AGENZIE DI STAMPA
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04.05.2016
Andy Warhol tra il Barocco di Noto, esposte 120 opere Siracusa - "Warhol e' Noto", e' il titolo della mostra che dal 7 maggio al 28 agosto, nel cuore del Barocco siciliano, consentira' di ammirare 120 opere, provenienti dalla collezione Rosini-Gutman. Il percorso espositivo iniziera' con 20 disegni degli anni Cinquanta che descrivono l'inizio della sua carriera per passare alla Campbell's Soup e Brillo, dalla celebre Marilyn Monroe a Ingrid Bergman, da Man Ray a John Gotti e Liz Taylor al famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao. Esposti anche la tela Liza Minnelli, Assassinio a Dallas e opere rappresentative di quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish, le foto stampate su rulli di carta kodak dal titolo Tacchi a Spillo e molti altri capolavori che resero noto l'artista nel panorama internazionale. "Noto, capitale di cultura per consolidato riconoscimento a livello internazionale, si onora di ospitare una mostra di Andy Warhol, fertile innovatore in campo artistico-culturale, che, a quasi 30 anni dalla scomparsa, appare sempre piu' uno degli esponenti di spicco del panorama culturale del Novecento", ha sottolineato il sindaco di Noto Corrado Bonfanti, per il quale la mostra "costituira' una opportunita' culturale irripetibile, proponendo un itinerario di scoperta di Andy Wharol, attualissima icona pop del mondo contemporaneo". (AGI)
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06.05.2016
Mostre: le opere più note di Andy Wharol a Noto Fino al 28 agosto all'ex convitto disegni, foto e un'intervista
(ANSA) - PALERMO, 6 MAG - Da domani al 28 agosto 2016 all'Ex Convitto Ragusa di Noto (SR) si terrà la mostra "Warhol è Noto" a cura di Giuseppe Stagnitta e realizzata da Fenice Company Ideas e Associazione Culturale Studio Soligo in collaborazione con il Comune di Noto, Patrimonio dell'Unesco. L'idea della mostra nasce dall'esigenza di raccontare e far conoscere al grande pubblico la potente forza comunicativa della personalità più eclettica e importante dell'arte del '900: Andy Warhol. Le opere esposte all'Ex Convitto Ragusa di Noto, saranno circa 120, provenienti dalla famosissima Collezione Rosini-Gutman. Il percorso espositivo inizierà con 20 disegni degli anni '50 che descrivono l'inizio della sua carriera per passare alla nota Campbell's Soup e Brillo e dalla celebre Marilyn Monroe a Ingrid Bergman, da Man Ray a John Gotti e Liz Taylor al famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao. Esposta anche la rara opera su tela Liza Minnelli e Assassinio a Dallas e opere rappresentative di quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish. In mostra anche le famose foto stampate su rulli di carta kodak dal titolo Tacchi a Spillo e molti altri prestigiosi pezzi unici che resero noto l'artista nel panorama internazionale. Nello stesso tempo l'esposizione proporrà quella celebrazione di "cose", "persone" e "simboli" ricorrenti nella business art di Andy Warhol e che lo hanno reso forse il più famoso artista del XX secolo: i manifesti dei suoi film, le copertine dei dischi tra cui quelle dei Rolling Stones, Velvet Underground, Graces Jones, alcuni abiti da lui disegnati e autoritratti video. In mostra, inoltre, la proiezione di una rarissima intervista realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma, in cui l'artista viene ripreso nel suo vagabondare per la città, mentre incontra personaggi del tessuto sociale romano di quel periodo, come Federico Fellini, e si sofferma a contemplare le architetture barocche della città. (ANSA).
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06.05.2016
MOSTRE: "WARHOL E' NOTO" DA DOMANI AL 28 AGOSTO NOTO (SIRACUSA) (ITALPRESS) - Da domani (7 maggio) al 28 agosto 2016 all'Ex Convitto Ragusa di Noto (SR) si terra' la mostra "Warhol e' Noto" a cura di Giuseppe Stagnitta e realizzata da Fenice Company Ideas e Associazione Culturale Studio Soligo in collaborazione con il Comune di Noto, Patrimonio dell'Unesco. L'idea della mostra nasce dall'esigenza di raccontare e far conoscere al grande pubblico la potente forza comunicativa della personalita' piu' eclettica e importante dell'arte del '900: Andy Warhol. Le opere esposte all'Ex Convitto Ragusa di Noto, saranno circa 120, provenienti dalla famosissima Collezione Rosini-Gutman. Il percorso espositivo iniziera' con 20 disegni degli anni '50 che descrivono l'inizio della sua carriera per passare alla nota Campbell's Soup e Brillo e dalla celebre Marilyn Monroe a Ingrid Bergman, da Man Ray a John Gotti e Liz Taylor al famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao. Esposta anche la rara opera su tela Liza Minnelli e Assassinio a Dallas e opere rappresentative di quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish. In mostra anche le famose foto stampate su rulli di carta kodak dal titolo Tacchi a Spillo e molti altri prestigiosi pezzi unici che resero noto l'artista nel panorama internazionale. Nello stesso tempo l'esposizione proporra' quella celebrazione di "cose", "persone" e "simboli" ricorrenti nella business art di Andy Warhol e che lo hanno reso forse il piu' famoso artista del XX secolo: i manifesti dei suoi film, le copertine dei dischi tra cui quelle dei Rolling Stones, Velvet Underground, Graces Jones, alcuni abiti da lui disegnati e autoritratti video. In mostra, inoltre, la proiezione di una rarissima intervista realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma, in cui l'artista viene ripreso nel suo vagabondare per la Citta' Eterna, mentre incontra personaggi del tessuto sociale romano di quel periodo, come Federico Fellini, e si sofferma a contemplare le architetture barocche della citta'. (ITALPRESS). mgg/com 06-Mag-16 15:34 NNNN
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09.05.2016
L'arte di Andy Warhol sbarca a Noto E' stata inaugurata a Noto (Siracusa) per concludersi il prossimo 28 agosto 2016 l mostra 'Warhol è Noto' a cura di Giuseppe Stagnitta e realizzata da Fenice Company Ideas e Associazione Culturale Studio Soligo in collaborazione con il Comune di Noto, Patrimonio dell’Unesco. "L’idea della mostra nasce dall’esigenza di raccontare e far conoscere al grande pubblico la potente forza comunicativa della personalità più eclettica e importante dell’arte del ‘900: Andy Warhol - si legge in una nota - Le opere esposte all’Ex Convitto Ragusa di Noto, saranno circa 120, provenienti dalla famosissima Collezione Rosini-Gutman. Il percorso espositivo inizierà con 20 disegni degli anni ’50 che descrivono l’inizio della sua carriera per passare alla nota Campbell’s Soup e Brillo e dalla celebre Marilyn Monroe a Ingrid Bergman, da Man Ray a John Gotti e Liz Taylor al famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao. Esposta anche la rara opera su tela Liza Minnelli e Assassinio a Dallas e opere rappresentative di quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish. In mostra anche le famose foto stampate su rulli di carta kodak dal titolo Tacchi a Spillo e molti altri prestigiosi pezzi unici che resero noto l’artista nel panorama internazionale". Nello stesso tempo l’esposizione proporrà quella celebrazione di “cose”, “persone” e “simboli” ricorrenti nella business art di Andy Warhol e che lo hanno reso forse il più famoso artista del XX secolo: i manifesti dei suoi film, le copertine dei dischi tra cui quelle dei Rolling Stones, Velvet Underground, Graces Jones, alcuni abiti da lui disegnati e autoritratti video. In mostra, inoltre, la proiezione di una rarissima intervista realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma, in cui l’artista viene ripreso nel suo vagabondare per la Città Eterna, mentre incontra personaggi del tessuto sociale romano di quel periodo, come Federico Fellini, e si sofferma a contemplare le architetture barocche della città. Fama, notorietà, moda, fungono da agenti scatenanti per i prodotti d’arte, piuttosto che opere, intuiti e realizzati dal manager/artista Warhol. Prodotti in cui l’unicum artistico è sublimato nella forza violenta e dirompente della serigrafia, la silkscreen che concede la riproducibilità di una matrice, e originali che diventano strumenti di comunicazione. Una produzione seriale di oggetti/soggetti quotidiani, decontestualizzati e resi accessibili al grande pubblico grazie alla loro immagine che non richiede più interpretazioni o letture che sempre hanno indirizzato – limitandola - la visione dell’opera d’arte verso spettatori preparati. I ritratti di alcuni tra i più famosi vip del jet set internazionale testimoniano il periodo “mondano” e glamour di Andy Warhol durante il quale all’artista vennero commissionati ritratti da ogni parte del mondo e dalle più disparate, purché facoltose, categorie sociali. “Pittore di corte degli anni settanta”, così lo defininì Robert Rosenblum. L’evolversi delle attitudini comunicative, virtuali e non, ha confermato con il trascorrere dei tempi la funzionalità - a tratti subliminale - delle scelte estetiche e stilistiche della produzione made in Warhol in relazione al potere persuasivo dell’immagine. Un potere sempre più inevitabile, elemento primario all’interno di tutti i contesti sociali e sociologici in cui Warhol comunica, suggestiona, trasmette i suoi voleri e le sue tecniche e le citazioni.
TELEVISIONI
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07.05.2016
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04.08.2016
QUOTIDIANI E PERIODICI
riprende il testo di Stefano D’Arrigo per mettere in scena Horcynus Orca - Transito e ricongiungimento che debutta domani al Teatro Biondo di Palermo. Al centro del lavoro, che vede in scena Vincenzo Pirrotta (nella foto), Manuela Mandracchia e Giovanni Calcagno e di cui Collovà firma anche la drammaturgia, un andamento narrativo e musicale, il transito e il ricongiungimento. «Mi ha affascinato la dimensione pittorica dei personaggi, una visione della Sicilia che mi è suonata come una grande metafora che ci riguarda da vicino – scrive Claudio Collovà nelle note di regia - . Tutto è vivo nell’Horcynus, e l’enorme felice debito nei confronti di Melville, Proust e Joyce, me lo ha reso ancora più familiare. Ma il dato più affascinante è stato riscoprire e lasciarsi guidare dall’enorme autonomia creativa di D’Arrigo».
