AINAS MAGAZINE
FRANÇOISE DE FELICE L’impressione è quella di un’arte raffinata, leggermente erotica attenta alla femminilità. La maestria di Françoise de Felice danza con delicatezza tra vesti trasparenti e pensieri profondi. Le sue figure svelano segreti nascosti attraverso le sapienti pennellate della pittura. L’artista lavora per detrazione. Cancella, rifinisce, schiarisce per ottenere un’atmosfera acquosa, impalpabile. Le sue figure sono androgine, uomini e donne tra storie antiche e mitiche di sublime bellezza. Sogni da cui l’artista prende le distanze per dipingere spazi lontani dal vuoto. Per creare una realtà spirituale. “Non c’è orizzonte nei miei quadri, il punto di fuga è l’occhio dello spettatore, che è quindi dentro la tela. Sono una cercatrice di anime, per questo gli sguardi sono così significativi nella mia arte.” La sua è pittura del non detto, della vulnerabilità, della dualità, del silenzio. “Esploro l’adolescenza perché è la perdita dell’infanzia e la porta in un mondo sconosciuto agli adulti, dove l’amore è da scoprire. È il vero inizio per esseri fragili e disarmati che lottano nella vita con la morte all’orizzonte. Un artista è sempre alle prese con la morte…” A chi osserva, l’artista lascia l’eredità dell’ascolto: “Comincio ogni quadro cercando in modo casuale e molto rapidamente mi imbatto in un muro. Solo quando riesco ad avere la meglio riesco a riprendere fiato e il lavoro nasce”. Bianca Saibante
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