TAORMINA - TEATRO ANTICO - 19 LUGLIO 2017
RASSEGNA STAMPA
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VENERDÌ 23 DICEMBRE 2016
L’addio dei Pooh
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LA SICILIA
spettacolo
Diretta satellite nei cinema la lista delle sale siciliane
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BOLOGNA. Il concerto del 30 dicembre all’Unipol Arena di Bologna, con il quale i Pooh chiuderanno la loro carriera, sarà trasmesso in diretta via satellite in 200 cinema italiani, alle 20.30. È la prima volta in assoluto per una band, sottolinea l’entourage del gruppo. Queste le sale in Sicilia: Margherita (Acireale), Uci (Misterbianco), Francesca (Cefalù), Multisala Grivi (Enna), Hollywood (Gela), King e Uci (Palermo), Badia (Sciacca), Capitol (Bagheria), The Space (Belpasso), Politeama (Caltagirone), Alfieri (Catania), Macherione (Fiumefreddo), Iris e Uci (Messina), Cinestar I Portali (San Giovanni la Punta). Con la loro reunion Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Stefano d’Orazio, di nuovo insieme a Riccardo Fogli, hanno riempito stadi e palasport in tutt'Italia. Il loro ultimo album in poco tempo ha conquistato il disco di platino.
Eventi
L’ALBUM
S’intitola “Sotto il vulcano” il disco che Francesco De Gregori pubblicherà il 3 febbraio: immortala il concerto di Taormina del 27 agosto scorso
Primi nomi della stagione musicale siciliana 2017. La programmazione procede con i consueti ritardi
GIUSEPPE ATTARDI KASABIAN
I Kasabian (nella foto a destra) sono un gruppo musicale britannico formatosi nel 1997 a Leicester. Fanno parte del gruppo, sin dagli esordi, il cantante Tom
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Kasabian, una delle band inglesi più interessanti e influenti degli ultimi anni, il 19 luglio sarà in scena al Teatro Antico di Taormina per presentare il nuovo album. Insieme a quello di Nek del 23 luglio, è uno dei pochi appuntamenti “ufficializzati” della stagione concertistica estiva che, come ogni anno, va delineandosi con i consueti ritardi burocratici, nel caos e nella incertezza. E mentre il mondo va avanti, e le altre regioni pubblicizzano i
I Kasabian nell’estate di Taormina Ma sulla stagione al Teatro Antico regnano confusione e incertezza Meighan, il chitarrista e paroliere Sergio Pizzorno e il bassista Chris Edwards, mentre dal 2005 è membro ufficiale della band anche il batterista Ian Matthews. Sono tra i migliori alfieri del brit-pop. Discograficamente sono fermi al 2014 e il loro nuovo album è talmente atteso che il singolo di lancio è stato “piratato” dagli hacker e immesso in rete prima dell’uscita.
propri cartelloni estivi, la Sicilia prosegue nel suo letargo, perdendo, come ogni anno, appuntamenti di prestigio e l’occasione di programmare con anticipo.
TRATTATIVE
Tra gli artisti internazionali in predicato di venire a suonare al Teatro Antico di Taormina ci sono Sting (il primo da sinistra), gli irlandesi Cranberries e il novantenne Charles Aznavour
150 richieste per 28 giorni Il segnale arriva dalla riunione del tavolo tecnico per la concessione del Teatro Antico di Taormina, chiusa l’altro giorno con una fumata nera. Nessun accordo, a causa della pretesa della Regione di riservarsi 32 dei 60 giorni disponibili, ovvero dal primo al 16 luglio e dal primo al 16 agosto, per spettacoli della rassegna Teatri di Pietra da affidare ai Teatri classici di Palermo e Catania. Che lo scorso anno non brillarono né per affluenza di pubblico, né per proposta artistica. Tutte le altre richieste, oltre 150, dovranno contendersi i restanti 28 giorni. «Ci sono ben otto richieste per la data in cui io dovrei fare il concerto di Sting - sbotta Carmelo Costa, uno degli storici organizzatori di eventi musicali in Sicilia - E così per gli altri giorni. Perché questi restanti 28 giorni non sono riservati alla musica popolare, ma sono disponibili per tutti. Così la stessa data viene prenotata per un concerto, come per una sfilata di moda, per il teatro o per uno di quegli spettacolini lirici o classici che fanno 100/200 spettatori, come accaduto nelle scorse stagioni, o dove alla fine magari interverrà l’ufficiale giudiziario».
I “furbetti” degli spettacoli La rilevanza dello spettacolo potrebbe essere una prerogativa per la scelta, ma chi la può stabilire e, soprattutto, con quali strumenti, se - come denuncia Costa - ci sono i “furbetti” «che hanno chiesto una data per i Pooh, quando tutti sanno
che la band di Facchinetti e soci farà l'ultimo concerto il 30 dicembre a Bologna e poi si scioglierà. Intanto si prenota, poi si vede… Ma questo è imbrogliare». La riunione del tavolo tecnico è
stata aggiornata al 13 gennaio. In quella occasione si dovrà cercare una soluzione, anche perché gli artisti stranieri non sono abituati ai nostri tempi lunghi e alcune trattative rischiano di saltare se non si
L’intervista: il presidente dell’Anica
Rutelli: «Così cambierò il sistema cinema» ROMA. Francesco Rutelli un presidente “anomalo” per l’Anica, che arriva con l’intenzione di cogliere «l'occasione decisiva e irripetibile della riforma del cinema», con la qualità «di non avere conflitti d’interesse, in un mondo con componenti diverse a volte anche in dissidio fra di loro». «Insomma, in sintesi, la scelta di una persona che ha fatto altro nella vita per occuparsi ora di cinema, è dettata dalla consapevolezza che nelle trasformazioni in atto può essere più utile uno sguardo non dico dall’alto, ma di lato». Lo dice con il consueto sorriso sulle labbra Francesco Rutelli, neo presidente dell’associazione che rappresenta le Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali. Forti della legge sul cinema appena approvata e della occasione dei decreti attuativi, si punta a risultati concreti «partendo comunque da dati positivi sia chiaro», e il neopresidente anticipa quelli dell’anno ad esclusione del Natale (1 gennaio-11 dicembre),
che sono un +6% in sala con un totale di 615 mln di incassi, +7,3% di biglietti, con i film Usa al primo posto (55%), seguiti da quelli italiani al 28,8%, poi 7,5% UK, 1,7% Francia, 1,2% Germania. Due sono le questioni principali da affrontare: quella della stagionalità e quella delle finestre, spiega Rutelli che considera la nuova legge sul cinema una grande opportunità in un momento di profonda trasformazione: «Netflix è in Italia da un anno e sembra già un secolo», dice ad esempio di una realtà multipiattaforma, insidiata dalla pirateria «che è vitale combattere con più forza». «La prima questione cruciale, evidente anche in questi giorni dal box office natalizio, è quella della stagionalità. Non è possibile avere un cinema che funziona solo per sette mesi l'anno. La legge ad esempio, può consentirci di inserire delle premialità per chi si comporta in modo diverso», spiega Rutelli. ELISABETTA STEFANELLI
mette nero su bianco al più presto. In ballo, oltre a Sting con il nuovo tour 57th & 9th, ci sono i redivivi irlandesi Cranberries con la leggendaria voce di Dolores O’Riordan, il compositore francese Yann Tiersen e il novantenne Charles Aznavour che la scorsa estate ha riempito ed entusiasmato l’Arena di Verona.
Cartoline pop dalla Sicilia Resta da decifrare la politica culturale e turistica della Regione. Eppure a dare lustro al Teatro Antico di Sicilia e a pubblicizzarlo nel mondo è stata ed è proprio la musica popolare: dai pacchetti turistici prenotati dall’estero in occasione dei concerti di Peter Gabriel, James Taylor, Robert Plant, agli artisti italiani che hanno scelto la cavea siciliana per realizzare un disco o un dvd, da L’anfiteatro e la bambina impertinente di Carmen Consoli a Dall’altra parte della luna" dei Negramaro fino allo straordinario live di Jovanotti con l’orchestra di Paolo Buonvino. Ed ora anche il Principe della musica nazionale ha voluto omaggiare il Teatro antico e l'Etna. Uscirà il 3 febbraio Sotto il vulcano, nuovo album “live” di Francesco De Gregori: registrato lo scorso 27 agosto a Taormina nell’ambito del suo Amore e Furto tour, contiene il meglio dell’artista romano. Una cartolina siciliana nel mondo. Dalla musica pop. Come quella che potrebbe spedire i Kasabian il 19 luglio. Il concerto di Taormina, infatti, è la prima del tour italiano (che proseguirà a Roma e Lucca) con il quale la band brit-pop presenterà il nuovo, album. «Un lavoro che ci riporterà alla radici - ha annunciato la band a Q Magazine Non assomiglia per niente al precedente 48:13, album del decennale».
arco Cappato, Tesoriere dell’Assozione Luca Coscioni e promotore la campagna Eutanasia legale. Dopo oltre tre anni dal deposito la proposta di legge di iniziativa polare dell’Associazione Luca Cooni, il Parlamento si è finalmente osso: il 7 dicembre il testo sulla leizzazione del testamento biologico ne approvato dalla Commissione fari sociali ed è pronto per la diussione in Parlamento. Un passo imrtante verso l’obiettivo per cui si te l’Associazione Coscioni - il ricoscimento ufficiale del diritto di sceere come e quando terminare la opria vita e interrompere la propria ferenza. Un diritto che non deve ese riconosciuto esclusivamente a chi osciente o a chi è attaccato a una cchina, escludendo molti altri mai terminali, ma che deve essere unirsalmente riconosciuto grazie alla alizzazione del testamento bioloo. “Oggi ricordare Welby significa renre un tributo all’operato di un uomo e ha aperto la strada a nuove libertà ili, ma significa soprattutto reiterare
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Donati un campo di calcetto e basket
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l’importanza di lottare per questi diritti. Il Paese è pronto: uniamo le forze e battiamoci per ciò in cui crediamo, per vivere liberi fino alla fine”, è l’appello di Cappato. A fianco dell’Associazione Luca Coscioni, oltre alla Presidente della Camera Laura Boldrini e a Donata Lenzi, relatrice sulle DAT (Disposizione Anticipate di Trattamento) saranno presenti tra gli altri gli Onorevoli Stella Bianchi, Fabrizio Cicchitto, Giuseppe Civati, Pia Locatelli, Sergio Lo Giudice, Luigi Manconi, Gianni Melilla e Luigi Zanda. A ricordare la battaglia di Welby
anche il Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi che, su input del Professore, ha stilato la “Mozione del Comitato Etico sui profili etici dell’eutanasia”, presentata oggi da Marco Annoni. La mozione, riferendosi esclusivamente ai profili etici della questione e ponendo specifiche condizioni vincolanti che circoscrivono i casi, afferma che “sia eticamente lecito chiedere di porre fine anticipatamente alle proprie sofferenze con dignità e aiutare i pazienti a farlo”, limitatamente ai pazienti terminali e con sintomi refrattari.
alia ha investito one dei dirigenti
Musica, i Kasabian in Italia Il 19 luglio a Taormina (Me)
tito e creduto poco nella foramo rimasti più provinciali, imtà fosse spendere i soldi che odello efficace ed europeo”. Lo lla Conferenza dei Consigli renale del Friuli Venezia Giulia, a enutasi oggi a Trieste. Secondo tà europea dell’utilizzo delle nanziamenti, strategie, sui cui paesi come la Spagna, l’Irlanda prioritaria sulla formazione dei
ROMA - I Kasabian tornano in Italia per tre appuntamenti il prossimo luglio. La band inglese sarà a il 19 al Teatro Antico di Taormina, il 21 al PostePay Sound Rock'in Roma Ippodromo delle Capannelle, il 23 al Lucca Summer Festival, in Piazza Napoleone. Unendo rock ed elettronica i Kasabian hanno scalato le classifiche di tutto il mondo già dal loro primo disco di debutto nel 2004. Il gruppo di Leicester, a seguito del travolgente successo che li ha lanciati nel panorama rock a livello planetario, tornano nel 2017 con un nuovo tour. Sergio Pizzorno e compagni presenteranno dal vivo il loro ultimo lavoro che uscirà in primavera dopo tre anni da "48:13", disco che ha celebrato i 10 anni di carriera.
ato che proprio in questo senso collaborazione con il Senato e zione avanzata di funzionari regislativo, incluso quindi quello
PALERMO - Un nuovo campo di calcetto, che sarà dedicato a don Pino Puglisi, e un campo per il basket e la pallavolo. Li ha realizzati la Cgil Palermo, col contributo della Cgil nazionale, come gesto di vicinanza e solidarietà per la Missione Arcobaleno di suor Anna Alonzo, nel quartiere Guadagna. La consegna avverrà domani. La Cgil ha rifatto ex novo la pavimentazione del campo e nella parte retrostante è stato realizzato un campo per il basket e altri sport. L’idea è nata nei giorni successivi all’intimidazione subita da Suor Anna. I campetti arricchiranno le strutture del centro, in una ex scuola, dove si trovano anche una palestra, laboratori per la pittura, l’informatica, il taglio e cucito, una cucina, un piccolo orto. Nei mesi scorsi, la Cgil, con l’ausilio di tutte le sedi, aveva raccolto dei fondi a sostegno della missione di Speranza e Carità di Biagio Conte.