TEATRO/ Da domani Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo a Palermo
Il ritorno di Antonello
i annuncia ricco di sorprese l’unico concerto siciliano di Antonello Venditti, sabato al Palasport di Acireale. Una tra tutte l’allestimento: il Palatupparello sarà in versione “Gran Teatro”, con tutti posti a sedere numerati, per accogliere al meglio i fan provenienti da tutta la Sicilia ma anche dalla vicina Calabria. Per Antonello Venditti (nella foto di Gianluca Simoni) si tratta di un ritorno in Sicilia dopo le due date sold out al Teatro Antico di Taormina ed al Teatro di Verdura di Palermo la scorsa estate. Nel live Tortuga in Paradiso troveranno spazio i suoi vecchi successi, diventati ormai grandi classici della musica italiana, e i nuovi brani di “Tortuga”: il nuovo album magnificamente ancorato al suono di Venditti, ma al tempo stesso un disco che non conosce un momento di noia, che mantiene con incredibile costanza un altissimo livello d’emozione.
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MUSICA/ Tortuga in Paradiso sabato ad Acireale, data unica in Sicilia
LA BUONA NOVELLA Messina, Teatro Vittorio Emanuele, h 21 Di Fabrizio De Andrè, per orchestra e coro. Con Simone Cristicchi, testi don Andrea Gallo e don Pierluigi Di Piazza, direzione e arrandel giamenti Valter Sivilotti, con l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele COM’È ALTO IL SOLE Messina, Sala Laudamo, h 21 Omaggio musicale alle donne di Pier Paolo Pasolini, con Giovanni Puliafito, Patrick Fisichella, Patrizia Ajello e Francesco Aiello FUN OR NOTHING Catania, Ma Musica Arte, h 22 Live Speed Of Sound, Coldplay Tribute + dj set Mariagrazia Vinciguerra, Fabio Cocuzza e Marco Zappalà, Marco Selvaggio percussioni, Vj Kar e dj set Fabrizio Serio, Antonio Oliva
molla basso, Mario Gulisano percussioni + mostra fotografica Loredana Bruno & Salvatore Galvano. Jazz&Dintorni COM’È ALTO IL SOLE Messina, Sala Laudamo, h 21 05.05.2016 Omaggio musicale alle donne di Pier Paolo Pasolini, con Giovanni Puliafito, Patrick Fisichella, Patrizia Ajello e Francesco Aiello ROBERTA GULISANO Caltagirone (Ct), Teatro dell’Orca h 21 Piena Di(s)grazia Tour ROY PACI Catania, Ma Musica Arte, h 22 “Combo Solar” con More No Limiz, Vito Scavo, Dj Tuppi, MasterT. + dj set Fabio Ruggiero e Nino Costantino. Discoring ANTONELLO VENDITTI Acireale (Ct), Palasport, h.21 “Tortuga in Paradiso”
Emanuele, h 17.30 Di Fabrizio De Andrè, per orchestra e coro. Con Simone Cristicchi, testi don Andrea Gallo e don Pierluigi Di Piazza, direzione e arrangiamenti Valter Sivilotti, con l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele COM’È ALTO IL SOLE Messina, Sala Laudamo, h 21 Omaggio musicale alle donne di Pier Paolo Pasolini, con Giovanni Puliafito, Patrick Fisichella, Patrizia Ajello e Francesco Aiello NO ORDINARY SUNDAY Catania, Ma Musica Arte, h. 20 Arts & Jam Antonio Ferlito & Ma Music Friends + ospiti; in birreria Alessandro Falcione & Co; mostra “She has a dream” di Maria Pia Ballarino
martedì 10/05 EMPATHIA JAZZ DUO Palermo, Agricantus, h. 22
ARTE vernissage WARHOL È NOTO In mostra 120 opere realizzate dall’artista americano, considerato una delle personalità più eclettiche e importanti dell’arte del ‘900, provenienti dalla Collezione Rosini-Gutman. Orari: da lun a ven h 10-20, sab e dom h 10-24. Fino al 28/8 Noto (Sr), Ex Convitto Ragusa, ven 7/5 h 9.30 I MUSICI Torna alla luce la tela di Gaspare Traversi (artista del ‘700) grazie al restauro finanziato da Rotary Club e Inner Wheel. Orari: da ven a lun h 10-17.30 Palermo, Palazzo Alliata di Villafranca, gio 5/5 h 18.30
MED PHOTO FEST Festival internazionale della fotografia d'autore che quest'anno pone lo sguardo sul tema “Luce” interpretato da giovani fotografi emergenti di rilevanza nazionale ed internazionale. Il festival, che toccherà anche Catania, Taormina e Noto, si inaugura con la consegna del Premio Mediterraneum 2016, quest’anno assegnato alla fotografa Lisetta Carmi, e con la presentazione dei progetti fotografici di Lisetta Carmi, Alessandro Ciccarelli, Chulsu Kim, Giuseppe Tangorra e Irena Iris Willard, in mostra fino al 22 maggio. Fitto il programma di eventi fino al 29/5 Modica (Rg), Fondazione Grimaldi, ven 6/5 h 18.30
ALADDIN E IL GENIO DELLA LAMPADA Musical. Con la Compagnia i Balocchi, regia Sasà Neri, vocal coach Agnese Carrubba, coreografie Claudia Bertuccelli Sab 7/5 h 17.30 e h 21 Messina, Teatro Annibale Maria di Francia FALSARI SI NASCE Di Aldo Mangiù, regia Katy Saitta, con Salvo Saitta, Aldo Mangiù, Eduardo Saitta, Rosario Valenti, Eleonora Musumeci, Sebastiano Mancuso, Antonio Spitaleri, Franco Arena, Angelo Corsaro, Velio Di Stefano, Franco Baialardo Fino al 15/5. Gio 5/5 h 21, ven 6/5 h 21, sab 7/5 h 18, dom 8/5 h 18 Catania, Teatro Piscator LA TELA DEL RAGNO Di Alfia Leotta, regia e adattamento Laura Giordani, con Marcella Alessi, Gino Epaminonda, Daniele Discolo, Laura Giordani. Il Sipario sul Mare Fino al 14/5. Ven 6/5 h 20.30, sab 7/5 h 20.30, dom 8/5 h 18.30 Catania, Teatro Tezzano IL MAGO DEL CONTINENTE Di Pippo Litrico, regia e con Turi Amore, con Gaetano Naselli, Francesca Litrico, Federica Amore, Daniela Collura, Anna Cantarella, Tony Bellone Sab 7/5 h 20.30, dom 8/5 h 18 Catania, Sala De Curtis ANNATA RICCA Di Nino Martoglio, regia Giuseppe Romani, musiche Matteo Musumeci, con Tuccio Musumeci, Miko Magistro, Margherita Mignemi, Lorenza Denaro, Evelyn Famà, Lucia Fossi, Roberto Fuzio, Enrico Manna, Claudio Musumeci, Luigi Nicotra, Alessandro Pizzimento, Marina Puglisi, Giampaolo Romania, Laura Sfilio, Giovanni Strano, Giorgia Torrisi. Fino al 22/5. Gio 5/5 h 21, ven 6/5 h 21, sab 7/5 h 17.30 e h 21, dom 8/5 h 17.30, mar 10/5 h 21, mer 11/5 h 17.30 Catania, Teatro Brancati I MONOLOGHI DELLA DARBUKA Di e con Giorgio Rizzo Ven 6/5 h 20.30 Alcamo (Tp), Hathor Oriental Dance ACCAMÓRA Di, regia e con Paolo Mannina, con Luigi Rausa, Gabriella D’Anci Sab 7/5 h 20.30, dom 8/5 h 20.30 Sambuca di Sicilia (Ag), Teatro L’Idea
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VENERDÌ 6 MAGGIO 2016
LA SICILIA
i FATTI
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Noto tra Barocco e Pop LE OPERE
Dagli inizi della carriera di Warhol alla nota Campbell’s Soup e Brillo e dalla celebre Marilyn Monroe a Ingrid Bergman, da Man Ray a John Gotti e Liz Taylor al famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao. Sarà sposta anche la rara opera su tela Liza Minnelli e Assassinio a Dallas e poi quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish
Da oggi fino al 28 agosto le opere di Andy Warhol nel “giardino di pietra”. La città punta quest’anno al milione di turisti OTTAVIO GINTOLI
NOTO. La vivacità e i colori della Pop Art incontrano l’eleganza e la sobrietà del Barocco. Noto si conferma città estrosa e lungimirante, non solo per per alcune scelte turistiche, ma anche per quelle artistiche: oggi si inaugura la mostra “Warhol è Noto”, ospitata al primo piano dell’ex Convitto Ragusa, con ben 120 opere provenienti dalla famosa collezione Rosini-Gutman, nata nel 1999 dall’unione spirituale e affettiva tra Gianfranco Rosini e Delilah Gutman, che culmina nel 2001 con il loro matrimonio. Opere che sono il frutto dell’estro creativo dell’americano Andy Warhol, icona della Pop Art e considerato l’artista più importante del XX secolo. Mostra curata da Giuseppe Stagnitta e realizzata da Fenice Company Ideas e dall’associazione culturale Studio Solgi, con la collaborazione dell’amministrazione comunale netina. Sarà aperta da oggi fino al 28 agosto e sarà il punto forte dell’offerta artistica proposta da Noto ai suoi visitatori per l’imminente stagione estiva. Nell’ultima conferenza stampa svoltasi a Palazzo Ducezio, quella in cui è stata presentata l’edizione 37 dell’Infiorata in programma la prossima settimana, si è fatta anche una previsione di quanti potrebbero essere da qui a fine estate: quasi un milione i turisti previsti a Noto e nel suo vasto territorio, capace di mischiare assieme mare e colline, arte e cultura. La città si sta preparando all’inaugurazione di oggi in grande stile: davanti Palazzo