormina il bis di J-Ax e Fedez Dopo il Sold Out della data del 31 luglio a Taormina del tour estivo di J-AX & Fedez e dato il boom di richieste, martedì 5 settembre i due rapper concedono il bis, sempre nella cornice del Teatro Antico. La coppia regalerà ai fan e al grande pubblico un live nel quale eseguiranno i brani tratti dall’ultimo album, doppio disco di platino, “Comunisti col Rolex”. Un successo confermato anche dalle diverse date sold out e dalla hit estiva, triplo disco di platino, “Senza Pagare” vs T-Pain, attualmente in vetta a EarOne, la classifica dei brani più trasmessi dalle emittenti radiofoniche italiane, e per la quarta settimana consecutiva al #1 posto della classifica FIMI, #1 su Spotify Italia e nella Top5 nei singoli più venduti su iTunes.
Il diavolo bussò alla mia porta quando avevo 16 anni» racconta il musicista iciliano. Gli inizi rockabilly nella città dei Boppin’ Kids, dei Ramblers e dei Rhino Rockers. Il periodo romano nella band di Lillo & Greg. Poi decide di mollare tutto per trasferirsi nella patria del blues
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LUNEDÌ 4 SETTEMBRE 2017
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spettacolo
J-Ax e Fedez
TAORMINA. Dopo il sold out del 31 luglio scorso, per il duo di rapper Fedez e J-Ax è tempo di tornare in Sicilia. Secondo appuntamento al Teatro antico per loro domani 5 settembre. Il tour che prende il nome dal loro album "Comunisti col Rolex" , già doppio disco di platino, li porta dunque di nuovo nell'isola proprio per soddisfare le numerose richieste da parte dei fans. Per J-Ax e Fedez è un’estate da ricordare: “Senza pagare” è ancora il singolo più venduto, il video ha oltre 40 milioni di clic, e il tour è un trionfo. A luglio per Fedez l'arrivo in Sicilia, insieme alla fidanzata, la blogger Chiara Ferragni, era stata anche l'occasione per trascorrere alcuni giorni di vacanza.
Domani ritornano in concerto a Taormina
L’anniversario
Mo vin
Pavarotti a 10 anni dalla m serata evento all’Arena e su
Tra i tanti ospiti Placido Domingo e José Carreras, Meli e Grigo Zucchero, Il Volo, Giorgia, Ramazzotti, Mannoia, Nek, Ranieri PAOLO PETRONI
ROMA. Ci sono figure di successo che acquistano una popolarità al di là del proprio ambito e della propria arte, divenendo vere e proprie icone pop mondiali e, per la lirica, dopo Enrico Caruso e Maria Callas, questo è accaduto certamente a Luciano Pavarotti, non solo per la sua comunicativa romagnola e la simpatica corpulenza da gourmet, ma anche per come ha saputo e voluto aprirsi al mondo e al suo tempo, rompendo recinti e classificazioni tradizionali. A dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta dopo lunga malattia il 6 settembre 2007 nella sua casa di Modena e funerali in Duomo, resta il mito del cantante che a Londra il 2 giugno 1966, a 31 anni, nella Fille du régiment, unica opera in lingua non italia-
na che Pavarotti terrà poi in repertorio, esegue i nove Do acuti che costellano l’aria “Ah, mes amis, quel jour de fete!” con incredibile baldanza, finendo sui giornali di mezzo mondo e entrando nella leggenda della lirica, che si unisce al mito dell’artista che negli anni '80 e '90 conquisterà fama extrateatrale e operistica, grazie anche alla tv. E’ il periodo dei suoi mega concerti oceanici (a New York un Rigoletto in forma di concerto nel 1980 a Central Park e un recital nel 1991, ambedue
Il premio Oscar Nicola Piovani gli dedica la canzone
al cinema CATANIA
ALFIERI MULTISALA
