JOVANOTTI PRESENTA
RASSEGNA STAMPA
ACIREALE
Pal’Art Hotel
DALL’ 8 MAGGIO
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MERCOLEDÌ 27 SETTEMBRE 2017
spettacolo NUOVO DISCO L’1 DICEMBRE
Jovanotti, nel tour 2018 due date ad Acireale ACIREALE. Dal 12 febbraio prossimo, Lorenzo sarà in scena con un spettacolo unico al quale ha già iniziato a lavorare e che ancora una volta sorprenderà il pubblico. Il tour seguirà
Un 2018 in tour per Lorenzo “Jovanotti” Cherubini
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l’uscita del disco prodotto da Rick Rubin (per la prima volta al lavoro con un artista italiano), e che sarà disponibile dal primo dicembre. Dopo il successo di Lorenzo negli stadi 2015 e del successivo Lorenzo nei Palasport, Jovanotti tornerà da febbraio a giugno 2018 e suonerà con la sua band nelle città «fino a prendere la residenza», come lui stesso ha dichiarato. “Lorenzo Live 2018” farà tappa al Pal’Art Hotel di Acireale l'8 ed il 9 maggio 2018.
rom di Gioia Tauro
untano all’Oscar
a Jonas Carpignano duttore, tifa per me miei zingari felici»
no, Nicola Maccanico, Malni, Francesco Piccolo - ha Ciambra nel gruppo dei 14 i La tenerezza di Amelio e di Castellitto. ra, che era stato una delle di Cannes (Quinzaine des rs) con ottime critiche, è ionato anche a Toronto ed è ala a fine agosto da Acadeuna decina di sale destinaesta notizia ad aumentare. tolo è un quartiere di Gioia ntro della comunità di zinCarpignano è entrato «senudicare minimamente», ma uell'empatia che gli ha perdiventare amico di tutte sone, ospite alla loro tavola. oro fino all’alba a ballare la e a festeggiare i santi Cosiano portati in processione, evuto e ci siamo divertiti
poi ho avuto la notizia, in pratica festeggio da lunedì», scherza Carpignano che ha 33 anni è nato a New York da madre originaria delle Barbados e padre italiano. «Sono cresciuto con il cuore in Italia, tornare qui - racconta può sembrare curioso nell’epoca dei giovani che se ne vanno, ma io mi sento abbastanza fortunato a stare qui, dove ho tutto quello che cercavo, prima di tutto la mia famiglia, i miei parenti. Mio nonno quando c'era, che mi ha contagiato l’amore per il cinema, lui che era tra gli inventori di Carosello. L’Italia, può sembrare strano, è un posto che non si dimentica di te. A New York dopo tre mesi che manchi non ti riconosce più nessuno». Questo “senso dell’appartenenza” è uno dei valori del cinema di Carpignano che in A Ciambra racconta una storia di formazione: quella di Pio Amato che cresce più in fretta possibile, a
quattordici anni beve, fuma ed è in contatto con tutti, italiani, immigrati africani e i membri della comunità rom. Il cinema di Carpignano che «entra così intimamente nel mondo dei suoi personaggi che hai la sensazione di vivere con loro», come lo definisce Scorsese, è a metà tra documentario e finzione, attori che non sono attori ma una storia forte da filmare, un «cinema nuovo che non fa più distinzioni tra documentario e finzione arrivando a un’originalità nuova e feconda», dice Paola Malanga, vicedirettore Prodotto di Rai Cinema che ha prodotto il film con Stayblack Productions, RT Features e Sikelia Productions. Scorsese, che ha puntato il giovane autore tra i talenti emergenti da sostenere, «mi ha fatto sapere di essere molto contento della candidatura e mi fa gli auguri», racconta Carpignano riferendo del regista «super concentrato» sul set del kolossal The Irishman che vede riuniti sul set De Niro, Pacino e Joe Pesci. Sarà decisivo l’appoggio di Martin? E’ chiaro che su un simile fan si spera. Gli avversari sono fortissimi, come è ovvio, da In the fade di Fatih Akim (Germania), 120 battiti al minuto di Robert Campillo (Francia), la Palma d’oro The Square di Ruben Ostlund (Svezia), Foxtrot di Samuel Maoz (Israele) per citare titoli noti.
rasserenanti visioni. Operetta, musical, cinema, passio-
Sonia e Danilo. Ispirato all'operetta di Lehar di cui naturalmente mantiene
cale Herrmann fu autore ricercato da registi come Orson Welles, Truffaut,
vale della colonna sonora del bri nico Adolf Deutsch che aveva già
L’intervista. Lo scrittore siciliano, impegnato nella sceneggiatura del nuovo film di Emma Dante, ha avu
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27/09/2017 Vasta nello staff di Bookpride: l’arte di leggere Salvatore Lo Iacono Palermo
È il primo direttore creativo di Bookpride, manifestazione nazionale dell’editoria indipendente italiana con tre edizioni alle spalle, che si terrà a Milano dal 23 al 25 marzo 2018. Lo scrittore palermitano Giorgio Vasta si è già immerso nel nuovo incarico, mentre scrive con Elena Stancanelli ed Emma Dante la sceneggiatura del prossimo film della regista. «Immagino d’iniettare tre, quattro ore nelle ventiquattro della giornata ma manca il tempo materiale – racconta Vasta, citando il titolo del suo primo libro – non basta...». OOO Vasta, quale sarà il suo compito? «L’Odei, l’Osservatorio degli edi-
tori indipendenti, in passato si è affidato a un consiglio direttivo. Quest’anno si è sentita l’esigenza di una figura che lavori con loro. Il mio impegno sarà condiviso, sarebbe insensato e impossibile viverlo in modo solitario. L’obiettivo è realizzare una tre giorni con elementi comuni e significativi non accidentali, uno spazio fisico, a Milano, accogliente e funzionale e in cui gli incontri si possano ascoltare. Ormai, ovunque, il rumore di fondo prende il sopravvento, non è solo un fatto acustico, ma culturale. Ci sarà spazio anche per libri di grandi gruppi editoriali, perché ci sono autori che pubblicano con varie case e perché sui contenuti è inverosimile porre limiti». OOO Lei crede fortemente nell’editoria indipendente...
Lo scrittore Giorgio Vasta «Ma l’orgoglio di essere indipendenti non è una forma da idealizzare, non è superomismo. Non è che siamo laterali e ribelli, quindi orgogliosi. L’orgoglio di Bookpri-
de è un’altra maniera per par con lucidità e coscienza della tuazione, non immagino un p getto che suoni rassicurant metta da parte quote di disag sofferenza di chi lavora nel stro contesto. Questa consape lezza, per me, non significa munque vittimismo o fare ge riche rivendicazioni. Per me c ta l’autorialità di chi scrive l di chi li pubblica, ma anche chi li legge. Il lettore che rico sce un libro di un editore in pendente fa un’azione autor Ci interessa questo livello alt consapevolezza dei lettori. volendo dialogare con qua più persone sia possibile...».
OOO Da dove ripartirà Book de? «Analizzeremo punti di forz debolezza, dialogherò con
in breve 0 Musica
0 Cantautore siciliano
OOO Il nuovo disco, che uscirà il 1 dicembre, è ancora tutto da scoprire, ma Jovanotti ha già annunciato via social le date del tour. Il via il 12 febbraio da Milano, con ben 10 date al Mediolanum Forum di Assago (12, 13, 15, 16, 18, 19, 21, 22, 24, 25 febbraio). L'8 e 9 maggio Jovanotti sarà ad Acireale. Prevista una tranche europea. In casa Cherubini fervono i preparativi per mettere a punto gli ultimi dettagli del nuovo disco, di cui ancora non si conosce il titolo.
OOO Arriva in rete «L’indeciso» il nuovo singolo del cantautore palermitano Ernesto Petrolà. Il brano si pone come stimolo, per chi lo ascolta, ad uscire fuori della gabbia dell’indecisione che come una «galera», crea la paura di fare delle scelte e di attenderne le conseguenze. Il messaggio è quello che dopo mesi di tempeste arriva il sole. Il cantautore lo scorso anno ha prodotto il suo primo singolo «Dintr’a Stanza» che è diventato l’inno di Casa Pride. (*VIBU*)
Jovanotti, nuovo Arriva in rete album e tour: L’indeciso, nuovo 2 date ad Acireale singolo di Petrolà
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Il cantautore palermitano Ernesto Petrolà
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27/09/2017
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05/10/2017
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MARTEDÌ 31 OTTOBRE 2017
18.
spettacolo
Riecco Jovanotti
S’intitola “Oh, vita!” il nuovo album di Lorenzo Jovanotti (in uscita per Universal Music il 1 dicembre) che sarà anticipato dall’omonimo singolo il 10 novembre, per lanciare così il nuovo tour che toccherà anche la Sicilia, cone due tappe (8 e 9 maggio) al Pal'Art Hotel di Acireale. “Oh, vita!” contiene 14 nuove canzoni scritte da Lorenzo e prodotte da Rick Rubin. A tre anni di distanza dall’ultimo multiplatino “Lorenzo 2015 CC” ecco dunque il 14° album
In uscita “Oh, vita!” «Per me un nuovo inizio»
Il Festival
di inediti, che a 30 anni da “Jovanotti for President” (1988), rappresenta un nuovo inizio. «È un disco importante per me, un nuovo inizio. E’ stata una grande avventura umana e musicale aver potuto lavorare a queste canzoni con Rick Rubin e iniziare una collaborazione con lui. Uno di quei desideri che mai avrei pensato che si potessero avverare. È un disco intenso, dritto al cuore e non vedo l’ora che esca, anzi spero che questo mese passi
più in fretta possibile e arrivi presto dicembre per poterlo condividere con tutti... e poi il tour». La cover dell’album - pubblicata ieri a sorpresa sui social di Lorenzo - è uno scatto di Giovanni Stefano Ghidini che dal 1987 ritrae Lorenzo in tutte le copertine dei suoi dischi. Il disco sarà pubblicato il 1 dicembre in versione standard, vinile e in musicassetta e sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Quattro siciliani in gara per Sanremo giovani Dinastia & Gli Ultimi, Cordio, Angela Nobile e Luigi Salvaggio
ROMA. Sono quattro i giovani artisti siciliani selezionati per partecipare alla grande sfida che permetterà di entrare tra le Nuove Proposte dell’edizione numero 68 del Festival di Sanremo. Si tratta di Dinastia & Gli Ultimi, ovvero il paternese rapper e cantautore Maurizio Dinastia con la sua band, lanciatissimo con il brano “Chi gliel’ha fatto fare” contro la mafia; il catanese Cordio (Pierfrancesco, 22 anni) che suona pianoforte e chitarra e che ha aperto molti concerti di Ermal Meta; Angela Nobile, la cantante siracusana, già protagonista l’estate scorsa delle tappe siciliane del tour di Fedez e J-Ax “Comunisti con il rolex”, che ha partecipato ai talent “The Voice of Italy” e “Tu si que Vales”, che concorrerà con la can-
zone “Un vuoto al cuore”, Luigi Salvaggio, 21 anni di Caltanissetta, 21 anni, studente universitario di chimica e tecnologie farmaceutiche, il vincitore di Castrocaro che di diritto partecipa alle selezioni per le selezioni Nuove proposte. Saranno esattamente 68, per volere del direttore artistico rispetto ai 60 previsti dal regolamento, coloro che parteciperanno alle audizioni dal vivo programmate per il 6 novembre a Roma. Ai 68 si ag-
Solo 12 parteciperanno alla diretta su Rai1 il 15 dicembre. In 6 alla finale
al cinema CATANIA
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Via Duca degli Abruzzi, 8 t095.373760 LOVING VINCENT. H. 1,35. Evento in replica. Il primo film dipinto su tela sulla vita di Van Gogh. Ore - 17,00 - 21,00. THOR: RAGNAROK. H. 2,10. Azione e fantascienza con Chris Hemsworth, Benedict Cumberbatch, Cate Blanchett, Anthony Hopkins. Ore 18,30 - 21,00. LA BATTAGLIA DEI SESSI. H. 2,01. Commedia tratta da una storia vera. Con Emma Stone, Steve Carell. Ore - 18,45. BOSCH. IL GIARDINO DEI SOGNI. Solo Mart 7 E Merc 8/11. Per il ciclo "La Grande Arte al Cinema". Il documentario su uno dei pittori più visionari della storia dellarte. SCEGLI L'ABBONAMENTO AGLI EVENTI: 5 ingressi euro 40, a scelta tra gli eventi in programma. Visitate il sito ufficiale www.alfierimultisala.it Intero feriali euro 6 - sab, dom e festivi euro 6,50. Per 3D euro 7. Ridotto feriali euro 4 sab, dom e festivi euro 5. Per 3D euro 5. Martedi non festivi prezzo unico euro 4. Per 3D euro 5. Mercoledi non festivi ed escluso prime ingresso euro 3,50 per donne e universitari muniti di libretto. No 3D. Film Evento: la tariffa non fa parte del listino ordinario e varia in base ai film e agli accordi con le distribuzioni. CINECITY ARISTON mm600|f|h|P|R|U|M|DTS|DBS Via Balduino, 15/A t095/430657 VITTORIA E ABDUL. H. 1,53. Tratto da un'incredibile storia vera, con il premio Oscar Judi Dench e Ali Fazal. Ore - 17,30 - 20,10 - 22,40. LA RAGAZZA NELLA NEBBIA. H. 2,10. Tratto dall'omonimo romanzo, un film di Donato Carrisi, con Toni Servillo, Jean Reno, Alessio Boni, Michela Cescon. Festa del Cinema di Roma. Ore - 17,15 - 20,00 - 22,35. MISTERO A CROOKED HOUSE. H. 1,55. Tratto da un romanzo di Agatha Christie, noir con Glenn Close, Gillian Anderson, Terence Stamp e Christina Hendricks. Ore - 17,00 - 19,45 - 22,30. CHI M'HA VISTO. H. 1,49. Commedia con Giuseppe Fiorello e Pierfrancesco Favino. Ore 19,30 - 22,00. VAMPIRETTO. H. 1,23. Cartone. Ore - 17,00. PRINCE-SIGN O' THE TIMES. Evento, solo il 21 e 22/11. Il concerto che è già entrato nella storia della musica. Quattro sale totalmente rinnovate con tecnologie e comfort di ultima generazione. Sistema 3D passivo Depth Q. Servizi di preacquisto del posto assegnato on-line e alle casse. www. cinecityariston.it KING MULTISALA CINESTUDIO mm290|f|h|DS|U|M Via A. De Curtis, 14 t095.530218 IL MIO GODARD di Michel Hazanavicius; con Louis Garrel, Stacy Martin, Bérénice Bejo; Presentato in Concorso al Festival di Cannes 2017; ore 18,00 - 20,20 (sala 1) - 22,30 (sala 2) UNA DONNA FANTASTICA di Sebastian Lelio; Vincitore dell'orso d'argento per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Berlino 2017; ore 20,20 - (sala - 2) L'ALTRA METÀ DELLA STORIA con Charlotte Rampling e Jim Broadbent; tratto dal best sellers "Il senso di una fine"; ore - 18,00 - (sala - 2)
giungerà il vincitore del Festival Voci Nuove Volti Nuovi Castrocaro Terme e Terra del Sole (edizione 2017), appunto il nisseno Salvaggio. «Io e i membri della commissione selezionatrice - dichiara Claudio Baglioni - abbiamo ricevuto un numero davvero molto alto di proposte da esaminare, riscontrando con entusiasmo e favore una grande vivacità creativa e un’appassionante varietà di stili musicali e poetici. È stato davvero difficile valutare e scegliere tra così tanti progetti di valore e, purtroppo, alcuni brani e interpreti interessanti sono rimasti indietro. Anche per questo - conclude il direttore artistico - abbiamo deciso di portare da 60 a 68 gli artisti giovani da riascoltare nelle successive audizioni dal vivo: 68 co-
mm numero posti
31 di Rob Zombie; Midnight cult Halloween night! solo martedì 31 ottobre (ingresso euro 4,00) ore - 22,30 - (sala - 1) Sala 1: 280 posti; sala 2: 66 posti; Disponibili le tessere per la rassegna Cinestudio 39 www.cinestudio.eu LO PO' MULTISALA mm700|f|DS|R|U|M|DTS Via Etnea, 256
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DALL’ALTO: CORDIO, ANGELA NOBILE, LUIGI SALVAGGIO, DINASTIA & GLI ULTIMI
me la prossima rassegna del Festival di Sanremo alla quale stiamo lavorando». La commissione musicale è capitanata dal direttore artistico Claudio Baglioni e composta da alcuni dei professionisti che realizzeranno la 68a edizione: Claudio Fasulo; Massimo Giuliano; Massimo Martelli; Duccio Forzano; Geoff Westley. La divisione delle 69 Nuove Proposte (comprende già il vincitore di Castrocaro) vede 62 singoli (22 donne e 40 uomini) e 7 gruppi. La parte del leone spetta al Centro con 27 partecipanti seguito dal Nord con 23 e il Sud con 18. L’Estero si ferma ad 1 selezionato. Per il dettaglio geografico delle Regioni: Abruzzo 3; Basilicata 1; Calabria 3; Campania 8; Emilia Romagna 3; Lazio 16; Lombardia 9; Marche 2; Piemonte 8; Puglia 1; Sardegna 1; Sicilia 4; Toscana 6; Veneto 3 e Estero 1. Al termine delle nuove audizioni saranno scelti 12 tra gruppi e artisti che parteciperanno alla diretta di “Sarà Sanremo”, in onda su Rai1 il 15 dicembre. Solo 6 di loro, infine, entreranno a far parte - assieme ai 2 vincitori di Area Sanremo - della categoria Nuove Proposte di Sanremo 2018. R. SP.
