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RASSEGNA STAMPA ACIREALE - PAL’ART HOTEL


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ti o hanno trovato ispirazione grandi tori sui quali si sono formate intere nerazioni. Il progetto è diventato cor più concreto con l’Anas, che per lontà del presidente Gianni Vittorio mani, ha stabilito sin dal 2016 di deminare ufficialmente la Strada stae 640 di Porto Empedocle ‘Strada gli scrittori’”. “Un percorso – ha ecisato - che unisce cultura e turismo piccoli e grandi centri legati a Luigi andello, Leonardo Sciascia, Giuppe Tomasi di Lampedusa, Antonio ssello, Rosso di San Secondo, Anea Camilleri, Simonetta Agnello rnby e molti altri. Da Racalmuto a rto Empedocle, passando per Fara, Canicattì, Agrigento fino a Calnissetta”. Il Festival ha avuto come vetrina nuerose testate nazionali e per la nuova

uovi attori

scrizioni entro il 20

avi attori - dice a tal proposito - Con mpi stretti di produzione degli spetoli non si riesce a costruire, da sinli individui, un organismo vivente. per questo che dall’inizio della mia rriera ho dedicato molto tempo a rcare di creare con gli attori quella a extra ordinaria della realtà scenica. nostra è una visione olistica: il tutto iù della somma delle singole parti”. Il maestro Guarneri cerca di comtere la meccanicità affermando che: enza l’impulso, la tecnica dell’attore solo virtuosismo. Mai smettere di rcare, è questo ciò che provo a trarire ai miei allievi. Tutti vorremmo soluzione, sapere cosa fare, ma in reà è il processo la cosa importante, il ultato è un punto fermo, morto. uando si arriva a qualcosa che funna, in quel momento si deve avere il raggio di abbandonarla e non rifuarsi dietro a quel traguardo. Noi ceriamo sempre di avere tutto sotto ntrollo di gestire il risultato ma, se ppiamo già come lo faremo, perché lo? È lasciando accadere che abamo accesso alla nostra creatività a nostra ispirazione. Il testo è come argini di un fiume, non possiamo ntrollare lo scorrere dell'acqua ma, nteggiando corrente e ostacoli con nostra barchetta, dobbiamo cercare arrivare al mare”.

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edizione punta ancora a crescere sotto il profilo dei contenuti e della partecipazione. Anche con questo obiettivo l’associazione “Strada degli scrittori” continua a raccogliere sempre più appassionati e sostenitori dell’iniziativa, aperta a tutti coloro che amano la Sicilia e nell’Isola hanno deciso di investire, puntando sulla forza attrattiva della variegata offerta culturale, eno-

gastronomica e paesaggistica del territorio della Valle dei Templi. “Sono lieto – ha concluso Cavallaro - di ricevere questo premio con prestigiose altre istituzioni siciliane che rappresentano la cultura, nell’ambito di una manifestazione che è un inno alla bellezza di questa terra e a quanti si impegnano per esaltare le sue eccellenze”.

Due i concerti in programma ad Acireale

Doppia data per Antonacci

ACIREALE - Due date in Sicilia per Biagio Antonacci che con il suo nuovo tour sarà al Pal’Art Hotel di Acireale il 29 e 30 dicembre. Il successo registrato nelle prevendite della prima data ha portato gli organizzatori a raddoppiare l’appuntamento di Acireale che sarà l’unica occasione del sud Italia per ascoltare dal vivo i grandi classici ed i brani del nuovo album “Dediche e manie” che uscirà il 10 novembre. Le premesse per un nuovo grande successo ci sono tutte e il singolo che anticipa il nuovo lavoro discografico, “In mezzo al mondo” è già in testa delle classifiche airplay. Il brano, scritto da Biagio e arrangiato e prodotto insieme a Fabrizio Ferraguzzo, è caratterizzato da atmosfere anni 80/90 e tiene fede al lato cantautorale tipico dell’artista milanese. “Se coraggio portasse il tuo nome lo pronuncerei” è la frase che rappresenta nel miglior modo il tema della canzone, che ci spiega come ogni giorno possiamo innamorarci della vita nonostante non siamo in grado di sapere cosa ci aspetta. Firmato da Niccolò Celaia e Antonio Usbergo per YouNuts!, il video è ambientato in una videoteca degli anni ’90. I biglietti per il doppio appuntamento di Acireale sono ancora disponibili su internet e nel circuito di prevendite abituale al costo di 75 euro (tribuna numerata I settore), 60 euro (tribuna numerata II settore), 49 euro gradinata non numerata e 35 euro parterre in piedi.

ma d’autunno

zione della specie umana. Tanto pessimista che anche il protagonista del film qui non è uomo ma essere sintetico: tale KD6.3-7, o K per abbreviare, o Joe per rendercelo più familiare, un replicante nato per “cacciare” altri replicanti, ma anche un “Pinocchio” le cui avventure sono mosse dal desiderio di diventare un vero ragazzo. Sebbene l’ambientazione sposti l’azione 30 anni dopo petto al primo “Blade Runner”, poco mbra mutato in questa Los Angeles ppresentata come una Babele senza oia, dominata da una pioggia che tra©

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sforma le figure in movimento in ombre (o lampi, a seconda della luce controllata da Roger Deakins) sfocate, in cui i sensi dello spettatore rischiano di fondersi senza alcuna logica razionale. Sebbene lo script presenti una solida traccia da seguire, siamo comunque vicini al territorio della video arte. Il film si estende per quasi tre ore, monumento laico alla potenzialità cinetica, nella miscela musicale di Hans Zimmer e Benjamin Wallfish. Punto e contrappunto, si compone di pieni e di vuoti, momenti di azione convulsa e interminabili attese. Il buon vecchio Deckard viene atteso come Godot, con la differenza che stavolta appare, anche se non per rivelare una volta per tutte la

propria identità. Basterà ai meno giovani per evitare il fastidio del confronto con l’originale? Forse no, ma di certo “Blade Runner 2049” di Villeneuve non è il simulacro del film di Scott. Il regista canadese prende la fantascienza di Dick e la trasferisce nel suo mondo pulsante di sentimenti contraddittori, matriarcale, a suo modo romantico, regalandoci una relazione virtuale che riscalda e addolcisce. Certo, il futuro alla fine deve sempre fare il proprio mestiere, ma comprendiamo meglio a quale prezzo. Voto: ☺☺☺1/2☻ Francesco Torre


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DOMENICA 29 OTTOBRE 2017

spettacolo

Antonacci fa bis

CATANIA. Due date in Sicilia per Biagio Antonacci che con il suo nuovo tour sarà al Pal’Art Hotel di Acireale il 29 e 30 dicembre. Il successo registrato nelle prevendite della prima data ha portato gli organizzatori a raddoppiare l’appuntamento di Acireale che sarà l’unica occasione del sud Italia per ascoltare dal vivo i grandi classici ed i brani del nuovo album “Dediche e manie” che uscirà il 10 novembre. Le premesse per un nuovo grande successo ci sono tutte e il

Acireale, sold out la prima aggiunta un’altra data

1951-2017

MATTIA MADONIA

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i sono persone che lasciano una traccia indelebile mantenendo il garbo e l’umiltà, un marchio silenzioso che va oltre gli schiamazzi e lo scorrere degli anni. Rosario Grasso, per tutti Rori, era una di queste. Se n’è andato ieri, improvvisamente, a 66 anni. Rori ha avuto un ruolo fondamentale per quanto riguarda il fermento musicale catanese, e non solo. Sin dalla tenera età è stato accarezzato dalla passione per la musica. Oggi a 14 anni molti ragazzi prendono in mano una chitarra e formano le prime band, affidando alla musica un ruolo empirico di amore e salvezza. Nei primi anni sessanta erano davvero pochi, e nel caso di Rori quel sentimento è durato per tutta la vita, con una devozione totale. All’epoca a Catania erano una minoranza i ragazzi che scoprivano l’eco ruggente del sound british, così come gli impulsi blues e rock&roll provenienti dall’A-

ALFIERI MULTISALA

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Via Duca degli Abruzzi, 8 t095.373760 LOVING VINCENT. H. 1,35. Evento in replica. Il primo film dipinto su tela sulla vita di Van Gogh. Ore 17,00 - 21,00. THOR: RAGNAROK. H. 2,10. Azione e fantascienza con Chris Hemsworth, Benedict Cumberbatch, Cate Blanchett, Anthony Hopkins. Ore - 18,30 21,00. LA BATTAGLIA DEI SESSI. H. 2,01. Commedia tratta da una storia vera. Con Emma Stone, Steve Carell. Ore - 18,45. BOSCH. IL GIARDINO DEI SOGNI. Solo Mart 7 E Merc 8/11. Per il ciclo "La Grande Arte al Cinema". Il documentario su uno dei pittori più visionari della storia dellarte. SCEGLI L'ABBONAMENTO AGLI EVENTI: 5 ingressi euro 40, a scelta tra gli eventi in programma. Visitate il sito ufficiale www.alfierimultisala.it Intero feriali euro 6 - sab, dom e festivi euro 6,50. Per 3D euro 7. Ridotto feriali euro 4 sab, dom e festivi euro 5. Per 3D euro 5. Martedi non festivi prezzo unico euro 4. Per 3D euro 5. Mercoledi non festivi ed escluso prime ingresso euro 3,50 per donne e universitari muniti di libretto. No 3D. Film Evento: la tariffa non fa parte del listino ordinario e varia in base ai film e agli accordi con le distribuzioni. CINECITY ARISTON mm600|f|h|P|R|U|M|DTS|DBS Via Balduino, 15/A t095/430657 VITTORIA E ABDUL. H. 1,53. Tratto da un'incredibile storia vera, con il premio Oscar Judi Dench e Ali Fazal. Ore - 17,30 - 20,10 - 22,40. LA RAGAZZA NELLA NEBBIA. H. 2,10. Tratto dall'omonimo romanzo, un film di Donato Carrisi, con Toni Servillo, Jean Reno, Alessio Boni, Michela Cescon. Festa del Cinema di Roma. Ore - 17,15 20,00 - 22,35. CHI M'HA VISTO. H. 1,49. Commedia con Giuseppe Fiorello e Pierfrancesco Favino. Ore - 18,00 - 20,20 - 22,40. BRUTTI E CATTIVI. H. 1,27. Commedia con Claudio Santamaria, Marco D'Amore, Sara Serraiocco.

canzone, che ci spiega come ogni giorno possiamo innamorarci della vita nonostante non siamo in grado di sapere cosa ci aspetta. Firmato da Niccolò Celaia e Antonio Usbergo per YouNuts!, il video è ambientato in una videoteca degli anni ’90: protagonista del videoclip è il commesso del negozio che trascorre le ordinarie giornate di lavoro ad immaginarsi di essere il protagonista dei film che vengono affittati dalle clienti.

Addio al “crabs” Rori Grasso Catania piange il suo McCartney Si è spento a 66 anni uno dei maggiori esperti mondiali dei Beatles merica. Quei giovani quindi si annusavano e si “sceglievano” tra loro, come un patto di sangue che sarebbe durato per tutta la vita. Così è stato per Rori con Gregorio Scuto, Dario Ielo e Riccardo Costa, e successivamente con Aldo Verdi e Dario Finocchiaro . Quella band, nata nel 1964, è diventata la più longeva di Catania: stiamo parlando dei Crabs. Rori suonava il basso e donava la sua voce per le inconfondibili armonizzazioni di stampo beatlesiano. Sì, i Beatles hanno avuto un ruolo determinante nella sua storia. Era il 1965 quando i Fab Four si esibirono al velodromo Vigorelli di Milano, e Rori era presente. Quel giorno conobbe Mario Pezzolla, storico critico musicale. Rori, quel ragazzino che aveva coronato un sogno, non poteva nemmeno lontanamente immaginarsi quel che sa-

al cinema CATANIA

singolo che anticipa il nuovo lavoro discografico, “In mezzo al mondo” è già in testa delle classifiche airplay confermando l’attesa dei fans ed il gradimento delle radio. Il brano, scritto da Biagio e arrangiato e prodotto insieme a Fabrizio Ferraguzzo, è caratterizzato da atmosfere anni 80/90 e tiene fede al lato cantautorale tipico dell’artista milanese. "Se coraggio portasse il tuo nome lo pronuncerei" è la frase che rappresenta nel miglior modo il tema della

rebbe successo nel 1991. I Crabs vennero chiamati dalla “Beatles-Convention” di Liverpool per rappresentare l’Italia. Dove? Al mitico Cavern, il nido che ha visto crescere i Fab Four. Si esibirono in quel luogo sacro, calcando quel palco, respirando l’odore di quelle pareti, assaporando tutti i sapori di quel sogno che Rori ha custodito nel suo cuore per sempre. Non a caso stiamo parlando del più grande collezionista italiano dei Beatles, invitato dalla RAI per numerose trasmissioni sulla band di Liverpool. Inoltre, insieme a Mario Pezzolla, Maurizio Arcieri e Cristina Moser, ha realizzato un programma sulla storia italiana dei Beatles, tema che aveva già affrontato scrivendo il libro “The Beatles in Italy”, una vera e propria bibbia per gli appassionati. La sua casa a Cannizzaro è un vero e

mm numero posti

rassegna Asian queer lovers, solo lunedì 30 ore - 19,00 - 21,15 - (sala - 1) Sala 1: 280 posti; sala 2: 66 posti; Disponibili le tessere per la rassegna Cinestudio 39 www.cinestudio.eu A GIRL AT MY DOOR