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31/12/2016 SABATO 31 DICEMBRE 2016
LA SICILIA
spettacolo
Mario Venuti in primavera pubblicherà il
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nuovo disco “Motore di vita”: «Un lavoro orgogliosamente pop»
Luca Madonia torna in aprile con “Il tempo è
dalla mia parte”: «Sarà più ritmato, con più elettronica, più divertente»
Gli appuntamenti del nuovo
anno: i grandi concerti in Sicilia e gli illustri ritorni in scena
GIUSEPPE ATTARDI
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l 2017 sarà l’anno degli U2. Lo hanno annunciato i quattro di Dublino il giorno di Natale, postando un video sui loro canali social intitolato Happy Christmas. Oltre ad augurare buone feste ai loro fan, la band ha ufficializzato il ritorno sui palchi con una serie di concerti speciali per celebrare il trentennale dell’album The Joshua Tree, pubblicato il 9 marzo del 1987. Tra le novità annunciate per il nuovo anno, anche l’uscita dell’album di inediti Songs Of Experience, seguito del precedente Songs Of Innocence del 2014. Secondo quanto rivelato da Billboard, gli show degli U2 saranno negli stadi e avranno inizio dagli Stati Uniti nella tarda primavera, per poi proseguire in Europa. Il magazine statunitense indica come possibili location dei concerti il MetLife Stadium nel New Jersey e una performance da headliner al Bonnaroo Music Festival, che quest’anno si svolgerà dall'8 e l'11 giugno nel Tennessee. Stando a questi piani, l’eventuale ritorno del gruppo
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1. Bono Vox, frontman degli U2: la band ha ufficializzato il ritorno sui palchi con una serie di concerti speciali per celebrare il trentennale dell'album “The Joshua Tree”, pubblicato il 9 marzo del 1987. Tra le novità annunciate per il nuovo anno, anche l'uscita dell'album di inediti “Songs Of Experience”, seguito del precedente “Songs Of Innocence” del 2014. 2. Mario Venuti pubblicherà in aprile l’album
2017: i suoni Album e tour per gli U2 Disco postumo d’inediti per George Michael
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Le tournée italiane dei divi del pop Grandi protagonisti della nuova stagione di concerti i Coldplay che faranno uscire un nuovo album entro l’anno. Sono in programma due date della band di Chris Martin per il 3 e 4 luglio allo Stadio San Siro di Milano. Anche i Depeche Mode pubblicano un nuovo album in marzo, Spirit, e poi faranno una capatina in Italia, precisamente il 25 giugno a Roma, il 27 a Milano e il 29 a Bologna. Allo Stadio Bentegodi di Verona invece il 14 luglio arriverà Robbie Williams per l'unica data italiana, mentre all’Ippodromo del Visarno di Firenze ci sarà l'addio alle scene degli Aerosmith con l'ultimo concerto italiano. Attesi anche i Kasabian: dopo aver pubblicato un piccolo assaggio resta ancora il mistero su titolo e data di pubblicazione del nuovo album. L’ipotesi più accreditata è che il successore di 48:13 (il loro ultimo disco) uscirà la prossima primavera, poco prima del tour che il 19 luglio farà tappa al Teatro Antico di Taormina. Nell'estate siciliana previste altre star straniere: Sting, i Cranberries di Dolores O’Riordan, Charles Aznavour. Il tour dei Kiss farà invece tappa solo oltre Stretto - il 15 e 16 maggio rispettivamente a Torino e a Bologna , mentre il 25 e 26 luglio Marilyn Manson sarà in concerto a Roma e a Villafranca di Verona. Nel mese di giugno a Monza si terrà l’I-Days Festival 2017 con i Linkin Park e i Blink 182 in concerto il 17 giugno; il 15 giugno allo stesso festival sono attesi i Green Day, mentre il giorno seguente è il turno dei Radiohead.
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Ritorni illustri: Roger Waters
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dal titolo Us + Them. «Il messaggio principale che voglio trasmettere, se posso, riguarda il concetto di guerra perpetua che è stato fatto proprio dai neoconservatori, in modo particolare negli Stati Uniti», ha spiegato l'ex Pink Floyd. È ufficiale invece il nuovo disco di Liam Gallagher: mentre molti fan invocano a gran voce la reunion (quasi impossibile) col fratello Noel, l’ex Oasis annuncia che il suo nuovo album solista uscirà entro l'estate.
Il disco postumo di George Michael Lo aveva accennato, quasi per inciso, la BBC dando la notizia della sua morte: George Michael stava lavorando ad un nuovo disco. Ora emergono nuovi, seppur scarsi, dettagli: la fonte è un’intervista al produttore Naughty Boy, già al lavoro com Beyoncé e Sam Smith. «Ha un album in uscita l'anno prossimo, e farà anche qualcosa per il mio. Non vedo l’ora e non so cosa aspettarmi. A dir la verità, è il più misterioso di tutti». Il cantante inglese non pubblicava nuova musica dal 2004, quando uscì Patience. Il suo album più recente era il live Symphonica del 2014, documentazione del tour con orchestra (passato anche dall'Italia). Quello che è certo, invece, è che stava lavorando ad un documentario, Freedom, e alla ristampa di Listen Without Prejudice: lo aveva comunicato il suo staff con un post su Facebook lo scorso 2 novembre
Italiani sul fronte del palco Tra i concerti più attesi del 2017 ci sono anche quelli dei big della musica italiana. Vasco Rossi celebrerà i primi quarant’anni di carriera con un’unica data in programma per il primo luglio al Parco Enzo Ferrari di Modena. Da febbraio ad aprile Ligabue sarà in giro per i palazzetti italiani (14, 15 e 17 marzo ad Acireale) e da giugno a luglio Tiziano Ferro sarà impegnato con il nuovo tour negli stadi (8 luglio al San Filippo di Messina). Nuovo tour per Giorgia, Il Volo (1, 3 e 4 giugno a Taormina). Curiosità per il lo show congiunto di J-Ax e Fedez (il 31 marzo al Pal’Art Hotel di Acireale) per promuovere l'album Comunisti col Rolex in uscita il 20 gennaio.
Ex Denovo di nuovo in pista
in Italia si potrebbe ipotizzare per la prossima estate. Bono, The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen mancano dall’Italia dal settembre 2015, quando suonarono per due sere consecutive al Pala Alpitour di Torino.
Ci sono anche ritorni illustri dopo anni e anni di assenze: è il caso dei Jesus And Mary Chain che dopo 19 anni di “stop” pubblicheranno a marzo il loro nuovo lavoro dal titolo Damage And Joy. Ad aprile sarà la volta dei Deep Purple, che stanno preparando quelle che saranno sicuramente le ultime fatiche della loro lunghissima carriera: Time For BedLand s'intitola il disco, anticipato a febbraio da un EP e seguito da quello che sarà il loro tour d’addio, in Italia per tre date. Anche Roger Waters si appresta a tornare sulle scene: previsto un tour che, da maggio a ottobre, toccherà il Nord America e servirà a promuovere il nuovo disco
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“Motore di vita”. 3. Quasi a ruota uscirà “Il tempo è dalla mia parte”, nuovo disco di Luca Madonia, altro ex Denovo. 4. Chris Martin, leader dei Coldplay: i loro due concerti milanesi sono tra i più attesi del 2017. 5. George Michael, morto nel giorno di Natale a 53 anni avrebbe lasciato un disco di inediti quasi ultimato e che molto probabilmente vedrà la luce nel nuovo anno. 6. Tra gli illustri ritorni quello di Roger Waters con “Us + Them”. «Il messaggio che voglio trasmettere riguarda il concetto di guerra perpetua che è stato fatto proprio dai neoconservatori, in modo particolare negli Usa»
Dal 6 all’8 gennaio Tony Canto presenterà il nuovo album Moltiplicato al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, accompagnato da un’orchestra sinfonica e dagli amici che verranno a trovarlo. Certe le presenze di Kaballà e Nino Frassica, si attende conferma da Alessandro Mannarino e Mario Venuti. Questi ultimi due sono attesi con i loro rispettivi nuovi lavori. Il 13 gennaio uscirà Apriti 3 cielo, svolta elettrica dell’artista romano, mentre l’autore di Crudele pubblica il primo marzo il singolo Caduto dalle stelle e «tre settimane dopo l’album, intitolato Motore di vita - anticipa - che sarà un disco orgogliosamente pop». A ruota l'altro ex Denovo Luca Madonia che in marzo esce con il singolo Il nostro tempo per annunciare l'uscita in aprile dell'album Il tempo è dalla mia parte, titolo che tradisce gli amati Beatles ed evoca i Rolling Stones. «Gioco sul titolo - sorride Madonia - Tempo inteso musicalmente: è un disco più ritmato, con più elettronica, più divertente. Volevo cambiare rispetto all’album precedente, non volevo ripetermi. E tempo inteso anagraficamente: a giugno arrivo alla boa dei 60 anni». In primavera dovrebbe tornare in pista anche il cantautore catanese Fabio Abate con il nuovo album. A inizio mese, invece, il 13 gennaio esce anche Amore e violenza, album che segna il ritorno dei Baustelle dopo la parentesi di Francesco Bianconi con Mario Venuti e Kaballà. Il 27 dello stesso mese il cofanetto triplo su Ivan Graziani dal titolo Rock e ballate per quattro stagioni in occasione dei venti anni dalla sua scomparsa. Sono al lavoro anche Renzo Arbore, Claudio Baglioni, Franco Battiato e Caparezza. Cesare Cremonini è atteso per metà anno: «Sarà l’ultimo lavoro discografico prima di compiere vent’anni di carriera: ho fra le mani un grande disco, quei dischi che non si fanno più si possono ancora fare» annuncia.
I concerti in calendario in Sicilia Sul fronte concerti, nei teatri siciliani sono in calendario Niccolò Fabi, il 27 febbraio a Catania; il 9 marzo, sempre a Catania, Vinicio Capossela; ancora sotto il vulcano il 13 marzo Massimo Ranieri in versione jazz; soul il 18 aprile a Catania con Mario Biondi; l’11 aprile i Litfiba ad Acireale; il 23 luglio Nek a Taormina. E poi tutto il nu-rock e la nuova canzone d’autore italiana, a cominciare dagli Zen Circus - il 6 gennaio a Messina e l'indomani a Catania - e Motta il 16 febbraio a Palermo, il 17 a Catania e il 18 a Messina, mentre sono imminenti il disco A casa tutto bene e il tour di Brunori Sas e Un mondo raro. Vita e incanto di Chavela Vargas, libro e disco frutto del progetto che Antonio Dimartino e Fabrizio Cammarata hanno presentato di recente a Catania. Infine, c'è curiosità per il debutto da solista di Samuel dei Subsonica in gara al Festival di Sanremo e per il secondo album dei Kolors che hanno incontrato i Black Eyed Peas durante una pausa di registrazione negli studi londinesi.
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15/02/2017 MERCOLEDÌ 15 FEBBRAIO 2017
LA SICILI
spettacolo Catherine Denevue
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«Felice di aver ispirato La La Land»
Uno straordinario duetto al femminile tra due grandi attrici, com Deneuve (nel ruolo di Beatrice) e Chaterine Frot (in quello di Clar più colpisce del film franco-belga fuori concorso “Sage femme” d Provost passato al Festival Di Berlino e che sarà distribuito in Ital Frot interpreta Claire, una madre single cinquantenne che si ded suo lavoro di levatrice; la Deneuve, quasi a contraltare, è invece u oltre settanta anni, piena di vita, trasgressiva, giocatrice ed alcol Land»”, il musical di Damien Chazelle, pluri-candidato agli Oscar protagonista di “Les Parapluies de Cherbourg” di Jacques Demy, orgogliosa di aver ispirato un giovane regista come Chazelle, un anni Cinquanta davvero ben fatto. L’ho trovato meraviglioso».
Il personaggio
BERLINO
Sergio Pizzorno,
Kaurism «L’Europ deve cam sui migra
leader del gruppo, tra calcio, Ranieri, origini italiane e rock’n’roll
I KASABIAN
GIUSEPPE ATTARDI
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ell’ammutinamento dei “senatori” del Leicester contro “king Claudio”, Sergio Pizzorno sta con il tecnico. Perché, spiega il leader dei Kasabian, «quando Claudio Ranieri è stato assunto come manager due estati fa, ero esaltato. Visto che la mia famiglia è italiana, ho pensato: “Sarà incredibile”. La mia previsione era di finire nella top dieci». Mai avrebbe immaginato che la sua squadra del cuore addirittura vincesse la Premier League. L’anno scorso, per celebrare l’evento, i Kasabian hanno partecipato alla megafesta per la vittoria, componendo Put your life on it, interrompendo così un lungo periodo di stasi compositiva seguito allo straordinario successo di 48:13, pubblicato nel 2014. «Il nuovo disco era già pronto lo scorso maggio – racconta Pizzorno un’intervista rilasciata al magazine Q – ma non mi ero mai trovato ad avere così tanto tempo libero e quindi ho pensato, “Sai una cosa? Mi prendo l’estate libera per la prima volta nella mia vita”. È stato fantastico. Mi sono sposato, sono andato in vacanza dopo tanto tempo e mi sono preso un po’ di tempo per la mia vita». «In settembre, quando sono tornato, ho deciso di rivedere tutto il materiale – continua – ho risuonato tutto con una chitarra acustica per la prima volta e avevo queste belle melodie, artigianali. Così ho cominciato a riarrangiare i brani, è solo bastato cambiare prospettiva. Ho scritto anche un altro brano, che è incredibile, e poi due settimane dopo ho composto uno dei migliori brani che io abbia mai scritto». La traccia in questione, rivela Pizzorno, s’intitola Bless This Acid House ed è ispirata a un poster dell’artista inglese Jeremy Deller; il risultato, promette il chitarrista, è un brano di «pura energia positiva», concepito come risposta «ai tempi folli in cui viviamo, in cui sembra che il mondo ti stia crollando attorno». Nell’album ci sarà un’altra «combat song» (canzone da combattimento), una sorta di incrocio tra Beastie Boys, Justice e il sound Northern Soul. L’occasione per ascoltare le nuove canzoni sarà il tour che i Kasabian intraprenderanno in primavera e che prevede quattro tappe in Italia: si par-
Kasabian: album finito è pieno di combat song
Band britannica formatasi nel 1997 a Leicester. I componenti, sin dagli esordi, sono il cantante Tom Meighan, il chitarrista e paroliere Sergio Pizzorno e il bassista Chris Edwards, mentre dal 2005 è membro ufficiale della band anche il batterista Ian Matthews.
La band inglese lo presenterà il 19 luglio a Taormina
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Una risposta a questi tempi folli, in cui sembra che il mondo stia crollando
te il 19 luglio dal Teatro antico di Taormina, poi il 21 a Roma, il 22 A Piazzola sul Brenta ed il 23 a Lucca. «Non vediamo l’ora di poter suonare in Sicilia. Tengo molto al rapporto con l’Italia: ogni anno vengo a Genova a trovare i miei parenti, una grande parte della mia famiglia vive ancora lì. È un modo per far capire a mio figlio Ennio da dove arrivano le sue radici. E poi così seguo quello che fa il Genoa, l’altra mia squadra del cuore». Il calcio ritorna ancora, parlando
con Sergio Pizzorno. D’altro canto, la fama dei Kasabian in Inghilterra è lievitata esponenzialmente dopo che una loro canzone (Fire) è diventata la sigla della Premier League calcistica, mentre Comeback Kid, brano contenuto nel nuovo album, fa parte del videogioco Fifa 2017. Una popolarità rinsaldata poi sul palco, suonando come nessun’altra band in circolazione, unico gruppo in grado di fondere il retaggio sonoro di cinquant’anni di rock con i suoni del futuro, mescolando i
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Vado spesso a Genova a trovare i miei parenti, il Genoa è la mia seconda squadra L’ANNUNCIO CHE L’ALBUM È FINITO. IN ALTO SERGIO PIZZORNO
Beatles e i Prodigy, hard rock e rap, elettronica e folk. E riuscendo a vendere in vent’anni e cinque dischi oltre cinque milioni di copie, nonostante la devastante crisi discografica in cui sono cresciuti. «Ascoltiamo tutto, dai Doors ai Chemical Brothers, ma quando è il momento di registrare cerchiamo di preservare la nostra identità. Perché? Per il semplice motivo che se vuoi fare un disco che rimanga nella storia, oggi devi registrare qualcosa di incredibile che faccia saltare sulla sedia chi ti ascolta. I tempi sono cambiati: con la quantità di dischi che abbiamo venduto se avessimo suonato negli anni Settanta saremo miliardari, ma non è così. Bisogna relazionarsi al tempo in cui si vive». Oggi i Kasabian sono l’unico gruppo inglese in grado di raccogliere l’eredità lasciata dagli Oasis, dopo la rottura tra i fratelli Gallagher. «Non abbiamo mai nascosto il fatto di voler raggiungere più gente possibile con la nostra musica – ammette Pizzorno – quindi ben vengano gli accostamenti con gli Oasis, ma per ora siamo molto felici e consapevoli di essere semplicemente noi stessi. Non cerchiamo in alcun modo di seguire le tracce dei Gallagher visto che noi, a differenza loro, andiamo decisamente più d’accordo».
