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insperatamente mi scelsero come prima protagonista femminile per “Il giovane Montalbano” con MIchele Riondino sette anni fa: avevo 26 anni». Katia aveva già lavorato in “Capo dei capi”, “RIS 4”, “Crimini Bianchi”, “Noi due” del suo concittadino Massimo Coglitore. E in seguito “Don Matteo 10” e “Catturandi. Nel nome del padre”. Adesso è interprete del “Cacciatore” in onda su Rai2 (protagonista della puntata in onda il 28 marzo) assieme a parecchi attori siciliani fra i quali Francesco Foti a David Coco. Come andarono i tuoi inizi? «Quando mi sono affacciata al la-

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voro di attrice da professionista avevo 21 anni. Non ho fatto un’accademia, ho studiato con vari insegnanti. Mi scoprì un’assistente di casting per la serie “Distretto di Polizia”. “Finalmente un viso fresco” disse. Avevo un talento un po’ grezzo. Non si finisce mai di studiare e poi quando cresci come persona acquisisci nuove risorse, maggiore consapevolezza. Quando poi interpreti ruoli per cui non puoi attingere a nessuna esperienza di vita, serve creatività e immaginazione». Veniamo al “Cacciatore”. «Il progetto mi ha colpita subito. E’ l’ennesima serie che parla di mafia ma quando ho letto la sceneggiatura, mi sono entusiasmata per il linguaggio innovativo. Sul set

con Stefano Lodovichi e Davide Marengo,ho visto un cast tecnico di giovanissimi. La fotografia è pazzesca, il modo di raccontare moderno e veloce. Sono contenta di avere investito anche in questo progetto. Per un siciliano è stancante interpretare sempre storie di mafia, ma ringrazio lo stesso. E’ lavoro. Mi pesa piuttosto l’etichetta sulla nostra terra. E’ una ferita che sanguina. Il mio ruolo nel “Cacciatore” è quello di amante di un mafioso. Mi chiamo Serena (nome vero Rosanna). Una scelta precisa: ai cattivi è stato lasciato il loro nome, agli altri è stato cambiato rispetto al personaggio reale». Chi è Serena? «Una ragazza che vive a Villabate (Palermo) in condizioni economiche molto disagiate. E’ l’amante di Salvatore Barbagallo, il “cuginetto Uccio”. All’inizio ignora che lui sia un mafioso, glielo confesserà lui in uno dei loro incontri. Serena ha un ruolo determinante nella cattura di Barbagallo. Va alla polizia e racconta tutto. Sembra che lei vada per paura, invece questa ragazza sente bisogno di riscatto». Katia ha appena doppiato “The elevator” ottimo film di Massimo Coglitore, suo concittadino, girato in inglese e presentato cinque anni fa al Festival di Taormina, in attesa ancora di distribuzione italiana. Nel cast Burt Young, Caroline Goodall e James Park. Altro? «Ho girato l’horror “Cruel Peter”, coprodotto da Rai Cinema, regia di Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia, in inglese, con cast straniero. Uscirà in autunno. Gli effetti speciali sono di Makinarium (David Donatello per “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone)». Katia Greco ha lavorato in altri

LA GAVETTA

«Non ho fatto un’accademia, ho studiato con vari insegnanti. Mi scoprì un’assistente di casting per la serie “Distretto di Polizia”»

IL SALTO

«Non essendo figlia d’arte pensavo fosse impossibile emergere invece mi scelsero come prima protagonista femminile per “Il giovane Montalbano”»