LO PO' MULTISALA mm700|f|DS|R|U|M|DTS Via Etnea, 256

t095.316798 TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI Commedia 16,30 18,30 - 20,30 - 22,30 IT (VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI) Horror 17,30 20,00 - 22,30 LA RAGAZZA NELLA NEBBIA Thriller 17,30 - 20,20 22,30 Dolby Digital Sr D.E.X. Cinema digitale 3D in sala 1 Antonioni. 3 sale climatizzate, servizio di tele prenotazione gratuito dalle 17.00 alle 22.00 allo : 095/316798. Ci trovate su facebook, aggiungete ai vostri amici "multisala Lo pò Catania". Il Martedì,Il cinema per tutti a soli 3,50euro (escluso festivi e periodo Natalizio). Biglietti: Intero feriali 5,00 euro - Ridotto feriali 4,00 euro. Intero Sabato e festivi : 6,50 euro - Ridotto Sabato e festivi: 5,00 euro. Da Lun. Al Ven. (escluso primo giorno di programmazione e proiezioni 3D) universitari 4,00euro. Listino 3D (valevole tutti i giorni) Intero 8,00 euro - Ridotto 6,50 (valido solo per bambini fino a 10 anni, militari e senior). Per ogni aggiornamento consulta sempre il sito : www.lopomultisala.it www.lopomultisala.it ODEON mm600|f|DS|R|U|M|DTS|DBS Via F. Corridoni, 19 t095.326324 THOR: RAGNAROK. H 2,10 Nuovo fantastico ed avvincente episodio della saga di Thor con Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Mark Ruffalo, Anthony Hopkins, Jeff Goldblum e Cate Blanchett. Ore - 17,30 - 20,00 - 22,20 CINE CLUB AMBASCIATORE Dal 26/10 al Cinema Odeon riprende la rassegna del giovedì. Abbonamenti in vendita al botteghino. Prezzo Biglietti Odeon: Intero Feriali euro 6 - Sab, Dom e Festivi euro 6,50. Ridotto Feriali euro 4 Sab, Dom e Festivi euro 5. Martedì non festivi prezzo unico euro 4. Mercoledì non festivi ed e-

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Con la band fu invitato a suonare nel leggendario Cavern club. La sua casa era un museo di cimeli e memorabilia dei Fab Four RORI GRASSO IN CONCERTO CON I CRABS

proprio museo pieno di oggetti da collezione. Una casa che Rori ha sempre messo a disposizione, accogliendo e formando i principali musicisti catanesi (ad esempio i Denovo, Carmen Consoli, Francois e le coccinelle, Appaloosa Victor e tanti altri). Ha aperto le sue porte con un’accoglienza genuina, mettendo a disposizione i suoi libri, gli strumenti, la sala prove, creando un importante punto di ritrovo per la scena musicale catanese, che ora ricorda Rori come un padre nobile dal cuore d’oro, una figura di riferimento per intere generazioni. Un uomo generoso, buono, pieno di doti umane che resteranno sempre presenti nel cuore di chi l’ha conosciuto. Ricordo, qualche anno fa, una festa di compleanno del suo amico fraterno Gregorio Scuto: per festeggiare i suoi 64 anni intonarono When I’m sixty-four dei Beatles, ovviamente. Le note si susseguivano con la naturalezza degli anni trascorsi, di un percorso viscerale, gli occhi che parlavano dicendosi: “Siamo arrivati ai sessantaquattro, adesso possiamo cantarlo”. Probabilmente, in qualche altro mondo, Lennon ed Harrison avevano bisogno di un bassista, e Rori adesso non si starà di certo tirando indietro. Chiudendo gli occhi possiamo ascoltare la loro jam session, quella di un bambino con un sogno grande, che è cresciuto mantenendo intatta quella purezza.

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sottotitoli in italiano. 08/11 Vittoria E Abdul; 15/11 Thor: Ragnarok. Intero da lun a merc non festivi euro 6 da giov a dom e festivi euro 7. Ridotto da lun a merc non festivi euro 4,50 da giov a dom e festivi euro 5,50. Film IN 3D: Intero euro 8,50 Ridotto euro 7,50 (sospesi tessere sconto e biglietti omaggio). Exclusive Card, Universitari E Studenti tariffe a partire da euro 3,50 (info su www.multisalaplanet.it). Martedi non festivi biglietto ridotto per tutti euro 4,50 e film in 3D a euro 7. Movie Card: 10 Ingressi euro 45 validi tutti i giorni, e ricevi subito 1 biglietto omaggio. Raccolta Punti: vinci biglietti omaggio! Cinema E Pizza Party: la tua festa di compleanno è al Planet! Info 095/222685, prenotazioni alle casse. Consulta sempre www.multisalaplanet.it. www.multisalaplanet.it

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DA Marvel Studios IL Terzo E Ultimo Capitolo Della Saga DEL Supereroe ORE 18.30 - 21.15 ORE - 16.45 Lunedi Chiuso Martedi Prezzo Ridotto Mercoledi Ridotto Donne www.margheritamultisala.it THOR RAGNAROK

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BELPASSO THE SPACE CINEMA mm2500|f|h|f|R|U|M|DTS|DDEX|DD BRUTTI E CATTIVI 1h30 - Drammatico - ore 18.10 20 - 25 - 22 - 40 LA RAGAZZA DELLA NEBBIA - 2h7 - Thriller or 16.40 19.40 - 22.25 NOVE LUNE E MEZZA - 1h30- Commedia ore 18.40 IT 2h14 - Horror - ore 16.15 - 18.30 - 19.10 - 21.00 - 21.30 - 22.10 L'UOMO DI NEVE 1h40 - Drammatico - Ore 16 - 25 19 - 05 - 21.45 TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI -1h40- Commedia ore 17.40 - 20.05 - 22.30 VAMPIRETTO -1h30- Animazione ore 14.50 - 16.25 VICTORIA E ABDUL -2 h 30- Biografico ore 16.50 19.25 - 22.00 MONSTER FAMILY 1h34 - Animazione - ore 14.55 16.30 - 17.15 - 19.30 EMOJI -1h30 - Animazione - Ore 16 - 20 NOVE LUNE E MEZZA -1h30 - Commedia - Ore 18.40 LEGO NINJAGO -1h30- Animazione ore 15.10 VITA DA GIUNGLA -1h40- Animazione ore 15.50 BLADE RUNNER 2049 -2h 43 - Fantascienza - Ore 18.25 - 21.50 THOR RAGNAROCK 2h10 - Azione - ore 15.00 - 16:20 - 17 - 55 - 19 - 20 - 20 - 50 - 22 - 20 THOR RAGNAROCK 3D 2h10 - Azione - ore 21.40 Per informazioni e prenotazioni: 892.111(senza prefisso) servizio con sovrapprezzo e sul sito www.thespacecinema.it Apertura Cinema: tutti i giorni ore 16.15; sabato, domenica e mercoledì ore 14.50; sabato late show Biglietti: intero da lunedì a venerdì (esclusi martedì, festivi e prefestivi) euro 7.30, festivi e prefestivi 8.30 euro, ridotto per tutti martedì euro6,00 e martedì rosa per le donne a euro 4,90; ragazzi fino a 10 anni e over 65 euro 6,20, ridotto spettacoli dopo le 23:00 solo sabato euro4,50 no 3D e euro 7,50 3D

euro9,20;ridotto 3D tutti i giorni euro8,00,ridotto festivi e prefestivi euro8,20,(la tariffa non comprende il costo degli occhialini 3D di euro 1). Biglietto Famiglia 2D (due adulti + due bambini fino a 10 anni=quattro biglietti ridotto bambini) da lunedì a venerdì euro 6,20 escluso martedì, Biglietti Famiglia 3D (due adulti + due bambini fino a 10 anni=quattro biglietti ridotto bambini) da lunedì a venerdì euro 8,00 escluso martedì. Il film inizierà circa 20 minuti dopo l'orario indicato www.thespacecinema.it CALTAGIRONE MULTISALA POLITEAMA mm500|f|P|R|U|M|DTS Via Giardini Pubblici, 4 t0933.21508 VITTORIA E ABDUL ore - 18,30 - 20,30 - 22 - ,30 THOR: RAGNAROK ore - 18,30 - 21,00 - 3D BRUTTI E CATTIVI ore - 20,30 - 22,30 VAMPIRETTO ore - 18,30 Martedì ridotto, mercoledì 1 Novembre aperto www.cineteatropoliteam.com MASCALUCIA MODERNO mm392|f|h|P|DS|R|U|M|DBS Via Li Pani, 38 t095.5878785 IT un film di Andy Muschietti con Bill Skarsgard, Owen Teague, Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Wyatt Oleff ore - 17,30 - 20,15 - 22,30 Listino: lunedi euro 3,50 - martedì euro 3,00 mercoledì euro 3,50 - giovedì venerdì sabato domenica festivi e prefestivi intero euro 4,50 e ridotto euro 3,50. Per info aggiornate digita www.cinemamodernomascalucia.it oppure facebook cine moderno mascalucia. MISTERBIANCO TRINACRIA mm300|f|R|U|M|DTS Via Roma, 209 t095.463366 IT (V.M. 14) Il film del momento. Da un racconto di Stephen King. ore - 16,45 - 19,00 - 21,15 Consulta la nostra pagina Facebook Cinema Trinacria Misterbianco. UCI CINEMAS mm1677|f|f|DS|R|U|M|DTS|DBS

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Genere: Commedia Con Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno e M. Modine 18,00 - 20,00 22,00 La grande sala cinematografica più ricercata dalle famiglie - costo del biglietto sempre irrisorio. Da lunedì a giovedì euro 2,00.da lunedì a giovedì per tutti i bambini dai 3 anni e per gli studenti compresi gli universitari euro 1,50. Vi aspettiamo. CINESTAR MULTIPLEX (I PORTALI) mm2500|f|h|f|DS|R|U|M|DTS|DDEX|DBS|DD Via Montello, 62 t095.7515163 VITTORIA E ABDUL CON Judy Dench ORE - 15.20 17.35 - 20.05 - 22.35 TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI CON Ambra Angiolini ORE - 18.10 - 20.25 - 22.40 LA RAGAZZA NELLA NEBBIA ORE - 17.25 - 20.05 22.45 IT ORE - 17.15 - 18.05 - 20.00 - 21.00 - 22.45 EMOJII - ACCENDI LE EMOZIONI ORE - 17.50 L'UOMO DI NEVE ORE - 20.05 - 22.45 MONSTER FAMILY ORE - 15.40 - 17.50 BLADE RUNNER 2049 ORE - 22.15 NOVE LUNE E MEZZA CON Claudia Gerini ORE 20.00 VITA DA GIUNGLA ORE - 16.10 VAMPIRETTO ORE - 16.10 LEGO NINJAGO 15.15 THOR RAGNAROK ORE - 15.20 - 17.15 - 18.30 20.00 - 21.15 - 22.45 Il massimo della tecnologia e del comfort con lo schermo più grande del sud Italia. Apertura cinema tutti i giorni ore 17.00, sabato e domenica ore 15.00. Vendita on line attiva 24 ore su 24. Lunedì e mercoledì (esclusi festivi, prefestivi e anteprime) ingresso unico euro 6.50, per studenti euro 5.00; martedì (esclusi festivi, prefestivi e anteprime) ingresso unico euro 6.00; giovedì e venerdì euro 7.00, proiezioni 3D tutti i giorni intero euro


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Verso Sanremo

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ife 11/11/2017 tyle Il nuovo cd

Antonacci dediche col “cuntu” di Incudine

La siciliana Mangiaracina in finale, ora sogna l’Ariston

Frizzi rompe il sil «Lotto per riprend

Il conduttore affida ai social i primi messaggi dop «Amici e fans, datemi la forza per superare questa

MARIELLA CARUSO

NICOLETTA TAMBERLICH

MILANO. Quello che non ti aspetti da un album del milanese Biagio Antonacci è sentire cantare in siciliano. Invece in “Mio fratello”, uno dei nuovi tredici pezzi del cantautore contenuti nel nuovo album “Dediche e manie”, capita. Autore dei versi dialettali, ai quali dà anche voce, è Mario Incudine che così ha la possibilità di far conoscere il suo “cunto” al grande pubblico in una canzone che, ha scritto Antonacci, nelle note del disco «presenta sfumature bibliche in una moderna parabola in cui due fratelli con lo stesso sangue seguono percorsi diversi». «Quando ho scritto Mio fratello -– ha raccontato Antonacci - ho pensato a un featuring di Adriano Celentano che me l’ha ispirata. Non è escluso che possa accadere in futuro, sicuramente gliela manderò perché voglio che la ascolti, questa canzone è figlia del suo modo di scrivere e raccontare». Oltre a Incudine, tra le altre collaborazioni c’è anche quella con l’esponente della trap italiana Laioung in “Sei nell’aria”. In generale il nuovo lavoro che Antonacci ha presentato giovedì sera in un luogo simbolo del teatro milanese, la Civica Scuola Paolo Grassi, è «figlio della noia: una condizione di cui oggi la gente ha paura, ma che invece è un dono fenomenale che ognuno dovrebbe permettersi», ha raccontato. «Io me la godo come se fosse un regalo e da questa sono arrivate idee per un romanzo, un film, un cortometraggio e per il disco». Ma cosa sono le dediche e le manie del titolo? «Sono la tenerezza, la forza, il coraggio, la trasgressione, la parte logica e illogica dell’amore», ha spiegato il cantante che sarà in concerto al Pal’Art Hotel di Acireale venerdì 29 (la data è già sold out) e sabato 30 dicembre. Un concerto che comincerà, come tutti quelli del tour, con “Il migliore”. «Un pezzo che nasce chitarra e voce, passa per un arrangiamento funky soul e finisce dance: potrebbe essere lo stile, il manifesto del disco». Tra i nuovi pezzi spicca “L’appello dei popoli”, dedicato alle migrazioni. «Noi saremo invasi da un popolo, ma dobbiamo prepararci ad accoglierlo e a mischiarci, perché tra 1000 anni noi italiani saremo completamente diversi», ammonisce. Accogliere, però, non è una cosa semplice. «Per farlo - sottolinea Antonacci nel pezzo manifesto - bisogna toccare la parte migliore di noi. Questo lo descrivo raccontando di un giorno ideale in cui un uomo si sente diverso, a fuoco, nella posizione giusta perché si sente libero». La libertà, infatti, è l’augurio che il cantautore rivolge a tutti, specificando che bisogna essere «migliori non per gli altri, ma per se stessi». Maturità dei 54 anni appena compiuti. «Considero questo disco un regalo di compleanno», rivela l’ex geometra che rende onore ai partigiani caduti a Sabbiuno. «Ragazzi che hanno combattuto per la nostra libertà che qualche coglione sta pian piano distruggendo. Oggi il politico inneggia sempre al futuro, il proprio, si vende sempre in campagna elettorale, non lavora per la gente, ma per se stesso».

