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MARTEDÌ 6 NOVEMBRE 2018
spettacolo
20.
Tappa ad Acireale
Dopo aver annunciato l’uscita del suo nuovo album di cover - “Pop Heart” disponibile in fisico e in digitale da venerdì 16 novembre 2018 per Microphonica srl / Sony Music - Giorgia, la grande voce della musica italiana, è pronta a tornare sul palco con “Pop Heart Tour”, la tournée nei palazzetti più importanti d’Italia, che toccherà anche Acireale (24 maggio). “Pop Heart” raccoglie grandi successi nazionali e internazionali, selezionati e reinterpretati da Giorgia e riarrangiati da Michele Canova.
Giorgia nei palazzetti con il “Pop Heart Tour”
L’album contiene featuring con Tiziano Ferro sul brano “Il conforto” e con Ainé sulle note di “Stay”, oltre ai camei di Eros Ramazzotti (“Una storia importante”) ed Elisa (“Gli ostacoli del cuore”). “Le tasche piene di sassi” è il primo singolo estratto dal disco e una tra le canzoni più intense della carriera di Lorenzo “Jovanotti” Cherubini. Nella settimana della sua uscita, il brano, pubblicato il 12 ottobre 2018, ha debuttato come più alta nuova entrata nella classifica EarOne dei singoli più trasmessi in
radio. Il pezzo è caratterizzato da una ritmica nuova, che rispetta la versione originale, aggiungendo sfumature inaspettate. Il suo video, che vede come protagonista Filippo Nigro, racconta con intensità la solitudine di cui ognuno di noi fa esperienza nella propria vita. Tuttavia, questi momenti non sono altro che i primi passi di un percorso verso il raggiungimento di una serenità intima e profonda, che i due protagonisti trasmettono col proprio sorriso nella scena finale.
Isoardi-Salvini: «È finita» L’annuncio su Instagram
IL GOSSIP
Lei: «E’ stato amore vero». Lui: «Non metto la mia vita in piazza» CARMELA MARINO
«L
a lontananza sai è come il vento...». Lei, la fine del suo amore, l’ aveva canticchiata ad un giornalista nel corso di un’intervista, qualche settimana fa, senza ufficializzare ancora la rottura della storia con Matteo Salvini. Storia finita già da due mesi e mezzo, si scopre adesso. Elisa Isoardi ci tiene a precisarlo, per mettere a tacere quelle malelingue che l’avevano indicata come “consigliera” speciale sulle scelte delle nomine Rai. La conduttrice de “La Prova del Cuoco” (anche su questo passaggio di consegne dalla Clerici, le malelingue avevano molto malignato), ha messo il suggello alla parola fine...di un amore, confermandolo su Instagram. La Isoardi, lettrice appassionata (posta spesso frasi e brani tratti dai libri che legge) ha scelto per l’occasione uno scatto romantico e intimo con l’ex amato (lei in accappatoio bianco sdraiata sul letto con lui assopito sopra), e un brano del gio-
vane scrittore e poeta Gio Evan: «Non è quello che ci siamo dati a mancarmi, ma quello che avremmo dovuto darci ancora. Con immenso rispetto dell’amore vero che c’è stato. Grazie Matteo». Inutile dire che l’hashtag #Isoardi, ieri è volato tra i top trend del social network, incassando anche una serie di critiche; molti followers non hanno gradito quella foto dell’addio, considerando il ruolo istituzionale dell’illustre ex fidanzato. La risposta di Salvini, impegnato in Ghana, non si è fatta attendere. Ieri sera ha ceduto alle continue sollecitazioni, telefonate e messaggi, che gli giungevano dall’Italia. «Per educazione, carattere e rispetto non ho mai buttato in piazza la mia vita privata, non comincerò a farlo adesso, agli italiani non interessa. Ho amato, ho perdonato, sicuramente avrò anche commesso degli errori ma ci ho creduto fino in fondo. Peccato, qualcuno aveva altre priorità. Buona vita». Il rapporto tra la conduttrice piemontese di Rai1 e il leader leghista, andava avanti, tra alti e bassi, da cir-
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Critiche sui social per lo scatto pubblicato da lei: «Lui è un uomo delle Istituzioni. Certe cose devono restare private»
La foto pubblicata da Elisa Isoardi sul suo profilo Instagram. Scrive la conduttrice: «Non è quello che ci siamo dati a mancarmi, ma quello che avremmo dovuto darci ancora. Gio Evan. Con immenso rispetto dell’amore vero che c’è stato. Grazie Matteo».
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ca tre anni. Aveva già conosciuto una crisi profonda quando la bella Elisa era stata “paparazzata” mentre baciava un avvocato romano: una ripicca, dissero i bene informati, in risposta ad una foto che Salvini si era fatto scattare in un locale in compagnia di un avvenente modella veneta di origini marocchine, che ricordava per’altro la Ruby dello scandalo in cui rimase coinvolto l’allora presidente del Consiglio Berlusconi. La maretta fu superata e i due tornarono insieme più complici e affiatati di prima sfoderando baci, abbracci e sorrisi anche davanti a flash di fotografi e a telecamere, fino ad arrivare all’estate scorsa quando pareva fossero prossimi ad una convivenza, con un nido d’amore che sarebbe stato localizzato vicino a Palazzo Chigi. Ma non è andata. La causa della rottura sarebbe da addebitare alla lontananza. «Eravamo lontani per colpa dei troppi impegni di entrambi» - ha dichiarato la Isoardi, che già in altre occasioni aveva lasciato intendere a come fosse sempre più complicato ritagliarsi weekend da “due cuori e una capanna”. Matteo Salvini, oltre ai pressanti impegni politici e istituzionali, cerca di dedicare gran parte del suo tempo libero a Mirta e a Federico, i figli nati da due distinte relazioni. Ma a giudicare dalle dichiarazioni sulla conclusione del rapporto con l’ultima compagna, pare di capire che la mancanza di tempo non era forse l’unico ostacolo. A questo punto buona vita a tutti.