in my life” sorta di black comedy. Nel cast anche Alfio Sorbello di Catania. L’abbiamo vista in “Back to Rome” di Christopher Herrmann. E’ nuovo volto della pubblicità Wind accanto a Giorgio Panariello. Dopo “Ombre e penombre”, “La grande cena” e “Ti sposo ma non troppo” fra il 2005 e il 2012, niente teatro oggi? «Mi sto riavvicinando. Dipenderà dal fatto che mi sono fidanzata con un attore napoletano di teatro e il rapporto con lui mi ha risvegliato l’interesse per il palco. Sto valutando alcune proposte. Nel frattempo girerò come new entry “L’allieva 2” con Alessandra Mastronardi su Raiuno tratta dal libro di Alessia Gazzola che tanto successo ha avuto nella prima stagione. Ho voluto tornare dopo “Catturandi” a lavorare con la regia di Fabrizio Costa». Quanto conta per te la tua terra? «Vivo a Roma ma la mia famiglia è a Messina. Non torno spesso ma adesso mi sto imponendo di andare, quando posso. A volte ho bisogno di ritornare per ricaricarmi. Penso che se anche vivessi 50 anni a Roma, mi sentirei sempre siciliana». Cosa pensi dell’esodo di giovani dalla Sicilia? «E’ molto triste ed è un fenomeno italiano. Una grande perdita. Per l’attore è inevitabile andare a Roma, ma per chi fa ricerca (io sono laureata in Scienze Biologiche e i miei colleghi sono tutti andati fuori, qui è impossibile crescere) si arriva a 32 anni specializzati e ancora si fa da assistenti ai luminari. Sono gelosi dei giovani talenti. Un mio amico biologo è andato in Svizzera ed ha súbito avuto un ruolo di responsabilità. Così regaliamo ad altre nazioni bravi ingegneri e medici».

“Ultrapharum”, il viaggio in Sicilia di Samuel e Mannarino DISCO E VIDEO. «Abbiamo conosciuto dei ragazzi ospitati in un centro di accoglienza e li abbiamo invitati a cantare»

Riflessioni sulle storie di migranti e viaggiatori davanti al blu di Castellammare del Golfo

MARIELLA CARUSO

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critto e registrato nel RedBull Studio Mobile sistemato in una piazzetta davanti al mare di Castellamare del Golfo, “Ultrapharum” è un brano frutto del lavoro a quattro mani di Samuel e Mannarino. È Samuel ad aver invitato Mannarino a seguirlo in questo viaggio in Sicilia, «una terra molto stimolante per creare, un luogo di scambio tra etnie diverse che nel tempo ha generato una stratificazione culturale – spiega il frontman dei Subsonica reduce dal disco solista “Il codice della bellezza” -. Io stesso sono per un quarto siciliano: mia

mamma è di Marsala e anche i miei nonni materni». «Con Alessandro continua - ci siamo conosciuti negli Stati Uniti in un Festival di musica italiana itinerante e ci eravamo ripromessi di avvicinare la nostra musica così diversa». Detto, fatto. Nel testo di “Ultrapharum”, infatti, i due hanno fatto confluire le riflessioni sulle storie di migranti e viaggiatori. Anche se Mannarino, ammette, di non essere stato subito pronto. «All’inizio ero un po’ spaventato. Gli studi di registrazione di solito sono tristi e asettici, invece in Sicilia eravamo in un contesto bellissimo. Appena uscivamo dal truck potevamo vedere l’o-

rizzonte, il mare, il porto, parlare con la gente. Ed è subito scattata la magia», confessa il cantautore romano. Durante la permanenza a Castellamare del Golfo i due cantautori, seguendo lo spirito del loro lavoro, si sono calati nella realtà locale. «Abbiamo conosciuto dei ragazzi ospitati in un centro di accoglienza e li abbiamo invitati a intervenire nella loro lingua nel pezzo. Tutti questi incontri sono serviti a descrivere meglio il posto in cui ci trovavamo attraverso una canzone. È stato molto emozionante», sono concordi i due autori. Anche una giovanissima cantante siciliana, Benedetta Di Pasquale, anche lei incontrata dai due a Ca-

stellammare, ha prestato la sua voce a quel piccolo gioiello che è “Ultrapharum”. «Un pezzo che – sottolinea Mannarino - parla di spostamenti, di migrazioni, di civiltà diverse. Il nostro racconto, però, va al di là della politica becera. Ci siamo avvicinati a

Samuele e Mannarino hanno girato un videoclip girato a Castellammare del Golfo

questo tema con un intento artistico pur provenendo da due mondi musicali molto diversi». Difficile, adesso, dire se la collaborazione tra Samuel e Mannarino continuerà. «Siamo passati dall’essere colleghi a essere amici. Per ora ci facciamo bastare questa esperienza vissuta insieme, nel futuro chissà…», ammette il primo. «In questo momento siamo entrambi in studio: io per le prove del mio tour, lui con i Subsonica, però non escludo che questo incontro possa ripetersi in futuro - gli fa eco Mannarino che sarà al Teatro Metropolitan di Catania il 12 aprile -. È stata una bella esperienza che ci rimarrà sicuramente impressa».