LEICESTER
I Kasabian sono grandi tifosi della loro squadra che l’anno scorso, guidata dal tecnico romano Claudio Ranieri, ha vinto a sorpresa la Premier League. Hanno anche composto una canzone in occasione dell’evento, inclusa nel nuovo album.
BERLINO. La solidariet zione ad Helsinki han pore e fanno davvero ste con gli occhi di laic Aki Kaurismaki. Così c The Other Side of the Ho corso per la Finlandi Berlino e nelle sale ita ma dal 6 aprile. Siamo ve si incrociano le vite rifugiato siriano Kha Haji), che ha perso la della sua famiglia ad chiesto, senza troppa permesso di soggiorn (Sakari Kuosmanen viaggiatore pieno di prende a cuore il raga mine contro l’umanità facendo l’Europa verso detto il regista -. Solo politici, sembra intere sorte dei rifugiati. E qu dichiarazione politica In The Other Side of th mo da una parte la fac questo ragazzo sirian a voler cambiare vita disincantata bontà di che gioca d’azzardo, u suto molto, che a un ce te su un ristorante dal tà, sicuramente mul d’altronde il suo bizza «Dopo Miracolo a L film può essere consi conda parte di una tr ai porti e ai rifugiati. L trebbe chiudere forse più allegro», ha detto lino con la sua solita giunto: «Non sono m che questo film pot l’atteggiamento verso solo del pubblico euro to il mondo. Mi accon que anche della sola tiene a dire poi: «Nel m milioni di abitanti ci s tamila rifugiati, ma c'è me in guerra. Questa p sa intollerabile. Il cin detto Renoir, non può po le cose, ma noi sia umani. Oggi sono loro mani potrebbe toccar
DA DOMANI SU RAI1
Il “Dopofiction” di Frassica, Insinna e Guetta
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Un “talkarietà”
FRANCESCA PIERLEONI
ROMA. Un «talkarietà»: così, in una parola, Nino Frassica definisce Dopofiction, il programma che condurrà con Flavio Insinna e Nathalie Guetta per otto puntate da domani alle 23.35 circa su Rai1. Sarà un salotto, tra molto divertimento e qualche tema serio nel quale si ospiteranno i protagonisti di serie, miniserie e film tv in onda su
spiteremo attori amici come dandogli lo spazio di raccontarsi in modo particolare. Saremo divertenti, simpatici senza prenderci sul serio, ma sapendo essere seri quando serve». Il conduttore di Affari tuoi che ha già recitato con Frassica (al quale è venuta l'idea del programma), e Nathalie Guetta in Don Matteo, spiega che «se fossimo un gruppo, Nino sarebbe il frontman, io il batterista e Nathalie starebbe a svisa-
gramma, da condurre insieme Flavio e Nathalie e noi abbiamo capito subito che aveva grandi potenzialità». Come il Festival di Sanremo «con dopo festival, il lavoro con il dopolavoro, la sigaretta con il dopo sigaretta ora c'è anche fiction e dopofiction - spiega con il consueto humour Frassica - La possibilità di fare una sorta di varietà in seconda serata mi appartiene, sono nato in tv in seconda serata».
che fa e su Radio2 con Programmone, è convinto che «se Fellini fosse vivo, avrebbe fatto fiction, tanto che c'era un progetto. E’ una realtà che spesso viene ritenuta di serie b ma non lo è». E
Nino Frassica, Nathalie Guetta e Flavio Insinna
come interprete «nien di mettere a fuoco un p me la fiction, Basti pe sciallo Cecchini. L’abb rito, padre, poi nonno anche in pensione». Per Nathalie Guett programma da Frassic mese fa: «A parte un’e tempo fa con Marisa mai fatto questo tipo
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38 Cultura & Spettacoli
GIORNALE DI SICILIA
Giovedì 13 aprile 2017
estate di Concerti. Doppia tappa palermitana ed etnea per il trio Paoli-Rea-Cammariere. Due date pure per Fiorella Mannoia, Massimo Ranieri, Renga e Mannarino
Aznavour, Soler e altre voci da... urlo in Sicilia 0 In cartellone a Taormina anche Eddie Vedder nell’insolita veste solista. Al Verdura apre Nek, poi Ermal Meta e Gabbani Tanto rock al Teatro Antico: i Kasabian il 19 luglio presenteranno dal vivo il nuovo album. Daniele Silvestri sarà il 25 agosto a Taormina e la sera successiva al Verdura di Palermo. Tancredi Bua Palermo
OOO Dal rock graffiante di Placebo e Kasabian al folk istintivo di Eddie Vedder, dalle melodie classiche di Charles Aznavour a quelle di Gino Paoli, Danilo Rea e Sergio Cammariere, passando per la scena indipendente italiana (Baustelle), il cantautorato contemporaneo (Mannarino, Daniele Silvestri), le popstar nazionali (Nek, Meta, Gabbani) e internazionali (Alvaro Soler). L’estate musicale siciliana parte col botto proprio il giorno del solstizio, il 21 giugno, con il concerto dei Placebo al Teatro Antico di Taormina: la band di Brian Molko festeggia i vent’anni di carriera con un tour che passa dalla Sicilia per l’unica tappa nel Sud Italia, affiancando le hit di Without You I’m Nothing (il disco che quest’anno spegne venti candeline) agli ultimi lavori in studio. Cinque giorni dopo – per due sere consecutive, il 26 e 27 giugno – sul palco del Teatro Antico sarà il turno di Eddie Vedder, noto internazionalmente come voce dei Pearl Jam ma al momento al lavoro su un tour da solista (un po’ come quello che anni fa deliziò le orecchie dei fan più sfegatati con Water on the Road). Il rock continua a farla da padrone al Teatro Antico di Taormina con il concerto dei Kasabian, il 19 luglio: la band di Serge Pizzorno presenterà dal vivo il nuovo album in studio, For Crying Out Loud, in uscita il 5 maggio per Sony e Columbia. Cambio totale di registro appena due giorni dopo, il 21 luglio, con il concerto di Charles Aznavour, che arriva a Taormina con il suo bagaglio di «appena» settant’anni di carriera nella chanson francese. Dalla disperata e amara Et moi dans mon coin all’iconica e sognante She, le canzoni del «crooner» francese hanno definito gli amori di generazioni su generazioni e quest’anno arrivano per la prima volta in assoluto nel Sud Italia con un’unica data al Teatro Antico di Taormina. Dall’altra parte dell’Isola, a Palermo, la stagio-
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1. Alvaro Soler 2. Francesco Gabbani, vincitore a Sanremo 3. Eddie Vedder, storico frontman dei Pearl Jam in tour da solista 4. Charles Aznavour
Prime cinema. «The startup»: l’avventura del creatore del social basato sul merito
Storia di «zuckie» italiano The startup Regia Alessandro D’Alatri Con Andrea Arcangeli, Paola Calliari, Matilde Gioli, Luca Di Giovanni, Massimiliano Gallo Origine Italia 2017 Dove Gaudium
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ppaiono sterili e fuorvianti le polemiche attorno a The startup, prodotto da Luca Barbareschi, diretto da Alessandro D’Alatri e da lui stesso scritto assieme a Francesco Arlanch. Ispirato alla storia vera di Matteo Achilli, l’accusa è di essere un manifesto pubblicitario a favore della sua startup Egomnia – Accendi il tuo futuro, un portale ambizioso e innovativo. Il pericolo invece è quello di mortificare il tentativo del regista, portato avanti con impegno e convinzione, pur col pesante limite di un budget assai modesto, di raccontare una storia diversa, che guarda ad un modello illustre, The social network, vincitore di Oscar e «made in Hollywood» senza badare
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a spese. Etichettato dai media dopo i primi clamorosi successi come «lo Zuckerberg italiano», Achilli, con la sua Egomnia, non ha mai raggiunto né mai raggiungerà le cifre stratosferiche di Facebook, ma la sua storia è interessante, degna di esser raccontata e, al di là del successo dell’impresa, ha un valore emblematico, è un’occasione per riparlare di meritocrazia, e sposta per una volta l’attenzione dai tanti giovani sfiduciati e rinunciatari a quelli che invece scommettono su se stessi e si rimboccano le maniche, inventandosi un lavoro. Una storia di stringente attualità in un momento in cui l’alternativa, per chi si è preparato seriamente ma non ha «santi in paradiso» è la disoccupazione o la fuga all’estero. E fu proprio un’esperienza di tal genere, vissuta sulla propria pelle, a spingere il ventenne Matteo ad inventare il suo social che favorisce il merito. Chi si iscrive infatti, viene valutato in base ai dati effettivi del suo curriculum, poi processati da un algoritmo che gli attribuisce un punteggio finale, con reciproco
vantaggio di chi cerca un impiego e chi lo offre. Ma all’euforia dei primi successi, segue un periodo angoscioso e problematico. Entrato nell’élite dell’ambiente bocconiano, blandito nella sua vanità, Achilli si smarrisce nel piacere di frequentare chi conta, di sentirsi qualcuno, e perde lo slancio creativo. Saranno i richiami dell’amico ingegnere (Luca Di Giovanni) compagno inseparabile nell’impresa, e il pericolo di perdere Emma (Paola Calliari), la ragazza che ama, a fargli ritrovare il vero senso della sua scelta di vita. Ottimamente recitato da tutti i giovani interpreti e da Massimiliano Gallo nel ruolo del padre, The startup è un film sincero, che si segue volentieri, non privo di qualche ingenuità ma sostenuto da un buon ritmo narrativo, rivolto ai giovani ma adatto anche ad un pubblico adulto. E portatore, soprattutto, di un messaggio positivo e altamente educativo, che invita a riflettere sui pericoli di un successo troppo repentino, col quale, se si perde la testa – parola di Emma - «ci si potrebbe fare molto male». E. L. N.
ne concertistica si apre con Nek al Teatro di Verdura, che il 22 luglio porta sul palco il suo tredicesimo album in studio, Unici, uscito a quasi due anni di distanza da Prima di parlare. A seguire doppio appuntamento in doppia data con due terzi del podio dell’ultima edizione di Sanremo: Ermal Meta, terzo posto al festival con Vietato morire, porta in giro l’omonimo album sul palco del Teatro di Verdura di Palermo (26 luglio) e all’anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea (28 luglio). Proprio quel giorno, invece, Francesco Gabbani – mr. Occidentali’s karma, primo posto a Sanremo 2017 – arriva al Teatro di Verdura, per poi spostarsi a Zafferana il 29 luglio. Farà doppia tappa anche il trio formato da Gino Paoli, Danilo Rea e Sergio Cammariere, che il 4 (Teatro di Verdura) e 5 agosto (anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea) salgono sui palchi siciliani con un concerto a metà tra cantautorato classico, moderno e afflati jazz. I Baustelle di Francesco Bianconi, freschi di nuovo disco (L’amore e la violenza, Warner), portano il loro rock riflessivo e a tinte cupe prima al Verdura di Palermo, il 10 agosto, e poi dall’altra parte della Sicilia, a Zafferana Etnea, l’11. A spezzare le doppie date con cui quasi tutti gli artisti sbarcano quest’anno nell’isola è Alvaro Soler, grande assente ancora dalle radio (d’altro canto siamo solo ad aprile…) ma già al lavoro sul nuovo disco in studio, il secondo. Data unica, la sua, al Teatro Antico di Taormina, il 17 agosto. Il 24 è il turno di Francesco Renga, che salirà sul palco palermitano del Teatro di Verdura seguendo l’impostazione del suo ultimo Scriverò il tuo nome, il disco dal vivo rischiarato da tre brani originali (Nuova luce, Non passa mai e Così diversa), mentre dal 25 in poi doppia data per Daniele Silvestri (25 agosto al Teatro Antico di Taormina, 26 al Verdura di Palermo), Fiorella Mannoia (26 a Taormina, 27 al Verdura di Palermo), Massimo Ranieri (27 agosto a Taormina, 28 agosto al Verdura) e Mannarino, che prima con il concerto al Castello a mare di Palermo (31 agosto) e poi con il bis (1 settembre) al teatro greco di Taormina chiuderà la stagione al suono del suo ultimo lavoro in studio, Apriti cielo. (*TABUA*)
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Un italiano su due fa strafalcioni su arte e cultura
Viso svelato ecco il «vero» Andrea palladio
OOO Dopo 500 anni il volto di Andrea Palladio, il più celebre architetto di ogni tempo, è svelato, grazie al Palladium Museum, alla polizia scientifica e alla Soprintendenza di Verona. Fra i 12 ritratti fino al 18 giugno a Vicenza in mostra, il «vero» è su un ritratto comprato all’inizio del ‘900 da un collezionista russo e su un altro, acquistato a un mercatino delle pulci in America, di Bernardino India.
OOO L’urlo di Munch? Un film di Dario Argento. Chi ha scritto «I Promessi Sposi»? Giovanni Boccaccio. Dove si trova il Cenacolo di Da Vinci? A Roma, vicino al Colosseo. Secondo un sondaggio promosso da Libreriamo su circa 2.500 connazionali di età compresa fra i 18 e i 65 anni uno su due (52%) commette gaffe e strafalcioni da incubo. La ricerca è stata realizzata con la metodologia Woa (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sulle principali testate di settore, social network, blog, forum e community dedicate al mondo della cultura e un panel di 60 esperti tra sociologi e psicologi. «I dati raccolti sono preoccupanti - afferma Saro Trovato, sociologo e fondatore di Libreriamo sintomo di scarsa predisposizione allo studio dell'arte e della letteratura. Leggere in questi casi è molto importante, ma come confermano ogni anno i dati dell'Istat, sono pochissimi gli italiani che leggono regolarmente».
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VENERDÌ 14 APRILE 2017
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spettacolo
Lirica a Enna
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ENNA. Le arie liriche più belle, i temi indimenticabili delle più famose opere, le arie che tutti abbiamo canticchiato almeno una volta nella vita, sono al centro del concerto “Lirica” che domani alle ore 20.30 al Teatro Garibaldi di Enna conclude il ciclo di concerti dedicati alla musica classica. In scena il soprano Marianna Cappellani, cantante dalla grande espressività recitativa con una solida impostazione e una grande tecnica, e il basso Dario Russo che con la sua vocalità stentorea ben rappresenta lo spirito romantico dell'Ottocento, accompagnati da Massimo Leonardi al pianoforte, spazieranno da brani come “Casta diva” dalla Norma di Vincenzo Bellini a “Vissi d’arte” dalla Tosca di Giacomo Puccini.