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città, San Pietroburgo, perché fosse una finestra sull’Europa, oggi, tre secoli più tardi e addirittura in un altro millennio, sgangherati “zar” in incognito issano muri e ingrassano frontiere. Nel naturale teatro dell’assurdo che è il mondo, il Premio Europa per il Teatro di Alessandro Martinez da progetto pilota che fu all’atto di nascita, nel 1986, è pilota e basta di conoscenze e conoscenza tra i popoli senza che se ne annulli un solo segmento d’identità culturale. L’edizione XVII, a San Pietroburgo, ha tuttavia vibrazioni particolari perché chiama noi, “europei smarriti”, annota Jack Lang, presidente del Premio, a comprometterci in premesse e promesse d’accoglienza civile e culturale. Sono insomma prove generali della nostra capacità di “aprire nuove strade, risistemare le vecchie e lasciarle percorrere tutte liberamente a tutti” (Lang). E che ciò avvenga in una città forte di 120 teatri (chi regge il confronto? New York? Ma non è questo, ahinoi, fiore all’occhiello per il caporale dai capelli color Aperol Spritz) farebbe esultare i Greci dei teatri in pietra, gli elisabettiani del teatro ma anche chi ci crede ancora come i medici del Québec che, qui ed ora, a pazienti affetti da depressione prescrivono teatro, concerti, visite ai musei. Nei giorni del Pet ponti e canali di “Santa Piter” sono metafora di collegamenti culturali come l’ubriacante meticciato architettonico della città della leggendaria Prospettiva Nevskij cantata da Franco Battiato. Accanto ai premiati – Aleksandr Fokin, attore e regista nonché direttore del leggendario teatro Aleksandrinskij, la “premiata speciale” Nuria Espert, 83 anni e attrice da quando ne aveva 12 poi regista engagée – gli spettacoli scorrono in un lungo viaggio verso la notte. Tappa obbligata è anche il Premio Europa Realtà Teatrali che (rin)traccia equilibri geografici: Sidi Larbi Cherkaoui (Belgio/Marocco), teatro-danza; Cirkus Cirkör (Svezia) circo di teatro e gag comiche; Julien Gosselin
scompare a tradimento), si racconta dietro allo specchio che riflette anche il suo paese. O meglio, due città: Verità e Menzogna.
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Alisa? Non ha più lacrime Andrej Moguchy e Lev Dodin tra gli ospiti “pensanti” del Premio Europa per il Teatro a San Pietroburgo
Lev Dodin, regista visionario e terragno già Premio Europa in un’edizione taorminese
(Francia) che adatta per la scena Houellebecq, Don De Lillo, Roberto Bolaño; Jan Klata (Polonia), nuova drammaturgia e innesti pop; Milo Rau (Svizzera), teatro “necessario” tra cronaca e politica; Tiago Rodrigues (Portogallo), “teatro vivente”. E di “Ritorni” il Pet si nutre e nutre
platee internazionali che da 500 presenze “fisse” di critici, giornalisti, direttori di festival, operatori teatrali si allargano in spettatori d’ogni ordine e grado. Russi in Russia, ritornano Lev Dodin - regista visionario e terragno già Premio Europa in un’edizione taorminese – e Andrej Moguchy, regista Premio Realtà Teatrali a San Pietroburgo nel 2011 sempre in preziosa partnership con il Baltiskij Dom, il blasonato festival della “Casa del Baltico”. Dell’enfant terrible che nel 1994 inchiodò l’Italia con “Claustrophobia” al Festival di Spoleto di Menotti, Dodin conserva tutto o quasi. Più bianca la chioma e la barba, più che mai rosso fuoco le dichiarazioni dopo un fulminante “Hamlet” (“Il mio primo e forse anche l’unico”) di poco più di due ore. Il primo strale è per il teatro postdrammatico di Hans-Thies
Lehmann, illustre studioso tedesco che, nella suggestiva Dom Aktëra (Casa dell’Attore), ha appena ricevuto il Premio Thalia dall’Associazione internazionale dei critici. «Ho la sensazione che i registi di teatro post-drammatico dicano di far teatro con personaggi di merda ma non è così! Ho letto attentamente il libro di Lehmann e non ci ho trovato niente di nuovo». A che cosa si ispira? «Alla vita! Come si può vivere senza notare quanto cambia il mondo?». E nella città che ospitò l’ultimo pezzo di vita di Dostoevskij ce n’è anche per Fëdor Michailovic. «Come tutti i grandi scrittori, parla di se stessi. Ciò che accade nel mondo passa dall’autore ai personaggi, ecco perché Dostoevskij li ama». Cosa vuol fare da grande? «Non avere più “prime” e continuare a far teatro da una sola prospettiva: mo-
“ Come si può vivere senza notare quanto cambia il mondo?