Ducezio, casa del comune, campeggiano le gigantografie che raffigurano l’artista eclettico americano su uno sfondo giallo acceso da richiamare per forza l’attenzione. Stessa gigantografia ripresa sul totem esposti fuori dall’ex Convitto Ragusa e che cattura la curiosità di visitatori e turisti. Questione di comunicazione e impatto visivo, proprio alcune delle caratteristiche che hanno reso famoso, prima, e immortale, dopo Andy Warhol. La mostra nasce infatti dall’esigenza di raccontare e far conoscere al grande pubblico la potente forza comunicativa su cui l’artista ha focalizzato i suoi sforzi. Una forza comunicativa che ha come unico comune denominatore la vivacità dei colori utilizzati da Warhol ma soprattutto gli orizzonti quasi infiniti del suo campo d’azione. La sua arte, infatti, era “fatta” anche da cose, persone e simboli. E l’esposizione proporrà quasi una celebrazione di questi aspetti ricorrenti nella business art di Warhol, uno dei primi a credere anche nella forza propulsiva di una pubblicità fatta bene. Saranno esposti i manifesti dei suoi film, le copertine dei dischi, tra cui quelle dei Rolling Stones, Velvet Underground, Graces Jones, alcuni abiti da lui disegnati e autoritratti video. Il percorso espositivo inizierà con 20 disegni degli anni ’50 che descrivono l’inizio della sua carriera per passare alla nota Campbell’s Soup e Brillo e dalla celebre Marilyn Monroe a Ingrid Bergman, da Man Ray a John Gotti e Liz Taylor al famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao. Sarà sposta anche la rara opera su tela Liza Minnelli e Assassinio a Dallas e opere rappresentative di quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish. In mostra anche le famose foto stampate su rulli di carta kodak dal titolo Tacchi a Spillo e molti altri prestigiosi pezzi unici che resero noto l’artista nel panorama internazionale. Per certi versi l’esposizione permette quasi di rivivere le varie fasi della vita di
Warhol, in cui l’unicum artistico è sublimato nella forza violenta e dirompente della serigrafia, la silkscreen che concede la riproducibilità di una matrice, e originali che diventano strumenti di comunicazione. I ritratti di alcuni tra i più famosi vip del jet set internazionale te-
stimoniano il periodo “mondano” e glamour di Andy Warhol durante cui all’artista vennero commissionati ritratti da ogni parte del mondo e dalle più disparate, purché facoltose, categorie sociali. Robert Rosenbulm, uno tra i più importanti critici d’arte statunitense, lo definì
come il “pittore di corte degli anni settanta”. L’arte del poliedrico Andy Warhol è di impatto, un po’ come il Barocco di Noto. Ecco perché il legame tra gli stili artisti così tanto azzardato non è. Il Barocco di Noto, infatti, incontra l’arte contempora-
nea caratteristica di Andy Warhol e anche nella ricerca del nome da dare alla mostra si è cercato di giocare su questo contrasto tra stili artistici. La mostra, infatti, si chiamerà “Warhol è Noto - il Barocco immaginario” e richiama appunto l’importanza e la fama dell’artista
americano, le cui opere saranno immerse nel contesto Barocco di una città classica, ma che non per questo non cerca contatti e punti in comune con altri stili e altri modi di intendere l’arte. E si prepara ad accogliere un milione di visitatori.
La collezione
Opere più vicine alle radici europee
La Collezione Rosini Gutman nasce nel 1999 dall’unione spirituale ed affettiva tra Gianfranco Rosini e Delilah Gutman, che culmina nel 2001 con il loro matrimonio. La Collezione Rosini si sviluppa, negli anni, grazie ai coniugi Anna Maria Cosenza e Pietro Rosini. Già forti dell’esperienza, in famiglia, di generazioni dedicate all’Arte, Anna Maria e Pietro fondano la loro Galleria d’Arte a Riccione, nel 1959, dandole il nome di Galleria La Tavolozza, per distinguersi dalle Gallerie Rosini gestite, in quegli anni, dagli altri membri della famiglia Rosini. Depositario delle Collezioni di famiglia, e unico dei Rosini a raccogliere l’esperienza e la tradizione di una famiglia di Galleristi e Mercanti d’Arte, Gianfranco restituisce alle Gallerie il nome originario di Galleria Rosini. Tra le altre opere, passano sotto la sua gestione, anche quelle dell’intramontabile artista Andy Warhol, uno dei fondatori della Pop Art. La raccolta comprende una delle più vaste ed importanti antologiche di Warhol: oltre 200 pezzi tra multipli ed opere uniche, che tracciano l’intero percorso artistico ed iconografico dell’Artista dal 1957 al 1987 e forniscono una visione antologica attraverso i suoi soggetti più noti. Dal Gold Book, realizzato da Warhol in occasione della sua prima mostra personale di successo presso la Bodley Gallery di New York, ad alcuni dei suoi più famosi soggetti degli anni sessanta e settanta fra cui: Flowers, Mao, Marilyn, Autoritratto, Mick Jagger, Liza Minnelli, Joseph Beuys, Flowers, Liz Taylor, Ladies and Gentlemen, Camouflages. Oltre ai soggetti più noti, è possibile ammirare opere inedite come gli Space fruits, di cui Warhol stesso descrive la realizzazione nei suoi diari, a dieci anni dall’attentato subito, e ne parla come l’inizio della sua rinascita emotiva ed artistica, culminata nei Gems e nei Diamond Dust Shoes, sino ad arrivare alle sue ultime meravigliose serie di opere quali: Drag Queen, Dollar, Fish, Candy Box, Kiku e Red Lenin. Con questa collezione si propone uno sguardo alternativo alle grandi collezioni di Warhol, si punta l’attenzione sulle opere che rappresentano la parte più intima e più vicina, per estetica, alle sue radici europee.
DOMENICA 8 MAGGIO 2016
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rno otte
FLORIDIA
Il mito, il rito e la preziosa lezione del passato
08.05.2016
LA SICILIA
siracusa
Quando il tempo dei gesti quotidiani era scandito dallo zoccolo delle bestie da soma, i nostri padri preparavano gli appuntamenti festivi non solo come momenti di riposo da un lavoro duro e ingrato, ma anche come occasione preziosa di devozione ai riti che guidavano la collettività. Mai nessuno avrebbe osato in quei tempi, amputare gli appuntamenti consolidati della vita relazionale. Oggi sempre più si va perdendo il senso dell’appartenenza. Allora il ritorno ciclico del Natale, della Pasqua, della Ascensione, non è più vissuto nella pregnanza del mito ricorrente; esso trasforma sempre più il cerchio dell’an-
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no in una linea piatta, ben oleata sulla quale scivola, asettica, la vita della comunità. Contro questo rischio bisogna recuperare la lezione del passato, perché il presente, pur nella diversità determinata dello scorrere degli anni, affondi le due radici nella dignitosa civiltà della nostra gente. Anche a questo servono le feste. Sia l’Ascensione occasione di gioia e di orgoglio per tutti gli ospiti che ogni anno calcano le strade di Floridia, respirando l’aria di una volta, ma soprattutto, ritrovando il profumo dell’ospitalità che è valore imperituro della mia gente. EGIDIO ORTISI
La gigantografia di Andy Warhol che annuncia la presenza di alcune sue opere a Noto, davanti al simbolo del Barocco siciliano, la Basilica di San Nicolò
nge
rate
le del percorso di lle vetrate” Franato nella chiesa di ngere la luce”. cato da Vittorio le vetrate artistia di San Nicolò e a tura dopo il crollo to con Noto è stalestimento di una ocedimento, teche ha condotto alannelli espositivi, zzetti e studi preori, ma anche gli ti su cui Mori ha to, sapendo di giocare con i raggi e siciliano e il coandido della pien cui è stata ricoa la Basilica. e 9 vetrate che iscono la navata le della chiesa lo della diocesi di sono riportati i la compongono, prodotto le icone Teresa di Calcutta, ressiva, le sfumaello sguardo. presenta lo sbocnel vetro in Toscaonsacrato nel moha eletto “artista o emozionato doCattedrale, dalle uci. Ma anche la ndida, è il simbolo si riapre come un sa Domenicana e e le cose contemagli altri, proprio
La pop-art incontra il barocco Oltre mille opere di Andy Warhol esposte all’ex convitto Ragusa di Noto
Il celebre ritratto dedicato a Marilyn Monroe, esposto assieme ad altri ritratti di persone famose