Roma. «Combatto per guarire». Fabrizio Frizzi rompe il silenzio per salutare gli amici, in particolare Carlo Conti che chiama “fratello”, i fan e le persone che gli sono state vicine e i suoi familiari - «mi date la forza per superare questa brutta avventura» - dopo il malore che lo ha colpito il 23 ottobre scorso durante la registrazione di una puntata de “L’eredità” e che lo ha portato a una lunga degenza in due diverse strutture ospedaliere della capitale. E per farlo il conduttore Rai si affida ai social, postando un lungo messaggio sulla sua pagina Facebook poi condivisa sul profilo ufficiale twitter. Oltre duemila i commenti di pronta guarigione e i messaggi di affetto ricevuti in poche ore, come tante altre le condivisioni di un post che fa ben sperare, soprattutto viste le poche informazioni trapelate e la richiesta della famiglia del massimo riserbo nel diffonderle. «Cari Amici - si legge nel messaggio - sono felice di potervi scrivere per dirvi che combatto per riprendermi. Prima di tutto devo ringraziare infinitamente i medici dell’Umberto 1° che mi hanno ripreso per i capelli, poi i medici del Sant'Andrea che mi hanno rimesso in piedi e rapidamente sono stati capaci di capire da cosa il guaio era stato generato. Insieme a loro devo gratitudine eterna ai loro infermieri», ha aggiunto Frizzi. «Naturalmente ringrazio gli amici de “L’Eredità” e il medico della Dear

per la rapidità del soccorso... la Rai intera, il direttore generale ORFEO per la costante vicinanza. Eppoi il fratello Carlo Conti (che lo sta sostituendo a “L’Eredità” e che non manca mai, in ogni puntata, di salutarlo e di dire che il padrone di casa è Frizzi, ndr) per tutto!». E ancora: «Grazie ai miei familiari e agli amici di una vita che mi hanno supportato in maniera incredibile. Grazie a tutti per i messaggi che piano piano leggerò e che mi daranno forza per superare questa brutta avventura.

Grazie anche a chi m con affetto senza pote gere. Un abbraccio a t Le condizioni di sa hanno tenuto in ansi fan. A tranquillizzare i levisivo, pochi giorni Conti, prima durante show”, il varietà da lu prima serata (quand nunciato di avergli pa fono) e in seguito in c con “La vita in diretta veva fatto sapere che F

RIDUZIONE PER IL GRANDE SCHERMO CON BONI, HABER E O

Arriva “Agadah”, il Decamero FRANCESCO GALLO

ROMA. Mettere mano a un classico romanzo gotico come “Il manoscritto trovato a Saragozza” di Jan Potocki è una scelta forte, perché unisce sogno, fantasy, esoterismo e parola. È quello che ha fatto Alberto Rondalli con “Agadah”, in sala dal 16 novembre. Tutto parte nel 1815, con il conte polacco Potocki che sta lavorando al suo romanzo mentre già progetta il suo suicidio (lo farà davvero lo stesso anno, limando la sfera di una teiera d’argento). Si passa poi al maggio del 1734 con Alfonso di van Worden (Nahuel Pérez Biscayart), giovane ufficiale vallone al servizio di Re Carlo che ha ricevuto l’ordine di raggiungere il suo reggimento a Napoli. Nonostante Lopez, suo obeso servitore, cerchi di dissuaderlo dall’attraversare l’altopiano delle Murge, perché infe-

Star Wars infinito quarta trilogia LOS ANGELES. La saga di Star Wars non finisce mai e avrà una quarta trilogia, secondo quanto riporta l’Hollywood Reporter. Sarà Rian Johnson, regista dell’ottavo episodio (“Gli ultimi Jedi”), a dirigerla. Lo ha annunciato il Ceo della Disney Bob Iger. I protagonisti saranno nuovi personaggi. Iger ha anche parlato di un progetto per una serie tv live-action ispirata alla saga.

stato da spettri e demoni inquietanti, si mette ugualmente in cammino. Da qui un intreccio fantastico, tra sogno e realtà, che ricorda il Decamerone e le Mille e una Notte. Per Alfonso comunque si tratta di un percorso iniziatico di dieci lunghi giorni e notti, tra allucinazioni, magia, caverne, locande malfamate, amori scabrosi, apparizioni diaboliche, briganti, zingari, forche, cabalisti e fantasmi. Nel cast del film: Pilar López de Ayala, Jordi Mollà, Caterina Murino, Alessandro Haber, Umberto Orsini, Alessio Boni, Valentina Cervi, Ivan Franek, Marco Foschi e Flavio Bucci. «Quella di Potocki è un’opera titanica, il manoscritto aveva ben 66 giornate - spiega il regista - che ho ridotto a dieci, una riduzione già concepita dallo stesso scrittore. Un’opera, quella di Potocki, che attraversa tutte le modalità narrative conosciute, da


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38 Cultura & Spettacoli

GIORNALE DI SICILIA

Sabato 11 novembre 2017

musica. Ieri l’uscita di «Dediche e manie» nel giorno del suo compleanno, già tutto esaurito per il primo dei due concerti in programma a dicembre ad Acireale

Antonacci... il siciliano: «L’Isola mi aspetta» 0 Il cunto dell’ennese Mario Incudine per il brano «Mio fratello»: è uno stile che precede il rap e conquistava la piazza Biagio Antonacci ha voluto presentare il disco proprio il giorno del suo compleanno, dopo che nel 2001 la data diede il titolo all’album 9/NOV/2001: «Sedici anni fa ha portato». Franco Gigante MILANO

OOO C’è molta Sicilia nel nuovo album «Dediche e manie» di Biagio Antonacci, uscito ieri, che sarà in concerto il 29 (sold out) e 30 dicembre al Pal’Art Hotel di Acireale. «Sanguino dalla voglia di cantare – ha sottolineato –. È una cosa molto bella questo sold out: mi aspettano tantissimi amici ed è talmente bello sapere che c’è qualcuno che ti sta spettando. La canzone «Il migliore» sarà la prima ad aprire i concerti. Ci saranno altri pezzi di questo album e anche tutti i miei brani più conosciuti». L’ennese Mario Incudine sarà ospite alle due tappe di Acireale, durante la tournée salirà sul palco di Antonacci anche Laioung, un punto di riferimento della scena trap italiana. Incudine è l’artista siciliano ospite nel brano «Mio fratello». «Mario è il direttore del teatro di

Enna, ha un’energia rap e l’ho voluto in questo disco – ha rivelato –. Il testo parla del fratello buono che vorrà perdonare il fratello cattivo, quasi biblico. È la prima canzone italiana «cunto» che canta pop, con il dialetto siciliano mitragliato nel testo italiano. Se ricorda un po’ Adriano Celentano è un grande onore scavare nel suo genere, paragonata al suo mondo, figlia di un suo modo di scrivere; non è escluso che in futuro possa nascere una collaborazione fra di noi». Mario Incudine è anche autore con Antonacci di questa brano. «Lo stile cunto è rap antelitte-

4 fra i produttori del nuovo album c’è il vittoriese Placido Salomone Biagio Antonacci e Mario Incudine, l’artista ennese sarà ospite ai concerti del 29 e 30 dicembre ad Acireale ram – ha ricordato Mario – Conquistava una piazza intera con suoni gutturali ed è un genere antichissimo in Sicilia che qui è entrato in un pezzo main stream che ha seguito la musica; se vogliamo è etico e bi-

blico, la parabola del figliol prodigo 2.0. La giustizia è nel perdono: per ogni uomo salvato si festeggia sempre». Altro siciliano doc è Placido Salomone, da Vittoria, uno dei quat-

tro produttori dell’album insieme a Fabrizio Ferraguzzo, Davide Tagliapietra e Stefano De Maio; Placido ha accompagnato Antonacci alla chitarra in una struggente «Se io, se lei».

Biagio Antonacci ha voluto presentare il disco proprio il giorno del suo compleanno, dopo che nel 2001 diede il titolo all’album «9/NOV/2001». «Ha portato bene 16 anni fa il 9

novembre e ho voluto festeggiare il mio compleanno con questo nuovo progetto discografico. Per non pensare al compleanno, ho fatto tutt’altro: è una ricorrenza da ricordare e mi piace festeggiare in famiglia». Il cantautore ha toccato un tasto importante e di grande attualità nel brano «L’appello dei popoli». «È il popolo che si sposta e che continuerà a farlo – ha attaccato – Siamo ancora ai primi episodi, con la nostra razza che è in continua mutazione, soprattutto al sud: non si può fermare un popolo che cerca un respiro, una vita; l’abbiamo già fatto noi con gli esodi del secolo scorso, e fra cent’anni aspettiamoci una razza italiana che viene dalla terra. C’è molta dignità in questa canzone e si ama di più a porte aperte». Ne «Il migliore» Antonacci ha voluto dare coraggio agli sfiduciati. «Il giorno ideale in cui un uomo si deve sentire a fuoco, nella posizione giusta, finalmente libero – ha spiegato – Almeno per un’ora bisogna cercate di essere i migliori. Ritengo questa canzone una preghiera contemporanea, l’istinto di una generazione stanca, concettualmente il manifesto del disco: ognuno deve dare la parte migliore di se stesso». (*FrG*)

commedia. Oggi e domani Zanicchi e Laurito al Savio di Palermo con una pièce francese, malintesi e battute mai volgari per descrivere il mondo dalla parte delle donne

La fuga di Iva e Marisa: «La sensualità non ha età» Simonetta Trovato PALERMO

OOO Thelma e Louise con qualche anno di più. Ma con verve da vendere. E non chiamatele anziane, Iva Zanicchi e Marisa Laurito, 143 anni in due, sono un concentrato di energia, fanno quasi paura. Non sgomitano perché non avrebbe senso, non si imbellettano perché non ne hanno voglia: sono indipendenti e leggere. E in scena, bastano loro due. Questo «Due donne in fuga» – stasera alle 17,30 e alle 21,30, e domani alle 18 al Teatro Savio per la stagione ideata da Ernesto Scirè – è una commedia francese di Pierre e Cristophe Duthuron, scritta in punta di penna, trasportata in italiano da Mario Scaletta, con la regia di Nicasio Anzelmo. E loro due, emiliana la prima partenopea la seconda, sono sul palco per due ore filate. Senza bisogno di nessun altro. È una commedia che

parla di amicizia, indipendenza e di donne non giovanissime in cerca di emozioni forti. Iva Zanicchi è Claude, una signora che scappa dalla casa di riposo per anziani Il Baobab, dove il figlio l’ha posteggiata dopo la morte del marito, pur di non dover più discutere con sua moglie. Ad un certo punto, sul bordo della strada statale, incontra una coetanea («quasi…» ride Marisa Laurito) che inizialmente scambia per una prostituta e invece sta facendo l’autostop: Margot è invece scappata dalla sua famiglia per la quale «ero diventata trasparente, un soprammobile che lava, stira, cucina...». Anziana abbandonata e casalinga disperata: all’inizio c’è uno scontro ferale, poi le due diventano amiche e decidono di partire insieme per un viaggio all’avventura. Claude ha un carattere più forte, e più volitiva, Margot sembra più prorompente, e invece è quasi sprovveduta. Comincia così la loro avventu-

ra in autostop, tra situazioni divertenti, a tratti malinconiche, sempre però sul filo dell’ironia, in cui le donne di ogni età si riconoscono senza alcuna difficoltà. «Io e Marisa ci siamo ritrovate su un set italoamericano, dove eravamo consuocere – ha raccontato Iva Zanicchi – Sono stata io ad indicarla al regista, e non mi sono pentita, Marisa è stata straordinaria, gentile, serena, portava positività. Ad un certo punto della vita, ne senti il bisogno». Malintesi e battute mai volgari, una commedia leggere leggera, dissacrante, che mette in evidenza il rapporto quasi mai risolto tra donne. «La produttrice della commedia, Tania Corsaro, ha pensato di metterci insieme. Ho detto subito di sì perché conoscevo già la versione francese - interviene Marisa Laurito – «Due donne in fuga» è una specie di «Thelma e Louise» anche se più anziane. Si parla di sesso, ma non è un problema. Cerchiamo un uo-