strare alla gente ciò che interessa a me e a cui gli altri non avrebbero mai pensato». Non lontano dalla Dom Aktëra intitolata a Stanislavskij, c’è un teatro in forte odore d’era sovietica (non a caso è intitolato a Tovstogonov, tre volte Premio Stalin con il “piccolo padre” ancora in vita) con addette alla sala che paiono uscite da un romanzo di Bulgakov. E in un palcoscenico per metà antica casa dismessa e per metà occupato da noi, Moguchy racconta la sua “Alice”, meravigliosa fiaba politica in cui l’attempata Alisa, quasi Gelsomina di “La strada” (tutti la credono l’ex bambina dalle lunghe trecce che appare e scompare a tradimento), si racconta dietro allo specchio che riflette anche il suo paese. O meglio, due città: Verità e Menzogna. II tempo è agone ed agonia. Regina, Bianconiglio, Cappellaio confessano fallimenti e incomprensioni. «Siete entrati nella mia vita ch’ero piccola ed eravate migliori», dice Alisa. E che senso ha, oggi, correre in cerchio per asciugarsi se siamo già asciutti perché non ci sono più laghi di lacrime?
Giorgia: «Le cover del cuore per ritrovare l’adolescenza perduta» IL DISCO.
Arriva “Pop Heart” dove la cantante romana reinterpreta quindici successi italiani e internazionali
MARIELLA CARUSO
È
stato il cuore a orientare le scelte di Giorgia nel compilare la play list di “Pop heart”, il suo primo disco di cover in uscita domani. Dai 100 brani che comparivano nel primo elenco l’artista romana è arrivata ad una short list di quindici brani che vanno da “Le tasche piene di sassi” di Jovanotti ad “Anima” di Pino Daniele, da “I feel love” di Donna Summer a “I will always love you” di Withney Houston. «Ed è inutile cercare coerenza perché ho scelto le canzoni non da interprete, ma da ascoltatrice - ha raccontato Giorgia presentando “Pop Heart” -. Ognuno di quei pezzi in qualche modo mi è appartenuto, c’è tanto della mia adolescenza perduta degli anni 80». Il periodo in cui Giorgia comincia a
cantare facendo quelle cover cui (forse non solo momentaneamente, visto che in piccolo nella copertina si legge “Volume 1”, «ma non c’è ancora nulla di certo») si è dedicata. «Il mio percorso musicale quando ero pischella è nato con le cover e anche se poi mi sono specializzata nel rhythm & blues a me piace di tutto, mi sono accorta di essere profondamente pop perché quei pezzi li ho fatti miei e posso condividerli con gli altri», spiega. A curare musicalmente il progetto, la cui veste grafica è firmata dall’artista pop Marco Bettini, è stato Michele Canova che ha aiutato Giorgia a mettere «la voce al servizio delle parole». Stavolta, infatti, «mi sono dedicata a un esercizio interpretativo fatto più sul sentimento che sulle note perché – ammette l’interprete di “E poi” - è quello che, dopo tanti
anni di esperimenti, oggi m’interessa di più». E che il sentimento è dominante si capisce appieno ascoltando Giorgia spiegare il motivo delle singole scelte. «Sono stata una fan mitomane di Withney Houston, ascoltavo “I will always love you” sul letto con il lettore cd portatile – ricorda -. È stato impegnativo entrare in quello che il pezzo manifesto della sua carriera, ma se volevo ispirarmi a lei dovevo farlo. E ci sono riuscita solo dopo aver fatto pace con la responsabilità di cantare un pezzo la cui versione ho stampata nelle cellule». Poi ci sono “I feel love”, «che per la prima volta ascoltai su una cassetta di mio papà», e “Dune mosse”, «la mia preferita di “Blue’s”, album che io e i miei compagni consumammo perché c’era “Solo una sana e consapevole libidine” che per noi che studiavamo dalla suore era un manife-
sto». Tutte queste canzoni, insieme ad altre del suo repertorio, saranno portate da Giorgia in tour, con una tappa al Pal’ArtHotel di Acireale il 24 maggio, nella prossima primavera. Il prossimo appuntamento dal vivo della cantante, invece, è fissato per il 23 novembre al Duomo di Milano dove, insieme alla sua band e all'orchestra Roma Sinfonietta diretta da Valeriano Chiaravalle, sarà impegnata in un concerto benefico organizzato dall’associazione “Per Milano” per raccogliere fondi per i bambini disabili. «Sto preparando alcuni dei miei classici, da “Gocce di memoria” a “Come vorrei”, alcune cover di quest’album e, se riesco, l'Ave Maria di Schubert che mio papà ha cantato in tanti matrimoni – conclude -. Sarà una grande emozione e fino a quando non sarò lì, elegantissima in Dior, non ci crederò».
