2 minute read
paint for myself
Donne concrete fermate in posture rinascimentali, animali immobili, giochi da funambuli tra gli uccelli e i frutti. Le opere di Ilya Zomb compongono una danza muta, fermano l’attimo compositivo, il respiro sospeso. Sono pitture che inducono a essere classificate eppure libere, reali.
L’equivoco nasce tra improbabili cervi adorni di mele, rinoceronti segnati da sfere e linee naturali, zucche rutilanti ammaliate dal magico uccello blu.
Advertisement
L’arte di Ilya Zomb viene spesso etichettata tra le forme surrealiste e il realismo magico, ma lui non ama essere classificato. Usa il termine “pseudo realismo”: Ogni situazione rappresentata nelle mie opere è possibile, anche se a prima vista appare irreale. - scrive l’artista - Non c’è niente di soprannaturale, ma c’è un momento preciso di equilibrio in cui tutto diventa possibile.
Questa è la forza della sua pittura. Lo sforzo per raggiungere l’equilibrio prevede una costante e severa applicazione, una conoscenza del mezzo e dello spazio, una lucida percezione del tempo sospeso per arrivare alla libertà di espressione dove tutto è concesso, tutto è reale e possibile, perfettibile.
L’arte di Ilya Zomb si crea attraverso un duro lavoro: ogni dipinto richiede mesi per essere concluso. Parto con una precisa idea che poi trasferisco in uno schizzo e in un successivo disegno finale. Poi inizia un processo intenso, il disegno su tela, strato dopo strato, colore su colore, definendo i dettagli.
E racconta che il suo motto è dipingo per me stesso, ma non colleziono le mie opere.
L’artista ci parla di rigore, di conoscenza della materia, di chiarezza dell’idea e di amore per un lavoro che esprime la propria esistenza per poi destinare i significati agli altri. Le sue pitture sono composizioni che sfidano la gravità. Sono atemporali e reali. Non trattengono nulla e non appartengono a nessuno. L’artista raggiunge l’attimo. Ferma nella tela l’equilibrio per restituire con semplicità un impercettibile spazio della bellezza. Quella che si espande e fa parte del mondo.
LEMON IN DARKNESS
◀
AQUATIC STILL LIFE (DETAIL)
◀
MORNING THROUGH
◀
ORNAMENTED WITH
I am often asked how I classify my art, or to what style it belongs. I strongly disagree with the labels “Surrealism” or ‘“Fantasy Art”. I use the term ‘Pseudo-Realism’. Every situation depicted in my paintings is possible, in spite of how unreal it might seem at first glance. There is nothing supernatural, but there is a certain moment of balance and equilibrium when everything becomes possible.
Each painting takes months to complete and starts with an idea in the head, then the idea in a sketch, a final drawing, then I transfer the drawing to canvas, and work, work and work, layer after layer of paint, defining details.
My motto is: I paint for myself, but I don’t collect my own paintings.
Ilya Zomb
◀
DAY’S SUBTLE MOVEMENT
Ilya Zomb 97x127 cm., oil on canvas, 2008-09
◀
OBSERVING THE METAMORPHOSES OF PAINTED LADY Ilya Zomb 97x71 cm., oil on canvas, 2009-10
◀
NICHE OF SIAMESE PHEASANT AND NEW JERSEY GOURDS
Ilya Zomb 61x92 cm., oil on canvas, 2017
◀
BALLET STUDIO IN SOUTH ORANGE
Ilya Zomb 51x76 cm., oil on canvas, 2017