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Da domani fino a domenica, al Teatro del Canovaccio, la rassegna di Palco Off propone l’”Audizione” di cui Chiara Arrigoni è l’autrice che ne è anche interprete assieme a Massimo Leone e Andrea Ferrara (l’orario delle recite è alle 21, salvo la domenica che è alle 18). Il testo ha ricevuto il premio nazionale «Giovani realtà del Teatro», ed è stato segnalato in diverse rassegne nazionali, e, come avviene sempre per i testi scelti da Palco Off, affronta una tematica artistica e sociale di altissimo significato e per questo conveniente a quella concezione del teatro che non ne fa un luogo di del ozioso rilassamento, bensì il centro focale di un’analisi sui problemi odierni e sui loro possibili sviluppi. Qui addirittura si assiste a una vicenda veramente accaduta (in Inghilterra), ma che nell’attuale globalizzazione dei rapporti sociali potrebbe benissimo ripetersi in qualsiasi paese occidentale. Un gruppo di oziosi ricconi in cerca di emozioni organizza una specie di lotteria della morte nella quale sono coinvolti giovani affetti da patologie trasmissibili sessualmente che attraverso un’orgia daranno la morte o la riceveranno senza sapere da chi. Un’edizione aggiornata dei ludi circensi in cui i gladiatori antichi davano o ricevevano la morte per allietare i pomeriggi dell’imperatore e della canaglia che lo applaudiva. Ma i giovani che si presentano per questo contratto di lavoro a tempo determinato, hanno una coscienza e… il resto lo apprenderemo dallo sviluppo dell’azione. È proprio vero che i ventenni di oggi non hanno una consapevolezza? È certo che non siano i viziosi ricconi a indurli a comportarsi in modo spregevole per godere dell’ebrezza di metterli in bilico tra la vita e la morte? Sono temi di grande rilievo e sui quali val la pena soffermarsi perché quando le cronache ci comunicano fatti spregevoli compiuti per

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Massimo Leone e Chiara Arrigoni

voglia di guadagnare o peggio ancora per sfuggire alla noia, non dobbiamo ricorrere alle analisi patologiche degli psichiatri di turno, ma dobbiamo piuttosto interrogarci sulla responsabilità di quanti si chiamano fuori dalla responsabilità sociale che, in quanto tale, ricade su tutti. Possiamo immaginare che il testo sarà crudo, ma è realistico, e anche se basato su vicende effettivamente accadute, resta sempre teatro, che come tale è metaforico e dunque educativo, persino quando racconta fatti luttuosi come fecero nei rispettivi secoli Eschilo e Shakespeare. Il teatro vero implica la partecipazione alle tematiche.

DOMANI CONCERTO AL METROPOLITAN

L’impero “intimo” di Mannarino Crollerà, potete starne certi. La sorte dell’Impero è segnata secondo Alessandro Mannarino, di scena domani al “Metropolitan” nell’unica tappa siciliana del fortunato tour teatrale (organizzata da Giuseppe Rapisarda Management). Partita da Fermo, nelle Marche, la tournée dal titolo “L’Impero crollerà” ha fatto registrare il tutto esaurito un po’ ovunque, riscuotendo ampi ed unanimi consensi come era avvenuto durante l’estate scorsa con “Apriti cielo tour”. Eclettico e coraggioso, l’artista romano torna sul palco con un nuovo “concept” che è stato progettato per una dimensione “più intima” e, al tempo stesso, offrire uno spettacolo inedito al pubblico che continua a seguire la sua evoluzione. La parola “impero” è ricorrente nei brani proposti da Mannarino e deve essere considerata sia come un simbolo che alla stregua di una metafora e, più in generale, un luogo immaginario che fa da sfondo a molte delle sue storie tradotte in musica. La tappa catanese servirà anche per sottoli-

neare il rapporto tra Mannarino e la Sicilia, riassunto anche in “Ultra pharum”, il nuovo brano registrato con Samuel a bordo del Red Bull Studio Mobile e da qualche giorno a questa parte presente su tutte le piattaforme digitali. La canzone è stata concepita a Castellamare del Golfo, nel Trapanese, dove Samuel e Mannarino hanno trascorso qualche giorno insieme, nei pressi del mare e distanti dalle loro abitudini. Oltre il faro (traduzione di “Ultra pharum”) riassume storie di migranti e viaggiatori, una porta che unisce e separa l’Europa dall’Africa e fa incontrare civiltà e popoli diversi che guardano allo stesso mare. E la Sicilia viene raccontata con gli occhi di chi la vede come una terra promessa, attraverso il coinvolgimento di persone incontrate sul posto durante la registrazione: dalla voce francese della cantante siciliana Benedetta di Pasquale al coro senegalese “La mano di