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Cultura Spettacoli } 40 l
Il testo di «Le Tasche piene di sassi» è universale, lo scopri quando una parte di te se ne va Giorgia
Giornale di Sicilia I Giovedì 15 Novembre 2018
Contatto I spettacoli@gds.it
Esce domani l’album della cantante, che chiuderà il tour il 24 maggio ad Acireale
Il «Pop heart» di Giorgia, quindici cover fatte con il cuore Nel disco successi italiani e internazionali «scelti tra quelli che più ho amato» Federico Pucci MILANO Un disco da ascoltatrice, più che da cantante, fatto con il cuore. Questo è «Pop Heart», disco in uscita domani nel quale Giorgia reinterpreta 15 successi italiani e internazionali. Tutto è partito da una lista di oltre 100 canzoni, rivela la cantante che ha presentato ieri il disco a Milano. «Tirando le somme mi sono resa conto del mio cuore profondamente pop, legato al mio percorso musicale che è nato cantando le cover. Mi piacciono un
sacco di cose diverse, quindi dare una coerenza era impossibile, ma nemmeno volevo fare quel che la gente si poteva aspettare, le canzoni delle grandi voci. Anzi, le ho scelte per rivivere quei momenti, gli anni ‘80 della mia adolescenza. Dopotutto, ogni cosa è pop quando diventa tua e la puoi condividere». Non meno importante l’adattamento, curato con la produzione di Michele Canova, che ha anche dato un colore più metallico e contemporaneo al timbro di Giorgia con l’autotune: «Un conto sono le cover live con il pubblico, come mi capita di fare: su disco ho cercato di rispettare gli originali facendoli miei, usando la voce a servizio delle parole, un esercizio basato sul sentimento più che sulla tec-
Domani il nuovo album. La cantante Giorgia
nica, che è quello che mi interessa di più ora». Per questo, le canzoni scelte, che vanno da Pino Daniele agli Eurythmics, da Donna Summer a Vasco Rossi, hanno un peso particolare. Come «I will always love you»: «Di Whitney Houston sono stata fan mitomane, avevo la pretesa di capirla. Quella canzone non è neanche una di quelle che amo di più, ma è il manifesto della sua carriera: se volevo ispirarmi a lei, avrei cantato il brano più difficile». O «Dune mosse» di Zucchero: «Si trova in “Bluès”, disco che io e i miei compagni di liceo consumammo perché c’era “Solo una sana e consapevole libidine...”!». O ancora «Lei verrà» di Mango: «Ha accompagnato un’estate meravigliosa della mia vita». Ma i brani più recenti non hanno meno valo-
re sentimentale, come nel caso di «Le tasche piene di sassi»: «Trovo quelle parole universali: mio papà è stato male poche settimane fa, e ho sentito quella sensazione cantata da Lorenzo, quando ti volti e vedi che una parte è andata. In generale, non c’è quasi un buco tra anni ‘80 e oggi perché in quel periodo avevo un ascolto rovinato dal lavoro, studiavo le canzoni. Invecchiare è un po’ridiventare come prima: ora ho capito che l’importante è che arrivi l’emozione». Giorgia ha chiarito anche il «Vol. 1» che si legge nel cuore - dipinto da Marco Bettini - che campeggia in copertina: «Non c’è già il Volume 2, ma è una strada che mi sono lasciata aperta: il prossimo potrebbe essere anche “Black heart” o “Classic heart”, vedre-
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DOPO L’INFARTO
Ancora grave Carmelo Zappulla l Resta ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno il noto cantante e attore siracusano Carmelo Zappulla. L’artista è stato ricoverato pochi giorni fa a causa di un infarto e sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Zappulla, che si trova attualmente in coma farmacologico, è ricoverato in terapia intensiva e la prognosi resta riservata. Il figlio Luca ieri nella propria pagina Fb ha voluto lanciare un messaggio al papà pubblicando una foto con lui e scrivendo «Forza, che ti sto aspettando». Tante le attestazioni di stima per l’artista sessantatreenne che ha pubblicato 34 album. (*GAUR*) In radio. Il cantautore Irama ospite negli studi di Rgs: da domani sarà in giro per la Sicilia
IL 22 MARZO
Weekend di incontri nell’Isola
Irama: voglio il calore dei siciliani Il cantautore presenta il nuovo disco a Carini, Castrofilippo e Misterbianco. E presto il tour: «Non vedo l’ora che parta» Tancredi Bua PALERMO Tre tappe siciliane per il giovanissimo cantautore Irama, che questo fine settimana porta il suo nuovo album, «Giovani», in giro per l’isola, da Palermo a Catania. Gli instore, durante i quali i fan potranno farsi autografare il nuovo disco e scattare una foto con Irama, partono domani dal centro commerciale Poseidon di Carini (ore 17) per poi spostarsi sabato al centro commerciale Le Vigne di Castrofilippo (sempre a partire dalle 17) e domenica alla Feltrinelli del Centro Sicilia di Misterbianco (ore 15.30). Sino a quest’estate, Irama – al secolo Filippo Fanti, 23 anni il prossimo 20 dicembre – era perlopiù conosciuto per Cosa resterà, il brano che appena ventenne aveva
tra le nuove proposte della sessantacinquesima edizione del festival. Poi il «botto», arrivato a inizio luglio con Nera, uno dei singoli più ballati della stagione. Adesso il nuovo album, «Giovani», uscito meno di un mese fa, sesto in classifica Fimi: «E non vedo l’ora che parta il tour – racconta Filippo, tra un aereo e un boccone, mentre si prepara a raggiungere la band per le prove – . Sarà finalmente qualcosa di “reale”, voglio portare le mie canzoni in giro sentendo veramente il pubblico. Sarà un approccio vero perché ho pensato di non andare a fare i balletti, ci sarà soltanto la mia musica, la mia band, racconterò la mia storia. Solo note e strumenti dal vivo, cose suonate, reali, crude». In Sicilia Irama è già stato in passato per promuovere i suoi lavori precedenti, il disco d’esordio, «Irama», e l’EP «Plume», quello che