O. G.
Fama, notorietà e moda. Al primo piano dell’ex Convitto Ragusa si respira aria di Pop Art, si respira il profumo del più grande artista dello scorso secolo: si respira l’essenza di Andy Warhol. Sono oltre 100 le opere intuite e realizzate dall’artista americano che resteranno esposte fino al 28 agosto a Noto e che fanno parte della collezione Rosini-Gutman. Opere che raccontano l’essenza di un artista non convenzionale, capace di giocare con le tonalità e rendere una semplice foto in primo piano più importante di qualsiasi parola per presentare i personaggi raffigurati. La mostra è molto più di una semplice raccolta artistica che si pone lo scopo di catturare l’attenzione dei visitatori. E’ il racconto attraverso immagini, quadri e anche “prodotti” artistici di un filone artistico come quello della Pop Art che fa ri-
ma con le parole “osare” e “avanguardia”. La prima perché le tonalità accese, come il giallo dei capelli di Marilyn Monroe o il rosa della camicia di Mao (pezzo unico, assicurato, si narra, per cifre stratosferiche), prima di Warhol non avevano avuto un gran successo nel mondo artistici. La seconda perché l’artista americano fu il primo a capire lo stretto legame che può nascere tra arte raffigurativa e pubblicità. Tant’è che sono esposti anche i manifesti dei suoi film, le copertine dei dischi tra quelle dei Rolling Stones, Velvet Underground, Graces Jones, alcuni abiti da lui disegnati e autoritratti video. Per certi versi si tratta anche di una mostra parlante. All’interno dell’esposizione, infatti, è stato allestito un piccolo spazio per la proiezione di una rarissima intervista realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma, in cui l’artista viene ripreso nel suo vagabondare per Roma mentre incontra personaggi del tessuto sociale romano di quel periodo, come Federico Fellini, e si sofferma a contemplare le ar-
chitetture barocche. A distanza di quasi 40 anni c’è un altro incrocio tra l’arte di Warhol e il Barocco, ed è appunto quello che sta avvenendo a Noto in questi giorni. All’inaugurazione hanno partecipato tanti curiosi, che si sono soffermati a vedere da vicino le opere, quasi ad assaporarle. Anche perché l’allestimento semplice ed elegante rende la passeggiata al primo piano dell’ex Convitto Ragusa piacevole e leggiadra. E poi, ovviamente, ci sono le opere: ci sono i quadri dedicati a Marilyn Monroe, Ingrid Bergman, Man Ray a John Gotti e Liz Taylor, oltre al famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao. Esposta anche la rara opera su tela Liza Minnelli e Assassinio a Dallas e opere rappresentative di quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish. Ci sono anche i 20 disegni che segnano l’inizio della carriera di Warhol, le copertine di alcuni giornali da lui firmati e anche una serie di banconote americane su cui l’estroso artista messo una firma col pennarello nero. OTTAVIO GINTOLI
INIZIATIVA COLLATERALE ALLE RAPPRESENTAZIONI CLASSICHE
“Prima della prima” con Elettra, Alcesti e Fedra Elettra, Alcesti e Fedra sono le protagoniste anche degli appuntamenti organizzati nell’ambito delle iniziative collaterali alle rappresentazioni classiche. Proseguono gli incontri con "Prima della Prima" nella chiesa dei Cavalieri di Malta, organizzati dall’associazione "Amici della casa del libro". Il primo appuntamento ha approfondito "Elettra" di Sofocle e Hofmannsthal, con dialoghi interpretati da lettori della stessa associazione. Il secondo appuntamento ha analizzato la figura di Alcesti di Euripide e Alkestis di Rianer Maria Rilke con lettura di
per mettere in luce la vitalità del mito. Il nucleo più importante del dramma euripideo sta proprio nella riflessione – articolata e sfaccettata – sul tema della morte e del suo inestricabile intrecciarsi con la vita. A rendere maggiormente conflittuale la vicenda, la divinità che nelle versioni folkloristiche è solitamente unica – dio della morte e della vita insieme – in Euripide si articola in tre distinti personaggi: Thanatos, il dio della morte; Apollo, il dio che ha ottenuto lo scambio a favore di Admeto, come contraccambio dell’ospitalità ricevuta; Eracle, il semidio che, in virtù della sua doppia
il libro
“L’Italia a scatti” L’obiettivo racconta “Italia a scatti”: è il racconto dei grandi fotografi, che Giuseppe Matarazzo, sortinese, giornalista di Avvenire e appassionato di fotografia, ha raccolto in una sua pubblicazione. «Se oggi possiamo raccontare la nostra storia e chi siamo – dice Matarazzo - lo dobbiamo a una generazione di fotografi che l’Italia l’ha girata a palmo a palmo, e scatto dopo scatto ha colto ciò che stava succedendo e cosa valesse la pena documentare prima che andasse perduto». Il volume di Matarzzo racconta l’Italia attraverso chi l’ha guardata dietro l’obiettivo, chi l’ha fotografata per decenni e l’ha vista cambiare. Il passato e il presente, ma anche il futuro, l’Italia che verrà. Dieci grandi fotografi scorrono le istantanee di un Paese che non c’è più e offrono una visione che rappresenti l’oggi e il domani, con lo stesso intuito che ha permesso di documentare il passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale. Se Berengo Gardin pungola i giovani “senza carattere” e vede un “Paese in declino”, Scianna si muove sulle tracce di un improbabile e moderno bar Jamaica osservando le facce da happy hour. E se Merisio si muove perplesso sotto i grattacieli della nuova Milano ver-
Valloni” rismo tità
Città del Vino, di servizio “Roangiovese”. Inun bel posto a struttura orontare le sfide to da persone più di essere ma desideraurali, efferveroprio il terrioggi, nuove reti oltre i luoghi, luppo locale e
Ravenna Jazz Funk Off, all’Alighieri arriva una band davvero elettrizzante Questa sera (alle ore 21) prosegue al Teatro Alighieri la quarantatreesima edizione del festival Ravenna Jazz. L’esuberanza e l’istrionismo dei Funk Off sono garanzia di un ascolto elettrizzante, reso ancora più coinvolgente dalle scatenate coreografie con le quali la band domina il palcoscenico. Creati e diretti da Dario del 08.05.2016 Cecchini (sax baritono), per l’occasione i Funk Off ospiteranno Karima, cantante che ha sviluppato un notevole feeling con il funky jazz proposto da questo coloratissimo organico strumentale, che annovera Paolo Bini, Mirco Rubegni, Emiliano Bassi (trombe), Sergio Santelli, Tiziano Panchetti, Andrea Pasi, Claudio Giovagnoli, Giacomo Bassi, Nicola Cipriani (sassofoni), Giordano Geroni (sousaphone), Francesco Bassi (rullante), Alessandro Suggelli (grancassa), Luca Bassani (piatti) e Daniele Bassi (percussione leggera). Biglietti: intero da 25 a 15 euro; ridotto da 22 a 12. In attesa del concerto serale, i Funk Off si ‘riscalderanno’ marciando per il centro cittadino in due street parades, entrambe con partenza da Piazza del Popolo: alle ore 12 e alle 17. Atmosfere delicate, intimistiche e con un tocco sudamericano saranno invece quelle proposte da Cristina Renzetti (voce, chitarra, percussioni) alle ore 18,30 all’Alighieri caffè e cucina, per un nuovo Aperitif musicale a ingresso gratuito. Info: www.ravennajazz.org.
a con eo ricco grotte»
o le più recenti no quanto orntenda sempre un’esperienza autentica», ci dirige il Relais razio, nei dinme protagoniMonterumisi, Ospitalità e Anti in grado di atore un’espeforte contatto e con la sua ia, più che sulorre turisticaura, che non si one che passa.
Villa Mussolini: si parla di poesia con Galaverni
Da Riccione a Noto: Rosini in gita con Warhol
Attraversare il bosco con Cappuccetto Rosso
Uno dei più importanti critici letterari italiani del nostro tempo, firma del “Corriere della Sera” nel ruolo che fu di Eugenio Montale e Giovanni Raboni, Roberto Galaverni, che oggi vive a Berlino, mercoledì 11 maggio torna a Riccione, città a lui cara da molti anni. A Villa Mussolini alle ore 21 il critico terrà una lectio magistralis che attraverserà la poesia del ‘900 nel rapporto che i grandi autori hanno intrecciato con i propri luoghi.
La Galleria Rosini Gutman è una tra le più importanti nel territorio. La sede è a Riccione, ma per fare gli eventi (visto che Riccione non è proprio l’El Dorado dell’arte contemporanea) si spostano. L’ultima mostra l’hanno aperta ieri, s’intitola Warhol è Noto e vien fatta a Noto, nell’Ex Convitto Ragusa. In scena, «100 pezzi unici ed esclusivi». Lui è qui: www.rosinigutman.com.
«Qual è il modo migliore di ascoltare una fiaba se non viverla? Un luogo trasformato nel luogo in cui realmente quella fiaba si è svolta». Intorno a queste premesse nasce Cappuccetto Rosso o l’attraversare il bosco dei segreti. Più che una favola, una esperienza, che si compie oggi, dalle 16,30, presso la Rocca Malatestiana di Cesena. Il costo è di 9 euro, con merenda finale. Bisogna prenotarsi, qui: tel.0547/22409.
del
09.05.2016
ioni, «Dinamismo di un cavallo». 2. «Tre donne». Sono due delle opere della grande antologica e che legò il suo nome soprattutto al movimento futurista in esposizione al Palazzo Reale di Milano
0 Roma
0 Noto
Maxxi, il lavoro italiano della Cooperazione
Fino al 28 agosto all ’ex Convitto all’ex opere di Warhol
OOO Ur, la città di Abramo, alle porte di Nassirya, il Sennacherib, l’acquedotto assiro in Kurdistan, il monumento sasanide di Paikuli, recuperato al Museo di Sulaymaniyah, o Baghdad, dove la guerra cancella ogni giorno il futuro, ma dove il Museo Nazionale è tornato a vivere con i suoi tesori della civiltà mesopotamica. E’ il lavoro costante di tutela e valorizzazione svolto sin dal 2003 dalla Cooperazione italiana che testimonia una mostra multimediale, al Maxxi fino al 22 maggio.
all’Ex ’Ex Convitto OOO Fino al 28 agosto all Ragusa di Noto Warhol è Noto a cura di Giuseppe Stagnitta. L’idea L’idea della momostra nasce dall’esigenza dall’esigenza di raccontare e far conoscere al grande pubblico la popotente forza comunicativa della perso perso-nalità più eclettica e importante del del-l’arte l’arte del ’900: ’900: Andy Warhol. Le opere esposte all’Ex all’Ex Convitto Ragusa di Noto, sono circa 120, provenienti dalla famofamosissima Collezione Rosini-Gutman. Il percorso espositivo inizia con 20 disedisegni degli anni ‘50 ‘50 che descrivono ll’ini ’inizio della sua carriera per passare alla Campbell’s Campbell ’s Soup e alla Monroe.