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SAN GIOVANNI LA PUNTA CENTRALE Via S. Ten. Scalia, 37 t095.7411637 COME DIVENTARE GRANDI NONOSTANTE I GENITORI Genere: Commedia Con Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno e M. Modine 18,00 20,00 - 22,00 La grande sala cinematografica più ricercata dalle famiglie - costo del biglietto sempre irrisorio. Da lunedì a giovedì euro 2,00.da lunedì a giovedì per tutti i bambini dai 3 anni e per gli studenti compresi gli universitari euro 1,50. Vi aspettiamo. CINESTAR MULTIPLEX (I PORTALI) mm2500|f|h|f|DS|R|U|M|DTS|DDEX|DBS|DD Via Montello, 62 t095.7515163 VITTORIA E ABDUL CON Judy Dench ORE - 17.35 - 20.05 - 22.35 TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI CON Ambra Angiolini ORE - 18.10 - 20.25 - 22.40 LA RAGAZZA NELLA NEBBIA ORE - 17.25 - 20.05 - 22.45 IT ORE - 17.15 - 18.05 - 20.00 - 21.00 22.45 EMOJII - ACCENDI LE EMOZIONI ORE - 16.10 MAZINGA Z - INFINITY ORE - 17.15 - 19.25 MONSTER FAMILY ORE - 17.50 SAW LEGACY ORE - 20.20 - 22.35 VAMPIRETTO ORE - 16.10 THOR RAGNAROK ORE - 17.15 - 18.30 - 20.00 21.15 - 22.45 SHINING Intero Euro 10 - Ridotto Euro 8 ORE 21.35 Il massimo della tecnologia e del comfort con lo schermo più grande del sud Italia. Apertura cinema tutti i giorni ore 17.00, sabato e domenica ore 15.00. Vendita on line attiva 24 ore su 24. Lunedì e mercoledì (esclusi festivi, prefestivi e anteprime) ingresso unico euro 6.50, per studenti euro 5.00; martedì (esclusi festivi, prefestivi e anteprime) ingresso unico euro 6.00; giovedì e venerdì euro 7.00, proiezioni 3D tutti i giorni intero euro 9.50, ridotto euro 8.00; lunedì e mercoledì possessore di Ikea Family euro 5.00 per film 2d(esclusi festivi, prefestivi e anteprime). Scopri la convenienza dell'abbonamento, 10 ingressi a soli 50 euro, validi tutti i giorni, festivi e prefestivi compresi (escluse proiezioni 3d). E' arrivata la student card sottoscrivila subito alle casse! Attenzione i film iniziano dopo circa 25 minuti dell'orario di inizio spettacolo indicato. www.cinestaronline.it
TRECASTAGNI METROPOLITAN mm800|f|DTS C.so Europa, 60 t095.7806615 VITTORIA E ABDUL ORE: 18,00 - 20,30 - 22,30 In contemporanea nazionale l'incredibile storia vera di una regina e del suo migliore amico. Con il premio Oscar Judi Dench e con Eddie Izzard. In Sony Digital 4K, Dolby Digital 7.1 Siamo anche su Facebook, segui la nostra pagina Cine Trecastagni. www.cinemetropolitan.it
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31/10/2017
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del
Jay-Z fa outing
ls &
ife tyle
OH, VITA!
01/12/2017
«Ho tradito mia moglie Beyoncè colpa della mia debolezza»
VENERDÌ 1 DICEMBRE 2017
spettacolo NEW YORK. Jay-Z fa ammissione di colpa pubblicamente e dice di aver tradito la moglie Beyoncè. Il rapper ne ha parlato in una lunga intervista al “New York Times” spiegando anche che aveva considerato la psicoterapia dopo aver ammesso di essere stato infedele e di fare ancora i conti con il suo passato da povero a Brooklyn nonostante ora sia una delle persone più influenti nel mondo della musica. «Devi sopravvivere - ha detto - e
.19
quando vai in modalità sopravvivenza che succede? Che ti chiudi in te stesso e anche con le donne non riesci a stabilire una relazione e scatta l’infedeltà». Durante l'intervista si è glissato sui nomi. Sia Jay-Z che Beyoncè hanno affrontato gli alti e bassi del loro matrimonio nelle canzoni. Il rapper ha alluso al tradimento nel singolo “4:44”, la moglie in “Sorry” del 2016 parla di una “Becky con i capelli belli”, riferito appunto all’altra donna.
La svolta di Lorenzo Cherubini dopo l'incontro con il produttore americano Rick Rubin «Rubin - racconta Jovanotti - lavora per sottrazione, non usa niente che non sia lo stretto indispensabile. Coglie la performance. Mentre io ho sempre lavorato per stratificazioni, per accumulo. Per me è stata anche un'esperienza difficile, perché Rubin mi ha messo a nudo, ha voluto partire quasi sempre da chitarra e voce, vestendo i pezzi con pochi strumenti essenziali. Lui punta ad ottenere il massimo con il minimo». Jova e Rubin sono partiti da 20 demo («che gli ho portato ad aprile»), ne hanno scelti 14 e, nel mese di agosto («chiusi in una villa in Toscana, perché Rubin ha voluto immergersi nel mio mondo») li hanno registrati, per poi mixarli a settembre a Los Angeles. «Questo è forse il disco più italiano che abbia mai fatto. Proprio perché l'ha prodotto un americano. Perché la distanza di Rubin ha aiutato a inquadrare meglio le cose», sottolinea Lorenzo, che nel disco cita, coscientemente o no, Lucio Dalla, A-
RICK RUBIN
A sinistra, Jovanotti e Rick Rubin, produttore leggendario che ha spaziato dai Beastie Boys ai Red Hot Chili Peppers, dalla rinascita di Johnny Cash ad Eminem, Rubin ha dato una forte impronta al nuovo album del rapper di Cortona
VENERDÌ 1 DICEMBRE 2017
spettacolo
Jay-Z fa outing
ls &
ife tyle
OH, VITA!
«Ho tradito mia moglie Beyoncè colpa della mia debolezza»
NEW YORK. Jay-Z fa ammissione di colpa pubblicamente e dice di aver tradito la moglie Beyoncè. Il rapper ne ha parlato in una lunga intervista al “New York Times” spiegando anche che aveva considerato la psicoterapia dopo aver ammesso di essere stato infedele e di fare ancora i conti con il suo passato da povero a Brooklyn nonostante ora sia una delle persone più influenti nel mondo della musica. «Devi sopravvivere - ha detto - e
.19
quando vai in modalità sopravvivenza che succede? Che ti chiudi in te stesso e anche con le donne non riesci a stabilire una relazione e scatta l’infedeltà». Durante l'intervista si è glissato sui nomi. Sia Jay-Z che Beyoncè hanno affrontato gli alti e bassi del loro matrimonio nelle canzoni. Il rapper ha alluso al tradimento nel singolo “4:44”, la moglie in “Sorry” del 2016 parla di una “Becky con i capelli belli”, riferito appunto all’altra donna.
La svolta di Lorenzo Cherubini dopo l'incontro con il produttore americano Rick Rubin «Rubin - racconta Jovanotti - lavora per sottrazione, non usa niente che non sia lo stretto indispensabile. Coglie la performance. Mentre io ho sempre lavorato per stratificazioni, per accumulo. Per me è stata anche un'esperienza difficile, perché Rubin mi ha messo a nudo, ha voluto partire quasi sempre da chitarra e voce, vestendo i pezzi con pochi strumenti essenziali. Lui punta ad ottenere il massimo con il minimo». Jova e Rubin sono partiti da 20 demo («che gli ho portato ad aprile»), ne hanno scelti 14 e, nel mese di agosto («chiusi in una villa in Toscana, perché Rubin ha voluto immergersi nel mio mondo») li hanno registrati, per poi mixarli a settembre a Los Angeles. «Questo è forse il disco più italiano che abbia mai fatto. Proprio perché l'ha prodotto un americano. Perché la distanza di Rubin ha aiutato a inquadrare meglio le cose», sottolinea Lorenzo, che nel disco cita, coscientemente o no, Lucio Dalla, A-
RICK RUBIN
A sinistra, Jovanotti e Rick Rubin, produttore leggendario che ha spaziato dai Beastie Boys ai Red Hot Chili Peppers, dalla rinascita di Johnny Cash ad Eminem, Rubin ha dato una forte impronta al nuovo album del rapper di Cortona
La nuova sfida di Jovanotti
“
In questo disco, per usare una metafora da viticoltore, troverete un Lorenzo in purezza
Non è più qui la festa chitarra acustica e voce per ripartire da zero MASSIMO VILLA
«L
a crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività sorge dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nascono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere “superato”». Le parole di Albert Einstein sono entrate nel “pensiero positivo” di Lorenzo “Jovanotti” Cherubini sin dal “Backup tour” del 2013. E il rapper di Cortona continua a farne tesoro, sorprendendo con i suoi progetti. Che sfidano l'incertezza di un «mondo intrecciato e sbagliato». Così, anche per l'uscita di Oh, Vita!, ha fatto le cose in grandi: il disco, il libro, il film, il negozio, il tour.
Il Jova Pop Shop Dalla scorsa mezzanotte in piazza Gae Aulenti a Milano ha aperto il Jova Pop Shop, negozio sullo stile di quelli aperti da Keith Haring a New York negli Anni Ottanta. Un luogo dove si terranno incontri, showcase e dj-set e dove saran-
il film
JOVA DAY
Il 10 dicembre in 45 multisala del Circuito UCI Cinemas in tutta Italia sarà il "Jova Day", con la proiezione di "Oh, vita! Making an album", il docufilm di Michele Lugaresi su tutte le fasi della nascita del progetto.
no in vendita il nuovo album, magliette, merchandising e memorabilia in tiratura limitata, il cui incasso sarà devoluto a quattro associazioni onlus, tre delle quali siciliane: WonderLAD, la casa realizzata a Catania dove i bambini con malattie gravi, insieme alle loro famiglie, sperimenteranno varie forme d'arte e creatività; La Casa di Toti, per il primo Albergo Etico in Sicilia, a Modica; Sos Primo Soccorso Cani e Gatti nata per soccorrere i randagi ritrovati per le vie di Palermo.
SBAM! Tra gli oggetti in vendita nel Jova Pop Shop anche il libro SBAM! (titolo di uno dei pochi brani dance di Oh, Vita!), diario di lavorazione dell'album. Un volume arricchito da scritti di autori quali Vasilij Grossman, Dave Eggers, Zadie Smith, Gabriel García Márquez, in cui Lorenzo Cherubini racconta la realizzazione del nuovo lavoro prodotto da uno dei suoi idoli, Rick Rubin. «Lavorare con Rubin è stata la realizzazione di qualcosa che non osavo nemmeno sognare, la sua musica è il motivo per cui ho scelto di fare questo
driano Celentano, Enzo Jannacci, Francesco De Gregori. «Oh, vita! ha due anime opposte - racconta Cherubini - una più cantautorale e una più hip hop, da dj. Aspetti dell'irrequietezza che da sempre mi appartiene. Piacerà o non piacerà, non lo so, ma è indubbio che sia una parte importante del mio cammino. In questo disco, per usare una metafora da viticoltore, troverete Jovanotti in purezza. Per me è un nuovo inizio. Si riparte da zero. Questo è come fosse il mio primo disco». mestiere» commenta Jova. Produttore leggendario che ha spaziato dai Beastie Boys ai Red Hot Chili Peppers, dalla rinascita di Johnny Cash ad Eminem, Rubin ha dato una forte impronta all'album. «La caratteristica principale che ha impresso è una scarnezza, un'essenzialità che in certo senso mi ha reso più autentico di quanto io stesso non sia riuscito a fare nei miei tredici album precedenti».
Oh, Vita! E, in effetti, è il Jovanotti che non ti aspetti quello che prevale in Oh, Vita!. E' il folksinger acustico di Sbagliato e di Viva libertà; è il cinquantunenne che a
ben trent'anni dal debutto celebra la vita la celebra con un singolo che racconta la pienezza della vita, la meraviglia dell'innamoramento; è il ragazzo bianco dello straordinario talking-blues Quello che intendevi, ritratto alla Roberto Saviano dell'Italia di oggi; è il narratore di Affermativo; è il Toto Cutugno pop di In Italia, viaggio tra i luoghi comuni del Belpaese; è il cantautore romantico che suona al Chiaro di Luna la sua Paura di niente. La ridondanza sonora di Lorenzo 2015 CC viene essiccata nel suono spoglio di una chitarra acustica. E le malinconiche ballate hanno la meglio sul ritmo. Insomma, non è più tempo di E' qui la festa.
JOVANOTTI
51 anni, 30 anni di carriera, “Oh, vita!” è il suo album numero 14 (foto di Giovanni Ghidini)
Il Jova Day, il tour Il 10 dicembre in 45 multisala del Circuito UCI Cinemas in tutta Italia sarà il “Jova Day”, con la proiezione di Oh, vita! Making an album, il docufilm di Michele Lugaresi che racconta tutte le fasi della nascita del progetto. Infine, il 12 febbraio il via al tour che l'8 e 9 maggio farà tappa alla Pal'Art Hotel di Acireale. «L'approccio di questo disco sta anche influenzando i pezzi vecchi» annuncia Jovanotti. «Sto spingendo la mia band ad asciugare i pezzi. Però devo ammettere che l'idea di fare un tour acustico in futuro è qualcosa che mi incuriosisce, perché ormai sono innamorato della chitarra acustica».
Apre il Jova Pop Shop: gli incassi a tre onlus siciliane Sos primo soccorso cani e gatti WonderLAD, lo spazio a Catania «All’inizio ho pensato a uno scherzo» per bimbi malati e le loro famiglie
“La casa di Toti” a Modica una comunità per ragazzi speciali
PALERMO. «Quando mi hanno telefonato, ho pensato a uno scherzo». Invece era tutto vero: tra i 4 progetti supportati da Lorenzo Jovanotti, c’è il rifugio Onlus Sos primo soccorso cani e gatti di Francesca Cognato a Palermo. Un rifugio, senza luce e acqua, che ospita circa 140 cani, ubicato in una traversa di via Casaline, ma sotto sfratto dal Comune di Palermo che minaccia di togliere all’associazione anche l’area confiscata alla mafia che, anni fa, le aveva concesso per realizzare un rifugio. Rifugio che, per mancanza di fondi, non esiste ancora. «Non è stato possibile finora costruire il nuovo rifugio - spiega Francesca Cognato -, anche se alcuni lavori, a rilento e con le mie forze, sono stati realizzati: è stato riparato il muro di cinta, è stata sistemata la sede legale, stiamo decespugliando
MODICA. Dare una casa e un lavoro a un gruppo di ragazzi “speciali”. E’ il sogno sempre più concreto di Muni Sigona, mamma di un ragazzo autistico 18enne che con entusiasmo e coraggio da leonessa sta costruendo “La casa di Toti” «per conciliare impresa sociale e occupazione - spiega - per creare una casa, una comunità residenziale, dove sette ragazzi potranno vivere in cohousing e lavorare, assistiti da tutor. Una casa che sta sorgendo nella campagna di Modica accanto alla villa antica, già casa vacanza, che diventerà un albergo etico». Muni e il marito Michele, insieme con altri genitori di ragazzi “speciali”, hanno creato un gruppo forte di famiglie, psicologi, educatori «per realizzare un “dopo di noi” e un progetto per questi ragazzi». Non è facile trovare strutture o comu-
l’area. Ma il Comune vuole vedere il rifugio pronto: come si fa? Spero nella provvidenza divina...». Francesca Cognato è la volontaria che ogni giorno si prende cura dei cani. «Gli abbandoni sono continui. Il sindaco mi vieta di fare entrare cani nel rifugio, ma io mica li vado a cercare: però, se me li buttano dentro o me li fanno trovare davanti al rifugio, non riesco a lasciarli fuori. Il reato che mi contestano è avere salvato i cani». Per sostenere l’associazione, si può donare a Postepay evolution n. 5333 1710 2608 3341 intestata a Francesca Cognato codice fiscale CGNFNC59E60G273R; oppure Iban IT07I0760104600001031916693, oppure Paypal sosprimosoccorso@gmail.com. MARIA AUSILIA BOEMI
CATANIA. Si chiama WonderLAD, la casa che accoglierà i bambini affetti da gravi malattie insieme alle loro famiglie che sta nascendo a Catania a ridosso del parcheggio di via Due Obelischi, uno dei progetti che saranno sostenuti da Jovanotti con il suo Jova Pop Shop. Il progetto ha vinto il concorso internazionale di architettura WonderLad - bandito dall’associazione Lad onlus (per sms solidali e donazioni informazioni sul loro sito) - al quale hanno partecipato ben 104 professionisti provenienti da tutta Europa, segno dell’interesse suscitato dall’iniziativa. Direttore dei lavori è l’ingegnere catanese Emilio Randazzo che, con la moglie Cinzia Favara Scacco, psicologa, è l’ideatore di questa iniziativa.