«SPECIALE WEEKEND»
E sarà protagonista anche in radio: domani l’anteprima l Irama sarà il protagonista dello «Speciale weekend» in onda su RGS sabato alle ore 9 e domenica in replica alle 6 e alle 19. Già domani pomeriggio l’artista sarà ai microfoni per una «anteprima» alle ore 15,50 che precederà il suo incontro coi fan al Poseidon di Carini. Ad appena 23 anni - da compiere - Irama, alias Filippo Fanti, ha già raggiunto una
Ho visto molto calore arrivare in generale dal sud Italia. In verità – ritratta poi, ridendo – per adesso questo calore è spalmato un po’ ovunque vada, le persone fortunatamente mi fanno sentire a casa mia da Carrara (la città natale di Irama, ndr) a Udine, da Torino a Palermo». Cresciuto ascoltando tantissima musica e i generi più disparati, Filippo Fanti al primo posto in musica mette la «diversità»: «Mi piace tanto viaggiare nella musica, sono sempre stato un ibrido – racconta – perché sono cresciuto con le canzoni di De André o De Gregori, ma nel mentre ascoltavo il rock e l’hip-hop. Questo mi ha condizionato molto dal punto di vista stilistico. Cerco sempre di spaziare molto nonostante non sia un artista navigato con miliardi di anni di esperienza alle spalle, mi piace avere dei musicisti con cui relazionarmi e a cui chiedere di se-
Baglioni in tour farà tappa ad Acireale l Continua con successo tour «Al centro» di Claudio Baglioni. E mentre proseguono fino al 24 24 novembre i concerti della prima parte del tour, si aggiungono 4 nuovi appuntamenti, tra i quali una quinta data a Roma (30 marzo al Palazzo dello Sport) e ad Acireale, dove Baglioni è atteso il 22 marzo al Pal’Art Hotel. CON «NIVURU»
Bondì in Olanda all’Eurosonic Festival l Il dialetto palermitano arriva in Europa con Alessio Bondì, che rappresenterà l’Italia in uno degli appuntamenti musicali più importanti del continente: l’«Eurosonic Festival» di Groningen in Olanda. Un’occasione ghiotta, quattro giorni di festival, incontri e show case dove si riunisce l’industria musicale di tutta Europa e dove il cantautore siciliano presenterà il suo secondo album, la raccolta di nove canzoni «Nivuru», prodotto da Fabio Rizzo e uscito il 2 novembre per «800A Records», etichetta indipendente palermitana che sta puntando alla promozione estera dei suoi
mo». La strada dei live, invece, è già spianata: dalla data zero di Ancona del 5 aprile, Giorgia intraprenderà un tour di 11 palazzetti che unirà queste cover con altre reinterpretazioni e brani dal suo repertorio e che si concluderà il 24 maggio al Pal’Art Hotel di Acireale. Il primo appuntamento dal vivo, in realtà, arriverà il 23 novembre al Duomo di Milano: qui Giorgia, accompagnata dalla sua band e dall’orchestra Roma Sinfonietta diretta da Valeriano Chiaravalle, terrà un concerto benefico a favore dei bambini disabili («tutto documentato e trasparente», tiene a sottolineare). In programma suoi classici come «Gocce di memoria» e «Come vorrei», le cover «Le tasche piene di sassi» e «Anima» e l’Ave Maria di Schubert.
Palermo
Al Libero la danza selvaggia di Dembélé Sara Patera PALERMO «Strates» è la più recente creazione di Bintou Dembélé, che il Teatro Libero propone, in «prima» in Italia, stasera alle 21,15 con repliche domani e il 17, nell'ambito del festival «La Francia in scena», organizzata da Institut Francais, Fondazione Nuovi Mecenati e Ambasciata di Francia. Con Bintou Dambélé ne è interprete Anne-Marie van (Nash) con la musica di Charles Amblard. Il «selvaggio» è il tema che sviluppa la coreografa tra hip-hop, krump e danza africana. «Strates - spiega Bintou Dambélé - è il secondo momento di un processo d'investigazione sul concetto di “selvaggio” pre-coloniale e coloniale affrontato nel mio lavoro precedente, Zh (Zoos humains). Strates Quartet, titolo dello spettacolo, fa riferimento alle stratificazioni di memoria, emozioni, ricordi, legati alla storia personale e collettiva di ciascuno di noi. Qui c'è il corpo che è la memoria stessa di questo passato. Un passato che lo abita aldilà della coscienza e della conoscenza». Si è indotti a pensare a una condizione di conflittualità (bianco-nero, selvaggio-civilizzato), di denuncia di una questione non risolta. «Non voglio porre una questione di conflittualità - sottolinea la coreografa - la contrapposizione indirizza e condiziona lo sguardo dello spettatore. Qui invece al centro di Strates c'è la memoria, che è fatta di detto e non detto, di razionale e irrazionale, e che vive nell'oggi senza prendere una posizione ideologica. Hip-hop, krump, jazz sono forme che s'ispirano alla libertà dei movimenti, sono generi partiti dagli Usa che si sono diffusi rapidamente in Europa. Linguaggi stratificati che divengono elementi di una sintassi stilistica che ci permette d'interrogarci, confrontandoci con uno spazio scenico». Uno spettacolo, «Strates», che ha incontrato i pubblici di moltissime città, dalla Birmania al Cile al Mali, e differenti culture e reazioni in «uno scambio continuo di emozioni - per Dembélé riscontri sempre diversi, tutti molto intensi ed emotivamente importanti. Quanto alla musica la mia è una riflessione che parte dal silenzio. Tensioni e rilassamento si avvertono anche attra-
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VENERDÌ 24 MAGGIO 2019
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spettacolo