con oltre 200.000 spettatori; a Londra ad Hyde Park con 330.000 spettatori; a Parigi sotto la Tour Eiffel nel 1993). Vengono allora anche gli appuntamenti assieme a artisti diversi, cominciando con i 33 celebri concerti dei Tre tenori con Placido Domingo e José Carreras, i Pavarotti & Friends (10 edizioni dal 1992 al 2003), veicoli per svariate campagne umanitarie all’insegna della mescolanza di ogni genere musicale, in cui Pavarotti si esibisce assieme e accanto a grandi star del pop e del rock. Eventi organizzati con Nicoletta Mantovani, hostess nel 1993 del Pavarotti international horse show, con la quale nasce una relazione che porterà alla nascita della figlia Alice e alle seconde nozze. A dieci anni dalla morte di Luciano Pavarotti, il mondo della musica si è
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Dolby Digital Sr D.E.X. Cinema digitale 3D in sala 1 Antonioni. 3 sale climatizzate, servizio di tele prenotazione gratuito dalle 17.00 alle
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Dunkirk ore 15.00 mer e mo me 3 or
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il direttore bulgaro domina senza lasciarsene trascinare. Nel gioco di contrasti le ombreggiature danno maggiore rilievo ai momenti più esplosivi in cui s’impone la cifra
rabile sensazione di morbidezza nell' unicità di tempo che lega l'inizio alla conclusione. E l’accumulo che si realizza, con il battito ritmico affidato al tamburo, ha il suo epilo-
anco solis trasc la pi
Il direttore d’orchestra Dian Tchobanov
La pianista bulgara Dora Deliyska
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palermo. Domani inizia la rassegna di classica e jazz promossa dagli Amici della Musica con il patrocinio del Comune: sono in programma otto
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Bacchetti esegue Beethoven Ed è musica «In september» Sara Patera palermo
OOO Andrea Bacchetti con gli Archi Ensemble, domani alle ore 21,15 nell’Atrio della Biblioteca Comunale, apre la rassegna «In September» di musica classica e jazz promossa dagli Amici della Musica col patrocinio del Comune di Palermo. In programma il Concerto n. 2 di Beethoven nella versione di Vincenz Lachner per pianoforte e archi. Il secondo degli otto appuntamenti, venerdì alle 21,15 nell'Atrio
della Biblioteca Comunale- dove avranno luogo gli altri due concerti di classica- è con Giacomo Cuticchio Ensemble per il suo «Concerto Mediterraneo». Nella suite in tre quadri per fiati, legni, ottoni e archi, ha ruolo protagonistico il pianoforte. L’opera è dedicata a chi non è riuscito a oltrepassare il Mediterraneo e raccoglie - ne profila gli elementi Cuticchio- suoni, caratteri e suggestioni tipici della Sicilia , culla di diverse civiltà. Nel secondo quadro in cinque movimenti, Rosa dei venti, sono i
venti protagonisti, Tramontana, Scirocco, Levante e Maestrale. Il terzo quadro, Rapsodia fantastica, che conclude il concerto, è un omaggio che l' autore dedica al suo mestiere di oprante-puparo, da «Incanto» a «Autoritratto di Astolfo» al roboante «Finale». Sabato Diego Spiraleri con «Pianofor(t)ever», autore e interprete del suo lavoro discografico, e il 20 settembre Giovanni Sollima con «BaRock» cello concludono la prima parte del ciclo. Il Teatro Santa Cecilia, alle 21,15, ospita i quattro concerti jazz. Do-
Andrea Bacchetti domani si esibirà a Palermo con gli Archi Ensemble
teatro antico. Stasera la cantautrice siracusana scalderà l’atmosfera. In autunno il suo nuovo singolo
podo nald (voc Davi so), ria). D mag zurro sarm nica netto Quee Groo temb 15, s della Ic tuito L'As la M stagi ottob cem
poesia. Riconoscimenti per tes
J-Ax e Fedez, a Taormina un’apertura... Nobile Marineo, Ran vince premio gcgfv