«È un grande cuore, una casa-abbraccio, un luogo dove i tanti bambini e le loro famiglie saranno accolti e accompagnati in modo da poter vivere in modo sereno la propria situazione. Per la nostra associazione, per gli amministratori del Comune di Catania e i tanti amici che sostengono il progetto, la realizzazione di WonderLAD rappresenta la realizzazione di un sogno e la dimostrazione che quando le finalità sono reali si possono mettere insieme forze diverse e creare potente sinergia», commenta Cinzia Favara Scacco. Nella casa durante il periodo delle cure, i bambini e i ragazzi con patologie oncologiche potranno vivere con le loro famiglie facendo varie attività che li aiuteranno ad affrontare e a superare la malattia.
nità, «ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni», aggiunge Muni. Che ha avuto l’idea «dopo aver scoperto l’esistenza di un albergo etico ad Asti gestito da giovani down». A gennaio saranno tra i quattro progetti raccontati su Rai3 dal programma “Inviati speciali”. È stata una grande sorpresa il sostegno di Jovanotti, «non l’abbiamo mai incontrato - racconta ancora - è stato Giovanni Cupidi, battagliero difensore dei diritti dei disabili che ho conosciuto al Disability Pride a parlargli del nostro sogno. Siamo felici che abbia scelto un progetto siciliano concreto, trasparente, sostenuto da sponsor, dal crowdfunding e dall’aiuto di tante persone di cuore». Si può donare il 5x1000 alla casa di Toti inserendo il codice fiscale 90028660885. OMBRETTA GRASSO
La nuova sfida di Jovanotti
“
In questo disco, per usare una metafora da viticoltore, troverete un Lorenzo in purezza
Non è più qui la festa chitarra acustica e voce per ripartire da zero MASSIMO VILLA
«L
a crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività sorge dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che nascono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere “superato”». Le parole di Albert Einstein sono entrate nel “pensiero positivo” di Lorenzo “Jovanotti” Cherubini sin dal “Backup tour” del 2013. E il rapper di Cortona continua a farne tesoro, sorprendendo con i suoi progetti. Che sfidano l'incertezza di un «mondo intrecciato e sbagliato». Così, anche per l'uscita di Oh, Vita!, ha fatto le cose in grandi: il disco, il libro, il film, il negozio, il tour.
Il Jova Pop Shop Dalla scorsa mezzanotte in piazza Gae Aulenti a Milano ha aperto il Jova Pop Shop, negozio sullo stile di quelli aperti da Keith Haring a New York negli Anni Ottanta. Un luogo dove si terranno incontri, showcase e dj-set e dove saran-
il film
JOVA DAY
Il 10 dicembre in 45 multisala del Circuito UCI Cinemas in tutta Italia sarà il "Jova Day", con la proiezione di "Oh, vita! Making an album", il docufilm di Michele Lugaresi su tutte le fasi della nascita del progetto.
no in vendita il nuovo album, magliette, merchandising e memorabilia in tiratura limitata, il cui incasso sarà devoluto a quattro associazioni onlus, tre delle quali siciliane: WonderLAD, la casa realizzata a Catania dove i bambini con malattie gravi, insieme alle loro famiglie, sperimenteranno varie forme d'arte e creatività; La Casa di Toti, per il primo Albergo Etico in Sicilia, a Modica; Sos Primo Soccorso Cani e Gatti nata per soccorrere i randagi ritrovati per le vie di Palermo.
SBAM! Tra gli oggetti in vendita nel Jova Pop Shop anche il libro SBAM! (titolo di uno dei pochi brani dance di Oh, Vita!), diario di lavorazione dell'album. Un volume arricchito da scritti di autori quali Vasilij Grossman, Dave Eggers, Zadie Smith, Gabriel García Márquez, in cui Lorenzo Cherubini racconta la realizzazione del nuovo lavoro prodotto da uno dei suoi idoli, Rick Rubin. «Lavorare con Rubin è stata la realizzazione di qualcosa che non osavo nemmeno sognare, la sua musica è il motivo per cui ho scelto di fare questo
driano Celentano, Enzo Jannacci, Francesco De Gregori. «Oh, vita! ha due anime opposte - racconta Cherubini - una più cantautorale e una più hip hop, da dj. Aspetti dell'irrequietezza che da sempre mi appartiene. Piacerà o non piacerà, non lo so, ma è indubbio che sia una parte importante del mio cammino. In questo disco, per usare una metafora da viticoltore, troverete Jovanotti in purezza. Per me è un nuovo inizio. Si riparte da zero. Questo è come fosse il mio primo disco». mestiere» commenta Jova. Produttore leggendario che ha spaziato dai Beastie Boys ai Red Hot Chili Peppers, dalla rinascita di Johnny Cash ad Eminem, Rubin ha dato una forte impronta all'album. «La caratteristica principale che ha impresso è una scarnezza, un'essenzialità che in certo senso mi ha reso più autentico di quanto io stesso non sia riuscito a fare nei miei tredici album precedenti».
Oh, Vita! E, in effetti, è il Jovanotti che non ti aspetti quello che prevale in Oh, Vita!. E' il folksinger acustico di Sbagliato e di Viva libertà; è il cinquantunenne che a
ben trent'anni dal debutto celebra la vita la celebra con un singolo che racconta la pienezza della vita, la meraviglia dell'innamoramento; è il ragazzo bianco dello straordinario talking-blues Quello che intendevi, ritratto alla Roberto Saviano dell'Italia di oggi; è il narratore di Affermativo; è il Toto Cutugno pop di In Italia, viaggio tra i luoghi comuni del Belpaese; è il cantautore romantico che suona al Chiaro di Luna la sua Paura di niente. La ridondanza sonora di Lorenzo 2015 CC viene essiccata nel suono spoglio di una chitarra acustica. E le malinconiche ballate hanno la meglio sul ritmo. Insomma, non è più tempo di E' qui la festa.
JOVANOTTI
51 anni, 30 anni di carriera, “Oh, vita!” è il suo album numero 14 (foto di Giovanni Ghidini)
Il Jova Day, il tour Il 10 dicembre in 45 multisala del Circuito UCI Cinemas in tutta Italia sarà il “Jova Day”, con la proiezione di Oh, vita! Making an album, il docufilm di Michele Lugaresi che racconta tutte le fasi della nascita del progetto. Infine, il 12 febbraio il via al tour che l'8 e 9 maggio farà tappa alla Pal'Art Hotel di Acireale. «L'approccio di questo disco sta anche influenzando i pezzi vecchi» annuncia Jovanotti. «Sto spingendo la mia band ad asciugare i pezzi. Però devo ammettere che l'idea di fare un tour acustico in futuro è qualcosa che mi incuriosisce, perché ormai sono innamorato della chitarra acustica».
Apre il Jova Pop Shop: gli incassi a tre onlus siciliane Sos primo soccorso cani e gatti WonderLAD, lo spazio a Catania «All’inizio ho pensato a uno scherzo» per bimbi malati e le loro famiglie
“La casa di Toti” a Modica una comunità per ragazzi speciali
PALERMO. «Quando mi hanno telefonato, ho pensato a uno scherzo». Invece era tutto vero: tra i 4 progetti supportati da Lorenzo Jovanotti, c’è il rifugio Onlus Sos primo soccorso cani e gatti di Francesca Cognato a Palermo. Un rifugio, senza luce e acqua, che ospita circa 140 cani, ubicato in una traversa di via Casaline, ma sotto sfratto dal Comune di Palermo che minaccia di togliere all’associazione anche l’area confiscata alla mafia che, anni fa, le aveva concesso per realizzare un rifugio. Rifugio che, per mancanza di fondi, non esiste ancora. «Non è stato possibile finora costruire il nuovo rifugio - spiega Francesca Cognato -, anche se alcuni lavori, a rilento e con le mie forze, sono stati realizzati: è stato riparato il muro di cinta, è stata sistemata la sede legale, stiamo decespugliando
MODICA. Dare una casa e un lavoro a un gruppo di ragazzi “speciali”. E’ il sogno sempre più concreto di Muni Sigona, mamma di un ragazzo autistico 18enne che con entusiasmo e coraggio da leonessa sta costruendo “La casa di Toti” «per conciliare impresa sociale e occupazione - spiega - per creare una casa, una comunità residenziale, dove sette ragazzi potranno vivere in cohousing e lavorare, assistiti da tutor. Una casa che sta sorgendo nella campagna di Modica accanto alla villa antica, già casa vacanza, che diventerà un albergo etico». Muni e il marito Michele, insieme con altri genitori di ragazzi “speciali”, hanno creato un gruppo forte di famiglie, psicologi, educatori «per realizzare un “dopo di noi” e un progetto per questi ragazzi». Non è facile trovare strutture o comu-
l’area. Ma il Comune vuole vedere il rifugio pronto: come si fa? Spero nella provvidenza divina...». Francesca Cognato è la volontaria che ogni giorno si prende cura dei cani. «Gli abbandoni sono continui. Il sindaco mi vieta di fare entrare cani nel rifugio, ma io mica li vado a cercare: però, se me li buttano dentro o me li fanno trovare davanti al rifugio, non riesco a lasciarli fuori. Il reato che mi contestano è avere salvato i cani». Per sostenere l’associazione, si può donare a Postepay evolution n. 5333 1710 2608 3341 intestata a Francesca Cognato codice fiscale CGNFNC59E60G273R; oppure Iban IT07I0760104600001031916693, oppure Paypal sosprimosoccorso@gmail.com. MARIA AUSILIA BOEMI
CATANIA. Si chiama WonderLAD, la casa che accoglierà i bambini affetti da gravi malattie insieme alle loro famiglie che sta nascendo a Catania a ridosso del parcheggio di via Due Obelischi, uno dei progetti che saranno sostenuti da Jovanotti con il suo Jova Pop Shop. Il progetto ha vinto il concorso internazionale di architettura WonderLad - bandito dall’associazione Lad onlus (per sms solidali e donazioni informazioni sul loro sito) - al quale hanno partecipato ben 104 professionisti provenienti da tutta Europa, segno dell’interesse suscitato dall’iniziativa. Direttore dei lavori è l’ingegnere catanese Emilio Randazzo che, con la moglie Cinzia Favara Scacco, psicologa, è l’ideatore di questa iniziativa.
«È un grande cuore, una casa-abbraccio, un luogo dove i tanti bambini e le loro famiglie saranno accolti e accompagnati in modo da poter vivere in modo sereno la propria situazione. Per la nostra associazione, per gli amministratori del Comune di Catania e i tanti amici che sostengono il progetto, la realizzazione di WonderLAD rappresenta la realizzazione di un sogno e la dimostrazione che quando le finalità sono reali si possono mettere insieme forze diverse e creare potente sinergia», commenta Cinzia Favara Scacco. Nella casa durante il periodo delle cure, i bambini e i ragazzi con patologie oncologiche potranno vivere con le loro famiglie facendo varie attività che li aiuteranno ad affrontare e a superare la malattia.
nità, «ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni», aggiunge Muni. Che ha avuto l’idea «dopo aver scoperto l’esistenza di un albergo etico ad Asti gestito da giovani down». A gennaio saranno tra i quattro progetti raccontati su Rai3 dal programma “Inviati speciali”. È stata una grande sorpresa il sostegno di Jovanotti, «non l’abbiamo mai incontrato - racconta ancora - è stato Giovanni Cupidi, battagliero difensore dei diritti dei disabili che ho conosciuto al Disability Pride a parlargli del nostro sogno. Siamo felici che abbia scelto un progetto siciliano concreto, trasparente, sostenuto da sponsor, dal crowdfunding e dall’aiuto di tante persone di cuore». Si può donare il 5x1000 alla casa di Toti inserendo il codice fiscale 90028660885. OMBRETTA GRASSO
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© LA RIPRODUZIONE E LA UTILIZZAZIONE DEGLI ARTICOLI E DEGLI ALTRI MATERIALI PUBBLICATI NEL PRESENTE GIORNALE SONO ESPRESSAMENTE RISERVATE
Cultura & Spettacoli 35
GIORNALE DI SICILIA
Venerdì 1 dicembre 2017
musica. Esce oggi «Oh, vita!» nuovo album di inediti prodotto da Rick Rubin: «Un sogno che si avvera, mi ha chiesto solo che le emozioni passassero dalla chitarra»
Jovanotti cambia pelle e torna all’essenza 0 Mix di cantautorato e hip hop. Lorenzo: «Sono uscito dalla mia comfort zone e mi sono messo a nudo». A febbraio il tour Lorenzo ha presentato il nuovo lavoro nel Jova Pop Shop, il temporary shop di «figate» aperto per 11 giorni a Milano in cui trovare oggetti a tiratura limitata il cui incasso sarà devoluto a quattro associazioni. Claudia Fascia MILANO
OOO Jovanotti cambia pelle. Di nuovo. Dopo 30 anni di carriera, dopo 13 album di inediti, dopo decine di stadi e palazzetti sold out, Lorenzo Cherubini azzera il recente passato musicale fatto di pop elettronico e sonorità etniche e riparte da Oh, vita!, il nuovo disco in uscita oggi per Universal al quale ha lavorato con Rick Rubin (“qualcosa di più di un sogno che si avvera”), il produttore americano che lo ha spogliato degli orpelli per riportarlo all’essenza della musica. Ripartendo da voce e chitarra. «Non l’avevo mai fatto, è stato faticoso, ma incredibilmente stimolante. Volevo essere all’altezza della situazione, di uno che ha lavorato con Jhonny Clash, Adele, Ed Sheeran, i Red Hot Chili Peppers. A lui non interessava il mio passato, ma piuttosto questo disco. “E voglio che interessi anche a te, senza continuità con ciò che hai fatto prima”, mi ha detto. E non gli interessavano neanche i testi, voleva che l’emozione passasse dalla musica, non dalle parole». Un album dalla lunga gestazione ma dalla
veloce realizzazione (“siamo stati in studio solo 18 giorni”) con più anime, che si piazza a metà strada tra il cantautorato e l’hip hop, con incursioni nel reggae e nel folk romagnolo. «Oh, vita! ha due facce opposte: una più cantautorale e una più hip hop, da dj. Aspetti dell’irrequietezza che da sempre mi appartiene - racconta Lorenzo, che ha scelto di presentare il nuovo lavoro nel Jova Pop Shop, il temporary shop di «figate» aperto per 11 giorni a Milano in cui trovare merchandising e oggetti a tiratura limitata il cui incasso sarà devoluto a quattro associazioni -. Non so se l’album piacerà o meno, ma è indubbio che sia una parte importante del mio cammino. Devo ammettere che in parte sono terrorizzato perché Rubin con questo disco mi ha messo a nudo, di fronte ai miei limiti, facendomi uscire dalla mia comfort zone, fatta di trucchi del mestiere e furbizie tecnologiche che si acquisiscono negli anni. Eppure è il disco più mio che ho mai fatto. Ha fatto la differenza e forse se faccio questo mestiere lo devo a lui, alle prime cose che gli ho sentito fare con i Beastie Boys. E pensare che ai tempi di Serenata Rap provammo a contattarlo, ma non ci rispose nemmeno...», ricorda con un sorriso. E un sorriso lo strappa lui quando racconta come a 8 anni volesse fare il Papa, «mi piaceva il casino che c’era a San Pietro, l’attenzione per quell’uomo che si affacciava da una finestra». Un cambio di pelle, ma non il disco
talent show
X Factor, inediti in testa nelle top di Itunes e Spotify
Nuovo album di inediti per Lorenzo Cherubini «della svolta», «perché è una parola che non mi piace. Non so cosa succederà ora. Ma è come se Oh, vita! fosse in qualche modo il mio primo album (e sicuramente è più vicino a quelli degli anni Novanta che non agli ultimi).
Partiamo da qui, vedremo quello che succederà. Ma indietro non si torna». Già mentre era al lavoro su Lorenzo 2015, Jovanotti sentiva che qualcosa stava cambiando. «Avevo bisogno di uscire dalla routine lavorativa e senti-
OOO «Nata come una delle principali novità dell'edizione in corso di X Factor, l'uscita anticipata degli inediti alla 5^puntata - rispetto alla consueta semifinale - ha già prodotto dei risultati incredibili. A una settimana esatta dagli inediti infatti - spiega Sky -, i brani dei concorrenti Gabriele Esposito (Limits), il siciliano Lorenzo Licitra (In the Name of Love), Maneskin (Chosen), Enrico Nigiotti (L'amore è), Andrea Radice (Lascia che sia), Rita Bellanza (Le parole che non dico mai), Ros (Rumore), Samuel Storm (The story), ma anche quello di Camille Cabaltera (Worth it), dominano la classifica di iTunes occupando le prime posizioni, registrando oltre 3 milioni di stream su Spotify, dove i brani, prodotti da Sony Music Italia, hanno occupato nel primo weekend 8 posti (tra cui il 1 e il 2) nei primi 20 della Viral-50 Italia. Inoltre 2 inediti sono nei primi 5 posti della classifica Viral 50 - Globale di Spotify e due nella Top 50 Italia. Numeri di un successo a cui si aggiungono 2.575.000 visualizzazioni Youtube sul canale ufficiale di X Factor Italia per le esibizioni degli inediti».
vo che quello era l’ultimo capitolo di un ciclo durato 10 anni». Anche le parole assumono un nuovo significato. Come “libertà», intorno cui ruota tutto il disco. «È una parola che va riempita di un nuovo significato, bisogna soffiarci dentro per dare nuovo spirito. E libertà è una parola che è stata sulle montagne russe, usata dal pc e dalla dc, da Berlusconi e dagli hacker della rete. Di tutte le parole è quella più svuotata di significato». Insieme al disco (che esce in cd, vinile e musicassetta), e oltre temporary store, c’è anche Sbam! (“un libro, una rivista, o meglio un almanacco. Metà diario di viaggio, metà party letterario al quale hanno aderito scrittori come Gabriel Garcia Marquez, Zadie Smith, Donatella Di Pietrantonio, Davide Toffolo”), e il docu-film Oh, vita! Making an album, in sala per un giorno. E poi il tour, che parte il 12 febbraio (e per questo esclude un passaggio al Festival di Saremo) da Milano, con 10 date (e poi 8 a Roma, 8 a Firenze e altre in tutta Italia “perché voglio prendere la residenza nei palazzetti”). «Siamo già al lavoro e... sarà una mega festa, si ballerà. Ci saranno 6-7 pezzi dell’album, e poi il cuore dello show sarà il mio repertorio. Ma la mia nuova pelle si sentirà anche sui pezzi vecchi, rivissuti in maniera più scarna, più rock’n’roll». E poi a giugno è pronto per partecipare al concerto per Pino Daniele. “Se si riuscirà a organizzare, ci sarò».