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Data zero a Belpasso
Annunciata la data Zero del nuovo tour per l’estate 2019 dei Tinturia. La band più amata e seguita in Sicilia decide di produrre un nuovo spettacolo per la prossima estate.Per la data zero del nuovo tour - prodotto da Puntoeacapo - la band sceglie Belpasso e il Teatro Nino Martoglio, in anteprima per il pubblico, sabato 8 giugno alle ore 21. Lello Analfino & Tinturia rinnovano così l’amicizia e il legame con Videobank Spa,
I Tinturia l’8 luglio al Teatro Martoglio
concessionaria della gestione del Teatro. Il Teatro Martoglio vedrà quindi il debutto di un nuovo allestimento scenografico, con nuovo disegno luci e novità in scaletta, nuovi arrangiamenti e qualche gradito ritorno di brani storici che firmano oltre vent’anni di carriera della band “a tre punte” icona della Sicilia. Nato nel 1996, il gruppo nel 2016 ha spento 20 candeline, festeggiando con una grande stagione di live Sicilia e oltre
Il concerto LA BAND
Stasera al Pal’Art Hotel di Acireale e il 6 luglio a Palermo al Teatro di Verdura
Con Giorgia, sul palco, stasera: Sonny Thompson al basso, Mylious Johnson alla batteria, Jacopo Carlini al pianoforte, Fabio Visocchi alle tastiere e Anna Greta Giannotti alla chitarra. Ai cori Diana Winter e Andrea Faustini
LEONARDO LODATO
U
n corpo da scricciolo e una voce da gigante. Giorgia, ormai da tempo, non è più una sorpresa. E’ una delle più belle (e brave) realtà della nostra musica. Musica di qualità, ça va sans dire. I suoi fans siciliani hanno già scaldato i muscoli per essere presenti questa sera al Pal’Art di Acireale, mentre il 6 luglio, Giorgia sarà ancora protagonista al Teatro di Verdura di Palermo. In questo momento di incertezza politica e sociale, quale ritiene che sia o debba essere il ruolo degli artisti e della musica in particolare? «Credo che oltre ad esprimere a parole - risponde Giorgia - si debba dare un esempio concreto con le azioni, con la coerenza nel proprio lavoro di tolleranza, di onestà di sincerità. La musica in questo momento in cui sembra facile odiare e prendere le distanze, ha il grande potere di unire, di far cantare le persone insieme e quando le voci si uniscono si compie un piccolo importante passo verso la consapevolezza di essere tutti nello stesso giro d’anime». Veniamo ai suoi concerti: tra poche ore ad Acireale e, poi, a Palermo, a luglio. Cosa dovranno aspettarsi i suoi fans siciliani o cosa vorrebbe dirgli, visto che, tra l’altro, la conoscono molto bene e da tanti anni, ormai, la accolgono con un calore riservato a pochi altri artisti? «Sono molto fiera di questo legame che abbiamo e che il tempo ha consolidato. I concerti siciliani sono pieni di calore e di accoglienza ma il pubblico dimostra anche una grande capacità di ascolto. In questi concerti alterniamo canzoni mie alle cover, momenti dance a momenti intimi. In estate veramente ancora non so quali modifiche apporteremo allo show». Venendo al concerto a cui assisteremo questa sera ad Acireale, i visual, molto curati, rimandano immagini della cantante e scenari naturali, in una dichiarazione d’emore per l’ambiente che non ha bisogno di essere accompagnata da sermoni. La prima parte dello show è incentrata sui pezzi del nuovo album “Pop Heart”. Ci sarà spazio per ascoltare anche “Le tasche piene di sassi” di Lorenzo Jovanotti, “Una storia importante” di Eros Ramazzotti, “Gli ostacoli del cuore” di Eli-
La cantante propone il nuovo album e tutti i suoi “classici”
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La musica avvicina alla consapevolezza di essere tutti nello stesso giro d’anime
di un dj con un medley di classici “disco”, su cui irrompe Giorgia per interpretare “I Feel Love” di Donna Summer. Poi, l'atmosfera diventa più intima, quasi cantautorale. Scorrono successi come “Un'amore da favola” e “Girasole”, e la cantante ricorda la collaborazione e l'amicizia con il grande e indimenticabile Pino Daniele, omaggiato anche nel finale con “Anima”. Si va verso la conclusione del viaggio nei 25 anni in musica di Giorgia e il ritmo
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I live in Sicilia sono pieni di calore ma anche di una grande capacità di ascolto
GIORGIA FOTOGRAFATA DA FRANCESCO PRANDONI
si alza di nuovo con “Oro nero” e “Tu mi porti su”. A chiudere, il tributo a Whitney Houston con “I Will Always Love You”. Il “Pop Heart Tour” è accompagnato da un cuore pulsante, il suo. Ma sul palco, divide la fatica con una band di tutto rispetto. Quanto è importante per un artista avere al proprio fianco musicisti in grado di esaltarne tutte le potenzialità senza mai oscurarne il ruolo, in questi caso, di front woman? «Uno dei miei obiettivi è sempre quello di lavorare sull’armonia della band in modo che ognuno ascolti l’altro ma che ognuno abbia anche un margine di libertà per esprimersi, in certi momenti siamo una cosa sola e questo mi esalta, lavorare con musicisti eccezionali è sempre occasione di crescita e mai di perdita di attenzione e poi mi piace sentirmi nella band invece che sola lì davanti». Il tour la tiene lontano da casa. Come è cambiato, se è cambiato, il suo approccio al lavoro da quando è diventata mamma? «Devo ammettere che quando per diversi giorni non torno a casa, adesso mi pesa. In alcune occasioni mio figlio mi accompagna ma poi, giustamente, e col suo grande senso di responsabilità, vuole tornare a scuola e quindi alterniamo i compiti in tour ai distacchi e questi ultimi diventano impegnativi emotivamente. Per ora resistiamo, poi vedremo».