MARTEDÌ 10 MAGGIO 2016
LA SICILIA
siracusa
rno otte
del
ALCESTI ALL’AVIS
Lo sgomento di fronte alla scoperta del niente
10.05.2016
Un incontro per discutere di “Alcesti”, la tragedia greca di Euripide inserita nel cartellone delle rappresentazioni classiche di quest’anno, giunte alla 52° edizione. Sarà il salone di rappresentanza dell’Avis a ospitare domani alle 18,30 la manifestazione, che vedrà la partecipazione, oltre che del presidente comunale Nello Moncada, anche del regista dello spettacolo Cesare Lievi e dell’attrice Galatea Ranzi. Una sorta di anteprima a tre giorni dal debutto, previsto per sabato alle 18,30 al Teatro Greco. Venerdì ci sarà invece la prima di “Elettra” di Sofocle. “Siamo pronti – ha detto Lievi – ci siamo preparati bene perché consapevoli di dover essere perfetti
davanti al numeroso pubblico che verrà a vederci. Il tempo è buono e ci ha permesso di effettuare le prove senza problemi”. La tragedia punta l’attenzione sullo sgomento provato dai greci di fronte alla scoperta del niente, del non essere, causato dalla morte, intesa come fine della vita e dunque come fine di tutto. Hanno cercato di trovare un rimedio alla situazione senza fortuna. “La morte, il nulla è lì e – ha concluso Lievi – per i greci bisognare fare i conti con essa”. Grande attesa anche per Galatea Ranzi, che tornerà a esibirsi nella sua città e spiegherà ai soci Avis come si è preparata all’evento. MAURILIO ABELA
Le tante e colorate Marilyn Monroe che riprendendo lo stile dell’artista americano hanno invaso il centro storico di Noto attirando la curiosità di visitatori e turisti. Insomma, a Noto è scoppiata la Warholmania
e re are are
ma edizione della a nell'ambito dele, la manifestazioumero di persone, i all'insegna della zione di realizzare prio dall’esigenza della cultura e al“buon parlare”. o storico, internet d’intrattenimento ormai un’attività o davvero in tanti a conversare e ad are gli autori e a re anche in coma. Come è avvenuante la prima ediche ha richiamati curiosi. L'obietmigliorare la nosperienza di vita. mpo che dedichiala lettura è forse, spazio di una giorlo squarcio di lidi cui siamo unici on nessuno, ma lo con gli altri, come uando un testo ve-
a: «Dobbiamo dienza che non coltiella ricchezza, delna lettura concenritorni su di sé, aai cambiamenti di itmi alterni della agli organizzatori us - sia dai lettori conversato con ili, Simona Lo Iacoallia e Chiara Casaali esperienze da
ARIOLINA LO BELLO
.31
A Noto è esplosa la Warhol-mania La mostra, le colorate Marilyn Monroe, Elvis in versione cowboy e tanti turisti
Anche corso Vittorio Emanuele colorato di giallo con le gigantografie di Andy Warhol sul pavimento per “condurre” i visitatori all’ingresso della mostra
Tante e colorate Marilyn Monroe che si aggirano corso Vittorio Emanuele, turisti in fila per scattare una foto con Elvis in versione cowboy: è ufficiale, a Noto è scoppiata la “Warhol mania”. L’apertura della mostra “Warhol è Noto” ha portato colore e un pizzico di effervescenza, che si sposano a perfezione con le sensazioni che Noto si appresta a vivere in questa settimana che si concluderà con l’appuntamento più importante dell’anno: l’Infiorata e il Congresso internazionale delle Arti Effimere. Il primo weekend della mostra a cura di Giuseppe Stagnitta e realizzata da Fenice Company Ideas e Associazione Culturale Studio Soligo in collaborazione con il comune non ha tradito le attese e ha fatto
registrare già un buon numero di visitatori. Soprattuto stranieri, francesi e inglesi, che passeggiando lungo corso Vittorio Emanuele sono stati attirati dalle giovani e colorate Marilyn e dalle gigantografie che campeggiano sia davanti la Basilica di San Nicolò sia sul basolato storico della via principale. Visitatori che sono rimasti ammaliati dalla mostra, catturati dal vortice espressivo dell’arte di Andy Warhol, le cui opere esposte a Noto sono quasi 120 e appartengono alla collezione Rosini Gutman. Tutti in composta fila per ammirare il ritratto di Marilyn Monroe e quello di Mao, per soffermarsi davanti alle più importanti riviste americane che hanno scelto di riproporre ritratti e opere dell’artista in prima pagina. Un lungo viaggio nella vita di Warhol, raccontato attraverso un’esposizione che raccoglie opere che vanno dal 1957 al 1987: 30 anni intensi di attività artistica in cui
Warhol è riuscito a cambiare il modo di concepire i colori e le forme, dando sostanza all’arte e consegnandosi così all’eternità. Turisti sorpresi ma anche estasiati, che alla fine della visita hanno riassunto con poche parole di gradimento il loro giudizio sulla mostra. La “Warhol mania” sta dilagando a Noto e i primi a esserne contagiati sembrano i commercianti e alcuni ristoratori, con quest’ultimi che stanno pensando di dedicare qualche piatto o anche una pizza alla mostra. E c’è chi pensa anche più in là: l’idea sarebbe quella di accogliere i clienti con tante giovani Marilyn che servono ai tavoli, dando colore e vivacità alla cena o a un aperitivo. Warhol ci aveva visto giusto: l’arte esprime e coinvolge e in questo momento Noto sta cominciando a capirlo, lasciandosi trasportare dai colori e dalla vivacità con cui l’artista americano è diventato famoso in tutto il mondo. OTTAVIO GINTOLI
LA SCRITTRICE MIRIAM ARMAN AL LICEO GARGALLO
Il potere della voce contro tutte le violenze Occhi verdi e cristallini, gesti rassicuranti, voce carezzevole e calda. Col capo avvolto in un turbante dai ricami preziosi riportati anche nella veste che indossava, Miriam Jaskierowicz Arman, scrittrice e fondatrice a Israele di un Istituto internazionale per lo sviluppo della tecnica vocale, rinomata in tutto il mondo per essere stata trainer di grandi tenori, è intervenuta nella sala conferenze del liceo classico Gargallo, come relatrice della conferenza dal titolo “Il potere della voce per la pace e contro tutte le violenze”, organizzata dall’Ain, l’Associazione italiana neurodisabili, con il patrocinio della Consulta civica di Siracusa, il consolato Turco in Sicilia e l’Ordine dei Cavalieri di Pitia.
“Bisogna connettersi all’animasottolinea la docente internazionaleè questo principio fondamentale che manca ai giovani e a molti adulti di oggi per affrontare bene la vita”. La saggia contemporanea, prima di addentrarsi nei concetti primari della sua disciplina, dunque, è andata dritta al problema, vale a dire la “cattiva comunicazione”, che genera disinformazione e rende anche i più brillanti e dotati cantanti, nell’arco di pochi anni, meteore, personaggi che hanno esaurito le loro risorse perché malamente usate. “ La voce è un dono di Dio – sostiene la ricercatrice- in molti però pur cantando non riescono ad ascoltare la loro voce “inaudibile”, che solo noi stessi possiamo sentire e poi
teatro
La storia di Simba e dell’ostile zio Scar Altre 3 serate per raccontare la storia di Simba e i suoi mille insegnamenti. Il Lab-oratorio teatrale della parrocchia Sacro Cuore di Noto torna sul palcoscenico del Tina Di Lorenzo con il musical “The Liong King, Mamafria Ubuntu” dopo il successo dello scorso mese, quando in 3 serate consecutive fece registrare il tutto esaurito. Merito dell’applicazione con cui la realtà netina si affaccia a questo tipo di rappresentazioni, curate dal primo all’ultimo dettaglio con una dedizione e concentrazione unica. E’ una squadra che si muove, in cui ciascuno ha il proprio compito ben preciso e dove il teatro e la musica diventano espressione di fiducia e forza, e di speranza. La regia è stata curata da Giuseppe Spicuglia e allo spettacolo parteciperanno anche le allieve e gli allievi dell’Alveria Twirling. In questo weekend che si preannuncia movimentato a Noto per lo svolgimento dell’Infiorata, il teatro comunale torna a trasformarsi nuovamente in una foresta colorata e movimentata, in cui si svolge la storia del giovane leone Simba e dell’ostile zio Scar. Una storia a lieto fine, che i ragazzi del laboratorio teatrale hanno già raccontato con uno spettacolo speciale dedicato alle scuole lo scorso mese. Una storia che allo stesso tempo offre mille spunti di riflessione, rimarcando aspetti
del
LA SICILIA
11.05.2016
MERCOLEDÌ 11 MAGGIO 2016
14. Speciale
FOCUS SIRACUSA
A CURA DELLA PKSud
L’Infiorata 2016. Conto alla rovescia per la
Via Nicolaci. Dal 12 al 15 “L’Infiorata
I bozzetti. Saranno realizzate 30 opere
più nota delle manifestazioni: una tre giorni intensa e internazionale che si ripete da quasi quarant’anni la terza domenica di maggio
ospita il mondo” vedrà in concomitanza anche il VI congresso internazionale delle Arti Effimere e il Corteo Storico Barocco
floreali sul tema “Tradizioni, miti e leggende” anche in via Galileo Galilei, sul terrazzo della chiesa del Ss. Salvatore e a San Domenico
Strade barocche 300mila fiori colorano Noto I
nfiorata di Noto, ci siamo. E’ partito il conto alla rovescia per la più famosa delle manifestazioni organizzate nella città barocca che nel prossimo fine settimana si preparerà a vivere una tre-giorni intensa e… internazionale. E’ una tradizione che si ripete ogni anno, a cavallo della terza domenica di maggio, da quasi quarant’anni. L’Infiorata è una sorta di festa della primavera che viene organizzata in uno dei periodi più belli per visitare la Sicilia. Punto centrale sarà come sempre via Nicolaci nel centro storico di Noto. Ogni anno viene scelto un tema di fondo che caratterizzerà questa kermesse che quest’anno, a differenza delle passate edizioni, avrà una vocazione ancora più internazionale. La trentasettesima edizione, che si svolgerà dal 12 al 15 maggio appunto, sarà denominata “L’infiorata ospita il mondo” e vedrà in concomitanza anche lo svolgersi del VI Congresso Internazionale delle Arti Effimere. E’ prevista la realizzazione di circa 30 opere floreali sul tema “Tradizioni, miti e leggende”. I bozzetti floreali non saranno ubicati soltanto nella tradizionale via Nicolaci ma anche in via Galileo Galilei, nel terrazzo che precede la chiesa del Santissimo Salvatore e all’interno della Chiesa di San Domenico. Si prevede l’utilizzo di più di 300mila fiori. Nel corso delle giornate dell’Infiorata di Noto sono, come sempre, previste anche tante iniziative collaterali, a partire dal Corteo Storico Barocco, con oltre
Degustazioni, mostre, momenti musicali, proiezioni, visite guidate e molto altro per scoprire gli angoli nascosti del “giardino di pietra”
300 figuranti, che verrà accompagnato da musici e sbandieratori. Una particolarità di questa manifestazione collaterale e allo stesso tempo insita all’Infiorata sarà rappresentata dal fatto che il Corteo Barocco non si svolgerà soltanto nella giornata di domenica con la sfilata per le vie principali della città, ma anche il sabato pomeriggio con l’uscita di alcuni figuranti dai palazzi nobiliari di Noto, quasi a simboleggiare la vita che tutti i fondatori e “padri” di questa città svolgevano diversi secoli fa. Tanti anche gli stand per le degustazioni. In concomitanza si terrà anche l’eccezionale mostra dedicata ad Andy Warhol, il padre della pop-art, che è già stata inaugurata venerdì scorso. La kermesse resterà aperta fino al 28 agosto all¿Ex Convitto Ragusa e sarà a cura di Giuseppe Stagnitta e realizzata da Fenice Company Ideas e Associazione Culturale Studio Soligo.