Marisa Laurito e Iva Zanicchi in scena con «Due donne in fuga»

mo, ma è per amore». Sia Iva Zanicchi che Marisa Laurito confessano ridendo che non si sentono assolutamente «passate di cottura». «Sembra sconveniente dirlo, ma una donna sopra i sessanta e anche di più, il sesso lo fa. Perché pensare che ad un certo punto si blocca tutto? Il sesso è normale e naturale», dice Iva mentre Marisa è anche più esplicita: «Non ci si deve vergognare se hai voglia di fare l’amore, sentirti bella e desiderabile, se vuoi ballare, cantare e divertirti. Non è legato all’età: se una donna sta con un uomo più giovane, la guardano male. Se un uomo sta con una ragazzina, lo invidiano». Pensiamo a Macron e Brigitte. E guardiamo Donald Trump e Melania. «Ma che gli volete raccontare ad un ragazzo? Non mi innamorerei di uno che potrebbe esser mio figlio», taglia corto Marisa. E allora, quale sarà mai l’arma segreta per tenersi stretto un uomo oltre i sessanta? Iva Zanicchi sorniona, punta sulla simpatia. E sulla voce. Marisa Laurito sulla femminilità, sul suo essere donna a tutto tondo. Del Sud… ovviamente. (*sit*)

spettacolo. L’allestimento catanese sul palco dello Shaanxi Grand Theatre di Xi’an. Musiche di Beethoven

libri. A Palermo la presentazione di «E allora baciami»

Sbarco in Cina della Zappalà Danza La Nona per inaugurare il teatro

L’amore si fa social, parola di Emanuelli

catania

OOO Sarà un’eccellenza della danza siciliana, la Compagnia Zappalà Danza, ad inaugurare oggi il nuovo Teatro d’Opera Shaanxi Grand Theatre di Xi’an in Cina. «La Nona (dal caos, il corpo)» costituirà lo spettacolo di punta del primo Xi’an International Dance Festival. La Compagnia è stata invitata dal Xi'an Quijang Philarmonic Artistic Creation LTD, con sede al Xi'an Concert Hall. Per la tournée la compagnia è sostenuta direttamente dal Ministe-

nuto grande successo nel corso di una ripresa al teatro comunale di Bologna. «La Nona (dal caos, il corpo)», terza tappa del progetto complessivo «Transiti Humanitatis», con la drammaturgia di Nello Calabrò costituisce la terza tappa di un itinerario iniziato dal coreografo catanese Roberto Zappalà con «Invenzioni a tra voci» (dedicata alla donna, 2014) e proseguita con «Oratorio per Eva» (omaggio alla figura simbolica di Eva, 2014). La musica di supporto è,

controtenore Riccardo Angelo Strano che surroga le quattro voci solistiche previste. Con questo lavoro Zappalà propone una coraggiosa riflessione sull’uomo e sull’umanità; un’umanità in transito su questa terra, con una visione laica ma al tempo stesso spirituale; una spiritualità che coincide con la corporeità, perché conoscere il proprio corpo significa conoscere se stessi. Lo spettacolo comprende interventi recitati che accompagnano il transito dell’uomo dal caos verso la conoscenza di sé, identificata con il raggiungimento di quello spirito di fratellanza beethoveniano che ne è l’approdo e la speranza. La scenografia (ideata dallo stesso Zappalà insieme ai costumi e alle luci) fa esplicito riferimento ai simboli delle fedi monoteiste «affra-

palermo

OOO «Siamo solo per pochi», questa una delle frasi celebri di Roberto Emanuelli, scrittore seguitissimo sui social e protagonista nella classifica dei libri più venduti: ieri, alle ore 18 alla Feltrinelli di via Cavour a Palermo, Emanuelli ha incontrato i suoi fan e firmato le copie del suo ultimo lavoro «E allora baciami», edito da Rizzoli. Nei suoi romanzi l’autore parla d’amore con un linguaggio semplice, e dalle sue storie «Davanti agli

L’amore raccontato da Emanuelli è completo, coinvolge tutte le sfere emotive degli uomini e forse per questo è riuscito a far breccia nei cuori dei suoi lettori, e soprattutto delle lettrici. In «E allora baciami» abbiamo la celebrazione dell’amore, quello vero, quello che quando arriva te ne accorgi. L’amore che coinvolge il cuore e la testa, e non lascia scampo: il tempo, la distanza, le difficoltà piccole e grandi, niente può fermarlo. Ed è impossibile da dimenticare. Lo sa bene Leonardo,


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sportivo Tupparello”. Una proposta progettuale che sarà presentata all’interno del programma finalizzato alla realizzazione, rigenerazione o il completamento di impianti sportivi in vista della predisposizione di un nuovo piano plu- del 17/12/2017 riennale di interventi finanziati dal CONI con la nuova tranche di 100 milioni di euro del “Fondo Sport e Periferie”. L’importo complessivo del progetto varato è di 1 milione 485 mila euro e prevede, nel dettaglio, la ma- de innanzitutto il risanamento e la nutenzione straordinaria del corpo manutenzione straordinaria del corspogliatoi, delle curve e delle tribune po spogliatoi, con il rifacimento di oltre che dei locali sottostanti la tri- tutti gli impianti; particolare attenzione è stata posta alle tecnologie rinbuna centrale da adibire a palestre. «Si tratta di un progetto importante novabili e pertanto verrà inserito un per il nostro principale impianto impianto solare termico che garantisportivo - spiega l’assessore allo sport rà l’utilizzo contemporaneo di 32 Giuseppe Sardo -. L’intervento preve- docce alimentate ad energia solare».

Ecco, secondo il progetto sviluppato al computer, come sarà il nuovo Tupparello (Foto Consoli)

leggera, è la realizzazione di ulteriori spazi a servizio di chi pratica questa disciplina. Verrà rifatta tutta la finitura di facciata esterna e inoltre particolare attenzione è stata posta all’abbattimento di ogni barriera architettonica con l’inserimento di nuove rampe di accesso e l’adeguamento dei servizi igienici interni». Il progetto prevede anche un intervento specifico sulle gradinate, con il risanamento e l’impermeabilizzazione della superficie verticale ed orizzontale in calcestruzzo, che risultano essere particolarmente ammalorate, e la sostituzione dei seggiolini. Saranno infine realizzate la pavimentazione sopraelevata e le finiture delle pareti interne, finalizzate al completamento di tre locali ad uso palestre.

ANTONIO CARRECA

IL PROGRAMMA DEI CONCERTI IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE

Progetto “Acireale città della musica” con Baglioni, Zucchero e Morandi «Unire le forze per un percorso comune in grado di ampliare l’offerta culturale e turistica». Questa l’affermazione resa in coro dal sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, e dal promoter Giuseppe Rapisarda per illustrare un progetto ambizioso e di sicuro successo, “Acireale città della musica”, legato alla serie di eventi proposti al Pal’Art Hotel della zona “Tupparello”. Non si tratterà soltanto di concerti, considerato che la struttura ospita anche altro genere di eventi, ma si è voluto puntare sull’aspetto musicale, in quanto sono le manifestazioni di questo genere che garantiscono maggiore richiamo. E subito sono emersi i primi artisti che si esibiranno ad Acireale: Biagio Antonacci il 29 e il 30 dicembre nonché il 2 maggio prossimi, poi il trio composto da Max Pezzali, Nek e

Francesco Renga, previsto per il 3 febbraio 2018 e il 16 dello stesso mese spazio a Caparezza. È atteso per il 10 marzo uno dei pezzi forti, Zucchero; una settimana dopo toccherà a Gianni Morandi. Il 21 aprile sarà la volta di Gianna Nannini, poi due date per Jovanotti, 8 e 9 maggio. Quasi

polverizzati i tagliandi per il concerto di Claudio Baglioni, in programma il 2 novembre, tra un anno circa; l’esito della prevendita sta suggerendo agli organizzatori di prevedere un’altra data. «Sono allo studio varie soluzioni – ha detto il sindaco Barbagallo – che possano suscitare interesse in chi viene ad assistere agli spettacoli. L’artista deve lasciare un segno che potrebbe essere, ad esempio, il calco della propria mano o uno strumento musicale usato». I “cimeli” verrebbero destinati al museo comunale della musica e, pertanto, diventerebbero un ulteriore elemento di attrazione. «L’iniziativa – ha spiegato Giuseppe Rapisarda – nasce dalla voglia di creare un incubatore di intrattenimento per il pubblico». GAETANO RIZZO

A: SI RICORDA LA PROTEZIONE DELLA MADONNA NEL TERREMOTO DEL 1693

ennaio festa in onore di Maria della Catena Assume connotati eccezionali, ma che potrebbero diventare abituali, la festa dell’11 gennaio dedicata a Maria della Catena per la protezione concessa in occasione del terremoto del 1693. Il sisma seminò morte e distruzione in Sicilia ma, in proporzione alle altre città, poche vittime furono registrate nel quartiere della Catena. L’11 gennaio 2018 segnerà il 325 anniversario dal sisma, ricorrenza che il parroco e la commissione dei festeggiamenti, intendono solennizzare con un ritorno al passato. A memoria d’uomo, infatti, l’11 gennaio è sempre stato vissuto in chiesa, con la Madonna mai per le vie del paese. Il

prossimo 11 gennaio, invece, la Madonna sarà portata a spalla nelle viuzze del quartiere della Matrice, ripercorrendo la tradizione risalente al Settecento, documentata in un testo trovato nell’archivio dell’Arcidiocesi di Catania dal dottor Mario Vecchio. La notizia è stata diffusa dal parroco, padre Sebastiano Privitera, e dal dottor Vecchio che ha raccontato come, quasi per caso, si sia imbattuto in un documento dell’epoca. «Sarebbe bello che ogni 11 gennaio diventi momento di preghiera per le strade, al passaggio della Madonna» ha commentato il parroco. MARIO GRASSO

ACIREAL

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Rinnovata la coglienza di dell’associazi l’arte” da part cireale, presi Saitta. I giovani o guidato da M messo in mos nell’ambito d zi allestiti al D nuto negli an «Avere il pr rere del temp riempie il cuo voglia dire g cose insieme past presiden lessia Cozzub Silvia Spina, a da del Rotarac impulso alla m collaborazion zioni sicuram ha annunciato rica, Stefano S pevolezza di sia il rapporto territorio, seg si occupa di so caso della Bot


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Nei paesi più interni e più piccoli si rinnova la tradizione E poi il “regalo” della Regione: musei e siti aperti DANIELE DITTA

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a lista dei luoghi da visitare è lunga, anzi lunghissima. Così come l’offerta di siti museali: aperti, stavolta, a Natale e Capodanno dopo un braccio di ferro Regione-sindacati “condito” da polemiche non ancora sopite. È una Sicilia tutta da scoprire quella che in questi giorni si “veste” a festa. Una Sicilia che vale la pena raccontare: “sconfinando” in provincia, dove interi paesi si trasformano in presepi viventi, o seguendo percorsi solcati da storia, arte e cultura. Questa terra di Trinacria, mai banale, è capace di svelare agli occhi del visitatore alcuni scorci di rara bellezza. Prendete Sperlinga, piccolo Comune dell’Ennese stretto attorno a una gigantesca mole di roccia sulla quale svetta l'antico castello medievale, riaperto di recente. Le antiche case ricavate dentro l'arenaria e il belvedere mozzafiato con vista ad est sull'Etna e ad ovest sulle Madonie - disegnano la cartolina d’inizio del nostro viaggio natalizio. Viaggio che parte dal centro della Sicilia per espandersi idealmente a raggiera. Seconda tappa è Gangi. Da oggi, nel borgo madonita, sarà possibile ammirare una singolare rappresentazione della natività: “Il presepe del borgo tra le mura del Duomo”, un unicum nel suo genere perché allestito all’interno dell’antica torre campanaria dei Ventimiglia. Un presepe stabile, fruibile tutto l’anno, che sarà ufficialmente completato - conside-

rata la grande mole di lavoro e la sua estensione - nel dicembre del 2018. A realizzarlo maestri artigiani provenienti da tutta la Sicilia, che hanno usato materiali ricercati di alta qualità (come la cera) per essere fedeli ai presepi dell’antica tradizione siciliana. E a proposito di presepi e di tradizione natalizia, è scattato il countdown per la 36ª edizione del presepe vivente di Custonaci (il più antico della Sicilia), messo letteralmente in scena all'interno della grotta Mangiapane. Ad animare la manifestazione nella cittadina in provincia di Trapani un cast composto da oltre 160 interpreti, tra artigiani-artisti provenienti dall’intera Isola, maestranze contadine e figuranti locali. Sarà possibile assistere a un vero e proprio set cinematografico: in scena, oltre alla nascita di Gesù e alla Sacra Famiglia, rappresentazioni del lavoro artigiano e rurale con suoni, odori e colori. «Ogni anno - dice Dino Pipitone, presidente dell’associazione “Museo Vivente” di Custonaci, che organizza l’evento in collaborazione con il Comune - lo sforzo per offrire al visitatore un momento indimenticabile aumenta sempre di più. Facciamo il possibile per arricchire e rinnovare le scene, affinché l’iniziativa sia interessante e sempre nuova anche per coloro che hanno già visitato il presepe. I visitatori saranno catapultati nella tradizione siciliana con gli antichi mestieri, organizzati in veri e propri quadri viventi e operosi: il fornaio occupato a sfornare un buon pane oppure il produttore di ricotta e formaggi, il

calzolaio, lo scalpellino, l’Intrecciatore di corde. La scena della natività chiuderà il percorso del presepe all’interno della grotta Mangiapane». A Sutera, in provincia di Caltanissetta, invece c’è il presepe vivente più ecologico d’Italia. Parola d’ordine: rifiuti zero. Un’iniziativa mirata a sensibilizzare grandi e piccoli nei confronti della tutela

