RASSEGNA STAMPA TAORMINA
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Martedì 30 Luglio 2019
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Spettacolo 30/07/2019
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ro antico
ssileva e Marcello Giordani l Festival dei Teatri di Pietra
IN CONCERTO
Irama porta in tour il suo “Giovani per sempre”
C
resce l’attesa per l’unica data siciliana di “Giovani per sempre tour 2019” di Irama. In Sicilia l’unica data prevista è quella di Taormina di venerdì 2 agosto, organizzata da Giuseppe Rapisarda Management. Irama, amatissimo dal pubblico, continua a consolidare l’anno ricco di successi con la certificazione platino ottenuta per “La ragazza con il cuore di latta”, il brano con cui ha partecipato alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, che racconta una storia di violenza e di rinascita, un cuore spezzato dal dolore, una riflessione su quante situazioni tragiche si nascondano dentro ai confini sa-
AFÒ
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“decentramento culturale” che ci ha permesso di portare l’arte e la cultura ad un maggior numero di persone. L’opera lirica, nasce come una rappresentazione popolare – conclude – e siamo noi che dobbiamo avvicinarci alla gente portando fin dentro le loro case, quasi come se fosse un porta a porta, la musica. Stiamo già lavorando ad una stagione invernale e con grande probabilità gireremo i teatri minori dell’Isola, con l’opera più rappresentata al mondo, la Traviata di Giuseppe Verdi». Un pensiero condiviso anche dal regista dello spettacolo, il giornalista e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone, coadiuvato da Anna Aiello, che dell’universalità dei sentimenti umani ha fatto il suo punto di forza, aggiungendo nel contempo un tocco di Caravaggio grazie anche alle scene di Alfredo Troisi e il disegno luci di Claudio Mantegna. Esaltare le maestranze e le eccellenze della Sicilia è dunque il progetto del Coro, che mira a riportare la grande lirica con stelle della scena mondiale. «Ci piace definirci un coro “rivoluzionario”, non solo siciliano, perché il nostro grande obiettivo è quello della qualità - spiega il maestro del Coro, Francesco Costa - facendo delle produzioni degne dei posti che ci ospitano. Qui si respira un’aria di sacralità che va necessariamente rispettata». l
cri della famiglia. Il singolo sanremese fa parte dell’edizione speciale dell’album Giovani, intitolato Giovani per sempre e pubblicato l’8 febbraio, che ha raggiunto la posizione #1 della classifica ufficiale Fimi/Gfk. L’importante risultato raggiunto dal brano si affianca al doppio platino del disco precedente Plume, al disco di platino di Giovani, al triplo platino del singolo Nera, al disco d’oro di Un giorno in più e alla certificazione platino di Bella e Rovinata. Il brano conta 18,84 milioni di stream su Spotify ed è accompagnato dal videoclip, ideato dai Boyz in the Hood, al secolo Lorenzo Galli e Felipe Coinceicao, in cui protagonista è l’amore nella sua completezza. l
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Venerdì 2 Agosto 2019
Spettacolo
Irama ci rende “Giovani per sempre”
Taormina. Dalla ribalta sanremese, dove ha presentato “La ragazza dal cuore di latta” al Teatro antico dove stasera canterà i suoi successi, un misto tra rap e cantautorato
PARTANNA
Loredana Bertè in concerto domani sera con “Libertè”
S
l
à Il ventitreenne artista toscano incontra per la prima volta i suoi fan siciliani portando una ventata di musica e allegria
LUIGI PROVINI
A
leggerlo così potrebbe sembrare una sorta di rivisitazione, in chiave musicale, della sindrome di Peter Pan; “Giovani per sempre”, il tour estivo che sta portando Irama a girare l’Italia in lungo e in largo, fa tappa questa sera al teatro Antico di Taormina. Si inizia alle 21,30 con un concerto che, stando ai dati della prevendita, viaggia verso numeri da
sindrome di Ménière; da capogiro, per intenderci. Eppure, pur senza nascondere la dovuta soddisfazione, sembra che la testa di Filippo Maria Fanti, sia ben salda sulle spalle. Nonostante le gratificazioni e i successi raccolti negli ultimi mesi, il giovane carrarese, appare determinato a mantenere i piedi per terra, consapevole del fatto che ancora di strada da fare ce ne sia parecchia e, soprattutto, conscio della straordinarietà del suo momento. «Ricevere l'affetto dei fan live - ha detto - è una sensazione unica. Mi sento un privilegiato a vivere queste emozioni. Salendo sul palco, davanti a tutto il pubblico che affolla la platea, si provano emozioni meravigliose». La partecipazione allo scorso festival di Sanremo con la canzone “La ragazza con il cuore di latta”, inno alla vita che racconta di un incontro con una ventenne col pacemaker (il cuore di latta del brano, appunto) e della sua voglia di vivere più forte del disagio determinatole da una storia di violenza trasformata poi in rinascita, gli ha dato quello slancio ulteriore che gli è servito per spiccare definitivamente il volo. Insieme alla spinta sanremese anche le sue speranze, le motivazioni e gli au-
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UN PRIVILEGIATO
Ricevere l'affetto degli ammiratori è una sensazione unica. Salendo sul palco, davanti a tutto il pubblico che affolla la platea, si provano davvero emozioni meravigliose
i svolgerà domani al Teatro provinciale “Lucio Dalla” di Partanna, alle 21,30, il concerto di Loredana Bertè nell’ambito del tour “Libertè” dal titolo dell’ultimo album, uscito nell’autunno 2018 che nella riedizione include “Cosa vuoi da me”, il brano presentato a Sanremo, molto ascoltato con i singoli “Maledetto LunaPark” e “Babilonia”. In concerto, oltre ai nuovi brani, ci saranno anche i classici indimenticabili e brani più recenti come “Non ti dico No”, inciso con i Boomdabash tormentone del 2018. La Bertè è ospite con J-Ax del nuovo video di Fabio Rovazzi in cui cantano insieme “Senza pensieri”.