L’idea della mostra nasce come esigenza di voler raccontare e far conoscere al grande pubblico la potente forza comunicativa della personalità più ecclettica e importante dell’arte del ‘900: Andy Warhol. Le opere esposte all’Ex Convitto Ragusa di Noto, saranno circa 120, provenienti dalla famosissima Collezione Rosini-Gutman. Il percorso espositivo inizierà con 20 disegni degli anni ‘50 che descrivono l’inizio della sua carriera per passare alla nota Campbell’s Soup e Brillo e dalla celebre Marilyn Monroe a Ingrid Bergman, da Man Ray a John Gotti e Liz Taylor al famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao e la rara opera su tela Liza Minnelli e Assassinio a Dallas e quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish. In mostra anche le famose foto stampate su rulli di carta kodak dal titolo Tacchi a Spillo e molti altri prestigiosi pezzi unici che resero noto l’ar-
tista nel panorama internazionale. Tra i principali eventi dell’Infiorata di Noto 2016, infine, ricordiamo: giovedì alle 16 il disegno dei bozzetti su via Nicolaci; venerdì alla stessa ora inaugurazione ufficiale della XXXVII Infiorata e a seguire inizio realizzazione quadri floreali; alle 18 il Corteo barocco nel centro storico; domenica alle 15 ancora Corteo barocco con partenza dalla città alta. I quadri floreali su via Nicolaci saranno visitabili da venerdì a domenica. Il venerdì sera i mastri infioratori si divideranno la salita di via Nicolaci e cominceranno a disegnare sul pavimento le bozze delle opere che intendono rappresentare. Poi passeranno alla realizzazione dell’opera utilizzando migliaia di petali di fiori colorati, ancorati con un fissante. Quando la città si sveglia, via Nicolaci è ormai un unico grande tappeto floreale. L. S.
Fino al 28 agosto l’ex Convitto di Noto ospita la mostra Warhol è Noto, a cura di Giuseppe Stagnitta. Andy Warhol (1928-1987), dopo una brillante carriera come illustratore per Vogue e Glamour, si approccia all’arte contemporanea, seguendo il consiglio di un'amica: «Dipingi ciò che più ti piace». La scelta cade sul denaro (192 One Dollar Bills, 1962) e la zuppa Campbell. Per la prima volta l’arte diventa comprensibile a tutti, senza bisogno di complicate interpretazioni. L’immagine «disarmante ma potente» di una scatoletta di Campbell Soup, esposta nella rassegna, non è altro che una scatoletta di Campbell Soup. L’autore, tuttora amatissimo dal pubblico, è forse uno degli artisti più conosciuti. In esposizione circa 120 pezzi, tra carte, serigrafie, pezzi unici, manifesti, copertine di dischi dei Rolling Stones, dei Velvet Underground e di Grace Jones, abiti disegnati dall’artista e autoritratti video. Si parte da 20 disegni degli anni ’50 che descrivono l’inizio
seppe Dosi (1890-1981), uno dei più grandi detective della storia italiana. L’Ufficio Storico della Po-
III Pochi ricordano oggi Giu-
::: PIERO MENARINI
ALCUNI DEI CELEBRI TRAVESTIMENTI DEL DETECTIVE ROMANO GIUSEPPE DOSI (1890-1981)
La polizia dedica una monografia all’inventore italiano dell’Interpol. Unico a difendere il «mostro» Girolimoni, fu anche autore di noir e drammaturgo
Il detective mago dei travestimenti che beffò D’Annunzio e irritò il Duce
GIUSEPPE DOSI
In mostra a Noto i capolavori pop di Andy Warhol
Nel cuore del barocco
CULTURA
__Giovedì 12 maggio 2016__
25
Pillole distoria
Boccioni è il più geniale esponente dell’arte futurista, movimento diavanguardia segnato dal Manifeste du Futurisme pubblicato a Parigi sul giornale Le Figaro il 20 febbraio 1909 su iniziativa di Filippo Tommaso Marinetti, poeta e narratore, immerso nella necessità di aderire al proprio tempo caratterizzato dalla velocità e dalla macchina, lottando in ogni campo contro la tradizione. I genitori di Umberto, Raffaele Boccioni e
III Secondo i suoi estimatori, Umberto
::: SERGIO DE BENEDETTI
Il futurista Boccioni cantore della velocità tradito da un cavallo
:::
VERA AGOSTI
della carriera per passare a Brillo, alla celebre Marilyn Monroe e ai ritratti di Ingrid Bergman, Man Ray, Liz Taylor, Mao, Liza Minnelli. E ancora Flowers, Cow e Fish. Infine, le famose foto stampate su rulli di carta Kodak dal titolo Tacchi a Spillo. Proiettata anche la rara intervista a Warhol di Vanni Ronsisvalle girata nel 1977 a Roma, in cui l'artista vaga per l’Urbe e incontra Federico Fellini.
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
del
12.05.2016
Gaetano Curreri dopo l’ultimo concerto catanese degli Stadio
o due ore e to, riserva uno ia al suo amiconge affettuosana storia n credente – ista – ma non agli angeli che lo. Non sono dall’iconografia però esistono, uno si traveste de e Salvo lo è al momento quello che n uomo merahe giorno dopo do Salvo lo n ospedale, turalmente non e bene i fatti, lo voce. Da subito fondo e il debito forte: «Volevo cludere quel mmo dopo tre dio tornarono 06, per esibirsi mbiare l’affetto à “sociali”, tituto penale e quali il leader ra una sensibi-
vittoria del o, l’agenda po è piena di trasmissione tv no chiamato», e al dottor tare del periodo Ma, a dispetto menti, nonotte sia superacoda dei fans er gli autogra’aiuto della perura Cordischi, odo di prestarsi ore, la sua io Maurizio Francesco retta di mano, cio di saluto: «A mo concerto, in nuovamente il dio che ha
io LE
del
12.05.2016
III
Weekend
Con l’Infiorata NOTO è la capitale della primavera di Francesco Midolo
infiorata di via Nicolaci, a Noto, è una fiaba cominciata 37 anni fa. E’ come se ogni anno un libro immaginario prendesse forma, capitolo dopo capitolo, petalo dopo petalo, idea dopo idea. Si, perché l’infiorata di Noto è instancabile divenire di attrazioni, suggestioni, esperimenti, commistioni, culminati quest’anno con un edizione destinata a ritagliarsi un pezzo importante della fiaba: l’Infiorata ospita il mondo. Saranno 30 le delegazioni partecipanti provenienti dall’Italia e dal mondo. Uomini e donne che faranno scoppiare di colore la città quest’anno scelta per il 6° Congresso Internazionale delle Arti Effimere “Tradizioni, miti e leggende” che si terrà nei giorni della manifestazione da oggi, fino a domenica. Nei primi capitoli di questa immaginaria fiaba, l’infiorata è stata una distesa di petali, fiori, soia, lenticchie, farina, carrubella, granturco, ortaggi, sale, crusca, riso e polenta che ha ricoperto la via Nicolaci. Già così era perfetta, ma si era solo all’inizio. Ogni anno il rito si ripete, accrescendosi nelle forme e nelle maestrie. E’ sera, e c’è musica dappertutto a Noto. Un allegria coinvolgente che ti spinge sul manto fiorito, tant’è grande la curiosità di vedere all’opera i maestri infioratori. Si sale, lasciandosi il corso Vittorio Emanuele alle spalle, e non si sa più dove guardare tanto è la bellezza che trafigge gli occhi. Sulle pietra lavica che disegna la salita del Principe, così la chiamano a Noto, migliaia di mani durante la notte del venerdì, sono impegnate a dare forma
L’
Nelle foto di Francesco Caristia la fase della preparazione e la via Nicolaci infiorata nell’edizione 2015
Il titolo 2016 parla chiaro: l’Infiorata ospita il mondo Da oggi a domenica il gioiello barocco per la 37a volta è la città dei fiori
vivere e sostanza ai bozzetti. Alzi gli occhi e a fare da cornice al tappeto fiorito si stagliano i Balconi del Principe, sorretti da mensoloni scolpiti uno in modo diverso dall'altro, con le sembianze di leoni, bambini, centauri, cavalli alati, chimere e sirene. Forse, è il momento più magico dell’evento. Da una parte i meno esperti, ai lati del bozzetto, con fare deciso e veloce sminuzzano i fiori, oltre 3000, che servono a colorare il disegno. Nel vivo di ognuno dei 18 bozzetti ci sono uno o due artisti: a loro il compito di sistemare delicatamente i fiori, fare svicolare su un fondo di bottiglia tagliato per l’occasione, la crusca o il granturco, disegnare i volti dei personaggi, dargli espressione usando qualche seme o delle lenticchie, formare delle dune di sabbia sui volti per dare le forme. E’ un arte fare l’infiorata, un arte effimera appunto. Il lavoro prosegue per tutta la notte, fino all’alba quando la foto di rito dal cestello posto in alto per inquadrare la scena, segna il collaudo finale: la signora è pronta per essere ammirata. E’ stato e continua ad essere così, da più trent’anni. La fiaba, in questi ultimi capitoli, in questi ultimi anni, si è riempita di nuove, allegre, interessanti ed entusiasmanti espressioni. La protagonista indiscussa resta Lei, l’Infiorata, che però ha fatto conoscere altri lati prima inespressi: è il saluto che la città dà alla primavera per accogliere l’estate a suon di arte, cultura, musica e spettacolo. In 4 giorni, tutte le vie del centro storico di Noto sono contaminate da un virus artistico. Puoi anche perderti a Noto durante la tua visita. Troverai sempre qualcosa da fare. Entri in un portone e trovi la mostra di Andy Warhol. Yes, of course. I pezzi dell’artista statunitense “soggiorneranno” il quel palazzo sul corso fino a settembre. Esci e ti saluteranno dei personaggi in abiti settecenteschi, i nobili, padri fondatori della città barocca, egregiamente rappresentati dal “Corteo Barocco”. E’ mattino e vuoi una granita, e di fronte a te c’è l’entrata di Effimera Stanze di arte contemporanea, a cura di Studio Barnum dell’architetto Medica. In un vicoletto, mentre cercherai qualcosa da mangiare, ti imbatterai in Global Flowers by Martin Parr, a cura di Photology. E’ giunta sera. Allora accomodati sui gradini della Cattedrale di San Nicolò è goditi il concerto lirico-sinfonico a cura dell’Orchestra Mediterranea Siracusana. A Noto, da oggi fino a domenica si scrive un nuovo capitolo di questa fiaba, di cui tantissimi netini sono gli scrittori. francomidolo@gmail.com