Recital del basso Dario Russo e del soprano Cappellani
I SUONI DELLA PASQUA
Pop X, indie e “ciuri d’Africa” L’alternativo e trendy “Barbecue di Pasquetta” ai Mercati Generali di Catania Festival a Grammichele e Giardini Naxos. Folk australiano e suoni indie doc GIANLUCA SANTISI
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l weekend pasquale darà ufficialmente il via alla stagione dei live all'aria aperta che quest'anno, in Sicilia, culminerà nella ventunesima edizione di Ypsigrock Festival (Ride, Digitalism e Beach House tra gli headliner) e nei i grandi concerti al Teatro Antico di Taormina (Eddie Vedder, Kasabian e Placebo i nomi più attesi dagli amanti del rock). Palazzetti e club lasceranno man mano spazio ad anfiteatri, parchi ed arene per un'estate che si preannuncia ricca di appuntamenti. Primo “assaggio” lunedì ai Mercati Generali di Catania con l'ormai tradizionale Barbecue di Pasquetta, che nelle precedenti tre edizioni ha ospitato, rispettivamente, Nobraino, Modena City Ramblers e Calcutta. Questa volta tocca ai trentini Pop X, uno dei progetti più indecifrabili del panorama pop indipendente italiano nato, nel 2005, dalla collaborazione tra Walter Biondani e Davide Panizza. Lesbianitj, il primo vero album dei Pop X pubblicato lo scorso novembre da Bomba Dischi, mescola elettronica che sembra uscita dai cabinati delle sale giochi anni Ottanta, testi al limite dell’assurdo, attitudine punk, grande capacità melodica e creatività esplosiva. Il “Barbecue di Pasquetta” prenderà il via alle 13 e proseguirà fino a notte tra musica live, dj set e buon cibo. Si comincia con i dj Stella Kalisperatou, Meltz, Feminine e Castor che si alterneranno alla consolle prima del live, alle 15, di Incostanza Duo, coppia formata dalla cantautrice Costanza Paternò e da Vincenzo Gangi dei Dounia. Alle 17 il concerto dei Pop X (che il giorno prima saranno al Retronouveau di Messina). Poi musica da ballare sino a mezzanotte con l'Evening Dance Floor e i dj set di
KAURNA CRONIN
MANAGEMENT DEL DOLORE POST OPERATORIO
POP X E MANAGEMENT DEL DOLORE POST OPERATORIO (nella foto in alto a destra) fra i protagonisti del weekend pasquale e della Pasquetta
ORIGINAL SICILIAN STYLE ospiti del Pasquettival. Sul palco
anche Acoustic Sound Band, Reggae Connection Sound, Milk Italia, Ciccio Elektro, Under Brigde e Brivido Mc
Cheval, Frenky Mangano e Thom Calisto. A rendere ancora più ricca la giornata, la presenza di “Barattè”, il mercatino dell'handmade e del vintage. Sempre il lunedì dell'Angelo, a Grammichele, è prevista la prima edizione di Pasquettival. Sul palco si alterneranno Original Sicilian Style, Acoustic Sound Band, Reggae Connection Sound, Milk Italia, Ciccio Elektro, Under Brigde e Brivido Mc. Previsti anche numerosi dj set. Pasquetta in piazza anche a Giardini Naxos con Ciuri d’Africa, evento scaturisto dall'incontro tra il giardinese Antonio Macrì e l'associazione “Nati a Sud”, fondata sei anni fa con l'obiettivo di «valorizzare il bello e il buono del Sud a partire dall’arte, dalla musica, dallo spettacolo e, soprattutto, dai suoi talenti». Un'idea di Emanuele Di Giorgio, frontman dei Ciauda, e di Adriana Harej, Denis D’Ignoti, Valeria Giordano e Martina Villari. “Ciuri d’Africa” si terrà in piazza San Pancrazio a partire dalle 14. Il cast è in continua crescita. Ad oggi hanno aderito Antonio Alma, Bejia floor, Caruana Mundi, Ciauda, Cristian Falzone, Flamencolé, Flavio Costantino, Luigi Di Pino, Mara Diop, Mimì Sterrantino, Ninni Simonelli, Noemi Costantino, Oumy Mbaye, Pineals, Sara Priolo, Tatha Ngom, Torkio. L’evento di Pasquetta sarà un assaggio della rassegna estiva “Nati a Sud” che si terrà tra luglio e agosto a Scordia. Per chi non vuole ancora abbandonare l'ambiente confortevole dei club, questa sera al Ma di Catania è tempo di Easter Party, la festa pasquale del format “Fun or Nothing” che avrà come ospiti il duo Cecco e Cipo. I 25enni empolesi Simone Ceccanti e Fabio Cippolini, protagonisti di X Factor 8, tornano con un nuovo spettacolo accompagnati alla tastiera da Antonio Bollettino. La
Per la prima volta al Bellini di Catania il Messiah di Händel Il Premio Pulitzer J. David Jackson sul podio stasera il debutto, domani pomeriggio il bis
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È un classico “pop”, offre un enorme potenziale di versioni
CARMELITA CELI
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ito nel rito: il “Messiah” va in scena di Venerdì Santo e coniuga così morte e vita. Catania aspetta il “Messiah” di Haendel da oltre mezzo secolo, ammesso che (come riportato dal libro prezioso e necessario di Danzuso e Idonea, “Musica, musicisti e teatri a Catania”) sia stato integrale il “Messiah” eseguito nell’aprile del 1954, per la stagione della Scam allora “in transito” dal Castello Ursino al Teatro Massimo. Il “Messiah” finalmente è arrivato (alle 20.30, domani alle 17.30) per la stagione sinfonica del Teatro Bellini che l’affida alla bacchetta dell’americano J. David Jackson, direttore, compositore prolifico e vincitore, nel
2000, del Pulitzer per il II atto di “Life is a dream” scritto con l’amico e sodale Spratlan. Qui è più che mai suo alter ego il maestro del Coro, Ross Craigmile: «Il “Messiah” è una sfida allucinante! Il Coro del Bellini è bravo nell’opera italiana e ferrato nel repertorio in tedesco, affrontato con Tiziana Carlini ma non va matto per cantare in inglese. Pure, i 36 elementi che ho selezionato hanno rivelato una gran voglia di scommettersi in inglese e in barocco. Instancabili alle prove e divertiti ai diverbi linguistici tra me, british english, ed il maestro Jackson, american english: per loro è stato come assistere alla lotta tra catanesi e palermitani!». Pura Bibbia in musica e scritto nella
lingua di Shakespeare, l’oratorio di Handel andò in scena prima a Dublino (1742) e poi a Londra e, in risposta a quanti allora storsero il naso, è uno dei pezzi più ascoltati della storia. Può essere un classico “pop” quasi come la Quinta Sinfonia di Beethoven, maestro Jackson? «Eccome! Offre un enorme potenziale d’interpretazioni, l’uditorio può prendere ciò di cui ha bisogno in quel momento. Nostro compito è conservare tutto sotto le nostre “ali” e rendere la scelta possibile. Non c’è anno in cui non si suoni nel mondo anglosassone, dalle chiese più piccole alle cattedrali più imponenti, con grandi cori o piccoli cori. E ogni “Messiah” ha la sua verità». Qual è la sua verità, qui ed ora?
«Mi sono concentrato sul messaggio delle Sacre Scritture tra Vecchio e Nuovo Testamento, mettendo in rilievo effetti e affetti di ogni scena, la drammaturgia deve risultare chiara al pubblico». La partitura è stata ritoccata da molti, Mozart compreso. Il concertatore ha il dovere di venire a patti con tutto ciò? «Non seguo le varianti, la versione 1 o 2, è materia di studio più per gli storici che per gli artisti. Haendel decretò la finale come la migliore ed è quella che scelgo anch’io». Il suo percorso di compositore sembra seguire segni e sogni dei tempi, da “Life is a dream” in poi. Che volto ha “Midi, una tragedia caraibica”? «Si richiama alla tragedia greca ma
VOCI SOLISTE:
Elena de la Merced (soprano), Mary Phillips (contralto), Elgan Thomas (tenore), Miquel Ramon (basso), Silvio Natoli (tiorbista)
scaletta sarà composta dalle canzoni dei loro tre album in una forma tutta nuova. Protagonista del weekend pasquale in Sicilia sarà anche il folksinger australiano Kaurna Cronin, in scena con la sua band domani allo Zootv di Brucoli, domenica alla Cartiera di Catania e lunedì alla Cantunera di Licata. Artista dell’anno 2015 per Folk Alliance Australia, Kaurna Cronin è considerato uno dei più promettenti interpreti australiani. Cantautore folk emozionante e al tempo stesso esilarante cantastorie, è conosciuto per i suoi instancabili tour e per la capacità di catturare il pubblico in un viaggio musicale poetico ed emozionante. Si conclude il lungo tour in Sicilia dei napoletani Blindur. Massimo De Vita e Michelangelo Bencivegna saranno stasera al Mad di Rosolini, sabato all'Hmora di Siracusa e domenica alla Drogheria di Licata. Doppio appuntamento nell'Isola per il Management del Dolore Post-Operatorio. Un incubo stupendo, il nuovo album della band marchigiana, sarà presentato domani sera al Retronouveau di Messina e domenica sera al Coppola di Catania. Luca Romagnoli e Marco Di Nardo sono stati affiancati in studio dai membri de Imuri, band teramana composta da Lorenzo Castagna, Antonio Atella e Valerio Pompei, che salirà sul palco anche per il tour. Questa sera, infine, terzo e ultimo appuntamento con Indie Concept 2017, festival catanese per artisti emergenti organizzato da Rumori Sound System. Alla Cartiera si esibiranno il cantautore siracusano William Wilson, la wave band palermitana Das Es e i padroni di casa Bleetz, dal sound rock alternative. Ospite speciale della serata di premiazione (data ancora da stabilire) sarà la cantautrice palermitana Simona Norato.
mette prepotentemente in campo temi sociali d’estrema urgenza, per esempio come vengono trattati i neri e la gente di colore, dagli schiavi degli States a quelli che vivono nelle isole caraibiche». Il suo prossimo “Aqua amoriferens” sembra essere un’utopia in tempi in cui l’acqua - il mare, il Mediterraneo in testa - invece di amore porta morte. «Nella mia nuova scrittura musicale tento di chiudere il cerchio con la cultura antica e moderna. Ci sono stralci di vita di creature marine, le sirene di Omero e il suono del mare, dall’Oceano al Mediterraneo». Dal barocco di “Messiah” al jazz del suo “Model love”. La salvezza sta nel “crossover”? «È l’elemento più interessante della modernità, i compositori scoprono di poter attingere dai bacini più disparati e se riescono a farne uno stile proprio, riconoscibile, la cosa si fa intrigante. Ci sono milioni di talenti musicali oggi nel mondo e personalmente non smetterò mai di provare a capire la loro verità». Esiste da qualche parte un “messia” della musica contemporanea? «Io dico di no. È come valutare il vino migliore del mondo: non esiste». Perché nessun musicista contemporaneo è diventato “popular”? «Manca l’educazione musicale! Ognuno ascolta la sua musica nell’iPhone. Il nostro impegno è creare situazioni in cui i giovani si sentano “comodi” e possano finalmente imparare qualcosa in più di noi e da noi».
GIOVEDÌ 20 APRILE 2017
22.
spettacolo
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20/04/2017 VERSO L’ADDIO ALLA RAI?
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Fazio fa “visita” a Sky per “Italia’s got talent” ROMA. «Credo che sia venuto il momento di andare a disturbare la mia balenga venerdì 21 aprile...». Con questo tweet, in cui ha taggato sia Luciana Littizzetto che Italia’s Got Talent,
FAZIO E LITTIZZETTO
Fabio Fazio ha annunciato ieri pomeriggio sul social network la sua probabile incursione nella puntata del talent in onda su Tv8, nella cui giuria siede appunto Luciana Littizzetto, in compagnia di Claudio Bisio, Frank Matano e Nina Zilli. E subito ci si chiede se questa “visita” del conduttore alla collega non sia da leggere come un segnale di avvicinamento a Sky, dopo le affermazioni delle ultime settimane sul suo futuro e in vista della scadenza del contratto con la Rai, fissata per giugno.
L’intervista La band di Leicester il 19 luglio aprirà in Sicilia il tour nazionale. «Abbiamo voluto fare un disco vintage, ma non retrò»
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La chitarra ritorna protagonista, ma al centro di tutto c’è la canzone
MARIELLA CARUSO
MILANO. Istinto. È intorno a questo concetto che girano le nuove canzoni dei Kasabian contenute in For Crying Out Loud!, album numero sei della fortunata carriera del gruppo di Leicester. Scritto e prodotto da Sergio Pizzorno, mente creativa della band britannica, For Crying Out Loud! è stato registrato al Sergery negli studi dello stesso frontman dei Kasabian il cui cognome tradisce le origini italiane. Non è un caso che, nel Belpaese per la presentazione del disco che sarà disponibile dal prossimo 5 maggio, Pizzorno confessi di non «vedere l’ora di poter ammirare il tramonto dal Teatro Antico di Taormina». Sarà proprio nella cornice del teatro di pietra siciliano che i Kasabian sono attesi il 19 luglio per la prima tappa del tour italiano che proseguirà, poi, al PostePay Sound Rock’in di Roma, all’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta e al Lucca Summer Festival. Considerando i cinque milioni e mezzo di copie vendute in tutto il mondo, un Brit Award, quattro Q Awards e la partecipazione da headliner a festival di prestigio come il Glastonbury, è indubbio che l’attesa dei fan per il nuovo album è spasmodica anche perché il nuovo disco segna un deciso cambiamento rispetto ai cinque precedenti lavori. Nonostante For Crying Out Loud! sia il seguito di 48:13, infatti, i Kasabian virano decisamente verso il rock con alcuni intermezzi quasi hip hop, come nel brano I’ll Ray (The king) in cui il cantante si traveste quasi da mc. «Non ci dispiacerebbe collaborare con qualche artista hip hop – hanno ammesso Pizzorno e Tom Meighan -, magari con i Run The Jewels (gruppo formato dai rapper El-P e Killer Mike, nda)». La “nascita” di For Crying Out Loud!, però, ha poco di apparentemente moderno. «In questo disco abbiamo cercato di ricreare un suono vintage senza però essere retro, la chitarra è protagonista – hanno raccontato -. Ma al centro di tutto c’è la canzone, il resto non conta più di tanto. Ho evitato di proposito qualsiasi orpello: volevo fare canzoni essenziali, senza derive egocentriche né fronzoli inutili ». Per questo la band britannica, che ha spento le prime venti candeline, ha deciso di utilizzare una tecnica di scrittura tipica degli anni Settanta. «Ho deciso di dare a me stesso sei settimane per scrivere un album come si usava fare in passato, che fosse veramente ispirato – ha spiegato Pizzorno -. Volevo essere sicuro che non ci fosse niente di più dell’ispirazione, in modo che le canzoni potessero diventare dei classici. Nessun autocompiacimento, niente. Ho sentito Berry Gordy (il produttore statunitense fondatore della Motown, nda) dire che se un pezzo non ti arriva nelle prime quattro battute allora è finita. Così mi sono buttato a lavorare con questa classica attitudine old-school di scrittura cercando di rivisitare quell’età dell’oro». Il risultato è un disco del quale Pizzorno e Meighan si definiscono entusiasti. «Questo è il nostro miglior album. Abbiamo deciso di raccontarci, di essere molto più autobiografici regalandoci una personale finestra sul nostro mondo», continuano. «Siamo galvanizzati proprio per merito questo nuovo approccio: abbiamo fatto qualcosa di nuovo e di diverso e non vediamo l’ora di fare vedere (anzi ascoltare) al mondo intero la nostra
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L’ALBUM
“For Crying Out Loud!” uscirà il 5 maggio ed è il sesto album dei Kasabian. In occasione del Record Store Day, il 21 aprile, uscirà il 10” di “You’re In Love With A Psycho”. L’album, scritto e prodotto dalla mente creativa della band, Sergio Pizzorno (cantante e chitarrista del gruppo) e registrato al Sergery, il suo studio a Leicester, è il seguito di “48:13”. U
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L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea è un grande errore, un disastro
1997
I Kasabian sono un gruppo musicale britannico formatosi nel 1997 a Leicester. Fanno parte del gruppo, sin dagli esordi, il cantante Tom Meighan, il chitarrista e paroliere Sergio Pizzorno e il bassista Chris Edwards, mentre dal 2005 è membro ufficiale della band anche il batterista Ian Matthews. Dagli inizi fino al 2006 ha fatto parte della band anche il polistrumentista e paroliere Christopher Karloff.