SICILIAN SOUND. Esce «They Cant’ Cage the Light», primo album in studio con nove tracce del duo di Troina, che già all’esordio tre anni fa conquistò pubblico e critica
Un viaggio in musica dalla luce al buio con i Black Jezus Palermo
OOO Quando il primo EP dei da Black Jezus venne pubblicato, a ottobre di tre anni fa, furono in tanti a rimanere sorpresi da questo duo di Troina. Luca Impellizzeri (alla chitarra e alla voce) e Ivano Amata (lui ai sintetizzatori, alle drum machine e alle altre chitarre) avevano sfornato un disco nudo, intimo e caldo, che con l’orecchio guardava a mondi distantissimi dall’entroterra siciliano: il Wisconsin, i campi dell’Alabama, la foce del Mississipi. Di questo se ne accor-
se il pubblico, ma soprattutto se ne accorsero i giornali (Rockit inserì il duo in Spinga Signora Spinga, la lista delle band da tenere d’occhio per il futuro) e le radio (King Kong di Radio1 Rai). A tre anni di distanza, il duo è tornato con They Cant’ Cage the Light, primo album in studio, nove tracce che ruotano sul contrasto luce e buio, aria e gabbie, mazzi di rose e macchie di sangue. «È un concept album – racconta Luca Impellizzeri – che sviluppa queste contrapposizioni in lungo e in largo. La traccia che dà
Luca Impellizzeri e Ivano Amata sono i «Black Jezus»
il titolo al disco (la prima, ndr.), un brano di didascalia spiritual molto secca, va letta come un’epigrafe», una stele che indica come procederà il viaggio dal buio di Ways alla luce finale di Sometimes. «Abbiamo esplorato questo dualismo luce/buio in tutti i modi possibili: l’uomo in copertina, ad esempio, ha la camicia macchiata di sangue. Gli hanno sparato, ma in mano ha un mazzo di rose. Come se volesse dire: io vengo in pace, nonostante la guerra; porto la luce nonostante
l’oscurità». Il delta blues da una parte, i sintetizzatori dall’altra: They Can’t Cage the Light sviluppa il percorso cominciato con Don’t Mean a Thing, aggiungendo la coralità del soul di Kendrick Lamar, di D’Angelo, di Anderson Paak, di Thundercat. «Abbiamo sviluppato un discorso sonoro completamente nuovo, diventando un po’ più Black e un po’ meno Jezus. Ci siamo sporcati di terra, conservando l’elemento acustico che è sempre stato nostro. Vorremmo essere definiti come “black folk”, per sviluppare l’ennesima dualità: il buio della musica black e la luce del folk». (*TABUA*) Tancredi Bua
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GIORNALE DI SICILIA
Lunedì 4 dicembre 2017
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Sport 45
GIORNALE DI SICILIA
Mercoledì 6 dicembre 2017
dopo lo scandalo doping. Ai Giochi invernali di Pyeongchang parteciperanno solo quelli invitati dal comitato esecutivo. Gareggeranno sotto la bandiera a 5 cerchi
Il Cio ferma la Russia, alle Olimpiadi 2018 solo gli atleti «puliti» 0 Sospensione immediata, la tv di Mosca boicotta l’evento Gli atleti invitati parteciperanno, sia in gare individuali o di squadra, sotto il nome di «Olympic Athlete From Russia». E da Mosca le prime reazioni: «Una umiliazione non gareggiare con la propria bandiera». Giovanni Esposito ROMA
OOO Russia esclusa dai Giochi invernali di Pyeongchang 2018 e sospensione del comitato olimpico russo (Roc) con effetto immediato: lo ha annunciato il presidente del Cio Thomas Bach al termine del comitato esecutivo - riunito a Losanna - che ha analizzato i risultati del rapporto Schimd sul cosiddetto
«doping di Stato» e dal quale è emersa la «manipolazione sistematica delle regole e del sistema anti-doping in Russia». In Corea del Sud potranno partecipare - su invito di un panel apposito presieduto da Valerie Fourneyron - atleti russi indipendenti «puliti» che avranno dimostrato di non avere avuto coinvolgimenti nel doping di Stato: potranno gareggiare sotto la bandiera olimpica in una squadra che si chiamerà «Olympic Athlete from Russia», con una divisa neutrale e senza inno russo (ma quello olimpico) in caso di vittoria. Sarà comunque il Cio, a sua assoluta discrezione, a indicare gli atleti da invitare. «È stato un attacco senza precedenti all’integrità dei gio-
chi olimpici e dello sport», ha commentato Bach sottolineando che «il comitato esecutivo dopo aver seguito il giusto processo ha emanato sanzioni proporzionali per questa manipolazione sistematica proteggendo al contempo gli atleti puliti». La notizia è arrivata quando a Mosca era sera: le prime reazioni sono state quelle del vice presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Alexander Lebedev, secondo cui «la Russia dovrebbe boicottare i prossimi giochi olimpici invernali poiché partecipare senza poter gareggiare con la propria bandiera significa essere umiliati», mentre la tv statale russa non trasmetterà i Giochi di Pyeongchang, in assen-
Il comitato esecutivo del Cio ha sospeso la Russia dai giochi di Corea dopo lo scandalo del doping di Stato za della nazionale russa. Lo ha fatto sapere il servizio stampa del conglomerato VGTRK - a cui fanno capo le reti di Stato - citato dalla Tass. «Non cambiamo la nostra posizione: senza la Nazionale non trasmetteremo i giochi olimpici 2018». Pesantissime le decisioni del comitato esecutivo del Cio: esclusi a vita dalle olimpiadi il ministro
dello sport, Vitaly Mutko, e il suo allora vice ministro, Yuri Nagornykh, sollevato dal suo ruolo nell’ambito del Comitato organizzativo di Pechino 2022 Dmitry Chernyshenko, ad del Comitato di Sochi 2014, sospensione per il presidente del Comitato olimpico russo Alexander Zhukov (che è anche membro Cio proprio in virtù della sua
carica); multa di 15 milioni di dollari al comitato russo per le spese sostenute dal Cio per le indagini e i controlli indipendenti. Il Cio si riserva di revocare parzialmente o totalmente la sospensione del Roc prima della cerimonia di chiusura dei Giochi del 2018, a condizione che le decisioni siano pienamente rispettate e attuate.
Basket, champions League. I paladini, sempre più ultimi in classifica, speravano di sfruttare l’«effetto» Maynor anche in Europa. Ma cedono ai tedeschi nel finale
All’Orlandina non riesce l’impresa, vince il Ludwigsburg Capo d’Orlando Ludwigsburg
61 72
SIKELIARCHIVI: Galipò ne, Alibegovic 10, Maynor 4, Ihring, Atsur 16, Kulboka 3, Lagana’ ne, Delas 5, Wojciechowski 17, Ikovlev 6, Donda ne, Carlo Stella ne. all: Di Carlo MHP RIESEN: Walkup 14, Evans 7, Johnson 9, McCray 4, Sears, Geske, Peter-McNeilly 8, Koch 4, Seric, Waleskowski 10, Cook, Thiemann 16. all: Patrick ARBITRI: Obradovic, Kounelles e Michaelides note: PARZIALI: 7-13, 30-29 (23-16), 48-53 (18-24), 61-72 (13-19)
CAPO D’ORLANDO
OOO La SikeliArchivi Capo d’Orlando stecca nella settima giornata del girone B di Champions League, subendo la terza sconfitta casalinga del girone d’andata, sesta assoluta, e virando la boa di metà regular season in ultima posizione con un bilancio di una gara vinta e sei perse e con poche speranze per i paladini di entrare nel quartetto che andrà ai play-off, mentre quelle di chiudere in quinta o sesta posizione che vale la post season di
Fiba Europe Cup passano da due vittorie interne nei due prossimi martedì e con differenza canestri da ribaltare con Gaziantep e Chalon (68-73 nella sfida del pomeriggio). Dopo un avvio con troppi errori onore al Ludwigsburg che si è aggrappato alla difesa ed alla maggiore reattività (22 palle perse dai paladini che hanno tirato 15 volte in meno degli ospiti) per conquistare con pieno merito la sesta vittoria che lascia i tedeschi in vetta al
raggruppamento ex-aequo con i campioni in carica di Tenerife, ieri sera travolgenti nel big match su Neptunas (90-67). La partita dei biancoazzurri di coach Gennaro di Carlo è stata comunque discreta ed anzi, dopo lo 0-4 di partenza, il 7-4 firmato Atsur (3 triple nel primo quarto per il turco) sembrava il preludio ad un’altra serata di gala pur se capitan Delas e l’ultimo acquisto in casa orlandina, Maynor, hanno deluso.
Nel secondo periodo si è vista la migliore Orlandina con Wojciekowski nuovamente ispirato ma i tedeschi, con un tourbillon di cambi e nonostante due falli ed un antisportivo (espulso Waleskowski) hanno preso in mano il match con Thiemann e Walkup ispirati ed Evans da 14 rimbalzi, gestendolo fino alla sirena. I paladini ieri sera speravano di poter ripetere l’exploit di sabato scorso che ha portato la vittoria in campionato contro il Trento pure in Europa. Ma evidentemente i tedeschi erano di caratura superiore. (*CA*)
Il tecnico Gennaro Di Carlo
Claudio Argiri
del
07/12/2017
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46 Sport
GIORNALE DI SICILIA
Giovedì 7 dicembre 2017
Olimpiade invernale. Putin fa il mea culpa: «Se si è arrivati alle sanzioni è anche colpa nostra, ok ai nostri atleti neutrali». Poi accusa: «Il doping è stato un pretesto»
Giochi 2018, la Russia fuori da Pyeongchang dice no al boicottaggio 0 Squalifiche Sochi 2014, in 22 su 25 fanno ricorso al Tas «Pare tutto orchestrato a tavolino», ha commentato il presidente domandandosi cosa succederà ora, se i migliori atleti del Paese verranno comunque buttati fuori «uno per uno» Mattia Bernardo Bagnoli MOSCA
OOO Prima la rabbia e l’indignazione, col web russo infiammato dalla campagna favorevole al boicottaggio «NoRussiaNoGames» e i boatos dei politici più scalmanati, poi la rassegnazione e la temperanza. A vestire i panni del poliziotto buono ci ha pensato lui, il «presidentissimo» Vladimir Putin.
Che proprio ieri ha annunciato di voler correre per il quarto mandato alle elezioni del prossimo 18 marzo. Gli atleti che «vorranno partecipare» alle Olimpiadi invernali del 2018, ha annunciato Putin, «potranno farlo» anche se dovranno gareggiare con le insegne neutrali. Per la Russia, come ha detto lo stesso presidente in ottobre, è uno smacco. Ma a questo punto rincarare la dose sarebbe forse persino controproducente. Tanto più che lo «zar» si è prodotto in un insolito - per quanto parziale - mea culpa. Se si è arrivati alla squalifica è anche «a causa della Russia» perché con lo scandalo del doping ha offerto «un pretesto» a chi non
aspettava altro per politicizzare le Olimpiadi. La dura risposta del Comitato Olimpico allo scandalo del doping è però «sleale» poiché «nessun sistema giuridico al mondo prevede la «responsabilità collettiva». Inoltre il Cio non ha emesso un «verdetto definitivo» sul presunto programma di doping di Stato per sbancare i giochi di Sochi 2014. Una contraddizione, dunque. «Pare tutto orchestrato a tavolino», ha commentato il presidente domandandosi cosa succederà ora, se i migliori atleti del Paese verranno comunque buttati fuori «uno per uno», costringendo la Russia all’umiliazione delle medaglie di legno (se va be-
Pallanuoto. Partita a senso unico a Sori nell’anticipo della serie A-1 maschile
ne). Il Cremlino ha dunque tenuto fede alla promessa di «evitare reazioni emotive» anche perché, come ha sot-
tolineato il portavoce Dmitri Peskov, «dovremo ancora rispondere a una serie di domande e per questo servono contatti con il Cio, bisogna decide-
re chi si occuperà di questi contatti e come». La priorità è infatti quella di tutelare gli atleti russi «puliti». Il vice premier Arkady Dvorkovich ha d’altra parte rimarcato che gli sportivi che andranno ai Giochi «avranno la divisa con i colori bianco rosso e blu e in ogni caso rappresenteranno la Russia». «E dunque è meglio che vadano». Il Tribunale arbitrale dello sport, nato per risolvere le controversie sportive di carattere transnazionale all’interno dell’ordinamento sportivo mondiale, ha rivelato di avere ricevuto appelli da parte di 22 atleti russi contro le rispettive squalifiche rimediate alle Olimpiadi di Sochi 2014. Il braccio di ferro, dunque, a modo suo continua. Il Tas sostiene che gli atleti hanno richiesto di ricevere i propri verdetti prima dell'inizio dei Giochi invernali in programma a Pyeongchang dal 9 febbraio 2018. I ricorsi sono stati confermati il giorno dopo che il Cio ha vietato al Comitato olimpico russo di essere rappresentato da atleti propri alle Olimpiadi sudcoreane. Una commissione del Cio inviterà alcuni atleti russi che non sono mai stati coinvolti in vicende di doping e sottoposti a controlli antidoping più severi. Tra i 22 atleti che hanno presentato appello vi sono le medaglie d'oro di Sochi, Alexander Zubkov, Alexander Legkov e Aleksander Tretiakov.
Londra. Il campione del mondo chiede «vetture rumorose e gomme più grandi»
Pro Recco «super», Ortigia travolta Hamilton attacca la F1: «Poco show» Pro Recco Ortigia
16 2
Pro Recco: Volarevic, Di Fulvio 2, Mandic 4, Bruni 2, Molina Rios 2, Bodegas, Alesiani 1, Echenique Saglietti 2, Brolis, Filipovic, Aicardi 1, Gitto 2, Massaro. Ortigia: Patricelli, Siani, Abela, Jelaca, Di Luciano, Lindhout, Cassia, Giacoppo, Rotondo, Vapenski 1, Casasola, Napolitano 1, Caruso. Arbitri: Calabrò e Colombo Note: Parziali: 1-0, 7-1, 4-0, 4-1.
SORI
OOO La capolista Pro Recco sommerge di reti l'Ortigia con il pesante punteggio di 16-2. L'anticipo dell'ottava giornata di andata della serie A-1 maschile di pallanuoto si è rivelata una semplice passeggiata per la squadra di casa che incassa i preventivati tre punti e resta saldamente al comando della classifica, a punteggio pieno. Dopo aver chiuso il primo tempo con un solo gol di vantaggio, la capolista ha poi preso il largo nel prosieguo
dell'incontro, chiudendo il proprio impegno con uno scarto di ben 14 reti. Davvero troppe per un'Ortigia che soli pochi giorni addietro era riuscita a completare con appena tre gol di ritardo l'impegno casalingo con il Brescia, altra candidata alla vittoria finale. Eppure prometteva bene l'inizio di capitan Giacoppo e soci, che incassano la prima rete del match, di Gitto, a soli novanta secondi dal riposo. Poi, però, non c’è stata più storia. (*PIC*)
londra
OOO A margine della cerimonia dei BRDC Awards, alla quale era presente anche Chase Carey, il boss della nuova gestione di Liberty Media in F1, Lewis Hamilton ha criticato fortemente il format del Circus ritenendolo poco spettacolare e non in grado di esaltare la guida dei piloti. Inoltre, il 4 volte campione del mondo ha invitato gli organizzatori della massima categoria dell’automobilismo mondiale a chiedersi il
motivo per il quale la F2 sia in grado di essere più avvincente della categoria superiore. «Dal punto di vista del pilota, tu vorresti solo avere la possibilità di correre sempre a contatto come nei kart, la forma più bella di gare. Le vetture di quest’anno sono state le migliori che io abbia mai guidato, ma credo che il prossimo passo per Ross Brawn e Chase Carey debba essere quello di fare in modo che quelle che arriveranno nel 2021 siano più «grezze» – ha sotto-
lineato Lewis – Spero che facciano delle vetture più rumorose, con gomme più grandi. Per esempio, perché Jackie Stewart aveva delle gomme enormi e noi queste più piccole? Forse con un po’ meno downforce, potremmo anche correre più vicini. Non c’è una ragione per cui una GP2 o una F2 debba fare più rumore e sia anche in grado di offrire uno spettacolo migliore, stando più vicine tra loro», ha aggiunto il campione britannico.