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12.05.2016
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13.05.2016
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14.05.2016
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14.05.2016
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15.05.2016
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15.05.2016
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19.05.2016
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23.05.2016
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28.05.2016
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28.05.2016
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01.07.2016
L’EVENTO. Concerti e mostra
Solarino per 7 giorni capitale della chitarra
La collaborazione con la Benemerita Universidad Autonoma de Puebla (Messico) e la Mostra di liuteria chitarristica. Sono alcune novità dell’International guitar festival che, giunto alla III edizione, è in corso di svolgimento nell’aula consiliare di Solarino. Dove, dal primo al 7 luglio, si tiene l’appuntamento musicale che si propone come evento in grado di inserire la città in un circuito turistico-culturale più ampio. Sette i Paesi rappresentati: Italia, Russia, Turchia, Malta, Grecia, Serbia e Messico. Al Festival partecipano infatti: il Duo Sfera (Rus-
del
mune nell’analisi della storica e ricercatrice Viviana Mulè
ute nel 1400
icilia e a Siracusa dilagò soo a causa dell’enorme speree economica e sociale esidocumento della Mulè, puboi integralmente nell’Archico Siracusano della Società na di Storia Patria nell’aprile , riferisce che il “bordello” avuto il nome di “Castellicto” e
sarebbe sorto nell’isola di Ortigia in contrada Santo Stefano. La sottigliezza lungimirante di Bartolomeo de Gulfo fu di aver chiesto l’esclusiva per sè e i suoi discendenti, tanto che l’erudito e storico siracusano Giuseppe Capodieci nel secolo 19° cita un atto del Notaio Palermo che nel 1468 scriveva “in questo anno esiste a Siracusa un
. C’erano la la cortigiana, la antunèra”, le strette a i padroni
accanto due immagini di prostitute sul finire del 1400. Siracusa il meretricio era un no presente e tollerato dalla omune
03.07.2016
Le opere esposte al Convitto Ragusa
Warhol è Noto la pop art tra i palazzi del barocco più celebrato
luogo detto lupanare” e un altro del notaio Palermo Pastorella che nel 1476 annotava che “ven’era uno in contrada Malfitania”. Certamente a quei tempi il porto di Siracusa, autentico emporio di genti, merci varie, traffici internazionali, compreso il commercio degli schiavi, incrementava la prostituzione e “prostituire” la propria schiava poteva essere molto redditizio per il padrone. La maggior parte delle meretrici a Siracusa era straniera e oltre ai postriboli autorizzati, il meretricio veniva esercitato nelle taverne. «In Sicilia e a Siracusa nel 1400 - rivela Mulè - esistevano diversi tipi di prostitute: la concubina (cioè la donna innamorata), la cortigiana (che frequentava un ceto sociale più elevato), la donna “di cantunèra” (che si prostituiva sulle strade), la prostituta (che esercitava la professione nei postriboli e nei fòndaci) e infine le cosiddette “schiave” (costrette con la violenza a compiacere i padroni ma anche a prostituirsi). GIUSEPPE ALOISIO
a trascurate dalla storiografia Teatro Greco. L’autrice del giallo ha spiegato la genesi dell’opera e delineato i protagonisti; poi ha narrato il percorso di ricerca compiuto dalla storiografia greca e romana alle opere storiche del Cinquecento e Seicento che trattavano di Archimede, della sua vita, della sua eredità raccolta da Leonardo da Vinci e Galileo Galilei fino ai recenti studi sul rapporto fra il genio siracusano e Geronimo, nipote di Ierone II, e sul manoscritto ritrovato. Non solo la storia ma anche la letteratura latina sono state al centro dell’intervento di Annalisa Stancanelli con le citazioni dagli studi del professor Mario Geymonat sulle suggestioni archimedee in Catullo, Virgilio, Cicerone, Apuleio e Claudiano. Dagli studi astronomici di Archimede si è passati alla vicenda tragica della scienziata Ipazia di Alessandria, uccisa a seguito del Decreto di Teodosio nel IV secolo dopo Cristo, protagonista del film “Agorà” del regista Alejandro Amenabar. Ipazia era una scienziata molto stimata che insegnava anche ai giovani e
sia); Begul Erhan (Turchia); Matthew Ellul (Malta); Vassilis Digos (Grecia); Nadia Borìslova (Messico); Uros Dojcinov (Serbia); e il Duo art group sonorium (Russia). Ad arricchire il Festival diretto da Fabio Barbagallo, con la loro presenza e l’esposizione dei loro strumenti musicali, gli 8 maestri liutai siciliani, tra i più conosciuti e apprezzati nel settore chitarristico nazionale e internazionale: Antonio Scandurra; Anastasio Fasanaro; Domenico Spada; Francesco Pontillo; Vincenzo Candela; Santo e Davide Lo Verde e Giuseppe Campo.
costruiva modellini in legno per spiegare i moti dei pianeti. Una donna che frequentava il Serapeo di Alessandria, in cui vi era una Biblioteca che è al centro del romanzo noir della Stancanelli dove è presente una donna di intelletto superiore, Fileide, personaggio inventato ma ispirato proprio ad Ipazia. La scrittrice Marialucia Riccioli ha argutamente dissertato sulle donne scienziato attraverso i secoli; da Turola , medico e docente di medicina della celebre Scuola di Salerno nell’anno Mille a Marie Curie fino a Rita Levi Montalcini passando per Heidi Lamarr, nota attrice ma fine ingegnere, di cui pochi sanno che intuì la possibilità di scambiare dati attraverso codici (il moderno wifi). Suggestiva la conclusione dell’incontro regalata da Arianna Vinci, autrice del testo, e Danilo Carciolo che hanno dato vita a una performance teatrale “La figlia di Archimede” basata sugli studi della Stancanelli sulla morte di Archimede. A. P.
Ancora due mesi in esposizione per 120 opere che lasceranno il pubblico senza fiato. Per bellezza, originalità, particolarità. Sono tutte caratteristiche che migliaia di spettatori hanno già evidenziato all'ex Convitto Ragusa di Noto durante la mostra "Warhol è Noto" a cura di Giuseppe Stagnitta e realizzata da Fenice Company Ideas e Associazione Culturale Studio Soligo in collaborazione con il Comune di Noto. La kermesse resterà aperta fino al 28 agosto (tutti i giorni dalle 10 alle 24) per un'idea che nasce dall'esigenza di raccontare e far conoscere al grande pubblico la potente forza comunicativa della personalità più eclettica e importante dell'arte del '900: Andy Warhol. Le opere esposte all'ex Convitto Ragusa di Noto provengono dalla famosissima Collezione Rosini-Gutman. Il percorso espositivo comincia da 20 disegni degli anni '50 che descrivono l'inizio della sua carriera per passare alla nota Campbell's Soup e Brillo e dalla celebre Marilyn Monroe a Ingrid Bergman, da Man Ray a John Gotti e Liz Taylor al famosissimo pezzo unico che rappresenta Mao. Esposta anche la rara opera su tela Liza Minnelli e Assassinio a Dallas e opere rappresentative di quasi tutta la sua produzione, come Flowers, Cow e Fish. In mostra anche le famose foto stampate su rulli di carta kodak dal titolo Tacchi a Spillo e molti altri prestigiosi pezzi unici che resero noto l'artista nel panorama internazionale. Nello stesso tempo l'esposizione proporrà quella celebrazione di cose, persone e simboli ricorrenti nella business art di Andy Warhol e che lo hanno reso forse il più famoso artista del XX secolo: i manifesti dei suoi film, le copertine dei dischi tra cui quelle dei Rolling Stones, Velvet Underground, Graces Jones, alcuni abiti da lui disegnati e autoritratti video. In mostra, inoltre, la proiezione di una rarissima intervista realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma, in cui l'artista viene ripreso nel suo vagabondare per la città, mentre incontra personaggi del tessuto sociale romano di quel periodo, come Federico Fellini, e si sofferma a contemplare le architetture barocche della città. «Noto, capitale di cultura per consolidato riconoscimento a livello internazionale, sta riscuotendo grande successo per la mostra di Andy Wharol, fertile innovatore in campo artistico-culturale, che, a quasi 30 anni dalla prematura scomparsa, appare sempre più come uno degli esponenti di spicco del panorama culturale del Novecento – sottolinea il sindaco di Noto Corrado Bonfanti - Wharol si è affermato in qualità di pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia. Originale, geniale, prolifico, il grande artista americano di Pittsburgh è vissuto e ha operato nell’epoca in cui il consumismo ha massicciamente impregnato di sé la cultura di massa, che egli ha saputo rivestire di un alone artistico. Interprete indiscusso della Pop Art americana, ha permeato la sua vasta opera di oggetti della vita quotidiana divenendo figura di assoluto rilievo tra gli artisti più creativi del secolo scorso». La mostra di Wharol con 3 opere inedite fino fa tappa oggi alla Fiera del Sud di viale Epipoli.