Francesco”, alle decine di comparse locali che, durante le registrazioni, hanno frequentato lo studio mobile, risultando protagonisti del videoclip girato sull’isola. Questo, ma non solo, nel live in programma domani (inizio alle 21,30) per il quale si preannuncia un “sold out”, per certi versi scontato. Sul palco, accanto ad Alessandro Mannarino, una band di prim’ordine composta da Puccio Panettieri alla batteria, Alessandro Chimienti alle chitarre, Renato Vecchio ai fiati e Seby Burgio a pianoforte e tastiere; la voce di Lavinia Mancusi, anche a violino e tamburi, si affiancherà al basso e contrabbasso suonati da Nicolò Pagani, Daniele Leucci è “destinato” a percussioni, vibrafono e suoni. “L’impero crollerà tour” sarà accompagnato anche da Medici senza frontiere (Msf), che segue tutte le date con uno stand informativo. GAETANO RIZZO

Cinema Odeon. Alle 17 e alle 20, per la rassegna “Cinema... a regola d’arte”, organizzata dal Fai, proiezione del film “I colori della passione” su Pieter Bruegel il Vecchio. Teatro Verga. Alle 17,15, “Occident Express”, con Ottavia Piccolo e l’Orchestra multietnica di Arezzo. Castello Ursino. Aperto da lunedì a venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 9-21. Mostra “Da Giotto a De Chirico. I tesori nascosti”. Sino al 20 maggio. Palazzo della Cultura. Mostra “Toulouse Lautrec. La Ville Lumière”. In esposizione 150 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. Aperta dal lunedì a domenica dalle 10 alle 20. Galleria di arte moderna. L’ex convento di Santa Chiara, in via Castello Ursino 26, è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19. Visitabile la mostra “Totò genio”. Segnalazioni cronaca@lasicilia.it

L’ATTRICE CATANESE MANUELA VENTURA SU RAI UNO

«Interpretando le donne racconto la storia del Paese» «Finalmente arriva Rosa la figlia femmina tanto desiderata da Teresa e Salvatore chiave di volta della terza serie di “Questo nostro amore”». Lo racconta con gioia, l’attrice catanese Manuela Ventura che, nella fortunata serie tv premiata sin dalla prima puntata da ottimi ascolti ed ambientata questa volta negli Anni Ottanta, in onda per sei puntate ogni martedì alle 21 su Rai Uno, veste ancora una volta i panni della vulcanica Teresa Strano sempre più indipendente ed emancipata rispetto ai tempi del suo arrivo dalla Sicilia in quel di Torino. «Dal 1971 anno in cui l’abbiamo lasciata alleprese con la notizia della quinta gravidanza da comunicare al marito - continua Manuela Ventura recentemente protagonista sempre su Rai Uno nel film tv dedicato a Rocco Chinnici nel ruolo della moglie Tina - ritroviamo Teresa in gran forma sempre più emancipata con un lavoro conquistato nel tempo a cui tiene molto, anche se

nel corso della storia vedremo mettere in discus sione questo suo impegno lavorativo e tutti traguardi che è riuscita a raggiungere». Alla regia di questo viaggio negli Anni Ottanta Isabella Leoni, che punta l’attenzione sulla cre scita dei personaggi con i quali il pubblico a cas si è spesso confrontato e rivisto considerando come membri di famiglia. «Attraverso le figure femminili e i microcosm familiari - aggiunge l’attrice - raccontiamo l’evo luzione storica del nostro Paese e come, con fa tica, le donne abbiano conquistato traguardi im portanti per affermare le loro idee e i loro diritt una battaglia che prosegue ancora oggi». Ventura sarà tra le protagoniste del film Ra “Prima della notte” dedicato a Pippo Fava ne ruolo di Cettina Centamore la responsabile tecn ca della redazione prima del “Giornale del Sud” poi de “I Siciliani”.