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24/12/2017

BELLO ANCHE IL TEMPO

25 dicembre e Santo Stefano con sole e temperature miti Già da ieri, ce ne siamo accorti tutti, aria un po’ più mite ha investito tutta l’Isola e le temperature gelide hanno lasciato la Sicilia per dirigersi con un fronte depressionario sui Balcani. Sul nostro territorio come su buona parte dell’Italia si è assestato ben saldo l’anticiclone delle Azzorre. Sabato è trascorso all’insegna del bel tempo, con temperature in risalita e assenza di nubi. per il giorno della vigilia, per lunedì, giorno di Natale e per Santo Stefano Meteo Sicilia prevede temperature quasi primaverili nelle ore centrali delle giornate, con massime che in città potrebbero raggiungere e superare i 16 gradi e minime abbondantemente al di sopra dello zero. Il sole la farà da padrone e per quasi tutto l’arco della settimana a cavallo tra Natale e Capodanno avremo un tempo secco e soleggiato e con venti in attenuazione. Un cambiamento, ancora da confermare però, si potrebbe avere alla vigilia di Capodanno quando correnti da ovest potrebbe cambiare il meteo e portare soprattutto sulle aree ioniche qualche giornata di pioggia con un clima prettamente umido, ma anche in questo caso la sera di vigilia e il giorno di Capodanno dovrebbe essere buoni dal punto di vista meteorologico. Un vero cambiamento si dovrebbe avere a gennaio e non sarebbe male vista la perdurante siccità che quest’anno ha colpito in particolare la Sicilia orientale.

ambientale e, quest’anno, anche della valorizzazione dei prodotti di eccellenza del territorio. Ogni anno sono oltre 20mila i visitatori che percorrono il dedalo di viuzze dell’antico quartiere arabo del “Rabato”, dove nel 1987 il regista americano Michael Cimino girò parte del suo film “The Sicilian”, storia del bandito Salvatore Giuliano. Uno scenario storico e naturale che si snoda tra cantori e ricostruzioni ambientali in cui rivive l’autentico spirito del Natale. Attraverso la ricostruzione di vecchie botteghe artigiane si sviluppa un percorso di saperi che si sposa a quello dei sapori della cucina povera siciliana, con assaggi di “maccu”, ricotta, formaggi e vino. Degustazioni che comportano l’utilizzo di grandi quantità di piatti, bicchieri, posate di plastica e tovaglioli, che i visitatori potranno conferire in appositi contenitori per la raccolta differenziata. Musei, mostre, degustazioni e mercatini caratterizzano il Natale di Caltagirone. Il cuore della cittadina sarà animato dall’atmosfera del “Presepe vivente tra palazzi barocchi, carruggi e cuttigghi”. Fi-

no all’8 gennaio si potrà ammirare pure il presepe più grande d’Italia: 300 personaggi per oltre 400 metri quadrati d’allestimento. Un capolavoro tra i presepi in terracotta nati dall’estro dei maestri calatini. Quest’anno salgono a 16 i presepi artistici che potranno essere visitati con una special card. Non solo presepi. Natale, quest’anno più che in quelli passati, fa rima con musei. Il solito refrain sull’apertura o meno dei siti gestiti dalla Regione è stato risolto: portoni spalancati, in alcuni casi però ad orari spezzettati o solamente in mattinata. Prende così il via l’epoca Sgarbi, l’assessore regionale ai Beni culturali ha definito coi sindacati un accordo per assicurare anche le aperture natalizie. Dove andare? C’è l’imbarazzo della scelta. A Palermo impera la Galleria di Palazzo Abatellis con due capolavori che tutto il mondo ci invidia: il “Trionfo della Morte” e l’“Annunciata” di Antonello da Messina. Tra terme, archeologia e barocco puntata obbligata a Catania, dove ad esempio si può cogliere l'occasione per visitare il teatro greco romano e il vicino Odeon. A Siracusa, tra i siti consigliati rientrano il museo Orsi, il Castello Maniace di Ortigia e l’area archeologica di Akrai (Palazzolo Acreide). Il teatro e le aree archeologiche di Taormina, assieme alla villa del Casale di Piazza Armerina saranno aperti con orario continuato a Natale, Santo Stefano e Capodanno.

La musica delle feste: dall’house al gospel, da Antonacci ai Tinturia DOMANI KENNY CARPENTER. Non solo gusto e tradizioni. Il Natale in Sicilia è anche musica, con ospiti internazionali, star italiane e un'offerta che spazia tra i generi, dal gospel fino al rock. Si comincia domani sera con uno dei padri fondatori della dance e leggenda dell'house music, Kenny Carpenter, che torna dopo quattro anni al Ma di Catania. Il dj newyorkese, nato 60 anni fa nel Bronx, ha legato il suo nome al mitico “Studio 54”, il locale che negli anni Settanta rivoluzionò il clubbing di tutto il mondo. Atmosfere natalizie con un altro artista americano, Vincent Bohanan, che arriva in Sicilia accompagnato dalla band e dal “The sound of victory fellowship choir”. Bohanan sarà in scena il 26 dicembre al Teatro Massimo di Palermo, il 27 al Massimo Bellini di Catania, il 28 al

Si parte al Ma di Catania con il dj newyorkese protagonista per anni del mitico Studio 54

IL MITICO DJ KENNY CARPENTER

Palacultura di Messina e il 29 al Teatro Tenda di Ragusa. L'universo sonoro del talentuoso artista newyorchese racchiude collaborazioni artistiche con i migliori interpreti gospel della scena americana, tanto da costruire nell'arco di una decina d'anni una personalità musicale policroma e inconfondibile. Ad impreziosire i suoi live ci sarà il coro dei “Sound of Victory”. L'approccio innovativo ha consentito a Bohanan di concentrarsi sia sulle tradizioni del continente nero che sul vasto patrimonio gospel afroamericano più moderno. Dalle escursioni in territori spirituali alla grande festa popolare dei Tinturia di Lello Analfino, che il 27 dicembre accenderanno piazza Cairoli, a Messina.

Il Pal'Art Hotel di Acireale ospiterà invece il doppio appuntamento del 29 e 30 dicembre con Biagio Antonacci. Sarà l’occasione per ascoltare dal vivo i successi ed i brani del nuovo album Dediche e manie uscito lo scorso 10 novembre. Il sold out registrato per entrambe le date ha portato gli organizzatori a triplicare l’appuntamento acese con un nuovo concerto già fissato per il 2 maggio del prossimo anno. Gli amanti della world music non potranno mancare l'appuntamento del 30 dicembre al Centro Zo di Catania. In scena gli España Circo Este, gruppo che si presenta come una vera e propria carovana musical-circense, mischiando latin rock, punk, tango, cumbia e reggae. Il loro nuovo al-

bum, Scienze della Maleducazione, è uscito il 20 gennaio di quest’anno. Musica indipendente protagonista il 28 dicembre al Ma di Catania con i Niggaradio che in occasione dell'uscita del nuovo singolo U Diavulu, torneranno dal vivo per una speciale anteprima del nuovo album, Santi, diavuli e brava genti, previsto per il gennaio del prossimo anno. Colombre è invece uno dei nuovi protagonisti dell'indie pop italiano. Con il suo primo disco, Pulviscolo, ha ricevuto ampi consensi ed è stato candidato tra i cinque finalisti del Premio Tenco nella sezione miglior opera prima. Sarà in scena il 29 dicembre a Catania, al Piccolo Teatro della Città. GIANLUCA SANTISI


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FRANCESCA PIERLEONI

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ecidere di realizzare il sequel di un film costruito sul talento incontenibile di Robin Williams richiede coraggio, ma l’impresa non ha spaventato Dwayne «The Rock» Johnson, coproduttore esecutivo e protagonista di “Jumanji - Benvenuti nella giungla” di Jake Kasdan, adventure comedy adatta a tutta la famiglia, in chiave 2.0, in arrivo nelle sale italiane il 1 gennaio con Warner Bros. Nel cast del film, che riprende oltre 20 anni dopo il filo del racconto lanciato nel blockbuster girato da Williams nel 1995, si punta, oltre che su Johnson, su professionisti della risata come Jack Black (incarnazione da videogame di un’adolescente reginetta del liceo interpretata da Madison Iseman) e Kevin Hart, una stella emergente come Karen Gillan, il cantante/attore Nick Jonas e, come cattivo, un fumettistico e dark Bobby Cannavale. La storia, che ha come origine il racconto omonimo di Chris Van Allsburg, sotto la guida di Kasdan (qui alla sua prima vera prova hollywoodiana, dopo film dalla comicità più “scorretta” come Walk Hard: The Dewey Cox Story, Bad Teacher e Sex Tape), riprende con un passaggio quasi obbligato, pensando al pubblico dei millennials. Il gioco da tavola che nel primo film aveva imprigionato per anni Alan Parrish (Robin Williams), costringendolo a crescere e sopravvivere in mezzo ai pericoli della giungla, in questo sequel diventa un videogame. A ritrovarlo ed usarlo, in modo improvvido, sono quattro adolescenti, costretti a una corvée di punizione dal loro preside: il nerd Spencer (Alex Wolff) e il suo amico giocatore di football Fridge (Ser'Darius Blain), la cheerleader Bethany (Iseman), la timida e brillante Martha (Morgan Turner). I teenager vengono risucchiati nel

29/12/2017 Torna Jumanji The Rock e Black nella giungla del

Dal 1 gennaio nelle sale il sequel del film con Robin Williams grande successo del 1995

gioco, in mezzo alla giungla, nel corpo degli avatar scelti, con i rispettivi punti di forza e debolezza. Il gracile Spencer diventa così il quasi invulnerabile archeologo ed esploratore Smolder Bravestone (Johnson);

Michelle Williams e Mark Wahlberg in una scena del film “Tutti i soldi del mondo”

Fridge è lo zoologo e porta-armi Franklin (Hart), Bethany si ritrova uomo come professor Sheldon Shelly Oberon (Black) e Martha si trasforma nella letale Ruby (Gillan). La missione da compiere per poter tornare a casa è riportare al suo posto il prezioso gioiello, rubato dal delirante John Hardin Van Pelt (Cannavale), che può restituire l’equilibrio perso in quel mondo. Al gruppo, fra avventure e vite perse (ne hanno tre a testa), si aggiunge anche un altro prigioniero del gioco, Jefferson (Jonas), che si è rintanato per anni proprio nel rifugio lasciato da Alan Parrish. Basato su una sceneggiatura non particolarmente originale, ma che tocca il tema dell’identità e riserva qualche buona sortita ironica, come «da quando ho perso il telefono gli altri sensi mi si sono risvegliati», il

Roma

Morto Ferdinando Birri papà del cinema argentino E’ morto nella sua abitazione a Roma, il regista cinematografico argentino di origine italiana Fernando Birri. Aveva 92 anni ed era considerato il padre del nuovo cinema latino americano. Nato il 13 marzo 1925 a Santa Fe de la Vera Cruz (Argentina), Birri si trasferì a Roma dagli anni giovanili: si formò al Centro sperimentale di cinematografia nel clima del neorealismo e nell’entusiasmo degli insegnamenti di Cesare Zavattini. Iniziò a lavorare come assistente di Carlo Lizzani, Vittorio De Sica, Cesare Zavattini e Francesco Maselli. Nel 1951 diresse il suo primo documentario "Selinunte". A Roma conobbe anche la compagna della sua vita Carmen Papio che divenne presto sua moglie. Tornato in Argentina, nella sua Santa Fé fondò l’Instituto de Cinematografia de la Universidad del Litoral e girò la prima inchiesta di argomento sociale filmata in America Latina: "Tire dié" (1960). Del 1961 è invece il suo primo film a soggetto, "Los inundados", che vinse il Premio Opera prima alla XXIII Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1988 Birri diresse "Un signore molto vecchio con delle ali enormi", film tratto da un racconto di Gabriel Garcia Marquez con il quale ha scritto anche la sceneggiatura. Nel 2011 ha ideato e diretto il suo ultimo film "El Fausto criollo", una tragicommedia musicale e grottesca, liberamente tratta dal poema di Estanislao del Campo (1866) un classico della letteratura gauchesca argentina.