OOO Il concerto di Taormina che stasera J-Ax e Fedez ripropongono al Teatro Antico visto il tutto esaurito della prima data – poco più di un mese fa, il 31 luglio – sarà aperto dalla siracusana Angela Nobile, la cantautrice che a inizio autunno dovrebbe uscire con il suo nuovo singolo in studio, «Adesso qui». «Tre anni fa – racconta Angela – ho partecipato a “The Voice of Italy” e sono stata chiamata in squadra da J-Ax. Purtroppo non ho vinto, ma ho fatto tesoro dell’esperienza e ho sempre tenuto aperti i rapporti con Ax, che quell’estate faceva la tournée nazionale e mi chiamò per aprire le date di Palermo e Catania». Per quei due concerti – i primi della cantante davanti a una platea così numerosa – Angela Nobile decise di cantare «Insieme a te sto bene» di Lucio Battisti, il pezzo che qualche mese prima aveva conquistato J-Ax a «The Voice», e «Uptown Funk» di Bruno Mars, il tormentone di quell’anno. «Quest’anno, invece (è già successo il 31 luglio, ndr), mi sono dedicata ad un nuovo arrangiamento di “Magnifico”, il brano di Fedez e Francesca
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La cantautrice siracusana Angela Nobile Michielin, e Senza dubbio, un vecchio brano degli Articolo 31, che JAx non ha inserito in scaletta». Ad arrangiare le due canzoni, completamente reinterpretate dalla cantante, è stato Salvo Adorno, che «oltre a essere il mio pianista si è chiuso in studio con me per due giorni dando una nuova veste ai
pezzi e suonando tutti gli strumenti». Nella stagione successiva alla sua partecipazione a The Voice, la Nobile è stata «reclutata» tra i talenti di «Domenica in»: «Facevamo parte del cast di ogni puntata, praticamente rappresentavamo i personaggi più di spicco usciti dai di-
versi format come “Amici”, “X Factor” o “The Voice”. Ho cercato tutte le strade possibili per accedere a Sanremo, ma non è ancora successo. Incrociamo le dita». Nel frattempo, la Nobile ha comunque continuato a darci dentro, sia dal punto di vista musicale che da quello teatrale: «Oltre ad avere in uscita un brano dancepop per il mese prossimo, siamo impegnati in teatro con una commedia musicale che si chiama Life, scritta dalle sorelle Catera (Barbara e Chiara, ndr), per la regia di Rita Bela, che andrà in scena al teatro Vasquez di Siracusa lunedì prossimo, 11 settembre. È uno spettacolo a cui tengo tantissimo perché oltre a essere in beneficenza per la Rete Antiviolenza di Raffaella Mauceri (sempre a Siracusa, ndr), coinvolge sette ragazzi extracomunitari – due ragazzi e cinque ragazze – che fanno parte della cooperativa Passwork, tutti tra i 15 e i 17 anni, vittime di tratta e prostituzione. È bello perché siamo riusciti a renderli parte fondamentale dello spettacolo, mettendoli completamente al pari con gli altri attori». (*TABUA*) Tancredi Bua
marineo
OOO Il Premio di poesia «Città di Marineo» è giunto alla sua quarantatreesima edizione. Curata dall’amministrazione comunale, l’edizione di quest’anno ha regalato la presenza di Desirèe Rancatore, personalità di primo piano dell’opera lirica italiana e vincitrice del premio speciale internazionale. Con tale riconoscimento la Commissione giudicatrice ha voluto sottolineare «l’omaggio della Sicilia ad un’artista che si è affermata in tutto il mondo grazie alle sue grandi qualità interpretative, capaci di trasmettere una vasta gamma di emozioni». Durante la cerimonia di premiazione, svoltasi presso il piazzale del Castello Beccadelli Bologna, la giuria, presieduta da Salvatore Di Marco, e composta da Flora Di Legami, Giovanni Perrone, Ida Rampolla del Tindaro, Tommaso Romano, Michela Sacco Messineo e Ciro Spataro, ha attribuito le onorificenze ai vari premiati: Marcella Delle Donne, con la silloge «Donne donne eterni dei», nell’ambito della poesia edita in lingua italiana; Pietro Va-
Desir
lenti Tam ne o Cava nell’ liano anch nien me f