LA TOURNÉ
Levante da Assag a Taormi il 1° sett
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Giorgia e il suo cuore un battito a ritmo di pop sa e Ligabue, “Come neve” di Marco Mengoni e, per dare al tutto un tocco di internazionalità, una scatenata versione di “Sweet Dreams” degli Eurythmics. Tutto questo per ricordare che quando Giorgia si affida a interpreti di grande spessore, non ce n’è più per nessuno. Siamo, insomma, in piena zona pop, ma improvvisamente lo stage si trasforma in una vera e propria discoteca anni '80, mentre il batterista Mylous Johnson veste i panni
lo stretto, quasi ovunque aver fatto cantare e ballar migliaia di persone nelle importanti della Sicilia, la ha attraversato lo Stretto palco ironia, protesta e vo normalità: dal rock al folk dall’indie al reggae, dal m all’elettronica, con tanta v divertirsi e divertire il pu stile “made in Sicily”.
POP HEART
“Pop Heart” è l’ultimo album di Giorgia. Una raccolta di grandi successi nazionali e internazionali, selezionati e reinterpretati da Giorgia e riarrangiati da Michele Canova. L’album contiene featuring con Tiziano Ferro sul brano “Il conforto” e con Ainé sulle note di “Stay”, oltre ai camei di Eros Ramazzotti (“Una storia importante”) ed Elisa (“Gli ostacoli del cuore”).
evante, in atte bum anticipa “Andrà tutto sul palco del M rum di Milano. Il 2 cantautrice porterà volta in un palazzet «È arrivato il momen i puntini. Si fa così grandi si fa così. È la rato Levante sui su guardi indietro e ma un quadro astratto in oppure la linea più l tormentata che le tu saputo tracciare. Mi e la vedo quella line decisa, cancellata, sp sa. La mia linea non confine, è una rotta vita da esplorare. Pe di terra, tracciare il s semplice, avrò biso vostre mani, avrò b voi, perché mi scopp tremano le gambe. I questa linea arriver Forum di Assago. Po mani e reggetemi la In attesa del Forum st’estate sarà in tour storiche italiane. Qu tamenti estivi: 10 lu 11 luglio Cervere (C stia Antica (RM), 20 l agosto Reggio Cala Riola Sardo (OR), 22 ta, 1 settembre Tao settembre Verona. Nel dicembre del ha ricevuto il Premi tro le Mafie” per il v gno contenuti nella s ne frega niente”. A in dedicato all’artista prestigioso numero gue “Vogue 100”, o annuale alle 100 per influenzare le tend nella moda e nell’ar aperto con i lavori a bum “Magmamemo pubblicato per War in autunno ed è ant golo “Andrà tutto be il 5 aprile.
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Fondato da Girolamo Ardizzone
Musica
Re: ire tutto gati»
Giorgia in Sicilia con il «Pop heart tour»
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Per una intervista in tv
Guerra giudiziaria in famigl L’attore Silvio Muccino a giu diffamazione del fratello Ga
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asa dagli studenti per Falcone, folla in via Notarbartolo. Mattarella: il suo sacrificio motore di riscossa
23 maggio divide la politic
ni da Musumeci a Fava, a Orlando. Salvini li critica ma si scusa per il volantino ele ppuntamento di Capaci: «Un errore». In città altri adesivi e striscioni Arena, Cardinale, Fiorenza
arata dei profani
attimo a a faccia di ovino gli nni che se lo O gli che magari lo sciuto. Ma ni che lo hanno foto o in tv. rnione e ridere agli orfia appena usa ma
insopprimibile grinta di chi sapeva di essere un morto vivente ma non avrebbe mai mollato. Provate adesso a immaginarne l’espressione ieri, a osservare dalla sua nuvola il circo barnum della sua commemorazione. Un sorriso storto, uno sbuffo alla sua sigaretta, un’alzata di spalle e via per la sua strada, amaramente divertito dalle profane parate terrene. Una parata, già. Ecco come hanno fatto diventare il 23 maggio. Segue a pagina 3
Aria
Separati in casa
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M5S e Lega,
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Cultura Spettacol
Giornale di Sicilia Venerdì 24 Maggio 2019
Pensierin e pensiera
Roberto Gervas
l Gentiluomo, p
donna, è chi la lu
senza avere l’aria desiderarla.
l Il galateo non
c’impedisce di m dita nel naso. Ci
sconsiglia di farlo pubblico.