STASERA E DOMANI IN CONCERTO

Biagio Antonacci sold out ad Acireale In scaletta i brani del nuovo album “Dediche e manie” e i classici. Terza data il 2 maggio

GAETANO RIZZO

ACIREALE. “Sold out”, tanto oggi che domani. Il cartello con su scritto “tutto esaurito” farà bella mostra al Pal’Art Hotel di Acireale in occasione dei due concerti di Biagio Antonacci che, di fatto, daranno il via alla nuova stagione di concerti in programma nella struttura acese, presentata di recente e che prevede, tra gli altri, il trio Pezzali/Nek/Renga, Zucchero, Caparezza, Gianni Morandi, Gianna Nannini, Elio e Le storie tese, Jovanotti e Claudio Baglioni. Che Antonacci, protagonista dei primi due appuntamenti, potesse fare registrare un successo straordinario lo si era intuito subito, sin dall’avvio della prevendita. Tagliandi polverizzati nel-

lo spazio di poche ore per la prima data, d’obbligo il varo della seconda: anche qui – è il caso di dirlo – stessa musica. Un feeling mai sopito quello tra il Biagione nazionale e Acireale, da qui anche l’annuncio del terzo evento, in programma il 2 maggio prossimo, il primo della tournée che partirà in primavera e prenderà il nome dall’ultimo lavoro dell’artista meneghino, Dediche e manie Tour 2018, pubblicato un mese e mezzo fa. Il tour raggiungerà per la prima volta anche la Russia: il 12 febbraio a San Pietroburgo (BKZ Oktyabrsky) e il 13 febbraio a Mosca (Crocus Hall). Intanto, le due date acesi, le ultime di un 2017 ricco di soddisfazioni per Antonacci che considera Acireale una sorta di talismano, considerato che

proprio dal Pal’Art di contrada “Tupparello”, poi, comincerà il nuovo tour destinato a bissare la raffica di consensi, compresi quelli contenuti nel nuovo album. Dopo il primo singolo In mezzo al mondo è in arrivo Fortuna che ci sei, in rotazione radiofonica da venerdì 5 gennaio, brano scritto dallo stesso artista, arrangiato e prodotto con Stefano De Maio e Placido Salamone, pensato come una dedica a una figura astratta che può essere una moglie, una madre, un’amica che meriterebbe di più. In scaletta anche In mezzo al mondo, Liberatemi, Non vivo più senza te, Pazzo di lei e altri brani che fanno parte del repertorio di Antonacci, per un concerto già destinato a restare negli annali.

film, con una buona dose di pericoli, inseguimenti ed effetti speciali, resta gradevole, seppure, come prevedibile, manchi il tocco d’estro portato da Williams. Dal primo Jumanji, in questo sequel «volevamo portare quello spirito di stupore, del superare le paure e scoprire chi realmente sei - ha spiegato Johnson -. Ogni tanto arriva un film che senti profondamente, che ha le qualità che cerchi». Per il primo capitolo «abbiamo tutti enorme amore e rispetto. Io sono sempre stato un grandissimo fan di Robin Williams e la sua performance come tutta la storia hanno significato molto per me e la mia famiglia allora». In uscita il 4 gennaio la via italiana al superhero movie/fantasy con “Il ragazzo invisibile: seconda generazione”. Il regista premio Oscar Gabriele Salvatores riprende le avventure del suo supereroe teen, Michele (Ludovico Girardello) e lo immerge nel pieno delle crisi adolescenziali, con nuovi incontri pericolosi, come quelli con la misteriosa gemella Natasha (Galatea Bellugi) e la madre naturale, Yelena (Kseniya Rappoport). «La vicenda del ragazzo invisibile si amplia, e si ampliano i suoi personaggi - ha spiegato il regista -. E’ più simile a Harry Potter che a Batman». Sempre il 4 sarà nelle sale “Tutti i soldi del mondo”. Film di genere drammatico diretto da Ridley Scott con Mark Wahlberg e Christopher Plummer, diventato noto prima della sua uscita per via della cancellazione dal film delle scene girate da Kevin Spacey, poi sostituito da Plummer, in risposta allo scandalo sessuale che lo ha visto coinvolto. Il film racconta di un fatto realmente accaduto: il rapimento di Paul Getty III, nipote del magnate Paul Getty verso cui per lungo tempo il nonno, pur ricchissimo, non volle pagare il riscatto mettendo a rischio la sua incolumità. Nel cast del film Michelle Williams e Mark Wahlberg.


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STASERA AL MA

Prosegue il fine anno del Ma di via Vela. Stasera, dalle 22, di scena “Boogie Woogie La notte prima di Capodanno”. Antonio Campanella e la sua Chicky Mo Swing Band regaleranno il meglio delle Christmas Song. A seguire dj set. La Chicky Mo Swing Band nasce nel 2011 da del 30/12/2017 un’idea di Campanella, cantante e attore catanese, voce del gruppo, che ne sceglie il nome ispirandosi a uno dei brani più famosi di Louis Jordan. Il primo atto del concerto è sempre dedicato al cosiddetto "Sinatra Style". Il pubblico potrà gustare brani evergreen tratti dal repertorio dei

Antonio Campanella con la Chicky Mo Swing band

grandi crooner americani com Dean Martin, Tony Bennett, N anche qualche classico della c secondo atto è invece interam ritmo sfrenato dello swing più Si parte dai ritmi jive di Lou sera Signorina”, “Just a Gig “Mambo Italiano”, “That's Amo gere la frontiera stilistica del r Non manca un meraviglioso gi liano con brani tratti dal repe Otto, Fred Buscaglione, Renato

Antonio Campanella

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CANNADA

Fan in delirio per Biagio Antonacci, che ieri sera al Pal’Art ha regalato il primo dei due concerti conclusivi del tour 2017. Stasera si replica alle 21. Sopra Maria Grazia Sciacca, Carmela Sapuppo e Rita Vento

Tutte pazze per Biagio Antonacci «Le sue canzoni ti danno energia» Ieri sera ad Acireale il primo dei due concerti che chiudono il tour Un rapporto consolidato, quello tra Biagio Antonacci e Acireale, se è vero, come è vero, che il cantautore meneghino ha scelto il Pal’Art Hotel della zona “Tupparello” per chiudere un anno denso di successi. Nella città delle cento campane gli ultimi due appuntamenti di un tour fortunato ed è da qui che, poi, partirà quello nuovo, il 2 maggio. Tutti organizzati da Giuseppe Rapisarda Management. Ieri il primo assaggio, all’insegna del “tutto esaurito”; lo stesso accadrà oggi, nel bis già programmato. Antonacci ha un feeling speciale con il pubblico siciliano, pronto ad applaudirlo sin da quando si accendono le luci sul palco allestito all’insegna della massima tecnologia. Il Biagione nazionale fa appena in tempo a intonare le prime note de “Il migliore”, primo brano in scaletta, e già tutto il pubblico canta con lui. «Il migliore è proprio lui - osserva Carmela Sapuppo, di Aci Catena - sia per i testi che per le musiche che propone. Lo seguo da tempo e nel corso degli anni ho potuto cogliere un affinamento sempre maggiore.

“Sappi amore mio” è il brano che più di ogni altro mi piace, anche se è difficile sceglierne uno in particolare». Sulla stessa lunghezza d’onda Maria Grazia Sciacca, che aggiunge: «E’ coinvolgente e tratta temi profondi. Sul palco, poi, dà il massimo di se stesso, come pochi. “Tu sei bella” è la canzone che ascolterei all’infinito, anche se il suo repertorio è vastissimo e ricco di brano significativi». Rita Vento, fan tra le più scatenate e competenti, riesce a sciorinare a memoria quasi tutta la discografia di Antonacci. «E’ la quinta volta che assisto a un suo concerto - dice - ed è sempre più appassionante. I testi che propone fanno riflettere, come nel caso di “Dolore e forza”. Tutti i suoi brani, comunque, ti entrano dentro e danno energia. Non vedo l’ora che arrivi il prossimo concerto». «E’ un artista completo - osserva la messinese Ivana Costa - capace di regalare emozioni. Tanto le musiche che i testi sono frutto di un lavoro eccezionale ed è anche per questa ragione che ritengo non abbia eguali».

In fatto di elogi non è da meno Silvana Rotondo: «Un cantautore di prim’ordine, pronto a spendersi per il pubblico e, in questo senso, i suoi concerti coinvolgono dal primo all’ultimo brano». Da Palazzolo Acreide arrivano Donatella e Claudia, amiche per la pelle al punto da preferire la stessa canzone, “Sappi amore mio”. Un brano che loro stesse, fan sfegatate, dipingono così: «C’è tutto Biagio in questo brano che è un po’ la nostra colonna sonora. Parole e musiche che si sposano in maniera incantevole, perché incantevole è lui, il nostro Biagio». Che incassa una serie di applausi a ogni canzone e in una circostanza li divide con Mario Incudine, sul palco per intonare assieme a lui “Mio fratello”. Il musicista di origini siciliane può contare su un pubblico affezionato che non manca di sottolinearne la bravura, meglio ancora se accanto ad Antonacci. Un paio d’ore a ritmo sostenuto e, poi, la chiusura con “Liberatemi”. E stasera si ripete, puntualmente come ieri, con inizio alle 21.

STASERA AL MUSEO CIVICO CASTELLO URSINO

In alto Donatella e Claudia da Palazzolo Acreide sopra Ivana Costa e Silvana Rotondo

GAETANO RIZZO

“Orfeo sulla sponda del fiume Stige” Stasera alle 21, nel Museo civico Castello Ursino, "Orfeo sulla sponda del fiume Stige", recital teatrale-musicale di Salvatore Guglielmino

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Cultura & Spettacoli 35

GIORNALE DI SICILIA Venerdì 6 aprile 2018

Musica. Il concerto il 2 maggio. Il cantautore ennese: «La parola diventa suono, annullando la differenza tra le lingue. Quando la canto, il pubblico esplode»

Antonacci in dialetto con la band dei siciliani 0 Incudine riscrive parte di una canzone e diventa ospite fisso del tour che arriva ad Acireale. Nel videoclip i fratelli Fiorello Anche il produttore è siciliano. Incudine: «Con Biagio è stato un colpo di fulmine. Dada quel momento in poi siamo diventati amici e lui ha deciso di portarmi nei palazzetti come ospite speciale» Tancredi Bua OOO Il 2 maggio Biagio Antonacci arriva in Sicilia in data unica al Pal’Art Hotel di Acireale, e per trainare il tour del nuovo album Dediche e manie il cantautore milanese esce oggi con il singolo Mio fratello. A impreziosire la canzone è però un siculo d’origine controllata, l’ennese Mario Incudine che con il suo «cunto» s’inserisce proprio a metà brano per «tradurre in dialetto siciliano il pensiero di Biagio». Quella tra loro due è un’amicizia recente, nata in studio di registrazione e cresciuta poi sul set del videoclip di «Mio fratello», che esce sempre oggi per la regia di Gabriele Muccino: «C’è già un grande legame tra me e Antonacci – racconta Incudine – . Lui durante le prime fasi di produzione di Dediche e manie aveva l’idea di scrivere una canzone con una storia universale, una storia tra

fratelli, ma voleva ambientarla in Sicilia e voleva che si respirasse odore di isola in tutto il brano. Voleva la partecipazione di un siciliano. Così il suo produttore, Placido Salamone (di Vittoria, Ragusa, ndr.), mi ha segnalato a Biagio». Una telefonata, un biglietto per Bologna e un turno di registrazione in sala: «In venti minuti io e Antonacci abbiamo trovato un’intesa su tutto. Ho tradotto in siciliano quello che era il suo pensiero. Ci siamo trovati immediatamente, è stato un colpo di fulmine, da quel momento in poi siamo diventati veramente amici e lui ha deciso di portarmi nei palazzetti come ospite speciale per l'intero tour. Ha creduto in questo pezzo, dandomi la grande possibilità di inserire la lingua siciliana in una canzone destinata a un artista nazionale. Il «cunto» siculo si è fatto strada in un pezzo pop che adesso arriverà nelle radio di tutto il Paese. La vera rivoluzione è questa: fare entrare il cuntu in un brano mainstream». E senza alcuna restrizione. Incudine spiega infatti che né la produzione né Antonacci gli hanno imposto limiti: «Ho fatto

Da sinistra: Mario Incudine, Biagio Antonacci, Fiorello, il produttore Placido Salamone e Beppe Fiorello esattamente quello che faccio abitualmente nelle cose mie, e ho anche capito una cosa. Che il dialetto non è un limite, perché ogni volta che salgo sul palco con Bia-

gio e faccio dal vivo il mio intervento in siciliano, i palazzetti esplodono. Il pubblico adora questa mitragliata in dialetto, questa rastrellata, nonostante magari

non capisca a pieno il suo senso. Messa in questo contesto la lingua assume un altro valore e la bellezza sta nel riuscire a parlare a tutti. La parola diventa suono, annul-

lando la differenza tra le lingue, come quando in un pezzo internazionale subentra il portoghese al posto dell’inglese». Il cantautore ennese figura anche tra i protagonisti del videoclip, girato in un baglio in provincia di Roma ma siciliano nell’anima: i due personaggi principali sono infatti interpretati da Beppe e Rosario Fiorello, per la prima volta insieme e per la prima volta diretti da Muccino. «Con Beppe ci siamo stimati sempre a vicenda – racconta Incudine – e ci conoscevamo già. Con Rosario invece ci siamo conosciuti sul set, è stato bello condividere con tutti e due un giorno intero, eravamo veramente sereni, Muccino ci ha messo a nostro agio. Biagio è stato l’arrangiatore di questa energia, quasi del tutto siciliana. Tolti lui e Muccino, eravamo tutti siculi (ride, ndr.): io, Beppe Fiorello, Rosario e il produttore artistico, Placido Salamone. Quattro quinti della forza-lavoro. Questo si nota nel videoclip, tutto il set profumava di Sicilia, e il risultato è una bella cartolina di umanità. Non aspettatevi coppole o stereotipi del genere». (*TABUA*)

prosa. Da stasera e fino al 15 al Teatro Al Massimo «Vestire gli ignudi» di Pirandello. Il regista: una storia nera che potrebbe essere letta come una seduta psicanalitica

Ersilia e il mistero del femminile, raccontato da Aronica Simonetta Trovato PALERMO