«Il nostro rock old-school» Il nuovo album dei Kasabian: «Canzoni per essere urlate a squarciagola nel tramonto al Teatro antico di Taormina» nuova produzione» sottolineano Meighan e Pizzorno. Anche il titolo del nuovo album rimanda a questo desiderio: «For Crying Out Loud! è uno slang che significa “Accidenti!”, ma tradotto letteralmente dà l'idea di canzoni fatte per essere urlate a squarciagola». Sfrutta un gioco di parole anche il loro singolo
You’re in love with a psycho, il singolo di lancio del disco che è in rotazione in radio già dallo scorso 24 marzo. «Il pezzo parla della fine di una relazione, quando qualcuno pensando alla propria ex racconta all’amico rendendosi conto di tutto ciò che era nascosto dall’infatuazione: “Sai che ti dico? Quella lì era fuori di testa…”». Emble-
matica l’ultima strofa della canzone, prima del ritornello, che recita: “Sono come il gusto dei maccheroni sopra uno spiedino di pesce” «che sta a significare – hanno spiegato - che il protagonista non c’entrava nulla con il precedente partner. Inoltre il video del singolo riprende e fa il verso al celebre film “Qualcuno volò sul nido del
Emergenti
5,5
MILIONI
di dischi venduti in tutto il mondo, un Brit Award, quattro Q Awards. IL TOUR
Laioung, giovane leone che fonde trap rap e Pino Daniele Il 21 aprile il rapper, trapper e producer pubblica per Sony Music il suo disco d’esordio, “Ave Cesare – veni, vidi, vici”
MILANO. Madre sierraleonese, padre pugliese e un carisma fuori dal comune. Laioung, il cui nome d’arte deriva dalla fusione delle parole “lion” e “young”, è nato nel 1992 a Bruxelles, il suo vero nome è Giuseppe Bockarie Consoli, ed è a tutti gli effetti l’astro nascente e già il punto di riferimento della scena trap italiana. Il 21 aprile il rapper, trapper e producer pubblica per Sony Music il suo disco d’esordio, Ave Cesare – veni, vidi, vici con 8 inediti. Un disco che arriva dopo i milioni di visualizzazioni e streaming totalizzati sulle piattaforme digitali negli ultimi mesi. Un doppio cd che include Giovane Giovane, hit con i featuring di Izi e Tedua che ha consacrato l’esplosione di Laioung, insieme a Quello che voglio”, l’ultimo singolo Vengo dal basso, con la partecipazione di Guè Pequeno. Nell’album trova spazio anche un omaggio a Pino Daniele in Fuori (Je so pazz) e un brano dal titolo Petrolio che con sonorità tipicamente trap racconta danni provocati dal petrolio all’ambiente e l’importanza di sviluppare una coscienza ecologista, temi molto lontani da quelli solitamente proposti dal genere.
I Kasabian sono attesi il 19 luglio per la prima tappa del tour italiano che proseguirà, poi, al PostePay Sound Rock’in di Roma, all’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta e al Lucca Summer Festival.
cuculo”, ma in questa versione noi ci divertiamo e mostriamo anche le nostre doti da ballerini». Lasciando da parte le questioni musicali, i Kasabian tornano a essere i ragazzi di Leicester che si sono incontrati nel 1997. Nonostante la fama continuano ad amare la propria città e la propria squadra che un anno fa ha conquistato la Premiere League sotto la guida di Claudio Ranieri. Per festeggiare quell’irripetibile cavalcata i Kasabian hanno tenuto due concerti al King Power Stadium, nel maggio 2016 in cui anticiparono Put Your Life On It per i tifosi. «Saremo tifosi del Leicester per sempre, fino a quando non moriremo», hanno ammesso dichiarandosi riconoscenti, nonostante il successivo esonero, all’allenatore italiano. Dal calcio alla politica con la Brexit. «L’uscita dall’Unione Europea è un grande errore, un disastro. Ma adesso è necessario guardare avanti – hanno detto con amarezza -. Con questo nuovo album cerchiamo anche di guarire alcune ferite. La musica è una grande via di fuga: prima di cercare di risolvere un problema, è necessaria un’evasione come quella che può dare il nostro disco. Speriamo che l’Inghilterra si risvegli e cerchi un altro modo per potersi risollevare». «Vogliamo anche essere una fonte di ispirazione per i giovani musicisti indie-rock – hanno concluso -. In una situazione discografica nella quale è difficile emergere vorremmo vorremmo aprire la strada per i giovani e essere d’ispirazione».
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Ashkenazy family
MESSINA. Si va verso il sold out per l’atteso concerto che vedrà protagonisti stasera (ore 21) al Teatro Vittorio Emanuele di Messina il grandissimo pianista Vladimir Ashkenazy con il figlio Vovka in una performance per due pianoforti caratterizzata da un programma raffinato che va dal primo Romanticismo alla prima decade del Novecento. Il programma prevede Divertissement à la hongroise in sol min. D. 818 (op. 54) di Schubert, La Moldava, da “Má vlast” – La mia patria, di Smetana, Rapsodie espagnole di Ravel, Suite n. 1 op. 5 di Rachmaninov più nota come “Fantaisie-Tableaux”. In occasione dell’evento, i due celebri pianisti – alla sala Sinopoli del Teatro stamattina alle 11 dialogheranno con gli appassionati messinesi innanzitutto con docenti e allievi del Conservatorio “Corelli”, dei Licei Musicali “Verga” di Modica e “Ainis” di Messina ma anche con gli abbonati delle associazioni concertistiche cittadine.
Messina, Vladimir e Vovka oggi in concerto a Messina
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Il Volo decolla te dei concerti
Da stasera a Taormina tre “Notti magiche” dedicate ai Tre Tenori Al via una stagione senza picchi L’eccezione Eddie Vedder Il calendario GIUGNO
1. Il Volo (Taormina) 3. Il Volo (Taormina) 4. Il Volo (Taormina) 8. Carmen Consoli (Catania) 9. Carmen Consoli (Catania) 10. Carmen Consoli (Catania) 16. Mario Venuti (Catania); Planet Funk (Catania) 21. Placebo (Taormina) 23. Franco Battiato (Palermo) 26. Eddie Vedder (Taormina)
rnazionalità
il leader dei Pearl è riuscito a iamare pubblico he dall’estero
23. Zanne Festival (Nicolosi); Nek (Taormina);Capo d’Orlando Blues 24. Capo d’Orlando Blues 25. Capo d’Orlando Blues 26. Ermal Meta (Palermo); Capo d’Orlando Blues 28. Ermal Meta (Zafferana); Francesco Gabbani (Palermo); Capo d’Orlando Blues; Coez (Catania) 29. Francesco Gabbani (Zafferana); Capo d’Orlando Blues 30. Capo d’Orlando Blues 31. J-Ax e Fedez (Taormina)
AGOSTO
27. Eddie Vedder (Taormina) 28. Notre Dame (Me) 29. Maldestro (Salina); Notre Dame (Me) 30. Notre Dame (Me); RadioItaliaLive (Palermo)
LE
ocelli.Nella scaletta delle tre venticinque pezzi che spada arie d’opera a West side da classici swing di Frank SiO’ sole mio, senza dimenticasanremese. concerti de Il Volo decolla la state musicale siciliana. Che, quest’anno, purtroppo regichissimi picchi. Soltanto Eddder – che non a caso ha radto in un battibaleno la data – a dare un senso alla stagione. ore aggiunto per offrire un di internazionalità e richiapettatori da oltre Stretto. Il dei Pearl Jam ha cominciato europeo il 27 maggio da Amm con un concerto acustico ale cambia ogni sera scaletta, ndo tra le canzoni incise con
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la band, quelle inserite negli album da solista Into the wild e Ukulele songs e le cover più disparate, da Heroes di David Bowie a Trouble di Cat Stevens, da You’ve Got to Hide Your Love Away dei Beatles a Masters of War di Bob Dylan. A Taormina suonerà il 26 e 27 giugno. Eddie Vedder sarà preceduto il 21 giugno dal concerto dei Placebo - la band inglese, per la prima volta in Sicilia, ripercorrerà vent’anni di carriera in un concerto che si annuncia molto emozionante - ed il 19 luglio sarà seguito dal debutto nazionale del tour dei britannici Kasabian. Aggiungiamo l’ultranovantenne Charles Aznavour (21 luglio a Taormina), l’ormai collaudato Ypsigrock Festival di Castelbuono in agosto e, nello stesso mese, l’emergente Indiegeno Festival di Patti-Tindari, poi restano tante (troppe) repliche estive di concerti invernali, tromboni sfiatati, compagnie di giro, show riciclati o rattoppati tanto per prendere l’obolo pubblico. Latitano l’originalità, il coraggio di osare. Siamo ancora agli spettacoli perfetti per feste di piazza, ma non certo per far fare un salto di qualità al turismo siciliano.
LUGLIO
2014. TAORMINA TRAMPOLINO DI LANCIO
«Taormina è il nostro punto di svolta» commentava Piero Barone, il più “anziano” degli de Il Volo, alla vigilia dei concerti dell'estate 2014 al Teatro Antico, augurandosi che «Taormina diventasse l’inizio di una lunga serie di concerti in Italia». Forse Taormina non fu il vero “punto di svolta”, ma quei due show all’insegna del “tutto esaurito” portarono fortuna a Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. Poi arrivò il trionfo al Festival di Sanremo.
4. Notre Dame (Palermo) 5. Notre Dame (Palermo) 6. Notre Dame (Palermo) 7. Notre Dame (Palermo); Tiromancino (Catania); Mario Venuti (Siracusa) 8. Tiziano Ferro (Messina); Notre Dame (Palermo) 9. Hollywood Music Movie (Taormina) 16. Burns-Golinelli-Hunt (Catania)
19. Kasabian (Taormina) 21. Charles Aznavour (Taormina); Zanne Festival (Nicolosi) 22. Benij & Fede (Catania); Zanne Festival (Nicolosi); Nek (Palermo); Capo d’Orlando Blues
EVA 81 ANNI. MALATA DA TEMPO, ERA DEFINITA LA “NUVOLA BIONDA”
ddio Anna Maria Gambineri, “signorina buonasera” Rai NICOLETTA TAMBERLICH
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2. Michael Bolton (Palermo) 4. The Giornalisti (Catania); Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Festival N. I. M. (Alcamo) 5. Cammariere-Paoli-Rea (Zafferana); Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Festival N. I. M. (Alcamo) 6. Niccolò Fabi (Zafferana); Antonello Venditti (Tindari); Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Panariello-Conti-Pieraccioni (Taormina) 7. Indiegeno Festival (Patti-Tindari)
a chiamavano la “Nuvola bionda”. Anna Maria Gambineri, storica “signorina buonasera” della Rai, è morta ieri a Roma, aveva 81 anni ed era malata da tempo. Suo era uno degli amatissimi volti che per anni hanno annunciato i programmi della tv pubblica, ed anche il segnale orario. Nata a Roma il 22 marzo del 1936. Proprio per motivi di salute aveva lasciato la Rai dove aveva lavorato dal 1958 al 1994. Alta, magra, fisico da indossatrice, Anna Maria Gambineri era particolarmente bella. Dotata di grande dolcezza che l’ha fatta molto amare dal pubblico. È stata tra le più longeve annunciatrici in video (preceduta solo da Nicoletta Orsomando, Rosanna Vaudetti e Maria Grazia Picchetti). Nel corso degli anni ha condotto anche diverse trasmissioni, tra le più importanti, Un’ora per voi, con Corrado, nel 1968; Il pomeriggio, nel 1982, in diretta su Rai2; Cinque ore con noi, con Paolo Valenti
nel 1976, cui si aggiungono le apparizioni al fianco di Nino Manfredi nella Canzonissima del 1960, decine di cerimonie di assegnazione di premi, galà musicali in Eurovisione e trasmissioni del pomeriggio. Il suo debutto in tv in realtà avvenne come concorrente nel 1957 assieme ad un’amica, nel “gioco dei mimi” inserito in Telematch, condotto da Silvio Noto ed Enzo Tortora. Qualcuno la notò e nel 1958 venne scritturata in qualità di annunciatrice. Divenne così, negli anni Sessanta e Settanta, una delle signorine buonasera più popolari della Rai e per via della sua capigliatura fluente e chiara, le fu attribuito il nomignolo vezzeggiativo di “Nuvola bionda”. Nel 1965 ha interpretato se stessa nel film musicale Non son degno di te con Gianni Morandi e Laura Efrikian. Per molti anni fu la voce del segnale orario della sera. Nel 1994 si è ritirata definitivamente dal video per problemi di salute anche legati a dolorose esperienze personali.