l Il piacere di so
i nostri amici ci f
desiderare le loro disgrazie. Una cantante da sette milioni di dischi. Giorgia sarà stasera in concerto al Pal’Art di Acireale, tornerà al Teatro di Verdura di Palermo il 6 luglio
l Ci sono cose c
La cantante stasera in concerto ad Acireale
Giorgia: m’incanta tornare in Sicilia
preferiamo confi
L’artista sbarca con il suo Pop Heart Tour e il 6 luglio sarà pure al Verdura: «Da giovane amavo un ragazzo di Palermo, ma eravamo divisi... dal mare»
da farsi perdonar
Vincenzo Burgio PALERMO È pieno di profumi, di mare ed anche di amore il carnet dei ricordi siciliani di Giorgia, che sbarca nell’Isola con il suo «Pop Heart Tour», dal nome dell’ultimo album, uscito lo scorso novembre. Stasera sarà al Pal’Art di Acireale e tornerà in Sicilia il 6 luglio per il concerto al Teatro di Verdura di Palermo. La cantante romana, vincitrice del Festival di Sanremo 1995 con il brano «Come saprei», nella sua carriera ha venduto oltre sette milioni di copie, ha piazzato dodici album nella top ten italiana. Risultati che le hanno permesso un’operazione ardita come la pubblicazione di un album di so-
le cover. «Da tempo - dice - volevo fare un album così , ma l’ho sempre rimandato. La lista dei pezzi da fare, peraltro, era lunghissima...». L’artista, classe 1971, è inoltre autrice di oltre 100 brani ed anche la prima al mondo ad essersi esibita al Duomo di Milano. «In Sicilia - continua Giorgia ho ricordi di una vita. Spero di riuscire prendere una granita e bere del vino vicino all’Etna». Qual è il suo rapporto con la Si-
Album di sole cover Sette milioni di dischi venduti da quel 1995, quando vinse Sanremo con «Come saprei»
cilia? «Il mio rapporto con la Sicilia è fatto di profumi, di luci, di mare e di tanti ricordi di una vita. Mio padre, ad esempio, aveva un caro amico a Palermo ed io mi innamorai di suo figlio quando ero ragazzina. Un ragazzo bellissimo. Ma mi disse che ci divideva il mare». Un rapporto pieno di sentimenti… «Si, anche il mio adorato maestro di canto era di Messina e se ne vantava molto. Una decina di anni fa, invece, Carmen Consoli mi invitò in una serata in musica a scoprire la poesia delle donne siciliane. Ricordo ancora la vacanza meravigliosa nel 1998, in giro su una Punto Cabrio a scoprire Isola delle Femmine e tanti altri posti dove la natura, la storia
e il sorriso ti accolgono e ti emozionano. Posso dire che la Sicilia ha una luce tutta sua, è una culla di cultura. Per me una terra che sempre mi abbraccia e io abbraccio lei». Si è ripromessa di fare qualcosa prima di andare via? «Vorrei fare tante cose prima di andare via, ma raramente riesco. Spero di riuscire almeno a prendere una granita ed a bere un bicchiere di vino, magari, sotto l’Etna. Purtroppo quando si è in tour il fisico e la mente hanno bisogno di recupero». «Pop Heart» un album di cover… «Io ho iniziato cantando le cover nei club di Roma e sempre negli anni mi sono riservata nei live un momento per citare i brani degli altri, è una cosa che mi appartiene. L’idea di fare quest’al-
Al Politeama in scaletta brani di Brahms e Sostakovic
La Sinfonica chiude con Bushkov Ultimo appuntamento della stagione oggi e domani prima della pausa Sara Patera PALERMO Ultimo appuntamento della sessantesima stagione per l'Orchestra Sinfonica Siciliana, oggi alle 21 e domani alle 17,30 al Politeama, prima della stagione estiva. Sul podio Evgeny Bushkov, direttore principale ospite, una
to, Adagio, Allegretto, Adagio-Allegretto-la Sinfonia sembra costituire il momento riflessivo conclusivo, con distacco, del percorso esistenziale di Sciostakovic, «un distillato di memorie senza testi né programma». Il musicista vi innesta con evidenza due citazioni, dalla sinfonia del «Tell» rossiniano e del wagneriano leitmotiv «L'enigma del destino» dalla Tetralogia. Dopo l' estro animato del primo movimento( per il compositore «un ritorno all'infanzia»), il
si apre con l'Allegro, cui seguono l'Andante e il finale, Vivace non t roppo. Concluso nell'estate del 1887 il Concerto in un'esecuzione privata ha luogo a Baden-Baden diretta da Brahms con l'orchestra municipale ha come solisti Joachim e Hausmann. Sono gli stessi artisti che il successivo 18 ottobre eseguono l'opera a Colonia. È una forma molto libera quella che caratterizza il primo movimento insieme alla ricchissima inven-
bum era in circolo già da tempo, in 25 anni di inediti ho sempre rimandato perché sapevo che sarebbe stato difficile scegliere le canzoni, avevo una lista di oltre cento pezzi... poi ho scelto col cuore dell’ascoltatrice ma avrei voluto cantarne tante altre». La musica per Giorgia? «Tempo fa avrei detto che la musica è una parte di me in cui cerco, a volte a fatica, la libertà che ogni essere umano cerca negli angoli della propria vita. Adesso, invece, dico che in un tempo così pieno di intolleranza quotidiana e di odio facile, la musica è una delle poche risorse che riesce ad unire le persone a farle cantare insieme. Ad annullare la voglia di farsi male e a promuovere la capacità di sentirsi vicini». (*VIBU*)
altri che a noi ste
l Chi fa troppe p
ha certamente qu
l Le buone abitu
sono più vulnera cattive.
l Quando guard
temo sempre che resti vedova.
l Temendo il pe l’uomo si abitua
l La cortesia è g senza sorriso.
l Il matrimonio
una catena quan
anelli comincian spezzarsi.
La rassegna itinerante
A Siracusa Nostos festival dei viaggia Emilia Rossitto SIRACUSA Il festival del viaggio e dei viaggiatori per la prima volta a Siracusa, il premio «Custodi della bellezza» e la conclusione in grande stile prevista domenica mattina alla scoperta di Magellano, sul battello Linea d’ombra, attraverso la penna di Gianluca Barbera. Tutto questo e molto altro è Nostos, la rassegna itinerante giun-
della bellezza, al qu molto e che per l’occas segnato domani a Gio Guerri, presidente del gli Italiani nell’anno d rio di Fiume. Una scelt brata doverosa e coere mo l’occasione, inoltr Sebastiano Tusa. Un fi duce alla scorsa edizio visto il premio appro nelle mani dell’assess in piazza Duomo». Tra
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