spici resi attraverso parole e musica e che, non limitandosi alla specificità di una singola canzone, rappresentano una sorta di guida per i tanti fan che, condividendone le riflessioni, scelgono di voler seguire i suoi indirizzi. Cresce, quindi, il fermento per l’avvicinamento alla serata; tanta la curiosità per le coreografie, corollario della musica, che il ventitreenne cantautore toscano porterà sul palco siciliano. Insieme a quella per i maggiori successi; da “Nera” ad “Arrogante”, ma pure coi brani degli altri album, come “Piume” per esempio, che hanno portato al ragazzo una lunga serie di dischi di platino e le prime posizioni nelle classifiche. Sarà una serata, c’è da scommetterci, caratterizzata dalla commistione di generi e dal ritmo; Irama (denominazione artistica scelta dal cantante, che è l’anagramma del suo secondo nome) ama saltare da un genere all’altro. Lui, amante di Guccini e De André, ma pure affascinato da hip hop, pop e rap, prova sempre a rendere, nelle sue ballate, questo suo universalismo musicale. Stasera, in una serata d’inizio agosto, l’esame taorminese. La speranza, naturalmente, è quella di non essere rimandato a Settembre… l
L’amministrazione comunale, in seguito a problemi di carattere logistico e tecnico riscontrati dagli organizzatori dell’evento che avrebbero potuto mettere a rischio lo svolgimento del concerto al Parco archeologico di Selinunte, ha infatti accolto l’istanza della società che si occupa della realizzazione dello spettacolo di poter utilizzare il teatro partannese. «L'amministrazione comunale - spiega il sindaco Nicolò Catania - in considerazione dell’importanza dell’evento per il territorio e consapevole della collaborazione avviata con l'Ente parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria si è mostrata subito disponibile ad accogliere la richiesta degli organizzatori». Il 14 settembre Bertè sarà in concerto a Palermo.
IL “NOTTI BRAVE AFTER” STASERA ALLA VILLA BELLINI DI CATANIA
Carle Brave e il divertimento di mettere in note una vita fatta di scommesse GIORGIA LODATO
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un tipo notturno, perché di notte c’è un atmosfera diversa, magica. E Carl Brave nome d’arte di Carlo Luigi Coraggio - renderà magica anche la notte catanese, durante la tappa siciliana di Notti Brave After, stasera alla Villa Bellini. «La notte ha un altro sapore, non ci stanno i rompi***, Instagram è spento, in giro ci stanno poche macchine e c’è un silenzio che ti dà più concentrazione per lavorare», commenta con l’inconfondibile accento romano a cui ci ha fatto affezionare il cantante che unisce trap, rap e pop. I suoi testi nascono un po’ in strada e un po’ nella mansarda che spesso cita nelle interviste. Scrive di ciò che vede in giro e di ciò che vive in prima persona, trasforma in musica vicende quotidiane co-
muni ma non banali, in cui chiunque si può rispecchiare. E che ti porta subito a entrare in empatia con il ragazzo di Roma che canta di delusioni amorose, serate con gli amici, chat su whatsapp e vita sui social. «Dentro le mie canzoni c’è tutta la mia vita. Sono molto autobiografico, guardo quello che succede a me e alle persone che mi stanno vicino. Una mia canzone parte sempre, o quasi, dalla strumentale, che dà un certo mood. Una strumentale triste, che mi dà l’idea da cui partire per scrivere cose tristi». Che in realtà Carl affronta con una certa ironia, sdrammatizzando le situazioni da buon romano. Viene dal mondo sportivo e sa quanto sacrificio ci vuole per raggiungere gli obiettivi che ci si prefissa. «Ho sempre avuto la passio-
ne del rap, ma prima vedevo il mio futuro nel basket. Sono arrivato in serie B, poi ho dovuto fare una scelta». E ha scelto la musica, perché aveva voglia di sporcarsi un po’. Ma non c’è solo il rap nel suo percorso di crescita musicale. «Ho ascoltato di tutto, dal rap all’elettronica alla techno, e sono sempre stato in fissa con la radio. Penso che dalla mia musica si percepiscano le varie influenze». Il punto di riferimento resta comunque Roma. «È casa, è un rapporto madrefiglio, non la lascerò mai». Ed è proprio lì che sta scrivendo il prossimo disco. «Non so quando uscirà ma sarà figo. Un disco più maturo, sarà una bomba». Certo, il rischio che il dialetto romano potesse rendere la sua musica di nicchia c’era, ma per Brave «è più genuino se parlo co-
Carl Brave stasera a Catania
me magno. Qualsiasi persona si può rivedere in quello che racconto, perché uso il romano, ma i testi sono comprensibili da chiunque perché le situazioni sono le stesse, cambia il modo di raccontarle». E spesso lo fa attraverso i featuring, da Franco 126 a Coez, da Francesca Michielin e Fabri Fibra a Guè Pequeno, fino ai recenti Max Gazzè ed Elisa. Da piccolo sognava di fare l’inventore Carl, e in un certo senso lo è diventato davvero. Non di oggetti particolari o di fantascienza, ma di musica, di storie. «Oggi non ho sogni particolari, voglio continuare questo percorso, voglio fà bella musica». E quando sale sul palco non si sente un supereroe, un Clark Kent che si trasforma in Superman. «Sicuramente sono più fomentato, ma resto il Carlo Coraggio di sempre». l
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