8. Antonello Venditti (Partanna); Indiegeno Festival (Patti-Tindari) 9. Indiegeno Festival (Patti-Tindari) 10. Antonello Venditti (Zafferana), Indiegeno Festival (Patti-Tindari); Baustelle (Palermo); Ypsigrock Festival (Castelbuono) 11. Baustelle (Zafferana); Ypsigrock Festival (Castelbuono) 12. Ypsigrock Festival (Castelbuono) 13. Ypsigrock Festival (Castelbuono) 16. Alex Britti (Zafferana) 17. Alvaro Soler (Taormina) 18. The Kolors (Zafferana) 19. Fabrizio Moro (Zafferana); The Kolors (Palermo) 22. Afterhours (Taormina) 23. Francesco Renga (Taormina), Sfera Ebbasta (Catania) 24. Mario Biondi (Taormina); Francesco Renga (Palermo) 25. Daniele Silvestri (Taormina) 26. Daniele Silvestri (Palermo); Fiorella Mannoia (Taormina) 27. Fiorella Mannoia (Palermo); Massimo Ranieri (Taormina) 28. Massimo Ranieri (Palermo) 31. Alessandro Mannarino (Palermo)
SETTEMBRE
1. Alessandro Mannarino (Taormina) 7. Renato Zero (Taormina) 9. Renato Zero (Taormina)
15. Jarabe De Palo (San Vito lo Capo) 16. Maria Callas memoria (Taormina) 22. Francesco Gabbani (San Vito lo Capo) 23. Jo Bastianich band (San Vito lo Capo)
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32 Cultura & Spettacoli
GIORNALE DI SICILIA
Mercoledì 7 giugno 2017
l’evento. La band di Leicester, capitanata dall’italo-inglese Sergio Pizzorno, apre il tour mondiale al Teatro Antico il 19 luglio. Partenza col botto per il loro ultimo disco
I Kasabian a Taormina: «Solo chitarre e rock Sarà un live magico» 0 «Abbiamo suonato dappertutto, mai in un luogo storico» Il leader della band: «Siamo stufi di gente che trasforma la propria vita nella carriera di qualcun altro. Io e i ragazzi avevamo in mente di fare soltanto un po’ di rock and roll con le nostre chitarre, e farlo bene». Tancredi Bua Palermo
OOO Mancano soltanto due settimane all’inizio del tour europeo dei Kasabian, la band di Leicester capitanata dal chitarrista e cantante Sergio Pizzorno, inglese di nascita ma di origini genovesi. Il loro ultimo album, For Crying Out Loud, è uscito poco più di un mese fa, e la band non vede l’ora di poter cominciare a suonarlo dal vivo, anche in Italia, con quattro date, la prima delle quali al Teatro Antico di Taormina (il 19 luglio, ore 21.30). «Il disco sta andando bene, siamo partiti col botto – racconta Pizzorno, sveglio di prima mattina dopo l’incur-
sione a Che tempo che fa, su Rai3, della sera prima – . Ce lo dicono tutti i nostri fan sparsi per il mondo, e io, Chris (Edwards, il bassista, ndr) e Ian (Matthews, il batterista, ndr) non stiamo più nella pelle. Vogliamo suonarlo dal vivo, e l’attesa è snervante. Non riusciamo più a guardare le chitarre appese al muro». Hanno l’impazienza di chi è al primo tour internazionale ma vent’anni di esperienza sulle loro spalle: nonostante il loro primo album sia datato 2004 (l’omonimo Kasabian, per la Paradise Records), quando la band varcò la soglia degli studi di registrazione aveva già quasi un decennio di esperienza nel circuito dei locali e dei festival britannici. Dal 1997 al 2017 sono vent’anni esatti di Kasabian, un lungo lasso di tempo che però la band non avverte: «Non li sentiamo affatto – prosegue Pizzorno – . Sai, quando ci penso, quando penso a tutto il tempo che è passato, il lavoro fatto e la fatica che abbiamo messo per arrivare sino a
questo punto, penso sempre all’adesso. Ha tutto a che fare con il presente, con il dove siamo “proprio qui, proprio ora”. Abbiamo fatto dischi che ci piacciono tantissimo, e arrivati a questo punto abbiamo anche vissuto momenti bellissimi in compagnia del nostro pubblico. Ci siamo permessi di evolvere, di cambiare, di correre dei rischi. Continuiamo a fare in giro per il mondo soltanto quello che ci riesce meglio». Nel pieno della retromania mondiale, e dopo il discusso 48:13 (uscito nel 2014 per Columbia), con For Crying Out Loud i Kasabian sono ritornati alle iniziali sonorità «chitarrose», quelle di L.S.F. (vedasi You’re in Love With a Psycho, la sua versione aggiornata) o Reason Is Treason: era questo l’obiettivo sin dal principio. «Non è, come ho detto in un’intervista uscita qualche settimana fa, per “salvare il rock and roll suonato con le chitarre” – smentisce Pizzorno, sorridendo – .
Kasabian: la band rock di Leicester apre il tour mondiale il 19 luglio a Teatro Antico di Taormina Quella era una battuta. È che mi sono annoiato, sono stufo di gente che trasforma la propria vita nella carriera di qualcun altro, ad esempio di David Bowie, o David Byrne, o dei Radiohead. La “svolta elettronica”, la chiamano. Suonano con uno stile, aumentando sempre più il volume. Io e i ragazzi avevamo in mente di fare soltanto un po’ di rock and roll con le nostre chitarre, e farlo bene, alla nostra maniera». Quello del 19 luglio sarà il primo concerto in assoluto della band in Si-
cilia, terra in cui il chitarrista Pizzorno – nonostante le sue origini italiane – non è mai stato: «Non vedo l’ora – esclama – . Il posto in cui suoneremo sembra fantastico. Potremmo quasi girarci il nostro Live at Pompeii (ride, ndr). È la prima volta, per noi tre, in un posto così bello e antico. Non siamo mai stati in niente di simile. Abbiamo suonato in piazze, stadi, arene, locali, ma mai in un luogo storico. Penso sarà una delle notti più speciali del tour». C’è un’unica cosa che rabbuia il chitarrista all’alba dell'inizio dei concer-
ti, e sono le posizioni estreme raggiunte dalla nostra società. Il riferimento è al terrorismo, agli attentati in Inghilterra degli ultimi mesi; il pensiero è a una soluzione: «Penso sia un momento veramente buio, incerto. È tempo, per tutti, di fare un passo indietro e riflettere su quello che ci stiamo facendo l’un l’altro nel mondo. Contemporaneamente, bisogna resistere. Non possiamo cancellare tutte le libertà che abbiamo ottenuto negli anni per paura, non possiamo piegarci. Non dobbiamo sprecare nulla». (*TABUA*)
cinema. Nomination per Ficarra e Picone, Pif, Aronadio, Piazza e Grassadonia. Tra le attrici c’è la Ragonese. Consegna a Taormina l’1 luglio, ieri a Roma primi premi tecnici
Sfida a tre per i «Nastri», ma in corsa c’è anche tanta Sicilia Antonella Filippi Palermo
OOO Ci sarà un bel po’ di Sicilia a contendersi i Nastri d’Argento il prossimo 1 luglio al Teatro antico di Taormina, che si popolerà di altri «grandi», quelli del cinema. Per la miglior regia (e per la produzione) arriveranno Antonio Piazza e Fabio Grassadonia e «Sicilian Ghost Story», pronti a vedersela con Amelio, Bellocchio, De Angelis e Ozpetek. Ma i «fantasmi» hanno già vinto due premi tecnici: per la fotografia con Luca Bigazzi e per la scenografia con Marco Dentici. In corsa anche Salvo Ficarra e Valentino Picone che «piazzano» «L’ora legale» tra le migliori commedie dell’anno e si scontreranno con Alessandro Aronadio in lizza con «Orecchie»; non mancherà Pif che con
Marco Astori ha firmato il soggetto di «In guerra per amore». Era in gara anche Daniele Ciprì per la fotografia di «Fai bei sogni» e «Fiore», ma è stato superato da Bigazzi. Resta in lizza Isabella Ragonese, come migliore attrice in «Sole cuore amore» e «Il padre d’Italia». La premiata ditta Piazza&Grassadonia: «Il Sindacato ha riconosciuto il valore produttivo del film – girato nei boschi dei Nebrodi e con un cast di ragazzini – e ne ha messo in evidenza, con le candidature legate all’immagine, il valore artistico». Fic&Pic, alle prese con «Le rane», sono di poche parole: «Siamo felici che il film stia facendo questo percorso. E incrociamo le dita». Ecco Aronadio, che ha intascato pure una nomination con Edoardo Leo per il soggetto di «Che vuoi che sia»: «Questa candidatura è la ciliegina su un lavoro molto amato,
Salvo Ficarra e Valentino Picone in corsa per i Nastri con «L’ora legale»
partito per il suo viaggio dalla Mostra di Venezia e ancora nelle sale. Ficarra e Picone? Ci siamo incontrati al Festival di Montecarlo e sono stati molto carini con me. Vorrei che il mio film incassasse quanto il loro in tre giorni qualsiasi di programmazione…» E se questa è la pattuglia siciliana, il verdetto di ieri a Roma, durante la serata al Maxxi che festeggia candidati e premi speciali, ha sancito la sfida a tre fra «La tenerezza» di Gianni Amelio, «Fortunata» di Sergio Castellitto e «Indivisibili» di Edoardo De Angelis, con 7 nomination ciascuno. Seguono «Fai bei sogni» di Marco Bellocchio, «Fiore» di Claudio Giovannesi (6) e «Tutto quello che vuoi» di Francesco Bruni (5). Il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici che organizza i Nastri ha selezionato 49 titoli tra i 120 usciti tra il 1° giugno 2016 e il 31 mag-
gio 2017. La presidente Laura Delli Colli commenta una stagione difficile: «Molte commedie non hanno lasciato il segno. Sono state troppe le occasioni sprecate, in un mercato che non c’è, a cominciare dalla scrittura che meriterebbe più cura». Torniamo ai premi: a Taormina verrà consegnato il Nastro d’Argento europeo 2017 a Monica Bellucci, mentre «La tenerezza», «Tutto quello che vuoi», «Fortunata», «Indivisibili», «Fiore» sono i cinque titoli che lotteranno per il miglior film. Cinquine di talento, con qualche nome prevedibile e alcune sorprese, sono quelle che racchiudono protagonisti e protagoniste: Renato Carpentieri, Gassman&Giallini, Luca Marinelli, Michele Riondino, Toni Servillo, quindi Mezzogiorno&Ramazzotti, Ragonese, Greta Scarano, Sara Serraiocco e Jasmine Trinca. «Puntiamo su cinema e cultura – ha dichiarato l’assessore al Turismo, Anthony Barbagallo anche per il rilancio dell’isola». (*anfi*)
Prime cinema. Favola giovanile «noir» per Andrea, nipote del grande Vittorio
musica. Concerto vibrante al Politeama sulle musiche di Haydn, Fauré, Brahms
De Sica al Debutto la stoffa c’è
Magia degli archi con Il trio Debussy
Eliana L. Napoli
I figli della notte Regia Andrea De Sica Con Vincenzo Crea, Fabrizio Rongione, Ludovico Succio Origine Italia 2016 Dove Gaudium
E
sordio nel lungometraggio di Andrea De Sica, figlio di Manuel a cui è dedicato, e nipote del grande Vittorio, «I figli della notte» è stato l’unico film italiano in concorso al 34° Torino Film Festival. Interamente girato in Alto Adige, il film segue le vicende di un gruppo di ragazzi, figli di ricchi imprenditori, mandati in un collegio esclusivo, isolato fra le montagne, per essere avviati a diventare la
Il regista Andrea De Sica vicenda, l’amicizia fra due allievi dai caratteri molto diversi, Giulio (Vincenzo Crea) controllato e riservato, Edoardo (Ludovico Succio), estroverso e ribelle. Vittime entrambi di sgradevoli episodi notturni di nonnismo e sempre più insofferenti alle
rosse, dove il primo inizia una tresca con una giovane prostituta. Ignorano però che tutto quanto, trasgressioni incluse, è parte del loro percorso «educativo». Esordio impegnativo quello del regista romano, cui va riconosciuto il merito di aver cercato vie diverse dai topoi abusati del giovane cinema italiano, traendo ispirazione piuttosto da un cinema internazionale che guarda a maestri come Kubrick, Lynch e Polanski. L’intento era quello di costruire una favola nera cupa e notturna, con incursioni nel paranormale, ma il risultato mostra i limiti di un’opera prima forse troppo ambiziosa: un percorso narrativo incerto e tutto sbilanciato sul versante notturno e avventuroso, ignorando totalmente la dialettica diurna fra docenti e discenti; un’atmosfera di genere affidata soprattutto alla musica, peraltro interessante e suggestiva, scritta dallo stesso regista, che ha anche lavorato alla sceneggiatura; ed un finale troppo repentino, con tanto di omicidio e falsa testimonianza, che richiedeva quanto meno un interpre-
Sara Patera
Trio Debussy Musiche: Haydn, Fauré, Brahms In scena: Piergiorgio Rosso, Francesca Gosio , Antonio Valentino al Politeama per Amici della Musica
dove
U
n Trio di notevole espansione sonora, lunedì al Politeama per la stagione pomeridiana degli Amici della Musica. Piergiorgio Rosso, Francesca Gosio , Antonio Valentino, rispettivamente violino, violoncello e pianoforte del Trio Debussy, esordiscono con il Trio in mi maggiore di Haydn ed è subito impetuoso il rapporto, con qualche brusco passaggio dina-
Francesca Gosio, violoncellista baud-Casals interprete, a giugno del 1923, dopo la prima esecuzione di giovani diplomati, del Trio in re minore op.120 di Fauré in programma lunedì nel concerto del «Debussy». Appassionato, quasi focoso, lo slancio con cui i tre musicisti affron-
violino e violoncello sostenuto dagli accordi del pianoforte. Si riprende con rinnovato vigore nell'Allegro vivo, ritmicamente caratterizzato da un motivo di danza e con briosa trascinante vitalità. L'energia vibra nel conclusivo Trio in do maggiore op.87 di Brahms e l'ensemble ne sottolinea in particolare la corposità che si flette verso una linea di espressiva dolcezza, in una densità tematica che lascia spazi di singolarità agli strumenti. L'ispirazione ungherese del tema nel secondo movimento intesse le successive cinque variazioni, tra brillantezza, resa con scintillante vivacità dal trio, e un ripiegamento verso plaghe più tranquille , siglata da un teso rapporto dialogico degli archi con il pianoforte. È come un alitare di fantasmi lo Scherzo, che il trio rende con grande leggerezza, nella trama di nordica fantasia. La vigorosa tempra del Finale, con la propensione del gruppo a una densità talora sinfonica, dà rilievo alle qualità di dominio tecnico
del
vivere
Vittoria
Dopo l’anteprima a Scoglitti della scorsa settimana, da domani a domenica 25 giugno la città iblea ospita la decima edizione del Vittoria Jazz
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parole a tinta unita:
IV
Cafiso, l’anfitrione del jazz Il Francesco Cafiso Nonet durante il Vittoria Jazz Festival dello scorso anno
Festival & Cerasuolo wine
diretto dal sassofonista
Francesco Cafiso
C
elebrando la decima edizione, si rinnova l’appuntamento con il Vittoria Jazz Festival Music & Cerasuolo Wine, uno degli eventi più importanti nel panorama musicale internazionale. Dopo l’anteprima della scorsa settimana a Scoglitti, dal
Taormina
16 al 25 giugno Vittoria sarà per il decimo anno la Città del Jazz grazie all’attenta direzione artistica di Francesco Cafiso, ambasciatore del jazz italiano nel mondo. Per l’edizione 2017 il Festival punta su artisti come il pianista israeliano Yaron Herman che ospiterà il sassofonista americano Logan Richardson, il pianiosta spagnolo Marco Mezquida, gli americani The Black Art Jazz Collective, (Wayne Escoffery, Jeremy Pelt, James
Burton, Xavier Davis, Vicente Archer, Johnathan Blake) che celebreranno John Coltrane a 50 anni dalla morte, l'italianissima Lydian Sound Orchestra, diretta da Riccardo Brazzale, "incoronata" dalla rivista Musica Jazz come migliore formazione del 2017, il pianista Antonio Faraò, noto per la sua attività concertistica in tutto il mondo, e altri. Come ogni anno il direttore artistico, Francesco Cafiso, chiuderà in bellezza il festival con un suo
progetto dal vivo. Dunque, sarà una settimana in cui il jazz sarà protagonista delle notti vittoriesi insieme al vino Cerasuolo, fiore all’occhiello dei prodotti tipici, che è stato presente in tutte le edizioni del Festival con gradevoli degustazioni negli spazi riservati. Altre due belle iniziative proposte dal Rotary Club e dall'Associazione Sicily Jazz Music di Vittoria, che hanno come obiettivo l'avvicinamento dei giovani al jazz, sono il Vittoria Rotary Jazz Award e la Vittoria Rotary Jazz School. La prima ha un richiamo nazionale ed è dedicata ai musicisti emergenti che vogliono verificare il loro percorso artistico
Quattro le big star di questa estate di rock live. Il 21 giugno arrivano i Placebo di Brian Molko e Stefan Olsdal, Olsdal alfieri dell’indie più glam Il 26 e il 27 giugno arriva il re superstite del grunge, Eddie Vedder senza i Pearl Jam. Jam Il 19 luglio il tour italiano dei Kasabian si apre in Sicilia. E il 22 agosto gli Afterhours festeggiano 30 anni
Il grande rock al Teatro Antico
I
l grande rock torna al Teatro Antico di Taormina con due eventi nel giro di poco meno di una settimana. Si tratta della data dei Placebo, mercoledì 21 giugno, e le due date di Eddie Vedder, per la prima volta in Italia senza i Pearl Jam, il 26 e il 27 giugno. La band inglese dei Placebo, alfieri dell’indie più glam, sta festeggiando da mesi il 20esimo anniversario dell'uscita del loro omonimo disco d'esordio con un tour mondiale che il 21 giugno (unica data sull’Isola) li porterà al Teatro Antico di Taormina. La band di Brian Molko e Stefan Olsdal è rimasta orfana del batterista originario, Steve Forrest, che ha lasciato i Placebo lo scorso anno, sostituito da Matt Lunn dei Colour Of Fire. Sulla pagina Facebook del gruppo inglese, il leader ha svelato: «Diciamo che ci saranno canzoni in scaletta che avevo giurato di non suonare mai più. Credo che sia il momento che ci rendiamo conto in modo specifico di cosa i fan dei Placebo vogliano ascoltare davvero. Questo tour nasce per i fan ed è una possibilità per noi per rivisitare un po’ del nostro materiale più vecchio». Per il ventennale lo scorso ottobre i Placebo hanno fatto uscire il best A Place For Us To Dream, che comprende l’inedito Jesus’ Son. Dal vivo non manca With You I’m Nothing,
A sinistra Brian Molko e Stefan Olsdal, ovvero i Placebo. A destra Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam, in basso i Kasabian e gli Afterhours
omaggio a David Bowie con cui quel brano del 1998 era nato. Le due date di Taormina chiudono il tour europeo di Eddie Vedder che si è aperto a fine maggio ad Amsterdam. Frontman dei Pearl Jam dal 1990, Eddie Vedder ha pubblicato da solista la colonna sonora del film “Into the Wild” nel 2007, e ha vinto un Golden Globe per il brano “Guaranteed” nel 2011; nel 2012 il suo “Ukulele Songs” ha ricevuta la nomination per Best Folk Album ai Grammy Awards. Eddie Vedder, tra i principali esponenti della scena grunge, inizia con i Mother Love Bone dopo la morte del cantante Andrew Wood. L’avventura con i Pearl Jam comincia nel 1991. Tutti gli anni successivi, fino ad oggi, sono artisticamente monopolizzati dal suo ruolo di cantante e scrittore per i Pearl Jam, di cui diventa anche il volto pubblico. Fuori dalla band Vedder si impegna in diverse cause, soprattutto in ambito politico e ambientalista. In apertura, sia il primo sia il secondo giorno, è in calendario il live di Glen Hansard, cantautore, chitarrista e attore irlandese, voce e chitarra del gruppo rock The Frames e del del duo The Swell Season.