(*TOS
ti allertati, in contemporanea, i familiari della pensionata nonchè i medici del «118», che in pochi minuti si sono diretti in via Viaggio. Giunti sul posto i soccorritori, cosi come i congiunti della donna, non hanno potuto entrare in casa, essendo la porta d’ingresso chiusa dall’interno. È stata allertata la centrale operativa dei vigili del fuoco di Cata-
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nuto decesso, mentre i vigili del fuoco hanno, prontamente, allertato gli agenti del commissariato di polizia. Sul posto si è diretta una Volante con gli agenti che hanno avviato da subito prime indagidelle05/09/2017 ni. Sulla morte della donna, tuttavia, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo e non si sbilanciano sulle eventuali cause che hanno provocato il decesso. Po-
segni di violenza sul corpo. Gli inquirenti hanno effettato un accurato sopralluogo anche dentro la casa alla ricerca di elementi utili alle indagini. La salma della donna è stata trasferita, su disposizione del magistrato di turno, nella camera mortuaria dell’ospedale. Non è da escludere che nelle prossime ore possa essere eseguito l’esame autoptico. (*oc*)
direttore sanitario e che la stess risultava priva di qualsiasi auto rizzazione sanitaria e dei minim requisiti igienico-sanitari. Inol tre, all’interno di un frigorifer sono stati trovati diversi anesteti ci e antibiotici utilizzati in ambi to veterinario dei quali il titolar non è stato in grado di esibir alcuna documentazione circa l provenienza. Successivamente,
vEDERE & SENTIRE NELLA SICILIA ORIENTALE 0 Siracusa Cinema, in via Gargallo «I fidanzati» di Olmi
0 Catania Scienza e Tecnologia, via alla summer school
OOO Cinema questa sera a Siracusa al Chiostro di San Francesco in via Gargallo. In programma alle 20,30 la proiezione del film di Ermanno Olmi «I fidanzati» con Anna Canzi e Carlo Cabrini. La pellicola racconta una storia d’amore a cui fa sfondo la grande trasformazione che, a partire dagli anni Cinquanta, il territorio siracusano attraversò. (*FEPU*)
OOO Da oggi a sabato si svolge a Catania la summer school «Almost Humans: Robotics, Healthcare and Sts», organizzata dalla Società italiana di studi su Scienza e Tecnologia e dal dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Catania, in via Vittorio Emanuele. I lavori della summer school saranno inaugurati oggi alle 15,30 dai docenti Guido Nicolosi e Maria Carmela Agodi. (*ALBO*)
0 Noto «L’amore è cieco» al Cortile dei gesuiti
0 Catania «Lo Cunto de li Cunti» in piazza dell’Indirizzo
OOO «L’amore è cieco e… a morte è orba» di Giovanni Allotta è lo spettacolo teatrale di scena stasera a Noto per la rassegna «Am – attori». A esibirsi alle 21 nello scenario del «Teatro Noto d’estate», al Cortile dei gesuiti, sarà il «Centro incontro anziani» per la regia e adattamento del testo di Francesco Altomonte. (*FEPU*)
tAORMINA al teatro antico j-AX e fedez
OOO Torna a grande richiesta stasera alle 21, al Teatro antico di Taormina, la coppia J-Ax e Fedez (nella foto) per il «Summer tour 2017». Dopo il sold out del 31 luglio, i due artisti regaleranno al grande pubblico taorminese un live, nel quale eseguiranno i brani inediti tratti dal loro ultimo album «Comunisti con il rolex», che contiene il successo dell'estate «Senza pagare». (*RISE*)
OOO Sarà presentato stasera alle 20,30, a «Lettera 82», di piazza dell’Indirizzo, il libro «Lo Cunto de li Cunti - Antologia illustrata di sette racconti tradotti dal napoletano» di Giovan Battista Basile. Interverranno Simona Strazzulla, traduttrice e curatrice dell'opera, l’illustratore Daniele Melarancio e gli editori (*ALBO*)
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