del
08/12/2017
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Cultura & Spettacoli 41
GIORNALE DI SICILIA
Venerdì 8 dicembre 2017
teatro al massimo. Stasera il debutto a Palermo della commedia «Alla faccia vostra» diretta da Rossi Gastaldi. Intrighi e colpi di scena sull’eredità del caro estinto
Risate col morto, il denaro rende... cattivissimi 0 Jannuzzo: quei personaggi somigliano a ognuno di noi. Caprioglio e le scollature: chi crede che io sia un’oca si sbaglia Stasera alle 21,15 al Teatro Al Massimo Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio protagonisti della commedia adattata dall’originale di Pierre Chesnot. Repliche fino al 17 dicembre. Simonetta Trovato PALERMO
OOO Col morto in casa… si fanno vere transazioni finanziarie. Attorno, sotto, accanto alla bara, i parenti litigano, infiocchettano scuse, stringono accordi: sempre e soltanto lui è il protagonista, il denaro («i denari», dice il regista) che quel povero morto, là, non si è potuto portare nella tomba. Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio ritornano insieme sul palco con una commedia che pesca tantissimo nella pochàde alla francese di Feydeau: stasera alle 21,15 al Teatro Al Massimo debutta infatti «Alla faccia vostra», adattata dall’originale di Pierre
Chesnot (che firmava anche «L’inquilina del piano di sopra») diretta dalla mano sicura di Patrick Rossi Gastaldi. Un vero e proprio meccanismo ad orologeria fatto di tempi perfetti, di entrate ed uscite a ripetizione e di continui colpi di scena. Tra intrighi, sotterfugi, equivoci, ipocrisia, per una vicenda che mette a nudo la parte più meschina e cinica dell’animo umano, quella che sbuca fuori davanti ad un testamento. Di fatto, tutto si svolge attorno alla bara di Stefano Crespi, scrittore di grande successo (e di grandi capitali), settantenne, morto d'infarto. A poco a poco arrivano: dal vicino, Michele Garrone, professore di medicina, che certifica il decesso. Poi Luca Sesto (Jannuzzo) e la moglie Lucia, rispettivamente genero e figlia dello scrittore. Per ultima, la giovane e spumeggiante Viviana (Caprioglio), seconda moglie del defunto, 40 anni. Il lutto che riuni-
Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio
sce i personaggi si trasforma subito in una «transazione finanziaria» nella quale tutti vogliono avere parte e guadagnarci: la coppia Sesto cerca di coprire un enorme debito con un prestito della banca garantito dall'eredità di Lucia. Viviana progetta una nuova vita con il nuovo amante francese. Il professor Garrone vuole comprare l'appartamento, il banchiere Marmotta vorrebbe intascare una grossa percentuale sui futuri soldi di Lucia. Ma ecco che tutto si capovolge e succede l’imprevedibile. «È una commedia sulla cattiveria umana: il genero del morto, Luca Sesto conduce danze avidissime che lo porteranno a crisi di nervi esilaranti. Per la prima volta faccio un personaggio cattivissimo, ma alla fine diventerà persino simpatico per le sue incapacità e disavventure. E il pubblico ride, proprio per esorcizzare personaggi che ci somigliano moltissimo – racconta Jannuzzo -. Io e Debora ave-
vamo una gran voglia di tornare a recitare insieme. Debora è considerata nel mondo dello spettacolo, una buona, dolce, delicata… Beh, in questo caso diventa cattivissima». «E io mi sono stufata di dover sempre mortificare il fisico, per far capire che c’era dell’altro dietro interviene la Caprioglio -. Stavolta ho recuperato tutto: fisico procace, scollature, abiti aderenti. Voglio essere bella, e chi crede che io sia un’oca… beh, dovrà ricredersi. Il mio personaggio Angela, è una cinica, pesante, una canaglia, ma la sua forza è tutta lì, alla fine diventerà anche lei simpatica». Gli inizi da attrice sono stati al cinema, con Tinto Brass. «Non è che uno nasce imparato: a diciotto anni non potevo avere l’esperienza che ho adesso, e quindi facevo molta leva sulla fisicità. Ma, come ho detto, ora mi sono stufata. Ai posteri, l’ardua sentenza». Repliche fino al 17 dicembre. (*sit*)
televisione. Le serate evento su Rai2 il 13 ed il 20 dicembre con Frassica per i 30 anni della trasmissione cult. L’artista: ho fatto poca tv perché non mi hanno cercato
Arbore riparte da Indietro tutta: ma la Rai mi coccoli un po’ roma
OOO Trent'anni fa Indietro tutta smontava con l’umorismo e l’improvvisazione, «per dirla tecnicamente, con il cazzeggio», stereotipi e falsi miti della tv commerciale. Oggi Renzo Arbore riprende quel modello di «tv che resta, l'opposto della fast tv, della tv usa e getta» e la racconta ai millennials, insieme con il sodale Nino Frassica e con Andrea Delogu, in due serate evento, Indietro tutta 30 e l’ode, il 13 e il 20 dicembre in prime time su Rai2. Ma nonostante il clima
di festa, in conferenza stampa Arbore si sfoga e non risparmia una frecciata al direttore generale Mario Orfeo, salvo poi tornarci su con il sorriso e chiedere al dg di «coccolarlo un po’». «Uno dei motivi per cui non ho fatto tanta Rai in questi anni è perché la Rai non mi ha chiamato, non mi ha corteggiato abbastanza. Avranno pensato che ormai mi ero dedicato alla musica o che ero rimbambito». Poi rincara: «A dire la verità uno dei vecchi direttori, Campo Dall’Orto, mi ha chiamato andando via e mi ha det-
fiction. Premio Latin Artis all’attore Luca Zingaretti
Montalbano spopola in Sudamerica OOO Due nuovi episodi di Montalbano, Amore e La giostra degli scambi, in onda tra febbraio e marzo su Rai1, tre film in uscita, fra i quali a gennaio la commedia agrodolce Il vegetale di Gennaro Nunziante, al fianco di Fabio Rovazzi («è un bell'esperimento»), e una nuova passione, il canto («Sanremo da cantante? Fa-
voleggiando, meglio i club»). Per Luca Zingaretti le sfide non sono mai state un problema. Compresa quella di essere da quasi 20 anni volto del personaggio di Camilleri, in una fiction venduta in 60 Paesi che ora gli porta anche il Premio Latin Artis, come attore italiano più popolare di tutti i Paesi del Sudamerica.
to: mi dispiace che non ci siamo incontrati. Quello nuovo, lo sto ancora aspettando. Spero che venga a trovarci. Sarebbe giusto onorare la tv d’autore, che era la più bella del mondo». Una doccia fredda per l’azienda, che si affretta a precisare che Orfeo ha firmato il contratto per Arbore e lo ha incontrato due volte. Ma intanto, incalzato dai cronisti, Arbore sottolinea che l'oblio della Rai dura «da tempo immemorabile, da quando - spiega - sono in giro con l’Orchestra Italiana. Qualche volta ho
chiesto io appuntamento, ma non me l’hanno dato. Ora mi hanno chiamato e sono tornato», aggiunge citando «i quattro programmi fatti su Rai Storia» e «Flavio Cattaneo, miglior dg della Rai dopo Agnes». E rivendica di essere «l'unico a non aver mai tradito la Rai». Forte di «oltre 50 anni di militanza» per la tv pubblica, Arbore torna nel tardo pomeriggio sul senso delle sue dichiarazioni: «Sono un vecchio maestro programmatore che vuol essere coccolato un po’», sottolinea con il sorriso.
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09/12/2017
Fondato da Girolamo Ardizzone
EURO 1,30*
Sabato 9 dicembre 2017
PALERMO e PROVINCIA
ANNO 157, NUMERO 339, SPED. ABBONAMENTO POST. 45% ARTICOLO 1 COMMA 1 LEGGE 46/04, DCB PALERMO
lavoro. L’assessore Lagalla: «Stop a estetisti e parrucchieri, è finito il tempo in cui decidevano gli enti»
gattopardo. Il dipinto costato più di un milione
Formazione, si cambia La Regione: «Basta sprechi e corsi inutili» 0 Dalle energie rinnovabili al turismo, agli artigiani specializzati: si punta a soddisfare le richieste del mercato Musumeci: «I ragazzi devono poter scegliere, bisogna finanziare aziende e persone» 7 fazio alle pagine 2-3
L’ANALISI
ISTRUZIONE, IN SICILIA SOLO UN BUCO NERO 7 Lelio Cusimano
a pagina 3
l’inchiesta di palermo. Il titolare della scuola per marittimi: «Se parla, lo prendo a legnate e lo distruggo»
Licenze nautiche e mazzette Candidato minacciato di morte Un aspirante ufficiale sorpreso dal presidente della commissione d’esame con le risposte ai quiz. Per l’accusa le aveva fornite Francesco De Santis, pronto a tutto pur di non far emergere il giro di tangenti 7 figliuolo alle pagine 4-5
Il ritratto di donna Franca Florio, un olio su tela di Giovanni Boldini
l’intervista. Oggi e domani 3 appuntamenti su Rgs
era in una pineta
Il blitz «Talea»
Jovanotti: «Voglio ancora stupirmi»
Decapitato e senza braccia, è giallo a Caltagirone
Oltre ai soldi le cosche pretendevano posti di lavoro
La mutilazione fatta per evitare l’identificazione della vittima. Chi ha ucciso ha usato un machete o un’ascia
A San Lorenzo e Resuttana i ristoratori erano anche costretti ad assumere parenti dei loro estortori
Il cantante presenta il suo nuovo disco «Oh, vita!» con 14 inediti 7 marsala a pagina 37
Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti
7 aglieri rinella a pagina 9
7 Maddalena a pagina 15
La bellezza di Franca Florio resta a Palermo Il mensile in edicola svela i compratori del quadro: sono i marchesi Marida e Annibale Berlingieri. Sarà esposto a Palazzo Mazzarino 7 filippi a pagina 8
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Cultura & Spettacoli 37
GIORNALE DI SICILIA
Sabato 9 dicembre 2017
L’intervista a lorenzo cherubini
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rande forma nonostante i 51 anni. L’aspetto è sempre quello di un eterno ragazzo, racchiuso in un fisico asciutto e atletico, con un abbigliamento che sempre trendy e contemporaneo. Nomen omen! Ha scelto Jovanotti all’inizio della sua carriera e «giovanotto» è rimasto il buon Lorenzo Cherubini, sempre garbato e gentile nonostante gli impegni vorticosi per promuovere il suo nuovo album «Oh Vita!», ma anche una nuova iniziativa editoriale, un libro, Sbam, che vuole essere un diario, grafico e visivo, con contributi di altri artisti e che ambisce a far diventare una iniziativa editoriale, una sorta di periodico che, ogni tanto, potremmo trovare nelle librerie. Anche lui, Lorenzo, è tutto da sfogliare. Ci sorprende la sua vitalità, la sua carica adrenalinica e la voglia di scoprire il mondo, che manifesta nelle 14 tracce del suo nuovo disco «Oh Vita!», uscito il 10 novembre. Jovanotti sarà in onda su Rgs per il nostro «Speciale Weekend» con Marina Mistretta oggi in due appuntamenti, alle 9 e alle 23 e domani, domenica, alle 19,30 dopo la diretta del Palermo. La puntata sarà disponibile in formato video sul sito gds.it.
di Filippo Marsala
il nuovo album di jovanotti «i difetti della voce sono la mia forza»
ancora più blesa, e questa cosa ha conferito una certa autorevolezza alle cose che abbiamo fatto insieme. In fondo Rick è come un grande allenatore che impone coraggio allo sportivo per fare delle cose che, da solo, non avrebbe avuto la forza di fare». OOO E come ti ha trasmesso questa forza? E c’è qualche altra cosa che ti dà forza? «Credo molto in quello che gli antichi chiamavano “genius loci”, lo spirito dei luoghi, i posti del mondo che hanno un’anima e influenzano quello che ci succede. Per proseguire nella realizzazione di “Oh Vita!” ho invitato Rubin in una villa toscana rinascimentale, tutta affrescata. Abbiamo allestito uno studio di registrazione e vissuto li dentro. Ogni volta che riascolto una canzone del nuovo disco ne percepisco il riverbero delle stanze. Non abbiamo usato effetti digitali, perché l’effetto speciale era già lì: il suono prendeva l’anima, le vibrazioni di questo luogo incantevole». OOO I luoghi sono stati importanti per te anche in altre occasioni. Celebri il luogo della tua infanzia, vicino San Pietro, dove hai vissuto fino ai venti anni nel video di “Oh Vita!”, il primo singolo estratto dall’omonimo album... «Era la mia casa a Roma, quella dove sono cresciuto e che poi il Vaticano ha rivoluto indietro dopo la morte di mio padre (funzionario dello Stato più piccolo del mondo, ndr). In genere si passa sui luoghi della memoria e si fa un filmino, io faccio il cantante e volevo raccontare tutto nel video della mia canzone. Ho vo-
OOO Lorenzo, sono finiti i tempi in cui celebravi la tua moto o parlavi alla mamma; adesso racconti la tua Italia in un ritmo tribale, giocando di contrasti, di genialità musicali che ti ha fornito il grande Rick Rubin, per sua stessa ammissione uno che vuole rendere il “massimo con il minimo sforzo”, un “Reducer” più che un “producer”. Che cosa ispira un nuovo lavoro come questo?
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Ospite oggi a Rgs, il cantautore racconta il percorso per Oh Vita!, prodotto da Rubin: per primo cerco di sorprendere me stesso
La registrazione dei brani dentro una villa rinascimentale in Toscana: quando li risento torno in quelle sale incantevoli
«Cerco innanzi tutto di stupirmi, tendo ad annoiarmi in ogni tipo di routine, anche se, anni fa ho scritto una canzone dal titolo “Non m’annoio”. L’idea fondamentale è di non farmi trovare da me stesso dove un altro me stesso m’aspettava».
luto si filmasse la mia finestra, il primo specchio che ha avuto per scrutare il mondo!». OOO Lorenzo non ti risparmi. Suoni, giri per la promozione, hai anche aperto un concept store a Milano, il Jova Pop Shop... «Ma ancora per poco, fino a lunedì nella zona in Piazza Gae Aulenti a Milano. È un negozio strano: ogni sera arriva un collega, un amico, suoniamo, facciamo reading di poesie, di racconti. Se posso dirlo, è una vera figata!».
OOO Ma cosa ti stupisce ancora in questa contemporaneità? «Le parole, ad esempio, ancora mi stupiscono, la magia della rima: anche a mo’ di esercizio, a volte, metto in fila alcune parole e cerco quella rima che sembra sempre sancire la verità su queste parole. Una delle nuove canzoni l’ho scritta in rima, di getto, sul cellulare, il block notes dei tempi moderni». OOOAbbiamo già accennato al fatto che Il demiurgo di questo tuo nuovo lavoro è Rick Rubin, uno dei più grandi produttori contemporanei che ha lavorato anche con il leggendario Johnny Cash. Come ha cambiato il tuo modo di lavorare, di pensare al tuo nuovo album? «Rubin mi ha dato nuovi impulsi. Io non sono di certo un cantante tradizionale, ho dei limiti, ma lui ha voluto che la mia voce fosse evidenziata, che i miei stessi difetti fossero evidenziati. In questo disco la mia “S” è
Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti ritratto negli studi di Radio Giornale di Sicilia
OOO E la beneficenza per “Oh Vita!”? «Il ricavato di tutta una parte del merchandising è stato organizzato da molti brand e molti stilisti gratuitamente, ed andrà ad un paio di progetti, e tre su quattro di queste progetti sono siciliani, ma grazie a chi ha organizzato tutto questo, perché io non ho fatto altro che metterci la mia faccia per tirare su un po’ di soldi! » Ed il nostro appuntamento con Lorenzo non finisce qui, perché in primavera Jovanotti ritornerà ai microfoni di Rgs per il countdown to Acireale. Momenti in cui presenterà i suoi pezzi più noti, ormai diventati classici, aspettando i concerti al Palasport acese in programma l’8 e il 9 maggio.
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42 Sport
GIORNALE DI SICILIA
Sabato 9 dicembre 2017
serie c. Contro il Monopoli il reparto arretrato dovrà essere rivoluzionato, Legittimo è il candidato a sostituire Silvestri e in gruppo si aggrega pure il baby Culcasi
Bunker Trapani, Calori: «Miglioriamo in difesa» 0 I granata non prendono gol da 338 minuti in gare ufficiali ma il tecnico non si accontenta: «Dobbiamo alzare il baricentro» A Monopoli, dove domani alle 14,30 il Trapani scenderà in campo per la diciottesima giornata, dovrà stare attento a Giuseppe Genchi, uno dei capocannonieri del campionato con 7 gol. Giacomo Di Girolamo trapani
OOO Alessandro Calori l’incontentabile. Il Trapani non prende gol da 338 minuti in gare ufficiali (compresa la partita di Coppa Italia con il Siracusa), perché l’ultima rete subita risale allo scorso 18 novembre al 23’ del secondo tempo del confronto casalingo con la Virtus Francavilla (autore Alessio Viola). Nella differenza tra gol fatti e subiti, il Trapani è a +18: 30 all’attivo, 12 al passivo. Eppure il tecnico granata osserva che «occorre migliorare la fase difensiva. Non parlo dei difensori chiarisce – ma di interpretazione di squadra. Se siamo bravi a mantenere una distanza tra le parti che
ci consenta di attaccare e difendere insieme, in blocco, è più facile difendere ed è più facile subire di meno e creare di più. Poi bisogna vedere a che altezza del campo riusciamo a farlo. Se alziamo il baricentro e se arriviamo a pressare con più giocatori, diventa più difficile per l’avversario attaccarci. Questa è l’idea che dobbiamo avere – ribadisce – e ciò comporta che occorre avere attenzione, che bisogna stare bene non solo fisicamente, ma mentalmente». Il portiere Jacopo Furlan, comunque, è imbattuto da 244 minuti (in porta nella gara di Coppa Italia con il Siracusa c’era Francesco Pacini). A Monopoli, dove domani alle 14,30 il Trapani scenderà in campo per la diciottesima giornata, dovrà stare attento, in particolare, a Giuseppe Genchi, uno dei capocannonieri del campionato con un bottino personale di 7 gol, perché è uno dei giocatori che occupano un posto importante nella speciale classifica «Peso bomber».