Il 19 luglio al teatro Antico di Taormina arrivano i Kasabian dell’italo-britannico Serge Pizzorno, prima tappa del tour italiano che presenterà il disco nuovo di zecca For Crying Out Loud!. «Non vedo l’ora di poter ammirare il tramonto dal Teatro Antico di Taormina» ha dichiarato nelle scorse settimane, per il lancio del nuovo album, Serge Pizzorno. In questo nuovo lavoro la band di Leicester - Serge Pizzorno (voce e chitarra), Tom Maighaan (voce), Chris Edwards (basso), Ian Matthews (batteria) e Tim Carter (chitarre) - vira verso il rock. L’album è stato anticipato dal singolo You’re in Love with a Psycho. Il 22 agosto il teatro Antico di Taormina sarà il palcoscenico privilegiato per l’unico concerto siciliano degli Afterhours di Manuel Agnelli che sono in giro con #30, il tour che celebra i 30 anni di My Bit Boy, primo singolod ella band. Gnc1963
/18.30, Teatro Comunale: Vittoria Rotary Jazz School; ore 18, Chiostro S.M. Delle Grazie: Anita Vitale & Urban Fabula; ore 22, piazza Enriquez: Gaetano Riccobono “Mona Lisa”. Mercoledì 21 giugno, ore 9/12.30, Teatro Comunale: Vittoria Rotary Jazz School; ore16,30 Cortile Palazzo di Città: Vittoria Rotary Jazz Award semifinale seguita da jam in Piazza del Popolo. Giovedì 22 giugno, ore 9/12,30, Teatro Comunale: Vittoria Rotary Jazz School; ore 21, Piazza Enriquez: Vittoria Rotary Jazz Award finale. Venerdì 23 giugno, ore 18, Teatro Comunale: Francesco Lento 4et; ore 22, Piazza Enriquez: Yaron Herman Trio special guest Hermon Mehari. Sabato 24 giugno, ore 11, Sala degli Specchi di Palazzo di Città: lectio magistralis del musicologo Stefano Zenni su “Immigration blues. Come le migrazioni hanno plasmato il jazz”; ore 22, Piazza Enriquez: The Black Art Jazz Collective. Domenica 25 giugno, ore 11, Sala Maltese (via Bari 109): Pino Ninfa, Francesco Branciamore, Elio Amato in “Two for Three” fotografia in jazz; ore 22, Piazza Enriquez: Francesco Cafiso 9et in “We Play For Tips”.
ed avere delle probabilità di vincere un'importante borsa di studio. La Vittoria Rotary Jazz School invece è rivolta agli studenti di conservatori e di scuole ad indirizzo musicale o a semplici appassionati che vogliono avvicinarsi al jazz per sperimentarne la bellezza. Questo il programma del Vittoria Jazz Festival. Venerdì 16 giugno, ore 20, Via Cavour, Piazza del Popolo: Nicola Giammarinaro & Sicily Dixieland Street Parade. Sabato 17 giugno, ore 22, Piazza Enriquez: Antonio Faraò “Boundaries”. Domenica 18 giugno, ore 22, Piazza Enriquez: Lydian Sound Orchestra direttore Riccardo Brazzale. Lunedì 19 giugno, ore 18, Chiostro S.M. Delle Grazie: Claudio Quartarone/Carmelo Venuto Duo; ore 22, Piazza Enriquez: Marco Mezquida Trio. Martedì 20 giugno, ore 9 / 12.30 e 14.30
live sicily Y Sotto il caldo palcoscenico dell’estate siciliana
Castelbuono
di Gianni Nicola Caracoglia
l’esta
Dal 10 al 13 agosto nel paese madonita la XI edizione di Ypsigrock il principale festival indie e alternative siciliano. Headliner saranno i Ride, Ride i Digitalism e i Beach House
Victoria Legrand e Alex Scally ovvero i Beach House
Il borgo della musica Nicolosi
psigrock Festival torna per la sua ventunesima edizione tra il 10 e il 13 agosto, all’interno della sua cornice naturale, Castelbuono, in provincia di Palermo. Ypsigrock è il primo boutique festival d’Italia, ormai punto di riferimento di tutti gli appassionati di cultura indie. Il festival è stato fondato nel 1997 a Castelbuono, per opera di alcuni giovani del luogo appassionati di musica indie e alternative rock. La line up del festival non è stata ancora resa del tutto nota ma ad oggi si sa che l’11 agosto suoneranno i Ride (vecchia band alternative inglese), Bry (nuovo idolo pop inglese), i Preoccupations (post-punk dal Canada) e i Cabbage (indie-rock inglese). Il 12 agosto headliner saranno i Digitalism (duo dance punk tedesco), serata che ospiterà anche Rejjie Snow (progetto hip hop dell’irlandese Alexander Anyaegbunam), i Beak (elettronica da Bristol con Geoff Barrow dei Portishead, tra gli altri), gli Amnesia Scanner (duo elettronico berlinese) e Christaux (pop mistico del milanese Clod degli Iori’s Eyes). Ultima giornata il 13 agosto con i Beach House, (indie rock da Baltimora con Victoria Legrand e Alex Scally, gruppo di punta del festival), i Cigarettes After Sex (slow motion rock dall’America), i Car Seat Headrest, (progetto indierock dell’americano Will Barnes), Aldous Harding (la cantautrice neozelandese prodotta da John Parish) e Klangstof (indie rock da Olanda e Norvegia)
Zanne il suono alternativo dell’Etna
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orna dopo un anno di pausa Zanne Festival, festival rock catanese, che annuncia la sua tanto attesa quarta edizione. Cornice dell’evento, quyest’anno, la pineta dei Monti Rossi di Nicolosi, dal 21 al 23 luglio. Come ogni anno arrivano in Sicilia nomi di grande rilievo per il festival. Il 21 luglio gli headliner saranno i tedeschi Einstürzende Neubauten di Blixa Bargeld, tra i pionieri dell’industrial rock. Nella stessa serata il pop psichedeleico degli americani of Montreal, il post-punk degli islandesi Fufanu, e dei londinesi H.Grimace. Il 22 luglio gli headliner è il duo elettronico francese Air composto da Nicolas Godin e Jean-Benoît Dunckel. Nella stessa serata il quartetto elettronico inglese Fujiya & Miyagi e il garage pop del duo francese The Limiñanas formato da Lio and Marie Limiñana. Il festival si chiude il 22 luglio con il rock elettronico dei belgi Soulwax, headliner della serata che ospiterà anche il rock lisergico degli inglesi Ulrika Spacek e i garage rock’n’roll dei newyorkesi The Mystery Lights. Una recente immagine degli Einstürzende Neubauten
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GIUGNO 16 Mario Venut Platamone. 16 Planet Funk Castello Club 16 Vaudou Gam cati generali 17 Dark Polo ga Capannine 21 Festa Europe Catania, Centro mone, Palazzo S tro Machiavelli, 23 Sealand M2O Palermo, Castel cardo Barbaro, Vincenzo Catald "Kamix" Camini Voice, Michele S Rizzo, High'n B 24 Noa con l’Or Massimo Bellin mina, Teatro An 30 Lello Analfin Catania, Qubba 30 Concertone d Palermo, Foro I Bizzarri e Paolo conduzione e Al Gigi D’alessio, L Francesco Gabb Nek, Eros Rama Renga, Samuel, Nina Zilli, Mari
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MERCOLEDÌ 19 LUGLIO 2017
spettacolo INCONTRI MUSICALI
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Santana e Isley Brothers in “Power of Peace” MILANO. Esce il 28 luglio Power of Peace, nuovo studio album dei Santana (Carlos Santana, fresco settantenne, e Cindy Blackman Santana) e degli Isley Brothers (Ronald ed Ernie). Registrato l’anno scorso, Power of Peace rap-
La copertina del disco “Power of Peace”
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presenta il coronamento di un sogno: una nuova collaborazione musicale con cui i Santana e gli Isley esplorano quell’intramontabile musica soul, funk, blues, rock, jazz e pop che continua a ispirarli. «Provo un enorme senso di gratitudine e riconoscenza - commenta Santana - Lo spirito creativo ha bussato alla porta e si è presentato come un’opportunità preziosa di fare qualcosa con e per un musicista eccezionale, che considero il migliore al mondo: Ronnie Isley, mio fratello spirituale».