OOO Ersilia Drei è definito il «settimo personaggio in cerca d’autore». Perché «Vestire gli ignudi» è veramente un’utopia, un volere fare della vita un’opera d’arte, amare una donna che diventa un oggetto estetico da adorare. Un testo contorto, difficile, un vero processo di autoanalisi, che l’attore siciliano Gaetano Aronica ha deciso di riportare in vita: il lavoro, dopo aver debuttato lo scorso anno al Teatro Pirandello di Agrigento (dove Aronica è presidente della Fondazione che ha prodotto lo spettacolo) sarà da stasera alle 21,15 al Teatro Al Massimo con la commedia di Luigi Pirandello in scena fino al 15 aprile. Oltre ad Aronica, i protagonisti sono Andrea Tidona, Vittoria Faro, Stefano Trizzino, Barbara Capucci, Fabrizio Milano. Scene e costumi di Antonio Petrocelli. «Uno spettacolo che nasce proprio nell’anno in cui si celebra il centocinquantesimo anniversario

della nascita dello scrittore – spiega Gaetano Aronica – pescando il magma incandescente che c’è sotto per portare alla luce un testo tutto al femminile, rintracciando quei temi e spunti che fanno rinascere il Pirandello originale». L’unico modo, secondo l’attore e regista, per rileggere il drammaturgo di Girgenti. «Sennò non c’è un senso a fare Pirandello: se non trovi al suo interno quel teatro necessario che si ponga il problema di dialogare con la gente attraverso i classici. Dal “Il giorno della civetta” in poi – spiega, riferendosi al suo lavoro di anni fa – ho sentito l’esigenza di legarmi al moderno, rileggendo il passato. Ho trattato Pirandello da rivoluzionario, da scrittore che cerca l’avanguardia. Ho voluto le musiche di Lou Reed, le scenografie ispirate a Boccioni e ai futuristi. Mi sono chiesto perché Pirandello fosse considerato, allora, un innovatore: non il classico che vediamo oggi, ma anticipava i tempi. Basta leggere i “Sei Personaggi” per meravigliarsi di un vero e proprio manuale di re-

citazione». La storia di «Vestire gli ignudi» è semplice e complessa insieme. Un giovane donna, Ersilia Drei, viene ritrovata in fin di vita in un giardino pubblico. La sua storia, raccontata da un giornalista, sale alla ribalta delle cronache e diventa un caso nazionale, ma le dichiarazioni della donna provocano uno scandalo che pare trasformarsi in un intrigo inestimabile. «Chi è veramente Ersilia Drei? – si chiede Aronica - E chi sono gli altri personaggi di questa vicenda che sembra uscire dalle pagine dei giornali di oggi da un format televisivo specializzato in fatti di cronaca? “Vestire gli ignudi” è una storia nera che potrebbe essere letta come una seduta psicanalitica». Un processo di formazione e trasformazione. “Ersilia si scoprirà “donna” in un modo diverso da come si è sempre sentita e assumerà una nuova coscienza di sé. Il testo è attraversato da una violenza sotterranea, da una volontà di sopraffazione che è per i personaggi del dramma, ragione stessa del proprio

Il cast al completo di «Vestire gli ignudi» vivere». “Vestire gli ignudi” è una storia di sesso, potere e visibilità mediatica. «Non solo, è la storia di una libertà, di una ribellione ad una società imprigionata nei meccanismi della forma. Gli uomini, ingab-

biati nel ruolo sociale, agiscono soltanto per dovere, privi di un mondo affettivo. Ersilia è tutta nel suo moto interiore, nei suoi sentimenti, nella sua capacità di mettersi a nudo». (*sit*)

Oggi a Palermo

Cuticchio e Colla, incontro tra pupi e burattini OOO Un vero e proprio «corpo a corpo» tra piccoli uomini e piccole donne, creati dalle mani di pupari e marionettisti. Che son poi cugini «di primo grado» visto che muovono fili o fanno combattere i paladini. Da un lato Mimmo Cuticchio racconterà i suoi pupi, spiegandone la nascita e la crescita, dall’altro, Eugenio Monti Colla, erede della famosa famiglia milanese di burattinai, racconterà i segreti di pupazzi e ombre; stasera alle 18,30, al Laboratorio di via Bara all’Olivella, «I pupi di Cuticchio e le marionette dei Colla e figli»; sarà possibile osservare le abili dita del marionettista che, come un provetto musicista «solletica» i fili del personaggio. Poi gli spettacoli: Giacomo Cuticchio domani e domenica alle 18,30 al teatrino di via Bara propone «L’amore mascherato» che racconta l’amore impossibile tra la principessa Fiordispina e la guerriera Bradamante.

Politeama. Ancora una presenza palermitana del maestro irlandese che ha diretto la scorsa stagione per la Sinfonica Siciliana un programma beethoveniano

Mozart, i concerti della Vienna che fu con il pianoforte di Barry Douglas Sara Patera Palermo

OOO L’11 febbraio 1785 Wolfgang Amadeus Mozart pianista e direttore esegue a Vienna il suo Concerto in re minore K 466 appena composto. E un mese dopo sarà la volta del Concerto in do maggiore K 467 ancora con lui nella doppia veste. Domani alle 17,30 e domenica alle 18 per il turno serale al Politeama sarà Barry Douglas al pianoforte e sul podio dell’Orchestra Sinfonica Siciliana ad eseguire i due brani insieme al Concerto in do

stagione per la Sinfonica Siciliana un programna beethoveniano. Libero ormai dalle dipendenze salisburghesi e ad onta delle catastrofiche previsioni del conte Arco, prima della rottura di Mozart con l’ arcivescovo, a proposito di Vienna: «Vi lasciate troppo facilmente abbagliare da Vienna dove vi si ricopre in un primo tempo di lodi e anche di denaro ma...la fama di un uomo non vi dura a lungo». È a Vienna che vanno in scena il Ratto e le Nozze di Figaro e a Vienna le prime esecuzioni dei due Concerti e anche di quello in do maggiore. Il più noto ed eseguito il K 466

per il finale. Mozart contrappone nell’Allegro il «Tutti e il Solo» in un’opposizione che non cerca soluzioni. Alla intima meditazione della Romanza, cioè di un’ aria sentimentale alla franceseot, con un gioco d’ eco tra solista e orchestra, un successivo netto contrasto riapre la fosca drammaticità che è il colore prevalente del brano, in piena luce nel drammatico Finale siglato però nella Coda da una suadente dolcezza. Il tono maestoso con cui si apre il Concerto in do maggiore, elemento che caratterizza l’Allegro

il pianista irlandese Barry Douglas si esibirà al Politeama melodia, dà sprint e scintillante vivacità al Finale e virtuosistico slancio del solista. L’impronta sinfoni-

bre 1786,si rivela come un’ intensificazione più potente e più sublime del precedente.Continuamen-

cantabilità, il Finale apparentemente gioioso sembra indicare la fine del concerto come tramite tra il musicista e il pubblico aristocratico. Barry Douglas ha iniziato a suonare il pianoforte sin da piccolo. Dapprima ha studiato a Belfast, presso il Methodist College e, a 16 anni, ha proseguito con LeWinter Felicitas, allieva di Emil von Sauer, il quale era uno dei pupilli di Franz Liszt. A Londra ha studiato con John Barstow per quattro anni e in seguito si è perfezionato privatamente con Maria Curcio, l'ultima allieva di Artur Schnabel. Nel 1985, ha vinto la medaglia di bronzo al Concorso pianistico internazionale Van Cliburn e il primo premio al concorso di Santander, in Spagna. Nel 1986, è stato il vincitore del Concorso internazionale ajkovskij di Mosca, primo pianista non rus-


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chi dell'Orchestra Sinfonica Italiana

ANI A PALERMO

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gia. Dal distacco totale dal mondo sull'isola è nato anche un libro:L'equilibrio della lucertola». Uno dei brani, “No words”, è nato di getto dopo il devastante terremoto nel Centro Italia del 24 agosto di due anni fa. Cosa ricordi di quel giorno? «La scossa, che ci ha colto in piena notte, sembrava non volesse finire mai. Il mattino dopo interi paesi non distanti da dove mi trovavo, erano scomparsi, assieme a centinaia di vite. Già da quel momento ho iniziato a comporre il brano “No words”, per non tenere chiuse dentro di me le pesanti emozioni di an-

«Torno per ricambiare l’affetto di un pubblico che regala sempre grandi emozioni»

Biagio Antonacci ad Acireale con il “Dediche e Manie Tour” Dopo il grande successo della prima parte del tour e delle due date in Russia, Biagio Antonacci è pronto a tornare sul palco dei principali palasport italiani con il suo “Dediche e Manie Tour 2018”. La tournée partirà con uno strepitoso tutto esaurito il 2 maggio prossimo da Acireale, città che ha già accolto con entusiasmo ben due date della prima parte del tour, che toccherà anche Bari, Napoli, Milano, Montichiari (Bs), Conegliano (Tv), Roma e Bologna per il gran finale di questo meraviglioso viaggio. Oltre ai nuovi brani contenuti in “Dediche e Manie”, l’album uscito su etichetta Iris distribuito da Sony Music, Biagio Antonacci ripercorrerà la sua carriera cantando le canzoni più note del suo repertorio che l’hanno portato al successo.

del festival e, in generale, dello stato di salute della musica leggera in Italia? «Ho un ricordo di Sanremo come di qualcosa di grande, frenetico, e a suo modo incomprensibile, ma sicuramente vivo e di altissimo livello. Ciò che davvero mi preoccupa è lo stato dell'altra musica, quella che non può entrare nei meccanismi di diffusione di massa, quella che nasce nella clandestinità. Lì c'è il germe del nuovo”». Compositore, pianista e direttore d’orchestra: tre aspetti imprescindibili del tuo percorso. Tra questi, ce n’è uno che oggi suscita maggiormente la tua curiosità? «L'essere compositore è la mia attitudine principale. Scrivere musica appaga la mia curiosità, inonda la mia anima tormentata di una gioia profonda, ed è l'unica medicina in grado di curare la mia ansia». Con il tuo approccio “pop” hai avvicinato tanta gente al piano e alla musica classica ma, allo stesso tempo, hai creato scompiglio un ambiente rigido come quello accademico. Eri consapevole che col tuo lavoro avresti potuto provocare reazioni così contrastanti? «Non è stato un approccio “pop” a creare scompiglio, ma paradossalmente il suo contrario: il rigore accademico. Infatti, esistono attualmente nel mondo molti esempi di avvicinamento alla musica classica attraverso modalità popolari, che non creano alcuna discussione. Ciò che non mi è stato perdonato è invece il desiderio di rinnovare la tradizione classica, restando fedele ai suoi canoni, cioè componendo musica su forme complesse e dilatate, come il concerto per pianoforte e orchestra. Questo mio impegno artistico è stato vissuto da alcuni come un peccato di lesa maestà nei confronti del passato; mentre per altri rappresenta la scoperta entusiasmante di una nuova strada per la musica colta. Forse sì, mi aspettavo le reazioni contrastanti che tutti conosciamo».

RTE MARTOGLIO

musical pur nel rispetto della tradizione

on contorno di piacevolezne e una rincorsa di paraui l’autore agrigentino mia anche l’austriaco Schnitesta Giara ampliata e ralleuò intravvedere in controatira umanissima contro il o. Non solo: vi si scorge anntributo alla insuperabile teatro che deve rinnovarsi mente: la numerosa comhe oltre ad artisti affermati ersi giovani talenti della trale catanese - viene incoal regista Mario Sangani ad

essere «aderente al vero, staccandosi dal formalismo scenico, ed ampliando con il gesto anche quello che il copione non dice». Il teatro al contrario dei film, si rinnova ad ogni recita. Così le forme dialettali che sono divenute arcaiche vengono attenuate o illustrate dalla stessa situazione scenica. Anche gli inserti cantati che la regia ha giustamente inserito completano la scena rurale con i suoni e le melodie che un tempo la accompagnavano (anche la commedia greca ebbe origine dalle feste del raccolto), ma

senza quelle pretese archeologiche che lasciano di stucco gli ascoltatori. Melodie e coreografie sono parte dell’azione teatrale. Con tali presupposti questa “Giara” belpassese promette di essere un contributo non occasionale al teatro non solo siciliano. Vuole recuperare la funzione di divertire allegramente, conservando però il suo nucleo di satira umoristica sulle vicende umane più ridicole e diffuse: quanti don Lollò ci sono oggi nei palazzi del potere che credono di risolvere tutto a suon di codici e codicilli?


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GIORNALE DI SICILIA Lunedì 30 aprile 2018

sul palco del Pal’Art Hotel. E in «Mio fratello», il nuovo singolo, duetta con Mario Incudine in dialetto siciliano con la storica tecnica del cunto: «Grande energia rap»

Biagio Antonacci, debutto sold out ad Acireale 0 Tappa siciliana, mercoledì, per il suo «Dediche e manie tour 2018». «Amo ascoltare il pubblico che intona le mie canzoni» Nelle due precedenti tappe di dicembre, Antonacci aveva aperto con «Il migliore» che è anche la traccia che apre «Dediche e manie»: «Come per ogni tour, è molto difficile scegliere i brani da inserire in scaletta,...». Franco Gigante Catania

OOO Dopo il grande successo delle due tappe del 29 e 30 dicembre dello scorso anno e delle due date in Russia, Biagio Antonacci torna ad Acireale mercoledì sul palco del Pal’Art Hotel con il suo «Dediche e manie tour 2018» per uno strepitoso tutto esaurito con il gran finale a Bologna il 26 maggio di questo meraviglioso viaggio. «Il mio sarà un concerto dove al centro di tutto ci sarà la musica ed il mio pubblico – ha accennato –. Amo cantare insieme al mio pubblico e la mia più grande soddisfazione è ascoltarlo che intona insieme le mie canzoni. Esibirmi davanti a migliaia di persone che scelgono di ascoltarmi è la più grande soddisfazione per una persona che come me fa questo lavoro». Oltre ai nuovi brani contenuti nel nuovo album «Dediche e manie», Biagio ripercorrerà la sua carriera cantando le canzoni più note del suo repertorio che l’hanno portato al successo.