Tommaso Silvestri esulta dopo il gol all’Akragas del 4 novembre, il difensore fuori per l’influenza a Monopoli
Vanta, infatti, una media dello 0,44 per cento giacché il Monopoli complessivamente ha realizzato 18 gol. Nel Trapani, la migliore percentuale è quella di Reginaldo e Jacopo Murano che, con 5 gol in 15 partite a testa sono a quota 33% in quanto il Trapani, con le 30 reti segnate, è la squadra più prolifica del girone. Ma è proprio la difesa il reparto del Trapani che sarà ulteriormente rivoluzionato. La sfortuna si è accanita infatti suTommaso Silvestri, assalito da un attacco influenzale mentre era già afflitto dal malanno muscolare che lo aveva costretto ad uscire dal campo nella parte finale del derby contro il Catania, dopo avere segnato il primo dei due gol del Trapani (quarto personale stagionale). Prevedibile, al suo posto, l’impiego di Matteo Legittimo. Per la trasferta di Monopoli, comunque, è stato aggregato ancora una volta Nicola Culcasi, classe 2000. (*GDI*)
I biancazzurri. Non si chiude la trattativa con l’imprenditore Nava e si avvicina la scadenza degli stipendi, la squadra in trasferta senza il brasiliano Bruno Vicente
L’Akragas questa volta va a... Fondi Conto alla rovescia per i pagamenti AGRIGENTO
OOO La svolta societaria dell’Akragas, legata alla cessione dell’intero pacchetto azionario all’imprenditore italo-svizzero Roberto Nava, sembra finita in un vicolo cieco. La risposta attesa per lunedì non è mai arrivata, l’ultimatum polemico del socio di maggioranza Marcello Giavarini previsto per merco-
ledì è regolarmente scaduto e dell’uomo d’affari elvetico che amava comunicare sui social e non lasciare interviste non c’è traccia neppure su Facebook. La sensazione, anche se l’avvocato e socio del club Enzo Caponnetto sta tentando di tenere viva la trattativa con continui contatti quotidiani e prova a redigere alcune bozze di ac-
cordo, è che si sia tornati al punto di partenza. La prossima scadenza, intanto, si avvicina. Entro il 16 dicembre andranno pagati gli stipendi. I contributi della federazione per l’utilizzo degli under sono arrivati e con ogni probabilità saranno utilizzati per questo evitando, così, una nuova penalizzazione.
Il centrocampista Bruno Vicente
La squadra è in silenzio stampa da tempo come l’allenatore Raffaele Di Napoli (salvo le conferenza del dopo partita) e in settimana è stata travolta dall’affetto dei tifosi dopo che, nonostante la grave crisi societaria, è riuscita a tornare al successo contro la Reggina interrompendo la striscia di sette sconfitte consecutive. Dopo l’accoglienza, a tarda sera, al ritorno da Siracusa, dove aveva giocato contro gli amaranto, in settimana i tifosi hanno organizzato una grigliata, con tanto di cori da stadio, nel piazzale dell’Esseneto. L’obiettivo sarà tentare di non pensare al caos
attorno a sé. La squadra, ieri, è partita in pullman per la trasferta di Fondi. Sosta di qualche ora a Cosenza per il pranzo e un po’ di riposo e poi seconda tappa del viaggio fino al ritiro di Terracina dove oggi svolgerà la seduta di rifinitura. È rimasto ad Agrigento il centrocampista brasiliano Bruno Vicente: l’infortunio al piede è più serio del previsto. Il giocatore ha riportato la frattura di un dito e sarà costretto a stare fermo per alcune settimane. Pisani e Scrugli dovrebbero essere recuperati. Da valutare gli acciaccati, su tutti Carrotta. (*GECA*) Gerlando Cardinale
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Sport 41
GIORNALE DI SICILIA
Domenica 10 dicembre 2017
l’allenatore. «Quando si è in pochi bisogna gestire, non pensiamo al pareggio»
serie b Partite
Risultati
ASCOLI - V.ENTELLA BARI - PALERMO (Oggi - Ore 17,30) CESENA - PESCARA CITTADELLA - AVELLINO EMPOLI - CARPI FROSINONE - BRESCIA NOVARA - CREMONESE SALERNITANA - PERUGIA SPEZIA - FOGGIA TERNANA U. - PARMA
LA CLASSIFICA PARMA FROSINONE BARI* EMPOLI PALERMO* CITTADELLA CREMONESE VENEZIA CARPI PERUGIA NOVARA SALERNITANA SPEZIA AVELLINO BRESCIA PESCARA CESENA V.ENTELLA TERNANA U. PRO VERCELLI FOGGIA ASCOLI
PT 30 30 29 29 29 28 27 27 24 23 23 23 23 21 21 21 21 21 18 18 18 15
G 18 18 17 18 17 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18
1-1 PINZANI 4-2 2-2 1-0 2-0 1-1 1-1 1-0 1-1
V 9 7 9 8 7 8 6 6 6 6 6 4 6 5 5 5 5 4 2 4 4 3
N 3 9 2 5 8 4 9 9 6 5 5 11 5 6 6 6 6 9 12 6 6 6
P 6 2 6 5 2 6 3 3 6 7 7 3 7 7 7 7 7 5 4 8 8 9
RF 27 30 30 36 22 29 26 19 16 31 22 27 19 26 17 30 31 23 27 22 27 16
RS 17 22 22 28 16 22 19 15 22 28 21 26 20 29 20 36 38 25 32 29 37 29
* Una partita in meno Prossimo turno: (Sabato 16/12 - Ore 15) AVELLINO - ASCOLI; BRESCIA - CITTADELLA (Domenica 17/12 - Ore 15); CARPI - FROSINONE; CREMONESE - EMPOLI; FOGGIA - VENEZIA (venerdì 15/12- ore 20,30); PALERMO - TERNANA U.; PARMA - CESENA; PERUGIA - BARI; PESCARA - NOVARA (domenica 17/12 - ore 17,30); PRO VERCELLI - SPEZIA; V.ENTELLA - SALERNITANA.
vo approccio nella gara col Venezia. In ogni caso sarà una gara di sofferenza e tutti i rosa dovranno dare una mano in fase difensiva. Non ci sarà spazio per pause, leziosismi e per prestazioni evanescenti contro avversari – come dicono i numeri – forti soprattutto in attacco, benché oggi dopo l'imbarcata di Chiavari il Bari sia annunciato con la difesa a tre. Sean Sogliano (uno dei tanti ex di questo Bari) ha puntato su una nutrita batteria di punte e Fabio Grosso ne fa giocare stabilmente
due col supporto dei fantasisti Brienza e Improta. Oggi dovrebbero essere Galano (11 gol) e Cissè, ma in panchina sono pronti gli “eterni” Floro Flores e Nenè. Il rovescio della medaglia è che in difesa questo Bari ha spesso sbandato e le “cavallette” rosanero dovranno essere brave ad approfittarne. Sullo sfondo di questa sfida al vertice le vicende giudiziarie che tengono i rosa con fiato sospeso. Simili a quelle che tre anni fa hanno fatto tremare i fans pugliesi. Il Bari è stato l'unico club che è riu-
scito a superare un fallimento senza danni, anzi nella primavera del 2014 la rinuncia dei Matarrese (che oberati dai debiti portarono i libri in tribunale) segnò il rilancio della squadra. Una vicenda a lieto fine e quasi unica, che non può essere accostata a quella del Palermo. Se non altro per il fatto che qui il deficit contestato a Zamparini è di ben altra consistenza e che dunque non sarebbe facile trovare un acquirente in poche settimane come accadde a Bari, quando Paparesta rilevò tutto con 7 milioni.
Tedino: «Guai accontentarsi, serve una grande prestazione» Benedetto Giardina palermo
OOO Emergenza, sempre e comunque. C’ha fatto il callo, Tedino. Si è abituato a tal punto da non fare più nemmeno la conta degli assenti, che per la trasferta di Bari costringeranno il Palermo a rinunciare a quattro titolari fissi. La mancanza in contemporanea di Nestorovski, Chochev, Jajalo e Murawski, però, non è semplicemente un problema da arginare. «Siamo stati penalizzati nel lavoro settimanale - sbotta il tecnico - perché quando siamo così pochi bisogna gestire. E più gestisci, meno lavori. Così hai meno benzina». Guai però a considerarlo un alibi, soprattutto in vista di uno scontro diretto per la vetta della classifica: «Serve una partita importante, senza accontentarci, né pensare che il pareggio sia buono. Fermo restando che per un risultato positivo serve una grande prestazione». Condizioni proibitive, quelle a cui si è sottoposto il Palermo in questa settimana, tali da costringere Tedino a tenere a riposo elementi a rischio come Szyminski: «Domenica ha avuto un microtrauma e abbiamo deciso di non farlo allenare in una certa maniera». Il polacco però ci sarà e la difesa, col recupero di Struna e Bellusci («uno che vuole vincere pure nelle partitelle a sette», Tedino dixit), è l'unico reparto a non soffrire dell'ecatombe di questi giorni. Una maledizione che ha privato i rosa del centrocampo titolare, aprendo le porte agli esperimenti. Quello di Coronado mez-
Bruno Tedino zala è con ogni probabilità il cambio principale in vista del match del "San Nicola", pur con qualche riserva: «Igor è un calciatore ibrido - ammette il tecnico friulano - lo abbiamo provato in alcune situazioni che lo prevedono in una posizione più arretrata. Il centrocampo però diverrebbe più leggero e Dawidowicz, lì in mezzo, potrebbe avere meno autonomia rispetto a quella che avrebbe in difesa». La certezza è data da Gnahoré, tolto dal campo in corso d'opera col Venezia proprio per evitare di perdere pure lui: «Eddy però è diverso da Murawski, è più un giocatore da propulsione». Arretrando Coronado, Tedino deve inventarsi da zero la linea d'attacco: «Davanti abbiamo La
Gumina, Embalo e Trajkovski, tutti differenti per caratteristiche». Gli ultimi due, in settimana, sono stati provati con maggiore insistenza. Col palermitano, invece, il tecnico vuole adottare un approccio più protettivo: «Sento molta pressione attorno a lui. Io ci credo, però deve migliorare. Ha vent'anni, deve allenarsi forte, deve aprire il campo. Quando lo farà, diventerà molto bravo, perché ha grandi qualità». Ciò non toglie che il centravanti classe '96 possa ritagliarsi il suo spazio: «Sta molto bene, così come Embalo. Penso sia probabile che entrambi vedano il campo». Tra infortuni e lacune, però l'attacco del Palermo si scopre privo di un vero vice-Nestorovski. Lacuna da colmare a gennaio: «Non possiamo prendere uno forte per fargli fare il vice - ribatte Tedino - in questo ambiente serve gente che sudi e che faccia entusiasmare la piazza con l'impegno. Qui fortunatamente c'è una proprietà molto attiva, Zamparini l'ho trovato carico. Abbiamo la situazione in mano». Idee chiare, per una trasferta che sulla carta è la più complicata della stagione. Ma la squadra, giunta ieri in Puglia (seguita dal presidente Giammarva), può contare su una motivazione in più: «Il calore dei trecento o quattrocento che sono venuti a sostenerci nelle trasferte ci dà una spinta in più. Lo abbiamo visto a Cremona, ma ci siamo sentiti a casa anche a Frosinone e Avellino. Ne siamo orgogliosi e questo calore, in casa, lo sentiamo di meno. Questo è innegabile». (*BEGI*)
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MERCOLEDÌ 14 FEBBRAIO 2018
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spettacolo
14/02/2018
Lorella Cuccarini
“La regina di ghiaccio” Domani a Catania
Il grande musical nella stagione del teatro e del divertimento della “Brigata d’Arte Sicilia Teatro” che domani sera ospiterà nel suo cartellone la prima data siciliana (Metropolitan, ore 21) de “La regina di ghiaccio” con Lorella Cuccarini protagonista. Ideato e diretto da Maurizio Colombi e ispirato alla fiaba
persiana da cui nacque la Turandot di Giacomo Puccini, il musical (che sarà a Catania Metropolitan fino a domenica 18 e poi a Messina dal 23 febbraio) vede una poliedrica e instancabile Lorella Cuccarini trasformarsi appunto nel ruolo della crudele e malefica regina, vittima di un incantesimo, nel cui regno gli uomini sono
costretti a indossare una maschera per non incrociare il suo sguardo. Solo colui che sarà in grado di risolvere tre enigmi potrà averla in sposa. Riuscirà il Principe Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, a sciogliere il cuore di ghiaccio della regina con il calore e il fuoco del suo amore?
La tournée IN SICILIA
Jovanotti. Dodici
A grande richiesta Jovanotti ha triplicato gli appuntamenti in programma al Pal’Art Hotel di Acireale. Alle due date già annunciate dell’8 e 9 maggio, se n’è aggiunge una terza l’11 maggio, per far fronte all’importante richiesta di biglietti.
concerti a Milano, poi in giro per l’Italia con tre tappe ad Acireale
MARIELLA CARUSO
MILANO. «È stato un debutto frastornante, devo ancora rendermi conto». È da poco passata la mezzanotte. Lorenzo "Jovanotti" Cherubini ha da poco lasciato il palco del Forum nel quale ha chiamato a raccolta il suo pubblico per la "prima" delle 60 date, di cui dodici nel capoluogo lombardo, di Lorenzo Live 2018. A trasformare il palasport in un immaginifico “salone delle feste” sono tredici grandi lampadari monumentali ideati dallo stesso cantautore. «Ho fatto partire il tour da Milano perché 30 anni fa al Rolling Stone facevo il mio primo concerto con un giradischi e quattro basi e non mi aspettavo certo di arrivare fino qua - racconta Lorenzo Cherubini -. E siccome prendo sempre la fiducia del pubblico come una responsabilità volevo che questo spettacolo fosse una festa». E festa è stata, e lo sarà anche l’8, il 9 e l’11 maggio al Pal’Art Hotel di Acireale. Anche gli spettatori siciliani saranno testimoni dello stesso racconto musicale costruito dal cantante di “A te”, “L’ombelico del mondo” e “Le tasche piene di sassi”, tre dei ventotto pezzi, tra nuovi e vecchi, dichiarati in scaletta. A questi si deve aggiungere la sequenza di successi – “Non m'annoio”, “Una tribù che balla” e “Tanto” - ai quali Lorenzo Cherubini presta la sua abilità alla console con un dj set scenografico, dall’alto di un secondo palco 4 metri di altezza al quale arriva attraverso un grande ponte sospeso sopra gli spettatori. Nulla è lasciato al caso – né l’abbigliamento, né la potente parte visual con videoclip realizzati appositamente per l’evento, né tanto meno la band con il fido bassista Saturnino e altri otto musicisti a dare spessore alla musica («Ho imparato che la musica deve suonare bene») - nelle oltre due ore di racconto musicale dell’ex ragazzo romano che da bambino voleva fare il papa e che ha fatto fortuna a Milano. Al centro dello spettacolo “inventato” (come si legge nel programma della serata d’inaugurazione che ricalca quello degli spettacoli scaligeri) da Lorenzo “Jova” Cherubini c’è l'immagine di Don Chisciotte. «Leggendo una traduzione in spagnolo moderno dell’opera di Miguel
Ciclone Lorenzo Cherubini «Io come Don Chisciotte» Oltre due ore di racconto musicale dell’ex ragazzo “dj”
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L’eroe di Cervantes aveva 51 anni, come me. Mi è sembrato un segno
de Cervantes ho scoperto che quando Don Chisciotte partì per la sua avventura aveva 51 anni, l'età che ho adesso e mi è sembrato un segno. Così ho usato quest’eroe moderno come il trampolino per buttarmi dentro una storia». Una storia che comincia con un'animazione del fumettista Manuele Fior, tra Actarus e Don Chisciotte, e continua con la lettura, in spagnolo, fatta da Miguel Bosè di alcuni brani dell'adattamento teatrale dell'opera di Corrado D'Elia
ispirata al cavaliere che lottava contro i mulini a vento. «Ho usato lo spagnolo perché ci tenevo a che le persone si concentrassero sulle parole che ho amato sin da quando le ho sentite perché sembravano scritte proprio per lo spettacolo». Jovanotti stesso, in alcune delle immagini che scorrono sul maxischermo durante lo spettacolo indossa i panni («Mi hanno detto che è il costume indossato da Vittorio Gasmann in Brancaleone») del cavaliere spagnolo. «In
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Faccio il tentativo folle di oppormi alla cupezza attraverso il romanticismo SATURNINO CELANI, FIDATISSIMO BASSISTA, CON LORENZO CHERUBINI
questo spettacolo mi sento profondamente Don Chisciotte – sottolinea – e metto in pratica il mio tentativo folle di oppormi alla cupezza attraverso il romanticismo». Il tentativo di osteggiare la cupezza continua anche attraverso gli inserimenti musicali nello spettacolo di Rossini, in apertura, e di Libiam nei lieti calici dal Nabucco di Verdi che accompagna il ritorno di Jovanotti sul palco principale dopo il Dj set. «Ma non si tratta di citazioni accademiche, non c’è mai la volontà di pavoneggiarmi», sottolinea il 51enne che, in occasione della “prima”, ha improvvisato un discorso sul razzismo partendo da alcune considerazioni darwiniane. «L'evoluzione parte quando succedono le cose sbagliate nel momento giusto. Il razzismo, invece, è la cosa sbagliata nel momento sbagliato – ha detto dal palco scatenando una delle tante ovazioni degli spettatori nell’introduzione di Sbagliato -. La complessità nella quale ci troviamo immersi deve essere compresa». «Non volevo fare un discorso politico – spiegherà poi -. A un certo punto ho sentito di dire semplicemente quello che penso, perché penso sia importante. Aggiungo una banalità necessaria: è stato il mondo aperto a farmi diventare quello che sono».