Concerti in Sicilia. Parte stasera dal Teatro Antico di Taormina il tour italiano della band che si è presa di forza la leadership del britpop lasciata vacante dagli Oasis. Vengono da Leicester e sono tifosi di Claudio Ranieri e delle foxes. In scaletta un’ampia ricognizione antologica in un ricco repertorio di hit e molti brani dal nuovo album “For crying loud”. Innovatori e folli
GIUSEPPE ATTARDI U
LO SHOW
Inizio alle ore 21.30 al Teatro antico di Taormina. Biglietti ancora disponibili in ogni ordine di posto. U
LA BAND
Sergio Pizzorno (voce e chitarra, di chiare origini italiane, Tom Maighaan (voce), Chris Edwards (basso), Ian Matthews (batteria) e Tim Carter (chitarre)
NOSTRO INVIATO
TAORMINA. Se la cittadina inglese di Leicester è conosciuta nel mondo lo deve alle imprese di due italiani. Il romano e romanista Claudio Ranieri che ha condotto la squadra di calcio delle foxes (le volpi che campeggiano sullo stemma) dalla serie B alla vittoria della Premier League. E Sergio Pizzorno, sangue genovese e fede genoana, che ha fatto dei Kasabian la nuova “big thing” del rock inglese. La band di Leicester, complice una ascesa rapidissima nella scena musicale mondiale, si è presa di forza la leadership del britpop lasciata vacante dagli Oasis, dopo il burrascoso divorzio dei fratelli Liam e Noel Gallagher. Una conquista portata avanti a colpi di potenti hit che in meno di dieci anni di vita artistica hanno spianato la strada al gruppo di Pizzorno, che stasera (ore 21.30) al Teatro Antico di Taormina aprono il tour italiano, che li porterà poi all’Ippodromo delle Capannelle di Roma il 21 luglio (PostePay Sound Rock’in Roma), al Postepay Sound di Piazzola sul Brenta (Padova) il 22 luglio e in Piazza Napoleone di Lucca per il Lucca Summer Festival il 23 luglio. Il concerto promette un’ampia ricognizione antologica nel reperto-
«Torniamo alle chitarre, al rock classico Molta energia positiva nei nostri show»
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La Brexit è stata un disastro totale, ma ora dobbiamo guardare avanti. Con questo disco cerchiamo di guarire alcune ferite, la musica è una grande via di fuga
rio targato Kasabian, con in primo piano le canzoni dell’album For crying out loud uscito agli inizi dello scorso maggio. E se «in 48: 13 (il disco precedente, nda) ci eravamo dati più all’elettronica - dice Pizzorno Questo è un ritorno alle chitarre, al modo classico di scrivere una canzone pop-rock, quello degli anni Settanta, epoca d’oro in cui c’erano il classic rock, il punk, la disco. E mi sono dato solo sei settimane di tempo per comporre il tutto, e ce l’ho fatta, dieci canzoni sono venute fuori così, pop, pop, pop. Solo due sono seguite più tardi. Ho seguito i dettami di Berry Gordy, della Motown Records: un brano deve catturare nelle prime quattro battute. La parola d’ordine è stata istinto». Perché a differenza dei loro ex rivali Oasis, i Kasabian hanno avuto il coraggio di sperimentare, creando un suono originale che disegna scenari emotivi, fatti di accenti epici e abbondante pathos “albionico”. Più
quelle melodie oblique che hanno fatto da architrave a tutto il rock inglese fin dai tempi di XTC o Stone Roses. E ancor più chiaramente al centro del progetto sonoro di formazioni faro come i Blur, per non risalire alla “preistoria” dei baronetti di Liverpool, i Beatles. Ma con diverse aggiunte: un largo spazio alla musica elettronica, da quella più tirata in clima rave party fino alle atmosfere electropop, a qualche reminescenza hardrock stile Led Zeppelin, e ancora frammenti di psychosoul quasi come prelevati dagli anni Sessanta e frullati in una macchina del tempo. Una storia, quella dei Kasabian, iniziata nel 2003: all’epoca il gruppo esordiva colpendo subito forte con L. S. F (“Lost Souls Forever”, cioè anime perse per sempre). Un singolo che ha innescato un autentico exploit e trainato il fulminante esordio dell’omonimo album, Kasabian. Che contiene diversi episodi sonori venati di toni “maudit”: non a caso il
L’ondata rap invade le classifiche italiane Un fenomeno tra social e talent: l’album di Riki il più venduto del 2017, poi Fedez-J Ax e Fabri Fibra MATTIA MADONIA
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uando escono i dati dei dischi più venduti in Italia è giusto approfondire i risultati senza giudicarli. In questo caso, e sono i rilevamenti delle vendite relativi ai primi sei mesi di questo 2017, la tendenza è più che lampante: in Italia il genere che domina è il rap. Attenzione, “rap” va inserito tra tantissime virgolette, per compiacere i puristi del genere. Chiamiamolo rap-pop, ovvero quella musica che segue una struttura commerciale che comprende: strofa rappata, ritornello melodico acchiappa-consensi, suoni plastificati, ritmi adatti alla bella stagione (tormentone estivo portami via) e personaggi che fanno del look la loro cartina di tornasole. L’unica vera eccezione staziona proprio al primo posto di questa classifica: Riki (venuto fuori dall’ennesima nidiata di Amici di Maria De Filippi) in sole sei settimane è riuscito a vendere più dischi di quanto abbiano fatto gli altri artisti in
sei mesi, con il suo lavoro “Perdo le parole”. Il target comunque è quello, e dunque la prima considerazione non può che essere relativa all’età media dei fruitori della musica (come vendita infatti non si intende soltanto il vecchio caro cd fisico, ma anche l’acquisto del file digitale sui principali stores di Internet). Sono i giovani a comprare i dischi o le tracce su iTunes. Ma torniamo al rap… Un fenomeno nato come protesta in America decenni fa, oggi divenuto omologazione, cultura popolare che strizza l’occhio alla televisione. Al secondo posto di
La diffusione di internet ha spinto i nuovi artisti, per fare il rapper bastano un testo e un computer
questa classifica infatti troviamo il fortunato duo Fedez- J-Ax, con il disco “Comunisti col Rolex”. A livello commerciale l’operazione è perfettamente riuscita: riunire i fan più giovani di Fedez e quelli un po’ più attempati di J-Ax, chiamare i soliti cantanti per infarcire il disco di duetti (spesso poco probabili) e tempestare i social in ogni modo possibile. Tra proposte di matrimonio in diretta nazionale, selfie da mostrare al mondo intero (o per lo meno a chi sbava di fronte ai dettagli della vita privata di Tizio, Caio, Sempronio e Ferragni), ed ecco che il gioco è fatto. In classifica ritroviamo Fabri Fibra, che dopo il mezzo flop del precedente Squallor è tornato in voga con Fenomeno. Oppure la sorpresa Ghali, che in sole cinque settimane è riuscito, con il suo Album, a scalare le classifiche. C’è chi addirittura resiste imperterrito da più di un anno, trascinando il 2016 in questa annata: è il caso di Marracash & Gué Pequeno con il loro Santeria e di Salmo con Hellvi-
Sopra, J-Ax e Fedez (il 31 luglio “sold out” a Taormina), sotto Ghali
FABRI FIBRA
nome della band fa riferimento a Linda Kasabian, appartenente alla “congrega” di Charles Manson (ma in lingua armena la parola si traduce “macellaio”). In concerto la band guidata dal cantante Tom Meighan e dal chitarrista e tastierista Sergio Pizzorno, supportati dall’altro fondatore della band Chris Edwards al basso, da Ian Matthews alla batteria e da Tim Carter alle chitarre promette una potente gittata di energia positiva. «Al momento in Gran Bretagna non c’è una grande atmosfera, il nuovo disco è il nostro contributo per dare energia positiva. La Brexit è stata un disastro totale, ma ora dobbiamo guardare avanti - dice Pizzorno, che tra il serio e il faceto rivela di aver pensato di richiedere il doppio passaporto italiano - Con questo disco cerchiamo di guarire alcune ferite, la musica è una grande via di fuga: prima ci vuole un’evasione e poi si può cercare di risolvere il problema».
sback. Poi una sfilza di nomi apparentemente meno conosciuti, che però nel sottobosco della nuova generazione trovano terreno fertile: Izi, Dark Polo Gang, Lowlow, Coez, Nitro, Achille Lauro, Sfera Ebbasta, Mecna, Jesto, Capo Plaza e tanti altri. Ma quale può essere il motivo di questa ondata rap? Innanzitutto la diffusione capillare di Internet ha incentivato nuovi artisti a prendere una penna e scrivere le proprie rime. Per fare il rapper infatti non serve avere la voce di Freddie Mercury, la capacità di suonare uno strumento o mezzi fantasmagorici. Basta un testo ed un computer. Facile come bere un bicchier d’acqua. E sono tanti ad essersi abbeverati, sfruttando una moda del momento e la miglior diffusione possibile (Internet). Spesso le rap-stars si affidano a produttori professionisti che realizzano una base musicale, sulla quale vengono inserite le rime (le barre, in gergo tecnico) di questi nuovi personaggi popolari. C’è chi storcerà il naso, chi già lo fa, chi non riesce a darsi una ragione per questo fenomeno. Come però abbiamo specificato all’inizio dell’articolo è bene non dare un giudizio, ma attenerci ai numeri. Freddi numeri. Glaciali. Ma reali più che mai.
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VENERDÌ 21 LUGLIO 2017
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spettacolo
Ecco Benij&Fede
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Catania, gli idoli dei teenager domani alla Villa Bellini
CATANIA. Dopo aver registrato il tutto esaurito al Mediolanum Forum di Milano e nelle principali città italiane per la prima parte del tour, Benji & Fede sono partiti per girare lo stivale con il loro “0+ Summer tour”, l’attesissima tournée estiva che vedrà protagonista il duo rivelazione della musica italiana per tutta l’estate. L’appuntamento a Catania sarà domani alla Villa Bellini. Benji & Fede hanno recentemente vinto ai Wind Music Awards sia il Premio per il Doppio Platino dell’album “0+”, sia il Premio Live per i risultati rilevanti in termini di numeri di spettatori per il loro ultimo tour. Questi riconoscimenti si aggiungono a quelli di maggio di MTV: Best Italian band 2017 e MTV Awards Star 2017.
I Kasabian fanno saltare il pubblico di Taormina
GIUSEPPE ATTARDI NOSTRO INVIATO
TAORMINA. «Stasera facciamo la storia» aveva annunciato Sergio Pizzorno, spilungone barbuto d'origine italiana, voce e chitarra dei Kasabian. Ed ha avuto ragione. Vedere gli oltre tremila spettatori del Teatro antico di Taormina saltare all'unisono è una cosa rarissima. Ma la band di Leicester, sulla scia delle foxes calcistiche, sta vivendo un periodo magico e riesce nell'impresa. Di buon augurio, forse, il Nessun dorma cantato dalla voce di Luciano Pavarotti con cui si è aperto il concerto di mercoledì sera, così come l’accenno a Volare di Domenico Modugno nell’introduzione di Days are forgotten. Due omaggi all’Italia in quasi due ore di musica suonata alla grande (peccato per un incidente agli inizi causato da un cavo difettoso), un fulmine che scarica energia positiva. La band di Sergio Pizzorno (la famiglia è originaria di
IL PUBBLICO
Il 90% dei tremila spettatori che hanno assistito mercoledì sera allo show dei Kasabian proveniva dall’estero o da oltre lo Stretto.
Nutrita la rappresentanza inglese, compresi diversi tifosi delle foxes del Leicester, l’ex squadra di Claudio Ranieri.
Dopo il concerto di mercoledì sera al Teatro antico, i Kasabian hanno postato sul loro profilo facebook questa frase: «Wow, what
Genova) surfa sulla cresta di una scaletta a orologeria che non ha momenti di stanchezza, nonostante gli album della band siano molto diversi tra di loro. Ill Ray (The King) e Shoot the Runner sono le scintille che danno fuoco alla serata. Convincono i nuovi brani - You’re in love with a psycho, Bless this acid house e Put your life on it (suonata alla luce di tremila telefonini) - tratti dal recente For crying out loud, trascinano hit come L.S.F. (Lost Souls Forever), il brano che lanciò la band nel 2004, Comeback kid, Vlad the Impaler e Fire proposti nei bis. Tra tanto pop-rock, paradossalmente, l’immagine più vera della band è, forse, la versione acustica di Goodbye kiss, durante la
Domani a Palermo, il 23 a Taormina
E ora arriva “Unici” di Nek TAORMINA. In tour, con la sua straordinaria energia Nek regala al pubblico le note delle indimenticabili hit della sua venticinquennale carriera, fino a quelle degli anni più recenti e ai brani del suo nuovo album “Unici”. Sarà in Sicilia per una doppia data: domani a Palermo, Teatro di Verdura, nella programmazione dell’Estate al Verdura ore 21 e l’indomani – domenica 23 – al Teatro antico di Taormina (ore 21.30), per la prima edizione di TaoMusica, la rassegna di eventi musicali organizzata da Puntoeacapo con la direzione artistica di Nuccio La Ferlita.
PLATEA D’ESTATE
Catania e Palermo
Palermo
Peter Cincotti domani e domenica in Sicilia
Oggi Tinturia e l’Orchestra giovanile siciliana
D
omani (ore 21.30) al Teatro greco-romano di Catania e domenica 23 luglio al Teatro di Verdura di Palermo Peter Cincotti presenterà il suo nuovo album long way from home. Il giovane pianista e compositore statunitense nato e cresciuto a New York ma di origini italiane è stato scoperto dal leggendario produttore musicale Phil Ramone, che ha deciso di produrre l'album di debutto di Peter Cincotti che ha raggiunto il primo posto nelle classifiche jazz di Billboard, rendendolo, a soli 18 anni, l'artista più giovane a raggiungere tale obiettivo. Da allora si è esibito in alcuni dei luoghi più prestigiosi del mondo, da Carnegie Hall a L'Olympia di Parigi, lavora con artisti che vanno da Andrea Bocelli a David Guetta, ha collaborato per film di successo come Spiderman 2, ha rappresentato la moda a livello mondiale per marchi
Nuovi re del brit pop Omaggio all’Italia con “Nessun dorma” di Luciano Pavarotti e “Volare” di Modugno
È
come Ermenegildo Zegna e Tod's, e proprio di recente è apparso, nel ruolo di se stesso, nella serie di successo House Of Cards, in un duetto con il presidente, interpretato da Kevin Spacey. «Ho spostato il pianoforte in una casa di Jersey Shore, ho costruito uno studio di registrazione, e ho trascorso la maggior parte degli ultimi due anni da solo al quadro di comando… Ogni volta che mi addormentavo, una nuova canzone s'introduceva nei miei sogni. Così mi svegliavo e scrivevo. Molte canzoni di questo album sono state scritte così» racconta Peter, tanto legato alla Sicilia da scrivere un pezzo intitolato Palermo.
uno degli eventi del programma estivo dell'Orchestra Sinfonica Siciliana il concerto di stasera alle ore 21 al Teatro di Verdura di Palermo. Lello Analfino & Tinturia saranno in scena insieme all'Orchestra Giovanile Siciliana diretta da Alberto Maniaci. Continuano a mettersi in gioco Analfino e i Tinturia, che hanno già suonato con complessi di classica, ma non con un'orchestra così numerosa e composita quale è quella “young” della Sinfonica, nata da appena un anno e già proiettata sul prime time di Rai1. Non mancheranno nella scaletta della serata la celebre e bellissima serenata Cocciu d'amuri, Donna riccia, Luna, Jovanotto, Occhi a pampina, 92100, Abballu Senza Sballu, U pisci spada, Libera la mente, Nicuzza e i più recenti successi contenuti nell’ultimo album Precario.
Questa la formazione dei Tinturia al Teatro di Verdura: Lello Analfino (voce), Angelo Spataro (batteria), Edoardo Musumeci (chitarre), Peppe Milia (chitarre), Lino Costa (chitarre), Domenico Cacciatore. (Basso). «Il collante sono gli arrangiamenti di Giuseppe Vasapolli – spiega il direttore d’orchestra Alberto Maniaci –coniugare le sonorità pop, rock e folk di Analfino e i Tinturia con un progetto giovane, frizzante e atletico che piacerà soprattutto ai giovani. Ma non solo. Sono sicuro che il messaggio lanciato dal concerto sarà trasversale e piacerà anche ad altri».
an incredible place for tonight's gig the Teatro Antico di Taormina ... get ready Italia! good to be back». Foto di Luigi Saitta
cui esecuzione restano sul palco soltanto Sergio Pizzorno e il cantante Tom Meighan, i due frontman ed i due “fratelli” della band che alla fine di ogni canzone si abbracciano e si scambiano complimenti. L’opposto di quello che accadeva tra gli irascibili e rissosi Noel e Liam Gallagher negli Oasis. Rispetto ai quali, i Kasabian hanno avuto anche il coraggio di sperimentare, creando un suono originale che disegna scenari emotivi e che mescola punk, soul, rap, pop, psichedelia ed elettronica. Più quelle melodie oblique che hanno fatto da architrave a tutto il rock inglese fin dai tempi di XTC o Stone Roses, per non risalire alla “preistoria” dei baronetti di Liverpool, i Beatles. Ai quali s’ispira, appunto, Goodbye kiss, pura melodia alla Fab Four, con gli stessi impasti vocali, gli stessi refrain. È il Rock and Roll che «ci ha fatto impazzire» cantano Sergio e Tom nel brano. Un trionfo davanti a un pubblico per il 90% composto da turisti.
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