«Oltre ai pezzi di questo album, canterò anche tutti i miei brani più conosciuti – ha precisato –. Tutto deve avere una logica emotiva e la scaletta è un elemento importantissimo di ogni spettacolo. Detto ciò, l’unico modo per sapere quali saranno i brani che canterò è venire a vedere lo spettacolo». Biagio Antonacci non vede l’ora di tornare a cantare in Sicilia. «Per me la cosa fondamentale e sempre importante è dare spazio alla musica, cosa che accade, a mio modesto parere, in contesti scenografici essenziali e puliti – ha confidato –. La musica deve essere sempre la vera protagonista, deve venire prima di tutto, anche dell’artista e dunque anche prima dell’impianto scenico, seppur importantissimo, anche se non mancheranno novità e qualche sorpresa rispetto ai miei spettacoli precedenti». Nelle due precedenti tappe di dicembre Biagio aveva aperto con «Il migliore» che è anche la traccia che apre «Dediche e manie». «Come per ogni tour, è molto difficile scegliere i brani da inserire in scaletta, quelli da eliminare e soprattutto il brano con il quale iniziare – ha sostenuto –. Probabilmente quel brano aprirà di nuovo il concerto perché nasce dalla volontà di capire che ognuno di noi può essere il migliore, anche solo una volta nella vita: basta credere

Biagio Antonacci con Mario Incudine, l’artista ennese che partecipa al brano «Mio fratello» in ciò che si fa». «Mio fratello» è il nuovo singolo di Biagio Antonacci estratto da «Dediche e manie», oltre allo stesso Biagio, il brano vede la parteci-

pazione di Mario Incudine, giovane esponente della musica popolare siciliana che duetta con lui nel dialetto siciliano utilizzando la storica tecnica del cunto.

«Mario è il direttore del teatro di Enna, ha un’energia rap e l’ho voluto in questo disco – ha rivelato –. Il testo parla del fratello buono che vorrà perdonare il fratello cattivo,

quasi biblico. È la prima canzone italiana “culto” che canta pop, con il dialetto siciliano mitragliato nel testo italiano. Se ricorda un po’ Adriano Celentano è un grande onore scavare nel suo genere, paragonata al suo mondo, figlia di un suo modo di scrivere; non è escluso che in futuro possa nascere una collaborazione fra di noi». «Lo stile cunto è rap antelitteram – ha ricordato Mario –. Conquistava una piazza intera con suoni gutturali ed è un genere antichissimo in Sicilia che qui è entrato in un pezzo main stream che ha seguito la musica; se vogliamo è etico e biblico, la parabola del figliol prodigo 2.0. La giustizia è nel perdono: per ogni uomo salvato si festeggia sempre». Il video di «Mio fratello» è un piccolo film con la straordinaria partecipazione di Rosario e Beppe Fiorello per la prima volta insieme e per la prima volta ospiti di un videoclip; la regia di Gabriele Muccino, grande regista internazionale, ha tratteggiato con le immagini una storia, trasformando il clip in un corto cinematografico. Sul palco saliranno Massimo Varini, il vittoriese Placido Salamone, Emiliano Fantuzzi, Max Greco e Francesco Serpenti alle chitarre, Andrea Giuffredi e Massimo Zanotti ai fiati, Fabio Vitiello alla batteria e Linda Pinelli al basso. (Fr.G.)

prime cinema. «I fantasmi di Ismael», di Desplechin: l’affascinante Carlotta riappare sulla scena. E travolge il marito regista, che sta girando un film, e i suoi attori

Il ritorno della donna sparita, incubo di tante vite Eliana L. Napoli

I fantasmi di Ismael Regia e Sceneggiatura Arnaud Desplechin Con Mathieu Amalric, Marion Cotillard, Charlotte Gainsbourg, Louis Garrel, Làszlò Szabò, Alba Rohrwacher Origine Francia 2017

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iretto da Arnaud Desplechin che ne firma anche la sceneggiatura, «I fantasmi di Ismael», scelto per la serata inaugurale di Cannes 2017, è un tipico prodotto del cinema elegante, boulevardier, del raffinato cineasta, molto amato in patria. La commedia, che intreccia liberamente storie diverse, tingendosi qua e là di sfumature drammatiche, è una frenetica ronde che ha come protagonista Ismael Vuillard (Mathieu

Amalric), regista nevrotico,disordinato ed instabile. Affetto dalla sindrome di Elsinore che popola le sue notti di terribili incubi, mette a dura prova attori e produttori di un film che sta girando. Unica certezza in tanta precarietà, la tranquilla e metodica Sylvia (Charlotte Gainsbourg) un’astrofisica che ha colmato il vuoto lasciato da Carlotta (Marion Cotillard), la giovane e affascinante moglie dileguatasi vent’anni prima senza lasciar traccia. Unica figlia di Henry Bloom (Làszlò Szabò), famoso regista da cui Ismael ha imparato il mestiere, la sua scomparsa ha segnato profondamente anche la sua vita. Ma il precario equilibrio faticosamente raggiunto va in frantumi quando Carlotta, ora splendida quarantenne, improvvisamente si materializza e pretende di riprendere il suo posto nella vita dei

suoi cari. Intorno a questo nucleo centrale la storia di Ismael si scompone in tre momenti diversi: il tranquillo ménage con la timida astrofisica, quello con l’affascinante ex moglie Carlotta e quello col padre di lei Henry Bloom. Ma c’è anche il difficile rapporto tra padre figlia e perfino il film nel film, su cui ogni tanto, senza preavviso, il racconto si sposta. È una spy story ispirata alla vita del fratello di Ismael, che introduce nuovi interpreti: Louis Garrel, che è il protagonista e la nostra Alba Rohrwacher nel ruolo della fidanzata. Desplechin, come sempre, nel film ci mette molto di personale, i fantasmi di Ismael sono quelli suoi e i due registi sono alter ego nei quali si rispecchia. Non mancano i richiami letterari, Joyce soprattutto e il suo labirintico, psicoanalitico «Ulisse» (Carlotta e il padre di co-

Una scena de «I fantasmi di Ismael» diretto da Arnaud Desplechin

gnome fanno Bloom e c’è anche un Ivan Dedalus). Tanti poi i riferimenti a registi famosi, a partire dal Woody Allen di «Cafè Society». C’è perfino la solita escursione nostalgica nell’odiosa -amata Roubaix, da cui origina. Lì si svolge, tra il regista e il produttore esecutivo, uno dei momenti più irresistibili del film che si riscatta anche nel magnifico nudo botticelliano della Cotillard ed in pochi altri momenti felici. Nel caos che accumula con voluto disordine brandelli di vite ed esperienze diverse, nessun senso compiuto. Inno alla libertà e alla gioia di vivere, o alle infinite possibilità espressive che il cinema offre? Il film non è del tutto compiuto, ma il suo charme tutto francese lascia il segno, e nel cast prestigioso, le star più amate del cinema d’Oltralpe. Ottime le musiche di Grégoire Hetzel.

la recensione. «Sin lo cual no» di Gentian Doda apre il il trittico coreutico in scena sabato sera, con repliche fino al 5 maggio al Teatro Massimo di Palermo

Dall’oscurità alla luce, le tre facce di un’invenzione Palermo

OOO Forme indistinte si muovono strisciando in un'accentuata penombra. E la semioscurità non rivela tratti individuali. Anzi è proprio il movimento di gruppo a indicare la specificità di «Sin lo cual no» di Gentian Doda che apre il il trittico coreutico in scena sabato sera (repliche fino al 5 maggio) al Teatro Massimo di Palermo. Clima di astrazione che i suoni, d'insistente ripetitività di Joaquín Segade, collaborano a dare evidenza a una condizione quasi subumana di esseri costretti, coinvolti, fisicamente piegati, accovacciati, o se sollevatisi da terra sembrano obbedire alla coercizione che li spinge a stare in gruppo o in piccoli gruppi o a un moto meccanico di marcia. E suggeriscono talvolta l'impressione di quelle cellule umane rivelate dai ve-

trini che si allacciano a catena o si disgiungono. Anche un efficace ritmo scenico che offre diversi punti di vista. Il tutto giocato con morbidezza dai nove danzatori come celati nell'oscuro indistinto dei costumi. L'impatto immediato con questo primo momento coreografico ha in sé una sorpresa che si rivela al primo apparire di «Duende» di Nacho Duato. Si ha come l'impressione di sortire alla luce ma l'abitudine alla densità oscura penetrata e resa da Doda riceve una spinta significativa: è una riflessione in profondità con qualcosa di visceralmente forte che in qualche modo ritrae da una partecipe adesione alla visione o almeno attarda a sentirsi attratti dalle note ben conosciute del Debussy e dalla leggerezza elegante delle coppie che volteggiano in duo, in trio, nell'asso-

Alessandro Cascioli e Francesca Davoli Sechs Taênze

lo del Faune. Gradualmente poi se ne coglie la mobile delicatezza in un più abituale contesto. Mozart infine per le deliziose «Sechs Tänze» che Jiri Kylián intride, e ne sono complici i costumi da lui stesso ideati, di uno spirito ammiccante in inventiva autonomia di ritmi coreutici. La grazia mai in superficie della musica, che Alessandro Cadario con l'Orchestra del Massimo rende zampillante e vivace, ritrova nell'autore praghese una corrispondenza mai prona alle lusinghe delle note, anzi da esse trae gli spunti e lo sprint con la perizia tecnica che punteggia le sue creazioni. Scherzi e bizzarrie, con vis comica tratteggiata con perizia cui i ballerini del Massimo partecipano coinvolti appieno e che ci lasciano il desiderio di una ...settima danza! Calorosi gli applausi per tutti gli interpreti insieme al direttore e ai musicisti «debussiani» Rosolino Bisconti, Gaspare D'Amato,Valentina Rindi. ( spa) Sara Patera


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na corsa forsennata, cercano di seminare» una gazzella dei carabiieri che si era posta all'inseguimento del veicolo. E' andata male a re minorenni di Ispica, di nazionatà italiana e di età compresa fra i 4 ed i 16 anni, che sabato sera vero le 23 hanno forzato e rubato una iat 600 in pieno centro ad Ispica. I re sono stati denunciati dai carabiieri del Nucleo operativo e radio-

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nia per i reati di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. L'inseguimento dell'auto rubata si è registrato, fra sorpassi pericolosissimi, sulla strada statale 115 in direzione Rosolini mettendo a repentadel 01/05/2018 glio la sicurezza stradale della trafficata arteria. Dopo circa 5 chilometri di inseguimento i tre minorenni sono stati fermati ed identificati. Grande la sorpresa allorquan-

questo atto delinquenziale fossero giovanissimi ed incensurati e che due di essi fossero ospiti di una comunità per minori. L’autoveicolo è stato riconsegnato al legittimo proprietario. L'attività di controllo dei carabinieri proseguirà per l'intera giornata di oggi con la massima allerta sulle strade per prevenire reati e comportamenti illegittimi. (*PID*)

l'ex fornace Penna di Punta Pisciotto a Sampieri. Stavolta non sono più duecentocinquantamila euro, come anni fa, bensì cinquecentomila euro a meno che non si perdano nuovamente nei meandri della Regione Sicilia. È stata proprio l'Ars ad approvare l’emendamento presentato dal parlamentare Orazio Ragusa sulla messa in sicurezza ed il

vedere & sentire 0 Caltanissetta I Martedì della Parola stasera al Seminario

0 Messina Musica live a San Rizzo con Rosmery Barbaro

OOO Appuntamento stasera alle 19,30 nella Capella Maggiore del Seminario Vescovile, con sede in viale Regina Margherita, a Caltanissetta. Prevista infatti l’iniziativa I Martedì della Parola, su ali d’aquila meditando il Vangelo secondo Giovanni, lectio biblica del vescovo mons. Mario Russotto. L’incontro odierno avrà per tema, In preghiera …ut omnes unum sint. (*MAC*)

OOO Musica dal vivo, al parco Avventura di Colle San Rizzo a Messina. Gli appassionati oggi potranno unire al piacere dell’avventura, la buona musica rock dell’Aperol trio con la voce della cantautrice Rosmery Barbaro. Natura, divertimento e live music per una festa da non perdere. (*rise*)

0 Siracusa Rassegna film d’essai Un doppio spettacolo

0 Ragusa Band «Strike» in piazza Icnusa

OOO Appuntamento stavolta di mercoledì con la rassegna di film d’essai. Domani sera a Belvedere verrà proiettata in doppio spettacolo alle 19 e alle 21,30 la pellicola «La signora dello zoo di Varsavia» di Niki Caro. Un film con Jessica Chastain, Johan Heldenbergh, Daniel Brühl, Tomothy Radford, Efrat Dor. (*FEPU*)

al palasport di acireale antonacci in concerto

Biagio Antonacci è pronto a tornare sul palco dei principali palasport italiani con il suo «Dediche e manie tour 2018». La tournée parte domani da Acireale con un concerto alle 21 organizzato da Giuseppe Rapisarda Management. Oltre ai nuovi brani contenuti in «Dediche e manie», l’album uscito su etichetta Iris distribuito da Sony Music, l’artista ripercorrerà la sua carriera. (*albo*)

OOO Appuntamento oggi, alle 18, a Marina di Ragusa con la musica della band «Strike» che si esibirà in piazza Icnusa. Band ragusana composta da Salvo Lissandrello, Roco Boccadifuoco, Luca Ciriacono e Giulio Cascone. Nata nel 2008, presenterà un travolgente mix di brani rockabilly, rock’n’roll, country e blues. (*PID*)


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