ELISA GUCCION


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nell’esplosione di un’officina di biciclette provocando la morte di due vigili, oltre quella dell’uomo che si trovava all’interno dell’edificio e il ferimento di altri due tecnici del «115» (solo l’autista del veicolo di soccorso è rimasto illeso), la grande famiglia dei «Pompieri» si mobilita per fornire un supporto economico alle famiglie de vigili deceduto (quello morale non è mancato sin dal primo momento della tragedia. L’iniziativa vuole contribuire concretamente al sostegno economi-

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frontare le spese legali per dimostrare la professionalità e l'avvenuto rispetto dei parametri di sicurezza nell’attività di soccorso ma anche quelle per sostenere Giuseppe Cannavò, sposato e con tre figli in tenera ancora oggi 12/04/2018 del età, ricoverato alla rianimazione del «Garibaldi» che si accinge ad affrontare onerose spese di riabilitazione. Il conto corrente è gestito dall'Associazione nazionale dei vigili del fuoco in congedo la quale ha previsto che le somme raccolte siano distribuite in parti

nelle ore successive al tragico evento si è stretta accanto al Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Chi volesse contribuire può farlo tramite bonifico bancario intestato ad: Associazione nazionale dei vigili del fuoco del Corpo nazionale sezione provinciale di Catania Iban: IT32 E031 2716 9010 0000 0095115 presso Banca Unipol. Causale: Sottoscrizione a favore dei vigili dei fuoco feriti e delle famiglie delle vittime della tragedia di via Garibaldi di Catania del 20-03-2018. (*sma*)

investigativo del comando Provinciale, che anno arresto tre incensurati di Mascalucia e Nicolosi. Nella zona dell’Etna, negli ultimi mesi, i militari dell’Arma hanno effettuato diversi ritrovamenti di piantagione ed è anche su questo filone che gli investigatori dell’Arma stanno lavorando. I tre giovani, che hanno ottenuto gli arresti domiciliari, dovranno rispondere di produzione illecita di sostanze stupefacenti in concorso. I

Vedere & Sentire nella Sicilia Orientale 0 Pozzallo Libri, in Lacrime di sale la vita del medico Bartolo

0 Catania A Le Ciminiere decima vetrina dell’ambiente

OOO Oggi, alle 18, nella sala Assenza presentazione del libro Lacrime di sale, storia della vita del medico lampedusano Pietro Bartolo, che lo ha scritto insieme a Lidia Tilotta e delle vite dei migranti che a Lampedusa hanno trovato salvezza e umanità, nonché di quelli che nell'isola vivono. A conversare con gli autori Lidia Tilotta, Pietro Bartolo ed Ester Guglielmino. (*PID*)

OOO Al via oggi la decima edizione di Salone progetto comfort, vetrina dell’ambiente, del wellness, dell’energia e della bioedilizia, in programma fino a sabato alle Ciminiere di piazzale Chinnici a Catania. Quest’anno il Salone ospiterà il Villaggio Green, laboratorio ricreativo e culturale per studenti ed la tappa conclusiva della settimana europea dei rifiuti. (*ALBO*)

0 Caltanissetta Emotivi anonimi propone la proiezione Danish Girl

0 Catania Libri, Daniela La Rosa presenta Pelle nuova

OOO Stasera alle 20,30 appuntamento con la rassegna cinematografica Emotivi anonimi, creativamente agitati, che prevede momenti liberi di discussione al termine della proiezione a cura di Michele Cannavò e Maria Assunta Malfitano. Alla Multisala di Palazzo Moncada, a Caltanissetta è in programma la proiezione del film Danish Girl. Info allo 0934547001. (*MAC*)

catania Metropolitan serata live di Mannarino

OOO Catania. Mannarino (nella foto) oggi (21,30), al Metropolitan di via Sant’Euplio, con de L’impero crollerà, organizzata da Giuseppe Rapisarda Management. L’impero crollerà nasce dall’esigenza di Mannarino di ritagliarsi uno spazio live di sperimentazione. Ad accompagnarlo Puccio Panettieri (batteria), Alessandro Chimienti (chitarre), Renato Vecchio (fiati) e Seby Burgio (tastiere). (*ALBO*)

OOO Oggi, con inizio alle 18,30, Open, creative work space, di via Porta di Ferro 38, ospita la presentazione del libro Pelle nuova, di Daniela La Rosa (Carthago Edizioni). Insieme all'autrice saranno presenti Erica Donzella e Giuseppe Pennisi per un dibattito. Le letture sono a cura del Collettivo di Lettura Incisi. Ingresso libero sino ad esauriemento dei posti. (*ALBO*)


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