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L’ECO DI BERGAMO
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SABATO 30 LUGLIO 2016
PER RAFFINATI
A settembre a Parma Monet, padre dell’Informale
S
cogliere e Ninfee, tra le serie di Claude Monet più conosciute e celebrate, sono al centro di una piccola, raffinata mostra che verrà allestita dal 3 settembre all’11 dicembre alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma). La mostra, «Monet. Quelle
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Ninfee che anticiparono l’Informale», delprenderà le mosse dall’opera di Monet «Falaises à Pourville, soleil levant», conservata appunto nelle raccolte della Fondazione, che magistralmente coglie il passaggio dalla pittura prettamente impressionista dell’artista a una nuova fase nella quale, per fermare il fluire del tempo
nell’impressione, decideva di far ricorso alle serie. A partire dalle Cattedrali, immortalate in diverse ore del giorno. O le «Falaise», le straordinarie scogliere dell’Atlantico, come quella custodita a Mamiano di Traversetolo. Anticipato da Turner, Monet arriva a mettere le basi per quello che quattro decenni dopo sarà in
Europa il linguaggio dell’Informale e negli Stati Uniti l’Action painting. L’originalità della profezia di Monet, che dissolve la forma della luce delle Ninfee nell’acqua, sta nell’aver scremato il dolore dell’informale europeo e aver catturato una felicità e un’energia vicina al vitalismo americano. NI. CA.
San Gimignano per Gozzoli, a Pompei c’è Mitoraj In Italia. A Genova l’Art Nouveau, Boldini, de Pisis e Previati a Ferrara, Canova a Spoleto, Ligabue a Palermo
sita al Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen che fino al 28 agosto è sede di «Gauguin’s world», che intende fare luce sull’intero percorso dell’artista attraverso più di 70 opere. È poi una delle più promettenti esposizioni mai realizzate fino ad oggi in Slovenia la splendida rassegna di 254 scatti del fotografo brasiliano Sebastião Salgado al Museo Civico di Lubiana (fino al 31 agosto). Venezia in Cina e Giappone
Cina e Giappone si rivelano decisamente affascinati dall’arte della Serenissima: «Gloria di luce e colore, quattro se-
coli di pittura a Venezia» è in mostra al Museo nazionale della Cina a Pechino, in piazza Tiananmen (fino al 20 ottobre) e «Dipinti del Rinascimento veneziano dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia» fino al 10 ottobre al National Art Center di Tokio, per poi trasferirsi in autunno al National Museum of Art di Osaka. Le mostra più singolare? «Il non finito», miscellanea di capolavori d’arte non-finiti, da Tiziano a Warhol, che inaugura la sede del nuovo Met su Madison Avenue a New York (fino al 4 settembre). ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Un’estate al mare, d’accordo. Ma se un giorno piove o il sole si nasconde, ricordiamoci che l’Italia resta il Bel Paese anche dell’arte. Il viaggio in discesa lungo la penisola delle mostre può cominciare al Palazzo Ducale di Genova, per scoprire, attraverso 220 opere, il linguaggio visivo e comunicativo, potente e sensuale di «Alfons Mucha e le atmosfere Art Nouveau», ma anche per ripercorrere in «Flashback» cinquant’anni di fotografia italiana dal 1960 a oggi, da Giacomelli a Basilico, da Ghirri a Toscani. Si prosegue al Castello Estense di Ferrara, che riconsegna al pubblico parte del patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea rimasto celato in seguito al terremoto del 2012, tra cui capolavori di Boldini, de Pisis, Previati e molti altri. A Carrara, protagonista fino al 17 agosto, al Centro Arti Plastiche è Daniel Spoerri, con un’esplosiva summa dei suoi celebri e ironici tableaux-pièges che mescolano oggetti di uso quotidiano, mentre al Lucca Center of Contemporary Art «Magnum sul set» fonde cinema e grande fotografia: da un lato Charlie Chaplin, Marilyn Monroe e John Wayne al lavoro, dall’altro Cornell Capa, Hen-
ri Cartier-Bresson e Bruce Davidson a fotografarli. San Gimignano invece diventa «museo diffuso» per celebrare, a cominciare dalla Pinacoteca per continuare nelle chiese e nei musei del territorio, il geniale pittore fiorentino del Quattrocento Benozzo Gozzoli. Due gli appuntamenti da non perdere a Spoleto: «Canova. Grazia e bellezza” alla MetaMorfosi Art Gallery, nel cuore di Piazza Duomo, e la multimediale «Modigliani, Les Femmes» a Palazzo Tordelli. La Campania è un’esplosione di grandi mostre. Napoli prima di tutto: l’«Arlecchino con specchio» di Picasso, proveniente da Madrid, è l’ospite eccezionale delle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano, «Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei» è approdata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e 54 opere del grande fotografo francese Cartier-Bresson sfilano al Palazzo delle Arti, dove è allestita anche l’originale mostra «Rock!», tutta dedicata alla regina del pop Madonna. La musica entra anche agli Scavi di Pompei, che aprono le gallerie dell’arena gladiatoria per celebrare con una mostra fotografica i Pink Floyd, e soprattutto il leggendario concerto a porte chiuse del 1971, che
Giuseppe Mentessi, «Pace, 1907». Ferrara, Galleria d’Arte Moderna
Una mostra su di lui
Vittorio Sgarbi «Oltre il limite» È aperta nelle sale del Castello dell’Abate, a Castellabate (Salerno), fino al 31 agosto 2016 la mostra «Oltre il limite», a cura di Sabrina Colle, dedicata ai molti ritratti e alle opere che nel tempo numerosi artisti e fotografi hanno voluto dedicare a Vittorio Sgarbi. La rassegna, composta da 74 opere, è fra le iniziative proposte nell’ambito del «Premio Pio Alferano», il cui direttore Artistico è lo stesso Sgarbi. In principio fu il settimanale «L’Espresso», nel 1993, con un Vittorio Sgarbi in copertina, poi vennero i ritratti di Helmut Newton e di Tullio Pericoli, L’ultimo nato è il duplice ritratto di Rocco Normanno, che mostra Vittorio Sgarbi con l’immancabile smartphone in mano.
Rovereto, così nacque la nuova pittura dell’Italia unita Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, in un’Italia da poco unita e ancora in cerca di una propria identità culturale, si sviluppò il divisionismo, un movimento artistico ispirato dalle scoperte scientifiche sulla scomposizione del colore e teso a rappresentare il potere espressivo della luce. Il paesaggio divenne il genere pittorico che unì le diverse anime della nuova corrente, mentre la predominanza di opere dedicate a temi sociali evidenziò un cambiamento di gusto e un’attenzione alle disuguaglianze senza precedenti. «I pittori della luce» è il titolo
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della bella mostra che, allestita fino al 9 ottobre al Mart di Rovereto dopo il grande successo alla Fundaciòn Mapfre di Madrid, attraverso una selezione di capolavori provenienti dalle Collezioni dello stesso Mart e da prestigiosi prestiti pubblici e privati, narra le origini e lo sviluppo del divisionismo in un dialogo esplicito con il futurismo. L’esposizione raccoglie ottanta opere ed è curata da Beatrice Avanzi del Musée d’Orsay di Parigi, Daniela Ferrari del Mart e Fernando Mazzocca dell’Università degli Studi di Milano. Il divisionismo si affermò nel 1891 alla Triennale di Brera,
con la prima uscita pubblica di un gruppo di giovani pittori: Segantini, Pellizza da Volpedo, Morbelli e Longoni, sostenuti da Vittore Grubicy de Dragon, che per primo in Italia rivelò le tecniche e i successi del puntinismo francese. Al divisionismo aderì anche Boccioni, mentre da lì partì Balla nelle sue ricerche di scomposizione della luce e della forma: due artisti che, con Carrà, Russolo e Severini, costituiranno, a partire dal 1909, il futurismo. Le opere dei divisionisti spiazzarono la critica e il pubblico sia per l’interpretazione inedita di temi cari alla tradizione,
Boccioni, «Nudo di spalle», 1909
sia per l’uso della nuova tecnica basata su piccoli tocchi di colore applicato direttamente sulla tela e non mescolato a impasto sulla tavolozza. Un procedimento ben dimostrato alla mostra di Rovereto da «Notturno» di Previati, il dipinto scelto come manifesto dell’esposizione, «Nudo di spalle» di Boccioni, «Le marchand d’oublies» di Severini, «Ballerina» di Morbelli. Se «Pascoli di primavera» di Segantini è un ottimo esempio dell’attenzione per il paesaggio, «Profumo» di Russolo, «L’uscita da teatro» e «Ciò che mi ha detto il tram» di Carrà aprono, invece, la nuova stagione futurista, svi-
qui diede vita al video «Pink Floyd - Live at Pompei». E, in uno straordinario dialogo, nell’area archeologica trovano posto 30 monumentali sculture dell’artista Igor Mitoraj. I romantici più irriducibili, infine, possono fare tappa al Museo della Bussola e del Ducato marinaro di Amalfi, storica architettura che riapre al pubblico dopo la lunga ristrutturazione con la mostra «L’eterno amore. John Fitzgerald Kennedy e Marilyn Monroe visti da Andy Warhol». Traghettiamoci infine in Sicilia, per visitare al Palazzo Reale di Palermo la grande rassegna di 80 opere «Antonio Ligabue (1899-1965). Tormenti e incanti», ma anche la mostra “Warhol è Noto» all’Ex Convitto di Noto, che riunisce ben 120 opere. Ba. Ma. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
luppatasi attorno alle idee di Marinetti espresse nel celebre Manifesto e capace di esprimere il dinamismo della vita moderna e del progresso. «Costruzione spiralica» di Boccioni, «Compenetrazione iridescente» e «Il pianeta Mercurio passa davanti al sole» di Balla, «Ritratto di Madame M.S.» di Severini rappresentano compiutamente il totale distacco dalla tradizione accademica e l’elaborazione pittorica e plastica dei concetti di simultaneità e compenetrazione dei piani propri del futurismo. Marinetti scriveva che un’automobile da corsa era più bella della Vittoria di Samotracia: il mondo era irrimediabilmente cambiato. Diego Colombo ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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