LA BAND
La super band di “Lorenzo live 2018”: Saturnino Celani (bs), Riccardo Onori (ch), Leo Di Angilla (pc), Cristian Noochie Rigano (ts), Franco Santarnecchi (pn), Gareth Brown (bt), Jordan Mclean (tromba), Matthew Bauder (sax) e Gianluca Petrella (trombone)
La Brigata d’Arte opera in Sicilia d 1945 e da qualc dato grande rilie commedia musi Lorella Cuccarin - lo stesso del pr fortunato music stato fin qui un susseguirsi di su teatri italiani.
SU RAITRE
Manuel A La music che prend ”Ossigen
MILANO. Parlare di mu ra, parlare dell’Italia le sue città attravers sta di qualcuno che da trent'anni, con il rock. E’ questo l’obiet di “Ossigeno”, il nuo di RaiTre al via giove que puntate in secon dato alla conduzione gnelli. «Non ero alla programma televisiv - ha raccontato la v rhours - ma sono st dalla squadra di auto programma (Paolo B gio Rubino e Massim avevano già l’idea p gliare su di me il ti televisivo». Dal lavor quale anche Agnell zampino, sono uscit un programma dove parla di musica, ma s tre la note suonate contaminazione tra «L'intenzione era qu tare una visione non ma culturale a tutto modo mio, di un pa gente. Tutto però fat ginale, fuori dagli sch vedeva un certa disp ospiti che abbiamo i mo chiesto loro di pa sa al di fuori della lo mozionale». Tra i tanti ospiti c dal palco del Lanifici As Police Woman, maria e Paolo Giorda anche il supergrupp drome, nella cui form no anche l’ex Police land e Vittorio Cosm altri ospiti ancora da tutti ho cercato di pa - ha detto Agnelli semplice e senza fa blemi, promuovendo di contaminazione tr rali diversi ma molt possono essere quel e quello della lettera il cinema».
CA
IL VIDEOCLIP DEL PROGETTO “IO”, TUTTO AL FEMMINILE
Irene, Ornella e Donatella, così “Diventano Mare” LEONARDO LODATO SU YOUTUBE
su YouTube al link https:// www.youtube. com/watch? v=9tst_oXaka Y&feature =youtu.be il video clip “Diventano mare”, di “Io”, Irene Ientile e Ornella Cerniglia, con
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rendi due artiste palermitane, giovani e determinate, oltre che brave. Affiancale ad un’attrice, anch’ella siciliana, brava e affermata. Ed ecco che la musica, come per magia, “sposa” il cinema, quella “settima arte” in grado di rendere ancor più forte il legame indissolubile tra musica e immagine. Loro, le artiste palermitane, sono Irene Ientile e Ornella Cerniglia. Lei, l’attrice catanese, è Donatella Finocchiaro. L’incontro tra il duo di “pop da camera” e la protagonista
te, è nato dall’idea di portare avanti un progetto tutto al femminile che si traduce nella realizzazione di un videoclip, “Diventano Mare”, di “Io” (il duo formato, appunto, da Gentile e Cerniglia) - con gli arrangiamenti di Fabio Rizzo e Donato Di Trapani che per la prima volta, dopo una lunga esperienza come duo cameristico, si misurano con un sound più pop ma non per questo meno sofisticato. A raccontare la genesi di “Diventano Mare” è Irene, visto che proprio da lei prende vita questo “viaggio musicale” nel dramma contemporaneo della migrazione visto at-
più dura dei nostri giorni mettendo a fuoco un universo di sentimenti femminili e materni comuni a donne così diverse e lontane. “Stavo allattando Maia, mia figlia nata da pochi mesi - racconta Irene Ientile - Il televisore era acceso e passavano le immagini di uomini e donne in mare, bambini con gli occhi devastati dall'orrore. Dicono che le madri, quando nasce un figlio, vedano il mondo attraverso un filtro che mette a fuoco solo ciò che è vitale ed essenziale per la sopravvivenza. Forse è per questo che ho immaginato cosa avrei portato con me se avessi dovuto fare un baga-
POP DA CAMERA
Il duo “Io” formato da Ornella Cerniglia e Irene Ientile
non il mio stesso cor tatto, carezze, sorris è nato il testo di “Div La musica invece, “ un pomeriggio con no”. protagonista del v da Indigo Music, com ce Donatella Finoc per l’occasione da Du panni di una Madon spiccano i colori d russa (blu, rosso e gia posa della madre co bambino che non c’è quello del seicentesc pedusa, in pieno ce
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pleta fruizione: Casa professa, le chiese di Santa Caterina, di Santa Teresa la Kalsa e della Concezione, del SS. Salvatore, gli oratori di San Domenico, Santa Cita, Santa Caterina d’Alessandria e San Mercurio, la Cappella del Rosario di San Mamiliano e, inoltre, il Politeama e il palazzo Villafranca in piazza Bologni. L’iniziativa costituisce, dunque, una vera e propria via pulchritdunis che guiderà gli spettatori alla riscoperta di significati antropologici e spirituali, che possano arricchire anche il nostro attuale contesto sociale e culturale. “È importante – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Andrea Cusumano - la sinergia e la
collaborazione tr mune e le altre I sto anno di Paler ci consente di m città che già si p altre iniziative d Oggi, alle 19, l’itinerario è ded Casa Professa, Paola Massara, d cristiana e Storia teologica di Sic Conservatorio d di Dietrich Buxt Helnsiborg 1637 positore e orga molti autori, fra
Ad Acireale “Lorenzo live 2018”
Domenic
pale d’altare, gli elementi decorativi e coinvolgendo tutte le energie disponile statue sono vere e proprie pagine bili per creare una cultura e nuovi spazi teologiche, ma spesso gli odierni oriz- del sacro. In questo senso la valorizzazonti culturali non consentono di co- zione della tradizione serve a comgliere a fondo il tesoro di spiritualità prendere il nostro passato, ma anche a che contengono. Saperli leggere, deci- dare una dimensione dell’oggi che si 04/05/2018 frarne il valore simbolico e la com- del proietti nel futuro”. plessa iconologia, è fondamentale per “In Visibilia” è, dunque, un mocomprenderli appieno. “In Visibilia” si mento di quel circuito del sacro che la propone come un vero e proprio viag- Diocesi ha in programma. “Stiamo reagio fra percezione e comprensione lizzando – ha anticipato don Giuseppe delle parole, delle immagini e dei Bucaro, direttore dell’Ufficio Beni culsuoni del sacro, un percorso di appro- turali dell’Arcidiocesi - una serie di fondimento del “testo” rappresentato manifestazioni, anche in coincidenza dall’insieme di questi tre elementi, che con Palermo Capitale italiana della si fondono negli spazi liturgici e nei Cultura e fra queste una grande mostra conventi svelandone il patrimonio di su Santa Rosalia e la peste in collabospiritualità e di preghiera custodito in razione con l’assessorato regionale
L’8, il 9 e l’11 maggio tre serate con Jovanotti grande protagonista ACIREALE (CT) – Tutto pronto per la tre giorni di grande musica che vedrà Jovanotti grande protagonista di tre concerti che si svolgeranno all’interno del Pal’Art Hotel di Acireale. Le date in calendario sono l’8, il 9 maggio e l’11 maggio, quest’ultima data aggiunta all’ultimo per far fronte all’importante richiesta di biglietti. Con queste date di Acireale salgono a 61 gli appuntamenti del “Lorenzo live 2018”, uno show presente in undici città italiane per lunghi periodi
proprio per permettere un allestimento customizzato di ogni singolo Palazzo, sfruttando completamente le caratteristiche dello spazio e proponendo uno show unico, a 360 gradi. Uno spettacolo immersivo, avvolgente che inizia all’ingresso del Palazzo e che stupirà con un allestimento unico, sorprendente, completamente nuovo, mai visto prima. Concerti con uno “spirito” unico, messo in scena attraverso tutti i mezzi di espressione coinvolti (musica, vi-
sual, scenografia, tecnologia, suono, effetti speciali, spazio scenico, ecc…) con l’obiettivo di realizzare uno spettacolo memorabile. La super band di “Lorenzo live 2018” sarà composta da: Saturnino Celani (basso), Riccardo Onori (chitarra), Leo Di Angilla (percussioni), Cristian Noochie Rigano (tastiere), Franco Santarnecchi (piano), Gareth Brown (batteria), Jordan Mclean (tromba), Matthew Bauder (sax) e Gianluca Petrella (trombone).
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CEFALÙ (P terina (piazza del maestro D L’esposizion culturali - e d eventi più imp La personal terina e il Mus poli che, negl culturale della Cattedrale Rug Domenico Z sua formazion l’insegnamen scultura. Vive italiane ed eur
Da domani la 14^ edizione di “Euterpe Medi AGRIGENTO - Torna anche quest’anno “Euterpe Mediterraneo in musica”, la rassegna-concorso nazionale, giunta alla 14^ edizione, riservata alle scuole medie a indirizzo musicale che, nelle varie edizioni, ha coinvolto più di 20 mila presenze. La manifestazione, tra le più apprezzate a livello nazionale, questa’anno si colora di note europee con la partecipazione dell’Orchestra giovanile della città dell’Aya (Paesi bassi). Nella splendida cornice della Valle dei Templi, ai piedi del Tempio di Giunone, da domani al 12 maggio si alterneranno sul palco 15 istituti scolastici e molti alunni che parteciperanno come
solisti o nienti da liane men data, la p arrivano d La rass terraneo i derà con miazione alle ore 1 filippo de dove verr altri, alcu dizio mot rizzare alc e scelte d cative: m
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ANNO 74 - N. 125
TESTATA INDIPENDENTE CHE NON PERCEPISCE CONTRIBUTI PUBBLICI COME PREVEDE LA LEGGE N° 250/90
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SICILIA OCCIDENTALE
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Agrigento
Naro
L’UNICA PROVINCIA COL SEGNO MENO DIMINUITE LE PRESENZE E LA PERMANENZA
ARRESTATI GLI AUTORI DELLA RAPINA VIOLENTA A UN ANZIANO
GIOACCHINO SCHICCHI PAGINA 33
Mattarella, ultimatum ai partiti
Il presidente della Repubblica: «Governo neutrale fino a dicembre. Responsabilità o si torni alle urne» Ma Di Maio e Salvini insistono: «Al voto l’8 luglio». Le perplessità del Colle sulle elezioni in piena estate INDIGESTO Mattarella vuole davvero un governo espressione del Paese? Convochi subito Fabio Fazio, Maria De Filippi, Barbara D’Urso e Alessia Marcuzzi.
salvatore cacciola
In una giornata tesissima il Quirinale ha messo la parola “fine” a un film divenuto stucchevole, assicurando che il tempo delle chiacchiere è finito: «Serve un governo». E l’incarico al nuovo premier, assolutamente non politico, potrebbe esserci tra oggi e giovedì. «Laddove non si raggiungesse alcuna intesa, il governo neutrale dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre per andare subito dopo a elezioni». M5S e Lega dicono no.
I VESSILLI BLU. Calano i riconoscimenti alle località dell’isola
Sicilia, solo sei bandiere al mare con zero servizi
BELLUCCI, RAPETTA PAGINE 2-3
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«Dalla fuga all’attrazione» Sicilia, il trend dei cervelli Dalla difesa all’attacco: attrarre risorse non soltanto per scongiurare la fuga dei cervelli, ma addirittura per far arrivare nell’Isola le migliori intelligenze del Mediterraneo e dell’Europa. «Una classe dirigente multietnica e multiculturale», la definisce l’assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione, Lagalla, in un forum al nostro giornale, subito dopo un proficuo confronto all’università con rappresentanti delle eccellenze imprenditoriali.
DA OGGI ALL’ARS
Il “collegato” delle rivincite coperta corta si rischia il flop
ANTONELLO PIRANEO
mine cui la volatilità politica fa cambiare rapidamente accezione: “responsabili” furono chiamati quei peones - Razzi Scilipoti, ricordate? - raccolti da Berlusconi, anno di grazia 2010, per salvare un suo governo dalla mozione di sfiducia, un’accozzaglia di improbabili statisti e possibili faccendieri. Oggi i “responsabili”, dando al termine nuovamente una veste nobile, sarebbero coloro che, mettendo da parte la convenienza di parte, riuscissero a consentire la nascita di un esecutivo neutrale e a scadenza ravvicinata (fine anno) come fosse uno yogurt, per quanto neutrale possa essere un governo e per quanto aleatoria sia la temporaneità di un esecutivo: perché, si sa, finita un’emergenza eccone un’altra. Ma fuori dal Colle il clima, nell’immediato, non muta: 5Stelle, Lega e Fratelli d’Italia insistono sul voto a luglio come sbocco dell’impossibilità di trovare - ad horas - una maggioranza in Parlamento. Un’unità di posizioni che fin qui s’è sfaldata sul nodo Berlusconi. A ben vedere i due forni li tiene accesi Salvini: oltranzista come Di Maio sul ritorno al voto, doroteo nel non volere rompere con il Cavaliere. Finora. Nel frattempo il Paese langue, la questione meridionale sfuma di fronte a una questione settentrionale, l’Europa ci guarda con atteggiamento in bilico tra stupore, preoccupazione esupponente ilarità: «Ah, les italiennes...». Nel frattempo qualcuno confida di essere l’imprescindibile ago della bilancia. Pardon, l’ego della bilancia.
IL FORUM
GIORGIO ROMEO PAGINA 6
IL SENSO DI RESPONSABILITÀ e acrobazie politico-istituzionali di questa legislatura sostanzialmente nata morta, infine, finiranno sui manuali degli studenti di Giurisprudenza, tanto ingarbugliato resta il quadro. Anche dopo l’invitomonito del presidente della Repubblica a seguire una strada che non sia né il precipizio dell’immediato ritorno al voto né la strettoia di elezioni in autunno, ovvero quando ci sono da varare le stringenti misure economiche per l’azienda Italia. E quindi la terza via, impervia ma non inedita, di un governo di decantazione, senza figure da spendere nella successiva campagna elettorale e magari non sorretto da una fiducia appalesatasi in Parlamento, ma in grado di portare avanti almeno Finanziaria e nuova legge elettorale. Perché questo è il punto: ha senso tornare a votare con lo stesso Rosatellum che maliziosamente ha spinto il Paese verso l’ingovernabilità, con premi di maggioranza soltanto teorici? Ha senso appendere a pochi anche se sostanziali spostamenti percentuali il mantenimento del tasso dell’Iva o le politiche di sviluppo attese specie dal Mezzogiorno e dai giovani? Mattarella ha parlato da preside paziente ma risoluto agli “studenti”: io vi indico rischi e soluzioni-tampone (soltanto questo offre il panorama post 4 marzo), voi, fin qui incapaci di trovare una sintesi politica alle varie istanze di parte, prendetevi almeno le vostre responsabilità. E decidete. Ecco, la responsabilità. Un ter-
ANTONINO RAVANÀ PAGINA 33
La Sicilia ottiene solo sei Bandiere Blu dalla Foundation for Environmental Education nonostante sia la regione italiana che ha il maggior numero di chilometri di coste balneabili. I vessilli sono andati a Santa Teresa di Riva, Tusa, Lipari, Ispica, Ragusa e Menfi. Perduta la bandiera di Pozzallo. A penalizzare la Sicilia la mancanza di servizi, la bassa raccolta differenziata e i depuratori non funzionanti. ANDREA LODATO PAGINA 5
OGGI LA PRIMA TAPPA CON PARTENZA DA CATANIA
Da oggi in commissione Bilancio all’Ars, ma col rischio di un immediato “tornaindietro”. Parte l’iter del collegato alla Finanziaria, un ddl che s’è già ingrossato: oltre a riforme rinviate (come il Super Irfis sul quale punta l’assessore Armao) una serie di punti stralciati dalla legge di stabilità. E per pagare tutte le “rivincite” di gruppi e deputati sono a rischio le coperture finanziarie. Che potrebbero arrivare, paradossalmente, dalla bocciatura di alcune norme della Finanziaria. GIUSEPPE BIANCA PAGINA 7
Arriva il Giro d’Italia, l’Isola è pronta alla festa Tre tappe di grande valore sportivo e culturale. Il Giro d’Italia torna in Sicilia dopo appena un anno e lo fa con una “tre giorni” speciale. Si parte oggi dalla piazza Duomo di Catania e si arriva a Caltagirone. Domani, dopo il via da Agrigento, i “girini” sprinteranno a Santa Ninfa, nella Valle del Belice, nel 50° anniversario del terremoto. Giovedì infine la Caltanissetta-Etna con l’arrivo all’Osservatorio Astrofisico e una salita (quella del Valentino) che promette spettacolo. Dopo il via in Israele, ecco dunque il ritorno a casa. La Sicilia è pronta a fare festa . E fare ancora una volta bella figura. SERVIZI PAGINE 13/19 IL SALUTO DELLA REGIONE
«Mostriamo al mondo le nostre bellezze» L’assessore Pappalardo accoglie la carovana rosa: «Uno spot lungo tre giorni» ANDREA CATALDO
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CINEMA IN LUTTO
IL CONCERTO
Morto Olmi il regista che diede voce agli ultimi
Jovanotti si fa in tre per il pubblico siciliano
GIORGIO GOSETTI PAGINA 23
GIANLUCA SANTISI PAGINA 22
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life&style cultura, spettacoli, società, tendenze
e personaggi
Il tour siciliano Lo show. Grande
musica, una cascata di successi e «un’esperienza immersiva unica»
Lorenzo scatenato si fa in tre
GIANLUCA SANTISI
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n tentativo folle, alla Don Chisciotte, per opporre la gioia della musica alla cupezza dei nostri tempi. Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, sta conquistando i palasport di tutta Italia a suon di sold out e una lunga serie di concerti. Dovevano essere una sessantina, ma poi, visto il clamoroso successo registrato, sono lievitati fino a settanta. Anche ad Acireale, dove il “Lorenzo Live 2018” farà tappa da stasera, le date inizialmente annunciate erano due (8 e 9 maggio, biglietti già esauriti da tempo) ma per far fronte all'importante richiesta ne è stata aggiunta una terza, l'11 maggio (disponibili ancora pochi tagliandi). La scelta è stata quella di organizzare più eventi nella stessa location per permettere un allestimento personalizzato di ogni singolo palazzetto, sfruttando completamente le caratteristiche dello spazio e proponendo uno show a 360 gradi. Uno spettacolo immersivo che inizierà sin dall’ingresso del Pal’Art Hotel e che vuole stupire a tutti i costi. Del resto, presentando il tour, Jovanotti l'aveva detto: «Stiamo lavorando allo “spirito” dei concerti che faremo, attraverso tutti i “mezzi di espressione” coinvolti (musica, visual, scenografia, tecnologia, suono, effetti speciali, spazio scenico, ect.). Voglio fare il mio spettacolo migliore da sempre!». Dopo il triplice sold out a Bologna, Jovanotti ha annunciato il suo imminente arrivo nell'Isola attraverso i social. «Sono contentissimo di arrivare in Sicilia con questo spettacolo - ha scritto in post su Facebook - amici vedete di farci trovare un bel tempo come sapete fare voi!». Lo show, prodotto da Trident ed organizzato in Sicilia da Giuseppe Rapisarda Management, debutterà questa sera alle 21. Il palasport acese è stato trasformato in un salone delle feste con tredici grandi lampadari di tre metri e mezzo di diametro che pendono sulle teste degli spettatori, si alzano e abbassano, funzionano da im-
Oggi, domani e venerdì, il Pal’Art Hotel di Acireale ospiterà la nuova mega-produzione di Jovanotti
“
Ogni sera un big bang e io mi disintegro e poi mi ricompongo
pianti luce ed elementi scenici. Una produzione imponente che coinvolge 110 persone e materiali tecnici e scenografici che viaggiano su 27 camion. Il palco godrà di una passerella che s’allunga in platea per 17 metri. Le luci sono disegnate da Paul Normandale. Un grande schermo sullo sfondo trasmetterà invece video, immagini live girate da tre camere e finte riprese del pubblico e dei musicisti, preregistrate e mescolate a quelle reali. Potrà capitare, così, di vedere contemporaneamente Jovanotti in platea intonare “Ragazzo fortunato”, mentre il Jovanotti in carne ed ossa la canterà davvero sul palco. Sarà un concerto romantico, dove si balla sui lenti ma ancor di più sui ritmi frenetici delle canzoni, con una parte addirittura trasformata in dj set. La super band di “Lorenzo live 2018” sarà composta da Saturnino Celani (basso), Riccardo O-
nori (chitarra), Leo Di Angilla (percussioni), Cristian Noochie Rigano (tastiere), Franco Santarnecchi (piano), Gareth Brown (batteria), Jordan Mclean (tromba), Matthew Bauder (sax) e Gianluca Petrella (trombone). «Questo show - ha dichiarato Jovanotti - è il racconto di come io vedo le cose, è la fantasia e la forza dell’immaginazione, è il potere della festa. È la necessità di celebrare e sentirsi vivi». Una festa il cui spirito guida sarà quello di Don Chisciotte, il personaggio creato dalla fervida mente di Miguel de Cervantes, e di cui lo stesso Jovanotti indosserà i panni. “Don Chisciotte – ha proseguito il cantante – rappresenta la volontà di essere vivi trasfigurando la realtà. In questo spettacolo mi sento profondamente come lui. È uno show oltraggioso nel suo essere colorato e divertente». Don Chisciotte/Jovanotti apparirà co-
sì nel cartoon di Manuele Fior previsto in apertura di concerto: «Una dedica a chi si ostina a credere nel sentimento puro». In scaletta alcuni dei brani contenuti nell'ultimo disco ma soprattutto tutti i grandi classici. Ventotto canzoni per due ore e mezza di musica. Si parte con “Ti porto via
TRIPLO PLATINO
L’album “Oh, vita!” è stato certificato triplo disco di platino (150 mila copie).
con me”, che chiudeva il precedente tour, per passare poi alle canzoni di “Oh, vita!”, concentrate soprattutto nella prima metà dello show. Questa la set list completa: “Ti porto via con me”, “Le canzoni”, “Penso positivo”, “In Italia”, “Oh, vita!”, “Sbam!”, “Gli immortali”, “Mi fido di te”, “Sbagliato”, “Baciami ancora”, “Chiaro di luna”, “Fame”, dj set: Attaccami la spina / Non mi annoio / Muoviti / Una tribù che balla / Tanto3, “L’ombelico del mondo”, “A te”, “Ti sposerò”, “Ragazza magica”, “L’estate addosso”, “Tutto l’amore che ho”, “Safari”, “Tensione evolutiva”, “Sabato”, “Il più grande spettacolo dopo il big bang”, “Ciao mamma”, “Ragazzo fortunato”, “Le tasche piene di sassi”, “Mezzogiorno”, “Viva la libertà”. «Non mi sono neanche accorto che abbiamo passato la metà del tour – ha scritto Jovanotti sempre su Facebook -. Questo tour è talmente intenso che ho deciso, già prima che iniziasse, di viverlo un concerto alla volta sempre come fosse l'unico, senza pensare che poi domani o dopo ce n'è un altro. Lo spettacolo è un big bang tutte le volte e io mi disintegro e poi mi ricompongo».
L’intervista
Diodato: «Dopo Sanremo torno nella mia dimensione: i club» IL TOUR.
LA CHIUSURA NELL’ISOLA
Diodato, ottavo all’ultimo Festival di Sanremo in coppia con il trombettista siciliano Roy Paci, sarà di scena venerdì a Melilli, in piazza San Sebastiano, e sabato 12 al Ma di Catania
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«Sento la necessità di non fermarmi. Vado in giro a suonare e scrivo delle mie esperienze»
opo aver firmato in coppia con Roy Paci uno dei brani più belli dell’ultimo Festival di Sanremo, Diodato conclude in Sicilia il suo #adessoclubtour. Il cantautore sarà in scena per la prima volta in assoluto nell’Isola, l’11 a Melilli, in piazza San Sebastiano, e il 12 al Ma di Catania (organizzazione Puntoeacapo). Con lui sul palco Andrea Bianchi (chitarra), Alessandro Commisso (batteria), Orazio Nicoletti (basso) e Lorenzo Di Blasi (tastiere). «Il club è la dimensione in cui sono cresciuto - racconta - e ho scelto questo tipo di tour perché volevo ricercare uno scambio energetico tra me, la band e il pubblico. Ed è quello che è successo». Hai fatto due Sanremo in quattro anni. Soddisfatto? «Sanremo è sempre una grande occasione. Nel senso che, indipendente-
mente dal folclore che ricopre e circonda il Festival, quella settimana lì in Italia non si parla d’altro. Quest’anno, poi, c’è stata davvero tanta musica. Sono tante le persone che adesso sono arrivate ai miei live dicendomi: “Scusa se ti ho scoperto solo al Festival”. Era quello che volevo: far arrivare la mia energia al pubblico, perché la televisione è un filtro e non sai bene cosa porterà all’interno delle case». Vi siete piazzati all’ottavo posto… «Non ho mai pensato alla classifica, le gare non mi interessano. Oltretutto partivamo da sfavoriti e questo forse ci ha tranquillizzati. Riesco ad essere molto lucido quando capitano occasioni del genere perché c’è talmente tanta pressione che si rischia di perdere di vista l’obiettivo. Il mio era quello di andare lì, fare bene e divertirmi. E non è sempre facile perché vieni portato da una parte all’altra per
fare interviste e alla fine arrivi veramente stanco. Ma avevo un compagno di viaggio fantastico come Roy e sarebbe stato impossibile non divertirsi». Tra l’altro non avevi un disco da promuovere. Il tuo ultimo, “Cosa siamo diventati”, risale allo scorso anno. «Ho fatto uscire un 45 giri, come si faceva una volta. Mi sembrava stupido
Diodato è il direttore artistico del Concerto del Primo Maggio a Taranto
mettermi a scrivere un disco per farlo uscire in occasione del Festival. Magari strategicamente sarebbe stato giusto, ma ho cercato di essere sincero con me stesso. L’ho visto come parte di un percorso senza preoccuparmi tanto dell’aspetto commerciale». A cosa stai lavorando? «Sto ragionando diversamente rispetto al passato. Prima mi fermavo, mi mettevo a scrivere, poi registravo e passava tanto tempo. Adesso sento proprio la necessità di non fermarmi mai. Vado in giro a suonare e scrivo le cose che mi ispirano questi viaggi. Come ho fatto con gli ultimi due singoli, “Cretino che sei” e “Adesso”. Tra poco ne uscirà uno nuovo…». Sei direttore artistico del concerto del primo maggio di Taranto. Quest’anno com’è andata? «È stato meraviglioso. So che se ne parla poco perché l’attenzione è stata
catalizzata da Roma ma ti posso assicurare che non c’è più nulla da invidiare, sia artisticamente che come organizzazione. È una manifestazione organizzata dal basso, da semplici cittadini che non hanno nulla a che fare con lo showbiz. Una manifestazione legata ad una situazione scomoda per questo Paese che è anche il motivo per cui non se ne parla tanto. Ed è triste vedere come 200mila persone vengono ridimensionate sulla stampa a 50/60mila. O titoli come “Il concertone di Roma e la festa di piazza di Taranto”: è veramente offensivo nei confronti di persone che soffrono e lottano per far ascoltare la loro voce a chi non vuole ascoltare. Io do una mano perché sono tarantino per scelta, non sono nato lì ma ho vissuto in quella città anni importanti che mi hanno messo dentro tanta voglia di rivalsa».
G. S.
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Stadio Massimino
I Vip dei talent in campo per il goal della solidarietà
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Oggi alle 10.30 lo stadio “Angelo Massimino” ospiterà la 13° edizione di “Un goal per la solidarietà – Trofeo Ecogruppo Italia”, quadrangolare di beneficenza organizzato da “Luca Napoli Management” ed “Italia Eventi”, che vedrà in campo la “Nazionale Artisti Tv”, le “All Stars Siciliane”, il “Dream Team” e la “Nazionale Giornalisti”. Madrina dell’evento Aida Yespica (foto), reduce del “Grande Fratello Vip”. Tra gli altri volti noti
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Lorenzo Licitra, vincitore della scorsa edizione di X Factor, Ludovica Pani, star influencer, Valerien Log, appena uscito dalla casa del Grande Fratello, Nicolò Brigante, tronista di “Uomini e Donne”, Jimmy Ghione, inviato di “Striscia la notizia”, Simone Barbato, naufrago de “L’isola dei famosi”. Il ricavato della manifestazione, tramite dei buoni spesa, andrà, attraverso l’associazione Onlus “Regala un sorriso” a famiglie catanesi disagiate.
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Norman è un’anaerno di una famindica la diffusione ri latitanti, dramllo che ci aspettiahe effettivamente
r) insisteva partiese della vicenda, benismo filisteo e ni passati Romano osservazione, ne o nella nostra lin-
ha ospitato la creaita culturale cittaamma, affidandoalli (nel ruolo della della figlia in preda
un gruppo di caltanissetta e aidone, francesca trovato, un quartetto di palermitane ed emanuela ciocco
Una tribù che balla con... Jovanotti L’EVENTO. Pienone ad Acireale (repliche oggi e venerdì), fan in delirio: con lui si pensa positivo
modi cortesi di una cerca di coprire la della figlia; Maria scenico efficace la on riesce a sopportto tra garbo esteovanile e veglia di
cenica se le cronanon è possibile vicercando di mauna madre che con smo esistenziale? ragazza che cerca gilità anche ricor-
ura, con repentini nnine per bene, a sce il proprio vuo-
agico, basato proè e quel che si vuoon è artefatta, ma onosce egoista nei o figlie che lo sono ale potenza da potragici attici o e-
pplaudito dall’atamo possa essere SERGIO SCIACCA
dermi questo evento ho acquistato il biglietto già a ottobre”. Primo concerto anche per un gruppo proveniente da Aidone e Palermo, formatosi in corsa. “Da sempre ci piace – dicono in coro Aurora Palermo e Cristina Colombo – per quella capacità che possiede di coinvolgere con i suoi testi e le musiche che non sono da meno. Jovanotti è grande anche per la bravura dei musicisti che lo accompagnano, tutti eccezionali”. Ed eccola la band in questione, composta da Saturnino Celani al basso, Riccardo Onori alla chitarra, Leo Di Angilla alle percussioni, Cristian Noochie Rigano alle tastiere, Franco Santarnecchi al piano, Gareth Brown alla batteria, Jordan Mclean alla tromba, Matthew Bauder al sax e Gianluca Petrella al trombone. La marcia in più del Lorenzo nazionale, a sentire anche Francesca Trovato, acese, al secondo concerto di Jovanotti. “L’ho conosciuto e ap-
Una tribù di migliaia di persone, capace di riempire all’inverosimile il Pal’Art Hotel della Zona Tupparello, quella che accoglie Jovanotti nel primo dei tre concerti in programma ad Acireale, organizzati da Giuseppe Rapisarda Management; oggi e venerdì le altre due repliche. Una tribù che balla e non solo, pronta a fare sentire tutto il proprio entusiasmo a Lorenzo Cherubini non appena fa capolino sul palco strutturato in maniera avveniristica. Per vederlo all’opera arrivano da tutta la Sicilia, dalla Calabria e da Malta, già in delirio quando l’artista romano comincia a intonare “Ti porto via con me”, primo brano in scaletta. “Una delle mie preferite – dice Elena Todaro, da Palermo – anche se quella che mi piace di più in assoluto è “A te”, un brano profondo che fa riflettere parecchio. Seguo Jovanotti da anni, ma è la prima volta che riesco a vederlo dal vivo e per non per-
prezzato grazie ai miei genitori – rivela – e mi attira parecchio questo suo “pensare positivo” che, poi, è anche il tema della canzone che mi piace più di ogni altra. Un inno alla felicità della vita che Lorenzo riesce a trasmettere meglio di chiunque altro”. Terzo concerto per Emanuela Ciocco, da Lentini, che a Jovanotti è particolarmente legata, al punto da avere scelto un suo brano in occasione del matrimonio. “Quando mi sono sposata – racconta – chiesi che venisse cantata “Per te”, una delle sue più belle canzoni secondo me. E’ straordinario anche per l’energia che riesce a mettere nei suoi concerti; sin da quando l’ho visto all’opera, nel 1996, è stato coinvolgente, oggi più di ieri”. Oggi si replica e, dopo un giorno di pausa, venerdì il terzo concerto acese; e solo per quest’ultimo concerto disponibili pochi biglietti. GAETANO RIZZO
OGGI DOVE Teatro Verga. Alle 17,15, «Un momento difficile», di Furio Bordon, regia Giovanni Anfuso, con Massimo Dapporto. Ma. Alle 21, concerto di Paolo Angeli (chitarra sarda preparata, voce) e Oriol Roca (batteria percussioni). Acireale. Al Pal’Art Hotel, alle 21,30, concerto di Jovanotti. Palazzo della Cultura. Mostra “Toulouse Lautrec. La Ville Lumière”. Aperta dal lunedì a domenica dalle 10 alle 20.
Galleria di arte moderna. L’ex convento di Santa Chiara, in via Castello Ursino 26, è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19. Visitabile la mostra “Totò genio”. Museo Belliniano.Aperto da lunedì a sabato dalle 9 alle 19 e domenica dalle 9 alle 13. Ingresso a pagamento. Teatro Antico. Aperto dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 19; ultimo ingresso alle 18,30. La domenica aperto dalle 13,30 alle 22, con
chiusura la mattina. Anfiteatro romano. Aperto dal lunedì al sabato, ore 9-13,30 e 14,30-17. Marionettistica F. lli Napoli.Antica bottega del Puparo: visite guidate per gruppi solo su prenotazione al 347/3034600 (via Reitano 55, zona Castello Ursino). Casa delle farfalle. Nel Parco Monte Serra a Viagrande, in via Umberto, è aperta domenica e festivi dalle 10 alle 15,30, ultimo ingresso alle 15. Da lunedì a sabato solo su
prenotazione per visite mattutine, per almeno 10 persone: 095.7890768, 3470415868. Museo dell’Etna. A Viagrande, in via Dietro Serra 6, è aperto domenica dalle 9,30 alle 13,30 (ultimo ingresso alle 12,30); da lunedì a sabato aperto solo su prenotazione per gruppi di almeno 15-20 persone. Per info e prenotazioni 095.7890768 o 3470415868.
CENTRO ZO
e ai bimbi col laboratorio di pittura biettivi prefissi. Domenica scorsa il secondo appuntamento, occasione per visitare la mostra "Brevidistanze - Disegni a
territoriali legati a progetti artistici, letterari e culturali internazionali. Per l’occasione è stata presentata agli ospiti anche la nuova area della
Segnalazioni: cronaca@lasicilia. it.
I virtuosi della musica classica indiana con la fluidità melodica del raga della sera Appuntamento unico in Sicilia, domani alle 21, al centro Zo, con la musica classica indiana. Raizes presenta «Strings of India» con Amit Chat-
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